Dossier Statistico Immigrazione 2018. Un sussidio per favorire la conoscenza del fenomeno migratorio

Bene stiamo per iniziare quindi possiamo senz'altro
Prendere posto grazie
Grazie molte
Ecco vorrei dire alle persone che sono lungo i muri perimetrali della sala che c'è posto anche qui
Anche qui in avanti e poi c'è c'è sopra la galleria che e ancora semivuota sono d'empietà meta
Quindi è possibile è possibile riempirla
Allora grazie molte Benvenuti alla presentazione del Dossier statistico due mila diciotto
La ventottesima edizione un dossier che fu il Centro studi e ricerche i dossali come sapete redige e cura insieme al centro studi confronti
Grazie anche al sostegno dell'otto per mille della chiesa valdese e anche ad altre fonti di di sostegno che ci consentono di fare non solo questo convegno ma di presentarlo
In questa giornata in contemporanea in tutte le regioni italiane
Dunque vorrei darvi un benvenuto caloroso da parte di tutti i colleghi dignitose di confronti anche perché di questi tempi con una la la semplice presenza
E così nutrita così numerosa
Soprattutto riguarda un tema come l'immigrazione è già di per sé molto molto significativa quindi diciamo veramente molto grati
E grazie grazie di essere qua
Io so che tra il pubblico
Ci sono anche delle scuole
Il mio collega Antonio che condurrà insieme a Claudio sono qui
Condurranno deve dagli interventi
Sapranno coi nominarle una duna facciamo un'eccezione proprio per le scuole perché crediamo molto che una corretta informazione una documentazione su un tema così importante come l'INPS l'immigrazione
Con tutte le sfide che questo fenomeno comporta in termini di integrazione riguarderà sempre più non solo il nostro futuro ma il futuro dei nostri figli
E quindi siamo veramente grati a queste scuole di aver portato qui i loro studenti quindi grazie molte di questo
Poi abbiamo anche esponenti di ambasciate di consolati
Pari di varie nazioni sono persone che oltre a
Rappresentare formalmente il corpo diplomatico dei loro Stati hanno avuto
Ieri
Fu più decente e dei contatti di collaborazione col gossip di tutti anche in questa occasione non posso non possiamo qui citarli tutti ma consentitemi di fare un ringraziamento generalizzato
Abbiamo anche i rappresentanti dei ministeri
Che in Italia si suddividono le competenze sull'immigrazione sull'integrazione
Per amore esponenti del ministero dell'Interno qui degli uffici dei ministeri dell'Interno abbiamo dei funzionari del ministero del lavoro
Anche del ministero degli affari esteri
Ecco grazie anche a voi è importante che anche le istituzioni siano attente
Alla ricerca allo studio e a tutte le sollecitazioni che vengono dalla società civile
Vorrei ringraziare anche tutte le università
So che qui tra il pubblico c'è il presidente dell'Università della pace delle Nazioni Unite che tutti ingrasso molto di esser venuto qui ma ci sono anche docenti direttori di dipartimento i responsabili delle università di Roma
Non solo le tre università statali ma anche università pontificie ecco grazie grazie davvero di questa presenza
E poi vorrei anche ringraziare alla fine tutti gli amici
Stranieri pop perché sono immigrati o perché sono già seconde generazioni che sono intervenuti qui spesso si fanno convegni in cui si parla di immigrazione di integrazione e si dimentica
La presenza o addirittura di dare la voce
Enti del mondo di cui si parla ecco quindi per noi è molto importante avere amici immigrati
E poi a tutte le associazioni e il terzo settore
Un benvenuto particolare e anzi io un particolare ringraziamento io lo vorrei porgere anche ai nostri relatori
Prima abbiamo qui
Intanto il vice moderatore della Tavola valdese Luca anziani è stato qui anche le volte scorse noi diverse occasioni di presentazione
Grazie molte come sapete la chiesa valdese sostiene questo progetto culturale del dossier che non è solo un progetto di ricerca è anche un progetto di
Diffusione di cultura
Quindi grazie molte abbiamo poi padre Alex Zanotelli grazie di essere qua prego un applauso tutto meritato
Grazie
Credo che fare Zanotelli non abbia veramente bisogno di essere presentate noi siamo veramente molto onorati di averla qua grazie molte e la stessa cosa vale per Abubakar Suma Oro
Noi sappiamo come Abubakar
Si sia speso per i diritti dei lavoratori immigrati a partire dalle situazioni di caporalato nel Sud Italia ma in generale una lotta per i diritti sul lavoro grazie Abubakar grazie di essere qua
E noi aspettiamo anche il professor Manconi che come sapete il direttore dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali Lunar CIA anche quest'anno assicurato il suo la sua collaborazione vedete che nella copertura
C'è c'è il logo dell'Unar siamo molto contenti di collaborare ma ancor di più con il professor Manconi perché prima di ricoprire questo ruolo come molti di voi sapranno è stato non solo parlamentare ma molto attivo sul tema dei diritti e soprattutto dei diritti di cittadinanza attiva
Noi aspettavamo secondo programma la dottoressa Tatiana Esposito
E la direttrice generale per l'IMI o ne e per le politiche di integrazione del ministero del lavoro e delle politiche sociali
Ecco non è potuta venire ora chi conosce come noi di persona la dottoressa Esposito Esposito sa molto bene
Una persona che per il ruolo che ricopre non si sottrae al confronto con il pubblico è molto volentieri partecipa ai convegni e anche a molti dei convegni che gli do sarà organizzato
Quindi non è potuta venire per motivi veramente validi mi ha detto al telefono che
è in corso una riunione tra i ministeri dell'Interno e il ministero del lavoro per cominciare a buttare giù le linee programmatiche
Del decreto flussi per il due mila diciannove quindi erano l'occasione molto delicata e molto importante ma io approfitto
Anche se assente di rivolgerle un caro saluto anzi so che persone che lavorano più strettamente colleghe sono presenti in sala quindi ecco salutiamo anche la dottoressa Esposito
Dunque vorrei dirvi che
Ci sono venute sollecitazioni durante questo anno perché non rispecchiasse IMO un po'non solo il dossier abbiamo cercato già di farlo in una certa misura ma vedremo di farlo ancora un po'insomma qualcuno auspica che abbia anche una veste grafica una comunicato una comunità a più Diretta ma di svecchiare anche il nostro sito internet e allora ci siamo messi di buona lena speravamo che già oggi potessimo annunciati qui
La messa on line del nostro nuovo simili
Non è così perché ma bisogna ancora di qualche perfezionamento ma a brevissimo forse già dalla prossima settimana noi avremo un sito del tutto rinnovato sempre al solito indirizzo doc Cione punto it cioè è stata un sito dove sarà possibile tra le altre cose anche acquistare on line non solo il dossier ma poi ma tutte le altre pubblicazioni che fa che fa il Brusca e non solo in versione cartacea ma proprio perché molti ce l'hanno richiesto anche nella versione elettronica in pdf e questa è una novità anche per singoli capitoli tematici lui tenetevi pronti e veniteci a visitare
A brevissimo credo che lanceremo poi la notizia in qualche modo
E queste erano tutte le comunicazioni di servizio
Ecco prima di lasciare la parola a Antonione a Claudio vorrei dirvi questo
Noi di comune accordo con i colleghi di Dossena e anche condividendo questa scelta con il Centro Studi confronti e con Luca anziani
Abbiamo deciso di dedicare questo incontro di Roma così nutrito al Comune di Riace
Sapete che il sindaco e coinvolto in vicende giudiziarie
Ed è stato anche oggetto di una comunicazione da parte del ministero dell'Interno circa una serie piuttosto lunga di irregolarità e si sarebbero commesse nella gestione dei fondi per la gestione dello SPRAR aria nasce
A prescindere
Da questo coinvolgimento giudiziario nella persona del sindaco e naturalmente noi aspettiamo che nei luoghi opportuni vengano cresce spese le decisioni più giuste
Pardo acquisto
Ecco il motivo per cui vogliamo dedicare quest'incontro a Riace per perché al di là di tutto questo noi auspichiamo e le soluzioni che sono state prese
E che saranno prese anche in seguito
Non leda hanno nostri mantelli no non svilisce Scano un'esperienza felicissima di integrazione dei migranti che è stata riconosciuta a livello internazionale in tutto il mondo
Noi sappiamo che le Nazioni Unite
La Commissione europea sono andati in visita hanno speso parole lusinghiere verso questa esperienza insieme a un numero elevatissimo di sindaci di persone impegnate di intellettuali da tutto il mondo
E rinasce giustamente diventato un simbolo
Ecco simbolo di tutte di tutta una serie di esperienze felici di integrazione di cui magari non si parla si parla molto di meno
Di cui l'Italia comunque costellata
Noi vorremmo e questo simbolo non diventi per le corse che potrebbe subire un sintomo del clima che si sta vivendo oggi in Italia
E poiché è un simbolo io vorrei ricordare che proprio nel sito del ministero dell'Interno sono segnalate alcune buone prassi magari legate anche agli sparargli ne ho qui elencati alcune le voglio citare
C'è un progetto a Matera sullo sport come strumento di socializzazione che viene segnalato né segnalato il primo coordinamento provinciale dei progetti SPRAR nella provincia di Cosenza
Ad Alessandria e a Parma un progetto sulla tutela della salute dei migranti poi c'è a Benevento
Un altro progetto che unisce sculture integrazione e cura della terra
Abbiamo progetti dico housing riguardo al tema della Cassa Trento sulla mobilità sostenibile
A Caserta
C'è un progetto di affidamento e accompagnarmi cari a Pescara
C'è un progetto sulle neo-mamme del mondo con ricette tradizioni nella provincia di Alessandria
Ci sono progetti di manutenzione e messa in sicurezza del territorio fatto con i migranti nell'Astigiano
Vittime sulle vittime di tratta Parma
Per i minori stranieri non accompagnati a Cremona sono tutti progetti legati agli scranni di cui si riconoscono le buone prassi e poi gli altri progetti legati all'apprendimento della lingua italiana il supporto linguistico
E non vorrei neanche dimenticare i giornali hanno ricordato in questi giorni un'esperienza analoga a quella di Riace a Montesilvano Abruzzo
Ecco americano tutto l'applauso questa platea
Mentre un'altra bellissima esperienza sui corridoi umanitari io lascio che la esponga proprio Luca anziani come sapete la Tavola Valdese con la Federazione delle Chiese evangeliche italiane
In collaborazione con i ministeri dell'interno
Degli affari esteri
A ormai da qualche anno in piedi questo progetto virtuoso e anche la Conferenza Episcopale Italiana ne ha fatto un altro analogo entrambi sempre con la Comunità di Sant'Egidio
Ecco non lasciamo che questi gioielli e questi capolavori che queste esperienze di eccellenza nell'integrazione
Tengano meno noi abbiamo bisogno di segni di simboli di testimonianze concrete
Per convincerci che l'integrazione oggi è possibile grazie
L'ora
Onore e onere di coordinare i lavori ricadrà su bene Antonio Ricci insieme a Claudio parlavate taglio il direttore di di confronti della rivista ecumenica che da alcuni anni
Si è unita alla riduzione del dossier statistico immigrazione
E da questo punto di vista il nostro che è obiettivo sarà quello di di essere sintetici perché abbiamo iniziato con un piccolo ritardo nei destini saremo sintetici ma chiederemo anche relatori in qualche maniera gli asset altrettanto sintetici
Detto questo però per iniziare ci è sembrato doveroso comunicare bene un saluto che che arrivato anzi un augurio di buon lavoro quindici ottobre nella Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
E c'ha inviato una comunicazione a seguito dell'invito che prima presentato
Dossier statistico immigrazione a partecipare qui a questa giornata de dei lavori
La vita rispose il presidente consapevole dell'importanza dell'annuale appuntamento che coinvolge autorevoli relatori su un tema delicato come quello dell'immigrazione in Italia
Mi rincresce comunicarle che la mole di impegni istituzionali non consente di darle una positiva risposta
Confidando nella sua comprensione descrivendo le l'augurio di un meritato successo della manifestazione
Il presidente Mattarella rivolge a lei presidente di Dossetto ti partecipanti e più cordiali saluti ed auguri di buon lavoro ecco con questo messaggio
Che ci ha fatto piacere condividere vogliamo iniziare i lavori abbiamo detto coordino insieme a Claudio adesso do la parola Claudio quindi
Ci siamo Buongiorno mi sentite
Bene pensate care amiche cari amici che in questo momento una presentazione come questa sta avvenendo in ventitré presentazione in contemporanea in tutta Italia letture che meritiamo un applauso perché siamo una comunità estesa
Nel Paese
Che ogni anno affronta quest'argomento con serietà guardando i dati statistici volendo ragionare insieme credo sia un gesto molto importante sapete siamo alla ventottesimo edizione del dossier statistico immigrazione
Un progetto non dura così tanto se non è valido se non è sostenuto se non c'è una comunità così larga che ci crede e devo dire che stamattina venendo qui ho guardato il mio copresentatori e fa un passo in avanti
E ho trovato Franco Pitta o molto ringiovanito
Però
Perché Franco P. tavolo che l'ha fondato oggi pensate sta facendo questa presentazione a Pescara e ci ha tenuto dopo tanti anni a Roma ad andare lì io credo che Franco sia un esempio davvero un modello incredibile da seguire ecco quindi un saluto anche gli amici di Pescara che sono con Franco e con altri amici rappresentare il dossier
Vedete negli ultimi anni no e di confronti solo quattro tre non ricordo ci siamo uniti in questa iniziativa straordinaria e per noi è un grande
è veramente un grande onore l'abbiamo potuto fare perché qualcuno ci ha creduto insieme ad altri qualcuno in particolare ed è l'otto per mille alla Chiesa Valdese che un'unione di chiese le chiese metodista valdesi credo ci sia la slide qua dietro
E qui rappresentate perché ho letto stai di qua sul programma ed è vero
E adesso diamo la parola al vice moderatore della Tavola valdese non primari di repliche da tanti anni personalmente lo voglio ringraziare perché personalmente ha seguito il progetto e l'ha sostenuto e poi vorrei cenare al fatto che questa chiesa
Non numerosissima piccola ma molto storica pensate sono otto secoli che esiste e porta avanti la sua attività ha creduto in questo progetto e ci spiegherà lui il perché
E poi una chiesa un po'strana che vota continuamente i suoi rappresentanti e anche un limite di mandato Luca anziani è stato vice presidente e vice moderatore della Tavola valdese per tutti questi anni e quindi vorrei Centa fare cenno al fatto che questo il suo ultimo anno in tavola valdese tra meno emozione e Luís è venuto apposta a portare la sua testimonianza a dare il suo sostegno vorrei ringraziarlo di cuore per il servizio che ha fatto pressione che c'è sempre dato la parola Luca anziani
Disse moderatore della Tavola valdese
Buongiorno tutte e tutti voi vorrei sottolineare che il sostegno ve le nostre chiese hanno dato stanno andando daranno ma tutti e tutti coloro che si impegna nel nostro Paese
Per far comprendere che la questione migratoria non un'emergenza
Ma è la normalità
Il lavoro per con tutti e tutti coloro che raggiungono il nostro Paese per trovare una speranza di vita non è una politica di emergenza
Ma fa parte del sistema Paese di come vogliamo concepire la nostra società la nostra Europa
E come pensiamo di consegnarla quindi alle nuove generazioni quindi questo segno non è meramente un sostegno economico ma è un costo un sostegno di fondi fraternità di di presenze di vicinanza concreta
L'anno scorso eravamo qui per presentare il dossier per del due mila diciassette più o meno nella stessa data
Che cosa è successo in un anno
Dall'anno scorso ad oggi cosa è cambiato
Il dossier ci dice che essenzialmente i numeri le provenienze
La fede religiosa le necessità e i bisogni di emigranti nel nostro Paese sono rimasti sostanzialmente invariati
Non abbiamo avuto cioè dei cambiamenti irrilevanti
Non ci sono stati episodi come dire rivoluzionari
Che abbiano potuto modificare drasticamente in un modo o nell'altro i dati su cui abbiamo lavorato in tutto questo hanno però qualcosa è cambiato
Perché non si parla di immigrazione tanto quanto adesso
E se ne parli bene è un altro discorso
Nei mezzi di comunicazione sui social media il tema migranti
E diffusissimo
Come mai
Che si che rivoluzione accaduta perché se ne parli così tanto
è cambiato che è emerso con chiarezza
Con limpidezza e con evidenza
Non soltanto un nuovo clima politico
Ma soprattutto è emersa sempre di più quale la cultura del nostro Paese
E purtroppo anche in in molte parti dell'Italia dell'Europa
Quale la riflessione che la gente il popolo le persone fanno intorno alle questioni migratorie
La critica fondamentale che muoviamo non è soltanto rivolta ad una determinata politica
Ma rivolto in modo particolare ad una cultura generale di esclusione
Questo credo il problema
è la cultura
La volontà dell'esclusione che genera una politica di esclusione
Il nuovo tempo ha fatto dell'immigrazione un terreno fertile per avallare poteri di parte poteri decisionali identità nazionali chiusure collettive
Nasce e si diffonde sempre di più l'idea che noi non siamo una comunità ma siamo una tribù non una comunità Berta impermeabile capace di mettersi in discussione di interagire con altre comunità
Ma siamo una tribù chiusa e ferma supposizioni di difesa di arroccamento
Così le parole d'ordine che coniugano il fenomeno immigrazione oggi sono parole che pensano di risolvere tutto in modo veloce e superficiale chiusura respingimenti reati di clandestinità
E ci siamo inventati dal reato di solidarietà
E riaccendere un esempio
Intorno alla questione le opinioni si sono drammaticamente polarizzate
Non ci sono i buoni e i cattivi ma ci sono i buonisti
E che attivisti allora
O i cattivissimi
Ci sono gli amici e nemici
Ci siamo noi ci sono loro
Il linguaggio è diventato sempre più rozzo arrogante e soprattutto povero di conoscenze reali
è stato sdoganato e si è dato diritto di cittadinanza ad un linguaggio oscurantista chi divide ogni posizione in nemici ed amici un linguaggio razzista che fino a ieri era un po'clandestino
Chiuso nei bar borbottato per strada mentre versori balzane in media sui giornali e gli si dà credito
Inoltre i fenomeni violenti contro i migranti sembrano non assumere la pericolosità che invece dovrebbero averlo
Non scandalizzano l'opinione pubblica
Molti di questi teppisti si sono persino legittimati si sentono legittimati da chi promulga messaggi di odio in ogni occasione pubblica
Ora il problema non è più solo politico non si tratta soltanto di avere compiuto scelte irresponsabili o di avere una visione palmenti miope del fenomeno migratorio non si tratta solo di essere disumani
Nel voler riportare in Libia quei migranti che proprio dei campi di concentramento libici sono partiti
Il problema non soltanto italiano
Ho incontrato in questi giorni una delegazione di una chiesa luterana polacca
Che ci ha raccontato
Praticamente delle stesse difficoltà che stiamo vivendo
Il problema non è soltanto italiano ma è un problema non solo politico è un problema culturale
Il nostro Paese dovrebbe avere però un po'di memoria
La memoria dei fenomeni culturali
Che porto il governo fascista di Mussolini a schedare gli ebrei a promulgare prima leggi razziali
E poi leggi antisemite
A favorire quindi le deportazioni di massa
Anche allora il primo problema l'inizio della fine era un problema culturale
E qui è problema culturale oggi ci fa sorgere di nuovo la domanda quando una legge giusta
La radice velenosa che periodicamente nasce dal terreno dell'ignoranza e della Palù della paura e dà frutti di morte e di ingiustizia è una radice non politica è una radice culturale che serpeggia
In ogni generazione
Quindi non si può reagire alla situazione attuale se non con una rinnovata cultura di cittadinanza
Perché chi vuole il male non crede ai al nostro dossier chi vuole il male non crede ai dati
Ma crede all'apparenza
Una nuova cultura di cittadinanza che sostenga la crescita di coscienze libere e autonome
Ci sono degli studenti tra di noi
Che non spero non si preoccupino soltanto di aver un buon voto alle prossime interrogazioni ma che si siano costruendo nella scuola delle coscienze libere e autonome capace di pensare
Al di là del conformismo di massa
Perché vedete l'educazione la cultura la Paideia
è l'insieme di quelle cognizioni incomprensioni che rielaborate in modo libero e autonomo diventa un elemento costitutivo della crescita della personalità
Il lavoro come questo dossier non fornisce soltanto elementi oggettivi per chi deve elaborare politiche di accoglienza ma è uno strumento per documentarsi sulla verità
E documentarsi sulla verità è molto più difficile e faticoso
Il dossier e tutti coloro che lavorano quotidianamente con i migranti
Possono fornire esattamente quelle cognizioni quelle comprensione della realtà che devono quindi essere rielaborati in modo autonomo e libero per la crescita del Paese
Però attenzione a non cadere nella trappola del male
Non possiamo reagire
Con una netta contrapposizione non possiamo cadere nella tentazione di usare le medesime categorie del linguaggio rozzo e arrogante al quale stiamo assistendo
Chi vuole proporre il linguaggio della contrapposizione
E l'istituzionalizzazione della categoria del nemico
Non può essere vinto se non capovolgendo le stesse categorie cioè attraverso una cultura che rifiuta i termini di nemico e di invasore
In questo periodo dobbiamo concentrarci non più sul mare ma sulla terra
Chiusa l'immigrazione come un argomento di invasione pensa unicamente al mare ai pericoli che vengono dal mare agli sbarchi alle emergenze criminalizzando l'immigrazione
Criminalizzando chi vuole salvare delle vite
Noi dobbiamo pensare adesso alla terra
Cioè allo sviluppo di un sistema paese
Che non può essere se non multiculturale interreligioso e la categoria di cittadino non può essere una categoria politica ma deve essere una categoria culturale il cittadino la cittadina
Colui o colei che mi si dà tanto l'annuale dossier ci fornisce elementi per affrontare non solo il fenomeno migratorio ma anche per coniugare in termini moderni e quindi sovrannazionali la categoria della cittadinanza
Il patto di cittadinanza che troviamo custodito e tutelato nella Costituzione descrive il cittadino come il soggetto prioritario rispetto a qualsiasi altra politica
Quindi infine la questione migratoria
è un paradigma dell'ingiustizia del nostro Paese
Che società saremo dipende da come affronteremo culturalmente questa realtà
Vigiliamo che nessuna radice velenosa nasca a dare molestia grazie
Bene ringraziamo il dice moderatore Luca anziani perché le sue parole introduzione all'incontro di oggi saranno un po'il viatico penso anche delle relazioni successive
Si passa adesso al momento momento clou che è quello della presentazione dei dati per fare questo abbiamo deciso rinnovare un pollo schema e di puntare di più sulla elaborazione di un video che raccolga sintetizzi e cinquecento pagine di dati statistici del dossier rispetta le quali vi rimandiamo alla lettura nell'immediato invece vi rimandiamo alla visione di questo video
è una coproduzione Heroes confronti
E ci siamo sentiti di un'agenzia di di giovani molto in gamba che hanno montato questo questo piccolo documentario sono sette otto minuti ringraziamo l'agenzia by chissà e vediamo diamo avvio alla visione grazie
Secondo l'ultima relazione della commissione parlamentare già Cox sulla xenofobia ed è razzismo l'Italia risulta il Paese con il più alto tasso nel mondo di disinformazione sull'immigrazione non stupisce quindi che un sondaggio del due mila diciotto dell'Istituto Cattaneo attestati agli italiani sono i cittadini europei che hanno la percezione più lontana dalla realtà riguardo al numero di stranieri che vivono nel Paese credendo che ve ne siano più del doppio di quelli che effettivamente presenti in realtà in Europa dove i cittadini stranieri sono quasi trentanove milioni e incitano fra le sette virgola cinque per cento sulla popolazione complessiva
L'Italia non è nel Paese con il numero più alto né quello che ospita Filippo giacché richiedenti asilo con oltre cinque milioni di residenti stranieri chiedendo con la Germania che ne conta più di nove milioni il Regno Unito con oltre sei milioni mentre appena sopra Francia e Spagna ciascuna con circa quattro milioni e mezzo anche l'incidenza sulla popolazione complessiva pari all'otto virgola cinque per cento risulta più bassa di quella di Germania Regno Unito e diversi altri Paesi dell'Unione europea dove i valori superano anche in maniera consistente il dieci per cento
Incidenza più alta si registra nel Lussemburgo dove gli stranieri sono quasi la metà di tutti residenti contrariamente alla credenza che l'Italia assediata dagli immigrati il rumore pressoché stabile dal due mila tredici e la loro incidenza aumenta di pochissimi decimali l'anno
Soprattutto a causa della diminuzione della popolazione italiana e anziana e meno feconda i soggiornanti non comunitari particolare sono tre milioni e settecento mila un numero sostanzialmente invariato da tre anni
Inoltre nei primi nove mesi dell'anno è crollato di quasi il novanta per cento il numero di profughi sbarcati pari a poco più di ventuno mila ponendo fine al picco dei quattro anni precedenti
I discutibili accordi con la Libia del due mila diciassette a cui l'Italia ha continuato ad inviare soldi e motovedette per bloccare i profughi diretti nel Paese insieme alla politica di criminalizzazione di blocco dell'APT organizzazioni non governative
Quelli erano attribuibili più di un terzo dei salvataggi del Mediterraneo ha determinato il salatissimo prezzo umano con cui è stata raggiunta questa diminuzione degli sbarchi nei primi nove mesi del due mila diciotto le morti in mare sulla rotta italo libica sono lievitate quasi mille trecento
Circa tre su quattro di quelle accertate nell'intero Mediterraneo
Mentre i migranti riportati nei centri libici vengono lì nuovamente fatti oggetto di violenze torturati per estorcere riscatti oppure tempi i trafficanti di esseri umani che li rivendono a loro volta come schiavi attualmente sono stimati da trecentocinquantaquattro mila richiedenti asilo e titolari di protezione soggiornanti in Italia lo zero virgola sei per cento dell'intera popolazione del Paese
Un dato perfettamente in linea con la media europea
Di costoro circa centottantasette mila sono ancora inseriti nel sistema nazionale di accoglienza in stragrande maggioranza nei centri straordinari la cui gestione affidata a privati e spesso deficitaria poco controllata in quarantacinque anni di immigrazione in Italia la popolazione straniera se inserita nel tessuto sociale in maniera sempre più strutturale
Basti pensare che sono diventati cittadini italiani un milione e mezzo di stranieri dei quali centoquarantasette mila nel corso del due mila diciassette
A loro volta sono stimati in circa un milione trecento mila gli stranieri nati in Italia oltre un quarto di tutti residenti stranieri di costoro più di mezzo milione è seduto tra i banchi di scuola
E costituisce due terzi degli ottocentoventi sei mila alunni stranieri del Paese
Quasi un decimo di tutti gli scolari in Italia molti di questi giovani di seconda generazione sarebbero potuti diventare italiani se nel settembre due mila diciassette il Parlamento avesse finalmente approvato la riforma della legge sulla cittadinanza
Internet ha solo io sculture e certamente non destinata ai profughi sbarcati in Italia
Del resto tre in un comunitari ben i due terzi sono titolari di un permesso permanentemente valido o perché hanno maturato almeno cinque anni di ininterrotto soggiorno regolare
O perché diventati parenti stretti di un cittadino comunitario già residente in Italia per lo più italiano dei restanti un milione trecentoventicinque mila titolari di un permesso a termine
Tre su quattro sono in Italia per motivi familiari o per lavoro
A fronte di questi incontrovertibili segnali di radicamento restano ancora irrisolti numerosi problemi di inserimento e discriminazione a volte di tipo culturale credendo come si sente spesso dire
Che siamo invasi da mussulmani
Mentre tra gli immigrati i cristiani sono la maggioranza assoluta il cinquantatré per cento con preminenza degli ortodossi stimati dal dossier in un milione e mezzo e dei cattolici novecento mila
E i musulmani sono appena uno su tre ovvero un milione seicentottantatré mila altre volte permangono disparità nell'accesso misure assistenziali con servizi essenziali di welfare come gli asili nido rimesse scolastici Bono ospite e sostegni per famiglie indigenti al cui riguardo alcune amministrazioni locali hanno emanato ordinanze puntualmente bocciate dai giudici in quanto discriminatorie
Anche nell'accesso al mercato della casa gli stranieri restano particolarmente penalizzati
Sia per gli affitti a causa della frequente e dichiarata indisponibilità dei proprietari allocare a stranieri sia per gli acquisti a causa delle difficoltà di ottenere un mutuo ne consegue che quasi due stranieri su tre abitano in affitto stesse in quadri trazione e solo uno su cinque in casa di proprietà
Soprattutto in contesti residenziali popolari e di periferia ma le disparità più strutturali riguardo al mondo produttivo
Sono due milioni e quattrocentoventitré mila i lavoratori stranieri il dieci virgola cinque per cento di tutti gli occupati in Italia che svolgono chiude in due casi su tre professioni poco qualificate operaio sì nel settore dei servizi dove si concentrano per oltre i due terzi sia in quelli dell'industria e dell'agricoltura tra loro arriva al trentaquattro virgola sette per cento la percentuale di sopra istruiti ovvero di lavoratori impiegati l'occupazione di livello inferiore rispetto loro grado di formazione di competenze un dato dipende undici punti percentuali superiore a quello degli italiani inoltre i lavoratori immigrati restano ancora schiacciati nelle nicchie di mercato caratterizzate da impieghi precari discontinui pesanti sottopagati ed esposti al lavoro nero
Con una scarsa mobilità occupazionale
Nel lavoro domestico e di cura ad esempio sono stranieri sette addetti su dieci e sono impiegate più di due lavoratrici straniere ogni cinque
Nel commercio ambulante e straniero la metà degli addetti
Nell'attività di facchinaggio gli stranieri ammontano a più di un terzo nei ristoranti negli alberghi sono un quinto degli occupati nell'edilizia nell'agricoltura sono un sesto di tutti i lavoratori
Niente di tutto questo fa pensare che gli immigrati siano in competizione con gli italiani per un'occupazione o Cherubino agli italiani e lavoro come pure la retorica dominante continua a proclamare
In un'epoca di mistificazione strumentalizzazione anche politica del contesto migratorio
Il dossier statistico immigrazione giunto alla ventottesima edizione continua a proporsi come uno strumento che attraverso la lezione dei numeri è un'analisi ragionata della realtà
Può aiutare a conseguire una comprensione più equilibrata di un fenomeno destinato a riguardarci sempre di più
Le lugubre
Bene come avete visto nella schermata finale lavoro del dossier al lavoro compresso che non si ferma solo nella elaborazione delle statistiche lo studio nello scrivere in maniera chiara e qualche mese era diffusiva della fenomeno migratorio ma si accompagnavano anche alla sensibilizzazione all'organizzazione di eventi momenti discussione lo facciamo con l'otto per mille della Tavola valdese lo facciamo anche però attraverso un un sostegno e che ci accompagna dal due mila e diciassette dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo nell'ambito di un grande progetto che si chiama voce di confine
Ci vede parte nera di una grande onda italiana che si chiama malefatte a tema Ronga africana ma l'Ufficio italiano è quello che fa da capofila
In una operazione che è quella di parlare di immigrazione e cercare di decostruire le narrative basate su pregiudizi a come chiaramente
Attraverso i dati statistici le storie di vita e le testimonianze la diciamo la promozione della conoscenza delle buone prassi e così via c'è un sito web voce di confine punto com che vi invitiamo a visitare questo lavoro insomma siamo parte allo di quindici realtà cioè il Comune di Lampedusa altri enti locali tentazioni da Fraser civile eccetera
La conclusione è stata un po'quella che l'immigrazione è una storia bella non so se siamo tutti d'accordo su questo però è un invito comunque a riflettere Claudio
Tevere quindi proseguiamo i nostri ringraziamenti li ha già fatti presidente di dosso che li Sciullo in apertura resistiamo e siamo nella fase video introduttivo ma adesso ci teniamo i nostri relatori saranno brillantissimi
Volevo solo sottolineare che qui ancora una volta come ogni anno ci seguono funzionari diplomatici
Enti locali operatori sociali e tutti i giornalisti un ringraziamento a tutti coloro che ho preso con queste categorie anche chi ho dimenticato ma ancora una volta oggi mettiamo l'accento sul fatto che abbiamo qui scuole
Ci teniamo quindi a ringraziare la scuola germanica liceo Cannizzaro istituto Lattanzio istituto Guicciardini liceo Caetani un bell'applauso per questi nostri studenti
Sul territorio grazie per essere qui ci sono sono scuole superiori Amedeo anche
Come ha detto il presidente dice uno ci sono anche l'università ci teniamo quindi a ringraziarvi di cuore cioè Tor Vergata c'è Roma Tre ce la Sapienza l'Università delle nazioni unite per la pace e quindi grazie ancora tutti a tutti voi
è un piacere poter presentare un amico un collega che Luca Di Sciullo il presidente di dosso all'UIC il momento di darci il messaggio a partire da questa nuova versione del dossier Luca te la parola grazie
Grazie
Dunque la scorsa estate
Così qualcuno di voi ricorderà che in un'intervista rilasciata sull'aereo di ritorno da un suo viaggio in Irlanda papa Francesco ha dichiarato
Che un Paese che non ha la possibilità di integrare i migranti non dovrebbe neppure a coglierli
E ha spiegato che ha maturato questa convinzione dopo aver constatato che gli attacchi terroristici di Bruxelles
Erano stati compiuti da giovani di origine straniera
Detti Zavattini emarginati sì bene vivessero in Belgio da tanti anni
Ecco in questo modo il Papa ha inteso ribadire che il tasto nevralgico per garantire la sicurezza all'interno delle nostre società multiculturali
E anche per salvaguardare la coesione sociale degli Stati
è l'integrazione
Eppure oggi l'integrazione non solo
Praticamente cassata dall'agenda politica del governo italiano
Ma di rischia di perdere preminenza e anche risorse dedicate nell'ambito dell'Unione Europea
E i recenti provvedimenti in particolare insieme la dichiarazione d'intenti di questi mezzi
Mostrano che in Italia oggi non si tratta tanto di non avere la possibilità integrare i migranti ma di non avere la volontà politica di farlo
Questo è molto pericoloso per un Paese come il nostro perché significa mettere a repentaglio da dentro
La tenuta sociale quella sicurezza che si vorrebbero invece garantire chiudendo i porti sbarrando le frontiere
Da fuori
è un atteggiamento questo che rivela l'ostinazione a non voler vedere Oku non voler accettare che l'Italia è già da decenni
Un Paese multiculturale e multireligiosa o e pluralista
Ecco a questo si aggiunga poiché pur essendo l'Italia un Paese di immigrazione ormai da quarantacinque anni nel due mila diciotto la politica il web anche certa comunicazione mainstream usa ancora parole cliché che sono rimasti invariati intatti
Da almeno trent'anni
Dell'immigrazione si parla ancora in termini di invasione
Che se davvero fosse stata per tutto il tempo
In cui se ne è parlato sarebbe la più lunga di tutta la storia dell'umanità
Se ne parla almeno da vent'anni
L'Italia sarebbe un Paese devastato soggiogato
Poi si parla ancora di clandestini di extracomunitari di Negri
Con tutto un corollario di di convinzioni di dogmi nazional popolari come
Gli stranieri ci rubano il lavoro evadono le tasse aumentano la delinquenza importano le malattie
Rodano le risorse dello Stato ci passano avanti nell'assegnazione dei benefici assistenziali eccetera eccetera
Ecco come sapete si tratta tutti di tutti i preconcetti che il dossier insieme anche ad altri enti di ricerca a dire il vero
A sempre decostruito da anni
E che però si sono cristallizzati in schemi mentali in idee precostituite
Che sono del tutto staccate dalla realtà
Non hanno nessuna inerenza Correale è un lessico
Stucchevole
Consunto
Che non coglie nella realtà dei fatti
Basti pensare che di oltre cinque milioni di residenti stranieri non ripeterò i dati che abbiamo visto nel video
E sono i sedimentato appunto di quasi mezzo secolo di immigrazione in Italia un milione trecento mila cioè più di un quarto è nato in Italia
Costituisce le cosiddette seconde generazioni
Per cui è straniero da un punto di vista puramente legale
E poi attenzione anche a chiamare stranieri quel milione e quattrocento mila di cittadini comunitari che a rigore hanno la cittadinanza europea come gli italiani
E poi senza contare che un altro milione e mezzo diventato italiano per acquisizione
E di quel milione e trecento mila di seconde generazioni voi pensate come è stato detto oltre mezzo milione siede sui banchi delle scuole italiane rappresenta i tre quinti degli ottocento mila scolari stranieri che a loro volta sono circa un decimo di tutti gli alunni iscritti questo vuol dire che tre studenti su cinque sono nati in Italia senza ancora essere italiani
E con una maggioranza così schiacciante peraltro che cresce di anno in anno
E ha fatto sì che le priorità della scuola soprattutto nel piano della formazione umana culturale sono mutate le mutate anche rispetto a pochi anni fa oggi più che una didattica allargata alla conoscenza delle culture altre forse la priorità è come gestire i conflitti di ragazzi che si sentono scissi tra identità e patrimoni culturali differenti
Senza appartenere pienamente
E neanche a pieno titolo a nessuno di questi
E pensare che
Una gran parte di questi giovani di seconda generazione sarebbero potuti diventare cittadini italiani nel due mila diciassette se fosse passata la riforma della legge sulla cittadinanza
Ecco questi dati ci parlano dell'importanza fondamentale delle politiche di integrazione oggi nessuno ne parla più
Come ho detto prima anche i governi intendono sempre meno investirci
Ogni periodo di crisi
Tuttavia è anche l'occasione per rivedere e di e cambiare se del caso l'impostazione precedente
E questo vale oggi anche per chi fa informazione e divulgazione scientifica sull'immigrazione come nome del dossier
E a questo riguardo io vorrei soffermarmi almeno su due aspetti che meritano di essere considerati
Il primo aspetto è che i numeri non bastano più
è una triste considerazione soprattutto per chi lavora tutto l'anno sui numeri
Ecco non bastano più perché come ha detto prima all'inizio noi abbiamo sempre più bisogno oltre che di numeri anche di esempi di testimoni di buone prassi
Che mostrino in una maniera concreta tangibile che è possibile l'integrazione
E che dove si realizza l'integrazione rivitalizza in maniera dinamica tutto il contesto sotto tutti i punti di vista sociale culturale economico anche civile
Ecco perché eccellenze buone prassi come quella di Riace di tutte le altre esperienze che abbiamo citato e che non abbiamo anche citato dovrebbero essere tutelate salvaguardate
Integrazione fa bene e porta benessere diffuso non solo agli stranieri ma anche agli italiani
Nell'integrazione si vince insieme
Perché a dispetto di quanto la retorica dominante va diffondendo e anche a dispetto di tutti i tentativi di imbastire dei conflitti sociali tra categorie che sono svantaggiate allo stesso modo
I destini degli italiani e degli immigrati oggi sono in tre già intrecciati nella nostra società
E il secondo punto che vorrei sottolineare qui visto che oggi è forse è venuta l'ora di cambiare anche il paradigma
Del dibattito tra chi vuole chiudere all'immigrazione e che si batte per una società pluralista interculturale buonisti
E cattivi visti come è sempre stato detto prima
Oggi forse è venuta l'ora di avere il coraggio di alzare il tiro
Di elevare l'età giorni della discussione a un livello che sia più adeguato ai nostri principi di civiltà
E mi spiego
Dunque fino a oggi anche chi condivide le buone ragioni dell'integrazione
Ed è animato da atteggiamenti di solidarietà verso gli stranieri
A chi auspica la chiusura totale delle frontiere il pugno duro verso i migranti a opposto spesso dati e ragioni improntate all'utilità
Alla funzionalità degli stranieri per il sistema Paese
E faccio degli esempi esempio se sottolineato più volte che
Con due milioni e quattrocento mila occupati gli stranieri costituiscono un decimo di tutti i lavoratori in Italia
Gli stranieri
Con centoventisette miliardi di euro di valore aggiunto producono un decimo del PIL italiano Cia di tutta l'intera ricchezza prodotta nel Paese
Poi ci ha detto che con cinque miliardi di rimesse inviate nei loro paesi d'origine contribuiscono al loro sviluppo economico
Più di quanto non faccia lo Stato italiano con i fondi per la cooperazione internazionale
Al punto che uno potrebbe dire che aiutarli a casa loro
Già ci penso in buona parte loro stessi
Poi si è detto anche che con quanto assicurano in entrata nelle casse dello Stato e trattasse contributi previdenziali spese del rinnovo dei permessi di soggiorno pratiche della cittadinanza e altre varie voci di costo
Gli stranieri ripagano abbondantemente quanto lo Stato spende per loro in servizi
E in prestazioni assistenziali addirittura con un avanzo netto a favore dell'erario che oscilla abbiamo visto tra un miliardo e settecento milioni di euro e un massimo di tre miliardi
Poi abbiamo anche detto
Che essendo mediamente più giovani degli italiani voi calcolate che i minorenni fra gli stranieri sono un quinto di tutta la popolazione e invece gli ultrasessantacinquenni su uno uno ogni venticinque mentre tra gli italiani
Ormai ultrasessantacinquenne un quarto della popolazione
E i minorenni sono un sesto ecco quindi essendo molto più giovane degli italiani
Gli stranieri contribuiscono al ricambio delle leve produttive e anche alla previdenza verso gli italiani
Qualcuno ha calcolato che con quanto verso una lince agli stranieri
Contribuiscono al pagamento di più di seicento mila pensioni di italiani
Poiché abbiamo anche visto che essendo giovani sono anche più fecondi
E sessantotto mila nuovi nati in questo anno dare una coppia di partners ampi stranieri
Copre ancora
Un settimo della natalità nazionale che in totale declino nove siamo lontani dagli anni del baby boom negli anni sessanta in cui abbiamo toccato anche i picchi di un milione di nascite l'anno in Italia
Negli anni più recenti c'eravamo attestati intorno al mezzo milione da quest'anno siamo scesi sensibilmente sotto il mezzo milione e gli stranieri contribuiscono in maniera notevole anche alla natalità
E poi abbiamo anche detto è un questo ormai notissimo che gli stranieri si esaltano si adattano a fare lavori che ancora in tempi di crisi gli italiani non solo non vogliono più fare
Ma non sanno spesso fare
Sebbene di questi lavori ne sia un bisogno strutturale sono la cura agli anziani nelle nostre famiglie l'assistenza familiare il lavoro nei campi
A Managua Lanza nell'edilizia lavori di facchinaggio alle pulizie negli uffici eccetera eccetera ecco tutto questo continua a essere vero
Ecco però
Quest'ottica che è meramente funzionalista etica per cui non gli immigrati li dovremmo accogliere nella misura in cui è fintanto che ci servono
Hai il rischio concreto che finisce per giustificare un mercato del lavoro
Rigidamente stratificato
Segmentato come quello italiano da decenni
Che è scisso tra impieghi di alto livello garantiti ben retribuiti spesso anche con privilegi acquisiti e impieghi di basso livello di breve durata Pessotto retribuiti
Un mercato corsi il fatto
Che ha penalizzato e continua a penalizzare non solo gli stranieri ma anche tanti italiani soprattutto giovani
Entrambi gli italiani e stranieri delegati e tenuti a lungo schiacciati
Anche a causa della scarsa mobilità occupazionale e sociale che caratterizza questo sistema
Su quegli impieghi che il professore Ambrosini ha definito delle cinque più precari poco pagati penalizzati socialmente spesso pesanti e a volte anche pericolosi
E così noi abbiamo ad esempio come anche il video ha ricordato che tra chi è impiegato nella cura verso gli anziani e nell'assistenza domestica presso le famiglie
è straniero in sette casi su dieci con le lavoratrici immigrate in particolare che svolgono questa mansione in due casi su cinque
E poi sono stranieri la metà dei venditori ambulanti un terzo dei facchini un quinto dei lavoratori negli alberghi nei ristoranti circa un sesto dei manovali e di e degli agricoltori
Ecco tutto questo mostra che tutti i vantaggi sopra esposti in termini di produzione di PIL di gettito fiscale dei contributi previdenziali peraltro entrate nelle casse dello Stato sarebbero ancora più consistenti
Se i lavori i lavoratori stranieri fossero inseriti in una maniera più qua
Nel sistema produttivo e nel mercato del lavoro e con loro anche tanti italiani che sono ugualmente sottoccupati e sopra descritti come lo sono gli stranieri
Contro tutto quello che la narrazione prevalente vuole far credere
La realtà è che i giovani immigrati giovani autoctoni italiani condividono gli stessi problemi le stesse ansie per il futuro
Gli stessi bisogni e anche le stesse frustrazioni e non solo nel campo del lavoro
Ma anche nella possibilità di avere una casa nell'accesso ai servizi di voler far nella sanità nella formazione e in tanti altri campi
E la dimostrazione di questo è che sempre più italiani e stranieri si orientano anche verso la stessa soluzione di questi problemi comuni
E qual è questa soluzione
Lasciare l'Italia
Tutto a scapito dell'Italia stessa che così diventa più breccia meno feconda meno produttiva e competitiva
Più povera di risorse umane e di ricambio generazionale noi lo abbiamo visto proprio in questo dossier che avete tra le mani dobbiamo anche anticipato in un recentissimo comunicato stampa
Pensate che nel due mila diciassette mentre gli italiani all'estero sono aumentati di centoquarantuno mila unità
Gli italiani in Italia sono diminuiti di duecento tre mila
Una cifra che sarebbe stata addirittura di trecentocinquanta mila se non ci fossero state centoquarantasette mila cui sessioni di cittadinanza italiana da parte degli stranieri
Ma la cosa più impressionante che nello stesso anno sono usciti dall'Italia quarantadue mila stranieri almeno quelli che hanno effettuato la cancellazione anagrafica noi sappiamo che non è un obbligo di legge presumibilmente la cifra è ancora più alta
Non solo Mazza al due mila dodici del due mila sedici hanno lasciato l'Italia anche venticinque mila italiani di origine straniera
Cioè italiani per acquisizioni che sono venuti in Italia da stranieri hanno acquisito la cittadinanza e hanno lasciato il nostro Paese
E l'età media di questi giovani i nuovi italiani è di venticinque anni quasi la metà di questi era nato in Italia
Ecco è un sistema controproducente è un sistema strutturalmente iniquo
Ed è iniquo sia per gli italiani che per gli stranieri
Però a come uscire da questa a un pazzo
Beh anche smettendo di combattere una battaglia unilaterale per l'integrazione cioè unilaterale nel senso che riguarderebbe soli stranieri
Smettendola di combattere una battaglia per l'integrazione secondo un mero criterio utilitaristico li accogliamo li inseriamo perché e fino a quando ci servono fino a quando ci sono utili
E dovremmo invece cominciare a combattere una battaglia per l'integrazione che riguardi tutti
Italiani e stranieri e che si è abbassata hanno un più su questa visione funziona linguistica ma sui diritti della persona
Diritti che sono universali appunto
Ecco una battaglia di questo tipo sarebbe come dicevo poco fa più aderente ai nostri principi di civiltà
Se c'è un fattore che qualifica l'identità europea come tale
Noi abbiamo avuto qualche anno fa un dibattito non sulle radici dell'identità europea su quali fossero le radici dell'identità europea
Bene un fattore sul quale convergono e convengono Sicali radici cristiane dell'Europa perché ci crede comunque riconosce
Nel cristianesimo una fonte di cultura ma anche le radici laiche soprattutto illuministiche
Ecco questo fattore su cui queste radici convergono è proprio l'affermazione dell'universalità dei diritti della persona semplicemente in quanto umana
Contro tutte le condizioni storico sociali in cui diritti siano appannaggio solo di pochi privilegiati
Vogliono farci credere oggi che le disfunzioni
Del sistema
Delle disfunzioni del nostro sistema la causa siano gli immigrati
Secondo
Quell'arcaica però sempre efficace a quanto pare logica del capro espiatorio no per cui se nel Paese scarseggia il lavoro per colpa degli immigrati no che ce lo rubano se la sanità non funziona colpa degli immigrati che portano malattie
Mancano i soldi le tasse si alzano colpa degli immigrati che Campana alle spalle dello Stato eccetera eccetera eccetera
Ecco in realtà queste disfunzioni sono indenni che
Cioè preesistono
All'arrivo degli immigrati
E ledono in egual maniera tanto gli italiani quanto gli immigrati stessi perché impediscono a tutte e due italiani emigrati di realizzare le proprie aspettative di realizzazione di riconoscimento di riuscita sociale
Sono tutte aspettative legittime che appartengono a tutti in quanto esseri umani
E basta
Dunque questo era il messaggio che vi volevo lanciare a questo proposito anche per chiudere il mio intervento io vi vorrei mostrare un'immagine
Eccola qua
Nacque una foto
è una foto che parla da sola quanto è bella
E immagino che abbiate intuito e si riferisce a questo argento sospende d'argento vinto dalla nostra nazionale di pallavolo femminile recenti Mondiali
E con la nazionale già multietnica che riflette peraltro in maniera vincente la società che noi già siamo
Ecco vorrei chiudere così in un'intervista a una delle ragazze nere che ne fanno parte Miriam Sibilla si chiama una ragazza palermitana
Nata da genitori ivoriani questa giovane ha detto questo
Io in campo un urlo
E lo faccio per dire ci siamo ancora
E voglio che mi senta nonché dall'altra parte della Rete
A volte urlo anche le parolacce forse si vede
Ma noi siamo un circuito ce le inventiamo a vicenda
E il mondo intero che sta dall'altra parte della Rete lo deve sapere
Ecco noi siamo un circuito ci alimentiamo a vicenda
In questa frase c'è tutta l'integrazione in cui anche noi crediamo grazie
Pin Graziano Luca Di Ciolo aveva l'intervento così il ricco così collegato comunque ai dati illustrati attraverso il sito
I dati numeri non bastano più è tra le tante cose ha detto che meriterebbero di essere citate è vero arrivato il momento di aprire la sessione degli interventi
Prego che la ecco perché è un piacere dare la parola al padre Alex Zanotelli un esempio di chi si impegna da sempre nelle periferie per la pace per gli ultimi è un piacere
Aver l'acqua grazie per aver accettato il nostro invito l'ascoltiamo compiacere ascolto attento grazie
Allora prima di tutto un buongiorno a tutti voi quel giorno
Grazie per questo invito è la prima volta che io
Partecipò purtroppo altre volte ho detto di no e mi dispiace mai davvero sono molto contento in questo momento storico di esserne quindi oggi vorrei iniziare con una preghiera a chi ha preparato questo io porre già il prossimo anno ci fossero invece delle bottiglie di plastica una la brocca d'acqua così può credettero fuori dall'Italia
Vorrei ricordare ringraziare ma ha detto che un po'tutto questo nasce dalla figura di un parte molto bravo tigli ebbro che proprio ha lavorato qui a Roma alla Caritas lo ricordiamo
Viviamo tempi veramente Venturini è difficile mi perdonerete se io non sono così calma parlare come Luca crescono molto più duro finché i dettagli tanta rabbia me e la mia nella mia analessi lo faccio con una premessa ricordandovi che dodici anni vissuti in una baracca non vale più terribili baraccopoli da altre Cracco Rocco c'è una baraccopoli di Nairobi mi hanno banche Cal mente fatto rileggere il mondo con altri occhi
E anche ora in Italia al vivere alle periferie di Napoli commerciali onde sanità li aiuta a tenere continuamente un altro squartato sulla realtà
E con lo sguardo di chi è escluso chiamarci in atto Chicchi non conta che lei con la realtà
Ed è bello in questo senso che abbiate dedicato a questo Mimmo Lucano che davvero
Ho avvertito la gioia Antitrust alle dieci giorni colui che una decina di giovani in un campo di lavoro ad agosto
Proprio per dargli una mano e abbiamo di giornata insieme nell'altra una profonda amicizia che tu continua tuttora
è un'esperienza bella che dobbiamo trasformare non possiamo non possiamo accettare una sconfitta
Come hanno fatto alloggi rispondendo a quella cattiveria dobbiamo rispondere con altrettanta generosità a creare il nuovo ha rinviato
Permettetemi è semplicemente io vorrei dare tengo d'occhio l'orologio perché non vuol parlare troppo aiutare un porto collocare il problema dei migranti dentro il contesto mondiale entro cui viviamo
Attendenti un po'certe cose ci sfuggono
E ed è fondamentale per me perché davanti a questa realtà rintanato a leggere
Stando dall'altra parte
Si capiscono tante cose prima di tutto noi gli diamo dentro un sistema economico finanziario più finanziario che economico che include tutti
E proprio perché finanziaria più che economico è molto facile che pochi ci mettano sulle mani siamo arrivati oggi a un fatto molto semplice intatti sono noti Oxfam
Che il dieci e che agli otto uomini più ricchi al mondo hanno tanto quanto tre miliardi e seicento milioni di persone
Ricordo che di questi otto più ricchi quattro sono i giganti del Niguarda e capite subito le connessioni
Noi tanti secondo che l'un per cento dalla popolazione mondiale settanta ottanta milioni anni o più dello del del novantanove per cento
Della popolazione mondiale
E Pittella profonda ingiustizia che c'è che si esprime poi questo sistema in cui dieci per cento della popolazione mondiale
Siamo generosi calcoliamo dovrebbe adesso settecento ottocento milioni calcoliamo un miglior diciamo un miliardo di persone consuma da solo
Il novanta per cento dei beni prodotti su questo pianeta questo poi portato al secchio tre miliardi di persone
Non abbiano praticamente devono vivere con due dollari al giorno un miliardo meglio sarebbe l'ultima statistica ottocentoventuno milioni di persone fanno la fame
E ammazziamo per fame dai venti ai trenta milioni di persone all'anno in buona parte bambini e donne è una guerra economico finanziaria che facciamo contro il poveri
E dobbiamo cantanti che questo sistema profondamente ingiusto penso che che ed è deve davvero è assurdo penso che questa carovana che sta marciando dal Centro America per derivabile negli Stati Uniti è il simbolo che questa sfida affresco del sistema
In questo senso ancora più grave è il fatto che questo sistema economico finanziario nelle mani di poche persone
Può essere così solo perché queste poche persone hanno sono armati signora intenti
L'anno scorso abbiamo speso Takhisis Pretty Stoccolma l'anno scorso abbiamo speso un qualche cosa come mille settecento trentasei miliardi di dollari in armi
In all'Italia un Mondiale spendiamo ogni giorno quattro miliardi e seicento milioni di dollari in armi
Un paesino come l'Italia non siamo in guerra con nessuno abbiamo speso dallo scorso venti cinque miliardi di di è uno
Padre asse praticamente al settanta milioni di euro al giorno e crescerà questo perché Trump suole candidiamo al due per cento della nostra del nostro Bagge
Alli dallo armi
E tutto questo cosa fa guerre più armi produciamo più guarda se stesso trentasei Paesi in conflitto
Cosa ha fatto in questi in questi in queste zone se non scappare capiti tutto questo è fatto da che cosa semplicemente io uso le parole dall'ex ministro della difesa
La come si chiama la Pinotti che nel libro bianco
Approvato al mondo al Parlamento ma dal Consiglio dei ministri dice che l'Italia andrà in guerra ovunque i suoi interessi vitali saranno minacciati
Quali sono i nostri interessi vitali molto semplice per esempio il petrolio ecco perché in Gheddafi era amico di Berlusconi avevamo un trattato di amicizia con la Libia l'abbiamo impiantato la guerra semplicemente causando quel caos che la Libia di oggi
Capitelli il perché e con questo migrazioni è impossibile vivere insidia durante questa guerra così assurda
Dove sono tutti contro tutti è chiaro che devi scappare
Per Coop le migrazioni sono una conseguenza sia del sistema economico finanziario che affama sia di questo sistema che sta in piedi per la potenza che abbiamo di armi
E anche questo fa scappare la gente migrazioni e terzo elemento fondamentale è che questo sistema
Economico-finanziario militarizzato sta pensando talmente tanto sull'ecosistema che ci sta saltando lecco sistema
Cioè praticamente di scienziati appena uscito adesso il rapporto dell'IPCC di scienziati dall'ONU conservatori perché eletti dai governi
Che ci dicono che la situazione stiamo andando male dei effettivamente guardate che rischiando un minimo a fin e secolo dai tre ai cinque gradi in più questo e il dramma che ci attende
E pensate che una una contenente come l'Africa
A Prandini in un minimo di con licenziamenti sette otto carati in più vuol dire che tre quarti dell'Africa saranno un'abitabilità l'ONU Chuck Cipros setta due entro il due mila
E in trompe praticamente due mila cinquanta duecento e cinquanta milioni di rifugiati climatici di cui cinquanta milioni solo dall'Africa
E quell'ora è un sistema il nostro che ammazziamo ammazza per farla Mazza per parla sta uccidendo il pianeta andrà avanti a ma chiaramente crea questo sopporterà sempre di meno la presenza di Dio homo sapiens
è un sistema quindi dovremmo oltretutto rimettere in discussione questo sistema se vogliamo risolvere il problema delle migrazioni non c'è via su questo invece qua sappiamo il rifiuto totale di cambiare ma anche il rifiuto totale di accogliere queste queste persone
Non soltanto dall'Italia per favore vorrei ricordare quello che ha combinato all'Europa in questo quel trattato con erto Khan abbiam parliamo pacato qualificato
Abbiamo pacato sei miliardi Tito di uno a Erdogan per bloccare la rotta balcanica sul proprio i siriani gli africani che passavano ad entravano attraverso la Grecia in Europa
L'Europa poi ha usato molto bene qui per favore io ce l'ho con Salvini ma ricordiamoci che l'inizio è stato con il centro sinistra con Minniti
L'accordo
Quell'accordo che abbiamo fatto che Minniti ha fatto con la Libia a nome dell'Europa e quindi Europa ci ha usato per bene per bloccare la rotta africana ha creato davvero qualcosa di incredibile ha creato il blocco sono stati bloccati in quel momento minimo ottocento mila migranti africani
Con il disprezzo totale che hanno i libici Intersos gli africani con una sofferenza immensa questa gente che torturata stuprata
Guardate legittimi nulla Maione son sicuro che i nostri nipoti tiranno Dinoi le stesse cose che noi diciamo degli atti stesse identiche
E in questo senso davvero che mi trovo davanti oggi a queste politiche
Razziste dell'attuale governo ma vorrei ricordare che sono state tracce sono state preparate da tutta una serie di altri dalla Bossi-Fini da leggi come i decreti di Maroni perciò non si davvero la Bossi-Fini e da una legge in non costituzionale
E profondamente razzista tende a essere cambiate tutto questo che ha preparato la strada
Per quello che sta avvenendo dal venendo oggi e che io definisco uso le parole di un uomo che ha l'ha scritto questo libro
Nel due mila dieci quindi non stava parlando dall'attuale governo che parla di razzismo di Stato analizzando le leggi del governo italiano dell'Europa degli Stati Uniti nei confronti dei migranti e razzismo fissato questo basterebbe Preacher Manconi che lo ringrazia per la lotta portato sullo ius soli mai mai
è mai possibile che il Parlamento è tale che il governo Letta perché il Parlamento italiano che era stato già sciolto è stato riconvocato per mandare soldati Niger senza neanche il permesso del Governo
Pellicce alimenti annullare convocato per lo ius soli
Capitato aperto stiamo arrivando questo aiuta
Finisco semplicemente ricordiamoci mandato in cinque minuti ho finito
E nota anche quella quello che usate anche qui in tutto il rapporto aiutiamoli a casa loro ma non prendiamoci in giro per favore gli occhi sospettosa l'Africa
Ma guardiamo alla nostra politica estero ha semplicemente prendete l'ultimo viaggio di Gentiloni e di Renzi prendete quello di Renzi in Africa
E stato in Tunisia
Congo Brazzaville Angola e Mozambico per quale ragione petrolio e gas
Porterò il casco
Capite cosa sono cos'è la nostra è la politica dell'ENI alla politica di questo questo è il nostro la polizia siamo lì per rapinare portiamo via tutto per per la maledizione dall'Africa la sua ricchezza
E capita allora questo è un po'lega mentre penso che dobbiamo rispondere davvero
A questo aiutiamoli a casa loro dicendo oggi gli immigranti come è stato detto prima aiutano effettivamente i loro Paesi inviando quello che ricevevano come giusta apparve purtroppo
E molto ingiusta anche la paga basta ricordare il caporalato che poi Abubakar polli ricorderà
Io volevo soltanto finire semplicemente così notate che uno dei testi infonde che un mi è piaciuto molto la Concord le come si chiama ama il tuo prossimo non so chiedo a scapito nel proprio l'autore ritorna c'è una cosa fondamentale ama il tuo prossimo io avrei suggerito a chi ha scritto questo testo che avrebbe dovuto portare quel testo il capitolo diciannove del detritico
Dopo ama il prossimo tuo Standard&Poor'sotto dirà ama il prossimo tuo ama lo straniero come te stesso
E la stessa identica ed il metro di paragone sappiamo il prossimo e con la prospettiva che ho davanti ed è in questo spirito che il proprio etico vorrei chiudere con le parole capi troppo bellissime di Santiago agrario il vescovo di Tangeri
Quanto ha visto laddove Guardia Nacional spagnola separare
Sui migranti che tentavano di passare quella rete metallica che dividesse mutamenti millanta al Marocco
Cosa hanno sparato in hanno ammazzato diciannove così il vescovo Santiago scrive alla sua diocesi ai suoi cristiani
è inaccettabile che la vita di un essere umano abbia meno valore di una presunta sicurezza o impermeabilità delle frontiere di uno Stato
è inaccettabile che una decisione politica paterni ambiento di tombe
Il cammino che impoverì percorrono con la forza di una speranza credo che nel Mediterraneo minimo minimo sui cinquanta mila ma io penso che siamo sui cento mila persone
Raddoppiate le per il deserto del Sahara è inaccettabile che merci e capitali contano di più diritti dei poveri per entrare in un paese è inaccettabile che le politiche migratorie dei cosiddetti Paesi sviluppati ignorino le impoveriti e della terra
Attenti nei loro diritti fondamentali diventi nel brodo di cultura necessario perché si rafforza sulla via dei migranti il potere sfruttatore delle macchine
è inaccettabile che si evidenti che non frontiere impermeabili
Per i pacifici della terra
E si tollera le nuove frontiere permeabili al denaro dalla corruzione al turismo sessuale alla tratta di persone al commercio delle armi e conclude
è inaccettabile
Che in un ex allievo di ieri sopravviva nei governi che oggi tornano incatenare alla libertà degli africani subordinando l'ha gli stessi interessi e allo stesso potere oppressore
Buon lavoro a tutti noi
Ringraziamo padre Zanotelli verrà le parole che ci hanno toccato direttamente al cuore
La citazione tratta dal dossier ama il profugo tuo come te stesso è un rimando non solo evangelico manca un romanzo degli anni Cinquanta
Dei Erich Maria Remarque in cui si descriveva l'Europa durante l'occupazione nazista e il problema dei profughi all'epoca delle persone perseguitate e della violenza messa a sistema quindi c'è una continuità anche da questo punto di vista per quello che riguarda la storia del del nostro continente e detto questo passiamo la parola all'intervento di commento di Abubakar sul lavoro
è una da persone che salita alla ribalta durante queste strade
Dopo un evento molto drammatico
Non ignominiosa Soho micelio lui è un cittadino Italo ivoriano è una rappresentante dei nostri sindacati lui rappresenta il responsabile immigrazione
Della del dell'unione dei sindacati di base quindi è una persona che in qualche maniera tocca tutti i giorni con mano quelle che sono alcune problematiche specifica del mondo del lavoro dei cittadini segnato in Italia diamogli una parola di raccomandiamo anche lui di fare tra i quindici venti minuti nell'intervento grazie
Buongiorno a tutte buongiorno a tutti
Ma se tutto vorrei ringraziare di per l'invito
E contemporaneamente complimentarmi con voi questo dossier
Nei nostri giorni di oggi
La semplificazione ha portato a considerare chi prova a ragionare o fa uno sforzo a ragionare
Come colui che non ha nessun contatto con la realtà
E quindi governare passa attraverso mutui
La crisi saggi vorranno la popolazione
La soluzione
Passa attraverso l'individuazione
Di un unico pubblico che a sua volta diventa uno strumento di distrazione di massa
Rispetto alla stessa crisi che siamo difendo ogni giorno
Vorrei soffermarmi su una parola
Che andando a leggere questo dossier
Mi ritornava sempre in mente
è la parola segregazione
Nelson Mandela diceva che la fine della segregazione dell'apartheid nei confronti dei neri non porterà a un'altra segregazione nei confronti di chi ha usato
Quella forma quei mesi quella cultura anche dandone forma legislativa giuridica nei confronti della stragrande maggioranza dei cittadini in Sudafrica
Quindi segregazione
L'apartheid inizia nel quarantotto
Dieci anni prima in Italia
Come è stato ricordato veniva messo in piedi
La struttura mostruosa disumana non direbbe le leggi razziali delle leggi razziste
Siamo nello stesso contesto
E quindi la parola segregazione mi viene in mente perché quanto oggi si evidenzia nell'ambito sociale che nell'ambito lavorativo a che fare con una cultura che è andato avanti molto molto lontano
L'esistenza delle razioni
Come Teoria come tesi
Venuta meno ciò che ha portato con sé come cultura
Non è mai venuto meno
E si declina all'interno di ogni società
In base ovviamente ai soggetti presenti
Prendendo forme diverso
Nel nostro caso in Italia
Questa razionalizzazione
Si esprime
In ambito sociale lavorativo
Perché è diventato una cultura fino ad assumere una forma giuridica che porta a una deriva di istituzionalizzazione degli razzismi vale a dire di normalizzazione di banalizzazione allo stesso momento di questa situazione
Per fare alcuni esempi
Dalla lettura del dossier emerge che non c'è l'invasione
Dalla lettura del dossier emerge che non c'è l'assalto dei barbari
Dalla lettura del dossier emerge anche
Una situazione che sempre più spesso non viene spiegato ai cittadini ovvero alle popolazione alle persone agli studenti in particolar modo ai giovani
Ciò che si sta accadendo non ha nulla a che fare con una maledizione divina a che fare con l'operato di una parte degli essere umani nei confronti di altri
Vale a dire abbiamo a che fare con una situazione strutturale non ha nulla a che fare con ciò che viene raccontato di carattere emergenziale
La questione dei cambiamenti climatici che veniva ricordato prima da parla Alex Zanotelli
La questione della guerra economica
Perché non bisogna chiamare le cose con questi nomi
Ed è una questione di guerra economica
Quando in un continente
O in un Paese abbiamo tasso di crescita
Che variano dai tre ai cinque per cinque per cento o a volte toccano fino al dieci undici per cento
Dovrebbe essere sinonimo
Di benessere
Invece no ci ritroviamo che li fa la FAO
Ci ricorda che
Le persone che continuano a vivere
La fame a subire la fame sono concentrati proprio in quell'aria
Dove il Fondo monetario internazionale nelle sue previsioni opere nelle sue rivelazione continua a sostenere che viene crescita
Una crescita che corrisponde a una fuga dei dannati della globalizzazione
Insieme a gli effetti dei cambiamenti climatici
Contemporaneamente abbiamo i conflitti
Questa situazione dei conflitti a sua volta a che fare con un'altra dimensione nessuno in questo mondo ovvero
Compra una macchina
E la parcheggia per poi camminare sempre a piedi
Senza un motivo
Allora quando si producono le armi
Si creano i presupposti
Le condizioni per poter poi usarli vale a dire sardi questi armi sul momento di mercato che a loro volta sono diventati oggi una voce consistente
Delle entrate nelle casse di determinati Stati
E l'Italia fa parte di questi Stati insieme alla Russia insieme alla Francia insieme a Stati Uniti insieme alla Germania e poi dopo ci si stupisce del perché fuggono
Quindi la parola segregazione
Assume a sua volta una dimensione legislativa all'interno delle norme in Italia quando andiamo a vedere la concentrazione delle persone impoverite come lo rivela il dossier
è la conseguenza di ciò che si è elaborato nel corso degli anni
Migrante è sinonimo di povero
Migrante è sinonimo di marginalizzato migrante è sinonimo di incapacità di riflettere e ragionare migranti è sinonimo di povertà Migrantes sinonimo di persona che vastità
E quindi laddove alla possibilità di diventare autonomo
Alla conseguita di avere una sua di condizione di emancipazione
Diventa un problema
E quindi di conseguenza il così detto esercito di riserva
Il cosiddetto Esercito di riservate non entrare nella logica Luca ha ragione quando parla di funzionalità di utilitarie di utilità
Ha ragione
E questo ce lo insegna anche la memoria che dovrebbe essere la memoria nostra collettiva
Centosettanta anni fa
Quando la popolazione italiana era di venticinque milioni di persone
Per corrisponde a venticinque milioni di persone oggi italiani che vivono fuori
Il diritto al voto
Non era consentito alle donne
Non era consentito a quelli che oggi chiamiamo precari
Non era consentito ai cafoni ai braccianti agli operai vale a dire non era consentito ai disoccupati
Perché tutto era subordinato alla ricchezza quelle delle donne era subordinato alla condizione di genere anche
Allora riportare la questione oggi dentro questa ottica che vede emergere in alcuni contesti in Europa oggi
Sostenitori di una visione che ritengono poiché il mercato del lavoro è saturo poiché abbiamo un esercito di disoccupati
American fresca direi Franceso prima gli italiani di conseguenza noi non stiamo razzisti intanto chiudiamo i confini altrimenti apriamo l'autostrada
A i ragionamenti razzisti xenofobi
è una visione utilitarista
Che subordina il movimento delle persone
Alle scelte del mercato
A due passi da Noemi
In Svizzera
Ogni giorno ci sono settantuno milioni settantuno mila
Lavoratori
Che oltrepassano il confine tutti italiani chiamati transfrontalieri che vivono alle medesime condizioni di sfruttamento di privazione dei diritti di disparità salariale
Quanto immigranti oggi in Italia una situazione che di questa categorizzazione di questa sta segregazione possiamo riassumere nella parola categoria speciali
Leggi speciali che sono esercitate sul corpo di una categoria speciale
E la condizione della donna delle donne in questo assume una doppia fa lenza di discriminazione l'essere immigrante l'essere barra donna migrante come se ne esce da questa situazione
Se ne esce se noi ritorniamo ad essere o umani
Se ne esce se torniamo ad essere umani nell'ottica della ricerca di una giustizia sociale
Concludo
Concludo
Cercando anche di invitare tutti noi
A prendere in considerazione che in giro ci sono tanti processi
Ci sono tanti movimenti
E che
La musica della propaganda
Dell'individuazione del mio amico comune
Non può essere
La conclusione di quello che sta succedendo in Italia l'oggi l'ha dimostrato
Ha riacceso il sei ottobre scorso hanno dimostrato che in Italia ci sono tante persone che non si riconoscono nella ricerca nella costruzione del nemico comune
E quindi che non c'è qui da fare in contrapposizione ma c'è da posso dire no dico pontificio non cedere ma c'era possibile soprattutto una umanità una catena umana
Ed era questo mio un invito a tutti voi a condividere con noi l'asta Andrea che si tira il ventisette ottobre prossimo a Reggio Calabria con la partecipazione di minimo di tante delegazioni che arriveranno anche da fuori Italia
Perché laddove si parla di possedere l'Europa dei muri noi dobbiamo provare a così una catena umana per promuovere condividere un'Europa dei diritti della giustizia sociale nessun nessun che non sia succube
Dei Dida dei giganti della finanza Grassi
Siamo noi che ringraziamo cioè per il suo lavoro grazie per essere stato con noi
Per queste parole che lo ha ricordato di restare umani e lottare per la giustizia sociale grazie davvero Antonio
Siamo quindi arrivati alle conclusioni voi sapete dal due mila tredici
Il dossier
Ha in copertina un logo che per noi è importantissimo non solo per il prestigio ma proprio per il significato che quello dell'una terra e proprio oggi quindi chiediamo al direttore
Cioè nazionale Luigi Manconi di tracciare le conclusioni di questo incontro grazie
Posto
Care amiche cari amici intanto voglio ringraziare
Per questo invito
Alla presentazione
Di quello che ritengo un documento fondamentale
Per la riflessione l'analisi lo studio per quanto riguarda l'azione pubblica
Tuttavia
Credo
Che non sia possibile
Parlare entrando nel merito
Di questo essenziale dossier
Ignorando quanto è accaduto
Poche ore fa
Nella Città di Roma nella quale ci troviamo
Credo che questo efferato delitto
Abbia turbato noi tutti
Provocando
L'emozione
Dolore
Partecipazione all'urto
Allora l'assassinio di questa creatura Desire
E penso che questa vicenda debba essere
Non solo motivo di commozione
Ma anche di riflessione di approfondimento
E anche sollecitazione a una capacità di intervento
Collettivo e di azione pubblica capace di impedire la riproduzione la reiterazione
Di questi delitti con tutto ciò che determinano
Ma
Una prima riflessione
Ha indotto in me e ve la voglio immediatamente comunicare
Credo di interpretare
Il sentimento
Per il pensiero di tanti
Nel far ritenere auspicabile e realizzabile
Questo il punto realizzabile
Una società della convivenza dove
Gli autori di un crimine
Tanto crudele
Non lo siano immediatamente definiti come
Assassini
Africani senegalesi ma assassini è bassa
Il che il che
Ci indurrebbe anche ah non affidarci a quel sentimento credo che mi capirete
Di sollievo
Nel poter dire
Che a denunciare gli autori
è stato
Un africano senegalese perbene
Mai stato semplicemente una persona per bene
Auspichiamo e crediamo realizzabile
Una società
Nella quale
Sì siano presenti perché è inevitabile perché fa parte della condizione umana
Criminali e persone perbene
Non immediatamente qualificabili in base alla loro nazionalità
Io penso
Che a questa riflessione dobbiamo dedicare
Pensieri energie lucidità
Senza per una volta
Dare la responsabilità che spesso rappresenta un alibi all'infame sistema mediatico
Non è solo questo il problema che la realtà e difficile e complessa ed è come dire cattiva
Guardate
Credo di essere
Il più anziano in questa sala
Forse
C'è Alex Zanotelli male Zanotelli notoriamente senza tempo
Appartiene a una dimensione della santità o della profezia che non si misura con questo fattore volgare che il trascorrere degli anni e dico questo perché ho cominciato a interessarmi del sistema di questo nostro incontro pensate alla fine degli anni ottanta e quindi per me è indispensabile ricordare
Come nei primi anni novanta
Gli stranieri presenti in Italia
Fossero settecento ottocento mila
Oggi siamo in una fase in cui la presenza degli stranieri in Italia
Tra regolari e irregolari ebbene sette volte maggiore
E qui già soccorre il dossier
Perché un primo
Elemento che immediatamente voglio evidenziare
E come e non da oggi non dall'altro ieri non dal due mila diciassette
Il tasso di
Criminalità presente tra gli stranieri regolari
E esattamente pari al tasso di criminalità presente tra gli italiani
In alcune aree geografiche e per alcune fasce d'età
Il tasso di criminalità tra gli stranieri regolari e ancora inferiore
Cresce immediatamente tra gli stranieri irregolari
Dove raggiunge
Picchia assai elevati per ragioni che
A vostra intelligenza immediatamente intuisce in molti studi realizzati in questi anni hanno documentato puntualmente
Ma perché è importante tener conto di questo fattore perché tutti davvero tutti rischiamo di cadere in un gigantesco equivoco sociologico politico
Che è un equivoco drammatico e dalle conseguenze davvero assai pericolose
Tutti i fattori di allarme sociale e quando dico tutti intendo esattamente tutti
Hanno a che fare derivano si incrociano si combinano
Con quella quota di irregolari
Stimata intorno alle cinquecento seicento mila unità tutti da coloro che sono privati della libertà nel nostro sistema penitenziario a coloro che si trovavano nei diversi centri
Di accoglienza o di trattenimento
A coloro che conducono una vita di marginalità
A coloro che sono appena sbarcati
Tutte le componenti di quella quota irregolare
Vanno a costituire una popolazione straniera intorno alle cinquecento seicento mila persone
E da qui derivano tutte le forme di inquietudine sociale di angoscia collettiva di allarme che determinò poi le contraddizioni i conflitti le lacerazioni
E in ultima analisi il movimento di di contestazione di opposizione di rifiuto
Di aggressione di discriminazione per usare le parole di Abubakar di segregazione
Di fronte a questo
C'è una popolazione di cinque milioni duecento mila stranieri irregolari
Che vivono una condizione di sufficiente integrazione nella società italiana
Vivono cioè una condizione di convivenza pacifica
Di processi di integrazione tutt'altro che compiuti ma sicuramente avviati hanno occasione di praticare una socializzazione è una
Esperienza di cittadinanza che è nella stragrande maggioranza dei casi non produce allarme sociale
E non determina conflitti e dentro questa popolazione che quasi undici volte quella degli stranieri irregolari
Noi troviamo quasi novecento mila minori che frequentano la scuola pubblica italiana
Pensate dunque quale livello di integrazione e comunque di inclusione dentro il sistema di cittadinanza
In maniera faticosa qualche volta dolorosa spessissimo contraddittoria e comunque in corso
Perché sottolineo questo aspetto perché davvero e un rischio di questa realtà complessa evidenziare solo i fattori di crisi di disgregazione di fatica collettiva e privilegiare solo questi aspetti
Lo si deve anche al fatto che tutti tutti in primo luogo gli italiani in primo luogo gli operatori sociali in primo luogo non ne parliamo nemmeno la classe politica italiana
Di quei cinque milioni duecento mila stranieri irregolari semplicemente non parla
Essi non solo soggetto pubblico non rappresenta hanno una identità che si sviluppa a relazioni immatura
Se non quando e fortunatamente e meno male e provvidenzialmente ponti
Il dossier statistico di cui stiamo parlando
Il direttore del e il presidente dell'INPS e i ricercatori di vari istituti evidenziano che per esempio quella popolazione straniera regolare contribuisce
Ormai non più per l'otto per cento ma per il nove per cento alla produzione di ricchezza nazionale
Allora io penso che questo sia un indicazione essenziale
Dare cioè sogni ricettività sociale e pulito dica a dare cioè rappresentanza
A
Quella componente essenziale della società italiana rappresentate dagli stranieri irregolari
Non perché quelli irregolari vadano condannati all'inferno dell'anonimato della marginalità al contrario ma perché rappresenta hanno una chance che in qualche modo ha trovato risposta positiva dopodiché compito della classe politica ma su questo
Non mi soffermo perché il giudizio vostro condiviso da me incondizionatamente
Compito prioritario della classe politica e del legislatore dovrebbe essere quello
Di avviare misure politiche e strategie affinché
La quota di stranieri irregolari
Si riduca il più possibile attraverso provvedimenti intelligenti è razionali che vadano nella direzione Bellar regolarizzazione ricordando
Ricordando a
Sempiterno
Rimprovero per la parte politica alla quale appartengo ricordando a sempiterno rimproverò per la parte politica alla quale appartengo che la sanatoria più vasta e più efficace nel nostro Paese è stata realizzata dal governo Berlusconi Maroni
Il che rimanda a un discorso sarebbe fin troppo facile e non voglio concessioni
Demagogiche nelle parole che dico
Sarebbe troppo facile richiamare
Quella categoria essenziale dell'ignavia politica che la codardia
Quella codardia che ha impedito a un provvedimento sacrosanto come lo ius soli di essere approvato nella scorsa legislatura
Ora
Io
Vorrei
Evidenziare una questione per me
Risulta sempre più importante
E alla quale vorrei dedicare
Questa parte conclusiva del mio intervento
Nella relazione del presidente Di Sciullo
Poi nell'intervento di Alex Zanotelli o in quello di Abu Battarola
C'è stato
Un insistente richiamo così raro in incontri di questo tipo
A due questioni
Che sono poi parte
Della medesima questione
L'universalismo dei diritti è
Lesse iniziali ITA
Del richiamo a
La natura dell'essere umano
All'identità umana
Guardate si tratta
Di discorsi che sempre rischiano la retorica
Sempre sono lì
Sul crinale
Della
Richiamo romantico o astratto
Ma
Io penso che sia possibile sottrarsi
Al rischio di precipitare
Nella demagogia se quando parliamo di tali categorie
E io ritengo essenziale parlarne
Noi abbiamo presente i nomi e i cognomi
I volti e le biografie
I corpi i corpi
Delle persone di cui stiamo evocando il destino
E allora se io penso
A quei corpi sette otto negli ultimi mesi
E sono stati travolti dalle acque del Mediterraneo
Sette otto al giorno
In un naufragio silenzioso di cui assento si ha notizia
Se io penso cioè che in quel mare
Detto nostrum del tutto impropriamente ormai
Ha ripreso una strage
What Diana
Allora
I discorsi
Sulle grandi categorie i discorsi sull'essere umano a mio avviso diventano quanto di più concreto fisico corporeo
Noi possiamo richiamare
In questi mesi
Molto si è sentito parlare
Di
Criminalizzazione della solidarietà
Nel nel dossier statistico
Mi è stato offerto all'opportunità di scrivere
E io ho scritto di solidarietà
Ma devo confessare che è un termine
Che io tratto
Ho molta difficoltà
Addirittura
Con una certa esitazione e con molta ritrosia
Provo a spiegarmi
La solidarietà una straordinaria virtù ma è una virtù che attiene alla sfera dei valori individuali
Riguarda cioè
La profondità
Della nostra identità personale le nostre pulsioni le nostre emozioni i nostri sentimenti
Quando queste pulsioni passano dalla sfera privata
Del nostro permettetemi cuore e del nostro animo
La solidarietà a mio avviso diventa qualcosa di fragile
Perché essa si trasformi in un fattore robusto
Qui la solidarietà deve diventare dito
Ovvero qualcosa che può essere richiesto affermato qualcosa che può essere
Rintracciato dentro un sistema di norme che diventi cioè esigibile non affidato alla bontà
Personale e ha un cuore grande grande così
E questo punto che noi dobbiamo parlare di diritti e allora
Oggi più che criminalizzazione della solidarietà ritengo che sia in atto qualcosa di più sottile e di più velenoso
Ed è
La riduzione
Del diritto dovere al soccorso
A reato
E qual è stato il punto
Attenzione
Attenzione se fosse il solo criminalizzazione della solidarietà sarebbe un'offesa condotta ai sentimenti di ciascuno di voi
Sei diventa come è stato inventando
Traduzione di un diritto dovere fondamentale in fattispecie penale allora sì che viene insidiato il sistema universale dei diritti questo il punto
Allora io su questo vorrei ancora soffermarmi S ne ho il tempo
Il diritto dovere
Al soccorso che io chiamo il mutuo soccorso
Fonda
La stessa civiltà umana
Perché il diritto dovere al soccorso si manifesta
Esattamente quando l'individuo
Si scopre solo e in pericolo
Quando l'individuo si scopre solo in pericolo lì
Ritiene indispensabile la relazione con l'altro
Quando l'individuo si trova solo è in pericolo
L'altro rappresenta la fonte del legame sociale lì nasce la relazione lì nasce la base della come unità umana il prestare soccorso fonda la socialità cioè e trasforma all'individuo solo e isolato imparate di una comunità coesa
E lì proprio lì che l'individuo scopre la propria identità sociale
Dunque rendere reato il prestare soccorso il tendere la mano
L'Ostro rappare alle onde la persona che visita affogando
Questo costi in tutti Ivo
Della persona umana come parte di una come unità e dunque fondativo della sua dignità perché la sua dignità si fonda su un legame di reciprocità
Vedete
Vedete io aiuto te
Perché sei in pericolo perché esso che i tuo aiuterà in me quando mi troverò in pericolo attenzione non c'è nulla di egoistico in questo c'è un altruismo interessato che fonda il legame sociale
Questo oggi viene insidiato e allora
Sì
Andiamo ai principi universali sì difendiamo i valori fondatamente tali
Perché quello che oggi accade nel Mediterraneo centrale
E molto semplice da illustrare
In questo momento nel Mediterraneo centrale
Non c'è un solo ripeto non c'è un solo presidio umanitario
Un anno fa c'era non dodici organizzazioni non governative
Che svolgevano il loro lavoro di soccorso tutela protezione
Offrivano riparo
E salvezza oggi non ce ne più una sola il mare Mediterraneo è stato sgomberi atto vi operano
Alcune guardie costiere intimiditi te ero io pose
Recalcitranti e in grave difficoltà
Come la Guardia costiera italiana
E vi operano
Una guardia costiera che non è una guardia costiera ma è lo strumento Marino delle milizie armate che si contendono il potere in Libia
Questa è la realtà odierna attuale dell'ottobre del due mila diciotto allora oggi
Battersi perché il mutuo soccorso torni a essere il principio fondante della nostra identità
Un principio del tutto irrinunciabile grazie
Grazie dunque siamo alla fine al termine io vorrei esprimere i miei ringraziamenti più sentiti a tutti i relatori che sono intervenuti
A voi tutti per la partecipazione così nutrita per l'attenzione che ci avete dedicato non c'è più nulla da aggiungere perché direi che i contenuti sono stati davvero densi importanti e spero che insieme al dossier statistico ciascuno di voi possa riportare a casa
Anche questi contenuti per un'Italia più multiculturale più aperta e anche più civile
Grazie molte