L'opera d'arte: una mano tesa al nemico perché cambi (terza ed ultima giornata)

Buongiorno a tutti e a tutte
La terza giornata di queste
Manifestazione indico è stato opportunità di incontro di riflessione su don Milani
L'arte
L'arte come linguaggio
L'arte come espressione di una ricerca di un'inquietudine
Che porterà da Giove il giovane don Milani
Dalle strade
Divieti ad Acampora fino a bello sguardo
Lo immaginiamo col suo cavalletto con la sua inquietudine
Non solo di imitare natura ma accoglie teme una natura quello che livello cioè per la natura
La luce i lineamenti il paesaggio toscano
Questa giornata non poche a far riferimento ad un altro momento importante
Che ci fu a Firenze nel due mila quattordici nell'aprile due mila quattordici
Quando la Fondazione don Lorenzo Milani presieduta da Michele Gesualdi
Con la collaborazione della provincia di Firenze
Del comune di Milano il liceo Berchet di Milano dove don Milani aveva svolto i suoi studi
Liceali
Di questa iniziativa furono curatori il professor Cesare Badini l'architetto Bernardo Dalton la Sandra Gesualdi che ne cura l'organizzazione di quali
Della quale sono davvero i benemeriti perché ci hanno lasciato a questo documento preziosissimo che è una pezza pietra miliare per chi voglia approfondire questo tema don Milani
E
Le vicende
E le esigenze artistiche don Milani nel periodo giovanile
Furono esposte allora ottanta opere tra quadri e disegni anatomici
E in questa occasione si pose le basi per una riflessione profonda sul valore dell'arte
In don Milani
L'arte che esprimono spirito di ricerca l'abbiamo detto più volte in questi giorni un'ansia di verità
Un cammino verso la coscienza critica
Che esprime il convincimento che la forza vera dell'uomo sta nella ricerca costante indomabile continua
Una ricerca alimentata da un sentimento di inquietudine profonda
Che si preserva
Se ci pensiamo bene
Da quell'appagamento dogmatico delle verità o quanto meno ci fa scoprire il valore anche del pensiero relativo
Il mio cuore inquieto finché non riposa intero signore questo traspare un po'anche al Barbiana no in quella che il capolavoro artistico di Barbiana che il Santo scolaro di cui penso stamattina ritorneremo
E questa inquietudine che relativizza le nostre verità transitorie
E che ci preserva
Dalle certezze dogmatiche
E ci pone nelle condizioni di tendere verso l'infinito facendo comunque del finito dell'attenzione al finito al collo alla quotidianità una tappa ineluttabile verso l'infinito
Do milanese ragazzi arrivarono a definire che cos'è l'arte
L'abbiamo detto anche questo con parole semplici ma brillanti che nascondono una verità profonda
Così l'abbiamo capito che cos'è l'arte e volete male a qualcuno o qualcosa ripensarci sopra lungo farsi aiutare dagli amici in un paziente lavoro di squadra
Pian piano viene fuori ciò che c'è di vero sotto l'odio nasce l'opera d'arte una mano tesa al nemico perché cambi questa visione dell'arte ci dice che per don Milani l'arte non è imitazione
Non è evasione dalla realtà
Ma è ricerca dell'essenziale ricerca della verità faticosa ricerca della della vita
Nella fase una mano tesa verso il nemico c'è un'enfasi di trovare l'espressione donare la parola
Che per don Milani e la chiave fatata che apre tutte le parole acché donato da chi non ce l'ha
Se nel giovane pittore Lorenzo la pittura e irrequieta ricerche individuale quando arriva a Barbiana l'arte diviene attività collettiva che si apprende attraverso tecniche per cui non esistono geni o se esistono comunque la loro genialità
è riconducibile a conoscenze tecniche che si avranno avuto la fortuna di apprendere quindi l'arte si apprende
L'arte si insegna allo stesso modo con cui si insegna la matematica e la fisica la grammatica
Da giovane sacerdote Milani dà un giudizio severo anche troppo severo sui suoi anni giovanili
Vent'anni passati dirà di se stesso nelle tenebre dell'errore
In realtà non è proprio così perché questi vent'anni di ricerca sono vent'anni
Che
Ci permettono di cogliere meglio quello che è il fondamento dell'animo di don Milani l'inquietudine
Il bisogno di approfondire sempre di più di fermarlo non fermarsi mai
Ecco e per far questo abbiamo due strumenti da cui partire il catalogo fatto nel due mila quattordici che questa qui
Lorenzo Milani
E la pittura dalle opere giovanili del Santo scolaro
E per quanto ne sappia emessi a conoscenza il libro di Valentina Alberici Lorenzo Milani l'artista che trovo oddio nell'edizione San Paolo ma non credo sia più in circolazione
Alberici
Con devozione d'affetto ripercorre le tappe del percorso di un sacerdote solitario e irriducibile un percorso di inquietudine radicale che finisce fino alla scelta di diventare sacerdote
E che attraverso la parola mette in evidenza una serrata analisi dei segni dei tempi le incongruenze e le ipocrisie della sua società le vergogne di una società prima di una chiesa la sua sposa
Che hanno tradito il messaggio evangelico ed hanno stabilito la Costituzione per giungere a Barbiana dove con la scrittura collettiva e nell'arte collettiva che ne sì diventa a un si arriva a un punto di considerare l'arte con un bene un bene di tutti un bene collettivo a novembre nel solitario né né un'intuizione un'intuizione geniale il genio individuale si fa gli evitò per lievitare un pane che un pane di tutti
Appena terminato
Il liceo classico Berchet a Milano dove la famiglia si era trasferita a Firenze a causa del lavoro del padre don Milani Shishido decide di non proseguire gli studi universitari cosa che scandalizzò come sappiamo la famiglia borghese una famiglia di cultura che aveva i nonni ovviamente
Espressione di una delle più alte culture italiane e la mamma ugualmente una donna di cultura è toccata da una cultura mitteleuropea
Ecco
E questi dei e i genitori che vedono nell'inquietudine del giovane don Milani
Quasi una malattia lo affidano a Giorgio Pasquali
Un amico di famiglia un filologo di chiara fama un professore per dirla oggi
Che le OPA i potesse far da guida
è come avere un po'in casa come guida dei nostri figlioli Gianfranco Contini otto luglio del mondo musulmano ecco
Questo la dice lunga sul prestigio della famiglia Milani con parenti
Mi che viene versi tanto potere culturale oltre che un potere economico
Don Milani
E Pasquali affida questo giovane che sembra fin da giovane età essere portato alle all'arte
L'affida ad un artista qui fiorentino Hans io a chi ne stavo bene tedesco di scuola steineriana
Stavo che si era stabilito a Firenze perché innamorato dell'arte rinascimentale e del paesaggio toscano come sintesi di colore luce
Stavo che aveva qui in via dei Serragli nel suo studio
E qui in via dei Serragli che don Milani frequenta questo laboratorio
E va
A dipingere quel paesaggio che a mio avviso è uno dei più bei paesaggi e panorami di Firenze quello che porta per via della Campania Bellosguardo tra l'altro per lo sguardo
è il Colle delle Grazie del Foscolo scritta le grazie e dove ha diretto da Galileo Galileo aveva scritto il Saggiatore quindi e il territorio anche regno no di culture di memoria di Rimini scienze che traspare in euro
Dalla bellezza di quelle ville inglesi o francesi che fossero però ville dei cinque seicento di una bellezza
Eccezionale
Eppure
Anche in questa attività di ricerca
Don Mila e di di giovani Milani
E non acquieta il suo desiderio di sapere
I manca qualcosa
Questo qualcosa mancante lo riscopre anche stavo dentro il quale
Dopo aver sperimentato l'azione le attività e di via Giovanni Milani non crede molto mi sembra alle le capacità pittoriche alle capacità pittoriche di e dei giovani del giovane Lorenzo lì manca qualcosa
Mi manca qualcosa e troppo imitativo
E troppo
In capace di designare la realtà ma senza togliere nella realtà l'essenziale ecco tutto il primo lavoro che fast Haute su questo giovane ragazza
E insegnarli la ricerca dell'essenziale
L'essenza delle cose andare al fondo delle cose il significato profondo delle cose e l'altro concetto che a mio avviso contribuisce a sviluppare nei giovani Lorenzo e il concetto di totalità
Ogni cosa inserita in un contesto che lega l'una e gli altri siamo tutti legati
Siamo tutti nella stessa barca e se siamo nella stessa barca io devo interessarmi di tutto ciò che la barca e del mare e degli spazi dove la barca anarchica
C'è già implicitamente tutto il messaggio profondo della Ikea
Mi sta a cuore mi interesso e mi faccio carico di
Vedete sono i germi che in qualche modo in questa esperienza artistica cominciano a germogliare
A germogliare in me in Milani
Cornet sta Haute falce esperienza e con lui e con la famiglia di stavo delle sono nel lago Maggiore nelle nelle contro i quarantadue
E e dopo questa esperienza lago Maggiore dove stavo del ma lo sopporta perché dice mi viene sempre intorno sta ragazza quel cavalletto e vuol fare come faccio io che stavo lì dice no devi fare come pensi di dover fare che insomma tira fuori la tua personalità la tua genialità la tua
I tuoi valori interiori
Ecco che
Dopo questa esperienza decide di iscriversi all'Accademia delle Belle Arti incolpò per la famiglia un demente
Che avrebbe voluto che il figlio l'ha scritto
Iscritto all'università insomma no figlio nipote di tanto di tanta personalità come il bisnonno e nonno con pareti
Ecco che l'iscrizione alla Brescia è un'iscrizione dove apprende tante tecniche tante tecniche nove ma a mio avviso di questo periodo della
Dura tornando all'esperienza del Berchet perché non reggeva nemmeno lì insomma no
Però c'è una presenza importante una relazione importante in questo periodo
Il rapporto con due figure di donne che sono la Tiziana Fantini studentessa come lui di cui parleremo ed Eva crea docente di storia dell'arte del costume questi due incontri anticipano
Al mille novecentoquarantuno la sua ricerca spirituale quando ancora le in famiglia lo chiedono interamente consacrata all'arte
In particolare mi al modo importante la presenza alle relazione che un Eva crea la donna molto carismatica
è un l'ascendente profondo ascendente profondo su don Lorenzo e soprattutto l'avvio alla riflessione sui temi del rito della liturgia del bello come riflesso della trascendenza
Alberici sotto questo aspetto ne spiega bene il magistero teorico della delle lattea collocando all'all'interno dell'istituto Beato Angelico di Milano di cui era una delle collaboratrici più autorevoli
L'istituto è una scuola d'arte fondata nel mille novecentoventuno dal prete ambrosiano Giuseppe Paul vara convinto assertore del potere
Misterico misteriosa dell'arte e dell'importanza della contemplazione della bellezza come suscita Trichet del sentimento religioso
E l'altra figura il ritratto di Tiziana Fantini la fantomatica mica
Di don Lorenzo che frequenta i corsi di l'Accademia
E ha con la stessa madre di Lorenzo riferisce si riferisce chiamandola Tiziana in una testimonianza contenuta nel libro di lettere
E le inediti curato da Giorgio Pecorini AIRC re ancora del due mila uno poi due Milano o il un uno
Parla di lei anche Severino Saverio Tutino giornalista e corrispondente all'estero e dell'unità a Medea fallaci nell'opera dalla parte dell'ultimo
Ecco
La Fanchini
Con Lorenzo trascorre molto tempo sia nello studio che i genitori hanno affittato per lui in piazza Fiume Milano
Dove talvolta di falda Molella sia in giro per le chiese di Milano alla ricerca e la riscoperta dell'arte se kazaka si frequenteranno anche dopo il suo abbandono dell'Accademia che viene seguito
E che viene a seguito di un diverbio con Achille funi docente di tecnica dell'affresco fascista della prima ora e sottoscrittore insieme a Carrà e Campigli del Manifesto della pittura murale nel trentasei
Questo maestro sottoscrittore del Manifesto per il si permise di rito canne dei disegni
E questo non fu mai accettato da da don Milani l'intervento censorio correttivo di questo intellettuale fasciste
E questa sì situazione che comincia a maturare anche in Milani l'idea di farsi prete
Tenete presente anche che in quel periodo frequentava una corrente li li composto da un gruppo di artisti e chiamata la concorrente legato all'omonima rivista antifascista diretta da Ernesto Treccani figlio del noto industriale fondatore poi della celebre
Inciso pediatrica
Gli artisti di corrente anche loro Guttuso Cassinari Morlotti seguivano le ricerche disse e l'urgenza di connettere con la un altro passo in avanti li connette dell'arte con la vita
L'arte con la politica cultura e religione con il radicalismo tipico dei movimenti artistici d'avanguardia del tempo dessi il futuro priore di Barbiana di Rivera l'imperativo
A schierarsi
Con Cipriano la vita
Di là Michielli nell'arte sotto dittatura concepiamo la vita come
Una dirette a Presa di posizione che si oggettivizza nel lavoro contro ogni forma di pessimismo i fenomeni evocativi e mistici
Vedete se il rischio era di cadere in una sorta di arte legate al misticismo
Dall'altro c'è un superamento grazie alla frequentazione di questa corrente di di artisti che lo spinge invece all'impegno nella realtà nella storia
Quindi c'è una critica al misticismo e l'urgenza di essere in situazione
Questa è l'idea centrale di questo gruppo
E questo che spingerà poi don Milani ad una sorta di re comportò del senso vitalistico della sua della sua arte
Che guarderà sempre con sospetto anche il prete
Sempre con sospetto ad una spiritualità che possano essere di ostacolo all'azione
Dirà
A lei in una lettera Elena Crivelli
Se non faccio mai discorsi spirituali ed elevati e perché non li penso e non ci credo la religione per me consiste nell'osservare i dieci comandamenti e confessarsi presto quando non ci sono sette osservati
Tutto il resto o sono balle o appartiene a un livello che non è per me
E che certo non serve poveri se credesse al comandamento che continuamente Emily in Prati gli rinfacciano
E cioè che bisogna amare tutti
Mi ridurre in pochi giorni è un prete da salotto cioè da Cenacolo mistico intellettuale ascetico e smettere d'essere quello che sono c'è un po'arrocco di montagna che non vede al di là dei suoi parrocchiani
Attenersi alla situazione
Affrontare la situazione
Affrontare gli occhi di cui sei primi all'unica e sola Barbiana
Che non dovrà in tono più sei nomi di persone dei figli dei contadini del luogo ma diventano l'emblema e il simbolo di tutti i ragazzi abbandonati del mondo
Quando dirà poi
Li qui a Barbiana questi rappresentano i bambini nel Kenya ragazze del Kenya del Congo di quanti vive in una situazione di marginalità di sfruttamento di dipendenza
Ecco
Da bello dando Milano torna poi alla Gigliola alla Gigliola c'è un fatto nuovo comincia a scoprire una cappella di famiglia pensa addirittura di poterla affrescare
Ma la Gigliola Montespertoli
è il luogo dove la famiglia Milani aveva venticinque poderi
E dove don Milani rappresentava così era chiamato dalle servitù delle nel luogo
Il signorino
Quello passava per le strade della Gigliola nelle campagne arrivava il signorino e questo sentimento
DS e di far parte di una classe privilegiata ricca che mangia il pane bianco mentre la povera gente mangia del paniere nero è un sentimento che don Milani ha sempre sentito questo senso di colpa di fa parte
E questo si spiega bene poi
La fine di la sua morte dove lui è convinto di dare insegnamento di come vuole un prete cristiano un prete cattolico
E da ai suoi ragazzi questo sollecitudine riflette le qui si vede realizzativa sul letto di morte un miracolo
Vedo che un cammello passa per la cruna d'un ago li don Milani
Testimonia che ormai pare abbiano rappresentato non essere solo dalla parte dei poveri ma essere povero condividere pienamente la sorte dei poveri sporcarsi le mani con loro vince la loro sorte
E qui spiega anche perché don Milani mai e poi mai ha voluto perse anche strumenti e cose
Per la sua azione anche pastorale che le potesse creare un insolito in una storia di predilezione e di maggiore benessere nei confronti dei suoi dei suoi conti messo contadini
E quindi vedete
E la pienezza di Barbiana è proprio questo e questa arrivare
Ad una conclusione di questo percorso di ricerca
Che lo porterà poi a scoprire il la religione il Vangelo il cristianesimo fino ad essere in mini il missile ministero di questo è che di questa chiesa ma una chiesa
Che è diversa da quella che lui vedeva ovviamente cioè tempi
Vedremo dopo une
Un intervento di Castellitto che ci richiamerà proprio a questo
A questo tema
Essere dalla parte dei poveri significa condividere le proprie sole le sorti le sorti dei poveri falsi farsi carico di ecco significa in qualche modo sporcarsi le mani le mani le mani perché non esistono più nella nostra società perché lo dice il Vangelo ma perché lo dice la Costituzione
Sulla quale ovviamente tutti siamo tenuti all'obbedienza e rispetto e alla realizzazione
Ecco quindi vedete è una parabola
Molto lineare a mio avviso che il ci fa partire dalla riflessione sul valore dell'arte
Fino al valore di quella rete di quel capolavoro misterioso
E eccelso
Che la vita delle persone ogni nostra vita in fondo è un'opera d'arte dello sta a noi imparare a viverla quest'opera d'arte perché come si diceva tutte le opere d'arte si insegnano e si imparano
E quindi lavorare insieme e il modo migliore per imparare quest'opera d'arte che la costituzione di una società più giusta e più equilibrata e questo civile
Basato sui principi della Costituzione e non solo sui principi evangelici
E allora questo qua ci richiamerà
Proprio in questi qualche tempo fa Papa Francesco quando in un messaggio fatto ai partecipanti dice diciannove Paesi del mondo al progetto relativo al patto educativo globale ebbe a dire queste parole
In un mondo soffocato da tante brutture possiate portare quella bellezza che appartiene da sempre dal primo momento della creazione
Quando fece l'uomo a propria immagine e somiglianza e vide che era bello
Questa bellezza va difesa diffusa
Perché se è vero come diceva il principe mischia in dell'idiota di Dostoevskij che la bellezza salverà il mondo
Bisogna però vigilare che la bellezza bisognerà vigilare perché il mondo salvi la bellezza bisognerà stringere un patto globale della bellezza con tutti i giovani del mondo perché non c'è educazione
Senza la bellezza
La bellezza di cui parliamo non è quella piegata su se stessa come quella di Narciso
Che essi innamorerà della propria immagine e poi finisce per affogare nella con cui si specchia e non è nemmeno la bellezza che scende a patti con il male come Dorian Gray
Che ad Incantesimo finito si trovò con il volto deturpato parliamo della bellezza continua
Papa Francesco che non finisce mai perché il riflesso della bellezza divina il nostro Dio infatti densa per inseparabile mente buono bello è vero e la bellezza è una delle vie privilegiate per arrivare all'UCOII
La bellezza che Gesù però ci arriva rivelato è uno splendore che si comunica chi agisce una bellezza che si incarna per potersi condividere una bellezza che non ha paura di sporcarsi
Disfi curarsi pur di essere fedele alla mole di cui è fatta
Mi sembra che queste parole di papa Francesco rispecchia non proprio pienamente quel senso del quel valore dell'arte
Che domina anni si ci riporta e ci suggerisce ancora oggi che siamo nel due mila ventitré ma forse anche nel futuro
Di tutte queste cose stamattina vogliamo parlare con due interventi
Importanti
Il primo intervento
Sarà svolto dagli ampi Giancarlo lo fare lenti
Insegnante di Filosofia e drammaturgo sceneggiatore regista
Potrei dire tanti titoli ma non serve divertito dei nostri stamani mattina serve misurarsi solo con la riflessione ecco dico solo pressoché ultimamente ha scritto un bel libero sulle ultime lettere di Aldo Moro dalle della prigionia per qui Marisa davvero questo libro di essere letto riflettuto valorizzata
Lascerei la parola allora a Giancarlo fratelli
Grazie al lavoro
Ma io come mi è stato assegnato mi soffermerò
Sul tema della meraviglia il valore della meraviglia e la passione per gli ultimi suppongo che probabilmente il professor Montanari poi entrerà magari più all'interno
Del discorso specifico dell'arte ma il tema della meraviglia in qualche modo un è un tema è una condizione per poter entrare nel mondo dell'arte in e in questo caso all'arte di don Lorenzo Milani
La personalmente quando penso alla meraviglia sempre
Mi tornano alla mente i versi di un di un cantautore Van forse dovrei dire di un poeta
Che non credo molto distante dal modo di vedere le cose di don Lorenzo Milani
E cioè Fabrizio De André
Il quale in una canzone che si intitola Nella mia ora di libertà
L'ultima traccia di un di un album del settantatré e Storia di un impiegato a un certo punto dice
Ci hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane
Ora sappiamo che è un delitto il Nord
Bare quando si ha fame
Perché questi versi
Perché a mio avviso quando si parla di meraviglia c'è forte
Il rischio
Di
Fermarsi a un livello superficiale
Ci sono due modi di intendere la meraviglia
Che a mio avviso vanno evitati
Se si vuole comprendere in profondità e nel nostro caso se si vuole comprendere che ruolo ha avuto la meraviglia all'interno del lavoro dell'opera di don Milani
Il primo rischio
Una visione disincantata della meraviglia
Mi viene da pensare a quello che dice
All'origine della nostra civiltà occidentale
Il grande Aristotele che nella filosofia prima dice
La filosofia ma non dovete intendere la filosofia come un settore specifico del sapere no l'amore per per il sapere lavora per la conoscenza con lui dice questo amore questa ricerca della conoscenza
Comincia quando l'uomo comincia a chiedersi
Ti resti che cos'è
E questa domanda sottolinea Aristotele può nascere soltanto
Se noi
Entriamo in una dimensione che lui chiama Fou ma cioè meraviglia
Se qualcosa ci è continuamente sotto gli occhi e la guardiamo come come qualcosa di ovvio e scontato noi non ci chiederemo mai che cos'è
Qui c'è una bottiglia io la prendo universo dell'acqua bevo
Ma non mi chiedo
Che cos'è una bottiglia
La uso
Immaginatevi ecco qui si
Prima almeno come dice Aristotele che che nasca
Il pensiero la filosofia
E gli uomini usano le cose
Non parlo solo delle cose anche le azioni
Che cos'è un convegno
E stiamo facendo
Di fatto noi già lo stiamo praticando mano ICI ci fermiamo cominciamo ad interrogarci su cosa siano le cose solo se siamo colti dalla meraviglia
Però questo
Appunto se non si scende in profondità dicevo
Può darci soltanto appunto un'immagine disincantata della meraviglia come dire
Che cosa sono questi a sono degli occhiali non mi limito a indossare lei che cosa sono sono degli occhiali ah che bello
Che gli occhiali siano occhiali
Che bello che qui ci sia un convegno
Questa visione un po'superficiale un po'disincantata
Della meraviglia
Se pensate che ci porta di fatto ad un'accettazione delle cose così come sono certo ci fa interrogare sulle cose e sui fatti sulle persone sul mondo ma poi ci porta a prendere atto che le cose siano così a questi sono occhiali bello
Questa è una bottiglia che beh questo è un convegno questo è il mare
E invece
Appunto scendendo un po'più in profondità
La parola trauma che appunto significa meraviglia viene dal verbo tra omaggio
E per i greci
La meraviglia è sempre legata
A una sorta di sgomento
E stupore
Ma anche sgomento
Vale a dire
Il fatto di non dare per scontato che le cose ci siano che questi siano occhiali
Non mi porta semplicemente ad un atteggiamento di contemplazione di fronte alle cose o che bello
Al tempo stesso mi produce una sorta di sgomento
Che mi porta a non dare per scontato
Che se questa cosa è quella cosa è giusto che sia così non è detto
E lo sgomento di percepire
Che le cose potrebbero non essere così
Ma sono così
Purtroppo
Ecco questo io colgo nel significato profondo di questo stupore legato allo sgomento
Ma è chiaro cosa c'entra tutto questo con don Lorenzo Milani chiaro che dobbiamo tornare alle sue parole riascoltarlo
Vi leggo mi scuserete alcune righe
Del discorso che Luino
Il trentuno gennaio del sessantadue
Fa ai direttori didattici nella sala di duecento a Palazzo Vecchio
Invitato dall'allora assessore alla Pubblica istruzione ceretta Mazzei della giunta presieduta da Giorgio la Pira
Viene chiamato a tenere questo discorso ai direttori didattici
E riascoltiamo un po'quelle parole
Dice don Milani
Ci sono due tipi di discorsi che si possono fare un ragazzo per invogliarli o a prendere sul serio la vita
Uno può dirci senta il bambino guarda come se indietro non sai leggere un giornale non sai difenderti da nessuno sei timido che umiliazione
Bisogna che tu ne esca
Che tutti e Larry con lo studio con la scuola
Si può fare questi discorsi buoni nobili
Incitare un ragazzo alla propria elevazione
Il discorso che faccio io è più nobile
E mi dispiace ma qui mi tocca dire una parola che la fiorettista all'assessore che l'aveva invitato non voleva che dicesse
Io faccio questo discorso
Senti ragazzo la tua classe sociale
Gli oppressi
Gli infelici di tutto il mondo dall'Algeria al Congo a Barbiana al Monte Giovi nell'officina nei campi gli oppressi di tutto il mondo i proletari di tutto il mondo
Soffrono di questa data sofferenza che tua i
Dedica tutta la tua vita a far sortire questa classe da questa situazione
Cioè
Ve lo devo dire
Io baso la scuola
Sulla lotta di classe
Io non faccio altro dalla mattina alla sera che parlare di lotta di classe
E lo so la scuola funziona perché io faccio soltanto questo discorso
E poi prosegue
E chiarisce meglio
Il mio classismo
Ricordate quello è sempre un classismo di cultura
Io chiamo proletari quelli che non hanno istruzione e basta
Faccio soltanto questa questione di chi non sa usare la parola non sa intendere non sa spiegarsi
Io ho colto le loro passioni e conclude
Cioè li faccio vibrare dalla mattina alla sera di questa passione missionaria
Ci hanno insegnato la meraviglia
Verso chi ruba
Perché non appare
Noi sappiamo che è un delitto non rubare quando si ha fame
Questa è la meraviglia
A cui
Don Milani in qualche modo chiama i suoi ragazzi
Meravigliarsi non semplicemente del fatto che le cose siano così
Ma meravigliarsi del fatto che sono così è così non dovrebbero essere
Non so se è una parentesi questa che faccio ma queste parole se avete notato
Sono di una
Attualità straordinaria
Questa per te che periodicamente torna questa idea se l'insegnamento di don Milani sia un insegnamento come dire condizionato dal proprio tempo tutto sommato superato guardate che non è come dire non è un giudizio
Come dire evidentemente banale
Un grande intellettuale che tutti apprezziamo ne sono convinto come Pier Paolo Pasolini prende una cantonata del genere
Nel settantatré
Quando esce lettere alla mamma
Pier Paolo Pasolini scrive una recensione di questo
Di questo libro sul tempo
Chiaramente non si limita a scrivere del libro ma allarga il discorso a don Milani e al
Al suo lavoro al suo insegnamento e il grande Pier Paolo Pasolini scrive questo
Barbiana era un caso estremo
Era l'ultimo caso di vita preistorica rispetto alla seconda rivoluzione industriale e alla conseguente lotta di classe in cui poteva inserirsi un prete moderno ora probabilmente ci sono ancora dei luoghi come Barbiana mai siano totalmente perduto il loro senso e valgono solo in quanto relitti
Sono bastati pochi anni lo iscrive nel settantatré queste parole
Se don Milani non fosse morto di una di quelle morti atroci che gli aveva sempre preso con tanta naturalezza quasi sprezzante e con un po'di eccessiva letizia evangelica avrebbe visto oggi la data è terribile quello che scrive Pasolini avrebbe visto oggi la sua meravigliosa opera organizzativa come un conato inutile divenuto anacronistico
Certo potremmo dire forse condizionato dalla vicinanza
Ma se noi rileggiamo queste parole
Quando lei dice il mio classismo ricordata per sempre un classismo di cultura faccio soltanto questa questione di chi non sa usare la parola non sa intendere non sa spiegarsi
Chi non sa usare la parola non sa intendere non sa spiegarsi
Ma sta parlando dei miei alunni
Sta parlando dei miei alunni
E io
In segno da parecchi anni
Ho vissuto ma come suppongo tanti di voi questa esperienza di un progressivo ridursi di nuovo dei vocaboli a loro disposizione
Per altre ragioni diverse da quelle che tirava in ballo don Milani e sui tempi ma le sette identico
E allora Nike comprendiamo e quello che gli dice questa lotta di classe in termini culturali
E di straordinaria attualità
La seconda visione limitante della meraviglia
E concludo insomma non voglio farla lunga ovviamente voglio soprattutto lasciare spazio al professor Montanari
E anche questa è quanto di più lontano a mio modo di vedere dalla dalla prospettiva di don Milani
Soprattutto per noi che abbiamo una qualche responsabilità educativa
Pensare che la meraviglia sia una sorta di tecnica di strumento a fini pedagogici e didattici
Don Milani non sta dicendo questo
La meraviglia può essere utilizzata per catturare l'attenzione del ragazzo
Quindi semplicemente come tecnica
Cioè una meraviglia intenzionata verso il docente
è chiaro io ho da dire delle cose o da trasmettere dei contenuti come spesso si dice
è chiaro che devo catturare l'attenzione
Riuscire a meravigliare riuscire a ridestare in qualcosa e beh questa è condizione indispensabile ma è una meraviglia Intini intenzionata verso il docente verso l'educatore
Sì sono riuscito a a farmi capire la dimensione di don della mera ridendo Milani e intenzionata verso la realtà
Quella vicina a quella lontana
Potrei dire e chiudo
Che la meraviglia nella visione di don Milani a una finalità compiutamente politica
E soltanto così
L'arte no una serie di affermazioni che lui fa relativamente all'arte con vengono colte nel loro significato profondo
Mi viene in mente una frase in un di un testo poco conosciuto di Bertolt Brecht non so se don Mila sì lo conoscesse o meno ma di fatto è questo che lui dice è un testo del del mille novecentotrenta di Bertold Brecht si intitola l'eccezione e la regola in cui dice
Quello che accade ogni giorno
Non date lo per scontato
Ecco io
Penso che questo sia stato uno dei modi più importanti e più profondi di intendere la meraviglia non dare per scontato che se le cose sono così che ciò che accade tutti i giorni e così debba sempre e comunque essere così
Grazie
Pensare alla meraviglia come
Regolarmente
Metodica insomma no
Le cose possono essere così
Ma non sono così
Purtroppo siamo in un mondo in cui noi abbiamo degli indizi pensiamo agli indirizzi costituzionali no
Che si dicono che le cose dovrebbero esserlo in un certo modo che segnalano i diritti di costituzionali diritti doveri costituzionali di tutti e di ciascuno
Le definiscono
E noi
Ci rendiamo conto quotidianamente che questi diritti di fatto PEC gran parte della nella popolazione che guarda caso è sempre la popolazione da un punto di vista di classe
Ben individuabile
Ci rendiamo conto che non sono poi realizzati
Tutto questo sempre meno nella coscienza io credo collettiva
Meraviglia tant'è che ci passano poi modifiche costituzionali senza che nessuno alzi la voce o pochi alzino la voce
No per queste azioni questi attentati diciamo così alle il dettato costituzionale meravigliarsi che le cose non siano come dovrebbe non essere in relazione a che cosa intanto abbiamo sicuramente un punto di riferimento
Che la Costituzione e poi c'è quella coscienza individuale al cui don Milani ci richiama nella Celebre e ancora inquietante esserle eccitante lettere ai giudici primato della coscienza
La mala coscienza perché abbia questo private capacità di cogliere e di scegliere di impegnarsi
Bisogna che siano scienza non addormentata
E qui don Mila ni ha coscienza di ciò che addormenta la coscienza di un mondo moderno e ridurre cittadina ed essere un prodotto interno lordo cioè il il consumatore
La società dei consumi noi dovremmo approfondirlo approfondirlo questo tema che era caro don Milani
Quanto alla società dei consumi che l'unicità e affronta un po'nelle situazioni di quelli di quegli anni lì
In cui consumismo solo deve essere la scelta del ballo con la scelta del fuoco la scelta dei e di valori effimeri no di mercato
Ecco questa coscienza
Annone essere solo
Diciamo così consumatori ma persone critiche coscienza critica capace di giudicare sta dentro quel processo educativo di costruzione a cui deve puntare in primis la scuola
Coscienza critica la coscienza cioè di cittadini capaci di sapere che cosa succede nel mondo dove loro sono di aver questa ripeto ancora una volta inquietudine
E bisogna no star bene bisogna saltare sulla sedia e se la capacità di sentire pongo lì
Chi ci abbiamo dietro ogniqualvolta noi viviamo situazioni sociali economiche politiche d'un certo modo e questo nascono sicuramente chiamata il suo impegno
Fondamentale
Ecco abbiamo nella scaletta a questo punto l'intervento di Sergio Castellitto e quale
Si scusa di non è potuto essere presente a queste sono nostra regione come sapete Castellitto all'attore del più celebre film e poi su don Milani
Che ha lasciato un po'il segno no proprio in questi giorni noi abbiamo
Il passato in rassegna
Una quantità di di lungometraggi che sono stati prodotti su don Milani ma sicuramente se tutti questi eccelle anche quello di Castellitto e nell'intervento che ci ha mandato e che noi ascolteremo sentite avete quanto ancora davvero me in personificato rappresentato don Milani abbia toccato la sua vita anche il ricordo della sua vita ma anche il Presidente del Vita presidente vedete questo intervento è molto molto interessante
Prego
Caro in vetta ogni volta che ci incontriamo tu mi dici che se tutti i preti fossero come me allora l'UDC perché tra noi due e noi ci siamo sempre intesi anche Sirti della scomunica te ne freghi essi dei miei fratelli prediche faresti volentieri polpette
Tu dici che ci siamo intesi perché ho dato ragione mille volte in mille due ragioni Martini piroetta mai inteso davvero
è un caso sale che tu ti trovi a lottare con te contro i signori
San Paolo non faceva così
E in quel caso è stato quel diciotto aprile che ha sconfitto insieme ai tuoi torti anche le sue ragioni
E solo perché ho avuto la disgrazia di vincere che
Impiego
A soffrire Conti delle ingiustizie Macready mi piego con ripugnanza lascia che te lo dica atte solo che me ne sarebbe importante mi dell'acqua miseria sedici litri credimi che più
Non sarei più stato la natura
Manca il pane
Ai timori riportasse a me quando avevo la coscienza pulita di non averne più di te
Che vuoi che me ne importa assai meglio vorrei parlati solo di quell'altro cane che tu dal giorno che tornassi da prigioniero previsti con la tua mamma prenderlo non mai più richiesto
Pivetta tutto passato per chi muore piagato sull'uscio dei ricchi di là c'è il pane di tiro
è solo questo che il mio signore m'aveva detto di dirti è la storia che mi si è buttata contro il diciotto aprile guastato tutto è stato il vincere
La mia grande sconfitta io pure il ricordo ha vinto con il mio aiuto Mitoka dirti
Che hai ragione ritocca scendere accanto a te
E a combattere il ricco ma numero utile per questo che i criteri io sono l'unico prete opposto tu credi di farvi piacere invece tu strozzini sale sulla mia ferita
E se la storia non mi si fosse buttata contro se il diciotto
Non avresti mai venduto scende nella in basso a combattere i ricchi
L'hai ragione sì hai ragione tratte i ricchi sarai sempre ti povero avevi ragione anche quando avrà il torto di impugnare le armi io Tindaro ragione
Come poi la parola acquista e tumefatto utile come poco capaci di aprirti Paradiso questa frase giusta tumefatto dire
Più fretta fratello
Hanno per ogni tua miseria io partirò due miserie quando per ogni tua sconfitta io partirò due sconfitte bene ripeta quel giorno lascia che te lo dica subito io identifico più come dico ora hai ragione
Quel giorno finalmente io potrò riaprire la bocca all'unico grido di vittoria degno di un sacerdote di Cristo
Più detta hai torto
E Beati i poveri perché il regno dei cieli e il loro per il giorno che avremmo sfondato insieme la cancellata di qualche pacco installato insieme la casa dei poveri nella reggia del ricco ricordo bene PPI non ti fidare di me
Quel giorno io ti tradirò quel giorno io non resterà nulla Conte io tornerò nella tua Casucci ha più musei puzzolente a pregare Dirty davanti al mio signore crocifisso
Ecco ci potevo scegliere molte pagine
Dalle tante che Lorenzo Milani ha scritto ho preferito scegliere
La lettera giovane comunista non so perché perché istintivamente ho la sensazione che in queste parole ci sia molto molto del carattere diciamo qualche come posso dire dell'irritabilità
Culturale Lorenzo Milani questa sua capacità di essere diretto netto secco
E e contemporaneamente appassionato dei e denso di di pietà
Parlerete certamente con maggiore cure precisione di Lorenzo Milani in queste
Belle giornate che il Comitato un per la celebrazione del centenario organizzato di al caro Della Pergola
Io sono un attore fra l'altro si diceva sono solo un attore
Venticinque anni fa ho girato questo film
Al di là della
Retorica che può esserci in ogni ogni volta un attore fa un'affermazione del genere posso dire che quell'esperienza
In quei giorni in in quel periodo della mia vita è stata un esperienza che superava come dire l'esperienza professionale
In senso stretto è stato veramente un percorso umano formidabile
Ultimo ma non ultimo anche perché in quei giorni dei giorni delle riprese di Lorenzo Milani del film Lorenzo Milani privo di barba Guardian
Nacque mia figlia nacque la mia seconda figlia e quindi
Corsi l'ospedale romano abbandona il set vestito da prete vestito da prete credo che io costa sarebbe piaciuta morto verso Mila ni si sarebbe divertito molto la vedere un attore che correva
Nell'ospedale pretendere per assistere alla nascita della propria figlia ecco poi i ricordi come dire ridiventa no per fortuna molto intimi molto sentimentali molto personali
Ancora oggi ogni volta che mi capita di vedere qualche pezzo del film anche se lo faccio raramente perché rivedesse sempre
E in qualche modo sentimentale ma nello stesso tempo anche irritante in qualche misura io riesco a naturalmente a emozionarmi a commuovermi
Il film
Girato da Andrea Antonio Frazzi resta veramente un film straordinario ed resta una testimonianza
Formidabile chi ne volesse veramente sapere di più di quest'uomo nuovo che nasce borghese che nasce benestante che nasce ebreo
E che quindi compie un percorso straordinario in termini intellettuali ma lo fa scegliendo la strada come dire della spiritualità
Compiendo un gesto rivoluzionario in tante direzioni immaginiamoci poi che cosa deve essere stato in quegli anni
In quegli anni compiere passi può prendere decisioni di di quella portata mi manca
Ci manca oggi una parola come quella di Lorenzo Milani come ci manca la parola di Dio
Per Paolo Pasolini come se manca la parola Leonardo Sciascia tanto per citare
Persone straordinarie che hanno in qualche modo tradito la realtà
O per lo meno hanno come dire hanno aperto
Tante verità
Ma ritornando a luglio ecco il o o grandi piaceri partecipare nel mio piccolo con questa Breve
In questo breve intervento queste a queste celebrazioni perché credo che sia da da sottolineare rilevava davvero la straordinaria contemporaneità oggi si parla di povertà forse in altri termini dove la rabbia
In qualche modo prende il posto di dell'antica rassegnazione dei poveri di una volta no
Li arrabbiato da lui è l'UDR svegliato in qualche misura il il il valore di quest'ingiustizia
Ecco mi sento di di dire questo e di Eraclio grandi un gioioso buon lavoro credo che lui divertire a compiere un gioioso buon lavoro
Grazie a Rosy Bindi grazie a tutti voi grazie
Ringraziamo Sergio Castellitto per il suo repressione la sua testimonianza
Direi che ci manca don Mila
Mi
Mancano probabilmente figure no altrettanto significative però ci ci guardiamo intorno alle Barbiana ci sono
E ci sono anche tante figure nel territorio
Che in qualche modo tre incarnano quell'attenzione
Quella presa di posizione quella volontà di partecipazione al riscatto degli ultimi basta guardarsi intorno ce l'abbiamo vicino ce l'abbiamo e lontane e ci abbiamo soprattutto anche i suoi testi suoi scritti ormai sono pubblicati tutti che sono una fonte inesauribile
Per chi è avvezzo a leggere le opere don Milani ogni qual volta le legge e rilegge trova qualcosa di nuovo c'è sempre qualcosa impulso come fonti che non emettono la stessa qua
Perché quelle parole che lui si dice sono sempre adattabili se li cogliamo bene nel giusto modo a un mondo che cambia
E si ritorna qui a questa visione no del dinamismo che dentro anche la cultura e l'arte di don Milani
Di questo lasci parlerà Tommaso Montanari non c'è bisogno di presentarlo
Rettore dell'Università per stranieri di
Di fluidi Siena storico dell'arte
Di fama
E ma soprattutto mi sento di ringraziare la sua presenza
Perché è una delle personaggi degli intellettuali non so nemmeno se definirle così nel giusto modo intellettuali che fanno della loro cultura anche lo strumento di attenzione e di partecipazione di lotta
In quel mondo di cui non bisogna far prendere posizione e ci invita costantemente con le sue prese di posizione a sporcarsi le mani
Ricordiamo quello che diceva don Milani no due fascisti dieci qualunquisti dodici fascisti
Cioè il l'astenersi dalla lotta dall'impegno non vuol dire essere puliti vuol dire esserne sporchi e quindi l'invito in qualche modo ad esse sentire l'ansia
Di partecipazione di assumere su di sé
Le le vicende la sorte degli ultimi
E l'ultimo punto che ci insegna e la coerenza tra la nostra penserà della nostra azione
E su questo incalza tutti don Milani tutti e non c'è nessuna che non possa essere incalzato
Quando lui more more nudo di fronte ad Cristo crocifisso che l'unico suo punto di riferimento
Ha fatto ha scelto povera muore povero more nudo senza quei segni anche del prestigio che potevano venire dalla famiglia dell'assistenza da una società che comunque gli ha voluto male ma gli voleva anche bene no vive nella sua solitudine vive chiudendo il suo agli occhi in contornata dai suoi ragazzi i suoi figlioli non dimentichiamo i non milanese non chiama mai i miei alunni miei studenti e chiama le mie creature
Le mie figlioli
E qui ci dà tutto il senso ovviamente maieutica no
Della scuola e della cultura ho amato più voi dirà che il mio Dio ma sono sicuro che Dio il mio Dio a scrivere a se stesso l'amore proprio figlioli nel proprio migliori sono i figli
Di quegli ultimi di quelle classi sociali
Che ovviamente lui ha potuto riscattare
Ecco io penso che
Questa premessa posso introduce bene al pensiero e alla riflessione di Tommaso Montanari grazie formati
Grazie grazie per questa occasione di incontro
è sempre molto difficile per me parlare di don Milani credo che per tutti noi sia difficile e anche pericoloso per le ragioni che sono appena state dette
Innanzitutto perché misurare le proprie parole sul metro delle parole di don Milani fa sentire almeno me terribilmente inadeguata mi viene da pensare che cosa direbbe Luís soprattutto ai ragazzi più giovani
E non c'è parola almeno per me tra quelle che posso scegliere io che possa anche lontanamente tenere dare uno un'idea è infatti come sono fatto farò anch'io proverò a leggere alcune delle sue parole
Io sono cresciuto con don Milani i suoi libri mi sono stati dati da bambino
E devo dire che se dovessi trovare una figura fondamentale per la mia crescita
Direi don Milani Point le colpe di come sono venuto male sono mie ma i meriti di quel poco e ci può essere di buono è di don Milani
Non avevo mai trovato una lingua così radicale
Solo nel Vangelo e sono nella Costituzione che non per caso sono i due libri che don Milani tiene sui banchi a Barbiana
Due libri che per don Milani hanno molto a che fare
Definisce la Costituzione la legge che Cristo aspettava da noi da secoli
E lo voleva dire che la Costituzione è una legge confessionale
Dalla parte del potere della Chiesa
Lo spiega dopo perché finalmente la Costituzione dal povero un folto quasi umano quasi umana
Ed è anche pericoloso parlare don Milani don Milani dice quando mi celebreranno
Quando in qualche modo mia simile Ranno mi avranno tradito
Dovranno continuare a dire di me sono un demagogo e un ingenuo
Ci si può chiedere se don Milani fosse vivo oggi e dicesse le cose che diceva allora cosa si direbbe Di Luca si direbbe questo
Sarebbe massacrato
Io non oso immaginare in una società come la nostra
Con i social media la televisione che cosa si direbbe di don Milani
Che era radicalmente dall'altra parte rispetto a ogni potere
E il nostro sistema di comunicazione
è tutto dalla parte del potere
E del denaro che tiene insieme quel baraccone
Cosa direbbe don Milani sentendo un ministro La Repubblica come Valditara al ministro Scola di oggi che di dice di volerlo celebrare e contemporaneamente fa le leggi le fa sul le riforme che fa sul voto in condotta
Pensando che una scuola autorevole debba essere una scuola autoritaria
Don Milani non era tenero non era demagogico in questo senso per nulla ma la scuola era al servizio dei ragazzi
Non era il contrario
Ed era autorevole e non autoritario anche quando si divertiva sembra
Cosa direbbe di una scuola che diventa
La fabbrica di pezzi di ricambio per un mercato del lavoro in cui la merce sono gli uomini
E le donne le persone l'alternanza scuola lavoro
Ho questa idea che ci siano alcune scuole professionali cui due ultimi anni siano gestiti direttamente dall'impresa
Che cosa direbbe di queste cose
Direbbe delle cose irriferibili probabilmente l'abbiamo sentita la lettera p fetta arriva a dire io sarò dalla sua parte anche quando prenderai le armi contro i ricchi lo dicesse oggi penso che sarebbe crocifisso un terrorista un brigatista
Don Milani parlava la lingua del Vangelo Sissi nonno il di più viene dal maligno
E oggi
Come è stato molto ben detto vedrebbe la povertà delle parole
Da tante parti
L'avrebbe certamente né i migranti
In coloro che arrivano qua pensate
Ai migranti nelle carceri o in quei centri
Che ora al nostro governo vorrebbe
Prolungare come detenzione di fatto fino a diciotto mesi per chi è colpevole soltanto di cercare una vita migliore fuggendo da guerre carestie cambiamenti climatici indotti in gran parte proprio dall'Occidente
Questi che non sanno l'italiano
E non lo sanno da stranieri non da italiani a cui è stato come dire a cui non è stata data la potenza della lingua la dignità della lingua
Cosa vuol dire essere prigionieri in un altro Paese di cui non intende la lingua questo la povertà più drammatica di quella
Io penso che domina gli si occuperebbe di loro
E parlerebbe di loro
E credo che se vogliamo ragionare sul rapporto che cioè in don Milani del suo pensiero delle sue parole fra l'arte
E qui queste Tarvisio e del mondo
Dobbiamo fare una cosa strana che gli storici dell'arte non fanno mai
Non fare vedere le opere d'arte con una eccezione che è questa alle mie spalle
Non mi farò vedere
I paesaggi ritratti che sono in questo libro
Quei quali sono anche belli
E che questa mostra di cui si è parlato prima da pochi anni fondo ha restituito alla conoscenza generale l'arte lo dice molto bene Santo che sono in questo libro fu in qualche modo un detonatore
Ma se ci si fermasse quelle opere
Si tradirebbe don Milani che aveva chiesto la somma di bruciarle tutte
O come Virgilio morente chiede Augusto a Mecenate di bruciare l'Eneide
Le opere di don Milani da un po'di statistico non sono l'Eneide ma sono documenti importantissimi da un punto di vista storico e commovente a tratti ma
Se se noi ci concentrassimo su quelle opere ho l'impressione che ci verrebbe attirare perché e civile dovrà non è quello il punto
L'opera che vi mostro dietro di me invece avrebbe piacere di farla vedere io credo perché ha voluto che fosse in pubblico
Ed è nella chiesa di Barbiana
è il santo scolaro
Con cui don Milani sostituisce
Con una certa ironia una statua del Sacro Cuore di Gesù di quella devozione un po'dolciastra di Gesù che mostra Sacro Cuore che anno è sembra una roba come dire dalla bisnonna
E sarebbe interessante ragionare sui dibattiti che nel Settecento un grande riesco illuminista come Scipione de'Ricci fa contro devozione a sacco cuore
Il nome di idee giansenista e ma non ci perdiamo in questo decide che i ragazzi han paura di quella cosa lì di quel Cristo Morocco col cuore in mano
Come dicevo ragazzino tanti anni fa mia parrocchia la che fa la spremuta di cuore
E decide dimetterci
Un'opera collettiva fatta su un suo disegno ma da tutti
E diventa il capo cantiere di una piccola impresa artistica
E che cosa rappresenta
Un santo scolaro Santo in quanto scolaro
E dice non lo dica a nessuno perché solo il Papa può fare i santi e io ho fatto un santo
Abusivo
Ma gli sembrava che la santità vera di averla conosciuta non né i potenti non nei suoi colleghi preti vescovi e cardinali ma in cui i suoi ragazzi
E in qualche modo ora il loro santo patrono
E alla fine non gli si vede il volto perché non si riesce a farlo
E alla fine si usa questa questo trucco di ascendenza classica
E lo si nasconde perché lo si immerge la lettura di un libro e però in questa idea che il volto non si veda
Cioè qualcosa che ha profondamente a che fare con l'idea che don Milani continua ad avere dell'arte
Che è un'idea
Come spesso succede in don Milani un'idea contro contro ciò che aveva visto
Provando quella meraviglia di cui così bene si parlava prima
Si poteva citare grave si potrebbe citare Gramsci che dice che l'idolo cioè la convinzione più difficile da battere e che tutto ciò che esiste è naturale che si sta così e Valerie chi siano ricchi e poveri siano poveri che gli uni siano sopra gli altri stiano sotto
E non è naturale
Non è naturale per nulla
Non è naturale che l'arte appartenga ai ricchi perché è così
Nelle case
Nelle collezioni nella possibilità culturale di andare anche nelle collezioni pubbliche di capirla
Possibilità che non è concessa a chi non ha i soldi e il tempo che vuol dire soldi per studiare
Questa idea di un'arte solo per i ricchi
Che è la grande storia dell'arte italiana
Che la storia di un'arte dei grandi e dei di chi ma è anche una storia del tentativo di ribaltare questo paradigma mettendo l'arte nello spazio pubblico per tutti
Perché tutti la possano usare anche per ribaltare
Quel paradigma di potere
Don Milani
Questa idea non tornava nemmeno da ragazzo nominali decidendo studierà università la sua famiglia una famiglia laica moderna aperta
Che gli consente è stato ricordato di studiare con questo pittore tedesco ottimo pittore che aveva Firenze Astaldi
Sua figlia anch'Angela sposerà Tiziano Terzani
E Angela la figlia del Somerset pittura porterà Tiziana
A a Barbiana a conoscerla Lorenzo immaginate questi due Grandi fiorentini contro che si incontrano e non si capiscono per nulla a Barbiana
Poi va si è ricordato all'Accademia di Brera
Salutiamo Rosi Bindi
Signor Rossi e poi e poi però questa strada apparentemente si perde
Cosa si conserva come si arriva al Santo scolaro
Beh come al solito la risposta sta nelle lettere di don Milani stesso
E una di queste lettere che vorrei leggere e commentare è una delle ultime lettere nella sua vita
Una lettera a Giorgio Pecorini al suo amico professore
E comunista
In cui si parla di lettera a una professoressa che è l'ultima opera vorrei dire suscitata provocata tirata fuori come da una levatrice
Di tom da don Milani non di don Milani
Perché è un'opera collettiva dei ragazzi di Barbiana
In cui fa quello che fanno e Santo Scolari fa il regista fa il coordinatore fa il provocatore
Fa quello che che dovrebbe fare qualunque insegnante
Cioè si mette non in cattedra ma con il suo ruolo senza confusione di maestro ma in un tavolo in cui sono tutti seduti e si fa un lavoro comune
Questa lettera
è una lettera in cui
Milani
Malato è stanco usa il poco tempo che aveva di lucidità di forza per provare a spiegare
Proprio questo il carattere collettivo di lettera a una professoressa
E come fa spiegarlo B da ultimo gli torna proprio in mente il suo rapporto con l'arte
E dice mi ero fatto fare una prefazione dall'architetto Michelucci
Quello della stazione di Firenze della chiesa dell'autostrada spiega
Che come me un maniaco dell'arte anonima e del lavoro d'équipe
Parlava per esempio dei maestri come acini dei mosaicisti cristiani
Delle cattedrali gotiche delle ferrovie e dell'autostrada ponti eccetera tutti opera tutte opere di scuola e non di autore
Forse è tutta qua l'idea che non Lorenzo Labellarte opere di scuola e qui vuol dire due cose può dire collettive
Ma anche vuol dire nate in un rapporto fra maestro e figlioli più che allievi per l'appunto
Ciascuno con il suo ruolo ma insieme
L'idea che l'arte non si sia l'espressione di una personalità
Quanto spesso pensiamo dopo il periodo romantico e dopo il Novecento che nell'arte ci si esprima che nella opera d'arte si tiri fuori il fondo della propria individualità è vero ma non è tutta la verità
Don Milani ha in mente un'idea della persona che quella dell'articolo tre della Costituzione
Che si deve sviluppare pienamente ma non per restare da solo ma per partecipare fino in fondo dice l'articolo tre all'organizzazione del Paese da tutti i punti di vista
L'arte non è un modo di fuggire dal mondo
Ma è un modo di avere sul mondo una presa più forte
Quante volte io tutti quelli che ci occupiamo di storia dell'arte e pensiamo di non poterlo fare parlando soltanto di date attribuzioni stile panneggi
Proviamo a parlare della politica dell'arte politica viene da Polis
L'arte a che fare con la costruzione della città pensate a Firenze
Cosa sarebbe Piazza della Signoria se togliamo l'arte o la politica che ci rimane
La nostra arte non è solo
La ricerca della bellezza ma anche della giustizia
Etica ed estetica sono indissolubili nella nostra tradizione quando si scindono cominciano i guai
E quante volte però ci si sente dire te pensa soltanto all'arte
Io mi ricordo durante la campagna per i referendum è stato citato prima contro una delle scellerate riforme costituzionali quella quella Renzi boschi
Che il presidente del Consiglio Matteo Renzi disse a Salvatore Settis faccia l'archeologo non si preoccupi della Costituzione
Come se nella il professor Ronie
A me quante volte ministro Franceschini ha detto ma lei faccia lo storico dell'arte ha detto addirittura Saviano ma le faccio lo scrittore come se Saviano scrive sa d'evasione pura diciamo dire a Saviano faccio lo scrittore non si occupi della società ci vuol coraggio
Allora l'arte non come fuga
Sapere cosa diceva Giorgio Orwell a chi diceva
Parliamo di cultura e non di politica Giorgio lo diceva separare dire che si occupa di arte di cultura non si deve occupare di politica è già una posizione politica e poi giungeva di solito di destra
Un grande scrittore George Orwell ma un grande scrittore politico avete letto mille novecentottantaquattro la fattoria degli animali
Se Barrameda letteratura dalla politica in questi due libri
Don Milani pensa a una dimensione d'arte che non sia l'evasione del singolo
La realizzazione del singolo ma che sia usiamo le parole sue sortirono insieme perché sostiene da soli e avarizia dice
E sortire né insieme cioè salvarsi insieme e politica
A questa idea dell'arte i maestri come acini
I mosaicisti cristiani
Le cattedrali gotiche cos'hanno in comune
Che non riesce a fare un nome
Non c'è Leonardo Caravaggio
Ma sono artisti collettivi anonimi viene in mente un'arte di oggi così
La street art
In cui quando c'è il nome
è uno pseudonimo
E non soltanto perché si rischia di finire in galera o avere delle grandi multe
Ma anche perché c'è l'idea che Conti moltissimo un movimento collettivo
Quello che prova a redimere le nostre periferie sfigurata dalla speculazione edilizia dal cemento
Facendo cose fatte apparentemente rispettando la costituzione delle leggi che vengono ridente rese accettabili umane da scritte e disegni che apparentemente sembrerebbero contro la legge in un bel ribaltamento
Cioè un artista di strada che disegna spesso Davide Michelangelo con un sacco sulla testa
Non si vede la testa del David
C'è una specie di negazione dell'individualità
Feticcio
Il nostro David di Michelangelo ridotto a un prodotto commerciale un testimone ha delle pubblicità che si al prosciutto toscano le armi
Sono due esempi reali non finti è stato usato in tutto dura campagna pubblicitarie per fare questo don Milani
è agli antipodi di quell'idea dell'arte feticcio e dell'artista feticcio
Quella del in cui sto è profondamente in sintonia con il meglio della storia dell'arte scientifica italiana Roberto Longhi è stato il più grande storico dell'arte del Novecento italiano
Proprio in questi anni all'insegna di cinquanta scrive le proposte per una critica d'arte
In cui dice che si è troppo sofferto per il mito degli Artisti divini e di vivissimi invece che umani e che i capolavori assoluti non esistono dice
Non si può usare questa espressione assoluto dire sciolto dalle relazioni capolavori sono relativi tutti perché sono dentro una rete di relazioni oppure non sono lo Milani la pensava così
Non pensava ai grandi artisti cosa sarebbe voluto fare cosa avrei potuto fare rimanendo un artista provare a diventare un grande artista personalmente
A realizzarsi avere a che fare col mercato
A un certo punto tutto questo lo rigetta
Ma rimane dentro l'idea che l'arte possa essere un modo per conoscere il mondo
Quindi non solo per creare bellezza e per esprimere la personalità interiore ma per conoscere il mondo questa è stata un'idea disse sei colli per Leonardo l'arte non è affatto espressione di sé e conoscenza del mondo
I rappresentazione misurazione ricreazione
Dal dal Rinascimento si dice l'artista è un alter devo se un secondo Dio perché è un creatore nelle sue opere se si diceva prima Medioevo completa la creazione di Dio
Come se e questo cioè nella tradizione islamica qualcosa di imperfetto fosse stato lasciato apposta perché l'uomo lo potesse perfezionare in questa associazione con Dio
Verso un'idea di perfezione
Don Milani continua
E poi pensa al cinema in cui tutti sono abituati a vedere decine e decine di nomi di cui nessuno riesce a esattamente a scindere cosa ha fatto ognuno registi soggetti istigalo go fotografia musica costumi attori
In conclusione si ricorda forse il nome del regista ma per esempio pacifico che esso getto cioè il contenuto
Cioè talvolta il più non è suo
Ora la prefazione di Michelucci è riuscita troppo difficile per i lettori che noi vogliamo e così ho chiesto a quel Sant'uomo se potevo non metterla
E qui c'è tutta da Lorenzo Michelucci rischi una prefazione ma siccome è troppo difficile decide di non metterla
Chi avrebbe rinunciato alla prefazione del più famoso architetto italiano celebrato a chiedere al momento
Ma se i destinatari di lettere la professoressa
Non erano in grado di capire
E ancora prima
Oggi si direbbe il collettivo dei ragazzi che lo scrivevano non erano in grado di capire fino in fondo non ci doveva stare
Perché un'arte che non si fa capire non solo non serve a nulla ma è nemica
Profondamente capi nemica
Della liberazione della persona che è quello che a don Milani sta a cuore
Il lavoro della lettera professoressa e tutto dei ragazzi salvo la mia regia ma regia da povero vecchio moribondo
Non voglio morire signore cioè autore di Libero
Ma con la gioia che qualcuno ha capito che per scrivere non occorre nei genio né personalità
Perché ci sono regole oggettive che valgono per tutti e per sempre e l'opera e tanto più arte quanto più le segue s'avvicina al vero
E qui e don Milani che parla di estetica
Cos'è per lui l'opera d'arte cos'è per lui l'arte l'arte deve dire la verità
Guardate su questo c'è un dibattito secolare
L'arte è inganno
L'arte ferita l'arte entrambe le cose è un inganno si diceva nel Seicento che quando capisce che è inganno crea piacere e ti conduce verso la verità pensata l'illusionismo della pittura barocca per esempio
Quello che don Milani aveva imparato consta Haute in Accademia era l'importanza delle regole
Tutto il contrario di quello che si è salterebbe in una visione romantica dell'Arte genio sregolatezza no le regole
Che permettono a tutti anche al più duro anche al più ciuco avrebbe detto a mia nonna di fare l'artista di essere artista
Le regole perché gli stavano così a cuore perché con le regole anche ripeta a cui indirizza la lettera che ha letto Castellitto poteva imparare a scrivere
Imparando a scrivere avere la dignità di essere sullo stesso piano dei padroni
Don Milani la usava questa parola che oggi sono la dice in televisione ti dicono che sei non so polpo otto praticamente
Don Milani
Credeva nell'idea che l'arte non fosse un fine ma fosse un mezzo
E guardate in questo si ribellava
Ah sul percorso che l'arte moderna aveva preso proprio da Leonardo da Caravaggio in poi
Quando spieghiamo Caravaggio quando mi capire spiegare Caravaggio a in classe in aula l'università e si racconta di come Caravaggio le opere di Caravaggio vengano rifiutate
In alcuni casi dalla gerarchia dei cardinali dai preti che le hanno commissionate esempio clamoroso la Morte della Vergine che un quella voti volevano scosse non la trovate sul cellulare in un secondo
La morte la Vergine Stahl lucro perché era stata commissionata per una chiesa di Trastevere Santa Maria della Scala i buoni padri carmelitani la rifiutano e non perché la Madonna fosse
Col ventre gonfio da qui un infinito dibattito coi piedi scalzi
Ma perché non c'è nessun cielo che si apre non ci sono gli angeli che scendono non c'è nessuna presenza della morte come nascita del cielo è una morte terribile in quello che Longhi siamo un asilo notturno
Con la morte di fronte alla quale è difficile pregare
Perché sembra che la Madonna non sapevi fare nemmeno se stessa
Sembra che ci sia un dopo una resurrezione un quadro terribile
Profondamente religioso ma profondamente religioso nel senso mistico della silenzio di Dio della North
Tre dei mistici inquilino non si vede e non si fa sentire come si faceva a metterlo su un altare chi poteva andare accende una candela una Madonna che manco aiutava a se stessa
E infatti quel quadro viene rifiutato ma a Roma c'è Rubens il grande artista che fu che lavora per il duca di Mantova gli dici scrive dovete comprarlo eccellenza altezza ricomprare perché è un capolavoro il duca di Mantova lo compra
E viene però esposto a Roma perché tutti gli artisti di Roma lo possano vedere la prima mostra di Caravaggio
E poi quadro va a Mantova da Mantova finisce da Carlo primo d'Inghilterra poi tagliano la testa e finisce nelle collezioni del Re Sole di Luigi quattordicesima e oggi al Louvre
Un quadro rifiutata una chiesa buono per un museo che cosa si era rotta la funzione dell'opera d'arte
Che era solo estetiche a quel punto e noi diciamo tutti i ragazzi dicono io sto con Caravaggio i preti una capito nulla meno male Caravaggio si libera
E io son d'accordo
Però si paga un prezzo perché da quel momento in poi
Progressivamente l'arte diventa quello che ha scritto un grande storico nell'arte del Novecento Edgar Wind diventa una splendida superfluità la totale libertà dell'artista equivale alla sua totale irrilevanza
Se chiude un museo d'arte contemporanea cit se ne accorge chi ci lavora
Ma non credo ci siano dimostrazione di piazza se chiude una Chiesa che arrivati nel Seicento la gente se ne accorgeva
La libertà dell'arte coincide con la sua perdita di funzione e questo è un enorme problema l'arte che nasce direttamente per un museo come oggi pone un problema enorme
E infatti oggi si riparla di nuovo in tanti modi di arte pubblica di arte con la funzione si discuta di quale possa essere
Don Milani a un'arte senza funzione
E a un'arte che dunque non venisse capita
Non ci crede
Credo è un'arte con una funzione e poi scelto un'altra lettera che apparentemente non c'entra con l'arte figurativa ma che dà invece un'idea molto profonda della concezione che domina nero dell'arte ed è un'altra lettera Pecorini di qualche anno prima
Scritta il ventitré gennaio del sessantaquattro e che ha a che fare con un'altra arte con un'altra opera d'arte capolavoro feticcio degli studi scolastici I promessi sposi e Alessandro Manzoni
Coro cioè delizia delle scuole letta scuola risulta quasi sempre respingente riletta più grandi risulta un libero capace di cambiarti la vita e peraltro un libro
Che conteneva un ritratto del rapporto fra ricchi e poveri
Che profondamente
Coincideva con quello di don Milani
Anche se don Milani usava la penna in modo decisamente più esplicito meno rassegnato di Alessandro Manzoni ma è un libro che gli sta a cuore profondamente
Cosa scrive don Milani propone nonostante la sua malattia approfitto di un peggioramento che mi tiene a letto per scriverti questa lettera cioè tutto Don Milani approfitto di un peggioramento per scriverti una lettera non per lamentare
Per diretti che vorrei che tu scrive sia la Bur sapeva della burla Biblioteca Universale Rizzoli c'è ancora esiste ancora
A voce dirai che sono invecchiato nell'insegnamento e in un insegnamento tutto particolare cioè riservato ai contadini e agli operai dal sedici al venticinque anni e ragazzi montagna dall'undici ai sedici anni
La prima rappresenta un'immensa chi Entella futura dei regine la seconda un'immensa clientele ormai a portata di mano con l'istituzione della media unificata
Don Milani con una certa ironia prova a a a immaginare ma che lingua parlerà un editore la lingua del mercato dei clienti mica si illude
Che l'abilità e l'Universale Rizzoli ad un progetto culturale vogliono vendere libri altro diciamogli che c'è un destinatario possibile e quale sarebbe il prodotto
L'una e l'altra cliente la leggere ebbero volentieri e con grande vantaggio i Promessi Sposi se si potesse offrirne loro un'edizione con opportuni ritocchi
A questo punto si cureranno gli orecchi per non sentirti Euler hanno cosa direbbe il Manzoni
Di loro che il Manzoni ha già risposto esaurientemente nella sua prefazione e ha risposto che è contento
I grandi scrittori sono immortali si dice e la cosa come al solito è vera solo per le categorie privilegiate
I genitori don Lorenzo l'avevano letto Luís suo fratello lavoretto
E l'avevano capito senza nemmeno bisogno di andare a scuola
Loro erano i sani va bene quelli che non hanno bisogno di essere curati nell'ospedale della scuola per usare una metafora famosissima di don Lorenzo ma lì si preoccupa dei malati cioè quelli che il Manzoni non ce l'hanno in casa
E che a scuola sedi viene raccontato come spesso mi ha raccontato lo odiano Manzoni
Quando invece li potrebbe cambiare la vita
Il fatto è che dopo solo cento anni
I grandi autori mortali sono già morti per le categorie più umili appunto gli operai gli adulti ragazzi che non seguiranno gli studi dopo duecento anni sono morti anche per i ginnasiali
Dopo seicento se si chiama andante vivono a stento con più note che testo per i figli di papà nei licei
Don Milani diceva cose che ci vergogniamo a dire ma che sono profondamente vere oggi forse più opere ancora per le ragioni che mi si diceva prima e per cui Pasolini sbaglia lì
Ma qui si parla di gente volenterosa
Figuriamoci se si parlasse di quelli che io amo quelli che io amo con i miei allievi quelli che io amo
Quella massa immensa di ragazzi e di giovani che non ne hanno voglia o che credono di non averla o che se noi andiamo incontro si scoraggiano il primo ostacolo
Quelli che a don Milani interessano sono quelli che dicono a me di Manzoni non me ne frega nulla non lo capiscono roba da vecchi cosa c'è di Manzoni sono quelli che gli interessano
Non possiamo defraudata lì d'un libro importante come quello
Se qualche professore storce il naso gli diremo che amava i signorini pochi e raffinati in idem la media di ieri
Che ama la cultura privilegio di pochi
Gli diremo che stia attento perché quando saremo al potere quelli come Luís vanno in Siberia
Io lo adoro dominare quando dice queste cose
E le dice con ironia che lo preoccupava e i suoi iscritti non uscissero in pubblico così
Si arrabbiava moltissimo Handley frugava nel cestino e mandavano in giro per le cose perché sapeva proprio perché sapeva usare le parole
Quello che si può dire il pubblico a quello che si può dire a un amico in una lettera con lo si può dire in classe noi a leggere una sua lettera qui gli facciamo torto non l'avrebbe detto in televisione questo
Ma lo dice per far l'avrebbe detto di peggio ma in una forma più accettabile
Lo dice
Perché veramente pensa che chi sequestra Manzoni per sé e per la sua casta
E degno di asse pulito
E non è degno di manzo
Ed ecco la proposta
Io correrei una prefazione che spieghi i motivi suddetti e altri la correte eredi adesioni altolocate nel mondo dell'insegnamento del sindacato dell'arte della politica
Mi ha non era un ingenuo
Quando deve discutere su come lanciare la lettera a alla professoressa dice ci vuole una costruzione lancio pubblicitario fatto bene perché la lettera i cappellani uscì senza preparazione ci massacrarono lettera i giudici uscì preparata bene von trionfo
Era uno che insegnava a usare la parola è usare la parola è anche questo
è vero che i figli delle tenebre sono scaltri dei fili della luce dice il Vangelo ma non è che i fili della luce debbano essere deficienti offesi insomma cioè come cioè una giusto compromesso
Ecco la proposta io correrei una prefazione che spieghi i motivi suddetti altri a corredo eredi adesioni di adesione altolocata eccetera oppure questo corredo lo provveditore e colleghi orchestra Ando l'adesione alle riviste di larga tiratura
Di quelle pedagogiche e dei giornali di sinistra e democristiani più illuminati
Un insegnante delle medie che conosco correrebbe la traduzione la quale sì lo terrebbe ha poco o nulla
Il testo resterebbe integrale solo un diverso carattere tipografico indicherebbe le parti collettori più umile o più timido più sprovveduto più svogliato
Potrebbe saltare senza danno
Cioè senza perdere il filo del racconto nella pazienza
Può sembrare una proposta oltraggiosa per Manzoni
Ma Manzoni è morto direbbe don Milani poveri sono vivi
Poi il libro integrale gli resta in casa se un giorno la bramato vorrà rileggerlo e allora proverà addentrarsi anche in quelle parti e la lettura del resto ce l'avrà introdotto tutto questo e più rispettosa fanno le dizioni ridotto riassunte
Badate anche il rigore di don Milani le edizioni ridotte riassunte si facevano e si fanno Loiero vuole dare tutto ma glielo vuole dare in un modo possibile che non rimanga sul comodino chiuso
Le modifiche lessicali sarebbero poche e avrebbero un duplice motivo primo rendere più piacevole più facile la lettura secondo visto che molti libri un principiante non legge
Visto che forse potrà leggere solo quello che almeno oltre a tutti i vantaggi educativi lì in prima una lingua viva che al povero e molto più essenziale e urgente che non una lingua morta
Quando parlava della prefazione di Manzoni I promessi sposi don Milani pensava al l'enorme impegno linguistico di Manzoni
Il risciacquo amento dei panni in Arno che non va sottovalutato oggi si dice che Manzoni è uno scrittore trans lingue perché parlava lombardo l'italiano per l'unità è un'altra lingua non era la sua lingua
E come Jhumpa Lahiri che qualcuno di voi forse conoscerà amerà sa scrittrice indiana che scrive in italiano o in inglese direttamente in un'esperienza trans linguistica che vuol dire anche di trance appartenenza nazionale
Contro un'idea di identità culturale chiusa ed escludente quella diciamolo come l'avrebbe detto dominati dei fascisti
Che ora casualmente sono anche al governo del paese chiusa parentesi
Una lingua viva che al povero molto più essenziale e urgente che non una lingua morta ora il segno più sicuro della morte di un vocabolo e il suo aver preso ormai significato diverso tanto che il significato ma vecchio nuove all'arriso
Che fa degli esempi don Rodrigo parti in treno da caccia
Chi capisce questo senza una nota chi capisce questo un francesismo che riguarda l'apparecchio a curare la caccia la preparazione della caccia con i cavalli e cani secondo l'ordine quasi liturgico è stabilito
Lo chiese ai parenti i genitori con un Latini ISMU
O anche lirismo per oggi forse sarebbe più comprensibile come tale
Scelse il partito che non vuol dir che prese la tessera di Fratelli d'Italia vuol dire sceso imprese una decisione
Non avevo cuore questo si capisce forse ancora un po'meglio non avevo coraggio ma forse fuori la Toscana si capisce di meno
Andavano di conserva con quest'ultimo esempio che ai miei ragazzi richiama irresistibilmente quella di pomodori che la loro mamma prepara bottiglie termino questo piccolo campionario
Se mi fossi messo metodicamente ne avrei trovati molti altri ma non poi tanti da mutare molto forse un paio di un paio per pagina
E poi esaminati bene ce n'è uno solo che si meriti una battaglia in nome dell'intangibilità dell'opera d'arte
E poi scrive una frase che io ho sempre profondamente avanzo e che ho messo anche in Emilia fra mio ultimo libro e poi l'arte clienti
Una che si mette in mezzo all'amore
Guardate qui io credo in queste parole cioè il nucleo più profondo incandescente di quello che don Milani pensava dell'arte
L'arte non può essere un ostacolo all'amore perché la sua lotta di classe don Milani
Quasi sì forzava io credo a usare un vocabolario così duro
Ma perché per pudore e anche penso per umiltà non usava quello che forse poteva usare non dico dovevano mi permetterei l'amore cioè tutta la vita di don Milani è una scuola d'amore di amore per gli ultimi di amore per chi è escluso
L'opera d'arte l'arte non può essere un fine
Il fine la persona
L'arte non può offrire pretesti per escludere qualcuno cioè se io devo scegliere fra il Manzoni e Gianni
Gianni quello di cui parla la Costituzione dice un'altra presenza io scelgo Gianni
E guardate questo dovrebbe essere una specie di giuramento di Ippocrate di chi fa lo storico dell'arte o della letteratura di chi insegna dello possiamo scegliere
Leonardo e Caravaggio ma dobbiamo scegliere chi ci sta chi ci sta vivo davanti anche perché se non Leonardo e Caravaggio sono morti quando non ci saranno più occhi e cuori capaci di capirli veramente e poi lo spiega
Perché questo lavoro
E lui parla di questo progetto manzoniano ma io penso che si possa parlare di tutta la vita di Lorenzo Milani non sarà guidato da una polemica
Ma solo dall'affetto per ritagliati fuori dal desiderio di rompere la cittadella del privilegio
Ti diranno anche che i poveri non riescono a leggerlo perché non ne hanno voglia che possono qua
Darsi le note sforzarsi andare a scuola serale lasciare un po'di televisione
E P quelli che te lo diranno
Cioè se scaricherà i come nel discorso di gente scolastici se scaricherà il peso succhi Manzoni non lo capisce e guardate un po'meno di televisione
E legge su un po'di più
Se scaricherebbe il peso su quelli che Mazzone non lo capiscono sarete empi ci avrete bestemmiato
Cosa può dire ripete un tre
E cosa avrebbe sterminato la persona umana
E per don Milani il Cristo
Cioè il dio che si incarna che diventa carne diventa uomo con le sue debolezze uguale a tutto tranne che nel peccato
Recentemente qualcuno la nostra Presidente così ha detto che vuole difendere Dio
Io revue soporoso sentire don Milani cosa avrebbe detto
Un Dio che si incarna e nel momento in cui lo fanno fuori fisicamente dice avrei potuto avere dodici legioni di angeli ma rimettere la spada nel fodero perché di spada perisce chi di spada ferisce un rigetto radicale della guerra della violenza
Questa è la sacralità della persona umana in una prospettiva cristiana
Chiudo
Con un'altra occorrenza della parola arte che forse è un po'il suggello di questo discorso
Ed è uno un'occorrenza che sta nella lettera i giudici
Sapete che Don Milani scrive dopo aver letto Corolla la prendo dopo aver letto
Sulla nazione cioè Luino leggeva la nazione se ne guarda va bene saggiamente ma io qualcosa gli arrivava dopo aver letto che i cappellani militari in congedo della Toscana riunitisi in assemblea a Firenze
Votare un ordine del giorno in cui dichiarano di considerare un insulto alla patria e i suoi caduti la cosiddetta obiezione di coscienza
Che è estranea al comandamento cristiano dell'amore è espressione di viltà chiuse virgolette dei cappellani militari dopo aver letto questo don Milani decide
Di scrivere loro una lettera
Perché perché pensava dopo oltre ad averlo scritto sul muro di Barbiana che ai che mi interessa prendo parte sono partigiano non sono indifferente diciamola con Gramsci odio gli indifferenti
Fosse doveroso che quindi mi sarebbe convenuto starsene zitto
Non avrebbe subito un processo
Che lo vedrà morto da morto condannato che non si ricorda mai che alla fine lo condanna
Prende la parola in pubblico scrivendo una lettera contro i cappellani militari a favore dell'obiezione di coscienza
Che resterà di cava devastava quel quell'unione fra trono e altare fra potere religioso e potremo liti politico che nella benedizione delle armi e delle bandiere aveva un suo snodo fondamentale
Non mi anni prende uno dei grandi Problemi dell'infedeltà della Chiesa al Vangelo lungo due mila anni mille novecentosessanta a quell'epoca
E come dire lo affronta frontalmente parla cappellani militari ma naturalmente parla all'opinione pubblica e parla in nome di una chiesa
Che è quella che nascerà dal Concilio Vaticano secondo in tra mille come dire difficoltà e anche oggi non del tutto compiutamente
In quella lettera ai cappellani militari dice delle cose
Meravigliosa è una lettera che bisognerebbe leggere tutte le scuole
Nel mille ottocentonovantotto il re buono onorò della Gran Croce militare il generale Bava Beccaris per i suoi meriti in una guerra che è bene ricordare l'avversario era una folla di mendicanti che aspettavano la minestra davanti a un convento di Milano il generale di prese a colpi di cannone di mortaio solo perché i rischi allora come oggi esigevano il privilegio di non pagare le tasse
Volevano sostituire la tassa sulla polenta con qualcosa di peggio per i poveri e di meglio per loro i morti furono ottanta i feriti innumerevoli eppure gli ufficiali seguita erano a farle gridare Savoia
Questo è un Berto primo
Oggi qualcuno tira la vernice rossa sulla stato di Umberto primo
Io credo che faccia bene perché credo che bisognerebbe ridiscutere
I segni che ne mettiamo nello spazio pubblico le piazze le strade sono come il martirologio martirologio l'elenco dei santi della Chiesa le piazze le strade i nomi delle scuole sono il martirologio laico della Repubblica si può onorare Umberto primo
Che fece senatore del Regno il generale Bava Beccaris per ricompensarlo gli aver ammazzato ottanta persone
Che chiedevano pane sapere quelle persone quali sono quelle del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo
Per i Savoy per lo dipinge il Quarto Stato immaginando sì quegli ottanta morti che si alzano e marciano verso sole dell'avvenire e lo fa ispirandosi alla Scuola d'Atene di Raffaello
Quando Bresci uccise Umberto primo
Non dico che dovremmo fare un monumento a Bresci ma io toglieremo momenti a Umberto Tolstoj Leone Tolstoj scrisse una lettera sull'uccisione di Umberto primo dicendo
Non si deve ammazzare nessuno
Io sono anarchico in tutto tranne che nell'omicidio ma forse dovremmo sacrale di più i morti in Abissinia nelle guerre coloniali italiane che non il re che ce l'avete il Cile aveva mandati a fare con le guerre e lo dice a Tolstoj in una lettera agli italiani sull'uccisione di Umberto primo don Milani
In quella lettera i cappellani militari parla della guerra di Libia parla del colonialismo italiano parla di tutte le volte in cui
Obbedire a voluto dire
Violare la legge fondamentale dell'umanità
Hannah Arendt dirà commentando il processo di Eichmann a Gerusalemme nessuno ha il diritto di obbedire
Che diciamo
In altri termini quello che dice don Milani l'obbedienza non è più una virtù
Don Milani viene denunciato per apologia di reato
Viene mandato a processo e appunto alla fine sarà sarà condannato in appello dalla corte d'appello quando lui ormai era era morto
E scrive ai giudici una lettera che è uno dei testi più alti nel Novecento italiano
Una lettera
Testamento
In cui dice cose che oggi andrebbero lette per esempio che nell'epoca della guerra atomica non esiste più una guerra giusta
Cosa direbbe della guerra oggi in Ucraina
Verrebbe chiamato come papà amico di Putin probabilmente
E in questa lettera durissima e bellissima
Sulla responsabilità della scelta sul fatto che nessuno può dire ho obbedito e sul fatto che la scuola deve dare i mezzi per decidere se obbedire o nove per assumersi la propria responsabilità
Vi leggo un passaggio una di queste con queste morali e sociali l'articolo undici della Costituzione l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli
Voi giuristi dite che le leggi si riferiscono solo al futuro ma la gente della strada diciamo che la parola ripudia e molto più ricca di significato abbraccia il passato e il futuro è un invito a buttar tutto all'aria all'aria buona
Papa Francesco viene citato prima detto ragazzi fate chiasso
Non fate chiasso contro il cambiamento climatico contro la guerra buttare tutto all'aria la storia come la insegnavano a noi
Oggi si parla di casa il calcio contro chi prova a riscrivere la storia lui dice l'articolo undici butta all'aria la storia come le insegnavano a noi e il concetto di obbedienza militare assoluta come la insegnano ancora
Mi scuserete se su questo punto mi devo dilungare ma il Pubblico ministero interpretato come apologia della disobbedienza una lettera che è una scorsa su cento anni di storia alla luce del verbo ripudia e dalla premessa di come si giudicano quelle guerre del passato che segue se si dovrà o no obbedire nelle nostre guerre future
A questo serve studiare l'ASCO la storia scuola
Quando andavamo a scuola noi i nostri maestri Dio li perdoni ci avevano così bassamente ingannati alcuni poverini ci credevano davvero Ching andavano perché erano a loro volta ingannati
A sentir loro tutte le guerre erano per la patria e poi demolisce l'idea di una guerra per la patria che si chiede per esempio cosa ne delle patrie degli altri
Per esempio le patrie africane che noi abbiamo invaso quando arrivate in treno a Roma la piazza in cui uscente tesi a piazza dei Cinquecento
Sono infinite le testimonianze ancora monumentali di una nostra adesione a un'idea coloniale
Chiudo con questo piccolo passaggio dalla lettera i giudici
In cui spiega
Che cos'è il motivo profondo
Per cui ha scritto quella lettera i cappellani militari e che il motivo profondo della sua vita
A questo punto mi occorre spiegare il problema di fondo di ogni scuola
E siamo giunti io penso alla chiave di questo processo perché io maestro sono accusato di apologia di reato cioè di Scola cattiva chi li ricordano queste parole Socrate
Socrate maestro accusato di deviare i giovani e messo a morte da una democrazia tutta la grande democrazia ateniese
Bisognerà dunque accordarci su ciò che la scuola buona
Non la buona scuola in quell'altra cosa
La scuola è diversa dall'aula del tribunale per voi magistrati vale solo ciò che legge stabilita la scuola invece questa una definizione ma era meglio cosa commovente invece siede fra il passato e il futuro
E deve averli presenti entrambi
E qui USA la parola parte
è l'arte delicata di condurre i ragazzi su un filo di rasoio
Da un lato a formare il loro il senso della legalità
E in questo somiglia alla vostra funzione di giudici dall'altro la volontà di leggi migliori cioè dissenso politico e in questo si differenzia dalla vostra funzione
L'arte della scuola e l'arte di insegnare a rispettare la legge ma di dare il desiderio gli strumenti per cambiare quella legge per averne finalmente una giusta che assomigli un po'a quella Costituzione da Repubblica che diceva un'altra Fiorentina Piero Calamandrei è una rivoluzione promessa quella promessa non è stata mantenuta mai nei tempi di don Milani né ai nostri per don Milani l'arte non era più quella dei colori ma era l'arte delicata di condurre i ragazzi su questo filo di rasoio
Grazie
Grazie Tommaso qualcosa che che ci ha detto ovviamente ci sollecitano un coetaneo ancor di più a riflette ad andare a fondo
Al
Alle al pensiero di don Milani
E questo centenario abbiamo detto fin dall'inizio quelle voce nella nostra
Presidente Rosi Bindi
Vogliamo rileggere in un modo rigoroso si stima verba no mi don Milani per venti
Perché queste parole ogni volta che le rileggiamo si diceva prima
Riescono a suscitare noi riflessioni sempre attuali
Io sono convinto anche fra cento anni
Tra duecento anni fintanto che ovviamente la nostra società Anna
Non si distrugge perché tu mi ha detto che non si distrugga
Creando dei delle persone e dei cittadini ottomila insomma no
Nessuno ci si commetterebbe che cosa sarà il futuro
Ma se non glielo dei leggeremo lo rileggiamo Gillo rileggiamo domani dopodomani troviamo sempre qualcosa attraverso il quale noi ci siamo spenti a sollecitare i messaggi don Milani con l'attualità con il mondo con la realtà
La realtà che non è una realtà una Storia con la esse grande
Dei potenti dei fatti della politica ma la realtà con fatta dalla vita di tutti i giorni delle persone in modo particolare di killer Società e la città la costruisce con fatica come sofferenza con sudore con lacrime con sangue
Ecco quindi
Che sono gli ultimi ecco perché l'interesse di don Milani è sempre lì chi fa la storia sono gli ultimi ce lo diceva in qualche modo anche il mondo degli intellettuali del passato insomma no
Il suo convinto
E rilancio anche la proposta perché l'abbiamo fatta più volte anche nei tavoli organizzativi delle centenario
Che
Una delle azioni importanti che avremmo potuto fare e ristampare diffondere in tutte le scuole le due lettere la lettera Cappellari militare gli unici come testo di educazione civica
No nel modo sarebbe stata un'operazione profonda bella forte non abbiamo trovato
Sponde da nessuna parte
Sa da nessuna parte venne nel sponde romane nel rispondere alle regionali le sponde locali
Però io rilancio su questo
Lancia anche una fondazione credo di di di poterlo dire anche come la Fondazione don Milani ma anche penso con il le le l'istituzione non Milani vivi di Vicchio
Che noi dobbiamo dare in mano ai giovani questo divieto
Perché lo possono rilegge in piena autonomia sine glossa anche questo senza troppi commenti perché dominano in c'è bisogno di spiegarlo
Basta leggerlo
Perché lo sforzo della chiarezza estrema che arriva fino alla coscienza del del più semplice del più povero
L'obiettivo fondamentale è stato
E c'è riuscito devo dire
Quindi basta rileggerlo diffonderlo accompagnata magari ex della funzione del maestro che come diceva il suo primato il Maggio è una funzione di regia
No
E la funzione è un po'delle i quel Virgilio del terzo accanto dell'inferno no andante siccome intatta non vuole entrare ha paura entrare nel regno del male
Interviene Virgilio
E cosa fa lo prende per mano
E quell'attenzione meravigliosa dopodiché dopo che la sua mano sulla mia pose
Coniglietto volto
Con volto sereno on Dio ma assicurano gli inquirenti presi fiducia di potercela fare a camminare con le mie gambe
Mi addentro alle segrete cose ecco la funzione del maestro no
Non è l'imbottigliatore né di acqua nel divino né di altri liquidi e colui che invece è consapevole che ognuno di noi è un giacimento di risorse dei valori
Ecco e tanto più questi valori come sono nelle aree marginali nel nostro Paese tanto più sono state non rimase margini del civiltà tanto più conservano
Dei valori di solidarietà di di di i valori enogastronomici eccetera che ormai il mondo della della globalizzazione altra fra ci ha fatto dimenticare no
Ecco io penso che il ciò che ci ha detto prima Giancarlo lo fa belli i Tommaso
Possono avesse sollecitato soprattutto fra tanti ragazzi che ci sono qui anche un po'di domande di inquietudini di di riflessioni per cui siccome abbiamo un po'di tempo possiamo anche intervenire pregandoli di alza la mano a chi vuole intervenire passeremo poi con un microfono mi immagino no
Forza e coraggio
Come facciamo con i microfoni
Giovane non troppo
Io voto la fortuna di essere stato a Barbiana
E di essere stato proprio in quel periodo dove don Lorenzo tenne un corso sull'arte
Un corso anche duro di può abbastanza lungo
Questo costo che ha tenuto attraverso un proiettore
E centoventisette diapositive
Che conservo ancora recuperai prima che fossero state buttate via durante le pulizie di Barbiana
E in questo corso don Lorenzo riferita all'alta aveva sempre parte uno dei mezzi di riferimento
Un metro di riferimento l'abbiamo sentito prima ha riferito alla legalità
Che alla scuola
Un altro metro di riferimento lo leggiamo
In lettera la professoressa riferito all'arte molto bello quello che l'utilizzavo la spesso quando diceva
L'arte e odiare qualcosa o qualcuno
Riflettere sulle ragioni dell'odio ricercarne le cause approfondirlo con le persone con gli amici
Piano piano viene fuori le ragioni dell'odio
Ed è una mano tesa nemico perché cambi questa bellissima dizione la troviamo in lettere la professoressa
Che la guida di tutto di Bollate professoressa
E le professoressa parte con un pugno al pugno
Nello stomaco degli insegnanti odiare qualcuno
Cari insegnanti io vi pagherei a cottimo anzi no
Multa per ogni ragazzo che non imparò la materia poi dato il pugno comincia la mano tesa agli insegnanti
Che tutto lo sviluppo del libro
E nel fare questo corso sull'arte
Aveva un con l'altro criterio che ricordo benissimo mi diceva
L'arte è esprimere un concetto o un valore universale
Con il minimo dei mezzi e il massimo dell'efficacia e nel valutare le varie opere d'arte
Da quelle di scultura quelle di pittura ai monumenti e così via utilizzava spesso questo riferimento la valutazione come dire del messaggio riferito al primo concetto di letta la professoressa
E a secondo il minimo dei mezzi il massimo di efficacia un qualcosa che deve valore che abbia un valore universale
E su una via positiva si fermava ore a spiegare le tecniche con cui veniva realizzato quel determinato Effetto
A spiegare il percorso che l'artista aveva fatto nella sua vita prima di arrivare a quel determinato quattro
La scuola che ci stava dietro
Perché evidenziava sempre come dire questo elemento l'aspetto individuali ma anche la scuola da cui quel l'artista veniva e pensare sono diapositive che riguardano quadri che riguarda monumenti ce ne sono perfino uno o due se non ricordo male una sicuramente su uno stadio
Un si siederà come don Milani a spiegare uno stadio che sul football sul calcio come dire aveva delle opinioni molto ben precise
Ma nello spiegare come dire le varie opere d'arte era ricorso anche a questo
Questo per dire come questo personaggio fosse di grandissimo obiettività e quanto false siano state alcune affermazione lette sui giornali come dire dal Messaggero al Corriere ad altri quotidiani di questo prete talebano che disegnava l'arte disegnava la letteratura
Disdegnava tutte queste cose cose assolutamente farsi e sull'arte io vi invito a leggere una bellissima lettera che è quella regista francese dove don Lorenzo suggerisce alcune scene
Per creare per questo film che il regista vuole fare sulla vita di Gesù
E bellissima questa lette nel ricordo una scena per dire
Quella del Jordan undici
Giordano dice Giovan Battista sta battezzando
Dice tu devi riprendere i giovani senza individuare chi è Gesù ognuno di loro può essere Gesù e descrive benissimo questa scena fortissima per arrivare a conclude dice quando dice che quando i usciranno dal cinema le persone devono avere la sensazione che Gesù è rinato e vissuto una società difficile come la loro e come loro si è battuto per migliorare la società nella loro condizione
è una lettera che spiega con una serie di scene che io vi invito convive a leggere qui abbiamo il santo scolaro
Essa è una mosaico fatto dei ragazzi precedente a quelli che ai più vecchi però ricordo quando lo spiegava come dire di questo corso dell'arte
Che durò diverse diverse settimane diversi mesi
Dice una delle cose più difficili
è fare l'espressione del volto c'è solo gli artisti più bravi ci riesco
Allora dice fate una cosa
Come avevamo letto tutti piccole principe dice pensate Piccolo principe pensate a quella scatola con il buco che tutti guardano e ognuno in più di loro individua una scena nella scatola nera
Bene disse con quel libro si realizza quel principio
Dietro quel libro ognuno può immaginare il volto dello studente quindi c'è un messaggio chiaro legato al Santo scolaro come dire e c'è questo molto che suscita curiosità suscita come dire l'immaginazione
E cioè questa è una tecnica molto semplice che ce lo spiegava come una tecnica che veniva come dire uno utilizzata
Questo io credo che quindi che rispetto al discorso dell'arte i due messaggi importanti don Milani siano proprio questi io quando entro in un museo mi ricordo sempre questi due elementi l'arte
Un un messaggio universale un valore universale Espresso con il minimo dei mezzi il massimo di efficacia l'arte
Come in mano tesa al nemico perché cambi quel sono due messaggi a mio avviso che io ad otto ogni volta che vado in un museo so benissimo che sono parziali ma sono estremamente efficaci per ringrazio
Salve io sono un insegnante vorrei dire maestra ma sono una professoressa una volta una preside
Mi disse lei accusandomi chiamandomi in presidenza mi disse ma lei cosa crede di essere una maestra come dir si metta un po'in regola lei è una professoressa medie non si insegna non le cose della vita ma si insegnano le materie quindi fu molto momento dura però sono una professoressa volevo riprenderò un attimo il discorso di Pasolini perché forse non va derubricato così semplicemente come una cantonata non perché Pasolini non possa prenderne di cantonate ma in questo caso specifico
Noi facciamo in classe Sempre don Milani ci sono i miei alunni ci sono i miei ex alunni Iride con con i colleghi che continuano questo discorso
Però trovo delle difficoltà in Effetti le difficoltà di cui parla Pasolini Pasolini si concentra un po'sulla pars destruens diciamo de del problema però c'è quando noi se diciamo presentiamo ai ragazzi di oggi così
Semplicemente le l'esperienza di Barbiana
Quella rischia cioè si corre oggettivamente il rischio che sia quello che dice Pasolini cioè un'esperienza Beghella interessa anche Poetica generosa ma marginale un residuo come si studia un vaso greco si studia Cuillo diciamo che non ha più niente a che fare con nove ci può piacere o no lasciare lasciare indifferenti oppure emozionare ma finisce lì
Mi ricordo che proprio l'anno scorso IMI aloni scrissero un tema e in molti casi c'era questo discorso che vi faccio che sembra banale ma appunto rivelatori
è un ragazzo in particolare mi scrisse sì bella l'esperienza di don Milani lavoro questi ragazzi
Eccetera però oggi non ci sono più questi problemi perché mentre i ragazzi di don Milani sparavano la Mère da come alternativa alla scuola oggi noi possiamo andare in centro andare in discoteca e divertirci
Allora io col dov'era l'unico che scrisse questo a questa era proprio detto così papale papale
Allora io un po'crudelmente gli dissi sì è vero però chi te la paga la discoteca e i tuoi genitori e tre e i tuoi genitori come me più tardi possibile ma poi moriranno cioè bisogna ecco qua a fare questo discorso che non anzi e troppo alla da un punto un po'paradossale un po'crudele
è questo cioè è vero che i ragazzi oggi stanno tornando a livello di quelli di don Milani
Prima del della scuola di Barbiana per qui le parole sono sempre meno
Non hanno non sono non hanno i contenuti uno dice va be'chi se ne importa se non sanno tutta la letteratura tutta la storia dell'arte è vero
Ma non hanno nemmeno gli strumenti quindi hanno grossa difficoltà a leggere un articolo di giornale tanto quanto Manzoni non tanto meno anzi forse e è purtroppo è così non conoscono proprio delle nemmeno le parole dei contemporanee se non solo quelle proprio quotidiane quotidiani
Però c'è una differenza appunto che è molto difficile che se che si rendano conto invece dell'utilità di quegli strumenti perché hanno il consumo quello che il mio alunno di Sheva
E-mail ma io posso andare in discoteca quindi sono in un'altra condizione
Abbisogna di appunto i genitori moriranno i consumi finiranno perché poi sta succedendo ora a chi in nome della guerra come abbiamo ricordato
Quindi dobbiamo augurarci di tornare una condizione di povertà quasi perché si rendano conto quindi la butto là questo problema quindi Pasolini in fondo non aveva tutti i torti
E né però voglio dire una e e appunto e dagli dare loro uno scopo ieri c'erano anche i miei studenti a vedere i film
E uno mi ha colpito tornando in macchina insieme a casa
Di quando dice ai più svogliati date uno scopo una quando dice non bisogna bocciare non bisogna lasciare indietro nessuno eccetera e più svogliati date di uno scopo e Luís da solo quel ragazzo
Molti intelligente ma svogliato
Ha detto io vedo per come si fa a darci uno scopo questo è il problema oggi allora c'erano le prospettive c'erano le idee c'erano i progetti collettivi c'erano i comunisti appunto oggi tutto questo è finito è finita anche la dottrina sociale della Chiesa non è e cioè è c'era la Pira all'epoca no per me non è finita ma è chiaro che sono e esperienze molto in crisi è molto marginali oggi quindi è vero che c'è questa difficoltà anche a dagli uno scopo ci siamo annotiamo cerchiamo però ecco Pasolini aveva visto un po'questo grazie
Ma
è chiaro che non dobbiamo difendere Pasolini insomma però io qui quel brano che ho citato mi sento di dire lì Pasolini prende una grossa cantonata
Adesso rileggo solo l'inizio e la fine di quel piccolo brano
E poi dico proprio due parole
Barbiana era un caso estremo
E poi spiega perché è un caso estremo e qui ha ragione
è la conclusione che è sbagliata
E dunque don Milani avrebbe visto oggi mille novecentosettantatré quando Pasolini scrive
La sua mi meravigliosa opera organizzativa
Come un conato inutile divenuto anacronistico
Cioè lui commette un errore una mia lettura
è una fase particolare di Pasolini è il Pasolini dell'abiura alla Trilogia della vita
è un Pasolini che vede nero d'ovunque è il Pasolini che sta scrivendo
Salò o le centoventi giornate di Sodoma e petrolio
Io confesso non solo dei professore io non sono riuscito a leggerlo tutto petrolio ma per per il senso di di morte che mi che che trasmette
Quindi è un Pasolini che vede tutto questo allora lui parte da una premessa vera è chiaro che Barbiana
è un caso particolarissimo ab
Non isolato in quel tempo ma ovviamente
Andrà a scomparire quel mondo mondo delle lucciole come lui scriveva
Purtroppo lui trae la conseguenza che dunque
Sinteticamente dico quel metodo quel modo quella visione pedagogica ma non solo pedagogica di don Milani innata in quel contesto e anche essa destinata a scomparire qui che sta l'errore
è chiaramente nata in quel contesto
Ma poi che a mio avviso don Milani non la lega a quel contesto parte da quel contesto per scendere su delle strutture mi verrebbe da dire che sono profonde sono dell'uomo
Ecco perché hanno i subito a penso a tutti quel riferimento alla povertà di linguaggio
In quel contesto aveva un significato mancano le parole nel contesto di oggi ma noi continuiamo a dire manca ai ai nostri ragazzi mancano le parole
Non per gli stessi motivi per cui mancavano allora ma di fatto mancano le parole e dunque tutto ciò che lui ha detto sull'importanza delle parole e non devo stare a ricordarlo a voi
Dal numero dei vocaboli che possediamo dipende anche la nostra capacità di azione politica
E di presa di coscienza innanzitutto da questa questa però va sottoscritta oggi se non sapessimo che è nata in quel contesto ecco quindi da questo punto di vista che dicevo Pasolini prendono accantonato
Sì ci tengo a dire una parola anch'io su questo
Allora intanto bisognerebbe sono veniva dividere un po'la figura di don Milani la sua speranza di Barbiana
Con le appunto il suo metodo
E chiedersi anche dove sarebbe don Milani oggi nominali oggi non sarebbe nel nelle scuole che voi fate nell'università che io dirigo
Noi siamo i signorini
Sarebbe alle Piagge
E oltre
Questa è la prima risposta cioè noi qui ci dobbiamo identificare non quei ragazzi di Barbiana
Ma con quelli contro cui Luís tuonava lui non voleva più a Barbiana i laureati almeno mi sarebbe fatta andare molti non ci sarebbero andati cioè non uno dei pericoli di celebrare dominare domestica avete sentito dalla parte nostra non lo è
Quindi diciamo su questo dove sarebbe oggi io penso che sarebbe quel migranti sarebbe le Piagge sarebbe davvero dagli ultimi
E poi è vero che don Milani ha perso cioè che l'Italia e il mondo è diventato molto peggio
Quello che vi sia più retta ovviamente non lo non è successo
E siamo andati in direzione contraria
Questo vuol dire che non ci siano cose io credo che insomma l'ostinazione della Chiesa non esista difficile dirlo con papa Francesco diciamo che papa Francesco delle grosse difficoltà pure lui nella sua chiesa e non c'è dubbio però come dire c'è una c'è una linea di resistenza c'è una dinamica di lotta cioè una c'è un confronto molto acceso
Io credo che però di quello che che don Milani
Diceva e faceva ci sia tantissimo di vivo anche per i signorini
E e che il punto non sia studiare quello che faceva a Barbiana
Santifica angolo
Cioè io spero che non lo facciano mai santo don Milani che non è un santo degli altari
Lo era tantissimo ora da non posso dirlo da che stiamo diciamo più di tanto meno su apparentemente più di tanti fatti recentemente dice
Degli altari
Vari fondatori di strane congregazione cosa ma il punto non è dei ficcare in bassa mare Barbiana o pensare che come ci che ci si debba identificare con lo spalare la Mère da lui sarebbe oggi con quelli che la metterà sparano e questo ci dobbiamo ribassate con noi
Però noi secondo me quello che lui ha detto non solo sulle parole che è fondamentale ma su un'altra cosa
Pasolini diceva quello che diceva perché vedeva che vinceva il modello della ricreazione
Che Don Milani condannata cioè che che il imbecilli mento dominare si preoccupava del Giro d'Italia figuriamoci cosa direbbe oggi né di un sistema diciamo mediatico televisivo di consumo che ha esattamente lo scopo di imbrigliare ogni rivolta e allora don Milani non se lo sono dalle parole ma serve anche a stimolare un senso di rivolta
Di ribellione
E questo almeno va be'è stato fondamentale io so Signorino sono nate una famiglia privilegiata culturalmente benestante
Ed è e mi sono spedì vergogno Mandonego don Milani ancora perché sento che che mi avrebbe preso a calci nel sedere cioè non ho alcun dubbio su questo
Però penso anche che quel senso di rivolta rispetto allo stato delle cose questo sia prezioso per una generazione
Ci sono dentro anche i miei figli che è molto avanti a noi sui diritti della persona sui diritti civili sulle diversità ma non sente minimamente il problema dei diritti sociali delle quali gli anzi
E su questo Milan invece tipo svegliati perché come è stato detto brutalmente ma giustamente è sacrosanta e io sono ammirato dalla battaglia
Che consente di andare a mangiare la pizza abbracciato a chi ti pare baciando chi ti pare
Ma se non ce l'ha i soldi a maggioranza non ci va
E questo è un punto fondamentale
Il sembrato
Cioè il professor Pietro ma Montanari deve prendere il treno si scusa ovviamente se ci lascia sì poi sempre aspettare che l'intervento
A io no benché notizie egli appartenne seguendo da Milanin sette aretino ed io
Quest'anno
Allora quel passaggio durissimo
Significa che l'arte è sempre per don Milani io credo sia vero storicamente non un atto di conformazione al mondo così come
Ma è un atto di contestazione del mondo così come
Anche nei rapporti più apparentemente più idilli dieci fra artista e committente pensate all'artista che io sento molto Bernini si studia anche a scuola l'artista dei papi e dei gesuiti d'artista la Kater e San Pietro del baldacchino di San Pietro dove l'odio lì è un artista che apparentemente faceva tutto quello che il Papa gli chiedeva
Non è così studiando lo bene quelle opere d'arte sono così grandi per l'attrito fortissimo che c'era fra la libertà dell'artista peso confrontarsi con le regole e con la e con il potere
L'arte è sempre l'attrito
Di una dimensione in totale libertà che è quella del creare con una dimensione totale costrizione che quella del potere che ti dà i soldi per creare e che ed è il mercato che chiede l'opera lì dentro si esprime anche l'odio per il mondo così come per i rapporti di forza per l'ordine costituito
è un è un'espressa come dire è un'operazione di ostilità la realtà così com'è e la modifica paradossalmente l'arte crea un mondo tra radicamento è diverso da quello che esiste
Non non Livorno predire utopica mente anzi concretamente l'arte serve a cambiare il mondo e il movente di moltissimi artisti che storicamente socialmente erano sottomessi sottoposti che hanno dovuto fare lotte secolari per essere considerati degni
Leonardo stesso considerava Michelangelo una specie di fornaio perché ha sempre coperto di polvere di marmo e glielo diceva sottraendo la battaglia degli artisti per uscire da una condizione meccanica
E ambire a una condizione intellettuale don Milani sentiva io credo la forte carica di contrapposizione al mondo così come e dal suo punto di vista l'odio per l'ingiustizia l'odio per il potere
Il problema è che quello è un movente è una molla Marche quello che viene fuori è qualcosa che può perfino cambiare chi si odia è la mano tesa
L'arte sei arte cambia chi la vede quando hanno cominciate ragazzi di ultima generazione attirare
La vernice o la marmellata o le minestre sui quadri e lo fanno senza volerli danneggiare infatti non li danneggiano hanno scelto vanno uno dei primi è stato Van Gogh I girasoli National Gallery di Londra c'è stato un'onda di indignazione
Ora io mi chiedo ma Van Gogh
è stato definito suicidato della società e che uno che come dire
Pensava che se si fosse visto il mondo con la sua attraverso gli occhi della sua arte se si fosse veramente capito quello che faceva il mondo da cambiare
E invece il mondo lo ha diciamo stritolato e ucciso perché non ha capito perché in realtà alla pensiamo che oggi lo capisca chi paga i suoi quadri cento milioni di dollari
Ho Chi usa quei quadri per cercare di salvare il pianeta di tenerci svegli alla coscienza e di dirci che non possiamo mare i quadri se non amiamo I girasoli veri che quei quadri rappresenta ma che tra pochi da soli non ci saranno più
Sì Monfeli un passo bellissimo dei suoi quadri dice chi ci salverà dopo che abbiamo imbrattato il mondo da chi è che ha imbrattato i ragazzi su Van Gogh o chi paga cento milioni di dollari un Van Gogh fa una vita è un rapporto con il mondo che Van Gogh avrebbe disprezzato
Io credo che qui ci sia sia l'odio che la mano tesa anche se naturalmente don Milani qui è davvero un grandissimo scrittore e usa le parole in un modo che è anche difficile da spiegare fino in fondo razionalmente lo capisci profondamente cosa vuol dire e l'arte sempre contro ma è anche sempre un ponte per cambierà le cose
Noi chiediamo ringraziamo anche Tommaso perché al treno è stata una bella giornata gres mattinata stamani mattina credo che usciamo da qui
Con questa idea nonché la nostra vita sia un'arte un'arte attenta e come segno d'amore no
Bene stasera ci sarà tutta la serata dentro delle teatro quindi è molto importante vi aspettiamo le forme di
Buona sera
Iniziamo questa nuova sezione delle tre giorni della Pergola
Nella ricordo dell'insegnamento
Di don Milani
Iniziativa promossa dal Comitato nazionale
Per il centenario della nascita di don Milani
E che
Abbiamo voluto indirizzate anche verso un aspetto non sempre preso nella giusta considerazione
Allor quando facciamo le nostre analisi le nostre riflessioni nostri approfondamenti
Su don Milani
Don Milani e l'arte
L'arte come cammino dell'inquietudine dell'uomo verso la ricerca
Del bello del giusto
E del vero
Ne abbiamo già cominciato a approfondire alcuni aspetti fin dal primo giorno
E stamani mattina
Abbiamo concluso da poco anche questa riflessione su don Mila ni
E la pittura
Questa sera la riflessione la vogliamo fare
Su don Milani e il teatro
Io non entro dentro magari gli ex allievi di don Milani che son presenti questa sera
Potranno approfondire anche aspetti nel dibattito della l'importanza anche del teatro no di don Milani nel suo processo e attività educativa
Noi le abbiamo visto nelle foto che girano don Milani che preparare ragazzi per portarli alla scuola ed alte spettacoli teatrali don Milani che porta ad assistere
Spettacoli cinematografici soprattutto del film e neo realistici e ne abbiamo parlato ieri in tutto il pomeriggio
Stasera parliamo di don Milani e il teatro
Teniamo presente che allorquando nel mille novecentosessantasette
Don Milani scrisse lettera professoressa
Quest'opera immediatamente colpito il mondo alla sensibilità del teatro del mondo teatrale
E siamo stati di recente proprio a Sirolo
Nel Conero
Dove il regista Enrico S. nel sessantotto l'anno dopo l'uscita quindi lette professoressa
Mise impiegato proprio il tema delle tre da professioniste questo spettacolo teatrale ovviamente interpretato secondo la sensibilità ovviamente che nasceva in quegli anni lì siamo nel sessantotto
L'anno dell'inizio delle grandi contestazioni studentesche
L'anno nella quale il duello con durante le occupazioni delle scuole soprattutto dell'università di tutta Italia di tutta l'Europa di tutto il mondo perché il Sessantotto fu poi un movimento che toccò i diversi
Ecco
E Luís mise in scena questa lettera ad una professoressa con questo spettacolo teatrale che girò e contribuì in qualche modo a far conoscere
Anche
L'opera collettiva
Lettera a una professoressa
In modo che fosse
In qualche modo uno strumento attraverso il quale in questa scuola già riformata si ponessero metterei in risalto le come dire
Le contraddizioni anche delle grandi riforme c'erano state c'era stata la scuola media unificata c'era stata l'apertura
Il agli la scelta dei piani di studio e degli ordini di scuola insomma se l'ha scardinato il vecchio sistema gentiliana per fare una scuole invece più aperta più libera
Che ponesse ragazzi in una possibilità di scelta degli indirizzi scolastici assecondò di quelle Adriano di attitudini dei ragazzi stessi letta professoressa fu un colpo di un pugno forte nello stomaco della dell'insegnante non solo insegnanti perché ovviamente
La lettera è scritta anche per i genitori anzi dei genitori che avrebbero dovuto essere protagonisti in qualche modo anche del cambio del cambiamento
Bene discorso mi porterebbe molto a lungo stasera allora vogliamo approfondire questo tema
La scuola e il teatro la valenza educativa del fegato
E a parlarne è con noi Marco Giorgetti che il direttore de la Pergola la Pergola da anni come altri aspetti
Enti teatrali
Si sono mossi in questi anni con attenzione alla scuola offrendo alla scuola non solo spazi di fruizione ma aiutando e sostenendo la scuola desse anche soggetti attivi nelle costruire lo spettacolo teatrale
Io stesso quando per Raniero nella direzione scolastica regionale servivo tutto questi aspetti della scuola del Teatro e c'era un pullulare d'iniziative interne ed esterne alla scuola
La Sco la il teatro nella scuola la scuola nel teatro d'questa grande alleanza come processo essenziali e di educazione dei nostri nostri ragazzi
Ecco quindi nel ringraziare Marco Giorgetti
Che ovviamente
è stato meraviglioso direi nel offrire questa possibilità a a tutta l'organizzazione del comitato del centenario quelle sono le strutture le maestranze
Le necessità insomma per la realizzazione di queste giornate
E l'ha fatta con grande generosità coinvolgendo tutto l'ambiente e il personale delle del teatro che ringraziamo perché li abbiamo visti partecipi sensibili desiderosi davvero di collaborazione per una causa che penso che sia degna per noi e anche per loro
Quindi lascio la parola subito a Marco Giorgetti
Grazie
Lauro seria copie
Per questa introduzione anche approfitto per ringraziare la fondazione la presidente del comitato è il Comitato ENI tutti coloro che comunque hanno scelto questo luogo
Come luogo in cui si potesse ragionare intorno
A questa grandissima figura e non solo tutto quello che ne deriva
Prendo spunto dall'ultima tua parola la la causa una causa questa nostra causa la causa della cultura la causa del teatro
Che noi stiamo combattendo perché il teatro è sempre ultimo questa parola anche risuona spesso nelle negli scritti di don Milani
Il teatro e ultimo perché il teatro è inutile non c'è niente di più finto come dice su vedi più inutile
E pure di più necessario
Indispensabile del teatro come la cultura come diciamo che ci nutre un teatro che
Ha scelto di riaprire proprio con queste giornate perché non volevamo più riprendere le cosiddette stagioni normali di una certa di un certo passato dove Rina auguravamo comunque degli spettacoli di spolvero internazionali o meno volevamo ricominciare da una riflessione riflessione che sempre più necessaria per noi
Riflessione nel quale nella quale appunto
Cercando noi che lavoriamo per il teatro che ci lavoriamo dentro che ci crediamo in questo magnifico strumento di comunicazione fra gli uomini
Provando a ritrovare veramente i sensi profondi di quello che lega questo luogo sacro
Massacro perché separato non perché irraggiungibile
Sacro perché necessariamente separato dal quotidiano quindi un luogo di riflessione quello che lego a questo luogo sacro a una società in cui è collocato non come un'astronave ma come qualcosa che riesce ad accogliere e ad essere parte attiva della crescita di un dibattito anche qui una chiave probabilmente
Probabilmente appartenenti anche ad un miliardo Milani il discorso del di un di un dialogo costante di una anche di una contrapposizione
Di un confronto costante come quello che avviene la sera quando noi apriamo il il sipario e non sempre quello che succede al di là del sipario in sala coincidono ci sono delle delle veramente del degli scontri a volte riguardo a quello che viene proposto è quello che viene raccolto dallo spettatore
Quindi
Abbiamo voluto ricominciare ritrovando questa base questa base è necessariamente sempre all'origine la fonte
Quella che va a interessare a toccare a coinvolgere e qui ci sono degli insegnanti del nostro l'Ottocento di avviamento all'espressione che saluto i giovanissimi
Attraverso che cosa attraverso la scuola
Inevitabilmente perché nel lavoro del teatro come ben sanno coloro che lavorano al nostro cosiddetto ufficio scuola che non è solo ufficio scuola male qualche cosa di più aperto credo
Molto molto difficile arrivare ai giovanissimi attraverso canali fra virgolette altri con normali come la famiglia o come
O come
Altri alta altri modi di avvicinarsi la scuola per noi è fondamentale per ricominciare a costruire un teatro che riparta da lì
Veramente da coloro che saranno i cittadini del futuro
Che oggi già lo sono sono già cittadini ma appunto che riescono a trovare nel teatro il luogo magnifico in cui poter scoprire qualcosa di se stessi in una comunità
E
Questo non significa fare teatro
Noi per questo abbiamo aperto abbiamo continuato a tenere aperto il centro di avviamento all'espressione che il nostro maestro Orazio Costa e qui c'è Paolo bussa agli che con meno è stato al suo fianco per tanto tempo
è venuto a creare Milano centosettantanove a Firenze dicendo il teatro non si può più insegnare
Lui che era stato maestro di tutti da Mastroianni a Mauritius chiunque alla Proclemer Albertazzi non si può più insegnare il teatro bisogna ricominciare ecco che viene a Firenze proprio qui alla Pergola con noi
Perché vogliamo proporre fin dai giovanissimi fino ai piccolissimi un modo di riscoprire il proprio corpo
Il metodo mimico di riscoprire proprio corto la prossima e la propria espressività che tenga conto dello strumento teatro che utilizzi lo strumento teatro cioè quel momento in cui in questo teatro in altri luoghi due persone due esseri umani si incontrano perché l'uno racconta o fa qualcosa l'altro si mette nella disposizione di accoglierlo
Ecco che il metodo mimico
Costa lo diffonde nei quartieri negli asili nelle scuole col solo scopo di cominciare a diffondere qualche cosa che aiuti i giovanissimi i piccolissimi a veramente
Scoprire le proprie le proprie potenzialità espressive e nel momento in cui questa scoperta avviene cominciare a far capire a questi cittadini a questi giovani che esiste una possibilità vedere come questo si traduce in teatro nel teatro nello spettacolo ma anche vedere come questo si può tradurre per loro in un tempo più lungo in un mestiere
Quindi il fare teatro ecco che in questo le scuole c'hanno sempre moltissimo aiutato
Noi non vogliamo che le scuole facciamo teatro non vogliamo che le classi si mettano a recitare questo o quell'altro pezzo o a fare ricorderai Paolo
A fare diciamo così lo spettacolino di saggio sui di fine anno non è quello anzi può essere pericoloso quello perché crea forse delle illusioni
Non è questo a noi interessa moltissimo e il lavoro che stiamo facendo ancora concentramento espressione e cosa ufficio scuola
Veramente diffondere un discorso espressivo artistico
Un'arte
Che tutti siamo capaci di svolgere un'arte che tutti siamo capaci di fare come penso e qui ritroviamo don Milani no credo tutti siamo capaci di arte tutti siamo capaci di espressione
Soltanto che la società alla scuola gli sbagli ci Tartano Leali ci costringono a non essere quello che effettivamente potremmo essere ecco che allora ogni anno quanti una settantina almeno forse di più di giovanissimi
All'inizio e poi via via anche addirittura arriviamo fino al liceo lavorano con noi per scoprire che il teatro non è un'affermazione di sé banale una non è una cosa vanesi al mare qualche cosa che ci può aiutare a capire qualcosa di noi per la nostra società
Non necessariamente traducendosi in spettacolo e questo ci aiuta a vedere
Le cose in maniera diversa a stare in uno spazio in un ambiente in una comunità in maniera diversa quindi per noi la radice io credo del messaggio del dettato di don Milani è proprio forse colta nella sua Radice
Proprio profonda in termini di innesto di questa cosa meravigliosa alla quale crediamo il teatro in una società come strumento di comprensione e di dialogo
E di miglioramento degli uomini all'interno ripeto di una comunità definita addirittura in alcune classi delle elementari siamo riusciti a sperimentare non soltanto questa espressività ma anche addirittura a definire
Come all'interno della stessa classe si trovassero addirittura dei ruoli distinti
Dei ruoli possibili per ognuno a seconda delle vocazioni
Questo magari se anche tradotto nella partecipazione alla realizzazione in maniera diversa e questo si tradurrà poi quando le persone sono più grandi appunto nel fare lo spettacolo
Da fuori scena quindi in tutti i mestieri che contribuiscono a farlo oppure farlo in scena datore
Questo perché
Appunto siamo vogliamo essere lontani
Come teatro della Pergola
Dall'in truppa mento quello che prima dicevamo dalla dal fatto che si portano per forza le classi per riempire gli spettacoli che non funzionano e dal fatto che si portano per forza i ragazzi delle scuole
Senza preparazione ecco questa è l'altro l'altra cosa che noi sua qua abbiamo lavorato tantissimo
Ci siamo messi a disposizione credo che il cinque ottobre prossimo ci sia proprio l'incontro con tutte le scuole vero plaude
Siamo messi a disposizione tutte le scuole per fare dei percorsi per cui dobbiamo assolutamente andare prima a preparare i ragazzi giovanissimi a quello che vedono
Non è soltanto la lettura del testo può anche non esserlo può essere l'incontro con l'attore ma questo è un fatto che anche questo ci avvicina moltissimo a quella immagine meravigliose don Milani che porterà grazie alla Scala
Avendoli preparati avendo lì avendo gli fatto capire che si tratta di un luogo particolare ma che è un luogo loro
Loro cioè non è un luogo di altri non è un luogo dell'élite è un luogo in cui dobbiamo avere un accesso questa anche il lavoro grosso che stiamo facendo perché purtroppo questo teatro quando si entra sembra una chiesa incute una certa soggezione quindi non è facilissimo convincere i giovani che è un luogo che gli appartiene è un luogo in cui possono avere diciamo così una parte di casa in cui vivere
Infatti nel prossimo futuro probabilmente stiamo tentando se ce lo permettono ma è veramente molto molto difficile con i permessi di aprire alcuni spazi come spazi di studio aperti gli alate Rio delle colonne altri spazi
Per con dei computer per lo studio dei ragazzi perché si vuol fermare qui per chi viene da fuori che abita di uno spazio di suo ecco molto molto difficile per me sì però se ce la facciamo questo contribuisce a far vivere questo teatro cha levargli un po'di questa
Di questa di questa dura asburgica che a fantasista saranno salaci non lo lorenese formidabile ma probabilmente non aiuterà Gazzi insomma sentirsi a casa loro
Teatro come luogo totale quindi luogo è una parte di casa teatro come atto rivoluzionario ecco l'altro punto secondo me che mi interessava molto
Comunicare costa con il suo metodo ci aiuta ad essere profondamente rivoluzionari dice quando una volta che abbiamo fatto un percorso fisico corporeo per riscoprire la propria espressività la nostra espressività dice io non lo so
Come si dice in mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ma tu lo sai
E solo tu lo puoi dire nel modo in cui tu senti
Che queste parole hanno un senso oggi questa è l'altro punto la rivoluzione di oggi il teatro può essere un luogo magnificamente rivoluzionario se però siamo critici se però ci entriamo da tutte le parti da tutte le porte
Veramente considerandolo un luogo d'arte totale e non tanto come un luogo di quell'élite che purtroppo per tanti anni ha fatto dei teatri appunto uno spazio chiuso e destinato a una ricerca chiusa in se stessa comunque non facilmente comprensibile questa è l'altro punto noi fungiamo dico parole bruttissime per cui tengo costantemente aggredito dai miei colleghi rifugiavano profondamente una certa ricerca che io chiamo fa molo strano
Noi non ci non la facciamo qua
Io conosco molto bene tutti gli spettacoli Paolo Turrini ma tu sa di cosa parlo
Conosco molto bene tutti gli spettacoli quella roba lì quella roba che è tutta molto in casi nata purtroppo non ci aiuta né con i giovani né con gli anziani non ci aiuta a fare di questo teatro luogo rivoluzionario la rivoluzione passa da altre parti
Quando abbiamo sentito alcuni giovanissimi bambini ragazzi anche con lavoro diventi lucenti recitare Molière
Questa forse è una vera rivoluzione recitato con un senso con un senso altro che non è quello semplicemente evitare parole in sequenza
E quindi non è che a teatro si deve capire
Ma se il teatro è questa cosa immediata
Immediata che mi arriva questo teatro sicuramente non risolverà i miei dubbi della vita ma sicuramente mi aiuterà a pormi delle domande che mi aiuteranno ancora ad andare oltre
La mia ricerca il mio rapporto con la mia esistenza col dubbio e questo è l'altro l'ultimo punto che voglio citare cioè giustamente don Milani che parla del bello del giusto del vero
Ma sa anche molto bene che ognuno di noi sa
Qual è il suo bello il suo giusto il suo vero non c'è cioè un dogma stabilito ma è proprio questa ricerca che ne dobbiamo fare credo che il nostro teatro debba fare anche questo percorso quindi era molto importante per me dire che la scuola sta alla base della Rifondazione completa
Del nostro teatro noi siamo teatro nazionale siamo il terzo teatro in Italia in classifica ministeriale siamo molto sotto i riflettori facciamo degli esperimenti oggi mi piacerebbe che continuasse poi Lauro
E con le persone che sono qui un dialogo per poter veramente
Aprire una strada nuova anche di riflessione discussione su come il teatro
E non soltanto la scuola la scuola società possono veramente stare in una relazione viva e attiva
Solo questo non so poi se devo dire altre cose poi mi direte
Grazie marchio c'è richiamato
All'idea di teatro come spazio della riflessione di recupero di un senso
Don Mila ni diceva bisogna ricercare infine no dove ci domandiamo panel fine della nostra azione non sempre ed è una domanda anche questo inquietante
Inquietante se ci pensiamo bene
Lo spazio del teatro come lo spazio per lavorare insieme
Come diceva appunto citava
Parlando di Orazio Costa
Lavorare insieme ma lavorare insieme per recuperare il senso di se stesso e le proprie capacità i propri talenti individuale da spendere
Spendere per il bene di tutti
Risolvere problemi verso nella perizia risolvere insieme la politica quindi uno spazio di costruzione della politica del mettere a disposizione un pane individuale ma che diventa un pane condiviso e specifico perché venirmi uno
Di questi bocconi di pane rappresenta una sua individualità
Lo spazio dove io prendo coscienza e quindi di me
Ma di un mio che non è solo che sempre in relazione al tu
All'altro ad una socialità e lì io e l'altro che sono Interval tenore diceva qualcuno ci sono nel mondo e quindi hanno responsabilità del mondo
Quindi lo spazio di crescita della coscienza anche delle essere tutti nella stessa barca nella stessa nave che se la nave affonda affondiamo affondiamo tutto
Ecco perché la scuola
Ha interesse appunto al teatro in questo in questo senso il teatro come atto rivoluzionario cioè come coscienza di questa in
Dimensione della globalità no dell'SPD tutti attaccati come diceva la firma molisano ragazzina che aveva fatto l'attività di educazione ambientale dice cosa ha capito ho capito che siamo tutti attaccati aveva capito tutto
Siamo tutti interdipendenti siamo ognuno responsabile responsabile dell'altro e se io non faccio la mia parte
Non funziona niente ciò incida negativamente nell'andamento più generale del mondo
Io credo che la scuola qualcosa si sia mossa ora ce ne parlerà il professor Tavanti della direzione dell'Ufficio scolastico regionale che ovviamente segue proprio tutta questa attività
Del Teatro dell'Arte delli della direzione scolastica che ci racconterà lo stato dei lavori in Regione Toscana
Sì
è già stato detto moltissimo devo dire moltissimo am
Siccome finché abbiamo sentito metto in piedi perché modalità oratore di piazza io fo nell'ufficio svolgo questa funzione di
Oratore di piazza finché si impara sta voglio imparare non si invecchia
A ad onta dei miei capelli bianchi
Chi mi ha preceduto ma dato due input incredibili
Che è uno dei guai dell'arte e aver complicate linguaggi un po'come l'Azzeccagarbugli e latinorum che a complicazioni linguaggio artistico serve per creare una distanza tra
Chi si esprime e pensa che complicando il linguaggio si dà un tono scusate a chi e viene in mente Alberto Sordi quando va alla Biennale di Venezia dice il Times sette e in partitura
Si poteva essere una provocazione
Un po'in rottura con il passato con dei modelli logori però a un certo momento oggi dopo tanto di colpi d'abbiamo bisogno invece di riscoprire dei luoghi di condivisione del bello
Dove
Chi ascolta
Che svolge un ruolo attivo e creativo come chi si esprime questo è lancio questa idea che poi vedremo un quello che vi propongo come riflessione può essere interessante l'altro è è una cosa sembra lapalissiana ma è un messaggio forte che ha detto Giorgetti non confondiamo
Il prodotto artistico
Con la forma d'espressione
Non illudiamo non il l'arte bricolage l'arte se vedremo sono addirittura occasioni di successo scolastico di fascinosa però lo stiamo producendo un qualcosa spendibile in una società dove il prodotto artistico passa attraverso numerose forme di diffusione ma anche dell'altro nel mille nel momento dell'elaborazione del prodotto
Ci sono dei passaggi che non ha la nulla a che vedere con quello che può essere una proposta didattica formativa che ha una vita se anche se poi il linguaggio dell'arte ma sempre quella radice poi etica
Che
Non si basa sul successo io ho scritto tanto su Ruggiero Leoncavallo
In realtà guidava la grande importanza a certe sue opere e invece non lo conosciamo per un'opera I pagliacci che ha semplicemente scritto per fare cassetta perché aveva fame
Non sempre il contenuto emotivo corrisponde poi al successo nel sui palcoscenici
Ma io volevo proporvi questa riflessione
Don Milani
è stato un poco si da chi la l'ha preso in esame come figura
Di didatta un po'visto come l'apostolo del pensiero divergente
Io ho sempre sostenuto un'altra cosa che secondo me è un prototipo di docente di docente attento a quello che sono i tempi e le esigenze soprattutto ripeto un concetto cui stava a cuore non la sua figura ma il successo scolastico dei propri e propri ragazzi
Il successo scolastico non è un traguardo fissato per tutti
è un percorso lui aveva questi ragazzi
Il loro successo scolastico passava per una serie di momenti in un progetto educativo personalizzato o poteva da Firenze centro fa quelle quello che faceva si rivolgeva
A degli studenti che avevo diritto sacrosanto di trovare un posto nella società
E secondo me lui ha anticipato i tempi perché poi questa
Tipologia di studente si è allargato ulteriormente penso tra le scuole che stiamo attenzionando scelga di qui a Firenze che al settanta per cento di stranieri
E quindi in realtà è stato profeta pensate che lascia in tra le tante
Dello studente rispetto alle azioni formative è una conquista recente finora il docente il lo studente dovrà rincorrere per avere un futuro migliore Lele il sapere dice
Attualmente dopo i gli ultimi provvedimenti
Ministeriale da dieci hanno questa parte
Lo studente è al centro di ogni azione formativa e poi l'altra cosa che ci interessa qui in questa sede
Il pensiero creativo e la conoscenza consapevole
E la pratica dei linguaggi di viale delle arti e quindi anche il teatro e diventato un qualche cosa che dà competenze
Per trovare un posto in questa società quello che prima era semplicemente considerato o forse tollerato come aspetto ludico ricreativa è diventato realtà
Un qualche cosa che ha un ruolo decisivo nella formazione per quell'ho intitolato questo breve intervento il progetto di odio di don Milani e i temi della creatività perché nella didattica attuale non si parla tanto
Di musica di danza si parla di temi della creatività dove la sinergia tra i vari linguaggi artistici è fondamentale per cui il teatro realtà il coltellino svizzero
Preferito perché possiamo mettere dentro questo contenitore passatemi il termine
Varie espressioni varie tematiche e questo porta un arricchimento che nessuna disciplina
Proprio proposta frontalmente su banchi di scuola
Potrà dare vada avanti
Io mi sono soffermato su due frasi di don Milani
Vedete dalla le lettere il desiderio di esprimere il nostro pensiero e di capire il pensiero altrui e l'amore
E l'altra dalla letta professoressa uguale e chissà esprimersi intendere l'espressione altrui
In realtà don Milani al di là del
Che lui si schiera chiaramente all'interno dell'eterna lotta tra ricchi e poveri
Che l'altra storia animata da questo non non da altro
Ci sono anche altre tematiche ma queste quella principale mi distingue tra ascoltare comprendere
E poi esprimersi
Cioè se non riesci a comprendere il messaggio che arriva dai giornali dalla televisione eccetera non puoi elaborare una forma di espressione che ti mette in comunicazione vogliamo
Non solo ma evidentemente l'aspetto dell'ascolto l'aspetto della decodificazione d'un articolo di giornale di una musica perché hanno è un processo anch'esso attivo
Perché presuppone che io comprenda questo Codice io quando vado giù in sala anzi di là che sei con qualche cosa io atto un processo attivo come dice come dice Leibniz
Quando ascolto musica la mente calcolate non lo sai calcola circa qualcosa dentro di te che ti fa comprendere il messaggio poi quando si entra la comprensione del messaggio e qui si stabilisce un'commesso misterioso tratte e chi ha espresso quello che viene appunto eseguito in musica ho messo in scena lì si entra nel nell'anima Hristo teli però il messaggio passa attraverso un calcolo tipo matematico che la mente opera trovando dentro se stessa i codici per poter comprendere quello che ci viene proposto don Milani
Milano poverissima Barbiana fa questo fa questa operazione
Sulla base di questo
Il progetto didattico di don Milani in che cosa consisteva
L'istruzione deve rendere liberi
Di comprendere ed esprimersi se io riesco a capire quello che l'informazione mi propina
A capire anche se c'è un inganno c'è qualcosa non corrispondere tal se c'è una maglia manipolazioni non deve essere un cittadino ubbidiente a prescindere io mi devo rendere conto e l'essere in grado
Di percepire un messaggio con consapevolezza mi rende un cittadino libero libero di scegliere di distinguere il bene dal male e secondo don Milani questo il successo scolastico
Mi sono permesso di avvicinare queste o che avveniva cinquanta più di cinquant'anni fa
Alla lottava competenza europea scortavano pensata e dice recita consapevolezza espressioni culturali io prima
Devo o contemporaneità e perché no può essere anche un processo che va a braccetto mira devo rendere conto dev'essere consapevole tutti gli input delle spese
E allo stesso modo c'è la produttività mi esprimo e questa è già presente nel pensiero di don Mila
Molti anni dopo
Nel due mila diciassette esce Ddl C. sessanta che
Gli operatori scolastici equivocare uno subito perché recitava
Promozione del la cultura umanistica e valorizzazione del patrimonio culturale sembrava cronista favela di latino e del greco invece era un documento tra l'altro è una fonte legislativa primaria di allergie
Ho parlato più volte con Luigi Berlinguer di cui mi onoro di essere stato collaboratore
Infatti la battuta l'oratore di piazza e di Berlinguer lui si alza diceva scusare sono un oratore di piazza lo diceva quando era rettore all'unicità di di Siena
Dieci sessanta rivoluziona la didattica
Perché le le spese la comprensione e l'espressione attraverso i linguaggi e le arti sono garantiti agli studenti al fine di conoscere la centralità dell'uomo affermando né dignità esigenze diritti e valori
Cioè l'articolo uno dei dieci sessanta si dice
Che comprendere
Ed esprimersi mi linguaggi dell'arte
è un è un qualcosa deve essere garantita cittadino a tutti i livelli
Mi viene in mente la la Costituzione svizzera
Che all'articolo sessantasette sancisce il diritto all'istruzione musicale lo scenario della della Costituzione ha diritto la fece un referendum propositivo
E il loro per così sola hanno diritto alla a comprendere la
Vedete questo viene dopo
Le indicazioni nazionali due mila dodici il primo ciclo perché ultimamente il ministero affonda proprio il coltello nel per dire nel primo ciclo che quello probabilmente dove si incardina meglio l'azione formativa
E lì si parla di unità di saperi e vedremo dopo questo metà dei saperi che era una stalla tanto sul gozzo alla scuola di Croce Gentile perché sono gentile la storia di Gentile andrebbe vista meglio perché eran tanti cadono interesse nel logo centrismo nel creare cittadini ubbidienti
Era un po'come don Milani interpreta un momento dove si andava verso appunto la centralità dello studente di andare verso chi aveva bisogno di una di promozione di valorizzazione lo stessa quei tempi invece c'era dei pericolosi personaggi come richieste che predicavano Galli lirismo che avrebbe aperto la mente
E avrebbe prodotto cittadini critici nei confronti dell'imputato non erano certo gli anni venti gli anni Trenta
I tempi per dare fiato
E mente e voce a chi aveva pensiero critico quindi nel due mila dodici si mette nero su bianco che
Il sapere unitario e che la centrate lo studente che afferma in ogni ordine e grado di scuola
E della lingua didattica dei linguaggi artistici è lo strumento più potente per sviluppare il pensiero creativo e favorire l'inserimento e la società
Come per don Milani insuccesso scolastico passava per un'istruzione di base che consentiva alla lettura e la comprensione di un mondo che altrimenti sarebbe stato sconosciuto nei contenuti e nelle intenzioni
Qui è il pensiero creativo perché parla dei creatività è come parlare
Di una cosa troppo vaga per essere insegnata come si fa insegnare ad essere mai stanno Colombo Monza
Però il pensiero creativo vedremo ha un qualche cosa
Che si può insegnare
E di LC sessanta fa proprio questo strutturare curricoli verticali su tutti i temi della creatività anche sul teatro perché la cosa fondamentale è evitare progetti episodici
Fuochi di paglia alla si fa la recita finale cioè realtà al dieci sessanta citiamo a anche su materie che non sono insegnamenti ordinamentali come il teatro
A strutturare un cunicolo verticale a strutturare una filiera formativa che si parte dall'infanzia si finisce alla secondaria secondo grado
Perché altrimenti si ricomincia sempre daccapo non c'è continuità verticale
Quindi questo di LC sessanta che non è anche qui fare il leguleio come diceva Manzoni ma è un punto la conquista un punto di riferimento che rappresenta il termine della discussione su questo nuovo umanesimo e che da alle agli operatori scolastici
Una uno strumento estremamente potente
Mi chiamo questa sinottica che vi propongo tra don Milani
E la didattica determinate attività delle don Milani comprensione della realtà attraverso la vettura consapevole che porta al successo scolastico scusatemi se insisto tanto col successo scolastico ma altrimenti i percorsi non non devono essere autoreferenziali per i quelli che si credono gli artisti d'artifici del percorso sulla fusione professori il la centralità dello studente
Fatti Berlinguer consentirono il criticava anche il termine inclusione
Irene Khan termini inclusione sì
Bella cosa però sbaglia scambia l'oggetto con il soggetto perché sono gli studenti che includono noi perché sono i protagonisti dell'azione formativa nonché noi paternalistica mette includiamo gli studenti cioè c'è il rischio di non si intende perché inclusa nel è un'azione potente importante fondamentale strategica però bisogna sempre pensare che la centralità dello studente Obama messa in discussione siamo noi
Che dobbiamo
Corri dietro come faceva un po'don Milani allo studente
La didattica della creatività vedete sviluppo del pensiero creativo che porta al successo scolastico attenzione che le competenze che consentono l'inserimento e la società
Sono acclarate dall'indagine Pisa Oxa che nel due mila ventidue
OCSE che nel due mila ventidue ha inserito la valutazione delle competenze sul pensiero creativo all'interno appunto d'un indagine che costituisce un po'il punto zero della didattica del pensiero creativo
Perché al momento sì c'è stato di LC sessanta citato quest'inizio di precettazione torna a teatro danza musica eccetera però ancora siamo al livello iniziale perché non è che come diceva giustamente Giorgetti bisogna produrre degli attori produrre di musicisti la creare una didattica
Che
Si serva tra virgolette di cui si teme la finalità per giungere appunto a un'evoluzione o lo sviluppo di questo pensiero creativo che costituisce veramente uno strumento potente per l'inserimento della
Mi nella società
A questo punto
Di ho già accennata questo vedete sia don Milani che la didattica teme la creatività
Ci suggeriscono che in realtà il pensiero con il veggente è complementare allo sviluppo del pensiero divergente perché dal momento e don Milani di dice leggiamo
Bisogna
Fornire agli studenti lo strumento il codice che consente loro di leggere e comprendere e questo è un momento di convergenza tutti i docenti devono avere un momento di convergenza
Non è solo ribellione bisogna partire un attimo da fornire Cristo denti gli strumenti d'analisi
Che secondo come insegnare un bambino e distinguere il bene dal male che è difficilissimo però si parte sempre da un pensiero convergente da un'analisi la divergenza subentra quando tutti contenti della soluzione che ti dà il mondo circostante altrimenti ancora camminare ma quattrozampe
Sì ci contentarsi mo'di quello che la tradizione e pensare imperante non di Cochin Pomiroeu ma ci fa vedere
Lo strumento che ti dà la fase convergente
Ti serve poi per creare appunto creare questa parola
Pensate che nella Treccani
Quando si parla di creare la prima accezione quella Dio crea o divinità creano poi però in senso esteso l'uomo può creare grazie all'ingegno
Poi generare un qualcosa che non c'era prima
E quindi cosa vuol dire insuccesso Scola
Mi a studenti di Barbiana
Sanno quello che c'è intorno lo sanno analizzare lo sanno criticamente valutare e poi fanno passi avanti creano qualcosa nella società che prima non c'era e quello ha fatto anche don Milani alla fine
Andiamo avanti
Nelle tre
Sempre questa sinottica don Milani
Didattica della creatività
Vedete leggere non è un'adesione passiva al pensiero altrui questa era una grande
Una grande un grande messaggio cioè Caveri strumenti per avere una visione critica
Queste comprendi che comprendere quindi vedete non è un processo passivo dove prendo atto semplicemente di quello che sta succedendo e lo subisco
In realtà diventa un processo attivo e creativo vedete la fruizione dell'arte per quanto riguarda la gratuità
Deve essere consapevoli dei contenuti espressi
Vedremo Sud LC sessanta
C'è paritetica tra ascoltare e produrre
Quindi è un po'come come dice Zarathustra solo che mi sarebbe della tua luce se non avessi che risplende mentre prima c'era questo muro tra chi fare arte chi si esprime vivaci artistico
E chi ascolta anzi a volte il silenzio il silenzio di sala era più una forma di Kimi da assuefazione
Tipici ivi nei miei concerti durante le sinfonie quattro volumetti quattro applausi capisci che non si deve fare allora non scatta neanche l'applauso un fondo questo proprio veramente subire il linguaggio delle ali
De comprendere linguaggi delle arte un processo attivo e creativo che consente al cittadino di accedere al patrimonio culturale vedremo poiché queste diventato in forza della legge novantadue
Un processo che riguarda la cittadinanza attiva la comprensione consapevole del patrimonio culturale
Vado avanti perché vedete
Come perché in tempi che furono si formava si voleva formare cittadini ubbidiente
Vedete la legge Casati del cinquantanove c'era manco l'Italia e poi ha passato anche il le forche caudine dell'Unità d'Italia tra l'altro che ha studiato legge Casati sa che il modello era al modello prussiano e quindi era un modello di una utilitarismo impressionante ed era l'Ascoli elitaria
A chi ci dice don Mila ni se si perde loro la scuola non è più scuola è un ospedale che cura sani e respinge malati la legge Casati ha inaugurato la scuola italiana che per molto tempo
A respinto i malati e curato i sani vaccinato rima Enriques che agli inizi del SISDE dove cento stavo vedere il servono ma siamo oltre aveva proposto una centralità dell'uomo uno Dambra manierismo di stampo galileiani un'istruzione dove il sapere era aperto dure scienza non accessibile e poi c'è la reazione di Croce e Gentile che invece va verso un luogo centrismo vedete
Si sviluppa solo l'aria a sinistra del cervello
Perché e l'aria la nazionale e in inibisce la parte creativa anche la parte presupporre positiva i linguaggi artistici sono sono attività ludiche
Meramente ludiche si fanno anzitempo per villa così alla quando un'attività che riguarda temi accreditate altro danza musica resta sviluppa qui cito ancora Berlinguer
La mente nel suo contesto nella sua completezza Diarra destra e sinistra ma a questi tempi era una cosa sediziosa pensare alla creatività attenzione all'attività è spendibile non solo i linguaggi degli altri delle arti ma anche nella scienza
Chi più di Fermi aveva creatività per intenderci
A un certo momento proprio ai tempi di don Milani
La l'aria cambia vedete il trentuno dodici al sessantadue unifica percorsi della scuola media non ci son più le scuole commerciali
Però ecco questa novità viene assorbita piano piano viene ci vuole un po'di tempo
La conoscenza e la pratica musicale a un certo punto crudele sui settantacinque vengono garantite nella scuola dell'obbligo quindi diventano materie valutabili già la musica era opzionale prima dal trentuno dodici Sante D'Ascola me
Nella scuola media si incomincia a pensare che i linguaggi dell'arte la musica
Il teatro eccetera sono discipline serie formative che consentono trasversalità che consentono
Al di sviluppare per intero la mente umana
E non solo la parte razionale
Vedete ho citato già le indicazioni nazionali e dodici e il sessanta diciassette L'Unità dei saperi la didattica del bello l'anno scorso tenuto livello regionale una formazione sull'educazione al bello
Che ha avuto Buddy settecento tra dirigenti e scolastici e docenti evidentemente c'è bisogno di strutturare una didattica che porta a conoscere e apprezzare conoscere consapevolmente il bello
Comprensione dei linguaggi come processati decreti questo l'ho già detto la legge novantadue è quella sull'educazione civica
L'azione civile è stata introdotta nel cinquantotto da Aldo Moro
Pensate voi quand'era ministro e l'istruzione Cittadinanzattiva uguale valorizzazione del patrimonio culturale e quindi ne abbiamo fatti dei passi avanti e ripeto nella primo segmento di questo procedimento di questo processo
C'è don Milani che attivo ad a Barbiana
Vado avanti
Cura una ecco cosa abbiamo fatto per agganciare ma Lauro noi come come stiamo cosa stiamo facendo un ufficio scolastico regionale per la Toscana
Abbiamo due progetti
Regionali
Quello sulla musica Progetto Regionale Toscana musica
Per il quale abbiamo l'adesione l'ottantasei per cento delle scuole del territorio regionale l'obiettivo è molto semplice ma anche molto arduo diffusione territorialmente disseminata quindi
Ho abbiamo aperto un polo artistico performativa Roccastrada per intendersi
Per della cultura musicale a non per creare dei musicisti percorso professionalizzante quello alla sua filiera per lanciare un forte messaggio agli operatori scolastici per tutti i dirigenti
Di creare
Momenti nel lungo periodo e quindi incardinati nel nei documenti strategici Ravel tosse ppm
Dedicati alla diffusione della cultura musicale che è diventato un obiettivo un obiettivo regionale quali sono le azioni l'ascolto consapevole
Come don Milani che faceva leggere i giornali
Pratica corale e strumentale abbiamo una rassegna regionale che l'anno scorso ha avuto settantatré scuole e stante l'Orchestre partecipanti a Pratica Corale questa mossa alla prima edizione
E poi da quest'anno proponiamo anche il coreutico la danza che nell'ordinamenti prevede un liceo
Che agganciata al liceo musicale il liceo musicale e coreutico
L'altra l'altro progetto regionale e quello più incardinato nel dieci sessanta
Che il Progetto di promozione la cultura umanistica valorizzazione del patrimonio culturale l'obiettivo che è duplice conoscenza del patrimonio culturali quasi degli altri e lo sviluppo del pensiero creativo di cui parlavamo poc'anzi
Abbiamo organizzato per fine maggio una settimana della creatività dove teatro danza musica scrittura creativa perché no scrittura collettiva perché no
Sarà disseminata in tutta la la Regione Toscana
Abbiamo ristrutturato la formazione specifica su questi obiettivi e proposto un supporti affiancamento alle prese il tragitto tutte le scuole
Creando undici polli a orientamento artistico performativo
Non messi nelle più importanti è un polo messi strategicamente dove pensavamo che creare un feedback e creare Pollini di riflessioni e progettazione azione fosse strategico
Finisco dicendo vi ecco quando parlo di temi la creatività
Il ministero ci ha tratteggiato quattro aree che costituiscono i quattro temi accredita une musicale coreutico l'altro teatrale performativo artistico visivo linguistico creativa
Chiaramente la parola d'ordine
La sinergia tra queste tematiche
Appunto per creare un'espressività che si serva di tutto quello che la tavolozza dell'espressività artistica
Io spero che esse di de un Gato troppo
Volevo semplicemente trasmette di condividere con voi che l'ufficio scolastico regionale in queste attività progettuali dove i protagonisti sono i nostri studenti nelle nostre scuole
Stati esauriti Zandonà il messaggio di chi come don Milani ha buttato veramente il cuore oltre l'ostacolo e questo messaggio a oltre che una componente tecnica formativo un forte messaggio emotivo
Emozionale
E come dice Orazio ex DC monumento bere perenni Us nomi se moriamo
Coi innalzato un monumento che
Più resistente del del bronzo e numero del tutto in questo senso
Don Milani non è morto davvero grazie
Grazie
Professor Tavanti
Che ci ha dato tanti spunti che purtroppo non abbiamo il tempo di discutere
Ma troveremo l'occasione magari di un confronto
E con anche l'Ufficio scolastico regionale Massimo in modo più particolare anche con la realtà scolastiche
Di base vallo
Fare un punto della situazione
Io non nego anche per la mia esperienza personale sia come insegnante che come poi
Operatore nell'ufficio scolastico regionale per tanti anni
Che la scuola ce l'abbia messa tutta o meglio tutta impegnata nel cambiare la scuola
Ci sono stati tentativi di di riforme sicuramente c'è uno sforzo enorme anche del da parte degli insegnanti anche del nelle realtà scolastiche e le amministrazioni locali e per il territoriali
Di portare un cambiamento
E io dico che
Non ci siamo ancora
Non ci siamo
E l'indicatore che non ci siamo è che al di là dei cambiamenti
Delle formule delle attività di aggiornamento dei
Dei criteri pedagogici più moderni e contemporanei che ci sono sempre stati nella storia della scuola italiana dalle della del
Dall'Italia repubblicano in poi
Sforzo che sono stati fatti
Però questo non toglie che noi abbiamo due spine
Fondamentali nella nostra coscienza civile due problemi che sono problemi ancora rimangono pesanti
Il primo problema
E la povertà linguistica
Che ancora caratterizza le nuove generazioni come le ancor più delle vecchie generazioni
E la lingua noi ce lo dice il nostro maestro
è la Rini e la chiave fatata che apre tutte le porte senza questa non c'è per speranza di un cambiamento e anche di un processo di crescita
Culturale intendendo per culturale umana psicologica individuale e collettiva e sociale
E quindi questo è un grosso punto
Questo ce lo dicono i dati
Perché l'OCSE Pisa non si può prendere quando ci serve
L'OCSE Pisa si prende anche quando non c'è comoda un quando ci dice che dal punto di vista le competenze linguistiche siamo tra gli ultimi Paesi ed Europa
Matematica eccetera
E teniamo presente don Mila ni diceva attenzione che la lingua non è è fatta di tante discipline diverse ogni disciplina sugli il suo linguaggio io direi ogni disciplina è un'arte
E quindi ricollegarsi a tutto il tema del significato dell'arte in cui abbiamo che abbiamo affrontato stamattina questo è un grosso punto
E qui ci vuole un impegno grande
Un impegno delle dell'amministrazione centrale come dell'amministrazione per lui che periferica è un impegno nella formazione dell'insegnare
Noi per anni abbiamo mai
Fatto alle l'aggiornamento dell'insegnante è pezzettino
Settorializzato
Questo è il primo punto la lingua
Secondo punto
Che è ancora presente
Come nel mille novecentosessantasette quando don Milani scrisse lettera professoressa
La scuola un solo grande problema sono i ragazzi che perde
E noi registriamo ancora oggi che l'Italia ancora una volta cioè una nazione che registrano una dispersione scolastica
Che è una disposizione che ancora caratteri classisti
E questa è la realtà
Come ce la metti cosa facciamo
Bisogna pensarla bene queste e non bastano provvedimenti ovviamente che da leggono poi agenzie esterne per andare a a fare che cosa nelle scuole anche qui una presa di coscienza
Che deve essere tutt'interno alla scuola alla Società e alle famiglie
Ormai non c'è più una presenza anche delle famiglie perché quando c'è stata c'è stata diventata un po'negativamente sindacalizzata no intendendo che
Il genitore interviene esclusivamente per dare un giudizio su cose che non difficile per lei di per genitore da neanche un giudizio tante che rimangono oppure oggi i decreti delegati
Non sono stati uccisi nessuno ha avuto il coraggio di levarli
Nessuno allevati
Però sono stati superati attraverso una riforma che è quella della
Ovviamente della dirigenza scolastica da una parte e della nuovo modello della delle scuole come scritto
Che tolgono in qualche modo quel senso di corresponsabilità dei processi formativi di tutti quei soggetti quelle agenzie
Che bisogna ricollegare insieme
Una volta si diceva bisogna rimettere insieme
Le istituzioni formali non formali ed informali per un patto di alleanza ci vuole un Papa che ci dica che ci dica bisogna fare un patto di corresponsabilità educativa
Ma significa non responsabilità allora chiamarli
Fu la Marmi anche i genitori metterli dentro attraverso processi formativi che fa riscoprire il loro compito in una società così complessa difficile così rischiosa come quella di una società dei consumi e quindi o davvero si ha il coraggio di andare a fondo radicalmente ad un grande progetto di riforma o credo che tutte le esperienze che facciamo seppur significative
Se il primo Mou opporre arresi stravaganti on
Una voglia un desiderio anche ricambiare
Poi non ci danno
Grazie risultati ma di questo avremo modo penso nel corso o di quest'anno perlomeno di potersi ritornare da approfondire
Allora
Chiudere questa sezione ringraziando
E il professor Tavanti e Marco Giorgetti nuovamente e con affetto e chiamerei a parlare invece del lavoro che il nostro Paolo Bossaglia affatto
Sulla catalogazione delle esperienze teatrali se don Mila ni
E e speriamo che ci porti poi un'esperienza di lavoro forte è utile anche per le scuole
Il pronome però
Queste sono morti quanto tempo abbiamo
Però magari interessante sarà composto fatto
Vediamo se ce l'ha fatta
Allora signori io comincio qualche potere economico allora ringrazio la condotta
C'ha ragione mi scusi
Ora penso che si senta allora ringrazio la fondazione Don Milani il centenario per per il comitato centrale su don Milani per me è bellissimo essere qui a parlare di don Milani dopo che Giorgetti ha parlato di Orazio Costa
E ha messo in luce certi aspetti di di comunanza Orazio cose sono un grande maestro del teatro Don Milani col teatro un rapporto marginale però attenzione io ringrazio Agostino burberi programmi chiesto di occuparmi di questo di questa tematica perché ho scoperto io stesso una cosa impressionante cioè in Italia ci stanno qualcosa come oltre venti spettacoli teatrali su don Lorenzo Milani
A livello di alta professionalità
Di questi lungo gli ormai lunghi anni che ci separano dalla morte del priore ce ne sta almeno la metà che hanno avuto dignità di spettacoli di primo ordine
Questa è la prima cosa che è impressionante la seconda cosa che impressionante di questi testi teatrali e che nella maggior parte dei casi questi testi teatrali
Contengono una messe impressionante di parole di don Milani cioè sono spettacoli su don Milani si ma paradossalmente in qualche modo ci sta dentro la parola di don Milani guardate questo non è normale
Cioè non è normale che a cinquant'anni dalla morte di un personaggio ci siano più di venti testi scritti da professionisti alcuni sono professionisti importantissimi su di lui
Non è l'ormai note che su un personaggio pur così importante in teatro si mettono in scena le sue parole non è normale perché signori miei può essere anche il più grande scienziato il più antico grande maestro di spiritualità
Ma se vuoi andare sulla scena quando vai sulla scena passi sotto il vaglio del drammaturgo
E se la tua parola non funzioni può essere geniale profonda quanto vuoi ma non va in scena
La ragione di questo dipende anche dalla scrittura di don Milani perché come ben sapete tutti quanti con l'eccezione di esperienze pastorali che per don Milani era appunto
Un livello tecnico per i suoi confratelli sacerdoti che effettivamente anche la struttura di saggio scientifico Don Milani ha scritto solo comunicazione interpersonale
Lettere
Lettere quando leggiamo don Milani abbiamo l'impressione di leggere abbiamo un autore che parla in qualche modo a tutti ma in realtà nella forma di scrittura lei parla una persona una persona che magari diventa fattispecie di una classe immensa di persone come nel caso della professoressa
è sempre una persona Don Milani parla un singolo individuo Sempre e questo è il primo aspetto che ci fa capire anche perché è così facile stravolgerlo don Milani e basta di contestualizzarla no
Ma attenzione
è importante per il Senato perché alla fine il teatro cos'altro è se non comunicazione interpersonale quando venite a teatro vedete sempre persone che parlano con altre persone
Poi ci sta il fatto dell'importanza di Tom per don Milani del teatro tensione son fatti poco noti però ve lo devo dire perché è importante don Milani in gioventù scrive due due soggetti teatrali dico le scrive due magari ne ha scritti anche di più son quelli che lui ha conservato e ce li abbiamo ancora anche se non son pubblicati
Do Milani naturalmente utilizza il teatro come teatro scuola sappiamo sappiamo dai documenti che gli utilizzava tecniche teatrali durante l'educazione lo faceva
C'è la conferenza dei direttori didattici quelli organizzato dalla Mazzei in cui c'è uno di questi direttori didattici che mente stanno dibattendo su don Milani e il suo metodo esce fuori
Al padre ma lei ha un teatro vivente non era un complimento e in quel contesto non era un complimento però interessante che l'abbia detto
E poi c'è la scrittura di don Milani
La scrittura in cui ritroviamo spessissimo tecniche tipiche della scrittura teatrale sia della scrittura comica sia della scrittura drammatica utilizza un sistema che da sempre utilizzano tutti drammaturgica Eschilo Shakespeare quando guai
Uno dei dei concetti difficili
Da mettere in scena cosa fai li rappresenti mediante due oggetti concreti
Fai vivere questi di oggetti concreti in scena mi fai dialetti Giare fra sedi mode che la dialettica fra questi oggetti diventa nella mente dello spettatore la dialettica tra i concetti e si capisce e questo l'usato Milani
Lettera a una professoressa la fece Pierino e cioè Gianni simbolo degli della dispersione scolastica su base classista sì ma questi diventano soprattutto pian piano il mutismo
Di Pierino e le chiatte di dieci anni e le chiacchere di Pierino e alla fine esce fuori nel nodo drammatico proprio letta una professoressa quando fa la al la selezione scolastica è un peccato contro Dio e contro i poveri ma Dio ha difeso i suoi poveri
Voi li volete molti e luglio ha reso ciechi le tecniche sono teatrali della scrittura
Ed è per questo signori Meckel il teatro al questa attenzione sul Don Milani per questo ci sono compagnie credetemi che hanno spettacoli in repertorio di don Milani da quindici anni da diciotto anni ne vedete stasera una
Perché sotto un certo punto di vista per un uomo di teatro Don Milani
è interessante anche per quello per la specificità della sua scrittura e questo ci aiuta a capire perché già nel mille novecentosessantanove era signori nel mille novecentosette don Milani morto da due anni ci sono quattro spettacoli di giro su don Lorenzo Milani
Uno lo ha citato lauro prima e Franco Enrico attenzione Ramponi queste uno fra i più grandi registi italiani e
Lo scrive nel sessantotto tra l'altro lo annuncia nell'aprile del sessantotto ma in conferenza stampa invece io metterò in scena uno spettacolo sulla terra professoressa e sulla rivolta studentesca e sì perché
Quando esce lettere la professoressa piace a tanti piace a tanti sui giornali troviamo delle critiche a volte positiva volte negative però anche quelle positive dicono al però
Questo linguaggio di don Milani e troppo determinato troppo assertorio troppo radicale
Signori miei agli studenti don Milani piaceva perché in quel momento c'era la consonanza in qualche modo tra la volontà del giovane don Milani certo che c'era ma ma quello che piaceva ragazzi era il linguaggio e per questo che i ragazzi
Le fanno un po'il libretto rosso della contestazione per questo che i ragazzi in qualunque scuola occupata che andavi Troy ciclostilati con le parole di don Milani
I tazebao con le scritte su don Milani somma don Milani offre senza volerlo ovviamente un loft Lessico rivoluzionario ai giovani della contestazione
Va be è chiaro che in tutto questo don Milani viene in qualche modo modificato appiattito su tutto quello però attenzione
Questa strumentalizzazione che mi fu non fu la volontà di qualcuno furono naturalmente ragazzi che trovare un'espressione in questo linguaggio diretto immediato scambino Mirante
Erika si accorge di questo e fa proprio uno spettacolo sull'influenza di lettera a una professoressa alle la rivolta studentesca questo spettacolo va in scena nel mille novecentosessantotto a settembre
Alla Biennale
Un grosso successo la critica un po'sì e un po'no ma il pubblico è come lo spettacolo si faceva soprattutto nelle mattine
E attenzione le mattine tu le le maglie gli spettacoli mattutini per le scuole e siamo una scuola Roma dalle ragazze i ragazzi ci andava lo stesso e quando ci fu il Provveditorato di Reggio Emilia che dice no non andate a vedere questo spettacolo e signori miei
I ragazzi iniziarono una serie di manifestazioni contro il Provveditorato insomma lo spettacolo sulla contestazione diventava lui stesso occasione di contestazione
è un re in tutto questo la parola di don Milani
Veniva indubbiamente appiattita sulla contestazione cioè non è uno spettacolo su don Milani è uno spettacolo su come i giovani allora leggevano don Milani
La cosa tra l'altro non piacque agli allievi di don Milani come dicevo prima i quali imposero all'euro di a andare ricchezze di togliere ogni riferimento a lettera a una professoressa sia nel testo che nel titolo
Che ammazzò basta sventato anche se per fortuna non c'è più adesso brutta memoria di questo ma allora venne esattamente questo chi fu però subito dopo un altro spettacolo l'altro spettacolo perché rete l'interesse era tale in quel momento che per gli uomini di spettacolo questa parola ed immediatamente ci poteva mettere in scena con facilità e c'è una grandissima regista Mina Mezzadri che Sempre lunedì nel febbraio del sessantanove pochi mesi dopo mette in scena quella che si chiama una proposta su don Milani l'obbedienza non è più una virtù attenzione questo è il vero perno il vero prime proprio spettacolo in qualche modo filologicamente corretto su don Milani
La Mezzadri è la prima regista del teatro italiano tra l'altro la accompagnerà lo gettano adesso è diventato paginata divenuta il Teatro Stabile di Brescia sostanzialmente avuto influenza importantissima
Ha inventato il teatro documento un modo nuovo di far teatro in quel momento su don Milani c'è poco perché Cercelletta è una professoressa l'obbedienza non è più una virtù
E esperienze pastorali di pubblicato non c'è altro e questo non bastano alla mezzadria Luna riprende ricerca fa una serie di indagini trova va a intervistare gli allievi gli amici e riesce a ottenere anche alcune lettere mediante le quali riesce in ultima istanza a distillare dai pochi scritti che c'erano
La prima visione corretta di don Lorenzo Milani e mette in scena questo spettacolo che se pure si intitolava appunto l'obbedienza non è più una virtù parla anche di tanti altri aspetti per esempio centrale l'impegno l'instancabile impegno
Di maestro e pedagogico di don Milani e attenzione riportava giustamente anche la radice cristiana del principio della disobbedienza
L'obbedienza non è altro che la più subdola delle tentazioni attenzione c'era anche questo aspetto
Per questo tratto questo spettacolo perché piacque moltissimo a agli allievi di don Milani
Però attenzione ne nasce subito dopo un altro nel sessantanove una piccola compagnia
Si chiamava teatro zeta diretto da Piergiorgio Gilli a Torino mette in scena la notte di Capodanno tra sessantanove settanta uno spettacolo intitolato azione scenica su Don Lorenzo Milani non è una cosa importante lì per lì però per qualche mese dopo lo diventa perché con intelligenza Gilli
Mette in mezzo uno tra i più noti attori di teatro dell'epoca uno tra i più noti attori di teatro eletto qua appunto che era Renzo Giovan Pietro famoso e aveva fatto spettacoli Giacon
Ma risconti costretto a Rin Procolo c'è ma anche il pubblico della televisione perché ha fatto un sacco di cinema tra l'altro pochi mesi prima la Rai aveva trasmesso aveva trasmesso il un Trotsky il film sul Trotsky in cui faceva la parte di Stalin
E peraltro Giovan Pietro da poco aveva finito di farle repliche in teatro del Savonarola in cui invece faceva papa Borgia
Ha fatto papa Borgia hai fatto Stalin c'hai voglia di fare un personaggio positivo accetta di fare da Milani però quale date e buffo come il principale giornale torinese in quei giorni legge la cosa lo notava già la Ruozi nelle Muzio un solo in un suo articolo di qualche anno fa cioè scrivono Giovan Pietro interpreterà ora don Milani
Uno dei più ardenti contestatori del primato romano
Immaginare
Che don Milani
Contestasse il primato di San Pietro è una cosa che Moffa proprio ridere eh Franco perché si scrivevano allora si schiera in queste cose in ogni caso niente lo spettacolo
Cioè è un errore del giornalista perché lo spettacolo anche questo di Giovan Pietro Digilio era corretto e
Era corretto lo sappiamo perché presepio conteneva la lettera a ad un Piero in questa lettera sostanzialmente si leggeva proprio come allora l'indignazione cristiana questo lo sappiamo dalle recensioni perché ovvio non l'ho letto io ma le recensioni Purple proprio della indignazioni cristiana di don Milani
Di fronte all'ingiustizia sociale cioè uno spettacolo anche per quanto riguarda la scuola
E non è lo spettacolo di Enrica si dove sostanzialmente la scuola veniva in risacca come simbolo di autorità tensione per don Milani la scuola deve essere autorevole etiche andava la critica l'aveva critica mi Damiana come usciva fuori nello spettacolo di Giovan Pietro c'era la critica a questi docenti che invece di applicare i nuovi principi della legge stabiliti dalla nuova scuola media unificata continuavo ad applicare i metodi del passato
Cioè selezionando gli studenti come se si fosse ancora una società sostanzialmente pre-industriale ecco
E tutto questo emergeva tenete presente che anche sto spettacolo qui ebbe i suoi guai però figurativi che la la commissione interministeriale gli tolse il permesso di far vedere sto lo spettacolo ai minori cioè non fu dato il nulla osta lì per lì e non fu dato nullaosta perché si pensa soprattutto per l'obbedienza non è più una virtù che faceva parte dello spettacolo
è successo di tutto figurata di chi ha un certo punto
Giovan Pietro si arrabbiò tantissimo decisero di non andare in scena lascerà fu pazzesca Giovan Pietro strappo il manifesto coscritto fuori
Vietato ai minori si presentò al suo pubblico indignato è una vergogna sto spettacolo fatto perché ragazzi capiscono davvero chi è don Mila ni e non vogliono che glielo faccio vedere che attenzione vietato ai minori in quei giorni voleva dire una cosa voleva dire che c'è non dell'offese
Al pubblico senso del pudore insomma anche Giovan Pietro lamenta arrabbiato la cosa bella è che l'assessore gli dà ragione che quello che pagava lo spettacolo e il pubblico che aveva pagato il biglietto era lì per vedere lo spettacolo
Applausi e bravi avete ragione scriviamo al ministero ma che occupiamo il teatro il provino l'occupano ma il giorno dopo viene occupato il teatro dei giovani
A quel punto si va in scena in modo clandestino
Si andava in scena per due sere in modo clandestino con la gente per terra la gente appoggiata sui muri sulle scali con i vigili del fuoco terrorizzati facce perché stanno tutti e col pubblico fuori gravi che aspettava che non poteva entrare perché non ci stavano ma si pensava di poter entrare
Aspettava che uscissero gli altri per sapere come è andata chi ha successo signori sono gli anni settanta e che non questa meraviglia
Insomma alla fine arrivò comunque al dopo lungo tempo nulla osta e poter mandare in scena da maggio in poi legalmente lo spettacolo fu poi ripreso nel settanta l'anno dopo a gennaio e fu poi ripreso attenzione restò in scena fino al settantatré per tre anni anche se dal settantadue senza Giovan Pietro in questo stesso periodo c'è un altro spettacolo che è importante
Non è considerato uno spettacolo su don Milani però è uno spettacolo che è troppo importante l'autore per non citarlo
E il titolo è tipicamente Milani hanno come la lo spirito con cui ho fatto sto spettacolo in iraniano lo spettacolo si intitola
L'operaio conosce trecento parole il padrone mille per questo lui il padrone
L'autore è un certo Dario Fo
è del sessantanove lo scrisse lo stesso anno di Mistero Buffo e la cosa straordinaria che lui questo testo che magari non è famoso come mistero buffo
Attenzione proprio lo scrisse proprio con l'idea di purificare mediante gli insegnamenti della scuola di Barbiana gli insegnamenti critici una certa retorica mistica rivoluzionaria che allora c'era il voleva che la ragione Milani Anna penetra se tutto questo vi leggo scusate brevemente uno straccio in un minimo dell'intervista che fa proprio Dario Fo a riguardo e scrive
Interviste del settantotto otto anni dopo allora prese spunto dalla lettera a una professoressa
Il discorso della calce di don Mila gliela provocatorio quali sono le trecento parole che conosce l'operaio
Sono trecento parole del linguaggio del padrone
Ed è perciò svantaggiato rispetto al padrone che ne conosce mille ma l'operaio ha un suo linguaggio non conosce nemmeno una parola il padrone di quel linguaggio
Questo era il senso della commedia
Cioè don Milani prende Golfo prendevo Milani due anni dopo la morte
Ed eccoli uno fra gli aspetti più importanti perché dare la parola ai poveri ricordo a tutti quanti per don Milani non è l'atteggiamento paternalistico per cui io borghese colto le quote poveretto il mio livello col cavolo
Il povero ha una sua cultura che è superiore a quella dei ricchi e dei borghesi per don Milani è interessantissimo come questo concetto che cruciale del pensiero Milani però Calcio fuori lo coglie lo accoglie appena due anni dopo la morte del priore prima che si scrivono saggi a riguardo ed ha una sua soluzione
Poi è chiaro che la sua soluzione era di tipo marxista è chiaro che c'erano le citazioni di Gramsci sull'egemonia borghese ma ciò non di meno è straordinaria come è straordinario notare che dal settantaquattro in poi questa attenzione che il teatro italiano da a don Milani scompare
Viene meno quasi in un lampo
Un po'dipende dal fatto che il movimento giovanile va cambiato
Fra i ragazzi del sessantotto che era un movimento essenzialmente libertario innovativo non violente i ragazzi del settantacinque c'è una bella differenza signorine nel settantacinque momento giovanile è diventato molto
Molto meno innovativo molto più dogmatico ideologizzato e soprattutto un movimento giovanile che ricorre anche spesso alla violenza ci sono i servizi d'ordine che girano armati
Gina il sangue in quei mesi sì ragazzi che giravano con la spranga né che don Milani politici son granché diciamocelo francamente
E poi c'è l'attività degli allievi di don Milani che hanno contribuito a questa perché già nel settanta esce il libro delle lettere di don Milani Priore di Barbiana e accanto al prete rivoluzionario cominciamo comparire l'idea del prete tutto sommato
Capirete
Che vuole essere promette
Che poi toscane fedele di una chiesa che per quanto l'abbia lasciato solo per lui resta l'unica cosa di cui vale la pena di appartenere
Insomma ci furono dei capi della contestazione non ridicolo chi fu ma figura molto importante
Come
Adriano Sofri
Che di fronte alla stampa disse dominante era un imbecille
Questo non vuol dire che la contestazione si di di socio interamente la dominante per carità di Dio tra il mondo della contestazione cattolica larga parte della contestazione marxista resta ancora interessata don Milani
Però finisce l'identificazione che c'era stato nei primi mesi
Poi c'è anche un altro aspetto da tenere presente attenzione che al di là dei giovani studenti e sono anche gli anni del terrorismo a quelli e il teatro per la sua natura tende di fronte alla violenza fa il suo lavoro
Cioè a dire tende a ritirarsi dall'attualità non è che il teatro dopo il settantaquattro enne politico è politico ma si storicizza
USA la mediazione storica per parlare di politica
Così vi faccio un esempio l'ultimo spettacolo degli anni settanta in cui si usa tantissimo le parole di don Lorenzo è uno spettacolo di Massimo Castri sempre fatto dalla loggetta che si intitola fate tacere per quell'uomo Arnaldo da Brescia c'è uno spettacolo sua Arnaldo da Brescia visto un po'come antesignano dei cattolici del dissenso e attenzione chi utilizza tantissimo alla parola di don Milani in questo spettacolo tantissimo
Fra lo spettacolo stornato da Brescia tu mi spiego
Poi quindi con gli anni settanta e gli anni ottanta o ne parliamo gli anni ottanta il teatro
Non c'è su don Milani non c'è per tante ragioni soprattutto perché gli anni Ottanta non sono soltanto gli anni della del riflusso sono soprattutto gli anni della rimozione
I giovani di quegli anni non vogliono sentir parla degli anni Settanta io lo so ci son cresciuto negli anni ottanta ma ricordo com'era
Usciti dal dal terrorismo degli anni di piombo si tende a guardare negativamente tutto il passato ecco e far ridere perché lo yuppie degli anni Ottanta in realtà era figlia respinta anche se difformi degli anni settanta
Cioè tra le gruppi degli anni se ottanta e il borghese degli anni sessanta non c'è paragone perché c'è gli anni Settanta che amo ruolo di trasformazione però non si vuol parlare di quegli anni c'è la rimozione tutto quel movimento culturale straordinario che aveva creato anche agli anni ottanta
Quindi non è che in quegli anni si parla male di don Milani
Non se ne parla
Io devo dire che in teatro l'ha detto la verità ma in generale beninteso diventa patrimonio importante chessò dei docenti di chi studia pedagogia certo che vive ma tra le persone normali Federfarma spettacolo su don Milani allora era veramente una cosa quasi impossibile
Devo dire però che va ricordato che c'è un regista fiorentino che è l'unico l'unico uomo di teatro che negli anni Ottanta ha continuato
Pur sapendo che la gente gli gridava anche dietro a portare la parola di don Milani e qui lo dobbiamo ricordare perché è scomparso pochi poco tempo fa e Paolo Cocchi
Paolo Cocchi regista fiorentino che negli anni in pieni anni Ottanta portava gironzola citati i giusti con parole da Capitini e da don Milani ed era un grande organizzatore teatrale lo sapeva che la gente non gli fregava niente ma lo faceva lo stesso
Diceva è una testimonianza quella che faccio io
Un diciamo
Una preda si ricorda un uomo che che parlava del deserto io credo che sia giusto ricordarlo testimonianza di questo gli anni Novanta attenzione cambia tutto agli anni Novanta si ricomincia Palalido Milani non è che se ne parla poi tanto bene sapete perfettamente ci son tutti dibattiti con
Vassalli libri di Vassalli chiariscono hanno degli articoli di Vassalli
L'altro libero come si chiamava quel pedagogista quel di quel direttore didattico non mi ricordo il nome Berardi taglia cuci a don Milani feroce però attenzione da tutto questo parlare
C'è un cambiamento che la si parla e da questo parlare va detta la verità anche grazie a una Chiesa che in quel momento
Preso una posizione molto chiara con il vescovo con l'arcivescovo e cardinale che andò al venticinquesimo dell'anniversario a dire messe a ricordare don Lorenzo Milani tra l'altro accanto a un attore
Che leggeva la parola Milani che la giordana
Grazie anche a questo il clima cambia molto e ci si avvia pian piano
A riconoscere l'autorità quanto meno come maestro come pedagogo di don Milani in modo assoluto
Sì è rimasto ancora qualcuno che l'amena col fatto che il Milan Isma'però sono frange minime l'ottanta per cento della popolazione italiana riconoscendo Milani un punto di riferimento è un'autorità
Però attenzione
Attenzione dal novantacinque comincia anche il fatto che molti personaggi della politica citano don Milani spesso a sproposito però lo citano
è interessante perché vuol dire che don Milani cominciava a essere sentito dalla maggior parte della popolazione come qualcosa di accettato altrimenti politici non accetterebbero
è curioso c'è poi nel novantasette il famoso sceneggiato no e quindi c'è un grosso una grossa ripresa di interesse su don Milani voi pensate che nel novantasette lo sceneggiato fa sette milioni di ascolti in prima serata pensate che nel dicembre cioè sotto Natale
Le strenne natalizie più tipica sono i libri su don Milani e di don Milani in tutto questo teatro
Abbastanza assente
C'è soltanto un piccolo spettacolo fatto dalla compagnia del fiume di Pisa uno spettacolo sulla Lorenzo in realtà poco più che un recital poi siccità nel settantasei uno spettacolo con Lella Costa intitolato stanca di guerre
In cui non si parla di don Milani però ci sono l'amplissime citazioni dalle tre giudici quindi uno spettacolo non su don Milani ma in qualche modo di don Milani parere
E poi c'è uno spettacolo questo lo dico perché interessante si intitola causa del nonno
Anche questo non è uno spettacolo su don Milani uno spettacolo che racconta della riscoperta da della costruzione dell'identità giovanile mediante il proprio passato
E in questo spettacolo c'è un personaggio che non si chiama don Milani ma che palesemente costruito come don Milani e che usa parole di don Milani
Vi dico anche che questo spettacolo fu messo in scena da Piero Nuti e Adriana innocenti e chi sono questi due
Sono due fra i protagonisti del primo spettacolo fatto sul con Milani ecco il teatro comincia a riavvicinarsi e lo e ci si riavvicina
Con la coscienza il teatro 'ste cose le sente che per il pubblico per la gente don Milani e e qualcosa in cui aumento che si colloca in un passato con cui dobbiamo confrontarci
Ed è per questo che c'è così poco sul tre due del teatro in quegli anni negli anni settanta era facile sotto un certo punto di vista perché la parola di don Milani
Così efficace come slogan anche in senso positivo la perché c'era bisogno di quegli slogan allora per cambiare la società però alla fine una parola facilmente percepibile la parola di don Milani come arriva negli anni novanta invece c'è Serra Michele Serra la chiamava la parola nuda cioè come s'
Gli italiani passati
Attraverso il turbinio fittizio degli anni ottanta che stanno entrando ora negli anni Novanta nel turbinio dell'anti globalizzazione con tutti i problemi che questa comporterà
Sentissero il bisogno di trovare riferimento con le grandi figure del pensiero signori la parola di don Milani appare con una parola complessa adesso
Frutto di un pensiero profondo altro che slogan e il teatro non può accontentarsi di fare Castle un'agiografia è il teatro deve fare il suo lavoro ha infatti in questi anni principalmente si legge don Milani
Cioè il teatro falle Touré traumatiche
Per scavare nella folla ce ne sono tantissimi in questi mesi in questi anni tra il mille novecento novantasei già dal novantacinque fino al due mila quattro
è un fluire non cita di letture drammatizzate io ricordo che con Michele Gesualdi presidente la Provincia organizzammo
Santambrogio un ciclo di letture che si andò avanti per quattro mesi a leggere don Lorenzo Milani con la partecipazione di che va dalla Palanza nata o dai a teatro che è qui con noi tante altre compagnie di tutta la Toscana senza una lira
Perché la la Provincia giustamente pagava i manifesti la pubblicità e basta e gli attori toscani si pagavano il biglietto pervenire ad avere il privilegio di poter leggere don Milani di fronte a un pubblico che ascoltavo la sua Parolin silenzi
Questo era
Poi pian piano si è cominciato dopo questo lungo lavoro che in parte continua ancora di scavo su questa parola profondissima
Questo grande maestro di scrittura di spiritualità si è cominciato a produrre degli spettacoli
Quanto tempo ancora ho finito no ancora no ciò dieci minuti ancora bene o male allora quali sono gli spettacoli ci sono tantissimi alcuni di questi spettacoli sono durati tantissimo
Quelli che arrivano primi a fare uno spettacolo su don Milani moderni sono sempre il teatro del fiume che poi adesso si chiama Punto teatro di Sant'Andrea di Pisa i quali mettono in scena uno spettacolo che si intitola
Parole parole parole sua don Milani e il Giro d'Italia don Milani non è in scena sono in scena due ragazzi
Degli anni del de de de dei primi del millennio due giovani di allora mi politicizzati sportivi con le loro biciclette che aspettano un fantomatico Giro d'Italia che non arriva mai
Un po'come come il voto di Beckett nel frattempo chiacchierano pare no e nel parlare finiscono per parlare di temi tra la religione e la politica
E riemerge il pensiero e la parola ti donnina
Io cuore rosso questi spettacoli e dispiace perché il tempo è poco ma un altro molto importante viene invece dalla campagna di Maiello
Messo in scena nel due mila quattro pensate Circuit ancora è stato a Roma da poco ecco uno spettacolo che ha vent'anni uno spettacolo invece dove si torna per lo stile classico della messa in scena Milani Ana all'italiana cioè a dire quasi costruito tutto interamente sulle parole di don Lorenzo Milani
E la cosa bella dello spettacolo di Maiello che pone proprio l'attenzione all'importanza di
Usare don Milani per capire chi siamo davvero noi
Perché per certi aspetti abbiamo rimosso la nostra tradizione il nostro pensiero
Un altro spettacolo importantissimo che quelli di voi che resteranno avranno la fortuna di poter vedere stasera è di poco successivo perché è del due mila sette
Ed è don Milani senza mito Don Milani senza mito di Fabio Monti che stasera potete vedere qui in questo stesso luogo tra pochi minuti in realtà
Vi dico molto poco di questo spettacolo il titolo parla da sé don Milani senza mito il bisogno di ricondursi a don Milani la sua verità
Al di là della del mito dell'immagine troppo facile è tra l'altro un testo molto importante perché esso pone proprio la questione basilare di usare don Milani come uno specchio sul noi a che punto siamo recita proprio il comunicato stampa della compagnia a che punto siamo con la nostra cultura a che punto siamo rispetto addominali
Con il modo con cui e tocchiamo ecco usare don Milani come fosse uno specchio tra l'altro lo spettacolo si segnala per una in un ampio utilizzo di un brano bellissimo che lettera
A un predicatore tratto da esperienze pastorali ma che in realtà non poca antecedente perché nel cinquantadue
Un altro spettacolo importantissime di questo di lo pochissimo scusate non lo spettacolo meraviglioso che vale la pena di essere visto e quello di chi la dalla Palanza ero spettacolo fiorentino nato a Firenze nasce nel due mila undici inizialmente attenzione nasce
Con una contaminazione tra don Milani è un'altra figura importantissima perché le della Palanza
Che lavora nell'aria ex San Salvi che Basaglia però lungo il tempo cambia è diventato oggi uno spettacolo si intitola Eicher lettere una professoressa interamente incentrato
Sulla pedagogia Milani Ana e io due cose le devo dire su questo spettacolo perché è straordinario nel senso che sostanzialmente Claudio Ascoli altro punto racconta la vicenda di don Milani con parole temi episodi che sceglie il Pubblico
Attenzione
Il pubblico stesso diventa spettatori attivo
Fa una sorta di aut educazione
Guardate io
Se qualcuno di voi alla all'occasione di parlare con Claudia aspri i complimenti più straordinari perché è un testo che dal teatro viene un grande insegnamento perché non gli altri abbiamo spesso dimenticato l'abbiamo dimenticato anche nei testi di pedagogia
Quanto don Milani attuali sì il pensiero del grande attivismo
Quanto ai ragazzi a Barbiana sviluppavano un pensiero proprio originale in modo attivo parlante partendo da i propri bisogni
Purtroppo nella polemica a volte sterile fra ama don Milani ha fatto la scuola la sesta ai milanesi e le difese nodo Milani era per una scuola dura Autore tagliasse perso di visto questo
Cioè quello che don Milani prende in giro di vino avete presente la scenetta in lei l'eterna professoressa quando parla degli studenti americani che Cianci Cano gomma americana che non fanno altro che della loro opinioni in un gioco sterile certa che lo prende in giro
Ma lo conosce bene la studiato e vuole portare alla modernità perché vedete quando divi scrive quelle cose che bisogna fare la scuola democratica
Ha in mente i bisogni dei suoi ragazzi ragazzi dei primi del Novecento non c'era mica la stampa come c'è adesso non c'era la televisione non c'era la pressione mediatica non c'erano i mass media non esistevano bisogni indotti dalla pubblicità
Non Milani vive in un mondo in cui i bisogni sono indotti dalla pubblicità che poi come il nostro e don Milani chiede che la scuola difende i giovani dalle mode
Autorità di don Milani e tutta quella
L'autorità di don Milani il monarca che don Milani dice il maestro essere un monarca all'estero monarca perché deve aiutare il ragazzo trovare se stesso davvero a trovare i suoi veri bisogna non diventare una pecora
Solo qui
E e l'anti attivismo di don Milani è in realtà don Milani portato quale rinnova l'attivismo grazie quindi a chi le della Palanza per la sua straordinaria opera poi c'è tutti gli spettacoli attenzione del due mila sedici
A un'altra cosa altri tre spettacoli sono da citare sono tre spettacoli che hanno fatto ricerca anche loro perché sono spettacoli che hanno puntato l'attenzione su una esperienza Milani ama che non è mai stata ricordata in particolare
è sempre stata la scusate l'esperienza di Calenzano ci sono tre spettacoli uno si intitola Don Milani in viaggio lungo un mondo della Cappellini poi c'è il disobbediente don Milani a San Donato
Che Dino Ciolini e di Gabriella Del Bianco don Lorenzo Milani la vita la conversione del sacerdozio la sua fede incrollabile
Poi ci son tutti gli spettacoli attenzione nati più o meno in prossimità delle
Dell'anniversario del cinquantenario solo due mila sedici due mila diciassette in particolare
Son tanti c'è lo spettacolo su alcuni di Coop niente o quasi c'è per esempio lo spettacolo Lorenzo Milani della bottega degli apocrifi che fa ricordato se non altro per il lavoro straordinario
E la vita di un Milan malavita vista proprio negli ultimi momenti quando le malattie a casa con la madre si confronta con la madre e il confronto con la madre fisica in qualche modo diventa anche il confronto con la madre Chiesa
Poi c'è don Lorenzo Milani dalla parte degli ultimi uno spettacolo molto importante fattura Berto nel due mila diciassette in cui si utilizza moltissimo sempre il copione tra attenzione della Mezzadri
Poi c'è attenzione fu forse quella che è stata la più grande produzione su don Milani mai fatta perché la produzione veramente ricca importante
Lo spettacolo il Vangelo secondo don Lorenzo prodotto da Elsinor Arca Azzurra Teatro Metastasio di Prato andato in scena al Festival
Di San Miniato e comunque a circuito ATO per moltissimo tempo in tanti grossi teatri Italia pensate diciotto attori
Anche con dei bambini e credetemi devono di teatro porta nel giro dei bambini è una cosa complicata perché giovane autorizzazioni permessi dei genitori eccetera eccetera eccetera uno spettacolo trovato interessantissimo perché con questo si torna proprio all'approccio standard del teatro a don Milani teatro Don Milani un drammaturgo signorine per gli uomini di teatro tante che con vanto del regista l'ottanta per cento dell'intero testo formato dalle parole di don Milani
Non è il solo caso qui però il regista popolo rimarca ho scritto un testo sì ma l'ottanta per cento di don Milani non è roba mia
Cioè don Milani più bravo di me a scrivere poesie poi attenzione c'è invece lo spettacolo che fa un'operazione completamente diversa sempre di questo periodo del due mila sedici ed è uno spettacolo forse uno fra le cose più interessanti uscite
Che cammelli a Barbiana cammelli a Barbiana è un'opera straordinaria Camelia Balbiano scusate scritto da
Francesco Niccolini e Luigi D'Elia che oltretutto lo recita ed è un monologo un monologo tra l'altro senza costumi senza scene senza manco le luci cioè perché lo fa anche
Alla luce del sole è un'opera straordinaria perché in essa si riesce a raccontare la vita di don Milani
Demitri Zandonà però completamente con impressionante con lo spettacolo perché ti fa vedere proprio l'umanità
Una possibile umanità di don Lorenzo Milani
E e ti stracci al cuore
Vedi questo questo ragazzo che passa dal d'essere impieghino del privilegio un privilegio descritto tra l'altro in modo spietato è rivisti
Questo privilegio che arriverà che passa attraverso le sofferenze enormi fino a diventare appunto s'sto cammello passa nella cruna di un ago ma
è c'è anche sul piano teatrale un aspetto importante perché negli anni come ha fatto l'operazione sul piano proprio della scrittura teatrale straordinaria quanto questi signori
Hanno fatto il contrario di quello che ha fatto gran parte del mondo del teatro e hanno fatto bene perché alla fine dopo cinquant'anni che le parole di don Milani rimbombano i teatri alla fine c'è il rischio che diventino letteratura e cosa hanno fatto costoro
Hanno messo in scena uno spettacolo in cui le parole di don Milani sono quasi assenti c'è qualche citazione della lettera p Poeta qualche brevissima citazione dalle tre giudici e poi lettere una professoressa si cioè delle citazioni ma non sono agitazioni se ci fate caso sala prove dello spettacolo lo trovate anche su YouTube sono citati citazione di biascicare in qualche modo sono e chi ma modificati le fette straordinario signori
Sembra finissimo nuovissimo
Anche grazie poi la recitazione straordinaria tra l'altro uno spettacolo su don Milani sulla vita però attenzione con una grande attenzione alla pedagogia nel senso che può alla fine il vero miracolo non è tanto appunto non Milani che passa nella cruna dell'ago ma è
Il miracolo pedagogico per cui i ragazzi vedono alla fine un cammello che passa sopra le loro teste perché son diventati sovrani
Grazie a don Milani ecco questo è il grande miracolo che ci racconta Camelia Barbiano spettacoli il consiglio di vedere se non vi fidate guardate lo sprinter anche sugli hutu e poi andate a vedere che venti bellissima nonché gli altri a Muti ha per carità insomma
Poi fra le ultime cose da citare ci sono un paio di spettacoli che invece questi fanno l'operazione indispensabile sulla prova femminile uno si intitola la parola fare quali prodotto
Per teatri degli agenti scritto da Massimo Donati ed è uno spettacolo che racconta la vita e la storia di don Milani a partire dalle parole delle donne
Dal punto di vista di un'allieva
Casuale Shin Chan immaginaria diciamo di di don Lorenzo poi c'è il punto di vista di ed apre la cattedra
La sua perpetua per interni e poi della madre questi tre punti di vista al femminile e attenzione si usano le parole
Ove possibile della madre chiaramente ci sono gli altri casi è chiaro che sono parzialmente reinventate
La cosa importantissima perché vedete
Don Milani
Ma non lo possiamo definire un femminista perché non abbia non avrebbe senso di un femminista ma senz'altro è un uomo che ha piena coscienza
Del clima del patriarcato dell'esistenza della discriminazione della donna per migliaia di anni e lo dice chiaramente basta che vi leggiate la lettera la lettera sul Barale tra lezione sul balcone dice voi non dovete più essere schiave dice alle ragazze non dovete piastre schiave degli uomini e lo dice con la chiarezza infinita
Don Milani anche quello che dice che bisogna che chi non ha mai avuto la parola gli oppressi parlino ebbe
Ben venga allora è necessario uno spettacolo in cui le donne parlano di don Milani ed è una fra le cose più umile Aniane che si possono fare foto c'è un altro spettacolo con uno stile simile questo fatto propria caverna teatro di qualche anno dopo
Però non son queste tre le donne la donna delle Corradi
E quindi questo spettacolo di credi
Del del Teatro Caverna di Bergamo
Preciso un diverbio appunto diventa più uno spettacolo sulla pedagogia di don Milani infine gli ultimi due spettacoli ci voglio citare sono Cara professoressa
Direte la Beppe Casale secche anche quello spettacolo più recente ma sta girando sempre adesso interessantissimo la storia di un bidello
Che appunto si chiama Gianni
Ricevendolo una un letto è una professoressa alla legge e la si affronta con la scuola di oggi e scopre
Che non è che con la scuola di oggi don Milani sia realizzazione di don Milani e scopre che c'è tantissima strada ancora da fare infine l'ultimo spettacolo che è andato in scena da poco e bentornato con Lorenzo
Di Morena Guidetti andato in scena Reggio Emilia interessante la vicenda di don malati o Milani viste raccontato da un ragazzo che percorre la vita le opere
Del priore mediante i racconti delle custode di Barbiana poi a dire il vero ci sono alcune e con questo veramente finito ci sono alcune
Alcuni musical anche sulla Lorenzo Milani Quilici tre titoli soltanto Lorenzo il musical don Mila
Per libera scelta e don Lorenzo parole per sognare e l'ultima cosa
C'è il coro da neo di di di Genova che ha fatto un'interessantissima operazione alcuni potrebbe sembrare un po'passatista me la trovo meravigliosa che l'operazione di mettere in scena alcune parole di don Lorenzo intervallate
Dalle musiche di quegli anni e e le musiche sono state arrangiate dal maestro Gianni Martini per un coro polifonico e ci sono brani come
Come Canzone del maggio
Qui c'è lungo il cammino
Perché comunque non andrebbe non sarebbe male di cominciare a ricordare che don Milani
Chiedeva anche e soprattutto di cambiarla questa società con questo io chiedo scusa se occorso spero di non avervi angosciato con questo ritmo di parlare troppo veloce e spero che abbiate capito tutto
Spero anche di non essere stato troppo lungo sosta lungo sì
Grazie a voi grazie Paolo ci ha dato lo spaccato
Molto interessante verrebbe voglia di dire che
Leggendo la storia del teatro di don Mila ni possiamo ricostruire un po'anche tutta la storia d'Italia fino fino ad oggi noi riceve
Ecco io penso che questo lavoro retto affatto debba un po'come è stato fatto per il cinema
Esser reso fruibile a tutti magari mettiamo mettendole all'AN uniformando possibilmente anche un po'le metodologie che abbiamo fatto con me
Con la catalogazione dei film in modo che sia utilizzabile anche dalle scuole non solo per comprende l'esistenza ma anche per valorizzare un po'i contenuti i messaggi che ognuno di questi spettacoli vuole ovviamente mandare alla squadra di ieri ma anche alla scuola di oggi
Io penso che possiamo chiudere qui ma se ci sono degli interventi soprattutto degli ex allievi
Rosellini
Degli ex allievi che poi hanno potuto in qualche modo ascoltare il punto di vista e stelle no alla loro esperienza se hanno qualche osservazione approfondimenti qui hanno l'occasione cinque minuti di poter
Va
Manca tantissimo in realtà
No io ho mandato mela tutte le scuole ma non tutte mi ha già io più che altro il materiale uscito fatto negli ultimi anni perché mandi le scuole le mele alle scuole che so spettacoli fatti negli anni ottanta e gli anni Novanta non ce l'ha più memoria proprio poi ci sono degli spettacoli di teatro scuola che hanno avuto l'onore di arrivare anche sulla sulla stampa e quelle ce le opere vere ma è chiaro che molto ricovero comunque son tantissimi cioè mettermi a parlare del teatro Scola adesso cioè con questi tempi agosto dell'impossibile proprio però attenzione è interessante il fatto che comincia negli anni Ottanta futurista
Cioè l'interesse dovuto il teatro scuola e curiosa ma comincia proprio negli anni ottanta come negli anni ottanta alcuni provveditorati dedicò all'attenzione don Milani cioè fate quella cosa che volevo dire che il Pd la gente don Mila ni importa niente ma al mondo della scuola negli anni Ottanta comincia veramente a lavorare analiticamente su don Mila
Comunque il cui lavoro è stato fatto
La signora
Sì sono io io feci molti anni nel novantadue guardie tra l'altro le dico che fu una cosa fa tre al al alla prima degli anni ottanta fu veramente dure dette
Perché i ragazzi Corchia mente la parola di don Milani ragazzi piace sempre di qualunque qualunque ragazzo mi fa leggere domina di qualunque periodi piace perché parla in un linguaggio immediato vero chiaro Franco
Però facciamo fatica a capire certe cose il bisogno ragazzi della fine degli anni Ottanta il bisogno della di lavorare per gli altri era un linguaggio che negli anni ottanta per i ragazzi e la difficile capire proprio perché viveva in un mondo in cui l'individualizzazione era quasi istituzionalizzata
Vedo visto che lo spettacolo l'ho visto e senta le faccio questa domanda a nome della mia carissima amica belle Corradi
Che ha cercato la cassetta dalla cassetta non si capisce nulla nella scuola e lei vorrebbe avere il testo perché dice che era bellissimo e che potrebbe essergli bruciato da altre scuole
Allora signora guardi dove le mi dà il suo indirizzo io credo segreto quel testo di averlo ancora il testo si intitolava
La scuola sarà sempre meglio puntini puntini puntini dell'hangar mi fa molto piacere di questa cosa ha detto da Gallimard anche bellissimo grafica che da tener presente volevo anche dire non lo so se cioè che sono
Allora ci sono libri a sforare dice tertium Villani io ho la fortuna di frequentare questa che è stata mia collega e che mi ha insegnato agli assegnatari
Devo che sarà e ancora la frequento compirà novantanove anni il sette di dicembre è ancora molto attiva USA Whatsapp
A al Sacco come
Un
Non ci sente tanto quello il problema che non riesce a risolvere
E si è data
Insomma a parte il libro che ha scritto anni fa anch'che è stato sia lodato e sia anche non l'ho dato Alpe lasciamo stare e ora pensi da lì c'è l'opera omnia no i nomi degli anni dell'Istituto di scienze religiose di volo in gol
è un conto insomma sa l'opera omnia costa a costa più di centocinquanta euro se non sbaglio allora lo è venuto in mente
Di fare una scelta dalle oltre mille lettere ne ha scelto duecento
Che uscito adesso sì e guardati i i io ho masticato don Milani dal perché sono poco diciamo io sposto odiato col presso a Larino
Altrimenti mai mi sarei laureata perché vengono da una famiglia modesta semplice ma insomma stavo in montagna figurati se mi mandavano studiate sì che già il retroterra un possibile no poi quando ha insegnato
Ho voluto sempre stadio ha e quelli che non arrivavano che non possedevano terra Walter e poi ha trovato lei e quindi immagino per ecco le dico che leggere queste due celle duecento lettere è ancora una gioia grandissimi veramente veramente sono in ordine cronologico ed è secondo me
Quello che si insomma che penso che anche il comitato si per no
No l'edizione no io
Se anch'portico va bene comunque costi chi anche quello ma merita davvero
Va bene trenta trentadue
Paolo Landi
Sì sì sì sì loro metà Danilo nell'ordine quell'ordine Anna
E soprattutto e soprattutto non costa centocinquanta euro questo è quanto
Questo è il tre punto
Ricordo sorprese
S'
Infatti io
Volevo congratularmi per le cose che ha raccontato che sono veramente eccezionale il mettendole tutte insieme e credo che teatro abbia dato un grosso contributo conoscere don Mila ni voglia contare solo due cose piccoli se lo Stato a Barbiana
Nei tre anni state lire quattro alla Sapelli io non ho mai visto né sentito che abbia messo in scena delle delle cose dei di teatro
Però però così hanno partecipato al Teatro alla Scala ma non messe in opera fa di si fa la l'operetta attraverso gli allievi assoluta
Che cosa che cosa come veniva utilizzata come venivano utilizzati i libri i testi del teatro i testi del teatro venivano utilizzati con i ragazzi per spiegare soprattutto l'efficacia del linguaggio pure lì e che l'un con trappole ma due cose
Con il teatro ci faceva studiare l'efficacia del linguaggio
Facendo c'è anche il la lavorare sui testi questo EP perché questo è più efficace questo magnifico ASPA nella tecnica e ci sta dietro per quale ragione questo si capisce lo Stato non si capisce cioè in pratica il teatro veniva utilizzato per spiegare l'efficacia del linguaggio la lettura del quotidiano del giornale
Veniva utilizzata per un'altra finalità
Per spiegare come avviene la manipolazione dell'informazione
Che è un'altra oltre ad informare eccetera eccetera eccetera ma soprattutto lettura del giornale era dov'è l'informazione dove il giudizio del del del del giornalista perché questo non è se una cosa e prescrive questa per quale il te la finalità che ci sta dietro l'interesse quali sono interessi il disegno che Silvio cioè mentre la lettura del giornale era finalizzata a creare un senso critico una cultura critica una lettura critica Aster
Decifrare come dire tra le le parole il messaggio da quello che era disinformazione e manipolazione
La lettura dei brani del teatro erano soprattutto finalizzati a sconosce delle tecniche per rendere le cose Ficacci Emin perduto molto quelle cose le ha detto che è una cosa che nemmeno la sa pacata la pelle quando diceva qua da dei ragazzi che ogni ragionamento complesso difficile la gente non lo tiene in testa
Bisogna trasformare questo rapimento difficile compresso in un esempio banale in un aneddoto banale in una cosa che possa restare in testa alla gente e
Faccio l'esempio Lucas
Latro presso ressa presidenzialisti Gillen per spiegare la selezione la scuola non può essere un ospedale che come sa
Comprensibile a tutti macchine comprensibile a tutti lettere cappellani
La la la nel una donna l'obbedienza non è più una virtù
E quello non era il titolo del testo è stato Police traduzione ma anche questo è un soluto un messaggio e dietro quello si costruisce tutto il resto e questo suo insegnare diceva
Badate che Gesù e se hanno problemi complessi a dei contadini
Ricorreva le Paramore
Quindi bisogna avere la capacità quando si parla di regolamenti complessa di trovare sempre un esempio non è dritto un fatto che posso arrestare in testa la gente
E questo insegnamento meme rimasto in testa grazie bene
Dobbiamo certo del parà vattene non c'è dubbio il linguaggio avevamo già un altro maestro ma forse ha lanciato questo messaggio
Bene dobbiamo purtroppo chiudere qui perché devono preparare per lo spettacolo
E quindi ci rivediamo qui alle sei per la rappresentazione teatrale