Costituzione del Movimento "Alleanza Liberale"

Carpi invitato al tavolo della presidenza
Fusione
Che partecipiamo a la cerimonia
Chi nascita dell'Alleanza dei liberali
Di Alleanza dei liberali si è parlato fra qualche anno
L'una serata milanese alla quale partecipavano insieme a Valerio Zanone alcuni dei presenti amico lunatica ruba oltre al sottoscritto
Si era avvertita questa necessità di aprire le porte nell'organizzazione burocratica dei liberali per fare entrare un'aria più mosso più viva
E dopo alcuni anni appunto siamo
Al momento costituente
Non è che sia deluso del fatto che abbiamo impiegato questo tempo
Perché quell'iter naturale dei liberali italiani che Valerio Zanone
Non avendo fra i suoi difetti quello della precipitazione
Credo abbia voluto pensarci bene
E quello che mi conforta il fatto che oggi la costituzione di questo movimento l'apertura di questo dialogo è consigliato più dalla prudenza che dall'ardimento
Como quindi la speranza di un esito felice di queste nostre iniziative
Lascio la parola all'amico Lunati che è presidente onorario della Fondazione Einaudi e presidente della Touring Club Italiano
Cari amici
Con gioia veramente che mi trovo qui
A parlare e
Avete sentito sono ancora presidente onorario della Fondazione Einaudi quindi anche nel ricordo di questi nostri padri spirituali
Che vorrei dire alcune cose a voi
Ieri leggevo sul Corriere della Sera
Un pezzo di Giulio Giorello che un filosofo
Che ricordava la morte di Croce come ricordata in questi giorni un po'da tutti quarant'anni fa
E diceva il bene e il male diceva Croce ha sbagliato Croce non ha capito la scienza Croce diceva che la scienza erano un insieme di Pseudo concetti eccetera
E io leggendo questo pezzo mi sono accorto di quanti equivoci ancora ci siano sul pensiero liberale e Croce aveva capito bene in quell'epoca
Che era percorsa dal pensiero positivista che
Un eccesso di scienza
Nelle discipline umanistiche non è positivo e negativo tant'è che nacquero alla fine dell'Ottocento si svilupparono fino ai nostri giorni
Lei ideologiche
Scientifico che il socialismo scientifico è in atto proprio per affermare delle verità che dovevano essere eterne
E per fortuna Croce
Aveva capito che le ideologie eterne non esistono
E proprio questa mia divagazione
In apertura succo cento è una più che una divagazione è una affermazione di quanto siano ancora attuali i pensieri dei nostri maestri
Devo anche dire che il filosofo di cui parlarono Giorello conclude questo suo pezzo su Croce dicendo B ormai parafrasando quel che disse Croce a proposito del cristianesimo ormai non possiamo non dirci Crociani
Siamo ormai tutti torcere e diciamo questa mattina noi possiamo affermare con forza che tutti non possiamo non dirci liberali
Ora
Il liberalismo
Così pervasa alla società del pensiero liberale per cui è quasi superfluo affermare queste cose
La libertà ormai è un faro centrale
Perché comprende tutto l'agire politico ma la libertà ha due volti
Che si esprimono e in due concetti
La tolleranza e l'intransigenza
Chi si è formato sul pensiero liberale a letto i trattati sulla tolleranza di giorno
Ma ha sempre anche visto come contrappeso alla tolleranza il concetto dell'intransigenza
E vi sono epoche in cui deve prevalere l'una e vi sono epoche in cui deve prevalere l'altro
Il pendolo ebbene che oscilli in questo modo
Oggi a mio avviso ebbene
Che l'intransigenza
Sia in misura superiore alla tolleranza
Perché stiamo attraversando
Un momento che io non esito a dire rivoluziona
Le rivoluzioni possibili sono queste
Non quelle cruente
Anzi
Quelle cruente sono doppiamente deprecabili
Perché sopprimono fisicamente gli avversari
E creano dittatori
Ma non tutti purtroppo hanno capito che in Italia oggi si attraversa un periodo rivoluzionario
Perché c'è stato un lungo periodo di assuefazione
La gente mitridatiche Zatta come si diceva una volta
Nessuno slogan ha avuto più successo di quello del Gattopardo cambiare tutto perché non cambi niente
La gente rifiuta la politica
Anche e soprattutto per questo
Non ci crede più
Pensa che il chi fa politica è persona disinvolta
Che non si possa fare diversamente che sarà sempre così
Ebbene noi siamo qui a dire che non è vero
Che si può cambiare
Che è ancora possibile una grande tensione morale
Che è ancora possibile una grande passione civile
Noi della società civile
Come si usa dire di questi tempi ci siamo risvegliati
Da un imperdonabile lungo sonno
E siamo profondamente convinti che è nostro dovere finalmente partecipare
E compariamo in pubblico
Con una forte carica di intransigenza e consentitemelo anche di dire di indignazione
Occorre ancora essere capaci di indignarsi
Non aver paura di essere bollati come moralisti
Non aver paura nel dire che non c'è differenza fra chi ha rubato molto e che ha rubato poco
L'Italia
è ricchissima di gente onesta
Che ora dopo tanto tempo ha trovato la forza di indignarsi
Dice la Bibbia
Temete la collera della gente mite
Il nostro è un Paese straordinario
Laborioso generoso onesto
Si merita ben altra classe dirigente
Bisogna ricostituire quella ed è possibile
Tra i giovani è fra i vecchi
L'onesta la fantasia
La capacità creativa
E progettuale
La capacità gestionale seria e produttiva non hanno età
Il primo dovere ormai finite le grandi ideologie finite le grandi tensioni fra Est e Ovest
E quello di gestire la cosa pubblica
Deve terminare
Quell'eccesso di professione di professionali ISMU pro politico
E deve terminare il saccheggio del pubblico denaro
Ogni cittadino deve prepararsi per dare un po'del proprio tempo alla politica
è un dovere e il primo dei dove io auspico
Che tutti sentano questo dovere
E che ciascuno posso dedicare un tempo determinato della propria vita alla gestione della cosa pubblica
Io auspico anche che gli incarichi politici
Siano sempre attento bene
Che non si possa essere ministri a vita
O parlamentari a vite
Che ci sia distinzione netta
Fra ministri e parlamentare
Molte di queste cose sono già nella via molte si stanno già sperimentando bisogna pensare ai giovani
Che in larga parte sono impegnati seriamente negli studi e nel lavoro
Bisogna che i migliori non si chiudano nelle proprie attività esaltando le come l'unico rifugio possibile in una società corrotta
Bisogna ancora crede al primato della politica
Ma dobbiamo affermare con forza
Che non si può far politica senza una moralità netta
Spesso i politici per giorni tendono a confondere le idee alla alla gente
Io mi ricordo molti anni fa nella mia vita di lavoro
Erano frequentemente in Sudamerica
E in Brasile vidi un candidato le elezioni politiche
Che usava questo slogan votate per me perché rubo ma faccio
è un fatto vero Vernet aneddotica
Ora non si può accetta queste cose né in Italia in Brasile né qualunque altro paese del mondo
Non dobbiamo lasciarci confondere le idee
Abbiamo alle spalle una grande
Eredità di valore
Quelli del Risorgimento
Della resistenza alle alla dittatura
Della difesa di tutte le libertà
In questo laborioso dopoguerra
Abbiamo soprattutto grandi capacità di intraprendere di creare ricchezza
Abbiamo uno spirito solidaristico profondo c'è una cultura comune fra tanti di noi
Ci sono valori comuni fra laici e cattolici
Nei momenti difficili occorrono uomini ancora capaci di grandi speranze
Spesso ci ha guidato la forza dell'Utopia
Ma ora ci deve guidare l'onestà nella gestione del patrimonio enorme di valori materiali e spirituali di cui ancora siamo dotati
Amici mobilitiamo sì
Io mi auguro che oggi ventidue novembre mille novecento novantadue
Nasca qui a Roma un grande patto fai liberali con e senza tessera
I liberali che sono la grande parte dell'Italia onesta
E malgrado tutto ancora ottimista grazie
Prende ora la parola il professor Antonio Martino
Cari amici c'è stato un momento
Quando è venuto giù è crollato
L'intero comunista
In cui qualcuno
Si è illuso
Che il liberalismo avesse trionfato
Che la storia fosse arrivata
Alla sua fine
Che il dibattito sulle ideologie
Avesse perso di significato col trionfo
Della società liberaldemocratica
Se quella prospettiva fosse stata corretta
Non ci sarebbe più stato bisogno delibera
Quell'ubriacatura è durata poco
Col tempo all'entusiasmo di quei giorni è subentrata la consapevolezza di una crisi
La crisi grave
Estesa che riguarda molti aspetti della nostra vita organizzata
Ora il dibattito attualmente in corso nel nostro Paese
Mi ricorda un'osservazione dichiara il Johnson
Un grande economista canadese
Prematuramente scomparso
Il quale soleva dire
L'opinione pubblica delle nostre società dedica enormi energie e considerevole indignazione morale ad attaccare i sintomi anziché le cause dei suoi problemi
A me sembra che questo è quanto accade oggi nel nostro Paese
Noi abbiamo una crisi dalle molte facce
E si sta diffondendo sempre più l'idea che la crisi abbia la sua origine nelle imperfezioni nei limiti e le storture
Del nostro sistema elettorale
Io vorrei al riguardo esprimere qualche perplessità
E partirei dalla ovvia constatazione che tutti i sistemi elettorali conosciuti sono oggi in crisi
Gran Bretagna il sistema uninominale maggioritario viene largamente criticato perché scarsamente rappresentativo
Un numero crescente di persone in Inghilterra sostiene la desidera abilità di un passaggio alla proporzionale
Negli Stati Uniti
Fenomeni patologici della vita politica sono ampiamente criticati noi per esempio denunciamo
La partitocrazia l'invasione dei partiti
Nella vita si civile e riteniamo che ciò sia dovuto all'esistenza dei partiti resa possibile dalla proporzionale
Ma negli Stati Uniti dove non c'è la proporzionale
Esistono fenomeni come l'ho Brollo in lobby Rolling significa che un senatore di un partito appoggia una proposta cara al senatore di un altro partito purché questi in cambio appoggi la sua di proposta
E questi rappresentanti del popolo si danno a difendere progetti volti a favorire gli interessi particolari del collegio elettorale da cui vengono
Negli Stati Uniti cresce
Il movimento che chiede la limitazione alla rieleggibilità
Si dovrebbe impedire e la classe politica si schierò Pizzi che sia sempre la stessa
E porre dei limiti alla rieleggibilità e in crisi che si parla di un maggiore spazio alla proporzionale il sistema elettorale francese sono in crisi in altri termini
Tutti i sistemi elettorali che noi conosciamo
La causa quindi dei nostri problemi non è il tipo di sistema elettorale nella soluzione dei nostri problemi può essere rappresentata dalla modifica del sistema elettorale
La mia interpretazione e che ad essere in crisi e qualcos'altro
La regola della maggioranza è tollerabile solo quando è applicata ad un ambito limitato di problemi tutti per generare ammissione di competenza dello Stato
Ma quando lo Stato
E cede i suoi limiti
Invade la società civile si assume compiti che non gli competono quando lo Stato prevarica quelli che sono i suoi compiti istituzionali non ci sarà nessun sistema elettorale che renderà accettabile quella situazione
Tutti i nostri problemi nascono dalla elefantiasi dello statalismo dal fatto che lo statalismo ha invaso la Società e vorrei fare alcuni esempi
Il primo e il più ovvio la crisi dello Stato
Lo statalismo ha distrutto lo Stato il nove gennaio di quest'anno
Il procuratore generale della Cassazione Vittorio Sgroi ha reso noto che nel mille novecentonovantuno il sessantacinque per cento degli omicidi e il novantasei per cento dei furti sono rimasti impuniti
Cito questo solo dato per ricordare che lo Stato fallisce in quello che è il suo compito istituzionale più importante che l'amministrazione della giustizia la ragione questa è molto semplice uno Stato che ha la pretesa di provvedere a tutto e a tutti fallisce pure nei suoi compiti istituzionali
Abbiamo troppo Stato in termini di costo abbiamo troppo poco Stato in termini di risulta
Panico Lunati parlava della questione morale consentitemi di ripetere argomentazioni che ho più volte sostenuto se uno spende dieci incassa cento si tratta di un buon affare
Se uno spende cento incassa dieci si tratta di un cattivo affare
Se uno per poter incassare dieci fa spendere cento ad un altro si tratta dell'intervento pubblico e della sua ineliminabile compagna che la corruzione quando lessi tempo addietro dell'arresto di un uomo politico
Che aveva ricevuto una tangente di ventotto milioni
Per aver fatto avere un contributo di duecento milioni all'associazione professionale perché organizzasse una sua manifestazione
Scoprì con raccapriccio che tutti consideravano
Disonesto l'uomo politico che era in cassa diventò ottimi di ventotto milioni e non consideravano disonesto il fatto che noi tassiamo tutti i contribuenti anche quelli poveri per finanziare la manifestazione di una organizzazione di categoria che certamente non ha problemi
Di bilancio
Fatto è che la tangente riguarda la spartizione del bottino la misura del danno non è rappresentata dalla tangente la misura del danno è rappresentata dalle tante troppe spese inutili che vengono finanziate con i nostri soldi
E l'intervento pubblico la causa della corruzione mi direte che il problema dell'agente infedele esiste anche nel settore privato è vero ma nel settore privato abbiamo l'incentivo
E la possibilità di controllare per far sì che questo non accada quando il settore pubblico italiano spende come spende attualmente ottocento mila miliardi l'anno chi controllerà spesso di questa montagna
L'unica vera soluzione al problema morale il risulterà il dimensionamento drastico del set le dimensioni del settore
E vengono altro aspetto molto importante della crisi
Che è rappresentato dal fenomeno delle leghe
Non saremmo liberali
Se ci sbarazzarsi uno semplicisticamente del fenomeno delle leghe dicendo che si tratta di un voto di protesta
Se un voto di protesta riceve larghi consensi la protesta e giustificata o c'è un elemento di giustificazione
Allora cerchiamo di capire perché le leghe hanno tanti voti a mio avviso al di là di alcuni aspetti inaccettabili di critica all'unità
Culturale storica di questo Paese le leghe esprimono alcune
Considerazioni che sono liberale
Quello che le leghe rimettono in discussione
E la accettabilità ma desidera abilità di un programma di redistribuzione geografica del reddito che in nome dell'unità nazionale della solidarietà nazionale ha di fatto determinato episodi
Assolutamente inaccettabili sono danneggiati contribuenti del Nord che lo finanziamo ma quei programmi hanno soprattutto danneggiato le regioni meridionali perché hanno determinato
Nel Meridione
Una situazione di tossicodipendenza dalla mano pubblica hanno determinato lo spostamento di risorse dal settore produttivo privato verso il settore assistenziale
Hanno condannato al sottosviluppo le regioni meridionali questo ve lo dice uno che è meridionale che certo non può essere accusato di leghismo
Dietro il fenomeno delle Isma'c'è un'altra considerazione importante
Lo Stato nazione europeo come unità decisionale politica e largamente superato
E troppo grande e troppo piccolo
E troppo grande per potere accomodare per poter tener conto al suo interno della diversità della varietà e quindi nascono ovunque non solo in Italia i movimenti localistici ed è troppo piccolo per potere provvedere
Alla fornitura di quei beni pubblici interesse generale
Che sono ottenibili soltanto a un livello internazionale da qui abbiamo
Quindi bisogno di riscoprire da una parte l'importanza dell'Europa e dall'altra di ristudiare l'assetto interno col nostro Paese per ciò che riguarda
Le decisioni politiche cioè a che livello esse debbano essere assunte vengo a due temi di cui non mi sono stancato di occuparmi per molto tempo la crisi finanziaria e il sistema tributario
Il sistema la crisi finanziaria e il dissesto la finanza pubblica è interamente imputabile alla crescita incontrollata delle spese
Non certo a carenza d'entrate
Le entrate totali del settore pubblico sono passate dal trentuno al trentaquattro per cento dal mille novecentosessanta al mille novecentottanta cioè tre punti in più in vent'anni sono passate dal trentaquattro al quarantacinque per cento dal mille novecentottanta al mille novecentonovantuno cioè tre punti in più in vent'anni undici punti in più in undici anni
E c'è stata un'accelerazione enorme delle entrate non abbiamo mai pagato tanto di imposte come adesso mai la fiscalità
Aveva raggiunto questo livello nell'intera storia d'Italia e non è vero che la crisi della finanza pubblica sia dovuta la carenza di entrate non cadete
Nel trabocchetto degli statalisti di farvi credere che la di sesso e la finanza pubblica dipenda dalla mal distribuzione del carico fiscale
Cercano soltanto di mettere una categoria di contribuenti contro un'altra categoria di contribuenti per fare dimenticare che il carico complessivo che grava su tutti noi è cresciuto enormemente e che la causa del dissesto continua a ripetere la crescita della spesa vi era un solo dato
Se dal mille novecentottanta al mille novecentonovantuno
Le spese totali del settore pubblico fossero non diminuite
Non rimaste costante
Non cresciuta in proporzione all'inflazione ma cresciuti ancora di più in proporzione alla crescita del reddito ma non oltre nel mille novecentonovantuno il Bilancio avrebbe avuto un attivo totale
Non primario totale di oltre venti mila miliardi invece che un passivo di oltre centocinquantuno mila sarebbe bastato un provvedimento modestissimo
Di contenimento della rapidità di crescita della spesa pubblica per dar vita per la prima volta in sessanta anni ha un attivo di bilancio il debito pubblico avrebbe rappresentato circa il trentadue per cento del prodotto interno lordo anziché il centoquattro per cento un po'di continenza nelle decisioni di spesa avrebbe risanato totalmente
Il dissesto della finanza con un'altra considerazione che dovrebbe essere particolarmente importante per noi liberali
Lo statalismo sta spiazzando la società civile
Negli anni ottanta a fronte di una crescita media annua del reddito reale del tre per cento spesa pubblica entrate totali e deficit sono aumentate in misura superiore al cinque virgola cinque per cento all'anno in conseguenza di ciò nel mille novecentonovantuno la spesa pubblica era aumentata del sessantasette per cento rispetto al mille novecentottanta mentre il PIL privato era aumentato soltanto del quattro virgola sette per cento
Poco per volta lo statalismo sta portando via la nostra libertà questo è un fatto su cui dobbiamo come liberali abbiamo il dovere di riflettere
Quando la maggior parte
Delle opportunità di lavoro come accade nel Meridione sono nelle mani del settore pubblico quando i nostri giovani si rendono conto che le migliori occasioni di impiego vanno non a chi più meritevole ma chi ha in tasca la tessera di partito più opportuna nessun legislazione può garantire la libertà in questo Paese libertà finisce la dove il l'unico lo diceva Trotsky laddove l'unico datore di lavoro e lo Stato
Opporsi significa condannarsi a morire di fame il vecchio detto chi non lavora non mangia è stato sostituito da uno nuovo chi non obbedisce non mangio
E infine il fisco ne abbiamo una fiscalità che contorta contraddittoria vessatoria
E incomprensibile io trovo vergognoso che persino contribuenti dotati di un elevato grado d'istruzione debbano per assolvere i loro obblighi fiscali rivolgersi all'esperto al mandarino a colui che conosce
Che conosce il modo di districarsi nella giungla
Della legislazione e allora qual è il ruolo dei liberali oggi il ruolo dei liberali oggi a mio avviso è duplice anzitutto noi dobbiamo
Soddisfare una domanda di liberalismo che viene un po'dalla società e che riguarda un po'tutti i partiti ma che i partiti gli altri partiti non sono per ragioni culturali in grado di soddisfare noi dobbiamo offrire soluzioni ai problemi del teste il presente che consentano un indirizzo alternativo a quello che ha fin qui prevalso e soprattutto io vorrei che i liberali riscoprì vissero
L'importanza delle regole costituzionali fin qui noi ci siamo basati sull'ipotesi implicita
Che se ci sono libere elezioni non c'è possibili possibilità di prevaricazione del settore pubblico ai danni della società civile questa è un'illusione
Libere elezioni sono necessari ma non bastano occorre una Costituzione
Mi amico Zanone che ha una considerazione maggiore per Giolitti di quella che abbia io sa che Giolitti amava chiamare liberali il partito costituzionale noi dobbiamo essere consapevoli che le società
Come i giochi senza regole non esistono dobbiamo assolutamente ricordare l'importanza di regole Visco costituzionali e questo mi sembra particolarmente importante per ciò che riguarda la condotta della finanza pubblica
Io ho due citazioni con cui chiudo la prima e di Jefferson che diceva in questioni di potere
Smettiamo di parlare di fiducia negli uomini
Ma mettiamoli in condizione di non nuocere con le catene della Costituzione
Mi piacerebbe che fosse possibile fare approvare un unico emendamento alla Costituzione sarei disposto ad affidarmi esclusivamente adesso
Per ridurre le dimensioni del nostro governo a quelle dettate dai principi costituzionali mi riferisco ad un articolo aggiuntivo che tolga al governo federale il potere di indebitarsi
Legislatore costituente aveva capito l'importanza di una costituzione fiscale
L'aveva sancita con l'articolo ottantuno la costruzione quella costituzione fiscale è stata largamente disattesa ed è da questo che nascono i nostri problemi noi dobbiamo batterci per il ripristino una costituzione fiscale funzione
Un secondo ordine di problemi a cui accennavo prima è quello relativo ai rapporti fra finanza centrale e finanza locale non è un caso che ne in Occidente solo tre Paesi siano riusciti a mantenere la spesa pubblica al di sotto il quaranta per cento del reddito questi tre Paesi sono la Finlandia la Svizzera gli Stati Uniti d'America
In Finlandia perché esiste un regolamento parlamentare che impone una maggioranza di due terzi per tutte le spesse
Le nuove spesso in Svizzera e negli Stati Uniti perché una Costituzione federale sul piano fiscale impedisce la crescita eccessivamente rapida delle decisioni di spesa io credo che questo è un tema che noi liberali dobbiamo affrontare
Abbiamo il dovere di farlo indipendentemente da quanto sta accadendo con i movimenti localistico perché nell'interesse di tutti
E vorrei chiudere con una citazione di più gran premio Nobel
Per l'economia
Dice quanti fra noi hanno a cuore la libertà
E si preoccupano della struttura della società sono moralmente obbligati a continuare a credere che il popolo ossa cambiare la struttura del suo ordinamento politico attraverso mezzi costituzionale
E che i politici rispetteranno le norme prescritte almeno entro certi limiti di tolleranza
Un insieme di regole fiscali e monetarie imposto e definito dalla Costituzione è un requisito essenziale per l'agibilità di una società tollerabili mente libera
Fa piacere constatare che l'affluenza è superiore alle previsioni inviterei però chi staziona davanti all'ingresso di lasciarlo libero per non porre limiti all'abbondanza
La parola Valerio Zanone
Amici ringrazio Giancarlo Lunati Antonio Martino avrebbe ruolo splendido relazioni ispirate all'integrità del liberalismo più coraggioso
Ringrazio tutti voi che dedicate normata domenicale per questa manifestazione
Costitutiva ora vedremo come della alleanza liberale
Ma molti molti volti
Di persone nuove mi piace vedere qui vedo anche i volti di tanti vecchi amici
Vengono dalle più lontane parti d'Italia dal Venezia Ragusa
E credo perciò che dobbiamo compensare questo atto di buona volontà
Di fiducia
Dando
Al nostro convegno una conclusione utile dobbiamo decidere che cosa vogliamo fare
Non vedrò di sottrarre più tempo di quanto ce ne voglia
Ma mi scuso in anticipo se ruberò un poco di tempo i nostri lavori nel proprio nel tentativo di mettere in chiaro
Almeno i punti che mi sembrano prioritari
E il modo in cui è possibile
Ottenere che questa manifestazione sia
L'avvio di una iniziativa destinata a svilupparsi corale del tempo
Per conseguire risultati
E forse fino a ieri non sarà sarebbero stati possibile ad oggi in questo mutato clima della vita pubblica italiana cominciano a diventammo
Parto da questa
Considerazione
Sono passati sette otto presi dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento
Quelle elezioni furono di per sé un notevole sobbalzo
E tuttavia subito dopo le elezioni
Si avvertì che molti soprattutto alla testa dei partiti
Erano ancora in qualche modo persuasi
Che come questo sulla situazione potesse tornare ad appianarsi
E che tutto potesse più o meno restare com'era
L'esperienza che abbiamo vissuto in questo arco di tempo relativamente breve e credo più che sufficiente per rendersi anzitutto sicuri
E a sette otto metri dalle elezioni più niente nella vita pubblica italiana in termini reali
Com'era allora
E che fra qualche altro mese più niente sarà come adesso dunque siamo proprio nel corso di un processo di transizione di mutamento
Molto rapido
Vediamo
Allora come si muove questo grande
Rinnovo che ha cominciato nella vita pubblica
Italiana e poniamoci questa domanda
I liberali quelli che fanno parte del partito liberale di cui io
L'onore di essere presidente e i tanti di più che si muovono fuori dalla cerchia del partito che sono liberale il palco stube valide per cultura per mentalità per moralità
Di questo grande rinnovo che si sta svolgendo con tanta rapidità
Desiderano essere soltanto spettatori magari commentatore o vogliono essere in qualche modo soggetti perché se vogliamo essere soggetti allora una iniziativa deve essere assunta
Ed io avanzo e vi propongo questa prima ipotesi che non credo affatto azzardata
La mia ipotesi è che il sistema tradizionale dei partiti è in stato di avanzata decomposizione
Perché da questa decomposizione sorgono pari liberale opportunità che prima
A regime non c'erano state mai
Non mi sono mai stata tante opportunità per la causa liberale quante se ne vedono oggi
Sei accettiamo questa previsione che non credo viziata di ottimismo
Dobbiamo allora
Fare una prima scelta
Che non deve essere una scelta verbale di quelle che si scrivono le
Risoluzioni dagli ordini del giorno perché
Doveroso e giusto si ritiene opportuno scrivere così
Sono una certa dei comportamenti cioè una regola di comportamento quotidiano la prima certe dobbiamo fare e di non considerarsi parte del sistema tradizionale dei partiti così come l'avete la gente cioè una specie di organismo complessivo
Che muore possedere difendere
Che deve accettare di sciogliersi o deve cercare di trincerarsi tutte insieme secondo l'implicita solidarietà derivante dalla consuetudine
Perché la decomposizione di questo sistema
Caduto a causa che
Non comprendono il liberale e nella quale i liberali non devono accettare di essere compatti
Scusate se concedo ancora un minuto d'un esordio di tipo un po'
Generico
E anche molto scontato nel senso che le cause complessive di questa diciamo senescenza del sistema tradizionale i partiti sono talmente note che
Non comprarla un non sarebbe strettamente obbligatorio insiste alzi più di tanto
Però credo non possiamo
Non partire dalla dato di fatto che
Il sistema tradizionale dei partiti italiani
Entrata in questo trasformazione
Per effetto di cause
Che sono di carattere ben più ampio della situazione politica nazionale
Quello che sta finendo è la prima cosa di cui liberale debbono essere fiduciosi che finisca
Proprio la peculiarità di questo nostro sistema politico era fra tutte le democrazie occidentali la più fedele rappresentazione dal confronto geopolitico della guerra fredda
L'avevamo un sistema abbiamo ancora in gran parte un sistema dei partiti
Che rispecchiava in modo pressoché diretto la priorità del rapporto internazionale fra Est ed Ovest e che in ragione di ciò contando in Italia il Partito Comunista più forte del mondo
Prevedeva anche la presenza in Italia del partito di governo più longevo del mondo
Finito
Finita la guerra fredda risolto il conflitto fra Est ed Ovest
Questo in ai Danzi tutto è cambiato
E la discriminante politica non è più come è stata fino a ieri quella derivante dai rapporti fra gli Stati
Ma diviene quella derivante dal rapporto fra lo Stato è i cittadini
E in questo cambiamento si pone perciò come problema centrale della transizione dalla politica italiana
Ciò che sta in mezzo dal rapporto tra lo Stato e i cittadini cioè la interposizione dei partiti
Ci si si spendono molte parole
Allora volgare talora in sincere controlla partitocrazia però questo è vero nel senso che l'interposizione dei partiti
Progressivamente è diventata una forma di esproprio in taluni casi anche offensivo e grave dei diritti della cittadinanza
L'interposizione dei partiti discrimina la gente a seconda che essi siano
Seguaci o favoriti dei partiti più forti che lo siano estranei ai partiti o fautori di partiti privi di potere o minoritarie insomma quella che era la funzione costituzionale associativa dei partiti
Rischia di diventare una espropriazione dei delle pari opportunità dei cittadini
E perciò la prima fondamentale decisione da prendere è una adesione anche qui nei comportamenti cioè nei fatti quotidiani fa tutto ciò du indurre i partiti a ritirarsi dei territori occupati
E a riprendere la loro funzione costituzionale
E perciò
Un'iniziativa di cui siamo sempre stati convinti sostenitori
E che in gran parte ha già vinto ottenuto grandi risultati
E che potrebbe forse estendersi anche a campione interiori rispetto a quelli sui quali inizialmente se morso
All'iniziativa dei referendum
Promossi da Massimo Severo Giannini che al piacere di salutare presente fra
Ora
Le democrazie non possono fare a meno dei partiti e i partiti così come sono oggi in Italia non sono utili al buon andamento della democrazia se dobbiamo risolvere questa questione dobbiamo ricavarne l'unica conclusione possibile che i partiti se vogliono continuare debbono trasformarsi in quale direzione debbono trasformarsi i partiti
Io ne vedo sostanzialmente due anzitutto devono stare meno nei consigli di amministrazione di più in mezzo alla gente devono
A ridurre
La loro invadenza nell'amministrazione pubblica nella gestione degli affari pubblici
Della discriminazione all'interno della funzione pubblica per riconquistare adesioni fra la cittadinanza e quindi riconquistare quella capacità
Appunto di funzione associativa che la Costituzione loro assegna e che è il loro titolo di
Legittimità tra l'altro l'articolo della Costituzione che tratta del diritto dei cittadini associarsi in partiti non è affidato nemmeno alla revisione della commissione bicamerale ed è certamente un punto fermo
Che deve essere assunto come riferimento per la trasformazione Cesare Battisti
E l'altra direzione in cui i partiti necessariamente dovranno trasformarsi e quella che li qualifica come soggetti nel processo elettorale
Se fino ad oggi i partiti sono stati nel processo elettorale soggetti di prima schiera di prima fila
Della riforma elettorale parleremo fra un minuto ma comunque vadano le cose mi pare più che probabile che i partiti a sistema riformato
Retrocederanno dalla prima alla seconda fila cioè in prima fila ci saranno le persone caso che prevalgano i sistemi di collegio uninominale era elezione degli esecutivi in forma diretta
E la certa sui grandi aggregati cioè sulle maggioranze possibili i partiti non non dovranno estinguersi ma dovranno costituire una seconda fila rispetto a questa che diventerà la scelta direttamente affidata agli elettori
C'è a questo punto un obiezione che leggiamo tutti i giorni ritornare
Chiedo che procede a questa metamorfosi
Questa palingenesi
Si può immaginare è immaginabile che una nomenclatura accetti di riformarsi a proprio danno e quindi che grado di fiducia possiamo dare ad una iniziativa di questa specie
E si dice solitamente una nomenclatura accetta di trasformarsi a proprio danno soltanto se è costretta
Due piedi per anni siamo sempre stati
Alla ricerca di trovare un'Algeria c'erano molti del golpe nessuna Algeria non cambia mai niente
Adesso questa trauma esterno è venuto questa la seconda questione su cui vorrei che fossimo tutti d'accordo
Perché mi pare fondamentale
Per il tipo di Alleanza dei liberali che vogliamo costituire che ho molto apprezzato
Le parole di Giancarlo Lunati quando poco fa
A fatto appello al diritto alla indignazione questo sentimento è cortissimo oggi nella pubblica opinione di stampo liberale ed è un sentimento costruttivo e positivo
Ora qual è stato il trauma esterno che è intervenuto che costringa il sistema tradizionale dei partiti a trasformarsi l'azione giudiziaria
Contro la corruzione contro l'affarismo
E su questo c'è un grande conflitto e in parte già in atto e in parte si intravede che impone una certa netta
Non lo dico perché ritenga che fra cosiddetta questione morale sia un argomento di prediche moralistiche
Commemoriamo domani a Napoli ufficialmente il quarantennale di però cento volte ha scritto pagine indimenticabili indifesa della politica contro ogni moralismo
Il punto è un altro a mio avviso è che la questione che e amorale è oggi in realtà la prima dalle questioni politiche fra l'essenziale il vero fattore di trasformazione
Che sarà decisivo per la riforma
Da vediamo
Emergono nuovi soggetti della politica
E che alcuni dei più noti
Sia pure a malincuore retrocedono dalla dalla ribalta proprio per effetto di questo per l'intervento dalla magistratura dalle inchieste che sono penso
E per il ruolo crescente che assume la questione morale allora parlando di un'alleanza politica nuova
Io vedrei un'alleanza di questa specie
Un'alleanza fra questi nuovi soggetti
E non sono stati profittatori perché non c'erano
Con quelli che c'erano però non sono stati profittatori nemmeno loro
Mi dispiacerebbe vedere tutto il ceto politico che ha avuto qualche pubblica responsabilità fino ad oggi accomunato in una condanna sommaria personalmente non avrei piacere di essere assimilato questo
Se dunque la pensiamo in questo modo
Un primo fondamento sostanziale di un'alleanza che comincia ad essere liberaldemocratica
Ma può andare molto più in là diventare molto più vaste porte la consonanza sui temi fondamentale dell'etica pubblica
Credo che questo un elemento obbliga ante e obbligato
Vediamo adesso le scadenze che si prospettano
Proprio per uscire dalle critiche che solitamente si fanno Aldo vittimismo di per sé non cioè all'idea che sarebbe per la verità ingenua o o forse fraudolenta che tutto ciò che è nuovo per il solo fatto di esserlo abbia diritto deve star meglio di quello che c'era prima bisogna ritrovarsi su elementi concreti
Una prima questione che si pone con forza il ricorso democrazia diretto
L'abbiamo visto
In questi anni più recenti quanto abbiano guadagnato di spontaneo favore gli istituti dalla Democrazia Diretta sia nella forma
Referendaria sia nella tendenza alla elezione popolare degli esecutivi
Io abito a questa fenomeno cioè al crescente consenso verso la democrazia diretta la stessa spiegazione causale che ho usato fin qui dal parlare oh sì anche questo che cos'è è soltanto un rispecchiamento della crisi dei partiti e quindi uno spostamento di equilibrio dalla fiducia nella democrazia rappresentativa in favore della democrazia diretta se si leggono gli atti della commissione presieduta dal nostro compianto amico Aldo Bozzi si vede per esempio che nella Commissione Bozzi il presidenzialismo non lo voleva proprio nessuno tranne forse il movimento sociale oggi ci sono tendenze
Presidenziale o semipresidenziale oppure favorevole alla elezione diretta del primo ministro la Matera una diffusione di propensione verso elezione diretta degli esecutivi che mi sembra difficile intendere in altro modo che non sia quello anche questo è un epifenomeno dalla se la crisi dei partiti sia non si vuole più da legare bisogna scegliere Sivori vuole scegliere
Proprio per ritirare ai partiti la delega troppo ampia dico di cui hanno fruito nell'esercizio dalla democrazia rappresentativa
Decorso questo la mia personale opinione
Io sono convinto che la democrazia diretta per quanto riguarda l'occupazione degli esecutivi si guadagna ad essere sperimentata dal basso cioè dalla base
Per favore dobbiamo partire dalla elezione dei sindaci
E poi allargarla alla elezione dei presidenti delle Regioni è un governatore intorno con lo diventeranno
Diventeremo anche un momento solenne
Per indicarle il ruolo visto che è destinato a incrementarsi sostanzialmente in modo molto importante
Perché è presumo che la democrazia diretta se vogliamo metterlo al riparo dai rischi che pure ci sono per esempio quello di privilegiare in modo che potrebbe anche essere molto pericoloso la video politica rispetto alla politica
Richiede una certa cultura una certa esperienza un ceto politico formato addestrato e sperimentato in forme nuove
E siccome tutta la nostra democrazia nasce dal basso dall'esperienza dei comuni alle i tempi si fanno le ossa nei Comuni nelle Regioni e da lì poi la base fondamentale del rapporto politico
Se si riesce a a costituire una buona classe di amministratori locali eletti in forma diretta presto darà anche più solidità
Al passaggio che d'altra parte non immaginerà impossibile a termine brevissimo verso la forma di elezione diretta anche dei vertici del Governo o se si voglia dello Stato allora il primo punto su cui la Alleanza dei liberali e anche di tanti altri dovrebbe impostare un'azione la cosa che da farsi nei prossimi giorni perché siamo alla vigilia dell'apertura del dibattito nell'aula la Camera la posizione da assumere sulla legge per elezione diretta dei sindaci
Ma proposta della commissione che viene in Aula a mio avviso non è soddisfacente
Perché se intendiamo per elezione diretta dei sindaci il fatto che il sindaco esce eletto dai verbali degli scrutini elettorali e non da una delibera del consiglio comunale siamo d'accordo elezione diretta anche quelli ma se intendiamo dare lezione diretto a un sistema in cui prevalga a livello municipale la decisione sulla persona rispetto alla forza degli apparati politici allora la proposta che viene portata ad opera dei partiti maggiori all'attenzione dell'aula uscendo dalla Commissione affari costituzionali non è a mio avviso soddisfacente se andate a vedere come è fatta la legge vedete con chiarezza che viene privilegiato il voto di lista che è il voto per il partito e diventa sindaco chi il capolista di una lista o di una delegazione di lista grave la maggioranza relativa e che perciò ottiene il premio del sessanta per cento dei seggi
I con questo sistema
La capacità di influenza degli apparati a livello comunale tra dove proprio la politica tocca la gente in modo epidermico dei fatti di ogni giorno
Anziché essere ridotte corretta viene ulteriormente potenziata
Questi i capilista che diventano sindaci hanno dalla loro il sessanta per cento l'Acea comunale saranno dei despoti ma dei despoti in ostaggio alla loro maggioranza come precipitare per averlo detto
Ma dei despoti lo Stato allora Mario Lanza che li controllerà proprio con la con questo vincolo che si costituisce nell'atto stesso della votazione e quindi il principio di separare i due organi locali il consiglio comunale come rappresentanza anche del pluralismo della città
E il sindaco come responsabile di tutta la funzione esecutiva
è un primo banco di prova credo segna veramente la mossa di apertura nella grande partita che si avvia sulla riforma istituzionale
Il secondo punto che voglio proporre alla vostra considerazione
Riguarda la forma dello Stato
A me pare ciò che sta accadendo è il punto fondamentale della riforma istituzionale non sarà altro che questo
Si decide sulla forma dello Stato per quanto riguarda lo spostamento di potere e quindi anche di risorse finanziarie fra lo Stato centrale
Lo Stato decentrato
Ci sono dei rischi
Noi non possiamo minimamente sottovalutare io credo il fatto del tutto nuovo
E da molte manifestazioni oggi si sì posso vedere come la crisi dello Stato cede il posto qualcosa di ancora più grave è che la crisi della nazione privi del vincolo nazionale
Se noi vogliamo mantenere
La saldezza del vincolo nazionale
Non credo che possiamo limitarci alla funzione nazionale dello Stato per quanto riguarda gli elementi irrinunciabili della statualità la la bandiera la spada alla toga
E via dicendo dobbiamo anche prevedere che sia fra i compiti nazionali dello Stato
Anche in ciò che deve
Essere più largamente decentrato
La responsabilità la responsabilità di stabilire regole generale con tutti
Parametri Amico professor Manzano abbiamo parlato più volte di questo no
Che evitino le le norme sperequazione che oggi avviene nella spesa pubblica da un ambito locale all'altro regole parametri forme di controllo è un fatto anche fondamentale che sono le garanzie di libera circolazione di tutti i fattori in uno stato più fortemente regionalizzato per evitare che le regioni o macro regioni
Sì si chiudono in se stesse costituiscano di fatto vincoli e barriere protettive e questa immagino potrebbe essere una delle funzioni
Da assegnare alla seconda camera cioè quella che ha una
Sentenza proprio in materia regionale stabilire quelle che sono le regole i vincoli parametri
E i controlli di carattere nazionale sui poteri decentrati
Però fatto questo bisogna affrontare il problema del decentramento
Renderci conto che
Così come sono le regioni non possono andare avanti
E la loro diffusione forse più grave di quella che si registra lo Stato nazionale medesimo
Che bisogna perciò rafforzare appunto dopo i Comuni il governo regionale con l'elezione diretta del Presidente e bisogna conferire alla Regione pienezza di responsabilità
Smantellare i ministeri e la direzione generale di ministeri che svolgono funzione in compiti che devono essere di competenza regionale e che perciò non mi richiedono il mantenimento dell'apparato amministrativo centrale dello Stato
E attuare il federalismo fiscale
Nella sua nella eccellente relazione di
Di Antonio Martino
Avrei desiderato qualche parola in più su questo
Perché io ho avuto molte
Preoccupazioni qualche anno fa
Quando nei suoi articoli Antonio Martino incominciato a sostenere questa tesi
Devo come d'altra parte spesso mi accade perché io sono uno che si preoccupa troppo
Troppo facilmente delle novità devo fare ammenda dire che le sue idee in materia di federalismo fiscale meritano a questo punto una coraggiosa attuazione da parte liberale cioè dobbiamo avvicinare le decisioni in materia di spesa di prevenzione di prelievo alla sovranità completa del si fa dobbiamo avvicinare la base del prelievo perché questa è la più salda difesa del contribuente
Il terzo punto sul quale
Vorrei chiedere una riflessione è la legge elettorale
Poiché
Le forme in cui si può organizzare un sistema elettorale sono infinite
E l'esito in cui si andrà infine ad assestare il processo politico in corso su questa materia questo momento ancora incerto
Penso che la cosa più importante da fare sia stabilire codici per i più qual è l'elemento che consideriamo
Essenziale
è stabilito vorremmo essere Prontera qualche doverosa transazione sul resto
Io considero parlo adesso della legge elettorale per la Camera dei deputati
Considero essenziale il collegio uninominale
Cioè il passaggio dal voto di lista preferenza al collegio uninominale agli affetti moralizzatori e quindi considero principale anche il fine moralizzatore signori ritenuta infine moralizzatore del collegio uninominale APO avvicinando l'elettore gli atti all'elettore riducendo il posto del Campaniello personali dei candidati
Inducendo i partiti a selezionare meglio il loro personale insediando candidati che abbiano un consenso popolare diffuso ed anche spingendo all'aggregazione alla maggioritari
Perché una volta che abbiamo scelto il collegio uninominale in parte almeno abbiamo anche cento maggioritari un collegio uninominale è vero è sempre in qualche misura maggioritario non lo è quello che si apre applica adesso al Senato sono per l'astuzia di mettere dallo scatto del sistema maggioritario una soglia talmente alta che nessuno riesce ad avvicinarsi ma collegi uninominali vere sono sempre maggioritari in quale misura
Ecco è su questo che
A me pare che la discussione debba restare aperti
Perché io considero
L'Italia di oggi totalmente impreparata all'una maggioritaria cura di tipo britannico
La la divaricazione che ne nascerebbe fra le due Italie e è un mento reale
Avremo una quantità di deputati governativi nel Mezzogiorno molti leghisti nel Nord
Questi leghisti si sentirebbero totalmente diversi dagli altri e certamente alla domenica dopo farebbero un picnic a Pontida e magari gli verrebbe l'idea oltre che di
A innalzare le bandiere di loro invenzione coniare monete di di di latta come già fanno anche quello di fare qualche passo più in là verso la secessione
Credo che in questo momento storico in futuro potrà esserti differente
La maggioritaria ora non si addica alla situazione politica italiana perché
Il mio Giolitti Isma'Antonio quando a ricordare la storia del vestito da Bobo se noi abbiamo la gobba all'italiana è inutile tempo ci compriamo un vestito all'inglese non non ci a bottone avrebbe
Allora ci vuole una qualche correzione io presenterò in settimana una proposta di legge che sarà sicurissimamente cestinata come ha già fatto
La fine della passata legislatura un'altra carattere un po'più proporzionalisti qua devo morire ma una proposta di legge per cercare di evitare il doppio turno
Io sono fra quelli che vedono con
Molta diffidenza il doppio turno
Anche se esso ha l'indubbio vantaggio di correggere
La la maggioritaria assoluto
Per una ragione che antica di cui si parlava già in passato quando il doppio prima che che lo si adottasse in Francia in riferimento all'Italia prepara cista e cioè il mercato delle candidature che interviene dopo il primo turno in vista del secondo vero
Questo mercato delle candidature dagli accordi fra un collegio e l'altro delle desistenze più o meno congruamente retribuite
Farebbe perdere al collegio uninominale buona parte di quegli affetti moralizzatore che consistono nel passato foto dei valori nominali
Facciamola
La soluzione che proporrò
A quella che aveva inventato anch'egli senza fortuna di nessun genere Einaudi nel cinquantatré dall'uninominale con il secondo posto voglio dire
Dopo in un collegio uninominale la possibilità di votare non solo per il primo preferito ma per chi si preferisce dopo il primo
L'elezione diretta del primo del voto di prima scelta sostiene la maggioranza assoluta dei voti validi e l'elezione imprese qualora ciò non avvenga di chi ottiene il maggior numero di voti sommando i voti di prima scelta con i secondi
Questo sistema è di grande semplicità
Non ho premesso la possibilità di trattativa Inter partitica
Nessuna possibilità di Bane giri e porta alla individuazione di due categorie di eletti al entrambe a mio avviso altamente rispettabili
E cioè eretti che nel primo turno abbiano più voti di tutti gli altri messi insieme quindi godono nel loro collegio di un consenso indiscutibile oppure eletti che pur appartenendo ad un partito poco votato per requisiti che si presumono di gradimento personale ottengono molti parchi molti voti come seconda scelta in altri partiti quindi in questo modo si istituisce quello che in altri chiamava il ballottaggio preventivo già si introducono i fattori correttivi che non sono in nessun modo legati al mercanteggiamento e fra le candidature
Ma certo se dobbiamo stare all'essenziale il fatto che la il favore per il collegio uninominale si estenda è un segno che non dobbiamo disperdere per il molto che ha mi positivo
Non
Mi e
Vi è lungo
Sulle questioni inerenti alla finanza pubblica dopo ciò che ne ha detto Antonio Martino
Egli è fra l'altro autore anche qui di proposte sulla prostituzione
Economica su una più diciamo effettiva attuazione articolo ottantuno che dovrebbero essere riprese proprio nell'ambito del lavoro di revisione costituzionale che si sta facendo
Prevediamo
Guadagnare terreno un processo di privatizzazione che dovrebbe portarci a considerare che la privatizzazione deve estendersi in forme di azionariato diffuso aprirsi anche senza timori
E senza riserve agli investitori esteri se vogliamo trovare qualcuno che porti è dei capitali effettivi del nostro Paese abbiamo un problema fiscale credo dovrebbe essere affrontato proprio nella forma del federalismo come dicevo l'unica cosa che voglio dire questo punto è che
Basta andare a fare una riunione dal circolo da lui stesso alla osteria
Di un villaggio di montagna
Starà a vedersi come la questione economica sia indissolubilmente legata lesione morale
Il popolo delle formiche non ha nessuna intenzione di sponsorizzare il canto delle cicale
E quindi la l'epoca dei gaudenti e dei buontemponi deve considerarsi conclusa anche questo è un fattore che porta fortemente verso il rinnovo
E allora vediamo le conclusioni
A me pare che noi dobbiamo stabilire questa connessione stretta
La questione economica mette in maggiore risalto la questione morale
La questione morale impone anche a chi non lo vorrebbe la riforma istituzionale
La riforma istituzionale modifica la questione politica
Perché spinge a individuare nuove maggioranza possibili
E ciò che si deve porre come problema è anche questo nel momento in cui si opta per la maggioritaria non si può fare a meno di avere in testa l'idea di una maggioranza possibile PC e qui si colora collocano quindi le scelte quali nuove maggioranze possiamo oggi intravedere
Ce n'è una che il blocco degli
Apparati Superti
Gli apparati superstiti hanno una forza che è ancora grande
Che non può essere sottovalutata
E in varie forme già accerta ero e cercheranno di fare blocco di trincerarsi insieme ed io credo che la posizione liberali non possono in nessun modo essere quella
Perché pur nella lunga storia delle nostre collaborazioni governative
Abbiamo cioè sempre cercato riuscendoci qualche volta qualche volta magari un po'meno di serbare una clausola di differenza una nostra ragione di identità rispetto a questo blocco degli apparati
Allora non penso che la maggioranza possibile sia quella di trincerarsi anche noi insieme ciò che resta degli apparati di forza dalla Democrazia cristiana del Partito comunista per partito preso
C'è l'insorgenza
Leghista
Antonio Martino la fortuna di essere messi nelle ieri
Che vive a Roma e io invece ho la condizione essere uno che vive a Roma ma stato Rino
E sostanzialmente era giorno con una testata torinese
E quindi caro Antonio vere che non vi piacciono
Perché c'è so che non piacciono nemmeno a te perché
Quello che non mi piace
Non è la la protesta che le muove tra questa protesta contro la burocrazia contro il fiscalismo
Che sono cose anche giuste esprimono il disagio della porpora che sia produttiva del Nord non a caso la Lega è più forte ai confini con la Svizzera dove proprio c'è più autonomia dalla Società dei produttori tutto questo è vero
Non mi piace dei loro dirigenti questa violenza verbale che non va mai sottovalutata
Perché Enriques serpeggia una un istinto di secessione
E se si va a vedere quello che dice in privato e qualche volta anche in pubblico il il dottor Stranamore della lega
Senatore Miglio
C'è molto da dubitare sulle su queste aggregazione che gli propone
Siano delle macroregioni come si chiamano siano dei tentativi di micro nazionalità vedono alla lega l'idea di una nazione minore minore
Spiritualmente prima che territorialmente
Un'azione che si lega con connotati di grettezza e quindi tendenziale violenza allora anche la legge non sono la maggioranza possibile perciò restano le ipotesi nuove nuovi movimenti
è una alleanza che noi come liberale dobbiamo sperare e chiamare liberaldemocratica che unisca certamente i laici e i cattolici liberali un altro steccato storico che ora di buttare giù convengo reduce dalla mia difesa delle logge massoniche quindi senza senso possibili input imputazione di di tendenze clericali o confessionali è questo vecchio steccato fra i laici cattolici troviamo diretti una buona volta che ognuno ha il diritto di pensarla come vuole in materia di moralità privata
E di etica privata che quello che ci unisce devono essere i comportamenti dell'etica pubblica realizzare su questo una alleanza che oggi è possibile guardare con attenzione a ciò che accade
Certo questi nuovi movimenti hanno un difetto
Sul quale molto si abbelliscono i crediti che alla loro eterogeneità
Io vorrei solo chiedere di considerare se in un primo momento
L'eterogeneità non posso essere prova anche quella di una volontà di cambiamento comune cioè al fatto che gente che proviene da esperienze personali tanto lontane l'una dall'altra
E che in un nuovo sistema messo a regime probabilmente si troverà a supposizioni diverso in questo in questo momento abbia voglia di dire qualcosa e di cercare qualche cosa insieme indica quanto meno che fra gli ed ero eterogenei c'è in comune questa volontà di cambiamento che in un primo tempo
Non dovrebbe andare dispersa
E allora quello che noi possiamo fare per
Contribuire questi risultati è un'iniziativa
Liberale
Che vada oltre la cerchia del partito
E che
Tempi la via più difficile quella delle aggregazioni di base c'è un'esperienza e ci insegna come tutte le intese era delegazioni di vertice non aggrega no mai niente quando si fa una trattativa diverte c'è tavolino se si manda una bella circolare agli apparati perché si mettono insieme
La somma è sempre inferiore agli addendi
La delegazione che vedrà cantare questa volta un'operazione di base è un'operazione che nasca da iniziative spontanee volontaria
Locali cosa che vedo da molte parti da sta accadendo proprio fondo
Con una scaturire endogene così qualche cosa che si sviluppa per conto suo e che forse deve essere incoraggiata e assistita vedi penserei
De creare qualche cosa senza apparati senza organigrammi senza gerarchia che si fondi su questa realtà realtà di questi gruppi di questi circoli
Liberamente costituiti
Essi addestri no operare già nella logica del sistema nuovo adeguato che abbiamo conosciuto fino ad oggi un sistema nuovo in cui si richieda questa capacità aggregante
Io penso che proprio potremmo decidere di fare oggi è primo richiamare i tanti liberali
Solo in parte minima a noi noti che
Oltre la una cerchia del partito condividono questa volontà di non essere soltanto degli spettatori passivi dal grande cambiamento che è in corso di questo grande rinnovo della Repubblica
I coordinare l'attività dei circoli promotori di questa manifestazione e in qualità altri la mattina stessa si sono aggiunti
Possono costituire anche nella loro modestia
E nel loro totale generoso volontariato un punto di partenza utile
E riconoscere come interlocutori
Non quelli che sono esattamente eguale noi che saremo poi soltanto noi stessi molto facile ravvisare il morì proprio migliore interlocutore in se stesso antistante ottanta volte nemmeno quello ma insomma
Riconoscere come interlocutore inutili l'ordinaria la pensano come noi ma tutti quelli che si muovono Perna riforma della politica non siamo obbligati a andare l'eternità alla Corte ma dal movimento cattolico riformatore di segni all'associazione di Giannini Teodori Marcello Pera all'Alleanza democratica di Enzo Bianco che vedo qui saluto
Cosa più dire si può fare insieme per la riforma dalla politica vediamolo laicamente da liberi cittadini senza impotente senza giuramento
Senza
Nessuna nessun impegno che ci viene e anche di restare Solly sequestro dovesse servire per restare negli stessi però con la convinzione ferma
Che la vita pubblica italiana un lungo ciclo per finito
Noi non dobbiamo perdere tempo a scriverne le
Le commemorazioni
Perché in questo lungo ciclo i liberali hanno fatto tante cose credo
Utili e meritevole ma è un lungo ciclo in quella democrazia liberale
Anche quando ha avuto funzioni governanti è stata sempre in minoranza
E pronto alla scommessa è che si apra un ciclo nuovo in cui la democrazia liberale possa essere una maggioranza possibile
Se non so se questo verrà
E se verrà però per la nostra ma so che dobbiamo provarci dobbiamo renderci conto che questa grande partita si gioca sull'arco di pochi mesi
E che entro pochi mesi
Arriveremo ad una conclusione che sarà Yara
Esplicita è forte in entrambi i casi
Ho la dignità di ritirarsi o la capacità di riuscire io credo e dobbiamo provare affrontando questa scommessa
E non dobbiamo esitare ad affrontare resta
Sono presenti tra noi
Alcuni illustri amici così mi piace chiamarli c'è posto
Primo fra tutti il professor Massimo Severo Giannini che inviterei prenderò
Una
Abbiamo ringrazio di
Di avermi invitato innanzitutto
Chiedo qui
Non possono che portare una testimonianza
Quando
Insieme Segni Fini decise
Di portare Arrigucci
Quella che fu poi la prima tornata referendaria
L'intento che ci motiva
Era nettamente un intento antico feriti
Nel senso che è quello che veramente deciso portata era l'inerzia
Dei partiti di fronte a questi grandi problemi dell'opinione pubblica
Che rimaneva Nation utile pur potendo essere risolti molto facilmente
In altre parole
Quella della forza
Dei referendum o come strumenti tolti politica
Nacque per così dire da una reazione Warner contro l'inerzia
E direi che poi anche nella seconda tornata referendaria che noi abbiamo proposto ha conservato il bellissimo cara
Cioè un fatto di reazione
Ho fatto di spinta politica
Che essi assedianti a quella dei partiti perché noi non abbiamo posizioni anti partitiche raccogliamo persone di tutti i partiti lo statuto interno
Ma che serva a colmare vedo qui vuoti che
Lei segreterie dei partiti per così dire per il Pd vizia non riescono lasciano
Cioè quelle questioni che vengono abbandonate
Solitamente perché i fondi il funzionamento del sistema risponde a certi automatismi che nessuno sa dominare
Ora
Detto questo
La soluzione
Degni problemi referendari
Certamente presente al due aspetto
Vi è un aspetto che potremmo dire che il carattere immediato
Con i un aspetto che si dispone che nasce che potrà nascere una volta che i risultati proposti nei referendum uno si erano giunti in porto
Voi direte ma come fa che vuol dire che giunge in un porto il risultato del referendum Propulsion questo io Pella soppressione
Delle partecipazioni statali
Ecco perché io sì no fossimo di fronte a una situazione
Che oggi
Si è profondamente reo modificata rispetto al tempo in cui questo referendum fu proposto problema si potrebbe certo il riordino Scibone Pio
Perché il giorno in cui il ministero delle partecipazioni delle non si fa
La gestione delle partecipazioni statali si sfascia
Con una politica di
Privatizzazioni è chiaro che quel quel referendum o forse anche inutile lo si ritenga più
Però attenzione che fra i nove referendum che sono oggi presenti sulla scena
Ce ne sono alcuni che
Sì
Sì vuole lei sia no evil cattive
Comporta hanno delle riforme che oggi siamo neanche immaginando per esempio quelli proposti dalle Regioni
Lei se oppressioni dei ministeri così significano
Significato ristrutturare tutto era legge quattrocento per arrivare a delle strutture il governo di tipo inglese non più di tipo italiano
Chi è il coraggio politico di fare questo io naturalmente non faccio il Maligno non voglio dire che scompaiono otto Menis sederino
Però il problema sorge
Ecco
E allora se ci mettiamo a ragionare in quest'ordine dei
Idea fitte nei referendum che sono stati presentati cioè mi allungo che consigliere Mina comunque che la sua validità ed è quello elettorale
Nessuna forza italiana oggi e il grado infine dirette di risolvere il problema elettorale
Ma allora se quelli deve fare Dumbo rimanere in piedi attenzione e tutto quello che ha detto il tenore perché teoricamente valido
E siccome questo problema alleanze
Si pone e si pone in modo intenso
Perché il sistema attenzione unendo Minale Ina che ci tutto presente a una quantità enorme di varianti
E occorre pure che tra questi si scelga perché alcune attenzione sono un nominali apparenti sono delle forme di elettorali Cassidy Giovanna Ortu la mente ai certi settori nell'opinione pubblica del corpo elettorale no
Ho quelli non ci sono problemi che una volta detto sistema uninominale tutti si mettono a dormire è tutt'altro
No in ordine
Rendiamoci conto fissi sì arriva all'adozione del sistema uninominale
Tutti i discorsi che noi abbiamo fatto dobbiamo ricominciare a fare
Perché è un sistema uninominale comporta delle aggregazioni politiche completamente diverso da quello che abbiamo
Per questo vi dicevo cioè un primo tempo e poi ci sarà un secondo
E il secondo tempo è difficile perché come si fanno le nuove redenzione il politico
è e noi li abbiamo
Per così dire il monastero campo politico ingombro dico ingombro attenzione ingombro da associati come la Democrazia Cristiana
Cos'è politicamente nella Democrazia cristiana c'è qualcuno di voi che me lo sa definire io userei contentissimo se me lo faceste
Quindi vedete è vero come tutto questo vero un futuro
Non dico pieno di misteri ma pieno di punti di cunicoli non conosciamo ancora le si spezza
Un grande
E cioè che mi dice ma tu sei matto torna a studiare lettere importa risulta così adesso Ennio nel mio perché io ritengo vedo che tutto questo è un fatto fondamentale per la nostra vita pubblica perché nella serata
Per arrivare a livello indico della Francia maniera Germania
Comunque essere che io ho chiesto che gli ha l'aiuto di tutti
Grazie
è pervenuto un messaggio è l'onorevole Segni di cui do lettura più diretto a Valerio Zanone caro valere un impegno indilazionabile nelle Marche impedisce di essere presente
Vogliono solo parti i più sinceri auguri ma diretti che sono pienamente solidale con lo spirito della vostra iniziativa per questo il momento in cui occorre una grande alleanza di forze di
Creare una grande alleanza di forze di diversa ispirazione culturale
Che guidi l'Italia verso la ricostruzione dello stato e l'approdo europeo
Quell'alleanza democratica di cui ho parlato all'Eur il dieci ottobre e verso la quale tutti dobbiamo lavorare rinvio i migliori saluti Mario Segni
Ora la parola l'onorevole Enzo Bianco
Mi scuso molto se
Non ho potuto assistere ai lavori questa mattina sin dalla relazione introduttiva
E se sono arrivato nel momento in cui già Valerio Zanone stava intervenendo
Vengo dalla Sicilia dove
Dove
Sono ritornato
Completati i lavori del congresso nazionale del partito repubblicano
E devo dire che ho trovato subito la sensazione venendo oggi qui al Residence di Ripetta
Presentazione che avverto già dall'inizio del mese di ottobre
Da questo inizio d'autunno in cui stranamente
Da un paio di mesi spira nel Paese un vento che viceversa è un vento di primavera
Lo stesso identico Vento di primavera che ho sentito aspirare il dieci ottobre
Alla all'atto dello sport dell'Euro per la manifestazione costitutiva dei Popolari per la riforma
C'erano amici liberali presenti a quella manifestazione hanno visto
Che fermento che voglia di nuovo
Che aria di verza rispetto alle tradizionali manifestazioni di partito e soprattutto di movimenti di area cattolica si respirava quel diciotto
La stessa identica aria che c'era il diciassette di ottobre Valerio al convegno in cui si è cominciato a ragionare di questa cosa
Che l'Alleanza democratica
La stessa identica aria professor Giannini che c'era una settimana dopo il ventiquattro di ottobre al convegno promosso dalla sua associazione referendum sì sulla riforma elettorale ma anche sulle prospettive politiche che la riforma elettorale apre la stessa aria che c'era al nostro congresso repubblicano la settimana scorsa a Carrara l'alleanza del luogo
La stessa identica aria che si respira questa mattina qui da voi un'aria pulita
Una che rivolge di cambiamento un'aria
Di coraggio di disponibilità cercare una profonda riforma della politica
E mi sia consentito
Dei repubblicani ma anche nel contempo un saluto del comitato promotore verso l'Alleanza democratica che
Sta lavorando appunto per questa prospettiva
Di entrare brevemente
Nelle tre questioni che Zanone poneva tutte e tre di rilevante contenuto politico
La prima questione
L'elezione diretta del sindaco
La settimana prossima fra quindici giorni ai primi di dicembre la Camera
Esaminerà
La proposta licenziata dalla Commissione affari costituzionali
Una Bozza che è stata licenziata dalla Commissione con il solo voto favorevole della democrazia cristiana senza che l'abbiano votato neanche quelle forze politiche che in Commissione hanno spinto di più per
I principi ispiratori di questa riforma mi riferisco al Partito Democratico della Sinistra e al Partito socialista
Sarà una battaglia di grande rilievo una battaglia importante questo del Parlamento la prima riforma vera
Che il Parlamento esaminerà
Io devo dire che e devo dare pubblicamente atto
Che già la proposta Ciaffi licenziata dalla Commissione non è la stessa che è stata proposta dalla Commissione
Devo dire grazie all'azione
Ostinata convincente pressante
Diciamolo con franchezza anzitutto in Commissione condotta dai vostri rappresentanti la Sterpa da Zanone da Biondi
Condotta Comito Comito e con uniformità di impostazioni con i rappresentanti repubblicani nella prima Commissione della quale faccio parte io stesso alcune brecce
Nella impostazione di fondo che è quella che Zanone ricordava
E cioè l'idea di fare una falsa elezione diretta del sindaco perché di questo si tratta non si tratta di eleggere direttamente il sindaco quando il sindaco è l'esponente di una lista sostanzialmente il capolista della lista
E quando naturalmente tende a essere evita abilmente l'uomo dell'apparato e dall'apparato più forte dico qualche risultato qualche breccia già in Commissione siamo riusciti a portarla se è vero come è vero che oggi
Un qualche timido cento di possibilità di un voto disgiunto dall'elezione del considerazione del consiglio comunale rispetto a quella del elezione del sindaco la stesso testo licenziato dalla Commissione comincia a farlo intravedere
Allora questo CD
Ci affida un compito importante
Se in una commissione in cui liberali repubblicani con l'appoggio di alcune altre forze erano comunque una sparuta minoranza
Siamo riusciti a sconfiggere o perlomeno ai
A mettere in minoranza almeno su questo punto
Una maggioranza che era vastissima che era composta da democristiani socialisti e pidiessini
E in un primo momento anche di altre forze politiche come la rete questo ci può far credere che nella lavoro d'Aula parlamentare con un'azione ferma in stato intransigente con il sostegno dell'opinione pubblica
E con
E con i momenti di differenziazione che all'interno degli altri partiti vi sono perché la DC non è tutta compatta su questa posizione non soltanto segni ma altri settori importanti della DC comincia la pensano diversamente
Anche all'interno del PDS l'anima referendaria si fa sentire con una certa insistenza questo ci può far credere che potremo inaugura varare vende modifiche importanti che consentono di potere parlare finalmente di vera elezione diretta del sindaco e non di quella mezzo papocchio perché di questo si tratta che è uscito fuori dalla Commissione
Sulla forma stato il secondo quesito
Che Zalone imponeva ai lavori della vostra Assemblea
Io condivido largamente le impostazioni di fondo che hanno caratterizzato il suo intervento
E ho anch'io ho molta preoccupazione e diffidenza verso i pericoli di rompere l'unità della nazione che caratterizza fortemente i valori culturali di cui voi liberali noi repubblicani siamo portatori naturalmente insieme ad altre forze politiche
E naturalmente naturalmente la l'esigenza comunemente avvertita di accentuare
L'autonomia delle Regioni nell'attuale complessa situazione del Paese un'esigenza
Che avvertiamo e condividiamo ecco a me pare però
Ed è questa una sollecitazione che in modo problematico rivolgo a voi
Che il nostro Paese la sua storia
La storia della nazione Italia sia essenzialmente più che una storia di regioni una storia di città
La caratteristica fondamentale del nostro Paese in fondo straordinariamente caratterizzante rispetto ad altri e il fatto che il nostro è un paese di municipalità
E il municipio e la città la vera aggregazione fortemente sentita nella storia del Paese di un Paese che la tradizione dei Comuni dalla sua parte
E io credo allora che abbiamo un valore da riscoprire e da rilanciare per non giocare soltanto indifesa rispetto alla lega non si tratta di dire federalismo sì ma quale federalismo si tratta di in qualche modo esaltare il valore dell'autonomia del Municipio delle città rispetto al valore delle regioni e mi riferisco per esempio Valerio posso Martino all'argomento fiscale
Ecco quello che di cui si discute oggi nella Commissione bicamerale per esempio sento dire una regionalismo fatto anzitutto di regionalismo di capacità impositiva autonoma totalmente affidato largamente affidata alle regioni
Ecco io credo viceversa che una crescita dell'autonomia fiscale
Dei comuni sia un argomento importante su cui si può vedere di ragionare per contrastare tra l'altro con una con una posizione che corrisponde un po'ripeto alla storia alla storia del paese
E vengo alla questione più importante la questione sulla legge elettorale
Naturalmente non è una questione tecnica come risulta evidente a tutti
Non si tratta di scegliere un sistema che di per sé sia perfetto
Si tratta di scegliere un sistema che sia funzionale rispetto agli obiettivi che ci poniamo in essere che che riteniamo che debbano essere
Gli obiettivi della riforma elettorale
E allora l'obiettivo della riforma elettorale certamente l'obiettivo di avvicinare
Come ricordava Zanone eletto all'elettore
E certamente l'obiettivo di responsabilizzazione e di moralizzazione delle forze politiche
E certamente un obiettivo di alzare il livello di efficienza del sistema Italia e di consentire quindi un Parlamento che esprima in modo più stabile
E in modo più ravvicinato il Governo
Ci sono vari modi di arrivare a questo risultato ho ascoltato con grande interesse la proposta
Che lanciava proprio oggi qui Zanone e la proposta cioè di un sistema uninominale con il doppio voto
è una proposta seria sulla quale riflettere con grande
Serietà
Anch'io ho perplessità sul sistema uninominale a doppio turno di tipo francese
Per una ragione di fondo
Che la ragione di fondo è che il sistema uninominale a doppio turno
Mantiene tra il primo e secondo turno non solo quel mercato tra singoli individui ma continua a mantenere in fondo le degenerazioni partitocratiche del nostro sistema tali quali oggi essenzialmente esistono
Allora io credo cari amici che bisogna tener presente fermamente che l'occasione della riforma elettorale
è un'occasione seria e irripetibile per avere un altro obiettivo in mente l'obiettivo di scardinare il sistema partitocratico non i partiti naturalmente ma i partiti i quali si sono venuti a determinare la condizione italiana oggi e qui e quindi per far questo io credo che un sistema
Uninominale naturalmente nessuno di noi pensa neanche il movimento referendario al sistema di inglese puro ma pensiamo a un correttivo proporzionale che tra l'altro dia in ogni caso la possibilità di un collegamento non localistico tra i singoli cambiati ma di impostazione politica
E quindi consenta probabilmente un sistema che consenta oggi il massimo di effetto dirompente rispetto all'attuale configurazione politica nel nostro Paese
Quando questo sistema elettorale sarà varato
E io credo subito perché naturalmente i tempi della politica sono tempi seri e ha ragione Zanone non c'è nessuno oggi che possa sedersi attorno a un tavolo di vertice e imporre un'alleanza che non viene sentita e vissuta dalla gente
Io credo che si ponga un problema serio che si pone subito il problema di cominciare a riflettere seriamente su un nuovo soggetto politico che possa accompagnare la riforma elettorale
Questo soggetto politico nella mente di ognuno di noi
è un soggetto politico che a cui abbiamo dato il nome
Anche qui non c'è soltanto lo stesso vento ma circola lo stesso nome
Alleanza democratica dice Mario Segni Alleanza Democratica dicono i repubblicani Alleanza del nuovo diciamo al nostro congresso Alleanza dei liberali dite voi oggi qui c'è un'assonanza che e rassicurante circa l'intenzione verso la quale noi marciamo
Questa alleanza democratica ha già suscitato notevolissime critiche
Quasi tutte accompagnata commenti di carattere gastronomico se avete fatto attenzione
Da quando è scompensi cita fuori essa ha conquistato l'appellativo di insalata russa con la maionese Rancid
Subito dopo l'appellativo di
L'appellativo di ma ci si insomma no no no quello era un paté era un patentini di no era un'anatra un pasticcio d'anatra con con del foie gras che tra l'altro le città che non esiste dal punto vista gastronomico ed ora e lo la quasi quasi buona da ultimo Leoluca Orlando da Perugia ieri la definiva una marmellata
C'è poi la la questione delicata che si è posta l'onorevole Craxi
Sul sesso dell'Alleanza Democratica dicendo che essa è un pupo e non si sa se sia un pupo maschio o un pupo fai femmina
Ecco le perplessità di queste persone mi fanno credere
Pensare e sperare che forse non siamo sulla strada sbagliata se un coacervo di persone che noi riteniamo molto lontane dalla nostra impostazione ha sollevato e voluto sollevare tante critiche sei difensori della nomenklatura come richiamava Valerio Zanone il blocco dell'apparato superstite
Insieme
Con altre persone
Si è posto in modo così feroce il compito di criticarci vuol dire che probabilmente nella nostra confusione di una fase iniziale matematica probabilmente lo stiamo del tutto sbagliata
E allora io direi che questa è la strada su cui continuare
Sapete che io ho parlato
Persino provocatoriamente dello scioglimento del mio partito
Del partito repubblicano
E non immagino naturalmente che un congresso di partito per decreto debba sciogliere
Il partito stesso ho voluto dire che facciamo sul serio
Che questa volta non pensiamo a un mero accordo di sigle che si presentano unite al momento elettorale col sistema proporzionale ma stiamo pensando a qualcosa di serio
Non penso che nessuno di noi
Ne voi liberali né noi repubblicani dei cattolici di Mario Segni negli altri ambientalisti o coloro che vengono dalla esperienze politiche della sinistra debbano rinunciare alla propria entità
Anzi riteniamo che ognuno di noi debba portare i valori della sua identità culturale e politica di riferimento
Naturalmente ci sarà una fase iniziale di grande eterogeneità
C'è qualche rischio in questo ma ha ragione Zanoni in un momento in cui si tratta di ripristinare nel nostro Paese le regole del gioco io credo che in questo momento dobbiamo cercare più le cose che ci uniscono che non quelle che ci differenzia
Può essere un valore di differenza fondamentale in questa fase la separazione tra laici e cattolici
Ha ragione Zanone non ha senso oggi comune pensare di potere dividere la società italiana del due mila in una separazione che tra laici e cattolici il problema è di vedere quali laici e quali cattolici e coloro i quali la pensano in modo omogeneo su alcune impostazioni non potranno che andare avanti
Di fatto questo sta già avvenendo non deve avvenire consistevano proporzionale per le ovvie ragioni che venivano dette
Ma stiamo già lavorando perché alle prossime elezioni amministrative alleanza democratica possa debuttare e possiamo eleggere dieci quindici sindaci in Italia espressione di questa voglia di cambiamento che gli italiani con il voto del nove giugno i famosi ventisette milioni hanno ripristinato
Intanto però in queste elezioni
E con questo cari amici di concludo in un piccolo centro della terraferma veneziana ammira
Alcuni amici hanno voluto sperimentare qualcosa di simile
E hanno dato vita in questo piccolo centro veneziano a una alleanza che per non chiamarlo Alleanza democratica perché evidentemente ancora non lo è
Hanno voluto chiamarla col nome che a me molto caro e che credo che sia caro altrettanto al voi
Hanno voluto chiamarla Unione democratica
Ripristinando il nome del movimento di Amendola ecco io credo che se in questo Paese la cultura democratica liberale e quella democratica e repubblicana potrà portare in questa alleanza democratica quello che è il sale il valore del buongoverno dell'efficienza dell'amministrazione della correttezza
Ispirandoci a quelli che sono i Comuni punti di riferimento io credo che potremo fare qualcosa di molto utile nel Paese di cui c'è un gran bisogno
La parola ora l'onorevole Massimo Teodori
Cari amici grazie a Valerio Zanone per l'invito
Resto devo dire parlare qui per me è e parlare in casa
La mia biografia
La mia prima tessera liberale
Data del mille novecentocinquantatré probabilmente un anno in cui molti di voi
O non erano nati con neppure erano liberali e direi per trent'anni
Tutto il lavoro politico tutta la politica che io ho fatto sempre nel Partito radicale dal cinquantacinque in poi
è stata quella di poter arrivare in questo Paese oppresso
Dalle chiese clericali e da quelle comuniste di poter arrivare alla formazione di un grande schieramento liberaldemocratico
Che liberasse il Paese dalla sua eccentricità rispetto le democrazie occidentali
Quindi parlo in casa
Parlo non all'e sterno ma dall'interno delle questioni che in maniera così puntuale
Valerio Zanone apposto
Io credo che dobbiamo riflettere tutti
Sulla drammaticità
Della possibile rottura costituzionale che c'è che ci ha di fronte
Io credo forse che nessuno di noi oggi a sufficiente consapevolezza
Come delle cose molto pericolose
Possono avvenire chissà in quale forma in questo Paese
Se
Non v'è una classe dirigente
O nuova o la parte buona della vecchia che si fa nuova
Che riesce a condurre a pilotare il passaggio
Da questo regime
Ha qualcos'altro
Se non si prende in me in mano questo passaggio questo timone
La situazione forse può essere drammatica perché
Sia i colpi di Bossi sia i colpi di Di Pietro
In tutto l'aspetto positivo che hanno di rottura
Possono essere un'ondata che travolge
Non solo travolge il marcio del vecchio regime
Ma lo può travolgere completamente
Quindi con avventure dietro la porta
E allora io credo che noi gli della tradizione liberale e democratica
Socialista democratica
Dobbiamo tentare di prendere in mano questo timone del momento di passaggio perché le cose forse si accelerano molto di più di quanto noi stessi
Possiamo immaginario avremmo immaginato ancora un anno fa o due anni fa
I problemi sono sicuramente quelli che ha posto Valerio Zanone nella sua relazione almeno per quanto riguarda l'aspetto della riforma politici
Io credo che il problema di fondo è quello di come ricostruire una democrazia liberale in questo Paese
Che non ha mai avuto una democrazia liberale perché una democrazia liberale eh
Fa parte integra la democrazia liberale anche e soprattutto il coronamento dell'alternanza fra forze che governano e forse che controllano
Essendo mancato questo requisito essenziale
Del carattere liberale della democrazia io credo che è stata zoppa in questi trent'anni quaranta allora qual è il punto fondamentale il punto fondamentale è senza dubbio oggi quello della rottura dei partiti
E la rottura dei partiti la rottura del sistema dei partiti e la rottura dei partiti
E l'altro tra i partiti non è come qualcuno va dicendo di coloro che vogliono destrutturare le perché vogliono tornare a una vecchia democrazia di notabilato
Ma è la rottura dei partiti perché questi partiti italiani così come sono configurati tutti
Quelli che sono stati al governo quelli che sono stati all'opposizione
Hanno volenti o nolenti
Malgrado se stessi o volendolo fortemente hanno certamente costituito il carattere non liberale non democratica il carattere autoritario o totalitario di questo Paese
La notazione non è mia ma quanti hanno notato che sostanzialmente
La cosa più simile al i Paesi dell'Est per quanto riguarda la struttura politica in questi anni è stata l'Italia nella sua caratteristica di partiti di nomenclatura di classe
Fortemente ancorata al potere e alla gestione del potere del sottopotere
Allora se questo è il problema politico che c'è di fronte
Questo noi dobbiamo affrontare perché se non lo affrontiamo noi con la nostra cultura politica nostra storia politica
E lo affronteranno Di Pietro
E Bossi
E saranno due cose terribile perché quando la magistratura sostituisce una funzione politica si va a finire non si sa bene dove si va a finire
Ho tutto l'appoggio che che Di Pietro deve avere ma noi non dobbiamo consentire che problemi politici e istituzionali siano risolti per via giudiziaria
Così come non possiamo consentire
Che problemi che riguardano il rapporto fra cittadini e Stato fra centro e periferia siano risolti alla maniera di boxe
Rompere i partiti e quindi il problema
La riforma elettorale e della riforma della forma di governo e quell'essenziale noi non abbiamo avuto lo ricordava Zanone prima
La nostra Algeria probabilmente non ci saranno nel bene e nel male le nostre Algeria
E allora l'unica possibilità e l'unica leva di questo punto che il punto forte il punto duro di resistenza del sistema e futura residenza vista ma dove si spera fortemente non illudiamoci che nonostante i colpi partiti ceda hanno così a un passaggio non illudiamoci
Perché la la la con creazione fra potere partitico industria pubblica potere pubblico eccetera è una cosa che è è forte e fortissimo
E reagiva con violenza non consente non consentiranno un passaggio una diminuzione del proprio potere senza reagire con violenza davano e abbiamo in mano soltanto
Questa possibilità che la possibilità della
Del sistema elettorale
E la possibilità della forma di governo io concordo con l'osservazione variamente fatta che non esistono sistemi elettorali buoni di per sé probabilmente se io fossi in Gran Bretagna
Mi batterei per una correzione proporzionale al sistema ingressi
I sistemi elettorali ma anche la forma di governo sono sempre strumentali e funzionali al raggiungimento di un obiettivo politico ad un obiettivo istituzionale e l'obiettivo politico istituzionale oggi unico e centrale da raggiungere in Italia
E quello della rottura dei partiti da una parte e arrivare a forma di governo stabili ed efficaci
Io concordo pienamente sono fra coloro che che negli ultimi anni ha lavorato come si poteva intensamente in questa direzione
Che oggi l'unica possibilità che rompe è il sistema uninominale
Io ritengo che la proposta che oggi ci ha anticipato Zenone
Sia ottima
Forse dovrebbe essere quella sulla quale tutti quanti dovremmo attestarci
Perché conosco i pericoli conosciamo i pericoli del sistema francese
Conosciamo la rigidità del sistema inglese per l'Italia
Conosciamo tutti quanti come oggi ricorda Vanni Sartori sul Corriere della Sera che tutti quelli che parlano di un mix fra sistema uno nominale e scrutinio di vista fra proporzionale e maggioritario in realtà fanno con una mano e disfano con l'altra e mettono due in due cose insieme che sono un vero papocchio pastrocchio
E che o si vuole la rottura dei partiti Loria aggruppamento secondo nuovi schieramenti o si vuole la conservazione dei partiti e i due sistemi
Sì elettorali che perseguono questi obiettivi non possono essere messi assieme allora io davvero ritengo che il sistema del secco destro o sistema australiano che stamattina c'è un illustrato Valerio
Sia davvero il punto su cui il fronte dico dei riformatori politici e dei riformatori politici
Che non vogliono tanto la riforma del sistema elettorale ma voglio una riforma insieme trovare per arrivare alla riforma politica e per determina una riforma politica dovrebbe oggi attestarsi su questo tipo di soluzione
Che mi pare che quella che
Produce più fortemente la rottura di questi schieramenti politici al tempo stesso e euro un sistema il quale eletti elettori e tutte le altre cose ma io vorrei anche spendere una parola sulla questione dell'elezione diretta degli esecutivi
Io credo che la nostra cultura liberaldemocratica occidentale
Alla responsabilità
In questo paese di aver lasciato a un'etichetta di destra
Tutta la questione di una forma dello Stato presidenziale o semipresidenziale comunque a elezione diretta degli esecutivi
Noi abbiamo una grande responsabilità di aver fatto sempre etichettare come
Qualcosa di destra riprendendo un luogo comune che già circolava la alla Costituente alla Costituente tutti coloro che si opposero al modello presidenziale
Si opposero il nome sono cose che portano alla assoluzione sudamericane c'è il rischio del cesarismo bene
A quelle critiche che già erano presenti alla Costituente alla Costituente si poteva capire perché si usciva dal fascismo si opposero due personaggi
Che voglio qui ricordare non solo il notissimo Calamandrei
Ma Giambattista Rizzo che appartiene alla vostra cultura che era o liberale che scrisse le cose più lucide sull'carattere il carattere maggiormente liberale del sistema presidenziale come il sistema politico e democratico che meglio rendeva la democrazia la democrazia liberale allora
Io credo che con coraggio io non voglio entrare la discussione presidenzialismo capo del Governo eletto direttamente o presidente Repubblica coincidenza fra coloro che come è noto Prima Repubblica ma una questione noi liberali consentirebbe dobbiamo tener presente che l'altra grande questione oggi l'Italia insieme a quella rottura dei partiti è quella della separazione e divisione dei poteri
Se noi non riponiamo daccapo la questione
Che in questo Paese grazie alla funzione unificante dei partiti che si sono andati sopra il Parlamento sopra il governo sopra la magistratura sopra la Corte costituzionale
Se non cominciamo arriva proporre a pensare in termini che la democrazia italiana non ridiventa liberale se non riponiamo fortemente la questione della divisione dei poteri e quindi degli istituti che creano la la divisione dei poteri noi saremo sempre daremo sempre delle soluzioni zoppo allora
L'esecutivo eletto direttamente non è soltanto un esecutivo eletto direttamente il quale assicura a una legittimazione popolare quindi assicura forza e stabilità
Consenso popolare all'esecutivo a di fronte ai guai dei governi di coalizione dei governi dipendenti dal Parlamento e dai partiti neanche qualcosa che ripropone in questo Paese nella quale la commissione dei dei poteri uno dei caratteri non liberali e non democratici questo ripropone
In maniera netta la questione della revisione dei poteri allora credo cari amici
Che su queste cose oggi noi dobbiamo ritrovarci
La questione che voi ponete insieme a quella delle regole e quello dello schieramento
Bene io su queste
Sul problema dello schieramento
Ho molti dubbi che in questo momento sì Fossa arrivare direttamente alla formazione di un nuovo schieramento a partire diciamo dai valori ideali e dalle culture politiche
E guardate chi vi parla e uno che è stato in mezzo a tutti i tentativi fatti negli ultimi decenni di rimettere insieme di raggruppare di fare le le alleanze di fare i cartelli elettorali eccetera
E che sono più o meno tutte quante fa sulla base dei valori e della cultura politiche
Io credo che in questo momento questo probabilmente è difficile perché proprio sulla base delle culture politiche
E dei presunti valori a cui non corrispondevano dei comportamenti
In realtà c'è stata
La sopravvivenza in questo paese di un sistema di partiti che formalmente si richiamavano a delle etichette storiche IP ai dei valori cultural politici ma sostanzialmente
Sono diventati tutti chi più chi meno delle botteghe in cui l'interesse che teneva insieme era appunto l'interesse di bottega molto di più dell'interesse programmato perdetevi richiamo proclamato a determinati valori
Allora
Certi
Ci si riconosce quando si parla quando si danno soluzioni quando si indicano obiettivi ci si riconosce tra gli affini
Ma credo che forse oggi
La cosa sulla quale noi possiamo ritrovarci
è piuttosto quello degli obiettivi di lotta prioritari
E gli obiettivi
Salutiamo il professor Giannini era ringraziamo ancora sale
Stavo dicendo mi pare difficile che in questa situazione di grande rimescolamento delle carte in cui poi ci sono certo gli innovatori ma ci sono anche i gattopardi sanno anche gli Arlecchini ci sono anche tutti
Il vecchio vizio italiano di coloro che indossano subito una nuova vestito ma la giacchetta una nuova
Libererebbe ed ENI in questo momento
Forse
Il cercare i nuovi schieramenti le nuove aggregazioni le nuove alleanze
Forse bisogna farlo in due tempi
Il primo tempo intorno agli obiettivi
Prioritari e gli obiettivi prioritari a mio avviso sono quelle candele regole del gioco e in maniera più particolare sono quelle della riforma elettorale e della forma di governo caricandola degli elementi di riforma politiche di cui stavo parlando
Quindi in un primo tempo incontrarci su questo
E poi una volta riformate le regole forse potremmo pensare agli schieramenti anche perché
Oggi pensare agli schieramenti probabilmente lo si farebbe sulla base dei valori
Mentre forse la cosa più importante che abbiamo in imparato in questi anni e decenni in Italia che più che i valori quello che contano sono i comportamenti
Che più che coloro che dicono agitano la bandiera liberale sono quelli che politicamente si comportano con obiettivi liberali
E allora
Allora in questo momento la riforma elettorale la riforma dello Stato e tutto il resto rapporto con la magistratura questo una morale questione politica
A me interessa vedere i comportamenti specifici e unirmi con loro poco importa se poi vengono da Botteghe o da etichette e che magari sono più distante da da quelle che preferirei
Allora cari amici questo era quello che volevo dirvi
Io oggi operò conquista associazione che abbiamo messo in piedi
Dalle ceneri dell'esperimento Giannini che è stato un esperimento elettorale direi che voleva andare a verificare in prima persona con direi con coraggio responsabilità naturalmente
Questo Paese pulita pulita una sperimenta rettorale estremamente pulito e per questo forse andato male noi lavoriamo con questa associazione e ci siamo prefissi
Come un convegno di qualche settimana fa
Di operare appunto attraverso questi obiettivi che non oggi prioritariamente per i prossimi sei mesi perché sono cruciali sono riforma elettorale in senso non nominale
Riforma degli esecutivi tutti dal Sindaco al governo nazionali eletti direttamente difesa dei referendum o come arma come nostra Algeria perché se non abbiamo una leva self abbiamo una leva poi in realtà non abbiamo neppure la possibilità
Di elementi di contrattazione o di o di rapporti di forza noi abbiamo posto questi tre elementi oggi come gli elementi intorno ai quali scegliere le nostre alleanze le nostre amicizie le nostre le battaglie politiche
E su questo la settimana scorsa
Abbiamo deciso di fare dei comitati ad hoc un comitato nazionale ad hoc per obiettivi anche questa è una maniera se volete anglosassone una maniera liberale di lavorare lavorare per comitati per obiettivi e non già per strutture e sovrastrutture e via di seguito
Un comitato di azione che nei prossimi mesi puntualizzi e centri su queste questioni riforma elettorale uninominale maggioritaria elezioni dirette degli esecutivi difesa dei referendum io credo che Valerio Zanone e spero voi tutti possiate essere parte integrante naturale come mi pare dalle cose che avete discusso di in questo momento di questi comitati di azione nelle quali dobbiamo ritrovarci proprio noi
Direi che oggi non vogliamo che il rinnovamento rinumerazione la trasformazione avvenga in questo Paese
Ne
Attraverso delle rotture pericolose rotture pericolose che sono dietro l'angolo
Ne attraverso i gattopardi e gli Arlecchini che vogliono ripresentarci le cose nuove pur di mantenere il potere vi ringrazio
Sono pervenuti altri messaggi Alpi alcuni dei quali do lettura scrive Marcello Pera coordinatore nazionale il referendum si Caro Zalone la degenerazione la crisi dell'attuale sistema dei partiti rischiano di mettere in pericolo le sorti stesse del nostro sistema democratico
Avvocato io non vive senza partiti ma non sopravvive in un regime in cui gli apparati di partito estendono l'influenza nelle istituzioni ma spero economico nell'informazione e nella società civile
Poi che come dimostra l'andamento dalla commissione bicamerale l'autrice narrazione dei degenerati e poco probabile vedo solo un modo per raggiungere questo scopo la difesa dei referendum del contenuto della legge elettorale
Uninominale maggioritaria corretta che da essi scaturirebbe per difendere i referendum e il loro contenuto occorre creare un fronte bisogna battere le resistenze delle cariatidi del vecchio regime le quali non si accorgano che l'autodifesa delle proprie posizioni partitocratiche contribuisce a creare un'atmosfera il disprezzo sfiducia scoramento e rabbia fra i cittadini la cui esperienza storica mostra che nascono le avventure peggiori
Pare a me che se questo fronte si costituisce che se quegli schieramenti si creano liberali democratici socialisti laici di vario orientamento potranno finalmente coalizzarsi aspirare alla guida dell'Italia
Pronti a farsi giudicare sulle cose che sapranno fare e a farsi mettere in minoranza se i cittadini non le approveranno
Ciò che oggi sembra un sogno potrebbe essere a portata di mano su questa base con questi intendimenti augurato ai partecipanti al convegno su l'Alleanza dei liberali un buon lavoro molto cordialmente Marcello Pera
Do ora la parola l'amico Egidio Sterpa
Io naturalmente sono qui perché credo e non ci credo da oggi che è un confronto vide in questo momento sia fondamentale soprattutto tra liberali ma non solo tra liberali come abbiamo visto stamattina con gli interventi di Giannini di bianco di Teodori
E sono qui anche però
A titolo personale
Ma credo di poter dire non soltanto a titolo personale
Come dice il segretario del partito uno dei vice segretario del partito
Perché
Sugli stessi temi
Qualche settimana fa alcune settimane fa abbiamo fatto una riflessione a Sirolo dell'amico Giannone è stato così
Cortese
Da venire
E partecipare proficuamente al dibattito
Sulle analisi che sono state fatte
Io chiedo scusa ma siccome stamattina sono uscito in fretta
Di casa per prendere uno dei primi aerei
E non ho portato né per lei ha in mente pure documenti tant'è vero che sta mattino detta Carruba casomai più incontrati né testimoni tu per me perché non è pure un documento in tasca
E non ho preso appunti quindi da un drop così un po'abbraccio molto molto rapidamente vi assicuro
Dicevo sono d'accordo sulle analisi non a caso
Mi sono alzato e ho stretto la mano
A Valerio Zanone sull'analisi di Valerio Zanone sull'analisi fatta dagli amici Lunati e Martino
Nella
Relazione che io feci a Sirolo alcune settimane fa si dicevano esattamente le stesse cose
Stiamo vivendo una storia nuova una Strohl una storia in divenire come ha detto Zanone
Che cambia di giorno in giorno non sappiamo che cosa sarà domani
Non ci sono elementi di certezza per poter prendere delle decisioni però c'è una certezza questa sì
Che il fossato
Di cui abbiamo sempre parlato del resto
Nei nostri iscritti nei nostri discorsi nei nostri incontri danni quando il sistema dei partiti sembrava addirittura come dire così coriaceo da resistere a qualunque tempesta
Il fossato tra i partiti la partitocrazia e il sistema dei partiti
E l'opinione pubblica i cittadini si è allargato e approfondito in maniera estremamente pericolosa
Ora io non sono d'accordo ve lo dico con molta franchezza con chi dice
Bisogna rompere i partiti il sistema dei partiti così commessi
Ma cari amici
Una democrazia e credo che ha dei liberali sia superfluo dire queste cose
Non vive senza i partiti certo i partiti così come sono vanno sconvolti vanno cambiati
Za non è diceva noi non abbiamo avuto un'Algeria
Beh ognuno alla sua Algeria noi l'abbiamo avuta caro Valerio ce l'abbiamo in corso la nostra Algeria
La magistratura
Sulle questioni di Tangentopoli
I fenomeni tipo la lega i fenomeni anche tipo scendi
Però dobbiamo anche dire perché tra liberali queste cose credo che si debbano dire perché
Se c'è un partito meno partito di altri
E che si è comportato prendendo qualche distanza dal sistema dei partiti non del tutto lo riconosco
Questo è il partito liberale e allora molte lezioni dagli altri cari amici
Possiamo anche dire che non le accettiamo
Perché Tangentopoli per esempio
Che è esplosa oggi
Ma Tangentopoli in qualche modo anche i liberali l'avevano individuato
Mi spiace di dire queste cose perché toccano anche me personalmente
Ma si dimentica per esempio ciò che i liberali hanno fatto in questi anni con le loro piccole forze
Con le loro modestissime forze ma qualche denuncia e qualche presa di posizione con dei fatti
I liberali
Beh i liberali le sono stati protagonisti
Voglio ricordare per esempio
La gestione dell'inquirente
E quella era argento oppormi era all'inizio di Tangentopoli
E lì sono stati liberali ad assumere una posizione molto precisa
Voglio ricordare che pur partecipando a dei governi
Pur partecipando a governi che magari non sono stati i popolari
I liberali in questi anni qualche invidia
Di tipo algerino l'hanno messa nel sistema perché se oggi si parla e mi fa piacere che lo abbia detto il professor Giannini si dice che forse il referendum contro le partecipazioni statali
Forse è inutile beh
Questo è dovuto ai liberali che sulle privatizzazioni hanno fatto e stanno facendo una battaglia molto decisa
E guardate che quella delle privatizzazioni non è una vicenda da prendere sottogamba forse a prenderla sottogamba sono stati e sono guarda caso strano i liberali
Ma dopo tanti anni di statalismo filo statalismo
Nel programma di due governi poi può se possiamo giudicare come vogliamo
La politica delle privatizzazioni è entrata ufficialmente nel programma di due governi e non solo di due governi anche al in alcune realtà locali
E questo è dovuto ai liberali non è cento
Come dire non forse non ha la forza dell'Algeria ma è un pezzo di Algeria Valerio questo
E voglio dire anche a proposito
Di riforma sanitaria del sistema sanitario obiettiva mentre
Io so
Che non tutto alla battaglia per la riforma sanitaria soprattutto nel mondo medico è stata gradita
Che ci sono molte riserve
Però
Abbiamo posto su una questione molto importante che tocca la questione morale abbiamo posto un problema lo abbiamo affrontato e in qualche modo sia pure in parte non del tutto soddisfacente questo problema è stato affrontato
E in qualche modo forse è stato lo verrà risolto
E allora cari amici
Sì certe anche il partito liberale ha delle pecche e le ha tante
Però
Se ci confrontiamo con gli altri partiti col sistema dei partiti io credo che questo partito
Non posso a nessuno di noi si si deve si possono curare
Di farlo scomparire e mi pare che qui nessuno ne abbia parlato e di questo sono felice e mi sono alzato a stringere la mano a Valerio proprio perché la sua analisi ma trovo perfetta
Ed è anche la mia analisi che faccio da alcuni da alcuni anni da molti anni
E l'ho fatta anche recentemente
Ma voglio arrivare al concreto
Non c'è dubbio io sono d'accordo molto con quello che ha detto Teodori mi spiace che sia andato via
Ci sono tempi DiVersi per affrontare i grandi problemi
Che in cui si concretizza la crisi italiana che è fatta poi di tante crisi morale
Culturale politica istituzionale economica
Io credo che la prima cosa da farsi è quella di cambiare le regole del gioco
Certo si tratta anche qui
Di essere d'accordo su come cambiarle e non tutti
Nell'arco politico voglio dire siamo d'accordo su tutto
Però certamente su
No
Ha ragione
Za norme
Lo ha detto in qualche modo anche
Teodori si può andare anche con degli eterogenei con dei disomogenei lo stiamo facendo Valerio per esempio
Alla Camera lo stiamo facendo nella Commissione affari costituzionali alle riunioni della quale tu qualche volta hai partecipato
La battaglia come ha detto Bianco per l'elezione diretta del sindaco l'abbiamo fatta noi
E voglio dire soprattutto noi
Mi spiace io sono amico di Segni
Per esempio Segni è stato quasi assente a questa battaglia
In Commissione
E la legge è stata corretta robustamente nome soddisfacente l'accordo con Giannone ma è stata corretta robustamente proprio in forza delle nostre prese di posizioni
E io mi auguro e nutro anche qualche speranza in questo senso che inaugura alla alla Camera soprattutto si possa arrivare a quella che è la vera elezione diretta del sindaco e cioè alla doppia Scheda perché questo è il vero problema
Perché l'elezione di Giunta nel Progetto Ciaffi c'è come compromesso
Ma è nella stessa Scheda con il collegamento Collins con i partiti e questo non va bene e io credo che sia possibile in aula vincere questa battaglia e siamo stati i primi a voi in Commissione a proporre e bianco lo sa
A proporre agli altri che si opponevano all'impostazione della DC del PDS del Partito socialista cavano fatto una sorta di maggioranza blindata a proporre un coordinamento coordinamento che faremo in Aula
Quindi questo trasversalismo sanno per realizzare nuove regole va benissimo
Ma il problema cari amici non è di oggi non è per l'immediato ma bisogna porcello
Ce lo dobbiamo porre il problema del dopo
Perché per esempio io a Milano creato una piccola cosa che vuole essere solo una testimonianza
E cioè il centro per l'alternativa democratica e liberale c'è un perché non è che io ami giocare o perdere tempo nel fare della retorica
Ma perché subito dopo aver partecipato per esempio
Al grande raduno del Pala EUR dei Popolari per la riforma
Dopo averlo visto come questa alleanza democratica si andava a concretizzare a realizzare con gli incontri più DiVersi e anche diciamolo francamente Valerio più contraddittori
Io mi sono permesso prima di scrivere un articolo e poi di passare appunto alla formazione di questo centro per chiarire bene che il gruppo
Cioè quando ci si porrà il problema di proporre un governo per il Paese
Beh il governo di un Paese non può
Che realizzarsi con alleanze omogenee
Su questo non c'è dubbio
Io per esempio che faccio parte del comitato di presidenza
Del patto nove giugno che sono andato alla riunione del Pala è un dove c'erano mica solo democristiani o ex democristiani c'erano molti liberali io ho visto per esempio l'avrete visto in televisione
Che c'era un un grosso lenzuolo con sopra scritto i giovani liberali di Parma e ce n'erano parecchi di liberale
E sono andato per testimoniare che siamo anche nomi e forse soprattutto noi per il cambiamento
E però io sono amico di Segni dicevo ma io assegni chiedo
Un giorno o l'altro di uscire dalle contraddizioni
Perché se l'Alleanza Democratica serve dal PDS o non so a chi per cambiare le regole e tutto va bene e questo lo stiamo facendo lo faremo anche noi ed è giusto farlo
Ma se l'Alleanza Democratica serve per governare il Paese io credo che davvero non andiamo al pastrocchio al pasticcio mandiamo all'impossibilità di governo di questo Paese
E questo è il punto
A me sta bene che Segni realizzi questo grande Correntone Popolari per la riforma all'interno della DC
E consegne voglio discutere e sono d'accordo con quello che dice a Zannone dobbiamo discutere con i cattolici o nei giorni scorsi
Ho incontrato per circa un'ora il cardinale Martini al quale ho posto dei problemi naturalmente in modo colloquiale masselli
Problemi che riguardano Milano ma riguarda che non riguardano soltanto Milano presento posti il problema dell'unità politica dei cattolici
E cioè l'inattualità
L'assurdità addirittura di parlare ancora di unità politica dei cattolici in questo momento e devo dire e non sono indiscreto che ho trovato molta sensibilità a questo proposito molta sensibilità non vado oltre proprio per non essere troppo indiscreto
Io ho posto il problema appunto della necessità anche da parte
Dei della Curia
Del mondo cattolico
Di prestare attenzione anche ad altre forze politiche
Perché io da sempre sono convinto lo sanno i gli amici che di più mi sono stati vicini in questi anni che la vecchia contrapposizione tra laicismo e clericalismo non ha più senso
E ciò che rimane del clericalismo ode laicismo più beceri ambedue non hanno più senso non ha più senso perché tutto sommato c'è stato una osmosi in questi anni tra queste due chiamiamole culture e quindi dobbiamo discutere con i cattolici
Anzi dobbiamo augurarci e dobbiamo fare qualche cosa in questo senso perché
I cattolici
Che non devono dimenticare Manzoni Gallarati Scotti parlo del liberalismo soprattutto lombardo
Non devono dimenticare che ci sono nel movimento liberale anche forti venature cristiane cattoliche diciamo pure
Quindi siamo d'accordo però state attenti stiamo attenti
Alla disomogeneità
In prospettiva perché gratta gratta cari amici lo stiamo vedendo giorno per giorno
Quando si va al dunque
Certe predisposizioni di fondo una certa ideologizzazione della politica c'è sempre
E lo vediamo con le manifestazioni contraddittorio per esempio di Occhetto
Ecco queste cose volevo dire con
Molta razionalità
E allora va benissimo questa alleanza tra liberali Valerio nella quale mi sento compreso anche io
E verso la quale faremo di tutto
E lo faremo insieme perché tu sei il presidente del partito per portare tutto il partito
Il quale partito non si deve annullare ma deve diventare soltanto ed ecco questa è la vera riforma dei del partito della forma e della sostanza dei partiti e del nostro partito e su questo tema di amici liberali sanno che da anni io mi batto
Partito deve essere laboratorio di idee
Incontro tra eguali
Culturalmente ma occorre creare certo un altro contenitore per andare finalmente gradualmente ci si arriverà
Finalmente ad una chiarificazione e ad una semplificazione anche della lotta politica
Io per esempio mi auguro che si crei a sinistra un rassemblement primo elemento di chiarimento
E invece bisogna creare un rassemblement delibera democratici dei democratici liberali in cui ci deve essere posto certo per tutti coloro che in qualche modo culturalmente si riconoscono nella cultura liberale
In questo senso cari amici io sono felice di aver partecipato a questo incontro ringrazio Valerio Zanone che lo ha promosso e ringrazio i relatori con i quali ripeto con la cui analisi io mi ritrovo
Del tutto grazie e buon lavoro
Parola professor Antonio Marzano
Prendo la parola per testimoniare
Come credo facciano ormai circa trent'anni più di insegnamento di
Produzione saggistica
Una mia opinione
Mi scuserete se non parlo della problema della riforma elettorale
Per due ragioni
Perché innanzitutto credo che questa sia molto importante ma non fine a se stessa
Bisogna avere chiaro il quadro di dove si vuole andare che cosa si vuole ottenere e in secondo luogo vorrei dare qui un avvertimento se mi consentite ad amici liberali perché ho l'impressione che la gente comune su questa problema non segua molto il dibattito fra i politici
Insomma questa è una questione molto tecnica
Il sistema maggioritario sistema proporzionale uninominale la gente segue poco queste cose non ci capisce nulla e c'è il rischio che quell'avvicinamento fra i partiti e la gente comune sia reso più difficile dall'insistere esclusivamente su questo aspetto che è importante
Ma che non deve farci perdere di vista qual è il traguardo
Cui si vuole arrivare per questo motivo siccome invece oggi si è parlato molto di questo problema consentitemi di parlare che l'altro aspetto della questione cioè di dove si vuole andare ad Arrigo regali
Beh io ho fatto un piccolo modello che non vi esporrò qui perché tecnico è un modello che singola uno Stato liberale
E questo modello vuole rispondere a questa domanda se questo fosse uno Stato liberale
Che cosa di diverso avrebbe rispetto allo Stato e invece abbiamo
Se il nostro fosse uno Stato liberale dice il mio modello non avremmo una pressione fiscale che si avvicina rapidamente
E probabilmente finirà per superarlo il cinquanta per cento del reddito nazionale
Quando la pressione fiscale arriva a prelevare il oltre il cinquanta per cento della prodotto
Questo sistema fiscale e tipico di epoche del passato
E poche assolutamente illiberali
In cui c'era un principe che riusciva a vessare i cittadini
E che creava rispetto ai cittadini un rapporto non di cittadinanza ma di sudditanza
La letteratura liberale sa dice che quando la pressione fiscale supera il trentatré uscì trentacinque per cento del prodotto nazionale
Allora c'è una perdita secca di libertà
E gli individui reagiscono
In tutti i modi che possono
Uno di questi modi la passione l'evasione e l'elusione ma me ne sono gli altri immobili si produce di meno se si sa che in ogni attività produttiva finiamo per avere un socio di maggioranza che preleva la maggior parte di quello che produciamo si risparmia di meno
Ci si sa che questo accadrà
E si ricorre alla corruzione
Perché quando la pressione fiscale è molto alta il rapporto benefici costi fra il costo della corruzione e il beneficio che ne deriva
Dalla risparmio di imposte che si può finire per ottenere divento lo porto favorevole alla corruzione
Se questo fosse lo Stato liberale
Non avremmo una norma una normativa fiscale che non solo per l'aspetto quantitativo cui mi riferivo prima ma anche per l'aspetto qualitativo è un rapporto crea rapporti di sudditanza nei confronti dei cittadini
Questa nel normativa fiscale che tra l'altro negli ultimi mesi si è arricchita di una ventina di nuove tasse non di inasprimenti fiscali ma di nuovi tributi come tasse è una normativa che io credo possa essere molto migliorata
E dove l'attività dei liberali
Sarebbe possibile secondo me sarebbe uno dei terreni più fertili di intervento da parte dei liberali perché almeno parlo settorialmente e nell'attuale fase della crisi della finanza pubblica
Cercherebbe non di ridurre perché per l'immediato è molto difficile la pressione fiscale esistente nel suo aspetto quantitativo ma almeno di migliorare
La normativa fiscale
Eliminando una serie di adempimenti impossibili
Di trabocchetti di cui la normativa fiscale
Italiane ricca e che ricorda per molti al versi un tipo di normativa che era tipica dell'Unione Sovietica perché molte leggi dell'Unione Sovietica
Erano creati al deliberato scopo di rendere impossibili gli adempimenti previsti ai cittadini dopodiché si distingueva
Fra i cittadini inadempienti che però erano d'accordo per regime continuavano a vivere gli altri invece erano fatti fuori erano mandati in manicomio in Siberia
Se questo fosse uno Stato liberale la normativa fiscale sarebbe anche qualitativamente diverso
Se questo fosse uno stato liberale non avremmo una pubblica amministrazione così inefficiente come abbiano e incapace di soddisfare i bisogni fondamentali di una collettività l'ordine pubblico la giustizia
Credo anche l'istruzione
Lo stato della pubblica amministrazione così inefficiente che vi sono leggi che obbligano gli i cittadini i privati a sostituirsi che obbliga non li spingono soltanto ma che obbliga i cittadini a sostituirsi a la pubblica amministrazione per esempio si possono inventare norme in cui si dice che se entro una certa data il contribuente che ha presentato un ricorso contro l'accertamento non esprime il suo desiderio di mantenere in vita il ricorso
Quel ricorso decade
E l'accertamento diventa definitivo
Questa è una nuova vessatoria
Che costringe il cittadino fare un adempimento soltanto risposto al fatto che c'è un contenzioso fiscale norme e che le strutture non riescono a smaltire il contenzioso esistente
Se questo fosse uno Stato liberale
Non avremmo una struttura della spesa pubblica che è la fonte effettiva delle nuove forme di rendita
Perché le rendite parassitarie oggi non si formano più nel settore privato si formano nelle pieghe del bilancio pubblico
Se questo fosse lo Stato veramente liberale non avremmo una struttura della spesa pubblica che crea occasioni di rendita e di arricchimento così numerose così indennità come quella che abbiamo
Se questo fosse uno stato veramente liberale
Non avremmo un così un grande numero di settori produttivi protetti
Caste chiuse
Nelle quali non si può accedere
Avremo la politica industriale veramente basata sulla concorrenza sulla politica della concorrenza
E i settori protetti badate a cui mi riferisco sono quelli che spiegano quasi integralmente il differenziale inflazionistico fra questo Paese e gli altri Paesi europei
I settori esposti alla concorrenza internazionale praticano prezzi in linea
Con i prezzi internazionali sono facessero perderebbero quote di mercato sono i settori ancora protetti di queste economie che creano non un aumento dell'inflazione nel tempo che difende le altre cose come Antonio Martino Venza ma uno zoccolo duro difficile da comprimere quello zoccolo che fa differenziale inflazionistico fra l'Italia e l'Europa
Se questo fosse uno Stato liberale non avremmo un Meridione Stato dipendente come ce l'abbiamo
Io ho fatto a questo riguardo una breve esperienza professionale direi
Fortunatamente breve dei consistita nel tentativo di introdurre un tipo di intervento del Meridione diverso da quello puramente assistenziale questo tentativo che ho fatto che poi ho dovuto abbandonare per altre ragioni professionali
Non è andato a buon fine perché c'è una terribile concorrenza dei agevolazioni incentivi elargizioni a fondo perduto che rendono praticamente non costoso l'investimento fatto nel Meridione ma anche non produttivo anche non selezionato cioè questo tipo di interventi gesto crea una parente ricchezza ma se il nome è una ricchezza che consiste nella produzione di beni e servizi effettiva
è un'attività che deve continuare a dipendere dall'intervento dello Stato se questo fosse uno stato veramente liberale non avremmo un Meridione stato dipendente
E allora se è così
Amici
E se è anche vero che una parte della questione morale
Deriva dall'eccessiva pressione fiscale che spinge gli i cittadini a risolvere molto spesso in modo illecito il problema
Se
Se è vero che ove la pubblica amministrazione non fosse così inefficiente
Non avrebbe ancora una volta un'occasione di corruzione perché una pubblica amministrazione inefficiente è una pubblica amministrazione che cittadino finisce per dover corrompere per avere le cose a cui avrebbe diritto ma che non è non riesce ad avere
Se è vero che uno Stato veramente liberale non avrebbe una spesa pubblica fonte di rendite e se è vero che avendo invece una spesa pubblica di questo tipo questa è un'occlusione ancora di immoralità
E di corruzione perché agente cerca di in qualche modo di fruire delle rendite che il bilancio pubblico rende possibile
C'è vero
Che
Se avessimo uno Stato liberale non avremmo settori protetti e l'esistenza di settori protetti nei quali si entra grazie ad autorizzazioni a licenza e a queste pratiche è un'altra occasione di corruzione e di moralità
Se è vero che con uno Stato liberale non avremo un Meridione è stato dipendente e la dipendenza degli operatori meridionali dall'elargizione pubblica è un'altra occasione immoralità di corruzione
Allora lei deriva secondo il mio punto di vista che la questione morale deriva in larga parte al fatto che noi non abbiamo uno stato liberale allora su questa base bisogna muoversi credo che anche in altri partiti sia possibile trovare personale che convengono sull'esistenza di questi sei problemi che abbiamo elencato e siano sulla stretta connessione che tra la persistenza di questi problemi e la questione morale esiste su questa base credo che sia la possibile via delle alleanze
Altrimenti dovrei continuare a pensare che
Uno Stato liberale e ancora soltanto un sogno un utopia ma la politica consiste anche nel tentare di trasformare utopia nella realtà
Professor Petracca
Vi ringrazio Dio di avermi invitato
Devo dire che è una vita che parlo da esterno a riunioni del partito liberale gruppo liberale direzione eccetera
E oggi sono molto contenta perché se ho capito bene qui siamo tutti Esterne perlomeno parliamo tutti quanti a titolo di esteri
Perciò anche sentito con una certa preoccupazione poco fa il mio vecchio amico nemico Sterpa che minacciava di portare tutto il partito c'è Sanremo prezzo se
Se così è bello rinunciarci in partenza
O per meglio dire alcuni di noi saranno di nuovo fuori di tutto
Alcuni di noi alcuni liberali livelli
Naturalmente non posso fare un intervento organico non lo potrei fare comunque perché non ho preparato e poi questa non è l'ora vorrei dire però due o tre cose su
Tre punti specifici mi viene in mente un bacio segretario dalla Gioventù liberale che diceva voglio approfittare dell'ora tarda per dirle due stupidaggini due diceva una parola più preciso
Ora vorrei parlare un attimo dell'intreccio tra questi
Quello parlava di rotte dei fatti
Era l'epoca in cui i congressi si facevano ancora Dino vuole parlare un attimo dell'intreccio tra lotta politica e questioni istituzionali
Del criterio col quale scegliere una un indirizzo di fondo sul terreno delle riforme istituzionali
E del criterio sul quale orientarsi rispetto alla formazione degli schieramenti politici che dovrebbero uscire da questa fase di transizione che secondo me poi quello di fare riferimento al tema sociale sottostante la questione istituzionale
Ora noi ci troviamo in una fase un poco singolare perché stiamo vivendo appunto un intreccio molto stretto tra lotta politica in questione istituzionale questo è tipico di tutte le fasi di transizione di regime
Non ci sarebbe questione istituzionale se ci fosse una forza politica in grado di imporre le nuove forme di nuove forme vanno in crisi in quanto non esistono più forze in grado di imporre in termini istituzionali la loro forma politica
Però non ci siamo trovati a vivere questa ci troviamo a vivere questa fase in un modo particolarmente acuto perché siamo in realtà in grande ritardo la questione istituzionale si è aperta in Italia negli anni settanta
Che il Paese fosse maturo per un cambiamento delle forme istituzionali lo aveva detto alle lettere molto chiare il referendum sul divorzio del dodici maggio settantaquattro
Ci fu poi la fase della solidarietà nazionale che era una fase secondo me dalla quale si poteva uscire con un nuovo sistema istituzionale se fosse stata condotta fino in fondo
E invece fu vissuta da tutti come pericolo incubo di compromesso storico stupidaggine compreso devo dire il partito libera e comunque grazie alla gestione di Andreotti da una parte agli attacchi di Craxi dall'altra fu sprecata anche quello che si
Ci troviamo oggi in un grave ritardo perché in realtà abbiamo tutti quanti hanno tutte le forze politiche accettato il gioco che ha fatto il PSI in questi anni copia sia ha calcolato di potere speculare sulla crisi del vecchio sistema
E non si è reso conto per quanto i calcoli fossero evidenti facilissimi io stesso li ho fatti più di una volta
Non si è reso conto che il processo di destrutturazione istituzionale era molto più rapido del processo di ristrutturazione degli equilibri politici ricordate per anni si è vissuti hanno vissuto i socialisti ma anche voi come partito
Si è vissuti sull'idea della nuova centralità laico socialista che si stava per sostituire la vecchia centralità democristiana era un'imbecillità
Perché quella tipo di forma politica la forma della centralità era connessa ad un meccanismo di rapporti fra Democrazia Cristiana il Partito Comunista che era la forma politica della prima Repubblica caduta quella sarebbe caduto tutto il resto
Allora ci troviamo oggi nel pieno di questa crisi perché abbiamo al tempo stesso a dovere fare i conti con il cambiamento delle forme istituzionali e con il cambiamento dei soggetti politici questo è successo
Sono esplose le vecchie forme istituzionali sono caduti sono in crisi i vecchi soggetti politici come si fa a trovare dei criteri che permettano di risolvere contemporaneamente tutti e due questi problemi
Questo è secondo me
Il modo di affrontare seriamente sia il tema delle riforme istituzionali sia quello dei nuovi schieramenti politici
Per quanto riguarda le riforme io non l'ho sentito in tutti i particolari la relazione di Zanone se ho capito bene Zanone propone un meccanismo elettorale del tipo australiano cioè del second best
E questo può essere in effetti al livello di elezione parlamentare può essere una soluzione
In termini molto telegrafici vorrei dire però due cose uno mettervi in guardia contro quelle proposte che oggi mi pare stanno aggregando un consenso abbastanza notevole quelle proposte che si presentano come proposte innovative in quanto vanno sotto il nome di sistema uninominale che oggi molto di moda
E che in realtà pre presuppongono un sistema presuppongono postulano propongono
Porta Nuova porterebbero ad adottare un sistema uninominale a due turni come quello francese questa è una proposta che voi avete tra l'altro anche fatto sia pure in un contesto diverso di elezione semipresidenziale
A mio modo di vedere questo è un pasticcio orrendo dal quale non esce niente di nuovo un sistema uninominale a due turni
Non offre nessuno dei vantaggi reali non offre vantaggi sul piano della scelta diretta dell'elettore non offre vantaggi neppure rispetto al cambiamento dei soggetti politici
In realtà è un modo in cui i vecchi soggetti politici possono continuare a sopravvivere solo protagonisti di un grande mercato delle vacche fra il primo e il secondo turno e sono poi i protagonisti della coalizione di governo che si va a formare e questo è il punto decisivo se vogliamo andare ad un cambiamento secco delle forme istituzionali dobbiamo secondo me andare verso una forma di elezione diretta del capo del governo di elezione diretta del premier
Ci sono a vantaggio di questa soluzione almeno tre argomenti fondamentali
Il primo che viene sempre su sottaciuto in tutto il dibattito sulla questione istituzionale
E che il problema della governabilità non è semplicemente un problema di forme e riforme istituzionali il problema della governabilità è un problema di contenuti decisionali prima di tutto
Si tratta di mettere il governo in grado di prendere certe decisioni che siano eventualmente anche impopolari cioè si tratta di creare un certo spazio un certo intervallo tra chi governa e chi rappresenta gli interessi in campo
Sapendo tutti quanti come credo sappiamo che in un sistema di pluralismo avanzato la differenza fra gruppi di pressione partiti si va sempre più attenuando i partiti rappresentano interessi interessi particolari così
Bisogna creare questo se si vuole in qualche modo recuperare governabilità bisogna a tutti i costi
Stabilire un intervallo uno spazio uno spazio di autonomia d'altra parte avete già una prova di come questo serva questo governo perché è un poco più efficiente del degli altri che lo hanno preceduto non certo perché Amato sia più bravo di Andreotti semplicemente perché i partiti sono oggi abbastanza in crisi da essere un poco più pudiche nel premere sul governo la forza di questo governo che indubbiamente ha una sua certa forza è inversamente proporzionale alla crisi è direttamente proporzionale alle crisi del sistema questo è un argomento che riguarda la governabilità
Un secondo argomento fondamentale a favore dell'elezione diretta del capo del governo
Lo ha già accennato Teodori che mi pare sia arrivato anche lui a conclusione di questo tipo e riguarda la necessità di ripristinare la distinzione dei poteri classici noi tutti quanti abbiamo studiato Montesquieu se non altro come liberali qualcuno ha pure fatto qualche scuola
E
Tutti quanti abbiamo continuato a pensare che lo schema classico della divisione dei poteri legislativo esecutivo e giudiziario fosse lo schema del quale vivevamo non è vero da quando i partiti sono due giustamente legittimamente
Io non demonizza i partiti certo mi preoccupo quando sento steppa parlarne in quel modo per il mondo non li demonizza
Da quando i partiti sono hanno preso il sopravvento nell'arena delle istituzioni politiche da quel momento in realtà è caduta la distinzione fra potere esecutivo e potere parlamentare
Potere legislativo e potere per il potere esecutivo perché perché il soggetto che ha il controllo del Parlamento è lo stesso soggetto che al controllo del governo per definizione non ci sarebbe neanche bisogno di fermarsi molto a dirlo basta pensarci un attimo per rendersene conto
E perché questo perché in ritardo e continuiamo a vivere in un ordinamento che ricalca la struttura delle vecchie monarchie costituzionali ma delle vecchie monarchie costituzionali il potere esecutivo era espressione del re erano diverse le fonti d'investitura il Parlamento era aveva la sua fonte d'investitura nel voto popolare e la sua legittimazione democratica
Il governo aveva dal suo suo titolo di investitura nella nomina reale e il suo titolo di legittimazione nel potere legittimo dove allora si tratta di rifare questa distinzione siccome siamo tutti quanti democratici è molto discutibile se siamo di questo il vero grande problema ma non possiamo discuterne a quest'ora
A fare la fila di quel carabiniere che si preoccupava che la mattina dopo doveva fare l'esame del sangue e non aveva studiato abbastanza non è il momento ma
Siamo diventati democratici quando la democrazia è diventata impossibile sostanzialmente in questi ultimi due secoli però non c'è dubbio che oggi dobbiamo avere due forme di investitura ugualmente democratiche cioè dobbiamo fare in modo che sia il governo sia
Il Parlamento siano eletti direttamente dal popolo ma siano eletti per lo meno con procedure diverse cioè che vi sia una elezione diretta del governo è un'elezione diretta del parlamento
Tra l'altro questo permetterebbe di sopravvivere a tutta una spia che permetterebbe di fare un sistema elettorale più soft
Dove le grandi formazioni storiche anche se ridotte sul piano elettorale in termini minoritari potrebbero sopravvivere perché avrebbero una qualche funzione ma non sarebbero di impedimento allo svolgimento
Terzo argomento
Questo è l'unico modo di evitare i veri guai che oggi l'attuale sistema comporta in termini di governabilità che non solo non vi fate ingannare dalla vecchia polemica craxiano non sono mai guai di rapporto fra Governo e Parlamento
Quelli che si presentano come problemi di rapporto tra Governo e Parlamento all'interno di questo sistema sono in realtà ha problemi di rapporto tra il governo e la sua maggioranza tra il governo e i partiti che lo compongono
E il continuo conflitto tra i partiti che costituiscono il Governo il vero antica di questo sistema
E questo è quello che bisogna in qualche modo il nodo che bisogna che bisogna tagliare
Ci possono essere forme molto sofisticato non è vero questo dice Sartori ancora oggi sul Corriere della Sera Sartori il più acuto politologo italiano in termini di dottrina ma non ha mai capito niente di analisi politica tant'è che scappò da questo Paese
Convinto che stessero per vincere i comunisti quando i comunisti avevano già perduto
Non non è questo il punto non è vero che un sistema di questo genere
Ingovernabile perché crea una difficoltà
Sì perché veleggiava costata cara attacca
Ti ricordi questo l'abbiamo fatto proprio Centro Einaudi in dodici Cerioli Bobo ricordo io sostenevo che da quel momento in poi il barile il bastione dell'anticomunismo sarebbe stato il PSI non ci voleva niente basta avesse un buon politologo per capirlo
Difatti ma non lo capì nessuno fra gli attivisti
Allora questo è il vero problema conflitti continui all'interno del bar per rompere questo non bastano certo creare Gordon basta nel vecchio premio di maggioranza riproposto da Dini ma neppure la il sistema uninominale a due turni perché il sistema uninominale a due turni porta alla fine ugualmente una coalizione di partiti ad essere costitutiva del governo e quindi porta lì dentro conflitti Conti
Secondo me se si imposta la battaglia su questo terreno che oggi ha pochi adepti ne convengo però comincia per esempio questi del della lista Giannini comincerà a parlarne visto dal da ultima riunione del mese scorso
La Malfa si sta spostando su questo terreno che non ha niente a che fare col presidenzialismo è o con le bestialità la Cossiga per intenderci questo è un sistema in cui al contrario c'è bisogno di un presidente di una Repubblica che abbia forti poteri di arbitrato
In almeno due terreni di almeno due questioni contro gli abusi di potere e in materia di gravi violazioni dei diritti di libertà quindi è un sistema che ha bisogno da una parte di un forte presidente La Repubblica dall'altra di un Parlamento che sia forte fortissimo come organo di indirizzo di controllo ma che non sia coinvolto nella gestione quotidiana del governo che non sia un governo un Parma lamento che compartecipa dell'azione governativa
Questo è secondo me il terreno sul quale oggi si può al tempo stesso innovare le forme istituzionali e innovare i soggetti politici perché dobbiamo pure dirci francamente questo
Che se è vero che c'è questo grande intreccio ed è inevitabile che ci sia troppa politica e questioni istituzionali
Non possiamo però troppo illuderci secondo me di costruire nuovi schieramenti
Guardando esclusivamente alle riforme istituzionali voglio dire che io sono molto diffidenti
Verso queste forme di alleanza del nuovo contro il vecchio così dice per esempio anche la madre
Io mi ricordo che diceva esattamente la stessa cosa dodici anni fa De Mita dividevano diceva la britannica destra sinistra è ormai obsoleta la vera dinamiche tra il vecchio e il nuovo questi sono tutti modi per aggirare un problema che non si può aggirare perché è una costante della vita politica
La vita politica è sempre fatta da due schieramenti quando funziona noi dobbiamo arrivare a fare l'appunto funzionare in questo modo da due schieramenti uno di destra e uno di sinistra si tratta di vedere come sono fatti i dice che non esistono più la destra e la sinistra state pur sicuri
è uno di destra
Questo pensavo di averlo detto io per primo poi ho scoperto che l'aveva detto già cinquant'anni prima Ortega di casse
Rompe tanto meglio sarà tanto meglio è giusto oggi si tende a dire questo per dire facciamo l'alleanza tra i riformatori istituzionali e poi vedremo che che atroce ma secondo me questo è sbagliato
Perché in realtà la riforma istituzionale
A due epicentri uno e questo elettorale che abbiamo detto e che decisivo agli effetti della forma governo è puramente scolastico dire studiamo prima la forma di governo e poi la forma elettorale se si fa come dicevo io la forma di governo la forma elettorale diventano la stessa cosa
Ma l'altro epicentro della riforma istituzionale in questo Paese e il rapporto tra politica ed economia
Il tema sociale sottostante alla questione istituzionale di cui non so perché si parla così poco
E la fondazione di un regime di capitalismo democratico noi viviamo tuttora all'interno di un sistema in cui i rapporti tra politica ed economica sono i rapporti tipici di un Paese sottosviluppato
Per due ragioni perché c'è uno spazio e ci c'è uno squilibrio eccessivo
Tra gli interessi soggetti direttamente più o meno direttamente il dominio delle forze politiche e gli interessi lasciati più o meno liberamente la gestione delle forze alla gestione autonoma delle forze sociali c'è insomma troppo squilibrio tra pubblico e privato ma questo è ancora il meno viviamo in un Paese che ripete da questo punto di vista il modello tipico dei Paesi sottosviluppati
Perché in realtà questo Stato democratico continua ad essere quello che Stati d'origine non uno stato che è nato dalla necessità di arbitrare regolare i grandi conflitti di interesse connaturale lo sviluppo capitalistico ma al contrario in uno stato che si assume in proprio certe funzioni tipiche dell'economia c'è uno Stato che si assume compartecipe del potere economico ci sono fondate ragioni storiche per cui questo è avvenuto
Come siccome ci sono fondatissime ragioni storiche io in questo dissento completamente dall'analisi alle superficiale che fate odore di quello che è successo nella Costituente eccetera li dobbiamo ringraziare il Piceno che ci abbiano fatto questo sistema nel quarantasette
E la Costituente ci abbia regalato questo sistema senso questo sistema l'Italia non sarebbe diventata un Paese democratico
Senza uno Stato che ha svolto le funzioni che ha svolto il sistema capitalistico italiano sarebbe ancora più arretrato di quanto vuole
Però sta di fatto che noi abbiamo ancora a che fare con un modello di rapporti tra politica ed economia che è un modello per cui abbiamo uno Stato troppo invadente
Ed un capitalismo troppo dipendente un capitalismo che al tempo stesso straccione e al rapinatore un capitalismo che non ha sufficiente nerbo che però tende di continuo ad appropriarsi di risorse e allora questo è il tema su quale si ricostituiscono oggi l'Italia la destra e la sinistra come si fa un sistema di capitalismo democratico come si legano insieme temi di efficienza economica e i grandi problemi dell'equità sociale il progresso civile della solidarietà umana su questo oggi bisogna andare andare a dividersi e su questo si possono creare al tempo stesso una nuova destra e una nuova sinistra io diffido di quelli che dicono che siamo liberaldemocratici certe volte lo dice persino Zanone io credo che lo dica solo per bieche ragioni elettorali perché conoscenti
Io io non non penso affatto che il ruolo dei liberali sia obbligato su quote di destra del sistema politico al contrario
La battaglia liberale sarà vinta in questo paese che è molto lontana dall'essere vinte quando avremo al tempo stesso una sinistra e una destra liberale
E oggi questo è il tema della sinistra come potere imparare a gestire il sistema capitalistico come coniugare queste ed è il tema al tempo stesso della destra avendo più avuto la destra e non è stata mai capitalistica ma precari pianistica e una sinistra che non è stata mai capitalistica ma anticapitalistica
Auguri
Ancora caro
Grazie ma io immagino di parlare non come illustre ospite ma come liberale tra liberali
Molti mesi alcuni anni dopo
Non aver più avuto l'opportunità di farlo
E quindi lieto di questa occasione di cui ringrazio Valerio Zanone tutti voi che
Rivedo dopo tanti anni con i quali finalmente riprendo anche parlare di politica
E per questa ragione vorrei enfatizzare l'aggettivo di questa alleanza a cui noi diamo vita oggi
Aggettivo liberale
Perché anche alla luce di alcune cose che sono state dette negli interventi precedenti
Vorrei sottolineare come primo compito di questo gruppo gli amici che si trova o si ritrova sia quello di indicare una prospettiva liberale alla crisi che attraversa il nostro Paese
Prendendo atto del fatto io su questo sono molto d'accordo mi ritrovo in due cose che sono state dette all'inizio un è questa di Antonio Martino mi pare ripresa anche dopo la Marzano
Prendere atto del fatto che non sono soltanto le riforme istituzionali che segnano la crisi segno la gravità della situazione di che ci troviamo a ad affrontare ma anche la mancanza propositiva la mancanza di progetti che c'è al fondo di questa di questo di di questa situazione drammatica
Noi siamo vittime oggi non soltanto credo del fatto che abbiamo un sistema elettorale che premia il proporzionalismo esasperato eccetera eccetera ma siamo anche vittime del fatto che per anni tutti anche noi liberali
Ci siamo compiaciuti di uno slogan secondo il quale le ideologie erano finite
E in realtà ci accorgiamo che soltanto una ideologia infinita
E che il liberalismo deve ancora dare delle risposte e dividersi rispetto agli altri partiti per le risposte che dà la crisi non si affronta soltanto con dei trasversalismo mi che possono essere più o meno obliqui più o meno in buona fede ma si affronta anche avendo delle risposte precise per le situazioni si devono affrontare prendiamo il caso della mia città Milano
E noi a Milano rischiamo di avere ad esempio di arrivare in una situazione in cui dopo tutte le alleanze che avranno portato delle regole nuove eccetera eccetera avremmo un sindaco o potremo avere un sindaco ci dovremo dividere sul sindaci con le idee di nessuno dei quali io mi trovano d'accordo come liberale
E questa è la situazione drammatica cui porta un i sterili mento del dibattito che c'è stato in questi anni per cui il nome di questa presunta fine delle ideologie i partiti sono diventati dei portatori di progetti edilizi e non di programmi politici
Quindi
La sfida che noi dobbiamo vincere è una sfida fin da adesso non soltanto sulle regole del gioco ma anche sui programmi ma anche sulle cose da fare ma anche sulle idee
Sfida con ideologie che sono ancora vitali Sterpa ha citato il suo incontro cardinal Martini e somma che aveva Martini a Milano eh con la sua stessa sorpresa l'autorità morale della città ma questo non perché creda Martini sia particolarmente più bravo dei suoi colleghi popolati
Ma perché
E lo vediamo anche se leggete oggi un articolo su quelle della sera propose delle delle liste a Varese della lista Democrazia Cristiana ad Arese ma lo è perché il pensiero cattolico come tale ad esempio a nuovo appeal
Sui giornali
Ricca dimostra di essere un'alternativa al comunismo che è finito e quindi anche al liberalismo
Per cui è giusto e io come cattolico liberale sono lieto di avere pieno ospitalità nell'alleanza di Valerio ma non illudiamoci come fa Sterpa che crollati gli steccati fra clericalismo e cattolicesimo si fa un minestrone no secondo me non ci saranno gli steccati ma ci sarà un contrasto ideologico ancora più forte che mai dovremmo vincere
E quindi sarebbe sbagliato adesso se noi come liberali e come Alleanza liberale riducessimo tutto al la al dibattito sulle riforme elettorali
Guardate che cosa è successo
In Italia con l'elezione del presidente Clinton ma voi dispiegati per quale ragione il nostro sia l'unico Paese al mondo che credo più degli americani
Che abbia osannato e si sia eccitato oltremisura per l'elezione di un presidente e la la ragione la motivazione che gli odori questa inconsueta inconsulta
E citazione nasce dal fatto che probabilmente molti ritengono che con Clinton si sia Zito negli anni sessanta e si posso tornare agli anni Sessanta mette non è vero Clinton è un passo avanti è un cambiamento ma non è un ritorno alle radici prima di Reagan
Ora in testa la gente invece c'è questo c'è questa convinzione l'altra sera mi raccontava il presidente della della corte della commissione tecnica che doveva fare le privatizzazioni a Milano
è stato interrotto durante la Giunta comunale che ascoltava questo piano
Dal famoso e famigerato assessore Bernardelli che poi avrebbe provocato la quasi crisi del Comune di Milano
Dice a è stato interrotto quando questo signore illustrava la bontà delle privatizzazioni il fatto che in tutto il mondo si privatizza tanto in Italia tranne che in Italia è stato interrotto questo Bernardelli quale gli ha detto già ma adesso c'è Clinton come dire ormai le perdite sono si fanno più perché il clima culturale è cambiato quindi altra cosa che dobbiamo metterci in testa non è vero come tante volte ci siamo illusi
E come ciò ogni tanto sentore che già che stamattina che tutti in Italia siamo liberali non è vero non è vero liberali sono pochi ancora e la difficoltà con le quali si fanno le cose in senso liberale dimostra che c'è una resistenza nella cultura nella politica nei mass media alla cultura liberale che ancora dura da vincere
Mi spiace senatori Antonio Martino ma il fatto stesso che negli ultimi premi Nobel per l'economia la metà e forse di più dapprima la RAI e Caravà a cosa all'ultimo Gary Becker siano dei liberisti in confronto ai quali promette Martino appare un socialista
è di qua e dei quali nessuno ogni volta che viene nominato uno di questi premi Nobel se voi notate in Italia appaiono gli articoletti striminziti perché perché nessuno li conosce ma nessuno non soltanto tra i giornalisti ma su
Oggi che sono due non liberali hanno capito che senza prevenzione non si può andare avanti questo discorso
Non è vero che le precisazioni in Italia si fanno grazie liberale dobbiamo averlo la re l'onestà intellettuale di dirlo non è vero si fa soltanto perché due persone o socialiste vota a sinistra cattolica capito che non si può non privatizzare
Questo è il nodo del Partito liberale
E questo è il problema del movimento dei liberali in Italia che non basta
Una pura attività declamatoria se poi non segue un peso nel nel nel governo di cui si fa parte e soprattutto è questo paga giustamente no accennato Valerio non segue una coerenza dei comportamenti perché non si può a mio parere chiedo di privatizzare e poi re dei banchieri di fama liberale che dicono che non si deve privatizzare perché l'intervento pubblico favorisce il sistema la libertà come è avvenuto in Italia poche settimane fa o non si possono avere le pletora amministratori liberale nelle strutture pubbliche e così via
Quindi questo punto secondo me è fondamentale il problema di portare da subito l'accento sui programmi sulle idee perché se no non vinceremo
Il secondo aspetto fondamentale dell'altro aspetto nel quale mi ritrovo delle relazione iniziale quello che ha citato Lunati
L'Italia sta la sua la politica italiana sta soffocando per una fuga della cosiddetta società civile che è stato delle più incivili società che ci sono stato nell'Occidente
Perché tramavano perché davano quattrini agli ai politici perché non facevano politica eccetera eccetera
Dobbiamo cambiare questa situazione dobbiamo fare in modo che la gente perbene
Riprenda a fare politica e riprende a far politica nei partiti nei partiti perché non sono soltanto i trasversalismo e con il quale si può far politica ma bisogna ripeterlo politica nei partiti anche nel nostro partito
E questo e qui concludo
Da io non vorrei inserire a questo punto il nostro dibattito però secondo me offre uno spunto di problematicità sul quale vorrei che Valerio così si concludendo magari si potesse soffermare un attimo perché io credo che effettivamente noi dobbiamo costituire una alleanza di liberali che dialogherà con tutte le altre alleanze però avendo bene in mente che noi siamo liberali ma sulla base di prove dicevo prima un'alleanza che deve indicare subito dei temi dei naturalmente il primo pro delle riforme istituzionali ma ce ne sono tante altre le cose che ha detto Martino che cosa ha detto Marzano
Io aggiungerei il funzionamento dello Stato
Perché non è ammissibile che uno Stato come quello italiano il lo Stato non funzioni e ed è questo il campo nel quale l'elettorato anche del nord poi finisce per votare per la lega
Non è soltanto il carico fiscale sono i processi che non si possono più fare sono i carabinieri che non danno corso alle denunce che si presenti si presentano e così via
Dobbiamo indicare un qualche linea strategica per il futuro non possiamo semplicemente limitarci a pensare che si possa fare la politica
A a rate a come se fosse un enorme Siri al per cui adesso vediamo qua finire la punta delle riforme istituzionali no le cose si fanno tutte insieme i problemi si pongono tutti sul tavolo c'è il problema delle riforme istituzionali
Ma c'è il problema della riduzione del dell'intervento pubblico abbia parlato c'è il problema
Di individuare alcune opzioni strategiche per il futuro secondo me per esempio una di questa distruzione vita nessuno più parla di istruzione negli altri Paesi lo vedete che le grandi svolte avvengono sull'istruzione su questa materia che centrale nel dibattito per lo sviluppo e su quello allora se non si fanno tutte queste cose io credo che non ci sia effettivamente la possibilità poi di aggregare questa nuova gente di cui e di rispondere a questo problema che diceva stamattina Lunati di riportare la gente far politica e nei partiti bisogna recuperare questa fuga dalla politica
Con strumenti come questo non dimenticando però che poi la gente non dimentica che tu Valerio sei il presidente del Partito liberale oltre che dell'Alleanza liberale e quindi si chiede
Quale la possibilità di incidere di operare nella pratica di ogni giorno segna fatti referendum
L'Alleanza Democratica e il pasticcio che segna comunque dietro tanti deputati noi cosa abbiamo io credo che questo problema del rapporto tra questa alleanza e il partito liberale si deve porre non in termini traumatici
Non in termini riduttivi non in termini irrisori però il problema si pone perché già le cose che ho già detto a Sterpa dimostra che c'è un problema
Che la gente deve capire e questo problema tu mi pare la lettura cenato sei partito liberale si pone del gruppo del vecchio o del nuovo senza inseguire lo vittimismo vuole capire se i liberali sono con la rivoluzione che è già avvenuta perché già avvenuta la rivoluzione oppure se sono in quel blocco conservatore di cui tu parlavi è queste pure era questo abbiamo farglielo capire perché quando io vicino alla gente dico tutti scrivi all'alleanza liberale
E che chiaramente mi si porrà il problema di capire questo signore mi chiederà poi se le liste dei liberali saranno le liste dell'Alleanza dei liberali o se saranno le liste del Partito liberale e il problema non è da poco conto perché lì se si fanno fra poco tempo quindi questo poema CEE dobbiamo affrontarlo con serenità
In primo luogo e sono tutti o molti di noi iscritti al partito liberale all'Inter il partito liberale sperando che ci sia l'opportunità per parlarne così sempre più rara perché le occasioni di incontro il Partito Liberale
Consigli nazionali sono ormai dei grandi spot pubblicitari nulla di più
Ecco allora affrontiamo questo problema e facciamo un passo avanti quindi vanno benissimo le cose che io sono d'accordo sul merito dei tre punti sollevati da Zanone sul merito delle battaglie che dobbiamo fare
Però non trascuriamo questo problema questo problema della organizzazione dei liberali in politica è un problema vecchio sul quale tante volte abbiamo cercato di svicolare che a ogni crisi
Si pone e tanto più drammaticamente si pone quando la crisi è ripeto una rivoluzione come quella che stiamo attraversando grazie
Poco fa pare
Io parlo a nome dell'associazione Roma due mila che una delle sue associazioni che compongono l'alleanza liberale che hanno aderito all'alleanza liberale
In sala e fuoristrada ci sono altre persone che vorrebbero parlare a nome della propria associazione soprattutto cioè la corrente di la controcorrente la società di controcorrente di Indro Montanelli che appartiene ai giovani io direi di dargli spazio perché gli uomini di partito hanno le loro sedi per parlare noi siamo qui oggi per parlare
Della nostra forma di politica quindi
Dicevo l'associazione Roma Duemila nacque due anni fa proprio per contrastare il malgoverno di Roma
E fu tenuta a battesimo da uomini di grande spessore intellettuale e morale quali Domenico Fisichella Federico Orlando e Bozzi
Ci accorgemmo subito nelle nostre riunioni che per affrontare qualsiasi problema che riguardasse il Roma dal traffico alle rete pubblica l'immondizia il nodo focale da sciogliere era quello degli appalti
Ed è
Un nodo che a tre anni di distanza rimane rimane oggi in Italia in tutti Italia perché oggigiorno l'Italia si sta giocando sugli appalti
Quindi
è di questo argomento che vorrei parlare secondo l'esperienza che ho avuto in consiglio comunale e vorrei subito dire che è inutile
Adele degli equivoci tra noi perché qualsiasi persona ha rivestito un ruolo pubblico in una in un ente locale sesso consiglio comunale provinciale o regionale sa ha sempre saputo
E ha governato sapendo no che tutti gli appalti sono truccati
Dal più piccolo di cinquanta settanta milioni per piccole opere al più grande di centinaia migliaia mila di miliardi per i grandi opere non sono Massa qualsiasi amministratore pubblico che la spartizione preventiva degli appalti è il cardine della formazione di ogni Giunta non c'è governabilità se prima non c'è stato una divisione sulle grandi opere tra tutti i partiti
Compreso quelli dell'opposizione
Non solo ma molto spesso le crisi di giunta sopravvengono per il mancato accordo
E essendo CD questo mancato accordo praticamente la il lavoro della città i problemi della città non vanno avanti
Dopo a fronte di questa situazione dirompente in tutta la sua gravità della corruzione che e nei gangli vitali della pubblica amministrazione così radicata e così penetrata da essere considerata un male normale necessario utile e perciò privo della carica delittuosa che contiene come sta il sulla sua larga diffusione equivalesse a depenalizzazione
Di fronte a tale situazione grave il potere giudiziario in questi anni si è sempre comportato in maniera sorta iniziativa penale sorgeva
Raramente qua e là per salto Merano giustizia applicata per salto me carcere in alcuni casi più eclatanti per non proprio per non perdere la faccia archiviazioni nei nei casi ancora molto più gravi
Ed era un partito uno al potere giudiziario sonnolento
Che si rifiutava di prendere coscienza di quella che la realtà che ho detto e che tutti Italia sapeva che la corruzione è la base del sistema dei partiti e dei suoi vertici
Poi è venuta l'era Di Pietro e con la Procura della Repubblica di Milano
Che si è portata con sé
Altre iniziative serie di altre procure seria
Sembra
Teoricamente che sia cambiata un'epoca
Soprattutto i risultati
Che ha avuto Di Pietro rincorrendo le tangenti fino ad arrivare nel cuore del sistema
Perché la Procura di Milano è la prima procura che ha dimostrato come la corruzione sia alla base come più in alto non si posta andare come sia l'abate del cuore del sistema
In realtà questi effetti ci sono stati devastanti sì ma sul piano morale
Sul piano politico ancora ci sono da vedere
Nel senso che
Tutto ciò che sta sta succedendo fino adesso non ha portato il minimo dico il minimo cambiamento da parte del legislatore noi ancora dobbiamo aspettare
Una proposta seria da parte del legislatore che faccia fronte a tutto quello che si è visto fino adesso e che è stato messo in evidenza il potere politico difende se stesso e per ora non fa nessuna proposta l'unica proposta con una certa valenza politica è arrivata non dal legislatore ma arrivata dalla magistratura e riguarda diciamo il condono
C'è stato ci sono stati dei lunghi dibattiti tra politici e magistratura sulla questione del condono io lo ritengo uno dei rimedi
Ma può essere anche un rischio perché condonare
E dei reati alle persone che gli hanno commessi significa far credere all'opinione pubblica
Che la corruzione fosse soltanto laddove c'era un'indagine giudiziaria in corso non fosse altrove mentre rimane intatta altrove e che la corruzione si identifichi soltanto con le tangenti come finora è stato in realtà perché ha avuto esperienza negli enti pubblici sa benissimo che la tangente è la forma più più semplice più sana forse della corruzione la più eclatante ma anche la più facilmente rilevabile sul piano penale ecco perché si rincorrono sempre queste esborsi di denaro sugli appalti in realtà esiste una forma tante forme di corruzione al di là e al di fuori delle iniziative giudiziarie molto più subdole più perverse più pericolosa è più gravi che non la tangente
E naturalmente riguardano sempre gli appalti
Io ne vorrei e questo questo dipende dal fatto che il legislatore Nora assolutamente mai regolamentato tutte le forme di alterazioni del meccanismo burocratico amministrativa amministrativo nella sistemato in una casistica in modo da dargli una su un suo valore ne ha né c'è mai stato un limite tra politica ed affari
Tra il lecito amministrativo reato
Ci sono delle forme
Di appalto
Tipo la concessione delle opere a trattativa privata oppure l'assessore che partecipa
All'appalto con la propria società che sfuggono a qualsiasi impunità la concessione delle operativa privata ad un consorzio di imprese avviene di solito ad un conto ad un consorzio fantasma delle imprese non conosciute nominate soltanto col loro nome di appartenenza ai partiti cooperative bianche democristiane cooperative rosse comunista cooperative che fanno riferimento ai partiti laici sarà il consorzio al quale l'ente pubblico ha demandato l'appalto
A decidere a chi darà l'appalto senza che il Consiglio comunale ad esempio possa avere il minimo controllo sulle società e sugli appalti che sarà dato da questo consorzio organismo privato fantasma di cui non si conoscono le società
In questo modo si ottengono due risultati sì a direttamente un passaggio di pubblico denaro dall'ente pubblico che non controllerà mai più ad un organismo privato
E
Io porti contrattuali tra le varie società saranno regolati dal diritto private non dà diritto amministrativo ostiche sfuggiranno a qualsiasi norma penale quindi tutti i consiglieri comunali gli assessori parenti segretari di partito moglie e che parteciperanno agli appalti attraverso questo duplice concessione di appalti fino a raggiungere poi il sesto settimo grado di livello fino a che non si capisce più niente
Tutti questi saranno sottratti alla legge pin-up penale perché ancorché pubblici ufficiali hanno a che fare con un soggetto di diritto privato
è un pochino complicato perché non l'ha vissuto personalmente però io dico o si capisce ad inizio alla carica delittuosa che non c'è in questo modo di procedere in questo meccanismo
O il giudice perderà completamente di vista i reati in questo meccanismo infernale di intrecci di contratti di i fatti che sono sottoposte a diritto privato questo è uno dei modi ma non bisogna tralasciare
Un altro modo
Cioè l'assessore che prende la tangente su un appalto che dipende dal proprio assessorato ma c'è anche l'assessore che partecipa l'appalto direttamente con la propria società con la propria società con la propria impresa
E paradossalmente si è si è formata una giurisprudenza costante della Corte di cassazione secondo la quale partecipare all'appalto da parte di un pubblico amministratore con le proprie società non è ritenuto reato anzi legislatore nel novanta
Ha visto bene di abolire un reato che è quello di interesse privato in atti d'ufficio quindi Cuesta e l'amministrazione questa è la giustizia
Che il legislatore ha voluto nella pubblica amministrazione
Allora io dico
Secondo quale criterio di riferimento secondo quale morale un assessore che prende la tangente sugli appalti e colpevole e quello che invece partecipa agli appalti direttamente con la propria società non è colpevole
E ripeto le parole di Antonio Martino ci si scandalizza molto nel vedere nel sentire che qualcuno ha preso una tangente magari di venti milioni come ha detto lui oggi
E non ci si scandalizza per il contributo sul quale pesa la tangente che era assolutamente inutile cioè io ho la sensazione molto spesso ha avuto la sensazione che in consiglio comunale
Il Consiglio von comunale fosse un'associazione a delinquere dove ogni atto ogni operazione costituiva reato e dove il fine era scambiato con il mezzo cioè il fine sarebbe governare Roma mezzo sarebbe lucrare da parte dalla guida tutto pubblica amministratore che non è una cosa giusta ma addirittura si invertiva anche questo ordine il tiene il guadagno del pubblico amministratore non è non è non era il mezzo per guadagnare questa è la verità a cui ho assistito allora
Di fronte a questa situazione io credo che è difficile orientarsi tra ciò che è lecito e ciò che non è lecito
E soprattutto è un problema che non può essere risolto in sede giudiziaria infatti tale rimane sono mesi e mesi mi sembra che sia un anno che ci sono arresti per corruzione per tangenti ma non è venuta una minima iniziativa da parte del potere politico
Il problema se deve essere seriamente affrontato si deve spostare sul piano legislativo è il legislatore che deve dirci quale quale giustizia vuole nella pubblica amministrazione
Quale natura giuridica assegnare alle miliardi di piccoli e grandi operazioni che si svolgono tra il privato e il pubblico in quella zona di illegalità diffusa che è molto più grave delle fattispecie che costituiscono reato le d'aver regolamentare prendere tutto in considerazione soprattutto sistemare tutti i modi
Cioè regolamentari una sistematica tutti i modi e e ci sono stati finora per pilotare le gare d'appalto che è l'essenza stessa il la pilota azione delle gare d'appalto all'essenza stessa della pubblica amministrazione
Quindi io dico che
Questi movimenti
Che nascono come quello di oggi devono farsi promotori
Di proposte politiche sul piatto tanti piani ma anche sul piano della pubblica amministrazione perché gli enti locali comunali regionali provinciali sono la vita del paese non si può assistere inermi
A dei magistrati debuttano in galera le persone per le tangenti che in fondo sono la forma più sana vero della della della corruzione perché stabiliscono una netta separazione tra mondo imprenditoriale e mondo politico per cui le case non crolleranno ci saranno le tangenti ma le case non crolleranno i palati non troveranno quando un Consiglio comunale si riduce a essere un centro di smistamento di affari
Ai propri componenti e questo non è considerato reato ma alla la sua unica funzione quella di spargere affari fra i componenti della giunta anche distante di di di di di di distribuire affari appalti ai propri componenti viene completamente snaturata la funzione la funzione del pubblico amministratore almeno che il legislatore non si prenda la responsabilità di te depenalizzare tutto ma allora depenalizzato tutta quanta l'attività della pubblica amministrazione considerandola una normale attività imprenditoriale le tangenti considerarle una normale una normale mediazione ma se non viene regolamentata tutta questa materia castità delle grossissime ingiustizie perché non c'è un solo corruzione a Milano Venezia
Rimane intatta dovunque soprattutto al Sud dove l'humus culturale non consente le confligge con le confessioni
Perché se no ci sarebbero poi gli omicidi ma bisogna mettere in grado di obbligare le preture Procure di tutta Italia ad applicare la stessa giustiziato comunque per questo bisogna dargli regole molto chiare
Trasferendo questo concetto sul piano politico
Io credo che su questo movimento
Posta fare molto con delle proposte si dividerà in comune i comitati civici dividerà in piccole squadre che lavoreranno e cioè però io vedo sinceramente un rischio e lo devo dire all'onorevole Tanoni
Un rischio di questi movimenti che nascono
Onorevole Zanone che nascono a latere dei partiti e che probabilmente poi può darsi che si confermeranno con movimenti più ampi quali quelli di Mario Segni
Con il quale io
Ho partecipato fin dall'inizio quando la gente per strada ci scansava come chiedessimo l'elemosina col tavolo in spalla e la seggiola in spalla mentre nel secondo referendum e secondi referendum faceva la fila quindi ho sulle spalle questa esperienza però io vedo una netta
Differenza politica tra il movimento di Mario Segni e movimenti che nascono al lato dei partiti piccoli
Perché mentre non si può negare che c'è una profonda differenza tra il metodo di far politica del movimento di Mario Segni e il merito di far politica della Democrazia Cristiana
Tanto che sono giudicati concorrenti e tanto che se il movimento di Mario Segni si presenta le lezioni da Democrazia Cristiana perderà voti e certamente non ne sarà contenta e Conti cercherà di controbattere in ogni modo
Il rischio è che i partiti piccoli
Veda no nei movimenti che nascano che nascono e nella confederazione col più grande movimento di Mario Segni la loro salvezza
Nel senso che se presentassero singolarmente delle persone nelle liste avrebbero pochi rappresentanti e siccome sia partito repubblicano che partito liberale sono destinati a perdere voti se si presenta il movimento di Mario Segni quindi i partiti piccoli son più che contenti di confluire mantenendo la propria individualità nel movimento di Mario Segni qual è il pericolo il pericolo è quello alla luce di quanto detto prima
Degli appalti
Che poi non si svolgono solo nei consigli comunali regionali provinciali si svolgono nei consigli d'amministrazione delle degli enti delle delle delle municipalizzate dei consigli di gestione delle USL e nelle IPAB eccetera il pericolo è che il partito piatti in questa grande movimento Piazzi di Perotti uomini e anzi prevede eletti di più di quelli che starebbe eletti presentasse né se si presentasse nel proprio partito disperazione interromperemo abbiamo avuto il più di otto minuti sono grigio sì questa è la sede nostra per parlare mi farebbe piacere anche se parlate qualche anno quindi io sto finendo e dicevo che questo stare interrotta proprio sul più bello nel senso che se qualcuno di questi persone che è implicato nel vecchio metodo di governo Fanis fare finisce in manette dopo dieci giorni
Addio a tutto il movimento ideologico dei dei vari movimenti rimanenti trasversali di Mario Segni noi siamo qui oggi per dire che queste persone non le vogliamo qui perché altrimenti è inutile essere qui oggi grazie
Correre Paolo
E gli amici caro Valerio
Io li ringrazio di avendomi invitato da questo incontro
Che consente a noi ancora una volta
Un invito al capezzale del dottore
Di approfondire una serie di chiacchierate che abbiamo fatto tra di noi
Negli ultimi tempi di cui molti di noi si sono resi promotori molti degli amici che sono intervenuti prima di me presso alcuni che interverranno anche dopo avevano già partecipato a un seminario che io avevo organizzato e che aveva come regola fissa quella che parlavano solo di esterni e non gli interni
A me dispiace se questa era la regola contribuiva infrangerà ma accetto l'invito che mi ha motivato la presidenza
Per il Fai alcune considerazioni molto veloci che in parte sono già emerse negli interventi di alcuni amici che mi hanno preceduto
E non ho un intervento organico da fare perché richiederebbe molto tempo mi limito semplicemente ad alcune osservazioni che così mi sono annotato mentre ascoltavo le relazioni introduttive dei nostri tre amici
Allora
Innanzitutto una osservazione che era implicita nelle parole di Valerio c'è un grande cambiamento una grande rivoluzione tutto diventa irriconoscibile salto ma le situazioni saltano i punti di riferimento della politica salto di protagonisti della politica punto tutto questo come viene valutato più che già qui andiamo alla grande distinzione tra chi
Come diceva Valerio è come ritengo io
Valuta che tutto quello che è avvenuto in termini imprevedibili
Nell'ultimo anno sia un fatto altamente positivo e chi scuote la testa dicendo purtroppo è avvenuto ai me
Meglio ebbe i tempi passati in cui i punti di riferimento di una politica che sembrava avere per essere eterno erano facilmente individuabili
Prima grande distinzione
Seconda osservazione e qui vorrei dire Sofo se dico un'eresia anche se mi pare nelle parole l'amico Carrubba ultima già fosse implicito un po'questo concetto
Dunque diceva se ho capito bene
Antonio Martino che noi siamo soliti ricondurre comunale poiché lo faceva con la sua insolito brillante citazione
Tutti i sintomi delle nostra malattia no confonderli con la malattia cosa che non è e li faceva l'esempio del sistema elettorale
Diceva non funziona ma non è vero che il sistema elettorale che non funziona in realtà non è che è una conseguenza di un sistema più complesso cioè dello statalismo imperante eccetera eccetera bene
E io vorrei andare oltre però se permettete vorrei dire che non solo può essere poco influente o meno a caso a mio avviso non determinante la discussione sul meccanismo elettorale ma vado oltre e dico che anche il meccanismo istituzionale su cui ci si consuma con molta ipocrisia anche in queste settimane a mio avviso non è di per sé un fatto dirimente
Insomma non è un mistero che la Costituzione americana è una brutta costituzione e che la Costituzione dalla Repubblica di Weimar era una bella Costituzione
E i risultati solo davanti ai nostri occhi quello che conta ritorno ancora una volta così vale anche per il sistema elettorale
La classe politica
La responsabilità politica il collegamento che sia con l'opinione pubblica la sensibilità non ha inseguire il nuovo come si sta facendo in Italia perché poiché è una gara molto pericolosa perché c'è sempre qualcosa di più nuovo ma nel capire il nuovo che dovrebbe la grande rassegna la grande sfida che noi ci troviamo dinnanzi allora io intravedo nere come a base del la nostra crisi
Che le grandi difficoltà del fatto che il sistema istituzionale non funziona che il sistema elettorale non funziona non tanto il male dello statalismo cui faceva riferimento ad Antonio Martino quanto una realtà diverso che passi che nulla funzioni lo diceva lui stesso
In nessun Paese forse perché la realtà è diversa e perché oggi siamo vittime di sistemi da paranoia
I sistemi che sono mirati al contingente al particolari al corporativo al territoriale e questo ha messo in crisi invece dei sistemi rappresentativi dove tutto veniva studiato per consentire la mediazione degli interessi generali e non particolare
Da questo punto di vista
Noi stiamo dibattendo con molta passione la prossima non questa ma un'altra settimana alla Camera già stato detto avremmo la riforma del sindaco eccetera eccetera
Ma io ripeto qui a voi quello che ho già detto in una seminario di partito per la verità molto meno affollato di questo era limitato agli interni di partito per discutere di queste cose che sta a dimostrare come dei problemi nostri all'interno di partito interessa ovviamente molto poche persone
E in quella sede dissi che il problema non è tanto di capire con chi noi vogliamo fare le riforme con chi vogliamo far passare una legge piuttosto che un'altra per l'elezione diretta del sindaco sì c'è anche questo
Ma il problema nostro aveva e di capire che quale che sia la soluzione elettorale amministrativo per il Parlamento della Repubblica che ci sarà di qui a un mese o a sei mesi
Quello soluzione sarà sul fatto in maniera tale da costringere o delle coalizioni
E noi con chi faremo le coalizioni ecco che ritorna il problema delle alleanze
Ma dei punti di di coagulo delle distinzioni che risse vanno ricondotte necessariamente alla politica
E su questo Lunati faceva un riferimento a tutti liberale io ho sempre in quella occasione al facendo così
Adombrare alcuni amici liberali presenti sostenne che noi abbiamo vissuto per molti anni nella presunzione
Un po'patetica che tutte le grandi distinzioni alle quali davamo abituati fossero superate
Istituzioni religiose distinzioni razziste distinzione dalla politica
E che quindi per il termine destra e sinistra nell'accezione più seria non nell'accezione andante si dovesse considerare superato
Beh io dicevo che invece aveva un valore e lo dicevo cari amici una settimana dieci giorni prima delle elezioni americani con le elezioni americane sono state la grande che prova che alcuni valori alcuni contenuti della politica
Sulla quale poi le generazioni anche italiane della politica ci sono consumate per anni sono ancora vivi sono ancora ben presenti sono quelli che poi distinguono
Tra chi nella società attiva da un lato il lato del progresso del cambiamento dell'ammodernamento
E chi invece dall'altro lato tira verso la conservazione e tutte queste componenti ecco il nostro dramma come partito convivono all'interno di questo partito
E tutto poteva andar bene fino a quando con i blocchi con la guerra fredda con le grandi distinzioni internazionali
Allora le sfumature le differenze
Di questo tipo tra liberali conservatori e liberali progressisti non avevo nessuna importanza
Ma nel momento stesso in cui è finito tutto questo la lotta politica in Italia diventerà come negli altri Paesi una lotta politica che si gioca su quel fazzoletto di terra che il diverso modo di essere liberali
E se lei non sciogliamo questo al nostro interno qui ma e continuiamo a convivere tutti assieme facendo finta ipocritamente di essere tutti felici e contenti perché ci riconosciamo tutti
Nel simbolo liberale dimenticando che al nostro interno ci sono delle divaricazioni immense che quando si che non ci sia provvedimento alla camera dei deputati dove metà dei deputati votano in un modo e metà nell'altro
E questo che cosa vuol dire che cosa sottende il fatto che c'è una diversità profonda
E che è giunto il momento di una chiarificazione quando andremo avere maggioranze necessarie per eleggere il sindaco per superare uno zoccolo o per stabilire un sistema maggioritario
E come ci arriviamo
Io credo
Che la lotta politica
Di ieri stia alla lotta politica di oggi così come la fisica stava chi mi mi voglio spiegare
Noi siamo stati abituati in tutto il dopoguerra a concepire la lotta politica in termini fisici
Un partito più un altro partito più un altro partito la coalizione esce un partito entra un altro partito una somma di addendi fisici
Siamo arrivati alla politica oggi che deve essere intesa intermedi chimici di reazioni che avvengono quando si accostano alcune componenti allora noi potremo avere una certa antipatia storica per gli amici repubblicani però è indubbio che alcune componenti nostra dai nuove di altri messi assieme danno un qualche cosa di nuovo e allora la lotta politica diventa una somma non più di addendi ma di segmenti e di questo dobbiamo essere consapevoli anche per quello che riguarda le vicende nostre interne per farla breve
I circoli le iniziative
Culturali
Una programmazione concreta di cose che bisognerà fare che dovremo fare quale dovremmo essere tutti disponibili perché sì che scopre il gusto se permettete una
Una una battuta di natura personale
Ma i grandi dei problemi personali sono in molti in ori il gusto di fare politica di avere un obiettivo per cui combattere che non sia la rassegnazione che non sia la routine non sia la stanchezza delle cose ripetitive
E allora dall'open i circoli
Ma
Con che chiarezza di linea politica conche strategia verso chi ci muoviamo
Ma e qui c'è un problema che diceva giustamente faceva pena dirlo Salvatore Carrubba prima c'è un problema di partito cioè molti di noi sono iscritti a un partito
Credo che per il momento non sia ancora operato non deve essere un privilegio ma non deve essere meno operato
Allora ci troviamo come
Quelli che avendo la macchina che non funziona
Dicono andiamo a piedi ecco i circoli
Sono un po'questo siccome il partito
Non fa questo operazione che il Partito repubblicano con tutti i suoi limiti ha avuto il coraggio di fare e di pagare con le decisioni non manifeste ma con delle profonde spaccature interne allora noi non potendo utilizzare per un progetto
Di grande alleanza di questo tipo lo strumento partito cioè quella macchina andiamo a piedi
Bene
Benissimo andiamo a piedi
Perché possiamo To difficile trovare nel partito
Lo stimolo la volontà il confronto per un dibattito dire seminario è finito come è finito i nostri consigli nazionali celebreranno Varese mondo nelle prossime settimane
Ma uno dibattito politico non esiste più all'interno del partito non erano faccio colpa a nessuno ma è una constatazione
Non c'è e non c'è e allora io voglio chiudere
Con una
Mia osservazione che credo che farò anche nel Consiglio nazionale e che nasce dalla valutazione di quello che sta accadendo insomma nel un libro di storia tra cento anni
Quando si parlerà dei grandi anni del cambiamento di una rivoluzione che non so quale sia ma che è in atto forse ci sarà una nota a piè di pagina nella quale si dice ideali in quegli anni si battevano tentando di fare la riforma sanitaria ecco sinceramente cari amici non è molto entusiasmante
E io credo
E io credo
Che siccome la riforma sanitaria non ce la faranno neanche fare così come le privatizzazioni non se ne fanno neanche fare offrono se ne faranno alla francese Alciato punte non all'inglese
Io credo che per noi si ponga anche un problema di convivenza e di
Permanenza all'interno del Governo lo dico molto seriamente
Noi non perché non c'è più la possibilità di un dibattito in questo partito quello dopo mixati come siamo tutti quanti dal potere e dalla gestione del potere dalle aspettative del potere che non c'è più e ci sarà sempre di meno ci sarà sempre meglio allora si pone lo dico si pone questo problema in termini che hanno anche una motivazione badate non è il lo sfasciare nulla perché i repubblicani e l'ultima volta che riciclo e chiudo hanno dimostrato
Anche una forma di segreta politica
Perché credo che pochi altri partiti dall'opposizione avrebbero votato comunque il target elettorale che si ritrovano la minimum tax
Non l'hanno votata noi ancora una volta siamo riusciti nel capolavoro di apparire in televisione con uno che la difendeva e uno che la contestava
Però dico il fatto è che superata la manovra
Economica come si suol dire
Che è chiusa la camera che passerà al Senato molto probabilmente noi potremmo anche fare una scelta
Per evitare che la nostra presenza nel governo coi senta esclusivamente di alcuni comportamenti di alcune gestualità alcune delle quali non sono più praticabili che somma Bettino che sono Arnaldo che sono Gianni no che sono Cirino eccetera eccetera ma di cui ne rimane una la lettera al presidente del Consiglio
Noi intanto mandiamo una lettera al presidente del Consiglio nella quale diciamo sta ben attento che se no succede questo noi faremo cose terribili
Quelle cose non succedono mai nel senso che nessuno nostra richiesta viene accolta ma tutto questo finisce per delegittimare la nostra presenza e per far sì che
Si possano recepire purtroppo sempre di più
All'esterno che noi non contiamo assolutamente nulla nella coalizione allora meglio prendere atto non per fare il discorso Malagodi hanno del Governo Segni che introduceva il centro sinistra e adesso si vuole introdurre il governissimo
Ma perché in un sistema di grande cambiamento la vostra disponibilità il nostro appoggio per le riforme sei che ci può essere lo stesso ma dobbiamo toglierci questa palla dei piedi
Di un vincolo che contraddice quello che noi chiediamo quello che ne vogliamo con quello che siamo costretti a fare quotidianamente
Devo all'Assemblea qualche chiarimento procedurale è stato posto il problema sei e iscritti al partito abbiano meno diritto di parlare siccome qui credo che cominciare da me ricominciare dal presidente
In tanti abbiano la tessera del Partito liberale evidentemente non è di questo che si tratta credo che ogni ogni buona famiglia dia però agli ospiti
Un ruolo privilegiato e che la autoproclamazione dei padroni di casa debbono essere più discreto tutto qui
A questo punto c'è una piccola scelta da compiere ed è se interrompere i lavori per un Breve Periodo cioè al massimo trenta minuti per poi per poi potere continuare il dibattito con quanti desiderano intervenire quindi io chiedo a questa Assemblea in forme va be se vogliamo fare un voto ma siamo anche un vuoto se dobbiamo fare questa prosecuzione dei lavori ad oltranza oppure fare un Breve intervallo
Va be'mi pare di avere capito se c'è qualcuno contrario lo faccia sapere
Che l'Assemblea preferisce continuare nei lavori a questo punto nello spirito della non discriminazione
Spero sì ma li leggo
La il messaggio del segretario generale
Gli interventi successivi
Dovrebbero essere limitati a cinque minuti
Gli iscritti a parlare sono
Sei
I cui forse uno ha rinunciato quindi magari cinque
Cinque minuti per interventi il segretario onorevole Renato altissimo ha scritto questo messaggio caro Valerio ho ricevuto l'invito per il convegno l'Alleanza dei liberali e cui non potrò partecipare per avere già assunto altri impegni
Ma proprio perché è in quella sede affronterete un tema che mi sta molto a cuore ed a cui sono certo dipenderanno in larga parte le fortune dei liberali italiani voglio farti giungere alcune brevi considerazioni che avrei svolto in quella sede se avessi potuto essere presente come tutti gli amici che partecipano alla riunione sapranno i liberali hanno per primi affrontati affrontato quella che ormai da anni ritengono la questione delle questioni quella istituzionale credo elettorale
La miopia le altre forze politiche non tenne nel debito conto il pregevole lavoro del compianto amico Bossi ed il degrado delle nostre istituzioni andò aggravandosi
Facendo aumentare il distacco dei cittadini e moltiplicare i fenomeni di malcostume divenuti poi tristemente quasi pratica quotidiana da cui sono i liberali sono stati immuni
Allora capimmo è un congresso importante lo sanziona nel mille novecentonovantuno che non bastavano più semplici correttivi
Che la struttura portante della Prima Repubblica ormai prossima al crollo e che fosse necessario fare una proposta coraggiosa per riavvicinare i cittadini alla politica res publica
Infatti il paese sta vivendo una confusa fase politica in cui il distacco dei cittadini dalle istituzioni tende ad accrescersi aumento lo gli egoismi e le tensioni sociali e per la prima volta anche l'idea stessa di unità nazionale emersa in discussione
Il vecchio ordine finito
Ma il nuovo stenta a delinearsi e l'attuale per l'audizione si caratterizza per la contrapposizione anche in materia istituzionale ed elettorale
Sarà restauratori ad ogni costo di una partitocrazia deteriore respinte di chi ha più interesse al totale degrado della vita democratica che la ricerca di soluzioni equilibrate e funzionali
In mezzo si agita una ricerca nominalistica vere novità presentata come valore in sé anche quando si sostanzia i riciclaggi trasformismi e gattopardi ismi di vario tipo
Una reale riforma delle istituzioni del sistema elettorale su cui il PLI ha predisposto una formale proposta del sistema uninominale a doppio turno
è quindi l'obiettivo centrale della nostra azione che andrà perseguito ricercando nella società del Parlamento nei rapporti tra i partiti
Tutti i collegamenti e le iniziative utili per ottenere regole innovativi necessarie per rendere finalmente compiuta la democrazia italiana
Allo stesso tempo abbiamo lavorato in questi anni all'interno delle maggioranze di governo possibili con spirito di responsabilità verso il Paese e con un rigoroso senso dello Stato segnando significativi successi
Sulla strada del superamento dell'assistenzialismo dell'occupazione pubblica dell'economia si sono realizzate così parti non secondarie del disegno liberale a coronamento di ricorsi e battaglie condotte da soli negli anni dell'opposizione così come al governo per questo il partito liberale può senza complessi d'origine e gravi colpe da far dimenticare indicare la strada nuova un paese che si dice liberale ma ancora pervaso dalle colture un tempo egemoni questa Italia liberale democratica che crede difende la libertà e la dignità dell'uomo che crede nei valori dello stato di diritto nelle regole del mercato che aspira ad essere parte non secondaria di una costruzione politica dell'Europa attende da anni di essere organizzata in uno schema nuovo non strettamente partitico ma fortemente politico in cui trovino spazio i partiti ma anche e soprattutto le associazioni Thouars dei singoli cittadini che intendono portare il loro contributo di credibilità e di impegno personale
Ora so anchorman tra liberale in cui la religione l'appartenenza geografica o la storia di ciascuno non costituisca spartiacque in cui i liberaldemocratici di varia origine appartenenza si ritrovino per la matrice culturale comune la conoscenza sulle battaglie politiche la sostenere insieme una delegazione nuova e fra omogenei questa la nostra proposta che abbiamo illustrato in un seminario nazionale che porterò nella prossima direzione centrale di giovedì per avere una risposta chiara da tutto il partito
Ben altro Rispetto dunque rispetto a quella confusi iniziative che si moltiplicano in questi mesi e che a me ricordano l'insalata russa
Infatti proprio mentre si lavora per costruire un sistema che consenta un chiaro confronto tra proposte alternative sarebbe paradossale pensare e cartelli o alleanza di forze disomogenee
Portatrici di interessi spesso conflittuali aggregate sulla sola logica di una presunta e autocertificata diversità possono costituire un progetto credibile del motore del paese
A questa nuova aggregazione liberale quindi bisogna cominciare a lavorare da subito ben consci che questa nuova realtà sarà condizionato nei modi di attuazione nelle scelte tattiche dagli sviluppi che avrà la vicenda della riforma elettorale ma che costituisce comunque dal punto di vista strategico un'opzione di fondo a cui il PLI lavora già al congresso del mille novecentottantotto
Il partito deve affrontare unito questa fase di transizione e deve unito trasformarsi attrezzarsi a questo lavoro di ricerca di promozione di ristrutturazione delle forze liberaldemocratiche
Senza per questo porre in discussione la sua stessa esistenza ma questo sì il suo modo di operare di rapportarsi con la società civile non ho dubbi che il lavoro che ha prestato a fare da oggi vada nella stessa ridere direzione e costituiranno una parte importante di questo disegno che ho brevemente esposto pertanto vi auguro il mio successore iniziativa cordialmente Renato altissimo
Hanno inoltre inviato messaggi di cui per ovvie considerazioni non dò lettura gli amici Antonio Patuelli Giovanni Martirano
Martirano
Enzo Palumbo
Franco tabacco
Beatrice Rangoni Machiavelli Alfredo Biondi Andrea Marcucci
Roma riunirono sul quale si un'interruzione per cui
Sì chiedo scusa la parola proprio sorveglia
Allora l'assemblea si compra riduce con tanta disinvoltura dopo aver stabilito di procedere continuare nel lavoro invece fino al giorno Volano io avevo proprio chiesto oppure allora per forza ma i fatti
Interrompiamo i lavori per trenta minuti
Che erano state fatte da questa tribuna
Oltretutto di chiarire anche posizione certo iscritto al Partito liberale io sono l'assessore regionale della Lombardia ma cosa ci faccio qua allora chiarisco subito che io mi sento alla di dentro di questa iniziativa voluta da Valerio Zanone
Che credo abbia soprattutto il pregio di porsi come
Primo la prima piattaforma nel lavoro che dobbiamo fare per il futuro delle alleanze politiche che noi liberali dovremmo trattare nel Paese su questo magari torno un attimo alla fine io dovevo andare però una testimonianza più che una risposta a qualche amico tra cui mi permetto di chiamare così professor Antonio Martino sulla lega lombarda perché io non vorrei che soprattutto lontano dalla Lombardia
Ci fosse un'ampolla confusione su cos'è esattamente questo nuovo partito questo movimento
La lega lombarda può venire alcune ragioni come Martino che dice non posso essere certo apprezzato di leghismo
Nel senso che può sostenere certe o alcuni temi come l'eccessiva pressione fiscale od altro con cui noi possiamo anche convenire ma rendiamoci conto amici che la lega lombarda ebbene altro nella sua essenza
Io credo di essere forse il più abilitato a parlarne non solo perché ce li ho ogni giorno il Carpi in consiglio regionale dove siedono due tra i primi dieci dalla nomenclatura della lega lombarda
Non solo perché ho avuto così o né di fare alcuni incontri anche personale con meglio ma anche perché conosco gli aderenti e cosa succede
Nelle vallate nelle paesi nelle piccole cittadine dove la lega lombarda a oggi un'influenza determinante nelle valli insieme per la montagna non certo nelle grandi città
E lì sta succedendo qualcosa di spaventoso e io me ne indico solo una che è oggetto di una di uno studio di di di una di una ricerca che stiamo facendo e che andrà a finire una proposta di interrogazione alla Camera dei deputati io però a qualche nostro parlamentare
Pensate di chi chi firma
Degli appelli contro la lega lombarda in alcuni paesini dell'alto Bresciano e dell'Alta Bergamasca viene chiamato dai carabinieri e qualche volta dal magistrato che gli chiede perché abbia firmato
Pensate che sta succedendo questo
Cioè non sta succedendo
Solo quello che si vede sui giornali non c'è solo la violenza verbale che ricordava l'onorevole Zanoletti c'è una violenza continua e fisica e psichica è una coercizione fortissima lì dove loro sono effettivamente i padroni della situazione anche se non sono loro che gestiscono l'amministrazione pubblica lo dobbiamo stare molto attenti c'è un'intolleranza c'è una assoluta incapacità di discutere con gli altri da parte anche dei vertici stessi della Lega che sono un po'più acculturati del resto il cui dobbiamo tenere presente questo movimento spaventoso con cui noi dovremo prima o poi fare i conti se non andrà ad esaurimento per conto suo
Detto questo perché ripeto non basta sbandierare alcune cose positive pensare che un movimento abbia ragione io vorrei dire su questa aggregazione che si sta formando e che oggi ha visto questa iniziativa la preoccupazione da una parte e l'incitazione dall'altra
Che vorrei portare cioè la preoccupazione che non si non si finisca ad essere tutti gli amici del Partito liberale che condividevano questa iniziativa oggi hanno parlato
Qui molte persone estranea al partito liberale macché non apparterranno di fatto la nostra iniziativa perché è stato argento già di altre da Bianco a Teodori e così via Giannini cioè persone che ci sono amiche
Con cui possiamo fare dei tratti di strada assieme ma che non ci appartengono perché non sono all'interno di questa iniziativa purtroppo qui i più Esterni siamo noi anche Carrubba che so sono anch'io che che son gestore d'azienda prima di essere un politico ma
Il problema che abbiamo davanti e proprio questo cioè essere veramente un gruppo che non si pone come una corrente un nuovo gruppo all'interno del partito e rare eccetto che anche all'interno del partito liberale con cui bisogna fare i conti con cui bisogna dentro il quale bisogna dire certe cose
Ma che ha l'altro piede saldamente piantato fuori con insieme a personaggi che non fanno parte del partito liberale ma che si ritengono certo liberali di cultura che appartengono alla società civile
E questo è importante per non vi svilire il nostro comportamento nei confronti degli appuntamenti che abbiamo davanti pensiamo le riforme e pensiamo a quello che succede dopo le riforme
Ecco io vorrei dire a Valerio Zanone che a me sembra che da da questo dibattito sia emersa la domanda da parte di qualcuno domanda a cui io avrei una certa risposta da dare che però non posso certo sapere quanto sia condivisa e soprattutto si sia condiviso da te che sei il leader del movimento
Ci si è domandati da parte di qualcuno i per esempio o molto coloro attualmente da parte dell'onorevole Battistutti ma noi possiamo andare insieme ad amici
Che non condividono le nostre linee politiche per fare le riforme per poi domandarci finito questo pezzo di storia o di cronaca ne comincia un altro e vediamo cosa succede
Ecco io vi dico sinceramente credo di no credo Dino anche perché
Anche se ripeto secondo me è un interrogativo che deve avere ancora una risposta io vorrei fornire solamente al dibattito la mia opinione io credo di no perché altrimenti rischiamo di fare di questa alleanza di coloro che si battono per le riforme
L'alleanza direbbero i in Romagna degli sfigati
E chi sono questi sono politici esplicati piccoli sia sfigati grandi se i gatti piccoli son quelli che non sono mai riuscite emergere nei vari partiti pensiamo lento Toni Muzi Falcone o agente di questo tipo intellettuali badare qualcuno anche di un certo pregio ma che non riuscendo mai ad avere un posto nella politica vera italiana si battono per cambiare le regole tre cambiando le regole chissà che finalmente abbiamo un certo posto oggi sofisticati grandi che potrebbe essere anche il Partito Liberale Partito Repubblicano
Ed altri partiti di questo tipo altri raggruppamenti di questo tipo
Che anche loro non contando molto nella vita politica italiana rispetto alle grandi aggregazioni pensano che magari cambiando si possano cambiare le cose le minoranze alterno ad altri partiti Martelli o che so io no
E no no stiamo attenti perché altrimenti noi rischiamo di affidare una cosa così importante come la revisione delle nostre strutture dello Stato a un gruppo di persone che si muove solo legato da interessi vorrei dire di basso livello a me sembra che qui non sia così in questa sala anche così depauperata in questo momento no
E che perciò proprio per questo noi dobbiamo riempire fin dall'inizio di contenuti che vanno oltre quello che è la riforma il nostro modo di far politica per cui noi non possiamo metterci insieme se non va be'certo su una votazione alla Camera sul dibattito pubblico questo ci mancherebbe altro non possiamo pensare di fare tratti di vita politica insieme a gruppi che non siano con voi a condividere quello che si farà dopo
E per cui dobbiamo fare le scelte politiche
Sul progetto politico che poi dopo andremo portare secondo me fin da oggi altrimenti rischiamo di essere un gruppo certo prepartita ti copri alleanze ma che poi deve esaurire
Subito la sua forza appena attuate le riforme appena abbiamo delle ingerenze Indaco ecco io credo che noi meritiamo di più come forse rappresentatività politica e questo credo che debba essere perciò il nostro obiettivo essere presente per cui con forza oggi ma con chiare le idee di quello che dobbiamo fare anche domani grazie
Crediamo formalmente di invitare gli iscritti a parlare rappresentano se ci sono allora Breillat non c'ero
Marangoni non c'è pagare
Professor bozzoli non mi pare
E Radice nemmeno
A questo punto
Restano da trarre delle provvisorie conclusioni
Di un convegno che secondo me a centrato suo obiettivo
Obiettivo che a mio giudizio era dare conto che esiste un gruppo di liberare questo atto alla parte del nuovo si è reso conto che si è chiuso un ciclo storico nella politica italiana questo
Ciò che importa
è evidente che se si vuole fare un'azione politica conseguente non ci si può fermare qui ma questo era il compito di oggi
Compito che mi pare felicemente assolto
Crescere
La parola Valerio Zanone per le sue conclusioni
Siamo in in famiglia posso parlare lontano
Dispiace che questi
Forse gli amici
Hanno compiuto un lungo viaggio convegno avrebbero avuto prenda la parola
In questo momento non ci siano
Ma io credo che non vanno avanti pregresso
Alle quattordici e trenta con un tempo di trenta anni
Proposta ora
Finora Paolozza che voleva parlare un po'nuova glielo concediamo
A molti
Di intrattenimento no non è è arrivato in ritardo quindi sconta quest'
A volte anche il ruolo diciamo di Libero che usare il gioco del calcio sa quanto è importante nel tappabuchi del calcio
No io volevo semplicemente dire un po'qualcosa siamo in questo momento abbastanza in famiglia per potere parlare
Una certa serenità anche un po'degli umori si sono sentiti nei corridoi di questa nostra riunione è inutile dire che sul piano dell'analisi politica
Condividiamo naturalmente perfettamente tutto quello che ha detto l'onorevole Zenone
Nell'intervento che avevo preparato ove mai fosse arrivato in orario finiva appunto ringraziandolo perché già una volta Luigi indicandoci le ragioni nella speranza nelle ragioni della libertà salvo il liberalismo organizzato in Italia perché poi di questo si trattò
Quindici dieci anni fa e mi pare che con un po'di entusiasmo dobbiamo tutti ammettere che in questa sede sta avvenendo qualcosa di simile perché un primo dato lo dobbiamo acquisire
Che non vedo come altrimenti si possa riuscire a salvare il liberalismo organizzata in Italia ne dobbiamo avere questa chiarezza di intenti quando ci riuniamo in queste nostre il mio
Possiamo rimanere leganti consentitemi di dirlo ad un partito che dall'elezione del presidente della Repubblica in poi Affinito e al esaurito completamente il suo ruolo politico ideale del nostro Paese
è pensabile affidare ha un gruppo dirigente che in questi mesi si è comportato in questo modo l'avvenire del liberalismo in un momento di così grande e terribile confusione questo è il punto che dobbiamo centra però ebbene e vengo subito agli umori delle persone c'è una richiesta fra l'altro ne abbiamo fatto onore una riunione un po'simile a questa Napoli intona una sorta di prova generale con gli amici napoletani
E sono venuti molti di più di quanto lo immaginavamo in genere nelle nostre riunioni liberale sembra un cinquanta sessanta cento persone beceri è stata un'affluenza enorme c'erano quasi trecento persone molti non liberale incuriositi da queste novità
E la richiesta finale di tutti era quella richiesta forse un po'qualunquista un po'banale dire sì ma che cosa volete fare che cosa concretamente già domani mattina
Noi che rimarremo con le nostre famiglie con i nostri gruppetti di amici come ci comporteremo
E credo che la domanda sia quale l'identità che ne potremo assumere in concreto come liberale nell'alleanza democratica nell'alleanza
Del quel movimento più ampio più basso dei liberale che si sta formando in Italia in questa lotta che si prevede ancora lunga e dura con la vecchia nomenclatura questo è una delle domande essenziali
E devo dire che l'altra domanda che mesi fa a me e mi immagino quindi si faccia anche agli altri e quella del rapporto con il prestito
Scesi ma io sono consigliere comunale a Napoli ma se poi il tuo partito voto alla Giunta
Una certa giù tu voti con il partito non con il partito
O la mattina hai fatto l'Alleanza democratica il pomeriggio poi hai votato contro dell'istituzione all'Alleanza democratica
è una domanda alla quale non credo si potrà più sfuggire allungo allora io ritengo che su questa su queste cose ma la posizione dell'onorevole Zanone dovrà aprire una sua chiarezza nel nei confronti dei nostri comportamenti per concreti ma torneremo nelle varie periferie nelle varie provincia
E poi come fatto pratico ritengo essenziale di coordinamento delle associazioni venga fatto immediatamente c'è qua con molta urgenza
E alla quale io ritengo si possa affiancare anche un comitato di intellettuali come ha dichiarato in qualche modo di questa operazione perché girando un po'in questi mesi vitale per le varie commemorazioni Crociani mi sono fatto un po'dovunque da Messina se ne farà una perfino a Trento nella facoltà
Di Curcio diciamo a dodici due diranno che Croce
Era un sociologo ed abbiamo letto alcune cose ed è girando un po'in giro per l'Italia
Sì mi si sente che molti uomini che sono stati esclusi espulsi dal sistema politico incominciano a rivedere nell'alleanza dei democratici e possibilmente di liberarli meglio una possibilità di ritorno all'attività politica anche istituzionale
Coniugare l'utile con etico e appunto profondamente concreto il liberale perché non indicare anche in questa prospettiva di cui il ricambio di classe politica che non avevo le Zenone
Si prefiggeva uno dei nostri scopi cioè di riuscire a riportare nelle istituzioni con questo strumento nuovo persone nuove le quali potranno per converso darci una mano ed aiutarci io credo che su questo ne possiamo giocare e avere sicuramente un futuro
Molto migliore di quello che forse qualche pessimista ce ne sono sempre immaginabili ringrazia
Sorde Iraq con il termine passo vivono i dieci minuti
Dove in primo luogo vorrei dire non è dobbiamo costruire qualcosa Accor delle difficoltà infinite non invidio Valerio che poi critichiamo tutti ma a cui vogliamo tanto bene tutti
Se deve attuare quello che oggi difficilissimo sia prima di tutto dobbiamo programmare un futuro reale lontano
E Bali secondo dobbiamo passare per una transizione dove ci sono mille difficoltà e dobbiamo fare questa transizione in maniera tale che il futuro diventi veramente quello che vogliamo
Terzo dobbiamo vivere nella vita attuale e preparare quella transizione quando
La vita duale non è tutta è tutt'altro che finito lo vediamo nel nostro partito e cowboy ci ha richiamato alla realtà del nostro partito dove dobbiamo lottare nell'interno
Allora senza entrare nei problemi di partito che discuteremo anche in altra sede credo voi prima dire sul futuro lontana l'ho sentito stamattina Lunati
Il quale parlò
Del attacco atto voce per la sua polemica contro la scienza direi che questo dobbiamo essere chiari su queste cose su quello che la filosofia di base
Noi abbiamo avuto un secolo di divorzio tra filosofia e scienza
Dal mille ottocentoquindici al mille novecentoquindici sostanzialmente questo divorzio c'è stata cuoce rimproverava la scienza in certo qual senso questo divorzio e l'incapacità di superare questo divorzio ma la scienza del Novecento questo divorzio da superate la superato già con Einstein con Heisenberg che sostanzialmente ha fatto sua quella che è la filosofia idealistica
E l'ha superato compri così con l'auto strutturazione che la materia ma di da fluttuazioni casuali e questo è molto importante per il momento politico attuale si formano delle auto organizzazioni e molte volte il dirigere una piccola fluttuazione determina poi come va tutto il grande ciclo e questo è tipico della situazione sociale del momento
Non voglio certamente perde altro tempo su argomenti filosofici secondo momento di transizione
Guardate non possiamo permetterci di fare delle alleanze nelle quali non siano ben chiare i principi che noi sosteniamo perché se no noi finiamo con l'immiserire noi stessi
E a perdere la fiducia di coloro che vogliono quello che vogliamo noi
Mi sembra che stamattina Antonio Martino ha detto chiaramente una cosa noi vorremmo una piccolissima modifica della Costituzione
Al pubblico non è permesso parte
Questo credo abbiamo pacchetto tutto
Non abbiamo bisogno di altri atti non concorda su questo non è nostro amico
E siamo
La concretezza dell'oggi
Qui io ammiro molto Valerio quello che tu hai detto sul sistema elettorale del sistema australiano
Visto da Benedetto gocce un qualcosa che proiettato verso il futuro ma che io non vedo in questo momento ne attuabile né
Tale da avere quella carica di superare l'attuale momento
Noi dovremmo invece cercare in questo momento di modificare quel determinato sistema elettorale in maniera da combinare meno guai possibili
Cercando di arrivare a risultati che noi vogliamo noi vogliamo che l'attuale struttura dei partiti in qualche modo venga ribaltante venga cambiato
Completamente perché se no la gente non ci sta più
Per questo ci vogliono i sistemi elettorali che facciano delle piccole cose per esempio
Per esempio deve essere non deve essere più permesso nessuna lista
Sono le liste che ci danneggia il sistema tedesco non è cattivo perché ha un contenuto proporzionalisti ma e lo discusso spesso in internazionale con i tedeschi
Ma perché a un contenuto da a delle liste rigide di partito chi perde il secondo voto
E col primo voto è stato eletto un solo deputato liberale in Germania mentre di è necessario che e tutti gli altri su una lista rigida dibattito noi dobbiamo batterci perché non ci siano liste di nessun genere ci siano solo candidati in collegio
Uninominale
Quel questo non vuol dire abdicare al principio proporzionale questo vuol dire semplicemente abdicare al fatto che il PD impongono delle liste di nomi e non devono scegliere degli uomini che hanno forza propria per farsi eleggere
Secondo dobbiamo vedere che ognuna vi venga presentato con le sue firme e assurdo che io debba avere una delega ad altissimo per presentare una lista senza raccogliere firme
Quando sono segretario provinciale devo avere per la capacità di raccogliere le firme se no in quel collegio non ho il diritto di presentare un candidato o in quel comune non ho il diritto di presentare un candidato terzo la televisione noi non vogliamo avere come giustamente diceva
Valeria stamattina la video politica
I tempi di di
Televisione devono essere rigidamente limitati con un'autolimitazione perché questi sono i maggiori costi della campagna elettorale
è la maggiore corruzione viene proprio nell'usare gli strumenti televisivi se non c'è un equiparati lezione dei tempi di televisione noi non raggiungeremo mai una distruzione di questo sistema clientelare e di corruzione ma veniamo ai grandi problemi
Da chi dobbiamo vedere comunque di arrivare a un doppio Bongo
E Valerio Zanone
Aveva presentato a suo tempo circa due anni fa così stemma simile a quello tedesco ossia con un primo voto che sceglie il candidato di collegio
In modo che ognuno dei collegi abbia il suo deputato è un secondo voto eguale riaggiustata
Proporzionalmente però usando solo candidati che sono presentati incolla nei singoli collegi e non con liste aggiuntive
Il la proporzionale non deve essere una proporzionale aggiuntiva ossia una divisione proporzionale aggiuntiva ma collettiva ossia quei partiti che hanno già avuto hanno avuto per gli altri siti aggiungono candidati fino a che arrivano alla loro proporzione
Questo era il sistema che Valerio Zanone avevamo aveva presentato al difetto che in prima votazione potrebbero essere scelti un numero enorme di candidati di un partito che comunque l'organizzazione elettorale forte cioè la per esempio la democrazia cristiana non illudiamoci la mafia democristiana e la mafia comunista anche se non ci sono più le loro idee forza esistere tutto e da una forza non indifferente
Non dobbiamo prestarci al gioco che queste mafie muovono Polizzi no il gioco politico italiano
Il referendum per una un elezione di tipo inglese anche se il coretto con quel margine di di seggi è che possano essere distribuiti proporzionale che però se fate i conti vamp tutti a un terzo partito non vanno certamente divisi fra forze emergenti
Un il referendum è pericolosissima in questo senso se congela la situazione e cerca di salvare quelle che sono le situazioni io diffido volto dell'uomo segni e l'ho sempre detto su questo
Allora che cosa si può fare
Si fa un ballottaggio lo spesso non c'è nessuna ragione ma un ballottaggio diverso quello che qui è stato detto contro il ballottaggio alla francese e sono pienamente d'accordo e l'intrallazzo tra una votazione della si fa il ballottaggio tra il primo e il secondo candidato arrivati
Se noi separiamo i voti in prima votazione l'elettore sa che deve votare per due candidati e deve concentrare i voti su due candidati che poi andranno al ballottaggio
E allora cerca fin dalla prima elezione di riuscire ad arrivare a dare un segno un'alternativa al candidato che sarà quello maggioritario e noi vedremo allora ogni collegio non avremo nessuna contrattazione Inter partitica
E in seconda votazione al ballottaggio
Uscita da una parte un candidato di uno dei gruppi e dall'altra parte uno di un altro dei gruppi che varieranno da zona a zona quindi il patto di fare contemporaneamente il doppio voto
E il ballottaggio è qualcosa che ci serve dagli intrallazzi dibattito tra il primo e il secondo voto
E questa è abbastanza semplice
E chiunque può capirlo possiamo anche se vogliamo se il proprio è necessario farlo tra e per il secondo botto la votazione parla con delle alleanze di maggioranza che possano essere contrattate però solo su quella parte che è riservata
All'aggiustamento proporzionale non su altro e quindi non vere dei pateracchio di sui candidati stessi
In questo senso ritengo che possa essere informato sia la legge del Senato che la legge della carne
La legge del Senato che per ogni regione via al numero esatto visse nato ai quali spetta a noi quella regione quella della Camera che in qualche modo può compensare lei scelte fatte né con questo vincolo e quindi che penalizzano qualche formazione di collegamenti tra candidati nel in una qualche regione rispetto alla
La riforma
Sì
La riforma del sistema elettorale è qualcosa che deve essere estremamente complessa nel quale noi dobbiamo essere presenti non per salvare noi stessi
Ma per cercare di ottenere con le forze oggi esistente che delibererà hanno oggi questa legge
E che vogliono cose diverse che in questo modo forse si potrebbero mettere d'accordo
Fare in modo che quello che loro facciano non via quei Condi detenuti negativi di cui non ci libereremo mai più
Ma dia contenuti positivi nel senso nel quale si vuole per andare avanti se no c'è sempre il referendum
Ma il referendum deve essere considerato non un fine
Ma un'arma per ottenere
Una revisione effettiva che può essere fatta solo dal Parlamento in questo concordo in pieno il sistema elettorale non si fa tagliando a pezzettini una frase sì una frase no in una vecchia legge elettorale
Che comunque è un rimedio spesso peggiore del male ma si fa costringendo a fare una riforma che può essere utile ovviamente tutto questo si deve inserire e non li disegno generale io qui non ho certamente il tempo credo che miei minuti stanno scadendo per parlare della riforma generale certamente qualche ha detto Valerio quello che hanno detto molto e altri sulla divisione di poteri tra quello che potere esecutivo e potere
Legislativo e potere di controllo è una cosa fondamentale e questa separazione non può che avvenire sull'investitura direttamente popolare del potere esecutivo
Magari graduale come diceva Valerio Zanone ma sono questi problemi ritengo noi dobbiamo in ultima analisi concludendo cercare di stare sulla realtà delle cose che oggi sono in ballo ottenerne quello che si può ottenere oggi sia nel Parlamento
Anche nel partito Valerio per favore cerchiamo di ottenere quello che si può ottenere oggi perché questo partito sta morendo di assenza completa insomma siamo peggio di Bush voce almeno nell'ultimo momento s'è messo a strafare Renato Altissimo ex un uomo che ho sempre ammirato
Come ammirato Bush oggi sembra nelle stesse condizioni di Bush anzi peggio di quello che Bush dobbiamo vedere che questo partito venga di nuovo rivitalizzato e questo non si può fare in altro modo che parlando dei problemi politici non parliamo più di problemi politici noi dobbiamo trovarci più spesso e se non lo fa il partito lo dobbiamo fare noi tema per tema affrontando le cose discutendole affondo tra di noi come abbiamo fatto quando siamo nati mi alla fine degli anni sessanta allora avevamo la gioia di discutere tra di noi facevamo le notti discutendo eravamo anche più giovani ma oggi credo abbiamo la stessa voglia di discutere di politica tu ci devi dare Valerio di nuovo quella gioia di discutere politica che tu sei capace di dare e quei discorsi che tu sei capace di dirigere e di dirigere verso un fine positivo questo abbiamo il diritto di chiedere erano perché per tanti tanti anni ti siamo stati vicini abbiamo avuto la gioia d'estate vicino
E oggi avviamo il dispiacere di vederti misconosciuto e il vedere che noi non riusciamo a incidere su una realtà che di cui il Paese ha bisogno
Carraro
Destino destino che mi perseguita e sempre di parlare sempre davanti alle salme quando si svuotano verrà fa parte
Ormai di un fatto
Quando io e mio amico Massimo Pannozzo qui presente
Ormai da tanti anni partiamo da Rimini con la macchina per venire a Roma io lo chiamo sempre il viaggio della speranza
Partiamo con la speranza che a Roma si possa trovare qualcosa che cambi
I destini del Partito liberale che ci ridia la fiducia che ci dia la forza di di continuare quella azione che abbiamo cercato per tanti anni di mantenere in piedi
Nonostante le delusioni per arrivare a qualche cosa di concreto che realizza in pochi nel nostro modo di pensare
Oggi oggi arrivando a Roma questo era ed è veramente il viaggio della speranza
Non il viaggio dell'ultima spiaggia io spero ma il viaggio della speranza perché
Credo che attraverso questa iniziativa attraverso questo movimento attraverso questa volontà di
Coinvolgere le coscienze dei liberaldemocratici italiani in un unico grande movimento che possa portare ad una rivoluzione
In senso liberale che stia vicina ai tempi che riesca a stare in corso con i tempi ci sia la realizzazione di una grande speranza e soprattutto ci sia la realizzazione
Di quella che una necessità che ogni giorno di più si è venuta a sentire
Nell'animo di tanti liberali che
Hanno trovato ogni giorno di meno nel partito
La realizzazione di queste istanze cioè noi se dobbiamo comprendere bene il significato di questa riunione odierna dobbiamo darle il significato che essa aveva e da e ha avuto per buona parte di questa riunione non
Una riunione dei riciclati
Non una specie di Refuge un peccatorum di quelli che sono stati qualche maniera messi da parte accantonati nell'ambito di una a lotta politica di una battaglia politica
E di questi ultimi anni non una specie di posto dove fare e mi dispiace che questa mattina qualcuno abbia voluto fare come una specie di difesa d'ufficio del Partito liberale
Qui bisogna comprendere bene il significato di questo di questo movimento
E un movimento che coglie una realtà Esterna
Che è quella di una grande possibilità di consenso sopra i principi liberaldemocratici sopra i principi liberali
Ma anche un movimento che
Dia risposta alle tante esigenze di coloro che nella società italiana non trovano più non trovano realizzata quella immagine o quella Utopia di società a stampo liberale in cui hanno creduto
E
La condizione dello stato la condizione dell'economia la condizione dell'ordine pubblico la condizione delle libertà civili
La condizione in cui i cittadini italiani trovano soltanto dei movimenti di protesta un modo per cercare di
Manifestare il proprio dissenso su quello che non è la realizzazione di quello che essi credevano potesse essere una società democratica come la immaginavamo
Bene questo per questa possibilità all'esterno può essere
Molto
Ampia per coloro che sto credono nella
Possibilità di realizzare una società liberale
Però questo movimento non si può fermare soltanto a quello che
Giustamente una iniziativa fatta e posta in essere dai centri di cultura liberali queste un movimento che va realizzato in due termini uno esterno l'altro interno e qui bisogna essere molto chiari
Cioè noi non possiamo immaginare che si possa arrivare a questo questo obiettivo a obiettivo abbastanza ambizioso di questa grande rivoluzione liberale
Se non cominciamo se non poniamo in essere
Un'ampia riforma all'interno del nostro valida ecco perché mi sembrava assurdo questa mattina sentire lire ma possono parlare gli iscritti non iscritti i notabili del partito che da questa è completamente al di fuori di di del del concetto base
Possono parlare tutti coloro che ritengono di identificarsi in questo tipo di messaggio ma attenzione proprio coloro che sono liberali da sempre che ricoprono delle cari e di partito che sono iscritte dentro il partito che hanno delle funzioni quindi anche i in maniera diciamo non centrale ma locale si devono sentire impegnati per creare il cambiamento del Partito liberale perché il partito liberale insieme i movimenti di cultura liberale può essere deve essere l'iniziatore di questa riforma
Però se il partito liberale per primo non cambia se stesso viscosa è completamente inutile cioè a dire il vero allora dopo si si fa ancora una passerella
E cambiare se stesso significa iniziare proprio dal segretario nazionale fino arrivare il Consiglio nazionale la direzione ai consiglieri regionali ai consiglieri provinciali segretari
A tutte le diramazioni territoriali del partito cambiare sistema
Di
Essere un partito diverso non un partito omologo degli altri partiti in cella lotta alla partitocrazia Interna Peres c'è qualcosa che deve nascere all'interno del nostro partito questa è la la rivoluzione che si fa all'interno deve esser la prima da realizzare
Ecco per cui io dico non possiamo lasciarci oggi noi dopo questa bella manifestazione come se avessimo assistito ad una serie di lezioni interessanti noi dobbiamo attivamente porre in essere quel programma
Di riforma all'interno del partito che va in questo senso rivoluzionario
Altrimenti saremo i primi a fallire perché non abbiamo detto che vogliamo sciogliere il partito liberale non possiamo lasciare la palla a ai repubblicani o a un a un a un a volontà coraggiosa del segretario repubblicano di direi che si può essere una una liberaldemocrazia che è più ampia degli angusti delle buste strettoia di un partito
Noi dobbiamo essere i promotori di questo tipo di riforma ma se non lo facciamo direttamente cominciando domani
Cominciando cari amici dei consigli nazionali
No voi all'interno del partito senza sciogliere il partito ma nel partito dobbiamo arrivare a questo tipo di di di di cambiamento noi nel consiglio finale dobbiamo essere importatore di questo grande massa messaggio che ci porta al di fuori di quelle strettoia anguste dove siamo
Per anni stati abituati è vero quando si riceve il Consiglio nazionale è una specie di ciò pubblicitario e ce la passerella
Dei vari notabili del partito dopodiché tutti se ne fregano di quello che la politica noi non abbiamo più entusiasmo se andiamo a fare queste cose qui si manca quella vivacità quella possibilità di credere in qualche cosa a noi l'abbiamo detto tante volte e non ce lo possiamo dire io e Massimo Panoz l'abbiamo in macchina ce lo dobbiamo dire tutti così fra Dinoi non ci va bene questa democrazia italiana così come impostata è troppo stretta non è liberaldemocratica non è liberale questa società
Così come la vediamo realizzata e se questo è vero non è liberale il nostro partito
Non è liberale il nostro partito dal dobbiamo riformare per prima il nostro partito perché tutte le le voci siano sentite perché si si si capisca che non è molto importante mantenere un piccolo incarico dentro un ente di sottogoverno
Non è importante mantenere anche un ministero un sottosegretariato è importante essere i promotori di quella che è una rivoluzione democratica in un Paese che dimostra di essere ansioso di realizzare questo tipo di riforma
Riforma che sia nelle regole nelle regole dello stato che sia una riforma è una rivoluzione che realizza se stessa col sistema della democrazia parlamentare ecco che dopo ne vengono di conseguenza tutte le cose interessanti e utili che sono state dette puri nei particolari
Cioè a dire la riforma elettorale ma noi dobbiamo essere i primi all'interno del nostro partito a dire che questa deve essere impostazione questo deve essere il superamento se riusciamo a fare questo el e partiamo subito dal Consiglio nazionale di Varese dall'altro consiglio nazionale che pro già progettato per dicembre
Dove queste cose le andiamo a dire perché non siamo carbonari non siamo una senta una corrente ne siamo degli intellettuali chiusi in se stessi dentro la loro stanzetta elaborare delle filosofie noi siamo uomini di per tali che vogliono vivere in una società liberale che vogliono realizzare una società liberale ma la vogliono realizzare partendo da un partito liberale che sia liberale nel vero senso dalla parola questo è quello che dobbiamo fare sette organizzano in questo senso avremo fatto qualcosa di utile altrimenti e tutto per porre
Professor box
Io devo un ringraziamento a Valerio Zanone per avermi invitato a questa riunione
Come titoli di legittimazione io ho soltanto quello di S. una persona Esterna al Partito liberale ma che si ritiene liberale per tradizione familiare per l'abito mentale per cultura
E quindi dovrei essere una di quelle persone che aspirano secondo le parole di Valerio Zanone a diventare soggetti attivi della nuova politica che si dovrebbe rifondare inizia
Quindi lo ringrazio per questo invito ma nello stesso tempo è per noi motivo uguale e contrario mi permetterei rivolgervi un'amichevole il rimprovero
Per
Un certo modo con cui è stata organizzata questa riunione del nuovo dei fondatori del nuovo perché mi è sembrato che si siano ricalcato e forse inconsapevolmente inconsciamente le strade antiche ed è questo un modo singolare per iniziare un nuovo corso cioè mi è sembrato che si è data poca voce alle persone Esterne
Tre persone diciamo come me ma soprattutto ai giovani ai molti giovani che stamattina affollavano copiosamente questa Assemblea ai giovani delle varie organizzazioni dei vari circoli liberale
Che sono veramente non per fare della retorica ma sono l'avvenire dei quali e necessario sentire la voce le impostazioni le problematiche e qui si è privilegiato anche una semplice scaletta degli interventi atti graditissimi ospiti guidato velocissimo dare la parola ma insomma le gerarchie del Partito liberale cioè personaggi illustrissimi noi rispettiamo alloro pluriennale per la loro pluriennale militanza politica ma che mi sia consentito
In questo tipo di Assemblea che ha queste caratteristiche che a questo scopo questi scopi Zanone c'ha così chiaramente illustrati stamattina forse avrebbero dovuto a vere una rilevanza minore rispetto alle esigenze di base consumi
Mi permetto comunque questa critica costruttiva e amichevole proprio perché non vorrei che questa alleanza liberale come lo vogliamo chiamare nascesse con degli equivoci di fondo
Per le note vicende che a tutti conosciamo di essere state più volte richiamate quindi della della Tangentopoli della crisi della moralità eccetera c'è una grande voglia di partecipazione da parte dei giovani di Bardelli da parte delle persone che non hanno mai fatto politica professionalmente
E che vogliono dare il loro contributo di cultura di esperienza disistima disinteressatamente ma questa gente deve essere posta in condizione anche in queste sede di dire a sua di esprimere la sua opinione di far sentire la sua voce
A questo riguardo io vorrei fare due brevissime considerazione
Come Esterno
Qui si è molto parlato in sostanza il discorso votato su alcuni punti uno principale di questi è la moralità che c'è una crisi di moralità
Io dico qui per esserci violazione della moralità pubblica questa moralità ci deve essere
In Italia non c'è moralità pubblica perché non c'è lo Stato
Non c'è lo Stato perché come ben sapete lo Stato Stato espropriato dai partiti
Come facevano un po'le armate di ventura nel decimo sesto e decimo quinto secolo che razziarono e facevano bottino delle contrarietà agli anni ecco
Così è stato fatto troppi
Perché tanti
Purtroppo lo dico consentiti dal punto di vista sentimentale corre in grande rammarico
La gente non crede più nei parchi
C'è una grande crisi di delegittimazione lo sappiamo tutti ma in questa crisi di delegittimazione non si è salvato da questa crisi neanche partito Biber
Lo dico con grande grande rammarico di carattere più che altro sentimento
E questo è molto grave perché io avrei sempre pensare che il partito dico un centinaio di Gaetano Martino
Di Aldo Bozzi
Forse avrebbe dovuto essere salvato nella coscienza pedaggi quando gli scenari vecchi sono caduti nella coscienza collettiva il partito liberale è stato coinvolto nella crisi Genet non si è salvato le si è fatta una distinzione
è ingiusto questo
L'onorevole Sterpa ha detto di sì il partito liberale Stazzi è sempre distinto sarà vero ma la pubblica opinione non se ne
Però in molti pensiamo che il Partito liberale non si sia distinto il nulla o in pochissimo
A comportamenti partito pratici che nulla hanno a che fare con libere
Una struttura leninista
Come quella di tutti i partiti italiani centralizzata
Verticistica con tutti i suoi le sue diramazioni nel territorio una modesta spartizione del potere
Con una grande differenza rispetto tuttavia gli altri partiti
Per lo meno quelli avevano i voti noi non siamo riusciti neanche aprile
Ora il partito di purtroppo ripeto ancora una volta è stato coinvolto a torto o a ragione in questo giudizio generale di disistima che la gente a dei parchi
Qual è stato a mio avviso l'errore una certa classe dirigente del partito liberale
è stato quello di scambiare la situazione di minorità rappresentativa indubbiamente che aveva di minoranza rappresentativa perché i suffragi elettorali sono stati sempre scarsi Prodi confondere questa posizione con una di minorità culturale che non è la stessa cosa
Si può a vere o un una preminenza una funzione culturale anche con pochi ed è stata e che sarebbe stata questa l'unica vera funzione del Partito liberale che i nostri padri ci hanno insegnato
E le nostre tradizioni ci imponeva
E il mese mi è parso a meno a me come uomo della strada che non ha mai fatto politica attiva ma che legge i giornali e segue il dibattito politiche si tiene informato mi è sembrato che questo partito liberale come è sembrato ai più purtroppo non si distingue se negli
E questo primato culturale del della incisivo del liberalismo non è stato portato avanti
Ne sufficientemente per lo meno a me a livello di concreta operatività politica qui ci potrebbe essere l'alibi della scarsa rappresentatività
Ma anche e questo indubbiamente inescusabile anche a livello di formazione culturale dei giovani di proposta nel Paese mancata una proposta liberale netta
Dicevo prima si è partiti dalla
Dal problema deriva moralità
Per violarla ci vuole uno stato
Lo Stato non c'è imitare per ragioni storiche che voi conoscete meglio di me non c'è mai stato
Da cinquant'anni la cultura egemone e la cultura cattolica come tutti ben sappiamo la cultura cattolica la quale
è stato estraneo anzi contraria liberalismo al Risorgimento
Quindi non ha una concezione liberale dello Stato
Privilegia la società da un lato privilegia la società chiuso sullo stato più società meno Stato e questo per evidenti fini clientelari per affermare il principio delle organizzazioni culturali cattoliche della scuola e organizzazioni sociali cattoliche nella società
E dall'altro lato invece
I cattolici
Hanno gonfiato lo Stato come ci diceva bene Antonio Martino stamattina di compiti che non gli sono propri
Proprio perché è una concezione errata dello Stato
Proseguendo la la la politica fascista dell'interventismo in economia dall'IRI in poi
La democrazia cristiana a enfatizzato ha gonfiato le partecipazioni statali piegando le a strumento di consenso di ottenimento del consenso dilapidando denaro pubblico in scambio di consenso
Corruzione eccetera
Ora in un quadro che ci schematicamente delineato penso che grande avrebbe potuto dovuto essere la funzione le differenze
Ma di fronte alla problematica attuale a questi nuovi movimento a questa galassia in movimento di trasversalismo i vari ma grazie piuttosto nebulosa momento ma che dovrà prendere corpo fisionomia ben presto
Come si pongono liberali non organizzati in partito
Questo è il vero problemi
Secondo me
Ci sono due grandi rischi
E lo dico subito con molta chiarezza il primo rischio è quello che noi ci esponiamo e assecondiamo la più grande tentativo di riciclaggio politico di personaggi del vecchio sistema totalmente screditato
Questo è un gravissimo rischio
Perché con l'intenzione
Di mettere in piedi consiste
In futuro sistema bipolare che questa è l'intenzione comunque di alternanza
Fra opposizione
E Governo tra governi e opposizione
Chi ha sbagliato deve andare a casa e non può pretendere di dare lezioni né può pretendere di venire a dire io non c'ero come se fosse un alieno estraneo al sistema della partitocrazia
Se si vuole fare del rinnovamento serio bisogna che certi discorsi tra di noi siano fa
Quindi evitare il rischio
Dei professionisti dello sdegno per quello che è successo e per quello che i vari Di Pietro stanno portando anche professionisti di Rodengo che non vorrei che alcuni casi coprissero loro cattiva coscienza
Secondo ancora più importante
Di questa galassia indistinta ma che deve ben presto nel giro di pochi mesi assumere i suoi contorni precisi del trasversalismo dalle alleanze fra esperienze culturali e politiche diverse
Quale ruolo voterà il liberalismo non più limitato a chi si riconosce nel partito libera
Il rischio è che in queste nuove alleanze
Con i cattolici liberali per esempio un'alleanza auspicabile il rischio che noi si e mette in una posizione di minorità culturale con la quale abbiamo vissuto in questi governi di alleanza politici e con i socialisti questo è rischio
E quindi dobbiamo riflettere sul nostra modo di porsi come liberali di fronte ai nuovi esigenza nuove esigenze che la società ci pone
Questa è la riflessione che dobbiamo fare perché lo specifico liberale deve essere ricostruito in questa nuova fase della politica italiana
Mi pare che l'abbia detto molto bene il dottor Carrubba questa mattina ma quale tramonto dell'ideologia questo è una falsificazione
Noi dobbiamo rivendicare la nostra il nostro pensiero all'originalità del nostro pensiero liberale e dobbiamo presentarci in queste nuove alleanze cercando evidentemente ciò che ci unisce piuttosto che quello che ci divide però con un'identità liberale integrale e da reintegrare purtroppo altrimenti ne faremo sempre i vassalli via
Volete questo non è facile
Ci dobbiamo o liberali alcune scorno oggi lo dobbiamo riflettere dobbiamo ripensare ma noi dobbiamo ricordare ai nostri ai nostri principi ma le dobbiamo ricordarci che siamo il partito dello stato di quello Stato che in Italia deve essere rifondato
Quando dico stato mi dispiace non ci sia Antonio Martino perché si preoccuperebbe consente parla di stato si preoccupa sempre ma non è certamente nelle partecipazioni statali nelle poste
Lo Stato è una cultura
Ma la cultura dello Stato in carica non c'è
Lo Stato come sintesi come dialetto come sintesi della dialettica tra individuo e autorità che noi liberali evidentemente facciamo propendere verso l'individuo questo senza come sintesi degli interessi collettivi non è sentito iniziare è questo che noi dobbiamo restaurare perché è successo tutto quello che è successo perché parliamoci chiaramente tra la gente e diffusa la sensazione dalla gente comune da sempre in Italia che rubare allo stato non è come rubare normalmente
Che il potere non ha senso se se non se ne approfitta molto
Tutto questo che
E dovuto a una distorsione concettuale storica troppo nota deve sparire che deve sparire per effetto di una politica veramente liberale
Noi dobbiamo rifondare lo Stato meno enti pubblici più senso del Pubblico
E questo è il grande compito che compete ai liberali compito immane ma bisogna cominciare dai giovani ai quali bisogna dare voce perché sono la speranza di domani altrimenti noi corriamo il rischio come ripeteremo poco fa e lo ripeto ancora di rientrare in queste nuove alleanze in una situazione di minorità culturale e di consentire operazioni di riciclaggio che non sono ammissibili grazie
Giunti all'ultimo intervento goffo radice
Per dare un'idea
Ai più di questa sala che non riconoscono
Da quale angolo io
Far partire le poche parole che intendo rivolgervi
Dico che una quindicina di giorni fa
Nel piccolo paese di Maremma dove per ragioni di famiglia Missoni contemporaneamente
Ritirato
L'ufficio postale dopo
Una certa titubanza
Ho riempito il modulo di conto corrente
E o rinnovato per la quarantesima volta consecutiva la mia iscrizione al Partito liberale
Importante non è questo l'importante credo con loro lo consideriamo è la titubanza
E la titubanza non nasceva da ripensamenti su quella sentire e pensare
Ho fornito insieme che quaranta anni precisi tra mi condusse coi piedi miei mia scontati volontà salire le scale della sezione romana che allora stava era tutto abbia
No no titubanze in questo campo meno che mai non c'è stata aperta targhetta credo anche per convinzione credo anzi per convinzione
Nel momento in cui atteggiarsi a liberale significava essere quasi un nostalgico dei tempi passati è un antiquariato dalla politica no
Meno che mai adesso
Idea liberale ci corre avanti e noi dobbiamo rincorrerla e manifestiamo questo sopra fischiato
La titubanza nasceva dal fatto che resta un po'incongruo
Rinnovare l'iscrizione a un partito
Il quale non pone ne manco
Il problema di scioglierlo perché si sta spogliando per conto su
Tuttavia ha prevalso l'abitudine
E sono venuto a questo convegno
Non tanto non soltanto perché
L'invito proveniva da un illustre da me molto stimato amico
E ad essere in molti a stimarlo si vedeva dalla riunione di questa mattina e non solo
Ma anche perché era vedi caso ed è il presidente del Partito liberale
Ma anche qui il punto
Come non era l'iscrizione bensì la titubanza quella rendere minimamente interessante quello che dicevo prima così qui non è tanto il fatto che Valerio Zanone Civitas
Nella sua duplice qualità
Quanto che chiara offrisse a chi voleva
Una opportunità di discutere di politica vedi caso non nel partito liberale di cui lui ha Presidente ma fuori spartito
Fuori fisicamente
Non certo spiega
E allora io sono andato dato che ciò tutta questa ansietà anzianità non solo addosso ma anche dietro le mie spalle politiche
Sono riandato agli anni cinquanta
Quando in uno Stato in una condizione di no discussione all'interno del partito e di difficoltà ad affrontare questa discussione parlo spiccatamente di Roma
Dov'erano e che sono iscritto
Nacquero delle esigenze si voleva parlare nacquero a quell'epoca ed ebbi una certa responsabilità
Presiedute da grossi nomi c'erano Panfilo Gentile Leonard Alberti Ugo Pace
Gli atti
I liberi i conti erano tre stanze Portobello a Porta Pinciana pagate ciascuno un pochino si metteva insieme l'affitto bloccato
E lì si discuteva di politica perché sede discuteva poco ossia a via Frattina
Sia la sede di allora del partito locale era Piazza Verde
E quest'atteggiamento eretico era legittimo da parte di Pirelli come me a quell'epoca e di altre persone più autorevoli e più importanti vengono citate alcune che vennero e nutrire allora una conversazione mentre Partito liberale era le sbarre non c'era la Torre versi milita dell'uscita del partito da dal dalle maggioranze
Trattabili di quell'epoca bene i dico che in quella sede questo si legittimava questa azione di volontariato e alquanto paradossale che oggi debba ricorrere di il Presidente del Partito liberale
A proporre un ambiente dove poter parlare
E non insisto
Credo di aver detto abbastanza sulla questione
Voglio però dire che veduto sull'invito che l'ho letto ho letto una dicitura Valerio alleanza
Ora tu hai saputo sempre un un umanistico
Molto meticoloso rispetto alle parole ora nel vocabolario si parla di unioni si parla di raccolta aria quando si tratta di appunto di fattispecie che rientrati in questa terminologica
L'alleanza sia ad opera correntemente quando forze diverse si trovano peraltro per una congiuntura o anche per la congiuntura profonda però per una congiuntura a convergere per certe utilità essi mettere insieme e io così l'ho intesa è così trovo interessante questo convegno perché altrimenti fa parte delle infinite conferenze che ci siamo consumata addosso
E francamente è un rito un rito liberatorio che oggi almeno per me sono così stanco di questi ritualità non consola più nessuno
Il match di alleanza si e allora se Alleanza va intesa studiare le modalità e le opportunità per convergere di fronte a certi obiettivi e per un certo tempo l'alleanza fra parentesi si combinano e si sciolgono
No le unioni Nunzio non sono fatte per questa cosa nelle le affiliazioni le alleanze si combinò le si sciolgono
Bene allora io dico che qui è chiaro io sono molto interessati
A che seguitando a essere libera pestata non tessere fatto veramente a seconda ma essendo liberale
Di pensare soprattutto continue verso quale direzione studiare la possibilità di essere disponibili a fare questa alleanza perché se no non ha nessun significato parlare di alleanza io sono alleati sì ma con
E dico per parte mia io che bisogna
La possibilità di parlare senza compromettere nessuna nessuna opinione del partito ne faccio parte Credit maniera rispettabile ma niente più di questo
Altro il discorso di chi viene presidente avevo segretario generale deve stare attento a Cala minima però io non debbo sarebbe
Dico che io auspico che quest'alleanza di fronte all'Italia di oggi che dei guai in cui è e in cui tutti quanti noi e tutti i partiti compreso il nostro perlomeno però missione per non aver fatto quello che il gli spettava di fare anche nella sua dimensione e maggiormente gli spettava perché si era tenuto fuori cosa che non è Dida sull'altro partito di maggioranza adesso
Da tutto quello che oggi si sta rifacendo ad H
Abbiamo consumato venticinque anni ha più o meno di opposizione per te piace de fori
E oggi silenziose quieti lasciamo che la dimenticanza dazio Nale ci seppelliscono in una uniformità generalizzata e questa è colpa dei diventi chiede distratti ma è una colpa immensa perché senza bisogno di fare il petto lutto a però fa in maniera di di far ridere questi nostri valori bene dico questa alleanza io auspico che avvenga con forze politiche che ormai non hanno più nomi
Perché viva dio sa mentre noi scambiamo perso tutto quel poco che avevamo meno qualche cosa non abbiamo perso la dignità di chi ha di mantenere il Nantes nostra denominazione
Altri hanno dovuto rivedere le proprie idee speriamo che nel concreto ma che per lo meno negli atteggiamenti ma cambiare anche nome connotati e le impronte digitali e le plastiche facciali e si sono dovuti rivolgere per raccattare un po'di ideologia dato che questo si parlava dettato da questo podio
Sono dovuti andare a uno dei nostri
Dei nostri viventi profeti al Dahrendorf purché prestasse alla parte marxista priva di Marx leninista priva di Leni in una qualche falsa riga di carattere concettuale filosofico alla quale comunque a atti apparsi dico quindi con quali forze noi dobbiamo guardare dalle anzi ebbene senza io vi dico chiaro e tondo guardi se l'alleanza nostra deve riguardare soltanto una fetta di Democrazia Cristiana rinnovata oppure quella che di prima
Senza vere insieme dei contrappesi che riguardino la parte cosiddetta uno solo io per ricade della cosiddetta
Sinistra italiana
Soci all'Istituto italiano
E che di questo si sia avuto oggi un pudore verbale lessico logico spacca straordinario io mentre di qui dai dai microfoni liberali nelle varie serie ho sentito verranno parla era di parlare di Libra labile tutte quante le elaborazioni con relative oggi non c'è stata è stato rammentato quasi ogni forza politica sia slip dati fisso solo stato attento dalle prime battute e poi c'ho fatto attenzione
Sia se allettato se c'è una bobina prego riverificare fissava con riferimento alla parte socialisti
Ora che quella parte sia in maniera veramente penosa nei quarti vivaddio è una nemesi che noi consideriamo
La leggiamo politicamente chi ci può correre chi può soffrirne Cobol comunque uno proprio che riguarda tutto il Paese e io la Ensor in quest'atteggiamento
Però quello che è il sotto dove le radici storiche Porto oltre che reggono su il movimento socialista ecco non parliamo di quell'altro che ha cambiato nome ma che oggi per ogni avere una casa si è fatta iscritta all'anagrafe il socialismo pure quella
Quella è importante per noi ed è importante per il Paese lasciatemi parlare franco importanza o faccio il vecchio zio il vecchio nonno la situazione che a cui è consentito dire delle verità un po'un po'pesante Ucci che in altri ambiti il livello della famiglia non sarebbero consentiti i liberali in Italia da quando io li conosco e non sono ai tempi di Cavour dal legge appena un poco più recente come data ho finito
Dico i liberali hanno sempre subito villa Lalla una deriva senso destro idee che li ha portati ad atteggiarsi in posizioni tali che non hanno giovato al Paese abbia creato un forte disagio acre agli iscritti del partito
Finisco su questo voglio dire soltanto una cosa
Sono stati toccati tanti tasti uno non ho sentito che riso ANAS e questi
C'è stato di recente virgolette una riabilitazione di Galileo Galilei
Vero ci Caparezza è stato da riabilitazione della chiesa nei confronti di di Galileo Galilei perché riabilitando era la chiesa non era Galileo Galilei
E di fresco dalle stampe e c'era un'attenzione generale sul catechismo cattolico che in media lingua in tirature se scritta Dalì dirà agli uomini di buona volontà quello che volevano fare per andare dritti in Paradiso
Io dico
Noi noi repubblicani non Partito Socialista non Berti
Non altre denominazioni ma noi liberale con l'elenco di Nusco liberale come il concetto della liberalità e di tutti i valori di carattere filosofico concettuale di comporta etici
Che sono compresi nell'aggettivazione libera
Non riteniamo essere un tema di profonda attualità un dovere che ci compete in questo mondo assetato sì di ripartizione delle ricchezze di eliminazione delle sperequazioni a tante altre belle cose ma anche di idealità
E di etica
E detto più coronamento concorrente abbiente di morale
Nonna siamo noi chiamati nota in letizia non siamo noi chiamati gli appare echeggiare nel nostro stile che non desta Antonio
Nella nostra aggettivazione che quella che interessa a cancellarla sappiamo di famiglia chi vi appartiene davvero a questa a fare echeggiare il nostro discorso no abbia senza e dissidi disinteresse a questi problemi
Ma di un interesse laico razionale ragiona attivo per i problemi dell'eticità dell'individuo e del gruppo
Non siamo noi tenuti ad ed è ha presente no vi sono nomi nel panorama generale delle idee filosofico politiche che corre del nostro Paese
A non essere assenti senza tracotanza massimo cinque in questo in questo ambito i problemi io ritengo di sì e ritengo che sia il problema meno astratto
Più concreto che ci sia che si ponga a nostra vedute
Quel problema in base al quale miliardi di individui in Asia in Africa si muovono mossi da un richiamo di carattere religioso e non cianosi semplicemente una valutazione di carattere cioè il resiano quanti keynesiano che riguardano l'economia
Prima di dare la parola Valerio Zanone comunico che sono pervenute adesioni al convegno da parte dei seguenti Cirulli cito Dini per la democrazia liberale di vita lo priverà Re di Roma circolo Einaudi il modello circolo universitario Marco Minghetti di Bologna circolo cultura e libertà di Catania circolo Giorgio Arcoleo di Caltagirone parola Valerio Zanone
Vedo dal
Vedo dal finestra questo sì sì antico convento
Dicevo si sta
Oscurando
Il che
Dovrebbe essere indizio di alte
Riflessioni
Fondata la teoria
Di Giorgio Guglielmo Federico e io
Secondo cui la saggezza come la civetta va in volo sul fare della sera
Non so se inviteremo Hegel ma
Voglio ringraziarvi per essere stati presenti ancora numerosi in questa riunione pomeridiana
Convocata dal nostro
Presidente sfondando quello che era iniziale intento dei nostri lavori che
Ha comportato per coloro che han parlato oggi pomeriggio l'onere di una Assemblea come sempre accade meno numerosa un po'costante
Ma devo dire di
Condividere decisione del nostro protonotario
Per una
Un affetto che si porta anche ai propri antichi vizi
Prendo io dirigevo Partito liberale ero come fra i vari addebiti di inefficienza che vi si facevano
Era la pressoché
Tom durante lunghezza dei nostri dibattiti le direzioni centrali cominciavano alle dieci venivano a tarda sera senza interruzioni consigli comunali andavano avanti per quarantotto ore per non parlare delle riunioni corrente che occupavamo notti intere
Che più di una volta messi addebitava questa
Questa scarsa rapidità di conduzione al paragone dicendo guarda come fa grazie un'ora fa la direzione in mezzo a una una volta all'anno fanno l'Assemblea nazionale
Le correnti non ci sono più
E hanno più tempo per pensare al governo al esercizio concreto del potere politico che andiamo a vedere poi il saldo di questa vicenda si vede che forse
Dedicare qualche ora in più alla discussione
Mantiene una sorta di
Affinità e di legame
Che è quello che poi serve nei momenti più difficili sia che si tratti di momenti di crisi sia come invece io credo nei nostri confronti si tratti di momenti di grande opportunità
Che va compresa fino in fondo per poter essere colta e sviluppata
E perciò
Mi fa piacere che abbiamo dedicato un'intera giornata questa riunione cercherò adesso di
Tirarne le fila pongono una sorta di dichiarazione finale richiede duramente i o attestazioni di fede soltanto una base di lavoro tanto per capire
Se abbiamo un fondamento comune su cui operare da domani
Parto nelle osservazioni che voglio dedicare tutti coloro che sono intervenuti
All'ultimo intervento di carattere filologico di Federico Radice
Il quale ha perfettamente ragione
Nell'osservare quel tanto di
Filologicamente anormale che può esserci nel termine di alleanza
Dei liberale
Le alleanze si fanno fra soggetti diverso normalmente allora perché vogliamo parlare mono Alleanza dei liberali
Io ho pensato di di dare questo titolo la nostra manifestazione
Per segnalare
Che oggi occorre alleare
Soggetti liberali che anche se la pensano nello stesso modo cioè se sono tutti liberale nella loro mentalità loro cultura ai loro sentimenti riguardo la vita pubblica
Vengono però da esperienze differenti e si trovano pesantemente in condizioni differenti cioè l'Alleanza dei liberali che dobbiamo tentare di fare poi vedremo come
è quella che consiste nel mettere insieme illiberali logorati da una lunga vita politica ogni liberale che si affaccia non soltanto in questo momento per la prima volta
Al desiderio di una partecipazione attivo liberale di nuova generazione di nuovo vocazione
E mi dispiace dei giovani romani che era molto numerosi stamattina non abbiano potuto prenderà la parola il nostro dibattito è stato questo certamente una lagunare un punto debole
Dai nostri lavori
Vegetali mettere insieme i liberali che sono inquadrati nel partito dentro il partito liberale che sono molto maggiore misura dispersi fuori di esso
E dobbiamo mettere insieme i liberali se si conoscono a quarant'anni quello che si trovano oggi per la prima volta perché tentiamo di fare questo per due ragioni
Una di carattere autocritico e l'altra di carattere molto incoraggiante mio conto due carattere autocritico
è che coloro come noi che hanno responsabilità di partito io non voci Tato nemmeno il partito liberale nella mia relazione dove è stato chiamato in campo dovrò parlarne anche questa sera sia pure brevemente
Ma insomma illiberale che hanno responsabilità di partito forse non l'hanno fatto non abbiamo fatto tutto quello che si doveva e si poteva fare
Aprire il partito liberale alle nuove occasioni che si offrono come ha detto bene Bossi poco fa meglio differenziare dalle altre formazioni del sistema politico tradizionale questa la ragione autocritica ragione che io considero totalmente incoraggiante
Come dicevo stamane anche oggi si percepisce
Nella cittadinanza nella pubblica opinione
Una
Una condizione di libertà mentale psicologica politica che prima non c'era fino a quando c'erano dei forti controlli sociali politici che passavano attraverso il sistema dei partiti
Coloro che si orientano politicamente erano molto facilmente indirizzati verso i diversi esiti adesso in questo scompagina aumento complessivo dalla situazione
Si crea una possibilità
Di ottenere
Da molte persone un comportamento più libero sostanza assistiamo ad un processo che in qualche modo è di liberazione dalle pastoie dei vincoli dalle vecchie forme del controllo politico tradizionale
Quanto dunque nella mia replica
Dalla notazione di ciò che hanno detto nel dibattito di stamane
Gli invitati che sono intervenuti o di persona
Comprarla modernissima via
Fax e che rappresentano e movimenti per la riforma politica che
Che sono in questo momento più attivi
In Italia nei disegni
Bianco Teodori
E Marcello Fera
Allora dall'insieme dei loro messaggi e dei loro interventi
Cosa si coglie
Che in vari campi che riguardano il mondo da cattolici proprio dei laici
L'area che si potrebbe dire di centro Lara che si potrebbe dire di una certa sinistra insomma sono
Un unghia di aderendo diagramma molto molto ampio di posizioni
Cioè una serie di iniziative che hanno il fine comune della riforma della politica assai più che delle istituzioni
Ed io sono convinto c'è il punto vero
La riforma della politica prima o insieme alla riforma delle istituzioni anche sempre considerato con sospetto
Coloro che elaborano affretto disegni di riforma istituzionale per farsi in questo modo protagonisti di un'innovazione che poi può essere soltanto un alibi per
Non cambia niente né i comportamenti da prima novità la dobbiamo riscontrati comportamenti alla politica è quello anche il vaglio per misurare la vera volontà innovativa in materia di istituzione
Sono questi vari movimenti di riforma alla politica
Che voi
Tendono ad una maggioranza democratica di tipo nuovo
Sulla quale mancano ancora molti elementi di valutazione come del resto non avevo mancato di osservare nella relazione inizia allora come la mettiamo con questi movimenti questa la prima cosa dobbiamo decidere per sapere anche nelle proprie sedi locali proprio concreta attività come comportarsi io
Sono a fare
Questa proposta
Nei confronti del movimento disegni di quello di Giannini di quello dell'Alleanza democratica degli altri che magari potranno anima costituirsi
Anche localmente cerchiamo anzitutto una intesa è una collaborazione se l'intesa c'è c'è una collaborazione possibile nel senso può naturalmente for forzature per nessuno
Un'intesa una collaborazione sulle nuove regole
Questo è un problema che si può adattare fra il sistema delle regole sì si mette in qualche modo posto nell'arco di sei mesi non ci vuole molto di più entro sei mesi noi sapremo l'essenziale sulle nuove regole
E una volta che ci sia arrivati a definire un nuovo sistema di regole poi in base a queste nuove regole potremo stabilire con questi movimenti e con tutti gli altri soggetti dalla politica o delle buone alleanze o qualora occorre delle buone alternative
Se dobbiamo definire un nuovo sistema di regole e in base a quello poi potremmo ritrovarci
Accanto a nuovi alleati o potremmo articolare in modo diverso da quello tradizionale nuove forme di contrapposizione
Il punto importante ragionevole dalla nostra iniziativa di oggi
è che per fare una cosa e l'altra
Dei due tempi
Per dare un buon concorso alla definizione delle nuove regole e per poi poter fondare delle buone alleanze o delle buone alternative
Occorre un progetto liberale che fino adesso non c'è stato
Se e forse è stata un'iniziativa a liberare sufficientemente forte e attiva
Avere
La possibilità di
Rappresentare la nostra posizione come
Un fattore di innovazione forte allora ci troveremmo in una condizione diversa fino fino ad oggi speriamo che da domani ci sia fino ad oggi in questa formazione di movimenti innovatori
Un soggetto propriamente liberale non c'è stato quando c'è stato ha parlato con voce troppo flebile
E come accenti non sufficientemente convincenti allora quello che vogliamo fare è questo che nell'Italia che cambia
Ci sia fra i fattori positivi dal cambiamento Hong oggetto liberale siamo d'accordo su questo
Se siamo d'accordo su questo
Si pone allora la questione che per l'appunto io avevo deliberatamente
Tenuto al di fuori dalla mia relazione e che è stata facciata qui
Con l'intervento dell'onorevole Sterpa e poi quindi ripresa in molte
Altri interventi cioè i rapporti
Fra un'Alleanza dei liberali che vogliamo costituire fuori della cerchia del partito oltre la cerchia il partito e il partito liberale spesso non è questa la sede per parlare né delle questioni interne del partito né per fare una valutazione sul comportamento politico il Partito liberale
Negli ultimi mesi siamo anche alla vigilia dei appuntamenti formali statutari riunione del consiglio nazionale in cui per l'appunto si deve e si potrà discutere di ciò
Io dovessi dire la mia
Dovrei constatare che sono stati compiuti alcuni errori chiedono gran in questi mesi
Penso che se potessimo rimettere
Il
Il film all'indietro non so se torneremmo come si
Fatto contro il mio avviso sbagliando sostenere che ne so la candidatura di Forlani per la presidenza della Repubblica illudendosi che questo concorre sarà forzare quadri partito che non c'era nemmeno più
Forse si ritornerebbe contrariamente a quello che fu il mio avviso a sostenere fino all'ultimo ora
La candidatura di Craxi con la Presidenza del Consiglio quando era ormai evidente che occorreva un soggetto che assumesse
L'onere e la responsabilità di dire che in quei nelle condizioni che si erano create con la candidatura non era sostenibile nei confronti dalla pubblica opinione
O se torneremo a votare trilogia con De Mita
Come presidente della commissione bicamerale così come si è fatto quindi si sono stati degli errori questo lo ripeto soltanto perché ne ho parlato nel seminario che abbiamo fatto come partito ai dirigenti
Mi son permesso di raccogliere resta noi sostenevamo Forlani per il Quirinale non ce l'ha fatta sia andata male poi sostenevamo Craxi per il Governo non ce l'ha fatta ci è andata male
Voi sostenevamo De Mita dalla Camera bicamerale ce l'ha fatta c'è andata ancora peggio quindi tutta una serie di errori sono stati allegramente compiuti ma non siamo qui per parlare diciotto
Quello che si deve dire semmai che è un assetto del partito che deve
Essere trasformato anche quel testo portato a condizione di mamma di migliore efficace e la dimostrazione dei CEO io avevo sentito stamane nei due interventi seguenti è quello appunto dall'onorevole sterza
E cioè di due amici
Liberali a modo loro ma liberali autentici si il reduci Brilli come
E e operosi indifferenti campi del sapere come l'economista Antonio Marzano lo scienziato politico Orazio Petracca
Perché siccome non è la prima volta che ricorriamo anche ai loro responsi i loro consigli nelle nostre assemblee
E siccome Manzano e Petracca sono due le molti nomi che potrebbero far parte di uno arco di cultura liberale ampia che c'è con la quale dobbiamo mantenere forse un raccordo più continuativo
Sentendoli parlare stamattina mi veniva da riflettere ad una diversità
E non so fino a che punto sia positiva o meno del partito liberale rispetto ad altri
Ai partiti diciamo così di potere solitamente si addebita che
Utilizzano gli intellettuali non senza rispettare
Era invece li rispettiamo talmente che non li utilizziamo mai questo è il problema
Da molti anni allora
La questione del Partito liberale nei confronti della iniziativa di cui stiamo discutendo qui oggi è questa
Vogliamo dare questa fase nuova per la politica italiana una leadership non personale ma morale e culturale di stampo liberale
Sento se vogliamo farlo dobbiamo riconoscere senza fare tante polemiche senza personalizzare agli i contrasti che il partito liberale non si è sufficientemente attrezzato per svolgere questo ruolo
E siccome il processo sarà rapido
è una buona metà dire società consumata
Restano pochi mesi per esercitare una funzione nel momento diciamo creativo di questa svolta che è in corso ecco perché non si può aspettare oltre se un'iniziativa
Va preso bisogna prenderla senza ulteriori ritardi senza ulteriori
Indurci
C'è un punto qui vengo a una serie di interventi che in vario modo ci sono più direttamente richiamate alla condizione i liberali
Ha cominciato per la verità Salvatore Carrubba ma poi anche i successivi
Di Paola Pamparato allora partì struzzi di Morandi Paolo Orsini de di Spadaro fino a bozze e quindi parlando di amici che alcuni sono molto all'interno delle esperienze esperienze del partito altri che ne sono invece
Il quasi distanti o comunque Esterni
In tutti questi interventi però se posto insomma il problema del raccordo tra
L'alleanza delle idee liberali
Il destino del partito o il modo di evitare che lo strumento tradizione costituito nel partito
Risulti in via pratica in contrasto con gli scopi che vogliamo perseguire e allora dedico cinque minuti a alla questione
Io sono convinto ma anche di questo parleremo a fondo nelle debite sedi Ronconi
Sono convinto che il nostro partito
Non è ancora
Entrato pienamente nella cognizione
Di ciò che averla quando il nuovo sistema politico anche per effetto della nuova legge elettorale entrava in opera
Per quello che verrà definitivamente meno quale che sia il punto di accordo
C'è una una situazione che indubbiamente verrà a mancare che è quella di cui tutti noi
Ci siamo
Con una certa diciamo comunità avvantaggiati nel corso lungo degli anni e cioè quella che è un partito minoritario
Del due e del tre per cento
In forza della logica delle coalizioni abbia di per sé e la sua quotazione nell'esercizio delle posizioni governanti partito del due o del tre per cento che ebbe però in quanto tale a pieno diritto di rivendicare la sua quota di ministri nel governo di assessori degli enti locali di amministratori negli enti pubblici
Una cosa sicura la riforma elettorale che questo non ci sarà più
E cioè che un partito minoritario potrà
Ho
Dedicarsi totalmente soltanto la funzione associativa di formare divulgare le proprie idee oppure se vorrà mantenere anche una funzione governante dovrà farlo ricorrendo ad aggregazioni e ad aggregazioni maggioritaria
Quindi insomma il difetto concettuale che non può durare oltre è quello di verbalmente lire che noi siamo maggioritari e che ci piace enormemente l'alternativa senza tener conto che questo comporta o completo cambiamento dalla nostra mentalità quindi dal nostro comportamento politico effettivo
E invece io vengo dal partito costantemente questa faccia falsa tuttavia sì che alla al carattere molto innovativo delle dichiarazioni di principio
Si accompagna invece un comportamento pratico di ogni giorno che è in contrasto con esso il che significa
Che questa convinzione non è ancora diventata un fatto sufficientemente
Vissuto allora non è questa la sede abbiamo detto per risolvere i problemi del Partito liberale ma certo noi dobbiamo anche porci il problema che è un'iniziativa di questa specie abbia poi un affetto positivo anche per il partito
E perciò se
Per dire
Noi dobbiamo andare l'anno prossimo congresso del Partito liberale
Be quando verrà il momento di questo dovremmo pure porci affrontare la questione se noi pensassimo ad esempio e
Ricorda rizzare un congresso come tutti quelli che abbiamo sempre fatto
Pongo ai tesserati delegati visto la propria per le liste
Le divisioni di tardi correnti che poi magari alla fine raggiungono per convenienza al Comune uno stato di presunta unanimità
Ma se insomma il Congresso dovesse battere questi modi del tutto interni di svolgimento di preparazione
Io credo che faremo un congresso totalmente inutile proponiamo un congresso di carattere rievocative uno storico tanto vorrebbe prendere
La videocassetta di uno dei congressi precedenti a piacere e trasmettere quel allora se se noi vogliamo attrezzare il partito la nuova funzione
Dovremo essere in grado di dare anche proprio al modo di di agire di operare di scegliere di decidere
Quella apertura ampiezza
Che è necessaria però volerci delle molte collaborazioni utile che sono intorno a noi e che forse non sono state fino adesso utilizzate
Nel modo migliore e che certo possono estendersi crescere di numero
Tutto questo è un grande sforzo allora incominciamo da una dichiarazione io ne ho preparato una traccia e qui
Che riassume un poco i nostri valori dice che le associazioni circoli riuniti in prova ventidue novembre novantadue promuovono l'alleanza dei liberali dice che la crisi dei partiti tradizionali può emergere affermarsi oggi un'alleanza liberaldemocratica
Quanti dei partiti ad oltre i partiti
Hanno in comune la volontà di contribuire al risanamento della vita pubblica
L'Alleanza dei liberali e va costituita in concreto sulle seguenti priorità a elezione diretta degli esecutivi deve partire dal potere locale i sindaci dei Comuni poi dei presidenti delle Regioni
Il primo banco di prova per l'alleanza liberaldemocratica deve essere lezione dieci giunta dei sindaci e dei consigli comunale contrastato il tentativo di subordinare la scelta del sindaco al voto per le liste di partito
Sono stato un po'troppo analitico su questo punto aveva una ragione praticare cioè perché è una questione che si accende nel Parlamento ci giocano in Parlamento fra pochi giorni
Beh per l'elezione alla Camera il voto di lista di preferenza va sostituito con il collegio uninominale l'effetto maggioritario del collegio liminale può essere temperato senza ricorrere al doppio turno
Ci la forma della Repubblica deve restare una e indivisibile nell'unità dello Stato nazionale il sistema del decentramento va riorganizzato partire dalle decisioni di spesa di prelievo il federalismo fiscale deve attuarsi per rendere più diretto il controllo dei contribuenti sull'impiego delle risorse pubbliche
Dei il risanamento della finanza pubblica vincolo di bilancio per rispetto sostanziale articolo ottantuno privatizzazione aperta l'azionariato diffuso gli investitori esteri e semplificazione dei tributi deve coincidere con il risanamento morale vanno sostenuti ed estesi in ulteriori direzioni il referendum contro l'invadenza dei partiti dell'economia pubblica e nella pubblica amministrazione
E l'Alleanza dei liberali deve riconoscere che la questione morale era prima delle questioni politiche il rinnovo della politica comincia dalla selezione di quanti vi hanno finora avuto parte ed all'estirpazione dell'affarismo
Su queste basi ed associazioni circoli decidono di coordinare la propria attività e quindi suddetti il richiamare intorno alla propria iniziativa la partecipazione di persone e gruppi di orientamento liberale oltre la cerchia di partito
E di attivare nelle rispettive sedi locali la collaborazione con i movimenti per la riforma della politica
Io vi propongo questa dichiarazione torno a dire
Non come un atto di inutile solennità
Ma come una base di lavoro in modo da poter
Ricorrendo quelle procedure aperte libere e volontarie è a mio avviso devono caratterizzare un movimento di questa specie avviare fin da domani in tutti i modi possibili una maggiore attività fra noi
Io noto Goran
Movimento di sciarpe cappotti
Prevedo che
Più vicino attenda Monti lei presenti e perciò la chiudo qui
Purtroppo
Rivendicare
Le tante cose su cui il partito liberale ha avuto ragione
Non è che abbia sempre avuto ragione ma insomma cattolica in tante cose anche avuto ragione
Però credo che in un momento di transizione di cambiamento forte storico come questo
Rivendicare le cose in cui sul sulle quali in passato ho avuto ragione
Non ha un'efficacia decisiva
La gente si sceglierà fisso stava seguirà
Non sul fatto che
Avevamo ragione
Ma
Se sapremo indicare noi la ragione del cambiamento
Dopo se se sapremo caratterizzarsi come soggetti del cambiamento ogni momento storico alla sua esigenza
E il consenso si forma sulla base dell'esigenza di quel momento nel momento attuale
L'esigenza fondamentale che era vicino alla gente della partecipazione politica la vita pubblica è la volontà di cambiare ricambiare il meglio beninteso
E quindi i favori consensi Sire distribuiranno non sono quelle che hanno avuto più torto o più ragione a su quelle che potranno essere compiuti in modo più convincente più sicuro fattori del cambiamento positivo
Questo è tutta la nostra ha tutta la nostra scommessa
Per questo dicevo concludendo stamattina che
Entro pochi mesi anche il nostro destino personale politico si chiarisce perché sapremo se
La conviene scegliere alla la dignità di ritirarsi o dimostrare la capacità di riuscire
Noi potremmo anche
Decidere fare una assetto conservativo dalla nostra tradizione diventare
Gli archivisti di noi stessi del nostro partito io non sarei dispiaciuto di questo però credo che era centotré serrato dobbiamo tentare fino in fondo di riuscire
Non mutando dottrina e costume in questo c'è una ragione di dire i liberali hanno un patrimonio da rivendicare da mantenere
Non potremmo
Spacciarsi tarda le novità non siamo una novità
E quindi non si tratta di mettere in deposito e allontanare dalla vetrina
Quello che significano centocinquant'anni di tradizione parlamentare settant'anni di vita di partito e ruolo non secondario che pur da posizioni minoritarie nella storia stessa della Repubblica i liberali hanno dato la vita politica italiana non si tratta di cambiare tradizione incontrino costume ma centrate cambiare forse l'abito mentale tratto politico e in questo che bisogna a bere il maggiore coraggio ed anche consentirono di dire il livello delle nostre ambizioni la partita che si gioca una partita tutta
Il sopravvivere come raggruppamento di minoranza in una logica di coalizione è un esercizio ormai in via di conclusione di liquidazione
Il problema che sul sul quale si misura liberale come tutti gli altri è chi governerà l'Italia nei prossimi anni
No non è il futuro di chissà quando
Ma nel novanta quattro io non ho mai dato questa legislatura più di due anni di vita credo che nella primavera
Noi avremo la conclusione della discussione intorno alle nuove regole proprio letto
E poi ci metterà il motto col impulso processo di attivazione di queste regole che forse tratterrà impegnerà Parlamento governo partiti politici per alcuni mesi
E mi pare perciò ragionevole prevedere che agli inizi del novantaquattro lunedì
Con le nuove regole con le nuove schieramenti di forze
Eccomi nuovi propositi e programmi si ritornerà al giudizio degli elettori delle comincerà il ciclo dalla nuova repubblica non della seconda Repubblica sono soltanto dirette hanno un numero
Per la buona ragione perché non è che uno muoia perché ce ne sia un altro
Che ci sia Vittorio colore secondo villa che prima siamo al territorio Manuele prima invece la Repubblica non hanno bisogno di numerazione che si sia poi siamo ti noi vivono della loro continuità però certo andiamo verso la nuova repubblica a tempi molto brevi
La partita che si gioca è quella l'ambizione lo scopo che deve muoversi come abbiamo detto a Bologna commemorando i settant'danni del partito liberale italiano è che dopo settant'anni illiberale ritornino a governare vitale
Dobbiamo provarci credo che oggi abbiamo compiuto un lavoro in questa direzione adesso vedremo di proseguirlo soprattutto in quelle istanze locali che si addicono laico ah sì totalità qui presenti un'organizzazione senza apparato senza struttura può lavorare solo sul piede della propria casa sull'uscio della propria casa dunque andate
E moltiplicate vi perché questa riunione è stata positiva anche in quello non so se voi ci sia moltiplicato qui nel residence durante il verbale lavori ma certo nel corso dei lavori in questa stessa sede sette otto mi pare nuovi circoli si sono aggiunti ai venti iniziale e penso che molti altri che opera nel
L'Italia e che io ed altri conosciamo potranno ulteriormente aderire di nuovi se ne possono formare e questa volontaristica perciò semplice e quasi artigiana forma di iniziativa politica e anche quella che meglio si addice ad una attività liberale Total te svincolata da ogni rispetto di apparato di disciplina e totalmente disinteressata negli scopi che per
Segue credo che abbiamo fatto lavoro molto utile come dimostra la riuscita e la partecipazione di questa Assemblea andate moltiplicate buon lavoro
Un viaggio di buona fortuna