Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche oggi al nostro appuntamento per parlarvi di storia questa settimana ci serviremo prevalentemente dei quotidiani ma ci sarà poi anche una segnalazione da una rivista e anche questa settimane è stata una settimana in cui la storia è stata al centro del dibattito politico in particolare questa settimana si è discusso molto dei fatti di via Rasella e anche questa settimana proveremo a dare di qualche strumento per cercare di approfondire di trovare e motivazioni e che essi fondano sullo studio degli storici per approfondire i temi di cui si è discusso trovate articoli su praticamente tutti i quotidiani in cui si è cercato di chiarire i fatti di uscire dalla genericità anche dalla strumentalità della discussione di queste ore su tutti i quotidiani Corriere della Sera per esempio Antonio cari io oggi
A chiarito alcune delle questioni è parlato anche di Marco Pannella di quello che Marco Pannella dissi a partire dal mille
E novecento settantotto settantanove su questo anche torneremo
Giovanni De Luna sulla stampa quel battaglione Bozen in particolare le così diciamo segnalando
L'articolo del primo aprile anche ancora sullo stesso quotidiano lo stesso giorno ma intervista a del Alessandro Portelli che è uno storico e che chiarisce i termini noi
Però scegliamo di leggervi qualche passaggio di una intervista a cura di Simonetta Fiori che è apparsa sull'edizione del quotidiano la Repubblica del primo aprile il titolo e questo erano soldati appartenenti all'SOS ecco la verità sulla Bosa ne è un'intervista allo storico
L'utile clinica Hummer tra l'altro anche sulla data in cui il battaglione Bozzano passa effettivamente alle SS c'è
Qualche notazione da fare ma il tema e questo dice dice Lutz Clean camme era Simonetta Fiori non erano pensionati innocui ma soldati poliziotti impiegati nell'apparato repressivo del Terzo Reich se che incamera vicedirettore dell'Istituto storico germanico conosciuta o per i suoi studi sull'occupazione tedesca in Italia alla quale ha dedicato uno fondamentale saggio uscito da Bollati Boringhieri
Appunto la questione della banda
Musicale che fossero semi pensionati rossonera sono state alcune delle
Delle questioni di cui si è discusso dice lo storico va assolutamente no non erano questo confesso di non aver mai letto questa notizie in nessun libro di storia dice dice l'URSS
Trinca Hammer confesso di non aveva appunto mai letto niente del genere esistita però una volgarità non solo di marca neofasciste questo interessante
Che riteneva i soldati della bontà della ciò che di meno pericoloso ci poteva trovare l'esercito disco ma si tratta appunto di una mitologia la bolla così
Lo storico tedesco priva totalmente di fondamento storico
Chi erano i soldati uccisi nell'attentato di via Rasella domanda rispose erano soldati del terzo battaglione reggimento di polizia borse un per mettere a fuoco cosa siano stati battaglioni di polizia creati da Himmler
Capo delle SS bisogna leggere il libro di scrisse opere Browning
Uomini comuni questi questo il titolo questi battaglioni parteciparono al lo sterminio degli ebrei nell'Est d'Europa e il quindicesimo reggimento di polizia che precedette a Roma i soldati della bozza del prese parte al rastrellamento delle erbe degli ebrei il sedici ottobre del mille novecentoquarantatré di cui stiamo parlando
Domanda i soldati della Bose un portavano la stessa divisa dei rastrellato ori
Risposta certo portavano la stessa divisa dalla polizia tortine nazista che era quella indossata dai rastrellato ori formalmente erano tutti inquadrati nell'Impero del SS sotto i Blur che infatti il ventiquattro febbraio
Un mese prima dell'attentato di via Rasella emanò un decreto per il quale i reggimenti della polizia dovevano prendere il nome di reggimenti di polizia esseesse
Domanda facevano parte dunque dell'apparato repressivo risposta sì a tutti gli effetti in origine i reggimenti di polizia con personale altoatesino erano quattro
Uno di questi era la borsa e ne furono creati dai Himmler subito dopo l'inizio dell'occupazione tedesca in Italia
Perché le forze naziste non erano sufficienti andarono a reclutare soldati fra gli altoatesini perché in maggioranza nel mille e novecentotrentanove avevano optato per la Germania e quindi inclini almeno in questa lettura
Nella identità austro tedesca domanda quali erano i loro compiti risposta dello storico club in camera
Furono impiegati principalmente nelle Prealpi e lungo la costiera adriatica Debra una funzione repressiva nella lotta contro i partigiani
Terzo Battaglione della borsa della fuma andato a Roma nel febbraio del quarantaquattro dopo via dei frammenti militari di base
Domanda i soldati della bozza in erano tutti otto Tesini solo i soldati di grado inferiore risponde il lo storico erano stati reclutati tra l'annata ottantaquattro e mille novecentoventisei senza badare a differenza tra tanti a rimanenti cioè tra chi nel trentanove scelto
Di aderire alla Germania e chi invece preferirà restare in Italia e gli ufficiali
Erano tutti tedeschi soprattutto provenienti dalla Germania settentrionale questo creava problemino l'isola di semplice non solo per la diversità linguistica ma anche
Perché i tedeschi al Nord consideravano miliardi altoatesini alla stregua dei meridionali c'era questo
Qual era la missione a Roma due risposta terzo battaglione la Bosa ne era composta da tre compagnie ciascuno compiti particolari l'undicesima compagnia quella vittima e l'attentato di via Rasella svolgeva opera di controllo del territorio
E questo era implicita una funzione repressiva la mattina del ventitré marzo i centocinquantasei soldati della Bose erano stati avvertiti del pericolo
Essendo l'anniversario della fondazione dei fasci di combattimento non a caso uscirono armati di fucili bombe a mano almeno una mitragliatrice avevano ricevuto l'ordine di caricare
I fucili e di non cantare durante la marcia di attraversamento della città solitamente cantavano domanda da qui l'invenzione colorita dei musicisti
A spasso per la città risposta cantavano probabilmente durante gli addestramenti ma da qui a di Fini di una banda musicale ce ne corre dice lo storico non ho neppure tanto vecchie da mediare di trentacinque anni
Altra domanda perché lei ha accennato una vulgata che trasforma questi soldati poliziotti impiegati la repressione in persone in offensive da cosa nasce qui
Interessante
La risposta dello lo storico dell'escono vulgata non solo di radice neo fascista ma questa vulgata porterebbe diffusione
Nella stamparle o fascista dell'immediato dopoguerra spiega però lo storico nacque subito dopo la fine della guerra mi viene in mente una serie di fascicoli iscritti nel mille novecentoquarantotto da Attilio Tamaro
L'autore era un monarchico che non aveva ben digerito la Repubblica nel capitolo dedicato all'attentato di via Rasella si legge che
Azione di partigianeria inumana in quanto distruggeva la vita dei soldati non belligeranti addetti al servizio d'ordine pubblico perché inadatti alla guerra soldati che non avevano alcuna responsabilità sta citando questo scritto di Tamaro
Che erano giunti a Roma da poco tempo e che non appartenevano alla S se non potevano quindi essere come pretendevano i comunisti
I lucidatore di centinaia di Patroni di patrioti italiani o gli autori delle torture di via Tasso erano tutto ciò che di meno pericoloso si potesse trovare nell'esercito tedesco chiuse virgolette questa citazione di Attilio Tamaro
Mitologia pura dice Lux ecco incumbent Santo come le ho detto prima I documenti raccontano un'altra storia tutta un'altra storia quella che ha raccontato prima
Quindi Germania domanda si sarebbe
Non esclude sarebbe potuto esserci un dibattito del genere con queste dichiarazioni da seconda carica dello Stato sintetizziamo domanda no dice
Dice lo storico le culture della memoria italiana e tedesca sin dagli anni Novanta vanno in direzioni opposte
La Repubblica di Berbenno della memoria i crimini nazisti ha fatto una ragione di Stato e negli stessi anni cominciata in Italia questa guerra delle memorie con lo sdoganamento dei ragazzi di Salò
E appunto le altre e questioni questa la opinione
Del professor l'ULSS cliniche Hammer storico tedesco punto vicedirettore dell'Istituto stile storico germanico conosciuto per i suoi studi sull'occupazione tedesca in Italia e ha fatto cenno questa vulgata informalmente
Che l'accenno che c'è stato in questi giorni è proprio deriva da questa memorialistica che esiste circolare del nostro paese e non circola solo
Appunto nel mondo in quello che fu il mondo devo fascista e Micheli nell'immediato dopoguerra polemiche sulla
Lettura dell'azione è
Della del gruppo Facchi faceva riferimento alla Partito Comunista
Italiano ci furono eccetera trovate notevoli approfondimenti una citazione duramente Wikipedia a i suoi limiti
E vanno tenuti sempre presenti bisogna sempre confrontare quello che troviamo sul Wikipedia con testi scritti a cura di storici conosciuti e affermati
Ma spesso sulle pagine di piccoli divi di Wikipedia si misurano dottorandi molto molto preparati che
Poi danno anche capita di interessanti discussioni basta essere locati su cui fin qui perché per per seguirle proprio sulla sulla sulla fondatezza delle affermazioni e per esempio sulle polemiche
Relative alla questione e di via Rasella c'è una pagina che può essere quanto meno divulgativa mente d'interesse comunque una cosa che manca
Forse in questa discussione è il contesto si racconta spesso quali furono
I rapporti tra la parte che faceva riferimento al Partito Comunista Italiano e le altre realtà del CLN e la conflittualità questo sì e le polemiche forse si inserirono
Più pinne e questo quadro e a quale fosse il clima appunto nel mondo
Frammentato di
Di anche di difficile interpretazione per la pro proprio per la presenza del regime nazifascista in Italia di di quelle che erano le le realtà della organiche della Resistenza che andavano organizzandosi in
Quel periodo ma bisogna ricordare che nel nostro Paese a partire dall'otto settembre con la firma della resa incondizionata agli alleati
Il territorio italiano diventa per esplicita dichiarazione di Kesselring territorio du cupa azione militare è tedesca e in cui dice appunto la legge militare
E tedesca già dall'otto settembre c'è la battaglia per la difesa di Roma c'è la fuga da Roma di re Vittorio Emanuele terzo e viene messa in campo l'abbiamo cenato anche la settimana scorsa l'operazione Alarico e il nome
Dice tutto il piano di occupazione del suolo italiano controllo di Roma e viene realizzato in poco tempo con la eroica battaglia e per tentare di difendere Roma e l'operazione anche delle forze armate che erano presenti in Italia tra queste i carabinieri che hanno tentato di resistere
Ai tedeschi l'undici settembre particolare che esse annuncia che Roma con lo statuto particolare poi che sarà esplicitato anche nei giorni successivi Roma è comunque sotto il controllo tedesco
E il dodici settembre del quarantatré
C'è la liberazione di Benito Mussolini sul Gran Sasso qualche giorno dopo nasce la Repubblica di Isadora Repubblica sociale
Italiana con il famoso proclama di Mussolini diciotto settembre che diede diede avvio anche ad alcuni dubbi perché il tono di Mussolini in quell'occasione era molto diverso da quello che
Le folle oceaniche erano abituate a sentire a piazza Venezia e tra i primi provvedimenti
Ci fu quello appunto di far disarmare da parte delle istituzioni appena nate della RSI far disarmare le ultime tutte regge rimaste a Roma il controllo della città divenne praticamente totale pochi ricordano
La deportazione dei carabinieri romani
E che avvenne il sei ottobre del mille novecentoquarantatré e i numeri
Sono anche qui discordanti perché poi alcuni appunto furono rilasciati si parla di tweed mila cinquecento prigionieri
In condizioni dello detenuti condizioni afflittive senza essere tutelati dalla convenzione di Ginevra
Senza avere il diritto dell'assistenza della Croce Rossa questa operazione
Fatta con la fattiva collaborazione di Rodolfo
Graziani che temeva naturalmente che i carabinieri potessero ripetere quanto fatto nel tentativo di difendere in qualche modo Roma è quanto era successo nelle altre zone in cui gli alleati erano già arrivati
E poi c'è il rastrellamento di Roma il sedici ottobre del
Quarantatré e ancora novecentoquarantasette deportati stiamo parlando di qualcuno solo di qualcosa che riguarda la realtà dell'occupazione dell'occupazione del territorio italiano da parte delle autorità diciamo così nazifasciste
Novecento quarantasette deportati nel rastrellamento del Quadraro
Sessantasei patrioti fucilati a Forte e Bravetta dieci a Pietralata la di dieci donne uccise presso il ponte dell'industria che avevano assaltato un forno questa è una vicenda
Questa poco e via Tasso e la Banda Koch e le tensioni Miramare e Iaccarino di cui abbiamo pure parlato e appunto la questione tutto questo
Si inserisce in questo clima cioè in un clima di occupazione violentemente riprese sia persecutoria da parte del regime nazista che aveva utilizzato poi la realtà della Repubblica di passato come Metz
In realtà e poi c'è anche un il racconto del tentativo non riuscito della repubblica di Salò in qualche modo di darsi un'identità propria cosa assolutamente sgradita ai nazisti che fecero di tutto per impedire a Repubblica di Salò alcunché Repubblica di Salò che si dette da fare per il il il rastrellamento
Del del ghetto di Roma e altre nefandezze di cui abbiamo parlato e altra questione appunto sono le considerazioni politiche che poi furono fatte
Sul porre a fondamento della storia repubblicana un fatto come quello di via Rasella Marco Pannella nelle poche occasioni in cui i fu possibile raccontare esplicitamente
E questa sua lettura come ha fatto per esempio a radio radicale come avete potuto riascoltare parlava appunto dell'idea
Di fondare da non violento di idea terrà Repubblica su una idea diversa che non fosse quella della via verso la consolazione naturalmente
Del tutto diversa dal in qualche modo scivolare parteggiare per qualcuno ma insomma
Questo è il quadro dobbiamo cercavo di dare qualche riferimento e trovate tutto nelle citazioni che abbiamo fatto diamo avanti
E con gli altri temi di cui vi diamo parlare vediamo se il filo lo riusciamo attirare anche questa settimana rivogliamo citare un approfondimento di Paolo Mieli che è comparso sul Corriere della Sera del ventotto marzo il fascismo e il Cremlino già abbiamo sfilato qualcosa su questa questione anche questa non molto frequentata e non di facile comprensione dei rapporti tra Unione sovietica e il regime fascista all'URSS mantenne a lungo buoni rapporti nel governo guidato da Benito Mussolini un saggio di Maria Teresa Giusti scrive Paolo Mieli Corriere Della Seta della sera
In uscita per il Mulino sui il tema delle relazioni diplomatiche tra Roma e Mosca durante il ventennio l'ambasciatore sovietico ad esempio io pure in F si chiamava il contro il Duce poco tempo dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti spiega spiega Meli Mieli il rapporto tra Italia fascista Unione Sovietica comunista tra il mille novecentoventidue al mille novecentotrentanove
Questi rapporti furono più intensi e cordiali di quanto ci si potrebbe immaginare in particolare tra il ventinove e il trentaquattro tra l'Italia di Mussolini e lussi starne fu addirittura stipulato il due settembre del trentatré un trattato di non aggressione amicizia e neutralità questi scambi
Proficui scrive Maria Teresa Giusti in questo libro che si chiama
Relazioni pericolose Italia fascista e Russia comunista di imminente pubblicazione appunto per i tipi del Mulino
Si verificarono a dispetto di contraddizioni inevitabili vista l'inconciliabilità tra i due regimi ma tali contraddizioni furono abilmente e consapevolmente celate da Roma e da Mosca in nome di interessi comuni che c'erano
Interessi comuni ai quali si aggiunse poi qualcosa di più l'odio senza appello per le democrazie liberali e per il parlamentarista questo è un punto importante a cui abbiamo fatto cenno anche la settimana scorsa naturalmente poi questo non vuol dire che si fa diciamo il monumento delle democrazie e liberali specialmente di quelle che i periodi il tema del e la brutalità del colonialismo è è un tema che gli storici hanno affrontato anche questa trasmissione ho cercato di dare bene conto ma in quegli anni questa scelta di campo comunque fu evidente e proprio il tema del parlamentarismo al di là delle contraddizioni naturalmente
Delle democrazie delle grandi democrazie in cui il parlamento diversa e vive
Questa scelta di campo in qualche modo indirizzò questi questi questo dialogo questo avvicinamento in qualche modo tra due regimi in qualche modo che riuscirono a trovare dei terreni comuni interessi comuni appunto un tema tre questo
Appunto atteggiamenti negativi e manifestazioni verso questi regimi presso i quali paradossalmente cercavano credito e legittimazione
E spiega ancora Mieli un tema che aveva già affascinato altri studiosi quello anche di quello di contestualizzare appunto come abbiamo cercato di riassumere sommariamente questo tema aveva appunto già affascinato Rosaria Quartararo con il libro Italia URSS
Mille novecentodiciassette mila novecentoquarantuno stampato dai sin Giorgio Petracchi in la Russia rivoluzionaria nella politica italiana le relazioni italo sovietico nel mille novecentodiciassette mille novecento venticinque stampato dalla terza
Matteo Pizzi Galdo in mediterranei Newey e Russia nella politica italiana mille novecentoventidue mille novecento ventiquattro Giuffrè
Luciano Zani nel saggio dedicato alle rivoluzioni antagoniste quella bolscevica e quella fascista pubblicato in un volume curato da Emilio Gentile che si chiama
Modernità totalitaria il fascismo italiano stampato dalla terza aveva preso nota
Delle curiose e inaspettate simmetrie tra stato comunista e e quello fascista
Fin dal mille novecentoventidue Mussolini lascia trapelare la volontà di riconoscere lo Stato sovietico puntava scrive giusti Maria Teresa Giusti
A reinserire la Russia comunista nella comunità internazionale in modo che essa potesse appoggiarlo dello sforzo di controbilanciare il controllo di Francia e Gran Bretagna nel Mediterraneo e in Europa orientale
Particolarmente in quell'area lasciata sguarnita dal crollo dell'Impero austro ungarico Mussolini condivideva questa sorta di pragmatismo con Dino Grandi e Giuseppe Bottai
I quali lo incoraggiavano attenere distinto l'aspetto ideologico dello Stato sovietico dai vantaggi che la Russia poteva portare sotto il profilo pratico
In qualche realtà neanche lo scoppio dalla seconda guerra mondiale del trentanove e l'ingresso dell'Italia nel conflitto nel quaranta interruppe questi rapporti Italia frasi fascista per esempio fornendo Uaw però non si piega specificamente su cosa ai sovietici fino al mille novecentoquarantuno quando la Germania hitleriana in base l'URSS
Del resto pecco di ingenuità lo stesso Stalin se si considera che l'ultimo treno merci dall'URSS carico di materie prime per la Germania
Attraversò il confine sovietico nella notte tra il ventuno e ventidue giugno del quarantuno cioè l'immediata vigilia dell'attacco nazista
Cosa pensavano i comunisti russi dell'Italia dei primi anni venti criticavano aspramente i socialisti italiani ritenuti incapaci di fare alcunché
Fra i liberali salvavano solo Giovanni Giolitti sulla leadership fascista avevano una discreta considerazione di Mussolini ma ritenevano che fosse circondato da incapaci
E profittatori
Giudicavano la nostra politica estera asservita alla Inghilterra in particolare personali Carlo Sforza
Quell'Inghilterra che sarà la prima al mondo a riconoscere il governo dei Soviet battendo di pochi giorni l'Italia di Mussolini risulta anche
Racconta Nieri
Che il premier britannico McDonald's avesse provato a coordinarsi con il governo italiano suggerendo l'invio non già di ambasciatori ma solo di incaricati d'affari probabilmente
Si trattava di un tentativo inglese di rallentare le operazioni per dare al proprio Paese l'opportunità di muoversi per primo
Mossa che fu annunciata con grande enfasi poi dalla Pravda organo ufficiale del PCUS la mattina del sei febbraio del mille novecentoventiquattro
L'Italia liberale pur senza riconosce l'aveva già firmato poi un importante accordo commerciale con l'URSS nel dicembre del mille novecentoventuno dieci mesi prima della marcia su Roma
Ma i contatti risalivano addirittura ancora prima al marzo del venti quando il rappresentante russo a Roma votò Bozzo accompagnò come Nagano nelle vesti di interprete una delegazione dei socialisti guidava amico la Bombacci questo nome che poi ritornerà confluirà nella fascismo fino a ritrovarlo piazzale Loreto
E di lì a qualche mese tra i fondatori del Partito comunista d'Italia che avrebbe dovuto incontrare i sovietici e prima di lasciare l'Italia VOD dopo Zoff aveva incontrato Francesco Saverio Nitti
Insieme a Salvatore Contarini l'uomo che nel mille e nel mille novecentonove organizzato la visita in Italia dello zar Nicola secondo
I due lo pregarono di informare la delegazione russa a Copenaghen della nostra disponibilità ristabilire rapporti politici ed economici con Mosca Lenin accolse con favore questo Offerta gennaio del ventuno nominò un altro rappresentante a Roma poi ci sono altri particolari di questo di questo dialogo in cui poi non tutto filò liscio e Mieli
Citando anche il lavoro di Maria Teresa giusti detto tenera conta anche alcuni particolari trovato il lutto sul Corriere della Sera del ventotto marzo noi
Sì fermiamo però solo su un passaggio clamoroso ad esempio fu il caso di come i comunisti russi pochi mesi dopo la morte di Lenin
Furono o si sentirono costretti a prendere atto senza batter ciglio del rapimento e dell'uccisione di Giacomo Matteotti
Quattordici marzo del ventiquattro Costantini Juvenes neo rappresentante plenipotenziario del dell'URSS in Italia
Si disse felice di inaugurare senza dubbio una nuova era nelle relazioni Italo sovietiche
Due mesi dopo Mussolini gli annunciò che lo avrebbe invitato colazione quando il dieci giugno viene viene rapito Matteotti iure emesse si guardò bene
Dall'annullare quell'appuntamento qualche esponente del Partito Comunista sappiamo chi dice Nieri gli segnalò l'inopportunità di questo genere incontro ma lunghi viaggi con un'alzata
Di spazio e questo tema appunto del comportamento soli arriva anche rispetto ai Comunisti italiani è un tema che
Interessante da approfondire anche per la posizione per esempio di personalità come furono una parte Antonio Gramsci e in qualche modo dall'altra non del tutto
Ma appunto Palmiro Togliatti ci torneremo una naturalmente agevolati con le citazioni perché anche oggi il tempo sta correndo veloce
Sono usciti gli ultimi due numeri proposta radicale della rivista diretta da Walter Vecelio come sempre vi segnaliamo che se la volete ricevere dovete scrivere un'e-mail
A Valter Vecellio sulle mele questa va punto Vecellio chiocciola gmail punto com
Il ventitré in contatto con lo stesso Vercelli per ricevere
Proposta radicale noi oggi vi segnaliamo solo un articolo dal numero di gennaio di proposta radicale e come sempre però vi raccomandiamo di leggere tutta la rivista e come sempre ricchissima piena di spunti
E cerchiamo di rimanere in qualche modo in questo filo che abbiamo cercato di intendere anche oggi vi leggiamo un documento
Di cui non abbiamo la data ma è un ricordo di Ignazio Silone scritto dallo stesso Ignazio Silone di Nicola Chiaromonte e adesso leggendo questo articolo porteremo la mente il tema e anche la continuità con quanto detto fino a oggi mi ricordo di Nicola Chiaromonte
Incontrai Nicola Chiaromonte scrive Silone per la prima volta nel mille novecentotrentaquattro in Svizzera dove io mi trovavo già da alcuni anni e gli arrivò da Parigi mi aveva colpito mi avevano colpito alcune note articoli non firmati
Apparsi su Giustizia e Libertà
Che mi erano stati indicati come opera sua notizie più personali su di lui avevo appreso dai Unipol la sua prima moglie che era gravemente ammalata ed era venuto in Italia nell'illusione di trovarvi un clima più adatto la sua salute
Ricordo ancora la forte impressione che Chiaromonte Mila Schon fin dal primo incontro scambiarci le notizie sulla situazione romana
Dovevamo costa per constatare il ristoro l'isolamento e la demoralizzazione in cui vivevano le forze residue dell'antifascismo
Sia dell'ambiente intellettuale che di quell'operaio e Chiaromonte costituiva per me la scoperta di un fenomeno nuovo imprevisto di aumento liberazione
Egli appariva immune dalla retorica dominante senza l'aiuto di una tradizione politica familiare o di gruppo
Era approdato idee chiare sulla società leggendo i classici socialmente greci e qualche autore recente conosceva a fondo nel anche qualche inedito di marzo in quel tempo pubblicato in Germania aveva cominciato sia Ras Rolo
Ma l'ambiente romano gli era insopportabile perché l'insofferenza del regime tra i suoi amici si risolveva in chiacchiere
Leggemmo amicizia scrive Silone ma le nostre relazioni rimasero postali a me non era permesso risiedere in Francia sento stato già espulso quel Paese mi ero rassegnato a vivere isolato in Svizzera
Che ero molto invece aveva trovato a Parigi l'ambiente più favorevole che sembrava soddisfarlo ma ben presto in Luini nel suo fratello fraterno amico Andrea Caffi
Maturò l'insofferenza verso alcune esigenze del movimento politico di Giustizia e Libertà da cui esso poteva difficilmente prescindere alla guerra civile spagnola Chiaromonte partecipò senza esitazioni senza pentimenti assieme a molti altri volontari di altri paesi
Ma dei numerosi intellettuali dissidenti intellettuali di ogni levatura che parteciparono quelle impresa forse gli è stato l'unico uno dei pochi a non farne oggetto di pubblicità
Si sa che cosa ha rappresentato la guerra di Spagna però un guerra per Koestler perenni voi per Marlowe si conosce anche il giudizio accorato della Sea Mogwai sul terrore repubblicano ma esso fu espresso in una lettera privata a Berna no
Che è stata conosciuta dopo la loro morte
Chiaromonte se espresso sospetti politici
I dettagli di quell'avvenimento solo un paio di volte ad esempio sulla cronologia intervento comunista e nulla in più
In questo atteggiamento c'è probabilmente un riflesso della sua visione dell'uomo Nilla irrazionalità della storia quale si trova nei suoi saggi su guerre Paci su Roger Martin du Gard su Stendardo nessun'Pasternak
Con maggiore agio e libertà durante una dozzina d'anni dal mille novecentocinquantasei al sessantotto Chiaromonte si è espresso nella rivista Tempo presente da noi Diretta ricorda Silone egli vi si è dimostrato fedele al prefetto al precetto scelto programma dall'inizio promuovere il riesame di pensare correnti mettendoli a confronto con la realtà del mondo attuale
La rivista dice Silone dimostrò la sua efficacia anche fuori dalla sfera puramente intellettuale la denunzia delle persecuzioni contro le minoranze religiose in Italia
E la lotta contro la censura negli spettacoli ebbero buoni effetti la difesa degli scrittori artisti perseguita di Russia in Polonia in Ungheria in Spagna in Grecia balze
A liberare la causa della libertà della cultura dal monopolio settario dei partiti politici lo stesso si dica della firma denunzia
Di ogni condiscendenza anche di amici al gollismo e al maccartismo
A suggello della propria dignità la rivista cessò di esistere quando la sua sopravvivenza sembrò condizionata al sacrificio della propria indipendenza e questo è
Il ricordo di Ignazio Silone e Nicola viticola Chiaromonte anche di quello che fu
Il
Il quadro la condotta partire da giustizia libertà per arrivare a tempo presente nell'alveo appunto dell'antifascismo
Un ricordo di Gaetano Salvemini solo una segnalazione dal Corriere della Sera
L'edizione di Torino in cui si parla del
Del carteggio di Gaetano Salvemini con Amalia Rosselli la madre di Carlo e Nello Rosselli di cui pure prima ho parlato in altre puntate dello segnaliamo solamente magari la prossima settimana vi leggiamo qualcosa di questo carteggio ci fermiamo anche per questa volta vi diamo appuntamento la settimana prossima