Presentazione del libro di Monsignor Agostino Marchetto «La riforma e le riforme nella Chiesa» (Libreria Editrice Vaticana)

I carabinieri devastazioni ossia il se che allora nessuno stima
Solo ricorso
Sì
I soffre ufficialmente ma nulla poco
Carlo difficoltà
Problemi
Massa
Secondo me i ricordi verso il ritardo sarà il
Novanta gli ha regalato
Uccisi ancora della possibilità di di sui importantissimo dal contenuto di quella formula pretesto a
Diverse il resto
Lui
Quando ipotizzata reazione evidenza continui allora sposato ora io non so se nessuno conosce minaccia l'arresto ironia che nel nella io avrei le si sono scuola
Italiana
Perché solo no non inquadrato stesso tipo allora Carlo veri
Ecco momenti
Milingo infrazioni
Che il io do la parola
A in origine ossa però
Bene ritiene
Allora sintetico soldi problema veramente fino all'ultimo deve essere suscettibili via
Successiva
Avvisata
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Sì ma guardi termine erano legge
Invocando dichiara di i giudici e quindi di questo grazie amministrazione peso
Della si che si sia su questo grave che
Rappresentare
In un contesto
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La nostra un CD Valentina
A storia giuridica
Questo e io mi domando spettacolare dall'allora primi virgola
Come ha
E altre
Sì
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Finali
Sono semplicemente a a fare
Nella
Cioè
Non
Pagine ascoltare
Poi
Spiegano
Oggi ordinano lasciare che allora
Grazie buona sera a tutti
Io cerco di traghettare dopo i saluti
Il tavolo
Sulla riflessione che appunto l'oggetto di questa serata una riflessione a partire da dal libro di monsignor Marchetto la riforma e le riforme nella chiesa
Come indicato direttamente dall'autore il volume che presenteremo questa sera entra nel dibattito sull'interpretazione del Concilio Vaticano secondo che è uno dei temi non l'unico ma è uno dei temi ai quali monsignor Marchetto dedicato una grande parte importante della sua vita
Cercare di comprendere meglio il Concilio significa disporsi ad accogliere la grazie di Torino per la chiesa e per il mondo
Il Concilio Vaticano secondo è stato un grande dono di Dio la chiesa e come tutti i toni va rettamente compreso per poter essere valorizzato fino in fondo per esempio
Se posso regalare a un amico un computer
Ma se lui non lo sa usare è un regalo per così dire dimezzato
In effetti l'interpretazione del Concilio è una questione disputata atti questo nostro tempo della costante tensione tra due fuochi di una medesima ellisse ermeneutica
Da un lato il fuoco della novità dall'altro quello della tradizione da un lato quella della riforma dall'altro quella della conservazione
In questo orizzonte il libro di monsignor Marchetto nasce come risposta e come approfondimento
O l'indagine talora critica nei confronti di altre pubblicazioni che anche recentemente hanno affrontato il tema sottolineando in maniera accentuata per certi aspetti unilaterale l'interpretazione riformatrice del Concilio e in modo particolare per quanto concerne l'aspetto dell'autorità si notare l'autore in questo testo cerca di riequilibrare il peso di entrambi i fuochi dell'ellisse lascino da Rita episcopale e il primato petrino
Dal punto di vista cattolico la dialettica tra prospettive diverse si rivela seconda per il bene della Chiesa
Però vedo che la ricerca della verità è uno stile di pensare nella comunione e ciò e apparente ciò che apparentemente sembra inconciliabile
Nello specifico il confronto tra questi due poli che sembrano inconciliabili Lasino da Rita e il primato petrino
A chi frequenta un po'questi temi e noto che la verità cristiana e generalmente antinomiche
Accoglie ciò al suo interno degli enunciati apparentemente inconciliabili ad esempio Dio è uno maestrino
Cristo è vero che io ma è vero uovo Maria e dei arcigne eppure madre
Queste affermazioni sembrano follia per la ratio eppure nella fede stimolano l'intelligenza al di là di se stessa
E spingono la prassi dei credenti verso un agire che è riflesso delle cifre folli di Dio verso di noi
La carità
La misericordia interruttori
In questo dibattito si inserisce il ruolo il ruolo della Libreria Editrice Vaticana la casa editrice del Santo Padre che ha editto questo bene testo di monsignor Marchetto perché perché compito della lei è infatti sostenere e promuovere la riflessione credente mostrando che la tensione intellettuale quanto è onesta se è alla ricerca della verità si rivela una riflessione credente Toro per la Chiesa e per il mondo
Cartesio diceva che la conoscenza vera consiste nell'avere idee chiare e distinte
Ma la verità cristiana mentre si esprime in formulazioni chiare e distinte
è anzitutto un esercizio ecclesiale che consiste nell'edificazione della comunità sulla roccia del comune appello dello spirito alla carità e la comunione
Lo specie infatti chiama la chiesa e ciascuno a conversione a un cambiamento cioè a un'accoglienza sempre più radicale e profonda dell'altro e di chiunque altro esprimendo così il volto intellettuale della carità
Come ben sappiamo la verità cristiana è una realtà relazionale che nasce cresce si afferma all'interno di un evento di comunione
Essa contiene sostiene il confronto non lo sopprime anzi lo trasforma in un luogo teologico nell'alveo della manifestazione di Dio come prossimo amico degli uomini e manifestazione dell'altro come fratelli
Pertanto nel trittico passo in avanti nella conoscenza teologica e cristiana che anche un passo avanti verso l'altro con la maiuscola e verso gli altri in una logica di rispetto e di amore
In questo senso allora quando si parla di riforma della Chiesa la riforma chiede riforme nella chiesa è il titolo del libro
Quando si parla di riforma della chiesa non si pensi semplicemente ha una reazione a qualche forma di decadenza da superare ho da cui bisogna liberarsi
La Chiesa si Inpgi insegna la sua sapiente tradizione exempla Reform manda questo vuol dire che non solo i tradimenti
Non solo gli errori a rendere necessarie le riforme ma la vita stessa della Chiesa e chiamata costantemente a un'adesione più grandi al suo signore e il Luís per la potenza dello spirito a ogni altro uomo
Attorno a questa visione della riforma come vocazione cristiana e scopriamo che i due fuochi dell'ellissi primato petrino e sino da Rita solo ugualmente necessari
Per custodire la verità in quanto cattolica in quanto luogo di manifestazione della vita della Chiesa che comunione nella diversità la verità cristiana ed in più di un enunciato verità attivo possiamo parlare di una visione della realtà a partire dall'unità della Chiesa e per l'unità della Chiesa c'è un conoscere insieme nell'amore
Mentre si è conosciuti nell'amore
Credo allora che sia proprio un dono per la Chiesa che la leva ha riconosciuto apprezzato e sta promuovendo un dono dicevo la pubblicazione di questo teste monsignor Marchetto
In vista di una ricerca comunione Ale della verità a proposito del Concilio Vaticano secondo e della sua interpretazione l'approfondimento la ricerca seria onesta sul suo significato e sul suo senso per la chiesa di oggi ci aiuterà a vivere meglio e che e con più serenità e competenza la vocazione che affidata tutta la chiesa che Center for manda sempre in cammino di conversione
Grazie a tutti per la presenza grazie in particolare a monsignor Marchetto per aver scelto di pubblicare con la lepre dati per via editrice vaticana la sua ultima per il momento opera
Ed è ora passo la parola dottor Roderick perché coordinerà interventi
Grazie mi grazie mille
Non vedo al tavolo fra Giulio Cesare ore scusate della Libreria Editrice Vaticana che ha evitato il libro però salutiamo
E il mio compito soltanto quello di dare la parola agli illustri ospiti
Ricordando che il libro di monsignor Marchetto la riforma e le riforme nella chiesa una risposta
Viene dopo la pubblicazione del diario conciliare di monsignor Pericle Felici correlativo addendum che presentammo fra l'altro proprio qui due anni fa do subito la parola monsignor Bryan Ferry storico e segretario del Consiglio per l'economia della Santa Sede per il suo intervento grazie
Evenienze
Illustri ospiti Signore Signore monsignor Marchetto
Sono particolarmente lieto di essere qui questa sera per presentare alcune riflessione sull'ultimo libro di monsignor Marchetto
Potrebbe generali subito un po'di sorpresa il fatto che qualcuno coinvolto nella questione finanziaria della Santa Sede
Nonché uno con un accento romano un po'particolare
Presenti questo libro sulla riforma e le riforme
La mia presenza può essere giustificata da due principali ragioni
Innanzitutto o per lungo tempo ammirato è stimato la grande riduzione di monsignor Marchetto
Che spazio per diversi secoli
Passando del detto tali se do Isidori Ale del settimo ottavo secolo al concilio Vaticano secondo
In secondo luogo i contorni storici della riforma o le riforme Dalla Chiesa
Specialmente nel Medioevo nel contesto della Storia del diritto canonico e del papato
Sono stati per molti anni oggetto di tattiche lo ha per decollare interesse del mio insegnamento ed è la mia ricerca accademica
Per questo motivo è stato praticamente facciale accettare di essere presente questa sera
Il binomio riforma e a riforme del titolo suggerisce immediatamente che la stessa parola riforma
è aperta una maggiore varietà e di significati e presenta più sfumature sfumature di quanto possa inizialmente sembrare
Cosa si intende precisamente per riforma all'interno della chiesa
La riforma è percepito diversamente in base alla pali e per è toccare e perché
Giusto come un esempio
Cosa intendiamo precisamente quando parliamo della famosa band conosciuta riforma Gregoriana dell'undicesimo secolo
Un riferimento storico spesso menzionato del testo sotto esame
Risposte a queste domande non sono semplici
A monsignor Marchetto offre una serie di fondamentali intuizione circa la ma niente di meglio intendere il significato dei termini riforma e riforme all'interno della chiesa
Come indica il titolo del libro la sua è una risposta a un altro libro molto più Long lungo del suo con lo stesso titolo quasi ciò è la performance e le riforme nella chiesa pubblicato nel due mila sette cinque
Questo libro il risultato di una impresa comune e come ho imparato del mondo finanziario un tipo di joint ventures
Che vede raccolti contributi di autori specializzati indefessi campi teologia ecclesiologia sottorete rito canonico e il pastorale
Gli atti fuori che costituiscono il libro in parola affrontano una considerevole varietà e di argomenti nel loro intento di meglio detto venire la Reforma
Che sembrerebbe essere necessaria per la Chiesa specialmente alla luce di quanto può essere qualificato come
Promesse incompiute e aspettative deluse del concilio Vaticano secondo
E dal particolare impeto il Papa Francesco di rinnovare la chiesa
Essi si concentrano spesso mente
Sulle nozione di collegialità e Siino dà vita intese come e lamenti essenziali per realizzare la la forma e la riforma dei nostri giorni
Alle dello pratico si offre una serie di suggerimenti per una più efficace attuazione della riforma voluta dal Concilio
Un ripensamento dell'esercizio e della funzione del primato romano
La riforma sempre della Curia romana
Il problema dei vescovi sensi una sede diocesana
La possibilità di un tipo di ecumenismo precettivo eccetera
La risposta di monsignor Marchetto
E quella che generalmente addotte nelle sue recensioni con il sistema e cito di presentare alcuni passi per me più significative degli autori
Anche quelli da cui dipendo spesso in mente per situata mi nella storia e nella d'eccezione del Vaticano secondo
La sua risposta se si libero e divise in sette parti come quella dell'opera di riferimento
Bene
Credo che il titolo stesso per libro di monsignor Marchetto offre una chiave di lettura fondamentale per faccia lo ecco che comprenderlo
Per certi versi quest'occhio può essere intesa Como un'estesa e dettagliata dice missione di un libro intitolato la riforma e le riforme nella chiesa
Che rappresenta proprio la prima parte del titolo del libro dello stesso ma monsignor Marchetto
Io non sono sicuri di quanto il pubblico sia cosciente del fatto
Che è lì si umbri nominato maestro in questo importantissimo benché spesso sottostimato genere letterario la recensione dei libri
Già nel due mila e due e li ha pubblicato con la libreria editrice vaticana un libro intitolato chiese papato nella storica e nel delitto
Si trattava della raccolta di una serie di articoli dell'UI iscritti ma includeva anche una selezione più estese delle sue recensione
Nel presente libero e riporta questa questo genere letterario annuo Collebello
Con la sua consueta calma e precisione e rifornisce il al lettore un approfondita Nava si dei vari contributi
Il suo approccio e come sempre ecco e bilanciato
Metto in un rilievo che aspetti positivi mentre fornisce suggerimenti suggerimenti per possibili miglioramenti o se necessario indicazione di orrore
Come ogni abile a dei censori e li pone sempre la domanda critica quindi per esempio a uno scrittore caffè ma per il Papa la realtà è sempre superiore all'idea monsignor Marchetto legittimamente commenta superiorità non può dire esclusione anche perché l'idea non la forward o forza e potrò conseguenza almeno alla lunga
Allora anche se il suo libro fosse semplicemente rimasto questo l'appello
Avremo e comunque caduto tra le mani un'opera strenuamente tutte le importante una più completa comprensione di un altro libro prolisso e molti disciplinare
Nonostante ciò come ho suggerito la lettura del titolo del libro di monsignor Marchetto mette in evidenza un altro aspetto che rende questo testo particolarmente acuto l'idratante e per certi aspetti unico mi riferisco alla seconda parte del titolo una risposta
Per tutto il libro via via che vengono analizzati contributi individuali monsignor Marchetto fornisce una sorta di trattato accademico un excursus
Nel quale vengono analizzati diversi temi eccessivi sebbene compressi
Ognuno di questi temi cruciali è da ritenersi fondamentale per una corretta comprensione del concetto di riforma e della riforme così come è vissuta spesso mente nella storia della chiesa
In altre parole
L'excursus la risposta secondo parte del titolo che percorre nel suo libro come una costante melodia all'interno di una magnifica composizione lo rende sotto vari punti di vista un tour de force
La risposta rappresento un melodia melodia accademica se volete atta a favorire un migliore comprensione de la Reforma e del rinnovamento aspettano spiccato dal Concilio Vaticano secondo e di cosa potrebbero e dovrebbero essere le fratture riforme nella chiesa una melodia volta fa capire meglio le riforme che hanno caratterizzato la storia della Chiesa
Riforme che frequentemente ma non sempre correttamente vengono menzionati dalle autore del libro esaminato
Vorrei ora brevemente tornare e questi temi fondamentale questa melodia accademica che passa ricorre nel libro
Alla mezzo del suo testo Manzini ama monsignor Marchetto analizzando i contributi riguardanti la Reforma sostiene e cito si sentono tutti o quasi in una linea unidimensionale di riforma con sottolineatura dell'asse nota letta collegialità
Senza tener molto presente e sviluppare l'altro pollo del fondamentale binomio primato sino dalla ditta ciò è il primato
Che nel suo aspetto conciliare ha costituito uno dei centri vitali e specifici di attenzione del concilio Vaticano secondo
A me particolarmente caro e oggetto del mio lavoro di studioso da almeno trent'anni
In altre parole
Escludere o sottovalutare il ruolo cruciale
E Totti talmente determinante del primato romano in qualsiasi studio finalizzato a capire meglio la riforma e le riforme all'interno dalle che sa vuol dire prescindere da una parte centrale e ditte emanate di ciò che potremmo chiamare il mosaico della riforma
Come in ogni Mosaico privo di alcuni tassata serbi l'immagine generale che è totale sarebbe in qualche modo Spi lanciata ed incompleta
Il nostro autore evidenze del libero esame un certo monocorde sono del coro e la conseguente unilateralità dell'opera che lo spinge a udire un'altra voce
E l'altro bocce infatti il fondamentale il binomio primato e si nota letta collegialità
Dimenticare o sotto parla tale ruolo critico del primato romano nella riforma o nella riforma della Chiesa nella sua storia
E appunto storicamente scorretto e potenzialmente problematico
La sua risposta o altro bocce serva a portare all'attenzione del lettore l'importanza fondamentale del primato non solo per capire la la forma nella chiesa
Ma anche per vede il giusto approccio alla comprensione del Vaticano secondo
Monsignor Marchetto se ne era quella che sembra un'audizione incompleta del primato da parte di alcuni autori
Pare che per alcuni il primato sia equivalente almeno storicamente alla monarchia papale
Come se primato monarchia fossero semplicemente interscambiabili
Un autore suggerisce per potersi smantellare il centralismo bisogni che inoltre ristrutturare il primato del successore di Pietro inteso in senso monarchico
Trasformandole in primato di comuni ove
Monsignor Marchetto correttamente specifica la questione come spesso ha sottolineato non è di monarchia ma di esercizio personale del primato che deve rimanere pure in contesto sinodale
Porre in contesto sinodale
In realtà il nostro autore sottolinea che la parola che primeggia cito in questo libro e rivoluzione
Che sembra essere contraria un ad uno Coogan ecco approccio avere forma e di fatto Papa Francesco ha detto che la vera l'unica rivoluzione
Il nel cristianesimo e il Signore Gesù del suo Vangelo
La mancanza di sufficiente attenzione al primato sì Donizetti altre questione legate quello più generale della performance
Per esempio nostra autore mette giustamente in risalto che le parlando del concilio Vaticano secondo non siamo nella lettura rottura piuttosto abbiamo alla continuazione della riforma e del rinnovamento conciliare che sempre dell'unico soggetto Chiesa di cui non c'è rottura
Riforma rinnova per me rinnovamento avvengono sempre nella continuità del unico se soggetto la chiesa
Anche vari autori uso il terme termine collegialità
Ma mancano di porre attenzione alla necessaria distinzione fatte al concilio Vaticano secondo
Cioè collegi tra effettiva ed affettiva o la Giunta in senso stretto o in senso lato del collegialità
Come ho già accennato ci sono una serie di altre questione che meritano inauguri degli autori
La messa in discussione anche concetto opposizione delle ordinazioni episcopali assolute c'è Beschi senso la diocesi
La riforma della Curia romana come un una melodia in tutta la storia della Chiesa
Il conto più tutele comunismo alla riforma il nostro autore affronta questi questione con la sua consueta onesta e cura suggerendo un approccio più bilanciato e storicamente più ragionevole
Vorrei concludere sei il mio intervento prendendo in considerazione i riferimenti storici piuttosto frequenti fatti da un certo numero di autori
Spesso i riferimenti storici vengano effettuati per suggerire cambiamenti a quanto rimane di essi nella chiesa attuale e perché le fino a che punto essi ostacolino l'effettiva riforma
Questo ha una particolare rilevanza nell'esame del primato romano così come anche nel modo in cui è stato storicamente esercitato e dovrebbe essere esercitato oggi
Due periodi istologici sono pratica mante particolarmente infatti Zatti
La chiesa del primo millennio e la Reforma Gregoriana dell'undicesimo secolo
Alcuni autori sono in qualche modo affascinati dal primo millennio
Era l'epoca della Chiesa orientale
Con la presente o gaberiano tradizionale della Chiesa quello sinodale
Un autori infatti auspica il ritorno al primo millennio
L'impressione e che in un certo qual modo il primo millennio il periodo della cosiddetta sino dà vita
Rappresenti il tempo in cui il primato romano che è stato tutto sommato quello che avrebbe dovuto essere
Non è eccessivo unito dal legame di Comunione essi natalità e non monarchico
Una sorta di bucolica Scena pastorale esempi asciutta De Giglio durante la stesura della Giorgi che anche se la Giorgi che non sono tutto pastorale come ricordiamo
Una lettura più atti colate delle fonti condurrebbe a una realtà di gran lunga più complessa per il primo millennio
Come vedete se al nostro autore ci sono state varie zone di influenza papale che erano presenti nei primi secoli per cui le affermazioni così generali non valgano
L'importanza fondamentale e centrale della funzione della sede romana in quel pallido come punto dell'appello dell'ultima istanza e fondamentale di ricordare ma in questo contesto da Nava si della collezione canonica del primo Malegno avrebbe offerto un correttivo
La collezione fonico non solo una raccolta di leggi costume usi ma spesso erano il riflesso di ciò che potrebbe essere considerata la tradizione autentica
Fino una rapida panoramica delle collezione Canone credo il primo premio
Permetterebbe di mettere in rilievo l'importanza decisiva del ruolo del sede di Roma e dell'esercizio del primato romano
Frequentemente esercitato in questo periodo alla luce della riforma
Il secondo evento storico menzionato da alcuni autori e la riforma gregoriana
Esso deve aver rappresentato uno sotto di tre Reno sette tre e in quanto dopo tutto la parola riforma e al centro di questo movimento storico
Il nostro autore sottolinea correttamente l'importanza di distinguere come attenzione i vari elementi della riforma gregoriana
Essa non ha determinato la creazione del potere papale come potrebbe essere trentotto della rottura dei alcuni autori
Piuttosto i gregoriani se ne servirono in funzione di difesa appunto della libertas Ecclesia
Inoltre la storiografia moderna relativa al Periodo della riforma gregoriana ha dedicato molta attenzione al tentativo di capire cosa sia stato riformata
In quale direzione e in che misura molto della riforme intellettuali sociali religiosi politica sino iniziati e molto prima di Gregorio settimo
In altre parole in che misura si posso dire che dovevo settimo sia stato un vero riformatore
è ben noto che l'idea di usare Sina di locali per provvedimenti di riforma sia stato una pratica comune molto prima che Gregorio settimo diventasse Papa nel mille settantatré
Inoltre deve essere ricordato
Che i suoi sino di Romani in Quaresima vento aspetti fatto a novembre
Hanno rappresentato un punto di partenza fondamentale per Nizzi attive anche dire forma messi in atto nel suo nei successivi pontificati
Si può già parlare nel pallido conosciuto come la riforma gregoriana del binomio primato sino da letta
Se è questo il caso come credo che sia alcuni commenti solo le forme Gregoriana trovati nel libro sotto esame necessitano io lo accetto revisione potrei dire ancora e molte cose ma il tempo di chiusure è arrivato
Verso la fine del presenta il libro monsignor Marchetto parla del e cito l'immagine della bussola che fu il Concilio età ma né col Vaticano secondo leggendo questo libro credo sì posso dire che monsignor Marchetto rimanga ancora quella bussola necessaria
Per orientarsi nella comprensione del concilio Vaticano secondo e de la Reforma tutta esso iniziate grazie
Grazie monsignore
Doveva intervenire suo avremmo Mary melone Rettore Magnifico della pontificio vestita Antonianum che tuttavia per motivi personali dell'ultima ora non è potuta essere presente legge dunque suo intervento e lo ringraziamo molto
Il professor Fortunato Iozzelli esperto di francescanesimo entrate minore grazie
Quindi mi limito a relata Re Ferré non dico nulla di mio ma leggo quello che ha scritto il rettore dell'Università Antonianum dove io insegno suor Mary Mellone
Vorrei iniziare questo mio breve intervento anzitutto ringraziando monsignor Marchetto per l'invito e al tempo stesso scusandomi per la mia forzata assenza purtroppo non prevedibile
Io sono tra gli autori del volume che monsignor Marchetto ha sottoposto alla sua critica costruttiva come egli stesso l'ha definito e pertanto rappresento anzitutto l'espressione della convinta adesione al progetto e alla visione d'insieme del volume curato da Antonio Spadaro e Carlos Maria Galli
Una visione che come si legge nel volume stesso
Si esprime nel desiderio di costruire un insieme vario di diversi contributi teologici di altissimo livello per pensare le riforme della e nella chiesa
Mi sia consentito anche ricordare un'esperienza personale
Che ha segnato la mia partecipazione I tre giorni del seminario di studio che si è svolto presso la sede di Civiltà Cattolica e da cui è nato il volume della Queriniana
E cioè il clima di sincera ricerca che personalmente ho respirato è percepito come segno dell'amore autentico per la Chiesa
Riconoscibile tanto nella serietà dei contributi proposti quanto nell'impegno profuso durante le discussioni e il confronto reciproco
Pongo questa premessa solo per motivare la prospettiva da cui scaturisce questo mio contributo una prospettiva che intende valorizzare il volume della Queriniana per la sua ricchezza di proposte
è senz'altro un volume che fa pensare
E nel continuo parlare di riforma a cui assistiamo anche in ambienti non del tutto preparati ad affrontare questi temi trovare un volume che spinga a pensare è davvero importante
Entro dunque in medias res cioè nella parte che mi è stata assegnata e che ha come oggetto lo spirito e la spiritualità evangelica nella riforma della chiesa
Questo tema costituisce la settima parte del libro di monsignor Marchetto speculare alla settima parte del volume la riforma delle riforme nella chiesa
La collocazione non è ovviamente casuale ma risponde ad un progetto preciso secondo il quale nessuna riforma può prescindere dall'azione dello Spirito per essere autentica che secondo la verità del Vangelo
Di conseguenza nessun discorso sulla riforma può essere condotto senza un approfondimento teologico del ruolo dello spirito nella vita della Chiesa
Un ruolo che papa Francesco Anna collegare al concetto di novità
Credo che sia particolarmente importante soffermarsi su questo aspetto del magistero di papa Francesco
Perché è proprio dal suo legale è costantemente la novità dello spirito di Cristo che si può cogliere anche il senso autentico di ciò che egli indica come cammino di riforma nella chiesa
Ciò che appare particolarmente ricorrente nel pensiero del Papa e anzitutto l'idea che l'azione di Dio si colora sempre di una certa novità cito lo spirito è il dono di Dio di questo Dio Padre nostro che sempre ci sorprende il dio delle sorprese
E questo perché è un Dio vivo è un Dio che abita il nove un Dio che muove il nostro cuore un dio che è nella Chiesa e cammina con noi e in questo cammino ci sorprende sempre fine della citazione
Allo stesso tempo tuttavia il Santo Padre ben consapevole
Che la novità genera sempre un po'di timore quel disorientamento che ricompare a volte lungo la storia della Chiesa a partire dalla comunità degli apostoli
Spiega a questo proposito papa Francesco
Gli apostoli cito avevano la forza dello spirito il protagonista che li spingeva ad andare avanti avanti avanti
Lo spirito li portava certe novità a certe cose che però non erano mai state fatte mai neppure li avevano immaginate
Che i pagani ricevesse dallo Spirito Santo per esempio
Fine della citazione
Da qui dunque il loro legittimo disorientamento dinanzi al quale tuttavia continua il Santo Padre non bisogna fermarsi rischiando di opporre resistenza all'azione dello Spirito cito
Quando lo spirito ci sorprende con qualcosa che sembra nuova o dinanzi alla quale pensiamo mai si è fatto così si deve fare così
Pensate al Vaticano secondo alle resistenze che ha avuto il Vaticano secondo e dico questo perché è il più vicino a noi
Quante resistenze
Anche oggi vi sono resistenze che continuano in una forma o in un'altra mentre lo spirito va avanti
E la strada della chiesa è questa
Riunirsi unirsi insieme ascoltarsi discutere pregare e decidere e questa è la cosiddetta assillo dà vita della chiesa nella quale si esprime la comunione della Chiesa
E chi fa la comunione
è lo spirito
Un'altra volta il protagonista cosa ci chiede il signore docilità lo spirito non avere paura quando vediamo che è lo spirito che ci chiama fine della citazione
Questa carrellata di testi di papa Francesco potrebbe continuare ancora a lungo e ci riserverebbe sicuramente altre sorprese per la chiarezza con cui egli torna costantemente su questa convinzione
Dove lo spirito agisce porta novità e creatività
Ma credo sia sufficiente quanto abbiamo ascoltato per dare una chiave di lettura fondamentale alla comprensione della settima parte del volume dedicata lo spirito e alla spiritualità evangelica
Essa richiama infatti proprio questa consapevolezza come si diceva
Nella chiesa nessun'cammino di riforma può essere considerato autentico se non a partire dall'agire dello spirito
Si tratta di un'affermazione la cui ragione teologica va individuata ad un livello profondo vale a dire nell'opera propria dello spirito quale quotisti Twente della chiesa secondo la felice espressione del teologo Ibra conga
Quest'opera ha a che fare con la forma della chiesa cioè con la sua realtà più autentica quella voluta da Cristo e animata dallo spirito fino dalle origini riformare la Chiesa
Significa anzitutto farla tornare alla forma che il propria che l'età identità
Ma come è possibile realizzare tutto questo
Prendendo ancora una volta prescritto le parole ti Congar tratte dal suo noto volume entrata e fossero è forse una delle crisi
Parigi mille novecentocinquanta tradotto in italiano da Jaca Book vera e falsa riforma della Chiesa
Ecco allora la risposta che questo teologo tutta
Mantenere un dato permanente in una forma adatta al passato è un anacronismo
Lo sviluppo comporta il rispetto delle forme acquisite e di quelle passate fedeltà e continuità ma comporta pure movimento crescita adattamento
La vera riforma si attua solo attraverso una nuova interrogazione delle fonti e dei principi animatori permanenti della vita ecclesiale
Interrogare fonti a principi animatori permanenti è questo ciò che ha fatto il concilio Vaticano secondo tornando alla forza generativa dei principi evangelici
Perciò ha potuto guardare alla Chiesa nell'ottica di una permanente condizione di riforma
In modo che essa fosse sempre capace di manifestare il ministero di Grazia di salvezza che le è stato affidato dal Signore Gesù
In questo senso allora si può comprendere la novità dello spirito
Essa consiste essenzialmente nel riportare la chiesa alla sua bellezza non è un caso che il latino il termine bella si traduca formosa cioè corrispondente alla sua forma
Assicurandone così la capacità di acquisire continuamente la sua forma ciò che le dà un'identità tale da essere se stessa riconoscibile in tutte le fasi della storia
Credo che vada proprio in questa direzione
La giusta esortazione che monsignor Marchetto fa adoperare una corretta ermeneutica del concilio Vaticano secondo richiamando Benedetto sedicesimo e il suo invito ad assumere una posizione non di rottura nella discontinuità ma di riforma e il rinnovamento
Nella continuità dell'unico soggetto chiesa
Del resto questo riconoscimento garantisce una dimensione che non può apparire secondaria il nessuna riflessione intorno al tema della riforma vale a dire quella della comunione
A questo proposito ringrazio sinceramente l'autore per aver voluto richiamare alcuni passaggi del mio contributo in cui la dimensione della comunione viene particolar mente sottolineata
Mi riferisco precisamente all'affermazione secondo la quale nessuna riforma può riuscire se esce dal sentiero della comunione attratta da un'idea che pretende di divenire principio regolatore di tutto
Che assolutizza il proprio punto di vista prendendo perdendo scusate la solidarietà con la Chiesa intera
Ma individuare nella comunione uno dei criteri fondamentali per il discernimento del cammino di riforma significa ancora una volta fare riferimento essenzialmente all'arciprete dello spirito
Egli è colui che suscita la novità ma non può farlo contraddicendo se stesso cioè causando divisione e isolamento nella chiesa
Lo spirito e se stesso la perfezione della comunione divina del Padre e del Figlio non può infatti condurre la Chiesa se non verso la pienezza della comunione
Che mantiene certo al suo interno la ricchezza delle diversità e della distinzione ma che non consente nessun spazio per la divisione
Papa Francesco molto saggiamente quando parla della novità suscitata dallo spirito
Non manca mai di sottolineare la necessità del discernimento l'importanza che tutti i cristiani imparino a discernere
Ma anche il discernimento alle sue condizioni di possibilità
A questo proposito trovo particolarmente lucida e acuta la lettura di monsignor Marchetto
Che ha saputo mettere in risalto un aspetto apparentemente secondario della riforma ma in realtà determinante per consentire l'azione dello Spirito e l'attuazione del discernimento
L'autore coglie e sottolinea questo aspetto commentando il contributo di monsignor Victor Manuel Fernandes dal titolo alla luce del pensiero di Francesco il Vangelo lo spirito la riforma ecclesiale
Si tratta del suo richiamo ad una necessaria umiltà che sia aperta alla verità e capace di flessibilità
E sappiamo lasciare se interrogare anche accogliendo le preoccupazioni legittime di altre posizioni
In definitiva allora si comprende che il riferimento all'agire dello spirito in un contesto di riflessione teologica giuridica storica e pastorale sul tema della riforma
Assicura lo sfondo ferita attivo della riflessione stessa
Perché porta con sé l'esigenza di assumere l'impegno ad ascoltare l'altro le situazioni le attese a cercare l'incontro e lo scambio il confronto e il cammino condiviso
Termino perciò con un grazie sentito a monsignor Marchetto per aver preso così sul serio i contributi del volume sulla riforma da dedicare ad essi un libro intero di commento non solo gli rivolgo il mio grazie sentito anche per il suo esempio convinto di dialogo di confronto e di ricerca
Da cui trapela il suo amore profondo per la Chiesa grazie suor Mary Mellone
Grazie
Grazie professore
Dò subito la parola al
Sulla credo sulla parola l'onorevole Andrea Orlando misura giustizia ringraziandolo anche per aver trovato il tempo di essere presente grazie
Buonasera a tutti sono io che ringrazio voi per questo invito che mi dà la possibilità di essere presente
In un alto consesso culturale
E di avere un'opportunità di riflessione su temi di grande interesse anzi vorrei dire per me di grande interesse
Da un punto di vista dirò del tutto peculiare
Vi ringrazio quindi per aver pensato a me perché ha sporto urtare gli ospiti che mi hanno preceduto
Credo sia un privilegio
Sua Eccellenza l'arcivescovo Marchetto autore del volume che oggi discutiamo mia affidato un compito interessante il compito di portare il punto di vista
Di un ministro per la riforma della Chiesa aspetti di interesse di un ministro per la riforma della Chiesa aggiungerei io e credo che la scelta non casuale di un ministro laico
All'interno di una discussione fatta tra cattolici
In questo aggettivo non c'è nessun elemento antinomico rispetto alla dato
Religioso
C'è una un riconoscimento di un dato di fatto cioè che il mio agire politico non è ispirato da un dal dono della fede questo credo sia un elemento difficilmente aggirabile
E questo però non toglie interesse
A il dibattito voi voi sviluppati attorno a questo bel libro
E vorrei spiegare quali sono le regge le ragioni di questo interesse anzi vorrei dire di questo crescente interessa con il quale ho seguito questo dibattito nel corso di questi anni
Appartengo pensiero politico o meglio
Vengo da un pensiero politico
Che aveva sì una posizione ostile tanti nomi che nei miei confronti
Dell'esperienza religiosa un pensiero ispirato dal materialismo
Un pensiero che poi ha fatto i conti con la dimensione storica della Chiesa nel nostro Paese voglio ricordare non soltanto la discussione sull'articolo sette ma ancor più indiscussa di Togliatti di Bergamo rispetto al ruolo dei cattolici nella politica italiana
Un atteggiamento che però poteva sembrare sempre spirato da esigenze di carattere strumentale
Non si può essere un partito di massa in un party in un paese che è stato così profondamente segnata dall'esperienza del cattolicesimo
All'inizio di questo secolo
Ci interrogammo se fosse necessaria un esplicito riconoscimento non soltanto della dimensione positiva dell'esperienza dei cattolici in politica
Massi sulla esigenza di riconoscere il ruolo di civilizzazione della religione nell'ambito
Della storia del nostro Paese
è una discussione che è stata limitata agli addetti ai lavori che assenti è attestata oggetto di un passaggio congressuale del partito nel quale militava anche naturalmente non è stata citata attenzione del di in qualche modo questo riconoscimento era stato dato per implicito eppure credo questa è un privilegio che ho nell'esperienza di governo che quella quel riconoscimento avesse in sé è una profonda verità che ho potuto misurare concretamente nell'esperienza di governo
Cerco di spiegarmi anche qui
Oggi la Chiesa può dire verità che la politica non ha
La forza e talvolta il coraggio di dire
Il una prima parte di questo mio breve intervento vorrei fare qualche osservazione su un tema molto importante credo per l'autore di questo volume
E quindi come questa considerazione che faccio abbia per me è una valenza di carattere generale poi raccontare perché ero abbia una valenza specifico nel film tedesco al fatto che l'autore il segretario emerito del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti
è un tema su cui ho ricevuto da laico numerosi spunti mi riferisco appunto alla questione migratoria
Su questo tema il mondo sta vivendo una rivoluzione demografica inedita che dobbiamo riconoscere per le sue caratteristiche di fondo e sapere lavorare delle risposte adeguate
I dati più recenti presentati all'interno di uno studio del Programma alimentare mondiale mostrano l'ascesa delle migrazioni internazionali degli ultimi anni giunti a coinvolgere duecentoquarantaquattro milioni di persone nel due mila e quindici eppure se il numero assoluto di immigrati è senz'altro me intatto negli ultimi quindici anni va riconosciuto che i migranti come percentuale della popolazione mondiale sono rimasti sono rimasti stabili a circa il tre per cento
Un altro demandato di grande rilievo di cui spesso non si tiene conto che la maggioranza dei migranti rimane all'interno dei contenenti di provenienza
Si consideri a titolo di esempio che quasi nove migranti africani su dieci restano in Africa
Tutto ciò avviene tuttavia in un contesto di cambiamenti epocali di grandi trasformazioni che dobbiamo tenere ben presente
Mai la distanza tra i principali parametri dei cambiamenti della popolazione aspettative di aspettativa di vita figli per donna nelle zone del mondo è stata così ampia
Nelle due sponde del Mediterraneo il rapporto tra europeo Africa questo è ancora più evidente e ci tocca da vicino e ci chiama in causa in prima persona
Consideriamo che nel due mila e cinquanta secondo le Nazioni Unite la popolazione europea diminuirà sino a settecentotrenta da settecentotrenta milioni e settecento milioni di persone
Mentre la popolazione africana raddoppierà a due virgola quattro miliardi di persone negli anni Cinquanta erano pressoché lo stesso numero
Il fatto che si anzi l'Europa aveva più abitante della il fatto che si tratti di una sfida di lungo termine su cui non esistono bacchette magiche non deve però portarci a una logica di indifferenza né a una logica del rinvio che impedisce di affrontare la questione in modo efficace
E che nella difficoltà di governarle crea un'incertezza un allarmismo tra i cittadini
L'Italia ha portato nell'orizzonte europea una consapevolezza di fondo non possiamo dimenticarci del Mediterraneo perché il Mediterraneo non è una responsabilità di due Paesi cioè dell'Italia della grezzi
Mi permetto di richiamare a questo proposito il discorso del nove gennaio due mila e diciassette di papa Francesco pronunciato in occasione degli auguri del corpo al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede
In quell'occasione il Pontefice ha fermato il problema migratorio una questione che non può lasciare alcuni Paesi indifferenti mentre altri sostengono l'onere umanitario non di rado con notevoli sforzi pesanti disagi di far fronte ad un emergenza che non sembra aver fine
Esistono pezzi del mondo sottratti all'umanità nella lacerazione nella frammentazione degli Stati e dei confini
Vi sono rotte senza nome nel deserto e del mare dove il traffico degli esseri umani si sovrappone alle altre rotte criminali
Talvolta ci imponiamo di distogliere lo sguardo da questa realtà e la vulnerabilità si dissolve nell'invisibilità delle persone
Ed è un tema quello della vulnerabilità su cui ancora una volta la sostenibilità la sensibilità della chiesa è stata Preziosi ha reso sostenibile
Una discussione che diversamente la politica da sola non sempre non so non sempre avrebbe avuto la forza di affrontare mi permetto ancora di richiamare a questo proposito papa Francesco nel suo recente intervento presso la FAO
Pone era abile colui che è in condizione di inferiorità e non può difendersi non ha mezzi vive cioè una esclusione e questo perché costretto dalla violenza da situazioni naturali o peggio ancora dall'indifferenza dall'intolleranza e persino dallo credo che queste indicazioni sulla sfida epocale che ho cercato di delineare configuri uno un compito politico di primo ordine
Che mi faceva piacere ricordare proprio in questo contesto
Perché
Ho misurato la verità di quella intuizione a cui mi riferivo precedentemente perché alcune delle scelte che ho potuto compiere ho tentato di compiere sono state possibili soltanto perché la chiesa
A più volte preso posizione su questo tema mi riferisco al carcere
Il carcere è un argomento come del resto
Dire la verità sul fenomeno migratorio
Che non portavo
Anzi che fa perdere
Se si dice la verità si perdono dei loro
Eppure
Anni laico colpito in modo indimenticabile
La hanno colpito le parole di papa Francesco
Che ho avuto il privilegio di incontrare prima di quell'occasione
Al Giubileo dei detenuti nel quale con una espressione sintetica credo definitiva si è rivolto ai detenuti dicendo perché voi e non io
Rappresenta
Ma in questo credo il senso più profondo del Giubileo che si che richiamava la misericordia
Ora senza questa indicazione anche le poche fatti cose fatte che siamo riusciti a fare non sarebbero state possibili
E qui viene in parte in causa un altro tema che credo sia di grande interesse per un laico che guarda a come la Chiesa decide di decidere cioè decide
Di darsi delle regole per il proprio funzionamento e per il modo in cui si assumono delle decisioni
Come la Chiesa può aiutare ad Asso ad affrontare una contraddizione che rischia di diventare distruttiva per le democrazie
Cioè il fatto che le democrazie sono sempre più sottoposte all'impulso dello moti dell'emotività delle opinioni pubbliche
Mentre la globalizzazione rettile mettere telecamere ad una capacità di visione che è relativamente più lunga di quella che era richiesta le democrazie in precedenza
Cioè le democrazie diventano più friabili e più fragili nel momento in cui avrebbero l'esigenza di essere più solide rispetta i cambiamenti che si determina ecco perché io credo che leggere la riflessione che di questo in questo libro viene proposta abbia un interesse ulteriore rispetto a quello che
Può avere
Chi si accosta questo guardando soltanto al fatto in sé
Si tratta di una lettura quindi che è stata anche occasione di un arricchimento soprattutto per il modo di articolare l'assenso il dissenso il divergente accordo attraverso delle argomentazioni
Che si sono il metodo ma che in democrazia sappiamo si trasformano spesso in sostanza uno dei problemi delle nostre democrazie oggi è infrangere i metodi che si sono consolidati nel corso del tempo e chiederanno il frutto di un'esperienza consolidata nel modo in cui si possono dire dirimere i conflitti all'interno della società
Dall'altro lato in questo confronto storico concettuale teologico è stato per me facile incontrare non solo concetti che interagiscono sovente con il sicuro politico
E su questo vorrei soffermarmi in modo particolare riforma riforme sono parole che caratterizzano la parola la politica del nostro Paese e la riflessione istituzionale istituzionale ormai da decenni
Parole pronunciate così di frequente da risultare talvolta svuotate del loro significato della loro profondità
Se dovessi guardare indietro al mio mandato di ministro della Giustizia e credo che sia un dovere farlo nel momento in cui la legislatura va concludendosi dire che uno dei risultati raggiunti in un contesto istituzionale difficile
è stato proprio quello dell'implementazione di un processo di riforma cosa significa riforma significa aver acquisito l'Obiettivo no aver innestato un metodo che può consentire il raggiungimento dell'obiettivo
Quali sono state le sue caratteristiche
La ricerca del massimo consenso possibile il confronto con le professioni dei corpi intermedi che ho voluto mettere al centro della prospettiva del ministero con una logica di accordi ascolta rispetto
Riformare ha voluto dire occuparsi di contenuti DiVersi
Ma
Far diventare in qualche modo di destinatari delle riforme protagonisti del processo del cambiamento
E in questo senso credo che siano se mi consentite una piccola conclusione dell'esperienza che ho fatto in questi anni se possente non sembri fuori luogo assolutamente non comparabile con
La ricerca e non non in incidente nella ricerca che si sta facendo in questa discussione ma se ho due cose ho capito sono queste uno
Che ho i processi sono
In grado di incidere nel senso comune e quindi è assume una dimensione collettiva o sono reversibile
Due che le riforme si possono realizzare soltanto se si ha una fiducia nell'uomo
Aldo Moro parlava dei il fatto che ogni uomo è è un universo
Cioè se ci si riesce a rivolgere a quella parte dell'universo che all'interno di ciascuno di noi che vuole cambiare che si che accetta l'idea del cambiamento
Riprendo questi temi per cercare di servizi seguire il filo di dare un'idea del senso delle riforma c'è altro profilo di natura politica che vale la pena di toccare con attenzione con franchezza
Mi riferisco ai frequenti tentativi parlo sempre del nostro campo quello dei laici di riforme istituzionali che sono andati a vuoto e che hanno caratterizzato la storia della democrazia italiana in particolare quella degli ultimi trent'anni
Nel mille novecentottantacinque un costituzionalista la propria parlato a questo proposito di un paradosso della riforma istituzionale
Come di un paradosso della decisione all'interno della nostra democrazia si vuole la riforma perché non si riesce a decidere ma la riforma della Costituzione essa stessa la massima decisioni ipotizzabile
Non credo che una profonda interrogazione sulle conseguenze di questo processo nel nostro tessuto democratico esuli dalla riflessione che mi viene chiesto
E per compiere un'altra riflessione politica sul senso delle riforme in Italia dobbiamo sempre cercare di riprendere il filo della nostra storia pensare grandi riforme italiane degli anni sessanta e settanta penso alla riforma sanitaria o lo statuto del dei lavoratori
Perché queste riforme sono durate così a lungo
Da una riforma una risposta forse semplicistica ma non credo lontana dalla verità perché c'era il popolo perché si attivavano processi studi sociali concreti perché corrisponde con una reali dinamiche di inclusione
C'è questo a questo proposito una lezione importante che proviene dalla mia cultura politica dalla partecipazione delle masse dei lavoratori e del loro delle loro rivendicazioni al processo di costruzione dello stato sociale
L'importanza di tenere l'ambito sociale insieme ogni processo di riforma l'importanza di procedere nel cammino delle riforme con il popolo
Alfredo Reichlin che è scomparso lo scorso anno ci ammoniva spesso sui limiti del riformismo dall'alto cioè del riformismo senza al popolo
Ed è io credo un ammonimento che resta profondamente attuale anziché diventa urgente nel momento in cui lo Stato sociale messo in questione dalla crisi degli stati e delle statuali
Se pensiamo ai grandi soggetti economici che sono in grado di eludere le fiscalità degli Stati nazionali ci rendiamo conto come lo stato sociale sia oggi oggettivamente a rischio e sappiamo che le nostre democrazie sono state un tutto una nel loro sviluppo con lo sviluppo dello stato sociale
Perché io credo che un vero riformismo ancor più oggi quindi si collochi sempre all'ascolto degli stimoli che giungono dalla società per cercare di migliorarsi anche quando si è in disaccordo e questo credo sia un altro elemento che in qualche modo
è indicativa interessante anche dell'esperienza conciliare per noi laici
L'ascolto però
L'ascolto che non si riduce a una semplice forma al ricevimento di una mela ma la capacità di tener conto del contenuto di quel messaggio
Fare realmente le riforme dal punto di vista significa quindi essere costantemente impegnati in un processo non solo tecnico ma sociale di alloggi riformare quindi per superare gli individualismi e abbattere le barriere barriere
Riformare per valutarsi ed entrare in un circolo virtuoso di sindacabilità in cui rendiamo conto in modo efficace delle nostre decisioni perché sviluppiamo attorno ad esso un processo cognitivo una crescita nelle competenze e nella capacità di ascolto
Le riforme non sono semplici annunci o articoli di legge il riformismo è un processo che coinvolge la comparazione internazionale in analisi delle domande sociali l'elaborazione legislativa la verifica dell'efficacia delle riforme della loro concretezza e del loro radicamento nel territorio
Le riforme e questa è una lezione cruciale ancor più rilevante nel contesto della crisi economica che accenna che accentuato tante ferite storiche nel nostro Paese
Devono quindi porsi una con costanza e lungimiranza il tema della questione sociale
Devono legare costantemente la questione democratica la questione sociale e questo è un insediamento is innegabile della via tortuosa delle riforme nella storia recente d'Italia cos'è accaduto in questi anni
Vediamo che richiede parificazione sociali hanno aperto delle frecce fratture divisioni nel modo di vivere dunque anche nel modo di pensare
E colmare i divari sanare le fratture a questo punto di vista è un alto compito politico è un senso appropriato del Riformista delle nostre e può trovare una posizione una positiva interazione con il metodo e con il contenuto dell'azione della Chiesa in altra sede il segretario di Stato Parolin ha sottolineato l'importanza del dialogo all'interno della Chiesa mi scusi se lo sì
Nel suo incontro con i rappresentanti della Chiesa italiana nel due mila e quindici il Santo Padre ha ricordato che il compito della Chiesa in quanto semper Reform manda non si esaurisce nell'ennesimo piano per cambiare le strutture Marin guarda l'innesto il radicamento di Cristo
Qui entro in un campo non mio ma che mi e parti per me particolarmente suggestivo
E il ponte città efficienti Tato la Chiesa ad affrontare questo compito con ambizione assuma sempre lo spirito dei suoi grandi esploratori che sulle navi sono stati appassionati della navigazione in mare aperto e non spaventati dalle frontiere dalle tempeste
Sia una chiesa libere aperta alle sfide del presente Mai difensiva per timore di perdere qualcosa si parla della Chiesa ma in fondo in questo si parla di tutti i consorzi umani che si pongono l'obiettivo di cambiare dice civilizzare la società
Ecco perché questa lezione riguarda naturalmente quelli che sono dietro a questo tavolo ma in fondo questa lezione riguarda tutti anche noi che in qualche modo la guardiamo con attenzione fatti in modo distinto non distante grazie
Grazie grazie ministro
Concludiamo nostro incontro con un conterraneo di monsignor Marchetto vero il segretario di Stato il cardinale Pietro Parolin
Grazie buona sera a tutti come è stato assegnato un po'il ruolo di concludere questo incontro così ricco di riflessioni di stimoli con alcuni pensieri dopo aver ascoltato quanti mi hanno preceduto ecco devo dire che questi pensieri probabilmente ripeteranno molte delle cose che sono state dette
Però rispondono ecco anche quelle che sono le
Un po'le principali le più forti risonanze che la lettura di questo libro a suscitato in me
Ecco
La parola riforma
Il libro appunto si intitola la riforma delle riforme nella chiesa una risposta
La parola riforma che il Papa ha congiunto a Rinnovamento quando
Ha parlato al medesimo nell'omelia celebrata nell'omelia durante la messa celebrata in quella città nel recente viaggio in Colombia Ecclesia semper Reform manda Ecclesia semper cioè in Olanda
Questo concetto c'è stato qui ripresentato per sommi capi da monsignor Brian ferma con la profondità e la ricchezza di analisi che gli sono abituali
E a questo riguardo il binomio chiave il primato sino da Letta o collegialità Daloui delineato riaffiora continuamente nelle pagine del volume che qui presentiamo ed esso ebbe in atto a guidare il cammino di riforma intrapreso tema rinnovato pure nel dialogo con i nostri fratelli ortodossi nel primo e nel secondo millennio
Ecco primato sino dall'italo collegialità sono espressione di un binomio inseparabile
Esso e Costituzione ha costituito uno dei centri vitali e specifici di attenzione discussione e decisione del concilio Vaticano secondo
Chiudendo il vuoto per la mancata trattazione dell'episcopato il Concilio Vaticano primo come sappiamo
E monsignor Marchetto fa udire su questo tema la sua voce una voce possiamo dire che viene da lontano
E si presenta qui quasi come una sintesi una sintesi di tanti pensieri una sintesi di tante riflessioni di studi e di contributi su quello che lui ama chiamare il Magno sinodo
Ed è mosso mi pare ecco questo vorrei sottolinearlo ed è mosso da una preoccupazione di fedeltà al procedere cattolico
Che il procedere del
Ex non del auto auto del letto eletto
Un procedere che una via media
In grado di creare in modo originale una sempre nuova sintesi vitale non escludendo ma inglobando le ragioni di entrambi i poli
E in ogni pagina dello scritto
Avvertiamo proprio questo impegno a tenere sempre uniti i due distinti elementi del primato che della sinodali tacco legge alita a farle per così dire viaggiare insieme
Tale modo di procedere si sostanzia di un'interpretazione del concilio Vaticano secondo
Che propone una riforma della Chiesa capace di fare i conti con tutti gli aspetti irrinunciabili della sua stessa costituzione essenziale ed allora monsignor Marchetto
Riferendosi al Concilio l'abbiamo già detto lo interpreta
In linea con le parole di Papa Benedetto sedicesimo nel suo discorso alla Curia romana del ventuno dicembre due mila cinque
In comunione di pensiero e di giudizio con i due Papi del Concilio ecco Paolo sesto e Giovanni ventitreesimo e anche con quelli del post Concilio fino a papa Francesco
In questo discorso Benedetto sedicesimo presenta le ragioni di un'ermeneutica dell'Assisi conciliare assise conciliare vista come riforma il rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto Chiesa
E respinge conseguentemente un ermeneutica che preferisce mettere in luce il discontinuità ed elementi di rottura rispetto al passato
E tale espressione riforma rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto Chiesa ritorna nel corso del volume di monsignor Marchetto per segnalare il richiamo alla continuità
Come elemento necessario quanto il rinnovamento
L'autore esprime anche in questo modo la sua preoccupazione che non ricordando e quindi in un certo senso perdendo di vista questo criterio di doverosa continuità
Si possa procedere verso un rinnovamento e una riforma non realizzabili come autentica Riforma cattolica
Anche in questo caso dunque si mostrano le ragioni delle tre et quelle della fino al mento necessario e quello della continuità altrettanto necessaria
Lo sviluppo è dogmatico della Chiesa infatti per essere validamente recepito occorre che sia omogeneo
E di qui ecco riprendo un concetto che ha espresso anche monsignore
Ferma di qui la difficoltà di attribuire piena legittimità il termine rivoluzione quando non sia utilizzato come ha fatto Papa Francesco per riferirsi all'evento originario del cristianesimo cioè al Signore Gesù e al suo Fancello
Anch'io mi cito ministro quindi
Nel corso di un'intervista nel quarto anniversario del pontificato di papa Francesco che è stata riportata nell'osservatore Romano dicevo non sono i criteri funzionali che devono guidare questa riforma
Ma più profondamente i criteri di un autentico ritorno a Dio
è un'autentica manifestazione della vera natura della chiesa
Tutto dunque parte dal cuore dal centro pulsante abitato dall'amore
Eretta dell'arresto la riforma dalla logica del Natale come appunto monsignor Marchetto ha voluto sottolineare anche nell'invito che ci ha inviato dalla logica dell'amore
Di qui ha parlato a papa Francesco lo scorso anno durante il tradizionale scambio di auguri natalizi con la Curia romana dove auspicava incontriamoci di nuovo dunque nella mangiatoia di Betlemme
Traduce specialmente nella settima parte del titolo lo spirito della spiritualità nella riforma evangelica della chiesa
Di cui se n'è fatta ecco suor Mary Mellone rettore magnifico della Pontificia Università Antoniano
Vorrei riferirmi
Riguardo a quest'ultima parte ed è stato già fatto però lo ripeto da alcune considerazioni riportate dall'arcivescovo Victor Manuel Fernandes per il quale il nostro atteggiamento di riforma dovrebbe essere estatico
Le nostre proposte di riforma in effetti non sono basate su un autocompiacimento ribelle ma su una convinzione generosa flessibile in grado di lasciarsi interrogare
Implica anche umiltà
Aperta alla verità che richiede di saper raccogliere altre preoccupazioni legittime
Pertanto non sempre ogni qual volta vi è un conflitto nella Chiesa cioè male
Ma talora si tratta di tensioni proprie che esistono tra persone oneste e sincere che rispondono alla volontà di Dio portando il proprio contributo a questo mondo
E queste parole mi sembra convergono su un appello al dialogo
Alla disposizione paziente benevola nel comprendere le posizioni impostazioni anche lontane dalla propria
Ecco ripeto
Disposizione paziente benevole nel comprendere le ragioni di posizioni impostazioni anche lontane dalla propria non solo leggere le e-mail comprenderne anche il contenuto soprattutto se
è un contenuto che non coincide esattamente con il nostro pensiero
E questo libro mi pare auspica e richiede
Proprio questo
Richiede un impegno che si traduca compiere ogni sforzo perché non si trascuri quella logica delle That sopra segnalata che può risultare a volte faticosa
Ma che consente di individuare una più valida sintesi che tenga conto di tutti i valori coinvolti
Primato e collegialità sinodali Tuck continuità e rinnovamento at Ettore sono i termini che legano tutte le pagine del volume di monsignor Marchetto
Il quale sembra volerci regalare un pro memoria da portare con noi all'inizio nel corso del termine del lavoro di riforma
Un pro memoria che ha lo scopo di ricordarci che soltanto se terremo adeguatamente conto nelle riflessioni e delle buone azioni intellettuali come di conseguenza nelle concrete proposte
Della tensione seconda tra i diversi poli in gioco potremmo giungere ad individuare un nuovo valido e duraturo equilibrio
E di questo ne è in un certo senso prova il fatto che quando il Concilio Vaticano secondo venne finalmente raggiunto un consenso fra le due ali presenti che monsignor Marchetto chiama semplicemente la maggioranza e la minoranza
Si riuscì ad approvare sempre quasi all'unanimità
Testi che pure avevano suscitato all'inizio difficoltà e tensioni quindi il Concilio come metodo come metodo anche del nostro lavoro odierno
Risulta infatti che erano atti ad incarnare l'autentico spirito conciliare
Naturalmente notevole decisiva fu a tale proposito l'opera dei papi Giovanni ventitresimo Giovanni ventitresimo e Paolo sesto
Quello è stato ecco senza dubbio un impegno di riforme rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto Chiesa che dovrà certo ispirare anche l'attuale cammino di riforma grazie
Grazie grazie mine Enza grazie a tutti grazie a monsignor Marchetto per questa bellissima serata buona serata a tutti