"Pragmatismi, disciplina e saggezza convenzionale. L'economia italiana dagli anni '70 agli anni '90"

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Comunico di aver ricevuto il telegramma del ministro la pubblica istruzione D'Onofrio che si scusa perché impossibilitato a partecipare che comunico alcune piccole variazioni del programma che avete a disposizione
Prima abbiamo variazione per me un uomo vede quest'oggi sia con noi il Presidente Società italiana degli economisti e quindi abbiamo ritoccato momentino il programma pregandolo di presiedere la prima sessione il luogo della collega Gandolfo perché invece deciderà un'altra sessione per ecco poi può darsi che il professor Andreatta non sono altro noi oggi perché è in votazione in sede di votazione alla Camera e quindi per forza maggiore non sappiamo se potrà essere presente o no in quanto dovrà essere presente alle votazioni perché ci saranno ed è tuttora infatti non sono riuscito a parlare con lui per sapere se Step e Babi devono che l'ente in tal caso sarà compito del presidente la sessione poi organizzare la cosa ove inviterei IVA pressi del progresso Ernesto Chiacchierini a prendere la parola
Caro Presidente gentili signore e signori colleghi soprattutto cari studenti
Vogliamo con chiarezza nell'utero impone che si scusa
Biglietti precedenti impegni non ha potuto essere presente e poco il saluto della facoltà il vivo compiacimento per questa iniziativa dei colleghi di economia pubblica
Ringrazio gli alimenti tutti gli oratori che si succederanno questo convegno così interessante io sono abituato ad essere gli antichi Silvio nomi e quindi
Dirò nuovo due parole questa fede quindi voi studenti colleghi io mi interesso della enologia l'integrazione dall'economia
L'innovazione tecnologica e sono o ovviamente a voi tutti note ecco questo periodo così interessante di questo ultimo ventennio per quanto attiene diciamo la parte come fattore esterno volevo ricordare brevemente il periodo della comunità europea quel periodo dal sessantotto all'ottantacinque in genere e noto come il periodo dell'euro o pessimismo
Addirittura euro Sclerosi secondo altri ma indubbiamente quello questo periodo che è un periodo particolare definito periodo del riflusso qui c'è stato indubbiamente una crisi in Europa
Poi vi sono Esperti la crescita nell'Europa in quel periodo è stata dell'uno e nove per cento contro tassi molto più elevati degli Stati Uniti due quattro per cento al tre otto per cento del Giappone Licio però in quel periodo ovviamente anche l'economia italiana ne ha sicuramente sentito ma non dobbiamo dimenticare ciò che è successo in quel periodo cioè l'allargamento da sei a dieci con l'ingresso tra Gran Bretagna all'Irlanda
E la Danimarca e la Grecia e poi soprattutto qui sarà argomento di una delle relazioni interessantissimi che ci saranno la costituzione del sistema monetario europeo che veramente definirà come una delle innovazioni maggiori in campo finanziario
Ecco il periodo successivo
Quello dell'ottantacinque a novanta fino ad oggi che è noto come Periodo del rilancio e della rifondazione
Ha avuto dei momenti particolari come quello praticamente dell'atto unico il progetto di unione economica e monetaria e il progetto di unione politica ecco molte sono le attese
Per il mercato unico si parlava di un milione cioè ci sono stati incrementi per i lavoratori fino a un milione otto di nuovi posti di lavoro ma vicino a questi vantaggi non si può non sottolineare quegli squilibri regionali che sono stati messi in evidenza e di cui sicuramente sì si tratterà e ovviamente le incertezze che ancora si sono sul Progetto di unione economiche moneta ma pervenire al settore a me più caro fratello della tecnologia ecco gli anni settanta è stato l'inizio proprio di una nuova spinta di ordine tecnologica e questa spinta ha indubbiamente influenzato l'organizzazione del lavoro e della produzione comunque gli anni settanta sono stati anni molto difficili al anni in cui c'era una rigidità enorme del lavoro non la mobilità di lavoro che viene invocata al giorno d'oggi determinata da fattori diversi
E una crisi e molto rilevante per quelle che erano le perturbazioni economiche di quel periodo con le due crisi petrolifere
E ovviamente il declino del dollaro e tante altre cose
Quindi un contesto in cui l'impresa
Dovette far fronte a una forte crescita del capitale di funzionamento a un maggior costo per unità di prodotto e quindi ha una produttività negli anni Settanta più bassa di quella degli anni Sessanta
Più bassa di quelli degli anni ottanta cioè gli anni dell'automazione industriale
Ecco secondo alcuni l'automazione industriale è stato un un effetto dirompente di cambiamento dell'impresa e della portata di quello che si era verificato due secoli prima con la scoperta della macchina a vapore quindi nei confronti dell'organizzazione del lavoro la diffusione dell'autonomia genera opportunità nove per le intese quindi l'organizzazione sistemica
E allora poi che le ultime relazioni toccheranno proprio il mondo dell'impresa ovviamente
Ho potuto così da gli atti che ho visto comprendere che occorre una nuova organizzazione per affrontare la competizione globale che tenga conto della flessibilità multinazionale di rispondere alle attese del mercato locale della competitività globale per arrivare all'efficienza di scala e dell'abilità di apprendimento a livello internazionale che porta innovazioni su scala mondiale questi spunti io tratti da quelle relazioni che ho potuto
Vedere quindi mi compiaccio ancora una volta con i colleghi di economia pubblica e e auguro pieno successo a questo interessantissimo convegno grazie
Hanno
Il
Io convegno al presidente professoressa Cattini presidente viaggio italiano
Molte molte grazie
Molte grazie
Per l'onore che mi fate e di aprire i lavori della prima sessione
Di questo convegno che sono offerto risulterà importante
Dico solo un serto perché pur non avendo letto il volume ho letto la presentazione del volume del professor Rizzuti che une efficacissimo stuzzichino che fa venire voglia di leggere i saggi e che dà anche un'idea abbastanza completa della della cosa della cosa
Vorrei dire anzitutto che mi compiaccio molto
Per un'iniziativa che come l'uovo di Colombo
Cioè noi dovremmo mettere al centro della questa è la mia personale opinione non è la opinione diciamo della Società italiana degli economisti ma è la mia personale opinione noi dovremmo mettere al centro della preparazione degli studenti in economia e commercio
Proprio come punto di convergenza delle diverse linee di preparazione lo studio dell'economia italiana
Perché secondo me è abbastanza strano
A non dire peggio che si laurea ignoto dei giovani che magari maneggiano disinvoltamente strumenti analitici molto complicati molto complessi
Ma non hanno delle nozioni sufficienti e dettagliate sull'economia italiana e magari non hanno avuto nessuna o purché unità
Di applicare gli strumenti che hanno appresso su qualche problema dell'economia italiana secondo me è un laureato in economia e commercio dovrebbe avere almeno un corso sull'economia italiana quindi sono assolutamente d'accordo
Sull'iniziativa la trovo molto utile vedo che si è realizzata o con una sequenza di interventi che ha ovviamente agevolato lasci colazione delle idee
Fra studiosi anche di diversa formazione
E vedo che diciamo il tutto assunto una sua diciamo almeno relativa a completezza
E da quello che io ho potuto capire dall'introduzione si è cercato di studiare l'economia italiana in una prospettiva di ieri con un mia politica
E non di pura analisi economica oppure la economia applicata economia politica
Cioè in cui sì collegavano continuamente i fenomeni economici con quelli politici sociali e sullo sfondo anche culturali per esempio si introducono alcune nuove categorie un po'se vogliamo immaginifiche
Come la sfiducia nella politica macchine pongono degli interrogativi e che consentono di mettere in circuito
Come usciti o conoscenze strettamente economiche con conoscenze di altro tipo
Quindi io sono molto lieto di aprire i lavori di Juve della sessione di un convegno sull'economia italiana che appare preparato con cura e con intelligenza questo non vuol dire che io diciamo non avrei anche le vie Riserve le mie osservazioni e magari qualcuna se mi centra il tempo le farò strada facendo ma diciamo nel suo insieme effettivamente mi appare un'impresa altamente meritoria e quindi una eccellente premessa per i lavori che stiamo per in commercio
Ho dunque qui il tempo purtroppo come sempre tiranno
è tiranno noi cominciamo quasi in orario dando la parola ad Augusto Graziani che è pregato di venire al banco della presidenza e forse se per risparmiare tempo potrebbe essere opportuno che anche gli altri
Oratori di questa sessione perlomeno De Cecco
Per risparmiare diciamo il tempo dello scambio va bene venisse si sedesse qui al tavolo
E dunque io solo costretto ad essere un po'tirando perché se saltano i tempi qui non solo si perdono i treni che nel caso un mio e gravose ma ma che nel caso mio è grave ma diciamo si danneggiano è un pochino il problema
Del preoccuparsi delle generazioni future no si danneggiano gli ultimi a parlare
Quindi io sono l'Ombudsman degli ultimi che parlano quindi se mi toccano dov'è il mio debole che sarebbe il rispetto degli orari sarò una vipera eccetera eccetera Anna
Quindi io prego vistare nei tempi quindi Augusto Graziani
Se ci potessi tratteggiare
E so che lo può fare perché è un autore che parla scolpito
Conciso e scolpito se ci fosse se tratteggiare in venti minuti l'esperienza italiana nello SME gliene saremmo tutti molto grati grazie
La di dunque
Palloni
Allora dopo quello
Che ha detto il presidente
Terreni che si perdono
Gli ultimi che saranno gli ultimi
Il veleno della vipera io cercherò di andare di carriera
Con
L'orologio in mano e le lancette nella mente
Questa prima sessione è intitolata all'Italia e il sistema monetario europeo
Forse forse dobbiamo celebrare un de profundis perché io sono tra quelli non tutti ovviamente ma tra coloro che pensano che il Sistema monetario europeo sia ormai un episodio concluso
E proprio per questo essendo concluso si presta anche attrarre alcune alcune considerazioni di carattere sintetico su come ha funzionato e che frutti adatto per l'economia italiana
E discusso se il sistema monetario europeo sia davvero concluso ed è anche discusso quale sia la sua eventuale data di conclusione
Tutti ricordano che le turbolenze monetarie del novanta dell'estate del novantadue hanno certamente inferto il colpo mortale al Sistema monetario europeo
Che aveva raccolto non soltanto i Paesi che facevano parte della Comunità economica europea ma anche altri paesi che pure essendo fuori della comunità avevano spontaneamente deciso
Di agganciare la loro valuta all'oscuro europeo
E avevano quindi dato l'impressione che questo sistema dovesse non solo consolidarsi ma anche allargarsi al di là dei confini specifici istituzionali della comunità invece nell'estate del davanti a due
Turbolenze monetarie movimenti di capitali
La banca federale tedesca il sedici luglio rialza improvvisamente il tasso di sconto l'Italia che lo aveva già rialzato pochi giorni prima
è costretta a rialzarlo nuovamente in più fasi prima al tredici e settantacinque per cento poi al quindici per cento
E alla fine il tredici settembre il comitato monetario europeo vede annunciare un riallineamento che è il primo riallineamento Rocco il mille novecentottantasette e quindi fa un certo colpo
La lira il governo italiano annuncia un riallineamento molto modesto oltre il cinquanta per cento l'Islam trazione accoppiato altre il cinquanta per cento di rivalutazione del marco
Però poi dopo una breve chiusura dei mercati dei cambi le autorità italiane dichiarano di astenersi
Astenersi da interventi ufficiali nel mercato delle valute la lira di fatto diventa fluttuante anche se d'Italia formalmente non esce dal Sistema monetario europeo
Con una lira escano dal Sistema monetario europeo la Finlandia la Gran Bretagna la Svezia quindi si andò svalutarsi ogni ripetute della peseta e dello scudo
Valutazione della sterlina irlandese
E quando dopo un anno di queste turbolenze si cerca di rimettere insieme il sistema monetario europeo si decide un margine di fluttuazione del quindici per cento al di sopra e al di sotto
Che lascia davvero dubitare autorizzata vero a dubitare che esista ancora un accordo di cambio
Così nel giro di pochi mesi con un sistema che sembrava tanto promettente va rapidamente in pezzi
Il sistema monetario europeo era sempre stato fin dalla sua origine nel settantanove molto diverso dal sistema che lo aveva preceduto quello di Bretton Woods
Il sistema di Bretton Woods era un accordo di cambio aveva l'obiettivo di instaurare cambi stabili
Però lasciava liberi i Paesi partecipanti di controllare i movimenti di capitali
E potendo controllare i movimenti di capitali ogni Paese poteva anche gestire controllare i movimenti di capitali in via amministrativa si intende ogni Paese poteva gestire la politica monetaria in maniera più o meno autonoma
Era quindi possibile tenere bassi i tassi di interesse fare una politica di alta domanda globale di piena occupazione un certo influsso
Keynesiano
Anche se gli storici dicono che in fondo Keynes era uscito sconfitta dalla conferenza di Bretton Woods tuttavia un certo influsso keynesiano
L'obiettivo primario della piena occupazione era travasato nel sistema di Bretton Woods
Il sistema monetario europeo invece parte con obiettivi molto più ambiziosi non solo realizzare un accordo di cambio
Ma anche a realizzare un mercato finanziario unico l'obiettivo della libertà di movimenti di capitali che infatti viene realizzato anche l'Italia che uno degli ultimi Paesi a realizzarlo nel novanta ammette la piena libertà di movimenti di capitali ma allora è evidente che si crea uno spazio finanziario europeo unico un tasso di interesse collegato in tutte le piazze finanziarie al quale ogni Paese deve adeguarsi non è più possibile condurre una politica monetaria autonoma non è più possibile mettere in prima linea l'obiettivo del sostegno della domanda globale dell'occupazione occorre recepire il tasso d'interesse dai vincoli esterni che vengono lei mercati finanziari maggiori l'equilibrio finanziario prende il sopravvento come obiettivo primario rispetto al precedente obiettivo della piena occupazione
Questo sistema ha sollecitato ancora quando era vivo perché adesso che non lo è più o almeno si discute sulla sua vitalità i giudizi sono molto più guardinghi
Ma fino a che il sistema monetario europeo è stato vivo e vitale ha suscitato giudizi molto diversi alcuni molto positivi
Un distintisi mo'economista italiano è nostro caro collega il professor Luigi Spaventa si è espresso più volte in termini molto positivi sui risultati e le acquisizioni del Sistema monetario europeo
Non soltanto in sé ma anche dal punto di vista dell'economia italiana
Era un sistema che consentiva di avere dei disavanzi della bilancia commerciale compensarli con importazioni di capitali
Era un meccanismo quindi che poteva consentire attraverso questa doppia leva degli scambi commerciali dei movimenti di capitali di tenere la bilancia dei pagamenti in equilibrio consentiva quindi di tenere il cambio stabile
E ma Attraverso questa stabilità del cambio generava aspettative di ulteriore stabilità e quindi era uno di quei sistemi che si conferma delle si realizzano automaticamente generando aspettative di continuità
Vi sono anche stati giudizi profondamente negativi
Un altro nostro distintisi mo'collega italiano il professor Pivetti ha invece messo l'accento sulle ombre del sistema monetario europeo importazioni di capitali
è vero che consentivano di sanare la bilancia di pagamenti però il costo era di tenere i tassi di interesse molto elevati quindi di aggravare lo squilibrio interno del debito pubblico di mortificare gli investimenti e deprimere l'occupazione
E quindi a suo avviso si trattava di un sistema che prima o poi sarebbe crollato
Altri economisti di altri paesi si sono anch'essi espressi negativamente
Il un vecchio economista e docente da tanti anni dell'università di Berlino il professor rise ha più volte scritto
Mettendosi in una prospettiva anche teorica molto tradizionale che il vero equilibrio si ottiene quando non quando si realizza un accordo ricambio e i campi nominali sono stabili
Ma quando i cambi reali sono stabili cioè i termini cambi tenuto conto nel diverso tasso di inflazione nei diversi paesi
E invece il Sistema monetario europeo garantiva cambino Minali stabili apprezzo di cambi reali continuamente mobili e quindi era non era a suo avviso un sistema di equilibrio era un sistema di profondo squilibrio
Che prospettive adesso che il sistema diciamo per lo meno sospese so e non sappiamo se darà adito a una sua piena restaurazione o addirittura all'instaurazione di una moneta unica europea o al nulla di tutto questo
Credo che dal punto di vista dell'economia italiana sia necessario tenere conto soprattutto la linea di politica monetaria ma anche di politica in generale seguita dal nostro partner maggiore che la Germania
La Germania sta costruendo una grande area di un flusso economico
Che Terai vantaggio soprattutto dalla caduta del muro di Berlino un'area che incorporerà le repubbliche baltiche la Polonia la Boemia la la Croazia l'Austria che entra nella Unione europea andrà praticamente dal Baltico all'Adriatico e sposta repentinamente il centro dell'Europa verso est mettendone la Germania al centro
Questa grande area germanica entra in conflitto per ragioni molto serie nei suoi confini orientali che sono ancora indefiniti quanto grande sarà quest'area di influsso germanica verso est
Lì il problema serio
E il problema ancora ignoto però molto promettente
Dei giacimenti petroliferi del Mar Caspio e quindi della condotta delle repubbliche islamiche che facevano parte dell'Unione Sovietica ora sono repubbliche indipendenti
In un primo momento è sembrato che gli Stati Uniti attraverso la Turchia volessero estendere una protezione su queste repubbliche
Si sono tenute conferenze economiche si è cercato di varare un grande oleodotto che sbocca se dal Caspio direttamente nel Mar Mediterraneo e in maniera da evitare il passaggio attraverso l'Unione Sovietica tagliandola fuori
L'Unione Sovietica Russia è tornata al contrattacco cercando di appoggiare le repubbliche islamiche e proponendo invece un percorso alternativo che sbocchi avrebbe con un oleodotto nel Mar Nero
La posta in gioco è molto grossa perché i giacimenti del Mar Caspio promettono di dare una produzione di petrolio superiore a quella della intero territorio della repubblica russa
E quindi è evidente che qui vengono in conflitto da un lato la Germania dall'altro la Russia dall'altro di verso sud la Turchia spalleggiata dagli Stati Uniti cosa accadrà di tutto questo evidentemente è difficile prevederlo
La Germania intanto altra incognita dovrà decidere la condotta della sua politica valutaria
La Germania finora aveva condotto una politica valutaria molto astuta aveva caratterizzato il Sistema monetario europeo
Come dicevo prima con una stabilità dei cambi monetari ma una continua oscillazione dei cambi reali
Noi siamo abituati a pensare al fatto che il marco in tutti questi anni è ancora oggi si sia continuamente rivaluta Tory rispetto alle altre valute
Questo è certamente esatto in termini nominali perché tutti i riallineamenti e quindi le svaluta tutti i riallineamenti del Sistema monetario europeo sono stati in realtà svalutazioni delle valute debole e rivalutazioni del marco
Però se
Guardiamo alla questione in termini reali in termini reali in realtà la cose capovolta il marco
Rispetto alle altre monete europee si è sempre andato svalutando perché la stabilità dei prezzi in Germania
Era tale e viceversa il tasso di inflazione negli altri Paesi era talmente alto che tenendo conto dei rispettivi tassi d'inflazione
Erano le altre valute quelle dei Paesi deboli che si valutavano in termini reali rispetto al marco è il marco che si svalutata rispetto alle altre valute secondo alcuni
Questa era una politica deliberata della Bundesbank
La quale non aveva tanto rock o la stabilità dei prezzi monetari interni come hanno sempre dichiarato Marida piuttosto l'occhio il valore Esterno del Marco allo scopo di proteggere le esportazioni di manufatti
Questa politica di svalutazione reale del marco
è stata realizzata rispetto a tutte le singole valute io non belle
Si vede non
Ci rinunciamo non importa
Non è a fuoco
Ci sarà un modo per me
Polo trentina
No volevo metterlo a fuoco
Utile
Insomma all'incirca la linea inferiore descrive l'andamento del marco in termini reali quindi si vede che va verso il basso la linea superiore va verso l'alto in campi e il cambio in termini monetari questo primo
La lira poi il secondo e il franco poi la sterlina forse altro farmaco
Ma
Comunque ecco a parte le vicende delle singole valute
L'Europa
Questo Sordi insieme dei Paesi europei
Diviso in due gruppi Area forte Area debole l'aria forte comprende Germania Francia Belgio Lussemburgo Danimarca e Paesi Bassi quindi il cambio reale del Barco accade ma dopo l'ottantasette si stabilizza e invece rispetta l'area debole continua a cadere
Quindi non solo rivalutazione reale del marco ma anche fin dal mille novecentottantasette creazione di un'Europa a due velocità si crea un nocciolo europeo intorno alla Germania in cui abbiamo stabilità
Di cambi nominali e anche reali quindi se vogliamo l'Europa a due velocità non è un problema che dobbiamo porci per l'avvenire è un fatto che esiste già fin dall'ottantasette e intorno una cintura di Paesi deboli
Irlanda Portogallo Spagna Italia Grecia rispetto ai quali invece il cambio reale fino al novantadue continua a cadere
Che cosa accadrà adesso dal novantadue le cose si sono capovolte
E l'Italia ha condotto una politica di svalutazione continua questa rincorsa del marco che a parte queste enormi fluttuazioni la prima è quella di agosto quando la Banca d'Italia ha rialzato il tasso di sconto ha aperto lei polemiche tra governo e Banca d'Italia ma a parte le fluttuazioni la linea crescente di svalutazione progressiva
è evidente
Ed è anche una svalutazione differenziata adesso accelero perché dal Novak dal gennaio del novantaquattro a oggi
La lira ha cercato di svalutarsi rispetto al marco per proteggere le esportazioni rivalutando sì però rispetto al dollaro per evitare l'inflazione importata siamo tornati alla svalutazione differenziata di una ventina d'anni fa
Allora è evidente che ne dobbiamo chiederci da un lato da un lato c'è un'incertezza perché non è detto che la Germania sia disposta a tollerare questa novità che ormai però sta durando da un paio d'anni e cioè questa svaluta azione
Continua della lira anche in termini reali cosa che la Germania dicevo non aveva mai tollerato
Dall'altro c'è un altro problema e cioè che questo ritorno alla politica della svalutazione come protezione le esportazioni e della politica di sviluppo guidata dalle esportazioni è una politica che da un lato e ha degli effetti diseguali dal punto di vista territoriale sullo sviluppo del nostro Paese perché avvantaggia molto largamente le regioni soprattutto della piccola e media impresa esportatrice mentre penalizza lì tutte le altre regioni che non sono in grado di trarre vantaggio dalla svalutazione
E poi è ancora una volta una politica di sostegno all'industria attraverso la svalutazione e non attraverso l'avanzamento tecnologico quindi per quel che riguarda la politica valutaria
La conclusione dello SME e l'avvio verso un nuovo ancora incognito sistema di Regolamento di pagamenti europei
è densa di incertezze sia dal punto di vista della condotta delle grandi potenze europee sia dal punto di vista di quello che in questo mare presumibilmente molto agitato riuscirà a fare l'economia italiana
Quindi
Augusto a tratteggiato queste apposizione dell'Italia nello SME mostrando incidentalmente che le consegne non sono come appaiono superficialmente e questo legittima diciamo la nostra professione
Il fatto di scoprire come stanno consigli al di là di quello che si
Ma prospettiva solo un po'diversa perché siamo già d'accordo su questa diagnosi con Augusto
Non da oggi
Perché erano abbastanza chiaro da che parte stavano girando le cose
Da un certo numero di anni forse è meglio parlare
A allora come
M sorvolo finirà dunque quello che invece cerca di far credere che questo
Odio che
Boh
Non delimitazione del mondo
Da una parte all'Europa
Perché è sicuramente vero che ogni volta che c'è una crisi finanziaria internazionale
La lira
Si svaluta
E quindi le crisi finanziaria internazionale non sono sempre state tutte con epicentro allo Smeraldo perché la smetta nel mille ottocentosessantasei non c'era
Ma se noi guardiamo alla storia economica Italia troviamo che ogni volta che c'è una crisi finanziaria internazionale o abbandoniamo la convertibilità oggi proviamo a secondo i quali sono i regimi al momento adottati e una delle pecche
Fondamentale del sistema monetario europeo è stato quello di volersi comportare come se stessimo Bretton Woods dal punto di vista della delimitazione dei confini cioè come se fosse un'area onnicomprensiva del vecchio Carli
Disse allora ma nemmeno tanto vecchia disse ma ci siamo dimenticati
Della politica nei confronti del dollaro ed è questo quello che ha messo in difficoltà lo stime dall'inizio perché era un sistema monetario regionali mentre invece rimaneva in piedi segue dopo non è che era crollato lancerà ancora in qualche pugni in qualche misura aveva delle regole si stavano cambiando ma e le altre monete German eccome e c'era in particolare del dollaro e poi sempre di più varie
Se noi andiamo a vedere il lo scoppia mento
La separazione dell'andamento dei tassi d'interesse all'interno dello SME rispetto al dollaro non ci ha mai veramente è stato e cioè nel senso che ogni volta che parte
Una
Variazione fondamentale seria dei tassi d'interesse in dollari
Si crea una tendenza a seguire a reagire nella stessa direzione
Da parte dei Paesi trasmette una prova più chiare
Della non indipendenza di questo sistema non si potrebbe avere anche perché uno dei problemi è che la liberalizzazione dei movimenti di capitale nello SME è stata fatta ma ci siamo dimenticati che la gran parte dei capitali non erano dallo Smeraldo inglesi o americane
E questo per tradizione e quindi non si riesce a evitare che il sistema finanziario internazionale non determini con i suoi movimenti quel che accade all'interno dello SME ora quello che ho voluto
Far vedere nel saggio e la differenza gli atteggiamenti politici di politica economica decennio negli anni settanta nelle agende degli anni ottanta in Italia c'era un periodo senza smettere un periodo con lo smentì
All'inizio si comincia in maniera completamente diversa primo del genio e si finisce con una svalutazione
E il secondo comincia con lo SME settantotto finisce con una svalutazione nel novantadue secondo agente o meno delle stesse dimensioni quindi rientra no tutte e due Ileana gli episodi anche se con connotazione di politica economica notevolmente diverso come la scelta di far vedere non l'ho fatto vedere nemmeno so io ci sono state altre analisi
Fatte probabilmente andrà meglio da altri colleghi
Si va in una direzione si finisce nella stesse
E questo con una differenza fondamentale che in questa fase nell'ultima fase quello che si colpisce per la prima volta dal mille novecentosessantaquattro sono i consumi interni
E io credo che se si vuol fare un confronto vero sarebbe interessante farlo in qualche misura lo faccio ma non molto approfonditamente
Sarebbe interessante farlo tra quella e foulard crisi profonda del sessantatré sessantaquattro e quella che è stata la crisi del novantadue che stiamo ancora livello perché sono due crisi
Di partecipazione a un sistema composto da Paesi più sviluppati è meglio probabilmente governati dal nostro
Sessantatré sessantaquattro già ancora Bretton Woods e quindi la compressione della domanda interna dovette essere probabilmente ancora più radicale di quella di oggi
E quello che accadde poi si è visto dal sessantotto il risultato posposto di quegli avvenimenti
Chi c'è passato sono ricorda e grazie a Dio gran parte di italiani non c'è passata oppure non se lo ricorda
Ma ci sono stati dei episodi molto simile a quello che stiamo vivendo oggi con la differenza che nel novantadue si è svalutato essere valutato con estrema profondità io sono perfettamente d'accordo quello che dice Graziani a proposito dalla politica della svalutazione reale continua della moneta tedesca nel periodo dello smeriglio non solo vorrei anche aggiungere che un altro dei problemi è stato dall'inizio che norme non era negli obiettivi della Bundesbank tedesca non lo è stato mai
Non mi è stato mai accettato come un obiettivo dalla banca centrale tedesca quindi se abbiamo una recita di Amleto senza il principio e la Danimarca è un po'difficile che si verifichi con un certo successo e questo mi sembra che è stato il problema come si ricordano
Quei funzionari italiani che nel settembre novantadue anzi dall'agosto novantadue si sono visti presentare un foglio di carta dalla Germania dicendo il inviati tedeschi in questo Paese
E gli dissero vedete noi non dobbiamo fare il riciclaggio delle riserve automatico come voi credete perché il governo tedesco ci ha detto che dobbiamo pagare prima di tutto alla stabilità dal marco
Questo era stato addirittura io lo squillo letto dopo
Scritto da Tietmeyer un intervento che aveva fatto una conferenza in cui uscì in volume a Washington nel novantuno e quindi chi voleva leggere poteva leggere oltre alle memorie del precedente governato che parlare in tedesco e quindi alcuni di noi compresi ma il testo non lo sanno ed aveva una scusa di non sapere ma evidentemente era a chiare lettere però gli è stato ricordato con questo esibizione del documento e allora si è visto
Che probabilmente quel rialzo di tasso di interesse mio ballo garanzia un minuto fa
Da parte della Germania fu qualcosa che aveva un certo numero di significati anche di obiettivi significava polarizzare la situazione perché quello che Graziani attribuisce al vecchio professore di Berlino eh la filosofia della banca centrale tedesca e cioè chi i cambi reali devono essere uguali questi non sono quindi non possiamo stare insieme ora la politica italiana in questa io ho fatto il confronto tra questi vari episodi sì
Modifica nel senso che non potendo avvalersi dalla svalutazione nel sessantatré sessantaquattro è ancora più pesante la complesso dalla domanda interna però è anche probabilmente è più facile
Esportare in quel periodo a ed è invece più difficile malgrado la svaluta azione così pesante
Nel settantasei nel novantatré novantadue novantatré fare la stessa cosa perché si va in una situazione di domanda internazionale chiunque limitata almeno meno semplice meno Cerrato meno il forte sviluppo ora il discorso dei confronti tra decenni io credo che sia ancor più chiaramente da sviluppare perché ci sono altre componenti che sono comuni a tutte le crisi di bilancia dei pagamenti italiana
Una però è venuta meno nell'ultima crisi e cioè parlò che venuta meno nella penultima Agrileasing
E la sicurezza da parte delle autorità italiane
Che la quota di produzione industriale sul totale mondiale dell'Italia
Non fosse in equilibrio e cioè che dovesse essere aumentate me dovevamo farci il nostro posto non avevano ancora raggiunto un livello sufficiente per un Paese con le nostre potenzialità e allora la costruzione della capacità industriale per utilizzarla in produzione esportazione è stata cioè degli Investimenti
è stata fomentata e incentivata
Fino al massimo che si è potuto e le restrizioni se voi andate a fare il caso sono avvenute sempre dopo che investimenti avevano cominciato ad appiattirsi quindi il boom agli investimenti sicura
Non si deve bloccare bisogna veramente farlo durare al massimo possibile perché la nostra capacità industriale non è ancora quella che si spererei questa è una cosa che la banca centrale italiana ha sposato dai tempi di Stringer fino allo smercio
Invece nel periodo successivo alla sua votazione del settantasei noi troviamo la politica opposta viene adottata
C'è una politica di utilizzazione del cambio
Per dissi inflazione
E dopo alcuni avvenimenti ed parecchi di noi ricordano ancora
Anche una politica di autonomizzazione dalla posizione della banca centrale da quella delle autorità di governo su di lui conquista di un'autonomia che non è mai stata veramente rivendicato dalla banca centrale fino a quando la banca centrale non è stata attaccata e offesa nel sud intimo con gli episodi che tutti ricordiamo
Ora a un certo punto quindi l'autonomia di viene una ricerca disperata di mantenere una integrità che sia confrontabile con l'integrità delle altre banche centrali dei Paesi sviluppati
Però io non appartengo a quelli tra i nostri colleghi che hanno fatto di questa autonomia una virtù nella politica economica e io credo che l'autonomia
Sia molto inferiore al coordinamento a meno che le cose non coincidono che succede per caso io credo il coordinamento e la politica economica sia in ogni caso superiore a un una dialettica che non può portare a risultati così ottimali come il coordinamento ma evidentemente la scelta e la banca centrale iraniana è stata una scelta dettata da necessità di sopravvivenza come istituzione e non si saprebbe dargli torto visto e di tante istituzioni istituzioni in questo Paese una che ne abbiamo un gran che come numero ma certamente non si può sostenere
Che è stata virtuosa per il risultato di politica economica
Risultato mai con le economie questo sarebbe molto difficile sostenerlo sia a livello teorico e a livello applicato
Ed è quindi io credo da sottolineare nello studiare i due decenni
Ho anche diciamo l'esperienza italiana come di politica economica come in tutta la vita nazionale
Bisognerebbe sottolineare questo aspetto oltre a quelli più normalmente macro economici questo aspetto bello coordinamento raccordo tra istituzioni della politica economica che dura con obiettivi diciamo patriottici se uno vuole sedi USA parlare in questi termini parliamo pure in questi termini si pensa che il Paese debba crescere debba svilupparsi debba aumentare la propria capacità industriale a un certo punto
Si fa una politica che non comporta questo alcune hanno detto di una politica industriale del miglioramento tramite la deflazione delle posizione ti qualità tecnologica dalla produzione industriale italiana ci sono molti modi di fare
Abbia avuto Zanichelli risultati ma certamente io non credo che fosse veramente alle origini e negli obiettivi
Della delle autorità monetarie mentre e questa è una visione probabilmente forse troppo personale ritengo che invece bisogna a prestare più attenzione a quello che ho detto un minuto fa ora non è un granché come spiegazione
I grossi avvenimenti di grandi avvenimenti ma se fate caso dalla decisione
Scaturita dall'attacco alla banca centrale deriva anche la deflazione degli anni ottanta imprese prima ricordava l'euro sclerosi
Ebbene questa in termini di posti di lavoro significava molto dal punto di vista della occupazione industriale e naturalmente
Non è che poi sia accettata la disoccupazione da parte delle autorità politiche italiane perché è molto difficile accettarla nelle condizioni di semipermanente agitazione
Contraddistinguono il nostro Paese
E allora i posti distrutti dalle industrie sono stati creati dei servizi
I prezzi dei servizi sono saliti e tutto quello che di peggio dovrà cadere è accaduto dal ponte per per via del modo di finanziare queste spense che sappiamo tutti è consistito nella non monetizzazione del deficit aumento endemici stessi non monetizzazione al medesimo per i motivi che ho detto
E poi anche specialmente nella creazione del debito pubblico però
Di nuovo io tendo a privilegiare spiegazioni che non sono sempre endogene e anche nelle nelle faccende o come ho detto prima delle faccende allo SME c'è
Il resto dal mondo che gioca eccome un'enorme
Che fa una norma ruolo ma in particolare c'è da ricordare la follia che non si voglia fare altro che la politica monetaria americana
Perché la politica monetaria americana negli ultimi trent'anni è stato lavori folle e noi siamo stati a dei missili & come dicono
Perché perché una disinformazione come quella dall'ottantadue che ha fatto dall'ottanta ottantanove ha fatto saltare i tassi di interesse ai livelli che ricordiamo perché c'abbiamo ancora non è può presi dagli anni dei tedeschi di nessun altro ce la siamo trovata addosso e questo a se vedete li intercetta il debito pubblico italiano
Ha fatto ha avuto un effetto assolutamente scatenante e squassante sui nostri conti pubblici che non è colpa nel della Bundesbank nel dalla baia e dare l'idea del governo italiano non sono ipotesi giustificata oggi è solo un tentativo di tenere nel dovuto conto delle variabili che sfuggono al controllo delle autorità sia italiani che tedeschi e francesi
Si è visto dello SME come un
Una tentativo di mettersi al riparo di cercare di isolare
Quel che accadeva in Europa da quella che erano gli impulsi della politica economica americana e poi anche il giapponese ma tentativo non so se io l'avrei fatta allo stesso modo fa certamente non era di facile risultato
E io credo che all'interno
Di quello che ho detto prima e cioè di un anno non
Fiduciosa partecipazione Allo Smeraldo parte delle autorità monetarie del Paese principale
Si deve vedere anche l'influsso di queste variabili Esterne all'Europa
Ma allo stesso tempo chi conosce la storia monetaria internazionali sa che è molto difficile
Fare un sistema monetario internazionale basato su una moneta forte
Non è molto facile basta ricordarsi quel che succede
Quel che accadde negli anni tra le due guerre già abbiamo due periodi cosiddetti in cui le cose funzionavano abbastanza bene quello con la sterlina che era debole prima del quattordici quello con il dollaro che è stato essenzialmente debole dal cinquanta in poi è uno e due compreso è uno che ha avuto una moneta forte al centro del sistema anche se non ufficialmente è stato quello degli anni Trenta
Ora lo Smeraldo somigliava più a quello lì e ad altri e dio questo l'ho detto quando più o meno si è fatto avanti grazie
Tracolli interesse a per rispettare i tempi e quindi io siamo soltanto nell'ultima parte del suo discorso un po'in sofferenza ma e venti minuti precisi se e allora allora allora alla bene allora io pregherei i ringrazio Graziani e De Cecco e pregherei chi viene Simona sì per Simona così via membro e chi viene per i guerriglieri Manzocchi Padoan
Allora se voi
Prendete posto
Allora cominciammo
Dica si è
Questa relazione lei concedere sul punto sostanzialmente cioè il fronte delle musone
E l'interpretazione
Un portatile ragazzo adesso in questo periodo si è fondata sul farà moderna credibilità allora paga su questo
Ancora svilupperei una nostra conversazione in tre punti
Il primo così sembra ricordare gli elementi che hanno segnalato nel corso di questa nuova fase dello SME le difficoltà di mantenere i cambi fissi e dunque fare una sorta di ricognizione degli indizi sulla non credibilità questo compito mi è stato notevolmente agevolato dalle relazioni precedenti come vedrete
E potrò quindi concentrare di più sul secondo punto che quello che così se l'avanzare una spiegazione alternativa
La tenuta del sistema
Prescindere dal esistenza di credibilità il terzo punto cercherà di fare alcuni insegnamenti per l'avvenire
Cominciamo dunque da questo nuovo somme
Ha rappresentato una sorta di rivoluzione silenziosa nell'organizzazione del regime ricambi come è noto il inutile era nato come ritiene di cambi fissi aggiustabili
E si trasforma progressivamente in un regime di cambi fissi per cui le banche centrali sono disposte a giocare da situazioni non fa rientrare quindi il dibattito sulle ragioni che hanno portato a questa modificazione del regime erosione la letteratura mai abbondante ha fatto riferimento principalmente alle proprietà anti inflazionistica la cosiddetta il cosiddetto effetto credibilità che sarebbe derivato dall'ancoraggio Marco un'altra possibili interpretazioni perché le sembra più sensata è quella che vuole che le banche centrali avessero fatto il fatto più affidamento sull'effetto disciplinare esercitato dai cambi e dalla sofferta di efficienza che il cambio fisso avrebbe potuto esercitare sul sistema produttivo italiano
A questo proposito noi vorremmo ricordare contatore del dei che ci sembra che fosse stato più la convergenza dell'inflazione a creare le premesse per il cambio stabile piuttosto che viceversa e che fosse stata lascerei naso svolta nelle relazioni industriali all'inizio degli anni ottanta
Inoltre la l'azione coercitiva del cambio a creare le condizioni per la politica di rigore monetario che contribuì a sua volta consolidare immutati i rapporti di forza e analizzare la situazione
Quindi una sorta di ieri riposizionamento delle catene causali non dal tanti forti alla politica unitaria disciplina e dunque disinfezione ma viceversa
Il nesso di causalità sarebbe invertito solo due parole per dire il terzo elemento che è stato già affrontato forse cedeva disciplina come strumento disciplinata verso la politica fiscale questo proposito è stato già osservato per esempio anche tanto USA spaventa che la credibilità semmai a ridotto il costo di prevedere indipendenza fiscale
Comunque sia qualsiasi siano le ragioni che hanno hanno portato a questa scelta sta di fatto che con gli accordi di Basilea Nicola viene inaugurato una nuova fase Nerone e a questa fa questa fase è segnata da un periodo di stabilità relativa sul fronte dei cambi i fatti cioè sembrano smentire quindi le analisi che volevano che i cambi fissi fossero insostenibili se accompagnati da un regime di libertà di movimento di capitali
Libertà di capitali per di più prenotato ottenuta senza quella preventiva armonizzazione fiscale che da più parti si era chiesta e che non è stata realizzata
Ora sebbene ci fosse questo quadro Velardi sembrasse su questo qua non stabilità mi sembra che si stessero accumulando evidenti indizi perché segnalarlo la difficoltà di tenuta di un sistema di cambi rigidamente fissi nel lungo periodo e questi indizi fanno riferimento sia la situazione interna dei paesi aderenti all'accordo
Per esempio l'Italia sia Anna relazione Esterna e in particolare la Germania ora per quanto riguarda le condizioni per il professor Graziani ha già ampiamente
Fatto notare come si creassero squilibri molto forti perfetto da un lato delle valutazioni continua
Reato in cambio reale della lira nei confronti di Germania e Francia rivalutazione che è stata accentuata nel periodo di cambia decisamente triste fissi dall'ottantasette in avanti e anche per il perdurare di un livello dell'inflazione relativamente stabile nei confronti dunque degli altri
Questa prettamente o reale si è tradotto in un appesantimento dei conti con l'estero in un avvitamento del debito estero
Ma anche l'altro elemento che è stato ricordato la politica monetaria della Bundesbank talvolta a mantenere la stabilità dei prezzi soprattutto dopo lo choc dell'unificazione che si è tradotto in un aumento dei tassi di interesse
Per tutti gli altri Paesi e dunque una gravissimo conseguenza in termini di occupazione gli altri paesi erano in una fase congiunturale diverso rispetto per la Germania e per quei Paesi che come l'Italia avevano un disavanzo elevato dei conti col dei conti pubblici un debito pubblico elevato anche in un peggioramento dramma
Con piccole colecisti
Ora sebbene i disavanzi venissero agevolmente finanziati come ha ricordato il professore Graziani circa il dottore con ingentissimi afflussi di capitali in parte addirittura sterilizzati dalle autorità monetarie per il limitarne gli effetti sui tassi d'interesse interni
Solo in un'ottica di brevissimo periodo si poteva parlare di equilibrio dei campi
E veniamo al secondo aspetto della non credibilità che ha a che fare con la Germania anche su queste foto De Cecco parlato anche nei lo sulle era nato come accordo di cambi aggiustabile questo era quello che la Germania aveva firmato
E nel tempo il nostro che trovato nel libro se insiste
Con molta forza
Sulla costante preoccupazione per la Germania
Che questo accordo cambi non la costringesse a entrare a dover andare in aiuto di monete deboli e questo avresti entrasse in conflitto con il perseguimento di una politica di stabilità dei prezzi interni
Stabilità dei prezzi interni che
Come ha ricordato Corneille
Colui che ha parlato ieri faceva parte integrante del modello di sviluppo tedesco
Che era dunque dolorosissimo venisse ma era funzionale alla politica di rafforzamento finanziario che
Andava di pari passo con la politica mercanti lista di rafforzamento commerciale avere un marco forte serviva per attirare capitali che serviva a loro volta per finanziare le esportazioni attraverso il credito all'esportazione su aiuti attraverso prestiti quindi parte integrante della politica tedesca
E e ne ricerca ricordato questo ormai notissimo accordo segreto fra la Bundesbank
E il proprio governo governo fresco
Che l'ha liberata tanto per entrare a a proteggere altre monete quando questo confligge assicura stabilità interna ma la Bundesbank la prima Oblate sette venti ogni momento non c'è bisogna aspettare la detrazione del novantuno di taglia media
Per sapere che la Bundesbank non avrebbe
Fatto messo a repentaglio la propria stabilità interna ogni governatore dalla bontà la banca centrale tedesca dal sessantanove in avanti non ha perso occasione per dire che non che bisognava aggiustare il cambio ogni qual volta la divergenza
Di dei delle variabili fondamentali ad essere sarà trent'anni o la stabilità interna di un Paese una stabilità del sistema quindi su questo la barra Monte Somma era stata certamente reticente
Ed è non è dunque vero come afferma per esempio Svensson che tutte le autorità avevano creduto di poter andare adesso tantissimo la Germania no urlava dai tetti
E il fatto che ci fossero retti attente ad ascoltare questo monito tiene per esempio dato da Soros
Che a proposito della riluttanza tedesca per il progetto di unione monetaria ha scritto
La Bundesbank non ha mai dichiarato esplicitamente la propria opposizione a questo mutamento istituzionale duramente istituzionale monetaria cambi fissi
E tuttora non è chiaro in che misura abbia anzitutto per impedirlo
Posso solo dire che nella mia qualità di agente sul mercato mi sono comportato sulla base dell'ipotesi che questa fosse la motivazione sottostante le decisioni della Bundesbank
Non posso ascoltare prove che la mia ipotesi fosse corretta posso solo dire che ha funzionato come ce ne siamo accorti
Ora se ci si pone pertanto dal punto di vista di un investitore internazionale
Anche gli ostinati rifiuti delle autorità europee e posti alle offerte tedesche di rivalutazione unilaterale del Banco potevano essere interpretati letti in due modi
Ora come prova della determinazione dei paesi cioè a difendere il cambio
O piuttosto come evidenza della insoddisfazione tedesca per il regime dei campi vigenti
Allora questo ci porta al nostro secondo punto cioè
La lettura del comportamento dei mercati
L'impostazione che ha prevalso nell'analisi dell'ascesa e della caduta del nuovo e come abbiamo già detto sì fondata sul paradigma della credibilità
La stabilità delle fino al mille novecentonovantadue l'afflusso di norme di capitali che ha interessato alcuni paesi a moneta debole
E la riduzione dei differenziali dei tassi d'interesse sono state interpretate come indicatori di una crescente credibilità nella stabilità dei cambi
Molti studi empirici volti a stimare la credibilità e basati sulla parità scoperta dei tassi di interesse
Giungono alla conclusione che la crisi non era stata anticipato nei mercati addirittura un ultimo studio Disney insomma si dice che ancora ad agosto
I mercati non avevano previsto la crisi se si eccettua forse un caso dell'Italia
Ora questo implica che i mercati contenessero appunto dei diversi indizi che sono stati prima elencati e che erano sotto gli occhi di tutti
A questo contrasta con almeno con le dichiarazioni di Soros che abbiamo visto e contrastanti con i risultati dicono intervistati è stata effettuata da due economisti anche lui e Vittuone
Ah i principali operatori attivi sul mercato dei cambi
Questi due autori sottolineano che dai risultati di quest'intervista solo il ventidue per cento di coloro che hanno risposto affermano di essersi affettati un riallineamento prima del referendum danese e questo secondo gli autori confermerebbe l'ipotesi che il tandem degli attacchi non era coordinato con l'andamento dei fondamentali
Ora in realtà quello che gli autori hanno chiesto agli agenti di cambio era così formulato
Quando avete cominciato a pensare che il cambiamento della parità all'interno del meccanismo di cambio fossero imminenti
Che è diverso
Cioè questo vuol dire che ancora prima della crisi danese ben il ventidue per cento degli operatori ricambio pensavano che fosse imminente una crisi dello allora qualificazione possiamo non cerchiamo di dare l'interpretazione dei fatti che non richieda l'esistenza della credibilità ma che suggerì ma suggerisce di ricercare le ragioni nella modificazione che intervenute sui mercati finanziari internazionali
I processi di deregolamentazione
Che sono stati attuati a partire dagli anni ottanta dei principali centri finanziari hanno portato la globalizzazione dei mercati
D'altra parte le innovazioni finanziarie hanno consentito di spostare capitali fa attività di se fra valute diverse tra piazze diverse con la massima velocità e ha un costo sempre più ridotto
Questo assicurato la possibilità di chiude di aprire tempestivamente
Posizioni scoperte
Un terzo fattore riguarda la il fatto che la progressiva liberalizzazione dei mercati europei attirati in Europa per la prima volta in forma massiccia i fondi di investimento americani
Anche in Italia diventa così un paese in cui si può investire un disinvestire
E questi aspetti che si rafforzano nel corso del quinquennio fanno di pari passo con il consolidarsi dell'impressione di una maggiore determinazione delle autorità europee a difendere il cambio
Quindi la velocità con cui le posizioni aperte potevano essere smobilizzati giusto per insieme alla determinazione delle autorità a difendere il cambio
Garantendo una pronta uscita consentivano di utilizza i fondi che investire si verso le attività a più elevato tasso d'interesse a prescindere dalla credibilità del cambio delle valute così tristi
Si modifica così in modo sostanziale il tipo di investimenti esteri cresce rapidamente la quota di titoli acquistati per la transazione piuttosto che per la detenzione
Diventa sempre meno significativa la distinzione fra titoli a lungo termine incontro positivo a titoli avrebbe diventa sempre più difficile in caso di crisi distinguere fra operazioni di copertura del rischio e operazioni puramente speculative quest'ultimo aspetto importante
Perché
Va bene
Per introduce un altro elemento di che ha forse influito sulla modo in cui ci si batte la crisi
Cioè i forti legami tra i mercati
E l'alto livello di concentrazione delle operazioni finanziarie internazionali suo numero ristretto di operatori che possono aver esacerbato il rischio di una crisi sistemica
Dati Banca d'Italia che riportano i dati del comitato di Basilea indicano che le prime dieci banche che operano nel mercato dei degli strumenti derivati
Era responsabile per circa il settantadue per cento delle operazioni
Nel i dati il corrispondente americano sono il novanta per cento nei primi dieci banche controlla il novanta per cento
Allora al momento della crisi la decisione di non sterilizzare i deflussi di valuta rifiutandosi di fornire liquidità e lasciando andare interesserebbe avrebbe potuto rivelarsi estremamente costoso per gli operatori finanziari
E avrebbe potuto minare la posizione di un il più intermedi io innescando un processo a catena questa preoccupazione ben evidente per esempio nel rapporto del Gruppo dei dieci
Che dice che la tenuta dei mercati organizzati è stato possibile grazie agli ampi interventi delle autorità monetarie che hanno consentito a molti investitori istituzionali che a società finanziarie
Di ridurre le proprie esposizioni invalidità prima della svalutazione
Dunque possiamo concludere che la fiducia imposta dal mercato nella capacità di coprirsi tempestivamente è stata convalidata dall'azione di sostegno delle banche centrali che hanno fornito tutta la liquidità necessaria
La nostra conclusione pertanto che e la velocità di uscita allora la credibilità a determinare influssi del e la direzione degli investimenti finanziari
Il referendum danese non ha scosso la credibilità sistemica ma assente semplicemente suonato il segnale della ritirata
Questa interpretazione sta diventando allori
Abbastanza diffusa nel senso che è già un altro sta
In particolare Tabellini
Dopo di lui certamente però abbiamo scoperto recentemente Honda commenta mi che appunto nel novantaquattro fa riferimento alla possibile velocità Isman tredici mobilitazione dei degli investimenti come spiegazione
Del degli avvenimenti dello SME e della crisi o quello che interessa qui sottolineare però è qualcosa in più cioè è una maglietta delle tipologie di attori
Sul mercato per esempio prendiamo corre l'Italia mentre cresceva fra gennaio e agosto del novantadue l'emorragia di capitali italiani proseguiva tagliato l'afflusso di capitali esteri soprattutto bancari
Erano le imprese italiane poi in piccole e medie dimensioni soprattutto che hanno continuato a indebitarsi in valuta senza coprirsi contro il rischio di cambio sino all'agosto novantadue
Ora nell'arrembaggio alla copertura che si è scatenata invece le prime due settimane di settembre le banche sono riuscito a coprirsi
Nella posizione netta sull'estero lasciando invece le imprese con i loro conti scoperti e ne sono derivate pesanti perdite di cambio allora come interpretare il comportamento dell'impresa secolo anche in questo caso fattori istituzionali possano entrare nella spiegazione del comportamento dell'impresa l'impresa prodotto in piccole medicazioni dipendono dalle loro scelte finanziarie dal ai consigli per la banca di fiducia
Nel momento alla percezione della crisi il cambista della sede centrale
Quando questo percepisce la crisi trasmette questa percezione alle sedi periferiche arriva alle
Da alle imprese il tempo per la copertura è già passato arrivo velocemente la conclusione
Quindi la nostra conclusione è che
La credibilità non è un fattore che ci aiuta ospitare il comportamento dei mercati in questo caso e invece velocità riuscita fatto istituzionali possono essere un elemento molto più utile un minuto solo per concludere
Ecco quali lezioni possiamo trarre da questa esperienze
Ci sembra che
Nel passato si sia sottovalutato il carattere dirompente dei movimenti di capitali
E questo potrebbe essere consumi insegnamento Alborghetti fare lo stesso errore del futuro ora questo osservazioni non riguarda solamente i Paesi marginali come l'Italia
Ma riguarda anche i Paesi virtuosi come la Francia o al limite la Germania
Quando un Paese viene posto sotto attacco come ci ha insegnato la crisi del novantadue e anche quella del novantatré
L'intero sistema viene perturbato
Cioè gli attacchi si estendono in un dominio beh anche gli altri Paesi
E a al limite la svalutazione del numero rende ancora più difficile la possibilità di difesa degli altri
Non solo ma quando anche in un Paese riesca a vincere contro la speculazione i costi di questa battaglia sono molto forti se non altro in termini di alti tassi d'interesse che in questa battaglia si deve finire
Quindi direi che la considerazione minaccia continua della libertà di movimenti di capitali
Questa minaccia che può essere portata all'intero sistema
Di un regime di cambi fissi o se accettiamo questa ipotesi di crisi sistemica all'intero sistema finanziario tout-court può costituire un argomento a favore della riconsiderazione di un sistema
Di regole di salvaguardia che coinvolga sia i Paesi creditori che i Paesi debitori
Ora messi in comune che il professor Andreatta è trattenuto
Al parlamento
L'azione uomo
Il primo eliminando
In Italia immediato
Convergenza e polarizzata
Lo studio
Queste questioni
Lo studio che con mandò acchiappato abbiamo condotto il pubblicato nel volume sull'economia italiana a come tema centrale
Il completamento del mercato interno europeo nei suoi riflessi sulle industrie manifatturiere dei Paesi dell'Unione europea e naturalmente
Di quella italiana la ragione duplice
La prima che riteniamo che il mercato interno europeo non sia stato un fenomeno esaurite essere esaurito si naturalmente con il primo gennaio novantatré si tratta di un processo
Sì poi in qualche modo usare la metafora di un di un di un di una costruzione di cui solamente alcuni piani sono stati per ora edificati la seconda ragione e che riteniamo che l'industria
Soprattutto quella manifatturiera continui a rappresentare nei Paesi avanzati
Un un'area fondamentale del sistema produttivo se non altro per la capacità unica che i settori manifatturieri hanno di produrre e diffondere l'innovazione
Molto sinteticamente quello che abbiamo fatto è partire da una rassegna di della vastissima letteratura che è stata in qualche modo si è accumulata sugli effetti del novantadue novantatré
Una letteratura che come dirò tra poco a una visione relativamente aveva ottimistica su questi affetti
Nel senso cioè di guardare a questi effetti come a una serie di riflessi che interessano un tessuto una struttura produttiva in Europa che andrebbe sempre di più convergente do verso modelli di specializzazione sempre più simili tra loro
Questa similitudine o questa diciamo fra convergenza giustificherebbe anche il perché questi Effetti
Tenderebbero a non generare grosse grossi problemi di distribuzione nei benefici nei costi nel novantadue a questo grosso modo come vedremo è una un un risultato che accomuna molti di questi lavori
Quello che noi vogliamo dimostrare cerchiamo di dimostrare nello studio in realtà qualche cosa di molto diverso
Primo mostrare che c'è stato in realtà in questi anni una tendenza opposta una tendenza alla diversificazione delle strutture e alla polarizzazione a una polarizzazione delle localizzazioni produttive quindi non convergenza ma divergenza all'interno dell'Unione Europea
Quello che è più importante questo questa tendenza la divergenza non è solo riscontrabile nei dati
Come cerchiamo di mostrare di commercio internazionale ma attenderebbe se non altro a non essere contrastata perché come vedremo l'evidenza
E da questo punto di vista
Non certamente risolutiva tenderebbe a non essere contrastata neanche dagli investimenti in diretti tra Paesi europei quindi da quelle che sono oggi forme molto importanti con cui le imprese
Come dire si fanno concorrenza sui mercati quindi questo l'impianto molto sinteticamente di questo studio
E quello che voglio fare richiamare alcuni punti Perret concludere con alcune osservazioni sull'Italia naturalmente perché proprio e l'Italia è al centro di questo di questo seminario ma è al centro anche del volume che raccoglie tutta una serie di studi appunto sull'economia italiana
Dicevo che le ricerche di cui ci siamo occupati che rappresenta diciamo la prima parte l'ha tentato di fare una specie di rassegna di questa vasta letteratura
Queste ricerche sono eterogenee muovono in qualche modo da approcci diversi usano metodologie diverse
Però c'è una concordanza di fondo in molti di questi lavori che proprio in questo come dire valutazioni nel complesso positiva che si Dassù i gli Effetti che la costruzione di un grande mercato unificato in Europa potrà avvenire sulle strutture industriali dei Paesi europei
Questi effetti tuttavia sono stimati non così rilevanti anzi la maggior parte di questi studi valuta come poi quantitativamente non così significativi questi asset da che cosa provengono o da che cosa vorrebbero questi effetti positivi
Tre i sono soprattutto le le fonti diciamo di benefici secondo questi lavori
Sfruttamento di economie di scala in un mercato allargato
Nuovi stimoli alla concorrenza e in misura assai minore riduzione dei costi delle transazioni commerciali da queste tre fonti che sono quindi fonti come dire tutte legate a modelli non ortodossi non basati sul vantaggio comparato da queste fonti proverebbero questi benefici questi effetti positivi la distribuzione di questi affetti nel Complesso
Non sarebbe destinata a generare problemi dal punto di vista dei rapporti tra i Paesi europei
Noi riteniamo che al fondo di molti di questi lavori ci sia poi un'ipotesi forte che non è molto di diciamo che non è esplicitata in molti di questi studi e questa ipotesi forte che il commercio europeo
Dominato dagli scambi intra industriali quindi dagli scambi all'interno degli stessi settori per cui Italia Germania Francia esportano importano grossomodo negli stessi settori
Questo tipo di commercio in tre industriale sarebbe rapidamente conducendo starebbe conducendo avrebbe condotto in questi anni
Ad una a modelli a strutture di di produzione di commercio sempre più simili tra loro sempre quindi più convergenti
Da questo punto di vista questo tipo di convergenza giustificherebbe i costi di aggiustamento relativamente modesti che le varie industrie europee e stanno in futuro fronteggia Ranno per quanto riguarda la costituzione di questo grande mercato
C'è quindi di fondo un atteggiamento ottimistico perché c'è di fondo il fatto di guardare al come dire a un beneficio netto
Che nell'insieme premia l'Unione europea l'insieme delle dei dei paesi europei con problemi appunto distributivi che sono relativamente marginali
Allora quello che noi abbiamo fatto abbiamo innanzitutto cercato di valutare con diciamo una serie di dati del commercio e come dirò degli investimenti
Quanto questa evoluzione delle performances innanzitutto a livello commerciale
Quanto questa evoluzione delle strutture commerciali effettivamente sia stata un'evoluzione in direzione di una convergenza di modelli nazionali quanto quindi si possano trovare diciamo nell'evidenza empirica conferma di questa che rappresenta come ha detto un'ipotesi forte importante dietro questi lavori
Molto sempre diciamo sinteticamente quello che noi in realtà rileviamo e che questa ipotesi non è affatto confermata dall'evidenza empirica
Esistono forti diversità di performances commerciale noi prendiamo in esame i cinque maggiori paesi comunitari cioè Francia Germania Italia Regno Unito e Spagna
E quello che si può notare queste forti diversità di performance commerciale e a queste diversità di performances si associa una diversità in termini di strutture
Una evoluti una una una struttura quindi commerciale come dire di presenza sui mercati internazionali che non denota affatto un modello come dire sempre più simile per quanto riguarda il partner di evoluzione
Guardando ad esempio i cinque Paesi in realtà ciò che ad esempio emerge e che questo commercio intra industriale uno non sta apportando a una relativa despecializzazione
Ma al contrario ad esempio in due dei cinque Paesi si nota una ripresa nell'ultimo decennio di un processo di concentrazione dei dei punti di forza oltre che di quelli di debolezza
Ma secondo dato diciamo importante è che questo tipo di diversità strutturale non è un qualcuna ieri Rita del passato come dire graduale riassorbimento ma stessi
E guarda all'evoluzione dall'esempio dell'ultimo decennio
Emerge in realtà con forza che queste diversità nell'ultimo decennio sono aumentate
Se c'è stato un processo di convergenza questo è stato un processo che ha caratterizzato molto di più gli anni l'app fino alla prima metà degli anni settanta la storia della della della della struttura come industriale commerciale europea
E molto meno invece per quanto riguarda anzi ha fatto la storia l'evoluzione dell'ultimo decennio
Quindi molto sinteticamente quello che rileviamo eh queste significative differenziazioni nelle performances nelle strutture commerciali che sono appunto imputabili a specializzazioni che si muovono relativa non in sé nel senso che la convergenza
E queste differenziazioni
Appaiono in aumento nell'ultimo decennio quindi c'è stata si potrebbe affermare
E dimostrare è diminuita lo il grado di somiglianza di modelli di specializzazione settoriali dei maggiori Paesi europei
C'è stato quindi un inversione di una tendenza lo convergenza che invece aveva caratterizzato in un primo periodo l'Unione europea
è interessante questo dato perché nella fase no di globalizzazione che oggi caratterizza e rende sempre di più la ristrutturazione a livello complessivo i dati o l'evidenza che quello che per ora ci mostra che questa globalizzazione non ha intaccato queste specificità nazionali ma per certi versi le sta accentuando o in qualche modo
Est star sempre di più caratterizzando i Paesi intesi come i sistemi di produzione oltre che di innovazione nazionale
Da questo tipo di evidenza naturalmente una prima
Considerazione che noi facciamo e che la costruzione del mercato interno il processo di completamento del mercato interno
In nella agli in presenza di questo di queste evoluzioni sia possano essere destinato in realtà a generare re distribuzioni forti assai forti dal punto di vista delle localizzazioni dell'attività produttiva
Quindi l'ipotesi ottimistica l'ipotesi che si basa su una presunta convergenza potrebbe essere rovesciata nel momento in cui andiamo a guardare invece queste specificità ed eterogeneità nazionali
Il loro come dire loro accentuarsi e da questo punto di vista la possibilità di affermare quindi che la costruzione di un grande mercato all'interno dell'Europa potrebbe portare a concentrazioni geografiche
Arrivi localizzazioni produttive creando problemi di distribuzione
All'interno dell'Unione Europea
Problemi distributivi redistribuzione che naturalmente significò anche squilibri dal punto di vista geografico regionale come ripartizione delle diverse aree territoriale è interessante il fatto che anche considerando perché naturalmente
Quando si conducono ormai studi di questo genere non si può non considerare il lato investimenti internazionali dal momento che ormai diciamo gli investimenti internazionali sono diventati forse il motore ancor più importante
In termini di interdipendenza
Del commercio tra Paesi
Noi consideriamo anche appunto questi processi di internazionalizzazione i dati naturalmente qui sono come chiunque si è occupato chiunque ha fatto analisi in questo campo sa en molto più lacunosi molto
E meno completi di quelli che non siano i dati sul commercio
Quello che però interessante e noi ci poniamo due domande poi nell'esaminare questi queste tendenze dei processi di intonare stilizzazione la prima questi investimenti internazionali stanno in qualche modo come dire contrastando compensando queste tendenze alla concentrazione dal punto di vista e del commercio
In qualche modo gli investimenti internazionali
Stanno agendo nel senso di modificare i modelli di specializzazione nazionali come ci si aspetterebbe da un'ipotesi come dire tradizionale di globalizzazione intesa come redistribuzione
Senza più i vincoli diciamo di quelle che siano specificità territoriali
Io non credo non possiamo dire di essere soddisfatti per quanto riguarda le di evidenza che abbiamo raccolto e quindi non possiamo dire che a queste due domande che naturalmente sono due domande di grande importanza di grande rilevanza
Possiamo ritenerci soddisfatti della risposta data però a una prima come dire a a a quelli che sono una serie di primi dati raccolti a queste due domande noi sembra di poter rispondere nel senso di guardare agli investimenti internazionali come fino ad oggi a un fenomeno che tende ad accentuare i fenomeni di concentrazione nelle localizzazioni
E altre sia un fenomeno che tende ad accentuare le specificità dei modelli di specializzazione commerciale
Quindi non c'è un un azione come dire di diffusione come tendenza per quanto riguarda l'andamento dei grandi Paesi per quanto riguarda Paesi naturalmente più piccoli è il caso del Portogallo dirle Orlando ad esempio è da questo punto di vista classico qui si potrebbe parlare invece di una azione degli investimenti internazionali che come dire prescinde da quelle che possono essere specificità nazionali ma in questo caso naturalmente deve
Essere considerato il diverso peso che una struttura di un paese come la Francia o la Germania può venire rispetto alla a a alla a a quello di un Paese come il Portogallo come o come l'Irlanda
In due minuti perché tanto credo mi resta oltre una notazione il sul caso Italia
Anche l'Italia in queste analisi di cui ho cioè nato all'inizio era considerato tra i Paesi
Che nel complesso avrebbe ottenuto sicuri vantaggi dal completamento del mercato interno europeo se prendiamo appunto
La maggior parte di queste analisi l'Italia viene vista come un Paese la struttura industriale italiana destinata in qualche maniera ad e partecipare a una distribuzione di benefici con una quota relativamente contro consistente si dà quindi per scontato quello che è il consolidamento di queste posizioni
Noi consideriamo questa una conclusione ottimistica non suffragata e non sostenuta da evidenze dal punto di vista empirico
Per l'aria le ragioni che sono da questo punto di vista notte e che vengono ulteriormente confermate nel lavoro
L'Italia un Paese con specializzazioni ancora fortissime nei settori alta intensità di lavoro è basso contenuto tecnologico
è un paese che conta tendenzialmente che commercia intersettoriale mentre non intera in a livello intra settoriale la specializzazione dell'Italia è crescente
Da questo punto di vista quindi nella nel nello studio che noi abbiamo pubblicato diamo una serie di dati che tendono a confermare come la struttura italiana
Sia una struttura di specializzazione che ha trovato una forte e come dire una tendenza una forte dicotomica dazione dei suoi punti di forza e dei suoi punti di debolezza ma quello che io volevo mostrare perché ci metto
Grafico
Che riassume il modello di specializzazione italiana ed è in realtà un aggiornamento di un lavoro che con Milan avevano condotto nel in un volume sull'Italia il commercio mondiale
E dove già alla fine degli anni ottanta si non notavano tendenze ad una netta divaricazione della struttura di specializzazione dell'Italia questa uno studio aggiornato al novantatré e quindi c'è dentro la svalutazione
Questa tendenza come dire esplode all'inizio degli anni Novanta la struttura produttiva italiana si spacca per quanto riguarda la sua proiezione internazionale
In settori a forte proiezione e come dire forza sul mercato internazionale
Che si sono visti i beni di consumo e le macchine per produrre questi beni
Tutto il resto precipita in un'area di debolezza strutturale di svantaggi comparati in questo tutto il resto ci sono due settori come l'auto e la chimica
Che negli anni settanta come è noto avevano svolto invece tutt'altro tipo di relazione quindi la conclusione che in parte diciamo è ancor più sostenuta da questo che noi traiamo e che il contesto europeo sipario organizzando
E divenendo un mercato sempre più difficile per quanto riguarda come dire il suo la sua gestione proprio perché le tendenze non sono quelle di una redistribuzione uniforme di queste ristrutturazioni
L'Italia e la struttura industriale italiana affronta questo contesto in una posizione strutturale di relativa debolezza questa fricativa debolezza e espone l'industria italiana a tre rischia
Trappola azioni quello di un impoverimento del tessuto produttivo quello del rischio di un'esclusione dell'Italia dall'area delle localizzazioni in qualche modo forti e quella della possibile migrazione all'estero di un certo tipo di il gruppo di impresa è come dire a alto contenuto tecnologico e valore aggiunto e quindi seriamente come dire
Pessimistica come valutazione ma riteniamo che sia importante sottolineare questi andamenti strutturale perché negli ultimi diciamo la a all'indomani della valutazione i risultati in termini di di crescita l'esportazioni hanno invece relegato in un in una in una in una in un lato marginale questi aspetti che a nostro parere invece continuano a contare conteranno soprattutto per il futuro inserimento nell'economia italiana sui mercati internazionali
Sì romanzi del Guerrieri se mi consentite due minuti vorrei fare qualche commento
A quello che è stato detto fin qui
Naturalmente non sto a parlare di tutte le cose su cui consento pienamente che sono novantanove su cento e mi soffermo esclusivamente su alcuni punti che non mi sono del tutto chiara anzitutto io vorrei sollevare una lei Billè lei Billé protesta
Nei confronti dell'idea che io vedo prese in nottata e ripresentata
Che la competitività delle piccole e medie imprese italiane sia una competitività come si dice di Trezzo
Si capisce che il prezzo ci deve essere su questo non ci piove
Ma che la competitività dei prodotti italiani non contenga delle componenti di intrighi producibilità qualitativa
A breve scadenza e quindi alla scadenza che conta secondo me questa è una cosa assolutamente fuori di discussione chi credesse
Che lei piccole e medie imprese italiane si reggono esclusivamente in virtù delle manipolazioni del cambio
Secondo me sbaglierebbe di grosso sbaglierebbe di grosso quindi primo punto secondo punto le piccole e medie imprese sono una categoria estremamente generica
Ancora più generica sono alle altre imprevisti che a un certo punto compaiono nel lavoro in cui si sono le piccole e medie e non so che cosa l'alto
Sono una categoria assolutamente generica dentro la quale bisognerebbe distinguere le piccole e medie imprese che fanno parte di sistemi produttivi territoriali integrati che sono come degli ingranaggi di complesse macchine produttive
E le piccole e medie imprese sparpagliate per il resto del sistema italiano
Quindi intanto ogni affermazione
Che abbia per il soggetto le piccole e medie imprese secondo me è molto molto dubbio che abbia un reale significato bisognerebbe guardarci dentro e distinguere
E distinguere
Da questo io vengo all'altra considerazione che secondo me e a parte l'intervento che c'è stato un loro ora da parte di guerrieri in cui la dimensione territoriale si è un po'affacciata diciamo uno dei punti che egli insistentemente sfuggono agli studi sull'economia italiana è il fatto che non esiste l'industria italiana
Che essi realizzando i diversi purché essi specifica nei diversi punti ma esistono diversi aggregati organismi locali che producono le corse
Che noi con astratti Silone intellettuale
Riduciamo a industria italiana se uno volesse studiare l'industria laniera italiana io sostengo che l'industria laniera italiana non esiste ma esiste il sistema di industria tessile lamiere di Prato il sistema di Biella
Indizi in sistemi di vicenza che messi insieme rappresentano quasi la totalità e la totalità significativa dell'industria laniera Massimo come se noi guardiamo nel tempo questi tre sistemi si evolvono secondo logiche diverse che non possono essere ricondotte a fattori quindi in carattere
Non possono essere ricondotte interamente a fattori né di carattere nazionale degli carattere mondiale macchine richiedono
Ma che richiedono l'intervento di fattori di carattere locale endogeni
Chi intendesse prendere il dato aggregato avrebbe dei risultati che gli pongono dei problemi che non esistono perché se spezza il dato aggregato e vede che Biella lassù quando Prato va giù nel prato ma su un quando vi andava giù e vicenza va giù in generale
è e naturalmente si intende porre delle domande lui domande vere
Dell'industria tessile laniera se le può opporre solo al livello di questi tre anni dati l'aggregato italiani ma è o è una costruzione fittizia
E se uno si pone accetta le domande che derivano dalle statistiche aggregate
Accetta delle domande sbagliate dando delle domande età delle risposte che sono necessariamente sbagliato
Quindi uno e quello che io dico per il tessile nel miele o perché si dà il caso
Che cade di più sotto la mia osservazione io sono sicuro che vale per molti altri settori non per tutti
Naturalmente un'industria che fosse è qui distribuita sul territorio nazionale o che fosse concentrata in un solo punto del territorio nazionale sarebbe una cosa diversa ma un'industria che che si legga comunicare locali diverse che hanno e vengo all'altro punto che hanno didattici socioculturali formatisi nella storia profondamente differenziati nei quali dati su cultura socioculturali affondano
Lei era a Vichy
Dei differenziali di produttività molto più che nei fattori meramente teconologici ed organizzativi
E se uno trascura questo
Se uno trascura questo secondo me insomma aperte l'opportunità di ieri di guardare dentro di guardare dentro alle cose ecco e io queste erano lei e e mi fa molto piacere quello che ha detto qui vi è il quale con una certa come dire meraviglia la meraviglia dello storico del teorico che diciamo sulla base delle sue Geometria
Si attende che la globalizzazione del mercato porti a una uniformizzazione delle strutture andando a guardare si è visto che non si o uniformi insano affatto
Che si hanno delle differenze delle conferme nelle differenziazioni nazionali
E io direi che questa è proprio il caso di sospettare Dell'Atti Loria che ti ha portato a fare questa ipotesi il mondo è vario
E per fortuna non sta diventando più uniforme anzi il potenziale di movimento dipende precisamente dalla riproduzione della varietà
E queste o io direi che alcuni nostri colleghi per esempio di economia aziendale gruppo di Milano che lavora con pacata questo Secondo me lo hanno accettato ed accettato ormai chiaramente
Cioè a dire che le differenziazioni tendono a riprodursi non tendono a scomparire
E comunque questo è un discorso un discorso troppo lungo io non voglio sovrapporre troppo anche se ormai l'ho fatto
La mia opinione a quella di quelli che hanno lavorato mentre io diciamo sono arrivato dall'esterno a dire a dire la mia
A questo punto noi possiamo aprire la discussione senza alla introduzione purtroppo del professor Andreatta
E dovunque
Quanto tempo abbiano
Il professor Parrinello
Prenderà subentrerà alle cinque e il già quindi abbiamo tempo di discutere ragionevolmente chi vuole la parola
Bene
Sì sì vedo bene tetri mi sbaglio o
Ma
Cosa viene a parlare ecco gli diamo un microfono volante
Il Senato
Scusa
Il
Il nostro bene
L'azienda
Vorrei allora
Due chiarimenti mi sembra interessante prima
Sinceramente fu la Banca d'Italia sembrò è stata attaccata alle sue attività di vigilanza
Perché cominciare a scoprire certi pasticci sono volevo non si voleva venissero scoperti quindi perché degli attacchi al all'attività di vigilanza della Banca d'Italia obbligo la Banca Italia cambia la sua politica economica generale
Questa la prima ad assumere partigiani
La seconda cosa allora tu in realtà se c'è una cosa che è avvenuta piazzati insista chiama orefice messi un po'sopra e cioè non è vero che la banca ricalcando cambio politica perché si preoccupava per motivi confessabili altruistici
Anche se magari teoricamente poco fondati della stabilità della lira la Banca d'Italia che hanno politica perché il Governo bollita quella politica della Banca d'Italia
In altre parole il governo voleva che la Banca d'Italia gli legasse le maglie cioè quello che non capisco bene perché questa cambiamenti politica della Banca d'Italia permise la Banca d'Italia di difendersi come istituzione
Evidentemente perché andava più nella direzione di ciò che voleva il governo e come mai il governo voleva questi divorzio
Ho io non ho capito qualcosa
Dunque
No innanzitutto quando uno parla l'esperienza come traccia
A un altro ente verso va bene
Ho
Perché vuol sapere
Come gli potesse convenire
Al Governo innanzitutto bisognerebbe stabilire io credo che come lei sa un governo nel quale c'era un ministro poi avendo fatto questa separazione non c'era più lo stesso Governo lo stesso ministro
Mosto ministro non è venuto oggi però
Se il velivolo governa anche direttamente
Ora il come commesso invece la Banca centrale del nella prospettiva di sopravvivere come istituzione quindi conviene anche al resto
Del Paese probabilmente spiego che sopravvivo una istituzione che di solito collabora con il governo le coordina la propria azione con rigore come sì ottiene questo e separando i propri destini di finanziere dal Governo
Appunto da quelle del governo stesso quindi sui fari derivano a qualcun altro non è che non ti monetizziamo il debito
E questo naturalmente si può fare perché perché anche tutti gli altri Paesi una gran parte dei Paesi stavano facendo la stessa cosa Allo stesso per se non sarebbe stato molto più difficile far se l'avessero fatto solo i nostri quindi c'è una tendenza una un sistema che era cominciata versione dall'Europeo una tendenza alla separazione alla non monetizzazione del debito del del del progetto
Questo per affrontare la seconda crisi del petrolio e in più questo elemento di variabile endogene per modo di dire aggiuntivo
Ora sul fatto che esso coalizione Soir legare le mani appunto uno di questi insomma voleva farle ma il fatto che non si è fatta la è approvato dal livello che ha raggiunto il debito pubblico oggi quindi negli ultimi quindici anni per la storia che raccontiamo
Perché se se ne fosse fatta legare veramente avrebbe accettato la deflazione invece non accetta ha sostituito l'armonizzazione con il debito pubblico
Probabilmente se non fosse stato venduto debito pubblico il danaro se lo sarebbe scappato all'estero però questo è un altro discorso che qui non c'entra
Forse ci saranno
La molla spetta a
Chi vuole
Parola questo ancora non adesso
Rosa
Al papato non assolve
Alla passante controparte settanta
Dunque comandate qua
Vengono problemi durante arriva motivare sì sì hanno preparato
Probabilmente non è ad accenno accenni facendo
No il mio intervento che non mi impegno assoluta mentre la mia agenti contrizione
E è stato stimolato sia dal riflessione ad questo Becattini sulla varietà del mondo
E sulla diversità fra i diversi Paesi fra le diverse strutture industriali fra le piccole e e e le grandi imprese
Sia dalla spiegazione a mio avviso riduttiva che De Cecco Marcello De Cecco adatto del comportamento della banca della Banca d'Italia che pensa al suo Interest no
Sul poi vorrei dire ah Becattini prima di tutto che è tanto vero quello che lui dice sulla competitività della piccola industria
Che la ripresa delle esportazioni non è cominciata nel settembre del novantadue o quando l'effetto J. a all'avvocato ma è cominciata nel nel novantadue ben prima della svalutazione
E io quando tre giorni dopo la svalutazione Ho letto sul Sole ventiquattro Ore i primi risultati della svalutazione aumento non l'esportazione ho detto oh mio Dio ad effetto J. dove è andato
Ecco tuttavia proprio nella nostra relazione le cose che ha detto Anna Simone sì
Ecco al emerge un elemento uno dei molti elementi di debolezza del sistema delle piccole imprese
Ecco io vorrei richiamare l'attenzione di Becattini quando alla se Monastier ha detto le banche si sono scoperte e hanno lasciato a bagno l'impresa hanno lasciato le impresa indebitate in dollari
No a voi ma chi nel nell'imminenza della salute azione che le piccole imprese quindi dobbiamo riflettere sugli elementi di forza ma anche sui numerosi elementi di debolezza e questo di carattere finanziario di essere nelle mani delle banche
E certamente certamente uno uno di questi
Ecco su quanto su quello che è successo
Nel durante il periodo numero ottantasette novantadue e su quali erano le idee guida di chi ha fatto in Italia la politica del cambio e del tasso dell'interesse
Ecco io lo vedete noi non possiamo appiattire troppo quei questa questione come io ho l'impressione che tende a fare Marcello
Cioè c'è un'idea molto forte e secondo me sbagliata
E che e e anche qui di viene in causa il problema della varietà della diversità
Ente che ci sono degli indizi nazionale di profondamente radicati
Che possono essere corretti soltanto attraverso il condizionamento esterno cioè soltanto attraverso l'imposizione di un vincolo dall'esterno questa è l'idea forte
Della Banca d'Italia cui si sia accodata molta gente
In questo Paese
Anche una parte rilevante della sinistra si si è accodata a quest'idea c'è un terribile pessimismo di partenza nell'incapacità del paese di farcela da solo a superare i suoi antichi vizi e un terribile ottimismo poi nella sequenza
Di ed enti virtuosi che una volta imposto il vinco il vincolo maestro
No no virtuosamente e si muove ma passo dopo basso verso la modernità verso l'Europa ecco e e così via
Questo atteggiamento sì e poi di
Intrecciato
Con la teoria economica dominante e in particolare per quanto riguarda il ruolo il ruolo della moneta
Ce lo siamo passati negli ultimi decenni no da un'idea della politica monetaria che asseconda in qualche modo lo svolgimento no articolato e multiforme della società a ha un'idea incredibilmente rigidità viceversa nemica di quella varietà di cui parlava Becattini te la politica monetaria che e impone un vincolo e intorno a questo vincolo tutto lui multiformi aspetti della dell'economia e della società in qualche modo debbono debbono articolo Marzio votando intorno a questo punto fermo
Così la moneta che un tempo si diceva essere un veicolo no diventa una cappa di piombo no un vincolo rigido rispetto al qua una variabile per usare un linguaggio che un tempo si usava no la variabile indipendente quando qualcuno diceva che il salario
Eravate la variabile indipendente e non l'ho inventato io anche se qualcuno gorgo pensa a questa la reinventata Claudio Napoleoni
Pensiamo una cosa molto simile a questa teniamo fermo un elemento e tutto il resto della dell'economia e della società si articola no si adegua a questo elemento arricchito
Ecco l'idea del del tasso di cambio e della politica monetaria come variabile l'indipendenza condivide con quella antica idea il terribile al limite di riduttivi ottimo di rigidità nel nel coglie proprio per meglio dire nel nell'ignorare ecco la diversità delle situazioni e te e del e delle esigenze
E Tobin ha scritto che la moneta unica implica istituzioni comuni lui dice una religione comune un sistema di Welfare State comune strumenti di protezione associato implica delle società omogenee qui si è voluto fare il verso cioè si è voluto far sì che preteso che le società potessero diventare omogenee sulla base sulla base della della moneta unica o di quello che per la stava preparando cioè il sistema il sistema dei cambi dei dei cambi fissi e poi molto rapidamente per non non voglio però vorrei fare speso due concezioni dell'Europa
No una e e la concezione tipo teorizzata per primo da Novalis ti del dell'Europa come spazio omogeneo culturalmente integrato risalente al Medioevo oggetto di rimpianto romantico
Che la concezione oggi di Wojtyla e io ne ho preparato questa battuta perché e anche credo la concezione di Beniamino Andreatta a giudicare da alcuni suoi interventi l'altra concezione e e la concezione invece di disuso e in Italia di Federico Chabod e cioè in una un'Europa della vive delle diversità
Della convivenza di forme istituzionali politiche sociali attive sei e che come tale che ricevibile il sul suo valore e la sua vitalità proprio da questa capacità di far convivere di far convivere le differenze
Ecco e che è la prima idea che io temo a abbia ha prevalso in questa regione molto più stretta no molto più stretta della politica monetaria
Codifica
E e ha condotto ad accettare i vincoli esterni non appunto come vincoli come qualcosa che bisogna sforzarsi in tutti i modi di allentare
No per per poter far far valere questo patrimonio di diversità ma comandato distintamente dei servizi e dice il presidente come come una poco fonda adesione Bond è un rapporto una una sindrome di Stoccolma rapporto vittima carnefice
No denti dal confonda in interiorizzazione e questo è è è successo nel governo a me sembra che a seguito che a seguito la crisi no che non è stato capace altro che di proporre una politica detto azionisti che il nome di questi valori no in un momento fra l'altro di di recessione e e ha lasciato in questo modo scoperte otto uno spazio che altri si è incaricato di riempire grazie
Sì
Bartolozzi
Con la Suma
Il sono c'è
Insomma va a
Possono unità
Come regista
Va bene vaticana
Accettabili
Dove c'è politica
E
Pompa
Si impone
No
No
Dicono bene
A
Aziende il governo volevano farsi ma
Maggioritaria
A questo punto forse così Zorzoli
Risolta la come soldi
Aggiungo stabilito
Arriviamo impone nelle missioni
Boh impone un Governo ma o diciamo
Accettasse vengono imposte Lampedusa Satta quando poi risonanza abilità governo ce li mostrano domanda
Benissimo cura
Così
Questa mobili domandare pretese indomabile
Finale
Nuovo
Stando alla qualche qualche abilità governo Sergio avvocato cattolico ingresso
Raggruppa chi vuole parlare
Qui Palma
Coraggio Baldassarre acqua
Anche
Per la Cina
Allora
No sono stritolato da questo intervento riservando a domani Martinelli questo Intimissimi
Quando domani martedì
Le quattro idee che volevo esporlo in questo nostro convegno da quello che ha detto Fernando Vianello
Per porre una secondo me importante cautela e una specificazione
Cioè qui non c'è una contrapposizione tra la linea delle regole che soffocano
La fantasia l'individualità e la diversità
Qui storicamente in Italia che è stata una linea delle non regole
Che non è che abbia semplicemente consentito l'esplodere dell'espandersi di quelle diversità come diceva Becattini in termini di distretti industriali e così via ma anche nella realtà sociale c'è stata una linea di non volere le regole per fare i comodi propri per raccogliere perversa mente consenso politico e sociale
Cosa che tenterò di dimostrare domani nel pepe mio voglio dire allora ecco la cautela e la specificazione
Non vorrei che il dibattito si proprio proseguisse con una contrapposizione che emergeva dall'intervento di Nando che a mio parere astrattamente attraente ma che nel calata nella realtà italiana può essere in parte mistifica ante e storicamente distorsivo di quello che effettivamente avvenuto e di quello che sta avvenendo
Di quello che sta avvenendo anche in termini di formazione di nuovo consenso politico di nuova maggioranza e così via
Ma questo lascio a domani
Annessa da una domanda
Qui che ha parlato molto in termini di Europa
La li ha scelti dalla moneta unica in Europa o dell'animo sua nomi esistenza nei cestini economici nazionali euro rapporti con il resto del mondo
è quello che volevo porre una domanda se qualcuno aveva un'acqua un'idea
Del se cambia molto resta da novanta
L'idea di fare una moneta unica in Europa non che per non riguardava soltanto l'Europa stessa ma la possibilità di essere e agire nell'economia internazionale
Dove si fanno estendendo alcune aree complesse investimenti e produzione
Dollaro stazioni Europa della cioè America del Nord
Estremo Oriente viene ma non soltanto bene evidentemente
Se l'Europa avesse avuto una moneta unica probabilmente avrebbe costituito un poco non avendo una moneta unica che cosa succede
Grazie
Sono ottica San
Alcune domande sulla crisi del novantadue che è stata affrontata
Il precedente
Stato affermato diciamo così che i vari governatori
Dell'appunto manca che si sono succeduti nel tempo più volte avevamo messo diciamo come posso dire in discussione Peter stessa del Sistema monetario europeo come meccanismo di credito illimitato
Fra banche centrali e che quindi questo in fondo sia stato alla base poi di un'errata valutazione che ha fatto la Banca d'Italia rispetto a questo tipo di problema allora la prima domanda che faccio è questa come si può pensare diciamo così di non tener conto di un accordo preciso no in nel Sistema monetario europeo che prevedeva crediti linee di credito illimitato e per le banche centrali
E che la Fondazione Ente di allineamento fosse stato sottoposto solo ed esclusivamente dopo una serie pesante di interventi da parte dei dei bar delle stesse banche nazionali in difesa della moneta
Quindi se un sistema funzione in un certo modo non è pensabile diciamo a priori che questo tipo di sistema possa essere rivisto così impunemente a meno che voglio dire non non si vogliono richiamare alla mente
Vendette della seconda guerra mondiale denso dello l'otto settembre del corretto Trezzo vano
In ogni caso voglio dire esisteva degli avente un meccanismo che va rispettata e quindi in questo senso
Diciamo è difficilmente interpretabile questo tipo di confronto questa è una prima domanda per vedere un po'la coerenza tra queste affermazioni
E questo principio perché altrimenti qualunque altro tipo di sistema che dovesse essere messo in piedi alla fine comunque parte dal principio che comunque gli accordi possono essere anche non rispetta
Questo primo pure
La seconda questione riguarda il problema come la l'ha definita credo la velocità di uscita no in presenza praticamente di crisi particolari allora vi do ma la domanda è questa in presenza di queste crisi
Pure in presenza diciamo così di un principio di liberalizzazione dei movimenti di capitali
Si riterrebbe opportuno
Rintrodurre anche vincoli temporanei
No al funzionamento dei capitali perché questo possa essere in qualche modo frenare la velocità diciamo così di uscita che può essere poi alla base delle crisi e quindi sostanzialmente se questo in qualche modo può rappresentare un momento di incoerenza
Va bene così con il quadro
L'ultima domanda riguarda il problema era una fede nasce da un'affermazione si è detto che nella crisi nella settembre del novantadue le banche hanno fatto a tempo a coprirsi gli operatori no
Perché però questo è successo perché esiste praticamente un mercato del termine che non era sufficiente perché evidentemente non c'era materia sufficiente per poter coprire quindi significa che in quel momento i pezzi che esprimeva il mercato del termine non erano coerenti con i differenziali dei tassi di interesse perché altrimenti voi mi insegnate che in qualunque sistema domanda e offerta formano un prezzo e quindi voglio dire comunque sia sul mercato qualunque cosa ci potrebbe essere stata allora la l'ultima domanda è questa in questi momenti qui non è più interessante una ipotizzabile
In un futuro un intervento delle banche centrali soprattutto in momenti di crisi più su più che sul mercato del mercato pronti sul mercato del termine sul mercato degli strumenti derivati che poi sono quelli che in qualche modo possono alterare più fortemente diciamo così l'andamento l'andamento del mercato dei cambi affronti questo sostanzialmente la riflessione della crisi dal novantadue forse ci potrebbe spingere a fare qualche riflessione in questo senso
Io saggiamente sono sovente dottorato che una politica
Dunque l'anzitutto volevo dire esternamente progetto sostanziale sulla mai avvenuta morte del sessanta fatti questo perché innanzitutto
Diciamo il mercato
Caro Comune prezzolato potrebbero avere di tutte
Le fascinazioni che avevamo in cabina porta inoltre tutti i costi che non abbiamo pagato seguire un processo che ci portasse aggiunge ma non è ferrosi pagati in base al suo fondatore
L'eventuale edifici a questo punto quando mi mi riferisco all'assessorato in cui mi sembra che nel suo prima diciamo
Eccessivamente la curva
C'è una lattina fisico
Alle diciamo private paesi deboli o quanto meno comunque insomma la Germania in quanto Massa
Così favorevole al raggiungimento di un atleta
O quanto meno così
Con la scorsa capo sono ma portata
In modo da
Dimostrare una sua diciamo la sua accettazione della lega unica europea però è anche vero che questo diciamo
è completamente contrastante dall'Inter un la sua posizione ufficiale diventa la vera partecipato vedere sottoscritto l'accordo di massima la porta in qualche modo a dover rispettare determinate
Negli anni case comunque a procedere in modo coordinato raggiungimento davano da un'unica tutto primo punto secondo ogni la sua responsabilità ancora ancor più grave se si tiene conto che gli accordi di Basilea Nyborg fra i vari strumenti introdotti per sempre per una cercare gestire le situazioni più canonico in caldo sono è stato introdotto la manovra dei tassi d'interesse questo però per contentare i Paesi come la Germania che non volevano utilizzare da diciott'anni fa Nansen facilities
Perché il Consiglio considerato inflazionistica inflazione sia del Paese creditore e mi sembra che nella nella fase due della crisi quali quella del agosto del novantatré oppure quella del settembre novantadue
Ciò che ha fatto germanista tutt'altro che utilizzare lo strumento da sofferenze performer guarda da abbassare in modo concreto tempestivo sempre quindi credo che la Germania abbia non dico da una gran parte della responsabilità in quanto hanno accettato la mancata liberazione
Da parte delle autorità
Io volevo chiedere professor Graziani
In base al
In rapporto al de profundis venne a contatto
Essa monetario europeo come spiega
Quello che accaduto a seguito della crisi dell'agosto del novantatré in cui una volta allarga immagini effettuazione al quindici per cento
Il mercato ha risposto non sfruttando questi maggiori margini ma
Nella quasi totalità dei casi
Restando all'interno di quelle che erano le vecchie bande di fluttuazione
Cosa che quindi potrebbe
Fa
Presumere che ci sia ancora una speranza per una
Chiamiamo rivitalizzazione del Sistema monetario europeo
Una seconda osservazione che volevo fare
Più che altro sono al di là del
Il tutte le cause che sono state indicate per spiegare la la crisi del novantadue
Vedo che
Molte volte viene trascurata quello che
Secondo me è stato lo shock esterno più grande
Cioè l'unificazione della Germania
Volevo sapere rattoppo a questo proposito l'opinione
Dei professori e presenza rete credo che sia dato effettivamente l'unica cosa che probabilmente nessun politico economico si aspettava nell'ottantotto al insomma alla vigilia del di quell'avvenimento
Oggi risponda su quello che si sente
Beh
Riuscì
Perché non utilizzare ricordi don
Sebbene la facciamo don
Da cosa che fare
Probabilmente
L'importante cioè veramente nessuno di noi ha parlato per la riunificazione tedesca mentre invece almeno un elemento essenziale forse è l'elemento centrale perché ha cambiato il baricentro d'Europa e ha redatto alla Germania un modo di agire completamente diverso da quello che aveva fino a a quel momento senza né cattiveria bontà solo perché sono cambiate
Le condizioni dall'agire
Quindi questo è sicuramente il motivo più importante del cercare di capire anche il perché del del azioni della politica economica tedesca dalla politica monetaria tedesco perché il paese è passato da esportatore e importatore di capitale
E quindi pensare potesse abbassare il tasso di interesse non poteva farlo prima quando esportato capitali erano diventato un po'difficile dato che aveva bisogno del prestiti internazionali esattamente come gli altri grandi debitori di fronte a un'accumulazione di debito pubblico che è stata rapidissima in questi anni quindi veramente è un elemento assolutamente essenziale ora invece per quello che mi riguarda
Le cose che mi sono state richieste
Io credo che innanzitutto
Sono convinto dal fatto che la politica
Di riassetto del bilancio della banca di tale sia stata una politica inferiore alcol con degli con dei risultati inferiori a quello che sarebbe stato un coordinamento
Tra i vari
Elfi della politica economica cioè tra governo Banca centrale
La banca centrale non solo in Italia assunto compiti naturalmente con piacere perché a tutti piace stare al centro dell'attenzione
In tutti i Paesi molto più importante quella diciamo Vercelli procede ancor più importanti per l'incatenamento dalla politica
Fissa allora spetti alle elettoralistici di altro tipo e fino a quando non si è capito che si potevano fare debiti
Perché per un periodo molto lungo i debiti non si erano più fatti non sia dal punto di vista dei governi entrate ancora
Il debito pubblico è una costante rendendo pubblico evita invece per madre entreranno e non se ne è parlato più
Questo più o meno è vero anche negli altri Paesi è solo negli anni ottanta veramente che c'era stata un po'prima come sempre ma a partire dai ricercatori si comincia pensare si possono rifare debiti
Tutti lo cominciano a fare e a questo punto diventa ancora più significativa la condotta dalla Banca centrale qual si paese nei confronti del proprio bilancio si ammette o no di a vere incassa debito del Governo
Se avevi Centax salpa operativo il debito del Governo e questo è stato accertato che in un certo punto e poi non è stato accertato più che ci fosse un gioco delle parti
Io non continuano a ritenerlo
Non vero fino al mille novecento ottantasette ottantotto
E qui da questo momento in poi
Si può essere una biforcazione da parte degli entusiasti che comincerà a credere a quello e non volevano nemmeno loro credere prima ci pare che sa cosa funziona veramente per capirsi perché perché quella massa di lei come si chiama negli di prestiti internazionali cioè di capitale premio internazionale che si precipita sull'Europa e sul resto del mondo come affetto dal cambiamento di diciamo di giustizia senso geografico e approcci geografico delle istituzioni finanziarie private anglo americane e una quantità di non s'era mai vista prima
Quindi sulla sua permanenza nel sistema si comincia a scommettere
E si ritiene che sia possibile io questo gioco dalla convergenza così la mamma negli ultimi anni possa durare anche un bel po'
Ora questa è la visione ottimistica pessimistica che coincide con Goisis perché le cose non sono mai troppo semplici e invece che di fronte a un peggioramento radicale
Del comportamento delle autorità politiche
Ci si rifà a quella salvamento salvataggio
Per mezzo di un ancora internazionale che è una costante
Dal nostro paese a partire però da questo dopoguerra
Perché prima questi ragionamenti non sparge dal momento dei blocchi che comincia il salva dall'ancoraggio all'estero prima non si parla
E non è a caso come si suol dire che alla fine dei blocchi coincide pure con la fine di questo ancoraggio però prima della realizzazione di questo di quello che questo vuol dire in effetti
Ce ne passa qualche anno passa e probabilmente è veramente difficile pensare che tutta una struttura di controllo
Sia così agito indagine nella adattarsi alle svariate circostanze dopo che una quarantina d'anni le cose sono andate in una sola direzione quindi bisognerebbe sommare tutti questi fattori
Quale e il più importante io ho cercato dell'Iran è uno che di solito non è messa in rilievo
Ma il vedo che il metodo socratico funziona benissimo nel senso che la gente a bocca immediatamente all'unica rosso se uno vuol dire questo funzione
E proprio lo scopo di quando si dice una cosa
Si parla poco
Cioè
E
Professor De Cecco e ha detto che nessuno di noi ha parlato alle riunificazione tedesca io mi ero illuso di averne parlato di avere dato anche un certo spazio al problema avevo anche detto che quindi la grande incognita esterna dell'economia italiana è proprio il formarsi di questa grande spazio economico germanico
Secondo ma lo SME proprio finito oppure no evidentemente questione
Opinabile
Marilena Giannetti dice ma allora se fosse davvero finito avremmo fatto tanti sacrifici inutilmente
Sentimento molto gentile che io apprezzo profondamente de però io sono anche un tantino cinico
Quindi dico che in genere bisogna guardare non già ai costi passati che tanto ormai latte versato non lo raccoglie nessuno ma piuttosto ai costi o benefici futuri credo che gli economisti che sono sempre i cinici guardano quando fanno il calcolo dei costi e benefici lo fanno sempre da oggi in poi mai da oggi verso il passato
Però aggiungeva un altro intervento ore di cui purtroppo mi è sfuggito il nome messo di di me ne scuso
Il sistema monetario europeo ancora oggi da dei segni di vitalità perché è vero che è stata restaurata con dei margini molto ampi però questi malati non sono Stasi fruttati
E questo è verissimo però i Paesi europei al di fuori della Germania si sono mossi in un momento fortunato in cui la Germania è stata impegnata in problemi di ricostruzione
L'assorbimento della Germania Est il disavanzo della bilancia commerciale e tutto questo evidentemente ha indebolito il marco rafforzato le altre valute
Allora l'incognita e se questa situazione fortunata
Potrà eventualmente protrarsi anche nell'avvenire o se viceversa si ritornerà alla situazione in cui la Germania è in grado di condurre la sua politica mercantili Istica e mettere in difficoltà sistematicamente
Le altre valute nel qual caso sarà evidentemente difficile
Perpetuare il Sistema monetario europeo
Cosa sarebbe avvenuto chiesto
Penso un po'provoco provocatoriamente Silvia Bobba se poi l'unione monetaria europea o per lo meno il Sistema monetario europeo si fosse davvero fatto e io non penso che la Germania fosse contrari a uno spazio monetario unico la Germania voleva l'area del marco non voleva una moneta europea unica gestite in qualche modo in qualche misura collettivamente voleva la propria area estendere la propria moneta nazionale a valuta internazionale di un certo numero di paesi probabilmente sarebbe anche riuscita in questo intento se probabilmente non ci fosse stato un interesse contrario negli Stati Uniti che non avevano nessuna intenzione di fare questo regalo all'economia la potenza germanica
Penso di intravedere che quindi invece di ritrovarci con una Europa unità monetaria mente questo conflitto d'interessi ci porta in Europa
Spleen dell'alta da una parte il cuore intorno alla Germania che si avvia a diventare un'area del marco dall'altro la corona dei Paesi deboli che con monete fluttuanti oscillando tra marco e dollaro a seconda di come potranno pilotare le loro monete
Allora il quesito diventa questa Europa un po'divisa come Navigli era Traldi grandi aree economiche mondiali
I fornitori oggi ormai individuato mi pare di capire cinque grandi aree l'America l'Europa la Russia l'Estremo Oriente con il Giappone e la Cina che se non è di dopo di domani sarà certamente di dopodomani
è evidente che in tutto questo
L'Europa non nativi era più come un'area economica integrato una potenza è unitaria sarà un'area di conflitto
Ci auguriamo evidentemente che sia soltanto un conflitto economico pacifico competitivo e non qualche cosa di più
Due interventi possono essere conservati insieme per quanto riguarda il ruolo Giammaria i rami assoluzione
Una frase molto
Ma chiarendo che non si può giocare la moneta unica cioè e in questo modo un riassunto di quello che sarà la Germania cioè signor che non si fosse fatto uniformi si era in origine di tantissime aggiusta
E questa è un po'anche la assoluzione che si è data la Germania perché queste queste accuse sono state rivolte prima di tutto paesi isolati per difendere le loro monete
Dicendo che appunto Basilea aiuto dietro l'impegno all'intervento illimitato Aida compartecipazioni nella gestione dei tassi d'interesse in questo senso
Nella nella voce della Bundesbank grazia del novantatré ricordati fare il plauso di Basilea nel borgo
Era ancora in vigore una clausola della giustamente nei campi in caso di fondamentale
E Germania ha ritenuto che c'ho inglese potesse essere utilmente ritenuto innocente fondamentale
E per questo riprese ha chiesto agli altri Paesi Danilo con Ordine Germania la o meglio che germanici approvato per un po'confuse
Questa cosa cioè chiusa però è anche vero che
Insomma
Non c'è peggior getta di coinvolgimento no della codifica vent'anni di carriera ventidue fino a che non fosse entrato individua il con la nastri
Ho
Qualcuno ha parlato basta punto b noi lei per abbiamo accennato un poco alle clausole per poter arrivare alla moneta unica
Cioè non a caso queste clausole sono talmente verso Torre da far pensare che appunto non è stata messa lì apposta per pace e comunque non c'erano in molti Paesi tra cui vi sono aumentati che ne sarà utile incardinare in base clausole si può obiettare su Nicola
Però insomma non vorrei fare qui avvocati Gemma dico che c'erano
Punti anche a favore del governo tedesco nella sua nella sua difesa del nome
Fatto in più
Velocità di città
Concedendosi dice sì pensavano anche forse a vincoli temporali alla mobilità dei capitali
Risposta la risposta credo stia nel Trattato di Maastricht settanta mila prevede che si possono imporre vincoli edizioni limitate temporaneamente per carità ma come il bene possibile l'imposizione che poi alcuni Paesi Italia così abbia scelto adiacente il non fare che cosa questa clausola discorso altri Paesi hanno provato a fare una Spagna per esempio ha introdotto ristretti mi nella forma di tasse sul scoperto delle banche meglio crediti in valuta nazionale concessi
Che poi queste effettivo significati Dominotti disorientato dalla finanza internazionale anche nel caso della Spagna Egitto no nel rendere possibile c'è
Queste clausole viscosa la possibilità cioè e il nostro discorso era anche nei servizi vedere se sia possibile una difesa contro questa speculazione che via efficiente a ben poco per quella parte che io raccontato e che ha ha riguardato imperialista di tante persone
E questo lo introduce al terzo argomento che riguarda il mercato interno
Ecco io credo che anche qui sia in parte influenzato constatato idea dell'efficienza dei mercati finanza ora Bompiani funzione dalla velocità funziona la copertura funziona comunicato con un po'di persone gli speculatori internazionali c'è perfino l'Economist contagia di leaderismo chi l'aiutava la scarsa permeabilità della libertà nuovamente consigliere e se c'è l'esempio della sottoscrizione all'Economist intoppi clienti fuori dalle che incontrano un'enorme difficoltà a pagare in valuta lentezza delle anche ora piccole imprese che pure si sono buttate in questa avventure rende veramente in valuta riesca ad arrivare anche a pubblici sul mercato a termine così come non si può proseguire circa venti in in insoluti cioè il mercato dei dei capitali efficiente ma ci sono piani diversi efficienza e laddove servire posato per tormentata tende di pretese questo cioè
Non so se
A certamente poi per quanto riguarda invece l'intervento e le banche centrali sulla copertura nel mercato a termine né questo ho detto nella mia relazione filosofo velocemente questo è stato fatto
Per coprire appunto le posizioni scoperte di istituti di istituzioni finanziarie internazionali di del dieci fans di tutti gli altri che scoperti
Io questo scopo credo che si possa affermare che nel novantadue quello che avviene e la deflagrazione come dire monetaria nella di di di di un accumulo di studi il squilibri di natura reale
Che si protrae per circa quattro cinque anni nel dire a me sembra che l'interpretazione poiché la crisi del novantadue si debba leggere soprattutto in quelle che sono state lei i i percorsi Diversi differenziate le forti divergenze natura reale che si sono accumulate a un certo punto il mercato è andato a vedere cioè gli operatori hanno visto e hanno fatto saltare un sistema che non aveva più la sua ragion d'essere nell'ancoraggio del resto delle monete al alla al almanacco quindi io credo che sia importante guardare poi diciamo agli aspetti come dire all'altra faccia e questo questa divergenza che si afferma in Europa è l'altra faccia del del dell'evoluzione dello SME
Questo significa che dobbiamo essere preoccupati perché l'Europa non si farà mai più in quanto come dire la leva monetaria ha funzionato per ora io credo di no perché credo che in realtà quello che che il mercato interno europeo ad esempio è stato una storia di successo delle del in quegli anni per quanto riguarda l'integrazione europea
Cioè si si si sono gettate le basi
Per quanto riguarda obiettivi che dovevano però essere obiettivi limitate a una prima fase il discorso Europa Stati Uniti Giappone Europa al resto del mondo
E lumi sul perché in realtà tira in ballo il fatto che a questa fase di liberalizzazione di deregolamentazione non è subentrata poi una fase di costruzione di una politica per l'Europa quello che c'è scritto sul piano dei loro e quello che che che in qualche modo ad esempio con punti in questi ultimi mesi
Una certa parte un certo qui deve è andata ripetendo sull'Europa è molto importante perché sottolinea le carenze
Di una visione tutta legata alla creazione di un mercato unificato come se questo fosse l'unica sulla vera risposta da dare a una ad una sfida che veniva dall'esterno perché con questo chiudo il problema dell'Europa oggi è un problema di un gatto competitivo serio
Profondo strutturale quindi c'è un problema che non può essere semplicemente letto come un qualche cosa che riguarda gli aspetti semplicemente monetario credo che essi il processo di integrazione si sposterà più verso obiettivi di medio-lungo periodo dal punto di vista monetario e sarà più incentrato invece su come fronteggiare questi squilibri di natura reale io credo che l'Europa farà passi in avanti non non non certamente credo che bisogna legare il il futuro dell'Europa semplicemente al metro il come l'integrazione monetaria proseguirà io credo che su questo importante per quanto ribadisca il problema che un accordo monetaria in Europa e che non significa l'unificazione sia importante per l'integrazione che stava però gli aspetti reali come dire hanno oggi preso fortemente sono fortemente affermati come aspetti fondamentali da affrontare se possibile da
Avviare a soluzione per quanto riguarda questi squilibri
Molte grazie attori
Pratico intanto veramente nasce Basilicata
Senza decide si è proprio
Il caso di cantare tutti profundis vale alcuni
Noi possiamo passare all'assessore
Che generale dal collega alcuni
Grazie
Sì
Non direi di no
No andiamo avanti verso i primi sì sì sì sì perché
Dunque io proporrei di riprendere subito
I lavori
Ognuno senza interruzione quindi invitando i relatori
Ma no ma non voglio permettetemi di senso istituzionale quindi
Professor spalla
Professor Garofolo russo
No dunque
Traduzione propongo che anche le le presidente
Giudice
Ci sono sorpresa
Aspettiamo cinque minuti
Va be'allora facciamo cinque minuti di pausa
No i lavori di questa giornata dedicata agli aspetti
Internazionali dell'economia italiana con una piccola inversione nell'ordine delle presentazioni
Presenterà per primo il suo contributo
Arcangelis Jonella Simion
Sul tema le aspettative di svalutazione sul tasso di cambio lira marco
Allora vediamo forse in questo modo riusciamo a evitare in parte quello che Becattini diceva all'inizio cioè che gli ultimi rimangano gli ultimi e i giovani rimangano sempre giovani e quindi ultimo quindi
Abbiamo avuto questa inversione che ci permette di presentare il peso era che conclusivo nel libro sulla sezione riguardante lo SMA
Perché si tratta di un lavoro congiunto tra me e e Cecilia Jon alla segno
Dell'importanza del tasso di cambio della lira nei confronti del marco sia parlato abbondantemente in tutta la prima sezione
In particolare l'interscambio con abbiamo visto la relazione tra Italia Germania particolarmente importante all'interno della comunità in quanto l'interscambio tra Italia e Germania il più alto tra dispetto a ai rapporti alle relazioni tra l'Italia e tutti gli altri Paesi
Che appartengono alla Comunità europea e poi il il tasso di cambio lira marco rappresenta il vero indice
Di
Tensione sugli Accordi europei di cambio rispetto al al diciamo sparsa la parità che era stato al tasso di cambio che era stato che stato son praticamente inventato con l'inizio del settantanove con settantanove
Ovvero il tasso di cambio lira ECU la scelta di un sistema anche Lilia per lo smercio determinante da questo punto di vista
Oggetto del nostro studio allora
è stato quello di ottenere delle aspettative di svalutazione di aspettative di variazione nella parità dichiarata tra lira e marco
Aspettative che dovrebbero riferirsi secondo la nostra opinione ed aspettative che si formano sul mercato
E che d'ora in poi
Chiameremo appunto definiremo come tasso atteso di svalutazione
In questo ci viene incontro una metodologia che è stata recentemente proposta
Che è quella delle nell'atrio del target zones
Una volta ottenuto questo tasso atteso di svaluta azione che dovrebbe quindi incorporare le aspettative di variazione della parità
Sul mercato abbiamo cercato di di fare uno studio se non altro esplorativo cercando le correlazioni che esistono tra il dato da noi ottenuto ovvero il tasso atteso di svalutazione
E altre variabili macro economiche fondamentali più importanti
I dati che abbiamo utilizzato sono dei dati settimanali per le variabili finanziarie ovvero come vedremo in seguito i tassi di interesse sugli euro mercati e Italia il tasso di cambio
E dati di frequenza mensile o trimestrale a seconda della disponibilità il periodo che abbiamo ricoperto e quello che fa dal settantanove al novantadue cioè tutto il periodo dell'esperienza Smart per l'Italia
Ci sono stati degli studi analoghi che hanno utilizzato la stessa metodologia almeno su altri due tassi di cambio si tratta del dello studio di Lindbergh ex o del legno e Svensson
Sul cambio Corona svedese marco tedesco
Un altro lavoro di Rosen Svensson del novantuno sul cambio franco francese marco tedesco
E infine un altro lavoro di Svensson del novantuno che prenderà in considerazione tutti i cambi bilaterali principali tra il Branca cambi bilaterali tra le valute SME e Marco
Ho voglio sottolineare che i lavori di Svensson che citerò qui sono diversi dei lavori che erano stati citati dalla Simona Xi precedentemente dal Anna Maria Simona
Veniamo la metodologia
Ogni qual volta in economia si deve parlare
Di aspettative
Incorriamo in grossi problemi aspettative non sono osservabili come ben tutti sappiano quindi chi vuole lavorare con i dati si trova di fronte al problema di dover trovare una proxy per le aspettative
La nostra scelta è stata quella di astrarre dai mercati nazionali andare sui mercati
Suvvia euro mercati e prendere il differenziale di interesse tra l'euro lira e l'euro Marco assumendo che questo potesse il più possibile rappresentare le aspettative di svalutazione della lira
Praticamente ci siamo riferiti a una sorta di parità scoperta l'interesse che qui
Pur
Riuscita in parte ravvedere
Che nella sua forma più completa ha in sé
Contiene può contenere un premio di rischio e quindi cado con Grottini
Ma che nel nostro caso ne abbiamo assunto questo rotti pari a zero
Sì è riferendo c'è uno studio teorico di Svensson del novantadue sia ad uno studio empirico di Franca De Filippis del novantuno
Ci sembra interessante ricordare il suo di Franca De Filippis loro
Hanno preso il di fedi Frenzy all'interesse che ne abbiamo preso qui che l'hanno confrontato con una vera assale veri sulle aspettative su dati raccolti di aspettative da parte degli operatori
E l'approssimazione di prendere il tasse il differenziale di interesse come Proxy delle aspettative sul mercato non è risultata del tutto campata in aria
Una volta ottenuto il così stabilito che il la nostra aspettativa di svaluta azione complessiva poteva essere rappresentata dal differenziale di interesse
Quello che hanno i premeva calcola ci era la variazioni attesa come detto nella parità dichiarata dalla parete accentrare per la dalle autorità italiana
Quindi semplicemente se noi
Si riesce a vedere
Se prendiamo che XT sia il tasso di cambio lira marco Citti la parità dichiarata
E XT Stella la deviazione dalla parità centrale dei valori deve valere in termini di aspettative di
Tassi di variazione la relazione che ho visto che ho presenta che ho qui sul cuscino
A questo punto diciamo abbiamo il termine di sinistra dell'equazione
Per ottenere l'aspettativa di variazione della parità ovvero il primo termine a sinistra occorre avere una misura dell'aspettativa della variazione del cambio all'interno della banda in questo ci è Cilia negli aiutano a tenere target zones
Che
Ha in mente di nostra a noi serve per semplicemente per dire
Che è possibile approssimare ottenere una aspettativa di variazione del cambio all'interno della banda assumendo che questa variazione segua un processo Autore diversivo non esplosivo
Quindi abbiamo effettuato la regressione
Che da cui può essere ricondotto quello che vedete sulla lavagna luminosa
Abbiamo così ottenuto l'aspettativa di degli azione dalla parità centrale
Il tasso atteso di deviazione dalla parità centrale e abbiamo così ottenuto la nostra seria ovvero quello che viene qui definito come Gitti
L'aspettativa di mercato di variazione della parità centrale cioè
Lì quello che il mercato credeva potesse essere la parità Old la variazione della parità
Nel nel tasso di cambio lira marco
Naturalmente se gli accordi monetari
Fossero credibili
Questo Gitti dovrebbe essere quasi sempre prossimo a zero perché l'aspettativa di variazione della parità da parte del mercato dovrebbe non dovrebbe esistere di mercato crederebbe nel nel nel nel fatto che la parità dichiarata sì una parità di equilibrio e il tasso atteso di variazione di questa parità dovrebbe essere prossimo allo zero
Tanto è vero che lo stesso studio effettuato sul tasso di cambio bilaterale fiorino olandese Marco
Porta ad un risultato del appunto di un Gitti
Quasi sempre prossimo allo zero non è così per l'Italia
La serie da noi ottenuta lo potete vedere nel libro io ve lo ripropongo
Fosse facile vedere
Comunque la linea nera che vedete rappresenta il tasso Disma Tassotti cosiddetto tasso atteso di svalutazione
Per tutto il periodo che va dal settantanove al novantadue
Le linee verticali di vedete indicate se rappresentano le date di riallineamento della lira nei confronti del marco tedesco
Occorre innanzitutto notare come
Il questo indice di crei questo diciamo indice di credibilità degli accordi abbia un andamento diverso nei dai nei primi anni rispetto agli ultimi anni dello SME
Si inizia da un periodo molto turbolento e comunque cioè dopo l'ottantatré un trend fortemente decrescente
Il che sta ad indicare a nostro avviso
In generale un
Una sempre maggiore credibilità degli accordi di cambio da parte del mercato ma mai piena credibilità di questo importante sottolineare cioè se ma il trend sia decrescente come vedete la linea dello zero è toccata pochissime volte
Dall'atta sotteso di svalutazione che noi abbiamo ottenuto
Abbiamo pensato di suddividere l'analisi in l'analisi dei risultati soprattutto delle correlazioni tra il tasso atteso che svaluta azione qui illustrato
E altre variabili macro economiche fondamentali
Considerando tre sottoperiodi nello SME
Il primo periodo è quello che va dal settantanove all'ottantatré
Si tratta del periodo più turbolento dello SMA
Abbiamo
Una serie di giri che sia molto elevata in termini assoluti sia la sua variabilità è molto alta
Lui il primo risultato potrebbe essere ok allora la nostra analisi in realtà porta dei risultati del sono abbastanza plausibili la turbolenza nei mercati il fatto che gli accordi di cambio non fossero così credibili non solo per l'Italia ma per tutte le le valute nel per impegno periodo dal settantanove all'ottantatré essi hanno infatti ben cinque riallineamenti in quel primo periodo
Ci potrebbe portare a concludere che la nostra analisi appunto a riscontro nella realtà realtà su questo primo periodo noi siamo abbastanza scettici
Sul fatto che il tasso atteso di svalutazione così da nomi calcolato possa rappresentare delle aspettative di riallineamento
Sono i primi anni in cui il mercato dell'euro lira
Si sta espandendo si sta formando è quindi probabile che il tasso sull'euro lira per questo primo periodo
E risenta di altre influenze
Rispetto alle aspettative di riallineamento che noi pensiamo di catturare
Inoltre
Gli spread che esistevano sul mercato dell'euro lira erano molto elevati
Il che stava appunto di indicare che il mercato forse ancora troppo sottile per poter
Rappresentare per poter incarnare quelle aspettative di svalutazione che noi andiamo cercando
è comunque importante notare come la
Una correlazione tra G
E il
Il tasso di disoccupazione in questo periodo sia elevata
E significativamente diversa da zero otteniamo un valore che è pari a zero punto cinquantuno
Ritorneremo però su questa correlazione nell'ultimo periodo perché ci sembra molto più interessante
Passiamo invece al secondo periodo
Secondo Periodo quello dall'ottantatré all'ottantasette
Notiamo immediatamente un
Un trend fortemente decrescente non più crescente come nel primo periodo
Comunque Gil rimane su valori e si attesta comunque su valori molto elevati
Il periodo dal settantanove dal dal ottantatré all'ottantasette
è un periodo caratterizzato in Italia da un rapida discesa del tasso di inflazione
Soprattutto nei primi anni
E soprattutto negli anni che vanno dal sì su tutto l'ottantatré dall'ottantasette dalla rapida ascesa e discesa del dollaro
Abbiamo allora provato a mettere a cui al calcolare il coefficiente di correlazione proprio di di giri del tasso atteso di svalutazione così da noi ottenuto proprio con queste due variabili tasso di inflazione interno italiano
E tasso di svalutazione lira dollaro
Per quanto riguarda il tasso di inflazione era sola la correlazione con Gigi
Risulta molto anche qui significativamente elevata è pari allo zero cinquantatré ed è significativamente diverso da zero
Per quanto riguarda la correlazione invece del tasso atteso di svalutazione con la svaluta azione dirà dollaro il valore non è molto elevato siamo solo a un zero punto sedici ma è significativamente diverso da zero
Questo forse riporta quello che Marcello De Cecco aveva affermato precedentemente cioè della vulnerabilità del Sistema monetario europeo così come era stato costituito nei confronti dell'andamento di valute esterne agli accordi di cambio ed in particolare rispetto all'andamento del dollaro sui mercati finanziari internazionali
Veniamo infine all'ultimo periodo
L'ultimo periodo l'ottantasette il periodo dall'ottantasette al novantadue da alcuni autori quali Giavazzi spaventa battezzato come il nuovo SME
Noi tendiamo a sottolineare l'importanza dei due eventi in quest'ultimo periodo quello che va dall'ottantasette al novantadue in parte già ricordati nella sessione precedente
Il primo è la firma degli accordi di Basilea Nyborg
Che hanno praticamente cambiato il sul modo di funzionare dello SME ed hanno dato un ed hanno imposto un forte spirito cooperativo molto più cooperativo di quanto fosse prima tra le varie banche centrali
E hanno esortato ad un uso più ampio della banda di oscillazione ricordiamo che la lira in questo periodo fino al novanta oscilla in una banda del delle più o meno sei per cento ma raramente come facciamo notare poi nel in un grafico che pubblicato su Libero
La banda è stata sfruttata totalmente e soprattutto avendo delle oscillazioni
Che potessero andare in alto in basso all'interno della banda
Nel periodo dall'ottantasette al novantadue sia dopo una forte svalutazione che porta alla lira quasi a toccare il limite superiore della banda una ridisceso e che probabilmente data sia dal dal dall'introduzione di alcuni controlli sui movimenti di capitale tra il settembre dell'ottantasette il marzo dell'ottantotto
Sia appunto da questo diverso spirito cooperativo che ormai regnava all'interno del sistema monetario europeo
Il secondo in più episodi o molto importante che non abbiamo preso in considerazione è stato quello
Del congiunto riallineamento il restringimento della banda che è avvenuto l'otto gennaio del novanta
Il restringimento della banda tornano a parità ha significato sostanzialmente un riconoscimento sia la Banca d'Italia ma soprattutto da dagli altri partner dello SMA è che ormai avendo firmato gli accordi di Basilea Nyborg si sentivano impegnati anche la difesa della lira un riconoscimento come dicevo
Che l'economia italiana poteva essere ormai matura
Per mantenere una banda di oscillazione più stretta
E vista la completa liberalizzazione i movimenti di capitali avvenuta nel maggio del novanta in anticipo rispetto a a luglio del novanta come doveva essere quindi che l'Italia potesse sopportare anche compresenza di perfetta mobilità dei capitali una tasso di cambio nominale pressoché fisso
E questo segnale di forza
Della lira e degli accordi ricambio in realtà funziona
Infatti se andiamo ad illustrare quest'altro grafico quella che era la parità tesa
Dai mercati
Dopo
Punto prima e dopo il riallineamento il restringimento della banda notiamo che la parità tende a rientrare all'interno della banda di oscillazione come potete notare però mai coincide con la parità dichiarata
Quindi diciamo come segnale inizialmente questo riallineamento seguito da un restringimento della banda
Sembra che funzioni abbia funzionato almeno in parte ma appunto solo in parte perché poi come le seri come le di eventi che sono stati ricordati già nella sessione precedenti della riunificazione tedesca del firma del Trattato di Maastricht e poi della del referendum danese sono venuti alla luce
Come potete notare la parità tende a schizzare verso verso l'alto fino a
Fino alla all'abbandono dei la corte
Un'ultima cosa
Riguarda come vi accennavo alla correlazione tra il tasso atteso di svalutazione
Che abbiamo calcolato
Come detto
E il tasso di disoccupazione abbiamo visto come la correlazione di queste di Tpg con il tasso di disoccupazione fosse già elevata nel nel primo periodo
In nel terzo periodo in questo periodo dal settanta dal secondo all'ottantasette al novantadue la correlazione sale notevolmente passa a uno zero punto ottantatré naturalmente significa significativamente diversa da zero
Ci sembra un risultato molto importante questo sottolineare perché può essere può rafforzare due spiegazioni che sono state del date della crisi del novantadue
Mi riferisco alla spiegazione basata sullo squilibrio fondamentale tra la condotta delle politiche monetarie nei vari Paesi e che può essere riferita alla teoria più classica di Krugman del settantanove degli altri gli attacchi speculativi
L'aumento della disoccupazione
Induceva il mercato ad anticipare un cambiamento nel regime di condotta della politica economica in Italia
All'aumentare della disoccupazione i mercati anticipavano che prima o poi la lira avesse svalutato perché non sarebbe stata in grado di mantenere un cambio fisso
E un atto con perfetta mobilità di capitali senza sacrificare qualcosa all'interno questo secondo me è stato chiaramente anticipato dal mercato e il risultato della correlazione che abbiamo secondo noi abbastanza va abbastanza in questa direzione
La seconda spiegazione e quella di una che di una crisi della crisi del novantadue caratterizzata non tanto da aspettative
Punto sull'andamento dei fondamentali o sull'andamento di politiche icona omini che divergenti quanto ad aspettative di tipo Salsoul Fellini
La firma del Trattato di Maastricht rappresentò
L'accettazione di una sarta di penalizzazione senza perdono
Per tutte le valute che avessero svalutato
In in una situazione di di di crisi valutaria sottolineo tutte perché indistintamente il il Trattato di Maastricht tendeva a penalizzare sia le valute che fossero state costrette a svalutare sia le valute che invece
Volevano un volontariamente svalutare
Purtroppo la la nostra analisi non ci permette di distinguere tra queste due spiegazioni alternative della crisi del novantadue comunque ci sembra che il il risultato che abbiamo ottenuto sia abbastanza
Importante perché riporta ha problemi di politica economia che in parte sono già stati accennati nella sessione precedente
Ringrazio D'Arcangelo contributo
Analitico
Interessante e passiamo vi sarete accorti che l'inversione è stata dettata essenzialmente da omogeneità di argomenti abbiamo seguito a parte praticamente l'ordine dei lavori sul del volume
Dunque
Il professor Paola parlerà delle fase della crisi dell'imperialismo in Italia e quindi
Un tema che
Si stacca bene che si stacchi dal dagli altri e che in un certo senso fa sentire più giovani quelli della generazione
Da qui partì nel sottoscritto ma penso no ma lo dico con ironia ma seriamente in quanto penso che
Che questa ridente rivisitazione dei di questi temi alla luce
Di categorie marxiste
Valga la pena di tentare la dopo cadute di muri e di cosiddette ideologiche l'emergere di altre lasciamo allora ha parlato
Tu no docente
Il mio intervento cerco di farlo più breve possibile perché non solo non sarà possibile ovviamente esporremo i dettagli il tipo di ragionamento che come diceva Parrinello si stacca
Dalla precedente discussione in qualche modo ovviamente non del tutto
E ne e non sarà per nulla la litigo quindi per questo motivo sarà seguirà piuttosto dei criteri generali di rilettura della realtà degli ultimi tempi
Cosa l'aggancio con dibattito precedente ora individuare in un punto che era quello che è venuto fuori nella discussione che era stato introdotto da Graziani anche se non era stato sentita da De Cecco sul problema dell'unificazione Vesca crollo del muro di Berlino ecco io proprio simbolicamente vorrei far notare come prima del muro di Berlino sia crollato vent'anni prima un muro di carta che era quello dei dollari americani e da lì credo che debba ripartire la datazione dell'intero processo
Quindi io non parlano di crisi del novantadue divisi due ottantanove cede perché pre Menna mia
Non
Convenzione che si tratti di una lunga un'unica lunga crisi con brevi periodi di intervallo della crisi che è diverso che vedeva invece delle riprese e poi le successive nuove crisi
Ecco in quest'ottica quindi cercherò di di vedere appunto di suggerire criteri generali dire storici di lettura
Della crisi dell'imperialismo in Italia Nord imperialismo italiano
In quanto appunto
Il quadro generale della situazione
Consigli a mio avviso di vedere ormai le economie che si svolgono in determinati territori nazionali semplicemente come porzioni del mercato mondiale unificato che si è unificato appunto nello l'arco di questi vent'anni che ha concluso la sua fase unificazione appunto dopo l'ottantanove
Quindi per fa riferimento anche alle considerazioni che aveva fatto Becattini precedentemente non si tratta di uniformati un uniformità di ricerca di uniformità da parte di una criterio che annulla le differenze
Non si tratta di ignorare le specificità nazionali ma io cercherò di mette invece l'accento su quello che sono i dati comuni
Che al di là delle specificità nazionali che per forza di cose permangono
Vanno invece individuato i per capire come certi processi non siano esclusivamente il frutto di problemi o di questioni nazionali ma che risalgono invece a una tipologia caratteristica delle fasi di dell'ente la fase di crisi del ciclo degli ultimi venticinque anni e quindi c'è una funzionalizzazione direi più che una uniformazione dei processi stessi e allora per esempio nel dibattito precedente avvenuta fuori anche una novanta di uno studente sulla ruolo eventualmente delle delle funzioni nel gioco delle parti dalla Banca d'Italia
Governo ma il problema del divorzio da banche dal governo non è diverso dal problema della separazione funzionale alle
Gli interessi del del grande capitale transnazionale
Della separazione del ruolo svolto residualmente dai governi degli Stati nazionali rispetto al ruolo svolto dalle banche centrali in connessione con la Banca mondiale con fondo monetario internazionale quindi non è un'anomalia italiana questa perché questo è un processo che a mio avviso si riscontra in tutta la gestione attuale della Deo appunto dalla fase imperialismo nel in un mercato mondiale unificato ma al suo stesso allo stesso tempo contraddittorio al suo interno
Ecco quindi nella nella lettura di questi di questi elementi chiaramente
Io sottolinea ogni gli aspetti che non consentono di parlare per esempio come spesso si fa di sistema Paese di aziende Italia di economia italiana nel suo complesso perché appunto
Il processo è in quello di via o e quindi con rispettivamente di connessione di economia nazionale con l'estero in quanto dal punto di vista del grande capitale transnazionale
Il la dislocazione sia produttiva che finanziaria che monetaria del capitale
Mondiale attraversa le frontiere nazionali e quindi caratterizza in maniera completamente diversa le economie come luoghi di azione del capitale mondiale sul mercato mondiale
Ma non come economia nazionali se questo è l'arrivo in generale per tutta l'economia capitalistica nella sua caracca latinizzazione suoi concetti costitutivi lo è certamente vivo oggi anche nella sua pratica e quindi da questo punto di vista la sollecitazione a leggere le cose capovolgendo
La gerarchia l'ordine la totalità il mercato mondiale le sue articolazioni sono i mercati locali anche quelli che possono essere i giornali o macro regionali e non che non non necessariamente debba corrispondere alle vecchi adepti i confini nazionali ma come articolazione di un mercato mondiale e quindi in questo senso come un qualcosa che dipende nella sua stessa definizione dal mercato mondiale anziché essere la somma di questi che costruiscono mercato mondiale
Ecco dicevo prima delle contraddizioni perché il problema della crisi è appunto un problema di contraddizioni del capitale
E quindi in questo senso al al leggere queste contraddizioni come contraddizioni aventi livello portata mondiale
E quindi da questo punto di vista vedere in che modo queste contraddizioni si sono sviluppate andare alle radici delle contraddizioni che hanno portato a questa crisi che ha inizio a metà degli anni Sessanta
E aveva metà degli anni Sessanta che comincia effettivamente la crisi del sistema del primo sistema del fondovalle internazionale settembre Tomozei adesso sono già venticinque anni che si sta praticando diciamo un'altra gestione in qualche modo del fondo valenza nazionale rispetto agli accordi che hanno vinto visto vincente gli Stati Uniti sulla Gran Bretagna
Alberto Muzzi è stato fermato a mio avviso l'accordo di pace tra tra Stati Uniti e Gran Bretagna non tra Stati Uniti e Germania e Giappone che poi invece sono riemersi dopo per il il nel Cul per la connessione
Internazionale del movimento di capitali
Ecco questo questo predominio questo il monopolio USA è finito appunto da metà anni se ha cominciato a fini a metà anni sessanta o si è palesato alla fine degli anni sessanta con settanta settanta settantuno con la svalutazione la non convertibilità del dollaro
E poi tutto il processo successivo di crisi ecco che cosa caratterizza questa contratti questa grossa contraddittorietà
Del del del sistema attuale appunto che non non è possibile e questo una sottolineatura parlare di sistemi nazionali dei connazionali di interessi
Italiani di interessi dell'economia nazionale come se fosse un interessi
Armonici uguali per tutti ecco non si tiene conto in questo modo di procedere che il sistema capitalistico è un sistema di contraddizioni di classe
Un conto è un sistema di contraddizioni in cui la contraddizione tra lavoro e capitale che esplose alla fine degli anni Sessanta insieme agli altri avvenimenti economici internazionali accompagnando fino in fondo questa si poteva soltanto risolvere con una
Scontro
Come di fatto c'è stato l'inizio degli anni settanta tra capitale e lavoro la crisi di capitale si può risolvere soltanto se si se traduce in una crisi di lavoro
Ed è questo il problema poi che oggi va sì sarà affrontato domani suo perché nessuno dei problemi su cooperazione dei problemi della del del lavoro in generale e così via che cito trasciniamo ancora appresso ma questo basta cercato nelle sue radici in questo modo e non scissione avviso dal processo della crisi nelle sue forme più appariscenti che sono quelle monetarie meteorologica come diceva Marx
Ecco il problema di fondo è vedere allora questa dice questo origine di questa contraddittorietà contrade terra che poi si si traduce si raddoppia anche nei contratti di una contraddittorietà interna capitale ed è questo l'altro elemento che va esaminato e allora non sono soltanto aggiustamenti tecnici di corsi di cambio di politiche dei tassi di interesse o di separazione tra banche e governo e così via ma sono conflittualità che stanno a monte tra i grandi capitali transnazionali che tono via via via via volta a volta rappresentanza più o meno piena dei diversi
Nelle diverse rappresentanze nazionali ma ecco io credo che sia molto importante vedere questo perché allora leggendo in questo modo l'intero percorso storia degli ultimi venticinque anni vediamo che siamo che abbiamo di fronte a una svolta epocale
Che non ha precedenti perché alla crisi di sovrapproduzione che si è manifestata a metà degli anni Sessanta a partire dagli Stati Uniti d'America e che non si è ancora completamente risolta perché che che si parli ancora di ripresa
Attuale molti parlano di una ripresa attuale basta andare a vedere la media del tasso di sviluppo degli anni fino a me cinquanta sessanta fino e confrontando la media il tasso di sviluppo dei paesi imperialisti ci oggi si vede che quando oggi si parla di resa stiamo a un livello che è la metà di quello che era caratteristico dei periodi precedenti
E oggi la media mondiale a tenuta alta da Paesi di nuova industrializzazione
Quindi da questo punto di vista è la fase degli ultimi venticinque anni che viene inquadrata a mio avviso ancora come fase di crisi all'interno della non sistemazione dei rapporti di di potere tra le varie potenze capitalistiche e tra soprattutto dei capitali che presentano e allora in questo senso il il discorso pure sui tassi di cambio fissi e variabili va collegato alla instabilità del della riassetto del sistema di potere
Il il la la la il dominio univoco di una moneta e dato semplicemente dal dominio più o meno forte stabile di una economia
Il dominio del dollaro si è avuto quando e domina l'economia americana incontrastata inutile cercare un dominio monetario una stabilità monetaria e se non c'era stabilità degli assetti di proprietà al livello internazionale ed è questo che oggi sta avvenendo ancora il riassetto della divisione internazionale lavoro a cui deve corrispondere un riassetto monetarie non può essere fatto viceversa
Allora in questo senso appunto perché in Europa il don Marco ha dominato in questa forma e non c'è la moneta unica europea la moglie doveva c'è come dice la pubblicità della banda se non ci fosse bisogno inventarla ma c'è ed è il marco ma è Marco che è limitato alla moneta essere moneta unica europea soltanto
Nei limiti dell'integrazione
Territoriale economica e quindi capitalistica che il villaggio mani è riuscito a imporre ed è già stato ricordato in precedenza e quindi non mi soffermerò su questo punto però ecco e e il e il e mette in luce le fasi del processo reale per capire anche come si manifestino le sue contraddizioni a livello invece e anche lì territoriale nazionale
La diceva appunto alla quindi la crisi di da sovrapproduzione che si è manifestata negli Stati Uniti
è epocale al cadetti Zanonato svolta evocate perché non è soltanto una crisi ciclica come tutte le altre l'ultima crisi che che esclude questa che sta ancora in corso punto a che ha caratterizzato la fine del monopolio USA quindi la crescita la l'avvento a al diciamo nella nella guida dell'economia mondiale di altre due potenze imperialistiche omaggio ma il Giappone che e dall'inizio del secolo che provano
Ai a incalzare prima la Gran Bretagna coi poi gli Stati Uniti quindi non è una novità perché già Hobson parlava del del jazz del Giappone come potenza industriale emergente ma non era riuscita ad emergere sono riuscite ad emergere adesso quindi si passa da una situazione di monopolio usano a situazioni tripolare che è quella che caratterizza questi ultimi anni ma questo è stato accompagnato da due altri fenomeni che sono l'unificazione del mercato mondiale perché per la prima volta nella storia del dell'umanità
Il mercato mondiale unificato sotto il controllo capitalistico fino adesso non lo era stato perché erano soltanto il mercato mondiale era sempre un mercato mondiale limitato a del a a un da un territorio che non era planetario oggi è potenzialmente unificato a livello planetario
E il terzo elemento che fa di questa fase una svolta epocale e la grande la seconda grande evoluzione industriale che l'automazione del controllo per più di un secolo è andata avanti l'automazione del moto
Compresa quindi in tutti i pareri tutti i suoi aspetti dalla dalla macchina a vapore all'elettrificazione Trasporti e le Ferrovie al terrorismo che interno alla alla fine la grande fabbrica dell'automazione del moto adesso è cominciata la fase d'automazione del controllo
Quindi l'ultimo elemento che non era automatizzato prima diciamo semplicemente lo strumento la manovrina farne la prima industrializzazione poi l'automazione del moto cioè la forza muscolare e adesso la diciamo la forza cerebrale che non è la forza la capacità intellettuale creative semplicemente l'automazione delle operazioni man le operazioni cerebrali
Che sono sue trasferite in un sistema sì sì faccio prestissimo che sono trasferite in un sistema di controllo automatico
Il l'automatico Hui Bebe Giulio parlavano come automatici entrale della fabbrica che gestirà tutti i movimenti la fabbrica adesso è l'automa centrate gestisce tutte le forme di controllo
Del processo produttivo e le gestisce quindi in una maniera del tutto peculiare perché egli consente anche questa sistemazione questa nuova forma di automazione un'integrazione a livello e corrisponde all'interazione delle all'Internazionale dell'esigenza del capitale
Cioè le filiere produttive che sui temi capitare transnazionale opere opere mette in atto a livello mondiale fanno sia appunto che non si possa più identificare una una una localizzazione nazionale degli interessi del grande capitale
Perché appunto il grande capitale dislocato in tutti i paesi dove gli conviene investire perché il ciclo produttivo attraverso le varie filiere produttive integrato ed è favorito dalla corda le telecomunicazioni dalle dallo sviluppo delle comunicazioni fisica dei trasporti
E quindi questi tre elementi a mio avviso costituiscono una svolta epocale che che non ha precedenti e quindi Baghdad vista in quest'ottica che dove non sia un caso che se si vuol si volesse fare un confronto come fase di crisi
Di tra quell'attuale de e crisi precedenti non Corno non bisogna prendere quella il ventinove come spesso è stato fatto dopo il panico di borse gli avvenimenti del genere ma occorre prendere quella del mille ottocentosettantatré
Cioè quella della crisi del con del mercato concorrenziale inglese della nascita dell'imperialismo perché ha ha le stesse caratteristiche di passaggio di fase di grosso passaggio di fase
E e anche molti fenomeni si possono leggere alla luce della di quella storia di quella temporalizzazione di quel tipo di lunghezza del Polo del processo stesso
Ecco quindi io penso che tanto per fare alcuni riferimenti brevissimi conclusivi quando per esempio Cecco parlava giustamente notava che il problema del detrazione usate dell'ottanta ottanta ottantuno ottantadue a ha imposto ai vari Paesi come Italia Germania certe scelte che non potevano non essere fatte questo vuol dire appunto che sente il tutto questo processo Baldi la della volontà di singoli azioni il dominio usati stava crollando ha trascinato con sé questo tipo di di decisioni a livello del sistema internazionale quindi la nascita del debito in Italia non può essere capita se non si vede anche contemporaneamente la nascita del debito estero a livello internazionale
Cioè la il grande problema del debito estero che è stato creato dal da chi dal gli interessi del delle grandi centrali finanziarie statunitense in primo luogo che è uno dei quelle che hanno messo in piedi il credito estero perché se c'è debito cioè credito alla bisogna vedere chi è che il protagonista di questa azione è il creditore non è il debitore e il creditore ha messo in piedi questo processo
E scaricando appunto negli anni Ottanta tutta la politica speculativa
La speculazione monetaria speculazione borsistica non è una una stranezza è una fase storicamente necessaria di tutte le fa sedici di di di di crisi
La fase del ciclo dopo che si è esaurito il processo di esportazione che aveva le non poche sfociare in speculazione
Questo a livello teorico e facilmente anche argomentabile è stato scritto
Settanta anni fa ma continua a essere valido perché è un discorso e di una immediatezza ovvia
E Grossman alla normale del mille novecentoventinove non Grossman contemporaneo la chiamava l'esportazione dei capitali all'interno cioè dal settore produttivo al settore speculativo finanziario
E allora questo vuol dire che non c'è una differenziazione del capitale che investe dal capitale che specula il capitale oggi investe domani Specola e viceversa secondo delle fasi del ciclo e in questo bisogna concludere la la
Il quadro della
Del del delle specificità italiane che eventualmente si possono individuare allora ultimo punto a livello internazionale come dicevo prima in concomitanza con la grande rivoluzione industriale si sono state messi induce le necessità di rigore prende il comando sul lavoro la lotta di classe internazionale da parte del capitale consistita in una ripresa assoluta di comando sulla forza lavoro
Una riorganizzazione dei processi produttivi che poi nelle nella divulgazione quotidiana possono andare sotto il nome di qualità totale voglio divismo posso firmo chiamatela come vi pare ma che sostanzialmente significa flessibilizzazione
Totale dell'attività lavorativa perché è stata scompagina da qualunque
Antal capacità antagonistica da parte del della classe dei lavoratori e questo se se si vuole appunto agli anni Ottanta caratterizzano la temporalizzazione italiana non tanto per lo SME quanto per la notte alla fine la cosiddetta anomalia italiana con la definitiva con vittoria da parte da anche dalla frazione italiani capitale sulla riorganizzazione del lavoro disoccupazione di massa precarizzazione flessibilizzazione
Ed è dell'occupazione flessibilizzazione del salario di queste tematiche specificamente se ne discuterà domani Hailé voglia includere in questa ottica di rilettura perché allora a questo punto si capisce che il problema della crisi è un problema
Che nasce su questo tipo di conflittualità di fondi fondo su questo tipo di rapporti di forza e sulla necessità anche sociale e politica determinare un comando
E un consenso da parte della forza lavoro da parte della Food delle del diciamo delle classi antagonista in questo caso precariato
Che i lavoratori la classe lavoratrice in generale sui che debbono essere e coinvolto in un sistema di gestione o di accettazione della gestione del potere
Ecco il suggerimento di lettura anche da questo punto di vista è semplicemente un suggerimento per come si debbano vedere le cose io credo sia molto utile andare a vedere l'esperienza economica non parlo della politica anche se ci sono possibilità di fare dei confronti anche in termini politici ma almeno che il l'esperienza economica dell'economia corporativa degli anni Trenta non solo in Italia ma anche in Stati Uniti in Germania eccetera come modello di regolazione del capitalismo da parte di una struttura centralizzata del capitale oggi a livello internazionale per concordare per dominare e ottenere consenso anzi anche dalla da parte delle altre componenti sociali
La contrattazione la della concertazione la contattarle varie forme di contrattazione articolata triangolare eccetera
Vanno viste a mio avviso alla luce di questa esperienza una specularità edizione a livello internazionale del modello neo corporativo neo corporativo
Che significa appunto una capacità da parte del capitale a livello mondiale oggi di gestire ogni forma di antagonismo di dissenso è un invito alla lettura perché se si prescinde dalle forme puramente politiche del del sistema capitalistico dominante nei diversi paesi occidentali si può capire l'ascendenza
Del di questo processo dal dal mercato mondiale e quindi anche interpretare in maniera più approfondito specificità italiana
L'ultimo contributi
Sì
Cioè è un compito ingrato il mio perché devo intervenire dopo una giornata e ultimo dopo una giornata così intensa
Io presento un lavoro che ho fatto insieme Gambacorta cent
Allora noi in questo saggio esaminiamo le vicende
Del ciclo economico degli anni ottanta con una particolare attenzione per le grandezze finanziarie
Sappiamo tutti che dal mille novecentottantatré al mille novecento novantuno le economie del G7 ecco perché la nostra analisi è centrata sull'economia del G7 per questo e nella sezione economia internazionale
Allora dicevo dal dal mille novecentottantatré al mille novecentonovantuno l'economia del G7 hanno sperimentato una lunga fase espansiva che ha avuto come l'evento come elemento quale qualificante
L'aumento della dimensione finanziaria separato per questo di finanziarizzazione dell'economia
Successivamente tra il mille novecentonovantuno e il mille novecentonovantatré è sopraggiunta
Una false recessiva contraddistinta da una caduta dei valori patrimoniali
Ecco nel lavoro noi caratterizziamo la prima fase come espansione con indebitamento e la seconda come deflazione da debiti
Con un richiamo a Fischer all'analisi di Fischer del mille novecentotrentadue
Ecco
Ricostruendo
Allora perché al volume e la figura sei uno
Per gli altri purtroppo io avete accontentare di questo poco che si vede allora dicevo ricostruendo i modelli di crescita negli anni Ottanta noi distinguiamo tra una crescita indotta dal disavanzo di bilancio pubblico
E il discorso è valido in particolare per gli Stati Uniti da una crescita indotta dal surplus commerciale in questo caso facciamo riferimento essenzialmente alla Germania e al Giappone allora ecco disegniamo tra un modello che ha come fattore di spinta la spesa pubblica e quindi il prodursi di deficit pubblici e il discorso valido per gli Stati Uniti
In connessione mostriamo come si generano i cosiddetti debiti gemelli quindi debito pubblico e debito estero
L'altro modello di crescita indotta dalla surplus commerciale il fattore di spinta è rappresentato dalle esportazioni che genera surplus commerciali
Sì a un formazione di risparmio quindi all'interno di questa economia questo risparmio viene trasferito all'estero in particolare quindi verso gli Stati Uniti veniva rete Comedy è una interazione tra i due modelli
La così la coesistenza dei due processi a rafforzato la crescita nell'aria del G7
Nel senso che nel l'espansione negli Stati Uniti acconsentito quella in Germania in senso lato in Europa e in Giappone che d'altra parte ha giustificato quell'americana grazie appunto alla trasferimento di risparmio
Per meglio individuare il nesso tra accumulazione reale accumulazione finanziaria ne proponiamo sei relazioni sei
Equazioni fondamentali
Che definiscono gli Investimenti il prezzo di domanda di beni capitali il rischio dell'investimento il livello di autofinanziamento i profitti e infine la distribuzione del reddito ora io non ho modo quindi soffermarmi su queste relazioni vorrei dire veramente qualcosa a proposito della funzione degli Investimenti
Che noi utilizziamo e di quella del profitto per quanto riguarda gli Investimenti questi sono supposti in in linea con l'impostazione di misti
Funzione diretta del prezzo di domanda di beni capitali quindi dei cash flow attesi dall'utilizzo del capitale sempre funzione diretto del livello dell'autofinanziamento
La relazione che vi è tra livello di autofinanziamento e input funzione d'investimenti com'è noto e centrale nell'analisi delle asimmetrie informative
Infine sempre gli investimenti sono in relazione che stavolta inversa con il fattore rischio e mai teniamo conto sia del rischio del debitore sia del rischio del creditore
Il primo quindi rischio del debitore è tanto maggiore quanto più piccola è la differenza tra il Roy alla redditività attesa dell'investimento e il costo dell'indebitamento quindi il tasso d'interesse
Il il rischio del creditore tanto maggiore quanto più è l'IVA elevato e il livello di leva Ricci per quanto riguarda i profitti
Noi utilizziamo una relazione di tipo cali Schiano per cui li vediamo in relazione con gli investimenti il deficit pubblico il surplus commerciale la propensione al consumo ecco queste sei relazioni ci consentono di descrivere le vicende del ciclo economico finanziario degli anni ottanta
Ecco un altro lucido che possiamo utilizzare purtroppo non ho modo di spiegarvelo dettagliatamente perché il tempo eh tiranno comunque ecco in questo primo grafico che nel volume la figura sei due
Noi facciamo venire come i deficit pubblici di P nel caso degli Stati Uniti ma direi anche nel caso dell'Italia
E il surplus commerciale ricordo il Giappone e la Germania consentivano un accrescimento dei profitti pi greco
Su questi agivano positivamente anche gli Investimenti
Che erano stimolati dalla riduzione del rischio imprenditoriale questo coefficiente lambda
E dall'aumento del prezzo di domanda del capitale inoltre bisogna tener conto anche di un affetto bolle speculative che passava per la lievitazione dei prezzi attesi sul mercato azionario
L'aumento dei profitti d'altra parte consentiva un accrescimento dell'autofinanziamento che il retro agiva sugli investimenti quindi vedere come si mette in moto questo circolo virtuoso
L'accrescimento della domanda di credito era in questa fase assecondata dall'offerta di credito chiaramente si produceva un accrescimento della domanda di credito però mi era assecondata dall'offerta di credito sia per una accentuata innovazione finanziaria sia per la riduzione delle Riserve libere della preferenza per la liquidità e quindi per un aumento del moltiplicatore monetario
La deflazione da debiti
Si è affermata allorché il deterioramento del grado di solvibilità delle unità economiche ha provocato una restrizione della domanda aggregata questa volta i segni di di PIL deficit pubblico
Surplus commerciale Investimenti sono tutti quanti negativi
Questo ha agito negativamente sui profitti mensa seguito un accrescimento del fabbisogno finanziario
Che sono state una l'accrescimento del fabbisogno finanziario delle imprese che sono stati indotte a liquidare il portafoglio titoli e a chiederle il rifinanziamento della delle posizioni
La situazione di eccesso di domanda sul mercato del credito questa volta ha spinto verso l'alto i tassi d'interesse
L'aumento di questi ha causato da un lato un aggravamento del servizio del debito non solo per le imprese ma anche per gli altri operatori indebitati e dall'altro una caduta dei valori azionari
In questo schema di ragionamento il punto di svolta inferiore quindi l'avvio della ripresa si produce allorché si verifica uno di questi tre fenomeni da un lato un intervento Esterno da parte dei poteri pubblici l'intervento può consistere o in deficit pubblici anticiclici o nell'intervento del prestatore di ultima istanza
Oppure un rilancio su grande scala del commercio internazionale infine terza possibilità una contrazione forte della domanda che riduca il fabbisogno finanziario e quindi la domanda di credito invertendo la tendenza alla crescita del tasso di interesse
Ecco io direi che quello che è avvenuto tra il novantuno e il novantatré dapprima negli Stati Uniti in Canada e nel Regno Unito poi via via negli altri Paesi
è appunto questa terza possibilità quindi una contrazione forte della domanda che ha ridotto il fabbisogno finanziario e abbassato in parte come vedremo i tassi di interesse
Non ci sto non si è avuto quindi questa volta nella nell'ultima recessione l'intervento pubblico sia perché i deficit pubblici erano particolarmente sostenuti
Sia perché le politiche monetarie erano improntate su
Su un versante monetarista per cui si tendeva a frenare la la crescita monetaria infine il commerci internazionali erano in in una fase di stanca dati i problemi della Germania già ricordati riunificazione ma anche degli Stati Uniti
Veniamo ai nostri giorni vi è un dibattito attualmente molto accesso sui sulla gravità della fase recessiva novantuno novantatré e sui segnali di ripresa che si stanno manifestando
A titolo di esempio posso citare l'ultimo numero di tendenze reali della commenta dove si sostiene che la recessione è stata per l'Italia una delle più lievi degli ultimi vent'anni
Ecco dopotutto il l'accentuazione che era stata data invece a cui alla gravità delle aree della recessione
Banca d'Italia OCSE e così via adesso vi è un giudizio meno severo su questo la stessa fonte quindi la Comit sostiene dimostra che moderata è stata anche la recessione negli Stati Uniti e nel Regno Unito diverso invece il discorso per quanto riguarda la Francia la Germania il Giappone dove la durata la profondità e l'intensità la della recessione sono risultati particolarmente gravi
Da questo tipo di analisi si può far discendere un giudizio cauto sulla ripresa ciclica in genere questa e tanto meno forte quanto meno accentuate state in precedente in precedenza la caduta
E il cosiddetto effetto rimbalzo oppure si può argomentare in senso opposto se il rallentamento dell'attività economica non è stato particolarmente accentuato la ripresa può ripartire senza troppa difficoltà
Direi che è quest'ultima la interpretazione più diffusa oggi come dimostra la continua revisione che avviene circa le previsioni sui principali aggregati macro economici che vengono riviste al rialzo
Ecco la tesi che noi sosteniamo nel saggio è che l'approccio strettamente congiuntura lista è incapace di cogliere le novità emersi in questi inizio degli anni Novanta
Per quanto riguarda le caratteristiche strutturali di fondo dello sviluppo dei Paesi industrializzati novità che rendono non più proponibile
Un ritorno ai modelli di crescita degli anni ottanta
Su due aspetti vorrei soffermarmi in questa sede il primo è il problema della crescita senza occupazione e il secondo è la questione dell'alto prezzo del danaro
Come assonanze Riccardi anni no l'alto prezzo del danaro un'espressione che viene ripresa da Ciocca Mattozzi
Allora per quanto riguarda la prima questione problema della crescita senza occupazione
Vi è un dibattito attualmente molto accesso tra nel che pone in contrapposizione inflessibile mercato del lavoro statunitense che crea occupazione sia pur precaria con il vincolato mercato del lavoro europeo che crea disoccupazione ne sentiremo parlare nella sessione apposita dedicata a questo argomento ecco senza rubare il mestiere ad altri comunque l'interpretazione che noi proponiamo di questo Silicon lega alla categoria del conflitto distributivo
Cinque minuti
Per cui
La disoccupazione o l'occupazione precaria rappresenta un elemento che funge da regolatore nella ripartizione del prodotto per occupato al netto dell'imposizione fiscale tra salario reale profitto reale
La letteratura che abbiamo presente abbiamo tenuto presente riguarda ad esempio le analisi di la Layard rotonda Sawyer
Ecco in questa figura di nuovo troppo non ha modo di spiegarla in dettaglio comunque la dinamica delle variabili distributive viene ricondotto all'interno di un gioco competitivo nel quale sono implicati la forza contrattuale dei sindacati
Che influenza punti livello del salario reale
Il potere di mercato delle imprese
Che influenza i profitti e il potere di mercato e le imprese dato dallo regolazione del mercato il conflitto tra capitale industriale e capitale finanziario
Ne parlerò tra breve a proposito del tasso d'interesse il tipo di politica seguito dalla Banca centrale infine le pretese per così dire dei non residenti riflesse nel livello del tasso di cambio reale
Per quanto riguarda l'altra questione è l'alto prezzo del denaro
Ecco brevissimamente alcuni dati nel periodo mille novecentottanta novantadue i tassi di interesse reali quindi depurati dall'effetto inflazionistico hanno ripreso giunto livelli che non hanno precedenti negli ultimi centocinquanta anni
Per la media del G7 i tassi a breve sono stati reali del tre virgola tre per cento quelli a lungo del quattro virgola due per cento
Nella fase di recessione novantuno novantatré i tassi sono scesi ma più i tassi nominali rispetto ai tassi reali perché si è avuto nel frattempo una forte discesa dell'inflazione
Soprattutto se ha avuto una durata molto Breve della discesa perché i tassi sono ben presto risaliti
E quindi è un dato impressionante nel corso del mille novecentonovantaquattro tra gennaio e ottobre i tassi sui titoli di Stato decennali italiani quindi tassi a medio-lungo termine questa volta parlo di tassi nominali
Sono aumentati del quaranta per cento dall'otto virgola otto al dodici virgola tre per cento ora questo non è accaduto soltanto in Italia perché tassi di incremento di questi di questo tipo di abbiamo avuto anche negli altri Paesi del G7
Si è creato in questa maniera un divario molto accentuato
Tra i più alti degli ultimi anni per quanto riguarda Wall Street tra il tra il rendimento sui mercati obbligazionari e azionari
I rendimenti sui mercati obbligazionari sono mentali del quaranta per cento non altrettanto è accaduto sui mercati azionari
Affinché questo accada si richiede o che gli utili aumenti nove quaranta per cento o che i prezzi i valori azionari diminuiscono del quaranta per cento
Ecco questo fatto rende instabile la situazione e lei nelle la grossa instabilità sui mercati azionari si spiega appunto su questo
Ora il problema nonna riguarda solo il passato non riguarda solo il novantaquattro ma rischia di riguardare il tutti gli anni novanta se è vera
La previsione del ministero del tesoro degli Stati Uniti secondo cui i tassi d'interesse reali a lungo termine negli anni novanta saranno in media di un punto e mezzo superiore ai livelli degli ultimi quarant'anni livello che come vi ho detto era già auto
Per quanto riguarda le spiegazioni dell'alto prezzo del denaro bella spiegazione ortodossa fa riferimento
Alla scarsità di risparmio siccità molto la distruzione di risparmi operato dal settore pubblico o schiera praticamente dire la stessa cosa all'eccesso di domanda di finanziamento
Queste Lecce la domanda di finanziamento proviene non soltanto dai Paesi industrializzati ma anche nei Paesi in via di sviluppo dei Paesi dell'Europa orientale
Dell'Europa orientale e centrale
Una spiegazione alternativa con la quale noi concordiamo collega invece il fenomeno dell'alto prezzo del denaro da un lato al conflitto di chi distributivo di cui ho appena detto
In questo caso il conflittuale tra capitale industriale capitale finanziario e trova alimento nei premi di rischio pretesi dalla classe dei cantieri
Dall'altro alle contraddizioni nel policy mix tra le grandi economie e alla scommessa razionale direi non irrazionale della speculazione internazionale sull'incapacità di governo quindi di guida dell'economia da parte degli stati allora se accogliamo questa chiave di lettura la ripresa dell'economia è un fatto per nulla scontato
Nel senso che vi è una fragilità di di fondo che può riemergere facilmente
Chiuso
Sì depositato quest'
Conclude dal punto di vista le relazioni questa giornata sugli aspetti internazionali aprire la discussione
Scusa perché si era mancato salute alimentazione
Allora
No no
Allora
Alla
Un
Forse questura
Tutti e due
Forse
Se è stato tentato di imitare sono Andreatta ma appunto perché quando Roberto Pizzuti mi ha chiesto di commentare questi temi per l'occhio mi è caduto sulla citazione direi che non è fatta da Gianfranco parla
Ahi ahi cominciamo male non sono all'altezza poi ho letto la nella sintesi Garofalo Gambacorta
Come attraverso alcuni consiglieri base venivano spiegati il livello degli Investimenti il prezzo di domanda dei beni capitali il rischio dell'investimento l'autofinanziamento i profitti la distribuzione del prodotto preoccupato la crescita nel tempo
E il mio terrore aumentato per fortuna poi dalla vettura dei temi per diciamo così le cose si sono un po'ridimensionate nel senso che ad esempio questi schermi
Di son stati presentati insomma diciamo sono più intellegibili eseguibili che nomi intero corpo di equazioni steso con relative soluzioni a ora io vorrei sottolineare come giustamente nel libro il per per di di al canile di te De Arcangelis se Leonard Lassini o sia stato inserito la fine del prima parte e quindi diciamo ne parlerò più successivamente
Concentrandomi per il momento sul invece sui due lavori che hanno la caratteristica entrambi di esaminare diciamo così io non gli sviluppi a livello mondiale
Del evoluzione del ciclo capitalistico
E inizia dei comunque pongo un problema che si presenta in entrambi i lavori
Si parla di diciamo elementi di crisi
No no
Chiaramente non sappiamo che il capitalismo è un fenomeno monetario finanziario ma logicamente non possiamo distinguere tra l'elemento reale strutturale e nelle mento diciamo così monetario finanziario
A quale imputare i fattori di crisi
Mi pare che in sostanza non per palla fattore di crisi sono reali sono strutturali
Sono dovuti a
Quello che viene definito come punto crisi da sovrapproduzione
Mentre invece nel nel lavoro di Garofalo Gambacorta sono su tutto i motivi finanziari che emergono come fattori di crisi tuttavia ecco qui c'è un primo punto perché
In quello che sembra un approccio fondamentalmente basato su un po'le idee di Minsky direi soprattutto poi viene collegato anche il nome di Calais Ski
Dove invece che io collocherei tra quelle che danno una e in fasi ai fattori reali che determinano il la diciamo così la ascese crisi del ciclo capitalistico che più o meno era il titolo del suo proprio primo lavoro impone in polacco Nobel trentaquattro che individuava negli investimenti e nella duplice natura di Investimenti proprio il fattore che determinava queste caratteristiche nel ciclo
Allora ecco un primo punto che vorrei porre a al Garofalo e questa come vede lui il collegamento tra l'analisi di Minsky perché secondo me nell'analisi di Nijinsky
Se se non esistesse il motivo finanziario il sistema sarebbe sfruttabile
Diciamo il processo finanziario con le sue varie fasi che determina l'instabilità
Con invece impostazioni come per esempio quella di Kamenskij che poche città appare invece chiedere ai un attimino una precisazione sono la la crisi da sovrapproduzione cioè qual è il suo riferimento se alla imposto linea diciamo così Lussemburgo Sui sì
Problema degli sbocchi oppure se a quella diciamo più propria di Marx della caduta tendenziale del saggio del profitto perché diciamo così dagli accenni che fa non non si coglie bene questo punto
Proseguendo poi con con lavoro di di parla un altro tema che di riflessione può essere questa questione diciamo così della ampiezza entità della crisi
In effetti lui giustamente sottolinea il fatto che i tassi di crescita si sono dimezzati
Nel diciamo così nell'ultimo ventennio rispetto al periodo precedente
Questo è vero
Però è anche vero che quei tassi degli anni Cinquanta e Sessanta erano tassi eccezionale
Storicamente fuori linea la tendenza secolare del tasso di crescita medio
è stata quello più o meno simile a quello attuale cioè su all'incirca un due per cento
Con fluttuazioni cicliche molto più forti e marcate basta pensare appunto la grande depressione rispetto a quelle che abbiamo avuto nell'ultimo periodo allora ecco io ho l'impressione o temo che se questa la crisi ce la terremo per altri cinquant'anni forse perché siamo rientrati in un trend storico che e appunto era di di quell'ordine la casomai possiamo dire tutto sommato l'ampiezza del ciclo adesso non è
Così forte come quella che c'è stato in passato
Certo la disoccupazione ma appunto come è stato accennato la disoccupazione è un problema europeo
La situazione del Giappone e diversa situazione gli Stati Uniti e dimessa lì piuttosto dobbiamo parlare di caduta dei salari reali per quello che riguarda diciamo il lavoro non qualificato
Ma certo diciamo il problema della disoccupazione si pone in modo molto diverso e se sono dunque delle differenze tra i vari capitalismi che forse andrebbero maggiormente sottolineati del resto anche nella impostazione bipala da un lato si parla diciamo così beh questo
Capitale transnazionale ha usato anche il termine planetario d'altra parte lui stesso poi ha fatto riferimento a la Germania in Giappone gli Stati Uniti un tempo egemoni e adesso non più
Ecco questo vuol dire che esistono delle entità ovviamente diciamo
Capitalistiche però che hanno delle specificazioni nazionale in qualche modo e che poi ritroviamo in diversi sistemi
Di welfare State di tra di di su riflessi sul sulla disoccupazione e così via
Cercando di di andare veloce
Tralascio alcune specifiche osservazioni di cui potrò parlare poi non eventualmente con le gli autori perché sono dei punti minori invece per quello che riguarda Garofalo Gambacorta e vorrei invece soffermarmi un attimo sul sul problema del tasso d'interesse reale che il fenomeno sostanzialmente che spiega la diciamo Chrissie ed effrazione dal debito così come viene descritta nel loro interessante lavoro
Ecco devo dire che anche ascoltando le argomentazioni stasera non mi è chiarissimo quale la
Per gli autori la causa del crescita del livello diciamo del dei tassi d'interesse reali
In fondo il contrasto tra settori tra capitani d'industria capitale finanziario non è un fatto nuovo
Perché
Esso dia luogo nel
Da noi di più in altri paesi di meno a questa crescita più alta
Lo citano Ciocca Nardo sì ecco le viene data una spiegazione la spiegazione consiste sostanzialmente nella venuta meno del coordinamento tra alle politiche monetaria l'assenza di un nuovo diciamo così sistema in cui magari l'egemonia di un Paese determina un assetto più stabile da dei punti di riferimento ai mercati finanziari
Mi interesserebbe appunto una un approfondimento di questo di questo punto
In ultimo vorrei toccare il il per il per interessante direi fatto bene si segue si segue bene non è uno di quei lavori a volte diciamo così difficili da seguire per i non addetti alla al al lavoro come succede di De Arcangelis io una l'asino
Vorrei ecco limitarmi a un punto interessante che viene trattato da fine del lavoro che è stato ritenuto ripreso anche nella relazione circa la la spiegazione della crisi del settembre novantadue
Ecco la diciamo nel testo si dice come appunto
Una interpretazione possa essere connessa col attese di mutamento delle di politica economica che i mercati vengono le vere in seguito allora aumento della mia di disoccupazione ed io vorrei sottolineare questo
Mi pare che questa stipo di spiegazione proof vada per fitti perfettamente nel caso dell'Inghilterra l'attacco alla sterlina e anche in qualche misura la Francia l'attacco alla sterlina effettivamente attacca una moneta
Che non aveva ovviamente in una situazione ben diverso strutturalmente dall'Italia per quel riguarda il debito per esempio ma dove si percepiva netta all'desiderio di liberarsi del vincolo posto dagli accordi di cambio tant'è vero e tanto è vero che appena fatta la svalutazione uscita fuori della sterlina dal dallo SME
I tassi a breve
Scendono rapidissimamente si portano sotto i tassi tedeschi e ci rimangono per lungo tempo
Tassi allungano rimangono un po'più alti di quelli tedeschi quindi lì la cosa va perfettamente direi anche che nell'attacco al franco francese del state novantatré
Anche lei non possiamo vedere una ripetizione di questo gioco
Anche lì la situazione era una crisi economica in Francia tassi d'interesse reali più alti di quelli tedeschi descritta sensazione
Francese era più basso mugugni nell'ambito della maggioranza da parte dei gollisti soprattutto contro la Germania
Ecco dice allora attacchiamoli vediamo che succede lì le cose sono andate diversamente perché la sua valutazione è stato di breve entità e la politica poi francese è stata del tutto diverso
Ecco nel caso dell'Italia
Io credo che forse sia più corretto rifarsi ha una spiegazione su
Sui fondamentali cioè al fatto che venuta meno e anzi percepita più nettamente mass situazione di crisi nel processo
Di unificazione le dichiarazioni del della Bundesbank diciamo continue su solo il fatto che non avrebbero punto dovrebbero
Finanziato senza limiti il il cambio il cambio della lira
Unito ovviamente allo stato di di sopravvalutazione della lira dovuta al punto la differenziale dei tassi d'inflazione
Ha determinato una un attacco forse aldilà diciamo così di una previsione specifica di mutamento di politica economica da parte del governo Amato
Che di fatto poi infatti non c'è stata voglio dire
Nel momento in cui la lire uscita me si è svalutata noi abbiamo avuto la manovra da novantatré mila miliardi e abbiamo avuto una politica monetaria che è rimasta restrittiva per un lungo periodo con tassi d'interesse a breve
Che solo molto lentamente forse per un pericolo eccessivo di previsioni di inflazione si sono adeguato in basso
E quindi dice ma c'è questa ottima relazione statistica iniziato da questo coefficiente zero ottantatré pare no tra G e tasso di disoccupazione
Sì non so in che misura non sia in qualche misura in qualche modo un po'spurio dovuto al fatto che in quel momento la caduta del tasso di crescita stava portando a un aumento della disoccupazione quindi ci troviamo forse a una in un di quei casi in cui la relazione emerge per un altro motivo
E non è detto che si debba interpretare in quel senso di aspettativa di mutamento della politica economica
E così concluso
Quindi
Interventi ci sono dal dal dal basso
Faccio uno due tre non quattro
Facciamo facciamo noi facciamo
Abbiamo anche
Ecco allora incominciamo da scusate ceceni
Chi c'era la sinistra
Fabio Petrella
La richiesta
Il
S'interroga
è un grande
Senta per gli economisti un problema
Semplificare le energie
Verificare ulteriormente la sua identità di avere
Di base o assumerle a un certo punto per buone e applicarle modello più complicato che c'è
La mia opinione al riguardo perché al momento attuale
Bisognerebbe dedicare più energie a verificare la possibilità di vendere le azioni base e che perciò lavoro perché meritevole Garofalo Gambacorta sia da questo punto di vista prematuro perché alcune delle la relazione che loro suppongono sono ancora ampiamente bisognose concernenti in particolare la funzione degli investimenti che loro venivano dalla tradizione carestia rischia che la lega soprattutto l'indebitamento
Delle imprese al differenziale tra tasso di riempimento del capitale passa sempre
è un teoria che circola per la maggiore in ambienti non classici ma una giuria criticabile da vari punti di vista
Io per esempio critica articolo che incontra una difficoltà fondamentale parte problemi specificazione cosa questo prezzi domanda di beni capitale inglese offerto eccetera sono tutti i concerti molto delicati difficile stimare ci sono per quanto ne so io risultati non molto soddisfacenti sulla capacità dell'accudito riflettere cosa veramente succede ci sono possibilità di interpretare l'arco di Tobin come semplicemente un altro modo di attraverso cui poi funziona la domanda aggregata quando aumenta il livello di attività ovviamente gli impianti fissi vengo utilizzati di più questo ovviamente ne aumenta il valore e così via eccetera quindi non è affatto chiaro che questa imposta già diciamo sulla base empirica non è affatto chiaro questa degli assessori da qua c'è una produzione teorica Forte che è quella che ecco questa teoria suppone che il tasso d'interesse vari indipendentemente dal trasferimento del capitale sono le variazioni differenziale tra questi due che fanno variare la veemenza di investimento e questo è tutto da cioè una soluzione che dà conto tutta la coalizione derivano anche da sempre assunto che il tasso interessando un costo produzione separata se interessa i vari pezzi prodotti fare la distribuzione del reddito e quindi passerebbe dal capitale pari al tasso d'interesse dire che l'esperienza ci mostra che perché appunto
Cioè devo ancora vedere convincenti statistiche che mostrino che e ci sono state variazioni dei tassi di interesse che non hanno corrisposto a variazioni dei tassi rendimenti del capitale
Ecco queste statistiche non ci sono nemmeno in questo lavoro allora direi che su questa base è un po'prematuro
Buttarsi a indagini questo tipo direi che capacità di nostri colleghi di andare a fare analisi anche econometriche cerca dovrebbe innanzitutto soffermarsi su queste varie relazione una seconda osservazione che c'è forse un eccessivo eclettismo ogni tanto impedirlo poco se esistono ah scusa un'altra osservazione legata sempre questo gli stessi grafici che accompagnano il Pepper nel libro mostrano che per esempio lettere cioè non assi nessuna connessione chiaro il tasso di crescita dell'economia in alcune economie gli Stati Uniti per esempio lei progetta sempre stavano insieme in altri condomini Regno Unito vanno in direzioni opposte
A questo punto è importante non è importante siamo sicuri città bisogna lavorarci molto giusto
Centotrentanove
Io
Questo
Io chiarimento
Diceva un chiarimento da chiedere Gentucca Gianfranco pala
E
Forse un suggerimento
Tenterò fonti Turati gentilmente ma chiarimento al tempo stesso
E avrà come ho capito un passaggio dell'autopresentazione cioè tu dici la nuova fase costituita
Prima c'è una fase di automatismo la novità è che adesso automatismo controllo
Ora se questo è vero
In realtà la fase di automatismo controllo in un certo senso modifica radicalmente la tipologia del conflitto fra classi perché cambia
L'ha potuta genetico la natura delle classi quanto meno fa scomparire quella vecchia definizione del proletariato che prima era dedito alla produzione
Poi sostituito con l'automazione era dedito al controllo poi sostituito anche nella fase del controllo e fa diffondere nelle società moderne
In modo abbastanza evidente forme di lavoro autonomo allora la domanda è
Cambia
La diciamo la tipologia del conflitto fra classi fra le categorie tradizionali capitale e lavoro
Aumenta il numero delle classi o può e ricostruirle dentro due filoni che riproducono in modo moderno le antiche
Contraddizioni fra capitale e lavoro o invece non cambia la natura stessa del conflitto
Allora il lo schema
Lo schema
Di Garofalo che
Ecco come tutti i lavori
Tutti i nostri lavori sono in corso d'opera e quindi c'è uno che arriva a un certo punto con altro riprende fa mezzo metro in più e così via e che invece io ho apprezzato molto quello schema logico però
O due questioni la prima è che di fatto emerge e forse poco spiegata e forza d'oggi anche poco spiegabile una specie di isteresi
E mi piace molto l'idea
Di spiegare il ciclo con
Mutamenti strutturali non ciclici questa sostanza congiunturali
Tratti viene fuori misteriosi in cui alla fase alla fine del ciclo ti ritrovi con un tasso di interesse reale superiore rispetto alla fine del ciclo precedente
Però voi avete tentato di un pochino spiegare il perché di questo
D'altra parte però fare questo schema
Di fatto immaginando un'economia chiusa tra
I due blocchi di paesi cioè un paese del Nord America spinto dal deficit dal Bettin che poi diventa deficit gemello e l'altra parte del blocco Germania Giappone spinto invece dai surplus per in realtà invece questi due aree opera economia aperta perché c'è il resto del mondo
Allora la mia sensazione è che diciamo le fasi di accelerazione di crescita storicamente sono avvenute quando
Un terzo il commento incomodo entrato
Nel processo cioè la spinta più forte
Non è tanto data da coloro che fanno già parte del club dei Paesi avanzati ma quando entra strutturalmente una nuova
Diciamo un nuovo socio ecco sì per il dopoguerra l'ultimo dopoguerra chiaramente
Italia in Giappone che diciamo non avevano partecipato a al ai pasti precedenti partecipa diventano essi stessi volante
Il che vuol dire allora che se quel modello chili chiuso nel senso che ho detto adesso
In realtà prima o poi destinato ineluttabilmente all'inviluppo
Perché qualunque sia la spiegazione sull'aumento dei tassi d'interesse reali alla fine siamo all'infinito sia il blocco americano che il blocco tedesco giapponese sono destinati un po'come
La storia dei dei cuneesi quando si sposano tra loro e la terza generazione nascosti chiaramente figli siamo meno dotati
Che vuol dire che
Se in quel modello non infici
Una terza un terzo socio il resto del mondo e non coinvolge il governo
Rischia di diventare un modello che spiega il ciclo su un trend che asintoticamente a zero
Ora un piccolo elemento
Ma non so quanto significativo è che in fondo nella fase finale del ciclo recessivo dei Paesi industriali recente
Appare come forte sostegno e come primo impulso alla ripresa
Né quella americana né quella tedesca ma quella del Sud-Est asiatico
Per per esempio la Cina
E allora oltre che chiedersi se questa fase dell'impresa e attivata dall'uno o dall'altro in che misura in modo rovesciato rispetto al precedente perché immagini vien fuori da quel grafica che in realtà cioè da una parte lo il cieco dall'altra parte lo zoppo che però si aiutano a vicenda riescono a camminare sopra al Terzo Mondo
Questa è la sostanza perché poi ci devi metter dentro anche l'andamento dei prezzi relativi materie prime prodotti industriali quindi si è ovviamente ai Grant ed ogni anno in cui ragioni di scambio favoriscono il pezzo industria dei Paesi industriali Kabul modellino di sviluppo tour funzioni
Qui in quest'ultima fase cioè questa novità abbastanza forte
E quindi il Sud-Est asiatico
La Cina in particolare e con le potenzialità gigantesche perché quanto meno in termini di bisogni da soddisfare
Potranno essere l'Italia Giappone degli anni Cinquanta nel tu nel tuo schermo e quindi realtà pesare di più del del gioco
Quasi copre apparentemente conflittuale ma poi sposto tanto modello cooperativo tra un modello americano basato sul deficit e un modello tedesco giapponese basato sui surplus di bilancia dei pagamenti che si chiude ovviamente di un'operazione di debito e credito e quindi quasi alla figura il Golf sostanzialmente scandita etnica
Mentalmente nota
E mentre sapeva Arcangelis io non assumo
Trovo sia un tema molto interessante quanto tanta evidenza come quando siamo degli squilibri interni sicuramente questi dando luogo a delle aspettative delle speranze di variazione della politica economica
Genio con le aspettative del sorpasso di cambio ora nero però la o se è questo visto che il nostro debito pubblico considerato uno dei maggiori responsabili di divergenza dal da criteri di Maastricht
Non avete pensato di vedere se c'è una correlazione tra le aspettative di variazione del tasso centrale e il rapporto debito pubblico PIL esempio e sono di fatto perché non pensate sia significativo insomma
Assumo due vesti prima veste molto rapida come direttore dipartimento organizzato ringrazio per chi ha avuto la forza la costanza di rimanere fino a dai relatori ai ai presidenti
Signoretti invece così di partecipante al convegno ho avuto modo di riflettere proprio alla luce di quello che è emerso in questa sessione come sia sbagliato da parte nostra tenere separato il discorso gli aspetti relativi al mercato del lavoro da altri aspetti
Per esempio io ho fondisti chiarisce sull'uso dell'informazione sulla disoccupazione dal per collegare discorsi di interpretazione in altra direzione perché le ricerche a questo riguardo consigliano semmai di morti in una dimensione diversa
A parte questo vorrei porre una domanda a Garofalo perché mia sollecitato la curiosità io l'ho visto quel documento tendenze reali e e non so sulla base di quale elemento sostengono che il ciclo ultimo sia stato meno grave di quello anche se sono state esperienze precedenti
Perché dal punto di vista occupazionale certamente il ciclo estratto molto più grave ti tanti cicli precedenti perlomeno dal dopoguerra in poi e poi e per quanto riguarda alcuni Paesi è un ciclo in cui per la prima volta c'è stato una sensibilità il consumi privati
Con mia spetti commessi che in precedenza non era state coinvolte
Data la durata del ciclo ecco quindi cui ho girato e sapere questo perché dal punto di vista l'Italia dire che non è stato gravissimo un ciclo in cui
C'è stata una diminuzione dell'occupazione per componente congiunturale sul piano il trenta ecco questo è un punto fondamentale sul piano del trend l'occupazione non diminuisce
L'occupazione anche in Europa è tendenzialmente crescente
Il problema è semmai di vedere come mai c'è stato un crollo così drastico
C'era impressionante Italia a metta novantaquattro uno scemo caduti ai livelli occupazionali l'ottantadue qui siamo precipitati indietro di dodici anni dal punto di vista dei livelli occupazionali ecco sarà i cui o di sapere sulla base di quali elementi nell'interpretazione dei cicli e qui sono d'accordo che i dischi scusi interrogativi e questo riguarda possono esserci discutibili si è giunge certe conclusioni
Prima alle domande più bravi
Alla domanda della Giammetti perché non avete
Dato un'occhiata alla correlazione con debito pubblico sul PIL non ci aspettiamo dei risultati
Molto significativi anche perché se andiamo a considerare il Belgio il Belgio ha un debito pubblico
Notevolmente alto e un un un rapporto debito su PIL che all'incirca credo quello italiano dunque a una misura e non non sia anche più alto
Quindi anche per questo l'abbiamo esplorato e non abbiamo trovato comunque una correlazione perché significa che
L'uso del tasso di disoccupazione da parte di qui giù i freni
Abbiamo calcolato questo tasso disoccupazione andando a prendere l'occupazione e rapportando la la forza lavoro non andando a prendere il tasso di disoccupazione così come negli anni calcolato quindi pensiamo di essere abbastanza saldi e da questo punto di vista
Ringraziamo il di scarsa per
Da
Quattro
Da
Ottima idea per un secondo quello per
Infine diamo ora anche lei ringraziare di scarsa per aver letto anche aver apprezzato quel contributo
Alla fine ci viene sollevato comunque il problema di questa correlazione che scopriamo trattasse disoccupazione e tasso atteso di svalutazione
Mi chiamo subito le mani avanti dicendo che il nostro pay per non è non ha la pretesa di spiegare la la crisi del novantadue Hatchet approvato questa questa correlazione conosce è stato detto potrebbe essere una correlazione spuria
Non ne siamo io ancora non ne sono completamente convinto
Lo squilibrio nei fondamentali tra l'Italia la Germania tra l'Italia e gli altri Paesi dello SME
Esisteva già da prima perché proprio nel nell'agosto del novantadue come nell'agosto nel settembre del novantadue poi è venuta la crisi
Secondo noi
Secondo me in questo caso il fatto che la recessione cominci tu che cominci a far sentire fortemente suoi infetti non accade non è casuale
E è vero che i i i tassi di interesse in Italia non sono immediatamente scesi come è successo per il Regno Unito ma sono notevolmente scesi durante tutto il novantatré successivamente quindi un una sarta di liberarsi dalle mani legate
Può aver avuto un Effetto
Che può supportare in parte la nostra spiegazione
Dunque data la vastità delle tematiche che sono implicate dalle osservazioni di Paladini dal
Richiesta di chiarimento vini Baldassarri
Sarò costretto soltanto per questo ora a fare delle affermazioni
Definitorio e risposte telegrafiche va be la prima questione sicuramente tanto per intendersi io parlando di sovrapproduzione e poi autorevoli sviluppato questo tutta questa analisi mi riferisco punta massima se non si al filone Luxembourg decadenza Rizzi
Perché assimilo anzitutto il mondo quella di udienze in quanto sotto consumo in quanto in un ciclo non degli anta le contraddizioni interne al processo di accumulazione capitalistico
Ecco allora in questo senso collegandomi all'altra
Osservazioni sì io non se siamo se ci sarà una crisi che dura cinquant'anni può darsi pure non posso
Il fatto è che questa crisi ha queste peculiarità e che i tassi rivisitazione dimezzati anche se son tornati fosse di come dicevi tu a livelli
Precedenti la seconda guerra
O comunque a livelli che già in passato si sono verificati quello che dovrà notare che è finito il il ed è finito una volta per tutte nel metodo nel mille ottocentosettanta
Il grande processo di accumulazione poi si è riavuto in maniera molto forte soltanto nel ventenne dell'ultimo dopoguerra
Ecco e quindi
Forse questo insegna anche a vedere la turbolenze né stabilità dei periodi che tra l'altro hanno caratterizzato dal mille ottocentosettanta fino alla seconda guerra mondiale sono stati un un avvicendarsi di lunghe fasi di crisi e di Brescia si ripresa
Perché appunto è stata la crisi le guerre
De di fin e secolo è stata crisi RAI due coloniale mila centododici è stata poi la guerra mondiale ventinove trentanove
Nel senso che è stato un succedersi molto più ravvicinato dato lo scompagina amento della l'equilibrio mondiale nel mille ottocentosettanta
Oggi siamo di fronte allo scoperto scompagina mente ancora più forte nel viso e quindi io la il rischio è quello di una di un protrarsi ancora più lungo di questa situazione critica che si associa appunto dicevo prima alla alla questione della della riduzione industriale la seconda grande evoluzione industriale allora è vero sono perfettamente d'accordo sul fatto che ci siano elementi di modificazione della struttura narrativa e quindi della struttura di classe
E quindi è un motivo per indagare le modalità in cui si riproduce la la forma del processo lavorativo e dal da un lato le forme sociali e di lavoro e di non lavori su questo punto
Sono d'accordo con quello diceva Frey prima circa la necessità di non separare i problemi del lavoro dagli altri problemi
E infatti questo che avevo detto sollecitato anche nella relazione e quindi riesaminare tutta la composizione anche di classe le forme la conflittualità
A mio avviso nel nella misura in cui io credo che nessuno possa confutare si sia ancora in presenza di un modo di produzione capitalistico cioè caratterizzato storicamente
Dalle forme storico sociale del capitalismo e quindi dalle forme di proprietà capitalistica sia pure mutate nelle loro manifestazioni esteriori ma non nella loro struttura chiaramente il rapporto proprio da
Ca'di tipo capitalistico permane le forme mistificatoria il lavoro più o meno autonomo non sono appunto da indagare e come tali per vedere se sono realmente forme dato l'autonomo se sono forme di di chi lavora non avendo nessuna proprietà reale
Della delle condizioni oggettive della produzione e quindi però certamente vanno indagata la struttura di classe ma le la natura del conflitto e la radice del conflitto rimane quella iscritta nella separazione da delle condizioni oggettive di lavoro dai lavoratori
E quindi una definizione generalizzata di proletario proletariato in senso moderno cioè di lavoro dipendente diciamo così sostanzialmente le manette non giuridicamente dipendente
E quindi in quest'ottica vedere tutta la dinamica compresa rimarrà dinamica che io appunto volutamente non chiamo disoccupazione Ale
Ma chiamo appunto la la la riferisco come dinamica di una
Comando sulla forza lavoro che oggi passa attraverso forme di flessibilizzazione del salario della dell'orario di lavoro e della e della condizioni di lavoro
In modo tale che appunto io non trovo l'anomalia che tu solleva Rita l'Europa
E Stati Uniti e Giappone e quella è l'anomalia visibile esteriore ma sostanzialmente quello che rimane una grossa disponibilità di capacità lavorativa
E in Europa
Esplicitamente manifestatasi di più come non occupazione non lavoro in Giappone in maniera molto più drastica e manifestatasi come precarizzazione totale del dell'occupazione del salario per cui evidentemente nella misura in cui soltanto un terzo da forzato delle forze di lavoro sono occupa hanno un'occupazione stabile e permanente pienamente pagata e gli altri due terzi sono instabili o sottopagati
E chiaramente non c'è bisogno di una marca di un margine di disoccupati espliciti ma è quello che Max chiamare esercitandosi a riserva nella forma stagnante
E che quindi e e inchini e in Stati Uniti c'è un recupero di occupazione sottopagata e precaria che dà flessibilità quel mercato più di quello italiano ma non che che in condizioni sociali complessive di salario sociale diciamo così
Migliori che in Europa in Giappone
Il salario sociale compresso in diverse forme in diversi modi questo io credo che sia il punto importante da sottolineare l'ultima questione è quella che brevissimamente che tu dicevi sul sul gli Stati nazionali
Ecco anche lì non è che lo Stato nazione scompare
Nel nel in un'ottica di capitale transnazionale
Ci sono dei riferimenti territoriali privilegiati dove però la funzione moderna dello Stato nazionale non è più quello dello stato nazionale della borghesia
Capitalistica dell'Ottocento dei primi del Novecento perché completamente diverso Elisso subalterno a un potere che se che ha travalicato i confini nazionali basta vedere i conti i conti dei bilanci americano rispetto ai conti delle multinazionali
A base americana
Per capire quanto come qui in che direzione va del divario degli interessi talaltra al diciamo al in paese e il capitale che non ha più una sua nazionalità e si appoggia privilegiata mente sul paese di base di provenienza quindi i tre poli Germania Europa Stati Uniti d'America Giappone Asia
Ancora e poi in prospettiva con quelli che si sono detti che saranno i futuri prossimi protagonisti del dello sviluppo mondiale del trasferimento del del dell'attività capitalistica in altri Paesi
Ma al di là di questo chiaramente significa che poi questo capitale ha una capacità di mobilità e una capacità di influenza sui governi dei singoli naz delle singole nazioni dove interviene che a volte addirittura assoluta che indiscutibile sui governi più deboli ci sta questo controllo anzi semmai già parecchi anni fa l'ho cercato di vedere in che misura lo Stato nazionale nella sua trasformazione in atto oggi si debba dei dei individuare in due forme nel senso che non c'è più lo Stato politico
Indipendente nel senso autonomo ma nella nella sua subordinazione c'è una forma di Stato dominante che determina ed è e trasmette diciamo in qualche modo le direttive del potere capitare transnazionale e ci sarà invece una una pletora di Stati i nazionali deboli dominati che sono semplicemente formalmente autonomia che fanno la figura
Del
De de dei delegati di un potere che che risiede altrove e questo si vede nel nell'azione presente dal Fondo monetario internazionale
In merito a tutte le indicazioni che debbano essere fatte di politica economica nei paesi che accettano i finanziamenti del Fondo stesso basta vedere tutto come è successo nei paesi dell'est europeo non resti d'America Latina dei paesi del Medioriente nei Paesi del Sud-Est asiatico
E questo significa che c'è una forma di Stato nazionale dominato
Che è decisamente e subalterna agli organismi sovranazionali che sono invece controllati dal grande capitale transazionale
C'è adesso chiarito il discorso è molto più lungo però volevo far vedere come è una diversa funzionalizzazione del rapporto non una sparizione ma una cambiamento
Anche questo e vocalmente rilevante
Allora sembra notevole veramente partenza e qui benissimo Francesco ringraziare
Interpretazione l'apertura approfondita
Possa
Essere
Ferita
E si incorre comporre poco saranno
Ovviamente il fatto
Non vorrei innanzitutto che il tono apodittico che ho usato qui Andrea lascia intendere che ha voluto dare una sistemata una sistemazione a tutto quanto
A tutto il
Aver condensato in una venti minuti probabilmente non ha dato resi da penso bene quello che è contenuto nel lavoro
Allora prima osservazione di Paladini aspetto reale e aspetto finanziario su quale dei due conta nella spiegazione del ciclo a nostro giudizio beh a nostro giudizio non c'è questa dicotomia tra quello che mette in piano di di fare proprio di spezzare la dicotomia tra settore reale settore finanziario
Ma far vedere proprio le interrelazioni che esistono nel ciclo tra variabili reali e barche variabili finanziarie
Come riferimento citato Minsky però chiaramente era semplicemente il nome più eclatante nel saggio mai proponiamo tutta una letteratura che Park da Minsky ma chiaramente si sviluppa se ne semiti sta se ne distacca per quanto riguarda l'altra questione sollevata da Paladini che cosa spiega l'elevato tasso d'interesse reale
Sì noi citiamo le loro fatto anche qui la l'analisi di Ciocca Margozzi che rilevare il l'assenza di coordinamento tra le politiche
Economica adottata da decidersi Paesi ho citato qui anche il conflitto tra capitale industriale capitale finanziario dice paladini ma come mai in questa fase e così forte questo conflitto
Il che spiegherebbe questo elevato tasso d'interesse
Per il problema lo scontro è più forte il dato l'elevato livello di indebitamento e non soltanto l'elevato livello di indebitamento ma gli stock di debito perché momento in cui si guardano le grandezze finanziarie contano soltanto i flussi ma anche in questo
Per quanto riguarda
E allora ecco ripeto innanzitutto
Ne abbiamo tentato una cosa molto difficile cioè un'analisi intermedia tra un'analisi puramente teorica è un'analisi puramente empirica per cui abbiamo lavorato su due tavoli probabilmente la Larissa senz'altro non è riuscita e come diceva Baldassari anche si tratta sempre di lavori in progress un tentativo che abbiamo fatto di tenere insieme entrambe le dimensioni per questo abbiamo accettato anche un certo eclettismo
Certamente è chiaro che si richiede un'analisi del empirica più puntuale e tratto il fatto che noi abbiamo scelto come punto di riferimento il G7 complica il discorso perché quello che vale per un Paese non necessariamente vale per un altro
Non conosco questo saggio che tuo su Canestrini dice semi dei riferimenti lo vedrò con con interesse
Per quanto riguarda Baldassare beh il terzo incomodo inserto che c'è scarsa infamata opera dazi state acquistando se ci siamo occupati dei Paesi del G7 il il terzo incomodo l'abbiamo ottenuto
Ai margini infine per quanto riguarda frei questa analisi di della committenza trascura completamente i dati sulla disoccupazione sono completamente assenti nel valutare la gravità della Serie sette è un'analisi condotta esclusivamente sulla base dei componenti la domanda grazie
Assolutamente
Lavoro svolto su troppo per il pluralismo di approcci che cerco sentito di ascoltare ha domande mi pare al nove e trenta