"Una nuova Repubblica?" presentazione del libro di Massimo Teodori (Sperling & Kupfer)

Scorretto bastano io do la parola stessa
Secondo
Proposta del cielo darmi la parola
Citazione cominciamo ah no
Allora
Grazie a tutti per la vostra presenza noi siamo qui a presentare il libro che io Teodori con la nuova repubblica con la prefazione mia
E io adesso a causa la mancanza di di una persona devo fare il moderatore e al tempo stesso darmi la parola che non è molto educato per primo per l'intervento e allora dico alcune cose su questo libro poche su alcuni punti evidentemente il libro a me è piaciuto molto altrimenti non avrei ovviamente fatto la prego la prefazione
Mi è piaciuto soprattutto per per queste ragioni lascio perdere l'aspetto un aspetto che però è molto importante riesce a comunicare anche ai non addetti ai lavori
Delle il senso di una vicenda che ci ha portato nella situazione in cui ora felicemente secondo alcuni infelicemente secondo altri con un grande pure col punto interrogativo per altri ancora ci troviamo ma al di là di questo ci sono alcune tesi del libro che io sostanzialmente condivido e e nuclei rotta le tesi che Teodori sostiene e che io personalmente condivido prima tesi
Il cambiamento istituzionale si è concentrato per forza di cose sulla legge elettorale non poteva che essere così
Perché solo la legge elettorale poteva essere affrontata espugnata per così dire per via referendaria
Noi sappiamo che per oltre dieci anni molto più di dieci anni in realtà diciamo dalla fine degli anni settanta alla fine degli anni Settanta inizia un grande dibattito istituzionale
Un grande dibattito sulle riforme che bisogna assolutamente fare e che non porta da nessuna parte dieci anni di chiacchiera anche di studi pregevoli per esempio una commissione importante sulle riforme istituzionali la commissione Bozzi
Produsse dei lavori pregevoli da un punto di vista come dire dell'interesse degli accademici
Ma assolutamente nulla sul piano delle riforme istituzionali
Non produsse nulla e non poteva produrre nulla perché in parte a causa d'un gioco di veti incrociati ma soprattutto perché gli attori politici non potevano e non volevano ovviamente ed è comprensibile più che comprensibile rimettere in discussione se stessi
Cambiare le regole del gioco significa cambiare anche la natura la pelle degli attori che giocano con quelle Recco
E quindi quel cambiamento di regole non fu possibile
La partita si riaprì quando il movimento rei referendario propose individuò la strada per arrivare a un cambiamento della legge elettorale
Un cambiamento naturalmente il monito referendario Nenni in quell'iniziativa c'erano diversi limiti il primo limite naturalmente dato dallo strumento
Referendum abrogativo consente di abrogare delle norme ma non consente di proporre nulla al posto di quelle norme inevitabilmente si trattava di una sorta di spallata a un sistema bloccato
Ma senza la possibilità di controllare l'esito finale perché l'esito finale inevitabilmente sarebbe poi di peso dai dalle mediazioni parlamentari come difatti h
Io oltre ad avere un ruolo puramente abrogativo il referendum e questo è il primo limite aveva un altro limite
Poteva affrontare solo un aspetto del complesso problema delle riforme istituzionali e cioè la riforma elettorale perché perché se la riforma rettorale poteva essere
Toccata per via di legge ordinaria modificando una legge ordinaria qualunque altra riforma istituzionale invece richiede una modifica alla Costituzione cosa infinitamente più complicata
Perché richiede maggioranze molto più ampi e quindi accordi molto più ampi
E e siamo arrivati a vicenda che tutti conosciamo il referendum a quel punto è intervenuta la mediazione parlamentare
è venuta fuori una legge
è una legge io stamattina ho ho illustrato questa legge a un gruppo di studenti del liceo vi assicuro che era di fisico e trovare le parole per spiegare la complessità di questa legge a ragazzi non di università quindi con
Con una preparazione da studenti liceali del quarto quinto anno
Il comune di Forlì ma vi ha chiesto di fare questo ho fatto molta fatica a spiegare che cos'era lo scorporo a spiegare che cosa erano certi meccanismi che hanno reso la legge elettorale per la Camera
Una legge ibrida cioè un sistema misto sostanzialmente che mescola maggioritario proporzionale
Ma non soltanto rimescola fa sì che le due parti si
In parte si neutralizza fino a vicenda
Questo non è vero nel caso che la legge del Senato perché quella è una legge fotocopia a semplicemente la legge traduce il risultato
Del referendum
La legge del Senato è tutto sommato una buona legge maggioritaria con una correzione proporzionale questa è la vera differenza tra la legge
La legge elettorale per il Senato una maggioritaria con correzione proporzionale e la legge della casa a leggere la Camera invece è un una legge che ha introdotto molti meccanismi complessi Teodori si sofferma senza entrare troppo gli aspetti tecnici sulle ragioni per cui questa legge è una cattiva legge è una cattiva legge perché ha sia elementi del maggioritario e in realtà prende del maggioritario alcuni aspetti non necessariamente i migliori e gli aspetti peggiori del proporzionale sostanzialmente sono riusciti a fare una legge che prende il peggio dei due sistemi
La ragione e appunto sta appunto He-Man meccanismi che collegano la parte il venticinque per cento sostanzialmente di seggi assegnati su base proporzionale settantacinque per cento di seggi assegnati su base maggioritaria
Non tanto secondo me ma credo anche secondo Teodori su questo punto non tanto nel problema un turno doppio turno in cui si sono
Sono entrati secondo me
Attribuendo troppo valore a questa discussione in tanti cioè la legge cattiva perché mescola il proporzionale maggioritario il problema non è un turno due turni perché perché che il maggioritario sia un turno ossia due turni in ogni caso anche da una legge buona e queste cattiva come ho detto da una legge maggioritaria buona
Di un a un turno o a due turni noi non non riusciremmo a risolvere comunque solo con la legge
Il problema della del nuovo assetto del sistema politico italiano non riusciremmo solo con un maggioritario a un turno puro o un maggioritario a due turni risolvere i problemi a un tempo i problemi della governabilità della stabilità dei governi i problemi della legati all'eccessiva frammentazione dei partiti
Non riusciremo a trasformare il sistema politico solo attraverso una legge maggioritaria anche buona a un turno due turni ripeto non è poi così determinante non riusciremmo a trasformare comunque solo attraverso una riforma elettorale buona che ancora non c'è che ancora non abbiamo perché abbiamo questa questa sorta di compromesso tra vecchio e nuovo
Questo è il sostanzialmente il senso della legge
Elettorale che abbiamo ora non comunque non riusciremmo solo con una legge maggioritaria anche eventualmente migliore di questa a risolvere
Quei problemi di assetto che il nostro sistema politico
E faccio un esempio
Molti dicono
In realtà il problema vero il doppio turno
Col doppio turno entriamo in un'era di felicità sassetto bipartitico o bipolare competizione tra destra e sinistra competizione ravvicinata quindi non poli estremi
Non Poli che vanno in direzione allontanandosi dagli uni e dagli altri ma che convergono verso il centro una moderazione della competizione politica stabilità di governo ecco troppa grazia Sant'Antonio
E la ragione per cui non è non questo non è vero non è vero che la legge elettorale anche a doppio turno può risolvere il problema è provato dalla storia da Francia
In Francia esistita alzando all'epoca la Terza Repubblica il sistema elettorale era maggioritario a due turni ebbene non c'era nella governabilità né i governi erano governi di coalizione il sistema era frammentato non c'era affatto alternanza durato gauche eccetera eccetera
Perché perché c'era sì il doppio turno ma era una repubblica parlamentare
Le cose cambiano con la quinta Repubblica cioè la Repubblica fondata da De Gaulle perché de Gaulle introduce al tempo stesso se il doppio turno
Ma anche l'elezione diretta del presidente La Repubblica cioè un istituto potentissimo che quello sì crea bipolarismo
Allora la legge elettorale morale da sola non basta
E necessaria ma non sufficiente
Occorre anche introdurre un altro rimedio molto una medicina forte che è quella del di un sistema di elezione diretta
Del capo dell'esecutivo del Presidente della Repubblica
Alcuni parlano di elezione diretta del premier ma questa è una cosa probabilmente troppo pericolosa per un sistema come quello italiano
Questo su questo come te non sono d'accordo con Giovanni Sartori quando enfatizza secondo me troppo le virtù del doppio turno sono d'accordo con lui nella critica all'elezione diretta del premier
Mentre un'elezione del presidente
Avrebbe altri affetti anche perché a agirebbe
Renderebbe più agevole il rapporto nel nel nel circuito cruciale quello Governo Parlamento
E questa mi sembra e anche questa anzi è anche la tesi la tesi di Teodori la riforma maggio posto che questa riforma elettorale per ora insufficiente è venuto sono venuti fuori grossi pasticci
Pensate semplicemente al fatto che con questa legge gli elettori sono in una situazione assolutamente schizofrenica perché adesso quando si andrà a votare ci troveremo tutti a votare da un lato secondo la logica del maggioritario che è una logica di voto contro
Cioè io non voto a favore di Bush voto contro Clinton o viceversa non voto a favore di Clinton voto contro Bush cioè in altri termini la maggior parte degli elettori non troverà nel collegio uninominale un candidato particolarmente soddisfacente
Voterà un candidato che non apprezza molto per impedire al candidato più detestato di vincere questa è la logica vera del maggioritario voto contro nella proporzionale invece si vota per per il partito preferito e allora il povero lettore si trova nella circa nella situazione di dover votare contemporaneamente contro e per per giunta con due sistemi che si mescolano e si sovrappongono in modi strani
Lo scorporo se non ci fosse non sapessimo che dietro c'era un calcolo politico e potremmo dire il il parto di una mente sadica perché lo scorporo è un meccanismo che in teoria mette il i candidati
Della lista proporzionale collegati al candidato dell'uninominale in rotta di collisione cioè io interessa esse sono un candidato nella lista proporzionale che il candidato a me collegato nell'uninominale perda
Perché solo se Luís perde io e vince l'altro io posso usufruire dello scorporo
Quindi questa è una cosa folle una una un parto di menti malate potremo dire in realtà c'era un calcolo politico dietro dietro a tutto questo il calcolo politico era impedire che nelle zone dove certi partiti
Presumibilmente avrebbero potuto fare da prendere tutti i collegi uninominali in questo caso si dava la possibilità di un riequilibrio sulla lista proporzionale per il secondo partito cioè il il il partito che arriva secondo ma arrivando secondo me come geniali perde tutto perché lì chi arriva primo prende prende e allora si davano si doveva dare una sorta di compensazione sulla proporzionale però il meccanismo ha prodotto esiti relativamente aberranti tra l'altro quando si parla di grande conflittualità all'interno dei poli questa conflittualità in parte difende dal fatto che ovviamente le forze hanno bisogno certo di unirsi per sostenere un candidato all'uninominale ma anche di alcuni hanno bisogno di darsi botte da orbi per differenziarsi nella competizione per la proporzionale
Questa è la logica che spiega Bertinotti che spiega che spiega Bossi eccetera eccetera e in parte non solo per carità ci sono anche problemi di difficoltà di di Amalgam di amalgamare culture politiche diverse naturalmente certo i problemi ci sono ma certamente il meccanismo elettorale aiuta le risse dentro dentro il proprio certamente non le frasi
Il terzo punto toccato da da Teodori anche io anche su questo sono d'accordo che posto che ammesso che si sia d'accordo sul fatto che la riforma elettorale non basta occorre a questo punto passare alla a a ridefinire il rapporto Governo Parlamento molto difficilmente ci potremmo aspettare
Dal Parlamento questa riforma
Che molto difficilmente e i nuovi parlamentari faranno come se niente fosse una riforma così forte che lì rimanderebbe a casa in quattro e quattr'otto perché a quel punto inevitabilmente bisognerebbe tornare a votare
E inoltre a parte questo ben difficilmente
Ben difficilmente
Come dire una classe politica legittimata dal nuovo voto sarà pronta a rimettere tutto in gioco tutto in discussione attraverso una riforma così forte
Per cui il Parlamento lasciato se spesso nonostante tutta la retorica sulla la la legislatura costituente eccetera eccetera non farà secondo me assolutamente nulla
E allora riforme incisive
Del sistema istituzionale potranno venire solo da fortissime pressioni dall'esterno
Ha qualcosa di analogo al di simile al movimento referendario però con la piccola differenza che su questo punto che è un punto centrale decisivo per dare stabilita al nuovo assetto politico su questo punto non è possibile intervenire a colpi a colpi a colpi di referendum
E quindi è possibile che ci si ritrovi alla fine in una situazione d'impasse
Si potrebbe dire paradossalmente che una la sua una buona buone chance per riforme istituzionali serie finora come dicevo sono mancato sono arrivate sulla metà
Sarebbe dato più da un Parlamento senza nessuna maggioranza che non da un Parlamento con una maggioranza precisa
Ma lamento con la maggioranza precisa naturalmente è auspicabile per mille ragioni darebbe un Governo stabile eccetera eccetera
Ma guardato il problema dal punto di vista delle riforme istituzionali un Parlamento ingovernabile
Potrebbe essere capace nella confusione nella precarietà in cui un Parlamento del genere si troverebbe di produrre anche riforme particolarmente innovative e coraggiose una maggioranza netta invece tende a scoraggiare le riforme perché se io ho vinto perché vado a rimettere in discussione le le le regole del gioco non mi conviene naturalmente
Se qualcuno ha una vittoria netta probabilmente questo come dire va a vantaggio di di una cosa che e Dio sa se questo Paese non ne ha bisogno di governi stabili e relativamente efficienti comuni con una capacità di di azione del tempo da un lato ma probabilmente al tempo stesso blocca le necessarie riforme istituzionali una situazione tipo maionese impazzita che peraltro è è un possibile è un possibile esito è di queste di queste lezioni che sono in pochi a prevedere una maggioranza assoluta per qualcuno e coma una situazione di sostanziale ingovernabilità
Che comunque naturalmente sia chiaro al Paese non può essere augurata qua assolutamente però una situazione di questo tipo proprio a causa della come dire del tunnel cui il Paese andrebbe a infilarsi potrebbe spingere potrebbe favorire la formazione di maggioranze di maggioranze ampie su riforme incisive delle regole del gioco che altrimenti probabilmente non non non ci sarà
No no allora
Dunque
Dove io voglio ritorno al libro puoi dire questo sul Libano il libro è diviso in due parti a mio parere i primi quattro capitoli ricostruiscono tutta la vicenda che Angelo Panebianco ha rievocato
E il quinto invece tratta di quello che può succedere
Ora Teodori e un innamorato dell'America io mi ricordo dei suoi saggi sul radicalismo americano Pantani sul Mulino e poi un altro libro dedicato proprio a costituzione del cane sono italiana ricatto novantadue mi pare quindi il modello americano è sempre stato molto presente verso il pensiero di fiori
Ora sostanzialmente si potrebbe dire questo sembrerebbe secondo Teodori che in qualche modo esistono le premesse per andare verso una soluzione italiana di tipo presidenziale
Premetto che io vedo questa ipotesi molto bene personalmente quindi uso la parola con nessuna connotazione negativa per me anziché una connotazione molto positive mi auspico auspico anzi che si vada in questa direzione
Ora
Qualche considerazione secondo me in Italia esiste
Un pensiero favorevole all'ipotesi
Presidenziale
E non soltanto opportuno citare Pacciardi che aveva aveva sostenuto esplicitamente oppure andando indietro ancora ricordare i dibattiti alla Costituente dove ci furono
Serie prese di posizione Calamandrei Valiani eccetera a favore ma anche recentemente anche recentemente
Per esempio ricordo
Mi ricordo che ogni anno epici Martinelli Teodori che hanno partecipato agli Angelo da alcuni seminari che faccio fin dei tempi fin dagli anni Settanta mi ricordo di aver fatto nel settantotto
Un primo seminario che aveva appunto come titolo aveva impresa e seconda Repubblica e giallo ora si esaminava si si rifletteva sulle debole stavano emergendo
Nella nella storia della prima repubblica e un rumore di fondo che toccasse il cambiamento del sistema elettorale e addirittura proprio l'assetto istituzionale della Repubblica cominciavamo a produrlo
E poi ancora nell'ottanta mi ricordo con Fisichella con Pasquino con altri politologi un altro seminario che aveva come titolo l'ingegneria istituzionale può salvare la prima
Quindi questi rumori queste attitudini vengono abbastanza da lontano poi nell'ottantadue esce proprio a Milano il lavoro di Miglio
Credo che convenga ricordarlo non è il miglio di oggi è il mito di allora che pubblica un lavoro molto molto serio pubblicato da Giuffrè
Il nostro lavoro
Lui Bognetti e altri amici che appunto delineando curricula di Milano che delineano un assetto istituzionale in cui si fa riferimento alla possibilità di un'elezione diretta del premier
E poi però mi mi tocca ricordarlo perché è bene ricordare anche le cose che Milano ha fatto in questo campo che nell'ottantadue nasce qui a Milano proprio l'Hotel Palace di Milano nasce l'appello
Alleanza per la riforma delle istituzioni movimento fatto di imprenditori di professionisti e di manager e duecentododici mi ricordo firmarono il primo manifesto al Palace Hotel la morte del Palazzo
Dopo l'azione che fu presa allora fu elezione col sistema uninominale doppio turno e elezione diretta del premier elezione diretta del premier ricordo ancora che quattrocento e passa di questi firmarono una petizione a Cossiga nel mille novecentottantasei
Invitandolo a mandare un messaggio alle Camere perché le Camere si attivassero sul tema della riforma elettorale e del cambiamento dell'assetto e ricordo anche che conservo la lettera che Berlinguer non vi Berlinguer comunista i Berlinguer segretario
Della presidenza della Repubblica ci scrisse a dicendo che il presidente non riteneva opportuno fare questo passo ma in quel momento Cossiga era ancora in letargo più tardi poi si risveglierà e farà il Picconatore
Allora voglio rievocato queste cose per dire che c'è nella cultura italiana seppur fortemente minoritaria
C'è un filone di pensiero che ha sempre considerato proponibile uno sbocco presidenzialisti Codella Repubblica e devo dire che tutto sommato io condivido anche l'analisi che che che che fa che infatti odori ci stiamo un po'andando perché eleggiamo in modo diretto il sindaco
E leggiamo in modo diretto il presidente della Giunta regionale della Giunta provinciale e compì un primo appuntamento molto preciso
Come e leggeremo il Presidente della Giunta regionale questo è un punto il il parlamento che si viene formando adesso dovrà prendere una decisione perché il sistema elettorale regionale ancora proporzionale quindi siamo ancora nel vecchio sistema
Come si deciderà di eleggere il Consiglio regionale e quindi la Giunta regionale credo che sarà un passaggio obbligato se dovesse vincere ancora la tesi
Di adottare il sistema elettorale uninominale a doppio turno anche per le regionali
E se si decidesse che il presidente della Giunta regionale viene eletta con ballottaggio tipo tipo l'elezione del sindaco noi avremmo fatto secondo me un passaggio risolutivo verso lo sbocco di tipo presidenziale poi naturalmente si tratterà di vedere sede elezione diretta del premier
Se l'elezione diretta del Presidente della Repubblica eccetera eccetera ma credo che sia andrebbe in quella direzione senz'altro quindi un primo elemento che dico è che alcune ipotesi suggerimenti che chiodo ridare il capitolo quinto del suo libro non gli avremmo già delle una cartina di tornasole nella campagna elettorale delle prossime elezioni regionali perché in funzione anche del sistema elettorale che sarà adottato il tema di come strutturare i poteri regionali emergerà
Poi a mio parere si porrà invece il grosso problema che qui trattato della scelta definitiva dell'assetto di quella che io chiamerò però subito la Terza Repubblica perché la Seconda Repubblica sarà un pastrocchio di transizione
Non dobbiamo aspettare necessario pastrocchio di transizione anche perché il problema non è quello di cambiare la legge e di cambiare la classe dirigente ora cambiare la classe dirigente non si fa da un'elezione all'altra
Io non sono uno storico bravo come gli amici che siedono questo tavolo mi sembra di ricordare che la per il passaggio dalla Quarta alla Quinta Repubblica la Francia per andare a regime il tipo due legislature due legislature mezzo quindi dieci anni ci vogliono ma seconda Repubblica sarà probabilmente questa transizione contraddittoria aggiustamenti parziale condivido la tesi di Panebianco che probabilmente una non vittoria di un polo potrebbe facilitare il varo di leggi che siano più ragionevoli per certi aspetti il grosso verrà quando quanto che cosa quando secondo me si sarà formato in Italia un blocco storico per dirla con Gramsci un blocco storico che vorrà un tipo di Repubblica
Quando sarà nato un partito federale presidenziale
Io credo che lo sbocco finale di questa operazione sarà la nascita di un partito federale presidenziale un partito che collegherà
L'esperienza americana Teodori ce la ripropone in effetti come passaggio che anche io condivido come punto di riferimento una soluzione che combini un assetto federale con un assetto presidenziale
E tutto da costruire questo blocco storico d'altra parte io credo che avremo bisogno anche di terminologie diverso se in un paese mi si presentasse l'opportunità di votare un partito federale presidenziale e dall'altra parte non so un partito socialista io lo considerai molto più serio di questi ignobili nomi che oggi abbiamo di fronte da un lato il Polo delle libertà dall'altra parte i progressisti che sono mi sentivo bene connotazioni del tutto del tutto assurda ecco quindi la mia personale opinione e che se un minimo in movimento
Una tendenza che ci porterà a dovere davvero scegliere tra un'alternativa quello di un'alternativa presidenzialismo non presidenzialismo che sarà cruciale per questa marcia
La decisioni in merito al sistema elettorale da adottare per le regionali
Che il tema presidenzialismo non presidenzialismo insieme con il tema federalismo o non federalismo diventerà cruciale nella campagna elettorale del novantacinque per le elezioni regionali
Che probabilmente andremo verso il lo sbocco presidenzialisti ma la condizione e che si formi
Un blocco storico che potrebbe essere a destra o a sinistra un blocco storico che coniughi il tema federale con il tema presidenziale e che si strutturi nella forma di un partito
Magari un partito Platz forma l'americano non un partito radicato nel sociale
Con delle strutture
Profonde un partito che comunque propongo un moderno coerente io condivido l'indicazione che da Teodori di guardare con grande attenzione al modello americano oltre che al modello tedesco credo che uno dell'americano c'è da guardare con più attenzione di quello tedesco
Grazie
Ma anch'io non è sempre più semplice intervenire a commento più di un libro
Con cui si dissente molto in questo caso essendo d'accordo su molti aspetti da analisi più ad oriente
Mi è un po'più difficile comunque vorrei rapidamente dire
Su che cosa sono d'accordo poi soffermarmi invece su un paio di questioni in cui opinioni diverse innanzitutto l'ha già detto
Tagli anche Unia comunque si tratta di un libro utile ben fatto molto leggibile che ricostruisce i tentativi di riforma del sistema politico italiano tentativi come sappiamo del tutto falliti fino a tempi recenti e poi ricostruisce lo status questioni Sorgi
Con la riforma elettorale parziale e apre poi uno scenario sul futuro apre uno spiraglio sul futuro proponendo un possibile scenario
Io sono senz'altro d'accordo con Teodori laddove dice che
Una legge elettorale una legge riforma elettorale in quanto tale non garantisce la governabilità
Non garantisce la vera riforma il sistema politico
So da coro Conte odori nel giudizio chieda della riforma elettorale il Minotauro
Il coacervo il Mattarellum come dice Sartori più ne ha più ne metta quando la definisce una riforma elettorale incapace di per sé di produrre il cambiamento
Elettorale necessario per poi produrre le altre riforme del sistema politico Italia ritengo che il giudizio si è un po'troppo severo nel senso che Teodori arrivati direi che questa legge riesce a sommare i difetti di entrambi i sistemi proporzionale maggioritario senza avere nessuno dei pregi per tampona forzatura polemica ma diciamo nel complesso il giudice sicuramente molto negativo perché e sicuramente un pasticcio questa Ricci
Invece è vero per citare Sartori che citato con l'assalto da Teodori che per una con una mano toglie quello che dà con l'altra
Profondamente contraddittorio
E tuttavia diciamo da cui come si esce posto che come dibattito a Panebianco nella prefazione poi ancora qui oggi giustamente non si dà il caso di un sistema politico che si auto emenda e posto che a questi cambiamenti sia pure parziale siamo arrivati grazie
Ha una profonda delegittimazione della classe politica nel precedente Parlamento recente regime e al movimento referendario
è vero che un ulteriore cambiamento si potrà ottenere solo continuando
Con la via referendaria che però ha bisogno anche di un Parlamento che non raggiunge una sua stabilità e che non si consolida troppo rapidamente in regime e quindi è molto giusto dire è più facile che ci sia l'ulteriore cambiamento ci sarà un Parlamento senza una maggioranza
Solite stabile peraltro auspicabile per altri motivi soprattutto nel caso italiano che non nel caso in cui c'è una maggioranza che ha vinto conciatori stemmi rettorale e probabilmente pensa non solo di completare Agila Tura ma anche magari di continuare a mantenere quel sistema
Allora su questo siamo tutti d'accordo quindi do mi sol fermo più di tanto
Selezionò solo due punti anche per essere sufficientemente breve su cui invece non mi trovo d'accordo vitro solo parzialmente d'accordo con te
Il primo punto riguarda appunto la questione dell'ulteriore riforma elettorale ecco siamo d'accordo sul fatto che bisogna eliminare o drasticamente ridurre la quota proporzionale ma già qui Teodori gentilmente eliminare
Che però per passare a che cosa io continuo a sostenere essere tra i sostenitori il sistema elettorale a doppio turno
A questo riguardo trovo che la critica
Di Massimo
E e trascura un aspetto importante laddove dice che il sistema elettorale maggioritario a doppio turno
Continuerebbe non risolverebbe il problema della frammentazione partitica
E dimentica però di inserire un elemento importante cioè precisare che in un sistema maggioritaria detto la doppio turno debbono essere ammessi al doppio turno solo non i due che hanno ottenuto i maggiori consensi come nell'elezione diretta del sindaco è presente la Provincia ma io dico tutti solo io tutti coloro che hanno superato una certa soglia di consensi tra il dieci quindici per cento Melli quindici nel dire ma tutti coloro che ha superato una certa soglia
E allora questo riduce la frammentazione politica
Perché io sono favorevole a questa soluzione sofà voleva questa soluzione perché ritengo questo cambiamento più realistica e meno traumatico per il sistema politico italiano
Il passaggio a un sistema maggioritario nominale a turno secco
Sicuramente risolverebbe il problema frammentazione così con richiederebbe di scegliere tra due schieramenti ma penalizzerebbe molto ogni possibile terza forza
E costringerebbe anche apparentamenti per motivi puramente elettoralistici che ci sono già in questa legge che pure non è del tipo puro
E crede quindi due raggruppamenti abbastanza pasticciati io preferisco la situazione più trasparente in cui è possibile mantenere più forze politiche più di due
E vedere poi se riescono accordarsi tra un primo un secondo turno accordarsi sulle questioni importanti cioè la designazione del premier i punti fondamentali del programma e cioè le modalità con cui possono governare insieme ritengo questo sistema preferibile ripeto non ha
Il difetto di alimentare la frammentazione perché possono partecipare a secondo turno solo coloro che hanno raggiunto un certo
Di Teglio di consenso lanciato per fare i consensi elettorali e però consentirebbe di arrivare più gradualmente i naturalmente a una semplificazione del sistema politico italiano senza invece produrre delle ammucchiate
O dei matrimoni assolutamente di comodo come già vediamo che sta avvenendo nella destra oggi con questi schieramenti uccisa insieme tre forze che litigano tra di loro e come vediamo anche a sinistra
Ma io li vedo più nella testa per la mia collocazione
Il quindi diciamo questo è un primo punto di dissenso vorrei anche chiarire comunque che è talmente importante passare a un sistema che finalmente consente ai cittadini di scegliere chi governerà
Che
Trovo che non è il caso comunque di dividersi su questo punto l'importante è cambiare queste regole
Io trovo preferibile insistenza a doppio turno se però si creassero le condizioni per passare rapidamente a un sistema come quello che sostiene Teodori non mi sembrava il caso di fare una battaglia contro questo la battaglia eventualmente un ritorno all'indietro verso un sistema più proporzionale non nel senso di andare avanti
Il secondo punto riguarda invece la questione del presidenzialismo anche qui io ho molte perplessità sempre avute per carità non sottovaluta le così diciamo il prestigio e di alcuni proponenti qui io mi fermo a Calamandrei
Ma direi che
Anche in questo caso a passare decisamente o sistema presidenziale
Comporta una serie di rischi nella situazione italiana
Dico subito che
Sono d'accordo che si si deve scegliere una via presidenziale e meglio abbandonare subito dire l'idea dell'elezione diretta del primo ministro che sarebbe un gran pasticcio sarebbe l'unico caso al mondo creerebbe un conflitto tra un Presidente della Repubblica di fatto poco legittimato perché sarebbe eletto da un Parlamento quindi saremo a regime secondo grado e a fronte di un primo ministro che mio sarebbe detto direttamente dal popolo finiti
Sarebbe un pasticcio inutili se si vuole cedere quella riattivato decisamente verso l'elezione diretta presenterà al massimo studiando una formula alla francese in cui c'è una formula semi presidenziale
Ritengo però che il passaggio diretto a questo sistema
Ponga nel sistema italiano una serie di rischi e consegua risultati che si possono conseguire opportunamente anche in un altro modo che quello della designazione del premier da parte del Parlamento
Modello del cancellierato tedesco e in una situazione naturalmente in cui si sapesse da subito che chi vince le elezioni ha già il suo premier
Sia chiaro quindi mi sembra che l'elezione diretta
Di un del capo dell'esecutivo diventi superfluo in una situazione in cui è chiarissima i cittadini
Che esprimendo il loro voto scelgono già con le elezioni un primo ministro una compagine governativa e un programma che avrà sicuramente una maggioranza in Parlamento a questo punto mi sembra super voli ci sia anche l'elezione diretta
I rischi beh i rischi sono dati dal fatto d'analisi comparativa sappiamo che i casi di sistema presidenziale funzionano molto bene
Negli Stati Uniti d'America quel caso finlandese prima funzionano hanno puntato molto male in molti altri Paesi è vero che io considero l'Italia più simile agli Stati Uniti d'America che non ai Paesi latinoamericani però rimane il fatto che
Il presidenzialismo elezione diretta del Presidente della Repubblica capo dell'esecutivo presenta una serie di rischi quindi e assumo le mie due diciamo nei due punti divergenza riguardano sia il passaggio a un sistema veramente maggioritario però preferisco un'elezione a doppio turno con ammissione al ballottaggio di tutti i candidati ha ottenuto una certa percentuale del voto sia
Il rafforzamento dell'esecutivo che non deve passare necessariamente attraverso
Elezione diretta del Presidente della Repubblica con un capo esecutivo ma può tranquillamente essere ottenuta anche a tre soli investitura di un Parlamento Teatro mette dall'investitura
A un primo ministro che sia stato scelto preventivamente dai cittadini non è frutto degli accordi tra i partiti in Parlamento dovuto fondamentale e che dalla sua fiducia al primo ministro che poi si sceglie la sua compagine di governo e responsabile da solo di fronte al Parlamento
Non deve tornare in Parlamento ogni volta che vuole cambiare un ministro vuole cambiare nella sua compagine
Fatte queste Riserve direi che il mio accordo sia con l'analisi con le proposte di Teodori è molto ampio e concludo ribadendo quanto detto prima ritengo anche che comunque non sia il caso di dividersi su questo punto
Comunque il l'obiettivo da raggiungere il passaggio a un sistema che consenta davvero al cittadino elettore di scegliere chi lo governerà con il voto senza delegare ai suoi rappresentanti in Parlamento di
Accordarsi poi per arrivare a questo risultato io preferisco una certa soluzione se si riterrà possibile soltanto l'altra mi andrà bene anche l'altra come seconda ex e come secondo possibilità
Scarpetta la sì venti se qui
Verso
Stanzetta chiudo riusciva a rivelare che se no senato accademico che si svolgeva qua pochi metri
Ma io condivido
L'impianto del libro e condivido da tempo le posizioni in materia di riforma istituzionale di Massimo Teodori e poi sembra lui di Angelo Panebianco di una serie di studiosi di cultura liberale e democratica che da tempo pongono una serie di che son stati tra i primi naturalmente già alla fine degli anni Settanta porre il problema
Della necessità di superare l'assetto istituzionale ed insieme elettorale che presiedeva che ha presieduto per un cinquantennio
Alla vicenda alla al sistema politico italiano e quindi alla vicenda storica della Prima Repubblica con tutti gli annessi e connessi che conosciamo e che in qualche modo hanno segnato fino a determinarne il collasso gli assetti politici le relazioni di fondo e lei relazioni tra formazioni politiche
Che hanno portato i più alla degenerare di quella pratiche che peraltro la sua originaria costituzione formali in materiale nel quarantasette quarantotto che è stata conosciuta come consociativismo ora
La cosa che non volendo io davvero in qualche modo ripercorrere le tappe del libro questa sera ore dovuto un pochino
Presentare i nostri ospiti però gli ospiti che avete in parte già sentito la cosa che mi interessava discutere
è un pochino nel per capire se in qualche modo c'è una conciliabilità di posizioni possibili nel prossimo Parlamento
è se da un lato pensiamo che il prossimo Parlamento debba essere possa essere effettivamente parlamento costituente
Io sono in radicale dissenso con coloro i quali parlano di governo costituente governo costituente nella situazione
La quale ci troviamo nel quella che presumibilmente potrà essere l'esito la lo scenario al il frutto del voto del ventisette ventotto marzo non vorrebbe dire altro che riproporre il solito pasticcio all'italiana governo costituente sarebbe a mio parere per come l'ho capita io ad oggi nient'altro che una variante dei governi di larga unità di unità nazionale vera delle della grande intesa volta
A riprodurre una serie di pasticci che io che invece ritengo auspicabile e soprattutto molto pasticciata ma un passo in avanti la polarizzazione che bene o male si è determinata appunto non auspico però la cosa interessante da discutere
Che l'occasione di questo libro la più propizia forse e capire se pensiamo che debba esserci e possesso e su un Parlamento costituente che questo Parlamento costituente posso agire su tre questioni fondamentali che sono strettamente connesse l'una le altre che sicché si tengono insieme che in qualche modo sono probabilmente saranno la cartina di tornasole sulla quale misurare effettivamente l'attuale composizione degli schieramenti e dei cartelli elettorali ma fors'anche una possibile scomposizione e ricomposizione di forze di forze parlamentari di soggetti e di soggetti politici e si sono la forma della Repubblica
Ora io concordo con Martinelli che se non ho capito male che non è che che ritiene un errore ipotizzare l'elezione diretta del premier del capo del governo
Ha dei dubbi sulla forma presidenziale però sostanzialmente il tema della forma e della Repubblica pre parlamentare
Ho presidenziale
è un tema ormai all'ordine del giorno io ho la netta sensazione
Che non solo per come lo dicono i sondaggi stia crescendo una domanda di Repubblica presidenziale che non ha niente a che vedere con miti e modelli di tipo di stampo latinoamericano ha più che caso mai a che vedere con l'irruzione
Sulla scena nel dibattito pubblico sulla CIT nella scena politica probabilmente anche diciamo in un nella nel nel senso comune una parte larga dell'opinione pubblica del tema del riassetto d'federale della Repubblica
E che il secondo grande tema sul quale secondo me si tratterà di affrontare e di mettere le carte in tavola cioè la repubblica presidenziale un'ipotesi di Repubblica presidenziale la ragione per cui Massimo Teodori consiglia tutti vivamente di non dare per troppo lontano per impraticabile per incomparabile il modello americano ma di guardarlo con una certa attenzione è che si tengono strettamente il l'ipotesi la discussione la domanda crescente da parte dell'opinione pubblica di una Repubblica presidenziale quindi l'investitura diretta di un leader ovviamente dotato di poteri da capo dell'esecutivo comunque di poteri di decisione e di rappresentatività di governo e l'assetto della e l'assetto di tipo federale
Quale tipo di organizzazione federale della Repubblica a quale tipo di relazioni tra diciamo gli stati membri di una Repubblica federale e il Governo centrale una serie di temi in mezzo a questi due corpi enormi del corni enormi del dilemma italiano prossimo venturo ci sta che cosa ci sta anche la il rifacimento della legge elettorale non c'è dubbio che questo tipo di legge elettorale dovesse spiegato da Massimo Teodori è largamente è stato affrontato da Angelo Panebianco dei suoi i tre sul Corriere è un tema che va va in qualche modo messo immediatamente all'ordine del giorno questo pasticcio incredibile che è stato partorito dalla dalla dalla Camera dei deputati al Parlamento scorso dopo che Saccà in buona parte tradito l'esito referendario
Del diciotto aprile va ricordi messo alla domanda alla necessità di avere una una un sistema elettorale fondato effettivamente su una legge maggioritaria uninominale
Poi si può discutere delle predilezioni io personalmente tendo prediligere il modello anglosassone che con un'elezione diretta del capo dello Stato avrebbe una sua compensazione
E coerenza interna superiore però come dire anch'io come Martinelli sono del tutto d'accordo nel fatto che si Possa sul fatto che si possa benissimo
Diciamo mettere sul tavolo si possono benissimo mettere sul tavolo le due ipotesi prevalenti
Però questi tre
Elementi questi tre dati fondamentali sul quale misureremo
Il fatto che il prossimo Parlamento sia sarà o non sarà costituente
E cioè metterà mano alle istituzioni alla forma di restituzione quindi al patto civile quindi diciamo al modo in cui si determinano le regole si riscrivono una parte delle regole che presiedono al nostro essere uno Stato una nazione una repubblica
Ecco questi pettini possono essere affrontati senza un passaggio referendario cioè possono essere affrontati senza che vi sia almeno chiave di Indirizzo un pronunciamento popolare
Io credo che questa sia la vera diciamo la vera battaglia sulla quale si misureranno poi la si misurerà poi la possibilità di mettere davvero insieme i liberaldemocratici cui liberaldemocratici che oggi è ovvio obiettivamente probabilmente sono abbastanza sparse insomma e non sono certamente in un solo schieramento
Ho visto che l'ultimo numero della rivista MicroMega tende a liquidare come sostanzialmente usurpatori del termine liberaldemocratico tutti coloro i quali stanno nel cosiddetto Polo delle Libertà assumendo invece la paternità del termine a coloro i quali stanno nel
Nel Polo progressi
Stai Sarcinelli naturalmente vicine
Almeno dal punto di vista della grammatica comune del vocabolario comune che si sono collocate diversi variamente in questa occasione le tra però il problema dell'assetto della forma della Repubblica il problema è il problema che ha si pone anche il problema sul quale diciamo e questa questo insieme di di questioni che in qualche modo opposto pongo a voi pongo ai nostri ottimi come tema di discussione cioè come pronunciarsi su lui tre nodi chiave del prossimo Parlamento della prossima fase la nostra vita nella nostra vita pubblica sono i temi sui quali misureremo anche per la capacità diciamo di integrazione costituzionalizzazione di fenomeni nascenti per un certo verso e in grande trasformazione qui in rapine grande trasformazione per un altro verso che sono diciamo io credo che obiettivamente ad osservare ciò che sta avvenendo in Italia il processo in cura attraverso il quale la lega divengono forza di governo Forza Italia si definisca come una forza compiutamente collocabile lungo l'asse destra sinistra il nostro sistema politico e soprattutto Alleanza Nazionale sia effettivamente parte di un processo in costituzionalizzazione della destra italiana e questo sono tra i dati Trittin che sono un ulteriore che si dovessero avere diciamo una la sua loro riconoscibilità in un passaggio di riforme di sul serio di ingresso nella Seconda Repubblica sono sarebbero tre fatti che in qualche modo sancirebbe una indiscutibile modernizzazione del sistema politico italiano e della nostra vita pubblica perché un'alta i dati un po'curiosi e questo di ritenere che è quello di ritenere che in qualche modo vi siano delle forze che dovrebbero continuare a rimanere nel freezer e cosa che non è non è plausibile o comprensibile se si pensa ad uno schema bipolare o addirittura bipartitico quindi se si schiera pensa ad uno schema fu fondato su un alto finanza di coalizioni di forze alla guida di un paese sul funzionamento da democrazia classica la democrazia liberale occidentale ecco questo questa insieme di temi
Mi pare un insieme di temi che sostanzialmente abbastanza poco affrontato nella dibattito di questi settimane purtroppo come voi vedete come vediamo la campagna elettorale non si cimenta sui grandi temi della seconda rete sui veri grandi temi della Seconda Repubblica ragion per cui io condivido coloro i quali a paventa il rischio che in realtà giudizi ci si troverà si per semplicemente al secondo tempo della Prima Repubblica nel prossimo Parlamento ma io credo che da un lato una serie di studiosi Massimo Teodori Panebianco Martinelli un'altra che hanno posizioni molto diverse tra loro e però in qualche modo hanno cominciato stanno cominciando ad aiutarci a ricollocare questa discussione il problema della costituzione formale e dell'insieme delle regole che devono presiedere effettivamente la riscrittura di un patto civile che possa essere chiamato seriamente seconda Repubblica con il tema cruciale ed è il tema su cruciale sul quale noi potremo misurare davvero l'entità la forza il peso specifico delle delle de delle foto dei soggetti in campo cioè il la capacità di vedere e di misurare quali e quanti forze presenti in ogni pollo hanno davvero in mente una rottura democratica hanno davvero in mente un passaggio che essi sia sancito visibilmente dalla non riproduzione dal non traghettamento di tutta una serie di storie di di leggi di memoria e di di di comportamenti di atti tu Dini di atteggiamenti di perpetuazione di ceto politico da una fase della nostra vita nazionale ad un'altra se potessimo in qualche modo rispondere positivamente a questo insieme di quesiti forma della Repubblica
Asset quale assetto federale quale legge elettorale e quindi diciamo a dare una insieme di risposte plausibili e coerenti alle domande dell'opinione pubblica forse risponderemo anche al quesito del libro
Di Massimo Teodori cioè potremmo togliere il punto di domanda che sta al termine della frase una nuova repubblica e in qualche modo poter cominciare ad intravedere in un pass saggio serio non gattopardesca trasformisti quel non soprattutto di fatto di mille continuismo da un pezzo della nostra storia nazionale della nostra storia del del secondo dopoguerra ad un'altra fase che sia davvero significativamente altra da quel che ci lasciamo alle spalle
Due parole
Io credo che le elezioni del ventisette ventotto marzo saranno un disastro
Uno spaventoso disastro per la democrazia italiana
E questo sia che vinca l'ammucchiata di destra vinca la bugiarda di sinistra sia che al contrario
Come io ritengo probabile non vinca nessuno c'era una grande frammentazione
Però io ho scritto questo libro nella nell'estate consegnato
Il libro a novembre e dicembre prima della scesa in campo di Berlusconi
Per per ma credo che erano state che sia stato scritto prima della entrati capo di Berlusconi credo di ipotizzare degli scenari e che siano abbastanza
Simile a probabili quelli che verranno fuori dal ventisette ventotto marzo
Perché perché ho voluto mettere questo
Queste note queste riflessioni diciamo intanto per ripercorrere come effettivamente sono andate le cose in questi anni
E soprattutto perché ritengo ho sentito un dovere lungo intellettuale e il politico
Coloro i quali come me sì
Sono stati sono stato tra i gli iniziatori protagonisti ho impiegato un po'di passione politica e civile nella riforma il referendaria elettorale
Per arrivare a una riforma politica Repubblica riformiste forma della politica
Un dovere intellettuale e politico quello di aprire noi sì è stato una qualche misura protagonista e responsabile delle cose che sono avvenute
Il
Un dibattito sul disastro che questa riforma elettorale
E questa situazione politica hanno prodotto e stanno producendo e sicuramente produrranno in questo Paese
Questa è un po'la molla è la ragione e credo che quello che accadrà a all'indomani del ventisette marzo darà ragione a molte delle questioni imposte nel libro
I tre problemi che dovevano essere affrontati con la riforma elettorale erano molto semplici
Io stato fra gli estensori del primo manifesto per la riforma elettorale referendaria quello originale
Ridurre la frammentazione politica
Dare governabilità al Paese
Ridurre il peso dei partiti con la riorganizzazione dei partiti
Questi erano i tre obiettivi quindi riforma elettorale non per il gusto della riforma elettorale
I sistemi sono tutti buoni o cattivi non sono dei sistemi migliori degli altri sistemi sono strumentali e ottenere risultati
Questi eroi i tre obiettivi io credo che davanti a tutti già prima del ventisette marzo e lo sarà ancora di più all'indomani del ventotto marzo che la frammentazione
Aumento era
Che la governabilità
Non il governo non verrà fuori dalle urne ma sarà probabilmente un grande una grande questione aperte
Non c'è riduzione del potere dei partiti
Anzi in una certa misura c'è un aumento del potere di Pertini di quei partiti che sono di quel partito che è sopravvissuto al a Mani pulite il PDS e degli altri partiti come Berlusconi che hanno assunto un altro forma diciamo così di partitocrazia atti di autoritarismo Dior dell'organizzazione politica sotto altra forma
Nuova rispetto a quella tradizionale burocratica del PDS quindi noi avremo due partiti autoritari che peseranno sopra la società civile e quindi non avremo riformisti Napoli
Quindi i risultati
Che si voleva non saranno raggiunto
Allora il libro
Intende aprire da parte di chi è stato responsabile un certa misura del processo riformatore in questi anni il dibattito in termini democratici
Cioè che cosa fare se è vero che la frammentazione eccetera che il problema il governo non sarà risolto che il problema del sistema politico e del peso dei partiti sopra la società contro la società non sarà per nulla
Io non sono un Pasdaran
Del l'uninominale maggioritario a un turno e non sono un Pasdaran del presidenziali
Assolutamente ritengo che i problemi di riforma indicare riforma politica siano quelli appunto di organizzare una democrazia dell'alternanza ma in cui siano effettivamente fra forse omogenee
Che ci sia il problema del Governo come uno dei problemi prioritari di una democrazia senza il quale i resti sono dei giochi che diventano sempre più politici distici quindi non sono solamente un Pasdaran di queste soluzioni nel ritengo che queste soluzioni siano di per sé le un intenso soluzioni così però certamente
Credo che le forze riformatrici della politica e questo è un po'è l'assunto dell'impero si devono porre si devono riporre nuovamente quelle questioni che sono poste ieri quando con il referendum hanno trovato la leva Esterna per la riforma esterno politico che altrimenti non sarebbe mai riforma
Io credo che sarebbe un grave errore
Delle forze politiche democratiche e liberali
E io qui penso che forze politiche liberali
Si intitola rimanere una estrema minoranza in questo Paese nonostante che tutti quanti hanno ormai inflazionato questo termine
Ritengo che sia effettivamente una esigua minoranza effettiva quelli che operano concretamente in termine di democrazia liberale non quelli che proclamano il liberalismo verbale
E che siano equamente distribuite
Nella schieramento di sinistra nello schieramento di destra lo schieramento di centro e in tutti questi testi antichi sia un esiguo minoranza questo la mio
Pare io credo che le forze
Di pensiero di azione politica effettivamente liberali devono essere porre per le questioni e non farsene sovrastare
E per questo che ho voluto tentare di aprire con una provocazione di di questo libro intacco ristabilendo un po'la verità dei fatti di questi anni il dibattito su queste questioni e certamente la questione la riforma elettorale dovrà essere riaperta e la questione della forma
Del Governo che la forma dello Stato dovrà essere affronta nel merito
Francamente io non credo ad esempio che il problema si è quello di un turno o del due Tour
Che dovrà sia completamente o un altro me ne convinco ogni giorno che ci penso ogni giorno che vedo le cose che accadono intorno a noi credo che il problema sia come me
Accedere alle candidature cioè qual è il percorso che porta alla formazione delle candidature può sembrare una cosa astrusa questa ma non è una cosa molto astruse che cosa è accaduto questa volta con questa spaventosa leggi non solo gli effetti perversi che venivano qui
Portati da Panebianco e altri dell'incrocio ibrido fra maggioritario Lunina Ale mai avvenuto che in realtà
Nei il processo di candidatura nei collegi nominali ha riprodotto all'interno dei diversi fogli Telespazio ritirò manuale Cencelli organizzate
Organizzate dal vertice dai gruppi partitici che hanno detto tanti collegi a me tanti collegi atti cioè è uno e o con una dinamica che non ha nulla a che fare con la dinamica tipica della candidatura nei collegi uninominali laddove sono tradizionalmente insediati cioè sappiamo che ci sono stati i tavoli che i tavoli in termini regionali o nazionali hanno deciso
Questo a me questo quello a me queste te e questo non ha nulla a che fare né col un turno né con doppio turno né con il maggioritario
Allora la questione
La questione non è tanto quella di dire tutto turno unico o tutto doppio turno doppio dotto turno con la soglia senza soglia al ballottaggio il problema è di dire come si regola il rapporto fra cittadini e candidature
Cioè diciamo attraverso quali canali
Garantiti i non dalle forze politiche ma garantiti dal diritto pubblico
Diciamo le questa questo alle primarie i cittadini possono accedere alla candidatura e non sottostare ai problemi
Che di spartizione da parte delle forze politiche allora per esempio se il doppio turno si configura
Come diciamo una sorte di primaria
E ci possono essere tante maniere allora ben venga quel doppio turno ma se il doppio turno invece è di nuovo un meccanismo che esalta il potere di spartizione di contrattazione dei partiti allora no al doppio turno ecco per cui ritengo diciamo che questo tipo di dibattito che anche Sartori ha ripreso più volte e tanti altri in realtà non abbia posto l'accento su una questione che come si arriva
A nominare candidati che e effettivamente il grande problema della democrazia elettorale
Nei sistemi maggioritari perché resiste in maggioritari in realtà la scelta del candidato è già una metà del problema della elezione del rappresentante del popolo i sistemi possono essere tante non c'entriamo
Quindi niente Pasdaran del doppio turno del turno unico ma ripensare questa questione che poi significa anche ripensare il problema della organizzazione questi sono problema e e il problema del presidenzialismo io non non sono un Pasdaran del
Del presidenzialismo del modello americana
Dico soltanto però due cose
Che senza porre un'elezione nazionale con carattere nazionale generale in cui c'è la possibilità di dividersi
In due parti difficilmente si può andare avanti nella riorganizzazione del sistema politico
Se non si vai a un meccanismo necessitante come quello del votare nazionalmente
E scegliere nazionalmente per una cosa monocratica difficilmente si può riorganizzare il il sistema politico e dissi continuerà a dire quel guaio che quello di oggi in cui apparentemente un sistema maggioritario ma sostanzialmente un sistema di frammentazione
Con alcuni partiti autor che autorità via mente Satellizer non gli altri sia che lo facciano con le vecchie tecniche
Dell'insediamento territoriale come il PDS se lo facciamo con le nuove tecniche della video Croazia come quelle di Berlusconi che sono due forme uguali di autoritarismo in termini democrazia elettorale per essere molto chiari
Questo almeno il mio pensiero no io dico occorre questo problema ma dico anche un'altra cosa
Alberto Martini
Guardate che se la cultura democratica
Continua vere diffidenza verso diciamo una forma di
Elezione nazionale dell'esecutivo che sia presidenzialismo o che sia sotto altra forma istituzionale poco
Se continua ad avere questa diffidenza
Beh io dietro l'angolo vedo che l'esigenza dell'uomo forte verrà fuori da parte della cultura di destra
Cioè o i democratici
Riescono a essere loro portatori di una soluzione che possa dare governi forti e stabili adeguati al momento
Il che significa poi un'altra cosa
Significa tutta la tematica dell'equilibrio dei poteri e dei pesi e contrappesi perché il grande problema
Del presidenzialismo il grande problema
Per dell'elezione delle responsabità monocratiche e quella separazione dei poteri e quello dei contrappesi
E il problema è tutto lì allora o la cultura democratica
Riesce a porre essa questo problema che significa il problema della separazione dei poteri
In tempi moderni con la grande influenza della televisione e di tutto il resto e via di seguito
E lo pone il rapporto assoluzione di governo forte
Oppure
La cultura democratica e liberale sarà travolta dalla voglia di cose forti ma non democrazia allora il problema è come arrivare a una cosa forte e democratica contro contrappesi e quindi io ritengo quel modello presidenziale quello che le esperienze ci forniscono maggiormente oggi sulla piazza ma ce ne possono essere tante altre oppure
Credo alla prossima legislatura sarà frammentate
I governi saranno dei governi trattati fra le varie forze consociativi io non so quali altri pasticci
La spesa pubblica ricomincerà accorrere perché quando ci sarà una trattativa fra sei sette otto protagonisti inevitabilmente la spesa pubblica che aumenta e allora la crisi si approfondisce e aveva di fronte a questo capo le spinte
Di strega attrici di carattere territoriale ex-amico culturale chiamiamole così aumenteranno perché e nelle cose aumenteranno allora o la cultura democratica riesce
A prendere in mano queste cose qui a dare una risposta
Che non sia una risposta pasticciata non c'è risposta anche chiara comprensibile alla gente trasmissibile io organizzare intorno a questo un movimento
Oppure inevitabilmente tutto questo diventerà come in parte è stato nel passato un patrimonio del della destra
Poi diventerà un patrimonio della destra con la differenza che mentre probabilmente per i trent'anni che vanno dagli anni sessanta da oggi sembravano soluzioni folcloristiche oggi la grande spinta
Di ordine di governo e via di seguito è una spinta che che c'è molto forte nel Paese pretore nel peggiore che sappiamo come reazione a regime di questi anni
Ecco allora
Le ragioni di questo libero di chi
Avendo essendo stato parte
Del processo di riforma politica soprattutto con il referendum con la riforma elettorale
Pensa che oggi
Deve dire chiaramente i fallimenti che ci sono stati i disastri che ci possono essere e quindi porre
Apertamente la questione prima che siano i disastri delle cose porcela sopra di noi e contro di noi
Sul piano interno io se ci fosse qualcuno di voi che volesse intervenire anche nel prego prego rinnovati ancora letto il libro ma sui temi che poi sono
Seicento
Ma male Baskets
Ma questa se
Voglio
Esatto Silvio
Può
Ora
E dove
Non non capisco molto bene il punto della domanda però rispondo a modo mio
Il suo modo via dicendo una cosa molto semplice che lo spaccio da prima Repubblica secondo me
E tutte le ragioni che sia che non sto qui a ripetere
Ma c'è stata non soltanto perché le forze di governo di maggioranza non hanno fatto il loro dovere ma anche perché perché è mancato soprattutto la funzione di controllo
E questo anche in tutto quello ter Reno che possiamo così chiamare il terreno delle l'incrocio fra malaffare e politica
Che ha prodotto che arrivato fino a Tangentopoli
Credo che rispetto a questo non solo ci sono le grandi responsabilità delle forze di maggioranza ma anche grandi responsabilità di chi non ha esercitato il controllo che è un elemento essenziale
Sta civile USA è un termine che e capisco molto poco
Francamente
Posso dire due cose su questo punto
Dunque moralismo è un aspetto per riferendosi alla così detta società civile tempio giornali ma anche gli intellettuali l'Accademia tutto quanto
Moralismo un aspetto che per esempio a
Una piccolo peso nella vicenda del finanziamento illegale della politica
E in che modo il moralismo aveva appeso al fine nella vicenda del finanziamento illegale dalla politica aveva appeso nel senso che in questo Paese non si poteva dire che la politica aveva di costi
Non si potevano dire molte cose io ricordo che ci fu un presidente di la Camera dei deputati che un arrivo a dire che in Italia non esistevano le lobbies la l'ha scritto una lettera ma questa cosa è una infatti tutta la tessitura lettera questo presidente disse no per carità in Italia i parametri Vernon esistono le lobbies allora
Che per cosa c'è dietro al fatto che un presidente della Camera mente mente sapendo di mentire ovviamente perché l'obesità ci sono per forza
E sarebbe incredibile che non esistessero perché un presidente della Camera deve dichiarare le lobbies dal Parlamento italiano non esiste
E voto molto importante perché tocca ahimè l'aspetto fondamentale perché poi le riforme istituzionali sì sì tutto bene ma se non ci sono cambiamenti nelle culture politiche
Poi qualunque riforma rimpatrio suo perché sono favorevole a una riforma forte
Perché più forte la riforma più forse si va a cambiare la capoccia dalla gente
La riforma che per esempio penso in cui pensi tu che rispettabilissima però io non trovo nulla da da eccepire rispetto che la riforma diciamo una governo forte nella linea europeo continentale
Diciamo in questa quindi a che il doppio turno ecco meno dirompente
In realtà questo è un Paese che tra moralismi e incultura istituzionale combina pasticci e danni ogni giorno in tutti gli ambiti
E allora facevo l'esempio del moralismo le lobbies non esigua certo che l'ho visti sono naturalmente però si finge che non ci siano fingendo che non ci siano non le si regolamenta
No cioè se io dico devo negare l'esistenza del lobbista ovviamente l'ho visti sono non si possono regolamentare perché perché si fa ma non si dice
Lo stesso discorso vale quando fecero la legge sul finanziamento della dei partiti nel settantaquattro sapevano quelli che stavano facendo la legge sapevano che la legge sarebbe stata violata te ecco e però nel gioco di ipocrisia italiana
Siccome non si può dire ai cittadini quanto costa la politica allora diciamo che costa poco no tanto poi noi lo sappiamo che costa molto di più e dopodiché ci si trova in quella situazione
Allora qui c'è anche un problema di cultura politica generale
Il non volere fare i conti con problemi istituzionali sei
C'è un'incultura istituzionale spaventosa nei giornali certamente
Ma non solo in questi l'Accademia di intellettuali che firmano manifesti indifesa democrazia naturalmente non sanno nulla di come funzionano le istituzioni la democrazia o o e e istituzioni interazione tra istituzioni
Quindi o conosci le istituzioni o taci lascia perdere perché usi parli di aria fritta se parli della democrazia senza ecco chi difende la magistratura che incorpora di statura senza sapere quali sono i nodi veri del sistema giudiziario italiano
Questo è un altro aspetto io sentito dire di tutto sul sistema giudiziario italiano o non uno che abbia cercato di capire in che cosa il sistema giudiziario italiano eventualmente si differenzia degli ordinamenti giudiziari di altri paesi non uno no eh
E allora in un coro in una situazione questo secondo me l'aspetto decisivo perché a questo punto il controllo dell'opinione pubblica salta se se non c'è come dire chi ha chi ha gli strumenti per interpretare per colpire davvero dovevano colpiti governi opposizioni e così via venendo a mancare questi elementi questo impasto di ignoranza istituzionale e di moralismo produce l'impossibilità di un controllo di un controllo democratico sostanzialmente cioè l'impossibilità l'incapacità dell'opinione pubblica di funzionare come deterrente
La Regione un po'forse per disperazione per cui sono favorevole alle soluzioni forti cioè che appunto il il Teodori ha ha ha centrato il punto
Nel libro e appunto la ripetuto giustamente gli ho dedicato a questo punto la una riforma forte democratica liberale quindi una un presidenzialismo un assetto comunque di questo tipo implica se democratico-liberale l'introduzione di meccanismi di pesi e contrappesi
Che sono sia in orizzontale tra i poteri sia in verticale
Quindi i poteri locali e così via
Questo è fondamentale perché la soluzione altrimenti forte senza pesi e contrappesi alla soluzione autoritaria o è la soluzione che plebiscitaria che sfocia in auto cos'è che garantisce e come dire tutela contro lo sviluppo autoritario il fatto che ci sono molti altri poteri che si bloccano
E quindi un presidente forte non può fare quello che gli pare anche il presidente popolarissimo come sono stati Rai caloroso alto in questo secolo non può fare quello che gli pare perché viene bloccato da altri poteri
Ed è ed è questa la garanzia dal Senato ma non solo dal Senato anche dagli stati locali dal dal dall'INDA un sistema di pesi e contrappesi
L'idea che la libertà sta in un sistema di pesi e contrappesi che unità ma fondamentale idea liberale Stati Teodori ha ragione
Qui penali non ci sono forse c'è una democrazia liberale ma senza liberali che è un miracolo operato e la sua che un giorno bisognerà indagare perché qui nessuno ha capito bene come fai se c'è una democrazia liberale senza libera
Com'è potuto accadere quindi forse le cose sono andate meglio di quelle che potevano andare in questo Paese perché avere una democrazia detto piccante con mille problemi ma comunque grosso modo collocabile nel novero democrazie liberali senza liberale senza cultura liberale braccio
Non è male ecco ma l'elemento centrale l'idea che la libertà si difende in quel modo attraverso un assetto di di questo implica naturalmente fortissima attenzione alla dimensione istituzionale
Allora siccome questa attenzione non c'è vanno creati vince incentivi potenti per cacciare dalla capoccia della gente che non è né col moralismo Mac ignorando i meccanismi istituzionali cioè andando a guardare senza i ignorando come funzionano davvero le istituzioni
Che si può pensare che esista un sano rapporto tra governo e cittadini che i meccanismi di rappresentanza producono quello che poi tutti alla fine vogliono buongoverno e così tutto questo non è possibile averlo se non cambiano
Certo quando si dice l'opinione pubblica sì Cindy indica soprattutto prima di tutto cambiamento nella mentalità di coloro che fanno opinione dei che che i pass cioè di coloro che sono né in mentre gli snodi del sistema di comunicazione
Se non intervengono cambiamenti di e e e inevitabilmente non ecco perché io sono favorevole a soluzioni fortemente democratico liberali ma al tempo stesso forti perché questo può creare forse la giusta discontinuità che soprattutto compiti
Faccia in modo che si dica che le lobbies ci sono sono necessarie sacrosante ma vanno regolamentate perché se io invece devo dire perché non si può dire perché se no
Gli italiani si scandalizzano che ci sono le lobbies si fa nei pasticci come ha puntualmente si andrà
Ma io ho letto il libro di Teodori l'ho apprezzato molto e ho apprezzato anche molto riferimento la spiegazione del perché tenore la fatto che neanche ha dato qui prima
Cioè quel senso di anche se vogliamo di autocritica rispetto a ciò che è stato o comunque di assunzione di responsabilità risveglio di fronte ai risultati conseguiti e allora però di fronte a questo dato che
Faccio fatica
A considerare un passo avanti come diceva in qualche modo Scalpelli
Ciò che è stato e ciò che è avvenuto è ciò che ci accingiamo a fare perché francamente io vendo
Dovuto prendere atto guardando i candidati più nel mio collegio di dover votare scheda bianca maggioritario non s'riesco proprio a considerarlo un passo avanti e avendo già fatto nel ballottaggio tra a Dalla Chiesa e Formentini comincia un po'speciale questa giustificazione
E allora e e non sono una un voto Tore di scheda bianca per definizione anzi al contrario
Ecco allora mi domando se questo questa sorta di anche di autocritica vorrei considerarla così
Non si doveva spingere fino a pensare che probabilmente ci sarebbero stati dei passaggi meno ambiziosi di quelli referendarie che potevano semplicemente essere avendo in mente quei tre punti che dicevi prima Teodori
Che probabilmente l'adozione per esempio sempre nell'ambito di un sistema proporzionale di un meccanismo la tedesca in base al quale si metteva un grande sbarramento se non addirittura del cinque dell'otto per cento e questo sicuramente avrebbe sarebbe nato contro mechanism frantumazione
E dall'altra parte si introduceva sempre come le sentenze stima tedesco la separazione tra il voto di lista il voto la persona e questo avrebbe favorito
Molto di più di quanto non siano adesso i collegi piccoli che secondo me invece favoriscono molto riemergere specialmente in certe zone dei potentati locali più che della vicinanza tra l'elettore eletto e poi comunque i meccanismi di formazione delle liste
Sono quelli che sono ecco mi domando se quelle cose lì forse meno eclatanti sulle quali non si potrà costruire un referendum
E e magari anche la posizione politica di qualcuno leggi segni e e poi invece magari avrebbero potuto dare qualche risultato migliore più praticabile
Anche perché secondo punto il mio ragionamento io ho l'impressione che sia errato immaginare che si hai fatto una se si può ottenere una radicale trasformazione di una società passando attraverso le leggi elettorali perché io credo che si protrae siano un mezzo non un fine e quindi ho l'impressione che un sistema consociativo e Turelli vuole descritto come tale correttamente sistema consociativo sia in grado di riprodursi per è come e come la Lucertola d'Italia con la ma continua lo stesso cioè sezione che ingrato perfettamente riprodursi e ho l'impressione che non il risultato marmellata che verrà fuori dal ventotto di di marzo sarà sicuramente un neo consociativismo
Con Ponente con qualche altro protagonista con qualche altra situazione ma probabilmente sarà così allora mi domando
Se è pensabile dibattere un sistema o addirittura un regime come è stato definito consociativo che durato per quarantacinque anni
Attraverso semplicemente la modificazione dei meccanismi elettorali e non mettendo in discussione il patto sociale
Che è alla base è stato alla base di questi quarantacinque anni ma non c'è stata nessuna forza politica tanto meno quella referendaria che anzi ha fatto credere al Paese che Pozzi potesse cambiare le regole attraverso semplicemente la modificazione elettorale o istituzionale
E nessuno invece ha detto che quel sistema consociativo non era semplicemente un sistema appunto che consociativa mentre organizzava la politica ma era un sistema consociativo anche tra il sistema politico e la società non dico civile perché anch'io sono d'accordo ma perché è un una definizione che non che dice poco e la società è grandissimi Stati la società e i due milioni di miliardi di debito pubblico sono la certificazione contabile di questo grande patto sociale
è stato il trasferimento di risorse è stato lo scambio che c'è stato la continuità elettorale da una parte e lo scambio con il Paese attraverso la destinazione di risorse e quindi e di paese diventato un Paese povero abitato da gente ricca proprio per questo meccanismo qua allora così incide questo mio ragionamento
Su questo patto sociale su questi meccanismi che poi sono la base anche del rapporto tra la politica il business tra io direi che sono la base del ruolo da magistratura base la ruolo del del giornalismo
O se no io credo che rischi diventa velleitario Raiot
Non entro nel merito non ho le idee chiarissime su le ingegnerie istituzionali che che si sono scritti sono dibattute anche questa sera che si dibattono un po'di tempo a questa parte
Sono molto d'accordo con te che sicuramente uno degli elementi centrali al di là del doppio turno del turno unico sia l'accesso alla alla alle candidature però ho l'impressione che ossidi ci decide a mettere in discussione questo che poi vuol dire mettere in discussione il ruolo che la borghesia italiana diceva giustamente Unia prima il il blocco sociale voleva dire questo vuol dire mettere in discussione il ruolo da borghesi in Italia e Dalì finalmente un progetto di di società liberale
E intorno a questo che però non si fa passando attraverso la discussione degli interessi reali non semplicemente attraverso la discussione istituzionale questa
Quello che volevo dire
Al
Ma
Le questioni poste adesso aprono mondi parto molto ampio credo che non non abbiamo tempo e modo stasera di farla
Però voglio dire una una cosa
La mia non è assolutamente un'autocritica
E tanto meno un'autocritica all'uso dello strumento referendario
Senza
Lo strumento referendario
In Italia i in questo Paese non sarebbe mosso nulla in termini di forma elettorale e di riforme istituzionali
Allora la via è una via obbligata ci sono stati perlomeno dieci anni caldi di Commissioni parlamentari i tentativi di proposte che non hanno portato a nulla
E a nulla avrebbe portato le Commissioni parlamentari di forme e via di seguito soltanto il famoso io lo cito il famoso paradosso di Zagrebelsky
Che tutti quanti citano e recitano che nessuno
Può solo auto sollevarsi prendendosi dai capelli dallo stagno perché occorre una forza esterna allora senza il referendum senza quel miracolo di un referendum che ha potuto cambiare una legge elettorale trasformandola per una sorta di
Di di di paradosso della storia trasformano la legge elettorale proporzionale maggioritaria Nunzio quindi nessuna
Avuto critiche
Dico soltanto
E certamente il processo di riforma politica
Che ha prodotto una rottura
Perché noi dobbiamo distinguere due questioni
Una fase che quella della rottura del sistema passato
E non c'è dubbio che il referendum trasformazione regge tra le a creato una profonda rottura con il sistema passa cerchi la rottura è stata anche lì per una coincidenza insieme a rottura di Mani pulite e i suoi effetti
Si sono incrociati a anche nel tempo però non c'è dubbio che la rottura sul piano istituzionale e avvenuta con alcuni referendum e altrimenti non sarebbe avvenuta quella rottura non sarebbe stato più logico fosse stato il referendum
Quello che non c'è stato è
La seconda fase cioè la ricostruzione di un nuovo sistema politico
Ed è per questo che credo che soltanto oggi riforme forti istituzionali
Possano aiutare a ricostruire un sistema politico essendo assolutamente consapevoli che la riforma elettorale soltanto uno degli strumenti che occorre tutto il resto ma qui si apre un discorso discorso molto più ampio
Però
è un diciamo una cosa d'azione che incontrovertibile il fatto che senza la rottura referendaria nulla sarebbe mosso sul piano istituti seduzione perché perché la marmellata
è stata incapaci di produrre qualsiasi cosa per molti anni e avrebbe si dica anzi se non ci fosse stato il referendum l'effetto Mani pulite sarebbe stato molto più perverso di quanto in parte è perverso oggi
Cioè che una riforma politica sarebbe stata fatta tutta dall'esterno del sistema politico da parte del del del del terzo potere
Che sarebbe stato una cosa assolutamente perversa è già oggi perversa perché evidentemente Mani pulite che incide così profondamente nella direttiva politica e perversa però quel tipo di perplessità che
Volenti o nolenti altre su cui bisognava passare una certa misura se non ci fosse stato il referendum saremmo stati completamente in balia di una riforma politica fatta sulla media dei giudici
Il che avrebbe significato davvero la distruzione della bici di un sistema democratico
Per chiudere volevo fare io una telegrafica domanda tutti e quattro i nostri ospiti io volevo sentire Martinelli sì e pericoli e rispondeva primo Martinelli a tutto il potere anche scappare ed è questa
Assumendo che si vada verso diciamo una soluzione
Democratica ma forte come diceva Panebianco è che ci si riesca ad incamminare verso un assetto delle nostre istituzioni più rispondente a una domanda diffusa c'è una piccola enormi anomalia e vorrei sapere come pensate possa essere risolta questa non c'è attivata affidata la soluzione questa anomalia
La stanza clamorosa della nostra vita la nostra vita non saranno stati terribili si chiama sistema dell'informazione della comunicazione che rispetto al Panorama
Mondiale credo rappresenti veramente un paradosso ora secondo voi va affidata in qualche modo a una decisione di Indirizzo anche questa di tipo referendari va affidata una contrattazione i rapporti di forza che si faranno ambedue in Parlamento
Cioè diciamo quelli che sostengono un forte polo pubblico e quelli che sostengono a mercati zazen respinta come si perché lo dicevi tu Angelo la questione del l'opinione pubblica affidata poi appunto imitatori di comunicazione di formazione e qui c'è in un evidente
E un evidente anomalia che deve rientrare in qualche modo complessi complessivo penso complessivo sarebbe più odiosi certo dei più internet più importanti forse a questo punto quello televisivo però obiettivamente c'è una irridente anomalie anche la carta stampata quindi mi interesserebbe capire molto rapidamente che cosa pensate che che peso pensate che ruolo pesare che deve avere questa questione specifica nel in un riassetto di tipo istituzionale forse anche costituzione
Ma il hanno proclamato una battuta ma l'importanza enorme
Di soluzioni non vere terza quindi si può tentare qualcosa
Beh una riguarda direttamente per i neuroni e settario noi abbiamo proprio l'altroieri predisponevamo il curriculum per un diploma universitario il giornalismo carta stampata televisione e una scuole specializzate post laurea però capisco che è un modo per cavarmela facilmente però indubbiamente anche il problema della formazione dell'ingresso nella professione è una parte importante e quindi la dico non è per carità non risolve questo il problema ma questo ha una sua importanza
E poi per quanto riguarda invece il sistema televisivo in quanto tale prendiamo sul serio le regole del mercato
E quindi anche se non sono così ingenuo da pensare che è possibile un sistema televisivo radiotelevisivo tutto fatto di piccoli perché non è così perché ero circolano certe dimensioni aziendali per potere leggere
Passiamo a un sistema un pochino
Più unico policistico non dico più corazzate più rigo politico e meno duopolistico
E diamo molto spazio anche attrice locali attrice via cavo a pagamento a tutta una serie un sistema molto più ricco e articolato perché sì aumenti pluralismo possiamo sperare che anche migliori la qualità dell'informazione al di là di questo fatto mi sempre gradevole dichiaratamente
Vorrei una risposta su questo enorme che stringe apriamo gli dà quante alquanto tanto la quante ore abbiamo no rapidamente fondamentalmente la la risposta è la stessa cioè il mercato e il mercato anche come strumento di selezione della stessa della perché in parte il mercato non è soltanto un problema di affetti perquisire l'isola setto
Il mercato anche un problema poi di formazione dei dei dei giornalisti cioè degli operatori
Quello è l'elemento di evidentemente centrale decisivo perché altrimenti se gli operatori possono come dire
Costruirsi delle nicchie delle rendite questo evidentemente blocca anche qualunque poi sviluppo di capacità professionali effettive
Poco qualche tempo fa mi ha telefonato un giorni sono dico che so in quale giornale che vince mi chiedeva mi scusi ma secondo lei non non crede che col sistema maggioritario
Bisognerebbe perché venissero fuori il meglio le vicende private dei candidati ricorra per carità sarei pensano dice situazione statunitense non diamo proprio temendo il peggio
Degli stati Uniti no no dall'interno voi mi ha spiegato cosa intendeva dire
Ed era una cosa giusta scusi la competizione uninominale è è è normale che uno per esempio vada a vedere anche la situazione patrimoniale rappresenta un tizio che dice io ho ho fatto questo fatto quello poi si scopre che in un certo hanno avuto un arricchimento un un cambiamento di status molto forte e giusto e normale i direttori chiedano conto non ci sarà assolutamente nulla di male insomma che lui giustifichi questo
Dico sì cioè questo è abbastanza normale indipendentemente che lo si valuti positivamente o negativamente con i sistemi uninominali e è normale che si arrivi a questo ed è come mai non ci si arriva in Italia di cui scusi inutili che me lo chiede
Per lei è molto più semplice dato che al mio numero sull'agenda telefonare a me e farmi questa domanda ma se lei dovesse ad andare a scavare nella nella nella nel passato dei candidati questo implica ben altro che quattro telefonate ai quattro soliti Esperti che di danno i soliti quattro
Quattro pareri implica un lavoro di scavo implica fatica a scarpinare andare nei posti andare a vedere e così via cioè implica un tipo di giornalismo diverso e che richiede evidentemente anche delle competenze un'expertise particolare diversa da quella che il mercato qui fino adesso ha ha richiesto sostanzialmente
Io vorrei c'è conclude no no io sì ma
Non non raccolgo la l'invito tuo
Di occuparmi di questo aspetto che ai suoi proposti in chiusura anche perché poi non lo considero un grossissimo problema
Penso che sia un
Quello che avevi posto prima invece mi sembrava il problema cioè il collegamento tra la forma della Repubblica la questione federale e la legge elettorale e questo è il problema
Allora volevo mi spiace andato via Alberto ma io non sono d'accordo con lui su due tre punti prima cosa che vorrei dire a Massimo Teodori
Tu hai detto non sono il Pasdaran però io credo che la proposta presidenziale devi uscire avvenire fuori e il momento che venga fuori che l'ente
Come volete che propongono di nuovo una riflessione seria sulla questione presidenziale collegandola questa locuzione personale collegandola però al federalismo l'ho detto anche nel mio intervento prima che cioè presidenzialismo e federalismo si sposano anzi
Sono funzionali l'uno all'altro e che si tratterà di ritrovare un equilibrio tra i due anche per quel problema dell'equilibrio dei poteri di cui parlava prima ampiamente Panebianco quindi questo mi sembrerebbe e ribadisco che il problema è vicino perché mi spiace che Alberto è andato via perché gli avrei chiesto Alberto tu forse sarà io onorevole come voterai a proposito della legge regionale elettorale queste il punto avremo ancora una legge regionale proporzionale o andremo a votare con un sistema maggioritario a doppio turno il presidente della Giunta regionale perché se per caso passa questa riforma il gioco presidenzialisti quel fatto perché e la coerenza il sindaco il presidente della Provincia e presidente della Regione delle metterà questo punto sita presidenzialismo quindi la battaglia è tutta nei prossimi mesi in Parlamento e poi naturalmente nella in palio elettorale del novantacinque e poi a questo punto è inevitabile a mio parere che se combiniamo la prospettiva dell'ingovernabilità che è stata citate vista come probabile
Da almeno due anzi anche Alberto era d'accordo eccetera prendete questo questa questa
Legislatura durerà un paio d'anni noi nel novantasei voteremo con un sistema elettorale si tratterà di vedere quando e comincerà allora lì no costruì
Ore della Seconda Repubblica secondo terza Repubblica per la quale ribadisco il problema è però di vedere quali saranno le forze il blocco storico
Sì guardo alle cose così con un certo distacco diventa affermare che la probabilità qui non fraintendetemi la probabilità di una configurazione federale presidenziale e molto più a destra che a sinistra perché molto più con ciglia dire questo modello da una lega apposta bossiana una lega apposta bossiana una Forza Italia meno video grafica quindi con un ridimensionamento del cari stima personale di Berlusconi e o l'utilizzazione reale di eventuali competenze che si saranno manifestate e con una correzione grazie al tema presidenziale
Che consente Alleanza nazionale entrare sulla piattaforma Fédérale propone presidenziale e ancora più configurabile lì perché sono d'accordo con con a zero otto no forse con Massimo che diceva giustamente che la sinistra ha un ritardo in queste lavorazioni e quindi sarebbe grave se appunto rimuovendo l'ipotesi presidenziale non rientrasse attivamente in questo dibattito quindi io penso che tutto sommato la prospettiva sia non così lontana come potrebbe sembrare però bisogna che l'ipotesi presidenziale emerga ecco io penso finite le quali che oggi si riconosca in quest'ipotesi devono avere il coraggio di venir fuori e cominciare a costruire quello che a mio parere potrebbe poi un giorno diventare il partito federale presidenziale
Poi il resto a proposito del Morelli
L'avvio di una bella battuta che voglio darvi Morgan che era un grande banchiere che era una persona molto simpatica tratto un battutista meraviglioso diceva a proposito della corruzione dei politici diceva di averlo chiesto ma ci sono secondo lei che i politici corrotti i politici onesti e le disse sì sono quelli che quando li hai comprati non si vendono a un altro
Della giacca
Ecco normale anche se a quanto sembra aver fatto
Auguri a Libero battiamo