A 30 anni dalle stragi. Questione criminale e questione democratica. L'altra storia

Tutto come
Ma nell'Unione
La
Come
Ma
Io condivido questa affermazione di Caponnetto
Con questo non intendo dire perché dell'evento
Criminoso avvenuto a fine maggio per quanto io ne posso posso sapere qualche elemento che possa aiutare a ricostruirlo come ho detto nel riferirlo all'autorità giudiziaria
Non voglio dire
Che comincio a morire
Il primo gennaio del mille il nel gennaio del mille novecentottantotto e che questo
E questa strage del maggio del mio novecentonovantadue
Sia il naturale epilogo
Di questo processo di mostri però quello che ha detto Antonino Caponnetto è vero
Perché oggi che tutti ci rendiamo conto qual è stata la statura di quest'uomo
Ripercorrendo
Queste vicende della sua vita professionale
Ci accorgiamo come in effetti il Paese
Costato la magistratura
Che forse
Ha più colpe di regnanti
Comincio proprio a farlo morire
Il primo gennaio del mille novecentottantotto se non forse l'anno prima
In quella data che ora ora
Ha ricordato lo coltiva
Cioè quell'articolo
Leonardo Sciascia
Sul Corriere della Sera
Che bollava me come un professionista dell'antimafia
L'amico Lupo Orlanda come professionista della politica
Ma è il primo nel gennaio del mille novecentottantotto
Quando Falcone Sorico
Per continuare il suo lavoro
Propose la sua aspirazione
A succedere ad Antonino Caponnetto
Il Consiglio superiore della magistratura
Con motivazioni risibili
Gli preferì
Il consigliere Antonino Meli
Si apre la corsa alla successione all'Ufficio Istruzione del tribunale di Palermo
Oppone concorse
Qualche giorno da si impegnò subito
A prenderlo in giro
E lì il giorno del mio compleanno
Il Consiglio superiore della magistratura e ci fece questo ospedale
Preferì Antonino mai
Tant'è che nonostante quello che è successo in Sicilia la Corte di Cassazione continua sostanzialmente ad affermare che la mafia non esiste
Continuarono a fare morire Giovanni Falcone
E Giovanni Falcone
L'uomo
Che ha sentito Sempre
Di essere un uomo delle istituzioni compro prontissimo senso dallo Stato nonostante questo
Continuano incessantemente lavorarci
Approdo alla Procura della Repubblica di Palermo
Dove a un certo punto s'intende
Le motivazioni e le riservo
A quella parte di espressione delle mie convinzioni
Deve in questo momento essere indirizzata
Verso altri ascoltatori
Ritenne a un certo momento
Di non poterli
Continuare ad operare al meglio
Ma Giovanni Falcone è andato lì sono perplesso
Con la mente a Palermo perché sin da quel primo momento mi illustrò
Quello che poteva riteneva di potere e di voler far due per Palermo
Il
Figli
No
La
A
Sì strisce
E fruscii
Dunque buonasera buonasera a tutti intanto grazie per essere qui grazie soprattutto per gli oratori ma lo dico lo dirò dopo siamo qui questa sera non solo per commemorare ma gradiremmo condividere un futuro il futuro di speranza non solo per ricordare i dolori che tutti insieme abbiamo vissuto i due filmati che abbiamo visto sono la sintesi massima
Del dolore provato da Paolo Borsellino esattamente in questa su questa pedana o comunque in questo luogo quando lascio a tutti noi il testamento
Lui non lo sapeva che quello il testamento probabilmente lui lo sapeva meglio di Orléans meglio di tutti
L'altro dolore quello della strage di quella strage che a pochi metri a pochi pochi chilometri da qui anche a Palermo insanguinato
Le nostre strade e a trent'anni da queste stragi dopo trent'anni di silenzi depistaggi riteniamo che sia giusto è obbligatorio
Informarsi informarsi capire non informarsi sui rapporti tra la mafia e lo Stato allarmati i servizi segreti
Quelle stragi in particolare del novantadue segnarono la fine convulsa della Prima Repubblica Halland dando in maniera molto molto forte molto determinate Ingrassia quel momento di transizione con una precisa volontà che era quella di locale un sistema democratico che lo Stato
Che l'Italia stava andando avanti
In quel periodo la Sicilia lo ricordiamo tutti perché molte di queste facce che vediamo qua erano in quel filmato e poi siamo molti siciliani hanno la Sicilia e Palermo divenne centrale nelle nel processo di evoluzione di sfida contro contro contro la mafia
Questi lenzuoli che vediamo Paolo e vediamo perché buio ma l'abbiamo visti prima che c'era affettuosamente prestato la Fondazione Falcone i lenzuoli erano la sintesi
Del dissenso di Palermo ognuno di noi in Bocconi una finestra io piuttosto che in un portone avendo un lenzuolo i lenzuoli
Piuttosto che le catene umane dove il dissenso diveniva sempre più evidente è sempre più forte contro soprattutto il sistema mafioso ma anche contro un sistema
Perverso in parte in parte dello Stato oggi siamo qua perché abbiamo la sensazione e io credo che non sia solo una sensazione permettetemi di dire
Che ormai vi sia una volontà precisa di assottigliamento del fenomeno dell'antimafia abbiamo la sensazione lo si iscriveva qua poc'anzi nella nelle nelle didascalie cioè quei cento passi cento passi
Che distanza non l'antimafia dalla mafia la casa di Peppino Impastato dalla casa di Tano Badalamenti quei cento passi si stanno avvicinando sempre di più si stanno riducendo ecco perché
Siamo qua ma non solo per quello siamo qua perché dopo le grandi stragi tv comunque una stagione di speranza in Sicilia penso la Chiesa al ruolo della Chiesa a sua Eminenza il cardinale Pappalardo penso Sagunto
A Roma si pensa e a Palermo si muore e e per noi oggi come diceva ieri una commemorazione all'amica di libera non possiamo permetterci di e non possiamo far sì che possa esistere il diritto di dimenticare
Non non abbiamo non possiamo avere ancora dopo trent'anni in poi nel prosieguo questo questo lusso e siamo qui oggi in prima fila perché siamo convinti che ciascuno di noi come nel novantadue deve ritornare ad essere garante della legalità
Ognuno nei propri posti ognuno nei propri ruoli nelle istituzioni e nelle istituzioni i cittadini la politica egli e di partiti occorre che ognuno gli acquisti
Questo ruolo intanto prima di continuare alcuni minuti volevo ringraziare tutti coloro che hanno permesso
Di organizzare questo incontro la fondazione
Falcone gruppi Bari c'è qua ci ho tanti quale a presentare anche Michel gruppi la società civile vedo il gruppo giovanile ottantotto di capace non giovani talenti ma rimasero un baluardo con Antonio Vassallo
Ma Casa memoria con Peppino Impastato piuttosto che tante altre amici e ringraziare poi coloro che hanno reso possibile questo incontro in altro modo anche sul portandoci dall'Assemblea regionale siciliana
A alla all'associazione di via Roma col suo presidente Francesco Carta ramo e se non ci fosse stato lui prontamente stasera
Non avremmo fatto questa manifestazione che allora siamo qui non solo per ricordare ma per ripartire e ridare voce a quella parte
Del mondo della società civile ma anche de dei cittadini a coloro che hanno pagato un prezzo altissimo per dire gare voce a questa gente a coloro che la voce forse l'hanno persa in questi anni dovendo gridare
L'altro giorno scrivendo questo discorso ieri preso alcuni appunti ritornava ad alcune mie alcune mie Accademia quella luce di mi spiace
E alcune vieni e studi Missouri passati classici ritorna ricordavo Santomaso Santomaso nella summa teologica della quaestio centoquattro
Della Summa teologica prevede il regicidio l'uccisione d'appello dice San Tommaso uno dei padri
E dei padri costituenti fondatori e la Chiesa cattolica ora noi non vogliamo uccidere nessuno evidentemente
Lei a Santo ma solo prevede in caso di disobbedienza al potere divino di mala gestio e non ci inseriamo in quest'ora noi non vogliamo uccidere nessuno ma vogliamo recuperare il ruolo di contestazione di e di e di e e di progettualità rispetto a un tema che così importante importante per tutti per tutti noi
E la mafia purtroppo occorre combatterla la ne siamo tutti convinti occorre combatterla a gran voce non è pensabile
Che la mafia possa essere combattute maniera silente in maniera equivoca spesso e volentieri allora dicevo
Siamo anche oggi vicini penso chi non ha voce quella voce ce l'hanno gli amici penso la famiglia Borsellino penso la famiglia Falcone Fiammetta Borsellino
Lucia piuttosto che Manfredi penso a tutti loro che in questi anni hanno gridato e continuano a gridare allora io spero ed è per questo che abbiamo fatto questo incontro che non è solamente un incontro commemorativo
Perché sarebbe importante ma non sarebbe esaustivo spero che da questa Corada questa bella piazza possa partire una momento di progettualità
Possa partire anche un momento di dissenso un momento di dissenso contro la politica quella politica deviata e non facciamo di tutta l'erba un fascio quella politica perversa ma permettetemi di dire anche contro un sistema una parte pur minima del sistema giudiziario ma d'altronde lo diceva Giovanni Falcone ora di o al sistema giudiziario che ci ha lasciato sospeso nelle proprie verità allora gli avvolgendo come abbiamo fatto i fili della storia ci ritroviamo al venticinque giugno qui abbiamo Paolo Flores d'Arcais di Rettore di MicroMega che organizzò ai tempi quell'incontro quell'incontro dove Falcone dove Borsellino scusate mila sono esattamente il suo testamento quella sera Paolo Borsellino manifestò in maniera forte consolidata in maniera convinta
Quelle dei suoi dissensi e allora
E manifestò il tiro fuori quella che Giovanni Falcone che amava il gioco grande cioè quel gioco fatto di connivenza e di strategie di interessi e di legalità quel gioco grande che poi del diciannove luglio ebbe la sua massima
Espressione
E allora
Dobbiamo riconoscere che a trent'anni dalle stragi sono stati condannati i mafiosi sono stati condannati gli esecutori
Però diciamo la verità coloro che Rita in nero il dovere attuarlo attivare le stragi sono ancora in giro forse magari non ci sono più paradossalmente perché son passati trent'anni ma non è stata è stata fatta veramente piena giustizia trent'anni dalla strage di via di via D'Amelio
Tutto questo tempo purtroppo non è servito a modificare quella che è stata
Una verità che con difficoltà la Siria è una verità una volontà una sentenza diciamo in generale che con difficoltà si riesce a smontare
Paolo Borsellino e Giovanni Falcone erano grandi uomini dello Stato
Certo non possiamo dire che lo Stato sia stata in prima fila a difendere no loro tanto meno possiamo dire che in alcuni passaggi lo stato deviato è stato connivente rispetto alla loro fine e alla loro morte io mobile di familiari di magistrati e i magistrati piuttosto i tanti amici mi dicono che bisogna esprimere giudizi dopo avere letto le sentenze e guai a dire qualcosa prima e quindi non possiamo dire nulla mi sto riferendo a quante uscito sette giorni fa dalla procura di Caltanissetta
Però io dico noi cittadini facciamo fatica a capire che coloro che hanno commesso il più grande depistaggio
Della vita italiana dello Stato italiano
Non abbiamo avuto la no attenzione l'avranno avuto assolutamente Mondadori sia stata riconosciuta per esempio l'aggravante mafiosa che era quella che avrebbe determinato il fatto che questa gente non sarebbe stata messa
I libertà per quanto gioco fosse per carità
Non non sarebbe scattata la prescrizione la famosa prescrizione come come motiviamo a una famiglia o a tutti noi una prescrizione dopo trenta anni dopo trenta anni passati senza chiudere
Il cerchio allora
Ci chiediamo come volto un po'di di cosa estranea non comprendiamo bene
Come mai Totò Riina volle queste scritto tutti amici presenti con lo scrivono dicono comunque vuole anticipare la strage di via D'Amelio non si seppe mai tanto meno Rina lo confido
Ai suoi adepti non si seppe mai chi furono gli uomini delle secondo istituzioni che presso la famosa borsa di Paolo Borsellino e con essa l'agenda rossa
E comunque mi avvio le conclusioni la storia
Nostra dell'Italia è una storia caratterizzata da queste grandi stragi rimaste poi non non non non chiare non certe fino agli omicidi Moro e di Mattarella i successivi passaggi che tentare un'altra si quali si tentò di ostacolare l'avanzata al potere di un sistema di nuovo sistema democratico
Io voglio dire io sono un ottimista né vede il bicchiere mezzo pieno più che mezzo vuoto però devo dire che spesso e volentieri ma insomma non scopro l'acqua calda che spesso e volentieri
Stato per carità deviato e ci mancherebbe poi abbiamo uno stato aulico in tantissimi passaggi coperti sia rappresentanze istituzionali bastato deviato mettiamoci
E mafia sono le facce di una identica megalitica
E allora d'acqua io spero che oggi da qui da qui piuttosto che da altre piazze di Palermo dopo per ora si stanno svolgendo a altre manifestazioni possa partire un messaggio di riposizionamento di riscossa un messaggio forte non solo di ricordo perché veramente lì concordare con alcuni probabilmente non varrebbe fino fino fino in fondo
E allora ritengo che le varie istituzioni vari partiti anche per questo
Io obbligato non obbligato per carità io coordino Dipartimento Cultura il Partito Democratico ma ho chiesto al Partito Democratico questa per il quale il quale ha fatto organizzato questa manifestazione discendere in prima fila e non bisogna stupirsi
Perché i partiti che sono il momento di congiunzione tra sistemi
Tali istituzioni cittadini hanno l'obbligo di alzare la voce su alcuni temi importanti e determinanti della vita ed è la sicurezza di tutti noi cittadini soprattutto in una regione come quella della Sicilia che divenne il nel limbo ancora una volta e allora
Io e poi Milton Gotti i panni del del dell'introduttore passo a quelli della del coordinatore pur se ce le riscrivo concludo con una frase che è una frase di un grande statista italiano Aldo Moro
Quando diceva questo Paese non si salverà e la stagione dei diritti e delle volontà risulterà effimera se non nascerà in tutti noi un nuovo senso del dovere grazie intanto quindi a tutti voi per essere
Per essere qua
Compì panni dell'introduttore passò ai panni del moderatore ma pochi numero denaro in realtà
Nulla abbiamo ritenuto che nessuno dovesse moderare questo dibattito perché tutti gli amici che sono presenti dei quali ora dico alcune parole annulla autorevolezza una forza e una competenza e una professionalità tale dei vari settori
Dalla magistratura alla politica le informazioni talmente forte che non occorre nessuno che interferisca rispetto a loro progetti di di di di di di informazione nei nostri confronti
Vorrei salutare un po'tutti vorrei salutare per prima una cara amica
Una cara amica che io ho obbligato obbligato è una parola forte
Alla quale ho chiesto con affetto di essere qua presente anche perché questa mica in questi giorni è impegnata come molti noi sappiamo che l'amica Caterina
Però l'amica Caterina che impegnata l'amica Caterina si chiama chimici e ha vissuto sulla propria pelle queste dolorose esperienze amica Caterina
Un magistrato
Con tutto quello che comporta e col suo impegno l'amica Caterina è un parlamentare che fino in fondo fa il proprio dovere soprattutto sull'antimafia quindi ringrazio veramente Caterina con una
Con umiltà e comma ma magari facciamo un applauso il Qatar
Quest'anno nella non era presente allora coi abbiamo con noi Roberto Scarpinato chi non conosce Roberto Scarpinato ha già
Già procuratore generale di Palermo il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato
Che si è sempre distinto per le sue impegno antimafia nell'ultimo periodo non sull'ultimo periodo invernale si è impegnato in particolar modo sul tema sul processo Macchia stato portando dei risultati importanti grossi soprattutto complesse
Insieme a noi c'è stasera Andrea Purgatori Andrea
Andrea è uno degli uomini di punta del giornalismo italiano famoso per i suoi reportage per riportare per i reportage per esempio che ha fatto durante gli anni di piombo famoso per tanti film il Muro di gomma
Per il giudice ragazzino ieri sera peraltro a cena insieme ho scoperto che è stato anche presidente di Greenpeace questo aspetto a monte lo conoscevo e quindi grazie grazie Andrea oggi Andrea non a caso conduce sulla sette il programma Atlantide più tardi anzi credo che ci collegheremo in diretta con La sette con luci al programma Franti dei dando un contributo determinante anche lì all'evoluzione dello Stato
Poi c'è Stefania Stefania limite limiti una bravissima giornalista una scrittrice
La scrittrice che ha scritto tanto sulla questione palestinese sull'inchiesta e le più svariate da Bobo kennedyana JFK né di
E e che piuttosto che in tante interviste sui servizi in tante interviste in tanti scritti scusatemi sui servizi segreti
E poi ancora sempre di più abbiamo Sigfrido Ranucci
Guido
Credo
Se non intervengono si fermano più sempre il Sigfrido Ranucci che è un altro degli uomini di punta ma per davvero che il giornalismo è uno di quelli che un po'fa come Cangrande della Scala e Dante cioè dai candidati alla Scala faceva Dante quello che Luigi
Voleva Buora ha avrebbe voluto richiedere non l'ho mai fatto cioè Sigfrido Ranucci fa una serie di inchieste scavalcando tutti i sistemi istituzionali e poi quello si appoggiano
Appunto a Sigfrido e alle splendide trasmissioni che porta avanti su RAI tre come report zero
è un altro amico un amico scoppiettante vorrei dire ma veramente e questo fa capire ora dico una battuta come la mafia va combattuta anche in questo senso l'amico pittore che qua
Conduttore televisivo sceneggiatore
Non tornano occorre che io ricordi la mafia uccide sono testate peraltro ricordavo stamattina Pif e stato co-regista con Marco Tullio Giordana giusto del film I cento passi e peraltro ho scoperto pure chi ha vinto quattro volte il David di Donatello ora basta però lasciava qualcuno anche un poco fa
Le ha già vinte da di Donatello
Ha partecipato con Fabio Fazio con Saviano tante trasmissioni sulla RAI di Luís vorrei fare una battuta perdonatemi giorni scorsi
è stato qua perché abita a Firenze mio figlio Gabriele che ha diciassette anni capire l'acqua con cinque amici fiorentini anche anche loro
Stavamo in macchina mandando fuori Palermo e a un certo punto Miracle dai compiti con la segreteria per droga appena si ragazzi
Non dico bambini ragazzi diciassettenni tutti sentirò Pif Pizzo intendiamoci Ballarini parcheggio valido per fare teatro no no mai Pistolesi happy ma perché chi ha fatto Pif papà ma noi Pif
Di Pif della mafia conosciamo tutto grazie
Tutti questi istituti per carità lo sapevo ma poi quando lo si tocca con mano tutti questi ragazzi molti dei ragazzi delle scuole italiane
Hanno avuto questa approcciato l'Antimafia grazie a queste modalità con le quali Piffari tenuto opportuno portarle su una scala valoriale i giovani questo siamo siamo veramente grave ancora con noi c'è Paolo Flores d'Arcais anche lui
Del giornalismo italiano ma soprattutto una cosa direttore di MicroMega che ha scandagliato
I più difficili ardui sentieri of fondali della legalità e dell'anti legalità e poi ho voluto che fosse qui questa sera è un amico che con me che come io con lui insomma insieme facciamo un percorso molto importante anche in casa del partito e forse massimo rappresentante del partito sapendo tutto quanto lui insieme ad altri amici porta avanti che
Che l'onorevole in torri Barbagallo sull'antimafia sulla legalità apparso normali dove per carità senza esprimere giudizi ma
Dove occorre che ancora a questo processo non antimafioso ma di illegalità diffusa andasse avanti potesse andare avanti
Bene io ho parlato troppo evidentemente mi fermo se voi mi permettete io inizierei dando la parola
A l'amica
No più importante perché siete tutti importanti ma che nel mio cuore ha per ora un attenzione affetto
Particolare ma no scherzo insomma darei la parola Caterina Chinnici Caterina e potete parlare carica o o se volete anche da questo
Vieni qua ecco Caterina Chinnici
Grazie grazie intanto buonasera buonasera a tutti un saluto agli illustri relatori che sono a questo tavolo alcuni amici che ritrova come grande grande piacere
Io ringrazio gli organizzatori di quest'incontro per l'invito che mi era stato rivolto già qualche tempo fa
Faccio una premessa perché dal cuore mi sento di fare la dicevo ho ricevuto questo invito qualche tempo fa e lo raccolto con emozione come capita sempre quando si ricordano persone che non sono state soltanto persone eccezionali che hanno contribuito a cambiare la storia della nostra terra ma sono persone
Che hanno fatto parte della mia vita è che io porto con me come patrimonio affettivo che nessuno potrà mai togliermi
E avevo accolto veramente con emozione questo questo invito poi è passato del tempo e io oggi mi trovo nella condizione un po'particolare che potrebbe fare pensare a qualcuno offra diciamo potrebbe ingenerare degli dei Friends fra intendimenti sulla mia presenza quei chi mi conosce sa bene che io da magistrato che ad un certo momento ha deciso di portare il proprio impegno
In ambito politico opero sempre tenuto separate il mio impegno in ambito politico è la memoria non ha mai consentito a quell'impegno di entrare nei momenti della memoria
E quindi questo in questo particolare momento della mia vita mi aveva fatto per un attimo a pensare di non partecipare con dispiacere perché per me è poter ricordare le persone che sono nel mio cuore davvero importante però per un fatto diciamo di correttezza per evitare fraintendimenti avevo pensato di non partecipare questa sera però l'amico Mario Mele e non solo lui hanno insistito affettuosamente e mi hanno convinto mi hanno convinto ad essere qui
Ad essere qui per portare innanzi tutto lo voglio dire come prima cosa un so che non ci sono so che hanno deciso di non partecipare a questi momenti i sarebbero azioni di ricordo ma la prima cosa che voglio fare anche se non ci sono voglio mandare un abbraccio affettuoso ai familiari di Paolo Borsellino
Lucia Manfredi Fiammetta è il fratello Salvatore perché io conosco il loro dolore è lo stesso che mi porto dentro io
E lo rispetto e lo rispetto profondamente perché credo che quel dolore debba essere rispettato sempre e comunque quindi capisco il loro dolore capisco la loro sofferenza e per questo ecco voglio come prima cosa mandare loro un abbraccio
Io sono qui sono qui direi quasi in veste di testimone testimone di un periodo di vita vissuta un periodo di vita vissuta nel quale io mi sono trovata da figlia di Rocco Chinnici
Ad avere un contatto quotidiano con delle persone davvero speciali con dei magistrati animati da una tensione morale veramente eccezionale
Rocco Chinnici Paolo Borsellino che era nell'Ufficio Istruzione del quale mio padre divenne capo alla fine degli anni Settanta
Giovanni Falcone che mio padre volle fortemente arrivando a dire al Consiglio superiore che se non gli avessero mandato Giovanni Falcone lui avrebbe lasciato l'incarico
Quelle persone hanno fatto parte della mia vita quotidiana erano innanzitutto amici di famiglia condividevamo con le famiglie dei momenti anche di serenità di spensieratezza mentre loro
Lavoravano a quelle prime indagini di mafia così difficili perché noi oggi di mafia parliamo pur con tutte le difficoltà pur con tutti i problemi che ancora forse ci sono
Ma allora era difficile parlarne anche negli ambienti giudiziari
Io ricordo perché ero lì era un quegli uffici quando mio padre doveva parlare con Gaetano Costa di quelle indagini che poi nell'ufficio istruzione sarebbero diventati il processo dei centosessantadue bene noi arrivavamo io ero già magistrato è solo per questo mi consentiva di andare in macchina con lui si arrivava al palazzo di giustizia mio padre entrava in ascensore con Gaetano Costa e sparivano dentro l'ascensore e noi stavamo lì ad aspettarle dopo un po'riscende avevano si andava c'era questa piccola abitudine che serviva ad alleggerire l'attenzione di quegli anni dentro gli uffici giudiziari si andava tutti a prendere il caffè si cominciava la giornata
Bene al chiuso dentro quell'ascensore dove nessuno poteva ascoltare loro parlavano di quelle prime indagini perché in quegli anni la parola mafia non si pronunciava neanche negli ambienti istituzionali
E io ricordo quanto cercavamo da un lato di vivere una vita normale e dall'altro di far fronte a quelle tensioni crescenti che arrivavano dal dal loro lavoro
E ricordo quella solitudine che non era la solitudine fisica era una solitudine intellettuale venivano quasi isolati quei magistrati che trattavano il tema che forse nessuno voleva trattare e loro invece lo hanno fatto lo hanno fatto con veramente con impegno con determinazione con coraggio
E lo hanno fatto
Finché mio padre che costituì lo sappiamo io da quello che fu il nucleo del primo pool antimafia chiamando asset proprio Borsellino che era nel suo ufficio e poi Falcone che volle fortemente perché Falcone era un giudice civile e si occupava di società di diritto societario
E mio padre che aveva capito quanto importante fosse nel perseguire la mafia colpire la mafia anche soprattutto negli interessi finanziari
Avevo visto in quel magistrato arrivato da Trapani che aveva una grande capacità lavorativa una grande preparazione aveva visto la persona giusta per avviare le prime indagini
Finanziarie le prime indagini bancarie e aveva sostenuto l'unico allora e c'è un bellissimo spezzone di una trasmissione su RAI tre aveva sostenuto l'unico allora la legge Rognoni-La Torre quella legge che consentì le prime indagini bancarie è che rese obbligatorio il sequestro e la confisca dei beni
Ottenuti attraverso le attività illecite
Volle quei due giudici mio padre io me lo ricordo perché io ero uditore in quell'ufficio dentro l'Ufficio istruzione in quegli anni
E sono stato uditore di Paolo Borsellino mi piace ricordare la persona Paolo Borsellino così simile a mio padre mio padre il capo del ufficio allora funzionava che era il capo dell'ufficio che decideva a chi affidare i giovani magistrati mio padre scelse per me Paolo Borsellino non a caso ma perché mio padre Paolo erano nati lo stesso giorno il diciannove gennaio a distanza di quindici anni avevano lo stesso tratto di carattere di personalità una profonda umanità
Che sapevano coniugare in un equilibrio perfetto con il rigore laddove necessario dell'applicazione della legge e così ero come se mio padre fosse quasi un po'Luís a farmi da magistrato affidatario farmi dati un torneo e infatti io consideravo sotto il profilo del lavoro Paolo Borsellino quasi come un vice padre
E ricorda le giornate trascorse alla sua scrivania lui da una parte io dall'altra immersa nel fumo delle sue sigarette lui accendeva una sigaretta dietro l'altra
A lavorare e ricordo che fu la prima volta che io entrai in un carcere proprio con Paolo Borsellino e li comprese quanto fosse importante che il magistrato pur trovandosi di fronte ed era quello il caso una persona che aveva ucciso quindi un assassino doveva però Sempre rispettare la dignità di quella persona sempre rispettare nell'umanità
Insomma da
Rocco Chinnici da Paolo Borsellino
Da Giovanni Falcone io ho imparato a fare il magistrato
Loro sono stati i miei modelli di riferimento loro mi hanno trasmesso nella quotidianità quei valori di legalità di giustizia di
Fedeltà alle istituzioni di servizio nei confronti dei cittadini che io ho sempre portato con me anche se in ambito diverso
E però eh però come ha detto prima in quegli anni erano veramente da soli
Fu mio padre il primo interi tre accadere purtroppo sotto
La prima la prima strage di mafia
Sotto l'attacco della criminalità organizzata mafiosa che aveva colpito tutti gli uomini delle istituzioni
Fu la prima la prima strage fu una prima esplosione di tritolo quella in via Federico Pipitone il ventinove luglio dell'ottantatré il prossimo anno saranno ben quarant'anni
E però ecco quella e quell'esplosione che ha devastato ovviamente la nostra vita che Acea ci ha costretti a ricominciare a camminare da soli perché mio padre era un po'il pilastro di tutta la famiglia
E però ecco quella terribile strage morirono con lui dove dove sottufficiale dei carabinieri il maresciallo Mario trapassi l'appuntato Bartolotta e il portiere dello stabile
Che aveva l'unica colpa di avere ammirazione affetto per quel giudice quindi ogni mattina lo accompagnava dal portone alla alla alla macchina è quella è stato quella mattina quel gesto di affetto per lui è stato fatale
E però ecco dopo la morte di mio padre quel piccolo nucleo che ha Luís aveva istituito di quello che sarebbe diventato il pool antimafia con Caponnetto ha continuato il suo lavoro
Falcone e Borsellino hanno portato avanti quella indagine
De centosessantadue cosa preferite Michele Greco più centosessantuno e quella indagine e sfociata nel maxiprocesso con quello che noi sappiamo quattrocentosettantadue imputati alla sbarra migliaia di anni di carcere dagli ergastoli tutta una serie di pena aggiuntiva
Quindi vorrei soltanto importante di quel lavoro
Però
Poi anche loro sono stati fermati
Con le stesse modalità io dico sempre che non è un caso non credo che sia un caso mio padre diceva che in Sicilia le coincidenze non esistono neanche per i treni è io credo che sia così e io credo che sia stato così
Perché non può essere un caso che Falcone Borsellino che hanno raccolto la sua e degli ettari il suo lavoro lo hanno portato avanti siano morti con le stesse modalità Paolo Borsellino con una centoventisei
Una rossa l'altra verde nel caso di mio padre a distanza di nove anni la stessa identica macchina
Non può essere un caso evidentemente c'è un fil rouge che lega il loro lavoro a quella destino triste che hanno condiviso
Si parlerà oggi di quei
Di quelle pagine spiacevoli di quelle pagine spiacevoli del depistaggio
Della trattativa Stato-mafia momenti che fanno male a chi quel dolore se lo porta dentro a chi quei momenti li ha vissuto a chi quelle persone le ha conosciute e le ha frequentate come persone di famiglia
Però è giusto credo che sia profondamente giusto che e le istituzioni diano una risposta
E difficile
E lo vediamo perché ci sono stati numerosi processi numerosi processi che non hanno portato ancora in particolare parliamo di Paolo Borsellino ad un accertamento di verità
E però io credo che la giustizia
A cui va a come sempre tutto il mio rispetto deve continuare quest'opera perché i familiari delle vittime
Hanno bisogno di una risposta di giustizia altrimenti quel dolore se non c'è una risposta di giustizia rimane ancora più profondo
E fa ancora più male e per questo io capisco
I figli familiari di Paolo Borsellino
Però mi avvio alla conclusione di quello che ripeto è un momento di testimonianza di chi quella storia l'ha vissuta
Però io voglio guardare le cose anche in prospettiva
E dire che il loro lavoro non è stato solo quello che noi conosciamo e non si è fermato non è stato fermato con le loro con le loro morti non è stato fermato con le loro morti non solo perché tanti magistrati hanno portato avanti quello stesso impegno ma per una strage ragione
Perché io personalmente ho deciso di andare al Parlamento europeo perché mi sono io data un mandato portare a livello europeo quell'esperienza legislativa investigativa giudiziaria che è nata qui che innata in Sicilia
E che oggi è legislazione europea io ho lavorato da sola devo dire perché sono temi forse anche con una componente tecnica
Diciamo ovviamente notevole perché lavorare sulla procura europea sulla confisca il congelamento alla confisca dei beni e sulle norme anticorruzione sull'antiriciclaggio a livello europeo forse come dire
Un lavoro un po'più di nicchia che non è molto conosciuto
Ma il mio obiettivo era invece esattamente quello di far conoscere il lavoro fatto qui
Di far conoscere di fare esercizio della memoria anche
In Europa perché la storia di Rocco Chinnici di Paolo Borsellino di Giovanni Falcone non è storia soltanto della Sicilia storia d'Italia ed è storia europea
Tutta l'Europa deve a queste persone perché se oggi noi abbiamo una procura europea e perché qui nella stanza di Rocco Chinnici c'è stato il nucleo del pool antimafia
Se la gestione della cooperazione a livello internazionale se oggi c'è una direttiva che prevede il riconoscimento reciproco dei provvedimenti di sequestro e di confisca si deve
A quei primi tentativi di attivare quelle indagini fatte in una condizione di grande grande isolamento
E allora ecco che il loro lavoro non si è fermato il loro impegno è stato portato avanti la loro memoria continua perché questo è un compito fondamentale che abbiamo tutti noi trasmettere la memoria
A proposito di quello che diceva mio padre e necessario al cambiamento culturale
Perché ancora non ne abbiamo concluso questa battaglia
Non abbiamo conclusa
Ci vuole l'impegno forte della politica ci vuole l'impegno forte delle istituzioni
Ci vuole quella collaborazione da parte dei cittadini ben vengano le associazioni Addio Pizzo le varie associazioni antimafia Libera tante altre quei movimenti di idee di pensiero di opinioni che sostengono il lavoro dei magistrati
Ben venga tutto questo però dobbiamo anche lavorare sui giovani io vado tantissimo nelle scuole il primo fu Rocco Chinnici incompreso l'ora perché i suoi colleghi era né prima di di Marocco cosa vai a fare nelle scuole perditempo eh no
Non ha perso tempo perché se noi oggi comunque quell'impegno quella battaglia l'abbiamo portata avanti
E perché a poco a poco quel sei M. che mio padre cercava di instillare nelle giovani generazioni ha cominciato a dare i suoi frutti
E allora
Noi dobbiamo continuare a tenere viva la memoria di queste persone dobbiamo consentitemi di dirlo rispettare il dolore dei loro familiari
E dobbiamo continuare a lavorare per poter dare a quei familiari di vittime della mafia che non l'hanno ancora avuta una risposta di giustizia che aiuta ad accettare è era andare avanti con con quel dolore dobbiamo lavorare all'enorme perché in ambito europeo l'Italia e il modello di norme contro la criminalità organizzata
E dobbiamo continuare continuare a portare avanti la memoria trasmettendo alla ai più giovani
E questo il senso se la mia presenza qui oggi la testimonianza di un impegno che ho conosciuto di persona che ho condiviso io ricordo la tensione negli occhi di mio padre come in quelli di Paolo come in quelli di Giovanni
Però ricordo anche come tutti cercavano di non far pesare quella attenzione a casa ma io vivevo dentro un ufficio istruzione quindi la vedevo è la vedevo tutti i giorni
Però porto con me un patrimonio di valori uno dei modelli di vita di impegno e come dire del
Che per me sono una grande grande grande ricchezza che nessuno potrà mai togliermi e che io cercò davvero di trasmettere soprattutto alle giovani ragionerà azioni queste mie impegno l'impegno che io voglio portare avanti ogni giorno
Grazie grazie Caterina perché il modo per la parola chiave per come
E io passerei la parola a Roberto Scarpinato
Chiedendo a Roberto di essere come diceva l'onorevole Palillo a Palazzo dei Normanni coincise circoncisi
Solo che so che Roberto abilitato però di fare la sua relazione come postazione centrale e poi passare la parola agli altri e gli altri amici chiedere di contenere intorno ai dieci dodici minuti ciascuno la speranza e poi magari possiamo possiate anche di intervenire
Procuratore Scarpinato già procura
Credo
Sia evidente a tutti
E soprattutto palermitani
Che esiste una stridente differenza
Tra le cerimonie celebrative dell'anniversario della strage di Capaci e del ventitré maggio
Del mille novecentonovantadue
E quel dell'anniversario della strage
Di via D'Amelio del successivo diciannove luglio
Con la differenza che ancora più significativa
In occasione di questo trentennale
E cerimonia celebrativa dell'anniversario di Capaci
Perdono da partecipazione di tutti i principali vertici dello Stato dal presentatore Pubblica ministero capi delle polizie
Nel corso degli anni purtroppo queste cerimonie si sono progressivamente detenuta trasformando in una sorta di autocelebrazione di Palazzo
In una Falcone imperizia ed attiva e rassicurante
Che prima o poi verità storiche
E scomode
A me ghiandole dentro un mare di retorica di Stato
Lo schema della narrazione di tale Falcon mete ufficiale non a caso tutta incentrata esclusivamente sul maxi processo Poggi assumersi le sequenze termini
Da una parte e via Falcone
Ero distratto e personificazione del bene che con il maxiprocesso lancia una sfida senza precedenti alla mafia
Dall'altra risoluto vi sono i soliti brutti sporchi e cattivi personaggi come Salvatore Riina e Bernardo Provenzano
Assetati di sangue
E di denaro personificazione assoluta e totalizzante del malati ma
Falcone ottiene la vittoria del maxi processo con la conferma in Cassazione dell'impianto accusatorio e rimesso voi si vendicano uccidendolo a Capaccio
Storia tragica
Semplice
Ma a lieto fine
E soprattutto storia del passato
Perché si dice
E si ripete a ogni piè sospinto che i carnefici
I portatori del male di mafia sono stati tutti identificati e condannati
La mafia Current di Rina e sconfitte e quindi la mafia
Non rappresenta più un pericolo e si può quindi procedere
A smantellare progressivamente liberalizzazione team che è approvato dopo le stragi che si giustifica per un'emergenza che ormai superata
Storia semplice perché è basata su un macroscopica falsificazione culturale
Sulla macroscopica falsificazione della riduzione della mafia
Solo la sua componente popolare e militare
E nella forza rimozione dalla narrazione
E del e dalla memoria collettiva della verità storica documentato ormai da centinaia di sentenze che Rina e i suoi erano soltanto una delle componenti di un complesso e articola sistema di potere mafioso che annoverava al suo interno esponente di vertice dell'establishment presidente del Consiglio dei ministri ministri parlamentari assessore regionale capi della polizia capo dei servizi segreti e via elencando tutti personaggi sottoposti processo e in molti casi condannati e insomma settori porta
Per tutte le nazionali
Chiede alla mafia ci sono serviti come strumento di governo di ordine che con la mafia hanno costruito carriere politiche fortune economiche e che con la mafia di Riina si mossero sempre all'unisono per delegittimare emarginare ridurre all'impotenza Falcone e Borsellino come Paolo la sera del venticinque giugno del mille novecentonovantadue ci tenne a ricordare
Ma tutto ciò
A trent'anni di distanza dalle stragi resta argomento tabù nelle cerimonie ufficiali commemorative del ventitré maggio
Dopo che si spengono le luci della commemorazione del ventitré maggio le autorità statale cd leggono e si guardano bene da ripresentarsi a Palermo il successivo diciannove luglio ha replicato dello stesso canovaccio le pubbliche autorità sanno beh
Di non poter replicare gli stanchi rituali della retorica tanto in via D'Amelio
Dove la loro presenza è stata da sempre battuti
E quindi si limita a partecipare in sedi de filante
A frettolose cerimonia riservata come per togliersi il pensiero e a dedicare agli obblighi mentre in via D'Amelio e in altri luoghi
Si svolgono tallone commemorazione dibattiti che M potrebbero trovare ospitalità nelle sedi istituzionali per il torneo per il loro Turi critici spinosi avvolte urticanti nei confronti di un palazzo
Che prima abbandonò Paolo Borsellino al suo destino
E che ha fallito sino ad oggi il compito chiudere un'identità e mandanti della strage
Di via D'Amelio
Sicché questa da
Che questa da il diciannove luglio
è diventata il simbolo della cattiva coscienza della nomenclatura del potere statale
Causa di grave imbarazzo istituzionale
Questa divaricazione tra il palazzo e la piazza che dura tutt'oggi e nel SerT sin dai primi giorni e successive alla strage del diciannove luglio e da allora non si è mai sanate
Chi ha la netta ricorda che i funerali di Borsellino furono celebrati in forma strettamente privata
E il ventiquattro luglio novantadue della chiesa di Santa Maria Marisa proprio per manifesta polemica con le autorità statali che furono escluse dalla partecipazione del citofono
Ma quello fu soltanto un primo segnale
Quello stesso ventiquattro luglio
Si ferì fico infatti un altro episodio drammatico
E altamente significative
Documentato del film anche dell'epoca
Che rappresento in modo siccome allora
Che si era aperta una profonda frattura tra la piazza e il Palazzo
In occasione di funerali di Stato
I cinque agenti della scorta di Paolo Borsellino periti conduce alla strage
Celebrate lo stesso giorno ventiquattro luglio venga Palermo il Presidente della Repubblica Scalfaro
Accompagnato dal capo della polizia Parisi
Che nel loro percorso Ciccio Fortugno al centro d'una folla immensa che si era riversata nella piazza a un certo punto dalla folla
E iniziò a levarsi contro di loro
In massimo rappresentante dello Stato il grido alzarsi
E la situazione sembrò poter degenerata al punto tale
Che i poliziotti che si trovano accanto al presidente al capo alla polizia furono costretti a fare scudo con il proprio corpi per proteggerli da una folla che appariva sempre più minaccioso
A distanza di trent'anni
Dobbiamo riconoscere che quel blitz
Che si levò dal cuore della fonte da quel giorno
Quel grido che in sostanza accusato lo Stato di essere complice della strage quell'ibrido che allora sempre a un atto incomprensibile assurdo irrazionale
Conteneva un seme camminano su dal profondo diventa
Abbiamo tutti gli elementi oggi per potere dolorosamente ammettere
La tragica verità
Che la strage di via D'Amelio fu una strage che campi che chiama doppiamente in causa sta
Soggetti appartenenti agli apparati istituzionali sono ripetutamente intervenuti prima per fare sparire da gennaio ossa
E poi per sviare le indagini la magistratura mediante la costruzione Tripolina giunto al suo collaboratore di giustizia e poi che questa duplice attività di depistaggio
Non fu certo finalizzata coprire la responsabilità dei mafiosi
Esecutori materiali della strage è giocoforza per pervenire alla conclusione che il depistaggio artista tu
Fu finalizzare attacco intuito irresponsabilità gli apparati statali nella stessa esecuzione dell'ostaggio
E dunque lecco di quel grido della folla contro il cui contro uno Stato al cui interno sì ce la fanno i complice degli assassini poi borse Lino continua a distanza di trent'anni
Attraversare il tempo ponendoci dinanzi a un quesito tra Mantico
E ineludibile
Se lo Stato fu complice dello strage di via D'Amelio potrà mai illustrato a processare se stesso
E come possibile
Che lo Stato sia complice di una stracci
La chiave per rispondere a queste domande viene dalla lezione della storia
La storia della Prima Repubblica estratto ha tenuto a battesimo da una strage politico-mafioso quella del primo maggio del mille novecentoquarantasette e si è concluso non a caso con le stragi politico mafioso del mille novecentonovantadue del novantatré che tra la prima l'ultima strage
è stata realizzata una sequenza ininterrotta di stragi che non ha eguali in nessun Paese europeo
La strage di piazza Fontana a Milano sessantanove
La strage ripeteranno nel settantadue
Dell'Italicus settantaquattro dei Piazza della Loggia a Brescia il settantaquattro di Bologna del mille novecentottanta verrà perdono la centoquattro e duecentottantaquattro Piso lungo due aprile ottantacinque
E la
Quelle Dumas Tutu attentamente
Quasi tutte queste stragi hanno un unico comun denominatore
Che le accomuna alla strage di via D'Amelio in modo significativo
I depistaggi
E depistaggi e posti in essere
Da appartenenti agli apparati istituzionali che hanno sistematicamente il sabotatore bendaggi e la magistratura
Allo scopo di impedire alla magistratura di identificare dei mandanti e complici eccellente di palestra ci circostanza questa che attestata da varie sentenze di condanna definitiva
I esponenti dei vertici dello Stato che troppo spesso non sono dimenticate è ignorante dalla grande pubblico e dei media
Mi limito telegraficamente ricordare che per la strage di Milano del sessantanove sono stati condannati con sentenza definitiva per depistaggio due vertici dei servizi segreti il generale Maletti e il capitano la per la strage ripeteranno del trentuno maggio settantadue sono stati condannati con sentenza definitiva per depistaggio il generale Dino Mingarelli e il colonnello Antonino che dico
Per la strage di Brescia
Nel mille novecentosettantaquattro è stato accertato che i servizi segreti avevano nascosto alla magistratura per quarant'anni
Che è uno degli esecutori di quella strage Maurizio Tramonte condannato a due mila sedici due mila diciassette era un informatore dei servizi segreti
Per le indagini sulla strage di Bologna del mille novecentottanta sono stati condannati con sentenza definitiva per depistaggio
Due vertici servizi segreti il generale Musumeci il colonnello dei carabinieri Belmonte e l'agente segreto Francesco Pazienza
La reazione della storia
Dunque contiene
Un primo germe di risposta alla domanda iniziale che ci siamo posti
Una parte del scarto
è stata coinvolta in stragi e un cd
Eseguiti all'interno della strategia della tensione
Che ha segnato tutta la storia del secondo dopoguerra
Gli esiti dei processi sulle stragi della strategia attenzione hanno attestato una realtà complessa dello stato
Accanto a uno stato visibile
Che ha operato con procedure legalitaria accorti vissuto per lungo tempo uno stato invisibili un tristezza
Uno Stato profondo gustato occulto che si è spesso o motore complice di stragi e di un cd stringendo patti segreti anche con la mafia
Una mafia che sin dall'origine della Prima Repubblica
è stata compartecipe della strategia della tensione unitamente a servizi segreti esponente della destra eversiva esponenti della massoneria deviata dalla partecipazione al progetto di golpe Borghese del mille novecentosettanta
Al progetto di colpo di Stato del mille settantaquattro a quello del vino centosettantanove alla strage del treno novecentoquattro
Una mafia
Che ha offerto un altro importante contributo alla strategia della tensione
Partecipando all'esecuzione delitti politici
Come per l'omicidio del presentato giura siciliana persa anche menati Mattarella e l'omicidio del segretario del Partito comunista Pio la Torre fra
Che come aveva scoperto Giovanni Falcone celata
Sotto l'apparente causale mafioso una sottostante causale politica che doveva restare segreto
E i processi celebrati per la strage della strategia all'attenzione ci offrono occupa anche ridotti a poco
Anche un altro importante indicazione
Per capire che le stragi del novantadue del mille novecentonovantatré
Furono il secondo te e la prosecuzione delle stragi compiute in precedenza e che le urne che le altre furono opera dello stesso sistema criminale articolato e complesso
Che non vorrebbe al suo interno componente dello Stato profondo destra eversiva e mafia
Esattamente
La conclusione a cui intervenne la Direzione investigativa antimafia già nel mille novecentottantaquattro
Quando trasmesse alla magistratura informativa nella quale si comunicano
Che dietro le stragi del novantadue novantatré si muoveva leggo testualmente un'aggregazione di tipo orizzontale in cui ciascuno del componente portatore di interessi particolari
Perseguibili nell'ambito di un progetto più complesso in cui convergono finalità diversa aggiungendo
Che dietro gli esecutori mafiosi choerodon menti
Apro virgolette che avevano dimestichezza con le dinamiche del terrorismo e con i meccanismi della comunicazione di massa
Nonché una capacità di solitari gli ambienti della politica e di interpretarne i segnali
Esattamente
Quello che prima ancora della Direzione investigativa antimafia aveva compreso Paolo Borsellino
Grazie alle chiavi di lettura
Che gli aveva fornito in precedenza Giovanni Falcone
E alle competenze ricevute da alcuni collaboratori di giustizia Casper il brutto Leonardo Messina ed altro ancora che gli aveva annotato nella sua agenda rosso
Paolo aveva capito
Che la strage di Capaci non vera sono di mafia
E si appresta
A verbalizzare dinanzi alla Procura di Caltanissetta
Le informazioni di cui era venuto in possesso
Come annuncio la sede del venticinque giugno del mille novecentonovantadue
E che la strage di Capaci in un flusso di mafia è attestato trattante risultanze processuali
Mi limito a ricordare che il collaboratore Salvatore Cangemi ha dichiarato che Salvatore Riina cambio il piano di uccidere Falcone a Roma
Dove aveva inviato un commando capitanato da Matteo Messina Denaro e decise di eseguire la strage Capece con un attentato esplosivo
Dopo aver incontrato nella primavera del mille novecentonovantadue personaggi importanti che gli avevano dato garanzie
Come disse Cangemi gli avevano guidato
Manninger
è un altro collaboratore di giustizia Gioacchino la Barbera
Che fu tra gli esecutori alla strage di Capaci
Ha riferito che durante i sopralluoghi preliminari per la preparazione la strage era presente un uomo esterno a Cosa Nostra caco e gli altri uomini d'onore non si potevano avvicinare e che non è stato vai
Identificato e vorrei ricordare che Gaspare Spatuzza
Ha riferito che anche nel momento cruciale per la preparazione della strage di via D'Amelio il momento di caricamento dell'esplosivo della FIAT centoventisei era pure presente con un altro soggetto esterno che a tutt'oggi non è stato mai identificato
Paolo aveva capì tutto
Bisognava dunque affermando
Prima che la sua complessa è la ricostruzione delle degli scenari che si celano dietro la strage di Capaci e che chiamavano in causa vicenda del passato componente dello Stato profondo potesse essere verbalizzante
Dinanzi alla magistratura di Caltanissetta per questo motivo qualcuno si dice contrario
E gli disse che si era creata un'improvvisa emergenza e che occorreva anticipare l'uccisione di Borsellino organizzando una strage in pochissimo tempo e lo stesso Flick
Che lo ha rivelato ha un suo compagno di detenzione
Nel corso di alcune conversazioni intercettate mentre era detenuto nel carcere di Milano hanno nella conversazione intercettata il sei agosto del due mila tredici Rina compiendo il suo interlocutore che mentre la strage di Capaci
Era stata studiata permessi
Quella di via D'Amelio invece era stata virgolette studiata al giornata
Perché continua a Riina era arrivato qualcuno
Che gli aveva detto che bisognava fare quella strage supplito subito
E prima e gli aveva chiesto di darci un poco ditte
Ma non basta uccidere Borsellino
Perché se la sua agenda rossa fosse finito nelle mani della magistratura
Lo scopo della sua eliminazione fisica sarebbe stata frustrato
Ed ecco che si realizza un perfetto coordinamento operativo
Tra i mafiosi si Cuturi materie della strage e uomini degli apparati istituzionali i primi mafiosi svolgono il compito di uccidere Borsellino facendo esplodere la FIAT centoventisei imbottita di esplosivo ma subito dopo
Devono immediatamente dileguarsi non possono restare ancora sulla scena del crimine e prelevare l'agenda rossa perché fortissimo il pericolo che qualche testimone affacciata a una finestra di Verga
Per svolgere la seconda parte della missione
Occorre che entrano in campo degli insospettabili
Uomini che grazie a ruoli istituzionali ricoperti pubblici ufficiali possono accedere alla macchina
Al cui interno è costituita la borsa di Paolo Borsellino e prelevare da gendarmi rossa che era custodita al suo e in terra
Mi sono indici inequivocabile che poi lo Borsellino aveva capito che il pericolo per la propria incolumità proveniva non solo dei mafiosi
Ma anche da pagati interni dello Stato
E mia se Borsellino deponendo dinanzi alla Corte d'Assise di Caltanissetta ha dichiarato
Che il marito le aveva raccomandato di tenere abbassate nel tende di casa
Perché temeva di essere osservato a distanza dalla sede dei servizi segreti che si protrarrà Castellotti peggio poco distante in linea d'aria dalla sua abitazione
E ancora Iniesta dichiarato
Che il marito le compito di avere scoperto che alcuni dei massimi vertici delle forze di polizia erano Puccio utile suo erano collusi con la mafia e che sarebbe stata la marcia ucciderlo
Ma solo quando altri
Lo avessero deciso
E mi Acerbo il sellino ha aggiunto che ciò che Borsellino aveva scoperto capito
Correva talmente traumatizzato che era previsto tratti da conati di vomito
Il trauma di un uomo di Stato
Che costretto a scoprire che all'interno dello Stato
Si è annidata un tutte le malato
Capace di uccidere che si è apprestata atrocità
Ho anticipato prima che i processi sulle stragi della strategia della tensione sciopero una preziosa indicazione per comprendere come
Le stragi del mille novecentonovantadue e del mille novecentonovantatré siano state il secondo tempo
E la prosecuzione delle stragi degli anni settanta e ottanta
E come una e le altre
Siamo state opera dello stesso sistema criminale
Intendevo fare riferimento ai più recenti sviluppi delle indagini sulla strage di Bologna del due agosto del mille novecentottanta
Come sapete
Nell'aprile del due mila ventidue la Corte di Assise di Bologna ha condannato come ulteriore esecutori alla strage di Bologna Paolo Bellini
Esponente dalla destra eversiva
Duomo collegata Stefano Delle Chiaie che i servizi segreti
Paolo Bettini e lo stesso soggetto
Che durante il periodo descriverci nel mille novecentonovantuno del mille novecentonovantadue sì secco ripetutamente in Sicilia
E incontro in mafiosi si cultori della strage di Capaci suggerendo loro come riferito a Giovanni Brusca di fare attentati contro i beni artistici nazionali
Consiglio al seguito come dimostrano gli attentati realizzata acquirente a Milano a Roma nel mille novecentonovantatré Pio recenti indagini svolte sulla strage Bologna dalla procura generale di Bologna hanno portato alla conclusione
Che i mandanti futuro Licio Gelli è Umberto Federico per me k dell'ufficio afferma riservare del ministero degli interni uno del massimo vertici dello stato che un uomo della CIA in Italia possiamo dunque definire la strage di Bologna compie una strage esibita con la complicità dello Stato
Alcune utili indicazioni
Possono spiegare perché un soggetto come Paolo Bellini autore della strage di Bologna sia presente sullo scenario il KGB piazzamenti
Sono utili indicazioni che si traggono dalla motivazione della sentenza del sette gennaio due mila ventuno
Con la quale la Corte di Assise di Bologna a condannato come esecutore della strage di Bologna Gilberto Cavallini unitamente a Valerio Fioravanti Francesca Mambro chirurgici appartiene
Nella motivazione della sentenza di condanna di cavalli la Corte di Assise di Bologna dedicato circa cento pagine a una completa rivisitazione critica del processo per l'omicidio del presidente alla Regione Piersanti Mattarella giungendo alla conclusione che esiste una stretta connessione tra quell'omicidio alla strage di Bologna
E che aveva ragione Giovanni Falcone
Quando indagando sull'omicidio ma Rain avere imboccato la pista nera rinviando a giudizio come esecutori dell'omicidio Mattarella Valerio Fioravanti e Gilberto cavalli due esponente della destra eversiva che pochi mesi dopo l'uccisione di una terreni avevano in seguito alla strage di Bologna su mandato del vertice della P due e di Federico Umberto D'Amato
In affetti come ebbe anche a dichiarare nel corso viola un ricco audizione a lungo decretata dinanzi alla Commissione parlamentare antimafia del tre novembre ottantotto Giovanni Falcone
Era pervenuto alla conclusione
Che l'omicidio Mattarella era un'arma implica del caso Moro
E che
Nella morte del presidente della Regione Siciliana Consumer nell'esecuzione
Di altri delitti politici come quello che piace a Torino erano coinvolti gli strateghi della strategia della tensione servizi segreti
Esponente della destra eversiva e alta mafia
Giovanni Falcone
Si era reso conto che o più dopo che aveva imboccato questa pista investigative per opportuna diciannove ottobre ottantanove a firma del mandato di cattura contro Fioravanti e Cavallini
Erano scesi in campo contro di lui affiancandosi a Cosa Nostra le menti raffinatissime
C'è un uomo in dei servizi che il cinque giugno l'ottantanove diramare nell'esposto non mi ricordo e il ventuno giugno collaborarono con i mafiosi per organizzare l'attentato all'attacco
Nello stesso periodo i telefoni dell'ufficio istruzione giorni Falcone vengono intercettati abusivamente dei servizi
E gli atti di indagine che compio sulla pista nera vengono attenta a mente monitorati dei vertici della polizia di Stato al punto che come è stato recentemente scoperto il vice capo della polizia
Trasmise al ministero dell'Interno un appunto riservato sul contenuto di un interrogatorio di luce di Licio Gelli che Falcone aveva compiuto l'otto ottobre del mille novecentonovanta e ciò in violazione di tutte le norme perché quell'atto istruttorio copertura stretto
Falcone
Qui mi avvio alla conclusione
Non smise mai di indagare su diritti politici e su quello di Gladio in Sicilia
Ed era fermamente intenzionato
Non appena fosse stato nominato procuratore nazionale antimafia
Ha rilanciato dal quale importante costruzione istituzionale le indagini sicuro di potere pervenire alla cattura di alcune menti raffinatissime che aveva già individua di tutto ciò e delle sue intenzioni prima di morire Falcone aveva pienamente informato Paolo Borsellino come hanno riferito alcuni testimoni
Quella sera del venticinque giugno del novantadue
Paolo Borsellino
Come oggi possiamo comprendere si sentiva schiacciato dalle norme penso che gravata ormai sono sulle sue spalle
Sapendo che doveva affrontare da solo la stessa sfida che aveva portato morto Giovanni Falcone il ventitré maggio del mille novecentonovantadue
Un uomo dello Stato stava per compiere un gesto di portata enorme
Che non più non ci fu consentito di compiere svelare il volto segreto di uno Stato assassino
Qui concludo con una domanda che ricordo a me stesso che concordo
Nasce non mai
A pervenire una verità giudiziaria completa sulla strage di via D'Amelio
Che dia un volto dei mandanti e complici eccellenti
Sino a qualche anno fa residua da una significativa speranza
La speranza era che qualcuno del boss stragisti
Condannati all'ergastolo che è a conoscenza dei segreti che si cerca
Dietro le stragi del novantadue novantatré decidesse di collaborare con la giustizia
Ma questa speranza
è stata ridotto ai minimi termini
Dalla recente riforma
Prossima riforma Vargas ostativo
Ormai in dirittura di arrivo che accogliendo le richieste ininterrottamente formulate del boss stragisti sin dalla seconda metà degli anni novanta consentirà con storie di uscire dal carcere senza collaborare con la giustizia solo dimostrando di avere deposto definitivamente l'erba
Una soluzione queste che il boss Pietro Aglieri tra i primi a Paul Paul ventotto marzo del due mila due in una lettera al procuratore nazionale vigna
Aveva definito testualmente una soluzione concreta è intelligente una soluzione concreta intelligente che prevedeva l'Oscar
Tra il senso del boss stragisti sui complici eccellente nella strage
E la loro fuoriuscita dal carcere
Non è un caso che come hanno riferito per i collaboratori di giustizia i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano benché contendenti a più ergastoli
Depositari di segreti scottanti cammino sempre nutrito una granitica fiducia che nonostante le loro condanne all'ergastolo usciranno dal carcere
Bisognerebbe chiamare questa riforma dell'ergastolo ostativo per quello che un'amnistia mascherata
Per i boss stragisti
E quale sarà riservato lo stesso trattamento premiale che è stato riservato il passato ad altri esecutori di stragi in cambio del loro silenzio
Mi riferisco ad esempio a Valerio Fioravanti e Francesco Mantero
Ammesse alla liberazione condizionale è usciti dal carcere dopo ventisei a
Carla così un po'plumbeo silenzio dista
Sulle stragi del novantadue e del novantatré e il grido assassini lanciato dalla folla in quel lontano ventiquattro luglio del mille novecentonovantadue
Credo che continuerà ad echeggiare nel tempo come una triste e dolorosa verità rimossa tre
Grazie
Grazie a Roberto per quanto ha detto
Bisognava guardare la stava dal lato opposto del Silenzio e l'attenzione rispetto alle parole preferita
Che ci lasciano così come prima Paolo Borsellino ci lasciava attoniti attoniti scioccati
Spingono noi ad andare oltre a continuare in questa ricerca grazie a Roberto grazie soprattutto per quello che fa anche fatto anche dalla sua postazione in questi anni è un po'come diceva Caterina per lei avere in silenzio sofferto anche tu con questa tua attività pesante sì ti ringraziamo la palermitani sicilianità italiani per tutto quello che con grande difficoltà io lo so
Perché ho l'onore di essere amico turco che con grande difficoltà in questi anni in questo decennio e portato con la difficoltà rispetto alla tua famiglia e la tua vita in questo tutti noi tele siamo veramente grati
Bene allora diamo la parola Sigfrido Ranucci ecco a a
Credo poi parlare da quando abbiamo
Tanto buona sera io di solito non partecipo
A degli eventi che sono organizzati da partiti però stavolta ho detto sì perché dico approfitto per tirare le orecchie al Pd perché
Quando
Quando si parla di antimafia bisogna riempirla di contenuti
E lo dico da osservatore dell'informazione stasera son venuto qua a dare un piccolo contributo
Che riguarda Paolo Borsellino la mia esperienza
Il prima inchiesta che ho fatto nel nel due mila
Come inviata di RaiNews ventiquattro avevo grande direttore Roberto Morrione
Che è appassionato di Sicilia appassionato di cose di mafia lui mi spinse a ricordare negli otto anni del agli ottoni della strage
Di ricordare
Ieri gli uomini i giudici diplomi della scorta morti per mano della mafia e non solo
E mi trovai leggendo i documenti mi battei nella famosa intervista che Paolo Borsellino vi lascio due giornalisti
Francesi Moscardo e caldi
Di quell'intervista video non c'era traccia in quel momento c'era stato un anticipazione sul sull'Espresso
A firma di Chiara Beria d'Argentine
E quell'intervista dove il giudice Paolo Borsellino parlava
Nel novantadue a quarantotto ore dalla morte della di Falcone della strage di Capaci parlava con due giornalisti
Francesi credo che i contatti risalissero addirittura Rocco Chinnici perché caldi era un giornalista francese liberazione aveva conosciuto il giudice
Istruttore che l'aveva messa a sua volta in contatto con Paolo Borsellino erano interessati all'ispezione di Silvio Berlusconi in Francia avesse che erano venuti ad intervistare Paolo Borsellino per
Capire qualcosa di più su questo imprenditore perché c'erano voci che riguardano di contatti di questo imprenditore di uomini del suo entourage con la macchina
Paolo Borsellino in quell'intervista parlò per la prima volta
Del della necessità di Cosa Nostra di investire i proventi provenienti dalla dalla dalla deroga e cercavano con assiduità uomini imprenditori soprattutto lontani dalle terre che occupavano e che
Dai quali provenivano i proventi
E quindi imprenditori milanesi fece il nome di Paolo Berlusconi fece il nome di Marcello
Dell'utilizzo Atelli Dell'Utri
E parlò anche di indagini che era in corso questo lo faceva nel novantadue
Quell'intervista fu ritenuta dagli inquirenti è l'ora dei magistrati come la concausa delle accelerazioni era salito di ha parlato poco fa dottor Scarpinato
E fui colpito perché negli ambienti si metteva in discussione l'autenticità di quell'intervista addirittura si era messa in discussione l'esistenza del del di quel firmato
Perché dovete sapere che i depistaggi non avvengono solo a mente in ambito giudiziario sul caso Di Paolo Borsellino in particolare ma sono avvenuti anche in caso informativo nell'informazione
E per quello che mi riguarda mi misi sulle tracce di questa intervista
Perché pensavo che raccogliere il contributo filmato fosse un elemento di originalità e di poter portare un contributo importante
Rintracciando i giornalisti francesi uno dei quali è morto oggi scoprire quell'intervista era stata poi realizzata realmente
Venduta Canal Plus
All'epoca in affari con la Fininvest
E comparata dai francesi per non mandarla mai inondate non pubblicato
Ma io questo l'ho scoperto successivamente cd chiesi all'epoca la possibilità di visionare quella quel materiale dei fu detto che non era più esistente che c'è una copia ridotta
Che si trovava è stata riversata su una cassetta VHS
Andando registra sopra delle immagini di ballerine brasiliane
E consegnata nelle mani della moglie di Paolo Borsellino
Quindi io mi messi alla ricerca di questa intervista a contattare la figlia Fiammetta la quale non si ricordava di questo fatto non ne parlo con la madre aveva memoria di questo fatto
Dopo una settimana
Di ricerche
Mi chiamò e mi disse guarda ho trovato qualcosa vieni giù a Palermo
Io avvisai
Il mio direttore Roberto Morrione
Avevamo una certa agitazione perché ci troviamo di fronte a un documento inedito
E
Concordammo anche in codice perché Roberto Morrione aveva come tutti i giornalisti un po'la perversione la paura di essere sempre ti accettati no anche se non è vero però ci piace crederlo trovammo anche una parola d'ordine Codice
Concordammo che se avessi trovato questi intervista se c'erano dentro dei contenuti interessanti aveva detto direttore qui a Palermo c'è il sole
Partire andai già a Palermo mi incontrai con Fiammetta Borsellino vidi
Questo materiale in una sala di registrazione di una o di un servizio locale Non era la Rai
E rimasi folgorato perché avere lui davanti il giudice che con le sue parole
Parlava di Silvio Berlusconi parlava di Dell'Utri parlava di Mangano
Parlava di canali di riciclaggio parlava di inchieste
Su su su Dell'Utri riguardavano dell'Ute
Beh faceva un suo un suo affetto chiamai il mio direttore anche un po'emozionato agitato e dissi direttore guardi che qui a Palermo c'è il sole mi si era scordato che avevamo preso questo qua questo accordo prese va be'ma non valeva per voce del suo e non riuscire a trasmettergli insomma quello che avevo aveva in quel momento ho trovato però la prima cosa che feci una copia conforme di quel materiale
Riconsegnare ai la cassetta originale a Fiammetta Borsellino per la questione umanitaria perché gli dissi
Questo è l'ultimo ricordo di papà insomma inedito è giusto che lo conservi a te voi
Fu la mia fortuna perché che cosa successe
Che tornando a Roma e trasmettendo quell'intervista
Fumo accusati di manipolazione
Attentato ai diritti politici del cittadino e di falsificazione io personalmente fu qualcosa come quindici anni complessivamente di di quattro inchieste aperte in tutta Italia Caltanissetta Palermo Roma e Mila no
E quest'intervista
Che doveva andare in onda il diciannove luglio e RAI
Non andò in onda offrimmo dal TG uno c'era all'epoca Lerner aveva come dice il direttore Giordano
La offrimmo a TG due lo firma anche al TG tre qualcuno la considera addirittura vecchia come argomento
Ma non andò in onda all'epoca anche il TG uno
Decise di aprire il telegiornale con la guarigione di Silvio Berlusconi dal tumore alla prostata
E
Ricordo le pressioni di una RAI ha trazione centrosinistra perché all'epoca c'era Celli eccetera il professor Zaccaria
Con facemmo tantissima fatica con Roberto Morrione per trasmettere questa intervista mamma settembre a certo punto
Decidemmo
Di
Mandarla in onda
Avevamo il canale satellitare RAI news ventiquattro andò in un orario devo per i disturbati dal sonno
E
Ospita AMMO l'avvocato Tarantino che all'avvocato di Marcello Dell'Utri all'epoca
Il dottore tornio Ingroia
Che partecipo a Roma negli studi di di di Saxa Rubra
E anticipammo i contenuti di quell'intervista
All'Ansa esclusivamente all'ansia
Ci aspettavamo che
Il giorno dopo succedesse il putiferio perché stavamo parlando di quello che sarebbe stato letto da lì a poco
Come il Presidente del consiglio più con più voti
E invece non è successo assolutamente nulla
Lanza tenne bloccata la trascrizione di quell'intervista
Scoprimmo più tardi che secondo voci provenienti all'interno dell'alleanza che fu addirittura Mario Ciancio creda responsabile vicepresidente dell'Azione responsabile dell'ANSA di Palermo a a bloccarla
Ci fu un tentativo addirittura della procura di Caltanissetta fummo avvisati
Che tentò di sequestrare la cassetta
Con l'intervista di Borsellino
Prima della messa in onda noi e spingemmo ci fu una trattativa con la Pro con Renato all'epoca guidata
Dal dottor Tinebra
Ma abbiamo saputo poi successivamente che fu un tentativo di sequestro ispirato dall'avvocato di velluti perché quell'intervista
Di cui avevamo formato ovviamente l'avvocato di Dell'Utri rischiava pesantemente di condizionare l'opinione pubblica ma anche la magistratura perché da lì a poco ci sarebbe stata la richiesta di rinvio a giudizio per Marcello Dell'Utri
Per l'imputazione di concorso esterno alla mafia quel procedimento e poi l'ha visto successivamente
Condannato
E dicevo ci fu un tentativo di sequestro di questa intervista che però fu rispedito al mittente si trasformò strada facendo in acquisizione di copia conforme di una cassetta che in realtà già la procura aveva perché era stata mia cura
Appena ottenuto questa questo documento che ritenevo straordinario consegnarlo a un magistrato della procura di Caltanissetta e anche al dottor Ingroia a a Palermo
E quest'intervista che noi mandammo in onda diciassette settembre del due mila
Era
Semplicemente una parte di uno speciale di cinquanta minuti che non ha mai visto luce in RAI proprio perché subimmo la censura all'epoca della degli amministratori all'epoca della della RAI
Dove dentro c'erano contenuti un'intervista Salvatore Cancemi in esclusiva che parlava della trattativa che parlava
Del
Del papello parlava anche dei contatti tra Cosa nostra dell'uovo che il coinvolgimento anche di Berlusconi perché scendesse in politica Silvio Berlusconi ora mettete insieme queste due cose mettere insieme la testimonianza di Cancemi quei fatti e la voce di Paolo Borsellino che diceva del ruolo di Berlusconi Silvio Berlusconi di Dell'Utri e lo faceva da giudice notoriamente vicino alla destra che non poteva essere accusato di motivazioni politiche perché
Non si sapeva all'epoca che Berlusconi e Dell'Utri sarebbero scesi in politica e quindi l'unica strada percorribile ad accusare il sottoscrittore Rai News ventiquattro di manipolazione falsificazione
Quello che mi salvo poi alla fine da queste accuse perché ci accusano di aver tagliato intervista in maniera impropria fu la testimonianza vedi Fiammetta Borsellino che aveva il documento originale che noi e che io avevo
Lasciato
E ha ci fu anche un tentativo all'interno della redazione di RAI news ventiquattro di sfiduciare il direttore Roberto Morrione di bloccare anche le l'intervista a Paolo Borsellino perché
Ci fu una riunione organizzata dal responsabile del C.d.r. all'epoca che era Mariano Squillante il figlio di quel giudice Squillante conta delle coincidenze coinvolto nel caso IMI sia
Alle coincidenze di cui parlava prima dottor come che in Sicilia non accadono mai perché
E
Queste furono le pressioni che subì moriamo gamma che superiamo andando in ombra ove perché voglio tirare le orecchie al Pd perché io il giorno dopo nel silenzio più assoluto fui convocato da Fabio Mussi all'epoca uno dei responsabili
Del del Partito Democratico
Che mi chiese spiegazioni sul motivo perché mandati in onda solamente su Rai News ventiquattro un documento che giudicava straordinario gli dissi ma veramente mai abbiamo offerto ai dadi
Direttori nessuno ha ritenuto opportuno mandarlo in onda e prettamente per motivi credo di opportunità puliti
Ma mi aspettavo che il giorno dopo succedesse qualcosa di importante questa cosa emergesse a livello politico e anche sui giornali e invece nuove accaduto assolutamente nulla il giorno successivo vengo chiamato da Elio Veltri all'epoca in Commissione
Antimafia che mi chiese spiegazioni anche Lou e mi chiese la trascrizione di quest'intervista
A di Paolo Borsellino e anche la mi aspettavo una reazione importante da parte della commissione
Antimafia e invece non è successo nulla non è successo nulla per mesi fino a quando uscì il libro di Marco Travaglio L'odore dei soldi che fu poi dove questa storia del dell'intervista a Borsellino fu inserita citando ci regolarmente tutto ma fu presentata nella trasmissione di Mario di Luttazzi
Dove Satiricon
La sera in in prima serata e successe lì in quel momento ok giorni
Dalle elezioni successe l'Apocalisse perché poi fu allontanato Luttazzi fu sospesa la trasmissione
Fu allontanato anche fu l'origine dell'editto bulgaro di Berlusconi nei confronti anche di Biagi che aveva parlato di questo argomento con e Benigni
Ironizzando perché lì si parlava di cavalieri pur capitati in un albergo
Che Codice
Citando l'Inter intercettazione di Marcello Dell'Utri comma
Credo come esponente del clan fidanzati della lanterna famiglia fidanzati a Milano si parla di partite di droga che dovrà essere consegnata in un albergo si parlava in codice di di di di cavalli
E poi ci fu la famosa trasmissione del Raggio verde dove per la prima volta Santoro tra smise l'intervista anche allargando i contenuti
Con de l'altro materiale originale girato in occasione dell'intervista fatta dei francesi appunto
Ospite direttore Roberto Morrione sì ripercorsa la vicenda di questa intervista dell'ultima intervista Diana Paolo Borsellino ci fu la famosa telefonata indiretta di Silvio Berlusconi
Che sancì sostanzialmente la e licenziamento di di Santoro ecco perché ha raccontato questo questo per dire che la politica può fare tantissimo in questo momento io spero già da domani intanto mettere mano alla legge sul conflitto d'interessi sui mezzi di comunicazione Pica c'è la mafia che sembra apparentemente
Sparita agisce in altre maniere
E dice attraverso la delegittimazione si può intanto cercare di fanno approvare quella che da due anni
E in un cassetto del Parlamento quella legge sulle liti temerarie su quale querele temerarie quei dati io sono andato in onda perché riportare oggi che ho potuto di percorrere quelle vicende all'epoca le news ventiquattro aveva un direttore con le spalle larghe
E abbiamo avuto la forza di andar via
Inonda ma ci sono tanti colleghi che sono e penso le realtà locali alle televisioni locali ai giornali che non hanno le spalle larghe come la Rai o non hanno le spalle larghe
Di direttori che riescono a sopportare pressioni riesca a sopportare
Querele temerarie
E questo è una cosa che si può fare che si può fare
Subito perché un Paese che non ha una libera stampa come la macchina che cammina senza un certificato
Di garanzia e dico questo e dico anche che io sono fiducioso avendo sentito la ricostruzione
Di Scarpinato di tutta questa vicenda così puntuale così dettagliata mi chiedo anche ma perché non si è arrivata alle condanne
Di mandanti esterni perché qua c'è una verità qui ci sono delle verità e ci sono anche dei fatti dall'altra parte non abbiamo una procura che quella di Caltanissetta che da trent'anni sta indagando sui mandanti esterni ne avesse trovato uno
Solo la chiudiamo questa procura o se non si capisce il senza
Che dico che la Procura di cassa senta nella storia almeno che mi riguarda due volte è intervenuta una volta per tentare di sequestrare
L'intervista a Paolo Borsellino l'altra per tentare di sequestrare il materiale dell'inchiesta ultima che abbiamo fatto sulla mafia che denunciava la presenza di Stefano Delle Chiaie a Capaci
E
Mi chiedo se il problema a un certo punto della mafia e alle porte o siamo noi che denunciamo determinate
Cose io sono convinto
Che la verità alla fine usciva e uscire anche
Perché è una forza intrinseca la verità mentre la menzogna fino a oggi ha potuto sopravvive perché ha bisogno di complicità
Grazie grazie Silvio Frigo grazie soprattutto per il taglio che voluto dare rispetto al tema Mafia informazione
E non certo attaccato il microfono la presenza della mafia o del metodo mafioso che ancora più subdolo io l'ho sentita tutta non credete che sia piacere andare in onda con speciali che durino durano oltre di un'ora e parla della mafia parlare della politica
Dalla collezione della macula in connessione con la mafia in in RAI l'altra cosa che volevo fare ne approfitto grazie per avermi dato la parola
E che la RAI deve essere liberata dalla politica
C'è una riforma non è stata mai compiuta
Bisogna riformare la Commissione di vigilanza RAI
Per come agisce non dovrebbe aver compito di indirizzo e entra sempre di più nel merito della verità delle inchieste
Ci sono un tribunale penale un tribunale civile ci sono altri organi preposti sulla verità di fatti non la Commissione di vigilanza parlamentare
Giustissimo grazie grazie grazie
Cioè verso il microfono e spero che se ne posso fare buon uso veramente le tue parole a partire dal nostro partito assolutamente sì chiara mi permetto di dire ha avuto il coraggio di organizzare questa bella manifestazione allora e dove la parola da Andrea Purgatori perché peraltro poi Andrea deve collegarsi in diretta da qui a Palermo con La sette e su una su una trasmissione su appunto su sulla strage Borsellino quindi Andrea prego
Maroni
Grazie grazie di avermi invitato grazie per ascoltarmi
Io con o riflettuto su quello che avrei detto questa sera
Avendo conosciuto da cronista
Tutti quelli che sono stati nominati da Caterina Chinnici suo padre Falcone Borsellino
Però sapendo che c'era Roberto Scarpinato
Mi sono detto è inutile che sia io a fare una fotografia di quello che è successo in tutti questi anni
E infatti la fotografia che ha fatto Roberto Scarpinato che secondo me è da brividi
è esattamente ciò che mi sarebbe piaciuto
Farà ascoltare ai rappresentanti delle istituzioni che non ci sono
Perché uno dei diciamo uno dei grandi difetti voluti secondo me
Di questa lunga storia che ha a che fare con la mafia
è stato sempre lo smembramento delle cose che sono accadute delle inchieste dei fatti perché smembrata do e facendo lo spezzatino di tutto non si riesce mai a capire
Che esiste invece un filo molto preciso
Che Roberto Scarpinato ha fatto partire dalla strage dalla strage di piazza Fontana ma io farei partire da Portella della Ginestra
E questo è molto importante perché il problema non è soltanto quello di fare memoria e storia il problema è quello di ragionare sui fatti
Allora noi tutti qui siamo venuti oggi
Con l'aspettativa di ascoltare delle belle parole ma per la verità sono trent'anni che ascoltiamo delle belle parole con queste belle parole non siamo andati molto lontano
Abbiamo fatto un pezzo di strada ma non siamo andati molto lontano
Perciò io penso che francamente ed è quello che che voglio fare adesso ci dobbiamo dire tre cose
Tre cose che io ho provato così a sintetizzare veramente con la testa manca un po'con la pancia
La prima cosa che dopo trent'anni siamo ancora qui a domandarci né a fare ipotesi
E a provare a capire che cosa è successo prima durante e dopo la strage di via D'Amelio per la verità tranne rari casi questa domanda la possiamo applicare a tutti i delitti e alle stragi di mafia che ci sono state quella di Capaci ma chimici Dalla Chiesa Mattarella Cassarà
Ogni volta c'è un non detto ogni volta c'è un'ombra ogni volta ci sono mani che noi non siamo riusciti ancora a capire di chi siano
Questo non è un modo per screditare il lavoro faticosissimo duro di chi ha indagato chi sta ancora
Indagando ma credo che sia il modo più onesto
Per dirci che quelle risposte
Sarebbero i contenuti che darebbero un senso compiuto a queste commemorazioni
Noi ancora non sappiamo
Fino a che punto quella zona grigia che ha attraversato quella stagione di vuoti a perdere per vuoti a perdere
Io mi riferisco a tutti gli uomini che hanno combattuto la mafia che hanno perso la vita
Che lo Stato a cui lo Stato aveva delegato la lotta alla mafia isolando lì poi abbandonandoli
E quindi essendo complice a tutti gli effetti della loro morte quella zona grigia fatta di politici uomini delle istituzioni dei servizi segreti affaristi che a ogni livello
E ad ogni delitto è strage hanno aumentato il loro potere la loro impunità intrecciando questa impunità con quella delle organizzazioni criminali
La seconda cosa che volevo dire
E che se l'eredità di Paolo Borsellino di Giovanni Falcone di tutti quelli che sono stati uccisi e quella soltanto delle belle parole delle commemorazioni credo che ci troviamo di fronte a un fallimento
Un fallimento che culturale e politico
Io vi invito a guardarvi intorno e a guardare quanto eccome
Hanno rialzato la testa
Personaggi che erano spariti
Spariti
Dall'orizzonte sociale
E politico
Che aveva caratterizzato quella stagione complessa difficile ma piena di speranza che è stata la stagione della lotta alla mafia hanno rialzato la testa tutti non soltanto in Sicilia non solo a Palermo ma anche nel resto d'Italia
Chiedetegli perché e se c'è una ragione per cui la stessa parola mafia è sparita dall'agenda dei governi dai programmi dei partiti dai discorsi ufficiali dalle Aule parlamentari
è oggi è vero che c'è una crisi di governo in corso
Ma ci sono gli aerei e per un gesto istituzionale doveroso come quello di ricordare che lo stato c'è e che si impegna io penso che sarebbero bastate tre ore
Tre ore
Tre ore nelle quali mettere da parte i mal di pancia dei partiti per venire qui a mostrarsi a dire qualcosa di serio
Ah non evitare quello che prima diceva Roberto Scarpinato cioè non evitare questa retorica da lontano che francamente possiamo pure trascurare perché non è piena di contenuti piena soltanto di parole vuote quelle belle parole che da trent'anni sentiamo pronunciare terzo quel poco che è rimasto dell'informazione che non gira la testa dall'altra parte in questi anni
Ha messo sul tavolo una quantità di elementi spesso sconcertante nel tentativo di scavare appunto in quella zona grigia di connivenze che anche io sono convinto come ne sono convinti molti magistrati e investigatori
Garantisce molte cose ad esempio anche la latitanza di un uomo come Matteo Messina Denaro
Bene la sensazione è che invece di andare avanti siamo tornati indietro di trent'anni agli anni in cui chi indaga come stanno facendo molte procure e chi informa su quella stagione di morte di stragi era visto come un fastidio da isolare per questo credo che se oggi vogliamo ricordare Paolo Borsellino i cinque agenti della scorta che sono stati uccisi con Luís tra prescrizioni inaccettabili e omertà
Che si perpetuano lettera giustificazioni raffazzonate poco mi importa a me poco importa
Che delle sentenze abbiano liquidato la mancata perquisizione a casa di Totò Riina come un disguido
Perché è una cosa in un paese dove abbiamo vissuto gli anni di piombo bastava dire dietro quella porta forse c'è un signore che fa parte di un qualunque gruppo eversivo si buttava giù la porta dicevo quelle giustificazioni raffazzonati io non le accetto
E credo che non accettando le conteniamo comunque esercitare una pressione importante perché queste omertà che si perpetuano
Ci devono spingere a commemorare questi questi uomini delle istituzioni che hanno consegnato la loro vita
Alla lotta alla mafia
Dobbiamo dobbiamo cercare di ricordare lì ma con la testa bassa perché non c'è nulla di cui ci dobbiamo o molto poco di cui ci dobbiamo lodare ma secondo me invece dobbiamo un po'vergognarci per quelle risposte che avremmo dovuto a vedere e non siamo stati capaci di dare alle famiglie di chi non c'è più
E alla storia troppo sbilenca di questo Paese
Che ha incredibilmente il numero più alto di associazioni di familiari delle vittime di qualcosa che grazie a loro grazie alla loro pressione spingono ancora la magistratura
Che ha voglia e ce ne sono di magistrati che hanno voglia a indagare sui grandi misteri di questa Repubblica
Perché un paese di scarsa memoria di segreti inconfessabili nona davvero nessuna eredità da consegnare alle nuove generazioni e questo è il delitto più grave che noi possiamo fare
E mi alzo per dieci minuti ma vado a cercare di fare con La sette un un breve un breve ricordo di Paolo Borsellino e anche di questa di questa serata con consiste Sigfrido ma non soltanto con li condividiamo spesso dei momenti difficili Yo
Quando mi è capitato di parlare di Bruno Contrada sono stato attaccato in diretta dall'avvocato
Di Bruno Contrada che mi ha minacciata mi ha detto che dovevo chiedere scusa e che dovevo farlo altrimenti mi avrebbe tolto la sua stima gli ho detto che me ne fare uscì una ragione che è una cosa francamente non mi spostava molto
Perché avevo avevo avevo detto che Bruno Contrada mi risultava essere l'uomo che aveva fatto fuggire un un imprenditore mafioso che riciclava i soldi del narcotraffico per conto di Cosa Nostra
E e nella puntata successiva
Ho chiesto a Carla Del Ponte
Di di dire quello che raccontava e lei è stata devo dire una donna straordinariamente coraggiosa perché non solo è venuta in trasmissione ma ha detto sì
Quel signore che poi avevamo arrestato in Svizzera mi ha detto che quella telefonata gliel'aveva fatta Bruno Contrada e ci metto un punto mi pare che sia abbastanza
Grazie grazie Andrea grazie anche a te per le cose che ha detto soprattutto anche ora per le ultime prove
Il vostro mestiere informazione con la sedia ci fa capire quanto importante si è quanto difficile sia un pari del lavoro le procure dei magistrati di tante quelle militante persone serie che spendono procapite in questa direzione peraltro permettetemi di dire che le parole di di Andrea Purgatori mi hanno fatto ritornare alla mente la mia esperienza non ne voglio parlare evidentemente
Ho già parlato la mia esperienza di Terrasini di un di un luogo di un buco nero dello Stato fatto di compromissioni
Il mio Sindaco ma forse ancor oggi rischia di compromissioni di silenzi
I servizi
Ed altro ben altro bene do la parola ora Stefania Limiti Stefania limiti la dottoressa limiti ha fatto una serie di scritti esattamente sui depistaggi e quindi
Ecco buonasera
Grazie
è stata una serata piena di emozione piena che cosa importanti quindi spero di dare un contributo Magliano e avevamo concordato una Relazione sui servizi segreti e la democrazia questione democratica però io credo che sia una relazione che vada fatta in un'altra ora del pomeriggio del aggiornata
E quindi credo che qui cambierà un po'diciamo la la mia scaletta anche perché di questa serata devo dire mi piace molto
Il senso politico
Non solo perché il Dipartimento cultura e grazie a Mario perché io so che è tutto merito suo e che esso è stato ti non non dire
Ad organizzare a fare a mettere questi impegno perché è un momento diciamo non usuale purtroppo quello che dice quello di ritrovare un partito che accoglie no una piazza e questo quindi è un marito importante e questo non è solamente questo aspetto che rende politico la serata ma anche la denuncia la denuncia che
Dopo trenta anni la consapevolezza che sia necessario rifare la storia io qualche giorno fa sfogliavo
Delle carte e ho notato quella famosa testimonianza audizione di Falcone che venne tenuta segreta per molto tempo sul caso Mattarella
Caso nel quale Falcone aveva capito benissimo
Il ruolo dei neofascisti aveva capito il senso politico di quella vicenda ma a parte questo c'è un pezzo in cui con parole estremamente sintetici
L'UI racconta e poi dice bisogna rifare la storia
Ecco vale questo discorso per la storia della nostra democrazia se noi vogliamo capire il senso
La diciamo il la natura del nostro sistema democratico bisogna rifare la storia perché quello che non si può più sentire
Dopo morti stragi depistaggi e impunità che in fin dei conti la Democrazia Pinto
No i golpisti non hanno vinto i terroristi sono stati presi i mafiosi stanno in carcere e quindi la democrazia finto guardate questo è un ragionamento che si legge molto
Nelle pagine dei più importanti quotidiani lo sento spesso è un ragionamento con una certa
Diciamo intellighenzia borghese ad ora perché perché rassicurante e perché semplicemente ci consente di guardare alla nostra storia mettendo di urne in case Lando tutti gli elementi e lasciando fuori quelli che non tornano e no
Eh no perché la questione politica diciamo che mi piace di questo dibattito è che proprio noi riportiamo alla Democrazia la la nostra storia questo su questo carico
Di lutti e di stragi che solamente un Paese che sta in una guerra civile ha avuto e noi non abbiamo avuto una guerra civile che cosa è successo è successo che nel nostro Paese ha agito un sistema
Integrato di poteri occulti
I poteri occulti non sono una cosa misteriosa una cosa che non ai nomi io so ho scritto un libricino perché non sopportavo più che mi si dicesse ma tu parli di poteri occulti perché è una parola così generica no i poteri occulti sono una cosa precisa sono pezzi dei servizi segreti pezzi della massoneria
La criminalità organizzata
Le forze eversive in particolare i neofascisti che sono stati inglobati dentro i processi De Santi destabilizzazione
E io aggiungo gli uomini cerniera che sono quegli uomini che sono di per sé un sistema di potere incroci
Dell'Utri Ciancimino tanti altri
Quindi il
I poteri occulti non ci sono bachiano nome in cognome e e posso dire che ormai tanti nomi e cognomi li ha visti li conosciamo li abbiamo scritti se ne può discutere ex e nelle sedi di partito che bisogna cominciare a farlo perché poi è da lì no che nasce lo diceva prima Andrea
La né nascono le scelte nascono le candidature nasce la la la la selezione della classe dirigente allora è lì che bisogna riportare questo questo ragionamento i motivi per cui in Italia e parliamo dalla dall'inizio della Repubblica almeno fino al periodo
Delle stragi di mafia
La democrazia ha funzionato così ed è stata profondamente danneggiata
Non è vero non non crediamo a chi dice che la Democrazia ha vinto perché la demone nostra Democrazia è stata profondamente ferita
I motivi per cui queste accaduto sono tanti e non non è questo non però voglio accennare al fatto che noi abbiamo avuto un blocco
Un blocco dominante il partito dominante
Poliedrico policentrico la DC che fa è stata costituita al suo interno da spinte riformiste popolari e da spinte autoritarie reazionarie
Anche fasciste perfino filo golpiste all'interno di questo scontro questa parte reazionaria non aveva nessuna intenzione
Di lasciarsi alle spalle l'eredità fascista del Ventennio che è stato il vero problema diciamo della nascita della nostra Repubblica non aver liquidato quell'esperienza e quindi i suoi uomini che significa
Cultura metodi eccetera
Ecco quel in questo scontro vi sono state delle zone franche in questo spazio lasciato libero da queste contraddizioni hanno avuto larghissimo gioco i poteri occulti che hanno agito nei loro interessi
E anche negli interessi di una stabilizzazione dell'ordine in questo senso sono stati sono stati utilizzati ci sono alcuni punti chiave di questa storia
Che rendono secondo me abbastanza comprensibile il lo schema che appunto deve un po'uscire deve diventare discorso pubblico in questo senso io dico
è necessario portare tutto ciò alla politica perché occorre che questa consapevolezza diventi discorso pubblico e finora questa cosa non è accaduta anche perché il sistema dei partiti
C'ha girato un po'intorno ma la storia la l'abbiamo capita come è andata a noi abbiamo avuto dei momenti importantissimi degli snodi sessantaquattro
Le il tentativo di Moro del centrosinistra
Arriva il Sifar di De Lorenzo e con le su due dossi e raggi e con il tintinnare di sciabole
Dice il Moro amaramente nel nel memoriale annacqua quell'esperienza
Mille novecentosessantanove quando i movimenti sociali e politici avevano cominciato dopo la spinta dell'autunno caldo ad entrare in scena e a chiedere
Di partecipare ai frutti del boom economico che loro avevano conti Comic avevano contribuito naturalmente a creare è lì che si crea uno scontro ed è uno scontro che viene affrontato non nelle piazze ma in sede para militare cioè attraverso le bombe Piazza Fontana
E arriva il CT degli Affari riservati ed eccoli pronti a del depistare a proteggere i neofascisti che quelle bombe avevano messo mille novecentosettantotto è lì che avviene il colpo ferale alla Repubblica il più efferato che forse il vero molte l'assassinio di Aldo Moro è lì che si rompe veramente le Rita antifascista della nostra Repubblica e del di che agiscono i nostri servizi segreti e le nostre strutture della sicurezza che sono tutte nelle mani della P due
Che ormai era diventata dopo la fine dell'astrazione golpista era diventata la vera stanza occulta nella quale era stato riorganizzato il potere della P due che è protagonista di quella nuova di quel nuovo tentativo di svolta
Che perché protagonista e Moro e Berlinguer e non solo la P due lo prosegue qui nell'isola perché dopo il settantotto arrivano Sindona e gli amici di Gelli ed è capitano una classe dirigente che poteva fare qui poteva portare un nuovo futuro nuove prospettive
Mille novecento novantadue novantatré sono questi i punti di snodo fondamentali cioè i punti di snodo significa che la nostra storia sarebbe potuta andare da una parte
E quindi è lì che i movimenti progressisti avrebbero potuto mettere in gioco la loro forza
E contribuire alla modernizzazione del Paese ed è lì che sono intervenute quelle forze occulte che hanno contribuito fortemente a limitarli sappiamo come è andata nel novantadue e nel novantatré
E noi abbiamo avuto
Un nuovo momento di diciamo di Co.Re.Com. in cui il nostro Paese è stata dunque lo Sciliar
Il boro di Falcone e di Borsellino non è stato solamente il lavoro di investigatori
Coraggiosi che hanno saputo guardare in faccia
La mafia
è stato molto di più è stato molto di più perché avevano compreso in che modo il sistema mafioso era penetrato dentro al nostro sistema economico quindi con il lavoro di Falcone e Borsellino noi potevamo potevamo avere una torsione della nostra storia nella quale estirpare estirpare il l'illegalità dentro l'economia dentro le istituzioni è lì che avviene di nuovo
L'intervento dei nostri servizi segreti
Noi abbiamo il se esiste che interviene già a Capaci voi dovete sapere che il SISDE
Il figlio dell'Ufficio affari riservati che era il regno di Umberto Federico D'Amato era stato costituito al ministero degli Interni i nostri servizi segreti civili
Erano stati costituiti alla nel nel ministero degli interni come polizia politica parallela da Tambroni nel cinquantotto quando avevano capito che lo scontro sociale
Cominciava a farsi serio era finita la grande bonaccia come diceva Calvino quella degli anni Cinquanta si organizzarono con una polizia parallela
Tambroni fu guidato da Robert Driscoll che era il
Il capostazione scia in Italia degli disse guarda allora per affrontare gli operai che vanno in piazza devi costituire una polizia parallela all'interno del ministero chiama Domenico De Nozza che era un importante questore e costituiscono il sistema di che poi sarà chiamato delle squadre tutte cioè la polizia per io de e del ministero degli interni alla funzione di vigilare sulle opposizioni come interviene interviene mandando uomini là dove succedono dei crimini laddove c'è una manifestazione laddove poi c'è una strage intervengono tolgono mettono fanno fanno in modo che alla polizia giudiziaria alla magistratura
Arrivino solamente degli elementi che possono arrivare sostanzialmente il loro ruolo istituzionale e se volete era quello di togliere informazioni e ci sono riusciti l'hanno fatto davvero
Ecco quelle di Bruno Contrada sono le squadretta io le chiamo perché sono figlie di questo metodo a Capaci quel giorno mandò degli uomini a prelevare
Del materiale dal carattere delle dell'esplosione
Per una per delle analisi che il SISDE non aveva assolutamente nessuna competenza di fare perché il SISDE nonna competenza di polizia giudiziaria ma poi lo abbiamo visto ancora dopo in che modo è intervenuto
Cinquantacinque giorni dopo organizzando il grande depistaggio quindi
Il sistema dei poteri occulti è stato attivo è stato
Estremamente pervasivo e in nostri servizi segreti che sono stati una componente ibrida del potere
Voglio dire che avevano una linea di comando nazionale ma delle regole e dei patti che venivano invece organizzati nelle sedi sovranazionali del Patto Atlantico vi è una relazione del dell'unico importante presidente del Comitato parlamentare per la Repubblica che che ha fatto un una relazione come si deve
Perché oggi abbiamo presidente del Copasir che ha ha capito che di essere un che deve fare la spia e non che deve controllare le spire quindi abbiamo un grande problema democratico
Pure lì né io mi riferisco alla relazione di Massimo Brutti che proprio disse scrisse del pubblica la trovate quanto quanto abbiano pesato i patti atlantici
Nella
Gestione della nostra Intelligence un'eredità di subalternità che ci portiamo dietro
Credo ancora denso e che comunque ha rappresentato quella che io chiamo una componente ibrida del potere in più i nostri servizi segreti hanno avuto un altro grande problema le strutture parallele
Le strutture parallele quelle che noi chiamiamo Gladio questa parola che nell'immaginario ci fa pensare ad un'associazione in realtà è stata una grande operazione che è stata finalizzata per portare la guerra non ortodossa la guerra psicologica il terrorismo
La manipolazione il ogni modo per condizionare le azioni dei governi perché la destabilizzazione questa non era consentito e non è stato consentito all'Italia mai di poter avere una dialettica democratica perché la dialettica democratica è stata è intervenuta ad alterarla
Ora un dossier ora una minaccia ora una strage
E poi giù di di ancora in questo modo e di questi sto sono state responsabili le strutture parallele costruite dentro le nostre i nostri servizi segreti
Che sono quelle che hanno fatto incontrare militari e i civili i gruppi neofascisti
Paolo Emilio Taviani che era il padre di Gladio
Quando ha cominciato nell'ultima fase della sua vita parlare molto con la Commissione parlamentare stragi diceva una cosa importante non state lì troppo a soffermarmi sull'i nomi di Gladio sulla struttura il problema sono gli irregolari
E nel lire regolari nei quali possiamo mettere anche un Stefano Delle Chiaie ad esempio è affogata letteralmente la verità del nostro sul nostro stragismo
Allora è una storia molto molto complicata ma alla fine adesso comincia ad essere una storia anche leggibile
Perché abbiamo tanti documenti tante ricostruzioni io non lo so dottor Scarpinato se noi avremo una una verità giudiziaria definitiva forse no
Però io so una cosa che la verità politica e storica
Non ce l'abbiamo già ci vuole solamente la volontà delle forze politiche e non ci dite che occorre la mobilitazione della società civile perché quella già c'è siamo noi la società civile
Già Sellars ha cercato
Civile
Occorrerà uno sforzo per rielaborare questa storia e capire in che modo la nostra democrazia è stata seriamente danneggiata e questo non è un esercizio diciamo un esercizio intellettuale
è un esercizio assolutamente fondamentale per il nostro futuro noi dobbiamo porre il problema dei smetto di e delle fonti per riscrivere la nostra storia che è stata una storia fatta tra violenza e terrorismo
Ed è una storia che abbiamo cominciato a conoscere ma che deve diventare presente
Pesante nel discorso pubblico io mi auguro che è una serata come questo diciamo sarà l'inizio di tante grazie
Grazie grazie Stefania grazie
Grazie per la puntualità con la quale
Agli evidenziato
Alcuni passaggi dice ma la storia la l'abbiamo dolore la serie di Andrea non è mia ma la storia la conosciamo tutti già fatto
L'abbiamo tutta davanti Roberto Scarpinato l'ha tracciata Sigfrido Ranucci la integrata Andrea Purgatori la la precisata Tonight tracciata dice ma allora e allora forse occorre un salto della politica
Un'attenzione maggiore probabilmente veri sicuramente del livello giudiziario ma comunque di partire dalla politica ed è per questo che ti ringrazio per averlo detto che questa sera siamo esattamente quattrini a quest'ora tarda convinti
Della giustezza e dell'importanza del dibattito dell'importanza del dialogo tra tutti voi bene do la parola a Paolo Flores d'Arcais direttore di MicroMega
Che peraltro è stato lei è autore della nel dibattito con
Paolo Borsellino trent'anni fa in questa sede grazie
Non so quanti fra voi che siete qui oggi fossero presenti trent'anni fa
Trent'anni e tris e meno tre settimane fa il venticinque giugno quando Borsellino
Ha fatto quell'intervento che rimane un intervento storico cruciale per capire il dopoguerra in Italia
Io mi limiterò
A ricordare anzi a spiegare come è nato
Quell'incontro come è nato l'intervento di Berlusconi di Borsellino e alcune cose che Borsellino ha detto dopo la fine di quel dibattito
Io non ho conosciuto personalmente
Fa Giovanni Falcone l'ho conosciuto per telefono in quattro cinque telefonate
E l'ultima delle quali circa un mese un mese mese prima che venissi assassinato per chiedergli per il numero che doveva uscire a settembre di Micromega un suo intervento sulla mafia mi disse che era troppo impegnate non ce la faceva a farlo
Che
Avrebbe potuto farlo anche seguendo le sue indicazioni
Il suo collega Ayala
E mi disse invece che aveva per darmi qualcosa di scritto Daloui per MicroMega
Una recensione un libro che trattava di questioni giudiziarie e anche di mafia
Il numero che doveva uscire a giugno di Micromega trattava di tante altre cose
Quando
Abbiamo saputo della assassinio nei Falcone e della sua scorta il Micromega era già in bozze abbiamo fermato la macchina che stava per andare in stampa abbiamo modificato il numero abbiamo inserito quel testo di Falcone
E abbiamo
Ci siamo attivati per organizzare una presentazione che ovviamente doveva essere a Palermo avendo dedicato quel numero ovviamente
A Giovanni Falcone
Credo che
Sia stato il mio contatto è stato credo l'avvocato Galasso che
Era stato avvocato di parte civile in tantissimi Processi di mafia e che era un contatto diretto anche con Leoluca Orlando che allora era sindaco e quindi Leoluca Orlando ci ha dato la disposizione di questo luogo che è uno dei luoghi più belli
Di Palermo
E abbiamo organizzato
Questo dibattito
All'epoca erano meno rigidi nel non fare entrare e per cui c'erano più seria perché c'era meno di stanziamento e qui c'era una folla straripante assolutamente straripante del resto avete visto alcune immagini e comunque altra gente era rimasta fuori
Io avevo invitato anche Paolo Borsellino che non conoscevo ma
E che aveva detto
Che preferiva non intervenire
Mentre era in corso il dibattito
Sì avete visto delle immagini accanto a Borsellino c'è Saverio lodato per esempio c'è Ponto Calasso qua Kant ovviamente ci sono io c'era Luca Orlando
C'era padre pinta acuta che allora era una personalità
Molto nota anche come alcuni punti di bizzarria era un padre gesuita nella primavera di Palermo improvvisamente ci arriva alla comunicazione che invece Borsellino ha deciso di venire
Successivamente ho anche saputo da canali diciannove non direttamente familiari ma di fonte familiare che Borsellino
Aveva già deciso di andarsene a dormire sarà già messi in pigiama
Evidentemente a un certo punto ha deciso che invece non poteva non cogliere quell'occasione per un intervento pubblico in una situazione
Dove c'erano tutti i mass media
Ecco io ho sentito dire nell'introduzione
Di Mele
Che borsellino non pensava che quello sarebbe stato il suo testamento
Io non ne sono sicuro io voto anzi l'impressione che Borsellino
Se ha deciso così all'improvviso di venire e parlare e fare quel discorso
E proprio perché ha capito
Che la situazione era tale per cui il rischio di essere assassinato era ormai ad ogni ora non solo ad ogni giorno e che quindi qualsiasi intervento pubblico che avesse fatto poteva diventare il suo testamento che non poteva non cogliere qualsiasi occasione che gli fosse offre
E e l'impressione che io ho avuto non solo sentendo il suo discorso ma in quei pochi minuti un quarto d'ora
Forse forse venti in cui abbiamo parlato poi dopo la riunione
Io non lo conoscevo personalmente
Borsellino ha parlato
Con una
Con una libertà con una franchezza
Come
Quindi con una fiducia che non era evidentemente nei confronti miei ma nei confronti di quello che rappresentava in quel momento Micromega che in quell'anno era diventato la punta di diamante di
Una società civile affianco
Del pool di Milano anticorruzione
Del pool
Di Palermo comunque di Falcone e Borsellino
Io ricordo solo il tono di quella conversazione
Ma delle frasi che ha detto del molto articolate ricordo solo una cosa quella la ricordo con chiarezza
Le parole pesantissime che ha Espresso nei confronti del ministro Scotti e del ministro Martelli del ministro Scotti che era ministro degli interni del ministro Martelli che era ministro della giustizia io fra mi ricordo che sono rimasto sorpreso che dicesse in fondo a un estraneo
Con assoluta franchezza messe dei giudizi pesantissimi su questi due ministri
E ricordo l'immagine che diede
Mi vogliono me
Insistendo per farmi procuratore nazionale antimafia mi vogliono mettere il bersaglio
Questa espressione nella ricordo perché ho visivamente ho visto proprio come se gli avessero messo il bersaglio codici i i i centri i circoli del bersaglio sul petto o sulla schiena
Ecco quindi Borsellino
Aveva chiarissimo
Che si stava giocando la partita cruciale
Quale fosse la ricostruita
L'ha ricostruito
Roberto Scarpinato
Credo in un modo che mette insieme tutti i fili che arrivavano a quel momento e da quel momento poi si sono dipanata i credo che Roberto Scarpinato è il magistrato e non solo magistrato
Che sa di più della mafia in Italia che più di ogni altro ha capito
La mafia in Italia e che quindi giustamente non è stato fatto procuratore
Nazionale antimafia esattamente come non lo era stato fatto Giancarlo Caselli con una legge ad hoc perché è evidente che
Come è stato ricordato in più interventi
La storia d Italia dal dopoguerra a oggi malgrado
La straordinaria Costituzione che abbiamo davvero credo una delle più democratiche e avanzate del mondo
Malgrado quella Costituzione non è stata una storia di democrazia è stata una storia di scontro continuo fra Democrazia e antidemocrazia
Ora sono passati trent'anni
Da quella serata
In trent'anni si sono succeduti governi di ogni colore di ogni colore
Non c'è
Una forza politica che non sia stata al governo
Stare al governo significa avere a disposizione i servizi segreti significa avere a disposizione mezzi tali per cui se si vuole la verità viene fuori anche perché c'erano magistrati una minoranza ma c'erano
Che ha continuato a scavare e a a e scavando a portare alla luce pezzi di verità
Se anche una sola forza politica perché tutte sono state al governo avesse voluto in questi trent'anni quelle verità di cui ancora si parla come un miraggio da raggiungere sarebbero state squaderna te davanti a tutti
Quindi dobbiamo avere chiaro
Che se non è uguale la responsabilità di tutte le forze politiche non ce n'è una però che abbia voluto la verità su quelle stragi nessuna
Che allora
Che allora
Se vogliamo che
Per il futuro che comincia da oggi ovviamente copie ogni futuro
Ci sia almeno un barlume di speranza
Dobbiamo guardare in faccia alla realtà con assoluta lucidità
E senza prendercela meno sgradita e meno sgradevole
Di quella che
Dobbiamo ammettere che in questi trent'anni
Lungo questi trent'anni alla fine di questi trent'anni oggi il quadro è che hanno vinto loro in questo momento hanno vinto loro cioè l'intreccio politico affaristico mafioso
Questa è la realtà di oggi ed è inutile
Nascondersi alla meglio se la si nasconde hanno gli stessi agli altri per perché abbiamo paura altrimenti di rendere disperate le persone
La speranza vera non ci sarà mai più al massimo ci saranno delle illusioni se vogliamo ripartire dobbiamo ripartire dal fatto che in questi trent'anni alla fine
Tra depistaggi
Tra politici in fondo nel loro cuore anche i partiti e politici contraria la mafia ma senza il coraggio di fare la guerra alla mafia perché di questo si tratta per ora hanno vinto loro ecco io credo che
Io non credo che naturalmente tutte le forze politiche siano eguali
Ma bisogna aver chiaro se vogliamo essere onesti
Che oggi non c'è il meno peggio
Oggi si tratta di scegliere fra il peggio il più peggio e il PEGI dissi no e naturalmente
Che naturalmente
Si deve scegliere ogni volta perché il PEGI dissi ma peggio del più peggio del più peggio del peggio del peggio
Ma sapere che non c'è nessuno nel mondo politico attuale a cui possiamo guardare davvero con fiducia perché per atti o per omissioni tutti hanno avuto la possibilità in questi trent'anni di squadernare la verità e non l'hanno fatto naturalmente parlo di forze politiche poi qualche i casi singoli ci possono essere ma sono casi di buona volontà o di coraggio
O addirittura in in in qualche caso si erano l'eroismo ma non sono forze politiche ecco io credo che
Da qui dobbiamo partire perché
Non possiamo nasconderci che
è stato citato molte volte Dell'Utri
Ma Dell'Utri oggi è il protagonista della campagna elettorale qui in Sicilia
Questa ci dice questo ci dice tutto
Solo il baratro che in questi trent'anni goccia dopo goccia le forze reazionarie e l'antistato dentro lo Stato sono riusciti a scavare allora non possiamo
Dire
I politici dovrebbero
Dobbiamo denunciare i politici che non fanno quello che dovrebbero denunciarli costantemente perché le omissioni sono colpevoli quanto lei azioni colpevoli questo almeno io ho imparato
Da bambino a catechismo che si pecca per atti e per omissioni e le omissioni sono grandi quanto gli atti
Allora a sogniamo laicamente questa verità
E facciano sapendo che oggi siamo sconfitti per riaprire la speranza ciascuno tutto quello che può fare
Senza abbellire in nessun modo una realtà che oggi è drammatica perché non c'è solo Dell'Utri
Rivolto della campagna elettorale
Della Sicilia
Ma c'è tra qualche mese tre nove
Se le cose rimangono così
Un governo delle destre anti repubblicane delle destre anticostituzionali delle destre che hanno in odio la costituzione
E che porteranno l'Italia fuori dal Democrazia ciascuno di noi può fare qualcosa ma senza illusioni meno illusioni si hanno e più si può lottare efficacemente
Grazie grazie Paolo Flores d'Arcais questo realismo
Ma
Credo che sia un monito per tutti noi e hanno uno stimolo all'impegno all'impegno chi tutti un impegno corale bene passo la parola Pif ecco l'amico per i futuri parlai dall'acqua dovevo
Presente sì faccio veloce nostra vediamo al trentunesimo anniversario del
Allora no leggendo a trent'anni dalle stragi uno spontaneo parlare di la politica di oggi di dilaga al i simpatici alleati tra l'altro anche alle attingere Meroni tema totalmente ricordiamoci questo
Ma è il diciannove luglio Feliciano e lui è più importante di quello che penso io di ti Dougal della politica di oggi se arriviamo a mezzanotte zero uno però tecnicamente siamo al venti luglio però siamo dice luglio è in giorno importante come quando c'erano le guerre antica Grecia
Si sospendevano perché c'erano elementi ad dicendo alle più importanti tutti noi più importante in media Lagalla divide degli altri quindi proprio pensare ad altro però viene spontaneo cosa col pensare trenta il trentesimo anniversario numero tondo e numeri tondi
Spingono l'emozione no il trentesimo anniversario fa impressione il prossimo anno quarantesima mi messa che è una cosa irrazionale e poi io ho fatto cinquant'anni un altro numero tondo importante quindi sono andato a via D'Amelio tra l'altro incontrato Antonio Vullo parentesi ricordiamoci di quelli che sono sopravvissuti oltre a quelli son morti
Il senso di colpa diverse persone enorme chiusa parentesi
E sarà costretto ovviamente arrivato alla mi è venuto in mente con così poco dove qualcosa e Rocco a vent'anni fa sì trenta anni fa avevo vent'anni
Ora faccio una cosa che molto fastidiosa raccontare dove ero quando è successo perché era fazioso perché quando parte queste dinamiche tra il gruppo di amici si tolgono punti rotture dico io ne clamorose Petronio la contenzioni e Frank nessuno però lo faccio velocemente perché questa sera o io lascio lancia un appello quindi io sono arrivato in via D'Amelio pensato che io trent'anni fa ero in via Marche seguita Biancardi nella casa di produzioni mio padre
Non stavo leggendo tra andante il diritto di MicroMega mi vergogno anche nel bordolese stavo facendo un in contanti sotto story no in realtà tra lo dicevamo inserito in dialetto siciliano
Balla coi lupi c'è doppio mamo Balla coi lupi in dialetto
Non mi guardi così ridotto Micromega io e era un ventenne un po'stupido erano un po'stupide un po'tonto un po'ingenuo ci divertiamo tantissimo
Sentiamo il botto io capiamo che che che è una cosa grossa nel ricordo mettendo apprende la telecamera e mio padre la telecamera Recchia un batterista scariche insomma andiamo
E vediamo quello che mia Marchese villa Bianca siamo quasi un chilometro Sarandrea quindi vediamo quello che vediamo però era un ventenne tonto stupido ingenuo che doppia Ava Balla coi lupi in siciliano
E quando poi siamo andati via tendono ad andare a mare Mondello
Sì la formato lungo la la fiera del traffico e tutti dicevano ma cos'è successo e io che ero un ventenne tonto ingenua un po'stupido dicevo
Ma sarà stato una fuga di gas
C'è nella mia ingenuità non potevo pensare che cinquantasette giorni dopo
Potessi succede quello che è l'alta tutti si aspettavano lui per primo
E quindi dicevo nella mia intimità ricevo sarà stato nemico una fuga di gas forse forse in internamente era anche un modo per consolatorio
Quando raccontato questa cosa Corrado Augias disse era di a Bologna il due agosto quando ci fu la bomba è la stazione eppure Luís ebbe questa reazione qua
Si pensava sperava che fosse un'altra cosa però io a cinquant'anni dico forse c'avevo ragione c'è aveva ragione quel ventenne a pensare era giusto che fosse una fuga di gas era ingiusto incredibile ingiusto che che che forse lo Stato che permettesse una cosa del genere
Poi ovviamente scopre che non è stata purtroppo la fuga di gas e e quindi nasce un incalza Tura che mi son portato dentro e poi sono arrivato quando è toccato a me raccontare
Quello che è successo a casa mia soprattutto a casa mia
L'ho trasmessa io son convinto che la mia generazione stata segnata i ragazzi Addio Pizzo più o meno sono miei coetanei sono siamo stati segnati da quelle stragi perché quando ti succede a cinquant'anni un contorno Sir vent'anni se un ventenne incalzato va al mondo e ai lettori prime idee politiche retropalco Linificio dodici anni quindi non potevo capire però per questo per me è importante
Il diciannove luglio il ventitré maggio perché avevo diciannove anni e poi vent'anni e dentro questa incalza due-tre Rocco Chinnici se Boris Giuliano e poi quando ha fatto la matrice d'estate che ho portato pervinca satura la c'era c'erano queste serate qua io voglio c'era la la staffetta Samarcanda Maurizio Costanzo e e il risultato quello che faccio io oggi è il risultato di quell'incalza dura la che io ho portato che ce l'ho ancora perché ancora quel ventenne un po'ingenuo pronto conto che pensare alla fuga che ha sei ce l'ho ancora dentro io non accetto l'idea che ci sì che ci sia che che ci sia la mafia Palermo le sono cretino se cinquant'anni io non l'ho proprio nel secolo lanciavano La sette
Lo sto tirando lungo così se ammezzato e zero uno parlo di Lagalla ed Cuffaro no
Allora l'appello che faccio è che io ho avuto una una bambina la filiera soft così giovane mi sono chinato la giovinezza che nata femmina arrischia degli ammassi Rocca perché volevo chiamare se fosse stato una spia rischiava chiamarsi Rocco
Però Femia Roccaro non ce la siamo sentiti
E io lasciarono pure nel testamento di mia figlia
Lascerò
La mia in calzatura lei lo sa vorrà dei soldi probabilmente però io voglio lasciare demente azzurra nel testamento di mia figlia
Eppure sintassi e non sempre ci sono tasse sul calzatura e l'appello che che che voglio fare siccome appunto in questa serata pessimista insomma siamo siamo stiamo uscendo concluse è vero che probabilmente la la non avremo una giustizia una verità
Dentro le aule di tribunali però quello che dobbiamo fare lanciano un appello e stimolare chi ci governa loro i giornalisti veri a scoprire la verità anche se non c'è che non senza una verità
Da tribunale quindi c'è una frase meravigliosa e qui concludo chi diceva Restiamo umani che è un concetto un bellissimo io rilancio con prestiamo incalzati perché la nostra in calzatura che deve che pur deve mandare avanti la ricerca per la verità quindi loro quello conclude dicendo che raccomando restiamo incalza atti
Allora raccogliamo Lincar satura
E l'incartamento di di di pietra che ce la faccia poi riflette che ringraziamo per questa vivacità pure essendo concretezza essendo fatti importante sono convinto dico solo questa battuta il passo la parola avventori Barbagallo
Che da cui deve partire esattamente fatto la sintesi truculenti calzature ed è questa la volontà noi affidiamo un po'di questa incassato una soprattutto al mondo della dell'informazione che si faccia garante di questa nostra in calzature che possano trasmetterla agli altri Anthony Barbagallo
Grazie telegraficamente perché abbiamo passato a mezzanotte
Soprattutto per i ringraziamenti per ringraziare anzitutto Mario Mele che ha voluto fortemente questa iniziativa merita un applauso credetemi
Un infaticabile dirigente di partito
Noi in questi anni nel corso la mia segreteria regionale abbiamo lavorato molto sulle commemorazioni nessun ricordo l'abbiamo fatto non soltanto il diciannove luglio l'abbiamo fatto il sei gennaio
L'abbiamo fatto il primo maggio abbiamo fatto il ventitré maggio abbiamo utilizzato questi momenti di ricordo per un confronto vero per un dibattito non soltanto dentro il partito ma
Per aprire e aprirci alle riflessioni che vengono anche e soprattutto alla società civile per parlare soprattutto i giovani e l'abbiamo fatto anche nel momento
Più difficile quello del Covent quando non abbiamo rinunciato al ricordo al facendo anche le iniziative sudiciume partecipando alle soprattutto
Ai ragazzi
Io ho sentito alcune parole chiave ho applaudito tantissimo perché stasera
Il dibattito è servito
è servito a capire anche dove vogliamo andare ricordando a tutti che la legalità e che la mafia in Sicilia
Non è battuta ci sono alcuni settori dove il rischio è elevatissimo dalla dai rifiuti al sistema della sanità i grandi appalti quindi non si può abbassare la guardia
Io devo dirvi con molta consapevolezza che ecco come vado via stasera emozionato con uno speech o un po'utopistico che però io ho quarantasei anni ho passato la mia generazione cresciuta con questa con questo ritornello che la magistratura arriva sempre prima la politica gli ho fatto il sindaco giovanissimo in consiglio in cui riguardo sembra la magistratura prima l'Africa ricorre alla politica magari chi lo sa
Che nei prossimi anni ad arrivare prima della magistratura sarà stavolta sia proprio la politica non non soltanto per ricostruire perché sarà difficile una verità processuale ma almeno per la verità storica quello sarebbe Amenduni grande segnale grazie a tutti
Ringrazio grazie a tutti voi per essere intervenuti grazie tantissima agli amici che sono stati con noi e i nostri relatori grazie ancora e andiamo via incalzati è vera accogliamo il messaggio di PIL fra