Presentazione del libro di Cesare Panizza "Nicola Chiaromonte. Una biografia" (Ed. Donzelli)

Abbiamo l'autarchia Cesare Panizza Canmore debbono dico lei ha versato faccia faccia una sedia per Carmine
Egli è tema linea etc entrare nei meandri di queste libertà e
Bene
Queste li fa lettere Donzelli la ringrazio nuovamente l'invito a comprare un libro Libera Nicola Chiaromonte la biografia
E un personaggio Carmine aerea recuperata prima Jacco Passatelli mille un minava sulla sicurezza e a monte di cui parlerà ma stasera ringrazia per essere qua tutti no io ringrazio ancora una volta Carmine che si parta sempre
E le meglio essere prese e quella serata tutti
Grazie alla direttrice perché e particolarmente Carra e affettuoso al giorno con me con noi ma la mia casa editrice
E questo materializzava un modo d'essere che in questi stanze ormai sta diventando sempre più consueto veramente mi sento a casa mia in questo in questo circolo così bello e così vivo ed è entusiasmante lavorare sui liberi gli insieme in questa maniera è una cosa veramente bella conosco poche esperienze come questo che mi suscitano la stessa tensione nella stessa pranzo passione grazie veramente
Grazie naturalmente a tutti voi per essere presente ai partecipanti a questo nostro incontro voglio ringraziare prima ogni cosa Angelo Pezzana che è stato particolarmente attivo nella
Promuoverlo mi ha telefonato si è fatto vivo con me qualche se prima poche settimane dopo l'uscita del libro per dirmi che ci teneva molto che facessimo una cosa a Torino attorno a questo libro
Velocissimamente devo dire che questo libro appartiene a una sedia che si intitola italiani parricidio che è un'esperienza editoriale di particolare rilievo è interesse una serie che riguarda
Il tema degli esiliati
Dall'Italia nel periodo soprattutto diciamo tra le due guerre o quelli che hanno conosciuto in qualche modo un'esperienza di Silvio significativa che vi ha tuttavia mantenuti né stretto contatto il rapporto con loro
Con il loro Paese di provenienza in maniera differenti eccetera
Questo questa serie mi è stata proposta dalla mecenatismo di del conte Marzotto ed è una intelligenza intellettuale dire nato con musica e qui con noi
Il controllo sotto avrebbe dovuto venire anche lui questa sera ma signore di novant'anni di grande ancora ancora lucidissimo ed efficiente ma non è stato bene si scusa con voi tutti devono essere potuto
Venire quindi non sarà qui presente con noi
La serie che vi raccontavo e una serie che hanno una particolare
Forma di
Efficienza nella realizzazione direi che è stato un anno al di là delle aspettative migliori che noi potevamo aprire sia in termini di ricezione di critica sia in termini di effettive vendite tra l'altro naturalmente dai numeri limitati
Di una iniziativa editoriale che si rivolge a un pubblico abbastanza specialistico ma adesso vedete la vostra stessa presenza questa sera così numerosa dimostra che in realtà c'è grande attenzione interesse alla scoperta di questo punto particolare di presenza di questi intellettuali un esule sempre su vive di un'attenzione in qualche modo tra il convinto da dove viene il punto dove provvisoriamente attivato e questa tensione in qualche modo il suo una manifestazione di qualità intellettuale che suscita di per sé grande interesse
Noi abbiamo fatto finora sei titoli di questa collana devo dire che
Tutti sono stati particolarmente apprezzati
Il merito di Renato Borghi ed emettere al lavoro una squadra di persone che spesso sono anche relativamente giovani caso di Cesare Panizza il tasso di uno studioso torinese
L'origine
Adesso mi pare che tu viva Firenze in questo momento ma diciamo molto legato anche le in termini di formazione allora ci sta di Torino
Un caso di un giovane ricercatore che c'ha messo l'anima a a costruire un libro come questo di cui parlano stasera di cui parleranno adesso stasera i nostri amici e detrattori
Una passione intellettuale e civile questa di Paniz che fa di questo libro libero dico io vado veramente molto fiero come editore
Una ricostruzione a tutto campo della biografia di Nicola Chiaromonte e che è stato un personaggio veramente particolare nel panorama
In de di intellettualità politica e civile di questo Paese
Un Bastian contrario si potrebbe dire una persona ma
Che ha
Maturato nel corso del tempo una una specie di propensione a un rigore etico politico e civile che l'ha portato continuamente a definire i suoi rapporti con gli altri in termini
Di scontro di di dissenso alla ricerca di una posizione sempre la più possibile avanzata dalla difesa di quello che è il rigore per la riflessione intellettuale e politica
Qui con noi questa sera c'è
Da ultimo lasciato per ultimo non per caso il direttore della Stampa Maurizio Molinari che voglio ringraziare per questa partecipazione
Naturalmente sentiremo poi anche da cui che cosa ha da dirci ricordo molto volentieri
Che tra l'altro che al momento è stato per un certo periodo anche un assiduo collaboratore della Stampa di Torino questo giornale che a accumulato nel corso del tempo diciamo forse la quale la qualità più densa e intensa di riflessioni intellettuali sulle pagine di un quotidiano
Quando nel nei vent'anni che ho passato a Torino
A fra la fine degli anni sessanta la fine degli anni ottanta vivendo in questa città compravo quotidianamente alla stampa
Non me ne rendevo conto diciamo dovuto far passare un po'di tempo è un po'di anni riscoprire quasi in maniera così forte
Il ruolo veramente importante che questo giornale nella storia di questa di questa parte almeno della vicenda italiana dalla storia repubblicana ha avuto come veramente cantiere di riflessione intellettuale
Con le firme più differenziate legge più serie possibile con questa attitudine critica che un po'propria della città non mi voglio dilungare più di questo ringrazio ancora tutti presenti e do la parola al Senato per motivi grazie
Craxi le parole di Di Carmine Donzelli
Grazie al Circolo dei lettori per questa interessante serata ci siamo accordati in questo senso io mi concentro su due due cose senza mente primo spiego che cosa s'intende per esilio è come quindi nasce in questa collana in secondo luogo a faccio un po'da apripista cioè presento molto brevemente la di biografia il profilo di chiaramente in modo da poi insomma offrire preparare il terreno per l'intervento
Direttore Marinali
Bene allora
Sinteticamente perché naturalmente ci sono pochi televisivi un tema che è stato a lungo trascurato dalla storiografia italiana ovviamente io parlo da storico contemporaneo sta
è un tema attorno al quale adesso invece si registrato
Notevole che interesse rinnovato interesse che trascende mentre l'aspetto
Strettamente disciplinare che riguarda e si intreccia anche con alcune grandi questioni che agitano le società contemporanee quindi lei sulle è una figura che è tornata per certo sì in un certo senso di moda si potrebbe dire così
Cosa si intende per esilio e quali sono le questioni che sostanzialmente hanno portato alla nascita di questa esperienza editoriale molto interessante di cui dirò subito anche alcune cose
Relativamente poco alla progettualità beh schematizzando al massimo possiamo dire uno la questione dell'esilio
Ha naturalmente interessato tutte le società le civiltà antiche moderne da quella romana
Poi finora rivoluzione francese passando per il Medioevo Rinascimento
Tuttavia nessuna di queste esperienze è comparabile con l'esilio novecentesco e in particolare con quello provocato dei regimi totalitari negli anni compresi tra le due guerre quindi c'è una forte specificità dell'esperienza dell'esilio
In relazione appunto questo periodo compreso tra le due guerre
Due la materia quindi molto complessa e sempre oggetto di controversie interpretative per la vastità dei fenomeni che in esso si attende includere essenzialmente tre cioè l'esilio intellettuale l'esilio politico in esilio ebraico quindi l'esilio laziale
E anche per la confusione linguistica riscontrabile non solo la lingua italiana ma anche nelle altre lingue
Generate dall'uso di alcuni termini che spesso finiscono per sovrapporsi cioè sulle rifugiato emigrato sono termini che spesso si intersecano si sovrappongono naturalmente nelle mie ricerche ho cercato subito di partire insomma da una definizione della de la figura dell'esito dell'esperienza dell'esilio e quindi ho fatto un lavoro suo significato etimologico del termine
Parallela china il signor e sul e il significato di questi due termini portano inevitabilmente era molto chiara a definire una figura
Che è legata a una condizione di di chi va fuori dal ecco cioè lesivo indica questa condizione di chi va fuori da questo ci dice subito che lo spazio è un elemento decisivo nell'esperienza dell'esilio si è esuli perché si è costretti in sostanza ad abbandonare un luogo e trasferirsi altrove
Negli anni tra le due guerre questo tipo di movimento
Forzato e collegato a scelte politiche Europa motivazioni razziali
Quindi il significato profondo l'esperienza e l'esilio riassunto nei termini che indicono il distacco
Dallo spazio dal territorio e il raggiungimento di un altro spazio nello spostamento da un territorio ad un altro si consuma gran parte dell'esperienza dell'esilio certamente quella più dolorosa è più pesante
Non c'è oggi si discute molto su quale sia lo spazio dell'esilio e si arriva addirittura ad identificare l'esilio come una forma di non appartenenza alla propria comunità
Ma nella prospettiva storica che noi ci interessa mettere a fuoco in questa occasione all'esilio rimane
Essenzialmente un'esperienza di distacco di spaesamento di perdita delle proprie radici secondo quanto ha scritto ad esempio un grande risulta Edouard assai in ASP in una serie di articoli importanti che hanno aperto discussione internazionale molto rilevante sul su questi temi sia in ambito storiografico non solo storiografico
Odiare quindicesimo novecentesco significa essenzialmente mettersi sulle tracce di uomini e di donne che hanno sperimentato sulla loro pelle la durezza di un'esperienza di passaggio da un un dato è un altro lo sradicamento da una comunità e la difficoltà a volte l'impossibilità di inserirsi a pieno titolo in una nuova realtà con il risultato di trovarsi sempre fuoriluogo Sempre nel posto sbagliato e questa è una piccola citazione appunto di sei
Ne consegue che i percorsi degli esuli sono non sono quasi mai regolari le loro esperienze sono sempre tortuoso segnate da vicissitudini tutti i tipi
Il mondo in cui si ritrovano a vivere è un mondo di separatezza ed i conflitti in molti dei loro quindi in pratica non sono costretti a sperimentare una forma di nomadismo culturale di cui tra i primi a parlarne è stato un grande sulle tedesco si Griffith la causale introducendo la categoria di estratte vittoria Litta
E da questo stesso intellettuale ebreo tedesco che una serie di articoli importanti ha indicato anche
Possibile percorsi metodologie per lo studio di questi fenomeni
Perché partendo proprio la condizione delle sulle che egli stesso aveva sperimentato e dalla difficoltà di trovare una nuova comunità capace di accoglierlo definitivamente Krakauer scrive cito di fatto riferendosi alle sulle egli ha smesso di appartenere dove vive allora si chiede nuoto pressoché totale dell'extraterritorialità
Quindi il primo elemento
Che ha guidato i nomi e ricerche da cui poi è nata questa esperienza editoriale è stata proprio questa prospettiva di di studio legata a un fenomeno che è un fenomeno di separazione dis di distacco dalle radici di movimento da uno spazio verso l'altro
Tuttavia c'è un secondo elemento importante nell'esperienza dell'esilio novecentesco che merita di essere sottolineato ed è qui uso una una metafora una categoria che ha introdotto Carlo Ginzburg molti anni fa ed è la il tema della distanza
Ovvero il fatto che la distanza offre alle sulle una serie di potremmo definire privilegi una serie di opportunità
E qui
Entra in gioco diciamo a secondo aspetto dell'esperienza che si affianca la prima che ho sottolineato dell'esilio intellettuale
Ovvero il fatto che
Una linea quindi è di ragionamento che tende a sottolineare il cosiddetto privilegio epistemologico dell'esilio ovvero il fatto che lei sulle in virtù di questa sua
Esperienza in virtù del fatto che arriva e dentro la comunità scientifica nuova un ambiente ambienti culturali nuovi ha anche la possibilità pur nella durezza di questa esperienza di aprire le sue conoscenze di elaborare una nuova cultura un po'un tipo di pensiero che è un pensiero solitamente che ha dei tratti molto precisi questo lo si deduce studiando alcuni percorsi intellettuale un pensiero critico un pensiero anticonformista un pensiero eretico
Che segna caratteristiche queste che segna quasi sempre tutti i profili intellettuali delle degli esuli del più importanti esito insomma del Novecento europeo molti di questi
E questo tratto oppure rientra anche questi tratti rientrano anche nei profili degli esuli che abbiamo finora biografa atto la collana si è aperta con raccolta di lettere che ho curato io
Relative al periodo americane Gaetano Salvemini e poi proseguita con un libro di un giovane studioso italiano dedicato a George la Piana un lo studioso di storia del cristianesimo che a un esilio molto complesso
E che poi arriva lo porta da ad avere una posizione importante ad Harvard come docente punto di Storia del cristianesimo poi per arrivare a Gino Germani un sociologo che fugge dall'Italia fascista e trova collocazione in Argentina a Buenos Aires per arrivare poi a una figura forse più nota come Giuseppe Antonio Borgese anche Luís esule per motivi politici tra Italia America Chicago
Diventa la sua nuova patria e poi appunto al libro di Cesare Paniz se arriva un altro appena uscito Corrado Cagli è un pittore ebreo che trascorre più di dieci anni la sua vita negli Stati Uniti hanno Jorge altri adesso sono in arrivo
Ecco quindi queste son due elementi fondamentali dietro l'esperienza dell'esilio sono che
Ci
Delineano somma una un profilo che è quello di di un esule che un osservatore critico della realtà che lo circonda
E in virtù dell'esperienza e che ha fatto eco ricopre sempre un ruolo di auto sai del di contestatore di critico di ogni forma di ortodossia ecco questo è un elemento importante che ripeto torna in tutte le le le biografie dei grandi esodi di Italianieuropei
E torna anche naturalmente nella biografia del personaggio di cui parliamo questa sera perché anzi direi che forse il percorso intellettuale di Nicola Chiaromonte da questo punto di vista pragmatico
E tratteggia quindi una un profilo appunto di ieri sulle che rientra perfettamente in queste categorie con alcune Paul metà ancora ulteriori complicazioni no che adesso cercherò di
Dimettere in evidenza
Partirei da
Presentando il libro
Mettere in evidenza innanzitutto si tratta di un libro che ha una struttura solidissima c'è un libro che
Non è inutile ricordarlo che è un libro che si fonda su una ricerca archivistica enorme e quindi un lungo lavoro condotto in archivi americani italiani
è un libro Complesso perché complessa la figura del biografa atto
è un lavoro che certamente con una una lacuna e norme che c'era nella storiografia relativa alla al personaggio
E nello stesso tempo però non è un libro che non risolve tutti i problemi interpretativi anzi rilancia tutta una serie di temi di questioni d'interrogativi attorno alla figura di di Chiaromonte
è un libro che segue appunto il percorso di un uomo
Lungo tutto l'arco della sua vita dalla dalla giovinezza
Trasferito le sue prime esperienze
Nasce in un'area periferica dell'Italia come la Basilicata e poi dalla da dalla Basilicata attraverso varie altre tappe arriva a New York Parigi New York e poi la la strada del ritorno verso l'Europa dopo l'esilio americano pulp ancora Parigi Roma
Gli ultimi anni della sua vita è un libro dove ci sono si intrecciano più piani interpretativi
In cui ci sono più le genealogie culturali che si sovrappongono
Ci sono molte mappe culturale che è possibile delineare seguendo il percorso assolutamente originale di di Chiaromonte
E sono amate culturali appunto legata alle contaminazioni
All'incontro di mondi che segnano la biografia di questo intellettuali italiano
Lungo la sua esperienza dell'esilio per esperienza in cui essi ci sono due esili quello francese con l'americana forse c'è anche un terzo esilio
Ovvero l'esilio dalla dalla sua famiglia ce l'esilio la rottura profonda che segna la sua biografia di giovane
Appunto che
Va beh taglia diciamo le le radici con la sua famiglia quindi si potrebbe forse parlare di di di Intra Isili insomma dentro la biografia di questo personaggio
Io scelgono due-tre punti per non rubare troppo tempo su cui è importante
Compiere qualche breve passaggio
In primo gli anni dalla formazione forse la parte dalla biografia di Chiaromonte di cui fino a finora si conosceva almeno e qui emergono a mio parere una serie di elementi molto interessanti
Contesto familiare che viene tratteggiato molto bene da da CISL e Panizza
Un contesto caratterizzato da una famiglia della media borghesia la famiglia anche colta ecco una forte venatura di cattolicesimo praticante da parte appunto dei genitori di di Chiavenna Dante
Gli anni una formazione che sono ovviamente legati all'esperienza al rapporto con il regime fascista cioè quindi alla un'esperienza generazionale che Chiaromonte compie come tutti giovani italiani che crescono
Nati in quelle generazioni che crescono sono educati fascisti tipicamente
E quindi è importante capire vedere come Chiaromonte si muove dentro la cultura fascista che ambienti frequenta che tipo di atteggiamenti assume che tipo di posizioni appunto sceglie di assumere
No in cui naturalmente non relativamente agli anni a formazione importante rapporto con Gobetti
In una battuta si potrebbe dire che
Chiaromonte va oltre parlando della in relazione a interpretazione del fascismo va oltre a alla categoria Kobe piana di autobiografia della nazione
E compie una serie di integrazioni importanti a questa questa interpretazione Gobetti Anna
Pone il problema del fascismo dentro quadro europeo di trasformazioni che riguarda la civiltà europea di quegli anni
Nel percorso giovani e ci sono poi una serie di figure importanti
Carey che rimandano a vari ambienti cupi della cultura italiana in quegli anni
Sicuramente la figura intera incredibilmente interessante quella di Adriano Tilgher
Con cui c'è una grande affinità culturale ma molti altri giovani quasi coetanei di di Chiaromonte qui si potrebbero evoco qualche nome che
Quasi tutti tra l'altro a loro volta e il costretti a lasciare l'Italia più o meno negli stessi anni Paolo Milano grande critico le teatrale storico la letteratura Giansanti Liliana storico della scienza
Entrambi appunto e smistati uniti ma altri giovani con cui ha contatti nel soprattutto negli ambienti Romanini quegli anni Alberto Moravia Leo Ferrero e poi una figura importante quello di Ernesto Buonaiuti e poi ci sono molti molti ambienti legati alle riviste con i quali ha
Frequentazioni più o meno lunghe più o meno importanti insomma e riviste certamente sono un laboratorio in interessante la cultura italiana negli anni del fascismo
E quindi Cesare Panizza ricostruisce molto bene tutto questo network di studiosi intellettuali che lavora dentro alcune di queste riviste da scenario Italia letteraria oppure a Solaria arrivare alle riviste di Mario Pannunzio come oggi
Secondo punto che secondo fase dalla sua biografia su cui richiamo la vostra attenzione per interessi anche personale diciamo così ovviamente la fase americana
Prima di dire due parole sua fase americana bisogna ricordare che e preceduta dal lungo esilio francese dalla frequentazione di ambienti giustizia libertà del rapporto critico che Chiaromonte a con i fratelli Rosselli con Salvemini con altri uomini della l'antifascismo italiano che sono esuli a Parigi dopo il ventinove quando viene fondi fondata appunto Giustizia e Libertà
L'arrivo negli Stati Uniti molto compiti complicato questo importante ricordalo perché spesso sia appunto una nella rappresentazione del delle delle sulla storia dell'esilio si pensa che l'esilio punto
Ossia si fa corrispondere l'esilio a una una una sorta di favola hollywoodiana con inevitabile cliente insomma quindi che arrivare negli Stati Uniti in quegli anni se sia stata una un'impresa una inesperienza sono a molto lineare tranquilla nel caso è molto complesso per tutti gli esuli italiani europei che volle entrare arriva negli Stati Uniti per vari motivi anche legate alle legislazione americana
Relativa agli ingressi
E ma in particolare per nel caso appunto di di Chiaromonte per cui l'esilio la fuga dalla Francia lo porta sulle coste del del del del Nordafrica dove rimane per lungo perito prima di riuscire in maniera rocambolesca complicata
A partire a trovare una una nave che lo portavano via Orti detto questo l'esperienza americana è molto interessante ed è molto diversa da quella di altri grandi esuli italiani che arrivano in terra americana
Negli anni a cavallo delle leggi razziali sulla prima e dopo mi novecentotrentotto
E diresse perché Chiaromonte non Anapo locazione accademica sostanzialmente la stragrande maggioranza degli esuli italiani sono docenti universitari che trovano a fatica Traverso varie insomma vicende piuttosto complesse una collocazione nel nel mondo scientifico americano
Chiaromonte ne c'è un percorso diverso un percorso completamente diverso trova certamente a New York una migliore adatto a quelle che erano Carlo sua formazione la sua esperienza la anche la sua diciamo
Il suo modo di intendere il lavoro intellettuale
Allaccia è vero che
Allaccia una serie di contatti con il mondo degli esuli degli antifascisti però tutto sommato come Cesare Panizza mette in evidenza questi contatti non solo poi così profondi e non hanno una lunga durata
Ad esempio cita perché a Memo praticamente cavi rapporto con Salvemini è un apporto molto interessante però è un rapporto che ha
Una una serie alti e bassi abbastanza clamorosi tra i due ovviamente c'è una differenza di età notevole Salemi era nato nel mille ottocentosettantatré
Chiaromonte nato nel mille centocinque quindi c'è un gap generazionale fortissimo no da questo punto di vista c'è una grande
Ci sono serie di lettere che vengono citate
Da da Paniz ha una grande ammirazione da parte accertamenti Chiaromonte
Nei confronti del più vecchio Gaetano Salvemini che era arrivata ad Harvard nel mille centotrentatré dopo Massari peripezie anche lui anche nel suo caso molto complesse
C'è una uno scambio epistolare interessante tra i due però sono anche di visita analisi diverse sulle prospettive
Della la situazione italiana ed europea
L'ambiente dove Chiaromonte e trova la sua collocazione ideale sono alcune grandi riviste
Che in alcune nascono in quegli anni alcune sono già nate del National
Collabora Venetian del New Republic Commonwealth Atlantic monthly ma soprattutto le riviste che appunto che il lo vedono protagonista
Patti se avevi dure politiche soprattutto ecco
Qui Chiaromonte entra in contatto con diciamo gli ambienti
Di quella cultura americana liberale che darà anche negli anni successivi grande spazio la sua la sua attività di di il collaboratore giornalistico disco di scrittore e quindi la domanda che secondo me sorge spontanea che giro anche acceso le Panizza è perché unito ad usare questo tipo a così grande successo una cultura americana in quegli anni
Questo è molto interessante una risposta immediata e perché Chiaromonte è quasi connaturato quasi insomma
L'elemento fortissimo del suo profilo intellettuale suo forte anti marxismo e questo naturalmente può certamente attirare l'attenzione alla cultura liberal americana che vede in questo in televione intellettuale europeo uno dei pochi diciamo così che intellettuali che arriva dal vecchio continente che ha una fortissima posizione l'ha già elaborato una fortissima posizione
Contro la somma la la la cultura marxista e questa è una certamente una spiegazione negli propone vengono fornite delle altre certamente l'esperienza americana importante anche per la retta impressionante di contatti di rapporti che Chiaromonte
Costruisce in quegli anni che riguarda non solo gli ambienti tutto sommato piccoli di queste due riviste questi due piccoli di questi collaboratori politici delle riviste che ho citato ma anche in ambienti non ci sono molto più ampio della cultura americana in quegli anni dalla che va spaziano dalla la critica data la letteratura filosofia ovviamente i rapporti
Importanti anche con Annamaria entra che gravita attorno a questi ecco io finisco
Con un ultimo cenno alla trasformazione di che riguarda la fase post esilio americano quella del rientro in Francia
Che fosse a mio parere passaggio più importante cioè la trasformazione del suo pensiero da sua sotto profilo intellettuale
Liberale Young nel profilo di intellettuale antitotalitaria questi sono gli anni più interessanti legami con la cultura francese che non già nati la precedente esperienza soprattutto con Calvino
E la sua collocazione importante dentro la dibattito francese degli anni Cinquanta le grandi battaglie che ho antepongono campo che nuova Sartor Chiaromonte si colloca ovviamente dalla parte del primo contro il secondo diciamo contro Satta e poi la sua attività detto congresso libertà la cultura perché negli anni Cinquanta
E le sue successive attività fino ad arrivare a tempo presente rapporto con Silone e quindi la sua chiarissima posizione somma antitotalitaria che ne fa effettivamente una delle figure da questo punto di vista più interessanti
Insomma della cultura italiana un intellettuale quindi fortemente impegnato in chiave antitotalitaria contro il comunismo contro tutti i totalitarismi grazie
Grazie
Grazie a Renato per questa sintesi così efficace percorso complicato difficile ovviamente dati assumere il timbro naturalmente entra poi nelle pieghe di tutti i passaggi
Do la parola direttore Molinari
Vi vi dico en passant che ci sono due persone che mi hanno nel corso del tempo in momenti molto diversi
Fatto capire quanto era importante nella loro rispettiva formazione del personaggio Chiaromonte una si chiama Norberto Bobbio mi ricordo che me ne parlo in modo particolarmente intenso
In una fase che era la fine degli anni Ottanta grosso modo
Questo rapporto tra i due è molto interessante
Ancorché non tranquillo
Pacato come forse nessuno dei rapporti che ha avuto il caro Monte Corno
Con le altre suo interlocutore intellettuali nel secondo Goffredo Fofi
Un po'più tardi diciamo
Questo per dirvi e poi passo veramente la parola ordinati che
Diciamo è una strana bestia questo che che era un monte è un è un Bastian contrario quando antifascista e comincia a tutta la sua vicenda intellettuale e di esilio sulla base di una dichiarata presa di posizione
Radicalmente antifascista ma è anche un anticomunista è una antitotalitario
Solo le intelligenze critiche più fini
Per la cultura della sinistra libera da pregiudizi
Di tipo filo comunista hanno potuto qui il nome di Bobbio di Fofi mi vengono bene hanno potuto avviarci a una riflessione che è in qualche modo ci ha fatto scoprire o ci sta facendo scoprire piano piano la intensità e la forza di questo personaggio direttore per il
Grazie a tutti
Un buona sera di essere grazie se qui grazie dell'invito grazie all'autore
Cioè sei Panizza
Mark muri all'editore soprattutto questo libro diverso dagli altri ed è un libro da leggere
Perché perché il protagonista è un protagonista conto corrente della nostra storia
Che cosa lo fa essere controcorrente
Scelte che lui fa sempre con il coraggio dalla ragione
In Italia c'è il fascismo considerano Mussolini un buon uomo lui antifascista
Emigra combatte
Socialismo e libertà in Spagna e emigra negli Stati Uniti
Si trova naturalmente contatto con la sinistra americana e la sinistra americana durante la seconda guerra mondiale
In gran parte stalinista
Lui è un patriota liberale si scontra con un'altra forma di negazione della libertà in quella che era la patria della libertà
Dunque il coraggio di essere fu antifascista in Italia il coraggio di combattere di prendere le aree per difendere la libertà in Spagna
Il coraggio di sfidare la cultura liberal lì dove suggeriva il compromesso
Con la Russia di Stalin
Il più feroce spietato nemico della libertà ancorché alleato necessario contro il nazismo
Perché questo libro importante
Perché Cesare Panizza offre due chiavi di lettura credo che ci dobbiamo chiedere come è possibile che in un paese come l'Italia
Che con grande difficoltà esprime opinioni capaci chiesto il conto corrente in una storia così tormentata con quello dei totalitarismi
C'è un personaggio Nicola Chiaromonte del quale si parla poco qualcosa che lo distingueva erano dunque qual è il merito dell'autore così coraggioso nel tirare fuori un personaggio controcorrente
In due frasi contenute all'interno
La prima fase
E quando lo dovresti illustrando
L'anima del protagonista
Che dalla caverna
Non si esce in massa ma uno uno
Qual è il difetto del totalitarismo
E l'annullamento dell'individuo
Qual è l'antidoto contro il totalitarismo la responsabilità personale
Cosa c'è nel cuore della cultura laica e liberale
A cui l'Italia detenuta
Grazie al sacrificio di così tanti torinesi e piemontesi
La responsabilità di essere cittadini
Che se cos'è che unisce la battaglia degli eroi del Risorgimento
Alla battaglia degli eroi dell'antifascismo
La battaglia degli onori dell'anticomunismo responsabilità personale
Via S. innanzitutto cittadini che amano la libertà e che sono pronti ad affrontare qualsiasi tipo di sacrificio pur di difenderlo
Hotel Ritz ex qualsiasi sia il prezzo
La civiltà liberale è fatta di Sheva Marco Pannella di conflitti
Non di conflittualità
Lì dove gli uomini hanno il coraggio difendere i due principi
Tano incolta conflitti
Li affrontano possono anche perdere ma difende un principio come quello che dalla caverna non si esce in massa tutti insieme comunque leggi ma uno a uno a testa alta
Significa difendere la dignità dello
E poi c'è una seconda frase
Formidabile
A pagina trecentosette
Dove l'autore
Scrive citando ovviamente facendo riferimento a Chiaromonte
Indicava insomma i giovani un approdo radicalmente democratico basato sulla libertà di ricerca sulla valorizzazione del dubbio
Implicitamente sul riconoscimento sociale comunque ovvero antidoto al conformismo della moderna società dei consumi e alle assurde e criminali reductio ad unum tentate dei vari esperimenti totalitari novecenteschi all'attuale l'antidoto al totalitarismo novecentesco
Il dubbio
Lì dove l'idea totalitaria si afferma
La forza dell'indirizzo e nel sollevare il due
Lì dove tutti dicono usciamo in massa dalla caverna dobbiamo essere una collettività seguire un'idea un'idea mi sono uscito uno uno
E ragionare con la propria testa
Perché questo è importante nel nostro tempo
Perché anche oggi noi siamo aggrediti da una nuova forma di totalitarismo
C'è un progetto totalitario che aggredisce la democrazia
Oggi a Torino è stato arrestato un jihadista che voleva fare esplodere nella nostra città un camion bomba
Ieri a Foggia
è stato arrestato un predicatore jihadista
Che a ragazzi che parla un italiano in italiano
Insegnava a tagliare la testa agli infedeli
Non siamo aggrediti come società liberale nei nostri principi più profondi della responsabilità personale
Da una nuova forma di totalitarismo idea profonda
Che tutto il mondo debba seguire l'idea della Cina
Un lungo conflitto così come lo è stato nel Novecento con gli altri totalitarismi ma può essere sconfitto in ultima istanza dalla responsabilità dei singoli
Perché se le forze dell'ordine ai quali va il nostro infinita riconoscenza possono fare il loro lavoro e perché ci sono degli individui che aiuta
Ripeto ci sono degli individui che aiuta
E allora di nuovo la responsabilità di pensare con la propria testa di fronte alla minaccia di diventare il gregge e la più grande formidabile rivoluzionaria e preziosa
Lezione che Chiaromonte ci lascia perché l'autore di questo libro
Che voi dovete assolutamente acquistare ci ha consegnato
Grazie
Una splendida recensione ricco come non se ne vedono più tante
Veramente sono sono compiaciuto di avere sentito questo intervento sì caldo ed efficace prima di dare la parola se essere Panizza vorrei che Angelo Pezzana venisse a dirci perché perché gli è piaciuto così tanto questo di bere al punto da attivarsi per volere a tutti i costi l'organizzazione questa sera
Accetto l'invito qualche aiutante mi hanno chiesto cosa c'entra Italia Israele con questo libro
C'entra perché avendo sentito l'intervento di Maurizio Molinari
Emozionante il quanto e lucido noi capiamo
Perché
Chiaromonte
Era e sulle anche in Italia c'era una nel quarto esso essere esule di di Chiaromonte quello italiano
Perché un un intellettuale che ha vissuto anche politicamente le proprie idee come lui era inaccettabile in un Paese dove l'ideologia si era divisa fra comunisti e democristiani
Una fine i liberali erano una sigla di un partito ma in realtà nessuno viveva secondo i concetti che prima Maurizio Molinari ha descritto così bene
Non voglio fare dei paragoni che forse non sono giuste ma io non sono totalmente precisi ma Chiaromonte è stato il Mazzini
Del Novecento Mazinga è stato un'esule
Che noi ricordiamo insieme perché ci sono via Mazzini in tutte le città italiane non le idee la sua vita come lui si è comportato intellettualmente e politicamente non hanno lasciato tracce nella politica italiana
Mentre Bobbio vinceva
Intellettualmente
Chiaromonte che era in esilio
Perché vede racconto non era un indipendente di sinistra lui era per la libertà
Che non ha ideologiche e allora il collegamento con l'Ottocento immediato il sionismo in Israele che ha origine che ha dato vita a una democrazia straordinaria che dura tuttora
Che non è ideologica ma ville grazie a questo dibattito di cultura liberale che in Israele è fondamentale
Ne fa un erede spirituale e politico
In chiaro molto
è questo che mi ha detto noi dobbiamo parlare di Nicola Chiaromonte perché tutti mi hanno chiesto macchie prima di tutto chiedo scusa all'editore l'autore al curatore della collana ma tutti gli ho detto Mattia Chiaromonte forse uno due
Non per motivi di età anche persone in età
è stato cancellato dall'ideologia che hanno dominato il dominano tuttora con le nuove ideologie terribili dittatoriali di cui non parla nessuno
La povera signora Knoll ammazzata a Parigi è stata uccisa Danco inquilino
Peccato che urlasse all'aula barra noi non ci rendiamo conto di quanto peso hanno le ideologie dittatoriali che si sviluppano come si sono sviluppate come del Novecento
Senza che ci fosse una classe sociale una società attento a coglierne il motivo profondo per questo l'invito di Maurizio Molinari di leggere questo libro perché indeboliti attua calando attualità
Grazie anche a Cesare Panizza che ha fatto un libro è un complemento all'editore perché il libro è pieno di notte ma a differenza di quelle che fanno i libri solo per venderli sono tutte a piè di pagina
Per questo come lettore un ringraziamento che vale il pittore
Vecchio dargliela Pezzana è una bella Bellaria che mi porterò dietro
Tessere per Nizza
Grazie a tutti io mi sento molto caricato di responsabilità in questo momento da poco queste cose belle presentazione
Volevo iniziare ringraziando innanzitutto Angelo Pezzana per aver organizzato questa questa quest'incontro
Direttore Donzelli Renato Camurri e per Ranieri ha supportato questo questo libro abbiano anche atteso per diverso tempo perché devo uscire
Già nel due mila e il sedici poi ce lo siamo trascinato per un annetto
E poi volevo ringraziare in qualche modo Università di Torino in cui io se mi sono formato e le persone che vedo qui presenti in sala che hanno subito questo lavoro
Negli anni a partire da mio Diacetti tese Bruno Bongiovanni e poi Paulo sordo Aldo Agosti all'epoca del del dottorato ma anche ma anche dopo ecco questa è la premessa che mi sentivo di dover fare appunto e questa rappresentazione un po'particolare essendo io diciamo torinese d'adozione perché in realtà di nascita sono alessandrina ma di fatto mi sono formato mi sono formato qua
E venne invece al all'all'argomento
Avete diarchia mi ha preceduto ha già messo molta carne carne al fuoco
Naturalmente
Partirei con con alcune anch'io quel parlare dell'esilio perché in qualche modo è una chiave di lettura possibile del personaggio Chiaromonte che ci arriva anche ci aiuta anche a studiare
Perché in qualche modo è stato dimenticato che senso ha questa dimenticanza nella cultura del nostro nel nostro paese perché ci sono più possibili spiegazioni certo ce n'è una di carattere ideologico politico che ha pesato moltissimo
Negli anni successivi al suo ritorno in patria presso schierarsi in maniera netta contro il in chiave anticomunista
E che ha pesato a maggior ragione poi dopo dopo la morte in qualche modo Chiaromonte
è stato un senza casa dal punto di vista politico non è un'appartenenza
Politica sì che in qualche consentisse come invece capitato molti altri tre lettori italiani che dopo la morte ci fosse una storiografia più o meno ufficiale anche di partito che mantenesse in vita la memoria
Perché di fatto appunto il suo liberalismo che poi il liberalismo come dire liberalismo libertario mi verrebbe da dire
Non ha avuto eredi se non in alcune manifestazioni culturali alcuni intellettuali della generazione successiva che però per tanti motivi e sarebbe anche questa interessante indagarlo stando che abbiamo il cinquantesimo del sessantotto quando loro erano giovani non l'hanno non l'hanno ascoltato non non sono non hanno incontrato penso a forti in cui abbiamo abbiamo citato stato Carmine Donzelli prima anche uno di quelli che in questi anni ha recuperato moltissimo ora i testi di Chiaromonte le ha riproposte l'attenzione dei lettori penso al gruppo di una di una città di Forlì che anch'esso viene dalla militanza nel nel sessantotto che ha scoperto che era Monte
Solo negli anni Novanta sostanzialmente e e grazie a a a pagina bianco e in parte anche a Vittorio a Vittorio Foa
Corso posizioni molto diverse Vittorio Foa era scritta rispetto a quelle poi assunte perché a monte al ritorno ritorna in tanti
Questo per dire questa il panorama no in cui in cui in qualche modo la memoria di fronte si è persa anche per questo non avviene appunto un'appartenenza politica questo dell'appartenenza politica è però in un certo senso anche un una virtù di Chiaromonte no
Aperture anche un una condizione che Chiaromonte ha ricercato e mi verrebbe da dire ha strenuamente difeso per tutta la sua esistenza di incontri Déco e del mica Monte con la politica sono sempre stati burrascose sostanzialmente
E vengo appunto al al tema del del dell'esilio si potrebbe dire che l'esilio ossia in qualche modo sto una condizione strutturante la personalità di questi di quest'uomo perché c'è un come esilio inteso come allontanamento dal dall'Italia
In Francia prima negli anni trenta e poi dopo durante la seconda guerra mondiale la fuga verso gli Stati Uniti e l'esilio in America che dura sostanzialmente fino al mille novecentoquarantotto ma c'è un esilio ancor prima che a un esilio dalla cultura di origine cioè della sua formazione familiare
Della comunità in cui era era nato Chiaramonte veniva da una famiglia profondamente cattolica
Uno dei suoi giudizi il fratello suo padre era uno dei sacerdoti più stimati nel Paese questo piccolo pesa Basilicata Rampolla dov'era nato e in quel cattolicesimo era praticate sentito in maniera viva non era puro formale non è una formalità era sentito come come un qualcosa di vivo comune eredità spirituale
Molto molto sentita e premente molto condizionante anche la sua la sua formazione negli anni dell'infanzia poi della prima adolescenza
Trasferitosi a Roma frequenta il liceo dei del micio Massimo dei gesuiti e di a un vere e proprie crisi spirituale un rifiuto
Netto del cattolicesimo
E quindi che provoca pur senza una rosa senza procurare mai una rottura definitiva con la famiglia di origine una lacerazione
Che in qualche modo è ciò che gli suggerisce poi una irrequietezza di fondo verso qualsiasi genere di di verità rivelata diciamo così qualsiasi dogma ecco
E che deve poi trasportata successivamente anche nel suo modo di leggere gli accadimenti storici di leggere la politica di confrontarsi con le grandi Corcolle grandi ideologie con le grandi narrazioni del Novecento con qui
Si deve confrontare prima affascina dittatura fascista e poi il il comunismo nella versione
Dello stalinismo sostanzialmente pesa il primo esilio esilio appunto dalla dal cattolicesimo famigliare pur sei in esilio
Che non che non sfocia mai nel rifiuto delle proprie origini sostanzialmente e poi c'è una secondo esilio che potremmo dire quello dell'Italia perché chiaramente non rientra mai pienamente in sintonia con con il suo Paese che pure un Paese che ama anche dopo essere entrato definitivamente arriverà in Italia nel cinquantatré ma è un rientro
In qualche modo subito non desiderato dovuto a condizioni anche
Di lavoro sostanzialmente dal quarantotto al cinquantatré che ero Monte vive di nuovo in Francia dove spera di inserirsi finalmente definitivamente del mondo culturale culturale francese lavora all'UNESCO
Però in questo suo progetto di come di Dini di di radicamento in Francia
Legato anche alle missioni all'amicizia profonda è stata ricordata prima con Albert Camus
Sostanzialmente fallisce e siete un po'torto collo costretto a rientrare in Italia invita gli aveva comunque una rete di di amicizia di collaborazioni continuava a collaborare con Marco Cappato arriva dice anche importanti fra tutti il Mondo di Pannunzio proprio il Mondo di Pannunzio di offre la la la critica teatrale e quindi può fare ritorno nel nostro Paese ma non è un rientro desiderato
Questo fu anche un motivo di di forte contrasto con la sua famiglia d'origine che avrebbe invece voluto che che erano trenta sì immediatamente in Italia finita la seconda guerra mondiale deve completamente spiazzata
Quando scopre che che il che il figlio prediletto perché il primogenito decide invece di rimanere di trasferirsi di nuovo nella nella capitale francese
Perché in Italia che è un altro non si sente mai completamente a suo agio si sente continuamente in esilio in qualche modo per tutta la sua vita la Società di riferimento rimarrà parigini
Che è un po'la sua città dotazione
E poi magari dirò qualcosa anche sul suo rapporto con gli Stati Uniti malattie la sua patria d'adozione sicuramente la Francia e la e la cultura francese
Irvine temi dell'Italia non sopporta il il pelo capisse non appunto la tendenza conformisti Caio retaggio cattolico sostanzialmente della nostra della nostra cultura
Che ha visto passare in un inopinatamente intatto attraverso la dittatura fascista
Anche da la la anche il fascismo anche l'esperimento totalitari in Italia non ha prodotto quegli anticorpi che a lui avrebbe sperato in qualche modo paradossalmente l'assenza totale di libertà
Producesse nella negli italiani italiani rimangono ai suoi occhi e se vogliamo questo spot debba essere anche un cliché comune ad altri azionisti sempre disposti alla quella che potremmo dire la strada un atteggiamento di servitù volontaria cioè ad accettare il un rapporto paternalistico con lo Stato per i sollevi da quella responsabilità personale di cui parlavamo le cui accennava prima il direttore in direttore Molinari
Pur di continuare invece a fare i propri affari sostanza questo atteggiamento che perché a monte quindi chiaramente in qualche modo viene dal dal retaggio cattolico è inaccettabile tanto più inaccettabile alla luce della dell'esperienza che abbiamo fatto di esilio soprattutto esperienza americana
L'America per lui è una terra ambigua comunque un rapporto ambiguo ambivalente perché il Paese che paradossalmente rispetto alla Francia che ha dato moltissimo le otto la possibilità di non solo di Dupuis arrivato sul sulle sponde della del della costa orientale degli Stati Uniti come un profugo sostanzialmente di inserirsi in tempi abbastanza rapidi tutto sommato nella cultura americana e quindi di avere una seconda possibilità potremmo dire così
Però è un Paese verso il quale lui continua ad avere un rapporto appunto di di di di di estraneità scriverà spesso che la Francia per non era a terra d'esilio invece gli Stati Uniti sì perché la differenza fra fra la cultura americane quella appunto francese molto profonda differenza anche di gli ambienti sostanza il modo di comportarsi delle persone
E quindi non si sente mai a suo agio non si sente mai a casa sua nonostante mi abbia dato così
Così così tanto mentre ci in Francia paradossalmente nonostante re inteso come dire le buone amicizie di cui aveva di cui disponeva prima di di Camus Vermont era uno dei migliori amici di André Malraux negli anni Trenta eppure pur essendo appunto così intimo di Marro pur differendo profondamente rispetto ai temi politici perché Marro filo comunista lui assolutamente anticomuniste su questo romperà hanno durante la sua
Per presenza di Guerci le spie tanta guerra civile spagnola perché segue Marro in Spagna nella famosa squadriglia aerea che Marro organizza nei primissimi giorni dopo il colpo di Stato il tentato colpo di Stato
Franchiste romperà hanno proprio sul sul modo di comportarsi rispetto alle ingerenze del del dei dei comunisti no nel nel campo repubblicano
Ebbene nonostante questo però in Francia non lo so tenne mai sostanzialmente quel quei riconoscimenti che invece ha avuto cresciuto negli Stati Uniti ma soprattutto negli Stati Uniti fa esperienza
Di una società compiutamente democratica dove c'è una tradizione democratica
Quella che manca Alitalia che in fondo forse mancava ai suoi anche in parte ai nostri amici transalpini alla Francia
Un paese in cui mila la la la società qui conflitti di cui parlavamo prima
La società è attraversato da conflitti che però non per forza devono essere in qualche modo ricondotti
Forzatamente a ad un ad unità non so come dire
Qui non esiste quella reductio ad unum che invece è caratteristica delle delle ideologie totalitarie ma anche del modo di rapportarsi dello stato nei confronti della società che caratterizzava la tradizione Patrizia europea ai suoi ai suoi occhi e quindi una città compiutamente democratica dove non contano o non contano così tanto le appartenenze di ceto non conta
Chicchi sei per nascita ma conta appunto cosa cosa cosa fai
E e dove lui ha possibilità effettivamente nel giro di due anni sostanzialmente diventare in un piccolo ambiente indubbiamente quello degli intellettuali radicali
Allontanatisi
Nettamente al marxismo di sinistra ma ormai allontanatisi nettamente dal marxismo un bar sito nella versione americana
Quindi che checché erano alla ricerca di nuove coordinate politiche per leggere ciò che stava accadendo in Europa e nel mondo in quel momento diventa uno dei punti di riferimento
Non a caso diventa il principale collaboratore di una rivista molto influente per la cultura sinistra libertaria americana
Politics fondata dando ai McDonald è uno dei più importanti pensatori libertari americani del Novecento
Dove scrivevano intellettuali dipinti in di calibro notevolissimo fra cui Hannah Arendt
E e che lo stesso McDonald nelle sue definiva una coproduzione italo statunitense perché di fatto il direttore aggiunto era proprio Nicola Chiaromonte e altre Sotto il Monte cavalcava procurato una serie di importanti collaborazioni con intellettuali italiani rimasti
Rimasti in Europa
Questo per dire sono disegni viversi profondamente diversi opposti da un certo punto di vista ma l'esilio sicuramente a un punto umana condizione strutturante la sua personalità mi verrebbe mi verrebbe da dire
Una seconda motivazione al di là del del nel nell'ambito di una questione l'anticomunismo
Per spiegare l'oblio in qualche modo in cui in articoli Caronte sarebbe sarebbe caduta
E è questa ed è duplice da un lato Chiaramonte si era una condizione ricercata Chiaramonte stesso
Nel senso che Chiomonte riteneva
Sì di in qualche modo questa il fatto di non avere i riflettori puntati su su su di sé e il l'indifferenza verso quello che chiama il successo la circolazione al pubblico dei suoi scritti e delle sue idee fosse più in con importante rispetto al mantenimento della propria autonomia e intellettuale
Per quello che mi cercava in di essere al centro dell'attenzione e poi appunto non ricercano un rapporto così stretto con con la politica criticamente sa di essere al centro e dell'attenzione se vogliamo tutta la sua attività intellettuale esso e anche un rimprovero a quegli intellettuali per cui anche alcuni carissimi amici o Alberto Moravia di cui era stato uno dei migliori amici negli anni degli studi universitari
Per il fatto invece cercare al contrario di essere splendidi stare al centro dell'attenzione quindi cercare ancora porto con la politica critica permettesse di stare al centro dell'attenzione o con l'industria culturale
Che ti permette sequestro non era sedotto dalla dalla necessità tutti coste della e della fama anzi riteneva fosse più importante coltivare delle ristrette amicizie con questi potrà avere un dialogo autentico piuttosto che rivolgersi a un pubblico indifferenziato al quale poi però proprio perché indifferenziato gli comunichi nulla
Con cui non puoi creare un vero e proprio dialogo
E l'altra è la seconda spiegazione oltre appunto quelle politica il fatto che Chiaramonte si muoveva
In una dimensione internazionale sostanzialmente le sue reti di relazioni o comunque le reti di relazioni principali quelli a cui badava di più e una rete di relazioni internazionali
E quindi in cui l'Italia era sì importante certo Rampello rideva mai era sostanzialmente marginale questo sotto può sorprendere oggi lo storico
Chiaromonte Prunotto in Polonia e più noto negli Stati Uniti di quanto non sia nel nostro Paese finora in Polonia di lettura è noto in una maniera all'interno di un ente dei circoli culturali in una maniera sorprendente
E questo perché perché nonostante fosse dichiaratamente anticomunista una delle sue
Una delle delle delle delle una delle come dire punti forti delle nella sua attività intellettuali e anche poi dell'anima editoriale del giornale
Che avrà dei reati sia Ignazio Silone era quello di cercare un dialogo
Con intellettuali dell'Europa dell'Est non per favorire anche le conversioni al comunismo all'antica all'antitotalitarismo
E quindi mila ma il e in particolare quel dialogo fu particolarmente sei forte colore intenso con gli intellettuali polacchi attraverso un altro intellettuale dimenticato finora insomma
O comunque sottovalutato perché Agusta Berlinguer che era solo tre dominio come con il mondo del dissidenti Isma'polacco per questo elemento
Internazionale questa
Queste questi legami internazionali che in qualche modo perché i suoi occhi erano molto più importanti
In quelli con intellettualità italiana se vogliamo ci aiutano a capire anche quello che poi è successo dopo con la sua memoria il fatto che sia ricordato di più in paesi e non solo in Italia sostanzialmente ecco
Poi certo per denigrare il tema della responsabilità individuale effettivamente questo può essere letto come uno dei lasciti
Troppo importanti di questo pensa di questo intellettuale italiano che sta a mio giudizio io il più genuino pensatore antitotalitario
Che abbiamo nella nostra nella nostra cultura forse insieme Ignazio Silone solo gli unici due pensatori antitotalitari perché che che abbiamo nel nostro patrimonio culturale
Questo spiega anche la radicalità sia del suo antifascismo prima e poi del suo anticomunismo faccia differenza fra tra i due credo di regia totalitarie se non come dire nelle considerare il fascismo da un lato più pericoloso per la sua capacità di Presa su su un assestamento impanati zampe in nome degli ideali nazionali anche era la massima aberrazione ad un certo senso per per per il libertario Chiaromonte e comunismo invece molto più pericoloso per la capacità di far presente sugli intellettuali termine sarà molto più raffinati in tre tornei prenderà come dire
In grado contraente fascismo che riesce a con questa mia intellettuali
Solo dove va al potere
Il comunismo riesce invece ai suoi occhi riusciva anche a questa gli intellettuali nei paesi liberi democratici e questo spiega il suo impegno sostenendo l'impegno a titoli tight anti trovi taglio negli anni appunto del del dopoguerra ma certo quello della responsabilità
Personale
è indubbiamente il suo uno dei suoi lasciti più importanti anche il tema della il mito della caverna che abbiamo visto chiamiamo ricordato prima che ricorre spesso in Chiaromonte può essere eletto in poi e in questo modo
Io nell'introduzione al libro faccio una come dire immagino quale maschera del teatro greco perché non va dimenticato che a monte è stato innanzitutto un critico teatrale
Prima de L'Espresso terminando poi dell'Espresso ed era un appassionato di teatro fin da giovane nel teatro che la fatto conoscere quello fatto stringere legale con Adriano Tilgher che all'epoca negli anni Venti era il principale
Uno dei più critici teatrali più importanti al nostro nel panorama del nostro nel nostro Paese ed era un cultore di studi classici che ammontano a innamorato della cultura della cultura greca sostanzialmente ebbene io contro non sono affatto immaginato quale poteva essere che spettano la il personaggio del teatro nel nel teatro antico Chiaromonte si sentisse più vicino
E non poteva che essere Antigone che ricorre spesso nei suoi nei suoi scritti perché perché tutto il la riflessioni intellettuali che la NATO potrebbe essere indotta in qualche modo a quello che è uno dei delle possibili interpretazioni della della tragedia di Sofocle
Cioè la contrapposizione al Brancaleone intreccia e realismo politico da un lato e antico non c'è in qualche modo Lil'intransigenza etica dall'altro e allora che a monte si schiera con con Antigone per tutto il corso della della della della sua della sua esistenza in qualche modo è Antigone potremmo dire è già un intellettuale
Che si confronta con con la politica altro grande tema che attraversa tutta la sua la sua esperienza perché si schiera con Antigone perché Creonte in nome del realismo politico chiede ad Antigone per omissione Dini compiere un delitto rispetto a quelle che sono i suoi le sue personali i suoi le credenze religiose non dare sepoltura al fratello Polinice
Quindi in qualche modo negargli la possibilità seconda riunione appunto dei greci Dini in dipinti vivere Torino dopo dopo la morte
In Issing serenamente in questo non da via posta di un passaggio sereno al mondo dell'oltretomba
Cokerie perché invece che che Montecchi Antinori fa invece valere appunto la sua autonoma coscienza individuale rifiutandosi a di di obbedire agli ordini dello Zilio Creonte Creonte crede di saldare la lo Stato la comunità perché mettere al bando definitivamente pugni ciò significa mettere al bando la la guerra civile no
Che aveva opposto i due fratelli gemelli
Antigoni invece fa valere con argomentazioni di Aversa seguire da ragione di Stato compiendo nel presente sostanzialmente nell'oggi un delitto chiedendo ai cittadini di compiere qualcosa che va contro la loro morale va contro il loro senso etico
Ciò Pinna la saldezza dello stato perché in qualche modo Nina
La la convivenza civile
Chiedere a qualcuno di fare qualcosa che gli ripugna moralmente nera la condanna convegni e l'accoglienza aspiratore Antigone che col suo sacrificio
Permetta allo Stato all'alla comunità diciamo di di sopravvivere perché testimoniano apposite ad un ordine giusto
Questo ordine giusto perché è noto non avrebbe mai potuto
Realizzarsi nella storia Piemonte un critico feroci Simo
Di ogni possibile filosofia della storia il suo libro principale di fatto il suo unico libro in un certo senso non ontologico voglio dire credere non credere che un libro dove a partire da nella letteratura
A partire dei classici
Dell'Ottocento francese russo analizza il tema del rapporto fra l'individuo e la storia
Per demolire sostanzialmente ogni possibile interpretazione finalistica della storia la storia non ha senso non ha significato qualsiasi ideologia che ci chiede di compiere oggi degli atti
Che li puniamo nostra coscienza morale in nome di un senso storico di un paradiso futuro è una menzogna sostanzialmente questo in estrema semplificazione il messaggio in messaggio deliberò e allora appunto alla figura di Antigone ritorna costantemente ritorna tra l'altro anche la sicura della caverna per Cantinone poi muore dentro una specie di di Grotta e questo non come dire due due simboli quella del mito
Della della caverna di ripreso da Platone ovviamente la repubblica platonica e il appunto la tragedia Antigone due simboli Edwards due immagini che ritorno costantemente in Chiaramonte fin da fin da fin giovanissimo nei nei primi scritte negli anni negli anni Trenta
Sostanzialmente e poi voleva Sancho ancora tempo aggiungere soltanto due cose bellissime
La ma è la prima relativamente a Torino nel senso che prima abbiamo ricordato l'incontro con Gobetti ecco l'incontro come medicamento incontro indiretto
Ma è interessantissimo
Il fatto che si indiretto realtà in realtà perché Chiaramonte incontra il pensiero di Gobetti Gobetti e lo aiuta in qualche modo a in questa sua evoluzione da come da un iniziale Simpatia
Per il fascismo
Giovanissima sapranno ragazzo di poco il mattone diciott'anni
Dovuta un'infatuazione per d'Annunzio
Il dato sale per d'Annunzio dovuta come dire anche qua al alla lacerazione avuta con la famiglia d'origine perché famiglia fascismo non non piaceva e D'Annunzio non piaceva per cui premente mi pathos per denuncia anche un qualche modo come dire
Da leggere in quel quattro
E vengo detti lo aiuta a superare a questa iniziale come dire valutazione positiva non tanto il fascismo quanto di Mussolini come demiurgo Pérez che è un tema che correva in quegli anni stanziamento un'immagine cross Mussolini guardare disse
Prego detti in realtà non lo soddisfa prende in qualche modo poi lo lo non lo lascia
Da da da parte però è significativo che un ragazzo
Di poco più di vent'anni
Che conosce provente dovette trasferiamo Tilgher che in quella fase si è avvicinato e collaborava con con Gobetti lega Gobetti e Gobetti in qualche modo gli stili un cambio di opinioni rispetto all'attività
Al mo'al mondo circostante questo è un segno della forza di di di di Gobetti come intellettuale
Il secondo elemento rapporto con Torino rapporto con la stampa non in realtà ha scritto sulla stampa come collaboratore dal sessantotto alla morte dopo che appunto è venuto a mancare la rivista Tempo Presente
Durò dal cinquantasei
A sessantotto un arco temporale segnato dall'altro dal lei fatte di di Budapest dall'altro i fatti di Praga sembra manco a farlo apposta dodici anni David della vita e rivista hanno coinciso anche con questo arco temporale
E e dicevo ha scritto dal sessantotto settantadue ma realtà già giovanissimo negli anni Trenta cerca di collaborare alla stampa e scrive anche alcuni pezzi culturali per per la stampa ed è molto interessante che scrive recensioni sostanzialmente di testi di Jung da un lato e di Malinovskij dall'altro ben dimostrando già giovanissimo l'apertura intellettuale a una dimensione europea che non era che non era certo comune
All'epoca tratto interesse sia per la psicologia e soprattutto l'antropologia molto molto precoce e poi da compagna anca anche dopo le altre mentre vorrei ricordare il uno dei tre junior con la stampa in quella in quell'epoca e Vittorio compreso che era un suo collaboratore a tempo presente e che era appunto della stampa era gran parte somma su un una una delle dei pilastri della della Mela stato guerre sostanzialmente seguiva per tempo presenterà la politica sulle pagine della rivista anche se erano più articoli di costume politico più che di politica di politica tutto Kurt ultima cosa e chiudo siccome appunto
Separato piani d'Israele stima in così ricordare giudizio che Chiaramonte dava su su su Israele
Un giudizio
Che non era viziato dal fatto di aver sposato sì per due volte una due donne di origine ebraica perché sia la prima moglie che la seconda moglie appunto di origine ebraica Merano entrambe
Come dire allora non il rapporto sicuramente non identitario con la cultura ebraica non ci sono tracce neanche di un interesse particolare di Chiaromonte per per liberalismo però c'è un interesse molto vivo per Israele
Il che non è solo di Chiaromonte di molti intellettuali di quell'aria politica chiamiamo azionista o comunque di che venivano da queste Rienza da quell'esperienza politica
Perché perché Israele sembra come dire uno dei quindi quindi il una democrazia che maggiormente si è avvicinata sotto certi aspetti all'ideale di una società utopica di tipo socialista
Che aiuterà libertario anticomunista non ha mai aderito a un a partiti ispirazione socialista ma pur considerando in qualche modo il socialismo con una un un utopia un ideale regolativo massimo del della società
Apprezzato appunto
Il mio sforzo di di questi di Sereni per coniugare il elementi come dire di egualitarismo al alla difesa della libertà individuale libertà democratiche scriveva ci sono delle lettere molto interessanti ha scritto carteggio molto interessante con una giovane francese
Studentessa francese siamo nel periodo del maggio sessantotto insomma nella e prima ancora la guerra del sessantasette che di origine ebraica si era avvicinata alle a ai questi gruppi mandi di ispirazione maoista
In cui parlavano anche di battevano anche attorno ad Israele di e sosteneva l'argomentazione uguale se c'è un Paese che ha realizzato degli elementi socialismo questo
E Israele ancor più delle socialdemocrazie scandinave non certo ovviamente
Include quelli che erano invece riferimenti culturali una persona in questione in quel momento cioè il la Cina di Mao o piuttosto che era la Cuba di Castro
Ecco questo in quel quadro in quel momento di sembrava appunto
Una società libera che però aveva anche elementi invece di di di di di di socialismo danni che che apprezzava pur non avendo nessun nessun interesse terrà per la per la cultura ebraica pur sentendosi estraneo anche al a quella a quella cultura pur avendo appunto sposato una donna di di origine ebraica bene
Ci fermiamo qui vi ringrazio per l'attenzione per l'interesse che avete portato alla prossima volta grazie al conte Marzotto grazie a Renato Camurri grazie al nostro autore
Così brillante forse e grazie al direttore voglio di volesse tradire