Intervista a Furio Colombo sulla non partecipazione della Brigata ebraica alle celebrazioni del 25 aprile

Radio radicale siamo in collegamento con Furio Colombo editorialista
Già parlamentare che ne anzitutto ringraziamo per la sua disponibilità buongiorno Colombo
Buongiorno e allora oggi Furio Colombo pubblicato sulla prima pagina del fatto Quotidiano un intervento editoriale le dal titolo ma la storia non si può cambiare il tema
è al centro del dibattito proprio in queste ore cioè i festeggiamenti su il venticinque aprile e appunto il tema di non cambiare la storia apre proprio entra nel merito di quello che sta accadendo in queste ore cioè con l'annunciata non partecipazione della brigata ebraica alle manifestazioni che sono state organizzate l'Associazione nazionale partigiana italiana e il il tema è anche legato alla partecipazione appunto averle manifestazioni ufficiali c'è questa tendenza Colombo ha un po'a dimenticare qual era la realtà della storia questo il punto che lei sceglie per commentare questo questo dibattito che ne pensa
Certo è molto diffusa e lo è stramba mente non soltanto a destra ma anche ai fini perché dico stramba mente non perché la Resistenza parte e alla sinistra ma perché sarebbe più tipico dei vizi dei bimbi gli eredi di
Neri mentre come dire morali storici
Di di utili di una parte molto importante di coloro che hanno partecipato alla Resistenza di esserne i sostenitori e con lo loro che una volta all'anno scendano in strada per celebrare per ricordare per parlare del del delle delle norme sacrificio che è costato riportare l'Italia alla democrazia nel momento in cui si compie questo
Ripeto di celebrazione se è comprensibile perché l'Italia nasce all'ora nasce della liberazione
Nel momento in cui si compie c'è qualcuno da una parte che vuole spostare i tempi tutto il ventennio in tutto il ventennio berlusconiano ci sta dentro la destra qualcuno che ci spiegava che no che si trattava di due parti buone degli italiani che avevano una visione diversa della storia ma a teme n entrambi volevano fare il bene del proprio Paese e naturalmente un antifascista non poteva che opporsi a questa a questa versione perché una delle due parti rappresentava
Il peggior male
Non soltanto politico ma anche culturale che abbia colpito l'Europa nelle né negli ultimi secoli politiche improvvisamente compare
Bene da da da da una preclude una vera o presunta sinistra certo totalmente priva di orientamento dire dicci compare una sinistra che ci vuole dire
Che dobbiamo né nel giorno della Resistenza la Resistenza italiana va dedicata alla resistenza palestinese e che vuol dire a tutte le riviste e a tutti i popoli che combattono per la propria libertà direttivo io per esempio la dedicherei al Tibet
E al e ai I pone ci tibetani
E fin moderno per non vedere il loro Paese letteralmente depredato occupato i depredato dalla Cina lo dedicherei a tutte le minoranze ma levi che vengono ricacciato e nella giungla e così Preti e vivere nella giungla perché la maggioranza malese non vuole sapere di condividere le proprie risorse con con le minoranze lei quelle delle condividerei come mia come Comune o abbiamo in tanti imparato dal Partito radicale con io o i Comuni di la vastissima minoranza islamica cinese che viene oppressa e perseguitata sistematicamente in Cina allora stessi fa un discorso del celebrare una resistenza vuol dire celebrare tutte le resistenze potrebbe logicamente vede un senso no ultimi vengono con le bandiere di un gruppo che a quel tempo era né a destra quindi ISO riempimento del così forte
Che richiede un'opposizione è una protesta perché ci si cambia un pezzo della storia che cambiano tutti gli altri pezzi allora se non era vero
Che i nemici Kenia Michele che le persone da parlare erano tutto e tutti coloro che venivano perseguito basti dai politici agli ebrei e quindi le persecuzioni politiche le persecuzioni razziali e non è vero
Che i dramma tremendo che ha vissuto l'Europa è stata la dittatura feroce sanguinosa delle scelgo e del nazismo se non è vero che quel di quella dittatura però ci serviva lo facevano parte gli alleati gli arazzi
Che tutti erano schierati dalla dalla parte dell'attivismo allora no non sono vere tutte le cose che precedono la resistenza se non sono vere tutte le cose che seguono
La Resistenza cioè la conseguenza fondamentale che resistenza e libertari esistente e democrazia resistenza è lì vera azione che è la festa di oggi ciò si può celebrare la festa della celebrazione impedire impedendo
E vi facciano parte coloro che alla liberazione hanno partecipato si è esplicata ebraiche sono protagoniste della nostra
Nella nostra Resistenza sono venuti dal mondo da dove potevano i giovani ebrei di allora ebrei non israeliani
Per combattere
E liberare l'Italia negare questo fatto è una non è soltanto un'assurdità
Non è soltanto molto utile e molto stupido ma è anche molto pericoloso
Colombo c'è forse una differenza che poi lei annotato poi in realtà già notato ma è
Queste queste queste cose accadono quando poi c'è l'uso strumentale della storia nel dibattito politico e lei appunto ha parlato appunto di dedicare ecco piuttosto
Sarebbe importante che
Ci si concentrasse sul dedicare questa ricorrenza piuttosto che appunto usare politicamente la storia
Chi sono d'accordo e e e poi che c'è euro
Abbastanza anni per ricordarne giorno per giorno il momento per momento dal dai dai primi
Dei primi momenti in cui si poteva dire che la Resistenza stava nascendo fino a quando è diventata
Una una una forza imponente della vita italiana e fino a quando ha partecipato come come come forza liberatrice
Al alla conclusione
Del del del della seconda guerra mondiale ecco e tutto ciò non può non portarci a a tributare onore affetto e fraternità
A coloro che hanno combattuto insieme per portare
Per terrete per far sì che il sogno dalle resistenza cioè dei diritti umani cioè dei diritti civili cioè delle libertà
Cioè della fine del dispotismo cioè della lotta ogni forma di razzismo Mejdi di
Persecuzione degli altri non poche tributare un un saluto di affetto e di riconoscenza alla Brigata Ebraica e allora ringraziamo davvero molto Furio Colombo editorialista
Già parlamentare con il quale abbiamo parlato appunto delle celebrazioni delle polemiche in occasione del venticinque aprile che sono i temi anche al centro dell'articolo comparso sull'edizione del venticinque aprile del fatto quotidiano grazie davvero molte Colombo grazie