Dialoghi - XXII Giornata Europea della Cultura Ebraica. VI Festival Jewish in the City

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Grazie a tutti per l'invito a questo importante evento sono al la signora arie dei binari e lì sono dice il sindaco della città di Tel Aviv e se vogliamo parlare del dialogo
Per quanto riguarda la no il nostro la nostra città noi dobbiamo parlare di una città progressiva e liberale tra le più progressive liberali in Israele e si deve parlare anche di fratellanza perché un dato in irrinunciabile per parlare di dialogo e quindi per avere una unità tra di noi ok pentire
Democracy risuonano forti coltelli Zoff demonizza i paletti
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La democrazia un valore portante per quanto riguarda la nostra città la democrazia è alla base di una appartenere alla città una cittadinanza pluralista e attiva
Che porta a una reciproca responsabilità tra le varie comunità
Che crea una unione tra la civiltà la società civile le varie organizzazioni le ne rappresentano lei era le autorità per creare delle procedure e dei modi di fare e che siano basati su una forte solidarietà
Tra i vari cittadini tra i vari abitanti della città per ridurre al minimo e mi qualsiasi eventuale sentimento di sfiducia tra le varie comunità che vivono nella nostra città e al contrario creare una forte solidarietà pentire
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Come promotore del dialogo la nostra città
Promuovere questa solidarietà e questo dialogo tra i cittadini che è basato su diversi valori uno dei quali è l'uguaglianza non si tratta di un'uguaglianza formale quindi non soltanto in uguaglianza nelle relazioni tra diverse popolazioni diverse comunità che abitano la nostra città ma è una uguaglianza più profonda che significa
Non avere dei versi atteggiamenti a seconda della comunità a cui ci si rivolge quindi e si tratta di una uguaglianza basata su strumenti più pratici ovvero fornire uguali opportunità da un punto di vista da qualsiasi punto di vista a tutte le comunità che una formano la nostra città quindi non è soltanto il lavoro dell'autorità del nostro della nostra città ma è un qualcosa che coinvolge i diversi le diverse comunità tutti i cittadini della nostra città OK sentirlo
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Sì con il secondo valore portante del dialogo che portiamo avanti nella nostra città è definito dalla impersonalità ovvero e storicamente si pensa si è sempre pensato che garantire i diritti personali che i diritti civili fosse Ina fosse sufficiente per garantire questo diritto quindi per garantire tutti i diritti alle persone tra le comunità tre gruppi religiosi via di seguito ci siamo però resi conto nel corso del tempo che garantire la il diritto all'espressione a nel direttorio Unisys diritto di espressione non non non è abbastanza ci siamo resi conto che per rendere possibile una
Questa scusatemi per garantire la i diritti alle persone dobbiamo tenere in conto anche de dei diritti dei diversi gruppi ovvero questo nostro dialogo deve essere anche basato sulla capacità di creare un equilibrio tra il i diritti del singolo e diritti dei gruppi delle comunità che siano essi religiosi o di qualsiasi altro tipo quindi non soltanto il diritto individuale ma il diritto della comunità e del gruppo anch'io
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Quindi il terzo valore su cui si basa la nostra azione perché rare unità un dialogo è la cittadinanza attiva
L'idea chi far partecipare la popolazione anche alla al governo democratico
Della città in questo caso e la cittadinanza attiva può essere OPA o coprire un basta una vasta gamma di attività di partecipazione del del cittadino
Per esempio la partecipazione al processo democratico come votare alle elezioni locali una partecipazione più attiva a attività locali che possano quindi rinforzare il dialogo anche con chi si occupa della stesura delle leggi e del governo della città
E da parte nostra questo ci aiuta a conoscere la popolazione perché per molto tempo abbiamo si è pensato che si dovesse governare la città semplicemente o meglio soltanto
Emettendo leggi regolamenti eccetera in realtà con attraverso la cittadinanza attiva dei nostri cittadini
Noi riteniamo che essi possono avere un effetto un'influenza
Sulla loro stessa vita per esempio
Votante quindi partecipando al processo democratico ma anche altri processi altre attività che possano promuovere questo dialogo e che li aiuta noi come autorità cittadine a capire meglio in maniera più accurata le indi le priorità le necessità dei nostri cittadini in modo da poter sviluppare dei servizi più mirati appunto alle necessità e ai bisogni
Nelle priorità della popolazione e in delle diverse anche comunità dei diversi gruppi di popolazioni che abitano la nostra città e quindi è necessario che in qualche modo il cittadino sia come in volto anche nel processo di governo della città sentir
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Un altro valore alla base del nostro dialogo è la rappresentano perdita che è un valore portante della tecnocrazia in generale
Che garantisce a tutti i cittadini i diritti di base di essere rappresentati da funzionari dai politici
Questo avviene in maniera più Diretta più semplice a livello locale piuttosto che a livello nazionale
Anche perché i i politici funzionari le autorità sono anche fisicamente più vicini ai cittadini io stessa che ha abito a Giaffa so quando mi reco a Tel Aviv incontro direttamente i cittadini
Kimi possono parlare che possono dialogare con me e questo naturalmente aiuta noi autorità a a vere un rapporto più stretto con le persone quindi essere più direttamente informati sulle varie problematiche che giornalmente i cittadini incontrano a livello nazionale questo tipo di rapporto e decisamente più complicato è molto più distante
Il nostro dialogo
Qui a te la viva al di là di questi valori ha basato molto sulla partecipazione delle persone la partecipazione pubblica alla vita della città ed è una tradizione che
Resiste da anni che esiste da anni nella nostra città che è proprio leader nella mammella nostro Paese in qua per quanto riguarda la partecipazione i contatti stretti tra la società civile e il le autorità che governano la città Entiroldi
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Oltre ai valori che più appena elencati vorrei condividere con voi alcuni strumenti pratici che noi utilizziamo per promuovere creare questo dialogo stretto con i nostri cittadini
Per esempio uno si riferisce all'accesso accessibilità ovvero la la maggior parte dei nostri servizi sono disponibili on line i i cittadini hanno una carta del cittadino che ha una carta digitale
Che ci permette di approfondire la conoscenza che permette loro di cui conoscenti di conoscere approfondire la conoscenza sui vari processi che vanno avanti che si svolgono nella nostra città che possono è il lavoro che noi portiamo avanti
Faccio un esempio il lavoro sul bilancio della città
E tramite questa carta noi abbiamo anche la possibilità di conoscere le i fabbisogni delle persone dei singoli possono essere molto semplice dalla necessità di uso di una servizi di pulizie o di parcheggio quindi delle tematiche che influenzano che toccano la vita personale delle persone il settanta per cento dei nostri servizi è disponibile
On line quindi attraverso questa carta digitale che ci permette ripeto ancora una volta di avere un dialogo molto stretto
Con i nostri cittadini anche singolarmente e non gli possiamo venire a sapere delle loro necessità che possono essere legati alla loro città allegro UPI derive comunità ecco appartengono ai periodi della vita di un di un cittadino noi raccogliamo e abbiamo questi dati
E che ci permettono di promuovere un legame più stretto anche sulla base di di informazioni personali
E il cittadino a sua volta è a conoscenza in grado di venire a conoscenza di tutto ciò che avvenne nella città cosa viene portato avanti da dalle autorità da lui che la governiamo pentire
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Ogni ogni due o tre settimane noi facciamo in modo di parlare alle popolazioni in diverse aree in diverse in diversi quartieri della della città e durante il periodo del Covent abbiamo utilizzato il sulla piattaforma zoom per rimanere in contatto con proprio diversi quartieri della città per essere sempre in grado di a raccogliere le richieste per capire le necessità delle persone e quindi noi prendiamo questo dialogo in maniera molto seria
Ogni ogni qualche mese noi ci incontriamo con Nedcommunity sento con le persone adesso che si può fare in presenza ascoltiamo le le le loro domande cerchiamo di fornire loro delle risposte o delle soluzioni
Ai ai loro problemi
Il tempo stringe quindi vorrei semplicemente sottolineare un punto finale durante il compito e naturalmente è stato difficile mantenere questo stretto dialogo con i nostri cittadini tuttavia ritorni ricorda Harry lo riteniamo talmente importante che abbiamo fatto ogni sforzo per poterlo mantenere
Inoltre noi abbiamo condividiamo le nostre procedure nostra tecnica anche con altre città perché noi forniamo soluzioni alla comunità e sappiamo di essere nel nostro paese una sorta di faro quindi possiamo dare una direzione un aiuto alle altre città
Per esempio noi abbiamo un quartier generale che ascolta le necessità per esempio della comunità dei cittadini più anziani importa quindi siamo assolutamente certi che questo sia un metodo utile che va portato avanti quindi non soltanto nella nostra città ma in tutto il Paese Gazzetta anch'io
Bene
Poi manderemo i ringraziamenti ufficiali al Comune di te la vivacità dei pelati per questo intervento che hanno chiesto tra l'altro la registrazione perché lo manderanno in onda anche in Israele
Apriamo allora ufficialmente quella che è la ventiduesima giornata della cultura ebraica europea come ho già detto in questo momento in Europa centinaia di città
Sullo stesso argomento parola di quest'anno e dialoghi si interrogano e parlano solo in Italia sono una quarantina le città collegati
Prima di cominciare io darei subito un tanto un piccolo grande complimento da parte della Comunità Ebraica di Milano Daniele Nahum
è il nuovo consigliere il Comune di Milano
In bocca al lupo Daniele
Se torniamo indietro nel tempo negli ultimi tre anni pensate due anni fa l'argomento era sogni l'anno scorso era percorsi e quest'anno i dialoghi e come se ci fosse una sorta di continuità dal percorso al dialogo
C'è una frase che mi ha colpito del bellissimo libro di Vittorio bendato da che s'intitola discutere il nome del cielo
Quando Vittorio scrive al cessare del dominio della parola arriva il dominio della violenza è una bellissima frase per noi ebrei poi migliaia di anni la fase del dialogo non è mai iniziata si è passati subito la violenza subite
Ecco per noi perché per noi il dialogo importanti
In tutti questi anni
Abbiamo inteso la cultura come strumento di relazione di conoscenza di dialogo appunto
Perché ogni essere umano e unico e irripetibile e dunque molto importante col cosiddetto altro date integrarsi dialogare conoscesse
Dialogo con tutti con chiunque ben onestamente se pensiamo ad esempio a tutti quelli purtroppo sono tanti in Italia che non riconoscono il diritto all'esistenza dello Stato di Israele non c'è che l'imbarazzo dagli amici di Hamas
Ai fans degli Ayatollah iraniani non è possibile dialogo così come non è possibile dialogo è giusto ricordarlo con i nostalgici della birreria di Monaco di Baviera quella birreria di Monaco di Baviera dove nel mille novecentoventuno Hitler fece il suo primo discorso edilizia un percorso un percorso terribile
Che portò vent'anni dopo alla soluzione finale del problema ebraico
Sei milioni di morti un milione e mezzo erano bambini
Girando quando ci invitano per i comuni per le scuole ogni tanto ci ponevano questa domanda e ci dicevano fa bene sei milioni morte ma quanti erano gli ebrei in Europa nell'Europa conquistata dai nazisti il calco non è facile ovviamente abbiamo provato a farlo
Ovviamente dobbiamo escludere quella parte dell'Europa dove i nazisti non sono arrivati da Gran Bretagna in primis e poi anche gran parte della loro unione sovietica dei citati Mosca di Leningrado allora Leningrado
Se noi escludiamo tutto questo e ci limitiamo al resto dell'Europa continentale stiamo parlando di circa sette milioni e mezzo di persone e allora che il numero di sei milioni emerge in tutta la sua drammaticità e unicità nella storia del nostro pianeta
Allora quando noi ci interroghiamo e proprio abbiamo provato tutti quanti
Insieme assieme a Pia a Serena a Luciano amara
E soprattutto assieme a Paola boccia senza la quale tutto questo non sarebbe possibile non sarebbe stato possibile grazia che rendeva tutti quanti
Abbiamo cercato di andare come si dice oltre l'ovvio
E vedrete
Una articolazione della decodifica quelle che per noi la decodifica della parola dialogo abbiamo cominciato ieri sera alla Museo della scienza col dialogo più importante una bellissima piena stima di una Bassani la potete vedere su Mosaico già oggi dialogo tra l'uomo e Dio e l'uomo in quel caso era uno dei gli ultimi superstiti del ghetto di Varsavia
Sta stamattina avete ascoltato da vice Sindaco di te l'avvio per come in Israele si interpreta essi decodifica il dialogo
Adesso dopo i saluti istituzionali
Cominceremo a parlare allora di dialogo interreligioso
Poi parleremo di dialogo tra le istituzioni italiane le comunità ebraiche c'è un video addotte che è stato preparato il mandato a noi dal ministro all'Interno Luciana Morgese ed Enti discuteremo e poi finiremo la mattinata
Oramai diventato un'abitudine in modo ironico in modo comico in modo leggero con Gioele Dix
Nel pomeriggio dalle tre iniziamo al Museo della scienza un lungo percorso diagonale dettatura nel teatro nella musica con i concerti serali stasera e domani sera domani pomeriggio una piccola come dire aggiunta che abbiamo dato la giornata ero per la cultura
Presenteremo alle cinque e mezza il libro di Amos Luzzatto e poi alle sei e mezza
Una cara amica che era già venuta Angelica canoni né ci parlerà di Bereshit Shalom il suo ridusse il suo sudate kibbutz dove ragazzi di diverse etnie diverse religioni imparano tramite il teatro a di allegare la cosa interessante che alle sei e mezza ci saranno anche delle scuole della provincia di Milano che hanno già conosciuto
I ragazzi di precettore Shalom e che quindi interagiranno con loro
Non aggiungo altro grazie buona giornata a tutti
Do la parola al nostro rabbino capo
Alfonso Arbib dove sta eccola
Non l'avevo vista
Non è facile passare
Alla fine un altro giro
Bene grazie a tutti grazie a tutti i presidenti e gli altri autori tra Presidente
Ben c'è un passo del Talmud
Che dice questo
Che scema Jean sulla devolution Irem credo devo temi sono che vuol dire come i loro volti sono diversi
Così le locomotive sono diverso
è un passo fondamentale per quanto riguarda un principio che quello della tolleranza
C'è un rabbino facility crollerebbe di Q che commentando questo passo dice che come io riesco a sopportare di aver gli occhi neri è che un'auto abbia gli occhi azzurri allo stesso modo devo riuscire a sopportare che abbia idee diverse dalle mie
Questo è il principio e questo è un principio fondamentale questo pregio fondamentale
Non solo di tolleranza ma di sopravvivenza noi abbiamo letto ieri passo dato da molto importante tragico ed alta che il passo due tanto il diluvio universale
Illusorio pensare si conclude con una promessa divina di non distruggere più nel mondo
Il segno di quella promessa per l'arcobaleno
E l'arcobaleno rappresenta la possibilità di avere colori diversi e questo è un elemento fondamentale quello che ci dice quello secondo l'altro grande maestro del paese grazie di voce quello che ci dice quel simbolo e questo che in realtà il mondo pensi sopravvivrebbe deve riuscire a sopportare e idee diverse per sopravvivere quindi è un problema soltanto di vivere bene in realtà il problema e riuscire a sopravvive
L'alternativa al sopportare idee diverse
E la distruzione
L'alternativa e l'auto distruzione con la distruzione del mondo l'alternativa è la catastrofe e questo quello che ci dice quel quel passo tal modo quello che ci dice il segno del patto del arcobaleno
E quindi il dialogo è una necessità vitale non possiamo vivere senza dialogare non si vive senza dialogare si vive molto male ma non solo consigliere molto male dischetti di non vivere
Però c'è un elemento ma non non fa un intervento che faccio l'intervento querele perché siamo anche tra l'altro di ritardo
Voglio soltanto mette un elemento di riflessione su questo argomento
Da Licio metta ha citato il libro di Vittorio che andava oltre Ugo Volli
Sul dialogo
Volevo citare anch'io mia cosa che ha detto Ugo Volli nell'arte scritta Libor robetta
E da queste che il contrario del dialogo secondo lui è la chiacchiera
Bene pecche fondamentale secondo me capì una cosa del genere
Perché qual è il rischio con la ma vediamo una società democratica vediamo se saremo grafica in cui ognuno può dire quello che vuole
Ogni tanto forse bisognerebbe pensare a quello che si dice accade che fatti potete dire quello che si vuole non è detto che lo si debba dire questo è il piccolo problemino
Channel anche qui un altro che verrà Silvio che lui diceva che l'uomo ci mette due anni per imparare a parlare e settanta anni per imparare a tacere
Ecco bisogna anche stare zitti bisogna in campagna a stare zitti non è detto che si debba parlare però foto si può anche stare zitti non fa male a stare zitte ogni tanto ebbene stare zitti
Ma non è soltanto questo il problema della chiacchiera e che in realtà vengono veicolati attraverso la chiacchiera una serie distinte che sono poco più di uno slogan e che sono idee che possono anche piacere
Che però non dicono nulla in realtà non dicono nulla sono così dei principi generali su cui tutti dobbiamo essere d'accordo ma che si tolgono la capacità di pensare
Pensiero e pensiero critico pensiero e mettere in discussione un'idea pensiero e profana di flettere su quello che diciamo
Il dialogo dovrebbe facilitare questo dovrebbe facilitare la riflessione
Alla base del dialogo cioè la capacità di conoscere l'altro c'è la volontà di conoscere l'altro c'è la volontà di capire quello che è l'altro dice
Non è così semplice però questo uno dei messaggi chiodo fondamentale della tradizione ebraica concludo con una citazione la citazione ad un passo dal Talmud c'è un passato al motore perché il Talmud e pieno di discussione
C'è un passo del Talmud scattato del da Lamezia in cui due grandi maestri discutono sull'argomento non vi dico qual è prenderebbe troppo tempo discutono sull'argomento sostenendo idee diverse il modo di discutere del Talmud questo portale delle
Dei testi che appoggino l'idea
A un certo punto uno dei due che si chiama
Abbaia porta un testo Acco o meglio qualcun altro non voi uno poto un testo a confutazione di quello che dice
Incerto cava
Quello che sostiene l'idea contraria
Interviene e dice no questo testo non dimostra nulla e vi spiego come lo spiegherebbe davanti ve lo spiego come lo spiega che avverrà ma questo è dialogare
Dialoga e vuol dire capire quello che l'altro dice esse in grado di sostenere anche la sua opinione
Per poi dire non sono d'accordo sia ben chiaro per poi dire non sono d'accordo perché dialogare non vuol dire che siamo tutti d'accordo dialogare questo quotidiano proprio in cui siamo tutti d'accordo in dialogo totalitario
è un dialogo in cui siamo tutti dobbiamo tutti pensano allo stesso modo no dialogo vuol dire che non la pensiamo allo stesso modo e che dobbiamo avere il diritto a volte il dovere di dire come la pensiamo allo stesso modo
Questo è dialogare
E questo non è semplice perché questo richiede mi chiede innanzitutto di pensare e innanzitutto di pensare anche in maniera non
Che non s'che non è necessariamente politically correct significa pensare anche in maniera diversa dal pensiero comune dal pensiero che ci viene normalmente veicolato attraverso i media per esempio
E complicato perché richiede capacità di pensiero ma anche il coraggio di esprimere le proprie opinioni quando le proprie opinioni non sono così popolari però questo significa dialogare dialogare significa che ognuno può aver la possibilità di esprimere la propria opinione
E di argomentare dispiegare dalla e di farsi capire per poi magari dietro non sono d'accordo con l'opinione grazie a tutti
Grazie rata
Do la parola al adesso al presidente la cometa ebraica di Milano viva svanì
Grazie ai dati
Allora
Io prima di di dare il benvenuto tutti quanti ringraziarvi per per essere qui volevo ricordare che Milano e gemellata con la città di te la vive
Mi piace anche ricordare il viaggio che abbiamo fatto con Manfredi Palmeri nel due mila nove
I cent'anni di di di anniversario di Tel Aviv dunque è stato veramente un un evento molto importante che io ricordo con con molto piacere
Dunque oggi celebriamo il ventiduesimo ragionata della della della cultura europea
La festa di giudice necessiti
Se il programma è veramente molto molto pieno il tema molto importante il tema e il dialogo
Mi piace citare pugni iniziativa della della corresse e proprio oggi manda
In tutte le comunità e parlai che dell'Imam a dialogare con le comunità ebraiche dunque è veramente un bellissimo segnale di di dialogo
Ringrazio l'amico Yahya Pallavicini per per questa iniziativa dunque io non voglio rubare altro tempo so che la la giornata e piena
Spero che
Insomma tutti quanti possiate rimanere perseguirla con noi grazie
Grazie nello dovrà la parola dice presidente del consiglio regionale lombardo Carlo Borghetti
Tempo per tacere un tempo per parlare questo il mio tempo per parlare e con grande piacere oltre che con onore porto i saluti oltre i miei personali anche del Consiglio regionale della Lombardia
Che qui punto rappresento in questa giornata europea della cultura ebraica la ventiduesima è un'occasione che si rinnova ormai da così tanti anni che
Una occasione per valorizzare non solo a Milano ma in tutt'Italia il contributo culturale al pensiero collettivo di una parte così importante della nostra Società non a caso uso il termine pensiero collettivo perché è una parte del nostro essere italiani che è sempre stato sicuramente legata all'abitudine di coesistere e di contaminarsi tra le diverse realtà religiose culturali e ideali è stato così per secoli
Ed è questo credo il lievito migliore che ha reso possibile e così speciale anche un pensiero diciamo italiano all'interno dei diversi momenti della storia mese di luglio sono stato Palazzo dei Normanni sede della regione lombarde Regione Sicilia io visto l'iscrizione che risaliva ai primi anni mi dopo il mille quindi stiamo parlando di mille anni fa ed era una iscrizione che riportava
Se in diverse lingue tra cui l'ebraico oltre che il il il Tino una una dicitura particolare sono rimasto molto colpito dal fatto che mille anni fa in un palazzo che anche allora era istituzionale si scriveva nelle lingue della storia di quel momento
Sappiamo però per contro che non è sempre stato così per molti altri periodi Buy inutile
Ricordare il periodo fascista che ha riguardato il nostro Paese e conosciamo tutti quanto sia difficile ancora oggi
Desiderare che questa pari dignità di partecipazione alla vita civile del nostro Paese resti il faro da seguire ahimè lo dico in queste ore
E non avevamo certo bisogno della cronaca anche nelle scorse settimane siccome c'è un momento per tacere un momento per tua per parlare
Citando anche come detto bisogna dirlo che anche la istituzione che che qui rappresento ha ha visto alcune parole o da parte di alcuni rappresentanti che sicuramente sarebbe stato meglio non avere sentito e e così come le ultime ore ci stanno mostrando ancora una volta dei fatti parlo dei fatti di Roma di ieri che vanno condannati senza se e senza ma e senza i distinguo che abbiamo sentito abbiamo letto anche sui giornali in queste ore
Fatti totalmente esecrabili che per nulla giustificabili in nessun modo e quindi non bisogna mai mai dare nulla per scontato pensare che le commemorazioni un ricordo anche delle tracce del passato
Vissute nelle varie epoche servono da sole come ricordo a mettere fine a queste deviazioni sarebbe un errore molto grave
Tra l'altro ho avuto anche l'occasione personalmente depositare un un progetto di legge per la promozione dei viaggi della memoria che sarà discusso in consiglio regionale firmato da tutti i componenti dell'ufficio di presidenza quindi in modo bipartisan ma appunto non basta il viaggio della memoria non basta la memoria non bastano le come mozione lo stiamo capendo in queste ore
La lotta come dire chiamiamola così si combatte ogni giorno e ogni ora e va condotta verso Chieri alimenta in modo doloso l'odio presso le persone anche a volte culturalmente deboli
Solo così possiamo cercare di estinguere ogni forma di razzismo quale anche l'antisemitismo occorre aggredirlo quando si manifesta nelle sue forme particolarmente più odiose laddove il tema viene anche affrontato a volte con leggerezza e con una finta ironia come se fosse qualcosa che possibile relativizzare ma così non è perché un veleno letale per le nostre comunità
Però questo è un giorno di festa sicuramente e quindi giusto ricordare come istituzioni come io adesso sto cercando di fare il ruolo di vigilanza perpetuo che dobbiamo tenere
Ma è giusto anche portare un apprezzamento per una manifestazione culturale la vostra così ricca di spunti e di riflessione un programma veramente ricco e prestigioso anche rispetto alla dimensione che più particolarmente cara che la dimensione religiosa
E i temi di interesse che oggi tocca a te sono numerosissimi il dialogo interreligioso rapporto istituzionale sui diritti costituzionali il dialogo fra le generazioni anche attraverso le parole dello scrittore Singh e la giusta attenzione alla quotidianità con le riflessioni sulla politica internazionale sulla distruzione dello Stato d'Israele tutti i temi che toccherete in questa giornata
Ecco questi spazi di approfondimento uniti anche tra l'altro anche questo mi fa molto piacere personalmente ai momenti musicali e di intrattenimento
Fanno di questa vostra tre giorni è un regalo che fatte alla città è un regalo che fatte a tutta la regione e quindi per questo non possiamo che essere di grati e quindi l'ultima parola e grazie
Grazie Topor dette do la parola adesso dall'assessore Bolognini
Sempre in Regione Lombardia
Grazie mille
Approvato a scrivere due parole negli interventi che mi hanno preceduto che perché non era previsto saluto tutto io porto molto volentieri perché poi la storia che lega Milano alla comunità ebraica lo Stato Israele
E profonde importante va anche oltre questi ventidue anni che abbiamo ricordato e che pure sono molto importanti
Il dialogo la conoscenza la comprensione
Il cercare di capire l'altro devo dire che intervento dell'Albino capo che ringrazio perché per ogni anno cita
Uno stimolo
A vivere meglio all'interno di nostre comunità sono alla base non soltanto in questa giornata ma forse il tutto un percorso che ripeto nasce ventidue anni fa è nell'intervento anche della presidente della comunità che ringrazio per questa occasione il due mila e nove il viaggio era viva
Ho provato a ripercorrere alcune tappe che sono tutte milanesi
L'anno due mila la prima volta che alla fine al Castello Sforzesco quando purtroppo su alcuni temi era veramente calata l'indifferenza che poi ha portato a tutta una serie di movimenti gesti di atti i luoghi di cultura viva atti di confronto riconoscenza di svolta verso l'indifferenza
E poi il due mila e otto quando ancora l'indifferenza nella stanza delle gallerie reali della Stazione Centrale
Veniva presentato quello che oggi è il memoriale
E che nessuno in quel momento forse dalla consapevolezza di conoscere di capire per la portata straordinaria che poi ha avuto e che sicuramente avrà come la mossa nella Franca nel due mila e allora penso che tutti questi momenti che noi oggi viviamo ma che da mesi ed anni viviamo siano scardinamento importanti proprio Milano
Perché sono momenti di conoscenza di apertura di confronto e che però rigirano davvero una condivisione forte con la città eccolo comunità penso che sia il valore aggiunto di questa giornata che come ha detto il consigliere Borghetti che ringrazio non si limita evidentemente questi tre giorni ma anche dal punto di vista dirige Lombardia a tutta una serie di eventi che vedono il palazzo istituzionale come siete principale
Ma che per auto in questi anni davvero una fiorire di iniziative importanti penso a un'importante collaborazione che ha fatto Region Bardia con la foresteria dalla scena
Perché gli insegnanti sui temi della memoria vengano formati in un momento in cui purtroppo i testimoni pagine grafiche sono sempre di meno ecco penso che sia un po'lo stimolo promuovere la cultura la conoscenza
Condivido anche le riflessioni su alcune difficoltà di dialogo con chi non riconosce lo Stato di Israele ma penso che giornate come questa porto e tutti noi a riflettere su una serie di errori ma anche su una serie di aspetti di luoghi di incontri positivi che assolutamente non hanno coltivati ogni giorno con la capacità e l'attenzione alla gli altolà conoscenza perché poi se l'arcobaleno che anche in parte richiamato nel logo della della della mia giornata di oggi è così bello e perché ci sono tanti colori e tutti hanno una loro importanza grazie
Grazie assessore
Finiamo in saluti istituzionali con Daniele Nahum neoconsigliere comunale della Città di Milano
Grazie buongiorno a tutti io sono emozionato chiaramente prima volta porto i miei saluti investe istituzionale vedo molti amici nemico Jachia Pallavicini
E io sono un figlio di questa comunità e dunque sono un figlio di questa città
Questa comunità per la città secondo me ha fatto tantissimo ma che spesso siamo come dire portati un po'a non vedere il contributo che la comunità ebraica di Milano ha fatto per questa città vedo che in sala c'è anche Roberto Yara che il memoriale è stato un presidio fondamentali per questa comunità per quello che ha fatto e per i messaggi che anche ha dato coperto ha aperto le porte a persone che scappavano
Da parte del mondo molto sfortunate dando appunto luogo e come dire e alloggio a delle persone che andavano dall'altra parte del mondo
Si sta parlando di dialogo prima aveva detto delle cose secondo me dal mio punto di vista importantissime a me viene in mente un libro che secondo me oggi dovremmo tutti leggere e che sta come dire tracciando forse e spero di no lo spirito del tempo non so se avete letto N di Scurati
Che parla appunto di quella della storia tragica del nostro Paese dove noi ancora portiamo i segni io son venuto qui oggi con Vinicio Peluffo che il segretario del regionale del partito democratico
E Alessandro Giungi che non è un consigliere comunale ed eravamo stati prima
Al presidio della CGIL perché ieri c'è stato un attacco squadristi Co da parte di fascisti
Alla sede della CGIL a Roma noi non dobbiamo sottovalutare queste cose che accadono all'interno delle nostre società non dobbiamo sottovalutare le perché attaccano i principi della nostra democrazia se viene attaccato una sede sindacale siamo tutti come dire
Dobbiamo tutti agire con forza siamo molto attenti perché il dialogo in questo momento storico è messo molto in discussione
Anche a livello istituzionale anche a livello di rappresentanti istituzionali quando io sento purtroppo
Dei candidati a sindaco che dicono che gli ebrei controllano le banche attenzione che qui non si parla più di polemica politica o di diverse visioni del mondo che sono il sale della democrazia massiva
Oltre e dobbiamo tutti quanti combattere a livello democratico all'interno dell'altro istituzionale contro queste derive
Finisco dicendo una cosa qual è il nostro ruolo della società
Il nostro cuore dalla società dal mio punto di vista deve essere quello della tutela di tutte le minoranze che sono presenti all'interno della nostra società a tutelare le minoranze
Vuol dire anche accompagnarmi in quel percorso che prevede sia i diritti ma anche i doveri
Il rispetto dalla Costituzione repubblicana ultimamente c'è un attacco alla Costituzione repubblicana che noi come cittadini italiani di religione ebraica dobbiamo sempre mettere al primo posto perché è il sale della democrazia il dialogo
Io veramente ringrazio tutti quanti anonime devo dirlo oggi per fortuna del Comune
Di Milano e ringrazio anche Gati Shawn è perché in questi anni ha fatto veramente un lavoro straordinario apparendo la nostra comunità
E dando un messaggio inclusivo per tutta la città di Milano per cui grazie Gati e grazie a tutti quanti
Cambiamo Mirko
Cambiamo microfono cominciamo col dialogo interreligioso Luciano Bassani
Dicevano di One
Buongiorno a tutti
Come consigliere della comunità ebraica o il piacere di introdurre questo evento del dialogo tra la religione un è un argomento a cui ottengo molto che voglio solo dire che in questo stesso posto questo è una corre molto emozionante iniziò il discorso parlava
Col caldo e Zico avevo lasciato con il cardinale Martini
Volume che Cappelli importanza del dialogo tra le religioni oggi col più di allora importante visto il clima
Di intolleranza di razzismo antisemitismo che drammaticamente sto aumentando in Italia in Europa ma purtroppo anche in paesi con gli Stati Uniti e tanti altri
Quindi credo che la giornata con degli oratori importanti come abbiamo oggi che sul mio rappresentanti delle di le religioni più importante sia
Io udibile importantissimo e di buon auspicio quindi passo la parola a Fiona di ugual grazie
Se non c'è no grazie lascia pure qui il microfono
Allora buongiorno a tutti intanto benvenuti a questo a questa aggiornata cultura ebraica e al sesto festival Jewish and the City
Una tre giorni di dialogo con Milano e con la società civile milanese che sempre che è una società civile è una città sempre più curiosa aperta al mondo e cosmopolita
Io volevo cominciare subito con ricordare con me è stato già fatto peraltro la figura di Rav Giuseppe Laras che al dialogo interreligioso ha dedicato la sua vita a partire dal mille novecentosettanta dagli primi incontri col vescovo a Brondi in Livorno
Fino al due mila e diciassette l'anno della sua morte a Mila no
Dopo Livorno con il cardinal Carlo Maria Martini e con tutti gli incontri che venivano fatti a livello di base proprio per sensibilizzare
Il mondo cattolico milanese
Di quel di cosa fosse il dialogo e quindi volevo ricordare in questo momento perché mi sembrava doveroso e perché siamo qui a raccoglierne anche i frutti e le eredità
Vengo a chiamare qui e poi con una prima fare una breve introduzione ma prima volevo chiamare i gli ospiti i rappresentanti
Delle delle
I rappresentanti delle religioni a Mila no alcuni non tutti e quindi io vorrei chiamare qui sulla tebana non signore Gianantonio Borgonovo prego monsignore
E intanto ve lo presento
Non signor Gianantonio Borgonovo è biblista teologo accademico italiano
ANCI potente presidente della Veneranda
Della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano dal due mila e dodici al due mila diciassette e direttore della Biblioteca Ambrosiana e direttore della classe di studi sul vicino Oriente
Prima prima prego prego benvenuto monsignor Borgonovo
Volevo invitare
Il secondo ospite il il venerabile lama pagine Turku Rinpoce unico maestro di tradizione tibetana
Di origine italiana il maestro è uno dei riferimenti a Milano in Italia per i praticanti degli insegnamenti della scuola che lungo oggi è Luca non so come si legga
E che e vede come guida spirituale il dalla RAI lama impegnato in prima linea nel dialogo interreligioso
Prego Buongiorno pervenute il lama parigino ha contribuito alla Fondazione del Forum delle religioni di Mila no
E poi già già Pallavicini Imam Yahya Sergio Pallavicini
In mano e vicepresidente del COREIS Comunità religiosa islamica italiana lei Imam della moschea e da alle quantità di Milano in via Meda benvenuto benvenuto in mano dal due mila e sei è consigliere del ministero dell'interno della Consulta per l'Islam italiano e presidente del Consiglio i sei Sco per l'educazione la cultura in Occidente nel due mila e quattro a pubblicato un libro che si chiama l'Islam e l'Europa
Riflessioni di un Imam italiano presso il Saggiatore
E infine vorrei invitare il nostro maestro rabbino capo di Milano adorava il fosso Habib padrone di casa Benvenuto di nuovo avrebbe in casa sua prego
Scusi
Dunque prima di fare domande e saranno domande politiche attenzione ai nostri ospiti
Vorrei
Dire due parole non c'è nulla di semplice non c'è nulla di Pacifico come hanno ricordato gli oratori prima di me nel dialogo interreligioso stiamo parlando di relazioni difficili talora anche molto violente
Il dialogo interreligioso non ha nulla di sentimentale non è qualcosa di romantico e qualcosa che parte
Da un essere ciò che si chiede è uno sporgersi verso l'alto è un'entità
Dentro una comunicazione che non è naturale
Quindi è un impegno
Un impegno è un confronto di pensieri di argomenti di prospettive ed identità ha una natura profondamente asimmetrica e come diceva
Il nostro lato ricordando questo libro di Ugo Volli Vittorio Binda auto il rischio è il bla bla la chiacchiera e il nemico numero uno del dialogo il flatus vocis il parlare per luoghi comuni
E quindi ed è e quindi il dialogo si definisce nell'incontro con l'altro da sé a partire da un concetto filosofico o squisitamente novecentesco
Che è quello per il quale noi abbiamo il dovere di incontrare la trascendenza dell'altro
Non solo quella del rapporto fra umano e divino ma quella del rapporto fra umano e umano l'alto è irriducibile per noi
è appunto trascendente il principio di alloggi Co che ha una grande storia del pensiero novecentesco a partire da Martin Buber prevede che io e il tu possono entrare in relazione solo appartiene dalla irriducibilità dell'Io e del tu io posso sporgere universo dite
E capienti e ascoltati solo a partire da ciò che sono perché se non so chi sono io non so dialogare
Quindi
Questo concetto è un concetto fondamentale
Il dialogo interreligioso è fondamentale interno in tempi tormentati come i nostri
In tempi in cui la nostra realtà ci chiama e ci interroga di fronte a e venti e presenze multietniche ma anche venti imbarazzanti Daniele Nauman ricordato un'uscita del del candidato sindaco di Roma che dice che la Shoah è stata frutto del fatto che c'era una lobby di banchieri non oggi la Shoah attenzione quindi insomma il dialogo è qualcosa di fondamentale
Una delle domande che farò a monsignor Borgonovo Thea e il fatto che il dialogo resta sempre un po'su volano ma la gente la gente del dialogo non sa nulla
Non è mai arrivato quello che il cuore la fondamentale importanza del dialogo io penso in questo momento ovviamente al dialogo ebraico cristiano che tanti tanti episodi
Brutti
Sanguinosi ha portato con sé nell'arco di questi millenni
Quindi dialogare
E anche una sfida morale è un atto di coraggio è un impegno a mettersi in gioco
Presuppone un distacco
Presuppone il riconoscimento e il rispetto di una distanza io non posso dialogare nella simbiosi devo dialogare nella separazione nella distanza e sappiamo che il dialogo più difficile
Non è con il lontano da lui e con il vicino a noi perché lontano da noi e così diverso che non facciamo fatica a parlarci
Quindi esistono tante religioni esistono tanti dialoghi non è vero che esiste un solo dialogo
La soglia di ostilità può essere abbassata non con delle grandi kermesse religiose ma spesso sono più utili piccoli incontri il fatto che siamo qui appare variamente senza senza una pompa magna è un istituzionalità
Esagerata accerto l'istituzionalità è sempre importante un'indicazione politica di vicinanza però e anche molto utile fare integrare far scendere giù per li rami tutto quello che poi può arrivare alla gente
In modo tale che il dialogo alla fine non risulti un fallimento
Quindi la dimensione dialogica fa coltivata è difficile
Non è per niente scontato che sia di successo che possa chiudersi con un successo
E il tema come sottolineava per Biblo al tuo giorno è su che cosa si dialoga cioè evitiamo i Cipolloni Ivo il richiamo i luoghi comuni evitiamo la gelatinosi gelatinoso sincretismo a cui a volte la nostra modernità l'altra nobile la globalizzazione il nostro mondo ci porta e cioè il fatto che va bene tutto
Ognuno ha diritto a credere in ciò che crede
Ma nessuno
Può pensare che ci sia un grande contenitore in cui
Ognuno perde la propria identità
E poi siamo tutti uguali nello stesso afflato per il divino ci sono delle differenze e vanno rispettate anche anche omaggiando uno spirito universalistico perché se noi vogliamo essere nell'abbraccio dobbiamo esserne l'abbraccio a partire da ciò che siamo
Ok
Quindi venendo alle domande che comincerò apporre quello che qui interessa e che quello che in ci interessa capire e che il dialogo oggi vada assunto con realismo con complessità a Regina Andone le interpretazioni tranquillizzanti è idilliaco che
Molto c'è da fare molto la realtà è molto è stato anche fatto e anche qui penso penso al al dialogo ebraico-cristiano cioè Appula parentesi ma penso che monsignor Borgonovo ci si soffermerà dopo il Concilio Vaticano secondo dopo le grandi dopo la la Nostra Aetate ci ricordiamo che Giovanni Paolo secondo andato al Tempio Maggiore di Roma ricordiamoci che Benedetto sedicesimo anche sono andato al al Tempio Maggiore di Roma e ha ribadito che l'alleanza di Pio
Con è intoccabile
Con il popolo ebraico e quindi anche con le altre
Due religioni monoteiste
Quindi al di là della omelia del l'undici agosto del due mila ventuno di papa Francesco a cui il l'arcivescovo Fernandez ha cercato di direi condurrà su dei binari più piglia logici perché l'omelia se voi ricordate bene poi ne parleremo
Era un'omelia difficile c'è stato una grande protesta del Rabbinato di Israele ne parleremo comunque oggi
C'è molto da fare e dicevo e
Vorrei partire a questo punto dall'attualità
La realtà dei nostri telegiornali ci porta a volte
Ha una grande preoccupazione e quindi il dovere di cominciare questa questo confronto sul dialogo è di affrontare l'attualità potremo parlare ovviamente del cielo stellato della legge morale dentro di noi sopra di noi
è tutto molto bello però partiamo da le cose che abbiamo sotto gli occhi e quindi io farei la prima domanda
La rivolgerei a bimba e all'Imam Yahya Pallavicini
Ed è una domanda che parte dal primo anno primo compleanno del porto di Abramo o dei patti di Abramo siglato l'anno scorso il diciassette settembre due mila venti che ha ridisegnato
I rapporti tra alcuni stati arabi quindi il mondo islamico e Israele
Avviando un dialogo con l'Islam e col mondo arabo che sembrava calcificata un quali secondo voi aveva Robin ebbe in mamma Pallavicini
Sono i passi possibili e le prospettive future generate dai patti di Abramo il tema di dialogo da la parola all'Imam Pallavicini e poi pagava di più prego
Ma buongiorno a tutti grazie di questa domanda di grazia saputo anche a all'invito a rabbino capo Alfonso Arbib e al presidente Milo a svanire sono francamente molto contento di essere tornato
A in sinagoga cercare di contribuire a a rendere onore a questa giornata europea della cultura ebraica perché già questo è un un significativa testimonianza di una identità da da europeo
Da un uomo forse anche di cultura da uomo di fede
Ma da musulmano da musulmano milanese italiano ambrosiano si diceva con con l'arcivescovo cercare comunque di riconoscere anche il concorso del una radice della cultura ebraica nell'Europa di oggi nell'Europa anche dei padri della della della dell'unione europea
Quindi questo questo un buon soltanto come come gratitudine a questo invito il Presidente faceva riferimento al fatto che come presidente della COREIS o in qualche modo sensibilizzato ma di fatto noi siamo grati ai vostri inviti nelle vostre sinagoga e dell'Unione delle comunità ebraiche d'Italia
Di questa fratellanza è un esempio di ospitalità di invito di Rispetto di di di ricerca di una di un dialogo
Sul sulla base di quei criteri che il rabbino capo e la dottoressa di One ci ha esposto cioè non chiacchiere non non parole dolci date nulla di male contro la dolcezza ma non il non so come dire l'esasperazione di qualche cosa che vuole invece mettere a tacere delle differenze poterle complessità che vanno affrontato in maniera seria cerco di rispondere alla alla domanda
Abraham accorso devo dire che ho ho piacere di questa di questo riferimento Marina in altri inaspettato o ho partecipato con la il Dipartimento di Stato americano ad un'elaborazione che il Dipartimento di Stato americano
A sviluppato chiamando proprio abramiche feste Initiative
è una è un'iniziativa del Dipartimento di Stato americano precedente al Aia brama accorso da che tendeva già a sensibilizzare le autorità religiose del mondo ebraico-cristiano ed islamico ad una convergenza che potesse affrontare e costruire uno scenario differente
Gli a Bramante roso dal mio punto di vista sono effettivamente una piattaforma politica e un successo istituzionale che permette uno scenario agì per cento nuovo cioè il riconoscimento dello Stato di Israele c'è il riconoscimento da e c'è una condivisione istituzionale tra lo stato degli Emirati Arabi Uniti soprattutto dove andrò tra l'altro con sua Eminenza parolina il mese prossimo per l'inaugurazione del Dubai expo con la vice ministro sereni
Proprio perché lo stato degli Emirati Arabi Uniti ha saputo far convergere altri stati del mondo arabo islamico non ultimo il Marocco ad una convergenza che rompesse
Con un boicottaggio o con un silenzio assordante
Di contrapposizione e di organizzazione fratricida di attentati o di situazioni contro ai cittadini ebrei io contro allo Stato di Israele quindi c'è un accordo istituzionale cucito dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America con lo Stato di Israele con gli Emirati Arabi Uniti
Che può essere un modello perché anche il mondo arabo islamico il popolo musulmano di quell'area
Sembra finalmente con qualche grande resistenze e difficoltà
In qualche modo stufo della lottizzazione dei poteri e dei ricatti istituzionali
E quindi e quindi di fatto c'è c'è una cioè veramente quello che lei diceva una polarizzazione del dialogo per contrapposizione disonesta cioè il fatto comunque di esasperare una propria e di identità che troverebbe la sua ragion d'essere
Opponendosi e contrapponendo sì e combattendo la diversità di uno stato di un popolo o di una identità religiosa differente
Quindi c'è questa reazione istituzionale ad un ricatto politico oggi dialettico
Che e che potrebbe ne ne parlavamo aprire ad un nuovo scenario sono costo è riconosciuta la comunità ebraica negli Emirati prevale più uniti è in costruzione una sinagoga
Negli Emirati Arabi Uniti i rapporti istituzionali e commerciali sono sono stati avviati
Speriamo che possa essere un modello mi sembra un modello costruttivo e concreto almeno rispetto a al non parlarsi e al boicottarlo sì in modalità molto impropria
E a
Grazie grazie a una Pallavicini è nata libero invece da parte ebraica gli accordi di Abramo da un punto di vista del dialogo
Hanno hanno come dire hanno sortito un effetto estremamente
Entusiasta e poi un un attivismo anche a tutti i livelli
Davvero notevole sul piano sul piano del dialogo del dialogo non solo istituzionale ma anche quello sotto traccia che cosa che cosa sta accadendo per quanto lei che è in contatto coccarde Rabbinato di Israele messa
Ma da parte ebraica ovviamente di accodiamo assumo importanti Domenico sono importanti
Un cottura del ghiaccio piuttosto piuttosto importante
Ora la all'appoggio ebraico a tutto questo è abbastanza scontato
Quindi non non dico niente di nuovo chiaramente prema importanti importante per noi come comunità è importante per noi per per lo Stato di Israele è importante al perbenismo internazionali
è importante
Io credo che però sia importante un'altra cosa
Credo che sia importante perché in tutto questo entri un altro attore
Lo dico non lo voglio dire in maniera provocatoria però lo voglio dire
Cosa c'è
Un mondo arabo moderato e c'è un mondo arabo estremista
Io credo che dobbiamo fare una scelta una volta per tutte per il mondo arabo moderato non è scontata questa scelta non è scontata questa scelta perché l'estremismo nel mondo arabo a una serie di sostegni a una serie di sostegni anche in Occidente
E credo che il terzo attore che debba intervenire nel dialogo fra Israele e alcuni Stati arabi
Sia esattamente questo sia l'Occidente ma però ci pensano intendo gli Stati Uniti che ovviamente intervengo ne sono stati protagonisti importanti di questo giallo
Intendo l'Europa intendo l'Occidente che ha avuto rapporti un po'più stretti con un certo estremismo
E intendo organizzazioni del mondo intendo la Chiesa cattolica
La Chiesa cattolica credo che su questo deve fare delle scelte precisa chieda che dovrà fare delle scelte precise per sostenere chi nel mondo arabo sta sostenendo una prospettiva di dialogo una prospettiva di accordo perché sostenerlo non è facile sostenerlo significa in alcuni casi anche rischiare la pelle
Sostenerlo è difficile ora credo che sia necessario che le persone che si avviano a questo dialogo abbiano il nostro sostenga per sospendo nostro sostenga intendo che sostenga dell'Occidente ma intendo anche il sostegno della Chiesa cattolica che ha un valore morale importante che ha un valore politico importante con Valeria culturale importante credo che questo sia fondamentale credo che faccia parte del dialogo interreligioso perché lo dico e lo ripeto ogni volta lo dico qui lo dico a fine a venire a noia
Nel dialogo interreligioso cioè un elemento importante dagli ATO interi giorno soprattutto con mamma Dattolico c'è un elemento importante che si chiama Stato d'Israele
Questo è un elemento fondamentale è un elemento importante Vittorio ben Baudo a libro paga di cartina di tornasole su cui si giudica il dialogo interreligioso credo che la chiesa debba fare delle scelte precise da questo punto di vista
Fonte
Grazie vi ebbe il tema della della Della chiesa credo nei confronti di questo scenario sia quello di difendere i cristiani d'Oriente e quindi la presenza la presenza cristiana in terra da araba in terra d'Islam e quindi il discorso qui si complica
E penso che forse monsignor Borgonovo ora dire qualcosa su questo tema e cioè su
Su sul fatto che dall'India Marocco oggi cristiani sono d'Oriente sono in grande difficoltà
E e quindi e quindi la il tema il tema importante e rafforzare l'identità cristiana e difendere allo scopo di proteggere e difendere i cristiani d'Oriente
Non è non è banale e quindi la domanda che faccio inventerà la seconda domanda ma colgo l'occasione per invertire l'ordine e la domanda che faccio è come difendere cosa fare per aiutare i cristiani d'Oriente perseguitati in molte aree del Medio Oriente e che e soprattutto che tipo
Di dialogo in corso e sulla base della domanda che io rilancio che fa tornare alla Bibli
Come si fa tra l'incudine e il martello a stare e dialogare da una parte per difendere i propri credenti e dall'altra a vere
Uno Stato di Israele con cui è fondamentale confrontarsi per avviare un dialogo con l'ebraismo italiano e in generale prego monsignor dovevano
Grazie di questo invito per ritornare tra gli amici
I fratelli della sinagoga
Io vorrei dire che questa passione mia nasce da lontano nasce soprattutto con esseri curva al di venerata memoria benedizione
Che fu uno dei maestri
In cui si riversò non soltanto un corso di quattro mesi in Sivo nella Idrissa Dacia
Ma soprattutto un appassionato
Un giudeo
Del dialogo con i cristiani e poi tutti gli altri professori dell'Università ebraica un corso del negli anni ottanta ottantuno organizzato da Jean Marie out al mondo dal punto di vista ebraico della Università ebraica dice un solenne e da Carlo Maria Martini come docente rettore del Pontificio Istituto Biblico e poi i padri già ricordati in un certo cardinal Martini quando era a Milano con tutte iniziative fatte
Mi ricordo una bellissima iniziativa del in preparazione del venticinquesimo di Nostra Aetate
In cui ci fu un dialogo al Touring con le parti invertite una pone Enza con una risposta lappone Enza la prima fu fatta darà Bacco perciò scrive risposta feci una risposta la seconda pone Enza la feci io con la risposta di raso Laras dice bellissimo eravamo negli da settanta non nell'ottantanove ottantanove novanta
E poi però vorrei aggiungere a queste figure già note rav Laras per me è un padre
Più che il mostro rabbino allo Stato per me anche un padre
Padre nella fede
Vorrei aggiungere anche la figura di monsignor Enrico Galbiati forse chi è più anziano dalla mia età in su ecco lo l'ha conosciuto bene che ha lavorato ha dietro dal Concilio in poi per molti anni
Sul tema del dialogo
Quanto al problema che voi tocca attento io non ho nessuna risposta dovreste per questo invitare l'avrete magari già fatto qualche volta monsignor Giambattista Pizzaballa
Il patriarca latino di Gerusalemme che è un grande amico anche io lo volevo come vescovo di Milano ai tempi insieme a non si anni sino al cardinal Martini ma con tutte le vie umane si realizzano come vorremmo
E lui e potrebbe fare però un quadro anche molto molto concreto e e proprio ricco di su questa tematica io rimando lui perché non conosco più così da vicino alla situazione dico solo che certo la vicinanza di questi soprattutto fatti francescani e della chiesa condotta da loro con la popolazione di livello più basso crea dei problemi non indifferenti proprio nella pratica concreta del dialogo e del modo di condurre le cose ma più di così non posso dire
Dico solo che c'è bisogno di tre lavori questo lo posso fare
Perché è mia competenza
Noi abbiamo bisogno di fare tutti insieme sul versante cristiano
Sul versante ebraico che il nostro legame maggiore a dire il vero inevitabilmente e con anche il
Le diciamo l'Islam nel suo insieme con tutte le sue anime si sono ben diverse l'una dall'altra come del resto il mondo cristiano
Il lavoro da fare triplice proprio per evitare di stare alla superficie delle cose
Il primo lavoro
Quindi lo sto facendo danni anche se sono arciprete del Duomo ma la sera che la prima parte della notte dedicato ancora lo studio su questo la critica delle nostre fonti comuni
La traduzione dei testi e il commento dei testi
Questo è un lavoro importantissimo
Perché età di che si nutrono poi anche tutte le persone che si accostano alle chiese e io riconosco il grande lavoro che c'è ancora da fare a livello di formazione di diciamo ministri di ogni genere soprattutto dei sacerdoti catechisti sacerdoti diaconi e catechisti c'è un grande lavoro ancora da fare ma c'è un lavoro preti io altrettanto importante dare loro gli strumenti corretti di leggere imparare leggere interpretare diremo subito quindi fissare bene alcuni testi che devono essere ancora criticamente studiati lo dico anche per l'Islam
Che di qui però non non sono esperto ma io lo dico sul nostro versante che invece ci accomuna su testi identici
Sono testi identici la Bibbia ebraica
Identica alla nostra Bibbia e il lavoro accademico si dialoga senza al problemi oppure ci si scontra senza problemi perché non è ideologico nemmeno teologico il confronto ma è trasversale
Secondo tipo di lavoro immediatamente derivante
Una critica dell'interpretazione
Perché criticamente dobbiamo guardare questi testi e leggerli e criticamente vuol dire non soltanto ripetere di generazione in generazione le cose ma andare sempre alla fonte leggere
Tutto il testo
Tutto l'insieme
Lavoro enorme
Lavoro enorme ma dal punto di vista formativo molto importante questo lavoro
Perché poi tutto questo ricade sulla formazione
Per noi liturgica per voi sinagogale insomma tutte le celebrazioni le parole che passano le interpretazioni che si danno penso che anche il Papa riguardo della discorso settimanale dell'Imam ci sia un lavoro di questo genere
Ma criticamente rifondarolo e terzo importante ed è un lavoro altrettanto importanti ma lo si fa solo se gli altri due passi sono stati compiuti una critica della storia
Critica della storia
è inutile continuare a ripetere
Le cose dell'interpretazione del passato andiamo rivestire tutto
Anche il non scritto
Anche i cannoni che stanno dopo quelli geologici liturgici liturgici dei concili per esempio
Anche le lettere di Costantino che vengono dopo
Siamo nel trecentoventisei dopo il cui il Concilio di Nicea e Costantino scrivendo i vescovi che avevano partecipato al Concilio sulla data della Pasqua
Dice
Che devono smetterla denso di far riferimento a questa diabolica macchinazione che il Giudaismo
Lo scrive in quella lettera trecentoventisei un imperatore che ha avuto un peso enorme
Per non parlare del secondo secolo una critica storica di quel che è avvenuto nel secondo secolo
Caro Bart la portavano aveva definito appunto il primo grande scisma nella storia della chiesa
La emarginazione delle chiese giudeo cristiana
Come fossero eretiche separate lontana
Ora la critica storico storica vuol dire anche dei GR ad esempio il tema delle crociate sul versante di chi ha subito
Per noi il sacco di Costantinopoli dice ben poco
Per la Chiesa d'Oriente già dice molto di più per coloro che sul versante islamico hanno vissuto
In quelle terre come una storia di ieri
Bene la critica della storia significa il coraggio dismetterla di parlare a vuoto
E di riscrivere la storia
Perché veramente il dialogo ci sarà come dice proprio la parola TA
Che dialogo Logos appunto la parola e il discorso logico critico ma deve essere fatto davvero dia un Attraverso attraverso il tempo attraverso lo spazio attraverso i mezzi per arrivare a leggere la storia con gli occhi degli altri non soltanto con quello che io ho imparato dalle mie informazioni fondamentali primarie secondarie
L'ideologia e allora ecco fatti questi tre passi possiamo cominciare davvero a dare anche qualche altro qualche spunto maggiore per ricordare quello che è stato il discorso sulla Torah nella lettera ai Romani ad esempio chi gli ha scritto sto discorso ma dico papà non ne sa nulla di queste cose chi gli ha scritto questo discorso ma
Il tema di Paolo Ciuti io per noi oggi a livello scudi studia la cosa più importante cioè ovvero un giudeo
Era un giudeo fino in fondo
Non è stato un giudeo fino in fondo
E la sua grande rivoluzione fu su il fatto di concepire l'Israele non un'entità chiusa in se stessa ma aperta a tutti i popoli la Torah in una versione spirituale non materiale e quindi tutte le leggi che ne derivano
Per il liberalismo sono state sviluppate da la Mishnah dal Talmud per noi sono state sviluppate da tutti i vari trattati di diritto canonico Tallin giunga ricco da Giustiniano in poi
E però il concetto è lo stesso
Indirizzarsi sul cammino della applicazione alla vita di una comunità
Ecco tutte queste cose devono diventare appunto
Uno strumento di unità non di opposizione se uno legge Paolo come se fosse il primo dei cristiani di oggi certo non ha capito niente della Torah
Ma l'altolà per Paolo è santa è sacra sono che in interpretate in maniera diversa e la terza cosa la concezione diversa di tempio ho detto le tre cose fondamentali il concetto di Israele
La Torah e tutto il mondo della alla casa
E poi la il tempio che appunto spirituale per Paolo
Basta
Pietro sufficiente per video grazie a monsignor Borgonovo sull'intelligenza politica di Saulo o Paolo di Tarso ci sarebbe molto da dire
Sulla sua ebraicità anche tuttavia in effetti rilegge riscrivere insieme la storia come dice monsignor Borgonovo fondamentale
Ed è tempo ed è tempo perché le situazioni sono mature
E nelle società multirazziali in cui viviamo
Tutto questo si impone il dialogo è sempre più qualcosa di urgente e quindi io vorrei a questo punto
Chiedere a il nostro maestro la mappa il gin Turku Rinpoce
Fare una domanda che riguarda il dialogo in due sensi
Allora la prima tirare in ballo Papa Francesco che per la seconda volta non riceve i non riceve il Dalai Lama mente altri papi prima di Lunéville avevano ricevuto cinque volte pappa
Giovanni Paolo secondo
E in udienza privata una volta papa Benedetto sedicesimo
Papa Francesco va in Cina
E quindi anche come dire il dubbio sul perché non riceva il Dalai Lama
Che non sia utile viene spontaneo e io chiedo quindi alla ma Paggin Turku Rinpoce Rinpoce come vede attualmente i rapporti tra buddismo e cristianesimo
E
Che cos'è l'idea di dialogo per il buddismo
Prego
Da questa domanda avverte l'un tema veramente attuale che i buddisti hanno dibattuto in questi giorni perché
Il il fatto che il Dalai lama non fosse presente a questo incontro dei leader spirituali mondiali per la firma di una petizione da inviare all'ONU in occasione un dibattito sulla ambiente e sul rispetto della natura
è abbastanza particolare certamente tutti hanno capito che si tratta di una questione politica di una questione di rapporti
Che non riguardano tanto la religiosità o la spiritualità ma che coinvolgono tutta una serie di interessi che sono al di là della tre mera questione religiosa
E questo aspetto credo che preoccupi un po'non tanto per il fatto che il Dalai lama non sia ricevuto perché la Cina si oppone alla sua presenza questo tipo di incontri soprattutto gli incontri col Vaticano
Ma per il fatto che in questo modo viene completamente snaturata la la la materia l'aspetto allora usato un altro aspetto del dialogo agli occhi del pubblico
La gente non capisce noi siamo qua che parliamo di dialogo interreligioso e poi i religiosi a un certo punto non s'intendono e allora viene viene il dubbio che il dialogo possa essere inteso sul sul piano interreligioso proprio come un modo di fare cultura un modo di far di di discutere di argomenti che trovano tutti d'accordo ma che non riguardano la questione spirituale un modo di difendere in parte i propri territori quindi
Credo che tutti sappiamo e tutti condividiamo il principio che viviamo nella società dell'apparenza
Ebbene non vorrei che anche il discorso sul dialogo interreligioso fatto dalle religioni in quel modo a un certo punto diventi una mera apparenza diventi una mera dimostrazione
Superficiale di relazioni che in realtà non ci sono
E questo credo che non non vada a beneficio del dialogo
Io penso che il dialogo così come lo stiamo facendo adesso
Non sia core coerente con quello che la gente ci aspetta che noi facciamo
Vogliamo sviluppare un dialogo culturale vogliamo parlare delle tradizioni all'interno di una storia dell'umanità vogliamo anche affrontare il discorso politico bene
Allora lo possiamo anche fare ma se noi parliamo alla gente di dialogo dobbiamo dimostrare che questo dialogo lo stiamo facendo
E il dialogo che noi stiamo facendo non deve essere un semplice parlarci io penso che debba essere un agire tipici
Detenuti in questo momento l'umanità e assolutamente confusa
Ci sono delle disparità enormi a livello di qualità della vita e ci sono delle condizioni difficili da affrontare anche nelle città e nelle metropoli come la nostra
Allora secondo me il vero dialogo che le religioni dovrebbero fare non è quello di parlarci
Cercando la reciproca la reciproca comprensione e la il reciproco accesso
Ma di mettersi insieme e lavorare per il beneficio degli ultimi per il beneficio di quelli che hanno bisogno quindi io sostengo che una visione attuale e necessaria del dialogo
Non sia tanto quella di fare delle parole ma di mettere insieme le proprie energie le proprie forze
Ante entrare a servizio degli altri in una società che è sempre costante trasformazione e che in questo momento vive di paura
Cioè gli individui non hanno soltanto bisogno di fede hanno bisogno di aiuto di assistenza e soprattutto hanno bisogno di essere guidati non li possiamo guidare facendo il dialogo
Confermando le pergamene
Li possiamo guidare dimostrando che noi stiamo operando insieme per il beneficio di tutti
E credo che questo sia il modo giusto di considerare il dialogo quindi il mio dirette proprio il il il modo con cui noi dobbiamo intendere il dialogo oggi quindi
Il vedere come sviluppare tutti insieme questo dialogo non sia quello delle parole ma sia quello dei fatti quando il errata rabbino capo
Caravà vibra parlava e diceva sì nel dialogo però è anche necessario è anche opportuno che ci si confronti e se non siamo d'accordo dobbiamo dirlo
Bene io non sono d'accordo condivido questo punto di vista ma questo non è il dialogo che intendo io io sto parlando di un dialogo in cui all'insegna dell'altruismo e della compassione
Le religioni mettono insieme le loro forze concretamente e in questa dimensione non c'è nessuna differenza e non c'è nessun modo di essere con de contrastanti e quindi è nel fare che la gente può trovare veramente razzia per riconoscersi dal punto di vista umano e forse anche dal punto di vista spirituale
Vorrei ricordare a questo punto visto che è stato citato il cardinale Martini
E e anche il rabbino Laras entrambi due figure che io ho amato molto e con il quale abbiamo lavorato all'interno del Forum delle religioni di Milano
Ebbene a un certo punto ci siamo chiesti nei lavori che facevamo
Che cosa si poteva fare per sviluppare una maggiore coesione fra di noi
E siamo arrivati alla conclusione che ci dovevamo incontrare e mangiare insieme
Perché in quella dimensione Melli eravamo naturali
E quindi lo abbiamo fatto più volte allora e per questo è questo il motivo per cui io dico
La la nostra il dorso dialogo non deve essere il dialogo verbale ma l s il dialogo del fare il dialogo dell'azione
E questo è un nuovo modo di intendere dialogo al di là delle parole
Grazie lama grazie questo questo intervento che ci riporta alla concretezza ci riporta al cibo e al condividere insieme per poter costruire e quindi ci riporta al dialogo con un atto di coraggio comuni impegnare assi l'uno verso l'alto come sfida anche come sfida morale che però comincia dal basso dal cibo
Io volevo fare un ultimo giro velocissimo e inviterei quindi tutti a dire brevemente cosa significa qual è la ricetta per sedersi e discutere qual è la ricetta per sedersi e discutere Imam Pallavicini
Credo perfezionare l'intenzione di veramente volersi conoscere e rispettare nelle differenze questo credo che sia l'aspetto fondamentale
E l'altro e però evitare che invitati siano dei negazionisti perché se uno nega l'identità dell'altro non c'è nessuna possibilità di incontro
Cosa vuol dire dialogare e sedersi insieme monsignor Borgonovo
Ma mi sembra di averlo già anticipato nell'intervento precedente cioè sì è vero la concretezza ed è un primo passo molto importante ma non è sufficiente
Noi vediamo anche nella collaborazione tra le diverse famiglie cristiane ma non è sufficiente arriva il momento in cui per costruire davvero dobbiamo imparare e e definire le prospettive dell'altro assumendole criticamente
Grazie monsignor Borgonovo
Il lama ha ci ha già detto che è sedersi e mangiare ma io glielo richiedo magari dice qualcos'altro grazie
C'è un modo con cui noi ci rassegniamo con con l'altro
Ed è quello di riconoscere che l'altro Allan ha una natura simile alla nostra
Nella tradizione orientale in particolare in Nepal quando due si incontrano si salutano dicendo alla Marte china master udire veicolo apprendo omaggio alla luce che intende allora quando due si schierano per dialogare devono fare questa ricerca riconoscere la luce che nell'altro perché anche la nostra
Grazie grazie lama
E avere un bimbo ultimo la parola sedersi e discutere per l'ebraismo che così
Beh innanzitutto
Voglio dire all'Ama che son d'accordo per quanto riguarda alla concretezza volevo citare la posizione di un grande del nel mondo ebraico contemporaneo di Dante novecento che dal solo circa caso invece che diceva
Dialogo interreligioso è molto complicato perché il dialogo teologico è molto complicato siamo dire sì
Però possiamo dialogare sulla di me lo stesso tema sul fare del bene agli altri su questo possiamo gloria locale e su questo possiamo agire e credo che sia prego importante anche se capisco quello che dicevo siamo Borgonovo non è semplicissimo neanche questo è semplicissimo niente è semplice
Un'ultima cosa scusate
Io ritorno sulle differenze
Preferenze lo ha detto il giornale all'inizio sono appalti con la commenta zero voti
Quanto più ci sono elementi comuni
Ricordo soltanto che la differenza per fondamentale nella nella Torah differenza fra Jacob resa
Bei alcove essa affronta i gemelli cioè son quanto di più simile di più identico esista ma proprio sulla sulla sulla similitudine sine sul sul fatto che si è così simili lì la differenza diventa profondo e quindi noi dobbiamo sforzarci di capii che le differenze e di fare capire le differenza perché non è così scontato in alta noi viviamo in un mondo che non è di Tahiti Zanda un punto di vista delle varie regioni
Ma viviamo in un mondo sotto la foltissima influenza della gioca cattolica perché siamo su questo è il mondo in cui viviamo
Ora capisco che sia difficile per il cristianesimo però perché i che serve per fare lo sforzo di far capire le posizioni diverso non è facile esprime posizioni diverse faccio soltanto un esempio e con questo chiudo sature so che siamo enormemente evitando però su questo chiudo
Lo so recentemente c'è stato un dibattito anche Intermonte ebraico su particolarismi universalismo
Ora nell'ebraismo la questione è complicata perché prego si parte dal particolarismo per arrivare all'universalismo faticosa settimana Avraham a cui viene detto vai via dato Tenet faceva staccati da tutto
Per poi essere di benedizione per le famiglie della terra
Ora passare un messaggio del genere estremamente complicato in un mondo in cui invece l'universalismo abbia visto come qualcosa da applicare tout court senza se e senza ma
Questa idea e difficile da far passare però se non si fa passare quest'idea in realtà viene chiesto all'ateismo di statura s'
Volevo ringraziare tutti il rabbino bimbe
L'Imam Pallavicini il lama a Parigi Turku Rinpoce e monsignor Gianantonio Borgonovo per essere venuti qui a questa giornata ricordandovi che e qui tutti noi lo sappiamo le religioni non sono soggetti innocenti sono soggetti fondamentali in una realtà sempre più fluida sempre più contaminata
E quindi questa giornata di dialogo che ha visto la sinagoga centrale di Milano aperta
Vuole essere un punto di partenza di un progetto che si chiama Progetto mai monete che prende il via a partire da quel lavoro che è stato fatto da cablare asse da il cardinal Martini
E io spero che questo percorso abbia una strada e una grande un grande futuro e possibilità concrete di mangiare insieme di bere insieme
E di scambiarci le cose otto etti committee del piccolo perché nel piccolo che nasce il grande il grande possono rimpicciolirsi grazie buongiorno