Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale Bongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto della supplemento settimanale di passaggio a sud-est che in questo giovedì ventiquattro maggio sarà dedicato interamente al vertice Unione Europea Balcani occidentali che è servito a Sofia proprio una settimana fa
Giovedì diciassette maggio un appuntamento importante perché in qualche modo veniva era in continuità con il vertice di Salonicco del due mila e tre quello che lancio la prospettiva d'integrazione europea dei dei Balcani
Ponendo anche alcune alcuni dati del due mila e qualifiche si parlava dell'ingresso per esempio dei Paesi dell'ex Jugoslavia nel due mila e quattordici centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale che
Scoppiò proprio a Sarajevo così non è stato nel due mila quattordici quattordici non lo è nel due mila e diciotto
E non lo sarà probabilmente nemmeno nel due mila venticinque o forse nel due mila e venticinque solo un paio di Paesi potrebbero mai condizionare più che mai d'obbligo entrare finalmente nell'Unione Europea nel frattempo molte cose sono cambiate
Solo due paesi della regione sono entrati la Slovenia nel due mila e quattro la Croazia nel due mila e tredici ma tanti problemi
Restano sul tappeto problemi che il vertice di Sofia non ha sciolto e non poteva farlo
Ha rilanciato ha confermato la prospettiva di integrazione europea della Regione ma senza dare tempi certi soprattutto senza dare tempi ravvicinati e allora
Così come abbiamo fatto giovedì scorso e come abbiamo fatto anche nella nella puntata di domenica venti maggio di passaggio a sud-est continuiamo a vedere commenti analisi su questo su questo vertice che
è stato ospitato a Sofia paese la Bulgaria che per la prima volta ricopre in questo semestre la presidenza di turno del Consiglio europeo un articolo che Bennati
Riassume l'esito di questo di questo vertice fin dal titolo è quello di Francesco Martino
Per l'Osservatorio Balcani Cavallo Francesco Martino proprio della corrispondente da Sofia di Osservatorio Balcani Caucaso all'indomani a poi assunto il il l'esito del vertice in un articolo intitolato Balcani dall'Unione Europea non c'è alternativa ma ancora lontani
Prospettiva europea si passi concreti verso l'allargamento no il summit tra Unione Europea e vagano incidentale voluto a Sofia del governo bulgaro al culmine del suo primo storico semestre di presidenza dall'Unione Europea
Si è chiuso con rinnovato impegno europeo verso la Regione ma senza fuochi d'artificio la dichiarazione finale sottoscritto nella capitale bulgara
Si sofferma su interconnettività sicurezza Investimenti ma tralascia qualsiasi riferimento esplicito a integrazione e allargamento verso i Balcani occidentali
A dispetto delle iniziali speranze degli organizzatori bulgari
L'annuncio della possibile apertura del processo negoziale per l'Albania e Macedonia è stato rimandato forse al Consiglio europeo del prossimo ventotto giugno mentre Serbia e Kosovo non hanno fatto registrare sviluppi significativi nel tentativo di rimettere in pista il faticoso processo di normalizzazione ormai al palo danni
Per la Bulgaria e soprattutto per il premier Balco Borisov scrive ancora Francesco Martino
Nonostante il carattere interlocutorio del summit è l'incontro ha rappresentato un successo Sofia ha dimostrato di essere in grado di condurre la sua presidenza dell'Unione senza incappare in gaffe evidenti
E ha accumulato un certo grado di di credibilità da spendere sia sul tavolo europeo che nei confronti dei vicini balcanici proponendosi come interlocutore necessario e utile per indirizzare il destino della regione
L'Europa da parte sua
Prosegue ancora Francesco Martino ha ribadito l'impegno di principio preso già a Salonicco nel due mila e tre di vedere cioè tutti i Balcani come parte integrante del proprio progetto a lungo termine l'Unione europea e sulle principali Stati membri però non prendono nessun impegno preciso su tempistica e modalità di integrazione se la recente pubblicazione
Per la nuova strategia per i Balcani occidentali da parte della Commissione europea aveva riacceso le speranze di una road map concreta per la Regione
Con la data del due mila venticinque affiancata al possibile ingresso di Serbia Montenegro dall'incontro di Sofia tali speranze escono di fatto ridimensionate
Con le crescenti preoccupazioni legate alla percepite ingerenza di altri attori internazionali come Russia Cina e Turchia Unione europea cerca quindi di riaffermare il proprio primato in un'area strategica per l'Unione
In perenne attesa delle sempre rimandate riforme strutturali
Sia nei Balcani che l'Unione europea il piano è quello di ancorare la regione con una serie di investimenti volti a migliorare l'interconnettività
Sia infrastrutturale che di comunicazione sia all'interno della Regione che tra i Balcani e il resto dall'Unione Europea per l'allargamento vero e proprio però non c'è fretta
Così Francesco Martino su
Osservatorio Balcani Carlo www punto BA caricato sul punto orga e poi parla anche della dell'ottimismo
Del premier macedone zanzariere per la soluzione del contenzioso con la Grecia sul nome ufficiale dalla Macedonia ma anche il pessimismo del presidente
Serbo Aleksandar Vučić per quanto riguarda la in particolare le relazioni con il Kosovo e poi dedica l'ultima parte anche alla posizione italiana con un premier con scusate con un presidente del Consiglio dimissionario uscente Paolo Gentiloni
Che non ha saputo bene nemmeno dire e non poteva farlo ovviamente se il nuovo governo
Confermerà l'impegno dell'Italia tradizionali degno dell'Italia per l'integrazione dei Balcani l'articolo ciascun Martino lo trovate elencato anche sulla pagina Facebook di passaggio a sud est
Uguale il tono del l'articolo di Marco Bresolin inviato a Sofia per la stampa l'Unione europea guarda ai Balcani ma frena sull'allargamento per l'Europa si tratta di una regione strategica per i legami commerciali per la sicurezza e per i flussi migratori
E poi perché è un disimpegno dell'Unione europea nei Balcani occidentali finirebbe per lasciare campo libero ad altre Potenze Legacy Russia e Turchia
Aggiungiamoci pure la Cina
Senza contare prosegue Bresolin il rischio di una nuova fase di instabilità politica che certamente avrebbe le ripercussioni sui Paesi cui dall'Unione europea più vicini ma non è il momento di fare promesse anzi la strada per il loro ingresso nell'Unione e ancora lunga i leader dell'Unione europea si sono riuniti a Sofia con i colleghi di Bosnia Erzegovina Serbia Montenegro Albania Kosovo e Macedonia hanno annunciato investimenti in infrastrutture e per il digitale ma niente promesse illusorie
La strada per l'ingresso nell'Unione Europea e tutta in salita tanto che nella dichiarazione approvata da tutti i governi non si parla né di adesione di allargamento ma c'è solo un generico riferimento alla prospettiva europea dei Balcani occidentali
Tra poco più di un mese però i governi europei dovranno prendere una decisione nota giustamente Bresolin
La Commissione ha chiesto di aprire formalmente i negoziati di adesione con Albania e Macedonia e al Consiglio europeo di fine giugno il ventotto dovranno approvarla o respingerla
Tirana Skopje si aggiungerebbe rosso Serbia e Montenegro i cui dossier sono già stati aperti formalmente nel due mila quattordici e nel due mila dodici il Presidente del Consiglio europeo dono Artus che prova a volare alto per quei Paesi non vi è altro futuro all'infuori dell'Unione Europea
Ma rischia di essere un futuro nota Bresolin ha molto lontano quasi certamente oltre quell'orizzonte temporale del due mila venticinque per Jean-Claude Junker aveva fissato per il loro ingresso restano nodi da sciogliere e il veto di molti governi e questo è
Sicuramente una questione quello che non tutti i paesi europei poi vedono di buon occhio l'allargamento ai Balcani
Sempre sulla stampa Davide lessi in Hunter vistato il premier albanese e dirama che
Chiede che fa perché l'Albania entri presto dell'Unione quindi crei chiede che il Consiglio europeo del ventotto giugno sblocchi la situazione anche perché secondo Rama le ingresso dell'Albania nell'Unione frenerà le mire russe nella regione
Stilisti dice
Rama dice che proposito della avanzata dell'euroscetticismo gli fa notare questa cosa Davide lessi
Trama risponde gli euroscettici di oggi specie i più giovani non hanno mai vissuto sulla loro pelle la guerra ma chi come noi fino a pochi anni fa è stato al centro di conflitti fratricidi non può che riconosce nell'Europa un fortino di pace e sicurezza
C'è il problema della radicalizzazione islamica il problema c'è dice dirama ma al momento è un pericolo più potenziale che reale anche perché anche per questo per ridurre il rischio è importante che gli Stati balcanici entrino nella sfera di influenza europea insomma
Conclude dirama penso che l'Albania e la Serbia possano essere nei Balcani quello che sono stati la Francia e la Germania per l'Europa del dopoguerra e per questo che continua acre che continua a credere nel processo di integrazione europea anche appunto per secondo il premier albanese per far sfuggire i Balcani all'influenza russa e prevenire è meglio la RAI radicalizzazione religiosa
Anche Beda Romano del Sole ventiquattro introdurre anche inviato a Sofia nota come l'Unione europea prenda tempo sui Balcani
L'espressione prospettiva europea è il risultato di un compromesso diplomatico i Paesi della regione così come alcuni dei ventotto credono fermamente nella necessità di allargare l'Unione ai Balcani occidentali fosse solo perché questa Regione ha bisogno di stabilizzazioni politica venticinque anni dalla fine della guerra che ha portato allo smembramento dall'ex Jugoslavia
La discussione ha confermato però le divisioni tra i ventotto nota giustamente Beda Romano Francia Svizzera vola e Svezia scusate Francia Svezia e Olanda sono i paesi più freddi preoccupati da fenomeni quali l'immigrazione crimine organizzato la corruzione
E sì più avanti Steel conclude Beda Romano sul Sole ventiquattro Ore l'agenda
Quella un provata dal vertice prevede sei priorità e quaranta iniziative che spaziano dallo Stato di diritto alla sicurezza dello sviluppo economico la formazione giovanile dalla connettività digitale fino agli sforzi per garantire la riconciliazione nazionale in una regione storicamente segnata da differenze etniche purtroppo non vi sono cifre per meglio valutare l'impegno europeo nella regione balcanica ciò è dovuto in parte al fatto che le trattative tra i ventotto sul bilancio comunitario
Due mila ventuno due mila ventisette sono appena iniziate il tentativo comunque di stabilizzare l'area senza offrire certezze sul loro ingresso nell'Unione l'appuntamento in giugno sarà particolarmente delicata delicato
La decisione sul futuro dell'Albania della Macedonia avrà un impatto che andrà ben oltre questi due Paesi nota giustamente
Opportunamente e Beda Romano e allora a proposito di Albania vediamo cosa scrive cosa scritto Albania negli USA che ha un sito di informazione in italiano sull'Albania e per gli albanesi in Italia
Il titolo già dice già qual è la posizione di Albania news vertice di Sofia l'Unione Europea annebbia le speranze di adesione dei paesi dei Balcani
Continuare ad aspettare in linea ma senza sperare che la porta si apra presto questo il messaggio arrivato ai sei Paesi dei Balcani che sperano di aderire al più presto l'Unione europea cioè Serbia Montenegro Bosnia Macedonia Kosovo Albania nei sei Paesi sondaggi di opinione pubblica mostrano una forte maggioranza a favore dell'integrazione dell'Unione Europea
E i leader politici sono desiderosi di portare a casa sorride promesse
Dell'dall'Unione europea da mostrare ai loro cittadini in questo contesto si inseriscono anche altre questioni come quello del nome della Macedonia che Atene contesta a causa della la sua somiglianza con la regione settentrionale della Grecia o il problema del Kosovo e nonostante abbia dichiarato la propria indipendenza dalla Serbia nel due mila otto non è stato ancora riconosciuto ufficialmente da ben cinque paesi membri dell'Unione
Tutte situazioni che devono essere al più presto risolte come la lotta alla corruzione alla criminalità organizzata
Affinché il percorso verso l'Unione europea non si faccia ancora più in salita e non è un caso che durante il vertice si è parlato molto della prospettiva europea dei sei Paesi balcanici ma senza mai pronunciare le parole adesione e allargamento così notato tra l'altro Albania gli USA che poi pubblica anche ha pubblicato nei giorni scorsi uno studio dell'Istituto del viene istituti for international Economics sta diversa
Secondo il quale nessun Paese dei Balcani occidentali potrà aderire all'Unione Europea prima del due mila e trenta
Compresi Serbia e Montenegro perché nessuno sarà in grado di soddisfare i criteri di adesione l'analisi pubblicate in vista del vertice di sorta evidenzia come e soddisfare le richieste dell'Unione europea da parte dei Paesi dei Balcani occidentali necessiti più di sette anni
Secondo la previsione si andrà quindi oltre il due mila venticinque ovvero la data prefissata dalla Commissione europea
Questo poiché a Paesi come la Bosnia
Dove via una forte divisione etnica potrebbero servire addirittura ventitré anni per soddisfare del tutto i criteri di adesione all'Unione Europea
Lo scenario base prevede che il Montenegro raggiunga il livello di governance richiesto per aderire all'Unione Europea in circa dodici anni seguito dalla Serbia in tredici l'Albania in quindici il Kosovo in diciotto anni
La Macedonia in ventuno la Bosnia in ventitré anni
In un secondo scenario più ottimistico il Montenegro potrebbe raggiungere i criteri che avevano Bulgaria Croazia Romania al momento della loro adesione in soli tre anni gli altri paesi invece avrebbero bisogno di dieci tredici anni mentre la Bosnia di diciassette anni
Paesi dei Balcani cilentani insomma devono affrontare i loro deficit di governance e di infrastruttura nonché espandere le loro basi industriali al fine di guidare una gomma convergenza economica sostenuta e che su di essi i criteri dell'Unione Europea
A questo riguardo si prevede che l'economia dei sei Paesi dei Balcani crescerà di circa il tre virgola due per cento l'anno tra il due mila e diciotto due mila venti un tasso che secondo la previsione della Banca mondiale porterà questi Paesi a raggiungere il reddito medio dell'Unione Europea in circa sessant'anni questi sono alcuni dei dati contenuti in questo studio
Del Vienna del Diana Institute for International Economics Studies ripreso da Albania gli USA un articolo che come quello precedente trovate l'incanto sulla pagina Facebook di passaggio a sud-est
Il summit di Sofia è stato deludente per Toby foche alla che è un esperto di relazioni internazionali un ricercatore presso il centro di studi politici europei di Brussel
è un analista tedesco esperto di questioni balcaniche collabora con importanti testate internazionale
è stato sentito dal quotidiano serbo politica e se il sito Sabian monitor punto comma ha tradotto questo articolo foga del giudica molto deludente il vertice di Sofia perché in sostanza non vi è stata una riaffermazione della prospettiva di adesione dei Balcani e dell'Unione Europea
Secondo Fogar sono solamente induzioni quelle che la Serbia e il Montenegro possono diventare membri dell'Unione europea entro il due mila venticinque le riforme dell'Unione europea
In primis l'eurozona non richiedono molto tempo richiedono soprattutto la volontà politica
E il consenso degli stati membri che per ora non esistono ancora Francia e Germania non sono d'accordo sulla direzione che le riforme devono intraprendere nell'eurozona
Sono d'accordo solo su alcune misure minori da adottare nell'ambito del meccanismo europeo di stabilizzazione dice sempre
Fogar
Che ritiene che l'Unione europea non abbia una strategia politica concreta per i Balcani occidentali
E che solo attraverso il processo di allargamento cerca di trovare soluzioni questo approccio ha funzionato bene per i Paesi come l'Ungheria e la Polonia e persino la Slovacchia in quanto e si volevano veramente aderire all'Unione Europea e attuare tutte le riforme
Ma questi stati però non erano catturati da varie élite come nel caso dei Balcani
E di oggi
Insomma
Una un un giudizio
Certo foga del giudica deludente il
Il vertice di Sofia ma proprio
Ma con fotografa anche quella che la la la situazione
Chi chi però nota
Secondo chi vi parla giustamente che probabilmente da Sofia non non non poteva venire nient'altro
E Eleonora Poli ricercatrice dell'Istituto affari internazionali
Che su affari internazionali punto it che ella il sito internet del dello IAI a pubblicato il il venti maggio un articolo anche questo lo trovate come tra l'altro quello che citavamo prima
Cliccato sulla nostra pagina Facebook
Intitolato Balcani occidentali da Salonicco a Sofia adesione a Unione Europea fluttuante secondo Eleonora fogli
Non poi non non sarebbe stata realistica una dichiarazione come quella che uscito da Sofia dopo quindici anni il vertice di Sofia richiamando quello di Salonicco del due mila e tre avrebbe dovuto dare un nuovo slancio al processo di allargamento verso la regione dei Balcani occidentali
Qui si ricorda appunto come la dichiarazione congiunta
Non parli di adesione ma come invece era stato fatto a Salonicco ma semplicemente di un di un supporta una prospettiva europea
Si dice come il vertice di Sofia non abbia portato ai risultati sperati perché pensavo rilancio politico del processo di allargamento e si ricorda come
Sia però i vari paesi dell'unione debbano fare conti anche con le loro opinioni pubbliche dove è calato parecchio il sostegno a un ulteriore allargamento dell'Unione dunque
Note Eleonora Poli una dichiarazione diversa da quella fatta non sarebbe stata realistica c'è molta più cautela da parte dei governi europei
Una dichiarazione diversa da quella fatta non avrebbe goduto del sostegno universale dei paesi membri che temono una reazione negativa
Da parte dei propri elettori o non sono convinti che la Regione sia pronto dal punto di vista istituzionale economico dello Stato di diritto a diventare membro a tutti gli effetti dell'Unione Europea
Nonostante tutto secondo la dichiarazione finale del vertice l'Unione Europea e comunque determinata a rafforzare intensificare il suo impegno a tutti i livelli
Per sostenere la trasformazione politica economica e sociale dei Balcani occidentali al fine di facilitarne il processo di adesione
In effetti ci sono diverse ragioni che giustificano l'impegno europeo a continuare a sostenere un futuro allargamento ad Est dell'onora Poli
Ne elenca alcune a partire dalle regioni geopolitiche il problema di avere una regione all'interno dell'Europa che non è membro dell'Unione europea poni seri rischi alla sicurezza dei paesi membri alla gestione dei flussi
In nemiche migratori allo stesso tempo la radicalizzazione religiosa di alcune frange della popolazione balcanica pone altri problemi
L'Unione europea è anche consapevole delle ingerenze esercitato sulla Regione da parte di altre potenze come la Russia la Cina che sta in vent'c'è investendo molto in Serbia la Turchia gli stessi Paesi del Golfo ed è dunque necessario dare delle prospettive serie realistiche
Ai Paesi della della regione oltre alle questioni geopolitiche ci sono poi i quelle che riguardano le questioni che riguardano l'invece le le prospettive economiche da un punto di vista economico scriveranno Raponi sei Paesi della regione raggiungeranno la media del prodotto interno lordo pro-capite europeo nel giro di sessanta anni
E si rappresentano un mercato potenziale il potenziale crescita e se incentivati o tramite una migliore connettività potrebbe di fatto portare ad un reciproco beneficio
C'è però anche una ragione che va al di là del cosiddetto senso pratico ma che è di natura più ideologica
L'unione europea deve dimostrare a se stessi e al mondo di essere in grado di esercitare un peso maggiore nell'arena internazionale iniziando dei propri confini
Se nel Mediterraneo la sfida è ancora aperta
I Balcani con un prodotto interno lordo pari a quello di tutta la Slovacchia e una popolazione inferiore a quella della Romania non possono rappresentare una sfida così improponibile per l'Unione europea
Non è un rischio per la sua stabilità e sono quindi un banco di prova dove l'Unione europea non può e non deve fallire
E poi naturalmente c'è la questione del contrasto dei dei il superamento dei contrasti tra i singoli
Paesi il contenzioso sul nome della Macedonia con la Grecia la vicenda del Kosovo le questioni aperte anche tra altri paesi dei dei Balcani la conclude dunque Eleonora poi che se non si può più parlare di allargamento senza se e senza ma di fatto un impegno concreto nel promuovere una maggiore collettività economiche le riforme dello Stato di diritto anche se giudicato poco poetico
è forse l'unica via pratica percorribile per creare le condizioni necessarie a garantire l'adesione di questi Paesi
L'allargamento in chiave post crisi sarà forse più tecnico più puntiglioso più Couthon ma non per questo non avverrà a fronte di un effettivo impegno da parte dei leader regionali
Che devono implementare le riforme necessarie comunicarne l'importanza i propri cittadini l'Unione europea cioè paesi membri devono essere pronti ad investire nella regione e a sostenere al di là della stabilità politica
Che sempre tanto cara a Bruxelles riforme democratiche e dello stato di diritto
Così Eleonora Poli su affari internazionali punto it e la rivista
On line dell'Istituto Affari Internazionali del Napoli è una ricercatrice dello IAI che segue in particolare il
Levi le questioni economiche integrazione dei dell'area balcanica
Tra l'altro il processo che delinea Eleonora poi mi pare no quali è un po'ma somiglia molto a quello indicato al cosiddetto processo di Berlino promosso e guidato dalla Germania che da
Paese guida l'Unione europea si pone se già posto e lo è di fatto il regista anche dell'integrazione
Dell'area balcanica dell'unione europea
Questi a proposito
Dell'integrazione dei Balcani c'è però anche una questione che riguarda da vicino l'Italia perché come scrive Alberto da scritto Alberto D'Argenio e su Repubblica del l'altroieri ventidue maggio nell'euro sfida dei Balcani c'è un mistero tutto italiano questo almeno è il titolo perché il problema è che non si sa da che parte starà il nuovo Governo italiano del Grande gioco dei Balcani entrano tutti gli ingredienti per tingere di giallo il futuro della Regione sicurezza migranti economia
In ballo la tenuta della purtroppo qui da Argegno deve deve scrivere polveriera d'Europa e va bene che però dice senza una prospettiva europea potrebbe tornare a essere tale dunque al momento non lo è
Però ora l'Italia Grillo leghista diventa l'ago della bilancia il nuovo governo sarà probabile candidato
Se il duo Salvini mai o di Russel per riflessi anti migranti o pro Putin non solo Tirana Skopje non apriranno i negoziati ma pure il percorso europeo della Serbia ne verrebbe rallentato con i rischi connessi nota Alberto Dargenio
Su Repubblica e a questo proposito è interessante anche l'intervista che ritorniamo in torniamo alla stampa che Marco Bresolin affatto con l'ospite col padrone di casa del vertice il premier
Bulgaro Bogliaco Borisov che se la prende anche con l'Italia dice Bulgaria fuori dall'euro per colpa dell'incertezza italiana Borisov rivendica quello che suo paese ha fatto per il controllo della migrazione delle delle dei flussi migratori
Poi altrove come è stato fatto ma comunque questo è quanto a diventare rivendica Borisov fa dice che la la la Bulgaria sta facendo grandi sforzi per adeguarsi ai criteri sterline appunto con
L'unione europea
Ci siamo impegnati un percorso la rispettiamo tutti parametri
Però dice
C'è il problema dell'ingresso dell'euro capisco che vista la situazione in Grecia in Italia ci sia molta prudenza da parte delle istituzioni finanziarie e però
Boh Borisov dice premesso che non dice non voglio dare giudizi sulle questioni di politica interna
Ma quando quando si sente parlare della volontà di uscire dall'euro di chiedere alla banca centrale europea di cancellare duecentocinquanta miliardi di debito pubblico bene non sono cose positive per l'Europa credo che i timori legati
All'ingresso della Bulgaria nell'eurozona siano poca cosa rispetto alle sfide poste da scenari di questo tipo in Italia questo è il premier bulgaro Boy Cobo Rizzo fa quindi
Questo come dire poi si può pensare di Borisov quello che si vuole si può pensare che la Bulgaria non è un Paese che ha in mano i destini dell'Europa e però a quelli che dicono anche che guardano al nostro ombelico
Dicono a chi esprime critiche dall'estero che debbono farsi i fatti loro e il problema che sono fatti loro perché fino a che l'Unione l'Italia farà parte dell'Unione europea e di una cosa che si chiama euro i nostri fatti interni sono anche fatti dei paesi che aderiscono a queste organizzazioni forse questo non è chiaro a chi fa chiacchiere da bar ma dovrebbe essere chiaro a chi si candida a guidare questo Paese soprattutto se lo fa in nome di un di un cambiamento
Abbia ci restano pochi minuti allora abbiamo tempo solamente per due due segnalazioni
Il vertice di di sorta è stato caratterizzato dall'accento su sulla nel ci si necessità dell'interconnettività
Dei dei dei della regione
Soprattutto per quanto riguarda le comunicazioni infrastrutture dunque connettività tra i Paesi della regione ma anche connessione della regione
Alle grandi reti infrastrutturali europee dunque piuttosto che adesione interconnettività è stata la parola d'ordine del vertice risorse a questo proposito possiamo solo segnalarlo ma magari troveremo il modo di riprenderlo
Di
Consigliamo la lettura lo abbiamo l'incauto sulla pagina Facebook di passaggio a sud-est di un articolo pubblicato il diciassette maggio quindi lo stesso giorno a settimana fa nel giorno del vertice
Da suo il sito internet di Osservatorio Balcani Caucaso www punto va caricato sul punto orga Balcani occidentali Unione europea a tutta connessione punto di domanda l'autrice Ghenti allarmati spero di di aver pronunciato correttamente il nome è una ricercatrice esperta di relazioni
Tra Unione Europea e Balcani
Proprio come ricercatrice nel campo dell'integrazione europea dei Balcani a monitorato nel due mila e quindi il cosiddetto processo di Berlino e civil society forum dei Balcani occidentali e è un articolo interessante che vi consigliamo di leggere perché fa la sì fa il punto della situazione per quanto riguarda la la connettività la la la connessione dei Balcani paesi balcanici tra di loro e con l'Unione europea le cose
Dei cose decise le cose fatte e le cose tante ancora da fare e l'altra l'altra
Segnalazione che ci limitiamo a fare l'articolo è molto intenso e molto lungo la abbiamo l'incanto sulla pagina Facebook di passaggio a sud-est delle consigliamo la lettura abbiamo è un termine che citiamo spesso che viene usato comunemente anche noi l'abbiamo usato l'usiamo nelle nostre trasmissioni l'abbiamo usato in tutta questa rassegna stampa il termine Balcani occidentali
E però
Il termine Balcani occidentali ha creato molti problemi alla Regione in questo almeno il e il parere di Cristian sfida no skinhead che ha un giornalista macedone il ventidue maggio appunto due giorni fa il osservatorio balcanica cosa ha pubblicato un suo articolo in cui il punto fino a nostri spiega perché non mi piace il termine Balcani occidentali
Oggi questo neologismo quindici anni cognato del vertice Unione Europea balcanici tentare del due mila e tre a Salonicco è usato con tale disinvoltura da stranieri e locali che ha da tempo perso le sue
Virgolette ma appunto questo questo termine rischia di essere
Di essere controproducente di rappresentare bene in un limbo in cui si trovano questi questi Paesi ma insomma in quelle poche righe non si può
Riassumere questo articolo di cui vi consigliamo caldamente la la lettura perché pone un problema che sta può sembra essere semplicemente lessicale ma invece rivela quello che è poi anche una una questione di fondo molto importante che serve anche a noi per capire qual è la realtà di quella regione con questa questa segnalazione ci fermiamo qui con questo supplemento del giovedì di passaggio su testi di giovedì ventiquattro maggio e abbiamo dedicato interamente a commenti analisi
Sul vertice Unione Europea Balcani occidentali scusate ma questo il nome ufficiale che si è svolto proprio una settimana fa a soffia lo potrete ritrovare riascoltare questo supplemento come tutte le puntate tutti gli speciali di passaggio a sud-est su radio radicale punto it nella sezione delle rubriche lo Linke Remo ovviamente anche tra tra poco anche sulla nostra pagina Facebook che vi consigliamo di leggere anche per ritrovare molti degli articoli che abbiamo citato anche in questa rassegna stampa inonda invece ci risentiamo con la nuova puntata di passaggio a sud-est domenica sera domenica ventisette maggio come sempre alle ventuno grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli è una buona giornata in compagnia di radio radicale