Proiezione del programma di Fabrizio Corallo "Napoli Signora" e presentazione del libro di Raffaele La Capria "Il fallimento della consapevolezza" (Arnoldo Mondadori)

Allora innanzitutto
E qui accanto a me Fabrizio Corallo che ringraziamo per aver anche
Partecipato attivamente alla alla realizzazione di questo evento e e chiamo qui accanto a lui Renzo Arbore che diciamo coprotagonista insieme a Raffaella Carrà questo
Minuto
Allora Azedine pienamente come Moravia un minuto minuto di Renzo anni grazie grazie ancora Rubino non dovevo avrebbe cominciava presto la proiezione così due tutti non vi stanca
Allora innanzitutto ringraziamo ancora RAI Storia per averci concesso l'utilizzo di questo filmate per aver diciamo realizzato questa opera insieme a Fabrizio Corallo a cui chiedo immediatamente che cosa andremo a vedere quali sono le peculiarità
Allora io ho il grande privilegio di conoscere da una quarantina d'anni questo signore con cui collaboro per mia fortuna e di conoscere da quindici vent'anni durante abbia e mi sembrava impossibile che loro non si conoscessero praticamente se non attraverso amici comuni perché sono due punti di riferimento due
Fare i due non so due
Campioni di DDT Civitali nell'epoca disgraziate rinviamo allora e ho pensato che sarebbe stato bello mette di vicini
Perché si raccontasse cosa a vicenda le proprie esperienze sul Napoli nonostante la differenza d'Italia quindicina d'anni hanno vissuto e attraversato la non solo la cultura la musica l'arte napoletana ma la città nel
Nella sua pienezza
Allora dico soltanto un piccolo episodio e lascio la parola Renzo ora mi hanno raccontato tutte e due momenti diversi che si erano incontrati in un momento della grafica un ascensore della RAI
Che tutti e due avevano decine di amici comuni ma da venti diciamo da grandi gentiluomini napoletani nessuno gli aveva presentati e di conseguenza tutti e due continuavano a Stars si guardavano l'un l'altro
E però dopo alla fine tutte terzo mazzette deficiente che solo che gli volevo tanto fa ricopriva già quello là però
Quando si dice nominati dalle buone maniere
E quindi abbiamo analizzato questo programma nella dello studio che rientrava a casa sua un piccolo studio che dove abbiamo fatto spesso atti puramente il resto alle compreso uno
Perché lui sta molto a cuore di Suma che Angela pelato cambiarle fortuna molto bene è stato apprezzato e comunque nel caso specifico con due due Luís abbiamo semplicemente cercato di farli parlare un po'a ruota libera aggiungendo poi di materiali ovviamente di archivio di pellicole rare il tutto non dico altro tempo e produttivo logico e normale tardive su
Avverte allora niente qualche immaginare caro un ragazzo degli anni cinquanta che ho io e degli anni a Napoli
Quando studiavo eccetera chi è Raffaele la Capria betulla Capriate o l'home
Maggi come una un idolo assolutamente irraggiungibile praticamente faceva il paio con Renato Carosone segue già o per legge sono musicista
Anche che la delusione che non si vedeva mai stava ricorreva lontano ma insomma per me musicista però potete immaginare era una Napoli meravigliosa quella dove dove ha vissuto il periodo d'
Ha vissuto Dudù la Calabria a Napoli e io l'ho vissuta di striscio e naturalmente mitizzato anche la Napoli ancora più Bella che a quella di di Raffaele la Capria di Antonio Ghirelli de di Giorgio Napolitano dei grandi dei grandissimi per cui quando poi finalmente siamo conosciuti grazie a far a Fabrizio Gallo
E abbiamo detto parliamo di quella Napoli perché non si parla mai di quella Napoli per il bene di quella Napoli signoria di quella Napoli
Se volete borghese perché parolone ci spaventava un tempo adesso non mi spaventa assolutamente più perché personalmente poi non so se Raffaele è d'accordo mi sono accorto che la cultura napoletana è stata è anche moltissimo molto molto inventata proprio dai borghesi la canzone napoletana di ad autore erano quasi tutti borghesi professori avvocati
Insegnanti
Professionisti tranne qualcuno hanno scritto quelle pagine meravigliose di me lo dice e di
Poesie quindi abbiamo ci siamo incontrati occasionalmente abbiamo parlato delle due generazioni la sua più antica e più nobile esce
La mia che ho vissuto negli anni in cui Giovanni Anzaldo dirigeva il Mattino e cercano tutta una serie di intellettuali finissimi tra i quali primeggiava la bella giornata di
Vive a fare la Capria la bella giornata devo dire la verità assegnato anche la mia vita studente in giurisprudenza
L'altro giorno va be insomma erano delle Lora
Quando c'era la bella giornata attivo università si andava alta avvia parentele opera rosso e nero alla alla appendere proprio l'attenzione l'avviso si diceva e quindi assegnato e in ferito a morte naturalmente
Con anche le imprese di pelo sala Gabriele il il famosissimo fratello di di Dudù che io poi ho avuto modo di conoscere a capo di nelle mie vacanze proprio con Mariangela
Con le sue sia insieme e meravigliose
Goliardate per oggi di qualità
Come si fa a parliamo anche qui va be'questo è tutto adesso lasciamo la parola prego a ai relatori seri presto al programma non m'aspettavo che venisse visto da una cosa perché ne abbiamo scherzato moltissimo insomma non lo so adesso a rivederlo in un'audience
Diciamo intellettuale come quella la presentazione di un libro con una piccola immagine presente tu l'hai visto
Ma la cosa strana questo programma insomma abbiamo fatto cresce contabilmente ne hanno parlato bene però alta sopra un cuore buona giornata Barbetta un programma di Fresh due
Era sino ad allora che aspirata ispirato allora vociare delle
Doveva però non va bene
A casa mia quando ero piccolo che giravano un nome la casa che ora coi indaga io scoprii che il papà di mia mamma Lorenzo Cafiero il nonno dal quale oppure c'è il nome
Era stato amministratore di un mulino me la Capria io sono un pronipote un pronipote di Nogaro Raffaele laccata perché era uno dei proprietari di questo Mourinho Mourinho mai mai pensato di
Come si dice a Napoli uscire appaga tutti perché questo così che grande scrittore vario sono obbligatori e da da da quando io ho sentito parlare poi un giorno mi ha una Russel come diciamo sempre noi nel Sud della sua presenza è casa mia
E
La prima volta che ho visto Raffaele la Capria io stavo a Napoli
Abitavano in un albergo sul lungomare
E dalla finestra vidi un signore che passeggiava da solo e siberiana guardando Castel dell'Ovo che il borgo marinaro si bea passibile a
Ma proprio rotolo color Kakà che alzava con lo sguardo allora io scesi giù a Raffaele la Capria che era tornato a Napoli perché si poteva proprio godeva del della missione di di questa bellissima regione perché voi
Castel dell'Ovo svolgo Marina o quando non è pieno di gente quando nega e un posto magico come tanti posti di Napoli Gagliardo rivalutati
Sei Firenze ma vogliamo a raccontare anche di quell'altro incontro nell'ascensore della RAI dovessi incontrarono
Due persone che si conoscono benissimo
Renzo è Dio
Ma Chimenti dei ducati come eravamo ci troviamo faccia a faccia e nessuno dei due per il l'azione ha il coraggio di dire ciao Renzi è solo Raffaele
Luigi Charaf erede io Sorrenti da parte mia c'è una regola morale guardarci
Come due esseri testi guardano con una certa stupore bene dopo usciti dall'ascensore io ho detto ma guarda come timido
Sì Renzo e come sono timido io va be'la parte tua da parte mia c'era il timore reverenziale quello che ho da parte mia raramente no no no è la patria com'è io sono sette tu devi sapere che avevo visto
I tuoi programmi all'arte di Marco aveva visto parliamo di quello va bene della capacità inventiva adesso adesso lo Frigo
Perché io con logicamente dovevo per forza beve invece non rispetto superiore negazionismo io che percorro logicamente nel sessantuno io lesse avidamente ferito a morte per lo Strega eccetera e invidiare i protagonisti di quel libro per noi fondamentale ragazzi che vivevamo a Napoli o o saremmo andati a Napoli
Quando voi io dopo sono andata a Positano dove ha
Mandato la scrittura il ritorno sconosciuto suo fratello dicevo ricadono di livello agonistico i cui protagonisti che poi furono immortalati in un film con il quale il tuo zampine forte leoni al sole
Il
Essa non è
E
Raffaele la Capria e il canto vendicatori
Io ho letto tutti i libri su caldeggiato in un caso aprire il
L'ultimo libro scendevamo in piazzetta liberale José dove ci sono molti protagonisti che io ho conosciuto come gradito Palamenga ragazza salsa Magasa Mario Valpreda voi della cosa quello che aveva accompagnato Soraya
Una
Vai tante
Non
Ma nei gli anni
Scarsità
No
Una però vi devo dire che io ti conoscevo come divo comune fumo pubblicò come artista come cantante però quando sono entrati in questa casa
Non dei mai immaginato di trovare le consente di ho trovato
Argomentare il centrodestra tre virgola entrambe più quindici tongana diversi c'è un vento molto famoso
Che dice che io si nasconde nel dettaglio
Cioè dettaglio in qualche momento diventa la cosa più importante di un quadro di un insieme vivo un'entità e qui questa casa e piena di dettagli sparpagliati
Ma ognuno a suo modo detto tra virgolette eh divino agli esiti al
Casina liste a Napoli vi dico un'oggettistica minima che rassomiglia a quella cattura cogli e che dal tanta allegria perché uno dice ma guardi in questa città gli abitanti comprendeva ed essere felici
L'interesse andare tutte queste cianfrusaglie
Una città che c'ha la Casa delle bande la critica delle bambole già una città molto speciale Ray Charles io devo dire non sono napoletano però mia mamma edizione va bene mia mamma e una Cafiero quindi Meta di Sorrento
Papà ha studiato a Napoli ha fatto il il dentista canali era apparteneva alla genia dei Cafiero e che tradussero capitale di Carlo Magno o meno proprio Carlo Cafiero ciò assolute di scendiamo da quei Marco Viviani l'azionario ed è introdusse una cosa importante quella quella quella è una di un sembra fosse in qualche è un po'nel mio DNA c'è un po'di carne da zero
E poi papà al studiato
A Napoli al fatto di aver mio fratello grande nato a Napoli quindi e io sono andato a studiare a Napoli poi ho avuto la cittadinanza Napolitano e però Pio sono arrivato col treno da Foggia
Tu lo sai questa cosa che mi che mi affliggeva quando sono andata a Napoli da studiare perché c'era un detto per cui quando vedevano uno male in arnese con i pantaloni alla tromba forse la vicenda cotonati c'è una aree e arrivato da grafologia
Nel pieno che portava i cafoni a lavorare nel che passava però per la campagna di Santa Maria Capua Vetere
E mio padre nata a Foggia di ecco e quindi io mi sono portato dietro sembra questa cosa che addirittura influito voi sulla mia cultura perché a Napoli sa che Napoli napoletani non sono molto farne molte differenze di classe e anche di origine mentre Roma è una città ospita lisci ma Raffaele la Capria e come ha scritto un bellissimo libro gioco ma vediamo allora la bellezza di Roma è bellissimo perché Roma è una città generosi se in qualche capitolo c'è anche la differenza con Napoli nella Napoli una città più più sempre delle domande
A cui devi rispondere
Per cui tu sai un rapporto con la città
Molto vicino mentre invece Roma una città tenti fa domande tu ci puoi vivere come vivi in un albergo fare che lo che vuoi senza che nessuno si occupa di temi queste queste la bellezza Napoli però c'ha questa cosa che insomma una certa categoria dei napoletani non anche la borghesia ad una forma di snobismo sottile nei confronti dei cafoni di quelli che arrivano tant'è vero che ci dice killer Luca phone epoca è una cosa che si dice soltanto Anna
La complementarità di cui parla
Raffaele la Capria detto Dudù
Il fatto che noi forse siamo orientati verso Napoli borghese che non è che è sempre stata
Nella serata messa da parte dagli intellettuali che parlano soltanto però Napoli diciamo popolare diciamoci la verità questa Napoli borghese essi ora si è occupata
Della Napoli popolare tant'è vero che le canzoni che tu canti
Fanno parte
Di una borghesia che si è impadronita di un canto che viene dalla Play assolutamente sì quelle Caligiuri eccetera venivano poi un'abilità cioè popolari quei vincoli severi essi che il velivolo scritte no con le le poesie spesso adattate alla musica di sì come nel caso di Gambardella di un di uno che aveva la musica la la la la salirà sul rischio
Se io sì
La fantasia che ce nelle canzoni d'autore napoletane è una cosa assolutamente unisex guarda a me e mia tanto colpito
La sensibilità che in queste canzoni vien fuori perché una sensibilità veramente raffinata perché certe volte mi ricorda di Autori più sottili di europee ci sono delle canzoni sì proustiana e ci sono delle canzoni Bellieni Anna ci sono delle canzoni insomma di una poesia tale che veramente fanno pensare che questo popolo sarebbe stato insomma meritevole di un avvenire migliore migliore di quello che
E devo dire che io sostengo ma spiego anche la Calabria che queste canzoni non sono canzoni del passato sono canzoni recante i sentimenti di sempre eterni possono anche aveva è una visione
Così epocale epocale il cappello con i nastri l'erosione se gesso disco lavoro
Non tutti Lowlands così il cappello con i nastri e le rose non si porta più per Toledo però certamente
A Toledo in marmo e la gemella di oggi c'è ancora voi Donizzetti te voglio bene assai
Lucio Dalla
Linee che sanno tanto lontani uno nove Donizetti ha scritto che voglio bene assai che ha scritto una canzone napoletana bellissima
L'Inter fiera bergamasco Bergamo e ha scritto una canzone che si chiama Canzone marinara
Che fa me voglio fa 'na casa mia insomma tirato legale del veder l'eccessivo uso del bimbo Anna nel nella mia servono a far girare
A devono dire Moshe ponderoso ore l'orfana sono brava alla lo viola per altri cinquanta e Roberto Murolo
Come sigla del concerto invece al Teatro dell'Opera Canzone marinara che una delle due canzoni scritte dal monito che sei stato un grande sponsor di Roberto Murolo
Ce l'hai ripresentato come riverniciato
Sarebbe stato
Di penso che uno insieme sono una
Bensì un ma un mai chiedo
O vorrei
Roberto Murolo Tournai ripresentato ed è come ringiovanito si è sentito al contatto rinascere in qualche modo devo dire che nel caso di Roberto Murolo come nel caso di nulla cambia
Erano passati tanti anni e lui aveva una vitalità e una una lucidità straordinaria novant'anni anche lui e di un altro tipo rispetto alla due naturalmente va e lui la sera andava nelle feste dove abitavano con la chitarra e cantava per con i bambini figli di cavalli io facevo bene
Ma come fai al novant'anni andare a cantare in mezzo ai bambini che dovrebbe piangono e mamme che degli e da una canzone antica la cosa dice vicino ma io io dormo il pomeriggio
Il pomeriggio io come tubi Giammiglione dalle due alle dieci infatti lo si vede spesso i suoi genitori
Io sono anni che sto cercando di individuare e il segreto del suo grande
Successo gennaio ed aprile ho capito che cantare come come Roberto Murolo bisogna cantare sì con largo al cervello sì con la tecnica ma soprattutto con il cuore dell'iniziativa arriva l'arte di Robert
Berto muro è stato uno dei miei idoli da bambino perché a casa mia che già umano le canzoni americane del dopoguerra piacerebbe tanto poveri torturato Guede
Le canzoni che Saidi che allora c'erano ancora gli americani quindi tu sei stata come colpita a morte nacque il sassofono altrove riferisco Pato ritenere utile Bunyan una
A casa mia fatti affacciata sul circolo ufficiali della americano quindi sentivo a farle notturno dallo studioso del Burj boogie-woogie In the mood prima dei ricordi come ballavano in tutti i gruppi le ragazze napoletane ella meglio delle ragazze americane dei soldati americani ho visto delle evoluzioni te dalle terrazze napoletani agente dal dicono troppi occhi fiera veramente Lella Naroqi invasa dagli americani
Fu un periodo tu non puoi ricordarlo no perché non c'è l'età ma io che lo ricordo vivi questa mescolanza di Napoli con l'America
Che forse qualche goccia Terri mastica nel sangue perché è stata trasmessa rischia
C'è entusiasmo che si trovò allora c'è l'America tutte le cose americane Figo fatte litri è quella tamburi analisi trattenerlo arredate
Ci vorrebbe abbiamo Giorgia
Influenza della del jet-set e delle canzoni americane poco le canzoni napoletane questo nessuno lo sa voglio vedere se se insegno una piccolissima cosa che mi ha insegnato tanto
Come dicevo la Capria
Cioè
O a Giscard mai che nel l'autore di Polvere di stelle cioè una delle più belle canzoni americane di tutti i tempi
E di gioco già on my mind una delle vie del cavallo di battaglia di nel Ciad spero scrisse a Napoli dove faceva il militare questa canzoncina voglio vedere se dalla rete
Gli otto incontrato Anna fuori in origine non va be'dagli occhi
E ha detto promesso andammo lì
Di nuovo lascia il più
Tutti dissipare Anzio domani mani torneo perché la mia vera felicità qui faceva un'anima strana io l'ho incontrata a Napoli o abdicare Meyer l'autore di polvere di stelle bellissima
Lei ha anche che a Napoli sta è speciale perché incontra una bella dagli occhioni blu si è andata con la piuttosto raro ma insomma tu sei appunto un trait d'union tra queste cose qui
Beh insomma il Napoli io poi quando sono arrivato io a Napoli c'erano ancora gli americani in città poi ci sono rifugiati a Bagnoli sempre perché
A Napoli successe trovavano un topo nel latte questo dobbiamo dirlo perché noi non vogliamo soltanto parlare bene delle magagne dalla città bisogna parlarne nei lavori una deroga e magagne come Gianni di fronte
C'ha due facce Napoli
Una è una faccia amabile cortese
E il fatto di quella cordialità che tu ogni volta che vai a Napoli interrogano e quel rapporto tra le persone molto caldo
è un'altra faccia quell'altra quella che abbiamo visto nel film Gomorra per la feroce della camorra Napoli c'è a queste due facce non solo
Ma viene rappresentata con due facce quasi sempre c'è una quella meravigliosa della bella giornata ho solo i miei eccetera
è un'altra invece e quell'altra della mala vita certo però e nel finale ma la vita
Tu benissimo eh lo so è graduata c'ha le sue canzoni c'ha le sue canzoni ma allora devo dire la verità largo a Pavia
Era tollerabile spera che l'altra uguale aggiustava le cose del del vicolo buonafede su di dammi
Senza la busta
Sia fermo pure la bombarda Orrei io ho conosciuto pensa qualche guappo rione Stella è un mio amico mi portò perché doveva fare una bisticcio con un altro genio il guappo disse
Non mi dite niente non verrà occupato bassi che siete venuto a salutare sulla missione di pace giudice di pace poi quell'agguato ci ha scritto una una il Sindaco del rione Sanità eccetera poi insomma
Poi ha avuto una fase del contrabbando anche il contrabbando però non era la camorra non era non era quello sfacelo che c'è adesso no e quella violenza e quella ineducazione quella quella trascuratezza
Questo noi vogliamo parlare però della Napoli appunto diciamo a Napoli che tu rappresenti no va be'ma noi siamo venuti a Napoli Ravenna di quella che sopravviverà a a questo a questo disastro disastro quindi farvi dire sempre di una Napoli amabile
Ne parli anche in ogni canzone che canti alla televisione alla radio dice
Guardi in basso
Ma ingenti
Dico minori sai dove da dove è nata la conversazione EDISU utile di quelli della notte
Io suonavo a capo in un locale notturno a a all'insaputa dei miei genitori Biondi pagavano e poi soprattutto invece personale Number Two
E come venivamo di sonagli e e andavamo in un bar vicino la piazzetta primo vicino la la funicolare le incontravamo gli altri musicisti
Che uscivano dagli altri night club si chiamavano così allora e faceva male conversazione Edisu utile per
Ma cioè
Quella lì meglio Mario alla montagna il meglio dell'arte che voglio ora mi ha ispirato la conversazione misure di quelli della notte perché i musicisti il chitarrista un clarinettista il pianista c'è ognuno diceva la sua
E io quando ho inventato il la conversazione disutili di quelle della notte lo lo a regolata alla conversazione
Bisognava raccattati quella quella narra Rakkaz per parlare a sfiorare avrebbe tu dici che l'amore
E quello vero quello vero e quello che ha procreare oltre una certa età prima uno si può sbizzarrire altri presto però cozza mi pare con la con la quello che dice il frate credo con una quota no no no no no no io le dico quello che sta dicendo il signor Perilli guagliò non è uguale cozza con quello che dite voi diciamo che e bizzarrie fino a tre Celli gioielli braccata sotto il sole non lo so quell'aria la conversazione da bar da che da Piazzetta da Caffé io cercate inserita morte propria di riprodurre
La disarticolazione
Di quelle conversazioni che avvenivano a casa per il Pd
L'irrilevanza delle cose che si dicevano sì quando venivano tutte messi insieme
Formavano comunale specie di vocifera azione sì della città da cui veniva fuori un poi il senso di questa di questa loro vita delle loro vite eccetera sì e uscivano frasi che dette da sole facevano capire un mondo per esempio
Non so Achille killer che se voleva buttare da un quarto piano perché ama ma non gli aveva fatta Parmigiani melensa
Ecco e tu capisci niente fuori prezzi ecco un tipo abbassa disastrata stiano insieme sono tanti a Napoli e poi per esempio da quell'altra cosa sempre da dice lui e lei escono in pattino diciamo così barchetta Maglia l'aumento è stato citato nun ce sta negli atti batte cambia vantava al capello
Lui dice a lei
Sembri vogliamo fare l'amore la barca e lei dice sì ma non lo dobbiamo dire nessuno e a loro come firma fa escluso se io le racconto le cose che Saggiatore che le braccia era l'arte del pettegolezzo benevolo che si dice in un'isola usata che i ladri faceva ha sposato in seconde nozze quella quelle tipico della della conversazione cioè non solo ma poi è quello che in termini critici critici
Fu definita la recita quotidiana perché insomma
A Napoli ostriche vivere
Si recita si recita la vita quotidiana no è un continuo recitare improvvisare una recitazione
Anche sul dolore c'è una canzone di Enzo Bonagura grandissimo autore dimenticato l'odore di fumo o dove lì Maruzzella funga consone se autore di tanto che lui scrisse palcoscenico vi cominciava
Se se soldi e strade Napoli sono palcoscenico Lily
Nella prodotti espresso scende
Piena con l'Orchestra Toro palcoscenico
Social network ricostruisce naturale
Una canzone bellissima dimenticato naturalmente
Ascritto anche Scalinatella Enzo Bonagura ricevuto la futura dei mangiare tutti i giorni con lui qui a Roma perché voi lavorava alla radio Cristina di teatralizzazione sì sì della vita quotidiana
Tu vai anche portata in televisione un posti
Noi siamo fortunati a parlare qua da Rai Storia perché stiamo raccontando una Napoli antica una Napoli signora una Napoli che era nobilissima come scrive a mano
Il re divisi intellettuali e le lei infatti mi piacerebbe che tu ricordassi perché io sono arrivato a Napoli quando il direttore del Mattino ci chiamava Giovanni Anzaldo
C'erano del Sud di Francesco compare
Tutto uno una zona di intellettuali molti interessanti alcuni uscivano dal partito comunista si tra quelli c'era anche il nostro presidente
Giorgio Napolitano del napoletano in cui siamo rimasti naturalmente amici
E poi c'era un'altra
Zona intellettuale che si raccoglieva intorno a chi inchino compagna c'era più liberale ma insomma sono tempi passati Ben Ammar direi che a Napoli c'erano tante voci tante sensibilità tanti modi di concepire
Il mondo la politica la vita eccetera siamo nati da un crogiuolo di cose
Certo però devo dire con abbiamo constatato che per due motivi diversi noi non siamo stati comunisti gli occhi siamo stati io e l'amico di tanti comunisti conoscevo Tamberi
Intellettuali perfino Caccioppoli incontravo comma il Rillo nei lussuosi napoletani e poi naturalmente
Il capo di collegava Cosenza amico non erano i comunisti Napoli Novi che stavano nell'Unione esso viene no no assolutamente no era e poi come tutti i miei amici erano più o meno però allora era così molti sono rimasti orientati da quella parte lì ancora oggi secondo me
Io come appassionato di jazz non riuscì non lo puoi il compravo pure io compravo Negri convocavo mondo nuovo dicevo gol fosse ben convinco ma non mi convince a volte io sola serata di jazz avevo l'America nel cuore avevo la libertà che io ho amata talmente l'America
Soprattutto per me l'America Gary Cooper
Mezzogiorno di
Che quel passo strascicato intervenuto
Va verso il suo inquilino chi affronta una uno mentre tutti lo hanno abbandonato da solo riesce a vincere quella situazione
Ecco per me l'America quel coraggio libere quel passa quella quel Gary Cooper lì
Come facevo a gridare contro Gary Cooper certo come sia falegname l'America sono più un po'più giovane ora Show Boat
Una un un film a colori in tecnico dove c'era tutta la vita del Mississippi il Coni neri piantatori di cotone le canzoni bellissime gli obblighi anzi lo show boat della cose e poi insomma
Se quelli ammessi firma colori meravigliosi Chattanooga Choo Choo lui emergono i seggi
Stavo mi Ueda versò mi guarda io volevo pensare a Brussel bene
Io poi ho suonato con gli americani e quindi sono perso locale delle uso gli una estesa organisation è calata San Marco vicino al porto
E lì o smentito tutti i luoghi comuni sugli americani perché vedevo bianchi e neri venire insieme abbracciati
E quindi cioè dei pazzi sono poi ci davano le mance il dollaro per fare la la cosa
Poi erano gentili
Ma insomma quando tu
Dall'America immaginata sei arrivato Attinà americana quella vera
Insomma
Accolto come no ma colto sono ancora ben costruita come un Livorno
No non sono andato a esplorare la e poi naturalmente a la conoscevo già nel cuoio conoscevo New Orleans prime ad andarci perché l'avevo studiata
E quindi mano data la cittadinanza quindi hai trovato le cose che già si arrivi già sapevo le strade dove dovevo andare al bar le cose dei locali
E anche i palazzi le sapevi tutto se avevo avevo studiato come studiare il jazz studiato ringraziano tanto in un Paese che avevi già immaginata ed era tale qua sì
Poi come in qualche cosa più o meno deludente perché naturalmente
Però ho certamente non violento quando è stato il periodo dopo quanto tempo
Stando in America
Tu
Insomma
C'è stata colto come un divo dagli americani no no no no no non sono stata colpa continua Belisario diciamo va be'diciamo che nel ho fatto un grande concerto nel novantatré alla radio CD due circoli da lì è partito tutto sono venuti
Tanti esponenti di Manhattan americani cose ma anche italiani Brooklyn per la prima volta c'è stata una fusione sfera la comunità
E che in Manhattan Miani cioè quelli di Manhattan nell'intimo produttori discografici Antony Quinn Ben Gazzara gli attori a Sandra Rossellini diale insomma vennero
Una storia realizzò il tuo sogno va be'è un sogno realizzato però non parliamo invalida modellata e Chieti
Irmici tanto hai paura che io chi elogi trentasei è non aver paura noi invece viviamo qui per parlare no mi piace raccontare appunto della
Del rapporto che Napoli è grave quando era ancora una città tenuta bene perché nel tutto sommato
Quando ci sono andato io la città era era controllata da arriva ridire era vivibile le strade non erano ancora invase da cosa eccetera non la gente non scriveva sui muri
Il mare drammatico nel contrabbando questo era la cosa viva Napoli io stavo andando hanno ma c'erano le signore che prende il prendevano le sigarette all'angolo delle strade ci fu anche un periodo in cui le istituzioni offrirono ai contrabbandieri un lavoro purché non facesse dei contrabbandieri però mondo offrirono il lavoro perché in realtà poi come dice Sebastiano Maffettone un altolà volendo Spalletti
Problema della città è il fatto che deve vivere deve mangiare
Le incremento di gomma demografico molto più forte del di quello delle delle sostanze delle possibilità che la città di video e quindi naturalmente nasce non giustificata
Nasce le insofferenza nasce quella quella quel male del male ma quella è una cosa che oggi in pratica accade in tutto il mondo perché in tutto il mondo c'è una diciamo così differenza di economica tra le persone per cui c'è ci sono quelle che non riescono neppure a mangiare e ci son quelli stravinto che
Senta mi piacerebbe raccontare a i napoletani che emigrano che vanno fuori come te come no come Antonio Ghirelli come Antonio come Giorgio napoletane che come qualche modo se la cavano bene che se la cavano bene poi quelli che vanno a Milano quelli che vanno a minare quelle idee diventano Dino De Laurentis si come come mi parlavano in America scritto una canzone su di lui subito delle bastoncini metri visione
Già trattato confuso
Pur minima illusione
Sempre sullo sviluppo Maggi talché i numeri ingegneri si illude il cinema
Anaao Marrero non ho perso tempo usava facoltà sull'Iran vero inoltre a Milano non fa non fa freddo per esempio chiedete
Perché ha il titolo di un libro di Giuseppe Marotta che io non amavo e sino a che ora col tempo piano piano sto cominciando ad accettare sì
Perché non avevamo un po'tanto Marotta ma insomma perché si diceva che lui era laddove del mago ottimismo il ma l'ottimismo era pittoresco e alla Napoli di utilità pubblica Paulette anni richiamo la napoletana che io facevo una differenza
Tra la napoletanità Beltram è la napoletane Elia esibita si allora c'erano i napoletani e c'erano quelli che facevano i napoletani non lo posso negare al successo sì costruttore sotto il collo riscritto più che altro una cena
Che ne rabbinica ciminiere volevano la semplificazione io glielo ha dato così non si esportano nel pensare
Volevo nella pure dal ecco il napoletano e io naturalmente preferivo i napoletani a quelli che facevano in ampolle Tanzi e anche in letteratura tutto questo valeva e quindi molto spesso i nostri libri
Insomma sì registravano questa battaglia tra chi era napoletana e chi faceva e non aveva però quando io avevo stive capitale lo sciopero io quando le si ammira non fa freddo
Dove Giuseppe Marotta paragonava veneti e tutti noi pensavamo nordici quindi
Freed film degli armate sindaci
E invece ci dice che a Milano appunto non faceva freddo c'era il miracolo ma Milano eccetera eccetera allora io
Mi innamorai di Milano pur essendo terrone proprio dittatore vicini
Vi chiedo vive minima rischiamo più spregiudicati perché sia essendo stati una capitale
Della capitale abbiamo la nonchalance e capisci c'è una capitale come è stata Napoli sono poche le città italiane che sono state capitale jazz regnano torna il capitale produce degli abitanti
Molto sofisticati perché hanno diciamo così un rapporto con la vita coi pensieri con gli altri eccetera
Molto diversi da quelli che vivono nel dei piccoli città
Napoli e così e quindi c'è una tolleranza anche maggiore una tolleranza mentale per cui venne raccolto e tante cose
Si sa insomma e quindi i napoletani sono emigrati in al nord molto spesso oppure addirittura all'estero
Io vorrei solo sapere una cosa che non ti ho mai chiesto ma Touré visti partire bastimenti
No ma ho visto delle immagini permette quella roba lì è una roba straziante
Di cui la letteratura l'Italia la storia d'Italia si sono Pati poco perché poco è stato messo in evidenza il dolore terribile che c'era in quelle partenze le famiglie che si sia paragone cioè
Poi c'è stato anche un altro lato Lecce che alcuni di questi quando sono arrivati vanno fatte con la loro fortuna e hanno avuto un loro cammino però è stata una lei ora immigrazione in via stata una cosa non non sapevo l'opinione degli Raffaele la Capria sull'emigrazione
Ma lo bacerei sulle guance perché quello esattamente che penso io io ho visto partire qualche bastimento quando è arrivata
è una cosa vagamente straziante inclusa che c'era il lo spago
Avevano un un gomitolo con uno spago una parte del gol del dello spago veniva affidata a chi partiva un'altra chi rimaneva a terra si tirava lo spago per sentirsi vivi finché alle lo spago finiva
Sarà nulla sapeva ben questa è una cosa straziante facevano la coda per far poiché la partenza era dolorosissima perché l'orchestra di bordo faceva delle musiche allegre
Che si si sentiva da fuori del Molo Beverello per quale perché un giusto impasto elementi che ma quelli che partivano
Piangevano e ridevano lo stesso tempo perché con un quasi tutti simbolo perché faccio un ultimo Canzo
L'ultimo Franti venivano dare l'innovativo da da dare ai Paesi poveri venivano da Foggia dell'inglese eccetera
E stando a Napoli per salutarsi facevano un pranzo capito a mamma in uno di quei ristoranti di correggere in arrivo il figlio e poi Paribas seguendo porti vale cinque le sei quindi tutti bravo ubriachi plastico era una cosa non sapere canzone super sono nata denaro visto che in base sembra
Terrassa e l'onta mandano a bordo vantano amore adesso Napolitano mobilità partono per trarre andamento del tram fuggiasco bene una insomma
Insomma odierna avrebbe
Santa Lucia
Hanno hanno omicidi quello Zoro non
Uomini no no ieri concesso egittologi luminosa continuazione avanzo netto Carrefour tu no one escono no no no nessuno a un Nunzio professionale Alessandra stressando avete allungato un capolavoro assoluto dimenticato retorica per alcuni imbecilli ti devo dire che non sanno le condizioni del quale ne esce poiché l'altra più amara ecco remota medita Mele unità di non punibilità Mandurino ritornò ingaggi Giannini ma oggi la volevo o hanno stupro ecco questo fa capire che noi insomma quando sentiamo i nordici presenze a me a Molino ordisce
Parlare contro le migrazioni invece di questi altri popoli che arrivano in Italia
Noi siamo molto più tollerante perché sappiamo sappiamo questo che il dolore delle donne anche che non parlavano la lingua arrivavano in terra straniera non tenevano una sedia per sederci fuori
Come nei loro piccoli quindi andavano lì deve essere saranno e hanno poi ha edificato la cultura di tante in tanti Paesi importanti cominciando dagli Stati Uniti d'America e come tale vedevo che c'erano anche qui voglio perché mi ricordo una cosa che mai detto e qui che c'erano anche le mete che diventavano marce c'è un certo Lucky Luciano cioè io vedevo torna parlavo durante tra il mio amico Franco Rossi come erano queste mele marce
Però lì si capisce anche perché tutti immagini una comunità che si trasferisce in gran numero
In un Paese che per la sua novità per la sua vita alla sua tradizione loro sentano ostile anche perché tutti quelli che arrivano sono accolti con una certa diffidenza e beh e quindi c'è come dire un atteggiamento comprensibilissimo di reazione di difesa di reazione di difese che produsse tutti di carne isterismo americano nella storia del grande isterismo già
Americana che Napolitano
E irlandese è vero praticamente suo quelli
Che si difese ero con maggiore diciamo così violenza sì Thule conosciuto la che Luciano perché la Luciano dovette tornare a Napoli confinato io l'ho conosciuta a Capri a ma non solo
Ma ho assistito tu sai che mio fratello per Ross era famoso
Lo segue ricordare al pubblico vanno sulla Calabria
Formidabile nella in tutto il golfo è un po'ho verificato faceva delle malefatte scherzi che noi sappiamo a memoria meravigliose ma per esempio dipingere
La Grotta Azzurra in giallo giallo fuori nella Grotta Azzurra gialla corna agguanta
Rovinare le mie prese di film Claudio villa cioè
Perché gli ardori andiamo ai ragazzi del collega militare era sulla i diciamo ha ceduto in piazzetta su una di quelle
Passava mio fratello lo salutava
Tata tata andava avanti nel senso allentate le mitragliatrici lo guardava male perché diceva se fossimo ai miei tempi l'Europa cresce alla solo per ricordare l'abbiamo citato illa capo via che
Parla della Napoli signora
Che quella allora ce li facciamo noi da Napoli borghese della Napoli nobilissima della Napoli dei grandi poeti della e che io che diciamo Gismondo ho vissuto e ho visto Napoli
Da Palazzo don che un palazzo benissimo che si dice fosse appartenuto no sì appartenne alla famosa Luigina
Giovanna
Erano nate deve il veggente intorno a questo palazzo
è una delle leggende ebraiche questa origine chiamava i marinai che passavano sotto il palazzo se vi faceva e poi li ammazzava facendo ricadere dell'aviazione tra io sta di gender la sapevo quando abitava ma era un bambino e quindi quando la sera rientrava a casa entrammo in quei corridoi che portavano a casa mia
Avevo sempre paura che spuntasse uno di questi marinai tante fantasma di una di queste marinai
Allora ti dico tutto questo perché volevo dirti che gli abitanti di Posillipo come ero io che abitava a Palazzo Donna Anna
Erano considerati amanti della natura del mare della bellezza
Paesaggistica naturalistica della città
Ma
Come scrittori sembravano troppo aristocratici è troppo lontani
Dalla psicologia dei piccoli dalla miseria del vicolo eccetera oggi c'è ancora quella mentalità Bentivoglio avvengano lui realizzare maiali chi parla della borghesia
Riconosce male Napoli perché la vera Napoli istantanea della vincoli nella miseria e c'è
Viviani Viviani negli anni dove grandissimo per carità ma Di Giacomo debellata in modo troppo borghese era troppo poco Eduardo piccolo borghese Annagrazia la miseria sta scritto e degli operatori grande Di Giacomo
Ecco le sue poesie in collegio processi ordinarie voglio ricordare che il l'autore delle musiche Costa Mario Costa Rica di Taranto aspetto Palombi notte
Scritto Era de maggio Salvatore Camillo sardine la canzone più bella napoletana praticamente questa canzone evoca
Una di far fallire che incida intorno atteso il candeliere ac sette italiani farà meno valore sembra ma non mi sembra il Giacomo se aggiungiamo perché attratta dalla luce delle candele io
E allora l'autore della polizia
Alla la farfallina all'homo vuol dire far fallita
Stai attento perché Vesta luce non sono né rosse né Gelsomini ma ti puoi bruciare reale
Da
Dello
Come finisce la conclusione
Che io so benissimo perché anche io
Avvicinando
La mia mano a Cossutta ucciso bruciato la mano se quella sono invenzioni straordinarie poesie che insomma andrebbero studiate a scuola soprattutto a Napoli ma non soltanto a Napoli con la letteratura perché sono Cancele straordinarie però abbiamo parlato di Napoli di sogno meraviglioso sembra eccetera però Raffaele la Capria è stato uno dei primi ad accusare il i mali di Napoli
E con una sceneggiatura fatta per un film che per qui mo'denunciato si chiamava le mani sulla città insieme Franco volevo dire insieme
Abbiamo pensato insieme Franco Rosi ed io perché quella all'epoca di lauro Essien come no
Napoli stava perdendo a causa della speculazione edilizia la sua caratteristica della cartolina
Col pino della bellezza questo film Franco Rossi
Lo fecero il giro in un modo nuovo e meraviglioso
Perché tutto sembrava colto da dalla realtà assoluto e mi sembrava un documentario del travaso e sono persone vere
E invece l'attore principale era Rod Steiger che sembrava proprio una Politano è il vero napoletano era un
Politico Carlo fermarli Carlo fare Mariella De anche lunghi si rivelò un attore otto formidabile visitò proprio la parte sia recitava nella vita processi del ma volevo dire che io che
Però insomma non non ancora conoscevo il cinema non non avevo vissuto andare andare vedere questo film disse un film documentario cosa che era mi era già successo con un altro film di Franco Rosi Salvatore Giuliano autorità dove c'era salvo dandone che per me un giudice che invece è un grandissimo attore con le mani sulla città è stato un capostipite perché voi Napoli purtroppo è sempre stata molto cantata o raccontata attraverso le magagne attraverso tutte le sue malefatte attraverso la sua decadenza attraverso amministrazioni che non l'hanno aiutata tranne qualche volta tranne qualche momenti hanno sei
Però appena e i napoletani di dai immaginato da appoggio loro immediatamente
Sosterrebbero il mondo come è successo quando hanno vinto lo scudetto spiega perché è stato un momento straordinario e perfino sul cimitero sino apparve una scritta che vi siete persi lette e il giorno dopo
Apparve un'altra spinta non so se lo sai la risposta dei morti no e tu che ne sai
A fa penso aggiunge meraviglia una città che fa parlare i morti guarda cioè abbastanza particolare Mauro stava un parlando di della speculazione edilizia questa speculazione edilizia
Fece sì che Napoli fu circondata da una periferia mostruosa una delle più brutte periferie del mondo che circonda praticamente la città Belhak eccezione di Napoli
E infine viene chiamata la corona di spine per dire fino a che punto diciamo così doloroso questa situazione edilizia certo e questo fu il diciamo così la situazione che vorremmo affrontare denunciare con il film
Mani sulla città che fu capostipite di una serie di film Cheri poi dire tante
Però la Napoli che ci è rimasta nel cuore insomma alla fine di questa chiacchierate alterata diverse agenzie calda io mi sono accorto che evidentemente c'è un Olivia una comunanza nel trend nel ricordare una Napoli che noi abbiamo vissuto in due per due generazioni diverse però Napoli borghese in borghese
Che viene spesso trascurato nulla ricordare invece da quella Napoli e ancora una colpa essendo Casey Negri invece da quella Napoli poi è nata
è nato Benedetto Croce di Giacomo Bonato e Dante persone tutto va bene trascurata perché
Nella rappresentazione della città prevale sempre
La l'osservazione sulla plebe meno quella invece sicula Borghesi sulla borghesia io se
Scevola teoria su quei voglio sentirla battitori è questa
Che la letteratura è anche un atto di conoscenza
Bene la borghesia napoletana già questo peccato
Che non vuole conoscere infatti se tu ci pensi bene non esiste nessun romanzo che parli della borghesia napoletana c'è non c'è nessun personaggio che rassomiglia a me attesi
Tra contatto in un romanzo napoletano perlomeno non c'è stato fino a dieci quindici anni fa soltanto dopo cominciano ora a raccontare perché la Borghesi non si saputa raccontare venti invece mettiamo in Sicilia
La borghesia si è saputa raccontare e susciti tanti romanzi dove la borghesia si raccontava
I romanzi di De Roberto i romanzi di Verga i romanzi di Tomasi di Lampedusa nato rinunci Stati Uniti non c'è neppure un personaggio emblematico della borghesia mentre invece fai conto
Nel Gattopardo i checks ho cenato par dice Tancredi ci sono dei personaggi
Che rappresentano la classe Anna Torino Napoli ha ha eccelso soltanto a nel pensiero cioè praticamente Happy è stata più avanti
Non soltanto della Sicilia ma di tante altre regioni italiane nella speculazione filosofica perché Napoli con Benedetto Croce ma ha aggiunto quale con le tradizioni deciso di Giambattista vico eccetera insomma abbiamo una tradizione
Hai fatto un nome che mi è caro per concludere questa chiacchierata bene perché pentita tutti i filosofi io sono amico onde di Luciano De Crescenzo e naturalmente ha scritto di Belgioioso figlia parliamo ogni tanto di Filosofia perché lui fa il volgarizzato che da largo meno ricordando Luciano la filosofia e le nostre discussioni sui filosofi e io dico vivo a un filosofo voglio bene si chiama Giovan Battista Vico sede Napolitano
E filosofo che ha inventato una cosa che io sulla mia vita constatato e credo che abbia constatato anche Raffaele la Capria però io lo faccio di ieri
Che
La vita nella vita ci sono i corsi corsi poi c'è un rito un corso di nuovo poi c'è un ricorso di nuovo qui c'è un corso di nuovo la mia generazione
Che è nata sotto il fascismo ha visto dopo l'antifascismo voi ha visto la cosa la democrazia che se a Napoli ha visto la contestazione su di sé il riflusso poi ha visto la Milano da bere poi ha visto la cosa ha visto i corsi e ricorsi corsi e ricorsi
Giovan Battista Vico e siccome parliamo di una città che cerca Napoli noi in questo momento della città sofferente diciamo le sofferenze
Speriamo che l'anima di Giovan Battista Vico l'aiuti a ritrovare un ricorso ridiventi la grande capitale che noi dobbiamo pur bellissima anche io vorrei ricordargli una frase
Di Giovambattista vico che si addice molto a te quello che la fine della ed è questa ricco scrisse una frase bellissima con lo scopo facendo cioè mentre lui scriveva la sua opera mentre lui
A elaborava il suo pensiero
Contemporaneamente nasceva la conoscenza non prima pensato oppure dopo ma mentre
Come fai tu quando fai va bene la precognizione la trasmissione televisiva beh segnando avvisata entrambe allora bisogna fare ah ma fa conoscere facendo così conosciamo
Davanti a questo quadro in questi giorni lieve che fa parte della straripante e oggettistica di questa carta che come vedete il film Luminal da sotto perché di tutto è una sofferenza
Il tempo queste accopparli mandorle Emilia offerto il via ricorrendo riguarda il quadro confessa poi mi domando
Giuliano
Giulia
Allora
Ben trovati nuovamente
è bello questo clima pochi assolo sopra di festa perché questa poi vuole essere soprattutto quella festa per Raffaele la Capria
E dopo la visione di Napoli signor erano lì
Eccoci qua
Una delle tre dei più indisciplinati la storia della letteratura pre bellissimo così dicevo dicevo questa è soprattutto una festa per Raffaele la Capria nel frattempo è andato a fare un'intervista a noi iniziamo con questa presentazione anche perché diciamo trittici attardiamo troppo abbiamo qui un parterre bello e composito c'è Chiara Gamberale grazie per essere qui con noi Sandro Veronesi Elisabetta era sì
E cercheremo appunto di
Ti raccontare un po'alle suggestioni di questo libro il fallimento della consapevolezza il fallimento e la consapevolezza che nasce voglio ricordare anche grazie al rapporto di amicizia con Enzo D'Elia perché diciamo è stato una sorta di turno questo libro
Ed è soprattutto io penso inizio con chiara un po'con questa suggestione così dici
Assoluta sorpresa
è un libro che è un che è un po'un intorno soprattutto per per chi alcune stagioni della cultura non le ha attraversate non le ha vissute è un dono per chi in qualche modo si interroga costantemente problematiche Zago stante mente il suo ruolo all'interno della società culturale quindi visto che questa rappresentazione molto emozionale iniziamo un po'dalle mozioni di questo libro sì
Può essere accolti
Siamo tutti è così
Siamo ancora Blasio di emozioni prese da quelle del documentario e in effetti diceva Renzo Arbore è un nome magico quello di Raffaele la Capria
Ma non è stata già nell'anni si negli anni Cinquanta era un nome magico lo è stato anche per la mia generazione
Raffaele la Capria non so se Sacchi è stato il primo vero scrittore che io ho conosciuto personalmente
Io da piccola ero premi permettimi questa dato che di emozioni si parla
E sono a casa mia non c'erano libri mio padre un ingegnere mia madre una ragioniera io fin da piccola
L'unico diciamo modo per affrontare la vita e era ascoltare le storie poi leggerle quando imparato a leggere
E penso non riuscendo a dormire quando ero bambina prima di dormire immaginavo questo Paese degli scrittori e mi addormentavo così dicevo ma che prima o poi ci arriverò nel paese degli scrittori e me l'immaginavo tutti persone straordinarie
Che avrebbero capito quello che mi si muoveva dentro e che io non riuscivo a comunicare con i compagni di classe come e che se ne pesava il paese degli scrittori mi riusciva ad addormentare pensavo ovviamente poi avrei trovato anche il fidanzato ed era tutto in questo Paese per i criteri tutti erano persone elevate rispetto alle alle alle miserie del del quotidiano e e capaci di vederle in ad interpretarne in in un'altra maniera ecco interpretarle perché se questo libro
Insegna secondo me fondamentalmente qualcosa e tutta la carriera di Raffaele la Capria lo lo rivela questa possibilità
Che la poesia non sia una fuga dalla realtà ma la possibilità di interpretarla la realtà attraverso la poesia
Diceva prima Renzo Arbore nel documentario
Io la prima volta ho visto la Capria guardava che aggettivo hanno usato stava beato sì beh avrà no guardando Castel dell'Ovo
Ma la Capria si bea sempre io mi ricordo quando lavorava in radio qui e lo incontravo ogni mattina a via del Corso e sì beh amava camminando per via del Corso
Si bea di ogni incontro lo dimostra in questo in questo romanzo è questo libero e la prima volta che l'ho conosciuto quando l'ho conosciuta a Capri eravamo ti ricordi diciannove anni fa
E ha detto ma non è proprio vero che il paese degli scrittori e proprio come l'avevo sognato io invece avrei capito che no non era non era così e però io penso che Raffaele la Capria e questo libero
Da a ad almeno cinque generazioni secondo me di persone che amano i libri che amano leggerli prima di tutto la a conferma che in effetti
Attraverso i libri attraverso lo stupore creandosi di di di quello che incontriamo è possibile costruire un Paese nel Paese migliore del del Paese
Mi ha chiesto un qualcosa di emotivo non me l'aspettavo aveva organizzato un altro tipo di intervento Ferrario ferrarese come sarà in futuro
A Sandro Veronesi invece facciamo in questo modo quasi diciamo da interrogazione però c'è un capitolo molto interessante che il sesto
In cui c'è una conversazione di Domenico De Masi che tra l'altro il qui presente Insane che ringraziamo con Raffaele la Capria è il centro di questa diciamo conversazioni sono la cultura e gli intellettuali a Napoli Napoli è un un mondo particolare un universo intellettuale particolare
Rispetto al diciamo all'intero Paese rispetto a Roma c'è una distanza siderali nel dibattito nel modo però in qualche modo questa intervista che mi sembra sia del mille novecentonovantacinque questa conversazione in realtà a dei dei germi di totale attualità rispetto al ruolo degli intellettuali allora la peculiarità forse anche di Raffaele la Capria di confronti un po'anche di noi che lo abbiamo letto lo abbiamo Amato lo leggiamo lo amiamo e quello forse anche di insegnarci ad essere intellettuali in un certo modo che non esiste solo un modo di essere all'interno del dibattito culturale della propria nazione della propria città
Beh sì buonasera
Io ho sempre visto tutù
Prigioniero
Nella bottiglia
Prigioniero di questo tema della napoletanità perché lui è consapevole
Cioè credo che sia la persona alla quale è stato più volte ho rivolto un quesito di qualunque tipo ma
Generalmente diciamo di lignaggio intellettuale riguardo alla napoletanità e a Napoli e dubbi anche Chico racconta io lo sapevo subito dopo la guerra insieme ad altri intellettuali napoletani ha fondato una lista assunto per uscire da Napoli andare a leggere Proust alle leggi del Musil cioè quello che a Napoli non si faceva perché il problema di Napoli lo sappiamo e l'autoreferenzialità e quindi Napoli ha da pascià sì per secoli di se stessa delle proprie contraddizioni e però anche della propria è titolata diciamo della propria sin singolare simboli cita per cui è vero poi che quando si fa una discussione come quella tra De Masi e Dudù sul ruolo dell'intellettuale napoletano stai facendo la discussione sul rogo intellettuale perché è vero che poi Napoli ab
Per via di questa sulla a autoreferenzialità con questa letteratura immensa che accompagna la sua la il suo essere Napoli nella consapevolezza e nell'inconsapevolezza che la cosa grave no tuttora lottato tutta la vita incontro la napoletanità inconsapevole cioè quella che crede che Napoli del mondo
E non sia una bottiglia d'acqua al giorno uscire
E ha lottato tutta una vita però è prescritto quasi solo di Napoli ha risposto a domande quali su sul Napoli con la differenza però che le sue i successivi i suoi contributi sono sempre stati
Sempre stati
Nella direzione dell'uscita dell'uscita del collo della bottiglia indicare ecco allora bottiglia non soltanto a quel punto ai napoletani
Ma
A tutti attraverso la mappatura diciamo con con con la sensibilità con l'osservazione e soprattutto con la genialità diciamo i improvvisata della propria io so che questo è un tema caro a a Alpitour lo ribadisce anche qua della propria unicità cioè noi possiamo anche valere poco però quel poco che valiamo lo vogliamo solo noi siamo quella cosa lì e quell'unicità di fatti nuovi dei potenziali
Debitori
A al mondo al mondo del del dell'arte perché qualcosa dobbiamo a quelli grandi che ci hanno dato la possibilità di essere nuovi in questo libro voglio dirlo perché se non poi dopo magari non c'è il tempo tutta una serie di che cosa vuol dire
All'interno di un discorso sul Napoli che appunto nella conversazione con con De Masi diventa anche molto fuoco molto appunto attuale eccetera che cosa vuol dire essere sinergica
Che è una cosa che sta dentro ferita a morte che fa di ferito a morte e di certi passaggi di ferito a morte
Le pagine più belle della letteratura di narrazione italiana di sempre io lo dico è il più bel romanzo italiano che sia mai stato scritto ma no perché mi piace e basta
Giace quest'idea bella di mettere le lettere a Patroni Griffi
è una cosa commovente a far vivere meravigliosa in questo libro che sarebbe bello perché era sono dico ci sono tante cose qui dentro ci sono queste le tre nel quarantadue e del quarantatré
A a a Patroni Griffi
Che sono state restituite a Tutu che gliel'ha mandato dopo che diciamo la trasmissione ereditaria di quelle lettere aveva finito non non trovare più gente interessata quello giusto che tornino al mittente nato poco perché il destinatario non c'è allora ti torna indietro
E già geniale quello secondo me di comporre un libro mettendo strette
Ma metterci quella del quattordici aprile nel mille novecentoquarantatré in cui tutù è appena stato fatto Caporale
Ed è disperato ma profondamente ONU che ontologicamente disperato perché ha saputo
Che verranno a maturazione
E quello che porta a concepire il fallimento parla di fallimento che stanno il titolo praticamente solo in quella lettera
E parla dell'impegno incapacità di Antonio Ghirelli d'aprirlo perché Pirelli Rocca politico allorché te ne frega qualità zero
Questo
Questo perdersi completamente che al non c'è più napoletanità non c'è più neanche la guerra Ferlito non c'è più niente c'è questa pennellata corsia oltre antica perché la giovinezza è quello se quello che ci aveva tenta ventun'anni
E e via via sia nelle lettere sia anche nei miei racconti non fa mistero di essere stato un giovanotto
Che diciamo ci teneva hanno un pochino alla forma e a far bella figura ok anche perché incalzato da questo fratello inarrivabile insomma bisogna Fuda dell'hinterland
Cara la pelle
Restaurata che si fanno anziché forse di fango che neanche neanche sicuro devastante masse divertire che dopo questa cosa che decreti entrato Caporale Laurent Vanessa
Una cosa che loro cioè l'entrata e la truffa tua e sublime che io conosca
L'arrivo è uno dei più profondi nella più profonda disperazione dove dove poi giusto trovarsi perché avventando di trovarsi in mezzo alla guerra dentro l'esercito
Se cartografato con l'amico col col con l'amico che non ti capisce che non capita che non ci potrà l'unico che ti capisce e quello a cui tu scrivi una lettera ma che poiché non non c'è non sta lì contea tirati su
E come le viene fuori perché poi alla lettera dopo dice pulsa un esagerato un po'forse nel giro di due tre mesi di crescono
Ecco io dico questa la risposta
E il guizzo che ha sempre avuto due sempre a chi li ha sempre la sempre infilato dentro la bottiglia della napoletanità sì va bene il problema è quello come la lo sappiano Piero
Io mi dispero perché Mirasole a zero nel quale le quattordici quattordici aprile di quarantatré
Elisabetta era sì c'è un un quinto capitolo invece io preparo diciamo cerco di procedere un po'raccontando anche chi non lo ancora letto e comprato questo libro che mi avviso a un
Un inizio geniale un'idea geniale cioè un'autopresentazione di Raffaele la Capria
Perché io ve ne leggo qualche riga perché diciamo una delle cose più belle che che io abbia mai letto su un profilo autobiografico dice Raffaele la Capria non è uno scrittore a tempo pieno come Italo Calvino ma può dirsi estemporaneo come lo sono stati e non Ennio Flaiano o Alberto Savinio
Continuamente attratto e distratto da altro diciamo dalla vita e dall'occasione continuamente fedele però la sua vocazione letteraria allora sono poche righe poi chiaramente procede Raffaele la Capria in in quest'autopresentazione ci sono dei picchi di lirismo bellissimi all'interno però queste poche righe per chi non conosce la cabrio in qualche modo possono apparire come una sorta di folgorazione io diciamo ho letto ferito a morte anche uno dei primi libri che ho letto nell'età della ragione decesso rimasto folgorato
Ma questa rappresentazione qui così immediata
Quanto racconta anche l'universalità di la Capria come autore e come come scrittore come come uomo come persona
Naturalmente
Veramente questa autopresentazione bellissima è stata la prima cosa che ho letto di questo libro sono rimasta
Abbastanza folgorata perché così difficile parlare disse in una maniera che non sia il fatica che non sia
Ora invece fintamente umida insomma il difficile e cioè questo
Questa aurea medietà as che è proprio la sua caratteristica poi ho pensato dico ma come si fa a presentare un libro della Calabria dopo aver letto questa presentazione impossibile
Allora ho detto ma bisogna appare però parlavo con delle persone tutti mi dicevano in allora il circo di venire scelto di venire laccati e così simpatico allora io vorrei dire un'altra cosa vorrei dire che si la Capria sarà pure simpatico perché no però lui non è un simpaticone è una cosa diversa e questo libro ce lo fa capire
Cioè quella sua amabilità
Quella sua capacità di dire in poche parole delle cose essenziali senza sbavature
Sono il frutto di un'antica civiltà un'antica civiltà come dire sociale un'antica civiltà culturale
Cioè
Insomma prima Sandro parlava della napoletanità però invece lui si è battuto contro la napoletanità perché lui rappresentava invece qualcosa che a Napoli c'era molto da una tradizione illuministica
Una tradizione molto colta cioè quando noi leggiamo questo libro in questo libro c'è la traccia
Di una civiltà letteraria
Che non solo è scomparsa ma noi neanche ce la ricordiamo piumino
Era una civiltà che siti in cui si diventa che nasce così addirittura nei salotti settecenteschi no e poi per li rami arriva a quel Novecento che ha vissuto la Capria
è una città in cui si diventa scrittori non è piaciuto molto quello che ha detto prima chiare no del Paese degli scrittori cioè sì no io non lo sognavo però certo c'era l'idea di entrare in una comunità
Che però non è una comunità che corrispondeva a una carriera a un mestiere
Era una specie di comodi veramente di paese dell'anima no in cui c'era l'importanza della conversazione secondo me la cosa bella che c'è questo libero
Non è che c'è proprio la traccia della Civiltà della conversazione il sapersi rapportare agli altri il sapere ascoltare e questa è la prima cosa che mi è venuto in mente cene proprio non è che è simpatico si sarà pure simpatico ma soprattutto è portatore di una grande tradizione culturale che noi oggi non non è non ce la ricordiamo perché che sia finita è normale l'altro giorno leggevo che la lettura digitale tocca delle aree del cervello diverse da quella della lettura sui libri
Cioè una cosa terribile cioè attiva una una un pezzo di cervello diverso da quello che si attiva leggendo sulla carta
E forse anche la scrittura digitale attiva quel pezzo di cervello ma questo non ha importanza perché siamo passati dalla cenere ai papiri vari capire alla stampa cioè la la civiltà né della scrittura cambia però ce la dobbiamo ricordare e questo libro ce la ricorda fortemente questa era la prima cosa che volevo dire fa ce ne sono delle altre ma magari c'è un altro jet
Questo spunto di Elisabetta sul sul sul tempo nuovo sul tempo moderno che viviamo che attraversiamo del digitale mi ha mi ha fatto venire in mente un tema diciamo a nuovi postmoderni molto chiara diciamo molto caro ovvero quello dell'afferrare in fin dei conti lo cerchiamo di passare la nostra esistenza ad afferrare dei momenti fissarli con il telefonino a da appuntarci qualcosa a ricordarci
Il tema
Diciamo iniziale come racconta nel secondo capitolo Raffaele la Capria dice ho sostituito il tema degli inafferrabilità del reale col tentativo di afferrare la realtà penso che anche questa sia una suggestione molto importante io va ancora così quindi consapevoli o meno quindi non fino all'una
E
Sì
Io l'avremo sentito vedi che Dudovich manda i bassifondi confondendo perché prima non si è capito niente di quello che va bene
Ricordo alla sempre quando ci siamo conosciuti tanti anni fa
Mi hai raccontato Dudù mi ha raccontato
Un un aneddoto che che credo ha regalato a molti di noi l'aneddoto del Cardellino
Di quando lui capi
Che voleva abitare nel paese degli scrittori perché era bambino aveva visto questo uccellino
Titolari ed era emozionato il cuore
Ed era tornato a casa turbato contento
E la mamma aveva chiesto ma che cosa è successo perché ai suoi così emozionato
E Luino la sapeva afferrare queste mozioni non riusciva ad afferrarla e in quel momento disse ma allora forse esiste una possibilità non tanto per afferrare queste emozioni ma per accettare di non poterlo afferrare
Almeno per me la scrittura
Io da allungati Raffaele la Capria
E questo e io credo che sia un po'questo il senso di questo di questo passaggio per per Raffaele la Capria
Certo che a noi manca io sono d'accordo con tutto quello che hanno detto sì a Sandro che Elisabetta Elisabetta dice è un mondo è un mondo che ci manca quello che racconta la Capria ma mancate fino a noi che non l'abbiamo neanche conosciuto vagamente ma l'abbiamo sognato quando eravamo piccoli
E e e ognuna delle pagine di questo libro e spero che avrete la la fortuna di leggerlo
Regala la possibilità che nonostante i tempi nonostante questa nostra
Arroganza e e pretesa di poter afferrare quello che afferrabile non è è ancora possibile sostituire le opinioni che stanno intasando questo mondo con le idee
Io credo che sia questo il il regalo che a
Allora passando a Sandro c'è una cosa diciamo il tuo intervento mi è piaciuto molto perché mi ha scatenato una serie di pensieri che poi magari questa sera casa riuscirò a mettere un po'in ordine perché se diciamo c'è tanto da approfondire su questo libro
Una caratteristica della della scrittura di Raffaele la Capria che che ovviamente lui racconta anche all'interno di questo libro di queste pagine io almeno sempre
Trovato che sia stata la grazia una strana grazia delle parole uno strano modo Inedito di raccontare la bellezza di raccontare
Inquietudine anche
Lui all'interno di questo libro anche abbastanza severo con se stesso dice
In fin dei conti diciamo scene c'è qualche libro che non mi è riuscito ferito a morte ho dovuto aspettare molto tempo insomma c'è anche forse come diceva Elisabetta non nella modestia ma alla realtà la consapevolezza del proprio lavoro che si sposta secondo me enormemente con questo modo di grazia che che in qualche modo DCA regalato perché quello che diceva Chiara avere la nostalgica di tempi non solo non vissuti ma mai neanche lontanamente attraversati sfiorati è forse quell'operazione di manutenzione
Delle della memoria delle parole del mondo intorno che in qualche modo cambia cambia radicalmente all'interno della letteratura nel corso del tempo
Sì mi viene da dire che insomma al di là della presidenza
Perché abbiamo avuto anche la fortuna di conoscere frequentare tu e e questo non è una cosa da poco perché
Tu appartieni a quella sparuta cerchia di artisti di scrittori intellettuali la cui presenza è la cui compagnia alle volte vale anche quanto
Per le le loro
Ed è raro perché di solito di solito non è neanche richiesto a uno scrittore o un poeta di essere amabile di essere una persona che ti fa star bene che che ci ha la luce no che ti fa star bene che ti fa quando stai ampiamente perché è venuta al mondo con un altro mandato biologico no di scrivere universi di soffrire quel dolore per tutti
Ecco
Al di là di questo che già ingenti viscere immagini la grazia che dici tu c'è un modo tutto su di essere pessimista
Perché pessimista e pessimista pure garbati dal titolo fallimento la consapevolezza
è pessimista illuminista ma un modo talmente aggraziato talmente e stilisticamente diciamo
Polito e cordiale di essere pessimista che ti fa amare il pessimismo il dolore un po'come quando leggi Selim grammi la miseria e dici ma come mi ritrovo amare la miseria perché questo me la fa amare scrivendo della della miseria vera in questo modo oppure il cui racconto di Carboni in cui c'è un cieco che viene guidato a vedere una cattedrale
Da da uno che il gliela disegna con la mano su portandogli la mano sul foglio di far vedere come fatto naturale ti viene voglia di essere Cecco
E qui ti viene voglia di essere pessimista perché e dediche questo pessimismo creduto molto più proprio produttivo dell'ottimismo che uno si sforza di produrre perché magari ci ha dei figli allora dice ma come faccio a farmi vedere così e e che dall'idea appunto della sconfitta e invece questo pessimismo nel quale anche in questo libro del quale anche in questo libro
L'Unità
Prova perché poi e pervade tutte le sue pagine è questa lente Polar polarizzate dice con la quale guarda Napoli ma alla quale guarda anche il mondo e che mette a fuoco molto meglio le cose e che però in qualche modo li chiude il loro destino perché ha detto bene che alla prima non è questione
Di comunicare di afferrare di risolvere
è questione di vive nella consapevolezza quanto meno la consapevolezza del limite dell'incapacità dell'impossibilità torno sull'episodio che ho citato prima perché drammaturgicamente quella lettera andrebbe portato nelle nelle le scuole di scrittura creativa no per dire dov'è che sta il grande scrittore in questo libro parla di Siena un po'parla tanto bene dice perché se no dov'è che sta sanitarie deciso di mettere queste a parte averle scritte ma la scritta nel quarantatré Manden decide di metter le perché lì c'è il personaggio Lince l'esplosione lì il pessimismo cosmico perché questo ragazzo e disperato però ottiene la
L'approvazione del lettore
Stecca
è strano non c'è quella di livelli ma cerco di tutti noi cioè noi capiamo mi viene in mente Bertolucci Attilio che scrive nel suo libero aritmie ceduto descrive con molta tenerezza
La disperazione di Malaparte
Che a un certo punto per Frondizi IMO era stato
Era stato confinato in una villa a Forte dei Marmi con l'obbligo di rientrare le diciannove
E permanente tornare a casa alle sette di sera a Forte dei Marmi quando impazzava Edda Ciano i salotti ecco era di una e Bertolucci dodici con una certa levità ma capisce il problema
No era la più grande punizione che potesse subire era lo strumento con il quale Malaparte raggiungeva un ascensore tutto suo
Le basse sì che aveva raccontato del mondo che aveva visto che aveva anche inventato
A me è venuto in mente la stessa cosa ma lì c'è la grandezza e la grandezza in questo caso di Bertolucci accogliere a raccontare questo piccolo ha mentito nella vita di un anno così diverso da Due e così e così controverso
Il dolore e la sofferenza di un momento che è difficilissimo quasi impossibile con i tuoi contemporanei di di condividere perché vagli a spiegare che perché a agli antifascisti vagli a spiegare che quella è una punizione ai fascisti vagli a spiegare che vorresti ancora andare a giro a fondare contro il fascismo non era condivisibile quella di disperazione e nemmeno quella quel pessimismo strutturato che merita il tenente tutto si porta addosso da sempre e che ogni tanto in questo libro in questa lettera ma ferito a morte succede drammaturgicamente proprio dal contrasto determinate situazioni questo cicaleccio questo chiacchiericcio
Il cui racconto molto bene l'unica in questo libro sputa fuori il momento sublime nel quale non si parla più non si condivide più si deve soltanto cercare ecco di non dico ad afferrare ma di farsi una ragione di quella dolore lì in questo caso di questo valore oppure anche di quella felicità il fatto stesso che dentro di te stanno dando la spigola ferita in quel momento non c'hai la ferita c'è l'animale ferito dentro e questo animale ferito è stato ferito
è stato ferito in maniera mamma fattuale perché pensate un po'sia una spigola a a Posillipo e arriva un ragazzotto che pettine stizzite spara ma per fame per mangiare la catena alimentare per divertirci sparano affascinata
Veramente una cosa diciamo esista il sublime proprio richiesti
Avete dentro di sì questa spigola ferita
Non solo averla coi apparecchiata nel lo ripeto più dal romanzo italiano
Dicembre ma avercela anche dopo quando scrivi gli altri libri secondo me la ragione per cui tutto riesce sempre in ogni libro a trovare quel punto di fuga che porta anche solo per una pagina
Tutto il libro a quel punto di sublime senza il quale non si può supportare sul pessimismo lo si sopporta perché è così sublime
Grazie a Sandro Veronesi si obietterà sin ultimo intervento poi mia deciderò io per un saluto finale di Raffaele la Capria
Sempre partendo dalle parole di Raffaele l'intero di di questo libro
Ad un certo punto quasi all'inizio cerca di raccontare la leggerezza cerca di
Raccontare questa nuova semplicità fischi gli ho cercato di condensato la in un'immagine mentale che depurata dagli aspetti più incombenti della realtà riesca in qualche modo ha ha rivelato la e a farla conoscere più profondamente
Dice per esempio per parlare di Napoli mi sono sempre attenuto a questa idea della letteratura mi sono servito anzi ho inventato delle immagini mentali come quella della ferita che attraversa la bella giornata dell'armonia perduta e poi recitata della borghesia come classe dirigente ecco come classe digerente più che dirigente e così via allora e questo è diciamo anche questa è una è un bel punto di partenza per capire tanto della letteratura di Raffaele la Capria ma soprattutto forse per immergersi anche in quella dimensione in quella leggerezza
Ma io pensava al titolo di questo libro mentre Sandro Carrara
Pensavo pessimismo di la Capria Dio conosco bene
Insomma la parola pessimismo pesante riferita a lui poi diciamo il fallimento della consapevolezza norme necessariamente sinonimo di pessimismo fallisce la consapevolezza ma non fallisce la vita cioè nella nelle cose anche che lei adesso è numerato c'è sempre quest'idea della bella giornata dell'armonia perduta sarà perduta ma c'è stata
Allora la grande a una cosa che volevo dire che leggendo questo libro
Volevo dire come straordinario alla prosa di la Capria
Già intanto in genere spesso si pensa che lo stile di uno scrittore corrisponda a una complicazione della prosa no la Calabria invece ha fatto tutto il contrario in fondo
Diciamo così tra molte virgolette dal modernismo dei suoi inizi
Ha cercato di tirare fuori una Rosa depurata da ogni ideologia della prosa no
Una prosa che fosse attaccata il più possibile a un sentimento della realtà questo è un po'la cosa
Che io penso di fondo allora
C'è il pessimismo della ragione famoso no però invece c'è anche l'ottimismo nella della vita nei ripete la Capria questa è la cosa lo straordinario fascino
Che Louis suscita lui un po'come persona ma come scrittore e che c'è quest'equilibrio
Tra il fallimento della consapevolezza e il successo della vita perché la vita quando succede mi sono affacciato alla finestra di casa sua
E vede per caso che nel cortile di Palazzo Doria c'è un pavone
Questa cosa gli ispira una Gioia de ecco la parola bearsi che è una parola geniale per quello c'è la beatitudine
C'è il pessimismo della cosa il fallimento della consapevolezza e c'è la beatitudine della vita
Questa è secondo me poi la chiave della sua scrittura e dei suoi libri
Che è una chiave inimitabile
E
Vengo io diventa indiane Raffaele
Da quella Patrizia quante ne sono toccate occorrerà
Dovrà
Sa
Regia
No
No no
Allora innanzitutto un applauso per Raffaele la Capria
In tutta e tutte queste due ore praticamente abbiamo parlato solo noi il vero diciamo il servizio da Renzo Arbore il vero protagonista insomma di questa serata Raffaele la Capria il
Il fallimento della consapevolezza e un po'tutti quanti i relatori si sono concentrati su questo titolo
Ecco allora che cosa c'è voluto dire o questo fallimento consapevolezza ognuno ha delle opinioni differenti
Che è oggi
Non abbiamo più o
Comunque alcun criterio per cui osservare carpire meglio la realtà che ci circonda
E quindi ogni volta si deve ricominciare daccapo con una fatica incredibile perché bisogna per ricreare i presupposti
Per cui noi parliamo che non è una cosa semplice perché è come se parlassi di un una lingua che dobbiamo ancora imparare bene
E questa è la situazione oggi non solo dello scrittore ma anche delle persone che comunicano tra di loro comunicano tra di loro e non hanno i presupposti che sono il fondamento della del rapporto della comunicazione
Per parlarsi in modo adeguato per tutti
Si capiscano
Non ci sono più
I fondamenti di una volta questo è il senso del titolo fallimento della consapevolezza
Diabolica esistente più ottimista o più pessimista tu sei ottimista o pessimista
Io ci sono un fondamentalmente ottimista che però spesso indaga
Sul ragioni di chi è pessimista ma io sono un ottimista
Cioè non a vuoto un ottimista ma è per natura proprio il mio rapporto con le persone con le cose è sempre in senso positivo
Grazie ancora Raffaele la Capria grazie alla Dante Alighieri grazie a tutti voi che siete intervenuti tra la Gamberale Sandro Veronesi Elisabetta Rasy Grazia Raffaele la Capria ancora