Presentazione del libro di Achille Occhetto "La lunga eclissi. Passato e presente del dramma della sinistra" (Sellerio)

Diciamo
Siamo in attesa
Del sindaco che aveva un impegno che ora dovrebbe arrivare da un momento un momento all'altro tanto cominciamo a parlare
Di questo libero
Di Achille
Occhetto
Libero
Per favore
Scusate che che ha interessato per cortesia si sieda
Allora libero ha un titolo chiaro la lunga eclissi passato e presente del dramma del dramma della della sinistra
Ne parliamo stasera con l'autore che qui e parliamo con sindaco del
Nardella in arrivo
Ne parliamo con Vannino Chiti
Parlamentare per più legislature ministro delle riforme
Stato vicepresidente del Senato Presidente della Toscana
E con Ferruccio de Bortoli che attualmente è presidente della Longanesi ma soprattutto come sempre
Come ex se è stato direttore le volte del Corriere della Sera direttore del Sole ventiquattro Ore ma soprattutto uno dei giornalisti del nostro Paese
Più prestigiosi autorevoli
Quando qualche nota introduttiva soprattutto perché non abbiamo ancora letto libero
Per mesi e mesi si è scritto e sentito che nella sinistra italiana segnatamente nel PPI
Ma il caso un'analisi seria e compiuta
Insomma del
Una serie di sconfitte importanti fino al tracollo dell'elezione del quattro marzo così come secondo tutti o quasi gli osservatori è mancata un'idea un progetto
Una un progetto forte di ripartenza ecco questo i provini Achille Occhetto sicuramente al merito di colmare un vuoto un vuoto di analisi
Ci offre un'occasione preziosa di riflessione sul passato ma anche sul destino della sinistra italiana esaurito l'appello
Molto intenso
C'è scritto con una concatenazione insistita come se Achille Occhetto si preoccupasse che che Chiello volentieri Lecce capisca proprio i passaggi di un libro che la cui trama naturalmente è duplice c'è il mondo e c'è e c'è Italia
Questo limite in questo libro ciò viaggio
Un viaggio nella storia del Novecento che arriva coi ai giorni nostri e viaggio nei miti e le disillusioni e anche nei disastri
Della sinistra ma insieme anche nella crisi e in alcuni casi nel crollo delle realtà politiche del secolo scorso fuori nell'ambito della sinistra anche quelle di matrice non comunista fino alla crisi che stiamo vivendo adesso in Italia e non solo in Italia
Facile Occhetto come gran parte di voi sanno è stato l'ultimo dei segretari del Partito comunista e primo del segretario del PDS come dire se poi PD efficacia e anche una sorta ti diario personale di una passione il diario di una passione politica che ha attraversato stagioni molto diverso
Dalla Resistenza è motivo ispiratore dell'attività
Politica che Achille Occhetto alla Bolognina con la passione politica che sembra essere passata intende nella sua vocazione anche attraverso i momenti più drammatici della nostra della nostra storia
Un libro in cui troviamo la pazienza dello studioso
Ma anche l'impazienza di chi vede l'oscuramento del ruolo della politica e vorrebbe ritardo da subito da ieri si può dire ossigeno e spazio ed è questa anche la spiegazione dei titolo
Occhetto lo dicevamo chiaramente nel libro ha scelto la parola eclisse perché dà l'idea di un nascondimento passeggero non di un crollo di una fine irrimediabile della della sinistra con la sinistra che non ritrova la strada diciamo così ma la strada nel libro c'è e e non ha neppure tanto invisibile
Il libro va dalla Rivoluzione d'ottobre al tracollo del sistema comunista dalla corto fra Stalin e Hitler ai fatti d'Ungheria la primavera vipera dal crollo del muro di Berlino e parallelamente pagina dopo pagina
Nel libro ci sono i tormenti dei comunisti
Che hanno impiegato molto tempo troppo tempo per concludere che al sistema del socialismo sovietico
Era connaturato un autoritarismo politico
Che niente aveva a che fare con quella battaglia di libertà con quella richiesta di liberazione che aveva caratterizzato il movimento socialista internazionale fin dalla sua nascita
Scrive Occhetto sulla schizofrenia dell'identità comunista mi sono chiesto più volte
Perché mai abbiamo fatto tanta fatica a non accorgercene intento perché tale divario non è stato avvertito non solo da noi ma anche da molti altri
Perché per tirarsi lustri gran parte della grande cultura democratica il fior fiore dell'intellettuale in Occidente
Non abbia visto quello pagassero
Una in sincerità del fondo dunque
Che accompagnerà lungo la vicenda della sinistra italiana e i rapporti soprattutto tra partiti comunisti al partito socialista
Ma l'analisi del passato serve Occhetto anche e soprattutto per parlare della storia a noi più vicina
Centrale e alla difesa della svolta della Bolognina e della nascita del PDS
Come risposta a una crisi una risposta però non improvvisata come alcuni dissero
La risposta alla disarticolazione del blocco sovietico al crollo del muro e loro Effetti però planetari
Occhetto di fede alcuni tratti politici del nuovo Tarcisio che allora furono poco compresi ho aspramente avversati ma che hanno poi fatto irruzione
Nell'agenda politica la difesa dell'anno dell'ambiente il ruolo delle donne ecco quella svolta Teach Occhetto non era esenti da limiti però se tra fece ma di raggiungere un obiettivo e cioè quello della contaminazione tra le diverse colture riformatrici
Da concretizzare appunto con una costituente
Delle gare che incrocia l'asse saperi esperienze ispirazioni diverse una Costituente delle idee che avrebbe attrezzato una sinistra di nuovo unita in vista delle sfide
Che politiche ed economiche della globalizzazione d'emergenza ecologica le diseguaglianze crescenti esplosione demografica ecco il sindaco
Sto concludendo introduzione Occhetto non si addentra
Nei meandri del partito democratico se non mi sono distratto i piedini anche denominata delle
Nel fare
E ma quando conclude il libro scrivendo dette favola narratore
Ai titoli che questa favola parla anche se tu lo no stai a sentire non può sentirlo è chiaro che Occhetto si rivolge chiama in causa i leader che sono venuti anche dopo di lui e che lui mai nomina da D'Alema a Veltroni fino fino a Renzi
E quando afferma
Che il primo passo da compiere per ridare vita e slancio alla sinistra sarebbe il recupero dell'umiltà
Forse pensa anche fa un appunto anche sul piano del carattere
Dei caratteri personale
Ma soprattutto credo che parli della frattura fra sinistra e società e della incapacità sussiego cosa
Utilizzare privato il timone della politica come interprete dei bisogni e delle attese
Dei cittadini
Che che è poi sarebbe poi l'unico modo per combattere quella indifferenza e quelli l'imbarbarimento
Ci ha lasciato preferire intere ai populisti e per provare a riproporre perfino una battaglia socialista con questo nome
Contro la concentrazione del potere digitale il nuovo potere forte il potere forse ormai più forte in pochissime Magni
E la dimensione utopica certamente anche utopica della sinistra ma l'utopia fa parte è costitutiva dell'anima della sinistra
Ecco per la profondità dell'analisi c'è in questo libro e per la pasticciata dell'orizzonte delineato
Da Occhetto
Potremmo anche concludere espelle Occhetto non me ne voglia con una battuta dicendo che qui tra noi stasera c'è il primo vero candidato alla segreteria del partito democratico
Allora
E appena arrivato e io darei la parola al sindaco Dario Dardanello esponente importante nazionale del partito democratico che almeno fino a ieri
Forse luce ne parlerà molto vicino a Matteo Renzi
Grazie grazie
Faccio gli auguri a Vannino per la sua candida della candidatura che pare voglia lanciata dalla segreteria del partito scherza razionale da dieci
Grazie vi chiedo scusa per il ritardo è dovuto a ad alcuni impegni sopravvenuti di cui avevo anche detto a a Vannino e quindi cercherò di e di pagare pagare pegno imponendomi una certa brevità anche se questo libro così apparentemente piccolo dico così perché molto denso
Invita tantissimi spunti tantissimi
Attentissimi riflessione ho sentito la parte finale di Paolo Conte con cui cercano di interloquire io vorrei leggere solo un passo che proprio alla fine ed è a tutti in tutti i sensi una non non non solo una riflessione finale come titola l'autore Achille Occhetto ma è proprio una a mio avviso una distillato ecco delle ragioni che hanno portato l'autore a scrivere questo libro
Nell'affrontare il tema delle cause remote del crollo del muro di Berlino come la grande metafora
Della fine di tutto un mondo e di un movimento che lo ha in gran parte caratterizzato mi sono trovato dentro un gioco di specchi e di rimandi che coinvolgono l'insieme delle sinistre
Mi sono accorto che nessuno può chiamarsi fuori e che prendendo le mosse dalla crisi del comunismo mi sono inevitabilmente imbattuto nella crisi della sinistra e della democrazia
Una crisi tuttora in atto e che non consente a nessuno di considerare le vicende qui narrate come qualcosa che interessa esclusivamente una parte politica né tanto meno la Rimini scienza di un passato morto e sepolto
E poi il il dette fabula narrato che ha citato Paolo in questa mezza paginetta in realtà ritroviamo almeno a mio avviso
Diciamo appunto la summa delle ragioni che si sviluppano lungo tutto il libro e credo che sia una riflessione finale utilissima perché consente al lettore di tirare le fila di questa lettura
Peraltro le parole chiave del del libro si ritrovano quasi tutte in questa riflessione finale e vorrei proprio provare a fare questo gioco di ragionamento sulla base di alcune parole-chiave
Achille Occhetto anzitutto
Parla di se stesso parla di un movimento di una storia di una fase nella quale egli si è trovato
E già da qui si capisce subito che un tratto
Diciamo rilevante del libro il continuo intreccio tra la narrazione di eventi
Storici e
La propria esperienza personale fin da ragazzino
E molto bella questa doppia natalizi che appunto Occhetto descrive come un gioco di specchi e di rimandi perché
Rende non soltanto interessante ma anche piacevole la lettura di questo libro che non è un saggio di politica
è un libro con un forte tratto autobiografico e non c'è nulla a mio avviso di più interessante che leggere la politica con gli occhi della vita
Concreta dell'esperienza personale di chi si è trovato immerso prima da spettatore poi da vero e proprio protagonista
Anzi
Senza scomodare la micro storia in realtà che così che cosa sono le grandi fasi politiche se non il risultato anche di un insieme di esperienze individuali
Che diventa nostro ordinarie quando si combinano anche in un'esperienza collettiva e dunque forse il miglior modo per leggere certi pagine fondamentali della nostra storia pensati sci
Sono proprio gli occhi gli sguardi di chi l'ha vissuta
Non voglio ovviamente togliere nulla alle mestiere del dello storico della politica o dell'analista però io francamente trovo molto più interessanti quei libri che parlano di politica quando sono scritti non da chi l'ha studiata come lo scienziato studia in laboratorio certi fenomeni ma di chi l'ha vissuta immerso anima e corpo dentro perché questo ti consente di analizzare non solo gli aspetti oggettivi gli aspetti
Diciamo razionali ma di valorizzare anche gli aspetti emotivi
E infatti c'è tanta emozione c'è tanto coinvolgimento emotivo in questa storia della sinistra da parte di Achille Occhetto
Secondo secondo tema
Quando si parla appunto di questo coinvolgimento personale
Si parla di un insieme delle sinistre ecco nel libro quasi sempre l'autore parla di sinistre non di sinistra giustamente
Perché sarebbe non solo riduttivo perfino sbagliato provare ad analizzare o a raccontare una sinistra non dico mondiale ma neanche una sinistra europea
E forse qui lancio una prima provocazione una sola sinistra UPEA non c'è mai stata
E uno dei limiti forse alla base della difficoltà di rilanciare un'idea di Europa da questa parte e e anche questo
Storicamente era quasi inevitabile ed è stata anche un po'la fortuna dell'Italia della sinistra italiana non essere omologabile alle altre sinistre soprattutto a quelle sinistre che sono state protagoniste del socialismo reale
Di stampo sovietico con tutte le degenerazioni Achille Occhetto ne parla molto chiaramente cosa che ha salvato la sinistra italiana e anche in questa riflessione finale troviamo la parola chiave la parola chiave è
Il crollo del muro di Berlino l'ottantanove è una cesura
è la cesura della storia della sinistra e anche della storia dell'euro
Ed è una cesura
Per la quale la sinistra italiana ha avuto un grande merito
Quella di ancorare la propria matrice valoriale all'antifascismo
Questo secondo me è un punto centrale della lettura del libro di Achille Occhetto
E cioè la connotazione della sinistra italiana rispetto alle altre sinistre come una forza incardinata sui valori dell'antifascismo
è stato questo un elemento di salvezza perfino di emancipazione decisivo della sinistra italiana
Perché io lo trovo interessante perché da qui credo si possa trovare spunto nella
Non dico utopia ma nello sforzo nello slancio nella Progetto di rilanciare una nuova sinistra in Italia
In che modo provando a leggere l'antifascismo non come categoria storica ma come elemento etico valoriale fondante di una qualunque epoca inclusa quella nostra contemporanea perché
Occhetto quando parla di antifascismo parla in realtà di costituzione italiana e ad un certo punto del libro
Parma delle contaminazioni
Questo è l'altro secondo me l'elemento decisivo non so cosa ne pensate
Della riflessione sulle sinistre sulla sinistra italiana in particolare che cos'è questa contaminazione
Dal punto di vista dell'esperienza personale Achille Occhetto e la contaminazione di persone che vengono da culture diverse fin da ragazzino
Occhetto frequentava
Vedeva incontrava personalità che non venivano necessariamente dal contesto del Partito comunista ma venivano da altre tradizioni eppure non gli apparivano come dei nemici non gli sono mai apparsi come dei nemici
L'esperienza cattolica progressista quella socialista diciamo azionista
Questa contaminazione che cos'è se non quella cosa bellissima che alla base della costituzione italiana
Antifascismo come valore trasversale unificante di tutte le forze costituenti italiani
Che erano molto diverse su tanti aspetti
Della visione della vita pubblica
E anche della concezione della delle politiche pubbliche ma che si ritrovavano su una tessitura
Che aveva nell'antifascismo il punto centrale
Socialisti azionisti liberali democristiani e comunisti repubblicani tutti insieme si sono ritrovati in uno sforzo magistrale come mai probabilmente in Italia la politica era riuscita a fare
Che ha prodotto la cosa più alta che abbiamo ancora oggi nelle nostre mani la carta repubblicana
Non dobbiamo andare a cercare qualcos'altro non abbiamo bisogno di cercatori del tesoro ce l'abbia è quella matrice antifascista che ha salvato la sinistra italiana per tanti anni
E che oggi non è affatto da collocare né in qualche teca di di in qualche scaffale di di biblioteca o in qualche libro di storia va fatto rivivere in qualche modo
Nelle nostre norme della Costituzione
Che parla di libertà individuali che parla di libertà con collettive che non pone mai i diritti avulsi da i doveri e i doveri slegati dai diritti mai non c'è mai un articolo della Costituzione italiana
Che quando si riferisce ai diritti fondamentali non chiami in causa contestualmente anche doveri dell'individuo
Del cittadino sia come individuo sia nella nella dimensione collettiva accomunate ecco e di comunità
Una Costituzione che parla di libertà di impresa ma subito topo di utilità sociale
Che parla di scuola come principio fondante di una scuola aperta a tutti
Altro che bambini che non possono essere messi al tavolo in una mensa perché non hanno pagato la retta o perché magari appartengono a qualche altra etnia la scuola e aperta a tutti
è l'incipit dell'articolo che la Costituzione dedica ed è un principio nel quale si ritrovavano tutti comunisti e democristiani e socialisti repubblicani
Così come
La visione del lavoro e così come anche la impalcatura con Vannino ne abbiamo c'abbiamo lavorato tanto quando lui era ministro di riforme io ero
Uno dei suoi consiglieri giuridici
Epoca che non dimenticherò mai per tanti aspetti esaltante anche se in Italia non si riesce mai a fare una riforma costituzionale o muore prima o abortisce con i referendum
Dicevo appunto impalcatura costituzionale che con tutte i difetti del caso è un'impalcatura su cui si arresti sono retti sessant'anni di vita della democrazia
Allora di cosa c'è bisogno per rilanciare la sinistra di riprendere in mano la Costituzione e cito un grande fiorentino come Calamandrei che era tutt'altro che di sinistra cominciare semplicemente ad attuarla
Poi si può anche ragionare di riformarla ma qui si sono ormai abbiamo già dato
Attuarla attuare una la Costituzione perché non c'è costituzione meno attuata se guardiamo l'Europa come la Costituzione italiana io darei una tesi di laurea uno studente guarda prendi articolo per articolo analizza nella legislazione italiana analizza mi l'evoluzione recente della storia e fammi una percentuale quasi come se fosse una sorta di esercizio matematico di norme di principio denota posizioni che sono attuati
Dall'organizzazione dei sindacati e partiti politici
Dai diritti dei lavoratori ai diritti delle imprese la libertà economiche la libertà di impresa dai diritti sociali a alcuni aspetti anche di istituti della forma di Stato e della forma di governo
è questa il grande tema e che c'è oggi in Italia chi è rimasto oggi in Italia a portare avanti la bandiera della Costituzione italiana nessuno
Siamo arrivati addirittura all'appalto
A a sentire un alto esponente del governo attuale dire questa estate che il Parlamento italiano un feticcio
Siamo arrivati addirittura sentire un esponente politico che può permettersi di insultare un magistrato dicendogli Sei stanco vattene in pensione
Siamo arrivati addirittura ad una negazione di fatto dei poteri del Parlamento e non è solo di questo governo ma è ormai un andazzo attraverso il sistematico ricorso alla decretazione d'urgenza
Noi non solo non abbiamo una Costituzione attuata ma abbiamo una Costituzione che nella sostanza non è la forma è costantemente violata
Allora non c'è bisogno di interpellare i grandi politologi perché a mio avviso c'è un campo larghissimo grandissimo su questo tema della Costituzione
E quella forza politica sia essa movimento partito organizzazione chi riuscirà a riprendere quel valore dell'antifascismo vi attualizzando
E che è riuscita attraverso quel concetto di contaminazione che mette insieme culture diverse sensibilità differenti intorno ad una stessa missione quella forza a mio avviso sarà la nuova grande forza politica per questo secolo in Italia
E forse e qui dentro che ci sta la chiave del rilancio di una grande forza di centrosinistra e anche del partito democratico
Senza avere il timore qui scomodo anche qui alcune categorie care alla sinistra
Di di affrontare quella che oggi è un'egemonia culturale che una certa parte di destra sta imponendo nel Paese perché oggi abbiamo paura a sinistra di affrontare temi come l'immigrazione la sicurezza
Siamo succubi di una crescente egemonia culturale che ha imposto questi temi ma non sono le imposti ha imposto anche il modo di trattare ed è considerare questi temi
L'immigrazione no come una grande sfida da governare ma come la causa di tutti i mali
La sicurezza non come un diritto fondamentale dei cittadini da declinare attraverso il tema della cultura dell'inclusione della comunità della riqualificazione delle periferie ma come grimaldello per alimentare le paure lei differenze e addirittura una violenza privata
Che arriva a giustificare perfino qualunque tipo di difesa qualunque difesa e legittima con qualunque strumento
Allora la sinistra bene deve recuperare
La forza il coraggio di riprendere in mano anche temi scomodi metterli sul piatto e dimostrare di essere alternativa quella che oggi sta diventando una nuova egemonia culturale delle destre non solo in Italia in tutta Europa
In tutta Europa e qui dico destre uso la categoria che usa Achille Occhetto perché come ci sono sinistre
Ci sono anche destre e come la sinistra italiana nella storia repubblicana è stata migliore di tante altre la destra italiana è una delle peggiori delle destre europee
Perché abiurato definitivamente a quei valori liberali sull'economia tipici di alcune destre europee
Imponendo un coacervo di statalismo misto a misto a sopra lirismo nazionalista
Con molte contraddizioni
E via dicendo e qui vengo all'ultimo aspetto
Se è vero che c'è un grande spazio oggi perché questa eclissi della sinistra termini perché il titolo non è l'epilogo della sinistra ma è la lunga eclissi quindi diciamo che l'eclissi prima o poi finisce no con tecnici di fare dei servizi lunare no l'eclissi almeno scientificamente parlando a un inizia una Fini una fine e fischi sia essa solare o lunare
Bene per porre fine a questa lunga eclissi
Io sono convinto che la sinistra debba riprendere quei valori di cui parla chi le Occhetto
Che sono stati salvifici perfino nella evoluzione di una lunga fase della Repubblica italiana anzi e che in certi passaggi ha salvato l'Italia
Perché è vero che si dice nel trentotto
Fu la vittoria del nostro grande Gino Bartali
Scusate il quarantotto abbiate pazienza che Gino Bartali ha vinto due Tour de France uno il trentotto e l'altro e quarantotto
Che nel quarantotto fu la vittoria e giro battaglia a sventare forse vi sarebbe interessante sentire Achille Occhetto cosa ne pensa riguardano perché l'avessi vissuto da dirigente politica quella stagione però certamente
Ma perché la sinistra italiana era diversa dalle altre
Merito di Gino Bartali ma merito della Sinibaldi
Del di come del DNA della sinistra italiana che l'Italia non sia caduta in una guerra civile e allora dicevo se è vero che c'è un grande spazio oggi per chiudere questa eclissi sulla Costituzione è vero che c'è un gran bisogno
Di una nuova forza di sinistra democratica aperta plurale
Che sappia ridare anche un senso a questa parola perché non dimentichiamo che un italiano su due non sceglie più un movimento politico sulla base del fatto che questo sia di destra o di sinistra si tratta quindi anche di ridare senso certe parole
Se io oggi vado da un ragazzino diciott'anni gli dico votarmi perché sono di sinistra
Questo ragazzo mi guarda con due occhi perché non lo sta cosa significa oggi essere di sinistra
Quindi se è vero tutto ciò è vero che c'è bisogno di una nuova sinistra e qui vengo all'ultimo passaggio Occhetto dice una cosa centrale anche qui accanto alla questione dell'antifascismo delle contaminazioni
Cioè che la democrazia italiana ha bisogno della gioco dell'alternanza
Ha bisogno di un governo forte e credibile ma bisogna anche di un'opposizione forte e credibile perché senza il gioco dell'alternanza la democrazia si ammala
E senza un sistema di valori di dialettica pubblica politica al quale mi fa molto piacere vi sia qui direttore Ferruccio de Bortoli per me sempre direttore nessuno dieci offenda ma insomma
Scusami se continua chiamarti così
Anche invidia possono essere sono chiamati in causa a mio avviso in questa in questa in questo discorso della dell'alternanza come fattore di qualità della democrazia
Ecco c'è davvero bisogno che
In quel campo diciamo che si riconosce nei valori della Costituzione repubblicana
Nasca o rinasca o si diffonde qualcosa
C'è bisogno perché altrimenti in gioco non c'è il futuro della sinistra in gioco c'era il futuro della democrazia italiana
E allora quell'eclissi
Finirebbe per essere non più soltanto l'eclissi di un po'di un pezzo della politica italiana di una di una grande movimento della politica italiana ma potrebbe essere l'eclissi non voglio essere ovviamente ora non voglio drammatizzare non voglio essere voglio usare toni allarmistici ma certo una lunga eclissi democratica perché non c'è dubbio che ciò a cui stiamo assistendo non solo in Europa ma anche in altri paesi negli Stati Uniti
è il lento depauperamento delle istituzioni democratiche
In una semplificazione della relazione tra istituzioni rappresentative e cittadini su questo il presidente Mattarella due giorni fa ha fatto una riflessione a braccio di dieci minuti qui a Firenze per l'apertura non accademico straordinaria
Ecco
L'impegno dunque dei democratici
Perché rinasca una sinistra moderna da declinare con concetti nuovi valori nuovi idee nuove
è un impegno utile a tutta la democrazia italiane vorrei dire alla politica così come Cicerone la intendeva in contrapposizione agli epicurei ci diceva ma per la politica intesa come impegno civile la politica intesa come antidoto all'apatia
Ecco questo credo che sia la mia riflessione spero possa essere utile a sconfiggere qualcuno di quei tardi roditori di cui ci parla chiede Occhetto nel libro che sono ancora numerosi presenti oggi grazie mille
Grazie grazie sindaco
L'alieno Chiti Vannino Chiti ha vissuto molti non vende molto momenti cruciali più farle libero di Achille Occhetto e quindi ci può parlare in quanto la sua analisi si allontani o si avvicini a quella di Occhetto una domanda in più che a conti a che pagina che e PdL nato su un'idea di contaminazione
Tra culture diverso e che cos'è che non ha funzionato
Prima domanda ci vorrebbe un congresso
Congresso vero
Intanto buona sera
Comincio a dire come ha detto Paolo lo ha detto Paolo Ermini azienda Dario che anche per me questo libero libero bello e intenso e naturalmente il fatto che sia intenso ci pone dei problemi per cui mi scuso primavere del di uno schematismo che che inevitabilmente ci sarà nelle mie considerazioni
Ecco penso che tu abbia ragione cioè che questo libro è un libro che traccia un percorso una riflessione sul passato con lo sguardo sul presente però con lo sguardo sul presente con l'interrogativi che ci si pongono nel presente e nel futuro
C'è una crisi delle sinistre usa anche al plurale come diceva Dario nel mondo naturalmente questo non deve essere un alibi non deve essere un alibi perché ci sono le difficoltà delle sinistre il mondo è vero non si risolvono con una vittoria elettorale
Però pur perdendo e sappiamo che cosa rappresenti Trump negli Stati Uniti d'America
Però nei voti assoluti i democratici ne avevano avuti di più
E per quanto si riferisce all'Europa dove ci sono problemi enormi in Spagna c'è un primo ministro socialista in Portogallo
C'è un governo di sinistra c'è una vicenda dei laburisti lo dico perché in Italia secondo me abbiamo qualche elemento in più su cui interrogarci tutti dovremmo interrogarci
Abbiamo avuto come il libro dice anche la scopi il quattro di marzo abbiamo avuto la sconfitta più severa nella storia della repubblica il secondo aspetto su cui secondo me si riflette poco
E che in Italia non abbiamo ad esempio come in Austria come in altri Paesi un governo che a me non piace ma in cui il primo partito è una forza del Partito popolare europeo e poi c'è una forza una destra
Le finisca reazionaria qui qui c'è una destra che è una destra che l'alleata la lega di Salvini è alleata del del di le Pen delle penisole
E questo aspetto noi non riusciamo e avverto che insomma non è ne parlavamo prima del di parte non è che sta determinando nello stesso mondo popolare della sinistra un elemento di allarme di resistenza ci sono anzi aspetti di di discute di come dire di passaggio del solco di passaggio de de del fossato di di di adesioni in questa direzione quindi bisogna interrogarsi sul passato con questo occhio sulle sulle sul presente bisogna evitare secondo me questo è un altro merito del libro a me è capitato concretamente
In alcuni
Dibattiti bisogna evitare che di fronte alle difficoltà che il sinistre che la sinistra oggi
Si pensi che la via semplice si risolve tutto è il rimpianto del passato e il ritorno acritico al passato ragazze il PC non ritorna più
A prescindere
Ma al di là di questo che sarebbe una banalità io penso che dobbiamo metterci in testa perché qui stanno le nostre difficoltà è finito non soltanto nel calendario ma è finito
Davvero il Novecento e le categorie che nel Novecento c'è non non ci sono più
Non c'è la categoria per affrontare l'economia non c'è la categoria per il De i partiti politici per la politica per la democrazia vanno ripensate vanno rilanciate queste la questione
Il libro ci dice
Un aspetto secondo me che chi appunto tu dicevi parchi da vissuta in parte per l'esperienza come me
Successo sorta interrogare perché io ho sempre pensato perché la mia generazione nostre generazioni quelle che allora c'erano che si sono affacciate Giovanni dopo il movimento studentesco il sessantotto alla vita del PC
Non hanno spinto con più forza perché si facesse i conti con con quella collocazione internazionale che ti dice attenzione
Il PC anche nella politica italiana pur essendo la forza diverso può davvero tanti meriti però aveva questo limite e questo condizionamento dare dal fatto che deriva dall'essere parte di una
Scelta di campo di una politica di campo di una politica
Di Potenza che che era quella che esercitava linee sovietica perché non ce lo siamo posti con più forza
No guardate non è una giustificazione aggravante non ce lo siamo posti perché per noi l'Unione Sovietica non ero più ferimento noi eravamo scesi in campo
Con insomma
Orientati dal Vietnam dalle vicende che il Vietnam aveva avuto ma il fatto e perché in alcune regioni
Magari in Toscana magari in Emilia magari nell'Umbria dovesse Sensi esercitava una azione di governo
Questa era quella che era più prevalente questa era la sfida che era prevalente tant'è che quando c'è stata la svolta non abbiamo conosciuto delle difficoltà reali no no non semplice allora
Proprio anche per questi motivi quante volte mi son sentito dire nel dibattere ma perché si deve cambiare perché si deve andare oltre non siamo questi che bisogno
Che bisogno c'è non c'è la nostra esperienza e era un limite era un limite che si era cullato che ha e che ha condizionato e nel libro
Io Pietro secondo me ci sono rispetto al passato del passo coi al presente altri due aspetti che se vogliamo fare conti come sinistra con il passato dobbiamo tenere presente
Uno
Che non è che con l'ENI in andasse tutto bene scusate ora mi sembra fare e costali ne può andare tutto male recupera il libro dice anche che alcune radici si possono portare con le radici nel bagaglio ci sono cose che il bis di cui bisogna liberarsi e che bisogna cambiare e ci sono altri aspetti che possono invece aiutare
Beh Gramsci faceva un discorso e il libro ci dice guardate questa può essere un un un punto che è un riferimento diverso
Era se volete la di contermini oggi una critica da sinistra quello che si stava determinando che cita Rosa Luxemburg diceva Occhetto quando ci siamo sentiti
Circondario segretario provinciale il PC una della parte che fece durante la mia prima relazione era la critica di Rosa Luxemburg che era una critica al leninismo
Non era una critica allo stalinismo quando lei diceva state facendo di una necessità virtù
E quando diceva una democrazia è tale se c'è opposizione se che minoranza può esprimersi non si sono le maggioranze queste questi filoni e questi filoni che erano insiti queste ad un tarlo così sono aggravati rafforzati con il tarlo del dopoguerra ne ha parlato Dario con la rottura del campo antifascista
La politica di potenza e ha fatto l'Unione Sovietica il colpo di stato di Praga eccetera eccetera essersele portati dietro ha limitato non l'azione internazionale l'azione riformista del PC d'altra parte
Finisco in questa fase
Io mi sono sempre interrogato su questo perché qui le le esperienze in corso Amendola era un riformista beh se voi prendete la politica interna errori foto
Ma Amendola aveva una posizione internazionale che era diversa i limiti del riformismo nel PC c'era rifornirlo certo ma aveva anche questi limiti
E e e e questo libro diciamo
Insomma fa un po'ci dice con rigore Coco Coco anche in modo in modo aperto modo anche duro e a volte anche duro persone stessi quali sono i filoni che si possono coltivare che cosa si può portare avanti e che cosa invece va lasciata seconda considerazione che voglio fare sonno solo tre è quella
Sulla diciamo sulla svolta su
Sul superamento del PC nel mille novecentonovanta eccetera qui
Se voi a me è capitato di rileggere la dopo tanto tempo e avevo dimenticato anch'io alcuni punti che quando ne discutemmo allora ne discutemmo cioè nel nel novanta
Cioè ci fu allora uno schierarsi di giovani segretari regionali che sostennero
La svolta che che si batterono sembrava che fosse per questo che la svolta aveva vinto e mi ricordo un po'i congressi in Toscana furono congressi
Ha spin e e difficili io mi trovai tutti ne professori universitari che mi avevano insegnato avere una criticità nei confronti di nessuno di essi non schierati
Su su su su un'altra parte
Sul sul no insomma questo superamento nella dichiarazione d'intenti si sono aspetti innovativi grandi
Rispetto
Rispetta anche alloggi ad esempio è stato già citato lì il rilievo dell'ecologia oggi è una cosa più scontata ma qui si parla del mille novecentonovanta tanta nove novantanove non è oggi ieri l'altro
C'era il ruolo fortissimo del movimento delle donne che aveva segnato un'epoca che aveva aggiunto a quella che era stata seppur l'attenzione del PC l'emancipazione qualcosa di più la liberazione liberazione
E emancipazione la liberazione qualche cosa e qualche cosa di più le riforme istituzionali e politiche ne ha parlato Dario c'erano le questioni della dimensione europea
E e della necessità di un'aggregazione diversa delle forze progressiste a livello europeo e a livello a livello del mondo c'erano le questioni del rapporto tra nord e sud e e e problemi che ponevano c'erano le questioni che faceva vedere come ci fosse nel mondo che diventava globale il rischio di quello che oggi chiamiamo populismo
Non siamo andati ovunque avanti su questa strada e questo riguarda il nostro Paese e riguarda anche gli altri Paesi
Una delle questioni che allora fu molto insomma fu molto discussa intendiamoci ha ragione Occhetto nel libro parecchio del dibattito fu concentrato
Sul fatto del nome e del simbolo e tutti questi aspetti si sono perse potevano servire io penso che se potessimo tornare indietro rimettere indietro l'orologio l'orologio della storia il fatto di non aver chiuso tutto nel primo congresso di avere cioè quello volentieri Hall annullerei insomma non so Occhetto ma l'hanno le rette che secondo me è stato uno degli aspetti
Che che ha frenato quello che di positivo e di e di grande c'era in questa operazione politica che Hassan fatto comunque il grosso
Della sinistra in Italia
Questo dobbiamo dirlo perché così lo si era quindi fu questa l'operazione è stata un'operazione importante ma dicevo una delle cose su cui si parlò si discusse molto e veniva etichettata come può non volete stare né di qua né di là e non era vero perché Occhetto ricorda nel libro che eravamo entrati il PDS nell'Internazionale socialista ecco fondatori del Partito socialista europeo
Ma il problema che veniva posto allora
Guardate che il fallimento del cosiddetto socialismo reale una liberazione che è diventato pressione non tocca soltanto tocca scelto principalmente ovvio i partiti comunisti anche quelli che si presentavano con una diversità ma non si fermerà lì toccherà anche le sinistre anche le sei allievi socialiste socialdemocratiche e devi toccherà non solo per le responsabilità di un'esperienza che è fallita si volta contro se stessa ma anche perché il mondo in cui entriamo non è più quello delle soldi democrazie nazionali degli esordi
Dei soli Stati nazionale appunto quello che dovrebbe porre all'ordine del giorno temo ecco che oggi vediamo le difficoltà la costruzione degli Stati Uniti d'Europa di una democrazia federale europea le le questioni che sono a livello internazionale eccetera eccetera
Finisco con una ultima penultime poco ultima breve sottolineatura questa ad esempio Paolo detto e
Sì l'accennava
Palermi nell'introduzione che ho trovato di
Estrema attualità e un ponte questo sottovalutato come riformismo il fatto che invece nel libro si pone con forza guardate che a livello della democrazia del ripensare e della democrazia da rinnovare salvaguardare
Salvaguardare innovare c'è anche la questione delle nuove Totti tecnologie e di internet
Internet So rappresenta una grande potenzialità no
Certamente una grande potenzialità al fatto che siamo informati su tutto quello che succede nel mondo
Si può rendere più più difficile la vita anche alle dittature all'involuzione
E tuttavia
Internet può essere anche una potenzialità che invece di esprimersi impositivo puntano sempre contenuti si rivolge nel suo contrario che controlla oggi le reti tecnologiche
E come sono controllate band del libro ci dice io son d'accordo o da società private e quindi con i problemi che vediamo anche di questo dovremo parlare in Italia
Ragioni dare dobbiamo attuare gli articoli della Costituzione sui partiti e dobbiamo anche vedere che cosa sono le piattaforme russo e che cosa esprimo e poi
E poi ci sono le gravi le questioni di Stati autoritari che gestiscono e si inseriscono nella vita democratica di altri paesi
Nella vita democratica di altri paesi condizione oggi dodici anche l'Unione Europea referendum elezioni eccetera guardate che se non stiamo attenti non facciamo una svolta qui queste potenzialmente sono
Tematiche di di conflitto
Tematiche di conflitto e di conflitto senza di conflitto anche anche tra Stati ultima considerazione finito al noi in Italia dice Paolo Ermini questo doveva essere il PPI bensì
Nel se lo chiedi a meno insomma
Per me questo doveva essere il PD
Cioè il Pd e doveva essere una forza che riusciva a unire e e in parte all'inizio c'è stato questo questo sogno questa potenzialità o almeno questa speranza le forze diverso è di una sinistra
Plurale di di una forza progressista plurale che guardasse all'Europa a a questi cosa questi temi che secondo me sono quelli che dovremmo su cui dovremmo riflette restare in campo approfondire
Il problema secondo me io la vivo così tranne che non si affrontano queste questioni
Non si vincono queste sfide
Se si tolgono i momenti le serie di di discussione e di approfondimento e di partecipazione
Con come far vivere un partito moderno che non ha una fondazione che mentre si naviga nelle acque perché quotidianamente ci si deve pure stare non è che dice ora stop
Ci si ritrova e tra tre anni si ritorna nella battaglia politica perché se assurgono nella battaglia politica ci si sta ogni giorno
Per facevo prima l'esempio di alcuni Paesi che vanno altro modo
Ma c'è se se questi sono i problemi cioè se il tema all'ordine del giorno non è sei Novo ma come inno perché non c'è un'unica innovazione neutra da accettare ma c'è un'innovazione di destra c'è un'innovazione di sinistra un'innovazione progressista un'innovazione
Reazionaria ma sono tutte e due elementi che scuote ne cambiano se non approfondisco dove elementi come faccio a stare in campo e a sapere se la rotta qual è la rotta per quanto per quanto parziale
Io Ritter ritengo finisco sull'attualità io c'ero e ma insomma mi ha o annoiato me stesso perché credo che sia dal due mila e nove che lo dico io penso
Che se i congressi
Già dal due mila nove e figuriamoci nel due mila diciotto si fanno Soro con i gazebo prevalentemente con i gazebo
E non si trovano momenti in cui si possa insieme ma non per dire colpa tua colpa mia questo non conta niente il problema è come si esce e e quali obiettivi si danno quali sono i motivi che ci fanno e ci hanno fatto perdere quali sono le priorità su cui bisogna insistere non non è sufficiente dire bisogna parlare con la gente si cosa che si va a dire però alla gente non è mica bisogna ascoltare bisogna e bisogna saper dire se non c'è una capacità di discussione io avrei voluto forse te l'avevo detto Paolo in qualche occasione
Di di viscoso tornai avrei voluto che ci fosse un congresso di rilancio e di Rifondazione Rifondazione termini culturali e politici a
E in cui si potesse discutere di contenuti e non discutere soltanto delle persone perché le persone sono importanti
Ma se se se Faranda contenuti allora al di là di chi vince non si è fatto un passo avanti e le sfide invece sono grandi
Questo libro ci aiuta però il dibattito politico non è che si possa fare sempre soltanto nella presentazione del libro ormai sta succedendo questo
Si fa il dibattito politico meno male che ci sono libri come questo che escono ma si fa al dibattito politico e la presentazione dei libri bisogna fare anche un dibattito politico serio approfondito e poi decidere
Nelle forze politiche che devono essere protagoniste della vita del Paese soprattutto della sinistra grazie
Grazie Carlino infine
Ferruccio de Bortoli
Uno dei passaggi più belli del libro da Occhetto e quello in cui Occhetto chiede alla sinistra insomma di guardare in faccia la realtà non solo innovazione tecnologica ma che nuovi saperi e nuove forme di relazioni le nuove sensibilità ecco alla luce di questa esigenza il richiamo ai valori dell'antifascismo seppur declinati nella contemporaneità può funzionare
Sì buonasera a tutti grazie grazie dell'invito a prima di risponde al alla tua domanda che particolarmente centrato perché Occhetto nel libro rivendica questa matrice dell'antifascismo che peraltro è la matrice della nostra Costituzione diceva poi bene prima Dario Nardella nel suo intervento però io vorrei prendendo spunto anche da quello che ha detto Vannino Chiti
Ricorda di un passaggio del del libro di di di Occhetto
Che è un passaggio che sembra non è l'unico anche per carità lo ripreso in mano stamattina e ha avuto la netta sensazione cosa che non capita di sovente quando che gli dico fosse stato scritto questa mattina
Neanche ieri sera questa mattina
Allora Enzo quando lui dice l'elemento più inquietante della sinistra è la tendenza cronaca alla all'UCOII interno ma insomma forse magari anche Nardella nel decidere di presentarlo proprio oggi aveva avuto anche una qualità di preveggenza che naturalmente non fa altro che aumentare i suoi meriti politici da questo punto di vista no per cui come vedete non c'è
Del tutto che va storto ci c'era evidentemente una capacità di capire come va al futuro che forse può essere anche declinata nel nel metterci insieme nel capire quali sono le radici anche nel pensare al Paese che non può rimanere guardate il Paese non può rimanere dico io da critico anche ovviamente deve
Non può rimanere senza
Un'opposizione che abbia al proprio interno il partito democratico e la grande tradizione dei riformismi che aria racchiuso coerentemente e coraggiosamente in questi anni perché se no la gente ti Ethel tutto disorientata
E noi abbiamo in questa fase il paga Dosso di un bipolarismo di governo
Di un bipolarismo di governo che se volete anche non su una contraddizione in termini ma anche persino uno scherzo alta voce della storia
Allora c'è un altro aspetto del libro di Occhetto che sembra scritto questa mattina quindi evidentemente si alza presto al mattino Occhetto
Quando dice che la fiamma dei mali del passato ha continuato a covare sotto la cenere
Assolutamente perfetto celere dalla quale la sinistra come l'Araba Fenice potrebbe risorgere a patto che sia più umile ecco questo è un richiamo all'unità
Che io trovo tra l'altro quando la pratica finale Occhetto dice cosa bisogna fare è una sorta di che fare no di di i titoli lontane esplicazione dice per somma bisogna essere umili e l'umiltà guardi Chiti limita vuol dire anche guardare a vedo che si certe nella società sia negazionisti ipocrita e
E che naturalmente
A ovviamente andiamo andiamo
Vuol dire anche guardare alla società che ha aggregazione di tipo diverso
Che ha una parcellizzazione delle rappresentanze che ovviamente sfugge a qualsiasi paragone rispetto a quello che siamo stati abituati a pensare a vedere nel Novecento
E forse risponde anche a quella sottolineatura che faceva prima Chiti c'è una perché
Non proprio la sinistra o le sinistre
Non sono state in grado di guardare alla grande novità
Che veniva dalle nuove tecnologie digitali e dalla perché il paradosso un altro di questi paradossi
E che sono proprio le forze populiste sopranista e nazionalisti che guardano al passato perché la loro politica guardano al passato non soltanto in Italia che no sono molto più esperte
Molto più abili e anche se detto potete immaginare più spregiudicato nell'uso della Rete
Mentre l'uso della Rete che fa la sinistra è un uso a volte vanitoso personale e anche un mezzo attraverso il quale si portano in piazza virtuale tutta una serie di contrapposizioni di carattere personalità anteprima riferirsi a quel logorio interno di cui di cui parla nel suo libro Occhetto allora a me molto piaciuto quella parte in cui l'autore dice beh insomma dobbiamo non essere soltanto più umili
Non avere troppe nostalgie
Del passato dobbiamo liberarci di questo mito che ogni tanto riaffiora
Dell'organizzazione come il corpo funzionante di un partito anche moderno e guardare la cittadinanza attiva per con la cittadinanza attiva è proprio una cittadinanza che attiva sulla Rete
è una cittadinanza chi ha molto diversi luoghi di aggregazione molto pensa in maniera diversa il il rapporto con gli altri e ed esprime tutta una serie di nuovi bisogni quindi sostanzialmente è una cittadinanza attiva che in sintonia con la modernità
Cioè a volte a me sembra che la anche la sinistra fornì fornisca sia un po'a disagio con la moderni
Sia un po'si senta un po'estranea e quasi e una forza resistente rispetto all'avanzamento delle per
L'innovazione delle tecnologie e quindi Cittadinanzattiva non il popolo
Perché dice c'è un altro passaggio estremamente interessante di Occhetto che dice il popolo senza mediazioni una brutta bestia è una brutta bestia senza umiliazioni senza se no nel nuovo gestisce più nessuno
Però
L'autore riconosce che il populismo qui fosse necessita anche di un chiarimento poi nella parte finale
Quando parla Occhetto ha riempito il vuoto di rappresentanza creato dalle contraddizioni sia per i fondi del moderato e qui c'è una critica riformismo meno legato che è stato troppo subalterno al neoliberismo sia del sinistri s'molte relativo che è stato troppo affascinato da una visione novecentesca della lotta di classe
E della divisione della società in campi etti in campi contrapposti questa divisione società non c'è più fa parte trovate del passato
Però anche qui sottolineo alle parole di Occhetto inseguiti populisti sul loro terreno che una scelta miope
Perché l'originale ce l'hanno loro
E le coppie non piacciono mai
Purtroppo è quello che è avvenuto in questi poi c'è il tema della sovranità ecco questo mia
Interessato molto cioè la sovranità perduta è un tema del quale le sinistre si devono occupare per cui non possono lasciare questo tema soltanto ai sovrani visti o presunti tali o comunque diciamo ai movimenti di di destra
Il tema della sovranità perduta è assai più grave se si tiene conto dell'incompletezza del disegno europeo perché ne abbiamo lasciato alla vostra spararle un po'della nostra identità nazionale ci siamo forse a avventurati con un un certo entusiasmo all'inizio in una sorta di abbraccio europeo quella quell'Europa rimasta incompleta siamo rimasti a metà del guado e Taylor cioè anche da parte della sinistra il dovere anche culturale
Di dare una risposta alla alla domanda se la sovranità diventato una sorta di oggetto misterioso
Quindi ci vuole un riformismo cosmopolita che non può però trascurare le identità nazionali le appartenenze perché la globalizzazione spaventa i ceti medi dell'immigrazione vista come una minaccia dei cittadini più deboli anziani dagli abitanti soprattutto delle periferie
O forse sintetizzato troppo il messaggio blocchetto trasmette i suoi figli e suo nipote ammesso che ne abbia nel frattempo diseredati e questo io non lo so francamente poi ce lo dirà non Parma nel suo libro gli spunti d'attualità non manca nonostante si parli molto della storia del partito comunista diciamo che sulla parte storica si è si è già si sono già intrattenuti coloro che mi hanno preceduti uno dei vizi capitali della sinistra è stato per esempio quello di ridurre i meriti e demeriti alla funzione del capo
Anche questo è un accenno di grande attualità
Il culto della personalità potrei dire che e proseguito in forme meno sanguinosa per fortuna
Ma ugualmente deleterie sotto il profilo politico sono molto belle le pagine in cui Occhetto parla della coscienza infelice del militante di sinistra nella storia di questi anni
Che in proiettava il dolore per le due necessità della storia e la consapevolezza di di condividere il regime regimi autoritari e di sentirsi però nello stesso tempo il paladino di tutti gli ospiti oppressi devo dire che chi ha una storia di sinistra ovviamente questo tipo di divisione della personalità che ha sentito con i con il passare degli anni
Allora questo misticismo con Mantico ancora presente nel nel vissuto personale di molti militanti di sinistra che però continuano a commettere le code di applicare lo schema della lotta di classe dell'internazionalismo a una realtà totalmente cambiata dalla globalizzazione dall'avvento della Rete
Con gli oppressi di oggi che anche questa diciamo una sfida importante della sinistra gli oppressi di oggi preferiscono votare i populisti
In azione al visti in cerca di quella protezione in cerca di quella protezione dai fenomeni di globalizzazione dei fenomeni anche l'impoverimento delle disuguaglianze che ci sono stati in questi anni che comunque le forze di sinistra non sono state in grado di assicurare può sembrare paradossale e qui finisco per un grande leader comunista che ha interpretato una stagione anche dentro il centralismo democratico e anche dell'ortodossi ecco notare che oggi manca nel discorso politico della sinistra una buona dose di coraggio suo revisionismo cioè mi sembra che a un certo momento ci sia un incoraggiamento all'esibizionismo degli anni più recenti
Perché quello che è mancato è stato fatto molto divisionismo della storia del passato remoto ma del passato prossimo non ci occupiamo abbiamo passato credo un anno a non discutere di quello che è accaduto per esempio il quattro marzo forse sarebbe il caso che si cominciasse
E setto presse cominciai una discussione su quello che è accaduto il quattro marzo questo libro potrebbe essere un Baedeker politico di estrema importanza
E quindi finisco dicendo che un esame più approfondito del processo che è cominciato con la svolto della Pontina e l'auto che dice beh guardate svolta da Bolognino e sia detto abbiamo discusso molto del nome abbiamo discusso poco di ciò che tanto a me mi ha molto colpito ricordavo più del Tel pochissimo tempo che è passato rispetto agli avvenimenti
Perché se si fosse preso Occhetto il tempo che ci prendiamo oggi
Ma no voglio dire se si si fosse preso quel tempo non staremmo qui non ci sarebbe questo libro e forse la storia
Italiana sarebbe stata diversa certamente quella grande tradizione comuniste socialiste quei riformisti di quei i quali abbiamo parlato questa sera
Probabilmente avrebbero avuto
Una storia assai diversa
Allora io penso che che sia importante e finisco perché comunque questo libro tenta di trasmettere ai giovani è un diario personale sofferto coraggioso e sincero
Ma che tenta di trasmettere è ai giovani fosse fosse noi abbiamo un po'di Nostalgia e quindi siamo siamo un po'traditi la nostra età
Un po'di emozioni un po'di ideali un po'di passione e un po'di voglia di partecipare anche con il rischio di sbagliare
Chiodi esserci perché guardate quello che temo di più io oggi all'indifferenza mentre anni fa ci sarà stato ci saranno stati agli errori per carità anch'io sono figlio del sessantotto ma il conflitto e partecipazione
L'indifferenza e il deserto di tutto grazie
Grazie Ferruccio de Bortoli
I tre giorni che sconvolsero il Partito Comunista Italiano prima di dare la parola Occhetto vi ricordo che il libero lo trovate firmato alla Libreria Ibis Liberace Aprilia Cerretani
Occhetto
Grazie grazie innanzitutto a tutti coloro che
Sono intervenute mi fanno fare
Una riflessione cioè in realtà nella presentazione di un libro la cosa più importante
E vedere il riflesso del libro degli altri dei lettori che lo presentano e che molto spesso danno questo frutto che per me è stato significativo nella giornata di oggi
Non solo di parlare del libro ma distrarre sulla base di quello che hanno letto anche delle loro riflessioni e anche delle suggestioni nuove che possono aiutare tutti a pensare
Questo è un fatto rilevante di queste presentazione che sono state fatte
è un libro che io voglio dire subito era nato in un modo particolare
Io l'ho pensato di anticipatamente prepararmi al trentesimo anniversario del crollo del muro di Berlino che avviene nel diciannove e quindi naturalmente della svolta conseguente questione che naturalmente come già è stato detto sono molto presenti
Nel libro soprattutto me interessava a riprendere in mano le idee fondamentali per la svolta anche per una certa Fini ha diciamo anche per togliermi dei sassolini dalle scarpe perché mi ero stufato
Che sentire non solo quelli che erano contro che hanno tutto il Tevere
Il edilizio di di farlo ma quelli che erano a favore che riducevano la svolta al coraggio di Occhetto buongiorno di coraggio io dimostro
Nel libro che c'è dietro un pensiero politico maturato nel tempo e che nelle dichiarazioni d'intenti che io presentai con il nuovo simbolo il nuovo nome
Ci sono perdizione affermazioni che sono valide ancora per oggi noi parlammo nell'ottantanove del fatto
Che allora scontro tra Est e Ovest sarebbe contrapposto una nuova Guerra fredda tra nord e sud del mondo parliamo dell'insorgenza mussulmana parliamo delle possibilità di è avvenuto
Del ma niente non si fece niente di questa discussione ci fu il tormentone del nome e la volontà di non affrontare il tema fondamentale
Che avevamo posto e lo abbiamo sentito questo poi ci tornerò su questo punto nel corso successivo tutti i successivi cambiamenti che ci sono stati dopo la svolta sta di fatto che però mentre mi accingevo ad affrontare questa questione quindi arrivare tutte le notizie dall'Europa alla sconfitta
Della sconfitta dall'inizio partiti socialisti della socialdemocrazia
Potrei dire che trent'anni prima il tema centrale
Era la sconfitta del comunismo trent'anni dopo il tema centrale la sconfitta dei partiti
Socialisti dando anche questo ragione alla svolta noi dicemmo tutti i parametri sono cambiate tutte le ideologia del novecento sono cambiati bisogna andare oltre
Quelle ed energie apriti cielo gli scritti dei sghignazzi
Fuori dichiarato un oltre sta e oggi purtroppo siamo andati non solo oltre Martin troppo oltre a quello che ci aspettava ma quello che forse che sicuramente desideravamo
E proprio per questo di fronte a queste notizie mi è venuto proprio nel cuore l'urlo che dolore che si esprime nella frase del libro la sinistra è come un'araba fenice
Che può risorgere dalle proprie ceneri solo se è consapevole di avere raggiunto lo stadio di cenere e in questo c'è l'idea che bisogna essere consapevoli che tutto l'armamentario
Che abbiamo dietro alle spalle deve essere rivisto io voglio dire con chiarezza non solo dalla mentalità del Novecento ma anche quello di dieci anni fa
Io non voglio entrare
Non volevo farla questa digressione infarcito non voglio entrare nella questione renziano Renzi imprese indipendentemente dall'amore o dall'odio che si è avuto per Renzi il problema è che le politiche che sono nate in quella fase non hanno più nessun senso il Renzi Isma'non ha più nessun senso nella cambiamento di pagina della storia chiama e questo vale non solo quindi per il comunismo non solo per i partiti
Socialisti e quindi e proprio per questo come è stato ricordato nella presentazione del libro io parlo non di crollo ma parlo di un'eclisse
Di una sinistra che entra in un cono d'ombra da cui pensa speso ne auspico che possa uscire
E di fronte alla ed è un altro dei temi che mi pose fin dall'inizio di fronte al sorgere della critica che è diventata oggi ancora più ottica
Che il PD non aveva avuto il coraggio di fare un'analisi lo ricorda adesso De Bortoli del sconfitta e di indicare una prospettiva io ho voluto fare un libro che cercasse di fare un'analisi dei motivi della crisi delle sinistre
Appunto e di indicare una via di risveglio con una considerazione però che voglio sottolineare cioè io mi sento anche pur camminando per strada molti e dire
Ma come si esce da questa crisi
Io dico una cosa molto semplice intanto non diremo mai con chiarezza come si esce da questa crisi se non abbiamo capito come siamo entrati in questa crisi per questo nel libro do molta importanza ai tardi
E poi difesi anche della socialdemocrazia i tarli del comunismo
Li affronto attraverso nuovi testi attraverso le fonti anche attraverso la mia esperienza direi che il mio libro è un libro
E di pensiero e nello stesso tempo compunti
Autobiografici perché ci sono evidentemente dei fatti in cui io non ero presente mi riferisco solo alla storia letta ma dei fatti in cui ero presente faccio di me stesso
Una fonte storica cioè una fonte di racconto di che cosa è successo sono successo
Nell'affrontare questi fatti
E voglio dire a questo proposito che il libro è dura è durissimo
Confronti della storia del comunismo estremamente critico nei confronti degli errori della socialdemocrazia
Però ci sono anche appassionate carrellate
Che riguardano la funzione del movimento operaio del Novecento
E anche le diversità dei comunisti
E Comunisti italiani parlo anche della diversità del mio comunismo molti di noi hanno avuto modo di accedere al comunismo riuniti versi dagli altri però per aprire una cosa molto semplice
Eravamo diversi ma non innocente
E non eravamo innocente perché di tutti i tarli che non sto qui certo riferire di cui parla che nascono già dalla fase leninista non solo da quello stalinista
Di tutti i TAR il tarlo che ci ha fatto vedere non innocenti e quello dell'impostazione
Che offuscato
L'idealità
Del l'internazionalismo movimento comunista nasce con movimento internazionalista e così il movimento
Socialista oggi internazionalismo proletario è stato battuto dall'internazionalismo capitalista
Ma chi è che ha spinto a questa rottura Giada in momento di Stalin come il passaggio dall'internazionalismo allo scontro tra la politica di blocchi spostando l'internazionalismo da un'idealità a una politica e geopolitica
E quindi in questo noi siamo stati coinvolti fino al momento del giorno del crollo
Perché ancora quando dicono avevamo già fatto tutto no fino alla vigilia del crollo noi ritenevamo ancora che la storia europea e mondiale era segnata tratterei grandi forze motrici ai Paesi dell'Est europeo
I movimenti di liberazione il movimento operaio dell'Occidente ditemi cos'è rimasto di questo e soprattutto ditemi se potevamo pensare che i Paesi dell'est europeo era una matrice di lotta per il socialismo pensare che dei paesi poliziesche
Canne introdotto anche la tortura possono essere associati alla parola socialismo era di una gravità enorme
Quindi parlo di questo offuscamento dell'internazionalismo
Non solo per fare storia ma perché debba dei perdenti scusa de Bartoli ne ha parlato
Nella seconda parte
Nella parte in cui io parlo coi del risveglio
Pongo il problema della ricostruzione di una coscienza Mondial Lista democratica moderna come una condizione fondamentale perché non possiamo pensare che i partiti socialisti possano rinascere
Nel periodo della globalizzazione nel periodo in cui il pensiero universale
E attraversato solo dalla Chiesa ed ai miei delle grandi religioni positive il socialismo si rinchiude ancora dentro le frontiere nazionali e quindi bisogna trovare un risvolto in un'altra direzione
Ma pongo anche il tema di cosa non ha funzionato
Nella socialdemocrazia è già stato ricordato la subalternità al neoliberismo ma soprattutto il venir meno della propria vocazione sociale
La separazione patate
Tra diritti civili siamo stati molto forte sui diritti civili e diritti sociali aperta una frattura tra le parti più sensibilità e la società ed è parte che soffrendo molto non è che sono disumane
E che prima di interessarsi dei diritti civili degli altri hanno bisogno di interessarsi della propria vita elementare la sinistra capisce
Non di negare i diritti civili come fanno i i populisti ma di collegare due elementi è un dato fondamentale bene in questa incapacità di cogliere la novità della situazione c'è stato il paradosso il paradosso che di fronte alla prima grande crisi dopo decenni del neocapitalismo invece di avere una rivolta semestre abbiamo avuto una rivolta da destra
Per questo io penso a un risveglio che deve partire dall'Europa per coinvolgere anche Italia
E nel risveglio dell'Europa pongo una questione
Su cui credo varrebbe la pena di meditare vedo che l'avete già fatto anche negli interventi
Per me non c'è solo una crisi della sinistra ma una crisi della democrazia è una crisi della sovranità dico appunto come è stato ricordato che i populisti egli la sinistra non ha capito in tempo i popoli si dicono anche hanno fatto anche delle condanne giuste sono state le loro risposte essere sbagliate
Quando la signora le tende
Dice che non c'è sovranità nazionale non c'è sovranità finanziaria non c'è sovranità economica
Ha ragione a torto quando vuole riportare quella solidarietà nei vecchi confini ma allora è necessaria una sinistra che lei una
Io non parlerei solo di sinistra io sento il bisogno di una rivoluzione democratica insieme a una rivoluzione liberale
Nel senso Gobetti hanno dei termini una nuova sinistra che sappia unire queste due cose sul terreno europeo
Deve porsi il problema della sovranità deve porsi il problema del perché nel passaggio dalla sovranità nazionale alla sovranità sovranazionale la sovranità è diventata un oggetto misterioso dove andiamo a cercarla come
La ricostruiamo ed è qui per dire una cosa che ci porta immediatamente di fronte al prossimo conflitto
Del dibattito elettorale
Badate che se lo scontro nelle prossime elezioni sarà tra una sinistra è un europeismo difensivo
Che si batte solo sui vecchi spalmati dell'europeismo e i populisti la battaglia è persa in parte il problema è che non ci può essere battaglia tra difensivi Smoke è un falso rinnovamento
Bisogna mettere in campo la battaglia per due cambiamenti profondamente diverse
Certo Salvi vuole cambiare l'Europa vuol farne un'accozzaglia di Paesi nazionaliste che poi non gli danno ragione di fatti essendo nazionalisti nemmeno sulle questione che lui stesso
Pone e rissosi tra di loro noi dobbiamo con la stessa forza
Questa cosa non emerge ancora proporci come
I fautori di un cambiamento radicale dell'Europa
Come coloro che criticano i limiti dell'Europa che sono stati e continuano a essere un alibi anche io delle volte quando Macron fa certe cose mi in caso di come si è alleato con Salvemini
Scusami
Perché non capisco che non ci sia un internazionalismo sa in tra i nazionalisti e cosa impossibile per fortuna
E quindi Orban non gliene frega niente del programma economico italiano e mantiene le sue posizioni nazionali
Ma che in Francia o da altre parti dell'Europa non si capisca che l'Adagio avete lasciato l'Italia soli favorisce diciamo
I mito polisti è una cosa che non capisco per questo io parlo
Di un riformismo transnazionale che esce dai confini
Nazionali se anche i socialisti combattono la loro battaglia pensando soltanto al programma elettorale che hanno in campo nazionale siamo persi anche qui non abbiamo quella capacità morale e ideale superiore
Che ci pone nelle condizioni di combattere questa d'Artagnan
Nello stesso tempo
Io credo che sia necessario anche un risveglio nazionale un risveglio nazionale di cui diciamo l'elemento fondamentale e quello che innanzitutto bisogna citando Zarathustra capovolgere le vecchie
Tavole perché cattedre Farmer mossa del cavallo sia in campo sociale
Che in campo politico in campo sociale partendo dal presupposto ne parlava a Chieti che non c'è più il vecchio l'opposto
Operai e contadini ceti medi
Che sono cambiate tutte le condizioni soap non si entra nel processo produttivo più nello stesso modo luoghi non entrano più il rapporto tra di loro nello stesso modo di dieci o venti anni
Fa non c'è più la stessa fabbrica dello stesso quartiere
Nemmeno lo stesso campanile nello stesso quartiere tutto è cambiato
E quindi bisogna porsi il problema della trasversalità sindaco lo diceva con chiarezza una nuova visione trasversale
Va da sé faccio un esempio se una bomba d'acqua cade su una piazza colpisce tutti i cittadini ricchi e poveri destra e di sinistra
Il problema nasce se tu a quella questione dai una domanda politica giusta o sbagliata
Senta e la domanda di Trump che non riconosce il problema ambientale come fatto diesel generazione delle politiche economiche umane oppure se invece voi arrivare a una conclusione su questi problemi
Per questo io credo che noi dobbiamo mettere in evidenza un fatto semplice contro i populisti
La patria da nazione non c'entrano Vernazza niente
Io credo di amare moltissimo il mio Paese ma i problemi sono che estremamente concreti facciamoli toccare con mano credo che con la questione ambientale già alla gente
Cominci spero almeno a capire qualche cosa su le questioni concrete pongono la transnazionalità
Le tre grandi questioni che attanagliano il pianeta quella ambientale e ce l'abbiamo ormai persino nelle nostre case
Quella delle immigrazioni biblica e quella della voragine
Della diseguaglianza apprezzabile
Non possono essere risolti né da una sola regione né da un solo Paese né da un solo contenente ma da una sinergia globale
Planetaria in cui si chiama a raccolta
Tutte le capacità scientifiche
L'umanità dovrebbe andare in questa direzione gli scienziati ragionano così a me viene il brivido a pensare tra la quantità di geniali scienziate che abbiamo in giro nel mondo che ormai guarda nel mondo
Del due mila del tre mila le loro decisioni e una politica che diventa barbarica medievale
Se li bande sempre più chiusa nell'odio nazionalistico questo è la questione che noi dobbiamo fare toccare con mano
E poi voglio andare rapidamente perché se non l'abbiamo fatta già troppo lunga anche un risveglio nazionale qui voglio dire alcune cose un po'provocatori
Intanto io non credo a un risveglio della sinistra
Se viene perseguito con la volontà di mettere insieme i vecchi cotti
Sia dall'interno del PdL sia tra le vecchie sinistre esterne al PD
Non si può ricostruire quello vaso con il mastice
Ci vuole una sinistra nuova che opera dentro una
Di cui il PD sia un elemento determinante ma che abbia questa capacità divisione più ampia dei soggetti e delle possibilità che gli stanno di fronte sotto questo profilo io ritengo che le primarie con le primarie si è partiti con il piede sbagliato
Se partire con il piede sbagliato perché ritengo che il piede giusto e quelli della vita e ritorno all'idea della contaminazione ritorno alla mia ossessione della costituente si doveva partire da una Costituente delle idee e prima della corte prima delle primarie
Sui nomi dalla Costituente delle idee sulla base della quale in una comunità di uomini e di donne decide perché sta insieme poi ci saranno sfumature politiche diverse ma perché fondamentalmente stando insieme allora corposi c'è la scelta degli degli uomini
Ma la scelta dell'uomo diventa nel limite di una scelta di chi
Può sulla base delle sue capacità meglio rappresentare però quel patrimonio che è un patrimonio comune se invece mette in campo i signori della guerra
Senza nessuna discussione pre all'abbraccio su questi temi è chiaro che poi chi perde diventa il fuoco amico nemico o amico di grado di domani
E quindi proprio per questo io spero che si possa andare al superamento di questa partenza superata non so se è vero quello che lo farebbe Nitti che cosa vogliono fare agli altri ciò che siamo andati veramente in una situazione di un ritardo incredibile
Di un ritardo incredibile in cui l'unica cosa che spero e che comunque a colpo una botta sola riescono a risolverlo con uno e senza farla troppo lunga Mino mi interessa come si chiama nel nome nel cognome mi interessa vedere
Se si ha la voglia di ricominciare dalla discussione sui programmi e sulle prospettive
Io per il fremito voglio dire soltanto una cosa
Gramsci nel ventuno scrisse
Il fascismo ha dato modo a una moltitudine in composta di coprire lo straripare selvaggio delle passioni e degli odi dei desideri
Il fascismo è divenuto così un fatto di costume si è identificato con la psicologia barbarica e antisociale di alcuni strati del popolo italiano
Ecco che cos'era il popolo per Gramsci fino a un nero ve lo assicuro un radical chic
Ecco perché noi dobbiamo odiare la parola popolo perché come è stato giustamente ricordato il popolo senza mediazioni è una brutta bestia
Non ci può essere una politica nuova se non ci sono le mediazione mediazioni non solo solo il mediazione dei partiti dei sindacati delle associazioni ma anche quelle della Cittadinanza attiva e per fortuna incominciamo mentre manca una vera opposizione politica a vedere entrare in campo la cittadinanza attiva
è una vera sinistra che vuole rinnovarsi dovrebbe guardare con attenzione al fatto che si formi a Torino amministrata dal produttori per ridare uno slancio produttivo del Paese
Che ci siano state sei John donne che non c'entravano con i partiti a mettere in piedi
Una cosa di questo genere che a Roma è successo la stessa cosa di fronte alla Giunta raggi che hanno di è successo quel programma di solidarietà della popolazione che riconosciamo
Per questo io di fronte a quelli che dicono Santini
La lega non sono fascismo dico
Va bene l'Obama a mandare un un cattivo dei simboli
Evidente non sono sistema strutturale statuale che è tipico del fascismo storicamente uno storico farà delle analisi diverse però in questa volontà raffinata di fare delle distinzioni
Non possiamo non vedere
Che in questa politica c'è molto del Mussolini istmo degli anni Trenta c'è molto nel busto leninismo dell'inizio del fascismo
Quando si dice tiriamo dritto me ne frego quando si parla di casta e non più di forze sociali quando si affronta in modi o così odioso e crudele
Il problema dell'immigrazione non chiamatelo fascista per me è una cosa anche persino più grave più pericolosa perché cosa c'è di più pericoloso manca la coscienza e contro corpi del popolo italiano in questo momento
Per questo io ho voluto scrivere un libro che ci invita cosa pensa a ricordare il passato
Per lottare nel presente immaginando il futuro grazie
Grazie Achille Occhetto a tutti quelli che sono intervenuti grazie a voi buona serata a tutti