Il Mondo a pezzi - Conversazione settimanale con Paolo Guerrieri Paleotti

Questa è radio radicale siamo all'appuntamento con il mondo a pezzi con il professor Paolo Guerrieri lo ricordiamo insegna Economia a siamo sporco Luís parliamo oggi della crisi
Del settore auto il settore Automotive vede calo della produzione ma anche un calo degli ordini tant'è che persino in Germania fa discutere il caso forse Fagen
Il direttore finanziario ha detto il problema che non c'è mercato e quindi cioè in Germania un calo delle immatricolazioni particolarmente pesante ad agosto poi c'è la questione della scadenza del due mila e trentacinque per la produzione di motori tradizionali così chiamo li chiamano endotermici per l'appunto e il ministro Urso ha chiesto un rinvio della scadenza e non è non è l'unico a quanto pare professore in che situazione si trova il settore auto
Beh il settore auto in generale si trova in questa fase di transizione appunto come lei diceva
Dal dal tradizionale motore endotermico verso il il motore elettrico l'auto
In Europa si trova in realtà grossa dei fascicoli questa transizione e quello a cui lei faceva riferimento cioè questa annuncio
Della Postbank e non diciamo come dire la quintessenza della del dell'auto tedesca di chiudere addirittura
Uno stabilimento in Germania questo è stato paventato sarebbe la prima volta pinyin ottant'anni di storia dal dal diciamo del secondo dopoguerra quindi è sicuramente una diciamo un rivelatore di quanto seria e grave sia la situazione dell'auto in Germania ma in realtà in Europa
Per per spiegare poiché sta succedendo qualche riferimento va fatto più in generale ho fatto che innanzitutto c'è questa ormai svolta per assolvere prego
Sia in Cina ma sia negli Stati Uniti e questi sono i due mercati che come dire fanno tendenza definiscono le tendenze dell'industria mondiale quindi questo è un primo dato di fatto cui come europei come dire è che nemmeno che cerchiamo di adeguarci più rapidamente possibile
L'altro fatto e naturalmente che il cuore di questa produzione dell'auto elettrica si è spostato da da Dario il mondo diciamo tradizionale il muro pavé Stati Uniti verso l'Asia in particolare verso la Cina che è il più grande produttore oggi
Di in veicoli elettrici ne produce e circa la metà cinquanta per cento ma soprattutto sta producendo molto per il suo mercato interno dove i consumatori cinesi domandano
In maniera crescente quando sostituiscono le loro auto delle auto elettriche chiude il quaranta per cento di quello che si vende oggi sul mercato cinese elettrico e questo naturalmente la riprova come dire di quanto sul serio la Cina il suo Governo hanno preso la transizione energetica
In generale come contrasto al cambiamento climatico e in particolare anche come strumento come dire di investimento nelle tecnologie nel futuro
Naturalmente lo hanno fatto alla loro maniera fortemente investendo soldi pubblici una montagna diciamo di sussidi pubblici appunto si parla di qualche cosa come cento centocinquanta miliardi
Di Euro quindi una ammontare diciamo molto consistente
Uno strumento tradizionale quello dei sussidi l'Anno Santo con altre industrie
E naturalmente di fronte a questo la prima risposta che è venuta quella americana
è stata quella come sappiamo di erigere una specie di protezione di un muro diciamo cento per cento i tariffe che vuol dire raddoppiare
Il prezzo diciamo di una lettura cinese sul mercato americano
Sono indietro perché gli Stati Uniti sono partiti molto dopo sono addirittura indietro rispetto all'Europa nella produzione di auto e mezzi che però come al solito quando si si si si gettano in un progetto lo stanno facendo almeno questo è l'amministrazione valide e con mezzi massicci i stanno investendo un po'in tutta la filiera di produzione componenti batterie infrastrutture per la ricarica
Tanto che si prospetta che già a partire dal prossimo anno si raddoppierà la produzione americana che oggi è il e molto Axa circa diciamo intorno a a un milione e mezzo di Bindi di veicoli cinque dei pensi che la Cina è a oltre sei milioni
E che facciamo noi diciamo cosa fa l'Europa rispetto a questo è naturalmente c'è un dato di fatto che dobbiamo prendere atto appunto che questi due i più grandi mercati del mondo in questa direzione stanno andando noi siamo indietro sia come competitività cioè noi i nostri costi sono superiori sicuramente a quelli della Cina ma sia come innovazione perché l'auto elettrica
è una rivoluzione di come si costruisce l'auto si tende a banalizzare con batteria che sono ma in realtà c'è questa diciamo innovazione che e rivede un po'tutto il ciclo di produzione soprattutto con me ingresso in massa della elettronica della idea e del software diciamo
E da questo punto di vista naturalmente e noi abbiamo cercato
In qualche modo di seguire una strategia di protezione all'americana ma nelle nostre corde
Abbiamo preso tre l'abbiamo innalzato delle tariffe però molto più blande diciamo perché non abbiamo adesso approvato delle tariffe che vanno dal diciassette per cento al trentasette per cento Patierno diciamo a Satana dinanzi
Stiamo parlando di darsi una ricordo insulta rispetto al cento per cento che non sta avendo avuto la coppia addirittura bensì
Lei non sposta molto la congruità delle delle auto cinese d'altronde noi non ci possiamo permettere
Quello che sta facendo negli Stati Uniti c'è una guerra commerciale con la Cina l'India la Cina per noi resta un grande mercato di sbocco resta un grande mercato anche di approvvigionamento quindi quello che fanno gli Stati Uniti non lo possiamo fare
Certamente lei ricordava per esempio questa decisione di vietare al due mila trentacinque le vendite di auto con motore endotermico cioè lastra
Saggio ora dal dal motore termico nel poco in Europa non è stata gestita ha fatto bene
Soprattutto abbiamo sottovalutato quanto complesso e quanto ci fosse necessità di muoversi su più terreni quindi le politiche pubbliche il settore privato i consumatori
E abbiamo soprattutto sottovalutato e non è purtroppo la prima volta cosa stava facendo la Cina e quindi che cosa la Cina avrebbe rappresentato di cui a qualche tempo ed oggi in quel tempo è arrivato
Così ci troviamo oggi in una situazione in cui che cosa si fa per l'auto elettrica ci sono incentivi però sono come al solito frammentati per per per il Paese
Sul fronte della domanda si fanno diciamo degli incentivi all'acquisto con il bonus però anche questo è uno strumento usato diciamo in maniera fax non coordinata e soprattutto si incentiva poco lato unzione offerto da si chiama diciamo in termini poi più economici perché abbiamo pochi mezzi poche risorse a livello comune
Quindi non c'è dubbio e l'auto elettrica come d'altronde altri comparti ma soprattutto l'auto elettrica
E quindi un un come dire un un cambio di passo richiederebbe un grande piano comunitario è il classico esempio di una politica industriale
E risiede innanzitutto una un'interazione tra pubblico e privato perché non c'è assolutamente nessuna predominanza dell'uno o dell'altro
Vi chiederete naturalmente risorse finanziarie
E questo potrebbe essere il caso classico di trovarle come è stato con il Next Generation e You perché ci si dovrebbe muovere poi lungo due chiamiamo le direzioni quello che poi ha fatto la Cina cioè da un lato
C'è bisogno ed è fondamentale di sviluppare una una rete capillare di stazioni di ricarica per l'elettrico oggi si andiamo a vedere i due terzi delle stazioni di ricarica in Europa sono in Germania in Francia e in Olanda
Il resto dell'Europa praticamente diciamo ancora come dire a uno stato non dico zero ma vicino allo zero
Questo è fondamentale insieme naturalmente al fatto di incentivi di di e forti per quanto riguarda è ieri L'Abate del costo degli investimenti nella produzione perché questo assolutamente da fare perché altrimenti il privato o l'incentivo diciamo che viene dal privato in questa fase non basta poi naturalmente si può contare Isa anche sul bonus per gli acquisti ma in realtà senza questi interventi sulla sulla sulla Rete di richiedere stazioni di ricarica e senza interventi massicci sullo Berta di produzione i bonus in sé
Opportuno punto cioè lei dice alla guida invece di di invece di dare che ogni paese incentivo all'acquisto l'ha fatto anche la Germania per l'appunto per venire incontro a questa crisi lo a farlo appena fatto il governo Scholz diciamo invece Dini
Aiutare incentivi sussidi all'acquisto dice serve un coordinamento e degli investimenti comuni per l'appunto per fare libri partire la transizione portarla a termine
Non è tanto un invece Kids con il diciamo il bonus agli acquisti
Fruttano se contemporaneamente appunto come lei dice si va avanti nelle altre due direzioni cioè si stimola la produzione allo stesso tempo si rafforza la Rete di stazioni di ricarica sei in realtà si punta agli incentivi all'acquisto quello che poi succede sono le importazioni delle auto cinesi perché coi oggi questo conviene dal punto di vista del consumatore è un problema che o ci si muove in contemporanea in maniera coordinata punto con
Naturalmente intervento delle politiche pubbliche e allo stesso tempo investimenti dei privati oppure questo circolo cioè diciamo dove
Non si mette in moto perché è un circolo virtuoso in Cina a un certo punto è decollato
E è oggi i i bonus all'acquisto in Cina sono praticamente obbligo scomparsi ma del tutto marginali perché conviene il prezzo dell'auto elettrica cinese è inferiore a quella della do termica ma questo si ottiene solo quando si raggiunge una scala di produzione
Diciamo che elevata perché scusi si abbattono i costi
Questo naturalmente fa capire che i singoli Paesi europei in ordine sparso non sono in grado di compete
Oggi Meneghin con una potenza industriale cinese man con e incredibili imposta diciamogli incentivi messo messo in modo degli americani anche perché e in larga parte dell'industria turistica europea è interconnessa pensiamo alla nostra componentistiche aree al diciamo rapporto la legame molto forte che c'è con la Germania
Perché non si fa questo è ritorniamo al problema che quello solito cioè c'è divisione all'interno dell'Europa non c'è a questo punto una come dire condivisione della necessità di procedere in questa direzione
La la condividono alcuni Paesi la Francia la Germania
E però molti altri come dire privilegia nel fatto che siccome poi l'auto elettrica significa procedere verso e come dire il il il progresso del nella lotta al cambiamento climatico
Pensano che quello che bisogna fare Tanzi pronto adesso
Incentivare gli acquisti di autori sedici ineliminabili quelli cinese costano meno e va bene e il e non vada bene perché naturalmente
Va bene andare avanti sul sulla transizione verde ma non lo si può fare a scapito in qualche modo di un'industria che fondamentale per l'Europa lo è stato in passato e continua a esserlo oggi
Hanno ricordato proprio recentemente come addirittura tredici milioni sono i posti di lavoro che dipendono in qualche modo da un'auto
Copre l'otto per cento dell'intero PIL europeo insomma è un polmone è fondamentale quindi come dire la transizione verde si potrà in qualche modo privilegiare sì contemporaneamente rafforzeremo quei
L'aspetto in competitività industriale infatti questo poi di diciamo alla lei tornò lo accennava all'inizio
è del come dire la la la motivazione poi dello scontento che c'è da parte dell'industria e degli imprenditori europei però qui bisogna anche capire bene adesso questo problema del del due mila e trentacinque che questa scadenza che è stata posta dall'Europa un biglietto dopo quell'anno di addirittura no produrre veicoli con motore endotermico ora io credo che sia stato un errore pensare e si potesse fare una transizione come dire per decreto quindi senza tenere conto di tutto quello che stiamo dicendo quindi di questa riorganizzazione del fatto che bisogna creare una domanda cambiando le abitudine ai consumatori e così via quindi è stato un atto probabilmente velleitario
Però
Come dire scambiare due e sto a questo punto e quindi si potrebbe dire sì va sostenuto che ci vuole in realtà più tempo magari più gradualità
Ma sostenere che rimandare la scadenza rinviarlo o comunque se sia la soluzione oggi alla questi problemi di cui stiamo parlando
Io credo che questo sia un solo un'illusione ma un errore grave
Perché in realtà potrebbe addirittura distoglie re l'attenzione degli sforzi e le risorse per le cose che abbiamo detto si devono fare oggi a livello europeo
Quindi da questo punto di vista bene la
L'idea di maggiore gradualità di maggiore concretezza ma per fare una politica europea a lungo quelle direzioni che abbiamo detto io non credo che appunto la soluzione sia semplicemente più il tempo e intendiamoci anche questo tema della neutralità tecnologica cioè si dice non bisogna puntare in realtà solo una condizione punto Spartak tricot dobbiamo lasciare libertà
Questo è anche un discorso relativamente fragile perché qui non è la commissione a puntare sulle elettrico lo stiamo dicendo i due più grandi mercati del mondo si stanno indirizzando in quella direzione
Sarà molto difficile immaginare che in un comparto come l'auto
Ci sarà poi spazio per più soluzioni tecnologiche
Almeno oggi non si vendono queste plurime soluzioni allora anche lasciando libertà di scelta il problema resta e la grande sfida è sulle lenti rinvio el rimarrà a meno di per ora non come dire
Anticipabili diciamo rivoluzioni tecnologiche in questa sede quindi io per esempio così governo italiano mi concentrerei sul fatto e a a livello europeo
Queste in queste cose perché questo sarà un tema chiave della nuova Commissione europea senza dubbio sarà risanamento Savino aveva sarebbe mio apre
Mostrarsi recalcitranti ma rispetto all'obiettivo cioè di discutere la questione della gradualità è una cosa ma l'obiettivo deve rimanere quello perché altrimenti comunque lo sviluppo verso l'elettrico tra Stati Uniti e Cina
Nella Serafini sembra inequivocabilmente un dato di fatto e naturalmente conto i rischi di in realtà di pensare che invece chi sia un portafoglio ancora di opzioni tecnologica da poter scegliere del biocarburante quando in realtà e e il problema fondamentale che non è che una scelta Poirier razzi ma solo a l'alimentazione del veicolo stavano dicendo c'è un'infrastruttura da conseguire
Ci sono in qualche maniera diciamo dati fondamentali che riguardano anche le abitudini quindi sistema e si muove
E quindi da questo punto di vista bisogna prendere atto che dopo cioè il punto quaranta anni perché tanto è durata auto nella sua storia diciamo che è stata una storia relativamente tradizionali di Investimenti
Sta cambiando
Il paradigma tecnologico prima come dire ne prenderemo atto e quindi ci adegueremo perché
Molte cose poi non si fanno perché adesso non abbiamo tempo ma se vuole poi ci torneremo
Bisogna poi muoversi anche a livello naturalmente del singolo Paese oltre che a livello europeo ecco prima nel se ne prenderà atto secondo me e più possibilità ci saranno ricominciare a colmare questo che è un ritardo di sicuramente preoccupante che la visione della voi sbagliate
A purtroppo messo a nudo
Chiarissimo grazie al professor Paolo Guerrieri ci sentiamo la prossima settimana con il mondo a pezzi