Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Tra gli argomenti discussi: Cannes, Cinema, Critica, Film.
La registrazione audio ha una durata di 3 minuti.
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8:30 - Senato della Repubblica
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9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
13:30 - Parlamento
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14:00 - Camera dei Deputati
critico cinematografico
Come tutti i grandi festival anche Cannes è un incrocio di destini diversi
Ognuno varcando inseguendo la propria idea di cinema il proprio personale rapporto con un oggetto bellissime fantasma antico
Così ci si può muovere tra Money Monster di Jodie Foster con George Clooney e fai dei sogni di Bellocchio tratto dall'omonimo bestseller di Massimo Gramellini alla ricerca di un'idea di giornalismo che due firme suggeriscono in modi molto diversi
Oppure ci si può lasciar portare in un clima stralunato dal primo film in concorso il rumeno Sierra Nevada di Cristi Puiu per qualcuno possibile candidato a un riconoscimento finale
Uno dei film più interessanti anche se un po'eccentrici della seconda giornata del Festival è stato l'ultima spiaggia
Documentario firmato dalla coppia Italo greca formata da Tano s'alla stop colosso e Davide del degrado
Il film presentata nella selezione ufficiale del Festival ma come proiezione speciale fuori concorso racconta un universo che per chi non è triestino sembrerebbe fuori tempo
A Trieste infatti esiste tuttora l'ultimo stabilimento balneare europeo che divide gli uomini dalle donne con un muro alto tre metri
E do cinque così si chiama quello strano proprio di mare
Raccoglie proprio per la sua geografia così insolita un universo singola verissimo di persone che lo vivono tutto l'anno assaporando la piacevole condizione in cui la separazione le pone
Il film è costruito su questo piccolo campione di figure ricche di umanità e dolcezza di cui documenta la quotidianità con uno sguardo antropologico aperti e partecipe
C'è chi ricorda amici e compagni di vita che ormai non ci sono più
Chi dibatte sulla vita e sulla morte sulla diversità e l'immigrazione sull'Unione la divisione
Chi fa progetti chi pure avanti negli anni prende il sole in tutta libertà proprio grazie alla situazione
ANAS dopo lo se del Degan approfittano di quell'oggetto straordinariamente capace di stimolare situazioni per saltare da una parte all'altra del muro
E accompagnarci nell'esplorazione del luogo e del popolo che lo frequenta con uno stile che fa dell'osservazione la sua risorsa prima
Così insieme si costruisce sulla tesa sui ritmi lenti della vita quotidiana intercalati ogni tanto da passaggi più lirici o da frammenti di vecchi cinegiornali che evocano all'epoca delle divisioni
Quei tempi sembrano vuoti ma in realtà nascondono tesori di riflessione
è singolare che proprio a Trieste luogo identità realmente legato all'idea del confine del transito persiste ancora un'icona della separazione così forte e al tempo stesso accettata
Nell'epoca in cui i muri europei sembravano prima tutti saltati e poi a volte minacciosamente risotti
Quel confine popolare non ha mai creato problemi a nessuno
E anzi è stato paradossalmente uno strumento di libertà perché al riparo dalle attenzioni dell'altro sesso ognuno poteva esprimersi con linguaggio del corpo come voleva
L'ultima spiaggia sembra allora suggerire che il confine con tutti i suoi risvolti più che un oggetto fisico è un'idea interiore che plasma e modella secondo particolarissime percorsi la visione del mondo di ognuno di noi
La canna per Radio Radicale Augusto Sainati
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