Festa Nazionale dell'Unità 2019 - Presentazione del libro di Anna Ascani "Senza maestri. Storia di una generazione fragile" (Rubbettino)

Siamo i primi ad aver vissuto l'infanzia davvero con la televisione Bellelli l'infanzia dei cartoni animati
E e anche i primi ad aver vissuto i sociale networks ma anche gli ultimi ad aver vissuto il mondo prima dei social network e con i tutte e due le cose in più in tutto questo se inserita invece la crisi economica cioè quella che mentre io ero iscritta al primo anno di filosofia ci ha spiegato che saremmo stati peggio dei nostri genitori per la prima volta quindi diciamo per descrivere questo contesto poi utilizza un po'di filosofia che rimasta la mia passione nonostante il percorso non abbia portato altrove ma il senso è questo per capire chi siamo bisogna prima di tutto capire il mondo che ci circonda
E una delle cose a cui tengo di più è capire quanto la tecnologia e i soci al network hanno influenzato il nostro
Esserci nel mondo e visto che qui insomma c'è il direttore di fan peggio
Che ha costruito anche sulla capacità di fare informazione attraverso dei canali non ordinari
Un pezzo della storia del nostro tempo credo di parlare con qualcuno che capisce perfettamente cosa voglia dire quando dico che che questo tipo di di mondo ci ha influenzato il ciclo Enza
Ecco cioè parlato della nostalgia quando ho letto il passaggio sulla Nostalgia
Mi è venuto in mente per Chivu non l'avesse vista una serie televisiva americana e si chiama ammette Menna su dei pubblicitari c'è un passaggio interessantissimo sulla sul proiettori di diapositive Luynes guarda le diapositive
Fa scorrere diapositive dis e dice questo è un carosello
E il e perché ci fa guardare la Nostalgia che legame più forte però la Nostalgia porta con sé anche dei fattori reazionari ce la preservazione di ciò che è stato
Un po'quello che mi sfuggiva che piaceva chiederti eh
Ma cosa contrapponiamo alla Nostalgia
Ma intanto
Dobbiamo liberarci dello slogan falso per cui si stava meglio quando si stava peggio no si stava peggio quando si stava peggio io per anni mi sono occupata di scuola in Parlamento e continua a farlo
Si stava peggio quando per avere il diploma delle elementari c'era bisogno del maestro Manzi non è qualcosa da rimpiangere è un bene che invece o ci ci sia il diritto per tutti e e sempre speriamo per più persone di accedere a quel diritto all'istruzione che è garantito dalla nostra Costituzione
Quindi non è vero che si stava meglio
E e soprattutto dovremmo recuperare l'idea di Nostalgia che era degli antichi per gli antichi la Nostalgia era tipo una sanguisuga che ti prosciugata all'interno no
E invece noi la vediamo positivamente la vediamo come qualcosa cui aggrapparsi perché quando non capisce il presente non riesce ad immaginare il futuro l'unica cosa che conosce il passato e liti sembra poterti aggrappare liti sembra esistere qualcosa che comunque conosci con cui hai confidenza che non ti fa paura
A che cosa si può contrapporre a tutto questo l'idea che invece il futuro esattamente il luogo nel quale dobbiamo vivere intanto l'accettazione del fatto che noi viviamo proiettati in avanti che non c'è un'America da rendere grande ancora come lo slogan di Trump recitava uno slogan potentissimo perché fatto da pubblicitari che sono proprio quelli di quella serie fondamentalmente cioè che conoscono gli orientamenti delle persone se un presidente americano vince le elezioni in quel modo con uno slogan che è semplicissimo Mecca America Colette che è significa torniamo lì
Se se l'integrazione ci fa paura se ci fa paura la globalizzazione la sfida con la Cina cosa che dobbiamo fare diventare più bravi dei cinesi a fare i prodotti sulla manifattura no dobbiamo tornare lì chiuderci
Ecco la risposta invece all'inverso e dovrebbe essere quella della società aperti TAC la sfida dell'apertura e nel nostro caso di italiani la sfida delle competenze noi possiamo sopravvivere in un mondo che diventato piccolissimo è grandissimo al tempo stesso in cui una barra di ferro la fanno di più e meglio dall'altra parte del mondo non potremo mai competere finché il nostro Brenda sarà quello dobbiamo diventare invece competitivi sviluppando competenze che altrove non ci sono lavorando sulla creatività e sul problem solving e che tutti gli istituti di rilevazione ci dicono essere il punto di forza de anche dei nostri ragazzi nella scuola primaria per esempio
Cioè cominciare a concepire il futuro come un'opportunità e lo so che non è semplice perché io capisco perfettamente che per chi come me
E nella mia generazione appunto l'idea nostalgica la più sentita
I trentenni sono quelli che in massa hanno votato Salvini
E che Massa sarebbero pronti a riportarlo e quindi questa a questo ha a che fare con la visione del futuro con le Paure con l'idea che meglio chiudersi in casa proprio piuttosto che aprirsi però è così perché noi siamo appunto cresciuti scrivendo sì a filosofia e scoprendo mentre facevi
Qualcosa che la tua vita sarebbe stata peggiore di quella dei tuoi genitori ma è chiaro che il nostro habitat non può essere il passato è per forza il futuro e quindi dalla capacità di abitarlo
Passa anche la nostra sopravvivenza io credo che la politica tocchi soprattutto questo oltre a quello che è poi il filo conduttore del libro
Cioè cominciare a dire e a dirci che la fragilità non è una colpa ma un diritto
E questo la mia generazione va detto con chiarezza perché finché noi non cominciamo ad accettare l'idea che non dobbiamo essere tutti eroi in grado di sostenere qualunque cosa a qualunque costo
Non potremo costruire un futuro sostenibile perché sulla propria pelle ha vissuto troppo per non sentirsi fragile e quindi la fragilità come diritto secondo me dovrebbe tornare al centro
Della politica se vogliamo fare politica in modo un po'più serio della semplice inseguimento del quotidiano
Sulla fragilità me lo tengo come appunto perché era uno dei temi che volevo svolgere stasera
Mi interessava però un altro passaggio
Insomma proprio il passaggio generazionale molti molti millenni alla o o trentenni o anche qualche qualche persona vicina già e quaranta
Troppo spesso in quest'Italia tenda guardare hanno a guardare
A chi l'ha preceduto e non immaginano un futuro diverso cioè lasciano
Va abbattuta si diventa vecchia trent'anni o nel pensiero quanto meno col col cosa si può fare per cercare di riconquistare quelle persone e spostarle dall'idea che l'unico futuro e guardare cosa è stato indietro
Io nella a ultima parte del libro che si intitola appunto De Rita la fragilità provo a a dire alcune cose che la politica potrebbe fare e ovviamente la sfida principale secondo me ha sempre a che fare con l'educazione con la formazione col dare opportunità di crescita per esempio una cosa che si potrebbe fare smettere di pensare che la formazione sia da sei a diciott'anni
E cominciare a concepire il diritto a formarsi da zero a cento anni
Anche mentre si lavora mentre non si lavora e mentre si lavora ma non semplicemente come acquisizione di nuove competenze che ti servono per fare il lavoro che stai facendo
Lavori al torni a controllo numerico e quindi devi fare dei corsi di formazione per diventare più bravo no
Lavori lì forse devi fare dei corsi di formazione sull'inglese di Filosofia perché no cioè il diritto a ampliare la mente peraltro questo è necessario perché oggi il bombardamento di informazioni fa sì che tutti noi si faccia una fatica enorme ad essere pienamente cittadini di questo tempo un'altra delle cose di cui parlo
è il rapporto con la verità
Cioè lei viviamo in un tempo in cui aveva ragione Casaleggio in questo ci fa male dirlo ma è così so che ha virale diventa vero
E abbiamo un enorme bisogno di distinguere le informazioni l'unico modo per farlo a formarsi
Allora una delle cose che la politica deve fare per aiutare i ragazzi della mia età non sentirsi vecchie dargli l'opportunità di continuare a formarsi
Cioè di non concepire il proprio periodo di formazione come è finito quando va bene una volta che c'hai un foglio di carta in tasca che sia un diploma o una laurea ma capire che tutta la tua vita sarà un crescere un formarsi e dati il diritto di farlo
Oggi per esempio la seconda laurea è una roba da nababbi no
Non se lo può permettere praticamente nessuno
Perché
In un Paese come il nostro che sa di dover competere sulla conoscenza perché non rendiamo più semplice il continuare a formarsi e non necessariamente prendere un'altra laurea magari seguire un corso faccio l'insegnante voglio seguire per me un corso di Psicologia una cosa in più insegna matematica ma vorrei conoscere meglio la filosofia perché no
Questo secondo me aiuterebbe tanti giovani a sentirsi ancora giovani perché poi che obiettivamente in un Paese che invecchia come il nostro
Se ti senti vecchia trent'anni il problema è che se destinata sentirti vecchio per altri sessanta mediamente quindi diciamo che la vita diventa un po'complicato
Quindi lo ti senti vecchio io assolutamente no diciamo che a forza di leggere giovanissima sui giornali comincia a crederci pure
E c'è un ritornando al tema della fragilità che mi ha colpito perché poi
Cioè c'è stato sono diverso sentiti cedette realtà
E il racconto anche della tua personalissima fragilità
Come come una persona che
Tra le pagine di un libro riesce a scrivere che fragile
Poi sopravvive nella politica
Male ma Scherzi a parte io la diciannove anni ha scritto una cosa di cui mi vergogno molto
Che era una specie però fino a diciannove anni diceva De André che le poesie si possono scrivere poi si entra in un'altra categoria o i poeti o i cretini e quindi bisogna uscirne rapidamente prima di finire nella categoria sbagliata
Ho scritto questo libretto che si chiamava cicatrici in controluce
La sostanza era
Dare cittadinanza le cicatrici cioè l'idea che le ferite che tu porti non sono una cosa di cui ti devi vergognare e l'ho trovato questa storia incredibile
Di una pratica giapponese che si chiama Keane Stucchi irrealtà a me è capitato qualche anno fa di andare alla Biennale di Venezia e di vedere esposta un'opera di un artista coreano enorme straordinaria
Chi era esattamente questa roba qui lo scoperto dopo in realtà la storia è questa banalmente
L'imperatore del Giappone aveva un vaso preziosissimo questo vaso a un certo punto cade e si rompe Panico a corte addirittura il vaso viene mandato in Cina per essere riparato
Chiunque si chiede come facciamo a restituirglielo intatto perché il ragazzo era abbastanza fughino come si dice no quindi erano tutti terrorizzati
Il caso torna indietro con delle grappette orrende che dovevano appunto nascondere le rotture
A uno dei personaggi della corte viene in mente la genialata c'è ma perché dobbiamo coprirle le rotture
Sottolinea mole e quindi viene in mente di dipingere con loro
Laddove c'erano le crepe del vaso sicuramente l'avrete visti tante volte questi vasi che sono attraversati da queste finiture Doro che sottolineano le rotture cioè dalla rottura entra la luce allora se voi pensate alla vostra vita i momenti di crescita sono esattamente quelli nei quali si è rotto qualcosa e
Dalla capacità di fare entrare la luce da quella rottura è passato il vostro
Fare il passo successivo
Nella vita di ciascuno è così anche in politica deve poter essere così cioè dobbiamo poter smettere di concepire il leader politico come l'eroe
E purtroppo il berlusconismo se ha fatto un danno enorme a questo Paese è esattamente questo cioè l'idea dell'uomo che si fa da solo invincibile forte quello che è che che tutti noi vorremmo in qualche modo essere no no
Io non voglio essere con la cosa di vorrei poter essere un essere umano che per un periodo e la sua vita mette al servizio del Paese le competenze che ha la passione e anche la capacità di cadere e di rialzarsi
Siccome la storia di ciascuno di noi deve poter diventare la storia di questo Paese quando penso che in questo Paese fallire è ancora considerato
Un una lettera scarlatta che ti porti per sempre perché se in questo Paese tu metti su una piccola azienda e fallisce tu sei finito
Mentre altrove non è così pensiamo agli Stati Uniti no
Dove anzi se non sei mai fallito non ti prendono neanche in considerazione perché pensano che tu non abbia proprio alcuna esperienza
Questo è qualcosa che in Italia deve poter cambiare
E penso che passi proprio dall'idea dei dati a dovere il diritto alla fragilità perché tanto capita a tutti di rompersi ma differenze tra chi passa il tempo a voler coprire la rottura chi capisce che invece da lì può passare la luce
E io penso che la nostra generazione debba far pace con questo per riuscire a guidare una fase nuova per il Paese e magari quella che abbiamo davanti sarà proprio l'occasione per fatto chissà
Ci sei arrivato tu io volevo
Magari arrivarci un po'dopo questa fase un po'interna al tema del leaderismo
Come si coniugano questa cosa con l'autore del prefazione del libro
Beh intanto io sono molto contenta che Matteo abbia accettato di fare la prefazione di questo libro perché perché abbiamo condiviso tante delle cose che ci sono scritte lì
Perché è grazie a lui che io ho fatto un'esperienza bellissima che è stata quella di partecipare a un forum con Barack Obama e altri dieci giovani ragazzi gli altri Paesi europei
Che Luigi ha esattamente individuato come la generazione chiave per cambiare le cose
E quindi e di fatto lo sforzo che ha fatto Matteo recentemente con la scuola
Al Ciocco andava in quella direzione Licio aiutare questi ragazzi ad avere un luogo di formazione per crescere e non trovarsi improvvisamente proiettati ruoli per i quali non sono pronti
Perché il modello che è passato per troppo tempo e quello dell'uomo della strada che siccome i politici son tutti corrotti ne prendo uno a casa dalla strada andrà meglio invece Nova peggio perché se hai un tubo rotto in casa
Tu vuoi un idraulico non vuoi uno per strada che magari di mestiere fa il libraio perché sarà onesto quanto ti pare ma anche tu vorrei stare otto e quindi diciamo che deve poter esistere
Un meccanismo per cui tu devi essere onesto e competente e siccome competenti in politica non si nasce perché la politica è un mestiere difficile peraltro bisogna dare l'occasione ragazzi di crescere
Detto questo non voglio sfuggire alla domanda che mi fai io credo che una delle cose che combatteva abbiamo sofferto di più
E che l'UE in prima persona pagato e continua a pagare proprio l'idea che ci si è fatti di Luís nel Paese
E l'idea che lui fosse l'eroe dei due mondi che in due settimane avrebbe con uno schiocco di dita risolto tutti i problemi del Paese non è possibile ma non è non è che non è possibile perché Renzi non abbastanza bravo
Non è possibile perché non è possibile non lo può fare Renzi non lo fa raccontano lo farà nessuno di quelli che saranno chiamati che sono chiamati ad avere responsabilità al governo perché esistono soluzioni semplici a problemi complessi ma sono sbagliate
E quindi se noi non capiamo questo continueremo a desiderare dei leader che anche per come diciamo appaiono ci sembrano dire gli eroi in grado di risolvere tutti i nostri problemi nel momento in cui scopriremo che non lo sono
A quel punto decideremo di buttarli via cioè passeremo dal venerare lì al disprezzare le ed è esattamente quello che è successo a noi nella nostra esperienza di governo e nello specifico con la figura di Matteo che invece anche in questi giorni ha dimostrato di essere molto di più di questo
Ha dimostrato di essere uno che è in grado di cambiare le sorti di una legislatura e il piccolo fatemi dire del Paese perché oggi saremmo in una situazione completamente diversa se non avesse fatto quell'intervista
Ha dimostrato di essere un politico non è l'eroe che s'aspettava qualcuno quando arrivato a Palazzo Chigi è un politico però politico in gamba bravo in grado di cambiare davvero le sorti del suo Paese in un momento in cui tutti invece l'avevano relegato ad essere il grande sconfitto
Quindi si concilia benissimo con questa idea
Il diritto alla fragilità
E peraltro diciamo che come pochi sa che non è forte chi non cade mai ma chi si rialza diciamo che di cadute e necessita di rialzarsi Matteo ne sa qualcosa e noi con lui
Un altro passaggio che esse che ho trovato molto interessante no e il tuo continuo riferiti alla figura di Sisifo e al peso di portare su
Di far rotolare la pietra fine sul
Ecco
Questo ci vorrà molto con un altro passaggio che tu sei Luppi secondo me molto bene sul tema della fine delle ideologie la fragilità conche figlia anche della fine delle ideologie e quindi di aver perso dei riferimenti
Ed bisogna imparare a convivere però poi realtà c'è bisogno di un obiettivo da attendere per la propria vita che una volta era siamo a festa l'Italsider vedetta Lorusso primavera oggi chi da questo Btp ad attendere offre oppure come si danno i mezzi affinché ciascuno di noi trova il proprio obiettivo da tendere
Io credo che la fine delle ideologie sia per noi è una grande occasione no perché l'abbiamo vi io da un lato passato parte della mia vita di invidiare i miei genitori che quando hanno iniziato nel loro piccola fare politica può hanno smesso subito avevano però le idee chiarissime su tutto
Mio papà era un democristiano e quindi sapeva esattamente cosa c'era da pensare su tutti gli argomenti all'ordine del giorno senza che questo gli comportasse una riflessione aggiuntiva c'era il partito e esattamente lo stesso
Era per ai parenti dal lato di mia mamma che erano comunisti
C'è un partito il partito ti diceva che cosa dovevi fare che cosa dovevi pensare perché c'era un'ideologia dalla quale discendevano direttamente
Tutte le prese di posizione poiché in alcuni momenti qualche difficoltà arrivava per i quali si trattava di votare sul divorzio sulla Bortot qualcuno ha cominciato a metterla in discussione quell'ideologia che da sola ti diceva cosa pensare
Io per una prateria vita alla invidiati perché quel partito che era alla grande casa che ti risparmiava la fatica di metterti in discussione forse faceva comodo invece la nostra grande occasione
Perché spesso quelle idee che erano così solide così forti
Erano sbagliate
Purtroppo la storia la Senica ricatta di dimostrarlo per certi versi che alcune di quelle idee erano sbagliate
Noi oggi possiamo costruire la nostra vita chiaramente senza ideologia ma con le idee
Noi abbiamo maledettamente bisogno di te e lo dico soprattutto al popolo della sinistra del centrosinistra che adesso inizia un'esperienza di governo difficilissima con la necessità di avere le idee chiare su alcune cose
Io penso per esempio che questa esperienza di governo debba mettere al centro senza discussione il diritto all'educazione
E lo penso lo scrivo nel libro ma lo penso perché se noi crediamo che il grande problema del nostro tempo siamo le disuguaglianze dobbiamo sapere che l'unico modo per combattere diseguaglianze di genere e diseguaglianze che derivano dalla provenienza territoriale dalla famiglia nella quale sei nato
è esattamente l'investimento in educazione a tutti i livelli
Da lì passa la possibilità di accorciare il punto di partenza
Perché se è vero che accettiamo l'idea che la vita sia una corsa che siano maratone cento metri non possiamo consentire che i punti di partenza siano così tanto diversi e l'unico modo per allinearli è investire lì
Quindi ripartirà da questo questa è un'idea fortissima perché condiziona tutto il resto
Tutta la visione del mondo se tu pensi che il centro dell'attuazione politica debba essere il diritto ad educare assegni ad essere formati per tutto il corso dalla propria vita questo fa vita e qualcuno che ha un'idea politica
Sul resto del mondo
Quindi io penso che liberati ci dall'ideologia
A prescindere da noi nel senso che non è che l'abbiamo battuta e noi
Adesso sia il momento di mettere in campo le idee e non solo di declinare le con gli slogan
Ma di aver presente che quello è il nostro obiettivo quando usciremo da questa esperienza di governo noi dovremmo poter dire che gli articoli della Costituzione che ci dicono che è un diritto di tutti a prescindere da dove sono nati ad raggiungere i più alti gradi dell'istruzione sono un po'più rispettati di prima allora quello sarà qualche cosa che noi abbiamo ottenuto perché perché abbiamo seguito quell'idea
In tutto questo ovviamente io nel libro parla di Sisifo perché è una mia passione perché diciamo
Qualcosa che mi porto dietro da quando ero a scuola però in tutto questo noi dobbiamo sapere che appunto qui qui i punti di riferimento non ci sono più e dobbiamo smettere di essere nostalgici verso qualcosa che non c'è più
Finché non ci liberiamo di quella nostalgica non saremo in grado di costruire niente di buono è un altro tempo questo quel tempo non c'è più dobbiamo prendere il meglio
Dico io spesso come nani sulle spalle dei giganti
I giganti devono accasciarsi un po'per farci salire noi dobbiamo avere il coraggio di salirci sopra per vedere più lontano finché noi continueremo a nasconderci dietro i giganti per la paura di vedere che cosa c'è al di là vivremo in un tempo che non esiste più e oggi grande problema della sinistra italiana e che pare condannata a vivere in un tempo che non esiste più
Andiamo oltre viviamo il tempo dove sono i ragazzi di oggi dove ci aspettano i ragazzi di oggi dove si aspettano che il partito
Sia anche adesso che sarà al governo
Devo fare il giornalista
Ti hanno offerto un ministero
Non credo che si offrano il ministero di di diciamo che vedremo cosa succederà nei prossimi giorni se tutto andrà come spero continuerà ad occuparmene
Dell'idea che considero centrale nell'azione di questo governo e che ho considerato centrale gli ultimi sei anni qui c'è Valeria Fedeli con cui abbiamo lavorato insieme quand'era ministro dell'istruzione quindi sa quanto io accanto agli ottengo queste cose per cui diciamo che ovviamente sempre una responsabilità poter servire il Paese al Governo ma se hai la fortuna di poterlo fare
Laddove hai messo la tua passione e e per la la ragione per cui ho cominciato a far politica da questa insomma
Sarà per me se sarà così sarà per me un privilegio vero farlo lì altrove sarebbe stato bello figuriamoci salire al Quirinale giuramenti
Non è che dico che a trent'anni non avrebbe fatto piacere lì però ha un senso in senso diverso e forse fare politica significa anche dare un senso a quello che fai non solo la tua carriera individuale ma il servizio che poi dare al Paese e mi auguro di poterlo fare
Torno al tema dell'assunzione della responsabilità che un po'il nucleo intorno al quale poi vota anche la storia e la fragilità e della responsabilità Chicco che essa ne comporta sembra che tu tracci anche un po'il solco di un'Italia per la quale anche lei i problemi demografici siano molto legati al tema di non essere fino a nave appresso infonde essere padri proprio perché questo processo è un processo dove interiorizzato la fragilità per renderti più forte
O su base sì certo io è il titolo del libro
Un titolo che spesso viene frainteso ma parto da qua perché mi serve per spiegarlo io dico che la nostra generazione senza maestri ma non è un atto d'arroganza cioè della serie facciamo tutto da soli
E proprio una presa d'atto di quello che ci ha successo e non è neanche un atto d'accusa
Perché spesso la generazione dei miei genitori viene accusata di non essere stata capace di esercitare questo ruolo il maestro è quello che ti dà una bussola che non ti dice devi andare dritto ma che ti dice guarda lì c'è il Nord qua c'è il Sud
Questa è la bussola che ai muoviti secondo questi punti l'orientamento
Il problema è che la generazione dei nostri genitori quando aveva i figli in crescita si è trovato un mondo che è radicalmente cambiato rispetto a quelle in cui è cresciuto
E quindi non ce l'aveva più in mano quella bussola
I miei genitori non sono in grado di spiegarmi che cosa Facebook e e i genitori vedi mio cugino che oggi ha diciott'anni fanno fatica spiegargli cosa significa esporsi così tanto sui social network che cosa significa
Che cosa diventano le relazioni in quel mondo lì come cambiare come invece l'autenticità può essere conservata
Quanto uno fa fatica a non essere un'isola
In un mondo che ti porta a cercare i like piuttosto che la relazione con le persone queste cose i nostri genitori non le potevano sapere perché semplicemente non c'erano
Non c'erano fino a troppo poco tempo fa e quindi noi siamo cresciuti senza vere quel tipo di bussole questa cosa qua la paghiamo noi stessi
Noi abbiamo un enorme paura di dover diventare maestro di qualcun altro perché abbiamo alle spalle qualcuno che c'ha preso un po'nostalgici del passato perché palla fine l'unica chiave di lettura che i nostri ci hanno dato i nostri genitori è quella che avevano di un tempo che appunto non c'è più
E noi abbiamo una grande paura di diventare a nostra volta genitori e maestri di qualcun altro perché abbiamo paura di non avere gli strumenti per far stare nel mondo i figli che avremo non è solo un tema di stabilità che sconta tantissima stabilità lavorativa nelle è un tema proprio di contesto e tutti quelli della mia età che si pongono il problema di che cosa significa fare un figlio oggi ti dicono
Io quelli che hanno fatto un figlio ti dicono io l'ho fatto per incoscienza
Perché se mi fossi fermato a pensare alla responsabilità che oggi mettere al mondo un figlio in un mondo che io non so dove sta andando probabilmente non lo avrei fatto queste qualcosa che noi dobbiamo considerare
Certo per aiutare la demografia servono politiche concrete gli asili il sostegno alla famiglia e io mi auguro peraltro che avendoli una ministra molto brava che si occuperà di politica per la famiglia Elena Bonetti riusciremo a fare qualcosa che in questi quattordici mesi non si è visto che in questi quattordici mesi si è parlato di famiglia solo per far dispetto ad alcune famiglie che a qualcuno non piacevano
E non per capire come si aiutano invece le famiglie ma quindi questo serve è chiaro che serve ed è chiaro che questo Paese è troppo indietro rispetto anche ai nostri vicini di casa ma c'è anche un tema culturale
Di sostegno alla mia generazione appunto di accettazione della fragilità passa tutto da lì cioè non è che tu adesso per fare il genitore devi essere quello della del Mulino Bianco
No no
Non è quello una famiglia un luogo nel quale hanno cittadinanza le fragilità quindi mette al mondo un figlio a cui trasmetterà esattamente questa è la cosa più importante da trasmettergli è il diritto ad essere fragile punto
Poi crescerà e crescerà in un mondo che oggi non c'è che sarà completamente diverso da quello che è conosciuto tutti ma finché noi ai trentenni non diciamo questo con chiarezza e continuiamo a dirgli che invece fallire una colpa
Sarà il terrore del fallimento anche ad impedirci di diventare genitori ad a farci avere una paura
Ma da di diventare genitori anche quando lo siamo Point che poiché la paura spesso sopravvive soprattutto quando hai fatto il primo figlio magari ti interroghi se fare secondo insomma
Queste sono cose importanti e questo cambiamento culturale deve avvenire più in fretta possibile perché poi questo è un Paese che invece ha bisogno di crescere anche da quel punto di vista viene aiutato da politiche concrete che appunto toccherà già questo governo mettere in atto ma poi bisogna cambiare quella che egli i professionisti della comunicazione chiamano la narrazione lo storytelling in questo la narrazione va cambiata
Ecco hai parlato sottratte dello storytelling e quando citato il Mulino Bianco un fondo il mondo bianco è una narrazione
è una narrazione ministeri va che ci ci confortava anche in quel senso del fatto che potesse esistere un mondo ideale
Questo l'arrivati quelli qui tremendi socialmente utili ci hanno fatto scoprire che il mondo
E sfaccettato e variopinto non è necessariamente quello che noi serviamo attraverso gli occhi dei media mainstream ed è nata la paura c'è in fondo la paura nasce anche perché abbiamo guardato Rezzato guardare cose di non pensavamo o che vogliamo nascondere dalla nostra quotidianità
Come si convive con questa paura e come si affronta anzi questa paura
Ma intanto oggi essere cittadini è veramente difficile e io credo che quando noi parliamo di educazione civica a scuola messa da parte la finta legge che è stata approvata è stata usata come bandierina dalla lega ma dentro la quale non c'è assolutamente niente le dobbiamo interrogarci su come i ragazzi di oggi sono cittadini
Cioè sono cittadini di un mondo che è insieme reale virtuale la cui barriera non esiste più
Cioè i ragazzi di quindici sedici ma anche quella netta in fondo non è che percepiscono due mondi quello dentro Facebook quello fuori percepiscono un mondo fatto di tante relazioni diverse fra di loro alcune più
è la costante alcune però si vede che sta invecchiando
Sto invecchiando ricordi libro Instagram Instagram è uguale giusto no neanche adesso cosa che m'hanno detto di tutto
Bravo mio cugino quando gli ho detto di vista gamma ma ha detto che sono vecchia di nuovo che non sanno tutto il vecchio troppo rapidamente mi cambi socia al network una volta alla settimana non ce la posso fare adesso canta le canzoni ego tic toc quel
Comunque obiettivamente sono cittadini di dentro per essere cittadini in ogni contesto ci sono delle regole
Il problema è che la scuola la famiglia spesso quelle regole non le conosce cioè quanti di voi hanno letto l'informativa che tutti abbiamo accettato per iscriverci a Facebook ai sta grammo quello che vi pare
Io lì dentro la città o no perché poi a operare per scrivere il libro Sabratha vedermela e ho detto Carchio ho dato tutta sta roba Zakir Berke io che poi mi vanto di essere una consapevole se col pensiero critico
Ecco per essere cittadini di quella comunità bisogna conoscerne le regole
Non stiamo dando questi strumenti a chi oggi vive quel mondo poi si viviamo senza porci il problema
Dentro un socio al network che a tutte le nostre informazioni adesso parlo di Facebook perché e quello che conosciamo tutti meglio
Non ci poniamo il problema del fatto che pure una piattaforma privata di uno che domani potrebbe spegnere la luce cioè senza che alberi decidesse che s'è rotto le scatole di tenere aperti Facebook e Instagram
Domani potrebbe tirare via Lapresa andare a vivere in Tibet e godersi i soldi che ha fatto
Togliendoci relazioni togliendoci un pezzo della nostra vita o mandarini eccome se domani qualcuno potesse staccare la luce e decidere che l'Italia è il mondo non esiste più cioè quello che conosciamo non esiste più
Chi chi regola questa roba qua quanto ci siamo posti il problema di questa cosa è più io mi ricordo che andavo nelle scuole all'inizio nella scorsa legislatura a raccontare ai ragazzi che mi guardano sorpresi che la prima adesso lo sanno ma Piano piano né imparato che la prima cosa che quando vai in un'impresa a fare un curriculum guardano il tuo profilo Facebook ho Instagram o anche Twitter se ce l'hai ma di solito sai anziano giornalista quindi non ce l'ha
E e da lì vedono la come ti poni come ti esponi e quindi se il giorno prima immesso la foto ubriaco in discoteca il giorno dopo devi andare a fare un colloquio per fare il responsabile commerciale estero di un'azienda
è difficile che ti prendano perché come se tu lo avessi esposto sulla terrazza di casa tua lo vedono tutti quello che fai è visibile a tutti e potenzialmente tutti sono proprio tutti anche quelli a cui tu non vorresti farla vedere quella roba lì
Quindi io penso che noi dobbiamo ripensare l'idea di cittadinanza mettendo dentro questa roba qua
Chiaro che fa paura perché ci sono cose che non conosciamo e ci sono vediamo cose delle persone che non vorremmo vedere io ho letto dei miei vicini di casa a scrivere delle prove atroci
Sul sugli extracomunitari su ministri dei governi cioè delle cose allucinanti che non mi sarei mai aspettata di leggere dalla signora carina sessantenne del piano di sotto eppure quello è un pezzo dell'essere umani delle persone
Cioè il social network non è che ci cambiano si rivela non si mostrano
E
Fare i conti con quello che siamo serve poi alla signora carina del secondo piano bisogna spiegare che se scrive che Marco Di Maio è un ladro
Su Facebook Marco Di Maio prende la denuncia e forse bisogna pagare per quello che hai fatto perché abitano una comunità prevede che ci siano delle regole e anche noi dobbiamo imparare a farle rispettare
Però non dobbiamo avere paura di vedere la realtà i sociale networks rivelano
Gli uomini le persone per quelle che sono più ancora di quanto ci capiti in un bar perché eravamo abituati alla cultura del bar no era lì il massimo che potevi sentire al bar sul sulle vicende
Adesso c'è un bar virtuale enorme che ti consente anche di non metterci la tua faccia quindi in cui puoi dire tutto
Bisogna aiutare chi pensa di poter dire tutto a capire che non può dire tutto ma bisogna anche fare i conti col fatto che ci ha semplicemente l'umanità lì dentro
E l'umanità è quella che è none né Santanelli abolita e l'umanità siamo quella roba lì non c'hanno cambiati sociali siamo questo
E quindi anche la nostra visione dei soci al forse deve essere un pochino più
Realistica perché spesso noi accusiamo di cose
Che loro non causano non è che Facebook ad aver reso gli italiani razzisti
Forse c'ha dimostrato e mostrato che c'è un pezzo del nostro Paese che in su certe questioni
Non la pensa esattamente come noi e forse dobbiamo convincerlo che si sbaglia non fare finta che non esista
So ovviamente tutto il tema di Suzanne tocca a me interesserebbe tantissimo
Interessa anche perché mi mi ha colpito molto il fatto che tu abbia letto Lelli didascalie e tutto il contratto che quelle del de facto contratto che si firma con Facebook
Come come mai pro però mi incuriosiva come mai chiama da questa passione c'ha un senso
Non è detto che chi sta sui social network poi si appassioni
A come questi come si interagisce cui interagiscono e questo processo socialmente o che come ci ci evolvono per certi aspetti da dove nasce questo tuo interesse io quando inizia però in parlamentare o due passioni l'educazione si è capito
E l'accountability che l'oggetto del di un libro che ho scritto che appare la mia tesi di laurea che sostanzialmente dice chi ha un potere
Deve rendere conto di quello che fa che non fa e del perché
Allora in politica si fa fatica ad avere questo rendiconto costante lo sappiamo uno dei grandi problemi della distanza che ci sono tra gli eletti e gli elettori
Ma quanto è vero questo se lo portiamo dicevo prima nel mondo dei social network cioè quanto sono accountable gli attori
Veri della politica mondiale cioè quanto ne chiediamo Zacchi alberghiere andare conto dell'algoritmo del perché se io vado su Amazon a cercare un paio di scarpe dal giorno dopo ciò alla pubblicità delle scarpe ogni due profili che vedo
Cioè chi chiede conto del perché di come funziona del perché vedo un profilo piuttosto che un altro
Del perché se una volta ho messo mi piace a uno post razzista da quel momento mi appaiono tutti i posti di Salvini sulla bacheca rinforzare questa mia convinzione
Del perché questa roba ci renda tutti più assertivi ed incapaci di allargare la testa
Cioè
Uno dei grandi problemi del dice dell'algoritmo dei soci al network e che tiri in forza nelle tue convinzioni perché ti chiudere la tua bolla se tu pensi che l'immigrazione sia qualche cosa che può aiutare il Paese a crescere
Vedrai continuamente posto di persone che ti dicono la stessa cosa se tu pensi il contrario vetrai continuamente persone posti di persone che ti dicono quella cosa lì e quindi tu continuerai ad essere assertivo sul tuo
Modo di pensare che è il contrario di quello che ci servirebbe in una società che così conflittuale ti servirebbe invece poter dire maschi che forse però
Quello che dice
Da Boldrini non è poi così sbagliato sul fatto ad esempio ovviamente gigantesco ma ti potrebbe servire poter leggere qualcosa di diverso
Interagire con qualcosa di diverso quindi
La mia passione per quello che sta dietro i soci al derivato acqua cioè dall'idea che oggi l'accountability a debbano esercitare non solo i gli stati i governi e lei le le organizzazione extra governative quindi la Commissione europea l'amato tutto quello che oggi ci sfugge un po'dal punto di vista del rendere conto ma la devono esercitare anche questi attori
Con cui si fa più fatica perché sono privati cittadini che hanno fatto impresa
La cui impresa propone impatto sociale enormemente più grande di quello che può avere l'azione di un ministro di un governo
Perché quello che decide Zaccardo Are che ha un impatto enormemente più grande dei redditi di quello che decide il ministro degli affari regionali nel governo italiano
E così e quindi io vorrei poterlo rendere accountable il problema del nostro tanto che non ci si rifugiava dietro gli algoritmi perché la matematica
Ci fa sembrare tutto più facile c'è un numero
E quindi il numero è garanzia di oggettività la verità è che dietro gli algoritmi c'è qualcuno che li scrive e noi dobbiamo chiedere a chi li ha scritti perché la scritta in quel modo
E che a che cosa servono quanti soldi ci fa e di quei soldi quanti soldi servono ad arricchire la comunità e quanti no sono domande che noi ci dobbiamo fare in più
Questo si lega la mia passione sull'educazione perché io penso appunto che noi a scuola dobbiamo inserire sempre di più e sempre meglio l'educazione digitale
Io ho scritto insieme ad altri piano nazionale per la scuola digitale perché credo che senza quel pezzo di la scuola oggi sia completamente fuori contesto
Cioè pensare di insegnare in un mondo in cui i soci al network ma in generale il web
Gran parte della nostra vita senza fare entrare quella roba lì significa insegnare un mondo che non c'è più e quindi diciamo che le due cose in questo caso si tengono
Questa cosa gli algoritmi è molto interessante perché avviene a tutti i livelli dello stadio sociale insomma ti piace il calcio
Confermo
E pensa che un po'quello che succede no dove il tecnico gli schemi semmai sono diventati più importanti del giocatore che scende in campo quindi la ricerca costante di una regola che normi fichi tutto
E e del figlio anche del dibattito che in realtà io su un po'più vecchio di lei questo lo ammetto neanche tanto però si porta avanti mi ricordo comunicazione pubblica al due mila quattro ciò questi tre pilastri l'acconto abiliterà labirinti e però se ne discute tanto ma nel frattempo in questi qua venticinque sì quindici anni cosa è stato faccia che il percorso è stato fatto affinché quel contratto sociale
Per poco che non guardarci indietro di leggerci solo russo
Cosa abbiamo fatto per riscrivere un contratto sociale con i cittadini intanto è bello che Rousseau torni a essere quello del contratto sociale per ciclisti già fatto qualcos'altro no io c'ho fatto la tesi triennale e quindi forse c'erano i prodromi di quello che sarebbe stato quando fatto l'università ma era è un altro russo non era non era la piattaforma era il filosofo e
Di aggiungo una cosa che io scrivo nel libro e che secondo me è molto interessante perché pericoloso l'affidamento solo sull'algoritmo e l'idea che l'algoritmo sia buono in quanto tale perché oggettivo
In Cina stanno facendo un esperimento che dal prossimo anno diventa non più esperimento in realtà l'abbiamo visto già contro quello che succede ma in Cina c'è un sistema che si chiama associa al Credit sistema c'è un sistema di punteggi con cui il governo ti dice se sei o non sei un buon cittadino e lo vede da se paghi le tasse quante multe preso
Cosa pensi del governo quanti light metti hai posto contro il Governo alle manifestazioni Prokom gran c'è una classifica se finisci nella black list non puoi chiedere un mutuo non puoi avere una casa
Così funziona è un algoritmo al è un algoritmo peccato che sia una con ritmo che serve a un governo che non è esattamente democratico per condizionare la vita dei cittadini
Allora questa roba è pericolosa io ovviamente diciamo vivono in un sistema diverso
Ma non è molto lontano per esempio gli Stati Uniti a nostra democrazia al punto di riferimento esiste un algoritmo sulla base del quale si prevede la possibilità che un criminale reiteri un reato
E sapete quali sono le
Le cose che hanno messo dentro la guarito il colore della pelle ed il quartiere di provenienza
Ci rendiamo conto di cosa significa cioè invece di dire probabilmente quelli che sono nati nel Bronx sono don non non bianchi protestanti nati americane come vuole la la vecchia idea dei presidenti americani
Hanno più facilità delinquere perché hanno meno opportunità allora cosa faccio chiedo più opportunità no
Io li prima chioccia dico questi qui sicuramente commetteranno un altro reato e quindi li metto lì nella classifica allora questa roba degli algoritmi ha davvero pericolosa se non ci poniamo il problema di chi scrive
E dobbiamo smetterla di pensare che l'algoritmo sia un rifugio perché abbiamo paura delle responsabilità
Esiste la politica perché esiste un luogo in cui ci si assumono le responsabilità e non è vero che oggi governa l'economia oggi governa questa idea che si possano trasferire altrove la responsabilità no
C'è una responsabilità ed è bene che la eserciti la politica e io sogno un momento in cui gli Stati comincino a a convocare insieme Zakir Bergonzi per lui e i dicano caro Mark siccome tu guadagni tanto hai messo su una bella Zebina siamo tutti felici che l'hai fatto adesso ci fai vedere l'algoritmo
E ci spieghi come funziona
Perché noi abbiamo la responsabilità politica di garantire ai nostri cittadini diritti che sono scritti nelle nostre costituzioni e che hanno a che fare anche con quello che succede lì dentro però noi questo coraggio non ce l'abbiamo mai avuto
Un po'perché serve di non est non farlo dalla dimensione del singolo Stato i tedeschi ci hanno provato a farlo
Da tedeschi soli in realtà ne è uscito fuori un pastrocchio da cui son dovuti tornare indietro persino loro perché non aveva nessun senso
Ma si può fare se i politici accettano l'idea di essere responsabili però io dico non è che però ordinato il dottore di far politica quando tu decidi che la tua strada e far politica
Lo farei non perché ci sia un algoritmo che governo al posto tuo ma perché tu partecipi a scrivere
Anche l'algoritmo che può rendere più facile poi la vita delle persone ma la cui responsabilità nelle tue mani quindi se qualcosa non funziona sei tu responsabile e lo devi sapere
Cosa che per quindici anni non abbiamo fatto
Illudendo ci che i cittadini avrebbero capito che la responsabilità era nei numeri
In realtà il paradosso del nostro tempo e che i cittadini pensano che i politici abbiano tutte le colpe del mondo ma stessi politici hanno rinunciato ad esercitare il diritto dovere di assumersi la responsabilità e questo è il vero paradosso del nostro tempo
Siamo
Chiusura
Io giusto ultimo spunto
Siamo la festa il PD
Se tu questo partito rottura immagini tra dieci anni
Come te lo immagini
Ma intanto è stato il mio primo partito mi sono iscritta al Pd e a diciott'anni nel due mila sette
E
E non è cambiato
Sono passati dodici anni non c'era stata la crisi economica più grave dal secondo dopoguerra
Facebook in Italia praticamente non c'era
Non c'erano i soci al network che noi utilizziamo tante delle tecnologie che adoperiamo quotidianamente non esistevano
Il Pd esattamente quello che era nel due mila sette quel circo dire sezioni le strutture così come le abbiamo viste purtroppo non c'è più il giornale di partito questa è forse l'unica cosa che è cambiata in peggio perché magari con lo strumento ci sarebbe servito per un confronto insomma e e questo è certamente un cambiamento che non avremmo voluto vedere però non è cambiato nient'altro
E non è possibile perché i partiti oggi quello che prova di rally
Sono come il gatto di Schrödinger sono vivi e morti allo stesso tempo non c'è questo famoso esperimento che dice Rigatti è vivo o morto vivo e morto e quel partito è vivo perché non abbiamo trovato un altro strumento perché è quello lo strumento con cui noi poi alla fine governiamo la società ma è morto perché nessuno tra i cittadini li garantisce più il diritto dovere di esercitare quella funzione lasciamo perdere che non abbiamo attuato l'articolo quarantanove della Costituzione gravissimo lontano proprio di cultura diffusa se nei sondaggi cittadini al tre per cento si fidano dei partiti
E perché non riconoscono più il contenitore partito come quello che può tradurre le loro istanze al governo perché infondere a questo no la funzione di un partito e quella di incanalare lamentele esigenze bisogni sogni speranze poi farle diventare politiche una volta arrivati al Governo
Questa roba qua i cittadini al massimo la riconoscono ai singoli politici ma hanno smesso di riconoscerlo al contenitore partito
Cosa può fare il Pd per cambiare intatto cambiare la sua struttura essere meno burocratico
Poi passiamo gran parte del nostro tempo a fare congressi di circolo dei regionale provinciale sedimento segretario provincia tra rifà Provincia e regionale lo rifacciamo
Il poi nazionale abito pulito le Province non ricopre sculacciate dello stato sociale voglia aboliremo mai perché poi se no che facciamo ed abbiamo un sacco di tempo libero e siccome troppo del nostro tempo dedicata a questo troppo poco del nostro tempo dedicato a fare il lavoro che dovremmo fare cioè cercare di capire
Quali sono oggi i bisogni delle persone che abbiamo di fronte e tradurre livide
Io sono convinta per gli anni che ho passato
Girando l'Italia che uno dei maggiori bisogni si appunto educare sì crescere formarsi e che l'idea principale che dobbiamo portare al governo quindi è questa qui
Anche aiutando le persone a capire quanto è centrale perché io lo so bene che dire ti regalo cinquanta euro o dire
L'asilo gratuito non è uguale perché magari chi non c'ha un bambino che va all'asilo preferisce avere i cinquanta euro
Ma a chi non ha un bambino che va all'asilo va spiegato che se noi non mandiamo all'asilo i bambini avremo dei bambini che hanno meno opportunità di trovare lavoro e quando lui sarà anche missione quei bambini non saranno in grado di pagargli la pensione una volta arrivati all'età in cui si dovrà lavorare e quindi con la serata Dosso lo stato sociale allora che vuoi fare
Gliela diamo una mano al vampiro a fare l'asilo oppure preferisci cinquanta euro si può fare ci sono modi per spiegare alle persone che serve un investimento di questo tipo
Però chiaramente prima di tutto bisogna saperlo noi e per saperlo noi bisogna fare meno congressi e bisogna uscire di più guardare di più in faccia le persone
Questo fa me lo dire è un tema anche generazionale perché
Noi dobbiamo smetterla di dire che i ragazzi devono tornare nei circoli io dico ma per fortuna cioè per carità abbiamo delle eccezioni straordinaria di tanti ragazzi che nonostante noi si avvicinano al partito
Però ragazzi un un ragazzo di diciannove vent'anni venticinque che oggi viene in un circolo del partito democratico
Non è proprio come tutti gli altri ragazzi io ero uguale a cioè gli ha diciannove anni il venerdì invece che andare in discoteca andavo all'Unione comunale e ma ero strana io non è che erano strani i miei compagni che non lo facevano
Quindi noi dobbiamo cominciare ad andare dove sono gli altri magari utilizzando quei ragazzi che vengono da noi per farci spiegare dove sono i suoi amici mandando lì perché poi il secondo capitolo che è il più importante di questo libro per me
Racconta storie di ragazzi che sono nel mondo e che fanno politica
Non con una tessera in tasca ma fanno politica perché hanno l'idea di come questo Paese dovrebbe cambiare per essere migliore
E i ragazzi che fanno volontariato che quando a Roma fa troppo freddo si mettono in moto per portare le coperte ai senza tetto
Che fanno le manifestazioni per l'ambiente sono ragazzi che fanno politica molto più di quanto la facciamo noi quando facciamo il congresso il circolo e ci scambiamo per chi deve fare il segretario
E la politica sta lì se il Pd vuole cambiare per essere digitale deve essere tutta questa roba qua ma prima di tutto deve tornare a capire che essere partito essere questa cosa qua
Graziano Ascani grazie grazie a Francesca Arafat Scienza entrambe iscritte alla competenze Louis un libro o per firma copie mi tocca il tema grazie a tutti grazie veramente