Lo stato dell'economia italiana e la ripresa economica dell'Europa

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni il professor Mario Baldassarri professore di economia all'Università la Sapienza di Roma poll economista del Patto Segni colui vogliamo parlare ovviamente di e manovra economica proprio in queste ore il governo Berlusconi dovrebbe e chiudere con la manovra di bilancio e la legge finanziaria un po'in tutta Europa cominciano a esserci i primi effetti e di una ripresa economica da molto tempo peraltro annunciata l'Italia cosa quale cosa sta rischiando il nostro Paese in questo contesto
Ma
Che sta rischiando di non agganciare
I riscaldamenti a questo treno della ripresa che soprattutto sta ripartendo anche in Europa finalmente dopo tre anni Lucchini recessione pesante
E qui e di perdere questa grande occasione di realtà sul fronte reale produttivo attraverso la ripresa delle esportazioni segnali di ripresa
All'interno sugli investimenti e un po'anche sui consumi abbiamo l'opportunità del novantacinque ritornare a tassi di sviluppo attorno al tre per cento
Che è un numero magico direi fatidico perché per avere prospettive esteri ripresa dell'occupazione soprattutto
Bisogna andare almeno al tre per cento se perdiamo questa occasione vuol dire che circa diciamo definitivamente dal treno della ripresa europea e però significa poi rischiare di ruzzolare
Sulla macchina sulla massicciata sui sarà far firmare molto ecco lei ha detto rischiamo appunto di non perdere questo treno oggi anche scritto di non avere e di non cogliere questa opportunità questori chiama quali sono le condizioni grazie ai quali possiamo acchiappare il treno possiamo agganciarci a questo orrendo ma direi che sono tue condizioni fondamentali
Che tra l'altro sono sinergiche l'una rispetto all'altra cioè dobbiamo puntare a contenere a ridurre l'inflazione
Portando la il più presto possibile attorno al due per cento
Tenendo conto che già la Francia e al di sotto del due per cento e la Germania sta tornando rapidamente al due per cento ovviamente per l'avvenire concretamente questo obiettivo
Tutto dipende dal dalle dagli squilibri finanziari
è dalle condizioni del deficit e del debito pubblico cioè rischiamo di avere un corpo sano
La parte produttiva del Paese che viene però soffocato dai rumori Stella degli squilibri finanziari della finanza pubblica quindi io credo che sia decide
Viva la legge finanziaria non in quanto tale ma in quanto il primo passo concreto e operativo per portare a termine in due anni o al più tardi tre
Il definitivo riequilibrio finanziario dei conti pubblici quindi la legge finanziaria destra punto se non ho capito male il primo passo per evitare che questo grosso peso del deficit e del debito
Pubblico soffro di le nostre strutture produttive ma a quanto si è dato da capire secondo lei questa legge finanziaria come sarà sarà in condiziona in grado di svolgere questo compito
Questo non è facile ridirlo direi che i segnali che abbiamo avuto in queste ultime settimane sono abbastanza contraddittorie perché ci sono state alcune dichiarazioni
Molta fermezza soprattutto da parte del ministro del tesoro però ci sono state dichiarazioni contraddittorie da parte di altri componenti del Governo e per di più questa trattativa con i sindacati è certamente necessario opportuna perché il consenso sociale una legame importante delle democrazie
Però non deve sembrare o comunque non si può concludere con un abbassamento della guardia da parte dello stesso governo
In realtà i sindacati rischiano di dire no a certi provvedimenti di riforma strutturale del sistema pensionistico della sanità o comunque di tutto l'apparato pubblico
Ottenendo come obiettivo quello di proteggere
Illusoriamente alcune categorie corporative che poi non riusciva neanche a proteggerle perché se qui saltano gli equilibri finanziari
E rischiamo una CR
I finanziaria pesante da debito pubblico poi non si potesse più nessuno ecco lei non è la una prima volta spesso ormai fa riferimento a questo rischio di crisi finanziaria del debito pubblico cosa vorrebbe dire che se ne sarebbe comunque un famoso consolidamento
Beh guardi il consolidamento è una parola vaga un problema è questo che e ai mercati non diamo subito il segnale che lo Stato italiano frittura rapidamente il fabbisogno del novantacinque e ulteriormente nel novantasei novantasette e se non diamo il segnale che il debito pubblico cioè lo stock accumulato di tutti i titoli pubblici
Inverte la sua tendenza rispetto al reddito nazionale
Cioè il segnale che il debito pubblico è una cosa seria un risparmio serio e lo stato italiano è solvibile che non diamo questi segnali e sui mercati
Per paura dovessero solo immaginare
Che i titoli del debito pubblico non sono solvibili in un certo senso e a questo punto la crisi si avvita all'improvviso e allora
Come mai non è consolidamento meno è che che non per i risparmiatori italiani e stranieri non dovessero continuare a sottoscrivere nei mesi prossimi
Quei cinquanta sessanta settanta mila miliardi al mese di titoli che vanno al rinnovo e di nuovi titoli un'asta deserta ci creerebbe immediatamente la crisi
A quel punto si le forme tecniche sono infinite però vorrei sgombrare il campo da questa illusione cioè il consolidamento del debito pubblico non risolve alcun problema ma aggrava
Il giorno dopo la il la la la la possibilità di riequilibrare il nostro sistema ricordiamoci che in questo secolo in Italia c'è stato un solo consiglio mentre l'attentato Mussolini e per vent'anni l'Italia
Non è più non ha più potuto riaffacciarsi ai mercati finanziari internazionali cioè se facciamo una misura del genere lei dice non non abbiamo più la faccia proprio andare a richiedere nuovamente credi
Esattamente e per il bilancio pubblico non è in equilibrio noi abbiamo non abbiamo la faccia per andare a chiedere credito abbiamo la necessità di finanziare un deficit e quindi di creare a in qualche modo una forma finanziaria se non possiamo farlo con i titoli saremo costretti a farlo con la moneta che vuol dire che ribalterà l'inflazione e
Rischiamo di avere veramente un avvitamento inflazione debito interesse inflazione debito e a quel punto la situazione non è più gestibile lì
Del del controllo ma secondo lei di quanto di di quanta volume deve essere
La finanziaria è stata di quarantacinque mila miliardi quel questo è il punto che secondo me sul quale secondo me si è fatta più confusione
Perché questa necessità di per riequilibrare il bilancio pubblico il deficit e il debito è stata in qualche modo pubblicizzata come una manovra da lacrime e sangue sacrifici imponenti in realtà questo è profondamente falso noi siamo abbastanza vicini alla possibilità di ottenere in un equilibrio in due anni o tre anni
E non abbiamo bisogno di fare ma nove di dimensioni gigantesche
L'errore che chiedere riesce sempre ad un dato che sta un po'scritto sulle nuvole che è il dato del fabbisogno tendenziale per l'anno prossimo
E quindi non è un dato effettivo
Per esempio nel caso di questa finanziaria si fa riferimento ad un'ipotesi di fabbisogno che il sarebbe determinato nel novantacinque senza alcun provvedimento pari a centottantacinque mila miliardi allora per avere invece un obiettivo ragionevole di centoquaranta mila miliardi
Ne deriva ritmo eticamente che imposta una manovra da quarantacinque mila miliardi ma questo non vuol dire che si toglie dalle tasche della gente dei soldi
In realtà bisogna prendere i dati consuntivi cioè quest'anno nel novantaquattro il fabbisogno totale sarà e centocinquantacinque mila miliardi quindi in realtà si tratta di passare da centocinquantacinque mila miliardi di quest'anno a centoquaranta mila dell'anno prossimo lavora una vera è di quindici mila miliardi che rappresentano grosso modo poco meno dell'uno per cento del prodotto interno lordo non non lo sono lacrime sacrifici generalizzato perché il problema è dentro questa manovra chi andare a in un certo tetto colpire e io direi che la la cosa più semplice e più giusta e quella di cominciare a colpire le categorie più privarli più privilegiate sia sul fronte della spesa sia sul fronte delle entrate fiscali quindi nove la manovra dovrebbe essere per esempio nel sistema pensionistico l'eliminazione di tutte quelle pensioni anomale sostanze che regalate a categorie che hanno pagato pochi contributi e che sono andati magari in pensione a quarant'anni e sul fronte fiscale bisogna chiamare a pagare coloro che non hanno mai finora ha pagato
Questo calcolo dei quindici mila miliardi ovviamente però mancano degli eventuali oneri aggiuntivi dall'aumento dei tassi bancari esattamente questo purtroppo è quello che io ho definito più volte il costo delle chiacchiere dette tutte le date
Cioè il fatto di aver ritirato a livello anche di componenti di governo il fatto di avere rinviato le decisioni tra luglio e agosto ha creato molta preoccupazione nei mercati finanziari
I quali come sempre prudentemente hanno cominciato a chiedere tassi più alti
Noi ammasso avevamo tassi sul debito pubblico che ormai erano scesi al sette per cento e ci ritroviamo adesso settembre superiori al dieci per cento questo tre per cento in più che dovesse permanere in tutto novantacinque sarebbe una condizione disastrosa perché se permanessero tre punti in più vorrebbe dire almeno quaranta mila miliardi di spesa per interessi in più
E quindi a maggior ragione c'è bisogno di una finanziaria seria io non dico severa seria
Che convinca i mercati che il riequilibrio è avviato decisamente in modo tale che già nei prossimi mesi i testi possano ritornare verso il sette per cento
Da appunto alle eventuali conseguenze che tasse rimangano non è che i tassi rimangono all'insù e di una finanziaria non non seria ma se i tassi bancari rimangono ha valore abbastanza elevati ci sono anche Effetti proprio sulla ripresa economica proprio sul l'economia reale
Sicuramente sì perché vuol dire che con i tassi elevati uccideremo la parte sana della ripresa economica e cioè la ripresa degli investimenti l'allargamento della base produttiva e quindi le prospettive di ripresa dell'occupazione
Con i tassi elevati ci sarebbero costi maggiori per le imprese e quindi spinte anche in termini frazione Prete e alimenterebbe una ripresa di tipo speculativo cioè la ripresa effimera
Che viaggia sulle ali della della del del rimbalzo inflazionistico attraverso il beni di consumo
Conclusioni lei e poi è ottimista né pessimista professore
Ma non non sono né ottimista né pessimista perché credo che mai come in questo caso la la il bello di fronte al quale siamo e la strada che sceglieremo dipenderà esclusivamente dalle nostre decisioni a differenza di due anni fa ad esempio abbiamo un aspetto positivo in più che è determinante cioè mentre due anni fa avevamo di fronte un mondo in recessione
E in particolare un Europa in grave recessione oggi abbiamo di fronte un mondo che si sta riprendendo è una prospettiva europea il forte ripresa quindi questa è l'occasione
Quindi diciamo dipende tutto da noi possiamo scegliere il parallelo o possiamo scegliere di fare va bene la ringraziamo ringraziamo il professor Mario Baldassarri professore d'economia Università la Sapienza di Roma l'economista per così dire del Patto Segni