Presentazione del volume a cura di Tiziano Torresi "Carlo Ludovico Ragghianti - Amintore Fanfani. Carteggio" (Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull'arte Lucca)

Buona sera benvenuti alla presentazione del carteggio tra Carlo Ludovico Ragghianti Amintore Fanfani curato da Tiziano Torrisi
Pubblicato dalle Edizioni Fondazione Ragghianti studi sull'arte di Lucca esprime il direttore della Fondazione Ragghianti di Lucca
è un volume per noi importante perché costituisce il primo di una collana che speriamo lunga e fortunata che appunto quella dei carteggi di Carlo Ludovico Ragghianti questo
Grande personaggio storico dell'arte teorico dell'arte cito a sta politico uomo impegnato in molteplici ambiti della vita civile culturale del nostro Paese
Del cui archivio abbiamo terminato come fondazioni a lui intitolata l'inventariazione il riordino è stato un lavoro molto lungo perché si tratta di oltre centocinquanta mila documenti che costituiscono davvero un fondo di grande importanza non solo per la conoscenza della persona del personaggio Ragghianti della sua opera ma anche per lo studio di quella fittissima rete di relazioni di rapporti che Ragghianti
Intrattenne a partire dai suoi anni giovanili poi durante l'eroica e la stagione resistenziale nella quale Carlo Ludovico Ragghianti fu protagonista soprattutto in Toscana piano che fu tra i fondatori del Partito d'Azione per arrivare poi all'attività di insegnamento all'attività di promotore di mostre
Di autore di innumerevoli pubblicazioni
Perché partire dal carteggio tra Ragghianti Amintore Fanfani potrebbe sembrare una scelta insolita perché sono due personalità piuttosto distanti
Fanfani esponente della Democrazia Cristiana
E politico Ragghianti invece è un laico
Proveniente dalle file del Partito d'Azione poi a cavallo potremmo dire tra Partito Socialista Partito repubblicano ma in realtà tra i due soprattutto dagli anni Settanta in avanti
Scaturisce una vera e propria amicizia un fecondo rapporto intellettuale
Che emerge dalla lettura di queste lettere e che anche la prefazione anzi il testo il saggio introduttivo del curatore Torre inizia saputo bene un mettere a fuoco
è un rapporto che peraltro non si limita soltanto a scambi legati ai fini Henze particolari ma che diventa un vero e proprio dibattito intellettuale tra due figure fortemente impegnate e ricordo soltanto un episodio il più scontato sarebbe ricordare il fatto che Fanfani era anche un amatore della pittura e che Ragghianti scrisse studi Luís
Ma meno noto e emerge da questo libro
E che l'ultimo grande libro di radianti per il plot El Greco dedicato appunto al grande pittore il greco di fatto Rampolla dalla lettura del libro da poco uscito all'epoca di Amintore Fanfani che s'intitolava appunto di El Greco e Teresa d'Avila
E quindi l'influenza anche della spiritualità Teresiana sulla pittura di quel tempo in particolare di El Greco questo per dire come
Tra lo studioso il politico che poi a volte si scambiano anche i ruoli perché
Fanfani nei momenti in cui era meno attivo in politica comunque era uno studioso e dagli studi proveniva appunto tra come lo studioso il politico si instaurano dibattiti di forte pregnanza
Il volume poi si conclude anche con una prese carteggio che quello tra la moglie i radianti dice a con l'hobby che rimane vedova dal mille novecentottantasette Amintore Fanfani che diventa proprio negli ultimi anni di vita
Dei coniugi Ragghianti un amico di famiglia molto strettamente legato e non bisogna dimenticare che all'inaugurazione del centro studi radianti a Lucca il ventisette settembre del mille novecentottantuno fu presente presenziò proprio Amintore Fanfani all'epoca
Presidente del senato e il discorso che Fanfani tenne in quell'occasione e riportato
In un'ulteriore appendice del volume quella documentaria a testimonianza di un evento molto importante anche perché non è così frequente che un centro studi intitolato due personaggi due persone nasca col due persone ancora viventi fu il caso appunto di Ragghianti e della moglie
E la presenza di Fanfani fu significativa dal punto di vista istituzionale ma anche dal punto di vista umano
Ma la mia è un'interruzione poi darò la parola ai relatori che ringrazio molto per la loro generosa disponibilità a intervenire quest'oggi qui nella Sala Zuccari
Quindi concedetemi di ringraziare molto il professore Agostino Giovagnoli Oboe Roberto Balzani e Maria Luisa Lucia Sergio naturalmente il Senato della Repubblica che ci ha concesso l'utilizzo di questa splendida
Sala Zuccari qui in Palazzo Giustiniani lo staff della Fondazione Ragghianti e poi abbiamo qui presenti anche familiari di Amintore Fanfani che ringrazio molto per la loro presenza
E un saluto anche al rettore dell'Università LUMSA Francesco Bonini che
C'è un'ora con la sua presenza
Darei la parola per cominciare al professore D'Agostino Giovagnoli
Professore ordinario di Storia contemporanea all'Università Cattolica del Sacro Cuore
Da uno studioso di tanti temi in particolare dell'Italia dell'età repubblicana dei rapporti tra Stato italiano e Chiesa cattolica di relazioni internazionali
E tanti suoi libri celebri al di là del manuale su cui io stesso studiai quand'ero appunto
In Cattolica in veste di studente il libro sul Sessantotto quello sul caso Moro tanti altri
Lo ringraziamo molto per la sua presenza che ci onora e di lascio la parola con molto piacere grazie
Grazie grazie
Anzitutto di questo invito
Dell'occasione che mi è stata data dei leggerei con attenzione questa pubblicazione che è interessante sotto diversi punti di vista perché
Certamente ha a che fare con un rapporto
Inaspettato in un certo senso almeno per chi non era già al corrente fra queste due figure così diverse fra di loro e anche in in forte opposizione Van politica per molti anni diciamo
Io non solo politica negli loro motivi di di come dire di diversità di approccio culturale sono erano molteplici ma ciò nonostante questo carteggio mette beni luce l'esistenza di un rapporto molto forte tra queste due diverse personalità che viene analizzato con grande efficacia e che un grande finezza direi anche nella introduzione del curatore di Torresin quale ci introduce a comprendere i motivi di una stima reciproca
Indubbiamente autentica
Ma appunto tutt'altro che ovvia e comunque non basata su una facile consonanza ma su motivi che si vengono sviluppando nel tempo consolidando nel tempo fino a diventare appunto un rapporto molto solido molto profondo
E dal mio punto di vista questo Minelli da mia molto incuriosito perché sostanzialmente mi ha fatto conoscere un aspetto della figura di Fanfani che
Conoscevo poco mossi o per sentito dire
E cioè il Fanfani pittore perché mi è capitato ovviamente in tante occasioni di interessarmi della figura politica di Amintore Fanfani del suo ruvido suoi molteplici ruoli istituzionali o sono stato fra i curatori del dei dei diari dei primi volumi dei diari niente Amintore Fanfani e in realtà lì dentro c'è già
Qualcosa di molto interessante sul Fanfani Beatle ma confesso che
Sono andato oltre sono soprattutto interessato come dicevo degli aspetti politici invece
E invece questo carteggio riporta l'attenzione su questo perché questo poi il motivo del dell'incontro fra queste due figure il critico d'arte il e e appunto questo questo pittore del resto anche l'intervento devo Pagni accennato brevemente ma efficacemente alla allora a quest'altro in conto molto interessante in quel caso anche Fanfani critico d'arte non solo pittore anziché perché appunto pubblica quest'opera in cui con grande ha come coglie questo nesso fra Santa Teresa d'Avila El Greco che evidentemente aveva un fondamento se Ragghianti poi in qualche modo lo raccoglie lo rilancia anzi
Con ulteriori studi ulteriori sviluppi
Ma questo stupore ecco lo dico a mia discolpa nei confronti del Fanfani vettore ecco lo troviamo anche in queste pagine e nel senso che anche per Ragghianti te vedete comprendere che e Fanfani un pittore e e un pittore di un certo spessore
Ha rappresentato certamente un elemento di sorpresa anche per lui questo si capisce anche proprio dalle dinamiche di questo rapporto perché insomma un personaggio politico così importante difficilmente può anche essere un'altra cosa in modo significativo diciamo no cioè possano essere appunto un pittore anche in modo significativo e questo naturalmente si appresti percepisce partirà gli anti una una qualche diffidenza
Che del resto Fanfani aveva ben presente tant'è vero che aveva anche molte come dire esitazioni
Fanfani anche se la parola non si addice al personale
Ma diciamo nel fare
Delle esposizioni o altre cose diciamo da prendere o di insistere sulla su questo suo aspetto perché è chiaro che di fronte a a un un personaggio che ha una una statura in un altro campo così rilevante
E e e e difficile come dire
Capire che in realtà è c'era il Fanfani una personalità artistica profondamente autentica ecco
Ragghianti forse non sa questa parola ma in parecchie
Emerga questo tipo di riconoscimento
E lo dice per esempio in quest'articolo che pubblica le il mille novecentosettantuno sulla stampa in cui lungo discorso sul fatto che l'artista moderno e diviso tra coglie la spinta alla espressione della sua arte e le preoccupazioni per la comunicazione della sua arte oppure di in termini sociologici per la fruizione dell'opera d'arte e qui dice ma Fanfani
La mostra del pittore Fanfani forse una delle prime credo del settantuno
Che cade in questa situazione cioè in questa problematica che Ragghianti descrive in modo molto approfondito con un sasso nell'acqua per l'autorità del politico che afferma
Attribuisce appunto a Fanfani un diritto di originalità espressiva non riassorbita non vincolata ma nemmeno deviate deformata a servizio alieno da qualsiasi sorte
Il linguaggio dei degenti molto raffinato volte non proprio immediatamente comprensibile ma insomma credo che sia chiaro uno che voglia dire che insomma non è che come dire in qualche modo c'è una strumentalità tra la pittori Ronfani che la sua azione politica con l'apporto non c'è un rapporto di questo genere semmai il segno dice Ragghianti evidentemente in senso molto positivo
Di un trascendere o rasserenare la fangosa prassi non c'è la parola politica ma è chiaro che se il Paese si intende quella trasferendo anche allestendo inizio primi bile bisogno di ogni vita ecco qui d'artista di cercare interrogarsi di accettarsi di accertarsi in un momento di verità disinteressata verità disinteressata eccome l'artista che artista perché sente una chiamata ad esserlo parla Ragghianti parla di vocazione di vocazione di il Fanfani alla pittura
E la descrive appunto con me un'evoluzione Fanfani nasce pittore
E poi come dire viene chiamato alla pittura e per gli anti questo era un grande complimento voleva dire un un percorso un percorso che non è quello del pittore della domenica ecco su questo dagli atti molto chiaro cioè Fanfani non è un dilettante
Che appunto come
Dire sì di letta appunto di fare qualche acquarello a tempo perso e qui c'è il paragone invece concerti che invece rientra piuttosto nella nella categoria dei pittori deve domenicali
Dice Ragghianti non è Oppi vacanza dopo lavoro tempo libero divertimento riposo
La L'arte della pittura per Fanfani non è tutte queste cose ma è l'esigenza di appartarsi per fare qualcosa di necessaria il pittore Fanfani mostra una vocazione sincera e lavora con convinzione
Con conseguenze e quindi ci sono quegli e questi motivi di sorpresa che quando riflette Ragghianti e li fanno come dire lo fanno cresce nella stima nei confronti di Fanfani
Anche perché il e questo forse il motivo di maggiore apprezzamento il Fanfani si sottopone a una disciplina
Si sottopone a una disciplina che lo porta a ricercare sempre un maggiore rigore espressivo
Dal pittore alla pittura cioè dalla pittura come avventura vitale ricca passionale molteplice sono prova di Ragghianti falciata Fanfani perviene alla pittura come atto di conoscenza essenziale a una professione pittorica che poi è una milizia anch'essa quindi questi sono i termini diciamo di un un forte apprezzamento ripeto per il Fanfani pittore
E a Fanfani Ragghianti scrive tu hai guadagnato affermato una provvisione individuale che ora è stabile ha un'identità assicura
Questo processo si è svolto comportando da sempre più chiara convinzione diversi Arcari individuare i radicali essenziali
Di un linguaggio che è sintesi non passione dei contenuti interiori e si esprime con pulita formale stili istmo decantato qui bisogna ricordare come fa giustamente Torresi che il primo incontro fra i due fu piuttosto brusco
In cui emerge invece un l'altro aspetto di fanfare che siamo soliti attribuire quindi un aspetto molto diretto molto franco rapido nell'esprimersi
Forte nel modo come dire di comunicare ecco e quindi che e
Tradisce diciamo nulla verso anche le forti passioni
è un senso anche positivo naturalmente di questa figura ma
Dice
Ragghianti nel tempo no
Fanfani non abbandonato queste sue passioni ma la come disciplinate in questo senso
Quello che probabilmente invece resta più problematico per radianti
E qui molto interessante riferimento che si è fatto inizialmente ho inizialmente al all'opera su sul rapporto fra Teresa d'Avila El Greco
E il rapporto tra la fede cristiana di Fanfani e la sua arte pittorica qui che in qualche modo Ragghianti si ferma
Si ferma per aver estraneità diciamo a questa problematica ma anche per rispetto infatti scrive ho provato a trattarle in un saggio con quello stesso Carlo Bo che fu già detti di Benedetto Croce nel trattare
Come dire temi religiosi da parte di uno che non ha questo tipo di di sensibilità
E anzi Ragghianti è un po'a un certo punto anche un po'
Giusto ingiustamente il saggio di dito tesi si conclude proprio con questo espressione un po'forte come dire il rapporto poiché ci sia tra l'arte di Fanfani e la sua fede la insomma sono fatti suoi cannoni non ci interessa
L'espressione più o meno di questo genere un po'un po'ruvida insomma ma in realtà invece no perché il fatto che lui si sia poi interrogato su ciò che Fanfani scrive riguardo al rapporto fra
Intesa darglieli greco e
Si installa indicare quanto era alta regnante abbia cercato invece di capire più in profondità pur partendo da una distanza notte su questo terreno era certamente molto forte oltre che su tutti gli altri terreni perché insomma su questo
Non c'è dubbio
E allora ecco io ho visto in questo libro una sorta di come dire introduzione a un
Aspetto trascurato della biografia di Fanfani che invece merita di essere prese in considerazione vedo appunto in questo libro
Una spinta a riconsiderare qualcosa che attualmente andrà fatto se si vorrà fare davvero una biografia completa di mentre Alfani bisogna tenere conto anche di questo aspetto
Io ho provato così molto rapsodica mente a guardare non può sui diari sotto questo dal punto di vista e debbo dire che non ho trovato molto per quanto riguarda gli anni Cinquanta
Sono andato con grande curiosità a vedere
Il gennaio mille novecentocinquantanove perché mi diranno di centocinquantanove Fanfani si dimette
Da Presidente del Consiglio ministro degli esteri segretario della Democrazia Cristiana scompare dalla circolazione
E tutti dicono che in realtà si è ritirato per dire sta dipingendo ha preso le distanze dalla politica pare di la Pira Ovada cercare insomma che stai a fare lascia perdere
I pennelli devi tornare in politica quella eccetera ma su quello no onestà non ho trovato nulla nessuna traccia perché che Fanfani di dedichino la sua pittura in in quei mesi
Le cose cambiano un po'invece negli anni successivi e una svolta l'ho notata dopo l'estate mille novecentosessantatré
Beh questo è interessante perché le sessantatré è l'estate che esso dopo la lezioni che sono andate fattivamente male per la democrazia cristiana in che c'è stato un tentativo d'accordo con i socialisti che è fallito famosa notte di San Gregorio il primo governo balneare Leone
Ma è chiaro che si si andrà verso il governo di centrosinistra organico come si diceva allora
A guida di Aldo Moro che è uscito in qualche modo scolpito da lezione per quegli equilibri tipici o della dinamiche interne alla democrazia che sta
Prima in qualche modo promosso o rimosso al secondo i punti di vista diventando presidente del Consiglio e questo è un grande problema perché in realtà
è vero che il centrosinistra l'invenzione di Fanfani
E lui che all'interno democrazia cristiana lo porta avanti per primo da Aldo vallombrosani non centocinquantasette cita invece il sessantatré chiaro che a realizzare questa sua intuizione dopo molte travagliate vicende sarà non sarà lungo ma sarà Moro e quindi
è un Fanfani
Che e per forza di cose
Prende un po'le distanze dalla politica poi si negli governi successivi
Intera come ministro degli esteri ma non non è una attività politica così intensa come quella ovviamente il presidente del Consiglio segreto del partito o qualcosa di simili ecco e qui invece dal settembre di quell'anno
Fanfani è
Assolutamente impegnato impegnato a dipingere che cosa dipinge ecco questa abbastanza interessante beh le prime cose di cui lui parla sono dei ritratti a persone di famiglia
Il sei settembre il porridge arriva grazie agli faccio un paio di ritratti mettendo in prova il materiale per disegnare e colorare che mi Decaro ieri parenti di Bianca
Del del mondo e quindi
Giannone da questo vediamo un certo nesso fra il Fanfani pittore e la famiglia
Fanfani pittore appunto prende come sul palco nel soggetti insomma del della sua attività pezzo di famiglia poco dopo fa un ritratto a colori di di Massimo più genero e poi di
Più più avanti insomma altri membri ha famiglia e di uno schizzo di Cecilia e così via diciamo quindi c'è tutto questo oggetto ma anche di più si vede che la famiglia
Sostiene apprezza quest'opera e per questo per Fanfani importante perché Fanfani naturalmente
è un pittore che non ha coscienza di sé come Ettore di essere questo professionista non lo è specie inizialmente e quindi come dire questo queste conferme che gli venga anzitutto dall'ambiente familiare
Sono importante lui regista lo schizzo che ho fatto di grazia mi dicono tutti che è il più bello che ho fatto fino adesso
Eccetera eccetera
E
Successivamente invece la sua attenzione viene richiamata soprattutto dalle nature morte
Ho e dalle è prete quali astratti diciamo no davvero le paure le lei qui che ecco c'è un giudizio di di Ragghianti no sulle nature morte sui fiori gli altri aspetti della natura eccetera
I gradi antico commenta così il carattere più Mark marcato adesso il quadro è quello di una contemplazione Interna che accoglie dire impressione del mondo naturale visibile ma non le risolve l'immagine immediatamente aderenti al reale
E li solleva in composizioni dove prevalgono ritmi e cadenze di linee di colori che si dispongono con evidente ricerca di fusione d'armonia
L'assenza di ogni disordine questo potrebbe anche molto importante conto ogni effusione incontrollata fisso una misura contenuta mente melodica
E ancora in una lettera a Fanfani comune come tu stesso con indipendenza cioè da autodidatta
Ha intuito gli artisti hanno compreso definito con l'astrazione geometrica levità sostanziali che strutturano artisticamente le immagini quindi Ragghianti dà un giudizio interessante io non sono in grado ovviamente di valutare fino in fondo
Queste sue parole
Su questa contemplazione interiore quindi questo
Nature morte sì ma in qualche modo con una sorta di lontananza che di distacco spesso Fanfani è ispirato da ciò che vede
E anzi si diciamo anche se in questo modo mediato che abbiamo appena sentito nel nel rappresentare appunto ciò che vede e ci sono i suoi viaggi a ispirarlo molto spesso e qui c'è anche un particolare divertente perché pare che Fanfani portasse nella tasca della giacca piccolo album dove due faccia degli schizzi di ciò che vedeva con grande dispiacere della moglie perché la giacca si formava ovviamente portando sempre questo album
E quindi insomma il PD è piccolo squarcio diciamo di di vita De vita domestica ma per dire appunto questo suo sempre cogliere appunto ciò che vedeva il viaggio in Turchia
La nevicata Monte Mario e così via questi sono i vari momenti che Lom che li ospitano
La cupola di San Pietro illuminata di notte
Ma mano mano anche la cosa interessante è che nel DNA i diari si nota un'attenzione alla tecnica cioè Fanfani si incomincia interrogare sull'uso dei colori lui
Il carboncino anzitutto per ritratti ma poi il pastello l'olio e e poi deve gli incontri con le varie con varie persone che di insegnano
Che diglielo aiutano a a capire appunto a impadronirsi sempre più di questa tecnica e così via naturalmente ci si potrebbe porre il problema del rapporto fra tutto questo
E la politica ecco la cosa che
Si nota leggendo i diari e che questa attività risente
Delle pause della politica come ho detto prima presento questa svolta del l'ultima parte nel centosessantatré si spiega con questa fase di minore impegno politico evidentemente oppure le le durante l'anno durante l'anno compagni dipingere nei periodi di riposo
Ne durante le vacanze di Natale quando stava a Camaldoli d'estate e così via e
è un riposo che però viene appunto riempito in questo modo intenso che spesso non riposa anche in un contesto familiare qui torna secondo me questo un legame forte
E pitture famiglia e anche in fondo
Come dire l'alternativa ecco la pittura come alternativa alla politica anzitutto nel senso come dire un po'ovvio cioè come dire nel momento in cui soprattutto la politica lo delude
Fanfani si dedica con più entusiasmo a questa sua attività ma anche in un centro probabilmente più profondo ha mi ha colpito per esempio che nel sessantaquattro Fanfani
Scrive oggi o dipinto alcuni a cuore no non mi ricordo che comunque ha dipinto alcune alcune alcune cose e sto e ho preparato il discorso per il congresso della democrazia cristiana
Che fa il congresso e poi non si Terrasini si rimanderà diciamo
E poi il giorno dopo termine mio testo continuo continua a dipingere e
E ho sognato De Gasperi
Assegnato De Gasperi che viene a trovarmi a Camaldoli e mi dice che ho ragione a scrivere quello che sto scrivendo
E io gli rispondo dice Ronfani a De Gasperi in sogno ti farò leggere il mio testo definitivo prima di di leggerlo eleganza risponde bene se ci riesci questo tutto ovviamente per il sogno in cui l'ambiente realtà si mescola ed è abbastanza divertente perché
Io credo che qui si intuisce che c'è un legame più profondo tra politica e pittura nel senso che probabilmente la la pittura è anche un modo che aiuta Fanfani
A prendere le distanze dalla politica oppure se vogliamo a ripensarla con un respiro meno legato alle scadenze
Della vita quotidiana per riposarmi faccio
Gatti quadretti di fiori nature morte
Qualche giorno dopo sto a Camaldoli e faccio un curioso pastello astratto quindi di lui stesso si sorprende di quello che che dipinge
Particolarmente ogni anche questo in che piuttosto divertente per quanto riguarda i rapporti fra pitture politica il trentuno dicembre mille centosessantaquattro scrive se ne va un anno pieno di traversie
E se c'è stata al da poco l'elezione del nuovo presidente Repubblica Fanfani era un candidato forte ma arriva sembra diciamo come dire una un suggerimento da parte di Paolo sesto in un'altra direzione e insomma viene non viene eletto colui ma Saragat per una questione di equilibri di più ante nel centrosinistra eccetera eccetera quindi è un anno un po'amaro ecco che finisce piuttosto amaramente per Fanfani e se ne trova traccia in questa frase se ne va un anno pieno di traversie io chiudo dipingendo una pianta grassa e Spinosa
Isolata in un angolo di tavolino a piastrelle di smalto con fondali di tendaggi un po'misteriosa come in mille novecentosessantaquattro
Lentamente il nesso e più e più chiaro e più evidente concludo ho parlato troppo con un altro passaggio che molto significativo
Che è molto più avanti Emilio centosettantadue un altro anno che non ha coinvolto Fanfani più di tanto diciamo Fanfani poi tornerà a facilitare il partito settantatré patto Palazzo Giustiniani giusta punta e ma perché è interessante perché qui nel mese di settembre lui lavora alla cappella dove sepolta
Alla moglie Bianca e al cimitero e Prima Porta e dipingere
Una serie di
Di di di graffiti
Sì sono le graffiti questi che sono da lui disegnati eseguiti sulle pareti di questa cappella per la rare la storia quella che lui chiama la storia la Madonna caduta di Eva Annunciazione visitazione maternità pietà
E assoluzione così termine lavoro che da due anni preoccupava
Cagli
Notte
Critico d'arte è venuto a vedere la cappella ha trovato molto belli ben eseguiti se i graffiti da mediati disegnati ed eseguiti sulle pareti per narrare appunto i temi che ho detto prima
E così termine lavoro che mi preoccupava Granelli lo definisce il più bel regalo io potevo fare agli a mia moglie effettivamente in questo spirito lo preparato ed eseguito
E o vivendo Ackom come dire per sette giorni tutto preso tutti tanto da questo da questo impegno e questo è il Fanfani jr pittore più maturo più maturo perché come dire un'opera ovviamente l'impegnativa
Più maturo perché il la motivazione di quest'opera evidentemente molto forte diciamo come possiamo capire e più maturo anche perché a questo punto comincia a vedere gli apprezzamenti
Personalità decisamente qualificate come quella Di Carlo io mi fermo qui ringrazio dell'attenzione
Grazie al professo Giovagnoli per questa lettura originale devo dire anche del Fanfani pittore
Sull'otto ma colpito al passaggio in cui
La pittura diventa quasi una Autobiografia della vita politica anche nella scelta dei soggetti quindi un anno spinoso tradotto con una pianta Spinosa
E sono molti gli spunti su cui possiamo riflettere è stato citato anche il patto qui né sul versante politico di Palazzo Giustiniani del resto non è un caso che abbiamo voluto tenere proprio qui la prima presentazione
Nel carteggio tra Ragghianti e Fanfani sia per questo motivo ma anche perché essendo stato Fanfani pervenne tre volte presidente del senato anche dal punto di vista istituzionale il Senato della Repubblica
Era il luogo forse più adatto per presentare a per la prima volta una pubblicazione come questa
Ora lascio la parola al professor Roberto Balzani
Che è ordinario di Storia contemporanea all'Alma mater studiorum all'Università di Bologna
Si è formato alla scuola di storia contemporanea di Cesare Alfieri a Firenze è uno studioso ritagliate l'Italia repubblicana Aurelio Saffi fino a Ugo la Malfa alle vicende del Partito d'azione del partito repubblicano la Fondazione Ragghianti ha già avuto
L'onore di avere la collaborazione del professor Roberto Balzani che ha scritto
Nel catalogo della recente mostra che abbiamo dedicato a Carlo lesi e alle rapporto tra Carlo Levi e Carlo Ludovico Ragghianti peraltro Roberto alzando il professor Panzani
Scriverà il saggio introduttivo per il prossimo volume dei carteggi
Che curato da Alisa Isa bassetto sarà il carteggio tra Ragghianti e Ugo la Malfa do atto un'anticipazione sul terzo volume che sarà invece quello del carteggio tra Ragghianti e Bruno Zevi quindi gli ho dato anche alcune anticipazioni sulla prosecuzione della collana ma bando a ulteriori chiacchiere lascio volentieri la parola al professor Balzani ringraziandolo molto per la disponibilità e la presenza
Grazie buona sera a tutti fa naturalmente molto piacere essere qui a presentare questo primo volute del carteggio ora dei carteggi Ragghianti
Secondo me sono fra i più importanti per la storia culturale e politica dell'Italia repubblicana
Decisamente si tratta di un corpus di documenti di straordinaria ricchezza perché attraversa non soltanto le questioni della trasformazione della critica d'arte nel nel periodo post bellico ma intersecano le vicende delle istituzioni culturali del Paese che le loro riforme o riforme mancate e dall'altra parte anche il rapporto con la politica in questo caso non di come abbiamo visto di tipo meramente strumentale ma un rapporto vero il personalità
Che comunque dialogano cercano terreni
L'incontro di confronto per dare alla Repubblica una stabilita una configurazione anche proprio su un terreno di civiltà potremmo dire così perché in fondo questa Repubblica tutti questi uomini creano è quella che è la nostra c'è poco da fare anche se facciamo finta di non ricordarcelo ecco la la l'elemento che ha costruito il nostro presente e tuttora lo innerva
Quindi
L'altro aspetto interessante è che sia Fanfani che Carlo Ludovico Ragghianti sono due persone che tengono nota puntuale disse
E dei propri rapporti cioè sono scrittori e documentato ori della propria attività sia attraverso ITA i diari sia attraverso gli epistolari sia attraverso la documentazione annessa anch'a Intra ampi
Questa è un'abitudine che ormai si è persa coloro che studieranno la vicenda attuale del nostro Paese non avranno più documenti e quindi faranno la storia sui giornali
Diciamo o sulle registrazioni televisive serali e quindi si perderanno un pezzo di realtà queste persone invece attraverso di loro carteggi personali diari e le attività pubbliche naturalmente raccontano
Una realtà profonda perché fatta tanto di dimensione biografica perché sono persone che costruiscono la proprio il proprio percorso Hilu documentano sono interessata documentare anche la propria trasformazione come si vede nel caso di Fanfani Traversi suoi diari e come si vede attraverso il carteggio di Ragghianti e per questo motivo siamo tanto più interessanti per noi perché sono fra le ultime figure che riusciranno a a che riescono a trasferire questa autenticità AN penso purtroppo che più ci avviciniamo i nostri tempi più questo aspetto
Si perderanno di studi storici sarà un grave problema per coloro che si occuperanno di questo di queste questioni nel futuro non è per diciamo non lo dico per per noi che ormai diciamo abbiamo avuto la fortuna di studiare queste cose ma per i ragazzi che verranno sarà veramente un problema ma torniamo al nostro alla nostra questione l'incontro del mille novecentoquarantacinque
Quello l'unico incontro che appare la la RAI la relazione fra Ragghianti e Fanfani è un incontro molto particolare perché dal da un lato ci sono tre persone molto diverse fra di loro sono appunto Fanfani la Pira Dossetti
E dall'altra parte ci sono gli uomini del partito d'azione in particolare di quello toscano il così detto Vento del Nord però fra Toscana che la Lombardia che hanno un'idea radicalmente diversa loro vorrebbero che il CLN diventasse l'ossatura di un altra di una vera e propria nuova istituzione della Repubblica che dovrebbe in qualche modo tagliare i ponti col passato no completamente quindi creare una cosa probabilmente topica e e sperimentale diciamo così e dall'altra parte e invece tra persone che fra fra di loro non vanno estremamente d'accordo l'uno dei quali pare Ragghianti e lo dirà poi a Ragghianti un Terrestre e sarebbe Fanfani e gli altri invece degli spirituali che non sono ben qualificabili devo bisogna dire che dei tre a Ragghianti interessa il terrestre
Diciamo subito pur non trovandosi d'accordo naturalmente le posizioni sono molto diverse e quella in quel momento rappresentata Ragghianti si Luis si rivelerà la più spirituale la più utopistica la meno legata a un'analisi della realtà
Però c'è questa primo contatto un contatto che che poi si dilegua
Soprattutto per un motivo perché negli anni quelli del centro sinistra che in teoria avrebbero dovuto vederli in qualche modo collaborare c'è il grande tema della scuola pubblica scuola privata che in realtà rappresenta una di quelle famose di quei famosi
Come dire dei Fossati
Che per uomini della generazione di chiedergli anti diventa quasi impossibile superare naturalmente questo aspetto è molto caricato nella nella vicenda biografica di Ragghianti perché Ragghianti
Accollare politica un rapporto di difficile contrastato
è un uomo che non riesce a stare dentro le diciamo le scatole dei partiti è un intellettuale puro a relazioni è un realista però attenzioni quindi nello stesso tempo si rende conto che i partiti sono una necessità
Però c'è sempre questa specie di divaricazioni Interna fra rapporto fra amore e odio fra l'accettazione il capire il realismo della politica rifiutarmi gli aspetti negoziali che adesso sono intimamente lei inevitabilmente lega quindi diciamo per Ragghianti questo è un problema umano psicologico che fa sì che litighi praticamente con tutti sia difficilissimo per lui andare d'accordo oltre un certo limite
E però
Quando gli anni passano commi commi gli inizi degli anni settanta
Naturalmente la vita attiva di Ragghianti continua e continua fino alla morte come è stato ho ricordato la tua attività intellettuale non si ferma e tuttavia negli anni settanta per Ragghianti l'idea che l'Italia sia stia diventando qualcosa di per Luís non facilmente comprensibile
L'Italia della contestazione non è ovviamente la sua soprattutto per il rapporto con gli studenti stiam parlando naturalmente di professori con uno standing molto alto che ovviamente pretendono dai dai propri interlocutori altrettanto impegno non capisce tutta la il percorso della corte della contestazione
Scriverà un libro che è la traversata di un trentennio che è un libro amaro proforma non è amaro perché non c'è stata
La l'auspicata rivoluzione democratica del Partito d'Azione amaro perché c'è un pezzo d'Italia una trasformazione italiana dalla quale si sente in qualche modo respinta quello è anche il motivo per cui poi sedici a Montanelli c'è il rapporto con con un mondo conservatore che è un conservatorismo potremmo dire così più psicologico che rappresenta per lui una non accettazione di una dimensione e collettiva che non capisce più più che non di tipo politico
E in questa fase è una fase quindi se vogliamo non di ripiegamento ma certamente di diciamo di riconsiderazione di riconfigurazione di quello che è stato bisogna dire che apro una parentesi a cui do subito Ragghianti e un grande ricapitola Tore Gioè uno dei suoi diciamo elementi che lo contraddistingue è quello di fare un certo punto il punto
Su quello che l'ha preceduto così fa con la Resistenza con libri
Fondamentali perché recuperano già una una mitografi resistenziale subito
Dopo il fenomeno resistenziale Cusi fa nel corso del tempo a più riprese e così fa anche con la traversata di unto impegno alla fine quindi e in questo percorso naturalmente Siri configura perché come è logico che sia c'è anche nella ricapitolazione una biografia che che cambia qualche tratto naturalmente permane
Perché è identitaria in altri e i giudizi naturalmente viene in qualche modo aggiustata ma è un personaggio estremamente interessante per questo
Che in questo percorso
Incontra Sumter Reno che non è politico
Fanfani
Che gli appare probabilmente un'altra personalità diciamo che non è in sintonia contiene piena pur essendo un protagonista politico ma non è più diciamo in sintonia piena col mondo degli anni settanta
E con il quale condivide una dimensione diciamo intellettuale della politica prima di tutto perché si tratta di entrambi di due di due personalità che hanno una formazione di tipo storico questo si può dire quindi con un carattere del contesto che di caratterizzarsi e di rifiuto che di accettazione però hanno questa entrambi questa formazione e poi dall'altra parte anche perché secondo probabilmente secondo Ragghianti da quello che appare al Fanfani diventa un interlocutore in qualche modo proprio per diciamo salvare un'idea in qualche modo di di paese o di relazione fra la cultura il Paese che gli pare in quel momento più fragile diciamo che un non non ha negli anni settanta Ragghianti
Un interlocutore politico vero e proprio certo a vecchie amicizie consolidate è quella di una vita con Ugo la Malfa e cioè ma non ma ma si tratta di un cose che non incidono poi sulla trasformazione della società
E invece la il rapporto con Pampanini pare interessante bisogna tenere presente che c'è un altro elemento che caratterizza e caratterizzerà sempre Ragghianti nel dopoguerra che il tema dell'arte contemporanea il tema la necessità che l'arte contemporanea sia espressiva di questa grande trasformazione culturale e sociale che il Paese sta attraversando non a caso quando c'è che il tentativo di costruire il ministero no negli anni settanta
Ragghianti tende nel suo Progetto a distinguere nettamente il versante della tutela e della conservazione
Che deve essere affidato ai tecnici è un compito estetiste tecnico nei quali politici non devono entrare quindi c'è una parte catalogazione
Tutela conservazione questo è il patrimonio italiano benissimo questo lo devono fare i tecnici
E questa è una l'idea che come sappiamo Ragghianti a fin dal dopoguerra e poi c'è la riserva della politica certamente un nuovo quindi spero qual è la riserva della politica la conoscenza cioè promuovere la conoscenza
La formazione occuparsi di formare i soggetti l'arte contemporanea all'istituzione e istituzioni d'arte le mostre quello debbano fare i politici
Dentro al ministero cioè debbono intercettare questa sensibilità che il che viene soppressa che sgorga dalle accademie dalle attività dei pittori degli artisti
Dalle istituzioni e in qualche modo la deve fare poi confluire parallelamente alla quella che è l'altra nei confronti di quello che è un contenitore che l'altro grande pilastro del patrimonio che quello della conservazione della tutela che è tipico dei tetti dice gracchiante se non faremo ministero fatto scusi
Noi faremo investe una specie di zibaldone che mette insieme tanti uffici e tante funzioni dello Stato alcuni dipendenti del ministero dell'Interno
Altre dalla Presidenza del Consiglio addirittura altre dalla direzione generale del PD delle belle arti era quella storicamente subordinata alla pubblica istruzione ma non riusciremo a dare un segnale
Davvero un nuovo per quello che è l'evoluzione diciamo della l'interpretazione la cultura il nostro Paese su questo del Reno incontra un artista
Eh amico contemporaneo che Amintore Fanfani e il diciamo questa sensibilità naturalmente
Nel caso di alianti l'attenzione per la critica d'arte va dalla da quella diciamo classica tradizionale e moderna quella contemporanea però diciamo l'impegno in questi anni settanta del momento in cui si deve definire una realtà nuova dal punto di vista istituzionale questa attenzione
E quindi secondo questo schema è chiaro che e il sistema politico bisogna intercettare gli uomini politici che hanno una sensibilità per l'arte contemporanea perché questi potranno eventualmente nell'idea
Di di Ragghianti poi veicolare alcuni di questi contenuti in una contenitore di riforma auspicabilmente che poi non non avverrà perché la sua auspicata commissioni di Camera non fu non in realtà non ci sarà mai questo è molto molto interessante perché ci spiega la anche le ragioni chiamiamole così lautamente politiche di questa relazione
Ovviamente cultura
Ma che ha una convergenza su questa idea e l'arte contemporanea Possa costituire il punto di incrocio fra il quello che il Paese costruisce attraverso la cultura il mondo politico
L'idea non assolutamente non banale del tutto originale è che probabilmente trova dall'altra parte
Un orecchio
Attento ovviamente
Bisogna considerare tanto per dare l'idea di quanto sia profondo e radicato in rabbia tutto ciò che dopodiché la grande alluvione del mille novecentosessantasei
Una e quindi il tentativo di ricostruire diciamo il patrimonio fiorentino di sistemare il patrimonio Ferentino dopo le grandi dispersioni e le tragedie di quelli di quei giorni
L'idea di Ragghianti e quello di di configurare a Firenze un luogo per l'arte contemporanea
Un'idea che pare fuori schema no diciamo eccezione da salvare un patrimonio artistico è immenso e che è stato toccato i tour toccato quei e binato e tutti occupi dell'arte contemporanea ma perché in quel momento questo si capisce nel dibattito con l'UNESCO adesso non stiamo nel nel tempo cioè si capisce che l'arte contemporanea diventa il il fulcro di questa di questo ponte con la politica cioè noi non possiamo pensare perché dell'altro tema per l'altro tema è un problema di risorse è un problema di organizzazione un problema di Como competenze è un problema di specialismo
Ma su questo terreno si gioca
Diciamo l'immagine culturale del Paese futuro
Cosa che a me
Sempre molto colpito troppo un aspetto molto importante di questa vicenda un'altra vicenda indubbiamente che su questo si incrociano due reti e due esigenze di virtute due hanno una Rete ovviamente c'è la Ragghianti che è una rete di grandi artisti e i grandi critici e di grandi riviste e naturalmente e ce l'ha anche Fanfani la sua non è una rete analoga
è ma è una rete di contatti con gli editori
Contatti con le proprietà editoriali che è un altro bel tema tutto sommato di quegli anni e quindi tutto sommato l'idea che entrambi convergono sull'idea l'idea di mettere in comune può approfittare reciprocamente di queste reti da un lato Fanfani perché le reti di Ragghianti sono liti di legittimazione molto forte
E dall'altra parte Ragghianti perché i rapporti di Fanfani consentono un rapporti con Cefis della Montedison che ha comprato la Vallecchi con con Rusconi con Mondadori eccetera eccetera non sono strumentali attenzione
Cioè la convergenza fra le due reti viene naturalmente dalla relazione prima c'è la relazione sulla arte contemporanea come grande chiave di volta di una possibile di un possibile futuro culturale di questa Repubblica incerta
Anni primi anni settanta in poi naturalmente siccome sono due uomini che hanno la pizza attiva nel sangue se non stanno fermi
Hanno bisogno di fare continuamente delle cose ancora non fanno politica uro e quando l'altro diciamo non insegna ha bisogno di scrivere in continuazione produrre libri ad getto continuo
Riviste e così via quindi hanno il tema della vita attiva che di rotte dentro e viene naturale spontaneo poi che si ritrovino su quel che mettano insieme le loro reti in una maniera molto sobria etiche assolutamente non progettuale non c'è nulla di strumentale ripeto ben pieni nella relazione
Amichevole perché o su questo c'è il tessuto dell'amicizia cioè sono due persone che si prendono sicuramente dal punto di vista del carattere incredibile ma si prendono
E diventano amici sul serio loro e le loro famiglie quindi è una vicenda della storia repubblicana decisamente originale quella che Torresi peraltro ha ricostruito in maniera impeccabile nel saggio introduttivo che è molto diciamo sobrio e delicato nel mettere a puntino questi tasti battere questi tasti e non che non sono facili da da usare perché naturalmente si tratta di piani che non sono non è un unico piano sono diversi piani
E tuttavia il prodotto finale appunto una testimonianza io credo molto importanti di questa
Civiltà dell'Italia repubblicana in cui ci viene restituito il il gusto il profumo e anche l'ironia Tosca Ana
E a volte anche il sarcasmo che come sappiamo fanno parte di quella gente che per noi è così importante per tutte noi italiani grazie
Molte grazie al professor malsani per il suo intervento così significativo che ha messo a fuoco tanti aspetti il rapporto di convergenza tanto su questi Rania
Non posso non ripensare ad alcune delle ultime predilette ora impianti già seriamente malato tra alti e bassi
Dove ci sono quasi ancora delle affettuose punzecchiature tra il laico il cattolico e quindi Fanfani che dice di aprire che che la guarigione di Ragghianti avveduta grazie a dire Ragghianti gli risponde beh però anche i medici non sono stati male per quindi credo che si si fossero davvero trovati anche dal punto di vista caratteriale
Ma non voglio rubare tempo perché abbiamo ancora un intervento importante che è quello della professoressa Maria Luisa Lucia Sergio che associata di storia contemporanea qui a Roma all'università di Roma Tre
Si è occupata di storia politica e religiosa dell'Europa contemporanea se occupata rinviare di Amintore Fanfani quindi chi meglio di lei oltre che dei diari per esempio di Alcide De Gasperi ha studiato la diplomazia delle due sponde del Tevere quindi ancora una volta i rapporti tra lo Stato italiano
E la Chiesa cattolica
E che appunto a ampia materia poterci offrire ulteriori elementi nell'illuminare questo rapporto tra due grandi personalità
Della nostra storia repubblicana grazie
Grazie sono molto contenta di presentare questo libro o molti motivi di apprezzamento per questo carteggio soprattutto il principale che mi sembra una fonte particolarmente significativa
Per un settore di studi emergente ormai da qualche tempo per quello dei Cultural Studies è o per essere ancora più precisi i Cultural Heritage stataliste cioè gli studi sull'eredità culturale
E sono quelli scuri che ricostruiscono i processi di conservazione trasmissione e ricezione collettiva del patrimonio culturale
Quindi un sei le collezioni artistiche memoriali documentarie e vengono utilizzati come punti e strumenti per un'analisi dell'identità nazionale dell'identità collettiva ed è in quest'ottica che io ho riletto il carteggio anch'io in maniera comparativa sinottica con altre fonti con i diari appunto di Amintore Fanfani con il popolo
Che è stato poi digitalizzato e scansionate rinunci are quindi ho potuto fare una ricerca su questo solo comparativa e una prima lettera che mi colpisce quella del ventinove ottobre mille novecentosettantuno
In cui Ragghianti si rivolge a Fanfani per lamentare l'inadeguatezza dei finanziamenti destinati ad un centro studi di musicologia CRA
Nato nel mille novecentosettanta e dice di sentire frustrato e questo è un aggettivo che torna nel carteggio spesso sentire frustrato il nostro sforzo inteso ad operare concretamente a favore del patrimonio artistico nazionale già tanto compromesso
E si rivolge a Fanfani in qualità di promotore di un intervento sul piano ecologico adesso questo è molto interessante perché nel settantadue effettivamente Fanfani
In qualità di presidente del senato aveva promosso la costituzione di una commissioni mista di senatori giuristi per la tutela ambientale e paesaggistica
Adesso siamo negli anni come anticipato il professor Balzani che precedono l'istituzione del settantaquattro di un ministero dedicato per la tutela sia dei beni ambientali che dei beni culturali che erano considerati in una prospettiva unitaria secondo il dettato della Costituzione perché sappiamo che l'articolo nove promuove lo sviluppo secondo quella Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e tutela sia il paesaggio che il patrimonio storico nazionale
Adesso l'intuizione geniale dei costituenti era stata quella di associare la parola tutela alla parola promozione
Per cui si passava da una concezione statico conservativa dei beni ambientali e culturali passare invece ad una concezioni dinamica orientata alla fruizione collettiva di questi beni che venivano valorizzati come strumenti per una crescita civile della società
Ed era sempre ispirandosi a questo dettato costituzionale che nel sessantaquattro nasce anche questo la Cenate professor Balzani una commissione la commissione Franceschini dal nome del l'onorevole Francesco Franceschini
Che vede Ragghianti protagonista era una commissione per rinnovare la legislazione sulla conservazione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale
Sta adesso il grande risultato di questa Commissione Franceschini però grande ma anche l'unico peraltro con quello di rafforzare quella concezione costituzionali di bene culturale
Veniva ampliata la nozione di bene culturale non era più quella della concezione liberale risalente a Benedetto Croce o quella fascista risalenti a Giuseppe Bottai secondo cui il bene culturale
E soltanto una rarità di pregio
Che deve essere che risponde in qualche modo alle aspettative di un pubblico ristretto di fruitori borghesi
E che doveva essere conservato affinché rimanesse inalterato invece bene culturale in questa i lavori della commissione Franceschini e ogni testimonianza materiali evidente a cui la collettività riconosce un valore di di civiltà quindi ampia questa nozione di bene culturale non è più la concezione elitaria estetizzante
Della registrazione di tutela prima liberale poi fascista ma diventa di nuovo una concezione dinamica aperta al tema della fruizione collettiva perché evidentemente si riconosce alla bellezza all'arte un valore anche civile adesso
Dagli atti io non conoscevo questa figura benissimo prima del carteggio coi approfondito un po'rileggere il
Lavoro di Tiziano Ragghianti
Fu fondamentale nei lavori di questa istituzioni di questa Commissione Granata da un disegno di legge d'iniziativa governativa fondamentalmente democristiana perché risaliva al ministro allora competente che era Luigi cui il ministro per l'Istruzione e scrisse un pro memoria che poi cui utilizzerà come Brusson in apertura dei lavori di questa commissione vagliati sottolineava il problema della degradazione cioè la Repubblica doveva salvare il patrimonio ambientale e culturale dal degrado e quindi sottolineava come i vincoli insomma contro cui reagire la speculazione edilizia la motorizzazione del traffico selvaggia alla tecniche invasive di meccanizzazione dell'agricoltura è ovviamente un'urbanizzazione incontrollata
Che questo fosse un tema molto sentito lo vediamo anche dal fatto che la RAI trasmetteva in quegli anni dal settantadue impone una trasmissione curata da una storica dell'arte che era Nazzano e s'intitolava io e puntini sospensivi
Era ospitava un personaggio dell'arte della cultura che illustrava al pubblico televisivo un'opera d'arte e l'ha puntata in cui era ospite Pier Paolo Pasolini Pasolini scelse non dimostrare un'opera d'arte ma Compagnia Totò Ninetto Davoli mostrano invece lontananza il profilo della cittadina medievale di Orte orribilmente sfigurato dalla speculazione edilizia da da filari dica dica se già ti popolare
Quindi è un tema molto sentito che in realtà la commissione Franceschini non non arrivo praticamente nulla e di questo il carteggio è a una testimonianza perché recanti si lamenta l'insufficienza di questi risultati probabilmente possiamo a scrivere
Questa Commissione a la stagione delle grandi riforme mancate del centrosinistra del primo centrosinistra cioè un'ampia storiografia su questo
Il primo centrosinistra aveva elaborato un disegno
Di modernizzazione del Paese riformatore poi rimasto in parte incompiuto per l'immobilismo del sistema dei partiti eleganti come dicevo lo dice a Fanfani anche con con una certa severità verso cerco di ritrovare la lettera in cui ricorda come nel sessantaquattro si fosse dimesso per le tante inadempienze pratiche di quella Commissione e ripropone un suo documento un suo appunto sull'istituzione di un ministero per il patrimonio artistico che detto di Tiziano riporta pregevoli mente nell'allegato della indice finale
Qui si ricorda che l'idea di un a di un organo delicato di un ministero dedicato pro tutela culturale riferiva De Gasperi che poi non se ne era fatto nulla ma che bisognava tradurre concretamente questo
Di sogno di tutela di conservazione dell'arte in norme positive insomma andava concretizzato
In realtà se andiamo a vedere i diari di Fanfani quello che colpisce e che Fanfani
Lo vediamo determinato sul tema ambientale passi scatenato mi ha mi ha colpito rileggendo il diario del settantadue come lui ci tenesse moltissimo a questa cosa della tutela ambientale
Perché riflette da storico dell'economia sui limiti di un modello di sviluppo capitalistico produttivistica o che secondo lui minaccia
A lungo andare le aspettative di sopravvivenza della specie umana scrittura va in Germania ne parla da stress ma non esserci aste
Cerca di sensibilizzare la sede una Spd per mobilitare anche la Comunità europea su questi temi invece piuttosto distratto sul tema della conservazione e della tutela dell'arte e i diari propongono pittore profani come ce l'ha descritto il professor Giagnoni come lo ha anche di altri tratteggiato Tiziano nella sua bella introduzione quindi un amante dell'arte competente su questi temi
Però distratto quantomeno disattento sul piano legislativo cioè non sembra assecondare quelle richieste che provengono da Ragghianti c'è soltanto un'annotazione in cui lui chiede a l'allora presidente del Consiglio che era Emilio Colombo di fronteggiare da una parte gli gli incendi dei boschi ovviamente dolosi dall'altra il contrabbando delle opere d'arte che ovviamente è un problema grave di impoverimento del nostro patrimonio ma poi il suo arresto
Tabacci tirar su un po'il quello che troviamo sul popolo su quotidiano della Democrazia cristiana e invece segue molto benevolmente la figura di Ragghianti adesso
Troviamo nelle cronache culturali delle terze pagine nel popolo numerosi accenni a i temi che emergono dal carteggio per esempio il popolo
In una cronaca del settantuno sottolinea il valore di questa sperimentazione didattica in partita
Nell'Università Internazionale d'Arte di Firenze dove ci sono laboratori di Musicologia di progettazioni urbanistica torna questa questione di Vallecchi il popolo parla dell'alto livello di divulgazione di questa casa editrice che vede protagonista Ragghianti
Possiamo immaginare che ovviamente Fanfani prima Presidente del Senato e poi dopo il settantatré segretario nazionale della DC
In qualche modo potesse influenzare diciamo la questa attenzione del per il popolo dedicava Ragghianti ci sono le cronache che mi hanno particolarmente interessato nel settantadue si parla di un'inchiesta conoscitiva sulla Biennale di Venezia che interpella quarantanove personalità della cultura fra cui appunto
Carlo Ludovico Ragghianti per la DC partecipava Franca Falcucci e e viene sottolineato il fatto che bisognava effettivamente riorganizzare la Biennale per il suo valore economico perché la trentaseiesima edizione quella del di quell'anno aveva incamerato ben centoquarantotto milioni di lire in vendita di biglietti non altra cronaca del settantatré si parla di Ragghianti come promotore di una assegnati Istica di giovani nel Castello di San Mezzano di Reggello in provincia
Di di Firenze dedicata a Picasso e il valore di questa iniziativa era collegata dal popolo al fatto che aveva ricevuto undici mila settecentoquaranta visitatori quello e mi colpisce in queste cronache e che rispetto a quel valore educativo e formativo dell'arte
Questo colore appunto sembra trascolorare passare in secondo piano rispetto invece al valore economico cistico dello sfruttamento dell'arte della cultura insomma il famoso discorso dell'arte come petrolio italiano che poi mi sembra sia
La linea che è prevalsa nel tempo anche abbiamo visto negli anni più recenti a prescindere dal colore dei vari governi politici che poi è prevalsa questa politica di sdemanializzazione are come l'Arce rizzare l'arte esternalizzare privati non so con quanti risultati
Qualcuno lamenta ancora svilimento nel patrimonio invece il tema della del riconoscimento di un valore educativo e formativo all'arte la bellezza torna negli interventi parlamentari che precedono l'istituzione del settantaquattro appunto del ministero dei beni culturali per esempio
Il comunista ma sullo parlava del rapporto fra basse
Fra arte e culture le masse popolari quest'ultimo rare sono parole sue l'educazione delle della società mentre il democristiano Bardotti
Diceva parole sue dobbiamo oltrepassare la mera conservazione perché l'arricchimento e l'utilizzazione ai fini educativi dell'arte è un valore per le nuove generazioni è uno stimolo per lo sviluppo della società di Dom
è così che nasce questo ministero nel mille novecentosettantaquattro ha colto però apprendo insomma rileggendo un po'le cose che riguardano la impianti con molta freddezza dal mondo degli intellettuali della cultura
Per esempio Guttuso intervenendo ma anche alcune quindicesimo congresso del Partito Comunista disse che questo non sospettava nullo di buono da questo ministero
Citava leopardi pare sia il canto all'italiana di Hopa diceva oh patria mia
Vedo gli archi e le mura ma non vedo le glorie Guttuso diceva dopo trent'anni di malgoverno e di regime democristiano non vedo più neanche lì gli archi e le mura in realtà questo pessimismo non piaceva a quegli intellettuali più impegnati come agli anche come Bianchi Bandinelli invece sollecitarono cercarono di interpellare il mondo dell'arte della cultura affinché collaborasse con una partecipazione fattiva ai lavori del ministero punto per non lasciare naufragare questo tentativo di salvataggio del patrimonio
E questo lo vediamo anche in un intervento di Argan perché rende Argand un severo con i suoi interlocutori del mondo dell'Accademia e disse
Non possiamo esimerci dal tentare di collaborare con questo ministero perché e si tratta di salvare la connessione sentimentale che c'è fra il nostro popolo l'arte la bellezza la cultura i beni culturali
Vanno restituiti ai loro legittimi proprietari che non siamo noi critici dell'arte non siamo noi intellettuali o professori universitari ma il popolo il popolo illegittimo
Proprietario dell'arte della pelle in mandando ergo aprendo sempre dal popolo collaborò con Ragghianti nel settantasei per un'inchiesta che poi fu pubblicata su tutto scuola sull'educazione artistica nelle scuole perché segnalavano come l'Italia fosse pericolosamente indietro colpevolmente indietro pur avendo grandissimo patrimonio culturale rispetto ad altri Paesi europei Ragghianti scrive che in una mondo contemporaneo che era più mai passato da decenni dall'essere un mondo discorsiva diventava un mondo visivo gli studenti delle scuole italiane non potevano non essere educati alla alla visione dell'arte alla comprensione dell'arte questo è un tema che torna anche nel carteggio perché vediamo un che nel lettera del ventotto maggio dell'ottantatré Ragghianti
Cerca di sollecitare l'intervento di Fanfani in per promuovere una proposta di legge
Sulla disciplina dell'attività di promozione culturale e didattica riguardanti i beni culturali e ambientali
Si trattava praticamente di utilizzati personale docenti in possesso di requisiti specifici in attività didattiche sui beni ambientali architettonici artistici e archivistici Miranda stabilire un coordinamento permanente tra scuola e cultura
E questo mi sembra molto interessato almeno lo è per me perché io folta insegnare Storia contemporanea per anni nel mio Dipartimento di Scienze la formazione anche insegnato più lì e pratiche nella cittadinanza attiva e con altri interlocutori avevamo promosso dei progetti
I dati ci nelle scuole nei Licei basati sui sette che sono i servizi educativi dei musei e degli archivi di Stato per creare un ponte permanente fra ricerca e formazione scolastica in modo da utilizzare il nostro patrimonio come veicolo per l'educazione nella scuola e attraverso la scuola ai valori della Cittadinanzattiva
Non so quanto poi in realtà sia insuccesso sul piano legislativo dopo questa intervento di Ragghianti presso Fanfani adesso quello che mi colpisce da questo carteggio e mi avvio alle conclusioni
E come dicevo prima
Questo è un carteggio interessantissimo per il Cultural Studies però mi sembra che nel carteggio ci indichi anche una prospettiva per ringiovanire o rinnovare la storia dei partiti che non gode di grandissima salute nell'università italiana nel senso che non è in cima agli interessi di ricerca degli studiosi più giovani invece questo carteggio ci fa capire che possiamo un carteggio appunto come è stato detto dai coloro che mi hanno preceduto fa uno storico dell'arte una figura di primo piano di quella che chiamiamo banalmente storia della Prima Repubblica
Possiamo formulare interrogativi nuovi forse trovare anche qualche risposta sulla vicenda politica dell'Italia repubblicana in un ambito di ricerca come appunto quello Davis
Studi culturali che non è strettamente legato alla dimensione infatti quello che mi colpisce appunto da storica della politica leggendo questo carteggio nella atipicità
Della figura di Ragghianti un intellettuale impegnato che non ha paura di sporcarsi le mani
Interpellando Fanfani continuamente per cercare delle risposte
Ed evidentemente era atipico perché dall'intervento di Argan contro il disimpegno degli intellettuali richiami emerge in filigrana un atteggiamento che spesso era da parte degli intellettuali elitario critico demolitivo forse anche un po'astratto ideologico invece Ragghianti
Si impegna
Da una parte quindi questa mondo della cultura che spesso critica ma non si impegna non dialoga con le istituzioni dall'altra un Fanfani sicuramente ambivalente Fanfani nona problema in mia risponderà Ragghianti sul piano personale prende il telefono telefona a Cefis all'imprenditore all'editore quindi utilizza il giro delle sue entrature delle sue influenze
Ma non è quello che gli viene chiesto o non è soltanto quello che gli viene chiesto nel senso che Daloui Ragghianti sospetta il legislatore cioè il politico che offre risposte organizzate perché quella della conservazione
Dei beni culturali evidentemente avvertita e lo era e lo è anche adesso come
Un'emergenza forse mancava
Un cambiamento di paradigma di mentalità che poi per carità la classe dirigente democristiana ha trasmesso a quelle successive perché non è che proprio se poi dopo siamo andati in modo Migliore non mi sembra però quello che invece è cambiato nel paese sicuramente questa mi sembra il dato positivo perché
C'è una società civile che è cresciuta un po'ispirandosi anche valori di questi intellettuali come Ragghianti una cittadinanza attiva chi chiede risposte organizzata la politica ed evidentemente ancora attende queste risposte
Ringrazio molto la professoressa Sergio per il suo importante intervento
Che peraltro si è concentrato anche su questo aspetto legato proprio al tema della tutela dei beni culturali della costituzione di questo ministero non bisogna dimenticare che Ragghianti fu sottosegretario alle Belle Arti allo spettacolo del primo governo dell'Italia liberata il governo Parri nella secondo semestre del mille novecentoquarantacinque quindi aveva sperimentato sul campo da politico attivo da amministratore attivo anche i temi della tutela un'esperienza purtroppo Breva ma che certo
Gli diede anche quella capacità di unire pensiero teoria e azione che lo ha connotato fortemente nell'ambito degli studiosi degli storici dell'arte italiani e poi molto interessante anche questa lettura incrociata sulle pagine del popolo appunto è uno spunto molto interessante di indagine quali appunto mi è piaciuto anche la citazione di Anna Zanoli che con la sua trasmissione io e anche le Canard Zanoli che appunto è stata la moglie di un grande storico dell'arte Carlo Bertelli ci ha lasciati è stata un'amica della Fondazione Ragghianti statale nostra ospite fra le ultime cose che ha fatto
Dov'è che se ne potrà presentare alcune di queste antiche puntata di questa straordinaria trasmissione televisiva degli anni settanta quindi sentiva citare mi ha fatto molto piacere
Siamo giunti in conclusione ma vorrei lasciare se vuole una parola per un saluto al curatore a tante volte citato e lotta tanto che stasera meritatamente
è uno studioso grande valore Tiziano
Grazie
Chi di voi era all'Istituto Sturzo lo scorso undici giugno pomeriggio assolato e rovente
Ricorderà c'era la presentazione del mio penultimo libro la scure la radice ricorderà che ci siamo salutati con un auspicio quello di rivederci per presentare il carteggio tra Ragghianti Fanfani
E oggi un pomeriggio che non è mia sfollato nel rovente mafiosa il freddo questa hospice si è realizzato e quindi a me
Compete solo dei ringraziare per questo
Anzitutto il Senato della Repubblica che ci ha aperto le porte di questa sala meravigliosa mi viene da dire non poteva non essere qui questa presentazione per due motivi il prima che Fanfani non è stato uno dei presidenti del Senato ma come lo ricordano molti tra le mura di questo palazzo e di Palazzo Madama il presidente del senato e poi perché fu proprio Fanfani ha propiziare durante la sua presidenza il recupero di questa sale il restauro delle pareti la volta era già scoperta qui vennero celebrati i novant'anni del presidente Fanfani nel novantotto alla presenza delle più alte cariche dello Stato
Qui furono presentati nel due mila undici fu presentata nel due mila undici la riedizione dei colloqui sui poveri
Nel due mila tredici il professor Giovagnoli lo ricorderà qui sono stati presentati i diari e insomma era veramente cosa buona e giusta ritrovarci qui per questa per questa occasione
E e poi grazie alla Fondazione Ragghianti a Paolo ma di luce su di lui dopo tra poco a Giuliana Laura sarà che in tutti questi mesi di lavoro per l'edizione mi sono state lì accanto e mi hanno supportato
E grazie ai relatori ciascuno di loro c'ha fatto dono della sua presenza della sua parole ne sono profondamente grato al professor balsamica in modo così attento
Illustrato le radici profonde di questo rapporto nella storia dell'Italia repubblicana di questo rapporto tra le protagonisti assoluti della della della storia della nostra Italia
Al professor Giovagnoli che ricordavo prima della presentazione che pochi sono i saggi lo scritto che non riportano almeno una nota a piè pagina con le sue opere questo perché per noi giovani studiosi del movimento cattolico dell'Italia repubblicana davvero le sue opere hanno aperto delle discreti riflessioni fondamentali che continuiamo a a dissodare approfondire penso ai lavori sulla cultura democristiana e lavori sulla premessa delle costruzioni che per per i miei lavori sono stati davvero una bussola fondamentale
è stato anche il relatore della mia tesi di dottorato siamo stati tante volte a fianco in tante iniziative scientifiche oggi ho avuto davvero l'onore di ascoltare la sua parole sul giudizio su questa su questo mio lavoro
E a Maria Luisa Lucia Sergio che è una collega che stimo profondamente sia per la qualità della sua produzione scientifica cito soltanto
Il cosiddetto diario di Alcide De Gasperi che ha impeccabilmente annotato filologicamente l'ultimo lavoro io dodicesimo d'artiglieria e sulla mia scrivania pronto per una benevola recensione
E poi la ringrazio anche perché tutte le volte in cui ha cercato di coinvolgerla nelle mie iniziative non ha battuto ciglio inizia sempre lasciata coinvolgere con grandissimo entusiasmo che fosse qui o nelle giornate di studi storici a Camaldoli e questo credo che siamo a testimonianza ulteriore ecco della sua stima e della sua fiducia ed il suo apprezzamento che senz'altro ricambiato
E veniamo al tavolo che si è da questo tavolo nella quadruplice veste di direttore della Fondazione Ragghianti e quindi anche di editore della Fondazione Ragghianti e del volume di relatore ma anche di amico
E se mi è consentito il paragone
Diciamo cosicché l'itinerario che hanno percorso Ragghianti e Fanfani cominciando a conoscersi a vicenda
E cominciando a gareggiare nello Ski Marzia vicenza a vicenda nonostante tutte le loro differenze il loro diversità di itinerari biografici intellettuali di formazione
Paolo è stato un po'al percorso che abbiamo percorso io e te in questi anni anche noi ci siamo conosciuti nell'occasione di una mostra
Come Ragghianti profani una mostra
Che Paolo a in modo straordinario allestito ha concesso con la collezione d'arte di Paolo sesto di San Paolo sesto
E diciamo complice anche cose un po'più prosaica qualche spiedo bresciano e qualche incontro in quella bella terra ci siamo ci siamo imparate a conoscere e la cosa che voglio sottolineare in particolare
E che abbiamo gareggiato anche in pignoleria rigore perché in tutti questi tempi insomma non confidiamo quali e quante meglio ci siamo scambiati sul frontespizio sui millimetri da
Da separare tra titolo e sottotitolo
Come ha detto il professor Balzani un curatore deve essere sobri e delicato e quindi io non aggiungo nulla quello che è stato detto rispetto all'opera
Se non questo il messaggio di questo carteggio sta secondo me come ho già detto nella diversità che non è ma è un limite ma è la ricchezza che rende bella vivace la storia delle idee
E anche nello studio che entrambi hanno dimostrato in tutto quello che hanno fatto due grandi uomini di Stato due grandi uomini di cultura arrivati ai vertici delle rispettive sfere che però non hanno mai perso occasione motivo per continuare a ricercare a studiare a esercitare lo Studium nel senso proprio del termine inteso non soltanto come studio ma anche come ricerca come dedizione come devozione come impegno come cura in tutto quello che si fa
Mi ha profondamente colpito vedere tra le carte dell'archivio del Senato quali e quanti saggi Fanfani già ai vertici delle istituzioni abbia messo da parte per scrivere il volume su Santa Teresa d'Avila perché non ci si improvvisa
Nemmeno se si è arrivati a quei livelli non ci si improvvisa studiosi né tanto meno critici critici della e
A tutti voi che mi avete confermato la vostra amicizia stando qui il mio grazie grazie in particolare a quelli che sono venuti anche da lontano da Tarquinia ne sono particolarmente fiero da Arezzo
Dove è in programma una delle altre presentazione del volume insieme a Firenze Palazzo Vecchio non abbiamo ancora la data e ovviamente a Lucca
E stavolta no no da darvi appuntamento per un'altra iniziativa ma il cantiere ha sempre aperti e quindi restate connessi come si dice sicuramente ci rivedremo in qualche altra iniziativa culturali grazie
Serata