Un contratto unico per uscire dalla crisi?

E allora scusate allora grazie a tutti
Il dibattito oggi sul tema un contratto unico per uscire dalla crisi con bel punto interrogativo
Non cercheremo un pò di ragionare sia su questa ipotesi qui sia diciamo un po'sulle cose che ci
Che ci sono attorno come voi sapete questa ipotesi è stata messa a punto
Dai professori Tito Boeri Pietro Garibaldi tra gli altri quindi non abbiamo la fortuna di averli qui
E quindi
Di poter ragionare con loro abbiamo insieme due rappresentanti
Delle delle così te parti sociali Alberto Bombassei vicepresidente la Confindustria con la delega rapporti sindacali Guglielmo Epifani che il Segretario generale della CGIL
E abbiamo quasi tutto abbiamo in più addirittura anche un giovane professore che risponde a nome di Mario Montichiari introdurrà sorgeva non ritenuti
Il servizio guida
A
Siamo
La prima riga del programma ma è un piacere anche a nome di Guido Tabellini nostra vorrei ricordare a tutti voi
Il saluto del particolare ringraziamento ai relatori per questa per questa occasione
Sarà Dario Di vico a condurre Tito Boeri introdurre Dario Di vico che
In queste aule quasi un bocconiano perché ha contribuito molto ad animare in questi anni una riflessione che non è molto lontana dai temi di oggi sull'economia e società aperta condotta
Dalla Bocconi con il Corriere della Sera sui temi della dello sguardo aperto ho chiuso delle società
Alle generazioni future ai giovani
Questo è un tema molto presente nel dibattito di oggi su un contratto unico per uscire dalla crisi che sarà animato da due personalità di grande spicco come Alberto Bombassei Guglielmo Epifani le due persone che oggi l'Italia possono darci
L'illustrazione più figli ben più concreta di queste
Di queste problematiche
Penso che
Le politiche che con una certa efficacia di breve periodo
In Europa negli Stati Uniti nel mondo i Governi hanno posto in atto per fare fronte alla crisi
Abbiano si è avuto e stiano dando certi risultati ma c'è da chiedersi se non siano politiche che
Abbiano piuttosto
Ritirato a conservare artificialmente il vecchio piuttosto che
A promuovere il nuovo questo vale settori industria
E vale anche attraverso le generazioni
E
Giovanni
Nel mercato del lavoro
Nel
Problema dell'entrata nel mercato del lavoro hanno sperimentato particolare difficoltà e
L'uscita dalla crisi
Quando si fa un fermerà si prospetta come un'uscita dalla crisi benvenuta ma e non da Russell invisibili di miglioramento sul fronte dell'occupazione per molto tempo
Quindi il tema di come riformare strutturalmente alcuni aspetti del mercato del lavoro
Per uscire dalla crisi come dice il nostro titolo per consentire all'uscita dalla crisi di essere più portatrice di nuovo occupazione e
Nuovo occupazione orientata ai giovani è un tema di grande
Di grande rilievo quindi siamo tutti molto lieti anche curioso di sentire questo dibattito
Che introdotto da Tito Boeri sarà concluso da filtro Garibaldi
Ringrazio molto anche i due professori accanto al moderatore nemico e in due
Protagonisti principali di darci questo
Il momento di riflessione
Profonda che avrà anche certamente architetti
Sistematici e teorici ma su un tema che ristrettissima è grande l'attualità grazie prego Tito buone anzi no ripassò moderatore deciderà meglio su come gestire questo di vacanza
Sopra
Allora dico
Sistemiamo ragionamenti
Vediamo anche se c'è spazio alle domande
Una cosa
Intesa
Grazie ma io credo che innanzitutto vorrei dare alcuni elementi la situazione attuale
A che punto siamo nella nella crisi
Modo con cui il nostro Paese vi è arrivato e le prospettive anche successive alla crisi nel richiamo a questa crisi dopo un lungo periodo dire stagnazione è che è stato un po'il culmine di un processo che ha visto progressivamente ridursi
Il tasso di crescita della nostra economia quindi il tasso di crescita del così detto
Prodotto potenziale quello che è sostenibile da parte della nostra economia vedete se noi nel primo dopoguerra cresceva Mattassi delle sei sette per cento progressivamente il tasso di crescita del nostro prodotto pro capite si è fortemente ridotto
Siamo entrati nella crisi quindi dopo dieci anni di stagnazione con tassi di crescita dello zero virgola
Siamo entrati in questa crisi non avendo magari gli stessi fattori di vulnerabilità di altri paesi perché non abbiamo vissuto crisi di grandi banche come per esempio la Germania e Regno Unito gli Stati Uniti
Non abbiamo visto lo scoppio di e bolle immobiliari come quelle che ci sono state in Irlanda in Spagna
E quindi avremmo forse potuto vivere la crisi in modo meno drammatico di altri Paesi ma probabilmente i problemi strutturali della nostra economia hanno pesato anche durante la crisi per cui sin qui
Vedete in questa tabella la parte a sinistra ci dà i dati diciamo sin qui
Dal secondo trimestre due mila otto secondo trimestre due mila nove dell'OCSE
La nostra economia fatto peggio delle
Altre economie investite dalla dalla crisi anche me siete molto molto più diretto dalla crisi noi dovremo comprarci più alla Francia se volete cala Germani proprio per le ragioni che dicevo prima gli ha fatto molto peggio della Francia
E soprattutto le previsioni per il futuro almeno queste sono quelle del Governo nella relazione previsionale programmatica non fanno molto ben sperare farebbero pensare che l'Italia faccia peggio degli altri Paesi addirittura
Avremo l'umiliazione di vederci superati secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale
E da Paesi che ci stavano sistematicamente dietro se vi ricordate i tempi in cui si diceva finché ci sarà la Grecia in Europa non saremo mai gli ultimi bene purtroppo se le previsioni del Fondo monetario internazionale dovessero avverarsi
Nel corso di dei prossimi anni se non già di quest'anno vedremo il reddito pro capite a parità di potere d'acquisto della Grecia della Slovenia superare quello e dell'Italia
Quindi la situazione è certamente grave e non possiamo permetterci per in qualche modo recuperare il terreno perduto di uscire dalla crisi con i tassi di crescita e che hanno caratterizzato la nostra economia dagli inizi del due mila
Ecco se questo avvenisse vedete questo è il
La riduzione del prodotto che si avrebbe durante la crisi secondo le proiezioni del Governo e il reddito pro capite italiano dovrebbe tornare
A livelli del mille novecentonovantanove quindi circa dieci anni che vengono persi
E poi questo grafico sembrano voler funzionare non voglio dare di così brutte notizie ma quello che dite avrebbe detto questo grafico se avesse funzionato sarebbe stato semplicemente che se noi continuassimo a crescere quei tassi di crescita
Che abbiamo avuto dal due mila al due mila sette riusciremo a recuperare il terreno perduto cioè ritornare a vivere di reddito pro capite del due mila sette soltanto nel due mila e ventitré
Se invece vogliamo tornare ad agganciare il reddito potenziale dovremmo crescere ad un tasso
E del due virgola uno per cento all'anno quindi sono tassi decisamente
Superiori a quelli a cui siamo stati abituati va beh saltiamo a questa
Diapositiva perché apparentemente
Non vuole essere mostrata
Ma qui si è bloccato il tutto e quindi vediamo se riusciamo eccoci qua
Ci sono anche dei dati e qui mi ha mi avvicino al discorso che ne stiamo per fare sul
Mercato del del lavoro ci sono anche delle indicazioni che questa crisi sin qui non è stata avuto un impatto molto differenziato tra
Il diversi all'interno del mercato del lavoro ci abbiamo avuto alcune componenti che sono state colpite molto di più investite dalla crisi di altre
Mentre e quindi abbiamo avuto dei dati dati sin qui disponibili sono pochi dati disponibili sul profilo distributivo della crisi ci direbbero che si magari un tecnico mi ripristino alla presentazione sono grato
Ci dicono che in effetti non abbiamo avuto un profilo della crisi più alto al sud e invece abbiamo e abbiamo avuto soprattutto al fatto che le perdite occupazionali sono state più marcate
Tra i lavoratori temporanei una facile profezia quella di dire che i lavoratori temporanei sarebbero stati i primi grazie
A subire la crisi non tanto fare abbiamo un problema tecnico qui nell'atrio della presentazione con questo
Compiute va be'cercheremo di risolverlo nel frattempo io continua nella presentazione
Così magari così si riesce a vedere
Sin qui diciamo che soprattutto
Non sembrano almeno fare all'ordine del giorno degli interventi a sostegno del dell'economia secondo il nostro Paese non ha condotto non ha attuato parere pacchetti di stimolo fiscale all'economia almeno il saldo netto degli interventi sequestrato zero vicino allo zero e non sembrano essere all'ordine del giorno
Dei cambiamenti in questo tipo di politica questo è la tabella del Documento di programmazione economica e finanziaria
La tabella più importante perché ci dice quali sono le intenzioni del Governo per i prossimi anni
Compare diciamo il quadro tendenziale a quello programmatico tendenziale quella bocce ferme senza che il Governo intervenga quello programmatico e quello con tenendo conto dell'iniziativa del Governo vedete che i saldi di bilancio sono esattamente gli stessi
Quindi significa che non c'è intenzione di varare
Nel due mila nove due mila dieci dei pacchetti di stimolo fiscale e di sostegno all'economia
Quindi dobbiamo certamente
Basarci nel nostro intervento nella nella delle misure che dovrebbero rifarci ripartire soprattutto su riforme strutturali che non abbia un impatto sui saldi di del Bilancio quali sono le cose che bisognerebbe cercare di fare
Sono soprattutto interventi
Che dovrebbero a mio giudizio
Essere basati sulla forza mentre l'incremento dire strutture una resurrezione dell'economia italiana che ci porti verso nuovi vantaggi comparati che investa di più nel nostro capitale umano
è una cosa che dovremmo fare soprattutto adesso uscendo da questa recessione è un processo che tra l'altro è già in corso nell'economia italiana rete questa è la quota di lavoro poco qualificato nelle imprese italiane in diversi settori produttivi
La tendenza in atto una tendenza lenta ma chiaramente inequivocabile verso un aumento della quota di lavoro qualificato nella nostra economia quindi si tratta di rafforzare questo processo di renderlo più rapido
Però non abbiamo un problema di fondo che è legato al dualismo del nostro mercato del lavoro e questo dualismo del nostro mercato del lavoro rende più difficile questo processo di ristrutturazione anche di
Miglior utilizzo del capitale umano di cui disponiamo
Vedete i percorsi di ingresso nella nostra economia sono sempre nel mercato del lavoro sono sempre più caratterizzati dal predominio di contratti a termine che nascono con una data
Di scadenza per cui si entra nel mercato del lavoro sapendo già che il proprio contratto avrà una scadenza che viene prestabilita
Prima dell'ingresso nel mercato lavoro solo il trenta per cento questo prima dell'ingresso nella crisi delle assunzioni e veniva con dei contratti a tempo indeterminato e la quota precedente era attorno al novanta per cento quindi è calata rapidamente durante la crisi
Questa quota si è ridotta ulteriormente perché l'impresa non stanno più
Assumendo con dei contratti a tempo indeterminato dato la grande incertezza che ci circonda
Ora non ci sarebbero problemi sia dai contratti a tempo determinato si passasse pone dei contratti a tempo indeterminato rapidamente così non avviene queste sono delle probabilità di passare dei contratti a tempo determinato e contratti a tempo indeterminato vedete che la probabilità è nel caso di contratti a tempo determinato del dieci per cento quindi uno su dieci ogni anno riesce questo transizione
Nel caso del parasubordinato cioè le collaborazioni
Coordinate e continuative ad esempio i contratti a progetto la probabilità e del cinque per cento quindi uno su venti
Il problema è che
L'assunzione con dei contratti a termine e si accompagna uno scarso investimento nella formazione del dipendente perché sia
Il lavoratore che il datore di lavoro ma pochi incentivi
Ad investire nella formazione voi sapete che c'è una componente molto importante del capitale umano che si formano i lavori in azienda
I lavoratori che hanno dei contratti temporanei ricevano molta meno formazione in azienda come questo grafico vi dimostra dei lavoratori che hanno dei contratti a tempo indeterminato non è che le aziende
Investirebbe lo nella formazione dei dipendenti più giovani perché possono ammortizzare questo investimento lungo l'intero arco della vita lavorativa se però i giovani entrano con un contratto a tempo determinato ecco che questi investimento non verrà fatto è questo
Rende poi la temporaneità del contratto una specie di profezia che si autoavverano perché minore la formazione minore rivestimento
In capitale umano e anche più fragile se vogliamo più vulnerabile la posizione del dipendente perché diventa maggiormente
Sostituibile la migliore assicurazione che ne abbiamo contro i rischi di mercato è dato proprio dall'investimento in capitale umano e nella formazione
Lo stesso lavoratore a pochi investimenti e gli incentivi a investire in capitale umano perché vedete questi sono i rendimenti dell'istruzione per un lavoratore che ha un contratto a tempo indeterminato vedete che investire in anni distruzione maggiori porta ad un incremento significativo del proprio salario
Nel caso invece di un lavoratore che ha dei conti che ha un contratto a tempo determinato
L'incremento del salario associata con investimento in formazione in istruzione molto minore quindi anche il dipendente a pochi Investimenti a pochi incentivi ad investire in capitale umano quindi questo è un problema serissimo
E noi rischiamo di avere ingressi di intere generazioni il nostro mercato del lavoro che il don non rispetto e non ci sono questi investimenti di formazione quindi un capitale umano molto importante che viene sprecato
Da qui le proposte che noi sviluppiamo e che sono a nostro giudizio delle proposte che valeva no già prima della crisi le abbiamo pensate prima della crisi ma che valgono ancora di più proprio nel il percorso che dovrebbe portarci fuori dalla crisi e deve permetterci
Di recuperare il più rapidamente possibile il terreno perduto nostre proposte sono di tre tipi riguardano il lavoro
Riguardano i salari e riguardano lo stato di non lavoro cioè la condizioni soprattutto di disoccupazione partiamo dal primo terreno primo terreno è proprio la proposta che ricordava Dario in apertura quella del contratto unico a tempo indeterminato
Bene l'idea è quella di permettere una certa flessibilità in ingresso onde non scoraggiare datore di lavoro da offrire fin da subito un contratto che a tempo indeterminato cioè che non può stabilisce una scadenza a priori
Insomma come contratti matrimoniali e contratti matrimoniali non si stabilisce una data di scadenza però sappiamo tutti che la possibilità di una separazione qualcosa che viene contemplata dal contratto di matrimoni ecco si tratta di avere una situazione di questo tipo in cui progressivamente le tutele
Aumentano con il l'allungamento della durata della prestazione lavorativa il datore di lavoro la possibilità di conoscere meglio le qualità del dipendente non viene scoraggiato dall'investire nel capitale umano del dipendente
E a quel punto entra in gioco la protezione vera che dicevo prima cioè se io ho investito nel capitale umano del mio dipendente se o fa tu formazione del lavoratore a quel punto prima di licenziarlo e assumere un altro dipendente ci penserò non una ma dieci volte perché
In quel caso dovrei investire nella formazione di un altro dipendente quindi la formazione diventa poi un fattore di protezione quindi se dopo tre anni in questo contratto introduco le stesse protezioni che oggi sono molto Forti il che ci sono oggi in Italia
E che tendono oggi a scoraggiare il datore di lavoro dall'offrire fin da subito contratti a tempo indeterminato a quel punto non sarà più un deterrente perché in ogni caso il datore di lavoro dovrebbe privarsi di lavoratori che sono stati formati all'interno dell'azienda
Bisognerebbe al tempo stesso intervenire sui contratti a tempo determinato per rendervi davvero genuinamente contratti che coprono delle prestazioni temporanee ci sono delle prestazioni temporanee ma oggi chiaramente sono abusati quindi porre dei limiti di durata due anni
E poi impedire che vengano utilizzati per in qualche modo
Bypassare quella quelle normative che volevo proporre per magari nella discussione entreremo più nel merito di questa proposta seconda proposta
Riguarda il salario minimo ci sono ante componenti di lavoratori spesso quelli appunto dei coinvolti nei contratti temporanei che oggi sono pagati meno di cinque euro
Allora
Ci sono situazioni premente in cui c'è un forte potere diciamo contrattuale da parte del datore di lavoro nei confronti di questi dipendenti che sono molto fragile molto vulnerabili
In queste condizioni anche la più economica ci dice che è possibile sostenere il reddito dei lavoratori aumentare i salari aumentando l'occupazione
Quindi pensiamo che sia utile introdurre in Italia un salario minimo orario che chiaramente dovrebbe adattarsi per tenere conto dell'età e magari anche delle differenti se il costo della vita tra le diverse Regioni comunque di questo bisogna discuterne uno strumento importante che esiste in molti altri Paesi europei uno strumento di sostegno che
Al reddito dei lavoratori che sono per la parte bassa della
Della della distribuzione retributive che sarebbe di contrasto alla povertà tra chi lavora un fenomeno purtroppo crescente all'interno del nostro
Paese bisognerebbe però intervenire anche sulla contrattazione sappiamo che su questo i nostri interlocutori di oggi sono particolarmente impegnati attenti
Chiaramente la determinazione del mentre la determinazione salario minimo qualcosa che spetta allo Stato la riforma delle regole della contrattazione qualcosa che appartiene alle parti sociali quindi non è qualcosa su cui lo Stato il Governo dovrebbe intervenire
Però pensiamo che si possa comunque cercare di
Formulare alcune proposte a riguardo
Qui è una processo troppo lento e c'è stato una riforma nel gennaio un accordo nel gennaio due mila nove che però aveva due limiti di fondo il primo limite era che escludeva
Il sindacato maggiormente rappresentativo la CGIL dall'accordo non non c'è stata la firma e quindi questo ha creato una situazione di difficoltà obiettivamente non ci sono dei contratti che stanno andando avanti con più piattaforme una situazione abbastanza caotica
Ma in secondo luogo c'è un problema di fondo che le scelte adottate in quel contesto rischiamo di non coprire le piccole imprese non è su qualcosa di poco conto perché ne sappiamo che in Italia il novanta per cento delle imprese di piccole
Dimensioni quindi non si possono adottare delle regole che non siano in qualche modo praticabile anche da parte delle piccole imprese
Ebbene decentrare la contrattazione ma dobbiamo essere consapevoli del fatto che nelle piccole imprese non abbiamo oggi le strutture svolgerà questa contrattazione spesso non c'è la presenza di sindacato
Non c'è la presenza quindi di agenti che possono svolgerla contrattazione a livello decentrato impresa per impresa la sede naturale per fare la contrattazione decentrata cosa si potrebbe fare forse una cosa si potrebbe fare cioè
Rendere il contratto nazionale l'ambito in cui si definiscono delle regole che poi possono essere applicate in tutte le imprese anche quelle di piccole dimensioni
Anche dove non si svolge la contrattazione di secondo livello queste regole dovrebbero stabilire questo l'obiettivo del decentramento dalla contrattazione un legame più stretto tra retribuzione e produttività ad esempio
Si potrebbe legare incrementi del salario la dinamica della produttività calcolata dal bilancio dell'impresa
Le imprese nelle dichiarazioni certificazioni racchiudeva lo dichiarare per esempio il reddito lordo operativo però ha detto ecco questa potrebbe gli incrementi in questa variabile potrebbero essere utilizzati per agganciare acquisti tutte le menti salariali
Passiamo agli ammortizzatori sociali l'ultima riforma che noi proponiamo è quella delle morti dottori sociali
Negli ultimi tempi ci sono stati diversi ministri che hanno sostenuto che i nostri ammortizzatori sociali sono i migliori del mondo io ho qualche dubbio riguardo per due motivi primo perché le norme sono estremamente complesse specifiche tanto che nessuno
Vedete lande norme attuali questa legge attuale non potete leggere ma vi posso dire che la legge così come oggi è formulata definisce dei trattamenti addotte per i lavoratori
A detti alla distribuzione dei film imprese che svolgono attività di sviluppo e stampa di pellicole poi ci sono delle normative per le aziende addette alla Frangi Tura delle olive
Per conto terzi quelle per conto terzi perché le altre hanno altri trattamenti qui la legge italiana talmente crea della simmetria di tra il trattamento stridenti tardive tratta male i lavoratori delle piccole imprese non copre i lavoratori temporanei
E non è un caso quindi che in Italia ne abbiamo una copertura dei sussidi di disoccupazione cioè disoccupati che riceva l'aiuto dello Stato più basso
Di tutti gli altri Paesi quindi c'è bisogno evidentemente di fare qualcosa noi proponiamo di introdurre un sussidio unico di disoccupazione che
E dia lo stesso trattamento a tutti i lavoratori indipendentemente dalla dimensione di impresa indipendentemente dal settore produttivo di appartenenza indipendentemente dal contratto
Da cui proviene non ci sono delle ragioni economiche per cui ne dobbiamo trattare lavoratori vittime delle piccole imprese diversamente dai lavoratori delle
è grande impresa e su cui non c'è tempo di entrare nei dettagli l'abbiamo parlato tante volte comunque l'idea è quella di proprio estendere la copertura
Dei soci disoccupazione per uno una uno nostri istituto come quello che esiste in altri Paesi europei un sussidio unico di disoccupazione
Che sia a dei trattamenti decrescenti nel tempo onde incentivare la ricerca di un impiego abbiamo fatto anche dei calcoli sul costo i costi sono relativamente contenuti sono sicuramente minori dei costi
Che il Governo sostiene di avere già messo a disposizione durante la crisi abbiamo fatto anche delle analisi per guardare a quali sono i costi di questa riforma non metto più difficile c'è il momento di forte crescita della
Disoccupazione con una disoccupazione che supera il dieci per cento e ci sembra che questo questo strumento potrebbe essere introdotto con un'aliquota contributiva contenute senza dovere in qualche modo ricorrere alla fiscalità generale quindi a costo zero per le casse dello Stato
Tra l'altro
Avendo uno strumento unico e una gestione unica di questo strumento potremo creare un fondo extra bilancio che renderebbe anche molto più trasparente la gestione degli stessi perché
Noi sappiamo che sono stati degli interi anni in cui per esempio la gestione della cassa integrazione ordinaria portato dei surplus consistenti bene questi surplus se ci fosse un fondo extra bilancio che li gestisce potrebbe essere investiti in anni buoni per poi coprire le esigenze in anni cattivi
Quindi la riforma diciamo dei sussidi disoccupazione servirebbe anche a rendere più trasparente il loro definanziamento
Purtroppo questa non è la strada che è stata fatta c'è stato uno sforzo per chiaramente affrontare il nodo degli ammortizzatori durante la crisi ma è stato tutto uno sforzo all'insegna degli interventi una tantum è invero può proroga dei trattamenti esistenti senza una riforma
Complessiva dell'Istituto come tra l'altro ha sottolineato anche oggi il Governatore della Banca d'Italia
Draghi è necessaria una riforma organica degli ammortizzatori sociali e perché un'ultima cosa che che che che voglio dire prima di lasciare la parola e nostri lustri niente punto integri l'intervento
Interlocutori
Perché e così importante oggi intervenire mentre intuitivo perché è importante intervenire sugli ammortizzatori sociali dare tutele a chi perde il posto di lavoro e magari meno intuitivo il perché oggi bisogna intervenire anche sui percorsi d'ingresso nel mercato del lavoro
Oggi tutti pensiamo al problema di licenziamenti pesano meno al problema delle assunzioni in realtà l'esperienza di paesi che hanno attraversato lunghe fasi di crisi o comunque crisi finanziarie come per esempio la Svezia Giappone
Nel decennio scorso ci insegna che anche durante le crisi le imprese continuano a fare delle assunzioni perché ci sono dei lavoratori che sono insostituibili all'interno dell'azienda hanno bisogno comunque di coprire alcune figure produttive
Bene quello che succede che quando si è in una fase di grande incertezza le imprese a quel punto finiscono unicamente per offrire dei contratti a tempo determinato questo è il problema per cui e per questo motivo e siccome la temporaneità oggi associata minore formazione il rischio e che avvenga e che non si perdano delle intere generazioni di lavoratori che entrerebbe nel mercato del lavoro dalla
Strada dei contratti temporanei non riceverebbero formazione quindi come tali sarebbero maggiormente esposti a rischio di mercato e i
Non darebbe del contributo al rilancio della nostra economia
E che dovrebbero dare perché appunto normalmente entrano nel mercato dei lavoratori che sono più istruiti che hanno maggiore potenziale
Ricevendo formazione in azienda di rendersi più produttivo quindi il rischio è quello di perdere intere generazioni oggi le riforme devono essere organiche sul mercato del lavoro e facilmente coprire tutti questi terreni quello del lavoro
Quello del salari e quello della del del non lavoro cioè dei trattamenti di disoccupazione quindi sono su tutti e tre i terreni che credo che sia importante che ci sia un'iniziativa di riforma
Più di tutti i
Oppure
Poi in Giunta
Il terzo punto sostiene ci sarebbe stato un risparmio sulla spesa
Di quello che che che lo Stato sostiene che il Governo ritiene di avere di avere messo a disposizione per la riforma degli ammortizzatori è
A più riprese sono stati è stato detto
Se che si deve siano sedici miliardi in due anni che erano stati messi a disposizione degli oltre che siamo attrattori secondo i nostri calcoli stiamo al di sotto scusate siamo al di sotto di di questa cifra vedi questi sedici miliardi
Va bene mi sembra
Se non gli avete fatto conclusione incominciato
Dottor Bombassei
è un po'un giudizio sui più corposo partiva discussione
Ma innanzitutto testé questa
Innanzitutto credo che
Il l'intervento mio è un intervento tutti da metalmeccanico che da economista e quindi
Il a basso livello del
Nella discussione son più popolare del Simeto mancare
Però devo dire che la piccola vendetta dei metalmeccanici e quella che
Si rifà a quelle che erano state le previsioni dei grandi economisti o dei grandi
Finanzieri che volte scrivevano anche sul
Noti quotidiani nazionali e internazionali
E guarda caso prendo anche le immagini
Rinnovato e nell'azione di tutto stiamo però nessuno nessuno aveva aveva previsto previsto la crisi
Che stiamo vivendo e ricordo due anni fa a Davos
Dove credo
Se non ricordo male il Presidente giuridico non Saxa aveva detto o aveva ipotizzato per il nostro Paese che il poco manu fattori ero ancora presente in Italia sarebbe scomparso velocemente
Il saremmo visti ieri avevamo destinati a vivere soltanto di un po'di
Di un po'di più di calcio e e di e di Food
Quindi questo erano erano le previsioni dei grandi dei grandi guru dell'economia
E francamente me nuovo il caos per un povero metalmeccanico un po'la vendetta nel dire che forse nel riscoprire il manufatto Pieroni a riscoprire come il manufatto odierno sia quello
Che non solo crea crea la ricchezza del Paese ma è quello che dà poi lavoro a tutti i nostri a tutti i nostri dipendenti credo che sia ci sia un po'di un po'di di di di
Come posso dire di gioia nel grande Rinaldi nel riscoprire questo
Poi su alcune cose che sono state dette francamente non mi trova molto d'accordo trovo alcune cose condivisibili ma spesso penso che siano più teoriche che pratiche perché
Se guardiamo ovviamente io parlo a nome di chi rappresento quindi Confindustria la presenterà buona parte delle la madre la maggioranza delle industrie italiane
E se guardiamo
Il le industrie italiane cominciamo a dire per chiarire un poi i numeri che il Nova quasi il novantaquattro per cento dei dipendenti dell'industria
Divieto delle aziende che sono iscritti a Confindustria hanno dei contratti a tempo indeterminato quindi
Il famoso problema della dei dei contratti a tempo determinato o di quelli che vengono chiamati i precari sono molto più
Nel nell'Anna Lindh del nel pubblico impiego nella scuola o in in altri reparti che non sono quelle ridursi e quindi credo che anche nella definizione sul vocabolario di precario sta definizione sia proprio esattamente questa
Quindi credo che francamente sia poco imputabile all'industria questo fenomeno
E che comunque un fenomeno che rispetto ad altri Paesi europei è un fenomeno molto molto più contenuto ci sono molto più
Contratti a tempo determinato in Paesi europea infatti i Paesi europei che non in Italia o i dati credo che sia
Noi credo che sia il dodici per cento contro quattordici o quindici per cento della media della media europea
Quindi è un fenomeno assolutamente accettabile e chiaro che in momenti difficili come questi in una economie che si è evoluta in una in un mondo che diventato veramente un mondo globale
La maggiore flessibilità e uno degli obiettivi che tutti ci siamo posti quindi
Io credo che non sia un punto negativo un punto in qualche modo da combattere ma che sia invece una possibilità di ricchezza ricordo d'aver avuto qualche tempo fa uno scambio
Con voi rigore dirittura aveva scritto mi sembra che ci fossero qualcosa come una quarantina di forme di assunzione
Credo che quella quarantina poi
Andando a interpretarle in maniera essenziale fossero quei quattro perché sono quelle che
Fra chi tempi determinato a tempo indeterminato il i contratti del del otiti chi altro genere
Quindi credo che questo sia una ricchezza e sia quella flessibilità
Che il a arricchito il nostro Paese non ha limitato la crescita del nostro Paese
E la prova ne sia che al di là dei dati che abbiamo visto che negli ultimi dieci anni noi abbiamo creato qualcosa come dieci milioni e mezzo di posti di lavoro nuovi
Quindi siamo cresciuti il PIL non non sembrerebbe dire questo ma si Leo associamo al secondo fenomeno che è quello del che il tipico purtroppo negativo del nostro Paese del lavoro nero evidentemente quei dieci milioni e mezzo sono un numero sensibilmente più elevato
Ora vuol dire che noi abbiamo comunque creato siamo stati capaci di creare nuovi posti di lavoro
E quindi credo che il nostro sistema industriale
Sia cresciuto ci siano aggregati siano
Siano abbiamo incrementato notevolmente le nostre esportazioni ricordiamoci che siamo il secondo Paese in Europa dopo la Germania come esportazioni quindi abbiamo dei valori che sono assolutamente buoni
Io quindi sono un pochettino più restio a continuare
A metterci o al potere quasi nel metterci nelle in fondo le classifiche
Credo che la dimostrazione di quello che sto dicendo sia proprio quello che in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando
Tutto sommato su alcuni dei parametri
Siamo meno meno colpiti da quelli che sono altri Paesi
Nel mio lavoro il mercato più importante della mia azienda e quello della Germania quindi frequento moltissimo le industrie tedesche e vi assicuro che l'aria che si respira non è quella delle nostre aziende sono
Un puparo ESA è molto più forte di noi un vespaio prese esportatore
Eppure le preoccupazioni che oggi il riduce tedesche hanno sono di gran lunga superiori a quelle che abbiamo noi non parlo non parlo degli altri Paesi
Quindi io credo che tutto sommato stiamo reagendo meglio rispetto ad altri il secondo punto è quello degli degli ammortizzatori sociali
E anche su questo punto io credo che
I nostri ammortizzatori sociali stiano rispondendo abbastanza bene a quelle che sono state le esigenze ed è per quello che
Noi
Subiamo almeno in questo momento fino adesso abbiamo avuto meno effetti negativi perché
Abbiamo perso alcuni posti di lavoro sul si stimano una circolo circa quattrocento mila ma non sono perdite vere e proprie ma sono stati trasformati in in in
Contratti con
Con il come si dice ritiene il termine del della cassa integrazione ordinaria
Quindi perfetto è un effetto soltanto parziale
E questo credo che sia uno degli elementi che ci viene invidiato da tantissimi paesi
Abbiamo avuto incontri Confindustria con Paesi dove son venuti a chiedere Oku come applicare se potevamo fare una specie di consulenza per vedere come viene applicato non è una norma
Di adesso qualcosa che dura da da trent'anni che abbiamo tenuto con grande fatica credo insieme alla l'amico Raito tra i vari Governi che si sono succeduti insieme al sindacato
E che indicherò che in questo momento abbiano abbiano un valore estremamente importante da un punto di vista sociale
E pervenire un po'quello che era stato detto prima
Noi abbiamo ricordo che la cassa integrazione ordinaria viene pagata dall'impresa in dalle industrie mentre invece quella straordinario quelle in deroga viene pagata dal Governo e in questo caso
Insieme insieme le aziende e insieme alle regioni con quegli otto miliardi che sono stati messi a disposizione
Però se facciamo un Bilancio di quello che è stato versato negli ultimi otto dieci anni noi siamo accredito voglio Zanzi come aziende
Di circa qualcosa come in trentaquattro miliardi a favore quindi anzi fortunatamente usciamo da nove dieci anni dove
La abbiamo sempre versato molto di più di quello che è stato poi erogato e di conseguenza potremo attingere da quella cassa in teoria per qualche anno senza ricorrere a dei o dei licenziamenti o ad altre cose
Quindi credo che questo sia una delle cose buone dei sistemi sociali più più
Più consistenti e e più mirati a livello internazionale che altri Paesi anche importanti purtroppo non hanno
Che cosa fare per superare la crisi poi magari
Ci possiamo tornare io credo
Che alcune delle cose sono già state dette su questo mi trovo d'accordo con voi ieri nel dire noi dobbiamo
Cambiare la tipologia della nostra dei nostri tipo di produzione
Sono cose che abbiamo detto abbiamo detto tante volte abbiamo detto l'hanno letto anche tanti Governi tanti politici ma purtroppo
L'abbiamo detto con gli accordi di Lisbona purtroppo però siamo molto bravi a dire le cose ma un po'meno bravi nell'attuale
E in sintesi sono quelle di investire di più in ricerca e sviluppo dovevamo Rizzo arrivare entro
Il il due mila dieci a quel famoso tre per cento del prodotto interno lordo continuiamo essere
Intorno a non superare l'uno l'uno virgola due e l'uno virgola tre è questo anche nel
Nei vari Governi che si sono succeduti e secondo quello dalla riforma dell'istruzione perché ancora oggi novità rispetto agli altri Paesi europei
Forniamo
Sia per la scuola secondaria che nelle per i laureati un numero
Di di laureati molto INF molto inferiore rispetto a Germania e Francia
E quindi se vogliamo investire nel futuro e quindi fare dei prodotti
Dove ci sia molto più contenuto intellettivo inno e meno
Prodotti ma manuali come un po'la tipologia del dei nostri prodotti tipici italiani credo che dobbiamo essere coerenti con quello che diciamo e quindi investire molto di più nella scuola
Sul resto poi niente ritto ci ritorno
Tu mi scusi
Se
Da io prima prontamente votazione perché
Il dibattito
L'Italia sia in questo momento delle volte soffre di questa
Questa strettoia chiamiamole così
Cioè che uno deve dire se l'Italia sta andando meglio peggiorino
Che implicitamente sottende sottintende non un giudizio di carattere di carattere di carattere politico
Allora
è vero che noi abbiamo retto con gli strumenti di conservazione dove conservazione non non è un fatto negativo abbiamo detto che diretto con gli strumenti di conservazione quindi la cassa integrazione il sistema delle piccole e medie imprese dove io trovo poco o niente
Artefatto il dibattito quasi come dire a un certo punto
Però gli economisti non avevano previsto oratorio dire capisce che c'è un salto logico insomma no perché uno potrebbe dire anche la crisi anche industriale novantuno prevista è diventato un dibattito un poco
Senza senso no
Allora noi giustamente giustamente lei e lei lo dice sottolinea quegli aspetti di conservazione cioè la cassa integrazione l'avevamo considerata uno strumento un ferrovecchio invece lei giustamente dice che
Che la realtà ha dimostrato che che non lo è
è noi dobbiamo capire in questo momento se riusciamo a fare
Due cose inutili cioè mentre CUP sfruttiamo intelligentemente gli strumenti e la conservazione riusciamo anche a muovere l'altro che da
Questo è un po'la scommessa
Verso l'Egitto
Perché siamo questo tavolo insomma ma più in generale nella discussione che che è in corso
Perché se no diventa come dire ognuno agisce in italiano quelli stanno per essere sono stato lì quelli stanno tanto peggio dedito alla discussione che non ci dà scusi Nocita strumenti
Dottori capisce est diventa la su una discussione stretta noi dobbiamo dire oggi siamo capaci di di avere due pedali
Allora
Questo se lei come Confindustria ci dice che vuole agire su due pedali li facciamo un bel sospiro il
La faccia una una discussione se gli economisti centralismo francamente
Ne
Gli industriali non sono fatti per fare previsioni mentre c'è qualcuno che è pagato e prende fior di soldi per fare previsioni per il futuro quindi quando quelli sbagliano se mi permette
O l'AIOP se si se dovessi sbagliare nella mia azienda
Se sbaglio racchiudo per cui
è una selezione quasi naturale alcuni alcuni invece di quegli economisti che non cito per
Per pudore sono ancora quelli che invece vengono spiegare nei dei convegni esattamente perché è successa la crisi
Però se l'avessero letto forse sei sette
Un anno fa
Come
Ancora ben pagati ha ragione e quindi voglio dire era quest'opera ripeto la piccola vendetta del invece che lombarda del metalmeccanico quindi avevamo insegnato soprattutto i ragazzi visto che ci sono i ragazzi
Dove per fare i soldi e forse non era posi necessario lavorare in senso
Storico letterale la parola ma magari muovendo solo della carta o movendo delle azioni o qualcos'altro si poteva ci si poteva arricchire
Questo erano gli modelli famosi americani che come abbiamo visto scendere con gli scatoloni in mano quindi questo era un po'il modello che avevamo dato sbagliando dico noi come generazione
I ragazzi giovani
Mentre invece credo che sia giusto rimettere al suo posto nel suo giusto nella sua giusta posizione quello che il manifatturiero perché alla fine è veramente il manifatturiero oltre a tutto il resto io non non faccio poi visti distinzioni
Ma però quello che crea veramente il valore per una nazione alla fine e ancora una gran parte del manifatturiero
è chiaro che e io difendo questa posizione non è sterile il fatto di dire lecco
Stiamo bene o stiamo meno peggio di altri questo ci conforti però siccome che serve sembra un un gioco al calmare un po'po'masochistico che da sempre visto che ci mettono come Italia
In basso delle classifiche su tutte le classifiche ogni tanto quando possiamo dire siamo mi in mezzo o magari delle posizioni alti
Credo che un pizzico di orgoglio italico possa essere tollerato quindi e soltanto su questo io dico che siamo messi meno peggio di tanti Paesi
Poi se invece vogliamo interpretare alcune segnali segnali positivi per essere ottimisti e per dire come potremo uscirne da questa situazione
Gliene posso citare un certo numero che forse è più facile so il fatto che la Cina abbia ripreso abbia ripreso a
Con a a crescere in maniera in maniera massiccia lo stesso Giappone incrementato le sue
Le sue esportazioni quindi una parte asiatica che si è rimessa si può dire che è veramente abbia superato la crisi alcuni dati da dieci dagli americani andò dato
Dando del del degli indicatori anche in questo caso positivi quindi ci sono tutta una serie di indici che ci possono far sperpera sperare
Cosa possiamo fare con questo possiamo dire che siamo fuori e possiamo essere tranquilli sicuramente no
Sto dicendo che l'effetto la crisi può essere considerata probabilmente superata l'effetto della crisi non è superata e credo che la cosa peggiore
Si è quella proprio che del PIL per i prossimi mesi il problema reale
Che è quello che dovremo affrontare in maniera più realistica e su questo credo che sia la sede opportuna anche il fatto di avere
Guglielmo Epifani e quindi il maggiore esponente della della della maggiore
Sindacato italiano è proprio quello di cercare di mantenere i posti di lavoro perché è chiaro che nel momento in cui qualsiasi azienda che a perso il trenta per cento del suo della sua produzione il quaranta per cento dalla sua produzione in qualche caso addirittura il cinquanta o sessanta per cento
Caso degli autocarri o delle macchine movimento terra meno settanta per cento è chiaro che uno se pensa che questo duri per qualche mese
La cassa integrazione ordinaria straordinaria tutta una serie di altri di altre misure
Possono servire nel momento in cui
Questo si stabilizza e diventa strutturale è chiaro che vedrà ristrutturare la propria azienda e quindi Mele di
Ridimensionare il numero di lavoratori
Quindi questo è il vero problema che oggi al nostro Paese e sul quale credo che insieme dovremmo poter rispondere poi il
Do la parola
Guglielmo Epifani insomma abbiamo già messo diverse
Grazie se intanto passerà tutti e grazie dell'invito
Tema realtà praticamente tutto perché
Si comincia dalla crisi le sue origini le conseguenze sull'economia reale sull'occupazione nel futuro
Ammortizzatori somma tanta corsa
Io
Sulla crisi faccio solo due osservazione perché
Perché in realtà
Nessuno di noi ha in condizioni oggi di aprire una sfera di cristallo su quello che avverrà abbiamo delle ipotesi
Che nascono da da quello che vediamo
E dobbiamo sempre tener presente che come tutte le crisi
Dentro la crisi c'è una caduta e ci sono anche poi dei cambiamenti e delle trasformazioni in questo questo evidenti non è semplice capire quanto ci ci vorrà per riprendersi dalla caduta
E non è facile capire esattamente i cambiamenti e le trasformazioni che immaginiamo ci saranno esattamente quali quali sono io uso l'immagine del pozzo nero siamo caduti in un pozzo di siamo caduti tanto
Perché stare meno cinque meno sei per cento meno di quello che eravamo nel due mila sette
è una fetta importante del nostro reddito cioè del nostro lavoro del nostro cooperazione dei nostri investimenti per il nostro finanziamento del welfare della condizione delle persone
Quanto ci metteremo a salire e non lo sa nessuno io sulla base
Un po'dell'andamento della media e la crescita degli anni precedenti avevo immaginato
Cinque sei anni
Poveri adesso ci ha dato una cifra un po'più pessimistica in ogni caso so bene che quando torneremo a quel punto non torneremo esattamente come eravamo
Non avremo in sostanza la stessa formazione del reddito le stesse fabbriche gli stessi lavoratori le stesse condizioni arriveremo a quel punto ma in condizioni diverse
La seconda considerazione e che questa crisi ha un contenuto morale di valori io ne vorrei parlare anche
Personalmente
Un'università
Poi importante come queste studenti di economia sono abituati a ragionare molto sui numeri e proiezione ma
Io vorrei insistere sul dato morale di valore di questa crisi
Perché questa è una crisi che colpisce
Aziende e lavoratori senza che aziende e lavoratori abbiano alcune responsabilità in questa crisi
Qui c'è la
La questione morale un imprenditore che ha fatto suo dovere che ha guadagnato investito ha rischiato
Ci ha messo del suo per tirare avanti in un mercato sempre più difficile ce l'ha fatto
Oggi un imprenditore che paga questa caduta dalla domanda internazionale senza che possa dire di aver avuto una responsabilità
Non ha sbagliato
Però si trova quella caduta della domanda del meno trenta meno cinquanta meno settanta che lo mette in condizione di non poter produrre i di non sapere oggi quanto potrà vendere
Perché la cosa peggiore di questa crisi non è il fatto che siamo precipitati tanto Sulta perché non sappiamo quanto tempo ci rimettiamo a far ripartire la domanda
Apro e chiudo una parentesi fra l'altro questa è la questione più delicata sull'occupazione
Perché l'occupazione non è solo la funzione di quanto PIL perdiamo di quanto reddito non produciamo e anche funzione della durata della crisi dalla domanda
Un'azienda che si ferma per sei mesi apre la cassa integrazione tiene i suoi lavoratori poi riparte modello classico della crisi
Una crisi che si trascina per un'impresa o per un settore per un anno per quindici mesi per diciotto mesi non si può governare con quegli strumenti
E perché abbiamo più problemi di occupazione oggi perché perdura e la lunghezza della crisi che apre oggi più problemi all'occupazione
Questa è la questione per cui la gente vede la borsa che riparte la finanza composti mette al riparo si dice siamo usciti dalla crisi e realtà poi scontiamo
Che probabilmente il punto più duro della crisi dal punto di vista dell'occupazione l'avremmo esattamente da questo punto fino autunno prossimo
E quindi dobbiamo essere anche attenti a capire che cosa vuol dire il segnale di una borsa rispetto al segnale invece di un tasso di disoccupazione che magari non hanno metterà di uno o due punti
Come ormai tutti tutti gli analisti ci confermano ci confermano i civico e pensate sui lavoratori che responsabilità hanno di questa condizione
Un modello in cui
è cresciuto a dismisura il mercato finanziario
In cui si è spostato reddito dei salari e profitti dagli investimenti industriali e quelli finanziari
In cui si è spinto a comprare a debito in cui c'è stato una politica monetaria lassista in cui non ci sono stati a regolamentazioni e istituzioni
In grado di controllare i mercati internazionali soprattutto dei prodotti finanziari a più alto rischio hanno portato insieme al suo posto della domanda
Della dell'accumulo di risorse nei Paesi emergenti che sottraevano finanza riequilibrio la domanda mondiale alla situazione in cui siamo
è un lavoratore va in cassa integrazione un giovane non non ha più neanche un rapporto di precarietà e non sa perché è perché non ha una responsabilità in tutto questo e la cosa che guida un segno morale di questa crisi
E che questo processo è avvenuto nel nome di un'idea liberista molto forte in cui si è teorizzato
Che bisognava creare una società diseguale perché la disuguaglianza c'era la crescita
E io mi permetto di osservare che proprio in ragione di questo poi si è protratto una parte di queste conseguenze e non si ferma la questione morale alla natura della crisi perché siccome per salvare il sistema bancario finanziario il mondo
Ha messo una mole incredibile di risorse per salvare le banche il sistema finanziario questo peserà come un macigno
Il debito pubblico che aumenta per le future generazioni
Perché quando usciremo dalla crisi quel debito pubblico poi spingerà politiche monetarie o fiscali o sociali più restrittive
E quindi due volte quella povera persona quel giovane quel precario quel lavoratore pagherà una crisi nell'effetto di oggi un lavoratore un pensionato
Nelle affetti di oggi negli effetti per i prossimi anni da questo punto di vista atto e chiudo però per dire due cose sulla crisi ora dal punto di vista delle questioni che cosa bisogna fare
Per un Paese come il nostro noi abbiamo delle punti di forza abbiamo dei punti di debolezza il manifatturiero
La piccola e media impresa che Di vico sta studiando seguendo a parte con particolare attenzione quella media impresa industriale da cinquanta duecentocinquanta trecento dipendenti e l'asse di forza del nostro sistema produttivo
Tant'è vero che quello che ci consente di essere dopo la Germania il secondo Paese manifatturiero più forte d'Europa di averla addirittura integrata questa industria manifatturiera perché come giustamente si dice da Firenze fino ad Amburgo in realtà sono due o tre paesi
Ma in realtà è un'unica grande area produttiva manifatturiera che lavora assieme e non è un caso che quanto crolla il prodotto Tedesco soprattutto quello industriale crollo anche il nostro perché metà dell'industria del nord
Lavora il rapporto strettissimo con l'industria tedesca per forza le due cose si tengono assieme questa il nostro punto di forza
Quali sono i punti di debolezza
Due delle differenze territoriali del Paese non abbiamo un'Italia
Ne abbiamo tante ma sicuramente l'Italia del Centro-Nord non corrisponde all'Italia del sud
L'Italia del sud è una zona di consumo non è una zona di produzione
E la seconda debolezza secondo me che abbiamo dei sistemi a rete soprattutto nell'area dei servizi che non è all'altezza della qualità della nostra industria manifatturiera noi scontiamo linearità dei più grossi
Come funzionano i nostri trasporti come funziona la nostra logistica
Come funziona la nostra sanità mediamente
Come funzionano le nostre telecomunicazioni li abbiamo i problemi di inefficienza i di abbassamento la nostra pubblica amministrazione li paghiamo l'abbassamento della produttività media del
Del del Paese non per come funzionano le fabbriche soprattutto di quel tipo di quella dimensione allora vantaggi e svantaggi con questa crisi come stanno
Se io penso al Mezzogiorno un grandi problema sta che diventa ancora più difficile
Ne parliamo di ammortizzatori di cassa integrazione in verità disoccupazione
Nel Mezzogiorno non abbiamo tantissimi numeri di cassa integrazione ma abbiamo un aumento esponenziale del livello della disoccupazione soprattutto giovanile già era grave prima diventerà più grave e oggi sempre più grave
E per questo io dico che se bisogna chiudere una fabbrica dello stesso gruppo lasciamo in piedi la fabbrica del sud
Chiudiamo la fabbrica che sta in un'altra parte del Paese perché se io perdo il Mezzogiorno cento mila posti di lavoro produttivi per cui i giovani per quei lavoratori non è vero che poi mi rifaccio
Il secondo punto è tutto il sistema del servizio
E lì c'è bisogno in alcuni settori di fare federalizzazione in altri settori di fare concorrenza in altri settori di fare politiche più oculate di sistema
Perché naturalmente in tutte le componenti avanzate il sistema dei servizi è quello che ti darà più occupazione più valore più
Dal punto di vista dei problemi che abbiamo oggi quali ne abbia
Ha detto Boeri bisogna fare una riforma di ammortizzatori è vero è vero perché la nostra non è un sistema non pienamente universale non pienamente inclusivo c'è chi c'è e che non c'è
Ci sono lavoratori che non hanno diritto a nulla i lavoratori che per fortuna hanno un sistema abbastanza garantito naturalmente anche il sistema garantito va inteso con un po'di
Il sale in zucca perché non è che fare un anno due anni di cassa integrazione a settecento euro quando hai da mantenere una famiglia ti risolve tutti i problemi
Mentre assolutamente evidente che se la mia indennità di disoccupazione per chi ce l'ha
Mi dura otto mesi
E poi mi finisce con una crisi come questa che non finisce dopo otto mesi dispone centinaia di migliaia di persone a una condizione difficile perché se la crisi perdura non è che chi ha perso il lavoro lo ritrova dopo sei mesi
Per non parlare di quei precari che hanno perso anche il rapporto di lavoro precario non hanno diritto né un minimo di tutela
Mi ha un minimo di garanzia per questo c'è bisogno di fare un'operazione sul welfare se non c'è tempo di farla intanto però risolviamo questi problemi
Una disoccupazione che da otto mesi mi passa a sedici
Una cassa integrazione che magari invece di seicentocinquanta settecento euro me ne dà ottocento ottocentocinquanta
La possibilità di allungare la cassa integrazione ordinaria due anni perché ci sono aziende che non ce la fanno solo con un anno di cassa integrazione ordinaria vedere cosa fare per i collaboratori cioè per quei precari che possibilità possiamo avere questo si può fare
E preparare intanto la riforma degli ammortizzatori sociali di cui
Di cui si parlava per quanto riguarda poi i rapporti di lavoro siccome voi questo doveva essere il cuore del
Del ragionamento io appartengo a coloro che ritengono e non a caso voglio partire da questo che in Italia non è impossibile licenziare
Anche con il contratto di lavoro a tempo indeterminato perché se si assume che il contratto di lavoro a tempo indeterminato è una specie di matrimonio quando non c'era il divorzio
C'è un atto indicibile mai solubile e non è così
Poche ricordo ma per onestà voglio dire lo sanno aziende che in Italia il licenziamento collettivo per ragioni economiche e tra i più facili che ci siano in Europa
Non c'è rapporto tra come si possono fare le ristrutturazione per ragioni economiche in Italia rispetto alla Germania
Dissi di visitare i Piani sociali di reinserimento di tutela da noi si può fare eppure nessuno lo dice
Sembra che quando è un rapporto di lavoro a tempo indeterminato sei legato per sempre quell'azienda e non tipo separa nulla non è così
Negli altri è vero potere aziende più più grandi che per essere licenziato devi avere una casa un motivo
Ora son quarant'anni l'anno prossimo dello Statuto dei diritti dei lavoratori io appartengo
A quelle idee a quell'opinione per cui se un po'di diritti restano in campo i lavoratori riequilibrio non poco quella simmetria di potere che c'è tra impresa e lavoratori io non credo che l'imprenditore e lavoratore siano esattamente
Sullo stesso livello perché lavoratore indipendente dell'impresa un destino comune ma un imprenditore un imprenditore un lavoratore un lavoratore
Se io trasferisco tutti i rischi dei mercati dall'impresa e lavoratori coinvolgo nel rischio il lavoratore che però non subordinato deve avere un minimo di garanzia quel lavoratore deve vere un minimo di riconoscimento di diritti
Perché ho fatto questa premessa perché a seconda di come si affronta questa premessa poi il ragionamento sul contratto unico o sulle altre proposte ha un effetto un'altra fase
Io convengo che bisogna ridurre le tipologie di avviamento al lavoro perché in realtà ne abbiamo troppe sbagliate spesso le imprese anche fanno fatica a districarsi in questa cosa bisogna ridurre tipologia quattro massimo cinque
Il tempo il contratto a termine
C'è una stagionalità c'è un picco produttivo c'è una sostituzione di maternità c'è un motivo per cui l'impresa come è sempre stato
Ha bisogno di assumere con un contratto a termine lo deve poter fare
Non può essere però il modo furbo per fare sento contratto a termine per la stessa persona per cinquant'anni perché quello va da sé che non è un contratto a termine è un'altra cosa reagisce al secondo Prodi con ribassi molto
Contratto di somministrazione l'interinale discussione senza senza fondo c'è questa tipologia costa un po'di più quindi a pro e contro sul versante
Impresa una sua logica secondo me
Può restare definita poi dai contratti e dalle leggi
Dobbiamo mettere assieme tutte le collaborazioni perché sappiamo che una parte delle collaborazioni sono falsi
Qual è la collaborazione vera quella che fa un lavoratore una persona prevalentemente autonoma con quattro cinque due-tre committenti la pluri committenza che ti definisce una vera collaborazione rispetto a un falso rapporto di lavoro subordinato
Poi io insisterei molto in una tipologia della quale abbiamo bisogno che io chiamerei contratto di inserimento a contenuto formativo
Un apprendistato un po'rivisto con uno sgravio contributivo
Magari decrescente nel tempo che porti alla stabilizzazione
Perché abbiamo bisogno di legare realmente l'ingresso nel lavoro un periodo di formazione non per che la formazione serve ad avere uno sgravio Madonna sgravi perché la formazione serve a formare lavoratore serve all'impresa formare il lavoratore
E in questo modo provare a superare i problemi della frammentazione che abbiamo da questo punto punto di vista io credo che questo possa essere una modalità cos'è che non mi convince
L'idea che tu
Poi essere assunto a tempo indeterminato però una protezione come l'articolo diciotto celai o come dice uno dopo vent'anni o come dicono i professori dopo tre o quattro anni perché non mi convince perché
Se io metto una barriera
Se io metto una barriera vent'anni a venticinque anni abbiamo già il problema dei lavoratori a quarantacinque anni che vengono messi fuori dalle aziende se io dico che il diciotto mi scatta quando arriva a cinquant'anni le aziende mi manderanno via tutti i lavoratori prima ma è evidente
Se io metto a tre anni
Però rispetto allo stesso è rischioso lo stesso perché a quel punto o una barriera tre anni fino a tre anni posso cambiare quanti ne voglio per questo dicono ingresso attraverso la formazione perché su questo ha ragione chi l'ha detto non so se era professor Boeri
O Bombassei se un'azienda forma bene un lavoratore queste la maggiore garanzia per i lavoratori di poter restare in quel posto di lavoro
Se invece Tunisi contratti di inserimento al lavoro solo perché
Ai costi più bassi
Senza che a questo corrisponda un contenuto formativo allora su questo c'è in nuce un'idea di precarietà continua
Perché non forme di lavoro usi quella tipologia solo perché ti costa meno e alla lunga entriamo nella situazione che abbiamo fatto per ultimo
Poi è vero quindi voglio dare atto che quando parliamo di precari non si deve pensare prevalentemente all'industria
Perché anche questa è un'altra stranezza
Perché il grosso dei precari non stava nel settore manifatturiero a dimostrazione di quello che dicevo in premessa il grosso dei precari sta nelle aree del pubblico impiego e sta nel mondo dei servizi soprattutto nei servizi più poveri
Che sarebbe dal punto di vista delle politiche anche di decontribuzione due aiuto fiscali quelli quelle persone quei lavoratori sui quali bisognerebbe avere invece un occhio di vantaggio di attenzione
Perché in un'azienda si può fare un investimento che aumenta la produttività se io sono una persona che si occupa di polizia hai voglia fare produttività
Il mio costo sarà il mio salario
E se mi fai le gare di appalto come si fanno quel lavoratore non vorrà condizione di lavoro di vite diretti
E se a questo giunge la precarietà della condizione di lavoro determiniamo nella scala dei lavori quelli che effettivamente stanno agli ultimi posti
Vorremmo
Allora diciamo noi abbiamo avuto sempre un problema un po'
So che più ha fornito un piacere di insider Chiozza sorti in sostanza
Il sistema della rappresentanza le chance Italia portano in qualche maniera
Favorire qui che hanno una tutela e ad ampliare in via via di il succo per quelli che
Vorrebbero entrare invece nella cittadella dei cosiddetti garantiti so che non ci piace questo meccanismo permettimi tedesca per semplificare
Titolo Pietroburgo Pietro debba
Anche diciamo
Insomma terzo punto produzione non punti hanno sostenuto diverse in diverse occasioni che questo è un problema
Che va al di là anche di
Di una semplice questione
Economica no è un problema di rapporto tra generazioni
Un uno attento come dire alla politica potrebbe dire anche un problema che sta dello stesso ha forzato la democrazia in qualche maniera
Ora per farla breve la crisi tutti questi meccanismi purtroppo
Non è che l'ITC li amplifica no cioè per carità viva la cassa integrazione farò uno striscione se volete
Però la cassa integrazione la fotografia dell'esistente anzi come dire raddoppiamo apposta
Di chi sta dentro che rende più difficile
Come si può no no per carità non è questo semplice numerose nuove bisogna estenderla no no no no non vi sto dicendo che delle delle cose delle cose
E nello stesso tempo invece noi abbiamo figure sociali più disparate il quarto capita appunto virtuoso i consulenti del terziario avanzato in quali volte alle tasse che pagano un ventisei per cento di prelievo welfare
C'è una pensione che non avranno ma
Allora
Come dire il è evidente che c'è un'ultima questione ora non lo so se sarà un tema che appassiona solo solo pochi
Però che c'è un problema in qualche maniera diritti uscire di discussione questi elementi io penso che la riflessione culturale da cui partono
Tito
Attraverso che abbiamo detto è un po'un po'questa si vede un po'questa mancanza in fondo è stato una critica che è anche stata fatta in genere al sindacato e un po'di più al tuo
Al tuo allora tu non è che poi senza indagati stabili di grandissima esperienza quando dici delle cose dice le cose di buonsenso insomma
Non è che dice delle cose strampalate
Però il segno generale delle cose che dici tu
Non sembra una una cucitura di questi due mondi no mentre la forza dei ragionamenti che faceva Tito sempre preso ad esempio è un po'un ponte butta
Non so niente
Poiché il fondo
Io
C'è una cosa che di cui capisco il senso ma del quale diffido
E cioè l'idea di contrapporre soltanto deciso allora di più il giudizio di bloccarli risolvere i problemi per contrapposizione
Cioè ci sono quelli che stanno dentro ci sono quelle che stanno fuori ci sono i giovani ci sono i pensionati ci sono gli occupati ci sono gli occupati
Cos'è che diffido non il fatto che esistano questa antinomia
Ma di figlio di un'altra cosa
A di considerare quelli che sono i cosiddetti Lin come
Tra virgolette dei privilegiati
Io penso che
Sono persone per le quali sono state combattute battaglie parlare di privilegio mi pare una persona
Uno è sempre relativamente meglio peggiore di un'altra persona ma non per mi permetterei di dire che una persona che ha una cassa integrazione a seicentocinquanta o settecento euro che misura per di più un anno due anni che è un privilegiato
Allora per questo diffido e l'altra cosa di cui diffido e la teoria dei vasi comunicanti
Come se le scienze sociali o i processi reali fossero dominati dal principio della circolazione dei fluidi per cui
Io possa passare da una parte alzare dall'altro che tutto mi si riequilibrio non è così
Voglio fare un esempio per capirmi
Hanno voluto alzare l'età di pensionamento delle donne del pubblico a sessantacinque anni io avevo detto
Guardate che conviene fare un'altra operazione prendiamola per tutti sul versante della flessibilità in uscita per privato e pubblico perché facciamo un'operazione più intelligente
Tutti però ci avevano spiegato che si faceva questa cosa e i soldi risparmiati sarebbero stati poi messi nei confronti delle donne
Perché naturalmente
Se tu innanzi di cinque anni tenete presente che la donna arriva al pensionamento sempre peggio dell'uomo
Perché a periodi contributivi scoperti perché guadagna il venti per cento di meno perché fa spesso una doppia vita tra lavoro e famiglia per chi per chi lavora bene di quei soldi non una euro sta andando alle donne
C'è sia usata la teoria della compensazione in realtà poi si è fatto un'altra operazione
Da questo punto di vista non mi convincono questi atti non mia sono invece per risolvere i problemi ma da questo punto di vista io sono convinto
Che quello che fa la differenza ancor prima della tutela dell'articolo diciotto è il costo differenziato
Perché si ha un rapporto di lavoro di un certo tipo A quel suo costo
Contrattuale
Di contributi di contributi previdenziali di assicurazioni sociali e c'hai un altro costo che del trenta quaranta per cento più basso è quello che mi fa la differenza
Ancor prima dell'articolo diciotto perché non penso che l'articolo diciotto sia questo privilegio penso che sia un minimo diritto che giusto riconosce I lavora
Un paio di domande pubblico proviamo
Poi
Aspettano giorni due due ragazzi pugliesi se non
Tre
Il
Si sono trovate
In questo senso
Non supera il prelievo sulla crisi non un surplus
Tra
Io
Tra l'altro conferma
Il
Accantonare
Non
Arrivassimo
Consumi
Consumo
Ma
O
Per
In
Assume
Simone
Allora
Il
Pubblico
Un
Comunque
Cento
A
Già
Cultura
Se
Combina
Mondiale pattizia
Agita
Grazie
Ecco un'occasione unica
Zamponi coraggioso nessuno ma vedo curiosità compagno di banco l'avete detto ma quello
Che cosa dice
Allora intanto che Giorgio Lonardi
Oggi
Fornito dei dati ha chiesto l'ordinanza in modo sensibile tradizionali mentali
L'ordine
Piemontese richiesta
A
Può anzi
Della prosegue
Etico sentenza Bombassei
Militari una proposta anche
Laddove due cose
Ammortizzatore sociale no no dottor sullo zero
Vediamo c'è stato qualche ripensamento perfetto
Voce
Signore domande un'attenta
Al
Viene
Dissenso
Generalista devono
Mancanza
Mantiene la ricerca è stata
Dinanzi
Questa domanda
A
Entrare un'altra domanda
Ma
Bombassei
La
La
La
Sensibilità aprono vicino
Hanno
Nonostante non è stato confermato da eliminare
Il
Finanziare
Al momento del titolare
Un errore diciamo
Tutti gli onesti una
Davvero
Così
Insomma
Fresco
Corea
Non ci sono altri
Allora tutto confessa
Precari
Riconfermo chiaramente io rappresento l'impresa e l'industria per cui non posso parlare a nome degli altri
Che più del novantaquattro per cento del dei dipendenti dell'impresa che sono con contratti a tempo indeterminatezza delle entrate quindi sì chiaramente sono le imprese che sono aderenti a Confindustria
Quindi sulla parte del di chi ha dei contratti a tempo indeterminato
Trovo assolutamente corretto quello che ha detto Epifani fa più parte di un terzo del pubblico impiego delle categorie che sono state menzionate
Ciò non toglie che malgrado questo
Malgrado questo la percentuale di persone che hanno contratto a tempo determinato
Sono in percentuale più bassi della media europee vuol dire che in qualsiasi altro paese d'Europa la percentuale e più e più elevata
Noi abbiamo credo il dodici e cinque per cento contro il quattordici e mezzo il quindici per cento nella media dei quindici Paesi della delle comunità della vecchia comunità
Quindi è un fenomeno che esiste in tutto il mondo è un fenomeno che c'è e quindi non è che dobbiamo criminalizzare chi ha un contratto a tempo determinato e ne approfitto per dire anche
Alla professor voi ricche
Francamente non vedo dell'impresa e la discriminazione fra chi ha un con tipo di contratto un altro anzi normalmente questo periodo serve per cercare di non solo incentivare o di formare alcuni lavoratori e quando questi vengono vengono istruiti una normalmente le aziende in tempi normali si ritiene per stretti cioè almeno le aree
Ricordiamoci che viviamo soprattutto nell'Italia del nord in una realtà dove la disoccupazione fino a un anno fa o meno di un anno fa in al due virgola cinque per cento quindi siamo
A circa la metà di quello che considerato fisiologico quindi uno quando uno investe nel proprio del proprio dipendente lo forma se lo tiene normalmente ben stretto quindi non è che proprio uno spread ma poi quello lì non serve più si butta via come se fosse
Una una una cosa e non una persona
Quindi credo che la dimostrazione proprio Stato in questo momento dalla crisi forse per la prima volta nella storia in prese soprattutto piccole e medie
Udite pur di non rompere il civile i poli troppi il rapporto che propri dipendenti hanno ottenuto dalla gente anche magari
O a non lavorare o lavoro o o o sotto compatti pur di pur di non rompere i contratti
Quindi credo che questo sia un po'un luogo comune che bisogna sfatare quello di uno sfruttamento per chi non ha un contratto a tempo determinato
Quindi è un qualche cosa io non condivido un'analisi di questo tipo che sia stata l'economia reale
Perché tanti anni che andiamo avanti e la la la conferma e che oggi economie come quelle asiatiche stanno continuando a dei tassi di con degli incrementi
Di prodotto interno lordo che sono di gran lunga superiori a quelli degli altri Paesi vuol dire che la la formula se in maniera fatte in maniera corretta funziona
Vanno vanno tenuti
Vanno osservate delle regole e soprattutto chi ha il compito di controllare deve controllare io credo che sia venuto meno questo tipo di mondo e questo tipo di controlli
E di la conseguenza è stata a cascata quindi io almeno la interpreto in questa maniera
Se lei dovesse dire mi nella crisi
Al punto cui siamo adesso
Dunque illeggibile sul scelga una riforma può fare una riforma Bombassei della faccenda quale la cosa che gli enti
Io la prima è la prima cosa che farei l'ho detto prima e lo ripeto
Penso che sia veramente quello di investire in ricerca e sviluppo perché dobbiamo però non hanno il Polo proprio grazie no no non è una riforma è vero quello che è normale sì e tanto normale che trent'anni che non lo facciamo
E tanto normale che non abbia mai fare e questo devo dire a destra sinistra cioè no con onestà senza credo sia logico
Nord-sud no
Le industrie al guardi trovata esiste l'unico uno dei pochi Paesi uno l'Italia è uno dei pochi Paesi dove la ricerca privata
è superiore a quello che la ricerca pubblica
Quindi da otto a quel punto di vista sono
No dico dell'Italia c'è in Italia si fa più ricerca privata che quello che è la media europea mentre invece la ricerca pubblica l'Italia è l'ultimo uno degli degli ultimi posto quindi se vogliamo vogliamo
Io solai improvvide i dati di e dal Centro studi Confindustria poi può darsi che
Che non è che che siano non siano corretti ma credo che siano giusti
Ecco e quindi questo però vuol dire vuol dire investire maggiormente
Tra
Come normalmente tenuto non so
Dica lei qualcosa qualcosa di più allora va bene
Ma non è un'analoga però una volta importare ora un dubbio capito bene se è la seconda ripeto se i dati non sono anche questi
Non corretti se guardiamo il numero di laureati
Lo che sia diciannove il diciannove per cento contro il trentacinque quaranta per cento di altri Paesi che sono nostri concorrenti diretti è chiaro che una un Paese che ha un numero di laureati in un altro dato che questo dall'OCSE quindi nei più neutrale
Un numero di laureati dalla Comunità europea in informatica
Noi ci poniamo come Comunità europea sei mila laureati in informatica all'anno la sola Cina ne fa più di un milione questo è un dato senza alcun
Ho capito ma farete voi pensate che fra fra dieci o vent'anni
Qui laureati li riusciranno a fare qualcosa di più dicono che facciamo noi o no quindi invece di esportare le scarpe o limitazioni delle Borse probabilmente faranno
Cosa che fanno già per esempio voi sapete che
La la stragrande maggioranza dei televisori detti revisori a
Quelli piatti sono fatti ormai quasi esclusivamente in Cina
Ecco noi in Italia non facciamo un telefonino
Siamo credo uno dei Paesi più più grandi dei più grandi fai più grandi consumatori telefonini non produciamo telefonino possiamo bellissima farle scarpe a fare la moda per carità di grandissimo rispetto
Perché è uno delle voci più importanti delle nostre esportazioni
Ma non possiamo pensare che
Un fu il fu nostro futuro sia ancora in questo settore
Dovrà essere i settori
Più
Con diversi quanto meno e si fa soltanto investendo investendo in risorse umane vuol dire nella scuola e in ricerca e sviluppo questa è la mia
Sarebbe la via no io lo devo dire una cosa Aldo Moro il dottor Bombassei che lui giustamente ha risposto come rappresentante in Russia ma su un
Diciamo
La sua azienda ha dato vita alla Brembo a una delle esperienze pilota più importanti che quel ponte che il chilometro sottile facile per nessuno stradine
Io l'ho detto un orecchino
Non sono d'accordo con quello che ha detto mali varietà onore che si è esposto hanno mangiano industriale avrebbe potuto rispondere a nome dalla sua azienda il sicuramente il chilometro Russo è un'esperienza pilota in Italia
Queste riserve certo ce lo dice lei va bene
Cioè
Io
Forse
Doveva raggiungere
La duri
Per quanto riguarda
Io
Euro
Abbiamo
Sia dovuto
Purtroppo
Svolga
Vediamo novanta simbolo
Allora viene aggiunto un punto un punto di forza la
Oggi AN
Diventando un punto di debolezza
Bombassei Uruguay
Non hanno la capacità di un po'
Questi uomini
Comunque un problema nei confronti di uno contenitori
Nello stesso modo singoli da
Ungari all'anno migliori migliori
Se non vendiamo le grandi multinazionali una suo punto ricordiamolo l'incubo di marmo venticinquesima
Un luogo pubblico comunque ad un ulteriore riscontro le porgo gli anni
Emigrano verso l'estero quindi
Io convengo finalmente
L'articolo comparso proprio questa mattina sul Sole ventiquattro Ore
Quando
Lo stesso Presidente configura un'azienda Tremonti l'altro giorno
Si sa usando un ministeri
Alle aggregazioni
Questo fornire alla salvaguardia
Buonfiglio
Aggiungo che c'è voluto Nostro Signore perché aveva sorpreso scusi no lei ha ragione
Ci ha voluto nostro signore che si arrivasse a vedere all'aggregazione giorno però cioè morire ragionamento che si poteva fare dico non c'era bisogno dalla crisi
No
Giusto
Che ci fosse che al novanta per cento
Lasci perdere il Governo ha compiuto facesse un passo un un progetto di quel tipo
Ma per la verità per la verità
Nobili chiedo scusa
Per la verità parte condivido tutto quello che è stato detto ha perfettamente ragione ma
Credo che qualche anno fa proprio Confindustria si è fatta promotrice di questa iniziativa nel dire signori dal momento in cui il mercato è diventato globale
Quel verdetto piccolo è bello non non vale più o quanto meno il concetto di piccolo non è più quel piccolo di prima e quindi tutte le aggregazioni e una delle proposte che avevamo fatto ancora almeno cinque o sei anni fa era proprio quello di
Detta sanare tutte le eventuali fusioni fra piccole imprese in modo che potessero diventare pur magari rimanendo piccole ma un po'più grandi in modo da potere contare di più i numeri Catto che era essenzialmente cambiato
Però a scapito e a difesa anche delle piccole imprese devo dire che oggi è vero che sono piccole e del tutto vero quello che sta dicendo devono crescere se vogliono giustificare la loro presenza e la loro sopravvivenza
Ma è pur vero che spesso e volentieri agiscono a rete quindi anziché avere una grande azienda sono tante piccole aziende che fanno tanti componenti
Che cito un esempio dalla della che conosco bene Della Valle Seriana in quel di Bergamo
Dove il leader a livello mondiale Gruppo Radici col Meccano tessile
Dove si fa del Meccano tessile ma in tutta la vallata ci sono aziende piccole che fanno con piccoli componenti che poi vengono assemblati purtroppo adesso una gran parte li ha vengono assemblati in Cina ma comunque che fanno parte
Di una di un'azienda più grande quindi è un è un'interpretazione di piccole aziende ma con dei
Con dei con delle precisazioni che la fa che fa agire quel settore o in quel distretto una volta si chiamava distretti
Da grande azienda se ciò non toglie che va perseguito questo principio che noi stiamo semplificando poi in realtà non è che certi come grande ci sono insomma
Discorso School for qui ci sono
E queste cose presa
Signor l'ultimo punto solo un'osservazione cioè
Piccole e medie imprese quando il Presidente
Siccome in questa lungo
La prima casa realizzazioni cioè
Con una crisi che si prolunga un'azienda più grossa mezzi per resistere a mezzi finanziari mezzi propri può ricorrere al credito le banche non si comportano allo stesso modo se soldi richiede
Dottor Bombassei o lo chiede un signore che c'è una piccola impresa cioè con uno fa una cosa con l'altro fa un'altra cosa quindi questo il primo effetto
Poi peraltro problema vero della piccola impresa italiana che peraltro molto flessibile molto adattabile e che ha e nessuno dice mai meno produttività
Di quella media cinquantatré cento di cui parlavo prima e non fa ricerca
Perché non hai margine in quanto tale percorso quindi ha dei vantaggi in determinati contesti
Quando lavora Rete ha una grande flessibilità di costi e via D'attribuita sui tempi
Spesso anche di qualità ma con una crisi come questa paga anche dei prezzi molto grande noi non ne parliamo tranne lui ma
In Italia stanno morendo tante piccole e piccolissime imprese
Qualcuno spera che rinascono esattamente così come sono da qui a qualche anno ma
In realtà hanno e non lo sappiamo poi la cosa mi preoccupa che vedono imprenditore c'è sempre almeno uno due tre quattro
Lavoratori che son quelli che perdono il lavoro e quelli di cui non parliamo mai perché sono tutte imprese invisibili lavoratore intese
Invece rispetto alle tre domande fatte volevo rispondere alla studentessa io però ho detto esattamente questo la crisi
Ci sono diverse interpretazioni su come nasce questa carenza io penso che sia un insieme di di contesti
Nel mondo più ricco cioè il nostro gli Stati Uniti d'America si sono spostati eretti dai salari ai profitti
Dai profitti
Al mercato finanziario dall'investimento industriale all'investimento finanziario
Tutto questo ha prodotto un surplus di ricchezza finanziaria che è stata investita in quelle robe lì
Sempre nei paesi ricchi e soprattutto in America dopo il due mila e uno c'è stato una politica monetaria lassista perché bisognava far crescere comunque un Paese colpito dalla tragedia del
Delle Torri gemelle e quindi si è fatta grandi immissioni di liquidità tassi di interesse e basta e si sono allentati i controlli sulle grandi istituzioni bancarie e finanziarie e in modo particolare su quei titoli cosiddetti tossici
Nei Paesi emergenti Cina per tutte che cosa hanno fatto
Sono cresciute velocemente
Ma le risorse non le hanno investito e anche lì sui lavoratori sulle infrastrutture sono andate a fare dei grandi fondi di riserva finanziaria anche per ragioni di Potenza quella con cui la Cina Compre là terra in Africa
Quella con cui la Cina i fondi sovrani cinesi si coprano dove possono l'economia di tutto il mondo e quella ricchezza finanziaria non alimentato la domanda
Tutto questo ha portato a quel collasso e quindi a queste conseguenze cosa che mi ha colpito di quel periodo e rispondo anche allontana ragazzi
Mi ha colpito che soprattutto in America c'è stata una ideologia della destra repubblicana che teorizzava
Che la disuguaglianza cioè il fatto che salari andavano giù e profitti cresceva leggere forse un fatto così positivo e spiegavano perché
Perché dicevano bene che tanti diventano ricchissimi perché è un dato del loro reddito il termine che usavano però l'inglese sgocciolava
Sgoccioli avrebbe sboccia urlato fino ad arrivare a redditi più bassi e avrebbero anche i redditi più bassi ha avuto un vantaggio questa teoria non ha funzionato
Perché questa teoria di origine secondo me del disastro in cui siamo capita
Per quanto riguarda la questione invece su età di pensionamento e eccetera io dico questo se vogliamo affrontare il tutti i temi
Della della questione previdenziale sarebbe il caso di farlo assieme cioè vedendo tutti gli aspetti
Non ce n'è uno in un atto
Io ad esempio penso che c'è un grande problema che riguarda le pensioni dei giovani di oggi
Questo sistema contributivo con questi non tanti puramente finanziario uniti alla riduzione del valore dei coefficienti
Ci condannano da qui a trent'anni un ragazzo di oggi un precario di oggi ad avere una pensione onestamente troppo bassa troppo bassa
Ci siamo accorti lo dicevo prima prima che iniziassimo questa riunione che se ci capita un disastro finanziario come quello che stiamo vivendo con il contributivo puro abbiamo problemi enormi perché io che ho accumulato in tutta la mia vita
Contributi su contributi mi faccio un montante c'è una somma dei contributi versati arriva una crisi come questa quel montante mi si riduce del cinque per cento perché in relazione all'andamento del PIL
Ma se io devo andare in pensione proprio quest'anno che c'è una crisi il mio montante per la mia vita futura azione dura del cinque per cento
Rispetto al lavoratore che ci ha dato un anno prima occhi ci andrà a due anni dopo e se per caso a quei lavoratori si fa anche la pensione integrativa
E anche a persone integrativa risponde dall'andamento dei mercati finanziari avrà due perdite quindi dico affrontiamo i problemi perché bisogna vederle un po'tutti non c'è un problema dell'età dell'innalzamento
Dell'attenzione del pensionamento di vecchiaia ci son diverse questioni che andrebbero un po'riviste affrontate
Per rendere più equilibrato e più ecco il nostro sistema previdenziale se c'è da fare un risparmio questo va fatto in direzione in favore dei giovani io su questo non c'è dubbio
Cioè tutto quello che possiamo sistemare deve essere usato per sostenere le pensioni dei giovani di oggi che diventeranno pensionati tra trenta quaranta perché sennò creiamo da qui a quarant'anni un tetto un futuro di pensionati
Molto poveri
E soprattutto facciamo crescere i giovani di oggi con questa prospettiva
Perché non c'è soltanto il fatto che da qui a quarant'anni un ragazzo di oggi avrà una pensione più bassa ma da adesso ad allora
Un giovane che lavoro che è precario che cerca un lavoro vivrà con questa prospettiva e il fatto di avere una prospettiva di queste dimensioni secondo me
Può portare poi rallentamento di
Di coesione sociale a problemi che secondo me nel giusto evitati un pizzicotto dovuto critica perché il sindacato portato
Riguardo a questo punto dire questa cosa avrebbe potuto fare un po'prima no perché guarda la verità adesso poi quando noi abbiamo
Istituito il il contributivo nel novantatré
In realtà non avevamo alle spalle nessuno poteva immaginare un crollo come quello che abbiamo era un periodo in cui si immaginava una crescita per quanto non alta una crescita media dell'uno e cinque per cento ne abbia fatto tutti i calcoli del sistema previdenziale
Del novantatré sullo questa media di crescita
Fra l'altro osservo che dal novantatré oggi
Neanche questa crescita noi abbiamo realizzato
Dopodiché svalutazione avevamo la lira siamo entrati in una moneta fortissimo nel mondo è scoppiata questa
Questa grande globalizzazione che ha fatto abbassare i redditi e i diritti di una parte del mondo onestamente è un altro mondo quello che avevamo nel novantatré
Quindi se anche abbiamo sbagliato però dentro questa prospettiva che non era facile
Onestamente prevedere ma se abbiamo sbagliato però allora sediamoci correggiamo cioè non è che possiamo dire
Abbiamo fatto forse un patto passo imprudente nel novantatré e adesso lo lasciamo così per la vita io sono per correggere via via anche le cose che siccome non si poteva prevedere tutte
Ma che naturalmente rispetto a come me e il mondo di oggi e naturalmente distante anni luce
Io penso se su questo tema così ciò
Cerchiamo arriviamo a conclusione
Esiste forse anche un problema di rappresentanza Chernobyl adesso perché è troppo facile dirlo qui di fronte hanno pagato i giovani però è evidente che le giovani generazioni hanno rappresentanza e adesso vuol dire voi avete tentato in passato degli strumenti come i miei film e così via ma che si sono rivelati insomma per carità
Generose generosi tentativi non c'è siccome è un Paese nel quale l'universalismo difficile chiedere
Che vada avanti si va per forza alle rappresentanze questo diventa un problema
Tra virgolette sindacale ma forse anche di democrazia in qualche maniera perché nessuno pone una nessun tavolo
Quando si fa la fila Palazzo Chigi delle sigle che difendono che rappresentano qualcosa
Non c'è uniti un signore che rappresenti
Le giovani generazioni
Questo non so come assentare per carità risolviamo oggi pomeriggio però se è una questione che che in qualche maniera opposta se no
Ho crescono su questo ma questo è un problema vero adesso
Se noi pensiamo al giovane che lavora io devo dire che
Sto escono entrano nel mondo del lavoro anche malgrado la crisi su questo ragionevole
Noi abbiamo
Un numero di i giovani che si scrivano quando lavorano che piuttosto importante
E anche tanti migranti e donne quindi però c'è un problema del giovane informazione del giovane che studia del giovane che non trova lavoro del giovane precario che non sempre riusciamo ad avvicinare
Però non è che possiamo anche chiedere al sindacato tutte le nostre di rappresentanza sono anch'io vorrei che noi avessimo diciamo uno specifico di rappresentanza che viviamo in un disegno generale
Ma poi tocca alle forze politiche tocca
Al decisore pubblico perché sì e no facciamo troppi mestiere non hanno credo non ho mai e poi il fatto mentre e giusto che nelle nostre politiche dobbiamo tener conto degli interessi delle giovani generazioni
Perché ma non ho detto solo qui la cosa sulla contributivo
Saranno le nostre tesi congressuali cioè sarà un ragionamento che noi vogliamo fare perché ci accorgiamo che c'è questa differenza drop
C'era Luigi Bobba quando ero Presidente del aveva trovato un sistema in cui per dare la rappresentanza le mamme votavano due volte ce l'hanno titolo per zero l'audizione per carità un'idea un poco però a monte come provocazione punterà molto molto carina
Io darei la parola
Dell'OSCE attento
Ci sono ancora delle domande
Delle domande io non ho problemi gli organizzatori che autorizzano con
Anzi
Abbiamo
A
Mondiale Caldoro aumentare
Perlomeno a una
Legge mai
Chi vuole condizioni uomo provider
Lei
Vorrei fare alla domanda cattivissime
A
Affatto
Vista
Allora
Sedia
Io
Bombassei
Fondazione
Sopra devono esercitare
Imponente
Un anno fa
Veniva
Devo fare un paio di considerazioni siano
Probabilità ma un sistema
Scusate immune incompatibilità
Secondo dispersivo due domande
Variazioni
Dall'abitazione queste contrapposizioni
Erano il fatto
All'opinione pubblica appare sempre più su un sindacato
è sempre un po'contro l'innovazione parte
Prudente
La
La libertà grave colpa regionali grave colpo il giorno larghezza
Disuguaglianze mobilità
Tale emaneremo Presidente Berlusconi
No
Ci sono un'arma
Questa sera abbiamo fare un discorso colture
Dargliela Bianco Carmelo
Uno il discorso della formazione
Tutti i colori della direttiva con un'azione
Però
Tutti
Rimango piena
Allora gli ordinò allora
Da sanabile erano
Però
Maggior
Secondo enorme che
Precari precariato
Standard uno nella pubblica amministrazione
Quindi Pubblica amministrazione priorità nell'organizzazione
Migliore quadrimestre può erogare
Rinuncia amministrazione
Facciamo lavorare meglio americano no un'impresa
Io sono rilancio laddove il consigliere Canonico
Opere approvate prendo e cerco di fare
Caro insieme ai costi il costo della pubblica amministrazione avessi chiesto estrarlo
E allora storico pena borghesia italiani azzardo stabile
E allora dicendo sorridere dico rapido reato
Apposite
E noi lavoriamo molto in salute e delle acque
Allora velocissimamente tetto Bombassei Epifani e poi diamo l'ingrato compito di tirare le fila aperta
Le sottolineare un fatto importante sulle crescita economica in aree diverse formative economica unico basso conviene a nessuno ma ipotetico cupo
Guardiamo il contenuto di questa crescita occupazionale è stata per grande parte fatta da contratti a tempo determinato e da queste nuove figure contrattuali
Questo è l'idea l'idea la nostra proposta proprio deriva dal fatto che
Ne abbiamo avuto questa forte crescita di posti di lavoro in queste nuove figure contrattuali qui non vogliamo rinunciare noi vogliamo però evitare che questa crescita del lavoro in queste nuove figure contrattuali
Diventi un percorso che in qualche modo è una via d'uscita e crea una situazione di dualismo
E di precarietà ecco io guardo i dati so bene che i datori di lavoro sono animati dalle migliori intenzioni ma c'è un discorso di convenienza economica i dati
E di questa tabella avevamo avuto tempo di commentare ci dicono che i lavoratori che hanno dei contratti a tempo determinato che collaborazioni coordinate e continuative hanno
Otto volte la probità di essere licenziati degli altri lavoratori hanno una bassissima probabilità di vedere il loro contratto trasformati in un contratto a tempo indeterminato
Quindi sono dei lavoratori che sono soggetti
A proprio forti e poi ripetuti
Episodi di disoccupazione che tra l'altro come giustamente sottolineava Epifani
Dato che molti di questi sono entrati pagano dei contributi sociali più bassi
Hanno dei salari più bassi degli altri lavoratori hanno tutte queste interruzioni rischiano di arrivare all'età di pensionamento avendo non avendo maturati i punti delitti per arrivare una pensione che sia al di sopra del minimo sociale
Di qui l'idea di
Mantenere una flessibilità d'ingresso con degli incentivi
Incentivare le assunzioni cioè non perderei l'atto può che abbiamo avuto in quei dieci anni c'è più posti di lavoro creati senza però creare questo dualismo così
E questo sarebbe un punto poco intende questa è la filosofia diciamo della della nostra la nostra proposta
Ma io sono ovviamente non contesta i dati perché non no non dodici sola fonte io ripeto
Quello che
Riguarda la parte la parte industriale
Il devo dire che sui contratti quella percentuale pur piccola di contratti a tempo determinato che si fanno dell'industria normalmente il settanta per cento fino allo scorso anno adesso lasciamo stare i dati di quest'ultimo periodo che Sfax
Che sfalsato tutto il settanta per cento nei due anni successivi venivano conferma
Quindi credo che è un dato questo che un po'in contraddizione con quello che si dice a meno che ecco ci siano altre altre famiglie di di di occupati che non siano quelli industriali
La seconda invece il il
Certe
Il numero del del dei co.co.co. anche questo
Dato votato anche questo ufficiale perché se guardiamo
Ufficialmente i dati credo che siano due milioni e qualche cosa in realtà i veri co.co.co. sono circa seicento mila dato dato dal
Dal Ministero del lavoro
Quindi se guardiamo questi e normalmente
Hanno tutti delle sono sono cariche
Addizionali ad altre francamente è un problema abbastanza minuto tematiche ma è abbastanza piccolo per non essere preso nelle statistiche come come importante
Abbiamo
Certo
Solo se c'è qualcuno di tutti
Io penso che chiunque di noi vorremmo arrivare
Intesa parità
Parità uomo-donna noi
Ci portiamo in Italia quattro grandi dal punto di vista retributivo pace dal punto di vista del lavoro dove dal punto di vista della condizione salariale noi abbiamo quattro disuguaglianza che non riusciamo a
A comprimere
Una riguarda il fatto che tra un lavoratore del nord un lavoratore tessuto che fanno lo stesso lavoro c'è un venti per cento di differenza nella retribuzione che che se ne dica che esiste
Tra un uomo una donna
C'è mediamente tra il quindici il venti per cento di retribuzione in meno per la donna a parità
Mi lavoro animazione
Tra un giovane uno anziano
C'è un venti diciotto per cento venti di minor guadagno per un giovane rispetta un anziano
Per un lavoratore migrante rispetto all'italiano c'è esattamente il grosso modo l'artista
Dov'è il problema
Il problema è che questa disuguaglianza sembra storicamente immodificato
Abbiamo fatto tante cose provato tutte le cose resta come sostanziale non si è cambia
In venti o trent'anni
La parte più delicata quale e quella che esprime una collezione permanente disuguaglianze
Il giovane l'anziano non va bene ma la condizione dei giovani non è sempre destinata a restare tale
La condizione di una donna di un uomo sono destinati a restare tali se permane in quella differenza per tutta la vita lavorativa quella differenza gira un risultato e aggiungo come dicevo prima anche nella vita previdenziale
E la stessa cosa trasmigrano
è un italiano quindi in queste disuguaglianze di fondo per la nostra società
Ne ho presa ora ma ne potrei prende l'accesso al lavoro formazione livelli professionali tra uomo e donna ci sono delle disuguaglianze che sono così strutturali che richiedere
Di essere affrontate come tali
Da parte del decisore politico delle forze sociali dell'impresa cioè ci sarebbe in grumi di disuguaglianza secondo me non sempre motivata anzi in questo caso assolutamente non motivate
Che richiederebbero di farla diventare una parte di un ragionamento pubblico di attenzione dei servizi sociali
Purtroppo però questo non avviene la mia impressione e perché così come dicevo prima anche la parola disuguaglianza oggi nonna
Per le persone per l'opinione pubblica per la stampa lo stesso segno che aveva avuto qualche anno fa una delle ragioni che io spero
Ci possa riconsegnare un paese un mondo una cultura un po'migliori dopo questa crisi e se accanto al fatto di ritornare immaginare che
Si fare reddito attraverso il lavoro la tattica non soltanto soldi attraverso i soldi
Come è stato per vent'anni anche la questione dell'uguaglianza disuguaglianze torni ad essere un tema almeno di discussione per provare a trovare le soluzioni a un problema che se non viene risolto segna in maniera costante
Una si voglia Anza di fondo dello Stato società
Sulla Cisa l'innovazione facile soddisfazione
Devo dire a verità io resto comunque a mio modesto
Trovo che sente perché si chiede un'innovazione di un certo tipo io penso che noi introduciamo innovazione
Quindi
Noi non potremmo essere sindacato grosso che siamo se non fossimo innovatori non esistono strutture
Che conservano crescono iscritti forza
Pesos ancorché sull'origine nolana la lettura
No perché vedi a differenza che noi andiamo a fare le votazione nei luoghi di lavoro e non c'è votazione in cui la CGIL non cresce
Aumentiamo iscritti malgrado la crisi quando laici un italiano su dieci
Che lavora in tale sui dieci iscritti alla CGIL complicato immaginare che la CGIL e solo un mostro di conservazione
Poi naturalmente conservazione innovazione sono parole che vanno declinati hanno un senso rispetto a che cosa il nove e che cosa consiste
Se io ad esempio
Debbo immaginare ai diritti sono per forza un conservatore voglio conservare i diritti delle persone estenda se tu mi dici non sei innovatore perché non voglio guardare di fronte alla situazione ti dico non è così perché anzi poche forze come la CGIL provano a studiare con serietà ad esempio una crisi come questa nelle sue condizione e nei suoi affetti
Non mi piace quell'innovazione un po'modernista che in realtà finisce soltanto poi per spostare redditi
Risorse definiti in altra direzione per vent'anni ci hanno spiegato che il miglior modo possibile era quello che ci ha prodotto a queste disuguaglianze a questa crisi per fortuna abbiamo resistito
Questa ideologia e credo che forse oggi possiamo dire anche tu puoi dire che avevamo ragione a dire le cose che abbiamo detto in questa
Grazie che
Grazie allora il
Carte tutti avente il compito difficile per
E assumere molte cose
Tutte importanti dette ma quella
Quello cercare di
Di sostenere che tutto sommato nonostante le osservazioni fatte
Il punto di vista e simile e che
Vi è
Implicito consenso
Egli sostiene occupava in loco a verificarli ma quello che
Che sosteniamo io ittica e non solo di etica e altri partiamo dal
Dalle proposte che in gergo un bar si è fatto produce della crisi retto se ricordo bene
Tre cose ha detto occorre cambiare
Specializzato
Situazione produttiva occorre investire ricerca e sviluppo occorre riformare l'istruzione
Questi tre temi cos'hanno in comune hanno tutte
Il capitale umano il capitale umano come fattore sociale per uscire dalla crisi e su questo siamo totalmente d'accordo fatto reca da Roma non è solo
Di fatto la croce e la crisi ma è anche
Il vero vantaggio competitivo di lungo periodo che un Paese
Ricco per fortuna come l'Italia può avere
Ma se quindi siamo d'accordo che il capitale umano del centro i primi in Italia dobbiamo accettare di capitale umano non viene allocato in maniera casuale ma si scambia
Nel mercato del lavoro e quindi se affrontiamo e crediamo che il capitale umano sia limite si traduce nella crisi dobbiamo vedere dove questo capitale umano come si alloca nel mercato del lavoro e quindi affronta i problemi
Del mercato del lavoro noi
Ovviamente abbiamo un'ottica siamo professori restare con vogliamo un'ottica
Costituzionale sui sui settori non siamo né
Difensori né fautori di un settore in altri amente crediamo
Numeri crediamo Finelli Hackman fattuale servizi crediamo ciecamente chiaramente che
Si debba andare verso
Settori ad alta intensità di capitale umano questa è la cosa importante siano essi
Nel manifatturiero che nel
E nel terziario con l'ingegnere sosteneva che tutto sommato i i precari il problema di di questi precari non ne non è non è un problema nel
Nel manifatturiero beh e
Non l'ho anche non volete discutere i sui dati i nostri dati sono
Di base Istat quindi guardano tutto il Paese quindi il numero che Tito ha messo ammesso ancora adesso sulla lavagna riguarda l'intera mercato del lavoro italiano quindi l'intera struttura produttiva e in questi
In questi
Siamo dieci anni sono stati creati diceva discrimini di posti lavoro in realtà i tre attinenti quindi al netto dei posti distrutti quello che ci interessa accuse di Samarra economico in questa fase sono circa quattro milioni
Ed era stato un miracolo nonostante la bassa questa del PD è stato in effetti proprio grazie
A questi
A queste riforme perché evidente queste riforme sono le riforme più bypartisan sta di fatto il nostro Paese si dal novantasette al due mila tre al due mila quattro una serie di riforme
Potrei far indipendentemente dal Governo incarico tutte molto simili hanno dubbiamente facilitato la creazione di quattro milioni di posti di lavoro
La Baggio parte di questi posti di lavoro sono
Sostanzialmente le mercato lavoro secondarie sono precari e non sono le industrie perché e i posti di lavoro stati costruiti dell'industria questo che che è un dato di fatto non penso che sia nessuno possa possa
Possa dubitarne il li indusse qualche modo avuto un calo dell'occupazione in questi anni battagliera fisiologica con tutto il resto dei Paesi
I posti di lavoro tendevano a essere costruiti nel terziario e la probabilità se dovessimo scommettere in cui voi troverete che il lavoro e ho ritrovato ecco troviate nel terziario illustrato un fatto fisiologico e mi auguro che sia un terziario ad alta intensità di capitale umano
Poi se si avvicina alla manifattura non assolutamente paga quindi
Questo vi è coerenza fra i cui dati perché indubbiamente la maggior parte dei posti di lavoro creati sono stati creati nel settore sono indubbiamente a con forme forme contrattuali che sono diverse da quelle del
Posti di lavoro a tempo indeterminato che
In altri settori tende
A essere più importante ora sul numero anche totale dei dei precari racconta i precari dodici per cento il numero di lavoratori a tempo determinato quindi la sui lavoratori subordinati già relativamente più fortunati in realtà vie
Mi sono varianti altri posti di lavoro che sono diciamo
Parasubordinati o comunque con contratti non lavoratori dipendenti e si arriva le stime intorno al quindici sedici per cento e non siamo inferiori agli altri nel Paese sussiste occupazione
Il
Provvede funzionano molto bene nell'industria sono convinto che funzionino molto bene relativamente al settore manifatturiero ma la nostra ottica ovviamente e più
E più grande non va guardato al manifatturiero ma guarda solo
Al
Al al manifatturiero guarda quando tutto il Paese i problema evidente
Le stime oggi il numero che ha detto Mario Draghi dice che vi sono circa un
Milioni duecento mila lavoratori nelle piccole imprese bensì al mente a rischio che hanno una copertura limitata soltanto dalla cassa integrazione ordinaria senza quindi
Su Lassandro il sussidio ordinario quindi senza neanche la cassa integrazione
E circa cinquecento seicento mila precari sono circa un milione ottocento mila persone questo numero di questa mattina
Ieri dato dalle dal governatore
Per quanto le quindi evidente che
Su questi non possiamo non possiamo fare niente sommersi non si può non far nulla somma che viene in mente un obiettivo che necessita
Ora il
Guglielmo Epifani
Sui parlava della poca responsabilità che sia nella crisi cioè di individui lavoratori imprenditori particolare lavoratori che affronta una grande crisi senza avere colpe proprio e
è verissimo che verissimo ecco pensiamo
A
Quanto alcuni di questi che non hanno colpa hanno indubbiamente una copertura seppur limitata ma questo milione e settecento mila non ha quasi nulla
E inaccettabile un Paese in cui le differente siano dovute al fatto dove lavorato in quale settore i quali il Paese è un partito di contrattazione Ponente nei inaccettabile
Ed è un'altra cosa che sosteneva in maniera giusta disponibili Falchera usciremo dalla crisi non più come prima è verissimo in più come prima che saremo molto diversi e di una generazione che particolarmente a rischio di questa uscita la crisi lacerazione senza mente
La vostra quella un pochino più anche nella vostra che aiutata indagato lavoro grazie a queste riforme questi milioni di posti di lavoro che sono
Stati creati conforme diverso da quella tempo determinati ma rischiano
Di essere in qualche modo spazzati via dalla crisi non riuscendo in a
Passare al mercato del lavoro secondario che tutto sommato garantisce maggiore
Stabilità altre
Punti di debolezza diceva che attenzione che suggeriva Guglielmo Epifani grandi differenze territoriali benissimo
Ma noi non vogliamo assolutamente negare questi problemi innanzitutto viene
Il problema di sicurezza e legalità che non riguarda il mercato del lavoro in senso stretto ma le acque difendere attuariale
Questo mercato lavori precari sono grossi l'acqua la quantità di precari Mezzogiorno è molto importante quindi affrontarlo i precari e anche affrontare i problemi del giorno
E poi
Segretario il salario minimo i sani minimo li ho mai parlato alcune nostre proposte ma nel Mezzogiorno ci sono dei salari impressionanti un salario minimo nazionale e è incredibile che non tutto
Che possa essere considerato come una riforma necessaria perché è ovviamente una riforma che avrebbe il primo impatto dove
Nel Mezzogiorno perché i salari sono che ci sia niente nei più basso
Quindi sul è vero quello che dice quindi fa anche in Italia non è possibile licenziare siamo totalmente siamo totalmente d'accordo ma il problema e l'accesso a quel tipo di contratto non è il fatto che è vero che si può licenziare in Italia ma il problema rimane il contratto a quel contratto di cui si
Si può licenziare seppure con difficoltà e quasi impossibile insomma la probabilità uno succede uno su dieci di conversione a questi giovani che insorge le donne sostanzialmente la tipologia di lavoratori che entra in questo mercato e indubbiamente inerente basta questo a luglio due mila quattro due mila cinque quelli
Le forze di lavoro dell'Istat insomma
Quindi
Chiaramente necessari prende un'altra dimensione e i giovani cruciale che e quante raggiungere e il differenziale
Contributivo una proposta in più che oltre le tre caliamo fatto tutto sommato trova anche d'accordo e credo che nel sostenere e
La necessità di avere un trattamento prudenziale uniforme tra tutti i lavoratori quindi alla fine
Son convinto che ci voglia un sussidio uniti su Cuba azione e questo c'è direi che quasi tutti siamo d'accordo perché anche chi dice funzionano benissimo guarda a una parte dell'economia ma guardandole tutti siamo tutti d'accordo che ci vuole il sussidio
Unico di soppressione ci vuole un salario minimo quindi che un'altra proposte questa che se non ne ho parlato continuiamo pensarlo ci vuole un contributo uniforme questa proposta in più è
Ci vuole soprattutto un contratto unico che salvaguardi l'entrata di per il fatto che voi possiate intonacato lavoro come France tranquillità che permetta quindi alle imprese di
Assumerli senza in qualche modo il rischio di commette un errore ma al tempo stesso DDA un orizzonte di lungo periodo è un'idea che non vogliamo continueremo a proporre non siamo soli e siamo sicuri che alla lunga sarà una buona idea e quindi verrà accettata grazie
Consigliere diventato un po'un seminario giusto Presidente
Questo
Poi ci sono anche il pubblico
Tipo Di Pietro Garibaldi sul quale
Dipartimentali
Riferito
Pongono
Insomma
Infatti
Forse
Venezia