Festa Nazionale de l'Unità 2018 - Presentazione del libro di Leila El Houssi "L’urlo contro il regime. Gli antifascisti italiani in Tunisia tra le due guerre" (Carocci editore)

Buonasera allora ci scusiamo per la contingenza ma ovviamente fare un dibattito insieme in contemporanea ad un altro
Nel quale la protagonista e l'ex Presidente dell'Uruguay Peppe musica e al quale segue nello stesso luogo senza soluzione di continuità
Un dibattito con il presidente del del Portogallo l'ex presidente Gentiloni ovviamente è una cosa che comporta una serie di di problemi sia di logistica sia sia di attenzione della della platea
Noi qui vogliamo fare una sosta più che un dibattito una sorta di dialogo prendendo spunto dalla dal libro di lei lie lussi che siede accanto a me e che è una docente universitaria italo tunisina di padre tunisino e di madre italiana
Lei la insegna all'Università di di Firenze e di Padova ed esperta di paesi di Paesi islamici
In questo libro
Che è un saggio molto accurato molto rigoroso
Lei l'affronta il tema della resistenza dell'antifascismo italiano in Tunisia nel periodo tra le due guerre
A prima vista ci diede ci verrebbe da chiederci perché un argomento del genere
Così a tanti anni di distanza da quegli eventi e perché è proprio in Tunisia ovviamente non solo perché lei l'hai tunisina
Ma poi magari lo spiegherà meglio lei perché la Tunisia aveva una particolarità in quegli anni in cui nell'Italia di era il il regime fascista venne il quale la lotta al fascismo al nazismo
Alle dittature in genere la una lotta soprattutto nella sinistra che si compirà a livello internazionale
Lei la ricostruisce da studiosa in maniera molto rigorosa molto seria attraverso documenti d'archivio l'archivio del ministero degli affari esteri d'archivio di alcune fondazioni associazioni
Ricostruisce tutta una storia a poco conosciuta ma una storia molto interessante chi ha una una valenza e una
Una caduta storica anche in Italia io direi anche nell'Italia nell'Italia di oggi perché i personaggi che incontreremo in questo libro sono a parte personaggi dal nome noto anche in Italia personaggi come come Giorgio Amendola per di grandi dirigenti PC come Giorgio Amendola personaggi come l'ex sindaco di Napoli Valenzi ma perché ci sono tutta una serie di personaggi che anche all'epoca
Come un operaio che venne brutalmente assassinato dagli italiani in Tunisia
Che ebbe una ruoli sono a livello internazionale allora siccome noi siamo un Paese che ha un'identità storica forte che riguarda l'immigrazione dove siamo il paese che dopo la Cina in termini assoluti ha avuto il più alto numero di emigrati
Del pianeta con un'emigrazione massiccia che è durata per ininterrottamente per un periodo lunghissimo circa centocinquanta anni dall'Unità d'Italia
A oggi e ancora oggi il nostro è un paese di emigrazione
Noi oggi ci sentiamo raccontare la storia che siamo invasi dagli immigrati bene il saldo il saldo tra emigrati italiani ed immigrati nel nostro Paese oggi è un saldo attivo a favore dell'emigrazione c'è ancora oggi le persone che lasciano l'Italia
Sono di gran lunga di più di quelle che entrano in Italia quindi non solo non c'è un'invasione ma c'era uno spopolamento ancora del nostro Paese
E questo è avvenuto chi Sempre nella storia del nostro Paese
In Italia in Italia negli anni di cui parla questo libro
C'erano nella Tunisia che oggi viene uno dei Paesi da cui arrivano gli immigrati pochi pochissimi basti vedere quanti sono gli i tunisini immigrati in Italia
La Tunisia negli anni venti e trenta del secolo scorso ospitava cento mila persone emigrate dall'Italia migranti economici
E cento mila
Emigrati italiani in quel Paese sono come numero assoluto in termini assoluti un umile un numero enorme se li rapportiamo alla popolazione della Tunisia che non era di sessanta milioni come la popolazione italiana
Ma molti milioni in meno vediamo che questo numero
Rappresenta una percentuale altissima
E solo queste o dovrebbe rendere assolutamente ingiustificabile il termine invasione che oggi si usa per gli immigrati che dal Nord Africa arrivano in Italia
Allora seppure questo libro parla del periodo tra le due guerre io penso che abbia una forte attualità nel nostro tempo per cui io voglio chiedere a lei la dirci prima di tutto come mai lei ha voluto scrivere questo libro
Sì grazie per questa bella presentazione
Sì perché ho voluto scrivere questo libro va innanzitutto la cosa è nata
Molti anni fa
Io ovviamente sono come è stato detto di origine tunisina però nello stesso tempo sono antitaliana quindi mi sono trovata a all'università a pensare mentre appunto frequentavo l'università di costruire una tesi che riguardasse diciamo il mio paese diurno di origine perché ovviamente quello di mio padre la Tunisia
In quel caso appunto mi sono recata in Tunisia e nell'Archivio Centrale dello dello Stato tunisino mi sono ritrovata con una un documento dichiara un documento sostanzialmente
Di un viaggiatore italiano che in Tunisia
Si trovava per caso aveva descritto praticamente questa
Questa questo Paese un paese multiculturale con molte religioni con multidimensionale e con un grandissimo davvero importante numero di persone che provenivano dall'Italia
Soprattutto dalla dalle regioni italiane quindi da dalla Toscana dalla Sicilia dalla Campania ed è lì praticamente ho quel Sato ma è interessante capire
Questa cosa interessante capire come mai gli italiani emigrarono in Tunisia quando oggi invece contrario
Ho cominciato da lì a analizzare questi documenti a trovare un po'di oltre alle documentazioni a raccogliere testimonianze di molte persone mi sono ritrovata a conoscere persone che vivono in Tunisia e che sono italiane
E hanno cominciato a raccontarne le storie anche dei loro genitori dei loro nonni degli e addirittura anche più indietro e poi soprattutto gli archivi nazionali sia quello italiano che quello tunisino avevano appunto depositate documentazioni importanti dove si raccontava di questi italiani e quei e mi è venuto in mente ha detto
Per capire anche l'emigrazione di oggi per capire perché mio padre per esempio dalla Tunisia emigrato in Italia capire il contrario cioè perché l'Italia
Cosa era successo diciamo
Cent'anni fa duecento anni fa cinquant'anni fa e soprattutto durante il periodo fascista
Questo diciamo è stato un po'il leit motiv che mi ha portato a lavorare su questo tema una ricerca che dura panni durata moltissimo durata moltissimi anni
Devo dire che ha dato dei frutti anni interessanti perché poi ho scoperto cose
Molto interessanti che riguardano poi anche personaggi che poi sono tornati in Italia e che hanno dettato anche le linee politiche della dell'Italia
Penso a Maurizio Valenzi che è stato europarlamentare ma è stato sindaco del PC a Napoli penso a Velio Spano che è stato anche lui un parlamentare del Partito comunista larga lirico direttore dell'Unità
Personaggio insomma che hanno costruito anche l'Italia che però sono nati e cresciuti in un altro Paese in Tunisia non è il caso di Velio Spano ma per esempio di Maurizio Valenzi arriva Restelli
Graziella quindi lavorando lavorando tra le carte d'archivio
Immagino piano piano ti si è costruita una una realtà molto articolata che tu nel libro racconti perché questa comunità italiana in Tunisia questi emigrati economici in Tunisia
Erano più che italiani erano siciliani erano toscani o meglio livornesi erano ebrei
E sottolineo queste cose non per sì solo per raccontare una ricchezza della culturale regionale di questa comunità ma proprio perché quando questi erano i migranti
Ancora l'Italia come la conosciamo occipitali a unità non c'era o era appena diventata un'unica nazione quindi queste differenze tra gli emigrati della Toscana e gli immigrati della Sicilia gli emigrati della Calabria non erano solo una distinzione regionale erano un'identità diversa e spesso incomunicabilità e cioè i toscani con i siciliani non comunicavano nella lingua italiana perché non si capivano dovevano comunicare con la lingua del luogo
Quindi questo arricchiva
La Società da un punto di vista del del cosmopolitismo e della molti etnia perché non erano italiani erano elementi regionali di un'Italia molto diversa
Dal Nord al Sud e allora interno gli stessi ebrei discendenti dei grana se non sbaglio si pronuncia così ingrata
I gli ebrei erano ebrei che a loro volta che venivano presso soprattutto dalla Toscana e da Livorno ma prima ancora provenivano dal Portogallo se non mi sbaglio e dalla dalla Spagna quindi l'elemento migratorio di tipo economico religioso e politico diventa pian piano una massa culturale anticolonialista antifascista
E si incanala
Nel libro poi si vede bene di una vera e propria dottrina politica che fa resistenza al partito e sulla quale dopo i fatti dell'omicidio della falegname italiano a a Tunisi si vanno ad innestare anche di gli elementi di politica nazionali ci arriva a Tunisi
Arrivare a Tunisi personaggi come e Giorgio Amendola Comelico Spanò che devono prendere coscienza perché c'era poca conoscenza a livello nazionale di questa realtà antifascista prendere coscienza di quella realtà della Moro di resistenza di opposizione al regime che questa realtà
Aveva costituito e in calarla farla crescere contro il regime italiano questa realtà era talmente composite verrà organizzata che aveva persino una serie di strumenti di comunicazione
Propri per esempio uno dei miti dei più importanti era il quotidiano L'italiano di Tunisi
Che era il giornale della nostra comunità lei ha ci vuole raccontare un po'quale state il ruolo di questo giornale in questa comunità qual era l'elemento aggregante e quanto ha contribuito nella lotta antifascista
Beh sì questo è un giornale tra l'altro di cui abbiamo la possibilità di avere
Tutte le coppie perché sono state anche oltre ha da esser civile copie cartacee sono state anche appunto inserite
A livello mediatico quindi facile anche riconoscerlo e l'Italia letture che è stato un organo molto importante è stato l'organo del partito comunista sostanzialmente anche perché sì c'era un fronte antifascista allargato all'interno della Tunisia dal composto da italiani ma i pareri nuove diciamo il nucleo comunista era il nucleo più importante
Il periodo tra le due guerre ritirato
Sì le dopo la prima guerra mondiale tra le rimase sì tra le due guerre mondiali quindi tra naturalmente il per i danni venti anni tenta
E questo sicuramente è stato uno degli uno dei vari giornali perché in realtà poi c'erano stati altri giornali c'era stata anche la voce ci sarà il giornale successivamente ci sarà poi naturalmente anche al giornale i giornalini tui dei soci solo più giornali è interessante perché quello che è interessante diciamo in una in questa in questa vicenda di di antifascisti
è che si erano mobilitati molto da un punto di vista proprio giornalistico c'avevamo utilizzato i giornali per
Naturalmente dare descrivere quello che accadeva
In Italia quindi durante il periodo fascista quello che Mussolini faceva e compiva e naturalmente anche davano
Questa un altro elemento interessante quello che accadeva anche in Tunisia quindi c'era come dire era quasi un ponte no questo giornale in un qualche modo
Quindi
Era interessante anche l'attività che gli antifascisti crea facevano in Tunisia ripeto antifasciste che non erano solo comunisti ma che c'era appunto questo ruolo anche di socialisti c'erano gli anarchici
C'erano naturalmente altri altre fazioni sarà la suoneria stessa era Hailu aveva un ruolo antifascista importate
Quindi diciamo intorno ai giornali hanno costruito come dire anche un'opposizione veramente interessante
Un censimento di quanti aerei hanno gli italiani presenti allora assiri questo è interessante questo discorso dei numeri perché praticamente ancora oggi non siamo sicuri di quanti effettivamente italiani erano presenti in Tunisia c'è una quella che viene chiamata una guerra di cifre
Perché perché quando gli italiani e su come su giustamente sottolineava prima un genio e quanto gli italiani hanno cominciato a migrare verso questo Paese si parlava ancora di italiani a dimensione regionale
Cominciamo a parlare di MiG di migrazione McCool verso la Tunisia dal l'epoca delle Repubbliche marinare quindi voi capite bene che parli non parliamo d'Italia ma parliamo di regioni quindi c'è una dimensione regionale molto forte
I toscani
E nella fattispecie aggiustamenti toscani livornesi
Visti i pisani i genovesi insomma sostanzialmente erano c'è una dimensione regionale molto forte
Via via che queste comunità perché le declina al plurale si sono insediate
Arriviamo al mille ottocentottantuno che è una data importantissima per la Tunisia perché il le è la data che effettua la data praticamente in cui si instaura il protettorato francese
La Francia entra prepotentemente in Tunisia attraverso appunto la formula del protettorato
Scusate
Sostanzialmente succede che praticamente molti italiani che vivevano in Tunisia
Decidono di in auto naturalizzati francesi quindi non sappiamo effettivamente un'idea vera della cifra
Però si parla di cento mila
Più o meno
Sì cioè cento mila poi la gran parte di questi che come dicevo prima numero già assoluto enorme ma cento mila su una popolazione tunisina di pochi milioni no
Se non mi sbaglio sono otto dieci milioni no quindi è veramente un'invasione
E rispetto a a come viene utilizzato oggi in termine di evasione
E soprattutto questa invasione in Tunisia
Non degli italiani ma dei francesi un'invasione vera perché la Francia era andata colonizzare la Tunisia no oggi poi chiude a chiude i porti chiude le frontiere a Ventimiglia non fa entrare gli immigrati però in Tunisia c'è andata con le armi la colonizzata
Gli italiani diventano una condizione un po'diversa perché non erano colonizzatori come i francesi
Ma non erano nemmeno colonizzati come i tunisini erano migranti economici soprattutto operai
Artigiani le Litta soprattutto le élite di tipo di tipo di di religione ebraica ed erano poi quegli operai che è guarda caso in Italia in Europa
Si erano impoveriti quando dall'America cominciavano ad arrivare le merci in basso a basso costo quindi d'Italia
Cominciava a perdere posti di lavoro cominciava a perdere a ad impoverirsi gli operai sigla classe più bassa si poverina severi chiuderà costretta ad emigrare quindi migranti economici
A questi si aggiunge vado
Anche coloro che scappavano dal regime quindi c'erano anche diciamo i profughi di tipo politico quindi la Tunisia è in quel periodo
L'emigrazione italiana in Tunisia e in quel periodo lo specchio di e delle mi dell'immigrazione italiana del Nord Africa di oggi in Italia
Con una leggera differenza che la Toni sia era colonizzata dalla Francia
è accoglienza tranquillamente di immigrati economici di italiani evitava già dal mille ottocentosessantaquattro se non mi sono mi sbaglio sono i primi accordi gli dava diritti
Diritti che gli stessi tunisini spesso non aveva pace quelli al mantenimento della propria cittadinanza potere svolgere attività commerciali
Quindi la la la tutto
Come
No no mandò diritti in più non diritti più la godevano di un regime diverso spesso dagli stessi tunisini perché c'era il protettorato il protettorato francese e allora nella comunità italiana comincia a crearsi anche una sorta di alleanza politica tra pezzi della comunità tunisina pezzi della comunità politica e e italiana
Contro il regime fascista e contro la colonizzazione francese lei la vuoi raccontarci un po'come racconti nel libro come si avvicinano queste parti in funzione
Antifascista per quanto riguarda la parte politica italiana e anticoloniale per quanto riguarda quella tunisina sì eccetto la sicuramente c'è una a un certo momento in un certo momento
Una un'interessante liaison un'interessante legame tra appunto quella che rappresentata dall'antifascismo italiano e quelli che sono i nazionalisti tunisini perché c'è una comunità di in c'è un'intesa comune diciamo una comunità di ventotto note di un'intesa rispetto a quello che può essere in un qualche modo una sorta di colonizzazione
Di entrambe le parti e mi spiego meglio cioè gli italiani sostanzialmente antifascisti lottavano contro un certo tipo di narrazione fascista che appunto proveniva dall'altra parte del Mediterraneo
E naturalmente volevano convincere ovviamente questa comunità corposa di italiani a nonna essere assolutamente supini al regime fascista
Nello stesso tempo perché è comunque regime fascista era predominante
E e voleva appunto quasi tra virgolette come colonizzare
E oltretutto Mussolini
Aveva sempre avuto un apolitica altalenante nei confronti della Tunisia perché sembrava quasi quasi voler prenderla alla Francia o no diceva spesso in alcuni suoi discorsi
A famosi la Tunisia saranno tra la Tunisia è nostra
La Tunisia è il nostro Paese i lavoratori i lavoratori italiani che stanno in Tunisia realtà poi sappiamo che la storia lo ha smentito che non era realtà non gli interessava assolutamente della Tunisia
Nello stesso tempo chiaro i nazionalisti tunisini lottavano invece contro i colonizzatori il colonizzatore dalla Francia
Quindi c'era come dire insieme hanno cominciato a vedere che ci potevo poteva esserci anche un incontro una comunità d'intesa proprio nei confronti di chi
Predominare di tipo aveva poteva avere un ruolo predominante nei confronti di entrambe le parti da lì appunto Mirella
Abbiamo trovato dei documenti della documentazione in cui si vede che effettivamente a un certo momento questo legame sembra nascere sembra esserci sembra crescere
Poi
Purtroppo c'è una dimensione anche internazionale che frenerà anche questo e vedremo anche perché
Però esiste comunque un'intesa tra i due esiste ed è ed è molto interessante tra l'altro
Sì io voglio aggiungere una cosa che a me
Per quanto banale ha colpito perché spesso non ci si pensa il merito di questo libro è anche questo spesso si parla delle comunità italiane emigrate tempo di fascismo come comunità fasciste fascisti Zaccai c'è Lilli italiano veniva identificato col fascismo
è le comunità italiane si racconta spesso che erano tutte
In massa
Sostenitrici del fascismo ma questo avviene per due motivi uno perché in realtà il fascismo tentò di fascisti Cesare le nostre comunità tutte le associazioni italiani nel mondo vennero progressivamente fascisti Zarate
Con i loro dirigenti fascisti dovevano aderire al fascismo tant'è che in quel periodo annacquiamo gli inizi Svizzera
Le colonie italiane inizi svizzera che c'erano già colonie italiane però venne aggiunto a quelle Misfits era la parola litterae colonie libere italiane in in Svizzera quelli bere serviva per sottolineare il fatto che non erano fascisti Zarate che non erano fascisti Zarate
E che quindi erano diverse dall'altro associazionismo e queste colonie libere ancora esistono inizi Svizzera sono una realtà democratica repubblicana e antifascista
Però l'opinione comune e che il mondo italiano all'estero così come le comunità tunisine
Avevamo un consenso massiccio nei confronti del fascismo in più essendo il fascismo un regime che tendeva ad essere totalitario tutto ciò che era italiano era identificato col fascismo
La capacità delle nostre comunità degli organi di stampa che nascevano tra le donne le nostre comunità era proprio queste a quella di scindere discendere l'aspetto fascista l'essere fascista dall'essere italiano e questo permettetemi di leggerlo un breve passo del libro di di lei la che riporta l'articolo di una de dell'italiano di Tunisi
Gli italiani fanno una netta distinzione tra l'Italia che amano e il fascismo che li opprime
E fascista e non italiana la mano che ha ucciso Matteotti e fascista e non italiano la mano che ha ucciso Rosselli che ha ucciso il nostro compagno Micelli
Fascista e la morale che insegna ai giovani fin dalla loro più tenera età ad adorare il pugnale e carezzare la mitragliatrice
Fascista e chi vuol disonorare il nome dell'Italia
Ecco dunque
Come questi giornali facevano cose che gli stessi giornali nazionali italiani non facevano questo Micelli è il falegname a cui facevo riferimento poco fa che era il punto di riferimento del Partito comunista a Tunisi
E che è in occasione di una di uno sbarco a Tunisi della Amerigo Vespucci la gloria che la gloriosa nave italiana cinquanta cadetti della Vespucci comandati da un
Da dal capo fascista locale vennero condotti nella sede dove Miceli e altri temevano una riunione venne brutalmente assassinato bene il Corriere della Sera il Corriere della Sera in Italia
Dava di queste evento una
Una cronaca completamente opposta spiegava che questi cadetti erano stati insultati attaccati dal Miceli i quali pene difendersi poveretti loro cinquanta cadetti armati
Era partito un colpo di pistola avevano ucciso Micelli la storia è il movimento internazionale comunista antifascista e civile
Si ribellò ci fu una risonanza internazionale ecco io vorrei che lei la la spiegasse un po'meglio questa vicenda
Sì e infatti questo omicidio come giustamente è stato detto è stato dirimente importantissimo cioè improvvisamente la Tunisia arriva nella scena internazionale arriva nella scena internazionale e fa sì che il Centro estero a Parigi si rende il Partito comunista si renda conto che esiste un fronte nel Mediterraneo importante antifascista e decide di mandare personaggi del calibro di Amendolara
E divario Spano proprio per aiutare questi compagni a
Continuare appunto la lotta antifascista
E appunto scendono amendolea Dario Spano prima Velio Spano e amente poi successivamente Amendola e anche le loro vite cambieranno completamente pensate che Velio Spano quando arriva a Tunisi
Pare che tra le altre cose si si dice che almeno così mi ha detto la moglie di Velio Spano quando l'ha intervistata Nadia gallico che è stata una delle donne della Costituente tra l'altro
Che era nata e cresciuta a Tunisi che praticamente vaglio Spada era stato mandato in realtà dal pub al Centro Estero
Del partito
A Tunisi perché prima era ad Alessandria d'Egitto ed era anzi accompagnava con una donna che non piaceva al partito che poteva essere sostanzialmente non la non abbastanza
Come dire legata al partito non piace al processo e sapete che il Partito Comunista rientrante anche nella vita privata un tempo quindi regolare controlla e questo poi naturalmente a visto appunto vaglio spara arrivare in questo in questo in questo Paese
E effettivamente a essere o avere un ruolo molto importante ripeto l'Abi loro vita è cambiata perché in palio Spano poi incontra Nadia Gallico si sposerà con Nadia gallico e poi verranno in Italia nel quarantatré
Il per quindi cambia proprio la la la vita personale anche di queste persone oltre che l'aspetto politico e poi un altro personaggio importante Amendolara puntualmente la che va a fondare un giornale che sembra il giornale da non confondere
Ecco aggiornabile odierno
Care anche quello giornale sostanzialmente anche qui un organo importante no più di petto organo della stampa fondamentale un giornale che sostanzialmente descriveva quello che accadeva soprattutto nel campo internazionale cioè metteva diciamo dava luce e e spazio agli eventi internazionali in modo tale che i
Naturalmente gli italiani in Tunisia può naturalmente lingua italiana entra in Tunisia potessero naturalmente legge e sapere appunto che cosa accadeva a livello interno quindi come dire questo questo omicidio che lì per lì
Sembrava un omicidio quello del trentasette così né sostanzialmente che poteva anche avere una dimensione più locale ma
Vista la risonanza anche che ebbe grazie anche al fatto che comunque giornali come il Corriere della Sera italiano avevano appunto come giustamente si diceva prima sminuito e anzi invertito quasi le parti di
Gettato naturalmente ska dettato destato scalpore su e il Centro estero naturalmente di del Partito comunista ha deciso appunto di aiutare a fronteggiare queste no fronteggiare appunto quello che accadeva quindi sicuramente è stato fondamentale è stato dirimente anche perché lì che cosa è successo che gli antifascisti italiani
In quel momento hanno capito che
I effettivamente la comunità italiana si era spaccata c'era stata una frattura una comunità che sostanzialmente come dicevo prima circa di cento mila persone che in gran parte aderiva al partito fascista c'erano state ovviamente dopo questo omicidio c'erano state sicuramente delle
Delle accelerazioni rispetto appunto ad una frattura all'interno della comunità e questo poi gli ha prodotto quello che arriverà insomma successivamente
Ecco ora mi hai fatto venire in mente alcuni aneddoti isolata da Berlinguer a quello che diceva poco fa musica
E a quello che si legge anche nel tuo libro voglio ricordare quattro e raccontare anche in questione perché sì
Faccio un po'una parentesi con questi aneddoti
Il partito inviava questi dirigenti per la lotta antifascista per organizzare la comunità e lo faceva con la forza di cui era capace con l'autorità morale e politica di cui era capace allora questa autorità travalicato anche il campo della vita della vita privata in questo libro trovate anche qualche aneddoto in qualche racconto interessante simpatico un pezzo ve lo leggo qui perché Breve
Si parla ecco insomma di di donne che sposano
In maniera totale la causa del partito e anche di uomini che fanno altrettanto alla racconta
Racconta la la figlia di Valenzi in qualcosa su mia madre
All'interno del gruppo dei Comunisti italiani di Tunisia
Si stringono matrimoni Velio Spano sposano aria carico testimoni sono Amendola e Valenzi come Spano e testimone del matrimonio di Valenzi col Nizza Cittanova la figlia di Barresi Clelia
Sposa Silvano ben pensa son il centro sempre più interviene nella vita il centro del partito sempre più interviene nella vita privata
Criticando ostacolando alcuni unioni o nozze giudicate troppo borghesi
Alla lettera inviata da Velio Spano al partito per informare della sua scelta matrimoniale si risponde che si sarebbe preferita una compagna di estrazioni sociali più proletariato
Ecco sarà il partito assetti si permette anche di suggerire o di criticare insomma la scelta che uno fa del proprio patrimonio e ma questa era normale
Ecco e questo mi fa venire in mente un altro aneddoto di una cosa che successe in un comizio in Sicilia al tempo della
Del referendum sul divorzio
Mi pare sui successi in Sicilia Berlinguer andò a perorare la causa del del divorzio eccome era solito fare a quei tempi veniva introdotto dal segretario del del posto che era un compagno insomma di di umili origini ma che credeva fortemente nella nella causa poi insomma il rispetto per Berlinguer l'amore per Berlinguer era incondizionato
E nella foga di spiegare il perché bisognava sostenere la legge sul divorzio
Nella foga lui dice perché compagno Berlinguer se il partito mi chiede di divorziare Io divorzio ecco siamo a questo tipo di questo modo di vivere il partito la politica
Il lo stare insieme agli altri combattere per la comunità era una cosa assolutamente totali
Quindi anche in una comunità piccola relativamente piccola marginale resterà come la Tunisia ma uso questi termini tra virgolette doppiamente
Il partito la sinistra metteva un impegno metteva l'impegno di mandare i suoi dirigenti di calibro che poi si innestato in una comunità che però proprio grazie a quegli ideali
Esisteva era forte era era dinamica aveva già una sua resistenza solo che gli altri non la scoprivano la conoscevano la massa non la conosceva esattamente come avviene oggi con le nostre comunità sparse per il mondo
Che hanno eccellenze c'è grandiose hanno sacche di povertà e e di bisogno immense
Ma nessuno le conosce realmente o per lo meno la massa l'attenzione politica l'attenzione degli studiosi le televisioni non non non le conoscono
Il merito di di questo libro di libri come questi e ti fa conoscere queste realtà per come erano per come si sono evolute
E per
Steve voraci ad una riflessione su che cosa siamo voci perché l'Italia non sarebbe quella che è oggi
Se non avesse avuto questa massa enorme di emigrati italiani che l'hanno condizionata anche dall'estero con le loro rimesse da un punto di vista economico
Con le loro questioni sociali
Migliaia di famiglie ai milioni di famiglie divise dall'immigrazione che hanno condizionato anche gli aspetti sociali in patria quindi l'Italia culturalmente
è frutto anche di questa immigrazione
E oggi dovremmo ricordarcelo di più quando parliamo di emigrazione di immigrazione
Perché se noi capiamo cosa siamo stati noi come immigrati
Abbiamo anche gli strumenti per affrontare meglio l'immigrazione se noi capiamo come si integrava la nostra comunità all'estero le nostre comunità all'estero passando anche attraverso scontri violenti Sacco e Vanzetti sono l'esempio più clamoroso ma prima di Sacco e Vanzetti
Nelle negli stessi Stati Uniti
Tanti altri come loro
Nella Tunisia nella Svizzera se sapessimo sì ricordassimo quanti immigrati emigrati clandestini sono morti per attraversare i valichi alpini se ricordassimo
Quanti linciaggi ha subito la nostra emigrazione negli Stati Uniti
Ancora nel settantuno nel settantuno l'emigrato del Norditalia ucciso pugni a Zurigo c'è ecco se ricordassimo la difficoltà con la con la quale la nostra emigrazione si è integrata in quei Paesi
Forse accoglieremmo con meno distrazioni chi oggi arriva e avremmo anche più strumenti per integrarli e io in questo trovo che questo libro
Che racconta la resistenza a un regime totalitario attuali
Perché in questo libro ci ha raccontato anche lo scontro tra due potenze coloniali simili l'Italia di allora e la Francia di allora
Che sono un po'come i due governi di Soldini e di Orlando oggi sono due nazionalismi com'era nazionalista Mussolini e nazionalista la Francia colonialista sono due nazionalisti da nazionalismi simili tra di loro
Ma che non possono aiutarvi in questo libro di di lei la c'è un passaggio in cui lei spiega perché Mussolini non poteva trovare realmente un aiuto nella Francia per risolvere la questione italiana in Tunisia perché avevano gli stessi interessi ma erano nazionalisti don internazionalisti quindi confliggenti è un po'quello che succede con normanne Salvini tutti e due sono nazionalisti e tutte e due vogliono chiudere le frontiere
è ovvio che se tu hai un problema di accoglienza perché sei paese di prima accoglienza quindi sbarcano date
E poi di voi dirottare in Europa il tuo articolo può essere orfani perché quella di chiude le frontiere e non se ne prende nemmeno uno
Non se ne prese nemmeno uno Daloui devi andare dai paesi internazionalisti che credono nell'Europa ecco questo libro
Queste cose parlando del del passato ce le racconta oggi
Mi piacerebbe che tu facesse un passaggio su come illazione nanismo mussoliniano e nazionalismo francese trovavano terreno di scontro in Tunisia nel Nordafrica e qual era poi lo sbocco
Sicuramente i due nazionalismi avevano chiaramente si erano scontrati c'era chiaramente una situazione internazionale diverso da è interessante anche quello che tu dicevi sul discorso che si può attualizzare no ad oggi quello che accade e accadeva un tempo e anche io se vorrei fare prima prima vorrei dire una cosa che secondo me è fondamentale per capire anche quello che succede oggi se anche la politica e i politici non conoscono la storia non possono riuscire a fronteggiare ogni Paese figlio della sua storia quello che è accaduto chiaramente non si ripete ma possiamo trarre dalla storia come dire un importante aiuto per comprendere per comprendere e per cercare di andare avanti purtroppo
Ci dimentichiamo spesso che c'ha una storia di questi Paesi e che
E dimentichiamo anche che c'è anche una memoria oltre ad una storia quindi questo secondo me è fondamentale
Quindi
Forse bisognerebbe un attimino ragionare su questo anche oggi
E e proprio su questo quando faceva il confronto Salvini Orban parlando dell'attualità vedere anche insomma
Migranti
Che oggi arrivano nelle coste della nelle coste del nostro Paese e che vengono respinti la stessa cosa accadeva agli italiani settant'anni fa io ho trovato tantissimi documenti che con barconi di fortuna partivano dalla Sicilia e arrivavano la zona nord della Tunisia clandestini
E in questo caso venivano appunto con mezzi di fortuna arrivavano quindi vuole dire la la migrazione circolare ricordiamoci di quello che è accaduto sul discorso appunto di di nazionalismi indubbiamente c'era una sola Lesbo francese c'era una zona lirismo italiano ma c'era anche un acconto contingente storico ovviamente molto diverso
E quindi io credo che sappiamo benissimo che poi l'Italia
Commosso lini aveva pensato naturalmente
A aveva come dire come ho detto prima una politica altalenante nei confronti della Tunisia ma che poi è stata smentita immediatamente nel trenta appunto qualche anno più tardi nel trentacinque quando ci fornì famosi accordi l'arrivo in tutta scusate Pontiac Laval e e
In cui sostanzialmente Francia Italia si accordano affinché l'Italia possa entrare in Etiopia e da lì inizia la cosiddetta il così detto Trabacca etiope quindi sostanzialmente vediamo che vediamo appunto a una anche qui una comunità di intesa rispetto a queste
Sì e questo naturalmente in quegli anni non sfuggiva
A grandi studiosi grandi intellettuali come non sfuggì a Gaetano Salvemini il quale
Facendo il parallelo tra due nazionalismi simili quello italiano e quello francese
Soprattutto nei momenti in cui Mussolini cercava un un dialogo con la Francia è un'alleanza con la Francia Salvemini spiegava che questa alleanza e non poteva concretizzarsi niente di buono perché sono due due nazionalismi
Chiusi
I cicli chiusi su se stessi e con le stesse ambizioni conflittuali quindi
Se
Tu hai bisogno a livello internazionali di risolvere una questione e chiedi aiuto al nazionalismo che è simile a te solo perché simile attende
Non ne ottiene un beneficio oppure neofiti e di una pancia e Salvemini lo diceva con queste parole
Le mance che il nazionalismo italiano chiede al nazionalismo francese
In compenso delle proprie complicità non possono essere finanziarie ed economiche perché la Francia non è più il salvadanaio d'Europa e fare rotta di collo
Nelle finanze peggio dell'Italia che e ci ritorno con ossessione quello che succede oggi con Orban e Salvini
Se tu Ayub problema e che a lei con un altro nazionalismo anziché superare il nazionalismo e capire che la soluzione nell'Europa tu il problema non l'ho risolti
Qual è stata diciamo qual è stato l'epilogo di questa resistenza Linda in Tunisia o almeno l'epilogo
Che è nel libro perché il libro appunto si ferma all'inizio della seconda guerra mondiale e poi lei la sta continuando gli studi e la ricerca per per il dopo che cosa successe dopo e come ha potuto evolvere la comunità italiana dopo l'epilogo interi è stato quello del
Del patto Molotov Ribbentrop cioè il patto di non aggressione tra URSS e Germania ecco quello fu un episodio triste per la comunità italiana e antifascista in Tunisia che generò anche la rottura del Fronte di Sinistra del fronte
Del Fronte antifascista perché come diceva lei l'all'inizio in quel fronte c'erano gli ebrei in quel fronte c'erano i massoni la massoneria quella diciamo che aveva fatto l'Italia non la massoneria di Gelli
C'erano i socialisti c'era ludi l'unione delle donne
C'era la la lega dei diritti umani c'erano i socialisti c'erano i comunisti era un vero e proprio comitato di liberazione quando l'URSS
Firma il Patto Molotov-Ribbentrop allora i comunisti vengono isolati perché gli ebrei i socialisti e gli altri
Giustamente don accettano questo patto di non belligeranza tra URSS e Germania hitleriana si sentono a loro volta tradito traditi
E vengono addirittura espulsi dall'alleanza dall'alleanza antifascista e questo genera dei comunisti di allora che come dicevo viveva nel partito in maniera totale e assoluta
Un enorme
Un'enorme difficoltà un enorme
Un'enorme dispiacere
Che li porta ad andare alla ricerca del perché della motivazione che aveva portato l'URSS a firmare quel
Quell'accordo
Ed è entrato non solo nell'isolamento perché vengono espulsi da questo gruppo
Ma entrare addirittura nella clandestinità cioè continuano ad essere resistenti al regime continuano a battersi contro il regime male non fanno nella comunisti dalla posizione peggiore quella dell'isolamento assoluto della clandestinità
E su questo c'è
C'è un passo molto amaro che lei li ha riportati fine dei a fine libro
E che voglio leggere ancora
Non prendemmo la posizione noi prendemmo la posizione che presero tutti i partiti comunisti del mondo se l'hanno fatto una qualche ragione ci doveva essere e noi siamo andati alla ricerca di queste ragioni
Anche se personalmente non le ho ancora comprese purtroppo l'unità delle forze antifasciste venne meno la repressione che eseguì si abbatte soprattutto sui compagni
Fu per me Velio e gli altri compagni un momento di grandissima difficoltà
Queste sono le parole di Nadia gallico Spano Nadia gallico Spano
Ecco c'era i commenti tu ce le spieghi meglio elemento anche perché io ho conosciuto Nadia
E e Nadia
Che è morta nel due mila e sette l'ho conosciuta a Roma
Che era molto anziana ma ancora molto lucida mi raccontò appunto questa a questa vicenda raccontandomi come per loro era complicato dover fare questa scelta e dover rinunciare sostanzialmente anche a quella formazione antifascista che faticosamente a uno costruito in tutti quegli anni
Perché comunque era stata presa un'altra decisione a livello internazionale tra funzionava così il partito aveva detto questo e si faceva in questo modo
Però per loro è stato anche un dramma un dramma personale perché comunque con i compagni socialisti con i compagni anarchici con cui avevano creato avevano un'intesa
Naturalmente questa cosa è venuta meno e dovevano fare così e per loro
Fu drammatico anche perché poi sapevano
Sapevano benissimo che comunque la la storia sarebbe stata riversa però si fece in questo modo funzionava in questo modo
Ed è il interessante anche questo aspetto perché comunque come dire
Un tempo il partito come abbiamo detto agire ma proprio no consimili entrava era entrante era totale c'era quel nome si chiamava il centralismo democratico no in qualche modo Cestio Sheva
Sì magari ci si confrontava all'interno ma si usciva con una linea unica cosa che oggi ed è molto diverso devo dire e
E quindi e questa scelta fu drammatica portò poi delle conseguenze che ne insomma che sappiamo benissimo che la storiaccia densa descritto
Però fu una scelta che e fu dettata appunto da da una volontà internazionale e Nadia appunto mi disse che fino a si si confrontavano continuamente nel nel capire se dovevo farlo meno tra alla fine lo fece e questo progetto anche un po'di amaro di amaro a livello personale non c'è l'insicurezza e tutto si fece così perché il partito aveva deciso in questo modo
E questa storia diciamo per concludere anche no vorrei dire due parole rispetto a quello che è stato insomma questo percorso mi ha insegnato moltissimo in tutti quegli anni che ho fatto ricerca mi hanno insegnato molto sia le documentazioni che ho trovato sia le memorie di queste persone perché alcune le ho conosciute altre purtroppo Leo
Conosciuta attraverso la narrazione dei figli e delle figlie e devo dire che ho trovato sicuramente
Come dire una un importante mi hanno dato un'importante lezione
E soprattutto la figura di Nadia Galli con Nadia Galli come una donna
Era una donna anche è stata come dicevo prima una delle ventuno donne della Costituente una donna che si è estesa a tutta la vita nel partito
Che è nata e cresciuta a Tunisi ma il quarantatré appunto è arrivata in Italia è stata poi eletta parlamentare è stata una donna insomma che ha lavorato sempre soprattutto per le donne
Con nonna in maniera protagonista non è mai stata protagonista come a volte accade ma è sempre stato una donna che ha lavorato e che ha veramente né in anni non facili
Lavorato per la libertà e per la libertà e per la liberazione della donna
Nadia tra le altre cose e questo mi preme molto dirlo perché eh sì e anche molto attuale quest'aspetto ha sempre lottato affinché la Costituzione
Resta fosse compresa da tutti tant'è che quando io l'ho conosciuta era molto molto anziana
E lei e ricordo ancora che io ero a casa sua ricevette una telefonata la telefonata era di Oscar Luigi Scalfaro
Che gli chiedeva domani dobbiamo andare in una scuola media a parlare della Costituzione ricordatelo e io le dissi ma scusa ma non hai smesso di far politica e lei mi rispose smesso di far politica io non smetterò mai di far politica
Perché dobbiamo insegnare ai nostri nipoti ai nostri figli ai nostri ai fini della no del nostro Paese che qui valore della Costituzione e devo dire che questo è stato una grande lezione di vita pubblica
Per per chiudere ovviamente noi abbiamo ho parlato di un abbiamo incrociato diversi personaggi ideali Chicco
Valencia Mendo a diversi personaggi che hanno
A abbia attraversato la storia della della Tunisia questi personaggi sono raccontati in pochi libri ma buoni questo è uno di di di questi pochi libri che io vi consiglio poi c'è tra le varie famiglie di cui non abbiamo parlato oggi ma che nel libro troverete nella bibliografia nelle note anche qualche nome che ricorre tra questi antifascisti
Una storica famiglia ebrea in in Tunisia la famiglia Finzi
La famiglia Pinzi
Interesse a Tunisi la più antica stamperia Tunisia tunisino
Mantenne per più di un secolo questa questa casa editrice pubblicò libri
Di eccezionale valore e negli ultimi anni
Il capostipite di questa famiglia era un ebreo arrivato in Tunisia già dopo i primi moti dell'Ottocento a questo ha seguito l'attività della della famiglia il il figlio Elia Finzi che era un un punto di riferimento fondamentale della comunità e che ha tenuto poi dal dopoguerra in poi un altro importante giornale il punto di riferimento degli italiani in Tunisia il Corriere di Tunisi
Ecco il Corriere di Tunisi hanno hanno tenuta viva la memoria storica antifascista hanno tenuto motiva la la cultura italiana
Negli ultimi anni hanno fatto un interessantissimo lavoro con i figli soprattutto Silvia il il fratello che adesso mi sfugge il nome
Hanno fatto un interessantissimo lavoro di recupero di queste figure storiche della comunità italiana in Tunisia eh tra i libri che hanno prodotto una raccolta
Di di storie e di personaggi del mio e dell'Italia in Tunisia cosa che io vi consiglio per chi è appassionato insomma per chi voglia gruppo approfondire
La storia del nostro Paese fatta fuori dal nostro Paese di darci un'occhiata perché ci troverete nomi che probabilmente avrete sentito o che avrete conosciuto ma che non pensavate indoor non potevate pensare avesse avuto una tale importanza anche fuori dall'Italia e nel determinare i destini di questo Paese
Il libro di lei la è un primo importantissimo in generale passo su questo che io vi consiglio vivamente perché ti aiuta anche ad interpretare la realtà dell'immigrazione oggi grazie a tutti