Presentazione del libro "Il viaggio della speranza" (Realitybook)

Buonasera a tutti grazie per essere oggi intervenuti in cui in questa giornata devo dire non particolarmente calda di agosto e però è sicuramente uno sforzo importante per tutti voi
Io oggi sono particolarmente emozionata perché presento questo libero
Il libro di Nessuno tocchi Caino il viaggio della speranza in una città meravigliosa nella nella mia città lo sono ancor di più perché a presentare questo libro insieme a Sergio ed Elisabetta Rita ad Antonio c'è qui Maria Fida Moro ed è un fatto straordinario è un fatto importante non solo per il nome che porta ma per ciò che Maria Fida rappresenta lei ha portato avanti una battaglia irriverente per l'amore e per la verità
Sergio c'ha insegnato Sergio D'Elia
Che una cosa una cosa che era molto cara a Pannella che la durata e la forma delle coste
Che senso ha allora a presentare il libro il viaggio della speranza qui oggi
Perché dirla racconto il raccontarci può sortire due grandi Effetti sul tempo
Po'con trarlo o può di là tarlo
Noi oggi di raccontiamo una storia vi raccontiamo tante storie vi raccontiamo il vissuto dei detenuti
Di coloro che erano condannati al fine pena mai
Ad una morte
Mascherata
E vi raccontiamo anche le contraddizioni dell'uomo vi raccontiamo le gioie e i dolori
Ma no ai Cara Maria Fida che siamo di era che l'ITEA visione sappiamo già che non ci si bagna mai nella stessa qua
Perché nell'uomo nell'acqua saranno mai gli stessi
Noi all'interno di di questo istituto durante i lavori del dell'ottavo congresso di Nessuno tocchi Caino abbiamo avuto modo di poter sperimentare il cambiamento a utenti go
Di uomini che erano già liberi dentro prima ancora che essere liberi fuori
E di racconto assume un'altra declinazione
Perché
Oggi insieme a noi qui
C'è anche uno dei protagonisti del docu-film essere contrasta M liberi dentro
Roberto Cannavò e quindi c'è il vissuto in carne ed ossa
E c'è la voglia di non dismettere questo nostro impegno questa nostra azione radicale non violenta
Vedete noi vediamo viviamo in un momento storico molto particolare in cui una certa informazione non tutta
E per questo mi corre l'obbligo di ringraziare ancora oggi per lo straordinario servizio radio radicale
Ma dicevo una certa informazione ci propina dei messaggi preconfezionati quello del buttiamo via le chiavi
Lasciamoli marcire in galera
E noi detenuti e dicono i detenuti perché ognuno vive in una prigione che può essere fissità o mentale
E dai detenuti dicevamo siamo un po'abituati a a riportare così indietro il tempo mi viene in mente una frase di Ignazio Silone che diceva che il destino un'invenzione della gente sì h e disperata ecco ne siamo qui per rompere questo Incantesimo
Perché riteniamo che l'unico incantesimo di cui oggi il nostro Paese ha grande bisogno e l'incantesimo dello stato di diritto
Ritornare a vedere le cose con le lenti d'ingrandimento della nostra costituzione
E non esistono divisioni
O visioni maniche di uomini buoni e uomini cattivi ci sono azioni volte al bene ed azioni volte al male e allora qual è il grande rischio che noi oggi corriamo
E quello che è
Lo Stato nel difendere le giuste ragioni di Abele diventi è esso stesso Caino
E un pericolo che noi dobbiamo assolutamente scongiurare nei giorni scorsi con una delegazione capeggiata diciamo così da da da Rita Bernardini abbiamo girato le carceri e stavolta non non solo quelle siciliane ma anche quelle calabresi
E ci siamo davvero resi conto di quanto può essere afflittivo vivere in una struttura penitenziaria dovendo vedere come Utopia addirittura un bicchiere d'acqua fresco
Diedi bicchiere da un bicchiere d'acqua fresca questo ci riporta una grande considerazione è che oggi è tempo di portare avanti una lotta degna dell'impegno da parte di tutti
Che vede al centro del dibattito l'affermazione dei diritti umani
Questo è il motivo per cui oggi noi ci ritroviamo qui ci ritroviamo qui con il primo cittadino Stefano Ali che rappresenta un movimento politico diverso dal mio eppure sentiamo insieme un grande bisogno di doverci confrontare
Questo questa giornata
Credo che sia emblematica di un percorso che non che non iniziato certamente oggi è che non si concluderà ancora ancora oggi
Ma lei
Vogliamo affermare con forza che la vita va vissuta nella nella sua pienezza e che non può essere destinata a al sogno di un'ombra o all'ombra di un sogno
Ed è per questa ragione che io vi chiedo quest'oggi ringraziandovi ancora per essere qui presenti di potervi iscrivere a Nessuno tocchi Caino
Perché come ben sapete la storia di Nessuno tocchi Caino e lunga ventisette anni inizia contro la pena di morte nel mondo per arrivare alle due
Straordinarie epocali sentenza della sentenza Cannizzaro nella sentenza viola che hanno di fatto sancito l'incompatibilità
Dell'ergastolo ostativo con quanto previsto dall'articolo ventisette della nostra costituzione nonché dalla convenzione dei diritti umani
E a la nuova frontiera per cui nessuno tocchi Caino oggi è chiamato a scommette si è abolire la morte per pena
Rifacendo il mi ad Aldo Moro
Noi crediamo fortemente a quello che luccica insegnato
Che oggi cercheremo di testimoniare viene l'invenzione del carcere è un'invenzione abbastanza recente
Credo sia stata immaginata non oltre Cento duecento anni fa ci raccontava
Sergio ecco ora è tempo di sbarazzarci di questo ferro vecchio e di abbandonare la visione carcere o centri casa secondo cui tutto può essere sanato con l'afflizione con la punizione con la prigionia
E come diceva Aldo Moro rifacendo il sia un filosofo Jones naturalista
Gustav Rad Brooke siamo alla ricerca non di un diritto penale migliore ma di qualcosa di meglio del diritto penale darei adesso la parola al primo cittadino
Il signor sindaco Stefano a lì lo accogliamo con un applauso grazie
Fini buona sera a tutti grazie di essere venuti io ringrazio in particolare Antonio e Sabrina per aver organizzato questo incontro
Perché dalla dalla discussione dal dal confronto delle idee nascono nascono nostre considerazione su temi così importanti come quello che stiamo affrontando oggi
Ho apprezzato particolarmente il riferimento ai media perché oggetto è veramente difficile essere informati riuscire ad avere un informazione che sia corretta che sia ampie che dirlo spazio alla parola tutti quanti è veramente difficile
E quindi quest'opera che loro portano avanti di sensibilizzazione e anche di di informazione secondo me fondamentali in una democrazia come la nostra
Oggi poi particolarmente qualificato questo incontro dalla presenza di Maria Fida Moro io ho vissuto negli anni settanta andavo al liceo la la allora eravamo secondo liceo
Il la situazione di le quell'evento che per noi è stato traumatico perché ragazzi di sedici anni
Le Brigate Rosse erano qualche cosa di di astratto in quel momento invece sono diventate un patto concreto un patto che interveniva nella nostra vita aveva visto la vita di di cittadini
E credo che un evento di quel tipo ci abbia spinto molti a ad appassionarci alla politica a capire a seguire quali sono le dinamiche quali sono
I gli eventi che poi vanno a cambiare il il corso della storia e quindi sono oggi volto condendo di poter sentire anche da da una persona che ha vissuto in maniera diretta
Quei giorni qui le sue considerazioni perché sicuramente sono considerazioni molto più profonda profonda di chi di quelle che può fare chi al suo istinto un po'dall'esterno a quelle avendo quindi vi ringrazio e spero che che continuate in questo lavoro perché Acireale ha bisogno di parlare
Ha bisogno di di crescere e questo è un momento di crescita culturale per tutti quanti grazie
Grazie grazie al signor Sindaco Stefano lì io ovviamente colgo questo messaggio finale come un invito con il sindaco avevamo già parlato di poter organizzare un evento proprio con uno dei tanti
Che
Detenuti che partecipano ai nostri laboratori una cioè se che ha deciso di dedicare la tesi proprio alla sua città ad Acireale
E e quindi siamo certi che insieme potremmo organizzare anche questo momento di riconciliazione fra la comunità
Il
Il dottor perché lo possiamo chiamare adesso dottore davvero il dottor Filippo Rigano fra gli altri coinvolgendo ovviamente quanti vorranno essere presenti
Adesso io darei la parola all'assessore al turismo al dottor Fabio mangiati via
Buonasera a tutti grazie qui grazie per essere qui presente logicamente ringrazio anche l'associazione Nessuno tocchi Caino tutti membri in particolar modo appunto l'amico Antonio D'Amico sempre l'amica Sabrina
Colgo e mi ricollego prova l'ultima parola di Sabrina perché l'amministrazione le sarà sicuramente felici di sostenere questa evento evento che è importante perché secondo me lancia un messaggio forte
Il carcere appunto purtroppo divide perché molti lo vedono come appunto uno sette finale di chi ha commesso degli atti diciamo non giusti
Però in realtà credo che in carcere vede tutto dovrebbe essere un luogo riabilitativo un luogo dove si posteriori formare il soggetto possa di nuovo crescere e proprio in quest'ottica che secondo me appunto bisogna vederle bisogna iniziare a parlarne perché da qui nascono le possibilità da qui nascono degli uomini che possono dare ancora oggi un forte contributo alla società
Però se questo può avvenire al potere grazie a questa manifestazione a queste persone che si mettono avanti per poter portare poter parlare di questi argomenti perché spesso possono argomenti che diventano tabù
Spesso o ci sono dei preconcetti oppure non se ne parla ma invece questo è un grande errore bisogna parlare bisogna localizzare ventesimo e a questi bisogna avere un confronto bisogna conoscere soprattutto ad esempio questo libro scritto appunto da Antonio da Sabrina citava possibile di poter conoscere
E spesso noi abbiamo difficoltà abbiamo dei diciamo paraortiche non riusciamo ad andare oltre però sto l'informazione ci permette di capire di comprendere allora sì di poter accettare il cambiamento e far sì che anche altri soggetti possono migliorare e di conseguenza migliorare la nostra società
Perché alla fine diciamolo bene l'obiettivo di tutti è quello proprio di rendere un mondo migliore per noi per i nostri figli e allora ben vengano queste venti ben vengono queste questi libri ben vengono soggetti che tutt'oggi si impegna per far ciò dunque grazie grazie nome la città di recitare le vendo che proposto sicuramente sarà visto di buon cuore a tutti i cittadini cinesi
Grazie assessore per aver rinnovato ancora una volta il tuo impegno in questa dire direzione Kennedy molto spesso
Definiamo ostinata contraria ma proprio come salmoni vogliamo continuare perseverare ancora adesso io darei la parola a Maria affida Moro che non ha bisogna di alcuna presentazione
Chiedo solo a voi un calorosissimo applauso grazie
Richiedono mai gli applausi gli applausi bisogna meritarsi lì come tutto nella vita è certo che me lo meritano però modi e allora Riprendiamoci il potere
E il microfono
Io sono molto contenta di essere qui
Non è non è facile per me
Perché e se ne sono resi conto anche Sergio e Elisabetta che pure ci tenevano tanto che io venissi che veramente
è tutto talmente precario nella mia vita attuale più precario del solito che è davvero difficile però io volevo esserci volevo esserci perché mi interesso al carcere da quando era una bambina
Ha fatto tutte le domande possibili e immaginabili a mio padre da quando avevo sette anni e tanto è vero che lui a un certo punto quando ne avrà avuti dieci forse undici
Mi ha portato in un carcere con sé che io so soltanto che era nella provincia di Rieti però chi si ricorda passato un'intera vita ho settantaquattro anni chi si ricorda il nome del carcere
E io è una bimba con le trecce
E e seguivo mio padre in questa visita ma non è stato inutile perché ho maturato già da allora
Quello che io avrei voluto fare io avrei voluto fare non quello che ho fatto cioè il giornalista
Nel militare di carriera che non era aperto alle donne a quell'epoca
Non potevo entrare in polizia perché ero più bassa di uno e settantacinque e che non è un difetto tutto sommato io volevo dirigere una casa di rieducazione
Cioè volevo essere dal punto di vista operativo in grado di migliorare la condizione di vita di ragazzi ragazzini piccoli che non avevano fatto veramente niente il più delle volte erano abbandonati dalla loro famiglia non avevano più nessuno
E e e quindi erano stati ammonticchiati illa
E poi dice perché non l'hai fatto non l'ho fatto perché quando mi sono laureata a avevo ventitré anni
E mio padre mi ha detto benissimo otto fa il concorso e lo vinci perché s'è preparata per vincerlo poi ti mandano a dirigere un manicomio criminale
Che non è quello che tu vuoi fare
Certo con l'esperienza di adesso l'avrei fatto lo stesso perché poi in piedi ma poi mi sarei trasferita da qualche altra parte
Però col senno di poi sono capaci tutti
In quel momento ho ho capito che forse ero troppo giovane per affrontare una cosa di di questo genere hanno ripiegato e ho fatto il giornalista convinta che i generalisti facessero una buona azione nel quanto
Avevano il compito di raccontare le buone novelle proprio quello che succede puntualmente nel nel mondo giornalistico
Le buone novelle non ci sono mai o meglio ci sono ma non vengono raccontate
Questa di essere qui stasera è una buona novella
Comunque io ho seguitato a occuparmi a mio modo fatto durante i i quattro anni di università avevo avuto il permesso e ho fatto la domanda relativa io ho fatto servizio presso il Nicola Tommaseo a Tivoli andando tutti i pomeriggi per quattro anni di seguito
Almeno due ore e da questi bambini perché era un bambino in questa casa di rieducazione
E loro non mi volevano mai lasciare andare via
Ancora adesso ancora adesso io ricordo il dolore straziante loro il mio quando io andavo via il loro non potevano venire via con me
Quindi quando anni dopo dopo il caso Moro
Alcuni brigatisti hanno chiesto di incontrarmi in carcere io ho accettato questa cosa
Perché mi è sembrato una una naturale conseguenza di quello che avevo volevo fare da quando ero giovane
E mi sembrava un omaggio a Papa perché papà da sempre come costituente perché l'unica scritto dei diritti inviolabili dell'uomo nella sottocommissione in cui era presente anche Nilde Iotti
Mi sembrava di fare qualcosa che ricordava Luigi in mentre io volevo dedicarmi a coloro che
Avevano a che fare con la realtà del carcere però guardate io non l'ha fatto per bontà d'animo opera estrema sensibilità che pure otto entrambe le cose
L'ho fatto perché davvero ritenevo doveroso che un giurista del livello di mio padre
Fosse ricordato come vivo e non come un cadavere abbandonato in un portabagagli di una macchina rossa Malefica
In quello che era il suo studio e la sua tensione morale papà riteneva davvero che la pena se non eri abilitativa non serve a niente
Anzi è controproducente io questo concetto l'ho imparato tra i sette e quattordici anni e mi accompagna vi dirò in questo ultimo periodo tra i roghi
Disumani perché rovinano in territorio e tolgono la possibilità di lavorare a tanta gente e distruggono il futuro di intere famiglie e la caduta della funivia del Mottarone
Ho avuto dei dei raptus di follia per cui avrei se avessi avuto il potere
Spedito queste persone volentieri in carcere buttato la chiave ma questa è la parte emotiva che non è non è quella che mi connota
Perché la parte emotiva di ognuno di noi conta ma fino a un certo punto
E questo sapete perché perché in realtà ho scoperto attraverso tanto dolore tanto dolore
Un dolore sconfinato che non si può descrivere con le parole che bisogna provarlo e che i e e nessuno può davvero riconoscere se non approvato né e mi neppure persone sensibili come Elisabetta e e Sergio che per esempio mi vorrebbero e in
Nel ricordo del giudice Livatino ma io non credo che ci verrò
Ci sono delle cose che gridano vendetta al cielo
Adesso io dirò una cosa brutta che sembra proprio cattiva ma non lo è
Allora Due una cosa fatta di due pezzi primo pezzo c'era una richiesta di beatificazione per papà
Da tempo Ario busillis messa in atto da un certo Walter Zezza un pensionato di Mesagne provincia di Brindisi
Poi sono riusciti a fare degli imbrogli tali quelli nelle cui mani è è passata questa questa cosa della beatificazione che io stessa ho chiesto al Pontefice di fermare questa beatificazione
Cioè io che riconosco a mio padre come santo perché lo è non perché lo dico io
Sono arrivata al punto di chiedere al Pontefice di fermare la beatificazione
E
Che non volevo vedere questo scempio
Anche sul cadavere di una persona mi sembrava la scena dei centurioni romani che si giocavano a dadi la tunica di Gesù ai piedi della croce
Quindi non non credo che andrò in in questa situazione perché e questo dolore di questa non della beatificazione mancata ma del fatto che per fino sulla beatificato di beatificazione si debbano di litigare per guadagnare soldi sulla pelle di mio padre è insopportabile
Questo è un aspetto l'altro aspetto molto più grave ancora più grave è che lo Stato italiano ad oggi
Ho perso il conto dei giorni quanti ne abbiamo oggi ventidue
No
Dice atta
Bene allora o abbiamo appurato che il diciotto agosto perfetto allora diciotto agosto due mila ventuno lo Stato italiano non vuole non può non vuole riconoscere Aldo Moro come vittima del terrorismo
Il che aprirebbe uno scenario perché dovrebbe almeno dieci lo stato italiano di chi è vittima
Queste due cose insieme io non le reggo
La beatificazione e la mancanza del riconoscimento di vittima
Quindi io verrò a moltissime cose che voi farete ma non a questa di ventuno
Settanta
Ciò detto torniamo al carcere
Io ho un'idea che sarà rocambolesca e anche forse stupita ma la vela la condivido lo stesso volentieri con voi
Io ho una mia personale teoria da sempre da da
Più più vivo e più mi rendo conto che non è sempre così sbagliata come potrebbe sembrare al primo atto di primo acchito
Finché ci sarà una sola persona nel dolore
Il mondo non potrà essere salvo quindi la fuga Nesta non ci riguarda i carceri ci riguardano
Ai bambini abbandonati ci riguardano lo Stato che non fa il suo il suo mestiere di Stato cioè di garantire ogni singolo cittadino ci riguarda
Tutto quello che dà dolore ci riguarda quindi non è necessario essere in carcere o avere qualcuno in carcere o rischiare di andare in carcere per interessarsi al carcere il carcere è un covo di dolore e come tale va sanato
No prima più e meglio di altre cose come tutte le altre cose che danno dolore
Io non sono stata consolata nessuno mi ha consolato anzi
Giacché ero caduta mi hanno anche calpestato
Però io vi dico
Che io non lascerò la vita terrestre perché per fortuna ce ne ha molte altre
Senza avere scritto a lettere cubitali con inchiostro invisibile
Sui muri della vita
Che il dolore e la morte non passerà no
Il concetto è questo finché c'è una scheggia di dolore anche infinitesimo ci riguarda e non è che riguarda quelli di Nessuno tocchi Caino e poi l'assessore il sindaco intelligente che viene parla coi dal con ragionevolezza in bermuda o il consigliere comunale carina che si è fatta pure la piega mi piaceva più ieri però
Il dolore ma cancellato bisogna consolare bisogna imparare a consolare qual è il concetto di carcere il concetto di carcere inventarsi una riparazione che con nello stesso tempo Consoli
Quelli che comunque sono fuori per motivi loro nel dolore e consoli quelli che sono dentro sono stati dentro
L'umanità è un'entità unica
E noi dobbiamo per forza farcene carico
Anche se ancora non ho ucciso nessuno ma non è escluso che poi un giorno mi viene un raptus
In un taxi il sito
Va beh ma no dipende dalle circostanze mandano non si può mai esclude cioè io no parlo per paradossi e spero che voi siate in grado di intendermi
Ognuno di noi
Non può lanciare la prima pietra perché ognuno di noi porta in sé del del delle occasioni di creazione di dolore e questo ci equipara a quelli che sono in carcere
Quindi noi dobbiamo aiutare loro per aiutare tutti noi
U aiutare tutti noi per aiutare loro che lo stesso
Sono stata adoperata dove tornerò Lissi Lissi tornerò perché ho promesso una un pomeriggio di canti e balli già organizzati con sette bellissimi tamburelli che sono già predisposti
E se farete altre cose
Per le quali anche una particella piccola come un mito robot possa essere cancellata una piccola particella di dolore possa essere cancellata allora io ci sarò
E vorrei dire alla ragazza afgana che non incontrerò mai se non sono dall'altra parte che piangeva l'altro giorno una quattordicenne tredicenne quindicenne non più grandi di così
Che piangeva e diceva
Il nostro Paese il nostro popolo
Uscirà dalla storia come se non ci fosse mai entrato
E io dico a lei e lo dico a voi per lei
Non è così perché io me ne ricorderò per sempre grazie
Grazie a Maria Fida Moro
Per la sua grandissima umanità messa al servizio della speranza
Io adesso darei la parola ad Antonio Coniglio che insieme a me ha voluto insomma organizzare questo momento di riflessione atte Antonio
Grazie ma grazie innanzitutto per aver aderito a questo invito
Sfidando la pausa agostana
Anche se oggi le temperature ci hanno graziato rispetto ai primati dei giorni precedenti
No il sindaco siamo qui
In un luogo che chiamiamo ancora l'angolo di paradiso e ha un senso perché i dietro c'è lo Ionio e c'è davvero il senso dell'infinito
E il cambiamento
Certo & difficile ritrovarsi qui in questo diciotto agosto del due mila e ventuno perché mentre noi siamo qui da un'altra parte del mondo siamo qui a parlare di diritto alla speranza di diritto al futuro
Da un'altra parte del mondo la gente si aggrappa finanche ai carrelli degli aerei per coltivare l'ultimo germoglio l'ultimo anelito di speranze e di futuro
E si dicono tante cose in questi giorni
Rispetto al fallimento dall'Occidente Maria Fida faceva riferimento a questa immagine struggente di questa ragazza che diceva siamo fuori dalla storia siamo condannati ad essere fuori dalla storia
E forse rispetto al clangore di questi giorni davvero andrebbe riletto Aldo Moro
Il quale fu ministro degli Esteri quando fare il ministro degli esteri è una cosa importante era una cosa seria
E Aldo Moro soleva dire spesso
Andrebbero riletti i suoi iscritti
Che la politica interna di un Paese deve essere alla proiezione era la politica estera
Noi invece ormai ragioniamo al contrario
è la politica interna noi facciamo la politica interna e poi la proiettiamo all'estero Moro dicevano la politica interna deve essere alla proiezione della politica estera perché la politica estera diceva Moro
E interpretazione dei diritti umani universali
Cioè quei diritti che le costituzioni riconoscono ma che resistono le costituzioni perché sono coi essenziali congenite all'umanità diritto alla vita il diritto a alla alla autodeterminazione individuale
Il diritto anche al giusto processo anche se su questo nel nostro Paese abbiamo qualche dubbio se si tratti di un diritto umano fondamentale
Il diritto alla libertà il diritto ad avere un'esistenza dignitosa di diritti umani fondamentali
è vedete noi che siamo prigionieri alla politica interna
Poi ad un certo punto ci ustioni luci ustioni eravamo noi stessi
Perché in questa politica interna che dimentica e dei diritti fondamentali dei diritti umani universali
Noi che oggi siamo
Qui a dire lì
Lì in Afghanistan Lino un'altra parte del mondo viene viene negato quello che invece da noi esiste
Non ci rendiamo conto che non è proprio del tutto così perché anche in Occidente anche in questa parte del mondo che pure ha superato vicende dava malati che che invece altrove si ripropongono anche in questa parte del mondo succedono ancora delle cose che negano i diritti umani fondamentali
Succedono nelle carceri italiane noi abbiamo da poco concluso questo Giro Rita Sergio Elisabetta continueranno in Puglia
è un da mamma
La noi diciamo in giro io prima di intraprendere questa esperienza in Nessuno tocchi Caino che le carceri sono Otello a quattro stelle
E invece no il carcere il terreno della negazione non della libertà della dignità personale
Noi ancora nel due mila ventuno ci ritroviamo in Italia con Carzeri dove manca l'acqua calda o fredda Fornaci
Dove non ci sono spazi di socialità dove non ci sono psicologi dove non ci sono educatori dove il suicidio
E la caratteristica essenziale
Ossia fisico ossia la morte sociale la morte civile
E allora davvero bisogna riflettere su quello che diceva Aldo Moro
Che diceva e lo abbiamo detto al congresso di opere di nessuno tocchi Caino noi non abbiamo bisogno di un diritto penale migliore ma di qualcosa di meglio del diritto penale
Vede quando si parla della eliminazione del carcere
Io lo so qual è la replica batte come facciamo noi a proteggere la società perché altrimenti il discorso potrebbe apparire astratto come la colomba di Platone che vola in assenza di attrito
Ebbene il dato ovvero il dato certo
è che il carcere se ha ancora senso di esistere
Dovrebbe esistere soltanto nei confronti di soggetti pericolosi e per il tempo per il quale rimangono pericolose
Invece il carcere come noi lo conosciamo e il figlio della ideologia della vendetta della pena della punizione questo tipo di carcere va abolito va superato
Perché non fa altro che essere una struttura peraltro criminogena
Che crea nuovi delitti
Guardiamo la recidiva guardiamo i dati guardiamo che cosa succede
E e guardiamo che cosa significa e che cosa ha significato
Avere in questo Paese un diritto penale chiesti io di una visione carcere o c'è endemica delle cose
è un diritto penale ipertrofico invadente onnivoro che è chiamato a disciplinare tutto
E perché nega la speranza questo diritto penale
E poi nega i diritti umani e non si può migliorare
Perché pensiamo davvero che le questioni sociali di una comunità possano essere affrontate con il diritto della pena con il diritto della punizione con il diritto del carcere
Guardiamo le classi dirigenti di questo Paese degli ultimi trenta quarant'anni qual è la risposta a una questione sociale la pena la punizione il carcere
Questa è la verità c'è una corsa spasmodica
A occupare gli spazi attraverso il diritto penale io riflettevo l'altro giorno sul fatto che finanche una questione di riconoscimento di libertà come il DDL zanne è diventata una questione di carcere
Anche lì abbiamo fatto entrare il diritto penale su tutto su ogni questione
E allora se noi non superiamo questa logica
Di una dimensione carcere o centri
Di un diritto penale onnivoro invadente che disciplina tutto
Se noi non superiamo la logica di un diritto penale che nega le garanzie e nega il giusto processo e questo ce lo dobbiamo dire noi non possiamo costruire un mondo nel segno alla speranza
Rimarremo sempre prigionieri
E lo rimarremo anche nel Mezzogiorno dove ogni questione viene ridotta a una questione penale è una questione di ordine pubblico anche a proposito di mafia dove noi siamo passati dalla vecchio monito della negazione della Mafia la mafia non esiste a tutto è mafia
E se tutto è mafia nulla in mafie si è costruita creata una condizione di terrore di occupazione degli spazi nel segno della logica la vendetta
E invece in questo libro c'è la storia
Di questi uomini che sono condannati al fine pena mai per una ipocrisia
Per una ipocrisia che legittima questa ideologia nella quale parlavo poc'anzi anche se hanno fatto percorsi straordinari percorsi di rivisitazione di se stessi della propria identità
Non hanno diritto di rientrare all'interno al Consorzio sociale
Ed è una cosa aberrante
Tant'è vero che la Corte europea dei diritti dell'uomo e la Corte costituzionale
Ha voluto con forza affermare come questo tipo di legislazione sia ostativa incompatibile con i diritti umani universale
E siccome siamo ad Acireale lo diceva prima Sabrina io sono rimasto sbalordito quando al carcere di Rebibbia mentre fa già mi laboratori dispersi secondo Aspem
Ad un certo punto mi sono ritrovato un bene un detenuto il quale tu sei il siciliano voi siete siciliane ha detto io sono di Acireale
Questo detenuto
Aveva commesso reati di mafia trent'anni fa
Entra in carcere con la terza elementare
Da quel momento in poi questo detenuto ha percorso tutti i gradini della istruzione fino a una laurea in giurisprudenza alla Sapienza di Roma con centodieci e lode
Scrive libri di filosofia a scapito delle riflessioni filosofiche che io sfido chiunque a volerle diciamo confutare questo detenuto si chiama Rigano e per questa legislazione per questa legislazione non ha diritto a un permesso
E allora la Corte Costituzionale con quella ordinanza con l'ultima ordinanza ha detto giustamente al Parlamento noi siamo rispettosi del primato alla politica
Ma il Parlamento questo primato se lo deve pure meritare e lo deve affermare
E invece da venticinque anni noi siamo soltanto dietro ha sporto slogan semplificazioni quest'anno di tempo deve servire per accompagnare il Parlamento in una riflessione seria sulla ostatività ma più in generale sul diritto penale
Perché se noi continuiamo con questo tipo di crinale che quello del diritto alla punizione del diritto del carcere del diritto che deve scacciare le misure alternative del diritto che deve soffocare
I territori noi non ne usciremo più e questa io penso sia una e mezza di emergenza anche nel Mezzogiorno di questo Paese
Dove ribadisco nel nome del diritto penale e nel nome della libertà sono stati compiuti anche grandi delitti grazie
Ad Antonio grazie per il tuo appassionato intervento io prima di dare la parola a Rita Bernardini volevo ricordare a quanti ci seguono da casa che è possibile iscriversi annesso noto tocchi Caino
Attraverso il numero della nostra tesoriera Elisabetta Zamparutti e il numero è tre tre cinque otto mila quindi otto con tre zero cinque sette sette al momento vediamo qui presente Maria Laura turco che sta raccogliendo le firme le sei firme per il per i referendum sulla giustizia giusta oltre che per l'eutanasia legale
Adesso passerà Elisabetta Zamparutti in modo che potrà raccogliere le iscrizioni di quanti di voi vorranno fare un pezzettino di strada come diceva Pannella insieme a noi iscriversi a Nessuno tocchi Caino
Adesso do la parola a Rita Bernardini Rita Bernardini la conoscete tutti
L'anima del popolo radicale neanche un monumento del nostro Paese a te la parola Rita
Allora
Sì qualcuno diceva Santa Rita delle carceri
Però io voglio dire subito una cosa è fondamentale e per chi può per chilo Sante iscriversi alla a Nessuno tocchi Caino io sono la Presidente
Di Nessuno tocchi Caino e questo sarà l'anno del congresso lo facciamo ogni due anni quindi è importante dare forza a questa associazione ma è altrettanto fondamentale
In queste ore in questi giorni
Iscriversi al partito radicale perché dico questo perché è in corso uno sforzo incredibile che standard Aubert né ma richiede maggiore sostegno da parte di tutti sui sei referendum riguardanti la giustizia perché se c'è una cosa
Che non funziona in questo Paese e e il cui mancato funzionamento voi non fa funzionare tutto il resto è proprio la giustizia
E se c'è una cosa che non riesce a fare il nostro Parlamento è la riforma della giustizia lo abbiamo visto nei decenni c'è Santer è stato un blocco e tutto questo si ripercuote veramente sulla vita concreta dei cittadini
Per semplicemente magari per l'irragionevole durata dei process
Che colpiscono tanto coloro che sono veramente colpevoli quanto le vittime quando sia giustizia quando sia diritto a vedere riconosciuta la propria innocenza o colpevolezza quando si ha diritto a risolvere una causa civile che si trascina e per decenni non siamo condannati per questo e allora qui siamo condannati per il mancato rispetto dell'articolo centoundici della nostra Costituzione e il mancato rispetto dell'articolo sei
Della convenzione europea dei diritti dell'uomo perché quando una giustizia arriva a tanti anni di distanza è una giustizia negata
Può aver distrutto vite intere
E allora qui mi ricollego con la protagonista di questa sera
Con
Maria Fida Moro
Il partito radicale qui mi riferisco soprattutto a Marco Pannella
Negli anni settanta era un avversario politico di Aldo Moro
Però credo che sia stato l'esponente politico chi più abbia fatto per tentare di salvare la sua vita nel momento in cui è stato rapito attraverso che cosa
Attraverso il diritto
Chi ed Eva disperatamente mentre si tramava sottobanco che si riunisce il Parlamento che era che è la centralità dovrebbe essere la centralità della democrazia e invece che cosa hanno fatto quelli che dovevano avrebbero dovuto salvare Aldo Moro hanno chiuso il Parlamento e con esso hanno chiuso tutti i canali della libera informazione
Per cui l'informazione che passava era univoca
Non si tratta
Quelli che trattavano con tutti
E anche con i peggiori non volevano trattare per salvare la vita di Aldo Moro
Ed è questo il ma Marco faceva questo anche per il rispetto profondo della personalità della di Aldo Moro perché lo aveva conosciuto sul campo pure da avversario ma era andato
All'università ad ascoltare le sue lezioni e aveva riscontrato questo lo raccontava un dialogo perché sui principi di fondo erano d'accordo
Sulla finalità della pena erano d'accordo
Io non so Maria Fida se noi siamo d'accordo tu hai parlato molto
Del dolore
Certo però io credo che il dolore
Certo bisogna combatterlo
Ma fa parte della nostra vita
E ci rende la lotta che facciamo per sconfiggerlo
E quindi per superarlo
Ci rende forse più forti anche Migliori alcune volte cioè attraversare il dolore d'altra parte credo che con il cristianesimo con la figura
Di Gesù questo sia
Previsto sia veramente incarnato no così come chiediamo di incarnare e la speranza ma Gesù lo dice da lo dice una persona che sicuramente anzi sicuramente una cultura cristiana perché l'ho vissuta in nel nostro provvisto usa la scuola l'ho vissuta in tante occasioni ma non è una fedele secondo ecco le regole ma non c'è scandalo più grande che quello del vangelo guardare andate a vedere che cosa ha fatto Gesù Gesù con chi dialogava
Con le prostitute
Coi ladri andava a visitare i carcerati andrà a visitare i lebbrosi
Cioè ma che cioè faceva tutto quello che destava scandalo che nessuno poteva
De accogliere e lui è riuscito proprio attraverso questo a lasciare un messaggio profondo che arriva fino ai nostri giorni è che ha richiesto il sacrificio
Della sua vita però non è un sacrificio di disperazione perché il messaggio che lancia è proprio quello della resurrezione
Che può avvenire se solamente attraversando nel profondo il dolore
Ebbene noi gente quanto dolore abbiamo visto in questi giorni
Nelle carceri
Guardate ho fatto i conti siamo stati in tutto nelle ultime tre carceri che abbiamo visitato venti ore
Ci siamo fatti quasi un giorno di carcere noi dopo queste visite eravamo sfiniti distrutti
E abbiamo visto tante persone esseri umani Massiah detenuti che deterrente insomma anche da parte del personale
Veramente sfiduciare
Porto un esempio per dimostrare come il nostro Stato si allontanano da quella finalità
Rieducative Harris socializzante della pena che deve essere contraria al senso di umanità
Guardate può sembrare una barzelletta
Ma
Senti ma che affida nel carcere di Catanzaro
Tu non lo saprai ma c'è una piscina
E l'unico carcere d'Italia dotato di piscina perché perché lì essendoci un centro diciamo così diagnostico terapeutico chiamato attualmente gli cambiano sempre i nomi sai servizio di assistenza intensificata
Vengono mandati da tutt'Italia ma i costi sono solo ventiquattro coloro che devono fare Riabilitazione e anche Idrokinesiterapia
Ce ne mandano a decine cioè il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ma andrà a decine i detenuti lì che sono non li abbiamo visti
Sono in condizioni disperate non possono stare in carcere però dice no non enti possiamo curiale ti mandiamo lì perché Tulli puoi fare addirittura all'Idrokinesiterapia
Sapete una cosa
Quella piscina
Non ha funzionato da anni è stata costruita non ha mai funzionato nemmeno un giorno sono stati spesi soldi è stato fatto tutto
E il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria chissà cui sto continua Mandarelli gente per fare libero chinesiterapia non li abbiamo incontrati questi detenuti ridotti malissimo sulla carrozzella che non possono andare avanti e non ricevono le cure necessarie quindi questo mancato rispetto della legge e delle regole diventa anche una prese in giro
E allora entra la disperazione i suicidi perché si verifica dei suicidi
Perché c'è disperazione perché c'è un Moscato che liminale che non riesce a rispettare la sua legalità e si comporta peggio dei criminali che mette dentro
Perché non è in alcun modo giustificato
Tu hai detto la stessa cosa
E con essa
Certo e allora noi
Ecco perché è il viaggio della speranza
Che vogliamo fare i conti perché perché tu hai una forza interiore tu magari ti senti
Sconfitta in alcuni momenti per il dolore che continui approvare per sei Haiyun Energia una forza che ci carica tutti
E noi i etto con dei piange anzi di rimpiangere e non vogliamo fare Conte e ti diciamo grazie grazie Maria Fida
Grazie
A ritardi non possiamo che essere d'accordo perché paradossalmente il suicidio in carcere diventa spesso l'unico modo per salvarsi la vita
Io adesso do la parola a Sergio D'Elia Sergio D'Elia è stato deputato nazionale con la Rosa nel Pugno col Partito Radicale
E segretario di Nessuno tocchi Caino Hamas Sergio D'Elia ha un vissuto molto significativo
Sergio D'Elia in un congresso del partito radicale alla presenza di Pannella consegno prima la linea la banda armata
Allora chi è Sergio D'Elia Sergio D'Elia e l'articolo ventisette della nostra Costituzione a te la parola Sergio
Cioè io preferisco stare qui seduto parlare non alzarmi di solito lo faccio in piedi perché voglio davvero stare accanto Maria Fida
Con Maria Fida insomma le nostre la mia vita
Ha condiviso molto nel bene e nel male
Con lei
Io provo sempre una sorta di tu forse non ci credi di soggezione eccetera
Di direi quasi di pudore no
Tu hai scelto di iscriverti a nessuno tocchi Caino
Con una tessera che ha vissuto sale questo siccome lo so che ecco nessun'altro cruccio qualche mese questa paga no ma c'ha ragione magari qui ce ne sono molti gli iscritti che hanno recepito la tessera
E lei no ma per un motivo particolare perché le tessere
Di voi che predice vedete facciano nome e cognome
La tessera che ha voluto prendere Maria Fida Moro
A una somma è una tessera particolare
Aspetto io voglio prenderò la tessera che sia così intestata per Aldo Moro la Maria Fida Morning quindi non non esce in automatico dei tabulati bisogna farla apposta la sta aspettando da due nerissimo
No perché provo soggezione pudore perché
Con a Maria Fida mi lega la mia storia
La mia prima visita che riguarda la vita anche di tuo padre
Chiare uno potrebbe dire
Ma tu cosa c'entri con Aldo Moro con quel sequestro con quel Processo in nome del popolo in una prigione detta del popolo
Con una giustizia a detta del popolo e poi con una sentenza il nome del popolo che ha lo ha condannato a morte e giustiziato
Io ho attraversato
Una parte della mia vita
Animato dall'idea che
Le cose si potessero cambiare
Nell'unico modo in cui la dottrina anche politica riteneva potessero cambiare
E cioè attraverso l'atto eroico della violenza
Avete sentito più volte a dire la violenza levatrice della storia
Le cose i grandi mutamenti nella storia d'umanità i salti
Sono avvenuti attraverso l'atto violento
Eppure avete anche sentito dire che se il fine
E nobile e giusto qualsiasi mezzo è consentito per conseguire quel film
Io ho fatto l'esperienza non solo di una
Politica
Di una lotta politica
E di una violenza che semmai ha negato la storia
Ma la cosa più grave annegato un quella storia la parte più nobile c'ho le idee
L'idea di giustizia e di libertà
Di liberazione
No Fini nobili
Distrutti dalla violenza usata per conseguire quindi Belgio non è vero che il fine giustifica i mezzi
è vero semmai il contrario che i mezzi i fini li decidono di prefigurano li determina
Li possono conseguire ma li possono anche distruggerli conseguono quando c'è una coerenza intima
Tra il mezzo che si usa il fine
Se poco poco c'è una in coerenza infine distrutto
Io non ho fatto parte delle Brigate Rosse ho fatto parte di un'organizzazione che con le Brigate rosse ha segnato la vita di questo di questo paese rassegnato perché ha scelto
Di cambiare il mondo
Con la violenza che doveva levare il qualcosa di positivo nel mondo
Devo dire
è stato sequestrato
Tenuto in prigionia
E poi processato e poi giustiziato l'uomo
Che nella sua vita c'era nella sua non soltanto esperienza politica ma è la sua filosofia del diritto
No
A semmai pensato sempre
Appunto qualcosa di meglio del diritto penale piuttosto che il processo penale e quindi non il processo
Qualcosa di meglio del carcere piuttosto che il carcere e comunque l'esperienza del carcere per cui lui e i suoi alunni cosa faceva
Lisa li li faceva salire su un pulmino e prima o non so se di laurearsi o di fare l'esame di diritto di diritto penale li portava in un in visita in un carcere
No
Sì e poi
Ecco quel carcere del popolo in cui lui è stato
è stato incarcerato la persona che il carcere voleva
Non fosse quello che era
E poi è stato giustiziato quell'uomo che nella Costituzione ha voluto scrivere
Tra cui il no alla pena di morte
Il no alla pena di morte è stato condannato a morte
è stato sequestrato processato e ucciso
La persona che ha avrebbe e ha salvato
Dal carcere come momento di penna di dibattimento di dolore
Come e con le persone che potevano essere se non ci fosse stata una costituzione senza la penale ma di morte essere condannati a morte
è l'unica abolito la penna
Che a luglio è stata inflitta
No e queste la storia
E quindi
Davvero gli occhi e come se parlassi con il tuo papà
E quindi scatterebbe la famiglia Massilia Pannella farle l'accompagna
E io invece lo capisco
Africano lo capisco tanto più in questi giorni i tuoi citato per l'Afghanistan pone ha parlato anche Antonio
Io credo che Marco in questi giorni avrebbe
Usato gli stessi argomenti che noi che Luís uso anch'io mi sono arrabbiato quando lui ci definiva dai compagni piaceva assassini aumenta
Ecco
Perché lui e poi lui spiegavano
In realtà non no violenti e non violenti lui diceva non sono nemici sono fratelli per questo compagni
L'unica differenza che violenti sono rivoluzionari gli uni agli altri diceva lui
Ma i fiorentini si sono rivoluzionari Perrotti io
I non violenti i radicali Pannella per amore
E ora che
Secondo il proposito della violenza levatrice della storia proposto per il fine che giustifica i mezzi c'è quell'attentato orribile delle Torri gemelli eccetera
Sì risponde con la guerra con l'avvio con la violenza
Ma siccome è una sorta di non solo di io direi di maledizione
Quella per la quale se si usano mezzi sbagliati Fini pur apparentemente nobili poi finiranno per essere sbagliati
E tu sarai condannato per non averli conseguiti ma per averli distrutti quei fini attraverso il mezzo che tu hai usato per Cuper conseguirlo
No e ora noi abbiamo i talebani
Al potere
Però io non li demonizzato
Non li demonizza o anzi ritengo che ecco in qui c'è l'eco delle cose che delle parole di Pannella
Lui lavora etimo rivoluzionari gli uni e gli altri a differenza sta nell'odio oppure nel allora oppure nell'amore
E quindi voi che li avete
Portati al potere
Così si perché la guerra l'invasione
Addirittura la giustizia extragiudiziaria Connor le uccisioni tramite non la pena di morte comminate dai tribunali stati intensi che ci ha e la pena di morte ma con tutte le garanzie ma quella pena di morte sommaria immediata veloce che non ha bisogno neanche delle garanzie processuale quella delle uccisioni tramite gli aerei senza pilota i droni quanti ne hanno ammazzati di talebani e di
E di civili perché avevano la cui unica colpa quella di stare magari nella casa accanto al talebano obiettivo del del torrone
E questo ha creato talebani questo ha prodotto talebani ne uccide uno
E ne vengono fuori cento quindi è anche vero che la storia colpisci né uno per educare una scienza e successe che per colpirne uno ne ha uccisi cento
E poi ne escono altri eccetera è ora che si dice
No Johnson
Nessun Governo riconosca questo potere questo governo dei talebani
Non si dialoga non si parla con questo si tratta non hanno fatto abito a la trattativa hanno fatto il patto per il quale è stato deciso che se ne uscivano
Dall'Afghanistan Afghanistan che avrebbero dovuto liberare con mezzi sbagliati e quindi non l'hanno liberato
Ora si dice no non si può trattare quando la trattativa consisteva proprio in questo nel portare nel nel portare al potere i talebani
E ora non li si riconosce magari si dichiareranno imbarchi nei confronti di quel di di quel governo no
Come al solito cosiddetti innocenti allora
Rivoluzionari per Rodio rivoluzionari Teramo
In realtà non si è fatta l'esperienza di l'unica forza
Gentile
Ed efficace
Più potente delle bombe che ne abbiamo scagliato
Delle guerre che abbiamo scatenato che la forza della morte
E della non violenza
Su cui la costruisce un partito
E lo chiama punto non violento
E no voci proprio oggi con i talebani quello che non è stato fatto inventarmi male Gari tanto si è sperimentata quella stalla levatrice della storia la violenza la vendetta abbiamo praticata
L'abbiamo occupato
Li abbiamo uccisi gli abbiamo giustiziati con le leggi dello Stato afgano ti dice no ma queste ore introducono la sharia ma il governo messo lì
Dalla coalizione a nelle fonti di ispirazione la Costituzione la sharia e ora diciamo questi pratico lasciati quello che può accadere secondo me in realtà e che quel governo quel potere avendo già fatto l'esperienza della sharia
E delle lapidazioni
Dopodomani uscirà un articolo di Elisabetta sul
Anzi ne uscirà niente due di Sabrina di Antonio su questa esperienza di giro nelle carceri nelle Guantanamo italiane e poi uno di Elisabetta sulle Guantanamo che noi abbiamo costruito
Con la civiltà
Del in chiamavano operazioni chirurgiche delle bombe chirurgiche eccede in Afghanistan
E beh Elisabetta giustamente rifletteva o giudice ma cosa dobbiamo dire
Fare quello che non abbiamo fatto
Diritto alla conoscenza
Piuttosto che bombardare di quella cosa bombardarli di informazione e di conoscenza piuttosto che Eserciti condicio Bufalino un esercito di di di di maestri elementari
No
E quindi ora sperimentiamo quello che non avete voluto sperimentare Pent pensando di aver scelto la strada facile
No della guerra della violenza levatrice
Della storia e cioè scegliere la via del diritto
Universale della non violenza come metodo dolce come metodo Gentile ed efficace per cambiare le cose perché lì c'è coerenza
La vera coerenza spesa di Vigevano io sono uno coerente io non cambio idea no rimango fedele mille insomma questa è la mia coerenza
No l'unica coerenza da rivendicare
E quella tra i mezzi e i fini della lotta politica questa è l'unica corre il coraggio a che coraggio
L'atto è ora ore e eroico del
No scagliarsi contro il potere assassino contro il potere potenti dominatore eccetera
No l'unico coraggio che bisogna vivere quello di amare dice Maria Teresa di lascia fondatrice di Nessuno tocchi Caino autrice vincitrice del premio Strega con Passaggio in ombra li ha scritto in quel libro
In realtà l'unico coraggio non è quello di lottare tu
Come Davide contro Golia
Ma di essere tu coraggioso e cioè Amoroso amorevole compassionevole
Con ritratti unisce questa ricerca Rita
Perché va nelle carceri
Perché in qualche modo a supplire a sostituire tant'è che lei spesso diventa una sorta di Dattola
Come dire parallelo noi abbiamo fatto anche la Farnesina radicale parallela con la moratoria o uno
Il governo non faceva facevamo noi la politica estera
Lei fa la politica della giustizia
La politica del ristoro almeno in quella situazione
Però insieme qui ritorniamo con Aldo Moro
Noi dobbiamo appunto concepire qualcosa di meglio del diritto penale
Non un carcere migliore ma qualcosa di meglio
Del carcere e cioè
Tu hai fatto tutto no furto discorso sulla sofferenza sul dolore il carcere uguale dovevo sinonimo di dolore
Concludo fiaccolate
Cioè noi abbiamo ancora luoghi che li chiamiamo a volte di detenzione avvolte di reclusione a volte di rieducazione a volte di
Case circondariali
Però di lavoro dove il lavoro non c'è però in realtà nell'immaginario popolare
Sono i penitenziari sono gli istituti di pena ma vi rendete conto
Noi prendiamo le persone e li mettiamo in un istituto che non è una scuola se non poi del delitto che non è una li chiamiamo istituti di pena cioè gli si porta lì a soffrire a penare
A non a studiare e quelli che si sono liberati del dalla penna sono pochi quelli che in realtà in carcerano convertito
La la mettendo sì mettendosi a studiare
In realtà può essere anche un'opportunità un'occasione però noi non possiamo continuare io credo che fra un anno dieci venti quello che sarà siamo spesso incontra spero e quindi cerchiamo di tradurre in tempi ragionevoli e politici tempi storici abbiamo abolito la schiavitù la pena di morte la tortura i manicomi no
E lo abbiamo fatto vi immaginate i tempi in cui c'erano quelli che lottavano contro la schiavitù ma questo un sistema Lotus Palazzo come pensi
è un'utopia è stato abolito non sarà lontano il tempo in cui noi ci volge Remo indietro dice ma come se ne come abbiamo fatto cosa abbiamo fatto
Abbiamo preso le persone
L'abbiamo private della loro libertà la nome del popolo
Come le Brigate Rosse e l'abbiamo chiuso in un carcere in nome del popolo come le Brigate Rosse l'abbiamo sottoposta a un processo in nome del popolo come le Brigate Rosse abbia messo in una prigione
No
Detta chiamata istituto di pena
Tu hai dedicato la tua vita al superamento della sofferenza del dolore e della pena
Come fatto
Il tuo papà
Io vi volevo ringraziare e volevo dire una cosa Rita per sua tranquillità io mi posso disperare quanto mi pare ma tanto poi
Sono così quindi finché avrò vita mi occuperò di consolare proprio perché non sono stata consolata
E due di vaglia ricordare un'altra cosa di papà che pochi sanno essendo mio padre laureato e cattedratico a ventiquattro anni durante la guerra fu mandato come tutti quelli laureati agili in giurisprudenza a fare l'avvocato
Ho difensore o dell'accusa nelle situazioni militari di quelli che erano scappati e quindi sarebbero stati fucilati essendo tempo di guerra e papà salvato un sacco di gente
Essendo un bravo giurista sa salvandoli proprio fisicamente dalla morte
E il fatto che io ho
Alcune piccole cose di quelle che fate qualche volta è troppo per me perché c'è una concomitanza di di di avvenimenti che sono veramente tra sarebbero troppo per chiunque
E però poi magari cambio idea vengo chi lo sa non si può sapere ma
Però e io
Facevo in questo carcere dove ho fatto servizio a Paliano carcere di massima sicurezza
Con alcuni di quelli che hanno permesso che mio padre venisse rapito forse non ucciso perché si erano schierati contro però insomma
Avevo un coro
Avevo un coro perché bisogna avere un progetto come voi sapete per stare in un carcere fare qualcosa allora io il corno lo posso fare più perché uno dei tanti tumori della mia vita ha cancellato la la mia ottava quelle in cui posso cantare bene
Però promesso a Rita
E di andare a opera e di fare un pomeriggio di canti e balli e musica che si possa cantare anche con poca voce
E
E spero veramente che questa piccola cosa che più che altro consolerà me
Passa a conservare anche tanti altri e magari
In qualche altro carcere ci chiederanno di andare a cantare anche là
Ho non lo so visto che la piscina non si può usare però si può giocare a palla no
Grazie Sergio ricordati che io ti ho difeso più volte quando il tuo partito che non aveva capito molto perché Pannella sì ma gli altri non necessariamente lo attaccavano ci aprì lo mandano a fare il vicepresidente della Camera e lo attaccano cioè
E chi la deve difendere Maria Fida Moro è il colmo dei colmi
La regole voglio ringraziare Sergio per la sua coerenza intensa come capacità di sentire di pensare è di agire con amore
Ad essa da lei la parola ad Elisabetta Zamparutti Elisabetta Zamparutti è componente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura neanche la testiera di Nessuno tocchi Caino ma ad Elisabetta mi legano tante passando indubbiamente un immenso con immenso affetto ma mi lega ad Elisabetta la la la grazia con la quale Psa apportare avanti anche quelle battaglie particolarmente dure senza mai utilizzare la durezza a te la parola grazie
Brava
Grazie davvero grazie Sabrina grazie
A tutti voi che questa sera sette presenti a questo momento che abbiamo davvero tanto atteso perché la presentazione di questo libro il viaggio della speranza che hanno curato e Sabrina insieme ad Antonio poi ci sono le belle immagini cioè realizzate da un fotografo Lorenzo Ceva Valla
è un un evento di cui gli abbiamo a lungo parlato molti di voi prima sono anche passata chiede il rinnovo dell'iscrizione magari poi vedo tante persone dimentico alcuni o molti altri
Li li riconoscono appunto dicevo finalmente ce l'abbiamo fatta perché ci sono persone che abbiamo incontrato che si sono iscritte l'anno scorso e pro meritavamo sempre la presentazione del libro insomma
Dopo dopo un anno ecco siamo qui e siamo qui insieme forse anche grazie a Maria Fida Moro che ha avuto la capacità di in fondo di di di convocarci questa sera tutti tutti insieme e in questa città Acireale a cui io sono profondamente riconoscente
E perché è arrivato da qui sostegno anche in aspettato a Nessuno tocchi Caino
Il numero di persone che hanno deciso di iscriversi a Nessuno tocchi Caino anche al partito radicale è davvero significativo e davvero considerevole per noi
Una una fonte di Energia davvero enorme e inesauribile come l'Energia di Sabrina davvero inesauribile
E costantemente almeno per me
Stupefacente e perché
E avere accanto ci come militante ecco si parla molto di politica si parla di visioni politiche ma in fondo poi la politica
è fatta di militanza e trovare oggi chi è capaci di essere militante il militante vuol dire in politica
Fare tutto a affari
Presiedere una conferenza
Organizzare la fare gli iscritti fare le fotocopie scrivere un libro un libro come quello che Sabrina Antonio sono stati capaci di fare con un lavoro davvero davvero impegnativo dicevo Maria Fida oggi ci ci tiene insieme questo libro che diviso possiamo dire anche in due parti una parte dedicata all'affermazione del diritto alla speranza cioè come possibilità riconosciuta per chiunque di chiedere ad un momento dato che sia riconosciuto da parte di un magistrato il proprio cambiamento una battaglia che abbiamo incardinato più va a proposito dell'ergastolo ostativo
E a fronte del fatto che sappiamo che è possibile per chiunque
A di cambiare e e quindi di guadagnare una nuova innocenza e una nuova a
Purezza
è accaduto cioè Roberto Cannavò abbiamo parlato anche di come noi abbiamo conosciuto Filippo Rigano
Ma l'altra parte del libro e appunto dedicato al pensiero di Aldo Moro
E Aldo Moro ci ispira come continua ad ispirarci Pannella come continuati ispirarci Maria Teresa Di lascia che prima Sergio delli ha ricordato ma come continua ad ispirarci anche un uomo straordinario di questa regione che Leonardo Sciascia
Sono tutte persone che hanno avuto la capacità di a andare oltre
Posso dire il pensiero comune e di di svelare una una visione e superare ecco una una concezione anche manichea del mondo e dell'essere umano
Che non è mai tutto bene tutto male
E e attraverso questo sul paramento quindi anche concepire un'idea di giustizia e diverso Samp sempre meno violenta sempre più orientata appunto alla
Alla
Speranza dicevo di di Aldo Moro in particolare perché esatto un uomo che credo nel suo pensiero di giurista e di politico che si è occupato di giustizia forse non è poi così tanto conosciuto magari è molto conosciuto quello che lui ha fatto come ministro degli Esteri la sua vicenda
Poi i con pur conclusiva e ma a Aldo Moro non solo il professore che portava i suoi alunni come si è detto in carcere ma non è soltanto colui che ha espresso la sua contrarietà alla pena di morte la sua contrarietà all'ergastolo ma è anche il Presidente del Consiglio
Che ha fatto sì che in Italia finalmente nel mille novecentosettantacinque
Forse introdotto la legge sull'ordinamento penitenziario una legge che ha contribuito per quello che si può contribuire rispetto l'istituto penitenziario che appunto insegni
Pura penitenza insiste
Pura sofferenza comunque ad alleviare e le le le sofferenze e lei punizioni cercando di fare in modo che il carcere insomma cessasse di essere un mero cimitero di esseri
Esseri viventi
Quello che noi i costantemente cerchiamo di fare anche provare a fare della mancanza di queste persone che hanno avuto questa visione alta questa visione
Nobile di di farmi appunto una una presenza ricordavo anche Leonardo Sciascia che costantemente ricordava come per contrastare il problema della criminalità organizzata non si dovesse ricorrere alla terribili età della pena
Ma a a allo stato allo stato di diritto è quello che cerchiamo di continuare a fare e consapevoli e devo dire io ringrazio davvero la città di Acireale per il sostegno e forse per la capacità di capire quello che stiamo facendo e ma anche la la Sicilia io credo che e l'Italia al nostro Paese non so quanto si possa definire veramente un Paese democratico Jon lo vedo più simile a a un regime a un regime che come tutti i regimi si fondano su una potere no autocratico che trova la sua legittimazione nella logica dell'amico nemico e purtroppo ha bisogno di identificare i nemici
E c'è nel nostro Paese il diritto del nemico cioè ci sono
Proprio tipologie
E di di persone che vengono identificate come un problema sociale come un nemico e su questi e e sulle terre che che abitano si riversano norme legate alla logica emergenziale che come tali
Deraglia non fuori dai binari
Propri dello dello stato di diritto ecco quello che cerchiamo di fare in particolare anche con i ricorsi soprattutto alle altre giurisdizioni perché pensiamo che lì ci possa essere ancora una capacità di vedere una capacità di capire forse perché hanno anche come dire una visione più alte quindi quando sei su una mai uno sguardo diciamo più elevato la tua
Capacità di comprensione e di visione e più ampia quindi riesci a comprendere e la natura di un problema come avvenuto per esempio con le decisioni della Corte europea per i diritti dell'uomo e poi della Corte costituzionale in materia di ergastolo ostativo
Ecco e attraverso questa via che cerchiamo di portare un po'di bene in in questo paese per il quale continuiamo a nutrire fiducia e e e per il quale in fondo vale lo diceva all'inizio Sabrina Renna il nostro Nessuno tocchi Caino
Cioè proprio perché lo Stato nel occuparsi di Abele non diventi esso stesso Caino ecco noi siamo un'organizzazione assolutamente laica ma abbiamo scelto come denominazione un riferimento biblico
A quello alla figura appunto di Caino criminale peggiore il criminale sicuramente responsabile di un omicidio e ferratissimo ha ucciso suo fratello
Adele e e però proprio sulla figura di Caino noi i cerchiamo di concepire un futuro
Migliore consapevoli e Caino dopo che il Signore gli pose sulla fronte un segno affinché chiunque l'avesse incontrato non non solo non lo uccidesse ma proprio non lo toccasse
A rappresentare l'intangibilità proprio della dignità a della dignità umana ecco poi Caino destinato ad errare diventa alla fine costruttore di città
Quello che noi abbiamo conosciuto anche frequentando le carceri anche con i laboratori spes contra spenti
E qui un altro riferimento
A un altro testo sacro questa volta alla Nuovo Testamento alla lettera
Di San Paolo ai romani che diceva che i bisogna non tanto avere speranza quindi non aspettare
Che dagli altri arrivi la soluzione o a quello che vorremmo vedere realizzato nel mondo ma che parte sempre
Da noi
A link ecco la capacità di
Incarnare quell'ok vogliamo vedere realizzato nel mondo ecco
All'interno delle carceri all'interno anche delle sezioni
Di alta sicurezza noi abbiamo incontrato abbiamo conosciuto uomini persone che questo cambiamento questa speranza hanno saputo incarnare la e attraverso questo loro modo d'essere hanno anche contribuito acché e e la legge che via ma Dari li riguardava come quella sulle recassero ostativo
Ha poi cambiasse tra queste persone c'è appunto Roberto Cannavò
Che è stato condannato all'ergastolo ostativo che è stato uno dei protagonisti di spesso contrasta Hammond docu-film che ha realizzato un regista si chiama Ambrogio Crespi
Chi appunto racconta spiega la realtà il vissuto
Teller Gastone ostativo con le parole di chi a questa pena è stato condannato e anche con le parole di chi questo tipo di pena si trova a dovere amministrare mi riferisco al personale dell'amministrazione penitenziaria e quindi con questo io voglio ringraziare di ancora davvero tutti i a partire da da Marian sfidante che ha che adesso ci accompagna anche lo ha raccontato nei laboratori che facciamo nelle sezioni di alta sicurezza a partire da quello di Opera
Con questa capacità di a portare conforto nel conforto che sentitamente riesce a portare c'è
Già
Quella forma di giustizia riparativa che ne vorremmo vedere affermata
E che appunto rispetto a una giustizia quale quella che finora siamo arrivati a concepire quella legata al diritto penale che se vogliamo divide separa punisce
Ecco con Maria Fida intravediamo una forma di giustizia che invece riconcilia riparati e riunisce questo e per me è straordinario come straordinarie sono state le parole che Roberto anche ha detto nelle nostre vari incontri con quella se vogliamo sede possiamo dirla definirle così anche buddista che magari ai il contratto nella attualità e con quei riferimenti anche a questa arte giapponese della ricomposizione di vasi rotti no
Ma che mettendo insieme i cocci in realtà arriva anche a restituire un falso
Che Mata Hari con le la che i fili dorati e ancora più bello di quello che
Ora prima tutta se non pensa grazie
Allora grazie grazie agli Sabetta adesso diamo la la parola a Roberto Cannavò che questa speranza la incarnata Altero Berto
Buonasera a tutti
Già dalla voce si sente che sono Siciliano quindi sono da tenenza
Prima di venire qua con mio fratello siamo passati diviene Izzie di dove ho abitato per l'ultima volta da persona diversamente prigioniera perché Valero
Per un libro di un corpo ma prigioniero di mente e quindi brividi mi son saliti perché ho ripercorso negli ultimi ventisette anni della mia vita prima che entrasse in prigione anche fisicamente
è stato definito libero il viaggio della speranza media mi permetto di dire che sono pezzi di emozioni di persone non è un libro sono delle mozioni
Dette poi trascritti da Antonio base piena quindi per questo di di impiego a a ad ascoltarle quando le leggende chi vorrà
Però
La dottoressa con Moro dalle tante volte
E nel mentre sta dicendo la dottoressa Moro metto la mano qua questa si chiama giustizia riparativa
Si chiama giustizia riparativa si chiama mediazione penale
Che fa parte della Costituzione fa parte
Delle istituzioni italiane cioè il carnefice in questo caso che sono io non diretto del padre che ero bambino ma sono stato uno di quelli che ha alimentato il degrado affinché certe persone che si sono prima spersonalizzare disumani Zare per hanno commesso degli atti indegni come quelli che ho commesso io sono arrivati alla teste ma anche di uccidere
Quindi lo Stato dovrebbe prendere esempio da queste io vorrei dire piccoli vi siete che siamo pochi ma siamo in danni perché i pensieri a il pensiero comune a tutti ma a tutta a tutta l'Italia forse mio tutto il mondo lo Stato per punire chi ha sbagliato lo deve mettere a confronto con il dolore dell'altro le parlavo di dolore
Il mio dolore in questo Mendini a confronto con il suo dolore però sono dei dolori diversi all'apparenza ma per l'oste quali e lo stesso obiettivo perché se siamo qua insieme a un dolore per lo stesso obiettivo
Se lo Stato prendesse visione di quello che sta accadendo in questo Mendo stasera qua sicuramente sarebbe una punizione importante e anche ostruttiva periti ha sbagliato vecchie ha prodotto degrado la gestione per dire questo qua io ho fatto il progetto sicomoro ma l'associazione Nessuno tocchi Caino a GQ luce
Tutte queste distratti che adolescenziali dettati dal contesto Soglio familiare che non sono una giustificazione o alibi perché ha commesso reati come me ma sono la piattaforma gli hanno deformato l'identità delle persone
Quindi quando si parla del vaso rotto rimasto Vasile McKinsey gestione tecnica giapponese si sta parlando di fragilità
Le fragilità sono quelle che se uno non le riconosce
Quindi non viene riconosciuto dalle mura domestiche quindi dal padre dalla madre o ed è familiare Cercone un riconoscendo al di fuori delle mura domestiche in un contesto come Agli in alcune parti della Sicilia perché è giusto specificare in alcune parti dell'agire perché la Sicilia non è tutta delinquenza come a volte si fa intravede litigi purtroppo si cade nel degrado
Io conosco Filippo ridono sono minando Filippo dicono no per dare l'esempio
Dal dolore o per dare l'esempio del detenuto o del deviato se così si può dire ma perché un cittadino tutti gli affetti di questa comunità
E se Filippo dicono o sedie ritengo certissima è una persona recuperata non è per il viaggio nella speranza mai per il viaggio della coscienza che oggi definite è una uscendo scoppia collettiva che accomuna ognuno di noi
Perché la legge di causa effetto dicendo è questo qua chi sbaglia e figlio anche del contesto dove cresce
E ribadisce il concetto è che non è una giustificazione a agli atti indegni o alla cioè diciamo al mutamento
Della coscienza in arroganza di uno detta ma è un qualcosa di uno evita di dare voce alla coscienza perché ha bisogno di essere di conosciuto queste la situazione
Dal momento in cui io come me che ho fatto ventisette anni di carcerazione di oggi giustamente perché esiste l'ergastolo ma non lo condivido impatto sono qui per questo potevo benissimo Stamina India casa perché in qualche modo io l'ho superata questa situazione
Ma ciò però non mi impedisce di poter dire a voi attraverso chi ci ascolta a tutti i miei compagni periti e dalle li ritengo che la speranza non bisogna spetta alla ma bisogna cavalcarla bisogna viverla bisogna interna alla ingannando la noi siamo qua ci possiamo riuscire chiunque
Ma tutto deve partire prima dallo confronto del dolore
Dal confronto della crescita perché quello che dico io è quello che voi mi trasmette da me sia giusto parlando così sia giusto quando così apertamente pur avendo avuto una vita che ha fatto parte di una criminalità organizzata ciò non significa che io o mutato la mia vita completamente no io Roberto ed ero prima lo riconosco lo apprezzo
Non di volo perdono perché non sono di andarmene indio ma lo capisco
Però lo puniscono ma io lo devo punire con la mia consapevolezza nessun altro lobo pulire oltre la mia consapevolezza perché già sono stato punito geneticamente quindi la crescita è quando io con lei ci confrontiamo quando le immense potentati e sotto la uso questa parola perché in silenziosa o quando in qualche modo le consegnò le mie fragilità allora questo scambio relazionale porta alla crescita alla costruzione
E l'istruzione
Che io credo nelle istituzioni posso non vedere a chi svolge qualche funzione importante delle istituzioni
Perché sono essere umani ma se riescono a ad umanizzare anche sindaco qui presente l'assessore chiunque si andò no
Come sta facendo Sabrina
Gli escono a umanizzare la funzione di uno svolge chiunque Yeshe percepite a ricevere e in qualche modo anche a restituire coscienza mi fermo qua e auguro a tutti i miei compagni che mi stanno ascoltando di poter vivere nella sua interezza questo asse questa serata tutto quello che verrà dopo perché attraverso questa parola presso l'azione del pensiero che si sviluppa con queste parole si arriva ad uscire fuori dalle mura della detenzione che ne ne ripeto solo fisica ma anche mentale
Grazie grazie Roberta adesso io darei la parola al dottore Riotta presidente della camera penale Serafino Famà di Catania
Avvocato lo rivendichiamo avvocato
Grazie
Un ricordo personale
Tanti anni fa dieci anni fa
Io vengo da daranno c'è un paese qui vicino ma insomma
Inaugura mo'un una sede un partito politico la Margherita all'epoca e invitammo Sergio Mattarella
Lo invitammo perché ricordando in quel modo volevamo ricordare legarci a alle nostre radici che erano quelle di ed è il momento di di ricordare Aldo Moro
E lo ricordano con Sergio Mattarella che all'epoca era deputato
E che venne in semplicità così come penso sia ancora quell'uomo semplice che ne conosciamo quella sera e chi non ricordo mai il suo dolore personale per la morte di Piersanti ma fu testimone vero e profondo di quello che era stato Aldo Moro nella politica italiana nella società italiana
C'è una parola che in questi giorni
Anche grazie all'intervento del ministro della giustizia dalla professoressa Cartabia
E rientrata nella constatazione della pena del carcere e della detenzione ed è la parola personale
Io credo che questa parola persona è una parola che ci viene profondamente dall'esperienza di Aldo Moro
E che è una parola che ha connotato è caratterizzato quello studio è quella elaborazione costituzionale
Perché all'affondo di quel principio della pena così come dello sviluppo della persona e la perfetta c'è la parola persona sia la Costituzione che nell'esperienza umana
E di fede posso dirlo di Aldo Moro che forse ogni tanto non non non mettiamo l'esperienza della persona esperienza umana ma credo che quando la paga un lodo Moro diventa complicato dimenticare l'humus su dal quale proveniva la il mondo e la fede della fede che lo accoltella teorizzato è questa è un riconoscimento che oggi lo potrei fare alle ditte
Assolutamente
E io credo che l'attività che si svolge nella persona adesso c'è una una nuova frontiera che noi dovremmo considerare in un fatto politico nel settantacinque in vigore la riforma penitenziaria quale il primo atto omissivo del governo Gialloverde nel due mila diciotto
La vere
Nutrito termine forte trombato
La riforma penitenziarie che era stata fatta nell'ultimo atto del governo precedente colla Commissione giostra che era fatta con grandi
Perché non acconsentì non ha avuto il coraggio di portarla inaugura ragione hai ragione non hai avuto il coraggio di portare in aula queste due omissioni politiche hanno fatto sì che noi oggi abbiamo perduto un'elaborazione giuridica
Che forse era l'unica esperienza di collegamento a quell'humus settantacinque che era ancora espressioni quella Costituzione in cui Aldo Moro dice la sua
Da ultimo una nuova frontiera che credo che noi come avvocati nella militanza politica delle camere penali e anche il i le persone gli uomini e le organizzazioni e le associazioni che si occupano di questo e dare anche il concetto della convenienza della rieducazione convenienza del carcere per la persona convenienza della valorizzazione della persona umana
Valorizzazione dell'esperienza rieducativo dal carcere conviene economicamente conviene socialmente conviene
Dialogare parlare perdonare far crescere perché imprigionare perché celare perché reprimere perché sopprimere civilmente costa di più intermedi Licci intermedi di odio in termini di stipendi in termini di
Moneta
Io credo che la moneta della rieducazione della speranza del dialogo della persona e conveniente per la nostra società grazie sempre grazie
Grazie grazie davvero soprattutto per aver rivendicato con fermezza di essere un avvocato che oggi è un fatto davvero importante riuscire a a difendere questa professione anche che militante anche anche in questa casa è un aspetto è militante io vorrei dare la parola ad essa Sanja botto già Presidente del Consiglio e del comune di Acireale
Una nostra iscritta Nessuno tocchi Caino sicuramente a Brera ferita anche al partito radicale
Grazie Sabrina buona sera tutti ho veramente o pochissimo da dire posso solo ringraziare gli organizzatori di questa serata
Perché devo dire che
è stata una bella serata per me
Sono un ignorante in materia lo ammetto foto vi sono iniziata diciamo iniziata approcciarmi un po'a queste problematiche Cosint
Così pesanti consentirci aggettivo da poco grazie appunto a Sabrina che mi ha coinvolto in questa iscrizione
Io devo ringraziare in particolar modo la signora Moro anch'io come il sindaco provengo da quella generazione
Che ha vissuto
Tramite i mass media
Quel tragico evento nell'uccisione di ciò appare
Che ora riviste ripreso
Con le mie figlie quando hanno iniziato a studiare se i libri di storia
Fortunatamente il bisturi hanno iniziato a riportare questi eventi prima invece non se ne parlava così come la Shoah ecco prima non si parlava di Shoah
Quegli anni Fiamma e mi sono profondamente commossa quando lei si è commossa poco fa
Quando ha parlato di dolore lei era il dolore in quel momento
Io ho un principio fondamentale nella mia vita che cerca di trasmettere spero che trasmessa anche ogni fine
Che è il principio del riscatto
Qualsiasi essere evidente a diritto sacrosanto del nostro rispetto anche chi ha sbagliato ha diritto al nostro rispetto incondizionato
E sto rivedendo anche il
Mio concetto di pena il carcere di punizione di leggi si parlava di diritto penale già questa parola penale veramente fa accapponare la pelle
Ed è facile perché sia una vita normale ha sbagliato deve pagare deve soffrire anzi ci sono momenti in cui
Sita in San la pena di morte giusto castigo pure la palla il pianeta con il testo di ferro come si usava
Fino a un secco no a
Io ringrazio perché è un oggetto di riflessione che porterò dentro di me macché Borro condividere lo dico in maniera molto sincera tornando a casa con con mio marito e le mie figlie
Mi dispiace non aver tirato mia figlia per essere qua presente doveva studiare quindi dato priorità lo studio perché c'avete dato una bellissima lezione
E la testimonianza anche non mi ricordo il nome perdonami Roberto
Roberto cosa volevo dirti Diotti auguro veramente tutto il bene perché hai diritto a tutto il bene del mondo grazie
Può essere riascoltato su Radio Radicale quindi anche le tue figlie lo potranno recuperare questa venti
Ad essa chiedo se c'è qualcuno di voi che vuole intervenire che vuole dirci le proprie impressioni su su questa serata o dare comunque il proprio contributo di idee Peppino
Ecco l'acqua pettina Lipera
Avvocato
Chiama
Quindi mi sembra
Tensione
E io non potevo dire sono ferisce di nere
Sto conosciamo sono accanto alla la signora Moro per me
E se ma con gli occhi rossi ricevo un tale
Senza non c'è bisogno di un omicidio basta guardarlo in faccia una persona Cesa Lombroso ma studiata in mano
Detto questo io più dissolto da lontano demente
Quella tragedia italiana mi sono spesso con penetrato nel dolore dei figli avendo io poi presso il padre in maniera normale e naturale per carità figuriamoci in quel modo tragico
E sono felice l'Ecuador Rita Bernardini ci conosciamo quasi del trentacinque anni abbiamo fatto tante cose insieme continuiamo a farle
E il fatto che c'è un personaggio come lei posso dire personaggio no personaggio come vorrebbe la Boldrini personaggio fatto che ci sia un personaggio come lei ci dà tanta forza talmente
No Maria affidarle grazie grazie grazie di cuore ai grazie
Grazie anche fino all'Italia avvocato come giustamente ricordava Rita chiedo se c'è ancora qualcuno
Serbi
Salti
Va bene allora do la parola adesso Maria Fida subito dopo ha parlato e allora la diamo a Sergio D'Elia per le conclusioni
Ossia se va a fare Santa
Hai visto che però che ho risparmiato stasera il fatto memorabile
Va be'allora voi che se nel passato la la cosa più divertente che io il racconto che
Maria Fida fatto di una missione
Incredibile no Cuba
Come come Blues Brothers conferme in missione per conto del signore in questione signora alla pari
Va beh insomma furono salvati da questa missione per grazie appunto a Maria foto cioè Aldo Moro tramite Maria Fida Moro no non c'è nulla da conclude perché se mai ce ne sarebbe da iniziare di nuovo un altra
Un'altra serata io vi ringrazio davvero
In particolare agli accessi che sono qui con noi questa sera non ci sono soltanto accessi Antonio Sabrina che hanno voluto questa serata ma in particolare per aver scritto uno dal racconto straordinario del congresso di Opera ricordava Rita quest'anno dovremmo avere il nostro nono congresso
Speriamo che possa essere un congresso normale nella sua straordinarietà come sempre sono i nostri congressi nel senso che lo potremmo fare in presenza è un problema sarà un problema ma noi la soluzione ce l'abbiamo già potrebbe esserci un volo charter che parte da Catania perché su opera insomma se dovessero partecipare tutti gli scritti che ci sono tra nella provincia di Catania se poi pensiamo anche all'intera Sicilia ci vorrebbe un cargo
Diverso da quelli nel senso che gli il cargo del dolore che si cerca di far diventare tragedia quello di lessico ottocento persone
No che sono riuscite a salire su quella aereo da trasporto guidato da un pilota è straordinario perché riuscito
A far rilevare da terra un mezzo che normalmente dovrebbe portare centocinquanta persone ottocento salvarle
Dalla pericolo che potevano legittimamente il loro ritenere di correre stando in in Afghanistan invece questo sarà un un charter della speranza della le grigliate perché se dovesse venire tutti davvero non basterebbe
Un un volo normale siete tantissimi centinaia di iscritti tra Acireale provincia di Catania e in Sicilia
Io vi ringrazio molto mai ringraziamento più concreto che potrete dare è quello di guardate l'iscrizione a Nessuno tocchi Ghedini a parte che
Può sembrare non si può fare pure astratte
Eppure deducibile dalle tasse
Nel senso che portate portata in detrazione un affarone tratti
Ma cogliete l'occasione c'è Elisabetta che riuscita neanche a fare infine finire il giro maledice il tavolo perché ancora non ha firmato il referendum per chi si vuole iscrivere
Davvero l'appello che faccio intanto i presenti ma attraverso Radio Radicale anche a chi ci sta
Ascoltando c'è un numero verde ormai delle iscrizioni al partito radicale Nessuno tocchi che io che il telefono di Elisabetta semplicissimo da ricordare il tre tre cinque è il prefisso dei telefonini forse più noto più antico
Poi il resto del Celtic otto mila
Cinque sette sette
Sì otto seguito da tre zero otto mila cinque sette sette potete anche chiamarci ora qual pronunciare l'iscrizione di carta di credito sul sito quello che volete
Ma per quelli che sono ancora qui abbiamo ancora avevamo previsto di finire molto più tardi ma avendo iniziato in orario
Soprattutto in onore coloro i quali erano qui puntuali
Possiamo ancora stare un po'insieme anche finita questa nostra bella inconferente
Ora
Ecco in diretta da Cuba
Ma gli affida
No perché non possiamo restare tristi non è possibile allora dovete sapere due cose primo
Mio figlio mi ha mandato qua
E voi non sapete il valore di questa cosa a mio figlio è quello che del caso Moro ha subito le conseguenze peggiori
Perché aveva solo due anni ha perso in un botto solo le ventiquattro persone che componevano la scorta tra quelli vivi quelli morti quelli di turno quelli non di turno quelli che facevano servizio sotto casa
E per un bambino di neanche due anni
La sparizione di ventiquattro persone in un botto commesse il qui a nel vostro Paese ha d'improvviso voi torna staccate foste rimasti solo voi
Quindi mio figlio è molto diffidente nelle cose che riguardano la politica e ha tutte le ragioni della terra però essendo vissuto in mezzo a tantissimo dolori Luigi
E anche a tanta speranza perché lui sa che il nonno veglia su di lui ha dato la sua parola alla nonna che gliela ritrasmessa che mai Luca sarebbe stato abbandonato
E Luca figuratevi se uno lui ha solo me quindi io sono tutta la sua famiglia sono madre padre e fratelli amici tutti perché
No tra le cose che ci sono successe la la cosa più terribile di avere perso la nostra famiglia
E
E Luca si doveva confrontare con Pannella che non solo non lo consolava ma gli diceva con dolore purtroppo tua mamma non è ancora stata arrestata
Voi pensate uno che ha come punto di riferimento solo una madre
Sentirsi dire queste non è il massimo a Cuba la madre non è ancora stata arrestata a Cuba anche perché essere arrestati a Cuba può voler dire che veramente buttano la chiave nel senso torni due anni dopo si è tornino
C'è
Comunque Cuba è indicativo di una cosa importante allora io ci sono andata oltre
Perché amo le avventure perché sono temeraria potrà essere cattiva sono anche temeraria per fortuna sono temeraria abbastanza temerarietà andare a Cuba
Pur non conoscendo i risvolti ma avendo un'infarinatura di di politica estera tale da sapere che finire in un carcere a Cuba o o o filiere in un carcere turco finire in un carcere italiano non è proprio la stessa cosa
Però fidavo nel fatto che papà come dire che la stima che aveva non per colpa le persone che venivano dal dolore del popolo bistrattato
Mi potessero ci potessero tutelare perché i miei compagni facevano l'impossibile per per fare tutte le case che ci avrebbero portati dritti in carcere non è che dice stiamo un po'attenti una fatto cadere il coltello
Mi andavamo in taxi in cinque mentre Massimo in quattro parlavamo a voce alta litigavano in mezzo alla strada
Abbiamo parlato del caso Moro Linney ristoranti a voce altissima dicendo le cose più terribili sul potere economico io non lo so insomma proprio non c'hanno arrestato non c'hanno arrestato
E non solo non ci hanno neanche picchiato anzi la polizia a fatto in modo che noi non fossimo riempiti di botte perché questo comunque Luca che vive queste cose con ecco tra virgolette con grande tremore e che hanno adulto adesso perché ha quarantacinque anni
Ma dentro di noi rimane sempre il bambino che ha perduto tutta la sua famiglia in un botto solo e
Questo Luisa sempre delle lagne incredibili se io dico vado là
Ma Naomi col Partito radicale e con Nessuno tocchi che se io dico vado a sciare un giorno lui dice ma no perché dopo ti potresti fare ma io non ci vengo e poi se sei sola ci si rompe la macchina e se e lui sa benissimo che io me la cavo
C'è
Sa che ha a che fare con una persona Solid
Da che se la sa cavare H anzi in genere aiuta gli altri però mi ha stupito il fatto che non abbia per niente protestato non solo non ha protestato ma lui non vuole che il suo telefono ci ha dato a nessuno
Proprio nessuno
I suoi tre quattro amici nelle elementari io e basta
Ha insistito prima che io venissi qua perché io dissi questo telefono quello di Elisabetta lo sa già da Cuba
Per da Cuba in poi telefonica Elisabetta
Ha voluto il telefono di
Sergio e diritta quello di Sergio gliel'abbiamo già mandato e la sommerso giorni siete già messa già e non c'è problema anche a quello di vita
Vuole tra vuole il telefono vuole che voi abbiate il suo telefono che voi non sapete che significa
Significa che lui via adottato come figure di riferimento maniera che se cade l'aereo non lo può parlare con voi dire ma mamma era salita su quell'aereo oppure no cioè lui si fida di voi e siccome Luca non si fida di nessuno tranne che di me e di suo nonno direi che è un buon risultato politico
E e vuol dire un'altra cosa vuol dire che lui conosce che questo lavoro che state facendo critica metto anch'io anche se non ha la tessera che stiamo facendo per Nessuno tocchi Caino è esattamente quello che avrebbe fatto papà e chi faceva papà che voleva a tutti gli extra parlamentari in Parlamento queste nel suo sogno lui voleva che tutte le persone dissenzienti avessero voce nel luogo dove si parla
E questo è importante Luca l'ha capito l'ha capito bene
Quindi mi ha mandato senza protestare neanche una volta senza rompere le scatole perché stavo fuori più di una notte che è il massimo che mi viene consentito
Come i soldati cioè ti firmo un permesso per una notte e basta questa volta gli ho detto che sto via tre notti ciò buttata là ho detto io sto a tre notti e torna il quarto giorno
Pensando di
Non è successo niente ha detto senti voglio il telefono vorrà il telefono di Serge di Rita perché mi sento più tranquillo dagli il mio telefono dopo il tuo telefono sì no dia loro di mandarmi un messaggio così lo memorizza detta
Incredibile questo è un cambiamento epocale
E significa due cose voi non lo potete sapere perché non lo conoscete ma io lo conosco bene e significa due cose che si fida
Di Nessuno tocchi che in e questa è una grandissima responsabilità
All'idea precisa del carcere perché io adesso vi racconto una cosa che
Nessuno sa c'è stato un attimo
La si è passato tanto tempo si può raccontare
C'è stato un attimo
In cui in un parco giochi
No de ho ho mischiato due due aneddoti no non è questo che voglio racconta Luís si è trovato bambino piccolo di
Pochissimi anni nella pubblicità tra un cartone animato e l'altro a vedere la scena del sequestro del film di Ferrara
Si è talmente spaventato
Che non parlava più
Era in stato di choc proprio da temere per la sua salute mentale e per la sua vita
Allora io l'ho portato dal professor Ferro che dirigeva l'ambulatorio di Psicologia medica al Gemelli e gli ho detto si inventi qualcosa che lo possa consolare
Si inventi qualcosa che lei sapete che ho fatto l'ho portato in carcere da Morucci e Faranda e gli ha fatti Luca è stato ricevuto nella stanza del direttore di Paliano
E loro gli hanno detto che il nonno non era stato maltrattato cioè che la scena che lui ha visto Brusca dei firma non corrispondeva al vero
Io poi non lo so come sono andate veramente le cose
Ma Luís ha ripreso a parlare quindi Luca è stato in un carcere
E
Qualche anno dopo anno moltissimi anni dopo siamo andati una sera a cena con il giudice Imposimato e sua moglie che era consigliere della Corte dei Conti quindi un giurista
Una giurista e e loro parlava non certo molto tra loro e Ferdinando e sua moglie non so come hanno fatto riferimento a Stalin e hanno detto una cosa tipo che ha ha ucciso
Milioni di persone ha detto hanno detto anche il numero Luca che non aveva detto una sola parola perché sta strano stava buono buono ad essa ascoltava
è intervenuto e ha detto
Non importa il numero non se ne uccide neanche uno
Questi due giuristi l'uno e l'altra
Se ne rimasi talmente
Commossi da questo bambino piccolo che gli ricordava che la Val valori della vita e in quanto tale
Che la gravità non stava nel numero
Ma nel fatto che si salva ogni vita
Quindi
Luisa che quello che io sto facendo adesso eh aperte le per Inverigo lette pericoloso perché qualsiasi cosa faccio io pericolosa perché assume subito una valenza diversa la gente in mala fede
Ci sguazzano non fa finta di non capire ma non ammesso l'importanza importante che lui abbia fiducia in questa impresa
E quindi a suo modo
Dia il suo contributo
Alla memoria del nonno perché Luisa che la soluzione del problema carcerario lo sa con certezza millimetrica vuol dire fare la volontà di Aldo Moro
E voi non sapete quanto gli può costare quanto lo spaventa
L'idea che
Qua mi posso succedere qualsiasi cosa in ogni caso certo più mi metto e mi in in determinate situazioni e peggio è però quest'anno di per sé non è una cosa pericolosa va in genere le cose che faccio io
Tendono a diventarlo no perché vengono
Volutamente male interpretate
E quindi non si sa mai dove dove vanno a finire comunque o la benedizione di Luca di conseguenza ce l'ha anche Nessuno tocchi Caino di conseguenza siamo passati indenni attraverso Cuba
E faremo altre cose spero altrettanto paradossali e se fossero anche divertenti sono la metà
Grazie
Grazie per essere stati con noi mandiamo un saluto a chi ci ascolta ci ascoltato da casa a tutti i detenuti che hanno avuto l'opportunità di seguire questo confronto
Con Maria FITA Moro
Diva radio radicale grazie