"Gli uomini del disonore"

Bene penso che che possano iniziate vorrei rivolgere per prima cosa il benvenuto a tutti voi è un particolare saluto agli ospiti che questa serata che presenterò tra brevissimi momenti
Questa sera il giardino con amici cambia un po'veste da sede del degli intrattenimenti serali dell'estate Pratesi
Al ritmo di jazz venti musica colta
E passiamo questa sera ad una serata di riflessione neanche di presentazione di argomenti particolarmente attuale di importanti
La serata di questa sera è organizzata dal Comune di Prato dal comitato per loro e per la difesa dell'ordine democratico della nostra città
Prende lo spunto dalla presentazione di un un libro importante stimolante
Il libro è gli uomini del disonore del professor Pino Arlacchi che qui alla mia sinistra credo voi conosciate perché è anche uno dei massimi esperti di mafia di criminalità organizzata
A livello internazionale
Il libro è un libro dicevo importante anche attuale perché attraverso la la vita dei di uno dei grandi pentiti della mafia
Antonino Calderone è stato possibile ricostruire gran parte dell'edificio mafioso per la sua cultura del suo modo di vivere
Presenteremo quindi questo libro ma al tempo stesso la presentazione del libro diventa l'occasione per una nuova discussione tra di noi sulla l'attualità del problema mafia della risposta dello Stato
Della mobilitazione di tutti i cittadini di ogni parte d'Italia di fronte a questo cancro gravissimo che attenta alla sicurezza e la qualità della vita di tutti i cittadini italiani
Prima di addentrarmi ancora nella nelle poche parole che voglio dire l'apertura vorrei completare le presentazioni
Se presentando e ovviamente salutando con molto affetto e con grande cordialità gli ospiti che sono venuti a questo dibattito che consentono di svolgere una riunione molto interessante
Devo presentare quindi il dottor Antonino Caponnetto giudice che è stato il fondatore del pool antimafia il giudice con il quale Giovanni Falcone ha collaborato negli anni più impegnati e più ricchi forse di successo del pool antimafia
Alla mia destra
La signora Ornella Esposito Rosolino rappresentante del coordinamento antimafia di Palermo
Al tavolo poi rotta sottoscritto vie Pietro Vannucci che il Presidente del core Comitato unitario per la difesa dell'ordine democratico della nostra città
Dicevo quindi presentare il libro e al tempo stesso svolgere una nuova riflessione
Su tutte queste vicende che hanno particolarmente colpito la nostra anche la nostra gente qui a Prato
Voglio ricordare che in particolare dopo la tragica dopo il tragico attentato che ha visto H fasci la morte del giudice Falcone vi è stata anche nella nostra città una risposta non solo emotiva ma anche razionale politica militante molto significativa voglio citare oltre alle prese di posizione di tutte le forze politiche sociali della città le due grandi manifestazioni che gli studenti Pratesi
Hanno svolto all'immediato indomani della strage di Capaci mobilitando tutte le scuole
Svolgendo in un uno storico capannone della nostra città un dibattito molto intenso ricco di spunti con uno dei giudici impegnati a Caltanissetta
Nel nella Procura della Repubblica di Caltanissetta
Ecco quindi per noi qui a Prato il questa discussione non è un fatto
Diciamo che viviamo come esterni ma al contrario ci sentiamo molto dentro questa tematica
Intanto perché la mafia sicuramente fenomeno nazionale e internazionale entrato vuole sentirsi dentro questo processo
E poi anche perché abbiamo potuto purtroppo prendere atto già l'anno scorso dei primi concreti segnali del infiltrazioni della malavita organizzata anche nel nostro tessuto produttivo e sociale qui attratto
E quindi una tematica particolarmente urgente e attuale anche per noi
E il dibattito di stasera non è quindi solo un fatto retorico o formale ma anche l'occasione per una prese di coscienza ulteriore e per un nuove impegno delle istituzioni e di tutta la cittadinanza
Infine voglio dire che viviamo questo dibattito dal di dentro
Anche perché siamo collegati a Pino Arlacchi da un rapporto di grande amicizia egli consuetudine ormai nel lavoro sulle su questi temi
Pino Arlacchi ormai si può dire quasi un cittadino pretese per molti versi per avere collaborato intensamente con l'amministrazione comunale in alcune ricerche fondamentali
Nel campo della diffusione della droga nel nostro territorio e quindi anche per le connessioni che ha con il i fenomeni criminali e quindi rincontrarlo stasera e per noi occasione di grande piacere
Penso che possiamo concludere con queste parole la fase di introduzione io darei quindi subito la parola al giudice Antonino Caponnetto per l'intervento introduttivo a questa nostra
Ma io quando ho finito di leggere questo libro
L'ho letto con estremo interesse dell'amico Arlacchi
Ho detto tra me ecco una vera lezione di mafia
Molto più viva ed incisiva illuminante
Di quelle che ci propina settimanalmente
Un canale televisivo
Si tratta veramente di un documento eccezionale
è un documento eccezionale anzitutto per la sua avuto implicita
Si tratta dei quarantotto ore di colloqui
Svoltesi nel marzo novantuno
Che sono stati registrati poi sbobinati
E anche per drammaticità sono delle pagine estremamente drammatici
è un libro che racchiude
In modo esemplare proprio direi l'intera parabola
Nella vita di un uomo l'uomo d'onore
E il cuoco dolore tra virgolette proprio nella citazione
Mafiosa nell'accezione mafiosa del termine
Dal al momento del affiliazione della iniziazione solenne Col Santino che viene bruciato
E con le parole di rito eccetera la presenza di tutti gli anziani
Fino al progressiva presa di coscienza
Di questo modo storto
Ripensare e di vivere
Come dice lo stesso calderone in modo distorto di pensare e di vite
Fino alla fuga in Francia dopo l'uccisione del fratello Pippo
Fino alla decisione poi di collaborare con la giustizia presa nel dicembre ottantasei
E sino all'attuale sua
Nuova esistenza molto serena vedremo poi cosa dice del suo nuovo esistenza
Con la sua famiglia in un Paese estero
Adeguatamente protetta
Anzitutto sedate dichiarazioni importanti
Io direi che nell'economia del processo che si è svolta a Palermo
Sono le dichiarazioni più importanti più importante ancora di quelle di Buscetta
Quindi di Buscetta furono importanti perché furono le prime perché ci offrirono la prima chiave per legge dall'interno tutta la dinamiche del fenomeno mafioso
Ci aprirono la strada praticamente
A quelli di Calderoli e sono le più importanti le più interessanti perché provengono dal da un uomo che è stato per decenni al al vertice ai vertici dell'organizzazione è stato vice rappresentante della famiglia mafiosa di Catania
è stato fratello
Il fratello Giuseppe Pippo
è stato
Anche il rappresentante della famiglia catanese
E poi fu il primo segretario della Commissione regionale che fu concepita proprio da Pippo Calderone
Che ne compirò addirittura lo statuto che fu creata nel mille novecentosettantacinque era diretta regolare il comportamento delle famiglie siciliane e a regolare dirimere i loro eventuali contrasti
Questo è un punto importante messo a confronto con gli altri Muscetta perché le dichiarazioni di Buscetta si fermano in un certo senso laddove cominciano quelle di Calderone
Difatti Buscetta parla in modo dubitativo dice mi sembra che negli ultimi tempi perché andasse ed era andato se era scappato in America ed era da anni in America
Fino al settantadue Messina
Mi sembra che negli ultimi anni sia stata costituita in Sicilia una commissione regionale la commissione interprovinciale che sta al di sopra della cupola palermitana
E la conferma viene appunto da questo
A questo libro di Antonino Calderone
Tempo fa è stato pubblicato sulla rivista dei Psicologia
Uno studio di di Mariella banco
Sì ho avuto in fotocopia ed è molto interessante del dipartimento di Sociologia dell'Università di Palermo
Intitolato la mafia dentro
E comincia con queste parole
Sono abbastanza e già illuminanti
C'è una sostanziale differenza tra il sistema criminale mafioso e qualsiasi altro sistema criminale
Non si tratta delle forme organizzative e neanche dei modi in cui si esplica il potere criminale
Con che appartengono cose che appartengono aspetto puramente apparente alla rappresentazione esteriore di questo potere ciò che distingue sistema criminale mafioso
La capacità di consenso che esso ha ottenuto e riesce ad ottenere
Veicolando nell'immaginario sociale e nella costruzione dei valori quello che possiamo chiamare il sentire mafioso
Ciò che fa la differenza tra il sistema mafioso in qualunque altro sistema criminale è un aspetto puramente culturale
La forma del suo radicamento nel tessuto sociale
Ecco queste parole mi sembra che introducano bene all'argomento dell'esame del Lido di Calderone perché si parla proprio del sentire mafioso
E le dichiarazioni di Calderone possono proprio definirsi
Un manuale perfetto del sentire mafioso
Anche calderone tiene come è scritto qui come vedremo precisa anche Falcone
Viene a sottolineare la differenza
Tra mafia
E delinquenza comune questo è un punto a cui ma furiosi tengono particolarmente
Mi scuserete di questa differenza che io faccio tra mafia e delinquenza comune ma ci tengo
Tutti i mafiosi ci tengono è importante non gli altri siamo mafiosi gli altri sono uomini qualsiasi
Siamo uomini d'onore
E non tanto perché abbiamo prestato giuramento ma perché siamo l'élite della criminalità questa il sentire mafioso
Siamo assai superiori ai delinquenti comuni
Siamo i peggiori di tutti
Sono frasi terribili
Ogni uomo d'onore si sente tale e lo sa
E se lo ripete dentro di sé continuamente
E si sente superiore a qualsiasi altro malvivente
Quando vede i ragazzi della femmina tal Comune lei osserva bene li coltiva nell'ipotesi di farli entrare qualcuno nell'associazione ma riguarda sempre con un certo distacco
Perché sono elementi rozzi immaturi che possono mettersi a fare delle cose che un uomo d'onore non dovrebbe fare per esempio lo sfruttamento alla prostituzione che la mafia non ammette qui poi entriamo in certi codici di comportamento mafiosi che vedremo più da vicino
Ed ancora la furbizia di Cosa Nostra
Sempre Calderoli che parla tutto il libro superò l'Italia è sempre stata quella di essere l'associazione degli uomini d'onore
Una cosa segreta e per pochi ma di restare contemporaneamente collegata con la vita normale con le professioni e i mestieri della gente dentro la macchina c'è di tutto
A parte i giudici poliziotti c'è gente di tutti i tipi infiltrata in ogni angolo del la società il mafioso è come un ragno costruisce ragnatele di amicizia e di conoscenza di obbligazioni
Oggi i soldi hanno preso il sopravvento e tutto è degenerato e non si perde più il tempo che si perdeva una volta a coltivare le sue amicizie ma fino a poco tempo fa c'era gente come Pippo mio fratello che viveva in pieno la vita del mafioso
Vedremo poi in cosa consiste questa vita del mafioso di cui sembra che Calderone fino all'ultimo sempre costernati
Una certa Nostalgia parla con ammirazione di certe prove di amicizia che voi consiste in una serie di omicidi
Vedremo questo lato strano e su questo tradirò proprio
Sentire proprio il parere dell'amico Arlacchi questa convivenza proprio nel mafioso di queste due anime
La mafia è una cosa seria dice Calderoni
La mafia non lascia le cose incomplete
A metà
è inutile illudersi sia preso una decisione la porta avanti fino in fondo
Si tratta di una decisione assunta da tutti e che riguarda tutti non c'è scampo non c'è appello
Anche se cambiano gli omini anche se passa tanto tempo e quelli che arrivano dopo nella Commissione non conosco Romeo gli altri pentiti non c'è da illudersi
Non dimenticheranno la mafia non dimentica
Sono parole gravi e di estrema attualità
Il ricorderete forse qualcuno di voi ricorda perlomeno le vicende del Proto pentito Leonardo vitale che nel settantadue aveva raccontato per filo e per segno l'organigramma di cosa nostra quando ancora Michele Greco il papa era ricevuto in tutti i salotti bene di Palermo
Quando ancora i procuratori generali
Negavano nelle loro relazioni generale inesistenza della mafia
Fino a tutto gli anni settanta
E che fu fatto passare per pazzo
Tanto erano sconvolgenti le sue rivelazioni
I magistrati lo fecero passare per pazzo stette dieci anni in manicomio
E all'uscita dal manicomio
Nel credo nell'ottantasei
La mafia che non dimentica e non perdona
Lo uccise con un cane
In queste frasi mi si consenta questa digressione
Queste frasi sul lunga memoria
Della mafia
Le ho citate ieri in un doveva essere un articolo poi gli hanno dato la forma di una lettera al direttore pubblicata sulla Stampa
In cui ho ritenuto fosse mio dovere
Di cittadine di amico
Prendere posizione di fronte alle minacce sono state espresse nei confronti dell'onorevole Leoluca Orlando
Io non credo di interpretare il sentimento di tutti
Rinnovando all'amico Leoluca questa sera
L'espressione della nostra più preoccupata e affettuosa solidarietà
Ecco per capire meglio questa capacità di consenso
Di cui si parla in quel
Articolo che vi ho letto prima
Soccorrono proprio le parole di Calderone
Sull'ammirazione dei giovani per il mafioso potente
Ecco quindi è da ragazzi che si comincia a dire che i ragazzi cominciano a dire proprio
Questa questo sentire mafioso questa ammirazione verso il mafioso
Qualcuno di voi avrà letto e forse non conoscendo la mentalità dei siciliani si sarà anche vera vegliate scandalizzato quando qualche tempo fa sentimmo
Che tra alcuni dei compiti in classe assegnate una scolaresca palermitana c'era un odioso studentessa che definiva come il suo sogno
Principale quello di sposare un mafioso
Ecco questo per dire appunto quanto viva sia la penetrazione di questo sentire mafioso
Nella gioventù palermitana quanto per lo meno quanto fosse fino a qualche tempo fa perché mi sembra che qualcosa stia maturando e si stia risvegliando anche nella coscienza morale dei siciliani soprattutto dopo la strage di Capaci
Dice quando il giovane di un quartiere
Vedono il rispetto e la deferenza alle premure di cui è circondato l'uomo d'onore finiscono con l'innamorarsi della mafia
Vedono che Lozio X entra in un bar e tutti gli corre incontro per rendergli omaggio fanno a gara che lo serve meglio pura corro sul posto solo per vederlo per ammirarlo come fanno per dire i giovani rockettari con Madonna
Comincerà allora pensare alla mafia
Come una cosa grande che consente di superare gli altri di elevarsi sopra la massa questi giovani farebbero qualsiasi cosa per entrare nella famiglia quando si accorgono che anche i giornali parlano di quello voli di quello che loro hanno i loro hanno visto per la strada al bar al negozio la loro considerazione per lui sale alle stelle
Alcuni di loro si mettono a fare una rapina solo per mettersi in luce agli occhi del capomafia della zona il quale tiene sotto osservazione i giovani promettenti cominciando da quelli se la sua famiglia ma guardando anche fuori
Intorno a ogni uomo d'onore di un certo peso Rodano sempre venti o trenta ragazzi che non sono niente e vogliono diventare qualcosa questi giovedì sono a sua disposizione sono sempre via Palli piccoli favori a chiedergli se gli occorre qualcosa
L'influenza di una famiglia mafiosa è molto vasta
Essa può avere cinquanta uomini d'onore attivi intorno ai quali ci sono innanzitutto le proprie famiglie di sangue figli nipoti fratelli eccetera e poi questa corona di giovani pronti a tutto che non chiedono altro che di essere messi alla prova
Per potere poi essere ammessi a Cosa Nostra
Questo il sentire mafioso si spiega così il tono quasi nostalgico con cui
Il
Calderone ricorda
La cerimonia della affiliazione o della iniziazione e del giuramento
Dice a un certo momento io poi ho assistito dice
A tante altre cerimonie di iniziazione
Di affiliazione ma come quella non me la ricordo altre
C'è il rappresentante
Della famiglia che spiega vi dico come nata Cosa Nostra
In primitivi bene nella nostra mente queste Cosa Nostra Cosa Nostra avete capito e Cosa Nostra non è in marcia
Mafia la chiamano gli sbirri giornali e ora vi dico come è nata la Cosa Nostra e nata ai tempi dei Vespri siciliani e così prosegue poi detta le regole
Le regole di comportamento proibito rubare non bisogna mai andare dagli sbirri non bisogna mai fare denuncia guai a chi guarda la figliola voglie di qualcuno se non vere proprio Codice di comportamento Dondi uomini d'onore
Proibito rubare a questo punto Natale al Corano il candidato dei Ferrera non gradito a mio fratello si alza in piedi e gridò e i fermati e tutto io non ci sto non sono d'accordo perché il Corano faceva il ladro
Trovava sempre altrimenti poverino come avrebbe fatto a campare e quasi tutti i giovani aspiranti uomini d'onore presente in quella sala fu Alfano io ero forse l'unico a non avere esperienza in materia ci fu un momento di perplessità generale
Sì io Peppino rappresentante sorrise divertito sedi di tu stai buono che poi ti spiego com'è che non si ruba dissi ascolano che in ogni modo rimase preoccupato fino alla fine della cerimonia
Quante belle parole quanti bei principi come Inter poi Calderone
E quante volte negli anni successivi mi sono trovato di fronte alla mancanza di rispetto di queste regole i doppi giochi ai fallimenti agli omicidi fatti proprio sfruttando la buona fede di chi invece arriverà in queste regole
Finché ho dovuto concludere che la Cosa nostra reale ben diversa da quella che vi fu presentata in quell'occasione ma quella sera
Tutto mi sembrava bello fuori del comune entravo in un mondo nuovo pieno di gente eccezionale pronto a rischiare la vita per aiutare i compagni capaci di vendicare i torti potente fino ai limiti dell'immaginazione
Questo era lo spirito d'animo lo spirito con cui lo stato d'animo con cui si presentavano la cerimonia dell'affiliazione i nuovi mafiosi erano cerimonia fatta bene completa all'antica
Nei tempi successivi ce ne sono state altre abbiamo fatto tanti altri uomini d'onore io stesso ne organizzate tante di iniziazione ma una così precisa speciale non riesco a ricordarmela
Eravamo tutti più ingenui non avevamo ancora sparato e ucciso nessuno di noi otto quella sera aveva mai ucciso a quei tempi non si sparava con facilità
Neppure Nitto Santapaola aveva ancora ammazzato il primo omicidio l'ha fatto l'anno dopo nel sessantatré e non dell'anno neanche addebitato hanno incolpato Franco Ferrara che è stato difeso dall'avvocato leone Presidente della Repubblica
Nel fondo però ecco al di là di questo codici di comportamento
Dei mafiosi
Per lo meno della della prima mafia io dubito che esista anche su questo prenderò una parola dell'amico Arlacchi che esista ancora un codice di comportamento di questo genere o esistono ancora cerimonia di questo genere
Io credo
Per quel poco che mi è dato sapere che da quando i corleonesi hanno assunto l'egemonia assoluta di Cosa Nostra
Anche certi rituali si sono andati dissolvendo e che nemmeno la cupola che una volta riuniva prendeva le decisioni per le famiglie palermitane esista più credo che ci sia stata proprio un egemoni trazione del potere da parte dei corleonesi
Comunque avvertibile nel fondo una certa un'evidente distorsione di valori proprio non solo delle famiglia della famiglia valori della famiglia naturale che passa in secondo piano rispetto alla famiglia mafiosa
Ma anche dell'amicizia
Si guardi per esempio l'amicizia tra lo zio Luigi e tale Vincenzo Palermo
è un episodio di cui parla Antonino Calderone
E in cui tre omicidi
Sono visti e descritti come prova di amicizia perché conclude così dopo aver descritto questo favore fatto a dallo zio Luigi a Vincenzo Palermo che gli aveva eliminato tre nemici
Dice testualmente questa era l'amicizia di una volta
Ecco c'è da rimanere perplessi c'è qualcosa veramente di di infernale in questo meccanismo di di il diabolico che che sfugge per un certo nata attività e per un certo lato proprio respinge proprio fare pulsioni
Anche Giovanni parlava di questo stravolgimento di valori all'interno di Cosa Nostra
Questo gruppuscolo pubblicato recentemente Falcone dite che riproduce una sua intervista
Dell'ottantacinque per
Dice che cos'è la mafia molto di più che una semplice associazione per delinquere alcuni la definiscono addirittura un contropotere in realtà oltre ad avere se Fini di lucro ottenga dal controllo dell'economia non è priva di suoi presupposti ideologici
In senso deteriore naturalmente
Esprime una sua subcultura che l'aspetto criminale esasperato di certi valori che di per sé non sarebbero censurabili il coraggio l'amicizia e rispetto delle tradizioni ha ragione diceva in quell'intervista Falcone il mio amico Arlacchi
La mafia che ha travolto questi valori e diventata grazie a ciò una delle peggiori pestilenze di questo nostro secolo
Ci sono molte pagine in questo libro che sono dedicate
Ai rapporti di Cosa Nostra con gli imprenditori catanesi
Con i politici con gli assessori pubblici con i magistrati poliziotti e carabinieri purtroppo
Sono pagine molto inquietanti
Dio non posso esimermi
Dal dei Korn dal sottoporle qualcuna alla vostra attenzione soprattutto alla vostra meditazione
Si comincia già nel
Mille novecentosessanta
Mio fratello Pippo Calderone conosceva parecchia gente a Palermo alla Regione che assegnava molti lavori pubblici a trattativa privata abbiamo ottenuto tre commesse in provincia di Messina
Questi lavori sono poi terminate l'impresa cominciava travagliata da ditte stava per fallire quando Pippo ebbe la fortuna di contattare assieme a Concetto Gallo gli uomini politici giusti
Venti venti capo di dire che uno dei soci dell'impresa fin dei tempi di mio zio era Concetto Gallo uno dei capi del movimento separatista siciliano che è stato anche deputato nazionale e che era pure uomo d'onore della famiglia di Catania
Ebbe persino la carica di consigliere ma poi lo buttarono fuori
Assieme a Gallo mio fratello riuscì alla fine a Praga l'appalto per quasi tre miliardi di lire quasi tre miliardi del sessantadue
Intanto avevo conosciuto Graziano Verzotto segretario della Democrazia cristiana in Sicilia
Una potenza amico stretto braccio destro di Enrico Mattei direttore dell'ENI mio fratello soprattutto lo conosceva bene Verzotto benissimo
Ero intimi e anche Giuseppe Di Cristina
Famoso capo mafioso del mistero
Era intimo con lui
E qui parla di una strana concessione di un distributore Agip
Per il quale addirittura il direttore nazionale dell'Agip si mosse in favore di Antonino Calderone tanto spot enti erano gli appoggi politici di cui godeva
Quando parla dell'ufficio passaporti dice esisteva dice scherzosamente esisteva un ufficio passaporti
Per chi volesse a espatriare senza problemi sto scherzando naturalmente
Quello che i giornali chiamano in certo modo con queste parole pomposo e fanno immaginare chissà cosa dentro Cosa Nostra è molto più semplice terra terra ufficio passaporti non era altro che un certo Aurelio Bonomo il segretario dell'onorevole Lupis onorevole socialdemocratico
Era in grado di fare ottenere in tempi rapidissimi passaporto a chiunque di noi ne avesse bisogno
Fu grazie al nostro ufficio passaporti che Nitto Santapaola poté farsi un bel viaggio degli Stati Uniti insieme la moglie verso la fine del mille novecento ottanta
Indi emergono piano piano tutti questi collegamenti
Con con la politica che sono poi la forza della mafia
E gli stretti rapporti tra l'impresa Costanzo
La Procura della Repubblica
Calderone si diffonde a descrivere i rapporti personali con alcuni magistrati che nomina
Senza la minima difficoltà
Ero stato accusato per una misura di prevenzione avanzata contro di me dalla questura di Catania
Il giorno fissato per la discussione incontrai per caso un altro varco aveva un altro avvocato mi disse avevo ragione sarebbe andato a parlare della questione col pubblico ministero di udienza dottor Sebastiano Campisi
Il quale quando venne chiamato il mio caso dichiarò che ritirava l'accusa
La richiesta del Pubblico ministero fu accoltello fu prosciolto
E qui comincia la storia del rapporti col giudice Campisi
Al quale poi l'impresa Costanzo fa dei lavori gratis
Ripagando così
Il favore che aveva fatto
Ah Calderone
Nel corso della mia carriera di mafioso diceva al dell'uno conosciuto parecchi magistrati poliziotti carabinieri
Non mi sono mai fatto un'idea definitiva sul loro mondo il mondo dei nostri avversari
Mi sembra che assomigli a Cosa Nostra in un punto ci sono gli onesti ci sono i disonesti
Quelli che ci credono e quindi che ne approfittano
E qualche volta è difficile distinguerli di primo acchito
Ogni modo fino al mille novecentottantatré data dalla merce uguale terso la Francia la famiglia di Catania non dovette mai
Preoccuparsi molto di loro erano ben protetti e bene informati l'impresa Costanza aveva molti magistrati in mano
Qui coltivava per ragioni sue perché aveva in continuazione dei problemi col tribunale
Alla procura della Repubblica e Constanze avevano Di Natale al tribunale avevano un grosso magistrato uno che comandava ai giudici dei processi che abitava da un anno lo chiamavano Napoleone per evitare di fare sempre il nome
Quanti favorì gli hanno fatto gratis della sua campagna via treno
Di Costanza hanno costruito pure del grande palazzo di piazza Santa Maria del Gesù il milione di Catania quei tempi dove abitavano parecchi magistrati e che pagavano quelli ogni mese gli inquilini magistrati ricevevano dall'amministratore una ricevuta per il saldo dell'affitto con scritto sopra pagato ma i soldi li aveva messi in giro Costanzo
Così il loro erano a posto in quanto potevano provare in qualsiasi momento di avere pagato
Ma avevamo pure le nostre fonti autonome di formazione in tribunale stazionava un nostro uomo
Agostino Ferlito che conosceva parecchi magistrati aveva conoscenze pure la Cassazione
La Procura della Repubblica era un colabrodo
E i mandati di cattura a Catania erano burla
In particolare io conoscevo un maresciallo dei carabinieri che apparteneva alla Sezione catturandi
Eravamo amici o facevano finta di esserlo
E parla di un mandato di cattura
Di cui viene informato da questo maresciallo dei carabinieri al quale poi regala cinquecento mila lire che lui ha accettato dopo qualche debole protesta perché non l'aveva fatto per i soldi
Maresciallo mi disse che aveva già mostrato l'elenco a Nitto Santapaola li ha risposto che l'unica persona che mi interessava era il cugino Marchese
Così da Pasquale Costanzo
Che tra l'altro dazio del mio cugino imputato che aveva sposato una sua nipote mi assicurò che sarebbe intervenuto presso un dirigente degli uffici giudiziari il procuratore aggiunto di Natale e così fu Di Natale si fece dare il processo che era in mano a un suo sostituto
Il nome di mio cugino venne depennato dalla lista degli imputati da catturare e siccome la sua posizione era collegata a quella di un altro si dovette depennare
Anche questo il nome dopo di ciò fummo convocati da Carmelo Costanzo ci fece una paternale ci comunicò che la vicenda che era costata trenta milioni che aveva dovuto dare al procuratore Di Natale al quale piaceva molto giocare a carte
Io capisco rivelazioni del genere lascino sgomenti e perplessi soprattutto uno che fino a settembre del novanta come me vestiva la toga il credo che l'abbia sempre rivestito con onore
Si veniva a sapere dice Calderoli e tutto quello che faceva dei magistrati
E molte volte non c'era bisogno dei Costanzo degli altri perché bastava poco era sufficiente conosce un impiegato un cancelliere una segretaria un usciere per essere informati di come procedeva un'indagine
Quando ne messo veramente gli ordini di cattura dopo la morte del generale Dalla Chiesa non sono riusciti ad arrestare quasi nessuno perché gli imputati erano stati avvisati con largo anticipo
Il sostituto procuratore che si comprava dei mandati di cattura si chiamava Foti era separato dalla moglie avevano donna la sorella di questa donna stava con un cugino di Giuseppe Ferrero mafiosi e faceva chiromante
Giudice Foti si poi si portava la il lavoro a casa la sua donna si guardava gli incartamenti riferiva la sorella i nomi della gente che doveva essere arrestato
Quando dalla procura della Repubblica furono emessi mandati di cattura per un numero di persone inferiore a quelle denunciate dai carabinieri
Il capitano Quarrata si infuriò decise di sollevare uno scandalo voleva presentare un esposto al procuratore generale per denunciare il fatto che Costanzo spalleggiavano negli uffici giudiziari della città mai su comandante il colonnello Licata
Mi sembra sia stato poi destituito
Gli impose di non fare nulla ci fu anche uno scontro verbale molto forte tra i due nella caserma dei carabinieri
Ecco queste pagine perché danno uno spaccato molto realistico e molto vero
Molto drammatico e inquietante di quello che era la potenza della mafia di quelli che sono erano e sono i rapporti tra mafia e politica
Quando parla dell'altro imprenditore catanese orrendo
Dice era molto forte nel campo polizia e magistratura
Più forte di tutti gli altri
Io ricordo a questo proposito che proprio dalle carte
Del procedimento
Relativo al la parte relativa all'omicidio il generale Dalla Chiesa
Furono trovati molti appunti di mano delle rendo
In cui si segnalavano gli spostamenti che gli richiedeva e gli sollecitava dei determinati questori che intralciavano le sue ambizioni il suolo e le sue mire o di Theo suggeriva e proponeva al ministro
C'era degli appunti per empio proporre al ministro il trasferimento del magistrato Tizio alla procura di o alla Pretura di insomma questo era il rapporto che esisteva tra taluni imprenditori
E gli altri sfere della magistratura
Anche sui fratelli Salvo ci sono delle pagine
A questi imprenditori poi dice Calderone Pippo li ha fatti diventare cavalieri tramite il suo amico Lupis un esponente socialdemocratico originario di Ragusa
Carmelo Costanzo è diventato Cavaliere sessantotto a quel tempo Lupis era sottosegretario ed era fortemente legato a un altro sottosegretario che si chiamava Evangelisti è stabilita una cifra di ottanta milioni diventati poi centodieci perché sopravvenne una difficoltà
Andò a Roma con i soldi Pippo incontrò prima il segretario particolare Lupis felice Ciancio un barone decaduto che stava nella stanza accanto a quella dell'onorevole
Quando Pippo entrò con la corsa dei gonfia di banconote Ciancio lo annunciò Lupis dicendo onorevole e arrivato Pippo con la posta
Bene posava e farlo entrare
E così Costanza fu nominato Cavaliere delle industrie anche rendo nello stesso anno ma dell'agricoltura
E Costanza ne fu felicissimo perché quello non era il campo di rendo ed era comunque inferiore all'industria
E così sono
Sono molte le pagine
Le pagine che si diffondono su questi rapporti
Molte imprese se ne sono andate per tante ragioni
Ricordo una società di Firenze che ad un grosso conflitto con i Costanzo ci fu una denuncia in tribunale contro Carmelo Costanzo ma alla fine questi impresa dovette scappare dalla Sicilia
Il Costanzo sapevano che a noi piaceva la Compagnia delle persone importanti dei potenti la compagnia degli alti papaveri della mafia e allora organizzavano riunioni cene battute di caccia le quali invitavano i più bei nomi di Cosa Nostra
Oppure ospitavano nel residence la Perla ionica di loro proprietà uomini d'onore ed esponenti delle forze dell'ordine il più delle volte senza farle pagare trattando le con il massimo di quanto
Al matrimonio del figlio di Gino Costanza dopo la morte di mio fratello era presente il fior fiore della mafia siciliana insieme a un paio di ufficiali dei carabinieri
Il capitano Quarrata stava per rovinare la festa perché quando si accorse della presenza di Totò Minore di Nitto due dei più grossi personaggi mafiosi voleva intervenire Maginot Costanzo mi disse che per fortuna era presente anche il colonnello Licata
Suo superiore che intervenne subito per rabbonirlo
Mito d'altra parte era molto amico anche del genero di Gaetano Graci sulle tre grossi imprenditori catanesi
Parlava spesso di lunghi è una sede intorno a settantanove entrando al ristorante la Costa Azzurra di Catania trovai tutte e due che cenavano insieme all'onorevole Lo Turco del PS di e altri mi invitarono a unirmi a loro e io accettai
Parla poi dell'ospitalità data a Nitto Santapaola
Dal momento dell'agguato a della Chiesa Nitto Santapaola si trovava nel residence la Perla Ionica benino costanza
Entrambi erano ospiti in compagnia del colonnello dei carabinieri Sabino
Entrambi erano ospiti del residence il colonnello vi abitava a titolo gratuito quinta Santapaola dovete saldare un conto di novanta milioni perché secondo Gino Costanzo era meglio avere una prova che giustificasse la permanenza Denitto in quel luogo
Voi sapete poiché Nitto Santapaola è stato incriminato anche per il delitto Dalla Chiesa
Al quale Nitto Santapaola partecipò con la mafia catanese
Per compensare i palermitani del favore che avevano fatto alla mafia catanese nel partecipare i palermitani all'omicidio
Di altri o Ferlito nell'ottantadue
E poi passa parla dei cugini Salvo
E sono pagine molto importanti
Molto importante perché i cugini Salvo tra i personaggi mafiosi
Protagonisti della nostra ordinanza sentenza di rinvio a giudizio
Sono proprio il legame il legame d'unione proprio con la classe politica
Erano gli uomini più ricchi della Sicilia ed erano entrambi uomini d'onore erano in grado di comandare ai ministri
Oggi Ignazio salvo si sta pentendo di essere diventato uomo d'onore
E Nino Salvo
è morto dopo la condanna al maxiprocesso
Quando lo andammo a trovare per evitare che i poliziotti cinesi Tonino ci faceva passando al secondo ingresso dell'edificio vicino al garage dalla parte nella quale stavano alcuni piccoli appartamenti dove salgono nascondevano la contabilità segreta del loro gruppo
I cugini Salvo era importante anche per via delle loro connessioni politiche
Siamo ricorsi al loro nel settantasei settantasette perché un vicequestore della Criminalpol
Ci stava dando molto fastidio dottor Cipolla era l'unico funzionario della Questura di Catania che conduceva indagini serie nei nostri confronti
Era diventato difficile per me e per i provvedimenti di vivere una vita tranquilla si quando Cipolla rimaneva in zona
Decidemmo di farlo trasferire usando le nostra amicizia catanesi ma non ci riuscivo decidemmo infinite andare a Palermo e vi chiederei salvo se potevano farlo trasferire loro l'incontrammo negli uffici deserti Aprilia li scriviamo il problema
La loro conclusione fu lapidaria qui ci vuole saldi
Santino non è altri che Salvo Lima l'onorevole
Fu fissato un appuntamento nella sede di Roma dell'impresa vaniglia una grossa impresa dei costruttori ma negli atti Palermo che poi fallita
Arrivò Salvo Lima con i suoi capelli già bianchi con la sua fama di politico vicino agli uomini d'onore
Cioè Scotto con attenzione c'era pure Nino Salvo
Ci disse che si sarebbe interessato presso il ministero
Fu l'unica volta che lo vidi in seguito i Salvo comunicarono a Pippo che il ministro dell'interno dell'epoca aveva risposto a Lima di pazientare ancora un po'
Perché cipolle aveva chiesto il trasferimento per seguire la moglie che faceva l'insegnante
Quindi voi vedete fin dove avevano accesso questi personaggi mafiosi
Interessanti anche i rapporti con la massoneria
Però vice morto in un mafia e massoneria solo due cose sostiene sostiene Calderone che vanno d'accordo quanto sia utile avere l'appoggio della massoneria della mafia lo si è visto nel caso Sindona
A chi si è appoggiato Sindona quando è venuto in Sicilia sia poggiato a noi ai massoni a quelli regolari però ho saputo da Francesco citando che Sindone passato pure da Caltanissetta
Dove si è incontrato con un notaio molto importante Mazzone anche lui
Però conclude così Calderone al di sopra di Cosa Nostra non c'è nessuno
Sono affermazioni importanti perché si è discusso a lungo di un terzo livello della mafia
E queste parole che poi sono contenute in uno studio di Turone e di Falcone hanno ingenerato molti equivoci
E anche molti ingiuste rimproveri a Falcone come se Falcone nel discorso che tenne a villa Igea nell'ottantotto
Fosse preceduto da una posizione iniziale Falcone non ho mai parlato di terzo livello intendendo che questo fosse composto da politici da massoni da banchieri
Quasi quel consiglio d'amministrazione che Ferrera raffigura nel film Cento giorni a Palermo
Falcone distingueva semplicemente i tre livelli di criminalità della mafia
C'era un primo livello in che sono qui e quello dei delitti che la mafia compie per assicurarsi la sopravvivenza delitti come rapine estorsioni o altro c'è un secondo livello
Che sono i delitti che la famiglia mafiosa commette per difendere il suo territorio anche contro altre famiglie
è un terzo livello sono i diritti che la mafia intesa compie spesso d'accordo le varie famiglie per eliminare i nemici esterni nemici eccellenti possono essere giudici possano essere uomini politici
Ecco da dove è nato l'equivoco del terzo livello inteso come un livello politico che stesse al di sopra della mafia assist di sopra della mafia non ci sta un livello politico
La mafia è sempre più potente del livello politico c'è una connivenza sicuramente una convergenza di interessi tra mafia e politica
Ma dei due dei due poteri il più forte Elia mafia questo è bene non dimenticarlo mai
E la mafia l'ha dimostrato
Quando Salvo Lima uno degli uomini politici più potenti di cui la mafia si sia avvalso per la sua opera di mediazione
Non non è stato più utile alla mafia
Perché aveva fatto il suo tempo allora la mafia sia ricordato delle ascendenze di Lima dei suoi rapporti con la mafia perdente con Bontate e la eliminato senza pietà come un cane
Nel momento in quel momento Salvo Lima aveva già sorto ed esaurito la sua funzione di mediatore tra la mafia e la politica sono cambiati i tempi
Aveva fallito in gran parte del suo compito di mediazione perché non era riuscito a impedire il varo di determinate leggi che avevate già dalla mafia e Zaccaria ha preso atto e la eliminato senza pietà questo tipo USA da superiorità della mafia rispetto al potere politico
Sono sicuro di questo Cosa Nostra e autonoma solo i mafiosi semmai che danno ordini agli uomini politici anche indirettamente facendo finta di essere loro a chiedere un piacere
Lo stile è quello di Michele Greco che ha dato la sua benedizione da dietro le sbarre ai giudici del maxiprocesso alle loro famiglie ricorderete quell'ultimo appello di Michele Greco agghiacciante anche se non molti hanno colto subito il significato intimidatorio
Terribilmente intimidatorio
è una minaccia terribile ai giurati per i loro figli e poteva sembrare una benedizione
E difficile esso giunge calderone che un uomo politico diventi Cuomo d'onore c'è una forte diffidenza in Cosa Nostra verso di loro perché sono infiniti non mantengono le promesse fanno sempre i furbi
I politici certo certo né influenzare Cosa Nostra di usarla per i loro interessi di partito per colpire altri politici
E qui a dimostrazione nessun uomo politico dice ha fatto mai parte della commissione regionale
Il rapporto della mafia quella politica è sempre stato molto stretto e lo è ancora ma c'è una distinzione che viene mantenuta costantemente tra chi fa parte e chi non fa parte di Cosa Nostra
Deputati assessori consiglieri regionali che venivano aiutati dai mafiosi che chiedevano lavori impegnativi pesanti agli uomini d'onore
Normalmente i mafiosi di facevano questi favori ma poteva anche dire di no senza che succedesse nulla
Ma quando erano i mafiosi a chiedere un favore agli uomini politici non c'era scelta pur dovevano fare quello che veniva chiesto non potevano dire di no o trovare altre scuse in o più si sono sempre sentiti superiori politici anche quelli amici
Don Paolino Bontate il padre di Stefano una volta presa a schiaffi in pubblico deputato adulta Agatino Ferlito appreso pure lui a schiaffi l'onorevole Drago a Catania nel pieno di un'assemblea delle UTAP vocatio cristiana
Drago si era comportato in un modo che fa sempre indisponibili mafiosi aveva minimizzato l'importanza dell'appoggio elettorale mercatino felice del suo gruppo alla DC quand'era risaputo che Agatino
Era un grande elettore del partito a Catania
Uno che indirizzava migliaia di voti unica colpa dei nativi era stata quella di far convogliare i suoi voti sul suo nipote Orazio che era candidato al consiglio comunale e non sugli uomini ti Draco queste nel comportamento dei minacciosi rispetto ai politici
Conosco un caso nel sessanta in cui un capomafia di Palermo ha costretto il parlamento regionale della Sicilia a non votare una legge a quei tempi c'erano uomini d'onore che faceva i deputati all'Assemblea regionale
Ma non credo che i tempi siano cambiati
Questi mafiosi deputati a un certo punto si sono rivolte alle loro famiglie perché non volevano che passa sopra certa legge e volevano provocare in questo modo la caduta del governo ma c'erano altri deputati che non facevano parte della mafia da erano favorevoli a percorribili
Erano intenzionati a votarlo allora Salvatore Greco mandò sotto casa di ciascuno un suo uomo perché non li facesse uscire per andare a votare
E qui la legge non fu approvata anche questi erano i sistemi della mafia
E forse lo sono ancora
Su tutto questo libro
Indubbiamente le leggi dello vi colpirà
Allergia
Permanente quest'idea della morte
Questi dati la morte che a un certo momento si confonde addirittura con l'idea della vita non si capisce più il confine tra i due concetti dove sia io mi ricordo una frase quando parla di quattro mafiosi dice questa è la vita furono ammazzati
Contestualmente questa è la vita tra parentesi funziona male e poi questa è la vita furono ammazzati questo confine proprio labile proprio incerto sfumato tra la vita e la morte
E proprio una vera e propria cultura di morte e di angoscia che aleggia su questo libro
La paura di morire la necessità del Cile
Anche per dimostrazione di coraggio di bravura o per sete di comando
O per istinto di Prost sopravvivenza o anche per pura malvagità
Io ricordo loro spiegava questo anche
Buscetta come una delle prove che si richiedevano agli uomini d'onore per essere affiliati era quello di dare il proprio coraggio eventualmente anzi molto spesso attraverso l'uccisione di una persona
Questa era la massima prova di coraggio
Che si poteva dare per essere ritenuti degni di entrare a far parte di Cosa Nostra
E ci sei ripeto anche ci sono pagine anche di delitti fatti perdura per la vita
Basta ricordare le pagine
Pagine molto crude
Su su Nino Santapaola
Il fratello di Nitto tutte lo di Nitto Santapaola che tuttora spadroneggia a Catania dove sembra che circoli liberamente
La logica di Nitto era questa quanti ne abbiamo ammazzati fino adesso bene ora dobbiamo ammazzare anche i loro figli altrimenti saranno i figli a ucciderci
Anche se i figli non ci avevano fatto niente dovevamo trovare un pretesto una scusa qualsiasi per ammazzarli commenta Calderone
Come se si trattasse di polli e non vi esseri umani con un nome una famiglia una casa dove tornano a coricarsi la sera
Ed è così che hanno perso la vita decide di persone dentro una famiglia di mafia tutti devono essere capaci di fare un omicidio
Che i soldati devono eseguire volentieri l'ordine di uccidere perché l'esecuzione dei grossissimi io accresce la loro reputazione e accelera la loro carriera
Nino Santapaola il fratello diritto dell'uomo più crudele che ho conosciuto Hitler affatto meno omicidi di Julie
Mino aveva bisogno di uccidere
Quando c'era da ammazzare qualcuno Lugli era il primo che si offriva
E doveva andare subito
Quando diceva che il vino qualcuno diceva che Nino era pazzo ma secondo me non lo era diventava pazzo solo quando non uccideva c'era qualcosa di più forte di lui che lo Spirou spingeva
Ogni sabato questo pazzo di sabato sera usciva di casa e se ne andava a caccia si divertiva cercando gente da massacrare
E si portava appresso il primo che trova lo accompagnava spesso altri ha maturato che soffriva della sua stessa malattia e andavano con lui pure alcuni suoi nipoti molti giovani
Ragazzi di diciotto vent'anni a cui mi mi insegnava a portare la morte i genitori facevano finta di protestare per queste creature che imparavano cose cattive ma in fondo erano orgogliosi e i ragazzi pure
Ecco il sentire mafioso propri in tutta la sua terribile ITA
Se si va a vedere la cronologia degli omicidi accaduti a Catania nel settantasei settantasette si può verificare quante di esse sono venuti disavanzo
La domenica mattina in casa mia privato del giornale
E commentavamo
Il pazzo ieri ha lavorato
Lo scontro dalla nostra famiglia con la delinquenza comune fu come una manna per Nino Santapaola quei tempi bastava pochissimo Catania quasi nulla per morire
Come quel carrozzone di macellaio che si trovava in compagnia di due uomini della malavita una sera del settantacinque
Mio Santapaola ha strappato passarono davanti a un mare li videro
I due uomini della malavita naturalmente
Corso la casa per prendere le armi siccome al loro ritorno e due malavitosi non c'erano più
Spara a Robert darlo a questo povero persone
Sì è stato decine di omicidi simili nella storia di Cosa Nostra
L'altro personaggio
Terribile su cui si sofferma Calderone
E con lui l'amico Arlacchi linee Luciano Liggio
Descrive il tentato omicidio del questore Mangano con cui ligio l'aveva a morte lo sappiamo tutti
Era un sanguinario Luciano Liggio provava piacere a uccidere avevo un modo di guardare che incuteva paura a tutti anche a nome dei flussi
Bastava un nonnulla perché si alterasse
Vi compariva allora una luce strana negli occhi che provocava i silenzi tutto quando si era in sua compagnia bisogna stare attenti a come si parla
Un tono di voce sbagliato una parola fra intesa ed ecco quel silenzio improvviso
Tutti muti a disagio si poteva sentire la morte circolare nell'aria
Mentre si trovava a Catania DG aveva cominciato avercela con un'altra persona con il giornalista Giuseppe Fava
Ucciso poi dalla mafia molti anni dopo nell'ottantaquattro
La colpa di mafia la colpa di Fava era stata quella di averlo trattato male si era permesso di scrivere un articolo nel quale aveva messo in ridicolo gli occhi di Luciano Liggio
Il quale chiesa Pippo di informarsi circa le vite utile l'indirizzo di Fava per fargli un regalo tra virgolette
Pippo si oppose alla richiesta e fece presenta ligio che non c'era alcun motivo per prendersela con un nuovo di quel livello
Uccideva per gioco
Per pura malvagità
Un giorno da un giovane a Giuseppe Madonia disse secondo me tu non sei capace di ammazzare un carabiniere
E si misura in macchina alla ricerca di una divisa da carabiniere che per fortuna non incontrarla
Episodio mi fumi riferito poi dal padre di Madonia che era spaventato nel revocarlo
Suo figlio era ancora un ragazzo inesperto influenzabile
Si parla poi della intesa della mafia con il golpe Borghese
La partecipazione accertata fu richiesta cioè la partecipazione dei mafiosi nelle filtrazione nel settanta del golpe Borghese questi sono pagine interessanti
Perché sono interessanti perché dimostrano che fu un tentativo molto serio il golpe Borghese non fu quello scherzo
Che ci vollero far credere i giudici romani
Non li vogliono minare sennò sembra che abbia un fatto personale con qualcuno giù
Il ministero una sentenza che ridicolizza o il tentativo del golpe Borghese che invece fu una cosa molto seria
E lo dimostra dei contatti descritte anche da Buscetta anche dall'ICI
Che ebbero con i mafiosi per affrontarli e dovevano costituire la loro poi la loro massa d'urto praticamente poi gli accordi sfumato all'ultimo momento perché i mafiosi non vollero essere
Distinti da un bracciale di riconoscimento e poi il suo stesso golpe Borghese fallì ma fallì perché ce lo dice calderone perché all'ultimo momento un generale dei carabinieri che aveva dato la propria divisione la propria adesione comandava una derisione più importanti
Si ritirò
Non se la sentì di seguirli riscopre borghese infatti Mannella concezione negli sviluppi ripeto che fu una cosa molto seria
Ci sono alcune pagine riservate e qui entra in ballo ancora Liggio
A un uomo maldestro dalla mafia concerto
Caruso Damiano parlato protagonista di una di uno degli eccidi più efferati di Cosa Nostra
La
Decido di viale Lazio tenuto nel sessantanove
Contro Michele Cavataio ed altri che lasciò sul terreno sette morti
Questo Damiano Caruso era l'improvvido un po'
Inesperto combinava sempre qualche guaio
Caruso
Durante una discussione
Ligio contraddice colluso contrari obiettando sulla scelta di una posizione Caruso replico pronto fosse non se la prenda ma io ne capisco più di Prussia di queste cose
Ligio lo guardò come se lo dovesse uccidere non parlo più quello sguardo fece ammutolire uno alla volta tutti presenti
E fu proprio per mano di Liggio anni dopo nel settantatré che Caruso cessò di vivere fu ucciso assieme all'amante e alla figlia della sua amante
Gli attirò in un tranello
Ligio
Le donne accorsero subito ligio ammazzò la madre si poté la ragazza che poteva avere quindici sedici anni e poi uccisa
Che lei
Un cugino di Caruso che era arrivato da Palermo per cercarlo scomparve poco dopo sono scomparsi tutti
E così Damiano Caruso la moglie la figlia il cugino
Morirono per mano di Luciano Liggio
Questo personaggio che il Giornale di Sicilia me lo ricordo ancora presentava come un individuo redento
Come un nuovo artista come un pittore di rilievo dedicava pagine intere all'esposizione dei quadri
Che aveva fatto in carcere
E c'è voluto il bello e il buono per evitare che venisse concesso la semilibertà un sanguinario come Luciano Liggio
Ecco su questa specie di c'è quindi questa specie di indifferenza dei confronti
Della vita e della morte
Sono tutti i valori subordinati
Agli interessi della famiglia
E qui ci sono le pagine sull'uccisione di Stefano già coniglio non vi voglio tediare anche perché sono non sono argomenti Allegri il duplice omicidio di Giovanni bontà dell'avvocato il fratello di Stefano Bontate
I cinque elementi della malavita
Arruolati affiliati a Cosa Nostra per aumentare la nostra potenza di fuoco dice letteralmente Calderone
E infine la drammatica confessione da parte queste si facile veramente drammatiche da parte di Calderone
Dei sette omicidi da lui commessi
Tra cui l'episodio orribile di quei quattro ragazzini tra i dodici e i quattordici anni
Ritenuti responsabili di aver scippato la madre di Nitto Santapaola
E quindi strangolati gettati in un pozzo uno di essi è ancora vivo nel momento in cui gettato nel pozzo
La confessione drammatica anche nel libro dell'amico Arlacchi
Ma nei verbali del processo vi assicuro
Che è di una tale drammaticità incredibile
Quando Falcone e Natoli tornano da Nizza dopo l'interrogatorio di Calderone che avvenne a metà a metà della sua del verbale
A metà dell'interrogatorio avvenne questa drammatica scena
In cui come prodotte in un pianto dirotto il verbale riprodotto fedelmente tutto qui c'è soltanto il racconto di Calderone naturalmente
E comincio a rotolarsi per terra a battere la testa
Nel muro furono dovuti chiamare dei secondini per cercare di calmarlo di immobilizzarlo
Ma erano ancora stravolti ripeto quando vennero raccontano i questo episodio questa confessione di Calderone
Io credo
Credo che il pentimento la collaborazione Calizzi Antonino Calderone sia una delle poche in cui si è entrato in gioco il fattore pentimento
Cioè che a un certo momento calderone veramente come lui dice non abbiamo soprattutto sopportare il rimorso di questi quattro ragazzi gettati in un pozzo e strangolate
Su questo episodio mi si esprime con queste parole ripeto già drammatiche ma molto meno di quelle che risultano dal verbale
Dovrai proseguire raccontando gli sviluppi della vicenda della famiglia di Catania di Cosa Nostra ma non mi sento di continuare a tacere su fatti gravissimi di cui sono personalmente responsabili e dei quali non ho parlato durante i primi mesi della mia confessione
Gli otto assunti questi fatti non per il timore della pena ma perché me ne vergognavo e me ne vergogno profondamente
è una mia esigenza di dignità interiore quella di dire tutto quello che so ho bisogno di dimostrare non tanto agli altri quanto a me stesso che ho riconosciuto i miei errori
Sono credente
E sentivo di non potermi avvicinare ai sacramenti se non avessi pagato il mio debito con la giustizia terrene prima ancora che verso quella divina sono responsabili dei sette omicidi
Qualunque sia la valutazione della mia responsabilità penale
Mi sento moralmente colpevole per tutti questi delitti anche se ho fatto molto per evitare che i più infamanti tra essi fossero eseguiti
Non chiedo perdono nessuno perché non merito il perduto di nessuno spero solo che dopo quello che dirò tutti capiranno finalmente chi siano in realtà i così detti uomini d'onore edicola dei misfatti sono capaci
Che cosa ho provato in queste occasioni
Niente
La mia anima non c'entra
La mia coscienza non esisteva
Era come se il fatto di aver portato degli esseri umani a morire non si fosse mai verificato
Mi ero solo un po'urtato quando avevo visto i miei amici assassini infierire con pugni e calci sulle vittime nel momento in cui che massacrava
I rimorsi sono venuti dopo piano piano ho cominciato a farmi sentire a disagio ma l'episodio dei quattro ragazzini è tutta un'altra faccenda è una cosa che mi ha messo sottosopra subito fin dal primo momento
E la cosa più sport dalla mia vita
E la cosa più vergognosa
Fatta dalla mafia dal mille seicento oggi da quando è nata
Tutte queste pagine
Su quelle che io ho chiamato cultura della morte
Mi hanno fatto ripensare non solo ad alcune pagine di Giovanni Falcone
Su sul sentire mafioso
Questa cultura di morte
Negli ultimi tempi si sono registrati alcuni mutamenti negli ogni dolore
Il vecchio mafioso contadino aveva costumi austeri consumi nel suo contesto il mafioso urbano di oggi ha assimilato la cultura del consumismo e si è adeguato ai canoni del mondo moderno diventando funziona adesso
Conserva però qualcosa di cui gli altri membri della collettività sono privi la cultura dell'appartenenza alla fedeltà valori fondamentali in un mondo privo di punti di riferimento i mafiosi tendono a conservare la loro identità c'è qualcuno che ha rimproverato queste parole a Giovanni Falcone
La vita degli uomini d'onore è condizionata da tali valori la dignità per esempio rimane molto importante un mafioso che tenta di impiccarsi della cella del carcere e destinato ad essere eliminato
Perché ha dimostrato di non essere capace di sopportare la durezza della vita carceraria e quindi in generale una qualsiasi situazione difficile
Un mafioso che lascia trapelare dei segni di disagio psicologico e quindi dimostra mancanza di sicurezza rischia di essere messa a tacere per sempre
L'atteggiamento nei confronti della morte ancor più significativo perché nessuno piange Salvatore Inzerillo assassinata quarant'anni
Non perché non avesse nemici
Non avesse amici e neppure perché nessuno intendesse vendicarlo al contrario perché tutti i membri di Cosa nostra avevano perduto un'ammirazione e rispettosa
Ha vissuto da leone ed è morto in piedi
Per un uomo d'onore morire assassinato non è certo piacevole ma può essere fonte di grande prestigio i suoi discendenti possono essere fieri di lui
E stato di Salvatore Santo Inzerillo è stato strangolato con un cappio nell'ottantuno pochi giorni dopo la morte del congiunto
Era stato catturato i corleonesi insieme col compare Mimmo Teresi questi piangeva mentre stavano per ucciderlo più per rabbia che per paura e Santo l'intima seccamente smettila di piangere via questi cornuti di sbrigarsi
I suoi figli commenta calderone potranno vantarsi di aver avuto un padre che non temeva la morte
Per strano che possa sembrare anche coloro che lo hanno strangolato hanno tratto prestigio dalla dignità della vittima dal momento che hanno ucciso un uomo degno del massimo rispetto
Misurarsi con una persona di prestigio e fonte di gloria ucciderla ancora di più essere uccisi è onorevole
Quest'è il sentire mafioso eccome nella pace vede l'omicidio
E del resto uno degli dei passatempi preferiti
Dei ragazzi palermitani consiste in questo
Ridicole drammatico al tempo stesso ridicolo per la banalità questi due sociologi di Palermo
Drammatico se si pensa che in un Paese come Gela con duecento mila lire sia sordo un baby killer e per un'esecuzione
Divertimento consiste in questo
A turno i ragazzi si inginocchiano sull'asfalto
Poi la commissione tra virgolette decide l'esecuzione perché si tratta di un pentito
Un altro ragazzo si incarica di eseguire con un colpo l'omicidio
La finta vittima si accascia sul suolo
Giunge allora il capo gioco
Che ha il compito più importante con un pezzo decesso dei calca la sagoma della vittima sull'asfalto
Il giorno dopo si torna a vedere cosa è rimasto delle molte sagome disegnate e vince chi ne riconosce di più
Poi si ricomincia con un altro massacro
Questo è il passatempo preferito
Dei ragazzi palermitani
Ma non si creda però che il libro sia soltanto una descrizione di feroci assassini
Come quelli che vi ho descritto fino ad ora
Ci ci come uno spaccato variegato della vita mafiosa
Delle sue regole interne dei suoi collegamenti esterni
E c'è anche una parte dedicata ai divertimenti dei mafiosi
Ecco anche questo non mi piacerebbe e come sociologo mi spiegasse Arlacchi ecco come si conciliano nel
Nella mentalità nella vita del mafioso questi due momenti proprio
Il momento del divertimento che non manca mai nella vita del mafioso Buscetta è stato scritto messe in un volumetto apposta sui pranzi dei mafiosi tratto dalle confessioni di Buscetta
Perché tutto pieno di pranzi celebrati in diversi consumati in diversi locali di Palermo con tutte le portate
Le pietanze che portavano
Qualcuno si è divertito si mise sopra un libertino una specie di guida turistica
Fra il minimo dei mafiosi ai locali che frequentava
Come si concilia proprio questa duplice anima del mafioso questo piacere dei divertimenti questa predilezione per i pranzi
Proprio per le feste per le crisi che per i matrimoni per i battesimi
Celebrati sempre costituivano un momento importante della vita del mafioso troppi qui si desse descritto benissimo questo lato del sentire mafioso
Proprio celebrati con grande sfarzo ed erano vissuti proprio come un un rito collettivo
Ricorderò soltanto alcuni perché vorrei chiudere perché credo di avere abusato della vostra della vostra pazienza
Ci sono alcune pagine interessanti perché tirano in ballo alcuni personaggi proprio di cui si parla in questo giorno
Parla di una tale capo d'anno settantasei trascorsa a casa De Stefano Bontate eravamo tante famiglie riunite tutti di uomini o donne molto amici tra loro oltre cinquanta persone con bambini che giocavano esatte lavano dappertutto una comitiva spensierata piena di vita e di allegria
E pensate a quanti omicidi avevano sulla coscienza ciascuno di questa tutti quelli che facevano parte di questa comitiva
E la primavera settantasette andiamo a Napoli per un'altra festa Ciro Mazzarella aveva chiesto a Pippo di fare da padrino di cresima a suo figlio
La festa fu una festa inoltre c'erano più di quattrocento invitati dalla Sicilia hanno tenuti pure di Cristina il mio compare Francesco Cinardo la testa durò venti ore
Nel pomeriggio in ci fu la cerimonia in chiesa poi andavo in un grande ristorante di Posillipo
Dopo rimanemmo fin quasi a mezzogiorno del giorno dopo si mangiava a più non posso si ascoltava la musica si mangiava e si ascoltavano i cantanti Anna Luce Peppino Di Capri Mario Merola ed altri ciascuno di loro entrava nella sala
Salutava gli invitati riceveva un grande applauso
Poi si esibiva per un paio d'ore se ne andava ci faceva loro una pausa si prendeva il gelato e il dolce si aspettava ancora qualche ora e poi si ricominciava daccapo
Anche per i siciliani andavamo di vertici così non facevamo le esagerazioni dei napoletani l'abbiamo organizzata anche noi grandi festeggiamenti ricordo la festa per il battesimo del figlio di Bontate o della figlia di suo fratello Giovanni anche in quell'occasione sono venuti per l'ora di Capri
Siamo riuniti in un ristorante sul mare vicino Palermo
I cantanti napoletani venivano apposta per le feste dei capi di Cosa Nostra le feste degli Inzerillo dei puntate di altri
Al battesimo del piccolo voltate c'era pure Franco Franchi
Che era amico intimo di Mario Merola franche Merola recitavano insieme la scena Dozza Pato ore franche faceva la parte della madre si mettevano scialle intorno alla testa e Merola si inginocchiava ai suoi piedi facendoci ridere a crepapelle
Ecco proprio i due volti i due volti del del mafioso
Un'ultima festa mi ricordo
Nella villa del principe Vanni Calvello uomo d'onore della famiglia
Direi Allia socio in affari del figlio di Michele Greco
Alessandro Panicale dai della persona che ha ospitato nel suo palazzo di Palermo
La regina Elisabetta d'Inghilterra nel suo ultimo viaggio in Italia nell'ottantaquattro qualche settimana prima di essere arrestato
Direi che è stato molto più dignitoso l'ultimo viaggio della regina Elisabetta se si rompe una bella differenza quando invece deve andare in casa di un mafioso si è fermata e ne abbiamo preso tutti atti con ammirazione quando si è soffermata
Nel carattere di capaci
Quasi una riparazione
All'invito di Vanni Calvello ha colto
Inconsciamente naturalmente in ottima fede otto anni prima
Parla poi di Franco Franchi della sua probabile affiliazione
A Cosa Nostra nel mille novecentosettantotto
E della sua frequente partecipazione a queste feste
Questo lo dico lo ricordo perché mi sembra che sia un argomento di attualità proprio nei giorni scorsi
C'è stata una qualche discussione
Sui giornali ma c'è anche un episodio divertente quello cioè Franco Franchi
Lavora nel film in un film non mi ricordo il titolo
E trenta Antonino Calderone
Di bruciare il camioncino della impresa cinematografica per la quale lavorava
Perché dice così il tempo per sostituire il camioncino almeno quindici minuti passano e io me ne stavo qui quindici giorni tranquillo a spese della società cinematografica
Calderone incarica un mafioso di sua fiducia Nino Condorelli abbastanza maldestra anche lui che lo brucia Capena camioncino comunque camioncino rimane fermo quindici giorni e Pippo Franco si fa Franco Franchi si fa una villeggiatura a spese della casa cinematografica
Per quindici giorni episodi che in un libro così drammatico alleggeriscono un po'il tono naturalmente generale del volume inseriscono anche qualche episodio qualche episodio divertente
E l'ultima parte del libro poi quella dedicata agli agli angosciosi che Antonino Calderone ha vissuto da settembre settantotto quando uccisero il fratello Pippo al in poi
Sono pagine dedicate tutte alle inesorabile ascesa
Dei corleonesi
Alla mattanza che si iniziò nell'aprile ottantuno la seconda guerra di mafia quando furono uccisi Stefano Bontade e Salvatore Inzerillo
Una guerra di mafia che costò la vita si calcola di oltre mille persone
L'omicidio di alti o Ferlito del sedici giugno ottantadue ricambiato poi dei catanesi con la partecipazione all'omicidio Dalla Chiesa del settembre il rivale di Santapaola poi la fuga in Francia la sistemazione a Nizza
Sistemazione a Nizza dove ricomincia veramente una nuova vita
Per Calderone
In tutta la mia vita a Catania da uomo ricco da mafioso potente e rispettato non ero stato mai sereno felice come in quei tre anni già trascorsi a Nizza
Perché ama sì la figlia le dice senti gioia mia ti dico una sola cosa
Tu hai capito ormai chi ero io che potevo essere io lì a Catania sei grande sei quasi una ragazza se noi fossimo rimasti lì e qualcuno come me un mafioso fosse venuta che detti sposa io non avrei potuto dire di no
Ti saresti sposata con uno come me e tu hai visto che vita facevamo noi altresì Cicerone Roma in casa tornino sempre in giro ritornavo scompariva all'improvviso nel cuore della notte ti sembra che fosse una bella cosa vedi sei tu ora qui
Tutti sposi con un ragazzo che non ha una lira ma lavorate tutte e due vi volete bene queste un progresso enorme rispetto alla nostra situazione Maggi tu puoi essere libera e indipendente poi studiare tranquilla poi cercato l'impegno Chiti un impiego che ti piace
E poi se ti voglio sposare ti sposi sei tu che decidi tu sei obbligato a sposare nessuno non devi diventare la moglie di un mafioso e fare una vita di stenti
Non intendo spenti per mancanza di soldi voglio dire stenti sofferenze che derivano dalla paura tu sai benissimo cosa vi vi riferisco
Non avevo neppure finito questo discorso
Che mia figlia mi buttò le braccia al collo e si mise a piangere
Sono all'estero anch'io adesso conclude il calderone
Con la mia famiglia assicuro in un Paese ordinato e pulito
Lontano dall'isola turbolenta dalla mafia da Cosa Nostra
Lontano dal vostro mondo mafiosi e dal vostro modo distorto di pensare e di vivere
E ora voglio gridare a tutti voi a voce grossa
Se avete dieci milioni in tasca e venti trenta cento milioni qualsiasi mafioso oggi via intasca questi soldi procuratori un passaporto
Prendete la vostra famiglia fuggita dalla giuscontabilistiche andata vedi in un altro posto in un altro continente in un altro punto più distante che è possibile dalla Sicilia perché li fa finire sempre allo stesso modo va a finire che si vuole
E voi non ridenti i vostri figli moriranno pure
E le vostre mogli piangeranno le mogli dei vostri figli piangeranno e così i figli dei vostri figli
Piangeranno lacrime amare anche le generazioni che vi seguiranno perché tutta una catena la morte chiama la morte come il sangue che ama il sangue è una cosa senza fine
Ascoltato ciò che vi sto dicendo fermatevi un momento a pensare cercate di salvarli
Altrimenti non vi sarà misericordia per voi Dio non vi perdonerà mai per i lutti e le sventure che portate siete gli uomini del disonore
Questa è la conclusione del libero
Voi in Cristo momento potreste chiedervi
Qual è stata la conclusione di queste confessioni
Un fiume di confessioni
Centinaia di omicidi ci Tinaia di estorsioni di rapine
E qui il discorso si fa più amaro
I giudici istruttori di Palermo quando io
Presiedevo il pull ancora De vivo il pool
Non ho seguito questa impostazione
Messi di fronte a questo fiume di confessioni che richiedeva una trattazione unitaria evidentemente
Avevamo stabilito d'accordo con i giudici catanesi e delle altre province siciliane perché due delitti commessi in tutta la Sicilia
Di stralciare
Il tenere per competenza per territorio
Tutta la posizione degli imputati che erano associati a Cosa Nostra
Perché ritenevamo e mi sembra ragione che essendo Cosa Nostra un'organizzazione verticistica monolitica con una direzione insediata a Palermo forse a Palermo la competenza per i reati associativi
Mentre per i fatti specifici
E qui gli associati di altre formazioni malavitosi corso molti i pulp assolti altre organizzazioni altre organizzazioni di malavita comune catanese che non erano tramite a Cosa Nostra sarebbe rimasta ferma la competenza per territorio dei diversi tribunali siciliani anche non siciliani anche di fuori
Secondo questa impostazione proseguì l'utilizzo processuale delle rivelazioni fatte dal calderone anche i giudici di questo ufficio
Nel marzo ottantotto
Il nuovo consigliere istruttore di Palermo nel frattempo era successo
Successo quello che voi tutti sapete quella pagina nera scritta dal Consiglio superiore che aveva designato Meli come successore il mio al posto di Giovanni Falcone
E con me li cambia tutto all'ufficio istruzione subentra una mentalità diverso da cultura diverso un modo diverso di inquadrate il delitto mafioso l'organizzazione mafiosa
Non si con quanta più a Cosa Nostra come un'organizzazione unitaria e verticistica ma come o un insieme di famiglie ognuna delle quali agiva per conto suo
Il nuovo consigliere istruttore di Palermo innovando le impostazione precedente stabilisce costa intensa che la trattazione del processo calderone deve svolgersi presso le sedi giudiziarie dopo il fenomeno si manifestava secondo gli aggregati di locali le cosiddette famiglie
In tal modo la posizione di Calderone degli altri uomini d'onore da lui indicate in seno alla Trinità catanese venne ricompresa a pieno titolo nella cognizione dell'ufficio istruzione di Catania
Che conclude il tutto conclude il tutto con sentenza la nota sentenza discusse criticata del giudice istruttore dottor Russo del ventotto marzo novantuno
Che prosciogliere dichiara non doversi procedere nei confronti di una settantina che imputati di associazione mafiosa
Perché ritiene che non ci siano gli estremi per l'associazione mafiosa
E ordine archiviasse gli atti nei confronti dei i costruttori principali di Catania
Perché ritiene che la loro connivenza con la mafia in fondo non fosse altro testualmente che un contratto d'assicurazione USA testuali parole
Questa e la fine amara tutte queste confessioni di Calderoli a cui i magistrati
Del pool antimafia lavorarono per sette mesi
Degli altri filoni istruttori perché poi si sta però questo fu il filone più importante che ebbe questa fine ingloriosa
Altri filoni furono mandati in giro per altri tribunali di Sicilia ma non mi risulta che nessuno di questi filoni abbia parlato a un esito positivo e questo lo dico con molta amarezza
Grazie dalla mia scontata
Credo che dobbiamo ringraziare se senz'altro il dottor Caponnetto per questa ricostruzione così appassionata e anche puntuale del testo di Pino Arlacchi
Al quale adesso cedo la parola per alcune considerazione
Personali anche generale sulla tematica affrontata
Per me è un grande onore questa sera s'presente qui questa Cicciolina a cui sono molto affezionato
E era ascoltato le parole dottor Caponnetto
Per me significa molto significa moltissimo
Perché la sua descrizione rigorosa come requisitoria
Ed è anche approfondito
Come quasi un testo scientifico ho poco da aggiungere quindi alle cose appena dette
Desidero solo ricordare come
Questo volume
Ed è stato stampato diffuso proprio in coincidenza con la strage di Capaci
Questo fatto ha tolto
All'autore
A questa coincidenza gran parte della soddisfazione che sia quando si concludono lavoro quindi sono sempre un po'imbarazzato
Per parlare di questo volume che sta avendo un certo successo strani vendendo diffuso e così via perché non riesce a cancellarsi dalla mia mente
Il ricordo di questa coincidenza
Rimane comunque meno soddisfazione di attentato contribuire a diffondere la conoscenza dall'Amati e dei mafiosi così come essi sono
Non come essi amano dipinge essi o come essi spesso vengono descritti
Da fonti di secondo di terza mano
Ecco le pagine che gli ha letto dottor Caponnetto
Sono pagine che descrivono episodi di vita le opere e i giorni la vita della madre e dei mafiosi la vita quotidiana
Questa gente
Raccontata in prima persona da uno di loro Antonino Calderone
Che rimane
Una muovono rimane un mafioso pentito profondamente perché è uno dei pochi pentiti mafiosi
Che ha subito grave crisi ma spirituale crisi anche che è sfociata poi in una accostamento alla religione e così via
Ma che nello stesso tempo mantiene tutta la la sua testimonianza e la crudezza
Racchiude sa nella realisti cita
In un modo notti con onore al giorno dicono lo descrive i fatti dicono onore si muove
In questo universo deformato
In cui dottor Caponnetto mi chiedeva di rispondere a questa domanda ma impossibile rispondere in cui si uccide si toglie la vita
Nello stesso momento in cui si banchetta nello stesso momento in cui si celebrano ricorrenze normali della vita di tutti i giorni
In cui gli episodi di schizofrenia di distorsione abbondano sono continuamente presenti ed è impossibile tentare di capirne la ragione profonda
è un mondo schizofrenico ragione profonda della schizofrenia molto difficile individuare è un mondo rotto schizofrenico in cui l'amicizia e l'odio
In cui il tradimento della lealtà fanno parte di un unico tessuto di relazioni in cui proprio i sentimenti più profondi
Possono tradursi nel loro contrario ed essere vissuti come tali senza contraddizione
Dei loro protagonisti
Questo è il modo di Cosa Nostra
Ed è un mondo che può essere
O anche della suo fascino
Ma che dal nostro punto di vista gli uomini di questa Repubblica ai cittadini di questa Repubblica rumorosi grandissima perversione né di grandissima pericolosità
Grande evitare Giovanni Falcone è stata questa
Quella di avere sottolineato di avere insegnato a tutti noi
Che in sempre molto importante distinguere quando si ha a che fare con i gruppi gli uomini la mentalità i metodi di Cosa Nostra
E il resto dell'attività e il resto della mafia
La sua puntigliosa
Continua distinzione attenzione perché Cosa nostra è una realtà se attenzione perché Cosa Nostra il principale nemico che abbiamo di fronte
E tornata di tremenda attori dal proprio dopo la strage di Capaci che è stata paradossalmente tragicamente una verifica di questa sua intuizione
Quindi il libro ha voluto essere un contributo alla comprensione di questo mondo che da un lato banale da un lato fatto di uomini mediocri e rischi
E dall'altro modo tragico un mondo perverso un mondo estremamente pericoloso
Quindi io non ho altro da aggiungere a questo spero soltanto appunti avere dato il mio piccolo contributo in questa direzione grazie
Bene visto che abbiamo fatto c'è un'ora un po'avanzata tra l'altro l'aria si fa sono rinforzare affrescando ritmo molto intenso
Penserete andare verso la parte conclusiva di questo nostro incontro darei la parola Ornella Esposito rappresentante del coordinamento antimafia di Palermo
Quel pochissimi penale perché ormai cardine anche perché mai parlando di Massenet esponenti molto più anziani pensiamo che
Si conosca mai molto bene in vista il problema
Il perché nel coordinamento e di mafia sì appesantito abbiamo un punto di recenti mentre al mai fiaccata anche noi il coordinamento siamo assistiti avvia Tinaia nella sede del movimento e della ricchezza
Perché anche se è così non è molto visibile ha fin qui in Toscana la mafia non sappiamo ancora beni cosa sia come muoverci ma in Versilia abbiamo visto che in tanti anni abbiamo già otto morti per mafia quindi non vogliamo che questo accade anche qui quella mafia si veste
In altro modo e infiltrate nelle banche abbiamo vista anche lì anti sportelli bancari ormai si sono aperti non ci scordiamo diamo il Banco di Sicilia sappiamo tutti che dietro al Banco di Sicilia sceglieranno in arrivo Lima
Che Andreotti quindi attratta sono nate moltissimi finanziarie tra ottenete una cittadina a metà
Quindi credo che tutti quanti dobbiamo essere impegnati in questa assenza cittadini comuni non sono quei pochi che combattano
Questo grosso problema
Tutti quanti dobbiamo essere responsabili del piano dice Hillary esso acquista e soprattutto dobbiamo anche imparare a denunciare le cose
E se queste lo facciamo insieme non si intende fintanto soli come successe a quegli anni acciaierie campi che dopo la sua denuncia purtroppo è stata isolata queste non dell'Accademia
Tutti quanti appunto ci dobbiamo sentire responsabilizzati in questa assenza e tutti insieme ci diamo una mano e forse non è cinema quello che accademico platani grazie
Sì penso che possiamo adesso concludono io vorrei dire due parole conclusive
Intanto scusatemi la la piccola precisazione
Credo che usare la parola cittadina per parlare di Prato per entrare comincia a essere un po'
No non l'ha fatta anche Pino Arlacchi direttore del da parte sua sette più grave perché conosce bene ormai ci siamo capoluogo di provincia sono dava
Era solo era solo uno nel un'annotazione geografica intendiamoci niente di più
Però so certo punto
A parte questo devo dire anch'io sono sono molto contento e soddisfatto di questa di questa serata
Sia perché è stato come giustamente diceva il giudice Caponnetto è stata una vera e propria lezione di mafia
Costruita sulla base di documenti straordinari e anche intensissimi per il loro valore emotivo e e anche documentario
Ma anche perché appunto riprendendo le ultime parole della della signora Ornella Esposito
C'è anche un richiamo che viene da quest'incontro a volere vigilare in ogni parte del nostro Paese
Perché è vero che la scultura mafiosa al suo radicamento fondamentale nella Sicilia nella storia di questa Regione nei suoi costumi eccetera
Però ormai abbiamo visto anche nella nostra realtà purtroppo che le infiltrazioni sono molto profonde
E il rischio di un inquinamento dell'intero nostro sistema economico e sociale e quindi poi anche politico i rischi sono elevati
E la prima cosa da fare e mettere subito in campo una capacità di risposta di presenza di solidarietà che vinca la logica
Perdente dell'omertà del silenzio e invece faccia scendere in campo le energie migliori della nostra società
Ecco io allora penso che proprio come come conclusione di questo nostro incontro penso che possiamo trarre questa lezione dalla discussione di stasera