Presentazione del "Decalogo del Buon Comunicatore secondo Papa Francesco" di Alessandro Gisotti (Editrice Elledici)

Piccola una riflessione partirà appunto da questo bel libretto di Alessandro e proverà ad offrire una lettura di legame tra Papa Francesco e la comunicazione
Proverò a farlo da attraverso uno sguardo dal basso
Tipico dell'associazionismo e dell'Associazione anche
Che mi onoro di presiedere Lai Alta appunto l'associazione italiano ascoltatori radio e telespettatori è un'associazione che nasce nel mille novecentocinquantaquattro
Con l'intento di tutelare e di educare appunto gli utenti dei media gli accompagnati in questi più di sessant'anni naturalmente
Riposizionamento si continuamente anche in relazione
Ai cambiamenti di scenario comunicativo mediale
Proverò a dimostrare come Papa Francesco comunicatore rappresenti per noi come associazione ma per noi come uomini ogni giorno
Non solo una bussola preziosa per la nostra azione di tutela e di formazione appunto di contenuti media ali
Ma soprattutto un invito a guardarci dentro e a sciogliere qui nudi dell'incomprensione che spesso condizione nel nostro agire e la nostra percezione delle cose del mondo
E proverò a condividere con voi questa riflessione in dieci punti proprio ispirandomi seguendo i comandamenti del decalogo che Alessandro ha sapientemente proposto allora
Primo comunicare con tutti senza esclusione evangelica o di una Francesco evidenzia come
Il grande rischio del mondo attuale sia rappresentato proprio da una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo avaro della ricerca malata i piaceri isolati dalla coscienza isolata
E però aggiunge Francesco grazie all'incontro con l'amore Digilio che questa conflittualità si tramuta cito infelice amicizia siamo riscattati dalla nostra coscienza isolata e dall'altro referenzialità
L'Espresso come associazione ci chiediamo come porci di fronte a questioni che creano antitesi ci a questioni che creano complessità
Penso alle narrazioni medianiche alcuni temi scottanti per esempio l'omosessualità le unioni civili vieta ne sia
O a questioni ad esempio poco digerite tra virgolette dai media
C'è poco notiziabilità come la povertà ai processi migratori l'esclusione sociale gli ultimi del mondo
Uno degli insegnamenti di Francesco è nel libro si evince più volte e proprio questo c'è ribaltare l'agenda delle nostre priorità ero diciamo Rizzo e Carla rispettare l'agenda e quindi anche il nostro posizionamento nel mondo e nei contesti dell'opinione
Cito tra tutti i venerdì della Misericordia che sono un esempio evidente di testimonianza incarnata di questa comunicazione
Due creare ponti e favorire l'incontro quando ho letto ponte mi è venuta subito una suggestione architettonica ciò ha fatto questa riflessione
Probabilmente un mio limite cioè la maggior parte dei ponti che io conosco cioè quelli proprio che un concreti tangibili sono antichi
Il Ponte Vecchio a Firenze i ponti di Venezia i ponti e lungotevere Romano anche se non non tutti cioè sono prodotti architettonici datati lo stesso vale per le piazze no c'è la piazza rimanda ad una costruzione geografica antica ottocentesca ma anche certamente precedente
E come si è oggi da un punto di vista
Degli spazi sociali si preferisse costruire delle opere isolate cioè pensate agli sviluppi incontrollati delle periferie allo svuotamento dei centri storici
E naturalmente tutto questo non può che riflettere nell'uomo contemporaneo
Cioè e come se da un certo punto di vista gli spazi sociali perdessero l'orizzontalità tipica della piazza tipica del ponte e sindacati verticalizzata saranno pensate a
Come dire ai quartieri
Agli atti I grandi agglomerati urbani Periferie ci pensate i grattacieli della Debbie della metropoli contemporanea cioè appunto verticalizzare anche da un punto di vista geografico
Naturalmente questo dicevo riflette anche nell'uomo che nella metropoli nei contesti metropolitani
E sempre più privo di riferimenti opportunità di incontro appunto la piazza il ponte e ognuno di noi quindi è sottoposto a Contini stimoli
Berti Calisti ICI
Di assenza di incontro e di condivisione e ci abituiamo diventiamo sempre meno ricettivi
Il susseguirsi vogliano di notizie di mozioni fa diventare tutto normale consumarli Energia
E così subentra permettetemi una digressione Academy ca spiegava SIM nel un'incapacità di reagire a sensazioni nuove e con la dovuta Energia e questo costituisce probabilmente ne avete sentito parlare
Quello che lui definiva l'atteggiamento Blasetti all'uomo Blasetti l'uomo che vaga
Nel contesto metropolitano indifferenti agli stimoli non so se avete visto il film di Sorrentino
In cui il proprio che ha vinto l'Oscar
Il nome la esatto la grande bellezza lui cammina per le strade di Roma in un certo senso indifferente alla bellezza
Alla maestosità della città no è questo l'atteggiamento Blasetti
E ed è diceva SIMEL riscontrabile anche nel nel bambino metropolitano no che io io che non che non sono nato a Roma lo lo lo percepiscono un po'diverso da bambini cresciuti provenienti da ambienti giusta Justine più stabile tranquilli
E a proposito dello spazio il Papa ci invita a superare questa prospettiva spaziale lo lo diceva angelicato in media Alessandro lo riporta nel libro sollecitando ci a costruire processi
Cioè a creare ponti a creare incontro utenti co che
Possibile
Perché abbiamo incontrato Digilio dice papà Francesco e questo l'incontro decisivo do dove ogni conflittualità e quindi anche ogni verticali ISMU ogni gerarchizzazione anche degli spazi che poi rimanda alla relazione
Si tramuta appunto infelice amicizia e siamo
Come dicevo prima riscattati dalla nostra coscienza isolata e dall'auto referenzialità
Punto tre non spezzare mai la relazione e la comunione ogni azione implica una relazione quindi la relazione e la comunione cenno in quanto attori sociali
Siamo in relazione non possiamo esimerci dal comma da relazionarsi
Ma non è soltanto comunione la relazione anche redigano in cioè religione incontro puntiglio comunione Concilio
E però Francesco ci invita a vivere il nostro legame con Dio nell'incontro con l'altro che un vuoto manifestarsi in tanti modi può manifestarsi nel perdono nella carezza al malato nella ma ma anche nel conflitto nella differenza e la comunicazione è proprio questo cioè è intesa e armonia ma è anche rumore
è mi viene in mente a questo proposito una figura che forse qualcuno di voi conoscerà altri no
La figura di Aristide Zatti soprannominato l'angelo in bicicletta Zatti fu beatificato da Giovanni Paolo secondo il quattordici aprile del due mila due
Egli fu professo salesiano attenzione non fu mai sacerdote mai medico né infermiere
Ma al di là dell'ufficialità della forma in questi giorni si parlano del della laurea del del ministro senza Lauria del millantato credito quindi
è un argomento no c'è il discorso del formalismo un argomento spesso all'attenzione delle cronache
Ma al di là dell'ufficialità della forma disattiva era tutto questo cioè era
Sacerdote era medico era infermiere malato in gioventù da adulto divenne grande curatore degli ultimi di coloro che senza il suo sostegno mai sarebbero guariti periferiche del corpo e dell'anima
Bergoglio conosceva bene la storia di Zavattini tanto da affidarsi a lui attenzione
Affidarsi la su intercessione per chiedere la grazia dell'aumento delle delle vocazioni dei fratelli codici fuori nella Provincia gesuita Argentina e la sua richiesta fu accontentata
In pochi anni le vocazioni aumentarono non fu un caso se Bergoglio si affidò a quello che poteva essere considerato scusate questo termine un interne cedi Tore cioè
Colui che intercetta un comunicatore di serie B se dovessimo fermarci alla forma all'apparenza non essendo tra l'altro neanche il prete tuttavia Zatti con la sua testimonianza l'aveva così
Impressionato tanto da renderlo un testimone un modello per
I gesuiti non destinati al sacerdozio
E lo spiega bene in una lettera inviata nel maggio del mille novecentottantasei al sacerdote salesiano don che aiutano Bruno nella quale evidenzia la propria convinzione riguardo l'intercessione di Zatti e per ora la sua richiesta di canonizzazione
Uno stralcio di quella missiva ve la leggo
A proposito appunto dei
Fratelli gesuiti non sacerdoti lui così li descriveva sono Pinto allegri lavoratori sani
Veri uomini e consapevoli della vocazione a cui sono stati chiamati sento una speciale responsabilità di preghiera verso i giovani studenti gesuiti che si preparano al sacerdozio
In loro non si nota alcun complesso di inferiorità per non essere sacerdoti negli passa per la testa di aspirare al via con atto sanno qual è la loro
Sanno qual è la loro vocazione e la vogliono così queste salutare e fa bene
Sono parole che non risuonano tanto nuove no alla luce di Bergoglio papà più volte Francesco insistito sulla necessità di evitare il clericalismo considerato uno dei mali della Chiesa
Lo ha fatto e lo continuo a fare sostenendo l'impegno dei laici
Io e Alessandro cerchiamo di farlo
Delle donne
Bagnati tutti coloro che con buona volontà si mettono al servizio degli altri naturalmente figure come Zatti ma anche come quella di madre Teresa Pietro fragore e tanti altri
Sono solo alcuni dei testimoni scelti da Bergoglio come modelli ispiratori gli altri buoni samaritano il buon samaritano è un po'la
Il rimando noi rimando
La la raffigurazione del Papa noi consumeranno imperfetto comunicatore
Ognuno di loro ha condiviso la bellezza della mora Digilio con una vocazione specifica ognuno di loro è stato un costruttore di relazione e di comunione quattro attivare un nuovo modo di parlare e di dialogare
C'è un'esternalizzazione un'espressione in una produzione che Bergoglio nel due mila e due tenne al terzo Congresso dei comunicatori della conferenze episcopali latinoamericana
Tra l'altro è una ed è un testo che poi insomma cui Francesco si ispira un po'anche un po'un manifesto ante litteram della sua
In via di comunicazione
In cui Luisa proposito dell'incontro personale con Gesù Cristo diffida di quei da quella che lui chiama
Cosmet solo oggi gli atti o logica che si pone in contrasto con la bellezza autentica di valori cristiane ecco dei valori che sani e questo tipo di espressioni no così mitologia psicologica di associazioni linguistica Chiesa baby-sitter
Dio spray tra le più famose
Sono cito Stefania fa lasca
Formule di un linguaggio di caustico plastico con le quali in due battute riesce a condensare efficacemente
Temi di ampia trattazione che bastano da sole a farci riflettere ancora sul magistero di Papa Francesco in termini letterali si chiama pastiche cioè
Accostamento di due parole di diverso livello non la figura retorica che la stessa Frasca paragona al sermone umili essa di matrice agostiniana cioè al discorso dal basso
Terra terra direbbe alcuno forse non non sapendo che
I mass media o alloggi contemporanei per definire la cultura digitali utilizzo un'espressione che è grassa rossa
Che i in termini le tirannie vuol dire radici arboree ma ciò ma che vuol dire fondamentalmente cultura contenuto dal basso dalla terra
E poi Francesco riflette quindi la comunicazione contemporanea che sempre più contratta
Pensiamo ai centoquaranta caratteri di Twitter o alle poche parole a corredo di una di una foto appostata sui social network
Questi codici però è straordinario come sembra facciano sempre parte del degrado pastorale di Francesco Francesco non è un pastore precostituito ma propone una pastorale creativa
Una pastorale che si nutre dell'oggi e si mescola con esso Francesco e un
Creativo in quanto creato e generato libero da preconcetti da pregiudizi
è questa creatività lo rende un comunicatore perfetto della parola Digilio
Essere comunicatori cristiani infatti ma questo vale per ogni percorso lavorativo esistenziale significa appunto essere uomini creativi in quanto Creazzo eccetera
Orientare le persone verso processi di riconciliazione cinque superare la logica che separa nettamente peccatori dei giusti sei questa summary sarà una riflessione condensata
è innegabile che meccanismi insiti alla comunicazione ad un certo meccanismo che possiamo definire copro Franco
è un termine forte Francesco ha utilizzato in una recente intervista ad un settimanale belga tendono a dividere in due parti
C'è uno spazio per una tesi e c'è uno spazio per un'antitesi
C'è uno spazio per una posizione su uno spazio per una contrapposizione no quando è stato annunciato il PD no bella Bob Dylan il giornalino sempre Repubblica titolato
Scandalo cui c'erano due posizioni chi era a favore e chi era contro no si tende sempre a separare a creare una una dicotomia di di di interpretazione come se intermedio la zona grigia forse proprio perché grigia ed è noiosa non degne di essere a contatto siano inesistenti
Pensiamo alle dinamiche sociali sempre più caratterizzate dalla logica delle ecco ciambella sino a queste casse di risonanza noi non non siamo sui social per informarci per
Entrare in relazione ma siamo sui social per
Sentire il nostro eco cioè per aderire ancora in maniera più rafforzata a quella che la nostra opinione
Aderendo sposando la posizione oppure contrastandola in maniera ferocia
In un in un piccolo libretto che io Filippo Ceretti abbiamo scritto unità mediale usiamo questa parola plus umanizzazione ovvero molto spesso l'uomo sui media tende ad eccedere di umanità
Dimenticandosi di categorie originaria della persona come il confronto la conciliazione del punto il buonsenso
Ecco Papa Francesco ci esorta con la sua testimonianza anche lui conciliare cinque
A lui umanizzare chic ad occupare quella zona grigia e a colorare lati tuono di gratuita
Di quella scusate la pronuncia spagnola brutta acque approssimarsi di Vienna dice Francesco
E dopo aver la colorata di condire la di olio profumato per il dolore e di disse tarla con il vino buono per l'allegria cito Francesco comunicazione al servizio di un'autentica cultura dell'incontro
Numero sette per comunicare bisogna ascoltare è indubbio che la comunicazione vada al di là dei più Scettri limitino il messaggio religioso a recinti clericali Zavattini
E quindi è importante come dire concepire la comunicazione anche come dono di sé come ascolto e queste due categorie cioè il dono dell'ascolto sembrano maggiormente incisive per Francesco
Però sono anche due
Per con categorie che sembrano essersi persi perse per strada nell'aridità relazionale del quotidiano dove regna l'abbiamo detto una cultura della frammentazione e dello scarto
Francesco dona se stesso comunicando ma anche ascoltando una comunicazione senza ascolto non assenso e soltanto interferenza autoreferenzialità
Francesco quindici sollecita a non tacere perché tacendo e qui c'è la continuità Nocco nel
Magistero divento sedicesimo che scriveva
Nel messaggio per la quarantasei stima Gionata delle comunicazioni sociali silenzio parola
Facendo soltanto tacendo si permette all'altra persona di parlare
Di esprimere se stessa e a noi di non rimanere legati senza un opportuno confronto soltanto alle nostre parole e alle nostre idee c'è uscire dalle coach Amber succeda la caverna
è possibile attraverso l'ascolto
Che si apre come spazio reciproco e diventa possibilità di relazioni umana Romano Guardini a proposito del silenzio spiegava proprio come per esistere personalmente esce per diventare persona l'uomo deve anche tacere
Non essere mutò però il mutismo in mancanza di parola in cui la persona si soffoca al contrario il tacere presuppone la persona
Quindi non restiamo muti di fronte i mali del mondo ma ascoltiamoli
Favorire le relazioni le reti sociali e costo otto e costruire una vera e propria cittadinanza in Rete nove
Permettetemi una digressione personale o meglio associativa sono presidente dell'Aia fino a poco meno di un anno è stato un anno difficile no perché è il solito insomma quando ci
Si ritrova insomma in una situazione nuova ci sono anche delle resistenze ma credo
Sia normale ed è stato anche un anno carico di soddisfazioni sono state tanti anche le novità le condivisioni
E una delle prime riflessioni è stata quella sul nome noi ne siamo un acronimo associazioni dagli ascoltatori radio sette telespettatori però abbiamo una sorta di sottotitolo che è quello di spettatori
Ebbene io mi sono chiesto se ancora se aveva ancora senso parlare di spettatori chi allo spettatore
Aspetta tranne rimanda ad una persona che aspettano qualcuno che guarda
Guarda che che guarda la televisione che quarta che schegge un giornale quindi chi ha spetta
E mi sono reso conto che
La contemporaneità mediale cioè la rimodulazione del digitale la la posso media d'Itala non mi di Anita
Come la chiamano
Gli studiosi non non ci permette non ci dà più il permesso di aspettare
E quindi abbiamo fatto avevo iniziato una riflessione Cossu un cambiamento un riposizionamento a partire dal
Dal nome
Francesco non ci chiede di aspettare i giovani di Cracovia diceva gridavano non fatti di Asti anestetizzare l'anima
E quindi da spettatori
Diventeremo o meglio stiamo diventando diventeremo anche formalmente cittadini mediani
L'idea di cittadinanza infatti richiama i diritti e i doveri che ciascuno in quanto abitante dell'universo mediale digitale
Deve fare propri dedicando tempo risorse al bene comune per questo la cittadinanza mediale deve essere caratterizzata da corresponsabilità e partecipazione
Deve essere solidale e sussidiaria deve puntare al conseguimento della dignità della persona
Chi vere le reti sociali significa assumersi questa responsabilità quindi essere prima di tutto cittadini
In ultimo generare una prossimità che si prende cura scrive dico fare sì in questo bel libro parla Francesco come un bambù
La caratteristica di Francesco è proprio quella di parlarci personalmente vedete personalmente vuol dire due cose quindi è di parlarci come persona quindi la pienezza dell'individuo
Che va al di là del suo essere biologico del suo essere istintuale ma in relazione simbolo e tanto altro ma vuol dire anche parlarci Inter personalmente a cioè senza mediazioni senza tecnicalità senza orientamenti tecnico-scientifici
In modo utenti quel diretto dice fare ex si rivolge ad ognuno di noi tutti i giorni negli o meglio di Santa Marta che
Alessandro segue costantemente nelle udienze del mercoledì nell'Angelus nelle messe per fini attraverso Twitter perché quello che a lui sta veramente a cuore eh incontrarci
Sta quindi hanno i comunicatori e uomini e i cittadini e persone scegliere ma in che modo possiamo farlo ed è qui che entra in gioco tra Ruffini danza la prossimità il modo di avvicinarsi
Quindi oltre ad una comunicazione che abbia una valenza etica tre abbiamo parlato di spazzino abbia operato di spazi orizzontali verticali ma gli spazi devono anche essere belli
Quindi oltre una comunicazione che abbia anche una una valenza etica Bergoglio non tralascia la dimensione estetica che fa riferimento messaggi belli onesti armonici e chiari ad un'estetica illuminata
Si contrappone
Quella che lui definisce un'estetica antisì integrante sempre in questa
Prolusione del due mila due che vi invito alle c'era
Che tra fuga alcuni aspetti del problema o che li manipola quindi estetiche illuminata versus estetica di si integrante
Che li manipola creando disarmonia e che oscura la realtà la in brutti esce e la denigra per Bergoglio che cos'è la realtà la realtà è nel vicino ferito nell'ultimo nel povero che si appresta a morire ai margini della strada
A essa i media devono approssimarsi e Vienna cioè avvicinarsi nel modo giusto
Raccontando quella realtà non come una pseudo realtà come dite di estranei dei quali conviene star lontano ma comunicando la bellezza della carità è la verità grazie
Grazie Massimiliano che ha declinato i dieci punti del DEA la
Decalogo di del libro di Alessandro oggi so e con considerazioni analisi personali che è un po'l'idea anche del libro stesso vi dicevo prima
La prima diffusione è stata sui sociale in diverse lingue ciascuno racconta Alessandro aggiungeva qualcosa e quindi si vede che sono contenuti non statici ma che evidentemente si offrono per una riflessione che può essere anche quella relativa alla propria esperienza al punto di osservazione di chi guarda non Dario Viganò lo conosciamo tutti prefetto dell'arte in segreteria per la comunicazione in prima linea
Nella di azione nella realizzazione della grande riforma dei media vaticani che in corso ma anche grande comunicatore a sua volta non Dario come ha letto questo libretto
Bene grazie intanto devo dire che mi sembra di essere a casa no cioè
Insomma
Saluto tutti i colleghi della Radio Vaticana che sono qui a fare il tifo per Alessandro questo credo sia un elemento molto importante perché
Attesta la stima e a rapporti
Personali molto buone quindi questo è un dato da dal da valorizzare
Voi perché sono venuto a presentare questo libro io che insomma di per sé non è che
Ho molta
Ho molta dimestichezza soprattutto con quello strumento che Alessandro vive tutti i giorni cioè una radio
Beh anzitutto perché è un libro di Alessandro risolti e quindi
Diciamo uno dalla mia squadra quindi per quel poco che posso fare lo faccio volentieri secondo perché
è un libretto
E quindi per presentare Ulivo bisogna leggerlo e questo potevo leggerlo
Perché diciamo è bastato un viaggio Roma-Milano per redigerlo quindi in andate Aveto non eletto un altro e quindi questo era importante perché presentare Ulivo senza leggere un po'la somma
Come fare la teoria della Misericordia anziché diventare artigiani di misericordia l'aveva per Francesco
E e poi perché mi interessava poter dire qualche cosa a partire dal titolo
Decalogo il decalogo
Appena ho letto questo titolo di forma accidenti ma restando male come si fa intitolare un libro sulla comunicazione mettendo come titolo decalogo decalogo fa riferimento la normatività
Bene se c'è un
Uno spazio in cui non esistono norme
Ma solo algoritmici e processi
E la comunicazione
Nella comunicazione
Esistono rischi deve assumersi con consapevolezza responsabili ma non norme
Ho però pensato più in profondità perché sapete Alessandro non si fa cogliere così da me in castagna come diciamo noi brianzoli un po'suburbane e loro pensato che il decalogo
Di per sé
è
La garanzia
Perché la relazione tradito il suo popolo fosse una relazione buona
Le carni se non l'ASP nessun valore sono appunto come custodia di una relazione alloro ho pensato che
Fosse proprio questo il significato profondo del titolo c'è
Questi dieci
Dieci regole come le chiama l'utente che ha sentito subito l'esigenza
Dimettere poi un sottotitolo dopo decalogo no
O da qualche parte ho letto le le regole no del comunicatore cioè in qualche modo agisce queste ci aiutano a custodire una buona comunicazione e quindi
Ho letto con molto interesse questo libro che
E capisco che al di là della semplicità con cui è scritto ci solo degli aspetti molto interessanti mi soffermo
Senza essersi messi d'accordo ringrazio Massimiliano che ha trattato velocemente
Un aspetto che voglio trattare io e cioè
Il De sesto
Siamo nel comandamenti allora qual è quello più interessante in genere quando eravamo ragazzi sia sempre del sesto anno io mi fermo su Sesto comandamento
Che dice così superare la logica che separa nettamente peccatori dei giusti molto bene
C'è
Un brano del Vangelo
Precisamente il racconto fatto da Matteo al Capitolo tredicesimo che quello se Lord lo dico per me non per voi che ricordate bene che entrano
E e quello della zizzania e del grano
Perché riporto questo perché
Quando si inizia un processo
La logica a cui ci si affida e quale del contadino
L'unicità a conclusione del quinto quasi come prenderti o sul sesto questa questa questa
Frase di di Agostino
Si semina con fatica ma l'asprezza dell'inverno non ha mai distolto il contadino del gettare nella terra
Il frutto selezionato con tanta fatica non si arresta l'oggetto in terra tremando di fretta ma solleciti di freddo ma sollecito e così via
Allora
Questo brano Di Matteo ci dice che quando uno inizia processo si affida questa logica del contadino c'è
Cosa fa il contadino che ad ogni stagione
Rinnova la sua fiducia nella consegna il grembo della terra della seguente
E lei sa che sta gettando una nuova avventura
Sa che è necessario il suo impegno
La sua passione la sua cura
Ma sa che ci sono anche degli imprevisti
C'è l'incremento del tempo ad esempio
C'è un'annata e il cui insieme non è particolarmente buono
Ci sono altri incidenti di percorso che non dipendono dalla propria volontà
E quindi
A quel punto uno si affida a questa logica però
Tra questi
Imprevisti c'è anche quello della zizzania
Che dice sempre quel brano Di Matteo un nemico semina appositamente per rovinare dichiarano
Quando noi troviamo questo la tentazione qual è quel di strappare la zizzania fu la tentazione dei discepoli figurarsi se non era nostra e cioè cosa vuol dire vuol dire
Strappare qualche cosa che mi occupo lo spazio per riconquistare uno spazio
E la logica dello spazio che
Più povera di quella del tempo direbbe Papa Francesco
Allora credo che sia proprio questo uno degli aspetti importanti e cioè
La comunicazione
Che supera nettamente la logica
Di separazione tra i giusti e peccatori
E quella che lascia a crescere Orsa rendere ragione dei peccatori cioè delle opposizioni differenti rispetto i giusti cioè rispetto la propria posizione che significa che non dare patenti
Questo credo sia l'elemento centrale del successo delle comunicazioni Papa Francesco
Perché
Qual è soldi non si può dire tante cose ma qual è l'elemento centrale per cui
Chiunque si sente coinvolto nella comunicazioni Papa Francesco quando dico chiunque vuol dire ciascuno di tutti il credente non credente lontano il vicino eccetera perché
Perché il paradigma della sua comunicazione non prevede mai il profilo dell'opponente
Ce lo dice mai per questi si è per questi no
E il fatto che non preveda nella narrazione del Vangelo la figura dell'opponente
Ciò fa che ciascuno si senta coinvolto nel racconto del Vangelo della Misericordia
Ovvero superata esattamente la logica di chi separa nettamente i peccatori dei giusti perché perché a un certo punto si può lasciateci relativista Nietzsche malgrado per evitare che strappando essa si strappi anche il grano
Allora io credo che questo sia uno degli elementi importanti credo che sia sempre uno degli aspetti anche più difficile la comunicazione questo no noi siamo in una comunicazione abituata diciamo al paradigma calcistico uno vince lo perde
Se vincesse l'Inter vince ovviamente ma diciamo al di là delle squadre
C'è sempre qualcuno che vi dicevo Padreterno la comunicazione non è
Che uno vince uno perde una grande zizzania esattamente quello di
Tenere insieme
Appunto tutti Statuto sapendo che e poi il tempo i processi del tempo che chiedono pazienza e perseveranza perseveranza e proprio quel portare il peso sulle spalle non rassegnandosi ma sperando una liberazione da questo peso che porterà a Dio e solo Dio
No questo credo sia uno degli aspetti molto interessante molto profondi di questo
Libro del decalogo ce n'è un altro torno indietro
Aspettato perché l'ho trovato ecco comunicare con tutti senza esclusione
Qui si era parlato molto bene Massimiliano
Ma perché lo cito perché
Sembrerebbe una buona diciamo
Un buon proposito no
Ma qui dietro si nasconde anche una grande tentazione
E cioè
Comunicare con tutti può nascondere la tentazione del paradigma retorico
Il paradigma retorico che cos'è quel modo di scrivere qualche cosa
Che e anzitutto la soddisfazione di quello che io penso possa essere il desiderio del mio lettore del mio spettatore
Questo non è proprio una regola che questo disse la fedeltà dal rapporto tra ed io l'uomo cioè non è una regola sedi decalogo dobbiamo parlare che custodisca la comunicazione buona è una pervertita
Allora anche qui due che ha fatto un libro serio
Ci sta dicendo esattamente questo cioè
Ci sta dicendo che se il comunicare con tutti sottintende o può sotto intendere questo tipo di paradigma che un paradigma perverso perché un paradigma anche molto in funzione cioè se guardate la narrazione dei media è molto secondo questa narrazione e secondo questo paradigma
Mi sto dicendo un'altra cosa e cioè
Il comunicare con tutti significa
Più propriamente comunitari tutti
Nel senso che
Ci sono quelle situazioni lo richiama
Uso un po'al diciamo le le le Paroli Francesco le periferie senza eccetera
Cioè
Tutte quelle situazioni quelle persone quelle vicende quelle storie quelle narrazioni che di per sé
Non hanno nessun appeal
Per rientrare nelle logiche proprio dei media ecco
Da questo punto di vista l'ora la comunicazione ha un grande valore e cioè il valore di dare corpo anima passione
A quelle situazioni che col quale mi è parso che ce le hanno ma non possono raggiungere la condivisione con altri allo da questo punto di vista questo primo comandamento questa prima regola chiamiamola così è esattamente quella di
Vivere l'esperienza
Del dice Polato
Cioè
Quando nasce la Chiesa
Quando si spara anche alle porte del Cenacolo proprio lui ricorda
Cioè quando la Chiesa si spogliasse esce dagli spazi chiusi della sicurezza e intraprende non le proprie strade maestra degli uomini e donne che non può scegliere ma che si trova di mezzo
Ecco questo credo che sia una uno degli aspetti molto importanti della comunicazione sempre in particolare della comunicazione che vive anche questo sentire evangelico profondo
Allora
Davvero credo che questo sia un libro molto interessante che
Deve avere deve essere letto con la pazienza di superare la semplicità della sua narrazione è un po'come il linguaggio di Papa Francesco il Papa Francesco a un linguaggio semplice ma non è banale
Più che a scavare sotto Exodus sovrano beni preziosi perché perché è proprio dell'uomo molto colto dell'uomo molto profondo spiritualmente il parlare semplice
E quindi davvero io ti ringrazio vessato insieme anche a tutti credo di interpretare i sentimenti tutti i tre colleghi i tuoi amici
Per questo libretto per questo
Così vademecum interessante qualcuno mi diceva mi ha chiesto fosse qui in sala non so se un giornalista è vero che
Se questo è possibile considerarlo un libretto di deontologia
Possiamo anche farlo ma guardate la denuncia deontologia proprio un precipitato
Allora se proprio non possiamo più con la professionalità invochiamo la deontologia ma se possiamo ancora avere la presunzione di essere dei professionisti
Possiamo anche dimenticarci la deontologia perché essa è proprio il precipitato minimo dell'aspetto bello valoriale della professione giornalistica grazie a te
Grazie Dondarini o prima di dare la parola qualcuno di voi che volesse intervenire anche per fare qualche domanda profittando dei nostri relatori vorrei sentire Alessandro oggi risotti per sentire da lui quale stato di questi dieci punti
Che lui a tirato fuori dall'esperienza di comunicazione alla quale Papa Francesco ci invita io personalmente ho trovato molto interessante qualcosa di ciascuno ma ne ho anch'io uno che mi ha colpito più di altri qual è stato quello che tutti a quel molto originale questo per aspettare attacca
Allora
Si risponderò a questa domanda
Ieri un collega mi aveva detto se emozionato per domani ho detto mano richiede meno adesso Massimiliana
Tre parole perché a forza di fare i servizi sulla media Di Francesco a Santa Marta ormai il linguaggio per Mario entrato anche nel mio parlare quotidiano ne sa qualcosa mia moglie permesso scusa grazie cosa di questo genere
Allora la prima a parole rassicurazione
Ragione don Dario tranquilli vorrei rassicurarvi dopo il decalogo del buon comunicatore non sto pensando di scrivere che ne so il pentathlon è un coro di del bravo giornalista quindi questo posso rassicurarvi che che non succederà
La seconda parola più seriamente gratitudine
Davvero gratitudine per essere qui in questa che adesso sento anche io un po'a casa so che il Rettore che non era
Poiché non è stato ma non è stato possibile fosse presente però ci manda i suoi saluti e come ce li manda anche don Ivan Maffeis
Portavoce della CEE che mi ha scritto stamattina un altro docente tante persone
Che ho imparato a conoscere dall'infaticabile Adriano ciambella Cecilia Gatti che hanno dato una mano per aiutare per questa
Rappresentazione quindi gratitudine innanzitutto alla lateranense che sento davvero anche un po'casa mia
E in questo mi associo molto con
Il professor Viganò che qui davvero da tanti anni
A casa
Gratitudine per chi mi ha accompagnato in tutti questi anni
E gratitudine ovviamente I relatori
E si non Dario tu se è venuto perché io sono
Uno della
Tua squadra io ho già invitato perché tu sei l'allenatore della nostra squadra e quindi questo
è il senso con il quale
Io ho voluto e ti ringrazio che tu sia qui a questa presentazione
Pensavo che cinque anni fa l'ultima presentazione di un mio libro c'era accanto a me padre Federico Lombardi e mi sentivo un privilegiato e oggi avendo accanto te mi sento un privilegiato avere la persona che guida
I media vaticani che guida poi in un momento così importante di riforma un processo e non un qualcosa di statico ci insegna Barba Francesco veramente un segno per me di grande privilegio e che mi mi deve anche rendere
Umile e quindi gratitudine anche perché sento davvero la comunicazione
Di Francesco proprio come un cammino
Se a sé il cammino all'andar radice il poeta Machado che Francesco ogni tanto ci limita cioè la strada si fa camminando
La comunicazione si fa comunicando la riforma si fa riformando forse questo anche lo dico come
Collaboratore come
Partecipe di questo processo dobbiamo avere la pazienza di sapere come
Sant'Agostino ci dice in quel passaggio che ma signor Viganò ha citato che
Davvero più difficile ma anche molto più affascinante avviare processi che occupare spazi come ci dice papà Francesconi pancia di garantire e infine
E
Vengo alla domanda la terza parola ascolto ascoltare
Il settimo comandamento se ricordo bene
Per
Comunicare bisogna ascoltare
Come semplice così semplice a dirsi così difficile a farsi e lo dico da padre e dal marito prima ancora che da comunicatore perché
C'è un qualcosa che mi ha sempre colpito di Francesco quando lui dice che la l'amore comunicazione e per natura
Comunicazione e siccome allora siamo tutti noi esseri capaci di amare allora tutti noi siamo naturalmente comunicatori e per questo che questo piccolo volumetto
Ha la presunzione di essere qualcosa che che dia qualche spunto non solo ai professionisti della comunicazione ma a tutti
E allora davvero per comunicare bisogna ascoltare
Questo in famiglia innanzitutto e poi i rapporti di lavoro e poi anche i rapporti più grandi quelli tra i popoli quello quelli tra gli Stati
Il fondo Salomone cosa chiede al Signore poteva chiedere tutto non chiede ricchezza non chiede poteri come leggiamo in quel
Meraviglioso dialogo credo nel primo libro deve se non ricordo male e chiede un cuore che sappia distinguere il bene dal male ma per distinguere il bene dal male bisogna saper ascoltare non sentire bisogna saper ascoltare cogliere qual è la verità
Il suono della verità in un rumore indistinto in fondo cosa ha chiesto
Salomone e per questo è stato ritenuto l'uomo più saggio
Un cuore che ascolta o avrebbe detto Benedetto sedicesimo nella Deus Caritas Est un cuore che vede un cuore davvero che che vivo
E tanti secoli dopo Salomone Francesco d'Assisi
Quando sta lasciando questa terra come mandato i suoi Frati cosa dice
Ricordatevi di incardinare l'orecchio del cuore ancora una volta torna il cuore ancora una volta torna l'ascolto e finalmente Francesco che oggi ci chiede una posto lato dell'orecchio
Noi siamo molto presi abbiamo un'ansia dà comunicazione spesso dobbiamo per forza parlare dobbiamo anche a volte salire con le parole sopra alla persona che ci sta parlando quindi molto più parlare che ascoltare Francesco
In un qualche modo cambia completamente il paradigma e ci dice no bisogna fare silenzio per fare della comunicazione e che cosa che che ha fatto in fondo Francesco all'Expo
Ed è andare vera con lui cosa ha fatto con i terremotati del centro Italia ecco cosa ha fatto ha dato scrisse dove
C'ero anche io come c'era anche Vania oltre che
Il prefetto ascoltare ascoltare
Ascoltare vuol dire comprendere vuol dire vuol dire fatica ascoltare vuol dire custodire la parola altrui
La parola e così sacrale la parola e per Francesco lo è davvero a me piace molto sciarpe di
E devo ringraziare do Massimo sorretti il mio direttore spirituale un altro docente della lateranense che ritorna tante volte in questa
In questa serata
E c'è un passaggio di ditte edili che dice una parola non è la stessa in una persona
O in un'altra
Una
Se la
Stacca dalle viscere se la prende dalle viscere un altro la stessa parola latino almeno sembra che la tiri fuori dal taschino del soprabito
Ecco io posso dire e penso che molti di voi sarete d'accordo che Francesco non dà mai assolutamente mai l'impressione che la parola
La tiri fuori dal taschino del soprabito a volte ti arriva e penso alle medie di Santa Marta porte che arriva come una carezza un balsamo su una ferita altre volte che arriva come uno schiaffo
E a volte ci vogliono anche degli schiaffi ma non ti lascia mai indifferente
E dunque questo aspetto della della parola questo qualcosa che
Che mi che mi interroga molto per cui
Che in un qualche modo il mio desiderio più grande per questo piccolo libro e il fatto anche così è nato proprio con questa idea di
Poter essere letto anche in un viaggio d'andata ovviamente
Don Dario riferiva un viaggio in aereo perché nel senso che si legge con con la credo che la relazione del professor Padula più o meno l'ansia comparabile come lunghezza questo per dire che davvero con con molta rapidità si può leggere ed è forse un indice quasi un indice
Se vogliamo se decalogo
E forse un po'troppo ecco il mio auspicio è che chi lo legga
Magari incrinando un po'l'orecchio del proprio cuore possa sentire cosa il cuore di Francesco dice alle donne e gli uomini del nostro tempo
E scoprire in un qualche modo che
Ogni sua parola e un battito di cuore grazie davvero grazie
Grazie Alessandro un elemento non secondario di questo volumetto la dedica Alessandro dedica questo decalogo I figli e poi voi ai miei studenti di comunicazione mi ha colpito la la dedica perché i figli sono evidentemente quanto di più caro
Ma Luigi nella sfera di quanto gli ha di più caro come elemento comunicativo di trasmissione evidentemente e non solo di sapere di teorie ma anche di esperienze mette i suoi studenti ebbene ci sono in sala dei colleghi ci sono in sala degli studenti
Invito se avete qualche domanda o qualche considerazione da fare intorno a quello che avete appena ascoltato di farlo ora o mai più
è tutto troppo chiaro un elemento di di di coraggio a volte si si tratta di
Ecco prendere il coraggio per il primo intervento qua ne segue secondo il terzo
Anche nel posto se non volete venire qui al microfono
Degli utili domande fa delle relazioni agli studenti
Avevamo un'altra
C'è qualcun altro grazie
Se non c'è altro io approfitterei proprio domandare Abdom Dario questa riforma dei media vaticani
Dove ci sta portando
No no no non vorrei non vogliamo una risposta articolata eccetera però è una grande avventura è una grande avventura di di di Chiesa vorrei dire di comunicatori ma è anche un grande processo in corso
Va bene due parole e poi si chiude
Allora ieri c'è stato il Consiglio dei nove cardinali a cui ho parlato per un'ennesima volta perché ritengo informate sui vari step
E mi pare che a un certo punto si sono entusiasmati un po'troppo
Che chiedevano addirittura qualcosa di oltre a toccare il ma
Calma no
Perché perché è un certo punto letto curati presso è una riforma vostra
Cioè cosa mi avete chiesto di fare
E io posso andare avanti o fermarmi in base a quello che voi mi permettete di
Fare cioè se proseguire o fermarmi
Quindi la prima cosa che diciamo far prendere coscienza che questa è una riforma della Curia per la Curia
E questo è anche molto diciamo terapeutico per me perché vi dico che io dormo sonni tranquilli
Non riesco a
A star male
Per una
Per un processo di riforma che per oggettivamente molto complesso perché
Perché sono strutture che sono molto differenti tra di loro sono strutture della Curia romana strutture del governatorato strutture che sono enti autonomi ciascuno con forme contrattuali diverse
Livelli differenti a parità di mansioni quindi siamo è tutto compreso per questo motivo e poi perché ognuno ha una grande storia gloriosa no
Devo dire che noi non siamo di fronte una riforma che siete di mettere una toppa
A a delle situazioni diciamo di precarietà professionale
Se le foto la riforma il cui criterio che la governa e quelle di un cambiamento dello scenario mediale
Dentro cui appunto queste storie gloriose devono in qualche modo immettersi no e anche questo è un dato importante perché perché
Diciamo
Fare
Far rientrare in un modello differente
Delle storie gloriose ci vuole da un lato
Rispetto per le storie gloriose dall'altro lato però anche sapere che ciò che sta avvenendo non è il piegare queste storie ma creare qualcosa di diverso
Per cui avremo la storia che rimarrà affidata alla storia grata e poi avremo un'altra cosa
Che quello che stiamo cercando di Titti fare
In questo momento siamo nella fase
Poco più della metà della riforma
Nel senso che i primi sei mesi del due mila cioè gli ultimi sei mila e due mila e quindici accorpate oramai di fatto sistemato sala stampa vaticana lex Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali e servizio Inter quest'anno è stato fatto un grande lavoro se di formazione
Che di coinvolgimento che di costruzione di gruppi trasversali sulle due realtà di fatto dal punto di vista della comunicazione di massimo impatto la radio da un lato
Sia nella sua anima
Diciamo dei portali che nella sua anima radiofonica sia l'altro la l'altro la stessa altro aspetto l'altro elemento altro organismo e centotredici Vaticano
Il trentun dodici diventeremo tutti una grande famiglia
Che cosa vuol dire vuol dire che non è che saremo solamente felici di esso la grande famiglia ma da questo momento si inizierà a costruire dei modelli di costruzione
Dell'informazione del papà del Magistero della Chiesa in maniera un po'diverso cioè non più a silos ma in maniera trasversale quindi dal il dal livello minimale del coordinamento
Di molti media passeremo alla costruzione di un processo Multimedia
Questo che cosa porterà porterà speriamo per Pasqua a un nuovo portare a o l'unico grande nuovo portale accanto al Vatican va che non so come sia veramente
Che avrà
Testi scritti per web
Video foto podcast in tutte le lingue che per ora ci sono la fine Paese trentanove ancora giusto
Che sono un bene prezioso
Ci sono alcune redazioni linguistiche vanno invece
Assolutamente sviluppate penso soprattutto quella cinese qua e di lingua araba
Per cui siamo questo è quello che che che succederà
E ove abbiamo un anno di tempo per imparare ad amalgamarsi a lavorare insieme siete la partiremo con sei otto lingue quelle
Fondamentali prima in questo nuovo content Abate Mammano si inseriranno le altre perché
Bisogna fare passi possibili e non impossibili
E l'anno prossimo invece sarà la svolta diciamo il momento in cui la prendiamo nella famiglia ospiteremo ospiteremo
Diventeranno familiari da lei
La tipografia
Servizio fotografico e L'Osservatore Romano
Ecco quindi questo è un po'il processo
Mi pare che soprattutto gli aspetti di formazione se andate molto bene per chi li ha fatti no
Aveva fatto dei intende la formazione con la collaterale hanno con la visione Scudella Luis con questa cento di ricerca e di economia sempre della lui x Saitta
E mi pare che tutto questo stia dando buon frutto certo non possiamo fare per tutti però è un processo che sia iniziato e che bisogna proseguire
Perché appunto
Poi lo diciamo nella dotazione perché diciamo che il bene più prezioso le risorse più preziose enti un'impresa sono le risorse umane
Però non basta dirlo bisogna anche allocare dei figli del dei tempi centri di costo perché poi queste risorse umane possono essere formate seno e come fare la teoria della Misericordia che si direbbe e così concludo in dialetto brianzolo
Le come suscita un buffone cioè e come prendere un tappo di sughero su Chiarlo che è molto diverso dal bere un buon Ciampaglia
Grazie grazie a tutti questo libricino oltre ad averlo comprato vi suggeriamo di regalarlo anche per Natale Costa credo quanto pacchetto di sigarette psichiche non bene o meno medaglietta di poche Monna oppure è un po'anche per
E i diritti d'autore Vanna missionari di don Bosco grazie ad Alessandro per questo libretto per questa serata e i nostri relatori e a don Dario in particolare anche per queste informazioni aggiuntive che ci ha dato grazie a tutti e arrivederci