"L'appello del futuro" presentazione del libro di Francesco Paolo Casavola (Studium)

Dimenticare aprire
Il Presidente della Repubblica qui questa sera il presidente della Camera il presidente della Corte costituzionale sia pure nella forma di autore giudicato al consesso che su questa cattedra e tante autorità soprattutto tanti amici vorrei dare a nome della presidente dell'istituto professoressa Rita Levi-Montalcini un saluto molto cordiale è molto caro e pregare sua Eminenza il cardinale Silvestrini di introdurre la presentazione del volume di Franco Casavola l'appello del futuro signor presidente
L'appello del futuro riunisse una serie di saggi e il professor Franco Casavola ha scritto grazie
Ha scritto per la rivista Studio in un decennio abbondante
Bene dal mille novecentottantadue ad oggi egli scrive non solo come condirettore della rivista ma come colui che bene si identifica con lo spirito e la ragion d'essere e di studio quella che animò Igino Righetti quando inventò studio insieme col movimento davvero
D'autore dà la chiave del suo scrivere chiedendo sì se la storia umana sia veramente da interpretare in modo unico ed esclusivo come sembra descriverlo
In modo sconsolato l'autore di Qohelet
Non c'è ricordo degli antichi come non ci sarà de il posto di che verranno presso coloro che vive
Si chiede davvero le generazioni smemorata e presenti e future strutturano un futuro senza senso
Una generazione passa un altro sopravviene la terra resta sempre la stessa che rimane all'uomo di tutte le fatiche in cui si affanna sotto il sole
E risponde
No la vita vale comunque la pena di essere vissuta se l'assieme Monia sia il futuro si fa intelligibile come storia se il quotidiano ci illumina di speranza nell'imputazione della vera della vecchia
Ma rimane la domanda
Che emerge continuamente da questi scritti l'attuale generazione e smemorata
Casavola riconosce che questa generazione alla memoria debole
Anzi sembra spesso a esserne prima e ritiene che gli uomini che per età intensità di esperienza hanno teso Veggiato consenso dalla storia siano chiamati ad offrire ai più giovani
Quelle che richiama felicemente una memoria invenzione
Una memoria che fa ritrovare in venire alcuni insignificanti e di offre con un patrimonio di famiglia affinché i giovani eredi duttili di no per la loro creatività
Una memoria che diviene a questo punto una chiamata al futuro
Precisamente come dice la il titolo l'appello al futuro del futuro
Con l'esperienza di una vita che ha conosciuto la guerra la prostrazione d'Italia
La Costituzione nel suo sorgere la ricostruzione
Il faticoso crescere dello Stato repubblicano
E nello stesso tempo con la perizia dell'uomo di studio appassionato del diritto della storia abituato all'analisi di spazi temporali vasti
E quindi capace di una visione superiore
Franco Casavola affronta con finezza lo status di una società nella quale una generazione di giovani quella degli anni Sessanta dagli anni sessanta agli ottanta
Sembra essersi estraniata dal mondo dei padri
E trova che questa generazione è stata privata di diverse esperienze
Perché non le ha conosciute
La frugalità degli strumenti di vita l'umiltà dei mestieri manuali soprattutto una famiglia capace di educare ad espressioni sentimentali
E alle simile e all'assimilazione di doveri morali
Così ugualmente non ha conosciuto
L'esperienza di privazione della libertà politica del divieto di esprimere il proprio pensiero delle discriminazioni e persecuzioni razziali e politiche
Questa assenza di una piatta serica parente sì e gli dice nel significato duplice di simpatia e di pena di amore di compassione per la vita dei padri
Toglie spetta spessore di apprestamento comparativo alla nostra contemporaneità generazionale e spesso sempre più diffusamente senso e prevedibilità al nostro futuro
E gli altri giacché superando nella molteplicità delle istanze formative
Intese come frammentarie contrapposte
Sia possibile invece cooperare un'educazione giovanile ispirata alla Fecchio Società altissimo
A valori e comportamenti di solidarietà umana
Per restituire all'età giovanile i due connotati essenziali dello del proprio vivere
La speranza nell'attesa di un avvenire migliore del Gia nella preparazione disciplinata per cimentarsi con i doveri la responsabilità dell'età adulta
Piatto assistervi appare tasse affetti o soci tantissimo il romanista chi si vede
Che ha familiari questi concetti affetti assoggettati significa restituire alla ma alla massa alla sua vocazione di comunità umana che vede tutte le età della vita fra loro integrate
E non sempre non su separate e non in conflitto
Lo fa con spirito di credente e non di un credente qualsiasi
Perciò le scelte i suoi testimoni sono Igino Righetti Aldo Moro Giuseppe Lazzati
E Giorgio pastine
E ciascuno per l'apporto specifico che ha saputo dare Vittorio basta sì
A portare la falange delle intellettuali cattolici il primo Arrighetti a portare la falange degli intellettuali cattolici all'appuntamento con la democrazia
Moro con la visione di una nuova politica possibile
La dati per l'impegno a costruire sedie strumenti di formazione culturale non solo accademica e basta le per la riforma e il risanamento dell'amministrazione pubblica la passione di tutte e quattro
Passa operante si vede nel pensiero nel nel servizio di Franco Casavola
Con la nostra Gia per due altre testimoni
Francesco
Il quale dice
A chi gli dice di moltiplicare i suoi seguaci vi sono troppi fatti minori
Ho venga il tempo in cui il popolo invece di incontrarmi ad ogni passo si lamenti di vederla troppo pochi
Oppure del giusto Piovani il solitario degli studi ed alla meditazione
Che Franco Casavola contribuisce a farci conoscere
E con poco resta la passione del credente e dell'uomo della civitas
Grazie
Il professor Piero Alberto Capotosti
Grazie mi scuso per questa afonia
Frutto di un malanno stagionale
Ma non volevo veramente privarli del grandissimo amore che mi è stato fatto
Chiamarmi a partecipare alla presentazione nel libro del Presidente della Corte costituzionale professor Franco Casavola alla presenza del Capo dello Stato del presidente della Camera e delle altre altissime autorità
Certo è molto difficile in un libro starei quasi per dire prismatico come quello del professor Casavola
Trovare nella policentricità delle angolazioni un filo comune un filo che lega le diverse facce di questo prisma
A mio avviso un filo comune può essere individuato nella recupero dei valori di solidarietà
L'affectio Società PS di cui parlava prima sua Eminenza che il leit motiv fretta gira tutta
E la contrapposizioni da un lato di questo valore rispetto abbia una situazione
Mi individualismo di massa come la definisce in maniera icastica il professor Casavola
In una situazione di individualismo di massa in cui i valori gli edonisti c'è consumistici prevalgono lasciando un vuoto disperante nei confronti delle giovani generazioni
Ma la memoria del passato non può restare fine a se stessa
Deve servire per illuminare il percorso futuro un itinerario futuro
E i testimoni che Franco Casavola ricorda con dei dettagli di un nitore assoluto
Da grande a Moro Abbascià e le tutti sono colti soprattutto dall'angolazione del lungo un itinerario volto verso la ricerca del bene comune
Verso ideali di partecipazione e solidarietà popolari e a questo proposito è molto illuminante
Il saggio che Franco Casavola dedica a Vittorio Bresciani nella scorso individuando nello sforzo di Vittorio per Cherie di superare le antitesi di tradizione hegeliana tra società civile è stato l'approdo del nuovo Stato il punto di approdo del nuovo Stato
L'identificazione del bene comune e l'obiettivo di una riconversione etica della politica questo è quello che testualmente dice Franco Casavola
E l'etica collettiva e il fondamento il presupposto della cultura della legalità
Non basta il rispetto formale del principio della legalità occorre che questo rispetta il principio formale della legalità e gli esempi che al riguardo Franco Casavola avanza partendo da Socrate
Dimostrano che occorre che questo rispetto perni entri dentro la società dentro ciascuno di noi ecco perché esattamente all'opera il termine cultura della legalità
Oggi però non c'è crisi della legalità perché c'è crisi della legge quale simbolo della sovranità dello Stato
La crisi della legge forse è una crisi simbolica è una crisi della legge come simbolo
Ma questa crisi della legge come simbolo probabilmente affonda le sue radici nel passato nel passato remoto Stepashin per dire
Perché affonda le sue radici nell'eterno dilemma mai sciolto della legge come forza o della legge come manifestazioni e rivelazioni di un ordine superiore trascendente
Questo è l'eterno dilemma che mai superato
Prova parziali composizioni
Nell'illumina l'età dei lumi il superamento di questa dicotomia
Dicotomia che non era stata mai superata sì grandi canneti ideologia dell'interesse generale sembra questo superamento radicati nell'ideologia dell'interesse generale
Stern intesa come
La concezione della legge vista come astrazioni sintesi degli interessi comuni dei singoli individui di diritto come diritto naturale esiste da sempre ma una volta disvelato sì a esigenze e valori universali non è un caso che proprio a quel periodo sì iscrive la fase delle dichiarazioni dei diritti dell'uomo e del cittadino
L'età della purificazione sembra rappresentare con la sua geometrica costruzione la ricomposizione tra diritto come forza e diritto come rivelazione di un ordine
Immanente e razionale
Che sta in centro nella funzione di interpretazione di questo diritto naturale da parte dello Stato
La concezione dell'astrattezza e nella generalità della legge
Come riflesso teorico dell'ideologia dell'universalità della razionalità del diritto sembrano confermare il superamento di questa dicotomia
Ma è un momento Breve Breve
Naturalmente considerando il progredire degli anni
Perché già verso la fine dell'Ottocento il venir meno dell'ideologia dell'interesse generale si manifesta con l'affacciarsi della teoria della nullità
Con la scissione tra norma giuridica e norma legislativa con la concezione della legge come precipuamente rivolta alla regolamentazione dei rapporti inter soggetti
Ma poi questo superamento e questo venir meno dell'interesse generale assume il massimo di espressione con un Welfare State
Il precipitare gli interessi particolari nella legge
Attraverso le cosiddette leggi provvedimenti e le leggi speciali l Italia di purificazione direbbe Natalino Irti reintroduce la forza della politica nella neutralità della norma legislativa
E proprio con l'avvento del Welfare State perché venendo meno l'idea dell'interesse generale la legge perde sempre di più la capacità aggregante del consenso sociale diffuso
E viceversa si frantuma per così dire estinto Arcella la determinazione degli interessi assunti come pubblici così come si parcellizza non le varie forme del consenso
Il modello sociale neo contrattualistico induce ad una formazione negoziale di che breve però che prenomi negli appare prevalente rispetto ai profili di istituzionalizzazione di incidenza autoritativa sulle società
La diffusione del pluralismo determina direi in un senso deteriore una frantumazione degli status così che la legge diviene sempre più policentrica e sempre più speciale
La legge negoziate appunto il frutto di queste trattative spesso esasperate tra gruppi sociali diversi tra interessi sociali diversi Scilipoti incidendo così sulla stessa configurazione del diritto amministrativo attraverso la discussa figura dei cosiddetti diritti a prestazioni con tutti i problemi con lui sia questa tipologia di tutti
Ma questo processo in un continuo comporsi e ricomposti della mediazione politica e delle aggregazioni degli interessi settoriali diventa per così dire infinito
E la legge non appare più come decisione come sintesi che si attua tra interessi confliggenti mediante la forza appunto della legge
Ma la legge rischia in talune occasioni di divenire quasi una forma di sublimazione traslazioni di quel conflitto ad un livello diverso al livello e alla sede interpretativa
Ecco qui che in questo quadro si possono spiegare da un lato la proliferazione nella tecnica legislativa del ricorso alle clausole generali e la dislocazione di poteri regolativo oltre che naturalmente ai giudici alle cosiddette autorità amministrative indipendenti
Dall'altro lato in questo modo si spiegano oppure le varie forme di delegificazione e di privatizzazione assunte Puglie viste qui sostanzialmente come forme di produzione privata di diritto e di adesione alla logica del mercato con una sostanziale vanificazione dei valori della Costituzione
La tutela degli interessi individuali in questo quadro non può tanto basarsi più sul principio di legalità formale
Entrato in crisi nella sua concezione classica per il venir meno della forma autoritativa del diritto
Ho non si può neppure balzare su forme di procedimenti di ricerca delle decisioni tra le diverse istanze di sistemi parziali come vorrebbe la reflex il loro ma piuttosto la tutela degli interessi individuali va cercata nel passaggio dal principio di legalità formale al principio di costituzionalità
Inteso come affermazione di una maggiore creatività e responsabilità etico giuridica del giudice ed è il ceto dei giuristi in generale
Di qui la cresciuto spazio di intervento del giudice specialmente del giudice costituzionale
Per conseguire l'uguaglianza sostanziale e persino superare le inimitabili disparità di trattamento introdotte dalla legislazione negoziale
E questo superamento viene viene attuato soprattutto ricorrendo al principio di ragionevolezza
Capace di esprimere la conciliazione plausibile tra interessi confliggenti nel perseguimento delle finalità costituzionali
Il giudice dunque costituzionale non diviene così mediatore tra potere e società civile
E la giurisprudenza costituzionale su ponte sottopone al suo sindacato tutti quei momenti di discrezionalità come li definisce Paladin
Quei momenti di discrezionalità della funzione legislativa nei casi in cui la Costituzione indichi esplicitamente ma anche implicitamente le finalità da raggiungere
Questo per Franco Casavola significa introdurre l'etica nella politica ecco come il circolo si chiude
Significa sottomettere alla Costituzione i legislatori nazionali nel soddisfacimento dei diritti inviolabili e nell'adempimento dei doveri di solidarietà
E in questo modo il circolo aperto dal Franco Casavola dir reintrodurre l'etica nella politica si conclude si conclude con un messaggio che trae le sue radici dalla
Dall'analisi acuta accurata delle principali spunti che si ricavano dal passato per proiettarli comunque acrimoniosa alle giovani generazioni grazie professor
L'onorevole Giorgio amalfitano non Giorgio Napolitano siamo nei paraggi ma comunque
Ho letto
Ho letto questo libro nella chiave che mi era più congeniale
Quella di una riflessione sulla politica come categoria dell'agire umano
Non dovrebbe spero risultare questa una chiave riduttiva
Rispetto alla ricchezza dei temi e delle suggestioni che si incontrano in questa raccolta di interventi di Franco Casavola su Studio sono interventi e il vero che scorrono negli anni lungo sponde non uniformi
Tra vicende incontri comminati
Occasioni di intensa meditazione non sempre riconducibili alla politica
Ed è perciò ben possibile darne come se ne stanno dando letture diverse da quella che io propongo ma non credo di fare torto al discreto e multiforme
Impegno di Franco Casavola mettendo l'accento sull'intreccio che da queste pagine emerge tra l'attenzione al mondo dei valori storici giuridici morali religiosi
E l'attenzione alla sfera della politica
E d'altra parte si può forse non cogliere la drammatica attualità di un richiamo e di uno stimolo a riflettere sul modo in cui la politica deve essere intesa dovrebbe essere praticata
E in modo specialissimo sul rapporto tra etica e politica
Sappiamo quanto sia stato drammatico in questi anni
Il precipitare della crisi di un assetto politico istituzionale le cui basi di consenso e le cui possibilità di tenuta si erano venute via via erodendo
è stato quello un esito di un progressivo logoramento culturale e morale di un'ultima cosa soluzione prima ancora che intervenisse la bufera giudiziaria
Non a caso già in anni mo'di molto precedenti Franco Casavola aveva iniziato a porsi degli interrogativi a sollecitare gli approfondimenti di cui ora ritroviamo il filo in questo libero nel relativamente lontano mille novecento ottantadue egli si soffermava sugli iscritti giovanili di alto Moro
Nei brani sapientemente scelti eccitati da Franco Casavola viene affermato
E ciò colpisce ora si tratta di scritti del periodo mille novecentoquarantaquattro mille novecento quarantasette in quei brani viene affermato
Quello che solo di recente è stato indicato ho riproposto come il limite della politica il limite che la politica deve riconoscere entro cui la si deve fare rientrare
Scriveva Aldo Moro riferendosi alla appena conclusa esperienza del fascismo
La politica artificiosamente piegata a comprendere tutto a giustificare rilevare tutto smarriti se stessa e divenne una maschera vuota
Ed orribile
E quindi la politica proseguiva va ricondotta umilmente al suo posto accettando una definizione semplice e modesta
E la trama dedicata delle azioni che riguardano il bene comune e per quanto così semplicemente definita appare quale una grandissima commossa
E Franco Casavola
Quindi si sofferma
Nel mille novecentottantadue in questa luce sul rapporto tra partiti è stato partiti e società che Moro
Voleva impostato ingiusti termini e che la pratica politica ha sempre più condotto a Termini falsi e sbagliati
Tanto da rendere fittizia in non pochi suoi aspetti la democrazia italiana
Successivamente sempre stimolato dai concreti svolgimenti della nostra vicenda politica e sociale ma non solo di quella italiana
Franco Casavola ritorna sulla lettura di un classico testo quello di Max Weber sulla politica come professione
E negli parte dalla polemica che sottolinea essere diventata quasi in sofferenza nei confronti dei politici di professione
E richiama questo bellissimo passo del famoso saggio di veder vi sono due modi di rendere la politica una professione si vive per la politica oppure di politica non si tratta
Minimamente di un'alternativa anzi di regola perlomeno idealmente ma per lo più anche materialmente si fa l'una e l'altra cosa chi vive per la politica fa di questa la propria vita
Egli però luogo vere del mero possesso della potenza che esercita oppure alimenta il proprio equilibrio interiore e il sentimento della propria dignità con la coscienza di dare un senso alla propria vita per il fatto di servire una causa
Non c'è dunque
Contrapposizione neppure tra vocazione e professione come non c'è contrapposizione tra etica della convinzione ed etica della responsabilità ci sono modi diversi di intendere e praticare la politica come professione
E dunque bisogna distinguere come diceva vere tra politici d'occasione che sono i cittadini quando introducono la scheda nell'urna politici volontari politici a tempo pieno bisogna distinguere io direi
Rievocando altri scritti di altri autori tra la politica come mobilitazione straordinaria che si impone per salvare la società da una grave malattia
Politica come partecipazione ordinaria impegno costante di ogni cittadino
E politica come esercizio di alte responsabilità politiche che certamente richiede vocazione e richiede anche atti Udine alla professione o se si preferisce all'arte della politica
E del Governo nell'interrogarsi in un altro intervento Franco Casavola
Sulla presunta stagnazione della politica
Ed egli trova dei segni che depongono in senso opposto trova un segno che depone in senso contrario a una pretesa stagnazione della politica nell'affermarsi
Del diritto
Nella costruzione di una politica nuova o anche negli impegnarsi chiese e altre associazioni sul piano relativamente davvero nuovo anch'esso dell'educazione alla politica ma nel riflettere su ciò non guarda solo all'Italia guarda all'esterno e riguarda tutto l'Occidente
E riflette su fenomeni di più profondo oscuramento di valori
E collo di progetti reali che si esprimono nella crisi della politica lo fa in particolare nel mille e novecento ottantotto ragionando su Gramsci
Del quale ricorda gli errori di valutazione dinanzi ad una fede religiosa specifica quale quella cristiano cattolica mandando al di là anche del Bilancio
Di una intelligenza fra le più alte del nostro secolo come quella egli vuole soprattutto dire che ci sta davanti non solo la sconfitta di ogni grande progetto di riforma intellettuale e morale
Nel significato più alto e più lato dell'espressione ben al di là dell'accezione gramsciana ma anche lo scomposto disordine
Della società consumistica con ingovernabili ondate di emancipazione e di emarginazione
Per concludere ripensare Gramsci stare all'altezza del suo impegno del suo sacrificio
Significa ripensare criticamente tutto il nostro secolo e sfilarsi da una parte e dall'altra a costruire insieme una nostra è diversa riforma intellettuale e morale
Che salvi non una classe o un movimento ma tutte le residue speranze di vita autenticamente umana
Occorre dunque a vere
Pienamente il senso delle sfide
Che le modificazioni del mondo provenienti dalle nuove tecnologie ci propongono a livello nazionale che a livello internazionale io occorre proporsi una nuova riforma intellettuale e morale
Come condizione per il rilancio della politica
Della politica in quanto partecipazione ricca di razionalità e di passione e in quanto selezione di una classe dirigente dotata di vocazione e di professionalità
Ma questo futuro
Non potranno ma a questo futuro e queste sfide del futuro non potranno positivamente affrontarsi dalle nuove generazioni
E queste non potranno sottrarsi a un crescente malessere ci dice Franco Casavola
Se non si riuscirà a reagire a quelle strani azione a cui la caduta di memoria storica di cui oggi siamo testimoni purtroppo ancora impotenti
Che dobbiamo sentirci responsabili e a questo tema
Egli dedica pagine tra le più intense
E le più belle del suo libero
Vorrei conclude dicendo molto schiettamente
In un momento ancora così convulso
Può sembrare
Che il discorrere
Di politica e società
Di politica e morale
Di politiche fu troppo discuterne così in termini generali e di principio costituisca un esercizio fuori del tempo
Se non volutamente elusivo
Eppure io sono convinto che non s'se non sapremo ripartire da questa altezza non potremo uscire dagli affanni e dalle miseria e che oggi ci stringono grazie
Professor Pietro Scoppola
Ma dopo tutto quanto è stato detto così bene difficile aggiungere altro anche perché come accade quando si paga per ultimi mi son visto sfilare di mano alcune delle schede alcune delle citazioni alle quali anch'io avevo pensato
Anch'io mi son posto la domanda che ci si pone sempre quando si prende in mano un libro che è una raccolta di saggi c'è una unità c'è un messaggio oppure c'è solo come pure legittimo
E la procreazione di conservare di riunire cose che si sono scritte che non si desiderano non si desidera padano perdute bene io risponderei senza esitazione che in questo libro c'è una forte unità e anzitutto e qui forse mi pare di dire una cosa che non è stata detta c'è unità di metodo
Che è l'unità di metodo che nasce spontanea nello studioso di storia antica e casa vuole un grande giurista per carità non voglio mettere in discussione ma è un romanista
è uno storico dell'antichità e noi studiosi di storia contemporanea miriamo sempre degli storici dell'antichità
Questa capacità di dare su fondo di vedere i problemi di lunga durata per usare un'espressione cara e alla scuola delle Annales ecco in Casavola c'è questo
Lo sfondo storico di lunga durata un solo esempio quando affronta i problemi enormi
Che creano incertezza angoscia in tanti
Delle applicazioni dell'informatica delle possibili alienazioni de le legate allo sviluppo di queste nuove tecnologie
Casavola ricorda il presidente antico del passaggio dalla cultura orale alla cultura scritta e ricorda le Paure di allora
E c'è una bella una bella frase
Vi furono Power resistenze ma sappiamo che quelle della memoria indebolite del sapere illusoria illusorio furono paura del nuovo rapidamente smentite
La scrittura non cancello il ricordare e il colloquiare che era nel carattere fondamentale della cultura orale dell'antichità e così oggi non c'è un determinismo non c'è la necessità che i nuovi mezzi cancellino lì lo spessore dell'intelligenza purché ci sia un impegno la capacità di una risposta ho fatto solo questo esempio per dire di questa
Posizione metodologica che particolarmente avvincente che dà al libro un grande spessore culturale questo atteggiamento che lega la maggior parte dei saggi dei saggi
Assume un particolare rilievo quando l'autore a più riprese a Fonte affronta il tema che a mio avviso è uno dei temi di fondo forse il tema dominante che quello dei presupposti etici e religiosi della vita associata in tutte le sue espressioni
Politiche giuridiche economiche già sono state dette molte cose
Non sto a ripetere c'è un saggio in particolare che si intitola la legittimazione del potere in cui Casavola ripercorre
In sintesi il lungo e tormentato processo storico che ha portato dalla sacralità del potere nell'antichità classica al fondamentale dualismo del potere dell'antichità tardo Christy nella nella con della coscienza cristiana
Nelle nell'epoca tardo antica e medievale
All'intervento dei sovrani riformati in ambito religioso in nome della teologia luterana
E la partecipazione al sacerdozio universale di Cristo questa rivendicazione della laicità che ha portato a un intervento del potere laico in ambito religioso
Fino alle forme più moderne più recenti di questo rapporto
Che sono quelle della sacralizzazione di un potere secolarizzato recita sua famosa frase di Carl Schmitt
Tutti i concetti più pregnanti della moderna dottrina dello Stato
Sono concetti teologici secolarizzata
Evoluzione rovesciamento in senso secolare
Che ha portato diciamolo alle religioni secolari dei totalitarismi del secolo ventesimo questo fenomeno unico nella storia dell'umanità degli Stati che diventano divinità che presumono di esseri divinità e che utilizzano gli strumenti del controllo che sono popoli del ministro che in questo processo si colloca il concetto di religione civile che è un concetto sul quale Casavola torna più di poesia e distinguendo i due e livelli in cui questo concetto è stato usato e può essere usato
E il livello
Russo Iano e quello che produce appunto la religione secolare alternativa alle religioni della trascendenza
E quello che porta alla
Allo Stato totalitario portatore unico di verità e di valori ma c'è un altro concetto di religioni civile che pian piano emerge nella riflessione di Casavola mi sembra con una proposta culturalmente molto suggestiva
Ed è il concetto che ha elaborato della religione civile il sociologo Human ossia la religione civile come sedimentazione storica di tutte le esperienze etiche e religiose
E a te e questa sedimentazione storie che diviene che cosa diviene l'ordinamento costituzionale
La tavola dei valori comunque alla quale tutte le esperienze etiche religiose hanno portato il loro contributo sì che questo tipo di riflessione che è presente nelle pagine di Casavola permette in questo momento di ritrovare quello che è stato il grande significato dell'opera dei costituenti
Partirei da posizioni culturali diverse per ridefinire presupposti basi di convivenza comune
Solide basi di convivenza che non sono soltanto teoriche ma che sono in forza di questi processi storici tessuto vivo di una società sono prigioni civile sono senso della cittadinanza quello che manca nel nostro Paese un senso alto della cittadina
Io credo che la religione civile intesa nel secondo senso che io ho sottolineato è il punto di arrivo della riflessione di Casavola nella quale i valori costituzionali hanno una rilievo dominante ed è un punto di arrivo aperto ad una feconda e necessaria influenza della religione nella vita sociale
Ma del tutto estraneo ad ogni ipotesi come si dice oggi integralisti Ca'ad ogni Nostalgia per la cristianità di antico regime rispettoso del pluralismo in questa visione
I diritti della verità come usavano dire una volta i cattolici come usava dire la dottrina cattolica
Non sono negati
Ma si coniugano con i diritti del soggetto in un equilibrio che fonda la libertà non sull'indifferenza rispetto alla verità
Ma sul diritto della coscienza sulla dispetto della coscienza e questa evoluzione storica
Quello che ha reso possibile
L'incontrarsi
Della cultura dei cattolici con la cultura dei laici con la cultura di chi veniva da un esperienza come quella della sinistra marxista e dare un fondamento comune alla nostra Costituzione questo è il punto il tema che io volevo sottolineare e non mi pare un tema da poco in questo momento
Il il Monaco Giuseppe Dossetti ha lanciato un appello in difesa della Costituzione a RAI uno in uno dei suoi discorsi sottolineato un qualche cosa che è molto dentro con la riflessione che io ho brevemente proposto la Costituzione non è solo il frutto di un fatto parlamentare di un evento parlamentare forze diverse che si sono incontrate
Hanno limato le asperità si sono trovate d'accordo hanno realizzato un compromesso certo la posizione anche una serie di compromessi nel senso alto del termine che quello del promettere insieme
Guai a perdere della parola compromesso significato profondo il con promette ad impegnarsi insieme
La Costituzione dice Dossetti è un'altra cosa è la risposta a una grande crisi epocale che ha nella seconda guerra mondiale il suo momento fonte tomento drammatico e intenso
Attenti attenzione e questo mi sembra il monito che io ho colto in queste pagine
A non considerare io lo dico da non giurista da storico ad un considerare solo gli aspetti formali del come si modifica del come non si modifica ma del considerare lo spessore morale lo spessore di storia di sofferenza umana
Che c'è dentro
Questo documento
Ecco questo è il messaggio del quale io dovrei dire grazie Franco Cassano
L'ultimo intervento in circostanze come le nostre attuali
Somiglia alla chiusura di una lettera le chiuse delle lettere sono affini tra loro ma non c'è tra noi chi non si sforzi
Concludendo una missiva di imprime Hardy
Qualcosa che possano suonare originale
Cercherò di farlo anch'io molto rapidamente prima di tutto
Ringraziando di questa serata
Di organi dello Stato le autorità vorremmo che fosse più frequente forse anche periodico l'incontro della politica e della cultura
E mi permetto di chiedere se sulle due rive del Tevere le due istituzioni che hanno raggiunto una dimensione un prestigio sovrannazionale
Consolidati l'Accademia dei Lincei e l'enciclopedia italiana non possano offrirsi per questi incontri forse illuminanti forse rasserena
La gratitudine della comunità scientifica anticipata dalla Presidente Levi-Montalcini al capo dello Stato Damir ripetuta molto molto calda
Il libro di Casavola mi è apparso dopo averlo tutto attenta mente letto e riletto in alcune parti
Appartenere alla categoria dei libri del no
Una categoria impegnativa egli rischiosa e un libro del no
Una parola il no che risuona ricorrentemente anche in queste mura che canali Cyclopaedia italiana dove il nodo della cultura sono stati non numerosi ma incisivi e determinanti
Il no di Gaetano De Santis di levi della vita al giuramento al regime
Ieri ricorrenti no ad attenuare a tacere a dissimulare anche piccole parti di articoli che meglio e più piacere però se questo fosse accettato il no alle insidie ricorrenti contro l'integrità istituzionale e la missione intellettuale dell'istituto
Il no ecco prosciutto in queste mura in funzione non meramente formale ma sostanziale
Ma in che senso e un libro del no il libro Franco Casavola
E nulla di meno che un libero del no a un libro della Libia o per meglio dire a un suo momento perché quel libro e più complesso di quanto normalmente non si ritenga e un no enunciato come tale ripetendo con quell'inquieto e sconosciuto coi eletto tutto è vanità Merini Premolo scorra
Più drammaticamente belli della Bibbia il libero
Del Qoelet dell'Ecclesiaste il libro dell'uomo dell'Assemblea il libro dell'oratore
Sul quale due coscienza di uomini pubblici in questi mesi
Quella del presidente Francoise Mitterrand è quella di Franco Casavola si sono soffermati per arginare la proposta che parrebbe essere l'unica che scaturisce dall'Ecclesiaste
In una testimonianza vitale molto bella Mitterand ha detto di rifugiarsi nella lettura di San Paolo dove veramente coniche l'universale umano del sentire religioso
E Franco Casavola si è rifugiato dove brevemente dirò in si perché equivalgono che sono il complemento del no che dicevo
Tremendo il libro dell'entusiasta
Il sapiente a occhi nella testa lo stolto cammina nelle tenebre ma un'unica sorte del riservata tutti e due
Vanità delle vanità dice con lettera e tutto vanta
In altri tempi forse da oltre Tevere caro presidente Casavola carissimo Franco sarebbe arrivata una telefonata professore Salter cautela veda di moderare invece adesso c'è questa libertà etiopi dialogo e Perotti pensiero ed errori di giudizio in vista di un approfondimento di Termini fondamentale
Casavola oppone intensi al no e il suo libro che così piacevole così bello così da leggere tutto d'un fiato a una forte tessitura teoretica
Che giustifica quella presa di posizione sulla prima pagina che rivolta a quella Summa di espressione fondamentale della saggezza umana e altamente impegnativo
Casavola e un credente forse non nella storia ma nella storicità
La storicità di apparire non come temporale tabacco mi un divenire il mondo moderno ha spezzato il nesso tra temporalità e di venire con quella che si chiama la rivoluzione scientifica
Casavola ripristina questo nesso e capisce che la storicità eccome la genesi di un grande organismo o di una serie di grandi organismi se negate il divenire chi ha bisogno della temporalità
Perdette il di organismi perdette le conquiste
Durature della storia
La l'affetto che lega il cattolico Casavola a un amico indimenticabile per l'enciclopedia italiana Pietro Piovani
Le ultime pagine che ebbi occasione di raccogliere dalle mani di Piovani per l'Enciclopedia del Novecento danno all'intensità del ricordo anche mio di lui in questo momento un tono profondamente commosso
Casavola crede alla convergenza di società in stato
Si stacca da quello che il filoni di pensiero Moro Teo nelle sue pagine per convergere piuttosto con page le e con una sua personale rivisitazione dei e grandi testi dell'insegnamento dei pontifici
Crede alla società sovranazionale e vede in questo week-end grandi organismo che una temporalità ricongiunta con il divenire tenta di costruire nei nostri anni
Crede anche questo è molto sottile questo è un libro teoretico e un libro filosofico dissimulato sotto questa iridescenza di frammenti la crede alla convergenza di diritti e di doveri fondamentale attraverso il fine presumibile della storia
Che non è altro che la messa in atto
Dei dovere via compiere i quali sussistono i diritti la comunità degli uomini è abilitata a chiedere a se stessa dei diritti in quanto a dei fini da perseguire e questi fini si esprimono
In dovere crede all'identità genetica di etica e di politica
E veramente potrei continuare in questa elencazione Mao parlato della chiusa di una lettera questo tuo libro caro Franco e un libro pieno di pensiero
Affascina perché soltanto il pensiero affascina e nulla come strumento di fascinazione può sostituirsi alla ragione umana e Casavola
Trae origine dal in motivazione e legittimità dalla forza del suo pensiero nel rivisitare tanti morti il percorso attraverso la rivisitazione dei grandi morti che appartengono a tutti noi è bellissimo
Ma c'è un morto che non è nelle pagine mai nella copertina del tuo libro
La vita
La cui fine ci colpiti tragicamente nella primavera del mille novecentosessantasette
Quando si spense sulla scalinata della facoltà di lettere dell'Università di Roma
La vita di Paolo Rossi a comparire lo scoperto oggi sulla copertina dell'attuale quella mano Frangi letti indica il futuro che fa suo il tuo appello del futuro
Effigiata da Enzo Rossi e certamente la mano del figlio questa immagine che sta dietro ad altra che più evidente
E il ritorno fra noi professori di quella morte chiedemmo come il simbolo di una tragedia forse grave tale da travolgere tutta la comunità nazionale effettuò anche avuto il merito riproponendo la senza saperlo nella tua copertina che rivisita tante morti in funzione della vita di riproporla per riproporla anch'essa come un simbolo di speranza
Concreto superamento di quei momenti verso un'altra quest'del nostro destino altre certezze altri cecchini altre idealità che tutti ci dobbiamo proporre
Io debbo soltanto ringraziare
Per essermi rispecchiato
In tutto quello che è stato qui detto stasera
Devo dire che un otto ore soprattutto un autore di un libro che raccoglie materiali tanto eterogenei distanti del tempo
Hanno avuto occasioni tanto diverse
Ha sempre un grande tremore
E a essere ricostruito
Attraverso la intelligenza e l'affetto
Dei suoi lettori dei suoi presentatori
E quindi con
Gratitudine e con sorpresa anche che io invece mi trovo
Esattamente come riflesso in uno specchio
Dico io si tratta del libro
Ma libri così consentitemi di dirlo senza vanteria
Solo nient'altro
E la somma dei propri giorni
Una somma che si riempie
Qui i sentimenti che pensieri
Ma anche di sofferenze
Credo di avere sortito da un'altura un temperamento di cui perciò non ho un merito
Di essere molto attento rapite
Di ascoltare
Di riflettere
Mi sono sempre sentito ed è una repressione che portò rami infanzia
Come su un uscio semiaperto
Che divide uno spazio noto e familiare da uno spazio assolutamente ignoto
Verso cui con riluttanza sento di dover adempiere il dovere di entrare
Questo diciamo pure questa sorta di margine
Che porto della mia condizione
Mi consenta di non dare nulla per scontato
Nulla delle parole degli altri
Dei gesti dei comportamenti degli altri
Della comunicazione umana
Mi sento sempre molto attratto
Come se
Da questa comunicazione
Nasca un nutrimento costante per la costruzione di me stesso per la conservazione di me stesso
In questo senso dipendo dagli altri la fece società che sei una
Esperienza anche di tipo
So soltanto psicologiche
Ho bisogno
Per avere una ragione del mio resiste
Di stare con gli altri ascoltare gli altri capire gli altri questo non lei non
Sempre motivo di
Gratificazione di conforto
Che a volte mi si rimprovera dei miei cari
Familiari a mia moglie
Ne si rimprovera questo non reagire
Con direi anche tre giudizi nei confronti degli altri di essere in un certo senso passi
Ma sono anche convinto finora la vita non mi ha smentito che questa apparente passività consente invece
Di maturare una grande capacità non soltanto di
Condurre la propria vita
Ma di potere aiutare le vite degli altri
Solo chi ascolta gli altri in grado poi di dire le parole giuste agli altri
Certo da questo punto di vista io riconosco di aver avuto dei privilegi convissuto come professore universitario tra decine di migliaia di giovani di diverse generazioni da ciascuno di loro ho imparato
è usato anche qui
Con consapevole il metodo
L'occasione dell'incontro con i giovani l'occasione della lezione
Per apprendere
La lezione non è mai stato per me soltanto una ha ragione di provare i miei pensieri le mie ricerche
Ma anche di confrontare i miei pensieri mie ricerche con quello che Giovanni generazione nuova dietro generazione nuova
Vedono del mondo pensando al mondo
E quindi è stato un'occasione di continuamente cresce questa la ragione
Per cui voi avete trovato in queste pagine quello spessore di cui invece io sono portato sempre a dubitare
Se continuassi forse questo ringraziamento finirebbe col diventare una specie di confessione pubblica
E non soltanto delle cose per cui devo ringraziare
Tutti coloro che sono entrati nella mia vita una confessione pubblica anche delle mie deficienze
Dei miei peccati credo di non avere mai adempiuto fino in fondo i miei doveri come avrei forse potuto
Credo di avere più letto e più studiato che non sufficientemente comunicato che non scritto che non pubblicato secondo una moda prevalente del mio mondo che quello appunto di contare dal titoli della propria bibliografia
Ma credo di essere pago piuttosto di altro cioè di avere lasciato
Una buona immagine di me
In giovani che oggi raggiungono con me letta più tarda che considero più matura e ancora capace di continuare a te