Rassegna di Geopolitica. Il negoziato con l'Iran e il ritiro militare americano dal medio oriente

Trovate all'ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di mercoledì ventitré giugno due mila ventuno oggi parliamo con due segnalazioni di un tema il ritiro militare americano dal medio oriente
La prima segnalazione è un quotidiano il Wall street journal e poi un'analisi di una rissa geopolitico americano molto noto George Friedman prima segnalazione l'articolo del Wall Street Journal diciotto giugno scorso il titolone tradotto dall'inglese il sette uniti si stanno ritirando centinaia di truppe getti missili antimissile del Medioriente uno sei giorno al punto comma diciotto giugno scorso
L'Amministrazione by piena scrive il quotidiano americano sarà pienamente riducendo il numero dei missili balistici dispiegati nella regione
Sulla base di un più generico riallineamento geopolitico strategico dettato dalla competizione con Russia e Cina
Spiegano fonti del Pentagono citate voi soggiorna
In questi giorni infatti il Pentagono ha ritirato otto batterie di missili patchwork erano disperate in Iraq Kuwait Giordania e Arabia Saudita senza sorti anche per diversi squadroni dirigente militari che sono stati errori dispiegati
Questo rapido al ritiro spiegano le fonti del Pentagono cita wall street journal
E il dettato soprattutto dalle nuove realtà sul terreno e dalla nuova definizione delle priorità strategiche della amministrazione valide un riallineamento strategico che passa anche per dall'uscita totale degli Stati Uniti
Dall'Afghanistan dopo venti anni di guerra
L'altro fattore concomitante spiegano le fonti del Pentagono citato fosse giorno che il cambiamento delle politiche dell'amministrazione by the nei confronti dell'Iran
Con il quale si è riaperto negoziato approvazione rivista della corte sul nucleare del due mila quindici
Il fattore anche sorprendente paradossale Carew con la fine delle politiche la massima pressione cosiddette dell'amministrazione tratto contro Teheran si è di fatto ridotto il rischio di una guerra contro l'Iran anche accidentale
E nel frattempo però anche tutti gli alleati degli Stati Uniti nella regione hanno provveduto a irrobustire le loro difese in particolare l'Arabia Saudita Cauzzo soprattutto degli attacchi da voi MB di frutti
Sostenute dall'Iraq questo è quanto scrive mosse dei giornali in questo articolo del diciotto giugno scorso intitolato tradotto dall'inglese
Gli Stati Uniti stanno girando centrerà dietro Progetti e missili antimissile dal Medio Oriente
Wall street journal punto com diciotto giugno scorso ma di ritiro corri dispiegamento dettato da attivi ed altre esigenze strategiche
Il questo è il tema da approfondire con la seconda segnalazione di oggi qui siamo sul sito di analisi geopolitiche
Fondato da George Friedman il sito è geopolitica futures punto com ed analisi dello stesso giorno prima è intitolata tradotto dall'inglese che ritiro americano dal Medioriente
Gli Stati Uniti stanno rapidamente ritirando messi versate le getta militare del Medioriente da Iraq Kuwait Giordania e soprattutto dall'Arabia Saudita
Si tratta di batterie per tre notti Jack militari in particolare l'Arabia Saudita scrive Friedman sarebbe stata informata solo il due giugno scorso del ritiro che secondo le fonti americane citate dal Wall Street Journal
Dovrebbe avvenire ed essere completato entro l'estate
Un ritiro militare americano dal Medioriente comunque in linea con le scelte delle precedenti amministrazioni Obama che poi amministrazione tra una eccezione però va ricordata sotto ricordarsi ma
A seguito dell'attacco degli utili dallo Yemen contro le infrastrutture petrolifere saudite nel due mila diciannove tratto aumento invece la presenza rigetta militari americani in Arabia Saudita
Il ritiro del assertività dei Meridiani antimissile nel Medioriente decisa dalla tua amministrazione Baden
E dettato dalla necessità di ridiscutere amento di questi armamenti di conseguenza la domanda dove andranno questi armamenti e sulla base di quali considerazioni strategiche
Intanto bisogna tenere ovviamente conservazione fatto sì la minaccia di guerra imminente o dettata di conservazione di lungo periodo
Un'anomalia destinazione del dei dispiegamento delle armi americane ecco verso quello che viene chiamato il teatro cinese
Quindi a siti come l'isola di Guam nel Pacifico verso reati come Singapore col Giappone
Gli Stati Uniti però ricorda firma sanno bene da tempo che la Cina loro le loro principale competitor cannoneggiare dispiegato strategicamente le loro forze nel teatro cinese
Ridurre ulteriormente la presenza militare americana anti missile nei dai Paesi alleati arabi però forzare ulteriormente presenza militare del teatro cinese apparirebbe dunque a dir poco ridondante
Un'altra possibile destinazione delle dispiegamento militare americano potrebbe essere il teatro russo cosiddetto di recente Mosca ha aumentato la propria professione Longo più punti del suo confine occidentale come Bielorussia il Caucaso dove si scontra con interessi strategici americani nella regione
Un indizio interessante è la notizia filtrata che l'Ucraina sarebbe trattando con Gerusalemme per la fornitura di un sistema missile anti missile israeliano dorma
Notizia non credibile per due ragioni primo perché Israele non può permettersi entrano in rotta di collisione con la Rossa secondo per quello che è e non può permettersi un contratto così oneroso
E soprattutto l'interesse strategico negli Stati Uniti e di potenziare la difesa ed è di alcuni alleati nella regione come polo Romania Georgia e Ucraina orientale appunto
Fino a qui avverte l'autore abbiamo parlato di eventi spiegamento strategico antimissile americano del Medioriente ad altri teatri come il teatro cinese il teatro russo altra questione sarebbe invece
Un parlare della ritiro dei sistemi antimissile dal Medioriente gli Stati Uniti opportuno ça va sans dire posseggono sufficiente riserve le rimanenti per decidere di ritirati dagli alleati arabi se Foggia
Ereditò indebolisce gli alleati arabi erano capaci di autodifesa punto di domanda
E qui bisogna inserire il fattore Iran
L'Amministrazione Bayern scrive freddo ma nella sua analisi l'amministrazione bagna sta negoziando un nuovo accordo nucleare collera Liverani invece nel negoziare questo il nuovo l'interesse l'Iran nel negoziare questo nuovo accordo sul nucleare e il timore che ha dato nei confronti dei Paesi arabi della regione l'Iran che è opportuno ricordarlo l'Occidente ma l'Iran non solo dimentica mai
Ha combattuto la guerra distruttiva agli anni Ottanta contro l'Iraq di Saddam Hussein ha sostenuto l'Occidente che ossessionato anche oggi da un Iraq forte che ha unito alle sue frontiere magari sostenuto dai Paesi arabi e dai dai dall'Occidente nei panni di Teheran quindi avere armamenti nucleari può dire di dotarsi di deterrenza proprio nei confronti dei nemici nella regione a retorica bellicosa del regime iraniano nei confronti di Israele
Che va ricordato che ho avuto soprattutto all'opinione pubblica interna
Va quindi letta come invece un imperativo strategico di impedire nuove guerre nuovi attacchi contro l'Iran contro la Repubblica islamica
Seguendo questa logica quindi se Teheran aderisce ad un accordo nucleare essa deve essere vincolante anche per i Paesi arabi della regione
Di conseguenza e interessi degli Stati Uniti diminuire ultime lateralmente la propria difesa antimissile nella regione per spianare la strada ad una o l'accordo sul nucleare
Che vincoli più strettamente Teheran agli accoglie i termini dell'accordo che ha un nuovo regime di ispezioni
Legate adesso ma i tempi in un ritiro unilaterale militare americano dalla Regione vanno comunque considerati per non allarmare gli allegati arabi e Israele nella regione questo è quanto scrive in sintesi l'articolo è più lungo l'abbiamo sintetizzato George Friedman fondatore del sito geopolitica futures punto com in questa allontanarsi intitolata il ritiro americano dal Medioriente
L'articolo lo ritrovate omaggio politica anzi nocciolo spunto comma ventidue giugno scorso termina qui la puntata di oggi della rassegna di geopolitica di mercoledì ventitré giugno due mila ventuno insoluto ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo