Dossier Statistico Immigrazione 2019

Allora ho buongiorno benvenuti a tutti alla presentazione del Dossier statistico immigrazione due mila diciannove
è sempre bello vedervi tanti credo che siano anche le gallerie
Piene non riesco a vederlo dalla luce però penso penso di sì siamo arrivati alla ventinovesima edizione
E grazie davvero per essere intervenuti ancora così numerosi questa presenza cospicua per noi è sempre un motivo di di conforto perché come sappiamo abbiamo passato
Un anno molto difficile per quello che riguarda l'immigrazione non solo in Italia dire anche in Europa
Corre per chi lavora e ha a cuore le ragioni dell'integrazione è molto importante in occasioni pubbliche
Così significativa vere una presenza così nutrita quindi grazie grazie davvero di essere qua e voi sapete che da quando il dossier statistico è nato ventinove anni fa
Non è mai stato concepito come un opera di pura ricerca è sempre stato pensato sin dalle origini con una immediata ricaduta a livello sociale quindi è sempre stato concepito
Per tutti e alla portata di tutti perché il nostro interesse quello di far comprendere di contribuire a correggere il nostro sguardo
Su un fenomeno che è diventato negli anni e soprattutto in questo periodo decisivo decisivo per la nostra società decisivo per le sorti dell'Europa decisivo anche per il nostro Paese
E quindi con questa finalità
A me fa molto piacere intanto innanzitutto ringraziare so che tra il pubblico ci sono tanti studenti anche le le colleghe che condurranno poi l'incontro
Spenderanno questa delle parole a proposito tre la prima volta che noi apriamo in maniera numerosa i posti di questo di questo convegno alle scuole ai ragazzi ce ne sono tanti ce ne abbiamo circa trecento ecco è molto importante perché avere uno sguardo corretto uno sguardo esatto preciso anche con l'aiuto dei numeri per inquadrare in maniera
Più oggettiva più corretta a questo fenomeno ecco questo è tanto più importante per i giovani si dice no con una certa retorica che i giovani sono il nostro futuro
E però questo non è retorico per vero e quindi siamo veramente contenti peraltro ringraziamo anche i tanti i tanti insegnanti che li hanno accompagnati tra i quali c'è anche qualche caro amico che io saluto qui
Poi vorrei rivolgere un grazie a tutti gli immigrati che sono qui in platea e che sono sopra
E perché noi parliamo di loro però è anche importante parlare con loro e lavorare con loro e noi abbiamo avuto questa fortuna in tanti anni di poter avere questo privilegio
Avere un contatto diretto importantissimo peraltro questo è un tema che riprenderemo anche e nei nostri interventi
Ma ci sono anche rappresentanti delle istituzioni
Che io voglio salutare non posso quindi numerarle tutte perché abbiamo un tempo contingentato ma di istituzioni sia civili
Sia religiose e questo anche è un aspetto importantissimo perché dialogare con le istituzioni
Consente a chi lavora per l'immigrazione
Di dare una grande mano anche decisori politici apprendere delle delle decisioni appunto che riguardano l'immigrazione che siano il più possibile mirate sulla realtà
Qual della delle
Divisioni scorre più ideologiche
Poi ho visto perché mi è capitato anche di salutarli prima di venire qui ci sono esponenti anche di ministeri
Che saluto spesso sono ministeri che hanno competenze dirette sull'immigrazione con i quali anche abbiamo collaborato ma anche di strutture pubbliche di uffici di enti locali di comuni di province ecco a tutti voi un benvenuto perché vale lo stesso discorso che ho appena fatto e poi il terzo settore e il privato sociale
Ci sono tanti rappresentanti di associazioni di cooperative con le quali pure noi lavoriamo intensamente durante l'anno
E questo ci fa molto piacere anzi ne profit ne approfitto per dire che da quest'anno voi lo vedrete nelle pagine iniziali del dossier
Oltre al contributo fondamentale che ci dà la Tavola Valdese attraverso il suo otto per mille noi abbiamo stretto forme di collaborazione più significativa più pregnante con altre strutture sia a livello nazionale abbiamo cinque strutture tra pubbliche e private ma sia anche in vari contesti regionali perché come voi sapete il dossier
Non si esaurisce qui a Roma che pure l'evento principale ma viene presentato in contemporanea proprio oggi proprio in questo momento in tutte le regioni in tutte le province autonome d'Italia e quindi abbiamo in molti di questi territori delle strutture particolarmente amiche che ci sostengono anche nel nostro lavoro quindi un grazie anche alloro e ho citato la Tavola Valdese io vorrei in questa sede ringraziare in anticipo anche Alessandra Trotta che abbiamo qui Alessandra credo da pochi mesi ad agosto ha ricevuto l'incarico di moderato ora della Tavola valdese a lei spetteranno oggi le conclusioni
L'otto per mille valdese
Da qualche anno per tutto il periodo
Per il quale non siamo stati finanziati ha avuto una grande sensibilità sia nel sostenerci economicamente ma sia anche nell'avere una presenza significativa tutte le volte che noi andiamo in Italia a parlare di questi temi quindi grazie grazie Alessandra
è un grazie anche ai nostri relatori
Voi vedete abbiamo sono volti noti probabilmente fanno poco bisogno di essere presentati l'altro di presenteranno ancora meglio più nel dettaglio le le colleghe che alle quali tra un po'forse con la parola però siamo molto onorati perché abbiamo qui
Tacco a Ben Mohamed che è una giornalista una vignettista noi sappiamo quanto sia importante oggi
In cui la gente legge sempre di meno
Dove il il potere delle immagini della comunicazione immediata
è diventato fortissimo ecco avere una vignettista che con un flash immediato con i suoi disegni lancia dei messaggi significativi lei stessa poi ci parlerà del suo lavoro
è qualcosa di fondamentale nella società quindi grazie star qua
E poi abbiamo è liscio dai
Probabilmente è un volto che tutti conoscete è stata europarlamentare fino a pochi mesi fa
Ha combattuto battaglie incisive devo dire al Parlamento europeo lei stessa mi dicevano che avevamo pochissimi minuti ogni deputato da pochi minuti per intervenire
E insomma sono rimasti memorabili certi suoi interventi che avevano la dinamite no
Dicevamo ieri quindi contante visualizzazioni lei mi diceva mio nonno
Un apparato comunicativo però e certamente apprezzabilissimo il lavoro che lei ha svolto e siamo contentissimi l'averla qua quindi grazie di essere qua
E poi abbiamo il il priore della comunità di Bose una comunità monastica che non ha bisogno di presentazioni
Luciano Manicardi che ringrazio anche siamo onorati simile averti qui Luciano come ti dicevo poco fa
E con la Comunità di Bose è una splendida realtà una comunità monastica di monaci e di monache
Che non solo si dedicano Allo studio alla preghiera lo studio della scrittura con delle magnifiche pubblicazioni delle edizioni chi Caglione ma soprattutto
Dedica la propria esistenza all'ecumenismo e al dialogo interconfessionale è una realtà splendida di accoglienza io stesso sono stato ospite quand'era un pochino più giovane di loro
Diciamo che senz'altro lascia il segno mandare a Bose quindi siamo molto molto onorati
Come vedete faccio una piccola battuta dunque lo scorso anno non volontariamente ma del tutto fortuitamente è capitato che avessimo un parterre tutto al maschile
E c'è giunta voce che qualcuno nel pubblico anche dopo si è lamentato di questo no ma a dire il vero senza volerlo avevamo avuto diverse defezioni guarda caso tutte al femminile
Ecco come vedete Luciano ed io siamo in nettissima minoranza stavolta perché è tutto al femminile quindi abbiamo cercato
Di metterci una pezza come si dice no quest'anno e anche le giovani colleghe qui che alle quali passerò la parola sono entrambe donne lo vedete dal sole
Però terrei a dire una cosa c'è in particolare oltre alla mia collega Maria Paola Nanni dell'ufficio che sostituisce l'anno scorso c'era Antonio di un civico date noi
Il vicepresidente che attualmente sua Milano ma Stefania sta sostituendo e Claudio parava AT
Sostituendo per modo di dire perché noi possiamo anche molto contenta che tu ci siano al di là della sostituzione però ne approfitto per fare tanti auguri a Claudio perché di recente ha avuto un piccolo intervento niente di serio
Un intervento chirurgico ed è in convalescenza casa so che ci segue e quindi a Claudio vi prego di portare un saluto affettuoso da tutti
Grazie possiamo iniziare clinico
Buongiorno a tutti grazie per aver aderito numerosi attestati giornata un appuntamento annuale quello di presentazione del Dossier statistico immigrazione che da sempre sentito molto partecipato
Sì a livello istituzionale che sociale permette quindi oggi è un onore oltre che un piacere potere intervenire coordinare i lavori
In una in rappresentanza del Centro studi e rivista confronti del quale porto i saluti da parte di tutti oltre che naturalmente del direttore che come ha sottolineato comunque Luca mi trovo qui a sostituire con piacere
Da quattro anni a questa parte il Centro studi e rivista confronti affianca lo storico gruppo di ricerca del Centro studi ricerche i dossier nella redazione di questo è importante prodotto editoriale
Che ormai divenuto uno strumento importantissimo fondamentale dal mio punto di vista anche non soltanto come relatrice ma prima da parte comunque di chi usufruiva di questo prodotto importante quindi di consultazione da un punto di vista del sussidio non soltanto per gli addetti ai lavori ma per un pubblico generico è indispensabile che questo tipo di informazione
Vengano vincolate il più possibile a partire dalle scuole che vorrei comunque ringraziare personalmente per la loro presenza a cui c'è bisogno comunque di docenti di professori di buona volontà che si mettano comunque in prima fila e che investono comunque le energie in questo campo
Penso infatti che una presenza di pubblico importante come quella che vediamo oggi qui ma sono sicura anche su tutto il territorio nazionale perché ci sono in contemporanea delle presentazioni dei dossi in tutte le regioni in Italia
Sia lo strumento e il modo migliore per mostrare quella faccia dell'Italia
Che lavora concretamente per il dialogo e la costruzione di una società interculturale quindi la vostra presenza è particolarmente importante in un periodo storico e non congiuntura come quella che stiamo vivendo in questo momento
Con grande piacere e quindi non ha detto sarò io a coordinare i lavori insieme con Maria Paola Nanni
Posto direttamente quindi la parola lei naturalmente potrò introdurre queste con questi ospiti che ringrazio comunque già da ora per aver accolto il nostro invito ospiti illustri che molto note che probabilmente già tutti conoscete
Passo la parola Maria Paola auguro a tutti una buona mattinata
Salve buongiorno benvenuti anche da parte mia non posso che associarmi a al benvenuto ringraziamenti che hanno già lungamente Benes presso i miei i miei colleghi
Però a mia volta ci tengo a una breve faccio veramente una brevissima premessa anch'io voglio sottolineare la presenza delle scuole perché ringrazio quindi che i professori le professoresse quindi tutti gli studenti e le studentesse che sono qui perché veramente una presenza la quale tenevamo molto e quindi lei ringraziamo di aver raccolto il nostro invito perché lo accennava anche Luca prima in fondo
Come dire il il portato conoscitivo del dossier si rivolse prima di tutto forse proprio a loro ai giovani e ragazzi che più di tutti noi sono proprio chiamati a comprendere a interpretare nel modo più equilibrato e anche aderente alla realtà più possibile
Quello che che accade oggi società sempre più complessa e più plurali più fluide come come quelle contemporanee che quindi poi mal si prestano a a quelle chiavi di interpretazione come dire sintetiche semplicistiche che però poi sono anche quelle che oggi più spesso si si utilizzano soprattutto nel dibattito pubblico nella stessa comunicazione politica quando si parla di immigrazione quindi grazie di essere qui speriamo appunto che tutto quanto raccolto nel dossier che oggi cercheremo di sintetizzare di analizzare di commentare insieme
Aiuti anche la costruzione diciamo di un senso critico più vivo e più più strutturato più capace
Detto questo entriamo nel vivo
Della della mattinata una cosa soltanto volevo nominarle queste scuole scusate un attimo mi era passato di mente le volevo nominare appunto perché siamo contenti che ci siano quindi si tratta degli istituti di istruzione superiore di Vittorio Lattanzio
Della piacere di razza e quindi del liceo Cannizzaro
Bellisario ed erri Cazzola
Ed Elisa o gusto grazie a tutti anche a D questo entusiasmo che ci fa sempre sempre piacere veramente ci ci dà un'ulteriore spinta ad essere anche efficaci in questa giornata
Detto ciò entriamo punto nel vivo un po'a dei dati e delle questioni che ruotano intorno al panorama dell'immigrazione oggi in Italia e che quindi sono raccolte in questa edizione due mila diciannove del dossier statistico immigrazione la ventinovesima
è stato già detto più volte da ormai quindi quasi trent'anni la cifra del dossier lo dice anche il nome utilizzato anche il termine cifra forse non è un caso è proprio quella di raccogliere tutti i numeri dati le le statistiche ufficiali disponibili in Italia sul fenomeno dell'immigrazione
Un approccio che appunto ormai decennale ma che riteniamo oggi sia ancora prezioso anzi cruciale in un momento come quello attuale l'hanno già ricordato i miei colleghi colleghi che mi han preceduto
Un momento in cui in Italia in Europa e non solo l'immigrazione si è tornata a essere un tema centrale all'interno del dibattito pubblico ma ancora una volta attraverso una narrazione che è poco aderente spesso alla realtà dei fatti e quindi anche poco coerente con l'analisi dei processi in corso dell'evoluzione in corso
E i numeri le statistiche hanno questa capacità
Un po'quella di come dire di ricondurre ogni componente ogni aspetto in questo caso del fenomeno migratorio al proprio ruolo a al proprio spazio anche all'interno appunto di una narrazione che diventa coerente e aderente
Allora lo stato delle cose
Quindi diciamo il messaggio del dossier l'approccio conoscitivo del dossier anche poi divulgativo del dossier crediamo resti fondamentale Azzi appunto cruciale in un momento come quello attuale passiamo i numeri lunghissime premesse grazie anche dalla pazienza passiamo i numeri passiamo alle risultanze del dossier
E come al solito partiamo da un video un video di presentazione che sintetizza proprio le risultanze statistiche fondamentali
Relativa all'ultimo anno ci concentriamo soprattutto sul due mila diciotto ma arriviamo anche ai mesi più recenti quindi alla almeno la metà se non oltre il due mila diciannove
Proprio perché nonostante la produzione statistica sia sempre un po'indietro la realtà proprio perché possa essere valida consolidata
Però cerchiamo sempre appunto di attingere alle fonti più recenti proprio per arrivare a una fotografia quanto più attuale quindi partiamo dal video ne approfitto per ricordare e per ringraziare radio Beckwith evangelica che ha realizzato anche quest'anno come anche lo scorso anno il video di presentazione del dossier e subito dopo Luca di sullo analizzerà
In qualche modo cercherà di dare anche una cornice di senso diciamo così a tutti i dati che adesso ascolteremo e presenteremo attraverso attraverso il video
Prego
Tale è stato il due mila e diciotto e due mila diciannove in Italia tutta l'attenzione mediatica e la comunicazione politica hanno continuato a insistere ossessivamente sugli arrivi via mare dei richiedenti asilo paventando la solita invasioni inesistente
In realtà nel corso del due mila e diciotto i migranti giunti via mare sono stati appena ventitré mila trecentosettanta un numero crollato di oltre l'ottanta per cento rispetto al due mila diciassette
Per ridursi nei primi nove mesi del due mila e diciannove addirittura a soli sette mila settecento casi si tratta di una cifra inferiore di cinque volte il trentanove mila che nel frattempo sono giunti in Grecia i di circa due volte e mezza ai diciannove mila approdati in Spagna oltre che sostanzialmente equiparabili
Ai sei mila quattrocento richiedenti asilo che nel due mila e diciotto l'Italia ha dovuto riammettere sul proprio territorio dei Paesi comunitari in cui si erano trasferiti illegalmente a norma del Regolamento di Dublino
Come è noto a questo crollo degli arrivi via mare è stato ottenuto al prezzo di un elevato numero di morti o fermati dalla Guardia costiera libica
Che l'Italia e l'Unione europea finanziano appositamente e da questa riportati nei campi di detenzione del Paese nordafricano dove sono tornati a subire violenze e torture ampiamente documentati oppure annegati lungo la rotta del Mediterraneo centrale ancora la più letali al mondo con più di venticinque mila morti o dispersi
Accertati dal due mila ad oggi oltre la metà di tutti quelli calcolati nelle rotte marittime a livello mondiale
Solo nel due mila e diciotto lungo il tratto di mare italo-libico l'Organizzazione mondiale delle migrazioni ne ha contati più di mille trecento per un rapporto di uno ogni trentacinque rispetto a quelli che hanno tentato la traversata
Sono diminuiti sensibilmente anche i minori stranieri non accompagnati approdati via mare
Nel due mila e diciotto sono stati poco più di tre mila cinquecento ma la loro incidenza sull'insieme dei migranti arrivati attraverso il Mediterraneo
è rimasta significativa essendo pari a più di un settimo del totale oltre al calo dei migranti sbarcati il quadro dei flussi verso l'Italia resta condizionato anche dalla sostanziale chiusura ormai da diversi anni
Dei canali regolari di ingresso per gli stranieri non comunitari che dall'estero intendano inserirsi nel Paese come lavoratori
Le relative quote annuali continuano a riguardare i quasi esclusivamente o lavoratori stagionali o stranieri già presenti che intendano convertire il motivo del proprio permesso di soggiorno
Anche per queste ragioni è da almeno sei anni che la popolazione straniera in Italia cresce a ritmi molto contenuti
Considerando pure il bilanciamento dato dalle centododici mila cinquecento acquisizioni di cittadinanza italiana nel due mila e diciotto il numero dei residenti stranieri e aumentato fisiologicamente di appena il due virgola due per cento
Giungendo a cinque milioni duecentocinquantacinque mila persone pari all'otto virgola sette per cento di tutti gli abitanti del paese
Se poi si considerano i soli soggiornanti non comunitari il loro numero è praticamente statico dal due mila sedici visto che ancora a fine due mila e diciotto ammontano a tre milioni settecentodiciassette mila una tendenza che stride con l'andamento globale se si pensa che i migranti nel mondo sono arrivati a duecentosettantadue milioni a giugno due mila e diciannove pari a più di uno ogni trenta abitanti della terra
Tra questi quasi ventiquattro milioni sono rappresentati da rifugiati i richiedenti asilo a cui si devono aggiungere quarantuno milioni di sfollati interni e circa cinque milioni di altri rifugiati palestinesi sotto una gestione separata delle Nazioni Unite
Nel contesto dell'Unione Europea l'Italia si colloca al terzo posto per numero di stranieri residenti dopo la Germania con nove milioni e settecento mila il Regno Unito con sei milioni e trecento mila
La Germania in particolare si distingue per un ruolo rilevante nell'accoglienza dal momento che a fine due mila diciotto ospitava ben un milione e cento mila rifugiati i trecentosettanta mila richiedenti asilo
Peraltro in Italia all'aumento annuo di centoundici mila presenze tra i residenti stranieri hanno contribuito in maniera significativa il sessantacinque mila quattrocento bambini nati nel corso del due mila e diciotto da coppie straniere già presenti nel Paese
I quali non sono quindi immigrati si tratta di un numero che continua a diminuire insieme a quello delle nuove nascite nel loro complesso
Quattrocentotrentanove mila nel due mila e diciotto il livello più basso registrato da molti anni sulle quale inondati stranieri incidono per poco più di un settimo
Del resto grazie a una storia dell'immigrazione ormai matura in Italia ammonta a quasi un milione e mezzo il numero di stranieri che nel corso degli anni hanno acquisito la cittadinanza italiana
Mentre tra i residenti stranieri quelli nati in Italia le seconde generazioni in senso stretto
Sono già più di un quinto del totale ovvero circa un milione cento mila persone
Le quali sono quindi straniere solo da un punto di vista giuridico bella metà di costoro ovvero circa cinquecento trentuno mila individui e costituita da bambini e giovani che siedono sui banchi delle scuole italiane
I quali costituiscono quasi due terzi degli ottocentoquarantadue mila alunni stranieri complessivi che a loro volta rappresentano un decimo di tutta la popolazione scolastica italiana
A fronte di questi segnali di radicamento restano in ogni caso evidenti le penalizzazioni e le discriminazioni sul piano dell'inserimento sociale e occupazionale soprattutto in un mercato del lavoro estremamente rigido e segmentato come quello italiano
I due milioni quattrocentocinquantacinque mila lavoratori stranieri presenti in Italia a fine due mila e diciotto costituiscono un decimo di tutti gli occupati del Paese
In ben due casi su tre sono impiegati nel settore dei servizi oltre un quarto di essi lavora nell'industria il restante sei virgola quattro per cento in agricoltura
Per il sessantatré per cento si tratta di lavoratori che svolgono attività non qualificate operaie nelle quali incidono rispettivamente per un terzo e per un settimo mentre solo sette ogni cento sono impiegati in professioni qualificate
L'incidenza più alta di lavoratori stranieri si rileva nei servizi domestici dove la loro quotazione il settanta per cento e come è noto riguarda soprattutto donne
Questo comparto assorbe infatti ben il quarantadue per cento di tutte le occupate straniere in Italia a sua volta la componente maschile degli occupati stranieri e impiegata per il quarantatré per cento nell'industria e nell'edilizia che da sola assorbe un decimo di tutti gli immigrati che lavorano
Ma sono stranieri anche quasi la metà dei venditori ambulanti e più di un terzo di Facchini braccianti agricoli manovali e personale non qualificato della ristorazione
Non a caso i lavoratori immigrati per ben il trentaquattro virgola quattro per cento ossia per oltre un terzo sono sopra istruiti a fronte del ventitré virgola cinque per cento degli italiani
Per il sette virgola sei per cento solo al sotto occupati cioè lavorano minore di quelle per cui sarebbero disponibili contro il tre virgola tre per cento degli italiani
Il percepiscono una retribuzione media mensile di poco più di mille euro inferiore di circa un quarto rispetto a quella di mille quattrocento euro degli italiani
Un importo che peraltro tra gli stranieri si abbassa di un ulteriore venticinque per cento per le sole donne in un tale contesto l'ambito del lavoro autonomo continua a distinguersi per crescita e dinamismo
Come attestano annualmente dal rapporto immigrazioni imprenditoria curato dai Beatles nel due mila e diciotto le imprese condotte da stranieri
Hanno superato le seicento mila unità arrivando a rappresentare degni dieci per cento del tessuto d'impresa nazionale
Se ben inseriti nel mercato occupazionale in condizioni di svantaggio al lavoro degli immigrati è ascrivibile il nove per cento del PIL nazionale una quota quantificabile in centotrentanove miliardi di euro
E l'entità delle loro rimesse è aumentata da i circa cinque miliardi di euro del due mila e diciassette
Ai sei virgola due miliardi del due mila e diciotto
Sopravanzando ancora di più la somma che l'Italia impiega per gli aiuti internazionali allo sviluppo la quale già più bassa di quella a cui il nostro Paese sarebbe tenuto nel due mila e diciotto è stata decurtata di circa un terzo contribuire a una corretta consapevolezza del panorama migratorio italiano attraverso una lettura ragionata dei dati e delle dinamiche strutturali del fenomeno
Continua a costituire la funzione principale del dossier statistico immigrazione
Uno strumento conoscitivo che intende porsi al servizio di una società che senza paura infondate e chiusure preconcette resti aperta al futuro e all'incontro con gli altri
Ecco qua grazie abbiamo visto questo video che era ricco di imputati di numeri di cifre
E io non vorrei trattenermi ancora molto su questi numeri vorrei fare un intervento che
Inquadra che riesce che riesca enucleare alcuni spunti spunti di inquadramento di questa situazione che abbiamo visto illustrata dalle cifre anche perché poi avete il dossier tra le mani e quindi i numeri possono essere facilmente consultati anche lui
Ecco dicevamo all'inizio abbiamo passato un anno terribile terribile per l'immigrazione e allora come come iniziare una riflessione su quest'anno
Per innanzitutto noi potremmo dire che e sappiamo tutti che nella storia
Nella storia delle culture dei popoli ci sono ci sono epoche in cui si scoprono principi di civiltà che poi valgono per sempre
Che valgono in ogni tempo
E ad ogni latitudine per così dire e che costituiscono dei veri e propri punti di non ritorno perché dal momento in cui vengono scoperti e sanciti non se ne può più prescindere
E come quando uno apre la porta di di una stanza vede quello che c'è dentro
Ecco da quel momento in poi non può più far finta di non aver visto niente ma richiudendo la porta da quel momento in poi saprà sempre che cosa ha visto dietro la porta a meno che appunto non faccia finta
Ho voglia imbrogliare ossia un mistificatoria
Ecco allo stesso modo
Quando si perviene ad acquisizioni di civiltà che hanno un valore universale nella storia dell'umanità
Ecco da quel momento ogni tentativo di negarle di rinnegare le rappresenta tout-court
Una regressione
Una regressione dell'umano un arretramento verso fasi più incivili a volte anche più bestiali
Ecco questo è a nostro avviso esattamente ciò a cui abbiamo assistito nell'anno appena trascorso c'è stato un tentativo sistematico di precipitare la nostra società
E in quelle che Hegel chiamava le spoglie dismesse dello spirito cioè a a fasi storiche sepolte superati e morte
Che nessuno che abbia un minimo di coscienza storica penserebbe mai di per ravvivare e pure questo è successo in quest'anno e che cosa abbiamo visto in particolare realizzarsi quest'anno in questi dodici mesi
E noi lo potremmo chiamare un
Senza esagerare un oscuramento ma specie di eclissi del senso dell'umano
Che ha provocato effetti una regressione su tanti piani sul piano civile sul piano sociale sul piano politico e anche sul piano giuridico sia dell'Italia sia dell'Europa
E dinanzi a che cosa c'è stato questo arretramento dinanzi a quella che sia l'Italia sia l'Europa hanno chiamato da qualche anno la crisi dei migranti
Che però a essere onesti proprio per le ragioni che stiamo qui l'usando uno dovrebbe forse chiamare più correttamente la crisi dell'Europa di fronte alla questione dei migranti
E noi abbiamo visto che pur di fare una fermare i flussi di ingressi di immigrati
Sono stati traditi
E continuano ancora essere traditi principi di civiltà fondamentali principi di civiltà costitutivi del nostro Paese
E del nostro continente principi di civiltà che sono nati in Europa sono stati codificati da almeno duecentocinquanta anni
E poi si sono riflessi come sappiamo in tante costituzioni nazionali compresa quella italiana e sono usciti anche dai confini europei e hanno ispirato dichiarazioni universali trattati convenzioni internazionali
E non dimentichiamo anche perché questo è importante sottolinearlo che per questi principi tante generazioni hanno speso e a volte e perso la vita
Pur di difenderli e di riaffermare l'in periodi bui della storia
Ecco sono periodi che non vorremmo ovviamente mai vedere ripetersi neanche nelle loro fasi preparatorie
E tuttavia in quest'anno in Italia abbiamo visto tutti con grande preoccupazione non solo che
Per riaffacciarsi
Nelle fasi preliminari questi periodi ma anche riabilitativi
E abbiamo visto tutti le manifestazioni di piazza volgari eclatanti in cui da una parte c'erano folle inferocite avvolte da una parte c'erano politici senza scrupoli a volte c'erano entrambi che si sono scagliati bava alla bocca con una violenza verbale inaudita contro gli immigrati e contro chi ha osato secondo loro soccorre le in mare e difenderne diritti
Ecco noi parlavamo poco fa di epoche fondamentali no in cui sono state realizzate conquiste culturali imprescindibile credibili ecco una di queste probabilmente è stata proprio l'Illuminismo
Duecentocinquanta trecento anni fa
Ecco noi tutti abbiamo imparato a scuola ci sono le scuole qui quindici gli studenti potranno confermare quali sono i tre principali principi che rappresento non la cifra dell'Illuminismo e che peraltro sono state anche la base
Della universalità dei diritti umani dei diritti civili che nascono proprio in quest'epoca la libertà l'uguaglianza della fraternità ora questi sono principi che non solo qualificano dovrebbero qualificare la nostra identità di europei degli italiani
Ma
Come dicevo rappresenta un acquisizioni universale quindi non possono essere negati senza che con ciò venga da una parte rinnegata la nostra identità e dall'altra
Non venga attuata una regressione appunto civile culturale in senso lato eppure
Se lasciamo da parte un attimo perché vorrò ritornarci verso la fine del mio intervento il principio della fraternità l'ultimo forse più inattuale dei tre
Ecco noi abbiamo assistito chi studia le migrazioni assiste al fatto che in Italia la negazione dell'uguaglianza e della libertà
Nei confronti degli stranieri è diventata talmente sistemica che è perfettamente verificabile da decenni nei dati di realtà
Nei dati che noi diamo
Ne abbiamo visto in particolare da una parte per quello che riguarda la negazione del principio di uguaglianza che questo sì realizza in maniera paradigmatica soprattutto nell'inserimento sociale degli stranieri c'è
Per quello che riguarda la loro partecipazione attiva alla vita collettiva e anche all'accesso
Ai servizi e ai beni fondamentali di Guelfa perché perché abbiamo adottato in Italia da tanti anni un modello che potremmo chiamare subordinazione in questa
Che ha finito per rendere strutturale la disparità di trattamento e anche l'inferiorità azione degli stranieri rispetto agli italiani e dall'altra invece il principio di libertà non li abbiamo visto realizzato in maniera esemplare soprattutto nell'inserimento occupazionale anche qui perché abbiamo adottato un modello che in questo caso potremmo chiamare segregazionista
Che ha perpetrato dinamiche di di costrizione di sfruttamento che son diventate talmente Piero passive
Talmente perverse che nei casi più gravi lo sappiamo tutti hanno toccato sfiorato e addirittura sono sfociate in forme
Che non è esagerato chiamare Neo schiavisti che e i dati che avete visto qui nel video confermano esattamente questi due modelli
Io mi limiterò adesso fare solo qualche esempio ma tanto lo abbiamo già visto
Nei dati per esempio riguardo al modello subordinazione mista con cui abbiamo negato la parità di trattamento agli stranieri inserimento sociale ecco a cosa dovremo pensare dobbiamo pensare innanzitutto
Alle tante forme di discriminazione che noi in quarant'anni abbiamo avuto legate alle varie provenienze usando un titolo demonizzando e come quello di invasore
Ininterrottamente per quarant'anni senza la minima evidenza scientifica che giustificasse questo titolo e noi sappiamo che lo abbiamo riservato a turno in quarant'anni a diverse collettività che abbiamo di volta in volta stigmatizzato non sto qui a fare la cronistoria
Solo molto rapidamente vi ricordate negli anni ottanta ce l'avevamo tutti con gli africani neri che chiamavamo di spregiativamente vu'cumprà
E chissà perché poi pensavamo che fossero tutti marocchini anche se poi sappiamo tutti che non tutti marocchini sono migliorino
C'è questa Ford questa specie di sindrome da sineddoche no per cui ne prendiamo una parte per il tutto no facendo errori madornali e poi negli stessi anni ce l'avevamo con i polacchi
Perché era vox populi che ce ne fossero troppi ai ai ai semafori ai semafori in affari la Patrizia aiuto arrivano i polacchi che ci invadono
Poi negli anni successivi negli anni Novanta è venuto il turno degli albanesi perché abbiamo avuto due flussi nel novantuno e nel novantasette in cui però se facciamo la somma ne son venute qualche decina di migliaia però è stato impressionante forse vedere nel novantuno Nell agosto novantuno questa nave Vlora che era stracarico ad albanesi sappiamo tutti come li abbiamo trattati
In quell'occasione e in quell'occasione il il la Gazzetta del mezzo Mezzogiorno titolò il giorno dopo a piena pagina invasione
Ecco questo giornale forse senza saperlo ha consacrato la lente attraverso la quale noi abbiamo letto questo fenomeno per quarant'anni
Una lente assolutamente distorta poi negli anni Duemila pensavamo di esse di dovesse di dover essere imbastita i romeni perché nel due mila sette sono entrati nell'Unione Europea
Ahimè non ci siamo accorti che c'ha da anni prima erano la prima collettività straniera più numerosa e in Italia già da qualche anno prima quindi probabilmente avevamo avuto un'invasione di cui non c'eravamo accorti e poi sappiamo che dal due mila undici in poi
è toccato di nuovo agli africani
Perché c'è stato il boom peraltro adesso del tutto esaurito avete visto nel due mila diciannove nei primi dieci mesi abbiamo avuto
Sette mila settecento sbarchi quindi il boom
Esaurito però abbiamo avuti tutti il terrore di essere invasi dagli africani
Nonostante gli africani siano un quinto di tutta la popolazione straniera residente in Italia e se andiamo a vedere le statistiche i soli romeni che sono ancora oggi la collettività più numerosa superano di numeri tutti gli africani messi insieme
Quindi non solo nessuna invasione mai stata innata in atto
Ma in quest'anno mentre da una parte c'hanno voluto far credere che cinque miliardi di euro che l'Italia spendeva annualmente
Peraltro con contributi dell'Unione Europea per l'accoglienza e l'integrazione dei richiedenti asilo e dei rifugiati questi nuovi invasori ecco che cinque miliardi erano troppi
Chi ha mai parlato in quest'anno di quanto lo Stato italiano perde annualmente in termini di evasione fiscale
Centonove miliardi di euro una cifra ventidue volte quasi superiore a quei cinque miliardi ma altro che Italia piena di invasori noi dovremmo dire che l'Italia è piena di evasori
No e questi sì che sono prima di tutto italiano
E poi pensiamo anche al disconoscimento alla denigrazione che in tutti questi anni abbiamo avuto per le appartenenze religiose altre
Hanno messo in testa che eravamo invasi da musulmani che noi immediatamente identificavamo come fanatici integralisti poi come potenziali terroristi no
Ecco oppure
Allusivi li mento che abbiamo avuto verso le tradizioni e le abitudini culturali delle altre
Collettività e noi abbiamo assistito a un cambiamento antropologico in questi anni perché abbiamo prima nutrito
Sospetto diffidenza verso queste culture poi abbiamo nutrito
E inimicizia ultimamente abbiamo nutrito vero e proprio oggi ho e quello che noi eravamo un popolo apprezzato da tutti per capacità di empatia
Di accoglienza diventato un popolo rancoroso e li poroso verso le altre culture
E poi pensiamo anche le barriere normative alle soglie di sbarramento amministrative che hanno precluso il rinnovo di certi permessi di soggiorno soprattutto per lavoro
Anche qui abbiamo una legge vecchia di ventuno anni il testo unica del novantotto che poi è stato a parte il due mila due è stato aggiustato con dei pacchetti cosiddetti sicurezza una tantum
Mai governiamo un fenomeno decisivo per le sorti del nostro Paese con una legge vecchia
Pecchia che non dovremmo chiederci quanto ancora colga nella realtà per esempio nel lavoro presuppone una continuità lavorativa per i rinnovi di permesso di soggiorno e sappiamo benissimo che soprattutto dopo la crisi economica
Il lavoro è diventato per tutti più precario
E per non parlare poi della cittadinanza
è scandaloso che in ventisette anni dal varo della legge di cittadinanza nessun governo sia riuscito ancora oggi a riformarla
Sette anni e un quarto di sera
Di una legge che è nata già vecchia già anacronistica
Non solo perché impegnata come sappiamo sullo ius sanguinis ma io credo che sia uno dei pochi casi al mondo in cui non c'è una uno sbarramento nella in regressione
Delle generazioni questo significa che oggi può diventare facilmente italiano uno che vanta addirittura ascendenze precedenti all'Unità d'Italia è pazzesco questo dal Regno delle due Sicilie
E persone che stanno ormai qui si affacciano gialle terze generazioni non possono avere la cittadinanza italiana
E poi abbiamo anche tanti
Grazie
E abbiamo poi tante altre forme per esempio impedimenti alle misure di sostegno al reddito di contrasto alla povertà reddito di cittadinanza l'abbiamo visto quest'anno è una specialità
Le modalità con cui è stato impedito l'accesso di fatto al reddito di cittadinanza intanto riservando lo solo a chi aveva un permesso di lunga durata e
Di una residenza decennale se quintuplicata rispetto al reddito di inclusione precedente e poi sappiamo benissimo il il ministero dell'interno non ha mai emanato
Una un decreto in cui avrebbe dovuto specificare i Paesi che erano esentati
Dal presentare una documentazione aggiuntiva rispetto all'ISEE e l'INPS ha bloccato con una circolare da quella data in poi le domande quindi è stato un blocco burocratico e poi noi sappiamo che abbiamo sfruttata in agricoltura
Passiamo al lavoro a quel modello segregazionista del lavoro quante decine di migliaia di immigrati sono sfruttati in agricoltura sotto caporalato
Devono lavorare quattordici ore al giorno in nero d'estate in sede a temperature che arrivano anche sopra i quaranta gradi
E devono chiamare padrone e i loro datori di lavoro fare tre passi indietro e chinare la testa al loro passaggio
è una cosa incredibile questo ne abbiamo visto che lunedì scorso c'è stato uno sciopero generale il secondo sciopero generale di questi lavoratori a latina per questi motivi
E perché dire invece poi delle collaboratrici domestiche assistenti familiari abbiamo visto il settanta per cento di chi fa questo lavoro è straniero o straniera perché sappiamo che appannaggio soprattutto le donne riscattate senza senza turni di riposo giornalieri settimanali e festivi a volte che devono lavorare anche con mansioni parasanitaria avvolte molestate sessualmente all'interno delle famiglie che ha e che non soprattutto non possono ricongiungere i familiari con situazioni drammatiche a volte i coniugi i mariti i partner insieme ai figli rimasti in patria maturano un risentimento
E noi abbiamo il triste privilegio di aver dato il nome a una grave forma di disturbo psicologico la sindrome Italia si chiama a donne che sono rientrate dopo aver fatto questa esperienza qua ora come si esce
Come si esce da tutto questo
Noi parlavamo all'inizio dei principi illuministici vero di di libertà di uguaglianza di fraternità sono tre principi che pensiamoci bene solo apparentemente stanno sullo stesso piano in realtà i primi due l'uguaglianza e la libertà
Derivano dall'ultimo forse l'hanno messo all'ultimo perché diventa la chiave d'interpretazione degli altri due perché dico questo perché solo se si percepisce un legame di umana fratellanza con lo straniero cioè avverto che nelle cose più elementari più costitutive siamo veramente fatti della stessa pasta allora io posso riconoscere sia all'uguaglianza
Sì anche la libertà perché avendo come fratelli uno statuto paritario orizzontale nessuno è autorizzato a ergersi sopra l'altro per sopra farlo per costringerle
Ecco
Noi sappiamo che proprio la Fratellanza è stato però il principio che ha avuto la minor fortuna sia storicamente perché è stato il rimorso di fatto sin dall'epoca illuministica è stato sostituito in un'epoca in cui c'era il rifiuto l'uscita dalla minorità il rifiuto di ogni dipendenza da autorità
Civile religiosa anche trascendente ecco questo qui questo principio così inattuale forse che rende anche un po'il attuale per intervento non lo so
è un po'perché sapeva aveva un sapore ancora molto religioso un po'perché quando ci si dice fratel discussi implica sempre che ci sia almeno un genitore comune
Quindi almeno la dipendenza da un altro ecco già in epoca illuministica era stato sostituito da cosa da un principio molto più restrittivo che è quello della cittadinanza per cui che cosa ne è derivato
Che noi possiamo dirci uguali e liberi non più e non tanto perché ci riconosciamo parte di una famiglia universale del genere umano in nome della fratellanza universale no
Nella misura in cui molto più rispettivamente siamo concittadini abbiamo cominciato a considerare normale che allora chi non è cittadino come me chi è straniero debba essere un po'meno vuole un po'meno libero di quanto io sia
Percorre poi
Poiché il passaggio dal piano giuridico al piano come lo vogliamo chiamare unto logico è brevissimo
Non c'è toccato in quest'anno sentire anche rispolverata l'idea agghiacciante razzista che tutto sommato questo condizione di disuguaglianza di subordinazione spetta agli stranieri per natura
Ecco ora noi come possiamo recuperare questa deriva probabilmente recuperando riabilitando quel principio e anche ripensando lo quel principio dimenticato e rimosso
Della fratellanza umana no
E al di là delle parole dei discorsi della retorica
E probabilmente quello di cui noi abbiamo più bisogno oggi è di toccare con mano che davvero l'altro davvero lo straniero fratello
Che al di là delle differenze di cultura di lingua di religione abbiamo davanti a noi persone fatte della stessa sostanza della stessa pasta siamo fatti della stessa carne e e quindi abbiamo un minimo comune denominatore che ci unisce che è fondato su comuni Bissoni sulle comuni fragilità che abbiamo e soprattutto in Italia dovremmo renderci conto
Che quelle legittime Paure in base alle quali ci hanno hanno cercato di convincerci ci hanno addestrato
A odiare gli immigrati perché volevano convincerci che ne fossero loro la causa la paura di non farcela la paura di non arrivare a fine mese di indebitarsi di perdere il lavoro la paura per i figli di non trovare casa di dover partire la paura di fallire
E la paura di ammalarsi la paura del futuro queste sono paure che noi condividiamo con gli immigrati
Che sono qua e che condivido e che condividono con loro anche tutti quegli italiani che soffrono le disfunzioni endemiche di un sistema che li mette gli uni agli altri ai margini della società
Noi non dovremmo quindi cederà alla tentazione di alimentare come hanno cercato di convincerci una guerra tra poveri la guerra tra disagiati
Demonizzando gli ultimi arrivati gli stranieri dando loro colpe che non hanno e facendo nel capro espiatorio di che cosa
Di quella che il professor ferraioli a molto opportunamente definito una torsione del conflitto sociale che cos'è la torsione del conflitto sociale
E il fatto che noi abbiamo piano piano sostituito allo scontro tradizionale che si muoveva sempre tappo veri ricchi tra chi è schiacciato dal potere e chi lo gestisce la capiamo oggi sostituito una guerra tra poveri e impoveriti
Cioè tra persone ugualmente impotente
Ecco non facciamo questo errore per favore perché faremmo il più grande favore
Ha un potere inetto per consentirgli di conservare il proprio status
Ora però questa fratellanza di cui dicevamo non basta enunciarla parole non basta capirlo intellettualmente
Occorrerebbe come dicevo prima toccarla con mano cioè questo significa viverla con la propria pelle sulla propria pelle no occorrerebbe fare un'esperienza se mi passate il termine tattile
L'esperienza viva della fraternità ecco perché oggi noi abbiamo bisogno di luoghi fisici di luoghi reali di luoghi concreti in cui sperimentare da una parte l'estraneità la fatica delle sanità però dall'altra anche la fatica non meno faticosa della fraternità
Con luoghi come era per esempio Riace
Oppure come Bossi
Come borse
Cos'hanno questi luoghi di speciale
Hanno dalla loro l'eloquenza dei fatti cioè la capacità di smentire solo per il fatto che esistono con la loro semplice esistenza
La convinzione ideologica che l'integrazione non è possibile è smentita dai fatti da questi nuovi
Quindi solo quando ne facciamo questa esperienza diretta possiamo comprendere tutto il resto per esempio possiamo capire
Con tutti noi stessi
Che si aprano non solo i portici aprono corridoi umanitari che vacui uno
I campi di torture libici dove stanno tra i cinquecento e i settecento mila migranti imprigionati come sappiamo e che subiscono ogni giorno le più atroci bestiali Lenzi ecco questo lo capiamo solo se tocchiamo con mano
L'essere fratelli oppure e capiremmo che dovremmo riappropriarci delle rotte marittime del Mediterraneo centrale strappando i profughi da una gestione criminale
Dei trafficanti che abbiamo elevato parlando di interlocutori nel due mila diciassette questi trafficanti sono diventati la controparte di accordi che abbiamo fatto con la Libia
Oppure dovremo mettere mano a riprogrammare gli ingressi dei migranti economici prevedendo quote hanno e che non riguarda che riguardino arrivi dall'estero effettivi noi abbiamo quote sostanzialmente bloccate dal due mila e undici e che siano mirati in maniera più specifica non solo ai fabbisogni anche ai profili professionali ed anche alle differenti possibilità di insediamento per esempio ripristinando ingresso per ricerca lavoro
E poiché si metta mano a una revisione europea degli degli accordi con la Libia e con la Turchia
Paesi a cui noi abbiamo dato al primo centinaia di milioni di euro e al secondo miliardi di euro
E al quale a questo secondo che sarebbe la Turchia abbiamo anche come Italia venduto armi per trecentosessanta milioni nel due mila diciotto
Sono Paesi in cui noi abbiamo esternalizzato le frontiere
Abbiamo delegato la pratica dei respingimenti nonostante abbiano dimostrato ampiamente e lo stanno ancora dimostrando di attuarla questo di attuarlo questo risparmi respingimento in maniera indegna
Di ogni più elementare regola di umanità
Ecco davvero dicevamo l'ora di alzare la testa no come abbiamo titolato la nostra in tutto introduzione l'ora di dire basta di dare risposte concrete subito
E per fare questo noi dobbiamo impegnare corpi cuori intelligenze a una li umanizza azione del nostro Paese delle persone
In nome di che cosa in nome di quella stessa italianità che noi abbiamo visto così sbandierata le
Anche però corsi offesa perché in ne ha sentore veramente i palchi dei comici ecco questo io credo che sia possibile farlo lo perdiamo tutti qua
E possibile farlo davvero e a ciascuno di noi spetta la sua parte luoghi e dal posto in cui si trova a operare quotidianamente grazie
Grazie grazie a Luca di sullo per questa relazione così spicca così densa
Di significati che ha chiamato in causa come dire valori principi di civiltà come li ha definiti così importanti fondanti
Quello che ha richiamato quali appunto quelli di libertà di uguaglianza e ancor prima come sottolineava di di fraternità
E quindi ha sottolineato anche tutta l'importanza un po'di dell'impegno cui siamo chiamati per rivalutare ripensare quindi attualizzare questi principi proprio a partire dal principio di di fraternità
Grazie a partire da questa ricchezza pasta quindi la parola passiamo la parola ai nostri gratis ivi autorevoli ospiti
Iniziamo da Luciano Manicardi
Luciano Manicardi solo due parole è già stato ricordato più volte Priore della comunità di Bose
Credo la comunità come Luciano stesso non abbiano bisogno di ulteriori presentazioni ricordo parole però soltanto per chi non la conoscesse che la comunità monastica di Bose una comunità unita nel suo genere in Italia e in Europa
Che nasce alla fine degli anni Sessanta all'indomani del concilio Vaticano secondo a partire da tre caratteristiche fondamentali
Cioè quelle dell'essere appunto una comunità monastica ecumenica e laicale e quindi raccoglie un gruppo di persone raccoglie fratelli e sorelle monache e monaci di di diverse appartenenze cristiane che appartengono a chieste diverse quindi un segnale anche questo punto di fratellanza che già di per sé richiama quanto abbiamo finora ha sottolineato a Luciano Manicardi ovviamente chiediamo una riflessione un commento sulle porte PC questioni che il panorama migratorio italiano europeo richiama anche a partire da da quanto già sottolineato grazie
Grazie grazie a voi
Mi ha colpito nel parole di Luca un paio di affermazioni anzitutto come c'è un problema di arrivo un manifestazione del nostro Paese
Politiche cattive non solo cattive politica politiche cattive e odio diffuso
Che si scatena che si è scatenata in quest'ultimo anno ne è stato un esempio
Clamoroso nei confronti dei migranti e dicono di qualche cosa di più grave ancora e più esteso
Di un problema che riguarda esattamente la la nostra umanità e giustamente credo Luca parlasse del problema di una fraternità
Come dire se questo è stato un annus horribilis questo è stato un anno terribile occorre vegliare lavorare affinché non ce ne sia un altro poi un'altra ancora e poi un decennio poi magari anche un ventennio parola che per noi anche dei degli dei delle e degli enti piuttosto cupi
Ma a partire da ciò che ho ascoltato mi sembra la la riflessione la meditazione che vi offro
Cerca di cogliere tre punti in cui emerge direi questo odio e giustamente Luca faceva riferimento a un sospetto divenuto inimicizia trasformatosi in odio
E questi tre punti in cui è emerso questo odio ma e e in cui occorre lavorare per attraversava controbattere questo odio io sono la parola
Parola la comunicazione il volto il volto dell'altro e di Ray la memoria e tre elementi decisivi per ricostruire
Una umanità degna di questo nome
La parola
Tra l'altro ma è una scoperta che ho fatto ieri mi abbagliato farò anche il riferimento a questo libro che ho scoperto solo ieri pomeriggio Caroline Emma che controllo odio che viene molto
L'incontro a questo a a quanto stiamo dicendo che si riferisce soprattutto al panorama politico tedesco ma anche lì possiamo scoprire una fratellanza in questo caso in un odio che si scatena
La parola
Beh ciò che mi ha colpito
è stato nel il venticinque luglio di quest'anno dopo che vi era stato un disastroso naufragio contanti morti nel mediterraneo vedere
Dei postura sui sociale il terreno di coltura di una cultura dell'odio
Oggi diffusa dei commenti che dirà ripugnanti ancora poco i Pesce avranno da mangiare peggio per loro se non partivano non moriva e così via
Ecco ne è venuto in mente quanto scriveva Ernest Bloch negli anni Trenta riferendosi al
Consenso di massa dato al nazismo la metamorfosi in demoni di gente comune la metamorfosi in Damon il vigente comune
Madre di famiglia con la bambina accanto
Le la persona ordinaria capace di esprimere sentimenti e assolutamente inumani che tradiscono quel livello di umanità che è antecedente qualunque opzione filosofica religiosa o confessionale
La metamorfosi in demoni di gente comune ecco
Questo impressiona e certamente tra le responsabilità vi sono quelle dei responsabili responsabili
Quelli che Marco Revelli chiama le e Little negative il discorso politico degenerato dei fomentatori di odio
E ci sono quelle politiche che un altro intellettuale come e clienti Balibar ha definito così
Nel Mediterraneo la situazione è sempre più tesa un'ecatombe quotidiana in parte dissimulata
Statiche per parte loro istituiscono tollerano pratiche di eliminazione che la storia giudicherà senza dubbio come criminali
Credo che queste parole forte siano tuttavia assolutamente
Adeguata ecco quello che sa che colpisce deve colpirsi parcheggi deve portare a reagire non solo a ammutolire azioni che forse sarebbe la prima reazione
Reagire a questo quasi la rivendicazione di un diritto alla cattiveria come se la cattiveria fosse segno ormai di di autenticità
Nel ventinove siamo sempre in questi anni tristi del passato europeo Günther Anders e Hannah Arendt che allora erano marito e moglie hanno organizzato a Berlino un convegno per riflettere sul linguaggio utilizzato nei in discorsi politici linguaggio in cui ricorrevano le parole razza sangue Vuolo
Ecco sappiamo bene come quelle discorso ha preparato ha plasmato la mente a di tante persone che è arrivato a costituire la base di un consenso di cui il nazismo ha potuto poi usufruire i propagandisti dell'odio di allora come di oggi sanno benissimo una volta che hanno individuato l'oggetto da annichilire sanno come assecondare le masse come proiettare le loro
Inclinazioni aggressive sugli altri pensando servirà se di strategia raffinate
Per affascinare chi li ascolta e anche aiutarli controlla metà da da annientare ecco l'opinione pubblica viene poi formata de formata dalle narrazioni più diffuso che normalmente sono quelle più semplificatoria non quelle complesse e che sanno affrontare con un pensiero critico la complessità appunto di di problemi anche qui c'è una lunga storia potremmo fatta rifare la storia della degenerazione del linguaggio politico in particolare in riferimento agli immigrati in Italia del del settembre due mila undici
Il rapporto preoccupato del commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg
Sul linguaggio utilizzato dai politici linguaggio intriso di razzismo
Nei confronti di immigrati Roma e sinti ecco potremmo fare non abbiamo il tempo e non ce n'è bisogno rifare la storia di questi orribili via
Di questo linguaggio
Che eh già
Un fatto noi sappiamo che la parola è una azione il linguaggio la violenza verbale in cui è stato fatto riferimento non è più leggera di è già una violenza perseguibile penalmente è già compiere il male quindi ricompra rare una dimensione entità della parola in particolare nel linguaggio
Nel linguaggio politico e qui fermo il primo punto il pr
Il re
Entità della parola significa semplicemente dire questo che nel parlare dei POR rispettare l'altro
Devo rispettare me stesso e dunque
Proibì Hermes mettermi dei limiti dirmi dei no alla menzogna la volontà di manipolare rispettare la parola inutile chiamare missioni umanitarie del realtà cui poi magari corrisponderlo sgancia bombe sulla testa di c d ecco
Secondo punto il volto lo sguardo
Mi mi piace citarne alcune righe di questo libro che ripeto scoperto solo ieri pomeriggio Caroli emette contro l'odio
L'odio è un sentimento inesatto non si può odiare bene in maniera precisa perché la precisione implicherebbe una certa delicatezza uno sguardo un ascolto migliorato
Quello sforzo di differenziazione che nella singola persona con tutte le sue qualità inclinazioni riconosce un essere umano
Fumando i contorni invece
Gli individui diventano irriconoscibili restano solo collettività indistinte
E si può insultare urlare e fare chiasso un po'come viene indie ebrei le donne gli infedeli i neri le lesbiche i rifugiati i musulmani e via dicendo
Ecco
L'odio si fabbrica il proprio oggetto su misura ma lì viene perso il volto dell'altro è lui che invece occorre recuperare se una società volesse re decente non indecente
Questa terminologia e di uno studioso israeliano Avishai Margalit in cui la Società decente la si misura a partire da alcuni parametri che sono il sistema sanitario sistema scolastico il sistema carcerario e così via
Ebbene qual è una società indecente è una società che punirli alle persone
E che dice alcuni sono meno umani Dinoi pendenza questo che c'è in ogni gruppo umano considerare sempre gli altri un po'meno umani di noi ma che è alla base di eventualmente anche di
Atteggiamenti discriminatori e razzisti e violenti
Ecco allora per
L'odio
Rischia di essere cieco se non vede il volto dell'altro mi piace citare un testo di un poeta etimologia Bears
Esperto di straniero ritardi nomadismo nella sua stessa vita
E gli dice avvicinati dice lo straniero a due passi da messe gli ancora troppo lontano mi vedi per come sei tu non per come sono io l'altro lo straniero come appello
Come l'operazione
All'incontro l'altro mi provoca l'altro e forse lì c'è anche la radice della paura che posso aver dell'altro lo straniero mentre l'ho davanti al Rand M straniero ma esattamente lei che mi rivela me spesso che mi può dare a me stesso
Mi può ricordare che l'uomo è un uomo perché è l'essere che si chiede chi sono questa è la nostra domanda c'è una straniera Rita in noi stessi un'alterità in noi stessi se la riconosce non meno e forse evitiamo di dover odiare negli altri
Ecco lo straniero ci aiuta a restituirci hanno esteso
Da questo punto di vista lo straniero l'immigrato come apparizione come rivelazione che dice qualche cosa Dinoi e non sta dicendo delle cose belle Dinoi stiamo vedendo in noi stessi delle
Un odio appunto sdoganato legittimato che fa veramente impressione
Di più il volto nelle in legislazioni in ma anche in tante normative a volte che hanno riguardato dei paesi dei comuni e che prendevano di mira mendicanti rom eccetera eccetera
Il volto dell'altro è cancellato
E qui c'è purtroppo da denunciare anche una politica che ha sfruttato non solo l'emozione della paura ma anche l'emozione della vergogna inducendo persone criminalizzate per il loro stesso status clandestini senza vere commesso reati a nascondersi la vergogna e ciò che ci spinge a nascondersi a scomparire
E
E l'uso della come si dice lo sfruttamento politico di emozioni come paura e vergogna è ciò che come dire crea un consenso di pancia in tante tante persone verso delle politiche che si chiamano poi di respingimento di esclusione devo forse a ricordare che in quello che viene chiamato grande codice dell'Occidente nella Bibbia
Il mito originario di esclusione di cacciata
La cacciata dal giardino Dieudonné preceduto da due mozioni la paura e la vergogna
Viene oggi una riattualizzazione inquietante sul piano dello sfruttamento sociale e politico di queste due
Emozioni ecco allora la mia non la mia proposto dalla mia riflessione
In un bellissimo romanzo il primo romanzo di una fronda Reitano negli anni cinquanta che si intitolava un uomo invisibile
Di Lisone questo romanzo inizia dicendo questo nero americano afro americano
Dice io sono un uomo invisibile non perché io non abbia carne ossa come Chan tutti ma sono invisibile negli occhi degli altri è la struttura dei loro occhi interni che non mi vede
Ecco come dare visibilità a chi è invisibile e qui mi permetto ancora una seconda citazione da questo bel libro docente di consiglio calorosamente che coglie esattamente questo problema
Una poetessa afroamericana
C'era descrive l'esperienza dell'invisibilità in metropolitana c'è un bambino nero uno sconosciuto non lo vede
Il ragazzino viene spintonato per terra l'uomo non si ferma non lo aiuta a rialzarsi non si scusa come se non avesse avuto luogo alcun contatto come se lui non ci fosse stato nessuno
E tu vuoi che sia l'ultima volta scrive questa poetessa voi che il bambino che è stato spinto a terra venga visto venga aiutato a rialzarsi
Dalla persona che non lo ha visto che non lo ha mai visto che forse non ha mai visto niente altro che il ritratto di se stesso tu vuoi che la smettano
Non vuole che solo alcuni siano visibili solo quelli che corrispondono a un certo ritratti in vita inventato chissà quanto tempo fa e spacciato come norma mai non mediche tu vuoi che basti essere un essere umano
Che per essere visti non ci sia bisogno di ulteriori requisiti tu non vuoi che coloro che hanno un aspetto un po'diverso dalla norma vengano ignorati anzi penso che proprio non dovrebbe esistere una norma su cosa deve essere visto e cosa no
Tu non vuoi che coloro che se ne discostano per un colore di pelle o un corpo diverso un amore una fede o speranze diverse rispetto alla maggioranza che plasma questo ritratto vengano scaraventati per terra tu vuoi che la smettano
Perché è un'offesa afferma tutti non solo per coloro che finiscono per terra
E forse
E forse e chiudo questo secondo punto occorrerebbe imparare una cosa così elementare per l'uomo in quanto uomo guardare l'altro partirà dalla sua sofferenza guardare l'altro intuendo la sua sofferenza ascoltare l'altro ascoltando al di là delle sue parole la sofferenza che lo abita
In un bellissimo testo degli anni Quaranta Simon bella si interrogava su che cosa ci sia di sacro nella persona umana
E lei diceva ma non è che ci sia un principio spirituale che rende sacra la persona e dice
Quell'uomo lite sta passando per la strada con quelle braccia quel volto quel naso quelle quelle gambe è quello che sacro quell'uomo lì con quel corpo lì con quei pensieri magari neanche particolarmente elevati
Ma che sia spetta invincibile mente che gli venga fatto del bene non del male perché questo è ciò che tutti noi ti aspettiamo ognuno ogni essere umano si aspetta che gli venga fatto del bene non del male e quando dice si muove il nel cuore della persona sorge questo
Questo grido perché mi viene fatto del male lì c'è ingiustizia
Ecco ascoltare l'altro e la sofferenza
Che abita nell'altro questa è un'esperienza comune e universale e questo ci porta all'ultimissimo punto che affronto brevemente la memoria
Perché l'odio si gioca anche qui
L'odio è
Nella forma della vendetta un passato che non passa mai un essere ancorati a un ricordo del passato che mi porta reagire violentemente ancora nell'oggi oppure l'oblio del passato e quando non si ricorda quando non si fa memoria sia ripete
Perché in un Paese come l'Italia
Ci dimostriamo così smemorati di ciò che noi o i nostri nonni ai nostri avi hanno patito loro spesso essendo stato l'Italia grande paese di emigrazione
Ci non ricorda ripete ci ha insegnato Freud
La coazione a ripetere è rigettare sugli altri la sofferenza che si è subito e che non si è arrivati a elaborare attraverso il ricordo ecco
Vorrei solo ricordare
Brevemente querceto occorre reinventare pratiche norme di ospitalità forme di accoglienza a partire da una cultura della memoria
La Bibbia a delle leggi anche se costruite due mila e cinquecento anni fa che mostrando di essere molto meno barbare diciamo così di certe leggi contemporanee
Quando si dice tu non ne sfrutterà i l'immigrato perché tu sei stato immigrato in un paese straniero tuo Hammer Rai l'immediato come per spesso tu lo tratterà eccome chi è nato nel Paese
Ebbene
Tutto questo in base a una memoria della sofferenza perché tu stesso Sy ciò che significa patire a livello del lavoro discriminato il lavoro più pesante le ingiurie le emarginazioni et tu hai sofferto dunque fai di questa sofferenza subito attraverso il ricordo
Qualcosa che ti porti ad elaborare delle leggi che ti consentano di non ripetere ha da su altre il male che hai vissuto tu
Nello stesso tratto di mare e chiudo
Nello stesso tratto di mare
In cui nel canale di Sicilia dove oggi muoiono centinaia di migranti
Un secolo fa agli inizi del ventesimo secolo
Morivano tanti italiani rimpatriati dalla Tunisia dov'erano andate per lavorare
A partire dagli anni sessanta del secolo scorso sono stati i tunisini algerini e marocchine che compivano il viaggio inverso ora ci sono i tanti disperati che fuggono da fare a me guerre da miseria di altri popoli di altre zone dell'Africa a tutti costoro noi dobbiamo rendere il volto per il nome e rispettare quell'umanità che il loro di cui sono ospiti loro come lo siamo noi
E questa è la fratellanza che in quanto umani siamo chiamati a vivere quel sito è una responsabilità di tutti non dei credenti di ogni uomo in quanto uomo se vuole rispettare la sua dignità umana grazie
Grazie Luciano Manicardi per aver condiviso con noi queste riflessioni molto profonde a partire dalla preoccupazione su quella che chiama la metamorfosi in demoni di gente comune una preoccupazione che
Purtroppo comunque
Condividiamo un po'tutti che ci coinvolge un un pensiero relativo alla di umanizzazione del nostro paese che può avvenire come sottolinea attraverso la parola recuperare la dimensione etica della parola
Il volto dell'altro lo straniero opprimente del quale possiamo vedere noi stessi la nostra immagine anche i nostri errori
Per poter ritornare quindi sulla memoria rielaborare ciò che avvenuto nel passato riflettere la bora del passato per evitare che ciò che è avvenuto possa ripetersi
Quando non si fa la memoria memoria purtroppo comunque sappiamo
è facile incorrere quindi nell'errore ed è importante che ciò abbiano presenti quindi le scuole qui presenti
Passerei a questo punto la parola lisci Line che è una figura di spicco della sinistra italiana ma anche europea
Già europarlamentare nonostante la giovane età vanta un curriculum di eccezione riconducibile non soltanto alle sue competenze ma alla sua loquacità la sua abilità comunicativa
Indiscussa del suo abile uso dei social direi che è stato fondamentale nelle battaglie rimette degli ultimi mesi
Da sempre attiva sui temi dell'immigrazione perché fin dal periodo universitario già nel due mila undici all'Università di Bologna fu tra le fondatrici della dell'associazione studentesca Progrès che si occupa
Si occupava conto della sensibilizzazione della società civile
Dell'opinione pubblica sui temi legati alle politiche migratorie poi naturalmente ha lavorato nel Parlamento europeo dove è stata eletta nel due mila quattordici come relatrice per il Gruppo dei Socialisti democratici
Nella riforma del Regolamento di Dublino che come sappiamo è stata approvata dal Parlamento europeo nel due mila diciassette e ripetersi con una maggioranza dei due terzi ma che si è arenata al Consiglio europeo
Oggi Alice Line a scelto di lasciare Strasburgo nonostante tutto però
La sua presenza qui ci conferma che l'impegno rispetto comunque le politiche migratorie a queste tematiche rimane comunque per lei importante e prioritario ora ripreso dunque una frase una sua dichiarazione degli ultimi mesi dai quali che vorrei leggere qui a voi
Le forze nazionaliste e xenofobe sono riusciti a unirsi a formare un fronte compatto mentre dall'altra parte manca un eguale forza è necessario lavoro politico sociale culturale per opporsi all'odio e all'intolleranza
Io partirei quindi da cui da tutti noi da questa giornata per
Di seguire in questo lavoro importante passo la parola quindi anelli che ringrazio per la sua presenza
Buongiorno Monza natante a tutti mi mette una sveglia mi scuso oggi
Mi scuso già se ho poca voce meglio raggiunto è un onore davvero per me essere tra voi oggi Nordio raggiunto nonostante un po'di influenza che mi ha preso perché proprio ieri son tornato da Bruxelles dove a differenza di Roma è già inverno quindi lombo partita
Dicevo è davvero un onore vi ringrazio di questo invito perché
Per molti di noi
Lo Bello devo dire chiaramente senza mancare di rispetto alle comunità religiose presenti però devo dire che il dossier
Il vostro dossier e per molti di noi una sorta di bibbia laica per chi si occupa di immigrazione un testo di un'importanza straordinaria perché è una fonte essenziale per provare a costruire delle politiche migratorie migliori che si devono basare sull'analisi dei dati reali e troppo spesso non si fa
Anzi troppo spesso abbiamo visto politiche migratorie basate sulla propaganda questo dossier ha il merito di mettere in luce la situazione con una puntuale analisi ad ampio spettro di questo fenomeno così complesso e dimostra anche cosa sia drammaticamente cambiato nella situazione
Del dei migranti e dei migranti nel nostro Paese delle loro condizioni ma anche nelle politiche migratorie che hanno causato questi cambiamenti e cita presso degli strumenti formidabili per rispondere a quei luoghi comuni che circolano dappertutto nelle nostre case nei nostri bar nei nostri luoghi di lavoro luoghi comuni che ugualmente spesso sono del tutto slegati da i dati reali ecco perché è uno strumento così importante
Circolano questi luoghi comuni anche grazie ad una certa retorica politica e spesso anche ad un approccio della stampa bisogna riconoscerlo
A non approfondire questi dati a avere una narrazione sull'immigrazione che rimane superficiale ecco a non riuscire a smentire quelle informazioni false che troppo a lungo sono state fatte circolare anche grazie alle nuove tecnologie che mi danno una diffusione incredibile creano quasi una vera e propria altra realtà parallela pensate quanti sono davvero convinti
Che i famosi trentacinque euro finiscano davvero nelle tasche dei richiedenti asilo
E non invece come nella realtà
Tornino sui nostri territori a chi si occupa di fare il pane per quelle persone che si occupa di fare dei servizi d'accoglienza per la maggior parte chiaramente poi magari due euro due euro e cinquantasei però caspita quanto a lungo l'abbiamo lasciato raccontare
Ecco
Non è vero ci dimostra il dossier nella sua ultima versione
Presentata oggi che l'Italia colga più di tutti gli altri Paesi europei la Spagna la Grecia ha come abbiamo sentito nel video negli ultimi due anni hanno fatto di più quello che ancora più interessante e che qualche ministro del passato probabilmente ha cercato di non far vedere e che sono molti di più
I richiedenti asilo che ci sono stati rimandati in Italia dagli altri paesi europei ai sensi del Regolamento di Dublino poi ci torno che quelli che sono arrivati sulle nostre coste con questi viaggi disperati ma viaggi della speranza ecco anche questo è un dato che ci deve far riflettere
Ci dice il dossier che sono diminuiti gli sbarchi perviene diciamo anche per effetto degli accordi scellerati con la Libia
Ma chi è diventata più mortale la rotta del Mediterraneo centrale anche perché a chi si occupava di sopperire alle mancanze dei governi andando a salvare le persone in mare è stato è stata resa la vita impossibile
Le ONG mediterranea si watch open arms che hanno davvero si è fatta una guerra spietata contro le leggi ma bisogna avere il coraggio di riconoscere che era fumo negli occhi quella guerra per
Perché stavano sopperendo alla grave mancanza di una missione umanitaria europea che salvasse vita nel Mediterraneo se vogliamo essere conseguenti ai diritti fondamentali che stanno alla base dell'Unione Europea
Non è vero nemmeno appunto no ci dice una cosa che mi ha colpito leggendo la di spogliando il dossier
E che avete contatti giorni dello scorso Governo in cui le persone sono rimaste vergognosamente bloccate in mezzo al mare devo dire sì
Perfetto di scelte scellerate del Governo precedente italiano ma anche per un braccio di ferro cinico spietata inaccettabile degli altri Paesi europei che hanno bloccato davvero per venti giorni tra Natale e Capodanno quaranta persone per non potersi mettere d'accordo tra di loro su come accoglierle
E l'altra questione che mi ha colpito è che avete raccontato un'altra cosa che secondo me sarà dico qualche collega che fa politica sbiancato
Che da almeno sei anni la popolazione straniera in Italia dati alla mano non è in espansione
Si tratta più o meno dell'otto virgola sette per cento della popolazione è curioso che se andiamo ad alcune indagini lo fanno a chiedere in giro
Alle persone per strada quanti stranieri pensano che ci siano in Italia su tutta la popolazione
Rispondono a volte il triplo il quadruplo di questa cifra reale dicono il trenta per cento quaranta
Ecco questa è la misura della sovrarappresentazione dei migranti che si è creata nel nostro Paese perfetto di quella discorso politico e anche di quel discorso mediatico
Ecco qui credo
Dobbiamo trovare gli strumenti anche nel dossier per rispondere altrimenti succederà quello che magnificamente ci raccontava ora Luciano Manicardi e che racconta Caroline che nel nello splendido libro contro l'odio cioè se le persone diventano numeri se si tende a spersonalizzare l'emigranti e immigranti a disumani Zahar le il pazzo per la violenza e l'odio diventa brevissimo
è come se avessimo delle figure senza volto a cui indirizzare tutte le nostre rabbie tutte le nostre frustrazioni
Credo che questo sia un Paese che vada liberato
Dalla WTA per cui se ragazzi della mia amica io sono giovane solo in politica perché in Italia non è un Paese più giovani
Ma qui abbiamo dei giovani fieri però liberiamo il Paese dall'idea che siamo ragazze della mia età con due lauree oggi fa fatica a trovare un lavoro dignitoso a Bologna dove io ho finito
Un lavoro che valorizzi le competenze su cui il formato si è formato su cui il nostro Paese la formato questo sistema scolastico universitario
Ecco che se non trova lungo un lavoro dignitoso sia colpa delle quarantadue persone salvate dalla sinuoso da Mediterranea liberiamo il Paese da questa Bugia
Perché anche a un'altra cosa che ho letto che mi ha colpito nel dossier
Perché nel dibattito politico si parla sempre solo di migrazione e mai di emigrazione avete messo in luce che nel termine diciassette diciotto sono andati via dall'Italia trecento mi gli ordini dei cento mila persone
Sono più del doppio di quelli che sono sbarcati sulle nostre coste parliamo anche di questo e dei e di quell'altra migrazione forzata purtroppo
Ma ancora di più dal lettura del dossier traspare l'ipocrisia delle politiche di gestione del fenomeno a tutti i livelli guardate quindi se ne possano evincere anche alcune proposte su come riscrivere politiche migratorie che siano più lungimiranti più efficaci
Più in grado di accompagnare questo fenomeno più rispettose dei diritti cercherò di essere breve perché appunto mi ricordo al Parlamento europeo ma pochi minuti ma permettetemi siccome una sede così è così bello per me essere tra voi perché almeno parliamo tra persone che hanno anche un minimo di un'azione tecnica di questi temi e spesso in politica purtroppo illusioni contano
Basterebbe un po'di studio sul fenomeni complessi però guardate tante volte ci si chiede dove si all'Europa
Davanti alla tragedia costante nel Mediterraneo eppure la domanda è scorretta nel senso che negli ultimi anni sei Paesi europei su ventotto hanno affrontato da soli oltre l'ottanta per cento delle richieste d'asilo presentate in tutta l'Unione Europea
La domanda vera quindi è dov'erano gli altri ventidue governi è forse questa la solidarietà e la equa condivisione di responsabilità sull'accoglienza che non chiediamo noi da una certa parte politica non oggi ci vogliamo certo inventare ma stanno già scritti nei trattati europei questi principi
Vi invito a verificarli l'articolo settantotto e ottanta del Trattato sul funzionamento dell'Unione
Se questo è vero
Allora le politiche migratorie europee stanno violando e calpestando i principi che sono scritti in quei trattati che tutti i Paesi hanno sottoscritto in particolare li calpesta il Trattato di Dublino e ci arrivo giurando media non essere troppo tecnica la prima cosa è fare chiarezza in Europa non c'è nessuna invasione
Nell'anno di maggior numero di richieste d'asilo ne sono state fatte un milione trecento mila naturalmente se le immaginiamo tutte insieme questa umanità in cammino che attraversava a piedi confine era il due mila e sedici ricordate la rotta balcanica
è chiaro che una persona possa non avere magari gli strumenti il tempo per approfondire per contestualizzare possa spaventarsi un milione trecento mila son tante persone
Ma diamine diciamolo che siamo un continente di cinquecentododici milioni di abitanti vuol dire che stavamo facendo permettetemi francesismo tutto questo casino in Europa
Per lo zero virgola venticinque per cento della popolazione europea
Ma davvero ci vogliono raccontare che ventotto tra i governi più ricchi e potenti del pianeta non siano in grado di gestire questo fenomeno con soluzioni condivise come quelle per cui ci siamo battuti e che almeno al Parlamento europeo abbiamo fatto prevalere
La cosa che mi colpisce è che quello europeo non è un tema di quante persone stiano arrivando non lasciamoci raccontare neanche questo perché lo dimostra una vicenda chi vi racconto davvero in trenta secondi nel due mila e quindici si impegnarono i governi a fare centosessanta mila ricollocamento e di persone arrivate dal in Italia in Grecia negli altri paesi europei in due anni sapete quanti ne hanno fatti in due anni
Poco più di trenta mila questa è la misura della vergogna il problema vero
Non è né di quante persone arrivano né di quanto per del soldi risorse servano per accogliere dignitosamente ce lo dimostra il Canada che in quattro mesi nel due mila e sedici ha portato direttamente sul suo territorio oltre quaranta mila siriani
E questo è un Paese da solo con un oceano in mezzo può fare di più di ventotto partner europei voi capite che non è un problema organizzativo né di risorse è un problema esclusivo di mancanza di volontà politica e di egoismi nazionali da parte di tanti governi
Che non capiscono che ama sfidare europea sì risponde con delle soluzioni europee condivise
Le politiche europee di questi anni sono state di esternalizzazione delle nostre frontiere l'abbiamo visto con l'accordo cinico con la Turchia che ha bloccato migliaia di persone in condizioni inumane nelle isole greche l'abbiamo visto e non ci torno per ragioni di brevità
Né i cinici accordi con la Libia e stanno davvero rimandando le persone nell'inferno del dei centri di detenzione dove torture violenza quotidiana sono certificate addirittura dalle Nazioni Unite l'abbiamo visto in modo forse un po'più subdolo
Anche in quel tentativo di condizionare la politica dello sviluppo europea e quindi gli aiuti allo sviluppo ai Paesi particolare africani ad un maggiore controllo delle loro frontiere questo è un gravissimo errore perché la cooperazione allo sviluppo si fa per un obiettivo sradicare la povertà e diseguaglianze e costruire nuovi o far costruire nuovi muri in Africa non dividerà nella povertà nelle disuguaglianze
Allora dicevo sulla diciamo quali possono essere delle politiche diverse a livello europeo degno di questo nome
E estremamente complesso ci servono risposte di breve e di medio e di lungo termine sul breve ho già detto prima una risposta umanitaria europea sulle rotte non solo quella mediterranea con una missione umanitaria di ricerca e soccorso
Ma non dimentichiamo che tra la Bosnia Erzegovina e la Croazia
Ancora milioni che mi migliaia di persone vivono letteralmente allo sbando è l'effetto dei respingimenti collettivi quindi vietati fatti dalle autorità croate che addirittura secondo alcuni organi di stampa effettuano delle violenze sistematiche contro chi prova attraversare il confine anche quella è responsabilità ahimè delle politiche europee
La seconda questione sul medio termine cosa bisogna fare sul medio termine
Ribaltare la logica di proprietà del Regolamento di Dublino
Questo Regolamento e lo dico per chi non lo conosce ha un solo compito stabilire per ogni richiesta d'asilo effettuata nell'Unione Europea
Quale è stato membro sia responsabile per l'esame di quella richiesta e si basa da vent'anni perché prima era la convenzione su un criterio molto ipocrita che quello del primo Paese di accesso irregolare
Che è già ipocrita parlare gli accessi e regolare se mancano in tutti i modi
Le vie alternative legali e sicure per l'accesso a tutti i Paesi europei da fare subito seguendo l'esempio di chi come la e chiese evangeliche valdese come la Comunità di Sant'Egidio hanno straordinariamente fatto mettendo in campo dei corridoi umanitari dimostrando ai governi europei che cosa si può e si deve fare se solo c'è la volontà politica di farlo
Dicevo Dublino
è una norma e ipocrita anche perché ha bloccato con quel criterio migliaia di persone nei paesi di confine
Più caldo dell'Unione l'Italia la Grecia la Spagna costringendoli a presentare lì la loro richiesta d'asilo ed è una norma ingiusta diciamolo anche verso questi stessi Paesi perché se siamo un'unione dobbiamo condividere le responsabilità sull'accoglienza come chiedono i trattati
Ne abbiamo lavorato due anni pensate di durissimo negoziato sul tema più divisivo dentro al dibattito politico europeo
E dopo due anni di negoziato e ventidue riunioni dove occorre sempre ricordarlo non abbiamo mai visto alcun esponente del partito dell'ex ministro dell'Interno nemmeno per sbaglio partecipare a queste riunioni così fondamentali per le politiche migratorie italiana ed europea
In quel versante abbiamo scoperto che c'è già un'altra Europa
Che dentro al Parlamento europeo tante colleghe e colleghi di altri Paesi già hanno la consapevolezza che di fronte a questa sfida bisogna rispondere insieme siamo riusciti a riscrivere quel regolamento con l'aiuto di Esperti alcune delle organizzazioni peraltro qui presenti che ringrazio ancora i sindacati le associazioni abbiamo io scritto centoquarantacinque emendamenti perché quella logica punitiva è talmente radicata nel testo che andava iscritto tutto non bastava a cancellare quel ripete criterio
E cosa abbiamo fatto abbiamo cancellato il criterio del primo Paese di accesso e l'abbiamo sostituito con un meccanismo automatico e permanente di diciamo di ricollocamento di redistribuzione delle responsabilità su tutte le richieste d'asilo che valorizzi al contempo nel maggior modo possibile le i legami significativi che hanno queste che sono persone non dimentichiamolo mai a partire da quelli familiari ecco quindi abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione che nel novembre due mila diciassette ha visto il voto favorevole pensate
Dei due terzi del Parlamento europeo
Dai verdi alla sinistra ai socialdemocratici che io rappresentavo nel negoziato ai liberali e persino la gran parte dei popolari europea voglio dire dei colleghi del centrodestra polacco hanno votato insieme a noi per dire che anche la Polonia deve fare la sua parte sull'accoglienza ecco questo racconto che purtroppo non avete sentito spesso sui giornali
Però ecco uno rapaci già forse la nostra riforma ancora me realtà ma ci tengo a precisarlo e perché è stata bloccata proprio da chi
Come gli amici di non so che non è la sede Luca siano poi minimi si arrabbia però proprio gli amici dell'ex ministro dell'Interno al consiglio che deve decidere insieme al Parlamento europeo come modificare quella norma bloccano questa riforma così straordinariamente importante per l'Italia sono proprio Orban
E il governo polacco e slovacco il gruppo Visegrád ma qualche altro governo nazionalista di estrema destra d'Europa che non vogliono mostrare Alitalia nessuna solidarietà
Quindi io invito il nuovo governo insieme a quelli che si sono visti recentemente a Malta confermando si spera una nuova volontà politica di trovare soluzioni condivise
A fare una cosa molto semplice portate la riforma già approvata da due terzi del Parlamento nel consiglio dell'unione europea e costruito una maggioranza qualificata perché su questo non serve l'unanimità
Se noi siamo riusciti con le stesse nazionalità seduta in Parlamento e con le stesse famiglie politiche a costruire quella maggioranza non vedo perché non dovrebbero provarci e riuscirci anche i governi europei
Brevemente
Brevemente tocco l'ultimo piano
E vado verso la chiusura
Sul lungo termine io non sfuggo a chi dice aiutiamoli a casa loro
è molto ipocrita però dire aiutiamoli a casa loro se dimentichiamo che le ragioni da cui scappano sono molto più vicino a noi di quello che ci piace immaginare riguarda i nostri modelli commerciali
Quei Paesi africani abbiamo fatto molti accordi commerciali sbilanciati per il semplice fatto che siamo più forti quando ci sediamo negoziarli
Le politiche fiscali
Le politiche fiscali
Me ne sono occupata come relatrice del Parlamento europeo
Non si dice mai ma le politiche fiscali dei Paesi europei hanno un impatto diretto sui Paesi in via di sviluppo l'Unione Africana calcolato questo impatto
Per mille miliardi di dollari persi negli ultimi cinquant'anni di flussi finanziari illeciti evasione ed elusione fiscale di multinazionali nostre che vanno investire in quei Paesi
Altro che aiutiamoli a casa loro c'è moltissimo che noi dobbiamo fare a casa nostra per evitare di aumentare il circuito di diseguaglianza globali
E l'altra questione politiche estere più coerenti politiche della cooperazione allo sviluppo più forti e però anche smettere di vendere le armi ai regimi impegnati in conflitti intorno a noi perché poi non ci possiamo lamentare che qualcuno funga legittimamente dalle bombe che piovono fuori dai nostri confini che abbiamo prodotto in casa nostra ecco questa era un po'quello che si può fare a livello europeo
Brevissimamente siccome c'è anche poi una responsabilità tutta italiana quella di aver scritto una pessima legge criminogena come la Bossi-Fini e i pacchetti sicurezza di Maroni che l'hanno preceduta
Io non son presa con gli altri Paesi europei fatemi dire due parole anche su questo la Bossi-Fini una legge talmente ipocrita che l'unico modo per venire in Italia anche per chi cerca una opportunità di vita dignitosa e per fortuna che lo fa visto i dati economici che abbiamo sfogliato prima
Deve diciamo sostanzialmente riceve una telefonata da un attore i più di lavoro italiano che senza conoscerlo lo chiama nel suo Paese prendiamone uno a caso il Senegal e gli offro lavoro ma quando mai
è chiaro che scrivere politiche di questo tipo vuol dire
Voler costruire irregolarità e guarda caso chi oggi si candida a portare sicurezza alla stessa faccia di chi qualche anno fa approvato le politiche che hanno prodotto questo causa di questo dobbiamo essere ben consapevoli
Quindi tre cose
Sono poi gli stessi che hanno l'ipocrisia di prendersela coi migranti irregolari e mai con i datori di lavoro italiani che li impiegano irregolarmente i nostri campi e nelle nostre aziende
Andiamo a fare più controlli perché sappiamo dove avvenne questo sfruttamento tre cose velocemente da fare per questa nuova maggioranza la prima cambiate la Bossi-Fini con un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro che permetterebbe di sapere chi entra in modo sicuro senza affidarsi trafficanti di avere un lasso di tempo ragionevole per provare a trovare quell'opportunità che di solito si trova non in nero e senza creare quel problema di dumping sociale salariale che a volte si crea scatenando la guerra tra poveri di cui Luca prima parlava
La seconda è
Quei decreti sicurezza vanno cancellati e vanno cancellati non solo per il secondo che agisce su criminalizzando i soccorsi in mare ma per il primo che attacca frontalmente il sistema di accoglienza diffusa come voi che scrivete perfettamente nel rapporto che è l'unico che garantisce piccole soluzioni abitative adeguati controlli sui servizi di inserimento sociale che si fanno si facevano anzi perché perfetto edili e di sicurezza non si possono più fare
E anche la rendicontazione trasparente su quei fondi ecco quel sistema ce lo venivano a studiare dall'estero solo l'ipocrisia di quei decreti sicure sicurezza poteva provare a smantellare lo quindi vanno cancellati e l'ultima l'ha già detta prima Luca
Scusate quella riforma sulla legge di cittadinanza per lo ius soli è una riforma di civiltà
Perché io lo dico da fare anche a voi che siete tanti giovanissimi
Sono nata e cresciuta in un altro Paese la straniera mi ricordo cosa vuol dire il pregiudizio che lì si è annidato quando non siamo i Maurya sono nate e cresciute realtà al confine con la Svizzera dove c'è un pregiudizio verso gli italiani ancora fortissimo dopo tanti anni ecco impariamo la lezione di quella storia però io oso nata e cresciuta in un altro Paese tra di voi ci sono dei ragazzi probabilmente che magari hanno ancora il passaporto italiano ma che sono più italiani di me da questo punto di vista perché sono nati e cresciuti in questo Paese
E non si è mai fatta nella storia inclusione sociale negando un riconoscimento dei diritti e delle differenze vado a chiudere scusate ho perso due minuti rispetta la sveglia
Per dire che ci tocca tutti una grande operazione verità su questi temi le nostre diversi ruoli
C'è una domanda di sicurezza in Italia come Europa ma è una domanda di sicurezza sociale se si riesce a dare un po'più di certezze sul proprio futuro e quello dei propri figli sarà il più potente antidoto anche a quell'odio dilagante che vede dello straniero il capro espiatorio più semplice di tutti i mali sociali delle nostre difficoltà
Cerchiamo di spostare quel dito che qualcuno abilmente
E in modo furbo punta verso il basso dire colpa loro è colpa dell'ultimo arrivato se oggi stiamo male e facciamo vedere quali sono i veri responsabili di questa crisi e di queste diseguaglianze
Recuperiamo quella dimensione etica della parola diceva prima Luciano
è vero che lo straniero scegliete rivelarci agli stessi e chiudo con un piccolo reddito personale perché prima è stata citata la flora su cui io insieme l'altro fatto un documentario che si chiama anni alla nave andando vent'anni dopo cercare quei volti diciotto mila persone a bordo di una nave sola pensate
C'era una mia amica sulla flora che ora vive a Bari è una delle poche che è riuscita a fuggire dallo Stadio della Vittoria voi siete troppo giovani per ricordare andate su YouTube è stata una pagina orrenda della star italiana gli abbiamo rinchiusi in uno stadio come bestie
Lei è riuscita a fuggire con il suo marito e a scappare e divenne da allora a a Bari dove ha una figlia meravigliosa brillante tra l'altro che va benissimo a scuola
E un giorno di passaggio quando ero a Bari mi ha portato a Verona cose arriva al mare e al momento di pagare il conto no siamo entrambe corse verso la cassa sperando di fare per prime sventolando già il biglietto da dieci euro
Mentre si contendevano questo conto interviene la barista dopo averci sentito litigare
Dice a me con questo accento del nord vince
Beh guardi mi dispiace ma lei non si non può fidare l'accoglienza barese della sua amica ecco sono già parte del nostro tessuto sociale che vediamo se le comprò
Il conto l'ha pagato a lei ma ne sono stata più che felice grazie
Grazie grazie anche all'Isla N per questo suo incisivo
L'intervento che ci ha ricordato ancora una volta la forza dei numeri e quindi di un'informazione corretta contro i luoghi comuni che poi è la mission fondamentale del dossier
Quindi ci ha ricordato come il dossier quest'anno smonti innanzitutto la retorica dell'invasione ancora una volta dopo trent'anni siamo ancora lottando contro la retorica dell'invasione che evidentemente un'arma di consenso molto forte se se sopravvive in tutti questi anni
E e alle braccia che ha ricordato come i numeri del dossier sono numeri che vogliono restituire un volto alle persone che anzi proprio attraverso quel volto trovano un senso quindi non sono numeri che tolgono un volto ma sono numeri che quindi creando il gruppo per di formalizzare ma sono numeri che al contrario attraverso il gruppo cercano di dare un volto alle persone
Paesi razza e li abbiamo un po'riscoperto tutta l'importanza sottolineato tutta l'importanza il l'esigenza urgente di politiche rinnovate
Europee italiane sul fenomeno dell'immigrazione politica efficace che quindi appunto siano vedere aderenti alle questioni in campo che proprie numerici raccontano
Politiche che a breve termine ci disse passano innanzitutto da una risposta europea sulle rotte non solo sulle rotte marittime quindi sulla riapertura delle stesse ore però teso una gestione responsabile condivisa di queste stesse rotte soprattutto quando si parla di migrazioni forzate
E poi evidentemente si ricorda la l'importanza strategica fondamentale di superare la logica ipocrita del regolamento di Dublino
E che nuove risposte che ovviamente non possono che partire da una nuova volontarietà volontà politica la chiave lì
E quella della volontà Intini mezzi ci sarebbero ce l'ha appena raccontato ma poi bisogna sceglierli bisogna volerli
A lungo termine c'è da intervenire anche qui a partire forte soprattutto in questo caso dal piano italiano
Bisogna intervenire prima che ancora prima che sulle politiche estere sulle politiche interne quindi sei innanzitutto da rimettere al centro le politiche di integrazione a partire da una revisione di una legge della legge su tagli sulla cittadinanza
Che apra che sia tra l'accesso alla cittadinanza diretto delle nuove generazioni dei figli dei migranti che nascono direttamente sul nostro Paese che nel nostro Paese crescono si forma non socializza no
E quindi poi c'è da rivedere ci ricorda l'intero impianto normativo dei gestione dei flussi a partire probabilmente darà l'abrogazione di quei tre decreti sicurezza che hanno reso la la situazione particolarmente complessa e paradossalmente ingestibile gli verrebbe da dire il dossier si ricorda anche come uno dei risultati sia probabilmente verosimilmente ma insomma nei fatti anche l'allargarsi della sfera dell'irregolarità
E l'irregolarità va da sé invisibilità e torniamo quindi anche dalla relazione precedente ed è anche bacino di sfruttamento e di mala gestione
Andiamo avanti arriviamo me momento forse anche più vicino al mondo il piede i ragazzi che sono qui in sala così numerosi passa infatti la parola attacco abbiamo Camarda che stiamo molto contenti di avere qui con noi
Tappa una giornalista una graphic giornalista di origine tunisina in Italia fin dalla tenera età nove anni forse avevi otto
Quando è arrivata fin qui in Italia con i genitori età quasi distingue un po'per affrontare soprattutto attraverso l'arma un po'dell'ironia per sfidare
Attraverso l'arma dell'ironia nel suo lavoro nelle sue fumetti nelle sue graphic novel poco è lì che sono tutti gli stereotipi pregiudizi che ruotano intorno al mondo dell'Islam in Italia all'inizio soprattutto al mondo delle donne musulmane in Italia
E ci ricorda poi come spesso i problemi delle donne musulmane in Italia sono gli stessi di tutte noi donne in Italia un qualsiasi altro angolo del mondo magari a questi problemi spesso gli andrà dire papà le situazioni un po'bizzarre che chi ci ha scelto di indossare il velo come lei l'Italia si trova ad affrontare spesso proprio nel quotidiano
Da quando Muhammad ha dedicato il suo primo libro che è stato edito nel due mila e sedici sotto il velo il titolo emblematico
E invece alla rivoluzione dei gelsomini se ne parlerà meglio lei ovviamente
Alla rivoluzione dei gelsomini alla rivoluzione tunisina del due mila undici ha dedicato la sua graphic novel latita nel due mila diciotto appunto la rivoluzione dei gelsomini anche il titolo del libro
Oggi chiediamo però attacco ad intervenire sia come grafico giornalisti ma anche un po'come attivista perché un po'a una delle cifre
Chiave del suo lavoro anche quella di interpretare di comunicare attraverso l'intercultura questa doppia appartenenza questa identità trasversale di molti può ai giovani e non solo italiani
E lo fa attraverso la il linguaggio dell'intercultura sostanzialmente quindi vi chiediamo appunto di rapportarci la sua esperienza e le sue riflessioni anche sulle questioni po'molteplici che abbiamo si richiamato grazie
Prima di iniziare voleva ringraziare ovviamente lido se confronti Vito ringraziare soprattutto voi che siete qui perché oggi a a Dzeko Gavazzi sentiamo non ascoltiamo quindi grazie mille per essere qui che ci state ascoltando e ringrazio soprattutto a mescolare io sono sempre contentissima quando ci sono le scuole perché è un ambiente molto più variegata livello di pensiero il racconterò anch'io la mia esperienza di scuole romane che gli hanno accresciuto mi hanno insegnato anche come fare dibattito reale dibattito tra persone che la pensano diversamente
Sì mi occupo di a fumetto Graphic Journalism ma terra Lattanzi Trichet Becco Giallo impiego a da novembre inizieremo a vedere anche alcune una rubrica di ieri fumetti anche nella rivista confronti
E a in più lavoro anche con la rivista piccolo missionario che è una rivista della dei missionari campo Agnani
In cui cura una collana di via via è una rivista da dagli otto ai sedici anni quindi per per ragazzi
Una collana di dissi storie che signore si chiama vicini di casa che sono due famiglie una mussulmana è una che non è mussulmana che vivono vicine di casa si occupano ma diciamo i temi che affrontano sono l'impegno civile quindi per smontare quel pregiudizio delle delle famiglie immigrate a che siano musulmane o non musulmane non sono solo i migranti ma sono anche persone che vivono qui regolarmente che lavorano fanno scuola studiano e sono anche impegnate civilmente
Che ne so sul tema della disabilità sul tema dell'ambiente sul tema dell'intercultura
Ai grazie ai loro figli che sono tra virgolette quelle seconde generazioni che affrontano queste tematiche
Dal basso quindi è mi baso soprattutto sulla sulla famosa frase se vogliamo cambiare il mondo iniziamo da lei stessa e quindi è veramente sono storie molto molto molto quotidiani
E ha mio in realtà al mio lavoro principale una produzione cinematografica
Facciamo documentari essenzialmente per Al Jazeera Sanders
A sono diciamo sono specializzata da catene di cinema d'animazione a Firenze ho studiato anche giornalismo a a Roma e questo mi ha aiutato sia la telemedicina ma quindi studiare l'informazione per l'immagine sia a livello cinematografico che le paludi reportage che a livello dia diciamo di informazione televisiva
Che giornalismo quindi la parola scritta la parola detta ecco
E mi ha aiutato moltissimo nel mio lavoro nel mondo del del fumetto e qui dietro vediamo alcune vignetta da da da questo libro qui che parla diciamo delle delle mie battaglie quotidiane
L'immagine sono molto molto stereotipate quindi la comunicazione fatta anche a livello di immagine tipo l'uomo musulmano uomo barbuto con la tunica lunga eccetera non sono stati così oppure Ruozi tentare sempre quello bianco e biondo che è un vero e proprio è così
E la protagonista smonta l'immaginario che si è creato se le donne musulmane nei mass media sopra tutti i mass media mainstream
Che ha da da quando ero piccola sempre visto l'immagine l'informazione a livello mediatico è fatta soprattutto per l'ottanta per cento almeno di informazione che passa attraverso la fotografia attraverso i reportage da immagini di copertura non tanto della parola detta la parola scritta
E quindi vedevo sempre l'immaginario che ha in cui sia in un articolo con scritto terrorismo islamico c'è sempre la fotografia di una donna musulmana e vestita di nero sempre triste sempre triste è un'immagine che non mi rappresentava per niente oppure appunto quando si parla di reati di immigrazione sia sempre la foto di un bancone con tutti uomini neri
E questo ha ristretto veramente tantissimo anche il significato delle parole come diceva il collega bocciano scusami io so insomma frana quei nomi e e quindi io quando sentiamo per strada a livello quotidiano la prole immigrazione il primo che il pensiero che ci viene in mente
Un bancone nel Mediterraneo e Lampedusa si è perso veramente il significato della della della parola immigrazione nel senso più ampio
Quindi anche hai visto davanti a sono dei migranti e quando vanno da una città all'altra non per forza
Da un paese all'altro ma anche a all'interno dello stesso Paese sono anche loro dei migranti oppure degli imprenditori
O gli stessi giornalisti eccetera
Quindi sono si è perso completamente il vero significato censo pianti e delle delle parole ecco stessa cosa quando si parla di ossa umane dopo l'undici settembre del due mila uno si è scoperta una religione
All'improvviso che si chiama Islam ma purtroppo sia scoperta tramite il terrorismo quindi veramente iniziato veramente da piccola il mio impegno nel mondo della del della comunicazione della del del dei pregiudizi e il razzismo raccontato attraverso ai fumetti attraverso le storie quotidiane
Vi dicevo prima grande nel mia esperienza nelle scuole è stata molto molto importante io sono tunisina Deroma cresciuta nella periferia romana questa parte di Roma quindi conosco molto bene che Sarzana
Ha nella mia famiglia ci sono tre tipi di immigrazione diversa
Ho portato anche questo libro perché questo appare a questo libro non parla solamente della rivoluzione del due mila undici in Tunisia ma anche la storia della mia famiglia la storia della dittatura perché i miei genitori sono partiti da un Paese sono arrivati
In Italia mio padre era un insegnante impegni sia stato un attivista politico è stato esiliato nel novantuno quando io avevo quattro mesi io sono la sesta di sette figli e l'ultima romano de Roma si considera proprio romano de Roma
Tra l'altro già per le giovanissime della Roma calzolai nato a a villa Irma qui all'ospedale Casilino ha mai abitiamo accanto all'ospedale quindi il massimo dell'immigrazione che ha fatto a cento metri dall'ospedale è finita lì
Mentre gli enzimi i Tories sono immigranti corre migranti consapevoli ecco hanno scelto di andare da un paese all'altro
Mio padre è stato esiliato nel novantuno e noi l'abbiamo raggiunto nel nel novantanove quando avevo otto anni io l'ho conosciuta per la prima volta a Napoli e non sapevo neanche come era fatto a livello fotografico a livello perché la pulizia la in Tunisia c'è stata una dittatura un regime di di polizia
Essendo Benaglia un ex ministro degli Interni eccetera
E a e quindi avevano portato via tutte tutto l'archivio familiare fotografico a non è rimasto niente non sapevo neanche com'era fatta la sua voce quindi mia mamma aveva dopo avendo cresciuto sei figli da sola in Tunisia sotto la persecuzione del regime
Ha è stata anche lei costretta a lasciare il Paese otto anni dopo il fratello di mia mamma era un professore universitario è stato arrestato nel novantuno
Torturato per dieci anni
Ucciso nella nel due mila sotto tortura era per me un come un secondo padre perché lo facevano ogni tanto uscire dal carcere era anche un mezzo lei ha un modo di tortura psicolabile sono veramente degli artisti infatti di di torturare le persone nelle prigioni
Lo faccio con un sacco di uscire da per qualche giorno dalla prigione Lori buttavano in mezzo la famiglia per poi venivano lo arrestavano a manganellate davanti a tutti i suoi figli davanti a tutta la sua famiglia i vicini di casa e lo riportavano in carcere
E questo era uno dei diciamo dei più leggeri mezzi di tortura che usavano suola suo agli attivisti soprattutto e la sorella minore di mia mamma era nei sindacati studenteschi universitarie quindi anche lei è stata perseguitata per tantissimi anni sotto il naso della dittatura si è laureata al quattro volte e quindi per me è una io sono cresciuta in questo ambiente in Tunisia
E per me era molto molto importante raccontare la storia di mia mamma che era sorella di un professore carcerato di una sindacalista perseguitata di un esiliato politico ex insegnante cosa facevano queste donne
Quindi vi invito a leggere questo questo libro c'è anche una parte del de ambientata in Italia perché le persecuzioni continuano anche al di fuori del territorio tunisino tramite le ambasciate
Nel mio padre non ha mai stato nostro tutore legale perché ovviamente non lo conoscevamo è stata sempre la nostra mamma mio padre aveva l'asilo politico qui in Italia
Io e miei fratelli mia mamma non lo avevamo e quindi facevano il tutto terra quando mamma andava rinnovare i nostri passaporti qui ammassata
Facevano i di tutto per far venire mio padre all'interno del territorio e dall'ambasciata che considerato il territorio diplomatico e in quel caso potevano benissimo a restare il mio padre
Ha mia mamma pensava che mia mamma era stupida anche se andiamo a fare di tutti i giorni anche a ad qui su suolo italiano
Tutti i giorni pretendeva il suo diritto di avere il suo passaporto e i passaporti dei suoi figli il non avere il passaporto significa per non essere completamente invisibili su sua dei italiano non aver non poter andare a scuola
Non poter andare all'università non poter avere la la la copertura sanitaria non eravamo completamente invisibili per lo Stato italiano
E quindi facevano di tutto per perseguitare le persone anche al di fuori del suolo tunisino in questo modo e a di vi dicevo prima appunto della della del mio periodo scolastico gli ho imparato a fare dibattito
Quando andava a scuola avevo quattordici anni andavo a Giovanni Falcone non so perché quanti riconosca indiscutibile ha io ho imparato a fare il dibattito era stato all'inizio per media di fare comunicazione attraverso fumetto era un pilastro a scuola ha una pessima condotta pessimismo attiene insegnanti non sapevano quello che facevo
Al di fuori della scuola ovviamente non seguite il mio esempio
Non sapevano quello che facevano di fuori della scuola e quindi mi davano per una disgraziata totale senza futuro fuori scuola erano Caronna scrivevo questi fumetti e nei testi universitari
E a avevo il mio compagno di banco che mi ha cambiato completamente la mia vita mi ha insegnato a fare dibattito mi ha insegnato con le comunicare attirare anche le persone
Che la pensano diversamente da me questo mio compagno di banco era fascista
Hanno una svastica gigante nella sanità di banco tra l'altro non era solamente il suo odio nei miei confronti ma era anche un problema mio io rifiutavo completamenti di parlare con lui perché la pensava diversamente da me
Addirittura prendevamo righello fallo misuravamo millimetro per millimetro del banco c'è una linea indelebile attimo non sorprende i territorio non sopra il tuo così andiamo perfettamente d'accordo
Ha però si sbagliava Mozzi sbagliavano perché quella era un'idea una una sorta di linea di frontiera che nessuno doveva superare qua
Ha ci sbagliavamo perché a insomma erano passati a qualche mese in quella situazione ed era il due mila sei due mila sette ci sono stati gli attentati di Londra
Non so quanti di voi siete ricordano stavo tornando a casa lui abita nel mio stesso quartiere facevamo due strade diverse pur di avvitarsi
E ha mi è successa una cosa assurda sull'autobus una persona molto adulta io avevo quattordici anni e mi ha preso a parolacce molto volgari non sapevo cosa rispondere con la volgarità
Ed ero anche molto piccola per rispondere a una persona molto adulta non sapevo non avevo e avere zero zero esperienza ecco raccontata un giorno dopo a scuola c'era anche questa ragazza fasciste convinto fascista tra l'altro
Ha mi ha sentito raccontare questa cosa essenziale sarà perché ti è successo quella di Fazio è perché sono somala e portò il vero discussione finita lì all'uscita di scuola l'ho trovata che mi aspettava fuori scuola
Mi fa fermati più aspetta qui Fazio che cosa vuoi che fa io lo sotto dove abito io faccio dare scoperta l'America e che voi venire sopra casa mia tirarmi poco adatte
E rifanno attuale casa non si è mai da sola ti accompagno io quindi ha messo la sua umanità prima della sua del suo pensiero la sua idea ideologia ecco
Il primo giorno silenzio di tomba
Buongiorno silenzio tombale proprio non parlavamo e Luigi sistemare accompagnarmi a casa
E ha per piano piano abbiamo iniziato a parlare ognuno ad esprimere la sua opinione SOA cosa ne pensavamo sorvola sul terrorismo sull'immigrazione demente livello di due quattordici anni potete immaginare
E piano piano siamo diventati veramente molto molto molto amici miglioria Nizzi la fascista la musulmana tra l'altro non sono solo mussulmana mosco persa grazie a lui di essere un'immigrata
Perché a otto anni e non sai di essere che fai migrando da un altro Paese
E e quindi lui mi ha insegnato con era portare neanche quelle persone che la pensano completamente diversamente da me egli che c'è il dibattito perché è inutile parlare con chi la pensa quale anno Elsa io l'ho notato facendo presentazioni
Pubbliche è molto spesso chi viene già preparato già fissata interessato mentre nelle scuole un ambiente molto molto variegato e sinceramente
Mi hanno portato una grandissima soddisfazione perché mi sono accorta che i ragazzi giovani giovanissimi e l'ho visto anche con mio fratello piccolo sono molto più aperte sulle tematiche dell'intercultura perché loro la vivono quotidianamente
Senza sapere neanche che la stanno vivendo perché
Sottovalutiamo la normalità la quotidianità ecco mio fratello piccola proposito dalla questione della cittadinanza e i miei getterebbe sono migranti consapevoli io e alcuni miei fratelli e non lo siamo per niente l'abbiamo scoperta anni dopo
Era mentre mio fratello romano de Roma nata a Roma parla Romanazzo giocano i giovanissimi della Roma tra l'altro è laziale quindi è proprio un derby ridente e Luino in quella scelta altro al di fuori delle vie di Roma ecco
E a l'UE un tanto tempo fa stavate associa fa il primo superiore
Quindi il sistema iniziando a porre delle domande sulla sua identità ecco
E ha stava saltellando in giro per casa diceva io sarò Marius Romano Forza Roma Forza Roma e facciamo come se l'azione
E Fazio spetta fermati e Fazio ha perché allora vai a perché è un permessi di soggiorno io stavo giocando bene sono completamente pentita di al fatto che sta a casa con lui
è ai fatti perché ha un permesso di soggiorno si è fermata sa che cos'è un permesso di soggiorno
Mi fa a gli faccio quel pezzo di carta che by ogni due tre anni con mamma e papà all'ufficio immigrazione a rinnovare
Mi fa a all'ufficio immigrazione si è messo a piangere
Cerveza Pietro che era molto più piccole rispetto adesso
Perché si è sentito offeso che gli ho dato dell'immigrato forse di sentire la parola immigrazione fuori casa in una in una maniera molto negativa faccia spetta di Fazio guarda che essere immigrazione è una cosa brutta è una cosa anzi anche una cosa positiva se vista per da un certo punto di vista io faccio mamma passano immigrati smontate sono persone cattive fanno faccio non esiste una civiltà che era stata costruita sull'immigrazione a partire dal Mediterraneo che era
Che la parte di mondo piumini istanze più diciamo era più c'è stato più flusso di immigrazione
Rispetto al resto del mondo ecco
E ha lei sa che cos'è questo permesso che va da rinnovare ogni ogni due anni all'ufficio immigrazione faccia quel pezzo di carta che tu chiede allo Stato dove sei nato il permesso di vivere su questo suono
Mi fa ma con me non ha nessun senso di Fazio non ha nessun senso perché tu sei nato qua
Purtroppo la legge sulla cittadinanza è una cosa molto diciamo molto sottovalutata ma non è solamente questione di identità perché tutti i ragazzi che sono nati o che sono avvenuti molto conto piccoli
Qui in Italia io lo do molto per scontate che sono italiani a anzi una delle domande quando vado a scuola che faccia i ragazzi ma secondo voi che cosa significasse italiani tutti mi risponda a essere nati in Italia punto
E ed ecco essa essere nati in Italia essere cresciuti in Italia
E la legge sulla cittadinanza dice molti non non conosco neanche che cosa dice questa legge essere nati sul suolo italiano e avevi diritto può era al compimento dei diciotto anni di richiedere la speranza italiana ma non finisce lì ai diritto di richiedere la cittadinanza italiana come un atto in Italia entro il compimento di diciannove anni vita quindi a un anno di tempo e su questo argomento sentito delle storie molto molto assurde ragazzi
Che ha da essere nati in Italia vivere sentendo e sia immigrati nel nel Paese di cui fanno parte e ritrovarsi non solo con un permesso di soggiorno odierno ed essere negata la cittadinanza italiana per un motivo o per un altro
Ma addirittura finire come clandestini sul suolo dove loro sono nati conosco il ragazzo che nato qua cresciuto quasi sempre lavorato qua studiato qua
Purtroppo non conosceva bene questa legge non sapeva che doveva richiederla al compimento dei diciannove entro compimento dei diciannove anni di età
Si è ritrovato clandestino non può neanche chiedere un permesso di soggiorno perché l'uno studente formulata e e quindi all'assalto era stato costretto ad abbandonare l'università abbandonare non potevano lavorare in nero e si è trovato con un foglio di via che lo rimandava al paese d'origine o dove lui non è mai rispettato
Mai stato non conosceva non conosceva neanche i parenti che sono lì non parla neanche la lingua del Paese di origine quindi veramente delle delle situazioni assurde altre volte l'età della mia famiglia ha acquisito la cittadinanza italiana quelli che sono venuti molto più grandi mentre metti piccole ancora non se l'abbiamo siamo in inattesa e grazie alla alla al decreto sicurezza andranno resa più complicata per le persone che vivono qui da molti anni regolarmente
Che lavorano regolarmente pago le tasse persone che vanno a scuola eccetera
L'hanno resa più complicate per loro piuttosto che per gli immigrati che sono appena arrivati quindi è veramente un decreto assurdo e io sono mia saranno aspettato cinque anni prima dia di di acquisire la cittadinanza italiana mentre la dovremo aspettare il due
E e e non c'era ancora il decreto all'epoca
E quindi oggi con questo decreto aspettare quattro anni molto spesso anche da parte di dell'incompetenza di alcune persone che lavorano in questi uffici che non sanno non si sono mai aggiornate sulla legge
Mio fratello quando ondata richiederà legge Luís ha spiegato cosa cestisti spedita articola violenze e come funzionava per richiedere la cittadinanza italiana una ragazza che conosciuta con questa chiudo zero
E a che quello a suo tempo gli è stata la prima ragazza che ad essere nata in Italia ad andare a da al comune di residenza dove abita a richiedere alla Steno anzi italiana
Gli hanno detto è una legge che esiste mi pare dal novantadue e a gli hanno detto ed è successo qualche anno fa dopo dopo penso nel due mila quindici una cosa del genere gli hanno detto questa legge non esiste
Questa legge non esiste ma come non esiste esiste dal novantadue fa dobbiamo fare degli accertamenti e ha l'hanno fatta aspettare lei è tornata a casa appresa la Costituzione italiana egli alla portata lo sfizio gli ha detto questa la considerazione che tu dici di sapere meglio di vespista che ti ritieni più italiano deve
Gli ha spiegato come funzionava ecco come funzionava questa legge ecco i militi se io sono impotente non posso fare niente dobbiamo fare degli accertamenti ha compiuto diciannove anni questa ragazza
Dopo una settimana l'hanno chiamata mi hanno detto veramente poi venire a chiedere alla Cité aveva gli ha detto veramente leggi meglio cosa c'è scritto io non la posso più richiedere lei è una ragazza molto molto ottimista
Dice io sono stata una porta aperta per chi verrà dopo di me adesso non hanno più scuse
Con questa chiudo veramente grazie moltissimo
Grazie a Capua grazie per averci ricordato quanto siano importante le immagini da affiancare ai dati ai numeri
Per veicolare le informazioni ma soprattutto per smontare i pregiudizi
Perché il pregio comunque delle immagini la loro immediatezza e molte volte purtroppo comunque la essendo la comunicazione di oggi comunicazione molto veloce che va più per immagini che per contenuti
Partire comunque da lì è fondamentale soprattutto quando ci si rivolge a un uditorio giovane a degli studenti
Per cui persone come te riescono ad arrivare magari molto di più e in maniera molto più immediata quindi grazie
Rappresenta tappa quella seconda generazione così li chiamano i sociologi
Che dal nostro punto di vista arricchisce il nostro Paese basta vedere comunque questi lavori questa immagine non è difficile premente comprendere quanto il lavoro di tappo possa arricchire tutti noi ed aiutarci comunque a progredire ad andare verso una società più integrata interattivi Camus
Pluralista a questo punto io mi avvio verso le conclusioni con grande piacere quindi introduco
Alessandra troppo moderatore della Tavola valdese che l'organo esecutivo della chiesa valdese Unione delle Chiese metodista e valdese
Che rappresento ufficialmente le chiese nei rapporti con lo Stato e con le altre organizzazioni ecumenica
Alessandra troppa e la prima metodista ricoprire questo ruolo questo incarico la seconda donna dopo la postura Maria Bonafede su questa cosa comunque molto piacere avvocato civilista e di Ancona dal due mila tre è stata eletta nell'ultimo Sinodo quindi parliamo come ha sottolineato Luca de di fine agosto all'inizio del suo mandato quindi e per questo ancora di più ci fa piacere comunque che abbia accolto il nostro invito la sua presenza qui ci consente quindi di rinnovare i ringraziamenti
Alle vostre chiese per il sostegno che continuate a dare alla prodotto che che presentiamo oggi alla Dossier statistico immigrazione
è al centro comunque delle degli interessi della politica di Alessandra troppa accendo il tema dell'immigrazione già nel primo discorso pubblico che ha tenuto di fronte al Sinodo quando è stata eletta parlato
Di notte affrontata di temi sociali teologici importanti impegno sociale ecumenismo tutela dei diritti umani democrazia giustizia
Riporto le sue parole c'è solo un noi universale non contrapposto a un voi escludente che individua i nemici da cui difendersi
Ha individuato in quindi nella fede la via per superare la contrapposizione tra diritti individuali e sociali tra benessere personale e bene comune
Del resto l'accoglienza dei migrati è uno degli impegni prioritari non soltanto della Tavola valdese ma dalla Federazione delle Chiese evangeliche che insieme alla Comunità di Sant'Egidio
Portano avanti Progetto come sapete dei corridoi umanitari che dal due mila e quindici ha consentito a più di due mila persone di giungere in Italia in tutta sicurezza
Quindi sappiamo che è una questione quella delle politiche migratorie particolarmente comunque importante per le chiese vandaliche metodista
Passo la parola da Alessandra che chiuderà quindi nel migliore dei modi questa bella giornata che abbiamo condiviso grazie
Grazie grazie davvero
Io credo che abbiamo passato una bellissima mattinata ed è una mattinata che ci dimostra come è possibile è l'applauso magari ce lo facciamo alla fine ma è bene lo merita questa mattinata perché è una mattinata che dimostra una cosa in cui io credo molto
è nel nella quale ci dovremmo esercitare tutti cioè quella della possibilità di avere delle parole dense è questa mattina l'abbiamo ascoltate molte cioè delle parole ricche di significato e però non manipolativo e delle parole che sanno ricostruire i fatti ma sanno anche e stamattina in diversi passaggi credo ciascuno di noi lo ha sperimentato toccare anche le corde
Più dell'emozione dei sentimenti che sono importanti nella dimensione di ogni essere umano e però appunto rafforzando l'umanità e non realizzando quello che è stato denunciato come il rischio di un regresso nella nostra capacità di riconoscersi come esseri umani ecco quindi la mattinata piena di queste parole è una mattinata molto ben sa pesa
Ora io in queste occasioni ricevo sempre ringraziamenti io ho da poco Martina e dei miei predecessori nelle negli anni precedenti è tutte le volte che qualcuno che rappresenta le chiese valdesi metodisti te
è presente in un'occasione di queste nazionali o anche locali ho partecipato due volte a presentazione del dossier nel territorio napoletano in cui negli ultimi tre anni della mia vita ho vissuto riceviamo dei ringraziamenti e io invece dico sempre che esce siamo noi a ringraziare a ringraziare chi come il centro
Needles il centro di ricerche di confronti ci consentono di spendere bene il nostro otto per mille e di spenderlo in un modo che corrisponde a quelli che sono i nostri obiettivi
Da quando le chiese valdesi e metodisti accedono al sistema dell'otto per mille che hanno deciso per scelta propria di non utilizzare neanche per un centesimo per le spese di mantenimento del culto quindi
Lo hanno fatto
Con l'intenzione di utilizzarlo per restituire alla comunità civile questa risorsa che con molta fiducia crescente fiducia ci viene affidata da dai contribuenti non soltanto italiani perché vi sono anche dei contribuenti non cittadini italiani e che però come è stato detto pagano le tasse
E quindi possono anche decidere come destinare il loro otto per mille allora una ricerca un dossier come questo consente di fare esattamente questo restituisce alla comunità
Civile del paese in cui noi viviamo
Uno strumento che appunto attraverso l'informazione attraverso l'analisi attraverso il pensiero critico contribuisce lo si è detto a fugare eliminare le percezioni sbagliate quelle create da narrazioni che fanno percepire la realtà in un modo che non esiste
E anche credo alle tante istituzioni civili che oggi sono anche rappresentate
Di avere degli strumenti chiari i fatti appunto ricostruiti scientificamente e sono molto utili per poter poi prendere delle decisioni che vogliamo veramente risolvere i problemi laddove esistono
E che hanno bisogno di sapere di conoscere la realtà come fotografata appunto da strumenti scientifici
Allora li devo dire che della percezione errata di cui oggi si è tanto parlato anche noi come Chiesa valdese e metodista e con il nostro otto per mille siamo vittima perché la percezione di molte persone che nell'ultimo anno in modo crescente ogni tanto ci scrivono per dire non perché ci danno l'otto per mille ma perché hanno deciso di non darci più l'otto per mille perché succede anche questo
E quella che noi ci occupiamo solo di migranti quindi questa catena questo modo di convergere rispetta una tematica che è diventata ossessivamente l'unica presente
E che anche noi ci occupiamo solo di migranti allora chiaro che noi otterrebbe una visibilità probabilmente molto forte dovuta al fatto che con alcuni progetti come corridoi umanitari
è oggettivamente con un investimento molto significativo nell'aria della intervento a vario titolo culturale sociale umanitario
Nell'ambito dei migranti effettivamente realizziamo questo è in parte è vero ma non è vero che ci occupiamo soltanto di migranti quindi posso garantire e tutte le aree della vulnerabilità della fragilità anche solo di quelle che contribuiscono alla crescita
Della cultura del nostro paese e quindi della capacità di fare analisi pensiero critico non le sosteniamo tutte con grandissimo piacere
E con investimenti che sono forti almeno quanto quello nell'ambito dei migranti
E però c'è questa percezione alla quale noi resistiamo è lo si è detto va veramente bisogna resistere veramente all'idea di mettere in competizione in competizione i diritti oggi questo accade costantemente non solo con migranti è italiani ma accade se ci pensate con i diritti alla salute rispetto a quelli del lavoro la tutela dell'ambiente rispetto alla salvaguardia dei posti di lavoro
I diritti fondamentali delle persone non vanno mai messi in competizione devono tutti essere tutelati con la stessa attenzione e con la stessa convinzione e attenzione lo dico anche ai tanti studenti che appunto qui sono presenti
A pensare sempre quello che anche se ha ascoltato stamattina che diritti umani sono fatti così
E questa è la ragione per cui effettivamente noi anche come chiese riteniamo come chiese cristiane tutte direi insomma in questo momento ci sentiamo molto un'Inter dalla necessità di un investimento molto forte in questo ambito perché perché ci occupiamo di migranti
Perché è vero che il tema dei migranti è una specie di misuratore di umanità è una specie di cartina al tornasole
E del livello di civiltà e di umanità di una società e attenzione quando i diritti umani anche di una sola persona vengono lesi o di una cara maggior ragione se si tratta di una categoria umana vengono lesi
Attenzione chi non si sente toccato nell'immediato perché egli è uno scivolamento per il quale alla fine è il diritto umano in quanto tale che rischia e quindi rischiamo tutti anche se nell'immediato non ci sentiamo toccati quindi questa è una ragione per la quale il tema dei migranti oggettivamente merita un'attenzione particolare ed è a difesa dell'umanità di tutti
Poche parole ancora perché appunto tante ne sono state dette il dossier indossa nella sua nel suo retro della copertina
Evidenzia indossa confronti naturalmente dossier statistico evidenza che è stato costruito con filo conduttore della pluralità
Anzi dice del pluralismo giustamente evidenzia con orgoglio che ha utilizzato è stato utilizzato per realizzare questo bellissimo libro
Pluralità di fonti pluralità di approcci disciplinari allora io anche su questo invito sempre a riflettere sul fatto che la pluralità non significa necessariamente pluralismo allora nel caso di questo dossier ok ma l'Italia è un paese sicuramente plurale molto più di quanto noi pensiamo oggi da un punto di vista culturale da un punto di vista religioso ce ne siamo accorti molto più che in passato
Apparentemente questo è un fenomeno dell'esistenza di tante diversità con il quale ci confrontiamo un fondo da poco tempo l'abbiamo percepito da poco tempo ma plurale non vuol dire necessariamente pluralista
Perché una società possa essere pluralista come io mi auguro che effettivamente questo possa cadere
E necessario che il contributo delle diversità interagiscano cioè che ciascuno che ci sia interazione fra diverse culture fra diversi approcci fra diverse religioni
Perché effettivamente ciascuno senta che il contributo che dall'altro contribuisce a rafforzare e a rendere la visione della realtà più ampia
A renderci migliori a costruire un Paese migliore allora l'Italia è plurale non so quanto ancora purtroppo sia pluralista
E su questo chiudo se devo dire che c'è una cosa che mi preoccupa di questo di quanto appresso
Anche attraverso quote mi sembra che quest'anno tra le pieghe di questo dossier si cominci ad evidenziare un fenomeno che devo dire mi preoccupa molto e che secondo me è il frutto anche del fatto che c'è stato un disinvestimento in politiche dell'integrazione e questo lo si ha detto
Quindi tutto quello che contribuisce appunto hard arrendere più evidente l'esistenza di spazi di confronto di condivisione di quindi che non sia solo convivenza formale ma possibilità veramente di interazione rischiano di essere tagliati
E c'è un clima che rende anche sempre più difficile a ai migranti vivere nel nostro Paese allora cosa colgo comunque anche la percezione da parte del dei migranti della loro vita nel nostro Paese sta cominciando un po'a cambiare questo dato della natalità anche tra le coppie di migranti che mi sembra comincia a scendere
Laddove c'è la nostra percezione che i migranti fanno tanti figli
Ecco secondo me segnala una perdita di fiducia anche qui nel futuro nella possibilità di integrazione del nostro Paese
Così come la tanta immigrazione anche spesso di giovani qualificati che italiani ma anche stranieri comincia a realizzarsi cioè sempre di Chiusi si comincia a guardare come luogo migliore per costruire il proprio futuro non l'Italia ma altri paradossi una deprivazione di energie
Che non riusciamo a immaginare e anche la paura che cresce e che rende le persone sempre meno disponibili a investirci nella società come si fa acqua cioè con queste testimonianze straordinarie che da sole credo orrendo nel senso del pluralismo che si può costruire
Io ho una piccola testimonianza ma credo che coloro che lavorano anche in questa sala nel settore degli interventi sociali possono raccontare storie di questo tipo tantissime
E in alcuni degli interventi realizzati dalle nostre Chiese nel settore dell'accoglienza ai minori non accompagnati
Si verificano sempre più spesso dei fenomeni di delusione e frustrazione che spingono sempre di più e ragazzi che noi ospitiamo all'interno delle nostre strutture a resistere all'idea di farsi ambasciatori
Di che cosa può significare costruire insieme una società prima lo facevano con molto più piacere e adesso sento un senso di respingimento anche di paura di fronte a fenomeni crescenti di bullismo a scuola o di aggressioni che si subiscono persino in luoghi un tempo molto accoglienti come quelli del sud Italia
Dove forse fenomeni di razzismo
Erano molto rari
Che li spingono a chiudersi e a pensare a loro volta in modo un po'scuro alloro essere in Italia come luogo nel quale non investire per il futuro allora questo mi spaventa molto
E però voglio finire con una parola invece positiva perché non dobbiamo neanche dimenticarci che a fronte di tutte queste notizie non sempre positive ce ne sono anche tante positive di straordinarie allora diceva è lì c'è anche un'altra Europa c'è anche un'altra Italia
Cioè c'è anche un'Italia che invece continua è meno visibile e forte di chi urla ma continua quotidianamente a credere nella possibilità di costruire un Paese diverso a credere nella integrazione dell'inclusione nel pluralismo
Affittare senza problemi le case agli immigrati a investire tempo e risorse per aiutare i soggetti più vulnerabili Dindo qualunque Paese vengano e qualunque sia il colore della loro pelle
Cioè c'è un'Italia migliore di quella che è purtroppo no i guardiamo vediamo con preoccupazione quando pensiamo a questo fenomeno allora io vorrei che questa Italia diventasse più visibile
E non diventando aggressiva come l'altra Italia ma Lecce accettando in qualche modo il ruolo attivo DS del dialogo molto paziente con gli impauriti con gli arrabbiati e io finisco proprio con le parole di tacco questo si può imparare
Ci sono momenti della storia anche di altri Paesi che dicono che ci vuole disciplina si può imparare il dibattito paziente non aggressivo con le persone che la pensano diversamente da te
Quota qua dice io l'ho imparato allora io mi auguro che anche nelle scuole appunto che oggi sono molto rappresentate si possa provare a inserire questa materia che il dibattito con le persone che la pensano diversamente da te e che ci si aiuti anche a imparare
Come il dialogare senza aggredire
Che dire grazie grazie in in tutti i sensi a questo punto anche per questo bell'intervento conclusivo che c'ha riportato
Ancora fra
Che ci ha ricordato in conclusione tutta l'importanza di una giusta narrazione ma anche del dialogo attivo e paziente questa forza una parola che dobbiamo rivalutare un po'tutti e quindi un dialogo che rifiuti l'aggressività e i toni aggressivi
Con i quali spesso viene impostato forse da questa parte bisogna rifiutare innanzitutto quei toni
Un messaggio che sembra conclusivo perfetto per questa giornata
Devo ringraziare abbiamo aperto ringraziando chiediamo ringraziando perché doverosa anche ringraziamento a tutti gli amici e i volontari che ci hanno aiutato ad organizzare a gestire questa giornata vi ringraziamo di cuore veramente
Innanzitutto quindi mediatori interculturali di Roma che sono sempre una spalla fondamentale per la la giornata di presentazione del dossier
E ringraziamo anche i colleghi e collaboratori delle università dei centri di ricerca delle organizzazioni sociali che hanno anche contribuito a spendere le analisi raccolte nel dossier che e in parte sono anche presenti oggi in sala
Pari in grazia mo'tutti voi ovviamente non ultimi per importanza va da sé vediamo un arrivederci all'anno prossimo e vi ricordo che in uscita
Potete ritirare delle brochure dei materiali se vi fa piacere dei materiali informativi
Quindi delle mappe dei servizi sanitari a libero accesso di Roma e del Lazio che sono uno strumento utile per chi magari lavora nel sociale
Dei documenti tutta la documentazione della campagna io accolgo che come dossier ci sentiamo assolutamente di sostenere e infine vi ricordo anche un convegno che si terrà domani non domani scusate sabato
Sabato ventisei ottobre in mattinata dalle nove alle tredici presso l'aula magna della dell'Università di Roma Tre Dipartimento di Scienze della formazione che è un convegno dal titolo ma l'intercultura e quindi punto di mentre tutto dedicato ai temi dell'intercultura una riflessione su come l'intercultura possa essere uno strumento di inclusione di lotta contro i pregiudizi e quindi di pace
E di solidarietà
Ancora grazie a tutti arrivederci all'anno prossimo