Le parole e le cose - Conversazione con Alessandro Barbano sul suo libro "La visione" (Mondadori)

Radio radicale bentrovati o non l'appuntamento delle parole e le cose non c'è tornato a trovare semplicemente perché ogni mattina lo ascoltiamo soprattutto in questa settimana di frequenze di radio radicale con la stampa e regime e quindi ritroviamo sulle nostre frequenze Alessandro Barbano ben trovato Alessandro
Buongiorno a voi
Allora sei in una ad essere differente perché parliamo del tuo ultimo libro dal titolo la visione un'altra politica per guarire l'Italia edito da Mondadori sette capitoli che cercano di rimettere al centro dell'analisi contenutistiche dell'analisi strutturale della politica italiana i temi e fondamentalmente una serie di disfunzioni che cerchiamo di a attraversare risolvendo le e e parte con un prologo dal titolo la malattia auto immune
E le prime due righe c'è scritto questo libro è stato scritto per smentire un luogo comune che dalle grandi emergenze si esce senza alla politica da sempre un simile pensiero pervade la società le società più deboli di fronte alle crisi che metto in discussione il loro equilibrio l'agguato il corale di lusso alterità non sottratto a questa regola ecco
Partendo da un'analisi di scenario così possiamo dire complessa perché ovviamente il coronavirus ha cambiato ha rovesciato tante percezioni e tante idealità
Sembra dirci che la politica la politica diciamo non urlata la politica delle cose delle cose da fare delle cose da dire sia alla grande protagonista per riuscire a in qualche modo andare oltre le contingenze ecco allora si parte con questa provocazione e quindi affrontiamola Alessandro
Ma se la politica grande assente se intendiamo per politica la capacità di riconoscersi in un compromesso virtuoso tra il sapere il potere quindi avvicinare il sapere al potere e assumere responsabilità nei confronti dei cosiddetti rappresentati purtroppo questo Paese vive una condizione di populismo strisciante
Oltre al populismo dichiarato quello delle Poste che lo intervistano dichiaratamente c'è un populismo subalterni sciarpe anche le porte che non si allenta dettano e perfino in quelle che si proclamano franchi populista
E questo populismo e Jean Pierre Papin che la l'offerta politica gli articoli in questo momento in una contrapposizione bipolare tra due
Chiavi di lettura e due offerte tutti e due marcate fortemente da un tratto demagogico tanto quella sopranista vieta per esempio costretta oggi a
Rifiutare l'offerta dei soldi del Mac per un motivo di carattere ideologico contro le ragioni e l'evidenza che invece contraddicono questa posizione ideologica e l'offerta di sinistra altrettanto demagogica che trova l'incontro incompiuto tra il il populismo dichiarato dei Cinque Stelle il populismo talvolta subalterna sofferto del PD
Cioè ai Cinquestelle spesso in qualche modo si accoda
No in un'alleanza capeggiati doveva nascere che non è nata che avrebbe dovuto vedere i Cinquestelle subalterni a un processo di rieducazione delle intenzioni del Pd e che non poteva prodursi e che oggi ci mette di fronte a un governo paralizzato dall'impasse medico ideologici da una distanza dai problemi spaventosa
E chi la pandemia misurato misurando il livello di efficienza della democrazia
E dimostrando che per l'Italia è stata una Caporetto la pandemia
E che avviluppa con quelle resistenze al King's Mondini
In tutti dei temi mal regolati per cui le difese indirizzano non solo contro il virus ma contro la stessa democrazia
Penso alla difesa dello statalismo che in questo momento ispira l'azione di governo e il pensiero delle forze politiche la politica distributiva dei sussidi questa segnando questa stagione e che sarà pagata a caro prezzo
Dalle generazioni future perché
E e e fatta addebito e caricata sulle spalle dei giovani ecco contro questa alternativa per cui abbiamo da una parte i tardivi dalla per Major Zingaretti no e che faranno prenderti perché non sono uguali malapolitica come scegliere il male minore io credo che esistita un'alternativa
E qui tra un'alternativa chiesta in che cosa nella capacità di rimettere insieme in un compromesso virtuoso le culture
Che hanno segnato la contrapposizione prima della se vogliamo storica prima della caduta del muro di Berlino la contrapposizione storica fra liberali socialisti e la cultura popolare la cultura cristiana però queste culture
è oggi di fronte alla crisi della globalizzazione
Hanno molti meno motivi per confliggere rispetto al passato
E hanno molti più motivi di per fare sintesi addirittura non dico per congressi ma per impiega in una risposta comune in una risposta responsabile con il libro
Parla di questa utopia
Cioè è un'utopia se ne sta al confronto con la frantumazione di queste culture la loro scarsa rappresentanza parlamentare la struttura dei partitini personali in cui si articola evidentemente lo spazio politico occupato
Dei vari Renzi Calenda
E
I liberali chiede a destra lungo nel centrodestra non ci sono i socialisti che sono scomparsi revocherò perché e Carcassonne in ogni dove i i democristiani che
Ovviamente ipotesi popolari che che che non non si capisce più dove solo se esistono ancora i cattolici che ogni tanto pensano
Di riaffiorare
Va risolto in quell'attori in qualche esperienza
Che però
Ha un deficit perché e e una e un'esperienza identitaria mentre il problema e quella di mettere insieme queste culture e diminuire noi siamo coloro che vogliono mettere insieme la cultura liberale
La cultura popolare e la cultura socialista nell'ultimo più nessuna di queste culture considerate perché ci riconosciamo nella in crisi nella capacità di assumere responsabilità rispetto alla ai temi che la crisi della globalizzazione pone alla democrazia questa è la sfida è una sfida ovviamente utopistica ma invece scrivono sulle utopie non si scrivono per
Per raccontare quello che c'è sul campo ma per far vedere quello che potrebbe esserci e che
Magari si vede questa è la sfida Poliquin lettori dirà quantum riuscita o quanto velleitario ecco una è capito particolarmente interessante il quinto dal titolo fermare la macchina del dolore non giustificabile
E tu scrivi nelle prime righe del capitolo dopo quanto qui fin detto la riforma della giustizia priorità di qualunque politica liberale solidaristiche popolare Poli sarà compiesse da un racconto alternativo che si imponga come una pedagogia civile
Racconto che parte dal dolore di una condizione umana tanto diffusa quanto sottostimata e sottovalutata dal dibattito pubblico la riforma della giustizia Alessandro e fondamentalmente l'il racconto della giustizia vengono utilizzati spesso come un grimaldello da parte della politica
Per regolare conti interni per fare campagne elettorali ma mai viene utilizzato insomma questo tema per diciamo risolvere la questione della giustizia che forse insieme la questione meridionale è una delle protesi ataviche del nostro dibattito pubblico
Perché del riformismo in stile compiuto a nella giustizia il suo punto centrale la distinzione macchine avendolo io ho provato a far capire quanto quanto dolore può produrre la giustizia in questo Paese
E immaginati diretta le quattro anni sotto inchiesta e e magari di averli trascorsi una parte in carcere o agli arresti domiciliari
Di avere perso il lavoro di avere sconvolto la vostra famiglia ancorché affetti e e alla fine di questo calendario di di essere stati assolti e poi moltiplicate ciò che avete
Immaginato accadesse a Bondi era un milione e mezzo di persone e avrete la percezione corretta di ciò che avviene in Italia
E dove un imputato ogni tre viene assolto nei giudizi di primo grado di fronte al tribunale collegiale e un imputato su due di fronte al giudice monocratico
Aggiungete le assoluzioni in appello e in Cassazione e poi proiettato in questo dato su scala nazionale
E avrete la cifra Morte di un milione e mezzo di indagati arrestati intercettati interrogati pur essendo innocenti che attendono in media quattro anni
Per sottrarsi all'incubo di un'inchiesta penale che coincide
Con una persecuzione ecco queste qua e la dimensione del dolore sottostimata nella giustizia italiana e parlo stipendi perché il problema è proteggere o piuttosto perseguire le le le le le malefatte della politica si trascura di considerare che la giustizia impatta sulle persone e non solo su Berlusconi o sul o sul il sul suo rivale la giustizia e qualcosa che in questo Paese produce dolore io cerco di dimostrarlo
E e di spiegare come si possa uscire da questo imbuto e negli ultimi anni abbiamo discusso e continuiamo discutere nel nel discorso pubblico di riforma della giustizia pensando che la ricorda la giustizia sia la la la la l'interruzione dei termini di prescrizione del reato
O piuttosto un meccanismo per cui sino a velocizzare i processi ma questo è giusto siccome lo so si possano velocizzare i processi ma la riforma della giustizia è un disegno organico
Che che deve rimettere in discussione la posizione del PM nell'ordine giudiziario rispetto alla sua carriera nelle sue funzioni
Deve rafforzare la gerarchizzazione degli uffici delle procure perché il c'è un malinteso senso di indipendenza che fasci che ovviamente logica contro le coordinamento
Deve riformare il CSM ridefinendo i confini dell'Independent a vantaggio di principi di efficienza organizzativa
Devi limitare l'uso l'abuso della custodia cautelare perché abbiamo riformato la custodia cautelare ma abbiamo ancora il trentatré per cento di detenuti in attesa di giudizio mentre nel resto dell'Europa già dal ventidue al venticinque al quindici in alcuni Paesi no
E perché deve riportare il diritto penale questa e un'altra delle nelle quote Nembo erudite meno raccontate perché c'è un tecnicismo che sfugge purtroppo all'opinione pubblica anche perché dire di adesso sottaciuto cioè il diritto penale
E e andato slittando dalla dal reato verso il reo che cosa vuol dire un diritto penale illiberale persegue il fatto non persegue la persona
I grandi mi perseguitano gli ebrei in quanto ladri
è chiaro e e e egli e lì e lì in Omarini Gringeri in quanto ladri ma è un delitto penale liberale perché in quel punto non perché quell'albero
E invece il diritto penale italiano attraverso una quantità di figure che hanno sostituito la colpevolezza con la in quel certo di pericolosità sociale
Che è un concetto molto astratto e molto soggettivo lasciato poi alla alla allora definizione da parte dell'autorità
E e portato slittando permeato il reo
E questo questo diritto che slitta dal reato il reo porta la democrazia italiana su un crinale illiberale lo porta appunto verso quel diritto che le dittature hanno sempre utilizzato per perseguire i nemici
E quindi quarta vuol dire vuol dire tipizzare in contrapposizione a questa tendenza pericolosa al le fattispecie prive di offensività cioè ritornare appassite
Il mare alto ciò che offende un bene giuridico ciò che produce un danno non so che qualcuno assume come un pericolo che all'immigrato
Posto qualcuno ti viene visto come pericoloso dal potere e cancellare la vostra lotta legislazione speciale antimafia perché la legislazione speciale antimafia ha trasformato un'eccezione in una regola
E e e ha fatto sì proprio perché alla al diritto della responsabilità penale
Sia sia subentrato il diritto della pericolosità stabilite da un prefetto che con una interdittiva antimafia chi chiude gli imprenditori in creta IVA fallire un imprenditore manda sul lastrico centinaia di maestranze
O piuttosto con un giudizio di prevenzione che complica e per questo era ben in assenza di un giudicato sempre sulla base di presupposti di pericolosità
Tutto questo è qualcosa che è andato determinandosi nella nostra democrazia e l'ha fatta diventare una democrazia castità un processo cattivo e chiaro
E e quindi occorre occorre un disegno organico che in italiano ha tutta questa complessità che si è andata costruendo e per far sì che questo disegno organico passi confermi un partito che Zeman demagogicamente
Vada in tv a dire ai cittadini che adesso sospendiamo la prescrizione perché perdiamo la prescrizione perché così manderemo il in galera i corrotti
Occorre una forza politica che sintetizza compito pedagogico di spiegare ai cittadini
I principi del diritto liberale
E che hanno purtroppo che abbiamo smarrito in quindici anni vent'anni demagogia giustizialista e questa è una sfida che le forze liberali le porte riformiste socialiste le porte popolari che il pm
Non nel loro DNA
Perché e perché il i presupposti di questo impegno civile sono niente i presupposti della missione politica che ispira questi questi contributi ecco perché io credo che la riforma della giustizia intento liberale in senso civile non porta che veder protagoniste
Questi pensieri politici che oggi nella democrazia italiana non hanno voce o che ce l'abbia una voce subalterna alle ragioni del populismo consapevole e inconsapevole
Bene allora chiudiamo abbiamo veramente un minuto Alessandro per diciamo l'ultimo capitolo che diciamo è un capitolo interessantissimo soprattutto per il dibattito che si muove intorno vero la scuola la scuola ovviamente
Che è stata sono state chiuse all'interno di questa pandemia anche qui a mio avviso si è persa un'occasione un'opportunità per rivedere tutta quanta una serie di disfunzioni anche dalla didattica fino all'idea stessa di valutazione deve prestazioni dei degli studenti ma qui tu parli delle due idee di scuola iscrivi ci sono due dei di scuola nel riformismo italiano per la prima la scuola un'agenzia sociale
Il cui compito è sfidare le diseguaglianze garantendo pari opportunità e più deboli con l'offerta di un saperi di base uguale per tutti educare alla cittadinanza incrementando il capitale sociale
Per la seconda la scuola e fabbrica dell'eccellenza il volano dello sviluppo della crescita la chiave per rimettere al centro della politica della società la questione del merito e far non leva per selezionare una nuova classe dirigente per consegnare ai migliori la responsabilità dell'Italia ecco lei descritto sono intese raccontati spesso in contrapposizione in un Paese dove la solidarietà è spesso ideologiche la libertà altrettanto è spesso il responsabile e tu qui rilanci l'idea di una complementarità di questi due elementi che ovviamente per il buon senso andrebbero di pari passo ma che fatica ad andare di pari passo nel dibattito pubblico
Ma insomma la l'esperienza della pandemia di azzerati entrambi fa vedere o perché certamente solo sono due Mission
Stanno tutti e due dentro il sistema formativo del Paese una una e la scuola sono del Soccorso sociale quella che garantisce la parità effettiva per la garantisce le condizioni di partenza uguale a tutti quella che ingrandisce le famiglie più deboli ai ai figli delle famiglie più gravi di accedere all'arte allo stesso livello di conoscenza e di competere ed anche la scuola invece che fa l'eccellenza di un Paese
Che età in allo sviluppo che producono specie una classe dirigente sono obiettivi complementari ancorché diversi presuppongono un'architettura complessa organizzativa
La scuola italiana invece è una scuola che risponde a chi lavora non risponde archi portata beneficia del servizio esibito durante la pandemia la pandemia
Che cosa ha visto in Italia diversamente dalle altre democrazie una chiusura di tutte le scuole mentre al Maggio la maggior parte dei Paesi europei hanno riaperto le scuole a giugno e anche a luglio
Noi abbiamo deciso di chiudere ammazzo
E di avviare una didattica a distanza che in assenza di device e collezioni adeguate per le famiglie più deboli abito tagliati fuori un quarto degli studenti c'è un quarto degli studenti non ha fatto più scuola perché non aveva i computer
E non aveva la commissione e l'abilità fila di tanta appuntato media molto parziale e quando si è trattato di riaprire e abbiamo detto noi riapriremo settembre ma ancora non sappiamo come e cioè perché Massimiliano
Perché sulla decolla scusate ma perché non approfittiamo di giugno e di luglio quando la pandemia ci concede questa finestra incita concedendo per recuperare il tempo perduto perché nessuno che la pentita di modificare il sistema di riformare di di di evolvere così come la pandemia ci suggerisce di rendere flessibile l'offerta e quindi per esempio del di organizzare dei turni estivi di chiedere lo straordinario io ai docenti di pagarlo questo straordinario e di fare in modo che il tempo perduto chi recuperate
E anche adesso
Noi puntiamo su una autonomia più dalle scuole perché giuste l'unica quota che condivido di quello che ha detto
L'amico Azzolina la riporta dimettete flessibile perché adeguata alla diversità Linde esigenze del territorio e di l'atipicità dell'offerta
Ma va sostenuta questa centrista questa è la risposta non può essere lasciata la solitudine di un preside e invece la la risposta che fin qui è stato dato dal governo è una risposta totalmente inefficiente e totalmente in mano mancante di questa visione della complessità
E la scuola e uno dei punti di maggior declino del Paese e anche al uno dei punti di maggiore resistenza al cambiamento allora chi volesse fare una riforma della scuola bene costruire una pedagogia della riforma cioè far capire ai cittadini agli insegnanti a tutte le categorie produttive chi è cambiare è un vantaggio per tutti
E cambiare significa anche accettare di perdere qualcosa per ottenerne qualcos'altro queste la cultura del riformismo quella cultura delle culture riformiste
Tra cui la cultura liberale e cultura popolare e la cultura socialiste che in questo Paese purtroppo non hanno voce
Bene allora noi ringraziamo Alessandro Barbano lo trovate in libreria negli store digitali insomma e chi più ne ha più ne metta con la visione è un'altra politica per guarire d'Italia edito da Mondadori grazie davvero Alessandro
Neanche a voi grazie a voi