Festival della TV e dei nuovi media 2019 - Roberto Fico e Francesco Piccinini. Un dialogo con il Presidente della Camera sull'informazione e la sua tutela

Non ci sono misteri presentazioni però grazie al Presidente della Camera Roberto Fico di essere qui con noi a Dogliani pensa per la prima volta veramente Linate e a Francesco Piccinini diretta del campeggio
Grazie
Buonasera buonasera a tutti
Ringrazio le istituzioni l'organizzazione del Festival per questo magnifico momento ma ringrazio soprattutto il presidente della Camera Roberto Fico per aver trovato il tempo per stare qui con voi questo pomeriggio a chiacchierare grazie
Grazie a voi buongiorno a tutti per me assolutamente un piacere essere qui e poter confrontarci su temi che sono importanti di grande attualità mi salutò tutti e grazie
Partiamo da una prima domanda hanno oggi il tema è l'informazione il rovescio della medaglia dell'informazione e la disinformazione
Cos'è per lei un affitti di uso
Io credo che le tecniche USA o le cosiddette bufale ci siano sempre state nella storia della dell'informazione e della e della comunicazione
La questione che oggi se partono delle effect Mius o delle cosiddette bufale
Vanno on line se anche un giornale le scrive sul cartaceo e poi sono on line avranno una vita perenne nel digitale e potranno in qualche modo passare da persona e persona fino a quando
Non ci sarà una vera e propria smentita che possa convincere tutte le persone che quella era una bufala le bufale spesso sono virali ma sono digitali questo è uno dei più grandi problemi però allo stesso tempo dall'altro lato mentre prima se la radio la televisione
Ho un giornale dava una tecnico USA non ci si poteva in alcun modo difendere molto difficile oggi invece può andare a cercare le fonti può fare delle analisi più approfondite in Rete quindi c'è anche l'altro lato della medaglia
Di una difesa maggiore il fermo restando che la sopravvivenza in vita
Delle notizie OPEC news digitale Puglia disinformazione in Rete rimane un problema
Non normativamente come si potrebbe contrastare la sopravvivenza in vita di queste bufale che continua a circolare o che comunque vengono create
Io credo che una responsabilità senza dubbio gli hanno grandi operatori i grandi operatori che possono essere spesi buco che possono essere Google che il punto fondamentale questo
Cioè il diritto a poter aver cancellate le cose on line quando queste cose non hanno più senso di essere e il diritto delle persone a poter essere informate tramite quelle cose
In Rete e che mantenere questo equilibrio è molto difficile quindici vuole
La responsabilità molto grande degli operatori e quindi dei grandi gruppi internazionali che fanno comunicazione diciamo così allo stesso tempo delle normativi appropriate per garantire sia il diritto all'informazione in rete sia la difesa delle persone alle sette musei e la difesa delle persone che non vogliono più vedere
Situazioni particolari on line quando quelle situazioni o non sono mai esistite o non hanno ragione ed essere quindi si vive in questo equilibrio difficile dal diritto diciamo la difesa di della disinformazione
E il diritto all'informazione in questi equilibri oggi rovente dobbiamo trovare la strada giusta
Mi passi la provocazione come facciamo quando sono i politici a produrre le secche gli USA
I politici dobbiamo dire spesso producono tecnico som o meglio io parlo
Del fatto che bisogna avere una comunicazione etica
L'etica nelle cose importantissime ma oggi che siamo in un mondo iper comunicativo e connesso ventiquattro ore su ventiquattro Lettica diventa fondamentale quindi quando comunichiamo ne dobbiamo a bere
Una comunicazione che sia a tutti gli effetti gli effetti una comunicazione Etica non pura propaganda non puri dati campati in area ma bisogna essere responsabili in quello che si
Dice in quello che si fa perché si ha un ruolo importante che se un parlamentare che sei un consigliere regionale o il Presidente della Camera
E nel caso di un ministro ne siamo trovati a discutere di una notizia nel contratto di governo su quale è stata costruita anche la lunga propaganda elettorale c'è scritto che in Italia risiedevano cinquecento mila migranti irregolari
Dichiarazione di Salvini di qualche giorno fa detto sono solo novanta mila in questo caso sono stati scritte pagine e pagine di giornali sulla dichiarazione che poggia su un numero che in realtà poi non era quello
Sì qui bisogna provare anche tutti insieme sud su su dei numeri ad usare
Chiamiamola così un po'di un po'di logica è chiaro che se nel nostro Paese
Immigrati irregolari fossero stati in tutti questi anni di novanta mila presenze quindi di irregolari credo che non avremmo nessun tipo di particolare di fenomeno dell'immigrazione saremmo sarebbe un fenomeno ultra gestibile non ci sarebbe non ci sarebbero emergenze come segregato all'emergenza
Novanta mila persone
Diviso per venti Regione non fa neanche dieci mila persone a regione quindi gestisse vivissimo molto più ovvero almeno da quello che
Conosco io dai dati che ho visto dai dati che ho letto dalle grandi organizzazioni internazionali dei dati firmati nel contratto di governo di cinquecento mila
Cosiddetti irregolari
Quindi qui bisogna usare un po'di logica e lo dico però dico sempre tutti politici di avere una grande responsabilità che deve essere fuori dalla propaganda fuori dal consenso per ottenere sempre voti ma bisogna riuscire a parlare in modo responsabile al Paese prendendo coscienza dal vero del ruolo che sia e quindi usare in modo etico dati e ruoli
E con lui ci avviamo verso una campagna siamo già in una campagna elettorale che ci porterà alle europee
Una campagna elettorale che da più parti ha visto anche da parte dei player internazionali segnalare presenze possibilità di persone che cercano di minare come si diceva una volta
Di Minari porsi di dell'informazione lei vede particolari problemi a particolari Paure rispetto a questi campagne di disinformazione
Ma rispetto chi è che mi nei pozzi o appendine puzzi c'è rispetto a influenze estere esterne che cercava di fare campagna elettorale o interni Sterne interni ed esterni e interni
è chiaro che quando si parla di digitale quindi di social media si parla di comunicazione
L'influenzabilità è qualcosa che
Esistenti c'è
E c'è sempre e ci può essere senza dubbio qualche possibilità di influenza interna o esterna
Il punto che noi dobbiamo senza dubbio imparare a a difenderci han difenderci imparare a leggere le notizie imparare a comprendere
Le fonti dobbiamo riuscire a essere sempre più fermati informati consapevoli
E e coscienti soprattutto durante le campagne elettorali e quindi quello che a volte troviamo anche on line come abbiamo fatto in passato spesso con la televisione le cose vanno prese con con le pinze quindi dobbiamo anche noi imparare
Di più a a contrastare la disinformazione fermo restando che dobbiamo essere coscienti della possibilità
Di un'influenza in Rete
Ecco spesso l'Europa ci ha bacchettato sulla legge sulle quelle per le querele temerarie per il carcere giornalisti
La legislatura intende fare qualcosa e il percorso un atto un è in atto un percorso che cerca di portare a casa quanto meno una legge che riduca queste querele temerarie
Sì io sono perfettamente d'accordo al fatto a due a due punti che lei ha toccato il primo punto
Le querele temerarie così fatte non hanno senso perché se io ti querelo per un milione di Europ ti sto in temo intimo rendo e magari quella causa non va neanche a buon fine e dura
Due o tre anni altra cosa sarebbe o aboliamo la querela temeraria oppure dico io ti querelo per un milione di euro ma se perdi la causa sei tu che mi dai un milione di euro e quindi probabilmente non rinuncerebbe
Più nessuno e poi il carcere per i giornalisti assolutamente un'assurdità
E ieri la sua nella precedente legislatura ricoperto il ruolo di presidente della commissione di vigilanza sulla RAI
Come vede la commistione dei partiti nella RAI tra RAI partitini come si tutela l'indipendenza della RAI domani sarà qui su questo palco la di della RAI
Questa è una questione vecchia antica difficile Spinosa del nostro Paese
Ovvero l'indipendenza totale dell'azienda pubblica culturale principale del nostro Paese la RAI dal Governo e dai partiti politici
Le influenze sono sempre sono sempre tante e sono difficili
Noi dobbiamo riuscire soprattutto a cambiare la cultura della del del parlamento dei partiti politici anche della RAI perché sono anni e anni
Che ormai c'è stato un passaggio di influenze fortissime
E soprattutto il governo e i governi hanno sempre cercato di mettere i loro uomini all'interno della dell'azienda pubblica e questo non è possibile non è possibile
Perché proprio noi paghiamo un cannello paghiamo perché un finanziamento diretto alla RAI per evitare
L'influenza dei partiti politici e del Governo perché se no non avrebbe senso pagare il carrello paghiamo proprio perché vogliamo che quella RAI risponda agli interessi dei cittadini e non risponde agli interessi dei partiti politici o dei governi
E con l'ultima legge che è stata fatta la trovo assolutamente inadeguata per riuscire ad ottenere questo obiettivo perché il Presidente del Consiglio ovvero il Governo decidere l'amministratore delegato
E quindi noi capiamo che gli amministratori delegati che sono nominati direttamente dal Governo comunque possono avere almeno una una soggezione psicologica nei confronti di chi l'ha nominato allora dobbiamo prima di tutto
Cambiare la legge e cercare di fare una legge che sia che abbia l'obiettivo di rendere la RAI indipendente dove Virga la meritocrazia e dove ci sia finalmente un distacco totale soprattutto dal governo e dai partiti
Politici
Si cerca di percorrere quella strada ma urgenti un'altra legge però ve lo dico perché io una legge la scorsa legislatura l'ho elaborata e con i miei collaboratori siamo stati molto tempo a pensare come fare una legge che fosse giusta per cercare di liberare la RAI da partiti politici ed affluenze governative
E siamo arrivati a dei risultati quella legge è stata bocciata dei passata quella del precedente governo però mi chiedevo
Stiamo cercando anche degli éscamotage in quella legge per cercare di non farlo ti Zare la RAI cercare di far sì che giornalisti non avessero tanti collegamenti
Con i partiti politici perché poi l'influenza va da un lato e va dall'altra due a due canali
E mi rendevo conto che fatta la legge trovato magari l'inganno perché l'inganno e la nostra cultura la cultura l'indipendenza che dobbiamo arricchire che dobbiamo sviluppare
Che noi abbiamo abbiamo poco quindi la legge importante ma qua dobbiamo fare un processo di maturazione culturale rispetta tutti questi concetti che devono prendere prima di tutti i partiti politici
Tutti i governi e anche all'interno dell'azienda
Allora l'altro
La domanda successiva e dopo questa maggioranza si è tenuto fuori dalla RAI
Nessuna maggioranza fino adesso si è tenuta davvero
Fuori dalla RAI però io lo dico sempre
Se ci sono pressioni se ci sono richieste ai direttori dei TG
All'amministratore delegato al presidente della RAI e consigliere di denunciare pubblicamente se ci sono pressioni forti perché se si denunciano pubblicamente le pressioni le pressioni poi vengono anche
Risolte perché sappiamo che questo non è possibile non è ipotizzabile
Nel
Nel nostro paese e io spero che la RAI sia facendo un percorso o buono
Lo dico qui
Non l'ho mai detto ancora pubblicamente
Da quello che ho visto rispetto all'amministratore delegato Salini io credo che stia facendo un buon lavoro
Ogni tanto torno su qualche notizia alla di propaganda gettata quelli da quel che politico per cercare di avere una sua reazione un'altra tema sul quale si è discusso lungamente che in realtà è una de facto una tecnica usata e la chiusura dei porti imita lei porti non sono chiusi
A chi giova continuare ad alimentare queste notizie
Torniamo al discorso di prima io credo che quando parliamo di fenomeni Complessi importanti come il fenomeno dell'immigrazione
Non bisogna parlare alla pancia del Paese ma bisogna parlare all'intelligenza del Paese all'intelligenza del Paese dovendo dire
I fenomeni dell'immigrazione sono fenomeni globali non sono nati oggi ma vengono da lontano ci sono assenti sono sempre esistiti e sempre esisteranno
Quindi quello che noi vediamo nel Mediterraneo e esclusivamente la punta di un iceberg ma dietro c'è l'iceberg
Quindi non è chiudere i porti questa questa narrazione è qui il punto è imparare a gestire
Con efficienza con serietà con trasparenza e soprattutto farlo all'interno di una dinamica europea
Perché molto importante oggi riuscire a costruire l'Europa anche sulla gestione dei flussi migratori pensiamo oggi alla Libia la Libia
Lo vedete tutti
Un Paese complicatissimo è un Paese sull'orlo della guerra civile e non può essere un Paese che alla proiezione di interessi di Stati europei e non solo sulla Libia
Quindi alla fine non si risolve niente noi come Europa dovremmo riuscire insieme avere una politica estera comune sulla Libia bisogna abbandonare gli interessi francesi gli interessi italiani interessi
Spagnoli tedeschi e così via bisogna ragionare come Europa e come Europa che risolve i compiti perché se risolve quei conflitti risolviamo anche in parte una parte un aspetto del fenomeno delle delle delle migrazioni quindi bisogna ragionare in modo complessivo bisogna ragionare senza slogan in modo fermo su alcune questioni ma sempre non dimenticandosi mai che l'altro anche che arriva ma in generale sempre è una persona che ha una sua dignità alla sua sofferenza alla sua storia e ne dobbiamo comunque essere un Paese solidale un paese empatico fuori di poco fuori dalle parole
Di in Torre Lanza verso le persone ma essere bravi invece
A gestire fenomeno perché noi siamo questa Repubblica questa Costituzione siamo questo stato non altro e dobbiamo farlo anche in Europa io credo che l'Europa oggi abbia tre via e secondo me è solo una è possibile cioè la via di ritornare agli Stati nazioni come oggi magari chiede Orban per esempio tornare all'estate nazioni significa tornare a in Europa vecchia dove degli stati collaborano ma non c'è integrazione europea
Il secondo è quello di rimanere uguale a noi stessi così come siamo fermi lentamente morire vedi labbra exit terzo terza strada e quella di costruire integrare maggiormente l'Europa
Riformando ci sempre di più e soprattutto non appoggiare secondo me chi fa
Di chi non fa gli interessi non solo dell'Europa ma anche dell'Italia come Obama perché si Orban non vuole neanche un migrante nel fenomeno delle migrazioni e quindi vuole chiudere ogni tipologia
Di frontiera è chiaro che noi che siamo esposti nel Mediterraneo non possiamo andare nella direzione Orban che va proprio contro gli interessi dell'Italia va contro interessi degli europei è proprio il fatto di logica
Gli ha dato il la per un altro tema che vuole affrontare lei ha appena parlato di Orban del blocco sopranista come viene definito oggi ecco noi
Si è tanto discusso che probabilmente blocco sopranista sana maggioritario nelle prossime lezioni si vedrà presso il tema questo blocco sopranista nel quale una parte dell'attuale governo ma perché caldeggiato da una parte l'attuale governo solo qualche mese fa ha respinto lo sforamento del deficit PIL penso all'Austria penso dorma non quindi in realtà ecco che il blocco sopranista che sta respingendo una parte della narrazione che spesso viene usata come dissi contrasta
Ma prima di tutto il blocco sopranista io penso che
Non sarà
In alcun modo
Primo maggioranza relativa al nel prossimo Parlamento europeo e secondo certo
I paesi che più si oppone si oppongono allora sforamento di bilancio meglio io lo chiamo Aldo un deficit che possano essere costruì
Tivo per cercare di creare dimettere insicurezza le persone che hanno maggiormente debolezza del nostro paese e allo stesso tempo fare gli investimenti che servono
Al paese e quindi è un altro discorso dischi più che altro di sforamento di deficit e oggi tutti quei Paesi gli sono contro le manovre che l'Italia ha fatto quali Italia chiede
Io il ricollocamento dei migranti che vengono a tragedie umanitarie e che sono presenti nel Mediterraneo che vanno salvati sempre e comunque ma se anche il cento naufraghi duecento grata di mille naufraghi
L'Ungheria la Polonia non vogliono neanche un migrante e poi non vogliono neanche che facciamo un una politica che Possa salvo salvaguardare le persone che sono in difficoltà nel nostro Paese fare investimenti
E chiaro che quelli Paesi vanno contro interessi
Degli italiani quindi in quel caso proprio non è prima in Italia
Scherza
C'è un tema questo io lo faccio da c'è da giornalista recentemente c'è stato lo sbarco di ventisei tunisini in Italia
Dopo tanti mesi in cui gli sbarchi
Prendevano le prime pagine dei giornali oramai sono finiti Vitra filetti come una notizia di secondo piano
Perché questo sali e scendi all'interno delle dell'agenda mediatica del paese c'è una responsabilità solo dei giornalisti o anche c'è chi soffia sul fuoco
è chiaro che c'è sempre chi soffia sul fuoco c'è una responsabilità
Dei giornalisti e Complesso è chiaro che nel nostro Paese c'è stato un momento lungo momento in cui l'immigrazione è diventata l'agenda politica del Paese il primo punto anche nella campagna elettorale
Del del due mila e diciotto
Io dico
Che bisogna trattare gli argomenti con il Rispetto giusto degli argomenti di cui si parla e soprattutto sapendo che non è
L'unico punto o l'unico punto all'ordine del giorno ce ne sono delle emergenze molto più gravi molto più molto più seria e quindi anche da parte secondo me
Della stampa della televisione anche se si butta un po'di benzina sul fuoco bisogna avere da parte di chi fa questo mestiere il l'equilibrio di non a sua volta cavalcare quel fuoco distinto di giusto
Due casi paradigma attici degli ultimi mesi
La vittoria di Mahmoud a Sanremo è il caso di rami il ragazzo che ha salvato di studenti sull'autobus l'abbiamo visto inversioni di rotta nell'ambito del del discorso
Nel anche da parte di esponenti del governo in base a quelle che sono i sentimenti la pancia del Paese cioè da un analisi proprio di sentiment della Rete si è visto come dapprima si era partito
Partiti contro ad attaccare Monti Mahmoud non volete cede concedere la cittadinanza grammi e poi cambiare idea
Si può governare sempre solo seguendo la pancia del Paese in questo modo i casi diciamo quasi virtuosi
La risposta è molto semplice assolutamente no cioè non si può o in alcun modo ma questo vale sempre e comunque per tutti
Non solo in questa fase storica ma anche nella nella precedente e ovvero che le politiche sono politiche mai a bimbe fatte per un breve periodo Mario devono essere fatte per forza di cosa della complessità dei problemi da qui nei prossimi cinque
E vent'anni meglio e allora non si può ascoltare in ogni momento il web sentimento oppure
Fare un sondaggio vedere cosa risponde quel sondaggio di conseguenza andare sulla percentuale maggiore di quel sondaggio questa è una politica del del quotidiano che non costruisce il Paese bisogna essere lungimirante avere la pazienza di spiegare bisogna avere degli obiettivi
Avere visione costruire spiegando e parlando con tutti i cittadini ciò che uno vuole fare non cambiando a secondo del sentimento o del giorno del sondaggio o o del web quindi
Non sono d'accordo a fare la politica in questo modo
Un altro tema sul quale mi piacerebbe affronta matrone la parte soprattutto legislativa
Il abbiamo parlato due sentimento e gestione dei flussi dell'informazione della Rete ecco c'è un grandissimo tema c'è chi lo sa cavalcare e quindi creare questi fenomeni abbiamo visto varie ne potrei enunciare vari di notizie create ad arte dal basso dalla Rete uno su tutti Giunti in cabaret persona che scrive anche per fan peggio che stimo tantissimo che Roberto Saviano
Si è creato dal basso un movimento contro la sua scorta
Affinché poi venga ripreso ad arte da qualche politico qualche giornale commi si impedisce da un punto di vista normativo che vengano create queste cose ci sono degli strumenti si può fare qualcosa
Dobbiamo su questo bisogna fare un patto
Il legislatore deve fare la sua parte approfondendo bene lei materia e le questioni e cercare i normarle nel migliore
Dei modi e dei percorsi in Parlamento anche rispetto a questo sono iniziati dall'altro lato ci vogliono gli attori dell'informazione che fanno un patto anche con gli utenti che fanno un patto con tutti dall'ordine federazione la stampa con i grandi operatori per cercare di avere un etica nel modo in cui si gestiscono le cose comunque molle in cui si gestiscono anche lei informazioni che magari partono in una in una forma diciamo consapevolmente distorta
Ecco le prima ha parlato di Libia proprio ieri nella redazione del mio giornale abbiamo avuto ospite l'ambasciatore statunitense che ha domanda su un eventuale intervento della NATO
Negato che ci sarà ci sarà in qualsiasi modo un intervento da parte della NATO ma come si risolve sì si può risolvere la situazione libica
Noi sottovalutiamo purtroppo e tante nazioni ormai lo sottovalutano le Nazioni Unite cioè le Nazioni Unite sono proprio quell'organizzazione
Che serve a far mettere intorno a un tavolo tante nazioni e operare tramite un riconoscimento internazionale allora se noi ogni volta
A torto o ragione vogliamo dare ragione una parte vogliamo ingerire nello in uno in uno stato cercare di arrivare prima di un altro magari attori internazionali fuori
Dall'organizzazione nazioni unite
Un giorno faremo bene un giorno sbaglieremo ma di fatto stiamo facendo una politica che secondo me alla fine non riesce a portare i propri frutti allora dobbiamo come Europa e parlo da
Europeo dobbiamo dare forza all'ONU una delle mie proposte che ho fatto anche la Conferenza dei Presidenti del Parlamento dell'Unione Europea a Vienna
E quella di avere un unico seggio europeo nell'organizzazione delle Nazioni Unite e quindi sarebbe fondamentale per riuscire a fare una politica anche internazionale di risoluzione dei conflitti che sia assolutamente migliore e la Libia la Libia
Sarebbe uno di quei banchi di prova perfetto perché
E proprio sotto l'Italia
Da dove arrivano i flussi migratori da dove
Ci può esserci può essere una futura crisi umanitaria molto pesante
Che dovremmo gestire quindi sono tutte le condizioni per dare una prova di politica estera europea e di organizzazione Nazioni Unite molto molto forte
Ultima domanda sulla Libia un purtroppo molto spesso abbiamo assistito immagini tremende di centri di detenzione in Libia
Di migranti che venivano materialmente fermati con
Non crede che affrontare ed affrontato in maniera propagandistica qui parlo di propaganda e informazione il tema della migrazione ha fatto mettere ha fatto sparire diciamo dalla dal dibattito di cittadini le condizioni quali troppo spesso questi migranti vengono detenuti in Libia e trattati
Questa non è
Purtroppo una condizione nuova è una condizione c'è da molti anni quindi non afferisce sulla quest'anno e possiamo dire lo posso dire proprio in modo tranquillo purtroppo che la Libia non è
Un porto sicuro la Libia non è uno stato sicuro la Libia e gestita soprattutto da
Mercenari
Le mercenari sono le cosiddette milizie le milizie che sono dei mercenari si organizzano sono dei veri e propri clan armati e gestiscono il traffico di armi gestiscono il traffico di petrolio
Illegale e gestiscono i centri di detenzione i centri di detenzione quelli che non sono sotto il controllo magari dell'UNHCR o di altre organizzazioni e mi sono tantissimi e questi mercenari chiamati milizie
Fanno affari
E sono anche così forti e potenti che intorno a Tripoli le milizie che erano già organizzati prima e sono diventate più potenti dopo quando è arrivato
Al serraggio ha dovuto dare un patentino e riconoscimento a queste milizie che più in pratica controllano tutti i confini di Tripoli e così chi sono li minimizza e nell'altro lato della Libia Tom Brooke dove c'è l'altro Parlamento che sotto il controllo
Di Haftar
E quindi quando parliamo di libera situazione talmente complicata talmente difficile dove funziona tribù dove funziona
Con le milizie dove ci sono traffici di ogni genere che proprio pensare la Libia che sia un posto sicuro per un cittadino che scappa da un altro Stato africano per fame per guerra per
Avanzamento dei cambiamenti climatici desertificazione stiamo dicendo
Una boutade enorme
Ci avviamo verso la chiusura con due temi il primo il caso dei geni Commissione parlamentare d'inchiesta avremo mai una risposta
Non so se siete più o meno tutti a conoscenza di del caso di Giulio Reggiani che al nostro ricercatore
Italiano che è stato sequestrato torturato e ucciso al Cairo
Sono tre anni che si cerca di chiedere verità e giustizia
Un pensiero quando parlo rigido Reggiani ma sempre genitori alla famiglia che non ci sono
Che non ci sono mai arresi sono due persone assolutamente straordinarie
E quando io sono stato eletto presidente della camera mi è stato dato un foglio c'era una prima missione internazionale che era proprio in Egitto
E vi dico la verità io prima di andare in Egitto ho voluto chiamare i genitori di Giglio Re geni
E chiedere anche a loro lo stato dell'arte la situazione chiaramente mi ero già informato anche con il Governo e e con altri attori istituzionali
E da lì è partita uno per azione ancora più fa un forte da parte della Camera dei deputati per cercare
Verità e giustizia e quindi sono andato dal Sisi a settembre a pretendere questa verità ci siamo incontrati io ho detto che per me è l'unico punto all'ordine del giorno non era la Libia non sarebbe stato
Do l'Egitto le il commercio tra l'Italia e l'Egitto ma sarà destato solo
L'uccisione Digilio regia ENI e gli ho detto che lo Stato i gesti egiziano ha depistato e ha depistato uccidendo cinque persone e dicendo che questi cinque persone rapinatori
Erano stati gli uccisori Giulio rileggermi ma era chiaramente un depistaggio l'hanno fatta anche molto
Lo molto male e
E da lì poi partita
Sono partite una serie di attività e di questioni con l'Egitto la procura di Roma ha aperto un fascicolo ha cercato di collaborare con molte difficoltà con la procura del Cairo
Hai scritto cinque persone nel registro degli indagati tra cui uno si chiama
Sharif che proprio un membro della National Security per la sicurezza nazionale egiziana
Quindi l'omicidio di Giglio Reggiani un omicidio che non ha scene all'interno degli apparati dello Stato egiziane e questo è chiaro
E allora ne chiediamo l'ho detto a darsi sì che uno stato che vuole essere uno Stato autorevole riconosciuto dal punto di vista internazionale deve per forza di cose fare verità su se stessa
E che l'Italia non abbandona la ricerca della verità ed è per questo che abbiamo votato e approvata anche la commissione d'inchiesta
Su la morte di Giulio Reggiani e lo Stato italiano non si fermerà non si fermerà la camera non si fermerà al Senato non si fermerà il Governo non si fermerà la Procura siamo tutti uniti a chiedere verità fino in fondo
Siamo nella città di Einaudi uno dei padri della Costituzione Presidente della Repubblica
Un pensiero cosa che sentimenti prova da uomo delle istituzioni ad essere in uno di luoghi natali dello Stato italiano se così si può definire
Vi dico vi dico la verità siccome
Da poco c'è stato il venticinque aprile e quindi la nostra liberazione rappresentare
Un'istituzione così importante come la Camera dei deputati
E poter festeggiare da presidente della Camera dei deputati il venticinque aprile quindi affermare che le nostre istituzioni sono antifascista e tutto quello che noi siamo oggi lo dobbiamo a quella guerra di liberazione la forza anche che il nostro Paese
Avuto di entrare in una nuova era quindi di entrare nella Repubblica rientrare in un'epoca dove
C'è stata l'assemblea costituente dove abbiamo scritto una Costituzione straordinarie pensare che Naldi abbia proprio vissuto e passato quegli anni a lottare a divulgare
A condividere a scrivere io so che grazie al loro sacrificio che oggi tutti ne possiamo essere qui grazie
Al sacrificio anche intellettuale di divulgazione che oggi io posso essere presidente della Camera che sindaci possono essere cinesi in da sì che si può parlare ci si può esprimere liberamente questo
Sacrificio questa boia di libertari libertà di espressione e di far sì che l'Italia fosse uno Stato democratico a tutti gli effetti è una cosa che io chiaramente porto nel cuore da cittadino italiano ed è situazione
Repubblicana
Magnifiche parole di antifascismo la ringrazia chiudiamo la ringrazio per essere stato qui con voi ringrazio tutti i presenti grazie mille presidente ringrazio per l'invito Salonicco è acre
A è arrivata Paolo ritengo
Essere Amman Custer resta no