"L'istituto della concessione di opera pubblica tra sviluppo e arretratezza civile nel Mezzogiorno d'Italia"

Insomma ragioni propone
E cioè che
Una vera democrazia e quella nella quale
Sia concorso di una molteplicità di energie
Liberamente promosse
Apprendere coscienza delle situazioni e dei mali della società in cui si vive
Coscienza che non può essere né soltanto indignazione né soltanto critica ma che per essere veramente democraticamente incisiva deve essere al tempo stesso razionalmente critica
E passione all'ente
In via
Credo che
L'estremo stanato
Di degrado a cui la società italiana in questi ultimi anni si sta rapidamente
Avvicinando fino quasi a darci ogni giorno l'impressione che il fondo si sia toccato
Dal giorno successivo ci accordiamo che siamo sprofondati ancora un poco
Questa
Situazione che preoccupa fortissimamente
Tutte le coscienze
Anche minimamente sensibili
E una preoccupazione che non può non rivolgersi alla comprensione dei meccanismi
Che hanno prodotto o per lo meno hanno fortemente rinforzato questo processo di degrado
Non si può non pensare al fatto che le norme
Rafforzamento delle organizzazioni criminali
Nell'Italia degli anni ottanta e degli anni novanta che stiamo vivendo e un rafforzamento a cui non è
Affatto estraneo qualche perverso meccanismo delle stesse strutture delle amministrazioni statali
L'istituto della concessione è precisamente uno dei punti più dedica di questo perverso processo di rinforzo da parte delle istituzioni statali al degrado della società civile ed è per questo credo che l'assise anche in questi momenti che sono certamente momenti di grande pensione perché all'indignazione agli spacci di vario genere
Si è accompagnato in questi ultimi tempi la imminenza delle grandi votazioni per il rinnovo dei parlamenti nazionali e non può non sentirsi particolarmente mobilitata
Non tanto per manifestare questo o quel consenso questo o quel dissenso quanto per sottolineare con il massimo della forza quali siano i meccanismi sui quali vanno introdotte operazioni chirurgiche
E soltanto attraverso la consapevolezza di questo credo che anche gli elettori possano comunque qualunque siano le proprie orientazioni dialogica e fare delle scelte di carattere appropriato e crediti
Ecco perché mi pare che l'assise l'avvocato Marotta innanzitutto abbiano assunto una iniziativa molto lodevole oggi nell'invitare il professore Massimo sa vero Severo Giannini che è in Italia scusate il bisticcio tra il nome proprio e l'aggettivo la massima autorità in questa materia a dirci il suo pensiero a conclusione di un di un Breve
Ciclo di interventi da parte di altre persone competenti e gli altri nostri annunci su questo tema di estrema gravità
Ricordo tanto per sottolineare quanto ormai si vada sensibilizzando la nostra società nella sua parte più avvertita questo tema che anche recentemente in una in un seminario tenuto all'Istituto di Studi filosofici Sylos Labini cito come uno dei momenti di maggiore pericolosità
Manifestatasi anche nei suoi affetti
Perversi nella vita della società italiana precisamente l'istituto della concessione quindi mi pare che su questo ci siano delle convergenze assai forti autorevoli convinte e credo anche convincente
Mi auguro che questa riunione questo incontro dato poi tono particolarmente elevato della sua pensione intellettuale porti con sé una capacità di propagazione non soltanto della tensione intellettuale banche della tensione morale e politica e civile che in fondo ha costituito sempre
Il filo conduttore della nostra attività di libera assise di assise che non coincide con nessuna formazione politica che non coincide con nessuna formazione ideologica che esprime quello che secondo me uno degli aspetti fondamentali della democrazia da un lato la libera rappresentanza nella formazione della classe dirigente e dall'altro lato però l'ancor più libera manifestazione del potere di critica da parte di tutti coloro che come liberi cittadini Soliveri custodi dello spirito e della realtà della democrazia
Questo
Credo che possiamo senz'altro dare la parola al dottor Aldo cavallo che introdurrà
Questo Breve incontro che si concluderà poi appunto con il discorso del professore già ricco ironico mi scuso innanzitutto voglio scocca ascoltatori perché liberi magari forse parlare invidio il piccolo
Fazio è più comodo per il microfono impieghi si offre ore o non la vedo seduto allora ecco dunque innanzitutto consentitemi di rivolgere un ringraziamento che davvero sincero e non rituale alle assise i cittadini suo presidente il professor ma su di partecipare a questo dibattito e credo vive fatto anche un'ovvietà che punto come c'è già ha ricordato che l'istituto della della concessione di opere pubbliche in qualche modo è un tema non poteva non essere un tema privi privilegiato di un'associazione come la vostra
Visto che è una voce libera e prestigiosa della città
E quindi veramente il il ringraziamento anche da parte mia di aver posto con forza al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica cittadina questo istituto giuridico
E penso consentitemi altresì un ringraziamento davvero sincero all'avvocato Gerardo Marotta che secondo me sposa all'acume giuridico anche una profonda conoscenza e la storia Pati e questa condizione vorrei dire privilegiata va gli ha consentito di intuire appunto tra i primi
Quella le implicazioni degenerative per l'istituto della concessione memore egli come diede una lezione morale anche di Silvio Spaventa che storicamente combattente nelle battaglie pro appunto istituto per la concessione di opera pubblica
E quindi ovviamente come ha già raccomandato il professor ma sulla presenza di giuristi ben più autorevoli qui chi vi parla
Vende il compito molto agevole e quindi ovviamente non voglio tediare quello che mi preme in qualche modo di sottolineare che a mio avviso l'istituto della concessione è in qualche modo una vicenda emblematica paradigmatica
Nel modo di legiferare nel nostro Paese
Quindi siamo adesso reduce anche in un'altra manifestazione dopo il suo Giannini credo proprio che la la la vicenda di questo istituto consenta delle riflessioni a mio avviso molto importanti
Ridiamo anche innanzitutto questo modo di legiferare caotico questo susseguirsi delle norme nel tempo si è passati dalla legge in fondo cari un impianto di lavoro armonia ma loro vorrei dire anche perfezione letterale
Parla due mila duecentoquarantotto del mille ottocentosessantacinque alla mille centotrentasette mila duecentoventinove in qualche modo conteneva l'impianto dell'istituto la concessione poi a a leggina continue leggi succede susseguirsi di di leggi e leggine Nana duecentodiciannove l'ottantuno a novantaquattro ottantadue
La fondamentale numero ottanta del diciassette febbraio ottantasette per cui è effettivamente credo anche i giuristi molto più esperti e preparati di me va bene hanno padre e difficoltà di collocarsi di fronte alla a questo di dubbio di di norme
E quindi se non è già questa proliferazione è un primo dato obiettivo e lo ricordava stamattina il professor Giannini quando diceva appunto che il movimento referendario si era anche proposto l'obiettivo di potevi incide di fare un intervento in questa materia ma proprio questa di dubbio di norme impediva la formulazione di un quesito che avesse qualche minima possibilità di speranza di ammissibilità anche a me di chiarezza e di comprensione da parte del cittadino
E direi personalmente poi tutti una seconda e ultima veramente considerazione perché ripeto non voglio tediare questo consesso con considerazioni proprio un po'peregrine però a me sembra un dato fondamentale anche sottolineare io personalmente non credo poi tutto sommato al mito della neutralità del diritto del tecnicismo giuridico
Nel senso che se negli istituti di Tel sei sì non vanno forze demonizzati ma sono anche i figli
Del del tempo della società
Che riproduce in qualche modo poi vanno anche verificati
Nel nella realtà nell'impatto oserei dire con la pratica quotidiana quindi non mi nascondo che allorché ad esempio questo istituto della concessione fu ideato fu pensata
Aprisse degli elementi positivi c'è ma è e anche quella frutto di una situazione emergenziale cioè il nasce dalla consapevolezza di un di inadeguatezze evidente il se burocratiche di Blair della difficoltà dei meccanismi dell'appalto eccetera eccetera quindi se vogliamo astrattamente istituto nasceva da un'esigenza di semplificazione proprio di la
Mi veniva incontro ai motivi di urgenza ma proprio perché in qualche modo io mi considero così indegno discepolo represso Giannini
Indi la la situazione paradossale a mio avviso è proprio questa cioè
Allorché questa incapacità dello stato di riuscire a mettere in piedi voglio dire a far funzionare ricopre nella loro nella nella melodici prima regolare
Cioè già dal dal sedici novembre mila centosettantanove presso Gianni Nisticò un rapporto sui principali problemi l'amministrazione dello Stato
Evidenziando per le deficienze le assenze di modelli organizzativi e quello che in qualche modo parte nati lo dicevo per la vicenda e la concessione e proprio questo che lo Stato ovviamente disperde
Non non pone mano a una riforma organica dell'amministrazione
Ma in fondo
State culla scusate mi dà la parola forse un po'dura su questo tipo di situazione
Creando poi questi tipi di meccanismi che sono caratterizzati poi dalla dalla massimo di discrezionalità
Per cui voglio dire sì emergenza ebbene la semplificazione però questa questa situazione scrive schizoide
Di non di di di in qualche modo poi di de vitalizzare
Quelli che sono gli istituti precipui del del non so del genio civile voglio dire della del controllo voglio dire della dell'apparato dalla macchina statuale il conto il controllo ordinario ma sempre venire
Di lasciar sopravvivere le strutture in qualche modo statuale ma impoverendo e sempre di più di strumenti di intervento per cui veramente ripeto mi avvio veramente a concludere questa è la vicenda delle per le concessioni
A mio avviso è sintomatico ripeto è un'associazione che si propone come compito istituzionale ma tutela del centro storico di Napoli non poteva gomma pubblicare un'attenzione a questo istituto
Anche ripeto in qualche modo rappresenta rappresentato storicamente un cavallo di Troia un un un introduzione di di pratiche di meccanismi ecco io ripeto non posso non dimenticare che più che sezione insomma si o una ovviamente una un'origine una una un'etichetta di giurista voglio dire molto impropria ma io per molti anni ho fatto il penalista ho fatto il sostituto procuratore della Repubblica qui a Napoli
E io ricordo perfettamente che fino agli inizi degli anni alla fine degli anni Settanta
A San Morra Napoli e si esprimeva si caratterizzava per la la guardiania dei cantieri voglio dire era in qualche modo un profilo basso riguardo a tutta la problematica delle dei lavori dei lavori pubblici
E ora non io ma rapporti indagini evidenziano delle infiltrazioni un un salto di qualità delle organizzazioni criminali questo forse non è del tutto casuale non estraneo proprio questa questa questa deviazione questo deragliamento dai binari di una corretta amministrazione che rappresenta ripeto un po'un cavallo di battaglia una un argomento forte definito della dell'attività del professor Gianni
Io quindi concludendo perché mi ero imposto punti rispetto di termini rigorosi
Di tempo non posso ripeto vorrei concludere con quel con quella bellissimo ricordo che contenuto nella storia d'Italia di Benedetto Croce
Allorché nessun citando De Santis Croce ricordava come Silvio Spaventa definisse la rivalità politica dell'Italia un Pantani
E che lo stesso De Pretis accanto un suo suscitando scandalo magari tra i componenti del suo Entourage dicesse ha ragione spaventa stiamo in un pantano fino agli occhi
Ecco quindi non non possiamo che auspicare che da questo pantano si esca quanto prima è che anche grazie al a contributo delle assise grazie
Prego l'architetto Isabella guerriglieri fare il suo
Con preghiera
E vi ringrazio
Per avermi dato l'occasione di porre alla vostra attenzione alcune riflessioni sulla questione delle concessioni noi come assi se abbiamo tenuto in molti incontri su quest'argomento però possiamo riassumere i triennali che sono più macroscopici che sono venuti fuori
In prima cosa l'abbassamento del livello qualitativo nella produzione architettonica delle opere pubbliche
Secondo una mani la vanificazione dei pubblici poteri in materia di programmazione e di pianificazione spersi dal territorio terzo come Stato ha detto l'erosione continua delle pubbliche risorse perché nonostante dico questa cosa affretta
Ho che giustificherebbe l'applicazione dell'istituto le opere sono state date completato con molto ritardo avvolto e non del tutto proprio realizzati completate io come architetto naturalmente vorrei
Far capire un poco anche Amnesty chissà dove la concessione ha inciso sull'abbassamento della qualità dell'opera d'architettura in effetti tradizionalmente noti come architetti e anche come pubblica amministrazione eravamo abituati
A a ricorrere all'istituto del concorso quando l'opera ricchi era di rilevante importanza architettonica o anche di chiedeva un impegno economico considerevole questo istituto del rione del concorso
Naturalmente è stato completamente abbandonato dalla data l'applicazione della concessione perché proprio incompatibile
Strutturalmente dicevo il concorso perché anche se in effetti il concorso per certi versi non garantiva
Sempre la la migliore soluzione architettonica per motivi forse di rappresentazione del momento e vari motivi però il concorso comunque rappresentava una registrazione della cultura del pensiero del cioè anche le soluzioni non vincitrice costituivano il bagaglio culturale e la manifestazione del teste del pensiero in tutto le sue articolazioni
Per cui se noi da guardiamo presente alla stazione Termini di Roma faccio un esempio pratico e tutte le proposte e confrontiamo le varie proposte di quel tempo naturalmente notiamo effettivamente il valore dell'opera se noto non solo guardandola in se stessa oggi a distanza di tempo che potrebbe registrare
Qualche piccolo abbassamento però nel contesto delle proposte presentate in effetti era veramente una soluzione creati di nuova creazione ed innovativa
Quindi noi e siamo con la concessione alla perdita della memoria culturale del nostro tempo
Fra dieci anni noi ci giocheremo indietro e guarderemo le opere della ricostruzione dei Mondiali novanta e quant'altro si potrà produrre attraverso la concezione circondata da un deserto
Un deserto impossibile da ricco ricordo riconvertire perché ormai il tempo è passato
Il pensiero di a quel tempo si è di perso non è stato registrato e quindi vi renderete conto che all'interno della situazione meridionale questo fatto aggrava la situazione dal punto di vista culturale eccidi
E quindi sempre come architetto devo dire che l'istituto della concessione ha avuto buon gioco e qui c'è il nostro presidente degli architetti dove fuggito ha avuto buon gioco operando proprio sulla figura professionale dell'architetto in effetti tradizionalmente noi avevamo omento come si forma un'opera pubblica ci sta il momento della programmazione
Fa l'amministrazione programma stabilisce la localizzazione le funzioni gli oneri economici poi ci sta il tecnico che deve ideare e progettare l'opera che riceve l'incarico dall'amministrazione
E abbiamo visto che questo si può aprire tramite concorso per particolari momenti ma entrando nell'ordinario poi abbiamo l'impresa che sembra attraverso regolare selezione di concorsi e appalti realizzarlo
è questo un meccanismo consolidatosi nel tempo ma molto molto molto o particolare in cui ognuno deve svolgere il suo ruolo pena la buona riuscita dell'opera la concessione
Agisce proprio su questa separazione di ruoli assomma nel concessionarie tutte questi ruoli e responsabilità per cui il concessionario diventa l'unico arbitro della situazione
Assolta gli architetti che divengono dipendenti del concessionari e non più i garanti guardate bene non più i garanti dell'amministrazione rispetta la controparte e qual è la controparte l'impresa costruttrice perché quei fatti questi su da una parte c'è l'impresa che deve fare il profitto sull'opera dall'altra c'è l'architetto che deve garantire gli interessi collettivi
Ecco qui il punto nevralgico della questione le concessioni distruggono questo equilibrio in maniera perversa e
è la creatività degli architetti praticamente spazzata via da una sudditanza al profitto del di impresa il profitto P. impresa
Il più minuto della storia dell'universo sia spazzata via una professione che ha garantito alla cultura urbana di sopravvivere ora a questo punto non ci resta altro che direi con chiarezza non devo io come architetto o i miei colleghi dire con chiarezza da parte dei cittadini chiedere
Comfort sa che l'istituto della concessione deve essere abolito perché costituisce è la metafora insomma la concessione del nostro malessere urbano tutte le componenti di varia natura si sommano in una risultante negativa nella concessione non c'è possibilità di salvezza
Perché i fatti che abbiamo enumerato più volte sono questi
La pubblica amministrazione scompare scompare la l'esercizio della libera professione e c'è un'erosione continua
Dei risorse pubbliche per il seguente motivo che il concessionario
Non non sanno nemmeno che cos'è una matita non hanno mai impastato un grammo di cemento il concessionario spesso è una società di Capin Attali di cui non si conosce la provenienza
Società di capitali
Che danno in subappalto subappalto non richiamano i progettisti del subappalto portiamolo le imprese Suppa appalti igiene rimane avvolto sono tre quattro volte
è il caso di alcuni rilievi che oggi ci stanno facendo il Napoli sui monumenti in cui lei fra Sud assolta alla appalta una una società questa società appalta un'altra società fino arrivare finalmente a quel giovane laureato che per quattro centesimi prevale uno floppy disk in cui ha messo in rilievo di un autorevole monumenti allora di fronte a questo la questione che io sto esponendo non deve essere vista come una rivendicazione di categoria è un discorso complessivo che investe tutto il nostro sviluppo o civile
Civile ed economico e sociale Medley cessionari non si fermano qui forse in un certo qual modo hanno previsto che ci sarebbe stato del tempo una revisione di quest'istituto sui or sono la soppressione e si sono attrezzati bene
Per essere i protagonisti del terzo millennio
Per danneggiare avevano messo in cantiere la famosa legge Frattini Prandini sui lavori pubblici che sospese che penso professor Giannini certamente verrà ripresa la prossima legislazione
E un'altra legge che doveva essere di forte supporto a questa istituto doveva essere la legge sul regime dei suoli in questa legge dico questo e chiudo era compare per la prima volta aveva compaiono le norme per gli espropri degli edifici edifici e non più solo aree per le per l'esecuzione delle opere pubbliche ebbene perché questa cosa perché ormai le attività i raggruppamenti di attività su cui puntano i concessionari sono tre infrastrutture di trasporto ferrovie linee veloci autostrade e linee metropolitane condotte d'acqua
Terzo secondo settore riedificazione delle aree dismesse dall'alto della produzione e quindi nel nostro caso Bagnoli are occidentale e orientale ma queste aree dismesse sono milioni e milioni di metri quadri in tutto il mondo perché le trasformazioni di lecco
Tecnologiche inducono a una liberazione di soli in tutto il mondo
E poi ci sta il problema che sta avvenendo
La la ristrutturazione dell'edificato non dico centro storico ma questi pensano di ristrutturare l'edificato tra periferia e centro storico ormai il problema con la scusa della qualità
Scusa della qualità perché fino ad ora non hanno dimostrato quale qualità sono capaci di produrre
Ecco qua in questi tre settori con l'istituto della concezione è il terzo millennio alle porte si sono fatti un Progetto favoloso
Ed ecco per cui noi ci siamo a ci siamo dovuti attrezzare anche in maniera piuttosto semplice da artigianale per combattere questo questo avvento vi ringrazio e arrivederci
Ringrazio l'architetto Guarini come vedete stiamo costruendo la grande metafora
Del significato della concessione perché stia siamo passati da un primo tassello che il pantano
Etnico politico di cui ci parlava il giudice Cavallo al tassello deserto culturale di cui ci ha parlato l'architetto Guarino quindi siamo tra Pantano e deserto
Ambedue immagini assai devastate e devastante
Adesso prego l'amico consigliere Elio Vito di prendere la parola
Sì io sarò senz'altro anch'io dei limiti
Il tempo che in qualche misura ci siamo imposti per ascoltare il professor Giannini e credo che la presenza del professor Giannini rappresenti un punto di svolta possa rappresentare
Occorre via punto di svolta per questa assise che bene ha fatto l'avvocato
Otto perché anche l'eccezione hanno la loro importanza a tradire il nostro appuntamento del sabato ha sposato la domenica per avere la presenza così preziosa e professore Giannini
Il Presidente non solo ricordava che ci siamo costituiti
Circa dieci mesi fa sul tema della concessione di opera pubblica che su quel tema di concessione di opera pubblica nel raccogliemmo nel giro di poche settimane credo due mila settecento firme di cittadini
Di persone impegnate anche nella vita politica culturale di questa città e non solo di questa città
Per un appello al Presidente della Repubblica al Presidente della Camera dei deputati al presidente del Senato la Repubblica che prevedeva la sospensione l'abolizione dell'istituto della concessione
E che questo appello raccolse nel giro di pochissime settimane delle autorevolissimi firme
Tra le quali nelle due mila settecento tra le quali quella del presidente dell'Accademia dei Lincei Salvini e tra i quali quelle di di ben due giudici della Corte costituzionale Gabriele Pescatore Vincenzo Caianiello oltre alle firme di centinaia di cittadini di persone anche comuni non meno importanti
E che ci siamo costituiti su questo tema della l'istituto della concessione di opera pubblica in occasione di una battaglia che facemmo allora sulla quale pende veemente ritornerò perché ha un legame anche questa vicenda d'attualità sul nuovo piano regolatore del comune di Napoli
Io dirò pochissime cose sulla concessione di opere pubbliche circolo invece per quanto mi riguarda brevemente di completare il quadro del passando dal deserto ad uno
Ad uno stagno putrido del quale dirò con un nuovo esempio di concessione che oggi sta prendendo corpo e forma
Negli Enti locali della nostra città della nostra regione che forse ancora più grave per gli effetti devastanti che sta producendo e che la concessione non di opera pubblica me la concessione di servizi pubblici
E citano un allucinante esempio con il quale ci siamo incontrati che è molto poco conosciuto purtroppo nella nostra città volevo solo ricordare sulla concessione di opere pubbliche sugli effetti che ha avuto la legge duecentodiciannove quella sul terremoto nella nostra città volevo ricordare due cose una prima se non sono errato con le date che indicativa anche del clima del quattro fo ha provato a questa legge la legge duecentodiciannove e la fine materie prime convenzioni da parte del commissario straordinario il sindaco di Napoli Valenzi cade nell'intervallo di tempo che intercorre fra il sequestro di Ciro Cirillo e il rilascio di Ciro Cirillo
E che se interrogativo inquietante che l'abbiamo posto sin da diversi anni sin dall'inizio in questo clima a Napoli nel quale c'è il rapimento Cirillo viene approvata
Vengono firmate le convenzioni credo a Falluja d'agosto e successivamente dopo pochi giorni Cirillo viene scarcerato e nel Periodo prima delle arti
Ma con molte è che le concessioni ventotto luglio ecco adesso il ventotto poi ma quando la decisione politica di fatto finora concesso dell'indice
Peggio quasi coincidenza di decisioni fallita sedici recepire la firma delle concessioni sono recepito duecentodiciannove totalmente questi inquietanti interrogativi sono ancora interrogativi destinati a rimanere per adesso insoluti dopo oltre dieci anni da questi episodi e naturalmente la duecentodiciannove era quella legge che l'articolo ottantuno prevedeva l'obbligo per il sindaco commissario Valenzi che infatti Paolo ha scritto anche con una lettera l'assise quando gli era stato accusato di aver applicato alla concessione le ha scritto giustamente che gli era stato obbligato ad applicare quell'istituto da quella legge e che aveva cercato di applicarla Ninì limiti
Possibile cercando anzi di dare maggiori garanzie di trasparenza di pubblicità all'affidamento in concessione ma tant'è la legge duecentodiciannove prevedeva l'articolo ottantuno l'obbligo di affidare il piano di realizzazione
E Ventimila alloggi nell'ambito de la città di Napoli con l'istituto della concessione e introducendo al l'anticipazione del cinquanta per cento un ulteriore anticipazione del venticinque per cento introducendo addirittura credo che forse è il primo caso una clausola di revisione dei prezzi non solo sui lavori dev'essere ancora compiuti ma anche sui lavori che erano stati già per i quali era stato già incassata l'anticipazione quindi
A bere azione giuridica sulle quali naturalmente altri si soffermeranno ma io ora vi racconto questo episodio
Di concessione dei servizi pubblici che poi diciamo il completamento del meccanismo perverso che è stato innescato per distruggere le nostre istituzioni e per rovinare definitivamente le casse l'erario dello Stato e degli enti locali
Dalla concessione di opera pubblica dagli effetti devastanti che la necessità di opera pubblica dal mutamento che porta la concessione di opera pubblica nel rapporto fra impresa stato fra imprenditoria Società Civile partiti politici se è passato invece ad un recentemente ad un diverso tipo di lavoro di operazione per il quale gli enti locali non sono stati messi più in condizione di garantire i servizi essenziali ai cittadini
Non essendo state misti gli enti locali stabilite locali in condizione di garantire questi simile servizi essenziali ai cittadini
Con grande propaganda viene presentata questa novità di affidarli in concessione a privati ora che ci sono magistrati ci sono giuristi io racconterò gli esiti di una battaglia che ci ha visto
Gli esiti tra battaglie che abbiamo compiuto e che ci ha visto poi anche sconfitti e recentemente anche sconfitti in solitudine ma su questo
Poiché concluderò il comune di Napoli affidato per cento miliardi in concessione non essendo capaci quindi di gestirle il servizio di censimento e gestione del proprio patrimonio immobiliare
Perché ha detto io non sono in grado di conoscere di stimare di valutare qual è il patrimonio immobiliare che detengo non sono in grado di discutere i fitti carnet di affitto dalle persone a società private enti che
Utilizzano una struttura mobile al comune di Napoli che molto vaste quindi non essendo in grado di farlo nonostante un esercito di ben trenta mila dipendenti dei quali poi molti funzionari dirigenti direttori devo affidare questo servizio ai privati
Il servizio viene affidato per la modica spesa di cento miliardi a carico del Comune a un consorzio il GP capofila del quale non è una società di statistica non è una società che si occupa censimenti non è una società informatica ma una società immobiliare
Questa delibera del consiglio comunale dopo una trattativa di alcuni anni che faceva come contro altare un'altra concessione di servizi pubblici quella Della servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi e urbani una volta approvata dal consiglio comunale di Napoli viene bocciata per ben due volte dall'organo di controllo dell'organo di controllo dice voi non potete affidare un servizio che un compito d'istituto il comune di Napoli contessina dei privati
Il comune di Napoli decide di fare ricorso al TAR contro questa decisione del lamento dell'organo di controllo il TAR spesso che sono persone indicate giudicare concede una sospensione
Della decisione del nuovamente l'organo di controllo gli organi del Comune di Napoli deciso di firmare il contratto con il contorto GP sulla base esclusivamente non della sentenza definitiva del TAR non sulla base della sospensione che il TAR aveva dato della decisione dello lamento dell'organo di controllo Siponto emessa nel contratto anche qui cento miliardi prevedevano per il quindici per cento di anticipazione
A questo consorzio si crea quindi la situazione di fatto
Quando dopo due anni arriva la sentenza definitiva del TAR alla sentenza definitiva e di annullamento del e di annullamento di quella delibera il TAR che era concesso la sospensiva
Sull'annullamento del cuore invece poi in via definitiva recentemente dato ragione all'organo di controllo che cosa succede succede il comune di Napoli sì ma a questo punto il servizio è stato già impiantato abbiamo già dato decine e decine di miliardi di anticipazione in realtà poi non sono stati ancora visti
Per quanto riguarda il comune di Napoli ancora i vantaggi da questo servizio in quanto gli incrementi di discussione dei canoni di affitto sono scarsissimi
E come andiamo dice a questo punto dobbiamo riconfermare per forza a posteriori quello che è successo e fanno una nuova delibera la delibera che palesemente illegittima che non passa in Consiglio comunale chi passa in giunta nel corso di questi anni però che cosa era successo associazioni le cose erano cambiate
Così
Se quella prima delibera avrà avuto un'opposizione abbastanza dura determinata quando questa del seconda delibera vi dall'organo di controllo viene presentato solo il ricorso del sottoscritto le altre forze di opposizione
Evidentemente un po'spaventati intimoriti un po'ammorbidite hanno preferito non presentarsi davanti all'organo di controllo
L'organo di controllo cosa Fanny che era cambiato sono le stesse persone che tre anni prima avevano giudicato illegittimo l'affidamento in concessione di quel compito d'istituto e questa volta dopo tre anni evidentemente
Qualcosa è cambiato anche nell'organo di controllo per quanto di persone fisiche fossero le stesse questa volta a bordo di controllo approva questa delibera nonostante che avesse avuto ragione dal TAR che in via definitiva il TAR aveva confermato l'annullamento di questo contratto questa è una delle cose
Pagine che accadono a Napoli e di concessione dei servizi pubblici per cui c'è stato un importo di cento miliardi che il Comune da questo consorzio senza finirlo ricavarne alcun beneficio qual è la morale della favole qual è un pochino anche la morale dell'assise ne abbiamo
Lo collega
Diciamo verbale voleva
Quale pochino la morale della favola se ci può essere qualcosa di morale in questa vicenda
E quale pochi K anche il senso dell'assise né questa mattina vediamo molte presenze molte presenze autorevoli quali siamo contenti se è stato un periodo nel quale venire all'assise il periodo caldo di luglio ed agosto della battaglia contro il preliminare di piano significava essere esclusi da interi settori della nostra città significavano comparire per alcuni mesi su alcuni quotidiani di questa città su persone che non sono comparse permise sul Mattino perché hanno partecipato a riunioni delle assise
Io che e che ancora oggi è scontato questo grave difetto e quindi sono molto contento che questa mattina si sito nuove autorevoli presenze
E mi auguro che queste nuove autorevoli presenze meno le perdiamo una volta nella riunione di sabato undici aprile anzi imitare l'avvocato Marotta darci tutti appuntamento quanti siamo così numerosi per riprendere questa battaglia per continuarla
Alla riunione di sabato undici aprile a una cosa vuole dire
Rispetto alle sconfitte alle vittorie come ci si sente dopo questa Battaglia io sono abituato a fare pochissimi citazioni perché non sono una persona punta Dozza in questa sede poi credo che citazioni davvero può verrebbero da parte mia dalla persona più fuori luogo a farle
Ma qualche studio l'ho fatto anch'io una delle cose che mi è rimasta più chiara più caro e la lettura di Benedetto Croce che racconta
A sua volta la vicenda di Francesco De Santis ed in chiuso dopo i moti napoletani credo del ventuno ma sbaglio sicuramente la data nelle prigioni di Castel dell'Ovo perché anche allora come adesso è come sembra venivano perseguitati di intellettuali piume di cultura quando c'erano di molti civili e che Francesco De Santis rinchiuso nelle gelide prigione di Castel dell'Ovo racconta Benedetto Croce
Andava nella sella parlando da solo e che la guardia carceraria sentendo parlare Francesco De De Santis sottovoce immaginava che stesse ripetendo chi sa quale
Complotto così apre la sede di dice ma che cosa sta dicendo di cosa stai parlando e Francesco De Santis continuava a ripetere questo
Suo motto ancora più velocemente così che la guardia non potesse capitola guarda ancora più introspettivi perché amo il suo superiore del commissario il commissario credo che se arrivasse fino quasi al ministro
Degli interni allora borbonico in questa cella di Francesco De Santis per capire quale complotto si stesse nascondendo i quando alla fine la guardi alla presenza di tutto che è stato l'Hitachi racconta Benedetto Croce dice
A Francesco De Santis insomma si voi dite che cosa di cosa sta parlando che cosa sta spiegando l'odiata alta voce dice sono otto e dice stolto
Vinse vinse anche se perde vince sempre la libertà
Grazie all'amico Vito che ci ha fornito anche la terza metafora cioè quella della prigione
Quindi vantano deserto prigione
E la libertà deve misurarsi con questi tre grandi pericoli potremmo scrivere una Giunta al così parlo Zarathustra di Nietzsche
E vorrei allora prima di dare la parola al professore Giannini
Chiusa udire la richiesta della signora
Ad colli
Sarò brevissima
Va be'e non è la prima volta accanto chiediamo quelle assise quei né molte cose ce le siamo già raccontate volevo solo aggiungere
A questa
Sta c'è stata illustrazione che è stata fatta delle modalità di uso delle della concessione a Napoli a partire
Non tanto dal terremoto e dallo e centodiciannove perché c'è stata una degenerazione progressiva ma soprattutto
Dalla dalla metà più o meno degli anni ottanta non tassello che è quello del partito della concessione che non è una metafora purtroppo è una realtà
La mia esperienza ve la racconto perché secondo me
Priore e si capisce di più con l'esempio che non lo faccia in materia appena eletto deputato di Napoli io stavano alla commissione Bilancio cioè arriva il Progetto di legge finanziaria per il mille novecentottantotto
Nel progetto di legge finanziaria per il mille novecentottantotto viene rifinanziato il titolo ottavo quello della duecentodiciannove per due mila cinquecento miliardi
Che aggiungendo sia tre mila cinquecento miliardi dell'anno precedente facevano i famosi sei mila miliardi che tuttora sono so che in gran parte sono stati spesi ma che sono quelli in base ai quali sono state rifinanziate queste concessioni venti giorni fa
Il i giorni dello scioglimento delle Camere per ben mille duecento miliardi
Io proposi un emendamento era un po'incosciente non sapevo bene come stavano le cose questo lavoro lo devo confessare proposi un emendamento che toglieva i soldi ai concessionari
Mettendo lei su un capi un un una tabella che comportava che bisognasse fare una nuova legge quindi ridisciplinare l'istituto lo presenta in Commissione e mi mi ridicolizzare o nomine e io lo ripresenta e per Laura
Ovviamente in Commissione fu bocciato ripresentare per Laura a quel punto subito pressioni terribili da parte di tre persone che conoscete tutti e che nomino
Pomicino Di Donato e De Lorenzo perché io ritirarsi questo emendamento e non lo sottoponesse al voto
E lì capì una prima cosa che dico perché secondo me è importante che il principio primo è che non si deve discutere in a una delle leggi per Napoli
Legge per Napoli vanno decise a Napoli patteggiando tra i partiti e poi devono passare sotto silenzio devono essere approvate sotto silenzio senza una discussione specifica
L'emendamento quindi poi io no accettai di ritirarlo fu messo ai voti parlarono contro quell'emendamento rappresentanti napoletani di tutti i partiti
L'emendamento palco votato prese novantotto voti e perciò fu bocciato e devo dire qua che prese fondamentalmente voti nell'area PC radicale e verde
E pochissimi voti qualche voto però anche da parte della maggioranza
Ecco questo questa storia a quel punto mi accorsi che esisteva il partito della catastrofe
O delle concessioni che è la stessa cosa
E che quel partito avrebbe condotto questa città un disastro progressivo come nei fatti accaduto ora credo che per batterlo bisogna rendersi conto che sta dappertutto
Che non è una cosa che fa riferimento a riferimento più agli uomini che alle sigle dei partiti
E raggruppa UA mimica stanno un po'dappertutto quindi la le assise io l'ho sempre viste e anche per questo o collaborato
Ogni volta che è stato possibile anche non invitata a Molteno otto per tanti considerando le alte invitata credo che non da sempre interpretata come il tentativo di creare uno schieramento contro quello schieramento e secondo me questa è la strada che dobbiamo continuare a percorrere se vogliamo arrestare arrestare processo del degrado
Ringrazio l'onorevole Ada Becchi che nonostante le sue dichiarazioni ha fornito una quarta metafora
Quella della dissimulazione
Che è una grande metafora del sedicesimo e del diciassettesimo secolo e che oggi è ritornata di grande attualità il potere si amministra nel silenzio e nell'oscurità
La democrazia in questo modo rimane soltanto un simulacro ecco io credo che una grande funzione dell'assise di tutti noi sia quello di smascherare questo simula
Il potere deve essere quello che si discute tutti insieme alla luce del giorno
Prego il professore antirom fitti dire anche lui dalle cose che proprio in tre minuti
Voglio dire quel gesto
Io sono quasi un intruso in queste assise di Palazzo Marigliano
Anche se come dire tra quello che io credo di aver fatto in questi ultimi anni è quello che ha fatto l'assise di Palazzo Marigliano c'è stato una convergenza sostanziale
Io soprattutto perché richiesto dal partito al quale appartengo prima il PC e poi il PDS
Ho studiato i modelli di gestione
Espliciti o impliciti retrostanti a due fondamentali operazioni che sono state proposte per questa città
L'operazione del Regno del possibile e l'operazione neo Napoli nelle sue varie metamorfosi perché voi la cosiddetta operazione del preliminare o neonato insieme siamo secondo me alla stessa sostanza
Studiando questi modelli di gestione
Io mi sono accorto di talune cose una delle quali senza dubbio che mi trova poi d'accordo con tutto quello che immagino si sarà detto questa mattina
Sul sistema della concessione
Però consentitemi dipinge che che questo è soltanto un elemento della come dire della costruzione delle costruzione o dei modelli
DC hanno che si vogliono imporre alla gestione della cosa pubblica non solo in questa città ma insomma nel nostro Paese
In questi modelli di gestione sono più complessi come complesse e la realtà poi in definitiva e nascono comunque da un'esigenza che non bisognerebbe mai dimenticare che da vecchia programmazione urbanistica
Aveva anche in sé
Sia elementi di rigidità e di vincoli Isma'eccessivo da una parte sia dall'altra la mancanza di strumenti e di garanzie che ne rendessero possibile attuazione il contro
E quindi era una legislazione non incisiva e di fronte alle legislazioni non incisive quando comunque
Il bisogno vi siamo o determinati bisogni devono essere soddisfatti e certe opere senza
Di queste noi ci dobbiamo rendere conto altrimenti le nostre
Di siamo giuste critiche non colgono il segno primo punto secondo punto dobbiamo poi immaginare che proprio la complessità dei processi
Prende
Come dire
Obbligatorio insomma il coinvolgimento di più soggetti in questi processi sia pubblici che privati quindi non si può immaginare che nei processi di programmazione urbanistica non siano coinvolti privati allora bisogna a vere norme che esplicitamente prendano in considerazione questo punto ma poi bisogna per trattare questo problema avere una chiara distinzione tra i diversi momenti della programmazione
E perché c'è un momento di Chamot generale di pianificazione c'è un pro momento di progettazione c'è un momento di esecuzione
E allora all'ammonta implicita dei soggetti che devono essere coinvolti cambia a diversa a a seconda di un diede momenti in cui noi di prendiamo in considerazione cioè il primo momento per esempio quello della programmazione generale è sicuramente più accentuatamente pubblicistico che non il secondo che non il terzo quello dell'esecuzione
E non c'è ancora non è una scienza dell'organizzazione della nuova programmazione che sia ben definite
Ne una legislazione che correlando sia questa incidenza disponga lungo questa scacchiere compiti
E oneri e vincoli per ognuno di questi soggetti studiando appunto il Regno del possibile e queste cose qua io mi sono reso conto di tutto ciò
E allora vi posso dire che se noi non studiamo a fondo queste questioni
E noi devo dire non li abbiamo studiati a fondo perché occorrono oltretutto anche una interdisciplinarietà di competenze occorrono sociologi occorrono economisti e giuristi che lavorino assieme agli urbanisti
Per fare la pianificazione siccome non le abbiamo studiato a fondo Nori invece gli altri le hanno studiate bene ed a fondo hanno proposto per la gestione di questa complessità per modelli molto elabora
In cui praticamente la concessione ICI amo
Dentro questi modelli produce degli effetti moltiplicativi Ceyhan leader la concessione si ingigantiscono io vi dico solo una questione per dirvi pratica come tutto ciò viene come dire organizzato accanto alla istituto della concessione bisognerebbe fare un grande approfondimento sull'istituto del cosiddetto accordo di programma
Perché l'accordo di programma
E appunto il moltiplicatore della concessione
è il moltiplicatore della concessione l'accordo di programma che peraltro
Diciamo viene definito
Molto
Rapidissimamente molto brevemente in genere non utilizzando più di due-tre in lidi
Soltanto in poche leggi nella legge sessantaquattro nella legge per le autonomie locali l'accordo di programma praticamente prevede che opere complessi di opere o interventi possano DC amo formare appunto oggetto di accordo di programma ma questo significa aprire gli spazi alla moltiplicazione della concessione Progetto neonato progetto neo Napoli che così e un accordo di programma che nelle fasi successive che cosa avrebbe comportato
Avrebbe comportato chi si sarebbero formati utilizzando gli altri articoli della legge sulle autonomie locali cioè quello dei Consorzi circle civili
Articoli che sono previsti per la gestione dei servizi pubblici la formazione disse uscita di progettazione di programmazione
Quindi il combinato disposto come sogliono dire i giuristi dell'articolo ventisette con la articolo che dà la possibilità di formare consorzi e società per azioni per gestire i servizi pubblici
Sarebbero stati applicati per formare una società alla quale sarebbe stato dati in concessione niente meno non un'opera o un complesso Dio
Ma niente di meno che proprio diciamo il compito il ruolo che eminentemente pubblico di fare il piano regolatore del pezzo ora io credo che queste cose
Delle future riunioni che io immagino ci saranno e alle quali io stesso credo
Di potermi poi a gareggiare
Se e in tutti gli altri luoghi insomma bisognerà porre attenzione a queste questioni perché dicevamo attraverso questi marchingegni
L'istituto della concessione assume un carattere sistemico cioè praticamente altrove concessione lì si tratta di prendere proprio pezzi della
Delle pubbliche istituzioni della pubblica amministrazione e consegnarlo interamente ai privati quindi molto di più della concessione
E su quel sto io credo di aver illuminato alcuni settori della pubblica opinione del mio partito ed in questi o credo di aver praticamente ha avuto una convergenza di intenti anche e dei risultati perché voi io sono una di quelle persone che assieme a qualche urbanista del mio partita scritto l'intera delibera che fino a questo momento ha bloccato
La operazione preliminare di Napoli tutto a parte di gestione e io proprio per averla scritta con questa consapevolezza e devo dire che tutti i pericoli non sono ancora fugati
Signor Licci affianco ed altri
Noi eravamo preoccupati dal tempo che scorre rapido però l'intervento del professor Ricciotti ci ha dato altri elementi che credo siano preziosi
Tra l'altro l'elemento della sistemi cita che rende particolarmente
Pericoloso il con il principio della concessione adesso pregherei il professore Gianni complicarci la sua relazione che dovrà concludere
Questa nostra discussione
Dunque io vorrei cominciare col dire attenzione a non sfondare porte aperte
Perché che la concessione di opera pubblica sia un errore lo sapeva se sei famiglie
E lo ricordo a tutti
Il quale era soppressi
è vero che si dirà nel ventinove fu ricostituita Maffoni costituita per quella maledizione che da noi grava sul ministero
Delle opere pubbliche su tutte le opere pubbliche
Prendete il nemico
E-mail serve delle opere pubbliche è un dispensatore di ricchezze ad un certo punto quinto prevalgono il produttore di ricchezza e vincono loro
Vincono loro con questi dichiarazioni assurde no
è perché ci sta un ministero delle opere pubbliche Dio solo lo sa
Non dovrebbe esistere dovrebbe esistere un ministero del territorio lo hanno detto prima di noi delle persone molto autorevoli sono ottant'anni che non ci riesce a fare il ministero del territorio
Ci riusciremo in futuro ma io non ci credo
E dopo ottant'anni vero sprecati invano dichiarato allucinata
E il ministero del territorio si dovrebbe occupare non sono delle opere pubbliche ma delle acque pubbliche delle serate
Nell'ambiente no oggi abbiamo mi disse naturalmente un ministero delle opere pubbliche non si sa che cos'è il calcolo farlo perché tutte e due fanno confusione no però ce ne abbiamo due
E per caso celebriamo sei non ce l'abbiamo quattro porta a nessuno è venuto in mente di fare un ministero delle acque pubbliche piano
Ecco ora per le concessioni di opere pubbliche vi dicevo
Noi sappiamo benissimo che appartiene alla civiltà dell'arricchimento mediante Del Carretto
No
Perché con un decreto vero si dispone che quell'opera pubblica cento assegnata quella certa impresa no guardate che i Comuni sono i primi a dare il cattivo esempio e non è vero quello che è stato detto qui
Il Comune ci sguazzano con le concessioni di opere pubbliche perché gli amici dei sindaci se no come si premiano
E ancora
Però scusate
Perché sia un pessimo istituto lo sappiamo tutti non sopprime il concorso si affida puramente alla discrezionalità dell'amministratore che è affidabile fino a un certo punto ha no questo sappiamo tutti e allora che cosa fare
Io spero molto vedete così
Nella legislazione comunitaria
Che non solo non conosce la concessione di opera pubblica va non conosce neanche alla trattativa privata
Perché guardate che la strada è la medesima è la trattativa privata e la concessione di opera pubblica e sono così due cose tali e quali
La trattativa privata vero conserva di più prestare di più osservanza ai principi generali punto e basta
E Sennori dovessi commisurare
Dal punto di vista statistico la ricchezza delle imperiese imprenditoriali italiani italiani costruzione di opere beninteso no ecco noi vedremmo che la maggioranza di queste grandi prese derivano da concessioni di opere pubbliche
Non vi dice niente questo
Quindi il problema è chiaro lo conosciamo veloce lo sanno settanta ottant'anni conosciamo questi problemi
E cosa c'è da fare evidentemente quindic'delle difficoltà di ordine politico chi ha la forza di vincere queste difficoltà
Esca fuori
E si faccia vivo no io non lo conosco
Come il suo nessuno che abbia questa capacità
E che ci vuole scusate fari mi dissero del territorio
No tasso definito
E purché non lo si fa
E perché perché a un certo momento giova alla classe politica vede anziché uno tre due tre il ministro no
Ho e così vero per le opere pubbliche concorso che voglia cose complicate vero le possibilità di impugnativa no tanto semplice fa la concessione no
Evidentemente ci sono molte persone che hanno convenienza che questo si faccia
E che sono più forti di quelli che irragionevole che da anni sanno dicendo che sul tutto istituti sbagliati
Questi qui per quello che è stato detto qui vero adesso ripete
Ecco quindi
Scusate esibita una nota di pessimismo ma io non credo
Che in Italia sopprimere Remo il Ministero dei politico
Brigitte e di sopprimere i moli istituto della concessione di opera pubblica e di affidamento trattativa privata delle opere pubbliche
Io ringrazia il professore Giannini il quale credo che ci abbia dato un'altra lezione per ellissi sì
C'è è una provocazione molto credo significativa nel senso che sottolinea come non basti
Giudicare negativamente la concessione non basti indignarsi di fronte ai guasti che essa produce e ma bisogna tentare di costruire un assetto politico nuovo
Capace di creare le forze che siano veramente aperte alla trasformazione qui vivi mi sembra che la la lezione il professore Giannini sia una lezione questa volta non solo massima ma anche se verrà come veramente sia di dice a due uomini che non vogliono soltanto illudersi o così in qualche modo nascondersi la realtà ma a guardarla in faccia
E soltanto quando si ha il coraggio di guardare in faccia la realtà sì anche il coraggio di volerne la sua modificazione attraverso il pagamento dei tre sì che questo tipo di volontà quando è concreta in verità il mente e corpo e credo che noi con questo tipo di diciamo con cui considerazione possiamo sostanzialmente considerare chiusa la nostra discussione mi pare che l'avvocato Marotta
Volesse aggiungere qualcosa in grazie molto a nome dell'assise il professor Massimo Severo Giannini
Che insieme a noi ha sempre combattuto questa battaglia con interviste sui giornali sui settimanali con interventi sulle riviste giuridica nelle sedi competenti
Ricordiamo anche
Coloro i quali come Presidenti del Consiglio sono de dei lavori pubblici superiore dei lavori pubblici come Giuseppe D'Amore e quale accusato l'istituto la concessione le conseguenze nefaste sui collaudi
Ma soprattutto io vorrei dire
Che non bisogna dimenticare un elemento fondamentale che il nostro Stato la nostra Repubblica
Fondono su una legge anzi su due leggi fondamentali e dico di contabilità generale dello Stato
Dove è detto che ne che c'è un divieto assoluto di stipulare contratti di lavori pubblici l'obbligo di far pagamenti in conto se non in ragione dell'opera prestata e dalla materia fornita
Quindi non è solamente
L'istituto dalla concessioni in sé che fu restaurato dal regime fascista appunto per poter scegliere gli amici del regime come concessionari
Male anche il fascismo si permise di dare soldi in conto perché sempre la concessione ha avuto come suo fine quello di fare eseguire a spese del concessionario l'opera pubblica e così si son potute realizzare che da giovane Stato unitario tutte le reti ferroviarie italiane
Così si sono potute fare le opere di bonifica sempre trovando concessionari che anticipassero fino all'ultimo soldo ecco perché le la Rete ferroviaria italiana è stata fatta dal banchiere Rothschild
Attraverso le sue società concessionarie ricordiamo anche la battaglia che Silvio Spaventa pesce perché troppo potere prendevano i concessionari
Ma
Anche il fascismo restaurando l'istituto la concessione per scegliere il concessionario tra gli amici del regime
Per i pagamenti la legge elementi se prevedeva trenta annualità
Cioè il lavoro si paga ben trent'anni ai concessionari e la legge ventinove in dieci anni
In dieci anni quindi l'istituto la concessione ha come sua contenuto come suo natura quella di pagare il concessionario dopo l'esecuzione di lavori che dovrà venire a sue spese questa la differenza con l'appalto
Inoltre le leggi sulla contabilità generale dello stato dicono che non una lira può essere pagata
Sia la portatori sia congestionare essendo l'opera non sia stato eseguito o in parte eseguita per l'appalto se non sia stata eseguita tutta per i concessionari
Siamo passati quindi Allergy perverse
Nella nostra repubblica
Allergy perverse e allora e qui io non posso far altro che ricordare Filangieri Gaetano Filangieri che diceva che le leggi perverse a Bruzzano gli uomini a Bruzzano nelle pubbliche e le fanno cadere e le fanno cadere
Noi siamo oggi in una situazione in cui l'anticipo del cinquanta per cento che si dà al concessionario che poi diventa del settantacinque per cento
è una massa di manovra che va tutto a favore della criminalità organizzata il concessionario non ci ha più operai non c'era più
Materiale da costruzione il concessionario e un ufficio con il quale si passa al subappalto l'opera si distribuisce ai subappaltatori l'opera
Non c'è è sparito il rischio d'impresa nel nostro Paese
Con questo cinquanta per cento che il concessionario metti in tasca e che il suo profitto si è corrotto tutto il Paese
I lavori pubblici furono già visti da Ernesto Rossi come fa un mite di gravi danni per la Repubblica italiana
E come anche causa possibile di rovina dalla Repubblica io quando bene andavo a Roma avanzata Ceravolo Parlamento italiano si annunciava anche la presenza del professor Giannini quindi tutti correvano alla Sala del Cenacolo
O se ho incontrato Travaglini prima dal Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici può addetti processi erano Abbado tutto non c'è più non ci sono più soldi e non a caso lo Stato ho fatto un rapporto a De Mita da Andreotti a Forlani che la parte più a fare questa lotta
è lì nella sala del Cenacolo Cerri presidente di sezione del Consiglio lavori pubblici Tomasi Kyo
E qua ha detto tutte le leggi che noi dal ministero lavori pubblici abbiamo fatto le abbiamo fatto con l'ufficio legale dall'Associazione costruttori i quali ci hanno suggerito come fare queste leggi ecco quindi la fonte dalla corruzione sono le leggi quando le leggi sono perverse
La Repubblica va alla rovina ecco perché noi nella Repubblica del novantanove
Che fu
Che fu abbattuta dalla reazione borbonica e perse è perso la vita l'intera classe dirigente del massacro di sangue
Che si fece un solo a piazza Mercato ma in tutto il Regno di Napoli
Ecco che i nostri patrioti Francesco Mario Pagano il più grande giurista del regno dicevano
Tutto dipende dalle leggi le leggi fanno gli uomini e fanno gli Stati se son perversi a volontà degli uomini e rovinano gli stati le leggi nella Repubblica italiana
Sono cominciate a hanno cominciato a produrre effetti perversi con la prima legge del cinquantuno in cui si dice che il concessionario può essere pagata in un'unica soluzione
Al compimento dei lavori quindi si eliminavano i dieci anni previsti dalla legge del ventinove poi abbiamo la legge del settantadue
Con la quale si diceva che per favorire i lavori eccezionalmente si dava un cinquanta per cento di anticipo agli appaltatori lì cominciò
Lo sfondamento degli argini della legalità repubblicana perché questa legge Malagodi Collotti fu prorogata per dieci anni
è un momento di di di fermo sia avuto nel senso che si dato il trenta per cento non il cinquanta per cento di anticipo quando si è capito che tutta l'Europa poteva concorrere
A questi appalti con l'anticipo e allora siete piegati sulla concessione
La cogestione dalla possibilità con gerente di scegliere concessionario e quindi si sbarrava volto all'Europa
E l'abbiamo avuto a Napoli la concessione con la legge duecentodiciannove dove appunto si sceglieva il concessionario e si poteva dare impunemente il cinquanta per cento di anticipo senza che
L'Europa potesse concorrere
Quando io insieme di commissariato di governo dissi a un consorzio di imprese di fronte a trecento miliardi che incassavano per una concessione questi soldi sono rubati mi risposero ne facciamo uno all'anno
Questa è la situazione sono le leggi che devono cambiare ecco perché due mila settecento cittadini dare napoletani hanno firmato la petizione al Parlamento perché l'istituto dava concessione fosse abolito
Ma possono aboliti sopra tutti gli anticipi
Che illegalmente si danno dico illegalmente perché sono contrari alle leggi basilare sulla contabilità generale dello Stato gli anticipi che si danno ai concessionari e che sono semplicemente fornite di correzione di corruzione generale paese perché è chiaro che altre intraprese vedendo questo arricchimento improvviso i genieri che cercavano una perizia di cento mila lire negli studi professionali oggi ci hanno migliaia di miliardi
Altri debiti intrapresa e chiaro che scelgono la strada dalle costruzioni dei concessionari e nessuno più rischia perché lì non c'è da rischiare con un anticipo del cinquanta per cento
Vorrei concludere richiamando quello che giustamente ha detto il professor Aldo Masullo Sylos Labini è venuto in questi giorni
A fare cinque lezioni a Napoli e ha detto prima questa città e il Mezzogiorno non sarebbero le condizioni disperate in cui stanno se la Repubblica del novantanove non fosse stata battuta dal Borbone secondo ha detto
Lo sviluppo nel Mezzogiorno è accompagnato da arretratezza civile anche se c'è un maggiore benessere per qualche strato di popolazione anche se c'è un momentaneo aumento di ricchezza di benessere
Tutto questo è sempre accompagnato da arretratezza civile
Perché c'è il sistema delle concessioni e degli appalti col cinquanta per cento in anticipo diceva Sylos Labini la classe politica che può fare i concessionari sono diventati d'un potere molto più forte dalla classe politica
Si è ricostituito quel Baron aggio meridionale nel mezzogiorno Italia quel meno Baron aggio per cui ci vollero secoli di lotte per poterlo abbattere la storia di Napoli di Benedetto Croce tutta incentrata su questo punto
Quale fu il merito delle monarchie quale fu il metodo anche dei viceré spagnoli
In sei secoli gli anarchici e di miseria quello dice Croce di aver abbattuto il Baron aggio che significava perenne costante e irrefrenabile rapina nel Mezzogiorno d'Italia
La concessione costituisce un uomo un sistema di rapina
Dello stato
Della dalla delle delle casse dello Stato un sistema di rapina delle risorse pubbliche e ricordiamoci che Pasquale Saraceno di cui noi abbiamo pubblicato l'ultimo libro sul nuovo meridionalismo Pasquale Saraceno è morto
Con un grande testamento nell'introduzione al Rapporto Svimez nel mille novecentonovanta
Pasquale Saraceno indica l'uso distorto
Degli istituti di diritto
L'uso distorto delle ricchezze dallo Stato l'uso distorto delle risorse pubbliche
Pasquale Saraceno dice su questo uso distorte e sui stilisti gli istituti come la concessione si è creato un nuovo blocco sociale molto più pericolosa virulento del vecchio blocco agrario individuato dal meridionalismo classico
Questo blocco sociale può essere ha battuto in un sol modo dice Saracino
Ritornando alla concorrenza e all'intrapresa concorrenziale cioè che si tolga il privilegio ai concessionari di avere il cinquanta per cento di anticipo perché quella è la fonte di tutta la correzione la corruzione nel Mezzogiorno in Italia
Chi si resta Dori quando abbiamo fatto il convegno sulle concessioni a Napoli
I vari professori ci hanno risposto mandando i concessionari di diamo e così gli ingegneri e così praticamente altre categorie di professionisti di quei professionisti a cui Benedetto Croce nel suo discorso sui perché la borghesia meridionale aveva detto che dovevano essere di esempio a tutte le province meridionali è invece è invece e invece Corriere della Sera invece Corea classe invece Corriere della Sera Corriere la sera ha detto in un articolo di fondo che quei professionisti a cui si rivolgeva a voce sono diventati i quali organici dalla camorra dalla mafia
Anche se essi non attivamente fanno parte la camorra dalla mafia
E si fanno parte mentalmente di questa e si fanno parte di questa mentalità di rapina
Ora
La lotta per noi e atroce
E terribile perché siamo come al solito una minoranza
Mansell e minoranze di cui parlava grucce come la minoranza che fece la Repubblica del novantanove
Era appoggiata
Dai rivoluzionari francesi ricordiamoci Ciampini eh c'è Ciampi Annette venne qui nella capitale napoletana quasi a prendersi una rivincita della della reazione termini Doriana francese
Ebbene se la minoranza che fece il Risorgimento italiano era era appoggiata da molti stati europei noi oggi da chi siamo appoggiati noi minoranza
Minoranza che a Napoli nel Mezzogiorno combatte contro questo nuovo tipo di Baron aggio feudale contro le feudalità finanziarie diceva Silvio Spaventa
L'Europa
Ma ricordiamoci che commissioni di di di di deputati e commissioni di tecnici e di regali sono andati in Europa per dimostrare che la concessione era un buon istituto
Ricordiamoci che di fronte
Alle direttive europee sistema escogita un do adesso la concessione di progetti
La concessione di servizi e tanti altri tanti altri modi per poter proseguire la feudalità in questo mezzogiorno la feudalità finanziaria la feudalità politica
E noi infreddoliti offenda la feudalità l'arresto la respingiamo
Ma qual è il punto essenziale con cui chiudo finché nel Mezzogiorno in Italia anche il re professionisti colti anche per le prove sono emersi vari tra gli ingegneri notai
Esisteranno più abitato uniche cittadini diceva Benedetto Croce
Vinceranno vincerà una feudalità politica vinceva una feudalità finanziaria finché esisteranno più abitatori cioè gente che vegeta gente che non capisce nulla gente che non sa quali sono i sostanziali affetti dalle leggi delle misure politiche che si adottano i cittadini a formazione del cittadino questa lo scopo delle assise
Non è uno scopo immediatamente politico ma lo scopo di formare una nuova classe dirigente
Perché come diceva Benedetto Croce ogni volta che in questi sei secoli di Anarchia e miseria che hanno caratterizzato il mezzogiorno Italia si è formata una classe dirigente
Questa classe dirigente ha avuto un'origine intellettuale e ha badato prima mente a formare se stessa e poi a intervenire
Nella storia e nella realtà politica e sociale io chiedo scusa professore Gianni noi da Napoli guardiamo intensamente all'Hui e perciò tante telefonata da parte dei magistrati napoletani
Da parte del presidente Bonaiuto da parte del presidente legale da parte di tanti altri magistrati perché vi partecipi ai nostri convegni
Perché abbiamo sembra mirato il suo coraggio la sua chiarezza
C'è certamente
Allora
Io non ho dubbi avrebbero se c'è una interna come come presidente della sezione italiana o straniera secondo soltanto volevo
Volevo chiedo scusa
Come come presidente la dizione Italia Nostra volevo ringraziare il professore Gianni di essere intervenuto a questa riunione ma volevo aggiungere qualcosa quello che ha detto Gerardo Marotta mi chiedo scusa signor rilanciavano signora lei fa ballare le strade penso mi chiedo e le chiedo scusa un istante
Volevo rispondere però anche questo professore Gianni quando c'è abbiamo incominciato a riunirci prima Palazzo Marigliano e poi in questa piccola e modesta sede
Eravamo pervasi dal suo stesso pessimismo siamo ancora pervasi dallo stesso pessimismo però abbiamo deciso di lottare
Abbiamo deciso di cercare di mobilitare i cittadini abbiamo cercato di portare la consapevolezza degli intellettuali napoletani o per lo meno dalla parte migliore delle intellettuale da napoletano e continueremo a lottare professore David anche se siamo completamente consapevoli della nostra situazione di minoranza nella città e nei confronti del Del Grosso blocco storico politico economico che oggi dominante in Italia però voglio dire ancora una cosa
Noi possiamo dire che questa piccola forza di intellettuali napoletani
Nella battaglia contro il preliminare di Piano è riuscita a coagulare le forze migliori dell'opposizione napoletana che era tutto sommato confusa
La del PDS una grossa mano ci ha dato l'amico radicale e qui Elio Vito e e Craveri Piero grave
Noi possiamo dire che abbiamo avuto una saldatura per la prima volta in questa città tra gli intellettuali napoletani migliori e e le forze dell'opposizione che poi si sono coagulati intorno a noi noi abbiamo vinto perlomeno una prima fase di questa battaglia che sembrava perduta in partenza si trattava di otto milioni di metri cubi che cadevano sulla città di Napoli noi abbiamo vinto questa battaglia queste piccole con questa modesta ma forte ma con questa forza che che citava ecco la carica morale ed etica di uomini come Gerardo marò Marotta e Antonio nello che non è presente questa mattina noi continueremo a lottare
Professore Gianni
Grazie
Allora
Possiamo ringraziare tutto il professore Giannini gli altri interventi e dire che abbiamo imparato una cosa commessi in tesi della intera discussione sul piano proprio dell'analisi che mentre il fascismo utilizzò la concessione
Per favorire gli amici del regime oggi la concessione è servita a costruire il regime degli amici contro il quale dobbiamo
Signora presidente ANIASA
E gli onorevoli
Minima