Preferirei di no. Storia, voci e prospettive dell’obiezione di coscienza al servizio militare tra l’Italia e Torino a cinquant’anni dalla legge 772 (prima giornata)

Buona sera allora
Allora hanno
Richiamo allora allochiamo Giuliano
Va bene buona sera a tutti
Davvero una gioia essere qui
Questo pomeriggio
Per quella che per per il Centro Studi Sereno Regis di cui io sono il presidente scaduto Enzo Ferrara
è una gioia per tanti motivi
Intanto va be'ringrazio tutti i presenti
Adesso poco per volta faremo i nomi delle persone che partecipano intanto presento alla mia destra Giuliano con Tara nella mia sinistra Angela do gli ottimi in collegamento abbiamo in collegamento on line abbiamo Marco Mascia
Fra gli organizzatori Cordani gestori di questo di questo convegno
Signor no
A scusatemi preferirei di no
A cinquant'anni dalla legge Marcora sull'obiezione di coscienza abbiamo il movimento internazionale per la riconciliazione movimento non violento
Abbiamo il tavolo degli enti di servizio civile della città di Torino e abbiamo la scuola della buona politica sempre quattro Rino che ringraziamo per il contributo
Va be abbiamo il piacere di avere con noi
L'avvocato Bruno Segre ma abbiamo il piacere di avere con noi anche come possiede questa platea con età che variano moltissimo per fortuna
Fatemi fare partire
Con questa presentazione scusami Angela forse tocca per cui adesso
Va bene
Partendo dal dal principe della
Della compresenza di alto Capitini che qualcosa che per me che sono un po'novizio
Di questa di questa di questa idea era sempre rimasta un po'oscura certo
Da comprendere poi però come sovente succede ci ha pensato un po'la realtà no a a farmi cambiare idea perché mi sono reso conto
Che il concetto della compresenza attraverso la sua volontà di estendere la partecipazione anche a chi non c'era chi non può o a chi non è in grado a chi non ha in quel momento la facoltà era esattamente l'opposto
Di quello che invece sta accadendo non c'è l'esclusione dalla partecipazione della ditta
Politica e civile dei paesi considerati occidentali che poco per volta continua ad escludere prima l'uno poi l'altro per tante motivazioni a cominciare dalla questione di genere
Per finire sulle questioni etniche o banalmente per le questioni economiche non la partecipazione oggi è un enorme problema quella della partecipazione democratica e una delle ragioni per cui è stato fondato questo centro studi certamente il concetto di partecipazione
Quello a cui anche si riferiva Capitini che nella sua visione anche spirituale due estendeva a chi non c'è più
E noi speriamo che chi non c'è più come Nanni Saliom eccome
Per noi Domenico Sereno Regis siano in qualche modo presenti non li consideriamo presenti e ci prendiamo anche l'arroganza se volete di parlare qui oggi anche un po'a nome loro su questo in base a questo questa idea
E dicevo che però la partecipazione non può essere una partecipazione come posso dire formale consensuale no deve essere come si dice
Forte di una sua soggettività c'è una partecipazione che deve partire da una propria presa di coscienza
Se no è una partecipazione come possiamo definirla formale un adeguamento ecco più una formalizzazione
E da qui parte la questione appunto del dell'obiezione di coscienza no perché la presa di coscienza rispetto ad una attività un'azione che ci
Offende nel nostro nel nostro menti con la nostra coscienza morale e qualcosa qui non vogliamo partecipare direttamente
Come per la storia dell'obiezione di coscienza e quindi esprimiamo la nostra obiezione
Cinquant'anni fa
In questo Paese si riuscirvi uscirono alcuni dei protagonisti sono qui con noi riuscirà ad ottenere questo riconoscimento di un diritto il diritto come posso dire di non partecipazione a qualcosa che non consideriamo non consideriamo
Appunto come dicevo prima e offende la nostra coscienza morale
Però non possiamo fermarci qui no questo è un punto di partenza perché se volete rovesciamo lo cerchiamo di fare gli avvocati del diavolo questo è anche un po'se ci fermassimo soltanto questo a dire noi non partecipiamo ad azioni che riteniamo per noi offensive saremo anche un po'egoisti perché poi in realtà qualcun altro dovrebbe fare quello che possiamo chiamare il lavoro sporco per mantenere le nostre le nostre i nostri privilegi e allora da qui è ripartito cinquant'anni fa quello era un punto di partenza un'altra forma
Di di partecipazione non c'è il lady tentare di estendere questo diritto e farlo diventare una azione un'azione sociale collettiva una lotta non violenta come posso dire per la non partecipazione collettiva a un modello di sviluppo che palesemente intrinsecamente insostenibile e quindi iniquo e ingiusto perché se no non si può tenere
Questo è il grande dramma il dilemma secondo me secondo noi della partecipazione a un non partecipazione oggi partendo da quella che sta l'esperienza di cinquant'anni fa
Faccio un solo esempio
Di quali sono le implicazioni oggi del nostro modello di sviluppo in questa stessa sala sei giorni fa avevamo qui a fianco un attivista dei diritti egiziano Sayed che ci ha detto
A a Sharm el Sheikh in Egitto ci sarà il prossimo alla prossima Conferenza delle parti sul clima
E Sayed ci ha detto le relazioni fra Egitto Italia si basano su tre questioni i migranti il cast e le armi
Ed è chiaro che il concetto di no di partecipazione o non partecipazione a questo modello ci pone ci pone immediatamente di fronte ad una ad un problema di questo genere
C'è anche un altro problema vado a concludere che quello della esclusione
Come posso dire volontaria cioè c'è anche un tentativo
Di esclusione attraverso una mancanza di conoscenza è una mancanza di informazioni pulite su tutta una serie di questioni come quelle su cui io dicevo No perché poi
Su tante questioni qualcuno di noi può avere un'intuizione cioè può dire ma come facciamo a mantenere un sistema che si pretende di avere treni che vanno e quattrocento allora
Pretende di avere autostrade a sei corsie Prete pretende di avere connessioni internet accento gigabyte al minuto
Come facciamo a pensare che questo si possa tenere senza che da qualche altra parte del mondo vicino intorno a noi non ci siano delle conseguenze qualcuno di noi lo può intuire se riesce
A non farsi come posso dire sconfiggere da quelli che sono i pregiudizi comuni no per cui le cause di altri tipi di sottosviluppo come veniva chiamato stanno in chi lo vive il sottosviluppo no e sono
Forme di pregiudizio che riguardano la cultura Lettonia o altri tipi di idea
Ecco questo è un po'secondo me uno dei dilemmi che dovremmo provare a affrontare spero che saranno affrontati in in queste sessioni
Il concetto la partecipazione torna in tutti questi temi fatemi dire ancora che oggi ho scoperto che il nome di una nostra amica significa primavera
Vesna assettano dice perché il premio Nobel per la Pace oggi è andato a un attivista per i diritti bielorusso Alles di agli atti
In carcere da dieci anni
Almeno che a fondato un'associazione che si chiama Dias una che significa primavera insieme a cui sono stati premiati il centro ucraino per i diritti civili
E il gruppo del Memorial russo influssi ASP memoria quindi memoria diritti ci riportano un po'direttamente a noi ecco
Questo era un po'il l'introduzione che che che ci tenevo a fare poi adesso abbiamo una
Prima sessione pomeridiana di questo convegno oggi affronteremo principalmente il il tema dell'obiezione di coscienza e dell'attualità
Giuliano con Tara
Scusami cosa dei
Comincia quindi cosa Marco Maggi Walter c'è cioè
Lascio la parola te allora a questo punto perché devono devono farli Marco e gli altri sì certo non avevo capito sì sì d'accordo
Volevo solo dire che abbiamo Giuliano Angela cileno contare Angela ma over piana che ho visto arrivare poco fa e che introdurrà il suo la sua presenta poi sanno di ESA Manzi del vicepresidente dell'open Europe per l'obiezione di coscienza e Paolo candelabri che mi sembra di aver forse non ancora visto
Nel movimento traino per la la riconciliazione a questo punto e poi conclude D'Alessandro Algostino che traccerà legami fra obiezione di coscienza disobbedienza e Costituzione grazie
Allora passo la parola Marco a questo punto possiamo dare la parola a Marco lo facciamo introdurre grazie Marco grazie della pazienza
Ecco atti
Se puoi attivare il tuo microfono ti sentiamo e ti vediamo grazie Marco Max rappresento solo scusate ma
è dell'Università di Padova ed è il coordinatore della Rete delle università per la pace grazie siamo molto contenti garanti qua con noi stessi e alla e grazie a voi per l'invito
Sono felice di essere qui con voi mi dispiace non essere in presenza ma insomma
Sono qui comunque
Sì
Puoi parlare Marco alla parola e attacca beni parlo io senza emozioni anche beh allora Borboni buonasera tutte a tutti grazie Enzo afferrare Angela Liotti
Per questo invito che o colto con con grande con grande piacere
E dicevo mi dispiace non essere lì con voi ma in questo momento peraltro sto andando ad Assisi dove abbiamo domani mattina
Un'altra conferenza nazionale sulla sulla pace provare capire cosa si può fare per fermare questa guerra in corso
E voglio salutare voglio salutare Giuliano contare che ho ho intravisto insalata
Con il quale insieme con Antonio Papisca abbiamo camminato per diversi anni per diversi anni Giuliano io ricordo quando agli inizi degli anni ottanta
Venite a Padova ad insegnare nel corso di relazioni internazionali di Antonio con il violino
E si e suonavate insieme nel Concentus musico Sparta Venus che Antonio aveva appena creato
E va beh poi insomma tutta l'esperienza di Rovereto con colonnello Università Internazionale dell'istituzione dei popoli per la pace insomma ti abbraccio con affetto anche se solo virtualmente sono completamente felice di vederti di vedere in grande forma
è oggi come diceva come diceva Angela ho l'onore di grande piacere di portare il saluto affettuoso a tutti
Gli organi organizzatori a tutti i partecipanti della Rete delle università italiane per la pace promossa
Dalla Conferenza dei rettori
Delle università italiana prima di dire qualcosa su Rooney pace vorrei fare una brevissima riflessione
Sul tema del convegno di oggi sull'obiezione di coscienza no i cinquant'anni della legge sette sette due del quindici dicembre mille novecento settantadue
Quella legge rappresenta l'inizio di un percorso politico di un percorso legislativo e anche di un di un percorso culturale
Che in questi cinquant'anni ha portato a cambiamenti molto significativi nella nostra società tra i quali il più importante
Il riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare come un diritto fondamentale
Ricordo che per anni non soltanto in Italia e si è discusso se l'obiezione di coscienza
Fosse compatibile no con il dovere di difendere in armi da parte mia
Sì veniva anche condannati non si andava anche in carcere come successe per alcuni esemplari testimoni di non violenza e poi quali si discusse se si trattasse
Di un mero diritto soggettivo o di un più impegnativo vero diritto umano fondamentale
E qui ricordo la vecchia Commissione diritti umani delle Nazioni Unite poi sostituita dal Consiglio diritti umani si pronunciò nel senso del diritto fondamentale assumendo che l'obiezione di coscienza costituisce espressione appunto del diritto alla libertà
Di coscienza
Un diritto che no ritroviamo sancito nell'articolo diciotto della Dichiarazione universale dei diritti umani
E l'articolo diciotto va letto insieme all'articolo uno di quella di quel dichiarazione che recita tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali dignità
E diritti
E e si sono dotate di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri spirito di fratellanza dunque
I due articoli questi due articoli della Dichiarazione universale contengono la parte per così dire sacrale dell'intera dichiarazione
Universale e qui i soggetti di reperimento sono vivamente tutte le persone umana
Quindi credenti non credenti atei agnostici insomma pensiero coscienza e a religione scriveva Antonio Papisca è il triangolo valoriale di più denso spessore etico che qualifica che qualifica la soggettività giuridica originaria
Della della persona della persona umana e quindi tra il percorso
è stato a lungo è stato difficile le vere come tutti noi sappiamo coinvolto centinaia di persone che hanno rifiutato no di svolgere il servizio il servizio militare ricordo voglio ricordare per tutti Pietro Pinna no il primo processo
E vero di rilevanza nazionale ad un obiettore di coscienza nel nostro nel nostro Paese poiché alcune organizzazioni no che hanno un po'fatto la storia dell'obiezione di coscienza sia cattoliche che laiche
Non si possono ricordare tutti ma voglio ricordare la Caritas italiana che nasce nel mille novecentosettantuno ne è stata tra i primi entri convenzionati col ministero della difesa
Ricordo la Lockheed la lega obiettori di coscienza che nasce nel mille novecentosettantatré qualche al seguito dalla sette sette due
Come associazione degli obiettori al servizio militare di coloro che si riconoscevano nei valori della pace della solidarietà
Della della non violenza e voglio ricordare anche all'interno di questo processo il ruolo importante che ha svolto il partito radicale no che dalla fine degli anni sessanta ha iniziato con una serie di campanile numerose marce anti militariste no
E fino a poi anche anche qui con l'arresto nel mille novecentosettantadue dell'allora segretario del partito Cicciomessere poi c'è la politica
No che ha intralciato no questo questo percorso ma c'è stato anche chi però come Giovanni Marcora che no dall'interno no della Democrazia Cristiana di allora ispirò La sette sette La sette sette due una legge appunto che poi comunque in Parlamento
Dobbiamo ricordarlo non mi contro i favori di molti ma soprattutto la chiave no di questo grande processo di mutamento ed è rappresentata dalla giurisprudenza della Corte costituzionale del nostro Paese
La quella giurisprudenza
Rivesta un ruolo strategico no le prime storiche sentenze penso alla nota sentenza centosessantaquattro del mille novecento ottantacinque alla successiva del mediano della gente tredici del mille novecento ottantasei no sentenze che hanno portato ad una rete interpretazione estensiva
Di quelle che sono le disposizioni di legge
E e poi insomma la sentenza dell'ottantacinque che no perviene ad un giudizio di legittimità costituzionale della legge della legge sette sette due insomma poiché è storia recente no alla legge duecentotrenta del mille novecentonovantotto verrà sicuramente ripercorsa questa storia durante i vostri durante i vostri lavori bene
è una battuta per chiudere la voglio fare sulla sulla Rete su la Rete italiana dell'Università per la pace
Alla quale hanno aderito finora sessantasette atenei no e nel nostro Statuto si dice che la Rete
Che gli atenei che aderiscono alla Rete si sfinire ispirate all'appropriazione ai principi fondamentali della Costituzione e della carta delle delle delle delle Nazioni Unite e questa è una Rete
Che è aperta al dialogo con le organizzazione e i movimenti della società civile con le organizzazioni movimenti che lottano
Per la pace e per la non violenza
E tra i fino ai principi fondamentali abbiamo posto nello statuto il ripudio della guerra no
Come enunciato nell'articolo undici della Costituzione il dialogo e la cooperazione internazionale per il mantenimento della pace
Il rispetto e la promozione dei diritti umani della dignità e del valore della della persona umana
La promozione della giustizia sociale e culturale ambientale insomma questa rete al grande compito ordini perseguire alcuni obiettivi
Strategici e tra questi l'obiettivo principale è quello di inserire nell'ordinamento universitario italiano l'insegnamento della pace l'insegnamento della pace così come oggi cioè l'insediamento dei diritti umani lo abbiamo i duecento abbiamo duecento e quattro insegnamenti sui diritti umani cinquantasei università italiane
Dobbiamo fare la stessa cosa con l'insegnamento della pace e per fare questo abbiamo creato all'Assemblea plenaria che abbiamo svolto il nove il dieci settembre a Pisa
Quindi a casa della della professoressa Enza Pellecchia insieme con me coordina
La Rete
Rooney pace abbiamo deciso di creare una decina di gruppi di lavoro e tra questi uno dedicato a istituire il dottorato sui pc stabilisce uno dedicato all'educazione alla pace con l'impegno con la volontà di collaborare soprattutto con il mondo
Della della scuola e uno sul tema della didattica per la pace negli atenei qui per portare finalmente questo tema
All'interno dell'Accademia e poi c'è il gruppo militare uno dei gruppi militari più numeroso che quello sulle spese militari il disarmo e quello sulla per la costruzione di di città visita pacifica ecco chiudo penso che con questi venti di guerra nucleare
No l'università l'università debba scendere in campo debba essere in prima linea
Per promuovere no per costruire no quello che papa Francesco ha chiamato l'edificio l'edificio della pace e quindi promuovere no l'educazione
E la formazione in questo in questo campo insomma promuovere quella che le Nazioni Unite chiaro la cultura universale della pace e dei diritti umani vi ringrazio moltissimo e vi auguro buon lavoro
Grazie grazie molte speriamo di proseguire quest'orda dal rapporto insomma come la la rete generalista per la pace che è una realtà molto importante come ci spiegabili ora
Se vuole continuare a seguire sia in in via Duomo sia come in streaming come come credi o
Come puoi Alessandrini allora col volevo sentire l'introduzione poi devo scappare ma volevo sentire Giuliano contare prima di lasciare va bene
Grazie Luigi c'è abbiamo appunto come diceva Enzo prima in sala anche l'avvocato Segre
Allora domani ci sarà una testimonianza su di lui da parte di Al di Sergio al Besano però visto che quali chiediamo se vuole farci un breve saluto anche Luigi
Vuole fare o vuole farlo adesso oppure preferisce
Ecco allora
Calorici
Mi pare un supporto o no non lo registrasse può essere
Non orientali a
Il famoso quarto per esprimermi ringraziamento per la realizzazione di questo prendendo a cui io intervengo far divertire che al momento citando due episodi il primo la scena dal processo del trentuno agosto posso Montevecchio una palazzina addebita patrimoniale vegetale
In cui il procuratore generale era un criminale di guerra perché aveva fatto il il Pubblico ministero Jugoslavia facendo fucilare tanta gente
Dunque questo processo fu molto divertente perché io avevo recitato come testimone d'intesa l'onorevole Umberto Calosso noto professore acrobazie
Dialettiche
Essere anch'quel giorno davanti al presidente del tribunale militare generale avanti disse o presidente
Se bastasse aggiudicarono persona Leggere
Il contenuto del codice penale militare le occorre un presidente vasto il caporale e poi aggiunse
Era presidente i paesi si vincono le guerre riconoscono l'obiezione di coscienza quelle che non lo riconoscono pardon al governo insomma da un passaggio l'altro diverte il pubblico
Eccetera un loro pm cattolico vescica Bova cavalca se e allora rosse scusi balle sebbene antiaereo morte comunque
Ce mettono il processo c'è una folla notevole fuori per l'aula c'era un vecchietto
Ecco allora pezzo bianco
Si autodefiniva nuovo dei Ferretti
Pannella pace e previdenza distribuire dei volantini
Mal gliene incolse perché membro anti-Gelmini
Non c'è una lira visito défilé stampati che persero venne considerato diffusore di stampa clandestina
E così ieri qualche mese dopo dovette difenderlo imperfetto un'ora dall'imputazione
Di rifare che è poi stata superata di questa tranne illecito
Con un processo interessantissimo
Perché il generale Ratti presidente disse Calosso quando Carlos aveva finito la sua gireranno tanti paradossi eccetera voi sapete Caro secondo se parlava davanti al mondo sì e marcando illustri
Vanta guarda disse onorevole
Fate una legge in Parlamento siamo lieti di applicare non l'avesse mai detto perché eravamo al ministero durissima con un generale che auspica quella legge contro il servizio militare insomma e decine di guai
Il secondo episodio che di cui trattenerli il film su non uccidere
Questo film
Diretto da un regista francese otto anni per non potesse da interpretato da un attore francese non poté essere girato mentre Francia né in Italia e fu girato e
Lo convalida
è un processo che la mente paradossale passata son fatto ovvero un giorno davanti al tribunale militare
Per francese dei pavesi
Compaiono due imputati nello stesso giorno uno era un obiettore di coscienza se aveva rifiutato di indossare all'edilizia le armi ed era stato arrestato
L'altro a uno
Melta ex militare religioso sì aveva fucilato un partigiano quindi il mondo evento mutato perché aveva ucciso l'altro imputato perché non volevo uccidere
E il risultato paradossale perché il tribunale militare francese assolse
L'assassinio verticale condanno invece l'obiettore che non voleva uccidere allora io sull'incontro insieme che per settant'anni
Tutti i mesi usciva con un programma pacifista dava notizia di tutti gli obiettori di coscienza poco lei Sky
Polo e cacioricotta una bella vignette il dovesse giovani seduti nutrizionisti tuo questo è il fatto neo Bruno vicende tu che io non volevo precedente del giudice
Questo fede però è stato presentato a Firenze dando all'onorevole Lapierre essendo continuo mistico
Moro alle dimissioni giova un fenomeno in segreto a questa proiezione fu denunciato denunciato e processato
E io quando seppe del successo di questo silenzio allora clandestino di telefonare
Mantova pellicola legato a proiettare senza nessun permesso alla Galleria d'arte moderna corso Galileo Ferraris con una folla enorme tenuto a provvedere
Forno a sorpresa membri tutti capiscono si oppose fece contestazione quanto poi alla nera per un nuovo all'estero
Fosse vero come il Sindaco un giorno ricevette ufficialmente la visita dell'onorevole crollo che sì del Presidente della Repubblica l'otto conquistatore di donne
Venne altro raggiungerlo a Firenze
La moglie di un sottosegretario far passar la notte insieme quando Piras percorrendo piombò in albergo signora torni seguito suo marito per la caccia è un'idea il controllo rimase nel fondo
Eletto nelle tutto intorno sognando quello che io ero relatore evento insomma non mancano gli episodi divertenti richiesta dicendo
La verità d'inferno quindi avranno successo
Attività di nell'azione vecchi pacifisti io e tutti i fascicoli gli obiettori di coscienza
Li ho consegnati a Nanni Salvioni indimenticabile campione che io ricordo conosce l'emozione tante cose belle donne
Lupo solo un minuto perché Bruno volevamo far Tour accomodanti o farti l'omaggio a nome di azione non violenta
Di questo fascicolo vicedirettore volt Diana su cinquant'anni di obiezione di coscienza e c'è un ritratto sulla ecco laicista che sei tu quindi ti ringrazio atte
Grazie pur
Carattere
Bene
Ringraziamo tutti questi primi interventi saluti iniziali insomma di questo convegno io devo dire che
Con una certa emozione apriamo insomma questa questo evento che ci riporta appunto alle lotte di cinquant'anni fa
Però devo dire che quando quando abbiamo programmato questo questo convegno non c'era non era ancora scoppiata la guerra nel cuore dell'Europa e ora che la guerra c'è così vicina e che comincia scaricando sulle nostre vite credo che sia veramente dovrebbe essere chiaro dovrebbero essere chiare a tutti le ragioni il valore e l'importanza all'attualità di questa scelta di obiettare al sistema militare
Di rifiutarsi di uccidere insomma di sottrarsi a con la disobbedienza questa macchina della guerra che schiaccia tutto tutti
Esseri umani esseri viventi Città natura
Ecco allora che proprio con questo spirito che in in che incominciamo questo iniziamo questo convegno partendo dall'oggi dall'attualità di questa scelta e proseguendo domani come diceva Enzo all'inizio con appunto un fitto programma sulla storia del resto coscienza in Italia a Torino
Ecco quindi dopo ora la parola subito perché stiamo già un po'indietro con i tempi però insomma
Ci fa piacere sentire tutte queste voci anche perché in sala ci sono poi anche obiettori persone che abbiamo conosciuta anni fa e quindi siamo sarà molto ricco di contributi insomma questa questo convegno do la parola però adesso a Giuliano conterrà che diciamo con l'obiezione di coscienza a come dire ha avuto una storia lunga insomma no anche cui emigrò in Svezia proprio rifiutando il servizio militare un amico di tanti anni io lo ricordo degli anni settanta quando veniva a fare i seminari con Bobbio a Torino
E poi ci è stato sempre vicino in in tante tappe insomma del anche del Centro Studi Sereno Regis intervenendo con noi in diverse occasioni
Ha già ricordato il professor Mascia quello che insomma del il l'università dei popoli per la pace di Rovereto
E e comunque sa lo sappiamo tutti insomma il principale sostanzialmente è stato il primo ad introdurre in Italia da Pisa risorsa ed a conoscenza anche sistematica del pensiero di Gandhi
Ricordo solo tre testi tra i tanti che ha scritto perché sono il primo è un classico e questa antologia di descritti Candiani in cui lui ha curato una lunga prefazione introduzione Teoria e pratica da non violenza che è stato pubblicato e ripubblicato credo in tre da tre tre occasioni diverse
Un altro è
Testo che io trovo cui sono molto affezionato e che trovo molto molto profondo interessante che tanti bar Bardi alla concezione etico politica di Gandhi il ventunesimo secolo
Uscito nel due mila sei ma sta con una nuova edizione due mila diciannove
E poi l'ultimo etiche generazioni future che è un testo uscito nel novantacinque ma che è stato ripubblicato proprio adesso nel ventidue che sarà presentato il Centro Gobetti il dodici ottobre
Con questo lascio la parola a Giugliano Fontana per la sua apertura del convegno da
Sì e io troppo
Allora conosceva tutte a tutti ho accettato con molto piacere questo invito di venire cento Sereno Regis
Perché
Sono molto affezionato al centro comma ricordato Angela ho passato dei bellissimi in momenti con tanti amici presenti né alcun morti bene e mi è stato imposto mi è stato imposto un termine preciso di mezz'ora
Per tenerlo e anche perché sono quattro anni che non vengono in Italia e quindi non voglio parlare a braccio perché poi di ballo finisco più mettendo un pochino anche un mio testo
E spero di riuscire
A proporvi una serie di riflessioni la maggior parte delle quali credo lui tra i presidenti possono sfondare delle porte già aperti
Comunque possono forse servire per qualche eventuale ulteriori approfondite approfondimento corso di queste due giornate di studio
Il tema
Mio è la
Giustificabilità
Della disobbedienza civile in una società democratica
Credo che sia importante sono filosofo e in parte il mio discorso anche un po'filosofi
Credo sia importante
Essere d'accordo sui termini
Per l'obiezione di coscienza io intendo
Tradizionalmente
Un la disobbedienza
Intenzionale
Di una legge
Motivata da ragion di coscienza da ultimo ragioni morali
Un e parlerò di parecchio su queste ragioni morali da ultimo per ragioni morali
Q quindi disobbedienza fatta per ragioni morali ma al fine di mantenere la propria integrità morale non al fine di cambiare una legge o di protestare contro determinate polisti
Quando invece si tratta di Campari cambiare una legge ottanta stare contro di
Politiche che non si accettano o di in Francia la legge parlerò di disobbedienza civile
Esempi di obiezione di coscienza nella storia dell'obiezione di coscienza italiana nel senso in cui parlando di obiezione di coscienza sono lì
Atti di disobbedienza di obiezione di coscienza dei testimoni di Geova
Che per quanto ho capito anche da un bellissimo libro fermare con la batteria scritto sto tutta la storia dell'obiezione di coscienza in Italia
Facevano
Si rifiutavano pubblicamente di fare il servizio militare
Per mantenersi fedeli ha un proprio codice etico e se ho capito bene non al fine di scoppi di altri scopi politici
E poi in quel nel senso in cui il panno di obiezione di coscienza l'obiezione di coscienza può essere
Può essere anche segreta
Sì un gruppo nasconde vedi immigrati clandestini che il governo italiano volle estradare
Questo gruppo questa persona fa un atto di obiezione di coscienza un medico che pratici che pratica l'eutanasia talmente per aiutare un suo parente
Suo caro amico
Liberarlo da un sacco di sofferenze fa un atto di obiezione coscienza
In Italia però dallo scivolone di obiezione di coscienza
è stata come si può dire c'è stato un cambiamento semantico del termine ed è avvenuto nel nel mille novecentosettantadue con quella legge punitiva che tutti conosciamo che dava il diritto no a fare un servizio alternativo
Poi l'obiezione di coscienza il termine è stato ancora più
Diciamo sia cc un cambiamento semantico ulteriore con la legge se mi ricordano del
Vediamo secondo solo come la legge che permette ai medici l'obiezione di coscienza di non praticare rapporto
E anche qui io dico quanto le ragioni morale per cui uno si rifiuta di fare di fare un certo servizio di vengono riconosciute dalla legge io dico si parla di una libertà di coscienza non si parla più di obiezione di coscienza nel senso in cui l'adesione
La mente si parlava perché l'obiezione di coscienza originariamente era un reato
E con la legge del mille novecentosettantadue non più lo era invece periti di obiettori anarchici che si rifiutavano di fare attenzione Rizzo
Per ragioni morali ma anche per cercare di influire sul sulla cultura sul sulle possibilità di cambiare leggi per protestare contro l'esercito ricevette va bene allora vengo adesso la la nozione di Hobbit disobbedienza civile
è una mozione che può essere definita agli in modi diversi e il è che finita in modi diversi anche nella letteratura che c'è una letteratura molto vasta
Su su questa tematica
Non c'è una
Definizione che s'
E alla definizione in assoluto vera dipende dal contesto in cui uno
Vuole discutere e siccome io intendo discutere proporvi alcune alcune
Considerazioni sul problema della giustificabilità di atti di disobbedienza civile in una società democratica
Definisco la disobbedienza civile attraverso sei qualità che adesso vi presento molto brevemente perché è un discorso che la maggior parte dei presenti certamente già pontili
Allora
L'atto di disobbedienza
è compiuto con scopi politici questa dapprima qualità a parte che è un atto di trasmissione della legge intenzionale questo diamo per scontato
è fatto per scopi politici cioè o per cambiare la legge contro la quale direttamente si protesta come facevano tanti obiettori di coscienza che non ero d'obiettori di coscienza
Di Genova
Ed è fatta oppure
è la trasmissione di una legge fatta per cercare di protestare cambiare una certa linea politica una certa decisione o anche o addirittura certe istituzioni
In primo luogo
In secondo luogo l'atto di disobbedienza civile come lo intendo è un atto fatto in pubblico non è clandestino
E questa qualità è cruciale
In quanto l'atto di disubbidienza vuole essere un atto comunicativo che si rivolge a un notevole il pubblico
In una società democratica
Ciò a sua volta comporta naturalmente che il soggetto o i soggetti disobbedienti sono disposti a spiegare bene le loro ragioni in pubblico
In questo senso è un atto pubblico
In terzo luogo l'atto di disobbedienza della legge per essere un atto di disobbedienza civile deve essere un atto non violento
Quali la non violenza
Qui si aprirebbe un discorso molto vasto come voi ben sapete perché ci sono varie i denti come la non violenza debba essere considerata e definita
Direi che
Per caratterizzare un atto di disobbedienza civile come non violento come minimo come minimo deve essere un atto esente da violenza fisica e da minaccia di violenza fisica
Naturalmente c'è da da complessa concessione kantiana di non violenza
E un atto di disobbedienza della legge
Fatto per scopi politici può essere fatto coerentemente con la concessione cambiarla molto più complessa dal dallo violenza
Ma credo che per varie ragioni sia importante
Considerare atti di disobbedienza civile di tipo non violento gandhiano
Come
Diceva Aldo Capitini una libera aggiunta
In quarto luogo il soggetto che compio un atto di disobbedienza civile è un Cives
Un cittadino di fede democratica che obbedisce alla legge
E magari riconosce anche un obbligo morale
Di obbedienza e per il quale quindi la disobbedienza civile
Selettiva di una certa legge
Costituisce un eccessiva
In quinto luogo in quanto cittadino di fede democratica rispettoso della legge ed essi obbediente civile è disposto ad accettare le conseguenze legali e penali del suo partito
Non cerca di sottrarsi al processo intentato contro di lui
E non cerca di sottrarsi al sanzione prevista dalla legge
Da ultimo il CID
Il cittadino disobbediente per ragioni morali
Qui crescenti qui sorge un problema un po'più complessa
Per ragioni morali quando si dice che un atto di disobbedienza civile deve essere un atto compiuto per ragioni morali non si richiede che queste ragioni siano corrette pallide
Il problema della validità delle ragioni con cui un un biglietto un disobbediente civile
Motiva il suo quarto è una cosa necessità necessario per caratterizzare il suo quarto comma di disobbedienza civile
Ma non comporta che le sue ragioni sia non necessariamente quelle più plausibili più corrette vanno naturalmente rispettate il problema a monte naturalmente di capire poi quali sono le ragioni che si possono addurre a sostegno
Della giustificabilità gli atti di disobbedienza civile in una società democrat
Però rimane comunque il problema di come capire cosa significa
Ragioni morali quattro quanto un uomo in quanto distinte da ragioni immorali ma distinte da altri tipi di ragioni giuridiche
Egoisti che prudenziali quello che volete stecche
Questo è un problema che viene piuttosto discusso nell'ambito della filosofia morale
No certe somme certamente non posso entrare nei dettagli comunque forse come minimo si può pensare che per ragioni morali vadano intese
Ragioni che il soggetto
Espone solo chi siano fondate su un qualche principio
Che riguardano solo i propri interessi ma gli interessi degli altri
E che sia vero e che questo principio sia capace di essere generalizzato
Applicato in modo imparziale comunque sia anche questa è una caratterizzazione generica ci permette di
Parlare sia di ragioni laiche
Sia di ragioni religiose che possono essere ragioni
Che quello fa valere in in quanto ritiene suo dovere
Agire secondo concerto testo sacro
O secondo dei comandamenti divini che l'individuo esperienze nella propria coscienza
Ecco va bene allora queste sei caratteristiche direi che
Dovrebbero essere abbastanza chiara chiare riassumo un atto di disobbedienza civile un atto e di trascrizione gestionale della legge motivato da ragioni morali fatto a scopi politici
Compiuto pubblicamente in modo non violento da parte di cittadini di fede democratica che accettano le conseguenze giuridiche d'accordo comportamenti
Ed è in questo senso che adesso quanto certe c'è ancora un quarto d'ora se non faccio il nostro discorso
Va bene
E in questo senso che io voglio spoglio alcune
Riflessioni sulla giustifica giustificabilità di atti di disobbedienza civile nella società Democratic
E qui
Mi dimetto appunto a questo problema ci sono assi e tutto tre argomenti
Che bisogna discutere argomenti spesso addotti a sostegno della tesi che in un sistema democratico atti di disobbedienza civile non sono giustificabili
Il primo argomento quello fondato sull'idea di un obbligo politico
Lo Stato democratico è uno Stato fondato
Su sul consenso dei cittadini
In base a due principi fondamentali
Il principio di uguaglianza del potere e il principio di rispetto per l'autonomia
Della persona di conseguenza
In uno Stato democratico ciascuna persona ha un diritto di partecipazione al processo che
Nella libertà di informazione e dibattito attraverso il volto e in base al principio di rappresentanza di maggioranza
Sforza
Nella formazione della volontà dello Stato espressa attraverso dalla legge
Frumento di questo diritto
Di partecipazione il cittadino di uno Stato democratico da implicitamente il proprio consenso alla legge
Che appunto il risultato del processo democratico e da questo consenso deriva una specie uno speciale obbligo morale
Chiamato l'obbligo politico
Particolarmente vincolante ragion per cui indù ordinamento democratico la disobbedienza civile del tutto ingiustificabile
Questo è un argomento che viene spesso addotto a sostegno della tesi della non giustifica
Però la mia risposta sarebbe questa
In primo luogo la questione molto dibattuta al sei consenso fondi
Un qualsiasi obbligo politico
Tuttavia accettiamo per amore di argomento che ci sia questo obbligo particolarmente vincolante
Ma non può essere considerato come un obbligo assoluto non conosco dottrina etica che consista in un unico obbligo di obbedienza alla legge democratica
Un genere del dottrine eretiche solo dottrine naturalistiche che contengono vari obblighi
Obblighi che possono avvenire in conflitto con l'obbligo di obbedire la legge democratica in questo senso atti di disobbedienza civile in una società democratica possono essere giustificati
Ma ci sono altri argomenti c'è un secondo argomento che se preso in considerazione
è l'argomento così detto dell'alchimia uscivo Losa
In ci dice o si scrive in una società democratica la disobbedienza civile ingiustificabile in quanto conduce a un indebolimento generale per il rispetto della legge
No contro l'obiezione è che atti di disobbedienza civile in una società democratica solo per definizione atti eccezionali
Atti da cittadini di fede democratica la pubblicità
E la non violenza dei loro atti assieme alle quali all'accettazione delle conseguenze giuridiche e penali chiedono un'arte comportano solo una ferma testimonianza pubblica del loro rispetto per la legge
L'accettazione delle conseguenze penali dei propri atti di disobbedienza comporta infatti che l'obbligo di rispettare la legge democratica viene in qualche modo pubblicamente onorato
E questo Milli va milita sostegno della tesi che la disobbedienza civile
In una società democratica non conduce appunto indebolimento generale del rispetto per la legge però qui occorrono anche naturalmente
Delle verifiche empiriche e ci sono degli studi fatti da suo ciò alloggi verso sociologi della politica eccetera che hanno studiato nei vari Paesi atti anche
Massicci di disobbedienza civile di gruppo pensiamo a martello stalking eccetera eccetera che
Allora che non hanno portato a
Cioè non hanno portato a
Vino rispetto per la legge comunque
Un terzo argomento è quello del inutilità
In una società democratica la disobbedienza civile
Non è giustificabile per il semplice fatto che è inutile
Le varie forme di azione legale e costituzionale per protestare contro o cercare di cambiare una certa legge o politica sono tante e tali
Da garantire pur sempre la possibilità di perseguire tramite queste
Alternative quegli obiettivi cui i disobbedienti civile
Ma qui sorge un problema e tempo Poropat
E il problema riguarda l'efficacia
Si concede che in un sistema democratico ben funzionante un atto di disobbedienza civile
è giustificabile solo a condizione che si siano primarie esplorate seriamente le varie possibilità di Inter
Legale e costituzionale
Ma in certe situazioni un tale processo può essere molto lento e anche poco efficace
Atti di disobbedienza civile possono quindi essere giustificati come mezzo efficace età affiancare
Ai mezzi legali costituzionali
Ciò fate in modo particolare
In questi tempi
In cui le sorti della democrazia AN sono in declino
Come venne illustrato
Scusate ma da poco finisco
Ma
Le sorti della democrazia sono in declino come bene illustrato nel recente Democracy Index
Un indice di democrazia che classifica centottanta Paesi in base a quattro categorie
Regimi democratici
Regimi di democrazia imperfetta sull'od mo'prossimo
Regimi ibridi nei regimi autoritari
L'Italia figura al trentunesimo posto sarà i regimi di democrazia imperfetta
Al di sotto di paesi come gli Stati Uniti
Il Botswana
Le sorti della democrazia sono pur sempre minacciate anche dalla crescita come sappiamo del Complesso militari scientifico industriale
Dalle norme potere vede molti nazionali
Dalla manipolazione dei cervelli e delle coscienze delle persone da parte di potenti media
In mano a gente che evidentemente della libertà di pensiero di coscienza degli altri se ne infischia
Una ulteriore minaccia proviene da un sistema socio economico
Votato dai nostri Parlamenti che conduce ad enormi disuguaglianze come sappiamo economiche e quindi sociali quindi politiche perché ha sempre di più perché ha sempre di meno
Sia a livello di Stati nazionali sia a livello globale
Inoltre
E lo sappiamo vi sono le gravi minacce agli interessi vitali di generazioni presenti e future
Provenienti in parte dalla sempre più folle corsa ad armamenti e dal commesso al rischio di guerre combattute addirittura con armi nucleari
Naturalmente provenienti altre minacce
Da catastrofi dalla catastrofe causate dall'ulteriore surriscaldamento del pianeta
Nel secolo scorso in varie situazioni l'esistenza di intimoriti individui e gruppi impegnati in atti di disobbedienza civile
Si è dimostrata
Estremamente importante Al fine di tener viva la coscienza dite terminati i valori ed è pure stata determinante per lo sviluppo morale di vasti strati di popolazione
E per la realizzazione di importanti obiettivi sociali e politici
Ma ci pensi tanto per fare qualche esempio agli atti individuali e di gruppo di disobbedienza civile al servizio militare in Italia incluse
Tutti gli atti di disobbedienza civile degli anarchici del come si diceva all'inizio
Si rifiutava addirittura di fare il servizio
Alternativo pensiamo alle
Agli atti individuali e di gruppo di di di
Dei grandi gruppi di azione non violenta che protestavano contro le basi missilistiche ed altri tipi di per pensiamo al ai vari scioperi alla rovescia di inizio subito dopo la guerra la seconda guerra mondiale del la
Dove i contadini di dell'Italia del Sud in Sicilia andavano a a occupare le terre non coltivate pensiamo al famoso sciopero alla rovescia di Danilo Dolci nel mille novecentocinquantasei
Quando qualcuno in un gruppo di braccianti si misero a lavorare
E per per devi pagare una vecchia strada che il Comune non si curava e Danilo Dolci fu quella situazione addirittura arrestato perché non aveva mai diritto il permesso di andare a lavorare su quest'altra azienda eccetera oggi direi che la presenza di persone gruppi disposti a praticare la disobbedienza civile e ancora più fondamentalmente importante
Che non secco lo scorso
La disobbedienza civile in quanto praticata da cittadini di provata fede democratica fa appello a quei valori fondamentali
Che in un sistema democratico si suppongono prese sul serio è largamente condivisi
Un relativistica fondamentale di un assetto democratico è quella di gestire i conflitti in modo non violento come si dice contando le teste lotta agli attori
La disobbedienza civile proprio in quanto praticando non violenta costituisce a mio vedere una integrazione fondamentale di un assetto democratico ben funzionante
In certe circostanze
Il ricorso alla disobbedienza civile richiede coraggio rappresentazione
La capacità di ricorrere
In tale circostanza la disobbedienza civile
Richiede grande coraggio rappresentazione
Direi una virtù
Di un cittadino difende democratica vi ringrazio per l'attenzione
Grazie aggiungiamo contare gli ho dimenticato nel presentarlo di dire che ha insegnato filosofia pratica per oltre trent'anni a Stoccolma ma credo che questa sua introduzione lo abbia dimostrato ampiamente e l'introduzione che ci dà una solida base per il lavoro di questi due giorni grazie grazie può
Ecco a questo punto
C'è la tavola rotonda quindi chiamerei
I relatori della tavola rotonda che sono
Ma ho Valpiana
Santese ma e Paolo Candy lari
Perché adesso
Entriamo come dire nel visivo
Per vedere dell'obiezione di coscienza con uno sguardo però come dire alloggi
Ecco mentre loro scusa
Debenedetti non c'è il
No
Ma
Renzi forse facciamo così che
Dunque
Ecco venite atto venite sua allora sa niente ma
Ma ho Paolo ecco come volete qua poi dopo
Salva
Cominci tu magari
Bene allora l'obiezione di coscienza dicevo è un po'
Rappresenta le radici della nostra storia perché il gruppo che ha lavorato sempre inviato negli anni settanta sessanta e settanta sul decenni coscienza e quello che poi nell'ottantadue ha fondato il Centro Studi Sereno Regis
E allora non è un caso che nel centro studi ci sia un ricco archivio che ha avuto il riconoscimento dalla Sovrintendenza come archivio di interesse storico che raccoglie proprio questi materiali
Legati alla storia dell'obiezione di coscienza
E ed è per questo anche che è stato ideato questo progetto signornò
Di cui questo convegno è uno delle tappe le altre sono state l'archivio digitale cioè il progetto di digitalizzazione di tutti questi documenti per renderli più disponibili
Una mostra diffusa che voi trovate in giro per la città
Mostra che si può ultimi multimediali i nostri da cui si può accedere con cui raccordo e ci sarà poi un reading voci di libertà l'obiezione di coscienza in Italia curato il Massimiliano fortuna Valter Cassani e poi a dicembre dovrebbe uscire il libro
Di Marco L'Abate non un uomo né un soldo direzione di coscienza e servizio civile a Torino Di Marco la batte che anche a coordinato questo progetto
Diretto anche da Umberto forno per direttore del centro studi ecco quindi diciamo siamo proprio come dire in qualche modo noi oggi ripercorriamo la storia
Che è all'origine insomma della nostra realtà anche di oggi
E visti quindi personaggi antichi interverranno adesso nel in questa tavola rotonda sono sono tutti esponenti in qualche modo storici dei movimenti non violenti
Che operano in Italia e in Europa no quindi presento tutti insieme anche per sintetizza terrà motivi di di
Di tempo allora Sunrise ma anche interverrà per primo pensavamo perché così dai un quadro partiamo dall'Europa né partiamo dall'Europa
Stam Visa Marta che è un esperto di politica europea lavorato presso il Ministero belga degli affari esteri
Membro fondatore attualmente vicepresidente dell'ufficio europeo per l'obiezione di coscienza il vero con e quindi ha scritto anche un libro obiezione di coscienza in Europa quindi Luigi parlerà proprio di questo poi c'è poi interverrà Mao Valpiana che
Amico tale da da cinquant'anni insomma presidente nazionale del movimento non violento
E direttore della rivista azione non violenta perché ha avuto subito diversi processi pignoramenti per tutte le sue vicende legate avviso obiezione di coscienza disobbedienza civile in vari ambiti in questi in corso di questi anni
Ha fatto parte anche del consiglio della vorrei Systems International
Fa parte membro del comitato scientifico della Fondazione Langer e fa parte dell'esecutivo della rete italiana pace disarmo
E poi Paolo Kandel rari che è un socio del Centro studi s'erano leggi se è stato presidente del movimento internazionale della riconciliazione
Dal due mila tre al due mila sette anche lui a è autore di un testo tra le altre cose insomma di un libro fondiario Ciriaci guerra pace e non violenza cinquant'anni di impegno edito dalle Paoline sui rapporti tra non violenza e cristianesimo
E qui dal due mila diciassette fa anche parte per corto per conto del mio movimento non violento del coordinamento contro le armi atomiche tutte le guerre i terrorismi
E nato a Torino e che si propone la ratifica da parte dell'Italia del trattato che mette al bando le armi nucleari quindi abbiamo la tavola rotonda con tre persone che sono profondamente impegnati in questi movimenti
Allora darei subito la parola a a sanno però chiedo l'aiuto di Enzo per gestire qui
Edilizio nel gennaio
Sì Lugli analizzare che ci sono che abbiamo già caricato qua Paoletto anziché altri
Crea
No war Ponzo dove si batte perché qua io vedo questa roba in questo dopo il
Questo siamo
Quella
E queste sino
Per il
Ecco
Poiché l'argomento riempita dal sole
Bene
Allora col bisogno di una mano di direi che come preferisce questo può io chiudo questo forse quello quelli che più
Bene una buona sera gran degli accertamenti rinnega la bella città di Torino
Una per me la più varia citate scusami per Verona spianare la prima e l'affidabilità a
No anche perché via Molinetto villetta
Pascale
Dunque
Oggi pare loro dell'obiezione di coscienza in Europa ma s'è un po'questa attualità terribile da qualche mese
Bisogni prendere in considerazione per il nostro lavoro
Allora prima cosa che cose ecco vero ecco inglese
Francese e l'ufficio europeo per l'obiezione di coscienza è stato fondato il mille novecentosettantanove
E poi una piccola al netto perché Istat tutto la bozza nel però che è stato scritto a Torino
Perché stavo in faccia un sacco a Damian Davagna morì delimitano rinviamoli dunque ho fatta la redazione del progetto artista tutto qua Torin dunque Sam colleghiamo con la vostra siccità
Perché abbiamo creato e questo mi sgomento
Perché era necessaria di unire le forze dei vari felicitazioni internazionale e nazionale per stare organizzare il lobbying
Come si dice in italiano il login il lobbying bene
Presso le istituzioni europee
Non è qualcosa che si pone improvvisare bisogna fare tutto il monitoraggio fino a far tutto in
Sì che gli contato eccetera una strategia a lungo termine perché muore le insiti sessione internazionale non si indice europea lavoro che non si fa in qualche mese lavoro che va scortare i vari anni
E dunque
Urla queste lo scopo principale è questa
Siamo questo fare in modo che l'esibizione europea e sul campo riconoscimenti all'obiezione di coscienza
Ma non non solo in Unione europea anche il consigliere dell'Europa che è stata la prima insiti Issione che ha lavorato sia la questione obiezione di coscienza
Perché così è l'Europa la sua specialità è settore dei diritti umani prima dell'ignoto pelli ore appena era soprattutto all'inizio
A un una grande promotrice del commercio dentro il mio idolo Peia
I diritti umani sono arrivato molto dopo
Il Parlamento europeo ha fatto un bel lavoro perché via il Parlamento europeo ospite è stato promosso anche questo concetto te diritti umani e l'obiezione di coscienza è stato anche a Bari momenti discusso dal Parlamento europeo penso all'inizio attività in Maria Antonietta ma ciò chi che era la prima risoluzione del parlamento europeo sull'obiezione di coscienza
Rosy Bindi anche fatto un un una risoluzione e vari altri
Che non vado fa rinumerare ecco boh le Nazioni Unite lascia tutto un lavoro che ci fa e per il momento lì forte sia
La la la l'orazione al al agli Commissione diritti umani fan lavoro è fantastico
Poi via la il Forum Giovani gioventù europea tutto combat rock e alla Ness
Noi siamo membri come degli occhi e c'è
Daniele Torino che un bravo ragazzo di Roma
Fiumicino prese preciso che lui è il nostro delegato al Forum giovanile europeo
Fa anche la promozione il diritto all'obiezione di coscienza in questo ambito con tutti questo che non dico di stazioni tv gioventù
Europei
Poi ci sono i vari governi europei ma anche qualche volta facciamo anche azioni verso Stati confinanti a all'Europa allora un punto importante in grandi pittori pensa che abbiamo potuto realizzare che contestato che reato la Carta dei diritti fondamentali di un'europea abbiamo porti inserire il diritto a l'obiezione di coscienza in modo molto esplicito
E questo è stato fatto vi al Parlamento europeo per dire che la democrazia europea anche portato il suo ruolo in questo campo dunque che cosa dice
L'articolo a dieci su libertà di pensiero
Di conoscenza e di revisione dice il diritto all'obiezione di coscienza è riconosciuto secondo le legge nazionale chiede di Cipriano l'esercizio
Boh si parla sordo Bissoni con senza senza precisare che e al servizio militare ma la Corte di giustizia europea ha fatto una ha fatto giurisprudenza chiarificato che questo
Legato a l'obiezione al servizio militare
Andiamo avanti
Abbiamo l'altra esibizione
Europea che il consiglio deve l'Europa che più larghe Attilio europeo certi distretti ci sono ancora ANPAS sette
Origine per Stati membri del Consiglio d'Europa
Ventisette
Per il di unione europea dunque quasi il doppio
E dunque quando Bruce vedo la la che cosa abbiamo potuto avere e il il ventuno è l'inserzione che il comitato dei ministri ha messo anche la tematica dell'obiezione di coscienza per il sul suo
Per il suo lavoro della ventidue al due mila e venticinque
Dunque abbiamo anche avanti a livello più politico del Consiglio d'Europa
Vorrei segnalare l'esistenza che ogni anno
Noi come però
Facciamo un annue Lulic può solo in inglese indizi piazze
Poco abbia un po'dichiarato all'inizio di quest'anno
La nuova lo fa rapporto annuale che fa una domanda novantina di pagine
Un lavoro collettivo tolte
C'è anche una torinese Zaira Zafarana che Rocco voi conoscete bene chi fa anche parte del questo gruppo derivazione
Dunque questo documento si può trovare on line sul sito del vero
Dunque si può scaricare le c'era tranquillamente a casa perché e novanta pagine un po'troppo per oggi penso
Allora
Vola constatazione per la l'anno ventuno l'anno scorso e che si sono sempre dei problemi per gli obiettori non conosciamo ancora risolto
Tutti i problemi delle momento allora i Paesi che fanno i programmi i problemi sono soprattutto la Turchia che non ha mai riconosciuto questo diritto
E quando parliamo di Turchia parecchia parliamo anche di Cipro North che dipendente della Turchia
E poi
Poco ci sono altre paese ad esempio come La sette Pai Gian
Dove c'è una legge ma non c'è il servizio civile
La rossa nel prenderemo ancora dalla Russia
La nell'Armenia l'Ucraina
La Grecia la chiarezza
Già tanti anni la legge esistente se visibile esiste
Messo all'opera è testimone di Geova
Perché contro qualcuno che non credenti per esempio è protestante era passa davanti alla Commissione per esaminare la sua conoscenza
Se non è teste mio non ci si trova recintato come obiettore di coscienza elettorale che noi abbiamo farla Prost nel Regno Unito del degli occhi attende
Sarà l'inizio
Due mila ventitré
E chiederemo anche alle organizzazioni laiche
Di estere no i nostri alleati perché
Loro ammontanti non credenti giovedì nonché le amichevoli onesto obiettori di coscienza e che non posso nessuna riconosciuto e qualcosa che possiamo anche
Spinge a livello europeo perché no non è normale come situazione
Ho notato parlare tutte le le altre nazione
Ci sono Botho dispensa la Finlandia
Ma vola sesta tutto esiste sono piuttosto discriminazione se la la la lunghezza del servizio civile dunque diciamo è meno grave
Che che alla Turchia dove estiva cifra imprinting alleva
Allora sedici militare esiste ancora in diciotto Stati membro del Consiglio d'Europa diciotto state su ancora ho detto corrompe a sette spinta perché era quarantasei perché cioè un occhio non c'è più che la Russia
Allora abbiamo notato in dettagliate sostituiti paese che hanno con il servizio militare
E chi è interessato
C'è anche la mappa
Che
Sulla questione la sospensione del coscrizione dove è stato fatta
Dunque si vede le i vari anni dove tutto quello si trova nel documento dunque non Padova in dettaglio adesso
Facciamo anche un elenco paese per paese
La durata del servizio di leva il tipo eccetera
A livello del
Dal riconoscimento chiunque ha parlato la Turchia
Me prese in ci sono a disposizione costituzionale in Bulgaria
In Russia ampi io volevo Russia ma non sono messi in pratica dunque e Belleri avevano Costituzione che a questo principio viene anche al legge che mettendo in applicazione queste leggi o in Russia è vero che la Service di Tiberio pittori insiste
Ci sono obiettori chiedono al servizio civile oggi
Dunque non è stato cancellato perché il fatto official mentre non c'è la guerra vede in Russia
E dunque obiettore di coscienza possono continuare a chiedere l'applicazione dell'ENEL Statuto FAS e stando al servizio si divide un po'strano
Beh il coordinatore del degli obiettori di coscienza e il mio nei russi lui non è più Russia
Scappato sta in Estonia perché perché
Lui non è solo obiettore conoscenza anche pongo alcune cattivo come alti personaggi antiguerra palmo vende che tu sei molto attivo commenta anti governava in high tech dei grossi problemi imprinting Russia
Allora la città del diritto l'ho visto dei consensi salate vecchia storia dunque qua si vede uno nei vari Paesi
Con la data del quando e ha iniziato questo dedite all'obiezione di coscienza
CIPE ricchi paesi del del lordo Europa
Avevano molto più presto che qua e dunque sono attese di tradizione protestante
Che fanno riconoscere questo diritto già il mille novecento in Ossezia Svezia di amore presentato italo svedese di un quello che può confermare
Ma danni marchesa mille novecentodiciassette l'Inghilterra
La io nati attentamente Millo per sedersi mille novecento l'opinione centosedici chieda in piena su Prima guerra mondiale queste e dovuto alla presenza dei quartieri molto attivi pacifismo da Chiti che hanno potuto forzare questo diritto in piena guerra
In Inghilterra
E poi si vede il Paese cattolici aveva molto dopo cinquant'anni dopo il PIL Paesi presso protestante più o meno persone a me settanta sessanta settanta che questo diritto riconosciuto
Con le sue fan con un po'più verso con l'ortodossia che molto hanno il Paese foto si sono internazionalisti per loro il servizio militare sacro
Sorbetto di consenso è un po'difficile nella concezione de la revisione ortodosso
Tutto questo tutto quello si scopra che il nel nostro documento
è on line
Bossi sono ed è casi di di gli obiettori chi sono per il momento pendente a livello della Corte europea dei diritti umani
Soprattutto dei casi di Turchetti
Ho ciprioti turchi
E dunque lo stupratore che fa di non altri monitoraggio delle decisioni della Corte corte europea dei diritti umani ogni giorno a vedere cosa stato come decisione
Che può essere importante per noi con l'abbiamo facciamo edifici o nessuno
Alla nuova
A
Allora passi tra andiamo verso l'Ucraina
La
Tre minuti ok vado in
Con la vedete
Prese che hanno
Vado oltre
Acquerelli Krajina si dice così Ina
Dunque lo sto problema per noi per gli obiettori perdite commenta perché la Russia la Russia non è più o meno dal Consiglio d'Europa perché
Ci sono state tante tale decisione della Corte europea per i diritti umani che
Sono stato io presi in considerazione tribunale milite militare ingenti
In Russia dunque non è che la Russia a degli altri queste decisioni sono state applicate spesso qualcosa oltre un po'meno Momo adesso non c'è più nessun
Sulla possibilità di ricorso
Questi problemi diritti umani in Russia
Allora l'altra cosa del l'Ucraina dove c'è si era la il diritto all'obiezione di coscienza adesso è stato sospeso dovuto alla guerra dunque
La l'attenzione che eccetera
Tra diritti umani poi la guerra
Poi
Allora situazioni in Svezia anche una conseguenza della della guerra in Ucraina e che la Svezia come la Finlandia ha chiesto di diventare i membri del
Della NATO
E poi la Turchia ha detto Doi vecchio male condizione
E dunque se volete entrare abbia e con l'elenco dei persone che vuole dovette allora
Rimandare
In in Turchia
E in quest'elenco di pronto di persona c'è anche l'obiettore turco
Occupò Cantale lui è stato rimandato il trentuno agosto in Turchia sta in prigione non abbiamo fatto un ricorso ancora presso l'accorta suprema in Svezia
Siamo andato abbiamo mandato tutti gli argomenti eccetera ma non asservito cioè era chiaro e che la
In Tires ha superiore dello Stato svedese terra entrare nella NATO è stato la priorità che dunque
Siamo stato bocciati anche qui i giudici verrà corta si trema della Svezia strada perché è incredibile perché la Svezia aveva una tradizione democratica molto rescritto waza Bampo quando ho dovuto per motivi politici politici o politica cambiare
E lei lo vorrebbe regole loro i principi
La questione de di forti e rifugiati russi questo è il grosso è un grosso tematica
In Europa non c'è unanimità Pinel limitati divisione
A livello del consente il ministro europeo la commissione ha fatto la raccomandazione e gli stati membri di limitarle stesso ai russi
Certi stato ma bloccati completamente
Altri state per esempio la la la Francia
Due giorni fa ha deciso di accettare i disertori russi
Ma saranno instant esaminate caso per caso per vedere se sono temi veri obiettore e persone che sono opposto al regime di Putin dunque ma almeno c'è già qualcosa come come decisione
Anche il caso in Germania
Non so come la situazione in Italia penso che bisogna aspettare il nuovo Governo stesso zero di essere molto avere molta speranza né
E questa direzione
Le cifre sulle tutte quelle che funzionano dalla guerra sono molto variabili
No noi facciamo alla stima che spezzo ma cento mila militari e costruiti rustiche già
Sono partite davanti al loro Paese
Anch'qualche giorni fa ancora sentito la cifra di settecento mila
Con non le possiede farla verificarne queste cifre no picchiava perché
Massimo Massimo
Ma Nacci
Ma c'è massicce sì
Poi sono solo i russi sono anche io russi che scappando
E poi in Ucraina
Posso poiché parlare un po'più della tua esperienza natura visitati
E poi Pato e computer e con il fatto è che abbiamo lanciato conta qualche giorni fa con il velo la volesse interna accennava il mio internazionale eccone sentiamo indicazione tedeschi a me petizione on line
Che starà
Intatto a il dieci ti sembra Bruxelles pressione esibizione europea chi vuole firmare può andare su questo sito
Potrà firmare on line
Ecco grazie per l'attenzione
Che grazie sempre a questo quadro europeo e adesso dall'Europa rinviamo in Italia e Mao
Ci racconta fosse come nasce la lotta tra proiezioni crescenti ritardi soprattutto gli sviluppi oggi a che punto è anche magari qualcosa sulla sua esperienza della carovana Stop the war Now atti in Ucraina a cui ha partecipato
Senta razze passerà
Io cerco di tracciare un filo
Che vedo continuo della nostra storia siamo sempre dentro allo stesso flusso che prosegua che avanza che cresce che ci ha portato fino quindi innanzitutto siamo debitori a chi ci ha preceduto a chi ci ha preparato il terreno noi stiamo solo proseguendo un lavoro che avevano iniziato altre
E dobbiamo cercare di farlo al meglio possibile
Che questo filo che cerco in dieci minuti riesco
Alle di alle diciannove che io
Questo filo qua ci porta a quello che sta accadendo oggi in Ucraina Russia è quello che stanno subendo i nostri amici non violenti in Ucraina in Russia
Però per Protti era da questo parto da una definizione inusuale poco nota
Di obiezione di coscienza
Che dà il senso diciamo a questa visione
Di uno dei nostri maestre il Di Pietro Pinna
L'obiezione di coscienza ispirata alla non violenza è una concezione del mondo
Di lardo al problema specifico della effettuazione della guerra essa investe il problema più generale eternamente attuale
Oggi più che mai direi
Del significato disse e del rapporto con gli altri in tutti i campi e a tutti i livelli profondamente impegnata quindi a rivedere non soltanto il fatto della guerra
Ma tutti gli aspetti della convivenza umana e dell'intera realtà
Il centro da cui muove
è il valore preminente su qualsiasi istituzione assegnato alla persona
Assunzione di autonomia di libertà di coscienza di autodeterminazione quindi di responsabilità individuale
Che nel rapporto con gli altri e significa riconoscimento della propria parte di colpa per ciò che di male avviene fuori di noi
Assunzione del dovere di agire per il superamento del male di cui siamo corresponsabili
Il senso di unità amorevole con l'altro ci propone il ripudio della violenza cioè di identità dei mezzi ai fini che ci proponiamo di realizzare è un concetto molto ampio di obiezione di coscienza che mette in gioco tutta la nostra contestazione
Alla guerra e quindi alla fine con l'esigenza che Piero Ceres ci richiamava Sempre di essere innanzitutto non collaboratori col male prima ancora di fare il bene
Ed è quello che in questi cinquant'anni secondo me abbiamo cercato di fare il centro dell'obiezione di coscienza così come l'abbiamo intesa dal settantadue in poi con tutte le nostre iniziative e campagne associazioni dall'occhio eccetera
L'obiezione alla guerra il ripudio della guerra il rifiuto della guerra e della sua preparazione cioè degli eserciti e dal
Il movimento di obiezione di coscienza in Italia si è sviluppato come un'ampia e articolata campagna contro la guerra e la sua preparazione in tutti questi decenni
Vado veloce perché sono filoni storici che conosciamo a partire appunto dalla campagna per l'obiezione di coscienza al servizio militare iniziata da Aldo Capitini che ha potuto poi attuarla a partire da un caso specifico cioè di una persona che si è fatta centro che era Pietro Pinna se non c'era Pietro Pinna la campagna culturale filosofica di Capitini non trovava l'aggancio è stata in questa unione che si è sviluppato il movimento
Movimento poi abbiamo tenuto la legge abbiamo iniziato il servizio civile e subito dieci anni dopo siamo partiti con la campagna allargando questa concezione alle spese militari di cui parlerà bene adesso
Paolo
Dopo la campagna dell'obiezione fiscale alle spese militari siamo passati subito a un ulteriore allargamento che era la campagna contro i missili a Comiso
La guerra stava venendo qui stavamo vedendo la arrivavano i missili che venivano installati e abbiamo fatto degli anni anche vincenti certi aspetti di campagna contro i missili a Comiso
Muro di Berlino ottantanove
Pensavamo di aver superato quella fase ma immediatamente siamo partiti con l'Iraq e con l'ex Jugoslavia
La campagna ha proseguito il movimento da movimento culturale dialogo con l'opinione pubblica movimento di idee e di proposte eccetera abbiamo messo in piedi nei luoghi in cui avvenivano le guerre siamo andati Nérac alle ambasciate di pace
Gli scudi umani tutta quella vicenda Lilli nasce l'esperienza di un ponte per
Siamo andati nella ex Jugoslavia le prime carovane di pace l'abbiamo fatta in ex Jugoslavia con Alex la campagna da Trieste a Sarajevo e li abbiamo messo in campo quello che è stato chiamato il pacifismo umanitario
Essere al fianco delle vittime insieme alle vittime nei luoghi di contraddizione delle guerre proseguire la nostra campagna contro la guerra nella sua preparazione
Dopo questi anni poi avvenuto le torri gemelle sia aperta la fase successiva fase successiva che ci ha visto come movimento dei impegnatissimi ed aprire un nuovo fronte quello diciamo del pacifismo tra virgolette scientifico con la Rete disarmo con gli nostri analisti abbiamo iniziato lavoro sui bilanci militari di attenzione di Spesal di denuncia di studio
Sia sui bilanci militari italiane sia su tutta la questione dell'export con tutte le nostre campagne che abbiamo fatto contro l'esportazione di armi
Dell'industria bellica quindi la campagna sullo Yemen la Campania contro la vendita delle armi in Egitto la campagna contro gli F trentacinque
è in questa fase che mettiamo le basi
Creiamo le condizioni per la nascita di rette disarmo prima Rete della pace poiché successivamente l'unificazione in questa grande bellissima positiva esperienza che Rete italiana pace disarmo
La dirittura
La barra anche dirette italiana pazze disarmo è sempre qui è sempre in questi concetti è sempre in questa applicazione ampia dell'idea di obiezione di coscienza alla guerra e la sua preparazione
è in questo contesto che riusciamo anche elaborare la proposta positiva
Non solo non non collaborazione col male come dicevo prima ma anche adesso una collaborazione col bene cioè
L'idea di una legge positiva di una legge propositiva l'idea della difesa civile non armata non violenta avanziamo la proposta di legge atteniamo il dialogo con le istituzioni con i partiti
La raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare poi la legge iniziativa parlamentare
E costruiamo diciamo questa campagna culturale un'altra difesa è possibile
Che ancora in corso adesso dobbiamo decidere come proseguire in questa nuova legislatura
Che è la terza che ci vedrà protagoniste con questa proposta di legge
E arriviamo alloggi arriviamo al due mila ventidue al ventiquattro febbraio
Alla guerra
Sa di aggressione della Russia in Ucraina
Fin dal primo giorno
Grazie alla nostra rete internazionale lavoro straordinario l'abbiamo sentito davvero grazie assente beh o caraibico e alla Warren esista International e all'infortunio questa nostra rete internazionale ci dà l'opportunità subito di entrare in contatto con i nostri amici obiettore di coscienza in Russia in Ucraina costruiamo questi rapporti e sul sito azione non violenta punto it
Abbiamo proprio tutta la colonna dove vedete tutti i materiali pubblicati tradotti direttamente abbiamo chiesto molto i nostri amici non violenti e russe in particolare Alexander belli
OPA di mandarci relazione per capire cosa stava succedendo in Russia e come poter meglio risultare e ugualmente ai nostri amici ucraini io riceve Arzenton Ruslan
Dico raccontarci cosa stava succedendo in Ucraina
Quando è nata la campagna la proposta Stop the Quarnaro
Partirà soprattutto dall'esperienza dell'Associazione Papa Giovanni ventitresimo che aveva già delle presenze in Ucraina
Ma queste navette molto ampia coinvolge cento e settantacinque associazioni che hanno aderito a Stop the governano associazioni piccole come le nostre birre movimento non violento che arriviamo però fino all'accento
Che ha aderito a Stoiber governa anche questo è un fatto che ha un suo significato politico importante importante e profondo
Insomma quando è partita questa campagna
Abbiamo immaginato la possibilità di fare una carovana specifica che abbiamo realizzato settimana scorsa qui rappresenta anche Caterina e con altri del movimento non violento faceva parte questa delegazione questa carovana che ha avuto una sua specificità non solo portare aiuti umanitari ma una missione politica prendere contatti
Conto quella parte di società civile e quindi obiettore di coscienza non violenti pacifiste ucraini
Che lavorano sul tema e vaticano l'obiezione di coscienza alla guerra farlo in un Paese aggredito è molto difficile e ci vuole particolare coraggio
Loro ci avevano chiesto aiuto e sostegno
E così come negli anni Sessanta quando Capitini da solo con Pietro Pinna iniziavano a muovere i primi passi per l'obiezione in Italia hanno ricevuto aiuto e sostegno internazionale in particolare
Dall'Inghilterra dalla co-regista l'International
Così oggi abbiamo sentito di dover fare noi con gli ucraini
Siamo andati abbiamo portato aiuti concreti finanziari al movimento per permettere l'organizzazione per pagare le spese legali
Il presidente del movimento pacifista ucraino Ruslan è sotto processo
La condanna richiesta è molto pesante trentacinque anni non solo perché
Luís aveva fatto dichiarazione preventiva di obiezione di coscienza Malles per soprattutto per le suo lavoro giornalistico nessuna dichiarazione
Nella sua attività la sua attività pacifista
E così come negli anni successivi in Italia abbiamo aiutato con il bene Orca gli obiettori spagnoli nei decenni scorsi agli obiettori Gretchen gli obiettori turche oggi è nostro dovere
Parlo con gli obiettori ucraini e con gli obiettori russe
Il collegamento l'organizzazione il sostegno perché nella loro società loro fanno fatica a parlare però è una voce importante e non è unica perché nella carovana abbiamo incontrato anche molte altre associazioni Giovanni associazione degli studenti universitari
Che chiedono di capire
Che adesso dicono ancora pace sì ma deve essere una pace giusta oppure pace ma dopo la vittoria però c'è un interesse
Sì
Senza pregiudizio diciamo a voler capire quindi favorire il lavoro culturale che possono fare i nostri amici e non violenti ucraini credo che sia un lavoro fondamentale anche perché
In questa fase le uniche due voci
Che dall'Ucraina e dalla Russia si parlano
Dialogano e lavorano insieme sono gli obiettori di coscienza è l'unica realtà delle due parti che può parlarsi e lo fa attraverso le nostre organizzazioni internazionali
Come stop devo Arnaut come carovana di pace abbiamo svolto questo lavoro di cerniera tra i non violenti russe e i non violenti ucraini questo è stato il nostro compito e questo è quello che volevamo fare con la campagna di obiezione alla guerra
Che oltre la raccolta di firme abbiamo raccolto anche contributi anche importante per sostenere questa campagna
Le firme che dicono noi vogliamo aiutare gli obiettori e i non violenti russi e ucraini
Siamo solidali con loro dichiariamo fin d'ora la nostra obiezione alla guerra anche qui in Italia
Queste firme le vorremmo consegnare al Presidente della Repubblica a dicembre il quindici dicembre a cinquant'anni dalla nostra legge perché questo è il cammino che ci porterà ai cinquant'anni futuri
Grazie ma ho anche perché se è stato bravissimo nel rispettare i tempi nonostante tu abbia dato cantanti contributi importanti soprattutto questi concretissimi esenti anche legati all'attualità e al Signal valore dell'obiezione di coscienza anche in un contesto di guerra soprattutto in un contesto di guerra
Ecco allora passerei all'ultimo intervento di Paolo Candelaria il quale ci parla di un'altra forma di obiezione di coscienza alla militarizzazione ce ne sono stati anche altri io volevo ma non lo farò per i per via dei tempi ma ad esempio qui in Val Susa nelle settanta ci fu una splendida caso di obiezione da parte degli operai dell'officina Moncenisio
Alla produzione degli armamenti fecero una
Una mozione che diffidava la direzione dall'assumere commesse di armi perché loro si sarebbero rifiutati di produrle ecco quindi questa mi è un'altra una storia da valorizzare insieme a quella dell'obiezione alle spese militari di cui ci parlerà Paolo candelabri
Ecco sì dopo questo interessantissimo intervento sull'attualità che è quella che ci preme di più è che ci dall'ASP
Ci fa capire come alla fine cioè sono proprio i non violenti pacifisti quelli che lavorano di più per la pace
No mi veniva in mente mentre parla parlavi dice tutte le domande che sento fare ma dove sono i pacifisti cosa fate voi eccetera dette da signori che stanno comodamente seduti in un talk show ecco i pacifisti se ne sono andati in Ucraina affronta questi qui
Io invece
Torno un po'al passato no
Alla a questa campagna di obiezione di coscienza le spese militari ecco dopo l'obiezione di coscienza al servizio militare
Si è cercato il rifiuto di pagare per la guerra è un po'la declinazione di non un uomo non un soldo per la guerra
C'è una tradizione storica veniva chiamata l'obiezione fiscale cioè il rifiuto di pagare le tasse per un qualche fine
Che si riteneva contrario alla propria coscienza il nome piuttosto riccamente più famoso è quello di Davide ventuno
Che era un cittadino degli Stati Uniti che si rifiutò di pagare le tasse agli Stati Uniti perché contrario alla guerra che allora gli Stati Uniti stavano facendo contro il Messico per la conquista del Tex
O per la liberazione tutte cose cambiano sempre aspetto però era sostanzialmente una guerra
Qui in Italia ci sono furono alcuni primi casi individuali a partire dal settantuno Marchesini di la Spezia Rocco Campanella di Palermo Luciano Benini
Di Fano
La spinta viene anche dai programmi di riarmo
Che c'erano in corso all'ora fine anni Settanta e dalla recrudescenza della guerra fredda con l'installazione appunto degli euromissili prima
Gli SS venti sovietici a cui risposero gli Stati Uniti colline col pieno accordo delle nazioni europee con la installazione degli euromissili tra cui cui persi i Cruiser scusate
A Comiso
Nel mille novecentottantadue MIR movimento non violento e lega per il disarmo unilaterale lanciano ufficialmente la campagna non violenta che chiamarono di obiezione di coscienza alle spese militari correggendo
La vecchia dizione obiezione fiscale proprio per eliminare qualsiasi equivoco non è un'obiezione al Fisco non c'entra niente il fisco siamo d'accordo nel pagare
Nel pagare le tasse non siamo d'accordo che queste qui vengano utilizzate
Per il militare
Si individuano una cifra il cinque virgola cinque per cento che corrispondeva al bilancio della Difesa sul totale del bilancio statale
E ogni contribuente veniva invitato a decurtato sulle proprie tasse del cinque virgola cinque per cento
In realtà per molti si trattava più che altro di una richiesta di vantare un credito che di fatto ovviamente lo Stato non
Non riconosceva perché le tasse venivano trattenute direttamente sullo stipendio ma alcuni praticarono effettivamente questa obiezione
Tutto ciò veniva tutti i soldi così legati o richiesti indietro lo Stato venivano messi
In un fondo comune che poi veniva portato offerto capo dello Stato allora Pertini in ossequio tra l'altro ha un suo motto votiamo gli arsenale riempiamo i Granai
Siamo noi abbiamo provato a votare un po'gli arsenale
Adesso lei riempire i Granai i soldi non furono mai accettati per cui tornano indietro e furono gestiti dalla campagna campagna si auto organizzano c'era un'assemblea degli obiettori ogni anno
Si crearono delle strutture c'è un comitato dei garanti per la gestione dei fondi per cosa fare allora di questi soldi raccolti
Erano anche le citerò anche un coordinamento politico per la gestione diciamo della campagna e per le decisioni successive
Dunque fu anche un esercizio di democrazia dal basso con tutti i problemi
E le cose per negative e positive che questo qui comporta rapporti molto alterno dialettici ma questa campagna continua e prese delle decisioni
La prima decisione vige una prima decisione fu la decisione di darsi un programma costruttivo non poteva essere solo un rifiuto a pagare ma ci si stabiliva un obiettivo l'obiettivo era la realizzazione del di PM e difesa popolare non violenta in Italia
E della opzione fiscale cioè la possibilità per il cittadino di poter scegliere se finanziare la difesa armata o quella non armata
Sì preparò anche un testo di legge
E questa qui venne in seguito portato in Parlamento
Il primo anno si ebbero solo duecento obiettori i numero poi arrivò chinato arrivo Annan dieci mila nel novantuno per poi ridiscendere
I salti in avanti furono dati da due episodi uno nell'ottanta sei ci fu tutto una polemica nata da una presa di posizione di una commissione
Giustizia e pace della Conferenza Episcopale del Triveneto che tra le indicazioni tampone dizione cosa si può fare per la pace una possibilità fu una
Proprio uno sconto di una delle possibilità era quello di praticare l'obiezione alle spese militari la cosa arrivò sul tavolo di Indro Montanelli allora direttore del giornale che fece la prima pagina del giornale
Attaccante Luís attaccò la chiesa la Petra
Ci fu una campagna di stampa insomma per due mesi la nostra campagna fu sulle prime pagine di tutti i giornali non come esperto e quell'anno ci fu un grosso salto secondo salto fuori me nel novantuno la partecipazione alla prima guerra del Golfo
Quella
In seguito al quale quando si raggiunsero punti dieci mila i dieci mila
Obiettori
Allora che cosa è lei dice però questa di PN no questo concetto di difesa popolare non violenta è un concetto elaborato negli anni cinquanta sessanta per primo da Teodora è aperta Roma pacifista un attivista per la pace tedesco
Che sostanzialmente si pose il problema per risponde alla domanda dice sì voi siete per la pace per il disarmo ma quegli altri
Sì Armano dunque che cosa fareste voi nel caso allora si diceva l'Unione Sovietica invadenze la Germania e tutta l'Europa
Ecco che allora lui elaborò sulla base dei principi della non violenza degli esperienze del passato di studi che aveva fatto sia in ambito non violento che in altri ambiti
Esiste la possibilità di rispondere senza armi a un'aggressione questa è la difesa popolare non violenta nel ventesimo secolo
E ora nel ventunesimo
E si è praticamente l'unica realmente difesa praticabile di fronte un'aggressione per evitare di arrivare come stiamo arrivando a una guerra nucleare
Che elimina aggressori ed aggrediti ugualmente
Ben elaborato appunto come diceva una proposta di legge venne portata in Parlamento da un gruppo di deputati trasversale Sinistra indipendente di CP CPS i democrazia proletaria verdi
Alla fine finì nel diciamo nell'insieme di quelle leggi che si erano proposte di riformare proprio la sette sette due
E perciò nella proposta che poi passò sia alla Camera che al Senato venne istituito tra i fini del servizio civile nazionale il
La ricerca e sperimentazione di una difesa non armata civile e non violenta
Lì ci furono varie questione Cossiga
La bocciò questa fu ripresentata alla legislatura successiva poi fu chiusa la leva
La legge sul servizio civile nazionale che riprende quella lì comunque ribadisce che c'è questo settore della difesa civile non armata e nonviolenta
Dovrebbe esserci un Commissione un comitato che ne studia l'attuazione di fatto ci sono diversi progetti del servizio civile che si riferiscono e che si inseriscono in questo in questo filone nonché uno dei due obiettivi era raggiunto
Alcuni anche visto il fatto che si stava esaurendo questa campagna tra cui mire movimento non violento che erano stati nei primi promotori decisero che era il caso di chiuderla nel novantanove mi pare altri invece continuarono ma con numeri sempre più piccoli e con un aumentata difficoltà a praticarla vista l'attuale legislazione fiscale
Che cosa è servito questa campagna fu una campagna che
Significa molto per non movimenti non violenti
Arrivando a dieci mila obiettori e tra l'altro se come qualcuno vietava un anno sì e una no no eccetera il numero delle persone coinvolte furono molto superiori
Andammo ben al di là di quelli che erano gli iscritti l'ambito soli del della non violenza organizzata che cammina movimento non violento facevano insieme tre quattrocento
Iscritti e tra l'altro sono per vedere l'andamento dell'iscrizione questi due movimenti in quegli anni iscritti aumentarle dunque ci fu poi anche un ritorno tramite questi fondi a ogni anno tra i cento e i duecento milioni di lire
E venivano con servivano coi a finanziare Progetti
Proprio sulla difesa anche non violenta venne creata la Rete di forma dei formatori alla non violenza
Che ebbe tutto una parte di preparazione per quando si fece proprio l'intervento nella ex Jugoslavia la marcia dei cinquecento
A sera Ielo poi la campagna mi sarda poi la campagna Kosovo ai tempi del Kosovo dunque ed è un grosso e
Una grossa
Influenza oggi il concetto di di pm è molto importante ripeto proprio per le ragioni che dicevo prima
E oggi solo che questo capitolo che viene inserito nella legge era importante fatto uno delle prime nazioni Italia ad inserire questo concetto di difesa non armata
E non violenta
Però è un titolo senza risorse sostanzialmente dunque per questo si è ideato un'altra campagna che dia sostanza cioè comunisti tutto per la difesa civile non violenta e soprattutto con un finanziamento certo cercando di riproporre quella quell'obiettivo che non era invece stato aggiunto dell'opzione fiscale cioè l'atto la possibilità per i cittadini di finanziare tramite una parte delle proprie tasse questo istituto cui anziché la preparazione della difesa Parma
Ricordiamoci che la difesa non violenta come la difesa armata bisogno di organizzazione di preparazione
Di un popolo che ci crede ecco poi alla fine senza queste condizioni certo e velleitaria cioè verità nel senso che non raggiunge i propri obiettivi
Ma siccome gli esempi di difesa e di riempire di rivolta non violenta ci sono nel corso della storia c'è anche chi li ha studiati e ha dimostrato che nel corso del Novecento ci sono
Facendo un confronto
Lotte prevalentemente non violente lotte prevalentemente violente il successo delle primeggia di quelle non violente esso circa al cinquanta sessanta per cento dei casi il successo delle seconde sul venti venticinque allora la lotta non diventa non dà certezza di vittoria come non lo da quell'arma sicuramente ci saranno molte meno vittime diciamo ci facciamo molto meno male tutti quanti e in genere comunque e più efficace della
Grazie Paolo anche lui è stato bravo nel tenere i tempi così riduciamo il nostro ritardo e possiamo grazie a tutti e tre i relatori di questa tavola rotonda non abbiamo più il tempo di di fare un un secondo giro come avevamo immaginato perché dobbiamo dovremmo passare alla l'ultima relazione che conclude questa prima giornata di convegno e quindi
Sì
Minuto Bari
No prima ha voluto chiudere nei tempi ma Cavai comunicazione concrete sull'esito ulteriori esiti positivi della carovana penso siano importante come comunicazione per socializzare brevissimo
Tra i vari incontri abbiamo fatto l'incontro con l'avvocato anzi è una donna una boccata di Ruslan
Al con la quale ci siamo adesso siamo in una fase processuale che proseguirà dovevo uscire alla sentenza il processo è stato rinviato ulteriormente
Su richiesta dell'avvocato perché non sono garantite le condizioni di incolumità dell'imputato alle due processi dove è andato fisicamente è stato aggredito da gruppi di nazisti che erano presenti
Al processo e le guardie diciamo hanno fatto finta di non vedere
Quindi l'avvocato ha chiesto il processo on line e quindi queste ulteriori udienze proseguiranno diciamo nel futuro
Questo e altri processi
Ci siamo impegnati come un ponte e movimento non violento con la campagna obiezione alla guerra a garantire il finanziamento della difesa legale cioè le spese per gli avvocati eccelle assumiamo noi come campagna
Questo era il primo dato il secondo nella città di Cernezzi il nella prima che abbiamo visitato una città universitaria dove abbiamo realizzato un seminario con abbiamo fatto anche il titolo era immaginare la pace in tempo di guerra
Circa duecento giovani studenti di giurisprudenza giornalismo storia
Chiama partecipato abbiamo fatto sono state fatta anche delle relazione con Lisa Clark Martina Pignatti Daniele Taurino Mohamed Ambrosini di un ponte per altre
Alla fine insomma parlando anche con gli studenti e con i docenti
Il Progetto è quello di poter realizzare in questa università un corso stabile di studi per la pace
Li abbiamo invitati verranno anche adesso in Italia a conoscere l'esperienza della Rete delle università per la pace
E con questa rette realizzare nell'università di Cernezzi un corso stabile di studi per la pace terza e ultima notizia
Bella adesso ho chiesto se potevo socializzare la pubblicamente se Ruslan è riuscito a uscire dall'Ucraina era uno degli obiettivi che avevamo portarlo fuori diciamo salvarlo dal rischio della condanna a trentacinque anni
Già arrivato a Vienna adesso tra Bruxelles
E Strasburgo e con Luís in Europa organizzare l'attenzione mediatica internazionale sui processi agli obiettori di coscienza in Ucraina e Russia e quindi la campagna a un ulteriore punto di forza e di sostegno naturalmente all'accoglienza delusa in Europa ce la dobbiamo accogliere tutti noi insieme
Grazie
Con queste ben
Bella questa è una bella notizia e quindi possiamo concludere positivamente questa tavola rotonda grazie grazie a tutte e tre
Chiamo una al sì
Sì è
Non so se Gianni e la macchina tu per caso qualcuno alla macchina che può coi dava un passaggio all'avvocato Segre a casa c'è
Può poi Gianni poi Gianni
Sì sì c'è Cece gli anni però coi puoi aspettare ancora un po'
Va be'vieni Alessandra
Vuole nel
Anzi
Enzo puoi venire a togliere questo anche a mettere la Camera
S'intende
Rimette così mettiamo Alessandra che si vede
Allora si
Salutiamo l'avvocato che re ringraziamo gli anni che lo accompagna
Ecco
Concludiamo questa prima giornata con
La relazione di Alessandra Algostino che vicina fisicamente idealmente al nostro centro vicino perché sta di fronte idealmente perché condividiamo molte cose
Lei insegna diritto costituzionale immensità di Torino e i suoi temi di ricerca sono proprio democrazia diritti migranti lavoro partecipazione movimenti quindi insomma
In tema proprio con le cose di cui stiamo parlando oggi ha scritto un libro per esempio tu democrazia e rappresentanza partecipazioni nel caso del movimento No Tav che è una grosso movimento di partecipazione popolare qui in Val Susa
E quindi le abbiamo chiesto di e riflettere insomma su come affronta questi temi di cui abbiamo parlato oggi la nostra Costituzione da costituzionalista
Allora
Molte grazie a volte grazie ad Angela è materia Raziel Serena Regis per quest'invito che mi ha permesso di addentrarmi in un terreno che non conoscevo bene ma che ha trovato sinceramente affascinante
E oggi sono anche emozionata dal dall'intervenire in presenza di molti testimoni che quelle lotte che io ho studiato le hanno condotte delle nel nel corso degli anni e quindi io mi posso appoggiare per così dire sulle spalle di quelli che hanno lottato prima per dirvi quanto cercherò di dirvi le riflessioni che ho provato a fare su questo tema
A partire dalla costituzione
Io volevo partire da da due citazioni la prima dal sito di estinzione Belli Anna
Su cui c'è scritto secondo coscienza ragione dichiariamo di ribellarci non violentemente al nostro governo e dalle istituzioni corrotte dimette che minacciano il futuro di tutti noi
La deliberata complicità del nostro governo ha incrinato le basi della democrazia relegando ai margini l'interesse comune a favore di un guadagno a breve termine e del profitto privato
Una seconda citazione voglio leggere però introdurre questo tema Erich Fromm
Nell'attuale fase storica la capacità di dubitare di criticare e di disobbedire può essere tutto ciò che si interpone tra un futuro per l'umanità e la fine della civiltà
Allora
Obiezione di coscienza e disobbedienza civile o mi scuso ma se però un po'la traccia perché l'ora è tarda e poi non voglio farvi perdere troppo tempo così vado più velocemente
O obiezione di coscienza e disobbedienza civile sono per usare una suggestiva immagini di Benjamin come un salto fra mezzo alla catastrofe cioè sono strumenti di liberazione di emancipazione si situano nella storia possiamo dire dalla parte degli oppressi e ultimo ma non ultimo e qui vengo alle mie competenze
Chiamando in causa ragioni ai principi del costituzionalismo
Ecco e proprio alla luce dei fondamenti del costituzionalismo come declinati nella nostra costituzione che cercherò di tracciare un po'un bozzetto dello spazio nel quale si radicano obiezione di coscienza e disobbedienza civile
Un disegno insieme illumini il fondamento costituzionale di questi diritti ma anche i loro confini ai sensi della Costituzione
Allora la Costituzione questo lo preciso in un momento senza ripercorrere tutte le discussioni l'assemblea costituente che sono bellissime sul diritto di resistenza non menziona esplicitamente il diritto di resistenza nell'obiezione alla libertà di coscienza nella disobbedienza civile
Alla fine prevale al termine dei dibattiti la considerazione non di una contrarietà ma della Consip firma del carattere metagiuridico di questi diritti per cui di diritto che non può diventare positivo questa la considerazione prevalente
Ecco è il ragionamento che vi voglio proporre però partire dalla Costituzione si snoda intorno a quelli che ha individuato come tre concetti chiave per i inquadrare questo tema persona conflitto e limite limite del potere in particolar modo
Persona conflitto il limite sono tre elementi che mettono in luce il senso dell'obiezione di coscienza della disobbedienza civile e ci raccontano del loro radicamento storico ci aiutano contestualizzarle in una comunità di diritti e di doveri
Io ho preparato anche una parte sulla definizione dell'obiezione di coscienza da disobbedienza civile che salto un po'perché mi sento a disagio infranto Giuliano puntare a proporre queste considerazioni è un po'perché non c'è tempo e quindi salto questa parte di de di definizione
E vengo subito alla costituzione al fondamento costituzionale
Prima parola la persona
Allora muoviamo da un presupposto nel cuore della Costituzione c'è la persona cioè il principio personalista è stato definito come il principio dotato di una incomprimibile attitudine si può dire a pervadere l'intera Costituzione
Ed è un principio che ha radici forte è un principio che tra le sue radici annovera giusnaturalismo il contratto a Lismore
Due tradizioni mi limito a citarle la disobbedienza di Antigone all'editto di Creonte in nome delle leggi non scritte immutabili degli dèi
E la libertà di appellarsi al cielo Dilo dall'altro lato
Sono giusnaturalismo e Conte attualismo costituiscono l'humus dei diritti di cui trattiamo obiezione di coscienza disobbedienza civile
Ed è in primo luogo il riconoscimento della dignità della persona dei sui diritti affondare l'obiezione di coscienza e la disobbedienza civile
In primo luogo possiamo citare fra i diritti la libertà di manifestazione del pensiero la libertà di religione ma anche la libertà personale intesa come diritto di autodeterminazione
Questo l'ha riconosciuto anche la Corte costituzionale che ha ricondotto proprio alla libertà e i diritti inviolabili e alle dignità la l'obiezione di coscienza
Dignità quindi e diritti di libertà come fondamento della libertà di coscienza ma ne ha aggiunto aggiungere ancora non solo la dignità perché tra i fondamenti vi sono anche emancipazione e partecipazione
Che oltre a costituire la base di questi diritti allo stesso tempo aiutano anche a delimitare il campo di questi diritti
La persona all'interno della Costituzione e proiettata verso il pieno sviluppo e la partecipazione effettiva cito dall'articolo tre comma due della Costituzione il cuore dell'accusa della nostra Costituzione
Cioè al centro del progetto costituzionale viene un un Progetto di emancipazione che insieme personale e sociale
Dove la persona viene vista come inserita in una rete di relazioni e situate in determinate condizioni economico-sociali cioè la libertà della Costituzione una libertà che si colora
Fondendosi con l'uguaglianza sostanziale come liberazione è una libertà come liberazione
E la libertà di coscienza e libertà di autodeterminazione allora possiamo dire al netto della rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale
Esiste cioè una circolarità tra emancipazione libertà e pieno sviluppo
Cito di nuovo da da Erich Fromm perché è un passaggio molto chiaro una persona può diventare liberamente anche atti di disobbedienza imparando a dire no al potere ma se la capacità di disobbedire costituisce la condizione della libertà d'altro canto la libertà rappresenta la capacità di disobbedire
Cioè il pieno sviluppo l'emancipazione si intreccia con la dignità conferendo le dinamicità nella costruzione dell'esistenza di ciascuno nel segno anche di una tutela e di una promozione della differenza
Non solo ragionare di persona situata ci porta anche ad un altro passo cioè
Ci porta ad un contesto che tiene insieme la prospettiva individuale e collettiva
Rifuggendo da un individualismo di tipo egocentrico dalla figura della monade isolata e tipica dell'età liberale ma anche del neoliberismo
E ci porta a ragionare di una persona che vive in una comunità di diritti e doveri
E questo contribuisce a costruire lo spazio ma insieme anche i limiti di esercizio del diritto evocando il bilanciamento che deriva dalla solidarietà dalla coesistenza dei diritti e dei doveri di tutti cioè prendendo le distanze
Da quello che è il potenziale oppressivo che possiede la libertà illimitata per tutti Hobbes col sulle vietano
Ancora possiamo dire il carattere pubblico dell'obiezione di coscienza e della disobbedienza civile qui mi manca la parte in cui cercavo di definirle all'inizio
Va be
Allora
Le individuano con una delle caratteristiche proprio il carattere in realtà pubblico
Conferisce a questi atti un significato politico
Nel senso di azione attraverso la quale si partecipa alla vita della comunità politica e quindi ci racconta di una persona inserita nella società anche agisce nei confronti della società
Segnando la distanza da un approccio meramente autoreferenziale
Non a caso l'articolo tre secondo comma cita come dicevo prima il pieno sviluppo ma anche l'effettiva partecipazione quindi obiezione
E disobbedienza segnano una partecipazione una partecipazione dissenziente una partecipazione critica che è fondamentale in una democrazia pluralista e conflittuale
E questo ci porta alla seconda parola conflitto
Allora l'obiezione di coscienza e la disobbedienza civile agiscono un conflitto
Come leggere questo conflitto sempre nel quadro della Costituzione
Allora quando la democrazia e palesemente negata cioè a fronte dell'arroganza del potere in contesti di disumani trazione l'azione di dire no
Segna la stessa sopravvivenza invita dei principi della democrazia della giustizia e della dignità umana
Pensiamo al gesto dei dodici professori universitari anch'molti torinesi
Che hanno rifiutato di giurare fedeltà al fascismo e sono stati espulsi dall'insegnamento o pensiamo a quel giovane soldato tedesco che durante la Seconda in quanto seconda guerra mondiale aveva disobbedito all'ordine di fucilare quattordici partigiani jugoslavi
E aveva preso posto nelle loro fila
Ma quando il contesto democratico
Allora punto di partenza è una considerazione
Che non c'è democrazia senza conflitto
Che riconoscimento dei conflitti
Che attraversano la società e precondizione e allo stesso tempo cardine di una democrazia come quella disegnata dalla nostra Costituzione che è una democrazia pluralista è sostanziale
Cioè sono i conflitti che assicurano alla democrazia la sua vitalità il suo legame anche con la materialità della storia
Obiezione di coscienza e disobbedienza civile esprimono dissenso
E se la democrazia
Richiama il consenso come manifestazione di autonomia per lo stesso principio non può prescindere dalla tutela del dissenso
Anzi il carattere pluralista e conflittuale della democrazia induce non solo a tollerare il dissenso ma a valorizzare il dissenso
Quindi possiamo dire che obiezione di coscienza e disobbedienza civile agendo un conflitto
Costituiscono elementi fondamentali della democrazia trovano fondamento nell'essenza della democrazia è la concretizzano
Cioè costituiscono contro costituiscono e cito le parole di o guanti un un gesto lacerante inquietante ma è una lacerazione necessaria un'inquietudine salutare
Un altro passaggio
Disobbedienza civile obiezione di coscienza sono coerenti con un modello di democrazia sostanziale
Cioè una democrazia che non si esaurisce nella costruzione di istituzioni democratiche nella previsione del suffragio universale ma riconosce i conflitti e promuove una partecipazione effettiva cioè si intende con sostanziale la connotazione come sociale della democrazia
E anche il suo vivere come auto-governo cioè nelle manifestazioni che si danno della società dal basso
La disobbedienza ancora possiamo dire la resistenza sono nelle corde di una Costituzione che si fonda su criteri di effettività come la nostra sul fatto le forme lo diceva molto bene Tocqueville servono da barriera tra il forte il debole
Ma quando si tramutano queste forme in strumento di oppressione o di mancata liberazione viene rilievo invece il dato sostanziale cioè la limitazione del potere la giustizia
Il diritto la democrazia non son delle costruzioni teoriche
Ma si forgia no e si concretizzano nella materialità della storia e diritti bisogna andare cioè la democrazia non sfugge a quelli che sono in molti delle vicende umane e a alle ricorrenze aggressive del potere
E la resistenza
Funge da presidio seppure estremo
E si pone rispetto al problema del potere ex parte popoli dalla parte del popolo
Ecco il costituzionalismo
E nella sua essenza limitazione del potere
Una democrazia costituzionale quindi ontologicamente non può trasformarsi in uno strumento di oppressione
E quindi in essa è consustanziale il riconoscimento della Resistenza sotto forma di obiezione di coscienza di disobbedienza civile o sotto altre forme quando ne viene contraddetta l'essenza
La Costituzione una Costituzione come la nostra che ha nel suo cuore un progetto di emancipazione contro ogni forma di oppressione politica economica sociale
E naturalmente compagna di azioni che si pongono contro manifestazione del potere illegittima
Ancora io non sto guardando i tempi Angela Barbanente
Cinque minuti allora devo correre non va bene allora no perché ancora tante cose possiamo andare manager quadri di di stringere perché l'ora è tardi
Avevo tutto un discorso sulla di sul fondamento della diciamo dell'obiezione di coscienza della disobbedienza civile sulla sovranità popolare
Però questo discorso ve lo risparmio in ragioni di tempo
Allora
Riprendo solo un punto di questo discorso cioè il fatto che la presenza della Costituzione
In realtà ci restituisce la logicità di un'espressione che adesso vi leggo che apparentemente illogica cioè e il disobbedienza civile e obiezione di coscienza esercitano sovranità popolare
E la esercitano oltre la Costituzione ma in nome della Costituzione
Questa è una locuzione complessa ma ci rimanda all'idea che il potere e tra questi anche la sovranità popolare contiene in sé
Quando il democratico delle garanzie contro egemonica
Cioè si legittima un potere e al tempo stesso lo si depotenzia contenendo in qualche modo il suo istinto di dominio
Attraverso proprio il riconoscimento del conflitto ancora possiamo dire che questa espressione sovranità popolare oltre la Costituzione ma in nome della Costituzione
Mostra anche il pluralismo e il conflitto che stanno dietro l'immagine artificiale della sovranità popolare come un'entità una invece è un'entità plurale e la limitano in questo modo nel momento stesso in cui la si esaltano
Lì cioè la si limita privandole spogliando ma di quello che è il potenziale oppressivo dal momento che vestita con i principi del costituzionalismo
Allora questo ci porta comunque ad un discorso per cui noi vediamo un conflitto
Tra legalità e legittimità si disobbedisce alla legge in nome di una dei principi della Costituzione il nome della Costituzione in nome di una legittimità superiore
Questo è anche un modo per diciamo restare comunque all'interno del diritto positivo senza richiamare orizzonti morali o richiamare la giustizia in senso generale mi ero preparata anche una bella parte sulla giustizia
E sulle le diciamo e le la difficoltà di definire il concetto di di giustizia ma qui non non posso entrarci
Ma la cornice costituzionale ci permette in realtà di evitare tutte le ambiguità del ricorso alla giustizia e di rimanere e di tenere come confini i parametri costituzionali
Lo scrive bene andare ente la Costituzione stessa offre una strada quasi giuridica di contestazione della legge partendo dalla sua violazione
La distinzione tra legittimità e legalità il conflitto è contro la legge in nome di un livello superiore
Disobbedienza civile c'è l'obiezione di coscienza si inseriscono in una dimensione costituzionale che li legittima
Le loro giustificazioni in nome della giustizia in nome dei diritti contro l'oppressione del potere trovano una traduzione giuridica nel costituzionalismo moderno e nelle costituzioni che ne sono espressioni
Qui alto di nuovo una una gran parte sulla tipologia di di condotte però da un esempio quello voglio fare di disobbedienza nel nome della Costituzione esplicita quando i lavoratori portuali ho aeroportuali si rifiutano di caricare le armi
Lo fanno invocando in realtà una disobbedienza una resistenza costituzionale perché fanno riferimento al principio pacifista della Costituzione
E quindi una violazione di ordini dell'autorità di leggi ma è una violazione nel nome della Costituzione in questo senso il conflitto legalità contro legittimità
Sono un altro piccolo punto sul concetto di di conflitto obiezione di coscienza disobbedienza civile ci ricordano un altro elemento importante cioè e che i diritti nascono dai conflitti e vivo no nei conflitti
Cioè la resistenza alla disobbedienza l'obiezione ci rimandano al carattere dinamico e dialettico della storia della storia stessa come conflitto
Vengono all'ultima parola il limite
Allora di primo acchito sembrerebbe che quando si discorre di atti di disobbedienza o di l'obiezione 'sti tratti di atti che oltrepassano un limite quello fissato dalla legge
Il ragionamento però e più complessa perché si spezza il limite della legalità in ottemperanza al limite posto sul piano invece della legittimità
Poi possiamo ancora dire cerco di sintetizzare velocemente che disobbedienza civile e obiezione di coscienza evocano la limitazione del potere
Cioè contestano un potere che eccede i propri limiti e quindi si inseriscono se Paul quali strumenti estremi di chiusura nella tradizione del costituzionalismo di limitazione del potere
Cioè gli atti possiamo dire di obiezione di coscienza
E di disobbedienza si pongono con come limiti del potere
Si pongono contro il potere e si inseriscono in questo senso nella storia nel concetto di costituzionalismo
Ma vi è anche un altro passaggio qui mi limito ad accennare il potere non è solo il potere dello Stato ma anche l'esercizio della libertà e potere
La libertà di qualcuno può tradursi in oppressione di altri
E di nuovo il limite il limite a stabilire garantire che sia tutelata la libertà di più persone cioè di tutti su base di uguaglianza
E il limite che passi che la libertà di una persona non si tramuti nella privazione della libertà di un'altra
Sono molti possibili esempi ve ne faccio uno solo
I sanitari che si rifiutano per l'obiezione di coscienza di praticare l'interruzione volontaria di gravidanza
L'alto numero di medici obiettori in Italia un numero altissimo viene ad incidere sull'esercizio del diritto di autodeterminazione delle una sul diritto alla salute
Quindi in questo senso il limite allora possiamo dire che anche l'obiezione di coscienza e la disobbedienza civile se vogliono restare strumenti contro il dominio
E non di dominio devono rispettare dei limiti
Quali
I confini realtà sono dati dalla Costituzione
Cioè dal fatto di agire nel nome nel segno di principi e valori costituzionali come l'uguaglianza la giustizia la pace la solidarietà la democrazia i diritti il lavoro l'ambiente
E a tracciare questi confini contribuisco ad esempio il bilanciamento dei diritti il riferimento al principio di solidarietà ai doveri il principio di di eguaglianza il limite
Possiamo dire in generale sta in un principio personalista interpretato in senso relazionale
Cioè nella consapevolezza che ciascuno e parte della comunità
Nel ragionare di persona e non di individua nel legame tra riconoscimento che fa la nostra Costituzione all'articolo due tra diritti inviolabili e l'adempimento dei doveri inderogabili
La sua l'orizzonte entro cui individuare dei possibili confini e la solidarietà
No all'esaltazione di un'identità che ripiegata su se stessa e che oggi è sempre più governata dalla competitività cioè il fine è una società giusta non quella che remoti chiama alloggia identitaria
Non si ragiona di libertà individualista
Private privatizzata ma si discorre semmai lo dice Gramsci di libertà sociale
E infine se in nome della democrazia che obiezione di coscienza e disobbedienza civile costituiscono un valore resta come è stato detto anche prima che l'obiettore il disobbediente ne debbono rispettare i principi il crinale un crinale sottile
Perché il rischio da evitare e la repressione nel supposto interesse della collettività
Ma anche evitare di prestare il fianco all'affermazione di una prepotenza solipsistica
E questo ci aiuta a fissare un po'i confini e la Costituzione può aiutarci con la solidarietà con i doveri con questa persona relazionale con l'idea di un'emancipazione personale e sociale a fissare i confini
Chiudo
Persona
Conflitto e limite sono parole che attraversano la Costituzione
E ci mostrano un terreno costituzionale Fertile per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e della disobbedienza civile
E insieme ci aiutano un po'a delineare i confini che impediscono loro di tramutarsi in strumenti di sfrenato individualismo
Ecco mi pare che oggi contro quella che è ormai la normalizzazione della guerra del genocidio dei migranti del disastro nucleare del riscaldamento climatico dello svuotamento della democrazia anche del fascismo
Sia quanto mai importante andare in direzione ostinata e contraria cioè disobbedire e quindi una disobbedienza una resistenza nel nome del della Costituzione
Diciamo che la disobbedienza quella che Pasolini definiva la forza della critica totale
Esprime una speranza di belle una speranza però che nel senso di bloccare materialistica mente concepite che traggono ancoraggio nella nostra Costituzione
Cioè che è quella stessa speranza che la nostra Costituzione nata dalla Resistenza non a caso da una resistenza ha poi tradotto in un'utopia concreta
E mi fermo qui scusate ho dovuto tagliare
Grazie per questo tempi perché non è una pur purtroppo hai dovuto fare di costo discorso che era invece interessantissimo e appassionante
E che però se tu ci mandi pubblichiamo si può pendente non so se riusciremo a fare degli atti ma se non facciamo gli altri possiamo comunque pubblicarle mettere a disposizione sul nostro sito perché credo che sia veramente come le altre relazioni anche che contributo di di Giuliano le altre gli altri contributi insomma se insomma sono dei materiali materiali che utili anche per ulteriori successive rielaborazioni riflessioni e azioni qui
Credo che abbiamo concluso oggi in bellezza con questa con la relazione di Alessandra che ringraziamo tanto a c'è Giuliano che vuole dire poco
L'uomo spetta
Ma
Dobbiamo dare
Adesso mi chiedo come pubblico dobbiamo dare a noi la possibilità di discutere un po'siamo in un centro per la non violenza
E stiamo noi gestiamo da quel lui facendo un po'di violenza sui nuovi che stiamo dopo è stata perché ci vengono un sacco di domande in testa e volgiamo prevedere risposte quindi domani dovette dare più spazio a noi e non solo
Ma hai ragione italiano avevamo previsto degli spazi solo che poi dopo purtroppo intenti dovremmo domani chi gestisce essere ferme o con il demente come non lo sono stata appare agli oggetti
No mi scuso ancora per essermene dilungata proprio del Trevigiano no guardando avere
Un attimo tagliando ma
Ma niente Graziano aiuteremo esponente avvenuto
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