Dibattito organizzato da Festa de L'Unità.
Sono intervenuti: Mario Tronti (PCI), Federico Coen, Mario Reale, Mario Tronti, Napolitano (PCI).
Tra gli argomenti discussi: Festa Dell'unita', Pci, Politica, Sinistra.
21:00
9:03 - CAMERA
14:30 - Parlamento
9:00 - Roma
10:00 - Roma
10:00 - Roma
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11:30 - Roma
16:30 - Roma
17:00 - Roma
PCI
PCI
E ne abbiamo effettivamente
Richieste
Allora siamo
Buonasera vi ringrazio per la partecipazione questo dibattito ringrazio soprattutto voi
Relatori tutti autorevoli e noti perché abbiano bisogno di una mia
Presentazione l'onorevole Carlo Fracanzani l'onorevole Giorgio Napolitano il professor Mario Tronti il dottor sì Federico come
Il mio compito
Credo
Postali limitarsi a una a spiegare l'intenzione almeno che ci ha indotto a promuovere insieme alla agli organizzatori del Festival
Questo dibattito a spiegare poi il tema un po'l'antefatto da cui il dibattito sorto da qui prende lo spunto e di una parola di spiegazione mi pare vi sia bisogno perché sebbene il titolo pensare la politica
Si presenti con abito dimesso
Purtuttavia potrebbe
Riuscire un po'sibillino come dire
E anzitutto si potrebbe obiettare questo ma con tanti problemi
In scritti nella nella nostra Genta
Nella nostra agenda nella nostra agenda politica problemi che ivi stazionano avidi invecchiano anche che bisogno c'è di mettere a tema
Questa sorta di metà argomenta cioè la politica stessa in quanto tale la dimensione politica la le possibilità della politica in una in una democrazia matura
Ecco io credo che non sia
Per vezzo di intellettuali che abbiamo scelto questo tema mi pare anzitutto che ogni politica che sia consapevole di se stessa del suo ruolo e che non si limiti quindi a un mediocre galleggiamento sulle cose
Be'implica un qualche concetto dello strumento spesso della politica delle sue possibilità di sui limiti un criterio insomma sul quale misurare la vitalità Illy carenze ma c'è poi una questione vorrei dire molto più determinata molto più prezziari pressante
Siamo al termine di un quindicennio
Che ha visto imponenti mutamenti ha visto anche l'insediarsi di una crisi molto che nasce e ha visto aggiungerei un forte oscuramento di senso
Di alcuni concetti che c'erano familiari
E qui vorrei Rick ricordarne qualcuno anzitutto il tema della possibilità stessa
Della politica che cosa può fare la politica in una democrazia matura in condizioni di mercato quali sono i vincoli
Con cui convive come può muoversi nei confronti di questi piccoli bene mi pare che sia venuta passando una concezione minimale minimalista della politica una condizione che vede la la politica in sostanza come possibilità di aggiustamento
Al margine come politica di intervento a Spizzico o come altrimenti Figo sfizi valicabile
Contemporaneamente mi pare che si sia anche si siano Scurati alcuni concetti base del democrazia su cui il la democrazia si fonda e che ne misurano al contempo la vitalità
Tutto è diventata il Complesso tutto è diventato difficile si smarrisce Volpi il senso semplice di che cosa voglia dire scelta partecipazione incisività della politica stare Nenna democrazia
E ancora abbiamo assistito alla fine di un periodo di crescita
Economica sostenuta in condizioni di stabilita
Con tutto ciò che questo ha comportato proprio in in merito direi alla crisi di concetti quale crescita sviluppo e così via il rapporto infine di economia e politica cioè di un punto
A me pare che Sensi Ale Perra valutare la
La
Forza di una esperienza democratica ecco si è configurato
Ho nel senso non nel tentativo di uno scioglimento semplice di questi due termini insomma nell'ideologia no della Della Hichri economia che tanto più è sana e fa meglio quanto più è indenne dalla stabile politica oppure nella riproposizione di vecchie cose vecchi schemi
Del già previsto
Mi scuso per la sa per la schematicità che non permette un'articolazione maggiore del tema non vorrei essere non vorrei stemperare catastrofisti Colin realtà bisognerebbe fare su ognuno di questi temi
Un discorso complesso però credo che nella sostanza di questa diagnosi di questa di questa valutazione possiamo intenderci cioè non mancano mi pare ne esperienze né come si suol dire letti letteratura
Di
Disposte a come a convalidare questa impressione questa precede possiamo rientrare riassumere nel segno di una perdita di significato della politica perdita di incisività come perdita di di significato bene allora che fare in una sì sia situazione
Come questa se il quadro per qualche verso per qualche aspetto e coincide insomma con quello che ho delineato allora mi pare che pensare la politica non sia appunto un compito né intellettuali di spicco
Ne astratto sia invece un compito importante un compito urgente quello di interrogarsi sulle ma Faggioni della democrazia sulla sua forza sulla sua debolezza sulle sue possibilità
Intorno a questo tema voi della prevista rispetto il trimestrale
All'aria rivista
Fondata da Franco Rodano e Claudio Napoleoni a nei primi anni Sessanta
I x pirata direi sempre finché vissuta da fare da Franco Rodano
Che ha svolto in ruolo mi pare di un qualche peso di un qualche si inizi inizi calato negli anni Sessanta settanta e che da dall'inizio di quest'anno esce nella forma di una nuova serie ecco nel primo fascicolo di quest'anno mo'innovazione che abbiamo cercato di porci appunto
Il problema il tema del pensare la politica e abbiamo scritto tra i contributi in merito alle prospettive della democrazia alla politica e con o Mika alle questioni del del futuro connesse soprattutto all'avvento delle nuove tecnologie
Ecco
Mi pare che a questo punto sarebbe un po'dei un po'pedante un po'fuori luogo da parte mia esporvi insomma partitamente i temi di cui ci siamo occupati o che abbiamo toccato perciò mi dimetto
Senz'altro al dibattito salva fare qualche qualche per riprese precisazione nel nel Stiz seconda ora dopo perciò la
Parola al professor Tronci
Io prendo lo spunto da questo fascicolo molto interessante anche dalle cose che diceva adesso realmente mi brevi accenni che ne ha fatto nella rivista trimestrale nuova serie
Dove mi pare ci sia questo tentativo cioè quello di tutti a ripensare la politica economica
Il rapporto però ai grandi temi i tutti i politici della democrazia e del cambiamento un approccio mi sembra originale discutibile in sé come tutti a gli approcci originali ma credo produttivo Bobbio permangono e germinano mi pare che li viene individuata la fase ma fase politica quella di oggi
Che viene definita
Di delusione di scetticismo e addirittura di catastrofismo riguardo alle possibilità della politica
La realtà del ciclo economico con le sue leggi le sue compatibilità la sua logica ha ripreso il centro della scena l'intervento politico su questa realtà economica durata tutto sommato difficile da acredini RAI anche da da gestire l'intervento politico su questa realtà spenta a governare i processi ci sono difficoltà oggettive di governo dell'economia in tutti migranti Paesi dell'Occidente ma dobbiamo dire che perde colpi e anche un intervento politico che si proponga di cambiare l'ordine dei problemi economici e di intervenire dentro di essi con una forza appunto di mutamento e di trasformazione di cui la domanda che viene presentata subito all'inizio del fascicolo e che in reale adesso imporre i presentava se pensare la politica oggi e non significhi l'espressione proprio letterale non significhi cercare di riaffidare un'arma spuntata
Ora io non parlerei di crisi della politica per questo semplice motivo per l'usura del termine crisi a causa dell'utilizzazione indiscriminata che mi è stata fatta di recente per la sua applicazione totalizzante a tutti i campi appunto della vita sociale e individuale
Ma certo c'è una difficoltà e io direi
Specificamente dell'intervento pubblico
E come manovra di regolazione dei meccanismi automatici di di mercato
Ecco questa difficoltà dell'intervento pubblico dentro i fatti economici si riflette poi su una concezione generale della politica che anch'essa viene messa in campo
Con indubbie appunto sulla sua capacità di essere volontario scelto da decisione riguardo a ai processi d'altra parte questa difficoltà oggettiva si incontra credo con una con un senso comune di Massa no che oggi
Fa salire dal dal basso della Società di tutte le società contemporanee fa salire un una forte critica alla politica così come e soprattutto anche alla politica dei partiti
Partiti in quanto espressione più evidente soggetti i principali della politica vengono sottoposti in varie forme le forme sono molto spesso varie diverrà se vanno dall'assenteismo elettorale ha una certa scelta elettorale a una caduta della militanza nei parchi dia una e poi appunto a una degenerazione di fatto della ruolo dei partiti nell'ambito appunto
Del potere mi pare cioè che ci sia sia stata individuata proprio anche a livello di massa ripeto di senso comune generale una divaricazione tra partiti che ormai sono tutti inseriti nell'ambito di una spartizione a volte selvaggia del potere dei posti di potere e invece esigenze di base
No che vorrebbero appunto ancora nel partito politico la rappresentanza di determinati bisogni domande anche interessi reali
Ora di fronte a queste difficoltà oggettive della politica come intervento pubblico e a questa critica di massa alla politica che viene dal basso mi pare che la conseguenza a livello così di opinione e anche politico specialistica
Si svolga in su in modi che pare questo fascicolo della rivista trimestrale individua abbastanza bene oggi per esempio si teorizza
Generalmente un pensiero debole un governo debole quindi anche una politica debole si teorizza dico così ma e il dubbio è se si possa parlare di ti orridi e perché mi pare che tutte queste opzioni intellettuali non fanno altro per ricalcare passivamente una situazione di fatto lo rilevava anche oggi Ruffolo in un articolo su Repubblica parlando appunto della di questo governo debole come Governo che si limita appunto a a a a gestire una realtà già spezzata già frantumata incapace quindi di arrivare a sintesi politiche poi di governo reale ora
Tutta questa situazione va anche inserita in un complesso più generale che riguarda una certa difficoltà delle forze di progresso a proporre una determinata anche qui politica alternativa
E alla presenza alla crescita anzi all'approfondire sì di una forte egemonia moderata sul piano mondiale che parte da lontano dagli Stati Uniti fa
Verso tutto dall'uccidere
Ancora un punto di verifica di questo discorso riguarda proprio la politica economica pare che se noi ripercorriamo la storia politica moderna troviamo varie fasi che poi ritornano si è teorizzato a volte il primato della politica estera
Altre volte il primato della politica interna è intervenuto poi a mio parere un primato della politica economica e questo da alcuni decenni è in fondo il modello che iniziano come si esprime appunto la rimesse trimestrale il morto il modello fordista
Che inizia
Che ha visto un processo molto preciso che va individuato beni e da prima l'imprenditore industriale che comincia a fare politica sociale appunto Ford come grande imprenditore o l'imprenditore politico
Ma come a rate Navone
E questo prima ancora che venga fuori in fondo l'imprenditore politico come è stato a fare la politica economica però tutte queste due cose in imprenditore
Politico che fa politica sociale lo Stato che fa politica economica appunto descrivono complessivamente la vicenda dello Stato sociale
Il governo politico cioè delle grandezze economiche da alcuni decenni a questa parte con tutte le conseguenze sociale che questo comporta prevede anche la riduzione della politica a politica economica che la spia spazi a mio parere e poi ad una separatamente ad una logica pura di poteri appunto a quell'occupazione pura e semplice costi quello che costi e senza badare appunto Aspesi ideologiche occupazione appunto dei posti di comando da parte dei della politica dei politici diciamo così ora questa è un po'la condizione attuale e della politica non tanto del pensare la politica quando per fare la politica
In questo quadro la formulazione dei programmi allora diventa molto marginale diventa addirittura strumentali certe volte
Il richiamo alle forze sociali che stanno dietro ai partiti per esempio diventa molto ambiguo diventa comunque non influente
Il riferimento poi alle idee non dico ai valori viene visto ormai come un arcaismo una cosa del passato un non senso addirittura certe volte un impaccio ora c'è francamente dentro questo quadro da essere pessimisti
Io non so se siamo come siringhe usa dire spesso ad una svolta epocale ma certo questo qui è uno dei terreni dove l'alternativa la scelta che si pone tra un processo di riforma della politica e un processo di decadenza della polizia o si trovano forme appunto di svolta appunto nella nel fare e la politica oppure appunto la politica e il pubblico l'interesse pubblico l'impegno dei singoli verso la cosa pubblica subirà un processo sempre maggiore di caduta e di decadenze si pone cioè in termini
Forti
E chiede l'intervento di una volontà soggettiva proprio una scelta
Di questo tipo
Ora
La mia impressione è che la passività la subalternità rispetto all'andamento delle cose non fa che aggravare il problema fino a rendere poi recuperabile la situazione vediamo crescere la sfiducia di massa
Vediamo crescere il potere dei corpi delle degli delle lobbies e delle sfere occulte vediamo capire la coesione appunto dell'insieme sociale
C'è questa fuga verso improbabili e secondo me possibili soluzioni neuro individualisti ora davanti a noi ha una forza
Come era quella comunista sta chiaramente il compito di rovesciare a questo punto una tendenza che è sempre una cosa molto complessa e molto difficile il modo per fare questo è importante mi pare che sia proprio su questo modo che stiamo attualmente discute devo dire che io per esempio sento forte la tentazione dentro questo quadro pessimistico che ho descritto la tentazione per esempio di quella che si chiama una fuga in avanti
Ci sono ragioni per questo ci sono anche forze disponibili a questo tutta una fascia di contestazione che oggi vive separata estranea inattesa ai margini della società e chiesi nuovi appunto polemicamente di fronte a questo degrado della polis la tentazione cioè quella di dare
Di dire insomma a questo punto tenetevi la vostra piccola politica fate i vostri Ciocchetti gestite di questa società noi siamo appunto grande forze di opposizione il nostro ruolo di governo riservata a un futuro incerto non vicini bene io penso che questa tentazione
Vada razionalmente arresti
E non perché sarebbe aspra tra no perché sia ideologica o filosofica la disputa appunto sul futuro della della società
Ma perché quella prospettiva di una contrapposizione frontale questa specie di messianismo di una rigenerazione totale della politica rischia a questo punto di essere per i soggetti che possono portarla sono deboli
Non mordono sulla realtà dal suo interno
Sono si diverrà sede alternativi ma sono appunto Esterni e quindi incapaci di funzionare nel processo che conta che poi è quello della sostituzione concreta di una classe dirigente con un'altra classe delitti recenti
Occorre invece misurare realisticamente le forze in campo farsi carico appunto del quindi è ora darsi un programma concreto applicare anche a livello delle forze motrici del cambiamento il criterio della produttività e dell'efficienza politica costruire campi di forza potenti ma anche quindi vincenti tessere alleanze allargare consensi consigliere
Pensare dunque non una politica concreta di contro una politica Sparta perché non mi pare questo il problema mi pare anzi questa la riduzione del problema
Ma pensare una politica in grado di fare uscire l'obiettivo di una trasformazione radicale appunto da quelli che sono i sentieri dell'utopia e quindi rendere praticabile attraverso passaggi graduali attraverso fasi intermedie attraverso la crescita quotidiana di forza e di consenso rendere praticabile credibile
Un processo lungo storico di mutamento dei rapporti sociali anche il mutamento delle idee
Nella politica del modo di intervenire sulla politica del modo di fare politica del modo di essere politico appunto non solo di un ceto di politici Maggi massime Tevere il popolo devono stare dentro e non fuori
La politica
Ora è il turno del dottor d'autore Federico Coen
Addirittura vi ricordo forse non c'è bisogno che lo dica che è membro dell'Assemblea nazionale che il partito socialista e che è stato per molti anni direttore di Mondo operaio
Ma io vorrei anzitutto congratularmi con
Reale
Questa
Ripresa del rivista trimestrale i due fascicoli che mi sembrano veramente
Stimolanti
E che pongono non solo i singoli contributi ma anche proprio nel filosofia complessiva che ispirato questa nuova serie pongono un tema di grandissima attualità che io considero produsse uno dei temi centrali
Che sono di fronte alla sinistra
Problema di un recupero della centralità della politica mi pare che reale usa questa espressione
Nella sua nel suo saggio
Iniziale
Sulla base di un'accezione forte della politica non inutile da politiche quindi intesa come capacità di decisioni di Scelta e quindi anche di orientamento dei processi sociali e non soltanto di ricezione passiva i domande
E di interessi che premono
Che è un problema che non riguarda solo gli addetti ai lavori degli addetti alla politica
Ma che riguarda proprio la gente comune di guerre soprattutto i giovani direi
Che l'eclissi della politica non vogliamo parlare di crisi vogliamo di eclissi il declino
Della politica in questo senso forte
Come progettualità
Una delle ragioni
Significa anche declino della politica intesa come impegno civile
Ed è questa una delle ragioni del disorientamento dei giovani di oggi
Che ma anche il referente
Cui collegarsi giovane che oggi
Vuole impegnarsi sui colori sociali non ha nel nella realtà nella quale vive non ha più questo referente quindi è alla ricerca di di soluzioni che politiche non sono e che possono essere anche stimolanti ma che comunque non riescono a mordere nella realtà
Quindi è un grosso problema sociale non è soltanto un fatto che interessa gli addetti alla politica
Ora io credo
Che in questa eclissi della politica nel senso forte come capacità di progettazione e di guida della società
La sinistra abbia la maggiore responsabilità sinistra i almeno in Italia
Perché sinistra che si è fatta portatrice né momenti alti di questa concezione
Voglio perché vuole cambiare l'innovare
Sappiamo bene che cosa c'è stato storicamente alla base di questo processo
Involutivo di questo caduta di tensione politica
E c'è stato ci guardiamo alla sinistra il suo complesso ma in particolare la componente comunista ma direi a tutta la sinistra
C'è stato il disinganno dovuto al fallimento storico del socialismo i reali non possiamo prescindere da qui
Perché quelle sono state storicamente le esperienze in cui la politica nel senso massimamente forte come disegno integrale di trasformazione sociale basato sulla filosofia della storia totalizzante e ha generato mostri non possiamo dimenticare
Perché lì che
è quello il punto di riferimento
Col dobbiamo guardare criticamente
Una certa accezione della politica in senso forte come diciamo come
Una concezione che si impone alla società anche forzando né i processi ha determinato una serie di leasing anni
Di qui la reazione
Reazione a queste esperienze che però è andata al di là del segno
La reazione questo disinganno ha portato una parte della sinistra
Ripudiare puramente e semplicemente l'idea di una politica
E di un soggetto politico partitico capace di esprimere un ruolo di chi guida di orientamento un Progetto e a rispolverare il mito della società che essi autoregolarsi
Rispetto alla quale la politica avrebbe un ruolo puramente sussidiario
Cioè indubbiamente questo antefatto di cui dobbiamo parlare altrimenti rischiamo di fare un dibattito astratto
Quindi la concezione della politica debole non nasce dalla stanchezza degli uomini nasce da dal fatto che la politica nel senso fatale ha dato quel esperienze dato quella risulta
E però appunto questa rinuncia questo ripudio
è una oggettivamente una fattori di declino
Della sinistra nel suo insieme
Bene hanno fatto i nemici della trimestrale soprattutto reale Rodano nei due saggi Giorgio Dahò del Messaggero
Che aprono questo nuova serie
A sottolineare che in fondo c'è molto di mistificare ante in queste teorizzazione di una politica
Debole
Perché in realtà nelle società aperte dell'Occidente la politica continua conta eccome
Politica economia scelte che si fanno bene o male
Contro ma sono appunto il frutto di
Pressioni di interessi
Corporativi
E in realtà alla teorizzazione dello stato minimo la teorizzazione della politica debole
In tono minore
Non conduce ad un
Ad una
Maggiore diciamo autonomia della società
Lo vediamo nel caso italiano tipicamente
In una politica che rinuncia a progettare è però l'occupazione dello Stato della società da parte dei partiti resta Resta
Sostanziosa
Ed è tanto più
Intollerabile volle in quattro Abbio perché sganciata da una capacità di progettazione di guida dei dei processi sociali
Si passa cioè da una da una
Ruolo politico alto di
Di politica in senso forte di progettazione di capacità di sciogliere i nodi
Che si presentano del sviluppo economico e sociale
Ha un politica come occupazione del potere
Tanto più scade queste tensione ideale questa tensione progettuale nella politica
Tanto più la politica si riduce appunto e
Invadenza
Lottizzazione
Puro e semplice esercizio di potere sulla base poi di pressioni corporative e quindi si perde la visione
Di un interesse generale questo mi pare che è stato in Italia in croce almeno per quanto riguarda la sinistra il fenomeno no da da una va una
Posizione
Di progettazione di di trasformazione anche non solo nelle sue forme classiche legate al marxismo ma anche nella fase in cui si tentò per esempio l'esperienza della programmazione si è passati a una politica del giorno per giorno che però non comporta come dicevo per nulla una minore invadenza dei partiti anzi fosse un'estensione di questa invadenza che non è però giustificato in alcun modo da una
Virtuale
E qui nasce allora la domanda
Che mi pare reale colloca al centro del suo saggio
Se è possibile oggi da sinistra rifondare la politica nel senso forte senza ricadere nella tentazione totalitaria autoritaria cui
Un certo tipo di concezione forte della politica accorta
E qui incontriamo il nodo
Per rapporto fra egemonia democrazia
Un tema sul quale si svolse reale lo ricorderà anche Napolitano penso
Si svolse quasi dieci anni fa un dibattito sul mondo operaio dove su questo
Che conduceva
Anche a a molti fraintendimenti allora noi avevamo in mente la concezione gramsciana dell'egemonia
La nostra polemica verteva sull'appalto del Gramsci reni
Cioè ci sembrava che l'egemonia gramsciana forse ci sembra tuttora
Forse realtà una variante leninismo non un
Superamento delle minima variante di pace ellenismo riparte dimora Tato all'Occidente
Ma se questo è vero per la versione gramsciana dell'egemonia
Io ne sono convinto e quindi rivendico quella poi quella Polemica quel dibattito come un dibattito d'urto utile a tutta la sinistra
Questo non significa che l'adesione al principio che l'adesione di principio al metodo democratico al pluralismo impedisca al partito di esercitare un ruolo egemonico in concorrenza con gli altri testi
Cioè di cercare di ispirare la sua azione
Una visione generale degli interessi
Ha una visione di interesse generale che naturalmente sarà posta a confronto con quelle per gli altri per
Non occorre che
Questo comporti una filosofia della storia pare importante del saggio ideale questo passaggio quando lui dice la filosofia della storia non è necessariamente il fondamento del demonio Gemonio si fonda su un sistema di valori se un patita capaci di ispirarsi a un sistema di valori di qui deve ricavare nella concretezza del processo storico
Le linee fondamentali per esercitare per proporsi di esercitare
Un'egemonia e quindi per progettare
Una trasformazione sociale in concorrenza con le altre forze politiche e in alleanza con le altre forze politiche
Cioè una dialettica politica che si alimenti non soltanto
Dello sconto per l'occupazione del potere ma prima di tutto
Di un confronto fra progetti di trasformazione e comunque di
Gestione della società
Ecco questo mi pare che debba essere in qualche modo il fondamento di un discorso
Sul pensare la politica
E qui
Incontriamo
Una serie di
Problemi
Che non si limitano soltanto all'aspetto economico certamente
La capacità dei partiti di fondare una Polibio di fondare la politica nel senso forte Dine
Deve trovare oggi soprattutto la sua il suo banco di prova sul terreno della politica economica
Ma io credo che c'è anche il terreno delle istituzioni anzi forse questo è il terreno sul quale questa capacitarsi deve misurare prima di tutto proprio perché
Una politica che voglia proporsi non di subire e di rincorrere i processi sociali ma dei anticipa Ali di guidarli ha bisogno di istituzioni forti istituzioni che consentono il coagularsi di una volontà politica
Io resto convinto che il banco di prova proprio questo
E devo dire che siamo molto indietro
Per chi come me è convinto che la stessa riforma dei partiti per possibile soltanto se le istituzioni conducono
I partiti a esercitare un ruolo che non sia di pura e semplice occupazione di un proprio spazio ma quello di coagulare una volontà politica
E allora perché corre convinto di questo si deve constatare che la sinistra è oggi molto indietro
è molto indietro
Come dimostra l'inconcludenza del dibattito sulle riforme istituzionali come dimostra la stessa sterile polemica che è stata montata vicino sul decisionismo
Una cosa è criticare una determinata
Posizione di governo a una cosa
Ignorare
Partiti di sinistre la misura in cui sono partiti riformatori hanno bisogno di istituzioni capaci di produrre decisioni questo secondo me è uno dei punti chiave sui quali la filosofia politica delineata in questi due fascicoli di rivista trimestrale dovrebbe trovare la sua espressione tutti sul piano economico
Già sono usciti contributo importante saggio rimedio che non non discuteremo stasera che resta indubbiamente di grande interesse voglio vedere una visione di politica economica che non sia passiva che non sia di rincorsa dei problemi congiunturali
è da questo punto di vista importante io vorrei concludendo invitare gli amici degli stati mostrare a vedere anche il versante istituzionale della loro discorso come questo discorso debba tradursi in termini nel contesto italiano in termini di una certa visione delle istituzioni dello Stato e quindi anche della riforma dei partiti che di questo discorso riforma un aspetto seconda è consequenziale a quello istituzionale
Siamo il dottor come AN
Ed ora la parola e all'onorevole Napolitano
Credo che noi tutti
Credo che non è che ci troviamo
Non è che ci troviamo dietro
Questo tavolo credo che saremo concordi innanzitutto nel ringraziare i molti che nonostante
L'ora molto calda e anche il luogo abbastanza caldo hanno voluto seguire questo dibattito che è stato concepito come un dibattito culturale naturalmente
Politico culturale ci muoviamo nell'ambito della cultura politica e che vuole essere anche un atto di riconoscimento per lo sforzo che si sta compiendo
Da parte di alcuni amici e compagni per rilanciare la rivista trimestrale
Rivista che ha rappresentato certamente un punto importante di differimento per tanti dibattiti nel corso degli ultimi decenni
Dibattiti e polemiche di cui siamo stati partecipi molto Dinoi un organismo
Assai vivo io credo che sia Stato il gruppo di di studiosi e di politici giovani e non giovani che si sono innanzitutto raccolti attorno a Franco Rodano che ancora oggi noi vogliamo ricordare hanno molto tempo di distanza dalla sua scomparsa
E io ho provato molto interessanti gli articoli che aprono il
Fascicolo numero uno della nuova serie e a cui qui si è riferito reale poi c'è già stato un secondo numero che sviluppa alcuni di quegli argomenti
Però anche io mi concentrerò soprattutto sulle questioni poste nel primo di quegli articoli l'articolo appunto dell'amico reale
E
Terrò conto di quello che hanno detto già si apre un ticket come molto semplicemente però ecco io voglio voglio sottolineare
Dato che si parla tanto di partito comunista di dibattito di Travaglio ma il Partito Comunista in vista del congresso eccetera eccetera anche in questa occasione non ci raccogliamo per pensare e per ridiscutere
Su problemi che non riguardano soltanto il Partito comunista
E e credo che davvero della gravità di questi problemi dovrebbero essere consapevoli tutte le forze democratiche del nostro Paese e credo che nessun atteggiamento sia più stupido e più cinico
Di quello dello ritenere che il Partito comunista in quanto tale avvia delle sue difficoltà con cui fare i conti mentre per gli altri partiti tutto alluderebbe o starebbe per andare nel migliore dei modi possibili
In realtà credo che le questioni di cui discutiamo qui si pongono in termini di estrema complessità e serietà per tutti i partiti democratici e per il nostro sistema politico democratico in quanto tale in effetti io son d'accordo con considerazioni che sono state fatte fatte per iscritto da reale vediamo un po'ecco discutiamo pensiamo su che cosa
Sullo stato della democrazia sulle condizioni in cui versa oggi in Italia la democrazia e sulla concezione della politica ovvero sul sullo scontro in atto tra diversi modi di concepire la politica il di fare politica
Lo stato della democrazia
Ha scritto reale beh non c'è dubbio che
Si sia in una fase di risparmio in una fase stagnante
Si ha la sensazione e non è una sensazione
Epidermica superficiale
E una valutazione fondata sui fatti
Che non si riesca a dare uno sviluppo nuovo alla democrazia nel nostro Paese da molti anni al dato momento nell'articolo più citato si dice e addirittura dalla conclusione del centro sinistra
E che
Avrebbe dovuto
Prodursi un'occasione di sviluppo nuovo della democrazia e non si è prodotta idilli se si vuole che parte una lunga fase di stagnazione e adesso c'è chi non riesce a vedere addirittura al di là dell'orizzonte del pentapartito dell'attuale coalizione di governo come se questa fosse
Il punto d'arrivo della democrazia come
Se nelle vicende talvolta così poco edificanti di questo pentapartito dovessero ravvisarsi le colonne d'Ercole i i limiti di i confini ultimi della democrazia
Beh in sostanza poi fase di ristagno che cosa significa significa assenza di ricambio
Significa che non si è riusciti neppure attraverso il Progetto e il tentativo io credo degni di attenta considerazione critica quanto si voglia ma seria del compromesso storico e della solidarietà nazionale
Nonostante quel progetto e quel tentativo che poi si sono scontrati contro difficoltà insormontabili e si sono esauriti non si è riusciti ad aprire un processo di ricambio di ricambio di forze dirigenti
E di ricambio di indizi e metodi di governo e ha prevalso poi a poco a poco una concezione della democrazia e della politica che reale ha definito minimalisti che ha riduttiva perfino un po'sprezzante
La politica e cosa da cui è meglio tenersi lontano e con la politica e con la democrazia non si cambia granché
E si è perfino teorizzato che la democrazia debba essere concepita come pura tecnica
Di di di di
Di ordinamento politico della società come pura tecnica di governo e la politica
Come semplice pratica di esercizio del potere anche il più spregiudicato esercizio del potere ora come indice questa in fondo è stata la reazione
Ad un eccesso di politicizzazione
E e per quello che riguarda un pezzo importante della sinistra italiana e non soltanto italiana per quello che riguarda il Partito Comunista beh in sostanza è si è dovuto constatare come la la l'ambizione a governare tutto al regolare tutto con la politica
Fino diciamo a tanti aspetti de la vida della vita degli individui questo disegno totalizzante della politica incarnato sì nelle esperienze
Dei Paesi del socialismo reale ha poi generato mostri cioè ha prodotto una serie tale di
Effetti negativi e di distorsioni da
Legittimare questa reazione io penso che qui si sia soltanto una parte della verità Oppi
Se si vuole c'è una parte importante del travaglio mostrò però guardiamo anche al di fuori dell'Italia e ben al di là del nostro e di altri partiti comunisti in Europa e io credo che
In effetti in molti luoghi a cominciare per esempio all'Inghilterra con la vittoria della signora Thatcher nel mille novecentosettantanove
Si è reagito da parte delle forze conservatrici e dei ceti privilegiati
Alle conquiste di ordine democratico e sociale
Che con la politica
Il movimento operaio della sinistra eravamo riusciti a realizzare nel corso di decenni in un certo senso già a partire dai primi anni Trenta e poi a partire dagli anni cinquanta
E
Da parte delle forze conservatrici dei siti privilegiati si è riusciti a
A condurre a termine questa operazione di rovesciamento
Tendente a respingere indietro la politica e la democrazia perché certamente si è potuto far leva
Suoi errori si è potuto far leva su conseguenze più o meno collaterali
Non positive
Per le stesse comunque liste delle stesse riforme o del modo in cui le riforme sono state gestite basti pensare appunto al cosiddetto stato sociale al cosiddetto welfare State
A un dato momento la gestione di questi
Delle conseguenze a dei fenomeni certamente non positivi di burocratizzazione che hanno fatto perdere il sostegno ai partiti e alle forze che avevamo promosso per le riforme che poi hanno cercato di difenderle dall'attacco
Di un governo conservatore come quello inglese e dei partiti conservatori in tanti altri paesi dell'Europa ora ecco di qui e poi dal fatto che in una situazione molto complessa in cui ha pesato tanto
L'arresto e poi il rallentamento dello sviluppo economico il restringersi dei margini per politiche riformiste relativamente facili di redistribuzione del reddito cioè elementi di distacco tra partiti anche di sinistra ripeto non solo in Italia e masse lavoratrici e popolari serpeggiare
Dell'apatia politica fenomeno a cui pure si fa richiamo nell'articolo di reale per tutto questo poi
Ci ha portato appunto acquisiamo acquisiamo in qualche misura anche in Italia di delusione di scetticismo di incertezza di perplessità
Su sull'impegno da porre nella vita politica nella battaglia politica e sui risultati
Raggiungibili attraverso l'azione politica democratica io credo che noi dobbiamo impegnarci con tutte le nostre energie a superare questa difficoltà a combattere queste concezioni mini balistiche riduttive della politica e anche queste pratiche perverse e degenerative chi eserciti o del potere o di occupazione del potere come diceva cuori
Occupazione del potere da parte dei partiti di governo nemmeno più giustificata
Nella misura in cui abbia mai potuto essere giustificata e da ambizioni e divisioni programmatiche politiche di più ampio respiro ora io vorrei
Per concludere dire soltanto
Qualcosa ancora intanto sulla nostra concezione della politica
Tema che ha tanto impegnato Enrico Berlinguer io vorrei ricordare beh noi siamo stati certamente anche portatori di una concezione molto alta ma in qualche modo troppo estensiva della
C'è una pagina di Togliatti molto bella
Di una relazione di Togliatti su Gramsci in cui Togliatti da una definizione di che cosa
Sia per noi una politica che che che rimane una definizione di grandissima suggestione
E molti la ricorderanno
Dice Togliatti fare della politica significa agire per trasformare il mondo nella politica e quindi contenuta tutta la filosofia reale di ognuno
Nella politica stava stava sostanza della storia e per il singolo che è giunto alla coscienza critica della realtà e del compito che gli spetta nella lotta per trasformarla sta anche la sostanza della sua vita morale
Non vi può essere dubbio che la politica in questo modo intesa collocato al vertice delle attività umane acquista carattere di scienza non è più momento passionale
E non è più meschina mostra di abilità per risultato di approfondita ricerca delle condizioni in cui si muovono le società umane i gruppi che le compongono e i singoli ora io ritengo state qui avverta ancora molto la suggestione di questa definizione che certamente occorre introdurre una misura e e se ne è parlato anche nell'articolo introduttivo di questo fascicolo della rivista trimestrale laddove si è detto certamente certamente bisogna tenete presente che alla politica non competono tutti i compiti
E bisogna sottolineare l'importanza dell'autonomia che spetta ad altre sfere e in modo particolare alle più diverse sfere della società civile tuttavia ecco mi pare che senza ricadere in una concezione probabilmente troppo estensiva della politica e tanto meno
E tanto meno ricadendo in disegni totalizzanti che ci porterebbero a modelli di regime politico e di società che noi rifiutiamo però occorra lavorare per ridare alla politica quel ruolo di guida che le compete certamente per tanti aspetti bisogna perciò
Fare i conti con uno strumento essenziale della politica e della democrazia che sono i partiti che sono i partiti reale nel suo bell'articolo
A un dato momento ha scritto
I partiti sono non solo necessari
Ma costituiscono la forza e la vitalità della democrazia lo strumento decisivo per non svuotarla di partecipazione di di significato e di dinamicità il problema è piuttosto quello di come i partiti riescano a sottrarsi
Ha un limite anacronistico insieme prepotente ripensando il loro ruolo all'altezza del nuove condizioni in cui operano e vorrei dire concludendo che reale ha fatto un'altra osservazione che mi pare
Vada sottolineata
Fermo restando
Che i partiti si trovano e io vorrei dire in modo particolare
Quei partiti che hanno fatto così lunga pratica di esercizio del potere anche nelle forme più perverse si trovano in una condizione critica
Non possono rispondere alle esigenze del rilancio della democrazia senza ripensare il loro ruolo e il loro modo di essere pur tuttavia egli dice anche che i partiti pura approssimando sia una zona oscura
Dove si fanno incerti la loro identità e il loro ruolo hanno mantenuto una presenza di articolata rappresentanza della società civile in questi anni
E io voglio dire che noi possiamo anche avere sbagliato
In una certa fase quando abbiamo cominciato a pensare
Ad una linea di alternativa possiamo anche aver sbagliato ritenendo che si trattasse di costruire un'alternativa
Sul crollo degli altri partiti di tutti gli altri partiti
Che questi per
Il modo estremamente
Degenerativo in cui si andavano sempre di più caratterizzando avrebbero potuto anche perdere di colpo consensi
E capacità
Di presenza nella società
Da creare un vuoto
Un vuoto da riempire io poiché non saprei dire bene come con un'alternativa che si risolvesse in un governo degli onesti un governo dei tecnici credo che nella misura in cui questa posizione è serpeggiata nelle nostre file abbiamo fatto bene a sbarazzarsene
Dobbiamo fare i conti con i partiti sapendo quale sia la loro funzione oggettivamente insostituibile operare perché possano tutti i partiti democratici
Ripensare il loro ruolo e ripensare il loro modo di fare politica
E poi i partiti possono scomporsi ricomporsi
Il panorama politico può conoscere mutamenti anche forti quello che eccetto e che però anche per operare efficacemente in questo senso
Noi dobbiamo ottenere ben lontana ragione pronti quella tentazione che in tanti momenti ciascuno di noi può aprire di fronte alla difficoltà e di fronte anche al disgusto
Per comportamenti politici altrui
Ebbene riservarci per un futuro indistinto un ruolo un ruolo di governo beh questo davvero poi rischierebbe di equivalere
A un rifiuto della politica e di riportare il nostro partito molto indietro nel tempo ad assai prima
Della costruzione del partito nuovo di Togliatti
Conclude ora il primo giro di interventi il sottosegretario Fracanzani
A me pare che l'affermazione fatta nell'introduzione da reale
Circa le dimensioni delle trasformazioni che si sono verificate così nel nostro Paese come in generale
Nel quadro internazionale in questi ultimi quindici anni sia un dato fondamentale da tenere in considerazione in relazione alle difficoltà dei partiti e della politica quindi in generale nei confronti della società
E vero che difficoltà già in precedenza si erano dimostrate in quei partiti maggiormente caratterizzati in termini ideologici perché certe correnti di pensiero nate nell'Ottocento come fatto di liberazione dell'uomo
Avevano subito in alcuni casi delle involuzioni erano diventate dei modelli chiusi dei modelli totalizzanti
Che invece di liberare l'uomo si sovrapponevano all'uomo e alla società
Ma certamente queste trasformazioni in atto negli ultimi anni hanno ulteriormente evidenziato le difficoltà di questi partiti il superamento anche storico concreto di certi modelli ma hanno anche creato problemi per tutte le forze politiche
La difficoltà di coniugare la necessità di una sintesi ma una sintesi non astratta bensì in relazione a una società in movimento in relazione ai bisogni attuali della società io credo che di fronte a queste trasformazioni che hanno una dimensione non soltanto quantitativa ma anche qualitativa non solo economica che sono rilevanti per il ritmo con cui si verificano
Ci sia il rischio un rischio concreto attuale nelle forze politiche di segno opposto
Il rischio per i partiti che ancora mantengono una forte carica ideologica
Per la preoccupazione
Di fronte a quello che questi avvenimenti comportano di necessità di revisione di essere prudenti perché la necessità sarebbe di Hakan
Rare gran parte del bagaglio ereditato in termini ideologici e non sia il coraggio di farlo
E quindi rimane un certo schematismo ideologico che impedisce una reale sintonia con le trasformazioni in atto o per converso d'altra parte di scadere non riuscendo a tenere il passo
Con queste trasformazioni in una situazione passiva a rimorchio degli avvenimenti di un pragmatismo assoluto che poi significa trasformista
E la carenza di sapere tenere un giusto punto di equilibrio quello cioè di una capacità progettuali
In cui sono fermi alcuni riferimenti alcuni punti ideali alcuni valori ma che di per se stessi non possono costituire modello non possono costituire progetta altrimenti ricadremmo
Nello nell'ideologismo
Ma che devono essere collegati con la realtà il movimento devono avere delle mediazioni di carattere politico e anche di carattere culturale devono delle mediazioni che devono unire insieme
Questi valori questi riferimenti comma le situazioni in movimento della società per trovare delle risposte a queste richieste della società valide in questo momento storia
E direi queste carenze delle forze politiche
Creano
O quella diffidenza per non dire di più molte volte dell'opinione pubblica nei confronti dei partiti e della politica
Perché da una parte le forze politiche
Rinunciano in qualche misura a questo ruolo loro precipuo di raccordo tra istituzioni società o come dice Ardigò
Tra sistema e ambiente dall'altra vanno a svolgere un ruolo loro non proprio quello di occupazione delle istituzioni o della Società di tutte le due cose insieme
Napolitano a un certo punto addebitato questo tipo di occupazione alle sole forze di governo parte il fatto che direbbe andare a vedere ecco quali sono le forze di governo governo nella nostra società pluralista scaturente la nostra Costituzione non è soltanto il governo a livello statuale
è la somma delle gestioni di governo in cui non poco peso hanno le Autonomie locali e in queste Autonomie locali specialmente negli ultimi dieci anni non poco peso avuto il Partito comunista ma poi e ha corretto gli spesso il tiro sottolineando come in termini anche di principio
C'è stata una posizione ideologica del partito comunista portata dare uno spazio eccessivo alla politica e quindi all'occupazione e che ha determinato una forte operazione di rigetto nei confronti dell'opinione pubblica
Allora
C'è questa necessità oggi di trovare da parte delle forze politiche
La necessità appunto di capacità di e le vola via elaborare un progetto che non può essere l'affermazione dogmatica di per se stessa di qualche valore concluso insieme
Ne può scadere nell'abbandono di questi valori nella nomina fornire alcuni Indirizzo nessuna sintesi alla società in movimento
E direi che questo che questa esigenza scaturisce non tanto dal voler conservare comunque un ruolo ai partiti politici ma dalle stesse esigenze che emergono dalla Società dagli stessi fatti nuovi che si stanno movente ma noi pensiamo che un fatto come il nucleare oggi quello il fatto delle Guerre stellari
Possa
Avere un minimo di capacità di contenimento se non fosse affrontato in termini politici questa tematica se non avesse il deterrente di una conduzione politica noi possiamo pensare e cito problemi e quindi non strettamente economici che la forza che hanno acquisito oggi i mezzi di comunicazione di massa possano essere lasciati
Al gioco dei singoli o al gioco di gruppi e non abbiano un minimo di raccordo di coordinamento che si preoccupa di interesse generale
Così se vogliamo andare in altri campi possiamo pensare non so che la via ingegneria non posso avere un minimo di collegamento a punti di riferimento a strategie che facciano riferimento a certi valori per finire appunto con l'economia
Dove dobbiamo raggiungere anche qui un importante equilibrio sono superate certe regole vecchie soprattutto scaturenti da certe concezioni da certe ideologie che costituivano un eccesso di invasione gestionale della società i soffocano le energie vive della società
Dall'altra parte però c'è il rischio di poter cancellare le vecchie regole dicendo che non si può dare nessuna regola di una deregulation selvaggia ma anche questa è una scelta è una scelta che in realtà è una regola insiste e suspense che privilegia determinate situazioni né penalizzante rischia di penalizzare proprio i più deboli occorrono
Delle regole nuove ma occorrono delle regole che non costituiscano un momento di soffocazione
Delle libere forze della società quanto piuttosto un loro raccordo un dare loro degli obiettivi un dare loro dei punti di riferimento
Un fornire loro anche determinati servizi oggi la nostra situazione italiana
A più del cinquanta per cento delle risorse gestite dal pubblico è pensabile lo stesso interesse non dico sociale e civile economico generale ma anche delle aziende che non ci sia un minimo di programmazione di progettazione a questo proposito come in generale sugli obiettivi che si propongono
La generica la generalità delle forze del nostro Statuto questo rientra nell'interesse su non soltanto dei più deboli ma rientra anche nell'interesse delle stesse aziende
Che hanno necessità di punti di riferimento che hanno necessità di alcune certezze che hanno necessità di alcune di alcune regole
Dal resto noi potremmo possiamo pensare
In una fase in cui la programmazione sì estende in maniera così intensa i micro centri piccole aziende anche di piccole dimensioni anche artigianali si dotano di computer
Di livelli di programmazione sofisticata che la società sia totalmente priva di elementi di raccordo di ordine questo è impensate
Ma allora se emerge anche dai fatti
Dai fatti nuovi
Questa esigenza di Progetto di programmazione sta alle forze politiche
Recuperare questa capacità evitare i rischi e le tentazioni di segno opposto di cui si parlava prima e quindi darsi un progetto anzi io direi darsi dei Progetti
Perché darsi un progetto comporterebbe il rischio di ricadere ignora forme seppure con una nomi nuovi a carattere ideologico deve esserci una pluralità di elaborazioni progettuali da parte delle forze politiche queste elaborazioni poi vanno confrontate tra di loro
Per quanto concerne cattolici democratici
Io credo che ci sono una serie di elementi di valori non inventati oggi ma che dimostrano oggi a maggiore ragione la loro attualità
Da quello della solidarietà
A quello delle Autonomie a quello dell'Europa
A quello della sussidiarietà
Ha ricordato giustamente in termini responsabilmente autocritici Napolitano su come non può esserci
L'invasione di livelli superiori istituzionali in Problemi in tematiche che possono essere gestite da organismi inferiori ma questo è un dato questo dal sussidiarietà
Che da decenni caratterizza la linea politica dei cattolici democratici certo anche nel nostro mondo ci sono alcune tentazioni integralisti che che anche recentemente abbiamo sentito riproporre quasi bastasse richiamo di certi valori per dire che richiamo di questi valori costituisce
Un progetto in grado di dare una risposta esaustiva il problema ai problemi della società mentre i valori ricordati
L'anno letti vanno visti vanno elaborati in relazione alle situazione nuove sulla base di questo atto ma questo va costituito uno Progetto
Io
Per concludere vorrei sottolineare un solo dato di quelli che ho citato proprio perché il nostro dibattito non si fermi lì dove invece il dibattito esterno e sui problemi dividi
Della nostra società in questi giorni si sta aprendo si sta sviluppa il problema della solidarietà ecco io credo che è uno sforzo non facile ma che deve essere condotto quello di cercare di coniugare oggi nel Progetto
Che le forze politiche devono cercare di lavorare per dare risposta alla società
Quello della solidarietà insieme dell'efficienza
Ci sono troppe fonti interessate che presentano questi due dati come alternativa sono due dati invece che vanno visti raccordati il che d'altra parte significa
Distinguere tra Stato sociale è stato assistenziale
Posizioni interessate di segno opposto sono interessate una di identico identificazione di queste due realtà perché così da una parte con la patina nobile dello stato sociale si conserverebbe anche lo Stato assistenziale dall'altra
Perché rifiutando basta lo stato assistenziale si cerca anche di azzerare lo stato sociale no le due cose sono estremamente diverso vorrei dire alternative
Perché lo stato assistenziale con la dispersione di risorse che comporta impedisce l'avverarsi di uno stato sociale vero
Anzi lo Stato assistenziale privilegia le strutture la burocrazia mentre lo Stato sociale privilegia invece
Gli utenti i cittadini questo d'altra parte il discorso sarebbe lungo non voglio addentrarmi comporta di mettere al primo posto
Come povertà vecchie nuova insieme nell'obiettivo dello Stato sociale quello dell'occupazione l'occupazione non viste in termini assistenziali viste in termini produttivi i che tra l'altro vi chiama
La tematica internazionale dimensione internazionale vista non soltanto in termini di problema ideale di solidarietà astratta ma vista come necessità oggi noi al problema dell'occupazione possiamo dare una risposta vera autentica
Adeguata in termini produttivi solo se per quanto ci riguarda l'abbiamo a livello europeo pensiamo al problema della riduzione degli orari di lavoro pensiamo al problema degli investimenti per l'occupazione con la loro incidenza sulla bilancia valutaria
Ma non voglio soffermarmi oltre su questo soltanto fare una sottolineatura di carattere politico anche qui perché il nostro dibattito non deve essere astratto ma deve sollecitare ognuno Endemol per la parte che gli compete a a fare una motivata riflessione circa i comportamenti opera se è vero che deve esserci questo sforzo nuovo che la rivista trimestrale sottolinea di progettualità tra i partiti occorre che questo sforzo trovi consequenzialità comportamenti coerenti anche per quanto riguarda i rapporti tra i partiti
Non può esserci stacco fratture tra questi due dati
E concepire i problemi delle alleanze in termini avulsi da quello dei progetti
Delle affinità delle convergenze o delle divergenze sui project io ho letto o sentito anche in questi giorni
Come andrebbe costruita l'alternativa
Da una parte facendo dichiarazioni che le intese sono aperte a tutto campo senza pregiudiziali dall'altra però con un'appendice che in realtà sconfessa la premessa
Che però in termini assolutamente prioritari la ricerca di intesa va condotto tra i terminal per forze politiche o che comunque queste devono costituire il nocciolo duro rispetto all'aggregazione di altre forze
Ma scusate a me sembra che tutto questo contrasti con una corretta
Politica giustamente stimolata rilanciata a carico di tutti i partiti di progettualità e di coerenza dei rapporti anche tra le forze politiche rispetto a questa esita rispetto a questa esigenza se è vero
Hanno un valore così determinante i Progetti
Le intese o le divergenze se non vogliono essere
Un ritorno da una parte di pregiudiziali in termini di fatto
Anche se non dichiarate mantenendo schermi ideologici non possono essere fatte in astratto privilegiando o respingendo linea di principio determinate forze ma devono essere fatte sui progetti anche perché sì no questa concezione delle intese che prescinde dai Progetti da una parte ricade nelle pregiudiziali ideologiche dall'altra rischia di scadere
Nell'opportunismo di incontro non su intese per dare risposte ai problemi della società ma invece intese di carattere di puro potere
Ringraziando l'onorevole Fracanzani per il suo intervento
Diamo inizio a un secondo giro Breve
Spero molto bene insomma ecco
Vorrei dire solo poche battute
Mi pare che ci sia un accordo piuttosto largo sulla diagnosi la intorno alle difficoltà della democrazia e in particolare all'obolo dei partiti alla loro carica progettuale
E così via
Ecco mi pare che in questi interventi insomma di diversamente si è potuto cogliere da più prospettive voglio dire come
Al la preoccupazione che ha mosso questo fascicolo di questi articoli sia in fondo effettivamente nelle cose
Ecco vorrei solo richiamare la urgenza la durezza e la complessità di questo compito insomma accade veramente che su tanti problemi e anche su problemi di di quadro insomma via eh
Da tanto tempo una accordo verbale no un riconoscimento del problema e che poi le cose stentano fortemente a mettersi in molto ecco allora mi pare che insomma
Vorrei formulare solo questo richiamo insomma alla difficoltà insomma ecco non basta dire
I problemi sono questi ma effettivamente che cosa mettono in campo i partiti per ripensare il loro il loro patrimonio in questa situazione di di democrazia matura e stagnante insomma che cosa vogliono fare e che cosa vogliono fare in tempi Brevi insomma ecco
Dopodiché essendo questo il quadro insomma sarei d'accordo con loro con l'onorevole Napolitano nel non dare troppo peso insomma a fattori solo Esterni no che certamente possono avere avuto peso in un incerto in una complessa fase storica ma dei dico ormai stiamo dentro insomma una una democrazia che si è dispiegata matura e si vede che ogni volta che si deve fare un passo insomma per riaffermare la centralità della politica per trasformare le cose su problemi come quello dell'occupazione poniamo che ricordava Fracanzani ora ma c'è questa forza di inerzia insomma vi sembra che appunto
Ecco il compito vada un po'visto insomma con entro questa configurazione di urgenza entro questa configurazione anche dura in cui i partiti devono cominciare un po'a perdere pelle altrimenti possiamo parlare insomma di di di disaffezione della politica possiamo fare dibattiti ma ma poi appunto loro osservava Ruffolo stava stamattina lo ricordava pronti in un suo intervento insomma sia proprio questa afasia delle cose non non delle parole Lenzi ecco allora allora lì per politicismo forse abbiamo peccato anche anche di questo ma quando si arriva insomma nella situazione per cui fare un passo che stia non il verso dell'allargamento della democrazia ma di costruzione di nuovo consenso trasformazione
Delle cose si avverte una pesantezza così torbida beh allora ecco direi che per un verso bisogna essere Coutinho anche nel guardare al passato e per un altro adesso bisogna armarsi di quella Energia che finora è mancato
Ed ho subito la la parola al dottor come
Io prima di rispondere all'assillante quesito posto da letale
Vorrei cogliere brevissimamente uno spunto dall'intervento
I Napolitano
A proposito delle esperienze delle socialdemocrazie europee
Che a me paiono illuminanti parlo naturalmente delle esperienze più alte
Mi riferisco alla appunto alla costruzione del Welfare State
Stato sociale
Esperienza inglese nel dopoguerra quello che è stata chiamata la rivoluzione del mille novecentoquarantacinque il governo metri
Credono modesto che senza pretese ideologiche guidò il governo più riformatore che l'Inghilterra abbia avuto questo secolo probabilmente
Caso della Spezia
Ecco io credo che le esperienze alte delle socialdemocrazie europee
Siano illuminanti di quello che può essere una politica in senso forte
Senza cadere in tentazioni autoritarie tentazioni totalizzante
Per se oggi
In alcuni Paesi
Se l'Occidente europeo la lotta politica si svolge a un livello alto secondo me perché anche la Thatcher esprime a suo modo una
Una politica forte c'è dubbio
Un egemonia di l'esterno se oggi c'è in alcuni Paesi visibile e riconoscibile uno sconto fra egemonie
Pretese egemoniche e questo è dovuto appunto al fatto che
La sinistra ha saputo esprimere una sua capacità di governo
Da noi invece l'esperienza del Welfare State è nata male
Non è nata da un disegno
è una egemonia della sinistra è nata pezzi e bocconi ammette
Strettamente associata alle degenerazioni dell'assistenzialismo la Cazzani accennava appunto la distinzione fra Stato sociale è stato assistenziale questo è uno degli aspetti
L'assistenzialismo diffuso che poco a che vedere con lo stato sociale è uno degli aspetti degenerativi della via italiana al Welfare State
Questo lo dico per sottolineare come ci sia lo accennavo anche nel mio primo intervento una responsabilità della sinistra se
La politica nel senso alto del termine non è riuscita ad affermarsi in Italia se la dialettica politica non ha mai avuto veramente questa connotazione alta di di progettualità concreta e non soltanto ideologiche alla strada
E di qui quindi il distacco maggiore io credo in Italia che altrove tra politica e società
E quali sono gli ostacoli
Diceva reale io direi che c'è un ostacolo anche del cioè nella resistenza del ceto politico che una politica diciamo riduttiva come dicevo nel mio primo intervento è una politica che butta sul piano del potere delle
Il sul piano dell'affarismo dico c'è poco da fare questo è un ostacolo reale sociologicamente parla
Una politica ridotta tutine occupazione del potere evidentemente
Ingrassa il ceto politico si può ignorare che ci sono delle resistenze Obiettivo mentre non è solo questo
Consapevole quello che l'alternativa
Un sistema politico che non è capace di esprimere un ricambio una possibilità di ricambio
Finisce per
Perdere
Qualsiasi capacità di progettuale
Senza un'alternativa di governo non si può costruire mi pare in Italia una politica nel senso forte ma la costruzione dell'alternativa richiede a sua volta una crescita culturale
Della sinistra in tutte e due le sue componenti anche sulle questioni di carattere generale che sono state poste in questo dibattito nel fascicolo di
Della rivista
Il PC che
A mio avviso stenta ancora a prendere atto nonostante le aperture
Accennate da Napolitano stenta ancora a prendere atto fino in fondo
Se il fallimento di una certa filosofia della storia del cinema insieme
E quindi tutta una serie di impostazione che ne discendono come per esempio il concetto dello classe operaia come classe generale così via
E il PC che si muove sul terreno di un pragmatismo
Che rischia di disertare sganciato non non tanto dalle ideologie dalle filosofie della storia quanto dai valori
Del che dovrebbero ispirare un'azione socialista di furto conformismo nel senso alto del termine non nel senso del riforme a Spizzico che oggi un foro criticava giustamente nel suo articolo sulle pur
Ecco quindi credo che
Per queste ragioni credo che il dibattito che si svolge in questa fase me sulla questione comunista che si svolge non solo sulla
Sull'Unità ma ormai su tutta la stampa italiana
è importante per tutta la sinistra anch'io come socialista penso che da questo dibattito dagli esiti
Anche congressuali di questo dibattito sia molto legata alla
Le prospettive anche del partito socialista perché senza questo attenere evidentemente
La politica socialista si chiude
In un vicolo cieco e credo che sia importante che il dibattito non si limiti soltanto alle questioni immediate congiunturali che pure sono importanti
E non debba tende soltanto a definire determinate piattaforme programmatiche ma debba giusta che sia giusto che i dati li investa anche le questioni generali
Roberta anche le premesse culturali della politica
Il quadro di riferimento internazionale in cui un'azione politica si deve collocare questo tema
Rimasto in ombra ritardi nel dibattito di questa sera ma è importante
Io penso che se il partito comunista si orientasse per un legame più stretto anche istituzionale con le socialdemocrazie occidentali
Avevo fatto un grosso passo avanti
Non per trasferire meccanicamente in Italia esperienze fatte all'estero perché ormai questo quadro di riferimento è indispensabile per qualsiasi azione
Per qualsiasi capacità di progettuale politica che
Vogliamo solo che sia all'altezza delle grandi sfide che abbiamo di fronte basta pensare appunto la sfida tecnologica i problemi dell'occupazione
Ecco mi sembra che uno dei limiti del chiarimento interno che è in atto del Partito comunista in questo momento riguardi proprio questo aspetto
Quali sono
Gli alleati sul piano internazionale
Sul quale in quale quadro di riferimento politico-culturale ci si debba collocarmi senza di questo secondo me non avremmo fatto non riusciremo a creare le condizioni di una sinistra rinnovata e lo è anche il discorso sulla politica nel senso forte sulla progettualità della sinistra
Sarà privo di quella supporto organizzativo e
Politico che soltanto i partiti istituzionali possono darle anche se io non non sottovaluto l'apporto che può venire dai movimenti tutto questo è importante ma senza una maturazione culturale oltre che programmatiche dei due partiti
Storici della sinistra questa svolta voi noi riusciremo a farla e allora ci resterà soltanto il lamento sul declino della politica
La parola ora Mario Tronti
Una battuta abita
Anche perché mi pare che il dibattito non abbia offerto grandi motivi di polemica ma questo è molto inerente al tema che era un tema più di riflessione di riflessione collettiva tra
Partiti
Politici e intellettuali interessati in fondo allo stesso tema da approfondire più il tema che appunto a a rilevarne gli spigoli
Reciproci
Io non sono convinto da tempo tutti i partiti italiani sono arrivati ad una soglia molto critica perché li pone così in una necessità di e guardare all'immediato futuro in termini diversi da come hanno fatto fino ripeto tutti i partiti soprattutto i grandi partiti politici
E mi pare che c'è un ci sono delle scadenze che non sono soltanto formali il congresso del PCC sarà il congresso della DC
Speriamo che ci sia almeno un'Assemblea nazionale del PSI
Perché mi sembra che a questo punto la la discussione interna molto Denza e riguarda appunto delle prospettive che sono poi le prospettive
Quasi comuni si riapre a mio parere un po'complessivamente quello che è stato definito a lungo e che poi calato un po'nell'attenzione anche degli specialisti della politica il caso italiano in quanto tale cioè questa forma specifica di Stato del partiti che non a caso appunto
Vede la politica molto legata alla presenza dei partiti alla funzione dei partiti alla politica appunto dei partiti in quanto tale ora è chiaro che io penso che di qui in avanti soprattutto i grandi partiti che rappresentano la la maggioranza della popolazione i partiti cosiddetti di massa
Le grandi componenti che sono anche componenti popolari gli intellettuali del del paese
Siano chiamati a
Una più forte un forte momento di elaborazione programmatica non so se dobbiamo dire progettuale nel senso che questo spinge in avanti e forse così definisce poi arriva a definire anche le differenziazioni ideologiche tra di loro ma certo un grande sforzo programma
Occorre cioè che vengano fuori
Programmi i di governo del Paese e di un Paese appunto di capitalismo maturo ma con caratteri forti di particolarità di specificità anche dal punto di vista politico che vengono avanti programmi che abbiano anche in fondo tra loro una definizione alterne
Non è detto appunto che la elaborazione programmatica debba poi schiacciare il partitino assunti dimensioni che sono poi il necessariamente unitarie io credo che noi dobbiamo arrivare a dare
Un'analisi alternativa della situazione e anche appunto un programma alternativo che sia in grado poi di raccogliere forze in fondo di ristabilire poi una dialettica politica che è una dialettica politica
Normanne appunto in tutti i grandi paesi dell'Occidente su cui si possa poi liberamente che pro per ripensare il complesso della democrazia
Italiana se volete anche direi se usare questa parola che ha mi piace poco stabilizzare interni della democrazia cioè darla per acquisita una volta per tutte non nelle sue regole se volete per e impiantare invece programmi diversi punto di governo e quindi anche di cambiamento di conservazione della realtà
Così come e qui si pone appunto una grande riflessione sui temi che per esempio poneva Fracanzani che forse sesta ma questa sera non abbiamo approfondito ma che forse uno dei motivi di approfondimento la differenza tra Stato assistenziale è stato sociale ma una delle caratteristiche appunto proprio della condizione statali italiana
Degli ultimi due decenni no da quando è cominciato appunto anche in da parte delle forze dal centrosinistra in poi un processo di ammodernamento del Paese anche velleità riformisti che da parte di partiti di governo e così via
Ma la la specificità è stata in fondo la riduzione tipicamente italiana dello stato sociale a Stato assistenziale
E cioè questa in fondo
Proprio vera e propria riduzione di quella che era in un una grossa operazioni i politica che in alcuni Paesi appunto ha dato luogo a determinati governi per esempio socialdemocratici e così via e che chi ha avuto un fondo un respiro corto vano e che ha bloccato poi la crescita
Complessiva del sistema del sistema politico per cui evidentemente hanno giocato degli elementi di debolezza statuale tradizionali della dell'Italia della storia italiana forse una presenza eccessiva e se non eccessiva sicuramente alcune volte degenerativa dei partiti dentro lo Stato e così via ma evidentemente c'è stata
Qui questa riduzione ed è questa riduzione che va in primo luogo eliminata per far ripartire appunto con un progetto di governo democratico della società ora io credo che accanto a queste che sono problemi senza dubbio di immediato futuro c'è anche un compito di ricostruire proprio dentro la concretezza di questi problemi poi qualche cosa anche di più noi dobbiamo dare risposte anche a domande che vanno oltre questi questi orizzonti
I limitati no a una politica di intervento diretto e questo riguarda in fondo Nuovi Orizzonti della politique il nuovo senso incontro da dare alla politica dopo tutte le esperienze recenti che sono state fatte e sono state fatte anche a livello di massa rendiamoci conto molto spesso
Si parla di cambiamenti è una dei delle tematiche del numero di una rivista trimestrale non interessante differenza tra cambiamento in atto il cambiamento voluto no e molto interessante perché molto spesso si pone l'enfasi sui mutamenti oggettivi
Rivoluzione tecnologica trasformazioni sociali veri differenziazione scomposizione e ricomposizione delle classi ma ci sono stati i mutamenti e movimenti anche nella coscienza collettiva e compito dei partiti politici a rivelare l'insieme di queste trasformazioni avvenute
Perché proprio l'insieme delle trasformazioni quelle oggettive quelle soggettive permette poi di ripensare la politica complessivamente no e quindi di dare orizzonti nuovi alla politica che spostano anche concezioni tradizionali che erano indubbiamente anche nostre
Anche noi abbiamo avuto una concezione in fondo
Della politica o limitata o troppo generale comunque alcune volte tutto sommato oggi in adatta a cogliere le novità proprio della coscienza collettiva che poi anche coscienze individuali Massi ficcata questo è un compito appunto
I parti io credo che se su questo dovrebbe giocarsi una sfida tra i partiti no a chi riesce meglio
Accogliere l'insieme di queste trasformazioni a chi riesce a elaborare appunto quelle che io chiamo nuovi orizzonti per la politica e quindi nuovo senso della politica e quindi nuovo rapporto tra politiche in masse tipo
La vacanza
Credo che
Questo vale nei confronti di tutti i partiti
Noi abbiamo messo in evidenza le gravi carenze che questi hanno di fronte alle attuali necessità gli attuali trasformazioni della società
Credo per amore di verità dobbiamo anche dire che queste difficoltà non sono solo di ordine politico sono contemporaneamente anche di ordine culturale io vorrei citare soltanto un fatto non abbiamo tempo di sviluppare noi non siamo riusciti a definire in positivo la fase che stiamo attraversando siamo solo riusciti a definirli negativo la chiamiamo fase post industriale
Perché anche a livello culturale non si è riusciti ancora
A dare un'indicazione precisa della fase di evoluzione che stiamo attraversando che stiamo vivendo forse proprio anche perché è una fase in trasformazione Conti
Detto questo io sono del tutto d'accordo con quanto diceva adesso Tronti che i congressi dei partiti
Prossimi dovrebbero rispondere a questo
Sì anche fatta pensando in grande non come era registrazione delle ditte
Pensando che partiti politici in questa loro sintesi in questa nuova proposta di strategia devono mettere degli interi devono mettere degli obiettivi devono svolgere un ruolo di qui
E qui ecco vorrei dire che non sono della tesi del mal comune mezzo gaudio magari
Lo scadimento dello stato sociale è stato assistenziale abbia avuto espressioni soltanto nella realtà italiana in forme diversificate noi abbiamo assistito a questa esperienza in la direi pressoché nelle la vita delle situazioni
Credo che anche a proposito di questo noi dobbiamo dire come dobbiamo rimeditare sul quanto non soltanto alcune forze politiche non soltanto di maggioranza tutti in passato forse abbiamo insistito più sul dato quantitativo sudato gestionale l'intervento diretto dello Stato non perché questo vada anche in prospettiva azzerato e annullato dico che si è privilegiato questo dato rispetto a un dato qualitativo il comitato di Rizzo un dato di indicazione di obiettivi dove invece sì estatica le
Di come forza politica e quindi come comunità in generale e qui dove mio viso le forze politiche per i una le istituzioni quindi devono soprattutto sforzarsi anche se poi la vogliamo evitare appunto di non darci obiettivi sufficientemente valide sufficientemente importanti scadere
Nella gestione e con tutto questo
Vere oltre che
Una carenza di soluzione dei progetti anche in qualche forma di rigetto dei cittadini perché vedono appunto il ruolo dei partiti svolgersi non dove gli mi è congeniale ma svolgersi in termini di occupazione dove non la loro funzione la loro natura
La parola ora lo manderemo
Napolitano
Io innanzitutto vorrei precisare che su alcune questioni
Voglio dire qualcosa domani sera perché domani sera c'è
Un dibattito con altri interlocutori con altri amici autorevoli interessanti quanto quelli di stasera discuteremo io discuterò con loro dei problemi
La sinistra tra crisi
Di dello stato sociale del welfare stette crisi dello sviluppo e quindi tornerò conto di tornare Re domani sera su alcuni punti un punto come quello sollevato la reale quando egli ha detto ah be'però guardiamoci in faccia perché i partiti
Ripensino con successo e arrivare uscirò positivamente il loro ruolo occorre
Confrontarsi con problemi estremamente duri e complesse ecco che ora vi faceva cenno anche Fracanzani i problemi possiamo dire di una fase di transizione
Su scala mondiale e su scala nazionale
Di transizione i cui connotati e i cui esiti sono sommamente incerti e controversi pronte comunque ripeto su ciò potremo per certi aspetti dire meglio domani sera
Dire meglio domani sera spero che mi sia possibile anche sulle esperienze socialdemocratiche a cui si riferiva invece come AN io solo su un aspetto rispondo immediatamente accorrendo i nostri alleati internazionali ma dovrebbe essere
Chiaro da molto tempo che noi ci consideriamo come Partito Comunista Italiano
Parte integrante
Della sinistra europea e questo significa che siamo
Inutili sviluppando i nostri rapporti sullo stesso piano su un piede di assoluta parità con tutte le forze politiche sindacali e culturali de
L'Europa occidentale e queste forze sono in gran parte socialiste e socialdemocratiche le forze più consistenti e importanti
Possiamo dire purtroppo per molti partiti comunisti che si sono ridotti ad un ruolo marginale sono le forze socialiste e socialdemocratiche e insieme connesse e dunque dall'in per uno di questo che il luogo
Essenziale delle nostre relazioni internazionali dall'interno della sinistra euro
Peia insieme con le altre forze la sinistra europea naturalmente noi vogliamo affrontare questioni che vanno aldilà dell'Europa le del
Joni delle relazioni Est Ovest e in modo particolare ancor più le questioni delle relazioni tra il nord e il Sud del mondo questioni la cui drammaticità e l'importanza decisiva per il futuro dell'umanità credo sia ben presente a tutti voi io quindi mi mi limito soltanto a due risposte che sono dovute altrimenti rischierei di apparire sfuggente a Fracanzani
La prima Fracanzani ha detto ma Napolitano attribuito i vizi dell'occupazione del potere soltanto a forze di governo identificate con quelle che partecipano al governo nazionale mentre invece il governo è anche quello regionale locale il Partito Comunista dei è stato
Per molti anni e soprattutto poi in certe zone del
Paese così largamente partecipe io però non posso accettare questa identificazione tra esercizio di funzioni di governo e occupazione del potere
Bisogna vedere come si è governato come si è esercitato il potere naturalmente
Noi non ci sottraiamo ad una verifica questa verifica fatta in concreto in modo puntuale in modo argomentato ma quando si dice occupazione del dire be si intende una cosa piuttosto precisa e cioè si intende l'esercizio diffusioni di Gore hanno secondo ottiche ristrette di partito secondo calcoli
Appunto di potere
Ed elettorali senza che da un lato si rispettino fino in fondo le regole e i limiti del giuoco democratico e dall'altra senza che si sia sorretti nello svolgere queste funzioni di governo da disegni Progetti programmi mi in nome dei quali pure sia in qualche misura ha ottenuto il consenso del corpo elettorale secondo
Fracanzani dice non bisogna tende
R. quando si parla proprio della esigenza di riqualificare i partiti e la politica in termini di progettualità non si deve tendere al ora escludere o a privilegiare determinate forze politiche in virtù di pregiudiziali ideologiche ora
Questo rimprovero ho
Ho questo avvertimento rivolto hanno i comunisti suona alquanto paradossale perché ecco non mi pare che siamo stati noi quelli che hanno escluso gli altari sulla base di pregiudiziali ideologiche in tutti questi decenni ma comunque anche parlando del futuro e quindi anche di gli scenari diversi per il governo del Paese che si possono prefigurare io accetto questa proposizione
Tuttavia voglio precisare una cosa sono le pregiudiziali ideologiche un'altra cosa su uno le tradizioni storiche il retroterra culturali gli insediamenti sociali dei singoli partiti ed è di qui che in una
C'è una distinzione ad esempio tra forze di sinistra e forze che di sinistra non sono io uso come vedete
Una classificazione molto prudente perché se dicessi forze di destra o forze conservatrici certamente Fracanzani respingere Ibe questa etichetta per la democrazia cristiana mentre invece credo che indipendentemente dalla sua collocazione personale ore accetti di riconoscere che la democrazia cristiana storicamente non è tra le forze di sinistra di questo
Disse ora queste distinzioni storico sociali storico-culturali conservano una validità e non sono pregiudiziali ideologiche tuttavia io credo che certamente debbano poi a S.
Riqualificate e verificate su tutte
Uno di nuovi e moderni progetti di cambiamento di riforma di governo e credo che su questa base vanno verificate le possibilità di convergenze anch'
Diverse da quelle che si sono sperimentate finora per il governo
Lei se e tornando al punto di partenza del nostro dibattito per un robusto
Rilancio per un effettivo rafforzamento della democrazia e della politica nell'accezione più ampia di questi termini
Assicurando l'attenzione e l'Inter e della rivista trimestrale la prosecuzione della sua attività tutti i temi mi toccati nel dibattito di questa sera ringrazio gli intervenuti ringrazio tutti voi per la pazienza e l'attenzione con cui avete seguito dibattuta fino a questo punto e auguro buonasera la buona cena tutti
La causa
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