Rassegna delle riviste di politica e storia

Ecco c'è anche questa settimana questo appuntamento per alcune segnalazioni di carattere storico storico-politico questa settimana in realtà le abbiamo tratte esclusivamente dai quotidiani
Con le riviste torneremo dalla prossima settimana perché ce ne sono in uscita diverse partiamo da una segnalazione di un articolo tratto dal fatto Quotidiano del ventisette settembre scorso
Un dialogo in realtà di Paolo Di Maio con Angelo Pezzana si parla di un tema di cui gli abbiamo già raccontato qui da radio radicale
I cinquant'anni del fuori la mostra organizzata a Torino il titolo di questo dialogo dello leggiamo fuori il gruppo che il gruppo che è innato rivoluzionario che riformò
L'Italia è un articolo interessante perché ci sono alcune notizie
Che non sono molto note e quindi è importante segnalarle in particolare
Partiamo dalla da questa parte dell'articolo Parlamento aveva approvato la legge sul divorzio solo da un anno
L'omosessualità restava un tabù e la scintilla che fece scoppiare poi una polemica di Chris viene appunto raccontata segnalata fu un articolo sul quotidiano la Stampa del quindici aprile mille novecentosettantuno
In questo articolo si è la sia elogiava un libro sulla guarigione e di un ragazzo Danny di un tema che
Ritornato anche recentemente ritorna vediamo
Che un classico a questo punto tema della guarigione tornato all'ovile at Erodoto una lunga terapia
Il volume diari io di un omosessuale era firmato dallo psicoterapeuta cattolico
Giacomo da qui no la recensione sul quotidiano torinese fece saltare il tappo della rabbia scrive Paolo di male io
Pezzana ai suoi amici scrivono indignati al direttore libera Alberto nonché ci risponde racconta Pezzana appunto al giornalista del Fatto Quotidiano ci risponde la segretaria la segreteria di redazione spiegando che del tema si parla già fin troppo chiuse virgolette Fini fine della risposte che dovevano sparire perito Rizzo ma invece si organizzano per prendersi il pacco un palcoscenico Pezzana racconta decidemmo di unire le forze creando un movimento collettivo come in America in Francia ricorda
E nelle stanze Diellas la libreria di Angelo Pezzana a Torino nel dicembre del mille novecentosettantuno nasce il numero zero della rivista fuori la prima dedicata all'omosessualità
E nella storia d Italia che la rivista appunto era senza il punto traumatico
Lei tre volumi sugli scaffali
Passo curiosare all'Enzo Allen Ginsberg e poi Fernanda Pivano Ettore Sottsass CNEL mille novecentosessantacinque sei anni dopo il libraio Angelo Pezzana un problema
Per fare un giornale gay serve un direttore iscritto all'ordine ma in un paese timorato quale giornalista metterà mai la faccia
Su una rivista così sfacciata Marcello Baraghini invece accetta volentieri dunque
Merita una digressione gay non è ma si batte per la libertà distanza insieme ai radicali di Marco Pannella
E nel tempo Ruffo offriva il suo nome come scudo ad oltre trecento testate invece di una medaglia rimedierà una sanzione addirittura nel due mila e sedici ma per un caso se ricordiamo
Diverso e naturalmente questa battaglia fu condotta anche da Marco Pannella da altri anche da Walter Vecelio che fu direttore del male per un certo impedire o degli stessi motivi aggiungiamo uno
Senza Baraghini molti titoli sarebbero rimasti clandestini come fuori specie il numero di prove né spedito ad amici attivisti chiedendomi dopo il movimento contava già quaranta gruppi locali aveva già ricitare corta Pezzana
Ha fatto quotidianamente il mensile debuttò in edicola nell'aprile del settantadue
Solo un mese prima l'otto marzo una rispettabile accademiche aveva avuto l'ardore di dichiararsi pubblicamente le spiccano a piazza Navona a Roma in occasione della festa della donna si chiamata si chiama Maria Silvia sfollato
E milita nel gruppo Romano dico del fuori pagherà un prezzo salatissimo per il suo cammino gavotta perdendo cattedra universitaria famiglia amici e guadagnando una vita da senza tetto morirà
Nel due mila e diciotto a ottantatré anni in una casa di riposo
Di e Bolzano e esplorato non era l'unica donna del movimento se ne parla poi nella nell'articolo uscì anche il fuori don scritto da leggibili che insomma fuori era un movimento spiega a più avanti il fatto Quotidiano in questo dialogo con Pezzana o movimento rivoluzionario solo sulla carta Pezzana ai soviet non ha mai creduto il Pci di Berlinguer volava distante da certi temi noi tentavamo il dialogo con Botteghe Oscure ma loro erano ostili con Marco Pannella invece matura l'intesa nel settantaquattro tutte le serie il partito radicale aprono si aprono ai militanti del fuori
Inaccettabile per l'Ara dell'ala il rivoluzionario che fa bagagli e lascia il movimento occhielli e l'inizio della fine la rivista cessa le sue pubblicazioni poi nel mille novecento ottantadue poi
Si spiega anche perché c'è su in questo articolo è stato ogni anno anche
Un riproduzione di alcune copertine manifesti che sono esposti in questa mostra
A a Torino che sarà aperta fino al ventiquattro ottobre che torniamo a segnalarvi ci sono anche queste segnalazioni di questi momenti questi fatti che possono essere interessanti
Cambiamo tema ma restiamo più o meno agli stessi anni e utilizziamo l'avvenire per fare questo passaggio questo collegamento abbastanza acrobatico diciamo così però gli anni sono quelli che sono gli anni in realtà perché il collegamento nemmeno Colomba dico di quello che è sicuro è che sono anni come ha raccontato
Il figlio di Aldo Moro Giovanni Moro sono gli anni settanta sono gli anni delle grandi conquiste di libertà in cui il partito radicale è protagonista ma sono anche gli anni
Della dei gravi lutti delle stragi e che sono ricordati da alcuni come gli anni di piombo non furono solo anni di piombo sono anni di conquiste libertà ma sugli anni di piombo occorre naturalmente continuare
A lavorare ad indagare con gli strumenti dello storico e come si può fare si può fare perché è uscita una i dizione nazionale delle opere di Aldo Moro sì arricchisce del quarto volume della prima sezione sezione uno scritti e discorsi intitolato questo l'ultima fase in realtà punto è e questo quarto volume la novità è un'iniziativa che appunto in corso da un po'di tempo l'ultima fase mille novecentosessantanove mille novecento settantotto tomo secondo il ritorno del centrosinistra e la solidarietà nazionali il periodo a giugno settantatré in maggio settantotto a cura di Formigoni e Giovagnoli edizione e nota storica critica di Zampieri
Bologna università di Bologna e e sono gli ultimi anni di vita di Aldo Moro c'è una recensione
Volume e anche on line dizione nazionale degli scritti mille novecento settantatré nel mille novecentosettantotto una recepisce di questo importante lavoro dal punto di vista archivistico di Agostino Giovagnoli sull'avvenire il titolo di questa recinzione della legge ve lo leggiamo l'antifascismo cristiano di Aldo Moro vediamo
Come si spiega questo titolo tra i principali nemici della democrazia in Italia Moro ha individuato il fascismo
Che non solo aveva sconfitto la democrazia nel primo dopoguerra ma che continuava anche a costituire il suo avversario più pericoloso in età repubblicana e una visione non condivisa da una parte della storiografia
Che ha insistito sul carattere particolare e irripetibile del fascismo inteso come fenomeno politico italiano sviluppato tra le due guerre
A Moro sembrò però che diversi motivi mostrarsi mostrassero la persistenza di un pericolo fascista anche dopo il mille novecentoquarantacinque
Molti italiani non avevano mai preso le distanze dal fascismo che tra gli elettori della DC
C'erano nel corso degli anni
Sono emersi gruppi che si richiamavano al fascicolo c'è stato chi ha progettato colpi di stato radicali cambiamenti politici in nome del fascismo
Aggressioni azioni volente tentativi terroristici come la strage di piazza Fontana quella di Brescia ha tentato l'Italicus
Sono stati attuati da soggetti che si richiamavano esplicitamente al neofascismo scrive Giovagnoli
Fuori dall'Italia inoltre nei suoi anni si sono affermati movimenti politici ispirati al fascismo dalla Grecia a Sud America su tutto ciò scrive Giovagnoli Moro ha fondato la convinzione che il fascismo continuasse ad essere presente in forme più o meno sotterranee che costituisce anche il principale pericolo per la democrazia italiana
Ciò non contraddice la le ferme convinzioni anticomuniste che si trovano largamente espresse anche in questo volume e di cui stiamo parlando tuttavia l'ampio schieramento internazionale e interno contro il comunismo allestito durante la guerra fredda Wigmore tra l'altro può anche protagonista rendeva questo ultimo per l'Italia una minaccia meno immediata
E la visione di Moro spiega l'avvenente antifascismo
Ha occupato un posto rilevante come noto egli non è stato un antifascista durante il regime e non ha partecipato alla Resistenza dove quarantatré tuttavia pur partendo da un contesto a fascista
Fin dai primi giorni dopo l'otto settembre espresso posizioni antifasciste e si deve proprio a Luino importante chiarimento sul carattere antifascista della Costituzione repubblicana
Appaiono pretestuose infondate le interpretazioni che lo negano dice Giovagnoli
Facendo leva sulle sue perplessità in tema di epurazione divenuto segretario della Democrazia Cristiana nel mille novecentocinquantanove impresse alla politica del suo partito una forti impronta antifascista
La vicenda del governo Tambroni fu colui affrontata con prudenza e abilità ma anche con grande determinazione spiega ancora Giovagnoli e a distanza di tempo continuerò continuo
Continuo a considerarla il maggiore è il pericolo che le che diadema contribuito a scongiurare maggior pericolo corso dalla democrazia italiana dopo il mille novecentoquarantacinque
Proprio sul terreno dell'antifascismo mora realizzato il suo successo più vistoso
Ma quello di maggiore spessore storico portando gran parte dell'istituzione ecclesiastica del mondo cattolico ad abbandonare nostalgie e legami ancora molto forti
Con l'eredità fascista interagendo con Giovanni ventitreesimo che simpatizzava con l'iniziativa sua e di Fanfani e con Paolo sesto interlocutore attento ma spesso preoccupato è prudente
E con molti vescovi italiani il leader democristiano a così promosso l'approdo definitivo dei cattolici alla democrazia e favorito l'isolamento del fascismo degli anni settanta Moro è tornato più volte sulla pericolo fascista scrive
L'avvenire all'inizio del decennio
Si era manifestata in Italia una forte spinta a destra nel settantadue insieme a settantadue il movimento sociale aveva raddoppiato i suoi voti rispetto alle elezioni del mille novecentosessantotto mentre si moltiplicavano gli atti di violenza neo fascista nell'intervista del giugno mille novecentosettantatré che apre questo volume leader democristiano parlò di una pericolosa componente fascista della destra italiana che si era fatta più evidente più aggressiva
Moro la interpretava come un fenomeno non occasionale ma profondo
Il fascismo frasi tra virgolette che stiamo leggendo
Il a fascismo e l'altra faccia quella negativa del grande moto rinnovatore del mondo a questa visione
Complessiva della criticità di un periodo di cambiamento dovrebbero almeno
Per e chi legge una delle originalità del della visione di Aldo Moro ma continuiamo con l'articolo era dunque un fascismo pericolosamente vitale quello che vedeva davanti a sé Aldo Moro nella sensibilità del leader democristiano era molto forte il rischio di contraccolpi realmente reazionari della stagione della mobilitazione socio ne scaturiva
Il dovere di scelte chiare per la DC è una rinnovata chiusura del dell'area di governo alla destra
Fascista si trattava come ha notato George Mosse di svolgere un'azione di contenimento Esterno nei confronti della destra non cercando di inglobarla oggi addomesticare la ma respingendola in un certo modo in un ghetto
Per Moro non bastava una corta cioè il governo atteggiamento responsabile dei Four dei partiti che non offra per la sua serietà pretesti al montare della protesta di destra sono insieme alle convinzioni morali il migliore ed urgenti antidoto alla fascismo riso urgente in Italia e forse incoraggiato altrove
Intorno in particolare opporsi per Moro alla fascismo significava evitare anche il rischio della radicalizzazione della lotta politica che renderebbe l'influenza reazionaria e fascista
Determinante significava evitare un potente coagulo di forze a sinistra intorno alla Partito Comunista questa visione tra l'altro
Moro la spiega in un documento che ci diamo spesso anche e radio radicale ha acquisito cioè il suo intervento con i gruppi parlamentari nella fine di febbraio mille novecentootto settantotto l'ultimo intervento pubblico di Aldo Moro prima del sequestro ed era un intervento che spiegava avrà novanta molto perplessi preoccupati per quella iniziativa di governo che stava per nascere questa strategia che era forse una strategia per accerchiare qualche molte o per intrappolare il partito comunista chissà
L'antifascismo costituiva insomma per Moro una piattaforma ideale morale e politica condivisa
Da partiti Diversity li avvicinava sulle scelte di fondo malgrado divergenze e contrasti vincolandoli a posizioni comuni in difesa della democrazia seppure collegato all'entità storica dell'opposizione al fascismo durante il regime e alla stagione resistenziale il suo antifascismo aveva soprattutto una concreta valenza politica che è merce di che emerge incisivamente per esempio nel suo intervento in occasione del golpe in Cile nel pile novecentosettantatré cui la Democrazia Cristiana Cilena è quella di altri Paesi risposero in modo ambiguo evitando una netta condanna che invece è Moro pronuncio con chiarezza
Antifascismo di Moro era però diverso da varie forme di antifascismo presenti nella cultura politica di sinistra a differenza di altri cattolici il suo non si perdeva per così dire in un generico antitotalitarismo ma le sue radici cattoliche
Ispiravano un antifascismo anzitutto morale prima che propriamente politico con una particolare accentuazione del rifiuto della violenza
La sua opposizione al fascismo inoltre si basava su un solido fondamento pluralista che ne riflette il carattere democratico incompatibili incompatibile con politiche basate sul partito
Come nel caso comunista e questo è importante perché appunto
Lo
Caratterizza in aliena molto chiara questa
Traiettoria di di Aldo Moro Moro negava anche che si potesse includere la Democrazia Cristiana Ochoa esponenti una interpretazione arbitrariamente estesa del fascismo come avvenne come avvenne nei giorni la campagna contro il fa un fascismo e Moro
Reagiva sempre molto duramente a queste Caccuri insomma un articolo interessante questo sull'Avvenire del
Ventinove settembre di Agostino Giovagnoli che parla
Mi fa una recensione di questa nuova pubblicazione on line tra l'altro il volume dell'edizione nazionale degli scritti di Aldo Moro mille e novecento settantatré mille e novecento
Settantotto andiamo avanti e parliamo
Di un tema di cui si è parlato molto in questi giorni il legame che troviamo con l'articolo di cui abbiamo parlato prima è un categoria una parola che offuscata in realtà
Il lavoro degli storici cioè la categoria dei misteri fino a quando si è usata la questione la categoria dei misteri
Del situazione del negli anni Settanta di questa parte degli anni settanta che abbiamo citato poco fa non si è capito molto invece un
Registro politico come quello di a di Aldo Moro consente di capire in sintesi brutale uno scenario di un colpo di coda di un regime che è che era morto è sepolto naturalmente
Qualche decennio prima ma come sempre accade in questi casi sono i colpi di cosa
Il legame con i ministeri
Con un titolo di un articolo di Paolo Mieli che appunto invece ci porta un tema di questi giorni la questione della trattativa la notizia la conoscete bene nulla rivediamo Paolo Mieli scrive sul Corriere della Sera ventinove sette
Quei misteri italiani che sono diventati storia ed è e come sempre nella sensibilità di storico di Paolo Mieli che questo ragionamento
Si chiarisce vediamo perché
Scrive Mieli qui diceste incontrovertibile e definito c'è solo che nei codici del nostro Paese direbbero in tutti gli altri il sì al reato di trattativa non esistessi che per perseguire un supposto negoziato tra la mafia l'autorità pubblica italiana
Che si sarebbe pronta contratto più oltre l'intero arco degli anni Novanta alcuni sostituti Porcu procuratori hanno incriminato politici alti ufficiali dei carabinieri per minaccia organi dello Stato
A norma dell'articolo trecentotrentotto del Codice penale risultato prima una sentenza di condanna adesso secondo grado una di assoluzione ti togati dell'accusa loro simpatizzanti si consolano comunque emerso chiaramente che la trattativa c'è stata si domandano come è possibile che siano stati condannati mafiosi ma non carabiniere politici la risposta è semplice se il reato fosse stato quello ripetiamo inesistenti trattativa forse le cose sarebbero andate diversamente però momento che nel tribunale di di Palermo si discuteva di minacce probabile che
Si possa dimostrare che solo
Antonino Cinà Leoluca Bagarella abbiamo provato a impaurire la loro controparte statuale ma insomma questa è la la traccia poi nei giorni successivi al verdetto
Si è parlato di di queste di queste cose resta però aperto ecco scrive più avanti un problema per così dire storiografico secondo una puntuale ricostruzione fatta da Giuseppe Pipitone sul fatto quotidiano Cosa Nostra
Avrebbe tramite la trattativa comunque ottenuto almeno
Il cinque cd menti da parte dello Stato il primo da Berlusconi nel luglio del novantaquattro perché inserite decreto Biondi un comma che obbligava i pm a svelare le indagini per mafia dopo tre mesi di fatto vanificato
Una norma sottolinea Pipitone di cui non si accorse quasi nessuno forse anche perché il decreto restò in vigore per meno di dieci giorni e fu ritirato per l'opposizione Di Pietro in compagnia dei colleghi di Mani pulite
Destinato maggiore longevità all'anno successivo il ddl Dini che rendeva più difficile applicare l'arresto per vecchi reati
Di mafia terzo cedimento quello imputato al Guardasigilli ricche che per conto del governo Prodi e il novantasette dispose la chiusura delle carceri Pianosa e Asinara quarto riconducibile a Fassino a Napolitano
Quali con la legge presenta un nuovo imposero collaboratori
Di giustizia di raccontare tutto quello che sapevano entro sei mesi e poi appunto
Con la quinta concessione gli ecco Forza Italia che torna al potere trasforma il quarantuno bis da misura straordinaria a provvisoria e stabile parrebbe un inasprimento ma che la maggiore severità era solo apparente sostiene Pipitone dal momento che una volta stabilizzato il regime del carcere duro per i mafiosi
Eppure è più semplice da revocare questo nuovamente in questa questa lettura al di là di questi
Questioni e assoluzioni e condanne
In questa elezione gli accadimenti ne siamo sicuri dice Mieli e destinata alle ad entrare con impercettibili varianti nei libri di storia
Nel comune sentire del Paese come ha caduto per la vicenda di Salvatore Giuliano il tentato golpe del sessantaquattro
Le stragi degli anni settanta il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro e molte altri casi tutti i misteri riconducibili nella vulgata corrente a settori devianti dello Stato i politici coinvolti in particolare quelli di centrosinistra
Si sono fin qui prodotti al massimo in puntualizzazioni su quel che riguardava la loro persona
Quella di loro familiari ma tranne uno Emanuele Macaluso sono stati tutti concordi nel non affrontare la questione nel suo insieme nel trascurare il danno che si è andato creando all'immagine della loro storia
E tutto lascia credere che anche stavolta andrà nello stesso modo elenca Mieli questi fatti il tentato golpe nel mille novecentosessantaquattro per esempio di cui si è è discusso
In
Questi immensi altre è questione ammette ecco queste influenze
Di entità oscure il lavoro degli storici a forzato accanto alcuni
Documenti che testimoniano forse di uno scenario così come lo stavamo evocando prima al di là di misteri entità misteriose di questa questione e delle balle sulla trattativa trovate anche una interessante
Conversazione a cura di Annalisa Chirico con lo storico Salvatore Lupo che appunto stato con Giovanni Fiandaca autore di un volume memorabile simile scrive appunto
Perché fu il tentativo di chiarire questo con Testori diciamo
Setacciare
Quella vicenda da queste suggestioni sostanzialmente
Che hanno portato a grossi fraintendimenti dell'impianto accusatorio originario non resta più nulla dice Lupo se no le macerie di un processo che non doveva iniziare nemmeno così
Appunto lo storico Salvatore non all'indomani della soluzione degli ex ufficiali
Subranni Mori De Donno insieme a Marcello del furto e questa è la questione della a trattativa la chiave appunto quella dei misteri
Togliendo questa categoria
Si può fare naturalmente capire
Che cosa davvero rimanenti tutto questo che per la visione della trattativa rimane davvero probabilmente poco andiamo avanti e
Parliamo di un centenario di un personaggio di cui abbiamo raccontato qui da radio radicale grazie a un passaggio sulla rivista Mondoperaio abbiamo parlato della figura parlamentare Divagno
Che
è stato ricordato centenario del delitto di Vannino c'è stato Presidente della Repubblica a presenziare questa cerimonia per dire qui lo Stato scene e si era ricordato appunto il
Grave fatto dell'uccisione di questo parlamentare i cui tra l'altro il profilo più il Biografico abbiamo ricostruito
Con Mondoperaio trovate su Mondo operaio questa ricostruzione molto molto interessante una segnalazione
Di una intervista di Simonetta fiori tratta da Repubblica Robinson del venticinque settembre una intervista con Luciano Canfora che maneggia
La categoria della cospirazione con
Molta molta abilità diciamo molta spregiudicatezza anzi anche naturalmente se lo può permettere dice Canfora non scherziamo perché la cospirazione è una cosa seria quanto i giudizi il razzismo l'ideologia
Fanno dei danni gravissimi sintetizziamo brutalmente ma c'è una storia segreta e questa questione della Storia segreta
Ritorna anche Luciano cafonal duramente probabile che ci sia il problema è
Riuscire a
Ma non renderla tale e si davvero questo sia possibile non sia meglio
Lasciar perdere chiede fiori si può stabilire una correlazione nella storia tra il fiorire di tesi complottiste e i momenti di crisi segnati da maggiore angoscia si fa naturalmente riferimento
Ai mesi chi abbiamo vissuto che siamo in parte ancora a rilento
Dice no Canfora si tratta di meccanismi mentali ininterrotti che affondano le proprie radici molto in là nel tempo poi cita ad Atene si chiedeva
Chi ovunque vi fosse un complotto oligarchico contro la democrazia un'inclinazione sbeffeggiato ad esempio Demostene
In una delle sue orazioni ma mi preme mettere in chiaro una cosa dice dice bushiano Canfora
Quello che lei chiama complottismo e l'esito del rendez di un atteggiamento che alla base di ogni indagine in qualsiasi campo Anassagora diceva che i fenomeni sono l'inizio delle cose che non si vedono la vera storia quella segreta dice Jan forati quindi neanche un problema allora scrisse il il grande storico un grande storico Ronald Syme e non si può credere che la guarda il che la Grande Guerra sia scoppiata per l'attentato di Sarajevo sarebbe un'ingenuità le guerre nascono sempre per ragioni profonde inconfessate ma
Già ma voi
Caso Rosa naturalmente molto meglio di noi
Che
La motivo che lo scopo della che mondiale Stato ha spiegato ampiamente
Nelle tesi
Questi necessità di
Negli stati di prevalere sugli altri dal punto di vista economico e territoriale che era una necessità sentita in maniera molto forte in quella in quel momento
Qualche altro passaggio
I complottisti mi possono cambiare il corso della storia
Si è parlato dei pregiudizi
Nella domanda precedenti di pregiudizio non saprà alimentato le guerre mondo romano ha forgiato l'immagine di Cresci come le sto Fanti Guerrieri incapaci ritratto che abbiamo poi esteso Levantini evita di come malefici infine Gardi
Ballando tra i secoli non avremmo che da scegliere nelle guerre del diciottesimo secolo tra i preconcetti dei tedeschi contro i francesi e viceversa
Lo stereo dopo lo stereotipo antisemita è stato quello dagli esiti più Feo domanda l'Olocausto fu preceduto infatti dai protocolli dei Savi di Sion il falso sul cui fondo il complottismo antisemita anche contemporanea
Spiega Canfora quel falso sbucò dall'orrendo terreno di coltura di fine ottocento di cui appunto ha parlato precedentemente mentre le origini dell'antica si minimo sono antichissime il geografo di età augustea Strabone
Scrisse a proposito degli ebrei residenti fuori dalla Palestina li trovi ovunque ovunque vogliono prendere il comando e spesso ce la fanno una frase aberrante
Quella di Strabone da cui fonte era probabilmente Posidonio come ho cercato di dire dice Canfora né il tesorino degli ebrei uscito recentemente per Laterza il pregiudizio
Antisemita risale molto illa Montella nel tempo la chiesa ha dato anche un suo contributo in questo senso e fa
Vari
Riferimenti l'antisemitismo secretato intatto comune poi ai cattolici ai luterani ed essendo la cristianità un architrave della modernità all'invadenza di questa avversione è stata fortissima c'è voluto il Concilio Vaticano secondo la metà degli anni Sessanta del Novecento per eliminare l'insulto agli ebrei
Dei CD
La storica sia riuscito ad arginare le teorie
Cospirazionista risponde Canfora
Non esiste la signora storiografia connesse maiuscolo esistono storici brani storici le Turroni geniali e ignoranti essi mi viene da dire che è una disciplina non ha il potere di condizionare l'opinione delle masse le insidie sono tanti e gli studiosi e circa no di arginarle
Questa la situazione certamente
Un'impresa molto molto difficile vi segnaliamo in chiusura solo un titolo un ritratto di Vittorio Emanuele terzo un requiem il Ray isolato tracciato da Aldo Moro Aldo Mola che è uno storico con manifeste simpatie monarchiche traccia questo
Ritratto di Vittorio Emanuele terzo sul giornale del Piemonte e della Liguria molto interessante che il ricchissimo di particolari di notizie poco note che tracciano un quadro molto orientato ma interessante
Comunque da conosce di Vittorio Emanuele e terzo ecco un passaggio sul peso perché i Savoia hanno ho sostenuto nella loro vicenda disonora l'Italia un peso con molti molti Problemi da sostenere da risolvere e forse non così di grande soddisfazione diciamoci temiamo anche per se questa settimana con questa rubrica vediamo appuntamento la prossima puntata