La riduzione del numero dei parlamentari e la legge elettorale. Intervista a Umberto Del Basso De Caro

Radio radicale siamo con Umberto Del Basso De Caro del partito democratico per parlare di di legge elettorale ti ti riduzione del numero dei parlamentari questa riforma costituzionale che è richiesto a gran voce dalla MoVimento cinque Stelle sulla quale nessuno ha il coraggio di pronunciarsi
Contro
Diciamo comporterà una serie anche di di riforme come la quella e che riguarda la legge elettorale qual è la sua valutazione su questo tipo di di riforma serve oppure sarà utile per diciamo annullare o neutralizzare il Parlamento
Guardi io penso che la riduzione tout-court del numero dei parlamentari
Peraltro fissato dal costituente del quarantasei non dalla partitocrazia degli anni successivi la riduzione dicevo a un senso se accompagnato da una legge elettorale rigorosamente proporzionale
Ed io auspico anche da una ulteriore modifica dell'impianto costituzionale che sì è idoneo a superare le bicameralismo perfetto non ha senso ridurre il numero dei parlamentari e mantenere le funzioni identiche tra Camera e Senato
Era quello che abbiamo tentato di rappresentare gli italiani il quattro dicembre due mila sedici però italiane per invece pensarono bene che dovesse rimanere bicameralismo perfetto così come le Province dovessero rimanere così come il cane Lecce
Quindi mi pare che sia il minimo questo di accompagnare questo processo
Di riformare la Costituzione giunto ormai è alla alle soglie della quarta vettura e accompagnarlo con una modifica della legge elettorale in senso proporzionale stile
Ecco senta ma questo renderà comunque la legge elettorale
Proporzionale alla vita con una riduzione simile lei avverte la necessità politica della riduzione del numero dei parlamentari perché
Francamente non la Berto io avverto la e però comprendo le ragioni di chi la pensa diversamente
Io perciò che avverto
La modifica dei regolamenti parlamentari
E e soprattutto avverto una esigenza di superare il bicameralismo perfetto
Le funzioni della Camera e del Senato devono cominciare ad essere distinte
E quindi il tentativo costituente
Il quattro dicembre due mila sedici potrebbe essere riproposto sotto altre forme ma mi pare insomma ineludibile poiché se ci si limita soltanto a ridurre il numero dei parlamentari si fa un attività di mera propaganda
Perché si dice noi abbiamo
Eliminato trecentoquarantacinque indennità mensili d'accordo se questo rifiuto contenti
Io penso che se ci si ponesse il quesito agli italiani paradossalmente potrebbero dire che anche quattrocento sono troppe basterebbero quaranta o anche duecento al Senato sono troppi basterebbero venti
Ma il numero non è un problema ripeto fu fissato lo scorso il Twente ecco non ritiene che la motivazione sia una motivazione assolutamente becera
Ma il termine becero nulla dovere è una motivazione che può avvenire una sua ragion d'essere sì accompagnata da una riforma della legge elettorale in senso proporzionalista
E accompagnata possibilmente da ospiti abilmente da una cornice costituzionale differente che quella Chiuro descritto diversamente diventa un'operazione di mera propaganda politica ecco
Non trova grave che in una forma di governo parlamentare cioè dove il Parlamento è l'organo principale del dell'agenzia delle del del della Costituzione celava che caratterizza appunto la forma di governo
Venga effettuato un taglio che non esisteva cioè il numero dei parlamentari arrivato a quattrocento soltanto diciamo nel mille novecentoventotto quando quando l'ho decisa Mussolini una volta che il Parlamento non non mi non votavo più la fiducia al governo per un decreto regge Reggio del mille novecentoventicinque
Guardi torno a ripetere
Io comprendo
Le ragioni di chi vuole ridurre il numero
Le comprendo
Nella misura in cui però questa richiesta
Sia accompagnata se non preceduto da una modifica della legge elettorale che dia spazio rappresentanza i territori
Che indichi una soglia di sbarramento reale e non fittizia perché lo sbarramento attuale del rosso Otello Marche e il
Tre per cento con la modifica e con collegi più grandi realtà si tradurrebbe in una in uno sbarramento di fatto al diciotto per cento
Quindi toglierebbe diritto inizio andrebbe tolto lo sbarramento secondo lei no
Andrebbe con una proporzionale pura andrebbe disciplinato meglio perché e ovvero uno sbarramento al tre o al quattro leva il diritto di tribuna insomma invece va garantito il diritto di tribuna
Va garantito anche la rappresentanza dei territori adeguata mi sono collegi tanto ampi da ricomprendere tre o quattro province quindi vi sarebbero province c'è il concreto rischio che alcune province non ce non sarebbero neppure rappresentate in Parlamento in territori ed e insomma
Diciamo che
La sovranità nazionale si esercita sui servitori della verità lei vede all'orizzonte un pasticcio come quello della scorsa legislatura quando
Cioè si fece una legge elettorale pensando di poco portare a compimento la riforma costituzionale giacenti
No io sono favorevole invece alla legge elettorale così come e immaginata nel recente accordo di governo io ho una mia cultura proporzionalisti
Non solo una cultura professionistica ma io sono favorevole alla preferenza unica
Quella con la quale per intenderci votammo nelle elezioni politiche del novantadue anche qui la ipocrisia nazionale dovrebbe un po'fare passo non si comprende la ragione per la quale nei consigli comunali
Si vota con la preferenza unica nei consigli regionali pure al Parlamento europeo si vota con le preferenze in collegi gli enormi
E e poi alla Camera e al Senato invece di preferenza debbano essere assolutamente vietate ho combattuto forse perché le segreterie nazionali non possono più indurre i loro candidati se questo è il tema facciamone oggetto di una DVD un dibattito pubblico affinché emergano le posizioni dei partiti ripeto io sono per il proporzionale puro con lo sbarramento con la preferenza unica o doppia sì alternata dice
Non ritiene che sia un principio diciamo l'ultima domanda un principio autoritario il fatto di determinare con la riduzione del numero dei parlamentari
Una scelta di una legge elettorale che non può essere altri che quella proporzionale cessi Toia alle legislatori il diritto di poter legiferare sulla riforma elettorale in un altro in un altro senso
Ma
La ipotesi di modifica costituzionale
Purtroppo ci obbliga a questo tipo di ragionamento
è evidente che insomma
Con una riduzione così drastica del numero
Il maggioritario non non va bene non funziona e quindi si ritorna al proporzionale bisogna vedere che tipo di proporzionale
Se con preferenze o con lista bloccata ecco io sono perché ai cittadini sia data la parola ma non a chiacchiere come dicono tutti
Nel vero senso della parola con la preferenza
Perché quello è lo strumento attraverso il quale c'è una responsabilizzazione del cittadino elettore
Ettore va in cabina sì indica innanzitutto il partito per il quale intende votare e all'interno di quel partito indica anche il candidato cui intende accordare la sua fiducia
E immaginare cose diverse persone che vengono elette
Gli elettori non sanno di averlo fatto insomma
Francamente è quella è una biomassa una violenza la democrazia parlamentare
Ed io la ringrazio molto della sua disponibilità ringrazio Umberto Del Basso De Caro del del partito democratico