Presentazione del Rapporto «Un cambio di paradigma per l'economia italiana: gli scenari di politica economica»

Allora buongiorno
Benvenute e benvenuti tutti gentili ospiti
Cominciamo questa parte prima del seminario di tradizioni
Del centro studi di Confindustria seminario autunnale
Lasciate ma intanto ringraziare molto anche
A nome del presidente del Bonomi ha detto direttore generale Mariotti
Di Confindustria i nostri ospiti che sono la professoressa Lucrezia Reichlin della London business school il professor Daniel grossa direttore del Centre for European Policy Studies
Di Brussel il ministro il senatore
Roberto Gualtieri ministro dell'economia e delle finanze
Illa rapporto che vi è stato distribuito perché vado sinteticamente a presentare com'è ovvio visto che circa mezz'ora forse anche meno visto che siamo un po'in ritardo
Contiene molti più dati informazioni e molte più argomentazioni rispetto a quello che è riuscito a dirle qui oggi naturalmente se avete poi la voglia pazienza di andarvi a Roma guardare troverete credo molte informazioni
Interessanti da questo punto di vista vorrei anche ringraziare molto tutti i colleghi del Centro Studi Confindustria le colleghe ai colleghi del Centro Studi Confindustria molti vedo qui presenti che hanno naturalmente contribuite Marina decisiva a realizzare questo rapporto e anche
Confindustria Alberti che ci ha aiutato a realizzare
Una parte
Diciamo speciale sui temi del turismo in Italia
Allora quando possono andare con la slide e uno quando nel mezzo dello da una fine marzo presentammo il rapporto di previsioni
Appunto di marzo quello primaverile scrivemmo che sull'economia italiana si sta battendo meteorite
Allora su questo ci furono delle benevole era o niente
Immagino da parte di qualche dinosauro ma
Diciamo che la dimensione del del cratere adesso che un po'di polvere sia
Si è posata non tutta comincia a diventare evidente
Come potete vedere noi siamo ad oggi leggermente più pessimisti rispetto alle previsioni della nave fra che è uscito qualche giorno fa quindi diamo per quest'anno almeno il pessimismo significa dare a un meno dieci di calo del Prodotto interno lordo lì a seguire dei consumi delle famiglie soprattutto gli investimenti e delle esportazioni l'occupazione in termini di unità di lavoro equivalenti scende sostanzialmente in linea con la discesa
Del prodotto interno lordo come sapete in termini di occupati la situazione è molto diversa e ne parleremo fra poco per quanto riguardo mi ventuno siamo invece sostanzialmente ad oggi in linea con le previsioni della NATO e nessuna perché se alla previsione a legislazione vigente che vedete nella colonna due mila ventuno sommiamo non abbiamo avuto ancora il tempo di fare simulazioni nuove perché aspettiamo naturalmente la legge di bilancio con il dettaglio
Della manovrabile governo ma se sommiamo quello che il governo prevede in termini di impatto della manovra di bilancio cioè uno zero nove devono conterrà il prodotto interno lordo immune tre per indebitamento la pubblica amministrazione sostanzialmente siamo molto vicini alle pensioni al Governo per il due mila ventuno la prossima slide
Allora al di là di quello che veniva verso su perché siamo leggermente pessimisti rispetto alla al Governo
Il punto che ci interessa sollevare qui anche di carattere strutturale e di lungo periodo
Con questa crisi noi torniamo indietro di
Alcuni decenni
Il PIL pro-capite torna sostanzialmente a livello del Migliora centonovantaquattro
E quello che vedete
Quello che Confindustria sta sottolineando comunque da da un po'di tempo ovvero che ci troviamo adesso in questa situazione senza aver recuperato completamente la caduta che già
Era venuta dopo la crisi finanziaria due mila nel due mila otto quindi in termini di PIL non di PIL pro-capite
Affine due mila diciannove eravamo ancora un po'più di tre punti sotto il due mila otto
Stimiamo che a fine due mila uno nonostante la ripresa di una no saremo otto punti sotto sette otto punti sotto il livello del PIL del due mila otto
Avanti perché siamo dunque la produzione di Ferruccio industriale ieri ha sorpreso tutti anche noi
Ovviamente ci ha sorpreso favorevolmente siamo molto contenti perché come potete vedere con il dato di agosto che è andato un po'particolare perché
Produzione industriale di agosto
La vorremmo la la valuteremo anche nei prossimi mesi
In termini proprio di movimenti statistici delle serie tuttavia ci dice che la manifattura italiana che come dette nella la linea blu era quella che aveva subito dopo lo da una il crollo maggiore comprensibilmente
è risalita sopra i livelli dell'agosto del due mila diciannove
Quindi
La produzione industriale di agosto due mila venti è
Intorno parliamo di qualche decimale
A quella del dell'agosto due mila diciannove il che non toglie
Tuttavia comprensibilmente che nei primi otto mesi dell'anno il calo della produzione industriale stimato dall'Istat del quindici virgola quattro rispetto alla a produzione industriale di gennaio
Agosto del due mila diciannove quindi primi otto mesi vedono un calo della cioè quindici e cinque
Perché nonostante questo siamo un po'più pessimisti del dell'anagrafe
Prossima slide perché mentre siamo
Questo punto ottimisti su il profilo della produzione industriale probabilmente
Ripeto il terzo trimestre andrà meglio di quanto abbiamo anche previsto qualche giorno prima che uscissero inviati
Sul settore servizi abbiamo ancora delle perplessità dei dubbi
Aspetteremo ancora non li abbiamo i dati che riguardano il il trimestre estivo però quello che sappiamo oggi che come potete leggere
Il settore turistico ad esempio ha avuto un impatto fortissimo
Dalla crisi dal dallo da un prima dalla caduta della componente straniera del turismo che tra gennaio-giugno ha visto settantasette per cento in meno di
Presenze di contributo per la componente turistica e da quello appunto che c'era contato come informazioni l'osservatorio di Confindustria Alberghi e che trovate riportate in un box abbiamo anche stime per il periodo giugno Agostoni negative soprattutto una tendenza una preoccupazione per quello che sarà il tasso di occupazione dell'est delle camere d'albergo e la flessione del fatturato nel settore alberghiero
Intorno a meno cinquanta anche nei mesi autunnali ora
Speriamo di essere smentiti
Tuttavia alcuni segnali da questo punto di vista che riguardano di nuovo senz'altro il turismo estero
Credo che ieri il governo il ministro speranza abbia chiesto di nuovo una quarantena per gli arrivi da molti paesi europei
Ci lascia naturalmente preoccupati rispetto a questo settore ora il turismo pesa trenta solo per il sei per cento del PIL ma con l'indotto che riguarda come poter immaginare settori dei trasporti della
Ristorazione eccetera si arriva a circa il doppio quindi
Questo anche per il terzo trimestre ci rende preoccupati inoltre
La preoccupazione naturalmente a questo punto che per il quarto trimestre perché noi avevamo immaginato un profilo sostanzialmente piatto nel quarto trimestre qualche giorno fa adesso
Tendiamo a essere
Leggermente più pessimisti sul quarto trimestre e questo naturalmente di nuovo con i servizi che possono rappresentare un un freno ma anche con alcune preoccupazioni che riguardano l'export non solo per paesi e quali l'export già avuto molte difficoltà in questo periodo pensa agli Stati Uniti ma anche ad alcuni Paesi europei dove naturalmente
Il
Le chiusure le difficoltà che cominciano a vedersi l'Inghilterra la Francia la Spagna eccetera potrebbero impattare negativamente sulla sulla sposta anche verso i Paesi europei
Nuovi come vedete abbiamo sempre naturalmente le provvederemo altri dati avuto un contributo molto forte nell'ultimo decennio dalle esportazioni
Per la crescita del prodotto interno lordo e quest'anno come deve soprattutto in termini di export di servizi il crollo è
Abissale meno trentadue per cento
Soltanto parte di questo stimiamo che verrà recuperato nel due mila ventuno
Un po'più del del venti per cento anziché il realtà al diciotto per cento
Possiamo andare avanti
Con l'occupazione e l'occupazione naturalmente in termini come dicevo di unità di lavoro effettive ha seguito abbastanza da vicino il profilo del prodotto interno lordo è questa linea
Tratteggiata
Già la
In termini persone occupate per i provvedimenti del governo ha messo in campo
Cassa integrazione blocco dei licenziamenti
Il profilo dell'occupazione molto diverso ed è migliore ciò nonostante
Adesso vedremo anche un po'in dettaglio
Nel due mila vittime stimiamo comunque un calo degli occupati di quattrocentodieci mila unità
E crediamo che
Come dire anche con un profilo del PIL ottimistico e comunque positivo per il due mila ventuno che abbiamo visto prima nella prima metà del due mila ventuno probabilmente avremo altri duecentotrenta mila
Persone
Occupate meno
C'è una prossima slide potete vedere come
Almeno fino alla metà
Del due mila venti questo calo dell'occupazione sia stato presso che esclusivamente a carico del settore dei servizi per l'industria
Turchia dei provvedimenti a questo punto direi anche nel terzo trimestre per via dei risultati
Ottimi che sta avendo in termini produzione industriale ha mantenuto sostanzialmente gli occupati mentre il settore dei servizi
Il calo si è concentrato
E questo naturalmente grandissima parte riguarda i servizi ad alta intensità di occupazione come appunto quelli che ho menzionato prima nel settore alberghiero e la ristorazione
E ai trasporti in parte al turismo
E
I contratti a termine hanno giocato da questo punto di vista un ruolo molto importante
Andiamo avanti
In termini di inflazione
Vediamo e immaginiamo per quest'anno e anche per il prossimo un più profilo sostanzialmente piatto intorno
Allo zero molto sotto i valori
Obiettivo della Banca centrale europea che
Forse sta avviando una riflessione su questo
Detto questo qui oltre a come potete immaginare
La domanda abbastanza
Depressa pesa anche il crollo della componente energetica mentre in altri categorie di beni ebbene alimentari ad altri il l'incremento dei prezzi è stato
Con segno positivo
Ancora avanti
Quadro la finanza pubblica
Considerando anche la la manovra per il due mila ventuno che che il Governo ha annunciato nelle annate
Sostanzialmente in linea con quello che
Appunto una nota aggiornamento del del leader fra con appunto
L'indebitamento che quest'anno vale dieci otto che l'anno prossimo al cinque otto senza uno virgola tre aggiuntivo della manovra
Che è stata annunciata dal governo per la prossima EGP lancio
Il debito pubblico sale intorno al centocinquantotto centocinquantanove del prodotto interno lordo scende
Leggermente il prossimo anno che
Dalle attenzione del Governo tornerà ai valori precrisi per la fine del del decenni
Avanti
Dunque in termini di utilizzo delle risorse
Tutta la massa imponente rilevantissima di risorse il Governo ha messo in campo
Con i vari decreti che sono stati
Approvati durante i mesi appunto della
Della prima ondata della pandemia
Abbiamo appunto dei i cento miliardi
Circa di impegni che il governo ha messo a disposizione per sostenere tutte le categorie produttive e sociali
Stimiamo che già ad oggi più del settantacinque per cento è stato impiegato e che per fine anno immaginiamo che si arriverà a un impiego quasi totale delle risorse che il governo ha messo in campo comprese quelle
Del DL agosto
E che
Naturalmente porterà l'impiego intorno alla almeno il novantacinque per cento
Di queste con le diete
Secondo nostre stime circa un terzo è andato per il sostegno al lavoro un altro terzo circa per il sostegno di famiglie in prese qui abbiamo messi insieme
Ma qui nel rapporto trovato i dati più scorporati dove si vede che rientrano per esempio e sospensione dei pagamenti fiscali che hanno riguardato sia a famiglie e imprese oltre che una serie di bonus che anche naturalmente per quanto velata imprese la cancellazione della prima rata del saldo dell'IRAP
E poi ci sono altre misure che riguardano settori specificità sanità al turismo e cioè gli enti territoriali eccetera
Rispetto mi pare di poter dire a certe uscite di stampa non non vedo quei cinquanta miliardi che qualcuno attribuito intermedi risorse governative destinato alle imprese ma siamo pronti a discuterne
Quanti
Bene è quello che dicevo prima nella ripresa italiana
Negli ultimi periodi di ripresa dopo le crisi che abbiamo avuto a partire da metà degli anni novanta
Ed è la prima parte degli anni novanta in tutte le recenti fasi di ripresa la domanda estera sull'esportazione hanno costituito un traino fondamentale
E quindi vedete che in particolare dopo la
La crisi del
Due mila otto due mila nove il rimbalzo dell'esportazione è stato il principale di gran lunga traino per la ripresa dell'economia italiana da questo punto di vista sentiamo la storia successiva
Quello che vediamo oggi è che
Rispetto al Follo atto della crisi
Del diciamo la crisi finanziaria due mila sette due mila otto
Stiamo assistendo per ora effettivamente in termini produzione industriale mondiale ittiti prese al commercio mondiale ha un andamento abbastanza V
Naturalmente su questo pesa pesano alcune componenti di rischio la prima come potete immaginare naturalmente la ripresa della dell'epidemia
Però diciamo ad oggi vediamo che dopo il crollo dei primi insieme al primo semestre due mila venti fino ad oggi sia produzione industriale che
Commercio mondiale hanno avuto un rimbalzo molto forte a differenza di quello che successe
Dopo la crisi finanziaria quando la ripresa col deleveraging a fare molto più più lenta
Ma adesso appunto passerei un pochino a
Guardare qualche dato un po'più strutturale
Che poi introduce poi ragionamenti e potremmo fare credo su
Alcune possibili iniziative di di politica economica che a nostro avviso potrebbero dare un impulso alla crescita di medio periodi lungo periodo del Paese
Insomma quello che vedete
Che dalla dei primi anni novanta Italia in termini di di prodotto fatto sensibilmente peggio degli altri tre principali paesi europei
A chi si è un po'allontanata non da quel gruppo di cui almeno alla faceva parte nei primi anni novanta a metà degli anni novanta che si sta diciamo
Dire pericolosamente avvicinando Paesi meno forti in in Europa
Se andiamo avanti
Cos'è mancato insomma
Lo sappiamo soprattutto dopo
Il due mila sette due mila otto anche a seguito poi della crisi dei debiti sovrani
La componente degli investimenti pubblici e senz'altro stata una componente che ha
Contribuito alla diciamo alla bassa dinamica del
Della crescita italiana è questo naturalmente perché come sappiamo buona parte della
Contenimento della spesa pubblica richiesto a quel tempo si è scaricato sugli investimenti pubblici e perché naturalmente investimenti pubblici costituiscono una componente fondamentale non solo della
Dinamica del prodotto ma della dinamica al porto potenziale ovvero della
La capacità di un'economia di come dire
Trovare le condizioni e le modalità per garantire iniziale di crescita importante nel tempo investimenti pubblici che
Sono naturalmente complementari quelli privati per mille motivi perché garantiscono un'efficienza del sistema perché garantisca un contenimento dei costi dell'attività produttiva al settore privato e perché
Naturalmente possono anche
Diciamo contribuire alla produttività generale del sistema
Nell'ultimo periodo la all'investimento privato queste sono medie
Annue variazioni
Percentuali mediano di questi periodi hanno ripreso leggermente ma ancora poco segnalanti
Come dire un altro dei nodi della cresce l'italiano ne abbiamo provato a mettere un po'in fila dei dati senza pretendere in questo rapporto di fare un'analisi econometrica ce ne sono moltissime
Ilario tipo sulle determinanti della crescita Diana nel medio lungo periodo ce ne sono tantissime quasi tutte condivisibili si mette l'accento su alcuni aspetti piuttosto che altri qui ci interessa di più segnalare come dire in questa
Diciamo tendenza dell'Italia a diminuire la sua crescita rispetto agli altri Paesi quali elementi spicca asse euro come possibili se diciamo oggetti di allarme oggetti d'attenzione uno appunto l'investimento pubblico la produttività è un altro come vedete la produttività
Intesa come valore aggiunto a prezzi costanti su le ore lavorate è abbastanza ferma dalla novantasei per l'economia nel suo complesso
L'industria dopo la crisi del due mila sette due mila otto ha dato invece un contributo importante a commentare la produttività terra lavorata rame sappiamo benissimo per qui ci sono vari temi di intanto di comparazione internazionale di questi dati
Spesso sono di comparazione complessa e soprattutto c'è un tema di misurazione avuta pubblica amministrazione
Pensate che nei dettagli ma misurarlo oltre la pubblica amministrazione difficile può essere anche fuorviante
Ma abbiamo altri indicatori che non sono indicatori
Qualitativi fra queste non sono le risposte a interviste vengono fatte ma sono indicatori la Banca mondiale mette a disposizione ogni anno comparando
Altri sistemi economici sistema amministrativi di centonovanta Paesi del mondo
Su alcuni su alcune voci ce ne sono diverse mi abbiamo selezionate tre che hanno molto a che fare con l'efficace la pubblica amministrazione
Beh insomma considerando che
Più il ranking
è alto in termini di numero più in basso si sta quindi non se primi in classifica
Come vedete le procedure amministrative per far partire un'impresa in Italia sono diciamo l'ente e complesse così come di Spagna Germania fa addirittura un po'peggio se andiamo a guardare invece
Lo sforzo ripeto quantificato il numero di permessi che occorrono in tempo per ottenerli quindi non stiamo parlando spetta ripeto il Masada dei di domande fatte destra manca ma di calcoli a Banca Mondiale fa beh insomma in Italia per avere i permessi per costruire
Si fa molto peggio che in Germania e Francia
La Spagna pure fa Malino
Per avere
Dispetto dei contratti
Nel sistema appunto privato contrattuale anche immagino che rapporti la pubblica amministrazione
Il e in termini anche di giustizia civile rispetto ai contratti se Trenitalia con molta più difficoltà
Rispetto agli altri paesi europei per dirvi un numero Italia per vere arrivare ad avere il l'Enforcement rispetto di un contratto servono più di mille giorni contro i quattrocento circa degli altri grandi paesi europei
Andiamo avanti
A volte si pensa che produttività è un'ora di lavoro vadano andare in direzione opposta è questo
Diciamo può essere alcuni casi ma
Non necessariamente come vedete
In Italia la non sulla produttività
è cresciuta poco a partire dal due mila sette due mila otto ma anche le ore lavorate sono scese molto sono un po'ripresi negli ultimi anni ma ancora siamo molto lontani dai livelli del
Due mila sette due mila otto
Anti
Ecco qui adesso invece un punto passare rapidamente illustrarvi alcune questione un po'più strutturali che
Sono naturalmente molto a cuore a Confindustria ma che secondo me secondo noi
Disegnano anche una maniera con cui bisognerebbe guardare
I progetti ai provvedimenti che si possono mettere in campo anche in prospettiva utilizzando appunto e risorse europee alla queste scosse un lavoro fatto dal Centro Studi Confindustria con il ministero dell'economia e delle finanze
Che è andato punto va a vedere quali sono stati gli affetti del programma in vista quattro punto zero nel due mila diciassette due mila diciotto
Quindi questi sono dati in parte dalla relazione tecnica che il ministero ha fatto nel momento in cui il provvedimento era stato messo in campo e poi i dati del dichiarazioni
Fiscali che
Anche in forma anonima ministero diversi entro i finanziamenti a disposizione per questa ricerca comune che è un bell'esempio di ricerca appunto
Cooperazione tra pubblico e privato
Bene se vedete
Il risultato in termini Investimenti e
Direi molto positivo cioè gli investimenti che sono stati
Innescati dalla dista quattro punto zero sono di dieci miliardi nel due mila diciassette e secondo stime preliminari andremo a verificare presto
Di quindici nel due mila diciotto
Quindi anche oltre quelle che erano le previsioni rosse
Che si potessero fare rispetto all'ex Santese andiamo avanti
Ci sono molti altri aspetti interessanti di di questa ricerca di questo di questo sistema di diciamo di
Togliendo serale
Allora intanto molte imprese medie non non tanto quelle piccolissime molte imprese medie che medio grande diciamo
Intanto fino a quarantanove addetti e poi fino a duecentocinquanta hanno utilizzato questo questo tipo di provvedimento quindi credito non è stato limitato soltanto a imprese grandi riguardano anche imprese
Piccole medie
Se andiamo avanti
E ancora di più cioè che questo provvedimento con stime che sono state fatte di nuovo dal centro studi con il dipartimento delle Finanze
Del Mef
Questo provvedimento è stato utilizzato
Almeno dalle imprese medi e medio-grandi da imprese che avevano in molti casi un livello di maturità digitale molto basso cioè da imprese che alle non avevano intrapreso il percorso di digitalizzazione dei processi produttivi
Qui non si tratta di imprese che già facevano Investimenti quattro punto zero e hanno continuato a farli no si tratta per come vedete oltre il settanta per cento dei casi di imprese che hanno utilizzato questo
Provvedimento delibera mutamento
Senza aver avuto finora un salto diciamo interni tecnologico digitali e questo è molto importante perché segnala proprio per questo tipo di policy non è semplicemente qui non parliamo di sussidio
Se io dovessi definiamo sussidio definire come qualcosa che viene dato per sanare problema per non so garanzie trasporto pubblico locale
Possano offrire biglietti per i pendolari a prezzi ridotti no quindi parlare di incentivo che serve a spostare un equilibrio
Da una situazione diciamo su volti male un'altra c'è serve a spostare un pezzo il sistema produttivo su una traiettoria diversa che prima
Parte del sistema produttivo non aveva intrapreso per mille motivi e vogliamo possiamo immaginare di coordinamento di difficoltà diciamo organi attiva
Eccetera quindi questo dato mi sembra molto importante questa capacità di questo programma di far compiere un salto versione diesel digitalizzazione imprese che non l'hanno fatto finora se andiamo avanti
C'è anche un effetto che stimiamo molto forte sull'occupazione
Quindi qui
Si sfata un altro dei miti per cui agli investimenti tecnologici
Necessariamente distruggono lavoro
A Roma si direbbe manco per niente in questo caso cioè in questo caso investimenti tecnologici
Con il paragone tra le imprese che hanno usato lì per l'ammortamento
Ma con altre che abbiamo selezionato come essere ex-ante equivalenti e non hanno utilizzato libere ammortamento ha portato a un forte al momento dell'occupazione differenziale nelle imprese
Che hanno usato provvedimento essi andiamo avanti questo occupazione fintanto che queste sa utilizzato anche se utilizza molto le imprese grandi non sorprendentemente in termini di
Accesso a questo strumento ma qua abbiamo visto prima anche da da medie e piccole in termini di investimento anche in termini di assunzioni ma al Sud avuto impatto sulle assunzioni molto forte quindi industria quattro punto zero
Avuto l'inferno effetto differenziale sulle assunzioni al Sud che stimiamo in un più quattro per cento
E ripeto non è un sussidio secondo diciamo la mia interpretazione
Davanti
L'occupazione non è stata differenziare occupazione essa è un'infezione occupazione
Tra virgolette intelligente interessante qualificato
Che ha riguardato sia le professioni ad alta qualifica quindi la colonnina blu
I dice quanto quanto è stato l'assunzione di imprese che hanno utilizzato quattro punto zero rispetta imprese analoghe
Ex ante che invece non hanno utilizzato questo strumento vanno fatti investimenti tecnologici
Professione ad alta qualifica professioni
Qualifica scientifico non impiegati e quindi per comunque qualcosa verso e anche operai specializzati quindi operai comunque con competenze tecnologiche che specializzati dove addirittura incremento è stato del più di più del due per cento in termini di occupazione differenziale
Mi viene da pensare che qui presente e imprese più piccole e piccolissime imprese hanno investito senz'altro in occupazione che forse non sarà di laureati ma senz'altro di operai qualificati e specializzati
Davanti allora un programma del genere è interessante ripeto dal mio punto di vista hanno un solo in termini quantitativi ma in termini di come si può configurare un disegno
Di politica economica di politica industriale che abbia uno spettro ampio che sia coerente che cerchi di spostare un pezzo del sistema da un equilibrio preesistente
Sul bottino male un equilibrio migliore e quando
Diciamo quello che ha visto diciamo in parte la dimostrazione del fatto che un altro luogo comune mi avvio a concludere
Che quello che le imprese che il fatto che non ci siamo occupazione qualificata insistendo sei italiano questa è una storia di molti anni fa realtà però quando quindi molti mille anni fa quando studiavo si raccontava che
Le impresse investiva assumevano poche hotel qualificati in Italia quindi il problema non era
Ad offerte da uno dei due fregate a domanda qualificati ora adesso un attimo fa che non è così se le imprese vanno su investimenti tecnologici
Un certo tipo assumono e assumono personale qualificato allora cosa serve serve anche l'offerta quindi sarebbe opportuno uscire da questa logica diciamo
A pezzi ma costruire dei sistemi coerenti integrati che tengano insieme per esempio l'aspetto investimenti materiali l'aspetto possibilmente anche ricerca innovazione con l'aspetto formazione qui per esempio c'abbiamo l'esperienza istituti tecnici superiori che sono ancora pochi in Italia
Hanno circa quindici sedici mila iscritti e sono forse pochi che danno un diploma in un paio d'anni ad alta qualifica
Tecnico superiore e dove l'occupabilità e oltre l'ottanta per cento
Se faccio uno spot lo deve dire suoni Louis così alta
E soprattutto c'è un matching eccezionale
Cioè c'è una coerenza tra
Che tipo di studi e sono stati fatti e le classi di impiego che del novantadue per cento che molto oltre come dire il meno del settanta per cento
In Italia di coerenza perché quello sotto il mismatch e anche molto più alto rispetto alla media europea vado a concludere e con quello che sarà nei prossimi tempi la disponibilità secondo le stime
Del del me fatte via Nomentana fidati del Mef delle risorse del cosiddetto Next Generation l'Europa su questo
Gli altri relatori immagino avranno qualcosa da dire io concludo citando una cosa che è stata presentata l'assemblea di Confindustria e cui hanno lavorato qui devo dirlo no
Vengo picchiato non solo il centro studi ma tutte le aree tecniche di Confindustria che vedo qui rappresentate
E quindi come dire riparo
Dai possibili botte che potrebbe Andresano dico tutti le aree confini se hanno contribuito Itza questo volume e anche i gruppi tecnici e imprenditori ci sono molte i suggerimenti e molte idee interessanti su come
Rilanciare il futuro del nostro Paese
Prezioso Angela pure sui sagrati
Buongiorno a tutti e mi fa molto piacere essere qui con voi a discutere
Fa questo appuntamento tradizionale che è un'occasione appunto collettiva di analisi sull'economia italiana in questo periodo particolarmente difficile come si può vedere da questa assemblea che vede vista l'acqua fa veramente paura queste tue siete tutti imbavagliati tre dispersi riceve una su una situazione se arrivasse un marziano ha gestito prenderebbe che cosa successe
Allora ci sono tre messaggi in questo rapporto il primo che la risalita è difficile
Secondo che la ripresa avrà bisogno di strumenti europea i non ne ha parlato Stefano però diciamo a questo questa partenopea uno spazio nel rapporto e il terzo che la risposta titoli si dovrà affrontare
Un problema strutturale dell'Italia che il rallentamento della produttività che si cominciato diciamo a un certo punto degli anni novanta quindi una storia molto vecchia
Però purtroppo persistente
E in questo rapporto c'è un un grande peso poi per la discussione sugli affetti di Paoli di gli affetti di industria quattro punto zero di cui appunto abbiamo sentito anche un una grande fetta della la dell'introduzione di Stefano quindi vorrei dire qualche cosa su queste tre queste tre elementi
Sulla difficile risalita
A
E sempre più chiaro e questo emerge anche dalle stime di Confindustria però emerge anche appunto da da altre stime che la ripresa non sarà una ripresa V
E che quindi dobbiamo in qualche modo attrezzarci per un lento o c'è una una lenta un lento cammino verso un oste di stenti una crescita disse di STET
Che probabilmente sarà più bassa di quella precedente la crisi
La io diciamo non voglio fare l'uccello del malaugurio anche perché
Fare previsioni a lungo termine è sempre difficile io ho una società che si chiama Now casse che fa previsioni a brevissimo termine sul presente e sul passato quindi non mi azzardo diciamo
A fare prese previsione sul futuro però è inevitabile in questa congiuntura domandarci quale sarà diciamo il tasso di crescita tendenziale
Su cui l'Italia e l'Europa il mondo si attesterà dopo questo shop
Allora vorrei fare tre osservazioni il primo che quando gli sciocchi sono così pesanti la storia delle grandi recessioni passate insegna che ci sono dei forti effetti di stereo Zini
E e questo perché c'è una perdita di competenze grandi Effetti diciamo di riallocazione che non sempre portano
Che sanno di più non sempre sono virtuosi Schumpeter rianima molto spesso porta alla distruzione di capitale
Umana di capitale fisici fisico tutto ciò o diciamo rafforzato
Dal fatto che questa pandemia a effetti asimmetrici a livello settoriale molto pesanti e questo non va necessariamente ammantato nel nostro Paese
E sicuramente insomma e l'ha ricordato anche Stefano gli affetti su settori come il turismo sono stati molto pesanti
Mentre invece i settori basati sulla digitalizzazione avranno un busta noi abbiamo una una debolezza storica su questi settori quindi si può pensare a chi ha meno diciamo di un grande salto di un grande sforzo nazionale insomma di cui però insomma ci sono molte o abbia incertezze l'Italia non è messa benissimo un somme per via di una situazione preesistente
E oltre ad altri elementi di debolezza della nostra economia preesistenti incluso anche il minore spazio diciamo per politiche fiscali ora al netto diciamo degli strumenti europei è chiaro che un'economia
Che entra in questa crisi con un debito molto alto e sicuramente meno Risi cliente di un'economia che rientra con decreto bus
Il terzo elemento è l'incertezza anche questo è una cosa che stress anche rapporto è chiaro che diciamo col con l'incertezza sulla dinamica della pandemia
E noi non siamo ancora emersi dall'emergenza tant'è vero che siamo si parla di nuovo di un set ma secondo ondata e questo fa sì che dal punto di vista sì e dei consumi e degli investimenti e non ci sia diciamo quella la non ci sia appunto la le le condizioni per potere investire sul lungo termine questo si vede dalla dinamica gli investimenti si vede dall'aumento del risparmio privato
Toh insomma si vede del diciamo dai non da tutti quei dati che pensano che che ci fanno pensare che questo ho avversione al rischio che era già una una caratteristica dell'economia tre prego mila venti sarà in qualche modo rafforzata
Questo ha un effetto sulla tibetana economica e come ben si sa è un effetto sull'inflazione e l'inflazione per noi è un problema perché l'Italia arrivata adesso appunto l'inflazione negativa nessuno cioè se si vedono le aspettative dei mercati nessuno pensa che l'inflazione avrà un Ribaudo
E questo pesa sul tasso reale di interesse che è una un numero molto importante per noi perché determinate condizioni di rifinanziamento del nostro debito pubblico
Ho quindi i le implicazioni di questa situazione che in qualche modo è comune agli altri Paesi però per l'Italia diciamo hanno effettivi sono più pesanti
Appunto come rapporto ricorda
Il nostro livello di output per capita ancora non ha recuperato rispetto al due mila otto
Ho la crescita potenziale Precorvi ed era intorno ben sotto all'un per cento insomma c'è una discussione su questo però si può dire che sia tre punto cinque punto sette
Quindi anche diciamo con il il le Previn numeri del del rapporto tra un più cinque nel due mila ventuno intorno al più ampio cioè in quel due mila ventuno
O e anche diciamo nello nello scenario più positivo sull'uso delle risorse del Recovery plana e quindi sull'effetto sugli investimenti
è difficile rito che pensare che ritorneremo ai livelli Precorvi da neanche nel due mila venticinque e che la più inoltre che la crescita potenziale e di lungo periodo appunto questa crescita disse di spetta
Sarà probabilmente in effetti inferiore a quella Precorvi perché era già molto molto debole
Quindi diciamo crescere all'uno punto cinque che uno dei numeri che a un certo punto è stato tirato fuori anche da un precedente mi sembra assurdo di Confindustria è un punto cinque
Come stai di State cioè non come quello che succederà l'anno prossimo o tra due anni ma quello che succederà nell'arco dei prossimi dieci
Ha un effetto molto pesante sul livello pari livello quello che conta non è il tasso di crescita a livello quello e si mette in tasca non la crescita
Cioè con un uno punto cinque si raddoppia in vent'anni con punto cinque si raddoppia in settanta anni per la legge del compound India quindi diciamo questo è una conquista anche piccole devi i cambiamenti differenze sul tasso di crescita se sono spalmate su tanti anni fa non ha grande differenza quindi io credo che l'enfasi debba essere proprio su questo
Non tanto sulla crescita l'anno prossimo sarà cinque conto Cesara cinque o sarà sei ma quanto sulla capacità dell'Italia di me immettersi su un tasso di crescita
Moderato perché non potrebbe anche per via demografica e per insomma i i vizi Trezza nel nostro Paese non potrà essere appunto sopra l'uno però diciamo utente solido sull'uno già secondo me sarebbe un successo quindi questo diciamo è la mia la mia diciamo commento sui numeri sull'incertezza sono d'accordo che ci sono punta tanti elementi appunto oltre alla pandemia
Vorrei anche magari mettere l'enfasi su anche una situazione a livello devo della a livello della internazionale di incertezza su il futuro del commercio estero della della globalizzazione
E e quel che ha molto che ha molta da che ha un effetto molto importante per quella parte del settore industriale italiano che molto diciamo caratterizzato da una forte vocazione per l'Expo
Sul secondo punto strumenti europei vorrei appunto insomma con chiaramente io credo che quello che l'Europa ha fatto con grande velocità
Come risposta al corpi da un punto di svolta molto importante questo è stato enfatizzato da molti
Tra e questo per per vari motivi non soprattutto io credo che ci sia un effetto molto importante per l'Italia perché con il recovery Sandra
Quello che l'Europa ha dimostrato e che non c'è solo lo strumento della BCE in campo ma c'è anche uno strumento a livello dell'Unione quindi di tipo fiscale che mette
Di condivisione del rischio che mette quindi in gioco pongono Camp no i governi e non solo un'autorità indipendente come le come quella del PC
Questo ha avuto un grande affetto sull'atteggiamento dei mercati internazionali verso l'Europa
Che sia immediatamente tradotto con a una diminuzione della Sprea dell'Italia non sappiamo che l'Italia è molto sensibile
A tutto quello che ha a che fare con il rischio o del euro e dell'Europa della zona euro
Nel suo complesso perché siamo l'anello di potere della catena dato il nostro alto indebitamento quindi nel momento in cui l'Europa
Si apre ad una condivisione del rischio Noé ne usufruiamo immediatamente anche a prescindere dagli acquisti della BCE proprio da intanto dalle quantità ma anche dal dal punto di vista
Dell'effetto delle aspettative ed è l'atteggiamento dei mercati internazionali rispetto al rischio o arguisco Italia e a rischio rotta
Però detto questo ci sono due problemi primo o chiave a parte il fatto che non si è ancora capito se i soldi arriveranno noi ci sono purtroppo delle cattive notizie su quello che è successo al Parlamento europeo l'altro giorno ieri
Ma soprattutto vorrei mettere l'attenzione su due punti il primo è non c'è un'ambiguità cioè il re il Recovery Fund è uno strumento per la ricostruzione
Che dovrebbe puntare all'investimento in quei settori che sono le priorità europee cioè quindi dov'è il valore aggiunto dell'Europa in questo in questo strumento è il fatto che i vari paesi si coordino per fare alcune cose
Che sono considerate prioritarie tra cui forse la più importante la transizione energetica e diciamo la transizione cioè la diciamo politica compatibili
Ai targhetta di dell'Accordo di Parigi eccetera
Cioè irregolari Fund non è uno strumento di stabilizzazioni ciclica però toccò a noi non siamo ancora usciti dall'emergenza quindi e purtroppo però per quello che riguarda la stabilizzazione scelte che l'emergenza gli strumenti sono fondamentalmente nazionali
E tutti i Paesi hanno fatto più o meno le stesse cose più o meno con lo stesso ammontare di risorse con una differenza Carlo
Capacità di implementazione lo dico sotto gli occhi del nostro ministro delle Finanze però insomma c'è l'Italia avuto meno acqua per citavo prima di di implementare
Va be insomma su questo disco discute
Comunque la cosa importante è che sulla stabilizzazione trecento quindi questi fondi non arrivano subito e sopra anche perché appunto sono o sono stati disegnati per affrontare dei problemi strutturali
Quindi sulla questione della stabilizzazione lo strumento che rimane ancora nazionale
Ed è importante che quando questi soldi arriveranno però appunto non saranno che che rimarranno diciamo nella loro vocazione cioè come strumenti per affrontare quei problemi strutturali appunto di cui
Di Muti est che hanno a che fare con la nostra bassa produttività e con cioè con con con con la nostra bassa crescita dirà anche rispetto ai nostri competitors europei e questo è il primo punto di attenzione appunto di non mischiare appunto gli strumenti con appunto il ad mettere sul sugli obiettivi diversi
La secondo punto di attenzione e che nonostante appunto i grandi i prestiti privilegiati e e una forma di condivisione del rischio molto importante questo non cancella il debito
Il nostro debito secondo tutte le stime più o meno insomma arriverà intorno al centosessanta per cento
Ho quindi per capire diciamo quanto è stabile questa situazione naturalmente dobbiamo capire qual è il rapporto tra il tasso di finanziamento quinta suo interesse reale il tasso di crescita tendenziale qui rivengo
A quello che dicevo prima
Ora nella situazione Precorvi ben questa differenza trattassero interesse reale in te e tasso di crescita era
Relativamente favorevole per quel tasso di tecnica il tasso di rifinanziamento era più basso il tasso di crescita
Non è detto che questo sia così nel nel futuro nonostante gli interventi la BCE questo dipenderà moltissimo sulla capacità di la BCE di influenzare sull'inflazione appunto di avere un impatto sull'inflazione
E ci sono dei rischi di percorso non solo per ancora una certa incertezza come sapete la vice nel nel mezzo di una revisione della sua strategia
è molto importante che questa strategia dia un segnale molto chiaro sul diciamo su qual è il commitment all'obiettivo di inflazione
Ma questo forse non basterà fu uccisa era bisogno ci sarà quello di di una di un proseguimento di questo coordinamento tra politica monetaria e politica fiscale in qualche modo cominciato con i ricoveri Standa
Perché l'inflazione il frutto non solo della politica monetaria ma anche della politica fiscale quindi nello stesso tempo mentre a destra mentre la BCE sta rivivendo ripresenta evidente rivedendo la sua strategia
C'è anche nel nel allo stesso tempo una una riflessione a livello della use sulla sul tema fiscale
E questo appunto dove si arriverà su questi due pilastri a ponte ancora abbastanza incerto e quindi questo è un elemento di attenzione per noi molto importante
Perché appunto siamo sul filo del rasoio di questo piccolo errore e di questo piccolo oggi cioè il tasso tendenziale di crescita il tasso di rifinanziamento
Terzo punto la prolissi io credo che sia molto giusto o quello che avevo lo stress del rapporto sul problema appunto non contro dovrebbero congiunturale ma di crescita tendenziale
Il e lo stress sulla produttività la però forse quello che manca nel rapporto un'analisi del perché e cioè la produttività endogena cioè una come è una cosa che è successa a un certo punto degli anni novanta ed è successo ci sono varie analisi del per cui questo è successo però a questo punto ho io credo che l'Italia sia al settore pubblico sia il il governo che noi osservatori accademici persone diciamo che partecipò società civile diciamo che il mondo dell'industria debba riflettere a costruire una storia
E una spiegazione che sia poi diciamo il la che possa alimentare quindi un insieme di politiche che non possono essere solo appunto l'industria quattro punto zero e si può discutere diciamo dell'analisi di quei numeri che ci sono stati presentati ma che appunto possano essere diciamo la base di un ecosistema favorevole a un rimbalzo della produttività e a quella resilienza della crescita cui accennavo prima
Allora
Il quadro lo sappiamo tutti la cosa principale c'è il vizio principale della del panorama industriale italiano e che
Le imprese sono troppo piccole tant'è vero che se si guarda ai numeri la produttività in Italia c'è una grande eterogeneità la produzione delle grandi reporter delle piccole tutto questo anche molto legato alla capacità delle più grandi di di stare sul sporta e quindi tra le grandi italiane
E le grandi del Nord Europa non c'è quel gatto di produttività invece che c'è nelle piccole le nostre piccole sono meno produttive delle piccole europee cioè non sono conto non solo ci sono più piccole ma anche quelle piccole sono meno produttive delle piccole europee
Altri vizi troppa dipendenza dal credito bancario o il nostro sistema industriale ne e molto sotto capitalizzato tutte queste sono cose che sono state analizzate e discusse ampiamente
E appunto però qual è la storia qual è il PIL perché di tutto ciò o e le storie sono tante sono diverso e non sono non è vero che sono tutti da te non
E siamo tutti d'accordo c'è una storia basata sul costo del lavoro una basata sul capitale mio umano sulle istituzioni sull'efficienza pubblica amministrazione
Una anche basata sull'idea che la nostra classe imprenditoriale è scarsa
Una basata sul fatto che non abbiamo un minimo un un mercato dei capitali sufficientemente sviluppato
E l'evidenza empirica francamente fascia cercando di essere questo tra l'altro nel mio campo di ricerca io sono una consumatrice però l'evidenza perché non è affatto chiaro su quale sia veramente
Il driver la spiegazione di questo di questo di questo nanismo
Che è così legato appunto ai numeri della pena della produttività
Quindi io credo che sia responsabilità di tutti noi di costruire questa storia ed è una storia che nel rapporto vedo un po'poco cioè mi sembra che ci si un'eccessiva enfasi appunto su sull'industria punto quattro
Che però non si parla solo di questo nel rapporto si poi si parla di riforme la pubblica amministrazione di investimenti in nuove tecnologie di sostenibilità ambientale e di tante altre cose
E appunto vorrei che non fosse un elenco della spesa ma insomma una una discussione diciamo in cui tutti questi pezzi vengano messi in modo diciamo più più coerente
Sull'industria punto quattro punto che tra ha un grande peso nel rapporto direi che forse sicuramente questo è stato uno testé ed è uno strumento importante e quindi non voglio sparare su questo strumento
Però c'è come minimo diciamo un'ambiguità nella lettura dei dati per esempio allarmante il fatto che gli effetti sull'occupazione non siano siano effetti positivi sulla fascia alta
Quindi si gli operai specializzati però non lady laureati
E non dice non i laureati specializzati in materie scientifiche e quindi se si pensa ad un'Italia che ambisce Ada ad andare su sulle parte più alte del del valore aggiunto
Sì anche lì si vedono appunto degli effettivi stranamente poi occupazionali sulla piccola industria molti effetti sulla piccola industria quindi mi domando esattamente e se se è vero questa interpretazione di Stefano su che questo è uno strumento che ci fa passare ad un altro equilibrio oppure se questa invece
L'occupazione sumo distribuiti giù al tema
La maggior parte sono nella grande industria
L'effetto differenziando il c'è anche il bel laureati nome così forte come quella era lei la tavola che presentato romeno avrebbero classe per Trastevere Cerruti dice anche laureati
Siccome forse c'è un effetto molto piccolo quindi come questione strumento per l'innovazione più uno si aspetterebbe
Un effetto maggiore sulle fasce più alte di specializzazione sui cui sarò molto alle imprese drogata insomma comunque
Ok quindi insomma siccome nel rapporto c'è un intero capitolo su questo quindi insomma direi che forse forse avevano è un po'squilibrato rispetto a tutte le altre cose
Che si devono fare cioè per un cumulo solo questa lo strumento fiscale importante forse ci sono altri strumenti per scopo istruire gli ecosistemi che siano funzionali appunto anche alla crescita dell'impresa a rapporto con la ricerca a sistemi di che favoriscono l'agglomerazione e quindi dell'esternalità positive
E che siano appunto una combinazione di strumenti su questo io credo che l'industria può fare qualcosa ma anche lo Stato può fare qualcosa all'impresa
Io credo che debbano essere le protagoniste del cambiamento lo devono essere
E e devono essere appunto anche farsi motore di una nuova cultura della responsabilità quindi pari esempio ma anche sul capitale umano
Con l'Italia si sa che l'industria italiana sotto in veste nella formazione e questo è una cosa che invece imprese il mondo delle
Delle imprese può può fare puntare su pratiche manageriali innovative si sa che anche questo è una debolezza dell'Italia cioè anche questo legato al nanismo dell'impresa le piccole hanno problemi appunto
A a fare recruitment in modo in modo da appuntato attrarre talenti a fare il passaggio generazionale sulla tutti queste queste cose che sono state ampiamente distrutta
Solo per per quanto riguarda lo Stato il Governo io credo che io Chieti qui chiederei appunto cioè le che ci quello che io chiederei appunto al nostro governo sono linea strategiche sui settori chiave
E e quindi sì investimenti pubblici
Ricerca sviluppo o evitare ovviamente di subire soldi a pioggia sussidiarie imprese decotte su questo credo che anche la Confindustria Fossa diciamo svolgere un ruolo positivo di
A di advocacy insomma Dini di di di non essere sono una lobby di settore ma insomma essere parte invece di una trasformazione
Appunto del nostro sistema produttivo nel senso appunto come dicevo prima è pensare appunto anche a strumenti anche ibridi di equity perché il problema della sotto capitalizzazione dell'industria molto importante forse questa è una parte di un punto non non non non è stato sufficientemente discussa e su questo io penso che appunto ci possano essersi strumenti sia pubblici che privati
Vorrei concludere con due osservazioni
Una sulla riconversione ambientale e l'altra sul capitale umano sul capitano mano appunto come dicevo prima credo che questa sia un punto di attenzione norme per l'Italia non siamo in coda su tutti i parametri inutile che qui veramente ripetere
Però e qui vorrei dire semplicemente che c'è una responsabilità congiunta perché da una parte abbiamo bisogno d'investimento pubblico nella scuola nella ricerca
Però o c'è anche bisogno appunto come dicevo prima di una cultura di impresa che Valérie che valorizzi le risorse umane questo molto importante credo che appunto da questo punto di vista visto che mi avete dato questa o questa opportunità di parlare qui credo che su questo aspetto culturale credo che la Confindustria possa fare molto come messaggio
Ai suoi iscritti
Sulla riconversione investe ambientale invece questo è una domanda
Per Roberto Gualtieri cioè noi non è possibile fare la riconversione inviatale senza una politica energetica
E da questo punto di vista io vorrei un messaggio più chiaro da parte del governo su quale siano quale sia l'idea fondamentale della della politica energetica dell'Italia
Noi su questo abbiamo un potenziale incluso per esempio anche abbiamo un potenziale perché abbiamo dei pezzi importanti
E e quel quello che si deve fare sulla cioè il tutto tutto tutelare del diciamo la parte Recovery Fund di Rino riconversione non può non essere scollegata
Da una visione chiara sulla politica energetica le cui gambe devono essere cioè le nostre impresa cioè non solo il settore pubblico
Tra l'altro imprese tra l'altro partecipate e su questo insomma cioè io credo abbastanza
Se non altro una mancanza di chiarezza su quali sono veramente i driver della nostra politica energetica con due grossi colossi che sono o protagonisti di questa cosa qui l'ENEL e l'ENI molto spesso appunto con a con Inter diverso su su quali sono le direzioni trentatré
E con questa concluderei
Grazie Lucrezia Daniel
Grazie Stefano piacere essere qui con voi di persona dopo tutti questi meeting sia giunta sempre diverso delle azioni politicamente che non solamente sullo schermo
Ed è fece aggiungere qualcosa dopo la presentazione di Di Stefano
Gli argomenti che cioè discusso Lucrezia Reichlin
Ma vorrei fare qualche considerazioni su due aspetti
Essenzialmente uno e l'aspetto europeo
E l'alto e come dire come
Quali linee di guida adottare per la politica economica
E in questa situazione
Perché secondo me è una situazione che carta realizzata sempre da molta incertezza
Tra molta diversità settoriale ampiamente illustrate nel rapporto e pertanto secondo me richiede molta flessibilità
Questo secondo me dovevo essere le candeline Politi economica in questo a questo punto
Ma per iniziale quando Lucrezia lo ha già detto lo sappiamo tutti
La coppa in fondo ha avuto una una buona crisi
La costruzione europea dopo come di un'iniezione a primavera un po'incerta
Ha reagito la costruzione europea adesso più solitari prima lo attestano anche i mercati
E quello che io trovo interessante che in Germania una linea rossa che era stata difesa tanti anni
Come dire è stata attraversata caduta ma non solamente questo
Il nuovo la nuova politica già terzo fondo europeo diventa sulla nuova ortodossia
Questo entra Santa secondo me che non è solamente qualcosa che come dire la politica tedesca controvoglia concesso visto la crisi
Ma antivento il nuovo traguardo
La classe politica il popolo al seguito
E in questo momento penso che il ministro sappia meglio di me
C'è il governo tedesco che impegnato a far passare
Questo fondo
Contro le resistenze di di altri paesi
Questo è qualcosa che magari poche si sale a bordo
Attesi qualche mese fa
Ha giocato un ruolo copriamo discusso anche un po'tra di noi prima
Anche una trasformazione della
Come dire dell'economia europea
Neanche tanto tempo fa
Prevaleva l'idea che c'erano industria italiana è un Oscar tedesca e francese
Tutti in competizione in concorrenza
Una delle ragioni anche per andare alla moneta comune non permetta all'Italia di svalutare per diventare un concorrente troppo forte
Questa visione non sempre più prevalere adesso ci sono le catene di montagne e di di valore integrate europea
Che fanno sì che l'industria europea si considera piuttosto come un sistema integrato
Il resto è molto importante perché permetterà anche alla politica nazionale in tutti i Paesi di agire diversamente che nel passato
I problemi del vicino diventano anche problemi tuoi
Home secondo me qualcosa di di che è venuta un'altra mente gradualmente ma è molto importante dal punto di vista politico anche economico perché un'altra visione del dell'economia europea Piers
Tutti come dire integrati e che non diverso e concorrenti uno ter dell'altro e l'altro guadagna
Dunque questo è un fatto importante di Dini come sottofondo che conviene teneramente
Abbiamo molti hanno già parlato di questo nuovo fondo europeo e quanto sia importante
Se io avrei una critica da fare e che avrebbe potuto essere più uno sto momento che aiuti a paesi maggiormente colpiti dalla crisi
Cioè più uno strumento come ha detto Lucrezia di condivisione del rischio è un po'meno di quello che è anche cioè di distribuire soldi anche ai Paesi a livello di Pippo capita ancora più bassa
Un po'un come dire pone eccipienti e per tutto quello che la Commissione avrebbe voluto spendere nel passato e adesso c'è un sono i soli che lo Ostenda
E ci sono sempre come dire fondi importanti che aiutano Alitalia altri Paesi maggiormente colpiti a affrontare la crisi ma secondo me questo elemento avrebbe potuto essere rafforzato
Come spendere questi fondi
E lei avrei due considerazione che bisogna tenere a mente il primo è che idealmente tutto perso l'amore verso la spesa per investimenti pubblici
Sappiamo tutti che in Italia si è speso troppo poco negli ultimi anni
Ma inviterei alla prudenza a pensare con questa pioggia che arriva che ci possesso uno scatto istantaneo
Rivestì Puma enti pubblici fanno più o meno due due dovrà percento del PIL
O mentali del venti per cento all'anno e giacconi pesa rimane
In Germania hanno provato aumentar investimenti pubblici anche sotto la critica di molti
Ogni anno e l'aumento che sono stati capaci a come dire ammettere notarile opera è stato più o meno dell'otto nove per cento annuo
Per cui non penso sia realistico aspettarsi che e l'Italia adesso possa come dire a doppiare la Spesal utilmente in alcuni anni bisogna essere cauti in quello che si possano spendere anche viste le le le intense giocate che e le resistenze locali che ci che ci sono sempre
Il secondo aspetto che io entrate Tel sei e che qualcosa di come li ha poco politico ma come dire qualcosa che fa base dell'economia
Che il denaro è fungibile
Cioè i soldi del carri fanno poteva essere benissimo spesi per i migliori oggetti che l'Italia
Ma poi con lo spaccio fiscale che si è creato che cosa si fa
Si continua a spendere tutto il resto non siano menta ma è la Spesal perché adesso Cis c'è più spazio fiscale o si utilizza questo spazio fiscale per abbattere il debito
E questa è una discussione che non ho trovato non sembra neanche essere una discussione
Ma secondo me qualcosa merita essere considerato
Visto come sia il debito che sappiamo tutti ben pensante che in Germania c'è una decisione politica chi utilizzare quei pochi fondi che arrivano anche alla Germania per abbattere il debito
Penso che in Italia una come dire qualche considerazione dovesse fatta quale parte di questi soldi non parlo dei prestiti che comunque e mancano debito ma dei tende Renzi tra escrementi quale parte potrebbe utilmente essere utilizzato per i due il debito
Ok e vengo con questo alla lotta in quattro per la politica economica
Sappiamo tutti che l'incertezza rimane
L'incertezza rimane insieme con una con un aspetto settoriale molto importante di cui Stefano ha parlato
Per cui quello che secondo me si può si sta profilando è una ripresa come dire
Parziale
Alcuni settori come l'industria di cui vi ho parlato prima magari si riprenderanno si stanno riprendendo già quasi completamente ma ci sono altri settori che rimangono colpiti
Sembra esso ovvio
Ma a un secondo me è una conseguenza importante per le politiche economiche anzi
Vuol dire che anche sì pile rimane al meno x per cento del potenziale non si tratta di favorire una ripresa ciclica normale
Cioè gli strumenti macroeconomici classici
No
Facciamo più spesa pubblica in generale
La BCE che abbassa i terzi questi strumenti secondo me avranno poca Teresa sul tema questo il settore del turismo e altri settori colpiti
Per cui non si dovrebbe affidarsi ai sì strumenti fiscali politiche e moneta i classici in questo in questo momento
Si potrebbe quadrare adesso molto di più ai ai ai ai problemi di vari settori che sono che sono molto diversi
E lì vengo al non se altro aspetto che molto importante e cioè l'insieme ti flessibilità e settoriale
Non sappiamo ancora quali settori usciranno
Alcuni degli settore come turismo quante quando ci hanno la crisi
Che ce ne se ci saranno degli effetti permanenti che come la la digitalizzazione in impatterà su su vari altri settori
Ho l'impressione che la prima reazione della politica economica è stata
Diamo con edito a tutti quelli che l'hanno perso
Comma a patto che si stia non è nuovo a posto
E questo rischia di congelare l'economia nello suo stato attuale
Si risveglia fra non hanno due e siamo al punto di partenza anzi siamo indietro perché due anni e sono stati persi per l'aggiustamento
Per cui scrisse Schito scusa al ministro che già sentito parlare dei presto alcuni strumenti tipo cassa integrazione guadagni guardare ad oriente infatti per il momento sono lì per l'avvocato e che rimangono industria
Che ha una un caro temporale della domanda e dopo possono avere Congiu giusto ritornare alla produzione questo non sarà il caso in molti settori
Per cui la mia proposta pratica sarebbe dire e invece di dare i soldi all'impresa che podi dall'avvocato a patto che stia lì iracondo out ce all'impiegato in modo che l'UE possedere questo compenso
Che sia anche libero di cambiare passo dopo
E questo secondo me sarebbe molto importante
Per che evitare che il la flessibilità sia quante lata tutta questa tassa implicita sul cambio di posto lavori quasi che il cento per cento
In sottofondo cioè il il concetto a molto conosciuta si tratta un sostegno al lavoratore
Ma non al posto di lavoro esistente
Che passi in questa direzione secondo me sono sono molto molto importante
Dunque per concludere siamo sempre in uno scenario molto incerto ma sappiamo che ogni crisi Ancona opportunità
Un'opportunità di cambiare paradigma e secondo me che sto paga dei ma dovrebbe avvenire e per quanto riguarda la spesa pubblica il rapporto col debito e come avviene come dire come si può coniugare la protezione sociale con incentivi per la flessibilità invece di tassare la flessibilità
Il secondo punto e naturalmente in un futuro incerto che secondo me rimarrà incerto anche per moto periodo bisogna essere cauto col debito pubblico
Per il momento non è un problema
Ma la PC e non ci può essere per senta
Un debito pubblico non si abbatte in Fui accetta e quando c'è una crisi bisogna pensarci prima
Per cui io inviterei a una riflessione sull'uso Gerry Capri Fanti anche inverso detti un abbattimento del debito pubblico italiano
E concludo qui perché siamo appena ma i tempi previsti grazie
Grazie Brambilla adesso credo che bisogna fare un cambio
Che voi convergenti
Tutto secondo i crismi
Mentre
Come per il cambio dei puritani
E quindi presidente di Confindustria e il ministro dell'Economia prego sul Comune durante
Quindi occupa la parola al senatore Roberto Gualtieri ministro del hanno l'imputato dico
Onorevole sorride proprio il professore
Roberto Gualtieri collega come voi
Ministro dell'economia e delle finanze come Giulio tredici
Ma
Grazie davvero
A presidente Bonomi
Professor Manzotti
Lucrezia tra Kinder nelle grosse
Che ha organizzato il preparato questo
L'incontro davvero
Utile e basato su un rapporto
Di consolidata tradizione
E che trovo molto solido e molto condivisibile
Sia nella parte analitica che è abbastanza vicina alla previsioni della NATO e del governo poi dirò qualcosa sui
Piccoli elementi di differenza sia per la parte di raccomandazione
Ti poni si che trovo molto
Anche in sintonia con
L'impostazione che abbiamo dato alla NATO F che intendiamo dare
Al recovery clan dell'Italia
Partendo proprio da quello
Dal titolo del vostro rapporto che la necessità di un cambio di paradigma
Perché per il problema dell'Italia non è solo rendere fare arrivare la seconda parte della fu il più alto possibile
Ma anche affrontare quei problemi strutturali che sono stati diciamo perfettamente esemplificati da alcune delle tabelle che abbiamo visto soprattutto quella che parte dagli anni Novanta
Che riguardano l'andamento il la produttività l'occupazione
E tutti quei numeri che ci ricordano
Che l'Italia un doppio compito da assolvere
Quello di
Affrontare con la necessaria
Flessibilità sono molto d'accordo Daniel Gross una crisi che è diversa da tutte le altre che richiede quindi ha richiesto credo siamo abbiamo già mostrato significativo Gradoli creatività di flessibilità in questi mesi
Una inedita
L'identificazione di politica Vivimi strumenti di politica economica
Congiunturale adeguati ma che punta allo stesso tempo
Deve con ancor maggiore
Urgenza
Affrontare problemi strutturali e poi di fronte alle due posteriori novità indotte dalla crisi livello di debito pubblico che si alza
Per effetto delle misure che abbiamo dovuto prendere per la caduta del PIL e l'accelerazione di alcuni processi di trasformazione già in atto rendono quindi quella componente strutturale
Del nostro intervento assolutamente indispensabile a partire appunto dalla identificazione dei quali che sono i problemi principali che il Paese si trascina si trascina da molto tempo
Questo compito davvero
Molto impegnativo noi
Lo affrontiamo fortunatamente come Stato chiamato in un contesto europeo che si è dimostrato questa volta straordinariamente capace di
Superare alcune linee rosse che per molto tempo erano normalmente oggetto di numerosi convegni in cui abbiamo partecipato seminari ma ma Aki varcavano la soglia degli organismi decisionali dell'Unione che invece oggi addirittura costituiscono uno da mio normale diciamo così appunto giustamente non l'abbiamo votato sostenuto con forza il compromesso tra presidenza tedesca
Recentemente che ha formato il genere all'approccio del consiglio che appunto non solo ribadiva quanto deciso dal Consiglio europeo ma addirittura lo rilancia le rafforza
E penso che giusta anche
La consapevolezza delle ragioni profonde per cui ciò tenuto non solo ora lungimiranza le classi dirigenti europee non solo anche penso
Il buon lavoro svolto dal governo italiano in sede europea non solo la splendida prova civile
Mostra che gli italiani hanno mostrato e che ha concorso a determinare questo sentimento di
Di solidarietà ma anche qualcosa di più profondo
Riprendendo proprio quello che diceva Daniel Gross l'euro ha seminato ben scavato si sarebbe detto nel senso che
Se storicamente dalla dalla dalla dalla forte spinta fare aderire l'Italia non smette che con la valutazione negli anni settanta
E il dollaro debole Marco forte l'Italia era molto competitiva su settori sul tessile al alle alle ragioni originarie proprio il fatto che con la moneta unica sia determinata una straordinaria integrazione
Delle catene del valore
Diciamo così è cambiato
La spinta che veniva diciamo così dal dal basso ha cambiato natura non una spinta di tipo concorrenziale ma una spintarella critiche Pat basava sul fatto che si è formata
A partire dalle sue nervature economiche è una una forma embrionale di Società civile europea se si integra l'economia e non bisogna essere dei deterministico ma naturalmente questo produce che vengono anche dal basso e Confindustria fatto il documento comune con con la condusse olandesi e ce ne sono stati tanti viene dal basso una spinta unitaria
Della società civile europea brillantemente dell'economia europea che che è l'effetto di questo processo integrazione determinato anche con la moneta unica ancorché magari partito con ragioni diverse
E quindi lo facciamo un contesto che cita stabilità solidità
Fiducia
Testimoniata anche dai minimi storici del rendimento dei BTP
E anche risorse risorse comuni appunto per realizzare politiche comuni
Un sostegno per realizzare politiche congiunturali nazionali con la necessaria flessibilità con strumenti poi specifici reati du e risorse invece per realizzare politiche più strutturali
Appunto ricoveri e si mescolano
Tutto questo si cala dentro appunto un quadro congiunturale dell'economia italiana e della finanza pubblica rispetto al quale
Registro che le vostre stime e previsioni sono abbastanza simili a quelle della nota di aggiornamento del Def
Alcune differenze non non particolarmente marcate
Si parte dalla comune
Riconoscimento del fatto che fortunatamente c'è stata una reazione molto vigorosa soprattutto della manifattura ma non solo
E quindi il rimbalzo tanto vocato
Quest'estate sia cioè c'è stato adesso lo possiamo dire è superiore alle previsioni il terzo trimestre sarà un terzo trimestre molto buono
E quindi
Anche questo meno nove per cento che noi stimiamo
Uno scenario che potrebbe persino essere rivisto al meglio se il quarto semestre sarà anche moderatamente di crescita ma che naturalmente può anche risentire dei rischi al ribasso nel caso invece ci sia uno sviluppo più negativo sotto innanzitutto sul profilo ska significativamente più negativo sotto il profilo sanitario ma che comunque ci porterebbe in una situazione
Noi stiamo dieci e cinque
Persino migliore di quello che era lo scenario based anche molti televisori davano quest'estate ma noi confidiamo la nostra previsioni essere lavoriamo perché posta anche in questo caso come italiana stupire
In meglio
Pur consapevole della differenza degna di questo elemento molto importante che pesa che alcuni settori non c'è diciamo c'è poco che possiamo fare possiamo tenere in piedi ma questa fase diciamo las la riunione del miracolo di politica economica che rilancia il turismo internazionale non è nel diciamo non è nelle disponibilità di
Nessun Governo per quanto dotato di superpoteri quindi
è chiaro che
Su da questo punto di vista appunto proprio per questo anche noi abbiamo stimato una un quarto trimestre disse con una crescita molto molto
Molto moderata naturalmente sono contento sia stato richiamato il quadro delle misure che sono state prese
E anche la previsione di una loro spesa pressoché integrale alla fine dell'anno
Che credo che se si confronta con il quadro degli altri paesi vedrà che l'Italia sarà tra i periti non solo che hanno
Giustamente fatto in
Interventi sono intervenuti contro insorse maggiori proporzione appeal ma anche che le hanno messe a terra percentuale superiore
Alla media
Naturalmente con sicuramente ambiti
Cui
Dal punto di vista amministrativo vi sono stati lentezze e ritardi penso innanzitutto a quello che nei tempi di erogazione della cassa integrazione
Ma complessivamente noi pensiamo che le misure che abbiamo adottato
Insieme alla capacità del
Gli italiani di contenere la pandemia di rispettare le misure e quindi di ripartire in sicurezza anche sulla base di un la straordinario dialogo
Sfociato in un protocollo tra governo imprenditori sindacati protocollo della ripartenza in sicurezza senza il quale davvero non saremo riusciti a realizzare questi risultati
Dopo questo andrà questi ingredienti appunto abbiano contribuito anche le misure del Governo
Che poi delle quali manderò in amo dettagliato perché la nostro conto che sono quaranta miliardi sulle imprese
Perché contiamo anche le misure alcuna settori accuse alcuni settori sono fatti d'impresa e quindi
Noi abbiamo preso anche delle misure specifiche tra l'altro settori che stanno andando particolarmente che hanno dato un rimbalzo si riconoscono anche Rispetto alcune scelte del governo che ha anche anticipato alcune misure di rilancio
Dal l'ecobonus al centodieci per cento che si vede nei dati sulla fiducia nel settore costruzioni anti
La misura sull'Automotive tutte cose che abbiamo avviato per tempo proprio per farle partire presto
L'ecobonus
E neanche nei programmi gli altri piani gli altri paesi noi fortunatamente l'abbiamo messo norma maggio così può partire adesso perché sta partendo adesso perché comma è una misura molto complessa ci voleva del tempo quindi ci siamo anche avvantaggiati diciamo così su alcuni Asperti è complessivamente noi
Consideriamo che
In un quadro comune analitico diciamo così europeo che proprio memore dell'esperienza degli affetti della crisi l'altra volta ha dei difetti come diceva Lucrezio arachidi riviste resi quindi di dissipazione di capacità produttiva
Materiale e umana diciamo così che ha poi avuto un impatto molto lungo questa volta a livello europeo e l'Italia è stata
Quelli che l'hanno chiesto e l'hanno poi fatto nazionalmente si è invece fatto un intervento molto forte proprio per evitare la distruzione di capacità produttiva
Con la liquidità con fondo perduto con tutti gli strumenti con la cassa integrazione e quindi per ridurre proprio questo impatto
Naturalmente so bene ma tornerò adesso al fatto che questo era la fase uno adesso corre trattamento affrontare il problema di cui parlava dalle grosse ma
Noi rivendichiamo il fatto che è stata la scelta le scelte fondamentali di politica economica che hanno ispirato le misure del governo sono stati giuste efficaci
E hanno contribuito a i risultati positivi che stiamo vedendo naturalmente
Questo comitive
Aver retto questa impatto condizione necessaria ma non sufficiente per per per ripartire affrontare le sfide che voi avete così bene
Indicato nel vostro rapporto e qui appunto
Ci
Arriviamo alla strategia
Alla strategia di finanza pubblica di politica economica
E alla strategia relativa all'utilizzo alla massimizzazione dell'utilizzo delle risorse
Europee
Innanzitutto
Nell'annata essa noi cerchiamo esattamente di
Fare questa operazione che ritenevamo necessaria cui ha fatto riferimento Daniel Gross di collocare anche
La risposta immediata alla economica la crisi l'utilizzo delle cover i clan
In un quadro di una strategia anche di più medio termine
Delineando un quadro di finanza pubblica che dica anche qualcosa sulle prospettive del nostro debito
Chi sembrava necessario farlo quindi abbiamo diciamo innovato rispetto la tradizione non si sono fermati al due mila ventitré ma abbiamo detto anche con grado di precisione superiore passato cosa faremo dopo
E
Ci siamo esattamente Possi problema del debito
Nella strategia della nave fare
Vi è un percorso di riduzione del debito
Che
Significativo e al tempo stesso sostenibile
Perché lo riporta
A sotto i dati precorre i tempi
Alla fine del decennio
Ed è ma questo è il dato più importante per la prima volta mi permetto di dire credibile
Perché
Chi vorrà andare un po'più nel dettaglio dei numeri è soprattutto confrontandoli con quelli che poi adesso pubblicheremo con la di P. BR della legge di bilancio si vedrà che
Questa traiettoria di discesa del debito
Non è basata sulla annuncio ovviamente delegato al governo successivo di
Ipotetiche giganti manovre
Di consolidamento fiscale affidate a clausole di salvaguardia da decine di miliardi o a
Così
Lui ci fosse in King della possibilità da da un anno all'altro di
Trovare venti miliardi da qualche parte
L'esercizio che tradizionalmente già caratterizzato le politiche di bilancio gli ultimi anni con la
Puntuale sterilizzazione delle clausole per l'anno in corso e aumento per gli anni successivi sulla qualcuno cui base poi si fondava tutte hanno tutte liste
I grafici che dicevano che il debito sarebbe sceso cosa che poi non avveniva perché ovviamente al momento di
Dover fare i famosi quaranta miliardi manovra non si non si facevano si rinviamo di un anno col noi riteniamo
Per la prima volta un quadro in cui la nostra traiettorie riduzione del debito non si basa su questo
Annuncio delegato ad altri ma su una credibili Sima e sostenibili sì ma diciamo così
Traiettoria di finanza pubblica che la riconsegna ai governi lo spazio per fare scelte di politica economica che possono diciamo
Variare su alcuni
Decidere se si fa fuori fare un po'di più di riforma fiscale di Dio un po'di più di Investimenti ma comunque
Offrono le risorse per poter fare entrambe le show l'uno o l'altra delle scelte una combinazione delle due
Quindi esistono spazio
Il source per la riforma fiscale esistono spazio di risorse per l'aumento strutturale degli investimenti pubblici
E naturalmente c'è una stima di un aumento del tasso di crescita che anche con l'effetto di retroazione renda sostenibile e credibile questo percorso irruzione del debito
Stima del tasso di crescita che ovviamente basata sul dato programmatico voi lo fate sul tendenziale quindi non ci aggiungiamo sopra
Al tendenziale che sempre peraltro fortunatamente da alcuni anni soprattutto negli ultimi sui migliori verde delle aspettative perché abbiamo un dato di
Diciamo così compliance fiscale che è in crescita sta migliorando sempre quindi diciamo nostro tendenziale
Per sempre un po'meglio fortunatamente speriamo sia così anche non evidente dato di deficit potrebbe essere un po'più basso per esempio ma sono il prezzo vediamo sempre di essere smentiti dai dati reali di meglio che in peggio finora è stato così ma vedremo e ma al netto di questo
Appunto noi mettiamo per due anni
Piccolo stimolo fiscale necessario richiesto su cui c'è stata anche qui new normal
Di cui parlava Daniele unanimità alla all'Eurogruppo di fare stimolo al netto delle cori pianissimo proprio di bilancio l'anno prossimo saremo uno e tre faremo zero sei
Nel ventidue e iniziamo invece una correzione che però appunto eh e credibile è zero quattro zero non è
Il punto e mezzo di PIL e poi non sono fa male
E ed è al netto delle risorse aggiuntive delle cori clan e quindi esattamente in modo sostenibile nono
Sarebbe stato poco credibile annunciare di farlo la misura magari più marcata ecco i danni avrebbe voluto vedere ma c'è esattamente anche questo
Con lo spazio fiscale
E con le le con l'impatto sulla crescita delle risorse ricorre il clan noi possiamo credibilmente dopo la fase in cui è necessario un po'di espansione andare a una moderata a ma e quindi realistica correzione
Che invece a un'espansione netta se sopra ci si mettono gli investimenti di Graines
E quindi avere un percorso di discesa del debito
Che sia credibile che naturalmente poi si basa sulla credibilità del secondo assunto che e crea e degli la vera sfida qui anche le confronto con le vostre proposte molto importante
Perché ciò avvenga
E necessario
Perché questa equazione produca quel risultato che
Ovviamente
Prego presuppone un miglioramento rispetto al passato ma no ma nel medio periodo noi non mettiamo numeri altissimi di crescita poi speriamo di poter fare meglio diamo un po'di crescita significativa nei prossimi due anni perché
E quella stimo tutti anzi siamo abbastanza prudente questo la nostra stima identica con i Confindustria noi pensiamo che facciamo zero nove di crescita aggiuntiva come col nostro programmatico rispetto al tendenziale Confindustria stima lo stesso coincidenza di vedute totale
è altri Paesi hanno detto che farebbero fatto più due e mezzo l'anno prossimo corre con il pane insomma più quindi noi siamo Brea listi ma pensiamo che questo sia alla portata
Poi in maggio però vogliamo arrivare al famoso alla regola dell'uno e mezzo diciamo così esattamente il nostro obiettivo turco incidenza totale con la l'obiettivo che voi indicate nel vostro
L'apporto e per farlo ovviamente dobbiamo selezionare bene gli interventi e metterli a terra
Queste sono diciamo così le due condizioni assolutamente imprescindibili oltre naturalmente invece per la parte che non era eccoli plana una parte che manovra
Averi nell'adeguato livello di flessibilità nelle risposte che ci consenta di dare dal punto di vista invece congiunturale
Anche per l'anno prossimo degli interventi che siano
Aderenti ala specifica
Situazione dell'economia italiana impattata da questa crisi
Soprattutto in questo periodo di tecnico questo ponte diciamo così che ci separa dal momento in cui auspicabilmente
I vaccini
Renderanno queste così questa modalità d'incontro Simona
Non più necessaria e quindi anche se tutti sanno che con le crisi nulla sarà come prima ma nulla anche sarà come adesso ospita abilmente
Però c'è un ponte di alcuni mesi nessuno può dire quanti mesi saranno quindi soprattutto per quel periodo e poter una certa coda questa diciamo
Creatività e capacità della politica di bilancio di andare a con misure che appunto sono d'accordo con delle grosse non serve lo stimolo fiscale tradizionale generalizzato bisogna andare
In profondità e noi abbiamo cercato di adattare quando c'è lo da un generale misure più generali man mano che si andava a modificare la situazione abbiamo via via con i decreti focalizzato gli interventi più su settori più solo ambiti specifici e così faremo anche per la parte diciamo così di politica di bilancio dell'anno prossimo ma al netto di questo c'è e tornerò poi sulla questione
Che sottolineato indicano tra classi integrazione al netto di questo c'è invece il tema appunto strategico di come si utilizzano le risorse del Mac Generation you qui devo dire che non lo dico per così per la
L'educazione che normalmente contraddistinto questi interventi la fa quindi la necessità di
Essere positivi vedere la parte più di coincidenza ma c'è una notevole grado di di sintonia con con molte delle cose che voi dite nel vostro rapporto che parte anche da come dire da una
Impietosa analisi è impietosa ma anche abbastanza oggettiva dei dei fattori che hanno fatto sì che invece negli anni scorsi nostra crescita sa potenziale no sia stata troppo bassa e eccetera eccetera eccetera e qui
Come dire quelle tabelle dicono tutto sono alcune andrebbero proprio messe
Tutti devono vedere ecco sono note ma
Naturalmente la prima tabella che c'avete fatto vedere quella dove c'è quel meno di investimenti pubblici e si vede che livelli investimenti pubblici in Italia sono calati in modo drammatico soprattutto del due nel periodo due mila undici e sono poi rimasti stabilmente sotto la media europea
Qui
Proprio un fatto non so chi sa queste cose molto meglio molto meglio di me su su questi se si vuole ottenere con la crescita del PIL
La componente di investimenti pubblici addizionale deve essere significativa perché sono quelli con il moltiplicatore più alto non c'è nessun altro intervento che può diciamo aree PIL come gli investimenti pubblici
E da questo punto di vista io son siamo pienamente consapevoli della della sfida sappiamo bene
Che aumentare la percentuale investimenti pubblici da un anno all'altro noi abbiamo aumentato anche quest'anno quindi anche perché si è ridotto il PIL ma anche perché c'abbiamo cercato di in proporzione di di di di di di di
Non sacrificali e proprio una delle qualità del fatto che si sia realizzato una risposta antichi che ha coordinato a livello europeo di questa portata di evitare esattamente
Quello che è avvenuto l'altra volta quando ognuno dovrà fare per sei non c'erano elementi di stabilizzazione macroeconomica non c'era la BCE fino al due null'altro poteva intense due mila dodici e quindi
Cosa è successo allora che i Paesi per pagare gli stabilizzatori automatici hanno tagliato gli investimenti pubblici hanno
Con l'Italia proprio eliminati rasi al suolo
E quindi questo poi ha prodotto l'isteresi tutto quello che quindi questa volta non abbiamo potuto fare più deficit per intervenire senza dover prendere quei soldi dagli investimenti
è anzi li vogliamo mentale
E quindi è proprio una cosa diversa dall'altra crisi
I dobbiamo mentale non solo per Quiché in questi anni ma o per un gap più più ampio e addirittura se per affrontare le sfide dell'innovazione la sostenibilità il tasso di investimenti non vogliamo portare appunto dopo un picco quattro per cento sopra il tre per cento
Cosa stesso siamo al due sette a un due due e
Vogliamo arrivare al tre e l'anno prossimo sopra il tre quattro e poi
Questo è una cifra alta lo so sappiamo bene quindi il tema della execution
Della messa a terra degli investimenti pubblici è strategico se non ci riusciamo
Questi numeri non girano diciamo non producono quegli affetti virtuosi che abbiamo che abbiamo detto
E quindi naturalmente siamo molto impegnati
Nella individuazione anche degli investimenti che possono partire addizionali che possono partire prima come e degli investimenti e della sequenza anche nella pianificazione decori clan
Chi una credibile sequenza coerente con quei numeri anche dal punto di vista della execution perché se poi uno dice investimento ma sta ancora nella fase progettuale per tre anni
Quello non fa fin dall'inizio poco fa magari dopo ma quindi questo è assolutamente un tema strategico poi
Sono voglio dilungarmi troppo su questo aspetto mai diciamo è assolutamente al centro della nostra attenzione
E naturalmente questi investimenti pubblici ancorché
Devono aumentare di volume poi devono anche essere orientati
In modo più
Produttivo possibile
Noi anche qui abbiamo cercato di avvantaggiarsi
Quindi già nei decreti precedenti abbiamo messo per esempio ma questo riguarda i piccoli investimenti che pure sono importanti
I Comuni nelle condizioni di partire subito raddoppiando le risorse la cosiddetta norma Spagna così dal primo gennaio facendoli preparare in anticipo per avere già dal primo gennaio un aumento di investimenti a livello piccole opere ma naturalmente
Servono
Grandi piani di investimento nelle infrastrutture nella
Politica energetica nel digitale
E di tanti ambiti che conoscete bene che sono stati individuati nelle nelle linee guida del nostro recovery plana
Questo si collega all'altro aspetto fondamentale
Perché l'altra determinante negativa diciamo così il nostro tasso di crescita che
Non so chi è il vostro rapporto hanno illustrato che quella
Dei servizi della produttività dei servizi l'industria
Ha fatto bene in questi anni anche grazie all'industria quattro punto zero
E quindi c'è stato una vigorosa diciamo processo di modernizzazione ancorché diseguale ancorché caratterizzato da una permanenza di problemi strutturali di cui parlava lo Lucrezia Reichlin come
La dimensione delle prese livello di produttività delle piccole il modalità di finanziamento lati in questione
Del del management cioè ci sono Pam vari problemi ma complessivamente il settore
Quello ha mostrato una fortissima capacità di di innovare degli aumenta la produttività che noi dobbiamo continuare a sostegno dei servizi sono sicuramente un ambito essenziale
Spero che se si vuole poi avere dei tassi di crescita adeguati
Da questo punto di vista la sfida complessiva della
Innovazione della digitalizzazione delle competenze che noi mettiamo al centro del nostro piano è ecco c'ha le e cruciale quarto riguarda la pubblica amministrazione naturalmente ma anche per quanto riguarda complessivamente il sistema Paese
Pensiamo anche che come dire alcuni elementi del lavoro che stiamo svolgendo possono concorrere affrontare alcuni di questi problemi
Penso per esempio all'impatto positivo che potrà vere sulla crescita dimensionale l'impresa e la diversificazione delle fonti di finanziamento del rilancia la possibilità di rilancio che Borsa Italiana potrà venire
Nel nuovo gruppo europeo è un ex penso all'in palla alla al forte investimento che stiamo facendo sulla digitalizzazione e innovazione il sistema dei pagamenti sia dal punto di vista degli operazione di politica industriale sia dal punto di vista di
Centini regolatori e anche di politica economica quindi sono ambiti
Su cui vogliamo
Pensiamo di poter realizzare un po'Linx che che aggredisca alcuni
Elementi di arretratezza che si trascinano da molto tempo
Naturalmente come si costi dura anche una struttura di monitoraggio regia coordinamento esecuzione degli interventi e dei cori clan sarà essenziale da questo punto di vista ne vogliamo costruire qualcosa anche con una forte via elemento di collaborazione tra amministrazioni pubbliche
E il mondo imprenditoriale del mondo
Dell'impresa chiederemo di aiutarci
In questo
E c'è poi naturalmente voi comprensibilmente insiste molto su questo aspetto anche la dimensione del sostegno agli investimenti privati prossimo investimenti privati più innovativi funzionali alla transizione digitale e dei ed ecologica
Qui come sapete è intenzione del governo
E su questo cioè
Forte sintonia potenziare
Il nuovo si chiamerà transizione quattro punto zero l'ha annunciato il ministro Patronelli eh
Ci sono
Le ambizioni sono molte
Vedremo naturalmente adesso nella composizione esattamente i dettagli ma comunque ci sarà una forte potenziamento di transizione quattro punto zero proprio perché con l'iter ammortamento con interventi molto importanti a sostegno dei certamente dell'innovazione
Delle imprese e è vero ha funzionato i vostri dati sono molto eloquenti gli abbiamo peraltro in questo caso elaborati insieme
E e quindi per questo sicuramente questa sarà una componente importante
Del nostro piano che naturalmente noi auspichiamo chiediamo anche il vostro aiuto da questo punto di vista oggi produca
Un aumento di investimenti addizionali perché hanno è quello che interessa e l'addizionalità naturalmente e anche diciamo positivo quando si sostiene fiscalmente un intervento che l'impresa avrebbe fatto comunque che è in grado di fare
Noi vogliamo ovviamente massimizzare il livello di addizionalità perché quello che poi interviene se esattamente su quei numeri e su quelle varianti che abbiamo
Che abbiamo identificato e chiarite identificativi identificato
Raccolgo pienamente anche l'altro aspetto
Delle vostre proposte legato al anche all'analisi delle dei punti di debolezza cosiddetto schermi smercio ITS
Generalmente gente più in generale un piano di rafforzamento delle competenze digitali innovative
Questo deve essere e sarà uno delle dei pilastri delle cori clan dell'Italia
Perché poi
Le competenze capitale umano la formazione sono la condizione
Fondamentale senza la quale poi tutto il resto non non produce gli affetti necessari e quindi da questo punto di vista vogliamo intervenire a tutti i livelli abbiamo già
Proprio per far partire l'università italiana
Per tempo
Aumentandolo ricercatori messo un miliardo e cinque poi niente questi grandi numeri si perdono investimenti più grande investimento in università dell'ASP degli ultimi penso vent'anni
Si è smarrito perché di fronte ai venti miliardi dei vari provvedimenti idonei non veniva notato però c'è stato fatto quindi dal primo gennaio
Vestita avranno potranno fare più grande PRIN di tutti i tempi e come ente assumere credo seicento costa sei mila ricercatori
Ma attacco di questo c'è anche tutto il tema appunto del
Della formazione professionale terziaria
Degli ITS della così come c'è il tema del trasferimento delle competenze dell'innovazione modello Fraunhofer insomma c'è una compito complessa quadro che va dalla formazione
Alla alla ricerca al trasferimento tecnologico che noi vogliamo
Valorizzare e rafforzare
In misura molto significativa
Con le risorse
Deve Coveri clan
Lucrezia Reichlin mi ha chiesto qualcosa su sulla strategia politica energetica
Ora naturalmente voglio abusare del tempo che mi state cedendo e quindi non non non non ha farò lunghissima però
Se non fosse altro per perché siamo obbligati a spendere il trentasette per cento delle risorse nella diciamo al trentasette per cento delle risorse dovranno avere
Un impatto positivo sugli Obiettivi climatici
Questo è un altro degli dei gli esercizi più complesse in cui siamo impegnati di
Definire Ric invece interventi che abbiano un impatto significativo nella
Riduzione delle missioni nel potenziamento del di sistemi di economia circolare
Nella transizione energetica e siamo fortunati
Perché sistema delle imprese italiane parte partecipate dallo Stato private è uno dei più avanzati del mondo sotto questo profilo abbiamo tanti campioni diciamo così grandi e piccoli naturalmente abbiamo grandissime imprese che ricordava Lucrezia Reichlin che sono impegnate e
A potenziare la capacità di
Produzione di energia verde
Con le rinnovabili
Di trasportare ed Energia verde
Anche quella prodotta fuori dall'Italia o quella prodotta nel Mezzogiorno quindi di rafforzare anche la capacità dell'Italia di essere un grande ab europeo
Di energie
Abbassa o a zero
Pronta carbonica
Dal solare
All'idrogeno
Alla cattura delle missioni come sapete fanno dei grandi progetti uno dei progetti in corso quello di realizzare più grande polo mondiale di cattura della CO due
In Italia
E quindi
Noi pensiamo che proprio perché porgiamo su un sistema di impresa
Che hanno una forte mostrato una forte vocazione
Ad affrontare il tema della
Transizione energetica queste risorse se utilizzate bene ci possono aiutare non solo a essere coerenti con gli obiettivi ormai più ambiziosi di quelli dello stesso niente
Che sono stati definiti a livello europeo per arrivare a neutralità carbonica due mila cinquanta quindi la la transizione start-up due mila trenta ma anche a fare
Di questo esercizio assai complesso anche un'occasione per rafforzare la competitività e l'innovazione del nostro sistema produttivo
Quindi non solo un costo ma una opportunità
Vi è una fortissima attenzione al tema del Mezzogiorno
Che è un'altra non abbiamo visto in questo caso la tabella masse sono vedesse la tabella sulla
Noterebbe immediatamente qualsiasi indicatore prendiamo come avere terzo del Paese tassi di produttività e di crescita e di occupazione così sensibilmente più bassi del resto
Ormai
Uno dei principali problemi
Che l'Italia deve affrontare questo punto di vista la dimensione delle politiche per il Mezzogiorno è molto forte sarà molto forte anche qui ci siamo diciamo così
Già avvantaggiati nel senso che abbiamo già indicato
Attuale già in vigore a norma speriamo di riuscire a renderla strutturale appunto quella della decontribuzione
Nel Mezzogiorno
E che però sappiamo bene per dispiegare i suoi effetti
Deve essere accompagnata e poi per poter quindi gradualmente essere eliminata che ridotta e poi
In un tempo però congruo di anni deve essere accompagnata una particolare intensificazione degli investimenti e delle riforme
Nel Mezzogiorno per
Migliorare complessivamente il contesto la
Capacità di produttività che
Mezzogiorno deve saper esprimere
Quindi la percentuale di Investimenti che medesimo al Mezzogiorno sarà cospicua così come auspichiamo che la ricaduta di alcune riforme da quella della giustizia quella della DG dedizione pubbliche amministrazioni avranno
Sul quadro del Mezzogiorno sarà particolarmente rilevante
Infine c'è la questione
Non non mi soffermo per per una volta sul tema che spesso appassionarmi della riforma fiscale
Che insieme a all'assegno unico sarà una delle
Altre riforme che realizzeremo
Questi gli anni vogliamo vere
Le due riforme pienamente operative dall'inizio il ventidue
Vedremo
Che sono fortemente intrecciate adesso stiamo lavorando esattamente colpire sul sequenze Ing
E quindi non non dico altro su questo aspetto ma che pure concorre naturalmente
A definire un rafforzare gli incentivi alla crescita
Alla produzione all'occupazione
Vi è naturalmente il tema concludo davvero che riguarda
Le politiche sociali e del lavoro
Noi credo abbiamo fatto bene
A e Italia difetto è stato molto significativo appunto quella differenza tra unità di lavoro e ore lavorate davvero colpisce te ne abbiamo
Nei limiti del possibile ovviamente soprattutto sui contratti a termine impossibile
Qui i nuovi contratti a termine a che fin qui abbiamo finalmente anche realizzato nel corso degli interventi anche per sulle causali
Che erano necessarie che spero di poter
Prolungare
Nel nuovo quadro ma comunque abbiamo
Tutelato l'occupazione durante i momenti più difficili e la crisi adesso se da un lato sarà necessario sempre
Avere degli strumenti di cassa integrazione magari modulati
Rispetto alle perdite specifici anche per i mesi più difficile del prossimo anno è chiaro che noi dobbiamo sostenere più orientare il più possibile nostre policy
Sul sostegno alla creazione di lavoro all'occupazione ha messo tra formazione
E occupazione
E quindi
Questo sarà sicuramente uno dei tratti sia della prossima manovra
Sia ovviamente di quel più generale
Lavoro dimmi forma
Degli ammortizzatori sociali che che è un altro grande cantiere che si è aperto che penso beneficerà molto di un dialogo approfondito tra le parti sociali che scomodi Confindustria presentato una sua proposta molto importante e tra tutte le parti sociali e il Governo
Tutto questo ci fa ci rende evidente come siamo di fronte a una sfida senza precedenti un'opportunità unica
E la necessità di lavorare con lo spirito di coesione di unità di confronto di dialogo senza il quale sarà impossibile per l'Italia riuscire ad affrontare tutte queste queste sfide
Io sono fiducioso perché penso che abbiamo le condizioni per quello che è successo per come abbiamo lavorato
E come ha reagito il Paese mostrando una straordinaria vitalità forza e coesione di uscire da questa crisi più forti di prima
Perché questo obiettivo sia raggiunto occorre davvero
La massimo livello di coesione
Di dialogo e ti ascolto e quindi sono davvero contento oggi di aver partecipato a una riunione utile che è entrata nel merito e approfondito temi concreti
E che l'ha fatto con uno spirito
I un grande patto
Tra tutte le forze sociali produttive economiche politiche e intellettuali
Per il futuro dell'Italia per il rilancio del Paese
Per rendere l'Italia protagonista di un'Europa
Anche che tipo uscire con un volto nuovo da questa crisi assumere il ruolo che le spetta anche ti guida di fronte alle straordinarie trasformazioni globali che sono in corso e che vedono ce lo dice questa crisi del modello sociale europeo opportunamente riformato rilanciato rafforzato
Forse il modello più adatto per vivere le sfide del mondo di oggi grazie
Il primo Carlo Bonomi
Buongiorno signor ministro vogliono professoressa lasci professor Grosso
Grazie a tutti voi per essere qui
Io non posso partire che anch'io da alcuni ringraziamenti in particolare a Stefano Manzocchi Assuntina mal tutte le aree tecniche di Confindustria perché oggi pubblicamente
Il primo evento perché nella realtà sarebbe stata la nostra assemblea col libro venti trenta venti cinquanta ma questa
La partenza di un rinnovato centro studi che sarà punte di diamante per l'elaborazione delle idee delle tesi politiche di Confindustria quindi grazie Stefano Teano mettere il Putin e tutte le aree tecniche che hanno collaborato
Il futuro inizi oggi non domani diceva papa Giovanni Paolo secondo
E quindi da imprenditore non posso che iniziare a guardare questi numeri i numeri che ci ci hanno esposto oggi dove siamo siamo un PIL meno dieci per cento sul due mila diciannove tutti noi ti chiamo che sia più basso della doppia cifra ovviamente
Ma un PIL perché se così fosse comunque molto inferiore ci sottorappresentato a quello con cui siamo entrati nella crisi non siamo entrati in una crisi con un Paese che stava andando bene
Era già oltre tre punti di PIL sotto due mila e nove
Quindi siamo
Eravamo già undici anni prima
Ancora indietro e quindi era un Paese che stava stava soffrendo aveva finito con la mini ripresa due mila e quindici del diciassette e stava iniziando a rallentare poi arriva la crisi e quindi subisce un colpo tremendo infatti era per il grafiche rappresentava che il reddito e minore a quello di ventisei anni precedente via fortemente colpito un debito pubblico che purtroppo e necessariamente per gli interventi che sono stati messi in campo
E ci porta intorno al centosessanta per cento del PIL forse qualcosa meno recupereremo magari centocinquantacinque centocinquantotto ma comunque un impatto ovviamente molto importante
Una produzione industriale che fortunatamente rimbalza
E questo è motivo di orgoglio motivo che ci conforta nostra idea
L'industria giusta manifatture italiana è un asse Pintor tante del Paese
è il locomotore di quel famoso treno che Alitalia
Tutti i vagoni devono correre ma non dimentichiamoci che se andiamo velocità alla motrice quei convogli non correranno
E quindi è vero che ci sono molti settori in difficoltà dovremo sostenerlo aiutarli spingerli ma non facciamolo a detrimento dell'anno con motrice perché è importante che correlarlo cultrice
Anche perché con la Lokomotiv c'è sta iniziando vedere gli ordinativi in calo
C'è un dato che non non è stato rappresentato ma è quel famoso quarto trimestre di quest'anno che inizia a farci dubitare di qualcosa che quella rimbalzo non è un rimbalzo dei comics come dicevo la rossa Sarah e quindi ma sarà molto diverso
Con una produttività molto
Stagnante molto forte ma si prevede guardiamo il dato disaggregato ci sta rappresentando una
Industria privata che ha una produttività in linea con i competitor ora europei e purtroppo una pubblica amministrazione che ha una produttività
Molto deficitaria e poi ci tornerò perché questo non è un tema
E peraltro sarebbe stato bello vedere un'altra tabella che
Comunque riportata
Che significa che ogni crisi che è successa l'Italia uscita molto più lentamente rispetto ai propri partner orpelli
Segno che strutturalmente il nostro Paese ha delle difficoltà ha delle difficoltà ad affrontare le grandi crisi
Forse questa volta ci siamo arrivati un po'più preparati
Perché quel rimbalzo è dato dal fatto che le imprese manifatturiere dopo il due mila otto due hanno pagato un caro prezzo turni notturni e dieci
Si sono rafforzate patrio naturalmente hanno investito in tecnologia grazie costa quattro punto zero per questo per noi è importante quel tema è che papà ci ritorneremo
Hanno investito di cemento che non c'è in innovazione in prodotti nuovi internazionalizzazione e quindi sono entrati in questa crisi chi erano strutturalmente più forti ed è quello la motivazione anche quel rimbalzo
Ci sono tanti temi che sono stati toccati negli anni Necci troppo alcuni perché l'orario può non ci consente di andare troppo lunghi
Ma
C'è un altro dato che è interessante da analizzare cioè quando il PIL negli ultimi dodici anni è stato positivo in Italia
è stato positivo quando c'è stato un dato quando gli investimenti erano fortemente positivi
La correlazione semplice si investe e il PIL cresce
Negli investimenti purtroppo abbiamo visto cosa è successo gli strumenti pubblici hanno avuto
Dovuto anche quelle che erano il i vincoli e le crisi che abbiamo dovuto passare negli anni
Sono stati fortemente negativi in alcuni periodi quelli privati sono stati positivi ma non così positivi come dovevano essere quindi anche il privato deve migliorare che può fare di più anche in questo credo soprattutto in questo periodo
Diceva il professor grossa la Germania è riuscito aumentare i suoi investimenti pubblici solo dell'otto per cento nuovissimi aumenti per cento ma noi abbiamo il ministro Gualtieri
E quindi su questo mi dà garanzia che riusciremo a fare qualcosa di molto positivo
Sugli investimenti ovviamente influiscono due elementi
Fiducia
Il metodo
Parto dalla fiducia che non è solo quella dei mercati
Per per un imprenditore la fiducia e vedere anche la direzione che sta prendendo il Paese cosa si sta facendo
Qual è l'obiettivo che si vuole raggiungere
Perché se io non ho fiducia e lo dicevano alla nostra assemblea del ventinove di settembre sono abbiamo chiara qual è la strada diventa difficile per noi e quindi quando noi lamentavamo la mancanza di
Dialogo ira per capire
Poi c'è il primato alla politica nelle scelte e questo va riconosciuto propria bisogni confrontarci di capire qual è la direzione
Ed è qui che entra al netto del metodo che chiediamo parliamoci discutiamo ognuno con le proprie idee riconosciamo il primato a politiche ma fateci capire e faccio un esempio
Quando si introduce dei no
Se è stata introdotta lassità cresciuti Artaxata
Che aveva una finalità ambientale mandavano colpire interessi lire senza capire inizialmente quale sarebbero stati gli affetti perché c'è necessità di un'analisi ecco quello
Ci fa venire meno la fiducia
Oggi
Siamo ad ottobre dovrebbero entrare in funzione il primo di gennaio siamo ancora in attesa di capire allora
E io sono il primo a dire ci sono in questo momento forse degli argomenti molto importanti stiamo discutendo del nostro futuro duecentonove miliardi per anche questo no qualche inciso abbiamo tutti necessita di concentrarsi su quello
Magari una moratoria
Al primo di luglio potrebbe rassegnerà le gli animi
Perché oggi tutti Zenden settore mi chiedono ma cosa succederà il primo di gennaio entra in funzione no e con quali normativa con quale vincoli amministrativi ecco queste sono le cose che ci bloccano un po'
Sui bus quattro punto zero è stato dato da tanto io condivido quello che diceva Stefano Manzocchi
Cioè gli stiamo parlando non di sussidi
E non voglio entrare nella polemica ma di politica industriale quando ne parliamo gli USA quattro punto zero e io condivido con la con ministro stiamo parlando di politica industriale perché vuol dire la trasformazione della manifattura italiana
Vuol dire l'impatto occupazionale del visto quello che portava e si è andato a lavorare sul settanta per cento dell'impresa a bassa intensità tecnologica e di quel differenziale
Che richiamava il ministro che non è un differenziale solo di crescita ma anche di impatti di trasformazione
E quindi credo che dobbiamo costruire sistemi integrati coerenti quelle sono le manovre di politica industriale quando non è
Quello che dicevo l'intervento a pioggia finalizzato a cosa ma quando vi diamo tutta la cornice nel suo complesso quando parla mai indossato Porto zero parlando di trasformazione tecnologica parlavamo ovviamente di occupazione
Parlavamo di occupazione tecnologiche avverso la disoccupazione tecnologica tutti dicevano che si andava verso la tecnologia perdonano posti lavoro Licia dimostrazione plastica che non è così
Anzi abbiamo occupato anche persone nelle categorie a più alta specializzazione che non sono solo i laureati
Sono gli operai che non sono più gli operai delle tute blu perché la mia azienda sono in camice bianco e gestiscono strumenti che valgono milioni di euro quindi anche qua bisogna fare una rappresentazione
Diversa
La dottoressa RAI ce ne aveva posto una una domanda capitale umano capitalizzazione
Io credo che l'imprenditore
Già dagli anni cinquanta aveva
Chiara una visione che era quella che tutto quello che si facevano nera per migliorare solo me stesso le nostre imprese Mara per migliorare le nostre comunità
Nei libri tale venti-trenta venticinque anta c'è proprio quella di nessuna non è un elenco un libro di balle può anche con una serie di richieste
Quella da una visione di società integrata con quelli che sono i provvedimenti economici necessari per arrivare là
Per arrivare a quella costruzione di quella società e noi l'abbiamo focalizzata su due temi donne e giovani
Quello è l'obiettivo far partecipare le donne non del lavoro siamo dieci punti sotto la media europea
I giovani abbiamo il tasso disoccupazione lo conosciamo tutti inattivi giovani stanno aumentando settanta per cento nativi ecco ormai giovani cioè quelli che non cercano più posti di lavoro e non studiano
Allora non li dobbiamo intervenire Next Generation you Licci deve servire sono quei fondi che devono trasformare la nostra società
E provvedimenti economici devono traguardare quella visione
Debito pubblico cosa succederà al dottor Grosso
Non è la nel e da un po'che lo stiamo dicendo cioè
La traiettoria del debito pubblico che mente avuto necessità in questo momento di affrontare l'emergenza che su quell'eravamo d'accordo nell'emergenza noi abbiamo sempre detto che
Sarebbe stato un utile fin da subito pensare quella che era la fase due
Ma è questo purtroppo l'imprenditore siamo così cioè le nella nostra natura affrontiamo problemi aziende ma guardiamo già al futuro
Io credo che
Dobbiamo raccontare che questo momento dove tutti i vincoli sono venuti meno e a tempo
E quindi per forza dobbiamo farcene carico distratto chiaramente nella NATO e fanno dato un'idea di direzione credibile di discesa del debito pubblico
Ma non scordiamoci anche BCE
In modo che oggi stiamo usufruendo di una finestra incredibile diceva dei margini di manovra che non c'erano mai stati prima sui tassi deve lavorare fino al due per cento siamo almeno zero sette immaginati che potenza di fuoco ancora la BCE
Ma nel momento in cui questa crisi verrà meno che molti Paesi usciranno dalla crisi molto più velocemente di noi come Stato storicamente dimostrato dirà quello al richiamo inverato delle banche centrali poi torneranno a casa
E non è detto che ci siano le condizioni politiche nei vari paesi ventisei Paesi
Che si possa mantenere questa finestra di apertura quindi noi dobbiamo pensare oggi come restituire quel debito
Perché c'è un dato molto importante
Non inizieremo a restituire il debito dal momento in cui lo con trarremo fino al due mila cinquantotto
E Ciccio una riflessione
Se io prendo come base
La maggiore età diciotto anni
Noi ci stiamo indebitando chiederemo qualcuno di pagare l'ultima rata
Che nascerà fra vent'anni
Ce ne siamo indebitando e chiederemo a qualcuno che non è ancora nato di pagare i nostri debiti io ho avuto occasione di dire questo non è
Un indebitamento che ne facciamo sui future generazioni sulle future generazioni che ci stanno prestando i soldi e quindi abbiamo una responsabilità enorme di fronte a questo impegna che sono sì duecentonove miliardi o saranno rivisti
Probabilmente non di tanto
Ma su questo c'è veramente una grande responsabilità che tutti noi abbiamo e quando si dice che Confindustria primato a capo del governo adesso mica come no
Confido sta sta sempre sui temi economici sul singolo provvedimento
Ma soprattutto in questo momento si sta assumendo una responsabilità storica
Ed è questo
Che io sto richiamando da molto tempo
Dipingo veramente all'ultimo visto l'orario
Io condivido segni su quello che le diceva seleziona interventi emettere terra assolutamente lo dobbiamo selezionare interventi proprio per questa responsabilità che abbiamo
Mentre la terra è quella famosa sul cuscino
Un problema
Molto importante del nostro Paese
Che tocca sia il privato e il pubblico
Negli investimenti pubblici forse non è che sono mancate le risorse perché di risorse sono state messe tante negli anni
Storicamente nei decenni e che per sé e per fare un'opera pubblica ci mettiamo tre volte quello che ci mette un Paese europeo e qui nascono le difficoltà
Non è tanto forse la percentuale che noi riusciamo a impattare sul sistema economico degli investimenti pubblici come riusciamo a renderlo snello e si sono succeduti negli anni gli interventi se guardiamo solo all'ultimo dallo sblocca cantiere semplificazione cioè
Il vero tema oggi dove non riusciamo a incidere con le riforme per cambiare il Paese cioè già Next Generation Iucci deve servire per cambiare il Paese
I fondi ci sono ma non sono qual è il tema il tema è come sfruttiamo questa occasione storica per cambiare i nodi che hanno sempre bloccato ma crescita di questo Paese che dicevo prima
Usciamo depositi lentamente abbiamo dei pc strutturali quindi questa è la vera sfida che oggi noi abbiamo davanti quanto noi sapremo modificare questo
C'è il tema dell'addizionalità
Ne comprendo molto bene il significato lo spirito lo posso anche condividere ricordiamoci però che per far funzionare qualsiasi stimolo sostegni no
Ci vogliono meccanismi semplici chiari facile applicare questo deve essere sempre una cosa
Fil rouge che deve essere presente perché tutte le volte che abbiamo messo in campo anche i provvedimenti più belli più utili più socialmente importanti ma quando avevano meccanismi molto difficili
Chi erano aveva un impatto molto basso
C'è un dato che mi colpisce e chiudo perché sul forma fiscale e suo cupo abilità penso di averne già parlato abbastanza è che nella NATO f
C'è una previsione de la spesa pubblica in percentuale di PIL che mi ha fortemente colpito negli ultimi dieci anni la percentuale di PIL sulle pensioni è passato dal quattordici e sette al diciassette uno del PIL
Praticamente due punti e mezzo in più
Sostanzialmente sulla scuola e
Identica tre nove tre otto
Ma se guardo al due mila e sessanta cioè alla fine del restituzione del famoso Next Generation you le pensioni scendono altre diciannove la scuola scende alta
Ecco io credo che questo numero dobbiamo cambiare
Tendenziale si si spara il tendenziale tra questi sui numeri da cambiare cioè anche quando affrontiamo il tema del
Come impiegare i i le risorse che arriveranno dall'Europa che finalmente fa l'Europa
Ti siamo sempre i numeri da cambiare questo secondo me dovrebbe essere un'altra cosa che teniamo in conto perché
Con una frase di mi son Churchill
Che non è riferita al ministro non vuole polemiche ma è riferita in generale
Il politico vinta un uomo di Stato quando inizio a pensare alle prossime generazioni e non alle prossime elezioni
Ecco ricordiamoci che stiamo impegnando le prossime generazioni abbiamo tutti mi ci metto dentro io per primo una responsabilità storica
Non tanto per i nostri figli ma addirittura stanno già pensando ai nostri nipoti e non la possiamo perdere grazie
Nozze Lucrezia grazie Daniel tutti i partecipanti