"Aldo Capitini filosofo della non violenza nel centenario della nascita" organizzato dal Centro Studi Sereno Regis con la collaborazione del Centro Studi Piero Gobetti e dell'Associazione "Amici di Aldo Capitini" nei giorni 15 e 16 dicembre 1999, presso l'Aula A della Facoltà di Scienze Politiche, via Plana 10

Vinciamo
E
Vorrei cominciare con un segno che mi sembra beneaugurante
Arrivando qui ho trovato sul banchetto dei libri praticamente quello che credo sia l'ultimo libro uscito su Capitini uscito in questi giorni
Qui faccio un po'di pubblicità io non so assolutamente chi sia Antonio vigilante però è senz'altro un'opera meritoria
Aveva affrontato un tema difficile come la realtà liberata escatologia non violenza in Capitini che sono temi che ritorneranno anche nel nostro convegno
Apprendo i nostri lavori
Desidero ringraziare il Centro Studi Domenico Sereno Regis
Che ha promosso e organizzato questo convegno dedicato alla figura di Capitini al centro penale la nascita ringrazio gli enti che hanno aderito il Centro Studi Piero Gobetti di Torino l'associazione Amici Aldo Capitini di Perugia il convegno ha avuto il patrocinio degli enti locali torinesi la Regione Piemonte è arrivato anche un saluto del Presidente della Giunta regionale Enzo Ghigo
Della provincia di Torino della città di Torino ed è stato organizzato in collaborazione con il dipartimento di Studi politici dell'Università di Torino che ha dato il patrocinio e lavoro
I lavori si svolgono sotto il patrocinio della facoltà di Scienze politiche di cui siamo ospiti
Voglio ricordare le persone che con il loro lavoro hanno permesso che la nostra città
Ricordasse una figura il cui pensiero può continuare a parlare ai giovani e a tutti noi
All'ideazione progettazione organizzazione di questo convegno hanno contribuito Carla toscana
Giovanni Salvio Enrico Pedretti Angelo d'Orsi e chi parla
Prima di aprire i lavori il presidente dell'associazione Amici Aldo Capitini di Perugia ci ha mandato ricordo di Capitini quindi prego il professor Mario Martini di Dante brevemente lettura
Grazie
Ma gli amici torinesi del Centro Studi Sereno Regis
Nell'impossibilità di accogliere il gradito invito a partecipare il vostro incontro su Aldo Capitini filosofo della non violenza Livio a mezzo dell'amico Mario Martini un caldo saluto insieme un profondo e commosso ringraziamento
Per iniziativa che documenta come la figura del pensiero di Capitini
Stanno finalmente aprendosi un varco nel nuovo
Nel muro delle incomprensioni che li hanno sempre fino ad oggi più o meno intensamente oscura
Capitini come sapete è stato messo tempo un uomo inattuale stimato da molti ma compreso dopo
Nonostante le sue innumerevoli iniziative costantemente riprese e riproposte
Conti gli successe fraintendimenti si è sempre ritrovato piuttosto solo sia sul piano filosofico e politico sia a maggior ragione su quello religioso
A me è capitata la fortuna di essergli stato molto vicino soprattutto tra il quarantasette e il quarantotto e oltre diciotto aprile e la dura stagione che si per un costo si propongo fino agli inizi degli anni sessanta
Lui era in continuo movimento per ragioni professionali ed altro
Noi i quindici del giovedì
Salivamo lo scalone di Palazzo dei Priori a Perugia e lo incontravamo nel suo studiolo sotto la cella campanaria del Municipio al centro della città e più tardi in quello meno storico ma più ampio della sua nuova casa villaggio di Santa Ninfa nei giorni nei nostri incontri si manifestava in primo luogo la comprensione reciproca tra persone variamente impegnate né studi professioni impegni politici diversi
C'erano medici studenti operai c'era Walter Bindi veniva Guido Calogero socialisti comunisti repubblicani anche qualche cattolico
Da lui che ascoltava tutti sempre con grande apertura veniva lo stimolo critico ad aggiungere
Ad ogni posizione il valore delle ali nel più profondo coinvolgimento personale nel rispetto reciproco
La tensione religiosa era tutta nel ritrovarci nello stare insieme
Nell'ascoltarci nel parlarci
Impegno politico
E letture critiche la sua risata aperta ma cordiale smorza Ava l'asprezza delle polemiche che certo non mancavano
Io ero ancora impegnato nella lotta politico sociale di base con i contadini mezzadri della nostra regione
C'è una sua lettera a me indirizzata il tredici otto del quarantanove rispondeva una mia con la quale gli avevo annunciato che avrei intensificato il mio impegno politico e che quindi avrei diradato la partecipazione agli incontri con lui
E gli avevo scritto che le sue posizioni mia pareri erano mi apparivano sempre più ispirate piuttosto ad un tuo feticismo messianico astratto e antistorico anacronistico
E lui mi rispose ne riparleremo o meglio neri parlerete quando si sarà visto dove il leninismo e stalinismo avranno portato il rinnovamento sociale
E ancora la speculazione stalinista italiana nell'antitesi Gramsci Croce e goffa per molte ragioni
C'è un abisso nella forza speculativa ben altro è venuto e sta avvenendo la crisi dello storicismo tutto quanto Vega il Croce edipico di materialisti
E continuava per me il punto di vista religioso è assolutamente diverso da quello che politico violento machiavellica otterremo destinato alla crisi che colpirà tutto ciò che prometeico storicista dico realistico per Falco per far posto al nuovo tempo che a dire di qualcuno sarà Giovanni certamente non staliniani
Io dirà l'hai la partecipazione agli incontri
E divenni collaboratore sempre più distaccato cioè perplesso direbbe Bobbio
Ma lui mi fu negli anni sempre vicino spesso critico pungente e proprio per questo amico prezioso
Aveva troppe ragioni per affermarsi ripeterebbe perduti Cacciari come ha scritto per l'uomo postumo
E la sua inattualità di allora si rivela oggi invece di una sconcertante attualità
Sul finire del secolo tremendo che ci sta alle spalle le prospettive non sono certamente né quelle indicate da
Da Croce da Gramsci né quelle di ieri
Nella non rosse la prospettiva di un mondo in cui è globalmente
Globalizzata non soltanto la merce o la comunicazione ma anche la violenza e la fame
Mentre i pochi signore genocidi tutti il messaggio di Capitini può consentirci di lavorare tenendo alto lo sguardo per un futuro migliore Maurizio carichi
Allora iniziamo a voi i nostri lavori e desidero ringraziare veramente di cuore Pietro Pinna
Che ha conosciuto Capitini beh
Una persona ha o ha avuto un ruolo importante nella storia della dell'obiezione di coscienza alla non violenza in questo Paese
E gli do subito la parola l'ascolto anch'io con molta commozione
Ha lasciato scritto disse Aldo Capitini
E tutti i miei libri
Sono di pratica
E il sapere e il pensiero che viene
Per sgombrare la pratica
Altri qui sapranno illustrarne adeguatamente il pensiero
Io vengo a questo convegno con video con l'idea che esso non abbia consistere soltanto
In una
Sia pur preziosa conoscenza culturale
Nel contatto
Quanto più gratificante
Con l'altissima temperie intellettuale e la rara spiritualità di Aldo Capitini
Ma
Che ne possa altresì profanare un interesse
Un appassionamento
A concretare un qualche aspetto della sua opera
Che veniamo dicendo ripetendo essere di valore di portata quanto mai e talmente attuale
E pertanto su un aspetto a terra operativo pratico
Che intendo richiamare la vostra attenzione in questo mia breve intervento
Inteso a dar voce
All'impegno Capitignano
Volto a contrastare quella realtà di male che
Con le tante altre nostre miserie e colpe
La più tragica la più devastante a brutte per l'umanità intera
La guerra
è questo l'aspetto sopra ogni altro sul quale Capitini contro imminente importante urgente atteso hashish citare la coscienza e l'impegno di quanti potesse raggiungere
Con la sua parola persuasa le sue iniziative
Che più insistentemente troviamo richiamato nelle sue pagine un impegno da concretare qui subito sulla base del pacifismo assoluto
Da lui indicato come il varco attuale della storia
A fissare tale orientamento Capitini aveva scritto fin dall'inizio del suo operare
Gialle di vigilia della seconda guerra mondiale quelle parole che abbiano imparato a ridire a memoria
Tanto di la Gera hanno violenta e il materialismo attiene a terra stanchezza e disgusto
E dalle gocce di sangue che cola Nada i ceppi della decapitazione
Salirà l'ansia appassionato di sottrarre ogni collaborazione con quell'errore
E di ricominciare subito a partire dal nostro animo un nuovo modo di sentire la vita
Il sentimento cioè che il mondo ci è estraneo
Se ci si deve stare senta allora senta una unità
Di sopra a tanti e differenti e tanto
Sa offrire e concludeva appunto con le parole questo è il varco attuale del storia
Mille altri potrebbero essere i passi da citare nei quali Capitini Espresso queste esigente del pacifismo assoluto come dato essenziale prevalente all'apertura di un mondo no non violento
Il mondo si unifica in senso orizzontale diceva Capitini economicamente giuridicamente culturalmente
Ma che cosa sarebbe senta una dimensione verticale religiosa
Questa dimensione la identificava la indicata nella non violento
Aggiungeva la religione non si professa con gli eserciti ma opponendosi con la forza dell'anima ad comuni obbligo collaborazione con la violenza
Nata citazione di fronte all'unità mondiale
Quella che oggi chiamano globalizzazione
Di fronte all'Assemblea universale sopravvivono le limitate assemblee dei popoli chiusi negli Stati
Dietro cui essi opera cui si costituisce l'Assemblea armata l'esercito fornito di armi schiaccianti e che può intervenire dappertutto
Lo vediamo esplicitato
Ai giorni nostri
Soltanto una profonda volontà antimilitaristi sia soltanto il rifiuto assoluto del fatto guerra può portare su un piano nuovo
Il rifiuto della guerra è la condizione preliminare per parlare di un orientamento diverso
Sul rifiuto assoluto della guerra si può costruire una nuova civiltà
E ancora il rifiuto integrale della guerra è il punto di partenza la svolta la condizione assoluta di una nuova impostazione del potere
La capacità delle moltitudini di impedire dal basso le oppressioni e gli sfruttamenti a il suo collaudo nel rifiuto della guerra
Intimando un altro corso alla storia del mondo insomma tanto insistito capiti invece questa esigenza da potersi affermare che nel rifiuto della uccisione preordinata e deliberata di esseri umani
Sono migliaia Emilio nella guerra si incardina la prospettiva dell'intera divisione religiosa e politica capitolina
L'altro lui stesso a dirlo
Se io dovessi far convergere sul punto tutta la mia esperienza religiosa direi che qui è il punto è la decisione di non uccidere sedi umani
La diventa di questo interesse Central Capitini e la promozione del pacifismo assoluto esortava al fatto che tra i diversi campi d'iniziativa Daloui perseguiti
Il movimento di revisione la formazione dei centri di orientamento ufficiale la Società vegetariana l'associazione
Alberti per la scuola la stessa Consulta italiana dei vari movimenti per la pace che emerso dal seguito della marcia prima Marcia Perugia-Assisi da Capitini promossa organizzata tutto il disco hai altri interessi e gli dedicò il massimo di attenzione
Di energie e Dine alla costituzione del movimento non violento
Nello Statuto che non Das formato null'altro che di due sintetici paragrafi veniva detto che il movimento no
Era costituito da pacifisti integrali che rifiutano in ogni caso la guerra sostengono il disarmo unilaterale ed affidano la difesa unicamente al metodo non violento allora
Che
Sul più ampio fronte culturale politico di questo pacifismo assoluto di rifiuta integrale immediato della preparazione bellica
Adesso nelle neppure il caso di dirlo Vespa di link fino ignorata minoranza
Accanto ad esso
Direi contro di esso tiene il campo un fronte smisurato dei più diversi pacifismo
Di chiese
Partiti
Organizzazioni internazionali
Movimenti
Che per la loro Antonietta e incruenta avrebbero dovuto già da tempo fin da prima della prima guerra mondiale
Avrebbe aggiunto
Il traguardo del superamento della guerra
La
Pacifici simili
Tarati bacati tutti dal concetto del pacifismo relativo ossia della pace
Pur sempre basata sul criterio della predisposizione
La formula dolorosa ma necessarie
Di una forza militare
La
Tanto che restare soltanto la storia di questi ultimi decenni nonostante l'organizzazione delle Nazioni Unite
Col suo compito primario di tutela della pace
Nonostante i ministeri della guerra di tutti i governi del mondo trasformatisi
In semplici no Ministeri della difesa nonostante di Tokyo
Abbiamo visto sciorinare
Sulla scena del mondo come spiccioli Dal Mas tasca bucata guerre a catena
Ed ecco allora
All'esplodere di ogni guerra
La rumorosa entrata dei vari pacifismo mi relativi
Vecchi anche d'occasione
Fino allora silenti e inattivi
Attraversati ora da uno sbigottito il senso di spiazzamento lo metto tra virgolette perché sono parole appunto da questi stessi movimenti pacifisti
Ed eccoli schierati curiosamente in contrasto tra loro stessi e perseguono ciascuno di essi lacerati al proprio interno
Schierati nientemeno che su due fronti contrapposti
Sì tutti pacifici lungo anche pacifista ora divenuto addirittura bellicista
L'impiegato pur con cuore sofferto a giustificare la guerra o dell'uno odio l'opposto belligerante
A sostegno dall'un canto della giusta violenta degli aggrediti
Dal canto opposto a sostegno della violenta anche questo è una citazione più vicina al diritto
Al giustizia
Pacifisti divenuti belligeranti nulla da dire al riguardo se non almeno
Il contrapposto schieramento pacifista più coerentemente seppur per tardivamente antiguerra
Destato sia al fine al fragore delle bombe ecco allora mobilitato a reclamare la fine immediata del massacro
Il nonno angosciato ottimismo fatto di illuminati documenti d'analisi vibrate prese di posizioni
A dibattiti manifestazioni anche di più vuole vigili viene e tant'altro del genere ma come ad ognuno di voi seppur risultato di gli archeologi assoluto scontata inconcludenti
In quanto alla capacità di arrestare la guerra già in atto
Ci avvenne di scrivere già al tempo della Guerra del Golfo a commento di tali irrilevanti ed effimeri interventi antiguerra dell'ultima ora
Questo però siccome mani forse e di interessi in campo di cui sono avevi contingenti di guerra
Mentre è un solletico potranno produrre come è sempre stato in simili frangenti queste forme di dissenso verbale
A rimorchio degli eventi
Va a quell'impresa reale se non possano che nell'assegnare il destino della guerra tutte in pugno dei governanti dei militari
Valide a mutare nel corso
Quanto la pretesa di arrestare un ciclone
Con una reticella da Frascati
Questo inconcludente fallace protagonismo dei vari pacifismo relativi l'abbiamo visto puntualmente ripetersi leggibili sì della guerra ultima riguardante il corso
Non soltanto deprimente dunque questo pacifismo nella sua indennità di opposizione a guerra ormai è scoppiata ma peggio ancora deplorevole nella sua responsabilità di averne prima accettato la preparazione
I due aspetti sono così riassunti in due concise frasi di grandi circa l'indennità egli osserva
Rifiutare la guerra soltanto quando ne arrivato il momento significa fare qualcosa quando ormai praticamente non c'è più tempo per combattere il male
Inoltre quanto alla responsabilità
Afferma che pur con loro che non hanno l'obbligo di prestarsi direttamente alla guerra
Partecipano ugualmente al male si appoggiano lo Stato organizzato militarmente
Terminata la guerra del Golfo ci trovammo ancora una volta a confrontarci noi pacifisti assoluti con esponenti di altri movimenti pacifisti non antimilitaristi
Noi a porre di fronte all'evidente scacco secolare plurisecolare di un pacifismo mobilitato a contrastare la guerra la guerra ormai esplosa
Nulla avendo fatto nel frattempo da pacifisti relativi attesa culturali del suo strumento portante dell'esercito
Col nostro richiamo quindi all'esigenza di imboccare al fine la strada del pacifismo assoluto
Negando in partenza la possibilità della guerra attraverso appunto il contrasto alla predisposizione versione indispensabile apparato militare
Nulla curanti dicevo gli amici pacifisti relativi a loro volta prodighi
Nel cacciare il nostro dice al minimo
Di utopistici
Di irrealistico
Richiamarci diessini
Da sei anni realisti
Interpreti del vicino vincoli civile e di sicurezza di qualsiasi comunità
A richiamarsi alla inderogabile necessità di provvedere
All'uopo la comunità di uno strumento armato di difesa
Certo raggiungevano sì
Si tratta di tutti
Un diverso tipo di politica militare da perseguire non gli attuali ingannevoli apparati di difesa con armi aggressive ma più correttamente un esercito dotato di armamenti
Esclusivamente difensivi un esercito e cioè che a garanzia di un effettive volontà di pace viene a distinguersi nettamente da quelli correnti distrutto la difesa
Avendo assunto perse la illuminante definizione in questo lo aggiungo io la definizione a doppia mandata questo è un altro
Mi ha aggiunto di esercito di difesa difensiva
Tanto bene aggiungevano con soddisfatte o follia i nostri amici pacifisti
Che ne abbiamo anche già
Il modello in a
Quello jugoslavo
Riconosciuto come l'esperienza del genere più matura e convincente queste tra virgolette quel che ci diceva una gli amici pacifisti arrivati
Ecco la linea
L'esperienza a brandelli sul tavolo anatomico del massacro ha così compiuto possiamo cercare un leader ragioni dello scempio jugoslavo ma il suo veicolo portante
Il tragico il suo strumento essenziale è consistito nella presente nell'uso di quell'esercito predisposto alla nera difesa difensivi
Possiamo imputare tutto ciò che si vuole alla follia sanguinaria di un Milosevic
Ma se egli non avesse avuto a disposizione quell'esercito difesa difensiva
La sua follia
Non si sarebbe potuta sfogare al più che andando a caccia di luce
Ogni lungo discorso
Sto concludendo sul pacifismo si riduce al fine in due frasi
Non vogliamo la guerra da pacifisti perché
Dobbiamo mantenere un po'di senso le parole
Pacifismo rifiuto della guerra o no se accettiamo questo di sequestrata dei Pink pacifismo
Allora siete pacifisti non vogliamo la guerra
Dobbiamo negato da lo strumento portante l'esercito
Vogliamo invece continuare a ritenere indispensabile l'esercito di difesa aggressiva o difensiva che si
Avremo le acque
L'abbiamo avuto nei millenni nel minuto nei secoli ne abbiamo avuti in questo secolo abbiamo già avuto due guerre mondiali e ne abbiamo avuto altri che ci spicci nudo dalle tasche
Katia
Confortati semmai dal fatto che
Per le guerre strutture come giace cominciato a fare
Se saranno sempre più
Pulite e chirurgiche null'altro che umanitari terreno comportati da questo ma sarà guerra
Concludo qui rileverà anche che non è adatto per il nessuna risposta da parte del pacifismo assoluto di uscita dal vicolo cieco
Del pacifismo relativo se volete
Possiamo discuterne nel corso dell'eventuale successivo dibattito non so se hanno assicurato spazi lecito e qui chiedersi comunque ma il pacifismo assoluto quale Katia
Per farsi valere
Il suo dinamismo integrale
Pure ammesso che si sia arrivati a conseguirlo ma non può anch'esso formidabili procure non espone a rischi costi altrettanto tormentoso e della preparazione nata
E ancor più prima ancora di aver raggiunto una personale convinzione circa la superiore nobiltà
E anche efficace
Di un disarmo assoluto non si pone il problema della sua realizzabile
Abitabilità della sua attuazione di colonne pervenire sul piano collettivo a tale scelte neppure Orsogna pensare che essa sia immediatamente attinge Edile
A livello politico quanti sono disposti a imboccare questa nuova strada
Quale governo
Quale top
Quale grande forza politica o sindacale organizzate quale chiese
Va bene
Se la novità del pacifismo assoluto resta in atto di vinci irrisoria minoranza
Di contro alla prassi dominante che continua a riprodurre la garanzia della sicurezza nella predisposizione bellica
Sia pure così precario
Il rovinoso dei costosi
La novità del pacifismo assoluto appoggio tuttavia sondato contemporanei
Potenziale di indubbia rilevante
Che pur fermento nella coscienza dell'immigrato nella sua maggioranza dell'umanità d'oggi io sono convinto che anche in questa assemblea Durante delle persone né che Napolitano il pacifismo assoluto
Però io credo che la pressoché totalità
Aspira comunque alla pace
Il pacifismo subito poggia su questo dato potenziale che la stragrande maggioranza dell'umanità oggi
Spina alla pace
Con una coscienza che seppure non ancora in atto
Avverte peraltro punto un assoluto dicevo disperata attese di queste novità pur quale Barco vitale di questa nostra storia gravi Torino teniamo allora per concludere ad Aldo Capitini ha scritto di lui Norberto Bobbio
Nella sua magistrale introduzione all'ultimo libro di Capitini
Consapevole del fatto che il compito che si era assegnato era un compito straordinario
Sapeva che l'importante era gettare insieme
Era penetrato così a fondo in questa storia tragica di orrori
E di follie da esserne convinto che all'uomo di ragione di fede non porsi alla restante che due dei
Ho il rassegnarsi ad essa questa storia senza speranza
Poi tentare una nuova strada
A sorgere rinvigorire l'impegno dei chi si dà pure al presente in mente Franca a questa nuova strada il pacifismo assoluto
Può valere ancora una volta una frase di Capitini stessi
Sei vero che gli uomini siano diversamente appassionanti e interessati può anche darsi che nel loro cuore
Ci sia un senso universale di gratitudine e poi anche di partecipazione
Perché agisce nel modo più puro
Più non violento
Superando qualsiasi schieramento
In attuazione al servizio al bene primario della pace
Ringrazio Pietro Pinna mi ha molto colpito questo abbozzo di una tipologia anche un po'provocatoria di del pacifismo i contemporanei
Un paradossale pacifismo bellicista
E questo pacifismo relativo che occupano il campo e il pacifismo assoluto cerca di trovare uno spazio un suo spazio da un suo peso nella politica alla cultura italiana
E sono temi che senz'altro di riprenderemo nella
Tavola rotonda dedicata al futuro della non violenza
Darò adesso do adesso la parola Angelo d'Orsi che traccerà un profilo di Aldo Capitini
Sono nato a Perugia le ventitré dicembre mille ottocentonovantanove
In una casa nell'interno povera
Ma in una posizione stupenda
Perché sotto la torre campanaria del palazzo comunale con la vista sopra i tetti della campagna e dell'orizzonte umbro specialmente del Monte ad Assisi di una bellezza ineffabile
Mio padre era un modesto impiegato comunale e custodi del campanile
Suonava anche le campane comunali e tutti noi in casa sapevamo fare lo mia madre che veniva dal vicino villaggio di Bruto lavorava instancabile per la casa e come sarta per tutti
Avevo un fratello maggiorenne
Questo attacco di celebre i Capitini anni
Ce l'abbia scritto autobiografico di Aldo Capitini rappresenta quasi un un esordio obbligato per chi voglia tracciarne un sia pur assai sommario profili
Si tratta di uno scritto che uno degli ultimissimi scritti di Capitini Daloui preparatori sulla stessa iniziativa
Per uno dei principali interlocutori forse il primo il più costante interlocutori tutta la la biografia intellettuale di Capitini Guido Calogero filosofo storico la filosofia Guido Calogero
Per la sua rivista la cultura e Capitini mandando gli annunciandogli anzi questo scritto
Vergato proprio poco prima di morire
Nell'estate e in autunno del sessantotto retine morto diciannove ottobre del sessantotto
Si era quasi giustificato con calore dicendo ho fatto uno scritto scritto autobiografico pur servire non si sa mai se dovessi morire o cose del genere e aggiungeva e in e necessariamente impostato sulle io questo scritto
Però per giustificare il carattere autobiografico diceva può servire per come dire fare un bilancio per aiutare qualcun altro a farlo questo è un elemento costante nella
Biografia di Capitini vale a dire quella potrei chiamare l'impegno pedagogico tutte le cose di Capitini farà in tutta la sua vita sono sempre pensate per aiutare qualcuno qualcun altro affari Capitini
E questo vi sembrerà bizzarro rispetto alle cose che abbiamo appena sentito Capitini come padre di un pacifismo assoluto capite in realtà un percorso biografico abbastanza anomala nel senso che a piedi
Del tutto in maniera del tutto consono allo spirito dell'epoca essendo nato all'inizio del secco alla fine del secolo precedente partecipa del clima nazionalistico vitalistico della cultura primo novecentesca
E anzi a una spiccata simpatia per i futuristi e per lo stesso nazionalismo
Sarà soltanto la Grande Guerra
A fargli cambiare idea lui parla proprio di una conversione USA usa il termine conversione e lo lo colloca nel immediato primo primo dopoguerra
In realtà abbiamo sentito anche prima
Nel messaggio di incarichi del cessione amici anche Capitini abbiamo sentito dire che Capitini e un isolato
Io non sono così d'accordo terremoti anni che penso eri penso a queste cose ma più ci penso più mi pare che non sia così isolato
Nel senso che la fisionomia di capitino a fine cottura di Capitini non si capirebbe se non la colloca assieme all'interno della filosofi dalla crisi diciamo così una variante italiana una via italiana alla filosofia dalla crisi
Che per la filosofia che percorre tutto la cultura europea nei vari ambiti tra fine Ottocento e inizio Novecento
L'altro elemento peculiare che fa sì che non sia poi così isolato sul piano culturale Capitini e il fatto che Capitini nasce in qualche modo dalla costola non so se gli amici filosofico erano d'accordo ma nasce dalla costola di
Degenti gli anni Simone in realtà benché Bobbio abbiano tanto che l'autore più citato da Capitini si accorge poi non so avrebbe fatto una verifica puntuale non non credo che sia così ma comunque anche se così fosse in realtà
Capitini e molto più gentili hanno che non crociano a cominciare dello stile e in ogni caso la biografia di Capitini blocco
Conduce a un incontro fatale con Giovanni Gentile per così dire
Capitini arriva molto tardi all'università fa un percorso anomalo fa di istituto scritto l'istituto tecnico per poter taglierà lui e arriverà poi a iscriversi piuttosto tardi università Pisa
Dove si lavorerà lettere con docente di non di non grande fama un certo Biadene che suppongono indica molto
A molti o quasi a nessuno perché viene un po'dalla scuola storica e però poi fa un
Perfezionamento seguito da Attilio Momigliano che invece dice molto a molti sono nato perché magari l'avete trovato come commentatore de I promessi sposi o di membri qualcos'altro
E Momigliano sarà sempre una delle figure di riferimento il mio amatissimo maestro userà più volte questa espressione
Ma Pisa fine degli anni Venti si davano del ventotto e ventinove fa perfezionamento a Pisa a quell'epoca a stare è stata è un è un centro della cultura gentiliana
Gentile diventa direttore della Scuola Normale Superiore ammessa all'università tanti la Scuola Normale viene rifondato in qualche modo e gentile anche nella direzione della scuola dimostra le sue straordinarie doti di organizzatore di cultura
E capitolini entra in questo giro dei giovani gentili Anica in giro tra i più interessanti della cultura italiana dell'epoca
Sicuramente sono Cornolti un'opinione del tutto personale sono molto più vivace e questi allievi diretti indiretti Gentile che non gli amici giovani amici di Benedetto Croce
Mi questo giro dei gentili ani troviamo personalità notevolissima cominciato lo stesso Calogero Ragghianti
Galvano Della Volpe denunciano Lombardo Radice salita e così via
E Luigi Russo fecero due generazioni e così via in questo in questo Giro c'è anche un personaggio molto particolare che Capitini
Incrocia che e più giovane di lui ma ha fatto un corso di studi più regolare quindi si lavora anche un po'prima di Capitini
Un giovane ligure di nascita
Che si chiama Claudio Baglietto Claudio Baglietto che può essere considerato quasi un un precursore di Pietro P. un lontano precursore in che senso nel senso che nel senso che nel senso che
Prego
Ecco dice che qualcosa che ha che fare con la terra
Faceva notare che nato in Liguria come Baglietto questo Claudio Baglietto perché lo ricordiamo qui per ricordiamo perché Claudio Baglietto era un giovane molto brillante
Che si laurea in filosofia e poi anche lettere e sì Navone con Armando Carlini filosofo di un certo rilievo e anche all'epoca presi tra l'altro Hallmark Università di Pisa facoltà di dire tre filosofie e Silano con carni e viene segnalato a Gentile e ottiene grazie al fideiussione di Gentile una borsa di studio per andare a studiare in Germania e seguire i corsi di Heidegger
Tenete conto che siamo appunto tra fine anni Venti iniziano trenta Heidegger non è notissimo anche se qualcuno comincia conosceva anche da noi
E la decade dopo che la lega Lai dei grandi Zhang Usai cioè e stare attento la riga esistenzialista per quel giorno più autenticamente esistenzialista
Bagnetto va appunto a Strasburgo per seguire i corsi pianificare le però matura una improvvisa decisione
Che suscita un enorme dibattito in seno al gruppo dei suoi amici di cui fa parte capiti fa parte degli Aucan timori il grande storico che poi sarà
Uno degli interlocutori più attivi in questa fase in uno scambio di opinione professore perché sono che anche molto aspro
Arrivano non sono ancora del tutto non violenti si danno anche degli insulti abbastanza forte insomma
E in questo in questo gruppo appunto se il vespaio suscitato dalla decisione di Baglietto di non rientrare in Italia
Perché non vuole
Vuole opporsi si oppone al servizio militare
Proposizione di pacifismo assoluto e radicale la sua posizione di preciso non è antifascista e si e antifascista ma non è semplicemente antifasciste qualcosa di più e contro qualunque forma di Stato che qualunque Stato che impone obblighi militari e quindi e contro anche il fascino che la forma dice estrema di dello statalismo militarista
Insomma la posizione di Baglietto a che lo come lei dice mi sono persuaso che si deve sentir recitare di Ucci
In questo in questo punto su questa decisione di Baglietto suscita un grosso dibattito uno di quelli che interviene più ripetutamente le potevo di cercare di convincere Baglietto non fare stupidaggini rientra l'Italia eccetera per esempio Delio Cantimori
Il quale all'epoca invece a posizioni
Fasciste che poi in C accentuerà ancora seppure in una concezione di un fascismo come rivoluzione europea insomma
Ma questo dibattito è assai interessante e questo dibatto coinvolge molto Capitini il quale ne sarà molto troppo toccato dall'idea della quindi e soprattutto sul piano della testimonianza
Questo è un tema che poi le corna in tutta la biografia di Capitini Capitini ha una predilezione per la testimonianza personale Baglietto dibattono colpisce più che la teorizzazione del gesto soprattutto il fatto che paga di persona vicino di rinunciare a una carriera
Accademica brillante e mette come dire sul piatto la sua stessa esistenza e questo che colpisce Capitini e in questo senso può c'erano molti testimoni che lui che capiti rievocherà nella sua nella sua produzione intellettuale da Del Piero Gobetti a Giacomo Matteotti sempre uniti al di là delle diversità uniti appunto dal fatto che sono di testimoni che in prima persona ho testimoniato
Una verità insomma in qualche modo
Che introitare poi le spiegazioni più messo ma lasciamo perdere
Che viene colpito al punto che sicuramente il gesto di Baglietto lo influenza in quella che sta per essere una decisione che avrà un peso non irrilevante nella sua nella sua esistenza vale a dire la decisione di rifiutare la decisione di rifiutare l'iscrizione partono azionare fascista
Chiesta dica esplicitamente da Gentile
Il quale mi aveva poco dopo il dopo la nave dovrebbe personalmente lo aveva fatto assumere la Scuola Normale superiore con un ruolo non di docente di segretario economo
Che non può non docente che però gli consentiva di stare a contatto e conigli studenti e con i docenti e quindi media era abbastanza a me nel cuore della terra normale
Gentile realtà impone questo obbligo di giuramento che rendono ancora richiesto formalmente glielo impone come una specie di verifica della fedeltà di Capitini no dopo il il gesto di Baglietto adesso vediamo un po'cosa fai e Capitini
Dice no grazie e lascia il posto e ritornerà nella sua torre campanaria perugina e come dire da allora
Comincia questo suo percorso di meditazione e di attività che lo porta poi lo porterà molto avanti
Più o meno lo stesso periodo di tempo Capitini intanto che la se laureati in lettere non dimentichiamolo e questo è un segno che attraverserà tutta la sua produzione Capitini uno stile che ha ben poco a che vedere con lo stile dei filosofi di professione o dei professore di filosofia di retrocedere
Ha uno stile invece fortemente letterario visionario
E Capitini comincia addirittura come poeta il primo libero di Capitini primo libretto di Capitini e un libretto poetico sette canti che esce nel trentuno
Proprio in questo tornante in cui si matura la decisione di Baglietto dati e e poco dopo la la la sua suo abbandono della Scuola Normale Superiore
E in questa
Neanche l'acqua per i relatori questo convegno ma siamo così poveri però neanche la coppa rivelato è cosa sconveniente capisco la non violenza essere partita Mendola cooperiamo autorizzabile richiedono champagne un po'd'acqua se fosse possibile grazie
Nello stesso anno proprio nel trentuno e questo non coincidenze importante viene pubblicata l'edizione italiana
Dell'autobiografia di Gandhi Gandhi ha condotto proprio tra il trenta e trentuno uno dei suoi più importanti campagne in India arriva verso la fine del trentuno appare tra l'altro un giro propagandistico in Europa che lo condurrà anche in Italia lo potrà anche evitare un condono addirittura a Palazzo Venezia va a visitare va a visitare il Duce
Va be'lì Gandhi non ha molto le idee chiare devo dire commette degli errori di valutazione piuttosto piuttosto pesante anche certi giudizi che da Squitieri sul fascismo sono piuttosto inquietante però possiamo forse perdonarlo per il fatto che uno come dire grande bisogno di sostegno internazionale e due che forse non sarà abbastanza
Come stanno le cose in ogni caso non gravi errori di valutazione l'autobiografia viene pubblicata Prato da Mondadori pittore importante perché in quel momento appunto il cambio personaggi popolare e quindi dal punto di vista mediatico tira e quindi si può vendere la cosa ancora più interessante è che questa autobiografia esca con la prefazione di Giovanni Gentile guarda caso guarda caso tous tiene
E
Questa
Autobiografia molto elogiativa di Gentile molti progetti più gentile sicuramente questo è uno dei tramiti primi tramiti della conoscenza i grandi da parte di Capitini
Il quale continua poi in questo
Attraverso
La corrispondenza Capitini era uno straordinario quasi quasi morboso
Corrispondente ha scritto migliaia minimi credo milioni di lettere una cosa impressionante l'archivio Capitini è veramente i pensionati ne riceveva altrettante
Era attraverso la corrispondenza che si perseguono queste relazioni intellettuale cioè nell'eterno meno lettere Ciao come stai sogni il cane lo porta ad un veterinario erano lettere invece che avevamo enorme spessore intellettuale cioè attraverso queste lettere mettono a morte dovremmo spesso le anticipazioni in queste lettere dei temi che saranno poi affrontati nei libri dei volumi dei saggi o dei completamenti o a volte delle significative correzioni quindi tra l'altro sarebbe molto lavoro da fare sarebbe proprio di fare un confronto politico
Sui tempi vedere che cosa cambio attraverso lettere e e le opere
In ogni caso Capitini metti a fuoco proprio negli anni Trenta diciamo a partire dal trentuno al momento in cui esce da normare mette a fuoco il nocciolo dalla sua concezione il grosso la sua condizione che poi sostanzialmente non cambia più
E negli anni Trenta che avviene questa messa a fuoco la quale messa a fuoco poi si traduce nel primo vero libro per così dire di Capitini
Che esce da Milano centotrentasette si intitola elementi l'esperienza religiosa questo titola un titolo interessante per molte ragioni innanzitutto per la parola esperienza perché intanto il titolo dell'otto decreti di garanti tradotto letteralmente e storia dei miei esperimenti con la verità Storari mi esperimenti con la verità
Esperimenti esperienze il termine esperienza è un termine che circola molto dalla cultura filosofico letterario italiano del primo dei primi dei primi primo in quindici anni del secolo ed emigrano in Boine indice spetterà invece spetterà sarebbe un motore sul cui dovrei fare una lunga digressione però ho paura di poi sforare i tempi che vicente perché davvero uno dei gli autori del primo Capitini dice stai quelli che non lo conosce sono tante gli ha detto è una meteora che attraverso il cielo della cultura italiana all'inizio del Novecento muore a ventitré anni nel mille novecentodieci more suicida dov'è scritto una bellissima tesi di laurea
Io spero che tanti studenti lo prendono ad esempio per la bellissima tesi naturalmente soltanto e una bellissima tesi di laurea titolato e per la persuasione e la retorica vice spetta e davvero un autore che fornisce degli impulsi straordinari straordinaria Capitini sempre all'interno di quel discorso che semplicemente accennato di via italiana alla filosofia dalla crisi
La chiuso chiedimi se tenterà sarà sempre considerato da Capitini come una sorta di premessa di della premessa di una tensione pratica però di di carattere etico religioso
Gli elementi esperienze religiosa religiosa un'altra parola chiave
Questa parola chiave religiosa l'aggettivo Giosa passi innanzitutto che il libro passi abbastanza inosservato nel senso che è un libro che non attira
L'occhio dalla censura per così dire l'occhio del autorità fascista
L'esperienza religiosa è una roba nera appunto da preti o cose del genere no in realtà non è un libro punto che abbia a che fare con la Regione intesa nel senso nel senso canonica preso dal
Il libro è un libro in cui in realtà non c'è e questo vale per tutto Capitini non c'è una distinzione tra politiche
Capitolini emerge come pensatore politico
Ossia contestatore religioso
Emerge una presentano religioso ossia qua pensatore politico
E in Capitini insomma fin dalla sua prima discesa in campo per così dire si presenta come un autore che non può essere tagliato a fette non si può distinguere Capitini pretore politico secondo me dal capiti di per sé e per la Regione
Religione politica e dire immorale religione politica sono un blocco unitario sono tutt'uno sia nel senso che la politica viene fondata religiosamente sia nel senso che la religione va oltre comunque la dimensione del singolo Capitini è un anti individualista questo presente dal vento che costituisce un una barriera proprio tra qui e Bobbio cioè non si possono capire secondo me capiti
Che Bobbio Capitini è un un nemico dell'individualismo ovviamente organi di qui e diciamo
Quindi anche la religione per capi chini assume un significato sociale un significato comunitario significato collettivo una dimensione tiene insieme per così dire
Da in questo
Da diciamo che le tesi sostanziale del libero nelle medesime nel nel nel libro elementi del preferred Giosa
E appunto c'è grosso modo tutto quanto il Capitini tutto il resto di Capitini degli anni successivi non sarà che una serie di lunghe glosse marginali ad emettere Spencer Heroes che un piccolo libro un libretto è un libretto
Ed è interessante anche notare che questo libretto viene pubblicato dall'editore Laterza come voi sapete la terza all'epoca che come dire l'editor principale per non dire direttore completa cadono teste Benedetto Croce
E sappiamo da testimonianze che il libro piacque a croce però questa è una cosa che lascia un po'perplessi è un libro che non poteva piacere a Croke se non c'è un libro che infatti c'era un libro come quello già per lo stile che un libro appunto improntato a una sorta di proselitismo religioso può piacere a Colucci
Secondo me il libro non piacque affatto a colori perché vi dico questo al di là delle impressioni perché abbiamo una testimonianza poi in relazione alla seconda edizione del libro da Mino centoquarantasette
In cui risulta che Croce scrive alla terza dicendo ma la smettete di pubblicare di fare la casa editrice delle ristampe e per di più ristampe i libri fatui sciocchi è inutile parenti sì Capitini
Ora certo ne abbiamo una testimonianza di Adolfo Omodeo che dice che il libro attraverso Luigi Russo il libro prima edizione era piaciuto atroce che lo fa pubblicare
Testimonianza fede degna abbiamo la lettera di Croce per quarantasette sulla seconda edizione del libro che dice il libro e per la ristampa di cose inutili no o ciò che ho fatto
Come mettere d'accordo le due cose posto che entrambi i documenti facciamo un po'il metodo Rachel quindi che posto che entrambi i documenti siano autentici che testimonia che siano credibili io credo che si possa risolvere questa antinomia
Con questo ragionamento mentre per sette conosce dice sì al libro perché è un libro che e politicamente utile politicamente tra virgolette perché è un libro sicuramente antifascista
Credo che conduce una battaglia sotterranea ma molto forte
Bastava che poi un qualunque fascista l'avesse letto per fascista letterato insomma per capire che quello era un libro assolutamente antitetico al modo del PCI
Quindi in quel momento tutto fa brodo quindi anche il fato Capitini se volete lo sciocco Capitini può servire in questa battaglia comune nel quarantasette non serve più
Perché ripubblicare quella roba lì affatto la sua funzione oramai non serve più
Vedo che ogni tanto Pino scuote la testa
Tot capita dunque no no del dibattito dopo grazie pare presidente Fai presidente dibattito dopo no no no no appena dopo
Attorno allora
I non violenti su patti così
Ma mi soffermo sul ruolo di Gandin Capitini forse dovranno domani avremo anche una piccola comunicazione su questo perché per sarebbe un tema nel tema cento che ecco su questo anche qui devo esprimo un'opinione che non è del tutto consolidata
Io non credo che grande abbia contato moltissimo Capitini e scusate se dicono una cosa un po'così ma non credo che abbia contato così tanto in realtà Capitini a me pare che sia interessante perché esprime proprio una via italiana alla non violenza per così dire no
Certo ci sono degli elementi che lo colpiscono ma alcuni non sono poi così esclusivamente cambiare cioè il tema del coerenza tra mezzi e fini e non è soltanto cambia è un tema che attraversa la cultura politica ben al di là riproponga insomma
Quello che secondo me più Martini scuote la testa anche luce quello che più secondo me colpisce
Capitini di Gandhi io credo al di là della triade della negazione cioè non menzogna non violenza non uccisione che occhi Capitini fa propria insomma Candiana era di questa trittico
Quello che credo che piaccia a Capitini che Capitini fa molto fruttificare su cui lavora e l'idea gandhiano a questa sì che qualunque avversario posso diventare un interlocutore un avversario non deve mai essere un nemico e qual è il segreto per farlo diventare un interlocutore che sta dalla tua parte il segreto consiste nel fatto che nell'idea nella persuasione nella convinzione potuto siamo proprio capiti la condizione che in ogni essere umano anche il più malvagio anche nella schifezza del più schifezza dell'uomo c'è una scintilla di luce
Il compito nostro compito come dire del non violento del persuaso dirà poi capiti e quello di far venire fuori questa scintilla di luce di farla brillare fare come dire illuminare
Le tenebre in cui il malvagio il cattivo perfino Hitler no viola capiti forse per fini anitre c'era e semplicemente non ha trovato il Maya un po'adulto che ha fatto venir fuori
La scintilla d'umanità che era in lui
Questo io credo che sia un concetto più importante che capi dire preparare su cui lavorerà molto e c'è poi un elemento di fondo che se volete accomuna
Capilinea Gandino temendo di carattere culturale più che di carattere teorico e il sincretismo e anche sincretismo sia sul piano religioso che sul piano politico e sul piano culturale
Teorico concettuale e Capitini e musica piste Capitini tenga mettere insieme neanche a mettere insieme con anche una notevole spregiudicatezza è uno degli esempi di di di sincretismo e il liberalsocialismo liberalsocialismo movimento
I cui Capitini e tra i fondatori insieme all'amico Guido Calogero
Ma
Shannon tanto io credo come come
Almeno in Capitini non nasce come idea di eviterei gli eccessi eliminare gli eccessi del liberalismo del socialismo e farli convergere al centro capiti nel lontanissimo da questo da questa posizione e semmai di tirar fuori quello che c'è di buono e è quello di
Di pensare a una fusione non tanto quindi temperare gli estremi ma piuttosto di operare una sintesi
Capace di esaltare quelle che sono a suo giudizio le esigenze sacrosante del liberalismo cioè tutela intransigente della libertà in ogni sua forma libertà dell'individuo
Ma con le altrettanto sacrosante esigenze della comunità
Le esigenze sociale l'esigenza della giustizia
E
Però qui c'è un un dibattito ancora in corso abbiamo qui lo stesso Polito Franco Barberi sa Patrick a Torino si studia molto il liberalsocialismo è uno dei temi se più studiati direi da Bobbio in avanti insomma
E c'è una vexata quaestio anche nel convegno recente di Perugia si è riproposto il tema liberalsocialismo è vicino Socialismo liberale o no
Una vexata quaestio su cui appunto si è detto più volte era stato ripari primo Maria Delle Piane a dire che però posso sbagliarmi non so se non sono sicurissimo è stato il primo a Franco duplice primo
Mi sembra di ricordare però posso sbagliare che aveva detto che il some liberalsocialismo nasce appunto sul terreno liberale più che su quello socialista
Vale a dire un'eresia del liberalismo piuttosto che mi ritiro il socialismo come sarebbe invece il socialismo liberale rosse emiliane
Ora su questo cioè non ho dubbi sul fatto che il liberalsocialismo di Capitini Calogero che sono i due poi possiamo giungere Bobbio se vogliamo farla trinitario darà socialista
Non ho dubbi sul fatto che liberalsocialismo non abbia nulla a che fare con Socialismo liberale di Rosselli assolutamente però o anche qualche dubbio sull'ascendenza che viene spesso in ambito torinese diciamo così
Non so semplicemente non credo solo per motivi di patriottismo di campanile l'ascendenza Gobetti Anna non sono così convinto che ci sia Gobetti dietro il liberalsocialismo credo di nuovo
Un'ossessione la mia credo che di nuovo invece l'origine vera delibera su di me vada cercata in questo gruppo di intellettuali gentiliana cioè lì il nocciolo non c'entro io credo Rosselli nulla mancia interne anche Gobetti
C'entra invece questo gruppo di intellettuali
Che per lo più son fascisti inizia in mente questi qua sono fascisti spesso fascisti di sinistra stanno facendo i conti con se stesso corretti e a un certo punto si rendono conto che il regime non produce quella sintesi
Che voleva produrre sintesi inteso come superamento del capitalismo e del e del bolscevismo e il fondo questi propongono sto gruppetto di intellettuali
Gli aspiranti intellettuali di giovani intellettuali propongo una loro sintesi una sintesi alternativa a quella del regime che
Sintesi fallimentare
Questa credo che sia la vera lo richiede liberalsocialismo quindi anche questo da collocare nel nel filone gentiliana per consentire
Capitini tuttavia ha un enorme c'è un'enorme differenza già tra Capitini e l'altro fondatore Guido Calogero il suo amico di una vita il suo interlocutore di marito
Nel senso che Calogero sostanzialmente un riformista moderato Capitini non è un moderato anzi tre credo che potremmo essere d'accordo nel definire un estremista e non è un riformista Capitini un rivoluzionario Capitini crede nella palingenesi
Totale sociale collettiva generale personale
Calogero invece è un moderato riformista
Quindi la posizione sono piuttosto divaricate Calò sono sarà poi abbastanza presto come dire succube della linea moderata di la Malfa eccetera eccetera Ibra sul primo dura l'Espace da Marte
Confluenza nel Partito d'Azione confluenza che Capitini rifiuta
Qui fiuta
Non solo perché Capitini e contrario la forma partito ma non nel senso che Capitini possa essere preso come un rappresentante ante litteram dell'antipolitica odierna no capitolina un enorme Rispetto
Questo soprattutto nel momento in cui si torna alla libertà quindi dopo il partito da quarantatré e quarantasei alta sette eccetera
Ho un enorme rispetto la posizione dei partiti quindi non ci sono mai di testi capi Dinariche rivoli partitico preliminare in cui il partiti sono considerata Capitini un'ottima cosa insufficiente però sono considerato un ottimo strumento lo strumento essenziale di vita per la democrazia
Questa è la prima regione ma la seconda ragione ancora più importante che Capitini
Vede nel Partito d'Azione già all'inizio una tara moderata che lui rifiuta preparazione nasce con questa tara moderata che egli rifiuta nasce con l'ipotesi di una terza forza che capiti rifiuta Capitini si schiera e certamente a sinistra e sarà a sinistra in tutta la sua poi biografia del del dopoguerra
Una delle degli strumenti alternativi Capitini propone a partire già dal luglio del quarantaquattro
Quando la sua città a Perugia
è stata liberata e liberata nel giugno capire nel gol uno degli strumenti a di alternativi di di di una politica alternativa a quella dei partiti alternativa però non sostitutiva
Sono i costi Cosso centri di orientamento sociale che tentano di realizzare una sorta di democrazia diffusa democrazia dal basso di democrazia diretta questo è un altro dei temi che
Dividerà drasticamente Capitini da Bobbio Bobbio è allora come oggi un sostenitore da democrazia classica costituzionale liberale istituzionale parlamentare Capitini invece
è un teorico dalla democrazia dirette i cosa sono un tentativo non solo di realizzare una democrazia di di diventano prezzi diretta dal basso ma anche di orientare il centro di orientamento sociale il momento di dosi ore di disorientamento degli italiani dopo la caduta del fascismo
Il momento in cui dopo vent'anni di disabitudine alla politica qui non si fa non si parla di politica no i cartellini ribatte
Ero era importante ricominciare a parlare tutti di politiche secondo Capitini c'era sempre da imparare da qualsiasi interlocutore capiti insiste molto su questo sul fatto che su due cose un elemento quantitativo ma di qualità
Mi dice più volte una frase che sembra un po'sciocca pretenziosa ingenuamente pretenziosa ho incontrato più persone io ho incontrato più giovani io soprattutto e negli anni tra il il trentuno trentadue e il quarantatré che chiunque altro in Italia non so se sia vero ma certo per lui era importante parlare con tutti come ma di uno o più persone possibile
Ecco perché la sua corrispondente così fitta ente
Il secondo elemento qualitativo e che lui non privilegia gli interlocutori intellettuale
Insiste molto invece sulla molteplicità degli interlocutori anche quelli come dire di di più basso livello intellettuale vuole parlare con tutti
Questo è molto importante per lui in ogni caso in ogni caso proprio in questo periodo
In questo momento a cavallo tra l'esperienza liberalsocialista il Partito d'Azione il fallimento del Fronte popolare correzione del quarantotto eccetera
Notare che Capitini aderisce Fronte popolare suscitando anche qui un dibattito molto aspro aggrappati gli amici loro lo accusa di essersi venduto i comunisti sono anche quelle tre molto aspra
Ma lui dice io sto a sinistra non sto non sto in mezzo insomma ecco ebbene in questo momento quindi Capitini
Metti a fuoco la la sua etichetta la sua auto etichetta
Che è quella di post comunista attenzione non nel senso di Petronio D'Alema e cioè tutto un altro significato
Mi dice usa più volte al la parola superare il superamento che però adesso non voglio fare professione di fiducia firmò nel senso hegeliano no offre dunque un superamento che nega
No in antitesi ma diventare sintesi qui invece un superamento che trattiene
Cioè che prende di nuovo il sincretismo insomma prende
Qui dice più volte usa più volte questa espressione io sono un postcomunista nel senso che non si può fare a meno dell'esperienza comunista qui un'altra differenza
Molto forte secondo me da Bobbio nel senso che Bobbio
La polizia di Bobbio né con loro comunisti né contro di loro Capitini e precisamente con loro e con i comunisti con tutti i distinguo del caso però se si sta a sinistra giudice più volte non si può che essere con i comunisti con tutti i distinguo del caso con le polemiche contro lo stalinismo il cui personale
Avrei molti esempi ma lascio perdere ma insomma con lo stalinismo anche con il post arrivismo togliattiano degli epigoni tagliati
Ma ombelico collaboratore di Togliatti
Come prima
In ogni caso comunque la sua posizione è quella punto di post comunista e l'altra etiche di postcomunista scusate l'altra etichetta che lui stesso elabora e credo sia il primo lui dice che fu il primo che ho dato questa impressione dice a un certo punto
Che le questioni indipendente di sinistra sono il primo ad aver usato ritira l'espressione indipendente di sinistra di sinistra però di sinistra
In tutto questo nel passaggio poi la vita repubblicano evitare repubblicana Capitini anche delle vicende personali da sistemare nel senso che
Bisogna che qualcuno gli procuri lesso finalmente grazie all'intermediazione di alcuni amici sì tenta la carriera accademica senza grande successo
Senza grande successo anche perché lo specifico di Capitini e soprattutto la pedagogia
Tenta qualche concorso senza grande successo una pedagogia allora sul piano accademico è dominato i cattolici la possiedi capilinea radicalmente anticattolica anticlericale e anticattolica immaginate puritana degli anni cinquanta che cos'è l'Italia cinquanta schiacciata
Dalla dalla Democrazia cristiana e ci sono carteggio tra lui e Russo entrambi dicono cui c'è una famosa frase di flusso che dice questo regime peggiore del precedente regime democristiano
Russo che era stato cacciato la normale supera ogni pilota con errata ministro democristiano Kohl
Russo come dopo direttore della Normale dopo la caduta del fascismo
Ma d'altra parte capitino come può vincere un concio concorso universitario di pedagogia se scrive frasi del tipo
Vi leggo un con colomba fra un una frase da tratta da un libro che li sgrida quasi per un concorso dice ho saputo che c'è un concorso fai in fretta e furia udito e poi si fa scappare libere editore l'atto di educare
Si fa scappare
Una frase del tipo esce nel cinquantuno
Entra nella pedagogia la fiducia di potersi occupare anche di quelli che sono considerati strumenti di liberazione etici religiosi sociali estetici in quanto essi operano come valori educativi
Parte che di solito non si guarda badando piuttosto lo studio dell'essere
Mi pare cioè che l'educazione debba dare il senso di una tensione di una insoddisfazione perciò che c'è insoddisfazione per ciò che c'è
E che la pedagogia debba anche si aggiunge ora il suo molteplice indispensabile lavoro questa attenzione questo studio di tensioni alla liberazione
E oppure la parla in questo libro dell'educazione profetica educazione deve essere profetica
Questa il l'educatore deve essere un profeta e questo educatore profeta dire nella comunità e nella comunità e partecipa alle interazioni però di Porto una dimensione singolare annunciando una verità si pone in aperta polemica con la realtà
E sollecita questa diffidenza verso il presente apertura verso il futuro
In nome di valori che non venga dispiegarsi se non in antitesi recisa con ciò che è attuale come poteva vincere un concorso di pedagogia con libri di questo genere competente all'Accademia italiana
Commenterà Bobbio uno degli ennesimi uno dei tanti successi accademici di Capitini così non è la prima volta che prevalgono i concorsi le qualità accademica esteriore su quelli personali
E così università italiana si riempie di zucche vuote di Freddie compositori di pagine stampate che e questo il peggio quando saranno commissario di concorso faranno entrare gente simile a loro
Così la famiglia si tramanda di generazione in generazione
Molto poi per il voto la cuffia riusciva molto tardi finalmente arrivare università
A a rimediare illeso insomma per così dire
Nella nella fase successiva Capitini
No
Nella bensì per l'ennesimo e nella fase successiva Capitini
Porta avanti una serie di battaglie non possono trarre tutte le più importanti io credo sono quella parte quelle contro i blocchi per il disarmo per l'obiezione di coscienza marce della pace ha posto le più importanti sono quelle per per la scuola
E quelle contro la ossessiva presenza del clericalismo soprattutto nella scuola e nella cultura nella vita civile Italia
Le battaglie che si traducono in libri come discutono regione di Pio dodicesimo aggiunta a ritroso l'opposizione religione aperta eccetera eccetera è una serie di libri di grandissimo interesse ma di grandissima
Tensione
Pratica come diceva prima che troppi c'è una forte tensione tra
Capitini ha sempre sostenuto che le battaglie si stanno qui e ora non rinvia mai a domani la battaglia la battaglia si fa qui e ora questa NATO elemento che effettivamente distingue
Nettamente Capitini il profeta il persuaso capiti da un utopista utopista e come Capitini e accumulato Capitini siamo dalla
Rifiuto della realtà attuale dall'idea che esistono debbono esistere valori alternativi radicalmente alternative a quelle della realtà presente ma l'utopista disegna poi un Progetto Città ideale che viene a contrapporsi a quella presente poi lancia come diceva Filippo il suo messaggio nella bottiglia
Aspettando che prima o poi qualcuno racconta invece no Capitini
Ma subito la sua battaglia
Qui l'ora comincia subito tutto va cominciato subito e negli anni Cinquanta e Sessanta emerge un Capitini movimentista diremmo noi no che fa mille battaglie mille battaglie concrete
Attraverso appunto come dire
I i canali che ha elaborato e su questo non posso non posso insiste
Tratto come amico di delle battaglie in cui viene sconfitto e la all'interno dalla battaglia per la scuola fa anche una specifica battaglie per l'università
Che non ha non ha molto successo
Sarebbe interessante che per alcune citazioni in cui i problemi sono gli stessi che stanno fronte stiamo foto hanno colori va bene arrivò la chiusura prima che mi tirate punto mandarini
Nella nel finale della sua
Della sua
Ne disponga della sua esistenza capilinea
Ci sono anche dei momenti di sconforto che emergono dalla riscritti da varie lettere si sente il suo tono che spesso diventa quello di una Cassandra inascoltata l'amarezza
Per raccogliere così poco avendo seminato così tant'è che lo si può capire
Però c'è un momento verso la fine o sentenza che lo gli dà un nuovo vigore e della stagione studentesco del sessantotto tenete conto che Titini muore nell'ottobre sessantotto quindi sessantasette sessantotto momento di rinnovata vitalità movimentista di Capitini
E Capitini anche qui una diversità da Botero emerge nel loro carteggio
Su cui si è anche soffermato come dire c'è stato a Perugia un mese fa il nostro Pietro Polito e per questo va be'c'è molto interessante fa emergere anche qui ma differente Bobbio rispetto al momento gli movimento degli studenti alla produzione
Di un professore come dire
Tollerante ma certamente chiuso rispetto alle istanze di fondo il movimento capite invece no capiti rimane l'Assemblea
Sfidano l'Assemblea e e riconosce l'importanza delle richieste degli studenti ma non fa mai cedimenti sul piano demagogico Crespi dalla sempre nel senso che va lì a dire no quando è vedere normali a dire sì quando bisogna dire sì spira sempre e spiega lì Senati accademici così di facoltà
Ormai se lo può permettere diventa Proust ordinari siamo alla fino alla fine della sua
Ma e quello che gli piace nel innanzitutto nel momento studentesco e il fatto che finalmente c'è un tentativo di democrazia diretta appunto l'Assemblea la democrazia dell'Assemblea l'Assemblea come luogo della democrazia
Quello che non gli piace e che e gli aspetti che gli sembrava in intolleranza e di violenza che leggo soltanto
Una cosa che mi scrive e che emerge da proviamo del del nell'ultima
Uno degli scritti del cosa che potrebbe dire scriveva delle dette brevi testi che intitolava lettere di religione che prima andava agli amici nell'ultima di queste lettere trilioni intitolata molto significativamente la forza preziosa dei piccoli gruppi
Da allora lezioni a tutti mi sembra rivoluzionare riformisti conservatori reazionari
Premettendo che il fatto della contestazione studentesca importante
Anzi lui dice noi non violenti possiamo comprendere meglio di ogni altro perché la nostra contestazione nel sistema e generare cioè Capitini partano violenza come di una contestazione globale che l'espressione che di moda all'epoca no Marcus sia e poi dice però le pone in evidenza i limiti di questa contestazione nel movimento degli studenti che solo questi uno l'attenzione dei gruppi di gruppi studenteschi e verso gli avversari con cui lottare cioè poliziotti come del potere politico economico invece che alla solidarietà con le persone con cui e per cui operare
Due manca nei gruppi talvolta una coscienza preciso dei perni guasti del sistema da mutare di Fini rinnovamento da restaurare cioè non basta dire contro il capitalismo contro il potere se poi si producono un capitalismo o un potere più duri
Tre c'è spesso nei gruppi la tendenza misconoscere urtare i più come se siano complici o addormentati nel sistema e vadano spaventati
Mentre bisogna fare come si è potenzialmente fossero dalla parte del rinnovamento
Quindi l'idea di suscitare dal punto quello scintille perché dentro ciascuno di noi e infine il quarto e ultimo i gruppi non danno garanzia che si avessero il potere questo sarebbe di tutti il potere di tutti si intitola un giornalino che Capitini farà partire da sessanta a trenta all'insegna pure di quella linea che hai individuata negli ultimi anni Mario delle ombre grazie il potere diffuso potere di tutto ipotesi anche delle massaie Marmo dopo che Di Renzo percorribile
Latina delle Grazia è una dinamica sintesi del controllo dal basso e del metodo non violento
Forma e scopo finale della rivoluzione non violenta la solita non violenta realizzate una società unica natica il potere di tutti
Questo tipo di linea in quell'epoca a evidentemente scarso spazio di manovra
E difficile fare i non violenti contestatori globali in quel momento si rischia di essere insultati dagli uni e dagli altri mi sconosciuti e e non compresi dagli uni e dagli altri una rivoluzione quella di Capitini quella non violenta quella aperta
Quello mi Crati che vuole suscitare ascoltare sollecitare il produrre cambiamenti anche piccoli ma costanti il cui esito sia una trasformazione antropologica per così dire e pure una rivoluzione quella di Capitini finisco fondata
Sulla mitezza
Sulla una parola che non oso dire ma la devo dire sulla gentilezza
Sulla disponibilità umana
Una disponibilità tutti
Gli uomini e in prospettiva tutti i viventi
Certo dico con un certo pudore la parola gentilezza ma forse avrei dovuto osare di più avrei dovuto dire amore
Forse davvero questa la parola da usare senza remore eccessive
E
Tuttavia mai la teorica Capitini Anna a a obliterato la razionalità Capitini cita più volte una frase che gli avrebbe detto rivolto Leone Ginzburg
Che ebbe a dirgli altro che mistico tu sei un razionalista
E tuttavia questo elemento rimane elemento la vista la disponibilità umana
Sentimentale agli atti
Una lettera poco nota a un amico poco noto scritta da Capitini nel trentaquattro quindi prima degli elementi disprezza religioso
Dice
La dimenticanza dei torti ricevuti non è un fatto spirituale
Perché non c'è nessun acqua di lei per nel mondo ricordiamo i nostri peccati ricordiamo gli altrui quella che è spiritualità e l'educazione a non aver rancore a voler bene a essere un po'come mamma
Per tutti gli altri ad a vere una disposizione più verso il sì che verso Luino
E serba la malgrado tutto
Tutto ciò che è un civile europeo pare il colmo della spiritualità e dell'eticità per me non lo è
E direi che è quasi naturale
Questa condanna Tura importante verso un tema potrà lasciato completamente pur avendo scritto pagine e pagine qui che Dio risparmiato
Perché la crisi di Capitini è una filosofia che vuole combattere limiterà natura e l'ultimo solo due filosofica ben bellissimo secondo me la compresenza dei morti e dei viventi del sessantasei e proprio la traduzione estrema
Quasi difficile da digerire no perché la lotta contro natura significa la lotta estrema contro ciò che c'è la realtà così come dato lo storicismo ripartono storici sulla natura addirittura e qual è il punto estremo della realtà che non vogliamo accettare la morte allora Capitini propone di arrivare fino all'estrema conseguenza cioè rifiutare la morte
Contro il dolore contro la sofferenza contro la malattia contro la morte
Ebbene quindi la spiritualità non è quella roba lì
La spiritualità invece comincia quando tu sorridi
L'amore quando si posa sul volto di un'altra persona
Se non si pensasse al Mali al bene si agirebbe a caso l'importante e d'animo perché cosa diversa arare con rabbia e arare con amore
Io credo che capiti ne abbia fatto con amore e dobbiamo soltanto sperare che in quel terreno
Mi sono dato da Capitini
Qualcosa sia rimasta grazie
Direi che abbiamo cominciato apporre alcuni punti alcuni punti fermi
Sappiamo adesso che da Pietro Pinna che la proposta di Aldo Capitini è quella del pacifismo assoluto e o la non violenza
E abbiamo un ritratto posso dirlo piuttosto
Che è stato e mi fa piacere molto apprezzato dai presenti di Angelo del nostro Caminiti
E io ho provato a mettere infila le le caratteristiche diciamo così del Capitini di Angelo d'Orsi che il Capitini
Diresse mondo Capitini abbastanza
Sappiamo e Capitini è un gentili hanno
è un religioso
è un religioso politico un politico religioso che non si può distinguere religione la politica fuori dalla religione
è un synth dietista
E un gandhiano forse sì forse no sì ma
In un certo senso è un liberalsocialista è stato un liberalsocialista fondatore di questo movimento insieme
A Calogero ma di ispirazione gentiliana
Contrariamente a Bobbio è un anti individualista
è un rivoluzionario
è un democratico radicale
Nel senso che per la democrazia diventa è un postcomunista
Che stava con i comunisti e non si metteva a metà tra
Rispetto a questa polizia
Ed è stato forse il primo indipendente di sinistra
Indipendente ma di sinistra
è stato uno pacifista un fautore dell'obiezione di coscienza un forte critico della religione istituzionale e in particolare della della religione cattolica che va più forte religione
Era ed è tuttora più forte del nostro Paese abbiamo scoperto qualche un movimentista è un acceso nuovi movimentista si potrebbe dire è un è un anti istituzionali Istat
E è uno che vedeva la politica sempre si poneva sempre dal basso
Era più quell'antico con l'antistato che con lo Stato
Non era però tuttavia un utopista anzi al punto che Angiola disegnato con un ampio utopista
E poi le ultime battute che sono quelle che
Voglio sottolineare e Capitini è stato un non violento contestatore globale
è stato un rivoluzionario verso questa parola non non si usa più io invece penso che bisogna
Riporre l'idea di rivoluzione con tutti gli onori
All'ordine del giorno del dibattito politico e culturale
Mesta atto un rivoluzionario non violento Gentile non nel senso di Gentile amorevole
Ecco oltre
Ho riassunto bene
Adesso
Di questa figura della lezione di questa figura che nel che domani noi esamineremo negli aspetti più nel dettaglio
Con una Krithia che spero apprezzerete vogliamo discutere
La sua lezione diciamo così il l'eredità l'eredità del pensiero di questa figura in relazione a questo tema del futuro della non violenza
E lo fanno con noi con Angelo d'Orsi con Pietro Pinna e anche con me
Nanni Saliom e Marche l'inglese che pregherei di amici di di raggiungerci qui al tavolo
Non ci raggiungono fino al giorno
Devo dare poi comunicazione che degli interventi previsti Goffredo Fofi abbiamo un testo di cui tra un po'darò lettura
E si scusano di non poter essere presenti qui con noi ci vogliamo contare a che però aveva dato ci aveva avvertiti per tempo
Non ho fatto in tempo a toglierlo dalla ed è proprio impossibilitato deserti perché nel quadro
E si scusa che Salvatore Veca che però e a Milano avvertito stamattina qualcuno
Allora prego
E io adesso dal anche per dargli un po'il tempo di respirare vorrei dire come bene penserei di di organizzare questo secondo momento della della della dove va bene dare conto
Prego
Allora scusa
Grazie
Penserei di
Rocco no
Vediamo
Oppure se vogliamo fare un intervallo di un qualche minuto
Alcuna
Allora ci ritroviamo alle
Bensì anche perché la conferenza la tavola rotonda avrebbe prevista per le cinque e mezza offra una decina di minuti riprendiamo
Ma e non siete autorizzati ad abbandonare l'assalto
Paolo
Della seconda parte dei lavori di prima leggere questo testo di Goffredo Fofi
Che un testo interessante che può dare alcuni spunti per la discussione poi io ho preparato una brevissima introduzione per impostare la
La discussione vorrei anzi soprattutto spiegare la formula il futuro della non violenza
Il senso di questa formula con cui abbiamo voluto intitolare la la nostra tavola rotonda con cui abbiamo avuto una discussione simpatica con Mark i per interposta persona per e-mail appunto su qual era il senso di in che senso parliamo di futuro da un violenza in che senso si può parlare di futuro la non violenza
Però se non arrivano almeno sali o almeno sociali e poi magari dorsi si può aggiungere
Cioè ancora un attimo di pazienza
E magari però Doors sia Travaglio interessa magari posso interloquire con
Perché ci sono anche delle
Accenni polemici anche con la nove anche nei confronti
Unico va a vedere stallo
Dare lettura di questo intervento di Goffredo che
Si scusa di non poter essere con
Sì
Ecco chiamiamolo
Allora Goffredo Fofi che si parli di Capitini che lo si racconti e che lo si legga è importante ma da questo dovrebbe conseguire che si prende esempio e si riparte dal suo pensiero dalla sua e dalla sua azione mettendo le ovviamente al passo con le necessità di oggi con un'epoca radicalmente cambiata rispetto a quella in cui egli è vissuto in Europa non ci sono più le dittature semplicemente non ce n'è bisogno almeno per ora grazie al benessere e a un accorto uso dei mezzi di comunicazione di massa produttori di consenso
All'assoluto dello stato e soci è succeduto non più sua controparte gli enti l'assoluto del benessere e di nuovo un'unica proposta un unico consiglio per gli acquisti
Un modello di società esportato dall'America nelle nostre lande edili e di qui verso tutti i possibili altrove
La sua varietà è sempre più limitata nonostante le residue resistenze ideologiche e religiose che ipotizziamo perdenti sul lungo periodo
Quello che forse andrebbe messo in discussione dal pessimo di Capitini è il suo fondo nonostante tutto ottimista oggi il mondo non va più in salita
La speranza di un ordine sociale nuovo e migliore e caduta dovunque e ci si è malamente i più astuti anche i Ray dieci di vecchie battaglie adattati abilmente adattata
Si è finito per accettare il mondo così come viene nella sfiducia di poter fare qualche cosa che risulti davvero incisivo per poterlo cambiare
Quando nel dopoguerra Capitini lavoro al movimento di religione assieme a Ferdinando tanti taglia il rapporto tra i due la differenza tra i due lo impedì
L'uno Capitini così attento alla Giunta alla religione vissuta come progetto etico la non violenza la solidarietà la compresenza il concreto dei bisogni fuori da ogni ipotesi
Sistematica e tutto a Lizzani te partitica
L'altro Tartaglia fondamentalmente metafisico nella sua ricerca della novità e fondamentalmente pessimista sulla possibilità dell'uomo di farcela tra virgolette
Quella di Capitini era una visione sostanzialmente positiva anche se le sue radici pescavano ed esistenzialismo dei Kierkegaard e dei leopardi quella di Tartaglia una visione sostanzialmente negativa
E per questo di estrema radicalità apocalittica
Oggi ci sembra paradossalmente più attuale la seconda della prima perché la prima quella di Capitini così legata alla storia e alla possibilità di verifica di modificarla ha verificato nel tempo tutte le sue difficoltà tutt'però osserva forti
E ancora alla prima alla visione di Capitini che noi ci rivolgiamo perché non ci soddisfano le invocazioni e le attese di chissà quali altre grandi trasformazioni
E perché abbiamo dato per acquisito per Capitini il non accetto tra virgolette
La ribellione contro l'aria contro la realtà
E tanto più contro la contingenza storica tanto più contro il conformismo nostro contemporaneo
Mani Polato e imposto per il tramite delle possibilità di consumo e delle infinite e proteiche sì soverchie di ieri sul consenso
Eppure della seconda visione
Quella di Tartaglia ma in termini non metafisici siamo costretti ad apprezzare maggiormente la disperazione
Capitini non fu mai disperato mentre oggi come affermato anche l'ICI bollo
E solo chi davvero e disperato che può avere il senso l'intuizione della speranza
Il più continua sempre forti chiamano speranza l'attaccamento alla vita il loro eterno presente presente benestante
A Rino
Ma a ben vedere anche sul presente e anche sul passato
Possiamo rimproverare a Capitini la speranza
Sarebbe davvero eccessivo ma mi sembrerebbe anche ipocrita non ricordare come oggi con come oggi di speranza praticabile simili se ne vede in giro poca e come il suo non accetto assuma per questo il senso di una sfida sempre più alta e sempre più ardua ora davvero tragica assai più forse di quella Tartaglia Anna
Osserva Tartaglia che non a caso finì per trovare rifugio e Colucci e conforto nella solita eterna madre cattolico romana
Pensare cosa direbbe farebbe oggi Capitini è abusivo
E allora bisognerà abbandonare Capitini e parlare di nomi suoi amici
Suoi allievi diretti e indiretti e di come ci sia impossibile accettare lo stato di cose presente
Il rapporto nord-sud del mondo le guerre locali la violenza e l'alienazione
La stupidità di massa ipocrisia occidentale in particolare la nostra stessa ipocrisia
Il nostro non voler guardarci allo specchio movimento molto si rivolge ai movimenti alle associazioni di volontari ai pacifisti
E tanto meno a quello più a quello specchio più grande panoramico che ci vede dentro un preciso contesto dentro una rete di privilegi e di complicità come per molti altri maestri e maggiori anche assai diversi tra loro spaziando da Gobetti a Salvemini don Milani al bastone Vinai no alla testa anarchico Malatesta Alex Langer
Si deve tornare a parlare di volontarismo etico
Di un atteggiamento che ha per base la convinzione dei doveri
Contrapposta alla sciagurata retorica dei diritti e il insisto perché nello stesso letto Primo Ministro che ci ha eccessivamente contagiato in particolare dopo il Sessantotto
E in particolare negli anni craxiani
Retorica dei diritti e qui per esplicitare riferimento palese anche a Bobbio
Connivente di quella corporativi già azioni delle esperienze italiane ancorata ogni corporazione ai suoi privilegi
E obbligato ogni governante alla mediazione tra le corporazioni forti quelle che hanno più voce per gridare per intero
Si deve inoltre parlare dell'assoluto bisogno
Di un incontro tra la quantità di piccole esperienze in corso
Nonostante osserva queste esperienze siano state recuperate fra virgolette in questi anni di governo di sinistra tramite leggi e sostegni condizionati
E attraverso l'affermazione all'interno di queste esperienze di una nuova burocrazia autoreferenziale e auto protettiva
Serve aggiunge ancora forti un'analisi una teorica
C'è bisogno di pensiero e azione tra virgolette
Secondo quegli antichi con con lunghi
Che si ritenevano un tempo indispensabili ma che oggi vedono la scarsa in tutti i vedono la scarsa incidenza delle pratiche anche a causa appunto della povertà di teoria che ci circonda
Continua gli immani fallimenti di questo secolo il fallimento del comunismo il fallimento della socialdemocrazia si sono allargati anche alla democrazia
Che è stata stravolta dalla difesa di privilegi chiamati diritti
Dentro maggioranze consenzienti e incontentabili
Perché ciascuno oggi può definirsi può pensare di esistere solo in quanto consumatore
Nell'idea più reali e questa e questa l'idea più realistica e più corrente di democrazia
E le minoranze
Nell'osmosi del tutti dentro e del tutti verso il centro
Nella incapacità che dimostrano di sentire le minoranze mi sentissi esche strane al potere e ai suoi meccanismi di praticare non consumismo disobbedienza civile le minoranze in Italia hanno una vita grama no
Più consegna e insieme sull'aromatica che altrove difatti c'è un moltiplicare di minoranza di minoranza in questo Paese
Anche anche a livello istituzionale anche sul piano del governo
Sono tante le minoranze ma vengono tutte risucchiate ossessivamente nell'ordito da l'orbita del sistema
Perché sempre vicino al potere sofferenti queste minoranze quando ne stanno tentando e e quando non ne sono riconosciute approvate foraggiato e rappresentato
E e tutto Goffredo Fofi
La sciagurata formula dei nostri comunisti comunisti di partito del partito di opposizione e di governo questa sciagurata formula ha contagiato tutti e nessuno si vuol sentire solo di opposizione
Tutti hanno qualcosa da chiedere alla mamma potere alla mamma politica che in cambio chiede loro molto moltissimo con il risultato di un Paese sfibrato primo di minoranze robusto
Per quanto piccole e due per quanto piccole ma dotate di un'identità originale forte minoranze estranea al pastone collettivo del reciproco ricco reciproco riconoscimento e delle prebende
In questo potrebbe ancora incidere si avvia alla conclusione l'esempio Capitignano
E non solo il suo infatti ricordava prima Gobetti nella testa langue e l'altro
Se il richiamo alla sua opera non è solo rituale e se ci si interroga partire da domande sui compiti del presente
Pacifisti non violenti dovrebbero finalmente procedere a un'autoanalisi dura nelle sale di ciò che avrebbero potuto fare meglio e di più una un'auto analisi indispensabile per tutti coloro che ritengono di non poter accettare lo stato di cose
Presenti
E il Medio capissimo ruolo affidato dal sistema politico loro un ruolo qui promette si si riferisce al volontariato alle varie associazioni del terzo settore
Un ruolo da tappabuchi
Dagli mediatore di disse i mediatori di disastri blandi rammenta toni dei problemi che occorre o e occorrerebbe soprattutto chiedersi quale nostra azione può meglio contribuire alla costruzione di una alterità positiva
Affermativa fattiva su questo piano credo
E qui pone un punto che forse può essere pendoli credo per la discussione mai interpreto Fofi
Occorrerebbe secondo fonti
Parlare
Prima ancora che di non violenza cioè prima ancora del tema della nostra tavola rotonda
Quindi è un peccato che
Ecco che non sia qui con noi
Parlare di qualcosa che appare perfino dedicato e insieme più politico
La non collaborazione
La differenza che si stabilisce nel fare
Non accettando le regole del gioco
Che non condividiamo che non ci appartengono
Fin qui fonti
Io brevemente direi vorrei spiegare questa siccome lo lo lo lo suggerita io l'ho proposto io questa formula Longo Lenzi
Vorrei spiegare questa formula poi darei la parola Anna messali o all'India dei per un primo intervento di un quarto d'ora non di più poi apriamo la discussione e poi chiederei ad Angelo e anche Pino se lo ritengono di intervenire ancor
Vorrei spiegare questa formula ricordando e svelando un precedente
Una discussione
Più o meno analoga
Che avvenuta nel mille novecentonovantaquattro al Centro Studi Piero Gobetti
Laddove il tema era suppergiù il futuro del pacifismo
Coniato nella formula le possibilità del Pacifico
Questa discussione oltre a un a una mia introduzione fu animata da un confronto tra due dei pacifismo i
Presenti nella cultura italiana il pacifismo non violento che un pacifismo assoluto e che allora fu
Illustrato da da Enrico Pedretti
E l'altro il pacifismo giuridico che è un pacifismo relativo che non è un pacifismo assoluto e che fu illustrato dato
E allora poi col passare del
De che alcuni anni cioè mi sono reso conto che forse e ed è stato accennato ed è emerso anche un po'di alcuni
Ah no dalla dichiarazione che hai fatto alla radio non oggi
Di di Angelo d'Orsi che Capitini
Sarebbe stato stretto si sarebbe sentito stretto nella nella nella formula del pacifismo gli avrebbe preferito parlare senz'altro di non violenza allora mi sono reso conto che forse il il tema di una di una nuova discussione tra su questi temi tra tra noi tra di noi qui a Torino avrebbe dovuto avere come tema il futuro della non violenza
E qui diciamo così che ne realizza un primo pezzo
Che io suggerisco di riprendere di proseguire anche al di là della occasione nel centenario Capitignano che mi sembra un'occasione importante solenne
Per avviare una discussione seria su questi problemi
La formula il futuro della non violenza mutua un'altra formula che è una formula Bubbiano
Il futuro della democrazia
Bobbio ha scritto un libro importante giustamente famoso è noto intitolato così
Dove si interroga sul futuro democrazia allora io credo che laddove
Veramente prendiamo sul serio questo compito di ricette sono violenze sulle sue possibilità intanto ivi vi sono due corni del dilemma che che che imprescindibile uno è già emerso è il rapporto tra la non violenza e pacifismo
Che cosa aggiunge la non violenza pacifismo in che senso violenza va oltre il Pacifico
E l'altro e il rapporto tra non violenza e democrazia
In un altro convegno Capitignano
Organizzato Appio ha partecipato l'amico Matteo socio ringrazio tanto di essere qui
A con noi credo a Firenze nel mille novecentottantuno intitolato non violenza e dedicato al tema monnezza il marxismo ricordo questo convegno perché in questo modo
Così ho modo di introdurre nella discussione anche qualche brandello della riflessione di Fontana
Ci fu una discussione secondo me a mio avviso ancora esemplare per per porre il problema diciamo così tra Bobbio e punta
E la questa discussione riguardava proprio il rapporto tra democrazia e non violenza
Brevemente
La tesi di Bobbio privilegiava il punto di vista non erano punti di vista contrapposti ma comunque distinti Bobbio privilegiava il punto di vista della democrazia e puntare a quello della non violenza
Bobbio diceva bah insomma se parliamo tanto di non violenza ma se ne vogliamo parlare di non violenza non solo in termini di idealità non solo in termini di di di di speranze per il futuro ma di applicazioni concrete lo diceva rivolta ai non violenti come fate a non rendervi conto che l'applicazione
Più importante più significativa storicamente più consolidata della non violenza e quella del metodo del mondo
E
Contare per contro insisteva sulle insufficienze di tale metodo e e questo è e quindi concludo ritornando a Capitini sulle aggiunte che la non violenza porta alla democrazie
Di questo tema le aggiunte della non violenza la democrazia secondo Capitini
Parlerò nell'azione di domani quindi io mi fermo qui e dare subito la parola la messa
Credo ci siano molti modi per intervenire a cominciare dalle questioni che sono state poste io ne sceglierò uno in particolare
E cioè quello di argomentare di parlare non solo della non violenza in astratto
Ma dei movimenti nonviolenti e se volete anche dei movimenti per la pace in termini funzionali
E che non vuol dire soltanto in termini pragmatici
Sono molti i contributi che sarebbe interessante avendo tempo
Analizzare richiamare che sono stati scritti negli ultimi tempi proprio su questo aspetto sul futuro dell'anno
In termini che possono oscillare dal pragmatismo
Ai fondamenti invece teorici ed epistemologia ICI di una cultura della nonviolenza parlando esplicitamente di cultura e d'altro canto questo è il messaggio che le Nazioni Unite pur nella loro retorico pur nella loro limitatezza
Hanno lanciato per i prossimi dieci anni
Il messaggio esplicito promuovere la cultura della non violenza e l'educazione alla non violenza quindi c'è un messaggio che noi dobbiamo prendere in considerazione non è banale non è credo soltanto retorico
Ma proviamo a entrare nel merito di che cosa significa funzionalità da questo punto di vista e quello era un modo di intendere la non violenza in termini funzionali e questo la non violenza si propone come un insieme di conoscenze di tecniche di metodi per la trasformazione non violenta dei conflitti per la trasformazione non distruttiva dei conflitti
Sulle varie scale dalla scala micro a quella meso a quella macro
Ora questo è un aspetto funzionario
Che però comporta un certo numero di conseguenza
Alcune sono già state presentate Pietro Pinna le ha presentate dicendo che per quanto riguarda la sfera macro SISDE cercare un'alternativa alla struttura militare esistenti
Tout-court
Non ci sono molte mediazioni se non quelle date dal fatto che non abbiamo bacchette magiche
Però uno di questi studiosi che richiamarlo diceva mi sembra importante perché qui si aprirebbe un discorso ancora più ampio che non possiamo adesso sviluppare immediatamente si presenta l'opportunità senza precedenti
Ahimè
Ognuno poi può vedere come questa opportunità non solo non sia stata accolta ma addirittura sia stata ribaltata nel suo contrario
Ma è un punto nodale perché sottolinea l'importanza del soggetto dell'attore per gli Stati Uniti l'America per gli USA
Ora che sono privi della minaccia sovietica di poter promuovere attivamente la creazione di istituzioni
Meccanismo in grado di risolvere i conflitti in modo non violento in tutto
Questo stessa opportunità per certi versi si era presentata secondo alcune analisi
Dopo la fine della seconda guerra mondiale ma non sappiamo ma quale strada accertate in bocca
Anche in questo caso dopo
L'ottantanove
C'era una finestra di opportunità su scala internazionale che non è stata accolta anzi è stata portato anche un disegno politico su scala internazionale di segno quasi diametralmente opposta
Allora un primo Obiettivo
E quello di lavorare per istituzioni che siano in grado di trasformare in maniera non violenta i conti nei giorni scorsi ha gettato
L'incontro
Avere sempre un mostro da
Uno degli europarlamentari che rappresenta i movimenti per la pace bisogna Morgantini
Proprio sul tentativo di dare un impulso a una proposta lanciata anni fa
Da un altro europarlamentare che è già stato ricordato alle Chang quelle della costituzione di corpi civili europee di pace
è una strada Cuesta che nel corso di questi anni proprio nell'area dei Balcani ma non solo
Ha visto molti gruppi impegnati attivamente quando prima propri
Che c'era questa filippica nei confronti dei vari movimenti
Parte giusta in parte carte direi
Eccessiva perché in questi casi vennero sembra avere anche il coraggio di entrare nel merito di precisare di puntualizzare di fare nomi cognomi eccetera dimenticarla effettivamente
L'esperienza di tutti questi anni ma che ha
Un antecedente che risale addirittura all'inizio degli anni Ottanta basterebbe ricordare le Peacemaker International le PDA
Ma in particolare in questi anni una molteplicità di gruppi che non si sono semplicemente occupati
Di quello che potrebbe ancora sembrare come qualche cosa di riduttivo cioè l'azione puramente umanità ma che sono intervenuti pur con i loro modesti mezzi a disposizione mettendo in gioco se stesso in prima persona da ogni punto di vista dentro
Conflitti laceranti guerre laceranti come quelle che abbiamo visto appunto in atto nei Balcani e questo nell'arco di tutti questi dice
Ecco questo è un segno di che cosa sarebbe possibile fa di qual è la direzione verso la quale muoverci
Non a caso il termine trasformazione nonviolenta dei conflitti è stato assunto viene sempre più spesso assunto a livello internazionale da quella rete di persone che da anni operano in questo genere di contesa
Potrebbe certamente sostenere che la strada da percorrere è lunghissima ma forse negli anni in cui operava Capitini il buio che aveva di fronte era ben peggiore di quello che abbiamo oggi noi di fronte nonostante tutto ciò che è stato descritto in termini termine anche abbastanza corretti da da Fo
Durante gli anni del nazismo del fascismo
Forse che l'umanità si trovava in una condizione migliore di oggi non credo proprio ecco allora qual è stato il barlume di speranza e non solo di speranza ma di forza che ha permesso ad alcune di queste persone Capitini altri di lottare nonostante la situazione in cui si trovavano
Allora in generale il problema della trasformazione nonviolenta dei conflitti secondo aspetto che parte dall'altro punto che è stato evidenziato anche qui con mi trovo d'accordo con Fofi nella critica
Li chiama del consumismo e eccetera di per entrare più di tanto nel merito anche in questo caso dal punto di vista della non violenza oggi è in passato ci sono delle proposte cento sono delle proposte di segno molto diverso da quelle crediamo dominanti ma che sono presenti e sono anche diffusa il problema oggi non si pone soltanto dal punto di vista del modello economico si pone dal punto di vista di quello che va correttamente indicato come problema ecco ecco economia ecologica
Biglietti ecologisti quelli più attivi quelli che sono andati più alla radice del problema e anche qui ci possono essere ci potrebbero fare delle critiche
Non molto dissimili da quelle fatte da pochi per quanto riguarda il terzo settore di volontariato
Hanno messo in discussione alcune delle cose sulle quali c'è stato un consenso generalizzato e sulle quali diciamo per molto tempo la gente non ha pensato da nessun punto di vista ci ha pensato
Tranne alcuni antesignani Gandhi stesso era e viene tuttora considerato un antesignano
Dei movimenti ecologici proprio per il tipo di modello di di stile di vita e di modello di economia che veniva proposto ovviamente vanno adattate queste cose per mille ragioni
Ma oggi il terreno di ricerca teorico e di esperienza in questo campo è tutt'altro che circonda
Può ben essere d'accordo con l'osservazione che facevano altre persone che sono intervenuti in un ciclo diverso di incontri che abbiamo promosso su natura leggi e norme
Con l'osservazione che il movimento ecologista si è sviluppato nell'arco di vent'anni meno di una generazione
E apposto comunque al centro dell'attenzione internazionale questi problemi con una forza notevole che si è manifestata
Pur con aspetti che potrebbero essere in una qualche misura
Messo in discussione proprio durante il vertice internazionale sei attendono sul la questione del Millennium Round dove si manifestato un'opposizione
Che anche questa radice ecologista non violenta di alternativa economica a un modello dominante che tende ad dare oltre le dimensioni che già ha raggiunto
Ovviamente non possiamo entrare nei dettagli nel merito di tutte queste cose però ci hanno in presenza al nettare di segni che vanno in direzioni diverse
Ma il punto nodale sul quale ci sarebbe da discutere che io però penso che sia un punto fondamentale e il seguente secondo molti analisti e io sono però soltanto né di questo parere c'è un primato della cultura sulla politica e anche sull'economia
Non che questi due aspetti se non secondarie tutt'altro
E neppure l'altra questione è quella del del militare che ho già accennato ma senza entrare più di tanto nel mio il cambiamento che la cultura della non violenza propone un cambiamento di paradigmi culturali
E che non è facile da realizzarsi e certamente non si realizza soltanto a tavolino anche se ci vuole una ricerca teorica in questo senso anche se questa ricerca in parte fa dal punto di vista delle forme con cui la non violenza si può presentare in termini collettivi in termini di azione
Sociale si possono distinguere tre
Grandi
Modalità la prima è quella della non violenza generica usando un termine che è stato proposto da affrontare in particolare la non violenza che è presente misure in cui è presente dentro le società democratica
E questo Porta di Nola il tema che prima tu avevi proposto Pietro no cioè il rapporto con la democrazia democrazia non c'è dubbio che introduce degli elementi di non violenza Gene
C'è poi un secondo aspetto della non violenza che viene indicato come non violenza pragmatica
E qualcuno usa anche il termine strategia dell'anno cioè la non violenza come strategia di lotta di conduzione delle lotte sociali per raggiungere determinati Fini determinati obiettivi
Ma in modo pragmatico
Che non mette necessariamente in discussione aspetti di di natura più profonda filosofici convinzioni
Etiche più radicale
E il terzo aspetto è quello della non violenza di principio anche filosofica che entra nel merito
Di aspetti che coinvolgono anche la sfera della ricerca in tutta la sua dimensione
Per esempio la ricerca nel campo scientifico
Che rapporto c'è tra una cultura della nonviolenza e la cultura scientifica così come oggi usciva sviluppa ci sarebbero molte cose da dire a questo proposito mi accennò un se qualcuno pensa che la visione Capitini Anna ma anche grandi hanno di compresenza dei vivi e dei morti perché in particolare in capiti ma più in generale di unità del merito dei dignità tra mezzi e fini di unità tra tutti gli esseri viventi c'è un'estensione non del dell'atteggiamento non violento rispetto a tutti gli esseri viventi sia soltanto una
Speculazione astratta
Oggi potrebbe trovare invece grandi elementi di conferma della interrelazione tra tutti gli esseri viventi proprio in ipotesi scientifiche come quelle elaborate nella cultura ecologica di cui dicevo prima presente da Jim Lovelock
Attraverso l'ipotesi Gaia
Oppure attraverso addirittura ciò che fa parte oramai in modo consolidato della tradizione della ricerca scientifica nell'ambito delle scienze fisiche
La impossibilità di separazione tra oggetto e soggetto
Potrebbe continuare su questo tema
In modo molto specifico ma adesso qui non non è il caso non è possibile farlo intendo dire che la cultura della non violenza delle dei fondamenti a me pare che sono di natura epistemologica sia sul piano di alcuni grandi principi come quelli che richiamavo adesso sia per esempio sul piano della funzionalità per quanto concerne gli aspetti della trasformazione non violenta del conflitto
è un fatto interessante importante che negli ultimi anni
Molta della ricerca nel campo delle scienze sì dalla psicologia e la psichiatria da psicanalisi
Temo portando elementi che avvalorano le tesi di coloro che sostengono non solo la necessità e la possibilità ma anche le tecniche per la trasformazione non violento del cortile
Fatto molto importante a mio parere perché fa passare la cultura della non violenza da aspetto che alcuni conosce i daranno
Certamente importante ma talvolta apparentemente superficiale oppure secondo le culture del realismo politico
Non adatto per affrontare la realtà che ci circonda fa pensare invece verso una dimensione in cui i fondamenti sono fondamenti che potranno di definire rigorosamente basati su una cultura scientifica mi sembra che anche questo aspetto sia importante ecco allora e da un cambiamento in profondità della cultura
Che possono poi derivare quelle altri aspetti che oggi troviamo così carente in particolare così carenti proprio in quel movimento in quei gruppi in cui gli orientamenti che Fofi criticava
In maniera apparentemente aspra una delle ragioni e proprio questa a mio parere in parecchi di questi movimenti pur con tutta la generosità che può caratterizzare alcune di queste iniziative non c'è autentica non c'è profonda cultura non violento
C'è un atteggiamento superficiale
E quindi di fronte poi alle difficoltà
Della vita politica nel modo con cui si ripresenta e alla complessità dei problemi globali rischia di non essere all'altezza del Cockpit
Grazie
Do la parola Marlin delle che in no no perché evidentemente la discussione
E ringrazio tanto perché è nostro ospite viene da molto lontano
Grazie
Sì sono un americano hanno posso parlare un poco dal nove dunque a italiana
Vorrei oltre commenti qui ultimi due sono meno importanti primo volevo suggerire che per quanto riguarda l'ingenuità di Gandhi altro verso Mussolini Mussolini
Subito prima dalla visita in Italia Caldiero dalla Svizzera cocco mango no
A Roma l'ONU via ha corretto aveva portato sotto a questo sbaglio né quando i banditi che non entriamo ha avuto queste interviste con Mussolini che come condusse in una lotteria
Dencheva diciamo siccome certamente e poi alla fine Mussolini lo ha detto
E che cosa pensa lei di quello che facciamo qua in Italia Carla risposta etica anche era lei sta costruendo una un castello di carte
Allora alla fine Gandhi assicurato questa ingenuità che aveva prima di visitarla schizzerà in questo gioco un un dettaglio architettonico l'episodio
Sì
Sì
Secondo sarebbe quello che
Insomma siamo se non
Si sono sono dettagli piccoli peccati sì sì sì interessanti sì allora e secondo sarebbe quello che ho fatto per l'inverno questo discorso dal futuro la fine del metadone guerra sacra la più grande a trasformazione il futuro io sono qui come esperto sul futuro
No non sono ho nominato un anno in qua un assaggio cult fatta con il concerto dalla società aperta in modo dallo aperto dal futuro
Di non credere che noi sappiamo quale sia veramente la strada dal futuro perché queste è uno sbaglio effetti è pericoloso e così allora volevo solo criticare questa questo aspetto dalla dalla terminologia che abbiamo qui perché si tratta dalla come si dice otto che avviene dal dogmatismo su strutture ossee se credi che altro che l'altro presso è sicuramente sulla strada spalle atta
Poi circolare mancanza di rispetto per quello che ha da presentare come la sua esperienza certi allora questa era una una piccola criticata da fare ma la cosa in Portico importante che avevo volevo dire sulla futuro sul futuro sulla possibilità di un futuro meno violente diciamo o non anzi più violente
Sarebbe quando l'ultimo punto tre collega nonni Savinio dove ha parlato dalla Melania moi Hondt cauto economica ecologica dal consumerismo eccetera
Per me la parola che è mancata finora
E forse sono ingenuo anch'io della parola giustizia ingiustizia
Credo che la maggior non so cos'è la giustizia sarebbe io nutro ma problematica una tematica molto problematico naturalmente
Ma a me sembra chiaro che la maggior parte dalla gente dal mondo reggiano che c'è un sacco di ingiustizia e poco Logistic sia oggi da un ordine economico tramonto
C'è il più fa Minnei come si dice in morte di fa bene che non prima
E queste a a causa di in parte di questi dieci anni io quasi dieci anni che abbiamo avuto e tocca applicabilissimo
Liberato dal pericolo dal dal marxismo
Questa globalizzazione allora ho sentito quelle parole come propiziazione benessere rapporto andava nord-sud più eccetera e volontarismo elettrico che fa parte dalla la la la soluzione ma credo che che per adeguare questi dei di Aldo Capitini alla situazione attuale dovremmo dall'ampio se a questo aspetto da una giustizia ingiustizie impettito allarmante in cui con queste estremità di di di povertà che escono dalla globalizzazione dalla dalla dalle tecniche di comunicazione cioè quelli che sono poveri sanno che noi siamo ricchi
E noi sappiamo che loro sono proprio per caste cambia il gioco non è come forse duecento anni fa odore est è stato a questo punto che per volevo presentare o meno un tema per me è importante
Nulla sì certo la cultura e le tecniche di alla non violenza tutta questa strada si ma sarà inadeguato e questo strano senza l'altro
Lo so bene che non è necessario dire questo e a quello che dal il Centro per gli studi Sereno Regis perché quando vado dei vedo tanti manifesti sopra questi problemi dal Irvine giustizia economica in un mondo di oggi però nel contesto di un convegno sul non violenza Aldo Capitini
Questo dicono che o da portare grazie
Chi vuole intervenire di di allora Maras magari mi fa un cenno così poi venire qui perché certe così io faccio un elenco qui
E proviamo anche a ordinare un po'la discussione
Oppure se vuoi provare a pagare l'IVA
Sì
Nova sentiamo prima Ras Carlo facciamo
Traggo spunto soprattutto dalla dall'interessante parole di Angelo d'Orsi
Il quale a mio parere su un punto a per quel che conosco ha preso una cantonata i rapporti tra Gandhi e Mussolini
Ha già detto ma le impedì quando Mussolini che lei cosa pensa delle lui gli risponde esplicitamente lei sta costruendo un castello di carta e di carte di sono appunto di cose che vanno
Interessante questo can le giornate che Gandhi aveva pensato a Roma se non sbaglio erano tra
Il colloquio tra grandi e Mussolini avvenne credo alla sera dell'arrivo a Roma Mussolini aveva fatto mandare un treno speciale a Milano
Perché era evidente che nella sua ottica essendo che Gandhi lottava contro gli inglesi dunque erano suo alleato questo era l'atteggiamento mentale Mussolini quali in quegli stessi anni stava lavorando e aveva allestito dei campi militari vicino a Brescia dove si addestravano di i croati di Ante Pavelic
E e lui aveva questa politica
Stava lavorando
Contro atti possibilmente con gli indiani con chi fosse per cercare di porre in qualche modo un freno un limite alla potente inglese e preparare una rivincite diciamo contro i gli inglesi ed anche non cadde in questa cosa qui ripeto perché subito
Quello che ha detto ma tre bagno Mantini rimanevano due giorni queste è curiosissimo è un aspetto che può sembrare del tutto marginale ma di estrema interesse per capire e gli altri
Gandhi aveva una corrispondenza che si rinnovava soltanto una volta l'anno Tom una suora che stava in un in un eremo sul Clitunno
Non ricordo più come si chiamasse questa suora sorella Maria che l'arte edito adesso Enrico la sorella Maria semplicemente gli mandava uno gli auguri di buon Natale e Dante rispondeva grati di questo pulire ricambiava yogurt
A questa suora erano amiche ecco vedo che qui ci sono ricco scava più profondamente l'idea non sapevo che era anche amica di Bonaiuti
A questo punto poi
Nella parte invece
Vedo che assolti
E che garantiti premi rimango mi rimane questo tempo libero cosa c'è di più bello di far venire queste suore abbiamo giusto il tempo per pregare insieme
Abbiamo giusto il tempo per pregare insieme dopodiché Benetton in India ed è una cosa incredibile si trovano in una stanza non so il luogo esatto le perché andarsi a rivedere un po'di cose questi questo testo è utilizzato per la preghiera comune è stato pubblicato dalle suore che tuttora sono del Clitunno
Ho trovato me lo son fatto mandare poi lodato cialtroni anche non ce l'ho qui perché evidentemente non può portarsi tutto ma è significativo
Dello spazio di che cos'è che è ritenuto importante di ciò che non è ritenuto importante davanti il quale si trova con Mussolini liquida la cosa in in un loro dunque capisce
Dieci minuti ecco non lo so quanto va capi sadiche esaltanti sesta questione e si rivolge alle cose importanti
Mi sembra veramente interessante
La seconda osservazione
Riguarda la questione della positività della visione dell'uomo
Della non distinzione tra politica e religione
Che a mio parere in Capitini ha avuto una straordinaria rilevanza pratica naturalmente qui tutti l'ha detto con molta forza e con molta chiarezza Pietro Pinna prima
Ma a me pare che ci sia un'applicazione particolare di particolare interesse storico di questa visione
Ed è la sostanziale
Non dico polemica ma prese di distanza di Capitini dal fuori da quelli che facevano la corrente dei fuoriusciti sostanzialmente voi sapete che una parte dell'antifascismo si decise alla fuoriuscito dall'Italia
Non non una parte insignificante una parte cospicua forte
Ecco probabilmente se in questa posizione
L'attese Holden o l'apertura mentale ad una possibilità
Di dialogo di lavoro che Capitini infatti esperire fino in fondo
Perché il suo antifascismo che appunto non prevede la fuoriuscita ma prevede di stare tra i giovani tra le persone in Italia è quello che ha determinato quel tessuto incredibile di conoscenze e di amicizie eccetera per cui tutti ecco tutto l'antifascismo ma che ma che non necessariamente era non violento per pensate a ad un uomo come Alessandro Natta o come Pietro Ingrao eccetera che tra l'altro vi di chi dice voi e voi prendete troppo velocemente delle delle conseguenze e quali deride però era questa cosa qui che ha determinato citato capiti
Questi giovani nell'università Sion piantava Lo Gatto il fatto che andava con i treni età destra sinistra e raccoglieva piccoli gruppi per un orientamento diverso
La concludo l'ultimo sabato una terza perché rimette a volere il poi ci sono altri per ancora D'Orsi farne parte interessante quando sul finire la sua relazione parlava della della figura dell'educatore in Capitini che le il profeta quello che apre al prospettive diverso
Mi sembra che ci sia stato uno che in più in modo più intenso e totale ha fatto questo e in Italia io penso sia stato don Milani
Ed è interessante bisognerebbe fare un lavoro di scoperte di corri capire le relazioni tra don Mila ni Capitini
Relazioni intellettuale anche relazioni personali ecco che varrebbe la pena sono di tale intensità e vitale interesse storico-culturale religioso da meritare uno specifico approfondimento magari lo farei grazie
Prego
Poi flessibili
Se lei
Scusate volevo semplicemente fare una domanda perché più volte l'ho sentito specie dal già uno degli ultimi relatori in credo sia Giovanni Sannino
La definizione di conflitto non violento ora sembra una contrapposizioni di termini perché il conflitto presuppone qualcosa no che a mio avviso e generato dall'ingiustizia cioè ogni qualvolta c'è un'ingiustizia ne deriva un conflitto che può diventare violento uno la mia domanda è questa
Dove sta il confine perché un'altra cosa che invece non ho sentito nella conferenza e lo Stato di diritto che segna proprio io credo netto confine tra un conflitto violento è un conflitto non violento
Ora tutte le società civili quelle più progredite che vivono in uno stato di diritto
Quindi la mia domanda è questa è vero che lo Stato di diritto crea questa discriminante questo confine tra conflitto che comunque c'è una realtà a tutti i livelli micro o macro eccetera
Tra la violenza e la non violenza oppure ci sono c'è qualcos'altro che non è lo Stato di diritto non lo so non ho capito ecco grazie
Volevo fare una domanda di una riga all'ultimo signore che ha parlato anzi Giovanni di Torino Vance Giovanni
Allora la domanda è questa lei ha detto una cosa interessantissime che quella sulla società aperta un modello che va verso il futuro nel difetto in cui continuiamo a navigare e il difetto è la palude in cui navighiamo nella nostra società ecco se approfondito la cosa o a qualche elemento in più da dieci si fa intanto vorrei se permette primario
Se permette prima i faccio tre incisi di una riga ognuno si qualche è stato detto quando lei gentilmente ha detto che per risolvere eccetera eccetera si è povertà di Teoria vero
Così è corretto fori va be'insomma è stato detto quindi sì sì sì quindi prendiamo il concetto a parte le persone
E bisognerebbe aggiungere bisognerebbe aggiungere
Soprattutto c'è povertà di soluzioni concrete dei problemi perché è da lì che nella dei conflitti qualche latteria
Che deve corrispondere attualmente a un reale miglioramento chiaro agli occhi di tutti
Con tutto quello che c'è stato in questi anni si sente sempre di più bisogno di cambiamento che prevede il miglioramento
Ma da tutto quello che c'è stato presso la politica e l'amministrazione teoria eccetera non si è ancora trovato lo si vede la nostra situate in generale non si è ancora trovato il bandolo per cominciare sarebbe trova questo bando di cose concrete pratiche
La giustizia eccetera che ci porteranno interamente la terra più solo neri era questa
E stato parlate di non violenta e democrazia e non mi ricordo più da chi tra le violenze nella democrazia ce ne sono diverse tante ristretti ma ce n'è una che ogni volta che viene un po'travisata ed è il presidenzialismo deviando nelle principali trend inserirlo in America
Quest'uomo per rapire continuità di governo continuità necessarie per poter amministrare densi come elezioni questa stabilità a un enorme potere concentrato in lui
Viene gestito ormai sì sapete bene viene gestito dall'hobby che lo influenza da quello condizionano per i pantaloni le lobby non si sa chi sono in genere soprattutto non si sa cosa vogliono
E poi non ci sono stati eletti democraticamente
Ora non è una forma di democrazia migliore di tante altre
Che Fabio Renza alla democrazia
Ecco però credo che per esempio in terrazza risposte che girerà questa silenzio accertate Hertha e vengo alla Svizzera effetto
No io direi siccome dobbiamo abbiamo tempo affidato alle alle alle diciannove
Allora sì adesso ci sono spunti tutti i relatori volevo chiedere ancora una decina di minuti per sentire qualche altro intervento avevamo previsto uno di Enrico Pedretti che chiamo al tavolo
E poi anche lei
Sì sì
Prego prego venga
E poi
Allora mi chiamo Paolo venduto a Bologna
Io volevo chiedere
Anche dopo il l'intervento di battere Marazzo se non se non sbaglio ce ne sono molti ignorante di Capitini e mi piaceva proprio sapere proprio due battute di quello che accennava Beppe Bara ebbe tre marzo sulla relazione tra Capitini don Milani quando Capitini Angostura Barbiana
Se certo senso Milani è stato influenzato da da Capitini allo stesso tempo le relazioni tra così una battuta per la mia curiosità ecco e poi di un'altra domanda sul futuro della non violenza
Il fatto che non so alcune volte mi viene da pensare un po'la sensazione che siamo tentati di vedere quando c'è un c'è una lotta da fare e di di pensare di riuscire là ai evidenziare nella società attraverso delle manifestazioni enormi cioè avuti più di niente di gente e se no non non siamo incisivi
Ecco qualche mese fa a al convegno del movimento non violento era stato dato un libretto un po'sulla storia del movimento non violento la cosa che era carina che mira a decidere il fatto che all'interno si parla proprio anche degli azioni dirette non violenti che sono state fatte nel nel negli anni passati intorno agli anni Sessanta così ecco io volevo chiedere se non non dobbiamo in certo modo riscoprire anche questo quest'aspetto cui della cioè che ci si si può essere insensibili anche con piccoli gruppi facendo di reazioni
Delle azioni dirette non violenta ecco un po'se vogliamo usare sul sinceramente ma viene in mente un po'Greenpeace ecco su questa linea
Le faccio qualche osservazione sparsa sollecitata dai lavori fino adesso sentito all'inizio come tanti con grande partecipazione l'intervento di Pietro Pinna ancora qua sì
Certo nello stesso tempo pensavo
Pensavo a
Al fatto che il pacifismo aitante risonanze anche anche negative c'è anche un pacifismo vile al punto che diceva Balducci è una parola inventata dal guerrafondai tra rifiutava
L'uso della parola pacifismo la quale richiede delle precisazioni non per nulla
Quindi ha parlato di pacifismo con tutte quelle precisazioni
Allora credo proprio anche profittando sul terreno
Di Capitini
Che non violenza vada preferito al pacifismo perché contro tutto pacifismo anche più deciso più radicale e assoluto l'opposizione alla guerra ma oggi dobbiamo sempre di più che tra questo tipo di violenza che la guerra violenza fisica cruenta omicida
Sì quel che in quantità se non altro non invisibilità questo tipo di violenza è superata dalle altre due nella ripartizione classica che sono la violenza strutturale e la violenza culturale la rilevanza economica oggi uccide molto di più della violenza bellica
Allora veramente dobbiamo spostarci dal parola al termine dalla centralità del del concetto di pacifismo a quello dei non violenza che significa opposizione
Alternativa forte a tutte le forme di violenze le più pericolose sono le più nascoste le meno visibili quelle che commuovono a meno che fanno a reagire meno tutti si indignano per la guerra molto meno candeline no per le altre più profonde violenza
Poi un'altra cosa io sono mania per prendere appunti mentre prendo appunti di quel relatori dicono accanto scrivo gli appunti dei programmi fanno pensare
Quando dorsi parlava non riesco a far tutto ma qualcosa
E quando Angelo d'Orsi accettava del espressione di Baglietto mi sono persuaso che si deve sempre rifiutata di uccidere
è tornato in mente una figura che ho conosciuto per combinazione attraverso uno spiraglio in un libretto poi sono andato a cercare che ha guidato l'Avanti conosce Guido l'Avanti
Normalmente sul giustamente sul perché a sconosciuti
Qui dopo un'era un soldatino della prima guerra mondiale
Era così condannato a saltare fuori dalla trincea come gli altri andare alla guerra
Facevano a cosa strana lasciava il fucile nella trincea andava disarmato all'assalto
Allora il suo comandante un tenente se n'è accorto
Io ma poi la Francia è nato noi per un valdese delle valli e nello lese dice io non posso uccidere c'è un cristiano non posso uccidere
Preferisco essere ucciso civico
Allora intanto non poteva permettergli queste si sono messi d'accordo lui usciva col fucile scarico no era formalmente in regola ma continuava a rischiare di essere ucciso piuttosto che rischiare di uccidere un altro
Questo tenente poi hanno fatto amicizia i due si sono intesi sono parlati questo valdese
Ha dato il Vangelo a questo tenente che poi si è fatto addirittura pastore valdese ed era Carlo Lupo che in uno dei suoi libri incidentalmente viene fuori questa figura liquido plana
Dice che questo un contenuta questa storiella breve in un libro che pure qua fuori periferia della memoria che riunisce alcune figure di oppositore alla guerra nella storia italiana
Un libro di tanti
Esatto sì senza del MIR
Del movimento italiano per la riconciliazione internazionale per la riconciliazione
Alla fine diceva nella sua bella caldo finale Angelo d'Orsi Mangelli a tutta l'operazione
Accennava è una cosa che meriterebbe un piccolo sviluppo
Non so farla ma allora allora ci provo un attimo quando diceva dolce che che si tiene pensava proponeva appunto addirittura di rifiutare la morte di rifiutare la Linus operabilità della morte te ne pare che dica se non con queste parole con questo pensiero che la vita senza morte comincia con il non uccidere non sappiamo se quando come ci sarà una vita senza morte
Però sappiamo che se può venire comincia dal non uccidere
Quasi finito
Sul punto sul punto che diceva Pietro Polito
Sulla non violenza come aggiunta alla democrazia ecco di Capitini questo pensiero ripreso da affrontare questo l'ho già detto
Ma vorrei richiamare una lettera di Bobbio era qui con la lettera che comparve sul manifesto in prima pagina mi pare nel novantatré quando Eltsin
Fece sparare bombardare sul Parlamento russo presidente che spara sul Parlamento perché c'era questo Bobbio scrisse io credo democrazia ma credo anche che la democrazia non sia capace di risolvere pacificamente tutti i conflitti e cioè indicava il limite di quella attuazione del non violenza relativa attuazione che pure la democrazia è e proprio che ha sempre affermato questo però in quell'occasione faceva vedere anche il limite di questa realizzazione allora mi pare che a questi si possa agganciare questo conservazione centrale i capi chiedendo il contrario che la democrazia che la non violenza questa aggiunta questo
Rimedio a questo limite
Della democrazia
No pensavano di intervenire su quella ma sulla visita di il grande in Italia c'è quel libretto tante lo conosceranno no
Venuta fuori
Sì è una cosa piccola potrà
No un attimo solo c'è quelle Prete Gianni Sofri non ha del Mulino tante avranno letto sottolineo solo perché non l'ha letto non avrà voglia di leggerlo un dettaglio il papà del momento più un decimo non volle ricevere grande
Perché perché non era cristiano qualcosa del genere annichilita rifiutata si esce però Gandhi fu ammesso a visitare i musei Vaticani sosta un momento nella Cappella Sistina non si con mosse per gli affreschi di Michelangelo anche perché non era ancora state protesta curate come adesso
Però se commossa davanti al Crocifisso del
Altare ecco testimonianze raccontano così commosso molto davanti a questa va ultima proprio se non togliete la parola per la violazione c'è un punto sul quale Pietro io a qualche volta abbiamo forse più e prospettato invece si sono queste
Abbiamo un po'insistito insieme che tra persuaso più o meno della non violenza dovremmo anche come insegnava accanto da siamo capaci di dirlo anche noi senza bisogno di canto
Farsi le difficoltà da soli
Non solo perché gli altri lo fanno ma perché la realtà sempre ci pone delle difficoltà allora veramente le l'autocritica della non violenza e non violenza che si fa da sole le difficoltà e Capitini insegna anche in questo in questo libretto che il movimento non violento pubblicò subito dopo la sua morte non sessantotto che perché capisco io un'ottima scelta brevissima sintetica del pensiero di brani del suo pensiero ci sono proprio cioè proprio questo lavoro che Capitini faceva raccoglie otto grandi obiezioni combinazione numero otto ritorno in questo campo
Quattro grandi obiezioni enuncio solo per titoli che poi sono sempre quelle che ritornano sembrano elementare sembra ma sono quelle che ritornano sempre nelle discussioni
Denuncia
La forza è necessaria la connessione della società coi tempi pieni comincia cerca di rispondere a queste obiezioni la natura umana violenta la non violenza lascia tre trionfare i violenti
Se uno mi assale che cosa faccio
E se uno volesse uccidere un bambino va a guardare resto non violento
C'è un'utilità della violenza pedagogica
La persuasione ottiene poco persuade rette soltanto è già persuase
Ecco otto obiezione lascio lo sviluppo chi vorrà leggere qua osservo soltanto che per combinazione sono otto anche le obiezioni molto simili bisognerebbe fare un confronto curato sono atto anche le obiezioni che raccoglie ci aiutò attrezzata Ananda non so se lo pronuncio bene
Dal da l'ex presidente dello Zambia Kenneth Kaunda che era stato non violento e poi si è pentito della non violenza ci sono anche questo ce ne sono altri
Un giro ed è stato detto
E sono otto queste non le leggo sono atto pure quelle che Bobbio mi fece in una lettera dei quel periodo detta a cui ha accennato
Prima Pietro Polito e sono riportate anche nel libro di Nanni il potere della non violenza pagina centocinquanta Lyonnais prassi Bobbio riconobbe che erano estratto giustamente
Dal da quella sulla lettera e Combi più o meno ecco girano intorno a questi punti allora
Ora ricordiamo Capitini riascoltiamo suo insegnamento però credo l'abbiamo anche ritornare sempre su queste obiezioni per affrontarle sempre più criticamente sempre più il aderenza ha come diversamente nel tempo e nelle situazioni si ripresentano scusate la lunghezza spropositata
Dopo
Matteo poi fare
Io mi chiamo Maria Teresa Canazza vengono soffermarmi sulla relazione di Angelo darsi sulla meditati
Riflettere sull'eredità di Capitini per quanto riguarda mi ha colpito molto il discorso del non li mentis mai pensato a girarci attorno alla rette delle piccole realtà locali in una rete lillipuziane accenni sembra che sia un punto dare vedere collegandolo al concetto di rivoluzionario che nel sessantotto Corinna daranno un altro significato
Però chi ha parlavamo già di contestazione globale e oggi no collegherei al discorso ad esempio da Di Pietro se ve lo posso spendibile poi mi ha colpito il discorso degli ultimi dei non intellettuali che mi sembra molto profetico rispetto alla realtà di oggi alle voci del sud del mondo e delle varie esperienze di testimonianze proprio di non intellettuali che danno un contributo quindi mi sembra che sia dal punto di vista pedagogico che dal punto di vista delle profezie di Capitini oggi più che mai sia interessante
La sua testimonianza in sarebbe utile approfondire
Insomma però socio
Io
Sì
Voglio fare un riferimento mediato dal profilo critico tracciato da Angelo d'Orsi solo capi tiene
Sono molto sintetico molto critico
Probabilmente molti punti non obiettivo cioè non documentabile
Cioè più
Club motivo diciamo culturalmente motivo intuizione forse Capitini ecco certe cosa darebbero fondate più su sui documenti
Sottolineo scusa sottolineo l'importanza del
Beh il discorso che fatto sulla via italiana alla non violenza preparo Capitini rappresentate
In tutta Europa una novità prima di Capitini in Europa non c'era niente di
Di qualcosa
Che fosse diciamo assimilabile all'esperienza così basta così complessa così lunga anche temporalmente come quelle capiti hai dimenticato purtroppo di questa via italiana alla non violenza le radici umbre
San Francesco
Non si può capire Capitini senza ricordare San Francesco come non si può capire il Capitini filosofo senza avere sempre presente il
L'imperativo categorico kantiano
Presente campi deserti probabilmente una delle cose che mancano nel primo convegno una delle cose che mancano i relatori a questi commenti su Capitini è la lettura dell'ultimo libro di Capitini la compresenza di morte non so quanti
Relatori Capitini anni abbiano letto questo libro che fosse a qui Capitini teneva molto perché era quello qui voleva dare spessore filosofico spessore dottrinario allora bisognerebbe anche fare uno sforzo per leggere questo capiti tenga un Capitini non movimenti Stone capitino non pedagogo non profferta
Un capi team anche se si butta in una dimensione del futuribile il un termine che usa anche lui
Così per inciso voglio ricordarti non so se ho capito male cioè Tribute tipo Autobiografia di Gandhi che non era proprio noto come autobiografia scritta alla grande ma una una collazione di un inglese tradotto in italiano
Hai detto pubblicata dalla Mondadori
Non era la Mondadori ma Treves l'editore Treves che poi divenne Garzanti
Divenne cantante vedetta ecco c'era stato forse un lapsus no perché correggo perché gli uditori documentano riferendomi all'intervento di Saglio che aveva distinto Preah spetti della non violenza quello funzionale quello pragmatico quello filosofico mi sembra che manchi qualcosa che molto Capitini Anne Heche da tener presente c'è l'aspetto religioso c'è l'aspetto realizzativo
Che veramente fondamentale cioè noi non avremo no non violenza nel futuro se questa non violenza si ferma all'aspetto pragmatico
Se si ferma all'aspetto funzionale diventa una semplice tecnica ricordiamoci l'errore che fa Sharp quando affronta il la tematica dalla non violenza ed esclude del tutto quelle che sono le radici della non violenza
Dobbiamo non dobbiamo dimenticare che la non violenza è tale perché ha delle radici e forte perché queste radici sono di natura Spirit sono di natura spirituale
Soltanto alla violenza settori chiudo soltanto la violenza ecco può diciamo chiudersi in termini funzionale pragmatici perché appartiene a un mondo materialistico la non violenza ed è una delle ragioni per cui poco viene capita appartiene a un altro mondo
E allora ricordo che in capi tiene questa la sua novità capitino ha voluto anticipare quest'altro mondo in una specie di filosofia del come se ecco la sua persuasione per qui attraverso il come se
Impostando già dall'oggi questo questo mondo che ci sarebbe se fossimo non violenti se accettassimo alla non violenza
Allora si apre la prospettiva non sia per il futuro ecco non è soltanto di futuro di Capitini ma il futuro di tutti noi
Speriamo
I suoi spunti vengono raccolti se è una battuta
No su
Eran due due spunti sono di approfondimento Rossi poi c'è l'occasione tra i relatori o da bagno domani non ci sono
Allora uno era il primato della cultura che poneva la necessaria e
E volevo dire che durante la manifestazione qual è il primo maggio ultimo anch'io avevo manifesto sul disco nel suo discorso non collaborazione con la guerra e appeso al collo a un certo punto mi sono incontrato con un tizio che era
Appassionato di il tribalismo no era tatuato dalla testa ai piedi eventuali interessati dice messi a chiacchierare sintonizzati ognuno della sua storia inizierà in tantissime cose in comune allora
E dato che ad esempio a Seattle c'eran molti rappresentante dei popoli indigeni così ecco sarebbe interessante vedere come questo il primato della cultura hanno è molto ha molte analogie con le culture dei popoli indigeni rispetto all'economia questa era la prima cosa
E quindi tribalismo
La seconda cosa era
Queste nuove scienza e la non possibilità che la scienza dice oggi anche di separare soggetto da oggetto
Anche qui mi ero trovato ad Aviano sempre in quest'ultima guerra a passare una notte lì alla tenda e ho avuto occasione di chiacchierare con una donna che aveva data una tesi di matematica con una filosofa
E mi spiegava
Che i numeri no c'è c'è tre tipologie di numeri c'è
Diciamo quelli sensibili polizia e altre due tipologie e mi spiega appunto che inonda i sensibili erano quelli dove non c'è questa separazione tra il il come si chiama l'oggetto il soggette
Lo dicevo questo
Perché adesso mi trovo a essere ad esempio in un Consiglio d'istituto come rappresentante dei genitori no e sarebbe interessante se si riuscisse a portare diciamo del materiale didattico a supporto di queste cose in modo tale da introdurre in modo che l'ottimo spinto ovunque possibile diciamo questo materiale di di cultura il nuovo all'interno delle dei momenti di formazione
Grazie voglio solo ricordare un aspetto che non ritengo marginale
Di seguito alla vicenda del coniugi bell'ambiente ricorderete cinquantotto
Di oscuro no furono questi coniugi spacciati
Con col cubismo
Per cui ci fu un poi una sentenza non non loro
Fa un sogno sentenze e poi la condanna
E poi seconda il tanfo la soluzione del vero vorrei però di seguito a questo ricorderà e che è stato il momento più popolare per capitoli di perché tutti il giornale nel nulla tanto di turno
Il mondo settimanale il Mondo lo hanno condannato dicendo che il professor soprattutto i giornali del Partito Comunista scelgono per forza in questo modo dare ragione questo aspetto adesso io non ho sottomano alla lettera che gli ha dato al ho scritto per il verso una delle opere di religione
Per cui questa lettera si chiede
Il presidente ha tolto abbatterci qualcosa di questo genere un atto clamoroso di questo genere non c'è stato e questo è un aspetto non trascurabile della sua attività
Quando andai a Perugia contorni centosessantasette presi alcune lettere pronto dibattito il fascicolo certe lettere non certe altre denunce prenda pure mi son Acquaro e poi venne fuori un giornale pubblicato portando all'Italia milizia spesi degli amici Como
In cui si sia il simili cercavano gli aiuti per sacerdoti che abbandonò la logica questo forse l'aveva
Stante e non richiedo con il richiedere né approfondimento sul tema della scuola in particolare mi riferisco agli interventi di Capitini il suo giornale scuola e in particolare su intervento acqua diciamo così anticlericale contro la scuola clericale mettere a punto un approfondimento vere
Un'analisi del pensiero di Capitini appunto alla luce di quella che anche la moda né situazione scolastica
Volevo dire solo
La battuta su oggi
Due tre un
E poi darei la parola Savio Marlin lei e Angelo d'Orsi lasciano di qualche minuto in più perché ha avuto più sollecitazioni va fatta la sua
Era l'introduzione dei nostri lavori e ti pregherei anche di chiudere però oggi i nostri lavori dando appuntamento a domani
La violenza delle democrazie
Il futuro della non violenza le obiezioni alla non violenza
Che se mi sembrano tre punti che dovrebbero dobbiamo riprendere in questo cammino che spero iniziamo oggi di riflessione su questi temi
Volevo chiarire al solo in che senso non abbiamo parlato di futuro dalla violenza della non violenza no no ma è un punto importante nel senso che per esempio prima Angelo mi diceva ma ma poi non so solo questo quei fogli Bassora il foglio l'introduzione e poi in realtà vi sono resoconto che hanno spiegato il senso in cui usiamo abbiamo voluto usare questa formula
Dicevo che mutuata da Bobbio che più volte ha parlato di futuro della democrazia di futuro del socialismo di futuro della pace
Ora quando nel linguaggio colombiano si sono queste formule non si intende che si sa che la storia va nella direzione del socialismo vale la relazione va bene non violenza vale la relazione alla pace
Sono tutte formule che in realtà sottendono una domanda
E difatti alla pace un futuro alla democrazia un futuro la prima domanda di questa breve introduzione la non violenza ha un avvenire
E sono pienamente d'perfettamente d'accordo con con quello che ha detto Enrico i primi che devono chiedersi se la non violenza ha un avvenire può avere un avvenire sono i non violenti stessi oppure come diceva Capitini e io mi metto tra questi gli amici della non violenza
Adesso darei la parola
Allora toccherò tra quattro punti che sono stati sollevati il primo la questione del conflitto c'era un signore che è intervenuto
Nel linguaggio comune
Un termine conflitto viene sempre usato come sinonimo sempre spesso usato come Che non di violenza e addirittura di guerra
Quello che analizzano da anni
Oramai questo tema assumono invece significato del termine conflitto in termini neutri conflitto è un una situazione che esiste normalmente nella nella vita umana a tutti i livelli
E può essere sia un'occasione di crescita positiva sia un'occasione invece che può sfociare nella violenza e nella distrutti evita allora quando si parla di trasformazione nonché del conflitto e quando si parla di educazione al conflitto per esempio e quando si dice che la non violenza dal punto di vista funzionale mira ad essere qualche cosa un insieme di conoscenze e di abilità di capacità che permettano di
Trasformare
I conflitti si intende proprio questo no cioè s'intende che è possibile formare c'è uno degli obiettivi che ci si propone ai vari livelli per svolgere questo qua
Qua bisogna penetrare maggiormente nel merito non c'è tutta una letteratura una cultura su questo tema e che a seconda delle tipologie di conflitti
Oppure terre verso
Modalità diverse con cui vengono affrontati del giustamente diceva ma lo Stato di diritto
Ho notato che di Rimini conflitti in maniera nonviolento violente gli è stato detto che la democrazia
Anche e di cui lo Stato di diritto è un'espressione non
Esaurisce totalmente
L'uso della violenza né al suo interno né tra gli Stati
Al suo interno perché modo spesso con cui è concepito prevalentemente
Il
Il concetto di diritto il modo con cui il diritto e la giustizia vengano amministrate attraverso l'uso delle forze cosiddette dell'ordine
Parte di polizia
Prevede l'impiego della violenza legittimata considerata giusta istituzionalmente però prevede l'uso della non entro cui nel merito di questa questione che è molto fame richiedere il monopolio dell'uso della violenza certamente ecco però ci sono Mammano citarne producendo soprattutto anche nel nostro paese ma anche altrove tutta una serie di tecniche chiamate tecniche di mediazione del conflitto anche in sede penale
Che sono un'alternativa verso un ampliamento della contenuto di non violenza all'interno della democrazia che però continua ad assumere
Questi ampliamenti della non violenza in termini di non violenza generica la stessa legge Gozzini che prevede un diverso la modalità di espletamento della pena da parte di coloro che hanno commesso dei crimini che c'erano già stati condannati e che viene spesso criticata
Soprattutto data i fautori invece di misure penali più severe è un
Modo di affrontare la questione in termini più coerentemente non vale
Rimane ancora del cammino da fare noi da questo punto di vista io la tripartizione non lo facevo come non violenta funzionale facevo come non violenza generica nonviolenza
Specifica o di principio
Che può assumere poi due posizioni una
Pace
Il principio specifica ma assumere aspetto prevalentemente o esclusivamente pragmatico l'altro filosofico usato termini più melodico perché mi sembra più ampio comprensivo del termine religioso che invece lo considero insomma importante quanto ci vuole ma credo che uno degli obiettivi che noi dobbiamo perseguire è quello del fondamento di una non violenza
Che e innanzitutto laica
In un secondo momento non è tempo mutamento delle religioni ma le religioni ahimè sappiamo storicamente cementate un elemento di profonda divisione
Anche se poi possiamo dire
Insomma tutte le religioni hanno un conto no no certo buddismo infatti ma insomma è un discorso anche queste sono pesante complesso
Mi limito soltanto dire che la ragione per la quale ho preferito termine filosofico ma si può aggiungere ovviamente anche filosofico religioso era perché c'è un
Un un esigenza insomma gli appare
North ma da parte di RAI del della gente che della popolazione dell'umanità se vogliamo dare del venerdì un arco
Di aver un messaggio che sia un messaggio che unisce nonché di di di quindi un messaggio che innanzitutto laico si rivolge a tutti quanti a tutte le fedi e precedente rispetto alle fedi religiose e assumibile in termine vale e mi pare che oggi non è pensabile ha questo fondamento sulla radice più profonda beh qui c'è di nuovo degli scooter ma ci sono anche delle radici
Di di forza interiore che possano aviere un radicamento di nuovo in un
Assunzione anche di natura laica
Termine spiritualità povere molto eccentrica ma ripeto noto discriminando sto solo cercando di
Precisando
Anch'io vorrei aggiungere una piccola osservazione sul futuro mi ero riservato scritto negli appunti che poi non ho letto per ragioni di brevità proprio perché da un lato si potrebbe usare termini le radici del futuro che il titolo di una collana di libri pubblicati dalla Red edizioni che considero piuttosto interessanti
Dove le radici appunto sono quella tipo di cultura di cui la non violenza è espressione per esempio che può prefigurare future poi sono d'accordissimo con tutte le critiche poi perviene con una precisazione che Popper si ferma direi nell'anticamera della non violenza che anzi critiche a volte con argomenti molto superficiale non solo ma non giunge a utilizzare in modo completo il suo pensiero
Cosa che farà soltanto uno dei suoi maestri uno dei suoi allievi in qualche modo ribelle fai era bene
Che tiri del pensiero di Popper ma in una chiave epistemologica che lo porta in altre direzioni
Il completamento del pensiero di Popper e soprano mentalmente come noi siamo sempre in condizioni di ignoranza di fronte al futuro ma anche di fronte il futuro
Vicino prossimo non non quello lontana fra mille anni o neppure tracciata
Allora se voi via assumere un processo decisionale fondato in termini razionali questo processo decisionale deve consentire la riparazione degli errori che non mi hanno commedia scopriamo come conseguenza delle nostre ma non violenta a questo con me
Aspetto caratterizzante e o meno fatica nella ricerca
Soluzione consente di avvicinarsi senza distruggere l'alto e anzi facendone emerge del contenuto di verità questo è uno dei fondamenti epistemologiche su cui si fonda a mio parere riflessione della non violenza e che utilizza nel modo più convincente proprio proprio una parte del una parte del
Pensiero tipo
Ultima considerazione ultima riflessione
Avrei voluto giocare un anno è possibile farlo più di tanto che si riallaccia forse in parte a quello che
Vecchio
Posti era critica ci sono due punti che
Bisognerebbe prendere in considerazione io non sono d'accordo soltanto sulla carenza di teorica anzi probabilmente se dovessi dire c'è troppa teoria
Ce n'è tanta però cancro fa troppo abitudine
Allora voce troppa filosofia di gialla comunque in qualche misura è molto più facile lavorare
Delle teorie che non vengono mai verificate
Difficili da verificare qualità degli intellettuali che si nell'oratorio sono pochi
Quanto invece c'è bisogno di passare dagli scienziati della pace e della non violenza agli ingegneri della non violenza
Uso questo metafora perché il pensiero scientifico
Non si traduce in opportunità dirà poi
Degli esiti talvolta perversi
Se non ci sono anche gli ingegneri tanto agguerriti dagli scienziati e riceve in cambio almeno da alcune categorie ricercati nel maniera un po'un po'superficiale e quello che c'è bisogno di ingegneri della riunione cioè di persone che traduca
Nel concreto nella quotidianità resta un lavoro
è un programma che i cani che mai il programma costruttivo che appunto
Dolcemente ricordava in Capitini come il programma di azioni movimentista eccetera ma che si traduca in una capacità di lavoro quotidiano
Il movimento operaio ha raggiunto determinati obiettiva che ha costruito un movimento organizzato e strutturato avrà avuto dei limiti eccetera ma anche raggiunto degli obiettivi e movimento non violento deve fare qualche cosa di andando con un po'soltanto disseminare delle idee non creare le radici della propria identità della delle proprie strutture così qualcosa del genere ovviamente si va facendo ma e ancora insufficiente è però un punto sul quale bisognerebbe riflettere oltre che
Agli aspetti di natura che ricca
Allora
E poi la parola
Faccio nel modo alla grafico come tra la trama San Francesco sì ma non era un politico quando io ero un politico ha portato all'IPA allorché alla politica di massa questi principi queste la sua invenzione e cappottini era nello spazio fra questi due livelli grazie
Per società perfetto ho scritto qui la fonte dall'ente moderna altri al patto deve essere una tradizione italiana comunque idromassaggio mosso
Sì
La la la la questione dei gruppi Ciccanti gruppi piccoli mi pare molto importante per che i gruppi Ciccanti possono aver quello che so
Chiome nomignoli né in quale saremmo abbastanza accaldarci
L'uomo del gruppo gigante può essere distruttivo uno in modo terribile molto pericoloso una prova così e comandi ha lavorato così e c'è stato un prezzo terribile verso la fine dalla sua Peter cerca si potrebbe dire
Allora questa in problema tecnico molto importante nel corridoio che io interne
E un'altra chiave tecnica per evitare questo problema si può convince nel comunicare subito contro altre persone aperte io
Niente qui cioè la riscossione la la risposta
Evitare questo un po'
Qualcuno ha parlato ed inizia iniziare il cambiamento
E volevo solo dare un
Venti parole se qua sta per quanto riguarda la giustizia economica
Chiaro non abbiamo il benessere del consumerismo una parte dalla nostra vita
Se riteniamo deve essere per il pericolo rosso risparmiato per stare a queste cose spogliata questa strada il modo di iniziare chiaramente non siamo Gandhi non non non siamo San Francesco non siamo poveri
Di fare dei passi piccoli consapevolmente come spezzare per permetterne il modo giusto di andar non futuro cercando un un un mondo un po'più giusto comma per comma secondo passi concreti piccoli
Questo se grazie
Allora Angelo d'Orsi
Allora avevo
Non riuscirò a rispondere a tutti
Cominciò comincia dalle critiche che ho ricevuto naturalmente questo non per un per
Ciao non per gentilezza Capitini Anna ma per me era un narcisismo nota mercati fa delle critiche questo che cita il narcisismo sono così importante mi ha fatto le critiche
Allora la prossima volta io uniroma tre o soci infliggendogli la lettura di sessanta cartelle che peraltro scritto
Ho preferito parlare a braccio piuttosto che ci sono anche le lotte ci sono anche note
E lei potrà eventualmente fare le pulci l'unico dubbio che posso aver rispettato interventi e sull'editore però deve capire i gatti non mi sembra un dato così rilevante mi sembrava di ricordare Mondadori tu dici che Garzanti labili
No va benissimo non mi pare un punto così rilevante però nel testo a stampa verificheremo e metteremo al per mettere dito riemette io verso chi parlava appunto a memoria a me sembra dei fondatori però va benissimo potrebbe essere e in ogni caso Garzanti era all'epoca era già un grande aiuto
Dopodiché appunto gran parte delle produzioni critiche
Si risolvono guardando il testo ci sono almeno cinque pagine su canta la presenza di Cantet nel gruppo intorno a Baglietto
Baglietto che va a studiare ai va a sentire ai Denver unplugged di quel momento lì e Lagardère ritorno accanto il Cantillo Capitini dice più volte noi andiamo oltre campeggia sempre questi di appunto del andare oltre come il post comunismo andare oltre che contiene come ho sostenuto a proposito del per comunismo e di altri elementi che se vi ricorderete
La cosa invece questi qua comunque la la questo obiezioni si risponda guardando la relazione
Quello che invece non devo respingere devo restituire al mittente e come dire
L'accusa e questa è un'accusa e che per uno storico
Ho un modesto cultore di studi storici quelli non sono è un'accusa gravissima tributaristi di aver presentato delle interpretazioni non fondate sui documenti questo è assolutamente al di fuori dalla mi metodologia mi si consenta come dice qualcuno
Tutte le parlando a braccio ovviamente ho fatto pochissime città siano fatte tre in tutto nel testo a stampa ci sono tutti i riferimenti che sono di da lettere e da volumi od articoli non ho mai quando sostenuto delle tesi forti per così dire non mi sono mai sfondato semplicemente su un documento perché una cosa può scappare e ho sempre associato documenti privati lettere a documenti pubblici quindi articoli e saggi perché rientra nel mio modo di lavorare
E in più faccio notare allora gentile uditorio che tutte le volte che ho espresso interpretazioni forti o premesso qui vi do una mia interpretazione perché da questo punto di vista mi considero weberiano separo sempre momento conoscitivo tormento valutativo in modo che la gente sa sta dicendo una cosa su una sua interpretazione che può essere naturalmente sbagliata quindi quei benissimo non condivide
Però non posso accettare quel tipo di osservazione quindi quello lo respingo al mittente
Benissimo a parte le polemiche che per fortuna
Vanno benissimo insomma
Alcuni dei temi Paderno affrontati va be'sono interessati mi è piaciuto molto questa partecipazione emotiva questa sì su Gandhi il tema se gangli vitali ha suscitato un interesse spasmodico
Anche su questo va bene io non ho voglia di replicare alle repliche insomma perché giustamente peretta citate tipo di Gianni Sofri che anche in Italia il Mulino Bologna Milano centonovanta posso citare male magari borse novantuno però dire novanta
Che ricostruisce sia pure in maniera rapida ma molto efficace come una specie di detective story detective story ricostruisce il viaggio di Gand evitare un libro molto efficace e se andate a leggere il Libro secondo me date ragione a me verso
Scusate dopodiché Gandhi io continuo a pensare che faccia un errore di valutazione gravissimo e che non tenga abbastanza in conto le osservazioni gli inviti alla prudenza che gli aveva rivolto come diceva ricordava anche lei prima o meno ma benissimo a parte questo anche mi comunque la questione divertente ma non è così importante
è una parola subito hanno prima ancora
Ahimè ancora Matteo Sorcio chi è accusato di non aver citato il libro sulla compresenza a parte che le mettono potevo citare tutto ma come gli atti del processo mostrerà e io ho citato il libro sulla compresenza e ho detto qualcosa del tipo col libro bellissimo l'ultimo libro vero scritto da Capitini Milo cioè salta se ho detto anche la data se vuoi dico anche Milano il Saggiatore e o delle anzi con questo libro con questo libro io qui ho detto qualcosa ma insomma dicevo che Cimbri lettura citavo
Bobbio che dice che con questo libro Capitini inaugurava la sua migliore stagione filosofica la mia tesi è che questo libro e anche questa migliore stagione filosofica di Capitini no un e assolutamente un ritorno al filosofare come straniamento dalla società
Anzi anzi Lori proprio commentando questo libro nel carteggio con bordino dice la mia ricerca e nel presente ENEL presente e nel Paese non ha
Mai di Bianchi comunque bisogna lottare a trasformarla realtà non solo la realtà della società malata da natura quindi Pallotta arriverà la morte morte eccetera eccetera
Benissimo infine cosa posso ancora dire
Dette
Il discorso
E
Ho capito a questo accordo questa era per a pensare era pressato avversarie la giro serale dunque non lo rende noto sulla l'idea di futuro che è stata e qui evocata perché Pittini il futuro e testuale aperte virgolette il futuro e il armadi
Talmente nuovo questo è il futuro e quindi si costruisce da subito di nuovo hic et nunc questo è il futuro perché la migliore politiche quale dev'
Oltre la politica cominciando subito e perché una parola chiave su cui anche Pietro insistito varie volte mi pare dei suoi diversi tre sono ritenute parla però tra mutazione che è fondamentale è fondamentale e il punto poi fina
Nel quale che questa rivoluzione permanente non violenta se permanente ma ma il momento rimozione dopo comincia subito continua lo dice anche un prezzo da pagare però un prezzo minore rispetto ai benefici che tocca e questa rivoluzione permanente non violenta
Deve cominciare a dare subito ciò che lui chiama mutare l'animo mutare d'animo questo è come dire siccome la chiave di volta che risponde un po'a anche unificata risposte Capitignano e secondo me alle famose otto obiezioni che sono state poste per i
Ad ogni modo io spero che voi non molti altri dal punto di vista della partecipazione emotiva che è stato veramente molto bella vi ringrazio tutti domani mattina
Ci sono ci sarà spazio per i filosofi
Mario Martini Roberto Mancini Arrigo Pedretti affronteranno i temi più squisitamente filosofici vi ringrazio e vi aspettiamo tutti domattina grazie