Il "tesoretto" parlamentare per la lotta contro la violenza di genere: intervista a Mariastella Gelmini

Radio radicale siamo con la senatrice Mariastella Gelmini di azione per parlare del di come diciamo siete riusciti ad impegnare il cosiddetto tesoretto parlamentare
Che va per quaranta milioni alla lotta sulla violenza contro le donne
Allora alla sfida più grossa e di utilizzare bene questi fondi
Come sono divisi
E soprattutto teme che possano esserci delle dispersioni su come verranno utilizzati ma intanto cominciamo col dire che se fino ad oggi la lotta contro la violenza sulle donne è stata affidata alla generosità
Alla buona volontà di tante associazioni del terzo settore di tante volontarie questa volta il Parlamento dà un segnale forte e istituisce un fondo di quaranta milioni a cosa servono queste risorse innanzitutto per finanziare centri antiviolenza e le case rifugio perché non vi è una distribuzione omogenea su tutto il territorio nazionale
è molto importante anche l'obiettivo di formare gli operatori del settore importante anche il piano
Per rieducare gli uomini mal trattanti e soprattutto finanziare il microcredito di libertà
Perché vogliamo questa misura perché e le donne indigenti che non hanno un lavoro
Per uscire da una situazione di prostrazione hanno bisogno di una di un aiuto economico almeno nella prima fase e quindi finanziare il microcredito è un modo per rendere queste donne libere di poter denunciare e di poteri iniziare una nuova vita è chiaro che queste risorse andranno monitorate
Soprattutto perché le lungaggini burocratiche che spesso si mettono di mezzo non devono avere la meglio e quindi sarà nostro compito dialogare anche con la Conferenza Stato-Regioni per fare in modo che
Nel nella collaborazione tra lo Stato centrale e le regioni non si perda tempo però sicuramente io rivendico questo come un grande risultato come azione ci abbiamo creduto da subito
Avevamo presentato col collega Marco Lombardo con Giusi Versace emendamenti a nostra firma ci fa piacere che tutte le opposizioni abbiano condiviso questo obiettivo
La quota delle regioni sarà paritaria nel senso
Su essendo quaranta milioni ogni Regione che fa prende due euro due milioni di Euro oppure alla Lombardia e gliene diamo tre alla Liguria dalla strada la strada è quella di verificare
La il fabbisogno di centri antiviolenza e di case rifugio perché non sono presenti su tutte le regioni e quindi si andrà ad intervenire a finanziare soprattutto là dove c'è una carenza laddove c'è un'assenza di posti letto all'interno di queste istituzioni quindi andrà fatto un monitoraggio preciso
Ma queste risorse rappresentano davvero una grande opportunità
E anche un qualcosa che viene fatto in memoria di Giulio CPP
Allora la cosa del braccialetto elettronico andrà ad integrare andrà ad integrare la diciamo la legge Roccella
Che stabilisce il rafforzamento di questo tipo di misure da sicuramente dal Codice Rosso in avanti non abbiamo potuto constatare che il braccialetto elettronico è una misura efficace laddove viene effettivamente praticata
Quindi occorre potenziarne l'impiego ma anche migliorare la vigilanza perché in molti casi il braccialetto elettronico non venga manomesso o per mancanza di soldi non venga proprio impiegato quindi sicuramente il provvedimento Roccella fa rafforzare il Codice rosso aumenta l'impiego della prevenzione e quindi è un fatto importante è evidente che dobbiamo come dire
Vede
Testimoniare caso per caso situazione per situazione l'efficacia di queste misure quindi il monitoraggio è assolutamente importante
Tra queste qua l'ultima cosa quale ritiene che il microcredito di libertà sia la parte più importante
Beh sicuramente è una parte importante soprattutto le per le donne che a causa della violenza perdono il lavoro le donne che non hanno un lavoro perché è evidente che uscire di casa ricostruirsi una vita c'è bisogno anche di un in dipinti una indipendenza economica il microcredito che è una misura temporanea
E in una prima fase può essere decisivo per sostenere
Una donna nella scelta di liberarsi da una condizione di violenza bene la ringrazio grazie alla senatrice Maria Stella Gelmini