Sorvegliare o punire? Per una Giustizia che ripara e non separa

Allora i relatori si alternano voi
Romana
Comunque la
Assai bene
Richiamiamo
Regge
A
La
Arriva alle undici
Bene
Beh allora
Benvenuti in è bello ritrovarsi in presenza dopo tanto tempo grazie allora Casa delle donne del Mediterraneo che ci ha offerto ospitalità ovviamente grazie a Nessuno tocchi Caino il che è l'associazione promotrice di questo incontro insieme a noi
L'ordine degli avvocati di Bari che e sempre ci fa sempre sentire la sua presenza alla sua siamo il suo apporto il suo appoggio
Diciamo ci protegge nelle nostre in tutte le nostre iniziative
Oggi abbiamo pensato con Sergio D'Elia
A un incontro per riflettere
Sulla sulla funzione della pena in generale e su quello che si prospetta più che altro
Quello che c'è quello che c'è stato è quello che ci sarà
Allora abbiamo pensato a delle espressioni che sono così ricorrenti nel momento in cui si parla della sanzione penale ovviamente la prima e punire
Punire
Chi deve punire perché ormai siamo abituati ad una società in cui le punizioni le danno le parti civili sociali e network che i comitati gli indignati insomma tutta una serie di persone no la punizione da deve attribuire soltanto il giudice
Poi c'è la sorveglianza sorvegliare o punire sorvegliare chi deve sorvegliare
Ce lo chiederemo oggi abbiamo tanti tipi di sorveglianza perché comincia con la misura cautelare nella misura cautelare sorveglia il giudice per le indagini preliminari
Voi c'è il nel momento dell'esecuzione sorveglia il magistrato di sorveglianza sorvegliano
Tutti coloro che sono
Che hanno l'onere di seguire la rieducazione del condannato prima di tutto tutte le strutture tutti le donne e gli uomini delle strutture penitenziarie poi ci siamo anche noi avvocati che non dobbiamo lasciare la mano del nostro assistito dopo la condanna perché molto spesso purtroppo devo fare
Autocritica finito il processo
Lasciamo un po'andare nel momento in cui va male quindi arriva la condanna invece e noi gli assistenti sociali e tutti coloro che si occupano della diciamo del della esecuzione ci sono anche tante sanzioni nascoste nel nel nostro ordinamento ci sono
Le misure di prevenzione applicate addirittura chi non ha probabilmente potrebbe anche non aver commesso neanche un reato
E ci sono anche le misure di sicurezza quelle che allungano la pena l'infinito rischiano di allungare la pena l'infinito e quindi tutte delle strutture che sorveglia non su chi viene sanzionato
E ovviamente abbiamo pensato innanzitutto alla separazione perché la pena non deve separare perché
Qui nel momento in cui c'era sì c'è l'esecuzione della sanzione penale come se si alzasse un muro eccome se la società pensasse di risolvere i problemi mandando chi deve espiare la pena dall'altra parte del muro cioè nella struttura penitenziaria ma questo è quanto di più sbagliato ci possa essere
Perché e come nascondere la polvere sotto il tappeto la società il muro non esiste in realtà il non ci deve essere barriera tra chi ha sbagliato e chi forse non ha sbagliato
E quindi dobbiamo aiutare tutti a a a far cadere questo muro oltre ovviamente a promuovere misure diverse da quelle detentive ma non lo dico perché lo lo do per scontato altrimenti non saremmo tu qui tutti insieme a pensarci
E infine riparare
Riparare la giustizia riparativa a un una fortissima spinta in questo momento abbiamo la riforma Cartabia che da ho letto in particolare una norma che ci dà l'idea di della possibilità di riparare sempre perché me la riforma Cartabia c'è scritto che la giustizia riparativa deve essere possibili in ogni stato e grado del processo quindi senza quelle barriere rigide
Che impongono la riparazione soltanto entro il certo certo tempo processuale affinché sia efficace in realtà hanno e così abbiamo Lidia fondamentale che la riparazione sia possibile in ogni momento per fare queste riflessioni
Siamo con persone
Così qualificate che ovviamente e inutile presentarle ma quello che ci ci interessa e la visione prospettica
Dai vari punti di vista cioè quello che ci fa crescere insieme capire che cosa vede l'altro dalla sua postazione e così l'incontro
Delle delle esperienze ci aiuta a andare avanti e a
Cercare di perseguire l'obiettivo proprio di questa giustizia che ripara e non séparé
Do la parola a Sergio D'Elia che ci illustrerà farà una piccola introduzione sul
Sul sui motivi di questo incontro è ovviamente però dovrò voi diciamo essendo tanti a intervenire dovremmo avere dei tempi un po'contingentati farò il cattivo ma anche se non mi si addice grazie ma grazie a tre Guglielmo e ti prego di della dell'orario con inizio se otto minuti mirare un cenno fetente cioè mi impegno concluderà in dieci minuti intanto questa intanto ringrazio l'ordine lobby degli avvocati che ha
Patrocinato questo incontro la Camera penale di Bari con il suo Presidente Guglielmo Storace il perché
C'ha accompagnato in questa in questo convegno devo ringraziare anche la Casa delle donne del mediterraneo che ciò sia stato granché difficilissimo trovare un posto a Bari la giornata di oggi dieci giorni fa nel decidere dove è stato veramente quasi impossibile poi grazie a Nicola ma Galletti che purtroppo oggi
Non è potuto essere qui con noi perché ha un anniversario importante sua
La sua vita però è stato sostituito da Rita la manna
Poi c'è ho fatto un po'di agente di collegamento tra noi la Casa delle donne abbiamo questa Sava comunque
Tutti i posti consentiti in questo in questo periodo sono stati occupati io sono trenta contento della vostra presenza ma anche di ritrovare persone
Che non vedevo da anni penso Mario originaria saranno dieci anni forse anche di più che non ci che non ci vediamo
Ottusità Lamanna poi Egidio Sarno che basta presidente di questa Camera penale con il quale abbiamo fatto la raccolta delle firme sulla separazione delle delle carriere quindi bentrovati e cerchiamo di mettere a frutto queste paio d'ore abbiamo a disposizione per riflettere sulle qua io inizio con questo bene l'idea di questo titolo molti di noi si sono formati no
Sulla lettura di un saggio storico ma anche filosofico che è quello di cioè fu Coco sorvegliare con laiche congiunzione
Magari dopo cinquant'anni sessanta anni quella sarebbe stato voce del verbo essere nonno e concezione
Cosa voglio dire che nella storia dell'umanità
C'è stato un evoluzione graduale verso livelli sempre più alti non solo di coscienza
Ma anche di
Affermazione dei diritti umani universale c'è un testo profetico su cui molti giuristi
Si sono formati che hanno avuto come punto di riferimento non soltanto di chi si occupa di diritto internazionale ma anche di diritto europeo diritto nazionale c'è la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Che pone tre cardini fondamentali tre principi fondamentali
Che sono quello del diritto alla vita alla libertà e alla sicurezza
No
Quindi noi non siamo tra coloro che ritengono che questi tre diritti fondamentali siano degli ossimori siano in contraddizione in contrapposizione noi cerchiamo nel nostro agire di tenerli insieme e funziona la misi in cui sono tenuti insieme non può esserci diritto alla vita che non abbia in sé anche il rispetto del diritto alla sicurezza e viceversa diritto alla libertà della propria persona che non abbia diritto alla vita insomma è una sacra triade che parte muta
Insieme la storia di umanità non abbiamo anche l'evoluzione di istituti istituzioni ma anche istituti che soprattutto nell'amministrazione della giustizia
Ma direi amministrazione la giustizia cardine della vita di un Paese gli Stati moderni si sono costituiti nella mini spero amministrare giustizia per sanare
I torti per regolare i conti altrimenti sarebbero stati affidati alla giustizia privata alla vendetta alle faide eccetera ecco l'istituzione dello Stato moderno si fonda sull'amministrazione della Della giusta ma non è che qualcosa di fisso e immutabile
No nel corso della storia dell'umanità c'è stato una evoluzione poi ci sono sempre un po'di passi indietro c'è ma in tempi diciamo c'è una tendenza verso l'affermazione dei diritti umani fondamentali al massimo due il che ci ha portato a riflettere spesso sul fatto che noi alcune
Istituzioni o istituti nella ripeto nell'anno della nostra storia
Insomma sono diventati a un certo punto dei ferri vecchi sono diventati degli anacronismi che andavano assolutamente
Li abbiamo superati tanti no
C'era la schiavitù ad esempio no che era era sistema anche economico su cui si fondavano le società eccetera eccetera
Per non parlare poi della tortura che veniva considerato nell'amministrazione della giustizia con una fonte primaria di prova no si tortura per acquisire prove sempre nel nome nel bene per il bene della sicurezza
E la sicurezza sociale da un istituti tipo quelli manicomiale additivi in manicomi criminali
La pena di morte no che ha ucciso deve essere ucciso
Questa forma direi quasi insomma ragionieristica primo aritmetica no una vita che si toglie va ripagata secondo la giustizia retributiva con altrettanta abilità poi ci siamo accorti alla fine
Che se questa storia va avanti con l'occhio per occhio come diceva Gandhi poi l'umanità diventa cieca no
E avremmo quei paradossi e per cui dopo un genocidio in Ruanda in cui muoiono un terzo della popolazione massacrata sgozzata mutilata con i machete eccetera dove arriva
Poi il momento della fine di quel genocidio dell'EIAR diceva come si fa
A riparare quelle immanente tragedia come si fa ad applicare la regola dell'occhio per occhio con un incontro ci municipio in nome della del della giustizia
Beh arriviamo al punto per cui oggi certo giustamente Guglielmo bisogna avere una visione per la quale appunto mettiamo in discussione la storicità la determinatezza di un'istituzione come quella penitenziario del sistema penitenziario del sistema
Carcerario che è un'appendice direi quasi una conseguenza ineluttabile di un'altra
Concezione che a parer mio anche quella messa in discussione superata mi soccorre da questo questo punto di vista un grande filosofo del diritto gustato a Radio Lupo che siamo a Bari
Non c'entra l'altro con Bari Caprari centra con un grande della storia di questo Paese
Che Aldo Moro che a Bari
Si è ha insegnato a formato da giovani con il suo al corso di diritto penale la cosa che mi ha sempre affascinato di Moro siamo già otto mai
E quello per cui lui faceva fare gli esami diritto penale ai suoi allievi previo fatto che quegli allievi andassero a conoscere un carcere a visitare un carcere
Allora noi abbiamo quella missione che era di Aldo Moriconi diceva
Mutuando da questo filosofo del diritto già ministro della giustizia della repubblica di Weimar poi io andato via in esilio con il San nazismo ritornato dopo morto relativamente giovane cioè se noi dobbiamo andare alla ricerca non di un diritto penale migliore ma di qualcosa il meglio del diritto per non di un carcere migliore ma di qualcosa di meglio
Carcere quindi da un sistema di punizione
Di retribuzione e poi separazione passare a un sistema di riconciliazione
Riparazione questa è la nuova frontiera secondo me del diritto del diritto che è sinonimo di limitare il diritto è sinonimo di di fronte al male assoluto al pericolo pubblico lo Stato si pone un limite invalicabile quello della inviolabilità della dignità della persone se noi giriamo per le carceri italiane vediamo la negazione non soltanto del principio del diritto alla vita Vaffa Katrina
Alla libertà e alla sicurezza ma la devozione dei fondamenti basilari
Della dignità umana della dignità umana le carceri sono diventati campi di concentramento di tutte quelle istituzioni
Di quei sistemi concentrazionario che abbiamo superato
Sono diventati letteralmente dei manicomi l'incidenza del cinquanta sessanta per cento della malattia mentale in carcere sono diventati un campo di concertati c'era
I Lazzaretti sono diventati terrazzamenti sono delle diventa delle stazioni terminali di malati terminali
Questo il carcere di continuiamo a chiamare questi istituti non a caso ma giustamente istituti penitenziaria
L'ultimo di pena noi abbiamo costituito abbiamo ancora magari fra dieci anni in cinque anni ci volgiamo indietro ma come cosa abbiamo fatto
Abbiamo preso una persona che ha commesso un grave delitto l'abbiamo portato in tour binario abbiamo processata l'abbiamo condannato pure abbiamo rinchiusa
In un carcere in una campagna quelli più gravi nei luoghi più buio delle carceri collegati alle aree riservate del carcere duro del quarantuno bis diciamo come il possibile no ci diranno i nostri nipoti voi avete accertato
Di mettere in cella delle persone istituti per farli soffrire istituti di ben luoghi di sofferenza istituti penitenziale vogliamo superare questo andiamo verso Aldo Moro gusto a Prato non un diritto penale migliore una cosa di meglio del diritto purtroppo il sorvegliare e diventato già punire io dico o sorvegliare
Per la sicurezza sociale dobbiamo sorvegliare impedire a chi costituisce un pericolo per la società di nuocere
Finito quel pericolo non c'è più pericolo per la società non in grado più di nuocere che senso ha poi l'accanimento
Terapeutico della pena tre tribù la punizione la sofferenza grazie se
Grazie servirà
Credo che abbia illuminato delle idee un po'di più
Vedere che il futuro sta nel passato e cioè in quello che diceva Aldo Moro e è una diciamo fa capire che chi ha la visione così prospettica allora Serena Triggiani vicepresidente dell'ordine degli avvocati rappresenta il nostro ordine l'avvocato il presidente Stefani oggi a Roma per impegni istituzionali
Siamo lieti di a vere Serena che rappresenta il nostro ordine che è e come dicevo prima è come la mano sulla spalla non ci fa mai sentire soli grazie
Grazie grazie a voi ma come per l'ordine degli avvocati devo sempre ringraziare gli amici la Camera penale perché sono assolutamente puntuali sempre presenti nel affrontare a temi appassionanti e temi assolutamente attuali come quello quello di oggi per cui l'ordine con grande piacere ha voluto patrocinare quest'evento quindi partecipare con un indirizzo di saluto che modestamente sarà il mio al posto del del presidente
Vi ringrazio ringrazio quindi l'associazione Nessuno tocchi Caino ringrazio appunto le ONLUS ringrazio in carcere possibile oltre che gli amici della camera penale perché scendono sempre nella società
E hanno un ruolo quindi fondamentale perché appunto dicendo nella società e si occupano dei problemi che appunto nella società devono essere assolutamente affrontati sentiti e di cui bisogna parlare
Noi vi ringraziamo appunto ringraziamo la la Camera penale perché quello di oggi è un tema assolutamente importante e delicato anche per e soprattutto per quanto riguarda noi avvocati perché io rappresento gli avvocati quindi oggi sono qui per rappresentare appunto per dire per raccontare quello che il punto di vista appunto degli avvocati in questa in questa cosa in questo tema su questo tema così importante
Anche io ho riscontrato ho trovato Foucault nel vostro titolo e faccio i complimenti a chi ha voluto individuare questo tipo di titolo quella quel saggio del mille centosettantacinque ce lo ricordiamo insomma un po'tutti ho avuto una formazione classica
E anche negli studi poi successivi appunto giurisprudenziali lo lo studiato insomma l'ho letto in e ricordo anche le parole di di Zagrebelski
Sulla giustizia riparativa giustizia riparativa giustiziare i conciliativa e mi rendo conto che queste parole per quanto parole molto alla moda anche se vogliamo devono essere concretizzate
La concretizzazione di queste parole è importante vederla vederla e trovarla in qualche luogo
E quel luogo certo non è purtroppo il carcere perché tutto quello che che non ripara e tutto quello che non riconcilia purtroppo
Nel carcere appunto è presente quindi è la negazione
Probabilmente quel luogo che sarebbe anche un non luogo per noi avvocati
E per chi lo vive per chi ci vive e appunto la concretizzazione della non riparazione della non riconciliazione
Il ruolo degli avvocati è molto importante del difensore sia dal punto di vista appunto del condannato assistito perché lo deve come ha detto il presidente Starace accompagnare fino alla fine per tutto il per il il percorso del suo mandato ma in questa o frangente viene fuori proprio la rappresentazione plastica della funzione sociale dell'avvocatura
Perché qui andiamo appunto a rappresentare al cittadino quindi al cliente e all'assistito che è un condannato in quel momento ma anche al cittadino e quindi all'opinione pubblica
Quello che il nostro il nostro importantissimo ruolo
E è appunto la funzione sociale che abbiamo nei confronti appunto della dell'opinione pubblica si parla di valori costituzionali la retta via la via principale del ovviamente del del di qualsiasi attività dell'avvocato dell'attività professionale l'avvocato e la Costituzione qui all'l'abbiamo la rappresentiamo nell'articolo ventisette della Costituzione
La il fine ultimo il fine ultimo è un fine assolutamente nobile la rieducazione di coloro che sono che appunto
La società si aspetta che dopo un percorso di resipiscenza possano poi essere migliori e possano essere reinseriti Ri educati R. inseriti con l'aiuto di figure fondamentali come per esempio quella dell'avvocato
L'avvocato credo che i penalisti io non sono un penalista ma insomma da fa da quelle regole di base che sappiamo tutti chiedete ricco riguardo al penale procedura penale
Quelle in cui nel quell'articolo seicentosessantasei del codice di procedura penale che non è il numero del diavolo
Comunico io
Ma è proprio quello che dice che la difesa tecnica necessaria nel momento dell'esecuzione della pena e quindi e proprio un momento in cui appunto come si diceva l'avvocato non deve abbandonare il il suo assistito che è stato condannato ma lo lo devi assolutamente accompagnare in questo percorso e quindi è fondamentale anche da un punto di vista deontologico perché l'avvocato a i doveri assolutamente importanti di informazione
L'avvocato è il garante del principio di realtà e quindi l'informazione anche in questo settore e fondamentale in quanto il condannato deve essere informato
Deve essere ben tutelato quindi per una prestazione professionale di qualità
E devi avere la realtà deve avvenire il garante del principio di realtà nell'avvocato che gli fa capire dove sta andando che cosa può succedere quale può e se ne appunto la fine di questo suo percorso e come potrebbe essere inserito ma in nella maniera migliore nella società che lo aspetta come un individuo migliore
Ovviamente regole ricette verrà fuori da questo dibattito armadio dove comunque faccio un plauso a tutti i relatori tantissimi che oggi andranno appunto ad a dare il loro pensiero
Le ricette non ce ne sono cinque alle sicuramente una visione corale nel poter evitare percorsi appunto estremamente punitivi nel poter evitare che possa esserci nell'esecuzione della pena una seconda appena passatemi il termine ripeto non sono non faccio penale su non sono una civiltà anzi una giuslavorista interna verità
Poi con il Milan però ecco questo io ritengo che sia assolutamente fondamentale non c'è una ricetta ma c'è sicuramente un percorso che va fatto nella società
Anche rispetto alle funzioni che ognuno di noi ha rispetto all'opinione pubblica perché l'opinione pubblica deve capire che una giustizia riparativa non è una giustizia
Che ai meno importante ma è assolutamente invece una giustizia che può portare un percorso migliore è un futuro migliore laddove la giustizia e la convivenza civile possiamo andare
Di pari passo ringrazio ancora per i vostri contributi che sicuramente darete di altissimo livello grazie
Grazie a oggi siamo davvero fortunati a avere tutte queste persone che ci potranno veramente illuminare ecco la senatrice Piero Tulli
Ha una visione unica perché è stata all'interno della struttura penitenziaria e oggi e
Se al Senato e quindi riesce a portare dalla sua esperienza al servizio dei cittadini
Abbiamo saputo di un suo di un suo del suo Progetto sullo sport nel carcere che è qualcosa che davvero ci può interessare grazie per essere qui
Grazie
Grazie a voi agli organizzatori a questa l'ok Asciano nella Casa delle donne quindi sede anche più appropriata proprio per le problematiche e criticità
Quindi un ringraziamento per avermi dato questa opportunità perché effettivamente io devo dire che il carcere l'ho vissuto l'ho vissuto come direttore penitenziario per più di vent'anni
E oggi sono in Commissione giustizia tra l'altro anche presidente di una commissione di inchiesta bicamerale lei il forte vento per una vicenda similare a quella di Bibbiano quindi diciamo
Anche
Con tutto questo bagaglio di esperienza partecipato agli stati generali a questo opportunità che devo dire il ministro Orlando dell'epoca
Ci ha dato sicuramente il mio contributo è stato un contributo fattivo immediato perché il già dal titolo non si può non prescindere dai dettami della Costituzione quindi rieducazione di socializzazione parla Costituzione io dico sempre
Che non ci si può mai discostati dalla Costituzione perché i padri costituenti l'hanno predisposta scevri da qualsiasi condizionamento ma pensando soltanto al bene collettivo a quell'idea di responsabilità elevata quindi partendo da questo presupposto io al il Senato immediatamente portato questa esperienza
Dove tra l'altro sono stata relatrice di un atto importantissimo e sul lavoro penitenziario e proprio introdotto la figura dei lavori di pubblica utilità
Come lavori Autonomie minorenni come fattispecie autonoma però perché si era posto il problema se l'attività di volontariato potente quindi configurarsi come sfruttamento del lavoro quindi questa figura da la possibilità a tutti di lavorare perché il lavoro sicuramente l'elemento più importante per inserimento di socializzazione poi perché dobbiamo partire dal presupposto che la pena viene espiata all'interno del carcere ma c'è un volo biondo dove questi soggetti devono essere riferiti per cui io come diciamo esperienza del carcere di Trani
Sicuramente importante il lavoro anche agli dipendenze di soggetti esterni quali possano essere appunto
L'esperienza quale può essere appunto l'esperienza di Trani che era l'affidamento del parte da una cooperativa esterna dove i detenuti è appunto acquisivano competenze
E abilità da spendere all'e sterno in quanto erano inquadrati come lavoratori dipendenti quindi nella Nba dedicarci innanzitutto partire dal presupposto che tutti dovrebbero lavorare
Certe un'altra riflessione che venuta fuori e i vuoti non si può parlare di una piena che sono appena costituzionalmente evitò ogni se non altro nessun spingono di donne e qui la battaglia annuncia e anche i provini membro della mia Commissione circa l'esigenza di fondi di stanziamenti per il recupero delle strutture penitenza aria anche in questo senso il legislatore per settantacinque metteva proprio i primi articoli di edilizia penitenziaria e penso che non sia un caso perché non si può parlare
In piena dignitosa se poi viene espiata
In una struttura con bagni fatiscenti bagna visti docce separate e quant'altro
Quindi da questo punto di vista devo dire che anche con il Pnr quindi diciamo questa criticità che sia avvenuta con la pandemia ma che diciamo però essere considerato un'opportunità per lo stanziamento dei fondi
Sono stati previsti degli interventi sia nell'assunzione di personale che anche nella messa una sicurezza di strutture quindi nell'anche individuazione di altre strutture
Ma soprattutto anche la l'esigenza che ci sia personale qualificato perché purtroppo si parla di trattamento però le figure che ci sono in questi profili
Poi sembra diciamo che siano anche molto esigua per un mancato turnover per una serie di motivazioni
Con la legge di Milan cioè del due mila e venti quindi leggi di bilancio due mila diciannove per due mila e venti
Proprio presentato un emendamento per l'introduzione dei mediatori culturali perché è molto importante anche per gli stranieri che la pena sia una pena compresa e per essere comprese necessario
Una anche la presenza di figure che possano fare da intermediario e quindi di parti che si possa avere questo processo di risocializzazione altro punto importante e volevo dire quella riforma Cartabia abbiamo introdotto il lavoro di pubblica utilità in quelle pene sostitutive Brady quindi l'orientamento è quello di evitare il carcere laddove sia possibile perché la restrizione della libertà deve avere una finalità per cui se queste finalità possono essere possono essere realizzate fuori dal carcere penso che la società tutta deve essere contenta
E altro punto fondamentale oltre allo sport nelle carceri ma non solo nelle carceri io sono firmataria di due disegni di legge uno dello sport proprio nelle scuole primarie proprio perché come dalla mia esperienza ritengo che lo sport sia un elemento di legalità e anche appunto lo esteso negli istituti minorili considerato che spesso ci sono palestre i giovani bevano fare in modo che le loro energie
Possano confluire in qualcosa di positivo quindi questi sono i disegni di legge che io ho fatto nell'ottica sempre i questi obiettivi di abbattere la recidiva e di intende allo sport con uno stile di vita
Ma altro elemento fondamentale
Che io mi sono fatta portavoce e sono firmatari di questa legge che vuol dire testata poi confluita nella riforma penale del ministro Cartabia e proprio quella sulla riparazione
Perché è nato questo disegno di legge a mia prima firma perché io nel carcere di Trani ho sperimentato un Progetto di riparazione quindi un progetto sperimentale che non aveva altre
Almeno nel meridione non aveva altre esperienze del genere
E ci siamo resi conto che in realtà se è vero e accompagnato appunto dall'avvocato
Che si fa portavoce di tutte le istanze e quindi vediamo come la giustizia e concentrata sul legno in realtà la vittima quasi abbandonata
E proprio da questa esperienza e devo dire anche dall'esperienza del fortuito di questa commissione di cui sono presidente sono onorata di esserlo ho visto proprio che le vittime sono state un po'abbandonato tutte
E in questo senso a questo progetto
Mira e la legge Cartabia proprio a far sì che ci sia questa conciliazione tra reo e la vittima conciliazione che allo scorporo proprio di prevenire larici di viva di responsabilizzare il vero e quindi di evitare tutti quei danni che possono esserci e soprattutto nei confronti della vittima danni economici psicologici
è stato sottolineato la necessità del consenso che da parte della vittima può essere in qualsiasi momento revocato ma soprattutto anche il Progetto di riparazione debba essere inteso come quel programma che mira quindi all'interiorizzazione delle regole a quella conoscenza del danno che è stato provocato alla vittima
E quindi a quella ricomposizione
E deve essere valutato anche positivamente finiti i benefici o anche ai fini del
Del giudizio penale
Quindi vediamo e mi si è parlato di Aldo Moro proprio la figlia di Aldo Moro che si è riconciliata con gli artefici per la morte del padre quindi vediamo come queste esperienze dell'Anas Serravalle risate e bisogna andare anche in questa ottica nella giustizia riparativa nel senso di riparare il danno sociale chiede comunque ha commesso io ho cercato di essere più breve possibile dissentire tipizzare tutte tutto ciò diciamo anche potevo fare in maniera sintetica ringrazio ancora per avermi dato questa opportunità grazie
Grazie grazie a lei
Anche perché è stata perfettamente nei tempi oltre ad averci rassicurato sul fatto che insomma questi temi siano caldi laddove devono esserlo insomma né nelle nei posti giusti e ha richiamato un po'di diciamo di a rete risalita un po'i problemi delle strutture qua abbiamo la fortuna di avere il provveditore regionale
Giuseppe Martone
Se ci vuole dare l'onore di un suo intervento
Grazie grazie prove di trucco
Grazie a voi del venditore sì buongiorno a tutti sono responsabile degli istituti di Puglia e Basilicata uno degli undici provveditorati presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria quello di Bari
Alcuni spunti di riflessione
Cari colleghi verrete fino a qualche anno fa
A disposizione dell'amministrazione penitenziaria ogni anno c'erano circa centoquaranta milioni di euro per la cosiddetta manutenzione straordinaria
Oggi dopo i tagli
Ne abbiamo a disposizione
Su base nazionale ventidue milioni
Per cui sono stato propri dura Firenze Anna come in altri territori o l'abitudine a novembre dell'anno precedente per l'anno successivo
Di fare un certo tipo di programmazione ovviamente le cose da fare sono tante estiva
In una scala di valoriale tentare di colpire i bersagli più grossi
E dunque si fa una programmazione programmazione e poi l'anno successivo viene completamente sconfessata perché ci sono sempre dei fatti imprevisti e imprevedibili che ci portano a modificare il planning questo la dice lunga sullo stato dell'arte vedete di carcere ne parlano tutti un po'se nel mondo dell'esecuzione penale questo mondo misconosciuto fino a qualche anno fa
C'è anche una scarsa preparazione non a caso è presente il presidente il c'era presidente Sandra Camera Penale con cui organizzammo tutta una serie di seminari per i colleghi avvocati perché ma sentiamo non poco di esecuzione dici ma tu mi capisci di più di loro per carità io non ne capisco nulla diciamo mettiamola così però questo è un fatto assodato un altro fatto che si dice
Un gran parlare non
L'attivista per l'ecosistema globale avrebbe detto c'è un gran club la Laba da parte anche nella politica io al ministro Cartabia quanto ci siamo conosciuti ho detto che in non basterà
Non le buone intenzioni di questo governo perché in questo mondo si sono assommate tante tale di cui i ritardi e ci sono tanti e tali di quello alcune che ci dovrebbe essere una sorta di staffetta di passaggio
Ha modo di cento metri i piani nostra staffetta che passa da un mutuo all'altro i componenti della squadra
Che non a caso vinto le Olimpiadi
La scorsa stagione
Perché non basterà un anno e mezzo a colmare questi questi voti
E poi c'è da fare una scelta di campo qualcuno parlava di misure sostitutive misure alternative non è possibile che il carcere di venti ricetta di tutto ciò che il territorio non può e non vuole gestite
Ha fatto bene il moderatore a parlare della malattia mentale
Che non è solo malattia mentale in quanto tale non stiamo parlando dei Soon internauti
Benissimo questa riforma che ha abolito gli ottici peccato che il legislatore si sia dimenticato di una cosa caro pubblica
Con un colpo di spugna avrebbe dovuto proibire la pazzia
è vietato ammalarsi mentalmente
Con sul territorio questa era in rosso che sono poche di numero e scarsamente riso socializzare
Con un fatto che il direttore dell'istituto può essere denunciato per seicento cinque del Codice penale
Perché continuiamo attenere all'interno gli interroganti senza alcun titolo giuridico
E io raccomando sempre ai compiti di notiziare il giudice che cura l'esecuzione di ieri il giorno tot scarcerano la persona perché non c'è posto il rebus e oppio quando l'ordine viene reiterato della Magiste alla magistratura bisogna inseguirlo per cui queste persone
Restano all'interno degli istituti penitenziari
Ma questo è il meno rispetto al più perché il più da cosa è consistito da tutta una serie di problematiche che su uno all'inizio della malattia mentale che rasenta non lo fa
E di cui sono affetti credo più del cinquanta per cento dei nostri ospiti
La cui cura
Siamo il Paese delle riforme un sogno antico e miglior sarebbe questo facciamo funzionare l'esistente poi faremo più vere riforme che in quanto tali sono necessaria ma nessuno parla di far funzionare l'esistente il bla bla bla assordante di cui parlavo prima
E queste persone sono quasi abbandonate a se stesse
Vengono tra virgolette accudite di chi dovrebbe esercita una forma di controllo sociale in primis la polizia penitenziaria che non ha una formazione specifica per qui
Però è l'ultima barriera dello Stato dice ma io avrei bisogno di un regno debbano particolarmente resistenti di rimando ci si disse senza qua c'è un po'di truciolato vidi che devi fare scusate questa questo paragone che non a caso dice la dice lunga sulla nostra situazione dunque un patrimonio edilizio
Antiquato e superato dai tempi con strutture ex caserme e conventi eccetera riadattate strutture impuro cemento
Assemblate precostituite che avrebbero bisogno di una manutenzione eccezionale perché il cemento
è uno dei dei dei dei materiali più balordi che ci sia basta che ogni due anni non si faccia un intervento di gli interventi utili che va a decadere
E in tutto questo per non farci mancare nulla c'è stata la pandemia
Che c'è ancora attenzione non è stato superato il il il pericolo che ha frenato tutto una serie di attività che noi facevamo ovviamente siamo messi sempre sotto accusa ma io come amo dire attenzione
L'amministrazione penitenziaria anche il anzi dovrei dire le amministrazioni penitenziarie perché poi venne venga si è pensato di separare gli adulti dei minori
Diciamo il servizio dell'esecuzione penale esterna degli adulti dal dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria per queste manie di fare le riforme
Chi le pensa
Bisognerà di notte ma sono delle riforme che come penitenziari sta io debbo assolutamente boccia e non sono io che le boccio
Sono i fatti obiettivi e oggettivo
Una rinascita di questo mondo e terminò l'intervento avrei tante cose da dire vi ringrazio per l'occasione
Cari colleghi dico colleghi perché il mio primo lavoro è stato quello di avvocato va esercitato a Napoli per quasi cinque anni e poi ho cambiato mestiere ma si vede che da bambino avevo fatto il birbante era mi è riservato questo lavoro con me a quei studenti delle scuole elementari andavano dietro la lavagna sede che ho fatto qualche peccatuccio lo scontato nella vita
Permettetemi di sdrammatizzare per far rifiorire questo mondo ci vorrebbe l'attenzione vera della politica
Degli investimenti perché queste magie a costo zero sono magie che poi non portano da nessuna parte a costo zero nella vita
Non si fanno senza soldi si dice a Napoli non si cantano messe ma penso che sia pure qui a Bari
Ci vorrebbe una scelta di campo forti e coraggiose vedete uno dei grossi argomenti gli altri sono l'amore e la morte su cui sono stati versati fiumi di inchiostro quello del controllo sociale
Procedure ben controllo sociale diverso dall'appeasement azione piena non possiamo pensare a un carcere Dexia un enorme contenitore dove tutto ciò che non esca è stato gestito all'estero
Non è stato raccordo esterno tiene riversa ma quale risocializzazione e questo termine arcaico mi fa ridere perché dovrebbe essere il riso Salizzato chi faceva parte della società e dunque è uscito e poi rientrato
Ma signori queste persone nella stragrande maggioranza delle ipotesi UI per una scelta di vita vuoi per mancanza di opportunità non sono mai state a pieno titolo all'interno della società per cui per cui dovrebbero essere socializzate il rito dovrebbe essere espunto dalla nostra Carta costituzionale
Dunque da un lato strutture che
Volumetrica mente parlando siano Piero la minor volumetria designate assenza di pernottamento deboli per tutto il resto per quelle attività di cui alla giurisprudenza sovranazionale
Un investimento sul personale
Perché siamo pochi di numero
E difetta anche la qualità
Non a caso questa madre mia bloccato tutte le forme di aggiornamento professionale che poi dovrebbero mi insegnate durare per tutta la vita lavorativa e oltre dico io no
Io fui inviato in maniera spinta anni arrivò cinque anni a fare il salto primi in sé conta all'epoca papà mi disse vai a fare il riesame non ho mai smesso di leggere solo di essere ignorante e vado avanti
Purtroppo questo è lo stato dell'arte
Carenza di fondi carenze di personale ma carenze pure di scelte coraggiose di politica penale
Perché e ha voglia parlare
Innanzitutto dovremo far funzionare l'esistente e poi fare una scelta di campo coraggiosa
Avendo sul territorio quella forma di controllo sociale perché poi i cittadini hanno diritto a passeggiare la sera indisturbati non essere rapinati non essere stuprati eccetera eccetera eccetera
Fermo restando impuniti viene in mente anche questo ho detto alla Cartabia mi mi viene in mente la scena o le scene appurare di Santa Maria Capua Vetere
Che mi hanno fatto rabbrividire
Perché non è quella la forma e vi posso assicurare della stragrande maggioranza dei TG operatori penitenziari della Campania sono stato per tre anni loro provveditore e vi posso assicurargli ho trovato delle professionalità eccezionali a Napoli
Nulla togliendo a Bari sono cresciuto si può dire professionalmente parlando pari poco più che trentenne fu incaricato di dirigere il carcere detti adulti questo e e la road mappa
Sorride una sorta di piano Marshall per le carceri e ci vorrebbe una staffetta tra un Governo e l'altro perché questi arretrati che si sono assommati nel tempo non potranno essere risolti in un'unica legislatura vi ringrazio
Grazie
Provveditore tira
Siamo veramente riportato sulla terra promettente in cui sia portato la la la concretezza dei problemi davvero la differenza delle somme stanziate già di per sé
Fa capire
Dove si può arrivare e dove non si non si può arrivare
Rita Bernardini Nana ovviamente bisogno di presentazioni perché diciamo a Anita a occupato tutta la sua vita
Per con un impegno enorme per sul versante dei diritti civili e politici ed era presidente di Nessuno tocchi Caino
è stata deputata insomma non sono certo io a doverla presentare davvero un onore
Averna averla qui a Bari averla con noi potere ascoltare dalla sua viva voce
Quella che quello che il suo impegno a quella che è la sua opinione sul sull'argomento di cui trattiamo
Io
Ogni volta che ci invitano ci dicono di organizzare qualche convegno nel varie regioni italiane e devo dire che qui in Puglia siamo venuti diverse volte
Noi cerchiamo sempre come partito radicale come Nessuno tocchi Caino di abbinare delle visite in carcere
Se qui c'è qualche direttore forse può testimoniare che le nostre visite non sono quelle per cui in un'ora si va a parlare col direttore si fa una passeggiata veloce nei corridoi dopo di che arrivederci abbiamo visitato il carcere di no nostre visite sono quelle che durano ore e ore
A volte entriamo la mattina e usciamo la sera
E sono veramente Facchi scuse
Però riteniamo che issando le persone che li lavorano o sono detenute sono alle storielle discende di corpi
Di anime di intelligenza e immerge Erchie in quella realtà
Credo che ci faccia comprendere meglio
La vicenda tutta la vicenda
Penitenziaria e dell'esecuzione penale
E quindi ci diamo saremo lunedì nel carcere di Taranto mercoledì in quello di Lecce
Insomma
Manca qualcosa almeno in quello che ho ascoltato finora vedete c'è voluta nel due mila e il tredici
La sentenza Torreggiani
Per far capire che quello che era scritto nell'ordinamento penitenziario nella legge del Duemila di esecuzione
Nella nostra costituzione e non viveva hanno
Perché non era prevista alcuna conseguenza a seguito di trattamenti inumani e degradanti
Allora guardate io ho la foto ce l'ho sul telefonino
Devo chiedere l'autorizzazione alla moglie di farla vedere perché c'è un detenuto di Taranto
La foto che io questo in completamente intubato perché è stato appena operato
Al cuore ha problemi cardiaci
Questo questa persona
Dovrà rientrare in carcere appena operata
In carcere lunedì
Se tu vedi quella foto
Ti spaventi no in carcere ma c'è propri e ti e tipo di assistenza potrà avvenire
La moglie dice che deve avvenire ogni due ore deve essere incontrollata l'acqua ovulazione del sangue ma dove nel carcere di Taranto
Che è uno dei degli istituti più sovraffollati d'Italia
Allora
Io vengo da un tipo di scuola che è quella pannelliano
E la scuola pannelli Diana ci ha insegnato che se ci sono in corso trattamenti inumani e degradanti
Compito dello Stato e intanto rimuovere quelle situazioni e allora la fotografia quale del nostro Paese
è che ci sono istituti molto sovraffollati derrate la la vicenda di Taranto poi delle Pagano sempre i direttori e a proposito di quello che diceva lei provveditore un ho dato una mano a Roberto Giachetti per presentare un'interrogazione che è stata già depositata in merito alla vicenda una delle tante
Della collega di Regina
Della collega di Regina Coeli che praticamente è è stata rinviata a giudizio è sotto processo perché è un detenuto destinato alle Renza
Non che dove non c'è posto è stato si è suicidato e quindi lei è sotto inchiesta per questo ma è colpa della direttrice
Di Regina Coeli se non ci sono i posti nelle Renza insomma alla fine pagano sempre i direttori direttori che sono una categoria in via di estinzione e questa è stata una politica che è stata fatta in questi anni
Io cito spesso il caso del Piemonte ma potrei citare il caso di tutt'Italia insomma ci sono tredici istituti penitenziari fra cui le vallette chiamo mille trecento
Mille quattrocento detenuti con in tutto cinque direttori
Quando alle Vallette ce ne vorrebbero almeno cinque in lì solo lì
Essendo un istituto di mille quattrocento allora di che cosa stiamo parlando Pannella dice diceva
Rimuovere i qui ed ora cause che sono state individuate perché non mi dite che il sovraffollamento non conta
Cioè a Taranto che cosa è stata fatta la finzione
è stata fatta l'attenzione di aprile
Il nuovo reparto no
Allora e poi l'hanno aperto un pezzetto perché perché non c'è il personale
Non c'è il personale
Per cui non possono quando si dice edilizia penitenziaria che cosa volete costruire quando e il provveditore Martone chi dice che da centocinquanta milioni si è passato a dodici milioni e per la manutenzione straordinaria ma non viene fatta quella ordinaria
Capito evento se si se si rompe una lampadina spesso ci sono problemi
Se si rompe il il il bagno lo scarico del wc ci sono problemi noi guardate delle ultime visite che abbiamo fatto
Per esempio il carcere di Augustana andate a vedere cioè non abbiamo fatto una relazione
E e adesso abbiamo deciso che queste relazioni che sono di sei sette pagine anche con casi individuali segnalati perché ripeto queste visite dura non molte ore è le mandiamo al Comitato europeo per la prevenzione della tortura perché qui in Italia
C'è un film che è uscito aria firma perché i covi dei boy aggravato tutte le situazioni che in Italia c'è l'area l'aria ferma c'è a mio avviso uno stato di a bando uno
Di abbandono delle realtà che non possono essere gestite mai gli educatori dove stanno gli educatori tra ce ne sono allora hanno deciso la pianta organica hanno deciso che era di novecentonovantanove guardate anche queste cifre no che vengono scelte non mille
Per tutte le carceri italiane gli educatori in pianta organica
Devono essere novecentonovantanove ma non sono novecentonovantanove sono settecento ventiquattro
Perché non tutta la pianta organica eh riempita
Ma non sono settecentoventiquattro perché c'è chi ha problemi ecco la centoquattro aveva perso quattro lo sappiamo quindi sono molti molti di meno gli educatori e non ci sono
Va bene e e devono gestire che ne so centocinquanta detenuti per i il l'ordinamento penitenziario parla di trattamento individualizzato ma che con l'URSS cono di cento cinquanta detenuti tetti io vorrei capire se ci stiamo prendendo in giro
è oppure stiamo parlando seriamente
Ci stiamo prendendo in giro non da oggi da molti anni potrei dire dal mille novecentosettantacinque provveditore Martone
Lei lo ha detto intatto facciamo funzionare quello che cioè cioè nel nel mille novecentosettantacinque quando fu fatto l'ordinamento penitenziario c'era una serie di articoli dal settantaquattro in poi
Che parlavano dei consigli di aiuto sociale allora non sarà lo strumento adeguato ma non sono mai stati messi in funzione qual è lo scoppio di un di questi consigli di aiuto sociale
Torniamo alla Costituzione torniamo al reinserimento sociale il compito dei consigli di aiuto sociale è quello di
Direi che assai Inesi dal fine pena per i detenuti che sono a sei mesi dal fine pena c'è una struttura che si preoccupa dei Problemi di questa persona che vede ritornare della società problemi magari di abitazione
Problemi
Di figli magari hanno per un disagio sociale molto forte problemi di lavoro allora questi consigli aiuto sociale non sono mai stati istituiti quindi c'è tutta una parte che non si sa chi l'ha gestita
Secondo me non è stata gestita proprio in tutti questi e in tutti questi anni anche qui c'è un'interrogazione presentata alla ministra Cartabia quindi ci sono delle parti morte
Dell'ordinamento penitenziario e il fatto di non aveva le utilizzati fatte vivere così come la Costituzione va fatta vivere non ha determinato alcuna conseguenza
Niente
Come se non ci fossero mai stati e poi si dice c'è la recidiva e credo che ce la recidiva in carcere sei trattato come è stato descritto
Cioè la popolazione diciamo è una discarica sociale no i problemi lo ha detto il provveditore che non non si riesce a risolvere fuori e tossicodipendenti disagio sociale malattia mentale
E vanno a finire lì perché danno danno fastidio e quindi uno dice io sto tranquillo tra vedete anche la persona più cinica
Quando io sono convinta che quando vede quella foto che ho visto io di quello tutto intubato che adesso viene riportato in carcere
Bene un po'di impressione la prova
Il problema è che rasente il locus panna
Va bene io sono sicuro perché tanto
Quello sta dentro finalmente sta dentro un combina più guai e tenete ce l'ho e poi c'è chi ha detto buttate via la chiave allora io come voglio concludere
E voglio concludere in questo modo
Intanto relazioni mandati Arci Pittini
Ma
Qui è dura ci sono delle proposte che sono state vogliamo subito far diminuire la popolazione detenuta
Perché non c'è il personale
Perché sono troppi perché il sovraffollamento di alcuni istituti determina sicuramente trattamenti inumani e degradanti
Allora qui ed ora c'è una proposta di legge che è stata presentata quella sulla liberazione anticipata speciale intanto è stata già fatta questa legge a seguito della sentenza Torreggiani all'epoca hanno dovuto fare subito qualcosa
E è stata fatta e ha fatto uscire un po'di gente dal carcere perché aumentare la liberazione
Anticipata che adesso è di quarantacinque giorni portarla a settantacinque giorni a partire dal trentuno dicembre due mila e quindici significa anticipare l'uscita di quei detenuti che in carcere nonostante il trattamento si sono pure comportati bene
Va bene quindi
Non è un rischio elevato perché si tratta di detenuti che bene o male pure essendo trovandosi in quella situazione si sono nonostante tutto comportati bene allora quella è una cosa concreta
Da fare subito perché
Non possiamo far finta di niente diciamo venti anni fa le grandi riforme no in Italia sono sempre controriforme perché anche la riforma Cartabia
Bellissima per alcuni aspetti bellissima io ma poi ci servono i decreti delegati poi verranno ma verrà chissà che cosa conterranno i decreti delegati insomma già ce siamo passati con la riforma urbana abbiamo già dato insomma no allora qui e dura intanto diamo un segnale perché
Tutta la popolarità comunità penitenziaria molto sofferto in questo anno e mezzo di pandemia
Quello che abbiamo aria ferma bisogno copriamo vedere tutti ma è stata una realtà completamente diversa da quella di estremamente difficile che abbiamo vissuto tutti noi è un'altra
Realtà allora diamo un segnale concreto e tu dici ma che cioè strumenti IAI c'abbiamo lo strumento della non violenza
Pannella quello c'ha insegnato lui ha rischiato pure la vita qualche volta è stato ascoltato qualche altra volta no
Però io credo che sia un dovere civile
Ma non peli carcere
Per la democrazia
Del nostro Paese e proseguire questo tipo di impegno
Grazie se sentire Rita Bernardini è sempre
Sempre qualcosa in più perché ci dà anche ci ha anche proposto la la soluzione dell'immediato quindi siamo scesi sulla terra ancora di più cerris cerchiamo di risolvere il problema cerchiamo di risolvere il problema anche per i detenuti in attesa di giudizio è troppo facile per ci siamo è troppo facile che si perda la libertà personale anche prima di essere giudicati è così magari si potrebbe aiutare
Risolvere ci si potrebbe aiutare a risolvere il problema del sovraffollamento
Allora Luca Colajanni Como a tanta esperienza in tema di caccia è stata responsabile di Antigone di Stato
è stato presidente della che è stato consigliere dell'ordine quindi ha fatto ha fatto tanto ma non pensiamo al passato ma al presente consigliere del nostro direttivo con orgoglio è qui con noi per il suo contributo grazie
Io re dei ringrazio davvero di avermi invitato ringrazio Guglielmo quando mi ha chiesto di intervenire in questo consesso perché devo dire che mia mozione essere qui io su questi temi diciamo mi sono impegnato qua qualche anno fa particolare con impegni nell'associazione Antigone
A seguito di un di un caso tristissimo in cui sono rimasto coinvolto cioè il suicidio assistito
Stato un esperienza che mi ha segnato tantissimo nei primi anni della professione a un un ragazzo disabile che era detenuto presso il carcere di Bari arrivò Fini appena alto
Ai confini a te l'altro ragazzo di Roma e questo ragazzo si impiccò forse magistrati di sorveglianza che qui ricorda il caso Funke un caso che ne ha segnato tanto e che mi ha portato poi a riflettere su queste tematiche sentirmi davvero inadeguato rispetto rispetto a queste tematiche
Quale uomo del diritto studioso del diritto confrontarsi con la pena col significato della pena con l'utilità della pena con il carcere ci si sente davvero
Piccoli ci si sente incapaci e per questo io diciamo ho una grandissima stima de di coloro i quali se ne occupano giornalmente appunto per me un grande onore essere qui e parlare addirittura dopo Rita Bernardini
Dicevo da uomini del diritto da avvocati però noi dobbiamo tenere presente della costruzione dobbiamo tener presente legge non abbiamo un faro che l'articolo ventisette della Costituzione non possono esistere trattamenti che siano degradanti
La pena deve tendere la rete la alla rieducazione del condannato ne abbiamo questi due punti di riferimento da qui da cui nel momento in cui ci occupiamo della pena non possiamo assolutamente prescindere allora se ci confrontiamo con il pianeta carcere abbiamo però da verificare che questi due momenti dice che questi due capisaldi non mi pare acché assolutamente possano ritenersi rispettati possono ritenersi applicati questo perché perché noi crediamo che come abbiamo sentito anche profitti del provveditore abbiamo consentito ora la la la la onorevole Bernardini
Che ci dice appunto che in carcere il diritto alla salute è Ciaccia detto appunto che il diritto alla salute è un diritto che non viene rispettato
Questo è un qualcosa di inaccettabile
Perché è un qualche cosa che non è piena la pena
Cioè se noi dobbiamo ritenere che la pena è una limitazione della libertà di movimento la pena non può influire anche sul diritto alla salute
Se noi dobbiamo ritenere che la pena punto e la limitazione della libertà è quella noi non possiamo pensare che comprende anche una limitazione per esempio del diritto all'affettività
E sul tema dell'affettività in carcere non si ha il coraggio di parlare o se ne è parlato durante gli Stati generali del due mila diciotto però poi tutto questo è scomparso
E cosa c'entra privare dell'affettività una persona nel momento in cui tu l'hai privato della libertà
Perché si riconosce che un soggetto debba essere detenuto vicino al luogo di residenza e tre allo stesso tempo non si riconoscano de la possibilità di avere dei colloqui intimi con i propri familiari dei colloqui riservati con i propri familiari
Cosa c'entra con la limitazione della della della della libertà tutto questo perché è una persona deve stare in carcere per dieci undici anni quindici anni e non deve poter avere dei rapporti di natura affettiva con il proprio con il proprio nucleo d'origine
Io io ritengo che questo un qualche cosa di assolutamente inaccettabile così come il diritto all'istruzione
Perché una persona in carcere non non deve poter studiare e soprattutto perché una persona in carcere non deve poter essere non non deve poter lavorare anche o comunque non deve essere messo nelle condizioni di essere inserito periodici dobbiamo porre un problema quando si parla di umanità quindi di trattamenti che non devono essere disumani o degradanti quindi spara diritto alla salute abbiamo abbiamo parlato abbiamo sentito parlare
Anche appunto di sanità psichica noi sappiamo che circa la metà dei detenuti lei li ha chiamati i nostri ospiti soffrono di problemi di natura psichiatrica
è questo è una cosa gravissima
Così una cosa anche inaccettabile da da questo punto di vista perché è una persona deve soffrire di natura debiti e problemi di natura psichiatrica su questo c'è c'è un tema da affrontare che è stato affrontato negli Stati se delle su consiglio penale e su questo vorrei sollecitare appunto diciamo un contributo da parte del mare della magistratura di sorveglianza ho letto un una nota critica la parte di libertà Tall atto
Bertolaso Tordelli dopo il botto lato dottor Bortolato presidente del tribunale di sorveglianza di Firenze con riguardo alla diciamo agli esiti di questi Stati Generali ed in particolare con riguardo al articolo centoquarantotto del codice penale cioè questa sopravvenuta crudeli sopravvenuto disagio psichico che può avvenire appunto in corso di detenzione
Nel momento in cui al tribunale di sorveglianza secondo l'opinione di questo torrone magistrato sarebbero state tolte diciamo le competenze con riguardo alla possibilità di inserire poi detenuti nei centri di cui parlava prima
L'onorevole Prandini
Ora mi chiedo se questo tipo di intervento sia un intervento condivisibile appunto come come si intenda ovviare
O comunque come si intenda affrontare questa problematica perché la giurisdizione giurisdizionalizzazione cioè la presenza di un procedimento di giuridico che possa affrontare questo tipo di situazioni che sono frequentissime mi pare assolutamente necessario sempre con riguardo a quelle che sono state le criticità che sono state evidenziate con riguardo a agli stati generali appunto dell'esecuzione penale si fa riferimento al sempre da parte di questo autorevole magistrato
Presidente del tribunale di sorveglianza di Firenze appunto
Dal fatto al al fatto che non siano stati eliminati tutte quelle preclusioni e tutti quegli automatismi che caratterizzano il procedimento di sorveglianza che in un certo qual modo
Obbligano la magistratura di sorveglianza a occuparsi di determinati fenomeni una determinata maniera cioè restringono molto la capacità e la possibilità di motivare da appelli per il tribunale in determinate circostanze abbiamo il quattro bis il quarantuno bis tutta una serie di categorie di soggetti che non possono godere per legge di determinati dite rideterminate
Trattamenti questo è un qualche cosa che che probabilmente andrebbe andrebbe rivisto per rimettere la magistratura di sorveglianza al centro ovviamente di un dibattito al centro di questa materia
Ovviamente ci sono delle distorsioni ha riletto un provvedimento assurdo dal tribunale di sorveglianza di Bologna di agosto di quest'anno
Dove veniva censurata la sua dove veniva negato un permesso un detenuto perché così ritenuto aveva conseguito due lauree in carcere
E quindi si riteneva che consentirvi di uscire dal carcere poi con in considerazione del diciamo di come dire delle competenze che aveva acquisite durante la detenzione lo rendesse più pericoloso
Allora qua veniamo cioè cerchiamo del
Se delle nel crimine cedere si leggono poi a volte anche dei provvedimenti che sono assolutamente incomprensibili
E probabilmente inaccettabili quindi dicevo questi questi flagship sistematico lì io li li sottopongo per per favorire diciamo un dibattito sul punto si parla si è parlato anche di giustizia riparativa si parla però anche di rapporto con le vittime ovviamente anche questo è un qualcosa da da valutare secondo me perché se noi ci troviamo così da da tanti anni impotenti colti da un punto di vista giuridico
Nei confronti della pena
Se noi abbiamo assistito appunto al al fatto assistiamo al fatto che il carcere che la pena sia un sistema che comunque non garantisce la società perché se queste persone escono
In maniera peggiore da come sono entrati perché sono più malate
Perché hanno problemi psichici perché non hanno imparato a lavorare perché diciamo hanno transfuga hanno trascorso in cattività in oziosa cattività il periodo di detenzione
Che noi diciamo non assolviamo neanche al secondo punto perché la Costituzione ci richiede cioè il fatto di rieducare determinati soggetti allora si parla di giustizia delle paratie si parla di rapporto con le vittime si dice che anche da questo punto di vista si potrebbe fare tanto io anche anche su questo mi rivolgo alla politica appunto perché si è puntato molto sui lavori di pubblica utilità gratuiti lavoro che proprio questo è il gruppo pubblica utilità gratuiti secondo me umiliante
è un qualcosa di umiliante e propone anche diciamo diciamo una una una sorta di gogna pubblica per come la vedo io però mi chiedo se questa sia la strada se ce ne siano altri io vi ringrazio conclusioni grazie
Grazie Luca offerto offerto davvero tanti stimoli il primo dei quali lo rivolgere la dottoressa D'Aloisio che magistrato di sorveglianza
Con noi da da con va del foro di Bari da tanto tempo che diciamo e assolutamente apprezzata è conosciuta da dal porre ringraziamo particolarmente per il suo impero il suo intervento per la sua partecipazione di oggi grazie
Grazie grazie buongiorno a tutti grazie soprattutto di aver coinvolto alla magistratura di sorveglianza
E il mio intervento forte si colloca temporalmente nel momento diciamo ecco poste non più giusto parte lui al io avrei dovuto parlare alla Sindone
Perché noi interveniamo quando sostanzialmente non ci sono più possibilità
Per un soggetto che ha subito un processo ha subito Italie gradi di giudizio e quindi non non ha più speranze eh otto entra in carcere o passa sotto le parti caotica della magistratura di sorveglianza
Ora io ho sentito degli interventi con degli spunti veramente interessanti alcuni pienamente condivisibili altri forte un pochino portati almeno dal nostro punto di vista
Naturalmente
La magistratura di sorveglianza non può che non propendere per diciamo la risocializzazione del soggetto perché quelle la finalità ultima e credo che ci accomuni tutti
E tuttavia forte ecco un un un un elemento non è stato valutato
Talvolta non ci troviamo con persone con condannati che hanno commesso un reato tanti ma tanti anni prima
In questo caso veramente il soggetto ha bisogno di essere di socializzato o noleggiati socializzato in questo caso chiaramente la pena a soltanto la sua connotazione punitiva
E
Porte le ostatività i limiti di accesso a determinati misure impediscono anche alla persona di fruire della misura alternativa che sarebbe più giusta più consono al caso di specie
O perché le risorse
Familiari lavoretti idee non gli consentono l'accesso ad una misura diciamo ampia
O perché si ritiene che comunque una forma di controllo sociale ci debba essere ma ci sono dei limiti quindi ad esempio un soggetto ha commesso un reato quindici anni fa
Noi riterremmo che comunque dicono ci sono dei problemi familiari
Tanti sono gli elementi di valutazione che varia magari una detenzione domiciliare mutare perché è una vecchia ricchissima rapina
Quindi ci sono dei limiti ostativi quindi ci sono dei limiti che probabilmente in un futuro dovrebbero essere eliminati per consentire alla magistratura di avere un ventaglio di possibilità
Di decisionali maggiori e più conformi alle esigenze del soggetto ora
Un buon giudice di sorveglianza e un giudice che non applica le norme in maniera uguale per tutti
Ogni soggetto ha un suo vissuto a ogni persona condannata
Ha delle ragioni che l'hanno spinto a commettere il reato
Quindi ogni caso Buddy sto nella sua singolarità nella sua eccezionalità perché tante volte infine dire dottoressa ma il reato l'hanno commesso insieme perché quello sì l'altro no
Perché non sono uguali
Io detti la stessa misura a tutti e due in condizioni di partenza diverte io Valtteri giusta perché Luino merita altro e diamo deve essere osservato devi migliorare vede progredire deve capire quindi i presupposti sono evidenti cioè i soggetti non sono tutti uguali
Quindi è chiaro che noi però non interveniamo
Direttamente noi abbiamo bisogno di strumenti di supporto quindi il carcere ci consente attraverso l'osservazione personologico a quali figure professionali di riferimento di Adele quelle conoscenze del soggetto
Ma che non bastano
Perché noi abbiamo elementi diverte che sono informative di polizia i precedenti penali
Verifichiamo che un soggetto magari abbia già goduto in passato di misure alternative e poi abbia comunque continuato a commettere reati
E qui la scommessa per il futuro diventa un po'più ardua perché è chiaro che noi ci assumiamo la responsabilità di diciamo consentire a un soggetto di uscire dal carcere
Perché abbiamo perciò una prognosi ma la prognosi e tanto più fondata quanto quanto maggiori elementi di conoscenza ne abbiamo di questo soggetto se io ti ho dato attivamente e semilibertà e detenzioni domiciliari ti ho dato tutto e di più tu esci e dopo che è finito alla pena perché tuffi bravissima attrice durante la misura alternativa
Sei perfetto ma nel momento in cui finisci nuovamente libero mi commetti reato e io la porta dopo turco efferente tanto bravo in carcere puoi anche dire di essere pentito
Ma io ci penso su due volte perché è chiaro che noi non dobbiamo mai perdere di vista anche l'aspetto socia al preventivo perché il nostro compito quindi rieducazione senz'altro prioritaria
Ma l'aspetto socio al preventivo volo poi trascurati
Quindi ne abbiamo bisogno di strumenti questi strumenti e devo dire sono molto carenti soprattutto in quest'ultimo periodo e così si è fatto cenno agli educatori ne abbiamo avuto nel carcere io mi occupo della Casa di reclusione di Turi
E abbiamo avuto per un periodo o l'educatore in prestito non avevamo neanche il nostro educatore ora allora è chiaro che il cauta diretti
Eh eh ma la casa di reclusione non è più la reclusione di un tempo perché mentre prima noi avevamo condannati con fine pena molto lunghi quindi avevamo tutto il tempo di conoscerli
Di avviare un percorso serio di rivisitazioni critica e via dicendo adesso con la penuria di posti chiaramente abbiamo anche soggetti con un fine pena molto breve che quindi richiedono interventi immediati perché altrimenti fino a che lo tempi fino che
Prego però di prima ha mandato in permesso e poi fai fare altro permesso per la progressione trattamentale alla fine cosa titoli appena e tu non non decidi tu nulla quindi diciamo che sono stati anticipati un pochino i tempi
Però se tu non hai gli educatori e tutte le famiglie figure professionali di riferimento all'interno dell'istituto banali gli strumenti sufficienti e necessari per decidere e allora diventa una scommessa oltretutto la magistratura di sorveglianza sempre più diventa diciamo nelle come devo dire lo le il mezzo attraverso cui legislatore cerca di porre rimedio a delle situazioni emergenziali
Ecco quindi che quando ci fu l'indultino
Il carico tutto sulla magistratura quando c'è stato il copri e balconi le detenzioni domiciliari diventa praticamente il da un lato e con la magistratura di sorveglianza un po'trascurata perché i clamori sociali cioè il PM tribunale che condanna la corte d'assise dopodiché come è stato detto il condannato viene un pochino abbandonato c'è la magistratura di sorveglianza di di ritenuta poi un po'una Cenerentola quando invece nel panorama nella vita del del soggetto forse è il momento di frizione più difficile da superare
O un armamento che mi ha molto interessato e che è stato ripreso da poco peraltro dall'avvocato e riguarda i soggetti che si trovano in carcere e cerco di essere molto breve e e per i quali comunque ci sono problemi e di natura psichiatrica
Io mi occupo poi peraltro in via esclusiva della Renzo di Spinazzola perché all'inizio quando fu istituita siccome si navigava a braccio
Nessuna se ne vanno a e quindi
Diciamo che voi volontaria io scrivo di Antalya Ettore animata per ad occuparmi in via sostitutiva della Renzo
Ora quello che io ho notato un po'perché e la scienza medicati evoluta la scienza psichiatrica quindi un po'per questo un po'perché le scuole di pensiero sono comunque diverte quindi e il perito che nomini che potrebbe abbracciare una piuttosto che l'altra scuola
Le patologie psichiatriche sono diciamo sempre più frequenti
O
La mia esperienza perché io parlo per la mia esperienza
Forse si confonde talvolta la patologia psichiatrica con le caratteristiche personologiche dibatte di un soggetto
Allora
Questo elemento non va trascurato a mio parere sia busta
Di questo strumento e quindi della provvisoria applicazione di una misura di sicurezza
Ai soggetti che sono scusate mi però sono soltanto dei delinquenti ma non hanno patologie psichiatriche sono dei violenti
E su quello che si deve lavorare no sulla patologia psichiatrica ma sono aspetti caratteriali tant'è vero che io nella Renzi mi ritrovo
Persone
Audizione tutta loro della del mondo soprattutto quando si tratta di stranieri e io avevo un soggetto straniero
Che aveva avuto una misura di sicurezza un internamento sto era di origine credo rallenta ma era
Tunisino non nigeriano non ricordo padrona visione delle donne tutta su
Quindi era un violento Luís non prendeva terapia non assumerà terapia perché dal punto di vista psicopatologico non gli veniva riscontrato nulla era sua semplicemente un violento
Io ho dovuto fare una forzatura normativa perché non avevo altri strumenti però non per far riuscire magari una misura di sicurezza
Che fosse un una casa lavoro perché lui voleva lavorare voleva lavorare per mandare i soldi a casa questo era il succo della
Allora tante volte forte anche le difese magari
Diciamo non valutano le conseguenze del riconoscimento parziale o totale di un vizio di mente perché loro metteranno il loro assistito nelle condizioni non già di subire una pena di otto mesi e dieci menti
Ma io mi ritrovo con persone che per una resistenza a pubblico ufficiale solo internate
Sono internate con delle patologie ribatte diciamo che non sono tali da renderli capaci di comprendere il il motivo per il quale io ritengo nelle rendite e non riesco a fargli uscire perché perché non c'è la collaborazione degli enti esterni
E questo vale anche per i detenuti ordinari perché tante volte si tratta di soggetti che non hanno delle famiglie
Alle spalle noi non riusciamo a trovare un alloggio dove poterli mandare in misura alternativa
Per quanto riguarda per quanto per quanti sforzi ci possano essere da parte dell'UE per degli assistenti sociali volontari eccetera tante volte ne ci scontriamo con questa realtà cioè non abbiamo il supporto degli enti territoriali esterni
Questi anche per i soggetti con disagio mentale
Perché in questo caso ne chiediamo sempre di trovare una struttura alternativa carenti potrà essere una tratto che può essere una comunità doppia diagnosi perché talvolta di patologie psichiatriche si mettano in una io qui in una tossicodipendenza o alcol dipendente ha quindi vengono tratte in chi date da questa diciamo doppia doppia problematica
E e non riusciamo a trovare dove collocare oppure se danno fastidio valido organo
Rita
Per carità tali Toyota cioè e poiché era praticamente alle che ha già detto che allontana perché non ci sta con la testa invita tutti a far la parte già fallita la comunità una ragione sufficiente perché io lo rimandi nell'arena e per quale motivo quanto all'anno Metheny personale riti è soggetta dà fastidio non lo porta che non dà fastidio se lo possono tenere di cadere tra dramma trattamentale individualizzato va benissimo Babini
Il le diciamo ecco quello che io posso dire e che
La magistratura di sorveglianza per quanto abbia un potere che ampiamente discrezionale perché ore perché noi possiamo dire tutto e il contrario di tutto cioè c'è una zona grigia in cui noi possiamo intervenire perché possiamo valorizzare gli elementi positivi possiamo valorizzare quelli negativi
E la magistratura di sorveglianza comunque e Sempre pretesa al recupero del soggetto su questo non non io non avrei nessun dubbio alcun dubbio
Però ecco ribadisco che se non c'è l'appoggio della società esterna che accompagni il soggetto ma no non durante l'esecuzione della misura perché durante l'esecuzione della misura
Al novantanove per cento delle volte noi problemi ne abbiamo mai dopo perché mi ci rendiamo conto che anche nell'ipotesi in cui il detenuto il condannato di tenuto chiede una misura alternativa con il supporto di un attività lavorativa che è un elemento qualificante per una risocializzazione reale e in realtà noi l'abbiamo ma sappiamo benissimo come stanno le cose
Perché nella maggior parte delle volte si tratta di attività lavorative di comodo che guarda caso finita la misura alternativa
Cercano di esistere
Quindi Elli il nodo del problema cioè per evitare effettivamente una recidiva per evitare che il soggetto strumentalizzi una misura alternativa per ottenere ampi spazi di libertà ebbene che interventi futuri contenta né di accompagnato il soggetto oltre l'esecuzione della pena affinché effettivamente il principio costituzionale tra di effettiva realizzazione
Grazie
Grazie dottoressa dallo ius soli suo intervento illuminante ci fa capire che cosa c'è dietro tutte quelle quelle nostre istanze già poche come come arrivano perché anche se peccato diciamo pensare alla patologia come diceva come limite alla alle espleta diciamo alla valorizzazione dei principi purtroppo in tutti i casi ci sono
Delle patologie ma non devono andare a danno di coloro che effettivamente il diritto c'era ci ha raggiunto io intanto saluto
I i consiglieri dell'ordine Nicola Selvaggi che avverrà Panaro che sono qui al collega Noemi Cionfoli per Antigone tutti gli amici che sono presenti
è arrivato l'onorevole Sisto che ci vorrà illuminare
Dalla dal
Prego sì grazie per essere qui rispose posso permettermi di dire il nostro orgoglio insomma onorevole sinistra grazie
Voi affettuoso per qualcosa con l'orgoglio
Però
Devo dire
Probabilmente un un sottosegretario che avesse l'idea del marciapiede giudiziario forse ci voleva in qualche maniera
Perché
La politica è una strana creatura meravigliosa imprevedibile
Ma molte volte si ciba di parole e questo mi sembra che non possa che essere esorcizzato impedito da chi diciamo da un po'di anni aveva Guglielmo Marconi con altri colleghi delle parole
Le utilizza ma per ottenere dei risultati che possano essere in linea col diritto di difesa vedo Egidio Sarli che
A lui esce dal punto di vista
Nonostante io gli gli inviti una capigliatura straordinaria ricordo ormai diciamo così perso nel tempo
Però è vero che nel nostro mestiere
Prendo Egidio ad esempio e con i capelli bianchi investire molto difficile il diritto di difesa delle notevoli complicanze
E
Il titolo sorvegliare o punire forse sintetizza in modo chiaro anche quello che il compito diciamo così che mi ha affrontiamo quotidianamente c'è una un compito di vigilanza disarmata ma puntuale nella prospettiva che qualcuno possa punire ingiustamente i i nostri assistiti
Io sono stato l'altro giorno nella mia attività di testimonianza di un impegno ad un incontro io non ho la delega la polizia penitenziaria alla edilizia penitenziaria che noi chiamiamo architettura penitenziaria questo non il nuovo nome che la ministra Katia abbia voluto dare al tema della edilizia carceraria perché in realtà l'edilizia si snoda su due assi cartesiani prima quella del nuovo secondo è quello della il riassetto dell'esistente
Che probabilmente in certi casi addirittura più importante vi è una relazione Rita Bernardini lo sapeva la Salus abbia sempre per salutata ma ma in presenza la saluto con con particolare affetto
Abbiamo diviso importanti momenti di comunanza parlamentare pur da banchi diversi e questo dato certamente più rilevante
Vi è un'importante relazione di una commissione che ha pH concluso sopra poco poco poco tempo fa che
Ipotizza otto padiglioni diciamo con una ergonomia molto interessante e che dà l'idea che qualche cosa è cambiato al ministero
Ma che cosa cambia non c'è niente da fare qualche cosa è cambiato che cosa è cambiato
è cambiata l'idea
Diciamo della pena
La rieducazione come se qualcuno con uno stantuffo l'avesse risollevata ha ripreso certamente quota l'articolo ventisette non è stato più ridotto ad una semplice
Elencazione di più sanzioni più interventi
Più carcere c'è meglio è più pene ci sono e meglio si sta la confusione da falso ideologico fra maggiori pene maggiore sicurezza credo che con questo ministero ha trovato finalmente
Terni
Lo dico perché indico alcuni testimoni consapevoli per parafrasare non uno scrittore giudiziari dalle nostre parti
La riforma del processo penale in cui vi sono alcune indica alcuni indici chiedo ai miei colleghi tecnici di correggimi se dico una cosa errata
Che dimostrano come la fase rieducativa dell'articolo ventisette
E certamente più rilevante pensate alle nuove misure alternative che possono essere addirittura patteggiate
Pensate alla rilettura del giudizio prognostico sul rinvio a giudizio
Cioè vi sono una serie di segnali che danno l'idea di come si è passati da un processo che se non punisce non serve a un processo neutro che deve accertare semplicemente delle responsabilità né siamo stati abituati ancora oggi
Non è ancora estirpata Egidio questa mentalità che il processo penale serve se punisce
Se il processo non punisce inutile un orpello come vero che tanti magistrati fanno carriera per le sentenze di condanna
Cioè fra sentenze di assoluzione non mi risulta che ci siano stati episodi ecco questa mentalità del processo punitivo che poi ad effetto domino va anche sul carcere
Cioè parliamoci chiaro il carcere diventa sostanzialmente l'unico luogo di pena non c'è pena se non cerca cioè ecco questo questo binomio io ricordo sempre intervento sulle linee programmatiche della ministra Cartabia
è stato spazzato via
Una delle prime cose che che ha detto Marta Cartabia e che non è il carcere l'unica alternativa sanzionatoria
Io né io né aggiungo un altro mi mi permetto come come diceva Seneca di aggiungere qualche cosa di meno noi non possiamo considerare il carcere una cosa diversa dalla nostra vita quotidiana cioè dobbiamo entrare non dobbiamo vederlo come un luogo diciamo diverso separato in cui c'è un'altra vita ci sono altre regole c'è un'altra e un'altra etica
E io questo progetto con la polizia penitenziaria ho qualche difficoltà a a farlo comprendere perché sostanzialmente qualcuno pensa che oltrepassata la soglia di Corso Sicilia come si diceva una volta e oltrepassata quella soglia c'è un altro mondo ci sono altre regole e possibile che vi siano come posso dire di dei comandamenti diversi spettacolo dalla quotidianità ma in questo lo dobbiamo abbandonare dobbiamo pensare
Sono stato recentissimamente a Spoleto a Rebibbia anzi dico al presenta la Camera penale che ah prestissimo organizzeremo una visita a Bari
Dove ora ho raccolto un po'di informazione perché mi sembra opportuno che prima di andare
A fare le visite ci si incontri sui dati e si capisca insieme quello che si deve che si può fare cioè la la visita meramente come posso dire ostenta attiva Monica magari esplorativa ostenta eschimese sull'attiva già ti ti ti metti a tuta mimetica bare
Quella meramente ostentati IVA
Magari con tanto di sociale di di di foto
Non è nelle nostre corde quindi ho ti dico subito se sono accoglienti dati incontreremo vuole incontrare te voglio incontrare anche ovviamente i capi degli uffici giudiziari
Per capire che cosa si può fare nel carcere di Bari quali sono i dati su questi dati poi eventualmente organizzare una visita mirata io ho in programma una serie di altre visite in altri istituti carcerari ma sempre con lo stesso metodo approfondimento dei dei dati
Valutazione delle terapie e solo dopo questo una visita che possa essere anche di un'ora ma un'ora che sia ben spesa
Come
Per un'ora d'amore chissà cosa farei un'ora e soltanto come posso dire anche una visita rapida ma che sia finalizzata alla verifica di taluni risultati e diedi talune e di di talune poi quei Rita Bernardini
Se non rimprovera qualcuno sta male io però dato che le voglio bene mi prendo tutti i rimproveri possibili immaginabili perché sono rimproveri sempre a fin di bene
Sempre i propri finalizzati al meglio quindi Barbato è un un po'come posso dire su questi temi un po'come la mamma di tutti noi ecco cioè in qualche modo chi fa quel giusto rimprovero che serve a crescere Gaia darci più più feeling e più forza
Quindi io credo dicevo lamentele capire che il carcere non è un luogo diverso rispetto alla alla quotidianità le stesse regole della vita quotidiana vanno difesi se si diritti portati all'interno del carcere che cosa stiamo facendo perché
Ho fatto una premessa poche parole
Che cosa si sta facendo in queste ore perché non c'è bisogno che io mi ricordi
Il pianeta carcere in ebollizione sono tanti problemi di sicurezza innanzitutto di welfare chiamiamolo così all'interno del carcere e di riorganizzazioni di taluni parametri io parto dalla da quella che la mia delega dalla dalla sicurezza bene io ho iniziato una sorta di Stoker Ytzhak zone del tatto lo dico senza timore di senza infingimenti l'unica l'ultima nota l'auto a venerdì sul tema della videosorveglianza
Io ritengo che la video sorveglianza sia un passaggio fondamentale per dare sicurezza tutti
Ai detenuti dalla polizia per
Cioè consente comunque di avere un segnale
Non soltanto di controllo ma anche di dissuasione non soltanto psicologica a che qualcuno ossa diciamo perdere
La la la regola della della correttezza comportamentale sapendo che c'è comunque una videosorveglianza che registra tutto quello che accade
La polizia penitenziaria si lamenta dice ci vuole lembo di campo perfetto io trovo che le due cose non sono incompatibili
Cioè videosorveglianza fissa e Boldi campi per quanto la la la polizia penitenziaria entra nelle nelle celle dei detenuti questo a tutela dell'utile in altri termini
La trasparenza fatemi passare questa parola che si inventa che credo che nel all'interno delle delle carceri voglio dire anche questo mi sembra che sia
Un dato che deve essere condiviso
Cioè nessuno si deve poter opporre alla possibilità di dare a quello che succede in carcere asso assoluta trasparenza questo secondo me migliora anche lo spirito con cui si varca quella quella soglia ci consente una maggiore come posso dire anche facilità di apporto con questi luoghi secondo
La polizia penitenziaria ha un grande problema che deriva deficit
Ecco io credo che quando si tratta di tutelare il diritto alla salute articolo trentadue l'abbiamo vivisezionato in questi mesi abbiamo capito che cosa significa tutelare la salute che cosa vuol dire tutelare la salute degli altri che è un concetto ancora più alto per certi versi
Io non dimentico mai che il primo comma del trentadue primo e il secondo comma quello che consente libertà di cura il secondo questo lo non lo dico
Diciamo così per chiarire perché secondo me è giusto limitare in favore della salute degli altri anche la salute propria ma detto questo
Io credo che sia necessario che la polizia penitenziaria abbia a disposizione dei supporti psicologici
Cioè dei medici psicologi che possono in qualche maniera essere a disposizione di chi ne avesse la necessità lei credo che ci siano Rita tu che conosci bene lei cifre non so quanti credo che sia tredici dodici tredici Ficili all'anno senza edizione se l'avremmo forse di più
Polizia penitenziari in media vi dico dodici due voi capite dodici tra i difficili all'anno significa che l'incidenza dello stress lavorativo e tale e
E noi io non non voglio essere corresponsabile per inerzia di tutto quello che può accadere sapendo che accade
Allora il prossimo step e garantire uno un supporto psicologico qualcuno dice secondo me anche giustamente un corpo di polizia penitenziaria medico
E che addirittura si potrebbe pensare non è una non è una scelta che questa immediata ma la prospettiva dovrebbe essere quella di garantire un presidio sanitario interno la stessa preposizioni tensione
Il tema diciamo e sì arricchisce ovviamente anche con gli organici ripeto parlo sempre della della mia delega e si arricchisce con e qui vengo ad un tema diciamo incrociato ad una migliore organizzazione degli istituti
Nella giustizia Guglielmo che assumo mio interlocutore vi è una commissione efficienza efficientamento dalla giustizia per il sud di particolare come tu sai
Che vuol dire prendere le buone pratiche esistenti e chiedersi se quelle buone pratiche possono essere estese in altri settori cioè lavorare sull'esistente non su quello che devi fare
Ecco io credo che anche per i modelli carcerari questo possa essere un tema valutare eventuali profili organizzativi che possono essere virtuosi e chiedersi se quindi profili organizzativi possano essere estesi ad altri istituti aggiungo a questo
Che in questa logica rientra la nuova circolare sulle perquisizioni straordinari sull'ispezione straordinaria
Una circolare che in qualche maniera nonno burocratizzata come qualcuno ha sostenuto ma verifica i presupposti delle ispezioni straordinarie che molto spesso come purtroppo dimostrato dalla
Recente storia
Non sono proprio così indispensabili necessarie e finalizzati a quello per cui la legge consente che siano siano finalizzate all'ora credo ecco il ministero da questo punto di vista a in animo e sta percorrendo con affondo a forma di c'è anche una Commissione diciamo sulla sulle carceri come come è noto che stai sta iniziando i suoi lavori secondo me felicemente con un buon pressing su quella che è la che la situazione con componenti altamente qualificati e comunque del mestiere
Sta iniziando un percorso di fare un percorso di certo non è tutto vedo Gianni Nicola Petruzzelli che Micheli riguarda semi male secondo la mascherina non è tutto
Non è tutto però quello che voglio segnalare e che tutto quello che si muove si muove dell'interesse della di educazione sovraffollamento anche su questo che è un tema caldissimo
Vi è la necessità innanzitutto di una migliore distribuzione dice Rita Bernardini bisogna ridurre la popolazione carceraria e ma questi strumenti del Codice di procedura penale nuove a questo serve
Cioè
Sì per ora la legge delega deve essere al del di decreti legislativi devono essere scritti entro il trentuno dicembre due mila ventidue ora è chiaro che qui ed ora e è un è un è giusto perché se qui ed ora significa dare impulso e pare quanto prima possibile per carità condivido e sono anche d'accordo se quell'ora vuol dire
Mary Poppins è un po'difficile ecco il problema
E che bisogna comunque commisurare l'esigenza ai tempi necessari perché una legge sia scritta è chiaro che se uno mi dice amnistia questo noto discorso se non mi dice indulto un'altra un'altra roba
Se uno dice strumenti che possono essere i doni a deflazionare il fenomeno carcerario questi sono già legge
Sono già nella teca del codice di procedura penale perché quando io potrò andare a patteggiare una sanzione che non è quella carceraria evidente che quella sanzione sarà già un importante strumento di deflazione rispetto ai risultati che si possono aggiungere chiudo
Vorrei non chiudere perché ciò tante cose da dire tante cose dentro soprattutto però il tempo ci impone una uno uno un rigore
Dico con
Con grande convinzione io ci credo quest'anno che io sono convinto che noi stiamo facendo le cose buone
Perché questo governo in particolare anche il ministero della della giustizia innanzitutto a una lite correggimi se dico una cosa sbagliata una disponibilità al dialogo che mi dicono essere non usuale nei rapporti fra l'esterno e l'interno del ministero
E questo mi sembra già questo a questa possibilità di canali di trasmissione costanti e continui che si manifestano certo con sacrificio perché essere lì dal lunedì al venerdì devi stare sul pezzo non non non deve avere ma ma è giusto c'è secondo me la cosa è più importante essere disponibili perché un ministero ingessato all'interno di quelle tristi mura dove di dico subito molto molto presto organizzano delle delle mostre di artisti perché secondo me ministero così triste da tristezza invece dobbiamo puntare anche come come si fa con con la architettura penitenziaria a aprire anche alla luce certi luoghi che invece più bui sono e più cose Buglio si fanno all'interno quindi anche questa necessità di maggiore respiro sulle sulle pareti
E poi un mistero che dialoga ma seconda cosa e questo qui tocca a noi la terrazza del ministero ci dobbiamo credere
Cioè dobbiamo avere la fiducia l'ottimismo di cose che possono essere utili magari non proprio quelle che vogliamo noi ma tutto quello che è possibile per migliorare una situazione e veramente chiudo
Che credetemi quando io ero sui banchi dall'opposizione e urlavo
Avendo in mano l'atto Costituzione della Repubblica e dicendo che la Costituzione era violata non voglio dire violentata in un termine che non mi piace ma violata pressoché quotidianamente con dei c.t. future
Di consenso elettorale che intervenivano a piedi uniti sulle norme il pettine godibile difendiamo negli processi le norme ecco quell'epoca io oggi se fossi nei banchi dell'opposizione quella Costituzione non la potrei sventolare più non potrei più dire che ho di fronte degli interlocutori che non rispetto dei principi costituzionali quindi vi ringrazio di avermi ospitato perché poi sapete bene sono convinto che come tutti i buoni contadini
Se il seme lo spargono un po'dappertutto c'è più possibilità che le culture siano rigogliose se qualche volta e se ne va anche sulla roccia
Ma male non fa ma sono convinto che questo non è un luogo di roccia luogo di terreno per
Grazie Francesco la la quello quello che tu fai si vede già dalla tua stanza perché già la tua stanza è diversa dalle altre io l'ho vista posso confermare che le pareti parlano oggi fa allora noi siamo qui grazie a fondamentalmente Nessuno tocchi Caino chiaramente
La voglio dire
L'avvocato no
Volevo suonasse come una sorta di captatio benevolentiae ma e così cioè Nessuno tocchi Caino e al ministero
Una volta a settimana una volta ogni dieci giorni con con con Sergio C incrociamo anche anche anche questa anche giudice ho visti qualche volta con con Rita cioè voglio dire abbiamo una frequentazione costante abbiamo fatto una riunione e l'altra sera per un caso molto molto
Delicato cioè voglio dire
E costantemente presente è pressante nel senso migliore del termine sul rischio ci tengo a dirlo perché poi sapete le sigle sono una cosa l'impegno è un altro
E credo che mai come in questo caso Nessuno tocchi Caino dia conto di una di un impegno di lei indiscutibile ma anche utile cioè non è soltanto come si suol dire fare ammuina no non è soltanto far vedere che anzi esattamente il contrario tutto quello che viene viene fatto il fatto che una una finalità molto specifica chiudo ma veramente ecco mi piacerebbe su questo
Senza che nessuno voglia da questa attività prendersi nessun vantaggio di nessun tipo e di nessun genere una la massima generosità tecnologicamente possibile come dico ai miei studenti sicurezza sul lavoro la massima generosità tecnicamente possibile credo che Nessuno tocchi Caino abbia un punto di riferimento ineludibile
Era era proprio
Era proprio quello che che stavo dicendo nessun esotiche in acida queste possibilità lavorative chi giorni il nostro dovere è quello di partecipare di iscriverci di aiutare di invito tutti insomma
A a dare il contributo a Nessuno tocchi Caino oltre alla diciamo all'impegno
Personale anche a iscriversi Sabrina Renna fa parte del del consiglio direttivo e ci potrà dire qualcosa grazie
Grazie intanto per questa bellissima giornata e per questa occasione che diventa occasione è motivo di orgoglio e di festa intanto mi sono interrogata mentre ascoltavo con attenzione gli interventi di tutti i relatori su questo meraviglioso titolo sorvegliare o punire io credo che questo fondi le sue radici più profonde nell'era Johnny più intime dello Stato di diritto
Accade però talvolta che sorvegliare e punire e appunto visto non più come la congiunzione sorvegliare e punire ma sorvegliare e
Punire e lo dico perché ha mai hanno insegnato che unisce la mafia puniscono le organizzazioni criminali
E però accade spesso che talvolta punisce anche lo Stato
E questo è un problema che abbiamo inteso affrontare negli ultimi anni in questa in questa lotta di Nessuno tocchi Caino
Tra partirei da un dato concreto
Nessuno tocchi Caino parte sempre dal vissuto delle persone
Noi siamo stati di recente in occasione di un laboratorio di Nessuno tocchi Caino al carcere di Parma
E lì abbiamo abbiamo potuto affrontare un tema molto scottante ovvero di coloro che per più di mezzo secolo così come è accaduto a Domenico Papalia sono lì in carcere in condizioni inumane e degradanti e in condizioni di salute davvero indecorosa
E allora io mi chiedo e vi chiedo può lo Stato tenere me per mezzo secolo un uomo dentro in nome della sicurezza sociale
Ecco nella dichiarazione universale
Dei diritti umani noi troviamo il diritto alla vita alla libertà e alla sicurezza
In questa ordine
E riallacciandomi a Benjamín Franklin che diceva quando uno stato rinuncia alla libertà in nome della sicurezza ben quel Paese non mente non merita né la libertà e neanche la sicurezza
Perché dico questo perché noi abbiamo registrato in questi ultimi anni del pendente epocali
La sentenza Cannizzaro è la sentenza viola che hanno di fatto sancito l'incompatibilità dell'ergastolo sta attivo con quanto previsto dall'articolo ventisette della nostra costituzione
Ecco prima il magistrato di sorveglianza ricordava come tutti i detenuti hanno il diritto al trattamento che Rita Bernardini ricorda va bene dovrà essere un trattamento
E individualizzato
Ma purtroppo troppo spesso questo non accade Einaudi parlava prima il sottosegretario Sisto della dei dei suicidi che si consumano in carcere suicidi tentati o riusciti e la forza di polizia che pur investita indubbiamente di questo di questo fenomeno e la polizia penitenziaria ma ricordiamo che ci sono anche tanti
Detenuti che disperatamente per salvarsi la vita paradossalmente trovano nel suicidio l'unico modo per poterlo fare
Ma tornando alle alle sentenze che hanno cambiato la storia il percorso di questo paese e che hanno visto in prima linea Nessuno tocchi Caino
Ecco abbiamo noi una grande necessità di dar seguito a queste sentenze e io credo fermamente e mi permetto di condividere questo pensiero comunque un boy al primato della politica a tal proposito c'è stata una importante importante ordinanza sul quattro bis della corte costituzionale
Che ha rimandato al Parlamento la possibilità di esprimersi in materia di ergastolo ostativo
E dunque il Parlamento oggi questa grande opportunità un'opportunità che non possiamo non possiamo permetterci di di sprecare perché la vita di questo pezzo e non può essere destinato al sogno di un'ombra o all'ombra di un sogno
E questa l'anno la nostra scommessa quella di riuscire a diffondere in camera oggi sta accadendo un'informazione corretta ed un'informazione
Quanto più veritiera possa possa essere fornita io volevo dire una cosa se no d'accordo sul fatto che è necessario sorvegliare
Ma se necessario sorvegliare che senza il quarantuno bis che senza il quattro bis
E c'è un altro aspetto del sorvegliare che un po'mi desta preoccupazione
Semplificare è indubbiamente importante per poter fare da barriera di contenimento rispetto a quei fenomeni che si consumano spesso nelle nostre strutture penitenziarie mi riferisco pestaggi ma non solo ma non solo perché anche la polizia penitenziaria purtroppo
Affronta molto spesso si trova a dover fronteggiare delle situazioni in cui ci sono appunto dei detenuti con problemi psichiatrici tossicodipendenti perché diventata ormai il carcere una discarica sociale
Ma il problema del sorvegliare e che se noi decidiamo di sorvegliare non possiamo sorvegliare e punire o sorvegliare o punire e però in questo sorvegliare dobbiamo tenere conto della risposta lo staff sono nel sorvegliare
Posta sta in un sistema che organicamente riesce ad organizzare la vita dei detenuti dentro e fuori le carceri
E ricordiamo che il tema della giustizia che molto spesso sembra tanto lontano da noi fino a quando non restiamo in brigate ecco nelle maglie della giustizia
Ci rendiamo conto che da da quanto sta accadendo e da quanto si sta consumando restano ancora dei grandi problemi irrisolti e mi riferisco per esempio ai liberi sospesi ed è un problema che prima Guglielmo ricordava
Ma c'è c'è un altro problema ovvero di cosiddetti ergastolani bianchi
Quei detenuti considerati pericolosi ed
Perché tale pericolosità sociale vengono reclusi in delle carte lavoro da tempo e lavoro non c'è ed è il caso di Barcellona Pozzo di Gotto per citarne uno
Tra cui fra gli altri che era una PG e che oggi in cui oggi insistono diversi Circuiti sappiamo bene che non possono incontrarsi tra loro quindi c'è un'evidente difficoltà anche di gestione
Ma oltre ad avere questo questo problema
Ci sono questi ergastolani che restano lì in balìa e inattesa che qualcosa possa cambiare allora io sono d'accordo che noi dobbiamo garantire indubbiamente la sicurezza ma le dobbiamo tenere in carcere
E soprattutto al utilizzare ecco avere superare questa visione carcerano Centrica solo per il tempo in cui il detenuta è pericoloso e solo se è evidentemente pericoloso
E allora in quel caso va arrestato va fermato ma la soluzione non risiede certamente in questa risposta
Perché sono tante le risposte a cui oggi voi avete dato sono tante le domande a cui oggi avrebbe dato risposta e cercherò nel mio piccolo
Di farlo anch'io io credo che la nuova frontiera sulla quale dobbiamo essere tutti impegnati tutte le forze politiche indistintamente
E quella di una giustizia che riconcilia che ripara ecco ne parlava nella sua lectio magistralis Marta Cartabia
Parlando appunto della necessità di una di una giustizia che ripara che ricuce ovviamente tutto ciò può avvenire su basti volontarie ma è indubbiamente un punto di partenza sicuramente significativo un'altra un'altra cosa che io oggi vorrei vorrei aggiungere e che indubbiamente e lo Stato ne abbiamo due ne abbiamo la denominazione Nessuno tocchi Caino e nel due mila e diciannove nell'ottavo congresso di Nessuno tocchi Caino abbiamo aggiunto laddove denominazione spetta contrastarla
Siamo ai dei laici con dei riferimenti all'antico e al Nuovo Testamento perché Nessuno tocchi Caino
Nessuno tocchi Caino perché lo Stato nel difendere le giuste ragioni di Abele non diventi è esso stesso Caino
Esperto andrà stemma vuol dire essere Taranta contro avere speranza quindi incarnare questa speranza quella speranza che Marco Pannella ci ha insegnato che già trasmesso e e non la speranza in testa come Mietta disperazione
Ecco quello che ci poniamo come obiettivo che molto spesso diciamo ai detenuti e nastri elaborata sì non concentrate che sulla domandina sul permesso per carità sono importanti proprio per presentarli
Ma concentrate di ad essere quel cambiamento che non arriva magari dal magistrato di sorveglianza che può non arrivare dalle otto qui dall'educatore che pongono arrivare
Dalla polizia penitenziaria ammazziate poi in quel cambiamento
Che volete
Vedere nel mondo ecco io concludo facendo un riferimento molto importante a mio modesto avviso questo momento storico particolare e però che ci sono i pianeti si devono ancora del tutto lineare ma credo che stiamo sulla buona strada di recente abbiamo avuto un'ordinanza dal tribunale di sorveglianza di Milano Cerezo
Fermamente orgogliosi e a di fatto messo in discussione l'esigibilità l'inesigibilità della rieducazione
Per quanto concerne il caso di Ambrogio Crespi ecco credo che in questo senso il nostro Paese stia cambiando il volto credo che ci sia bisogno di queste iniziativa per poter diffondere questo questo messaggio di speranza ma soprattutto io vi chiedo è questa la mia richiesta con cui concludo velocemente il mio intervento per non sottrarre tempo chi verrà dopo di me
Io vi chiedo di iscrivervi a Nessuno tocchi Caino
Vi chiedo di farlo per due ragioni
La prima ragione che nella nostra storia nei ventisette anni di Nessuno tocchi Caino abbiamo raggiunto dei traguardi straordinaria
Siamo riusciti a ad abolire quel ferro vecchio della pena di morte siamo riusciti a scalfire il muro dell'ostatività con la pena sino alla morte la nuova frontiera su cui Nessuno tocchi Caino eh
Impegnato è superare la morte per appena quindi io vi chiedo di iscrivervi a Nessuno tocchi Caino vi chiedo di farlo contattando la nostra tesoriera Elisabetta Zamparutti che anche membro del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e che proprio in questi giorni al CPT per cui non non può essere poi quando noi la potete fare altre tre cinque otto mila cinque sette sette e per quanti di voi presenti in sala
Possiamo farlo
Evidentemente troppo insieme contenuto con una frase del mio maestro Sergio D'Elia
Quando cresce il pericolo cresce anche ciò che ci salva grazie
Grazie grazie Sabrina ci ha davvero dato una spinta per capire quanto sia importante stare insieme e a vere diciamo la la la stella polare Nessuno tocchi Caino che ci unisce e ci fa raggiunge risultati allora noi abbiamo pochissimo tempo due direttori
Due avvocati compito loro sintesi
Abbiamo fatto una si è si è l'abbiamo fatto insieme al carcere possibile questo incontro il carcere possibile delegazioni di Bari rappresentato da Virginia Castellaneta
è che si è dovuto allontanare per impegni professionali ma è con noi per diciamo un saluto da parte del carcere possibile un componente del direttivo che Egidio Sarno che tutti conosciamo perché past presidente della camera penale è stato nell'Unione delle camere penali insomma per noie
Davvero un simbolo di come si è avvocati Egidio se ci voi portare il
No no contributo del carcere prossimi troppo buono Guglielmo nelle parole che ha detto io devo soltanto sostituire Virginia che infatti è impegnata per lavoro e quindi non si potrà trattenerne e volevo sottolineare un aspetto
Cacce possibile
Il carcere possibile organismo che ne abbiamo creato nel due mila dieci
Che doveva svolgere come Onlus attività di supporto nel carcere cioè che attività di supporto
Attività di sostegno a iniziative di sergenti di risocializzazione e attività di promozione per farsi appunto che il carcere non sia qualcosa che non fa parte esterno alla società ma che sia qualcosa di cornice
E l'idea che è stata detta già ripetuta più volte credo che sia importantissima perché
Un uno strumento che faccia
Da un lato attività di volontariato promuove iniziative nello stesso tempo cerchi di creare una cultura perché qui problema che dobbiamo parlare alla gente alle persone
L'abbiamo già fatto anche come Camera penale adesso ti lanceremo quest'attività bisogna spiegare alle persone che cos'è un carcere io spiega le persone che cosa vuol dire investire sulla sicurezza perché se creiamo posti di lavoro e situazioni di sostegno come diceva la dottoressa D'Aluiso prima è chiaro se noi garantiamo una contiguità
A chi ha vuole veramente cercare strade diverse una rieducazione chiave degli spazi possibili
Sono veramente alternative perché se parliamo di sicurezza famiglie sicurezze creare situazioni di recupero che consente ovviamente di limita il rischio di riuscirci diva queste e la realtà allora un'associazione che si impegna a fare cultura
E credo che sia importantissimo anche perché abbiamo voluto intestare la nostra la nostra sezione carcere possibile a Peppino Castellaneta che
Grande avvocato penalista che si è sempre battuto perché ci fosse un un carcere che non sia un luogo
Isolato perché gli enti ma sia qualcosa in cui la società si facesse carico io volevo soltanto
Conclude un'ultima cosa prendendo anche spunto da quello che ricordava anche per Martone visto il Provveditorato
Probabilmente dovremmo riprende qui parlo come c'è il responsabile del centro studi la Camera penale riprendere un po'di formazione sull'esecuzione perché è un tema che credo che dovremo rilanciare
Anche perché potrà tecnicamente gli avvocati vanno attrezzati su questa materia che non sempre voglio di una materia che si si apprende nelle Aule una materia molto particolare su cui dobbiamo assolutamente riprende un po'la formazione grazie a tutti grazie
Acidi grassi assolutamente sì anche perché ci sono importanti novità e ci saranno in dobbiamo necessariamente essere sul pezzo come avvocato alla torniamo in carcere la dottoressa Vernaleone ci dà la possibilità davvero di avere una visione particolarmente privilegiata perché non so se per lei vantaggio uno svantaggio un doppio ruolo perché non solo il vice direttrice del carcere di Bari ma è anche direttrice dell'Istituto penale minorile di Torino
Quindi ci potrà dare una visione unica cioè di chi riesce contemporaneamente a seguire sia il minorenne e quindi la probabile educazione più che rieducazione è sia il maggiorenne quindi grazie dottore
Anzitutto io ringrazio per l'invito su molto perché mi ha consentito di ascoltare degli incontri degli interventi interessantissime devo dire che mi ha colpito moltissimo quello dell'onorevole Bernardini che non avevo mai avuto il piacere di conoscere né di ascoltare mi sento di dirle dottoressa nome veramente concreto della totalità dei colleghi che del crediamo in questo lavoro che facciamo
Perché l'idea di poter essere il direttore di una discarica o il direttore di un campo di concentramento capisce bene che è una cosa che di porterebbe a licenziarmi invece questo è veramente il senso del nostro lavoro e il crederci perché Industrial tre penitenziario con quello si faccia diminuire negli adulti
è un lavoro che va sentito e non va solo fatto per cui lui realmente ogni giorno portiamo avanti questa voglia di crederci
E se avrò il tempo anche presi brevissimamente porterò anche degli esempi concreti perché oltre a dei dati normativi che possono essere steli voglio dire che dietro alla norma c'è un mondo di operatori che inizia Radio Due anzi finisce con i direttori ma iniziata al singolo operatore in cui crede si sforza nonostante tutto
Quei a quei darò anche dei numeri danno i numeri nel senso perché proprio perché appunto in questo mio fari adulti e minori posso anche sembra un po'schizofrenica
Perché minori faccio da buone negli adulti faccio la cattiva perché mi minori o la possibilità di curare i ragazzi e negli adulti invece non riesco a farlo mi ritornerò al discorso che è stato un po'ricorrente un po'in tutti i relatori il problema dei numeri e quindi la rovina neri l'attenzione educativa la sfida educativa che ci viene richiesta dall'articolo ventisette è sicuramente una sfida perché per noi si parla di persone e la parola personale e quella che vorrei che fosse la parola chiave di questo mio brevissimo intervento
A me ci viene chiesto addirittura di cambiare le persone perché questo quello che ci viene richiesto capite bene che io spesso mi mi paragono a un industriale chiaramente un industriale fallito perché se divenisse ha detto a fronte di quante persone entrano che hanno sbagliato quante escono migliorata io sarei sicuramente un industriale in fallimento
Per cui evidentemente hanno i viene richiesta mangia una missione manageriale ma una missione ecumenica del nostro lavoro in cui dobbiamo credere nella persona nel cambiamento dalla persona
E sforzarci affinché questo avvenga non importa i numeri importanti i mezzi e la voglia di far e noi tutti operatori abbiamo veramente voglia di farlo
La persona è sicuramente al centro bella cura di tutti gli ordinamenti ma sicuramente nell'ordinamento minorile che ha una legge specifica
E qui appunto diceva l'onorevole esistono i dobbiamo importare le buone prassi ma anche forse le buone normativa
Perché la legge centoventuno che la legge minorile che oltre ordinamento penitenziario Regolamento di esecuzione si applicano i minori parla di alcune cose che qui oggi abbiamo detto che sarebbe bello fare bene né i minori già si fanno perché c'è in una legge
L'affettività
E la giustizia riparativa di articolato e agile e snello di invito a leggerlo perché io lo trovo illuminante
Perché in ogni suo pezzo ci mica la la traiettoria e la nostra stella cometa già nell'articolo uno come dichiarazione programmatica innanzitutto di caccia
Che nel mondo minorile che applica quello che dice la legge minorile salva diversa possibilità di ricorrere alle altre leggi inadeguate alla funzione pedagogica bella della della funzione della pena in ambito minorile forse perché mi minori ancora si crede
Che il ragazzo in crescita non abbia veramente compiuto la so scelta delinquenziale
Che ancora inizi posta aggiustare il tragitto e quindi c'è un intervento mirato sul ragazzo sulla sua educazione sulla sua crescita e l'intervento educativo e indirizzato singolarmente per cercare di fargli cambiare vita
Si parla anche e qui è importante perché la dichiarazione programmatica lo dice proprio livello normativo
A favorire la giustizia riparativa e la mediazione col con la pena quaestor con la vittima del reato questo perché perché nell'ordinamento migliori la quello che si crede che Collebeato vistata violato sul precetto e c'è stata la frattura tra persone
E quindi è sulla frattura tra persone che indie a incidere
E qui quanto nel mondo minorile lo facciamo perché ce lo dice l'ordinamento e non riusciamo a farlo con una fatica incredibile perché l'incontro al Pd relazioni e l'incontro tra persone
è una sfida reale ma egli affida più alta del nostro lavoro
Peraltro nella giustizia nell'ordinamento minorile sì tende a favorire qui c'è il mio maestro il dottor con la Petruzzelli
L'educazione le realtà contabilizzazione l'inclusione sociale e amo citare la la norma quando dice preparazione alla vita libera
Io questa frase la trovo meravigliosa perché questo il senso più alto del trattamento
Noi industriali falliti dobbiamo cercare di dare un senso al tempo di permanenza negli istituti
Che è quello di ritorno alla società e noi non possiamo pensare che l'inclusione sociale avvenga il giorno della scarcerazione perché saremmo dei disillusi noi dobbiamo farlo
Durante la detenzione perché quello è il momento in cui il detenuto diventa cittadino quando è dentro
Perché soltanto se la cittadinanza si percepisce latente innanzitutto
Con quell'incontro tra il dentro e il fuori che il senso più alto del trattamento in via Oreste Ida quell'incontro
Chi viene a riannodare in atti Lincoln la tra la vittima dei reati che tutta la società e l'autore dei reati si dà più sicurezza sociale
E si realizza veramente il senso più alto del trattamento inclusivo per la società cittadino da dentro perché è un po'mi piace citare quella parola non possiamo pensare che qualcuno sappia notare non lo portiamo mai al mare quindi e importante su questo vado velocemente
Mi piace riportare un'esperienza che ho potuto svolgere anche perché appunto non voglio parlare solo di notte voglio parlare di fare perché noi cerchiamo di attuare le norme infatti nel nella mia esperienza torinese ne parlavo prima con con la dottoressa dal rischio
Grazie devo dire ha un terreno territorio molto fecondo questo aiuta molto nel nostro lavoro il territorio fa un po'la differenza abbiamo fatto Sempre a costo zero perché come dice il dottor Martone non siamo senza soldi i due direttori facciamo per definizione accattonaggio istituzionale io chiedo l'elemosina ovunque
Coinvolgiamo tutti pregandoli di fare a costo zero quindi faccio questo di mestiere l'accattone
Siamo riusciti a avere una Società di architetti e con un comune molto presente a dare uno spazio del carcere al alla alla città al quartiere io ho preso un pezzo del del mio istituto e l'ho chiamato no
Costo del quartiere se il quartiere vuole fare una riunione condominiale può venire da noi se ne vogliamo fare un convegno come questo boh può possono farlo da noi
E voglio che i miei ragazzi scendano dalle loro tante partecipano perché quello è il momento di inclusione sociale e il momento di sicurezza sociale e non in tutti incontro al momento di formazione nel momento più alto del nostro lavoro
Perché la cittadinanza e dall'interno i ragazzi si devono sentire i cittadini voluto condominio per carità ma di un condominio della città
Su questo appunto non perché a per chiarire la mia dicotomia tra adulti e minori i numeri i numeri sicuramente fanno la differenza bene dopo veramente due in tutti Italia ci sono trecentoventi detenuti minori
Mi anche parte di quelli del carcere degli adulti di Bari
Di Bari a a Bari su duecento definitivi abbiamo due educatori e mezzo nel senso che uno un po'fatturi un po'fa a Torino su trenta barra quaranta detenuti che il mattino dalla capienza io ho dieci educato così
Oggi due mediatori del sociale un educatore peraltro ci viene anche pagato dal Comune e questo per dire la differenza da anche di quanto il territorio incida sulla possibilità di annui di lavorare
Quindi nel momento in cui io ho tutta questa disponibilità
Mi è più facile fare il mio lavoro perché a quel punto riesca a fare l'individualizzazione della persona l'intervento personalizzato la flessibilità dell'esecuzione
Quando dobbiamo tappare solo le farfalle è un po'difficile di fare altri lavori ma noi ci proviamo
Grazie mille per non solo per l'intervento di oggi ma per tutto quello che fa ogni giorno per per la società
Saluto la la direttrice Valeria P reca no non può essere qui che è sempre davvero da
Attivissima insomma in tutte le iniziative possibili
Allora restando all'interno del diciamo delle mura penitenziari sentiamo il dottor Petruzzelli perché
Ottimo maestro ottimali l'IVA e quindi allora Petroselli di Simone al quale non ricorderò non smetterò mai di ricordare la visita meravigliosa che facevo marcati grazie anche stamattina ma l'hanno ricordato mi fa piacere
Allora no perché le dita carte sono piacevoli ma almeno se lasciano un tomo ricordo almeno positivo per quello che si cerca di fare nell'interesse dell'utenza e dei ragazzi soprattutto
Lo richiamiamo ragazzi scusate presso al perché crediamo alla radice dell'umano
Perché uno prima di essere detenuto
è una persona persone sono minori
Ragazzi adolescenti giovani adulti
Adulti mattutino anziani
Perché guardate io incomincio da una
Una stimolazione che mi è venuta da quello che ha detto il presidente dell'associazione degli segreta il dottor degli cioè lei ha detto varate noi dobbiamo applicare la Costituzione
Perché la Costituzione quando all'articolo ventisette ci dice che le pene devono tendere alla rieducazione dei condannati
Questo è un precetto che ineludibile e perché soprattutto noi abbiamo a che fare con delle persone
Mi è piaciuto anti richiamo alla laicità della della di Sabrina Renna
Perché io sono credente ma mi trovo perfettamente in linea
Io non conoscevo l'associazione con conosciuta insomma il senso
è la prima volta che mi trovo a discutere conosco personalmente anche Rita Bernardini che conosco invece televisivamente e per le cose che ha fatto da da trent'anni di trentasei anni di vita penitenziale
Allora la radice dell'umanità penso che sia la radice comune sulla quale ci possiamo confrontare tutti i laici credenti non credenti
Però voglio andare oltre il ragionamento che ha fatto D'Elia e lo voglio sviluppare
Noi nei minori e cito a memoria alcune sentenze della Corte costituzionale in materia di diritto penitenziario
Nelle quali la Corte ha sempre detto che gli automatismi applicativi delle norme
Ostative nei minori dei dovete scordare
E finalmente può ribatte centoventuno nel quale governo però inserita ancora una volta lo sta attività del quattro bis se la Corte costituzionale che ha la testa dura per fortuna per fortuna non l'avrebbe Nardini che la Corte costituzionale alla testata
L'ha dichiarato illegittimo l'articolo uno e due del centoventuno
Ebbene io dico questo chiosando le sentenze dalla corte
Noi dobbiamo rispettare i diritti dei detenuti in quanto persone
Perché loro non solo titolari soltanto del precetto dell'articolo ventisette
Ma sono titolari e tutti gli altri diritti che la Costituzione garantisce a tutti noi
E questa guardate è una chiave di volta non perché lo dettaglio ma perché ce lo dice
La la diciamo il giudice delle leggi
Né i minori a cosa ha detto la corte attenzione che il minore non è perché detenuto
O perché è oggetto del processo penale che cessa di essere minore e quindi cessa di essere titolare di quei diritti di quei privilegi passatemi il termine sbagliato
Direi di quella tutela rinforzata che sono contenuti in ben altri articoli
Ventinove trenta trentuno trentadue
Istruzione obbligatoria
Formazione professionale di amento lavoro obbligatori
Salute e benessere psicofisico diritti inalienabili
Questo non vale solo per i minori detenuti
Questo vale per tutti i detenuti
Italiani e stranieri cinesi apolidi non ci interessa
Io ho letto durante la pandemia la circolare che consigliere Romano
Di Rameau
Per ricordare tautologico amente
Tautologico a me
All'amministrazione penitenziaria che esistono gli articoli centoquarantasei
Centoquarantasette
Del codice fascista
Del codice fascista
Firmato da Rocco da Vittorio Emanuele e da sua eccellenza il Duce
Che esistono gli articoli
Che prevedono per il direttore penitenziario cito la norma delle tre cinque quattro e dei duecentotrenta l'obbligo di segnalare alla magistratura di sorveglianza e la procura di la Repubblica i casi in cui entrato un detenuto in carcere
Ci sarebbe l'ipotesi dell'eventuale sospensione provvisoria o definitiva dell'esecuzione
Per cui se il direttore non facesse quello che il consigliere Romano giustamente ci ha detto di fare ripeto topologicamente come sarebbe un reato
Non per questo abbiamo fatto saltare un direttore generale in Italia
Abbiamo fatto saltare
Un capo del dipartimento abbiamo messo in moto le copie
E per altri motivi
Abbiamo fatto saltare un capo dipartimento abbiamo messo in moto le commissioni antimafia
Le Commissioni giustizia cioè abbiamo dato è quello fatto con un decreto-legge
Che è stato convertito di leggi ma aspettiamo l'esito potrà la corte continuano ha detto che sia a certe condizioni può essere Consip può estendere a costituzionale
Io ho scritto un articolo sulla rivista di criminologia perché siccome perdere tempo mi sono preso pure precisazioni con il dottor cari professor Calini anzi
Ho scritto un articolo nel quale è stato pubblicato sull'ultimo numero della rivista
Nel quale ho detto che ci dovremmo vergognare come cittadini di questo sta e come eredità Alfredo Carlo Moro perché un'altra cosa stupenda che ho trovato in questa Assise non conoscevo il dottor D'Elia
Dottore honoris causa infermieri Alfredo allora innanzitutto altra Aldo Moro era il fratello di Alfredo Carlo Moro che ha scritto manuale di diritto minorile incommensurabile
Incommensurabile
Incommensurabile Pardi tutto parla oltre che del diritto parla delle persone perché ha detto Moro il fratello che diritto minorile è un diritto della persona
Perché il diritto penale degli adulti e cos'è un diritto delle bestie
O è un diritto del fatto solamente o è un diritto solo del reato
Guardate io chiudo perché vorrei parlare di Craxi di Hammamet però mi mi taccio
Noi siamo il Paese che ha fatto morire all'estero
Con la cancrena la gamba diabetica un ex Preside consiglio io non lo so tutto soltanto socialista attenzione
In gioventù socialista libertario filoni hanno filoni hanno sintonia Ignazio Silone mi sono innamorato di Ignazio Silone io quando ero è vero e poi ho fatto il direttore veneziano
Allora quindi non parlo di questo però siamo quello che mi dispiace che sia un Paese senza memoria adesso voglio fare due parole sul titolo del del convegno
Sul discorso della giustizia riparativa giustizia riparativa
Nel due mila il governo vara il nuovo regolamento di esecuzione
E scrive l'articolo ventisette sull'osservazione tra personalità
Che per noi e la Bibbia
Il manifesto come si fa l'osservazione Salita de'suoi cioè ce lo ha ricordato con i dati
Con l'acquisizione
Dei dati anamnestici di carattere
Sociale psicologico clinico sanitario e giudiziario penitenziario di pericolosità sociale
Perché soltanto la conoscenza individualizzata detto qualcuno no del soggetto può mettere il magistrato di sorveglianza nelle condizioni tribunale nelle condizioni per emettere il miglior provvedimento per quel detenuto
Che per noi non è uno pennuti Mohammed
Pasquale Michele Nicola Angelo
Cioè è una persona
Ma cosa deve fare l'osservazione delle personalità oltre a anamnesticamente acquisire i dati rielaborarlo lì deve anche far fare al condannato una riflessione sulle conseguenze delle condotte di giuridica
è una prognosi sulla possibilità di riparare
Il danno quindi attenzione di tagli partiva non ce l'abbiamo in una legge dello Stato dal Duemila
Non è nata oggi sposa di ventun'anni onorevole vero andiamo avanti ma nel settantacinque quando c'è l'affidamento al servizio sociale all'indietro
L'articolo quarantasette che cosa dice
Che l'ha affidato nelle prescrizioni e nel programma vede ove possibile
Individuare delle modalità di riparazione del danno
Adesso andiamo alla fine perché io sono i minori devo qualora dei minori
Decreto legislativo centoventuno
Due mila diciotto
Pubblicato da ottobre
Sulla Gazzetta Ufficiale entra in vigore
Noi mi perdonate l'orgoglio la superbia che l'abbiamo scritto
Perché l'abbiamo scritto noi
Poi ce l'hanno modificato l'onorevole è vero perché c'è stato il passaggio da Orlando a buona fede va be'succede però almeno l'abbiamo varato con tutti voi ripensamenti da
Giustizia riparativa mediazione lavoro qua e sole parole chiave ha detto la collega
Neofita dei minori ma di lunga data nella giovane minori sono le parole chiave allora io dico questo e poi basta non parlo più le fa capire come funziona questo Paese fu un Paese strano
Se noi leggiamo stranamente non si leggono mai le premesse di decreti
Ma le dobbiamo leggere invece perché nella premessa del decreto come tutte le premesse di decreti legislativi c'è scritto acquisito Ippari re del primo agosto
Due mila del diciotto della conferenza unificata Stato-Regioni perché perché è un decreto legislativo che impatta inevitabilmente sulle competenze degli enti locali devi andare per legge al Parini certamente consultivo ma non vincolante sia delle commissioni parlamentari ma anche dalla conferenza facciamo un paese in cui le diciamo Tonini e locali sono un patrimonio costituzionale sono tutelate da Kutuzov quindi è giusto che guardate questo benedetto decreto va a maggio in coperte da regioni e viene rinviata la seduta perché perché Province Regioni e Comuni si torcono
Malamente
E chiedono al Presidente il rinvio
Dopodiché acquisisco del parere dell'ANCI della presidenza dell'anti
La quale dà un parere che non vi dico per con suspense
E finalmente si porta in delibera il primo di agosto il decreto
Il decreto passa con il sparire negativo
Negativo
Della Conferenza Stato Regioni
Ma lo sapete perché perché l'ANCI che poi alla fine provincia va be sì c'entra poco la Regione coordinamento chi deve poi erogare L'argent chi è il Comune
Lanci a firma del presidente pro-tempore descrive se da questo decreto pensate che noi possiamo spendere un euro di più non avete capito niente
Perché non abbiamo personale soldi risorse finanziarie risorse strumentali quindi perno il parere negativo la conferenza prende atto
Le Regioni si associano e dà parere negativo o il verbale se volete lo faccio vedere su internet
Allora di che cosa parla di nulla
Fatto un decreto legislativo a costo zero
Se voi prendete l'ultimo articolo del centoventuno
Ci sono centocinquanta mila euro per la manutenzione dei fabbricati
Cioè squadra
Giunto sapete quanto costa al fornelli di Bari se riuscirò a favore la prevenzione quando l'ho fatto per abuso socia
La casa
Per i colloqui prolungati di dodici ore famiglie detenuti previsto la centoventuno come norma espressa costa cinquecentotrenta mila euro più Iva
Ho già il progetto esecutivo e lo devo fare onore sì la revoca l'amore non lo potranno fare
Perché la corte ha detto e la cassazione che c'è controllo visivo per cui fatta riguardo negli agenti fan mi sembra scusate degradante per gli agenti ma anche per chi ai detenuti tutto l'anno non lo vogliamo far capo le condizioni non ci verrebbe ricatti
Perché quelli Porciano questo senso di umanità che alla fine non voglio dire che migliore non è uguale al nostro almeno impariamo
Cinquecentotrenta mila euro per un carcere
L'hanno messo nel programma triennale delle opere pubbliche nel due mila venti non me l'hanno fatto fa nel due mila ventuno è finito l'ho rimesso nel due mila ventidue primo Poli troveranno i soldi lo faro
Ma noi come facciamo a dire che
Le riforme sono a costo zero le riforma così non esiste
Allora se vogliamo essere coerenti come Paese
Quando legiferiamo e sono d'accordo col dottor Martone che dice qua bisognerebbe smetterla post legiferare e bisognerebbe applicare le leggi vigenti che già sarebbe una consolazione per tutti magistrati operatori minori l'operato degli adulti avvocati
Enti del terzo settore enti locali fili cominciava ad applicare quello che c'è poi quello che è migliorabile lo miglioriamo
La provocazione dell'onorevole Sisto che è un amico infanzia Luís il fratello grande fratello piccolo il padre illustrissimo componente usati della Camera penale che oggi ci ospita il papà di Francesco
Diceva ma ne ha promesso che la riforma Cartabia
La il patto la possibilità di patteggiare le misure alternative
Nel giudizio di merito
Ma perché non le giurie misure alternative giudice riusciamo a seguire quelle di adesso che si fanno con la sorveglianza sul territorio
Abbiamo gli assistenti sociali per seguirle abbiamo le forze di polizia per tutelare la sicurezza sociale che mi fa piacere venga il richiamo proprio da Nessuno tocchi ai profughi boh non ce ne sono
Ho letto distratta faccio ammenda
La biografia
Ed è una biografia che fa onore
Al senso di umanità di questo Paese grazie
La ringrazio
Dottor Petruzzelli la ringrazio per questo intervento il colgo l'occasione con Guglielmo ci penseremo lo organizzeremo visto che siamo ancora a Bari non abbiamo un debito nei confronti del del carcere di Bari
E della camera penale di Bari c'è la proiezione del docu-film espressi contro Spain questa città che abbiamo fatto una prima volta nel carcere però solo per un piccolo settore
Se lei è d'accordo che ci muoveremo già nelle prossime settimane per farlo una riflessione nel minorile nel carcere minorile di Bari so che esiste anche una bella benissimo in cui proiettiamo per i ragazzi spesse contro smette poi approfondiamo una riflessione su quel pensiero
Io dico non solo giuridico ma di filosofia del diritto di Aldo Moro che richiamo al gusto allo sguardo Brooke e potrebbe non un diritto penale migliore ma qualcosa di meglio del diritto penale se lei è d'accordo ci muoviamo subito per organizzare
Perfetto
No no ma la dobbiamo individuare insieme l'otto per però ok grazie
Grazie
Grazie direttore c'è era allora
Segretario consigliere segretario della nostra Camera penale chiedo
Mi mi appello alla sua ottima capacità di sintesi e per
Grazie Domenico Riccio ci impiegano solo descrive un paio d'ore me lo consentirete perché insomma data l'importanza dei temi no non è vero sarò brevissimo che autorizzò anche all'ammonimento
Ha un obiettivo quando sforo il quattro minuti che mi hai messo a disposizione grazie presidente grazie a tutti per questa bellissima iniziativa
Ovviamente avevo pensato ad un tipo di intervento ma come spesso capita quando ci si trova a parlare dopo aver ascoltato numerosi e importanti interventi a stravolgere i pensieri più che gli argomenti e quindi mi son venute in mente una serie di cose
Che spero di poter sintetizzare e mi è venuto in mente innanzitutto il numero delle volte nelle quali in questa giornata è stata pronunciata all'espressione giustizia riparativa
Probabilmente questo è il sintomo più evidente che è la vera novità
Di questa riforma carta di armi
Ed è anche la vera prospettiva che ci dobbiamo porre
Al fine di individuare un percorso che sia giuridico ma anche sociale
Per risolvere i problemi dell'esecuzione penale ma in generale dei problemi della giustizia
Siamo convinti
Siamo convinti
Che l'idea che lattina sia diversa dalla punizione dalla afflizione
Per arrivare per raggiungere ed elevarsi al rango di principio debba entrare nella testa delle persone
Debba entrare nei pensieri della
Cittadinanza
Noi cerchiamo di farlo noi andiamo nelle scuole non Guglielmo proviamo a parlare di legalità di condizioni di detenuti con i ragazzi delle scuole superiori e spesso ci troviamo di fronte a è una idea della piena che diversa da quella che noi concepiamo sulla base dell'articolo ventisette della Costituzione spesso i ragazzi hanno un'idea della pena che è quella che deve essere applicate in maniera afflittiva chi commette un reato punto e basta i ragazzi di oggi
Purtroppo sono forcaioli fatemi passare questo per
Ed è così e questo è anche il sintomo evidentemente di un diffuso modo di fare informazione che purtroppo con Taormina
Le menti di quelli che saranno i cittadini i legislatori di domani gli autori di reati di domani gli avvocati o i magistrati di domani ed è una situazione davvero inquietante per quello che riguarda giustizia riparativa dicevo
Probabilmente
L'aspetto più o
Rilevante non importante ma rilevante di questa riforma Cartabia però devo dire come sapete
Questa riformato sdoppiato gli interventi una parte ha ha trovato immediata applicazione una parte invece è stata rimessa al lavoro nella formazione dei decreti
Applicativi è bene in questa seconda parte si colloca l'intervento che si auspica sulla giustizia riparativa importante
Per questo dicevo siccome quella idea e quella quella prospettiva di creare una cultura della sanzione penale effettivamente compatibile con la con la funzione rieducativa evocata dall'articolo ventisette della Comit della Costituzione impone un dialogo impone una formazione culturale sull'argomento e siccome abbiamo il tempo diciamo magari prima ma diciamo che il nostro tempo è dicembre due mila e il ventidue cioè il momento entro il quale devono essere messi i decreti attuativi della riforma Cartabia in questo momento
Credo sia opportuno chiarire su che cosa devono lavorare i legislatori per dare concretezza
Ed efficacia al concetto di giustizia riparativa che Aime nonostante esista come ha detto il direttore Martone
Dal due mila e venti
Nonostante abbia avuto ingresso nell'ordinamento dal due mila mi scusi un refuso
Dal Duemila non state de abbia avuto interventi nell'ordinamento progressivi
Ricordiamo che c'è una direttiva europea del due mila e dodici
Che ha imposto agli stati membri di individuare strumenti sia di tutela della vittima del reato sia di mediazione giustizia riparativa
Questa direttiva europea a innanzitutto consentito di emettere un decreto del del nel due mila quindici
Che ha ha introdotto una serie di prerogative per la vittima del reato mi ha dato una definizione che ha dato una qualificazione ha esteso ampliato il concetto di vittima del reato
E ha introdotto qualche piccolo elemento processuale sempre focalizzando l'attenzione sulla vittima del reato qualcuno puoi si è accorto che
Quando viene emessa una sentenza di condanna chi subisce la condanna ed vittima egli stesso
E la vittimizzazione del condannato comincia nel momento in cui viene data esecuzione alla pena
Per cui si è cominciato a parlare di giustizia riparativa non soltanto dalla prospettiva della vittima del reato ma anche dalla prospettiva e la vittima del processo della vittima della società che lo ha condannato a subire una sanzione privativa della libertà personale
E quindi si è creato il presupposto
Per
Discutere sulle modalità in cui attraverso cui è possibile creare un equilibrio dalla posizione di questi due vittime che hanno in comune un deficit una perdita perdita essenzialmente e inizia sicuramente personalistica una parliamo di un deficit di umanità che ha sfaccettature diverse a seconda della prospettiva Mai sempre un deficit della umanità della dignità
Questo per dire che
Quando si parla di giustizia riparativa
Non si può fare a meno
Di concepirla come un intervento che può avvenire un impatto dirompente
Sull'ordinamento sul sistema e quindi introdurre delle novità legislative
Che vogliono dare spazio a quello che la comunità europea ci ha detto di fare si rischia poi di adottare degli strumenti sterili come è quello del decreto centoventuno a cui ha fatto riferimento il direttore che ha utilizzato una una frase identica a quella utilizzata nel decreto legge Cartabia sulla giustizia riparativa cioè quello di facilitare gli strumenti di giustizia riparativa in ogni stato e grado eccetera però purtroppo è andato via c'è la dottoressa c'è la direttrice che ci potrà forse confermare quale impatto ha avuto o ha la giustizia riparativa nella fase di esecuzione per i minorenni perché la giustizia riparativa trova applicazione generalmente nella anticipatamente alla alla nascita di un processo comunque durante il corso il processo di cognizione ma quando viene applicata una pena che fine fa la giustizia riparativa è applicabile nel momento in cui c'è una sentenza di condanna
Per cui il primo passaggio essenziale nella prospettiva dell'immissione dei decreti
Legati sarà quello di circoscrivere una sezione della giustizia riparativa alla fase di esecuzione che ha dei presupposti e delle modalità di attuazione certamente diverse da quelle relative all'applicazione di questo strumento nella fase di cognizione o addirittura in un'epoca anteriore alla nascita di un processo
E questa la logica della giustizia riparativa
Perché intanto perché una volta che viene eseguita la pena non ci sono gli strumenti privatistici di accedere alla alla giustizia riparativa tutte quelle bellissime e attivissime
Associazioni che si occupano oggi di giustizia riparativa lo fanno innanzitutto per un però un substrato culturale di base certamente per un'iniziativa Diretta che parte da consensualmente dalle parti interessate quando c'è una esecuzione di pena dobbiamo superare
Un ostacolo
Che quello di un'autorizzazione perché chi vuole essere ammesso ad una forma di giustizia riparativa un percorso a un processo si chiama pro cesso di giustizia riparativa
Deve essere comunque autorizzato quando in esecuzione pena per cui nel momento in cui si parla di giustizia riparativa dobbiamo pensare anche all'idea che la piena possa essere sospesi sa per attivare un processo di giustizia riparativa o nella fase di di di di di liberi sospiri si ci deve essere un percorso delimitato è favo che favorisca l'intervento di giustizia riparativa così come e chiudo perché mi ha ammonito
Non si può pensare ad un intervento sulla giustizia riparativa che non sia un intervento di sistema un intervento che incida sul sistema penale perché non si può non metter mano all'ordinamento penitenziario se si introduce la giustizia riparativa nell'ordinamento penale
E mettere mano all'ordinamento penitenziario significa creare i presupposti affinché la giustizia riparativa sia uno strumento per contemperare il dramma dell'articolo quattro bis perché gran parte dei reati per i quali i detenuti oggi sono detenuti rientrano nelle categorie del quattro bis
Per cui pensare ad uno strumento
Accedendo al quale si possa ridimensionare la portata ostativa di quell'articolo quattro bis intanto Affori rende questo percorso favorirebbe
Manovre di conciliazione tra le parti ma anche con la società favorirebbe anche la vita carceraria che varrà verrà pensato in una maniera diversa è sicuramente creerebbe i presupposti anche per uno snellimento concreto della popolazione carceraria quindi e ringrazio sono stato forse un po'confusionario ma era la fretta di dire quello che volevo dire e quindi la ringrazio
Grazie assolutamente no allora io diciamo col continua ringraziare Nessuno tocchi Caino chiedo consigliere coniglio se vuole dirci qualcosa voi chiuderà l'instancabile Anna briganti
Ma in
Pochissimo tempo anche perché il campo è stato varato ed è il momento del raccolto
Noi in questo Paese abbiamo riformato il codice di procedura penale
Spingendoci verso un modello accusatorio contraddittorio abbiamo dato attuazione all'articolo ventisette della Costituzione con la legge sull'ordinamento penitenziario
Seppure inattuata in gran parte ma una cosa hanno in questo Paese non l'abbiamo fatto
E stata riformare Codice Penale
Che è un codice che è stato ideato sotto una stagione una temperie che era la temperie di un preciso rapporto tra autorità e libertà
E quindi l'idea che le questioni sociali
Possono essere risolte con il diritto penale che le questioni sociali possono essere ridotte a questione di ordine pubblico l'idea che il diritto penale aperta ottico onnivoro posto organizza alla realtà e addirittura noi negli ultimi vent'anni
Abbiamo aggiunto nuove fattispecie di reato in una sorta di di di di di di Demone che ci porta disciplinare tutto attraverso il diritto penale ecco se noi non partiamo da queste non riduciamo i confini del diritto penale
L'ultimo ultimi interventi l'ha spazzato rotti
Se noi non riduciamo i confini del diritto penale noi ci muoveremo sembra in quella direzione del punire della punizione a pagina quattrocento di questo bel duecento di questo bellissimo libro
Fuoco al dice imponendo questo sistema si fonda su un principio di diritto che è quello di creare nuovi delinquenti che cosa crea questo carcere
Di flat diamo sulla recidiva e riflettiamo su quello che diceva Sergio D'Elia un lazzaretto
Un luogo di moribondi che nulla c'entra con la sicurezza sociale
E se è vero questo è anche vero che noi su quel codice fascista di quel codice fascista noi siamo stati in grado di contestare anche le norme ispirate a principi di umanità perché quando un anno e mezzo fa in pieno colpite
Alcuni magistrati di sorveglianza con coraggio
Scarcerato vano dei moribondi sulla base dell'articolo cento quarantasette di quel codice c'è stata una canea
E noi con Nessuno tocchi Caino ci siamo ritrovati nelle carceri e la Calabria a ritrovare uno di quei detenuti scarcerati ottantacinque anni in sedia a rotelle non in grado di intendere e di volere
Se noi non siamo in grado di uscire da questa logica
Noi in che direzione andremo sarà più punizione pene più alte
Non sospendiamo gli ordini di esecuzione e più carcere
E la prevenzione e la viviamo male perché la viviamo secondo quella logica delle misure di prevenzione dove viene violata la giurisdizione dove non c'è diritto di difesa dunque noi viviamo in un grande paradosso
Da un lato la punizione con il carcere il diritto del carcere e dall'altro lato la prevenzione con misure di prevenzione che ci riportano al Medio Evo
O noi leggiamo Beccaria o noi leggiamo Montesquieu o noi leggiamo Aldo Moro e Iren diamo omaggio
Nel Mezzogiorno d'Italia oppure noi ci ritroveremo procuratore della Repubblica che vogliono smontare regioni come un lego nel nome del diritto penale che smonta che separa e costruzioni di nuove carceri un mondo che sogna nuove carceri è un mondo che non si salva perché non ha nulla a che vedere con lo Stato di diritto
Grazie Antonio grazie soprattutto alla Camera penale di Bari veramente alla Casa delle donne che ci ha ospitato io mi sento un po'a casa qui perché faccio parte della Casa delle donne di Taranto
E tra le altre cose quindi e un po'mi sento veramente a casa e mi mi sembra di mi mi piacerebbe ricordare ecco quello che diceva Marco Pannella no
E Pannella ci ci diceva non è importante da dove viene l'importante dove andiamo dove andiamo insieme verso una stessa direzione insieme nell'obiettivo quello della Casa delle donne quale quello di
Come dire demolire dei pregiudizi
Che cosa abbiamo fatto noi oggi abbiamo messo insieme tante parole per demolire pregiudizi il pregiudizio che chi ha commesso già un reato sicuramente allori commetterà
E che se vieni da determinati quartieri sicuramente qualcosa no potrai fare potrei commettere eccetera eccetera
E mi ricollego al discorso il no sul giustizialismo sul sul inforca i ragazzi giorni dei giovani di oggi sono dei forcaioli
Mi è capitato di recente di un guardare rivedere delle serie tv però proiettate su RAI per lei
Serie tv di per esempio Imma Tataranni sostituto procuratore
I contenuti i contenuti forcaioli che sono trasmessi dalla Rai dalla nostra RAI sono sono come dire educativo o meglio disse educativi nei confronti di chi questi sono sono programmi che fanno audience
Sono la la televisione a educato i nostri genitori non i nostri nonni a a parlare italiano unificare il il territorio sotto un'unica lingua
E adesso sta diffondendo dei contenuti che portano Poirino a insorgenza indignati
Se magari viene applicato il il diritto come diceva giustamente Antonio Coniglio
Ecco io vi voglio salutare invitandoli ovviamente a darci una mano a iscrivervi a Nessuno tocchi Caino io sono militante da circa dieci anni di Nessuno tocchi Caino sono entrata in in tante case in tutte le carceri per la Puglia
E ecco volevo un attimino spiegare altre saperne di ore che tra l'altro mia concittadina
E volevo spiegarle che nei diciamo che laccati le carceri sono delle discariche sociali perché sono realmente delle discariche sociali perché realmente senza nulla togliere alla sua professionalità e l'impegno che pur direttori
Ci mettete e che noi vediamo perché quando entriamo in carcere lo vediamo ma Marco Pannella chiamava detenuti e dei tenenti e e ha sempre dato voce anche ai detergenti
E noi lo vediamo in carcere ci va chi non ha i soldi per pagarsi un buon avvocato chi non sa né leggere né scrivere una delle mie prime raccolte firma
Per tanti quesiti referendari che abbiamo proposto io mi son trovata di fronte a più di qualcuno che mi diceva dottore io non so fare la mia firma posso mettere la croce
Luce
Quindi
Sono delle discariche sociali purtroppo sono delle discariche sociali sono il problema che lo Stato non riesce a risolvere
Stato come comunità che noi non riusciamo a risolvere che buttiamo lì dentro perché così lo mettiamo un pochettino da parte non lo vediamo e sembra che non esista
Ci rivedremo presto a quanto pare grazie
Dobbiamo