Conversazione di Valter Vecellio con Giuseppe Giulietti

Radio Radicale buongiorno a chi ci ascolta Walter Vercelli al microfono per la
Consueto spazio domenicale curato dall'associazione
Per la libertà della e nella cultura l'ospite di oggi e appropriato direi quanto mai
Giuseppe Giulietti Giuseppe Giulietti collega giornalista gli daremo del tu perché sarebbe veramente somme ipocrisia darsi del lei da tanti anni che ci conosciamo non è neanche un reato
Va be'però di solito fare interviste Susa
Il lei ma qui veramente sarebbe come dire tra colleghi non si usa e tra amici ancora meno
E presidente della Federazione nazionale della stampa un lungo passato o se così posso dire di sindacalista dell'Usigrai
Che il sindacato dei giornalisti RAI perché voglio sottolineare il sindacato dei giornalisti RAI perché parleremo molto se Giuseppe d'accordo
Di informazione di libertà e di minacce a questi all'informazione in Italia ma non solo in Italia abbiamo esempio coi vicini la Turchia ma anche l'Egitto i Paesi
Arabi che si affacciano sul Mediterraneo ma ci potrebbe anche fare molti altri esempi la Russia
Venezuela in questi giorni Venezuela che è di
Beh non è neanche tanto di attualità nel senso che è di attualità ma se ne parla molto poco passeggero curioso eppure in Venezuela dovrebbe esserci una sensibilità dovuta
Non foss'altro perché c'è una fortissima colonia di italiani o di figli e nipoti italiani e quindi
Dovrebbe esserci quantomeno un legame posso dire di sangue nel senso per questo Paese ma forse la ragione di
Questo disinteresse da parte dei mezzi di comunicazione chissà
Del resto era visto che abbiamo affrontato un attimo questo capitolo puro lo riprendiamo meglio magari galleggia in un mare di petrolio
E c'è un ente di Stato che si chiama ENI che si occupa di questo mare di petrolio forse non vogliamo parlare tanto di Venezuela come non parliamo di Egitto ed è il caso di regimi visto che ci sono degli atti
Giacimenti
A largo delle coste egiziane pareggiava impone una prudenza indecorosa per chiunque si batta dei diritti umani civili che non possono essere diciamo
Venduti al miglior offerente diciamo che questa può essere forse una delle spiegazioni per cui
Istituzionalmente si va con i piedi di piombo come si dice
Però abbiamo anche dei guai nostrani
Quando dico dei guai lo strani adesso io non so che credito si possa dare perché onestamente non conosco bene
I criteri per cui se arrivano a certi risultati però delle classifiche dei paesi dove la libertà e tutelato minacciata noi non siamo come Italia piazzati benissimo in queste classifiche
Resta il fatto al di là dei criteri di queste classifiche
Che abbiamo una quantità di colleghi
Che vengono minacciati dalle varie forme di criminalità organizzata mafia camorra o
Comunque
Alte organizzazioni criminali
Colpevoli tra virgolette di quello che scrivono di quello che ci fanno sapere di quello che vanno scomparendo e pubblicando e quindi
C'è anche un riflesso per noi poi ci sono argomenti
E qui solleciterei una cura particolari riflessione
Che per qualche ragione
Non vengono trattati o vengono trattati malissimo in qualche misura non divertono
Non divertendo non interessano non interessando o stabilendo che non devono interessare non se ne parla eppure invece sono argomenti sei tremendamente sei ne faccio uno tra i tanti
Anzi forse quell'argomento che
Si porta dietro tutti quanti
La crisi dell'Amministrazione della giustizia in Italia al di là delle colpe dei meriti che possono avere i singoli
è indubitabile che in Italia la giustizia così come
Funziona pochissimo e funziona male
Con tutti i danni che ne derivano sia dal punto di vista umano delle persone che vengono coinvolte se dal punto di vista anche economico mancati investimenti dall'estero per la non certezza del diritto per tante questioni
Che pure sono argomenti di cui
Non si parla ne faccio uno e poi dopo ti lascio la parola
C'è stata a Pasqua la marcia
Per l'amnistia alla giustizia e
La la libertà ma se n'era stata una anche il giorno dell'Anno Santo dedicato i detenuti
In occasione di quella marcia precedente a quella di Pasqua si è tenuta a settembre o al Governo adesso non ricordo bene la mia memoria
Vi gioca degli scherzi comunque diciamo in autunno
In parallelo c'è stato uno sciopero della fame di tre giorni di venti mila detenuti
Che è una di quelle cose che io accosto
Alla marcia del sale di Gandhi alle marce di Martin Luther King una straordinaria manifestazione di non violenza da parte di persone che solo gli ultimi tra gli ultimi
Solamente il filosofo Aldo Masullo sulle colonne del mattino accolto
L'importanza di questo evento su tutti gli altri giornali con i mezzi di comunicazione nessuno dei commentatori o di coloro che fanno tra virgolette opinione accolto questo dato straordinario venti mila detenuti
Che fanno lo sciopero della fame ho introdotto
A larghe espandere l'argomento che mi premerebbe trattare questa mattina bene approvate adesso
Intanto buongiorno grazie veramente del dell'invito anche perché
Faccio solo una piccola premessa
Che
Radio Radicale
Da sempre
Si è occupato del tema della libertà di informazione
Ma non nel senso solo della polemica perché mia cosa che appassiona ormai sono soltanto i minuti dei partiti dei telegiornali
Ma affrontando proprio il tema dei le grandi questioni cancellate dei temi oscurati tema dalla giustizia al tema della marcia da cui facevi riferimento al tema delle morti sul lavoro il tema di alcune stragi internazionali
E quello che è faticoso quindi io condivido quello che ho detto all'inizio di uscire a far comprendere che la negazione della giusta illuminazione mediatica e politica ha delle conseguenze dello spirito pubblico perché queste questioni vengono cancellate
E allora che cosa accade che quando tutte agli uccelli il malessere dalla paura
Poi indurci anche delle reazioni in chi legge chi ti ascolta facciamo l'esempio noi vediamo quella foto del bambino morto sulla spiaggia e quella foto fa il giro del mondo e quel giorno ci convochiamo un bambino migrante
Sì però io contemporaneamente lo spiego ma là dove stava scappando quel bambino da quale guerra da quale terrore da quale violenza da quale luogo e del tutto evidente che la reazione che hai è una reazione emotiva
E poi la successiva reazione rischia di essere una reazione di paura ma non parlo alla tua ragione critica non ti faccio comprendere che non hanno alternativa scappare perché tra morte morte tenta l'unica strada possibile quindi
è una grande questione è quella di illuminare i territori cancellati per di più
Non è affatto vero che non sia interessante patto dipende come lo descrive come sottratti
Ma se tu non la racconti tu stai modificando proprio come dire la le coscienze delle persone è una grandissima questione peraltro oggi gli esclusi sono la stragrande maggioranza
Mentre i tempi miei tardiva venti o trent'anni fa si parlava di piccole minoranze allora incarcerati sembrava una piccola minoranza di esclusiva con la minoranza si credeva che
Sta stesse per esplodere
Una sorta di felicità raggiungibile oggi tua è una situazione di paura e di malessere nei due terzi del mondo che non è solo paura del diverso e spesso paura della sopravvivenza paura della vita se non sei capace di raccogliere quelle luci rischi di innescare anche un'esplosione
Perché non sei a conoscenza di quello che accade anch'io penso che questo sia davvero il grandissimo tema
Che oggi ha di fronte alla comunicazione e non basta non ce lo si può cavare puntando il dito contro i Governi contro la censura contro i regimi che pure esistono
Forse i giornalisti e questa è un'ansia che io sento facendo in questa
Fase dalla mia vita il Presidente tra Federazione della stampa dovrebbero oltre che a respingere gli assalti e i bavagli e dire no ad ogni chiusura nodo ogni intervento sbagliato nodo ogni tentativo di mettere la museruola
Dovrebbero riflettere con più forza autonomamente sulle questioni che tutto nervi come ciascuno di noi e in grado di spostare la propria attenzione la propria capacità di descrizione verso quei mondi che vengono ritenuti inutili che inutili non sono neanche residuali
Forse su questo occorrerebbe anche un grande sforzo oltre che critico autocritico da parte di chi svolge questa professione io avverto i limiti molto spesso del nostromo del mio modo di operare di descrivere
Del rischio di essere banali di rappresentare solo quello che va di moda un solo quello che determina ascolto e non invece quello che sostanza della vita delle persone su questo forse
Questa radio potrebbe aprire anche proprio una discussione critica e autocritica su quali sono i mondi cancellati e perché sono cancellati
Parlando di mondi cancellati è indubbiamente ci sono una quantità di questioni di tematiche che vengono
O oscurate o trattate
In maniera
Ah posso inattiva probabilmente anche per carenze
Proprio nel direi dei giornalisti stessi che spesso non hanno il gusto di approfondire
Cosa c'è dietro una notizia e che cosa ha provocato quell'evento ma c'è anche dall'altra parte se mi consenti
Quello che potrei chiamare il Governo della paura nel senso
Che non passa giorno
Che su un qualsivoglia giornale ognuno vada in edicola si prenda quello di destra quel dicendo è quello di sinistra oppure con il telecomando
Passi rassegna tutti i notiziari dal
Dall'uno e due il tre dei canali pubblici quelli privati
C'è sempre almeno un paio di morti ammazzati in maniera poi atroce neanche ci si limita più a descrivere estrae la pistola spara
Fanno da casa olio bollente insomma
Sembrano
La quintessenza del del del masochismo ed il sadismo
Si enfatizzano questi episodi io credo che uno storico una
Cento anni quando utilizzerà queste fonti per cercare di ricostruire
Gli anni che stiamo vivendo aveva l'impressione che ognuno di noi usciva di casa con l'elmetto il kalashnikov fu
Un giubbotto antiproiettile Pontone combattere perché c'erano ogni sorta di pericoli che ci minacciavano
E contemporaneamente arriva un sociologo bolognese molto serio non forcaiolo però neanche perdoni sta
Chiama Marzio Barbagli
E fa delle
A
Accurati inchieste
E ci dimostrano che stiamo vivendo uno delle epoche
Più in tranquillità e dal punto di vista dell'ordine pubblico rispetto agli anni Sessanta settanta ottanta
Contro minuti numero di omicidi minor numero di crimini allora c'è il dato reale che si basa sulle statistiche
Ministero dell'interno i rapporti di polizia tutti questi così
E i notiziari che invece ogni giorno in fare Ciccone odio non lo chiamasse nipote figlio che ammazza i genitori genitori che ammassando i cugini ciò disastri di tutti i tipi
Ecco c'è un governo della paura anche nel senso che ci sono notizie che fanno comodo che sia un infatti esatte sì ci sono anche appunto gli industriali della paura di industriale della paura sono quelli che infatti sano
Questi episodi particolari di cronaca di cronaca nera lidi Lata o no
In modo tale che la dilatazione talvolta dello stesso episodio di cronaca nera induce in chi legge quale reazione
E in primo luogo ci vogliono più pistole ci vogliono più armi
Di fronte al dilagare della violenza e dei diritti e dei delitti la preminenza deve essere un problema di ordine pubblico di costruzione dei muri poi si va più avanti e si dice
Occhio I barbari barbari diventano tutti barbarie diventa un giorno solo gli omosessuali un giorno solo coloro che protestano un solo solo le differenze in quanto tali un giorno sono gli immigrati sono i carcerati
Perché a quel punto se la paura e quella cresciamo che deriva da i barbari che ti accerchiano come risponde Barbarito pensi di risponde uso un termine non mio evidentemente pensi rispondere mettendo al centro l'ordine pubblico meno diritti e più ordine pubblico
Se invece tu racconti la realtà per far capire che riforme del disagio solo in primo luogo forme del disagio sociale sono sottrazioni di libertà sottrazioni di dignità sottrazione di solidarietà
è evidente che questo secondo racconto che cosa induce non a dire mi armo ma direi mi armo di solidarietà ho bisogno di reti che costringano le persone e comunicare a parlare
Penso al gesto del Papa in questo caso il Papa che si piega pulire i piedi di persone di diverso colore di diverso religione non a caso Pannella lo sottolineo
Ti induce a dire devo reagire tentando di capire l'altro non tentato di sparare all'altro quindi l'industria della paura e pericolosissima
Tuttavia esistono anche i giornali giornalisti intellettuali che su questo riflettore dobbiamo forse promuovere di più anche le buone pratiche ci sono anche tante ragazzi e ragazze che fanno questo mestiere dal voto sono i più esposti sta moto sono quindi più a rischio
Quindi più nel mirino devo dire delle camorre delle mafie che fanno il mestiere con serietà
Faccio un esempio molti di questi hanno parlato a Radio tre questo calo cito Radiotre dove il direttore Marino Sinibaldi affatto iniziativa semplicissima dal titolo diamo i numeri
Cosa vuol dire diamo i numeri ad ogni notizia abituiamoci a dare i numeri allora incomincia a scoprire le cose che dicevi tu
Che in realtà le statistiche dicono solo diminuiti gli episodi di cronaca nera sono diminuiti gli assassini sono diminuiti alcune violenze che erano dilaganti non è affatto vero che ce ne sono triplicati e quadruplicati
Degli sbarchi non è affatto vero
Che coloro che arrivano in Italia e si dà un ricchissimo stipendio dunque per per non fare nulla tutte scosse scritte che le ripetute amplificate molto spesso nella Rete allora forse uno slogan potrebbe essere abituare tutti
Ciascuno di noi chi fa questo mestiere a dare i numeri
Dare i numeri significa significa quando affronti un argomento dai tutte le fonti dai tutte le cifre consente alle persone di capire che era un po'l'essenza del mestiere del giornalista quando si parlava delle grandi inchieste
Non limitare atti adulare sulla base magari di finte notizie ma consenti alle persone di capire quali siano le situazioni reali
è una piccola cosa forse dovremmo abituarci tutti a comunicare dando i numeri e consentendo alle persone di avere conoscenza di quello di quello che accade questo forse sono delle pratiche che dovremmo promuovere perché quello che tu dici è vero
L'industria della paura e una dei grandi nemici di questa stagione perché l'industria della paura
Portare anche in qualche modo
Apre villeggiare gli istinti peggiori che ci sono nella pancia di ciascuno di noi vediamo se riesco a dirlo ancora meglio
Ce lo distinzione di fondo lo dico qui a Radio Radicale trarre essere radicali
Nella descrizione di un problema e anche ad affrontare le battaglie sui diritti civili essere radicali significa non significa essere estremisti essere radicali significa
Dato un problema per esempio il problema delle carceri o il problema alla giustizia civile
Prendere quel problema Scardi Ficarolo andare alla radice fornire tutti gli elementi della conoscenza e la radicalità sta nella tua capacità di racconto di entrare della profondità dentro ripiega dalla Società anche dei problemi
Più maleodoranti più difficili per il mondo che fai fatica a raccontare Nessuno tocchi Caino cioè arrivare fino all'estremo nella capacità di comprensione
Ma un conto è essere radicali ed essere radicali dalla descrizione altra cosa e il radicalismo
Mentre la radicalità e figlia del cervello dello studio della passione il radicalismo l'altra cosa significa non scegliere la strada del racconto tra descrizione dell'azione civile ma scegliere una strada semplicemente dell'urlo
Semplicemente dello slogan
Semplicemente della amplificazione della paura sono cose molto diverso molto molto diverse
Noi dovremmo recuperare la radicalità che significa la capacità di andare sino in fondo nel racconto che cosa molto diverso dalla strumentalizzazione dal racconto sono
Due mondi diversi ma tu l'hai detto molto meglio di me lo raccontate tutti i giorni da questa radio
Perché si possono essere ascolto adesso stiamo colloquiando
Con Giuseppe Giulietti Presidente della Federazione nazionale della stampa e l'argomento che vogliamo trattare e quello informazione diritto alla conoscenza diritto alla conoscenza poiché è il presupposto fondamentale
Vecchio principio di Luigi Einaudi nelle sue predica prediche inutili conoscere per poter deliberare quindi l'essenza della democrazia
Allora
Se il giornalista è quello dovrebbe essere quello che hai appena detto
Giornalista spesso non è quello che abbiamo detto
Giornalisti come categoria non voglio generalizzare naturalmente ci sono delle felici eccezioni e non solo
Futura solo rare eccezioni
Però ci sono un buon numero di pigrizie ci sono un buon numero di incrostazioni che
Di cui facilmente non ci liberiamo ci sono anche delle convenienze per cui accettiamo regole di giochi che non sono per niente piacevoli commendevoli ecco come facciamo noi per primi ad uscire
Da questa situazione dove a volte siamo anche felicemente prigionieri
E assolutamente giusta la riflessione
E il percorso sarà faticoso sì io penso che la prima questione dovrebbe essere quella come accaduto in altre stagioni
Di investire moltissimo so che non è facile
Nella formazione coloro che stanno iniziando
Io trovo girando per l'Italia ma lo dico senza nessuna retorica straordinaria ragazze e ragazzi molti dei quali sono senza contratto molti dei quali non hanno nessuna copertura sindacale nessuna copertura e professionale
Che hanno una grande passione civile chiuso alfabeti diversi dal mio dal tuo che lavoro soprattutto voglio alfabeti digitali
Che lavorano in Rete creando grande passione civile e che sono nel mirino solo non so come dire prego le ragazze e ragazzi che fanno indagini
Sulle mafie in giro per questo Paese sulle discariche
Che non hanno nessuna paura nel mettersi a repentaglio forse dovremmo incominciare ma ripeto qui parlo in una casa che già lo fanno anche insegnare niente a nessuno
Forse intanto dovremmo incominciare tutti noi a valorizzare questi esempi positivi a dare loro voce a far capire che esiste qualcuno che vuole fare questo mestiere con grande forza e con grande passione
Dovremmo quando vengono messi a rischio riprendere euro inchieste andare sul luogo dare voce a coloro che tentano di fare questo mestiere e ci sono dobbiamo Poserin promuovere degli esempi positivi
Poi probabilmente bisogna tornare ad aprire questo sì c'è stata una stagione forse troppo ideologica tanti anni fa in cui gli schieramenti erano troppo nettamente di tipo partitico destra sinistra il cui giornalisti si confrontavano con schemi ripresi da quelli dei partiti
Dovremmo forse o di tornare ad un altro tipo di distinzione ad una battaglia riaprire una battaglia culturale all'interno dalla professione prova a fare voglio degli banalissime esempi
E giusto o no iniziare una campagna di distinzione
Tra chi usa un linguaggio di odio di violenza di xenofobia di razzismo e chi invece vuole descrivere il razzismo la xenofobia ma senza utilizzare quel linguaggio e quel modo di essere
E giusto uno tornare a porci noi delle domande deontologiche
Cioè incominciare a sapere che bisogna rispettare le diversità e le differenze che le parole vanno utilizzate in modo proprio perché le parole utilizzati in modo improprio portano stabilire delle ferite che spesso non solo rimarginare Abbili
E giusto no aprire un confronto tra chi pensa che il giornalista sia una bolla professione come un altro assolutamente molto comoda in cui rispondi o al partito ma oggi soprattutto ad interessi economici rispondi al tuo editore come primo Dio
O invece dobbiamo riaprire la discussione sul fatto che tu devi rispondere anche a chi chi legge a chi ti ascolta che l'attuale GT nazione deriva dalla tua credibilità Irone forse giusto aprire anche uno scontro al proprio interno all'interno del sindacato dell'ordine
Per stabilire che alcuni non fanno più questo mestiere fanno un altro mestiere
Fanno mestiere che non tiene minimamente conto dell'esistenza del tema della ricerca della verità della credibilità
Del fatto che tu devi come dire tentare di arrivare alle fonti quando stai raccontando qualcosa ecco ho una sensazione che col tramonto dell'ideologia degli scontri di vecchia d'altura
Invece di liberare più energie paradossalmente stia liberando in molti luoghi molte pigrizie
Molte connivenze quasi che la conseguenza fosse dal momento che non c'è più una grande tensione ideale sai che c'è di nuovo
Io mi ha dato a fare questo mestiere del modo più tradizionale possibile ho la sensazione non so se riesco a dirlo in modo
Che bisognerebbe riaprire questo modo forse non solo nel giornalismo quella insieme al contempo una grande battaglia culturale di ideale Touré fatto l'esempio prima della marcia la marcia per l'amnistia la marcia per la giustizia la marcia per i diritti
Non dare quella notizia
E soltanto un'offesa a coloro che hanno promosso la marcia un'offesa all'articolo ventuno della Costituzione perché ha eliminato un elemento di conoscenza del diritto alla conoscenza e non è forse il caso di tornare anche discutere e a dividersi
Anche quando la notizia non viene data o viene ritenuta inutile io insieme con te con altri amici abbiamo vissuto una stagione in cui si discuteva nelle assemblee di redazione anche di una notizia data un'ondata del perché da un anno del perché non darla
Forse questo tipo di discussione di dibattito oggi manca e forse questo andrebbe riaperto senza nessuna arroganza che non ne ho alcuna mi considero l'ultimo diciamo
All'interno di questa professione ma forse andrebbe riaperta questa discussione una marcia non data non è il problema dei promotori una marcia fondata sulla giustizia è un problema di chi a casa
Si vede negato il diritto a conoscere quella realtà con tutto quello che comporta
Io gliel'ho dimenticato nella presentazione di dire
Cosa che ritengo importante
Che sei stato l'animatore e fondatore
Con altri naturalmente
Di un sito giornalistico che si chiama articolo ventuno non a caso fatemi ricordare il Presidente che era un grande amico proprio di Marco Pannella teneri con Lando Federico Orlando alla questo è il bello di articolo ventuno
Venivamo da culture veniamo veniamo nel caso di Federico purtroppo non c'è più
Da culture esperienze politiche diverse che siamo riusciti a costruire una casa in cui ciascuno ha mantenuto il suo percorso ma unendosi proprio in questo tentativo di illuminare i mondi nascosto e Federico un uomo non liberale
Ma nel senso autentico pieno il bello della parola
è stata per noi davvero una guida perché ci ha aiutato a scoprire mondi culturali linguaggi me per primo
Che non avevamo studiato con sufficiente ricordando a tutti i difetti liberale
Nel senso più bello del termine cattolico nel senso di credenti autentico in più iscritto al partito radicale quindi tutti i difetti possibili immaginabili riusciva ad somali ma scherzi a parte ci tengo ma
A ricordare i nostri ascoltatori articolo ventuno un giornale on line e quindi è facilissimo da trovare
Attraverso un pubblico perché sì trattano quotidianamente molte delle tematiche che in mani Daniela molto più gli assuntiva stiamo trattando qui adesso in questa trasmissione
E quindi chi vuole a chi è interessato si può come dire
Connettere legge quotidianamente
Quello che in questo giornale on line viene pubblicato e forse lo dobbiamo
Ah tecnica e e altri allora scusate anima posso dire articolo ventuno come Radio Radicale una cosa che a metà ovviamente piace molto perché è una casa delle diversità dove su quel sito scrivono cose anche contrapposte
Mio ricordo proprio su della marcia proprio punture editoriale a raccontare della marcia richiamare l'attenzione di molte persone anche all'interno del sito
Che è gestito da un un ragazzo si chiama Stefano Corradino ma con tante ragazze e ragazzi che che hanno palpabile posizioni molto diverse tra di loro racconterò con grande libertà cioè se non altro Bruno
Può avere una curiosità può avere uno spunto per me giornalismo dovrebbe essere questo leggere una cosa è dire non sono d'accordo con lui
Ma porca miseria ma sa che questa roba non la conoscevo vorrei andarlo a spiegare anche perché le tovaglie andare a leggere le cose il CUP che già su cui spingersi concorde anche un po'noioso aprire oso sommarsi meglio andarsi a leggere le cose alte
Però detto questo volevo
Come fatto dicendo della marcia c'è la privazione della conoscenza e c'è l'offesa
Da parte della persona o dell'organizzazione che non viene conosciuto ma c'è anche un qualcosa di più che dovrebbe
Vorremmo sentire come responsabilità
Se il giorno prima di quella Marcianum violenta o di qualunque altra manifestazione non violenta che si pone in essere
Ci fosse uno o due che invece
Si rendono protagonisti di un'azione violenta
Non necessariamente attraverso un attentato anche uno sparo operaia che è innocuo ecco lì gli si dà il titolo
La marcia non violenta quando va bene avuta filetto perché diventa un problema di ordine pubblico lo sparo
è tutto quello che voi però io che voglio propagandare la mia idea il mio ideale la mia causa chiamava come ti pare il messaggio che ne ricavo è
Se faccio un gesto violento viene vengo pubblicizzato e conosciuto se faccio il gesto non violento vengo ignorato
Allora se voglio rendere nota la mia causa
Cosa faccio ed è colpa anche del giornalista che dovrebbe dare notizia dell'evento violento ma
Non con l'enfasi se così posso dire mentre invece dovrebbe valorizzare la causa non violenta quale essa sia proprio per lo strumento non violento al di là dell'oggetto della mia della
Della causa stessa
Invece il processo inverso
Credo che questo debba essere anche in materia
Di riflessione per la responsabilità che ci assumiamo ogni giorno valorizzando una notizia e mortificante un'altra invece una quota di responsabilità di ce l'abbiamo assolutamente sì per questo
Io apprezzo apprezzo molto questo tipo di
Il ricevimento al problema io penso che sarebbe già una cosa di grandissimo rilievo
Se riuscissimo già imporre questo a imporre a proporre questo concetto vogliamo riaprire anche all'interno della relazione nel mondo della comunicazione uno spazio di dibattito pubblico
Perché oggi si va quasi in automatico io parlo con ripeto non sufficiente del segnale nessuna parlo anche con alcune colleghe e colleghi
Della televisione molto autorevoli e mi sorprende che molto spesso mi sento dire
Guarda però quando affrontiamo il tema dell'ordine pubblico o il tema della cronaca nera e scegliamo alcuni protagonisti ululanti della politica
Ricordo ancora che sto andando in Procura mi fa un gesto con la mano mi mostra gli ascolti e mi dice guarda come sbalzo hanno gli ascolti
E mi è successo per come è capitato di dire la possibile delle morti sul lavoro è una strage le morti sul lavoro sono una strada in questo Paese i commi uno due persone ogni giorno e spesso ripeto persone anche che io stimo di fatto vedere che i grafici e dicono guarda
Quando parliamo di questioni come le morti sul lavoro e l'organizzazione collettiva delle lotte contro le morti sul lavoro non interessano guarda invece quando affrontiamo il tema dell'ordine pubblico delle intesa immigrazione
Come si balza se noi chiamiamo le finte piazze urlanti e politici che spesso i giornalisti spesso sono sprovvisti di qualsiasi conoscenza dell'argomento Massi azzannano ecco a me questa cosa lo dico con molta serenità va un po'
Come dire mi preoccupa fa anche un po'ribrezzo sono posso dire tutta mi fa un po'ribrezzo perché se non si capisce che aderendo a questo meccanismo
Si crea una percezione sbagliata tra i cittadini sia iniziali peggiori sentimenti si nega la conoscenza
E questo ha delle conseguenze di inquinamento inquinamento delle coscienza delle menti gravissimo fino a modificare anche il rapporto con le istituzioni democratiche questo vuol dire fare male anche investire del giornalista allora
Penso che la cosa strada migliore sia almeno chi ci crede
Riaprire uno spazio pubblico ridiscussione dentro le relazioni tornare qua anche con garbo ma con fermezza dire no questa roba non funziona più l'indice d'ascolto è una divinità che va abbattuta
L'indice d'ascolto e questo riguarda in particolare il servizio pubblico non può essere l'ultimo riferimento la raccolta pubblicitaria non può essere l'unico riferimento e lo dico senza voler tornare al passato ma sta diventando una schiavitù
Sta diventando qualcosa che modifica anche il tuo sistema di racconto penso che dovremmo per esempio tutti assieme cominciare a fare una battaglia
Lo dico in modo banale sosta accanto all'indice d'ascolto mettiamo di indice della dignità incominciamo a stabilire che qua di uno studio televisivo ossia al saldo i toni
Sì invitano le persone a stare al punto si chiudono dei salotti ululanti nel si fanno delle scelte diverse non è un problema solo mio è tuo
L'utilizzo di un meccanismo che porta previdenziale l'ascolto l'inseguimento dell'ultimo delitto e la cancellazione dei diritti sociali
è una ferita profonda ciascuno di noi io credo che dobbiamo ricostruire lo spirito pubblico mettere in fila e vediamo se lo dico bene
Spesso i giornalisti si ritrovano assieme nel momento del contratto bene il giusto faccio il presidente della Federazione
Però poi sulle grandi questioni della dignità della professione e del rispetto diciamo dei diritti di coloro che sono a casa forse è giunto il momento di aprire un dibattito che possa prevedere anche delle divisioni
Ma senza divisione non c'è possibilità di ribaltamento dei punti di vista
Mi veniva in mente lapidi
Di indici di ascolto di
Di gradimento di plausibile per insomma significherà pur qualcosa almeno per quel che riguarda la carta stampata
Che il Corriere della Sera che era il massimo giornale italiano
Da seicento mila copie di qualche anno fa è passato a duecento duecentocinquanta mila copie
E qualcuno mi faceva osservare che nei primi anni del Novecento un settimanale che si chiamava l'asino vendeva seicento mila copie ogni volta chi usciva
E l'Italia di allora era meno popolata e soprattutto c'era un minore quantità di popolazione in grado di leggere e di scrivere
Quindi
Forse ci si deve anche porre il problema di come per esempio viaggiando in treno gravissimo vedere persone che leggono un giornale anche la mattina quando il giornale delle frecce rosse te lo danno gratis
Rarissimo perciò
è vero che quasi tutti si connettono il computer il tablet quello che vogliamo però lo strumento può più giocare una volta Enasarco la mattina uno prendere il caffè leggeva il giornale
Questa sacralità è venuta meno fosse non è solo perché ci sono altri strumenti di comunicazione forse anche perché i giornalisti fanno molto meno bene rispetto a
Un tempo che fu non lo so
Questo è un dibattito aperto ovunque per esempio negli Stati Uniti d'America con molta forza
E paradossalmente poi bisogna sempre lavorare sul PIL sulle lunghe tendenze difficile analizzare le cose nel giorno dopo giorno paradossalmente molti studiosi della comunicazione almeno i più seri negli Stati Uniti non solo
Il cominciano a dirci che il futuro per usare uno slogan diciamo che futura un cuore antico multi oggi stanno tornando a riflettere dicendo forse la sopravvivenza del giornalismo non è legata all'inseguimento
Semplicemente delle modalità tecnica tecnologiche della Rete o all'inseguimento dei modelli televisivi ma legato a una cosa di cui ormai si parla sempre meno che la credibilità
L'autorizzabilità ripresa delle inchieste tu sai che in alcuni Paesi stanno nascendo veri e propri consorzi del giornalismo d'inchiesta è un fenomeno in via di diffusione degli Stati Uniti ma anche in Gran Bretagna che in Germania
In Italia c'è qualche esperimento se non ricordo male l'Espresso fa parte del Consorzio investigativo e anche altri casi che adesso non ricordo cioè molti luoghi si comincia a dire la via dell'inseguimento
Della della modernità e comunque della dell'inseguimento delle nuove reti o peggio dell'inseguimento e della assimilazione tra meccanismo televisivo il meccanismo dell'informazione tradizionale di carta stampata non paga più dobbiamo tornare
A sviluppare la capacità di analisi della società
Essere diverso e di altre forme di comunicazione essere credibili e andare vidi che torniamo al punto
Andare alla radice delle questioni fornire a chi legge quel sopra più che non trova da nessun'altra parte ma questo non è più sta nella credibilità nell'autonomia dell'indipendenza
Sono valori di cui si parlava anche ipocrita mente talvolta in altre stagioni oggi si stanno riproponendo
Io non ho una ricetta ci mancherebbe altro credo che quello però forse sia il modello da analizzare con attenzione perché io vedo straordinarie sia straordinarie esperienze nuove ma anche esperienze Rete di ragazze e ragazzi che si stanno specializzando nell'andare oltre la notizia
Faccio un esempio non dimentichiamoci che all'epoca delle grandi conflitti anche delle guerre in Iraq quando ci fu un fenomeno spaventoso anche di finti dossier governativi che accompagnarono quelle guerre
Ci furono giornalisti d'inchiesta sia pure con ritardo ma anche gruppi di giovani che si specializzano ore l'inchiesta che svela Rolo l'imbroglio
Ogni qualvolta viene fatto un'operazione di questa natura tu vedi che c'è una crescita di credibilità di quel sito di quel blog
O anche di quel quotidiano si sta verificando in questi giorni in America un fenomeno che non era prevedibile dopo l'affermazione di Trump no adesso non do giudizi politici e il tram perché si contrappone frontalmente al mondo della comunicazione che tende a spendere il mondo della comunicazione
Alcuni quotidiani sono tornati a fare il lavoro di inchiesta hanno avuto un aumento dell'Insiel del degli altri del delle vendite
E addirittura adesso non vorrei sbagliare se nuociuto un posto ed altri quotidiani per la prima volta stanno tornando ad assumere giornalisti esattamente nel settore dell'inchiesta e non so se sarà quella la strada
So che quella è l'unica strada percorribile non certo quella di assimilarsi sempre più alle forme del talk show televisivo
Perché si fosse messo in ascolto adesso ripeto Radio Radicale stiamo parlando con Giuseppe Giulietti Presidente della
Federazione Nazionale della Stampa stiamo cercando di ragionare
Sulle questioni relative alla informazione ma in più generale alla conoscenza e quindi la democrazia prima
Parlavi si così mi posso esprimere
Di
Individuare una sorta di
Non vorrei dire dei confini dei limiti però cercare di individuare dei paletti almeno di buon gusto mentre lo dicevi mi veniva in mente un titolo mi pare di video relativa la patata bollente
Fatto discutere prima di sanzionare dalla vero non si riferiva alla casa alla minaccia se no
Ora
Indubbiamente era un titolo diciamo diciamo volgare però
Ecco mi trovo un po'in imbarazzo
C'è il Surano
Dare un giudizio non non lo puoi fare e se lo fai io chi sono per poter dire di fatto male
Io non lo faccio però come faccio a dire a qualcun altro che nuovo può fare posso discuterlo
Mi posso anche chiedere se discutendo nullo legittimo in maniera automatica e automaticamente ponendo l'abbia segua se lo faccio meglio di ignorarlo
Però e insomma questo confine come faccio a stabilirlo quello posti patata bollente no patata lo posso dire
Bollente lo posso dire non posso dire nessuno e né patata bollente cioè chi è che stabilisce poi alla fine il confine
E poi una volta che lo stabilito e giusto che ci sia il confine
Sono in casa di Radio Radicale e quindi sembra che sia pratico la captazione
Ma il concetto di reato di opinione acconciatore quale diffidare sempre molto
Oggetto di reati di opinione
Ne conosce l'origine all'inizio e non ne conosce mai la fine normalmente quando si comincia a dire introduciamo la censura stabiliamo un'alta autorità sulla libertà di comunicazione
Stabiliamo la giuria popolare per la verità una delle cose un certo punto è venuto in mente persino a Grillo
Stabiliamo il popolo che decide sulla notizia buona la notizia cattiva stabiliamo la via delle sanzioni io posso dire che di filo di tutte queste strade
Alla fine preferisco una cattiva notizia
Deve tentare di contrastare culturalmente quella notizia quell'inchiesta a delegare
Allo stato autorità a una altro ipotetica Autorità di garanzia stabilire quello che si può dire quello che non si può dire
Perché normalmente poi finisce così con i tribunali di sorveglianza che le cose che dicono i tuoi amici si possono dire le cose che dicono i tuoi nemici non si possono dire quindi io sono contrario ad ogni strada
Che porti alla censura che porti alla sanzione che porti a un'ipotetica tribunale di sorveglianza
Detto questo però a maggior ragione allora carico di responsabilità a me stesso e giornalisti perché allora se tu
Che devi contrastare con durezza l'aggressione la volgarità l'insulto la manifestazione di disprezzo per le diversità
E questo oggi avviene ancora poco faccio un esempio spesso sui nostri siti noi tolleriamo io per primo
Tolleriamo che compaiono inviti all'antisemitismo inviti all'Olocausto inviti allo stupro inviti alla violenza
E questo
Non al contrasto sufficiente allora ci sarà una via di mezzo tra direi io voglio sbattere tutti in carcere voglio sbattere tutti fuori e dire
Io non voglio più vedere questo tipo di commento io l'ho cancello Lobanetz non l'ho contrasto rispondo
E se c'è un'ipotesi di reato che è cosa diversa dalle libertà di informazione se c'è un'ipotesi di reato
Allora questa sì la passo la passo al giudice ordinario perché c'è una distinzione tra
La più assoluta libertà di informazione lo so lo so perché a Roma
E quella che invece si configura come un'ipotesi di reato se io invito a perseguire gli ebrei o a bruciare gli operai o allo stupro di non siamo più nel reato di opinione siamo in un altro campano sto riferendomi artificiali patata bollente non c'entra niente
Quindi penso esattamente questo no ad ogni forma di intervento o di tipo autoritario sulla libera circolazione delle opinioni meglio una cattiva opinione che qualcuno che voglia mettere in galera le opinioni
Massi alla più profonda battaglia culturale o lo spazio pubblico di tutti contrasti dei cattivi opinioni
Contrasti tentativi disseminare l'odio questo caricati di responsabilità e troppo spesso non in questa responsabilità
Tentiamo di don di non averle però posso dire anche su questo stanno nascendo dei fenomeni interessanti
Sono stato invitato a Trieste la città di Trieste sono messi assieme decine e decine di ragazze di ragazzi
E di insegnanti le persone più diverse e hanno fatto una carta dell'odio in dieci punti non hanno chiesto il Tribunale non hanno chiesto la censura ma di iniziare nelle scuole
A discutere dell'uso della parola dell'uso della scrittura come contrastare la violenza il quindici maggio faranno una grande iniziativa coinvolgendo di chi le decide di scuole italiane
Ecco questo dove più il problema dei giornalisti un problema di chi fa comunicazione quando si riuniranno migliaia di persone
Per un'azione di contrasto della volgarità e della violenza e dell'uso sapiente dà la parola non dovrebbe solo il nostro dovere tordo alla tua domanda di prima illuminare anche quei ragazzi anche se non ci sarà violenza in quella sala
Raccontare quell'esperienza positiva a far capire che ci sono persone che vanno esattamente nella direzione di un utilizzo della parola ai fini della libertà e non ai fini dell'assassinio del tuo vicino
Questo sicuramente un grande problema nostro quando neghiamo l'esistenza di questi fenomeni neghiamo il diritto alla conoscenza torno sempre a questo tema che fu oggetto di una grande battaglia anche dei radicali
Una fu oggetto
è oggetto certo il diritto alla conoscerà no nel senso che
Purtroppo siamo ancora agli inizi va posso permettermi di aggiungere che legherei so che lo avete fatto al diritto alla conoscenza al diritto all'informazione
Perché il diritto all'informazione come previsto nei trattati internazionali ancora legato a una concezione antichissima e il diritto del giornalista di scrivere
Ma non è sufficiente oggi dobbiamo stabilire il diritto del cittadino ad essere informato e la consegna i cittadini dei nuovi alfabeti digitali
Il cittadino che non dispone degli altra detti che non sa navigare rischia anche di non poter conoscere quella grandissima battaglia del diritto alla conoscenza in corso
Credo che anche i giornalisti dovrebbero sottoscrivere almeno io lo faccio a titolo personale
Dicendo mettiamolo il diritto alla conoscenza di diritto ad essere informati che un altro diritto che non è riconosciuto in modo formale nei trattati internazionali
Penso che quella sia una battaglia del futuro la non è affatto la battaglia di retroguardia quella che è in corso su questo tema perché voi state conducendo con grande passione
Direi che la battaglia del presente anche oltre che in futuro perché
Via Torre Argentina la sede radicale dove sopra c'è un pool di persone che sta quotidianamente e a tempo pieno lavorando su questo cercando di trovare mezzi e risorse energie anche fisiche umane
Per riuscire nei primi
Mattoni di questo grande edificio che appunto la codificazione anche a livello non solo nazionale ma internazionale
In sede ONU per esempio del diritto del singolo cittadino alla conoscenza diritti umani e civili dalla conoscenza così Marco Pannella l'aveva
A suo tempo come dire Silla patto ecco ma per tornare
Ai nostri confini di professione e l'abbiamo parlato un po'adesso anche in termini specifici ma generali
Vorrei ricordare agli ascoltatori noi abbiamo un ottimo corrispondente in Turchia si chiama Mariano Giustino
Che oltre che ad assicurare delle eccellenti corrispondenze qui a Radio Radicale spesso e volentieri viene interpellato sta anche dalla ingiunzione da da altre emittenti
Televisive anche a seguito in questi giorni con grande attenzione è un caso di Gabriele del grande
Esattamente e e quindi ci tiene costantemente aggiornati sulla situazione turca chi Louis segue vive conosce partecipa
E però ci sono anche altri Paesi
Su cui dovremmo forse illuminare come dici tu
Gettare dei leader dei fasci di luce cosa che viene fatta in maniera molto episodica quando
Da una parte fortunatamente dall'altra sfortunatamente sono coinvolti i giornalisti italiani quando ci sono o
Comunque italiani quando ci sono italiani allora ecco ce ne accorgiamo quando invece sono o tutti o di altri cittadinanze
Non credo ce ne occupiamo o ce ne occupiamo molto meno
Con l'articolo ventuno con come federazione invece state cercando di fare centrale qualcosa che non tenga conto del passaporto ecco che tenga conto di una persecuzione
E lo faremo anche nei prossimi giorni integrarsi anche guarda
Le straordinarie vero corrispondenze che sono arrivate dalla Turchia proprio di Mariano Giustino perché avere tante voci che ti raccontano
Ti consente delle volte di aprire le orecchie quindi poi aprire anche apprestiamo passione civile perché senti dei racconti di cose che altrimenti potresti non avvertire immediatamente mi riferisco nel caso della Turchia
Al fatto che di Berlato Gabriele del grande ma queste parole usate anche del grande questo va a suo onore immediatamente ha detto io sono uscito grazie restano centocinquanta cronisti nelle carceri turche
Turchia ci sono poi qualcuno dei centoventi qualcuno centocinquanta centosettanta ma conta poco ci sono migliaia di oppositori tutti diversi tra di loro magistrati avvocati studenti e tra questi giornalisti pressoché tutti
Ormai pressoché chiuso tutto emittenti radio televisioni e questi comunisti dal carcere il turco l'unica cosa che ha mandato a dire e
Non oscurate ci è importante questa parola cioè loro sono in carcere ma gli appelli che arrivano a tutti noi ci sono dateci voce
Riprendete le nostre voci non fateci chiudere perché quello il momento più pericoloso come accadeva per i cronisti accade in Italia sciopero di mafia di camorra quando si spengono i riflettori sono a rischio
Allora abbiamo deciso il due maggio per i due maggio di andare davanti alla Camera dei deputati come Federazione dalla stampa articolo ventuno ci saranno i giornalisti della RAI non bavaglio Amma Nesti
Radio radicale che ha seguito sempre questi avvenimenti ma tanti altri che adesso dimentico chiedo scusa
Andremo davanti alla cavalla per fare una cosa molto semplice la stessa cosa che fa don Ciotti il ventun marzo quando dal palco nel silenzio vengono letti tutti i nomi senza distinzione di importanza di coloro
Che sono stati ammazzati dalle mafie
La vogliamo andare là e leggere tutti i nomi
Dei cronisti turche in carcere e rivolgerci alle istituzioni italiane e dire guardate tentate ritrovare una sola voce all'interno di Unione europea e di porre alla Turchia di Erdogan che comunque fa parte della NATO
E del Consiglio d'Europa il tema dei diritti civili violati non fate finta che sia un sotto problema rispetto al tema della immigrazione emigrazione temi grossissimi seri ma non si possono dimenticare i colleghi turchi
Anche perché il tre maggio la giornata della libertà di informazione in quella giornata oltre a ricordare i colleghi turchi io vorrei qui dire
Quindi carni giornalisti siciliani che quasi non esistono più e c'era una presenza di giornalismo anche laico in quel Paese che ha raccontato a quello che sta succedendo in Messico dove le mafie stanno sterminato decine di giornalisti i decine di giornalisti
Abbassati nelle Filippine devo dirlo in questa sede quello che è accaduto in Russia quello che è accaduto in Cecenia basti ricordare ancora tanti anni fa il caso di Russo che lavorava proprio
A Radio Radicale è invierò che è lì che forma Santucci del reporter un fotografo straordinario nel due mila quattordici in Ucraina sono moltissimi casi
Il bene farà l'abbiamo detto prima bisogna imparare a capire che la difesa dei diritti civili non è un problema che riguarda solo ultimo vicino di casa non riguarda solo chi prega o non prega come Teqja il tuo colore della pelle
Sentivo i batteri per i diritti civili e di libertà devi fare avvertire passione anche per il più distante da te non so se facciamo abbastanza secondo me non facciamo mai abbastanza
Però a me piacerebbe che il due maggio i cittadini che hanno a cuore questi temi venissero quell'oretta dalle undici e trenta alle dodici e trenta
Davanti alla Camera in questo modo mani dimostrarsi poche noi
Abbiamo a cuore anche chi non conosciamo perché quel signore che sta in Turchia si occupa anche della mia libertà se lui non c'era si mette a rischio anche la mia non è vero che si tratta di mondi lontani non è vero ciascuno faccia come vuole a casa sua no esattamente il contrario
Non può fare ciascuno come vuole le libertà si devono espande le dobbiamo abituarci a difenderle anche rispetto a chi è più lontano da noi più diverso da noi
Sembra un concetto scontato ma non è così troppo spesso dove ci appassioniamo solo di noi stessi dare anche questi segnali mi pare un elemento fondamentale per questo la Turchia e non solo da Turchia nei prossimi giorni
Per esempio il tre maggio saremo a Milano al Festival dei diritti umani
Che si svolge alla Triennale quel giorno oltre alla Turchia invece parleremo dei cronisti italiani minacciati dei troppi cronisti che vivono sotto scorta
Di ragazze e ragazzi che rischiano e di quel fenomeno terribile quello sì che mina anche la libertà del nostro Paese che si chiamano le querele bavaglio le querele temerarie
Credo che sviluppa
Grazie nella manciata di minuti che ci rimane
Questa questione perché
C'è un detto fare il giorno era di Barzini il il giovane mi pare fare il giornalista è sempre meglio che lavorare ora a volte sì
Però da come ne ho mai parlato fino adesso forse meglio lavorare che fare i giornalisti certe situazioni tra virgolette che ci sono anche molte armi dobbiamo dirlo anche molti giornalisti condizione
Di vita precaria perché sono veramente condivise prevede forse il caso anche di ricordare che molti di quei giornalisti giovani e coraggiosi che hai citato e che ti invito a ricordare subito
Come corrispettivo al loro impegno hanno
Poche decine di è uno lorde in cambio dell'articolo quando viene per allargare anche spesso di assicurazione ma ho detto poc'decine di euro nuovo superiamo i cento euro lordi allora ecco però
L'aspetto monetario pure importante è il minore perché a volte rischiano anche
La loro non solo saluta la loro incolumità come detto ma
Assolutamente sì sulla quindi ragazzi e ragazze che sono costretti a vivere sotto scorta
Vivono sotto scorta che non è affatto come pensa qualcuno la bella vita perché finalmente hai la scorta come racconta sempre Michele albanese che vive in Calabria che ha fatto l'inchiesta sulla 'ndrangheta
Dicevano che vive sotto scorta cambia la tua vita caduti costretto non riesce più neanche a fare il giornalista perché è un po'il di più rivolgete le tue fonti sei controllato cambia la tua percezione vi dico la paura
E spesso sono senza contratti
Spesso non hanno neanche l'assicurazione altri invece ha lavorato anche in grandi gruppi editoriali ma ne abbiamo solo modo per aiutarli
Ed è quello me una frase non mia una fase di Claudio Fava il figlio di Pippo Fava che fu ammazzato anche lui dalla mafia Claudio Fava dice sempre vicepresidente dell'Antimafia
Dice che abbia una sola cosa che possiamo fare per loro prendere sulle spalle dei loro inchieste non esibirlo di come trofei in televisione dicendo guardate abbiamo anche dei giornalisti bravi
Ma prendere loro inchieste quel ragazzo e minacciato perché a Ragusa ha fatto l'indagine sul mercato ortofrutticolo vadano le telecamere delle grandi aziende delle grandi gruppi televisivi
A illuminare le mafie del mercato ortofrutticolo la ragazza Maria De Simone minacciata presso inchieste sulla camorra riprendiamo le sue inchiesta sulla camorra ieri tre giorni tre ragazzi picchiati ad Aversa
Andiamo ad Aversa Sandro Ruotolo vive sotto scorta per richiesta sulla terra dei fuochi andiamo a fare l'inchiesta sulla terra dei fuochi e questo lo potremo triplicare ostinata Federica Angeletti ha subìto aggressioni anche in questi giorni ma non c'è solo il sud del cuore
Non è più come un tempo sulle sotto c'è un grande processo sia processo Emilia si sta facendo a Reggio Emilia lì è stato minacciato Giovanni Tiziana che lavora L'Espresso per non parlare di dire Abbate ma anche di ragazze e ragazzi di cui non conosciamo i nomi di Tele Reggio della Gazzetta di Reggio
Dalle gabbie di Reggio Emilia gli imputati hanno fatto i nomi delle dei cronisti che non vogliono più vedere dalle gabbie davanti a tutti
Quindi con minacce pesanti in modo migliore per aiutarli e questa radio lo fa per la verità lo fanno anche alcune emittenti o vi sono straordinarie trasmissioni
Anche alla RAI anche alla sette anche a Sky e andare sul posto e far capire a chi ti minaccia guarda stai attento perché usava illuminato a giorno e questo pone un piacere che fai al singolo cronista minacciato lo fai la tua comunità
Perché spesa della tua comunità dove la corruzione dove il malaffare di fai sapere anche da chi difendersi di per sapere qual è e come dire chi tenta di inquinare non solo all'aria non solo di discarica va ad inquinare la tua vita il tuo diritto ad esistere
Ed ecco perché la prossima campagna sarà anche contro quelle che si chiamano querele temeraria le querele temerarie non è il diritto di ogni cittadino giusto e sacrosanto adire Giulietti mi hai diffamato
Voglio la rettifica o ti porto in tribunale e sacrosanto non creiamo confusione
Se un giornalista tira una pistola e Tata in modo improprio scrive una cosa falsa o si scusa o è giusto che vanno davanti al tribunale non solo davanti all'ordine dei giornalisti ma la Corea temerario una cosa diversa
E quando Valter Vecellio annuncia che sta per fare un'inchiesta su quella discarica
E parto lo richieste per venti venticinque trenta cinquanta milioni di euro in modo preventivo
In modo tale da scoraggiare te e il tuo editore
Come si fa a scoraggiare la querela temeraria in modo molto semplice
Facendo sapere che tu puoi chiedere cinquanta milioni di euro ma se il giudice a stabilire anche quella querela per puro scopo di intimidazione tu lascerà ai tu querelante temerario la metà di quello che hai chiesto in un fondo che potrà essere devoluto alle vittime
Non so se è chiaro di mafie di camorra
Questo dà richiesta che abbiamo rivolto al Parlamento questo è l'unico modo per scoraggiare le querele bavaglio quelle che colpiscono non Valter Vecellio giornalista
Ma il diritto del cittadino alla conoscenza abili che torniamo al tema del diritto alla con prima se prima di chiudere Giuseppe Giulietti presidente della Federazione nazionale della stampa la risposta del Parlamento a questa richiesta qual è stata
Con una serie di impegni pubblici che allo stato attuale non hanno portato ad alcunché in mini sommando ha detto che il tema è fondato e che si può valutare la presentazione anche di una norma stralcio su questo tema devo dire che
Fino a questo momento molte buone volontà non si sono trasformate in una norma ci ha detto che questa legislatura si chiuda per l'ennesima volta senza una risposta al tema delle querele bavaglio ripeto ripeto sarà grave non per i giornalisti
La per i cittadini
Perché su molte cose rischiano di non poter conoscere quindi per questo è un appello garbato ma fermo alle autorità in particolare al Governo a presentarla questa norma
Altrimenti veramente malvolentieri da saremo costretti con tutti i giornalisti sotto scorta e tutti i cronisti minacciate presentarci davanti ai palazzi delle istituzioni
E a dire guardate questa non risposta significa che si vuole tenere nell'oscurità tenere Berlusconi tra i cittadini e non consentire a loro la conoscenza di questioni fondamentali per essere cittadini con dignità e con libertà
Bene grazie a Giuseppe già grazie a voi è stato nostro ospite in queste ore in questa puntata grazie a chi ci ha ascoltato ci risentiamo la prossima settimana