Inaugurazione della mostra "La Brigata Ebraica in Italia e la Liberazione (1943-1945)"

Buonasera a tutti grazie di essere qui questa sera così numerosi ci aspettavamo interesse da parte della cittadinanza e non solo insomma siamo credo tutti piacevolmente stupiti per questo inizio
Questi la vocazione della mostra vedo molte persone molte personalità sono molti interessati e molte molti cittadini di Lodi e non solo questi fa veramente un enorme piacere
Perché questa mostra perché dall'anno scorso diciamo si inserisce perfettamente in un filone che il Comune di Lodi ha voluto inaugurare subito per cercare di ricordare sempre e tutte
Come dire le forme di Torrita al totalitarismo che il mondo ha vissuto oggi è un giorno particolare perché oltre che all'inaugurazione di questa splendida mostra interessantissima mostra e anche il giorno della libertà in cui si ricorda la liberazione la caduta del muro di Berlino che appunto avvenne esattamente ventinove anni fa
Quindi con un come dire un momento storico che ha liberato milioni di persone che sono state sotto il giogo comunista per troppo tempo ed è una come dire una una coincidenza assolutamente importante
Quella comunque come come dire l'inaugurazione mostra di oggi la Brigata ebraica poi spiegano meglio di me i nostri ospiti quindi Stefano scaletta che il curatore della mostra e Davide Romano che è il direttore del museo della Brigata Ebraica che è stato inaugurato questo venticinque aprile sostanzialmente regate ebraica un esempio fulgido di eroismo di amore per la libertà e di persone che si sono volontariamente arruolate
Nello dell'esercito britannico per contribuire fattivamente attivamente alla liberazione dell'Italia dal Dazzi fascismo e quindi il fatto che ci sia un momento come questo che ricorda al mondo a Lodi a partire da Lodi chiaramente
L'importanza di questi uomini e credo che sia davvero emblematico è fondamentale
Io non voglio dilungarmi molto però vi faccio
No piccola come dire introduzione
La Brigata ebraica aveva ricevuto questo tre ottobre il la Medaglia d'Oro al valor militare da parte del presidente Mattarella per il contributo avuto appunto nella Resistenza
Italiana e il tutto è partito da una proposta di legge da un onorevole peraltro bisogna citare il merito e quindi che si chiama Lia Quartapelle che del partito democratico
Che ha ricevuto l'approvazione prima di arrivare alla concessione del della medaglia d'oro
Ha ricevuto lei il voto unanime della Commissione Senato e Camera in sede deliberante nella scorsa legislatura questo dimostra che per fortuna sull'importanza della Brigata ebraica il mondo politico assolutamente come dire unanime nel riconoscerlo questo ci fa un piacere enorme
E dimostra che proporzione pone fosse il luogo per farlo ma somma
Qualcuno ha sbagliato qualche parola sono contento che ci sia stata una presa di distanza da tutte le forze politiche da alcune espressioni che oggettivamente non fanno onore a chi piana pronunciate Kia perché a te e chi ha deciso inopinatamente di non unirsi a noi nel concedere il patrocinio a questa mostra che ci troviamo che ha il patrocinio dell'Anpi provinciale di Milano ma chiuse le le polemiche che non è questa la sede io sono rispetto contentissimo di poter offrire come amministrazione comunale nove giorni di possibilità di visitare una mostra di questo tipo spero che ci siano le scuole e che siano professori che siano interessati a questa mostra che vogliano
Rendere partecipi i loro alunni monitorato alla anche magari il bambino forse
Ha capito che fosse era interessante partecipare
Critiche credo e spero che ci saranno veramente le scuole che partecipando prima di cedere la parola a Davide volevo ringraziare le vere anime di questa mostra che si chiamano Marco Riccaboni Barbara Caletti a cui vi chiedo un applauso
Senza
Senza senza loro due Marco
E Barbara che l'URSS non vedo Mazzocchi c'è credo che
Senza senza l'entusiasmo la voglia e la costanza e l'applicazione che ha dimostrato anche questo caso non ci sarebbe stato tutto ciò quindi grazie grazie
Grazie a tutti
Grazie io ringrazio acqua Barbara
Ne non non si ferma mai Varvara neanche anche io ritengo cemento veramente una squadra che ha funzionato benissimo eri grazie anche a Maurizio turche e perché che ha dato una mano ad allestire tutto non so dove sia se sta ancora finendo anche troppo dal propoli troppo davanti per essere visto in prima fila
Come insegnano i limiti i veri cattivi studenti che in prima fila insegnanti non li vedo non vedono non vedono edicole disco portano male
E io ringrazio tramite anche Lorenzo omaggi perché comunque ha voluto questa mostra e nona tentennato neanche un attimo di fronte alle contestazioni anzi secondo me si diverte proprio lui sapendo di avere ragione giustamente sull'arbitro di faccio l'arbitro di calcio da ventisette anni quindi come dire
A lui e ai settori sono lo fischiano di manca evidentemente quindi aveva bisogno di un po'di di adrenalina e
Passiamo le cose dir punto i ringraziamenti li abbia fatti a loro ma vorrei ringraziare ancora persona che purtroppo non è potuta venire qui e e che comunque mi ha mi ha chiamato per per per dirmi che lui c'è e si chiama Roberto Cenati e del presidente dell'Anpi di Milano
Prima chiesto appunto di portare il suo saluto la sua vicinanza visto la la sto la sua amicizia va benissimo aveva ancora pendente lampi di Viano
Era che era entusiasta di questa mostra quindi ma detto assolutamente di di comunicare questa cosa
Una riflessione va fatta su sulle contestazioni che ci sono state
Stufi socio al piuttosto che che che eviti di persone tutto
è triste vedere questa cosa perché questa è una mossa che parla di storia chi contesta la storia fa politica che è un'altra cosa che che che può essere nobile può essere ignobile come in questo caso perché né qui siamo semplicemente ricordando chi è combattuto chi ha combattuto e chi è morto per per sconfiggere Hitler ed erano persone vera in carne ed ossa che meritano di essere riconosciute nelle nel nel nella loro volontà ENI fatti che che hanno fatto sì per loro volontà
Oggi ho lanciato un appello sulle pagine del giornale per chiedere anche al sindaco Sala Sindaco di Milano
Di portare la mostra a Milano perché credo che di fronte alle contestazioni a queste queste persone che presso le stesse che venticinque aprile ogni venticinque aprile vengono contestare PCI io credo che non basti difendersi dove andrà l'attacco quindi il la cosa che faremo che noi sono tutti volontari e ci impegneremo per portarla mostra ovunque ma vi lascio anche a volte stimolo dita aiutarci
A attaccarci contatti con i vari Comuni enti emittenti locali privati e così via
Per fare girare questa mossa recita questa mostra l'abbiamo a in Porta Romana della sinagoga di Porta Romana nella stanza diciamo laica adiacente
Però non vogliamo tenerla lì vogliamo che giri perché questa l'informazione una cosa che è una storia che va che va che va conosciuta
E va conosciuta perché
Erano erano ebrei che se non decide di combattere contro contro Hitler ma quello che li rende ostici a molte persone e che erano ebrei sionisti c'erano ebrei che volevano la nascita dello Stato di Israele il sionismo altro non è che come Risorgimento per noi italiani esitato di movimento nazionale che vuole costituire Mozzi vuole costituire un uno stato Zoro quindi erano erano erano sionisti c'è quell'odio verso gli Israele arriva addirittura a questo a cercar di cancellare una pagina della della Resistenza questo fatto da persone che si dicono di sinistra capite bene che qualcosa di vini di assurdo tanto più che isolati dalla Brigata Ebraica dopo aver liberato contribuito aveva liberato l'Italia dal nazifascismo poi in Israele sono quelle che hanno costruito la democrazia quindi possiamo dire che lotta hanno contribuito creare due democrazie
E forse è questo
Forse questa è la cosa che forse dà più fastidio perché qui ci sono soldati che hanno hanno proprio a Porto provocazione in due Paesi e soprattutto l'ho fatto anche un'altra cosa che molti dimenticano e che erano una una primizia per per l'epoca
E cioè dopo aver combattuto in Italia sei arrivato a Milano hanno posato la baionetta hanno preso i gesti che hanno cominciato a dedicarsi all'educazione dei bambini ebrei
Che dopo la guerra ovviamente arrivavano dai dai nascondigli dove erano ragazzi che erano scampati ai campi di sterminio
E hanno fatto a Milano come anche a Roma sono si sono Fossati il primo il primo nucleo il primo embrione di ricostruzione delle comunità ebraiche
Facendo questo sforzo che che davvero notevole
Per dei soldati appunto hanno fatto la prima missione umanitaria della storia diciamo oggi è una cosa normale ma all'epoca non non verrà fatto
Io quindi chiudo qui quel discorso sufficiente ringraziando tutti voi per essere venuti aver con con la vostra presenza fisica manifestato la vostra solidarietà alla Brigata Ebraica Evert e aver così isolato
Di estremisti fanatici e credo che il Toro ora lascio la parola Stefano scaletta che il curatore della mostra che ci racconterà poi faremo un giro insieme a Luís le leva dei vari e vari pannelli
Dico solo un'ultima cosa a quelli che ne contestano la mostra
Questi ragazzi sono erano tutti qui c'è una maggior Antochi volontari che son venuti qui a combattere
Io credo che i partigiani non ho avuto alcun problema a ad avviare loro in Italia a combattere quindi chi oggi li contesta da assolutamente contro quello che è stato alla resistenza
In Italia grazie mille a tutti la sua favola Stefano scaletta e
Buona sera
Bene allora mi sono ripromesso di non parlare della polemica politica
Anche se è difficile dico solo a questo proposito Pannone parlo più che questa mostra la mia risposta a tutte queste polemiche qui cioè la risposta storica mio mestiere appunto quello di scrivere la storia parlare di storia raccontare la storia contro chi invece fa uso pubblico della storia cioè significa che usa la storia strumentalmente uso pubblico sì esatto la usa strumentalmente per ideologia politica ecco quindi questo per per chiudere la polemica
Politica io sono o Stefano scaletta in realtà non sono l'unico curatore di questa mostra sono il coordinatore del comitato scientifico che ha curato la mostra che però è è formato anche dalla professoressa Cristina Bettin e dal professor Samuele Rocca
Questa mostra l'obiettivo di questa mostra è quello di raccontare e quello di ribadire o anche solo di rendere noto perché è un fatto poco noto questo che nel mille novecentoquarantacinque
Una brigata ebraica combattente a contribuito a liberare non solo l'Europa dal nazifascismo ma il nostro Paese quindi questo è l'obiettivo di questa mostra
I volontari dell'Ottava armata britannica provenienti dalla Palestina mandataria sono giunti in Italia e hanno appunto assieme agli alleati assieme ai partigiani contribuito a sconfiggere il nazifascismo
Che aveva trasformato l'Europa in un enorme campo di concentramento di sterminio
Quindi questo credo che sia proprio il punto focale di questa mostra
Ebbene qual è la caratteristica fondamentale di questa brigata ebraica l'ha detto Davide l'ha detto anche Lorenzo è che tutti questi uomini erano volontari
Quindi volontari significa che hanno compiuto una scelta le scelte facili di solito non richiedono coraggio sono le scelte difficili
Le scelte anche più coraggiose e quella di combattere il nazifascismo arruolandosi nell'esercito britannico era una scelta innanzitutto precisa di campo
Altri hanno fatto altre scelte non non è questo l'oggetto di della mostra però la scelta di campo che hanno fatto questi ebrei dalla Palestina
è significativa e poi soprattutto è difficile perché è difficile
Dico due parole per contestualizzare questa scelta innanzitutto appunto agli uomini della Brigata ebraica sono ebrei palestinesi cioè ebrei che vivevano all'epoca in Palestina
Quindi non sono ebrei
Sotto il giogo del nazifascismo avrebbero naturalmente potuto rimanere in Palestina e cercare di difendere la Palestina
Dalla minaccia concreta degli Eserciti Italo tedeschi cioè l'esercito italiano e l'esercito tedesco che erano all'epoca
In Nordafrica e il fatto che questi eserciti potessero travolgere
Le linee di difesa degli alleati dall'Egitto e invadere la Palestina per poi raggiungere l'Iraq Iraq ricco di risorse naturalmente questo era uno degli obiettivi del dell'esercito del Reich di Hitler
Ed è questo sicuramente un era un rischio concreto e quindi sarebbe stato altrettanto logico e sensato a rimanere in Palestina e difendere
La Palestina da questa eventualità concreta che naturalmente nell'estate del quarantadue prima di El Alamein era un qualcosa di molto concreto non lo hanno fatto hanno scelto di accollarsi e di arruolarsi nell'esercito britannico qui c'è un'altra breve contestualizzazione storica perché l'esercito britannico in Palestina all'epoca dagli ebrei soprattutto dei sionisti
è percepito come un ostacolo alla formazione dello Stato ebraico per varie vicissitudini che spiegherò meglio nel corso della visita guidata e quindi essendo un ostacolo alla formazione dello Stato nazionale il fatto di accumularsi in questo esercito per un ebreo che anche sionista è una scelta difficile quindi ecco questo il punto sulla scelte sul fatto che queste persone da volontari sono venute nel nostro Paese a appunto liberarci
Bene ora io ho preparato un breve documentario insieme a Maurizio Turchetti che ringrazio ancora perché senza di lui non non sarebbe stata possibile nulla e ringrazio anche la Barbara calette naturalmente Marco tutti non non ripeterò ma comunque e doveroso
Ho preparato un breve documentario dove c'è un'intervista a un mio carissimo amico Piero Civita lì che è però è anche un reduce della Brigata Ebraica adesso a novantatré anni però all'epoca ne aveva diciotto e Luís mi ha fatto ragionare su questa scelta
Cioè sul fatto di scegliere di a volare sulle a diciotto anni insieme ad altri italiani che fra l'altro erano stati cacciati dal nostro Paese quindi assieme appunto ad altri
Sì rifugiati possiamo dire per motivi razziali ha deciso di tornare in Europa da liberatore e questo è stata la scelta che ha accomunato polacchi tedeschi francesi tutti in questa brigata ebraica che addirittura al suo interno aveva un qualcosa come ventotto nazionalità rappresentate quindi anche idealmente questa brigata ebraica data l'eterogeneità linguistica nazionale nazionale etnica eccetera
E un po'un simbolo di tutta quell'Europa calpestata dal nazismo nel vero senso della parola perché sono persone che nel nel Name maggior parte dei casi sono fuggiti dall'Europa che ritornano e liberano
In questo caso il nostro Paese e anche altri Paesi d'Europa l'unica cosa prima di far partire il documentario che i soldati a Brigata ebraica sono cinque mila
E prendono parte alla seconda guerra mondiale negli ultimi due mesi della guerra poi spiegherò perché
Il punto importante che però non sono gli unici che dalla Palestina arrivano in Europa e combattono contro il nazifascismo fanno parte di un contingente più ampio di cinquanta mila uomini che inseriti nei vari corpi britannici e spediti negli scenari della seconda guerra mondiale quindi appunto la Grecia la Francia fin dal mille novecentoquaranta si sono impegnati in prima persona e fin da subito a contrastare l'esercito tedesco che all'inizio almeno i primi due anni di guerra appunto sembrava invincibile tanto tant'è che l'unico esercito che oppone una resistenza efficace
A questa avanzate proprio l'esercito britannico ora faccio vedere il documentario spero che che tutti riescano a vedere
C'era arrivata in Italia nel luglio
Nel luglio del quarantacinque vestita nel maggio quindi
E appena finita la guerra quindi ho trovato unitario veramente distrutta
E abbiamo attraversato l'Italia da parte Adriatico Sandokan muovevamo nessuno nessuno
Daniela
Generano messo suggerimenti
Noi come soldati britannici avevamo la cantina
La Cantini era
Spesso
Caffè con negozio benissimo contrario tante cose soltanto per uso personale
Non potevamo visto agli italiani
Ora civili
Torno
Sì io lo facevo
Ma chiamo così comprava ogni cosa magari a a Firenze costa temi nonché anche lo zucchero chiedevamo ammette
Io personalmente non ho sofferto la fame
Ma d'Italia
E la propria fama
Gli italiani stando seduto serietà sentimenti
Di pensieri nei confronti del fascismo
Al suo nascere forse non avrebbe sofferto fascinoso tutto quello che è uno poi soffre
E che conclusivo
Perché chi ha visto l'Italia rovinata dal fascismo
Inutile dire il fascismo si sia fatto degli errori Mussolini si domandava conti zero se non faceva delle leggi contro gli ebrei ma è ovvio che doveva essere perché il fascismo costava
E non essere stati abbastanza profondità capire a che cosa che avrebbe costati questa resta tale ignoranza di molti italiani
E questa è una cosa che non si può dimenticare
Stroncare
Sanzionatrice agitata conclude
Ricalcata tanto accelerare combattuto esito interrogato ebraica era sollevati occupazioni la maggioranza di loro sapevo che ribadiscono vinte per internet siamo ancora centoquarantadue abbiamo ancora guerra tattica era la beniamina ricordo metodi
Particolari se vogliamo che papà dopo aver fatto la guerra d'Africa è stato soltanto a Malta abbiano fatto pari secondo sbarchi Salerno importantissima versate doppia secondo sbarco
Dopodiché ha fatto al padre molte persone dopodiché hanno fatto espatriare Atanasio
Sotto il quadrilatero si chiamava maschera
Sei seicentocinquantatré sottratti a Roma
Ha dichiarato in caserma ogni fine anno col voglio dire che non ci si deve limitare terrà ma perché la Brigata ebraica sono cinque mila persone
Volontario prego siamo partiti dall'Olanda troppa distrazione al quadro ci la bambina di
Grossomodo trentacinque mila legato quindici diciassette scritti il Palestrina
Si chiama allora palestinese
Almeno