La fine della pena - X Congresso di Nessuno tocchi Caino (2ª giornata)

Buongiorno a tutti Buongiorno dichiaro
Aperti i lavori della seconda giornata del decimo Congresso di Nessuno tocchi Caino nel trentennale della sua nascita
Allora alla presidenza chiamo Valentina Alberta
Non so se Santi Consolo è già arrivato
C'è qui Giuseppe Rossodivita c'è Sergio D'Elia ci sono io Elisabetta sempre indaffarata
E quindi va benissimo
Allora Valentina eccola qua noi utilizziamo questa mattina con un intervento di particolare valore per noi
Non è potuto essere qui si scusa ma aveva due processi
Molto importanti per i quali si deve assolutamente preparare sono giornate
Di studio
E l'intervento è quello del nostro presidente d'onore il professor Tullio padovani
Tullio Padovani
Vicino
Radicale storico è vicino a Nessuno tocchi Caino con una intensità nella quotidianità abbiamo visitato anche insieme al Luís
Il carcere di Pisa
Con una intensità che veramente ci conforto
Ci conforta eccita quotidianamente forza le sue idee sono idee che a mio avviso non si possono realizzare subito ma la sua analisi di quello che che è stato e chi è oggi il carcere
E che come istituzione si resiste purtroppo dovrà continuare ad essere ma luglio sicuramente per il superamento la sua analisi ripeto
Purtroppo non può essere realizzata subito però noi abbiamo fiducia
Che incarnando questa speranza infatti poi all'ultimo il messaggio che sembra pessimista
Di anziché è pessimista di Tullio Padovani si conclude con la speranza che le cose possano cambiare allora dò la parola al professor Tullio Padovani
Allora ricorrere a un saluto care amiche cari amici buongiorno a tutti anche quest'anno sono costretto a ricorrere a un saluto minimamente fa per così dire
Non abbiamo ragioni di ottimismo devo essere sincero
E lo dico con amarezza in questo momento
Stiamo
Sensibilmente peggiorando una situazione che
Già tragica non si vede come possa peggiorare ma noi siamo l'esempio vivente di come si riesca a non raggiungere mai il fondo perché il fondo sta sempre un passo più in là
Si potrebbe dire sarebbe anche vero che questo è il motto ondulatorio del carcere che si ripete
Si riproduce da quando il carcere esiste
Con una tendenza a picchi in alto ammazzamenti
Altrettanto vistosi sia per andamento di popolazione carceraria sia anche entro certi limiti per condizioni carcerarie che tipico del carcere da da che il carcere esiste
Da noi in modo particolarmente accentuato noi stiamo vivendo però una fase questa fase veramente molto bassa e critica
Del resto anche le fasi migliori quelle alte da noi sono Bradley
Purtroppo piuttosto occasionali
Quindi il catalogo dei mali del nostro carcere il solito soltanto che in Mali si sono demandati
Il sovraffollamento che non è mai venuto veramente meno e a volte si è attenuato ma cessato davvero mai si ripresenta ora in una forma crescente rende ancora più inumane ancora più degradante
Una esecuzione penale che è già per conto suo
Largamente illegale
Il numero dei suicidi dei suicidi notti dei suicidi notti degli ignoti non possiamo dire ma ce ne sono è già di per sé è impressionante
Ed attesta
A testa per così dire con un tetto lo sigillo che il nostro è un ordinamento che assi abolito la pena di morte ma per sostituirla con la morte per pena
L'altra faccia dei suicidi sono gli psicofarmaci il modo attraverso il quale si è entrambi suicidi quando si evitano
Ormai direi che i dati sono
Più che allarmati sono drammatici
Si consuma in carcere un quantitativo di psicofarmaci che cinque volte quello che si consuma nella media nazionale e la frazione riservata alle sostanze
E che si utilizzano per le sindromi più gravi per le psicosi gli antipsicotici sono il sessanta per cento
Ma coloro che hanno una situazione clinica da trattamento psichiatrico
Sono il numero elevato troppo elevato ma non tanto elevato quanto la platea di coloro che ricevono trattamenti farmacologici quindi trattamento farmacologico è semplicemente uno strumento per mantenere l'ordine e la disciplina ordine disciplina sono le caratteristiche storiche del carcere oggi per mantenerle si ricorre al controllo chimico
In una forma che
De Fassa
Il mio in maniera permanente usciranno dal carcere persone che
Nonché riabilitati e questa parola che non bisogna nemmeno usare
Nonché debilitate nel fisico e nel morale saranno anche distrutte Nella Salute
Ora
Tentativi di ristabilire un minimo di umanità
E se non se non proprio di ragione di ragionevolezza ecco nel
Nel trattamento penitenziario
Sono destinati
Bisogna dicevano perché illudersi non fa mai bene sono destinate a non avere grandi prospettive in questa stagione siamo in un inferno molto tetro molto rigido
L'unico soggetto politico
Da cui potremmo forse
Forse attenderci qualche nota positiva ma sottolineo il forse più volte
E la Corte costituzionale
Trenta le dico tre
Qualche piccolo spiraglio in passato sia muto
Ma
Possiamo neanche li faccia molte illusioni
La vicenda dell'ergastolo ostativo è stata piuttosto eloquente prima si è spalancato un po'alla finestra per guardarmi fuori poi la finestra insomma
è rimasta così senza costrutto Peart praticamente siamo arrivati a una situazione dopo questo lungo peregrinare attraverso ricorsi vicende parlamentari siamo arrivati a una situazione praticamente peggiore di quella che ci siamo lasciati alle spalle poco meno tanto cammino per nulla
Ora siamo al tema dell'affettività in carcere alla questione dei rapporti sessuali per dirla più semplicemente più francamente mi pare che la questione sia stata discussa pochi giorni fa decisione ancora sia tesa
L'abbiamo
Ora ordinanza di rimessione
Su cui la Corte si è pronunciata si pronuncerà
Abbiamo avuto il sostegno autorevole
Le molti illustri studiosi
Andrea Pugiotto sia battuto dalle io per questa questione
E ha fatto un lavoro davvero straordinario è una persona alla quale tutti dobbiamo essere grati per l'impegno e la dedizione che mette nell'affrontare questi problemi
Essenziali di civiltà del diritto
Ma a che cosa dobbiamo aspettarci
Non lo so
Non lo so perché intanto abbiamo un brutto precedente quello del due mila dodici in cui la Corte sia pre enunciata sullo stesso argomento in una forma diciamo così un po'pilatesco nel senso che ha
Deciso che la questione fosse da dichiarare inammissibile inammissibile
Perché il magistrato di sorveglianza che l'aveva sollevata non aveva indicato con precisione la norma da dichiarare incostituzionale che peraltro si identificava
Facilmente in quella che attualmente è stata censurata per l'articolo diciotto
Dell'ordinamento penitenziario relativo ai colloqui
Ma
La Corte costituzionale non si è limitata e in quella circostanza rilevare diciamo un inammissibilità legata diciamo deficienze formali anche rilevata la difficoltà
Una volta che in ipotesi si fosse indicata la norma opportunamente
Qualificata a
Riscontrare un assetto del diritto sopravveniente
Sufficientemente chiaro e definito nel senso che che succede se noi dichiariamo che i colloqui in carcere possono essere consentiti anche per manifestazione di affettività
Possiamo entrare sul piano organizzativo il controllo dei colloqui non è destinato a impedire solo i rapporti sessuali tra le persone impedire molte altre forme
Di comunicazione quindi
Se vengono aboliti grappa India riferimento ai rapporti sessuali bisogna provvedere divo delle forme alternative a tutto questo noi non possiamo provvederà ecco l'alibi delle norme sopravvenienti dell'assetto giuridico sopravveniente spesso un modo non decidere sulla questione principale qualcosa di simile è accaduto per
L'eutanasia
Per la decisione circa la propria vita al termine della vita su cui
La difficoltà è stata diciamo
Rilevata anche su questo piano
Da parte di una corte che sia
Rifiutata di decidere
In questo caso non vorrei che si precipitasse per così dire nello stesso inconveniente o nello stesso alibi formale spero che non sia così
Sono piuttosto amareggiato e deluso dai
Precedenti recenti e non posso nutrire eccessiva fiducia
Mi aspetto che in questa circostanza la corte non si trincea di dietro la difficoltà di stabilire che cosa succederà dopo che eventualmente avesse deciso di dichiarare incostituzionale l'articolo diciotto perché impedisce rapporti sessuali tra le persone
A quel che tenga e accada quel che può nel senso che ci sarà chi dovrà provvedere dopo a organizzare di conseguenza l'ordinamento giuridico non è che lo deve fare la corte costituzionale
La Corte costituzionale scelga la soluzione imposta dalla Costituzione in questo caso francamente mi pare che la soluzione sia univoca perché la pena
Limitativa privativa della libertà personale deve colpire la libertà personale ma salvaguardare tutto ciò che non è intimamente
Connesso alla libertà personale tutto ciò che si può mantenere deve essere mantenuto anche in funzione di quella esigenza rieducativa tanto sbandierata
Tanto sbandierata queste esigenze rieducativa che fa comodo enunciare scomodo cerca anche di realizzare o per carità
Chi mi conosce sa che io non mi faccio illusioni anzi ciò per certo che il carcere non eri educativo non lo è mai stato non potrà mai esserlo il carcere profondamente diseducativo anzi distruttivo anzi negativo mortifero
In tutti i sensi
E quindi non mi faccio illusioni su questo punto perché sa a partire dal principio di realtà dal quale dobbiamo tutti quanti
Partire al principio di realtà
Perché solo confrontandoci con la realtà potremo cercare di cambiarla nel mondo
Consentito nella forma possibile il carcere ha tre caratteristiche
Che sono per così dire iscritte nelle strutture stesse dell'istituzione che non si possono cambiare se no eliminare del carcere
Il carcere è un'istituzione totale
Il carcere è un'istituzione marginale il carcere è un'istituzione simbolica
Tutte queste tre cose insieme togliete né una non sarà più caro
è un'istituzione totale perché è un universo disciplinare finalizzato alla propria stessa esclusiva esistenza esiste per conservazione
Quindi a questo unico vero scopo reale
E tanto immanente l'ordine la disciplina la struttura carceraria che tutti i mezzi sono buoni appunto anche gli psicofarmaci
L'ultimo strumento disciplinare quando altri non ve ne sono
Che è anche il più comodo perché il più silente il meno visibile meno vistoso nessuno va in ospedale subito tutti
Diciamo sconteranno il fio di questo trattamento nel corso degli anni della vita residua se ne avranno ancora
E a un'istituzione totale che quindi non ammette finalità alternative a quelle della propria autoconservazione
è un'istituzione poi marginale nel senso
Che
Per la condizione dei detenuti e dei dei tenenti
Il carcere bene bene rappresentare gli peggio che è una società può offrire in un contesto adatto se non è marginale non è
Diventa un'istituzione di assistenza
Che non può avere nemmeno le altre caratteristiche di essere totale e come vedremo di essere il simbolo deve essere il peggio di una società il peggiore la tv naturalmente
Il peggio in Norvegia non è il peggio in Italia il peggio negli Stati Uniti norme il peggio in Francia e così via dicendo ognuno ha il suo peggio
Spesso questi peggio si assomigliano tra i Paesi diciamo dell'Unione europea il peggio è verosimilmente abbastanza vicino in un aspetto nell'altro carcere tedesco sarà magari
Meno peggio sotto il profilo di certe condizioni materiali ma sarà forse anche peggio su altri profili di natura disciplinare insomma ognuno a le sue
Piaghe e le sue tristezze l'importante è che il carcere sia il luogo più triste il luogo più piagato di quella società
Perché se non lo fosse ripeto sarebbe una polo di attrazione come diceva Enrico Fermi Enrico Ferri progressista un po'giallista un combattente per i diritti dei lavoratori un difensore dell'umanità visitando le carceri
Si è stupito
Perché mangiavano troppo bene
Vicini ai contadini nel Polesine non mangiano così
Eppure non hanno commesso delitti
E si scandalizzano perché il carcere non era abbastanza marginale vedete
Un uomo al di sopra di ogni sospetto raschiamento ma nessuno vuole quando si tratta di nessuno al di sopra di ogni sospetto
Ma non è solo un'istituzione totale non è solo un'istituzione marginale anche un'istituzione simbolica altamente simbolico
Perché
Ciò che gli dà significato nella società
Non è ciò che è successo
Il carcere è un universo disciplinare ma non è questo
Che gli consente
Di esprimere un significato il significante ciò che i cartelli significa no corrisponde al significato perché affronta una funzione simbolica rappresenta un'altra cosa
Che cosa rappresenta il carcere
Rappresenta la separazione del Bene dal male
E quindi la sicurezza dei buoni e il recupero dei malvagi ma guarda che bella grossa
Ma guardate che verrà
Viviamo in una società dove il bene viene separato normale
L'ho dei buoni sono ma sicuro la notte dormono tranquilli perché i cattivi sono tutti chiusi nella loro cioè
E questi cattiva cinque l'hanno recuperata
Così si pensa del carcere da quando è stato istituito duecentocinquanta anni fa
Questa funzione edificante rassicurante che costituisce dal punto di vista pratico quello che i toscani definiscono simpaticamente una novella da raccontare anche agli atti
No nella veglia
Siamo svegli e ci raccontiamo le novelle poi ci addormentiamo serenamente
Gli incubi ci attendono presidente
Ma gli incubi del carcere non tornerà non manca nessuno
Vedete queste tre caratteristiche fondamentali mi dicono
Che quel che si può predicare del carcere in termini di
Rinnovamento elevazione rieducazione chiamatele con le parole che volete appartiene alla mitologia
Questa mitologia penitenziaria che analoga alla mitologia di qualunque società che elabora niente il proprio per compensare le proprie deficienze
Sublimare le proprie aspirazioni
Però questa mitologia senza un'utilità ha un'attività può essere utile come tutte le mitologie
Può essere uno strumento per ottenere condizioni meno peggiori
Se deve esservi educativa
E se ci si vuol credere o far finta di credere allora bisogna che le condizioni siano
Meno peggio di quanto sono
E bisogna quindi
Che si riporti il carcere a una condizione in cui quegli scoppi incerto non saranno raggiunti ma perlomeno sarà salvaguardata l'ambiguità umana
Quindi l'obiettivo da fissare io credo definire in termini giuridicamente vincolanti i limiti della condizione carceraria
Riducendone
Il carattere di universo disciplina che entra in carcere e deve avere
Certezza dei suoi tiri
Ma visto i diritti elementari dello spazio quelli componente delle condizioni del letto dell'aria dell'acqua deve avere
Uno diritto definito su questi dati elementari e deve essere un diritto vincola
Vincolante per l'ordinamento e quindi come civile
Come Court Cibele quel Cibele in un modo solo
Attraverso il sistema che ogni ordinamento
Utilizza per la coercizione il giudice in questo caso il magistrato di sorveglianza che dovrebbe avere il potere dovere di chiunque
Gli stabilimenti penitenziari che non sono conformi alle regole minime
O poter è sacrosanto elementare ma chiudono gli Alberti che non corrispondono alle condizioni adeguate a ricevere ospiti
In condizioni di sicurezza in condizioni di salute
In condizioni di igiene
E invece si tengono aperti i cantieri tende non sarebbero in grado di ospitare i maiali secondo la normativa dell'unione europea
Mentre avete un magistrato debba avere questo potere dove e gli strumenti per attuarlo deve disporre di strumenti tecnici per accertare
Da un punto di vista rigoroso sesso non rispettate le regole minime se non sono rispettate lei chiude quelle carte le chiude dall'oggi al domani
Dal non c'è altro
E i detenuti dove li manda
A luglio manda città sentire le labbra
Ci pensi non è affar suo lui fa quello che intende
Chi deve fare quelli che lui non può fare l'ho fatta
E in questo modo quindi
Si finirebbe con gli abusi perché improvvisamente io credo se esistessero queste garanzie se esiste solo sulla carta
Ma insomma i bilanci dei ministeri interessati forse diventerebbero pochino più golosi il rapporto queste specie perché perché noi possiamo chiudere tutte le carceri quindi sì moltiplicare i casi di carceri come Bollate è un carcere
Discreto
E l'ho visto è un carcere rischia ora esageriamo adesso facciamo la mitologia di Bollate getto Bollate rispetto a certi luoghi infernali dove praticamente si sconta l'inferno prima di morire
E senza gli adeguati peccati a corredo di una sanzione definitiva di questo tipo ma insomma voglio dire non è il paradiso in terra accontentiamoci perbacco se tutta Italia fosse Bollate
Avremmo fatto appunto quel passo verso meno di civiltà ha se non altro sotto il profilo degli spazi
Dà il nome
E l'altra condizione a proposito del numero per recuperare quel livello minimo Bini
Di tollerabilità del carcere perché oggi il carcere non è tollerabile perché è un illecito pietrificato è un illecito pietrificate gli illeciti pretesi cattiva deboli
E in questo caso
L'altro provvedimento del numero colti uso il numero chiuso
Il numero chiuso
In nessuna istituzione civile è consentito a mettere all'interno più persone quante l'istituzione può sopportare
In una sala da ballo PVD X personaggi possono entrare in un cinema in un teatro più di tot persone non ci posso entrare in un albergo non si possono ospitare legioni di persone
Ma solo quelle che corrispondono al numero delle cave perché nelle carceri invece siamo in presenza di un elastico e s'allunga
Senza limiti informe controllata eccetto che si può fare
E c'è tutta diritti non esistono e se esistono stanno sulla carta esistano sulla carta non sono vincolanti quindi si può far tutto
Il numero chiuso invece
Parrebbe a invitare sulla targa della del carcere che li chiudi x persone non ci possono essere essercene una in più Addison a liberarmi e uno
Si sceglierà quella che ha il fine pena più prossimo te condizioni diciamo personali più adeguate a eventuali misure sostitutive ma si libera
Si libera la fascia marginale tentato di lì a poco sarà liberata e si crea quindi un turnover rappresentato da un meccanismo che si governa avrebbe facilmente con tutti gli algoritmi di cui oggi disponiamo e queste intelligenze artificiali che dovrebbero dice governare il mondo speriamo di no
è una cosa banalissima ma non è
Lo non è un'idea Bear per carità la complicata in California ma recentemente mi pare sia analisti che la
Se non sbaglio un'istituzione comune di questo tipo che la pubblicarne soste
Talmente ovvia ex Rocchi o non se ne parla Perca parlarne tutti direbbero perché no tutte le persone ragionevoli ma se fosse così voi capirete
è certo il carcere improvvisamente
Diventerebbe un carcere rigido non flessibile come ora disposto ad accogliere chiunque comunque in qualunque condizione
Breve tempo vedete bene che il cammino verso condizioni minime non esige poi questi immense riforme perché le immense riforme non l'avremmo è inutile che continuiamo a dire non abbiamo gli psicologi non abbiamo il lavoro abbiamo questo non abbiamo quest'altro Mantu retate manca anche l'acqua spesso e volentieri
Manca caldo del d'inverno il freddo d'estate ma fatto
è inutile facciamo ogni volta il catalogo di quel che dovremmo ha venduto non ce lo dà non lo daranno
Non lo verranno anche perché non lo possono dare perché il rispetto del dell'istituzione marginale intangibile Serrano è più tante capite nemmeno più in carcere
Però almeno sul piano dei diritti quelli che
Vengono riconosciuti prima di tutto dalla Costituzione e che comunque sono
Diritti sanciti a tutti i livelli internazionali persino nazionale a livello nazionale in modo elastico naturalmente in modo diciamo fluido sono un diritto più flutti il diritto penitenziario è un diritto posto Luca
Perché è un diritto che deve prestar sì
Alla uniformazione all'universo disciplina
E quindi tanto rigido non può essere qualche cosa se essi siamo riusciti a fare per carità rispetto al modello originario della riforma del settantacinque quella riforma salutata come l'ingresso della modernità un orrore
Uno degli scandali della Repubblica la riforma del settantacinque non dimenticatelo perché la radice dei nostri guai a una pessima riforma quella penitenziaria del settantacinque orribile
Perché ha aumentato il carattere disciplinare del carcere ha consegnato in una forma incontrollata nelle mani dell'amministrazione la condizione dei detenuti ha distrutto la libertà personale lei nome dei grandi ideali di rieducazione
Che si sarebbero realizzati come una specie di miracolo intero tutte baggianate
Che hanno ingannato chi voleva farsi ingannare
Io francamente l'unica consolazione che no che non mi son fatto ingannare
Io ed all'indomani della riforma il settantacinque tecnico che quella riforma non poteva essere accetta
Tenevano stigmatizzato duramente
Lei è assorbita alle incompletezze e anche l'infantile con la quale veicolava attraverso la mitologia una realtà che
In realtà
E ci troviamo ora di fronte peggiorata all'estremo limite
Quindi siamo figli diurna eredità pesante abbiamo un'eredità pesante sulle spalle
Un lungo cammino da percorrere
Sorsi atto Rothschild per ottenere risultati minimi
Non importa quanto tempo ci vorrà
Non importa quanti sforzi saranno necessari lo continueremo anzi
Non ci fermeremo mai come ho sempre detto
Noi saremo sempre quelli dello SPES contra sperma anche se sia chiaro
Per andare contro la spende
Contro un assistente di quelle dimensioni ci vuole una spessa grande grande grande come grande è difficile immaginare quanto Mazzucconi ce l'avremo
Buon lavoro a tutti
E di Nessuno tocchi Caino il bello dei nostri congressi è che mentre il professor Padovani parlava
Del disastro del carcere l'abolizione
Entrava il dottor Bernardo birreria che è stato capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e adesso è seduto vicino a Santi Gozzoli tutti e due li chiamiamo in presidenza perché con loro
Abbiamo un po'tutto dialogare forse per cercare di trovare quelli risultati minimi
Ah va il professore Tullio Padovani grazie a Bernardo Petralia grazie a Santi Consolo per essere qui con noi
Adesso
è il momento di dare la parola al direttore di questo carcere al dottor Silvio Di Gregorio
E che ha fatto di tutto perché questo congresso come il precedente potesse riuscire e mi pare che c'è riuscendo almeno fino a questo momento grazie direttore a te la parola grazie al taglio Walter
Per un saluto a tutte le età sono intervenute prima di tutto però permettetemi di salutare presidente Santi Consolo che rivedo con molto molto piacere anche perché è stato per lunghissimo tempo capo del dipartimento e con lui
Diciamo si sono determinate le svolte che si vedono oggi all'interno degli istituti penitenziari ricorderete che noi abbiamo una di Dylan negli anni l'ambito risulti penitenziari parte da dominati anni in cui appunto il presidente Consolo era a capo del dipartimento e siccome in quel periodo io peraltro a Roma io ho potuto toccare con mano e costatare personali e quindi essere testimone fedele di quei tempi
Veramente forieri di grandissime innovazioni ad esempio delle telefonate se vi ricordate prima bisogna mandarli chiedo autorizzazione esso si va con una scheda telefonate venivano Thomas delle questo per non parlare poi dell'edilizia penitenziaria
Saluto anche il presidente Petralia che poi succeduto al presidente Conso sempre con affetto non ricordo gravemente ringrazio anche i io direi gli amici di Nessuno tocchi Caino
Perché con loro e con la loro presenza costante
Noi abbiamo una giustizia che sbocchi e voi che mostra anche il voto più dolce di quella che l'esecuzione della pena cioè di quella particolare momento che prendi inizio dal termine della vicenda più per diciamo penale dove si mette un punto e ci si occupa non più del reato ci si occupa della persona
La loro presenza la loro relazione la loro costanza nel proprio nelle frequentare gli istituti di pena tra i quali anche opera e segno di un'attenzione tutta rivolta alla persona
E quindi un volontà di incontrare le singole persone che evidentemente hanno commesso un reato
Ma per le quali e ancora possibile un percorso di recupero un percorso di reinserimento un percorso fatto di dignità umana ecco la presenza di Nessuno tocchi Caino ci ricorda ogni giorno che all'interno del carcere non ci sono dei reati non ci sono degli autori dei reati ma ci sono delle persone
Per le quali e ancora possibile
Una vita piena una vita fatta di impegno di dedizione a quella che è la causa comune cioè a quello che è il progresso materiale e spirituale del Paese così recita l'articolo quattro da Costituzione secondo comma
Ecco per cui con questo augurio io porgo il valore benvenuto ovviamente prosegue dei lavori grazie a tutti per essere qua oggi
Allora grazie al direttore adesso proseguiamo il nostro che è un dibattito generale c'è Santi Consolo che vorrebbe intervenire ogni
Non
Allora do la parola adesso a Valentina Alberta che il presidente della camera penale di Milano iscritta Nessuno tocchi Caino in grande conoscitrice della situazione penitenziaria non solo milanese ma insomma di tutti Italia anche per gli interventi efficaci che riesce a fare grazie Valentina Grazia ferita grazie a tutti voi
Onorata di essere qui e di questa presentazione ovviamente do il benvenuto a Milano a nome del consiglio direttivo della Camera Penale di Milano che in questo momento mi onoro senza retorica di presiedere
Sono felice di essere presente come scritta a Nessuno tocchi Caino ormai da diversi anni
E ricordo con grande piacere proprio in questo teatro tanti eventi uno in particolare però obblighi il sedici di giugno del due mila sedici abbiamo incrociato le nostre strade di quelli della Camera Penale di Milano e quella di Nessuno tocchi Caino in occasione di una prima presentazione di un'anteprima la ricordo bene di spes contra Stemme in questo teatro il convegno si chiamava l'inferno della speranza parlavamo di ergastolo statico allora io come dire
Parlo dopo il professor Padovani con comunque una forte disagio dovuta all'ovviamente alla grande ammirazione che opera il professore per le sue provocazioni
Ma credo che non sia stato
Tanto cammino per nulla quel cammino che abbiamo fatto insieme che ha portato sicuramente a una a un qualche risultato i tante persone che sono sedute qui oggi in questo teatro lo testimoniano perché sono persone condannate all'ergastolo ostativo
Che hanno intrapreso un percorso anche grazie a quelle decisioni delle corti sovranazionali e anche con grande fatica grazie al percorso legislativo che si è aperto in un momento successivo
Lo dico perché mi dà l'occasione questo piccolo accenno alla questione delle tasto statico di ricordare una persona che non c'è più
Una persona che rispetto alla giurisdizione europea a avviato
Una un'abitudine dire è un'abitudine per gli avvocati di considerato il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo come un passaggio doveroso un passaggio importante un passaggio utile ed efficace faccio riferimento all'avvocato Marina Sylvia morì
Che è una collega che ci ha lasciato una grande amica per me personalmente è una persona che ha fatto tante cose
Tra l'altro ha ha dato luogo a quel ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo che è stato menzionato nell'interrogazione parlamentare a proposito dei liberi sospese
Che è un altro tema molto grande molto importante perché ha portato la Corte europea dei diritti dell'uomo quella vicenda tragica di quelle novanta mila persone novanta mila e più persone inattesa della valutazione del tribunale di sorveglianza
Ci tengo a dire due parole sarò brevissima perché questo è ovviamente un indirizzo di saluto e un piccolo diciamo intervento perché
Mi sento anche il dovere di farlo soprattutto dopo il professor Padovani un momento difficilissimo sono assolutamente d'accordo ne abbiamo parlato tanto nelle ultime settimane
Anche con documenti della mia camera penale con interventi con io Suma momenti di condivisione di quel
Di quella fase storica in cui accanto a fenomeni oggettivamente pesanti suicidi tanti suicidi che già l'anno scorso c'avevano indotto a prendere iniziative insomma di condivisione pubblica di questo fenomeno gli psicofarmaci è un tema centrale su cui occorre qualche approfondimento io credo il sovraffollamento crescente perché purtroppo le politiche governative le politiche
Non di questo governo ma la politica del Pampena Lisma in generale che da tanto tempo va avanti in Italia non aiuteranno a risolvere le il tema le tante chiusure che ci sono animato in questo momento per una malintesa interpretazione di una
Circolare che mirava credo ad altro cioè a creare un tempo pieno dell'esecuzione della pena
E che invece viene in diversi luoghi applicata in modo
Diciamo restrittivo solo per la parte peggiore di blocco tutto questo accantona narrazione pubblica che è una narrazione pubblica che non rende ragione del lavoro in urne che si fa dentro gli istituti penitenziari io credo che questa narrazione pubblica
Debuttare dia la chiave del dimenticare i luoghi di detenzione sia profondamente ingiusta in primo luogo proprio per chi ogni giorno spende il proprio tempo le proprie energie per lavorare dentro gli istituti penitenziari nel perseguimento dello scopo
Della mattina e quinti del reinserimento sociale e allora principio di realtà diceva il professor Padovani io dico e Mitt
Prendo la libertà di dirlo ripartiamo invece dall'ordinamento penitenziario che sicuramente una come dire una legge che ha nascosto forse dietro qualche ipocrisia
Questioni che sono tuttora irrisolte
Ma è la legge che garantisce il diritto ad una pena umana e rieducativa perché sono questi due parametri costituzionali a cui l'ordinamento penitenziario e regolamento penitenziario perché c'è anche quel DPR duecentotrenta del due mila
Che tante volte noi dimentichiamo parlo di noi avvocati nonché a volte
Ci abituiamo e questo non deve accadere ci abituiamo ci rassegniamo alle ingiustizie quotidiane che vediamo con i nostri occhi e che non riusciamo sempre a tutelare con la dovuta energia allora cosa fare insieme
Continuiamo a vedere il carcere conteniamo entrare in carcere come abbiamo fatto come camere penali
In parte con Nessuno tocchi Caino continuiamo con il dialogo con l'amministrazione penitenziaria continuiamo a ricercare quella trasparenza e quelli conosci mento reciproco quel rispetto reciproco che fanno sì che è un dialogo proficuo tra soggetti diversi porti all'emersione di problemi e alla risoluzione dei problemi del carcere
Consegniamo a livello collettivo in questo modo e noi avvocati in particolare ci sono tanti amici colleghi delle camere penali di tutta Italia che saluto e vedrò molto volentieri in questa giornata
Non ci dimentichiamo di fare di avvocati cosa voglio dire non ci dimentichiamo di rivendicare il rispetto dei diritti a una detenzione progettuale sicuramente ma anche una detenzione in cui non ci siano violazioni di diritti individuali facciamo ricorsi facciamo reclami di strumenti Lord ordinamento penitenziario Civita
Ce li ha dati le modifiche dell'ordinamento penitenziario che hanno introdotto l'articolo trentacinque bis all'articolo trentacinque ter che garantiscono l'attuazione dei diritti delle persone detenute che ne dobbiamo attivare e torniamo alle corti supreme è stato detto dal professor Padovani
Insomma credo di aver interpretato in questo modo il suo accenno a al fatto che a un certo punto quando il carcere scoppia il carcere deve potere dire di no
A chi altrimenti entrerebbe in una struttura in cui il trattamento applicato non sarebbe conforme ai canoni di umanità la sentenza duecentosettantanove del due mila tredici della corte costituzionale
Fu una sentenza monito che disse che se il problema di sovraffollamento e di condizioni di detenzione inadeguato non fosse stato risolto dal legislatore
Ci sarebbe stata la possibilità di una nuova pronuncia per
Bloccare attraverso l'istituto del differimento della pena
Ingressi in strutture inidonea ad accogliere nuove persone quindi con un po'di ottimismo che si discorso di a vere nonostante tutto e nonostante l'intervento del professor Padovani dico anche io andiamo avanti comunque così grazie la
Allora salutiamo intanto l'arrivo in sala della dottoressa Giovanna Di Rosa
Alla quale siamo veramente molto affezionati la prego di venire in Presidenza assieme al professor Davide Galliani che è un
Marisa sa di Nessuno tocchi Caino una grande risorsa e non so
Adesso dopo la parola a chi a quello che io definisco ma perché lo è stato l'avvocato di Marco Pannella
E do la parola all'avvocato Giuseppe Rossodivita
C'è un grazie grazie di
Poche parole per quanto
Mi riguarda
Sono trent'anni innanzitutto parto parto da questo sono trent'anni di Nessuno tocchi Caino
Ventidue anni sono stati dedicati prevalentemente
Per la lotta contro la pena di morte
E da otto anni si entra ve ne sono percorso contro appunto la pena fino alla morte
E la morte per pena
Trent'anni non sono pochi in ventidue anni Nessuno tocchi Caino ha ottenuto qualcosa di davvero molto molto importante storico nella
Diciamo tesa l'umanità intera sulla moratoria
Contro la pena di morte approvata appunto all'ONU
E sono stati ventidue anni di lotte difficili fatte in contesti ovviamente sono stati DiVersi
Questi io otto anni rappresentano dunque una primo tratto di percorso perché questo diciamo sarà anche la fine del mio intervento
Davvero l'importante nella durata nel non mollare
Marco lo ripeteva sempre lo ha ripetuto anche Elisabetta la durata e la forma delle cose per avere durata bisogna avere molta molta speranza noi io verso tutti quanti noi come
Cittadini italiani innanzitutto dobbiamo ringraziare Rita Sergio Elisabetta per quello per quello che fanno vuoti chiaramente in condizioni spesso difficili e
Mi dispiace anche dire sempre più difficili anche rispetto proprio al contesto politico a che ci troviamo che si trovano loro in prima linea ad ad attraversare
La fotografia di quelle che abbiamo di fronte rispetto alle battaglie di Nessuno tocchi Caino
Adesso abbiamo sentito il professor Padovani
è obiettivamente disperante
Sovraffollamento lo ricordava anche la collega che è intervenuta mi piace ricordare che in quell'ambiente radicale ora ma dobbiamo
Dire così in senso lato
In quell'ambiente del due mila tredici grazie al Calamandrei di cui sono il Segretario alla comitato Calamandrei abbiamo ottenuto la Torregiani
La sentenza pilota che per molti versi ha rappresentato un momento entusiasmante un momento di grande speranza
E a distanza di anni
Io mi trovo
Come dire emotivamente più vicino purtroppo al professor Padovani che alla presidente della camera penale di Mila no nel senso che dopo tanti anni che cosa realmente è cambiato molto poco
Suicidio sì con farmaci in modo massivo nelle carceri
Assenza di assistenza sanitaria assenza di percorsi trattamentali
Assenza di formazione
Abbiamo sentito ieri la dottoressa vigneti che ha dato appunto vita ad un Progetto tanto prezioso quanto purtroppo singolare
Di formazione dei detenuti in in campagna ecco questa fotografia
Segna la distanza
Tra quella che possiamo dire essere purtroppo l'ipocrisia che tratteggiata nella nostra Costituzione e la realtà delle cose e quei due
Quelle due righe contempla lotta alla pena fino alla morte e alla morte di Artena segnano
Evidentemente tutta la distanza che c'è tra la realtà delle cose la nostra Costituzione perché la nostra Costituzione vuole evitare
Non vuole la pena fino alla morte e non vuole la morte che appena e invece basta pensare al numero
Indecente invece semplicemente indecente di suicidi nelle ma mettiamo solo insieme i numeri degli ultimi due anni
è una strage di cui nessuno parla nessuno parla fuori al di fuori qua al di fuori di noi al di fuori di pochi
Piero Calamandrei durante i lavori dell'assemblea dell'Assemblea costituente
Ebbe a dire
Una frase che suona piuttosto così uno che che suonava più o meno così
Una delle brutte eredità che il fascismo ha lasciato alla nostra gente all'Italia e agli italiani
Quello di non credere in ciò che è scritto nella legge
Ed esortava gli altri
Componenti dell'Assemblea costituente a fare in modo che le norme scritte nella nostra Costituzione appunto non
Avessero la stessa sorte soprattutto per le giovani generazioni
Cioè la disillusione che quello che è scritto nella legge effettivamente poi nei fatti non si realizza anche a livello costituzionale
Ed era un'eredità brutta che
Il fascismo appunto aveva lasciato agli italiani e alla gente
Ebbe mi dispiace perché erogano andrei direi che questo suo auspicio caduto nel nulla perché oggi solamente
Come dire
La persona che vive al di fuori della realtà
Può
Dire
Che ciò che è scritto nella nostra Costituzione con riguardo all'esecuzione penale con riguardo alla pena con riguardo alla sua funzione con riguardo alla regola di trattamento
Si è invece sia inverato non
Niente dentro dovremmo dire siamo su scherzi a parte
Per quanto riguarda appunto la sovrapposizione del reale con il dato normativo
E qualcuno non ricordo mi perdonerete dei nostri amici
Che sono ospiti di questo carcere ieri intervenuto e a ripeto facendo una citazione che non che non ricordo nel dettaglio però ha detto come appunto la speranza
Parte
Dallo sdegno e poi dalla necessità dallo sdegno per
Per come si constatano le cose
Dalla necessità di avere il coraggio per andare a cambiare
Quelle cose allora questa situazione disperante
Che abbiamo sotto gli occhi coincide con il nostro sdegno
E occorreva vere il coraggio per cambiarle queste cose e questi trent'anni di vita di Nessuno tocchi Caino
Disegnano il coraggio di chi quotidianamente
Nonostante la situazione disperante lo sdegno si appunto impegna per cercare di cambiarle queste cose e ce ne vuole di coraggio
Ce ne vuole di coraggio perché inutile come dire nascondersi anche qui
Il sentire comune è stato spiegato anche molto bene da veramente i dotti interventi che avete fatto voi ieri
Come
Il carcere rappresenti l'alibi per coloro che sono fuori
Voi siete cattivi e quindi esisto deboli che sono fuori e si tratta quindi di avere il coraggio di andare contro il sentire comune
Peraltro il sentire comune che purtroppo ma non è una convenzione casuale a differenza di tanti di voi butta lì fuori sessantacinque per cento delle persone
è analfabeta funzionale
E quindi sono persone fragili
Sono persone che ragionano sulla base dell'emotività
E la politica non ha alcun interesse
A come dire far crescere il segno culturale di un popolo perché ovviamente un popolo fragile un popolo che si comanda meglio
Un popolo più facile da governare
E
E quindi quel popolo così come
Evidentemente è facile da governare anche rispetto alla questione del carcere
Voi siete buoni del carcere
Non interessa niente a nessuno
Ed è quindi una politica che ovviamente per conservare il proprio potere
Ha bisogno di quella fragilità e ha bisogno di continuare a far credere a quelle persone che sono che loro sono i buoni
E che quindi il carcere è quel luogo dove sono rinchiusi cattivi per cui appunto buttiamo la chiave e tutte queste
Belle frasi che vengono quotidianamente
Quotidianamente ripetute professor Padovani un flash professor Padovani e professor Padovani ha citato la Norvegia io tempo fa scrissi un articolo
Mi fece molto piacere un radicale storico perché lo conosce
Come Angiolo Bandinelli disse che era un articolo definitivo suonare un articolo molto ampio sulla questione in carcere l'informazione la politica eccetera
E
In questo articolo ricordava ma solo per fare un esempio erano qualche anno fa
A Movimento Cinquestelle stava sulla cresta dell'onda cresceva aveva la sua stava compiendo la sua cavalcata c'era un signore che Beppe Grillo che andava ripetendo in tutte le televisioni
Into su tutti i giornali ovviamente di
Con un con tutte le
I rimbalzi che che il sistema mediatico italiano in grado di garantire che che volere le carceri sono alberghi a cinque stelle
E questo diceva a quella popolo che poi
Di
Del quale ha preso il volo dal quale ha preso il volo
E allora
Ci vuole il coraggio dicevo per fare un'operazione culturale
Che è quella che fanno Sergio vita Elisabetta nessuno che tocchi Caino con tutte le sue forze in tutto il territorio nazionale è un'operazione culturale difficilissimo
E poi c'è l'operazione come dire di aggrapparsi
A quell'enorme che sono appunto nella nostra Costituzione nelle nostre leggi
Attraverso i percorsi
Sia a delle giurisdizioni interne
E che rappresentano la parte migliore della nostra società quelle norme scritta in quella Costituzione che pure viene violentata violata e tradita hanno ora rappresentano la parte migliore di noi quelle norme
E come così come le norme sovranazionali e allora i percorsi alle giurisdizioni superiori alle giurisdizioni sovrannazionali e sono i percorsi che segue
Nessuno o Totti carino
Ieri però faccio pure un'altra vita ma chi è che ha Ichino
Ma chi è che arrivino in realtà quel Nessuno tocchi Caino
Può essere anche una un come dire è un nuovo
Di non violenza nel momento in cui il cagnolino vero
Il Caino che maltratta il Caino che lede i diritti fondamentali delle altre persone chi è
Siete voi sì lo siete stati anche voi ma c'è un altro Caino
Che
Abilità le stanze del potere e che è Caino nel momento in cui si comporta nei confronti dei propri consociati che hanno sbagliato in questi minuti
E allora
Appunto riflessioni chiudo
Con questo coraggio
Nessuno tocchi Caino ha percorso strade per per trent'anni adesso le strade magari sono diventate dei sentieri
Diventa più difficile il percorrerle
Ma noi siamo qui per e non possiamo far altro che l'augurio di lunga dita a Nessuno tocchi Caino e dunque viva nessuno tocchi Cai
Artistici stabili grazie a Giuseppe Rossodivita adesso ho il piacere di dare la parola ad un don ma per me è straordinaria e cioè la presidente del tribunale di sorveglianza di Milano Giovanna di rosso
Altri saluto a tutti bene grazie
Per questa occasione che si rinnova ogni noi che ogni anno rinnova come dire l'intensità e l'importanza del di quello che trasmette
In questo senso mi sento davvero di dire grazie a tutti coloro che sono seduti a questo tavolo a Nessuno tocchi Caino
Alla memoria di Marco Pannella che questo ha costruito create alle mie spalle
Anche sempre presente nella nella quotidianità nella mia quotidianità e nella quotidianità
Di tutti quelli che si occupano di questo tema
E senza di voi il carcere non sarebbe uguale la tematica della pena non sarebbe uguale la trattazione delle varie questioni l'attenzione mediatica non sarebbe uguale e quindi grazie per tutto quello che fate perché la la la la giurisdizione che si occupa di questa di questo sentimento di giustizia che non è un segmento ma è la realizzazione in sei della giustizia penale
Non ha non ha la stessa voce e l'acquista attraverso questa questa attenzione su cui voi tenete desta sempre la la la la soglia e quindi grazie davvero
Il oggi parliamo di pena di morte non fino alla morte addirittura morte per pena vorrei parlare iniziare provare a parlare di pena di morte
Perché inizio da questo
Che arriverò alla al resto perché ho fatto una ricostruzione storica di quello che è il nostro percorso in Italia non bella
La la pena di morte storicamente è stata cancellata dal nostro sistema l'avevamo fino al mille ottocentottantanove nel Codice Penale
Il fascismo la reintrodotta la Costituzione e poi l'ha spazzata l'ha spazzata la ripudiata l'ha lasciata per le leggi militari di guerra ma cucite costituzionalista che ce lo insegna
E però è sostituita dall'ergastolo nel mille novecentonovantaquattro
E che che declinazione assunto questa ergastolo per noi il questa questa pena così complicata anche da trattare da parte dei magistrati di sorveglianza perché
Suscita
Come dire
Attenzione per la per certamente per la tipologia di reati ma paglia un po'le mani per quelle che sono le preclusioni normative per cui non riesce a non si riesce ad entrare
Nel nel merito di quella che è la valutazione singola del soggetto interessato fino a quando
E della persona interessata fino a quando non si non si rientra nei presupposti
Di ammissibilità e che percorso abbiamo fatto un dopo un anno rispetto all'anno scorso un momento anche di bilanci
Ecco vi devo dire che tutti i correttivi che la Corte Costituzionale tutti gli aggiustamenti che sono stati adottati la normativa successiva e le interpretazioni che ci sono state lui non è che abbiano portato a questa grande svolta
Se il numero di permessi che si sono tenuti e molto limitato certamente la l'anno istruttoria è complicata da tutto quello che battute diciamo nel i paradossi che a volte la legge e la corte costituzionale hanno un po'ingenerato quella ci sono presunzioni da superare che sono davvero di di di difficile taglio e soltanto ecco un superamento interpretativo di coraggio e di ricerca al cuore dei problemi può portare
Ad una ad una soluzione positiva ma è giusto fare questo perché l'attuazione dell'articolo ventisette comma tre della Costituzione questo richiede questo impone lo impone talmente che studiando appunto questa storia
Della della pena di morte in Italia vedevo che sarebbe veramente impossibile
Ripristinarla
Persino con una legge di revisione costituzionale non credo che sarebbe possibile semplicemente con una legge di revisione costituzionale il processo Galliani mentre
Ce lo insegna era e mi mi spiace insomma esprimere questa mia modesta opinione davanti a lui che è così e abile e capace però credo che
Bisognerebbe intaccare proprio per la struttura e l'assetto costituzionale pure la legislazione si è adoperata tanto diciamo così nel tempo stratificando una serie di sistemi che hanno comunque in qualche modo limitato il significato di questa volontà storica storica che che che la anche la spazzata via e costa quindi è un po'agli interpreti cercare di risolvere tra le maglie di di di queste
Di queste norme così difficili critico per noi la l'interpretazione più complesse il superamento della famosa presunzione dell'anno del non ripristino dei collegamenti
La la prova della prova negativa aumenti o quanto meno la la la la trovo fornita dall'interessato che non ci sia questo questo approccio solo
Come dire relegando la a quello che è una utopia una
E forse anche un po'uno svarione giuridico perché la prova negativa nel sistema non è non è non è concepibile ecco si può si può arrivare a superare questo quindi
Come dire Lella riflessione dopo dopo un anno rispetto al all'anno scorso punto e che solo con le interpretazioni in incubo non parte mai si dice non si può
Arrivare a all'attuazione dei principi costituzionali
Il numero tra l'altro degli ergastolani in Italia consistente vedevo mille duecentocinquantanove secondo il Garante ma comunque
Non è questo il punto il e spesso questo sistema è sovrapposto anche in regime di quarantuno bis
Con per il quale accenno solo un una questione la durata e la de prevista in quattro anni la proroga di due anni in due anni ma come si può arrivare dal mille novecentottantadue
A dare a a a prorogare dal novantadue al novantatré cioè ecco forse c'è anche il sistema
Perché non è questo il punto poi però ci sono i magistrati pratichiamo come dire le regole e la durezza di questo sistema
Che comprime davvero i contatti chiese assicura con dovizia di particolari a volte credette anche veramente
Specifici
Lei tutte le cautele che vengono adottate per limitare questi contatti con si riesce davvero a capire come questi contatti possano essere reiterati se non trascinando il vecchio reato e facendolo rivivere continuamente noi a Milano non ci occupiamo del regime di quarantuno bis di persone cioè della proroga dell'applicazione o della prima applicazione in sede d'impugnazione perché ha com'è noto
Si fa a Roma però davvero e complicato
Anche costruire ecco questi provvedimenti che rinnovano se stessi reiterano se stessi allora ecco torniamo al discorso della storia costituzionale e legislativa del sistema della
Della pena di morte dobbiamo domandarci che cosa e pena di morte pena di morte solo quella
Che viene praticata e negli Stati Uniti dove ci sono tutte quelle manifestazioni pubbliche quando vediamo che e si arriva a quindi assurdi obbrobri
Che la società deve ripudiare nella maniera più forte che mi fanno veramente orrore o era o e anche questa modalità no di portare le persone a a una perpetui TAC della della pena e del regime
Al di là della ragionevolezza
Questi sono i primi spunti che vi volevo dire passo però e adesso a dirvi che le mie riflessioni sulla pena fino alla morte e sulla morte per penna e riprendo quello che riguarda un po'alla tematica di oggi
Dei suicidi vi voglio raccontare una cosa che mi è capitata di recente e sono colpiti stima del fatto che nessuno ne ha parlato comunque se ne è parlato molto poco
Il la sera della prima della Scala mentre tutto il mondo era attento a guardare le come dire i vestiti delle signore che andavano in platea a sfilare
E
Proprio in contemporanea a queste a questa manifestazione così patinata così attenzionata anche dalle istituzioni tutto il ed tutta insomma la società
Questo spettacolo veniva riprodotto tra impari carceri tra cui il carcere di San Vittore dove tra l'altro sta cosa dura da anni e a un certo momento ovviamente è stato interrotto lo spettacolo
Perché un detenuto tra l'altro molto vicino perché la la singolarità e la tragicità voluto che la Rotonda fosse medicina proprio fisicamente
Alle celle ad alto rischio in una delle quali era collocata la persona che
E si è impiccata con la cintura dell'accappatoio a tre per alla al alle sbarre del bagno batticuore alla civili cella
Le cui dimensioni sono paurosamente piccole torniamo al trentacinque Tare torniamo alle utopie della della Torregiani e di un sistema che come dire declamata ma non risolve che il compagno il compagno di cella
Non sapeva non sapeva nulla invece punto alla persona tra l'altro è stata subito succursale credete con modalità drammaticamente
Imprudenze per cercare di riportarla ma il danno era troppo grave infatti poi è morto
Qualche ora dopo
In e ovviamente lo spettacolo è stato interrotto e quindi gli spettatori che c'erano nella rotonda per assistere a questa a questo a questo spettacolo sono sono andati via toccando con mano che cosa vuol dire stare in carcere
E questo devo dire e sicuramente è stato nella tragicità della situazione
Una mi dice anche forse a nessuno di coloro che erano ritmo come tanti di coloro che erano lì non aspettava di potere sperimentare ma quello che mi ha colpito è stato il totale silenzio all'interno di tutte quelle che sono le comunicazioni di un mondo che è bravissimo a fare correre le notizie più banali e più idioti scusate
A volte no fonda velocità estreme
Perché venisse per tutte le notizie ci sono tante cose che sono buonissime per notizia
Di di nessun significato spesso se non pruriginoso e questa cosa qui passa un po'nel nel Silenzio io ero attonita perché poi
Anche non reso conto dei di quella di quella sera stessa e dell'indomani non ha colpito la drammaticità di questa situazione per cui mentre la gente si diverte pensa agli affari suoi e assistenza
E la come dire in carcere si muore
Si vuole inspiegabilmente muore una persona cara entrata il giorno prima in carcere che quindi ha una storia un vissuto tragicamente
Solitario al punto che non si è riusciti a trovare un solo familiare da versare cioè capite qual è la tragedia di questa situazione
E quindi io
Ovviamente conosco i particolari ma ma non è di quelli che vi voglio che vi voglio parlare di voglio dire che è una persona presa dalla strada la sera prima con problemi psichiatrici portata in carcere che si impicca dopo al dopo alcune ore
In maniera drammatica e come dire sotto gli occhi di tutti
Allora dove voglio arrivare voglio arrivare a quello di un sì di un sistema che deve riflettere su questa questione della Psichiatria delle delle delle carcerazioni per reati
Insomma ecco un piccolo furto o no che ti fa ti ti porta subito che ti porta subito in carcere
E a due alla necessità di trovare strutture
Adeguate per risolvere queste nuove problematiche con le quali tutti ci dobbiamo confrontare perché non è possibile chiudere gli occhi
E pensare che tanto si sbattono in carcere queste questo tipo di situazioni e più in generale dobbiamo pensare a mo'ai modelli di detenzione in assolutamente inattuali e totalmente invece come dire Amati e e e condivisi
Ecco il le regole della povertà la povertà non è solo quella materiale anche quella
Della vita degli affetti della disattenzione del ovviamente per era una persona straniera una persona della strada ecco
Allora noi dove siamo lo Stato tutela società dove
E questa non è non è
Morte per pena o pena fino alla morte ecco
Riflettiamo un po'su questo perché è un dramma sul del quale non solo nessuno ne ha parlato ma nessuno continua continua a parlarne credo che questa sia l'occasione e sia il contesto nel quale un dramma del genere può essere particolarmente compresse sentito e non e non è l'ultimo purtroppo perché c'è da immaginare che ci sarà un seguito a questo a questa catena tragica dipendenti ecco
Occupiamoci sicuramente dei femminicidi e che anch'polarizzando la massima attenzione e sui quali nessuno può dire che logicamente che siano questioni sono sono assolutamente primarie ma queste non sono meno primari e quindi sono sicura che sapremo e saprete voi siete il cuore della Opel carcere il cuore il nostro cuore il nostro cuore voi lo saprete lo sapete fare e ci aiuterete a far rivivere queste persone che non ci sono più perché non siano vissute invano perché guardate nella la scena che che ho visto e indimenticabile io ne ho viste tante perché quando succedono questi suicidi io cerco di andare a vedere perché lo ritengo mio dovere
Attenzione rispetto a quello che che è accaduto io a volte mi domando se non farebbe destinata era fare una visitina in quei momenti non soltanto quando ci sono belle occasioni nei quali è così Wiesenthal un bel posto del carcere un posto ristrutturato è una è una bella è una bella cosa ecco l'ultima preoccupazione che rappresento e l'applicazione della nuova circolare sulle celle chiuse
Sono ne sono turbata siamo molto attenti scusate forse sono andata fuori tempo solo velocemente ecco bisognerà vedere che tipo di di sviluppo
Ne verrà fuori qualche riflessione sulla reclama abilità dei diritti compressi e dell'applicazione della Torregiani Rispetto
Al a questa novità delle celle chiuse potrà essere una un'altra strada Dana percorrere nel due mila ventiquattro
Intanto utilità però a tutti
E un curi tiri trovarci sempre con la stessa alta motivazione e con la convinzione di dovere
Operare nel rispetto della nostra Costituzione l'unica legge che abbiamo e della migliore è quella che ci copre ci tutela grazie
Grazie davvero Giovanna per questo bellissimo intervento ciò commosso
E adesso do la parola al professor Davide Galliani e subito dopo all'ex capo del Dap Bernardo Petralia
E intanto volevo salutare l'ingresso in sala lo invito qui alla Presidenza al presidente dell'Unione delle camere penali Francesco
A e ringrazio anche di questo anche il professor Galliani perché sono presenti molti studenti del professor Galliani credibili diciamo che grazie allora si abbassa la media della nostra età grazie per essere presente Davide Galliani
Allora vorrei provare a spiegare perché Nessuno tocchi Caino indispensabile e lo faccio usando una geniale argomentazione di Michel Foucault che molti di voi conoscono il quale spiegò alle rivoluzioni del mille novecentosessantotto dicendo che si era verificata una insurrezione dei saperi locali rispetto a quelli istituzionali fu una insurrezione generalizzata dalla morale alla sessualità dalla psichiatria al carcere
Questi saperi locali erano ritorni di sapere attacchi frontali ai discorsi istituzionali pieni zeppi
Di posizioni di potere
Erano sapere i locali e quindi assoggettati del tutto squalificati perché non concettuali non sufficientemente elaborati
Erano gerarchicamente inferiori sbeffeggiati come ingenui
Ma quali erano questi saperi erano i saperi del loro psichiatri Rizzato di saperi e del malato
I saperi dell'infermiere del medico non accademico ma operatore del carcerato
Oggi potremmo dire dell'ergastolano dell'ostativo e concludeva Foucault
Questi saperi non mirano a creare una qualche scienza più attenta o più esatta
Al contrario sono anti scienze non hanno ambizioni di potere al punto che in realtà non sono nemmeno dei saperi veri e propri ma piuttosto vite
Non conoscenze ma realtà
Perché nessuno tocchi Caino è indispensabile perché ha permesso a questi saperi locali di farsi ascoltare
Distribuendo alle persone letteralmente un microfono
Vite e realtà con queste l'associazione si è confrontata nei trent'anni che ci separano dalla sua fondazione
L'ho avuto il privilegio di partecipare a tutti i congressi dal due mila tredici io ho sempre cercato di coinvolgerlo in maggior numero di studenti possibili
Per dare loro la possibilità di ascoltare di saperi locali dei quali parlava Foucault cioè ascoltare voi
Ad ogni modo non dico che sia tempo di bilanci ma ritengo doveroso qualche riflessione
Nessuno tocchi Caino nasce per andare controcorrente chi si iscrive deve sapere che non sarà mai in maggioranza
Ma se oggi uno dei temi dominanti è la giustizia riparativa quasi da essere una sorta di morta nel senso che la maggioranza delle persone se la mette in bocca
è chiaro che è importante la posizione di chi sta dalla parte di Caino bisogna prendere posizione senza perdere la propria identità
Del resto se voi prendete in mano le ultime pagine di fine pena ora di Elvio Fassone al quale mando un fortissimo a braccio e noi sappiamo perché
Scoprirete che le ultime pagine di quel libro sono dedicate ad Abele e questo perché non si può essere costruttori di città da soli
Ora il minimo e promuovere un apposito congresso momento specifico di riflessioni di Nessuno tocchi Caino sulla giustizia riparativa
E dico che bisogna ragionarci sopra scalzando ogni estremi estremismo e mi spiace dirlo ma spesso vedo un dialogo tra sordi ove chi non vuole ascoltare sta in entrambi fronti non solo dovremmo discutere di giustizia riparativa stando sul marciapiede come diceva Umberto Eco di Marco Pannella che tradotto significa
Occuparsi di tutto quanto rimane ai margini lasciamo pure ad altri le concettualità i grandi discorsi le autostrade le tangenziali noi stiamo sul marciapiede e li faccio un esempio
Un detenuto al quarantuno bis può accedere ad un programma di giustizia riparativa
Che un ergastolano un ostativo
Un detenuto di alta sicurezza lo possa fare è fuori discussione e già sono successi ho per le mani alcuni casi non tantissimi anche perché riforma cartaria recente ma insomma già è successo
Il problema che mi pongo sul marciapiede del quale chiaramente non se ne occuperà nessuno ma il quarantuno bis è diverso dall'ergastolo hanno da un ostativo e da un'alta sicurezza
è chiaro che la stessa finalità del regime detentivo speciale tende forse ad escludere perché l'assetto accede in un programma di giustizia riparativa vedi uno o due mediatori
Cioè allarghi la platea di persone con le quali puoi avere un'interlocuzione
Ed alcuni potrebbero anche sostenere che sospendendo le regole del trattamento il quarantuno bis sospende anche la possibilità di accedere alla giustizia riparativa ad oggi
Ho scoperto ho per le mani un solo caso in tutta Italia di detenuto al quarantuno bis e che ha chiesto di accedere alla giustizia riparativa ve la faccio molto breve
Chiede di accedere alla giustizia riparativa ma la direzione del carcere esprime parere contrario
Rifacendosi ad una indicazione del DAP il quale sostiene che se il quattro bis non nega questa possibilità
Poi di fatto chi stai quarantuno visse ne esco eluso non è una grande argomentazione il magistrato al quale detenuto fa il ricorso magistrato dirà Rita
In un'ordinanza di quattro pagine chiarisce perfettamente il punto
L'accesso alla giustizia riparativa e universale tendenzialmente illimitato salvo l'unico limite è esplicitamente previsto ossia in caso di pericolo concreto per i partecipanti
Pertanto accoglie il reclamo dello stesso avviso del magistrato il Pubblico ministero e ordina di esprimere un nuovo parere che dovrà scendere nel merito del programma ripara attivo
Staremo a vedere l'articolo diciassette dell'ordinamento penitenziario attribuisce al magistrato il compito di autorizzare i dare direttive a tutti coloro che chiedono di frequentare l'istituto penitenziario ma prevede il parere favorevole del direttore del carcere ora andando oltre il caso a me pare incostituzionale la tesi della sospensione di ogni cosa per il quarantuno bis tant'è vero che già oggi gli educatori possono andare al quarantuno bis
Che ci vadano a un altro discorso ma in realtà possono e dovrebbero andarci torniamo a noi
Se la base della giustizia riparativa e l'incontro tra Caino ed Abele chi è più carino di un quarantuno bis diviene quasi elementare proteggo Caino e insieme
Abile
Tuttavia facciamo attenzione quando parliamo di giustizia riparativa indico solo due questioni problematiche primo
E parto dal quarantuno bis per condividere quello che ritengo un giusto grido di allarme quando noi riferì ragioniamo sulla giustizia riparativa
Ad oggi dei settecentotrenta tre detenuti al quarantuno bis duecentosettantanove non hanno una sentenza di condanna definitiva il trentotto per cento
Se noi estendiamo questo dato a tutti i detenuti in Italia si abbassa un poco non siamo più ai tempi della Torreggiani
Ma in Italia il venticinque per cento che non è poco dei detenuti sono senza una sentenza definitiva questa è la mia riflessione
Dobbiamo aprire una discussione una discussione senza pregiudizio
Sulla per i golosi vita della giustizia riparativa nei confronti di una persona senza una sentenza di condanna definitiva
Che per noi costituzionalmente orientati significa una persona non colpevole
Noi sappiamo che il segno che gli ha detto cose su Caino lo doveva risparmiare dalla pena
Ma sappiamo altrettanto bene che Caino era colpevole di a vere ucciso il fratello troppo grande la mia colpa chiunque mi troverà mi ucciderà
Se oggi noi non comprendiamo i rischi di estendere la giustizia riparativa anche a chi e non colpevole potremmo un domani maledire la giustizia riparativa in secondo luogo un'ultima ulteriore cosa
Nel momento in cui noi diciamo anche il quarantuno bis devono poter accedere alla giustizia riparativa facciamo attenzione perché rischiamo di cristallizzare il quarantuno bis
La storia insegna che dobbiamo andarci molto piano con il senso di umanità se volete con la dignità umana
Quasi sempre anche se in buona fede siamo passa
Atti dalla padella alla brace
Non è dignitoso giustiziare in piazza una persona e quindi siamo passati alle esecuzioni capitali nelle carceri
Poi abbiamo pensato medicalizzate alle esecuzioni oggi in Alabama sotto forma di azoto chissà quando noi capiremo che il problema non è l'umanità della pena capitale ma la pena capitale
La stessa identica cosa vale con la pena perpetua
Non esiste più l'obbligo del Silenzio l'obbligo del lavoro
Le catene ai piedi i ferri alle mani la dieta Pania qua tutti quei supplizi che non dovevano far sembrare la pena perpetua
Meno dura della piena capitale addirittura gli ergastolani possono chiedere la liberazione condizionale quindi di che cosa di lamentate oggi la pena perpetua è una pena perfettamente umana
Questo argomentare vale anche col carcere
Va bene avete tutti ragionevole ton carcere in più umano
Eccolo qui il carcere più manomesso paravano dovete tenere
è chiaro che sto esagerando ma a volte Nessuno tocchi Caino può sembrare un'associazione di radicali
Che proprio vogliono abolire la pena di morte la pena perpetua il quarantuno bis
Le misure di prevenzione e guarda un po'ultimamente anche il carcere
E se questa è la prima impressione è che alcuni possono avere di Nessuno tocchi Caino devo dire che è giusta non è un'impressione sbagliata
Non di meno bisogna mettere una cosa purtroppo la società che oggi abbiamo è questa non non un'altra e quindi dobbiamo avanzare per piccoli passi
Indicando la via da percorrere arando il terreno per prepararlo a raccogliere un domani i frutti e però non esiste immagine più legata alla speranza di una persona che prepara il terreno come diceva Marco Pannella
Fai quel che devi accada quel che può ho concluso fai quel che devi accada quel che può lo dovrebbero teneramente anche tutti gli ergastolani ex ostativi alle prese con il seguente problema
La detenzione dura da tre decenni
Sono riuscito ad ottenere il primo permesso premio
E guarda un po'ha ottenuto anche il secondo cosa faccio adesso domando direttamente la liberazione condizionale oppure sto un po'più cauto e domando prima la semilibertà
è un dilemma sul quale mi a Rovello da parecchi mesi
Ieri pomeriggio ho trovato la risposta non c'è una risposta uguale per tutti
Perché perché
Esiste la progressività trattamentale permesso semilibertà liberazione condizionale registra anche tre decenni di detenzione
Cioè trent'anni
Cioè a Giovanna buona giornata
Di certo chi di voi ha in mano la prima ordinanza sul permesso premio e chi c'era prima
Si renderà conto che il magistrato alla fine ha scritto sì un'ordinanza sul permesso premio ma sembra su un sicuro ravvedimento sembra che stia
Dandoti quasi la liberazione condizionale mentre alla Binetti sta soltanto dicendo esce un'ora due ore tre ore dal carcere
Quindi a maggior ragione dovrebbe essere una persona portata a ragionare che chiedo adesso la semilibertà o indirettamente
La liberazione condizionale
Che fare quindi bisogna fare quello che si deve accada quel che può se si capisce che manca qualcosa si chiede la semilibertà
Se invece non manca nulla si chiede la liberazione condizionale se io fossi naviga sto lana ostativo in carcere da trent'anni chi deve ragionare su questo problema
Mi domanderei sì ho fatto tutto quello che si doveva fare chiedo la liberazione condizionale
Se invece è dentro di me so che ancora qualcosa si può fare vado più cauto vado con la semilibertà
E non dimentichiamoci mai che il miglior giudice di noi stessi siamo noi stessi grazie
Grazie davvero al professor Davide Galliani che adesso dopo la parola
Al presidente all'ex presidente del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria che si definisce ancora oggi capo del dal dottor non presidente capo del DAP ex Bernardo Petralia con il quale è nato voi in tutti questi anni che poi non sono molti un dialogo che dura nel tempo e direi anche un'amicizia
Allora signori Rita Bernardini parla di dialogo io potrei anche Emma esasperare il la parola il concetto parlare di Di Livio
Perché
Come nasce il rapporto che ho avuto nelle mie funzioni pregresse devo dire pregressi ormai quasi di un anno e mezzo e forse più ma che restano comunque addensata nell'anima e questa e dopo solo così questa giustificazione
A me a quello che ha detto poc'anzi Rita cioè che io posso definirmi ancora un capo come dire perpetuo del DAP ma in senso molto più curato anzi in senso sentimentale e questo mi piace saperlo mi piace anche dirlo
Come lo è i Santi Consolo che è stato uno dei miei predecessori un de cuius potremmo dice in senso professionale
E da qui abbiamo appreso molto e che con grande soddisfazione ritrovo qua nella stessa linea
E e di pensiero e d'azione
E devo dire però che il contatto con Nessuno tocchi Caino
Al di là di qualsiasi conoscenza pregressa sulla carta e molto figurativa è nato e
Per Nessuno tocchi Caino con Rita Bernardini per la sua presenza nel periodo più difficile della detenzione dell'amministrazione penitenziaria della polizia penitenziaria in generale di tutti cioè quello del comico
Quando il quindici di agosto che una data deputata alle distinte che il partito radicale partito radicale una galassia di partiti radicali
Chiamiamolo genericamente così globalmente Partito Radicale richiedeva l'autorizzazione ad entrare nelle carceri cosa molto complessa molto complicata e anche difficile da risolvere in quel periodo dell'esplosione massima del corridoio
Ma l'abbiamo fatto lo abbiamo fatto con delicatezza l'abbiamo fatto concordando lì mi sono accorto veramente che Nessuno tocchi Caino era un'associazione tenace
Dedicata importante
Mi permetto di dire l'unica che avesse anche questa umanità del dialogo costante mi sono ritrovato Rita in molte occasioni da lì è nata anche per un'amicizia
Quando all'indomani dei fatti di Santa Maria Capua Vetere ci sono state delle necessità che riguardavano i semiliberi e quant'altro io mi sono dedicato come se fosse uno di loro
Anche perché la confusione tra l'associazionismo Nessuno tocchi Caino e DAT se viene interpretata in questo esatto modo come combinazione di un interesse che è unico all'una funzione
E questo devo dire e a conclusione di questo a breve intervento diciamo introduttivo dell'intervento generale ma che sarà comunque breve
Che Rita Bernardini e così Sergio D'Elia sono venuti giù in Sicilia dove abito ci siamo incontrati così Elisabetta e così non possono non essere Amati perché hanno una identità umana
Un'identità
Che conquista e acquista sempre acquista anche soci mi pare di avere capito sono stati migliaia di iscritti nell'ultimo periodo più di tre mila iscritti quindi pensate un po'detto ciò che permette doveroso dire credo che il tema di questa seconda sessione
Tre mila uno dimenticato o meno
No no no no per fermiamoci a tre mila a me mi fate onorario tutto quello che volete e a proposito di onorario poi vi racconto una piccola cosa
Devo dirvi gli onorari sono più come dire sensibili alla partecipazione perché sono gli anziani di i ripescati con quelli che possono avere una funzione più ed è rappresentativa forse più rappresentativa di un semplice insomma ma ne discuteremo di questi
Oggi il tema è visitare le carceri o mi sbaglio nell'ambiente più grassi nell'ambito di questa sessione no e visitare le carceri
Allora visitare le carceri gli istituti io ne ho visitato circa cinquanta nel periodo più duro più cupo che era quello del Codice d'
Sono stato anche qua sono stati tante carceri d'Italia e devo dirvi che visitare le carceri da parte di un comune cittadino stimola un laddove possibile un pensiero le scolaresche e quant'altro speriamo di non finirci e c'è un altro un timore una preoccupazione quasi un distacco una distanza se non sono adeguatamente supportate da un'educazione
Pedagogica al significato il senso anche cittadino del carcere
Visitare il carcere per un avvocato ha una funzione ben diversa ha una funzione di sostegno di assistenza
Ne abbiamo parlato e ne parliamo lungamente nei nostri colloqui che facciamo con Vittorio Madness che molti di voi conosceranno avvocato illuminato spinoso
Eppure è scritto ecco nei nostri incontri di Pantelleria quando ci vediamo testate
Ha un significato diverso per le associazioni ancora di più per un Capodanno
Visitare le carceri ha un valore completamente a parte che si condensa in un concetto che poi viene rappresentato da una parola un senso di colpa uno scrupolo contiguo
Non c'è stata la volta in cui visitando i carcerati andando percezioni e incontrando i carcerati di tutti i tipi dal quarantuno bis fino alla cosiddetta
Media sicurezza per capire bene perché si chiama Senegal Mendes media sicurezza impiegato un po'di tempo poi mi sono abituato perché diventa come dire quasi ore chiatta c'è un codici all'interno dell'amministrazione penitenziaria che il signore che si ripete
Non c'è stata volta in cui
Persone recluse non mi abbiano a volte chiamandomi anche per nome perché la mia pregressa attività di magistrato e anche in certi ambienti mi portava Calabria Sicilia e quant'altro mi ha portato ad essere conosciuto il tenente forse
Ma devo dire in certi casi anche affettuosamente riconosciuto chiamandomi per nome e mi diceva scusi vuole accomodarsi un attimo nella mia cella prego io visitavo le celle
Le camere di pernottamento delle donne per esempio sarebbe un capitolo a parte è una cosa molto più variopinta una cosa molto più attraente nel senso proprio attraente ma questo è un altro capitolo piacerebbe parlare di tante cose
E questi detenuti questi reclusi in particolare ne ricordo due
Uno dei quali un concorso esterno di quattrocentosedici bis ma è un dettaglio perché non si chiede mai quale fosse il reato che legittima la reclusione
Perché si vede come più volte ho detto e come ribadisco l'uomo e la donna non si vede nient'altro sono entrato dentro la Camera l'ho visto che era tutto sommato una camera accettabile più ampia di quei tre metri quadrati
Quindi fuori con l'applicativo quindici che non conosce a lo sappiamo cose mi rivolgo soprattutto a a Santi alla collega Santi
Sa benissimo che il calcolo formale è un valore molto relativo perché dipende poi da tanti fattori mobili l'affollamento le presenze e le brande non le brande sappiamo della corte di cassazione cosa ha detto
E credo che sia ancora pendente questo difficilissimo è arduo problema dell'adeguamento e sull'adeguamento mi piacerebbe aprire anche un capitolo su quanto ottemperanza mi dispiace sia andata via Giovanna De Rosa quanto ottemperanza facciano i tribunali di sorveglianza forse poco forse niente
Parlo del trentacinque bis e Renault gli ultimi comma no trentacinque bis sopra molto trentacinque terra poco tempo bis questo recluso mi chiama io entro una persona e devo dire la verità anche istruita
Con una certa piglio culturale e mi dice guardi io come vende il bidet
Ovviamente a voi non sembra strano ma un comune cittadino può sembrare strano questo discorso i così lo vedo ed è ciò che è un lusso toglietevelo levate non non mi serve me me la vedo io ho guardato non bagni alla turca va bene benissimo
Vedete aveva anche una branda un letto sufficientemente non voglio dire comodo ma gradevole possibile
Le rate meno datemi una stuoia io dormo per terra credetemi non ho problemi ma una cosa vi chiedo datemi un lavoro
Un lavoro che io la mattina possa svegliarmi e non pensare sono di sigarette compensare sul che cosa non fare
Datemi un lavoro qualunque esso sia qualunque esso sia questa è uno dei grandi crucci che compongono la scacchiera del senso di colpa de un capo da perché visita istituti carcerari
Ecco un lavoro ecco un lavoro richiamo anche tutto ciò che sta attorno ed è anche componente del lavoro la cultura il teatro la possibilità di esprimere
Di creare di dar spazio il luogo visto delle cose splendide anche in questo carcere dal punto di vista della creatività tutto quello che può servire a riempire non la giornata Malanima delle persone che abitano lì dentro
Secondo aspetto secondo
Che accresce il senso di colpa
La non utilizzo una li tolte una non uniformità o per meglio dire una difformità del trattamento
Il trattamento sappiamo articolo ventisette l'educazione non entriamo in questo campo capitolo perché non la finiremmo più
Per quanto non si faccia globalmente il trattamento che la Costituzione vuole ma forse è precluso in partenza ci siamo sempre interrogati sul perché e molte molte molte risposte resti le possiamo dare le siamo capaci di darlo
Ma la diversità di trattamento significa che
Se io visito un carcere una un istituto del Sud e di un certo Sud e totalmente diverso da un istituto del nord o di quant'altro e allora mi chiedo
Un detenuto una persona che dalla libertà passa la detenzione debba soffrire maggiormente se per avventura per disposizione
Più o meno casuale
Per collegamenti territoriali con reato commesso quindi per vicinanza con l'autorità giudiziaria debba andare a finire in istituti che non assicurano non è il trattamento articolo ventisette alla costituzione rieducative rieducativa e quant'altro
Ma quella precondizione che possano servire a solo immaginare cosa fare ai fini di un trattamento
E su questo accresce ulteriormente il senso di colpa e che ha rappresentato per me è uno degli interlocutori massimi giornalieri in quel periodo terrificante del Covi d'oltre la magistratura di sorveglianza oltre la magistratura inquirente e magistratura di esecuzione e cioè pur sempre il Pubblico ministero latamente inteso quindi procure e procure generali
La sanità
Ecco la sanità noi sappiamo che distribuite in maniera regionalizzata tutto questo sapete che volevo la non uniformità
Perché ho visto regioni sì City istituti in alcune regioni in cui la sanità era brillante allora in cui la sanità era assente
E allora ditemi un po'come possiamo parlare genericamente e generalmente di vita carceraria di vita dei reclusi non è così
C'è una disparità di trattamento che crea all'interno del macrocosmo delle del penitenziario una o percosse di casualità o per altre ragioni che vi ho detto una disparità inaccettabile
E allora senza ricorrere ai massimi sistemi aboliamo le carceri e quant'altro che coinvolgerebbero principi anche un po'oltre che etici morali e quant'altro
Preoccupiamoci intanto di dare una uniformità uno ne fornita che nella nella nella nelle cose
Non è possibile
Due cose soltanto finali
In questa non uniformità ENEL problema grosso della sanità che uno dei problemi quotidiani perché l'assenza del lavoro l'assenza di occupazione comporta che ci si concentra e ci si ammala anche di più
Ci si ammala anche di più in tutto questo il grande cruccio di un capo da perché gira per gli istituti sono è stato detto ieri psichiatrici
Non voglio entrare in aspetti tecnici ma vi dico solo quello che voi sapete meglio di me di psichiatrici in carcere non potrebbero stare e non devono stare sto andando
E non devono stare esse non devono stare debbano andare nei luoghi deputati
Ai malati psichiatrici dove devono avere delle cure dedicate specifiche che non siano solo una distribuzione pillola aree e quant'altro
Questi luoghi si chiamano rende ricadiamo nella stessa situazione della regionalizzazione della sanità perché le Renzo sono regionalizzato
Non si capisce ma le premesse non si fanno ogni rendesse nuova io punto l'area tra
Il raro onore di partecipare l'inaugurazione di una Rhêmes credo fosse Rieti no nel Lazio
Dove i posti alla mia domanda mi è stato risposto essere
Sei ma aumentando i lì anche a dieci e forse anche a dodici ridicolo
Assolutamente ridicolo Nancy e comune in costruzione che si trovava in quel periodo in Liguria ma che e attenzione attenzione avrebbe accolto solo i detenuti liguri
Ognuno a casa sua
Questo cosa vuol dire che il problema e non vi cito i numeri di quanti psichiatrici sono inattesa intanto di essere ricoverati da liberi ma quanti detenuti psichiatrici ci sono con tutto quello che ne deriva
In termini che voi ben conoscete
E questo è uno dei grandi problemi che non faceva dormire la notte e tant'è che io se dico sempre che ho fatto due anni di capo d'atto ma sostanzialmente nel fatto quattro perché non dormivo infatti ho dovuto fare una cura del sonno quindi sono stati quattro
Ultimo problema che aumenta questa volta il senso di colpa trasformandolo in angoscia
E quello dei tossicodipendenti e so che su questo Nessuno tocchi Caino è particolarmente impegnata il problema della tossicodipendenza ogni della grande percentuale di tossicodipendenti o soggetti attinti da articolo settantatré quant'altro all'interno di istituti ex spropositate
E questo comporta uno che la brevità della pena spesso e volentieri non dà luogo ad alcun trattamento uno zero
Niente trattamento un po'per natura degli stessi soggetti che già vivono delle grandi difficoltà un po'perché la brevità della pena Giugni ingrandita ancora in corso pochi sono ma molti poi molto pochi sono i definitivi
Preclude un trattamento due
Perché non c'è attenzione sanitaria nei confronti tossicodipendenti non entriamo nelle questioni del sei hard e di quant'altro ma se noi credo l'abbia fatto il professor Padovani gira uno sguardo al nord Europa
Con l'aspirazione di poterci non dico assimilare ma quanto meno attingere
Ad esperienze che dovrebbero insegnarci molte cose addirittura certo una cultura diversa ma addirittura nel Nord Europa ci sono degli istituti in cui a proprio per i tossicodipendenti
Si dà
L'ultimo di ultimi anni l'ultimo anno si dà la libertà sulla parola
Sulla parola
Per andarsi a curare adeguatamente in cui c'è la distribuzione periodica delle siringhe
Perché sub alla base di questa ipocrisia se noi valutiamo e vi assicuro che è così i telefonini dentro il carcere ci sono sempre
Sempre la droga al carcere eccetto sempre e allora perché non le prendiamo atto anche fuori da ogni
Inganno e da ogni ipocrisia e incominciano a pensare ad una distribuzione delle siringhe in una tutela dal punto di vista delle condizioni minime forse faremmo una cosa che può servire
Anche ad attenuare qualche cosa veramente veramente preoccupante
Senza dire che mantenere all'interno di istituti questa popolazione tossicodipendente crea altri problemi di contagio epidemico
Di induzione sapete illa percentuale europea su trecentocinquanta mila detenuti in Europa
E dal sei al sessantanove per cento varia in tutta Europa
Della delle di delle top delle detenzioni di tossicodipendenze molto superiore a quella dei libri che l'uno per cento rispetto alla popolazione europea
Rendetevi conto e allora c'è qualcosa che non va
E allora un povero
Diremmo in siciliano dalle mie parti meschino
Capo d'accusa che si trova a girare gli istituti e in quel Periodo Hijab a diciamo afflitto da una pandemia terrificante con tutti i rischi da una parte e dall'altra che si correvano non può che aumentare il senso d'angoscia
E dire
Non ho capito nulla fino adesso io ho fatto quarant'anni di magistratura sono venuta opera interrogare
Sogni nudi ranghi criminali e non criminali ebbene di molti no no capito nulla il carcere bisogna viverlo bisogna conoscerlo bisogna
Non voglio spingermi
Bisogna capire che il carcere così come serve poco e allora ogni sforzo deve essere Nando non solo per chi è dentro e chiudo e mi scuso se sono stato lungo e anche un po'accalorato nell'intervento ma anche per quando si esce
Perché se una cosa ho capito delle poche che ho capito etniche
La liberazione
Che attenzione signori non è libertà la libertà è una condizione dello spirito
è una condizione interna dell'anima la liberazione è un fatto fenomeni come la possibilità di muoversi fuori dagli istituti e quindi essere alla luce del sole e quant'altro non è libertà la liberazione porta con sé e al lungo tempo una vibrazione in India intenzione ancora
E questo purtroppo l'amministrazione penitenziaria non se ne fa carico di quello che c'è dopo qua interviene Nessuno tocchi Caino intervengono altre associazioni
E su questo bisogna poi puntare non solo per migliorare la restrizione ma per migliorare il post pay che qualche cosa di ugualmente afflittivo il vergognoso di estremamente vergognoso per chi chiede di potersi reinserire e non ci riesce e non tocco quali siano gli istituti che non funzionano che invece dovrebbero garantire questo inserimento che poi un missaggio di vita da una all'altra
Con rispetto e con la dignità che merita chi viene effettivamente liberato io vi ringrazio e vi auguro il miglior lavoro
Grazie davvero
A col dottor Bernardo Petralia
Adesso diamo la parola perché ci sta
Ad un ospite di questo istituto
A Domenico ferraioli
Chi interviene appunto dopo il cavo dell'arte ci Saccà
Ah vedi è entrato nella sua stanza
Domenico e la parola
E subito dopo lo preannuncio interverrà Francesco Petrelli presidente dell'Unione delle camere penali
Ecco Foster venne dopo
L'intervento del dottor pre tra l'Iliade professore Gallian dottoressa Di Rosa oggi è una giornata molto particolare profondi
Cinque buongiorno a tutti
Allora con i nostri amici di nessuno i tocchi Caino che saluto e a cui tutti va il nostro ringraziamento per tutto quello che fanno per noi da tanti anni
E i nostri laboratori mensile si parla sempre e spesso di abolizione delle carceri
Una visione che un mondo senza galera è possibile sarebbe auspicabile ma in questo tipo di società
è un'utopia l'abolizione del carcere quindi secondo me bisogna prima lavorare sul cambiamento della società
Come si fa a parlare di abolizione del carcere stessi legiferano Ming Wong
Politiche punitive strumento di controllo
Io credo e sono d'accordo da tutto quello che ha detto il dottor Prada Liala ieri dottor Franz
Che dobbiamo impegnarci di più
Nella lotta nel migliorare le condizioni di vivibilità del carcere
è umanizza l'esecuzione della pena
Come in che modo
Implementare le attività trattamentali io parlo di che cosa tre tre punti poi dopo sull'umanizzazione dico due cose
Allora
Parlo di cultura in carcere
Cultura
Corsi di formazione
Lavoro
Sono tre punti centrale
Cultura
Wola
Laboratori Como come spesso contrastanti
Laboratori vari di scrittura che qui ad opera si fanno
Che cosa fa la cultura ci dà conoscenze la conoscenza cosa sviluppo
Sviluppa coscienza che subito ha la coscienza e la consapevolezza del modo di comportarsi via Alcide
Divo del fare delle scelte
Scelte errate che sono state fatte da noi oggi come mai veniamo qua parliamo perché perché c'è un cambiamento in che chi ce l'ha dato questo cambiamento
Proprio la Purtuc
In
Posso impegnarci quotidiano
Noi qui non ci possiamo lamentare lo dico da essere una ci sono delle cose che ancora devono migliorare ma come laboratori ce ne abbiamo più di uno
Anche come rappresentazione teatrale che fino adesso non c'era e fra un po'l'abbiamo anche noi a essere uno fare qualche amici miei che faranno una rappresentazione teatrale
E il teatro come rispetto di rieducazione e e rispetto delle regole
Incontri con la società essendo ecco oggi noi ci troviamo anche nel far apparteniamo pure noi la società ecco questo è quello che vogliamo perché noi vogliamo questi
Poi in merito a un lavoro
Il lavoro per noi è importantissimo ha detto giusto quel detenuto è importantissimo noi S uno noi possiamo fare solo lavori di sezione lo sa benissimo ad ottobre dall'IRS dottor CONSAP serranda giudice del lavoro e non lavoriamo col dottore
Col nostro direttore perché anche noi chiediamo lavoro vero e proprio forse arriverà non lo so qui ha promesso che arriverà anche per me qualcosa sacre
Perché il lavoro elemento del trattamento penitenziario
Da cui non si può prescindere
Perché e soci far recuperare il senso della partecipazione il senso della dignità
E inoltre ci permette di stare impegnate per Totti ore non azionare nella stanza
E anche diciamolo tanti di voi stiamo da trent'anni abbiamo bisogno di lavorare perché ci possiamo mantenere economicamente ridurre i sacrifici dei nostri famiglia
Secondo
Poi umanizzare la pena e secondo mese ci sono due punti
Uno la ringrazio tantissimo perché con la vostra circolare non ne parlammo sulle telefonate
Ci sono tanti suicidi in carcere ieri dieci abbordato un numero sessantasette se non sbaglio giusto
E io ti ringrazio per la battaglia che fai per noi per le telefonate guarda non salta il ringraziamento da parte di tutti per noi è importante perché dottor petrolio una telefonata vuol salvare la Viduka
Perché che cosa comporta dare telefonate in mente che cosa comporta dare una telefonata in più a settimana Albese
Significa ve lo dico perché lo vivo lo vedo tutti i giorni ci vuole salvare la vita umana
Persone che vanno a tale fono sentono un familiare all'improvviso si rivede tranquilli se ne quando nella stanza
Sono sereni questo è quello che si deve io dirò sentito ascoltato il messaggio del nuovo Papa del dato che sappiamo tutti fa può essere un punto da dei glielo
è un punto centrale per noi detenuti contatti con la famiglia sono la cosa più importante
Poi volevo detto un'altra cosa sulla
E il carcere non lo sappiamo
E lo viviamo è un luogo di sofferenza estrema
L'ho detto prima di malattia cronica un poco
Sul CID patologia mentale gente che si arma disturbi della personalità allora quello che si deve fare anche esili
Si fa deve far sì che l'area sanitaria sia più efficiente acqua c'è una mancanza di norme vadano diciamo lo possiamo dire apertamente
No noi abbiamo bisogno di più presidiato
Che ha possono seguire le persone ammalato mentalmente ne abbiamo dando delle sezioni tantissimo ci occupiamo noi lo diciamo a parte ognuno di noi si occupa Dini solidarietà per Tomba ma no per avere qualcosa
Lo facciamo perché sentiamo di Fasano
Più psicologico più dottori
Questo è quello che manca
No è Los Lobos grosso
Poi io non mi voglio domandare troppo noi dobbiamo fare queste battaglie come si diceva sempre Pannella
La battaglia dei diritti non finisce mai anche per quelli che non ci appartengono sono nostre allora anche se tanti amici non ci sono e noi dobbiamo fare alle battaglie anche per loro perché sembra
Riguardo me io vi dico su Cruijff o solo un fortunato di usufruisco di permessi dal sottomessi
Da circa due
Vorrei ringraziare in primis gli amici diverso unico ottica in poi tanti professori universitari Pandev professore universitario che va tagliano per noi
Uno no ci sono ci sono alcuni cioè lei ci sono
Ah scusa grazie ad alcune
Tanti giudici anche europee
Oggi noi abbiamo la possibilità a tutti di presentare il permesso e più e presentiamo lo corredato però dati richiesti come ci spiegava il professore tutti lo vota lo cioè sì ho finito
Ho finito ottenesse
Poi voglio consegnare a tutti i miei compagni di non perdere mai l'aspetto
La speranza non si deve perdere mai mai
La speranza d'assenza del motivo ogni nostro sentimento ogni nostra aspirazione
Ogni nostra progetta progetta deve abbracciare i propri cari
Non vi abbiamo mai la speranza mai come ci insegnano Nessuno tocchi Caino da partita da Rita da da Sabrina da Renzi da Elisabetta ce lo dicono sempre non perdete mai la speranza come dice sempre Sergio non di aspettare di vedere una luce in fondo al tunnel
Che ci ha di accendiamo onori la luce che dentro Dinoi dimostriamo che non siamo più lei persona del reato ma che siamo persone nuove
Che non siamo più un pericolo per la società perdete i risultati arriveranno R-Truth
Bene grazie a Domenico ferraioli adesso doc come previsto la parola al presidente dell'Unione delle camere penali con le quali collaboriamo da una vita e il l'avvocato Francesco Petrelli grazie
Grazie
Grazie Rita grazie agli amici nessuno no tocchi carichi no per me è emozionante perché è la prima volta che partecipo ad un evento qui
Qui ad opera anche se insomma la frequentazione dei contesti carcerari
Come dire
Mi è usuale non perché faccia di professioni ovviamente l'avvocato penalista
Ma perché tra i penalisti
Quelli che si occupano assiduamente
Di carcere
Fanno quell'esperienza diversa
Di quella sofferenza testimoniano di quella sofferenza particolare che la sofferenza inflitta da un uomo ad un altro uomo
Sofferenza inflitta a fin di bene diversa da tutte le altre sofferenze che al contrario a volte l'uomo soffre per malattia per calamità
Per la natura Bellu in dei suoi figli dei suoi simili ecco ma quella sofferenza inflitta dall'uomo sull'uomo a fini di giustizia
Per quanto non gliela possiamo dire necessaria è una sofferenza terribile e chi fa questo lavoro sci chi frequenta il carcere chi frequenta
Il mondo della detenzione l'attendibilità di quella sofferenza inflitta dall'uomo su un altro uomo
La comprende e cerca di testimoniarla anche nella società nella collettività nella quale vive e non è facile
E non è facile perché
Vedete non è solo il numero dei disagi che qui oggi già sentito inevitabilmente testimoniare con parole
Dure di critica di ovvio partire dalla terribile ITA del contesto il sovraffollamento l'insufficienza delle risorse a partire dalla mancanza delle figure apicali dei direttori delle carceri insieme al personale
Amministrativo direttori polizia penitenziaria educatori la sanità leggera e nell'assistenza psichiatrica la mancanza si diceva da ultimo di lavoro e di cultura
E di cultura del lavoro ci sono due cose che stando molto bene molto bene
Insieme per non dire di di quella atroce conta dei suicidi
Vedete l'unione che io mi onoro di dirigere al sessantaseiesimo credo
Suicidio di Milano San Vittore credo se non di Verona ma insomma ecco ecco sì dico noi al sessantaseiesimo a abbiamo inevitabilmente e istintivamente redatto un duro comitati comunicato critico polemico nei confronti dell'inerzia del governo
Poi ovviamente Webber è nata una riflessione perché lo abbiamo fatto quel e diffuso quello comunicato
Voleva al sessantaseiesimo suicidio non bastava forse
Il sessantacinquesimo il sessantaquattresimo ma insomma no ne basta anche uno soltanto di suicidio di un essere umano
Che è consegnato nella responsabilità dello Stato
Che quella vita deve tenere da conto ne basta uno
E purtroppo viviamo in una società del dell'assuefazione
Della comunicazione dell'assuefazione alla comunicazione
Vedete all'articolo l'articolo ventisette
In questa collettività destinate della rapida comunicazione
Ha cominciato
Da tempo
A percepirlo come come se fosse un dato in qualche misura
Antistorico
Un buonismo fuori luogo ma come in una società come la nostra come sono tutte le società occidentali assediata dal crimine
Come si può immaginare che la pena
Non abbia quel contenuto untori essenzialmente integralmente retributivo e afflittivo e con il contenitivo e intimidazioni Ivo
Nei confronti del condannato
E allora invece viene un riflesso contraria
Ma
Non pensiamo noi
A chi e in quali condizioni in quegli anni scrisse quell'articolo ventisette
Altro che società assediata dal crimine
Che i media ci ci vogliono far credere sia la nostra benché sappiamo che particolare l'Italia sia una terra felix uno dei Paesi nei quali l'incidenza della criminalità
è meno pesante un po'
Erano gli anni di un Paese che usciva da una terribile guerra civile
Anni nei quali baby bulli il conflitto aveva lasciato nel paese una disponibilità immensa di armi
Nella quale vi era una criminalità
E non solo come dire resa più brutale dai tempi della guerra e della guerra civile
Ma anche eversiva le rivolte nel carcere in quel periodo erano all'ordine del giorno e pure in un contesto del genere
I nostri padri costituenti scrissero
Quelle parole
Altro che norma antistorica altro che buonismo avevano colto
L'essenza più ragionevole l'unica essenza ragionevole
Che può avere una pena inflitta da un uomo a un altro uomo che non può che essere quello del figlio della risocializzazione e uso questo termine perché lo preferisco a quello della rieducazione
Che suona come dire
Bene suona condizionamenti di tipo etico che non spetta non lo Stato etico
Non è etico
E libri liberale e laico
Io ringrazio davvero
Gli amici e compagni di viaggio
Di Nessuno tocchi che Caino Sergio Rita con i quali abbiamo fatto in passato le nostre marce anche per l'amnistia per l'indulto
Parole che oggi suonano come quasi
Un'offesa blasfeme e dovrebbero invece tanto più in questa situazione drammatica tornare invece una moneta spendibile
Amici e compagni di viaggio e se posso usare questo termine nostri giovani maestri
Perché
L'unione aveva a più di quarant'anni
E voi ne avete trenta quindi giovani maestri
Giovani maestri diciamo il termine
Il termine ci sta
Anche l'ordinamento penitenziario è insufficiente
Ce lo anzi dimostrato la vicenda
Degli stati generato
Quella riforma mutilata
Insufficiente la sorveglianza sotto il profilo strutturale sotto il profilo cognitivo sotto il profilo della mancanza di un reale contraddittorio nella formazione dei percorsi
Istruttori
Però
Una parola lasciatemi dire in conclusione
Ed è una parola
Che riguarda proprio perché è stata evocata prima la cultura minoritaria
è una vecchia questione che abbiamo affrontato più volte
Non è vero che in questo contesto nel quale c'è nel Paese un un evidente impoverimento valoriale
Nel quale è difficile recuperare de i valori del costituente quelle prospettive
Quella
Carica propulsiva
Ideale
Però se noi
Dovessimo immaginare
Che questa nostra cultura è minoritaria nel senso che deve rimanere
Tale sbagli e Remo
Perché intanto
Una cultura minoritaria può dirsi minoritaria può dirsi cultura sia
In sé
Un portato di verità
E se a un portato di evitando quella verità non può che essere come dire depositata nella ciascuno della coscienza di ciascuno di noi
E se questo è vero è il nostro compito è vostro compito
Andare alla ricerca uno per uno di quegli uomini che costituiscono le nostre comunità e le nostre collettività
E cercare in fondo alla loro coscienza
Quella luce di verità di quel valore che porta l'uomo a non negare la natura di fine dell'essere umano
E allora se così è
Culture minoritarie destinate a rimanere tali non possono esistere se non per una nostra mancanza di buona volontà e per la nostra inerzia perché vuol dire che non siamo stati capaci di trovare in fondo alle coscienze dei nostri simili quella luce di verità che nella cultura minoritaria inevitabilmente si è tale se è verità affonda
E lasciatemi concludere ancora davvero ringraziando per l'invito e ringraziando
Tutti voi per quello che fate
Per le vostre vite per le nostre vite
Sottolineando ancora
Quel concetto al quale prima
Facevo fugacemente riferimento del
Il vecchio monito canti hanno secondo il quale l'uomo non può mai essere
Usato come mezzo e deve essere sempre il nostro fine lo ripeteva anche Beccaria quando diceva
Che la legge non deve trattare in Mali l'uomo come una cosa
Perché quella è la fine della libertà
E allora se io dovessi immaginare una e semplificazione di quell'idea kantiana e di quella idea dice stare Beccaria del mezzo del file della cosa
Le le semplificazioni nelle come dire più efficace di ciò che non si deve mai fare di ciò che non si deve mai pensare
è proprio l'idea da Viviana dell'uomo
L'idea che se si perde l'uomo in un suicidio
Si perde blu un uomo come informazione
Dove brilla l'idea dell'uomo ridotto ad una scatola parlante
Dell'uomo
Va ridotto ad un oggetto che si rompe
Francesco
Io credo a nome di tutti ti ringraziamo non solo con un applauso ma davvero dico
Ma per hai fatto un intervento straordinario che io vorrei conservare fatte videoregistrato ma se tu hai
Presa anche come quello di Giovanna Di Rosa che questa mattina tu sai che noi abbiamo questa pagina sull'Unità tua e anche le tue pagine che sono sul Riformista sommità sul dubbio eccetera Varriale
Il tuo intervento da pubblicare quindi se tu hai una traccia però per come lo hai fatto venti
Nel segno nel solco di una tradizione di presidenti dell'Unione delle camere penali vado a ritroso prima di te Giandomenico Caiazza tutti iscritti Nessuno tocchi Caino
Prima di Giandomenico Beniamino mille UCI prima di Beniamino Milius Sheva Lelio Spigarelli ho ricordati già l'altro giorno nella prima ieri nella prima nella prima sessione
Ma ormai è diventato questo non solo un sodalizio una comunanza di azioni di obiettivi peraltro dobbiamo fare un'altra proprio in queste settimane
Con questo annuncio la prossima sessione di dibattito nostro in materia di misure di prevenzione
Ormai direi quasi io potrei prendere la tessera non sono avvocato dell'Unione camere penali e tu c'hai quella di Nessuno tocchi Caino Walter grazie grazie forse
Allora
Ora si c'è un cambio no state non ve ne andate
Annuncio semplicemente il tempi che riguarderanno i nostri lavori da qui al pomeriggio sera staremo ancora tutto oggi parte una pausa pranzo dalle tredici e trenta alle quattordici e trenta
Quelli di questa parte non so ivi momentaneamente detenuti sono solo di qua ce n'è qualcuno da questa parte un'ora abbiamo non sono solo di qua ebbe voi salite su
A fare un pasto
Potrebbe non solo frugale ma soprattutto veloce perché alle quattordici e trenta ci sarà una sessione straordinaria
Con
Parente di una vittima del terrorismo parente di un autore dell'atto di terrorismo con Gherardo Colombo con
Padre Guido Bertagna Bertagna con Patrizia Patrizi che qui che la responsabile la portavoce europea della giustizia riparativa
Quindi è importante e alle quattordici e trenta voi siate qui passate parola anche tra i vostri tra i vostri compagni
Prima di passare alla prossima
Fase intanto io chiedo a sì sì
Chiedo a Michele Vaira di raggiungermi qui a Pietro Cavallotti di venire qui alla Presidenza Massimo Niceta di venire qui alla se non so se c'è Fabio Ghiberti l'avevo visto stamattina cioè Fabio vieni qui alla Presidenza Paolo giusto sia arrivato
Dovrebbe dovrebbe arrivare quindi venite qui però prima di passare a questa fase vorrei dare per pochi minuti perché pochi me ne ha chiesti a Roberto Capra presidente della camera penale
Di
Torino che deve scappare via ma voglio che lui lasci un segno della sua presenza che questo nostro
Dopodiché la parola a di Sabetta Zamparutti per un messaggio bello dieci deve leggere e poi siamo questa oretta che ci rimane sulle diciamo
Le misure di prevenzione ma il titolo ancora più indicativo più significativo quando prevenire
Può accadere e peggio che punire che pur ci sarà questa fase di un'ora circa di dibattito Roberto Capra sì
Grazie Sergio porto i ringraziamenti della Camera penale
Se il Piemonte occidentale che io qui rappresento e ringrazio veramente Nessuno tocchi Caino
Per quello che fa sta per e devo dire la verità forse sarebbe più opportuno dire per quello che facciamo un po'tutti insieme perché anch'io sono orgogliosamente un iscritto di Nessuno tocchi Caino le riflessioni sul carcere e sulle criticità che accompagnano tutte le tematiche afferenti la detenzione sono state ovviamente
Già ampiamente sviscerate affrontate molte le conosciamo le vediamo da più punti di vista l'abbiamo apprezzata una molto interessante da parte di uno dei detenuti che ci ha dato uno spaccato molto vero molto vivo di quello che che sono le problematiche io vorrei invece offrirvi una riflessione Auchan che cerca di vedere alcune problematiche da un minuto da un punto di vista diverso perché così vi faccio oggi noi viviamo un problema è un periodo di grande difficoltà nell'ambito della valutazione della verifica del contesto sociale nel quale viviamo
E lo dico perché quando circa si pensa delle norme schivo di natura penale cioè norme che sanzionano con la più grave delle punizioni delle condotte tenute dagli uomini ne possiamo avere due linee di possibile ci attuazione la prima e che il legislatore fotografa qualcosa di già esistente cioè abbiamo la sensazione che ci sia qualcosa di esistente che non è ancora stato normato ma che è talmente grave che deve trovare spazio in un procedimento in un in un reato
E quindi con una sanzione che il carcere Puccio ma abbiamo anche una seconda linea che è quella che secondo me si sta purtroppo avvicinando a passi molto veloci cioè quando il legislatore cioè chi ha in mano come dire il potere in un certo momento tende a dare una modifica una visione del contesto sociale diverso rispetto a quello effettivamente attuale e inserendo una visione della società
Particolarmente delicate particolarmente pericolosa e lo dico perché
Tutto il mondo del carcere e fortemente condizionato dal Pampena lirismo dall'idea che tutto sia penale che tutto sia reato che ci siano sempre reati maggiori ci sono tre disegni di legge che
Comunemente vengono definiti pacchetto sicurezza o pacchetti sicurezza
Che tendono a dare una visione diversa del nostro contesto sociale a rendere penale condotte che fino ad adesso non erano considerate tali orrenda Matthew gradi o aggravare le pene in maniera smisurata
Abbiamo l'ipotesi del reato di rivolta in carcere
Abbiamo l'ipotesi del reato letti legato ai graffiti accettiamo la l'ipotesi normativa dell'obbligatorietà della donna
Incinta che deve stare in carcere sono tutti temi che sono come dire sulla che saranno in discussione nei prossimi nei prossimi mesi nelle prossime settimane e sono tutti temi contrari all'idea
Di un sistema liberale di un sistema che voglio vedere la pena come estrema ratio è reato come estrema ratio allora io faccio parte delle camere penali ha parlato il mio presidente prima di me ma le forze
Liberali le forze che pensano una società diverso a dove il profilo penale solamente residuale dove effettivamente l'attenzione all'uomo a chi sbaglia è diverso secondo me è il momento che
Facciamo un passaggio anche sotto questo profilo perché il carcere molto importante ma se continuiamo ad ampliare il numero di reati le pene e quant'altro avremo sempre un problema maggiore perverso un imbuto che già in grande difficoltà
Concludo con un'ulteriore osservazione il reato di tortura abbiamo lottato per anni per avere il reato di tortura e siamo arrivati come non raramente accade con grande colpevole ritardo
Attenzione perché ci sono disegni di legge che mirano a porre nel nulla ieri una conquista di civiltà inesauribile dal punto di vista della importanza all'interno del contesto sociale perché se noi mettiamo insieme il profilo della volontà di e rivedere il reato di tortura con altri due interventi uno per esempio il reato di rivolte in carcere l'altro quello che consente agli agenti di polizia di tenere una seconda
Pistola anche dei momenti di pausa rispetto all'attività lavorativa noi stiamo disegnando un mondo diverso noi stiamo disegnando un buon rapporto di forze e relazionali completamente diverso attenzione sotto questo profilo perché le modifiche sul sostanziale sono drammatiche se sono rientrati in un certo modo il reato di tortura un punto che dobbiamo difendere
Senza se e senza ma
Anche ampliando e migliorando quelle che purtroppo sono alcune interpretazioni giurisprudenziali che si stanno susseguendo nel tempo
Io vedo un pericolo sotto questo aspetto il pericolo di disegnare una società diversa in rapporti relazionali tra le persone
Buon lavoro a sulla
Grazie grazie davvero Roberto allora prima di dare l'avvio a questa sessione importante legata al sistema delle misure di prevenzione antimafia che davvero sono
Le l'emblema delli bello a cui si può arrivare quando si entra nell'ordine di idee dell'orgia del punire no poi vedremo spiegheranno
Coloro che interverranno di che cosa stiamo parlando io volevo leggere un messaggio davvero importante a cui tengo moltissimo che c'è arrivato ed è il messaggio della presidente della Commissione esteri del Senato
Sto parlando di un'amica di una compagna e sto parlando di Stefania Craxi Stefania Craxi non è non ha potuto partecipare però davvero ha mandato un messaggio sui femminile è è bellissimo ci scrive questo caro Sergio cari Rita Elisabetta cari amici e cari compagni
Sono davvero dispiaciuta di non essere con voi per celebrare il congresso di Nessuno tocchi Caino
Una creatura che considero oggi più che mai
Necessaria indispensabile per proseguire con forza e determinazione la battaglia per affermare la dignità della persona quale elemento caratterizzante e non comprimibile di ciascun individuo
Celebriamo con questa assise i trent'anni dell'associazione nata dall'intuizione di Maria Teresa Di lascia una militante radicale che il destino certa Ras strappato troppo presto
E da quel Genio ribelle di Marco Pannella a qui resto legata per storia familiare e politica
è un traguardo importante mai scontato che si deve all'ostinazione ha il coraggio e la passione di un gruppo di militanti che prima ancora è una famiglia chi non ti conosce chi non vi ha frequentato il vissuto non può capire quanto questo elemento sia così importante caratterizzante quanto questo vostro essere comunità
Rappresenti una cifra sostanziale della vostra azione civile e politica
è questo ciò che ha contribuito a rendere unica e possibile questa storia di successo
Approdando oggi ad una tappa di un cammino che consente a tutti voi a tutti noi di guardare al futuro consci di un passato che restituisce
Forza e consapevolezza
Per affrontare un presente Complesso e un domani incerto
Nessuno tocchi Caino vide luce in un contesto politico istituzionali italiano profondamente mutato segnato
Dai fumi di una stagione di ipocrisie che diede la stura alla barbarie giudiziaria che fece stralcio della regione ancor prima che dello stato di diritto
E in un contesto internazionale caratterizzato da un clima di ottimismo pavloviano da fine della storia
Dove sembrava inevitabile l'avanzata trionfale delle democrazie dei diritti e delle libertà così non è stato e molte di quelle illusioni che avanzavano tanto in patria quanto all'estero si sono rivelate tali sui binari della globalizzazione sono viaggia ti velocemente merci affari ma non le libertà e i diritti la politica ha perso progressivamente le sempre più ruolo e funzione
E con il venir meno del suo primato con le sue profonde trasformazioni geopolitiche tuttora in atto sono franati sotto il peso delle contraddizioni le stesse istituzioni internazionali
Chiamate a promuovere e tutelare il rispetto dei diritti inviolabili dell'uomo
Come ha scritto in un suo recente articolo sul riformista Sergio D'Elia abbiamo assistito ad un'escalation di sangue
Di pene di morte pieni fino alla morte e morti per pena sono questioni che solo a un occhio distratto potrebbero sembrare tra loro sconnesse riguardanti in alcuni casi è realtà
Di tanti da noi
Nulla di più sbagliato
La pena di morte continua ad essere una realtà praticate abusata non solo in Paesi come l'Iran dove regime degli Ayatollah represso in questi ultimi mesi l'anelito di libertà che affiora dirompente tra le giovani donne
Ma anche in parti dell'Occidente
Che sembrano non aver compreso a distanza di secoli le lezioni di Beccaria secondo cui la pena di morte non può mai esseri giusta
Al pari le pene fino alla morte e i morti di piena si richiamano la necessità di una giustizia giusta
Che tale solo nelle sue decisioni nei suoi tempi ma anche nei modi e nelle forme in cui le condanne vengono comminate ed espiate
è un tema globale che trova anche nel nostro particolare nel caso italiano un elemento di grande preoccupazione il caso annoso quanto inevaso della condizione carceraria italiana
Ancor più complicato da affrontare in una congiuntura economica tutt'altro che felice
Resta un tema di lotte di battaglia una questione di civiltà centrale a tristemente attuale distanza di decenni come pure la tanto agognata riforma della giustizia
Che poi da troppo tempo attendiamo
In tal senso l'impegno e le tante iniziative promosse da nessuno picnic Caino sia con le continue visite nei penitenziari che con le denunce pubbliche le campagne di sensibilizzazione
Delle condizioni spesso ben oltre il livello un minimo di dignità in cui versa la popolazione carceraria rappresentano un bene per il Paese
E al contempo un pungolo uno sprono per le istituzioni il tutto senza dimenticare anche la pregevole a Opera
Del rapporto annuale un lavoro preziose per conoscere e comprendere che in questi anni ha consentito di mantenere costantemente acceso un faro sulla stato e sulla condizione dei diritti umani nel mondo
Cari compagni il tempo inquieto che viviamo segnato dall'esplosione di vecchi e nuovi conflitti in ogni parte del globo
E come dai ritardi voli usavano in familismo in cui versa l'intero sistema giustizia rendono ancor più importante col nostro agire l'inazione è sempre il primo
Il nemico da combattere sono certa che anche da questi lavori verranno fuori idee proposte nuove iniziative di lotta
Per proseguire i lunghi Plug lungo il sentiero dei diritti e delle libertà anche il nome di chi nonostante tutto nonostante la realtà dei fatti volge distrattamente lo sguardo altrove
Non saranno certe difficoltà indifferenza costa al SISMI a farli retrocedere ed esistere ed esistere
Poi che alta in voi la consapevolezza che vi sono scorciatoie possibile per ragioni che non vi sono scorciatoie possibili per raggiungere la missione di Nessuno tocchi Caino
Auguri di buon lavoro è un augurio speciale anche in vista delle festività va a tutti voi e in particolar modo ai detenuti di Opera sete tutt'altro che casuale di questo trentesimo congresso con amicizia affetto
Stefania grazie Stefania
E adesso io ero lasciate Sergio l'introduzione di questa ulteriore sostegno del nostro congresso
L'introduzione sarà brevissima
Solo per presentarvi Michele vai da che coordinerà introdurrà e coordinerà questa sessione anche con una breve nota sulle misure di prevenzione
Fabio Fabio Ghiberti che un nostro iscritto come Michele chiave anche me membro del consiglio direttivo di Nessuno tocchi Caino Fabio posso iscritto da tantissimo tempo
Ma soprattutto i miei amici Pietro Cavallotti e Massimo Niceta non sarebbe iniziata
Questa lunga strada
Domenico ferraioli giustamente ha fatto notare che quando non c'è la luce in fondo al tunnel
Bisogna quel Tulli il tunnel illuminarlo noi con la nostra luce interiore bene secondo me la luce illuminante di questo sistema delle misure
Tipicamente italiano solamente italiano con l'ambizione italiana come denunciava Pannella la peste italiana che si diffonde addirittura di portarlo spostarlo
Esportarlo in Europa
Tutto quello che attiene alla prevenzione non c'è solo sequestro la confisca patrimoniali
Ma anche il sistema dell'interdittive prefettizie lo scioglimento dei comuni per mafia tutto questo capitolo talmente bello
Dici ma come che gli altri Paesi non ci prendono esempio da noi
Pietro e Massimo
Sono riuscite a illuminare questa lato oscuro
Del sistema del regime perché quando sempre più insistenti
Quando una cosa dura per trent'anni non lo puoi definire più un sistema è un regime noi abbiamo vinto uno il ventennio erano vent'anni ed era fascista noi abbiamo uno che dura da trent'anni puntiamo chiamalo il sistema antimafia non c'entra niente
E anti lavoro anti impresa anti rischio d'impresa anti umanità perché questo il sistema
Pietro è diventato il fascio di luce il fatto che illumina questa realtà
Muti eremo questa realtà come abbiamo buttato quell'altro regime di trent'anni dell'ergastolo ostativo alla Corte europea
Lui la sua famiglia i suoi fratelli sono lì
Con la corte lo perché finalmente Axa disse perito dalle centinaia di ricorsi quello dei suoi parenti dei suoi vizi suo padre
E saranno va vanno a sentenza perché la corte ha detto al governo italiano be'cosa mi risponde ora
Come mai piani di prevenzione un sistema che poi significa la morte di un impresa la morte di una fase di un imprenditore spesso la morte di una persona come greco
Come cioè
Come Giuseppe Greco l'imprenditore siciliano che si è tolto la vita di era un'interdittiva per liberare la sua famiglia i suoi figli
Da quel marchio di infamia dell'essere mafioso riconosciuto poi infondato quindi questo significa corte europea sta dicendo l'Italia ma che mi dice di questo sistema
Cos'è questo sistema delle misure di prevenzione dite che non è afflittivo ma come voi togliete il patrimonio togliete i soldi di tasca anche quelli per mangiare dell'imprenditore non ci affettività non è una sanzione non è una quando prevenire peggio che impuniti questo il titolo che abbiamo dato o un libro
Il titolo di questa
Di questa sessione ce ne dobbiamo occupare tanto quanto del sistema di punizione
è importante che noi lo facciamo per riportare l'Italia
A Pannella a Sciascia la mafia si combatte non con la tesi prioritari quanto di terribile c'è queste misure ma con il diritto con lo Stato di diritto
Siamo noi a difendere lo Stato di diritto contro Stato che nel nome della
Lotta alla mafia nel nome fobia bene ma qui non c'è neanche bene che spesso li Abele sul con loro
E diventato Carino e non lo dobbiamo difendere da questa aberrazione da
Sto destino infame di uno Stato che invece che di diritto diventa canaglia
E questo che noi facciamo lo facciamo grazie a loro al vissuto c'è anche Francesco Quattrone che darà la sua testimonianza dopo questo primo inizio più io affido
Va be'chi aveva
Grazie Sergio tramite te ringrazio Rita
E tutti gli altri amici di Nessuno tocchi Caino
Come sempre faccio il primo motivo del mio ringraziamento perché voi avete la capacità di riunire le nostre piccole forze amplificarla per
Per lottare per
Degli ideali che ci accomunano
Per obiettivi spesso ambiziosi ma tanto ambiziosi quanto importanti per rende l'Italia un Paese sempre più laico libero democratico
A questo ringraziamento oggi ne devo aggiungere un altro
Di tipo diverso che quindi non è quello di cittadino di giurista di avvocato ma è quello di padre di un ragazzo di diciannove anni
Per un problema che si era creato qualche giorno fa quando a tavola si commentava
L'omicidio della povera Giulia Cecchetti
Questo ragazzo diciannove anni
Tempestato dei sociale con diciamo anche un'opinione pubblica non orientata da dalle penne che noi leggevamo diciott'anni sugli editoriali
Dei giornali dei grandi giornalisti degli intellettuali ma purtroppo dagli influenza ho sentito questa frase a tavola per bocca di mio figlio bene in casi come questi non ci dovrebbe essere un processo
E quindi niente avvocato eletto io quel faccio questo di mestiere insomma anche un po'contro gli interessi della famiglia dal punto di vista strettamente economico e poi ci vuole un processo zero diritti carcere a vita senza uscire mai più
In un attimo gli sono crollate quelle poche certezze che avevo e come prima tensione ce lo caccia di casa poi ho fatto autocritico detto il problema sono io su fallito come padre come educatore come avvocato
E allora la soluzione è stata farlo dire qui ieri
E penso che quelle tre ore che ha passato qui siamo stati sufficienti evitare diciamo di di farli Sinesi di diciamo di corso accelerato sui diritti costituzionali
E penso che le bellissime parole che sono provenute dai tanti ospiti di questa casa mi abbiano davvero aiutato come padre in quella percorso indispensabile dice correggere la rotta
Quanto prima quanto prima possibile davvero ringrazio tutti voi ieri è stato un pomeriggio molto ben oggi non è tornato perché voi chiaramente non si poteva pretendere troppo ieri sera avrà fatto tardi e stamattina non è vero
Misure di prevenzione e mi rivolgo ai ragazzi che sono in fondo immagino siano liceali se non sbaglio o universitari universitari
Quindi a distanza non riuscivo a a percepire come sapete le tenebre le pene detentive quelle definitive non quelle applicate
Non non diciamo non la restrizione dalle Bertacchi avviene spesso prima del processo quando vi sono esigenze cautelari particolarmente stringenti Inter in tali casi nemmeno particolarmente Sting
Le pene detentive detentive definitive vengono applicate dopo un percorso processuale
Che si chiama cognizione e sono due gradi di merito e uno di legittimità nella maggior parte dei casi quindi dei magistrati che rappresentano un potere terso indipendente dagli altri poteri dello Stato valutano se una persona è riconosciuta colpevole oltre ogni ragionevole dubbio
E quindi dopo questo percorso
Si giunge irrogare una sanzione che viene scontata nelle forme della legge
Bisogna anche dire che non si tratta solo di gravissimi reati vi faccio un esempio davanti al giudice di pace
Si tratta di reati bagatellari
La pena prevista spesso solo una sanzione pecuniaria ebbene anche lì giustamente prima di irrogare una sanzione penale può essere una multa ma la permanenza domiciliare lavori di pubblica utilità
Vi sono dei gradi di cognizione
Che sono affidati dei magistrati
Nel primo caso onorario in primo grado il giudice di pace voce il giudice monocratico in funzione di giudice d'appello e poi c'è sempre
Il giudice di terzo grado che la Cassazione quindi per pene praticamente irrisoria pene pecuniarie che non toccano praticamente nessuno
Ci troviamo di fronte mise invece alle misure di prevenzione
Che non è che toccano interessi economici ma devastato
Interi patrimoni le vite di imprenditori di quarta quinta generazione e di decine e spesso centinaia di famiglie di gente che lavora onestamente presso questi presso queste società presso queste aziende
Chi prende questa decisione un giudice terzo
Che deve dare conto nella motivazione di questa scelta
E di questo di questa valutazione
Che lo fa con una regola di giudizio stringente come nel caso della pena detentiva
O di quella pecuniaria anche davanti al giudice di pace se all'oltre ogni ragionevole dubbio c'è una pratica certezza che una persona ha commesso qualcosa di illecito
No
Queste misure che incidono in modo pensante sulla vita delle persone e delle imprese
E come ha detto anche Sergio sulla vita democratica di comuni in una
Affinità concettuale che io condivido
Vengono applicate
Dai presenti dalle autorità che sono organi dell'esecutivo in pratica politica di secondo grado perché sono scelti dalla politica
Non sono indipendenti
E soprattutto possono con io richiamo giri di parole
Ci sono termini anche più forti per descrivere ciò che leggiamo nelle interdittive e nei provvedimenti di scioglimento
Io richiamo giri di parole giri di parole luoghi comuni frasi fatte e rifatte
Che consentono quindi non sulla base di una ragionevole certezza o per lo meno come dei processi civili tra due opposte esigenze
Che sono sullo stesso piano
Una che prevalga sull'altra no qui ci troviamo possiamo dirlo sulla base del semplice sospetto
Molto spesso di vera congettura
In alcuni casi che stanno diventando sempre più frequenti persone assolte
Con la formula piena dagli addebiti
Con formula piena significa ho la certezza che sia innocente ceti io stato ti dovrei chiedere scusa
Per quello che ti ho fatto subire no
Sulla base degli stessi accertamenti
Queste Autorità amministrative possono impunemente
Condannare a un ergastolo bianco alla impossibilità di svolgere qualunque attività e alla perdita dei propri beni perché poi vanno in mano
A persone che non sono in grado non solo di di potenziarle ma di tenerle in vita
Quasi tutte quasi tutte le aziende sottoposte a commissariamenti muoiono
Monica
Non sono bravo con la statistica ma posso dire di non andare molto lontano dalla verità spero di aver presunto quadro abbastanza chiaro e di non averne meno ceduto non era mio intento quello di togliere spazio a chi
A differenza mia che con grande frustrazione grandissimo frustrazione Ò
Assistito alcuni di questi imprenditori e quando tutto ciò andava bene riuscivamo ad avere un controllo giudiziario che significa queste le nostre porte sono aperte venite voi vedete rendetevi conto di quello che stiamo facendo
Gente che
E non accusata di aver favorito la mafia
Ma
Di esserne vittima
Gente che
Non è stato in grado lo stato di proteggere ed impedire di prevenire che il cancro mafioso potesse attingere risorse facendolo attraverso la il classico strumento delle estorsioni
Il discorso becero incivile vergognoso che ho potuto leggere
Tu non li poniamo a proposito indietro ai agli imprenditori coinvolti se per loro è meglio cinque anni di carcere un'interdittiva io onestamente
Probabilmente penso che i cinque anni di carcere siano una una soluzione migliore di un'interdittiva ma al netto di questo poi magari qualcuno lo dirà che non è d'accordo con me
Il il meccanismo che viene fatto e purtroppo l'Italia con senza vergogna sta portando come argomentazione
Alla corte Due
Noi non poniamo gli imprenditori noi ci limitiamo a impedire che la mafia si arricchisca Gazzi loro patrimoni e quindi glieli togliamo e allora se così forse avremmo una soluzione per tutti i mali
Potremmo azzerare gli omicidi stradali sedicente vietando la circolazione delle auto
O potremmo chiudere tutte le gioiellerie per evitare le rapine ereditare anche gli omicidi ben diciamo questo è scusate per l'iperbole
Ma ecco esce quello che è senza vergogna all'Avvocatura dello Stato sta rappresentando del Paese che ha penso almeno storicamente
Una tradizione giuridica che è stata in questi ultimi anni da questo punto di vista assolutamente calpestata
Do la parola Pietro Cavallo
Buongiorno a tutti un poi essere schietto voglio cominciare con una confessione
Non volevo venire
Avevo paura ad efficacia il carcere mi fa paura per meglio inferno in terra in carcere
Ed essere qui oggi per me significa ritornare all'inferno in un certo senso
Perché mio padre è stato arrestato è stato per due anni e mezzo in carcere
A proposito della della tua domande medio li scarcerano misura di prevenzione io dico Meglio cento anni di sequestro che vedere per un altro solo giorno mio padre
E io so che cosa significa l'attivazione che cosa significano i colloqui che cosa significa essere perquisito prima di entrare a colloquio e so che cosa significa perdere il proprio padre attraverso una parete di vetro senza neanche poter riabbracciare quindi meglio cento anni di sequestro di lo dico chiaramente
Ho molta difficoltà a parlare oggi nella della mia vicenda della mia vicenda giudiziaria perché perde spiegarvi drammi di quello i danni che abbiamo subito dovrei raccontare gli errori che hanno commesso alcuni magistrati e non mi sembra il caso di di approfondire perché è una era qui poco fa e non mi sembra giusto parlare di persone che non ci sono
Che non ci sono dico solo che dopo dodici anni di di calvario giudiziario mio padre mezzi sono stati assolti dopo quattro gradi di giudizio sono stati assolti con formula ampia liberatoria perché il fatto non sussiste è quando pensavamo che è il calvario era finito è lì che è cominciato perché parallelamente al processo penale era cominciato il processo per l'applicazione delle misure di prevenzione con il sequestro di tutte il patrimonio ora quando io di questa questa di tutto il patrimonio e la gente fatica a capire che cosa significa significa che si tolgono i soldi che ha in tasca significa che ti colgono la macchina il conto corrente l'azienda tutto quello che tu hai da un giorno all'altro divenne portato via
E noi siamo stati costretti come i miei colleghi alcuni sono qui oggi
Siamo stati costretti a difendersi senza soldi senza lavoro perché ti hanno tolto la possibilità di lavorare e di trovare una un'occupazione alternativa
Siamo stati costretti a difendersi senza soldi fortunatamente abbiamo trovato dei degli avvocati coraggiosi che hanno anteposto l'ideale all'all'arricchimento personale
E i nostri avvocati insomma l'avvocatura italiana è piena di questi esempi molto spesso noi ci lamentiamo perché crediamo di non essere difesi bene dagli avvocati
Quando in realtà dovremmo tutti capire che gli avvocati non passano e non contano scusate mister lo dico con questa crudezza in un processo di prevenzione
Perché quando si dice non serve la prova serve sospetto si è stato assolto io ti confiscò lo stesso tutto quello che hai dispiegate qual è lo scopo di un avvocato in un processo del genere
Amicizia il sequestro sequestro di di prevenzione quindi da un lato c'è nel processo penale dall'altro c'è nel sequestro di prevenzione le aziende erano in mano agli amministratori giudiziarie come voi sapete non sono degli imprenditori non hanno idea di che cosa che cosa sia un'azienda né ci occupavamo infrastrutture metanizzazione elettrodotti hanno messaggi sia un'impresa del genere un dottore commercialista che neanche saperlo che cosa del calcestruzzo come si faceva il calcestruzzo quelle aziende
Palmieri sono e ci lamentiamo i passi della legalità e raccontiamo ai nostri ragazzi a scuola nell'università nelle aziende falliscono per i costi della legalità li portiamo nel campus a vedere come si gestiscono i beni confiscati alla mafia
Portiamoli a vedere come si gestiscono le aziende confiscate a persone assolte da persone incapaci che non lavora vita non ho mai fatto un giorno di lavoro
I campus estivi portiamo accadere nella mia azienda vediamo come si gestisce un'azienda
Detto questo
Aziende sono tutte fallite il processo di prevenzione si basava sugli stessi elementi indiziari che erano già stati valutati nel processo penale le accuse dei collaboratori di giustizia anche qui dicono ai fortunatamente abbiamo avuto la possibilità di smentire le dichiarazioni dei collaboratori dei collaboratori di giustizia e però nel processo di prevenzione CED e ci è stato detto sì ma qui siamo in un processo di prevenzione
Il riscontri la certezza non servono quindi una persona può perdere tutto quello a sulla base di una dichiarazione priva di riscontro di una persona che magari stanca di fare la gara e la si mette nelle mani di un magistrato e racconta tutto quello che vuole
Per uscire prima dal carcere senza alcun percorso interiore di ravvedimento e di viale richiesta di perdono nei confronti delle vittime
Chiudiamo la parentesi sul pentitismo perché ci sarebbe molto
Molto da dire
Assolti definitivamente e al tempo stesso confiscati dopo io vi dico soltanto che il primo grado del processo di prevenzione è durato dal mille novecentonovantanove al due mila undici il primo grado soltanto il primo grado
Ovviamente durante tutti questi anni di processo le agende sono state gestite le consulenze sono state elargite i compensi dagli amministratori sono stati percepiti e questo è avvenuto nel formale rispetto della legalità
Cioè c'è più dignità da parte di un ladro che va a rubare sa che cosa rischia quando va a ruba
Ma qui si ruba legalmente c'è portano allora al disastro le aziende nel formale rispetto della legge
Con incarichi e consulenze a pioggia che fanno veramente rabbrividire e tutto e tutto questo ci tengo a precisarlo nel pieno rispetto della legge
E non devono dare conto e ragione a nessuno di quello che fanno o di quello che non fanno
Confisca di tutto il patrimonio nel due mila sedici perché c'è stato un primo grado un secondo grado un terzo grado di giudizio gli avvocati sanno e non voglio cioè non voglio perdere quest'occasione per entrare tecnicismi perché secondo me non è il caso
Però voi dovete sapere che in questi processi ci sono molte limitazioni
C'è in Cassazione non puoi per esempio contestare le motivazioni ci allora che senso ha fare ricorso in Cassazione sono la violazione di legge
Già una cosa comunque siamo arrivati al punto che nel due mila e diciassette sono pure buttato fuori di casa
Quindi ci hanno tolto persino la casa familiare tutto questo lo hanno fatto passare come prevenzione del reato cioè io non ho commesso alcun reato
E tu mi toglie la casa in funzione della perenzione del reato cioè scusami ma se mi toglie la casa io non ho fatto niente che cosa sta avvenendo esattamente allora dicono no ma è la casa dei intrinsecamente pericolosa
Sei tu pericoloso trent'anni fa ed è trasferito nota Alberico cioè non mi sta raccontando delle bugie queste sono le motivazioni con cui le sezioni unite della Corte di Cassazione
Hanno difeso e salvato la confisca di prevenzione c'è quasi come in un ordinamento giuridico in cui mi si viene a raccontare che una persona incensurata trasferisce non si sa come la sua pericolosità le cose che possiede
Si dice che le cose da quel momento diventano pericolose Henze
E le dobbiamo togliere dall'ordinamento giuridico per salvaguardare cinque ed economico peccato però che le aziende intrinsecamente pericolose rimangono sul mercato perché ci sono gli amministratori giudiziari in quel caso perdono la loro pericolosità intrinseca no
La cerchia un ragionamento che non ha che non ha senso e tutta questa cosa come diceva l'avvocato
Il governo cerca di spiegargli alla Corte europea per difendere l'indifendibile così le vittime della mafia diventano complici così le cose in animate assumono vita propria diventano pericolose
Queste sono le misure di prevenzione ora
Perché io non mi voglio dilungare perché poi cioè noi abbiamo avuto una prima di primo filone della nostra vicenda giudiziaria che quello dei padri
Assolti e confiscati che abbiamo il secondo filone che quello dei figli perché a un certo punto noi abbiamo provato a risollevarci resa siamo siamo non ci definiamo neanche imprenditori siamo degli operai a un certo punto hanno deciso di mettersi in proprio
è provare questa avventura di fare l'impresa a un certo punto nel tentativo di risollevare la testa avevamo provato a a lavorare
Poi a un certo punto abbiamo messo su un'impresa arte nel corso degli anni grazie nostri collaboratori è cresciuta ma questo non è piaciuto
A alla procura di Pavia una parte della Procura di Palermo che ha subito fatto sequestrare anche questa interessa e qui parte un processo penale per intestazione fittizia è un processo di prevenzione sempre sulla base della medesima accusa
E anche qui amministratore giudiziario veniamo buttati fuori dall'azienda l'azienda fallisce c'erano centocinquanta persone che hanno perso il posto di lavoro
Arriviamo retrocesso i padri hanno trasferito i loro beni figli ma sei avevano avuto tutti i beni confiscati e cosa avrebbero potuto trasferire il Pubblico ministero dice
Invece no sapere che cosa all'oggetto dell'attribuzione fittizia qual è l'esperienza lavorativa il know how the Paderno trasmesse ai figli è con questa accusa il pubblico ministero aveva chiesto il carcere c'era la necessità se le pedine fratelli chi erano i soci gli amministratori delle aziende dei padri c'è il pub non scherziamo ma questo perché se il carcere per questo
Pene comprese tra i cinque cioè non mi ricordo quante verità ce l'avevano chiesto tutta la famiglia volevano volevano condannare
E anche qui in questo contesto ma padre poi è stato per altri per un per una altri altri mesi che agli arresti domiciliari quindi ne abbiamo visto tutta la trafila
Abbiamo visto il carcere abbiamo visto gli arresti domiciliari anche la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per due anni e mezzo ci avevano dato
Sa con quale motivazione avvocato
Non avete dimostrato nel processo di prevenzione ci è stato detto non avete dimostrato il vostro decesso dall'associazione mafiosa e quindi noi ridiamo la sorveglianza speciale ma scusa
Io sono stato assolto perché non ho mai fatto parte dell'associazione mafiosa quindi come faccia dimostrati di esserne uscito se non ci sono mai entrato
L'artista e non posso fare neanche le domande perché non c'è nessuno che mi risponde perché l'orientamento può esto fortunatamente
Voi sapete quello che è successo al tribunale di Palermo scandalosa acuto cambiano i giudici fortunatamente dopo nove anni di sequestro dell'azienda dei figli la gente viene dissequestrata si rendono conto che l'azienda era pulita
E quindi la storia è finita sirene restituito una società in liquidazione con dieci milioni di euro di debiti quindi noi avremmo dovuto di cui dare cioè spendere ciò che era rimasto dell'azienda per pagare debiti fatti dall'amministratore giudiziario
Peccato però che non riuscivamo neanche ad avere un conto corrente per vendere incassare e pagare i vari fornitori non c'era questa possibilità e quindi nel giro di pochi mesi l'azienda è fallita
E siamo passati da dalla sezione misure di prevenzione alla sezione fallimentare dall'amministratore giudiziario al curatore fallimentare
E questa è il dramma che ha vissuto la mia famiglia quella di Massimo ricette di tanti altri colleghi quello che che mi spinge ad andare avanti il sogno di vedere il mio padre mia madre ritornare a casa
E non mi fermerò finché questo non succederà
è affinché questo succeda c'è un altro
Un altro auspicio che io e quello che abbiamo subito noi non lo debbano subire altre persone cioè io certe volte mi spiego e mi convinco che forse
Questo quello che abbiamo subito successa noi perché nel ci impegnassimo attiva aumenta per cambiare sistema e contribuire a liberare l'Italia da questa oppressione Giuditta
La
Grazie
Due mi permetto di fare due annotazioni la prima e doverosa perché probabilmente la mia domanda era stata mal posta
Perché chiaramente se chiedi a un figlio
Se preferisce un procedimento di prevenzione o il carcere per suo padre ovviamente la risposta non può essere che quella che ci ha dato Pietro
Quella domanda nasceva da una confidenza di mio cliente che non era il figlio di un imprenditore arrestato
Ma era quella di un padre imprenditore che avevano lavorato tutta la vita per lasciare un'impresa ai figli e che mi dice l'avvocato io voglio farmi cinque anni di carcere
Ma voglio evitare questo tormento i miei figli e quindi è una prospettiva diversa ma le due si sposano in pieno
L'altra questione e che alla fine sembrava un non senso sembrava quasi una un un gioco di parole quello che faceva Pietro Cavallotti sul dire come faccio a dimostrarla prova impossibile come faccio a a dimostrare di recedere un'associazione della quale lo Stato mi dice che mi che io non ho fatto parte io vi dico una cosa che se non pari a questa boutade che diciamo viene scritta in provvedimenti pubblici ciò che deve dire prima e previsto proprio dalla legge
Per il controllo giudiziario di un'azienda e necessario come presupposto quindi di applica di di ammissibilità della richiesta che sia pendente un procedimento amministrativo innanzi al TAR avverso il provvedimento di interdittiva antimafia da parte della prefettura cioè se io voglio chiedere al Tribunale per le misure di prevenzione
Di chiedere il controllo di ottenere il controllo giudiziale su richiesta della parte e quindi di far nominare al tribunale qualcuno che venga da me
In azienda per verificare che io mi comporto bene
Devo contestare
Al Tangram l'applicazione di quella misura cioè dico io
Non sono d'accordo su un'interdittiva
Per quel suo questo questo motivo tutti i motivi che poi il TAR qualunque qualunque sia il Tara qualunque latitudine rigetta e se ce n'è uno che per sbaglio perché ubriaco un presidente editare un collegio di targa accoglie c'è comunque il Consiglio di Stato che per definizione
Ribalta tutto quindi dal punto di vista amministrativo non esiste giustizia amministrativa cioè l'arbitrio dei prefetti sulle interdittive lo dico diciamo sulla base di
Statistiche chiarissime a livello nazionale
Quindi o da un lato devo dire
L'interdittiva infondata
Ma per ottenere il controllo giudiziario io devo dire al presidente al al al alle oltre al al tribunale per le misure di prevenzione che invece quel interdittiva è parzialmente fondata
Perché altrimenti il tribunale dell'indice di vernice e mi dice e non ti posso dare il controllo giudiziario dato che negli
L'applicabilità della misura se tu dici che l'azienda è sana non puoi venire da me a chiedere un controllo giudiziario sull'azienda che ritieni non sana Mabo unificabili cioè questo è veramente un labirinto
è un labirinto inestricabile la parola al all'avvocato Fabio Di Berti che componente dell'Osservatorio di diritto costituzionale dell'Unione delle camere penali italiane
Grazie tantissimo l'invito è sempre molto gradito
Dopo Cavallotti debbo ripensare al mio intervento perché
Meglio di Luís raccontare quello che è il sottobosco del diritto penale rappresentato dalle misure di prevenzione direi che impossibile
Colgo però l'occasione visto che non dovrò più raccontare di che cosa stiamo parlando
Per dire che associazioni come Nessuno tocchi Caino e chiunque si occupi di queste cose
Sono associazioni che riguardano tutti e qui mi rivolgo soprattutto agli studenti che ci stanno ascoltando perché diceva prima il professor Padovani
Il carcere è un'istituzione totale quindi chiusa ermetica rispetto ciò che c'è fuori marginale e simbolica
In realtà non bisogna
Ma direi
Lo dico con una parola molto brutta ma
Riferendomi a chi pensa così e pensa male
Non bisogna avere rispetto ai temi carcerari una punto di osservazione come se si andasse a vedere uno zoo
Dove c'è qualcuno diverso da noi dove ci sono
Insomma soggetti alieni
E non bisogna neanche pensare che le regole
Che disciplinano quel luogo ristretto siano regole che non ci riguardano
Questo lo dico perché ogni volta che c'è una regola
Il liberale autoritaria
Ci riguarda perché e come fosse un virus
Si irradia e supera anche le barriere di un carcere
Fino a giungere a questo tipo di risultati io vorrei esordire nel rifare il mio intervento da leggendo pochissime righe proprio di Sergio D'Elia il quale nel libro che evocava prima quando prevenire peggio che punire ci spiega che gli stessi processi e castighi penali troppo garantisti dagli esiti incerti sono stati soppiantati da processi e castighi sommaria immediati
Più distruttivi quelli delle misure di prevenzione dei sequestri e delle confische per personali e patrimoniali
E questo è veramente giustissimo e del cuore del problema perché il sistema penale italiano funziona non so chi se la ricorda forse i più giovani no
Come quella pubblicità dei rubinetti che c'era un signore che metteva rubinetto là dove c'era la perdita subito in altre zone
Quindi ad ogni approdo che si fa si ottiene un processo accusatorio più garantista
Il sistema autoritario reagisce abbassando il tiro
Scende sulle misure di prevenzione sulle misure di prevenzione antimafia che sono dice giustamente Sergio legislazione emergenziale
Non c'è in questo Paese nulla di più cogente e duraturo delle legislazioni emergenziali e temporanee
è un fatto veramente endemico è tipico del nostro Paese perché sono anche quelle
Rispetto alle quali il prezzo politico dell'interromperlo e del cambiarle e più e più duro perché immaginate domani mattina uno che arriva e dice voglio togliere l'interdittiva antimafia voglio togliere le misure
Di prevenzioni che riguardano la mafia è uno che sarebbe aggredito dalla pubblica piazza questo è favorevole ai mafiosi
Tant'è che solo per darvi un dato
La norma tributaria più antica che noi ancora oggi paghiamo è un'accisa sulla benzina che venne messa in maniera eccezionale e temporanea per la guerra in Libia di Crispi
Non esiste nessuna norma più antica di una eccezionale
E temporanea
Non solo si è giunti però e di questo volevo parlare per far capire che non esiste l'altro dal sei ma l'argine dobbiamo metterlo sempre anche quando non ci riconosciamo nella vittima
Dello stato in quel momento
Che adesso c'è un problema di misure di prevenzione che è andato oltre quell'emergenza che antimafia ecco il virus che si irradia che parte dal sistema
Penalistico che arriva fino alla restrizione della libertà personale giungerà legislazione emergenziale antimafia e poi sul confine nell'economia comune
Quindi
Ciò che parte dal carcere arriva a colpire ad ammalare ad ammalorare ciò che è più distante dal carcere e cioè il dinamismo dell'economia perché quello che veniva applicato ai casi tragici di cui abbiamo sentito parlare oggi capita anche per via legislativa e giurisprudenziale anche nei casi di cosiddetta pericolosità generica cioè una pericolosità che prescinda dalla mafia e dai reati più gravi quindi uno per meriti sospetti che attengono a banali reati
Contro l'economia diceva giustamente il collega reati per i quali la prospettiva del carcere
Remotissima si giunge alle conseguenze di cui abbiamo sentito parlare prima
E debbo dire
è un problema non solo di autoritarismo ma anche di efficienza nel senso che queste sono proprio la non solo l'espressione dell'autoritarismo dello Stato ma anche l'espressione della sua straordinaria inefficienza e sconfitta perché quando si arriva lì vuol dire che lo Stato non è stato in grado di far funzionare un processo tributario che ha le sue sanzioni non è stato in grado di far funzionare un processo fallimentare
Non è stato in grado di far funzionare un processo di tipo civile che regola i rapporti i rapporti economici non è stato in grado di far funzionare magari un processo penale con la confisca per equivalente siccome non è capace allora diventa cattivo
E allora si arriva alle misure di prevenzione di cui abbiamo sentito parlare
Che colpo che sono peggio di un fallimento perché il fallimento colpisce una società
A patrimonio netto negativo le misure di prevenzione colpiscono dei sistemi dinamici famiglie economie lavoratori
E per fare questo lo Stato dovrebbe essere in grado di tenerle vive fino a che non ha preso una decisione e tu non conosci le percentuali te le do io che Di mestiere faccio quasi solo il diritto fallimentare non per questo mi sento distante però dai temi di Nessuno tocchi Caino
Direi che siamo molto ma molto oltre il novanta per cento di situazioni di fallimento
E anche quando poi l'azienda viene restituita viene restituita però col curatore fallimentare
Allora io con chiudo magari per aprire al Polo un dibattito le prossime volte
Dicendo che basterebbe
Pretendere dallo Stato le stesse regole che lo Stato pretende dai cittadini
Perché
La soluzione di questo problema qui io credo che sia banalissima quando noi riteniamo di avere un danno da un altro cittadino o dallo Stato
Si pretende che noi dimostriamo fino all'ultimo centesimo oltre ogni ragionevole dubbio con la regola del più probabile che non del Civile lasciamo perdere
Ma fino all'ultimo centesimo il cittadino per ricevere qualche cosa deve dare una prova granitica
Basterebbe pretendere la stessa cosa dallo Stato quando vuole emettere un provvedimento ablativo e il problema sarebbe risolto perché nella sua inefficienza non sarebbe in grado
Sperando che non diventi ancora più cattivo
Privi ti ringrazio per il il brillante intervento l'ultimo spunto molto bello ma ce n'è un altro che è stato diciamo come chiamiamo noi un obiter dictum
Oggi chi si permette di parlare di misure antimafia
Viene additato come nella migliore delle ipotesi
Un simpatizzante dell'Ama
Chiedere il rispetto delle garanzie costituzionali oggi è quasi blasfemo soprattutto in certi contesti io che sono un provocatore un provocatore nato
In un convegno di quelli diciamo dove c'è la solita la solita élite dell'antimafia dove quelli che effettivamente la combatto non sono assenti ma ci sono quelli che hanno le medagliette
Dopo una serie di interventi sulla magnifica azioni delle misure di prevenzione perché diceva Falcone fondò domani togliamo gli i patrimoni longevo
Sì esagoni raccoglierle essa esatto nei fatti arrivo al punto arrivo al punto S seguendo lo spoiler di quello che diciamo dicono che stavo per dire però è questo il punto dopo aver sostanzialmente quasi ricondotto l'idea delle misure di prevenzione antimafia a a Falcone che invece era un giudice istruttore quindi aveva una una forte cultura della giurisdizione
Dopo aver detto di questi grandi risultati che nella mia provincia in Capitanata la pioggia di interdittive sei comuni sciolti
Persuade su questo Sergio è stato molto vicino alla mia provincia egli e lo ringrazio io sono intervenuto spacciando del mio queste parole
L'aspetto più singolare
Dell'attuale polemica e che si continua a invocare limitazioni dei diritti di libertà dei cittadini in funzione di un loro pretesa appartenenza ad organizzazioni criminali e prescindendo
Da un positivo voglio giudiziale della effettiva commissioni delitti di matrice mafiosa non l'ho detto in modo così letterale ma il senso era questo quasi parola per parola
E ho continuato
Non si intende qui riproporre in questa sede la questione della costituzionalità delle misure di prevenzione che per me sono incostituzionali simile a quello che si vuole al di là dei giochi dialettici delle nostre Corti superiori ma solo sottolineare la stranezza di un Paese
In cui i garantisti abbondano ma nessuno si ancora a corto di quanto sia gravemente distoniche rispetto ai principi dello Stato di diritto oltre che inefficace la pretesa di ricorrere massicciamente le misure di prevenzione contro il crimine organizzato
E trascurando il rigoroso accertamento delle responsabilità attraverso il processo penale di fronte a queste mie parole
Si alzarono dal dalla platea
Un paio di magistrati un presidente di un'associazione antimafie alcuni come rito e quello di garantire diciamo qualche guadagno degli avvocati che si costituiscono parte civile senza poi non deve dire una parola sola all'interno dei processi e dire lei
Che ha difeso mafiosi l'ho fatto insomma anche costituito parte civile contro i mafiosi candidato fatto entrambe le cose
Lei parla perché è a favore la mano perché vuole negare la mafia ho detto guardi queste non sono le parole mi sono le parole di Giovanni Falcone in un'intervista dell'ottantasei
E a quel punto è calato il gelo nell'uditorio però diciamo la provocazione ha avuto un un buon fine
La parola adesso Massimo unici
Buongiorno e grazie io qua sono venuto a differenza di Pietrogrado due anni fa
Siamo state qua due anni fa e sono ritornato
Non molto volentieri non per voi ma
Come Pietro preferisco la prevenzione al carcere
Detto questo io sono un un ex imprenditore di quarta generazione bisnonno nonno padre noi
E quest'anno festeggia il decimo anno di misure di prevenzione il cinque dicembre due mila tredici c'è stato sequestrato l'intero patrimonio
Personale e aziendale ribadisco il concetto che ha detto Pietro ma sono venuti una mattina chiedendoci anche i soldi che avevamo in tasca e no noi ringraziamo in tasca dicendoci che non erano più i nostri ma ora erano loro
Io con i miei fratelli la mia famiglia si è sempre occupata di commercio di abbigliamento noi siamo ricetta chi chi è palermitano sicuramente ci conosce
E in quel periodo storico avevamo quindici negozi in tutta la Sicilia cento dipendenti dopo soli due anni di processo i negozi erano tutti chiusi le aziende fallite i dipendenti ovviamente licenziati
Ho tre figli
E ho avuto difficoltà a spiegare ai miei figli cosa stava succedendo cosa c'era successo perché non potevamo più avere la nostra macchina perché non potevano più andare a scuola perché non potevano più fare la festa ho avuto grosse difficoltà a spiegare di questo concetto di giustizia
Perché noi siamo innocenti eppure eravamo accusati di essere i non abbiamo capito se eravamo noi i prestanome
Ho finanziava amo
Messina Denaro
Quindi la nostra è un'accusa abbastanza pesante non era proprio leggera leggera però nel due mila nove l'uomo avuto l'avviso di garanzia eh qua mi riallaccio al tema di cui abbiamo discusso fino a oggi del sospetto avevamo avuto un avviso di garanzia archiviato quindi non siamo neanche giunti a un processo penale quindi già in una fase preventiva del processo non eravamo innocenti e pure nel due mila tredici sulla base degli stessi
Identici i fatti il nostro intero patrimonio è stato è stato sequestrato
Dopo sei sette anni di processo di aziende già tutte fallite
C'è stato restituito un patrimonio che non era più un patrimonio attivo ma era fatto semplicemente da debiti circa sei milioni di euro di debiti per i quali ancora combattiamo con processi per bancarotta causati dagli amministratori giudiziari con pignoramenti e quant'altro
Noi in qualche anno fa ci siamo incontrati con Pietro e e oggi ho sentito un po'con interventi ognuno faccia quel che può succedere qualche deve mi sembra di avere sentito e noi abbiamo provato a fare quello che che potevamo è quello che potevamo fare in quel momento era a parlare raccontare le nostre storie non è bello
Dire che ci hanno rovinato dire che non abbiamo i soldi per fare la spesa non è una cosa bella per chi è stato imprenditore che ha gestito impresa ed è abituato
A fare sentire la sua voce quindi lo dovevamo parlare in maniera molto sommessa oggi sono contento e ci sono dei ragazzi che ascoltano perché voi avete l'età dei miei figli ai miei figli a scuola hanno sempre ascoltato solo una campana la campana delle procure dei magistrati che andavo nulla a vantarsi e a lodare le magnificenze del sistema di prevenzione
O della lotta alla mafia la Sicilia è diventata tutta mafia quindi noi siamo diventati tutti mafiosi noi non ci siamo stati a questa definizione e abbiamo messo in e abbiamo messo quello che potevamo le nostre storie le nostre storie di persone oneste che lavoravano che davano da lavoro che davano da lavorare
Piano piano qualcuno ci ascoltato primo un giornalista poi sono arrivati i i radicali poi sono arrivati Sergio Rita Elisabetta Nessuno tocchi Caino poi sono arrivate le trasmissioni trash televisive
E non ci siamo fermati stiamo continuando perché la vostra battaglia continua e continuerà fino a che avremo forza per farla oggi siamo arrivati a un punto c'è una proposta di legge sostanzialmente scritta da noi con le nostre idee ed è depositata in Parlamento però c'è paura c'è paura perché chi sponsorizza questo cambiamento è amico della mafia
E allora sono tutti impauriti nessuno vuole fare un passo avanti per per dire quello che si deve quello che si deve dire le misure di prevenzione sono la rapina perfetta è un sistema ingiusto sbagliato un allarme
Qualcuno qualcuno timidamente nella politica e qua torniamo a facciamo quello che possiamo succeda quello che tende nere o viceversa viceversa o viceversa
Ecco per me il senso è lo stesso la politica deve fare poi quello che succede succede ma la politica deve avere il coraggio di fare quello che vede
è su il compito della politica
Recentemente abbiamo parlato con un ex magistrato di quell'intransigenti di ferro passati al Movimento cinque Stelle e quando parlavamo ieri Pietro abbiamo fatto una
Una conference call quando parlavo moglie Pietro questo questo magistrato che è stato credo anche in Commissione Antimafia sei
Uno dei uno dei veramente di quelli importanti
Era come scioccato da quello che noi raccontavamo dagli abusi che che gli abbiamo raccontato e che non sono frutto delle nostre fantasie ma sono documentati dalle carte dagli abusi fatti dagli amministratori giudiziari era quasi scioccato incredulo
Questo è perché c'è una distanza siderale fra chi fa le leggi e poi l'applicazione carcere noi fuori
Siamo il vissuto di quello che è la legge l'applicazione della legge l'errore della legge siamo noi e non si può legiferare se non ci ascoltate sei non ci ascoltano
Non si possono trovare soluzioni se non si ascolta cosa la legge produce
Non si può risolvere un problema se continuiamo a favorire amministratori giudiziari se continuiamo a dare ai giudici il libero arbitrio di fare quello che hanno fatto
Siamo stati fortunati tra virgolette per lo scandalo che è successo a Palermo
Queste la fortuna ci ha permesso che le nostre carte passassero da un giudice che ci avrebbe certamente confiscato dei giudici che li hanno lette
E hanno visto che erano delle carte Follini non avevano senso quindi processi sono andati avanti e noi abbiamo avuto ragione
Una ragione che non ci ha dato una vittoria perché tutto il nostro patrimonio è stato perso però io perché ho delle mi riallaccio a quello che ho sentito qua da uno di voi il lavoro
Noi il lavoro lo avevamo è un lavoro onesto e davamo da lavorare a tanti padri di famiglia ce l'ha tolto lo Stato voi chiedete che lo Stato melodia hanno e l'hanno tolto
Io
La mia famiglia è in questa condizione perché io ho dato da lavorare a due ragazzi che hanno purtroppo delle tabelle parentele pesanti per questo noi siamo diventati la mafia da sempre è per sempre
Quindi quando parliamo di detenuti che poi si devono un reinserire nel mondo lavorativo
Può essere un pericolo è un problema Perboni che dovete inserirli e per noi che dovremmo prendere voi al in un mondo nuovo
Allora se non si risana se non si salvano questi corto circuito dighe non non faranno contenti nessuno la la problematica noi non la risolveremo mai quindi il nostro il nostro augurio è che la politica trovi il coraggio di fare quello che vede
E che tutti i nostri colleghi imprenditori guidati dai loro avvocati
Vengano fuori dalla paura di raccontare le loro storie bisogna raccontare quello che abbiamo subito solo allora la politica federale centinaia migliaia di persone e allora alla forse ci guarderà con un occhio diverso
Io ringrazio Sergio Elisabetta eredità e tutto quello che hanno fatto in questi anni perché anche loro sono state un nostro compagno grazie buon lavoro
Grazie a te e nella tua preziosissima testimonianza che da molti anni consente di aprire uno squarcio su questo mondo adesso la parola molto brevemente a Francesco Quattrone l'ultimo intervento di questa sessione
Grazie un saluto a tutti voi io sono quattro e Francesco vengo da Reggio Calabria
Ero un imprenditore ristorati Ivo con dei ristoranti fra i più grossi di Reggio immaginato ogni ristorante e portava mille mille cento persone
Va bene al timone di questo io mi voleva allacciato al discorso di prima
Delle morti
Nei carceri io sono stato uno che mi hanno arrestato
E allora è stato nel due mila dieci mi hanno ficcato in un'associazione
E non sapevo quanto stavo là dentro quindi ogni giorno ogni minuto pensavo anch'io di morire che ero innocente per me non capivo perché
Quindi la prova da questa sensazione e bisogna intervenire anche prima non solo nel carcere perché ce ne sono tante che sono innocenti nei carceri e hanno coraggio
Di sentire la moglie e i figli le famiglie di uscire un giorno
Dopodiché tutto questo io posso dire
Che
Naturalmente quando si entra in un'associazione loro subito fanno scattare e sequestro dei beni e io avendo questi due ristoranti albergo e pizzerie una mattina arrivano e mi mettono sotto sequestro tutto
E l'amministratore mi dice quanti soldi avete in tasca trecentododici euro
Diceva bene adesso uscire fuori dai nostri locali voi da oggi vivrete con questi trecentododici euro insomma
Io sono partito con la macchina fatto sessanta chilometri con la testa di fuori non so perché camminavo con la testa di fuori
Quando mi sono stancato e pensavo poi non abbiamo più soldi per mettere sull'olio che quei trecentododici euro mi servivano
Sono rientrato io ho incominciato ad andare in giro a raccogliere fiori di zucca
Funghi
Se trovavo Riganò
Per potere sopravvivere ma non avevo soldi per i legali
Ho trovato due miei cugini giovani che mi hanno detto di quello che possiamo di difendiamo
Ma è stato fatto il primo grado
Il secondo
La corte d'appello e la cassazione inammissibile settima sezione
Io ho perso tutti bene nel due mila e quindici quindi due mila dodici
Sequestro due mila e quindici avevo perso tutto
Voi pensate come mi sento c'erano gli amministratori nei miei locali locali intanto si andavano distruggendo
Quelle persone che lo Strega da me finisce l'audience nella di questa causa che mi vede assolto perché il fatto non sussiste chiesto dal pubblico ministero quindi sembrino appellabile
E così avvocato teoricamente no però di fatto in a comunque l'ha chiesto il Pubblico ministero è un grande segnale ma bene io sono uscito assolto gli ho detto va bene adesso donna Demi immensa critici miei beni no dice perché ci sono due binari e hanno detto che ci sono due binari uno cammina da una parte uno dall'altro quanti binari ci sono in tutto il mondo e basta una leva a far ricongiungere e i miei non li fate congiungersi
Adesso nel due mila e quindici ho presentato alla CEDU questa mia domande me l'ha colta però non ho soldi per poterla portare avanti dell'avvocato Lauria che già risolto questo problema
Del dell'amico Cavallotti sta seguendo anche il mio cane
A tutti voi vi devo difendiamo il CIPE perché oggi è toccato a noi e domani può toccare a chiunque signori Botto esegue tutti voi grazie
Grazie va anche per questa appassionata testimonianza concludiamo questa sessione a Sergio no ma solo per un'informazione
Allora chi siccome voi state siete ospiti qui
E quindi ci vuole poco da qui salire un po'qualche piano su andate a mangiare su noi per andare a mangiare fuori ci vorrebbe troppo sul tempo e cede invece andiamo a mangiare qui fuori ok
Ci vediamo fra un'ora esatta puntuali grazie
Allora
Anche per radio radicale sto per iniziare
In attesa che scendono però iniziamo perché ripeto i tempi sono veramente stringenti allora
In attesa di iniziare quella parte che avevo annunciato alla fine della mattinata con Gherardo Colombo padre Guido Bertagna
Che era prevista alla ripresa con Oscar Allasia Giorgio bar con Bazzega
Io invito la Presidenza perché comunque iniziamo
Bene invito la Presidenza stavo giusto per dire padre Guido Bertagna
Di rado Colombo c'è
Veri
Vieni Guido
Oscar Alasia Giorgio Bazzega ci sono l'invito alla presidenza
E invito anche alla presidenza Patrizia Patrizi c'è già con Rita ci sono io
Andrea Nicolosi
Sergio lascerà diciamo no prendendo il posto
Davide no Davide radio dobbiamo iniziare
Negli anni allora
Va be'coniò Vincenzo ulteriore segno qui evocato Colombo che sbagli oltre ad esempio questa gli va bene
Padre Guido Chimenti accanto a vita
Davanti
Allora PM troverete sessanta
Una dinamica Carmen
Professione
Carne
Però io non vorrei che si perde allora Domenico Domenico Bilotti c'è
Ti posso chiedere visto che so che tu devi scappare non vorrei perdermi il tuo intervento inattese che io poi passo la parola padre Guido Bertagna se vuoi rompere il ghiaccio di questa sessione pomeridiana e iniziare tu
Domenico Bilotti è un docente di Diritto ecclesiastico quindi in qualche modo Ceccon padre Guido Bertagna poi magari fate una una disputa tradì un gesuita e non so tu cosa sei poi ci sono
Come non si sente agli atti
Dicevo c'è una disputa religiosa fra docente Domenico Bilotti docente di Diritto ecclesiastico
Padre Guido Bertagna è un gesuita che c'è scritto Nessuno tocchi Caino per partecipare alla più grande operazione giudaicocristiana Nessuno tocchi Caino spes contra spente
E poi in mezzo c'è un buddista un paulista che sarei io
Allora mentre si si riempie anche questa parte
Ragazzi momentaneamente detenuti
Affrettate che stiamo per iniziare dopo Domenico Bilotti
Grado lasciamo questo posto
è arrivato anche Gherardo Colombo
Viene
Ovviamente dopo l'intervento di Domenico Bilotti e io darò la parola però una brevissima introduzione lascerò la parola padre Guido Bertagna perché ci presenta e chiedo intanto scusate questo maniera informale Patrizia tu voi io fare in questo modo se posso suggerire Guido
Domenico Bilotti fare un'introduzione tu poi vogliamo sentire i nostri due poi Patrizia poi Gherardo teso la gestisci tu questa intanto Domenico Bilotti
Allora beh io ringrazio l'associazione della quale si sta celebrando il Congresso ringrazio le istituzioni hanno adesso
Possibile celebrarlo qui e mi viene di ringraziarli con una frase di Ignazio Silone coautore abbastanza caro a chi viene da sensibilità radicali
La qualità di una lotta si vede se scomoda
E siccome in questo momento in Italia non c'è niente di più scomodo che alleggerire la penna parlare di carcere occuparsi di detenzione
Questa è la controprova che Nessuno tocchi Caino sta facendo la lotta di qualità
Ringrazio particolarmente la partecipazione della popolazione studentesca che stamattina è stata attentissima fatti i complimenti al professore prima per quanta partecipazione avesse trasmesso i ragazzi
E soprattutto ringrazio la popolazione detenuta momentaneamente detenuta perché ho la sensazione che non si possa parlare di questi temi senza guardarci esattamente negli occhi con voi
Quindi credo che questa sia
Una cosa particolarmente bella tra l'altro è una data rotonda insomma decimo Congresso trentesimo anno
Pena di morte in Italia due ultime due esecuzioni sono del quattro marzo del mille novecentoquarantasette prima della costituzione ma ancora tanta gente in Italia ha continuato a morire continua a morire
Di penna o con pena fino alla morte come efficacemente
Reca
La sottotitolazione di questo convegno
Caino se guardiamo la Bibbia dato il primo omicida della storia
Tra l'altro il testimone d'accusa era un po'problematico da smontare perché il testimone d'accusa e all'onniscienza divina noi sappiamo dalla scrittura che Caino ucciso belle mi sono chiesto ma chi è oggi il testimone d'accusa contro Caino
La stampa
Il socio al il luogo comune
Il veleno che ci portiamo addosso il Caino che in ciascuno di noi
Perché con la raffinata intuizione un'estate di tanti anni fa radio radicale aveva lasciato i microfoni aperti alle telefonate
E accanto interventi toccanti umani su libertà pace diritti
Era uscita fuori anche una fauna di commenti inferociti volgari dare arbitro cornuto alla qualunque insomma
Quindi quaranta anni fa forse radio radicale sia resa conto che bastava poco per rimestare nel torbido
Ecco questo torbido il testimone da accusato contro Caino oggi
Il primo spregevole omicida riconosciuto nella Bibbia dall'onniscienza divina oggi non c'è bisogno e l'onniscienza divina perché qualcuno di noi sia eletto ufficialmente Caino
Io sono anche un po'tifoso di calcio e qualche settimana addietro per un ragazzo dello stadio resta esposto lo striscione
Gallera senza condanne tortura criminale e negare la cura e questi sono stati due temi che hanno animato tutte le sessioni a cui ho potuto partecipare
è un carcere di innocenti è un carcere che per almeno tra un quarto e un terzo un carcere di innocenti
E c'è un problema di educazione di medicazione di sostegno ed è emerso con molta prepotenza nelle testimonianze di oggi
Anche perché il carcere è come il morso di un vampiro entra dappertutto ormai il diritto amministrativo e l'amministrazione dello Stato sono parte attiva
Del diritto penale totale del diritto penale olistico
E l'abbiamo sentito poco prima di andare a pranzo parlando di interdittive con interventi e testimonianze che sono state particolarmente toccanti ma anche particolarmente lucida carcere come il morso di un vampiro perché noi ricordiamo tutti qual è la caratteristica del morso di un vampiro ti vampirizzato il trasforma in vampiro a sua volta e così una volta che il morso del carcere ti ha toccato per la società italiana sei vampirizzato
Penalmente censito pregiudicato carcere di innocenti e l'abbiamo detto apri e chiudi di di saggi chiudi manicomi e aprile carceri cade la rete di inclusione dei migranti carcerazione di migranti comunità di recupero in affanno oggi carcerazione dei tossicodipendenti
Io ho la sensazione che giornate come quella quattordici del quindici e del sedici Cinzia in meno
Che la detenuta e il detenuto
Vogliono parlare una lingua che loro impedito di conoscere istituzionalmente lo ha detto il professor Padovani oggi l'apertura
Bene la detenuta il detenuto vogliono parlare una lingua che loro impedito di conoscere ma attenzione quando iniziamo a sentirli
Quella lingua cominciamo ad impararla tutti grazie
Domenico grazie grazie di questo darebbe ma
A parer mio intenso aveva annunciato che il passaggio della parola per la conduzione di questa sessione che non può durare più di un'ora
Che avrei dato la parola Guido Bertagna però io vorrei padre Guido
Far sentire un po'il vissuto la voce la testimonianza di uno di quelli che io definisco di uno di noi appunto
E ci tengo in particolare che a farlo sia poi magari in frammezza diamo nel corso del vostro intervento è anche un altro
Abbiamo cercato di seguire questa sequenza no non tutti da di un insieme quali noi siamo Massimo Zanchi in che è un animatore proprio nel senso che da anima ai nostri laboratori spessi contrazioni da quando li teniamo qui dentro almeno da quando lui se c'è
Ora non vorrei imbarazzato nel dire perché magari creo aspettative eccetera so vale la pena sempre vale la pena vale la gioia sentirlo
Massimo Zanchi
Spero di non deludere le aspettative
Il mio nome appunto Massimo
Massimo Zanchin
E vivo qui da più di dieci anni
Sono condannato in via definitiva
E il mio giudice
Nella condanna
Ha voluto scrivere
Fine pena mai
L'ha voluto scrivere con caratteri cubitali
Beh nonostante l'abbia scritto un quel modi io
Leggo e voglio leggere
Con fine pena con data da destinarsi
E doveroso ma che altro da parte mia
Sono ringraziamenti sentiti che voglio fare
Voglio fare
Alle persone la mia sinistra perché
Con la loro presenza
Mi spiegano che sono persone non abituate
A girarsi dall'altra parte
E vi dico grazie per le persone che si
E voglio
Voglio ringraziare i miei compagni alla mia destra
Sempre pronti a essere solidali ogni giorno sempre pronti a regalarti un sorriso quindi grazie anche a voi
E voglio anche chi ringraziare non per ultimo
Nessuno tocchi Caino ai loro rappresentanti perché come molti di voi sanno
Nella loro attività nella loro opera
Di
Andare per il carcere incontrare i detenuti
Non solo portano vicinanza e conforto
A mio avviso loro fanno un vero atto ti preghiera
Ci pregano
Di non abbandonare la speranza ci predicano di non abbandonare e di non abbandonarci quindi grazie anche fuori
Ora
Io sono un po'pratico
Spero di
Io non so se sono in grado di riferire la cosa giusta
E non ho questa pretesa anche perché è la cosa giusta
è la conseguenza del giudizio degli uomini
E a mio avviso già per questo difetto è per sua natura
Però posso fare una cosa
Posso parlarvi con onestà
Con onestà
Danilo
E con onestà intellettuale
E con testimonianza diretta di ciò che è vivo di ciò che vedo diciamo che provocasse
Ci troviamo nella situazione che
Un detenuto effettivamente
Per poter accedere dei benefici
Quali il permesso premio che oggi a questo termine perché lo considero più che altro essere considerato una messa in prova dove il mio dovere
Attenermi a questa messa in prova per acquisire fiducia
E quello che era condizionata
Sappiamo tutti che due condizioni principali
Che determina finalmente il fatto che abbia che acquisisca questi requisiti sono la giustizia riparativa
E la revisione critica
Che come principio
Io considero che al proposito non sia tanto sbagliato
Perché in un certo qual modo
Sì mi deve essere data fiducia
Io devo dare un po'un mio contributo un contributo che sia né i fatti
Però
Con queste condizioni
Alla fine lo Stato cosa chiede
Che io dissi io
Voglio il cambiamento
Sì io
Voglio cambiare
Sì o volontà di cambiare
Però a me adesso viene un'altra domanda
Ma lo Stato questo cambiamento lo vuole
Perché
Sino all'ente appare che si crea un corto circuito insomma mi si dettano delle condizioni che io accetto di buon grado eppure non mi si danno gli strumenti affinché io possa adempiere a queste condizioni
E mi trovo una stazione effettivamente che
Mi impantanato
E come chiederà un cuoco
Fammi questo risotto mano titolo entro per poterlo cucinare stanza
Non
Perché si trova nella situazione che il proposito può anche essere giusto
Ma se non mi si mette nella condizione
Di poter scusate il gioco di parole di potere adempiere a queste condizioni
Automaticamente queste condizioni che vengono richieste sono inesigibili
E l'inesigibilità dei per le aste di queste condizioni
A mio avviso delegittima la norma stessa
E quel magistrato di sorveglianza che deve valutare la mia posizione
E deve riscontrare che ci siano
Dei risultati
Effettivamente non può entrare troppo nel merito della questione valuta se ci sono i risultati se ci sono delle delle delle mie dei miei comportamenti delle mie
Delle mie opere in questo senso e nel momento in cui
Non ci sono è costretto suo malgrado perché non è sua volontà suo malgrado ad appiattirsi su argomentazioni standardizzati negativo
E di certo non è lui che può mettere in discussione la norma
E io non voglio fare solo della polemica
Io voglio anche dire
Che secondo me
C'è bisogno di aver voglia di fare
Aver voglia di fare e di mettere in campo tutti gli aiuti possibili gli strumenti affinché si possa fare
E io gli avrei inquadrati in tre punti
Il primo a mio avviso
è che
Secondo me lo Stato dovrebbe dare più autonomia di gestione amministrazioni più intenzionati che più aiuti in termini economici
Secondo l'uovo dovrebbe dare
Più aiuti in termini di personale sia per quanto concerne l'aria educativa e sia per quanto concerne la sorveglianza
E in terzo
Una vera attività di mediazione
Termini economici l'amministrazione con penitenziario gli permettono di poter sponsorizzare fare start-up iniziative lavorative
Affinché la istituto carcerario posso diventare un microcosmo una comunità che si autoalimenta fissi alto gestisca
Col risultato che quella voce distesa per quanto riguarda il siti presidenziali rendimenti più una voce di spesa mano voci di risparmio
E per quanto riguarda il personale
Sappiamo tutti che la figura dell'educatore è una figura importantissima
E purtroppo
Questo questa figura viene un po'meno non per mancanza di volontà del giocatore ma perché effettivamente ogni educatore incarico
Con un numero di assistiti tali che non gli permette di fare il loro lavoro nel migliore dei modi
è questa di scarto a discapito di quello che può essere un dialogo fra detenuto educatore anche a beneficio di una revisione critica
E mai più personale di sorveglianza Prokom perché è uno degli impedimenti delle attività lavorative che ci possono essere anche in un certo modo inquilini indicate comunque
Pensate
Hanno l'impedimento che sport soprattutto per i detenuti del circuito S hanno l'impedimento perché questi i detenuti non possono essere accompagnati monitorati delle varie attività
E questo fiscale a discapito anche di una giustizia riparativa
E mediazione
Vi parlavo di onestà intellettuale
Insomma
Esistono tre figure lo Stato il detenuto
E la comunità o i parenti delle vittime
E in uno sguardo lo dobbiamo dare anche i parenti delle vittime
Che attività di mediazione che vicinanza c'è
Nella loro sofferenza
Fatta eccezione per qualche episodio a beneficio dei media
Anche quelle dei parenti delle vittime sono abbandonate alla loro sofferenza
E ciò accade che si credono quelle distanze dove il percorso di un detenuto per quanti sacrifici possa fare per quanto possa penare non sarà mai ancorché diserterà
Cioè ci effettivamente ha sofferto per quel per quel torto subito
E si mantengono le distanze
E invece lo Stato secondo me si deve attivare anche in questo senso un'attività di mediazione affinché che anche che vittima anche la comunità sia sensibile a quello che il percorso di detenuto
Perché signori miei io sono sempre del parere che in mare intrappola
E bisogna da questa trappola in certo qual modo affrancarsi liberarsi smarcarsi
E non in trappola solo il detenuto
Nel dispiacere
E nell'evoluzione anche l'evoluzione del cambiamento del ragionamento più ha portato a commettere quel crimine
Nient'comunque di specie lo intrappola ed è perseguitato nel tenere sempre di essere giudicato sempre e comunque
Ma in trappola anche chi ha sofferto
Con la rappresentazione della sofferenza anche a distanza di vent'anni
E poco sensibile a quelle che possono essere il percorsi
Poco sensibile perché poco informato a quelli che possono essere per così dire detenuto del suo cambiamento
E non avrà nemmeno la rappresentazione che quella persona che magari si sta continuando a pieni a punire non è più quella persona
Vedete
Io
Come dissi purtroppo o questa deformazione discorsi cerco sempre di metterci del sentimento perché mi viene semplice perché comunque se l'emotività per me è una cosa molto importante
Il male
A mio avviso non va combattuto
Ma va isolato
Perché se lo combattiamo
Ci stiamo di essere vittime
Noi stessi
Di quella rappresentanza di quell'animo di quel male che vogliamo combattere
E cercare di
Alimentare cercare comunque di incentivare
Il cambiamento di quel ragionamento di quella persona che l'ha portato a sbagliare
Vuol dire togliere lo strumento
A quel male
Perché il mare ed era azione non della persona e di questo ne sono convinto
Ritengo oltremodo che
Se noi riusciamo
Ad avere quella bontà d'animo
Di cercare
Di guardare
Le persone proprio nell'anima
Con gli occhi del cuore e non con la gli occhi veramente ecco che forse ci si ci si aprono degli scenari che neanche noi stessi pensavano
E concludendo
Ho sentito che si era sa Procacci annuo nuovi istituti carcerari
E magari se hanno già il filo spinato ben venga
Ma io credo che
La struttura di un carcere
Il vero telaio in carcere
E il personale i detenuti che lo abitano
E quindi bisogna secondo me operarsi in questo senso per risolvere prima questo aspetto
Perché alla mia destra
Crederci mi abbiamo tanta buona materia prima
E invece di pensare di costruire nuove carceri
Qui abbiamo qui adesso è ora abbiamo la possibilità di ricostruire nuove vite ed è con questo pensiero che allora si possiamo dire di essere persone più evolute tendenti verso il bene
E con questo pensiero che allora si possiamo dire di essere persone più vicino a Dio qualunque esso sia
E allora sì che possiamo dire di essere sempre più
Esseri umani grazie
Bene Massimo grazie grazie davvero per questo intervento che davvero introduttivo
Di questa nostra sessione di lavoro a me non meraviglia quello che hai detto forse aldilà di ogni attesa anche rispetto alle persone che fine hanno sentito per la prima volta ci hanno raggiunto ringrazio per la presenza Maria Chiara Garda e Roberto dice che
Insieme al sogno
Rappresentanti di un'Italia di un'Italia posso dire viva sì in Italia
Che vive e lotta insieme al noi grazie di essere qui poi Roberto sappiamo che alle quattro dei rischi sei via quindi troveremo un modo magari interrompendo un attimo per farlo portare un saluto la parola padre Guido ponte Bertagna
Grazie Sergio e grazie anche a Rita Elisabetta per questo invito che così personalmente mi arrivano molti gradito anche se alcune volte si fanno un po'i salti mortali in opere per esserci
Ma soprattutto un saluto watt
Tutte a tutti voi in modo speciale alle persone che temporaneamente risiedono qui
Anche per questo contributo di ascolto e di testimonianza che arriva da voi
Stamattina mentre voi entravate nel vivo della del convegno del congresso insieme a Oscar e a Giorgio insieme ad altre persone
Eravamo a Sesto San Giovanni
Per un incontro di cui io
Molto molto molto brevemente dico le coordinate poi saranno Giorgio e Oscar a dire più da vicino la la la loro esperienza
Eravamo a Sesto San Giovanni eravamo in via leopardi centosessantuno
Perché in questo giorno
La mattina presto di questo giorno di quarantasette anni fa
Mille novecentosettantasei
C'è un'azione di di forze dell'ordine
C'è il maresciallo delle forze dell'antiterrorismo
Sergio Bazzega papà di Giorgio
Insieme a lui ci sono altri uomini tra cui il vicequestore di Sesto San Giovanni Vittorio Padovani
Devono andare affermare un giovane che è stato segnalato come
Membro attivo delle Brigate Rosse
Entrano in questa casa
Improvvisamente
Questo giovane che si chiamava Walter Walter Alasia fratello di Oscar
Apre il fuoco
Restano a terra il papà di Giorgio Sergio e anche il vicequestore padovani
Segue una sparatoria come reazione delle forze dell'ordine
E Walter resta ucciso mentre sta cercando di lasciare rapidamente l'appartamento dalla sua famiglia
Questo è il fatto avvenuto in via in via leopardi
Centosessantuno
Questa mattina ci siamo trovati lì dopo quarantasette anni
E per la prima volta il quindici dicembre da quel giorno
Si sono trovati insieme
Giorgio che punto il figlio di Sergio Oscar che è il fratello
Di Walter
C'era con loro e in qualche modo idealmente portiamo anche il suo saluto
Giuseppe Culicchia
Scrittore nome noto nella letteratura italiana di da diversi anni il quale ha detto di essere diventato scrittore
Per raccontare questa storia è la storia della sua
Del suo affetto
Profondissimo per il cugino Walter
Giuseppe Culicchia cugino di Walter Alasia di Oscar
Ma in particolare Walter era una figura
Molto molto forte nella sua vita di ragazzino di bambino di undici anni
Tanti ne aveva Giuseppe quando Walter fu ucciso
Walter era entrato nelle Brigate Rosse diciott'anni
Viene ucciso a venti
Allora lascio la parola a a Giorgio e Oscar perché loro debbono raccontare ma questa mattina con un gruppo di giovani Kercher capito bene anche qui c'erano giovani quindi c'erano ci sono
E anche noi avevamo l'incontro era insieme a un gruppo di un liceo di Sesto San Giovanni
E
Ci siamo ci siamo detti
è un
C'è un cammino un cammino lungo un cammino lungo quarantasette anni quarantasette anni molto sofferti
Da parte di Giorgio da parte di Oscar da parte di Giuseppe da parte di tante persone delle vicino a loro la mamma Luciana che stamattina mamma di Giorgio che era che era con noi
Ma
C'è stato questa uscita di un libro
In cui appunto finalmente Giuseppe scrive il libro per cui è diventato scrittore
Dopo tanti anni di carriera
Tanti altri libri
Lui ha detto io forse tutti gli altri libri li ho scritti per poter scrivere questo
Allora credo che è stata riconosciuta l'importanza di questo libro per l'incontro
Che c'è stata stamattina questa memoria particolare sono ben rare e per un certo verso quella che è accaduta stamattina una
Probabilmente in in certo modo una prima unica in Italia che le le persone ricca
Di una parte e dall'altra
Gli ex nemici potremmo se mi permettete questa espressione un po'sciocca
Si trovavano insieme
Allora do la parola a Giuseppe prima di darla a Oscar e a Giorgio
No no un attimo Giuseppe delle
Sì esca siccome non può essere qui era era con noi stamattina ma non può vendere oggi e abbiamo pensato che data l'importanza che questo libro avuto anche nella
Grazie tutto il cammino che che che Giorgio e Oscar hanno fatto diamo la parola Luís in questo ricordo
Di Walter e della della amicizia profonda del però quasi venerazione
Che Giorgio che che Giuseppe aveva per pervasa
Descrive così
Ecco ora mentre scrivo queste righe
Walter ricordo il tuo profumo
Il profumo di pulito che ha in quella mattina di oltre quarant'anni fa
Io in braccio a te
Mio padre al volante e Tom Lea dietro
Tutti felici noi e i cani di andare per le campagne della Vauda
Tutti felici e ridenti
Tutti felici ridenti e morti ora tranne me
Il solo che può ancora ricordare scrive
Le domande si affollano
Che senso ha venire al mondo
Se poi si deve vivere dopo che le persone che abbiamo amato di più sono morte
C'è un dolore più grande
Perché morire a vent'anni Walter perché uccidere per poi venire ucciso
Non è vero che il tempo aiuta il tempo non guarisce le ferite il tempo è un grande bastardo perché porta via tutto consente
Tutto tranne l'amore
è per questo che il dolore non passa
Se chiudo gli occhi sono di nuovo quel bambino in braccio atte di fianco a mio padre
E con dietro i nostri tome Lea
Vorrei tanto esserlo davvero ancora un po'anche solo per un'ora abbracciarvi tutti
Tutti i miei morti e dire che ancora una volta quanto vi hanno
Se
Quanto tempo abbiamo
Sulla destra
Allora Buongiorno tutti intanto io sono Giorgio Bazzega come diceva il figlio del maresciallo Bazzega
Io intanto ci tengo per far capire anche meglio dopo ricordare che uomo era mio padre mio padre è un uomo che negli anni Settanta ha scritto una lettera all'unità
Per intervenire un dibattito sul ruolo della polizia all'Inter in uno Stato democratico in questa lettera parlava della necessità di addestrare gli agenti a non usare le armi causale dialogo
E tutto questo negli anni settanta era un uomo che trattava le persone con quella che fare da persone appunto da uomini
E sono molto orgoglioso che sia stato definito l'esempio di come deve essere un poliziotto in democrazia detto questo
Il mio corto circuito tra Chievo due anni e mezzo quando papà è stato ucciso
Ha avuto un'infanzia anche belle son cresciuto qua in Barona mi ricordo la libertà
Per la prima infanzia mio corto circuito iniziato verso l'adolescenza perché a quel ragazzo di vent'anni che odiato e che non voglio assolutamente più ho sempre fatto fatica vederlo veramente responsabile di quello che era successo una cosa così grande come un omicidio per ma il vero responsabile era colui che gli aveva dato le armi che l'aveva fatta entra nelle Brigate Rosse che era insegnato a sparare che si chiamava Renato Curcio
Avevo intorno ai tredici quattordici anni quando una sera che cenava con mia madre danno tanto il telegiornale danno la notizia appunto dalla scarcerazione di Renato Curcio io ero parecchio ignorante in termini di giustizia
Oggi gli è completamente diverso è però ai tempi la durata della pena per me era una cosa fondamentale e vedere che usciva comunque secondo me anche troppo presto
è una cosa che m'ha fatto deragliare anche perché viveva un periodo in cui mia madre veniva versata sul lavoro la vedo piangere tutti i giorni quando tornava a casa
E mi sono sentito come se tutto il mondo ce l'avesse con noi come se lo Stato avesse tradito mio padre da quel momento io mi sono sentito libero di non rispettare più le regole di uno Stato che non ha tradito mio padre
Ho iniziato
Ero molto arrabbiato cercavo violenza iniziato andare allo stadio a cercarmi a pensarti mi sembrava al posto del faccio meno danni o meno trovavo gente come me tramite marcata
Ho avuto grossi problemi di dipendenza ho fatto due disintossicazione la seconda riuscita
E e una volta finita secondo disintossicazione mi son trovato però con il problema per cui mi facevo distacco non si fa trasporto mio problema era credo fare i conti con quello che era successo con la storia di mio padre
Ma non sapevo come fare una con la minima idea
Allora mi sono prima avvicinato a quelli che sentivo Sibilia ma è che erano vittime del terrorismo entro in questa associazione di vittime del terrorismo in cui però non mi trovavo bene perché
Perché non era un ambiente che mirasse era madre un ambiente che a cui va la mia rabbia e lì mi sono reso conto che associazioni di vittime se non c'è qualcuno che aiuta elaborare questa rabbia secondo me andrebbero chiuse però quell'opinione mia
Fatto sta che arriva un giorno fortunatissimo della mia vita dove mi mandano a Cortina convegno parlare appunto il terrorismo c'erano altri ospiti
E prima di me prende la parola quello che è diventato il supereroe che è un uomo straordinario ska Manlio Milani
Che è un uomo che ha perso la moglie nella strage di piazza Della Loggia Brescia e quel giorno inizia a fare un discorso da qui rimango affascinato fai tutto sarà la prima volta che vede una vittima che parlava parlasse così serenamente di quello che era successo
Serenità era quello che cercavo da tutta la vita non ho mai trovato
E pensa a fare dei discorsi che che non erano i discorsi che sentivo da fare da altre vittime che però inconsciamente capivo che era la strada giusta finché non fa
Al discorso che ma scusate le continue ripetizioni su un pensionato
Da quel discorso che che ma cambia colore
A un certo punto Maglio dice io sono stato colpito da una violenza tremenda atroce questo spaccio ha visto esplodere sua moglie a questo nuovo immaginate che razza di trauma può derivarne
Però io che responsabilità ha avuto nell'accettazione del pensiero violento che ha armato la mano di chi mi ha colpito quando per esempio andavo le mie manifestazioni dall'altra parte cantavo basco nero otto posto al cimitero o l'unico fascista buone fascista morto
Ma io sono stato responsabile dell'accettazione di questo pensiero che mi ha colpito e io son caduto dalla sedia quando ho sentito Scapparone perché mi son reso immediatamente conto che con questa azione che sembrava matto
Ma il posto per un po'd'acqua scura
Maio si era tolto la vestaglia da vittima sfigata che subisce vaste non per intervenire alla propria storia
Responsabilizzando si sia messo in una posizione in cui poteva agire nella sua storia
Come è stato uno dei giorni più belli della mia vita perché con maglie o io ho visto la luce il problema è che l'ha parlato microfono a me che mi vergognavo di dire quello che devo dire prima perché erano comunque parole divisive che arrivavano dalla non sapevo cosa dire ho finto malore
Ho finto un attacco di panico ha ridato il microfono a chi dovevo darlo e dopo mi sono attaccato come una cozza quest'uomo
Sono attaccato come una cozza quest'uomo che ha capito il disperato bisogno che avevo di parole come le sue di una persona come lui non mi ha più abbandonato finché non mi propone di partecipasse sfondi due minuti un problema
Seppi partecipare un gruppo di incontro sulle dinamiche della giustizia riparativa che in una con la minima idea di cosa fosse
Tra vittime del terrorismo che è un termine che odio ma per capirci diciamo ed ex appartenenti alla lotta armata
Io ero una vita che mi preparavo perché io volevo vendicarmi ho fatto anni di Thai boxe perché volevo spaccare la testa Curcio
E il mio pensiero è stato prima il primo è stato a b questa cosa me la propone un uomo come maglio che la persona in quel momento in cui di cui mi fidavo di più al mondo ma c'è sicuramente un senso c'era quello provate tutte proviamo anche questa
Io ho voglia di star bene
E secondo pensiero retropensiero da ragazzo Della Barona che erogherà male che vada mi ritrovo davanti neanche ridono cerca
Allora mi ricordo il primo giorno che ci siamo incontrati ho preso la parola per primo gli ho detto proprio questo verrebbe siamo qua per parlare
Sappiate che una vita che mi preparo perché li voglio ammazzare tutti
Questo mi fa capire che la giustizia riparativa non è il concetto di perdono a cui siamo abituati non a metterci una pietra sopra e non è neanche un scordarsi il passato
Io sono figura retorica che mi sono inventato per definirla che la giustizia riparativa prendersi per mano tra chi
Gite subito un conflitto
Accompagnati da chi di riflesso questo conflitto la subito da una parte e dall'altra cari attraversare quel dolore insieme per tagli imposti uscirne da una parte responsabilizzati e dall'altra parte riconosciuti nel proprio dolore
Io dopo c'ho detto quello che ho detto
La persona che mi ha risposto è stata Franco Bonisoli un ex appartenente dalle BR per la prima volta in vita mia trattato questa mia rabbia
Come qualcosa che c'era
Che non era normale che ci fosse cioè io prima come vittima era normale che fosse arrabbiato perché faceva anche comodo un certo tipo di racconto su quegli anni
E per la prima volta mi son sentito riconosciuto in quello che ero veramente ovvero che questa mia rabbia c'era bisogna farci i conti ma non era normale che io dovessi essere così
è il primo che m'ha fatto sentire raramente riconosciuto visto non guardato capito era stato uno di quelli che voleva ammazzare non uno di quelli con una
Nel momento stesso in cui mi son sentito riconosciuto
La mia rabbia la mia attenzione ecco gli ho sentito proprio fisicamente che mi scendeva dal collo verso il basso e mi son ritrovato disarmati
Se ho ritrovato i Sarmati iniziato questo percorso che è durato sette anni che mi ha rivoluzionato la vita
Dove ho ho capito così allora prima cosa che ho capito che è stato un trauma per me che chi stava disonora androne morì suo padre Roy
Che andavo esattamente contro tutti i valori per cui aveva tradito
La seconda cosa che ho capito e che le vittime non hanno il monopolio del dono
Io come vittima
Io come vittima Ero soffrivo talmente tanto caro come se fosse accartocciato su me stesso vedevo solo il mio dicono
E invece quando poi incontrato il dolore degli altri figli d'altra parte mi ricordo la figlia di Franco la Bea che viene da me e mi dice la prima cosa che ho letto mi sento in colpa
Ero guardate da Tom Benedetta creatura cioè siamo gli ettari sono due facce della stessa medaglia Sun due figli tra l'altro io tra virgolette Fortunato livello sociale perché sono figlio dell'eroe Tu che m'hai fatto anche una vita magari più difficile della mia mi viene anche dire che ti senti in colpa
Noi siamo la stessa cosa si son trovati in una storia che non è nostra che ci dobbiamo spazzare o come non è nostra che non abbiamo deciso noi e che ci dobbiamo spazzare e lì mi sono reso conto che in un conflitto se si vuole risolverlo bisogna farsi carico di tutti i colori che ci sono del dolore di chi ha subito ma anche del dolore di chi ha agito perché una volta che si rende conto soffra e ne approva imperversano frequenta di chi gli sta intorno
Che subisce anche questa persona le azioni
Per me a me la giustizia questa la giustizia ripartiamo ha cambiato la vita a tal punto che che finito il percorso mi sono formato come mediatore con Adolfo Ceretti
Ho mollato tutto quello che facevo venduto casa Milano mi son trasferito in provincia di Reggio Emilia in collina Milano rapine negli attori aperto centro di mediazione ma più che altro perché non vedevo l'ora che andarmela Milano prodotto lordo una scusa
Ho fondato Pertol centro mediazione di Parma di Piacenza collaboro con quello di Reggio Emilia ad oggi lavoro al Pratello con i ragazzi con i minori a Bologna con gli adulti a Rimini a un gruppo di ragazzi in per un'alternativa a Imola
E
E dalla tragedia che mi era successa con la giustizia riparativa mi son ritrovato sentirmi al mio posto nel mondo perché è la prima volta che mi sono seduto sulla sedia del mediatore
L'ho sentita come il posto più comodo che mi sia mai seduto in vita mia
E poi io nella mia storia ho ricevuto tanto perché sono stato aiutato a tante persone Maglio insomma Guido
Mi sembra il modo giusto per restituire un po'insomma io in questo momento sono felice ho paura a dirlo forte
Non è mai durata troppo in vita mia sono veramente felice faccio quello ma cosa che ha un faccio fatica a dire che un lavoro perché mi piace talmente tanto che mi sento quasi in colpa a dire con un lavoro
E questo grazie alla giustizia riparativa
Grazie all'incontro scandaloso con l'altro difficile
E però mi son preso contro l'unica via per riuscire a a uscire da certi traumi io ho sintetizzato fosso banalizzato poco tempo vi ringrazio per l'attenzione affinché
Ma io ho dimenticato l'incontro poi scusate tutto quaestor soffocato poi all'incontro conosca
Conosco sì l'incontro con Oscar per cui questa mattina abbiamo deciso di commemorare insieme papà Walter suo fratello e anche Padovan adesso film
E do la parola Oscar
Dello lombarda
Vogliono tutti e sono Oscar fratello Divac
Però prima di iniziare quello che voglio dire vorrei togliere un sassolino dalla scarpa
Il mi domando così mi sembra che il posto giusto dove domanda sullo con personaggi come Renato Curcio
Abbia fin abbia
Pagato il suo debito con la giustizia
Quando messo in condizione tanta gente come mio fratello Dante ragazzi giovani come fratello di fare cose fuori dal mondo di ammassare
E lui ha pagato il debito sugli col giustizia e dire tranquillamente che lavora spero paghi le tasse
E viene a società che ha tanto combattuto per distruggere che ha fatto combattere l'Unione è morto foto ma le altre persone
Sia quelle che erano contro di lui sia
I suoi adepti uno dei quali è il fratello
E li ha fatti morire morì in brutto modo
Mettendogli i testi
Stranissimi rivoluzione
Dopo disintegrata in più in quella società che voleva rivoluzionare
Detto questo
Stamattina punto abbiamo fatto quest'incontro secondo che faccio io assieme a
Accordo
Devo dire che ho scoperto un modo per dopo quarantasette anni io loro all'epoca lo ventitré anni da centosettanta e settant'anni ho scoperto un che ho imparato ancora qualcosa che si può imparare anche settanta anni cose importanti per la vita
Cioè che posso essere utile a qualcuno
E qualcuno come me a qualcuno più giovane di me a ragazzi delle scuole per esempio questa mattina
Raccontato cose che sono successe non telenovelas covo
O film sono cose realmente accadute che ti cambiano ti cambia l'esistenza
E quando la mattina ti svegli all'alba recenti colpi di pistola perito fratello che scappa dalla finestra
Cerchi di raggiungere un poliziotto buono nidi devo la vita quest'uomo ritirati da fine Siviglia che pericoloso
Anziché reagire sparando come era nel suo diritto se vogliamo vedere ecco questi conti a ventitré anni ti cambia totalmente la vita e se nel settanta dopo quarantasette anni venire a parlare col di di queste cose in mezzo agente e mezzo al mese persone
Come me persone normali persone che hanno una vita un vissuto persone che sono degne di di Ascoli dieci ascoltata anche loro cioè mi sembra fin troppa grazia poter parlare di fronte a una queste persone
Devo ringraziare di questo mio cugino che tramite il suo libro che ho fatto conoscere
Giorgio precoce trova risolti poi conosciuto Franco Bonisoli insomma voglio tanti tante persone
Che facciamo parte di questi di questi gruppi eversivi e ho scoperto che la persone normalissime che persone degni di deve riconoscenza anche di fiducia di di volergli bene insomma a vendita cedete essere amati deve essere hanno diritto di essere amati queste persone come tutti gli altri che hanno commesso nessun reato tutti quelli che hanno commesso reati picchiato comunicava reati minori
E che vuol dire che esso che sono reati il San pagando molto di più di quello che ha pagato qualcuno che igname rimane qui
Che adesso è fuori tranquillo e fa le sue cose insomma
Ecco io di questa cosa sarò sempre grato a mio cugino perché punto ho conosciuto queste persone che mi hanno dato tanto respiro
Nel mio piccolo di poter rendere a loro quello che ho ricevuto cioè aiuti
Competenza cercare di dare una mano dove possibile
Chi cerca soprattutto con i giovani di di far capire loro
Bisogna ragionare con il cuore inno regionale solo col cervello
Che la prima cosa
Chiamare non vuol dire possedere chiamare o di restare insieme a personale o altre persone
E amare vuol dire volersi bene non fare del male
E questa è la dimostrazione che il bene alla fine poi comunque non è un modo di dire ma alla fine poi venne prevale siamo nei due perché dalle tane che successe che ha scatenato un fratello da chiedo scusa dalla meta cerchiato Dossi mio fratello
Sono atti dei fiori chi sono
Queste persone che a a fanno quest'attività di giustizia riparativa
E di cui mi onoro anche poter dare una mano dai nel mio piccolo proprio nel senso che raccontare la mia esperienza
Adesso sarò molto breve perché non ho tempo di fare di dire più cose però l'esperienza data da un certo punto di vista positivo perché mi ha dato tanta sicurezza in qualche posso fare io e ho conosciuto tante persone che mi hanno dato affetto che mi sono vicine comunque anche se o sono fratelli di una persona che è un assassino
Grazie a tutti
Io Guido se sei d'accordo tanto per Roberto ancora c'abbiamo qualche decina di minuti no
Darei la parola Patrizia Patrizia
Patrizia Patrizi
Una conoscenza recente forse di un anno e mezzo diretta nostra lei ha una esperienza nel campo di quello che avete anche ascoltato in questa sessione del nostro dibattito che dura da molto tempo non credo che lei faccia piacere che io dica che lei poi diventata portavoce presidente del questo l'organizzazione europea della credo che fanno le piaccia neanche la giustizia come termine riparativa e più per l'arresto correttivi già
Mi piace decisamente di più per i russi OLAF come si vede non ripara e restaura
Ben venga Patrizia sì ogni anno
Grazie io intanto devo dichiarare quello che sta sentendo in questo momento perché credo che avete avuto abbiamo avuto forse la più bella lezioni su che cos'è la giustizia Restore attiva e e in questo momento mi piacerebbe vedere qui un grande cerchio o più cerchi in cui ciascuno trascura diciamo confronta con gli altri e e e condivide quello che sente perché la giustizia Restore attiva in fondo
è qualcosa che ne sentiamo sempre che segna chiamo da piccoli quando diciamo ma non è giusto quello che mai fatto ma non è giusto questo il senso della giustizia
Però lo riceviamo a partire da quello che sentiamo come ingiusto e allora non ci può essere una bici giustizia del codice ma c'è la giustizia dell'umano delle relazioni
E della delle attese di FIAT delle attese e disillusioni non so della fiducia che è stata tradita
Insomma queste quello che sento di dire ma io faccio il mio compito e quindi lo faccio e riparto dei ringraziamenti ovviamente intanto da un gratitudine a Sergio Marini dai a Elisabetta non soltanto per avermi voluta qui e quindi grazie a Nessuno tocchi Caino ma sono grata per il cambio di cessione
Perché in questo cambio di gestione è successo tutto ciò che mi piace di più tutto quello abbia avuto forse bisogno per parlare delle cose io punto sto lavorando molto la diffusione e la giustizia riparativa ingiustizia Restore attiva ma io stavo nell'idea della fine della pena e questo trattando di cessione mi consente di mettere insieme la fine della pena con la giustizia Restore attiva allora intanto il cambio vicino al fine di appena la presto al giustizia Restore attiva poi sono stati introdotti dei concetti fondamentali durante tutto questo passaggio le persone non sono la loro azione i danni sono tanti danni
C'è il danno provocato i danni provocati dal reato che hanno toccato varie persone
Ci sono i danni che stanno dentro le storie delle persone che hanno commesso dei reati o dentro le altre storie
Ci sono i danni prodotti dal sistema
La sessione di questa mattina l'ultima del sistema penale qua parliamo spesso
Ti senti Rai doppia vittimizzazione ecco doppia vittimizzazione di così in quella per quelle persone quegli imprenditori sono state vittime di qualche manovra appunto di persone con una certa impostazione di mente criminale poi sono state vittime della giustizia quella aggeggetto no no non è vero però intanto di ripagarli ecco e sconvolgente la tripla vittimizzazione della vittimizzazione comunitaria alla ditta la vitali lo stigma ok e il danno
è un tema centrale a giustiziare estrattiva perché la giustizia Restore attiva va a toccare proprio quello che sono le conseguenze di ciò che è avvenuto e come vedete son conseguenze per tutti son conseguenze per la comunità per tutte le persone
E e l'altro aspetto
Il il dolore il dolore che poi affrontare nella relazione perché se nessun fatto e privato di una singola persona essi
E all'interno di una qualche relazione perché avevo scritto Pietro Cavallotti assi per ricordarmi il fatto di beh avevo detto il concetto non avrà ok allora adesso visto che siamo Pat partita le persone
Attraverso i ringraziamenti delle persone incerto
E molto bello qui ci sono persone perché poi tante persone non etichette no
Perché ne siamo persone prima di tutto
E e magari si è bello sentirsi dire persona studente perché sto studiando
Quando si comincia a sentire delinquente
Criminale
E e perché diventa il tutto uno nemmeno lo studente vorrebbe essere un tutt'uno quando poi fa altro nella vita
Ok allora qui ci sono persone che studiano davvero grazie nella giustizia restaurate ristorati ma cerchiamo di diffondere il più possibile anche a livello formativo perché e questo è stato messo detto stamattina da
Qualcuno no sì
Scusi in particolare Massimo Zanchin
Quando ha detto il fallimento l'illusione hanno hanno scusate mi sono confusa Massimo D'anche oggi pomeriggio con un po'distratta allora persone che studiano persone
Recluse per condanna persone recluse per lavoro
Persone di Nessuno tocchi Caino
Che che da decenni danno voce alle persone che Bossi non ce l'hanno
Quindi come dire restituire il diritto di parola il diritto che è stato tolto dopo che è stato eliminato ma questa un congresso speciale non è stato già detto trenta anni
E e questo la fine della pena mi è piaciuto dal primo momento leggo o riporto da quello che è stato scritto nella presentazione del congresso la pena ha fatto il suo tempo aggiungiamo anche di più
Reperti archeologici avete scritto rovine dell'umanità testimonianze dell'odio della violenza e del dolore è giunta l'ora di liberarsi
Ma come mi chiedo e allora io ho fatto qualche ragionamento che voglio condividere sul fallimento
Sull'illusione del modello punitivo ecco partiamo dal fallimento del modello punitivo così forse riusciremo non so quando ma stiamo cercando di liberarci di questa
Di questa visione perché il modello punitivo questo è un aspetto importantissimo
Non è soltanto tipico dell'ambito penale beh certo qui è è forte diciamo
è un modello culturale stamattina diceva
Domenico ferraioli abbiamo bisogno di un cambiamento culturale ma il modello politico non è quello che vige anche nelle scuole l'altro giorno durante una lezione una studente che insegnante
Mi ha riportato di questa decisione presa nella sua scuola e lei ha voluto verbalizzare il suo dissenso di partito non rende regolamento la sospensione fino a quindici giorni
Dalle attività educative meno interessante no come punizione sospetto dalle attività Ducati da qualcosa che intanto è un diritto e che poi dovrebbe anzi ecco no questo questo è un aspetto interessante
E allora qui riprendo qui riprendo le parole di Massimo Zanzi Keane
E che dice ma allo Stato questo cambiamento lo vuole
Ecco e allora io lo utilizzo ringrazio Massimo Zanchi l'utilizzo perché io avevo pensato scusate sono sempre molto disordinata no perché volendo ragionare
Su come il sistema su questo cambiamento come lo si può attenere
Dobbiamo anche ragionare sul fatto che il sistema
Punitivo è una moltiplicatori di male e quindi non può raggiungere
L'obiettivo del cambiamento si io sospendo per quindici giorni delle attività educative sto moltiplicando il male se io stato separò da figlia figli mogli genitori
Osso sto moltiplicando il male allora però sempre riferendomi a chi ha parlato prima di me
Voglio dirmi qualcosa su quello che è un approccio diciamo un particolare approccio al cambiamento sto citando un autore Michael White da
L'approccio narrativo al cambiamento e di cito alcune affermazioni sono sette sono semplici
Le persone sono in relazione con i loro problemi ma le persone non sono il problema
Quindi voi siete relazione con l'azione eventualmente ma voi non siete il problema è non siamo il problema le persone sono molte altre cose
Non siamo questa importante l'identità è relazionale la cambiamo continuamente io già fra un po'sarò cambiata anche pasticcio sessantasei anni ma le nostre identità si nutrono di quello che avviene delle nostre interazioni delle nostre relazioni la nostra condivisione del dolore
Il nostro vedere altri ok
Quindi
Attenzione noi siamo ciò che siamo in relazione agli altri
Alle loro risposte alle loro richieste e qui quali sono le risposte le richieste ti sospendo quindici giorni attività formativa quali sono risposte
E chiudo non puoi e sir citare i tuoi ruoli non può esercitare le tue
Parti positive oggi si parlava di telefonate caspita ma con padre vuole sentire una figlia nel momento in cui per la figlia bisogni di luglio nel momento in cui vuole sentirsi rassicurato o nel momento in cui voglio dire qualcosa tre no perché questo non è pensabile
Per carità a commesso un reato come sull'azione Cam prodotto dei danni
Posso fare delle cose rispetto a questa azione e abbiamo avuto dei suggerimenti molto importanti
Ma proibire questo e peggio ancora perché ero partita dalle etichette prima e ci torno un o peggio ancora peggio non è ma anche quest'aspetto
Il carcere a pena detentiva poi appunto seconda della durata pena detentiva comunque come ha detto qualcuno stamattina no no non preferisco la la la la la reclusione
Costringe
E in maniera paradossale assurda patologica
Dentro quel ruolo e dentro quell'immagine che si vorrebbe cambiare perché tutti noi studenti lavoratori lavoratrici siamo un momento lavoriamo un altro abbiamo un aspetto relazionali in famiglia gli amici e giriamo il carcere riconduce ogni attività
Ha un unico principale ruolo quello di condannato quello di persona che ha commesso il reato lo sto citando le etichette ma questo osceno lo sapete
Viene l'avvocato perché sono chiamato l'avvocato perché ho fatto il reato viene educato lo psicologo perché era perché ho fatto il reato è come dire
Riprodurre sottolineare evidenziare costantemente un unico ruolo mente perché non si possono esercitare gli altri è chiaro che una persona che è in carcere
Ha un rapporto interno con i suoi figli con i sedici c'è la forte ma lo esercita dentro
Una cornice di verza
La cornice per lo riconduce a quell'unica immagine allora davvero il sistema vuole il cambiamento
In carcere si muore sotto tanti diversi profili ai minimi mi precipito cerco di di sbrigarmi partiamo dall'inizio intanto imputare e punire imputare punire porta inevitabilmente perché questo è il sistema penale
Porta inevitabilmente alcuna forma di anche giustificazione di darsi una risposta abbiamo l'avvocato c'è l'accusa da questo è e poi il paradosso della ritenzione quello che stavo dicendo la perdita del ruolo sociale l'acquisizione di un ruolo dominante di quello stigma che questo è l'aspetto pesantissimo una volta usciti è il Q eh il curriculum è lo stigma con cui si torna società oggi si parlava di reinserimento è davvero finalizzata al reinserimento lo sa che uscito dal carcere quanto è difficile trovare lavoro e allora
Piuttosto che isolare lo stigma su se mai quello che è stato fatto lo stigma diventa il curriculum vai a cercare lavoro
Vai a presentarti come degni di consumista e per togliere la parola
E codice adesso come con successo se per caso mi stai per togliere la parola che sarebbe molto grave la risposta è sì ma io non posso toglierle adesso
Creazione di altre vittime
Sì gli affidi sistema anche su di loro persone che sono a casa mogli fratelli
Mariti se si tratta di donne e quando finalmente si riesce le abitudini sono cambiate
E dobbiamo li abitua Arci
E quant'è difficile di abituarci e quant'è difficile abituarsi alla ditta esterna che è cambiata
E quanto mi sento in difficoltà perché non ci sto capendo niente non sono io che sto parlando sono le persone che hanno fatto questa esperienza enormi volevi far finire che caspita ma vado veloce vado molto veloci
Le morti stamattina si parlava di morti sì le morti in tante forme di lattato già detto gli impasti Ca'mento tanti altri modi le morti di persone che muoiono perché muore quel ruolo lo si tiene in vita ma è appassito
Le morti delle persone morti da carcere
Anche perché ci lavora
Anche per chi ci lavora perché il carcere è un pessimo luogo dove chi lavora è costretta a fare un lavoro di tenere sotto controllo altri ma non controllo relazionato talora
è così difficile così duro per tutte le parti invece le diverse parti del carcere dovrebbero costituire ci si trovano a farlo ma tanto dura perché la struttura diceva stamattina padovani non devo ripeterlo
E allora
Anche chi ha subito il reato
A diciamo al posto di poter parlare semmai con Chicco il reato l'ha fatto il potere avere quell'esperienza
A una norma che regola e che impedisce di aver voce perché lo sappiamo tutti è come non hanno voce le persone che sono state accusate o che hanno commesso che non lo so che sono
Non hanno voce neanche le vittime
Sanno così soltanto quando sono di interesse dello Stato eh sì perché devono testimoniare allora magari le domande sono anche molte magari mettono anche un pochino in dubbio ma siamo sicuri
Che è successo quaestor Manzi ricorda tutto molto bene
Ecco allora
Chiudo davvero adesso il senso perché sono contenta di stare in questa sessione perché la giustizia resto cattiva ci chiede di cambiare silenti
Un'azione definita reato secondo il codice penale
Di fatto è una violazione di un'attesa che qualcun altro aveva di vivere senza incidenti senza che qualcuno mi rapina se mentre io non so
E quindi è una violazione di persone non è una violazione non è importante se non c'è una norma ma che è stata violata qualche attesa
E allora molto più utile chiede che ha commesso una lezione di assumere responsabilità nei confronti di chi le conseguenze della sua azione subita e e quindi di assumere quella responsabilità quella che abbiamo sentito qui quello e poi e un grande contributo importante quello della comunità non si può risolvere tutto dentro
Diciamo all'interno del sistema penale oggi ho sentito molto uno dei valori valore principale della giustizia restare attiva che rispetto della dignità umana
E l'ultima cosa che voglio dire rispetto a spes contra sperma stamattina è stato citato Sant'Agostino
Che parla della speranza e dei due figli no e la figlio che lo sdegno per quello che non funziona e il coraggio di cambiare e così appunto che non funzionano questo sta facendo Nessuno tocchi Caino questo sento che stiamo stiamo stanno facendo tante persone
Ma il coraggio e la speranza sono anche due parole utilizzate nella psicologia in particolare la psicologia positiva il coraggio e avere un po'paura di fare qualcosa altrimenti non è coraggio è norma
E di Francia comunque perché siamo sdegnati grazie
Grazie
Spettacolare
Roberto Giachetti
Poiché Gherardo Colombo
No ma io sono veramente felice di entrare in punta di piedi e in punta di piedi rapidamente uscire da questa situazione perché credo che quello che abbiamo ascoltato io ho avuto la fortuna di di ascoltarlo sicuramente anche le altre parti sono state molto interessanti
Ma quello che abbiamo ascoltato mi consentono di esprimere un ringraziamento profondo e sincero a Rita Sergio e a Elisabetta
Perché mi sono reso conto venendo che sono trent'anni e e quindi fare gli auguri per questi trent'anni trent'anni nei quali ci sono stato anch'io perché condannato Nessuno tocchi Caino era mi è preso un colpo ecco detto sono trent'anni e poi visto che qui c'è la faccia di quel signore ho pensato che ci ha sempre detto che in fondo la durata e la forma delle cose
Il fatto che in questi trent'anni un'associazione diciamo con le caratteristiche di militanza reale è stata in grado di mobilitare grandi organizzazioni internazionali e produrre dei risultati che probabilmente listati insieme non sono mai riusciti a produrre penso al tema della pena di morte
O penso al lavoro che è stato fatto sui temi della giustizia che ovviamente hanno anche nel carcere inseguimento particolare di particolare d'intensità e attività
Di tutti e tre Margherita in particolare e lasciatemi dire qui che cruccio
Non tanto per noi
Quanto per il Paese per il governo aver perso l'occasione di garantire Rita per
Di al Garante dei detenuti mandarli sulla relazione che ho conosciuto che è una persona
Virtuosissima ma credo che sia una persona che non ha mai messo piede in carcere neanche quando era avvocato forza al massimo nella portineria quando dove andare nella sala per per i colloqui quanto nelle condizioni in cui si trovano le cacce in questo momento noi abbiamo invece bisogno di qualcuno che conosca le carceri in tutti gli aspetti che adesso non ricordati che non sono ovviamente soltanto con i detenuti sono di di quelli che ci lavorano e qui c'è Maria Chiara Gadda io sono felicissimo che corrida con Nessuno tocchi Caino
Stiamo dando e abbiamo cercato di dare una piccola mano in questo senso ma dico quanto è importante e vorrei come vedete sarò rapidissimo
Dirvi la mia diciamo Landini il diciamo il lì le mie sensazioni le mie emozioni ogni volta che entra in carcere
Grazie radicali ho imparato a girare per le carceri grazie al fatto che sono un parlamentare
Ho Scozzi grazie al fatto che sono un parlamentare o il privilegio di poter entrare carceri
E io vi devo dire che ogni volta che entro il vedo mi rapporto con le storie
In alcuni casi anche senza comprendere perché magari abbiamo a che fare con detenuti che non parlano italiano e non parlo ma con inglese quindi potete immaginare quindi cercare di capire ed interpretare anche semplici
Che devo fare
Sì mi avvicinai distanza rispetto
No dicevo spesso e volentieri ormai però adesso vorrei sapere lei come faceva a parlare senza problemi perché diciamo allora come coerente dove va be'
E il comunque no dicevo il e il fatto che spesso e volentieri per riuscire a capire poi cercare di di interpretare anche il sentimento delle persone che stanno e lì dentro devi devi cercare di usare diciamo un linguaggio che non è necessariamente quello della parola
E assorbire anche quello che succede ogni volta che esco dal carcere tra me e me penso
Quanto sarebbe fondamentale quanto sarebbe decisivo perché ambiante l'approccio culturale del Paese e anche di di chi cavalca
Un certo per modo di spaventare la gente poter far visitare le carceri a milioni di persone
Avere la possibilità per ciascuno di noi quel privilegio che io di darlo a chiunque per capire che cosa è l'articolo della Costituzione che dice che le persone che hanno commesso dei reati devono essere recuperate la società che quelle persone diciamo che il carcere ha una funzione rieducativa dovrebbe avere una funzione educativa
E mi dico sempre quanto sarebbe importante per esempio poter trasmettere
Ore di filmati televisivi che raccontano che cos'è il carcere che cos'è la vita del carcere le umanità che sono state descritte
Vorrei dirvi che dopo questa azione ero veramente finito
Che cosa significherebbe anche per la classe dirigente anche per coloro che do a fare leggi
A vivere
La possibilità di ascoltare per un quarto d'ora venti minuti venticinque minuti le parole di Oscar e di e di Giovanni Giorgi
Di Giorgio scusami
Io penso che l'approccio con una materia che non affrontiamo e molto fredda anzi diciamo è riscaldata dalla paura che ci circonda
Sarebbe in grado di mettere in campo una capacità umana per fare delle leggi
Che riescano a portare a risultati come quelli che abbiamo sentito oggi e che credo siano con una grandissima conquista una grandissima conquista ovviamente
Per voi che fate qui per chi ha organizzato questo convegno ma credo soprattutto per loro e per la società se noi riusciamo a fare in modo che queste cose che escano
Come si allarghino e riescano ad avere una una maggioranza e nell'approccio che si d'avere con i problemi legati alla giustizia la sicurezza e così lo dico perché c'è Gherardo Colombo che so sicuramente non pensa
Diciamo così che possiamo evitare di come dire contare le persone che se ne vanno perché mancano le fonti di prova invece perché sono le persone che muoiono perché sono distrutte e poi si fanno delle legge o veramente chiuso cosa ancora più allucinante
Si fanno delle leggi come quella che il de il decreto legge che è stato fatto tratto da da poco in Consiglio dei ministri con il quale si mette il reato di rivolta negli istituti
E si vanno a punire anche la resistenza passiva
Chi è un atto puro di non violenza e che dovrebbe essere saltato rispetto a quelli che possono essere dei fenomeni
Siamo a queste ore guardate io chiudo non è un problema il governo di destra
Perché quando abbiamo avuto lo dico con grande autocritica governi di altra natura magari non sono stati fatti queste cose ma le cose importanti che erano state fatte con un lavoro enorme che era stato fatto con gli stati generali
Preservazione abbia e per l'esecuzione penale per miopia per codardia e per opportunismo non sono stati portati in porto sono stati ammazzati sul nascere grazie
Grazie
Grazie a Roberto Gatto dalle allora prima di dare la parola a Gherardo Colombo siccome deve andar via ma solo per un saluto io ci ha ottenuto molto che lui rimanesse perché
Non possiamo in un congresso come questo non sentire almeno un saluto di Andrea i corsi grazie
Velocissimamente mi riallaccio al all'intervento precedente che ha espresso il rammarico per la mancata nomina diritta alla Terna nell'ambito della Terna
Quale garante di dette del dei diritti dei detenuti
Sicuramente un grande rammarico per tutti noi però come ho già scritto in un articolo sull'Unità
Rita bere Bernardini è sempre stata e continuerà ad essere nella maniera più sostanziale possibile garante dei detenuti
è
La sua funzione fondamentale ho usato la metafora del portatore d'acqua questo quello che fa Rita quotidianamente insieme a Sergio Elisabetta e a tutti gli associati che partecipano in diverse misure con diverse competenze
Portare l'acqua ai detenuti
Nel deserto nel deserto dei loro diritti
Questa è una funzione fondamentale che concretizza una sussidiarietà fondamentale poco fa Massimo Zanchi invocava un ruolo di mediazione che mancherebbe che manca
Dello stato nel nel nel nel legame tra il detenuto e la società civile
Nessuno tocchi Caino rappresenta questa capacità questa capacità di farsi ponte di farsi ponte con il corpo di portare l'acqua con le mani quindi di usare il corpo come diceva Marco Pannella e usarlo quotidianamente nel nel rapporto nel contatto nella visita dei detenuti
Per questo ringraziamo chi ha ispirato la nascita di Nessuno tocchi Caino Maria Teresa Di lascia Marco Pannella e tutti quelli che hanno proseguito
Questa fondamentale funzione questo importante cammino quindi un augurio
Di continuare su questa strada un augurio di buon lavoro per la prosecuzione del convento grazie a tutti buonasera grazie Andrea
Allora
Intanto ci ha raggiunto
Voglio non so deferire se l'ex il già ma il
Sì sì infatti stavo annunciando la presenza in sala di Mauro Palma
Grazie Mauro fra un po'ti daremo la parola
Allora ora io do la parola Gherardo Colombo
Vi dico la sequenza degli interni
Rita Lucio annunciato la presenza in sala a una mappa
Vai a fumare
Ma
Allora Gherardo Colombo poi io darei la parola
O particolarmente piacere dalle in questa sessione a Corrado Favara all'UIC seguiranno gli interventi inizia il dibattito generale e Smile cioè io qui Ismaili poi gli Smile modesta
Mauro Palma quando vorrà mica poi Alfredo Petrosino Sabrina Renna e così poi gli altri ma intanto la sequenza per ora è questa Grato grazie di essere venuto anche questa volta
In primo luogo c'è qui bisogna perfetto
Grazie a te grazie a tutti voi per l'invito
Oppure perché ed è un'occasione molto preziosa Terme quella di poter seguire per quanto possibile perché poi dopo scappa stamattina avevamo questi impegno eccetera
Necessario secondo me questo contatto ma è proprio necessario sono trent'anni trent'anni che vi impegnate
è una bella cosa è una cosa bellissima che il vostro impegno continuità adiuvante in questo modo è essenziale secondo me è veramente essenziale
Allora io volevo riprendere un attimino il tema che è già stato trattato da Giorgio da Ostia prima ancora da Guido Bertagna
Perché secondo me
Una storia paradigmatiche alcolista
Sembra quasi
Di essere scusate perché se mi giro di qua poi non si non non si sente
Dice mine sta venendo torcicollo comunque sì sarebbe stato
Guardandolo Niguarda eh ma poi lor lady credo che non si sente vediamo un pochino
Ecco è una storia a sé ma sembra quasi di immergersi in una tragedia greca conoscendo questa storia che ha una storia
La storia lunga è una storia di grandissime sofferenze una storia di morte
è una storia però in cui questa catena a un certo punto si si ferma per fortuna si ferma
Ecco però se noi andiamo a vedere le radici
Necessario secondo me
Per parlare di giustizia riparativa per parlare di questi temi per parlare di voi e di noi
Antenne proprio alla radice
E io credo che adatta dice noi troviamo il male
Il tema il problema è proprio il problema del male
Il male esiste
Il male esiste
Il male alle sue cause
E
Quello che noi intendiamo fare io dico tutti quanti tutti quanti
E di rispondere al male con il male
Pensando
Che il nostro male cioè il male che noi agiamo sia giusto
Mentre ingiusto quello degli altri
Cioè proviamo a aggiornarci un pochino entrare dentro anche emotivamente no a questo che secondo me è il punto di partenza
Il male che faccio io è giusto
Il male che fanno gli altri invece e ingiusto
E questa storia la storia di Giorgio Bazzega di Walter Alasia del papà di Giorgio e di Walter della sua mamma dei suoi genitori è una storia di questo tipo
Dove dove comincia provincia io credo nei rapporti tra Walter Alasia e sua mamma per quel che ho capito questa mattina
La sofferenza di sua mamma che fa l'operaia e che nota ma nel luogo di lavoro nei rapporti con gli altri l'ingiustizia di questo mondo
E Walter se la prende tutta e cosa fa risponde al male che subisce sua mamma pensando di agire attraverso il male
Per quello che entra nelle Brigate rosse no levigate Orsi allora stavano Van cominciato a sparare da poco paio d'anni circa
Sparavano
è
Infatti a Padova
Staccavano entrambi il mio male è giusto è giusto che io ammassi quelle che fanno male
E non finiamo più qua sto molto ma non soltanto non finiamo più giochiamo in questa facciamo questa manovra per Laterza per cui e gli altri sono i cattivi ma io sono buono
Perché il mio mare il male che faccio io è giusto
è un po'la ragione per cui siete qui alla fin fine non perché il sistema poi a questo no mettere in prigione una persona vuol dire farle male fa quella persona far male
Però è giusto
Perché lui ha fatto male e ma non la finiamo più in questo modo
è necessario uscirne
E per uscirne necessario riconoscere che anche il male che faccio io il male
E questo qua il passo
è questo il passo se noi non riusciamo a fare questo passo e poi cerchiamo il capro espiatorio cerchiamo quello che
è destinato a assumersi sulle spalle il male di tutti eliminiamo quello eh siamo a posto
E il problema ci resta uguale preciso identico quanti alla prima perché la prima occasione sana quella che fa nascere la catena di nuovo
Comperate a
E la vuol dire riconoscere che anche
La ritorsione anche il sentirsi vittima non il sentirsi vittima non giustifica la ritorsione
Sentirsi vittima non autorizza ad agire il male
Io ho fatto il magistrato ha fatto il giudice poi il Pubblico ministero e poi ancora al giudice trentatré anni sono trentatré anni in cui la società mi ha delegato a esercitare il male per conto di tutti
Ho fatto male
Ho fatto male ho fatto soffrire delle persone che andavano in prigione
Se volete certo con tutte le garanzie tutte queste cose qua che sono però una struttura che serve a fendere
Accogliente cosciente
Il male
Fatto come risposta al male
Ecco passavamo prima tu dimmi è quando devo smettere perché
Smetti subito marcia allora smetto smetto smetto praticamente nessuno esistono esistono strade diverse
Che necessariamente però partono da noia
Perché non possono una strada che non sia condivisa
Dalla generalità delle persone non potrà mai avere successo
Non potrà mai avere successo
è necessario quindi che siamo noi a metterci dentro la convinzione che fa male non è giustificato mai
Il che non vuol dire che poi allora sì lasci Libia uscita al male certo
Queste persone
Che si trova di pericolo vanno tutelate vanno protette vado protette tutte
E allora troviamo il modo di farlo
E come facciamo a farlo
Io credo che sia proprio riconoscimento dell'altro
Quello che risulta dalla per corso di giustizia riparativa
Nel quale pure sono stato coinvolto io conosco
Padre Guido Bertagna ormai fu passa chissà tanti anni conosco Giorgio ho ho conosciuto soltanto oggi Oscar che è entrato a far parte in qualche modo ne questa storia
è necessario riconoscersi
No e qui è stato ripetuto più volte che
L'azione non
Identifica la persona
A me piace dire che noi siamo un film
E non possiamo esserci ridotti a una fotografia
Perché cominciamo e finiamo
E non possiamo essere confusi con l'immagine di un'azione che abbiamo fatto
è necessario però che non ci sia dicono ci si riconosca reciprocamente che è la base è alla base della giustizia riparativa adesso tra un po'se stava cominciando a provare rancore nei miei confronti
Infatti
Tra un po'comincia augurarmi USA del peggiori del Mali Cisp fra
E così così e noi siamo dell'azione anche è stato detto è nella relazione che ci risolviamo e nella relazione che dobbiamo giusto stanno attenti e vedere gli altri grazie
Grazie gliela sì incantò il noi liberiamo anche perché hanno degli impegni
Guarda avete regalato a questo nostro congresso nel raggiro dispiace io non vedo l'ora che voi andate così e lo sono esausta
Grazie a Giorgio
Grazie grazie Oscar
Eccoci eccoci ora siamo in cui io volevo chiedervi con Marignani di venire qui accanto a me perché mi ha nel mio immaginario perfezionista era previsto un suo intervento in questa sezione ma non siamo lontani dalla fine di questa sessione anche con Enrico Marignani che di questo si occupa anche per suo mestiere di mediatore eccetera
Ora do la parola Corrado Favara poi come promesso a Smile modesta
Poi Errico Marignani
E poi faremo un un po'di teatro con gli interventi successivi
Però intanto Corrado
Grazie per la parola
Sono Corrado Favara e prima che Giorgio Albertazzi vada via desideravo poteri di dire
Che in un nostro laboratorio di lettura
Dove
Giorgio
Da zero a zero scuse successo
Dicevo chiedo scusa se la chiamo in causa ma in un nostro laboratorio di lettura
Che si chiama fine appena un'ora
Diretto dalla dottoressa Donata Civardi
Tramite anche Patrizia c'era Gina
Antonella Vigliani abbiamo letto pagine della vostra storia
E credeteci siete stati dei fari
Luminare anti perché
Ancora una volta avete dimostrato che
L'odio non serve l'odio soltanto una ferita che produce Pulsi che produce altro che rancore che fa ammala la persona stessa per cui grazie per la vostra testimonianze per il coraggio che avete avuto grazie grazie grazie
Grazie
Grazie grazie
Detto questa doverosa precisazione vorrei sapere la loquacità dei Patrizia Patrizi perché vorrei toccare tutti i temi
Come si suol dire a però d'acqua per poter cercare di
Iniziare da ieri ma se vuole rispondere a Sergio quando ci ha chiamato in causa dicendo se non è altri siamo capace di amare si Sergio siamo capaci di amare
E cerchiamo di farlo nelle nostre moltitudini
Di espressione
Amare
Le persone che non ci sono le persone che abbiamo fatto del male le persone che ci hanno sostenuto che ci danno quella forza per poter andare avanti
Di amare anche le le persone che per natura o per delle situazioni che magari
Pensavamo
Nei nostri pensieri nel nostro vissuto non potevamo mai amare succede che l'amore proprio perché è un sentimento così forte riesce a cambiare quelle prospettive i paradigma proprio della persona in sé per sé
Oltre questo
Volevo anche poter dire nel nelle mette nel cercare di ripercorrere le pieghe di Padovan e del professore va domani quando diceva che il carcere e dovrebbe essere abrogato
Io in subordine che questo potrebbe succedere debbo dire che per quanto concerne il carcere se oggi questo carcere che io sono dove io sono detenute molte di noi e altri siamo detenuti ci ha dato la possibilità oggi di essere qua e parlare con voi
Ciò significa che in un qualmodo non c'è soltanto il mitico come diceva padovani del carcere di Bollate ma ci sono anche altre realtà
Queste realtà poi ci sono perché persone lungimiranti illuminati e non è piaggeria ma già è stato detto
Che il dottor Santi Consolo è stato uno dei promotori di questo che ha fatto sì
Che ci sia questo osmosi fra il dentro e il fuori che ci permetta di poter avere un confronto con la società
Esterna
Quando mi si chiedeva
Cosa ne pensasse del carcere a qualcuno cercavo di usare la metafora in particolar modo e ragazzi del delle scuole nei laboratori di Parma
Didier dicevo che la metafora poteva essere quella dell'ospedale o del cimitero dove nessuno si augura di avere a che fare con l'ospedale o di andare a finire al cimitero magari uno pensa che la nonna
Che viene seppellita in quel cimitero allora uno vorrebbe sapere se si prendono cura o meno del defunto o della persona lire ricoverata
Questo per dire che cosa che nessuno immune a determinate situazione però c'è un diritto con i cittadini sapere se quel carcere funziona o no
Proprio in virtù del della metafora dell'ospedale
Io debbo dire che non è arte veri al Sud diceva sempre quella questione che di ospedali migliori erano sempre quelli del Nord
E al sud non funzionavano ora detto questo che si parlava dell'uniformità delle carceri come diceva il dottor Petralia
Io spero che in attesa che questa nostro pensiero di poter abolire il carcere ci sia quell'uniformità ma soprattutto ci siano quelle regole e quella
Giustizia perché possono garantire un carcere dove sì sì o no per valori quelle
Quello il rispetto della dignità mi vorrei soffermare due minuti solo su questo per affidare ai non soltanto a voi che siete qua in sala ma anche alle persone che ascoltano
La storia di una persona che in questo momento si trova qua
E che si chiama Giuseppe Di Benedetto
Questa persona
A trentaquattro anni che è in carcere e che ha da dieci anni
Ha purtroppo una malattia che il Parkinson
Questa malattia
Non gli permette di poter a vedere una mobilità un modo c'è indipendente di poter fare ciò che la oggi per poter avere dei benefici viene richiesto riceve dare prova del suo cambiamento
Questa persona si trova ad essere qua con noi e altri dopo ognuno cerca di prendersi cura dell'altro però la parte
Diciamo più importante che sarebbe del il potere dialogare il potere esprimere il suo cambiamento non lo può fare ma non perché non alla volontà a perché non può perché non riesce ad esprimersi perché non riesce a dare seguito a quelle che sono le sue intenzioni che sono quelle di poter partecipare con libertà ai laboratori che sono quelli di poter partecipare a a a condizioni
Che dove possa lui comprendere ad avere quella
Quel colloquio quella confronto per cui è destinato purtroppo
A incarnare
Le due parti che ci sono nella nostra lotta pena fino alla morte perché lui all'ergastolo ostativo
Morte per pena perché a questa malattia
Per cui vi prego chi può tiene che ha in grado di poter muovere per queste persone perché come Giuseppe Di Benedetto ce ne sono molte che sono rilegate
Nelle stanze non hanno voci non hanno la possibilità di potersi esprimere e di potersi confrontare
Con le persone e dato che a priori questo ostatività dell'ergastolo mette il reinserimento ricevimento che purtroppo non possono espletare perché appunto persone che hanno delle difficoltà
Concrete vere saranno destinate a incarnare la combinazione delle due
Bene grazie grazie a te grazie Corrado grazie grazie anche perché ha usato tutto il tempo per far volare anche
Di di Benedetto c'è più altri di altre persone di altri detenuti allora e si fa il modesto è un rappresentante un esponente della resistenza iraniana su questo nel suo intervento al Congresso la sua relazione
Elisabetta Zamparutti è intervenuta allungo però è bene che la parola sulla questione del questo regime illiberale autoritario di regime dei Mullah in Iran assi appresa da un iraniano che vive in esilio a vivere come tantissimi altri sono decine di migliaia nella diaspora
Costretti alla diaspora e Ismahil modeste in uno di questi che hanno sono impiantati hanno messo radici in Italia ormai da tantissimo tempo però non dimenticano quello che sta accadendo nel loro nel loro Paese Smile
Grazie sempre
Ieri Elisabetta gentilmente ha ricordato il monumento della resistenza iraniana
Preceduta da una donna Maria magiari
Quindi a a alloggiato lo sommovimento che si batte contro il regime iraniano da oltre quarant'anni
Quello che non ha detto ha detto ora Sergio quindi diciamo che il mio intervento classi finito
Detto questo
Vorrei dire che io sono militante della resistenza iraniana
Condannato
Oltre quarant'anni a non parlare la mia lingua chiamo davvero tanto
Non calpestare la mia terra che mi manca ogni istante quindi di questo vi sono particolarmente vicino sento e che in modo diverso minimamente quello che voi sentite
Si è parlato molto del male si è parlato dei reati
Delle pene delle condizioni
Nelle carceri eccetera eccetera
Però come si usa molto qui in Occidente e qui in Italia
Si parla sempre nell'ultimo pezzetto
Di una cosa enorme
Ci sono immigrati che mediterraneo e praticamente
Tomba di
Migliaia e migliaia di emigrati emigrati che stanno alla stazione di Milano
Ma nessuno parla
Delle cause che cos'è che causa
Che cos'è che causa il male il reato il crimine
Non se ne parla
Io sono per abolire o c'è il sesso il carcere
Perché chi ci è stato capisce perfettamente capisce perfettamente dell'UPT Rita in lui inutilità
Chi frequenta come ne siano tocchi Caino
Tocca con la mano ho sente con il cuore che
Punire non serve io crede che ogni persona intelligente possa capire che punire non serve non ci vuole molto
Dal sette ottobre
Quando
Hamas ha attaccato Israele
L'ha fatto con la strage
Il regime iraniano ha impiccato
Oltre duecento
Cinquanta persone
Solo nel mese di novembre il regime iraniano
Ha impiccato centosettantadue persone
Avete capito a che cosa serve quella guerra
Dove sono morti israeliani
Dove sono morte dove sono molti molti di più palestinesi
Quindi non avviene tutto gratuito
Anche qui in Occidente anche qui in Italia il male si produce
Il male
Sì commerciale
Qualcuno cinquanta anni fa
Pasolini diceva
Avvertiva
Un qualche cosa di scuro
Di un potere nella sua stessa definizione scura scuro
Sta prendendo posto della politica
Loria avvertiva
Oggi noi sappiamo perfettamente
Guardiamoci la qualità dei nostri politici non sto parlando di uno o dell'altro di destra o di sinistra parliamo in generale
Della qualità dei nostri politici
è molto bassa
Purtroppo
Quasi gli stessi
Politici
Sono quelli che da quarant'anni
Sostengono il regime sanguinario iraniano
Questi politici solo quelli quegli stessi che quando noi nel settantanove abbiamo fatto una rivoluzione per portare la democrazia nel nostro Paese
Hanno aiutato a Khomeini arrivare lì a soffocare tutto
E qualcuno per prendere probabilmente per Gibelli in giro soprattutto i suoi cittadini
Dicendo che noi non vogliamo o vogliamo esportare la democrazia
Ma guardate che l'Iran la mia terra
Ha una storia oltre sette mila anni ci sono le storie scritte da tre mila qualche centinaia di anni
Ma chi è che vuole insegnare a un iraniano di essere democratico Serrault popolo iraniano
Per cui
Oggi quello che manca
E la politica
Compì maiuscola
Quindi io credo che
Con molto dispiacere devo dire
Che la situazione né in carcere né immigrati nell'esitazione dei lavoratori
Nel gennaio nient'altro
Migliorerà
Anzi
Forse abbiamo la tasca un po'più piena non tutti ma comunque bene o male forse si è un po'più ricchi forse possiamo comprare un paio di scarpe in più
Però sicuramente siamo molto svuotati
Di ciò che si chiama l'umanità
Detto questo
Le mie paga le mie le mie parole non sono pessimistiche
Io sono assolutamente
Ottimista
Intanto perché io oltre a far far parte della resistenza iraniana faccio con molto orgoglio partenti Nessuno tocchi Caino cosa significa questo
Cosa significa questo
Significa che lo Stato
Deve essere come nessuno tocchi Caino in che senso
Che deve andare
A
Deve andare dove ci sono problemi a risolvere
Lo Stato deve fare come Nessuno tocchi Caino
Andare nelle celle di trovare le persone quelle persone che non vanno a scuola quelle persone che
Hanno mille problemi
Quindi io sono molto orgoglioso di essere di Nessuno tocchi Caino
Perché non parla fa da esempio
Le persone che sono sedute qui
Solo quelle persone non soltanto hanno trovato le speranza
Ma chi riflette
In voi vede la speranza
Voi siete la speranza
Per chi sta fuori se riflette
Perché ciò che
Perché quando abbiamo finito qui non ce ne andiamo a casa abbiamo mille problemi una vita basso e alto
Ma chi non può uscire da qui
è un qualche cosa di talmente grande
Talmente grande quindi c'è davvero da disperare
Sa anche fosse un carcerati Cinquestelle il fatto che io non posso andare dove voglio
è una cosa talmente grande
Piazza era tutto
Mai ricco quindi
Quello che noi vogliamo quelle che io voglio
Che la politica siamo noi quando qua si è parlato abbia un parlato di gente e di cose di quell'altro e dello Stato lo stato altro
Dobbiamo fare in modo che noi siamo lo Stato lo Stato che ha il volto che in Nessuno tocchi Caino grazie grazie
Grazie a te allora io do la parola davvero molto ormai tutti i nostri congressi la presenza di Mauro Palma è una certezza
Davide Galliani nella pagina sull'Unità di Nessuno tocchi Caino ha espresso il suo ma essendo nella pagina di Nessuno tocchi Caino il nostro apprezzamento
Per il ruolo
Del Garante innanzitutto de chiari quel una figura di potere senza potere diceva Davide
Io la dico forse
So in risonanza con te con la tua formazione che non è la mia anche scientifica l'ho detto non so se poi ascoltato la mia relazione il ruolo di chi osserva
Che multa per il solo fatto di osservare l'oggetto
Della sua osservazione Malo mutano perché la osserva perché vuole che in quell'oggetto si rifletta la propria mente il proprio pensiero e proprio delle proprie convinzioni Tura ha svolto in questo modo
Non c'è ancora notizia di un entrata in funzione ufficiale per cui il Garante nazionale detenuti alla parola ora Mauro fa
Appunto o ancora perché nonostante che stati abbia fatto il saluto finale Rita era presente
Eccetera in Senato perché al primo dicembre sembrava che la cosa dovesse finire in in realtà non c'è ancora il decreto per cui ancora diciamo garante sono io io il collegio Emilia Rossi e Daniela e Daniela De Robert e va benissimo
Diciamo che sia così
Va benissimo soprattutto per rafforzare una situazione di transizione di passaggio che in terra
Mi sono doverosamente sempre astenuto dal formulare qualunque valutazione perché compito di chi lascia un'istituzione a fare in modo che l'istituzione viva al meglio continui indipendentemente poi dalle persone che saranno chiamate a guidare il devo dire che ci tenevo anche se frettolosamente avvenire
A fare un saluto secondo la lunghissima tradizione per credo che noi ormai ci si conosce da ben più dei trent'anni
Che sono segnalati su Nessuno tocchi Caino e si tenevo anche per uno due-tre aspetti che sono aspetti in realtà di preoccupazione
Che molto spesso non trovano la stessa corrispondenza alcuni ciò che sento poi in situazioni che convegni di discussione e via dicendo io sono molto preoccupato
Sulla situazione del presente
Detentivo a partire da alcune situazioni concrete da alcune situazioni numeriche stamattina appena facevo colazione mi mi è arrivato un tuo una tua
Che mi il con un caso spento specifico su cui oggi poiché abbiamo dovuto lavorare e vedere ma sono preoccupato su Mondadori
Il dato è quello non solo dell'aumento che ben sapete dell'aumento dei detenuti e del ritmo dell'aumento no che mandiamo se viaggiamo sui quattrocentocinquanta in più al mese
Come tipo di situazioni che diciamo Porta a porta attualmente a sessanta mila duecento ma poi con questo ritmo si va molto avanti ma sono preoccupato dell'aumento complessivo
Dell'intervento penale delle aree di intervento penale perché vedete contemporaneamente aumentano anche le misure alternative e se io qua si otto anni fa perché era il primo febbraio
Del due mila sedici quando è iniziato il ruolo del Garante a che mi misuravo con un'aria di intervento penale che era sulle novantotto mila persone sommando detenuti più misura alternative adesso mi misuro con centoquaranta mila persone
Perché le misure alternative sono ottantaquattro mila unite ai sessanta mila PdL del carcere e questo porta a riflettere perché anche dentro elementi di riparazione di giustizia riparativa di sanzioni sostitutive le sanzioni sostitutive che cominciano ad esserci
Da quanto ci sono i decreti sono poco state già due mila e qualcosa e nel poco tempo
Lo stanno facendo diminuire
I numeri del carcere lo stanno facendo diminuire quel fatto che anche oggi
Anche stamattina controllando i numeri ci sono in carcere mille cinquecento persone
Che stanno in carcere per una condanna non per un prestito di pena inferiore a un anno quindi per pochi mesi pensate che interruzioni di vite che eletti che inutilità che costo sociale che distruzione questo determina allora sulla Pinali ITA dobbiamo un attimo riflettere e ottimisticamente leggo la fine della pena qui
Qui davanti irrealtà l'idea della pena è l'idea che continua a esserci come buoni Comotto per affrontare qualunque difficoltà e la stiamo poi diciamo esportando in altri ambiti perché l'idea di fare da un lato Tipper e vedere un reato penale
Provate quindi non manda i figli a scuola no corre una delle ultime cose per affrontare la disporre la dispersione scolastica
Da un altro lato i centri per migranti che si vogliono costruire dappertutto in tutto quanto il Paese cioè un modello in cui ciò che è difficile lo si affronta
Mettendolo al di là di un muro mettendolo non vedendolo questo guardate che un elemento culturale rispetto al quale dai giardini
Luoghi istituzionali associativi di reti eccetera dobbiamo cercare di incidere la domanda anche rispetta il reato al di là delle parole del della giustizia riparativa che che sono parole valide eccetera ma la prima parola eh
Dietro un reato la prima domanda non deve essere che cosa faccio con chi l'ha commesso la domanda ecco che cosa situazione
Qualcosa faccio con la situazione significa cosa questo può aver determinato in chi l'ha commesso in chi l'ha subito nella situazione in quanto tali e quindi come elaboro
Un Progetto il quale progetto può avete anche dentro la sua parte di privazione della libertà può mai che anche dentro quei ma sempre inserito
All'interno di una progettualità e non di quella specie di bilanciamento a cui Gherardo Colombo faceva riferimento prima di male sul male
Ecco questi aspetti qua mi porta a dire che c'è attualmente la necessità
Oltre al doveroso lavoro di entrare nell'andare a vedere no diciamo che più volte l'abbiamo detto e ribadito che poi classe
Diciamo dell'azione di molte del Garante stesso Val di molte associazioni bisogna aver visto di Calamandrei no che nelle lei cialde calda camerale quarantotto come diceva bisogna aver visto e quello che Sergio diceva poc'anzi su cui Renzi visto che già vedendo modifichi
Perché c'era la presenza già Lussari Guidi insieme in qualche modo modificazione ma oltre a quello
Noi dobbiamo far ripartire un po'di più un dibattito Ossuccio che è fuori anche dal carcere su come non può essere che tutte le difficoltà per esempio di tipo di insicurezza sociale di di problemi anche se a volte psichiatrici di di situazioni di marginalità
Vanno a finire nel carcere di quei mille cinquecento stamattina che ho visto il avevo visto di pochi giorni fa settecentoventotto sono senza fissa dimora
Cioè non hanno casa quindi non hanno allora non può essere il carcere che da risolvere
Quindi più volte io insisto il carcere oltre a vederlo dentro va affrontato fuori ciò che manca fuori perché se non mi diventa una grossa macchina che mi fa crescere che cresce chi sta dentro e chi sta fuori tutti insieme l'ultima cosa su cui mette in guardia innanzitutto me stesso
Ma tutti i giorni ore tutti minori noi che abbiamo percorso ormai decenni diciamo insieme su questa cosa
Siamo attenti a quello che io chiamo lo sguardo assuefatto io lo sento un grande rischio lo sguardo stupefatto a volte è facile diciamo diventare e Elisabetta mi può confermare lei che essa ora nelle comitato prevenzione della tortura come andando a vedere cose orribili si rischia certe volte
Di pensar le come
E di idee di vedere un po'svalutando un po'come ineluttabili lo sguardo assuefatto molto spesso l'elemento di guardarlo ragionare no
Hanno ritiene anni pensare che il primo la loro lo devi fare su te stesso per vincere questo tipo questo tipo d'aspetto ecco questo è come dire il mio saluto pecore che se non sono più garante non vengo cura quello del prossimo anno e questa mi sembra abbastanza abbastanza rivelatrice buttato la zappa sui piedi posto che siano sia una zappa nel senso che se non si è più garante non c'è più alibi per dire non mi posso iscrivere un bisogno è stata buon lavoro a tutti e grazie
Allora io chiedo a voi una manovra
Io so perché li ho visti
Ora do la parola preparativi arrivo ma poche sarà il brevissimo perché li ho visti scusa
Il servizio d'ordine per favore
Sì ma non si è capito deve
La vendita e i ritratti sul ponte Sisto cioè più dove siamo anno siamo a Mila
Allora no siccome li ho visti io so che devo dare la parola Maria Chiara Gadda so quali sono i suoi tempi parlerà stasera
La mano in che cosa consiste che vi chiedo ci sono i rappresentanti no padre e figlio
Torre di Salerno ci sono poi ho visto Fabiana Cilio di vige parlo della presidenti camere penali Laura Piva
Stefania Amato poi Stefano Sambugaro capire Terranova Davide Moss chi ha urgenza perché c'ha un treno una cosa io prego di segnalare lì alla segreteria di presidenza di Sabetta perché voglio che andiate avendo lasciato almeno un saluto e un è un messaggio per cui nell'attesa di avere questo vostro aiuto io do la parola Enrico Madignano Marignani dopo che fa parte anche del consiglio è un avvocato fa parte del consiglio direttivo Nessuno tocchi Caino
Poi darò la parola ad ottobre apriremo un po'una pausa teatro eccetera fra con perché quando c'è Raffaele Stolder c'è il pasticcio il teatro eccetera
Raffaele Stolder Domenico Domenico Jommelli e Andrea
Alfredo Petrosino poi devo dare la parola a D'Andrea Pellegrino dalla Camera penale di e di Marsala che ha già rinviato una volta il treno per poter intervenire però anche qui ti chiedo aiuto Andrea ammazzare
Mamma deve prendere un treno poi come arriva Mazzarollo so ci sono anche le c'è una che se obbligato che se sali su un treno di lì con un treno può andare a Roma con un treno e poi prendere però al Andrea fammi sapere se si è riuscito a fare questo spostamento
Quindi se interviene fra una tre quarti d'ora va bene
Allora voi andate diciotto e venti va be'ma da qui a Barrault corredo non è lontanissimo quindi fra un po'di faccio intervenire intanto Enrico
Sì volevo chiedere se Emiliano e Massimo Torre ci sono ancora
Può e deve intervenire anche Paolo Giustozzi questa sera
Anche domani mattina perfetto
Allora sì sì poi
Massimo alle sei
Interverrà chimico
Enrico sì per intanto ringrazio
Per la fiducia che ogni volta Sergio ripone in me
I parlare
Ad un'assemblea come la vostra
è sempre molto difficile perché
Perché è una comunità sentiamo
Grazie di tutto
Sì salutiamo professor Galiani
Che insieme ai suoi studenti che
Domani hanno un esame quindi nell'andare a a prepararsi
Auguri per l'esame ricco
Sì dicevo che la cosa bella di oggi nessuno tocchi Caino e che è una comunità relazionale
Cioè non è una comunità definita dal territorio ma delle relazioni che non riusciamo a a sviluppare dentro quando ci incontriamo
E questo
Mi dà coraggio perché dopo gli interventi che abbiamo sentito oggi pomeriggio il mio intervento può essere solo un intervento di saluto perché perché veramente di fronte a a dei giganti io mi sento un po'un anno però di vi porto comunque
Quella che è un po'la mia esperienza in ambito di giustizia riparativa io sono presidente di un'associazione di giustizia riparativa dal due mila e ventuno
Assieme ad alcuni centri nel Veneto abbiamo aperto decenti giuste riparativa con cui facciamo delle mediazioni in convenzione in collaborazione con due ecco queste mediazioni che noi Conti che portiamo avanti sono mediazioni come dire legate ad un progetto regionale siamo in attesa che la Conferenza nazionale
Per la giustizia riparativa dia l'indicazione alle conferenze locali per l'apertura dei centri senza riparativa che saranno centri territoriali quindi dipenderanno
Dai Comuni
E bisogna capire però quali comuni perché alcuni dicono dove ci sono le sedi dei tribunali altri diranno dove ci sono accenti giusti di riparativa già attivi comunque è un momento di grande confusione momento di in cui si sta partendo questa riforma Cartabia
Ecco la cosa che io ci tenevo a dire anche dopo gli interventi che ho sentito soprattutto stamattina
è quello di dire che la riforma penale c'è già
Non è vero che dobbiamo pensare ad una riforma penale la riforma penale c'è già perché lei dice la riforma Cartabia che ha introdotto la giustizia riparativa sta già dando i suoi risultati su differenti
Una caratteristica delle sue ripartire quella che è fuori dai riflettori e quindi non ne possiamo parlare in termini sensazionalista eccetera
Anzi più se ne parla in meno si pratica
Quindi
La cosa che io è un invito che faccio soprattutto io sono iscritto alla Camera penale e ma un invito che faccio la Camera penale e quella di dire apriteli a questa riforma
Guardate con occhi diversi come diceva la professoressa Patrizi
Cercate di cambiare lo sguardo perché quello che possiamo fare tantissimo e oggi abbiamo avuto l'esperienza dirette a di chi l'ha vissuto questo passaggio
In mediazione io per adesso mi considero un mediatore non lo so se lo sarò perché adesso devono istituire l'albo dei mediatori e forse io non ho prove dei quesiti però al di là di questo quando siamo in mediazione
La caratteristica del mediatore è l'impotenza
Noi non possiamo far nulla se le due parti non si vogliono incontrare
E quando le parti si incontrano succede sempre qualcosa
Non sappiamo cosa succederà ma succede sempre qualcosa qui su succedere qualcosa come dicevano il chi mi ha preceduto
La prosecuzione di un film non è il fotogramma
Cristallizzato ma è la vita che va avanti ed è il processo di apprendimento a cui noi tutti siamo tenuti quindi questo io chiedevo chiederei veramente siccome con le camere penali
Almeno lì nel Veneto abbiamo un po'di difficoltà non riusciamo ad avere un un rapporto sintonico io chiederei veramente apriteli abbiate fiducia perché la riforma penale c'è già
Con questa auspicio io sotto il Torrazzo
Grazie grazie al ricco
Non voglio far perdere treni aerei eccetera quindi chiedo ancora un attimo di pazienza Sabrina dal freddo a a Raffaele Stolder e gli altri do subito la parola
Ad Andrea Pellegrino che qui in rappresentanza anche perché mi è arrivato un messaggio di Francesca fruste Eric che la presidente della Camera ventennale di di Marsala io credo che lei abbia avesse già fatto i biglietti di aereo prenotato tutto è cosa però mi ha mandato il certificato medico insomma che senza
Una fortissima sciatalgia che impedisce di San Francesco no poi CIN mi sono arrivate anche le foto delle provette con il Corriere no tutti assenti giustificati ad avere l'impedivano voglio fare un referto medico abbiamo da fare un congresso finire finire ce la siamo
Un pochino più della metà del nostro congresso
Andrea Pellegrino in rappresentanza quindi porterà il saluto anche della camera penale di io non so non vorrei so saluto anche di tuo papà se che mi ha Nassau usato mi ha scritto dicendomi che lui un deputato Stefano Pellegrino deputato regionale
E che vola avrebbe avuto tanto essere qui m'ha detto ma c'è mio figlio lo do io il tuo figlio lo conosco non dico che lui viene in rappresentanza dura perché lui è una ragazzo di valore
E la sua presenza il suo saluto vale per quello che tu sei andrà che ringrazio
Grazie
Sono onoratissimo di partecipare a questo evento volevo venire ho fatto un po'di strada da Marsala come ben potete capire ma ne è valsa la pena per gli interventi che ho avuto modo di apprezzare da ascoltare io dalla mia per la mia esperienza ormai quasi decennale quindi breve esperienza vivo io solamente e dire qual è stato il contributo nella crescita professionale di un ragazzo il contributo dell'associazione Nessuno tocchi Caino rispetto alla crescita professionale di un ragazzo che fa anzi no che è avvocato
E io ininfluente mie prime interazioni per i primi diciamo rapporti con con gli studi penitenziari minimizzano con il praticantato quando avevo venticinque anni ventiquattro venticinque anni
Ovviamente con il bagaglio della il bagaglio accademico le nozioni accademica la pena la funzione del la pena la funzione rieducativa della pena la pena medicinale Thomas Jones dottrina tedesca del seicento e la pena un medicinale deve essere e somministrata con cura e deve garantire il miglioramento del del di chi entra all'interno dell'istituto penitenziario e non deve essere mai applicata agli innocenti
Quindi entriamo al carcere
Pensiamo al carcere da praticante
Senonché quindi praticante poi sostituto processuale dopodiché avvocato
Ma ciclicamente quelle persone che avevo incontrato da praticante belle ritrovavo davo da sostituto processuale da avvocato quindi d'immagine AVC subito quindi c'è un corto circuito quindi quella funzione della pena che le proprie che dove dovrebbe essere quindi quella la funzione rieducativa
Significa che non funzionerà parlava prima ho sentito Massimo che parlava non ci sono non ci sono strumenti non ci sono strumenti
E ogni volta mi veniva rappresentato dei miei clienti si questo quindi ciò delle carenze di organico ciò carenze strutturali ci sono delle e carenze umane c'è un problema di formazione
E quindi il corto circuito esista il corto circuito c'è senonché dunque io conoscevo già Sergio da da tempo da prima di di di di intraprendere l'attività di quindi dapprima di fare diventare avvocato poi successivamente ho avuto modo di abbracciare l'associazione attraverso dell'osservatore dell'Unione delle camere penali italiane Osservatorio giovani che tutte le attività che abbiamo svolto i convegni e gli open day ero sempre caldeggiati e coadiuvati dalla da dall'associazione Nessuno tocchi Caino
In questo in questo momento allora
Mi ricordo era un giugno il giugno di quel giugno di quest'anno mi
Arriva una chiamata di Sergio guarda sai siamo a Trapani Dini che pc vieni al carcere di Trapani faccia un ispezione detto beccacce età prezzo fato almeno noto settimana che devo vedere di nuovo però
De Soto che Caino le attività sono sempre particolarmente rilevanti divertenti andiamo
Entriamo entriamo al carcere
Mi ricordo quindi c'era un caldo un caldo incredibile incredibile quindi con Sergio Rita con Elisabetta entriamo delle prime stanze delle prime c'è il stanze e un parolone è un grande un parolone
Entriamo ci mettiamo al centro della della della cella e quindi Marcella che doveva essere per due persone Massimo forse per tre quindi era abitata da quattro persone i quali poi peraltro i e il le povere persone che abbiamo quella cioè diceva guarda abbiamo l'acqua di intermittenza i servizi sanitari praticamente non funzionava a parte un veramente per situazione di degrado di degrado puro
Va bene continuiamo il giro facciamo l'ora d'aria
Però si immagina l'ora d'aria né a far andiamo a fare l'ora d'aria c'erano cinquanta gradi c'era un biliardino rotto al centro della leader di questo ateneo
è un bagno con la porta senza maniglia
Probabilmente non funziona io pensavo già detto va bene
Abbiamo già visto va bene essendo aspetta manca l'ultimo l'ultimo l'ultimo giro facciamocelo dire agli alberi isolamento
Vediamo l'isolamento entriamo
Celle buie
Disperazione
Il
Il batter era prossimo anzi era attaccato al letto
E sì che si guardava si guardava lei si guardavano i volti di quei poveri di quelle povere perso non voglio chiamare idee di quelle povere persone
E si e si trasmettevano solamente un uno sguardo di totale disperazione e allora dici la funzione della pena la funzione rieducativa di invece era la pena intesa nel suo senso fa forse
E più primitivo che quello di vendetta
Di vendetta e nel suo contenuto più afflittivo punitivo
E quindi e in tutto questo contesto io che pensiamo quindi di conoscere un po'il il carcere va be'ci sono stato sono uscito dalla come veramente con dei seri dubbi e con dei seri problemi e in tutto ciò nessuno l'associazione
Rappresentava una finestra una possibilità una possibilità di un venivano offerte veramente delle concrete speranze queste e povere
Persone che abbiamo visitato
E e allora io mi sento la rete di ringraziare col cuore e da questa questa associazione perché e contribuisce alla formazione alla formazione del degli dei giovani avvocati ma contribuisce la formazione delle persone sicuramente
è sicura e e per cento per certo lo posso dire mi ha mi aiuta a fare meglio il
Il mio il mio lavoro e volevo solamente portarvi l'ultima battuta e chiudo ha fatto un colloquio proprio ieri
Proprio ieri era vorrà presentato al mio al mio cliente che sarei che che intervenivo a questo convegno lui con con guarda con un sorriso Contini dovremmo un timido sorriso e quasi con quasi quasi commosso dice devi farmi la cortesia fa loro non si ricorderanno di me
Però tu li devi ringraziare da parte mia allora vi porto anche il ringraziamento di Agostino
Grazie lunga vita l'associazione Nessuno tocchi Caino
Grazie grazie davvero Andrea nel fare l'elenco delle rappresentanza delle camere penali di rinnovo l'invito e se qualcuno di voi presidenti deve andar via si segnali che facciamo intervenire subito Nuoro Giacomo manca c'è sempre
Ho
No non ci posso credere
Va be
Poi lo chiamerò
Ma credo che rimanga qui anche per per domani allora come detto si avvicinò qui alla ma il caso di dire sul palco
Old Raffaele
Ma c'è Raffaele
Alle ciao è Raffaele Cannes Raffaele Stolder
Domenico Jommelli e dal freddo Petrosino
Qui guadagnano molto perché faremo in un intervento ne facciamo ne facciamo tre non pensate
Non pensate lo dico soprattutto a Raffaele sia i salutato già mezza sarà basta a Raffaele che si moltiplica il tempo in tutti e tre dovete stare in dieci minuti
Vergassola
Sì
Non vi allargate dai sul sei già intervenuto Raffaele oggi dopo presentiamo
Dai dove
Buonasera grazie a tutti di essere ritenuti che per noi è importantissimo
Ne ricordiamo rappresentare un po'quello che succede
Ho capito a disposizione prego
Lo chiamo rappresentare quello che succede arrestando le mamme e bambini
Oggi mamma incinta o mamma che partorisce viene arrestata praticamente il risultato per questo
Io sono uno di quei bambini
Lui avuto una sinistra esperienza e vi dicevo praticamente ha detto bene un teatro questo è un teatro verità Quintino rappresentiamo quello che succede ogni cosa c'ha una ripercussione praticamente andando in carcere si incomincia si incomincia la carretta del delinquenza
Perché praticamente diventerà una brutta abitudine
Il chi chi deve provvedere ai diritti costituzionali casa-lavoro tutte queste cose
In ogni quartiere malfamato quartiere di periferia Cellar tendono dicono caro con la caratteristica l'arte di arrangiarsi non è altro che l'illegalità di legalità che la mattina ti devi svegliare di ritenere come fare per mangiare
Quindi praticamente vero e è un il dilettante illegalità consentita consentita perché perché così non ti danno i diritti
Però poi sono pronti a dar additati a incarcerati e a far diventare il personaggio che serve a loro quindi praticamente alla cultura ci ha fatto capire
Che non siamo più quelle persone imbecilli ignoranti adesso adesso cerchiamo di ragionare quindi praticamente sicuramente se se riusciamo a mettere il piede fuori in carcere non torniamo più non torniamo più perché ne vogliamo sappiamo sappiamo bene che anche nella legalità salimmo persone che parliamo
Qui è una rispiego semplicemente quando più ristretta rispetto possibile al quando si dice il fatto che un magistrato un un agente
Un avvocato un qualcuno addetta ai lavori dovrebbe fare un po'di là vero in incognito
C'è un perché io lo so il perché perché molti anni fa a mia mamma del mio fare sette anni di carcere dopo due anni io ero neonato fatto due anni con mia mamma il grande presidente Saragat
Saragat Pertini Napolitano tutte gente che era stato in carcere incarcerato dai fascisti
Praticamente cui questi uomini che hanno fatti prese sapevano cosa significava il carcere è che perché ci sono diversi bisognerebbe fare un po'di galera in incognito vero perché siano se no c'è uno c'è uno si saldi e non e per capire e prima di dire in nome del popolo italiano
Si comprende cosa si sta condannando perché quando si condanna
No persona
Quando si contano una persona si contano all'intera famiglia
Tutte le regole del carcere vengono ripercussione sul muro sopra le nostre famiglie praticamente una mobilità
Familiare
Vediamo viviamo questo questa subito cosa purtroppo ci siamo imbarcati in queste storie di rientro nel nostro Sud successo tutto questo che successivo fatto due terzi della mia vita in carcere
Tutti i regimi che ci sono eccetera eccetera voleva e questo praticamente è successo che Saragat diede la grazia a mia mamma
Poi io ero ero un bambino finché c'era una bocca da sfamare mi portavano in collegio che Nabucco in meno faceva gola facevo facevo però praticamente la provvedevano a spalmare questa buco eravamo tanti fratelli e sorelle in carcere
Poi incomincia sulla diaspora di libertino incomincia a diventare furbo
Perché va in collegio c'è la stessa ci sono gli stessi scugnizzi come me quindi praticamente è una gavetta così praticamente di si diventa diciamo delinquente
Doro dicono deformate mai una formazione di strada alla formazione di strada che poi ti porto il conto il conto e fare una vita di carcere
Quindi praticamente tu pensi di avere leoni
Vedi imiti imiti accidenti che la moto la macchina incomincia bicchiere incomincia a comprendere tutti questi tutti questi trucchetti della vita e poi li paghi li paghi col tempo
Non ha avuto il tempo di studiare non ne ha avuto il tempo di far niente nessuno come succede ancora oggi nelle periferie nessuno viene a vedere se vai a scuola se a casa si mangia se non si mangia
Quindi sono sono bravi solo quando diventa il personaggio il personaggio che hanno mitizzato
Perché siamo stati anche BT Rizzati non era proprio il caso era meglio dire che eravamo dei diffidati che eravamo delle persone perdente perdenti perché abbiamo perso la vita
Quindi praticamente tutto questo che dico è praticamente
Adesso debiti come il resto dei miei compagni
L'unica cosa questi pacchetti ah Forcello a Forcella prima in poco tempo a Foggia laici alla crisi anche del pacchetto invece vedo vedo che porre un pacchetto diede decretilegge tutte queste cose li fanno in quattro e quattro otto
Quindi praticamente io penso qualcuno di Forcella vuole pace pace questi pacchetti perché adesso l'ultimo pacchetto che ha sentito di tutte queste cose qua Lulic ma un'altra cosa che volevo dire dicono che non c'è una pena di morte muoiono gente tutti i giorni Moreno
Moore gente tutti i giorni in carcere ma scusate c'è o non c'è questa pena di morte
Ora c'è ora ci sono loro che vi spingono il resto di quello che è successo pure a loro
Buona sera
Almeno a Mileto Petrosino sì mi presento sono Alfredo Petrosino scusate l'emozione ma il mio primo congresso che faccio quindi c'è l'emozione
I compagni che Grillo glielo voglio pagati per essere qua
Volevo ringraziare Nessuno tocchi Caino per avermi dato questa opportunità
Di di portare la mia testimonianza di portare la mia vita
Alle volte è difficile raccontare un po'di di sì toccare certi tassi
Fa male a tutti no
Che vorrei iniziare con con qualcosa è consentito un intervento stamattina che si citava a Beccaria
Beccaria diceva
Che l'uomo non deve essere usato come un oggetto perché in quel momento che finisce la libertà
E quello che è successo a me io ho la mia vita è cambiata nel novantasei mille novecentonovantasei novantasette e un bambino
Di sette otto anni bambino normale l'unico problema che avevo era un padre in carcere dal novantatré e quindi vivevo con mia mamma
Che mi ha fatto sempre da dal padre e da madre
Sono anche un po'emozionato perché ho saputo poco tempo fa cioè questo pomeriggio che mia mamma rosso tanto bene quindi mi tocca parlare di lei scusate le
Niente io faccio le cose di un bambino di sette otto anni oratorio scuola una mattina mentre la scuola sentiamo bussare alla porta
Entrano quattro individui con la divisa
Due dottori degli assistenti sociali chiedono di me verso il maestro che era in classe
Il maestro giustamente mi indica Petrosino e luci
Allora vedo arrivare questi questi uomini indivisa grandi e grossi pensati io ero un metro Luigi
E e miti mano che devo andare con loro perché io ho avuto una una reazione per quello che potevo fare perché ho detto ma io dovevo venire
Allora a mano tirato su di peso ma l'ho portato via mano portato in una comunità protetta senza darmi a me spiega azioni poi l'ho capita
Quando quando son cresciuto qual era la spiegazione la spiegazione del decreto era che mia mamma non era in grado di proteggermi dal contesto criminale malavitoso in cui era inserito mio padre
Problema che io sono un ragazzo di Napoli sono trent'anni che però manco da Napoli ne ho trentacinque quindi che non capisco ancora oggi qual era il contesto
Qual era il pericolo
Ero erano un'invenzione un'invenzione o per appunto mi volevano usare come un oggetto per fare del male
A altre persone io penso che queste cose non si fanno sito con i bambini per degli sporchi interessi con
Certo detto questo io sono stato trasferito in questa comunità protetta per un anno intero
Mia mamma non ha saputo suo figlio dove era scienza dagli più di tante spiegazioni e così e io non sapevo neanche lui trovavo perché pensate voi alla mattina mi sono svegliato nel letto di casa mia e alla sera ero in un camerone vero che che mi chiedevo cosa cosa succede perché
E niente dopo questo questo anno che è stato fatto solo di di telefonate una volta a settimana
Tra me e mia mamma mia mamma devo andare recarsi ogni volta in un luogo protetto cioè in un comune davanti a Sting sociale psicologhe educatrice io lo stesso
Potevamo sentirci rapidamente per solo sapere come stavo come lo stavo poi vi lascio immaginare quale possono vuole può essere la conversazione tra un bambino di otto anni è una mamma a cena che volevo tornare a casa
Il minimo
Dopo questo anno ho iniziato
Ad avere incontri
Con mia mamma sempre luoghi protetti non nella struttura io dove ero devo dove ero ospite
E questi questi incontri erano siempre con psicologi li assistenti sociali educatrici
E
E da un'ora poi sono passata dure questo passato mezza giornata poi la giornata
E dopo circa due anni
Abbiamo fatto l'incontro ristruttura
Quest'anno questi incontri struttura vi lascio immaginare per me come come poteva
Essere come la la la la felicità no di un bambino che che potevo far vedere a mia mamma dove vivevo dovevano vivere
Dopo quest'incontro effettuato nella struttura abbiamo iniziato con
Il weekend
Quindi io andavo a casa il venerdì e tornavo la domenica vi lascio immaginare che felicità era andare il venerdì ma che sofferenza era tornare a casa la domenica no perché chi ci voleva tornare io volevo stare con lui a casa mia con mia mamma
Comunque per non tirarla troppo troppo la lunga
Io quella mattina che m'hanno portato via
Per un anno non ho visto mia mamma
E ci ho messo cinque anni per tornare a casa cinque anni della mia vita
Senza senza un motivo senza un perché
Perché non penso che a otto anni un un bambino possa fare qualcosa per per subire questo per subire questo male
E e io sono stato fortunato perché comunque avevo una mamma che aveva voglia di combattere che aveva la possibilità di combattere anche economica perché anche questa non è una cosa da
Da sottovalutare l'importanza di poter pagare degli avvocati per portarmi a casa perché a me non volevano
In qualità nessuno voleva che io tornavo a casa anche oggi il mio magistrato di Milano
Voleva affidarmi a un'altra famiglia
Ebbene oggi di e questo risultato perché avevano fatto crescere con rabbia ma l'ho fatto crescere con Paure ma l'ho fatto crescere con fragilità che io ancora oggi porto dentro di me
Ma l'ho fatto crescere con
La rabbia verso verso le istituzioni con la la la rabbia verso
Il disprezzo delle regole delle leggi io non volevo ascoltare nessuno lo ascolta no
E quindi oggi è ho trentacinque anni
Mi guardo indietro passato peso più di vent'anni tra comunità protette messi alla prova
Comunità di recupero carcere eccetera oggi sono quasi dieci anni che sono in galera
E
E dentro di me dico che quel quel bambino che sogniamo nella cameretta non sognava questa vita qua a me me l'hanno me l'hanno consigliata questa vita qua
Ripeto per degli apporti a fare
Grazie
Grazie
Voglio voglio ringraziarvi vi ho io curare
Alle persone libere un felice Natale un felice anno nuovo M. compagni di tornare il prima possibile libertà delle vostre famiglie grazie grazie grazie al credo per questo intervento
Io do la parola Domenico gli ombrelli
Domenico gli ombrelli
In che lingua parli Domenico io in francese perfetto
E così via pensando al boss
Floro Vincent Gallo io sono Domenico io Merini
Adesso
Va bene Beltrandi va bene comunque io vi devo raccontare una storia vera di una di Naba abbina nati in carcere perché mi trovavo nel carcere di Parma
Ero là e c'era un'educatrice molto ossessionato quando facevamo naturali l'assistente sociale quando ci incontravamo mi diceva Mamma Mia devo portare fuori una bambina ha fatto due anni e mezzo
E lei non è mai uscita come faccio gli dicevo io che ne so io
E lei mi continuava a dire queste cose no allora ogni volta che ci incontravamo mi raccontava mi raccontava sempre questa il pezzettino che lei faceva quando usciva fuori e questa bambina resisteranno alle porte
Quando avete coperta la voleva chiusa quando la vedevo chiusa a voleva Berto
Era un era dicendo Domenico è un casino però io ci sto provando dice adesso la devo fare uscire per la prima volta se voi volete io aveva posso raccontare napoletano perché io scrivo in napoletano poi
No
Regia camicia capisce che nato a vicenza raggio
Va be
Va be'sono emozionato
Allora no magnifica io una di prima verso il trenta maggio mille novecento inumano
è nato Mariani
Non è nella bello con mio sola sciolto manca Enna dell'interporto in una prigione
Tutte le volte why le ho fatto mammina svolge che la mamma brindando non potevi spargere unisce uno della gioia pacchi tutto nero liscio comunque
A chi li di embargo il che adunate carcerata potevano stanze mamma Mina sogna fino a tre anni
Ma non uso domanda
Ma le leggi sta l'uomo nel cascinale cancellano a tre anni
Italiane che lo cordone ombelicale cinquanta stalliere Indie Manera giustizia chieste
Ma non le era mai che alla fine avrà però non ci spieghi ristrutturando con mamma essi
Carmela l'assistente sociale lei compromessa Cavour Taveggia ostrica chiamati lungo poco circa viste solamente un po'più fotografi
Manco a poco alla luce meno puro mammina mi Novo denaro
Mariangela condizionata produrrà vecchio Caprice da Prince non si era accorta i essere arriva dall'ultimo porto
No Chiurchiù affidata
Unico d'una delle
Era rimasta prigioniera libertà
Varenna macchina non volevo Salini
Il tavolato mai accadere Cava Aurora tramava sarà savana voleva mammina se voci chissà che sempre revocare
La fatte saggi vani Sandretto l'attacca in opposizioni
O le vicende tutte non tratta mise in moto e partorito ferma ferma che lo mostra facevano Romolo mai sedute siti reali Cinti pure adesso che su YouTube accaparrata
Sul muro io fui
Calma nella sembrate atterrata accorda battendo Sarre arretra vicino a essa senza essere attaccato
E del riparto urto Mariangelo come una saetta Sanna scuretto sottobosco otto
Lassù otto si sentiva sicuro Cocche limoni nella giallo e chiara
Una bambina se voi finalmente are vai
Avrà celtici apporto aperti Chiurchiù
Ho avuto l'Europa Lazzara transenne Chiurchiù all'ascensore varata transenne Chiurchiù sai Jenna e Luca sessantenne fino a Bashar non si potevano arrivare all'agricoltura CNN Chiurchiù all'appartamento arato Chiurchiù tra Senna Carmela le regalai in un bel lucani peluche dicendoci carota a portavo Anila aprì Diliberto
Che la nel nella prigioniero Eurosistema e Cavana le ho viste sulla mente Linda televisione non l'avevo mai tu quattro
Convenne pazzi Anna care alla buffonesca balcone sbarrata Lera passa e sta ridando sullo una pensionata gamba Lezzi AirAsia X
O anche l'allarme mago bella cella rosse da DNA nuovo si chiama casa nuovo cella ebbe la rossa ascella Toyota
Grazie allora do la parola Sabrina Renna per sette minuti
Seguita Maria Chiara Gadda e poi chiamo intanto possono venire qui alla presidenza le due presidenti luna della camera penale vicentina Laura Piva e l'altra di quella regionale ligure Fabiana Cilio se venite intanto qui così siete pronti per il vostro intervento Sabrina
Grazie
Cassano
Sarà venuta qui ad opera oramai decine e decine di volte
Mai nella mia mente torna impressa resta impressa
Sempre una volta la prima quando Gioacchino Criaco titolo il riformista così
Sabrina parla e piange perché Corrado ha pianto
Ricordi Corrado
A quella emozione oggi si aggiunge la sacralità di questo trentennale
Ed è proprio vero caro Sergio
La durata e la forma delle cose
Sono stati i nostri trent'anni in cui siamo stati guidati dal pensiero olistico di Sergio D'Elia
Trent'anni in cui Rita Barnard Bernardini a spalancato
Le porte delle carceri italiane
Trent'anni in cui Elisabetta Zamparutti ha portato il proprio pensiero ma finanche il nostro in Europa
Sono stati trent'anni in cui abbiamo avuto la moratoria all'ONU per le esecuzioni capitali e quelle due straordinaria epocali sentenza la sentenza Cannizzaro e la sentenza viola
Sono stati i nostri trent'anni
Nel segno e nel senso di una speranza non come materia morta ma come materia viva direbbe coniglio quest'oggi pugnace sanguigna
Sono stati trent'anni in cui grazie a Maria Teresa Di lascia e al suo passaggio in ombra
Abbiamo ben capito che bisogna davvero essere ciechi e sordi per aggiungere dolore all'eredità di dolore di chi è venuto prima di noi
E sono stati trent'anni in cui Malerba
Giuseppe Grasso anelli è diventato un germoglio
Un fiore
Una pianta bellissima
E oggi caro Giuseppe sei Quercia SI bonsai
Sono stati trent'anni in cui abbiamo gridato
Per far sentire la nostra voce ma non è stato un grido sordo
è stato un grido che ha avuto una sua armonia che ha portato una sua bellezza una sua autenticità ed è l'autenticità di questo sentimento
E come non ritornare allora caro Sergio alla fisica quantistica quella che tu ci ha insegnato con il tuo esempio
Comprendo lo sforzo di andare ben oltre la materia e caro Sergio mi ha insegnato che nella vita non bisogna né spingere nel tirare bisogna trarre
Ed in questa verità che risiede la verità autentica della storia di Nessuno tocchi Caino
Una storia che ha che è stata qualche volta oggetto di negazione perché qualcuno cara Rita annegando per affermare per affermare è che oggi Emma non solo oggi in questi cinquant'anni sei stata tu il garante dei diritti dei detenuti per i nostri detenuti italiani e non solo
Sono stati trent'anni in cui cara Rita non hai avuto bisogno di mettere delle villetta
Mo'dimetterti delle medaglie
E sono stati trent'anni in cui il maltolto è stato riconsegnato
Sì perché Pannella ci parlava del maltolto di qualcosa che ci viene strappato via con violenza con irruenza ed è il disconoscimento di chi però è riconosciuto e conosciuto innanzitutto da voi la popolazione detenuta composta dai miei compagni
Che mi hanno insegnato davvero il valore più alto di questa vita ed è il valore encomiabile dell'amore è incolmabile dell'amore
è Caro maestro
Perché oggi a Sergio D'Elia sento di rivolgere il mio appello sì
Caro maestro perché sei stato tu ieri a porci un interrogativo che diventa un imperativo categorico
Tu sei in grado di amare
Io me lo sono tante volte chiesta
Perché c'è anche una componente di nuovismo nell'amore che proviamo
Ma c'è anche tanta generosità
è l'amore che ci avete trasmesso con il vostro vivere quotidiano
E aveva proprio ragione
Paolo Amico
Perché trent'anni vedete sono tanti ma sono anche relativamente pochi se pensiamo che ancora
Alcuni troppi molti di voi vengono schiacciati in una condizione di isolamento tale per cui rischiano l'impazzimento ed ancora come non pensare
Alle parole di Raffaele Stolder
Che ha parlato ieri di un cimitero dei vivi che il carcere italiano
Che ha parlato ieri della necessità di non farla diventare il carcere una discarica sociale
Dove dentro metterci malati psichiatrici tossicodipendenti e tutti coloro che necessitano di avere delle mura
Vedete io da qualche mese lavoro in una GTA
In una comunità terapeutica assistita sono un educatore
E come tale mi rendo davvero conto che il modello coercitivo non è affatto utile per chi ha dei problemi perché è affetto da alcune patologie
La malattia psichiatrica è talmente vasta che è impossibile raccontarla o cercare di carpirne finanche le sfumature lo è permette mi affaccio da qualche mese a questo nuovo mondo ma mi è bastato davvero
Per comprendere la brutalità di un sistema che non sistema di un sistema che ci costringe alla brutalità del male
Ma c'è anche qualcosa di straordinario
Io
Voglio ringraziare lui rispettare troppo perché c'è anche un sistema che invece contribuisce a facilitare le relazioni sociali pur non venendo meno a quelle necessità
Che chi purtroppo vive le condizioni di detenzione quindi detenuti e dei tenenti
Deve purtroppo attenersi e allora trent'anni sono ancora pochi se pensiamo ai troppi suicidi in carcere registrati e riusciti
Sono ancora volti se pensiamo che la polizia di penitenziaria e la forza di polizia in cui ad oggi si registrano davvero tanti troppi troppi suicidi
Trent'anni sono pochi se riusciamo ancora ad oggi a buttare a gettare il cuore oltre lo Stabia all'oltre l'ostacolo e a seguire l'utopia della ragione
Che è un'utopia che ci dà il senso come l'orizzonte come il mare sappiamo di non poterlo mai raggiungere mai fermare eppure ci dà il coraggio di continuare e di riprovarci ancora
Io volevo ringraziarvi ringraziare ciascuno di voi perché in questo percorso in questi anni in cui sono entrata per la prima volta in questo istituto
Davvero qualcosa di me e cambiato è cambiato la mia vita è cambiata la mia visione è cambiato il paradigma
E cambiato sin anche il mio modo di sentire
Perché l'amore se amore
Se è il sentimento degno di essere definito tale
Resiste persino alla prova del tempo resista tradita eresie resiste persino alla morte
Proprio qua nel corridoio con Elisabetta Zamparutti abbiamo attaccato un uno striscione per ricordare Claudio un ragazzo che non c'è più non è morto in carcere non è morto
Per il carcere ma ha fatto anche Luís qualche anno di detenzione per reati minori
E lo abbiamo voluto ricordare perché proprio ispirandoci a quella frase di Pannella quando te ne vai bisogna vedere quanti sono coloro che fanno della tua mancanza una presenza ecco in questo senso abbiamo deciso di ricordarlo in questa compresenza fra vivi e morti e di portarlo anche qui insieme a voi per farne conoscere la storia seppure in una maniera forse tiepida non in maniera puntuale
Ma una storia che merita come tutte le nostre storie di essere conosciuta e riconosciuta
E poiché voglio ringraziare ancora una volta Sergio perché in questo cammino Sergio in cui non mi hai mai suggerito le risposta e questo è importante perché tante volte ne cerchiamo in in altri le conferme
Cerchiamo di avere le risposte alle nostre domande ai nostri quesiti
E invece Sergio spesso mi ha lasciato con i suoi imperativi care categorici che però finivano sempre con un punto di domanda perché per noi importante vedere germogliare le risposte
E la vita dentro di noi
Caro maestro ti ringrazio perché il percorso che abbiamo fatto insieme adesso la mia esistenza un'esistenza che oggi definiscono un'esistenza non Bana non inutile
Ed è questo il sogno che mi hai riconsegnato di un'abilità radicale non violenta
Che pone le proprie basi sui valori della politica quella più autentica quella che Rita Bernardini ci ha insegnato
Quella che ha visto lei fare da garante in questo parere paese per cinquant'anni che ha visto lei incarnare un partito radicale che in qualche occasione ha scelto di comportarsi in maniera poco radicale
Ma tanta è la sua eleganza tanto è il suo attaccamento alla politica e non ha mai sconfessato quella storia che ha cucito addosso grazie ai compagni per il vostro amore grazie ai compagni per il vostro percorso è per noi Gioia e l'infinito amore grazie a tutti e buona speranza
Già mi conforta questo abbraccio perché e per come hai parlato sembrava che tu volessi fare di una mancanza alla mia Steps
Grazie allora Maria Chiara Gadda che una deputata di Italia viva cura anche una pagina sul Riformista spesso ospita i nostri interventi e vicepresidente della Commissione agricoltura dopo vite Maria Chiara io do la parola le due nostre presidenti che si sono qui hanno Laura Piva
E la avvocato ciglio di Genova ricordo bene Maria Chiara
Mi avete dato un compito difficile perché dopo tutto questo tempo intervenire
Dopo le vostre parole perché tanti di voi hanno condiviso la vita vera le vostre emozioni non è facile anche per chi come me
Fa politica ormai da qualche anno io sono parlamentare dal due mila e tredici e ho scelto da quel momento da quella data
I visitare le carceri per la ne avevo trentatré allora adesso se no qualcuno di più fate i conti l'ho scelto perché innanzitutto mio diritto è un mio dovere
Ma soprattutto perché a me serve perché è come è stato detto tra le righe in tanti interventi quando si visita un carcere il carcere aveva vissuto nelle sue mozioni nelle sue sensazioni nelle sue temperature nei suoi odori messo io rumori e quindi visitare il carcere serve per questo ma anche per vedere che dietro alle responsabilità individuali perché ciascuno di voi rispetto ai suoi atti sui comportamenti atti delle responsabilità individuali e questo fa parte anche della consapevolezza che ognuno deve portarsi dietro
Però dentro al carcere ci sono anche le responsabilità della collettività
Le non scelte di non soluzioni le non risposte trovate
E secondo me l'ha detto molto bene il dottore Palma nel suo intervento e a descritto molto bene quello che la mia esperienza oggi in questa legislatura perché quando mi capitano tra le mani tanti provvedimenti
Non è pensabile non è possibile che si è non si riescono a trovare soluzioni di fronte ai grandi problemi della Società dei grandi fragilità De Grandis solitudini alle alle alle grandi mancanze di questa società allora l'unica soluzione che si dia
Trovare e scrivere un uomo nuovo reato innalzando le pene decidere che quella è l'unica soluzione quando quelle l'unica soluzione vuol dire che non sia in grado di trovarle delle altre e allora
Ma anche la moglie rubare troppo tempo alle tante altre persone che devono venire dopo di me io personalmente oggi da parlamentare da persona che si vuole assuma le anche di fronte a voi
Una responsabilità anche di fronte alla polizia penitenziaria di fronte agli operatori tanti che operano nel mondo del carcere così volontari io vedo che ci sono due jazz due emergenze di cui ci dobbiamo fare carico clinico molto brevemente si potrebbe fare un'enciclopedia e e tanti convegni
Sono la salute prima di tutto per quando si entra in un carcere
Si sconta la propria pena ma come voi avete detto non significa che si smette di avere sogni non si si mette di avere desiderio di bellezza non si smette
Di essere dei cittadini che hanno bisogno di avere diritto alla loro salute e quindi nel carcere lo vediamo tante volte può Angelo visitiamo con con Rita con Sergio con Elisabetta ci siamo incontrati per la prima volta proprio dentro il carcere di Busto Arsizio
Dove ci si doveva spostare per parlare perché cadevano le gocce dal soffitto allora non riuscivamo bene a trovare posto
A trovare posto sulla steli hai sempre in quella sede abbiamo trovato delle persone con pene minori quelle sotto danno che non possono uscire dal carcere perché non hanno casa e allora da cittadina e da persona che sta nelle istituzioni dico questo questo non va bene così com'è non va bene che in carcere ci siano delle persone
E non va bene non soltanto per la persona che ha un problema di salute mentale di dipendenza ma vale anche per chi lavora all'interno del carcere valeva anche per chi è il compagno di cella
Noi non possiamo pensare che alcune persone possano semplicemente essere detenute e non possono essere curate soprattutto quando c'è un tema molto serio di salute mentale e poi c'è un altro tema
Che è quello del lavoro
Il lavoro non può essere un lavoro occasionale fatto ogni tanto fatto una volta al mese e non si può neanche pensare che lavoro si posso trovare dopo quando si esce dal carcere perché diciamocelo francamente tra di noi fosse cui siete stati molto franchi quando si esce dal carcere
E spesso
Sia lo stigma sociale a dorso
Ti si guarda con occhi diversi e quindi il lavoro ma costruito prima non soltanto perché voi avete in diritto anche talvolta anche il dovere di voler sostenere le vostre famiglie che non stanno dentro il carcere che hanno diritto anche loro la loro vita
E lo ha diritto anche a pensare che voi potete continuare a prendervi cura di loro
E però a quel lavoro va costruito prima per voi ma anche nell'interesse della società e chiudo su un ultimo elemento che il mio ringraziamento a Nessuno tocchi Caino prima è stato detto che Nessuno tocchi Caino importante perché fa Secondo me Nessuno tocchi Caino importante perché fa e perché dice
Perché noi abbiamo bisogno in questo momento storico di fare cultura rispetto al carcere rispetto a quello che ciascuno di noi nella società può fare nei confronti del carcere
Non è un tema soltanto di addetti ai lavori perché altrimenti il carcere è quello che tanti pensano prendiamo una chiave buttiamo via emettiamo lontano dal cuore dallo spazio fisico temporale
In carcere è una cosa che riguarda la comunità e quindi riguarda il terzo settore riguarda le imperiese
Riguarda le istituzioni locali a partire dei sindaci delle amministrazioni comunali e quindi questa sinergia deve essere costruita migliorando le leggi che ci sono attuando quelle che ci sono e insieme al lavoro che possiamo fare contano Nessuno tocchi Caino da un prendersi l'impegno di costruirla un po'meglio questa alleanza perché poi il terzo settore io in questi anni me ne sono occupata tanto
è fondamentale
Per lo sviluppo sociale della comunità ci sono tante realtà io sono in Commissione agricoltura e e tante volte vedo quanto l'agricoltura sociale le cooperative che si occupano appunto di tantissime attività dentro e fuori dal carcere sono fondamentali non soltanto perché si fa parte non sono fondamentali per l'economia del Paese per lo sviluppo sociale delle nostre comunità e quindi noi dobbiamo insieme attraverso anche le normative e le normative non guardate le soltanto con me un insieme di adempimenti di commi e normative hanno un'anima ce l'hanno sempre perché l'anima delle normative nasconde poi la funzione l'obiettivo il sogno legislatore si è posto e quindi compete a tutti noi scriverle bene mi puoi provare ad attuarle ancora Miglio e attuarle meglio però vuol dire anche quando le leggi sono scritte bene
E bisogna anche poi dotarle di risorse perché se si dà importanza
All'aria trattamentale system portanza all'assistenza sanitaria si si dà importanza al fatto che il lavoro diminuisce e talvolta azera la recidiva duratura bisogna metterci delle risorse e quindi il nostro impegno insomma deve continuare questa direzione vi ringrazio per questa opportunità è il mio primo congresso di nessuno tocchi Caione spero ce ne possano essere tanti altri
Di una lunga serie spero allora e do la parola intanto alla Presidente della Camera penale vicentina Laura Piva seguita Fabiana Cilio Gabriele Terranova c'è
Allora vieni già qui così interventi anche tutto so che dovevate andare via entro le diciotto
Voglio sapere se Stefania Amato è ancora qui
Peccato e poi darò la parola Gianluca Baldassarri c'è Cissé
Ah se ci sei però intanto ora a lavorativa
Buonasera a tutte buonasera tutte grazie per la vostra presenza per questo invito grazie io mi sono iscritta Nessuno tocchi Caino a luglio di quest'anno ed è il mio primo congresso e mi sono iscritta proprio all'esito della visita al carcere di vicenza
E in occasione del viaggio della speranza e sono contenta di raccontarvi oggi che quella visita a vicenza non solo ha mosso qualcosa
Ed è per questo che i saluti della camera penale vicentina che vi porto sono non solo sinceri ma anche i conoscenti
E abbiamo condiviso quella giornata con i magistrati del Tribunale di vicenza quindi con i magistrati del merito con direttore del carcere il personale custodiale i detenuti personale pedagogico giuridico e il personale sanitario
E quella giornata ha lasciato a tutti una consapevolezza chiara la consapevolezza e il carcere riguarda tutti in che senso riguarda tutti perché deve animare un confronto leale deve animare un interesse politico qualificato e informato al di là delle emergenze congiunturali delle procure e dei luoghi comuni questa consapevolezza è stata tanto effettiva che proprio sulla scia di quella giornata un mese due mesi dopo la capra penale vicentina è stata invitata a intervenire non solo partecipare ma intervenire
Alla consiglio interregionale dell'unione delle sindacati di polizia penitenziaria
è stato un incontro davvero virtuoso l'occasione virtuosa perché ci siamo resi conto che le rispettive sensibilità se si supera la pancia si superano i pregiudizi sono piuttosto vicine
Da una parte abbiamo ascoltato in quell'occasione i servitori dello Stato coloro che rendono giustizia nella fase dell'esecuzione penale che chiedevano di essere messi che chiedono di essere messi nelle condizioni di far rispettare le leggi dello Stato in particolar modo quelle leggi che prevedono la tutela la dignità dell'individuo di fronte alla potestà punitiva dello Stato
Dall'altra noi avvocati penalisti che viviamo con i nostri assistiti le contraddizioni le frustrazioni dolori di un sistema che abbiamo sentito oggi tante volte ma è così che non rieducativa isola toglie sottrae
E poi lascia smarriti
Ci siamo resi conto in quel contesto che siamo tutti che condividiamo tutti detenuti polizia penitenziaria avvocati la cosiddetta stanchezza penitenziaria perché siamo vittime siamo penalizzati dalla mancanza di visione dalla solitudine dal fatto che il discorso politico l'interesse politico e miope si concentra solo su episodi specifici su episodi eclatanti
Emerso soprattutto ed è la cosa che ci è piaciuta di più che alcune consapevolezze le condividiamo e sono poche ma piuttosto importanti innanzitutto che i soldi per il carcere ci sono non sono spesi male
Poiché la una delle criticità forte del carcere collegata al mancanza di risorse anche per la magistratura di sorveglianza
Che il non si è staccato che il lei misura alternativa alla detenzione hanno una convenienza non solo sociale ma anche economica e soprattutto che il carcere va aperto nel senso che va presentato va fatto conoscere ai cittadini
Non come il luogo del Vuoto a perdere ma come parte integrante della società
Per dirla con le parole di Dostoevskij nel libro che probabilmente qualcuno di voi ha letto Vito memori di una casa di morti
Il carcere a una catastrofica negatività sul piano morale necessaria invece spiegare che è necessario ricostruire moralmente la ditta dei di tenuti ecco allora che siccome i cittadini del futuro sono soprattutto i giovani insieme alla polizia penitenziaria detenuti abbiamo capito quanto è importante avvicinare la scuola al carcere perché l'interesse qualificato interesse qualificato dei giovani diventerà un interesse politico un domani qualificato informando i giovani sono curiosi vogliono scoprire il carcere al di là delle suggestioni romanzate delle serie tv
E sono curiosi e voi fanno delle domande davvero intelligenti
Ecco allora che in quell'occasione quel confronto così come prima la visita al carcere di vicenza insieme a Nessuno tocchi Caino
Ci ha veramente ha veramente ha costituito una piccola conquista per noi a vicenza tant'è che la stampa locale ha cominciato a parlare di carcere
Ascoltando gli avvocati ascoltando la polizia penitenziaria al di là ripeto del singolo episodio che fa scrivere sui giornali perché particolarmente eclatante ecco allora che ringrazio Nessuno tocchi Caino per quella giornata per la giornata di oggi
E per l'appassionata anche attività che che conduce riconducono Sergio Rita Elisabetta e auguro a tutti una buona serata con lavori anche però domani grazie
Grazie Laura allora io do la parola ora Fabiana ciglio che la presidente della camera penale di Genova
Aproposito del Genoa chiedo perché se Stefano Sambugaro ancora qui
Sì cioè
Perché se e tu ritorni domani parli domani sono do la parola anche a te questa sera tanto abbiamo tempo fino alle sette per stare insieme in ogni caso dopo Fabiana prenderà la parola in gabbie Terranova e poi Gianluca Baldassarri
Davide mosso ancora qui perché
Davide mosso cioè
Ci sei tu torni domani o voi vi può intervenire stasera e se voi
Domani perfetto allora Stefano Sambugaro se vuole può intervenire stasera chiedo sempre se c'è qualcun altro che non può
Tutto può intervenire stasera e allora viene qui accanto a me intanto nell'ordine Fabiana Cilio
Gabriele Terranova Gianluca Baldassarri e Stefano Sambuca
C'ha un richiamo
Grazie grazie Sergio io sono a Fabiana Cilio sono un avvocato penalista di Genova buona sera a tutti e innanzitutto che portò i salotti della camera penale regionale ligure che ho l'onore di rappresentare cui oggi
Certamente dire difficile dire qualcosa di originale dopo aver sentito ormai tutti questi
Autorevoli interessanti interventi che mi hanno preceduto
Però comunque penso che non non si parli mai troppo di carcere mai troppo di esecuzione della pena mai troppo di de di tutti i suicidi in carcere ci sono stati sessantasette quest'anno ottantacinque
L'anno scorso e come ha detto il presidente dell'Unione delle Camere Penali Francesco Petrali questa mattina bisogna parlarne fino a quando non ce ne sarà più fino a quando anche ce ne sarà uno solo bisogna
Parlare perché la situazione è veramente veramente grave
E e bisogna parlarne in che modo fino ai tutti siamo stati un po'colpiti soprattutto noi noi avvocati dal l'avreste l'avete sentita letta sui giornali le le nuove esternazioni che ha fatto il il dottor Davigo all'ex magistrato di Mani pulite
E che ha rilasciato questa intervista a Feathers
Al di là ormai del dell'importanza che viene data alle parole di di alcune persone Pai secondo me l'idea di Davigo intervistato da Fede si fa ridere già già già di per sé ma è in ogni caso quello che deve attirare la nostra attenzione non è tanto il dare il pensiero di Davigo che ormai lo conosciamo ma è che il pensiero di Davigo non è solo di Davigo ma è un pensiero molto diffuso
Diffuso in alcuni grazie al cielo non tutti magistrati è diffuso moltissimo sui sociale è diffuso sui giorni e diffuso nei nei giovani anche molto noi delle camere penali
Andiamo nelle scuole andiamo
Le scuole superiori abbiamo un un Progetto che viene portato avanti da anni in collaborazione col ministero dove si andiamo nel nelle scuole superiori e parliamo agli studenti
Di legalità di giusto processo di di garanzie
E nell'ambito di questi format spesso facciamo vedere anche immagini di carcere immagini di di celle di alcuni carceri
Molto sovraffollate nelle condizioni che è inutile che venga a descrivere a voi che vi conoscete purtroppo molto bene perché le vivete quotidianamente
E e c'è sempre e comunque qualcuno fra gli studenti e che non alla reazione che noi ci aspetteremmo che avessero perché comunque qualcuno che come pensiero ha sempre quello
E va be'ok però cosa vogliono all'albergo a cinque stelle d'altra parte non se la sono andata a cercare e questo perché perché perché esse è fortissima ancora l'idea dell'appena come vendetta
Il carcere serve come vendetta perché tu hai sbagliato io ti chiudo lì dentro e così il venti con lo Stato Bindi con le vittime vendicò tutti quelli che hanno avuto un danno da questa e questa è un concetto che è banale ma è difficilissimo da scalfire nonostante la nella nostra Costituzione è da sempre scritto nell'articolo ventisette che le pene devono tendere alla rieducazione del del condannato non non è una vendetta e e le pene e le pene non significa solo carcere
Esistono le pene alternative le misure alternative al carcere sappiamo benissimo ormai tutti non è una soluzione
Non è una soluzione per la recidiva anzi dati alla mano
Le persone che che scontano la pena in misura alternativa alla detenzione non commettono nella maggior parte dei casi nuovamente dei reati mentre chi rimane detenuto per molto tempo senza poi prospettive ovviamente il rischio che quando questa persona esce ricomincia a delinquere è altissimo
Ed è ed è altissimo proprio perché mancano mancano colto quello che è che abbiamo già detto che abbiamo sentito manca il lavoro manca la prospettiva il carcere Titti annientati toglie i gli affetti ti toglie tutto e quindi se non l'ordine è importante che la politica capisca che se non lo vogliamo fare per empatia per compassione per va be'allora ragioniamo in termini di sicurezza di economia
Le misure alternative vanno incentivate e vanno utilizzate nella maggior parte dei casi perché è l'unica cosa che veramente potrebbe risolvere i propri problemi delle delle vittime del reato abbiam parlato tantissimo stamattina di giustizia riparativa che io veramente condivido
Ascoltare le parole di Giorgio e Oscar veramente mi ha colpito tantissimo perché vuol dire che la giustizia riparativa non è soltanto un concetto astratto ma è un qualcosa che esiste e
Può funzionare funziona ed è su questo che dobbiamo puntare tutti quanti
Ringrazio tantissimo Nessuno tocchi Caino mia piaciuto tantissimo stamattina vedere tutti gli gli studenti dell'università perché è è da lì che bisogna partire è lì che bisogna
Ragionare far capire queste cose ai giovani a partire dai giovani perché finché ce le raccontiamo queste cose
Fra di noi nei nostri congressi di avvocati con qualche magistrato a volte illuminato
Con associazioni come Nessuno tocchi Caino sicuramente queste cose sono importanti ma bisogna parlarne all'e sterno bisogna portare questi concetti nella cittadinanza e soprattutto nei giovani quindi grazie ancora per l'invito e
Complimenti a Nessuno tocchi Caino per questo bellissimo congressi
Diana grazie grazie a te Gabriele dove che ecco Gabriele Terranova peraltro beh se è presente un referente carcere della più che lordo avvocato Chiusano però credo che
Ci sei sei tu puoi intervenire domani o voi tredici stasera
Bene allora vieni qui alla Presidenza chiedo anche Federico celano perché facciamo intervenire in sequenza grazie Federico
Poi vorrei far parlare un semilibero dal di queste parti
Non so se qualcuno volente mia stasera so che altri vogliono parlare domani ma se c'è qualcuno un volontario questa sera abbiamo il tempo per me
Vuoi venire tu allora viene accanto a me Orazio
Va be'non può sfuggire
Dopo
Grazie a Gianluca si dopo e Gabriele Terranova interviene Gianluca
Diciamo
L'anno dopo Gabriele dopo Gabriele e Gianluca poi Today urgenze
Allora dopo correggo andiamo di nuovo la sequenza essa tre ora non mi imbrogliato
Diabete alla nuova poi Stefano Sambugaro
Gianluca Baldassarri e poi
Sì Colazzo pare tanto lui non deve sfuggire almeno per stasera da qui Federico ce l'hanno
Chiunque o l'avvocato chiuso
E Antonio stringersi faccio sempre Antonio tre in chiesa
Sì perfetto
Allora Gabriele dunque io intervengo solo perché Sergio ha detto di non andare via senza lasciare la nostra la nostra testimonianza io ci tengo a a lasciare la testimonianza della mia partecipazione della mia vicinanza anziani della mia appartenenza Nessuno tocchi Caino visto che ci siamo incrociati come compagni di strada ma sono iscritto ormai da qualche anno quindi
A parte ringraziamenti son venuto per ascoltare perché effettivamente ne vale la pena non solo per le riflessioni ma anche per le testimonianze toccanti molto molto diciamo proficue che abbiamo che abbiamo avuto occasione di dissentire oggi visto che ci sono e che devo dire qualcosa faccio finta di fare una critica che è questa ho sentito parlare
Un po'a un passante ma troppe volte del fatto che abolire il carcere è un tema utopistico invece secondo me no sicuramente non da tema oggi due o tre volte l'abbiam detto allora il tema sarebbe un tema Complesso e che certamente non posso affrontare io in queste due parole
Però credo che
Sia un tema che deve sempre stare all'orizzonte del nostro discorso
Se non altro per quello che è comporta dal punto di vista anche delle valutazioni meno epocali che facciamo abolire il carcere non significa soltanto che si fa una legge per cui gli istituti chiudono e da domani sono tutti liberi
Abolire il carcere significa anche ripensare al concetto di carcere per quello che oggi è e quindi domandarsi ad esempio se è proprio indispensabile la detenzione o se ci sono altre forme per contenere la pericolosità di chi eventualmente deve essere contenuto
E se quando è necessario
Contenere attraverso una detenzione è proprio necessario utilizzare questo strumento che la storia ci ha consegnato il carcere è nato quando ancora i medici facevano il salasso con le sanguisughe
Nel frattempo la nostra vita è cambiata enormemente la medicina tanto per fare mantenere questo esempio è lontanissima da dove stava all'epoca invece l'esecuzione penale è rimasta lì ma non è una un paradosso perché siamo rimasti lì anche dal punto di vista delle sbarre
Alle finestre dei cancelli d'acciaio con quelle chiavi grosse e tutto questo è in gran parte simbolico ok
Quando oggi Mauro Palma ha parlato dello sguardo assuefatto secondo me una parte di questo discorso si collega a quella a quella a quell'invito
Quando noi siamo abituati a pensare per esempio che in carcere non si debba usare il telefono ora abbiamo introdotto anche il reato
Del possesso o dell'uso del telefono in carcere ma dico io la limitazione dei contatti con l'esterno non è connaturata con la limitazione alla libertà personale
I casi dei detenuti che necessitano di essere isolati per motivi di prevenzione legati al reato su sessanta mila detenuti saranno una sparo utilissima minoranza
Per tutti gli altri è una limitazione inutile e se è inutile non è giusta punto fra l'altro siamo abituati a considerarla normale perché così in Italia ma bassa uscire dalle nostre frontiere allontanarsi di pochissimo e non è così
E io sono stato in vista per esempio con una delegazione di dei degli stati generali qualche anno fa in Belgio e in B già c'era in ogni cella il il
Il personal computer collegato alla Rete con la possibilità di telefonare c'era la black list cioè la regola opposta tu puoi telefonare a chi vuoi escluso quelli che ti sono di età quindi se c'è qualcuno che non può chiamare
Impediscono di chiamarlo il contrario come funziona da voi dove c'è la scheda dove può chiamare solo l'avvocato
La moglie e i figli eccetera eccetera tutto questo non si giustifica se non perché siamo assuefatti a questo a questo concetto
Altro esempio molto banale nel Regolamento di esecuzione dell'ordinamento penitenziario che fu scritto
Da persone illuminate provarono a fare una piccola riforma nel due mila anche se non si riforma la legge c'è una norma che stabilisce che se possono istituire selezioni di semilibertà in luoghi di privata dimora
Significa per esempio che se è un comune
Vuole destinare degli appartamenti sfitti a luoghi di detenzione per semiliberi lo può fare ora è una norma che non è stata mai utilizzata in occasione del tentativo di riforma fallito che è già stato richiamato oggi più volte
Che a partorito la riforma dell'ordinamento penitenziario del due mila diciotto si era tentato di portare quella norma nell'ordinamento per rilanciarla
Ma se noi abbandoniamo l'idea delle sbarre dei cancelli
E del poliziotto armato che sono necessari per una spada utilissima minoranze dei detenuti
Non ci sarebbe nessun problema a dire che pur mantenendo la detenzione e senza allentare le limitazioni si fanno si prendono X dimore
Che si possono vigilare oggi benissimo anche con strumenti tecnologici durante il corrente in Cina c'era un controllo capillare sui cittadini attraverso sistemi informatici per cui se tu avevi
La positività alcol Reed anche se andavi a buttare la spazzatura
E ricontrollato e ti chiedevano serie autorizzato se potevi farlo eccetera eccetera ovviamente è raccapricciante immaginare il tipo di controllo sulla libertà delle persone che si può esercitare con la tecnologia
Però guardiamo l'aspetto positivo anche se questo potesse servire a
Come dire alleggerire
Significativamente il numero della popolazione che stanno i carceri spostarle luoghi di privata dimora magari anche con le proprie famiglie e controllati lo stesso in modo assolutamente efficace dal punto di vista della sicurezza pubblica perché no
Solo per ragioni simboliche ideologiche perché oggi questo è quello che dovrebbe accadere se anche nel settore dell'esecuzione penale noi facciamo dei passi avanti come li abbiamo fatti nella medicina dell'educazione eccetera eccetera
Quando prima ho fatto l'esempio della medicina
Quando si è unito indie
Iniziato a utilizzare il carcere come strumento di repressione in luogo delle
Sanzioni corporali a scuola si alza si usavano le sanzioni fisiche si davano le bacchettati sui bambini oggi nessuno penserebbe di dalle bacchettate sui bambini facciamo un passo avanti anche nel trattamento
Della
Del nelle delle pene insomma ecco
Grazie
Solo
Grazie a Gabriele anche per ricordare quello che insieme abbiamo fatto nel viaggio della speranza nelle istituti dell'atto della Toscana che è stato organizzato anche al coordinamento delle anche con Luca Maggiore a delle referente carceri dell'Unione delle Camere penale
Regione Regione Toscana
Quindi no
Siccome parlavo di Toscana Massimiliano sentiamo lui poi Gianluca turno mai urgente proprio di se in albergo con nove stasera allora ceniamo assieme quindi tu no Federico ce l'hanno invece deve raggiungere Novara quindi la sequenza e queste non più scrupolo evocano Salute Covolo pochissimo tempo Stefano Sambugaro e poi Gianluca che
Premettendo che quarant'anni che sono avvocato quindi quarant'anni penalista e giro per carceri da quarant'anni
Con l'avvocato e il per un certo periodo quale responsabile quale referente dell'Unione camere penali del del settore carcere
Da circa un anno sono le garante del Comune per Genova la cosa che mi colpiva che mi ha colpito né quarant'anni di carcere l'orologio del carcere non c'è un orologio che funziona più sontuoso a domanda come mai perché il tempo non deve passare o perché il tempo non passa mai
Sicuramente perché il tempo non si passa al detenuto il tempo non deve passare esatto non guardando non seria a contare i secondi minuti che passa ma in tutte le carceri non è non è qui
Non è a Marassi non è e qualunque carcere allora mi son posto la domanda se questo è il problema anche questo è il problema non è che occorra riparare cioè il il telefono occorre far sì che il tempo passi
E quindi sia siano delle possibilità al detenuto di passare il tempo
Attualmente gli impiegati i detenuti sono il venti per cento del totale della detenzione e gli alti ottanta per cento che cosa fa in carcere
Stanno in camera di in camera in cella a parlare con i propri colleghi detenzione a parlare dei reati fatti a parlare di cose future ma non ma non a crescere allora occorre necessariamente a fare qualcosa per crescere
Lo Stato deve impegnarsi i comuni a Genova abbiamo dei progetti di lavori socialmente utili che hanno la loro funzione perché avvicinano al detenuto alla collettività e la collettività al detenuto la gente vede il detenuto
Come soggetto come se fosse da tenere in disparte se invece detenuto s'avvicina la gente la gente s'avvicina le cose davvero cambiare
Gli imprenditori imprenditori non investono nel carcere
Perché non sanno l'utilitaria chiara legge Smuraglia non sanno che impiegando il detenuto in un'impresa risparmiano l'imprenditore lo fanno un perché un filantropo perché ci deve guadagnare facciamogli capire al death all'imprenditore che col detenuto in carcere ci guadagna con l'impresa in carcere ci guadagna
Fin quando ciò non si verifica resterà l'ottanta per cento a non far nulla quindi lo Stato deve impegnarsi sia nel sociale
Sia nel privato sia nel pubblico a far sì che ci sia un investimento nel carcere non è il carcere nuovo che diventa importante anche nel carcere preesistente deve essere modificato deve essere migliorato deve essere reso fruibile a chi ci ha a chi ci abita e chi ci abita C abitante sessantadue mila persone a fronte di una capienza di cinquantatré mila
è un argomento mai trito e ritrito sovraffollamento le porte girevoli gente che Inter gente che esce il carcere come luogo dove non sai dove mettere lo straniero netti in carcere non sa dove mettere i senza fissa dimora lo mette in carcere pensionati vizia alternativa
Pensa ai beni sottratti alla mafia lasciati lì a morire invece Arrigo ristrutturarli renderli operativi a renderli vivi dove collocare anche detenuti
Per fluire di misure alternative perché molti non hanno misura alternativa perché non hanno una casa un anno un lavoro quindi ricercare un lavoro una casa anche per il dopo poi c'è un dopo il detenuto
E un provvisoriamente detenuto prima o poi la collettività lo deve riassorbire
E per i assorbirlo de di Istra darlo o la vita normale ordinaria ma se tu Stato non ti metti in condizione di creare al detenuto la via e il percorso normale tu Stato è fallito
Tostato e perso hai perso ma non perché non disinteressato della tua collettività e detenuto e parte della collettività anche questa cosa le carceri a Genova il carcere in centro città Marassi con la decima un po'fuori la l'idea era giusta il carcere deve essere in centro città mi rendo conto che per sicurezza meglio tenerli fuori ma il carcere in centro città per renderlo fruibile a Marassi scelte atro dove fanno teatro per le scuole il la compagnia ha detto del carcere compose tenuti Valle sterno fa teatro all'esterno e viceversa
No ma anche adesso il caso del carcere la compra la compagnia degli scatenati fa teatro al Carlo al teatro nazionale e la compagnia internazionale viene a Marassi e il pubblico di qua e di là e composto da persone
Non detenute questo per far sì che ci sono anche una sinergia perché la collettività assorba e veda che detenuto non è una bestia feroce è uno che in galera in attesa di essere scarcerato ha sbagliato e deve essere riprese queste quello che va fatto a mio avviso ringrazio anche per ospitato grazie
Grazie Stefano
Allora grazie
Voglio do la parola ora
A Gianluca Baldassarri poi Louise racconterà almeno
Capirete subito credo dall'esordio di quale caso stiamo parlando
Ma nel contesto di un congresso di Nessuno tocchi Caino
Esso sarebbe il caso di Abele nomine non di Caino
Che però è bene che ci sia anche una sua testimonianza
Perché come quel caso che noi spesso ricordiamo che cerchiamo sempre di scongiurare che lo Stato non diventi canaglia Caino quando pensa di no dover confrontarsi affrontare il male
In questo caso vedete che sapere capirete che è un male anche non proprio tanto grave ciò nonostante questo ha contribuito lo Stato a Dante danneggiare non so lui alla tempra per cui non si fa
Dal nel girare per sempre ma fatto di quell'occasione
Una risorsa
A dimostrazione del fatto che il carcere può essere anche un luogo in cui una certo si può perdere per sempre ma si può ritrovare uscirne con maggiore forza di quanto ne aveva quando entrato cioè
Grazie
Io mettiamo Gianluca Baldassarri ho fatto per tanti anni il dirigente bancario fino a una decina di anni fa
Quando la mattina del quattordici febbraio del due mila tredici mi hanno arrestato per un reato
Che credo nessuno conosca che si chiamò ostacolo alle funzioni di vigilanza sostanzialmente con l'accusa di avere nascosto un documento alla Banca d'Italia
Ho fatto quindici giorni a San Vittore poi mi hanno trasferita Sollicciano mi hanno liberato per un giorno perché non mi hanno fatto l'interrogatorio di garanzia
Mi hanno riarrestato il giorno dopo a Milano quindi di nuovo San Vittore e poi ci sono Sollicciano infine Siena dove sono rimasto sei mesi poi servito
Due mesi di domiciliari fino a quando la Cassazione
Ha detto che l'arresto era illegittimo in quanto non avevano dato il tempo i miei legali a me stesso di leggere i documenti posti alla base dell'interrogatorio
Sono seguiti dieci anni di processi con sostanzialmente tre processi uno per l'ostacolo alla vigilanza uno per associazione per delinquere di stampo transnazionale
E uno per falso in bilancio e aggiotaggio tutti i reati finanziari che hanno vinto coinvolto me
Presidente Mussari un un'altra quindicina di persone dirigenti Tim Monte Paschi di due banche internazionali che sono Nomura e Deutsche Bahn
Dieci anni di processi tutti conclusi con l'assoluzione perché il fatto non sussiste in tutti e tre i processi per tutti gli imputati
Quando ero in carcere ottenuto un diario per etichette desideravo leggervi una pagina di questo diario che ho scritto quando ero a Sollicciano non è rivolta
Poi estate da questa parte male ai signori che stanno dall'altra parte
Che ben conoscono il carcere perché lo lo frequentano non però diciamo che il punto di vista di chi la sera si sente chiudere lo sportellone Colle mandati secondo me
Fa capire molto perché il consumo dei tranquillanti così elevato
La sera passa il carrellino noi tutti consumano perché crea angoscia quel rumore la sera soprattutto se non sai quanto durerà
Quando entri in carcere capisci che sei in un altro mondo e che e ripeti debiti vedere il valore te sempre dato alle cose e alle persone non credo che le persone che sono fuori abbiano veramente un'idea di cosa significhi tra libertà sono abituati ad avere dei diritti che ritrovano avvia innaturali non solo il diritto di decidere dove andare chi frequentare di scegliere il proprio mestiere la propria religione ma anche libertà più piccole quelle di cui non ci accorgiamo tanto sono file
Poter decidere il bar dove far colazione cosa mangiare quando accendere spegnere la luce prendere il caffè
Se non ti piaccio un barone kosovari da un'altra parte qui dentro la mancanza di libertà non è solo il fatto che la celle chiusa e non puoi andare da nessuna parte e qualcosa di molto molto più profondo e radicale
Qualcosa di molto penetrante qualcosa che ti entra dentro e cerca di annullarsi come persona e come individuo
Stai ventiquattrore con persone anche non hai scelto e potrebbero essere le meno affini che può immaginare certo poison l'articoli tu il libretto iscritti sempre che ci sia però lo spazio fisico prestasse tutti a un tavolo e né letto l'unico che si può sedere quello che abita all'ultimo piano
Perché i letti sono a Castello non hai le lamette nel mio caso c'è il rischio suicidiario me l'avevano tolte
Non ti puoi far la barba alla luce lacci e nella tua cella l'accendono e spengono i sorveglianti se non hai il fornellino Agulhas non puoi avere l'acqua calda per fare il caffè
Quando lo di siti che deve aspettare ore che ammesso che ci sia il rubinetto dell'acqua calda e in cui le esce l'acqua calda del rubinetto se sei allergico al deodorante con il profumo che vengo condono con la spesi Ina son fatti tuoi che non ne puoi avere altri
C'è la palestra ma non ci puoi andare perché manca il personale i tempi per la biblioteca se è un documento dell'iter are nell'ufficio matricola se non so se avete presente Sollicciano i sorveglianti vanno in bici tu dietro a a piedi che sta dall'altra parte del carcere poi l'ULSS sorvegliante va a mangiare tutti chiudono nello stanzone transiti aspetti un'ora
Qui qui dentro capisci per bene cosa voglia dire la mancanza di libertà
Perché arriva in profondità nel dettaglio delle tue piccole azioni quotidiani di quelle cose a cui non penserei stima e come espressione di libertà ma che lo sono
Non è solo
Che non puoi far l'amore con la tua compagna ma è anche che non decidi quando accendere spegnere la luce
Detto questo io ringrazio Nessuno tocchi Caino l'importanza che ha
Nello sforzo di far capire alle persone che non frequente nel carcere quanto
Particolare questo mondo dovrebbe essere obbligatorio soprattutto per i nostri parlamentari nostri senatori che decidono le pene no
Anche per i magistrati ma credo che che le applicano
Spero che nemmeno i magistrati ogni tanto ci vengano
Beh dovrebbe essere obbligatorio per i parlamentari che amano così tanto al fare le pene temo purtroppo che in Italia non ci sia una gran cultura
Dello stato di diritto e l'abbiamo sentito prima quando si parlava di misure di prevenzione
Ecco lo Stato dove ci sono le misure di prevenzione non è uno Stato di diritto per definizione
Vorrei chiudere leggendo vi tre righe di quello che scrisse ad un certo punto un grande quotidiano italiano il principale quotidiano finanziario italiano quindi non si cioè per darvi l'idea di quanto poco ci sia di mentalità di stato di diritto in Italia
Lo cito undici giugno due mila tredici gli inquirenti senesi hanno individuato anche l'organizzatore della banda che asseconda la riscossione sarebbe Gianluca Baldassarri ex responsabile dell'area finanza
Che in questo momento si trova in custodia cautelare in carcere per rischio di inquinamento delle prove pericolo di fuga anche se tecnicamente per il reato di ostacolo alla vigilanza e non per appropriazione indebita
Quindi sostanzialmente il giornalista sta dicendo che
Una cosa inimmaginabile no che i magistrati mi avrebbero arrestato con la scusa dello stacco la vicinanza perché
E aggiunge Ivana tenermi dentro per appropriazione indebita
Ma il fatto che il loro cioè inimmaginabile ma il fatto che invece un giornalista di un giornale così importante il nuovo lo lo dica come
Come una cosa naturale
Fa capire che in Italia
Il concetto dello Stato di diritto secondo me non c'è proprio neanche ai livelli culturali più elevati vi ringrazio auguro buona sera
Grazie a Gianluca
Hai anche un
Che avevamo concesso
Allora la parola ora Federico ce l'hanno della camera penale di di Novara
Ed è accompagnato dalla Camera penale anche con Luana Nigi Tozzi che che lo tralasciare quinta insomma tulle alla rappresenti la Camera penale di di Novara seguirà l'intervento di Massimiliano Chiucchiurlotto
Insomma referente carcere della Camera penale di diffidenze
Poiché Antonio
Finché dice che e termineremo i lavori di questa serata con Orazio Paolella
Io porto il saluto
Il saluto dalla Camera penale di Novara e c'è stato un momento ero tentato di fermarmi qui nel senso
Andar via dopo aver ascoltato una serie di discorsi emozionanti e volevo tenere per me quelle sensazioni
Poi c'ho ripetuto a Roma sta sensazione ho già avuta sir l'ho avuta quando son venuto al laboratorio qui nessuno tocchi Caino son tornato a casa più ricco sinceramente più ricco mi sono sentito pieno di bellezza
E ho sentito fuori l'esigenza di comunicarla comunicarla i membri del del mio direttivo comunicarla alle persone che sono influenzate da una opinione pubblica che purtroppo non la pensa come le persone che sono in questa in questa sala ma non la pensa così perché non sa
Non conosce
Gli studenti qui stamattina hanno potuto apprezzare ed ascoltare cose
Che fuori non non sentono io sono sicuro che abbiamo seminato qualcosa che camminerà fuori camminerà fuori di qui
Ieri Raffaele credo con una certa già strappato un sorriso è sembrava quasi dispiaciuto di essere stato declassificato in me lettere se n'è andato in mezzo ad altre tipologie di detenuti mi rivolgo a Luís e dico non sia dispiaciuto
Tu hai un'opportunità importantissima puoi fare il missionario puoi raccontare il verbo a persone che forse non hanno l'opportunità di accostarsi a Nessuno tocchi Caino ai valori e alle emozioni che trasmette nessuno tocchi Caino perché dobbiamo ricordarlo non tutti hanno lo spessore e la possibilità di poter studiare di poter accedere a determinate
E migliorie personali
E allora forse anche a queste persone bisogna stare vicino sia te missionarie di questo di questo verbo
Nessuno tocchi Caino ma nessun Caino resti indietro io ci credo in in questo è una alla funzione che noi possiamo svolge le che voi potete svolgere e noi in un altro in un altro ambito stamattina ho sentito professor Padovani parlare di numero chiuso rispetto alla esecuzione della piena
Purtroppo il numero chiuso esiste già io vi voglio raccontare una una storia professionale e la storia di Simone non vedo oggi il garante del del Piemonte ma sarebbe piaciuto parlargli di questa storia
Simone
Io lo conosco da libero a luglio più o meno mi arriva con un provvedimento del magistrato di sorveglianza dove vi erano stati riconosciuti ottocento euro di risarcimento per ingiusta detenzione
Aveva fatto tre anni tre Nesi di di detenzione
Una parte della trentacinque Terry era stato riconosciuto in sconto di pena l'altra parte ottocento euro da da recuperare
Mi attivo per per fare questo recupero ad agosto mi arriva
Sì faccio velocissimo ad agosto mi arriva una telefonata viene no è stato arrestato nuovamente vengo a scoprire tutta la sua storia aveva preso tre anni e tre mesi per dei maltrattamenti in famiglia a oltre tre anni e tre mesi in quel provvedimento originario
C'era la previsione da parte magistrati di sorveglianza di un ricovero in Renzo dopo l'esecuzione della della prima ha fatto in tempo a commettere un altro reato il postino pensa non c'era non c'è è ancora in carcere e lì non è il posto dove Simona dovrebbe stare e quindi per tutti questi persone come come Simone io credo che dobbiamo batterci perché abbiano la esecuzione che meritano nel luogo
Deputato e non inutile rifugio il carcere non può essere non può essere questo rifugio il tutte i mali della società vi ringrazio ancora per l'attenzione auguro con lavoro anche per domani
Grazie grazie a Federico Cerrano della camera penale di di Novara e anche animatore frequentatore venuto più di di qualche volta insomma ai nostri lavoratori ritornerà ora io do la parola Massimiliano Chiusolo che della Camera penale di Firenze il referente carcere
Dopo di lui interverrà Antonio tre inchieste come dicevo poc'concluderemo questa concluderemo questa sera telegrafico fa alle Massimiliano
Buona sera a tutti anch'io sarò telegrafico ringrazio l'associazione Nessuno tocchi Caino porto i saluti della Camera penale di Firenze
Debbo dire in questa giornata in mezzo di lavori ci sono stati tanti tantissimi spunti che potrebbero essere trattati in maniera molto approfondita ma non non ne ho il tempo quindi stamattina presa che si parlava della maternità in carcere mi verrebbe in mente il progetto della Regione Toscana Hicham per quanto riguarda la possibilità di costituire una struttura per consentire alle madri
In stato di detenzione di partorire al di fuori del carcere è un progetto che in essere c'è anche una struttura già pronta ma siamo ancora in attesa dell'autorizzazione della Regione che nonostante sollecitiamo ormai da anni non arriva
Mi verrebbe mentre altre idee che abbiamo portato alla riunione di coordinamento degli osservatori regionali a Rimini lo scorso febbraio
Ma insomma ci sono ci sarebbero tante tematiche da approfondire ma non è il caso voglio però portare la mia esperienza personale e quindi il mio personale ringraziamento a Nessuno tocchi Caino perché io fino a un paio d'anni fa
Conoscevo il carcere dal tecnico come tanti colleghi che l'hanno detto oggi cioè facendo l'avvocato penalista a venticinque anni ormai
Conoscevo il salone delle feste del carcere le aule di udienza le
Nelle sale dei colloqui del carcere io parlo della realtà Toscana quindi Sollicciano che ma più che altro malintesi Pistoia e quant'altro
Quindi una realtà un po'diversa da quella che poi ho scoperto paio d'anni fa quando sono stato nominato coordinatore dell'osservatorio della Camera penale
Considerando che la Toscana la regione a più istituti penitenziari in Italia senza considerare anche le strutture alternative
Il lavorerà abbastanza importante e allora cosa bisogna fare bisogna cominciare a cercare di capire cosa andare a vedere perché vedere l'ASP l'aspetto giudiziario giurisdizionale cioè
La la udienza il colloquio quella è un aspetto che sostanzialmente interessa interessa giusto per quello che noi dobbiamo dire che quella che la situazione dei detenuti e dei deferimenti
E anche dei cosiddetti reclusi senza condanna che era l'aspetto io non conoscevo ancora se delle persone che lavorano all'interno del carcere ridotto il personale di supporto all'amministrazione penitenziaria
Quindi un paio d'anni fa ho cominciato a sollecitare la direzione poi so diciamo problema particolare perché non c'era un direttore nominato è stato nominato l'anno scorso in pianta stabile quindi c'era un problema anche di relazioni interne
E mi sono accorta di rimanere un po'antipatico perché chiaramente come diceva studio padovani stamattina
Mi raccontavano le novelle dicessi organizzata la delegazione venite vi facciamo fare un giro detto no guardi inattesa io voglio vedere i bracci voglio vedere i passeggini
Voglio vedere
Le camere e le scelte dei bagni
Figlio
Non si può fare fa
Ma Paglione quindi attraverso attraverso poi questa insistenza continua perché poi insomma non mi faccio gli affari miei Vinicio cominciato a sondare un po'a destra e sinistra
Quello che potevamo organizzare anche con le associazioni supporto e sono venuto in contatto con Nessuno tocchi Caino e abbiamo organizzato uno dei tanti incontri all'interno degli istituti penitenziari toscani abbiamo fatto l'ingresso
Nelle aree protette dove prima non si poteva accedere abbiamo fatto l'ingresso nelle docce che vi assicuro
Che nonostante tanti anni di professione entrare nelle docce
Del carcere di Sollicciano è un'esperienza che sinceramente non mi sento di consigliare a nessuno ma detto questo e questo ci ha consentito di avere una visione
Un po'più aderente alla realtà di quello che è il carcere perché il carcere si tende
Ha lasciato ai margini per riprendere le parole le parole di di Padovani questo voi ha consentito a tutta una serie di iniziative successive in altri istituti penitenziari Lucca Pistoia malintesi a Prato
Per valutare in maniera più approfondita quello che era lo Stato dell'istituzione penitenziaria e quello che si poteva fare come avvocati
Perché come avvocati possiamo fare ben poco purtroppo per cercare di migliorare la condizione degli ospiti
Quindi sono sono poi intervenuti a tutta una serie di iniziative abbiamo ora finalmente è la prima volta nella storia che c'è un monitoraggio costante l'Osservatorio Carcere
Riceve costantemente mensilmente un'analisi dettagliata
Del numero delle persone sono attualmente ospitate divise per settore
Della situazione carceraria della situazione sanitaria siamo riusciti a visitare le zone di trattamento sanitario che erano assolutamente
Offri inizio fino a qualche anno fa quindi qualcosa è stato fatto fino poi all'evento culmine ha consentito per la prima volta nella storia di questo Paese
Di fare uscire dei detenuti per un evento sportivo al di fuori del carcere che ha avuto un grandissimo successo quest'anno è stato replicato e via dicendo
Questo per dire che
Io condivido purtroppo condivido le parole di Tullio Padovani non non c'è da stare allegri e non sono molto convinto della politica dei piccoli passi anche perché indipendentemente da quello che fu detto all'indomani della
Nascita del nuovo codice di procedura penale la
L'equiparazione tra accusa e difesa l'accusa e la difesa hanno gli stessi poteri e gli stessi strumenti magari magari se noi avessimo gli stessi strumenti e poteri della Procura ci sarebbero molti meno detenuti nelle carceri italiane questo è poco ma assicura
Tuttavia e chiudo perché non voglio rubare tempo nessuno
Se si riesce ad avere una conoscenza aderenti a quello che è la situazione in esame sto parlando del carcere si può anche impegnarsi
Per fare qualcosa in più noi faremo tutto quello che è in nostro potere
Noi faremo tutto quello che dobbiamo fare poi non voglio dire come ho detto tutti oggi accada quel che può staremo a vedere
Adesso la parola ad Antonio d'intesa Antonietti intese è da tempo iscritta Nessuno tocchi Caino e ha avuto anche l'una vicenda di concretezza vorrei parlare
Brevemente grazie Paolo Orazio Paolella
Ringrazio molto Nessuno tocchi Caino Elisabetta per la sua tenacia con la quale mia tenuto legato a questa esperienza e e che mi dà questa possibilità vi raccontare brevemente la mia vicenda io mi sono sempre stato
Attivo nella battaglia per una giustizia giusta già nell'ottantacinque raccoglievo le firme per i referendum che si fece dopo l'epoca per una giustizia giusta devo dire che mai avrei pensato di essere poi vittima di una di queste vicende
Purtroppo io me lo una quindicina di anni fa facevo il console all'estero
Ero consigliano di provato idoneità incaricato anche del servizio consolare
Che aveva bisogno di una mano in più perché si davano pochi visti rispetto a quello che l'aveva richiesta c'erano problematiche varie costano in una sede africana i praticamente non so se avete visto il film io capitano
E quello era il il contesto insomma
C'erano queste persone che erano avevano questa spinta ad emigrare a vedere un mondo diverso e spesso non era difficilissimo avere un visto prendevano le vie
Che si è di mio capitano dal deserto molte invece prendevano le vie del mare morivano anche in mare e io ho parlato con le madri quelle che avete visto anche nel firma la madre del ragazzo
E questa madre che avevano avuti figli morti male mi dicevano ma questi ragazzi perché non possono avere una possibilità di vedere il mondo
Poi se non gli va bene se ne tornano eccetera comunque le spinte erano tante e io ovvero facendo il mio dovere
E in un anno e mezzo in più avuto la supervisione su quel settore i visti sono raddoppiati
E sono anche muniti definite le problematiche in realtà tutto stava andando bene con soddisfazione di tutti
Quando devo dire un'azione scriteriata di un altro funzionario che era in sede ha dato vita a una serie di di verifiche sospetti di illazioni su questa vicenda che non sono mai state
E dimostrato non c'è mai stato alcun riscontro devo dire che dopo anni e anni di inchieste e di e di e mezzi messi in atto da da tutte le forze di investigazione
Non c'era nulla di nulla
E in base a queste illazioni e che sono state mandate inopinatamente alla magistratura perché e andai Shin segnano come ufficiale di polizia giudiziaria quando si tratta di illazioni di voci correnti nel pubblico non bisogna investire la magistratura invece l'hanno investita il magistrato che avrebbe dovuto verificare vedere che non c'era niente
E e cestinare queste neanche accusa appunto queste illazioni invece è andato avanti Nico mia grande incredulità proprio mi sono ritrovato essere destituito che equivale quasi a una condanna a morte per quando era ad essere messo sotto processo ad essere condannato in primo grado a quattro anni per una vicenda del tutto inesistente una vicenda inesistente
E questa cosa che era stata rilanciata poi anche sui giornali come se ci fosse davvero qualcosa il Messaggero aveva pubblicato una serie di articoli anche in prima pagina mescolando vicende che non c'entrano assolutamente con nel mio periodo di gestione
Pescando testimonianza da parte di latitanti pregiudicati che erano i in zona addirittura poi Striscia la notizia fece dei servizi su su Marco mandando in onda registrazioni su altre sedi diplomatiche non erano la mia
E vanno a chiedere al ministro dell'epoca conto di queste di queste notizie su questi presunti traffici
E codici se si sta provvedendo mandato già degli ispettori che erano ispettori mandati nella mia sede che non c'entrava niente con quello con i servizi che avevamo fatto e io fui il capro espiatorio di vicende in cui non c'entrava assolutamente niente
E dietro la mia visione mia vita fu distrutta da quel da da questa da queste illazioni appunto neanche accusa perché non c'è stata una sola persona che abbia accusato me che abbia che abbia detto di ieri di aver dato qualcosa a qualcuno per avere un visto nessuno e invece sulla base di questi l'azione che non avrebbero dovuto neanche dare inizio a una vicenda penale
In primo grado dov'ero stato addirittura condannato a quattro anni e la mia vita distrutta alle famiglie distrutte non era in rapporto con nessuno veramente
Elisabetta una delle poche mi che mi ha chiamato in questi anni perché veramente è stato umanamente durissimo mi ricorda anche con Sergio D'Elia che c'eravamo incrociati prima che io partissi propri sia un po'troppo lungo da raccontare però vado in Tunisia che era considerato il paese più tranquillo del Nordafrica
Proprio altamente per motivi di famiglia
E Sergio mi dice sia un Paese che sta andando avanti verso l'abolizione della pena di morte però se c'è qualcosa fammi sapere dove ti chiamarlo dopo un paio di mesi perché stavano si stavano battendo sotto casa mia stava incendiando i supermercati
E stilavamo raffiche di mitra per disperdere la popolazione sulla c'era stata una rivoluzione e mi chiamarono dicendo che il Presidente stava scappando e quindi chiamai Sergio che mi fece chiamare Dora radio radicale questa bene è stata una parente politica poi ci siamo incontrati a Tunisi Sergio ed Elisabetta quando il bambino ha nominato quindi più lirico di creare una democrazia in Nordafrica
Fa piccola parentesi politica nella vicenda
Alla fine dopo dopo dieci anni dieci anni di vicenda giudiziaria basata sul nulla
E si trova dice uno perché credo che uno solo su tre e che ha detto ma scusate ma qua non c'è niente noi cosa stiamo facendo
E quindi mi hanno prosciolto assolto completamente da questa accusa poi con una serie di di diciamo di specifiche minori però quello che volevo sottolineare da un punto di vista diciamo concreto e dare un contributo che ci sono alcune norme in Italia che sono giuste teoricamente non vengono applicate
Come si fa a a scrivere che uno può essere condannato solo quando la colpevolezza dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio e condannare uno solo sulla base di illazioni non dimostrate
Non non si non non non c'è concretezza in questo in questa assunto della legge bisognerebbe cercare di trovare una norma che via
Concretezza che di effettività a questa a questa norma proporre devono forse dev'essere considerato innocente fino a prova contraria in realtà ti ti trattano come se fossi colpevole dall'inizio
E per non parlare appunto della tutela dal massacro mediatico che purtroppo un singolo cittadino non non riesce a contrastare e come pure i mezzi di rimedio giuridici questo dal punto di vista penale cessata questa sentenza dal punto di vista amministrativo cercavo ed i miei diritti
Sono arrivato fino alla fine e c'è stato un muro di gomma per quanto riguarda i diritti economici che a cui pensavo di perdere i è stato case
Lo stato ingiustamente accusato quando sull'energia esiste
Anche religiosa muro di gomma niente sulla
Ricorsi ho fatto dei ricorsi anche lei supreme magistrature corte di cassazione addirittura alla Corte europea dei diritti dell'uomo e chiudo subito
Praticamente me li hanno respinti il comma dei motivi tecnici eccetera perché avrei presentato in ritardo Stefano semplice non avevamo ammissioni proprio nulla benissimo riservata indicato così ognuno qualcuno il novanta rimane quella fu l'unico allora la mia vita essa risultano sedicenne ma è potesse ad uso privato provvedimento per modificare in meglio
Queste norme che sono solo teoriche per il momento ma che in realtà dovrebbero trovare più concreta attuazione
E vi ringrazio molto per la creazione grazie
Grazie ad Antonio
Allora l'ultimo intervento
Di questa serata di questa seconda giornata è quello di Orazio Paolella Orazio
Colgo l'occasione per comune che domani verso le dieci avremo un collegamento con il carcere ti Parma
Siamo riusciti a ottenere l'autorizzazione
Era in forse fino a stamattina ma io devo ringraziare Elia al DAP
Funzionari partire dalla dottoressa Irene Marotta che si è adoperata perché arrivassero in tempo
Sicuramente avremo Claudio Conte che interverrà io spero domattina mi adopero per questo per avere in collegamento anche Domenico
Quindi
Voi domani vedremo Collu in collegamento il perché della importanza
Della sua testimonianza della sua
Però ora ascoltiamo quella di Orazi
Si è trattato
Come sempre salire su questo palco qui ad un altro congresso di Nessuno tocchi Caino è per me una bella forte emozione
Cioè come sempre non possono iniziare comete ingraziare è partito radicale ma in particolar modo a Nessuno tocchi Caino finti attese ciao Elisabetta attività Maria e a tutti voi che ci aiutate a guardare a cercare quanto ancora non c'è nostro futuro perché ci sia perché ci sarà come sappiamo tutti in carcere o monto sconosciuto e morte nell'angolo più buio della società ma grazie al partito radicale Nessuno tocchi Caino che riescono a fare fanno luce su questo mondo facendoci vedere cosa realmente succede al suo interno in questi lunghi anni ci avete raccontato molto di questo mondo in particolar modo se avete raccontato care amiche cari amici ricchi sospese e il tempo un vuoto della penna
Ma è oggi tutta detenuto detenuto da trent'anni devo dire
Il motto cui solo quel mondo di dare sicurezza alla società ma anche quello del recupero per contanti
Oggi
Detto un teatro vedo un pubblico ho visto l'università i volontari un interscambio tra dentro e fuori
Di umanità e di solidarietà
Vedo stesse contrasti
E se quest'oggi è stato possibile e principalmente grazie appunto al partito radicale Nessuno tocchi Caino che appunto ne sono quei fari di legalità di questo mondo stendendo questi luoghi meno disumani
E disse umanizzante
E come ci diceva scritta
Più che a pensare abolirlo
Cerchiamo
Di garantire quelli sito wiki Chitty Chitty portiamo più umanità
Tu dicevi in un nostro laboratorio tempo fatte portare lì dentro più diritti più umanità rimangono prigionieri
Ma qui c'è anche l'uomo e con essi demolito che ne seguì con attenzione si senza poi ne faccio vuol portare il diritto all'umanità in cattiva voi carcerare il diritto all'umanità ma faceva l'uomo Sergio e con essi teatro voglio portare fuori dal carcere
In carcere più umano rifiuti e allora più il carcere somalo comunque inutilmente i
Niente più nel chiudo concludo con un grazie di cuore
A mia mamma
Ah dall'una che è venuto che da anni da mesi che ci spiegava amici se quindi a tutti voi no per
Per questo vostro guidarci
Guidarci in questo nostro cammino di crescita culturale umana dalla persone un grazie lo devo usare alla direzione tutta che Anna nostro direttore sito dicono Corio accomandante Americo Fusco all'osso educatrici dottoressa rosse averci dato questa possibilità di essere più in questi giorni no con grazie a voi tutti
Grazie
Grazie Orazio per la serenità per la dolcezza delle tue parole ma soprattutto del tono nell'otto voci perché credo che ce l'abbia confortato rasserenato
Noi ci vediamo domattina voi da questa parte vi dobbiamo lasciare dobbiamo uscire dobbiamo liberare anche la polizia penitenziaria io colgo l'occasione nell'andare via per ringraziarli tutti
Gli agenti della polizia penitenziaria anche per quello che stanno facendo per noi per voi quello alla loro opera all'insegna ripeto dell'ordinamento penitenziario che lo Stato di diritto ci vediamo domani mattina si chiudono qui il alle nove e trenta puntuali qui con i cartellini già pronti non li dimenticate sopra perché li abbiamo già finiti
E quindi si chiudono qui i lavori dei questa seconda giornata del congresso di Nessuno tocchi Caino