Festival della Politica - La politica nel disordine globale

Buonasera
Naturalmente del tutto inutile
Presentare i due amici che sono qui questa sera per per discutere
De De universo il tributo a Malines si direbbe
Perché parlare di
Di ordine e disordine
Nel mondo contemporaneo comporterebbe un un analisi storica è un
Una serie di competenze specifiche di carattere economico culturale e sociale eccetera che ovviamente nessuno al mondo ha quindi noi cercheremo di tracciare
Una mappa dei principali problemi che che sembrano a voi Fassino amavo più più urgenti ti è più decisivi per quanto riguarda il futuro sapendo con la necessaria modestia che nessuno mai è stato in grado di prevenire alcunché del futuro
E forse va bene così ma per orientarsi nella vita quotidiana della vita di ogni giorno è necessario anche prevederne
Noi facciamo continuamente previsioni che vengono continuamente smentite ma questa parte del della vita non possiamo vivere diversamente se non prevedendo su quello che sarà la nostra vita
E possiamo prevedere soltanto sulla base di ciò nell'esperienze che abbiamo compiuto di ciò che abbiamo conosciuto di ciò che abbiamo incontrato
Qual è la situazione attuale certo termini ordine e disordine non vuol dire niente non c'è mai stata un'epoca ordinata
In equilibrio quando mai un'epoca è stata in equilibrio
I cui libero e lo zero assoluto
Querele per fortuna quell'equilibrio non è mai non l'abbiamo mai conosciuto sulla terra i non l'ha mai conosciuto l'universo
Però certamente ci sono dei momenti in cui
Le
Tali diverse forze in campo tra i diversi interessi tra le diverse culture eccetera eccetera ci sono delle intese
Qualcuno potrebbe dire anche degli armistizio no
Il conflitto non è così acuto non è così non è così non è violento
Le almeno in alcune aree nelle aree decisive il conflitto la violenza e si decentra ma le aree decisive quelle che governano diciamogli equilibri globali quelli che determinò la geopolitica
Ecco sono in equilibrio instabile sempre
Un ordine sempre disordinato ma che sussiste
E manchiamo già detto la parola chiave quando appunto nelle aree decisive per le sorti del nostro pianeta chi governa era riuscito a realizzare un'intesa
Si intende
Io direi sì fra intende c'è un cioè c'è un'interfaccia in base alla quale sì cifra tende come avviene sempre tra di noi perché tutti noi continuiamo a fra intenderci e non c'è altro modo di parlarci che se non rischiare continuamente di far intenderci
E Max con chi governa tra chi governa
Tra chi detiene diciamo se non l'egemonia norma certamente è parte integrante di un equilibrio di utenze quindi occorre che vi siano queste potenze occorre che siano individuabili
Perché ci sia un ordine un ordine sempre nei limiti Copeland ha ricordato occorre che queste potenze siano riconoscibili comunione equazione no occorre che vi siano delle variabili notte in politica queste variabili notte si chiamano potenze
Se
In un'equazione sono tutte variabili sono tutti incognite l'equazione non è risolvibile
E allora il disordine
Il disordine che non è appunto una categoria metafisico posta all'ordine come ho ricordato ma il disordine e la sensazione di disordine
Interviene nella storia sempre quando appunto ci sembra che quell'equazione non sia più risolvibile cioè non sappiamo più staff non sappiamo più riconoscere chi sono le potenze
Chi ha il potere la politica e potere
La politica è un gioco tra parti che detengono che intendo detenere il potere
Non è altro la politica il resto sono discorsi da Lima e pelle
Ma il problema è non è che sia semplice
Sapere è potere non è che sia semplice
Perché il potere dei vip appunto
Capire la situazione in cui ti muovi e e giocare la tua partita all'interno di quella situazione in con un fine realistico realizzabile che ti permette appunto di determinare
Di realizzare una tua una tua qualche cerimonia
Il giorno ed attuale a mio avviso deriva da questo
Ed è un discorso che viene da molto lontano
La faccio molto breve ma credo che se ci facciamo un po'di esame di coscienza la comprendiamo molto semplice anche se dietro di sé questo discorso è molto è molto difficile molto compresso
Il disordine attuale
E che deriva dal fatto che noi non capiamo più ma chi governa
Ma chi deve governare ma chissà potere
E viene dal fatto che si è concluso un grande ciclo della storia mondiale è un grande ciclo storico dominato dominato da dal dalle potenze occidentali
E non ci piove sopra
Sono non qualche secolo forse qualche millennio che è così
è una una una grande corrente
Dello spirito europeo dello spirito occidentale che ha sconvolto l'intero pianeta
Che ha sradicato tutto
Che ha battuto ogni confine
Che ha trasgredito ogni barriera
Che non ha ammesso confini e barriere laddove c'è un confine il nostro spirito voleva oltre a passarlo
La nostra parola d'ordine è stata oltrepassare il tutto
Oltre a passare tutto il comprendere tutto all'interno della nostra potenza naturalmente
Questo comportava che tra le potenze della potenza che l'Occidente esprimeva ci fossero conflitti per l'egemonia ovvio
Lotte guerre tutto quello che volete ma la grande corrente dentro cui porre queste lotte questi conflitti e quella che dico
Era cioè erano cioè tutte sostanzialmente guerre civili
Tutte sostanzialmente guerre civili
Guerre all'interno di questo grande spirito che l'Occidente questa grande volontà di potenza che l'Occidente esprimeva tutta all'interno della sua cultura
Il che non significa che fossero perché erano guerre fratricide o guerre civili lato sensu che fossero o meno coerente lo erano naturalmente molto di più come sempre si sa
E sono quelle più più tremende da questo punto di vista le guerre civili
Ma erano avevano questo carattere
Questa grande epoca si è conclusa
Questa grande epoca e si è conclusa
Io vi invito a ragionare appunto su questa onda lunga look lunga lunghissima perché è qui che si è concluso
Non l'Occidente capi e le potenze occidentali comprendono che ormai il gioco non è più all'interno dell'Occidente
E comincia hanno cominciato a assumerne coscienza dopo la seconda guerra mondiale processi di decolonizzazione eccetera eccetera ma stento malamente
Ora siamo a questo punto cioè all'interno e da qui deriva il fatto che noi avvertiamo che non c'è chi governa perché non governiamo più noi
Perché non siamo più noi color carne il bandolo della matassa in mano
Avvertiamo che non siamo più noi a controllare il gioco
Che sono entrati in in ballo altre potenze che non appartengono alla nostra lunga storia
Gloriosa non gloriosa ma ci se ne frega reperibili realismo politico nei giudizi morali che contano minimamente
Queste e allora vedete nascono questi leader che non sono leader nascono i Trump nascono nascono questi questi governi Taste interpelli nascono queste questo potere che non sa ma non non sono difetti psicologici o soggettivi
Sono fenomeni inesorabili inevitabile all'interno di questa crisi davvero epocale davvero epocale
E il leader che in non sanno come governare in i vari infranta non sanno cosa che ora ma perché non perché non è più in mano dopo il gioco
è destino che che in qualche modo vincesse entrambi invece invece che la Clinton la Clinton apparteneva a un ordine di cultura politica che ancora pensava che il gioco fosse quello in mano all'Occidente
Apparteneva a una generazione che era è stata educata questo discorso
Che la stessa dice al rivali repubblicani commi Kissinger hanno studiato nelle stesse università hanno letto gli stessi Lieberman stessa testa
E invece intanto non ha più quella testa
Ha una testa non lo so ma non ha più quella testa
Perché perché capisce che appunto questa questa scontata leadership non è più non è più in alcun modo non è più in alcun modo scontata
E allora e allora dal piglio con lei scusate come al solito
Da qui aprirei
La discussione in cui i nostri amici imponendogli se in questo quadro ammesso che lo condivida nove nella misura in cui lo condividono
Ci aiutano a collocare lo attuali disordine
Ci aiutano a collocare le crisi politiche che stiamo che stiamo vivendo che stiamo che stiamo che stiamo attraversando a partire
Da quella che riguarda appunto lo scenario internazionale diretti più ampio perché certamente io credo coccola sempre partire da quella che ancora è la potenza tra virgolette occidentale per antonomasia cioè gli Stati Uniti
Crea quale orientamento si può prevedere assumerà la politica estera di Trump
Per quanto riguarda gli scacchieri fondamentali in particolare quello più vicino il Medio Oriente per l'Europa vi è una strategia per fare dell'Europa una potenza politica perché questo è uno dei problemi fondamentali
Perché se in questo visto che non ci potrà più essere quell'equilibrio bipolare che che ha all'ombra del cui il potere si è svolta anche a vicenda economica sociale politica nostrana fino alla caduta del Muro
Ma un equilibrio multipolare cosa vuol dire è una parola multipolare molti ma molti non è un numero molti è l'infinito
Per quanti sono questi molti un equilibrio multipolare ma quanti sono questi molti Bella la parola mettiamoci Giacoma Ponti sono e chi sono
E e e qual è la sede dove si può costruire e e noi l'utopia nostra quella che l'Europa fosse
Un nuovo soggetto politico in grado davvero di ricostruire con con Russia con con Stati Uniti eccetera eccetera un un
Un equilibrio multipolare dove i molti non sono cento centocinquanta cento mila ma sono sostanzialmente tre quattro cinque
Qualcosa appunto di numerabile di calcolabile
La Cina è chiaro che la grande novità la novità epocale questa no
Se non ci può e più essere un governo Solbes ha pensato una un governo
Caratterizzato dalla potenza occidentale e e quella la questione eccome eccome e che cosa possiamo prevedere riguardo all'evoluzione della politica politica
Della politica politica estera militare eccetera eccetera cinese fino se
Se possiamo scendendo per li rami giunge a noi fino a capire come questa grande crisi che ho cercato di lineare a mio avviso nel suo il suo aspetti più generalissimi
Si traduce nella situazione politiche che stiamo vivendo che stiamo attraversando nella in quella sensazione che tutti abbiamo tutti non essere governati nemmeno qui
Perché inutile fare di ipocriti infallibile e questa è la sensazione che domina chissà che governa e chi
E come
Saranno coalizioni saranno Colizzi unici sarà egualmente
Chi chissà qualcosa chi può prevedere qualcosa sulla base di qualche variabile nota di qualche valore noto
Ecco su su queste questioni io credo che sia Fassino che poi responsabile delle questioni di politica estera del partito democratico sia amavo possano darci alcuni utili
Indicazioni chi vuole cominciare
Va bene va bene grazie grazie intanto
A tutti voi di essere come Grass dare con la pelle il cane deve averci invitato grazie a questa introduzione che io condivido mi pare eccellente la male eccessiva
Fondi riceve almeno io la condivido allora provo ad aggiungere
Qualche elemento e poi anche siccome
Giustamente le masse ma ci sollecita anche a individuare note le soluzioni ma con molto meno delle prospettive
La prima cosa che con cui bisogna fare i conti e la demografia del mondo è un tema che noi pensiamo riguarda i demografi sociologi
Riguarda la politica io vi do qualche dato che forse
Bisognerebbe che i politici italiani avessero più presente perché per esempio si discuterebbe in modo molto diverso di temi attuali come l'immigrazione
L'Africa un continente che oggi a ottocento milioni di abitanti
Ne avrà due miliardi e tre
Nel due mila cinquanta cioè domani mattina
E a fin e secolo saranno quattro miliardi
Il quaranta per cento la popolazione mondiale di cui a ottant'anni sarà concentrata in quel continente
La Nigeria con seicento milioni di abitanti nel due mila trenta diventa il terzo Paese del pianeta
Dopo l'India che scavalca la Cina
E se guardiamo il nostro continente noi
Nel due mila e dieci eravamo settecentotrentatré milioni
Compresa la Russia cioè tutto il continente europeo
Saremo settecento nel due mila trenta
E saremo meno di seicentosettanta
A fine a secco
Siamo al dodici per cento la popolazione mondiale diventeremo lotto a fin e secolo allora bisogna sapere che il mondo sta cambiando radicalmente intanto nella sua composizione
E le dinamiche demografiche ci consegnano un mondo che ci obbliga a fare i conti
Con dinamica tendenze flussi
Che cambieranno la vita di ciascuno di noi la vita del di ogni nazione la vita del pianeta
Perché se ci sono quattro miliardi che vivono in Africa questo sarà il tema fondamentale di questo secolo
Perché oggi diamo delle prospettive o saremo di fronte a flussi
Migratore rispetto a quali quelli che abbiamo conosciuto in questi anni sono come dire niente
A tanto questo
Un grande tema che dobbiamo vedere questo quei perché poi naturalmente alla democrazia non è soltanto figlia della natalità
La democrazia è figlia dello sviluppo ci sono Paesi africani che hanno un tasso di natalità che è il doppio della crescita del prodotto interno lordo ogni anno è evidente che questi Paesi saranno sempre una condizione no di crisi
E allora affrontare questo tema affrontare il tema di come governiamo dinamiche demografiche che richiamano nodi di sviluppo fondamentali sarà uno dei grandi temi che abbiamo davanti
E allora se lo inquadriamo così voi capite che anche il tema dei barconi degli immigrati dei profondi cambiamenti
Perché lo deve inquadrare in un contesto
Molto diverso
E questo il primo tema secondo me
Che noi abbiamo davanti
Perché dall'affrontare questo tema
Diciamo nel detiene i tanti a partire da quali sono Kay sviluppo immaginiamo per il pianeta il pianeta che oggi ha sette miliardi di persone la finestra icone avrà undici
Con quella composizione quella configurazione
Secondo tema
Ma se volete una cosa che io condivido naturalmente ad Ettore
è finito un lungo cento ciclo secolare di più secco in cui la centralità del mondo era l'Occidente
E anche le altre parti del mondo erano governata dall'Occidente gli imperi coloniali eccetera eccetera era l'occidente l'Europa il cuore del mondo
E questo è un elemento questo elemento si intrecciava soprattutto nel Novecento si è intrecciato con un altro elemento e cioè il mondo è stato organizzato intorno alle sovranità nazionale intorno le sovranità statale
Noi siamo di fronte ad una crisi profonda delle sovranità statale
Perché perché si è spezzato il rapporto tra sovranità politica e sovranità economica con la globalizzazione
Perché Peter vedo tanti siamo
Ha fatto fa politica c'era una volta un espressione di gergo ma anche risalgo sempre diceva
La politica è forte e quando diventata debolezze loro stanzia una volta la politica era forte e quand'era che era forte la politica
Quando sovranità economica e sovranità politica coincidevano e la politica governava tutti i processi a partire dai processi economici la globalizzazione ha rotto questo rapporto
Perché le dinamiche economiche sfuggono ormai la sovranità politica di uno Stato di tutti
Anche del più grande perché le dinamiche della globalizzazione portano l'impresa e tutti i meccanismi dell'accumulazione economica in un altro spazio in un'altra dimensione
E questo determina una crisi tanto è vero che la conseguenza quale che in tutti i continenti si cercano di costruire istituzioni sovranazionali l'Europa è il posto dove questo processo il luogo per questo processo è più avanzato ma se guardiamo in giro per il mondo non c'è contenente nel quale non ci si ponga il problema di andare oltre la sovranità statale no per costruire delle istituzioni sovranazionali con l'idea che se io dò alla sovranità politica una dimensione più ampia che punti a corrispondere alla sovranità economica tornerò atomica governarla dominato
Soltanto che
Il punto è che le istituzioni sovranazionali cosa sono
L'istituzione sovranazionale sono istituzioni che nascono perché gli Stati nazionali le le fondano
Ma gli Stati nazionali che sono gelose delle proprie sovranità delle proprie prerogative fondato istituzioni sovranazionali a cui non trasferiscono potere
Ordine trasferiscono poco
L'ONU come si chiamava quando è stata fondata la Società delle Nazioni
Non è una grande associazione i cui soci sono le nazioni se il socio non trasferisce all'amministratore delegato
No sì sì quel conta di più ma diciamo se il socio non trasferisce all'amministratore delegato ciò al segretario generale delle Nazioni Unite potere i amministratore delegato debole è fragile
E noi viviamo tutti i giorni questa contraddizione
Questo discorso che può sembrare astratto io ve lo traduco e non in ombra in un esempio traumatico e concreto
Noi siamo andati avanti conteniamo andare avanti tutte le sere a vedere né i nostri nostre televisore le immagini del dramma siriano
E dopo che son quattro anni che vediamo questa mattanza ciascuno di noi quando vede quell'agile ma possibile che non lo si possa fermare perché tutti i circa poniamo questa domanda
E il problema è chi lo ferma
Qual è l'istituzione che ha la sovranità perentorie teoricamente c'è loro capitolo sette della Carta da loro ma
Capitolo società catalogo si applica in quanto il Consiglio di Sicurezza autorizza i loro fan certe cose il Consiglio di sicurezza è composto dagli stessi dai membri rappresentanti degli Stati nazionali la difformità di interessi delle sovranità nazionalità età armena
La fragilità la debolezza e alla fine all'impotenza della soggetto solo nazionale c'è un grande tema
La globalizzazione
Non ha un luogo di sovranità globale
Anzi
L'altro giorno
Ho scoperto un dato che
è paradossale
Secondo un'inchiesta dell'OCSE
Le istituzioni sovranazionali di tipo politico economico sociale sono nel mondo a quattrocentocinquantacinque non solo abbiamo duecento stati abbiamo quattrocento cinquanta istituti sono il sito di soggetti sovranazionali quindi in una giungla di soggetti che tutti tendono a esercitare una sovranità senza riuscirci
Ma qui c'è un grande tema
E guardate questo tema batte come io sono un uomo di sinistra cacciare lo è Ezio anche permettetemi di fare un'incursione su un tema che ci riguarda
Si dice che in questi anni la sinistra è stata subalterna
Alla globalizzazione liberista no la formula usata queste adesso lasciamo per lo schematismo
è così a me non piace tanto questa analisi però vedo un problema
Il Novecento è stato il grande secolo dalla sinistra ma siamo stati egemone nel Novecento
La sinistra è stata egemone con le sue idee i suoi valori e che cosa ha fatto nel Novecento la sinistra
Ha costituzionalizzato il mercato
La grande operazione politica a sinistra il Novecento è stato costituzionalizzare il mercato
Gli ha dato delle regole
E gli ha dato una una responsabilità sociale
No tradotto poi in una politica di uguaglianza
La sinistra ha pensato all'inizio della globalizzazione
Che si potesse fare la stessa cosa
Con la globalizzazione
E cioè a fare un'operazione di civilizzazione di costituzionalizzazione della globalizzazione però perché non c'è riuscita esattamente perché la costituzionalizzazione del mercato su base nazionale si è potuto fare perché c'erano i soggetti se era lo Stato il Governo il Parlamento i sindacati e imprenditori c'era c'erano dei soggetti e c'era una sovranità con chi lo fai un accordo di concertazione per governare la globalizzazione su scala globale
Perché i soggetti non ci sono c'è un soggetto sociale globale c'è un'autorità politica globale
Se il mercato che alle sue leggo le sue logiche di quell'anno a un mercato senza regole o mercato che ignora le regole anzi li travolge e certamente elude il tema della responsabilità sociale pare del tutto evidente
Allora questo tema della sovranità è un tema che ci interroga perché se noi non affrontiamo questo tema
Poi so benissimo che complicatissimo non la risposta però è è il tema da cui la centralità del tema Europa
Perché se vogliamo affrontare questo il tema che abbiamo davanti e dall'Europa è la dimensione e l'Europa è l'unico che per storia cultura civiltà spirito come dice come ha detto Massimo può forse porsi l'obiettivo
Di guidare una battaglia per costituzionalizzare per civilizzare la globalizzazione ragione tale da ridotta minimizzarne i rischi ottimizzarne le opportunità
E infine terza questione chiusa
Il disordine non è soltanto un disordine politico se vogliamo usare la categoria del disordine è anche sociale
Perché che cosa si è prodotto
In questi anni si è prodotta una grande frattura quella che appunto Stiglitz chiama la grande frattura
La grande frattura tra vincenti e perdenti tra una una parte significativa di mondo
Che si è sentita esclusa
No e noi abbiamo in ogni società
Il populismo si radicale ieri li trova
Il terreno su cui si radica noi abbiamo oggi sempre di più in ogni società
No questa frattura che percorre
Tra chi si sente escluso perché ha visto la sua vita a diventare più precarie dal punto di vista del lavoro o del reddito del futuro dei figli
Chi vive una condizione appunto di solitudine e chi no
E quando tu pensi che
In un polmone di ottanta posti
Possono cedere ottanta persone che posseggono la ricchezza una ricchezza pari al reddito del cinquanta per cento della popolazione mondiale capisce che questa frattura
A diciamo
Un'altra matti città concreta no perché poi in ogni Paese qual si produce quello che si produce
E quindi il problema di come tu ricomporre una frattura che ha percorso per colorare società oggi questo grande tema perché così tu ricostruisce un ordine
S'è ricostruisce è il tema torna nuovamente
Fittizie diciamo al tema dello Stato prima perché se tu vuoi ricomporre questa frattura il tema è come la politica capace di fare la politica per farlo però deve darsi una dimensione
Che sia in grado di far coincidere la sua sovranità con la sovranità dei processi che vuole governare guidare e qui dandole recuperare ricomporre le ferite le fratture che sono prodotti e quindi noi siamo davanti agli da davvero a
Diciamo mutamento davvero questa volta d epoca solo di secco
Perché i temi che ci sono posti sono temi che ricche non possiamo affrontare con la cassetta degli attrezzi con cui l'abbiamo che avevamo ciascuno di noi è arrivato a questo secolo portandosi una cassetta degli attrezzi
Che è stata e la pensate elaborata applicata in un altro secolo in cui le variabili erano tutt'altri problemi che avevamo davanti non
Non erano questi fino e finisco davvero
A interrogarsi su tutto questo come incide sulla forma e le modalità della democrazia
A me colpisce una cosa no
Non c'è il referendum non solo quello del quattro dicembre vitali
Non c'è il referendum oggi nel mondo
Che veda vincente chi lo ha proposto
Fino al paradosso dalla Colombia
Il Columbia si fa un accordo di pace che mette fine a una guerra civile perché cinquant'anni viene conferito il premio Nobel per la pace a quell'accordo e due giorni dopo il referendum lo boccia
Perché si vede che hanno governato no no
E che richiederà ed umili Vincini quando chi c'era qualcuno che governerà appunto al tema si ripropone come vede arrivo a questo con un filo logico che ha che ha sviluppato il ragionamento
Cosa voglio dire voglio dire che c'è un tema dell'antica noi la democrazia
Anche lei non è immutabile
Noi stiamo cercando di tirare in ogni modo gli strumenti e le forme della democrazia rappresentativa del Novecento in questo secolo ma questo secolo non è il Novecento e ma dopo la democrazia grazie la tirannide
Ma dopo la democrazia nello schema classico gira tirannico ma di fatti e non espone a Caserta pensando di superarla sto dicendo che c'è un problema di rinnovamento profondo dei suoi strumenti
Perché con il con quegli strumenti eletto
Sei di fronte al fatto che mentre ma era stato c'era una formula classica che veniva insegnata chi come me che aveva un certa storia che con il voto le masse erano entrate nello Stato e nella democrazia
Ci rendiamo conto che oggi siamo sempre di più di fronte al fatto che con il voto il successo dei movimenti populisti il voto viene usato per uscire la democrazia e non per entrarci è un tema o no
Che ci interroga anche su come ripensiamo che cos'è la democrazia nel tempo del web al tempo di internet tempo dall'economia globale tutte cose che nel Novecento non c'erano bene e finisco ok grazie gli altri Piero
Prego
Ma lo scenario che che Massimo ha evocato
Disordine mondiale i riflessi sui sugli Stati sulle società sulle comunità politiche sulle sulle istituzioni sulle organizzazioni politiche sull'individuo
E e e i fenomeni che tutto questo provoca li abbiamo visti venire avanti negli Stati Uniti d'America giustamente Cacciari dicevo guardiamo che cosa succede lì con l'elezione di Trump intanto un outsider
Che ha raccolto soprattutto un voto contro l'establishment rappresentato quasi dinastica mente da Hillary Clinton
Immediatamente non nel discorso di insediamento che un discorso ufficiale ma in quel motto d'animo spontaneo del primo discorso che che Trump ha fatto nel momento in cui ha conosciuto la vittoria e la sua avversaria gli ha concesso la vittoria
Non è ringraziato il Paese che l'ha votato non ha ringraziato il suo partito non ha ringraziato le stabilisce ha ringraziato il forgotten man
Un sospetto che entrato nei libri di storia politica in quel preciso momento
Un soggetto che gli studiosi di politica si sono voltati a vedere dove era mentre Clinton mentre Trump lo sapevano hai vocato è andato a prenderlo in quel luogo sconosciuto appartato periferico lontano d'America dove era e l'ha preso e gli ha detto
Mi rivolgo a te ringrazio te ringrazio soltanto Tec
E ti porterò al centro della politica cioè oggi non sarei più dimenticato
Vedremo se Trump ce la fa non ce la fa ma fermiamoci un attimo su quel soggetto chi è
Chi è esattamente cittadino disorientato che si sente per la prima volta dall'inizio della modernità scoperto dalla politica vive in democrazia e si trova scoperto dalla politica
La politica non lo tutela la la politica non lo rappresenta c'è uno studioso americano che si chiama Robert fischi che ha fatto il conto di quante persone lo rappresentino
Partendo dal Presidente della Repubblica degli Stati Uniti arrivando al senatore che voto nel suo collegio passando al al consiglio di di istituto della del liceo doveva scuole suo figlio fino al circolo del tennis dove è scritto sono centoundici persone
Noi abbiamo una moltiplicazione delle rappresentanze in ognuno di noi se dovesse fare questo conto arriva ad un numero magari non centoundici Mario ad un numero molto alto
E tuttavia non c'è dubbio che non ci sentiamo rappresentati non ci sentiamo coperti
Cioè parlavamo male della politica davamo dei calci alla politica
Ma la politica era comunque una sovrastruttura che avevamo inventato
Per gestire le questioni pubbliche per compensare i conflitti al suo interno e per dare una direzione di marcia al Paese e quindi per raccogliere i voti democraticamente contarli perché si è scoperto che più comodo contare i voti che tagliare le teste le persone
E ed è stata inventata a a questo fine
Oggi si scopre che la politica non ci rappresenta più
Che diceva che la crisi era la attraversare un tunnel poi raggiunse fondo ogni tanto si dice qualche politico ottimista di ciò che si vedevano le luci la crisi non è un tunnel Neptune si entra e si esce uguali a se stessi la crisi è un soggetto è un soggetto che ha una sua autonomia
E che modifica i processi
Mente non li attraversa soltanto i modifica li crea di distruggerli crea noi usciamo profondamente cambiati da questa crisi usciamo faticosamente ormai i segni di una ripresa debole ci sono siamo al penultimo posto della crescita del PIL però ci sia un segnale di ripresa siamo ancora sotto due mila dieci sono i dati di oggi però siamo tornati praticamente a livello quasi delli del dell'inizio della crisi quindi ci sono dei segnali positivi ma siamo profondamente trasformati e la trasformazione e quale che diceva Cacciari prima
Noi sentiamo che il mondo fuori controllo
Noi sentiamo che c'è un deficit di governo complessivo e corpo questa cosa non creare inquietudine come può non accentuare la solitudine di quello che Clinton chiama Trump chiama il forgotten man
Che si sente ai margini Piero prima diceva gli esclusi guardate la democrazia ha sempre tollerato le disuguaglianze gli ha in qualche modo scusate aveva dei meccanismi di compensazione c'erano gli ascensori sociali c'era quanti figli di bidello di bidelli sono riusciti a diventare professori universitari cioè esistevano dei meccanismi che compensavano le disuguaglianze che la democrazia non riusciva da battere
Ma l'esclusione qualcosa di diverso delle disuguaglianze l'abbiamo fette di generazione i ragazzi che magari fino ai trentacinque anni vengono visti dei genitori sul divano di casa perché non trovano lavoro
Poi leggerli e le statistiche sulla ripresa e sul fatto che siamo tornati a livello del due mila dieci ma se questi non trovano lavoro c'è non lo traducono nella concretezza della vita quotidiana è chiaro che c'è qualcosa che che che non funziona
Sette di generazioni adulte che arrivano a cinquantacinque anni e per la prima volta in tutti i mestieri compreso il mio mestiere si trovano messi fuori sì per la prima volta scoprono che prestano perdendo lavoro e per la prima volta scoprono che non ne troveranno un altro
Cioè non abbiamo una compressione del mercato del lavoro attivo in in in entrata e in uscita di una fascia molto ristretta e abbiamo delle fette di esclusi
Che sono delle sette che si sono aperte all'improvviso nella nostra società ma la democrazia prevede le disuguaglianze le compensa le scusa non prevede l'esclusione
La democrazia o fu o funziona per tutti non funziona per nessuno
Già altre volte discutendo con Cacciari ci siamo detti più qualcuno di questi cittadini che si trova escluso deve chiamare la sua famiglia e deve dire noi dobbiamo cambiare molto semplicemente il nostro modo di vivere perché non ce la facciamo più perché ho perso il lavoro
Queste persone potrebbero dire alla democrazia
Tu non funzioni o peggio tu funzioni soltanto per una fetta di cittadini per i garantiti
Tu non funzioni per me io riconosco che tu con le tue costituzioni si è un insieme di belle parole e di frasi in cui ho creduto per quaranta cinquanta anni nella mia vita massetto uno sia in grado di toccare gli interessi materiali della mia vita
Di di far sì che io possa far fronte ai bisogni fondamentali di quel nucleo di società
E che mi interessa mi interpella più da vicino che la mia famiglia tu per me non conti più nulla o conti solo per qualcuno ma quando qualcuno dice la democrazia tu conti solo per qualcuno non conti per tutti sì a fronte una crisi del della democrazia siamo di fronte a una crisi del processo democratico è chiaro che la democrazia potrebbe dire rivolgiti alla politica e lei che deve dare da mangiare
Alle persone per dirla all'ingrosso
E io ho inventato la politica o che provveda a questo io sono la cornice
Nella quale la politica si svolge dentro con la cornice si svolge della buona e della cattiva politica state cittadino scegliere ma cittadino scopre e questa è l'introduzione di Cacciari detto il disordine mondiale il cittadino scopre
Che tutta quel processo di Costco l'impalcatura
Di costruzione democratica che abbiamo costruito nel Novecento dopo la riconquista della libertà dal punto di vista intellettuale da codesto culturale dal punto vista politico laburista diplomatico dal punto di vista istituzionale non è in condizione di garantirci noi con i suoi vertici cosa cosa ne dobbiamo trarre la regola di moka democratica in quanto tale non basta da sola la democrazia non basta a se stessa
è un problema acuto perché la democrazia le persone che sono qui io guardavo colore dei capelli guardavo
Le facce delle persone siamo tutti vissuti in democrazia siamo abituati naturalmente se qualcuno non ci dà una scossa non ci fa riflettere a considerarla una risorsa naturale qualcosa che c'è
è una costruzione umana
E qualcosa che non c'era e qualcosa che c'è e qualcosa che possiamo perdere e qualcosa che possiamo lasciar deteriorare
Insieme con questo c'è l'altro l'altro concetto che che Cacciari ha ricordato che il concetto di Occidente
Il concetto di Occidente viene messo in crisi proprio dal suo attore principale che il Presidente degli Stati Uniti d'America quando la Merkel dopo il primo incontro con Trump si deve voltare davanti alle telecamere deve dire
Da questo momento noi dobbiamo fare da soli
Detto dal leader dell'Europa detto da leader democratico dell'Europa che si è fatto carico di alcuni problemi di democrazia importanti come quello degli immigrati
Con Condit gesti coraggiosi e anche impopolari che non le costeranno probabilmente il risultato elettorale dimostrando quello politico coraggioso si può fare
La Merkel ha detto dovremo fare da soli i il capo i capisaldi dell'Occidente il rapporto con l'Europa prima di tutto il no all'isolazionismo il libero scambio
La la concezione che le il sistema internazionale è regolato dal diritto
La concezione per dirla tutta che siamo la terra della democrazia e dei diritti della democrazia delle istituzioni tutto questo rischia di essere messo in crisi dal suo protagonista principale principali da quello che dovrebbe essere capofila del dell'Occidente
Aggiungiamoci quello che sta capitando in termini di rispetto dei valori occidentali
Nel cuore della Mitteleuropa
Ungheria cinque Slovacchia Cechia Slovacchia Polonia
Vediamo cosa sta capitando
Siamo sicuri che il concetto di Occidente che la cultura ci dentale sia ancora egemone in quelle terre che noi chiamiamo Occidente siamo sicuri che sia così
Tutto questo avviene all'inizio di un secolo che non avevamo aperto convinto convinti che i valori dell'Occidente fossero valori quasi universali che potessimo declinare lì per l'intero pianeta
Abbiamo
Qualche ragione perché i valori della democrazia i valori delle istituzioni democratiche avevano vinto con la caduta del muro di Berlino l'Europa aveva generato i due totalitarismi che hanno portato al disastro della prima e della seconda guerra mondiale ma poi aveva saputo creare gli anticorpi creare delle istituzioni democratiche creare un dopoguerra lunghissimo incontro tutta la mia generazione ha potuto vivere in pace amo creduto
In una sorta di universalismo dei valori occidentali
è stato Leasys per primo a ricordarci che i valori occidentali non sono universali siamo noi occidentali che chiamiamo universali dei valori che gli altri ci ricordano sono soltanto universali
Abbiamo anche pensato di poter disporre supportare con le armi cosa che si è verificata
Non possibile
E siamo qui di fronte a questo dilemma siamo di fronte a una democrazia che deve caricarsi dei pesi di una politica che non funziona di una rappresentanza che non funziona di un cittadino che ha lasciato ai margini del sistema che non si sente tutelato ed uno e che Craig chiede i conti
Come forse è inevitabile alla cima della filiera direttamente alla democrazia rischiando di metterla in crisi
Grazie non
Facciamo un altro giro
Rotoli due tre tre
Due tre problemi insomma
Io intendevo dire il
Questa che
Appare crisi dell'Occidente o della sua
E che in realtà è la crisi della sua potenza e quindi anche dei suoi valori perché a casa mia i valori sono valori quando valgono
In politica i valori sono valori quando valgono ahimè cioè quando si impongono
E per secoli l'Occidente ha pensato di poter imporre i suoi valori non è soltanto in Iraq eccetera eccetera e quindi è stata la storia dell'Occidente in una storia di imposizione da parte dell'Occidente
Dei propri valori
Un filosofo non da poco diceva che l'Europa era un leone affamato
E così siamo stati non stiamo a raccontarci le storie vedete il paradosso è che questo spirito europeo che è tante cose ma sostanzialmente e questo
E della sua cultura e della sua scienza
Ed è la sua idea di progresso di oltrepassa mento continuo
Questo questo questo straordinario a Potenza esaltata da tutti i suoi scienziati filosofi da Carlo Marx da tutti
è giunta a un punto in cui
La situazione appunto globali attuale in cui
Non non è più in grado non è più capaci di imporsi cioè è giunta compiersi in qualche modo non è il tramonto dell'Occidente Ste palle qua
è il suo compimento cioè la sua potenza si è espressa fino in fondo
Ora
L'idea iniziale era che queste Nespresso il compimento di questa potenza
Coincidesse con la comprensione
Con il comprendere all'interno del nostro sistema di valori eccetera eccetera tutti quanti
Ci siamo svegliati e abbiamo capito che non era così
L'Occidente è diventato il globo
Ma il Globo non è occidentale
Allora
Come costruisci equilibri e ordini nuovi in questa situazione di fronte alla quale l'Occidente era del tutto impreparato del tutto impreparato perché tutte le culture politiche all'Occidente pensavano che una volta che il globo fosse diventato occidentali blocco era occidentali in tutto
In tutto
Per il quale sarà la nostra presunzione sul valore e sulla potenza delle nostre idee tutte
E ne e e non è così cioè la Cina di una base una una barzelletta
La democrazia di cui si parla appunto
Sarebbero diventati tutti democratici perché il perché la sistema più razionale no e chiaro
Sarà più razionale votare uno votare Mauro di cui mi fido che conosco eccetera che essere governato da dal figlio del Rey che può essere un deficiente non è più razionale e razionale
E volete che tutti non si convincono di queste belle razionalità Massud
E la democrazia andata a fare i conti di quanti sono i Fassino saprà sicuramente quanti sono gli Paesi oggi al mondo che possiamo dire governati democraticamente ma per farlo lo sforzo pazzesco riapre democrazia
Dovevamo metterci dentro le democrazie che ne so in Etiopia ed Eritrea che nei sogni Mozambico che ne so
La democrazia non solo è una cosa recente
Chiediamo che sia quella ottocento le democrazia secondo voi che non votavano anche le donne
Ed erano vederli ed erano ed erano in mano quattro notabili programmate devo che la democrazia così come le intendiamo è una cosa che nasce dopo dopo la seconda guerra mondiale
Dopo la seconda guerra mondiale
Allora mamma perfettamente via gioie ma cosa che decise a quelli naturali naturale
è una cosa che nasce dopo la seconda guerra mondiale
E stiamo qui a discuterne se rileggeremo e attraverso quali mutamenti e quali trasformazione entrambe attendiamo raccordi appunto
è una cosa non solo debole ma anche assolutamente circoscritta sulla faccia della terra
Nell'emergenza diciamo mai con fogliame forse democrazia anche in Russia ma chi lo sa allora
Quindi
Prima con la seconda cosa evidente che all'interno di quelle quattrocento cinquecento ONU se il mio uomo sotto non si deciderà mai niente ma Napoli e la politica globali si decide sul tavolo di tre quattro cinque mega potenze
Sono gli imperi che decidono la politica globale con lo volete che siano le nelle nelle gli accatastamenti di Paesi paese lì
Anche all'ONU decidono poi non decidono nulla i meccanismi delle Nazioni Unite ma comunque è chiaro che vi sono due tre quattro soggetti fondamentali gli altri non contano assolutamente niente niente
Se non per spartirsi le lire che che corrono a fiumi
Attraverso le varie associazioni delle Nazioni Unite
Allora il problema che vuole rilanciare i nostri amici eh
Chi sono chi possono essere questi tre quattro in pelo io pensavo speravo la nostra utopia l'Europa si costituisce come forma politico unitaria in grado appunto di essere lì
Ma allora è chiaro che non è possibile farlo appunto se si mantengono
In determinati campi sovranità nazionali
Per comparare sia Russia Cina Stati Uniti deve essere una unità politica europea una una Stati Uniti ed Europa devono essere non c'è dubbio
Venti allora non è possibile utopia vai vedremo le prossime generazioni allora togliamo l'euro togliamo l'Europa c'è siamo di parlare troppo sono stanco di parlare d'Europa non ne posso più
L'impotenza europea è talmente palese
Che fintanto che non si discuterà atto uno dei progetti concreti per trasformare questo qualcosa in Stati Uniti d'Europa è ormai diventato retorico parlarne retorico
La sua impotenza di drammatica su su su questioni tragiche come quello appunto Siria in Libia eccetera eccetera
Allora
Vogliamo parlare di di come è possibile
Concepire una un una nuova intesa perché appunto secondo dopoguerra è stato determinato bene o male dall'intesa badate l'all'intesa tra i due titani che avevano vinto che avevo che avevo vinto l'Apocalisse
Che erano usciti vincitori dalla poca liste
Bene o male c'era questa questa intesa ha retto al retto i momenti anche drammatici simili
E con la capacità sempre di decentrare la guerra ma c'erano queste sfere di influenza precise cioè e poi grandi potenze mantenevano dei confini precisi fasulli attraverso dittatori in modo efferato bene bene male ma insomma e
è un equilibrio era un equilibrio nel primo politico non potendo il tipo che dicevo
Ora
Sono ancora in grado di farlo secondo voi
Hanno ancora qualcosa a che vedere con quelle potenze io dubito anche in base a quello che diceva Mauro ma comunque sono soggetti fondamentali in più c'è la Cina
E come si giocherà la partita tre
Senza mentre dentro altri altri altri soggetti perché credo che ce ne sono altri ma al momento sono questi tre che determineranno le sorti
E all'interno di di come si sistemeranno i rapporti tra questi tra agli imperi si decide con la come vanno a finire alle Province
Il destino della Mauritania non si decide non si decide crisi decide ha detto come vanno le guerre tra Roma i partiti
Ecco allora cinquanta it tra questi tra i soggetti secondo voi poco
Ecco
Quale potrà essere l'evoluzione dei rapporti poi io sono convinto che che è lì che è lì che si può determinare un equilibro tale per cui noi potremmo avere anche il tempo di metter mano alle trasformazioni delle nostre interne democrazie
Ed è il tempo prima semplice collassa e non l'avremmo il tempo
Anche per pensare alle riforme europee necessarie e magari a salvare il salvabile della nostra piccola democrazia
Va bene ma io credo quel filo di ragionamento il ragionamento che abbiamo sviluppato fin qui porta a dire che che l'Europa è chiamata a una grande responsabilità
Io penso che uso l'espressione risotto Massimo
Che se c'è un soggetto che può esperire una potenza democratica questa è l'Europa
Cioè io sono è ovvio insomma no tu devi fare i conti con la Cina miliardo trecento milioni di persone laiche l'economia cresce il dieci punti su PIL all'anno
Devi fare i conti con l'India un miliardo di persone anzi facevano ancora di più diventeranno più grande dei cinesi sette otto per cento all'anno di crescita la loro economia devi fare i conti con tutte le medie potenze che oggi sono nel mondo dall'Indonesia al Messico e Sudafrica alla Nigeria al Brasile e via di questo passo
No la dei coloni è speciale non politiche sono l'Europa ossida il fisico o non ce la fa non c'è nessun Paese europeo da solo neanche la Germania che è in grado di reggere questo mondo
Lorenzo è questo mondo se l'Europa mette a fattor comune no
Tutte le diciamo le risorse dal punto di vista finanziario tecnologico culturale sociale e politico di un continente che appunto avendo quell'accumulo di storia di civiltà se mette in campo la sua potenza come tale
è il soggetto che può giocare una partita decisiva per cui per questo
L'Europa è una prospettiva forse se posso dire del
Non è più una scelta nel senso che è una necessità
No poi certo pedicello ma la devi scegliere perché è una necessità o ti metti dentro quella dimensione e l'Europa è l'unica in grado perché appunto è una potenza democratica poi con tutti i problemi che la democrazia che di cui abbiamo parlato questa sera però la sua forza sta nella democrazia e è l'unica diciamo grande soggetto che può porre il problema appunto per esempio proposto prima
Di una costituzionalizzazione di una civilizzazione della globalizzazione del suo modo di essere
è l'unico soggetto che può fare una grande battaglia su scala mondiale sui diritti umani e sui diritti civili perché appartengono ai suoi valori fondativi
No
è l'unica potenza che può fare un ragionamento
Sulla sulla dimensione sulla diciamo sulla globalizzazione anche nella sua dimensione sociale
Perché c'è oggi una questione fondamentale perché poi
Molti degli aspetti di competitività che ci indeboliscono cioccolato tale forma di tant'è che partono dal fatto che noi abbiamo un modello sociale
Di welfare di tutele di protezione che in altri continenti non c'è quindi allora l'Europa è diciamo il soggetto che può appunto condurre una battaglia e quindi però deve costituirsi come tale e quindi deve fare un salto
Oggi l'Europa in mezzo al guado nel senso che al tempo stesso un soggetto istituzionale sovranazionale con tutta una serie di
Prerogative e competenze istituzione ma poi viva in gran parte
Di quello che gli Stati nazionali gli consentono di fare perfino con
C'è quando c'è una crisi come quella di tra l'Ucraina e la Russia
A parlare con punti che Porsche Encore non va Iunca ramo che aveva malanno Hollande e Merkel è chiaro che tu hai detto una cosa molto precisa che il potere sta nelle cancellerie non sta recente gli hai dato un segnale no secondo me è negativo
Che ti deve portare a dire che se vuoi costruire un'Europa che sia una una potenza e capace di essere un attore globale come si dice capace di costruire quelle intese con gli altri grandi attori globali che sono nel modo gli Stati Uniti la cena in primo luogo Betti deve dare appunto una come dire una configurazione che ti faccia essere un soggetto politico unitario soggetto istituzionale unitario un soggetto dotato di una sovranità che si appare alla sovranità di quelli con cui puoi fare l'accordo con i falli intende lui fare impatto per governare il modo
Che io penso finito è costato più lungo prima che ve ne sono prego
Perché questa è la scelta che sta davanti a noi ed è una bandiera
Che io penso
La sinistra per prima deve prendere le sue mani
Penso anzi che le prospettive di una sinistra che adesso vive a Forlì una fanno in tutti i Paesi come sappiamo sono legate in modo fondamentale questa battaglia
Dalle nostre difficoltà erano diciamo riconquista un ruolo la sinistra in Europa si assume questo tema
DS della forza politica che fa una grande battaglia perché l'Europa si costituisca appunto come quella potenza democratica che forte della sua storia dei suoi valori è in grado
Di affrontare le sfide nuove del mondo si mette davanti grazie
Nelle incognite che abbiamo davanti ci sono alcuni elementi che dobbiamo analizzare la Cina ha bisogno di stabilità
La Cina ha bisogno di stabilità c'è un imperialismo economico
In giro per il mondo da da parte cinese ma ha bisogno di stabilità all'interno per consolidare questa crescita e perché non sappiamo gli effetti indotti di questa crescita col benessere delle popolazioni cioè non sappiamo quel quale sarà il rapporto tra
L'acquisizione di benessere e la richiesta di libertà
Siamo alla prova della richiesta di libertà qualcuno teorizzato che il mercato porta la democrazia
Qualcuno teorizzato che il mercato potrà democrazia per ora non ha portato però siamo di fronte a questa prova quindi la Cina la più interessata alla stabilità
La Russia
L'Occidente ha fatto l'errore di pensare che la dimensione imperiale fosse la dimensione sovietica
Mentre la dimensione imperiale era preesistente al suo pietismo c'è pietismo la Inter
Per Pretato modo suo con la corazza staliniana e con il controllo dei popoli e dell'Asia e poi dei Paesi satelliti
Sette ma la vocazione imperiale di quel paese è una vocazione eterna e quindi Putin avuto bisogno
Di affermare il suo ruolo internazionale dia di affermarsi come grande attore internazionale e insuccesso che Putignano per quello che posso capire il successo che Putin ha nel suo Paese il consenso che poteva nel suo Paese e proprio perché ex quando parli con io gli amici russi ti dicono perché c'è stato un epoca dopo la caduta del muro di Berlino in cui noi abbiamo dovuto subire delle umiliazioni
Quindi la Russia è un attore fondamentale questo tavolo la vera incognita Massimo eh sono gli Stati Uniti
La vera incognita sono gli Stati Uniti per il ruolo che Trump vorrà giocare
E ed è molto difficile fare previsioni questo riguardo perché guardate soltanto la velocità in cui cambia la giostra dei consiglieri e della squadra di Governo degli Stati Uniti ma mai successo in precedenza con i sull'amministrazione appena insediata che ci fosse un turnover così violento poi c'è l'Europa
Poi c'è l'Europa
Noi abbiamo una moneta nuda che non ha il volto di un soprannome su nessuna delle due facce
Senza un esercito che la difenda senza un ministro degli esteri in grado di spenderla politicamente nei teatri di crisi del mondo Piero parlava dell'Ucraina ma pensata Medioriente che vicino casa nostra dove noi non abbiamo alcun ruolo
Nella bellezza di qualcuno di contare con come come ministro degli esteri di un singolo Paese
Si dice cioè sono arrivati a dirlo Merkel francesi Macron ieri ha di nuovo insistito sulla necessità che l'Europa prende una fisionomia politica istituzionale autonoma ma si è detto che si soprattutto bisogna avere un ministro
Del bilancio dell'economia delle finanze per armonizzare le politiche fiscali le politiche il Bilancio di tutti i Paesi
Ma l'urgenza di un ministro degli interni europeo che è una cosa che che non ha ancora detto nessuno dei leader dei Paesi un ministro ma l'emergenza degli immigrati comporta prima di tutto un ministro degli Interni europeo che vada
Vada nei luoghi dove a viene infrangersi l'onda migratoria
E non scarichi sulle spalle di Minniti o del ministro greco o del ministro spagnolo quindi occorre una politica degli interni
Gestita da un soggetto unico a nome dell'Europa che e automaticamente le regole si conformano e non tutto viene scaricato al di là degli accordi di Dublino del Trattato di Dublino non tutto viene scaricato su Paesi più esposti per un puro dato geografico
E naturalmente occorre un ministro degli esteri o con un governo europeo
Siamo di fronte a un passaggio fondamentale
Gli Stati nazionali non possono reggere per una questione di dimensioni come diceva bene Piero prima
Tu vai a parlare nel sui grandi scenari di crisi mondiale e aiuto un un contenuto di sovranità e e e un perimetro una superficie che che tu rappresenti che i
Non può proporsi come mediatore di conflitti ma soprattutto perché non
Non si regge
Una delle ragioni della crisi che c'è oggi della disaffezione dalla politica della crisi della democrazia
Ecco questa sproporzione tra la dimensione degli Stati nazionali e la dimensione sovranazionale dei problemi prendiamo le tre crisi che pesano sulle persone che pesano sugli Stati che pesano su ognuno di noi
La crisi migratoria
La crisi della sfida che viene portata anche a casa nostra dal terrorismo internazionale e la crisi economica che anche se è finita
Ha una coda di crisi del lavoro che e importantissime pesantissima perché attraverso il lavoro passa la cittadinanza effettiva degli individui c'è la possibilità di emancipazione di realizzazione
Di di acquisizione dei dei dei diritti sociali della soggettività persino della soggettività politica quanta gente l'ha trovata attraverso il lavoro e non mi riferisco soltanto le fabbriche
Del Novecento oggi c'è una sproporzione assoluta in questi termini il cittadino sente che i problemi che ha di fronte queste tre grandi crisi hanno una dimensione che supera gli Stati nazionali
Però a chi si può rivolgere si rivolge ai governi del suo Paese ai partiti del suo paese al Parlamento del suo Paese per cercare tutela e non la trova perché i governi sono scavalcati da questa dimensione tutto questo comporta anche
Delle conseguenze di tipo sociale
Esisteva una tutta una fetta di popolazione che vive ormai nella dimensione transnazionale dei flussi economici dei flussi d'informazione
E che si può totalmente disinteressare per la prima volta nella storia delle democrazie i colpi di quella fetta di popolazione che vive nei sottoscala degli Stati nazionali
L'uno non sa più nulla dell'altro nel senso che per la prima volta
Piero prima parlava della dinamica tra i vincenti e perdenti della globalizzazione i vincenti della globalizzazione possono fare a meno dei perdenti il ricco può fare a meno del povero non è mai successo è venuto meno quel vincolo
Che legava col vincolo di destino dentro naturalmente dell'opportunità completamente diverse e dei percorsi di vita completamente diversi consentiti contemplati garantiti dalla democrazia
Esisteva un vincolo di destino che abbiamo semplicemente chiamato società tutto questo sta venendo meno perché Enrico può fare a meno del povero
Quindi come possiamo ricondurre tutto questo la dimensione soltanto degli Stati nazionali e il cittadino per primo è il Forgotten mentre l'uomo dimenticato per primo
Che capisce che lo Stato nazionale non può rispondere ai suoi bisogni e infatti cosa succede non va a votare
Ma perché non va a votare mica perché si è svegliato un mattino di cattivo umore non va a votare uso una formula di Bauman perché la posta bassa
Sente che la posta e basta cioè lui dice che io vada o non vada nella materialità e nella quotidianità della mia vita non cambia niente ma questo è drammatico perché
Più il fondamento non scritto della democrazia e nella capacità di distinguere della possibilità di non è vero che tutto uguale che si può fare di ogni erba un fascio che bisogna rifiutare ogni cosa in blocco esista è sempre una possibilità di distinzione
E lì che c'è il la mia libertà nelle riserve nel vedere questa possibilità di distinzione nell'essere nell'essere capace di coglierla e nel farla valere
Però è cittadino stesso che che che riconosce che questa dimensione insufficiente
Per cui la questione dell'Europa è una questione ineluttabile qui si misura il fallimento di due o tre generazioni la nostra sicuramente tutto ciò che abbiamo in temi di processo democratico di istituzioni democratiche l'abbiamo ereditato tutt'al più potremmo dire di aver fatto della manutenzione cattiva
Della cattiva manutenzione perché non è certo soltanto colpa nostra
Ma consegniamo i nostri figli un Paese che ha un disordine per tornare le alla frase che ho usato Massimo e l'inizio enormemente superiore a quello che ci avevano lasciato i nostri padri che pure venivano dopo la guerra vedevo un Paese che doveva ricopre talmente ricostruirsi
Però si misura fallimento della nostra generazione e ormai della generazione successiva a cui tocca questa prova decisiva
Sì
Ma l'ordine
L'ordine
Che che chi si ereditato derivava dal fatto che
Questo riguarda noi come tutta Europa che eravamo centrali
Magari ce ne accorgevamo ma eravamo centrali
Nel negli equilibri geopolitici dopo la seconda guerra mondiale l'Europa era comunque centrale e il suo sviluppo e sta è avvenuto tutto all'ombra
Della della e del conflitto della competizione tra i due grandi Titanic e l'Europa era lì al centro
Era assolutamente decisiva Italia anche e io credo che vi sia un rapporto di proporzione tra qualità del ceto politico in questa situazione
E lì nessuna delle due grandi potenze poteva permettersi un un ceto politico sconclusionato e sgangherato
Perché perché i Paesi europei svolge un ruolo fondamentale in quel delicatissimo equilibrio
Quindi bisognava e ci volevano i Fanfani ci vogliono in modo ci volevano i Togliatti ci vogliono i Berlinguer c'è poco da fare
E questo era il gioco che faceva
Una
Grazie eccetto certe ore anche i valori ma
Ecco tante cose è una classe pure ma qui i discorsi diventerebbe quando io sento dire sì la qualità del ceto politico ma la qualità del ceto politico deriva dalla collocazione che il tuo paese a in quel momento nella negli equilibri geopolitici
Se centrale quella collocazione o se non lo è adesso del tutto periferica di conseguenza secondo da dove viene quel ceto politico e i grandi ceti politici vengono dai grandi sconquassi
Io non conosco un grande ceto politico che non venga da rivoluzioni da guerra eccetera e quello di cui parliamo il cui ordine abbiamo ereditato veniva dal grande sconquasso
Ora di nuovo tutto quanto quindi queste questi queste dinamiche proprie classiche diciamo così del del dell'evoluzione politica non non sono più attuali quindi il problema è come dire gettare un po'il cuore oltre l'ostacolo e vedere se su un grande progetto non perché tu vieni da grandi cose certe ma su un grande progetto cioè quello appunto degli Stati Uniti d'Europa tu puoi costruire se ti muovi come coraggio con realismo con coerenza in quella direzione tu puoi costruire un ceto politico che c'è un ceto politico di oggi
Appunto da Stati Uniti d'Europa
Che oggi appunto
Non può esserci ma non perché la gente oggi sia più scema di una volta
Perché la situazione geopolitica politica Spielberg singoli stati è questa perché uno potrebbe dirmi ebbe e scura questo discorso della debolezza degli Stati e anche allora no anche allora e c'erano degli piccoli Stati e poi c'erano i due grandi colossi
La Cina va be'lasciamola stare due grandi colossi
Va be'non c'era lì in via va be però i due grandi colossi c'erano pure gli Stati contavano no
Gli staterelli europei non erano staterelli allora una causa è quella che avete detto globalizzazione eccetera l'altra era che l'Europa era comunque oggettivo oggettivamente centrale nel nell'incontro scontro tra due grandi colossi
E quindi e quindi tutti e due giocavano sul campo europeo con estrema attenzione tutti e due avevano assolutamente bisogno di aderire nel campo europeo degli interlocutori di grandi capacità
Perché era lì che si decideva lo sedici devono allora le sorti del globo sono fino alla caduta del Muro le sorti del Global come si decide un sostanzialmente tra i due grandi titani ed Europa
Ora non è più così e questo sta sconfinando tutto sta sconfinando anche il nostri cervelli perché appunto quella sensazione di mancanza di chi ci governa chi governa e chi Ikea chi chi ci orienta
è una sensazione gravissima soprattutto per le democrazie soprattutto per le democrazie
Perché Chieco e chi è abituato a essere comandato soffre infinitamente di meno una situazione di questo di questo genere di chi invece comandato a partecipe chi è abituato a partecipare uno crede di partecipare ad un processo di decisione che è stato il caso nostro fino ad un recentissimo un recentissimo passato
Devo Mauro due battute di di speranza
Ma io credo che almeno e diciamo noi abbiamo condotto dalla riflessione perché siamo gente che ha speranza
Soltanto che la speranza non è velleitario ma illusione vitali no se si a per l'età
Ma ma
Ma io penso che lo per le ragioni che abbiamo detto il futuro dell'italiano e non lo penso non lo possiamo pensare separato scisso dall'Europa e dalla prospettiva abbiamo disegnato
Questo bisognerebbe che diciamo fosse cosa di cui ci fosse maggiore consapevolezza mentre sappiamo che uno dei grandi temi che percorre diciamo il dibattito politico presso lo riassumo perché è tardi
Se l'Europa si conviene uno c'è una parte del mondo politico che spiego ogni giorno agli italiani che ci perdiamo a stare in Europa e che anzi se non ci fossimo staremo meglio
Con l'illusione che se mi faccio Piccolomini difendo meglio in un mondo grande se ti fa il piccolo socio più piccolo non ti difende la certo meglio France al contrario no ed io penso che
U questo è uno dei grandi temi che tra l'altro
A che fare con l'identità del partito democratico è una cosa che secondo me si è spesso come dire sottovalutato e che quando nasce tra democratico poi con tutti i problemi che ci sono stati e ci sono però prenotate Conacem dall'incontro delle tre culture europea in vista di questo Paese
Destra grande cultura europeista di questo Paese
La cultura democratico popolare che attinge all'europeismo e De Gasperi la cultura della sinistra che attinge a un europeismo diciamo che ha avuto una serie personalità significative penso Giorgio Amendola paterne uno
La cultura liberaldemocratica europea diciamo da Spinelli Ernesto Rossi a tutto quello che volete le tre grandi culture europeiste di questo Paese sono si ritrova nel Pd direi io la dico così l'Europa forse latore modello maggiore forza e uno degli elementi costitutivi del reato è uno degli elementi di identità del Palio e una delle cose che ci distingue da altre forze politiche e dobbiamo esserne più consapevole perché siamo sopra e questo allora assumiamo la questione del di come si rilancia quello nel modo in cui abbiamo detto
Il ruolo dell'Europa eletti e ne facciamo una bandiera e intorno a questo costruiamo il programma del partito democratico su tutte le variabili
E perché le allora di ripensare la politica economica depressa la politica sociale per il Paese alla politica estera per ripensare la politica
Del diciamo diplomatica di relazione di alleanze dentro
Questo questo questo approccio assume l'Europa come diciamo
La bussola
Il il valore fondativo e al tempo stesso la bussola della tua politiche è con Lockheed
Tutte le tue scelte dentro questa scelta e io penso che questo per esempio un elemento che darebbe molta forza parleremo fra
E e che gli come dire consentirebbe di giocare un ruolo non solo in Italia anche in Europa molto forte per
Non c'è dubbio che oggi
Se guardo la sinistra europea il paradosso che viviamo è che
Noi in Italia vediamo tutti i guai al partito democratico poi alziamo lo sguardo oltre il confine scopriamo che e può democratico ancora nel capo sesta europea una delle forze politiche più grande più forti il tutti gli altri partiti di con affanno tra l'altro secondo me
Perché gli altri partiti arrivano oggi a fare ragionamenti che noi facemmo dieci anni fa e ci portarono a fare quindi
Lo ricordo come fu
Accolto
Tra il due mila sei due mila sette quando andai da tutti come segretario dei DS da tutti i leader socialisti europei a spiegare perché facevamo il PD
Concetti cinismo diffidenza
E qualcuno quella dove uno stravagante adesso tutti i partiti socializzazione ragazzi si pongono temi che sono quelli che ci siamo posti dieci anni fa no
Poi vedremo tutti insieme che risposte daremo quindi l'Europa come variabile fondamentale io la la grande speranza la filoni
Cioè il tema che noi dobbiamo giocare questo e su queste a tornare modo che una parola che è stata una parola sempre la sinistra futuro
Tornerà a essere loro la speranza e la fiducia mentre oggi futura luogo dalla paura
Futurologo dell'ansia dell'angoscia perché non so quale sarà il futuro di mio figlio non so quale sarà il futuro meno non so quale sarà il futuro del mio Paese
Il futuro è una parola che no
Siamo stati tutti allevate a pensare che il domani sarebbe stato in ogni caso Migliora nel senso che ti dava più opportunità di di ieri
In questi anni
Si è dubitato di questo e ci sono stati dinamiche process che hanno dato la dice quel dubbio
Allora noi abbiamo bisogno di tornare a fare in modo che il futuro sia un luogo dalla speranza e non sia luogo della paura e questo va costruito con una politica che sia capace di affrontare tutte le sfide che abbiamo davanti e io penso che il modo più adeguato per farlo
è assumere la dimensione europea come io sono partito nel ragionamento Athos abbiamo fatto le stasera da darvi alcuni dati demografici e sono partito da un dato non avevo che secondo me dirompente quello dell'Africa
Oggi dall'Africa si sta occupando la Cina
Voi andate in tutti i Paesi africani si sono cinesi dappertutto
Perché hanno capito che lì si gioca una cosa fondamentale del prossimo di questo secolo
L'Europa assume col suo bagaglio
Di valore di di capacità politica di potenziale economico di
Potenza tecnologica il tema
Il quattro miliardi di persone che la creazione del secolo vivevano lei
E fa di una strategia per quel continente uno degli assi fondamentali della sua politica estera del suo sistema di relazioni fa di quel tema uno dei temi di concertazione con i grandi
Altri paesi allora io penso che la variabile fondamentale è questa qua e su cui su questo preciso chiamo il futuro io
Siccome sono abituato a pensare che sono un ottimista se non avrei fatto le scelte che ho fatto la mia vita no no pur ripetendo tutti i problemi di cui abbiamo discusso questa sera penso che abbiamo anche di fronte gigantesco opportunità
Comunque le abbia il problema è come ce le giochiamo
Il modo migliore per giocarsi alle scommettere appunto sull'Europa come il grande attore che può rilanciare diciamo
Un futuro che non sia di paura a un futuro che si appunto di opportunità di speranza di certezze che sono le cose che poi i cittadini ci chiedono gravosi Mauro
Ecco le conclusioni
Mi ero ha detto una cosa che riprende l'inquietudine di Cacciari all'inizio cioè si si sta
Arena andò quel disegno che abbiamo avuto di poter governare i processi della storia o comunque di dare delle da dare delle regole
Dare dei binari su cui la la storia scorreva cioè viene viene qui a finire a un certo punto il concetto stesso di progresso come l'abbiamo inteso in particolare si distrae
Ma viene a finire una storia lunghissima partire dall'i Ciclopi Deal cioè di pensare di di mettere ordine al mondo la bomba la regressione della bomba ci dice questo ci dice proprio questo riemergono delle paure primordiali
Allora come possibile pensare a quello che deve succedere una politica italiana senza pensare che ci vuole un big bang culturale
Culturale come è possibile che tutta la discussione su quello che sta capitando in Sicilia
Come come proiezione di future alleanze nazionali avvenga fuori da ogni perimetro culturale
Ma ci sarà pure una differenza tra fare un governo pensare di fare un'alleanza di centro sinistra o fare una roba come Alfano e la differenza e culturale prima ancora che politica
Ci sarà pure una differenza per Berlusconi se essere l'uomo del Partito popolare europeo della responsabilità d'che che la Merkel ha marcato in Europa oppure farsi fare un'OPA da Salvini o contendere i cui voti a Salvini e prendere una deriva sopranista dopo che la le Pen ha perso in Francia ci sarà una differenza che il culturale di opzione culturale
Ci sarà un problema se ci sarà un problema se la cultura politica
Di di cui non possiamo fare a meno liberismo ma che ci ha portato dritto dentro la crisi a partire dallo dalla Lehman Brothers in poi
E la cultura egemone adesso che la crisi sta finendo e non c'è non dico un'alternativa ma un'obiezione culturale un pensiero concorrente
Un pensiero concorrente e se la sinistra non è in grado di fare questo che cosa fa il deficit della sinistra c'è un deficit culturale se tu chiedi un uomo del PD oggi sei laico ti dice dammi tempo fino a mercoledì per pensarci
In quanto ma il problema non è dell'uomo del PD il problema è che i partiti il partito che Piero conosciuto Massimo è stato parlamentare erano prima di tutto delle grandi agenzie culturali
Erano anche delle scuole culturali e li veicolava lo quei valori di cui facevi parlavi prima e per questo che selezionava una classe dirigente a cui si chiedeva prima di tutto di saper leggere e scrivere
Allora per chiudere con la parola di speranza ma chi più di una sinistra se guardiamo sulla carta e ingiuria potrebbe essere in condizione
Di recitare le parole della solidarietà nei confronti di gente che chiede soltanto di poter vivere
Che non chiede lavoro lo chiederà dopoché nonché dei diritti di cittadinanza che vengono lavoro ma chiede soltanto di poter appoggiare i propri figli su una sponda di libertà
Di libertà spesso dalle carestie dalle guerre dall'oppressione e di poter sopravvivere allorché chi è in condizione chi più della sinistra sarebbe in teoria in condizioni di mettere insieme
Le ragioni di questi ultimi del mondo con le inquietudini delle persone che spesso sono le le fette più fragili della nostra popolazione
Gli anziani che vivono nelle zone più periferiche del Paese che vivono da soli che non sono mai usciti dai confini dell'Italia e che si trova nei giardini sotto casa al mondo rovesciato e non hanno gli strumenti per poter padroneggiare tutto questo
Ma chi ma chi dice che non si possono mettere le ragioni degli ultimi con le ragioni dei penultimi che non si possono tenere insieme
Che non si può governare tutto questo ragionando sulle cose e questo il vero modo di difendere la civiltà italiana dei nostri padri delle nostre madri non quello di tramutare la in un'ideologia di respingimento
E e di consegna alla morte
Quindi il territorio per la sinistra c'è ma occorre un ripensamento culturale forte di cui non si vedono i segni secondo me
Viviamo ringraziamo
Ringraziamo Piero ringraziamo Mauro
Sì
Bene
Bene bene applausi a Mauro applausi bene
E continuiamo con il nostro Festival grazie