Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche oggi al nostro appuntamento per parlarvi di storia lo facciamo come sempre attraverso le segnalazioni dalle riviste qualche segnalazione anche dai quotidiani anche per questa puntata di oggi una puntata
Che oggi sarà un po'più lunga grazie alla programmazione leggermente modificata in queste
Giornate di sesta oggi cercheremo di fare un percorso a ritroso all'indietro e poi cercheremo di darvi anche qualche strumento per decodificare alcune delle questioni che cercheremo di toccare vediamo quale il percorso partiamo da Mondoperaio uscito il numero di marzo il numero tre come sempre come ricordiamo ogni volta prendete Mondoperaio come sempre il ricchissimo di articoli cominciamo Nella puntata di oggi a segnalare bene uno
Ed è un articolo che ci porta a un momento particolare della vita repubblicani della della prima fase diciamo così della vita della nostra Repubblica
Si tratta di un intervento di Nicolantonio etiche il Presidente Istituto Sturzo che ha questo titolo i cattolici verso l'esperienza del centrosinistra tra l'altro voi ritroverete potete ritrovare riascoltare e rivedere anche perché c'è il video
Questo intervento e che avvenuto nell'ambito di un convegno che radio radicale a registrato che si chiama così governo dell'economia e programmazione
L'esperienza del centrosinistra mille novecentosessantuno sessantatré e l'intervento che siamo per segnalare si è svolto nella prima giornata de è il vero vogliamo riproporre in qualche modo perché appunto da radio radicale lo potete vero già ascoltato perché appunto ci consente proprio di porre la il punto di inizio di questo percorso e lo facciamo appunto partendo da Aldo Moro vediamo perché
Scrive Antonietti alla fine del mille novecentosessantatré si formò il primo governo organico di centrosinistra presieduto appunto da Aldo Moro
Ha circa sessant'anni da quella importante svolta nella vita della nostra Repubblica si sono ripresi o avviati vari studi
Sui problemi ai aperti dal coinvolgimento del Partito Socialista Italiano nell'aria di governo e sulle diverse reazioni politiche suscitate dall'evento in tutti i partiti e nell'opinione pubblica
Nella DC
I promotori più importanti di questa nuova esperienza furono i maggiori leader di quella stagione Amintore Amintore Fanfani Aldo Moro i quali condussero la complessa operazione sia sul piano politico superando almeno momentaneamente
Numerosi conflitti interni ed esterni al partito come ha ricostruito bene di recente Paolo Pombeni mi dice Antoni il
Sia sul piano culturale e programmatico organizzando Teresa successivi convegni a San Pellegrino un'opera hanno tra il mille novecentosessantuno è il mille novecentosessantatré Moro specifico fin dall'inizio la necessaria natura di studio e di meditazione di tali convegni perché in quella stagione era in gioco aveva spiegato Moro
Il futuro del Paese prima ancora di quello della DC
Per conservare a quest'ultima il ruolo guida nel governo occorreva uscire per Moro dalla cristallizzazione della sua immagine
E soprattutto dagli indirizzi politici perseguiti fino ad allora attraverso una approfondita riflessione sulle necessarie innovazioni del sistema politico e di quelle economiche richieste dalla nuova fase della modernizzazione post bellica
L'impresa non si presentava affatto facile di fronte a una situazione sociale fortemente contraddittoria da un lato la politica del centrismo
Produceva ancora condizioni di straordinaria crescita economica del cosiddetto miracolo boom economico gli italiani
Erano orgogliosi del fatto che gli analisti del Financial Times avevano appena attribuito alla lira nel mille novecentocinquantanove
Il simbolico Oscar è il titolo di moneta vedetta in campo internazionale dal lato opposto
Non si era ancora realizzata in questo il passaggio importante su cui cercheremo di annodare
La puntata di oggi
Non non si era ancora realizzata come lo stesso Moro denuncio una definitiva conciliazione delle masse con lo Stato democratico concitazione
Da realizzare solo con il concorso dei partiti popolari dotati di programmi specifici
Sulle riforme e sulla difesa del pluralismo istituzionale e sociale questa lettura di Aldo Moro estremamente e chiara lucida la costatazione di quella che era di quali fossero gli equilibri della giovane Repubblica a partire appunto dal mille novecento sessantuno questa riflessione fu sempre
Estremamente chiara al leader
Democrazia era democristiano continuiamo però con le parole di Nicola Antonietti un comune indirizzo politico doveva fondarsi
Sulla convinta salvaguardia del loro ruolo horror regolativo dello stato di quel ruolo che andava preservato dalle ingerenze stataliste cui facevano appello in modo diverso le sinistre estreme e le destre e questa la lucidità e chiarezza
Della riflessione di Aldo Moro andiamo avanti
Nei convegni di studio furono coinvolti molti esponenti della DC della CISL e delle ACLI è un significativo gruppo di intellettuali
Per lo più giovani accademici cattolici non presenti nella vita del partito o del tutto estranea ad essa ma sempre collegati ai circuiti nazionali e internazionali
Più attenti alle nuove strategie democratiche
Fu un tentativo che presentava importanti tratti di originalità dice l'autore perché fu garantita quegli intellettuali la libera espressione delle proprie posizioni posizioni mentre il problema dei rapporti tra intellettuali e partiti veniva viveva una fase critica in altre formazioni politiche specie nel Partito Comunista Italiano
Avevano abbandonato già nel mille novecentocinquantadue il partito togliattiano alcuni intellettuali cattolici tra i quali finisce Balbo Giorgio Ceriani impegnati nello studio dei conflitti tra gli sviluppi capitalistici indotti dalle nuove tecnologie dis industriali e le esigenze del mondo del lavoro soprattutto però dopo la pubblicazione del rapporto segreto
Famoso rapporto segreto di Kruscev fare dopo i fatti d Ungheria
Cinquantasei scema la gramsciana dice l'Autore fisionomia dell'intellettuale organico agli indirizzi del partito
E si registravano varie fuoriusciti dal partito tra queste rilevante fu quella di Antonio Giolitti entrato nel
Partito Socialista inseguito per affermarsi come prove proprio protagonista della programmazione economica dei governi di centro Six i convegni di San Pellegrino evocavano l'esperienza dei giovani intellettuali cattolici che elaborarono tra il mille novecentoquarantatré
E il mille novecentoquarantacinque il Codice di Camaldoli dove si abbandonarono le esperienze politiche del passato Sinico in modo analitico tutta la gamma di interventi necessari e possibili nell'economia nella vita della società e dello Stato
Cui era chiamato nella stagione post fascista un futuro in quella prospettiva naturalmente partito cattolico il
Collegamento questa esperienza culturale e con altre come quella d'esempio di Cronache sociali dei dossettiani di Dossetti
Trovava una qualche evidenza nel fatto che anche a San Pellegrino campeggiavano esponenti delle precedenti esperienze culturali
Quali lo stesso Moro e Pasquale Saraceno innovatori dei canoni Pdci della economia industriale poiché
L'Autore prosegue con le considerazioni da cui di rimandiamo più avanti
Scrive
Di interpretare le ragioni delle novità San Pellegrino si fece carico il dossier piano Achille Ardigò che non ebbe dubbi a rilevare l'inadeguatezza dovuta presto è divenuta preciso che cronica delle politiche sociali democristiane
La DC non riusciva a governare la nuova fase dell'accumulazione dei profitti prodotta dal capitalismo tecnologicamente avanzato per salvaguardare i principi di sussidiarietà e di solidarietà iscritti nella dottrina sociale della Chiesa
Anche Livio Labor Carlo Donat Cattin ne sottolinearono le gravi condizioni in cui si realizzava la distribuzione del reddito del mondo del lavoro
Fino a stravolgerne ogni equilibrio sociale analoghe preoccupazioni furono espresse da Moro nella reazione Impel nella relazione introduttiva al congresso di Napoli nel gennaio del sessantadue e nota per la sua lunghezza e per i suoi
Contenuti e qui diceva tra l'altro
Moro il segretario richiamo con forse il dovere di tutti impartiva artigli particolare quello cattolico di lavorare per il progresso economico occupandosi in modo prioritario delle riforme politiche e amministrative mirate ad affermare
La dignità dei singoli e delle comunità senza consentire che attraverso lo Stato si minacciasse la loro libertà politica e civile quindi anche sempre l'originalità
La accuratezza come dire la diciamo la per raffinatezza dell'analisi della realtà politica sociale economica del nostro paese di Aldo Moro emerge ancora una volta va ricordato e qui diciamo siamo cavallo punto
Della dei governi di centrosinistra di questa prima esperienza che è al centro di questo articolo che rischiamo leggendo che la discenda della trasformazione della grande crescita economica
Del nostro Paese fu una crescita appunto come Moro notava tumultuosa complessa e accompagnata da provvedimenti
Spesso tardivi è così pochi ricordano che per esempio lo Statuto dei lavoratori che introdusse uno una serie di questioni che poi sono si sono dimostrate alla
Efficaci diciamo alla prova dei decenni dello statuto dei lavoratori venne approvato in prima lettura proprio nei giorni
Della bomba a a piazza Fontana e sono contesti appunto che ci raccontano
Il ritardo neanche altre questioni che riguardano la vicenda del nostro Paese a San Pellegrino continua però l'autore queste sono nostre osservazioni a Savelletri a San Pellegrino la convinzione che è emersa ere
Progressivamente puro ostacolata da varie opposizioni fu quella che solo con la nuova formula al centrosinistra si poteva mettere in cantiere profondi si potevano mettere in Candy in cantiere profonde riforme economiche per realizzare un aggiornamento
Costituzionalmente garantito dell'intero sistema politico questa era la Democrazia Cristiana dirlo quella democrazia egiziana era Effetti negli stessi anni in Italia pur di fronte alla percezione da parte delle farse delle fasce sociali medie e alte
Di un benessere crescente appunto Bari a vari analisti non sfuggiva il rischio procurato dal lento sfaldamento nella indispensabile coesione sociale dopo la ricostruzione post bellica quest'ultimo se sei politiche di welfare con un'applicazione tutta nazionale dell'assistenza pubblica avevano certamente creato sul piano giuridico nuove ma pur limitate forme di cittadinanza democratica e cittadinanza sociale poi spiega queste categorie più avanti a San Pellegrino però si chiarirono le illusioni
Create dai erronee percezioni della situazione anche sulla base dei risultati di un dibattito internazionale questo passaggio molto interessante non solo accademico si arrivò a contestare il dominante modello economico che insieme hanno nel quale si enfatizzano all'intervento economico dello Stato nelle situazioni critiche vissute dalle popolazioni in quel dopoguerra
Anzi si iniziò a denunciare una sorta di eterogenesi dei fini indotta dalle stesse politiche di welfare
E cioè che la protezione da parte dello Stato contrariamente alle aspettative finiva per offrire non più un godimento generalizzato dei diritti sociali bensì l'affermarsi di interessi specifici e il loro uso privilegiato
Solo da parte di frazioni della società anche questa riflessione nell'ambito della Democrazia Cristiana di quegli anni è ancora facendo capo alla leadership di cui abbiamo detto dimostra di essere molto molto approfondita
Su tale costatazione si attestò nel corso del secondo convegno di San Pellegrino un giovane economista di allora Benanti Beniamino Andreatta il quale si disse convinto che con l'inizio degli anni sessanta l'esigenza di una pianificazione globale
Della nostra economia si è posta al centro dell'interesse delle forze politiche avendo a suo fondamento un duplice giudizio critico insufficienza degli schemi di politica economica applicati durante gli anni cinquanta e di insufficienza del nostro sistema che pur nel suo imprevedibile rigore ha portato risultati che appaiono sotto molti profili insoddisfacenti questi alcune
Delle parole di Andreatta poi si riportano alcune riflessioni di Saraceno che già gli abbiamo vi abbiamo nominato sulla questione del Meridione il ruolo della Cassa del Mezzogiorno dello Svimez Bellini sono tutti temi davvero di interesse sulla e che riguarda una storia politica economica del nostro Paese
Un'osservazione solamente rileggiamo era urgente reperire indirizzare ogni risorsa disponibile a incrementare l'offerta produttiva dell'East dell'intero sistema industriale
Pubblico privato equilibrando le regole del mercato con quelle del lavoro e del credito
Era quella l'impostazione cui Saraceno si ispirò negli
Di sessanta per indirizzare le scelte di politica economica della Cassa del Mezzogiorno
Alle soglie degli anni sessanta si andarono coi esaurendo le le prospettive con cui era sorto il centrosinistra le ragioni furono eminentemente politiche
Osserva osserva l'autore come eh
Né i fatti ma già nel sessantacinque del mille novecento
Sessantacinque leopoldo Elia riprendeva il suo intervento di San Pellegrino e avvertiva che in Italia tutti i partiti non erano più in grado di conciliare quelle funzioni di rappresentanza e di mediazione
Tra il pluralismo sociale e l'autorità statale che corrispondono alla loro vocazione di fondo l'anno successivo Mortati uno dei democristiani che furono protagonisti dei lavori della costituente constatava
Che era da considerare ormai conclusa la stagione nella quale aveva prevalso l'immagine di tutta Italia del partite non sta per con i suoi effetti politici perché in Italia e non solo aveva detto Mortati i partiti invece che tramiti erano divenuti un diaframma fra il paese e la società e di questo ruolo dei partiti ricorderete naturalmente nei termini e nelle categorie
Che gli sono state proprie la lettura di e Marco Pannella che non si allontana di molto
Da a questa dura aspra critica a quello che diventa poi i partiti italiani in una fase successiva però della vicenda di questa debole
Fragile Repubblica che Moro come abbiamo letto in questo intervento e che vi abbiamo proposto in apertura questo intervento che tra l'altro per vedere e ascoltare sul sito di di radio radicale di Nicola Antoniotti presidente dell'istituto Sturzo portò era concentrato su questo e allora facciamo questo passo indietro e andiamo ai primi giorni della giovane della fragile
Repubblica italiana e lo facciamo con una citazione che parliamo dall'est il numero quattro di aprile aprile due mila e il ventitré che contiene molti approfondimenti diversi approfondimenti sulle questioni di attualità di cui voi abbiamo discusso in questa trasmissione di cui si è discusso molto polemiche e che ci sono stati in queste settimane su cui torneremo anche un attimo tra poco ti vogliamo però segnalare un articolo di Saverio Ferrari che ci parla di un fatto molto curioso della storia
Della Repubblica
Italiana che tra l'altro è stato oggetto di un libro che già più volte che abbiamo ho segnalato che non mi pare che ha recitato in questo articolo di Saverio Ferrari libro si chiama il corpo del Duce
Ed è stato ed è un lavoro dello storico Sergio Luzzatto davvero ve lo segnaliamo perché ti interessa il punto e introduce la riflessione storica la politica su un passaggio paradossale e contraddittorio
Della storie della Repubblica di che cosa stiamo parlando il titolo dell'articolo di Saverio Ferrari è questo
L'uso politico del corpo
Di Union dittatore fascista del dittatore fascista si parla del rocambolesco furto della salma di Benito Mussolini suo ritrovamento le conseguenze
I e poi anche il ruolo di coloro che furono diciamo i promotori di questa curiosa
Questione la vicenda il trafugamento scrive Ferrari della salma di Benito Mussolini nella notte tra il ventidue il venti terreni aprile del mille novecento o quarantasei non è ancora nata la Repubblica
Ci dal Cimitero Maggiore di Milano
Non è stato non è stata solo una storia macabra degna di un film dell'orrore ma una vicenda con risvolti politici chi addirittura undici anni dopo
Portarono anche al sostegno alla nascita di un governo ma partiamo dall'inizio campo sedici Fossa trecentottantaquattro
Dopo essere stato rimosso da piazzale Loreto il cadavere di Mussolini fu portato all'obitorio di via Ponzio
Dove fu praticata l'autopsia quindi come disposto dalle autorità al cimitero maggiore di viale Certosa noto come cimitero Musocco
Qui la sera del trenta aprile del mille novecento quarantacinque al dopo le ore diciotto a Camposanto chiuso
Fu trasferito con lo stesso furgone che portava le salme di Claretta Petacci e Achille Starace quindi inumato punto al campo sedici una fossa trecentottantaquattro senza alcun segno di identificazione il corpo di Mussolini a poca distanza nella stessa fila anche Petacci e Starace furono a loro volta sepolti in forma anonima
Scrive Ferrari l'operazione che che l'operazione non fosse stata condotta scrive più avanti
In gran segreto lo dimostra lo dimostrava una piccola folla piccola folla di curiosi venuto a conoscenza dell'evento che si era assiepata all'esterno dei cancelli porta queste testimonianze all'epoca anche ma anche la scorta che veniva accompagnato in e Croff fuori
Con alcuni militari un colonnello medico uno della Croce Rossa il direttore del cimitero nonché alcuni frati che avrebbero poi dovuto benedire la salma ad accompagnarli alcun fotografo in borghese che ritrasse il tutto
Dove si trovasse la tomba di Mussolini era poco più che un segreto PVC nessuna è questa diciamo un uno standard del discende italiano ma andiamo avanti la notte tra il ventidue e il ventitré aprile il trafugamento avvenne in questa notte ventidue ventitré aprile del mille novecentoquarantasei la notte di Pasquetta
Ad opera del partito fascista democratico il simbolo era un fascio senza la scure
Una delle formazioni clandestine dei nostalgici costituitisi già dopo già nella seconda metà del mille novecentoquarantacinque a soli pochi mezzi
Dalla liberazione questi raggruppamenti ricorda l'autore nell'immediato dopoguerra generalmente composti da pochissime persone
Furono attivi soprattutto al Nord in particolare in Lombardia tra Milano corpo e Monza
Dove assunsero denominazioni più varie rendendosi protagonisti di attentati alle sedi dei partiti di sinistra anche di azioni omicidi ad esempio a Milano proprio la sera del ventitré aprile quarantasei il giorno stesso del trafugamento della salma di Mussolini
Da una casa decente la Camera ha del lavoro
Di corso di Porta vittoria furono sparati alcuni colpi di pistola all'indirizzo di partecipanti una riunione della lega dei portinai morì in questo modo Stella
Su corrotto trentaquattro anni una militante del Partito Comunista Italiano ma ritornando sulla vicenda a guidare le operazioni al Cimitero Maggiore fu Domenico Leccisi sindacalista durante la Repubblica sociale italiana e già distintosi il cinque novembre del mille novecentoquaranta cinque
A Milano per aver incendiato i cartelloni del film Roma città aperta che penetrò con altri due a notte fonda Musocco agendo indisturbato
Per diverse ore fino all'alba il Casale di Mussolini fu di sepolto lavato una fontanella trasportato con una carriola
Perdendo lungo il tragitto anche una gamba in varie frange di una mano quindi avvolto in una tela da tenda scavalcato il muro di cinta chiuso
Nel bagagliaio di una Lancia Aprilia che si trovava all'esterno nel camposanto inizialmente il trafugamento era stato pensato il ventotto aprile anniversario della fucilazione
Del Duce fu anticipato in considerazione della rivolta scoppiata il giorno prima nel carcere di San Vittore che stava massicciamente impegnando le forze di polizia il gesto venne rivendicato dal comitato direttivo di questo partito
Con un manifesto lasciato proprio nella fossa e un comunicato alle redazioni dell'Unità e all'Avanti l'intenzione dichiarata era di conservare la salma fino al momento della in un'azione solenni
Poi appunto ci furono cento giorni in cui questa salma non fu trovata dopo alcuni arresti ricordo autore tra gli altri in quello stesso Leccisi svariate macabre traversie il cadavere sottoposto a successivi trasporti prima a Madesimo in una villa poi nella chiesa di Sant'Angelo di Milano custodita due frati Alberto Parini fratello di e Piero Parini che era stato potestà il prefetto di Milano al tempo della Repubblica sociale Enrico su Ka entrambi poi trattenuti a San Vittore il dodici agosto grazie proprio ai due religiosi artefice artefici dell'ultimo trasferimento il corpo di Mussolini sballottato ancora l'altro della a Lombardia dentro a un a un Baule furono fatto rintracciare la questura di Milano all'interno di ella Certosa di Pavia in un armadio a muro
Il tutto era durato cento giorni la vicenda aveva nel frattempo occupato
Le prime pagine dei giornali italiani con il diffondersi delle notizie più svariate tutte false dice l'autore
Che davano il corpo in marcia verso Roma
In procinto di essere nascosti in Inghilterra oppure cremato il portato a Giulino di Mezzegra un eroe tra virgolette questo il Tito o del è capita letto successivo Domenico Leccisi venne giudicato dalla Corte d'assise di Mila no amnistiato grazie alla legge Togliatti
Per la sottrazione della salma fu invece condannato
Il quattro aprile del quarantasette per contraffazione di biglietti di banca con cui finanziava il movimento scarcerato dopo ventuno mesi di detenzione fu eletto nel cinquantuno Consiglio comunale divenuto una sorta di eroe
Del neofascismo postbellico nazionale spiega
L'Autore nel cinquantatré entrò in Parlamento surclassando per preferenze il capolista del movimento sociale italiano
Pino Romualdi alla circoscrizione di Milano Pavia fu nuovamente poi rieletto nella successiva legislatura nel cinquantotto e poi sì ritroviamo diciamo nella questione della restituzione della salma ai familiari i resti di Mussolini vennero nascosti dalle autorità nel quarantasei questa volta sì in gran segreto dice l'autore della cappella al primo piano del convento dei Cappuccini
Di Cerro Maggiore in provincia di Milano grazie anche alla mediazione del cardinale Schuster
Nel sì il sette giugno del mille novecento cinquantasette il Governo presieduto da Dione Zoli
Monocolore democristiano ottenne alla Camera la fiducia grazie ai voti dei monarchici e dei missini e lo stesso Domenico Leccisi qui che nel frattempo era passato
Al gruppo visto come indipendente votò la fiducia a un governo che si rigetta con un solo un voto e diciamo tutti determinati naturalmente anche questo siamo sintetizzando e interpretando l'articolo alla traslazione ufficiale la restituzione della salma avvenne proprio grazie al governo di Adone Zoli ministro dell'interno Tambroni che pure fu diciamo fu importante in questo contesto la restituzione della salma avvenne tra il ventinove e il trenta agosto del mille e novecentocinquantasette Bisoli parlò di un atto di pietà cristiana e poi appunto
Di lì poi inizio la vicenda delle delle
Dei pellegrinaggi dice l'autore alla tomba di Benito Mussolini
Allora questo articolo ci riporta su queste fasi contraddittori che pure hanno un significato appunto nella vicenda della nascita abbiamo visto per il periodo preso in esame
Momento di gestazione della Repubblica ma di quello che è stato il nostro paese dopo il mille e novecento quarantacinque torniamo però per un attimo appunto in questo viaggio a ritroso
Nel tempo a parlare di questa questione di cui si è parlato molto nelle settimane scorse cioè la polemica su via Russell è di vogliamo segnalare un articolo di Adriano Sofri che è comparso sul foglio del sei aprile perché Adriano soffrì fa riferimento alcune questioni che sono molto o precise molto specifiche e che davvero aiutano ancora una volta entrare nel merito della questione della concreta
Realtà storiche hanno innanzitutto vi ricordiamo sempre abbiamo fatto altre volte lo facciamo anche questa volta il fondale non fondamentale libero di Alessandro Portelli stampato da Donzelli l'ordine e già stato eseguito riprende il titolo il comunicato dell'Autorità tedesca
Sull'eccidio delle foste Ardeatine l'unica comunicazioni che ci fu
Adriano Sofri però ricorda un fatto importante cioè i quattro articoli del mille novecentosettantanove di Umberto Gandini
Per il quotidiano Alto Adige poi pubblicati in volume è stato giornalista romanziere formidabile traduttori dice dice
Soffrire penso anche che andare ad ascoltare la voce dei membri vivente il cosiddetto battaglione Bosa ne riporta poi alcune questioni di cui pure gridava cenato c'è anche di un certo razzismo che c'era nei confronti delle autorità tedesche naziste verso gli italiani della Repubblica sociali Italia dei difficili rapporti che ci furono anche orientati a sentimenti razzisti ci ma poi da un altro passaggio importante
Che ancora diciamo relativamente a questi articoli mille novecento settantanove scrive Sofri si disse che appunto i partigiani di atto autori via Rasella avrebbero dovuto consegnarsi conoscendo le conseguenze
Che la rappresaglia tedesca lo stesso ma se il maresciallo Kerself Keyserling al Processo
Quando il giudice gli chiese se avessero rivolto qualche appello ai responsabili della bomba prima di ordinare la rappresaglia rispose che Serlenga
No non lo facemmo anche se vista ora l'idea sarebbe stata molto buona ammise che esse e poi concluse se avessimo subito comunicato la decisione di uccidere
Più di trecento italiani avremmo rischiato una sollevazione massiccia prova questo i tedeschi sapevano che era la possibile poiché a Kappler fu chiesto gli attentatori avevano un qualche obbligo a consegnarsi
Risposta di Kappler sempre durante i processi assunto pensare che un attentatore si presenti al nemico mettendo così a repentaglio tutta l'organizzazione se avessi io questa responsabilità e non lo farei perché consentirci a noi cioè al nemico di torturare distorcere e informazioni decisivi dal suo punto di vista nello stesso Kappler
Capiva che si trattava di azioni di guerra
E poi ancora altre altre questioni un riepilogo e solerte scrive soffrì del pezzo dell'Alto Adige resti Monia se raccolte da Gandini e dalla pubblicistica
Pertinente si legge a firma di Pino Loperfido sul die trentino mese del ventisei marzo scorso quindi di leggiamo la segnalazione di Sofri anche se non l'abbiamo vista perché appunto
Riporta queste cose Sofri peraltro poi segnala anche un convegno che trovare l'archivio di radio radicale di cui abbiamo già parlato e siamo tornati ancora una volta per qualche precisazione e siamo tornati indietro ancora nel tempo
E allora riavvolgiamo il nastro ancora e torniamo torniamo all'Est
Il numero di aprile e perché c'è un'intervista di Simona Maggiorelli che dirige Left
A allo storico Carlo Greppi perché si è occupato Beppi di un libro che si chiama così un uomo di poche parole
Storia di Lorenzo che salvo primo Primo levi stampato dalla terza leggiamo qualche passaggio presentarvi questo libero che naturalmente varrà la pena leggerti legge lo storico Carlo Greppi appunto untore
Di questa di questo lavoro scrive Maggiorelli fra rigorosa ricerca storica scrittura avvolgente narrativa che appunto l'intervista su diversi temi noi però bisogna lei segnaliamo solo i passaggi relativi a questo libro Lorenzo muore pochi anni dopo il suo ritorno in Italia nulla avremmo ho potuto sapere di lui se non avesse incontrato quel ragazzo
Che poi sarebbe diventato Primo levi mentre scrivevo questo libro mi chiedevo chissà quanti altri Lorenzo ci sono che non hanno avuto la fortuna più che legittima giustificatissime di essere nel Pantheon e civile globale colpisce chiede l'intervistatrice il silenzio piano di attenzione
Che Lorenzo avverso primo riesce ad arrivare a Luís al di là delle parole la Zuppa che gli ha portato per mesi è stata fondamentale ma ancora più importante è stato il rapporto umano fra i due chiede chiede Maggiorelli risposta ricordiamoci che Primo levi allora era un ragazzo che rischiava di essere una vittima dello sterminio risucchiato nel buco nero della Shoah d'altro canto se mai fosse uscito vivo da lì rischiava di sopravvivere con un'idea dell'umanità tremenda implacabili invece come primo scrive nella prima edizione di se questo è un uomo Desy da mille novecentoquarantasette poi Einaudi mille novecentocinquantotto
Lorenzo gli dette una buona ragione per sopravvivere perché gli mostro non tanto per l'aiuto materiale che pure fu fondamentale
Che esistono esseri umani pienamente umani anche nel cuore dell'orrore qualcosa di puro ed interno scrive Primo levi che pure era sempre molto molto cauto nell'usare parole importanti
Poco
Si è saputo delle vicende concrete di questa questione il giovane Lorenzo era da Office in seguito agli accordi industriali tra Italia e la Germania al Terzo Reich
Lorenzo Perrone si chiama Lorenzo Perrone arrivo ad Auschwitz nel mille novecento
Quarantadue questi ed altri particolari che troverete in questo ricco e appunto ne parla Simona Maggiorelli sulle questa intervista a all'lo storico Carlo Greppi il libro si chiama così un uomo di poche parole storia di Lorenzo che salvo primo club ristampato dalla da la terza dello segnali quando era questo percorso a all'indietro che abbiamo fatto oggi ci porta in un non scenario nel campo diciamo delle gravissime contraddizioni del novecento ore lo scenario e quello della Shoah è quello della seconda guerra mondiale ecco oggi tentiamo
Come sempre in maniera sommaria e solo a titolo di esempio di darvi qualche indicazione su queste contraddizioni lo facciamo ancora una volta segnalandovi psiche
Che la rivista di cultura psicoanalitica stampata dalla mulino è il secondo numero del due mila e ventidue che si chiama rischio già vi abbiamo segnalato qualcosa di questo di questa pubblicazione oggi cerchiamo di collegare il giovane giovamento che abbiamo fatto finora con una riflessione che trovate a pagina quattrocentottantasette di sì che rischio
Di Isabella Merzagora Isabella Merzagora Merzagora e professoressa ordinaria di criminologia all'università degli Studi di Milano Sico patologo forense autrice di molte pubblicazioni e il titolo è questo l'idealismo pervertito il rischio di una giusta causa appunto di domanda e il soggetto diciamo un piccolo saggio si apre
Con una citazione di Yehuda Bauer l'ho ripetuto molte volte le Utopie uccidono
Inizia Merzagora non si creda che commettere i crimini fare il male o fare del male sia poi così facile e poi ci sono alcune riflessioni sul super-io criminale che non vi leggiamo che sono molto tecniche qualche passaggio però lo ribadiamo più avanti gran parte dell'attività delinquenziale è dovuta
Queste ipotesi di studio a una proliferazione di difese nei confronti dell'atto delinquenziale sotto forma di autocertificazione difese che appunto chi è artefice di questi atti racconta se stesso prosegue la studiosa queste auto giustificazioni
Consentono all'asso oggetto di neutralizzare appunto attraverso il ricorso particolari tecniche il conflitto con la morale e sociale Daloui almeno parzialmente
Accettata per alcuni studiosi fra le tecniche di neutralizzazione vi è il richiamo a ideali più alti cioè a norme reputati eticamente superiori a quelle legali
Per esempio la figlia la fedeltà a un gruppo di appartenenza che porta a qualificare come dovere l'omertà o la vendetta
Spiega spiega più avanti questo richiamo a più alti dei viali giustificazione morale possono però andare anche oltre
Se infatti commetto un crimine per un ideale superiore a quelli comunemente Accolti e trasmessi ecco che esso diviene non solo scusabile Martini ma addirittura doveroso encomiabile
Questo è in sintesi leader negli leader all'istmo pervertito da cui il titolo se ne trovano numerosi esempi e a diversi livelli di gravità delle azioni commesse qui andiamo nel campo della storia di Ebbers
Lo cita ad esempio ma poi scrive più in generali genocidi sono stati per predati convincendo i per predicatori che agivano per una buona causa una delle quali forse la prima era la sopravvivenza del proprio popolo minacciata dai nemici dagli altri
La sopravvivenza passava inoltre per la prego pare preservazione della razza un altro ideale indicato in quei momenti storici
Le dichiarazioni dei nazisti appunto abbiamo citato che balzi in tal senso sono continue dice la studiosa per esempio la legge per la protezione del sangue
E dell'onore tedesco del mille novecentotrentacinque esordiva pienamente convinti della cognizione che la purezza del sangue tedesco essenziale per l'ulteriore esistenza del popolo tedesco una citazione tra virgolette
Di Haring e poi fu esplicito con CD e conciso la gente finisce sempre per fare quello che dicono i leader è facile basta far loro credere che qualcosa gli sta attaccando
Finita la citazione non senso modo in tutti i genocidi del ventesimo secolo dal Caucaso ai Balcani all'Africa dei Grandi laghi
Hanno avuto in comune la convinzione che ci fossero nemici mortali che quindi lo sterminio di costoro fosse difesa a questo punto legittima
Scrive più avanti ad esempio un altro studioso riflette su quanto poi Grossman cioè riportava in un dialogo contenuto in vita e destino aperta la citazioni grossolano visto la forza incrollabile dell'idea del bene sociale che nata nel mio paese sto parlando Unione Sovietica
L'ho visto nel periodo della collettivizzazione forzata nel mille novecentotrentasette ho visto uccidere nel nome di ultimi ideale bello è umano come quello cristiano viso le campagne morire di fame
I figli dei contadini che morivano tra le nevi della Siberia ho visto le tradotte
Che da Mosca Leningrado e da altre città della Russia partivano portavano in Siberia centinaia di migliaia
Gli uomini e donne inimicizia la grande luminosa idea del bene sociale era un'idea bella grande e ha ucciso senza pietà questa citazione
Si conclude così
L'essenza del nazismo poi è stata detto è stato detto con espressione breve quanto efficace fu un idealismo andato a male
Più volte ai bande davanti ai giudici di Gerusalemme infatti dichiarerà era un un idealista
E queste citazioni servono a a sostanziare questo ragionamento che fa la studiosa da questo punto di vista scrive ancora tutti i genocidi sono uguali gli armeni erano stati definiti dei turchi un cancro una lo dice l'azione maligna che assomiglia
Alle tre all'e sterno un piccolo Forum Coloma che esse non sarà estirpato dal bisturi non esperto chirurgo ucciderà il paziente anche poi l'esempio dei medici per esempio dei medici impegnati
Nella se è un duro è un ruolo eugenetica
Nel genocidio si esprimevano lo stesso modo quando popolo vuole in un modo o nell'altro preservare la propria natura deve respingere gli elementi razionalmente alieni quando questo non ci sono già insinuati deve sopprimerli
E eliminarli queste auto difesa è una citazione appunto tratta da un dei medici che si occupava dei
Di gli esperimenti Eur genetici campi nazisti il il saggio di Isabella Merzagora prosegue poi con vari esempi che riguardano il campo medico a cui vi rimandiamo c'è anche un passaggio sulla questione dei vaccini ma non per quanto riguarda l'attuale vicenda pandemica più avanti scrive Lidia e la e l'idealismo pervertito proprio inoltre delle diverse convinzioni complottiste
E della ricerca delle ricerche di capri espiatori Manzoni la chi ama quella indignazione alla rovescia e spiega cercando un colpevole contro cui sdegnati sì ha ragione
Ha ragione e niente di più pericoloso per i fanatici d'ogni tempo d'ogni colore scrive mezza vorrà i fanatici già se poi agiscono in nome di Dio chi li ferma come potrebbero sentire rimorso è qui appunto si parla di quest'altro aspetto
Taluni autori hanno fatto differimento per questi comportamenti al concetto di psicopatia
Ma scriverà sugli USA le caratteristiche principali della psicopatia sono la mancanza di empatia l'incapacità di identificazione
Mentre per esempio i terroristi sono sordi alle sofferenze delle proprie vittime ma tutt'altro che insensibili a quelle del proprio gruppo di appartenenza
Analogo discorso va fatto per chi ha avanzato poi l'ipotesi di un disturbo antisociale di personalità comportamento terrorista sempre visto nell'ottica del proprio gruppo di appartenenza e piuttosto promosso sociale che anti sociale insomma naturalmente non è facile
Affinare categorie per comprendere questi fatti che interessano la società e che attraversano la storia
Un altro studioso richiama fra i costumi fra i costrutti del ma anche sette terrorista
La crescente insoddisfazione nei confronti del mondo così come il sentimento di essere trattati ingiustamente un senso soggettivo di ingiustizia un atteggiamento aggressivo verso il
Unico esterno cioè la dislocazione dell'aggressività e il ritenere che il fine giustifichi i mezzi e cioè che qualsiasi cosa vada bene per distruggere il nemico compresa l'uccisione di civili
Uno stile di pensiero improntato all'otto uccidere o essere uccisi che noi contro di loro la convinzione che la causa cui sia votati sia tutto ciò per cui vale la pena vivere l'opinione secondo cui un atto eroico può cambiare il mondo motivazioni ideali che possono avviene esiti atroci dice
Merzagora la grande maggioranza dei terroristi spiega ancora proviene da paesi in cui vige una cultura collettivista
è una visione collettivista faciliterebbe la divisione in noi è il loro dove naturalmente i primi sono percepiti come depositario di tutte le virtù i secondi tutti i difetti
Questa dicotomica azione sarebbe enfatizzata anche dall'assolutismo delle credenze tanto più se fondato su una religiose su una religiosità dogmatica per esempio che si propone come unica depositaria della Verità e che vede chi non vi aderisce come infinite infedele peccatore eretico cosa c'è di più meritevole che sterminare gli eretici ricordiamoci il nostro passato osservava ancora amaramente
Merzagora altri studiosi hanno elaborato un nuovo schema che illustra il militante extremis stemma in sette i suoi ideali non si dato solo dell'analisi della mentalità del terrorista solo del terrorista islamico dato che questi autori hanno considerato anche altri gruppi per esempio come quello della Bader Meinhof o o lettini ITA mille documenti
Delle sette integraliste cattoliche punti da loro individuati sono fra gli altri la necessità di prendere misure estreme e fuori dalle regole che poi significa sostenere i metodi violenti
L'uso di tattiche in funzione assolutoria della responsabilità nella pratica della violenza per esempio quella secondo cui la lotta armata non è stata una loro scelta ma vi sono stati costretti e questi i ragionamenti che la studiosa propone un altro studioso poi parla del processo di Satta iniziazione la creazione di un nemico
Nel Del Bene aggiungendo che soffre giustificazioni mora a uccidere e poi
Anche altri
Altri diciamo prototipi come dire per cercare di analizzare queste questioni c'è il mission oriented motive Tayyip intenzionato a ripulire il mondo da certe categorie di persone che questo
Lo abbiamo lo abbiamo sentito tante volte allora di fronte a questo Panorama
Che cosa che cosa si può proporre Isabella Merzagora in conclusione
Scritte la proposta è il tema dell'umiltà
Avere ideali è una cosa buona è una cosa giusta purché si abbiano sempre presenti le lezioni di alcuni studiosi alcuni autori che ci sorto no
A non praticare quella presbiopia etica che ci conduce a vedere un bene lontano ed essere ciechi di fronte alle sofferenze
Vicine
Ero e non è l'essere straordinario capace di uccidere e morire per un assoluto ma l'uomo o la donna del tutto ordinari che sappiano disobbedire
A qualunque assoluto quando si tratta di non far male di impedire che altri lo facciano eroi e chi vede il dolore inferto
E decide di prendere partito ad esempio Totoro of parlando del regime sovietico che mirava a un fine sublime con il risultato di una confusione
Così decadi vi è mento collo decadimento della morale e città Attilio e dice le nobili cause non sono eterne eterna o quasi la povera carne sofferente dell'umanità e Grossman che poi diceva
Non ci credo io nel bene io credo nella bontà e questi
Ragionamenti di buon senso la studiosa Isabella Merzagora proponente
A risposta a questi fenomeni sono fenomeni che appunto attraversano la storia l'idealismo pervertito il rischio di una giusta causa eh
Con l'argomento che può essere usato penalizzare alcune delle gravi contraddizioni
Del novecento correzioni che abbiamo vissuto da vicino nel nostro Paese ancora una citazione prima di chiudere anche la puntata di oggi da questo da questo numero della rivista di cultura psicanalitica psiche del mulino che si chiama rischio il numero due del due mila e ventidue il diniego della paura di Gabriella Mariotti Gabriella Mariotti psicoterapeutica psicanalista membro associato della società psicanalitica italiana
E e membro della comitato di direzione della rivista Polaris
Il diniego della paura allora di reggiamo la parte iniziale per capire qual è il ragionamento paghi leggeremo solo la conclusione
Mi pare quanto mai adeguato se non francamente necessario dice la studiosa parlare oggi del rischio cioè cercare di rendere pensabile la serie di significati che può assumere nella vita dei soggetti siamo contemporaneamente resuscita la pandemia
Stiamo vivendo una guerra e siamo in una situazione politica piuttosto preoccupante dice la l'autrice possiamo dire
Che quindi il rischio fa parte delle della nostra vita poi più avanti spiega
Il diniego della paura e l'angoscia nella condizione di crisi permanente e se e senza distintiva della posta del modernità sembra che all'accesso
All'eccesso corrisponda sempre un contro eccesso cioè alla società dell'allarme silente del soggetto perseguitato dall'ansia e fa seguito l'illusoria rappresentazione
Della razionalizzazione della società e del soggetto che prevede e controlla tutto pensiamo sintetizzando
Ma in una società come questa che posto a la paura la paura può svolgere il suo ruolo che è un ruolo consapevole di positiva protezione o tutto sono rischia di coincidere con la vulnerabilità ecco nella analisi anche questa
Di lungo respiro la studiosa Gabriella Mariotti propone queste queste ipotesi cioè il fatto che la percezione della paura nella storia recente corrisponde molto spesso all'idea di definirsi come vulnerabili
E mi spiega alcune alcune
Caratteristiche alcune articolazioni che non riusciamo a sintetizzarli ma che sono di interesse per i temi che cerchiamo di proporvi mandiamo la conclusione il Tyco lo il titolo
Del capitolo finale questo vergogna e è paura vergogna e slash eh paura la dichiarazione che è stata fatta in seguito che non vi abbiamo letto
Ci porta a tre questioni sfida rischio paura e vergogna
Questa è la drammatica molla che dice che sempre più emerge come spinta alchimie l'uomo della paura o meglio ancora al doppio diniego del vulnerabilità e della paura ma in Toscana c'è un detto dice
L'autrice meglio aver paura che scarne molto saggio peccato però che riconosce di aver paura
Riconoscere di aver paura significa anche riconoscere l'oggetto di tale paura per non sprofondare nell'angoscia riconoscerlo
Significa doverci sì confrontare un po'questo il ragionamento avere paura finisce dunque per significare tout-court essere inadeguati significa avere un punto debole significa essere in pericolo non perché
Essa funge da segnale ma perché essa stesse pericolo credo sia chiaro
Che la paura difesa finisce per divenire in quest'ottica la minaccia non riceve forte un segnale di vulnerabilità quindi è un'arma che si consegna al nemico
Quale sia il nemico appare quanto mai evidente il proprio persecutore interno in questo caso il super io sociale che prende
Che pretende proprio ciò che si teme che qui e come si suol dire entriamo
Entriamo nel tecnico il passaggio fondamentale
E consistito nell'elaborazione di rigetto interno maligno di stampo narcisistico carico di sfida volto a riparare una ferita originaria ad aggirare la paura contemporaneamente attivo in senso persecutorio giudicante e svaluta antenna ci Sivo maligno come lo chiamano alcuni studiosi il sabotatore in terra interno Livio until viticolo insomma lo stato mentale fascista di bolla se il capo
Di croste nel bambino malevolo di Mac Davies il narcisismo immaturo di l'operazione ci sono varie articolazioni che richiamano
Alcune delle grandi categorie che appunto attraverso anche la storia
Dei declinazioni del medesimo persecutore dice del medesimo Narciso ferito che pretende persecutoria mente appunto riscatto risarcimento pretende di non sentire mai più la paura pretende come sempre di essere onnipotente inattaccabile soprattutto in presenza di sentimenti di fragilità
E dipendenza la sfida e rischio divengono i più attivi alleati del diniego la più apparente difesa in primo luogo dalla procura e in secondo luogo più sotterraneamente ancora dalle emozioni
Complesse ambivalenza legame dipendenza vergogna e quant'altro
Solo qualche passaggio di questa riflessione molto molto profonda
Della studiosa Cabria nella Mariotti cui non abbiamo fatto giustizia lo lo diciamo
Con sincerità il diniego della paura dovete leggerlo in integralmente sulla numero due di Psiche la rivista di cultura psicanalitica che si chiama rischio stampata dal Mulino perché ci porta in realtà ad alcuni ragioni metti sugli strumenti che possono servire a capire le contraddizioni al punto che perseguitano
La realtà una realtà storica di cui cerchiamo di dar vita a qualche elemento in questa trasmissioni ci fermiamo anche per questa settimana questa edizione speciale e ci sentiamo la prossima puntata