New Skills at Work: occupazione e produttività in Italia

Io do solo una breve introduzione e ci tengo a portare i ringraziamenti miei personali dell'università e da un lato al Ministro Stefania Giannini che si mira a noi a metà mattinata
A Tito Boeri presidente dell'INPS che torna
A casa
Ahimè solo per una giornata dopo il suo impegno così importante come presidente dell'INPS a Roma
A Vittorio Grilli che ci onora della sua presenza chairman di JP Morgan Cesa Emea
Ah Gianfelice Rocca Presidente gli Assolombarda sette Keane Karin Graziano per essere qui anche oggi Gianfelice è anche membro del board della nostra Università così come Vittorio
Purtroppo Tommaso Nannicini un altro dei nostri docenti impegnati
In questo periodo a Roma ha ricevuto una nomina ufficiale ieri sera e quindi oggi è impegnato a Roma non potrà essere
Con noi Marcella Panucci Direttore Gianni Confindustria Stefano scambio presidente di Assolombarda e mal Paolo Group serena Sorrentino Segretario nazionale CGIL
E non vedo ancora Federico Fubini ma dovrebbe arrivare moderare
Il Corriere della Sera come dicevo tanti colleghi dal nostro Musitano collaborato e collaboreranno nella
Prossimo triennio il progetto di ricerca un progetto che
Ha una durata triennale
E vorrei menzionare alcuni c'è Roman da Massimo anelli Italo Colantoni Vincenzo Galasso
Alfonso Gambardella Nicola Pavoni Paolo Pinotti in particolare Fabiano Schilardi Antonella Tricarico che sono in qualche misura i coordinatori scientifici dell'intero Progetto consentitemi anche di ringraziare
La mia collega Eliana da Ferrara protettrice la ricerca che ha molto sostenuto stand dedicando molto tempo
A questo questo Progetto infine naturalmente un ringraziamento davvero particolare ancora una volta JP Morgan JP Morgan Cescon Deschamps terra la fiducia il pongo una nostra università
Scendendo cinquant'che misura come partner scientifico di un progetto così rilevante
Io mi fermo qui e lascio la parola a cui Donola Cossiga country officer di JP Morgan che costerà un po'anche dal loro punto di vista questa collaborazione nell'ambito dei progetti più complessivi nel gruppo JP Morgan Chase Guido date la parola
Grazie dottore buongiorno a tutti io sono appunto guida Nola signor campi office i JP Morgan in Italia
Appunto è mio compito innanzitutto darvi il benvenuto e raccontarle un po'cose
Questo programma né schizza qualche cosa rappresenta per noi fatemi spendere solo due minuti per ringraziare tutti
Particolare esponenti del del Governo gli intervenuti del mondo dell'impresa e dell'accademia e tutti voi che siete qui oggi a dimostrare ancora una volta l'importanza dei temi occupazionali
Mi auguro che la giornata di oggi serva
Scusate
A mettere a fattor comune
Le nostre conoscenze le nostre esperienze proprio per arrivare con uno sforzo comune appunto AA individuare delle aree di intervento e delle possibili soluzioni
Disoccupazione appunto
Temi occupazionali sono certamente abbiamo sentito nelle parole del Rettore a sotto gli occhi di tutti come
Il
Grande problema dell'economia italiana forse uno dei più grandi in particolare quella del disoccupazione giovanile
Anche se in un momento di lieve ripresa pure in presenza di un po'di volatilità di mercato ma
Un'economia che si sta iniziando riprendere una fiducia dei consumatori
Che è leggermente più positiva rispetto ad altri Paesi ma comunque in un momento dove un numero
Rappresenta su fra tutti
La la la
Difficoltà del tutto il settore del lavoro e dell'impiego
Un'impennata disoccupazione che oggi che all'undici e mezzo se presa
A livello aggregato ma che segniamo proprio in profondità e guardiamo alla disoccupazione giovanile i numeri sono sono impressionanti
Parliamo di una occupazione giovanile fra fino a ventiquattro anni che
In Italia raggiunge solo il diciotto per cento la metà di quella
Della Francia e un terzo di quello della Germania
Questo purtroppo è il caso anche nelle
Sicuri diamo quell'occupazione più skinhead cioè quella dei laureati e diplomati
Perché infatti dopo tre anni dalla laurea dal diploma solo il cinquanta per cento i laureati il trenta per cento diplomati e in effetti impiegato ma questo
Non è
Forse il problema più grave il problema più grave e quello dei cosiddetti NEET cioè di quella fascia di età fino ai ventinove anni che è
Usando l'acronimo inglese Northern education implora in mente o Cheney da questo significa che un quarto della nostra popolazione giovanile
A fondamentalmente zero prospettive
E questo diventa essi frutto di un problema economico ma è anche causa spesso di problemi sociali importanti e deriva da da un mal funzionamento spesso del sistema
Quindi
I temi di oggi riguardano la disoccupazione giovanile riguardano la disoccupazione di lungo periodo l'occupazione femminile ma anche l'integrazione occupazionale dei migranti tutti i temi che sono il
Ancora di di di quello che
Ogni skill Azmi schizzo qualche rappresenta io sono molto orgoglioso di aver
Ho avuto l'opportunità di venire in Italia dopo vent'anni a Londra a
Guidare la banca in Italia sono orgoglioso perché oltre ai
Agli strumenti mi sono stati dati per gestire la banca è stata data anche l'opportunità
Di avere un progetto di responsabilità sociale di questa importanza a
Lo facciamo all'interno di un programma mondiale il programma appunto che si chiama mi schizzati qualche del più grande programma
Di schizzato appunto
Intrapreso da una una società privata
Noi abbiamo stanziato la gente paga Foundation ha stanziato duecentocinquanta milioni di dollari che verranno spesi nell'arco di cinque anni in diversi Paesi del mondo in quei Paesi in cui noi siamo presenti e ad oggi siamo attivi
Già in quattro Paesi con questo programma e l'Italia dopo
Francia Germania Spagna parte oggi ufficialmente anche se
Il lavoro è già partito metà dell'anno scorso
Il
Mi è schizzato vuoi Stato ideato dal nostro sì io nel due mila tredici è stato esportato in Europa appunto nel due mila quattordici e
Parte oggi ufficialmente
Su basandosi su un network mondiale di
Principalmente distinta anche di policy makers
Insomma utilizza tutte le nostre relazioni a tutti i livelli per
Le veleggiare al massimo dare la massima
Potenza di fuoco possibile a questo enorme patrimonio che noi mettiamo
In gioco
Il programma si basa su due elementi un elemento fondamentale deve qui la partnership con con bocconi che riguarda
La ricerca
In ogni Paese in cui noi interveniamo partiamo da una ricerca fatta spesso con l'università
Dei singoli Paesi delle ricerche indipendenti volte innanzitutto a
Fare emergere le specificità di ciascun Paese
Per darci la possibilità di avere maggiore impatto possibile e poiché riteniamo che
Questa ricerca abbia un valore importante in sé
Ed è quindi nostra volontà condividerla e far sì che diventi parte integrante di quello che i poli Simei che stanno facendo nel nel settore
C'è poi una componente fattiva attiva molto concreta che riguarda appunto le iniziative che mettiamo in atto il supporto che diamo hai acquei a quegli ANCI Osama quell'istituzioni locali
Con le quali
Mettiamo in piedi delle partnership per risolvere appunto che reali concreti problemi occupazionali
Quindi
Tutto il nostro
Programma Lini schizza quote si basa fondamentalmente su due aspetti uno di di ricerca e di approfondimento scientifico e uno concreto di intervento pratico
Il tutto se vogliamo tenuto insieme da un network di relazioni
E di
E di rapporti a livello mondiale che condividiamo e mettiamo a fattor comune per
Massimizzare l'impatto
Questo è stato vero in Francia dove abbiamo
Iniziato un un importante programma volto a a
Al quelle aree urbane a maggior rischio sociale e in Spagna dove stiamo importando un modello che è stato molto di grande successo in Germania su un modello di di formazione
Cosa facciamo in Italia in Italia abbiamo raggiunto un accordo con con la Fondazione Clerici
Con la quale
Porteremo avanti un programma di
Formazione e integrazione professionale sia dei dei migranti che delle classi sociali marginalizzate per darvi velocemente qualche numero
Il nostro obiettivo è quello di arrivare a
Instradare la via del lavoro circa mille persone attraverso una serie di
Di training e appunto di
Il job placement
Di queste riuscire ad arrivare all'impiego stabile per oltre trecento con un focus particolare ripeto a quelle categorie più
Più disagiate
E il focus oltretutto è molto
Anche quindi andiamo molto nello specifico perché la ricerca ISPO
è è orientata a quei lavori nel settore della meccanica che
Sono sui spot della Fondazione Clerici perché opera in Lombardia
Concludendo il il nostro intento di oggi
è quello di
Creare un dialogo creare una rete di contatti creare un patrimonio di
Conoscenza e di confronto fra
La domanda e l'offerta di lavoro
Fra il mondo della formazione il mondo dell'impresa fra di policy maker e coloro che devono attuare queste policy
L'idea è quella che tutti insieme si possa arrivare ad individuare delle soluzioni e si posta instradare il nostro Paese in tale direzione
Mi sembra che
Questa stanza né testimoni vi interessa il successo questi temi quindi sono fiducioso sarà il primo di una serie di incontri
Prima di
Congedarmi volevo ringraziare ancora volta il Rettore dell'Università per
Il grandissimo lavoro che
Ha fatto fino a qui e che faremo nei prossimi dei prossimi tre anni visto che
I professori punto schivarli Tricarico hanno dimostrato un grandissimo entusiasmo per questo progetto e noi li ringraziamo per il lavoro per la conoscenza che
In questi tre anni ci daranno
Passo la parola al dottor Boeri Presidente
Grazie
Grazie Rettore
è molto bello essere qui
Partecipare all'inizio di un
Programma di ricerca su temi molto rilevanti
Credo che il primo grafico che vi vorrei mostrare documenta la rilevanza dei temi che verranno affrontati nell'ambito di questo progetto di ricerca
L'utilizzo migliore delle competenze fondamentale per rilanciare la produttività
Nel nostro Paese la produttività del lavoro nel nostro Paese in effetti se noi guardiamo a quello che è successo alla produttività
Del lavoro nel nostro Paese misurata sull'asse verticale a sinistra vediamo che c'è stato una forte riduzione della produttività della forma misuriamo qui semplicemente premendo il PIL per lavoratore maxi può misurarla anche in altri modi più accurati presente prendendo il valore aggiunto nel manifatturiero
Anche per ora lavorata insomma la dinamica non cambia c'è stata una forte riduzione della produttività del lavoro in Italia
E se poi guardiamo a quello che è successo sul versante dell'occupazione questa è la linea rossa misurata sulla strada estati questo grafico
Vediamo che soprattutto negli ultimi vent'anni l'andamento di produttività e di occupazione sembra speculare
Noi abbiamo aumento dell'occupazione
In contemporanea riduzioni della produttività del lavoro
E e viceversa in altre parole non sembra possibile per il nostro Paese riuscire a dalle militare una crescita dell'occupazione
In presenza di una crescita anche della produttività certo questa è l'altra faccia della medaglia del fatto che
Il nostro Paese ma che è stata un'economia in stagnazione per diversi anni prima di poi
Vivere una pesante e recessione per rimane però il fatto di fondo che effettivamente
Non sembra che la nostra creazione di lavoro sia una creazione di lavoro che è accompagnato ad una crescita della
Produttività quindi i temi che vengano affrontate in questo progetto sono sono davvero molto molto molto importante
Ma dico dimostra anche un altro grafico che ispira poi le cose di qui vorrei parlarvi nelle
Quarantacinque minuti che mi sono stati concessi
Queste invece documenta l'apparire in Italia di
Una qualche forma di
Contrapposizione sul mercato del lavoro tra destino dei giovani e quello dei lavoratori più anziani
Guardiamo innanzitutto il grafico a sinistra questo ci fa vedere sull'asse verticale il tasso di disoccupazione giovanile Samantha e quindici
E i ventiquattro anni di età
Sull'asse orizzontale invece il tasso di occupazione e delle persone che hanno tra i cinquantacinque sessantaquattro anni di età vedete che fino al due mila otto i punti qui sono diversi periodi diversi anni vedete fino al due mila otto
Sembrava non esserci una contrapposizione noi avevamo di fatto anni in cui la disoccupazione giovanile scendeva
In presenza di un incremento del tasso di occupazione tra chi aveva tra i cinquantacinque sessantaquattro anni in effetti tutti questi anni non abbiamo avuto un incremento
Dell'occupazione al di sopra dei cinquanta del tasso di occupazione al di sopra dei cinquantacinque dei cinquantacinque anni ma all'inizio della Grande recessione e della grande crisi in Italia
Si produce un cambiamento quello che succede che da lì in poi invece noi continuiamo ad avere una crescita dell'occupazione al di sopra dei cinquantacinque anni in rapporto alla popolazione con la fascia di età
In presenza però qui di un incremento della disoccupazione giovanile cioè non sembra più possibile riuscire a riconciliare
Una crescita del tasso di occupazione di chi è più di cinquantacinque anni con un declino della disoccupazione giovanile al contrario
Qui i due fenomeni sembrano essere in in contrapposizione e guardate questo grafico che tiene conto dell'andamento demografico cioè c'è un aspetto demografico ma sappiamo che le Corti dei giovani sono riduzione invece abbiamo un incremento delle corti
Di lavoratori adulti ma se controlliamo per l'andamento demografico quindi prendiamo giusto fare i tassi di occupazione dei giovani degli anziani
Vediamo che in effetti questi due tassi erano praticamente identici nel due mila cinque
Ma praticamente allo stesso livello poi quello che è successo che tra gli tra i lavoratori
Con tre cinquantacinque Santa Cotani c'è stato un forte incremento arrivando quasi a sfiorare il cinquanta per cento
Mentre una fortissima riduzione per i giovani quindi anche controllando per l'andamento demografico nei siti mediamente notiamo questa divaricazione delle sorti I due estremi della distribuzione peretta della nostra
Forza
E lavoro e di qui le domande che vorrei che oggi
Pormi
Credo che possano essere utili anche per l'avvio di questo progetto di ricerca perché chiaramente queste domande cercherò di dare qualche risposta ma sono delle risposte sicuramente parziali invece pensa che il progetto potrà dire molto di più a riguardo primo
è possibile e pensare in Italia
Tornare ad un regime in cui si può conciliare la crescita del lavoro con la crescita della qualità del lavoro che vuol dire crescita della produttività o dobbiamo rassegnarci ad avere questa andamento speculare
Delle due grandezze
In secondo luogo chiaramente c'è moltissima ricerca che viene fatta sulla produttività del lavoro sulla produttività di pena da tantissimi fattori mai io vorrei concentrarmi
Su quelli che sono strettamente legati all'andamento del mercato e lavoro peraltro sono quelli oggetto di questo progetto di ricerca e soprattutto a quelli che sono legati al ricambio al turnover della forza lavoro perché
E c'è moltissima ricerca che documenta come la crescita la propria vita la crescita dell'economia è legata alla riallocazione
Della forza lavoro tra lavori meno produttivi lavori più produttivi una buona parte di questa aria allocazione avviene attraverso il turnover della forza lavoro cioè in in uscita
O in ingresso nel mercato del lavoro entrano nuove competenze perché vengano studiata in questo
Progetto entrano nuove Ortisi persone che hanno studiato
La la loro entrata nel mercato del lavoro le loro competenze i loro talenti contribuiscono alla crescita della produttività se trovano un ingresso
Capito ed efficace il mercato funziona viene asportare i loro talenti e le loro competenze dall'altro lato anche in uscita ci possano essere dei meccanismi che promuovono la crescita della produttività pensiamo per esempio se
Funziona bene in qualche modo l'auto selezioni in uscita dal mercato del lavoro per cui le persone che sono meno produttive magari escono prima nel mercato del lavoro e rimangono invece quelle che sono maggiormente produttive quelle che magari
Tra l'altro hanno anche competenze da trasferire
Ai più giovani che hanno quindi deve forti complementarietà con quindi diciamo che il turnover nel mercato del lavoro il turnover della forza lavoro estremamente importante nel promuovere la crescita della
Produttività quali sono meccanismi che ci possono migliorare questo funzionamento in Italia perché premente abbiamo delle criticità
E
Più specificamente questo aspetto del conflitto intergenerazionale si è parlato tantissimi vitale di conflitto intergenerazionale lo si è parlato soprattutto con riferimento ai sistemi di protezione sociale al sistema pensionistico dove è evidente che c'è un problema intergenerazionale in quanto
In un sistema a ripartizione sono
I giovani lavoratori che pagano le pensioni degli attuali pensionati quindi se ne abbiamo dei sistemi pensionistici molto generosi
E per chi fonte nati in pensione in passato questo è qualcosa che grava
Sulle spalle di chi lavora e riduce anche l'opportunità di impiego nel mercato del lavoro questo conflitto intergenerazionale è assai meno evidente qui che dobbiamo guardare cercare di capire
Perché c'è questo fenomeno che abbiamo visto questa contrapposizione questa divaricazione delle sorti ai due estremi della
Distribuzione per età della forza lavoro e chiaramente tutto questo ha delle implicazioni di natura politica importante cioè quali sono le politiche e che ne possiamo pensare immaginare
Le cose che sono state fatte negli ultimi negli ultimi anni perché qualcosa è stato fatto è stato fatto già oggetto e che è cambiato in qualche modo le regole nostro mercato vanno nella giusta direzione dobbiamo fare qualche altra cosa soprattutto per esempio
Per quanto riguarda il sistema pensionistico alle cose di cui mi occupo di più in questo momento
Per cercare di migliorare questo ricambio questo turnover renderlo in qualche modo
Più funzionale alla crescita della produttività nel nostro paese
Ecco per affrontare queste domande ecco questo un po'le le nell'arco di temi che vorrei affrontare di per me non può dirmi cosa su cui ho lavorato nel negli ultimi anni prima di vorrei parlare di una storia di una di miele di e di incubo poiché occuparmi invece appunto del e di come di come si può stimolare una maggiore investimento in capitale umano all'inizio della carriera lavorativa e poi invece passare ad occuparmi dell'uscita al mercato del lavoro di questi temi del conflitto
Generazionale
Torniamo al grafico che vi ho fatto vedere all'inizio e dichiarò che vorrei cercare di spiegare soprattutto quel periodo intermedio vedete che e più o meno dal
Novantacinque novantasei
Al all'inizio del della crisi che quello che precede l'incubo successivo l'incubo successivo e quelle in cui crolla la
L'occupazione in Italia
Cercare di spiegare come è stato possibile che in anni di così bassa crescita economica
Ci sia stato una forte invece aumento dell'occupazione in Italia e come questo aumento dell'occupazione in Italia si sia accompagnato ad un calo della produttività
Credo che molto abbia a che fare con quello che è avvenuto nel nostro mercato del lavoro in quel periodo e ci sono alcune leggi importanti ma era un processo che era già iniziato nel novantatré c'erano anche addirittura con i primi passi nel novantuno
Un fenomeno che è stato ampiamente studiato e che vi è sicuramente nostro quello dell'introduzione in Italia della flessibilità al margine cioè il fatto che in Italia sono state introdotte delle figure contrattuali
Flessibili riservate soltanto a chi entrava nel mercato del lavoro non sono state toccate diciamo le condizioni contrattuali dei lavoratori che erano già nel mercato con dei contratti a tempo indeterminato ma si tratta
Gradualmente sempre più flessibilità
A queste
Ai datori di lavoro nell'assumere lavoratori con delle figure contrattuali
Più flessibili contratti a tempo determinato
Lavoro il parasubordinato tutti fenomeni che sono stati ampiamente
Studiato bene e questo regime questo fatto che si è lasciato diciamo livelli un un
Che i lavoratori già dentro al mercato con dei contratti a tempo indeterminato continuassero davvero lo stesso tipo di protezione che avevano precedentemente
Però
In qualche modo
Permettendo di fare nuove assunzioni con dei contratti molto flessibili ha creato una situazione di compresenza di due regimi diversi nel nostro mercato del lavoro
E se molta teoria economica studiato la differenza tra un mercato del lavoro
Flessibile in cui tutti i lavoratori non sono protetti un mercato del lavoro rigido in cui tutti i lavori sono tutti lavoratori sono molto protetti c'è stata molta meno ricerca
Per studiare cosa succede in un mercato del lavoro in cui abbiamo la compresenza simultaneamente di un segmento protetto
Della forza lavoro i lavoratori con i contratti a tempo indeterminato protetti fortemente da regimi di protezione dell'impiego e un segmento invece di lavoro estremamente preside che cosa succede in questi casi
Allora questo è un po'la cosa che poco cercato di studiare negli anni scorsi soprattutto con è Pietro Garibaldi e quello che noi riteniamo e che pensiamo tra l'altro sia possa spiegare quel fenomeno che vi dicevo prima
E che si produce in questi casi un aspetto transitorio tutti luna di miele in cui si crea più occupazione che in condizioni normali
Però chiaramente questa è una luna di miele come tutte le lune di miele prima o poi finisce
E inoltre a porre le premesse crea le premesse per delle situazioni molto difficili quando le condizioni macroeconomiche si deteriorano quindi diciamo che i meccanismi alla base di questa luna di miele sono gli stessi che spiegano l'incubo
Quello che è successo dopo il due mila otto in cui non abbiamo avuto una emorragia di posti di lavoro i lavoratori tra l'altro assai poco protetti dal nostro sistema di protezione sociale perché erano i lavoratori
Quelli che hanno perso abbiamo avuto una fortissima
Perdita di posti di lavoro tre contratti a tempo determinata per capire il meccanismo lasciatemi usare un grafico questo vi fa vedere la domanda di lavoro
Nell'asse verticale
Cancellato scusate ma che sono i salari
E questo è il è il sull'asse orizzontale abbiamo i livelli di occupazione la domanda di lavoro e incrinata in questo modo per ragioni tecnologica insomma abbiamo la legge deve dimentica crescenti per cui all'aumentare del lavoro tende a ridursi
La produttività
Ci possono essere anche altre ragioni legate alle condizioni di mercato fitte ipotizziamo che siamo dell'imprese competitive
Supponiamo che il salario non cambierei vincoli molti dei meccanismi di cui vi parlo sono tutti legati alla domanda di lavoro l'offerta di lavoro ci mai mercato lavoro in croce ampio
Surplus eccesso di di offerta credo che si possa si possa ragionare moltissimo guardando alla domanda di lavoro ed è molto importante analizzare la domanda di lavoro anche rispetto alla protezione sociale cosa che si è fatto troppo poco in passato comunque
Ecco supponiamo che quello sia il salario e che questa è una è un'impresa che deve decidere quanti lavoratori assumere ottimizzando le proprie scelte quindi massimizzando il proprio profitto
Ci possono essere diverse condizioni per la domanda del proprio prodotto ci sono delle periodi in cui la domanda è più alta e dei periodi in cui la domanda del prodotto dell'azienda è più bassa ci sono quindi dei tempi buoni e dei tempi cattivi
E chiaramente questo comporta dei cambiamenti nella quantità di lavoratori che io voglio assumere vedete come vi fa vedere questo grafico
Se l'impresa e lasciata libera di ottimizzare nella scelta del numero di lavoratori quando le condizioni di mercato per l'azienda sono positive assumerà B quel numero B. di lavoratori quando invece le condizioni diventano negative
Passerà ad assumere ridurrà i lavoratori all'interno dell'azienda a livello a
Ecco in un mercato del lavoro perfettamente flessibile in cui le imprese
Hanno non hanno dei costi nel licenziare i lavoratori noi ci aspettiamo che normalmente il cambiamento delle condizioni di mercato se questi sono i due possibili condizioni di mercato che l'azienda ha di fronte ci sia un conto lo spostamento databili a seconda del dell'andamento ripeto della domanda
Dei prodotti dell'azienda passiamo adesso a considerare invece una economia in cui c'è un sistema interamente rigido in cui i costi dei licenziamenti sono talmente forti che
L'impresa preferisce avere una politica di altra natura dire
Piuttosto che cambiare i livelli siccome mi costa tantissimo licenziare i lavoratori
Io preferisco scegliere un punto intermedio tra questi due estremi e rimanere fisso a questo livello quindi scelgo
Un il livello di occupazione e che non è ottimale quando la domanda è alta non è ottimale neanche quando la domanda è bassa ma diciamo che tenendo conto che la domanda fluttua tra diversi livelli e la cosa migliore che io posso fare
Tenendo conto di questi costi licenziamenti quindi
In una economia rigida mi aspetto chiaramente queste
Ma descrizione
Limite no evidente che ci sono e che
Utd comunque
Le imprese tengano abbastanza costante i livelli occupazionali che aggiustino il meno possibile il livello occupazionale anche quando le condizioni cambiano e che tendono a scegliere un livello intermedio
Poiché se noi guardiamo sul lunghi periodi di tempo e questo viene fuori anche da molti lavori empirici in realtà i livelli occupazionali
Nel nel lungo periodo tra una mercato del lavoro rigido è un mercato del lavoro flessibile
Sono più o meno gli stessi la differenza che non mercato lavoro flessibile e io continuo ad avere molta volatilità si fa a ABI in continuazione in un mercato lavoro rigido rimango fisso ad un punto intermedio ci ma se noi guardiamo sul lunghi periodi di tempo
Tutti e due i sistemi hanno più o meno lo stesso livello di occupazione
Ripeto i numeri un bel il mercato del lavoro flessibile cioè con l'attività attorno a questo livello
Nel mercato lavoro rigido io sono tendo a essere a gravitare superiore in effetti c'è moltissima letteratura che mostra che questo avviene in regime di potenziare impiego riducono fortemente la volatilità dell'occupazione durante il ciclo economico
Ma se noi guardiamo nel lungo periodo che guardiamo la relazione tra livello di occupazione in regime di protezione dell'impiego vediamo che non c'è una relazione significativa cioè anche sistemi rigidi hanno livelli occupazionali comparativi in sistemi rigida degli occupazionali comparabili a quelli di
Sistemi che sono interamente flessibili bene ma quello che è avvenuto in Italia non è stato quello di passare da un sistema rigido
Ad un sistema flessibile siamo passati da un sistema che era rigido ad un sistema che era solo parzialmente flessibile perché va limitato soltanto alle nuove assunzioni quello che noi chiamiamo un sistema
Tutti era a due regimi
Quello che è avvenuto che da lì in poi dal
Ripeto novantatré novantaquattro quel pacchetto Treu due mila uno
I datori di lavoro ha dato avvio forse tra data la possibilità di cominciare ad assumere dei lavoratori
Punitivo praticamente era come se fossero dei lavoratori di un regime flessibile e però nel frattempo avevano già pancia i lavoratori con un regime rigido e questi lavoratori erano sempre
Non lo potevano essere licenziati se non con i costi molto elevati quindi questo fa sì che si crei una simmetria nell'aggiustamento dell'impresa
Quello che succede che se le condizioni di mercato migliorano per l'impresa adesso ripresa sarà libera di assumere lavoratori fino ad arrivare al punto Bindi massima era soltanto dei lavoratori temporanee
Perché chiaramente le conviene fare questo
Se poi le condizioni peggiorano non potrà Ascierto andare giù fino a da come avrebbe fatto un'impresa in un mercato del lavoro flessibile si fermerà al punto cinque che al di sotto di ci sono ancora quei lavoratori che erano protetti
Quindi vedete
La flessibilità al margine dalla possibilità di in pratica su cuscinetto di aggiustamento che le permette di aumentarle occupazione quando le cose vanno bene
Di ridurla però non del tutto perché rimane sempre lo stock di lavoratori altamente protetti all'interno dell'aziende al di sotto di quel livello non si può scendere
Questo è un po'l'aspetto luna di miele perché se noi guardiamo quindi a questo punto se prima l'occupazione di lungo periodo sarebbe stato attorno a livello C lungo periodo può anche essere in questo caso ne guardiamo delle singole imprese che hanno delle dinamiche diversificato ci sono dei cambiamenti una domanda del potere singola azienda e quindi possiamo considerare un aggregato quello che avviene un aggregato di imprese
Noi ci aspettiamo che in un mercato del lavoro a due regimi ci sia questo affetto luna di miele in cui
L'occupazione media tende ad aumenti anche perché e invece di muoversi Trai tipo rimanere fissi accidia primo potrà ciellini e quindi in media io sarò in mezzo tracci
E dica un livello più elevato di rimanere ACI
Questo pensiamo possa essere possa contribuire a spiegare
Quello che è successo in Italia in quel
Periodo in quel periodo in cui la l'occupazione è cresciuta la produttività è diminuita chiaramente question effetto negativo sulla produttività in questo caso
Pur in presenza di non
Da tutto il senza che ci fosse stata una crescita
Della nostra economia al tempo stesso spiega anche l'incubo successivo cioè quando poi eravamo abituati invece il mercato lavoro rigido in cui c'erano pochissime ce l'ha pochissima volatilità dell'occupazione anche in fasi negative del ciclo
In cui c'era tutto sommato l'occupazione reagiva alla recessione in modo molto lento molto graduale
In quel caso ci siamo trovati di colpo con perdite di posti di lavoro per dei numeri consistenti e ripeto
Lavoratori che poi finivano disoccupati senza avere alcun tipo di protezione sociale perché erano carriere contributive tra poco previsto che stima di protezione sociale non li dava protezione quelle sotto l'incubo successivo
Dico questo eccessivo il fatto che appunto da Peter se tutte le imprese che abbiamo ragionato sulla singola impresa c'è una sciocca aggregato e tutte le imprese passano da BT a cinque sta chiaramente a un effetto molto pesante sulla disoccupazione
E chiaramente colpisce soprattutto i giovani e i lavoratori che hanno questi contratti temporanee
Bene quindi questo è un meccanismo che spiega
A livello diciamo
Macro quello che sembra essere avvenuto all'interno del nostro mercato del lavoro e come è stato possibile avere quella dinamica dell'occupazione
E della
Produttività e poi quello che è successo durante la recessione
Guardiamo adesso invece ad un meccanismo più micro e che è legato all'ingresso nel mercato del lavoro agli incentivi è che i lavoratori hanno ad investire in produttività anche questo è un aspetto molto importante perché
Come questo Progetto riconosce
Certamente molta formazione attiene all'interno della scuola e dell'università ma c'è un'altra componente molto importante della formazione quindi della produttività che avviene nell'azienda attraverso la formazione sul posto di lavoro
Questo grafico è tratto dal imponente Outlook dell'OCSE ci documenta un fatto che presente praticamente in tutti i Paesi sono solo due marginali eccezioni ma per dei mercati il lavoro che hanno caratteristiche molto particolari diverso dagli altri
In tutti i Paesi
E se noi compariamo l'incidenza della formazione sul posto di lavoro tra contratti a tempo indeterminato e contratti temporanei noi notiamo che i lavoratori che hanno dei contratti temporanei sono molto meno soggette alla formazione sul posto di lavoro
Proprio c'è una riduzione molto consistente del dal trenta al al
Al insomma in alla cinque per cento nelle nei Paesi qui e più basse questa riduzione dell'incidenza della della formazione sul posto
E di lavoro per idee lavoratori che hanno dei contratti a tempo determinato
Ecco come si spiega questo fenomeno credo che si possa spiegare in in buona parte comunque un problema legato al fatto che
Non ci sono incentivi sufficienti
Per il lavoratore a investire nella formazione in questo contesto d'altra parte insomma adesso
Per darvi un'intuizione senza entrare troppo in dettagli il problema è che avendo di fronte un orizzonte molto limitato sapendo che l'impresa non accosto alcuno nel poterti licenziare
Io insomma
Ci penso non una ma dieci volte prima di investire tanto su quel posto di lavoro prima di e cercare di imparare meglio
Il le regole di questo di di dice ad investire proprio molto di più nel nella nella mia formazione
è un atteggiamento che credo che che incomprensibile
Perché devo sforzarmi perché devo investire se poi so che anche se io ho investito in quel lavoro poi l'impresa tenderà licenziati
Si può spiegare questa cosa
Tempo è limitato ma chiaramente questa cosa qui scopi si può dimostrare che
è utile creare dei meccanismi in cui si dà una protezione al lavoratore e questa protezione che viene dato a lavoratori in termini di
Pagamento di compensazione in caso di licenziamento e qualcosa quello induce a investire
Sul posto di lavoro e quindi aumenta la formazione sul posto
Di lavoro non solo ma si può teoricamente dimostrare che
E questa protezione che viene data al lavoratore deve essere crescente nell'anzianità aziendale
Più tempo il lavoratore è stato nell'azienda più alta deve essere la compensazione monetaria che io do o lavoratore in caso di licenziamento
Perché questo è il modo per incentivarlo a continuamente investire nella qualità del lavoro si produce a quel punto un una situazione in cui lavoratori investe
Sul lavoro aumenta la sua produttività e quindi la e poi la la durata del la stessa relazione di lavoro tende a durare di più
Adesso qui non c'è tempo di entrare nei dettagli né di spiegare il meccanismo fino in fondo però e certamente il per cui diciamo che il il nocciolo della questione che
Se noi abbiamo un un gode dei salari che in qualche modo sono crescenti nel tempo in e c'è un legame tra salari anzianità aziendale
Sarà molto difficile per l'impresa poter essere credibile nel dire al lavoratore se tu investito la formazione i vecchi terrò all'interno e dell'azienda non ti licenzio comunque e perché quello che succede che se poi per caso c'è una realizzazione negativa della produttività
E il salario è più alto del livello di produttività del lavoratore impresa fra tutti gli incentivi a licenziare il lavoratore anche se il
Lavora il lavoro crea valore aggiunto diciamo crea un surplus rispetto al non lavoro in questo caso
Noi vediamo che c'è un surplus che si produce dell'incontro tra domanda e offerta perché
Anche con una realizzazione dal produttività bassa nel secondo periodo siamo al di sopra del livello della che lavoratore a avrebbe se rimanesse disoccupato
Quindi e in qualche modo la separazione la distruzione di questo posto di lavoro è qualcosa di inefficiente
Ed è proprio imponendo al datore di lavoro di pagare una compensazione al lavoratore in caso di licenziamento che noi impediamo e che la l'impresa ex-post licenzi anche lavoratore che ha investito nella formazione quindi rendiamo
In qualche modo incentiviamo il lavoratore investire in quel in quelle in quel in quel lavoro delle delle simulazioni del di più di questo tipo di approccio ci dimostrano che in effetti come dicevo prima
Il Di Bello ottimale della compensazione in caso di licenziamento e deve essere crescente nella
Anzianità aziendale nella nella nella nella teglia
Bene
Alla luce di questo quindi il risultato che si può che che che diversi che non si può ottenere a teoricamente che
E per incentivare maggiori investimenti nella formazione sul posto di lavoro è importante
Garantire una compensazione a lavoratori in caso di licenziamento ed è importante che questa compensazione che deve essere
Attenzione non un pagamento che viene dato a terze parti per esempio come in Italia avvenuto con l'articolo diciotto in cui di fatto i costi licenziamenti erano posti legali le imprese devono pagare molto
Per per le spese legali piuttosto che dare dei soldi
Direttamente hai lavoratori
Ecco qui che ci desse una compensazione che va al lavoratore e questa compensazione dovrebbe essere crescente nell'anzianità aziendale
Più a lungo stai lavoratore nell'azienda più alto deve essere la compensazione bene alla luce di questo risultato teorico guardiamo a qual era la situazione del nostro Paese prima del job sette
Questi sono di diciamo i trasferimenti al lavoratore la compensazione al lavoratore nel caso in cui licenziamento sia considerato
Fare sia stato
Sia con giusta causa
E invece la linea rossa e quello senza giusta causa
Vedete c'è una differenza di livello altissima ma la cosa è evidente che piatto cioè non cresce nell'anzianità aziendale contare a quello che la teoria ci dice su quali dovrebbero essere gli schemi ottimali di compensazione del lavoratore per incentivare gli investimenti
In formazione quindi a differenza di molti altri Paesi che vedete hanno un profilo
Della sembra sposi detta della compensazione calo dei licenziamenti acché crescente nazista aziendale in Italia ne avevamo qualcosa di piatto
Per fortuna su questo piano è intervenuto job gente che ha cambiato le regole del gioco perché questo è il contrae il nuovo contratto a tempo indeterminato che è stato introdotto in Italia dal marzo
Nel due mila e quindici
Adesso non c'è tempo di entrare nei dettagli di queste due figure la distanza tra queste due e quello che succede di fatto con
Diciamo Rizzello e se il lavoratore non ricorre contro licenziamento e quello che poi al massimo tenera il caso che vada dal giudice
E dicendo che recentemente senza giusta causa questa citata misura degli incentivi ad andare dal giudice ma la sostanza è che entrambi diciamo questi costi sono crescenti dell'anzianità aziendale si ferma non dopo
Dopo dodici anni a mio giudizio sarebbe stato opportuno andare avanti ma la scelta del G comunque importante che in Italia sia stata resa questa compensazione crescente dall'anzianità aziendale e che soprattutto la corsia compensazione monetaria al lavoratore anziché
Essere costi di altra natura che non vanno non finiscono nelle tasche dei lavoratori quindi diciamo che in parte il problema che accennavo prima che indica riduce gli incentivi nella
Investimenti produttività è stato affrontato
Passiamo adesso all'altro aspetto quello del meccanismi quindi fino a qui ci siamo concentrati sull'ingresso nel mercato del lavoro e su come si potrebbe in qualche modo incentivare un ingresso nel mercato del lavoro che porti a maggiore produttività del lavoro
Gli ho detto che e e veramente importante cambiare le regole
Dell'ingresso far sì che ci sia maggiori assunzioni con dei contratti a tempo indeterminato con dei contratti che garantiscono una compensazione crescente
Dell'impiego detto vi farò vedere alla fine che si sono fatti dei progressi importanti in Italia nell'ultimo anno a questo riguardo dove invece non stiamo facendo dei progressi e sulla parte
In uscita
E qui vorrei affrontare appunto questa problema che dicevo prima della potenziale del conflitto intergenerazionale
Questo la parte a sinistra qui fa vedere i dati in assoluto se noi guardiamo quello che è successo al nostro mercato del lavoro vediamo che
Proprio in termini assoluti
L'occupazione dei giovani di militari circa un milione specularmente aumentata l'occupazione dei lavoratori pubblici
Il proprio uno spostamento milioni né in meno di lavoratori giovani un milione in più di lavoratori con più di cinquantacinque anni questa è la stessa figura che vi ho fatto vedere prima
Bene
Devo dire
Anzi credo che se noi guardiamo all'insieme dei Paesi mai vediamo e spesso
Diciamo che si pensa che ci sia un numero fisso di posti di lavoro per cui molte si sente molto spesso di ragazzi noi e per esempio permettiamo alle persone di andare in pensione
Prima noi
Liberiamo posti di lavoro per i giovani
C'è un numero fisso di posti di lavoro perché se noi guardiamo alla situazione di diversi Paesi e guardiamo sull'unghia archi di tempo
Vediamo che questa tesi non è minimamente suffragata dai dati
I Paesi in cui c'è più alta disoccupazione dei giovani sono Paesi normalmente in cui diciamo lì il tasso di occupazione dei lavoratori adulti anziani è più basso
Quindi sembrerebbe che non che non sia vera questa cosa nel lungo periodo in effetti non sembra avvenire non sembra esserci una contrapposizione tra lavoro
Dei brutta cinquantacinque enni e il lavoro dei giovani o appunto una disoccupazione che cresce quando e per esempio ci sono più lavoratori anziani e sul mercato del lavoro
Tuttavia
Nel breve periodo è possibile in effetti soprattutto in condizioni in cui il mercato del lavoro è legato alla domanda per esempio in periodi di recessione
Che un incremento improvviso dell'età di pensionamento
Un irrigidimento delle regole per l'andata in pensione possa
Creare degli scompensi e possa aumentare la disoccupazione giovanile ridurre l'opportunità di impiego
Per i giovani e questo può avvenire anche in condizioni in cui le tecnologie di lavoro non creano una sostituzione tra lavoratori giovani lavoratori anziani ma sono ma creano in realtà dei meccanismi di complementarietà come questo può avvenire adesso
Non c'è tempo di entrare troppo nel dettaglio queste la tecnologia per esempio che
Crea forti complementarietà tra il lavoro dei giovani e il lavoro degli anziani si diminuisce il numero di giovani qui dentro in questa
Diminuisce la produttività anche degli anziani e quindi c'è questa complementarietà
Tuttavia anche in questa tecnologia se noi abbiamo un andamento della produttività nel durante un rapporto tra la produttività dei lavoratori all'età di questo tipo cioè
Abbiamo il fatto che verso la fine della propria carriera lavorativa alla produttività tende a diminuire questo e quello che si vede sono dei dati obiettivi e sono dei rilievi basati su
E mestieri su cui si può misurare per abilità e per competenze generali per altre competente questo non avviene per esempio possa assicurare alcuni dei presenti qui per esempio
Per la comunicazione all'insegnamento non c'è quella è quella della quel declino così così forte
E soprattutto interviene ad età più avanzata ma questo
Io penso spesso a
Tuttavia ecco noi possiamo avere anche in questo caso oppure in presenza di queste complementarietà
Un fenomeno negativo per le assunzioni degli anziani questo soprattutto in un mercato del lavoro rigido perché nel mercato del lavoro flessibile
Datore di lavoro possono aggiustare la domanda di lavoratori
Anziani chiamiamoli così
Di non lavora invece nel mercato lavoro rigido siccome devono pianificare il fatto che assumendo quel lavoratore lo dovranno tenere a lungo
Il
Il fatto che io di colpo irrigidirsi dico le condizioni d'accesso alla e pensione e quindi non permetto più all'impresa di ottimizzare nella
Attenere l'impresa lavoratori più anziani può avere un effetto negativo anche sull'occupazione dei e giovani quindi mi produco una situazione in cui aumenta l'occupazione di chi ha più poniamo cinquantacinque anni e si riduce invece l'occupazione di chi a
E di chi è giovane questo è un fenomeno transitorio ma un fenomeno che si può produrre riterrà mentre loro pur in presenza di complementarietà in produzione
Tra lavoratori giovani e lavoratori anziani bene allora possiamo cercare alla luce di questo ragionamento a guardare quello che potrebbe essere successo in Italia
Dopo il due mila undici una riforma che Ricci rito di colpo le condizioni
Per l'andata in pensione queste sono alcune tabelle che vi fanno vedere come la cosiddetta riforma forme Roma di colpo aumentato l'età in cui si poteva andare in pensione
Allora abbiamo provato utilizzando le banche dati delle improvvide era qualcosa sulle banche dati l'INPS in chiusura a da analizzare cosa potrebbe essere avvenuto in questo contesto è se effettivamente e questo irrigidimento delle condizioni di accesso a questi innalzamento posto improvviso dei requisiti anagrafici per andare in pensione anche contributi per andare in pensione può avere spiazzato l'occupazione giovanile
Che cosa abbiamo fatto siamo andati a guardare la dinamica dell'occupazione delle imprese private con più di quindici dipendenti quindi imprese dove c'è un forte regime di protezione dell'impiego allora c'era l'articolo diciotto di fatto presente in queste imprese
E abbiamo diviso l'impresa in due tipi di impresa impresa in cui c'erano dei lavoratori bloccati dalla riforma forme ero o
Alcuni dei quali sono poi entrati nelle salvaguardie invece un Paese in cui non c'erano dei lavoratori bloccati dalla riforma forme aperte queste imprese erano fortunate avevano una struttura per età della forza lavoro tale per cui la riforma non ha avuto alcun effetto sulla data di andata in pensione dei propri lavoratori
E abbiamo guardato a che cosa succede a questa misura che ne chiamiamo
E di
Grossa e Renzi al netto del deprezzamento cioè diciamo il il il il le assunzioni lorde di job
Mani al netto del fatto che ci sono alcuni giovani che cambiano classe di età quindi c'è un invecchiamento un deprezzamento del dello stock di lavoratori giova
Non vado
Accelero i tempi qui faccio vedere
Dalle quello che è successo nei due gruppi il gruppo di imprese con bloccati e il gruppo di impresa e senza bloccati
Questo vi fa vedere grafico a sinistra distribuite per le imprese della quota di lavoratori dette ci sono delle imprese che hanno avuto fino al venti per cento dei lavoratori bloccati da quella riforma quindi che non hanno potuto andare in pensione di colpo hanno dovuto cambiare i piani di questo lavoro e dell'impresa
Questo invece mi fa vedere dei dati sulla distribuzione dei salari dei giovani e degli anziani perché c'è una differenza importante nei salari dei giovani e degli altri lavoratori
Ovviamente le imprese con dei lavoratori bloccati sono mediamente più grandi delle altre imprese che è più probabile che abbiano dei lavoratori bloccati delle imprese piccole
Queste sono invece alcuni dati generali tra i due tipi di impresa e le imprese con lavoratori bloccati sono quelle tratteggiata esporre quelle CUB lavorato in locazione quelle rosse quelle tratteggiate invece sono le imprese
Senza lavoratori bloccati vedete che ciascuna più forte riduzione e del numero di lavoratori giovani nelle imprese con dei lavoratori bloccati che nelle altre imprese
Questo è proprio il dato sulle assunzioni niente e vi compare la situazione prima sono le imprese con dei lavoratori bloccati
E invece il controllo sono imprese senza lavoratori bloccati quindi sembrerebbe che
Ci sia stato una più forte riduzione citati in entrambi i tipi di imprese una riduzione dell'assunzione dei giovani maleducazione è stata
Più forte nell'ambito delle imprese con dei lavoratori bloccati questo dopo il due mila e undici abbiamo anche provato a studiare queste cose nel contesto guardando a tante altre variabili e le fette e rimane cioè c'è un effetto negativo
Le imprese che hanno laboratori bloccati soprattutto quando ne diamo misurare questo in modo continuo cioè creiamo un'ampia una misura che dice la percentuale di lavoratori bloccati all'interno dell'impresa quanti intera città con
Il fatto il cambiamento che si produce nel due mila undici produce un effetto negativo sulla tutte le Regioni per dirgli e qui ci sono effetti rilevanti e perché per esempio se la quota di PIL secondo queste stime
Chiaramente provvisoria che andranno riviste se la quota di bloccati in impresa passa dallo zero all'un per cento dicevo prima alcuni Paesi hanno diritto e del venti per cento di
Lavoratori bloccati le assunzioni di giovani scendono da sei cinque sette per cento al quattordici virgola cinque per cento se la quota invocate il cinque per cento al tasso di assunzioni che non ci quindi questo sembra dieci che effettivamente nel breve periodo ci sembra esserci stato un effetto di
Di in qualche modo negativo sull'occupazione giovanile di queste leggi dimentico viso delle regole per l'accesso alle pensioni
Vado a chiudere
Possiamo quindi intorno alle domande che ci siamo posti in partenza su cui ripeto si possono dare soltanto delle risposte provvisorie che in questo progetto le darà se è stato molto più
Complete
Si può avere cresta sia dall'occupazione che la produttività del lavoro si è permettendo che il turnover del lavoro
Ingresso in uscita stimoli incrementi di produttività abbiamo detto che
Alcune cose state fatte sui processi ingresso in Italia sin qui invece rimane molto da fare sul piano dei processi di uscita in che modo ricava della forza lavoro influenza la produzione e lavoro
è il problema è che l'ingresso ci sono ancora troppi nuovi lavori a termine in cui lavora il termine non stimano investimenti produttività
E poi ci sono invece nell'uscita molti lavoratori che non sono molto produttivi che vengono bloccati all'interno dell'azienda da questo irrigidimento delle regole per l'accesso alle pensioni
Esiste un conflitto intergenerazionale la creazione di posti di lavori non nel lungo periodo ma nel breve periodo di fronte al conto rigidi menti
Improvvidamente dei requisiti anagrafici e contributivi può esserci un effetto di spiazzamento che noi l'abbiamo documentato anche empiricamente
Almeno sulla base dei dati sin qui
Disponibile quali politiche che agiscono sul tuo come te la forza lavoro sono più adatta promuove l'occupazione produttività per tutte le classi di età per
Dicevo le tutele crescenti in ingresso sono sicuramente un meccanismo importante
E il pensionamento flessibile sostenibile potrebbe essere l'altra strada cioè pensionamento flessibile sostenibile qualcosa che opera sull'auto selezione dei lavoratori dato che io in dunque delle penalità se uno va in pensione prima avrà una pensione più bassa io mi aspetto che siano quei lavoratori che rimanendo occupati sarebbero meno produttivi
E che può negare anche i piani al di fuori del mercato lavori importanti però questi piani fuori mercato lavoro riducono i luoghi
Incentivi ad investire
Sono poco motivati in maniera nell'azienda sarebbero questi ad uscire dal mercato del lavoro mentre rimarrà ebbero i lavoratori che sono ancora più produttivi e questo processo di auto selezionato anche questo portare ad un incremento della produttività
Dicevo prima in Italia abbiamo fatto dei passi in avanti
Sull'ingresso e questo grafico ve lo documenta questa tratto dall'Osservatorio sul precariato dell'INPS di far vedere
Come quello che successe al mercato del lavoro in Italia nell'ultimo anno è davvero molto importante abbiamo avuto un cambiamento epocale questo è sono il
Ed anche il di contro atti le assunzioni con dei contratti a tempo indeterminato in Italia abbiamo avuto circa mezzo milione di nuovi contratti a tempi indeterminati in un anno che si sono generati questo andamento tendenziale
Lo vedremo confermato dai dati di dicembre e qui mi aspetto un ulteriore incremento
Delle della suggerì con quei contatti certo legato anche all'esonero contributiva incentivi fiscali non solo contratto tutte le crescenti ma
E comunque l'effetto importante mentre vedete che
L'anti contratti a tempo determinato sono calati
Ecco io mi chiedo se due mila sedici potrà essere anche l'anno
è del pensionamento flessibile sostenibile se lo fossi io penso che avremo degli effetti positivi anche sull'economia nel suo complesso sulla produttività oltre che
In qualche modo aumentare il benessere di molte persone perché
Chiaramente vuol dire dare più libertà di scelta
Agli individui ma fatemi chiudere semplicemente ritornando al a questo progetto di ricerca lavoro che deve essere fatto
Ci sono moltissime cose che dobbiamo ancora imparare sulle interazioni tra domanda di lavoro e pensioni politiche sociali e c'è stata ricerca su offerta di lavoro poco sull'interazione tra domanda di lavoro e pensioni
Servirebbe tantissimo per
Evitare errori nel disagi politiche di errori ne sono stati fatti tanti davvero e anche per valutare queste politiche in tempo utile
Interessate fatte moltissime riforma negli ultimi anni parziali studiando a fondo queste riforme si possono capire ma nessuno lo fa in modo sistematico credo che bisogna questo progetto può contribuire questa direzione nella mia nuova posizione di presidente dell'INPS ho cercato di favorire anche la ricerca utilizzando le basi informative di cui disponiamo abbiamo messo in piedi questo programma che si chiama visiti INPS
Che permette a un numero ristretto di ricercatori di venire a lavorare con noi
è una cosa importante perché permette anche di ricercatore di scendere dalla torre d'avorio misurarsi con i problemi concreti implementazione delle politiche vi assicuro che per chi fa ricerca
Chi fa ricerca spesso ignora quali sono i propri meccanismi proprio che permettono di attacchi non solo c'è un passaggio tra la progettazione delle politiche
E la scrittura e
Invece articolato famoso ma c'è un ulteriore passaggio non meno importante all'articolato e la messa in atto politico
E questo si capisce soltanto tali imposte appunto come l'INPS dove si applicano le politiche tutti quei problemi quindi questo questo programma permetterà un numero ristretto sono
Più di trenta quest'anno che verrà nei primi cinque arrivano lunedì prossimo e insomma agli studenti che sono qui presenti invito forte a partecipare al prossimo bando venire a lavorare con loro stando lì avrete accesso a tutte le nostre banche dati e interazioni con persone che sul campo attuano mettono in atto le politiche sociali nel nostro Paese grazie
Buongiorno a tutti
Io sono Fabiano Schilardi sono insegno qui in Bocconi raccolto il testimone
Da questa interessantissima presentazioni di Tito Boeri e adesso vorremmo continuare a parlare degli stessi temi ma diciamo con due cambiamenti prima di tutto
Lo faremo con persone che operano sul campo quindi che assumono lavoratori e quindi si confrontano
Quei problemi
Dello Ski mismatching
E poi anche alcuna prospettiva meno legata agli aspetti contrattuali su cui si è focalizzato Tito invece
Che guarderà di più a problemi di formazione quali sono i problemi dei nostri laureati di nostro diplomati e anche di tutti i problemi del nostro impresa nell'assumere questi questi lavoratori
Il punto di partenza è sempre lo stesso nel senso quel grafico che ci ha fatto vedere Tito prima di questo
Crollo della produttività in Italia che è veramente l'evento caratterizzante degli ultimi vent'anni
Che dimostra come il nostro sistema produttivo non sia stato in grado di raccogliere le sfide della globalizzazione cioè in un questo mondo globalizzato è importante innovare entrare nuovi mercati le sfide che l'impresa hanno di fronte
Sono sempre più complesse e l'evidenza ci dice che il nostro sistema produttivo non è stato in grado di raccogliere in maniera adeguata e da qui
Il crollo della produttività a cui ha conseguito tra l'altro anche
Una rallentamento della della crescita del PIL che ormai si cumula in venti venticinque punti rispetto ad altri Paesi europei e
Anche rispetto a cinque punti percentuali rispetto agli Stati Uniti quindi
Una cosa veramente veramente grosso quindi quello che vogliamo cercare di capire in questo progetto e quindi gli spunti le nostre Crespi cresca insoluto tra un attimo quale sia il ruolo dello Ski mismatch cioè l'incapacità del Paese sia di produrre
Competenze adeguate e sia poi di far sì che queste competenze finiscano nei posti giusti nei lavori adeguati poi a queste competenze e da questo punto di vista c'è evidenza internazionale che l'Italia a un problema cioè c'è un'indagine OCSE che fa vedere che l'Italia purtroppo i primi posti
Sia nel numero di lavoratori che sono sotto hanno competenza inadeguate rispetto al lavoro che ricoprono ma anche
Nel duro di lavoratori che sono over schizza cioè che hanno competenze
Troppo alte diciamo rispetto a ai compiti che affrontano
Sappiamo anche che in generale l'impresa e lamentano problemi di recruiting particolarmente per quel che riguarda competenza di alto livello nei settori nelle
In attività tecniche ingegneria matematica
Software eccetera quindi quello che cercheremo di fare nella prossima mezz'ora quarantacinque minuti sfruttare le le le conoscenze dei dei nostri due ospiti che
Inviterei ampi venire qui sulla
Sul palco insomma su questo
E abbiamo due persone che sono particolarmente
Informate su questi temi alla mia sinistra abbiamo Vittorio Grilli chairman vigenti Morgan corporate e investment banker
Per l'Europa Medioriente e Africa
Grilli è un laureato bocconi quindi anche lui è uno di noi e ai alle ha iniziato la sua carriera come accademico quindi ha una visione molto chiara su gomma come funziona l'università
Tra l'altro
Nel periodo come accademico ha scritto una serie di
Lavori che tuttora vengono studiati nei corsi dottorati
Ha trascorso gran parte della sua nella sua carriera al Ministero del Tesoro dove ha ricoperto
Tutti gli incarichi apicali fino
A diventare ministro sotto il Governo Monti ma ha sempre anche tenuto una grande attenzione sappiamo a al fatto del dell'innovazione della tecnologia della formazione di competenze in particolare
è stata la persona che ha spinto per la creazione dell'Istituto italiano di tecnologia per il suo ospite
Quindi adesso da JP Morgan ovviamente ha una visione a trecentosessanta gradi del del mondo del lavoro perché ovviamente loro assumono in tutto il mondo
E quindi sarà particolarmente interessante sentire il suo punto di vista possiamo dire la stessa cosa cosa per Gianfelice Rocca che è presidente del gruppo Techint il presidente di Assolombarda
Techint è un gruppo internazionale con attività che spaziano dalla siderurgia all'energia all'infrastruttura la sanità quindi veramente sia a livello di
Geografico ma anche poi a livello di diversi tipi di
Di di di attività ai diversi tipi di competenze che sono
Utilizzato dall'impresa abbiamo un osservatore prelievi privilegiato in più il dottor Rocca anche
Una lunga esperienza nel campo dell'associazionismo appunto e presidente di Assolombarda ed è stato per lungo tempo che il vicepresidente di Confindustria dove tra l'altro ricopriva proprio la delega all'istruzione
Il suo interesse per l'istruzione anche testimoniato nel fatto dal fatto che
Nel nel consiglio direttivo di diverse istituzioni accademiche fra cui la Bocconi Politecnico di Milano
Ed anche finanziato una fondazione che favorisce gli scambi tra il Politecnico di Milano del Massachusetts Institute of Technology quindi grande attenzione alla formazione punto di vista privilegiato sarà molto interessante sentire cosa hanno da dire
Procederemo con un due-tre domande poi lascerò
Che i nostri speaker parlino per cinque cinque minuti l'uno per domanda più o meno
E inizieremo
Da un punto di vista dell'offerta delle competenze cioè
Sappiamo che appunto le nostre imprese devono affrontare queste queste sfide il punto è quali sono queste sfide da un punto di vista del trovare le competenze giuste per per l'innovazione per la crescita della produttività
Sappiamo che appunto
In termini internazionale il le le le le le performances del dei dei nostri studenti in questi in questi test internazionali non sono sempre lusinghiere
Quindi quello che vorrei sentire da loro è cosa loro ritengono che siano i particolari punti di forza ma soprattutto di debolezza dalla nostra del nostro sistema di formazione particolarmente universitari ma possibilmente anche
Per quello che riguarda i diplomati e quindi capire
Dove possiamo agire quali siano politiche concrete che ci possano
Aiutare a migliorare la qualità dell'offerta di di competenze
Dei nostri giovani studenti che si laureano quali siano i meccanismi per poterli poi più facilmente instradare nell'impresa e
E infine appunto se ci siano anche
Possibilità contrattuali ad esempio
Tito parlava di formazione sul lavoro quale sia il ruolo dell'apprendistato cioè se
Le nostre imprese fanno sufficiente formazione sul lavoro seno perché e cosa possiamo fare per migliorare questo canale
Comincerei
Questa prima sessione col dottor Rocca
Dunque noi
Producono delle preoccupazioni può trasferire anche negli studi IGP Morgan il tema che ci si concentra molto sul tema del mi sfitte delle schizza
Che c'è ed esiste noi per esempio valutiamo che circa un terzo dalla disoccupazione giovanile
Sia
Un terzo soltanto perché il resto è sostanzialmente strutturale collegato commovente economico ci sono fattori di momento economie per fattori invece di ministri
E quindi metto un po'l'attenzione al centro della nostra attenzione il tema della disoccupazione giovanile per poi passare un attimo altri guai se pensiamo di su cui potrà gioverà giovanile lo abbiamo lanciato dei temi tipo education tu implora in mente che un grande un grande tema
Allora entrando nel concreto di questa nostra esperienza anche globale quando noi parliamo di Schirer sebbene che vorremmo avere nelle Negrini neo assunti
Parliamo di cose che secondo me in a molte delle uscite dell'una e dell'università italiane troviamo nel senso che quando andiamo a vedere grosso agli ingegneri
O i laureati della Bocconi parlo degli ingegneri e quindi vanno ben capire quali segmenti del mercato vogliamo toccare
Il Politecnico di Milano che entrato oggi a diventare venticinquesimo al mondo è allineato con Princeton nella ricerca dei
Reclutatori delle multinazionali europea considerato in molte situazioni al secondo terzo quarto posto
Dal punto di vista del reclutamento
Noi stessi come gruppo per molto tempo eravamo sottorappresentati interminabile italiani in certe posizioni nell'ultimo periodo grazie al fatto che si è molto internazionalizzato c'è molta disponibilità a viaggiare
I giovani italiani sigaro inusitati polpo ritengo che attenzione non è mai ti dimetti ENAV dieci mila
Studenti Politecnico ai anche in sè quaranta mila studenti quindi restiamo paragonando il fatto che ingegneri italiani escono fattorino Milano alcun avversità
Da ottime sotto Università di Ingegneria
Che hanno successo nel mondo e quindi dovessi dire in questa analisi delle skinheads
Dobbiamo quindi segmentare molto il modo in cui ero certamente noi sappiamo che avremmo bisogno di giovani che hanno esperienze estere Erasmus presente appariva stamattina un elemento importantissimo
Abbiamo bisogno di avere una cultura aver studiato
Avendo capito il mondo del lavoro si mi lavoro alternanza fenomeni queste carte di questo genere
Devono saper le lingue certe lingue ed una volta di avrei detto il tedesco una volta gli ho detto forse per il cinese brasiliano adesso implicano avuto un tale rallentamento questo ci dice la stessa cosa questo è un mondo estremamente volatile quindi ogni risposta
In cui noi cerchiamo di bloccare le skill se ci mettiamo fanno i dischi esperti grandi cosa sarà nel due mila venticinque rischi es
E si rompono sostituiranno certe Skin se le prove rischiamo di congelare un sistema che deve trovare la sua forza nel dinamismo allora qui il tema sì che si sposta nel senso che noi abbiamo fatto una serie di apriamo i tecnici per concentrarci
No abbiamo dei tecnici diplomati io ho l'impressione che sempre di più oggi o con un diploma classi diploma almeno di due anni in più e quindi avevamo giovane che entrò diciassette anni sono e qui ci abbiamo un problema come ho riferito riflette sui nostri istituti tecnici
E qui stiamo cominciando a parlare del tema della saprai sai come bisogna organizzare l'offerta per adattarsi e questo siccome il tema dei temi perché in Italia uno tanto contino vedere studi sul ministri tedeschi o se c'è il sì o no Almalaurea
Ma invece fa diamo costantemente nel lavorare sugli strumenti per cercare di diminuire il gap quindi il mio suggerimento e anche molti fondi tante energie sono dedicate a questa
Ma energie che diventino material nel cercare di cambiare effettivamente abbia cercato di cambiare gli istituti tecnici però ci trovava purtroppo che nell'attuazione questo purtroppo l'Italia fra la norma e l'attuazione c'è spesso un gap tremendo
Noi pubblichiamo abbiamo pubblicato come fondazione tre le Fondazione Rocca molti studi sull'esecuzione delle riforme
Dove si vede il gap tremendo che uno vuole andare verso più lavoratori e si trova che invece ha meno insegnanti di lavoratori perché costano di più
Vuole andare per un verso un maggior rapporto con le aziende con i comitati tecnico-scientifici ma sono troppo complessi per le aziende a partecipare a cose micro per distrarre piccole aziende a fare questo
Quindi ci accorgiamo che dobbiamo lavorare sui mezzi quasi quasi più che sui fini quindi mio mio suggerimento di cuore e lavorare moltissimo
E comincerà a capire il problema dividendo il tutti più due cioè il diploma più classico diploma prassi serve moltissimo perché
E c'è una domanda enorme
Completamente non coperta d'Italia la Lombardia zero che regala un per cento di quello che viene che avrei chiamato il terziario di tipo professionalizzante
Che riguarda i cosiddetti ITS cioè le
In Svizzera abbiamo le sotto in Germania c'è il cinquanta per cento dei giorni mettendo le fa conscio della parte accademica il cinquanta per cento che invece va in periti Plast
Quindi e c'è un enorme problema proprio di struttura come facciamo a crescere questa offerta che sono anche le lauree triennali professionalizzante
Noi stiamo lavorando molto su questo creando ITS
Facendo persino dei libri per come fare gli ITS sono complicati costosi finanziati da fondi europei che vengono a qui non con continuità quindi questo segmento di cui c'è una domanda che noi
Perché questi si occupano a all'ottanta per cento si occupa e per di più contrastano in un periodo di crisi descrizione lei mancata iscrizione università perché cosa succede oggi che siccome le università italiane non sono adatte preparare tre professionalizzante
Tutti iscrivi in un momento di crisi e devi fare cinque anni o se non sei nulla
E quasi che si abbassano l'iscrizione universitaria e abbiamo alta dispersione non abbiamo fatto vedere a studenti sono e non ci scriveremo università gli ITS cosa ti danno dopo due anni e questi cambiano idea
Quindi c'è in un problema anche di dare degli strumenti variegato
E così vado avanti cioè
Io chiamo ti più due diploma più due il super periti chiamiamoli pure poi ce le lauree brevi e chi più tre lauree preclusa abbiamo inaugurato adesso con la statale
Un corso di alternanza scuola lavoro piuttosto interessante dove si può imparare perché cosa serve alle aziende però servono le aziende più grosse che già è un apprendistato perché stanno da avendo gli studenti che studiano conoscono li pagano persino per darvi un'idea nel periodo universitario
E questo è molto interessante
Ma
Sono venti studenti quindi sono tutte cose che già gli esempi vanno sommati RIA se non riusciamo a fare diventa materia però sono estremamente interessanti risiede la domanda e università dovranno proporre agli studenti corso di questo genere perché sono i metodi di fare e si è sciolta
Vieni alla Bocconi perché ti faccio anche dei corsi di questo genere
Che tuniche lavorerà e con delle imprese e le imprese crea già assumono vi fatto quelle persone perché stanno formando nel periodo nella settario per se stessi
Poi c'è il
Ti più cinque le nostre università tecnica e io credo che li stiamo andando abbastanza bene doveva fare certe cose le abbiamo già come sta andando a Passarella boccone che decima nelle classifiche mondiali oggi entrata nelle torte
No dalle riportare qui mi sfugge la velocità con cui avanza verso e se la prima al mondo però
Detto questo quindi
E lì c'è da fare un altro tema sempre parlando solo di tecnici che è interessante quello che vediamo in questo percorso che facciamo con emeriti
Tra l'altro noi per dirvi quello che facciamo perché interessato erano sviluppato una catena di scuole tecniche in America latina dipendente titolata Roberto Rocca
E siamo entrati sul meccanismo ed ex
Abbiamo comprato uno sull'otto di presenza del meccanismo e vestiti
Avrei mai chi l'insegnamento del Mossad istanza applicato blu col nostro vedere cosa si può fare da questo punto di vista né del nuovo cultura tecnico usano quindi siamo dentro questo processo di sul campo di innovare education temporalmente
Ecco
Lei le abbia arrivo soltanto alti più sette che io chiamo i ricercatori industriali ma anche in Italia quei tipi dipietristi che siano il ponte fra il mondo la ricerca
E il mondo della dell'innovazione e il mondo delle imprese
Ecco bisogna lavorare ti più duetti più Tretti più Cinquetti più sette e cercare di far sviluppare queste cose
Quindi più che concentrarsi sulle singole scherzo Surico io credo che il nostro grande teme questa differenza fra norme e attuazione drammatico drammatico perché siam parlando di milioni di persone che si occupano di tutti
Il mestiere più difficile fare il Presidente secondo me un nelle sedi più sofisticati al mondo se lo si fa bene il Rettore non parliamone
Quindi concentriamoci più che mai anche negli supporti che diamo nella ricerca se no descriveremmo i fini che si allontanano e i mezzi sono sempre meno capaci di raggiungere occorrono scuola più autonoma
Perché deve flessibilmente quello che ci chiedono i presìdi per questi libri sono fatti quei presidi migliori
Si chiedono più autonomia
Ci chiedono un Budget Perugia per aderirvi i tecnici che vengono insegnare citi ci chiede di potersi muovere in autonomia amministrativa molte cose che cerchiamo di andare in questa direzione quattrocento ore di alternanza ma per realizzarne veramente è un gap straordinari
Quindi l'Italia un colossale problema di mezzi non dice
Perché poi oggi stesso c'erano articoli se Fellini che diceva che il ragazzo che tra l'Erasmus italiano gli propongono di di di assumerlo perché flessibile giovane capace in gamba c'è una cultura diffusa di cui non ci vediamo
Quando parliamo dei Pisu dicevo prima Vittorio vero è che noi facciamo male mediamente nel pizza
Ma poi abbiamo la Lombardia che migliori via di dire di tutte le Regioni su svizzere comprese nel suo insieme cioè a pezzi siamo come sempre poi la la media italiana nella veglia difficile perché ha una media fa cose così diverso industrie così diverso
Ecco io credo che questo è un tema a me preoccupa questo il tema di olio di gomito se dovessi trasferito una lunga esperienza dedicata ai temi dell'education cioè
Cerchiamo di essere promotori del cambio vero misuriamoci sull'attuazione perché ci sono tantissimi studi sui fini
Pochissimi studi sui mezzi e noi siamo gente di mezzi come industriali e quindi dobbiamo concentrarci sui mezzi se non saremo in materia
Io and Education tempo arrestato l'il convegno che ho fatto con McKinsey con gli stessi problemi
Il problema circa nel dicembre due mila tredici e io mi auguro di non avere uno dopo l'altro bellissimi convegni mi fatti da bellissime multinazionali colte intelligenti che hanno avuto un effetto poi nella vita pratica di un Paese
Che non è quella che io mi aspetterei perché ci si aspetta una profonda cultura della Procura compreso della differenza che c'è da Paese a Paese per affrontare questi argomenti che sono molto locale
Grazie dottor
Direi che
Mi sembra le abbia messo puntato l'attenzione su un problema che riguarda un po'tutto il nostro Paese c'è la
La distanza fra la norma nella sua attuazione
In particolare un esempio punto quando si è parlato della riforma della scuola superiore e si era pensato di dare più autonomia il tredici è stato subito un'alzata di scudi abbastanza forte e undici è un'opposizione
Verso verso questo lo spostamento che in qualche modo poi annacquato
Dà la possibilità di di aumentare il potere decisioni alle degli autonomi riprese quindi sono d'accordo con l'alcol l'olio di gomito nefasta della voce dalla parola
Grazie a
A sito volevo ringraziare Tito perché ha fatto una presentazione diciamo molto molto a interessante
E a che può essere letta in molti modi ma quello che mi
Voglio leggere io attuali tante messaggio è che
L'Italia un Paese estremamente complesso eterogeneo a
Dove a
Stratificazione di meccanismi hanno reso non solo rigidi e a volte non comprensibile ma altamente efficiente tutto il sistema
Quando ci arrivo perpetrano parliamo di gioco da matching anziché il a merci non è soltanto una questione di
A
Occupazione ma anche questione di produttività cioè la la fatto di trovare il match giusto non è a se non trovo il match non lo occupo ma quando poi ai in azienda
A
Persone
Essa che
Si qualificano esattamente per quello che è il bisogno alto livello di produttività assolutamente diverso ma soprattutto il tuo incentivo ad investire sia come individuo che come società come impresa tra è tutto diverso allora
A me sembra che l'Italia sia un problema un Paese di estrema eterogeneità e di contraddizione non prima è menzionato alcuni alcune h dati velocemente ma penso che sia utile ribadirlo no a queste contraddizioni dove ai
Siamo secondo l'OCSE il settimo Paese come
A la diciamo le lavoratori
Sotto fra
Impiegati
Cioè con un livello di Schillaci che
Al di sopra delle proprie competenze e siamo al terzo al contrario no che stanno al di sopra delle foto competenze quindi abbiamo questi due estremi siamo siamo quasi tre prime in classifica
Nei due estremi di sotto e sopra qualifica
Tutto questo a in una in una in una realtà dove
Quando poi guardiamo le qualifiche sotto tutto tecniche scientifiche abbiamo inviato di di offerta dove le imprese non riescono a colmare quella segmento a di professionalità
Tecniche scientifiche sebbene abbiano i politecnici di Milano Torino che siano
Eccellente
A
L'altro a aspetto importanti secondo me
Molto molto importante su su questo a modello di mismatched eh non è soltanto conta
Da diciamo la qualità ma anche la quantità perché
Purtroppo sebbene l'introduzione della laurea breve abbia cambiato all'inizio però è stato quasi un blitz parlano nella aumento la percentuale dei nostri laureati rispetto al resto del mondo
Noi ancora
A siamo in ritardo
Se non è un'economia adesso non si può più dire disse non so bene dove siamo arrivati no e chi al Governo oggi se ne rende forse più conto
Ma rispetto al G di riferimento l'abbiamo una percentuale di laureati al di sotto della media in maniera consistente
è una e questo è
Diciamo così la punta dell'iceberg tutto il sistema educativo e formativo che non riesce secondo me a produrre abbastanza quantità e qualità
Perché senza abbastanza quantità e qualità trovare il Maci giusto poi diventa molto difficile
Ora
Nel panorama che ha tracciato a Tito c'è un altro aspetto di segmentazione secondo ma importantissimo per il mercato italiano che non è soltanto a
Questo diciamo fenomeno di un mercato
Dove prima tutori Tito poi si è inserito la flessibilità no variata c'è un terzo aspetto di
A eterogeneità che sono le nostre piccole imprese dopo tutto quando tu parli di SM di diritti di piccole e medie imprese in Italia
L'ottanta per cento dell'occupazione italiane viene lì e lì le regole del mercato il lavoro e sono ulteriormente diversa dove c'è tantissima flessibilità e poca trasparenza no e quindi
Diciamo subito molti dei ragionamenti che hai fatto Tito mi sembrano molto no delle medi e grandi aziende quella chiara contrapposizione novità
Mercato prima di rito poi inserimento demolita funziona molto bene ma diciamo un'altra ma aspetto di dualità che è quello della flessibilità e poca trasparenza del mercato delle
E questo riprende il nostro mercato assolutamente a molto più complicato con riflessi
Sulla
Sul mismatch adesso che deriva spesso da la volontà sia dell'individuo che dell'impresa di investire no a nella formazione dei propri lavoratori o in se stessi
Ora
Il cambiamento allora qui secondo me queste due flessibilità quella che c'è da sempre che sono le piccole aziende in maniera poco trasparente quella nuova derivata dei contratti
Da tempo determinato ha portato a entrambi portano
A una disincentivo all'investimento informazione che poi è quello che può colmare il mismatch no a tra domanda e offerta
Questo perché la secondo io giungere a un altro commento a quelli affatto ottimamente Tito cheta
L'incentivo a investire quando c'è mercato a quando c'è un contato a tempo determinato cade che adesso col gioco arrangio pacta questo nasce per speriamo sia stato diciamo a curato in maniera permanente
Ma
Quando io penso dal punto di vista dell'azienda che ragiona in termini di competitività no cerca
Se ai una
Se arrivi in un ambiente dove hai delle recita colto ampio aumenta a la tue guadagni e di competitività vengono soprattutto per la tua capacità di aumenta la produttività e quindi l'incentivo ad investire
Sia in tecnologia o a capitale fisico che in capitale umano
è molto grande quando ti si apre l'improvvida possibilità della flessibilità
Qui c'è un'altra diciamo valvola però mentale atto foto di vita corposità di costo sapendo che tu puoi avere quella percepita e quindi anche da quel punto di vista l'incentivo ad investire informazione
Tale
Non parliamo né poi per le piccole aziende per le piccole aziende no a il costo a
E la capacità di capire che il ritorno dell'investimento in formazione
è molto diverso e quindi
Anche lì nel settore delle piccole aziende
Penso che spesso si privilegi alla complicità sul costi piuttosto che quelli che ne derivano dalla
Dalla dalla dall'aumento di produttività
A cosa si può fare il nostro sistema ecco non sistema altamente eterogeneo come ricordava
Gianfelice a qualche minuto fa sia per risultati è chiaro che quando se noi poi penso che questo sia anche un po'nostro difetto no
Perché spesso ricordiamo giustamente la Bocconi politecnici no però ne abbiamo più di ottanta universitario e secondo me la eterogeneità e troppo larga no perché ci abbiamo delle eccellenze no ovviamente mondiali no e questo non lo può negare a nessuno
Però poiché quando si guardare i numeri macro no i numeri macro non si possono guardare solo il Governo numeri macro sono basati sulla media sulla mediana
Ed è quella che su cui noi dobbiamo sicuramente migliorare perché la nostra eterogeneità e troppo grande cioè rispetto a tre sistemi la mia esperienza negli anni guarda andò l'Italia resto del mondo perlomeno i Paesi con cui noi
Comprare abbiamo la capacità
E dobbiamo competere
Non è tanto sulla coda no sull'eccellenza non ci siamo no il problema è quanto noi siamo a nella media quindi noi abbiamo siamo molto più sottile no questa nostra capacità
Di
Portare
Tanti tanti numeri di media alta non l'eccellenza
La la
Diciamo anche qui a per concludere perché non so se no ci fermiamo la prima alla prima domanda no enti in particolare cosa fare secondo me quello che diceva Gianfelice giustissimo perché in parte a è avere dei sistemi dei sistemi che ti portino nei tipi di di Grieg tradizionali ma oggi come oggi il mondo
Non è più tradizionale quindi ha bisogno di un ventaglio di competenze
E di capacità di adattamento che prima non era non erano necessarie quindi le carriere diciamo sì accademiche sia poi nei primi anni di professione
Devono essere pensati in maniera molto molto diversa
E qui
La tua domanda un secondo sull'apprendistato su cui si è lavorato molto anche perché vediamo sistema tedesco è per definizione dove questa integrazione tra scuola lavoro è quello che sembra funzionare meglio è
Una parte assolutamente fondamentale no
A questo
Vuole dire fare capire sempre di più
Alle nostre imprese
Come sia
Diciamo efficiente per loro e costa effettiva no
Riuscirà integrarsi sempre di più con la mondo della formazione della del del del dell'istruzione e della accademico e come questo debba essere fatto in maniera sinergica allora anche qui secondo me la comprensione dei costi
Non è così ovvia e abbiamo un sistema
Soprattutto così ricco di piccole e medie aziende da questo discorso è difficile
Perché è molto più semplice farlo con le medio grandi che fanno con il tessuto nostro che sono le piccole aziende quindi
E a mente il contributo dell'associazione fondamentale come riuscire a strutturare il nostro sistema produttivo soprattutto di piccole aziende che comprenda
Questo meccanismo lo capisca che costa sette ed efficiente che si riesca interfacciare col mondo della formazione questa secondo me la grande sfida
Grazie
Teoria mi sembra se ne emerse
Molti spunti interessanti mi concentrerei su due il prima questo aspetto dietro c'è in Italia c'è appunto che abbiamo queste eccellenze
Universitari oppure eccellenza geografiche in termini di di
Formazione secondaria mite SPISAL della Lombardia a cui accennava il dottor Rocca ma la media
Non è così non è così eccelse appunto purtroppo la performances di un Paese non si determina solo sulla sull'eccellenza come diceva
Vittorio ma si determina anche
Sulla media e poi c'è molta eterogeneità anche nella nostra struttura produttiva e qui secondo sette di di di così di questioni che
Vorrei affrontare appunto il ruolo della domanda di competenza da parte dell'impresa
Come è già emerso in particolare in quello che diceva Vittorio qui sappiamo che anche qui c'è una grande eterogeneità in particolare il nostro sistema produttivo caratterizzato in modo
Preponderante rispetto a quello di altri Paesi industrializzati da imprese di piccole e medie dimensioni molto spesso a conduzione familiare e molto spesso chiuse rispetto
Ad apporti manageriali esterni quindi un po'restie a fare entrare competenze
Nelle sale di comando
E molto spesso gestite da imprenditori che loro stessi non hanno gradito
Istruzione è particolarmente alta quindi qui la domanda può essere cosa possiamo fare per far sì che queste imprese siano in grado comunque di apprezzare l'importanza delle competenze dei lavoratori siano in grado di capire
Diverso è competente diciamo diversi percorsi formativi che ho magari proveniente da diverse università come inserire queste competenze in azienda come farle crescere
Soprattutto punto in un mondo in cui in un Paese in cui
L'eterogeneità è grande il cui per cui magari avere un sistema produttivo che fatica a valutare le competenze diventa partito rammento problematico quando queste competenze sono molto eterogenei perché se le persone sanno valutare allora questo poi mette competizione mette pressione sulle università per innalzare il loro livello ma se da un punto di vista della domanda di competenze
Manca la capacità di valutare
Buona formazione rispetto a cattiva formazione manca poi un incentivo per far sì che il il il il sistema nel suo complesso aumenti la qualità quindi
Credo che una sfida importante
E far sì che la domanda di competenze da parte dei nostri impresa in particolare delle PMI a conduzione famigliare migliori e qui cosa possiamo fare
Primo è sempre difficile pensare di agire verso gli imprenditori in modo predicatori oltre annotazione hanno funzionato in sede di essere più bravo deve capire che i giovani sono in gamba non vero
Allora io partirei da questo presupposto noi veniamo
Da una colossale gelata
La gelata è stata descritta crisi economica direi più prolungamento del periodo di lavoro gelata del mercato del lavoro giovanile
Gelata per certi versi anche sulla produttività perché una delle domande che mi spesso mi pongo è quali profili giovanili sono adatti in questo mondo per cresce la produttività
Ed è quindi diventano domandati ecco è mia impressione che si stia aprendo una finestra perché questo è un modo dove noi stiamo assistendo una crisi italiana profondissima dove molti piccoli sono morti
Molti alcune morti inutili per il fatto finanziario che non sono riusciti a vivere perché è cambiato il sistema di finanziamento
Molte aziende che hanno avuto Noce capo tremendo che sperò si conquistano sui mercati esteri la quota di mercato non abbiamo degli ex possiamo dei sistemi industriali più importanti in Europa
Allora cosa sta succedendo da quello che ovvero queste imprese multinazionali tascabili che vivono nel mondo attenzione che hanno un'influenza sull'occupazione generale anche su tutti i propri fornitori perché hanno dei fornitori piccoli ma estremamente qualificati
A loro volta internazionalizzato quindi la catena delle risorse umane anche sul maneggiate quando si va sul quattro punto zero la rivoluzione digitale
Cioè o le impresa dei servizi vanno verso la la la pubblica amministrazione
Verso la rivoluzione digitale il web chi più che mai è adatto a gestire la rivoluzione digitale che profili giovani che nascono freschi internazionali quindi secondo me si apre
Una necessità di profili giovanili a cui non si risponde in un mondo che cambia
Anche le piccole e medie aziende industriali alloggi dei profili che stanno cambiata questo per quanto riguarda i profili innovativi di origine giovane per coprire l'evoluzione del sistema verso nuovi debiti
C'è poi invece il sistema di come nutrire profili più tradizionali
Io vi ricordo che i diplomi universitari fatti dal Politecnico trovavano occupazione che erano stati studia verrebbe prima ancora dell'ingegnere che giace trovano occupazione quindi quando dico che c'è un buco colossale
è un buco colossale dei giovani che dico ma io devo fare cinque anni ma non so se
Cioè a quel punto non sa neanche se ci sono loro persino il Politecnico perché
Il mondo è in questo ente drammatico regionale vetro azione che spinge e per di più arrivi anche a situazioni che rimetto solo per divertimento la dell'oggi non chiede più una laurea nell'assunzione ha deciso di cambiare il suo approccio perché
Cambia talmente il gliela Skin speciale essere laureato no no non è importante i mosti dicono che tutti presente RAI
Cont sette bolli dei migliori corsi vale nel mercato o non vale nel mercato una cosa del genere cioè di avere seguito i corsi di Boeri ho seguito invece alla Cattolica quello seguito quello questo sui miei timbri ti piaccio
Qui c'è un'enorme voluto il come i giovani oggi stanno entrando io devo dire la mia esperienza e che noi in Italia in questo momento visto che c'erano ma con un eccesso di offerta
Troviamo giovani in gambissima bravissimi disposti a viaggiare freschi qui era cosa un po'particolare quindi diciamo che serio chiedo le quando chiedono e multinazionali ma perché voi restate in Italia per le risorse umane mi rispondono così tutto
Cioè le risorse umane stranamente mentre giustamente affrontiamo perché già prova di massa c'è un problema di élite la nostra scuola secondo me nasce gentiliana mente continua ad essere una scuola che per produrrebbe una certa élite funziona
Perché io vedo avendo fondato lo stilista di medicina e interessante internazionale metà stranieri metà e internazionale la reazione degli studenti stranieri si ma voi ci fate studiare un volume spesso così
Di carattere teorico di Fisica dico da
Lasciamo le proprie risorse
Non siamo della gente
E all'inizio cioè uno sciocco dopo un po'quelli che passano questa specie di riprovarci dare prova basica
Dico noi riusciamo con delle competenze che fanno sì che abbiamo ristretti uniti allora perché noi apriamo poi il mercato mondiale con una serie di capacità assolutamente particolare che nascono da cose strane
Quindi l'affrontare questo problema secondo me fatto la cosa che è stato interessante la mia esperienza e che le imprese per dal peso dei ragazzi questo è l'esperienza a Parma
Mettendo ridetto l'ITS insieme a la la la la Lamborghini ed altre società che lavoravano messe insieme e gente che non aveva lavoro sono entrati in questo contesto i produttori hanno trovato tutti quelli che erano fuori mercato ha trovato tutti i lavori
Quindi si può fare quello che voglio dire il vero che c'è un mercato c'è un mistero anche in questo momento di domanda
Lavorando insieme l'unico punto che queste esperienze che dimostrano che c'è uno spazio giovane in gamba che rimangono fuori dal sistema ma sono i campi c'è uno spazio enorme
Riempito da pochissimo
Pochissimi innovazione da pochissima capacità di fare ricorso
E questo secondo me è il dramma italiana perché c'è un potenziale c'è un mondo che sta cambiando perché le imprese hanno sempre più bisogno anche di giovani che rappresento rimette in Piemonte Mino fattivo
Noi per circa lo dicevo per cercare studenti internazionali provvista di medicina nuova dove ce n'è uno due e nove abbiamo preso dei giovani digitali del che venivano da Pisa dalle milione estendono stati all'estero abbiam detto vai a caccia dei tuoi compagni
Che devono entrare nostri stabulari come Unicobas
Vai a cercare i tuoi Pierce nel mondo siamo diventati il quinto ospedali occidentale al mondo per l'accesso in guerre di difesa perché erano timori non capivamo qualche facevano
Quindi c'è tutto un mondo secondo Mediafin
Uno era greco ora
Quindi secondo me dobbiamo concentrarci moltissimo sul tema della statua insomma in tutte le nostre aziende non riusciamo
Cerchiamo di farlo le mettiamo insieme organizzando in modo che dialogano con università collettivamente perché tra piccoli lancia ma forse non sono il tempo non ci riesco
Quindi li aiutiamo solo fianco per l'innovazione ma certamente da un capire la clou cultura giovanile come può lavorare subito sulla sulla produttività e sull'innovazione quell'innovazione e che alle start-up sono tipiche situazioni da giorni
E quindi e fra altri molto del lavoro nel modo la sera start-up non dalle società dall'incumbent beni Kamel sono di tutti a razionalizzare
Quindi e tutto un mondo che va un po'capito ma bisogna uscire secondo me dai parametri di studio tradizionali e cercare di entrare aiutando il fenomeno perché io per esempio penso che si erano più dei premi ai migliori per allungare il gruppo
E cercare di fare delle cose
Tale che le scuole rientrano in gara noi oggi abbiamo tantissime scuole che presenta un'alternanza scuola va male mettiamo dei treni ad hoc Previti a scuole che si aprono per insegnare agli anziani la digitalizzazione ragazzi che tornano in auge scopro cosa vuol dire il segnale
Divertentissimo c'è una partecipazione fantastica i vecchietti felici i bidelli che si scrive cioè bisogna trovare il modo di analizzare il sistema della scuola dando competitor ecco sul tema dell'eguaglianza
Io ho sempre pensato che si è diffidente l'utilità dal lato delle delle nostre diversità io ho sempre sperato insomma impossibile agire troppo centralmente perché non ce la si fa in un sistema
E con incentivi che tu allunghi il gruppo di aiuti agli deve aiutare io ho sempre sperato delle ricerche che aumenta i fondi tipo e Nike spesi dall'altro domande in competizione per trovemmo gruppi di giovani come sopra i fondi europei
Allora i giovani vincono
Vivono in un ambiente trasparente M. dove si può vincere
E questo tira fuori le eccellenze se siamo in un ambiente in cui il Ministero della Salute ridistribuisce i vecchi amici da sempre ma e tutti voi cresce come noi facciamo solo cresce del venti per cento all'anno non lo state già raggiunto dieci volte uno che prevede ecco
Questa società un enorme bisogno di agli appelli
Quindi doveva uscire dall'accademismo dobbiamo capire come noi ci diamo una svegliata colossale per questa crisi ha veramente cambiato totalmente la posizione italiana e
Resta e non bisogna essere imitativi
è inutile pensare di essere uguale tedeschi cioè noi io almeno ingegnere in Germania so benissimo nei focus sulle corna la STET i tedeschi sono gli unici al mondo in cui l'assemblea di condominio fa un piano strategico lo rende sicura
Noi proviamoci
Quindi guai
A voler fare uno a uno le fa col sole le cose e guai perché non ce la facciamo tra noi abbiamo molte coi nostri step del suo stati pertanto imitati
E quando quando per un Consiglio distrazione composto anche da imprenditore che erano presidenti avrebbero Maggi espressi da aveva un assegno di premi a migliori segnali
Sempre al mondo dei rilievi dell'altro ieri non mai vissuto nel suo fino ad un Preside che ha persino il potere dei dati un premio ma se non torniamo lì alla flessibilità alle all'idea dell'innovazione
Allora sì che vedremo nasce in Italia una quantità di innovazione fantastiche se invece cerchiamo di essere troppo su tradizionale negli studi nell'applicazione insomma non andiamo da nessuna parte
Grazie
Ci sono tantissimi temi no e ci porterebbe lontano ma
Le stime stimoli Gianfelice son troppo ghiotti per anno non approfittarne no ora qui sopra ma ho visto che uno dei flussi no sui flussi sono d'accordissimo no a
Quello di una pianificazione strategica di come disegnare il nostro sistema educativo e formativo diciamo impossibile
E siamo destinate se lo facciamo a a perdere perché il mondo in questo momento è talmente in transizione nulla il fermo no anche prevedere dove andrà è impossibile quindi un disegno a
è secondo me non è la strategia giusta è quella più flessibili diamo tutto a a livello sia di scuole che diversità molta più libertà valore qui
Questo principio è giustissimo però
è anche detto ma qui ci vogliono gli incentivi da regole giuste perché poi tuteli verificare che il risultato lordo devi dare flessibilità
Ma alla fine Today ridire benissimo questa è la flessibilità troppo io devo giudicare
No e quindi deve introdurre delle iniezioni potentissime di cose tipo meritocrazia nel sistema che una parola paga però sappiamo cosa si intende
A di misurazioni ex-post di standardizzazione nelle misurazione e e quindi queste due compone flessibilità autonomia e quindi la capacità di direbbe quello avuto delle grandi idee no seguiamo no questo vuol dire la capacità però di dire in maniera trasparente obiettiva
No chi le ha fatte le cose giuste e chi le ha fatte sbagliate chi merita e chi non merita che seguiamo che non seguiamo allora
Questo è
Secondo me è quasi una rivoluzione più difficile che dire facciamo il grande piano strategico conoscendo l'Italia attenzione no è questo ma perché questo lo vuole dire nella tradizione più anglosassone flessibilità
E a
Per potere decisionale ha poi accountability in qualche modo no e quindi queste due componenti e allora questo secondo me sarebbe sistema veramente giusto in questo mondo di assoluta incertezza di dove non ci sono più i trend si stanno creando nuovi trend e né alla
Penso giusta modestia nel dire beh noi non siamo mai che non riusciremo più degli altri è capire dove si va no allora
Apriamo la competizione anche nel sistema educativo e formativo
E poi verifichiamo no
Ecco allora se questo si può fare questo sarei anch'io assolutamente dell'idea e convinto che sia la cosa giusta
Poi c'è e questo è esclude il flop il flusso da oggi in poi poi dobbiamo uno stock ma perché anche la domanda era ben abbiamo queste grandemente grande quantità di piccole imprese come facciamo no a renderle
Partecipi di questo processo di efficientamento di formazione di miglioramento della nostra forza per lavoro no
Allora qui
Io quando quando vedo da sempre vediamo le nostre
Grande quantità di piccole imprese con la grande ricchezza però rispetto ad altri Paesi anche qui c'è una specificità
Che
La mancanza di dinamismo relativa cioè
Mentre in altri Paesi la essere piccola impresa e molto spesso uno stadio nello sviluppo di transizione danno voi no la piccola impresa è un'esistenza un modo di essere no non un modo di crescere
E questo nella si aggiunge poi a che in molti casi il tipico imprenditore di una piccola impresa a un livello formativo educativo
Basso e in altri Paesi invece sulle piccole imprese sono le start-up giovani molto e prendono o muoiono o crescono da noi invece
No allora anche qui
è un problema culturale profondo perché
Se
Tu non vede la piccola impresa come un momento di crescita anche tutto il tuo diciamo riflessione chiamiamola strategica investire
In risorse ma che poi la piccola impresa soprattutto quello non c'è
E quindi anche l'attenzione sulla
Capitale umano cosa devo fare qual è il Magic Johnson documenti investo come lo modifica non c'è perché se la tua attenzione
La sopravvivenza in questa nicchia dovesse molto più attenzione alla diciamo la tattica del giorno per giorno di minimizzare i costi accettabili tosto che guardare lontano perché guarda lontano non è quello che ci interessano
Allora anche qui vuol dire un problema di cambiamento culturale e come diceva giustamente le prediche funzionano funziona i figli figuriamoci a agli imprenditori quindi però c'è
Il problema insomma e quindi penso che vi sia persino
La una mancanza che di capacità di analisi no perché capire esattamente
Ma qual è tipo dischi il di cui ho bisogno come si sta muovendo nel mondo anche il il mercato la nicchia in cui sono
Manca sia l'informazione no
Dove voi siete fondamentali sia la capacità di trasferire le menti di analisi allora lì come si farà analisi e come si trasferisce queste capacità alle piccole imprese
Una volta fatta un'analisi dove vanno bene o l'analisi cosa cosa faccio cosa faccio come faccio e anche qui
Diciamo che per lo meno la mia esperienza è ministro potrà confermare o meno no fondi ce ne sono diciamo anche a livello europeo o no e
E anche qui una mancanza di consapevolezza uno è
Avere la consapevolezza che ti devi porre la domanda cosa mi serve due una volta che so cosa mi serve che ci sono no Chiti può aiutare intermedi fondi ed in termini di competenza
E a questo punto il terzo è una volta che si riesce a fargli capire come si fa un'analisi che c'è chi può aiutare
Creare questo nuova cultura no in questo stock non il flusso dei giovani per questo lo sanno già di
Investire investire nel posto nel proprio capitale umano in un'ottica dinamica e anche qui però nostre regole del gioco sulle piccole imprese no
Queste stratificazione non rendono così ovvio perché ancora oggi sebbene Giobatta sia stato importante città questa separazione tra essere piccolo essere meglio essere grande ancora Cile
No
E allora a questa
A
Capacità di programmare con visione dove investo anche nella mia forza lavoro perché voglio no cambiare crescere questo un elemento secondo me ancora frenante da questo tipo nostro di complessità stratificazione
A della della della nostra società ed al nostro del nostro mondo produttivo
Ecco quindi
Ca
Dire che se vogliamo cambiare o per lo meno migliorare
L'aspetto
Della sia dello schifo match perché del matching nella nostra
Questo ottanta per cento nel nostro mercato del lavoro
è chiaro che dobbiamo lavorare sui flussi e questo è giustissimo
Ma dobbiamo preoccuparci anche dello stock quindi lo stocca e la cosa diciamo forse più difficile perché è un lavoro veramente di cambiamento culturale in cui devono essere partecipi sia mondo della società associata delle associazioni
Imprenditoriali sia secondo me il mondo caldo
Diciamo dell'istruzione educazione e formazione di cui anche questo nella città assoluta
Direi che siamo un po'in ritardo quindi un minuto per concludere sono emerse tantissimi spunti interessantissimi che ci aiuteranno anche nel proseguiamo
Della ricerca mi sembra se dovesse un po'riassumere quello che è stato letto mi sembra che il dottor Rocca dice
Gli imprenditori sono imprenditori e quindi dire dovete farla vostra parte dovete sono appunto sono è uno sforzo è un esercizio inutile
E poi si può invece lavorare sulla formazione e quindi su pensare un sistema di istruzione che lei direttamente sotto il controllo del potere politico anche se sappiamo con tutti i problemi poi di implementazione le resistenze eccetera
Che caratterizzano il nostro Paese d'altra parte Grilli diceva e comunque sia qualcosa forse dal punto di vista degli imprenditori anche si può fare si deve fare
Io credo che lì ci siano due aspetti uno di nuovo passa dalla formazione cioè quando io insegno mio corso di Antonio Scip I ragazzi cerco di dire
Le imprese vanno pensate per farle crescere non per essere una componente statica rimane
Fissa per farle crescere Ferrari per far sì che un certo punto diventano così buone che magari non siete più in grado di
Di diritti gestirle ma dovete aprirvi ad altri apporti
E e forse qui entra anche la finanza nel senso che in Italia tuttora
Cioè questo binomio impresa banca che tende attenere APPA così a la
Far sì che questa chiusura rimanga
Abbiamo bisogno di sviluppare la gamma finanziarie più dell'equity più all'incirca abita nel Private equity che sta succedendo in Italia
Perché queste istituzioni oltre a portare fondi tendono anche a portare competenze tendono anche
A rendere più sofisticata la gestione degli schizzi e quindi nel Borno poi nel nelle assunzioni potrebbero aiutare le imprese ad esprimere una domanda di competenza migliore
Ringrazio di nuovo i nostri relatori
Siccome siamo un po'in ritardo dobbiamo ridurre il coffee break riprendiamo fra
Diciamo
Sette minuti a meno venti ricominciamo
Mi sentite ok allora
Incominciamo siamo un po'in ritardo
Tanti
Pannelli con cose interessanti da dire dunque
E in tutto subito nel merito li presento molto rapidamente nell'ordine in cui prenderanno la parola
Il primo giro Stefano scambio presidente di Assolombarda
Presidente di Baugruppe per l'avvio del Mediterraneo per l'Europa
Orientale serena Sorrentino segretario nazionale
Per la CGIL Marcella Panucci direttore generale di Confindustria e Marco Leonardi Marco Leonardi del consigliere economico alla Presidenza del Consiglio
E a e forse avete nei programmi il nome di Tommaso Nannicini che per l'appunto che dopo che oggi ci sia
Dovuto andare Arco ma per il giovane come sottosegretario Marco Leonardi
Uno dei collaboratori stretti della squadra di consiglieri economici come
E anche Tommaso Nannicini
Che hanno
Passato uno
Dei pezzi di legislazione importanti di questo ultimo anno in particolare ciò Zacchia ne parleremo
Io sono Federico Fubini del Corriere
Entro subito nel merito per darle la parola ai nostri partecipanti abbiamo circa un anno di diciotto sacchi in vigore con il contratto a tutte le crescenti con le incentivazioni
Di tipo fiscale e contributivo alle assunzioni
Permanenti dobbiamo fare è sicuramente un primo bilancio di
Questo ma soprattutto e il mio invito è questo AIMPA nell'Est
Corso manca adesso un mercato del lavoro con meno distruzioni fra i tanti termine vocati mettere uno
Che e presenti tanti grafici che molti in questa sala conosceranno il fatto che l'Italia si accusi diversa la correlazione fra signor richiesta
Esce Moulin azione cosa vuol dire questo per esempio negli incentivi all'apprendimento perché io devo investire in anni di apprendimento se quello che guadagnano immediatamente dopo
Questo percorso distruzione non è sufficiente
A compensare in breve in un periodo che l'attivamente vere appunto il mio investimento in università per esempio
Partirei però sicuramente con il dottor scambio prego
Grazie
Buongiorno a tutti
Approfitto per ricollegarmi al pane precedente quindi per creare una liaison cercando di dare un contributo che credo che sia
Importantissimo rispetto
Alla alla presentazione lucida e chiara che ha fatto Presidente Boveri molto molto uno lucida appunto sui numeri sull'andamento statistico vero quello che è avvenuto noi in questi ultimi dieci anni voglio dire
è fondamentale ma allo stesso tempo collegandomi anche un po'al PAN precedente
Dei due relatori abbiam parlato del del dell'importanza voglio dire del nostro sistema educativo come si avvicinano al market al mondo del lavoro e come si deve avvicinare in maniera diversa al mondo del lavoro
Credo che un aspetto che emerso poco e vorrei portarlo proprio per la mia esperienza nel lavoro che faccio oggi sapete quanto importante oggi l'analisi dei big data si parla tanto di questo
Noi
Mandiamo al lavoro tre milioni e mezzo di persone all'anno né intervistiamo qualcosa come undici milioni e mezzo e li formiamo dodici milioni nel mondo
Quindi questo credo che rappresenti no un osservatorio importante per capire che sono stabilendo nel mondo in questo momento perché è tutto vero quello che vien detto è vero che c'è una forte biforcazione no
Nel mercato del lavoro mondiale poi l'Europa entriamo pagare un po'più in in dettaglio
Tra chi agli schizzi giusti oggi e chi non ce la e questo è una divaricazione che se andiamo a vedere gli ultimi cinque anni se amplificata a livello mondiale
Con ovviamente la creazione di tensioni sociali molto forti che dopo magari toccheremo quindi un tema dei Governi attuali e come ridurre queste tensioni oltre che a ridurre questo gap e questo è uno scenario importante
Ma se ci riportiamo un attimo l'Europa e andiamo a vedere cosa sta succedendo e portiamo dei numeri perché i numeri sono importanti abbiamo un aumento della ricerca selezione d'Europa di profili professionali nel due mila e quindici di oltre il trenta per cento
Spaventoso vedete c'è
Tantissima disoccupazione no tale Shorter già dall'altra parte il trentadue per cento in Europa
Delle aziende come diceva prima Rocca non trova i profili che cerca quindi è un paradosso no che dobbiamo cercare in qualche maniera di capire
Dall'altra parte queste queste questi questi skill se no che non vengono trovati se voi andate a fare un'analisi dei non eletti delle persone che non intervistiamo che noi forniamo sono soprattutto quelli che noi chiamiamo schieri sulle metà competenze
Sui Sox che il se è vero che la nostra diversità prepara delle buone persone soprattutto
In ingegneria soprattutto in in
In economia con la Bocconi siamo qui in Bocconi e una delle migliori università riconosciuta no nona nel ranking come diceva prima il Rettore mondiale
Ma se voi andate a vedere il tema è proprio sulle metta competenze oggi le aziende cercano persone di talento e il talento che cos'è perché è una parola molto Busatta il talento e competenza tecnica
è comportamento ed è
Metà competenza quindi viene io se tanti tipi e la parte delle attinti od è una parte oggi fondamentale noi stiamo lavorando nel mondo pensate e io sono preparato a Davos l'altro giorno ero con Vittorio Grilli no
E
Chiedono oggi di valutare attraverso assessment qual è il livello di metta competenze ad ogni lei ad est della propria organizzazione per poi
Definire dei percorsi formativi per lo sviluppo di questa meta competenze oggi la valutazione delle mete competenze conta il sessanta per cento in un colloquio di selezione e non vi sto dando i numeri a caso visto dato dei numeri statistici ufficiali
Quindi capite l'importanza di questo aspetto perché a questo venuto perché con l'evoluzione tecnologica
Rocca diceva prima digitalizzazione industria quattro punto zero oggi ci spostiamo da un mercato
Diciamo cliente centri converso un mercato molto più consumatore eccentrico c'è trasparenza dappertutto e quindi la necessità
Di lavorare molto di più sugli aspetti software ma anche l'interno delle aziende cambiamenti modelli organizzativi oggi vanno su logiche orizzontali
Noi scontiamo parlare di contratti e di e e di posto di lavoro
Che è una cosa ragazzi soprattutto per i giovani che non esiste più non esisterà tanto meno nei prossimi cinque dieci anni con l'evoluzione e rapidità di come stanno cambiando le cose c'è oggi si parla di ruolo perché in azienda si lavora per progetti
E quindi progetti richiedono competenze che sono quelle del problem solving che sono quelle
Del lavorare in gruppo che sono quelle di leadership che sono quelli dell'intelligenza cognitiva sono tutte queste competenze che hanno la valutazione importantissima
Nell'ambito dalla definizione dalla capacità di incide Reno su quello che l'ambito con cui sta lavorando all'interno Della Torre alta
Quindi capite che questo è un aspetto fondamentale che cambia completamente il paradigma
Che abbiamo fino ad oggi valutato e cambia completamente il concetto tra quello che dice che
Lavoro del tempo determinato lavoro a tempo indeterminato
Che non vuol dire nulla capite veramente vuol dire molto poco perché
Altra cifra il lavoro flessibile in Europa e dopo che Boeri magari dice qualcosa sta crescendo due cifre in tutti i Paesi europei
Due cifre
No
E pensate che di questo crescita a due cifre
E mi scusi come definisce lavoro flessibile sto parlando della del lavoro prodotto dalle agenzie per il lavoro quindi la forma flessibile festività buona tutelata magari dopo entriamo nel dettaglio di cosa voglio dire c'è un lavoro che rispetta le le logico contrattuali previste e a tutte istituti tutte le fattispecie previste dal contratto di lavoro più l'aspetto formativo ma dopo ci arrivo
Quindi vuol dire che si aumenta la flessibilità tra in maniera così importante a doppia cifra e il quarantasei per cento delle persone in Europa
Che utilizzano contratti flessibili lo fanno per scelta propri attenzione quindi non è indotta dal mercato del lavoro vuol dire che qualcosa sta cambiando anche nel modo in cui noi affrontiamo un lavoro e affrontiamo il nostro ruolo Vargas
Capite qui questo è un aspetto importante che vorrei darvi come concetto di come sta cambiando il il il modo in cui lavoriamo il modo in cui viviamo
E il e questo è e determinante credo che sia importante venendo all'Italia
E alla domanda l'aspetto del del Giobatta e sicuramente come diceva Fitto prima credo un passo avanti importantissimo che abbiamo fatto nel nostro Paese
Un passo avanti perché comunque dare la possibilità di ieri di di di rendere permanente
Un'occupazione attraverso un percorso progressivo e legando legato come diceva prima il sito questo percorso progressivo prevedere una sera sì indenni certa chiara che garantisce un costo certo all'impresa questo garantisce flessibilità l'impresa
E allo stesso tempo permette un percorso di sviluppo formativo per il lavoratore dall'altra parte Giobatta omologato dato prima affatto un passo avanti secondo me è straordinario che è poco
Spiegato che quello del passaggio
Sulla sicurezza dei lavoratori
Che quello di passare da politiche passive a politiche attive del lavoratore
Adesso puoi pagare con Lonardi dopo anziché un più nel dettaglio sul tema delle politiche attive su quale
Voglio dire al di là del disegno decreti attuativi adesso dobbiamo mettere in atto c'è
C'è stato qualcosa
Si è avviato questo processo ma ovviamente Fogliato ma è un passaggio culturale fondamentale
Per cui mi ricollego al discorso di prima la persona che entra nel mercato del lavoro la persona che esce dal mercato del lavoro la persona che è disoccupata ha bisogno di un continuo supporto nel corso del periodo
Lavorativo che solo la politica attiva attraverso servizi efficienti può fornire questa persona per rimanere
è un proiettore quindi impiegabile continuamente perché la velocità in cui avvengono le cose oggi e tremenda e quindi tutti noi a qualunque livello credetemi io studio di giorni
E credo che lo facciano molti dei dei dei dei dei miei colleghi c'è bisogno di continuo sull'ordine di impegnarsi continuamente a studiare di essere sempre adeguati
Per poter stare al passo con quello che è il cambiamento quindi questa difficoltà oggi che abbiamo è una difficoltà che è dovuta soprattutto questo fenomeno
La velocità con cui avvengono le cose no la difficoltà comunque di sistemi didattici formativi di sviluppare questa parte di veto competenze perché sulla parte la riforma gentiliana i principi che diceva prima Rocca
è vero noi siamo tra i più bravi la cultura classica alla cultura che ti aiuta a sviluppare anche un approccio di un certo tipo fondamentale ma non ti sviluppa levetta competenze
L'invito a competenze dello sviluppo non materie come l'imprenditorialità
L'economia che sono materie che nella scuola secondaria fanno parte del patrimonio didattico di Paesi come Germania Paesi come l'Olanda Paesi come il Belgio ma non Paesi come l'Italia
Capite possono
Completare l'intero
Va bene io insieme sarà così a sua
Scusate perché volevo vorrei chiedere serena Sorrentino
Una ecco che impressione le false pareti mette competenze in questi termini
Questa valutazione ghiaccio sacche venuto fuori
E soprattutto del del nuovi sistemi di collocamento
Sì intanto buongiorno e grazie dell'invito
Ovviamente noi diamo un giudizio radicalmente diverso degli effetti del job Satta non è un mistero
Valutiamo anche dopo un anno qual è l'andamento reale del mercato del lavoro sulla base di dati comparati che ci danno alcune indicazioni ora
Indipendentemente dal giudizio che noi possiamo aver dato sulla qualità regolativa dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato e anche sulla nuova disciplina dei licenziamenti quello che occorre poi verificare
Per poter potenziare anche attraverso immagino
La contrattazione collettiva elementi che in qualche modo corregga non quelle che ancora oggi noi verifichiamo essere alcune storture del mercato del lavoro chiaramente un po'di analisi ne abbiamo l'abbiamo anche fatto a questo primo anno
Ci consegna una sperimentazione del nuovo contratto a tempo indeterminato che confermo alcune tendenze del mercato del lavoro che come noi sosteniamo da tempo
Sono
Indipendenti dai sistemi di regolazione i sistemi di regolazione posso modificare
La qualità
Del rapporto di lavoro e della prestazione lavorativa ma non la quantità
Basta vedere il dato che non siamo sostanzialmente un Paese in cui la media dell'occupazione stazionaria la media della disoccupazione stazionare anche se vediamo un piccolo décalage
E però abbiamo uno aumenta invece del tasso di inattività siamo uno dei Paesi europei che ha il tasso di inattività più alto il trentacinque virgola sette per cento
Questo in virtù anche di una stortura introdotta dalla legislazione tecnicamente il fatto di non dover più certificare lo stato di disoccupazione
Quando non si ha diritto ad accedere al sussidio chiaramente abbassa la quantità di Lino dei disoccupati dichiarati diventano inattivi
Ma al di là di questo tema rimane
Per noi che rappresentiamo pendente le istanze dei lavoratori e abbiamo la funzione di rappresentanza sociale
L'interrogativo di come proviamo a stabilizzare quella quota di occupazione anche a una maggiore qualità nonché a una maggiore protezione nelle dinamiche lavorative anche che abbia una maggiore protezione esterne alle dinamiche del mercato del lavoro
Perché immaginare che in una carriera lavorativa che si allunga sempre di più anche in virtù dell'allungamento dell'aspettativa previdenziale
Una persona non solo non abbia mai bisogno di aggiornare le proprie competenze ma svolga lo stesso lavoro nella stessa mansione per oltre quarant'anni
E non soltanto qualcosa di impensabile ma forse anche di non auspicabile quindi questo tema il tema di cui si è discusso prima quello anche che ci porta
A fare una nostra analisi anche degli effetti del già usata
Può essere oggetto di attenzioni anche per le parti sociali su come orientare anche nuove relazioni industriali che sostengano appunto
L'incrocio dell'esigenza di produrre innovazione nel sistema produttivo italiano di accompagnare questa innovazione con nuove relazioni industriali
Che rafforzino la contrattazione in modo che la contrattazione Ardenzi
Degli elementi d'innovazione che in qualche modo equilibri no il rapporto tra interessa l'utile dell'impresa e anche
Diritti e tutele
Relative alla prestazione lavorativa e terzo che si pongono l'obiettivo di costruire sistemi dinamici del mercato del lavoro ma anche del sistema della produzione che utilizzino
Un doppio binario politiche attive nuove politiche attive
E non non è vero che non abbiamo mai sperimentato sistemi di politiche attive nel nostro Paese ma abbiamo un grande consolidato di politiche attive che sono quelle
Quasi esclusivamente gestite dalla bilateralità contrattuale i fondi interprofessionali hanno avuto un ruolo in questo Paese la formazione continua per i lavoratori ha avuto un ruolo in questo Paese
Il problema è che quella formazione continua è stata sto legata a volte indipendente o a volte sovrapposta
A quella quota di politiche attive gestite dal sistema regionale mai sia integrato con un sistema dell'apprendimento permanente non devo spiegarlo io ma abilità competenze conoscenze sono tre concetti diversi
Il mercato del lavoro del futuro se deve seguire i cambiamenti e l'innovazione
Tecnologica applicata la produzione ha bisogno di persone che acquisiscano sempre di più
Capacità di aggiornare le proprie abilità capacità di aggiornare le proprie competenze capacità di acquisire nuova conoscenza per cui
Dal nostro punto di vista uno dei limiti forse
Che intravediamo anche nella regolazione del mercato del lavoro non soltanto il giorno esatto mi permetto di dire che anche le riforme che mi hanno preceduto
Negli anni precedenti la legge novantadue fino a riferire decreti due sette sei hanno mantenuto sempre separato
Il sistema dell'apprendimento permanente con il sistema della formazione continua dei lavoratori e le politiche attive
Quindi è vero noi abbiamo una debolezza strutturale sull'investimento complessivo che il Paese fa rispetto al tema giornalmente competenze dei lavoratori vorrei dire anche una cosa sulla
Questione che è stata sollevata prima del rapporto tra differenze salariali anzianità della popolazione lavorativa anche perché è stato un tema che
è stato toccato prima
Noi abbiamo
Bisogno di fare un'analisi dettagliata e attenta di quelle che sono state le dinamiche salariali in questi anni
Correlate anche le difficoltà che registriamo non soltanto nella fluidificazione del mercato del lavoro rapporto tra tasso di sostituzione frazione più giovanile meno giovane nel mondo del lavoro
Ma anche dico che effetti ha avuto lenire alla dinamica della produttività rispetto anche alla qualificazione dei lavoratori perché sono
Argomenti molto correlati tra di loro dal novantatré in poi noi abbiamo cambiato il sistema di indicizzazione dei salari
Oggi sterilizzare dalle componenti in più attive le dinamiche salariali comporta sempre di più che noi dobbiamo immaginare nuovi indicatori
In questi anni la crescita dei salari si è poggiata su un combinato disposto per garantire il recupero del potere degli acquisti che poggiava su un mix di automatismi
L'anzianità
E
Un mix che comunque andava combinato con gli incrementi determinati o determinabili dal tasso di produttività
è chiaro che se è una delle due componenti staziona rimane come fenomeno che determina quasi esclusivamente la crescita dei salari quella gli automatismi
Ma oggi mettere in discussione questo meccanismo ha un senso se noi lavoriamo e concorriamo per fare contare il tasso di produttività per far aumentare il tasso di produttività oltre che lavorare sulle competenze i lavoratori aggiornare
La contrattazione collettiva rendere le relazioni industriali in grado di cogliere la sfida dell'innovazione
Anche modificando la struttura contrattuale
Abbiamo bisogno però di alcuni fattori di contesto che cambiano anche le dinamiche con le quali si può incrementare la produttività prima di tutto ad esempio gli investimenti complessivi in ricerca e sviluppo
Se guardiamo al contributo degli investimenti che sono stati dati ricerca e sviluppo del sistema pubblico vediamo che età novantacinque ad oggi il tasso di investimenti ricerca e sviluppo è dello zero virgola due per cento imposta azionario
Dello zero diciannove nel due mila e quindici il contributo maggiore all'innovazione ricerca e sviluppo viene dal privato che passa dallo zero virgola cinque allo zero settantadue
Eppure in Europa c'è una correlazione molto più stretta non tanto tra
Tasso di temporaneità e strutturalità dei rapporti di lavoro e andamenti della produttività Malta tasso
Di innovazione e di investimenti ricerca e sviluppo nel sistema d'impresa con là la crescita della produttività e anche la costruzione delle dinamiche salariali quindi noi avremmo bisogno
Anche per garantire
Una tenuta sociale
Di iniziare a discutere forse non tanto osservando quelli che sono le componenti fisse delle dinamiche salariali
Ma di come costruiamo componenti variabili del salario e che hanno a che fare con appunto quegli elementi di innovazione di valorizzazione delle professionalità
Dei lavoratori di cui anche noi come organizzazione sindacale sentiamo molto il bisogno
E che però devono corrispondere al fatto che il sistema di impresa raccoglie insieme a noi la sfida di cambiamenti organizzativi sostanziali che riguardano appunto l'organizzazione del lavoro che riguardano la tipologia di investimenti
Che riguardano anche il fatto che ci deve essere un decisore pubblico che sceglie di fare una politica di investimenti industriali
Che sostiene un largo processo di innovazione abbiamo sei milioni di imprese in Italia sappiamo tutti che cinque milioni e passa di impresa e sono micro impresa
è difficile immaginare che
Da sole riescano a promuovere non soltanto
Capacità di internazionalizzazione come spesso sentiamo ricordare
Ma anche capacità di innovazione dei processi prima qualcuno ha fatto riferimento all'abbassamento della catena del valore nell'attività produttiva direttamente collegato alla polarizzazione delle competenze nel mercato del lavoro abbiamo mercato del lavoro nel nostro Paese
E anche perché
Uno
Possiamo dire che c'è stata una lieve incremento Anita dei contratti a tempo indeterminato dovuto dalle zone combinato disposto dell'esonero contributivo con il job sa però in parte perché i contratti a tempo indeterminato crescono fino a marzo quando c'era solo l'esonero contributivo e non le tutele crescenti e crescono un altro po'
A dicembre ma nel periodo che va da marzo a dicembre il contratti a tempo indeterminato hanno avuto una sostanziale stabilità
L'incremento vero che noi registriamo e sulla somministrazione il contratto a tempo determinato che continuano a essere due terzi dei nuovi rapporti attivati nel mercato nel mercato del lavoro sono
Quasi tutti i contratti temporanei hanno oltretutto di questo settanta per cento il trenta per cento ha una durata inferiore a una settimana quindi c'è qualcosa che proprio non funziona indipendentemente dalla qualità regolativo del mercato del lavoro e che forse attiene proprio al bisogno di costruire una politica industriale
Che sostenga da un lato la capacità dell'impresa di prevedere a lungo periodo la possibilità di incrementare l'occupazione dall'altro che ci aiuti anche a qualificare a riqualificare l'occupazione che è nel mercato del lavoro quindi
Se in generale possiamo vedere minima limite di
Fondo del job esatta e questo
Che si è continuato sulla strada bella ulteriore manutenzione regolazione dei rapporti di lavoro
Si è introdotto qualche misura di maggiore consolidamento di un sistema di politiche attive però ancora una volta si è affrontato il tema della riforma del mercato del lavoro senza guardare alle politiche di contesto complessivo
Da un lato
Un disegno di politica del lavoro che poggia se su una politica industriale come del resto il Governo aveva annunciato all'inizio dall'altro
Una politica regolativa del mercato del lavoro che non cammina insieme invece a una riqualificazione generale del sistema dell'apprendimento compie permanente in tutte le sue componenti
Il sistema di istruzione la formazione continua dei lavoratori la formazione gestito dalle Regioni
Marcella Panucci
Sono appena stati sollevati molti temi interessanti Corte nel fuori puro uno che poi lei la domanda che serve
No
No non è una domanda se è vero no non è una domanda fece però quando
è stato fatto riferimento a quella quota fuori da ogni proporzione nel confronto europeo di impresa fino al nove dipendenti
Questo sì sicuramente spiega il basso il livello di ricerca e sviluppo almeno formale almeno misurabile ma poi alla fine sono fattori che contano
Se se dovessi pensare al ha un legame fra questo basso livello di ricerca il mancato del lavoro sono le soglie in particolare a quindici dipendenti che tutto sommato rimangono adesso eventualmente sentiremo dopo domandi
Più se ne parla stamattina più sembra che la dimensione media di impresa
E
Forse più importante di qualunque legge noi possiamo scrivere sul mercato del lavoro però la legge non è intervenuto su questo aspetto chiave
Palese
Grazie Federico Barham mi hai posto un tema difficilissimo nel senso che da decenni che se ne discute in realtà la dimensione media dell'impresa non ha avuto dei cambiamenti sostanziali nel corso degli anni
Però c'è una diversa consapevolezza anche culturale che si sta affermando e questo dato di fatto permettimi soltanto un inciso
Il nostro Centro studi lo scorso anno ha presentato un paper sulla tasso di innovazione realizzato nelle imprese italiane riguarda le imprese manifatturiere però
Un dato molto rilevante che nelle nostre le nostre imprese imprese italiane sono seconde nell'innovazione di prodotto in molti settori industriali soltanto alla Germania
E addirittura sono prime in alcuni settori specifici nell'innovazione di processo quindi vuol dire che l'industria italiana
è un'industria innovativa ma ovviamente questo non vuol dire che bada bene così Saspi molto ancora andrà fatto
La dimensione di impresa è un problema sotto diversi profili ed viene appunto da una cultura radicata nel nostro sistema industriale che va modificate va modificato attraverso anche politiche di contesto e su questo permettetemi di dissentire rispetto alla prima dissi ma illustrazione che ha fatto serena Sorrentino anche molto ampia
Sulla diciamo qualità delle politiche di contesto che stanno diciamo su cui si sta lavorando in questa fase particolare della nostra storia e che stanno portando alcune riforme importanti
Perché non vorrei adesso uscire dal tema del giorno però quando parliamo di riforme istituzionali quando parliamo di riforma della pubblica amministrazione di riforma del mercato del lavoro di riforma fiscale
E anche di riforme che riguardano la scuola parliamo di politiche di contesto importanti che sono finalizzate a far riacquistare al nostro sistema competitività
è a farla questa re di conseguenza anche alle nostre imprese perché una parte diciamo dell'AST produttività stagnante del nostro sistema
Introiti giudizi caratterizza purtroppo il nostro sistema imprenditoriale viene anche da diciamo una carente competitività del sistema generale italiani
Quindi questo è un fattore importante che probabilmente porterà ad un miglioramento della produttività però ci sono anche altri fattori che sono stati tutti citati via citati Tito nel suo intervento di stamattina che attengono
Alle dinamiche salariali sicuramente è questo un tema su cui insomma perché checché attiene primi fra tutti hanno i parti sociali su cui dobbiamo
Profondamente interrogarci perché il modello attuale evidentemente non è in grado di cambiare le dinamiche della produttività dal momento che
Negli ultimi venti anni diciamo il gap rispetto agli altri Paesi e soprattutto non c'era un'altra un'altra domanda viceministro pochi il tema della contrattazione da portare di più possibile vicino alle aziende
è qualcosa che ha visto se se di questo tanto ci diamo del tu anche pubblicamente fa riflettere
Se di questo che stai parlando con credo sia stata spesso negli anni
Molto tiepido su questo quello sta cambiando l'atteggiamento perché il di fondo per la la possiamo abusiva o hanno inciso negli ultimi almeno negli ultimi otto anni sicuramente no nel senso continuo se è stata molto determinata sul tema della contrattazione di secondo livello è tutta una serie di accordi che sono stati firmati con i sindacati a partire da quello di giugno due mila dieci e poi l'accordo sulla rappresentanza
Miravano proprio il più possibile apportare la contrattazione all'a livello in cui la produttività e misurabile quindi livello aziendale
E se bisogna fare uno sforzo ulteriore importante però è uno sforzo secondo me necessitata in questa fase se vogliamo veramente invertire
Ad una
Le dinamiche della produttività nel nostro Paese però è evidente che la produttività non dipenda soltanto dalla tema retributivo che ne costituisce una conferma componente importante perché è chiaro che se tu stabilisci dei meccanismi di incentivo
A a lavorare meglio e di più che guardano alla retribuzione primi fra tutti è chiaro che il lavoratore darà di più nella propria attività lavorativa
Però la la produttività dipende dalla formazione dei lavoratori allora anche qui è stato affrontato a più riprese la questione dimensionale dell'impresa ha una rilevanza fondamentale
Io vorrei citarvi dei dati non vorrei annoiarvi però secondo me sono rilevanti perché nelle imprese tra dieci diciannove addetti
Poco meno della metà quindi
Quarantanove virgola tre per cento ha svolto attività formative per i dipendenti quindi ne rimane un'altra metà che non fa formazione per i propri dipendenti e questo chiaramente ha un impatto sulla produttività
Questo è il lato negativo mentre nelle imprese di maggiori dimensioni quelle con oltre duecentocinquanta in tetti la formazione di da a
O meglio circa il novanta per cento delle imprese con più di duecentocinquanta detti fa attività di formazione
Per i propri dipendenti
Però se il lato negativo e che soltanto la metà delle piccole e medie imprese fa attività di formazione e l'atto positiva che questo sta radicalmente cambiando nel corso degli anni perché nel due mila cinque erano il venticinque per cento
Nel e venti anni fa erano meno del nove per cento quindi c'è un lavoro che si sta facendo e che sta migliorando la situazione ovviamente non ci possiamo fermare qui non possiamo pensare che il messaggio il sistema delle piccole e medie imprese non faccio attività di formazione
E c'è un divario territoriale sulle attività formative che tesa perché è evidente che nel nord più impresa all'attività di formazione per i propri dipendenti meno nel centro-sud
E c'è diciamo un dato che riguarda la crisi cioè fino al due mila undici l'attività formativa è stata crescente quindi sono stati sempre maggiori investimenti delle imprese in attività di formazione parliamo prevalentemente di formazione on the job
Dal due mila undici in poi purtroppo questo trend si è fermato e questo a causa della crisi in primo luogo quindi dell'assottigliarsi dei bilanci delle imprese ma anche a causa del fatto che è c'era una manodopera formata che si trovava sul mercato del lavoro e che veniva ovviamente età attività di ristrutturazioni di imprese che mettevano sul mercato del lavoro
A laboratori appunto che non ho perso il lavoro non pensi che i l'inchiesta della formazione sia anche una funzione della natura del contratto
Celebrazione del principio appuntamento che si allora su questo devo dire ho una visione diversa rispetto a Serena nel senso che io penso che il job batte
Migliorando la composizione delle forme contrattuali all'interno del mercato del lavoro e quindi creando un incentivo regolamentare
Senza tener conto dell'incentivo economico che prima o poi finirà a
Diciamo porta lentamente ad assumere lavoratori preferibilmente lavoratori a tempo indeterminato i dati dell'INPS mostrano che c'è stato oggettivamente
Un miglioramento in questo senso perché parlano dice più di cinquecento mila contratti a tempo indeterminato attivati a fronte di una riduzione di contratti a tempo indeterminato di questi
Quasi quattrocento mila trecentottantotto mila ma qui Tito potrà correggermi se sbaglio sono trasformazioni però un dato significativo perché migliora la qualità
Del contratto quindi della forma di impiego del lavoratore e chiaramente l'impresa e più incentivata ad investire in formazione su un lavoratore con la prospettiva diciamo di lavoro di lungo periodo
Tra l'altro e qui c'è un dato invece qualitativo e non puramente quantitativo che viene da un'indagine che abbiamo fatto che fatto il nostro Centro studi
A sulla alla nostra indagine sul lavoro che riguarda soltanto le imprese associate a Confindustria sono circa centocinquanta mila
Che dà dei dati importanti noi abbiamo interrogato le nostre imprese chiedendo loro
Quale sarebbe stata la loro attitudine ma rispetto alle assunzioni nel due mila quindici quindi dopo introduzione del contratto a tutte le crescenti è degli incentivi decontribuzione
E nonostante diciamo la ripartenza economica fosse avvenuta da poco perché insomma eravamo all'inizio appunto febbraio marzo aprile due mila quindici il dato interessante che quasi due imprese su cinque quindi il trentanove per cento del campione
Della nostra ricerca aveva già effettuato assunzioni a tempo indeterminato o prevedeva di farne nel corso del due mila quindici
La gran parte il sessantadue per cento di queste imprese dichiarava che lo faceva anche grazie alla nuova regolamentazione e grazie agli incentivi diretti di decontribuzione
E quindi questo è un dato sicuramente rilevante perché dimostra che c'è una sensibilità e una reattività del sistema imprenditoriale rispetto alle politiche pubbliche che vengono diciamo messe in campo
A in determinati ambiti quindi questo ci lascia diciamo ben sperare rispetto alla reattività del nostro sistema è rispetto
Agli effetti che questa riforma potrà avere è ovvio che il contratto a tutte le crescenti è una singola componente di una riforma ben più ampia
E ben più importante perché tiene anche ad una riorganizzazione delle istituzioni che presiedono al funzionamento del mercato del lavoro
E Sandra qui attuata quindi il tema che evocava il presidente Rocca nel suo intervento ce la facciamo le norme ma guardiamo che le norme vengano attuate implementate e soprattutto che funzionino quindi una parte di monitoraggio che spesso manca
Nella verifica delle politiche pubbliche in questo caso è quanto mai necessaria perché va verificato non soltanto il numero che cambia ma anche la qualità di quello che cambia quindi c'è tutto una parte della riforma del mercato del lavoro
Che parte ora che guarda alle istituzioni a nuovi strumenti e politiche attive politica passive che quindi cambierà proprio le dinamiche del mercato del lavoro a cui noi siamo estremamente interessati
Grazie ma grandi
No posso chiede di parlare a nome del Governo non avrebbe senso che non è non è la sede però invece ci può che chiedere se come economista ritieni che un Governo
Il Governo in questo caso possa avere un coro in quella transizione verso contratti che riflettano più direttamente la produttività
Verso l'alto verso il basso nelle diverse realtà territoriali nelle diverse realtà di in termini di parità di potere d'acquisto in questo Paese sono molto diverse ovviamente
E
Proporrei al papa aggiunge un'altra cosa fra gli spunti che sono fuori giochi SUAP scritta la legge è partito un nuovo modello contrattuale
Quello che non è ancora partito a pieno regime che dovrebbe partire sono le politiche attive di accompagnamento perché inserito degli all'innovazione il dubbio
E che
Qualunque Governo italiano visto la lo stato del dell'Amministrazione in parte
Può scrivere le leggi che funzionano bene quando passa la legge perché l'innovazione e infine tessuto dell'economia che non bastano quando poi questa innovazione va tradotta in atti concreti giù per i ricavi
Dunque sequestrato impressione per quanto riguarda le politiche attive
Risponde l'economista da policy maker ampi
Un anno a questa parte
Credo che la cosa più importante da dire eco che
Il già usata non si ferma
Contratto tra decrescenti cioè da economista io
Se non posso che essere d'accordo non basta cambiare le regole sul licenziamento tanto per essere chiari per indurre maggiore occupazione questo nessun economista serio ma neanche nessun policy maker serio
Potrebbe sostenerlo
Infatti già usata non è questo non è solo questo
Un'ambizione molto più grande
La parte sul tutte le crescenti e quella già stata attuata adesso discutiamo degli affetti la parte sur la riforma degli ammortizzatori sociali e della cassa integrazione è già stata attuata
Ma ci sono tanti altri pezzi che sono necessarie a far restare in piedi il tavolo
Insomma non è una riforma fatta di una gamba sola è fatta di diversa età
In particolare uno l'hai citato tu le politiche attive sono ancora da costruire perché diversamente da tutte le crescenti non basta cambiare una legge diversamente dagli ammortizzatori sociali non basta metterci più soldi e cambiare qualche regola le politiche attive
Corrono sulle gambe delle Regioni dei centri di impiego delle agenzie private quindi è un lavoro più lungo
Non basta ancora
Un pezzo l'abbiamo visto ieri in Consiglio dei Ministri la parte già usate del lavoro autonomo a parte centrale di tutto il giorno esatta
è chiaro che che cosa serve a mettere in piedi un tutte le crescenti nuovo rapporto uno a contratto a tempo determinato e basta serva a nulla il già usata
Quello che dice sostanzialmente in Italia si è creato un'ambiguità tra lavoro dipendente e lavoro autonomo che non va bene non fa bene la produttività non fa bene i giovani che si trovano imbrigliati in contratti che non sanno spione anche più bene che cosa sono del cosa comportano quali sono i diritti
E i doveri e neanche i salari sappiamo quali sono
Allora comportiamoci da Paese europeo distinguiamo chiaramente lavoro tipo dipendente
Che preferibilmente deve essere a tempo indeterminato infatti facciamo tutte le crescenti
E poi sospendiamo lavoro autonomo che ha una sua precisa dignità ed anche una sua potenzialità molto importante all'economia di oggi cioè non sfugge a nessuno che c'è un declino
Del lavoro a tipo di tipo dipendente questo non vuol dire che loro di tipo dipendente o debba essere garantito e preferibilmente deve essere a tempo indeterminato
E quindi con la parte sul gioco Satta autonomo abbiamo messo in piedi un'altra pezzo un'altra gamba fondamentale di questa riforma
Cioè se tu sei autonomo vero e magari se è un giovane e ai
Un volume d'affari molto basso
Da oggi da registrabilità del del l'ultima legge stabilita quale del primo di gennaio dieta oggi da quando passerà entrerà in vigore del già usata per gli autonomi tue tutta una serie di tutele maggiori
Beh innanzitutto c'è la parte sul il regime dei minimi che importa ovviamente molto a chi fa un lavoro autonomo che è stata reso strutturare un regime dei minimi fiscale molto favorevole e chi ha
Un reddito inferiore un volume d'affari inferiore a trenta mila euro stata bloccata dall'aumento dell'aliquota contributiva pensionistica
E con il provvedimento di ieri sono state introdotte molte nuove tutele sia contro le clausole abusive del contratto quindi nel contratto sia
Nel mercato cioè prendere più produttivo un lavoratore autonomo
Di devi fare dedurre di poi fare addirittura integralmente le spese di formazione delle spese di ricollocazione qui quando fai la riforma delle politiche attive non può essere Napoli come le politiche attive solo per il lavoro dipendente è chiaro che sento ai sei milioni di partite IVA in Italia a vario titolo ovviamente c'è qualcuno che non ha nessuna bisogna collocazione però ci sono molti giovani che magari pensa di cambiare posti di lavoro e hanno bisogno
E non ce ne siamo un po'sempre dimenticati si può anche dire SPÖ confessare
Adesso invece le spese di ricollocazione possono essere dedotte anche dei lavoratori autonomi la maternità malattia ci sono tutta una serie di interventi per ampliare le tutele anche con loro troppa ramo che oggi più di ieri è un lavoratore autonomo
Vero cioè potenzialmente è più facile individuare se c'è un lavoratore autonomo vero perché perché abbiamo eliminato i contratti a progetto
Perché abbiamo detto che le partite IVA se sono etero dirette nei tempi nei luoghi di lavoro automaticamente sono da considerarsi lavoro dipendente vedete che non ci fermiamo a contratto tutte le crescenti se è dovuto all'articolo diciotto se dovute alle esenzioni contributive quello è stato il primo pezzo il pezzo probabilmente fondamentale per dare avvio tutto un processo di riforma questo processo di riforma
Non si ferma neanche qui e per cose che ho detto
Un altro pezzo fondamentale per cambiare integralmente mercato del lavoro in Italia è
Il discorso su rappresentanza contrattazioni modelli contrattuali dove il Governo
Non può entrare radicalmente però sicuramente come in tanti altri Governi tanti altri Paesi Tanzi così tutti i Paesi
L'Europa del mondo può dire la sua soprattutto in un momento in cui c'è obiettivamente una difficoltà le parti sociali di accordarsi ma anche
Non per colpa delle parti sociali ma anche perché c'è un quadro macroeconomico di inflazione zero e sfido chiunque a rinnovare i contratti nazionali con inflazione zero
Con dei aumenti salariali soddisfacenti siccome siamo tutti
Convinti che ci vogliono aumenti salariali soddisfacenti anche per rilanciare l'economia
Che probabilmente ci vorrà anche
Una qualche forma di intervento la più rispettoso possibile però anche questo SUNAS gli strumenti diciamo tutte le forme voglio una risposta da internet o alle se
Perché non voglio parlare non parlo talora convinta con l'OPAS penso io
Ovviamente tutte queste cose ne abbiamo parlato che vi ho detto anche abbiamo fatto molte più cose di cui quelli cui abbiamo discusso e quelle che sono anche entrate nel senso comune cioè il mercato del lavoro si cambiasse tutto chi contratti
Non soltanto contratto a tempo determinato anche quello autonomo
Se cambi le politiche attive di cui non ho ancora parlato tra non molto tempo se tanti gli ammortizzatori sociali se cambia anche sistemi contrattazione solo allora puoi dire che ritagliata ambiato radicalmente il modo in cui affronta
E c'è tutta la parte la formazione della scuola che ovviamente sono collegate però ci pone di cui abbiamo parlato anche prima
Ha parlato Rocca parlato
Grilli ma ci portano ovviamente è tutto lo stesso campo quindi capite che già usate non è che si conclude qui se la intendiamo più ampiamente Vantiniano più ampiamente
Oggi ci occupiamo di tante cose come è giusto che sia sulla presentazione attuazione con le abbiamo sempre detto e continuiamo a dire
E continueremo a dire e continueremo a studiare contenere ma incontrare continueremo a valutare quali sono le possibilità che
La prima scelta era che si mettessero d'accordo parti sociali se non si mettono d'accordo ovviamente gli strumenti del Governo non sono sono quelli che ci hanno tutti sguarniti d'Europa e del mondo non è che sono dei
Strumenti particolare
Quindi c'era sita al salario minimo c'è la possibilità
Di intervenire in qualche modo su il numero dei contratti nazionali come si fanno come si fanno ma
Non c'è una decisione c'è soltanto la constatazione del fatto che mi interessa è proprio di rilanciare la produttività
Siccome nessuno crede che con un contratto tutele crescenti tu aumenti automaticamente magicamente la produttività un intervento sulla contrattazione come si fissano i salari
Parti sociali sono sono le prime a doverlo fare il Governo è il primo a doverci anche pensare nel caso abbia come c'era un progetto di aumentare la produttività in tutto il Paese
Poiché abbiamo veramente cinque minuti io vorrei chiedere
E e di termine sono usciti molti
Vorrei chiedervi una pillola per uno però non riesco a trattenni dall'accusa di
Chiede a prima Paola
Lei ha parlato lo spiega in Europa mi piacerebbe sentire da sull'Italia
Grazie taxi
Dato sull'Italia non è molto differenze se vuole un numero siamo al ventotto per cento rispetto al trentadue euro per io quindi non risolveremo quindi è sotto pub perché
Parlare di medie e la media del pollo nel senso che abbiamo i Paesi dell'Est che vanno oltre il cinquanta per cento quindi capisce però tra i più alti dei Paesi più sviluppati quindi abbiamo un problema effettivo dischi gap che si ricollega a quello che dicevamo prima
E ancora una volta il tema forse qui siamo d'accordo
Anche con le con le parti sociali il tema perché non è una questione di soldi che mancano nel sistema e proprio un tema di riorganizzazione del della formazione in maniera efficace riorientare andò la
Su gli schizzi che oggi sono necessari quindi questo il punto fondamentale
Mandateci
No no e siamo d'accordo se il Governo da attuazione all'articolo trentanove garantisce l'efficacia generale dei contratti lo abbiamo sempre detto la legge lo auspichiamo però direi ma queste ma se non lo condividiamo anche con Confindustria ma i compiti e le abbiamo già fatti
Perché se ci si chiede una riforma del modello contrattuale che decentra sempre di più competenza in particolar modo sulla valorizzazione delle carriere delle professionalità e anche la valorizzazione la produttività a livello decentrato lo ricordava prima
Direttore Panucci l'abbiamo già fatto nell'accordo del ventotto giugno e lo stiamo traducendo dei contratti riusciamo a sottoscrivere con qualche difficoltà
E se rispondiamo di darci delle regole che vanno verso la diminuzione del numero dei contratti e anche una maggiore efficacia della contrattazione
Anche su quello noi abbiamo costruito un testo su democrazia e rappresentanza che è in vigore che stiamo attuando anche spostando questo io lo voglio dire perché credo che sia un valore per tutti e
Titolarità dalle organizzazioni sindacali e datoriali alle rappresentanze sindacali proprio perché questo processo di decentramento delle responsabilità come strumento di valorizzazione della produttività
è una scelta che abbiamo compiuto insieme qual è l'assenza del Governo e pensiamo che vada garantita l'autonomia collettiva delle parti
Noi accordi li facciamo
Non sempre hanno una loro efficacia non sempre dipende da noi però io immagino che se il Governo si muove nella traduzione Dini quello che le parti stanno già sperimentando e che inizia a dimostrare di avere qualche effetto in termini di efficacia di certo non siamo contrari
Marcella Panucci ovviamente tranne lasciami salario minimo
Il tema è questo medico dopo il dibattito sulle banche su un conto
Si sta parlando di eccesso di no forme non sempre dal due mila undici
E non si è fatto niente si sta parlando di aggregazione fra popolari da non so o o di superamento del modello popolare da da due decenni ci siamo arrivati ancora non abbiamo visto delegazioni fossero siamo un Paese di una lentezza impressionante
Che poi alla fine quando facciamo le cose ci rendiamo conto che intanto il mondo è andato avanti
Non c'è questo rischio anche su questo aspetto del mercato del lavoro
Purtroppo c'è tra l'altro io ricordo che
Per era il novembre novembre due mila dodici mi pare quanto prova fermò a firmare un accordo sulla produttività sotto il Governo Monti per un sindacato non firmo quindi
Ne parliamo da tanto tempo però purtroppo evidentemente non c'è sempre una volontà convergente di tutti di andare su modelli più moderne di contrattazione
E devo dire che non mi pare ci sia neanche oggi però insomma tutto può cambiare poi al mondo io mi auguro che è che ci si renda conto che questa dinamica va invertita che dobbiamo veramente lavorare per rendere l'Italia anche sotto questo profilo diciamo al passo degli altri Paesi più avanzati
Ma scusi un attimo ti sei fatto l'idea che c'è questa volta fra parti sociali di non farvi intervenire erro devi invocare ma
Preferisco rispondere sulle politiche attive
Già questa è una risposta
Non non è che noi valutiamo istruiamo la pratica
Io e proponiamo ma poi ovviamente la politica che decide come normale che sia quindi le parti sociali non so se hanno fatto proprio tutti i compiti
Continueranno a parlare conteremo parlare contraria muova valutare
Su invece davvero sulle politiche attive che aveva creato domanda che
Su cui non ho risposto
Quella è una partita necessaria ma molto difficile
Necessità perché
Si scontra con
La difficoltà tipiche italiane ci fanno scoprire che è più difficile
Una volta che detti inserisci per Pubblica amministrazione italiana tutti i livelli le difficoltà si moltiplicano immediatamente perché
è una difficoltà enorme a far funzionare i centri di impiego che diventano comunque un terminale necessariamente importante se vuoi far funzionare la condizionalità
Abbiamo una difficoltà enorme a trovare un accordo con le Regioni perché ogni Regione gelosa del suo modello di politiche attive quale continuare sulla strada anche certo punto di vista anche ragione visto il punto Titti pistola difficoltà
A creare modelli all'omogenee visto dalla anche il tempo che ci vuole per creare modelli omogenei e quindi è ovvio che le Regioni sono gelose anche perché necessariamente se da un giorno all'altro gli impone un sistema diverso non fanno più niente
Per esempio l'i punti principali su cui ci stiamo già muovendo e dovremmo muoverci sicuramente molte più in fretta
Sono la costruzione del sistema informativo unico perlomeno sul assegno di ricollocazione che dovrebbe diventare la politica nazionale di ricollocazione che è un punto centrale del laschi tra una perché uno dell'articolo avete Giorgia
E quindi e il finanziamento di questo assegno di collocazione a cui le Regioni necessariamente devono collaborare
Il funzionamento proprio informatico pratico l'infrastrutturazione in termini della il Centro impiego non essere almeno in grado io di fare la parte amministrativa in molti casi
Non lo sono ancora
Quelli che sono già più pronti tutti sono agenzie private che che sono pronte e meno male che non lo sono da questo punto di vista non sono però in tutte le regioni italiane e quindi questo è un problema anche questo molto serio nel senso che sito costruisce un sistema in cui ai un sistema di ricollocazione che si impernia su una collaborazione pubblico-privato
In cui tutti possono fare tutti finché finché ce la fanno però chiaramente
è necessario anche
L'aiuto di professionisti di questi professionisti devono lavorare di poter lavorare su tutte le regioni italiane mentre
Oggi sono concentrate in pochissime Regioni dove non ci sono cofani nomine religione volevo chiedere anche scambio ma il
Le agenzie del lavoro lavorano presso prevalentemente Lombardia Veneto
Le regioni centrali al sud Peraro diverse ragioni lavorano molto poco sbaglio no in realtà siamo allora
è vero che c'è una presenza in inferiore nel sud ma sono due mila cinquecento
Sportelli in tutta Italia e forse la regione dove ce n'è un numero limitato e la Calabria tutto il resto è coperto senza nessun problema quindi è l'alta questo non credo che sia il tema di fu do della della
Noi chiediamo a Marcella Panucci tasso di disoccupazione della flautista redivivo Valencia ma vi ringrazio veramente molto perché è stato interessante per il candore con cui avete
Parlato adesso Stefania genuini ministro
Cinque
Buongiorno a tutti a tutte
Molte grazie all'amico Andrea Sironi è
JP Morgan per l'invito
Inizialmente confessiamo allora
Presentare introdurre i lavori di questa mattinata intensa dedicata al lancio di un'iniziativa molto bella tra Bocconi
E JP Morgan a con un titolo che dirò subito riflette un segmento importante della vicenda del nostro Governo
A questo punto più che un intervento strutturato e
Stiamo sganciato dei temi che avete affrontato direi per l'analisi in termini esaustivi stamattina cercherò di reagire dal mio punto di vista che
Naturalmente quello di un ministro che fa parte di un Governo che ha
Sostanzialmente cercato da subito di rispondere a due che quesiti che stanno alla base anche del titolo del mia scherza turche Initiative
Quali competenze servono quale modello educativo serve non solo per creare alimentare occupazione ma per rendere
Cittadini adulti adeguati ad un modello di società che
A cambiamenti drammaticamente rapidi non solo da questa parte del mondo ma in un contesto internazionale
Globale
E quali regole del mondo del lavoro quale tipo di mercato e di tipologia di contratti di lavoro e nel nostro Paese invece
Sono funzionali a far sì che questa prima caratteristica che tutti a vario titolo avete subito
Sottolineato che europea oltre che italiana cioè il mismatch tra ciò che si impara ciò che serve per essere
Lavoratori
Che trovano un'occupazione qualificata riguarda le competenze acquisite ma anche laboratori soddisfatti del proprio ruolo nella società non dimentichiamo
Mi permetto di dire questa dimensione
Umana che poi il capitale sociale che poi è capitale culturale
E e quindi come
Cercare di attuare un'agenda di Governo
Mi permetto di dire se non per la prima volta raramente almeno nel nostro Paese concepita in maniera orizzontale e trasversale tra diversi dicasteri
In questo senso mi permetto io è chiaro parlerò sostanzialmente delle mie competenze e del lavoro che è stato fatto e di quello che c'è da fare nel campo delle di hockey Jean ma
I due provvedimenti che in questi due anni sono stati
Discussi in Parlamento diventati legge dello Stato e adesso indifferenti fasi per tempi diversi che li caratterizzano in fase attuativa cioè job zattere buona scuola legge centosette
Fanno parte di un disegno unitario fanno parte di un disegno omogeneo proprio perché
La convinzione di fondo
Che abbiamo anche personalmente otto e che per ricoprire restituire competitività al nostro Paese intesa non solo come grandezza quantitativa ma intesa anche e soprattutto nella sua dimensione qualitativa
Si deve necessariamente partire non solo dalla revisione di ciò che sta alla fine
Il processo di formazione e di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro ma dall'inizio patto dal vero inizio e cioè dall'inizio della formazione dal mondo della scuola
E
Il primo punto su cui ci siamo interrogati
Quale tipo di modello educativo
Abbiamo
E quale tipo di modello educativo è necessario costruire se sono necessarie se fossero necessarie discorso ovviamente risale a due anni fa modifiche miglioramenti integrazioni
Noi abbiamo sostanzialmente nel nostro Paese
Una realtà
Che
Tecnicamente
Per chi si occupa di education si definisce noleggi based
Non dico nulla di nuovo in questa sede in un modello basato sulla conoscenza un modello basato sostanzialmente su una trasmissione di un sapere teorico
Che ha costruito l'avete riconosciuto più o meno tutti una tradizione che anche oggi ci viene riconosciuta come un valore specifico
Un tratto direi culturale e formativo che fa sì che i laureati italiani a vario titolo in Italia e nel resto del mondo possano dimostrare la qualità del processo formativo che hanno avuto
C'è un tratto gentiliana sono d'accordo con il Presidente Rocca in questa tradizione c'è un tratto gentiliana cioè una riforma agli inizi del secolo scorso che
Aveva concepito un modello di scuola sostanzialmente rigidamente
Rigidamente orientato alla distinzione tra la preparazione di una élite i licei e la preparazione di una classe diciamo di laboratori specializzati che accompagnasse il processo di industrializzazione
E un modello di scuola volutamente
Più rigido che oggi non è più adeguata non società che non è più rigida ma che richiede quei criteri di flessibilità di darmi dinamicità che la scuola per prima deve non sono rispecchiare ma deve addirittura generale
Quindi
La convinzione che si dovesse cambiare qualcosa è
Stata subito incida forte voi avete fatto un'analisi che mi esime da rientrare anche
Nei punti specifici di quello che è necessario per il raccordo migliore tra formazione nel mondo del lavoro ma è partita anche dalla consapevolezza del valore di questa specificità un valore guardate che non è dimostrato stante solo
Mi congratulo con bocconi per
L'avanzamento Lerner ranking internazionale da le ottime università che abbiamo alcune senz'altro
Competitiva a livello internazionale non è stato dimostrato
Da quanto anche oggi si commenta su i dati dei nostri studenti Erasmus degli studenti in mobilità ma è dato anche da evidenze esterne che sono recente recentissima
Lamborghini
A
Investito
In Emilia-Romagna in un bellissimo progetto di formazione di alternanza ormai alcuni anni fa e l'ha fatto non solo perché li trovo un contesto produttivo particolarmente
Adeguato ma l'ha fatto perché trova due scuole due istituti tecnici il Valeriani il la l'Aldini Valeriani Belluzzi che garantiscono una competenza adeguata e per i ragazzi che poi entrano in questo particolare Progetto
Ma in maniera ancora più se volete sconcertante per per alcuni almeno
Ecco le Cisco stanno scegliendo Alitalia stanno scegliendo l'Italia parlo di alcol voi a cui avete avuto Tim Cook qui a inaugurare l'anno accademico pochi mesi fa avete sentito dalla sua viva voce l'opinione il punto di vista che ha sulla formazione
Nel nostro Paese sul
Qualità del lavoro che viene svolto solo in questa Università
Hanno scelto ha scelto l'Italia ha scelto Napoli ha scelto una particolare sede una sede che il sud e una serie di quell'area nella frammentazione nelle eterogeneità che avete sottolineato
Sicuramente non appartiene alla parte diciamo con dati più positivi e che porta l'Italia verso
Il i Paesi europeo in più avanzati
Mi ha colpito nella conversazione che ho avuto il piacere di avere Contin comunque qualche giorno fa a Roma quando il passato a salutare alcuni membri del Governo il Presidente del Consiglio sentire
L'impressione anche se volete più
Immediata di quale sentimento avesse prodotto questa scelta
L'ha detto coi alla stampa io sintetizzo
Il tema che qui il il l'unico orizzonte l'un l'unico limite e l'unico orizzonte limitato è il cielo il tema che l'Italia un Paese in cui si preferisce la qualità la quantità anche per ragioni dimensionali ma anche per il tipo di tradizione che abbiamo
è sicuramente un elemento che ci deve far riflettere da un elemento che deve rientrare poi nella
Rivalutazione di questa specificità del nostro modello educativo e delle condizioni che questo modello educativo produce
Però i dati che sono i dati di partenza anche dell'iniziativa Bocconi
JP Morgan che sono i dati che costringono ogni giorno ciascuno di noi a fare i conti con una realtà difficile per molti dei giovani che escono dalle università italiane oppure dalle scuole superiori caso Bocconi e nobilmente nella fascia
Diciamo felice nell'aria Felix ed i novantaquattro per cento di occupabilità ma il dato medio italiano decisamente molto più basso
Non possono essere trascurati quindi abbiamo dei punti di debolezza che ci sono ben chiari li riassumo molto sinteticamente una disoccupazione incide giovanile una scarsa occupabilità dei nostri laureati con tassi
Di
Diplomati e laureati e diplomati nel settore terziario decisamente insufficiente rispetto al fabbisogno e rispetto alla comparazione internazionale abbiamo soprattutto
Fino almeno a quest'anno accademico una
Decremento costante di iscrizioni nelle università italiane quella che in varie occasioni è stata ed è definita come un'emorragia di studenti e quindi di talenti e quindi di potenziali intelligenze che vengano impiegate
Nella società futura e non solo nel mondo del lavoro
Abbiamo poi un tema che riguarda più strutturalmente il sistema universitario un indebolimento della
Della struttura dell'architettura portante delle università cioè
Un meno venti per cento circa di professori ordinari negli ultimi cinque anni significa
Privare le università
Di quello strumento che naturalmente la ricerca di base coordinata ad alto livello e quindi la possibilità di continuare destre generatori di pensiero critico di competenza
E allora
Il lavoro del Governo è partito con un'agenda che prevede due mosse
Una
Quasi compiuta l'altra
Sì avvia in questi giorni essendo questa
Una fase diciamo di secondo di secondo tempo della legislatura che
Ci porterà a completare
Io credo nell'arco di due anni il disegno che alla base la volontà di riformare il modello educativo senza stravolgere questi tratti di specificità che sono un elemento di valore riconosciuto ma che al tempo stesso
Hanno bisogno di una modernizzazione
Siamo partiti dalla scuola per i motivi che ho cercato di riassumere siamo partiti dalla scuola perché effettivamente la base strutturale della possibilità di rilanciare
Un una società
E abbiamo fatto due cose tra le altre
Che mi sembrano importanti che non ho sentito citare oggi perché non c'era bisogno ovviamente che fossero sottolineate nel dettaglio ma che dal mio punto di vista sono veramente
Punti che potranno costituire una rivoluzione nella formazione e
Nei risultati nella formazione dei ragazzi che entrano oggi quest'anno precisamente
Nella scuola italiana e di tutti coloro che sono
In corso di studio in questi anni
Il Piano nazionale della scuola digitale che non è semplicemente uno strumento di
Corredo infrastrutturale della scuola italiana non è semplicemente anche se fosse solo questa sarebbe una cosa fondamentale riconoscere il diritto a internet per tutte
Le diciamo i nostri ventiduemila istituti scolastici sparsi nel Paese
Ma è soprattutto la creazione di ambienti didattici adeguati ad un nuovo paradigma educativo
E soprattutto
La possibilità di formare insegnanti che siano adeguati a questo nuovo paradigma educativo
Vorrei ricordare che senza la formazione degli insegnanti non si arriva certamente al cambiamento del modello non serviva a nessun tipo ti possibile variazione delle conoscenze delle competenze acquisite
E infine
Una possibilità di dare a quel noleggi based model che ci viene riconosciuto come
Una
Base fondamentale e di partenza per
Lo sviluppo di
Di nuovi di nuovi modelli di nuovi diciamo
Contesti anche non solo educativi ma anche
Imprenditoriali di dare un modello che sia anche legato a competenze e sia anche quindi schizzi dei ministeri e non solo
Quello che la riforma gentiliana ci ha lasciato
Il secondo punto un punto
Credo molto molto più vicino anche i temi che abbiamo discusso oggi è quello dell'alternanza scuola lavoro un'alternanza si badi che
Non vuole e non deve scimmiottare o
Riprodurre in Italia quello che hanno fatto altri Paesi che hanno fatto altri Paesi da moltissimi anni la Germania a su tutto questi strumenti
Direi almeno venticinque anni fa le fa Bush sulle sono un esempio chiaro di questa di questa tradizione ma
Un'alternanza che vuole sostanzialmente indicare la strada della
Del collegamento stretto strutturato permanente all'interno del curriculum e gli studenti tra
La parte teorica e la parte pratica
Scusa ma ho
Se
No Consob
Poi
No
No no no va
Presidente
Il comma otto
Espresso
Sì nominato quale magari scusate
Credo che sia un
Sintomo prodromico di un'influenza
Che trascinò da qualche giorno
Torno un attimo al tema dell'alternanza perché
Sì sì sì anche trenta
Nonché nelle possa utilmente
Spero
Per dire che
Lo schema italiano chiamiamolo così perché di questo vorrei che si potesse cominciare a parlare
Quando la fase attuativa l'ha ricordato il presidente Rocca ma anche altri relatori prima
Diventerà una realtà consolidate e
Non nascondiamoci ci vorrà almeno un triennio non solo per questo capitolo ma per tutti i capitoli della legge previsti dalla legge
è una
Volutamente un modello italiano questo che cosa significa che presuppone
Il mondo produttivo che avete descritto fatto non solo di piccolissime e media impresa
Fatto anche di un contesto territoriali molto differenziato ma soprattutto presuppone
Quell'idea di dinamismo necessaria dei sistemi educativi che dobbiamo cominciare a pensare oggi perché sia un risultato domani
Quindi
Se i tedeschi per dirla in sintesi
Al ragioniere informazione o allo studente di contabilità ed economia parlo della scuola ovviamente
Immaginano rigidamente un'alternanza in una banca che poi diventerà verosimilmente per i migliori di questi studenti lo sbocco per studi universitari di tipo economico quindi
La filiera diciamo di formazione è prevista in maniera netta ed è precoce l'orientamento alla scelta farò i ragionieri e quindi poi l'economista oppure farò
Un'altra cosa nella vita il meccanico va a fare la la la l'alternanza allo stage in un'azienda e poi da lì
Se sceglie studi universitari fatto una facoltà necessariamente di tipo ingegneristico comunque collegato a questo tipo di studi il nostro modello che tiene conto delle caratteristiche che ho prima ha cercato di sintetizzare
Ha invece la voluta flessibilità
Perché riguarda tutti gli studenti liceali e studenti degli istituti tecnici e professionali e perché non dà un indirizzo esclusivo
Di di destinazione
Dell'alternanza credendo che l'alternanza sia non un avviamento al lavoro ma l'opportunità di creare quel timore King atti civile di cui parlava soprattutto
Il direttore di Assolavoro scambio
Perché richiediamo che l'alternanza sia soprattutto quella opportunità per gli studenti se precocemente inserite strutturalmente inserite a partire dalla scuola
Per entrare in una logica di collaborazione e di gestione del sistema delle relazioni che non c'è disciplina
Dottrina che possa insegnare
Perché l'alternanza riteniamo che sia lo strumento più efficace per un orientamento quello sì molto precoce che aiuti gli studenti in quella difficile bussola nella scelta del della sede del del del percorso di studio universitario
Che nel nostro Paese se dovessi dirvi è uno dei punti più deboli è uno dei punti più carenti di politiche strutturali ed è uno dei punti su cui questa legge nel corso del tempo darà i migliori risultati
Perché se uno studente capisce precocemente qual è il proprio talento a livello di scuola superiore
Se riesce a intuire qual è l'esperienza anche lavorativa strutturata all'interno del curriculum che potrà diventare
Il modo migliore la sede migliore per sviluppare questo tipo di talento
Credetemi avremo
Un problema molto minore di dispersione non solo scolastica nella scuola superiore ma avremo un problema molto minore di scelta universitaria che non sempre orientata
Da una motivazione forte e consapevole di una scelta universitaria parlo dei dati eclatanti di medicina che fa sì che ogni anno
In Italia un terzo delle potenziali matricole abbia una vocazione
Potenzialmente prima della selezione attraverso il teste verso distrutti di medicina per fare un esempio molto noto
E diminuirà anche questo elemento che parte nella scuola ma che si rifletterà sulla maggiore incisività dei corsi universitari
Il tasso di
Mobilità dei primi anni di studi non lo vedete Andrea in questa Università perché l'università che seleziona gli studenti in accesso e perché l'università che comunque presuppone già
Almeno nella stragrande maggioranza dei casi un orientamento molto forte e motivato ma il blocco delle Facoltà umanistiche ha un tasso di mobilità nel corso del primo anno che supera in molti casi il venticinque per cento che è un dato impressionante
E che è il dato che poi aumenta la percentuale dei fuori corso l'allungamento del corso di studi e quindi tutta una serie di
Diciamo patologie del sistema universitario che si curano a partire dalla scuola
Quindi Piano nazionale scuola digitale inteso come modifica di un paradigma educativo che non è solo infrastruttura ma è soprattutto infrastruttura didattica e formazione degli insegnanti che sta alla base di questa possibilità
Alternanza scuola lavoro come anche qui modello italiano e non mutuato
Da altri Paesi in maniera
Mimetica che non produrrebbe risultati attesi e che non avrebbe diciamo nemmeno quella potenzialità di dare un dinamismo al sistema sono due
Specifici punti all'interno della legge sulla scuola che chiaramente vanno attuati ore in maniera
Estensiva su tutto il territorio nazionale vista la sfida
Lo dico anche rappresentanti di Confindustria nel far sì che non solo la scuola
Autonomamente valorizzando il ruolo dei dirigenti scolastici l'abbiamo fatto credo in maniera esplicita e anche con relazioni che vi sono note di non almeno inizialmente
Di non unanime consenso lo dico con l'eufemismo
Che non solo alle scuole in autonomia e corresponsabilità declino questo punto sistematicamente ma che anche il mondo produttivo capisca che questa è un'opportunità straordinaria per vitalizzare e innovare lo stesso mondo dell'impresa e sia che si tratti di una grande azienda sia che si tratti
Di un'azienda diciamo di medie o piccole dimensioni che poi il novanta per cento del panorama nazionale
Questa è una prima fase quindi di un lavoro
Che
Vi pregherei di considerare già fatto ecco quello che mi ha colpito lo dico con molta sincerità stamattina e che
Le sollecitazioni che sono state fatte al Governo e che rientrano un po'sostanzialmente in questa prima parte delle
Delle attività di
Di riforma e di modifica del sistema educativo sono sollecitazioni che sono state accolte
Dall'inizio che ormai sono legge dello Stato
E che diventeranno si questo sono molto d'accordo ed accolgo anche
L'accorato appello diventeranno strumenti veramente incisivi e di modifica radicale del sistema per quei punti di cui in cui ha bisogno di essere modificato assolvesse l'attuazione sarà
Puntuale diffusa e sistematica ecco il mettere a sistema i processi questo sì è un po'il punto d difficoltà che molto spesso non solo in questo Paese
Credo le leggi incontrano con ostacoli che sono resistenze anche inerziali non sempre resistenze volute diciamo
E su questo noi stiamo lavorando con una rete diffusa
Attraverso gli uffici scolastici regionali attraverso gli strumenti che insomma una Direzione centrale del mondo della scuola che ricordo i numeri perché sono sempre i numeri da tener presente nel nostro Paese
Riguarda un milione circa tra discriminanti di ruolo con il nuovo piano assunzionale siamo arrivati ottocento mila e comunque il mondo
Dei dei gli amministrativi che sono comunque coinvolti in questi processi sempre di più
E nove milioni di studenti voi capite che
Il lavoro di cattivo capillare diffusione di questi punti di cambiamento radicale che riguardano anche l'organizzazione del sistema è un lavoro di lungo termine
Ed è un lavoro che richiede un grande impegno non solo attuativo sul piano dei decreti ma anche sul piano della realizzazione dei processi
Un ultimo punto ed è
Quella che dicevo prima definire la seconda mossa
Quella che ci aspetta da ora in poi e mi rivolgo soprattutto al mondo accademico è di
Immaginare questo processo di integrazione tra
Competenze e metà competenze come sono state definite che
In una scuola più dinamica sul piano didattico sul piano anche della formazione degli insegnanti in grado di attuare questo nuovo modello consentirà di fornire all'università
E che possa continuare possa diffondersi del Paese
Anche laddove oggi una realtà debole una realtà fragile per ragioni di contesto per ragioni
Di disomogeneità sono note che somma riguardano tutti i parametri e il mondo universitario non è
Distonico rispetto a questa difficoltà differenza sostanziale tra centro tra nord centro nord e sud
Su questo piano io vedo poche chiare e
Direi ineludibili priorità primo emorragia degli studenti sia pur sanata o in fase di risanamento a partire da quest'anno i dati lo dimostrano anche per i grandi atenei penso alla Sapienza di Roma
Maggiore accesso agli studi universitari
è vero un'università come questa a un problema opposto quello di selezionare i migliori studenti a partire da un plafond di richieste che sono decisamente superiori rispetto ai posti disponibili
Però noi dobbiamo guardare dal nostro punto di vista al valore medio no della
Della stima dei buoni e migliori laureati che possono uscire dalle nostre università
E non c'è trema senza latte amici cari quindi se non avremo
Un numero
Crescente di studenti universitari qualificati che possano avere reale accesso alle università italiane sarà sempre più difficile poter competere nei livelli alti con i migliori studenti che
Siano non solo in Italia ma anche nel resto del mondo i futuri leader i futuri rappresentanti di una classe dirigente o nel mondo della ricerca nel mondo dell'imprenditoria
Per fare questo c'è una parola chiave che sarà agenda di Governo di Pracchia partire prossimi mesi un diritto allo studio che si è realmente tale questo vuol dire anche qui
Discutere per esempio col sistema delle Regioni che tipo di politica del diritto allo studio debba essere fatta oggi perché quando noi abbiamo un Paese in cui
Solamente
I due terzi degli studenti e da un dato medio riesce ad avere degli studenti meritevoli e quelli che sono i doni diciamo alla alla alla alla conseguimento di una borsa di studio
Può vere accesso
Effettivamente che conseguendo la borsa di studio alle Università non potendo avere una
Un reddito familiare che lo consente e non potendo avere una mobilità all'interno del Paese scegliendo quindi anche l'università
Di destinazione preferita vuol dire che è un sistema che ha una patologia di fondo da curare
E allora io qui ho fatto una proposta di andare in sella ripeto perché insomma non è
Particolarmente originale ma è risolutiva dal mio punto di vista non solo più soldi li abbiamo già ammesse stabilità oggi il fondo nazionale di duecentotrentuno milioni quindi a un incremento sostanziale trecentosessanta dell'anno scorso
Ed è
Il maggiore incremento nel corso degli ultimi
Quindici anni su questo punto ma anche un'assegnazione alle università della gestione delle borse di studio lasciando alle Regioni la gestione del diritto allo studio nelle al nella nella parte servizi quindi
Mense
E residenze
Questo non è un punto mi rendo conto
Privo di potenziali non dico conflitti mi auguro di no ma sicuramente discussioni perché si tratta anche lì
Di rivisitare un sistema che finora ha funzionato in maniera decentrata decentrata ma dando risultati assolutamente disomogenei basta guardare
Il confrontare i dati della Lombardia siamo in Lombardia cento per cento di borse di studio assegnate con il dato della Sardegna della Sicilia
E e potrei citare però anche altre regioni del centro nord che non fanno fino in fondo il loro dovere da questo punto di vista
Oltre all'accesso allo studio quindi diritto allo studio come prima fondamentali in linea di di di governo
Cioè il tema della
Valorizzazione delle eccellenze questo
E un elemento che abbiamo messo a vario titolo anche nel
Politica della scuola che non sto qui a revocare
Il assegnazione dei fondi lo dico Presidente Rocca
Abbiamo fatto questo alle singole scuole e fondi premiali che verranno gestite nelle singole scuole
E questo è un punto che se attuato come la legge prevede ha un potenziale anche qui di rivoluzione culturale da non trascurare ma passiamo all'università
Nell'ambito dell'Università per poter avere un salto di qualità
E poi per far sì che
Le Bocconi si moltiplichino nel Paese per dirla con semplicità io credo che ci siano poche mosse non facile ma molto chiare la prima
è una liberalizzazione di certi percorsi di autonomia che la legge già prevede teoricamente lo sappiamo bene di prevede in qualche caso almeno da vent'anni perché la legge sull'autonomia universitaria dell'inizio degli anni Novanta
Ma che poi l'attuazione di quel tipo
Di regolarmente i faccio un esempio molto concreto che sta a cuore a questa tenera in questi giorni l'attivazione dei nuovi corsi di studio
Deve passare da una serie di che quindi sono corsi di studio molto spesso pensati sulla base delle esigenze che avete definito cioè
Nuovi lavori nuovi competenze
Probabilmente il nuovo di nuovi profili professionali che oggi non siamo nemmeno in grado di
Di di stabilire ma
Che certi tipi di studi scolastici e universitari possono favorire
Per questo dinamismo educativo che cerchiamo di introdurre
E tutto questo passa da una serie di
Stati di approvazione
L'ultima quella del Consiglio diversi TAR nazionale che spesso bloccare il processo e rendono in attivo un lavoro magari di anni e anche corsi che sono già
Magari Stati annunciati hanno già reclutato studenti allora su questo si può agire modificando questa parte cioè
Liberalizzando tutti quegli atenei che hanno dimostrato sulla base di una valutazione che è in corso al mondo universitario italiano si è messo
In un processo di valutazione da diversi anni e le quote premiali sono assegnate
Per il venticinque per cento quindi una quota significativa già oggi
Ma dando una libertà diciamo di
Costruzione del proprio progetto educativo che sia reale e non sia solo
Nominale
Terzo punto
Per concludere
Rilanciare anche un tema che credo stia a cuore non solo alla Bocconi ma a tutto il sistema universitario soprattutto agli studenti
Mobilità come parola chiave e politiche strutturali per la mobilità che sostituiscano la retorica dei cervelli in fuga dei cervelli che rientrano
E della
Difficoltà del Paese di attrarre i migliori studenti nella sofferenza
Di perderne e di donare né una quantità eccessiva ogni anno
Io guardate destinato nella mia precedente
Attività come professore universitario Rettori Università internazionale italiana
Molte energie a questo tema cercando quindi di capire quali fossero i punti che
Rendono difficile
Per l'Italia essere
Alla pari di Paesi come la Francia la Germania escludo il mondo anglofono che a un punto di vantaggio di partenza che bravi banalmente linguistico che non dobbiamo trascurare
E credo che anche qui si possano fare delle
Piccole ma significative modifiche che ci possono portare in pochi anni ad essere dei player internazionali assolutamente competitivi
Il primo sono cose che sono già in corso di sperimentazione incrementare i corsi di laurea internazionali quando dico internazionali non dico solo
Erogati da offerti in lingua inglese dico internazionali perché con docenza che non sia solo dell'Ateneo di riferimento perché se io voglio andare a studiare in una grande università di un altro Paese
E ciò una motivazione di qualità cioè voglio fare un salto di qualità guardo non solo la possibilità di accesso per ragioni linguistiche ma guardo la qualità della docenza e guardo l'internazionalizzazione del contesto
Quindi questo è un primo punto come sapete i fondi pubblici mirano alla valorizzazione di questo tipo di politiche postali attiene naturalmente tradurli in un atto pratico
Il secondo punto per favorire una maggiore attrattività evidentemente come
Nel rapporto tra mondo del lavoro e mondo dell'istruzione creare condizioni di contesto favorevole non tutte
Le nostre università hanno condizioni di contesto favorevole sul piano residenziale sul piano della cita che le accoglie
E quindi Milano vince sul Napoli in termini di attrazione degli studenti stranieri non solo e non tanto per la qualità un riconosciuta delle sue diversità ma anche perché Milano è una città
Per gli studenti anche internazionali
Parlo di quelli nazionali perché evidente la mobilità interna che un altro fenomeno in crescita ma anche per gli studenti internazionali è una città che offre condizioni più favorevoli allora noi dobbiamo stimolare
In altri contesti la riproduzione di ciò che una città come Milano oggetto diciamo orgogliosamente dovete docente esserne orgogliosi offre anche
Sul piano internazionale
Quindi
Una valorizzazione dell'eccellenza basata su
Processi interni di liberalizzazione dell'autonomia universitaria una mobilità che valorizzi le eccellenze esistenti ma che si possa estendere anche ad altri perché noi abbiamo
Una Rete avete detto primo tante realtà
Le università considerando le università telematiche in Italia sono novantadue oggi quindi è un sistema molto
Molto capillare molto diffuso chiaramente non possono e non devono essere tutte
Riferiti allo stesso il Tanda di qualità ma noi abbiamo un compito certamente di elevare il più possibile la qualità media del sistema
E terzo punto la possibilità appunto di lavorare qui in maniera veramente più innovativa forse rimettendo in gioco anche gli schermi della legge duecentoquaranta degli ultimi cinque anni sulla istruzione terziaria
Questo è un capitolo che ha avuto un andamento molto ondivago nel Paese diciamolo molto sinceramente perché si è partiti dai propri universitari
Negli anni Novanta cavano dato un esito molto positivo immediatamente funzionavano per quel tipo di corsi di laurea come ingegneria
Che
Distingueva tra l'ingegnere di prodotto all'ingegner di processo e allora lì il diploma universitario aveva un tasso di opaco occupabilità immediato e i fatti erano nati con quell'idea
Poi si è passata alla modello tre più due
Oggi mi chiedo e vi chiedo è ancora un modello efficace ancora un modello che per tutti i corsi di laurea
Produce quella professionalizzazione necessaria per poter avere un raccordo strutturale col mondo del lavoro adeguato alle nuove esigenze che sono state descritte oppure no
Oppure c'è una necessità di
Rivedere anche questo sistema è chiaro che sarebbe uno sforzo organizzativo non Barale quindi questo
è un tema che va discusso no no assolutamente chiaro che
In alcuni settori
Di studio questo funziona molto bene in altri no io parlo del mio
Nel campo umanistico francamente è difficile immaginare lo sbocco occupazionale ma anche la formazione completa di un laureato in filosofia triennale quindi è ovvio non ricordo chi l'ha detto prima che
Il ciclo di studi diventa immediatamente all'atto dell'iscrizione concepito sul quinquennio
Allora
Delle due l'una o si potenzia la rete degli istituti tecnici superiori che badate è una rete che funziona molto bene
Che ha
Un raccordo veramente immediata ed efficace col mondo del lavoro però vi dico i numeri gli istituti tecnici superiori che corrispondono grossomodo aggiro deserti e tecniche della Francia le fa conosciute della Germania
In Italia sono sessantadue
Hanno un plafond di riferimento studentesco di quaranta quattro Angela scusate magari quattro mila cinquecento studenti circa mi sembra una cifra decisamente più bassa rispetto alle aspettative del Tel del Paese allora
Moltiplicare estendere il modello degli istituti tecnici superiori è possibile ma costi significativi e soprattutto risk fonda una logica che Stienta mantengo quel settore completamente distinto dal percorso universitario oppure rivisitare
Il primo i livelli di laurea dandogli la possibilità di creare dei problemi dei percorsi professionalizzanti come
Era avvenuto mutatis mutandis vent'anni fa con la creazione dei diplomi universitari questi sono due scenari possibili sono due scenari che rispondono comunque all'idea che anche l'università direi
A maggior ragione rispetto alla scuola debba porsi oggi il problema di quali tipi di
Non solo di competenze ma di modelli diciamo
Di apprendimento è in grado di stimolare in modo tale che
Chi studia oggi computer Science o
Linguistiche se possa domani non necessariamente essere un informatico un linguista ma magari avere quelle competenze per entrare in ruoli che oggi
Difficilmente immaginiamo in una casella specifica quindi levante un diventa un po'la parola chiave diciamo dalla scuola dell'infanzia fino
Al dottorato di ricerca
E le condizioni del nostro sistema educativo anche di di di istruzione superiore hanno già delle ottime possibilità di essere
Sviluppate in questo senso ma
C'è un costo che va pagato probabilmente ed è il costo del rimettersi in gioco parlo del mondo universitario così come avvenuto per il mondo della scuola
Quindi
Io credo che
La prima parte del lavoro che il Governo ha fatto
In una
Attività trasversale tra
Lavoro e istruzione è una parte che ora va a dimostrata nella sua efficacia nella fase attuativa ma che è ispirata esattamente principi che avete che avete sollecitato
La seconda parte inizia oggi e mi fa piacere che possa iniziare in università come questa che teoricamente non solo è il luogo per eccellenza in cui si può anche discutere della
Rimessa in gioco di regole che diamo per consolidate
Io penso che abbiamo comunque tutta la l'opportunità di farsi che
Una Bocconi in Italia insieme a pochi altri atenei non resti un
Un un'eccellenza isolata ma possa diventare un modello replicabile soprattutto
Possa diffondere questa cultura
Alla alla dinamicità dell'apprendimento che
La parola chiave direi per tutte le nuove generazioni e che
In questo Governo crede che possa essere la vera chiave di rilancio del Paese sul piano non solo economico
Io la ringrazio moltissimo il Ministro Gelmini per questa presentazione così lucido e appassionata per averci anticipato anche alcuni importanti linee guida del azione del Governo in quest'area nei prossimi mesi
Ringrazio potuto appassiona prevalso sulla PAC effettivamente
Resta strappi con molto favore gentile nei confronti del nostro Ateneo
Moltiplichiamo la Bocconi ma contro insomma no
Io lascerei la parola
Alla collega professore Santo nell'applicare pratico parole conclusive
Mi dispiace
Sì
Buongiorno a tutti
Indiano mentre la Tricarico e sono docente in Bocconi faccio parte del team di ricerca
è mio compito e concludere i lavori e lo farò brevemente perché siamo ormai in orario di pranzo inoltrato
E volevo farlo mostrandovi un paio di Leitz con dei
Pratiche mi sembra utile tenere a mente come conclusione di di questo incontro e qualcuno una brevissima descrizione del progetto di ricerca
Sostenuto da mio skinheads e purché
E che coinvolgerà diversi ricercatori della Bocconi e prima di fare questo
Vorrei ringraziare tutti gli speaker se gli ospiti che sono stati presenti oggi partecipanti alla tavola rotonda in particolare Marco Leonardi che ha accettato alle nove e un quarto di sostituire
Tommaso Nannicini e che hanno contribuito a questo incontro su questo tema importante complesso belle competenze delle
Della della dell'occupazione e della produttività nell'economia italiana
E senza dubbio lo avete visto tutti l'incontro è è stato ricchissimo di spunti interessanti
Di analizzino matti ma anche di e soprattutto di prospettive diverse da parte di
Rappresentanti di tutti gli attori che operano
E sono presenti sul mercato del lavoro né da questa discussione trarremo spunto per
La nostra ricerche per farci le domande
Vorrei poi ringraziare Franco e manca volte mandi JP Morgan foundation per la collaborazione e la fiducia che hanno accordato
A
All'Università Bocconi qui Donola Camillo greche Stefania Signorelli di JP Morgan Italia
Per il costante supporto e la collaborazione più che ventennale con bocconi
Ora in Bocconi le persone coinvolte sono state moltissime vorrei in particolare ringraziare indiana la Ferrara che ha tenuto i primi contatti con JP Morgan etica contribuito in modo veramente sostanziale a mettere insieme il gruppo di ricerca
Giovanna Bonora Alessandra Gerosa nella divisione sviluppo Giovanna Perilli coordinamento amministrativo ma anche molto più di questo e Alessandra per l'efficientissima organizzazione dell'evento di oggi
Fabio Todesco dell'ufficio stampa e infine un'ultima ma non meno importante Paola Monti la project manager
Di questo progetto che ha lavorato su moltissimi fronti sia gestionali che di di contenuto del Progetto
Ora dei tanti temi che sono emersi in questa mattinata di lavori
Due in particolare caratterizzano la
Specificità e la criticità della situazione italiana disoccupazione elevata disoccupazione giovanile e lo stilista ma c'è quindi vi lascio con due slide ex
Che riportano vi farò vedere alcuni dati su questi due aspetti
Quindi realtà riporta i dati sulla disoccupazione il tasso disoccupazione di lunga durata che cos'è il tasso di disoccupazione di lunga durata misure il numero di
Lavoratori che sono in cerca di un'opposizione da più gira no sul totale della forza lavoro ed è uno dei principali indicatori di elevata sofferenza sul
Mercato del lavoro
Questi sono è un un grafico che ha molte informazioni perché essi alla fine si è immenso nei e confrontate tra Paesi e tra diversi gruppi democratici il primo grafico dimostra la disoccupazione di lunga durata in Italia dal due mila la sua evoluzione dal due mila sette al due mila tredici
E la sua distribuzione
E tali quello di istruzione in genere area geografica secondo grafico fa un confronto con
OCSE e Stati Uniti alta
Area euro e si concentra sulla distribuzione per le tante quella quinta
Quello che emerge
è innanzitutto udienza del sei anni
Quattro ingarbugliata è aumentata in Italia dal cinque al dieci per cento
Gatta ma il dato più importante che in questo momento
Si è concentrato su particolari categorie
Faccio erogati particolare nuovamente concentrato sui giovani lavoratori che hanno visto un tasso disoccupazione di lunga durata passare da circa l'otto per cento a quasi il venti
In sei anni sempre paragoniamo il peso dell'Italia a
A nel contesto internazionale emergono
Tre
Tre affetti innanzitutto l'elevata disoccupazione dell'Italia
Verranno in Italia rispetto agli altri Paesi molto più elevata è precede la grande recessione la recente crisi parcheggiare diverse
I tassi erano
In secondo luogo
Quello
Che possiamo osservare e che solitaria abbiamo avuto un un aumenta significativamente maggiore
Guardate
Ma la distribuzione
Tra diversi gruppi e poco ecco in Italia
E molto più
Invece negli altri Paesi ma non sarà leghista migliore
Grazie
Facilità Marche
Sì ma anche
Certo ma anche nell'OCSE e soprattutto non non vi è questo quello questo sbilanciamento verso i giovani in paesi simile all'Italia i Paesi dell'area euro
Quest'oggi è un fenomeno
Il secondo alla seconda slide che volevo mostrargliela sulla una una slide perché descrive i dati sullo schizzo pace in Italia
Dell'ottimismo accensione parlato
Molto questa mattina e la differenza tra
Le competenza accertate dei lavoratori e le competenze che sono ritenute
Necessarie per svolgere il ruolo specifico sul posso del lavoro i dati che usiamo in questa in questa figura sono tratti dall'indagine OCSE Pia
Che accerta le competenze degli adulti in ventiquattro Paesi nel mondo tra cui l'Italia che è riportata in giallo a sinistra vedete
La percentuale di lavoratori con competenze maggiori rispetto a quelle richieste dal loro posto di lavoro i cosiddetti Anders CID adesso invece
So riportiamo la la percentuale di laboratori over schivi in alto
Ci sono i dati sul totale della popolazione degli occupati mentre in basso ci si concentra sui giovani quello che emerge innanzitutto e che l'Italia un elevato livello di Miss marcia sia in termini di Anders il
Seconda su ventidue Paesi sia intermedio versatile settima su ventidue Paesi se poi ci concentriamo sulla categoria dei giovani vediamo che
Da un lato la posizione relativa dell'Italia non migliora rimane seconda e settima
Però osserviamo che mentre per tutti per la maggior parte dei Paesi a livello di Händel stili nei giovani e più basso rispetto
Alla popolazione nel suo insieme questo non è vero per l'Italia dove
Anzi aumenta leggermente ovviamente questo
è un indicatore di carenze nel sistema
Educativo che genera una percentuale relativamente elevata di giovani sia rispetto ai lavoratori italiani nel loro insieme che il rispetto ai lavoratori
Giovani del resto negli altri Paesi che non hanno spesso efficiente adeguate sul posto di lavoro
Quello che faremo in questo progetto sarà approfondire la relazione tra disoccupazione in particolar modo la disoccupazione di lunga durata e la disoccupazione giovanile
Lo stimi si marcia come questa relazione si declina tra
In termini di effetti sulla produttività
Italiana e il vuole ovviamente del contesto istituzionale sociale ed economico
Più
In particolare il nostro programma si declina su tre pilastri
Che riprendono un po'quella che è stata poi la la la discussione di questa mattina innanzitutto inizieremo con una fotografia di quello che è il quadro italiano della disoccupazione dell'ultimissima c'è e poi ci concentreremo su domanda di competenze da parte delle imprese offerta di competenze ora invece di
Descrivervi i vari progetti quello che che farò anche perché siamo un po'trentasei sarà concentrarsi
Brevissimamente su un progetto che rappresentativo
Di quelle che saranno le tematiche le morti e le metodologie che
Che ha applicheremo in questo in questo studio
In questo progetto e studieremo l'impatto di medio e lungo periodo della scelta della facoltà sulle prospettive future di occupazione editti salario degli studenti in particolare
Useremo dati amministrativi su trenta mila liceali milanesi che si sono diplomati tra il mille novecentottantacinque il due mila dieci questi dati amministrativi
Provengono sia nei registri di lì quindici licei pubblici milanesi
Che dalle università milanesi Bocconi cattolica Politecnico statali tocca e verranno combinati con i dati INPS e in particolare una tale da parte del Progetto Bernardo svolta grazie all'iniziativa di cui parlava Tito precedentemente visiting s'
E attraverso questo articolato da Tassetto potremmo rispondere a
Diverse domande tra cui ve ne cito alcune quali Facoltà garantiscono maggiori probabilità di impiego e maggiore salari controllando
Per le caratteristiche individuali e per la selezione per il fatto che
Ovviamente studenti di diverse abilità e diverso che gran familiare si auto selezione diverse facoltà ed è quindi necessario pulire
I risultati da questo aspetto qua in Facoltà producono un numero di laureati eccessivo il quale un numero insufficiente per le esigenze dell'economia italiana
E quali Facoltà producono un maggiore tasso di laureati che lavorano in occupazioni che richiedono competenze diverse da quelle fornite dalle università stesse
Ovviamente le implicazioni di politica pubblica sono molteplici e tra queste informare sensibilizzare gli studenti
E indirizzare gli investimenti e le risorse sulla base degli eccessi di domande di offerta che verranno stimati
Ora il denominatore
Comune dei diversi progetti di ricerca sarà la produzione di indicazioni di politica economica e pubblica sulla pale sulla base di
Dati nella maggior parte dati micro e individuali
E e infine e concludo indicando riportando i nomi dei componenti del team di ricerca che è composto da Paola Monti dal progetto manager
Oggi a Roma da Massimo annerite lo Colantoni Vincenzo Galasso Alfonso Gambardella vincolo vagoni
Michele Pellizzari l'unico non Bocconi dell'università dell'Università di Ginevra ma che ha contribuito
A sviluppare quell'indice distinti Miss marciapiedi o precedentemente illustrato Paolo Pinotti Fabiano schivarla di
E
E
Infine vi ricordo che
Nel corso di questi e ho concluso nel corso di questi tre anni almeno iniziale di partnership tra
Igea Bocconi JP Morgan Chase quando dice organizzeremo numerosi e venti tra cui una conferenza annuale
Allo scopo di ovviamente disseminare i risultati della ricerca ma anche di confrontarsi con
I diversi stakeholders nel mercato del lavoro quindi
Contiamo sulla vostra presenza li aspettiamo grazie a tutti