"Rai ed emittenza privata"

Vediamo
E
Ebbene apriamo i lavori di questo convegno Incontro
Sui temi della
Emittenza radiotelevisiva prima tutto ringraziando tutti i presenti proveniente speriamo che ci fosse un ma affluenza maggiore ma certamente l'affluenza che c'è pur non essendo numerosissima certamente estremamente qualificata
Credo di dover ringraziare i numerosi parlamentari presenti in particolare l'area senatrice Rosa Russo Jervolino presidente della commissione parlamentare di vigilanza
Il vice presidente ed aveva io Rossello tutti gli altri amici colleghi parlamentari che ci sono presenti
Sono arrivati tre grammi di adesione di rammarico per non essere potuti intervenire da parte del del ministro Spadolini del ministro Degan del ministro Altissimo del ministro Collotti
Del senatore costa dell'onorevole la Malfa
Di Giovanni Malagodi di Rino Formica del
Presidente della Commissione Crispi della commissione parlamentare Cristofori
Del presidente del dell'ordine nazionale dei giornalisti Guido Guidi e altri telegrammi il biglietti di adesione e di rammarico per non essere potuto intervenire per precedenti impegni diamo subito la parola al collega buffa segretario dell'Associazione stampa romana per una introduzione
Signore e signori
E ringrazio di essere intervenuti
Sei propenso
Non so se le funzioni e questa con
Funzione
Sono quasi tre anni che il consiglio di amministrazione della RAI è scaduto e non viene rinnovato
Sono addirittura dieci anni che si attende una legge di regolamentazione del sistema radiotelevisivo che dia un minimo di certezza legislativa ad un settore privato in crescente espansione
Questi inutili attese hanno portato all'anno zero per la televisione pubblica e per quella privata
La paralisi in cui si trova la RAI sotto gli occhi di tutti
Le furibonde lotte di potere scoppiate delle forze politiche stanno mortificando un'azienda che con tutti i suoi difetti da eliminare e i suoi limiti da superare rimane almeno sulla carta la più grande industria culturale del Paese
E lo stesso vale per l'emittenza privata anche qui la situazione di totale vuoto legislativo
è sotto gli occhi di tutti con le ricorrenti minacce di oscuramento delle antenne da parte dei pretori e le lotte di potere tra le forze politiche che impediscono il varo di una legge di regolamentazione non più rinviabili
Ma il convegno indetto dall'Associazione stampa romana vuole essere un'occasione
Non per le solite denunce e proteste
Per i non è un caso che questa manifestazione è articolato in due relazioni di apertura una di Lucio razzi segretario nazionale dell'Unione sindacale giornalisti Rai ed una di Nanni Angeli consigliere nazionale della Federazione nazionale della stampa
E non è un caso che alle due relazioni seguiranno gli interventi dei rappresentanti tre componenti della ecco solo socio azione stampa romana Franco Chiarenza per svolta professionale Arturo diagonale per stampa romana e Roberto Morrione per Rinnovamento
Se il Papa ce lo consentirà avremo anche l'intervento del segretario della Federazione nazionale della stampa italiana Sergio opporsi
In questo convegno infatti vogliamo che l'anno zero della RAI dell'emittenza privata radiotelevisiva venga esaminato sotto l'angolo visuale dei giornalisti
Se è vero che la posta in palio del braccio di ferro in atto dei partiti rappresentato dalla ridefinizione del futuro sistema informativo italiano allora è necessario che chi è destinato ad essere al centro di questo settore incominci a far sentire la propria voce con pareri proposte suggerimenti e perché no con richieste precise
Mi auguro che subito dopo le relazioni degli interventi dei colleghi il dibattito venga arricchito da partecipazioni degli esponenti politici le rappresentanti le emittenti private degli altri giornalisti che vedo presente
Ma in particolare sollecita gli esponenti dei partiti ad accettare il dialogo con i giornalisti
In quale qui intendono proporre con questa manifestazione un'occasione di dialogo indispensabile a cui non deve sfuggire nella nostra categoria nella grossa ma nella classe politica vi ringrazio per essere intervenuti e mi auguro che questo dibattito anche se
Non ha raccolto le adesioni che speravamo e che ritenevamo doverose in un momento particolarmente drammatico per la RAI e per l'emittenza privata
Nel momento decisivo
In cui
è necessario prendere
Quelle decisioni che ancora ieri sera sono state rimandate intense da politica
Speravamo dice hanno che l'interesse
Da parte dei colleghi sarebbe stato maggiore la concomitanza dell'udienza del Papa probabilmente
Concomitanza che non abbiamo potuto evitare probabilmente ha influito su questo comunque io ritengo che il dibattito che sarà
Che il dibattito sarà lo stesso interessante data la la qualificazione dei presenti e che posso dare quelle un Devin dichiarazioni
Che sono alla base delle regioni per le quali l'Associazione Stampa Romana ritenuto di prendere questa iniziativa grazie ancora
E do subito la parola al primo dei relatori
Il collega Lucio razzi segretario dell'Unione sindacale dei giornalisti per la sua relazione
Bene
Ieri come sapete sì e riunito il consiglio di amministrazione della RAI naturalmente quello vecchio no quello nuovo e quello vecchio decimato scaduto
Demotivato in un certo senso ascoltato una relazione di Zavoli poi un'altra relazione dell'URSS direttore generale anni S.
E quindi su testi si sono lasciati dandosi appuntamento per giovedì prossimo
Non è molto però i consigli d'amministrazione della RAI non si riuniva da diversi mesi
E io devo comunque cogliere un segno positivo
Nel senso che è stato raccolto un invito dei giornalisti radiotelevisivi a governare comunque l'azienda di servizio pubblico
Malgrado le difficoltà in cui non senza intenzione è stata cacciata
Da ultimo il tredici febbraio il sindacato dei giornalisti RAI ha sollecitato il presidente Zavoli a riunire il Consiglio
E superati comprensibili difficoltà esitazioni Zavoli ha risposto positivamente pur non avendo avuto molti incoraggiamenti
A livello politico
E malgrado inopinato ricorso poi è avvenuto
Di un Man è un sindaco al magistratura ieri il consiglio d'amministrazione della RAI si è riunito
Io credo di dover raccogliere un segnale positivo di vitalità di un'azienda
Che non vuole comunque essere soffocata dai suoi tanti nemici dai tuoi dei suoi tanti falsi amici soprattutto
Ieri sera ancora
I presidenti delle due Camere Fanfani e gli orti che aveva già avevano cercato lodevolmente inutilmente in passato di fare qualcosa per sbloccare la situazione
Aggrovigliata da tanti egoismi sono tornati ad incontrare la presidenza e i capigruppo della commissione parlamentare di vigilanza
Anche qui il risultato non è certo stato brillante
Però voglio sottolineare mi preme sottolineare che in qualche modo i presidenti della Camera e del Senato hanno raccolto
L'appello da lui lanciato lo stesso tredici febbraio alloro e al Presidente della Repubblica perché il Parlamento sia direttamente investito dalla questione complessiva
Della regolamentazione del sistema
Misto radiotelevisivo e elemento propedeutico a questa regolamentazione del rinnovo del consiglio d'amministrazione della RAI interlocutore tra l'altro essenziale per definire equamente tutta la questione
Perché finalmente nella sede istituzionale ogni componente politica sia tenuta a dire pubblicamente come la pensa e dove mira assumendosi tutte le responsabilità alla luce del sole
Noi siamo davvero stanchi
Ci siamo davvero esasperanti del mercato delle vacche dell'ignobile gioco di bussolotto che si trascina ora stancamente ora con le astuzie di un giocoliere
Danni comunque sulla testa della RAI ma anche diciamocelo su quel di tutte le aziende private su tutto intero il sistema dell'informazione a tutto l'anno
Non solo dei tanti operatori professionali culturali imprenditoriali
Tecnici ma a tutto l'anno soprattutto degli utenti dell'informazione cioè dell'intera collettività che sono i primi derubati di ogni garanzia e di ogni certezza
Diciamo dunque rivolgendosi alle massime autorità dello Stato il tredici febbraio scorso
Che la soluzione del nodo del consiglio di amministrazione della RAI
Secondo autentici criteri di competenze e funzionalità per il servizio pubblico patrimonio non dei partiti ma della collettività
Resta la condizione preliminare per affrontare finalmente in modo serio e costruttivo la regolamentazione non più rinviabile del sistema misto
Di tutti questi problemi insoluti che si riflettono in modo nefasto sull'intero sistema dell'informazione delle comunicazioni di massa
Non si può continuare a discutere fra proconsole in riunioni segrete ma è corre occorre riaprire il dibattito nelle sedi istituzionali sottraendole
Alle ipoteche di gruppi di potere
E riportando soprattutto sotto il controllo dell'opinione pubblica fortemente interessato a tutte le conseguenze sociali oltre che economiche che lo sviluppo del settore comporta
E per tutti questi motivi non posso che rinnovare l'appello
Perché il problema sia riportato nelle sedi istituzionali il Parlamento cioè direttamente
Perché tutto almeno avvenga alla luce del sole perché in qualche modo questo serva a scoprire i giochi sotterranei che mirano ad acquisire il massimo di controllo e di potere possibile
Sull'intero quadro dell'informazione
Io credo che dobbiamo essere molto chiari e non prenderci mai in giro mentre si in gesso pericolosamente nel caveau se il sistema radiotelevisivo si svolgono le più pesanti operazioni di ridistribuzione concentrazione della stampa
Che siano mai avvenute in questo Paese che pure non è affatto vero Ginetta simili esperienze
Citiamo così proprio per gruppi sommariamente sigle e nomi che per gente come noi giornalisti uomini politici di cultura di impresa di sindacato dovrebbero evocare come per altri versi diceva Pitigrilli quando giocava il nome di Marchetto ha tutto un programma
FIAT Gemina Pesenti Romanazzi gruppo Mondadori Espresso con gli annessi e connessi Monti Confindustria
Pochi giorni fa parlando alla riunione delle massime rappresentanze sindacali del giornalismo italiano il segretario Borsi segretario Federazione Nazionale Stampa borse che oggi dovrebbe intervenire è stato molto esplicito e chiaro un'autorità in questo campo
Forse se verrà ci potrà andare
Il suo che ci potrà dare riferimenti il suo contributo con riferimenti specifici
Ma
Io credo che di tutto questo poi alla fine l'emblema
Sempre lui e sua emittenza dottor Berlusconi
Io non ce l'ho con gruppi certamente
Rilevo lo spessore dell'uomo e dell'imprenditore dalla vista lunga dalle grandi capacità dal grande coraggio soprattutto nello spirito di avventura che lo che domani
Ma Berlusconi è l'emblema di tutta questa situazione proprio perché con maggiore evidenza e trasparenza interpreta se non ostenta addirittura l'interconnessione io vado tranquillo sull'interconnessione perché credo di essere stato uno dei primi e dei soci Zanni questo termine l'interconnessione fra emittenza radiotelevisiva e carta stampata
Tre reti televisive in suo potere quante la RAI e se non così
Se non hanno l'assessore DS complessiva della RAI certo la superano fortemente per incassi pubblicitari non lo dico soltanto perché ride certe polemiche che avvengono fra televisione e carta stampata fra RAI e carta stampata che sono polemiche strumentali insiste
Una importante concessionaria di pubblicità ancora nelle mani dei del di sua emittenza un rotocalco che quello a più larga diffusione nazionale un quotidiano il giornale e alcuni altri periodici minori
Interessi Muzio multinazionali dichiarati e prospettive su altre combinazioni editoriali senza contare le ambizioni in tutti i campi di quella che si definisce l'industria culturale cioè il cinema il teatro musica e così via
E volendo tacere dei collegamenti
I collegamenti estesi alle industrie più direttamente collegate con l'informazione e lo spettacolo la cultura cioè le industrie di consumo produzione distribuzione alimentari soprattutto turismo e via dicendo
Dunque proprio perché limpido dichiarato scoperto some
E perciò stimabile Berlusconi è l'emblema stesso di quanto sta avvenendo nel quadro complessivo che ci riguarda in quanto riguarda l'informazione di cui i giornalisti sono e perfino Craxi l'ha riconosciuto
In una accesa polemica in occasione del blackout in RAI
Cioè mi si sono i legittimi titolari
E allora
Berlusconi ci serve ci serve in quanto emblema per capire meglio essendoci interessava spiegare meglio lo scenario in cui il problema si colloca il livello e la complessità del piatto che è in gioco un piatto ricco piatto ricco mi ci Ficco ma purché le regole del gioco siano chiare e ugualmente da rispettare per tutti altrimenti si sfascia il tavolino ancora prima di chiude bicchiere rigidi
Diciamo allora una cosa che è un invito un appello una esortazione fatta con molta umiltà fra gentiluomini e fra
Siccome sappiamo bene che allo stato attuale nessuno può stravincere che prendersi tutto il piatto fissiamo almeno le regole del gioco prima di sfasciare il tavolino
Altrimenti tutti i giocatori finiranno a raccattare sul pavimento le fiches sparse sarà per tutti
Specie per chi fa politica e si crede il più furbo specie per chi fa impresa e si crede più illuminato sarà per tutti più e un bottino
Una cartonaggio
Al di là di ogni valutazione morale sociale e culturale
Butto questa osservazione rosee metaforica sperando che l'egoismo in certa misura legittimo venga moderato alla fine da una valutazione più profonda del risultato complessivo
Lo dico pur senza presunzione soprattutto gli uomini politici e di partito che qui sono presenti se non si allungano le prospettive il tavolo da gioco
Tavolo gioco che ci piace tanto va in pezzi e il bagno è collettivo
Fissiamo almeno le regole del gioco definiamo il sistema misto con poche regole chiare e precise sulle quali in linea di principio tutti sono d'accordo e non potrebbe essere diversamente senza prende pretende di adattare le regole alle esigenze del potere ma prendo veramente la partita nella quale si verificheranno poi le chance di ciascuno
Ora non possono esserci vincitori e vinti lo dico sempre in special modo ai politici e ai loro che ha avuto Atari
Ma ci rimettono tutti noi giornalisti dovunque si lavori
Ci mette l'utenza il sistema economico e politico questo Paese che ora sta avanti e resterà indietro
Quando il contrasto di interessi contingenti blocca le scelte di fondo quelle appunto di quadro di regole del gioco il ritardo è inevitabile
Tanto per dire la scienza nucleare nella quale eravamo all'avanguardia negli anni cinquanta e per la quale abbiamo dovuto riacquistare i brevetti venticinque o trenta anni dopo
Dagli Stati Uniti dal Canada dal Giappone che li avevano comprati da noi
Tanto per dire la ridicola vicenda Pansy campi e torniamo più vicini ai nostri problemi
Che prima come dimostrato di ogni contenuto tecnico ma anche economico
Per mancanza di scelte tempestive ha messo in ginocchio tutta quanta l'industria italiana degli elettrodomestici che negli anni settanta primeggiava orgogliosamente
Anche la deregulation radiotelevisiva ha portato l'Italia all'avanguardia e proprio per questo ha fatto un ne ha fatto l'Italia un terreno privilegiato delle multinazionali che investono e programmano investimenti ciclopici nel settore dei nel settore del della radiotelevisione per i prossimi trent'anni
Ma questo punto in assenza di certezze i conti non tornano più
E gli interessi si spostano ora ciascuno ha interesse ad avere garanzie prospettive sicure regole del tre cole su cui basarsi per fare programmi la deregulation così subdolamente introdotta da noi avuto anche chi lo nega
Benefici effetti ha fatto sviluppare un mercato che prima era asfittico di pubblicità d'informazione di spettacolo di cultura aperto nuovi orizzonti
Sulla RAI avuto Effetto rivitalizzante distogliendo va be'persistenti Thorpe cori del monopolio impegnando nel confronto del sistema misto
Nel settantacinque sì però la famosa legge centotré della legge cosiddetta riformare la RAI sembrò una grande conquista ed arrivava con evidente ritardo
Portava tutte le illusioni sessantotto esche orizzontali e tutti i vizi di una illusione monopolistiche che già stava al tramonto
Ma era concepite in ecco che anteriori e non poteva essere diversamente
Altro esempio di quanto gravi siano le conseguenze della troppo lunga gestazione delle scelte in questo Paese e dei ritardi poi degli iter parlamentari
Io dico che se non può essere modificata in tempi brevi la natura della gestazione culturale in questo Paese
Già un vantaggio verrebbe dall'introduzione del parto cesareo in campo parlamentare
Ma torniamo a noi
La legge centotré dunque attese disattesa mai veramente attuata la denunciamo proprio voi
Proprio noi giornalisti giornalisti televisivi dicendo chiaramente che non eravamo orfani del monopolio né prigionieri di illusioni assembleari già condannati
La realtà dell'emittenza privata attiva intraprendente la riconobbero per primi proprio i giornalisti della RAI
I giornalisti
Radio televisivi
Che rappresentavano e rappresentano ancora l'unico e specifico professionale e allora come cinque
E non c'erano alcuni criteri di fondo oggi a distanza di anni patrimonio divenuto gran parte comune almeno a parole
E proprio per questo proprio perché sono perché è diventato patrimonio comune trovò a riassumere in questi scritte il sistema reo protetto vario televisivo
Parte integrante destinata a diventare preponderante se già non lo è del sistema delle comunicazioni di massa
Il sistema radiotelevisivo ha una triplice ecco composizione questo dicevamo servizio pubblico network privati emittenza locale ciascuno al suo ruolo le sue funzioni e soprattutto il diritto di sistema
C'è un interesse collettivo all'esistenza di ciascuno dei tre elementi e questo il legislatore deve comunque favori
L'informazione è condizione essenziale di partecipazione e democrazia non può che essere al centro di questo sistema
Perciò ma non corporativa mente
Poniamo il centro la nostra professione dei giornalisti
Allora in assoluta coerenza esistono alcune esigenze concreti
Garantire in qualche modo gli spazi vitali per tutte le componenti del sistema tutte allo stesso modo indispensabile
Lei senza locale non ha trovato naturalmente rivalità o comunque ostracismo nel servizio pubblico cioè nella RAI tutto preso da altre incombenze funzioni
Occorreva e occorre però evitare che sia fagocitata emittenza locale dal monopolio o comunque nelle grandi concentrazioni viene tua
Che infatti in gran parte l'hanno fagocitato per merito premi economici
Eppure l'emittenza locale in qualche modo rappresentava la più stimolante novità
Bene se è una democrazia moderna non tutela questo tipo di novità partecipativa non tutela se stessa
Allora può anche chiudere
Tanto più che l'emittenza locale ha riconosciuto né i fatti con grande intuito che l'informazione è al centro del suo ruolo e il perno dell'impresa
In étoile privati sono elemento indispensabile ma anche estremamente invadenti
Se l'impresa culturale ha un senso deve avere comunque gli spazi operativi adeguati ma deve osservare certe condizioni
Occorre che alle giuste garanzie corrispondano adeguati impegni perciò la possibilità di trasmettere sul territorio nazionale deve essere subordinata all'ampiezza dei programmi
Non c'è alcuna vera necessità di interconnessione per esempio per va driver Previn è una strega trasmissione
Ma quando la mandi va sempre bene questo è importante la vera esigenza di interconnessione è se vuoi fare informazione
Dove dunque l'immediatezza è la regola l'aggiornamento Conti per fare informazione sì all'interconnessione apriamo perciò e giornalisti RAI Due dissero allora lo ribadiscono adesso l'interconnessione inetto qualche se e quando e come vogliono fare informazione
Questo credo è il punto qualificante sul problema l'informazione sul problema dell'interconnessione tutto il resto sono sono bene strumentale
Il servizio pubblico in fondo infine che come ho detto dal confronto con le private ha subito rimettere rivitalizza anti stimoli proponendosi comunque come pietra di paragone
E obbligando ogni altra realtà a confrontarsi ad un livello qualitativo rilevante
Benefici influssi reciproci quantomeno bene
I compiti del servizio studi pubblicò la tutela dei livelli qualitativi dell'attività di servizio l'equità controllabile della rappresentazione della realtà sociale nel nel suo insieme sono elementi sono valori che in nessun modo possono essere delegati il patrimonio pubblico di professionalità conoscenza e cultura equilibrio e se volete prudenza anche non può essere aliena
La RAI io lo affermo in tutta coscienza è una grande realtà sul terreno culturale tecnico professionale che non può essere in alcun modo sostituito
Il suo ruolo è centrale rispetto alla richiesta di informazione di cultura di partecipazione ma anche di spettacolo e intrattenimento
L'ha confermato la RAI nei fatti
Aumentando nella sfida del sistema misto malgrado gli innesti
E i veneti di paralizzanti aumentando del quaranta per cento la sua produzione
Prevalendo sul piano dell'audience del gradimento
Conservando pure orfana di padre e di madre un primato indiscutibile in Italia ed una posizione preminente nel quadro della emittenza internazionali
L'affermazione pesta
Non non è un miracolo è l'affermazione di una da grande capacità professionali
Le grandi risorse tecnico professionali e imprenditoriali che la RAI unica nel settore conserva
E il suo ruolo e centrale però non soltanto per questo i motivi
Ma anche sul piano tecnologico perché la collettività non può rinunciare a governare in qualche modo il settore
E a meno di non voler profondere risorse economiche immense che non si sa dove potrebbero essere trovate a meno che non si voglia esiliare tutto il patrimonio Dino Audino professionalità di esperienza esistente
Tutto il patrimonio di professionalità e di esperienza esistente dovranno già pescato i grandi network a suon di milioni a meno che non si voglia sfruttare l'occasione
Vinile di un nuovo grande carrozzone
Statale per Fini di potere o di clientela a meno di tutto questo
E di altri meno ancora confessabili interessi non c'è altra via praticabile e potenziare
Con tutte certamente le garanzie possibili l'azienda concessionaria del servizio pubblico anche su questo specifico terreno
Terreno tecnologico nell'interesse di tutti
In questo senso va finalizzato il canone ed è legittimava duplice fonte rifinanziamento canone e pubblicità proprio perché la RAI deve assolvere come Agency
Pubblica nel settore radiotelevisivo così trainante importante per le prospettive complessive del Paese
Deve intervenire nel settore nell'interesse pubblico
Il sistema radiotelevisivo è un sistema misto
E quando ne parliamo dobbiamo avere coscienza di questo perché articolato su queste tre componenti quelle reali essenziale
Servizio pubblico metto qualche privati emittenza locale nel quale ciascuna di queste nel sistema misto ciascuna di queste componenti a prerogative e funzioni specifici
E allora
Usciamo da un equivoco diciamo che misto appunto significa composto da varie componenti con le loro specificità le loro prerogative e le loro dimensioni e ciascuna di queste componenti
A specifici ambiti e deve rispondere a norme adeguate per esempio le leggi antistress io ho sentito con grande con grande preoccupazione
Parlare villeggiante Treschè dovrebbero interessare anche il servizio pubblico non è vero non possono certamente riguardare la RAI la RAI non è un trans non uno porta è un servizio pubblico e così come appare
Accettato che ci sia una diversa normativa in relazione al i diversi ambiti per quanto riguarda gli sbarramenti da imporre la pubblicità così è necessario è opportuno siano diversi gli sbarramenti introdotti per quanto riguarda va gestione e la concessione di reti televisive
Noi più volte ci siamo trovati a confrontarci con i rappresentanti delle forze politiche abbiamo enunciato una serie di principi sui quali nessuno
Ricordo per esempio l'incontro alla Federazione della stampa nel luglio scorso ricordo altre occasioni
Di incontro e di confronto ultima nei quali è stata provocata ad esempio da CGIL CISL e UIL lavoratori dell'informazione spettacolo al delle vittorie nel alla fine del mese scorso ebbene su alcuni punti chiave su alcune norme precise di fondo non ci sono mai state
Controversie tutte le forze politiche fra loro con noi ci sono dichiarate concorda
Perché dunque non è possibile
Varare
Le regole del gioco
Prima che punto si spartiva scacchiere non si possa più giocare
Norme che favoriscano lo sviluppo delle iniziative e la pluralità delle voci che riportino l'informazione al centro del sistema
Che stimolino la produzione originale che regolino i flussi pubblicitari senza Inari dirli ma tutelando nello stesso tempo gli utenti e gli autori
Interessati soprattutto e allo stesso modo al nomi inquinamento del messaggio culturale e informativo
Impongono chiarezza agli assetti proprietari e bilanci
Una legge certamente di questo genere sarebbe impensabile se non fosse in stretto rapporto con la legge sull'editoria in modo da disegnare un unico sistema integrato dei mass media
All'interno di questa legge
Deve essere riformata l'attuale commissione parlamentare Indirizzo IP vigilanza sulle trasmissioni radiotelevisive in modo da farne un autentico strumento di garanzia ma anche di Indirizzo per l'intero sistema
Ci troverà così credo anche la strada per sciogliere definitivamente il nodo della nomina del consiglio di amministrazione della RAI liberandolo dall'eccessivo bramano di partiti pur senza espropriare i dal legittimo interesse per il servizio pubblico e per il sistema nel suo complesso
Che è all'origine
Dei selvaggi fenomeni di lottizzazione
Senza lasciarsi suggestionare da forme di privatizzazione che minano
Surrettiziamente a delegittimare il servizio pubblico e a snaturare il sistema misto facendone in realtà sistema unitario con grande confusione gli ambiti ruoli e prerogative e necessario accentuare la revisione dei compiti e dei poteri all'interno della RAI lasciando al consiglio d'amministrazione
L'indirizzo generale scelte che gli obiettivi finali e dei piani strategici controllo dei risultati la politica della RAI all'interno del sistema delle comunicazioni
Il management aziendale
Deve essere autonomo sul terreno operativo dar conto del suo operato in relazione agli obiettivi fissati dal consiglio di amministrazione e a risponderne direttamente
In tal modo si introdurrebbe già una consistente barriera alla cultura della lottizzazione recuperando i principi di professionalità autonomia e responsabilità
Attraverso un sistema misto di nomine del consiglio
Per esempio direttamente dal Parlamento su una rosa validissimi azione da parte dell'otto corretti
Che sovrintende al sistema cioè la commissione parlamentare formata o l'autorità che dovrà sostituirla
Non ministri da parte le pesta e da parte dell'azionista da parte delle massime autorità dello Stato in funzione di garanzia
Potrebbe essere inoltre riequilibrata la sua pur necessaria la pur necessaria funzione politica del consiglio di amministrazione
Ma alla rigorosa definizione dei compiti
Porterebbe come effetto logico l'attuazione delle richieste da tempo formulate dal sindacato dei giornalisti
Del definizione del piano editoriale massimo strumento operativo assieme con il piano investimenti nel quale ciascuno interverrebbe per la parte che lo riguarda
Il consiglio d'amministrazione nelle scelte delle strategie degli obiettivi complessivi la direzione generale indicandoli vini operative assegnando ruoli responsabilità le varie strutture pianificando Investimenti e produzione
La riforma della RAI e non può ripetere questa volta l'errore nel mille novecentosettantacinque quando si pretese di disegnare per legge l'azienda e di gestirla direttamente da via del Seminario solo una legge di princìpi può consentire in armonia con lo sviluppo e la crescita del sistema misto l'adeguata presenza della RAI intesa appunto come Agency pubblica al servizio della collettività
Per esempio di professionalità e qualità al quale tutte le realtà
Del settore devono necessariamente riferirsi
No cominciato ricordando che ieri sono successi due fatti in qualche modo rilevanti e positivi anche se poi i risultati sono stati molto finale ricordavo
La riunione dopo molti mesi del consiglio d'amministrazione della RAI
Ricorda un incontro ripreso dopo qualche sì qualche tempo mia assenza
L'iniziativa ripresa da parte dei presidenti della Camera e del Senato che il primo incontro con la Commissione parlamentare di vigilanza
Oggi fra poco si verifica un altro avvenimento che non è dando grammi contenuti grammi contenuti per lo meno in facciata ma che e anche questo è un segnale per qualche verso positivo alla riunione della conferenza dei direttori della RAI
Con l'ordine del giorno una serie di provvedimenti
In parte riferiti a quanto ha sollecitato il sindacato dei giornalisti RAI in relazione
Problemi più urgenti necessità di intervento più urgenti all'interno della lo ricordo perché anche questo è un sintomo positivo un sito positivo in questo marasma in questa gravissima situazione in cui si trova il servizio pubblico ma in cui si trova complessivamente emittenza privata della volontà comunque vedrà di governarsi è una risposta positiva alla richiesta del sindacato che l'azienda
Comunque si governi e continua ad esistere sia presente
Nel dibattito relativo all'assetto del sistema
Io credo che
Qualcuno ha detto la RAI non può farsi giustizia da sé la Rai non
Non può in questo momento fare cose che non le sono consentite in quanto non esiste il controllo da parte il controllo necessario l'intervento necessario parte forse punitiva e io devo dire con molta chiarezza che su questo punto non sono d'accordo
In parte in ragione della loro del rigidezza le loro egoismi della incapacità di consentire al servizio pubblico di essere governato e di adeguare le sue strategie
Le forze politiche si sono delegittimati da questo incombenza quella legittime peraltro di intervenire nella gestione del servizio fu
L'azienda deve comunque Conte deve governarsi deve definire le proprie strategie attuare ti proprio le proprie iniziative nell'interno del sistema radiotelevisivo
Malgrado l'assenza delle forze politiche
Una cosa che in qualche modo buono spaventare in qualche modo può comportare
Tre svolti rivoluzionari ma è l'unica soluzioni possibili anche perché a questo punto non è più accettabile
Il criterio di adeguare
Le norme per l'elezione del consiglio d'amministrazione
Al le esigenze degli equilibri politici contingenti questo avvenuto almeno due volte nel mille novecentosettantacinque in occasione della legge di riforma quando si inventarono meccanismi adeguati al sistema l'equilibrio politico mi sistema in quel momento per cooptare nel governo della RAI il massimo partito di opposizione
Il meccanismo è stato riformato con un decreto poi finalmente convertito in legge per
Adeguato alla situazione di equilibri politici mutati e nuovi e per poter rendere autonoma la maggioranza rispetto al massimo partito di opposizione che comunque conservava i suoi
I suoi Poteri voi momenti di intervento nella gestione azienda
Quest'ultimo meccanismo poteva funzionare sua patto una forte compattezza e convergenza delle forze di maggioranza
Non esiste questa condizione non funziona più il meccanismo direzione decorsi bene non credo che sia possibile rincorrere continuamente il mutare delle degli equilibri politici ieri la insufficienza dei degli equilibri politici occorre questo punto prima di tutto
Operare sugli attuali strumenti
Con gli attuali strumenti per arrivare alla nomina del consiglio d'amministrazione della RAI ristabilendo le condizioni essenziali ed indispensabili
Per procedere alla regolamentazione del sistema che è la cosa principale che interessa non soltanto i giornalisti non soltanto il mondo l'informazione ma che interessa tutti intere la collettività civile
In questo senso il sindacato dei giornalisti RAI
Rinnovo l'appello già lanciato alla mobilitazione tutte le forze politiche
Di tutte le forze culturali sociale sindacali del Paese alla Federazione della stampa per un forte movimento unitario
Che porti a definire questa prima condizione propedeutica all'assetto del sistema televisivo e in definitiva all'assetto del sistema detta informazione nel suo complesso
Grazie al collega Orazi prima di dare la parola al collega Vanni Angeli per la sua a relazione vorrei pregare coloro che hanno intenzione di intervenire dibatte di volersi cortesemente prenotare tre
La parola dottor Vanni Angeli Simona
Chiesa si
Io ringrazio anzitutto il collega Orazi della sua appassionata difesa dell'azienda in cui lavora
E il mio intervento sarà più disincantato e anche di argomenti meno elevati
Dal titolo l'altra le prospettive della professione giornalistica nella bufera televisiva
C'è una vecchia canzoncina di Rascel
Che mi sembra il comincia a cantare all'Arena egoismo al tempo dei rischi in Piazza Indipendenza che non c'è più che diceva nella notte tutta nera
E arrivare alla bufera è arrivata il temporale dista bene chi sta male chi sta così così ora in questa bufera induriti c'è chi sta bene chi sta benissimo
Chi sta male di chi sta malissimo e chi sta così così
Comunque dobbiamo dire che noi come categoria rigidi di giornalisti come categoria non come singoli giornalisti perché ci sono anche i giornalisti che sanno ma risalire stiamo malissimo
Stiamo malissimo
I dopo una citazione così diciamo così pedestre vorrei fare una citazione più dota
Il grande storico americano Prescott racconta che quando Corte S. i suoi uomini arrivarono nella capitale del Messico che allora si chiamava tenuti grano qualcosa del genere
Si accorsero con raccapriccio non so quanto raccapriccio ebreo perché non era gente che si raccapriccianti agilmente
Che i gli abitanti locali erano convinti che se non ammazzavano migliaia di persone ogni mattina il sole non sorgeva
E allora
Pone
Io ho l'impressione ripeto di quello che dice il mito del mio amico Orazi che l'opinione pubblica abbia l'impressione che tutti questi dibattiti in sede politica questi contrasti in sede politica sulla revisione degli sia non servono a niente cioè il rovescio di quello che pensano gli aztechi non hanno nessun Ubi così se non hanno nessuna concretezza reale perché loro Pippo Baudo continuano a vedere
La Rafaela gravitano stesa anzi la vedono meglio che l'aveva dall'America di spettacoli fini delle limitate quindi ho impressione e su questo mi permetto di dissentire cortesemente dal dal collega Orazi che l'opinione pubblica non sia affatto appassionata a questa vicenda e lo dimostra anche in fondo lo scarsa affluenza in questo convegno cioè la televisione funziona lo stesso
E le pericolo vero è che ci si renda conto che in Commissione di vigilanza consigliarmi se se non sono poi indispensabili
O perlomeno noi sappiamo che non è vero che comunque sono un fatto marginale rispetto al funzionamento
Della televisione ora questo qui in fondo conti questa affermazione che sembra paradossale contiene un fondo di verità
Dicevo le noi giornalisti siamo malissimo prendo spunto dalla proposta repubblicana dell'altro giorno
In cui si prospetta addirittura una forte immissione di cultura libri Ischia universitaria nel consiglio amministrazione della RAI attraverso la nomina di accademici dei Lincei
Attraverso la nomina di professori universitari a parte che noi giornalisti militanti abbiamo una vecchia polemica con la cultura di bestioni Desideria che non vi pare e purtroppo molti giornali oggi sono pieni di Prodi di articoli professori universitari mai scritti che nessuno legge neanche gli altri professori universitari
Volevo dire
Allora è poi d'altra parte quando si belli decide un Presidente si trova un ginnasta un metalmeccanico mi sembra che noi giornalisti in realtà finora in in tilt accorse tempo non è che abbiamo dato voi cattiva prova
Possono essere simpatici Gilli dirigenti RAI che provengono da dalla milizia giornalistica possono essere via parte avversa alzavole richiama professionalmente mi sembra che siamo per lo meno alla pari quindi non capisco perché gli amici repubblicani che pure hanno una professione valida diciamo così cordiale come disonesti chiamano i Lincei chiamano i corsi universitari e non chiamano lordi un sindacato dei giornalisti comunque
Se potessimo tener conto soltanto delle variabili immediate
Nella torinesi sui Prevedini prevedibili sviluppi della professione televisiva
Del giornalismo televisivo la vedemmo che si stanno verificando due fenomeni due fenomeni abbastanza interessanti che poi ritroveremo spiegabili nel nel nell'esame della situazione generale
Un fenomeno
Di di natura squisitamente tecnica cioè in realtà anche il giornalismo televisivo sta per essere o meglio è è investito dal rinnovamento tecnologico se è vero come è vero quello che diceva ma clou anch'cioè che la televisione è una estensione dei nostri o degli occhi ed orecchie degli utenti
Così come l'aveva un'estensione del braccio così come la ruota della bicicletta è un'estensione della gamba così come il calcolatore un'estensione dalla memoria della capacità di calcolo il Lillestrøm l organizzazione tecnica e gli strumenti tecnici che la lo sviluppo tecnico da metto a disposizione dei giornalisti diventano sempre più maneggevole più immediati
Gli eccessi cederà
Nel campo televisivo qualcosa di simile a quello che è successo nel campo della stampa per cui tra il giornalista e la matrice di stampa sono cadute una serie di intermediazioni
Vizziardi intimidazioni di attività tecnica umani semplificazioni di di di di funzionamento i vidi codice di codificazione di codificazioni
Cioè i giornalisti si troveranno a poter essere veramente i piloti le guide di questi occhi
Il piede dell'utente
E
Naturalmente questo anche un aspetto negativo che dovrà essere regolato in sede di contratto cioè e i giornalisti si troveranno di fronte per esempio al fenomeno al problema del gobbo elettronico cioè della di una televisione con uno schermo televisivo che gli suggerisce le notizie sparare
Addirittura con l'eventualità di trovarsi di fronte a leggere indiretta qualcosa su cui non sono d'accordo quindi in sede contrattuale dovremo regolare questo problema
Ma oltre questo fenomeno del rinnovamento tecnologico che avrà un peso forte sul rapporto tra professioni giornalisti e televisioni il rapporto per contrattuale dei giornalisti televisivi
C'è un altro fenomeno che con i suoi lati negativi sui lati che vedi Rimini positivi si sta manifestando Chelsea star realtà
Di fatto in molto semplicistico esame però sì stagnata rizzare ricreando nell'ambiente televisivo la struttura tradizionale redazionale con l'articolo la figura del direttore monarchico coi suoi Negretti coi suoi cessa nonostante sembrasse che la televisione dovesse portare una grande rivoluzione
In realtà nell'ambito televisivo gli spazi gestiti dall'informazione tendono a recuperare delle tradizioni che a mio avviso non è negativo
Praticamente si si si ricrea nell'ambito delle visivo la struttura redazionale col direttore i suoi aiutanti e con la forte che secondo me da favorire riqualificazione della figura del direttore
Tutte queste però diciamo la la quale ha voluto accennare per per restare nel tema che mi è stato affidato cioè questi fenomeni che riguardano la produzione televisiva
Do giornalistica
Sono esercitazioni ginniche sono ginnastica mentali perché in realtà non tengono conto della terza variabile vera la la variabile che io non posso che definire complotto più pessimismo del mio amico Orazi la variabile impazzita
Del rapporto tra strumenti sistema televisivo e politica o meglio di lei Società per i o altri poveri perché
Nel nel iniqui questo rapporto subentra anche il rapporto con la magistratura il rapporto col col col col Governo rapporto col col col potere legislativo
In realtà questo rapporto a me sembra che sia impazzito ora
Noi non
Anche perché sta subendo una forte evoluzione cioè dal periodo della lottizzazione forse noi stiamo passando un periodo di guerra più averne più spietata cioè noi forse lanciato molto arriveremo ad avere addirittura ad avere nostalgia della lottizzazione perché era una forma di regole del gioco adesso mi sembra che si mila senza mezzi termine estromettere i concorrenti a buttare fuori gioco l'avversario c'è c'è un'evoluzione in peggio del del
Per informazioni d'altra parte
Noi giornalisti dobbiamo prendere cognizione con contiamo comunque con una certa serenità e comincia a certe ragionevolezza di questa realtà indi
Non nuova Marini in evoluzione
Se è vero che noi andiamo nei verso la società dell'informazione o anzi siamo centralina Società dell'Informazione se è vero che le informazioni sarà il settore terzi il terziario molto avanzato il Quaternario
Che dominerà la vita sociale se è vero che ivi industria commercio servizi tradizionali saranno marginalizzati
è logico
E diciamo inevitabile che gli scontri politici non solo tra i gruppi tra i gruppi politici tra i partiti ma anche tra i sindacati tra i gruppi a minuti gravi grandi gruppi pubblici si svolgano
Sul terreno dell'informazione è inevitabile
Ma proprio per questo noi giornalisti dobbiamo trovare una nostra linea come diceva giustamente Lucio razzi dobbiamo trovare una nostra formulare una nostra proposta
Perché noi abbiamo tre eventualità davanti come categoria di giornalisti la prima eventualità e che il giornalista non riesca a pesare come sindacato e quindi come credo io più di tante finisca per fare la parte del vaso di coccio tra i vasi di ferro
E lei secondo me la cosa più probabile è quello che adesso adesso noi siamo così
Il secondo scenario
Vede i giornalisti dividersi secondo le diverse appartenenze proposizioni politiche illudendosi ognuno dico che alla fine si deve vincitori secondo me è una illusione ed elusione perché perché in realtà la lotta politica che è in corso alla quale però non partecipano solo i partiti partecipano anche i gruppi privati e pubblici indagati contrazione eccetera eccetera non è una è una lotta che si svolge i con uno scopo di occupazioni in un sistema che non esiste ancora qui appena accennato in realtà nessuno pensa specialmente in sede politica e questo sarebbe il compito dei politici ai edificare il sistema informativo
Ne esiste Nenni Nenni Nenni Nenni Mindy neve dismisura ogni sua componente strutturale tecnici per esempio io non ho sentito finora Anza e nessuna proposta da nessun gruppo politico organica
Per la cablare l'Italia è in realtà passi la prossima informazione giacché le frequenze
I via etere saranno riservare sempre più ai ai Savelli di e ai servizi mobili
In un Paese che vuole stare a al passo coi tempi deve essere cablato non mi risulta che nessun partito abbia mai presentato un prato un piano di quale villa Raggio totale del Paese come sarebbe logico come sarebbe utile oppure o parziali inizia
Ora naturalmente noi noi SIB Sindacato giornalisti non abbiamo nessuna intenzione non abbiamo nessun interesse a mettere in forse la supremazia della politica non non non vogliamo cadere in tentazioni DTT tecnocrazia eccetera eccetera
Però abbiamo il dovere di interesse
Prima di tutto per noi stessi e poi per la stessa società di tenere conto di che tipo di rapporto c'è stato in realtà finora per le forze politiche in senso allargato e la nostra categoria e la vicenda televisiva ai io vorrei ricordare qui alcune curiosità richiamare pensiamo alla crociata contro il colore la questione che Ichino non oggi sfido chiunque a spiegarmi perché fu fatta mentre sappiamo tutti quali danni ha avuto giustamente ricordato Luis Orazi
La la la la la la la feroce lotta tra Pale sega matti poi venduti sappiano che riceviamo anthem della casa perché con un apparecchio questo costa circa cinquanta mila lire venti mila lire pare sentiamo sono esattamente la stessa cosa
Ma il fatto di bloccare la Scelta a provocato i danni che giustamente ha ricordato ma noi ricordiamo
La la la la la la la la limitata disponibilità di canali della sentenza del sessanta che pure la prima divertentissima si disse di sci diceva la sentenza nutrita dalle forze politiche che appoggiavano questa tesi
Che al massimo in Italia si potevano determinare due network due reti nazionali quando già le autorità internazionali ci avevano ci avevano assegnato novantanove Cagli novantanove canali attuali ora come possiamo noi giornalisti avere un rapporto di fiducia con un mondo che ci ha servito in questo noi ma noi corriamo io voglio ricordare dice l'amico Rebecchi inizialmente le promesse e gli impegni le previsioni che tutte le forze politiche sono in crisi crescere in favore delle televisioni locali
E io dico quello errori imprenditori hanno invitato gli aghi e quei poveri colleghi gli hanno creduto nelle parole dei politici
E hanno impegnato la loro professione in questi fenomeni andando anche a ballare rimanendo fuori fuori mercato
Ma dico anche questo per gli case che c'è stata da parte del mondo un certo mondo pretorile
I io facevo questo paragoni
Nel sull'incarico signore perché ha sete sarebbe come fosse proibito trasmettere forse volevi dovrà versare un lago con un motore del con una moto scavo per reggere le ragioni ecologiche
Per Alice siccome è proibito traversare il lago il motoscafo è proibito ad arrestarlo anche con la Bacardi
Però poi e poi vi dovrà versarlo anche col canotto e protesico versarlo anche a nuove previsto pure girare intorno e passerà a tratti questo è il suicidio giuridico per cui si voleva impedire alle private il essere per Intel pressioni cosiddetta funzionali cioè perché a sette cioè
Come che che che tipo di di di cultura che tipo di di di alimentazione c'è dietro ragionamenti di questo gene
E io debbo anche dire io rendo omaggio all'appassionata azione dei colleghi tra RAI e hanno ragione e anche molto bello che difendono la loro azienda così
Ed è giusto che il loro cerchi lo e fanno bene a fare delle ricerche a fare delle precisazioni una forma alla sostanza della centralità che io non metto in discussione ma io voglio sapere
Le forze politiche che continua a parlare di legge non dico anti oligopolio hanno mai fatto mente locale che tipo di come dovrebbe funzionare
Il file prendendo spunto dall'editoria prendendo spunto dall'editoria il trenta per cento riguarderebbe anche la RAI hanno Lucio dice di no e fa bene a dire di no perché della RAI ma le forze politiche dicono di no Dino questo trenta per cento dovrebbe riguardare il mercato delle private nei confronti del mercato aveva e dovrebbe essere cristallizzato e come potrebbe essere cristallizzato
Cioè quello che io dico non è che non è giusto rivendicare la centralità della RAI io mi chiedo se le forze politiche che afferma questa centralità hanno mai messo la testa sulla carta per vedere come si può realmente garantire io dubito molto dati precedenti
Naturalmente questi sono le colpe dei politici
Ma noi chiediamo anche
Le colpe delle grandi confederazioni tutto il grande ritardo imposto Arduino Into the con oggi o nel campo della carta stampata cade biblocco sulle confederazioni sindacali che hanno ritardato per lo meno di dieci anni isolamento tecnologico nella carta stampata
E poi si potrebbe anche definiva opinabile la gestione di certi grandi gruppi stellari hanno fatto di di di di di aziende editoriali
Ma soprattutto quello che si sta verificando c'è qualche cosa di mostruoso nello stress cui sta sottoponendo una grande anzi due grandi aziende tradizionali Liguria italiane
La grande industria che pensa di poter gestire aziende editoriali come se fossero catene di montaggio e riduce il rinnovamento tecnologico del carbone la stampa a qualcosa di simile a conversione industriale
Ora
è per questo motivo non per vocazione tecnocratica che secondo me il sindacato beve
Fare una sua propria proposta una sua proposta originale una somma proposta concreta
Una sovrano grave proposta diciamo con i piedi per terra
Che non non abbia tanto la pretesa di sostituirsi alla classe politica nel di creare la la costruzione e la regolamentazione del sistema perché questo è compito suo ma che delimita Vinay meglio il nostro ruolo professionale i nostri diritti professionali
Noi quando d'accordo con l'uso razzi dobbiamo chiedere la la la la la la la l'interconnessione in realtà diciamo onestamente non la chiediamo perché riteniamo che sia giusto nell'arco dei massimi sistemi
Noi chiediamo l'interconnessione perché siamo convinti che l'unico sistema per riaprire il mercato del lavoro giornalistico che oggi asfittico
Noi chiediamo l'interconnessione cioè il diritto anzi il dovere perché noi non vorremmo dire rivendicare l'interconnessione per Berlusconi e poi Berlusconi ci fai giovin indiretta con la sua Raffaella Carrà
O con altri o noi rivendichiamo il il dovere delle private una volta concesso in progressione
Cioè si siccome tra pubblico e privato una la cosa non ci piove dell'etere pubblico
Può essere privato tutto meno dell'etere perché lei deve è pubblico non c'è discussione è demaniale dire in un certo punto
Noi chiediamo che non solo sia consentito ma che sia reso obbligatorio che qualsiasi concessione di frequenze che appartengono allo Stato le frequenze per principio
Ai privati sia condizionata all'attività informativa giornalistica
E che queste queste attività ricalchino nelle strutture e nelle nel nelle regolamentazioni nei costumi da lezione le strutture delle testate
Di carta stampata dove vediamo che questo fenomeno della ricreazione della struttura col direttore monarchico con la struttura relazionale
Non è solo un fenomeno al quale noi abbiamo interesse ma un fenomeno che non non tra mille contraddizioni si sta manifestando spontaneamente con le sue degenerazioni con la creazione delle ditte che sono opinabili
Cioè addirittura vivo piccoli campi gestiti personalmente però sostanzialmente il fenomeno non è negativo e Varin indicati
Comunque
Noi chiediamo che anche in campo televisivo e per i percussioni questo sì si si allargherà anche nel campo della carta stampata
Ci si metta in condizione che il giornalista grazie alla situazione diversa che si viene a creare per gli interventi che si faranno e grazie al rinnovo a un rinnovo radicale del nostro contratto che deve essere un contratto professionale non un comparto un contratto operaio
Noi rivendichiamo il diritto del giornalista e la possibilità concreta del giornalista di uscire dalla propria azienda sbattendo la porta e prendendo a parolacce direttore senza grandi parole questo il diritto basilare di un giornalista il giornalista non dev'essere schiavo della propria azienda in nessun modo nessuna e quindi ci deve essere concorrenza ci deve essere il mercato del lavoro
E lasciatemi dire
Il l'amico Orazi affatto dell'aziendalismo di grande livello molto rispettabile che deve avere nostra solo nostra Boggio di fare anche del dell'aziendalismo mi in un altro di un altro senso a mio avviso il sistema dovrebbe essere tale
E talmente dovrebbe essere veritiera e non favolistica la accostamento diciamo così il riversamento dell'esperienza della legge della carta stampata con la legge sull'editoria nel campo televisivo e non solo il giornalista avevo diventa diventare direttore in campo televisivo come direttore nella carta stampata
Ma il giornalista dovrebbe potere diventare anche editore
Cioè la struttura televisiva dovrebbe essere tale per cui le inderogabili condivido i rapporti dei tempi a Renato Angiolillo alla Eugenio Scalfari alla di Rusconi dei fenomeni di creazione di nuove cose
Siano possibili anche in campo televisivo
Io
Grazie al dottor avente vorrei pregare
Il dottor Franco Chiarenza di fare la sua relazione
Ucciso
Grazie presidente re
Si sente si
Esiste spesso da parte del sindacato la tentazione di sostituirsi alle forze politiche in scelte che in uno Stato di diritto spettano soltanto adesso un vizio diffuso di confusione di responsabilità da cui sindacato dei giornalisti farebbe bene a mantenersi estraneo
Il modo corretto di porre il problema dei rapporti tra pubblico e privato nel settore delle comunicazioni di massa
E per il sindacato dei giornalisti uno solo la tutela dei colleghi che operano nel sistema questo principio di tutela e di garanzia presenta tuttavia alcune implicazioni non si tratta soltanto di assicurare i giornalisti che lavorano nelle radio e nelle televisioni una adeguata retribuzione e il rispetto del contratto
Questo è senz'altro vero e per quanto riguarda almeno le radio e le televisioni private rappresenta già un primo traguardo da raggiungere
Ma c'è dell'altro
Si tratta anche di assicurare al sistema nel suo complesso la capacità di offrire un'informazione articolata e pluralista
E si tratta in questo contesto di garantire ai giornalisti la possibilità di esprimere compiutamente la propria professionalità non spetta dunque al sindacato optare per questa o quella soluzione legislativa e tantomeno dividersi in lobbies in favore del servizio pubblico o in favore delle private
Molto diverso deve essere il livello di impegno che la Società richiedeva un sindacato come il nostro un sindacato che nel tutelare la libertà e la professionalità dei giornalisti
Tutela al tempo stesso la possibilità di assicurare un'informazione corretta che fa parte del patrimonio dei diritti soggettivi di ogni cittadino
I sistemi legislativi tra i quali le forze politiche dovranno operare la loro scelta possono dunque essere diversi e rispondere all'oggi che ed equilibri tra loro differenti
Ma vi sono alcune condizioni inderogabili che dovranno essere contenute in qualsiasi scelta e che rappresentano appunto quei principi di tutela e di garanzia ampiamente intesi a cui ci siamo riferiti
La prima condizione e che si evitino concentrazioni dannose per la libertà di informazione
E non soltanto concentrazioni televisive
Ma tali da tenere conto di tutto il complesso dei mezzi d'informazione stampa e satelliti compresi si tratta di una esigenza profondamente illiberale che tutela anche la libertà dei giornalisti consentendo una adeguata mobilità professionale
Persino un sistema quasi totalmente privatistico come quello esistente negli Stati Uniti
Prevede rigide limitazioni alle concentrazioni e vieta in modo tassativo agli editori di carta stampata di avere rilevanti partecipazioni nelle catene televisive
La seconda condizione e che venga salvato il servizio pubblico che venga salvato da coloro che vorrebbero forse sopprimerlo ma soprattutto che venga salvato dai suoi presunti protettori
Un servizio pubblico giustifica la sua esistenza in un sistema misto se garantisce qualcosa di più e di meglio di quanto possano offrire le emittenti privato
Un'informazione imparziale e corretta rappresenta certamente questo qualcosa di più
Ma informazione imparziale corretta non significa informazione lottizzata o comunque informazione al servizio del potere politico del cosiddetto Palazzo
E questo è vero anche se del palazzo si visitano tutte le stanze anziché come oggi si fa frequentarmi prevalentemente solo alcune questo pone il problema antico quanto il servizio pubblico dei rapporti tra autonomia gestionale e indipendenza professionale da una parte e potere politico dall'altro
Un problema che non si risolve a mio avviso con testi legislativi ma solo con il consolidarsi di un costume politico di tolleranza e di rispetto
Che riconosca i partiti il compito di aggregare il consenso senza servirsi in modo surrettizio di strumenti pubblici e ai giornalisti di svolgere il proprio compito istituzionale che non è quello di consiglieri del principe come talvolta troppo spesso avviene da noi
Ma di esercizio di una funzione di controllo sul potere come avviene per esempio in Gran Bretagna e negli Stati Uniti
Ancora per quanto riguarda il servizio pubblico esiste un altro importante problema più volte affiorato nel dibattito di questi mezzi
Intendo riferirmi al ruolo dei giornalisti che operano nella struttura pubblica alla funzione di imparzialità cui sono tenuti e che secondo alcuni dovrebbe esprimersi in un codice di comportamento
Si tratta di una pretesa assurda e inaccettabile quasi che i giornalisti che lavorano nella RAI dovessero essere considerati i giornalisti dimezzati
Vero è invece che chi opera in un servizio pagato con i soldi dei cittadini ha dei doveri particolari di correttezza e i giornalisti della RAI di questo devono essere pienamente consapevoli imponendosi anche se del caso limiti e cautele che negli altri mezzi d'informazione non sarebbero giustificati
Ancora per quanto concerne il servizio pubblico c'è da chiedersi se ha ancora senso
Questa forzosa unione fra radio e televisione che sono mezzi diversi con specificità differenti che presuppongono professionalità del tutto dissimili e non comparabili e quindi diverse forme di tutela sindacale e contrattuale
Si tratta ormai di fatto di organizzazioni già separate ma la radio ha tutto da perdere da una coabitazione che ha motivazioni soltanto storiche e che è divenuta francamente anacronistica e con pochi esempi al mondo
La terza condizione abbiamo visto le prime due legge antitrust rilancio del servizio pubblico la terza condizione riguarda la pubblicità che come è noto rappresenta un'importante fonte di finanziamento del sistema
Nei Paesi civili il mercato pubblicitario è sostanzialmente riservato alla stampa e dove sono presenti alle radio e televisioni private
Solo in Italia esiste in misura così rilevante una commistione tanto ampia tra diverse fonti di finanziamento per il servizio pubblico
La RAI di aggiunge agli oltre mille miliardi che incassa ogni anno col canone quasi altrettanti di pubblicità sottratta agli altri mezzi di informazione e di comunicazione
La riduzione dell'incidenza degli introiti pubblicitari del servizio pubblico rappresenta quindi una duplice esigenza di libertà innanzitutto perché sottrae la programmazione della RAI ai condizionamenti degli inserzionisti condizionamenti che tendono a portarla agli stessi livelli culturali delle televisioni private
In secondo luogo perché allarga gli spazi di mercato a disposizione degli altri mezzi evitando loro il ricorso a sovvenzioni più o meno indirette che rappresenterebbero forme inammissibili di condizionamento
Si obietta questa tesi che il mercato pubblicitario rappresenta una misurazione del gradimento del pubblico e quindi una necessità per il servizio per un servizio pubblico che intenda confrontarsi sul mercato con metodi manageriali
Ciò sarebbe vero sì alle spalle della Rai non ci fosse il Canone
Se cioè in queste condizioni l'accesso al mercato pubblicitario da parte del servizio pubblico se lasciato senza vincoli non rappresentasse in realtà una distorsione del mercato stesso per la possibilità di vendere spazi pubblicitari apprezzi molto ribassati
Ma comunque nessuno qui propone di sopprimere la pubblicità nella RAI sarebbe una misura radicale e dannoso
Si chiede semplicemente che venga fissato un tetto contenuto e che si lasci spazio agli altri mezzi che di questa fonte di finanziamento devono vivere
Non esistono altre condizioni inderogabili che il sindacato in quanto tale debba fare propri come aderente a un partito politico potrei avere molte altre cose da aggiungere come studioso di problemi dei mass media potrei addentrarmi in ipotesi di proposte assai stimolanti
Come dipendente della Rai potrei essere tentato di assumere difese corporative magari evocando il concetto famoso imperscrutabile della centralità del servizio pubblico che non si capisce bene cosa sia
Ma come portatore in questa sede del punto di vista di una componente sindacale che si richiama ai valori della professionalità
No no quasi altro da aggiungere a quanti abbia a quanto ho detto salvo forse ancora una cosa che riguarda appunto la professionalità occorre tornare anche nella selezione dei giornalisti e nei criteri di assunzione alla ricerca dei valori professionali
Sopprimendo burocratismi assurdi e anacronistici e collocando nelle redazioni e nelle scuole i momenti autentici di verifica della idoneità professionale
E accettando anche la differenziazione professionale che fa parte del nostro domani per cui i giornalisti non sono più tutti uguali intercambiabili ammesso che lo siano mai stati e i giornalisti che operano nella radio e la televisione hanno una loro specificità anche richiede particolari forme di tutte
Ciò è tanto più vero per coloro che operano in un servizio pubblico e che si trovano nella condizione obiettivamente privilegiata di vedere tutelata in modo quasi assoluta la propria occupazione
Un privilegio qui non può non corrispondere un obbligo di assoluta correttezza e di continua consapevolezza di operare in uno strumento pagato da tutti
E che non può porsi al servizio di nessuno nemmeno della causa da taluno e magari della maggioranza ritenuta più giusto
Un principio di etica professionale che perché intende la tutela sindacale come noi l'intendiamo va oltre ogni tentazione di difesa corporativa
Concludo con un auspicio che alla regolamentazione del sistema si arrivi rapidamente restituendo certezza del diritto anche in questo settore
Anche questa infatti è una condizione di libertà
La logica del logoramento dell'atteso in realtà non favorisce nessuno serve soltanto a rendere più facile la penetrazione delle grandi multinazionali dell'informazione che più me l'hanno su di noi a cavallo dei saltelli
Il rischio è che in quel momento i nostri uomini politici saranno ancora lì a discutere del centesimo rinnovo del decreto Berlusconi o dei poteri del direttore generale della RAI vorrei dare una breve risposta a Lucio Orazi
Io non credo francamente che la soluzione del nostro problema consista nell'investire il Parlamento tutto di funzioni che la commissione parlamentare non ha potuto riso
è un'illusione pensare che i partiti si troverebbero in difficoltà ognuno di essi come sempre riverserebbe su gli altri la responsabilità di quanto accade
Se avessi tempo potrei divertirmi anche ad anticipare i discorsi che si faranno si farebbero in questa occasione con pochissimo margine di errore
La verità è che non è vero che le forze politiche sono d'accordo su alcuni temi di fondo i partiti sono d'accordo su alcuni concetti generici
Ma non appena si cala nella realtà normativa il dissenso esplode ed è profondo
E non è vero che riguarda solo questioni di potere ma spesso il modo stesso di concepire il sistema informativo nel nostro Paese
In altre democrazie un contrasto così profondo si risolverebbe con laurea regola della maggioranza in Italia quando il dissenso passa dentro la maggioranza di governo
Come è il caso questo non è possibile e non soltanto sul problema radiotelevisiva
Pensare il contrario è soltanto una inutile gratificazione
Bisogna prendere atto di questa realtà
E attendere che maturino le condizioni di un compromesso il rischio grave è che l'evoluzione tecnica del sistema prenda poi quando saranno maturate queste condizioni del compromesso inutile e superati lo scontro streets
Infine vorrei dire a Vanni angeli che io condivido quello che lui ha detto ben particolare sull'obbligo
Per le private che dovrebbe fare parte della normativa sulle televisioni private di trasmettere informazioni perché il pluralismo che noi vogliamo è un pluralismo dell'informazione non è il pluralismo per lo spettacolo non è il pluralismo dalla Carrà ma deve essere il pluralismo dell'informazione
E vorrei anche dire che ha detto delle cose molto giuste sul problema del piano delle telecomunicazioni dell'utilizzazione dei cavi noi sappiamo che il futuro è legato al sistema satellite cavo e nel nostro Paese tra l'altro è un sistema che per sua natura
Tende a superare i limiti nazionali e quindi è un problema ormai di dimensioni continentali
E bisogna dire che nel nostro Paese si fa molto poco per prepararsi a questo momento che invece molto vicino grazie
Grazie uno serio all'Aja Chiarenza dalla dalla dal collega attore diagonale
In quanto
Molto opportunamente nel presentare questo convegno il segretario dell'associazione Stampa Romana Giovanni Buffa ha sottolineato che la manifestazione deve servire ad esaminare l'anno zero della RAI e delle televisioni private sotto l'angolo visuale dei giornalisti
Indicare questo quanto sia importante un simbolo un simile angolo visuale può sembrare pleonastico pare infatti ovvio che chi è destinato ad essere il perno del sistema radiotelevisivo misto
Ed in generale dell'intero sistema informativo italiano abbia non solo il diritto ma addirittura il dovere di fare sentire la propria voce sull'argomento
Credo però che questo argomento che questa ragione questo concetto vada ribadito con forza pur essendo obiettore un assito
Appare del tutto sconosciuto a chi ha il compito di studiare di definire sul terreno delle realizzazioni legislative il futuro assetto del sistema informativo in una parola è sconosciuto alle forze politiche
E il dibattito tra i partiti figura con sempre maggiore frequenza il termine centralità tutti parlano di centralità della RAI tutti si contendono un ruolo centrale
Si contendono un ruolo centrare i partiti la Democrazia cristiana vuole un ruolo centrale all'interno del sistema parlamentare lo vuole anche il Partito socialista all'interno dei partiti ognuno si contendono centrale
E tutti quanti i partiti si impegnano a trasformare i dispetti le rispettive forze nel polo centrale se vogliamo del punto di riferimento centrale del futuro sistema informativo quindi la centralità trasferito nel sistema formativo a centralità politica però
Insomma è tutt'insomma tutti rivendicano una loro presunta centralità ma nessuno sembra voler per riconoscere che quando si parla di informazione sia radiotelevisiva che stampata sia del servizio pubblico che del settore privato informazione futura quello del settore privato
Ci voglia o meno
Spetta di diritto alla categoria dei giornalisti questo ruolo centrale il rifiuto di prendere atto di una simile a banalità intendiamoci non è affatto casuale
Esso nasce direttamente dalla singolare concezione proprietaria che la classe politica a del giornalismo italiano una simile concessione ha radici lontane
Risale agli anni del ministero della cultura popolare a Mussolini unico direttore della Stampa da italiana ma nel tempo sono cambiate le soste cambiata l'aspetto esteriore
Ma non nella sua somma non la sostanza io sono convinto che in cuor suo ogni esponente politico ecco mi riferisco all'onorevole pollice così sulle un attimo di polemiche
Anche l'onorevole pollice che pure l'uomo più lontana da questa immagine che ho dato da questo personaggio che ebbe
Tutto sommato
Non sarebbe affatto dispiaciuto se potesse fare un bel rapporto
Nella sala del Mappamondo ai direttori dei giornali una volta ogni quindici giorni ed ogni responsabile degli uffici stampa e propaganda sogna di realizzare un giorno quello che fece Starace
Con le belle disposizioni da domani meno papà
Che nel caso nostro diventerebbe da domani meno Craxi oppure meno De Mita e via di seguito
La conseguenza di questa concezione proprietaria del giornalismo sono le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti
Negli anni dalla solidarietà nazionale si tentò di nobilitare il fenomeno elaborando la faticosa di Oria secondo cui il giornalismo doveva essere funzionale alla coalizione di governo in carica
Oggi più brutalmente siamo alla lottizzazione selvaggia e alla trasformazione dei giornalisti italiani in truppa di supporto di questo o di quel partito
Di qui il rifiuto di riconoscere alla categoria il ruolo che le spetta nel sistema informativo generale e in quello radiotelevisivo in particolare ma non basta a protestare contro la vocazione totalizzante totalizza Trichet delle forze politiche
Anche noi giornalisti dobbiamo fare l'autocritica un'autocritica che per quanto riguarda la responsabilità dell'anno zero per la RAI e per le televisioni private deve essere approfondita ed impietosa
Sono convinto che se si è arrivati alla totale paralisi dell'azienda radiotelevisiva pubblica e se dopo dieci anni di inutili attese non è stata ancora varato una legge di regolamentazione del sistema misto una grossa fetta di responsabilità vada addossata messi si giornalisti
Molti di noi fin troppi peccano del difetto nazionale di corre in aiuto a chi è già potente di suo
E con ogni probabilità un fenomeno del genere si sarebbe potuto né sotto controllo se il nostro sindacato avesse tenuto un comportamento non solo di più ferma difesa dell'autonomia della categoria ma anche di stimolo di pungolo di pressione costante sulla classe politica
Invece sempre per quanto riguarda il problema della definizione del sistema radiotelevisivo misto la Federazione nazionale la stampa ha brillato negli ultimi dieci anni per una linea di sostanziale disimpegno
Esauriti gli entusiasmi per la riforma della RAI del settantacinque riforma che poi ha prodotto i frutti che conosciamo
Tutto lo sforzo della Federazione nazionale si è risolto in una semplice difesa di bandiera del servizio pubblico quindi della RAI e di totale assenza di iniziative nei confronti dell'emergente settore privato
Solo negli ultimi mesi abbiamo assistito a qualche iniziativa il mesto pellegrinaggio della Giunta della Federazione della stampa nel Palazzo di San Macuto per sollecitare la Commissione di vigilanza deve leggere il nuovo consiglio d'amministrazione della RAI
Lo chiamo mesto perché purtroppo ha prodotto i risultati che conosciamo
E l'avvio di un censimento a dieci anni esatti dalla loro nascita dei giornalisti che dal dalla nascita e le emittenti private dei giornalisti che lavorano appunto nelle emittenti privata
E questo censimento è legato al tentativo sempre a dieci anni di distanza di sindacalizzati
Di sindacalizzati il settore
Il tutto condito dai invocazioni alle forze politiche che in alcuni casi hanno assunto un aspetto addirittura patetico per la Rodotà l'inefficace a definire l'assetto di vertice della RAI ed a varare una legge di regolamentazione del settore
Un po'poco credo che sia in verità
E anche quel poco è stato fatto male realizzato con timidezza con una cautela un timore del tutto ingiustificati come a volersi mettere alla trimestre da defilarsi da una vicenda la cui posta in palio è però il futuro stesso del giornalismo italiano
Questo comportamento è emerso con evidenzino che si in occasione del cosiddetto caso Carniti il caso che ha provocato la definitiva cristallizzazione del causa all'interno e la RAI e la paralisi parlamentare della legge di riforma
Tutti quelli che hanno seguito la vicenda da vicino sanno benissimo che il caso Kennedy e l'episodio ultimo e più eclatante della battaglia che le forze politiche stanno combattendo tra di loro per la conquista dei rispettivi padri nati
Sull'informazione radio radiotelevisiva pubblica e sulla futura informazione radiotelevisiva privata
Ma questa consapevolezza non sembra aver sfiorato il vertice della Federazione della stampa o meglio poiché nessuno dubita delle capacità personali dei colleghi che guida una federazione questa consapevolezza ha colpito il vertice della federazione mala immediatamente spinto a mettersi da parte
Non un'ora di sciopero è stata spesa per premere in favore di una immediata nomina del consiglio di amministrazione della RAI
Non iniziativa concreta è stata compiuta per spezzare quella logica dei veti e dei ricatti incrociati che impedisce al Parlamento di andare avanti nella realizzazione della legge di riforma
La paura la paura di apparire provoco contro Carniti pro o contro Ágnes pro o contro De Mita pro o contro Craxi ha paralizzato anche la nostra federazione della stampa
Che se voleva in questo modo salvaguardare la propria autonomia è riuscita a dimostrare l'esatto contrario cioè a dimostrare di non avere alcuna capacità di iniziative autonome ed in iniziativa autonoma
E di essersi rassegnata al ruolo attribuitogli dai vari ministeri della cultura popolare che albergano nei nelle sedi di partito
Stampa romana
La componente di maggioranza dell'associazione Stampa Romana appunto e convinta che per che sia arrivato il momento di spezzare questa logica fatta di passività e di locazione alla subordinazione
L'occasione ormai prossima è quella del prossimo congresso della Federazione della stampa ma finora l'ha detto che si presenterà Stampa Romana congresso proponendo una precise direttrice di marcia
Chiederemo in pratica che il Congresso spicca il congresso si concluda con l'apertura di una vera e propria vertenza con una classe politica sul problema del sistema radiotelevisivo misto in questo momento la classe politica e la nostra controparte
Molto di più
è molto più forte della controparte tradizionale rappresentata dagli editori
Una partenza che punti a recuperare l'autonomia della categoria e da costringere i partiti a rinunciare alle loro antidemocratiche smanie di padri nato una vertenza che nel concreto
Imponga le forze politiche di approvare in tempi strettissimi la legge di riforma del sistema radiotelevisivo misto
Ma non chiediamo una legge qualsiasi
Siamo convinti che un'effettiva regolamentazione del sistema rappresenti l'unico strumento capace di allargare di rimettere in movimento il mercato del lavoro giornalistico
Di provocare una mobilità attualmente inesistente di riassorbire alle attuali sacche di di di disoccupazione e favorire un progressivo aumento delle retribuzioni
Ma per raggiungere questi obiettivi è necessario che la futura legge ruoti attorno a dei postulati precisi primo
La concessione delle frequenze alle emittenti locali dev'essere subordinata all'impegno delle singole emittenti a riservare una percentuale delle proprie ore di programmazione all'informazione locale
Queste trasmissioni informative ovviamente dovranno essere affidati a giornalisti professionisti o pubblicisti iscritta all'Albo al all'albo e regolarmente contrattualizzati
Mi rendo conto che è una richiesta del genere potrebbe creare problemi all'emittenza locale
Visto che per lavoro per loro l'informazione presenta costi difficilmente comprimibili con gli introiti pubblicitari
Ma si possono trovare delle formule di sostegno per l'emittenza locale una di queste è una proposta che titoli sulla scia di quanto avviene in alcune regioni potrebbe essere l'istituzione di un fondo regionale per l'informazione locale da suddividere tra le emittenti
A giudizio di un'apposita commissione composta da membri dell'ordine nazionale giornalisti della Federazione della stampa e della regione questa commissione dovrebbe appunto concedere
Stabilire la ripartizione dei fondi sulla base della durata della qualità e dell'audience dei programmi secondo
La concessione immediata dell'Inter dell'interconnessione ai network ma solo a condizione che anche loro come locali dedichino una percentuale dei propri programmi ovviamente programmi di loro produzione alle informazioni
La nostra richiesta in pratica e che network con un solo vengano messi in condizione di poter fare informazione ma vengono addirittura obbligati a farla e a questo proposito voto voglio sottolineare una vicenda stranamente passato sotto silenzio in questi ultimi giorni Telemontecarlo l'emittente venduta dalla RAI al network brasiliano re rete Globo che il quarto network mondiale sia si appresta a trasmettere su quasi tutto il nostro territorio nazionale un telegiornale
La notizia ovviamente non può che farci piacere ma trovo perlomeno paradossale che ciò che da dieci anni viene furibonda mente negato ad aziende nazionali sia tranquillamente concesso ad aziende straniere
O forse bisogna presumere che i padri nato su Telemontecarlo è già stata assegnata io non lo so Pluchino
Immagino che qualche collega della RAI di fronte alla alla osservazione ma soprattutto di fronte alla richiesta di obbligare i network nazionali a fare informazione
Si prepari alla contestazione magari ricordando anche la proposta proviene da un redattore del giornale e quindi la proposta è di vago sapore berlusconiano
Ma per la verità non so se la richiesta che inetto siano obbligati a fare informazione faccia molto piacere a Berlusconi ciò che è sicuro però che dovrebbe fare un immenso piacere ai giornalisti della RAI
Che la che posta di fronte alla concorrenza delle reti commerciali la RAI è riuscita ad aumentare la propria produttività del quaranta per cento aumentato audience gradimento ha migliorato notevolmente la qualità dei programmi e dell'informazione
Io a quello che dice Orazi aggiungo qualche cosa di più
Non è un caso che proprio nel momento in cui la RAI ha dovuto fronteggiare la concorrenza delle private l'azienda abbia stipulato con il sindacato dei giornalisti il della Rai ovviamente il contratto integrativo più favorevole degli ultimi anni e allora Lucio razzi dice che è più bravo io sono convinto lui sia più bravo ma c'è un sospetto che che sia stato un fattore decisivo per la firma di questo contratto che sicuramente rappresentato un traguardo importante per i giornalisti della RAI sia stata anche la conseguenza della concorrenza delle private
Allora siamo proprio sicuri che la concorrenza delle private che mette in discussione la centrali la centralità della RAI
E siamo proprio certi che a fare quadrato attorno gli ultimi cascami del vecchio monopolio sia la strategia più conveniente proficua per la RAI e per i suoi giornalisti
Io ho l'impressione che i giornalisti della RAI si sentono un po'assediati dentro Forte Apache con Berlusconi che a mo'di Cavallo pazzo guida i suoi cavalleggeri fuori del del fortino e quindi sono convinti che soltanto rinforzando al massimo le mura del fortino loro possono risolvere i loro problemi ma temo però che questa concezione li faccia li facce incorre in un errore e si ritrovino poi alla fine non è saranno essere più dentro furti ogni porta pace ma essere gli ottimi combattenti giapponesi delle isole del Pacifico è la guerra è già finita
Anche perché
Io credo che gli avvenimenti degli ultimi anni abbiano abbondantemente dimostrato che se c'è un pericolo che grava sulla RAI quello non viene dalla concorrenza del mondo delle private
Questo è rappresentato dalla ingerenza continua costante e capillare del potere politico a tutti i livelli all'interno dell'azienda
Il nemico dei giornalisti RAI dunque non all'informazione sui network ma la vocazione a padri maggiori partiti vocazione che peraltro si manifesta anche nel settore informatico privato benché esso sia ai suoi inizi
Nessuno ovviamente chiede che la politica si arresti sulla soglia di viale Mazzini è scontato che sul servizio pubblico il Parlamento possa possa e debba esercitare un'azione di vigilanza e di controllo
Per questo un compenso che sia accettabile la proposta di cui si è parlato di abolire la Commissione parlamentare di vigilanza semmai sono i meccanismi a cui la Commissione devono informarsi che vanno radicazione radicalmente modificato mi riferisco in particolare alla norma
Alla vi dico la norma per l'elezione del consiglio d'amministrazione della RAI una norma che costituisce il comodo intoppo a cui qualsiasi forma politica pur di correre per paralizzare l'azienda
Ed è sempre per questo motivo che trovo risibile l'altra proposta che circola in questi giorni secondo cui la poi la la politica può entrare nella sala del consiglio di amministrazione della RAI ma non deve scendere ai piani inferiori quello del cosiddetto management
Ci crediamo sul serio che nell'azienda dove tutte le forze politiche cioè cerchiamo cercano di applicare il principio di una tessera per ogni dipendente
La sulla barriera alla lottizzazione sia poco possa essere rappresentata dai dirigenti dal management io penso che su questo punto lo stesso annessi si farebbe delle pazze risate
La badia contro lo strapotere la classe politica a mio parere almeno per quanto riguarda i giornalisti sta semmai nell'autonomia nella professione in vita da riconquistare e difendere ad ogni costo
Non solo all'interno della RAI ma anche nel mondo della carta stampata e dell'emittenza privata
Perché nessuno può illudersi che i tre settori possono vivere esistenze separate siamo tutti sulla stessa barca e quel che qui e il peggio è che questa barca rischia di affondare
Per impedire che affondi è necessario un forte impegno comune che provi un grande campione cambiamento negli uomini nelle strutture nei comportamenti del sindacato e credo che il prossimo congresso si giocherà proprio su questo
è stato domande la parola al collega Roberto Morrione
La settimana scorsa la sera in cui Berlusconi faceva decollare il suo sogno di grande con l'avvio di la Cinq
Per un buon quarto d'ora nella zona di Roma proprio mentre Raffaella Carrà cominciava il suo show da New York sulla Rete uno orari
Canale cinque è rimasto muto trasmettendo la cosiddetta sabbia al posto dell'immagine
In realtà mentre c'era già chi ipotizzava un improvviso colpo di mano del pretore o magari sperava in un attentato risolutivo
Si è scoperto che c'era stato un semplice guasto tecnico la cosa interessante però è che in quei minuti il centralino della RAI e la redazione del TG uno
Hanno ricevuto telefonate allarmanti di telespettatori del network vivi Berlusconi che volevano sapere cosa stesse accadendo
Uno mi ha detto voi che avete sempre notizie fresche mi sapete dire perché Canale cinque non parte
Un piccolissimo episodio se vogliamo relativamente divertente ma in una certa misura penso che emblematico
Bombardato dal moltiplicarsi dei messaggi televisivi con di fronte una crescente quantità di Offerta elettronica che per la prima volta comincia ad assumere caratteri extra nazionalista
Lo spettatore continua a rivolgersi per informazioni al telegiornale del servizio pubblico
In questa situazione evidentemente unico possibile punto di riferimento
Forse già domani non sarà più così ma oggi è così
Dunque un patrimonio comune una responsabilità immensa per chi lo gestisce e perché vi opera le proporzioni della rivoluzione tecnologica in atto nelle telecomunicazioni
E il confronto internazionale per il controllo e l'applicazione commerciale delle nuove tecnologie nell'intreccio di interessi politici e finanziari
Pongono problemi di qualità nuova l'informazione via etere mettendo in discussione due distinte identità
Fra loro strettamente collegati
Per lo spettatore di fronte al moltiplicarsi di messaggi pubblicitari permeati di un consumismo di massa di fronte a un amalgama di programmi sempre più standardizzati e ripetitivi
C'è il problema del mantenimento di una capacità critica di una scelta motivata
Di non perdere il contatto con le proprie radici culturali e la propria realtà
Capisco che rischio di una schematizzazione forte ma chi ha avuto occasione di vedere ad esempio la serata inaugurale di l'assente
Che consisteva praticamente di una rassegna di vedette non può non essere stato impressionato dalla omologazione della formula dei contenuti dei richiami di Pisticci
Che ripetevano gli identici schemi offerti fino alla nausea dai teleschermi italiani
Di fronte ai nuovi messaggi che ampliano e insieme restringono ulteriormente l'orizzonte del villaggio elettronico e posta tuttavia in discussione la natura stessa dell'informazione giornalistica e quindi l'identità del giornalista
Il ruolo che l'informazione di attualità deve mantenere per lasciare aperti fra i muri dello spettacolo e della fiction
I varchi della conoscenza e del confronto critico il rischio di una contemporanea emarginazione e frammentazione dell'informazione radiotelevisiva
Già oggi è ancora più domani sarà tanto più elevato quanto più potenzialmente si accresce con il diffondersi delle nuove tecnologie la possibilità di comunicare in tempo reale
Ci sono già oggi cinque mila satelliti circa che girano sulle nostre teste molti sono di telecomunicazioni
Dall'ottantasette partiranno le trasmissioni sperimentali della RAI attraverso il satellite europeo Molyneux insieme con la BBC
Entro gli anni Novanta nelle case avremo televisori predisposti a ricevere un'Offerta multiforme plurilingue con una liberalizzazione dell'etere che porrà enormi problemi di controllo ma anche grandi problemi di difesa e di confronto di culture nazionali di diversi modelli di costume
Se uniamo a questo la possibilità di accedere come già avviene per le grandi aziende a banche dati collegabili utilizzabili via satellite e via cavo
Vediamo come l'avvento delle nuove tecnologie produca sconvolgenti possibilità di arricchimento della comunicazione
Ma anche rischi di nuove concentrazioni insieme con una crescente deregulation a livello mondiale nell'accesso ai nuovi mezzi di trasmissione
Ecco allora l'importanza di una nuova forte presenza dello Stato e del servizio pubblico da esso controllato a difesa degli interessi nazionali nel confronto che si è aperto in tutto il mondo sul terreno dell'accesso ai satelliti
Della collaborazione internazionale tra organismi televisivi
Presenza che si salda uno dei capisaldi delle proposte di regolamentazione del sistema pubblico privato il possesso della gestione pubblica dei mezzi e delle strutture di trasmissioni
Anche su questo terreno si giocherà la partita dell'autonomia dell'informazione radiotelevisiva
Come del resto e sull'uso e sul controllo delle nuove tecnologie
Che stanno rivoluzionando le redazioni di quotidiani e rotocalchi agenzie di stampa che il giornalismo italiano mette in gioco la sua autonomia e la sua professionalità nel confronto con il potere editoriale e con gli altri poteri con esso intrecciati
Pensiamo solo che più del cinquanta per cento delle informazioni televisive diffuse oggi dal l'Unione Europea di Radiotre fusione telediffusione la il nei molteplici appuntamenti quotidiani e oggi fornito dai tre grandi network americani in particolare della CBS
Dalle due agenzie televisive di lingua inglese la bisognoso e lavorare da televisioni chiuso che poi la vecchia utopia acquistata dall'agenzia Reuters
Agenzia internazionale di stampe agenzie televisive Laroni tenere insieme all'Associated Press come sapete è uno dei giganti che monopolizzano le fonti stampate dell'informazione mondiale danno vita a nuove forme di concentrazione
D'altra parte l'avanzata tecnologia e le grandi disponibilità finanziarie di cui sono in possesso gli organismi televisivi internazionali come quelli americani
La loro organizzazione su scala mondiale minacciano di accentuare un da per tecnico produttivo
Già molto avvertibili di imporre la legge del più forte che avrebbe pesanti conseguenze ulteriori sui contenuti e sulla qualità dell'informazione radiotelevisiva
E qui entriamo nel cuore dei problemi
Che gravano oggi sull'informazione
Di fronte alla deregulation e che si è prodotta nel sistema livello italiano e che evidentemente ha creato una situazione di mercato irreversibile
Mentre in atto una più basta deregulation a livello mondiale con una sfida tecnologica e politica
Che può portare a forme di subalternità e di colonizzazione culturali senza precedenti quale risposta può venire dall'informazione giornalistica ed ai giornalisti
Si tratta io credo di consentire processi di partecipazione di uso democratico delle nuove tecnologie di assunzione non mediata delle notizie nel vivo degli avvenimenti dal luogo e nel momento in cui si verificano di arricchimento della capacità critica degli spettatori attraverso spazi di approfondimento e di riflessione che permettano a ciascun cittadino di potersi formare un quadro ragionato dei fatti
Momenti di confronto con una realtà civile culturale contraddittori con le storie le testimonianze i problemi della gente
Fra l'altro sfruttando in modo creativo le caratteristiche del mezzo televisivo si verrebbe a realizzare il più straordinario degli spettacoli quello della realtà di fronte al quale non c'è spettacolo musicale credo o fiction che tenga
Lo dimostra l'interesse del pubblico il successo delle trasmissioni ogni volta che è stato consentito questo tipo di rapporto diretto fra giornalista e lealtà
Ricordiamo tutti TV sette fino all'esperienza di Fini e di retta lo sbarco dell'uomo sulla Luna o la tragedia del Chaco in genere dal caso Moro e dalle cronache degli anni di piombo alla morte di Berlinguer dalle tragedie dei terremoti alla strage sul treno di Natale
E qui di fronte ai rivoluzionari processi tecnologici che cambiano il volto delle società moderne industrializzate e alle potenzialità pari ai pericoli che ne derivano per l'informazione
Che si misura la vastità dei guasti arrecati da un potere che non ha voluto ma che avrebbe certo potuto costruire un quadro legislativo di certezza e di regolamentazione del sistema
Un assetto e un legittimo governo ai vertici della RAI
Una spinta al servizio pubblico per esaltarne l'autonomia in unità aziendale
Per liberarlo da sudditanza per ripensare il proprio ruolo e riorganizzarsi su una base di competitività nazionale internazionale
Ritardo irresponsabilità che sono definibili certamente come scandalosi e colpevoli
Che credo causati tanto da miopi ieri da ignoranza dei fenomeni dei prodotti dagli strumenti di comunicazione di massa
Nell'illusoria ricerca di un consenso politico la cui formazione tutti sanno e ben più complessa
Quanto dalla volontà di mantenere fette di dominio
Senti sbocchi di sottogoverno e di clientelismo
Nell'ambito di quell'invadenza di gruppi di potere partitici che sta contaminando con le sue metastasi la vita nazionale il funzionamento delle istituzioni l'autonomia degli altri poteri dello Stato
Ma su questo piano voglio fermarmi qui non intendo esaminare i temi generali del confronto politico legislativo sul sistema radiotelevisivo
Vediamo invece quali sono alcune palpabili conseguenze prodotte dal vuoto legislativo e dallo scontro di potere
Sui vertici della RAI
In primo luogo l'assenza lo ricordava già Lucio Renzi non posso che convenirne di qualsiasi piano di riorganizzazione aziendale
Nonostante che da quasi due anni dal primo decreto legge sia stato abolito il tanto criticato articolo tredici della legge di riforma che fissava la rigida divisione della Rai in reti testati supporti al direttore generale spettava di proporre un progetto con una somma di potere mai vista prima
Facendo discutere oltre che il Consiglio scaduto ma sempre in funzione l'azienda i sindacati l'opinione pubblica i partiti
Far circolare idee mettere al lavoro dirigenti e teste pensanti che anche se frequentemente inutilizzate tuttavia sono molto numerose all'interno del servizio pubblico
Sperimentare innovazioni soluzioni alternative c'è stato invece soltanto il silenzio
Intanto ciascuno di fatto continua a indossare casacche a far parte di stare anche qua squadre contrapposte in quelle aree di influenza in cui l'ente continua ad essere suddiviso così rimane immobile rigida la vecchia organizzazione produttiva con una burocratica è superata suddivisioni tecnico-organizzativa delle risorse
Non adeguata né alla nuova frontiera della sfida internazionale né a un'informazione quotidiana
Che voglia sfuggire alla statica programmazione di un palinsesto studiato a tavolino per misurarsi con il caleidoscopio diventi realtà regionali di tante diverse città
Di multiformi esperienze
Così può cadere e non lo dico per paradosso che mentre nella coalizione di governo ci si comincia a sparare a colpi di veti incrociati sulle prerogative del futuro presidente
E mentre da tre anni non si nomina il nuovo consiglio di amministrazione per tre giorni gli inviati di TG uno e di TG due a Porto Said
Dove ferma l'Achille lauro sequestrata dai terroristi palestinesi non possono materialmente trasmettere servizi perché il satellite disponibile e ogni sera occupato a colpi di dollari dai network americani
Come fanno normalmente CBS NBC ABC sono piombati lì ciascuna con aerei privati squadre di giornalisti montaggio portatile producer gli organizzatori tecnici e tanti dollari
TG uno e TG due avevano in quei giorni a Porto Said e ciascuno un giornalista un operatore un operaio specializzato e naturalmente pochi dollari
Potrei raccontare molti episodi desunti da esperienze personali di questo tipo
Peraltro se oggi pomeriggio che so ovviamente tocchiamo ferro venisse giù il Duomo di Milano sarebbe molto ma molto difficile direi anzi impossibile organizzare uno straccio di ripresa indiretta
Le squadre elettroniche della RAI infatti non dipendono dai telegiornali ma dalla direzione tecnica
Che fa altri orari per cui alle diciotto da buon impiegati quelli smontano e sarebbe impossibile anche solo trovare qualcuno per telefono
E rigidità e mancanza di mobilità del personale in ogni settore distacco di competenze fra strutture tecnico produttive e strutture giornalistiche
Chiusure e gelosie corporative che nascondono conservazione di potere e privilegi anche personali
Burocratismi i ritardi nell'introduzione delle nuove tecnologie nei settori operativi decisivi dalle riprese al montaggio alla gestione degli studi
Insufficienza in preparazione nell'addestramento e nella formazione di quadri tecnici
Veramente ci sarebbe qui da dire con quella oramai celebre frase del cardinale Pappalardo che mentre nei palazzi si discute ci si contrasta colpi di vento Sagunto vieni espugnata
Questo è il segno ormai endemico della situazione tecnico-organizzativa delle testate giornalistiche della RAI
Nello stesso tempo ciò accento a una pericolosa micro conflittualità
Sindacale che nell'incapacità Ornella non volontà decisioni di un'azienda sostanzialmente priva dei propri vertici diventa incontrollabile da parte delle stesse organizzazioni confederali con evidenti danni dei prodotti dell'informazione e alla stessa credibilità del servizio pubblico
Se aggiungiamo l'originaria scarsità e insufficienza di mezzi tecnici gli organici giornalistici noi capiamo come questa situazione sia ormai al collasso produttivo soprattutto in molte delle venti sedi regionali il decentramento ideativo produttivo molla propulsiva del movimento di riforma degli anni settanta e in larga misura rimasto sulla carta
Ma naturalmente l'organizzazione tecnico produttiva di un'azienda non è fine a se stessa nel frutto di decisioni casuali
Non può che corrispondere storicamente alle scelte di modello editoriale compiute dal momento della riforma e poi accentuati confermate nella successiva gestione del servizio pubblico
L'organizzazione dell'apparato egli in realtà funzionale ancora a una centralizzazione aziendale
Che Altinate la suddivisione dell'informazione tra le varie testate
E rimasta ancorata ancorata al distacco rispetto al Paese ha una visione statica di un giornalismo ufficiale programmabile con appuntamenti canonici e fissi in larga parte su misura
Di quello che comunemente si chiama Palazzo e in particolare di alcuni suoi privilegiati riferimenti partitici usabile come appendice un buttafuori una specie di siparietto fra un programma di intrattenimento e l'altro
L'assedio dell'oligopolio privato con una frenetica corsa alla cattura del pubblico e la battaglia all'ultimo indici di ascolto
Ha certo contribuito oggettivamente a rafforzare questa scelta diventando un inconsapevole alleato di quelle forze ricordo una divertenti intervista dell'onorevole Evangelisti di non molto tempo fa in cui si ostentava candidamente la intangibilità della proprietà democristiana sul TG uno
Quelle forze che ritengo immodificabile l'assetto e la suddivisione delle testate RAI
Essendo esse oggi funzionali agli equilibri politici del Governo il quadro pietrificato dell'informazione d'attualità dal settantasei ad oggi e chiaro a tutti non di spenderò molte parole
Se non forse per riflettere un attimo su cosa può significare rispetto alla straordinaria realtà del Paese
Ricchissima di fermenti di contrasti di contraddizioni
E alla conseguente domanda di conoscenza che risale cosa possa significare un patrimonio professionale e umano di più di mille duecento giornalisti di migliaia di tecnici di dipendenti altamente specializzati impegnati in otto giornali nazionali tre televisivi quattro radiofonici più l'ultimo nato televideo e inventi telegiornali e giornali radio regionali
Tutti i fatti oggi secondo un analogo e direi denti con modello editoriale
Quindi rivolti ripetitore ripeti talmente a un pubblico indifferenziato
Con un eguale predominio del mondo politico istituzionale la centralità del Palazzo dei palazzetti nel caso di realtà non romani
Lo stesso striminzito gruppo di immagini e di notizie lo stesso precario equilibrio tra fonti proprie e il flusso centralizzato
Delle agenzie di stampa e della leader la stessa struttura narrativa un'identica impaginazione finanche lo stesso stile di linguaggio e di approccio con il pubblico da parte di conduttori intervistatori
Oggi l'intera conduzioni di telegiornali e giornali radio al momento della missino Honda è indiretta indiretta ci sono molti collegamenti ma fuorché rare eccezioni sono tutti collegamenti con i luoghi deputati del potere a partire anche da questo Palazzo paradossalmente perciò i risultati non cambierebbero molto per lo spettatore se fossero invece registrati eppure non c'è emergenza interna o internazionale frutto di aggressione o di intrise dell'uomo o di calamità naturali che non abbia visto nelle redazioni impennate di orgoglio e di vitalità
Nonostante le condizioni le condizionanti limitazioni dell'apparato tecnico organizzativo collaudate esperienze professionali disponibilità e capacità di dialogo con la gente passione e molto impegno
Ma l'emergenza dura uno o al massimo pochi giorni e si fa risaltare capacità netti ancor più drammaticamente in risalto l'opaca routine di tutti i giorni successivi
Come è possibile questo divario drammatico tra il quotidiano e lo straordinario tra l'eccezione e la regola quando di per sé la realtà soprattutto dal punto di vista soggettivo dei suoi protagonisti e di coloro che la vivono
è di per sé una continua emergenza la risposta è molto complessa ma questo è il nodo decisivo
Personalmente non mi convincono riguardo al rapporto tanto discusso
Tra giornalismo televisivo il potere politico le voci di liberazioni di plauso di tanti miei colleghi dopo le dichiarazioni di Cossiga sull'eccessiva presenza dei partiti come a dire
Finalmente qualcuno dirà detto autorevolmente ai politici prepotenti che non devono esigere troppo e che tutto sommato questa loro eccessiva presenza fa male anche a loro non mi basta e non mi convince
Primo perché non è mai stato detto Rodinò a muso duro dagli stessi giornalisti direttori in testa ma anche da parte di comitati di redazione del sindacato nel suo complesso a tutti i livelli di singoli colleghi
Secondo perché Cossiga un Cossiga tutto sta continuando esattamente come prima anzi forse al limite il Presidente della Repubblica ci mette anche qualche cosa di proprio e abbiamo di gran lunga superato i limiti della decenza
Terzo perché è troppo comodo e soprattutto falso far credere che le stesse richieste agli anche le stesse risposte
Vendano indifferentemente da parte o nei confronti di un generico e quindi non identificabile sistema politico
Chi chiede e c'è chi a riguardo si è divertito a compilare documentate graduatorie che esistono in genere sabini che può chiedere perché otterrà poi perché chi viene interpellato a congrui spesso un tale rapporto
Da non potere facilmente dire di no
Chi viene interpellato a sua volta pensa che una sostanziale subalternità faccia parte delle regole di un gioco gioco Daloui accettato magari odioso e perverso ma non per questo meno cogenti
Ricordo soltanto en passant che corruttori e corrotti di fronte alla giustizia siedono insieme sul banco degli imputati c'è dunque un problema generale di autonomia e di libertà intellettuale che assume ineludibili responsabilità da una parte e dall'altra con il quale c'è un dovere morale oltre che professionale e civile di misurarsi
La storia dell'anima più in generale del Paese e lunga e complessa il gioco delle aree delle cosiddette appartenenze ideologico culturali delle opzioni politiche mascherate da opzioni professionali
E sempre così totalizzanti così strutturato così quotidianamente insinuante da pervadere ormai l'organizzazione piramidale dell'azienda da qualsiasi posizione di carriera fino all'ultima assunzione qual è l'ultimo trasferimento peraltro devo dire da quel poche se ne vede se ne sente anche negli stessi network privati la situazione incomincia ad apparire in questi termini
E non credo che domani quando giustamente i network avranno quell'Inter Commissione che nella logica delle cose e di un sistema televisivo misto non credo che riusciranno a sfuggire oggi come oggi a questa stessa regola perversa
Ne aveva scritto Luigi lucidamente Giampaolo Pansa alcuni anni fa parlando di giornalisti dimezzati qualcuno giustamente l'ha ricordato anche qui questa mattina e non si riferiva solo alla RAI
Nessuno lo ha mai smentito tuttavia se il gioco non piace e a molti certi certo va benissimo non mi faccio illusioni si può sempre cercare di cambiare le regole almeno da parte di coloro a cui il gioco nonché ci o di subirne il meno possibile allargando la linea dell'autonomia inserendo un pochi straordinario e di emergenza nel proprio lavoro di tutti i giorni
Facendo circolare idee cercando le dimensioni collettive per confrontarsi al di là delle rispettive aree rispettabilissime politico ideologiche ritrovando un pizzico di quella gioia di nuotare in mare aperto
Che aveva dato sapone per una troppo breve stagione all'informazione radiotelevisiva del dopo riforma
Naturalmente mi avvio rapidamente a concludere il rapporto tra notizia e approfondimento sì
Il poter disporre di spazi adeguati di programmazione esser per scavare nella notizia di attualità per ricostruire il suo retroterra Inter dare voce ai protagonisti del è la condizione essenziale per recuperare questo ruolo autonomo dell'informazione e l'identità culturale del giornalista
Eppure la crescente marginalità dell'informazione nelle scelte di programmazione della RAI e dimostrata dall'oggettiva riduzione degli spazi attribuiti alle testate giornalistiche nei palinsesti contrariamente alle Dini
Di sviluppo negli altri paesi tecnologicamente evoluti
Avrei P. delle cifre ma non vi tedio peraltro consegnerò per chi volesse consultarla copia di questa comunicazione nello stesso periodo si sono invece fortemente incrementate le ore di trasmissioni di Rete
L'intrattenimento leggero i telefilm degli sceneggiati i film e gli stessi programmi cosiddetti culturali spesso a carattere informativo o addirittura giornalistico
Anche se realizzati da diverse e complesse figure professionali
Ma collocati casualmente nel palinsesto spesso senza alcun aggancio con l'attualità realizzati da ibride strutture non giornalistiche che si occupano nello stesso tempo di spettacolo o di fiction
E chiaro che la RAI spinta dalla preoccupazione di audience ha ritenuto di rispondere all'attacco delle private puntando soprattutto sull'intrattenimento
Ma mortificando in questo modo ed emarginando la risorse all'informazione sempre più identificata con la rassicurante fotografia istituzionale degli appuntamenti quotidiani dei notiziari
Sempre più frammentata e parcellizzata sempre più staccata dall'approfondimento critico ecco dunque il cerchio si chiude la logica del congelamento della vecchia organizzazione tecnico produttiva aziendale
Funzionale a quel tipo di palinsesto fatta su misura per le dirette vere o mimate costruite però negli studi
Programmate secondo i vecchi tempi RAI senza l'assillo bruciante dell'attualità dell'avvenimento che scorre dell'inchiesta scavata nel corpo della notizia
Il cosiddetto programma contenitore che pure è stato una risposta vincente
Infinitamente più creativa dei media spettacoli con indigestione di pubblicità offerti dai network privati se non altro perché ha spezzato l'immobilità della suddivisione per generi care allegra Bernabei
Ha indicato forse una strada di un intreccio fra intrattenimento e informazione di massa che risponda le possibilità espressive e al nuovo costume di un'epoca
Allo stesso tempo tuttavia questa scelta ha stretto all'angolo per il modo in cui è stata portata avanti e per la decisione di chi gestiva l'azienda che aveva la responsabilità della programmazione
Notificando l'attualità giornalistica sottraendo le preziose risorse tecniche e finanziarie spazi vitali programmazioni e addirittura a volte minando ni
Forme in modalità narrative basti a pensare la telefonata un certo tipo di diretta la testimonianza la storia in studio ma non avendo l'insieme la caratteristica e la penetrazione di analisi
La caratteristica di denuncia di conoscenza critica e di messa a fuoco dell'identità dello spettatore
Lo stesso uso della diretta televisiva ha subito una mutazione la sua filosofia sì eccome capovolta
Il mezzo ideale per proiettare l'apparato e per aprirlo verso la gente
Per calarlo nella società così come prevedeva e almeno in parte aveva realizzato una riforma viene oggi usato per portare a pezzettini filtrati attraverso lo studio la gente e la società all'apparato linea diretta esposte pur con limiti molto precisi
E soprattutto con il limite di essere stati pensati e realizzati e tagliati sulla misura unica del loro conduttore quasi fossero dei prototipi
Hanno rappresentato certo uno stimolante segnale di possibili inversione dissente di tendenza
Non sottovaluto affatto un salutare effetto traino di cui peraltro non si vedono molte tracce
Basti pensare al modo in cui si è lasciato cadere l'ipotesi di sostituzione di Enzo Biagi con conduttori interni fra i giornalisti della RAI in linea diretta o l'attuale vergognosa collocazione oraria dei servizi speciali
E tuttavia mi viene da pensare che siamo ancora nella filosofia delle due velocità
Tanto cara a chi gestiva la RAI prima della riforma
La velocità rapida di TV sette o di Az un fatto come perché e qui la scartamento ridotto dei telegiornali solo che qui le rubriche utilizzavano forse più dignitosamente l'ansia di rivelazioni e di riscatto di tanti redattori
In realtà e l'intera filosofia del palinsesto che va cambiata
Scoprendo la centralità della risorse informazioni in tutta la gamma delle sue possibilità espressive dall'inchiesta al contenitore dalla diretta di stretta attualità la divulgazione scientifica
Dai programmi specialistici ai confronti a più voci
All'interno di un grande progetto editoriale che ripensi radicalmente l'intera gestione e l'organizzazione produttiva dell'apparato radiotelevisivo pubblico io credo che sotto questo profilo non ci sarebbero da temere
Alcune conseguenze né alcunché in un confronto con un'informazione che venisse dal Nando delle televisioni privati che anzi a questo punto io ritengo con le dovute garanzie di controllo di legislazione anti Trieste con tutte le cose che si stanno oggi dibattendo assolutamente opportuna
Non mancano anche all'interno della RAI idee nuove spazio oggettivi in cui collaudare l la professionalità per realizzarle e lo stesso sindacato dei giornalisti a livello di Federazione Nazionale della Stampa
E di giornalisti radiotelevisivi a riguardo dei terreni di ricerca di elaborazione di confronto aperti
A partire dal giornale del mattino in cui partiamo comunque buoni ultimi in Europa
E possibile tutto questo senza cambiare le regole perversi del gioco
Pierre Carniti queste regole io la chiaramente intenzionato a cambiare ma è stato costretto a lasciare il campo prima ancora di cominciare credo che noi giornalisti tutti noi senza scarico di responsabilità a questo riguardo che sarebbe evidentemente portare il discorso a un livello insufficiente
Tutti noi giornalisti le nostre organizzazioni avrebbero dovuto dare a Pierre Carniti una Manon molto più concretamente e più duramente di quanto abbiano fatto non tanto per lui per la sua figura per le sue contraddizioni
Ma per il principio di indipendenza di autonomia di rispetto della lettera e dello spirito della legge che cercava in qualche modo di mettere in gioco mentre altri palesemente di calpestano
Sono principi sempre validi l'importante e riprovarci
Grazie Morrione
Vorrei Bregantini lasciarmi si telegiornale non visse
Grazie
E la parola all'onorevole pollice
Ma l'avevo già detto prima che che voleva l'arma
Fa
Io lo porto via pochissimi minuti per rispetto e di alchimisti rimasto finora e soprattutto perché molte cose meriterebbe un approfondimento che la ristrettezza del tempo e le condizioni certamente non permettono
Io vorrei prima di tutto dire una cosa mi ha meravigliato questa parziale soddisfazione della segretario della sindacato giornalisti televisivi
Ha usato due termini parzialmente positivi
Due cose che sono successe ieri e altrettanto parzialmente positivo quello che succede oggi con la riunione dei direttori di testata beh io vorrei dire Orazi che il parzialmente positivo che ieri ci sia stato il consiglio d'amministrazione della RAI sulla quale pende sulla testa
Una sorta di mannaia
Sulla legittimità sulla competenza e sulla possibilità di continuare il suo lavoro quindi io andrei molto cauto e per quanto riguarda l'ufficio di presidenza dalla commissione di vigilanza riunito con il presidente della Camera e del Senato
Devo fare un'amara considerazione che quello che la responsabilità politica della Commissione di vigilanza
Si sta lentamente trasferendo sulla testa dei due presidenti quali son presi questa patata bollente con la manifesta incapacità di poterla risolvere manifesta capacità di poterla risolvere perché due sono le cose
O i due presidenti tra Camera e Senato sciolgono la Commissione di vigilanza rimettono tutto il Parlamento rimettono all'Aula e quindi rimettono a Ginevra una decimi collettiva o mettono in dirittura vuole dire veloce in binario in binario
Di precedenza assoluta le le proposte di legge che ci sono per esempio quelli quelle più piccole quelle che costano meno in termini di tempo che è la modifica del meccanismo di elezione di elezione della consiglio d'amministrazione della RAI
E con questo però facendo un atto politico
Perché di proposte ce ne in questo momento due ma naturalmente il giorno in cui si decide di discutere questa questione qui di proposte ne possono Iva tre o quattro ma significa dare un tempo dare una a immediatezza a una scelta
Politica che lo stesso presidente se è nata non non ha potuto che sottolineare e dire spiccare i ragazzi il problema è la questione
Politica che bisognerebbe rovesciare sul tavolo del Presidente del Consiglio come io ho già consigliato nella prima riunione quando ci siamo incontrati con i capigruppo della della Camera e del Senato
Ora quindi la parziale positività di questi due fatti Orazi
Quelli successivi ieri io li considero li considero inesistenti inesistenti perché rischiano se passa questo discorso della positività rischiano di ingenerare ulteriore confusione alla confusione che c'è in questo momento dappertutto il terzo fatto positivo la riunione dei dei direttori che la della comitato i direttori chiamo Nuccio conferenza dei direttori che oggi si riunisce e sappiamo benissimo per quali motivi si riuniscono perché qui a il tempo passa velocemente le assunzioni urgono
A stanno dietro la porta e quindi proposte e controproposte rimbalzi reciproci fra direttore che le fa le proposte conferenza beghe dei direttori che devono vagliarne
Direttore che deve poi contro agli annue quindi con tutti
Gli elementi che una questione di questo genere in mancanza di un ufficio di una di un consiglio d'amministrazione Kemp dovrebbe sovrintendere
Anche se non è ai compiti a questo tipo di questioni e in mancanza di possibilità da parte del Parlamento
Di intervenire con il suo compito di vigilanza e non certamente quello di di di spartizione che spero spero sia cancellato dalla dal vocabolo dal vocabolo
Politico e parlamentare
Comunque la stanchezza all'esasperazione l'ipoteca dei gruppi di potere
La fissazione delle regole del gioco sono cose che ormai ripetiamo da tre mesi mi fa piacere che Orazi le ripeta le ripeta qui però io avrei aspettato dorati naturalmente anche dai colleghi anche se torna con tonalità diverse con toni diversi
Il problema e io non ho sentito un nome e cognome
Un nome cognome Orazi che significano quale forza politica responsabile di questo stato quale partito politici e responsabili di questo di questo dato ma non per il tiro al piccione
Ma no per il tiro al piccione perché qui siamo fra fra gente ha detto al lavoro ormai queste robe qui non riesco e non mi scuso col Presidente ho bisogno del buffo non riescono perché la stanchezza su queste cose io personalmente non mi occupo da molto tempo di queste questioni però ormai lentamente a tutte le assemblee di tutte le parti d'Italia in cui si fanno queste cose non sempre le stesse
TAN vernice lei come Libè vedo sempre farmaci sempre stesse facce e quindi naturalmente loro vedono sempre me quindi una stanchezza perché ci si ripete infatti è sempre sempre le stesse cose ci si dice ci si dice Serge sempre stesse cose
Non è una questione che appassiona i colleghi
Non è una questione che appassiona la gente al di fuori del Palazzo non è una questione che Comore dire le masse popolari per usare una vecchia una vecchia frase
Si è entusiasmo ma per il semplice motivo che lo ripetuta anche questo ma la ripeto perché le la RAI
Abbia o non abbia la presidenza abbia o non abbia il consiglio d'amministrazione è un po'come le Ferrovie dello Stato
Le ferrovie dello Stato uno fai ciò lavorato dentro quindi lo posso dire tranquillamente lo e l'emblema del quintessenza dello sfascio
L'immagine di un'azienda faccia e pure i treni tutte le mattine poi c'è un po'di ritardo con qualche volta arrivano quanto al Papardo però Italy parto la RAI è diventata così
Anche se è uno sfascio anche se tutti lo ripetono tutti lo riconoscono però il telegiornale alle otto e mezza imputo qualche volta un po'di ritardo perché lo spot pubblicitario
Incalza o oppure esigenze di contratto ci sono tutte le scelte le ci vai c'è tutte le sere precise come una campana alcune notizie vengono date alcuni manifestazione vengono fatta lunedì film anche anche se i film poi vengono comprati da Canale cinque
L'uomo la fuga di Alcatraz tanto per intenderci cioè siamo in un sistema misto per vie diverse solo quando la quando il pubblico interviene e compra al mercato e si è dimenticato di riempire il Mele e di riempirsi magazzino di riempirci sono in modo serio curato a tempo debito
E questa è la mancanza del consiglio d'amministrazione che sovrintende a queste cose questo è un aspetto non è la causa è una fetta ma certamente arrivare a comprare il fermato la concorrenza certamente non è un'immagine del fatto ma chiudo la parentesi ecco quindi la RAI se mi passate questa questione qui è diventato ormai come le ferrovie va avanti comunque va avanti comunque però non è certamente questo la cosa che ci può soddisfare io devo dirlo con molta onestà anche perché chi ha seguito la mia battaglia parlamentare io posto a scrivere il mio ruolo a al difensore della RAI
Sono del partito della Rai però vi devo dire che ogni giorno che passa questo mio questa mia Comore dire ruolo diventa sempre più stretto stare insieme a Bubbico insomma parlate ve lo dico con estrema grandezza perché la la la questione la questione diventa diventa non
Mente difendo la RAI pare o di fatto poi di fatto con la loro iniziativa con loro ruolo questa RAI contribuiscono Acquacharme
è un ebbene credo che non dico di rivedere la mia posizione perché io sono fortemente convinto della difesa del sistema del sistema pubblico
Però sono anche disposto a questo punto entrare in discussione in sintonia parlare molto chiaramente come ha fatto il collega del diaconale dire alcune cose ben precise riconoscere per esempio una questione che in questo momento è una questione evidente agli occhi di tutti siamo andati al sistema misto caro Presidente
Siamo arrivate sistema Mito senza che nessuno l'abbia proclamato siamo arrivati al sistema misto senza che nessuno l'abbia discusso l'abbia mai l'abbia mai l'abbia mai approvato allora se come dice il per la presidente Iotti
La prassi a un certo punto diventa legge va be facevo riconosciamo questo dato
E allora dal momento in cui riconosciamo questo dato però cominciamo a fare chiarezza intorno a questo perché allora
Ci sono i difensori del del sistema pubblico che però lavorano per sfasciare il sistema pubblico a vantaggio a vantaggio del privato ci sono i privati che fanno il loro mestiere e lo fanno anche egregiamente perché all'imprenditorialità i soldi mezzi in via amici degli amici di lì le connessioni connessioni politiche ed economiche sono sono tantissime e quindi riescono ad arrivare prima
Degli altri e prima del pubblico perché il pubblico è farraginoso lento chissà perché
Ogni tanto trovo dei denigratori della struttura pubblica del sistema pubblico non ho trovato per esempio Denegri attore dell'Alitalia l'Alitalia una struttura pubblica
E l'Alitalia è in è in attivo all'Alitalia presenta ogni anno bilanci fior di bilancio diranno a momento letali fatta non è vero in assoluto e vero è vero parte e vero parzialmente però è un'azienda pubblica
Però quando devono citare qualcosa di pubblico che va male tirano fuori tirano fuori la RAI tirano fuori le aziende le aziende decotte che hanno fatto diventare decotte perché entravano in contraddizione con il sistema con un sistema privato che tirava quei meccanismi privati che tiravano questa è la cosa che mi piacerebbe che mi piacerebbe sentire
E allora io non sono molto contento di come sono andate le cose oggi ma non per colpa né di Orazi nei dei vari dei colleghi che sono che sono intervenuti non sono contento soprattutto per il tipo di come voglio dire divisioni tipo di rapporti tipo di proposte
Di soluzione quando si arriva come il collega a Angelis se non sbaglio Angers
A fare da alcune delle considerazioni certamente non le pensa certamente non li faccio processualmente ha queste nel processo intenzione però che si sente non da parte sua ma senti in giro Nostalgia per lottizzazione peggiorava la fase di lottizzazione
Si parla di rapporti impazziti si parla di una condizione la particolare di malessere che c'è
Registra una situazioni indubbiamente la regista queste situazioni però quando poi questa situazione viene registrato e diventa a a un meccanismo che fa ritornare indietro dei processi che si pensavano cancellati
C'è una c'è un un grave c'è un grave pericolo
Io vorrei dirle molto schiettamente siccome siamo fra colleghi poi soprattutto i giornalisti l'associazione Roma io non vorrei che questa sorta di titubanza all'interno della categoria venga poi c'è stato è stato anche detto molto chiaramente diaconale io cito perché ha avuto il pregio dalla chiarezza
è che e i colleghi giornalisti stiano attendendo con ansia questo assetto del sistema del sistema dell'informazione insomma io non darci nuovi voglio paragonare mi scuserete al sistema del calcio mercato
Però è somma siamo siamo molto vicini per cui c'è titubanza c'è momentino stiamo a vedere non ci si scopre non si scoprono le carte e io lo capisco non è un problema di corporazione è un problema che si apre un mercato non indifferente un mercato che vede il telegiornali Berlusconi Teggiano Montecarlo oppure il telegiornale diavolo TV sono cose che indubbiamente però una cosa ebbe incerta che questo mercato è andato avanti e ha sottratto già al mondo dall'informazione e e intorno per esempio intorno a a Canale cinque ha già cominciato a creare un pool di di giornalisti un pool di cosa
I soldi corrono e quindi i giornalisti dico dietro un contratto l'auto non sono insensibili sono uomini vivono in questa società il mercato del lavoro indubbiamente ha delle regole ben precise
Però quando comincia a sentire prima un giornalista poi un altro poi un altro poi poi scopri che anche i giornalisti corre dire che hanno avevano fatto una battaglia coerente pura precisa contro il sistema privato poi te li trovi lì onorevole posso farmi intervistare di Lecce
La sta cambiando sta cambiando qualcosa e quindi questa titubanza io la vedo la vedo in voi la vedono il vostro tipo di di discussione e non vorrei che questo fosse stato il freno questa cautela con la quale dimora di mobile chiarezza alcune verità vanno dette e alcune verità vanno sottolineati
Qui è vero che i partiti sono abituati a fare molta confusione
Adesso io
Non voglio dire siccome sono piccolo posso dire quello che voglio
Figuratevi il fatto di essere piccoli di essere slegati ogni tanto si dicono calzate e se ne dicono anche a a spron battuto anche perché non c'è il meccanismo della verifica tanto per parte tanto per essere molto chiari e non ce ne il meccanismo del controllo
Però è anche vero ve lo dico con estrema franchezza proprio vivendo quotidianamente in mezzo ai rappresentanti dei partiti in mezzo ai rappresentanti delle forze politiche
Che questi progetti e queste proposte delle forze politiche sono di una confusione i soldi e hanno ragione i colleghi cancellate questore e sono di una fumosità che fanno spavento
Fanno spavento eppure all'interno dei singoli partiti ci sono fior di esperti fior di tecnici fior di persone che sanno le cose conoscono le cose
Eppure l'ammantano di fumo e la mantenuti questo fumosità e quindi le proposte non vengono fatte non vengono fatte con chiarezza
E questo io lo imputo soprattutto a questa voglia assoluta di arrivare primi e arrivare in modo coperto e a a leve di potere e quando non ce l'hanno
E per quelli che ce l'hanno Lucilla mantenerle il più a lungo possibile e un rapporto e un rapporto il rapporto continuativo con con il potere
Io userete le frasi fatte però il futuro prossimo
Il futuro prossimo è legato a una serie di questioni che rispetto alle quali anche qui non vorrei creare eccessive illusioni
La questione della RAI Orsello un maestro conosce i meccanismi eccetera eccetera lo vedo qui presente spero che intervenga può sbloccarsi domani mattina come non può sbloccarsi
Da qui a sei o sette mesi cioè i meccanismi sono tale ormai anche la RAI è diventato un un elemento di spicco
Ormai è un elemento di scontro e di scambio e di indi messe sul tavolo di tutta una serie di partite Fanfani ieri diceva ma non vorrei che si risolvesse dopo i congressi dei partiti
Dovete mettere in conto è impossibile che si risolva dopo i congressi dei partiti era impossibile che si risolva quindi a maggio a maggio inoltrato quando i giochi all'interno delle forze politiche delle forze politiche
Saranno fatti però non vorrei non vorrei che proprio il partito
Che tira lo squarcio approfittasse di questa condizioni di questo su situazioni sparse generalizzata era accrescere lo sfascio e soprattutto oscurare l'immagine di un invece un'azienda
Che quindi la va sottolineato razzi un'azienda di migliaia e migliaia di dipendenti
Dei quali non tutti sono Franca te dal peccato originale parliamoci molto chiaramente dorati il senso del peccato c'erano quasi tutti quindi l'assunzione clientelare quindi il meccanismo non tutti sono affrancati quindi non tutti possono venire tranquillamente a parlare
E contro la lottizzazione Contri sistema eccetera eccetera perché il peccato originale resta soprattutto per chi ci crede resta fino a quando morì
Però c'è anche un patrimonio Hopa prima ecco qui il l'appello ai agli operatori dell'informazione c'è un patrimonio acquisito in questi anni di professionalità
Di mezzi di di strutture che sta andando in malora sta andando in malora centri di produzione come pure di Milano come quelle di Torino come quelli di Napoli costati miliardi costati miliardi o qualcuno di questi li conosco personalmente
Che non fanno assolutamente niente
Qui non è un problema di gente che non fa niente
La situazione del mercato del lavoro così ristrette Gucci disoccupazione c'era gente che qui lo stipendio è già un fatto un meritorio
Voi sapete che è già un fatto merito
Però che ci siano spezza immensi allora qui una proposta perché non è solo la denuncia ma perché la Rai non diventa come le Ferrovie dello Stato per quanto riguarda la struttura di servizio sui binari delle Ferrovie dello Stato Tamino di Trani Belgica Minoli treni francesi tra gli inglesi nel limite della competenza anche visto e considerato che il trasporto pubblico viene penalizzato
Si parla di strutture ma perché le antenne non vengono affittate perché ha detto la connessione ormai diventi inevitabile ma perché non vengono affittate non vengono date in leasing le strutture pubbliche e non la Rai non recupera questa queste speso immense che ha fatto in questi anni e quindi si fa essa stessa sola prima qualcuno citava la questione dell'alterchi chi vede l'assente e chi si appresta a vedere la senti
Ebbene Berlusconi è un grande personaggio non uso un epiteto perché non non lo merita ha già messi in piedi le industrie dell'antenna parabolica che apprende l'antenna cinque Mack
Cristo ma perché non la la la RAI a queste cose nel servizio pubblico non ci pensa ma perché e Cile il le industrie a partecipazione statale non ci pensano questo guarda già sta vendendo in tutta la Liguria buona parte del Piemonte sta vendendo le antenne che capo di canali la la sento Franz sei francesi naturalmente noi arriviamo tardi la RAI poi su queste non ci pensa neanche la partecipazione strada ho citato ho citato due esempi quindi di passare dalla dalla protesta
Una volta tanto alla proposta dire dire fare fare di queste cose per quanto riguarda per quanto riguarda per quanto riguarda la battuta simpatica che mi ha fatto chiudo veramente e vi ringrazio avermi ascoltato la battuta mercato diagonale se mi sarebbe piaciuto o mi piacerebbe stare stanza mappamondo
Ma chi non piace stare nella stanza Mappamondo una lotta politicamente perché modifichi il suo ruolo mila nei confronti dalla società e quindi import imponga riesca a a essere in sintonia con la società con le sue idee e la Società gli risponda
E mi sarebbe non mi piacerebbe non tanto mattinale ai direttori dei giornali mi piacerebbe che i direttori dei giornali
E per l'origine nazisti e per loro i giornalisti tengano conto delle cose serie nel bene e nel male che uno fa
E non invece quello che succede in questo momento nel Paese in cui uno può fare anche le e dire le cose più brillanti di questo mondo le cose più serie questo mondo ma siccome c'hai un piccolo pezzettino di cose non te lo dicono ha fatto pure te lo nascondono
E poi invece vengono ampliate delle cose a dismisura su questa questione e ha chiuso veramente su questa questione della denuncia ai pretori non mi riferisco quella del sindaco del movimento sociale che ha denunciato che ha denunciato alla magistratura il Consiglio mi stazioni incarichi ce n'è già mi riferisco a alla denuncia del di quel gruppo di cittadini emeriti che hanno denunciato il Consiglio la commissione vigilanza per non aver svolto il loro ruolo bene
Se alcuni giornalisti sono stati attenti molti altri invece non l'hanno fatto volutamente noi questa denuncia alla Procura della Repubblica di Roma l'abbiamo fatta quattro mesi fa venuto fuori tre righe
E avrebbero saputo anche i giornalisti fossero state attente questo fatto che il giudice la considera fondata questa denuncia
Però non trova chi contro chi procedere perché il ma ma il tipo di struttura dalla Commissione di vigilanza è tale che il commissario che era presente lunedì presente mercoledì il commissario al presente Marco di non è stato presente il giovedì del lunedì e quindi non c'è la continuità nel reato
Ma solo per questo non ha proceduto il procuratore pur non c'è una continuità nel reato quindi si è stemperato in questa cosa ma il reato esiste perché l'omissione d'atti d'ufficio da parte di un organo parlamentare c'è stata
E allora queste cose qui dovrebbero far riflettere un po'anche i presidenti delle Camere dovevo fare riflettere le forze politiche che contano e dovrebbero per lo meno fare delle cose che possono tranquillamente fare come la modifica della legge per l'elezione
Del consiglio d'amministrazione che sarebbe un primo passo in avanti
Un primo passo concreto grazie
Codice voi volete andarci e ci dà un
Un una sintesi del suo intervento per il giorno moderno della parola al vicepresidente della RAI professors
Signora cena conclusioni è una domanda che ci faceva un po'tutte queste
Io per la verità parli in rappresentanza della forza politica alla quale appartengo anche se una troppo lunga
Presenza istituzionale all'interno della è difficile che mia eviti di fare qualche breve riflessione data allora purtroppo breve credo
E penso anzitutto che l'appello che ci rivolgeva all'inizio il segretario buffa di realizzare intorno a questa occasione di oggi di un dialogo
Reale costruttivo forse meritava maggiori tempi maggiori presenze di quanto in realtà forse questo è un primo appuntamento s'impone anche senza far seguire altri io do anzitutto una risposta positiva l'appello
Che anche gli altri ma in particolare Lucio razzi nella sua relazione rivolgendo alle forze politiche esprimo per quanto ci riguarda un apprezzamento l'apprezzamento ai giornalisti della RAI un apprezzamento alla stampa romana per questa iniziativa di oggi un apprezzamento alla Federazione della stampa per non avere mai dimenticata l'attenzione intorno ai problemi
Del servizio pubblico radiotelevisivo
Ecco io non credo che noi siamo all'anno zero
Non siamo all'anno zero per la RAI non siamo all'anno zero purtroppo per l'emittenza privata
Sono passati un certo numero di anni dalla sentenza del mille novecentosettantasei in assenza di leggi le cose gli sono aggiustate
Come ci sono giusta sentire giustamente si può parlare
Non sono d'accordo e mi fa piacere che l'abbia detto anche pollice questo luogo comune della RAI allo sfascio
Io non credo affatto che si possa parlare di una RAI
Allo sfascio la RAI DC seduti dicono sta male
L'emittenza privata sta peggio io credo che la RAI sia come può stare un'azienda sostanzialmente pubblica in questo Paese con le difficoltà alcuni ritardi che non possono consentire a nessuno nemmeno la RAI di esse un'isola felice
Credo che l'emittenza privata stia benissimo peraltro e il fatto che la RAI non stia male e come molti dicono mi pare
Coi non è legata una professionalità contingente occasionale certo è legato alla professionalità dei suoi operatori ma questo non è un fatto così miracolistico
Ho improvvisato è un fatto che deriva appunto dalla professionalità dei suoi operatori e anche dalle scelte che sono state compiute delle scelte che sono state compiute dagli organi della RAI credo l'abbiano consentito a questa azienda di passare in maniera sostanzialmente vittorioso dalla fase del monopolio a quella della competitività quindi mi pare che non si possa parlare né di paralisi che poi qualcuno giustamente
Di ricerche vi è una vitalità di questa azienda che del resto è dimostrato dal fatto che nel momento in cui ci misuriamo con le altre televisioni europee non soltanto europee non credo che la RAI sia in una situazione
Di difficoltà
Questi dibattiti portano molto spesso ad evidenziare cose un po'ripetute qualche tautologia molte tuttologi molti rischi di parlare
Di tutto
Ecco io che non ho mai sentito parlare perché vuole fare un intervento come ho detto molto breve data l'ora non ha mai sentito parlare tanto di consiglio di amministrazione della RAI come da quando il Consiglio ammirazione in virtù della legge dieci ha perduto quasi tutti i suoi poteri
Quando il consiglio d'amministrazione aveva dei poteri reale del così abitazione si parlava poco io ricordo di aver detto qualcuno qualche giornalista ha detto che buttavano sassi in piccionaia nel settembre scorso aprendo il pre mitraglia Cagliari
Beh parlai di alcune difficoltà che erano connesse i modi e i tempi ai problemi
Delle modifiche introdotte dalla legge dieci rispetto alla legge di riforma del settantacinque le cui scelte per ufficio sono ancora tuttora valide per fortuna non sono state del tutto contraddette come forse qualcuno
Voleva ma io ricevo vasi d'urgenza di alaggio ridotti abitazione nessuno più di me evidentemente dopotutto oltre due anni
No può condividere questa urgenza
Ma credo che oltre al problema di eleggere il Consiglio se non c'è l'idea che cosa deve fare e quali sono le sue competenze e questo discorso vale ancora oggi
Quanti di fronte a questo problema del rinnovo che io per primo del cloro ma io credo che non ci si possa limitare a deplorare il fatto è bisogna capire che cosa c'è dietro
Bisogna capire quali sono i contrasti reale non è un fatto occasionale o di qualche cattivo che impedisce di fare quello che vorrebbero fare i buoni ecco allora io credo che i giornalisti mi pare io parlo anch'io secondo pure appartenente marginale a questa categoria e io credo che non si non batti semplicemente limitarsi a fare i registratori o a fare così riportato le dell'opinione di Fallica io credo che si debba guardare un po'più nel profondo
E dietro alla RAI non c'è credo soltanto la soluzione a una soluzione di la candidatura Tizio la candidatura Gaia i personalismi i padri nati credo che ci siano delle scelte importanti che dividono profondamente le forze politiche perché il problema non è un fatto occasionale che il consiglio d'amministrazione
Non si sia eletto venisse letto si è risolto porta avanti poi qualche iniziativa spericolata sul piano giuridico quando è evidente che la commissione parlamentare ha provveduto più volte cercare di rinnovare un consiglio d'amministrazione che si era dissolto dopo l'elezione avvenuta il quattordici novembre quindi per questa parte non si può parlare certamente
Di ignorante pigmento di atti dovuti da parte della commissione parlamentare ecco allora io credo che ci si deve domandare perché
Fare capire all'opinione pubblica perché quali sono i problemi reali qual è il ruolo anche questa mattina io ho sentito tante parole
Tutte molto significativo e forse da parte di chiarezza di ma ma in maniera più precisa si è posto questo questo problema quali sono i problemi ci sono delle differenze di valutazione
Che sono emerse alcune volte in alcuni convegni non dimenticati che possono essere emersi in maniera anche un po'improvvisata eclatante in qualche dichiarazione ci sono delle differenze di opinioni profonde
Del resto non è un caso se dal mio novecentosettantasei ad oggi non si è fatta la legge sull'emittenza privata ci sono delle differenze profonde sul modo di concepire di ruolo dell'emittenza privata in questo Paese
E ci sono all'interno del sistema misto delle diversità profonda sul modo di concepire il ruolo della RAI all'interno del sistema misto questi sono i problemi reale non sono delle delle cose
Nate improvvisamente o delle opinioni perché passano per strada destinate a durare lo spazio domattina io credo che i giornalisti dibattiti come questo i giornali
Possono servire bene al di là di registrare quelle che possono essere delle cose che certamente tutti del proviamo però a vedere quali sono i problemi sarebbe come io non voglio mica ripetere
Adagi abusati ma sarebbe come se io fossi malato è un certo potrebbero prendersi col termometro volesse spezzarlo perché segnala serve non mi rendessi conto di quali sono le ragioni e non curarsi
Le cause di questa febbre o di questa malati e che invece qualche volta mi pare
Che accade di direbbe c'è soltanto questo fatto apparente prendiamocela con questo con quello a priori ismi
Pregiudiziale che poi non consentono di approfondire quelli che sono i problemi
Reale e qualche volta ci si accontenta di qualche lustro apparente ecco anche i dibattiti recenti su questo su quella candidato ora mi pare che ci si è accontentati molto di qualche lustra apparente
Invece poi di badare agli indirizzi alla sostanza abbiamo sentito conferenze stampa dibattiti ai quali si è parlato molto di tante cose di cortili di di di questioni personali eccetera non è venuta fuori un'idea del quale dovrebbe essere il ruolo dell'indirizzo del servizio pubblico il ruolo del consiglio d'amministrazione pur nelle limitate competenze
Della legge dieci quale devono essere i significati e le le opere di un'azienda pubblica come la RAI sostanzialmente all'interno di un sistema misto equini allora il problema
Non è da mitizzare il tema del rinnovo del consiglio d'amministrazione si farà quando le forze politiche potranno farle perché la Rai non è un'azienda non è un'azienda evidentemente che si occupa di frigoriferi o di tondino di ferro è un'azienda e la grande azienda pubblica culturale forse la maggiore del Paese l'azienda che si occupa dell'informazione ci sono i temi di di pluralismo e di completezza che non possono non interessare in maniera oggettiva poi ci possono essere delle formazioni degli aspetti negativi non possono interessare le forze politiche allora all'INPS prima di tutto c'è da domandarsi continua migrazione per fare quale politica con quale scelte si deve non non non non bastano le indicazioni della legge
Del settantacinque che sono rimaste vigenti non bastano le modifiche introdotte dalla legge dieci occorre fare una nuova legge di sistema e io credo il mio partito ieri la direzione del partito ha posto come uno dei problemi
Da portare a questa verifica di cui tutti parlano non si sa come poi sarà anche modo si articolerà come uno dei punti irrinunciabili quello di fare rapidamente la legge di sistema sull'emittenza pubblica e privata
Nel nostro Paese perché senza alcune di queste scelte di fondo i fatti hanno dimostrato che non si riesce a risolvere i problemi nel rapporto che anche qui oggi è stato giustamente ricordato con la legge con la legge sull'editoria Mario che ed ecco appunto
Quello che credo che sarebbe opportuno che da parte di tutti coloro che giustamente anche qui questa mattina sostengono il ruolo della RAI nel servizio pubblico io credo che bisognerebbe cercare di sollecitare tutte le forze politiche
Invece di in maniera indiscriminata mettere insieme tutti buoni e cattivi senza fare delle pagelle capire qual è la volontà ed è l'uomo che si vuole attribuire alla RAI al servizio pubblico pur nella mutata situazione di questo paese allora in questa situazione mentre le forze politiche devono chiarire lo possono chiarire
Nelle diverse occasioni lo possono chiarire attraverso un'iniziativa legislativa un confronto sulle diverse iniziative legislative è un dibattito parlamentare io credo che sia giusto
Consiglio d'amministrazione attualmente esistente deve fare il proprio ruolo aveva io le ringrazio razzi per avere ricordato che questo il sindacato dei giornalisti tra altre cose aveva chiesto al consiglio d'amministrazione dosi abitazione
Questo fa intende fare e allora non si può dire poi si si ci se la prende con quelli che giocano allo sfascio e poi si dice lo stesso tempo Bach su questa iniziativa dosi abitazione pesa l'ipotetica di una di una di un giudizio negativo da parte di un qualche di un qualche pretore che potrebbe darlo attraverso l'accoglimento di una tesi ripeto assai i spericolata se si vuole non giocarono spazio built allo sfascio bisogna utilizzando gli strumenti che ci sono e per quanto limitato nel numero per quanto certamente in una situazione psicologica che non è la migliore questo così lamentazione deve operare deve operare sotto la vigilanza come anche ieri sera è stato ricordato nella con riunione dei capigruppo
Della Commissione parlamentare della Ufficio di Presidenza dalla commissione parlamentare dei presidenti delle Camere sotto la vigilanza della commissione parlamentare questo io credo senza volere né semplificare né drammatizzare i problemi
Quando io ha raccontato al segretario del mio partito che intendevamo riconvocare il consiglio d'amministrazione mi ha detto ma credo che sia una prova di responsabilità nel momento in cui le forze politiche non sono d'accordo nel fare determinate scelte che coloro che hanno la responsabilità obiettiva e la responsabilità personale di amministrare l'azienda facciano il loro dovere e questo ci ha richiamato del resto la corte dei conti ci ha richiamato li riceve chiamato
Evidentemente la stessa commissione parlamentare nel momento in cui alla richiesta esplicita si è risposto che dovevamo conoscere i doveri imposti dal codice
Civile ecco perché qui di allora mi pare che si debba fare chiarezza evitare di fare della confusione riguardo alla confusione non aiuta nessuno non semplificare ma non drammatizzare
Andare a vincere i problemi non accontentarsi
Della superficie cercare di fare in modo che il Parlamento arrivi al più presto possibile
Forse anche modificando determinati sistemi che hanno dimostrato determinate difficoltà ma soprattutto che possa risolve il problema di fondo del rapporto pubblico privato del ruolo del pubblico nell'ambito del sistema misto per questo credo che ci sia bisogno
Della maggiore unità
Io non credo nella criminalizzazione dei partiti non credo ai corporativismi nelle chine nuovi non credo che ci sia un problema di delegittimazione delle forze politiche non credo che si debbano sbagliare i ruoli degli interlocutori
Credo che sia bisogno della maggiore unità possibile nel settantacinque e l'ho detto cento volte anche perché ripeto cose che ne sono un po'stantio ma che persone berbere sono vere
Quello che è stato il valore e significato della legge di forma se mai l'errore sono state contraddizione di chi doveva applicarle nella non volontà di applicarla da parte di altri ma questo se i discorsi porterebbe lontano credo nel settantacinque siamo passati perché c'è stata una vasta unità di forze politiche sindacale sociale culturale in primo luogo le forze della stampa credo che ancora oggi ci troviamo di fronte a questi problemi credo che soltanto attraverso questa unità ma vedendo quelli che sono i problemi reali non accontentandosi delle lustro di superficie credo potremo ottenere risultati altrettanto soddisfacenti grazie
Grazie professor Giorello Caldarola al dottor Manusardi
Non ha retto
Allora la parola all'onorevole bambino
Se purtroppo l'ultimo che finisce
Sarò brevissimo io sul serio e poi in conversazione non come
Se permette la prima corsa mi riferisco a diaconale per dargli un suggerimento
Di porre attenzione nel parlare seri la situazione attuale giornalistica non né altro che l'estensione di ciò che è stato il monopolio mi pare l'abbia chiamato così della stampa durante il regime fascista
Prima di tutto io che ho vissuto il giornalismo giovanile di allora sono quanta polemica e quanto si poteva allora affermare ma non è questo
Io
Con un aggiungo a quel periodo il periodo della solidarietà nazionale abbiamo che ci ha dato la legge del centotré
Ci ha dato la legge sulla droga e ci ha dato l'abolizione dei manicomi
Forse per questo non si riesce più a essere d'accordo nel campo giornalistico ma a parte questo
Al collego razzi io non sono d'accordo di definirlo responsabile l'atto di riunione del consiglio di amministrazione
Perché non sono d'accordo
Perché intanto delle
Movimento Sociale Agca ha presentato da parecchio tempo una sua relazione accompagnata da una lettera tanto al presidente del Senato quanto al Presidente della Camera proprio perché è constatata oramai ecco un sì l'inutilità delle riunioni della commissione di vigilanza con continue votazioni l'impossibilità di trovare attraverso la Commissione di vigilanza una decisione
E la quasi impossibilità di trovare attraverso le due Commissioni compatti competenti la seconda e la decima
Un canovaccio un testo per una nuova legge che regoli la situazione che è una situazione oramai obiettiva non si qui non si tratta di difendere e il il la trasmissione della trasmittente pubblica appunto la privata esistono oramai che il rientro che il sistema misto misto esiste e bisogna e non crea voi credete che il disaccordo parlamentare sia tra RAI e nel sistema pubblico il sistema privato nel una eventuale concorrenza no la rilievo il problema è del tentativo da parte dei alcuni partiti e di e impossessarsi maggiormente soprattutto del dall'altra della RAI TV questa è la realtà
Perché il problema non è quello di di accordarsi sul palinsesto sulla dalla possibilità di far funzionare in una determinata maniera
O l'altra una trasmittente o l'altra no no e il problema è quello dell'informazione
Ognuno vuole impossessarsi di quel settore dell'informazione che appartiene alla radio alla televisione a tutte le Israele questo sistema di questo metodo di informazione
Proprio per poter avere più ragione più di retta un contatto con l'opinione pubblica questa è la realtà
è vero ed è giusto che la trasmittente pubblica debba avere dei doveri maggiori della trasmittente privata è vero
Peccato deve avere degli obblighi di
Direi di completezza di informazione di imparzialità che non esiste di fatto non esiste
è sempre tutte le le statistiche che non appartengono a noi ma altri gruppi
C'è dicono quanti alcuni partiti compreso soprattutto nostro non vengono presi nella considerazione come vengono presi in considerazione altri gruppi altri partiti
è anche altre essa associazione come nel campo sindacale eccetera
è il disaccordo fondamentale è questo
è su questo punto è un disaccordo direi
Che esiste di massima tra i due partiti maggiori questa è la realtà
E ognuno tenta di mantenere le posizioni che con la solidarietà nazionale
E con l'intesa per cui è sorta l'accento tre nel settantacinque e quelle posizioni raggiunte magari rafforzarsi ulteriormente
E e questo non è più ammissibile oggi
L'informazione ma naturale che alla
Alla iniziativa privata dovrà essere imposto un servizio di informazione interni ma come comune si può imporre all'unanimità un'azienda privata una certa comportamento
Occorre magari legarla a quanto si può provvedere tramite una quota dell'abbonamento che è obbligatorio
Alla RAI e quindi debole della questi impegni per queste trasmissioni per questo interessamento
Questi problemi nessuno li affronta non li affrontano neppure le due Commissioni parlamentari che in questi giorni idea dovrebbero decidere circa un testo
Dei nuova regolamentazione di sostituzione alla centotré
Una cosa io ho avvertito nell'articolo qui ed ecco perché spesso che si debba un pochino cambiare registro
Non c'è intesa
Tra giornalisti addetti alle delle trasmissioni ai giornalisti addetti alla stampa
Ed è un errore invece
Perché se tutta la categoria si preoccupasse davvero della dal futuro della propria professione
E puntasse agli nuovi metodi facesse ponesse l'allarme il grido d'allarme proprio che anche questa campagna di una nuova legge di una regolamentazione rischia di essere una campagna di retroguardia
Perché con l'avvento dei satelliti con la possibilità persino Montecarlo è autorizzata da vere le trasmissioni col proprio satellite
Noi rischiano rischiamo di essere superati in questa diatriba è di non andare invece all'autostazione di interesse professionale ad una radio trasmittente attraverso i satelliti almeno di con inquadratura come ordinamento europeo
E io ho letto io una rivista dei giorni scorsi che il
Mi pare Lussemburgo
L'area comunitaria riceve tramite l'asse Amburgo per il novantasette per cento dell'area comunitaria riceve quelle trasmissioni cioè sono possibili per tutta l'area comunitaria al novantasette per cento
La Gran Bretagna il tre per cento
Noi siamo esclusi
Da questa possibilità
Di vedere e di ascoltare se professionalmente noi puntasse IMO
A e in questo senso con tassi ma questa estensione punta massima alla difesa della categoria all'esigenza dei controlli dell'uso della categoria io credo che troveremo anche l'assoluzione
Per una regolamentazione tra RAI TV e televisioni private un particolare però i giornalisti secondo me non dovrebbero dimenticare l'assoluta difesa delle televisioni locali
Questo mi pare indispensabile anche legandolo alla professione ma legandolo anche e forse direi soprattutto alla esigenza di un'informazione alla esigenza di un contatto diretto con l'opinione pubblica che è sempre più facile e sempre più utile attraverso le televisioni prive locali e non sulle televisioni a carattere nazionale o internazionale grazie
E ostinatamente lo per
Bene Silvia Chiesa
Chiedo veramente scusa ma avrei rinunciato volentieri all'intervento
Se non sentivo il dovere di rispondere a dei problemi che i relatori hanno posto alle forze politiche
E anche evidentemente alla mia con la forza all'opposizione io vorrei dire con molta sincerità che questo lo slogan dell'anno zero
Se riferito al fatto che siamo ancora un'assenza di regolamentazione del sistema radiotelevisive comunicazioni di massa
E diciamo pertinente
Ma se
Si vuole dare l'idea che tutto è rimasto fermo come prima questo mi pare che non ci sia che non sia esatto noi in questi dieci anni abbiamo avuto un cambiamento radicale della realtà radiotelevisiva le comunicazioni di massa nel nostro paese la RAI non è quella del settantacinque
Quella del momento del varo la legge di riforma e le private non sono quelle né quelle del settantasei del famosa sentenza duecentodue la Corte costituzionale né quella del settantotto cioè convegno delle dei tuoi del Parco dei Principi del Partito Socialista Italiano che aprì il discorso della legittimazione e dei network forse questo problema che non c'era nella sentenza
Della Corte costituzionale e andata avanti per usare una parola un'espressione dei il costo il sorriso una costituzione materiale
Cioè noi siamo a dei veri e propri network che non hanno nessuna legittimazione non solo leggi nel Codice postale è rimasto quello nella centotré e nemmeno le sentenze le due sentenze della Corte costituzionale
Delle mille novecentosei ma se del ottantuno però esistono e condizionano non solo il mondo dei mass media ma condiziona la vita politica nazionale
Il Parlamento il Governo noi siamo ad una situazione diciamo di scandalo politico istituzionale di paralisi non dalla Rai
La paralisi del parlamento si è trasferita questo questo problema la crisi
Del sistema che anticrisi di sviluppo di espansione caotica si è trasferito al meglio le istituzioni questa è la novità del fatto
Quale chi non ha credibilità non era raro nemmeno alle Brigate la non credibilità stare alla commissione parlamentare qui abbiamo sentito
Ripetere i giudizi che tutti quanti
Riconosciamo validi si è trasferito perfino nel
Si estese al Parlamento italiano perché quando due presidenti
Non la Jervolino ottima presidente la commissione ma guarda nel Fanfani negli orti riescono a fare nulla per modificare la situazione evidentemente c'è una crisi anche dell'assemblea e insomma non riescono ad diciamo sbloccare la situazione ecco questa è l'immagine vera la crisi vera di credibilità di fronte all'opinione pubblica
Perché se guardiamo quella realtà dalla RAI la RAI è più forte settantacinque
E persino per certi aspetti migliore settantacinque nella misura in cui non ha fatto la rincorsa alle Brigante sul piano dei loro modelli televisivi che sono tutti abbastanza vecchie scontati né sul piano di inondare di pubblicità il proprio messaggio in questa misura ha conservato una identità culturale è una logica di servizio pubblico che è particolarmente interessante conduttivi Michele con tradizioni che ci sono stati la RAI poi d'altra parte ha esercitato una funzione preziosa è stata quella di essere il vero strumento di fatto
Che agito indichi come garanzia antimonopolistica cioè non è sanzionato nessuna unità disposizioni di legge ha funzionato in interni antitrust solo all'azienda RAI ha condizionato evidentemente
Anche la crescita delle private contenendo questa offensiva
è accentuando le proprie caratteristiche competitive d'altra parte la RAI e ancora nonostante tutto Monica struttura di industria culturale che ha il Paese con una capacità competitiva su scala internazionale non esiste nessun'altra struttura né pubblica né privata che abbia queste qualità nel campo di un'industria culturale del nostro Paese Lizzani
Al comizio del Partito comunista sotto la RAI di protesta per questa situazione avvolto l'onestà intellettuale di dire il cinema italiano è in crisi ma sarebbe morto se la RAI non avesse e non fosse intervenuta
Come industria culturale appunto a supplire la carenza della produzione della produzione italiana
Ora ancora una cosa voglio dire
Il Morrione ha fatto una analisi volta precisa di merito
Del funzionamento del meccanismo del meccanismo aziendale RAI
Però io devo dire che bisogna distinguere a questo punto secondo me
Un Piano di governo della Rai e un piano di strategie di progetto
La RAI dal punto di vista di governo e governate perché l'aumento dei poteri del direttore generale la sua nomina diretta dall'IRI come azienda la provvista dell'azienda ha il suo governo
Di più di prima
Quello che manca per questo è una condizione consenta di resistere
Di avere una tenuta non consente alla RAI de di progettare un futuro questo è il punto debole e naturalmente qui ci vuole un consiglio d'amministrazione
Il quale traduca in una strategia una politica editoriale
E di futuro quelli che sono gli indirizzi del Parlamento il ruolo cioè il parlamento come organo di garanzia e di guida generale del pluralismo dell'informazione nel nostro Paese deve dare alcune direttive di massima che poi il Consiglio di amministrazione deve tradurre in concrete scelte di politica editoriale
Se manca questo evidentemente alla RAI può fare al massimo una tenuta più o meno più o meno corretta questa mi pare una situazione è un'analisi un po'più realistica dell'anno zero
Francamente della situazione e anche per questo da questo punto di vista non ottimistica ma nemmeno catastrofica della situazione RAI anche perché io sono convinto che veramente alla crisi si è spostata sulle istituzioni più che sull'azienda RAI
E qui confermo un'altra un'altra scelta giusta della legge di riforma che la legge riserva non è che è stata la fonte di tutti i guai
La lega la fonde tutti i temi di molti guai è stata la mancata applicazione della legge una coerente applicazione e diciamo anche flessibilità della legge delle teniamo presente che la legge è la RAI
è stata fatta per iniziativa non solo di un movimento sviluppato dal paese male
L'altro
Approdato alla corte costituzionale perché non si capiva perché nemmeno il settantacinque per esempio non c'è stato liberalizzato la radiofonia che certamente l'avrebbe portata nel uno oligopolio c'è stato una visione un modello che è stato dei giudici prevalentemente più che delle Parlamento Parlamento stesse sono è l'iniziativa poi a mettere in discussione la legge di riforma una anno dopo la sua entrata in vigore è stato un'iniziativa di tutti Charlie certi della Corte costituzionale ma io passo avanti
Il subito e vado a concludere questo è un primo punto se mi consentite di molto amichevole Franca diciamo obiezione ad uno slogan ma che potrebbe alle volte nel dice amo anche non esprimere bene l'analisi della realtà effettuate
Secondo punto è il problema delle forze politiche noi dobbiamo sgombrare il terreno secondo me da una con dando indiscriminata alle forze politiche che guardate significa assoluzioni indiscriminate se tutti sono colpevoli nessuno è colpevole io sono in the chi è favorevole è che anche alle forze della società civile dalle forze autonome dei giornalisti e di tutte le aggregazioni di lavoro però venga una critica precisa con nome e cognome alle forze politiche non non indiscriminate perché indiscriminata ecco soprattutto senza dire nemmeno i nomi business nelle sedi dei partiti né di diciamo i protagonisti
Io le ho alta noi ci troviamo mi pare lo diceva molto bene il professore Orsello non rischiamo ad una fase dello Sco entro per il controllo del dominio sul sistema dei mass media questo è la vicenda la vicenda e questa dall'altra parte ci sono le forze che combattono per una regolamentazione democratica cioè per un governo democratico dei mass media che rispondano ad interessi e a diritti di di carattere generale dei per l'Italia question alle due diciamo due scontri il in atto quindi una fase prezzi chissà
Questa ben verificabile bene individuabile
E allora qui
Noi dobbiamo dire alcune cose estremamente chiare sul come è possibile uscire da questa situazione una situazione in cui il consiglio d'amministrazione non si elegge non solo perché c'è stato un particolare meccanismo però nonostante questo meccanismo a novembre la commissione parlamentare ha eletto il consiglio d'amministrazione la situazione non ha non ha potuto rileggerlo per i noti note questioni ma come nella la commissione parlamentare di vigilanza che io non credo che sia un modello insuperabile si può vorrei vedere però il suo dove e l'ha fatto a novembre votante travagli e lentezza poi non ha potuto rifarla perché si è andato a questo scontro e lo sfondo su che cosa consiste quelli che e esprimono quelle forze politiche che esprimono il dire la direzione generale non voglio alcuna limitazione allora poteva e quelli che non le esprime la voglia strappare potere al direttore generale mi pare questo è il tipo di di guerra che si fa al di fuori poi dell'organismo perché questi problemi si portassero all'organismo si facciano veti incrociati sulle persone si si fa ma l'organismo sull'Adamello si apre una dialettica si apre un fronte le può vedere anche mischiate le carte e non solamente schieramenti precostituiti di partito questo è il punto allora come si fa a sbloccare la io credo che il Parlamento nel suo complesso non i presidenti alla commissione parlamentare che sono stati posati sulle il Parlamento nel suo complesso deve esaminare questa situazione cominciamo dalla relazione che attività che è pronta viene trasferito in parlano entro che si apre un dibattito su questo era quella sera esita di modificare il meccanismo elettorale subito e meccanismo elettorale avesse modificato in modo tale che dopo un certo numero di votazioni si passa al ballottaggio questo è il punto della situazione viene eletto chi prende più unito con maggior numero di voti allora vedrete che i partiti con dalla partecipare alla votazione non assentarsi perché può succedere ecologicamente otto nove lega l'opposizione per esempio se si crea una formula di questo genere ecco ok il meccanismo elettorale cioè la regola del gioco però condiziona negli stessi partiti
Io credo alla funzione dei partiti crei lavoro insostituibile ruolo nel Paese per però credo anche partitiche devono fare i conti con un sistema ma di Autonomie e del mondo del lavoro e del mondo e la cultura e delle istituzioni quindi creda una dialettica e credo abbia rapporti
In cui ci siano condizionamenti ripetici reciproci questa la mia visione delle cose quindi non credo che bisogna prima risolvere tutti i problemi che ci sono interne ai partiti per decidere qualche con lo sa ci possono essere anche punte di versi da cui prende l'iniziativa il cambiamento io voglio fare un esempio può sembrare anche un po'presenta aspetti un po'gradevole ma i medici a un certo punto hanno fatto uno sciopero che non non è stato autorizzato su un partito a farle anzi è stato sconsigliato forse da tutti però l'hanno fatto aveva portato avanti tutti e non certo a buon punto ci sono anche saputo imporre io penso che senza volere rendere questo un modello voglio dire che ci sono possono essere dei movimenti che hanno origine Nonda all'interno dei partiti ma poi sono all'origine nella società civile in nome dell'autonomia dalla professionalità che possono avere un peso nella situazione indurre anche le forze politiche a cambiare il loro atteggiamento ma senza andare a questo esempio l'ho citato solo perché e recente ha avuto un certo al setto nel giro di poche settimane io voglio dire che ricordare finisco qui che il settantacinque è stato possibile varare una legge riforma che c'era un movimento reale risale l'impegno delle regioni la sociali culturali dei giornalisti è un impegno che è andato al di là dello sciopero aziendale che non mi pare che stia tutto che sia stato efficace nel coinvolgerà un movimento di opinione pubblica io credo che gli spettatori che passi media in questo momento
Sono più io atteggiamenti al giudizio del prodotto che consumano che non è intervenire sui Problemi delle strutture del sistema
Di cui non ha hanno una precisa consapevolezza cioè c'è un certo analfabetismo diciamolo pure perché tutto il sistema scolastico cominciamo non no non as giù non fornisce strumenti critici per leggere il messaggio Televis io per decifrarne i suoi contenuti per avere una vita una per spingere ad un controllo democratico quindi questo è un Paese da questo punto di vista un po'analfabeta diciamo la verità c'è un alfabetismo teconologici una fornace di Isma'e delle comunicazioni di massa non ci studiano nessuna parte materia di questo genere questo però solo un evidentemente un aspetto noi abbia il lo spettatore che diceva Morrione che mi telefona che tale alla RAI per sapere perché il Canale cinque non trasmette e questo è tutto perché lui è privato di una qualche cosa che gli sta a cuore ma poiché il perché il percome cosa sta succedendo questo c'è una deficienza che io però non ho attribuito ecco al pubblico attribuisco innanzitutto alle forze politiche e culturali ai giornalisti e io l'attribuisco anche al mio partito che per l'appunto darsi che noi anche noi abbiamo aderito alla moda di partecipare a tutti i convegni e di addetti ai lavori e forse meno siamo riusciti a portare questi problemi con chiarezza a livello di uno scontro il politico di di questa di questa natura e di questa qualità può darsi io lo come forza poi l'idea di opposizione non mi sento di dire che siamo immuni da responsabilità ma responsabile Saso profondamente diverse da quelle governate la responsabilità sono quando noi non non non diamo tutte le battaglie ed è necessario dare vogliamo essere criticati questo dire comunisti voi avete avreste dovuto dare questa battaglia insieme a noi e non l'avete dal no no it data con sufficiente efficace io mi auguro quindi che
Nei vostri discorsi cari amici vasta Pa io ho sentito parecchie denunzie che condivido ho sentito anche vedi gli impegni di attività di iniziativa mi auguro perciò che ognuno sappia fare la propria parte perché queste esecuzioni Cam indi nel senso di creare un una regolamentazione e uno Ugo Bello democratico dei mass media qui non è in discussione soltanto quale regolamentazione perché per esempio l'interconnessione anche colazione accettato ormai da tutti una polemica diciamo vecchia questo noi la prima legge non l'abbiamo messa lì in connessione perché volevamo sperimentare se era possibile applicare il modello che la Corte costituzionale ci aveva indicato non abbiamo avuto mai modelli di partito
Via prece quello alla Corte Costituzionale poi la Corte Costituzionale stesse ha modificato e ha detto se avete strumenti diversi dall'ambito locale per poter bene fra agire in senso anti Polo podistico fatali presenti quindi da questo punto di vista interconnessione però acqua condizioni tali d'interconnessione che assicuri il pluralismo eviterà Forbach o meglio di dopodiché siamo entrati su questa linea i pareri e tutte le forze politiche ci sono quindi purtroppo noi siamo ancora a regolamentazione si e deregulation fa parte non siano ancora aiutare del merito di una qualità della regolamentazione e soprattutto entrare nel merito di punti che sono ormai abbastanza vicini non ci separano questioni pregiudiziali e di principio quindi a questo buon toh o la questione deve diventare a questo internazionale ed elementi di opinione pubblica veramente di massa e allora effettivamente le cose cambieranno nella direzione da noi tutti auspicata grazie scusa
Piccolo rilievo dove Padova significa grazie
E allora prima di chiudere il convegno ancora la parola
Il dottor Andrea Ruggeri e poi
Concluderemo
Per sin da soli
Cercherò di essere rapido ringrazio del dottore che non sono comunque taglia sugli esiti tracciare una sintesi Sistino avremmo e sarò molto breve
Io sono un operatore del TG uno e approfitto di questa tribù una vera rivolgere evidentemente dei quesiti che nove non vediamo risolti praticamente si tratta di queste riteniamo che il cineoperatore
Nella sua attività specifica deve essere sul luogo e nel momento in cui il fatto accade e sapere nella frazione di pochi secondi selezionare riprendere quelle immagini che del fatto dando il più appropriato significato vicine reporter deve dunque sedere delle attitudini per afferrare in ogni avvenimento il lato espressivo giornalistico avere una conoscenza dei personaggi di ogni settore essere al corrente degli avvenimenti di qualsiasi genere per poter sfruttare in senso notizie
Quegli accostamenti di personaggi che possono dare più significativo specialmente campo politico e che nessuna penna potrebbe acconcia mente descrivere o far vedere
Il perché di questo discorso perché dalla legge istitutiva del sessantatré dell'ordine con successive applicazione del sessantacinque nel settantadue vede in nasce nel settantatré l'ipotesi che l'operatore possa partecipare attraverso l'ordine dei giornalisti alla selezione
La professione giornalisti da quella data l'ordine dei giornalisti dice che non possiamo praticare questa strada tanto è vero che ne effettueranno una selezione la Federazione della stampa
Sostiene che noi pasta possiamo praticamente partecipare all'attività sindacali i giornalisti della RAI che partecipano uno con poi a questa attività professionale sostengono la stessa cosa nella realtà dei fatti c'è una latitanza che a distanza di nove anni dall'applicazione della legge nonostante sia stato fatto l'esame non ha mai visto risolto questo problema
Nella sostanza non è che chiediamo di essere inseriti nel corpo giornalistico delle redazioni e via di seguito ma bensì evidentemente presso un corpo che sia giornalistico in senso che ne so della segreteria di redazione organi allo sì che ci consenta la possibilità evidentemente di operare anche con un contratto che abbia quelle analogiche che sono praticamente di spettanza del caso sono convinto che il futuro nella tecnologia dei mass media di tutti questi discorsi che qui è abbiamo sentito e di cui noi siamo a conoscenza verrà sicuramente nel futuro un giornalista operare con le nuove tecnologie perché non ci sarà possibilità quando l'alleggerimento degli strumenti consentirà quella funzione intellettuale di considerare la telecamera un peso e di conseguenza non considerarlo più in funzione dell'alleggerimento ne chiederà senz'senz'altro l'utilizzo allora lo strumento può apparire banale fatto per incominciare confermato dai fatti di legge l'altro aspetto invece è che se questo problema non trova una soluzione
Nei tempi voglio dire attuali
Finisce per diventare un un qualcosa che si inceppa perché chiaramente si costruiscono le due caste e quell'anello di frizione che passa attraverso la possibilità oggi di un operatore giornalista che la le g costitutiva consente di poter diventare tale finirà per scandalizzarsi su due ruoli professionali con delle lotte per superare un fatto che appunto aggiungo solo in questa fase l'anello di frizione con le le evoluzioni tecnologiche che consentirà praticamente inseguiti
Posticipare una nascita che ormai è nella logica delle cose non lascia commenti ma intona indubbiamente azioni precise chiediamo che ci siano delle azioni precise che vadano in qualche direi Simone ma è chiaro che non ci si può sentire da tutti che abbiamo ragione e poi non si capisce perché evidentemente dalla ragione non si arriva mai a nessun fard ho terminato per avere una piccola relazione sì grazie con questa Inter mi senta chiudiamo questo convegno
Che avrebbe meritato uno ma maggiore affluenza di persone ma che comunque per la
Grande qualità degli interventi penso che sia risultato utile al grande dibattito che è in corso che
Ci auguriamo possa contribuire al trovare quelle soluzioni che tutti per il settore pubbliche o per il settore privato auspichiamo e riteniamo urgente grazie a tutti carriere