Rassegna delle riviste di politica e storia

Parliamo di storia anche oggi in questo spazio della programmazione di radio radicale come sempre cercheremo di legare insieme le cose
Parleremo anche in questa trasmissione di oggi del tema di cui si è discusso molto in questa settimana ancora una volta la storia è tornata al centro del dibattito o politico
Ci si è serviti della storia per
Discutere per confrontarsi nell'agone politico naturalmente questo è
Un tema di cui tante volte vi abbiamo parlato ed è anche in qualche modo inevitabile che accada vi segnaleremo due articoli tratti dai quotidiani di questo oggi voi un'altra segnalazione da una rivista già viviamo citato il Point
Una segnalazione appunto pervenire al tema di cui dicevamo da una pubblicazione particolare di cui vi diremo tra qualche minuto cominciamo però da una recensione un lungo articolo che trovate sulla Corriere della Sera del diciotto marzo
è una recensione di Paolo Mieli che riguarda questo nuovo libro già da radio radicale in qualche modo abbiamo segnalato
La biografia una nuova biografia su di Renzo De Felice il titolo della ricezione i mieli e questo Renzo De Felice voce senza dogmi leggiamo verso definisce era nato a Rieti nel mille novecentoventinove da un funzionario delle dogane che aveva combattuto come volontario nella Grande Guerra contraendo né un'invalida un'invalidità permanente
A causa dei danni provocati dai gas questo particolare
Che viene ricordato per la tragica questione che riguarda la prima guerra su questo tema trasferitosi a Roma con la famiglia aveva studiato al Liceo Mameli dove ricorda Francesco Perfetti che l'autore di quest'ultima biografia
In per una storia senza pregiudizi il realismo storico di Renzo De Felice o Libreria
Da pochi giorni per i tipi di Nino Aragno editore fu più volte rimandato in varie materie venne bocciato due volte all'esame di maturità avrebbe poi voluto entrare alla facoltà di lettere che però il padre considerava una vera iattura economica
Così scrisse a giurisprudenza ma presto passo a Filosofia non a lettere per evitare il terribile esami di latino scritto con Paratore questo è un virgolettato
Un avvio agli studi pieno di incertezze
Che fa che fa notare perfetti non gli avrebbero impedito di diventare uno degli storici più importanti più influenti più autorevoli della sua generazione
Prima di compiere vent'anni si iscrisse al Partito comunista italiano dopo l'incontro scrive Paolo Simoncelli in Renzo De Felice la formazione intellettuale le lettere apriamo una parentesi gravissima in questo articolo come sempre fa
Paolo Mieli
Si parla della nuova biografia di perfetti Francesco Perfetti ma poi ci sono anche queste citazioni importanti perché molti hanno scritto hanno già scritto di Renzo De Felice e tra questi anche il professor Paolo Simoncelli che avete sentito qualche volta anche a radio radio radicale con Paolo Melograni fece questo passo si iscrisse alla partito comunista italiano il quale come Luís sarebbe uscito dal pc dopo la repressione sovietica della rivolta d'Ungheria del mille novecentocinquantasei destinato anch'egli a diventare uno storico di vaglia
Fu definisce un giovane comunista assai particolare
Sul comodino teneva una biografia di Trotsky dal mille ottocentosettantanove al mille novecentoventuno
Il profeta armato di ad essa che Deutsche è se la pronuncia vagamente somigliante a quella giusta
Stampato da Longanesi
E di cui i dirigenti del partito sconsigliavano vivamente vivamente la lettura in ogni caso prima del distacco dal pc non si sottrasse ai suoi doveri di militante nel cinquanta
Fu fermato dalla polizia nel corso di un corteo pacifista contro l'atomica
Venne poi arrestato nel cinquantadue per una manifestazione contro la guerra in Corea
Assieme a Sergio Bertelli anche lui destinato seguito miti ternario simile civile
A quello dei due storici citati si laureò nel mille novecentocinquantaquattro con una tesi sulla Prima Repubblica Romana nel periodo del mille settecentonovantotto mille settecentonovanta dopo nove il relatore era Federico Chabod anche scialbo storico davvero importanti di cui qualche volta abbiamo cercato di parlate in questa trasmissione frequentò come borsista
L'Istituto italiano per gli studi storici intitolato a Benedetto Croce all'epoca diretto dallo stesso scialbo dove Colombia Rosario Romeo
E si leggo a un altro storico storico importantissimo Delio Cantimori
Considerato all'epoca sono parole di De Felice il maestro il patriarca della storiografia marxista dell'università italiana
Anche se riguardava De Felice specie implicato Cantimori nel polemizzano spesso con quello che chiamava il moralismo
Sublime e al giovane definisce appariva
Come un nuovo come un uomo di lacerato problematico diviso scialbo Cantimori poco dopo don Giuseppe De Luca
Ebbero su De Felice ognuno per la sua parte una straordinaria influenza la lezione
Che derivò dalla militanza del PC e da Cantimori fu quella di non fare mai del moralismo sugli eventi storici questo interessante anche se poi dagli storici
Che si orientarono da quella direzione questo questo atteggiamento non mancò comunque ma questa è un'altra questione
Le prime ricerche De Felice Anelli furono dedicate al così detto triennio giacobino mille settecentonovantasei mille settecentonovantanove successivamente raccolte in Italia giacobina
Stampato da guida c'è secondo Perfetti una unitarietà di fondo negli studi di De Felice da quelli relativi al periodo giacobino
A quelli sulla prima guerra mondiale da quelli sul fascismo fino agli ultimi che nel trauma del mille novecentoquarantatré individuano il dissolvimento drammatico di un popolo che ha perso il senso del proprio essere nazione così perfetti
La notorietà compagnia nata da alcuni boicottaggi nella carriera universitaria gli venne all'inizio degli anni sessanta
Alla fine del sessantuno deferisce pubblico la storia delle band degli ebrei italiani sotto il fascismo stampato da Einaudi il volume di De Felice
Voluto e sponsorizzato dalla comunità ebraica era singolarmente preceduto da una prefazione di Cantimori che ne parlava sì come più libero coraggioso
è importante ma avanzava anche qualche riserva sulle differenze che l'autore aveva individuato tra antisemitismo e il razzismo
Ma non fu su queste distinzioni che essi sviluppo la polemica bensì sulla rivelazione contenuta in una nota a piè di pagina
Che leopoldo Piccardi ex ministro del primo governo Badoglio esponente di primo piano del Partito d'azione in quel momento Segretario del Partito Radicale
Era stato tra gli autori di una relazione sul tema razza e diritto in un convegno organizzato a Vienna nel mille novecentotrentanove
Dal comitato di collaborazione giuridica italo germanica avete sentito tante volte parlare del caso Piccardi da radio radicale abbiamo ricostruito
Ed in molte occasioni Marco Pannella raccontava spesso questa circostanza che invidia appunto
Questi protagonisti che vivevano nel cosiddetto primo partito radicale il direttore del mondo
Mario Pannunzio chiese Bellantone l'allontanamento
Di Piccardi dalla segreteria del partito radicale Ernesto Rossi di cui si è parlato molto in questi giorni spalleggiato da Eugenio Scalfari difese invece l'ex ministro dietro il caso si nascondeva un dissidio dice Mieli che non aveva niente a che fare con il convegno di Vienna il dissidio tra Pannunzio
Contrario un'apertura dei radicali del partito socialista e lì e i Piccardi anni decisamente
Favorevoli a tale prospettiva questa è la lettura voi ce ne furono anche altre
Il libro ride felice menzionava anche il passato fascista di politici come Amintore Fanfani qui scrittori come Guido Piovene di cui cercheremo di parlare rapidamente anche oggi
Che ammise
Poi i suoi trascorsi in un magnifico libero la coda di paglia Mondadori un libro interessante che racconta la vicenda il Guido Piovene e anche tante volte lo abbiamo detto quella di Eugenio Colorni l'amicizia fra i due raccontati in un libro poco poco citato
Di Sandro Gerbi Tempi di malafede vedremo se c'è tempo infiltra faremo una citazione appunto su questo Delio Cantimori nel mille novecentotrentuno in pieno regime aveva parlato
Del fascismo come rivoluzione e non reazione europea quasi a valle a voler tornare forse inconsciamente dice
I geniali a cui sui scritti di oltre trent'anni prima a questo punto il coraggio di Felice occuparsi di Mussolini a cominciare dal Mussolini rivoluzionario
Ne venne un'opera gigantesca Mussolini il rivoluzionario un volume Mussolini il fascista due volumi
Mussolini Duce due volumi Mussolini l'alleato tre volumi di cui uno postumo curato da Emilio Gentile la linea fu più illustre dice Paolo Mieli
Luigi Goglia e ma io Missori con prefazione Della Vedova Livia De Ruggiero
Tutti pubblicati da Einaudi
A cui si aggiunsero ci aggiunsero tre moltissimi altri le interpretazioni del del fascismo stampato dalla terza Intervista sul fascismo cura di Michael Levine strappato da Laterza il rosso e il nero con Pasquale che essa
Stampato da Baldini e Castoldi tutte citazioni per chi volesse diciamo
Rileggere questi testi ma torniamo all'opera di De Felice scrive Paolo Mieli si soffermava come si è detto sui caratteri rivoluzionari
Della fase iniziale questo un punto decisivo dell'analisi di Renzo De Felice del fascismo metteva in evidenza il ruolo dei ceti emergenti
Distingueva tra fascismo movimento il fascismo regime si interrogava sui motivi del vasto consenso
Di cui aveva goduto l'Italia mussoliniana fu l'intervista del mille novecentosettantacinque alle Dean che scatenò i critici più gloria più violenti
La prima sull'Espresso Giuliano Procacci un altro storico più sorvegliato Giuseppe Galasso che egli Procacci definiva la distinzione tra fascismo Movimento fascismo regime artificiale come una vivisezione
Nient'altro che un gioco di parole Galasso lo accusava
Di eccessiva semplificazione entrambi ritenevano inaccettabile l'idea che potesse esistere un legame tra il fascismo e la rivoluzione francese il tema
Naturalmente Paolo Mieli
L'ho accennato
Lo accennato poco prima è la questione del del giacobinismo non delle idee almeno quello che penso io e delle idee e che nacquero diciamo che è emersa ero con l'avvento dell'Illuminismo e la prima fase della rivoluzione francese il fascismo
Con queste idee diciamo che
De Felice mentre nel campo da ricerca scientifica
Connesso in qualche modo con la tragica vicenda del giacobinismo proseguiamo però con il testo di Mary anche Leo Valiani che pure si era espresso in termini tutto sommato positivi sui precedenti volumi dello studioso sa molto fu critico fu però Nicola Tranfaglia che in un articolo sul giorno del sei luglio nel mille novecentosettantacinque dal titolo la pugnalata dello storico
Posto la discussione su un terreno più propriamente politico Tranfaglia sostenne che per la prima volta in maniera chiara e univoca dopo il mille novecentoquarantacinque ci si trovava davanti a una completa riabilitazione del fascismo
Una operazione al suo viso
Tout-court politica due giorni dopo sullo stesso quotidiano tornava alla carica Giovanni Ferrara il fascismo c'è il rischio di capirlo tra virgolette troppo questo il titolo del suo intervento che esortava una mobilitazione contro quei volumi altri quattro giorni ancora sul giorno scendeva in campo Lelio Basso
Quante omissioni ed errori sul fascismo questo è il titolo del suo intervento dove si sosteneva che De Felice stesse procedendo ad un abile tentativo di rivalutazione del fenomeno mussoliniano l'unico comunque tra i pochi
A difendere De Felice fu Rosario Romeo con un articolo su il Giornale di Indro Montanelli dal titolo no al linciaggio del diciannove luglio nel mille novecentosettantacinque scrisse
Romeo che grazie ad una ricerca di eccezionale profondità e ampiezza
Sorretto da un vigile spirito critico e da una strenua indipendenza intellettuale De Felice era riuscito ad aprire via per gran parte nuove Allo studio in quel periodo delicatissimo che il ventennio fascista il tema della
Che sa della ricerca di Renzo De Felice il tema su cui tutti ormai concordano
Ma a dispetto dell'autorevolezza prosegue
Paolo Mieli quanto meno in campo laico di Montanelli e Romeo ad ingrossare l'onda anti De Felice ANIA si aggiunse Denis Mack Smith che Sud Times Literary Saloon
Pubblicò un articolo dal titolo ammonio mentre for deduce
Nel quale scriveva che l'immagine di Mussolini forniva De Felice non si discostava molto da quella leggendaria creata e diffusa dalla macchina propagandistica del regime molto due
Fu questo giudizio prosegue Miele a sorpresa a questo punto scese in campo
Uno dei più prestigiosi leader del partito comunista italiano Giorgio Amendolara quale per i trascorsi personali oltre che familiari sarebbe stato difficile
Impartire lezioni di antifascismo
Pur dichiarandosi in disaccordo con De Felice su molte questioni Amendola per giunta in un editoriale sull'Unità organo
Ufficiale del Partito Comunista Italiano osservava che aperti virgolette sotto il disgusto morale ad affrontare la storia del fascismo si avvertiva l'imbarazzo a fare la storia dell'antifascismo
Movimento che accanto a momenti di alta tensione morale politica aveva fatto registrare brusche cadute
Delle quali non ci si occupava preferendo mantenere viva una versione di comodo retorica celebrativa che non corrispondeva alla realtà ragione per cui proseguiva
Studiare il fascismo ricercare le sue interne contraddizioni indicarne i caratteri specifici non significa affatto riabilitarlo
Il colpo vendoliano prosegue
Mieli rilasciò il segno le polemiche contro De Felice non si placarono Giorgio Russia se la pronuncia è quella giusta gli rimprovero di aver utilizzato l'espressione maoista rivoluzione culturale
Con il doppio scopo di dare una parvenza di serietà la politica culturale starà Shana e di provocare l'opinione pubblica di sinistra ad un dibattito scandalizzato
Qualcosa di più
Accalorato si ebbe allorché De Felice rilasciò un'intervista questa volta Giuliano
Ferrara nipote di quel Giovanni che abbiamo incontrato tra gli iniziali detrattori spiega Paolo Mieli per sostenere sul corriere della sera del ventisette dicembre
Del mille novecentottantasette che andava rivista la parte della carta costituzionale delicata
Alla ricostruzione del partito fascista in qualche caso si mossero corte
E universitaria impedire le elezioni di Felice talvolta furono messe in atto contro di lui anche azioni di pesante disturbo al di fuori della cinta universitaria qui però come vedete ma adesso Paolo che lo spiega bene Paolo Mieli spiega bene ci spostiamo però su un altro terreno che non è più quello della Storia della storiografia ma è quello della politica
Che appunto relativa a questa proposta che fu fatta e che Renzo De Felice
Diciamo sposò uno dei suoi migliori allievi Giovanni Sabbatucci lo difese parlando di una sua rivoluzione storiografica e mise in luce come lo studioso non si propose mai alcun obiettivo extra storico e men che meno un disegno latu senso politico questa l'osservazione che ha riportato per l'appunto quella proposta
Era relativa alla Carta costituzionale ma andiamo avanti
Quindi suo scopo spiega spiega niente secondo Sabbatucci era quello di cercare di conquistare alla ricerca storica disinteressata
Un territorio poco e male esplorato perché ostruito da pregiudizi e da interventi questo
è il focus per quello che riguarda la ricerca sul fascismo naturalmente e il focus è importante che a diciamo consegnato il lavoro diverso De Felice diciamo alla storia degli storici
Ovvio raggiunge perfetti oggi che l'immagine del felice Nana dovesse entrare in rotta di collisione con quella di un Mussolini rosso e incolto e soprattutto un reazionario
Oltre che al servizio di chissà quali interessi che per inciso spiega bene il motivo per il quale essa venne accolta con profonde malcelata differenza da papà diffidenza da parte di storici quali pur dovendo riconosce l'importanza di quella ricerca
Erano in qualche misura legati a questo stereotipo politico ideologico del fascismo riferisce contribuito davvero a eludere questo stereotipo che fu che fu davvero fu davvero forte come dire e di
Conseguenza anche del suo creatore come un blocco unico un corpo estraneo alla storia dell'Italia contemporanea
Norberto Bobbio pur tenendo a distinguere tra il revisionista in senso buono e il revisionista in senso cattivo riconobbe che quella di De Felice era un'opera
Storica e non polemica e aggiunge che ce n'era bisogno per poter affrontare con maggiore informazione la storia di questo grande Periodo
Negli ultimi anni sulla straordinaria in folle influenza che su definisce avevano avuto George Mosse
E la nazionalizzazione delle masse simbolismo politico e movimenti di massa in Germania mille ottocento dodici mila novecento trentatré e stampato dal bulino e questa è una pubblicazione davvero importante
De Felice viene oggi messo insieme sostanzialmente a mosse per la lettura diciamo scientifica per la rilettura scientifica di ricerca storica su questi in questi
Periodi
Il Sternhell e né di destra né is dead essi immette estranei sinistra la nascita della ideologia fascista Acropolis
Sì sostituì sempre più quella di François Furet e della sua critica della Rivoluzione francese stampato dalla terza lo ha notato questo Dino Cofrancesco ma perfetti spiega in maniera definitiva come l'incontro con Furet sia stato determinante
In un lungo periodo dell'ultima fase di vita di De Felice che si concluse prematuramente come sappiamo nel mille novecentonovantasei aveva da poco compiuto settantasette anni prima ho letto tutto questo articolo di Paolo Mieli perché davvero importante ci riporta su un protagonista della storiografia recente ma anche
Su alcuni momenti alcuni dibattiti Renzo De Felice naturalmente anche per motivi di sta di spazio probabilmente Mieli non l'ha ricordato stato protagonista anche di altri discute altri dibattiti sui quotidiani ma
Questo naturalmente fu il più importante andiamo avanti
Abbiamo parlato ecco di protagonisti della cultura della ricerca nel nostro Paese un omaggio che vorrei fare a un lo straordinario maestro che Walter Pedullà un professore
Per tante generazioni trovate questo questo testo pagina settantasette di Mondoperaio numero uno che vi abbiamo già segnalato la settimana scorsa un profilo di Walter Pedullà e qui si racconta che la sua vicenda
Personale il mio socialismo ricorda Pedullà è fatto di tutti i suoi carismi passati più uno il socialismo con cui la cultura dalla la risposta alla situazione che oggi sembra negarlo
E qui emerge subito la complessità il e l'approccio divertito Pat profondo di Walter Pedullà quando parlava di qualcosa nato in Calabria Siderno nel mille novecentotrenta
Vengono ripercorse le sue
I suoi la sua formazione allievo di Giacomo Debenedetti
Ricordato più volte nei suoi approfondimenti
Nel cinquantotto arriva all'università
Di Roma le sue recensioni su su l'Avanti eccetera insomma un AV
Una
Figura davvero da da ricordare questo profilo su Mondoperaio il numero uno nel gennaio due mila e venticinque che trovate in libreria e in edicola prima di passare al tema di cui abbiamo detto in apertura ci arriviamo con il ragionamento fatto se possibile
Se è possibile mettere insieme queste questioni una notizia di questa settimana che forse
Passata un po'in secondo piano e la meritoria iniziativa del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump di aver resi pubblici praticamente gli ultimi documenti rimasti secretati
Sulla uccisione del presidente Chennedy del ventidue novembre mille e novecento sessantatré è una questione questa che è molto importante anche per i temi che cerchiamo di trattare in questa trasmissione la uccisioni Chennedy diciamo e la madre di tutte le teorie complottiste
Da lì è nato un po'incerto approccio che poi abbiamo rivisto in tante situazioni l'undici settembre e tante altre
Tante altre scoprite tante altre situazioni in cui la il tentativo di vedere una cospirazione una manovra cosa c'è dietro è stato poi l'oggetto anche di percorsi incredibilmente
Diciamo inusitati che allontanano dalla realtà agli Archivi nazionali americani scrive il Corriere della Sera nella giornata del diciannove
Ma sono reso pubblico l'ultimo lotto di questi fa il relative all'assassinio del presidente Kennedy
Con l'ordine esecutivo emesso dalla già presidente Trump sulla sito National cari potete consultarli questi questi documenti sono molti mille centoventitré nuovi documenti
Identificati solo dai numeri di Registro quindi molto difficile lavorarci sopra
E anche
La difficoltà ti capire ma c'è qualcuno che ha già
Dato un'occhiata diciamo generale secondo chi ha visto questi documenti non ci sarebbe e non ci sarebbero elementi
Che possono cambiare la conclusione attuale sull'assassino di chiede di scrive il Corriere della Sera in questo articolo che vi stiamo segnalando
Un solo tiratore lì Harvard lì Harvey Wolford responsabile della morte di generi ottanta mila documenti figurano tuttora classificati su richiesta della CIA e dell'FBI
Persone che hanno aspettato decenni per vederli quindi si tratta di un importante iniziativa ma appunto documenti possono offrire in realtà secondo gli studiosi invece questo sicuramente interessante
Uno spiraglio su come operavano i servizi di formazione ti allora i servizi segreti di allora perché appunto si tratta di documenti interni del strutture di Intelligence statunitensi questo ci dicono davvero molto
Sulla operatività su come venivano segnalate lei lo dice per esempio trovate tra i primi fine di una segnalazione tratta da
Un articolo italiano di un già visto italiano che ipotizzava suo giornalista che scrive a su Paese Sera se non mi sbaglio che ipotizzava appunto la la scia
Dietro
L'omicidio di perché nel dire e naturalmente
Ci sono anche osserva alcune osservazioni interessanti di chi ha compilato quel quello documento un tra virgolette l'uomo inizio chissà cioè se studiando poi e l'affondo queste carte poi
Sì posso avere qualche sorpresa vedremo allora vediamo al tema di cui si è discusso molto ci veniamo in chiusura questa settimana il dibattito sul Manifesto di Ventotene
Naturalmente noi segnaliamo l'intervento del segretario del partito radicale Maurizio Turco che ha ricostruito il quadro ricostruito il legame profondo della vicenda
Radicale rispetto alla prospettiva federalista uno dei cardini del documento di cui si è parlato naturalmente poi si è posto l'accento alcune questioni tante volte da Tor si è detto che prendere un documento portarlo o fare del moralismo come abbiamo detto riapertura su un documento storico
è un è un interpretazione politica attuale di quel documento per quello che riguarda per esempio la storia dei
Movimenti italiani del dopoguerra se prendete sono disponibili sul sito del Senato gli statuti del partito comunista italiano del Movimento Sociale Italiano vedete che
Tante cose sono cambiate i documenti dei protagonisti c'è stato un percorso ecco tra i percorsi come è stato detto quello del federalismo della visione federalista e quello che
Ha ha tramandato forse un
Un'idea più viva e però non non attuata per quello che riguarda il contesto del mille novecentoquaranta da quarantuno pochi hanno ricordato ma insomma lo si è fatto in realtà in questi giorni che l'Europa
Della fine degli anni trenta dell'inizio della seconda guerra mondiale mondiale è un'Europa dove c'erano
C'era una proliferazione di Virginia autoritari questo il titolo che trovate su un atlante storico mondiale ce ne sono molti in giro che serva oggi la
Geo storia come si chiamava nelle scuole teste
Diciamo
Stata abolita ma queste tavole sono molto utili per il per esempio in Italia l'avvento del fascismo abile novecentoventidue Germania mille novecento
Trentatré e Portogallo mille novecentoventisei Spagna dal ventitré al trenta e poi dal trentasei il regime franchista
Austria mille novecentotrentatré Ungheria mille novecentoventi Polonia mille novecentoventisei romeni e mila centotrentotto Bulgaria trentaquattro Grecia trentasei Turchia ventitré poi i Paesi Estonia Lettonia e Lituania ventisei trentaquattro trentatré insomma
Si saldavano solo il Regno Unito la Francia e altri paesi come il Belgio nella Cecoslovacchia il resto d'Europa
L'Europa continentale diciamo così era dominata da dittature regimi autoritari uno dei motivi probabilmente secondo alcuni storici per cui i reclusi internati Igli esiliati a Ventotene
Ipotizzano un rottura di carattere rivoluzionario e poi
Anche il discorso sulle prospettive socialiste già antica è stato è stato evocato va inserito si si vuole storicizzare quel documento va inserito
In questo scenario scenario in cui la sa
La libertà diciamo il l'idea di un con testo
Di circolazione dei capitali delle proprietà era stato sostanzialmente messo in discussione dalle
Dai regimi autoritari in Europa in quegli anni ma appunto con questi strumenti davvero facile per ricostruire
Quello scenario per chi vuole contestualizzare quelle proposte politiche noi abbiamo rifinito anche per oggi il tempo nostra rivolto disposizione vi diamo appuntamento alla settimana prossima