Festa de l'Unità del Mezzogiorno - Massimo D'Alema intervistato da Andrea Covotta

Era
Al
Iniziamo
Vorremmo pregare il lustri amici quasi
O va bene non ho proprio per
Perché se no proprio non si riesce
Quindi ecco fa
Allora buonasera a tutti buonasera al presidente onorevole Massimo D'Alema
Io la curiosità di intervistare il presidente D'Alema è sempre duplice perché non è soltanto una curiosità
Del del pubblico di chi è venuto oggi alla festa a dell'unità però è anche la curiosità del del giornalista ricchi intervista
Perché con il presidente D'Alema si riesce ad uscire dagli dal talvolta stretti e angusti confini un po'del provincialismo italiano si possono affrontare
Anche temi e diversi e quindi dal punto di politica essere quindi io vorrei esattamente partire dalla politica estera e poi toccare anche quelli che sono i temi più stretta attualità
Della politica in Terna
Oggi
C'è stata un'intervista che il suo io ho letto con interesse è un'intervista chiacchierata del di Romano Prodi con Eugenio Scalfari
Che definisce quello che stiamo vivendo un po'dal punto di vista globale una crisi d'epoca
Che è un'espressione che che difficilmente oggi si sente anzi Oslo ascoltate sentite di letta per la per la prima volta e poi oltre a questa definizione tocca tanti aspetti del
Era politiche appunto estera e si sofferma in particolare sulla Siria
E dice sostanzialmente che c'è un solo modo oggi per battere ellissi se cioè quello di affermare le truppe di Assad e anche Obama se ne dovrà in qualche modo convincere
Ora io appunto partire da questa definizione di crisi d'epoca e poi anche toccare l'aspetto Silvia che tra i tanti fronti aperti nel mondo forse oggi è il fronte più esposto e anche più
Importante e quello che più ci riguarda anche da vicino
Buona sera buona sera fa piacere di tornare Palermo
Questa
Nuova collocazione della festa dell'Unità
E mi fa piacere anche di poter fare non so non so più ma alla fine parleremo anche di qualche questione del però
Mi fa piacere di partire da una riflessione sullo scenario internazionale
E anche da una riflessione su questa bella intervista di Romano Prodi molto interessante per molti aspetti
E
Anche perché insisto vorrei
Un attimo di spiegazione e questo è il mio lavoro ecco perché siccome essi
Se uno sta dietro alle cronache pensano che io sia
Cioè il mio lavoro di un lavoro è quello di
Occuparmi di una istituzione culturale
Che ha sede a Bruxelles e quindi già abbastanza lontana diciamo dalla politica italiana ma poi soprattutto
E proiettata verso un impegno
Internazionale sono in questa ripresa politica
è vero che ho fatto due dei due feste dell'Unità che poi sono l'unica ragione per cui sono finito sui giornali però in realtà è accaduto nel corso dei sei giorni di cui sono stati in Italia
Dopo avere visitato l'Arabia Saudita fatto un convegno in Cina
Un convegno in Spagna diverse altre iniziative in Europa e adesso sono in arrivo dagli Stati Uniti d'America quindi mi occupo del mondo e mi fa piacere poterne parlare anche perché credo che
Una delle malattie della politica italiana è proprio quella di non
Di non sforzarsi di collocare quello che accade in uno scenario mondiale che conta sempre di più nella vita di ogni giorno delle persone poi ce ne accorgiamo
Ce ne accorgiamo quando scoppia una crisi finanziaria in America e e l'Italia perde un quarto del PIL come è accaduto negli ultimi anni
Ce ne accorgiamo quando scoppia una guerra che sembra lontana ma poi arrivano i rifugiati a casa nostra cioè
Il mondo
Si occupa di noi
Se noi non ci occupiamo del mondo e io penso che rischiamo che poi soltanto di pagare le conseguenze di quello che accade
Io sono d'accordo con Prodi
Noi stiamo vivendo un passaggio d'epoca un cambiamento profondo un cambiamento dei rapporti di forza mondiali per esempio in questa intervista giustamente dice Prodi
Se i Paesi europei non si rendono conto che occorre reagire a quello che succede con un salto di qualità nell'unitario proprio lui parla di Federazione europea che
Mi sembra l'espressione giusta diciamo
I Paesi europei compresi quelli che sono oggi o si sentono potenti finiranno per essere emarginati in un mondo in cui
Attraverso
Tanti problemi però emergono oramai grandi potenze
Che sono
Che hanno un ruolo fondamentale insomma
Si è svolta l'Assemblea delle Nazioni Unite no ora l'assemblea degli azionisti ha avuto due eventi fondamentali
Dal punto di vista economico dell'economia mondiale è stato l'incontro tra il presidente cinese il Presidente americano
Dal punto di vista geopolitico cioè militare è stato l'incontro tra Obama e Putin
L'Europa poteva esserci non esserci ma sono se n'è accorto nessuno sostanzialmente
Cioè
Nei grandi equilibri mondiali nell'est Europa divisa rischia di con molto ripiegata su se stesse rischia di contare molto poco
E io
Retta ciò che mi avevano ragione
Venga
Va bene
Se lei non è interessato
Dovevano andare via e non è obbligatorio stare qui dice se lei ritiene che sia sufficiente telegiornale
Polemica è facoltativo dice
Siamo in un Paese libero fortunatamente sono tante iniziative
E
Io credo che
Quindi
Questo tema che Prodi ha posto diciamo di
Come l'Europa può cercare di esercitare un peso in questo scenario mondiale che cambia e secondo me un tema cruciale
E questo vale innanzitutto per i conflitti che si svolgono qui davanti a noi diciamo che
Che si affacciano sul sul nostro mare
E nei quali fino a questo momento l'Europa ha giocato un ruolo molto limitato
E direi anche piuttosto confuso perché noi abbiamo contribuito alla destabilizzazione di un'area
Il che forse era anche comprensibile perché si trattava come dire di combattere dei dittatori però quando si partecipa alla destabilizzazione di una parte del mondo bisognerebbe avere anche un progetto su come rimetterlo insieme
Su come ricostruire un equilibrio e invece questo non è accaduto
La Libia è un Paese ancora lacerato da conflitti dove ci sono due Governi libici e accanto due Governi libici si è installato lo Stato islamico a Sirte
E quindi è un paese che vive nella più assoluta instabilità e non a caso e
Un Paese da cui partono o sono partiti molti di quei migranti che abbiamo visto o naufragare nel mare o approdare a Lampedusa
La Siria un Paese lacerato da una spaventosa guerra civile otto milioni di profughi trecento mila morti
E di cui non si vede una via d'uscita ora io sono
Prodi l'espressione di Prodi bisogna sostenere Assad eccetera la trovo sinceramente discutibile
Trovo però che sia stato anche sbagliato
Cavalcare
Fornire armi sostegni
Ad un movimento
E
Che poi a un certo punto ci siamo accorti essere
Non dico costituito ma certamente
In parte notevole costituito
Dal fondamentalismo islamico di marca sunnita con il rischio di cadere dalla padella alla brace diciamo parli diciamo le cose come stanno io con odio o conosco molto bene la Siria
Ragioni politiche per interesse culturale perché uno dei Paesi
Più straordinari per il patrimonio di civiltà che ci sono in quella parte del mondo e ho anche amici persone che magari hanno studiato in Italia eccetera
Persone che non sono favorevoli ad Assad ma che
Dicono se
Vincono quegli altri
Sono le parole di un medico siriano cristiano che ha studiato in Italia che conosco bene perché quando era in Italia scritta FIGC diciamo
Dice se io con Assad non sto bene ma se vincono gli altri vengono a casa mia violentano mia figlia e mi uccidono
Perché
Il fondamentalismo islamico eh questo dice quindi piuttosto che far vincere quegli altri mi stringo al Governo che c'è anche se non mi piace quindi
è evidente che il modo in cui l'Occidente affrontato
La crisi siriana che è stato sbagliato superficiale
Abbiamo dato armi a persone che adesso dobbiamo bombardare per evitare che usiamo per le armi contro di noi
Che rivela un'impreparazione una superficialità
L'unica soluzione e cercare un accordo politico
Io credo che questo accordo politico debba portare all'allontanamento di Assad ma attraverso un accordo con le forze che oggi lo sostengono perché
La Siria un Paese dove vivono i sunniti ICI tigli alla Witty cristiani
E
Non si può pensare che una componente schiacci le altre bisogna costruire le condizioni di una convivenza
In questi Paesi la democrazia non può consistere innanzitutto nella regola della maggioranza
Una delle ragioni della nascita dell'ISI se è stato che la maggioranza sciita che governa l'Iraq dopo l'occupazione americana
Ha immaginato i sunniti favorendo le componenti più estremista di quel mondo
In Paesi multi religiosi multietnici la democrazia è innanzitutto il rispetto delle minoranze che persino più importante del Governo della maggioranza
Allora noi abbiamo pensato noi americani di esportare un modello democratico
Che
Era del tutto estraneo quel mondo la nostra democrazia è nata dopo che Volterra scritto il Trattato sulla tolleranza senza quelle premesse la democrazia moderna non sarebbe nata quindi
Quello che accade non dico che quello che accade colpa nostra
Forse abilità dell'estremismo
Del fondamentalismo ce l'hanno loro ma sicuramente gli errori compiuti dall'Occidente a partire dalla guerra in Iraq ad oggi hanno notevolmente contribuito a generare questo caos
Ora bisogna cambiare Stra
Io non sono contrario linea di principio l'uso della forza volta indispensabile e in questo caso lo è ma una forza deve essere guidata dalla politica dalla ragione da una visione generale
E non può pensare di sostituire la politica
E
Io dico sempre noto detto anche ad un alto responsabile degli americani anzi era una signora ma molto importante all'epoca perché avevamo un rapporto di collaborazione tempestosa
Mi permisi di dire la seguente battuta prima di bombardare bisognerebbe leggere un po'di libri per capire che cosa c'è sotto dove si va a bombardare diciamo altrimenti si rischia di sbagliare bersaglio
Lei ha messo in evidenza un po'gli sbagli orrori soprattutto la parte occidentale e in particolare degli degli americani nella vicenda non solo si Viana va un po'nello scacchiere mediorientale ha messo poi in evidenza anche questa voce
Diciamo molto flebile quasi marginale
Vi è l'Europa peraltro oggi Prodi nell'intervista diceva l'unico che oggi in Europa la pensa come misuri Stati uniti d'Europa e il governatore Draghi basse cioè non ci sono altri cioè non ci sono altri
Capi di stato capi di governo che spingono per questa idea di unificazione europea e più che altro c'è la tentazione di rifugiarsi negli Stati nazionali oltre agli Stati nazionali arrivo poi alla domanda lei ultimamente è stato tra i vari giro Pegli affatto anche a Barcellona
E cosce oltre a cui esso c'è anche un sentimento oggi che sta nascendo in molte parti d'Europa soprattutto quelle più storiche come la scorso la Catalogna di rivendicare un'autonomia
E anche un'indipendenza come su come sta succedendo in Catalogna rispetto
Alla madrepatria allora a questo non rischia più ed Europa di essere un ulteriore problema cioè quando si va a cercare una sintesi per per essere più forti a livello globale
Poi in realtà
Ci sono invece piccole patrie che circa moto ma mia indipendenza
Sì infatti e infatti è un disegno totalmente velleitario io non credo che ci sarà l'indipendenza della Catalogna intanto vorrei dire una cosa i partiti indipendentisti
Hanno perso parecchi voti alle elezioni
Perché avevano già la maggioranza anzi avevano una avuto la maggioranza assoluta dei voti alle precedenti elezioni lo dico questo perché siccome l'opinione pubblica
Diciamo e colpita da notizie che non sempre vengono date con quella
Quella curati diciamo che sarebbe necessaria ma il principale partito di di governo della Catalogna è un partito indipendentista perso quattro punti e mezzo alle elezioni
L'unica forza vera che avanzata in Catalogna e potemmo s'
E questo è anche un annuncio di quello che potrà accadere nelle elezioni generali in Spagna
Però se
Ma indipendentismo in quel caso è una chiave per avere voti più che un progetto politico che corrisponde a un sentimento
E questo è uno dei sentimenti che nascono dalla crisi cioè la crisi la mancanza di punti di riferimento
La percezione delle insufficienza dell'Europa cioè il fatto che l'Europa è percepita come una struttura burocratica che stavo Russello una tecnocrazia
E non come una grande potenza democratica portano le persone a ripiegare sulla loro dimensione più locale
Le radici nel sangue la terra
Però questa reazione è una reazione che non ha prospettiva cioè se è difficile per la Germania
Stare al tavolo delle potenze che contano figuriamoci se noi facciamo la Lare alla Catalogna la Scozia la Padania diciamo
Diventiamo una specie di Disneyland cioè una parte del mondo dove si verrà solo in vacanza
Nella migliore delle ipotesi diciamo ma
Se noi
Io racconto sempre un episodio perché gli aneddoti a volte sono più significativi dell'ente delle teorie chiunque
Diciamo è una storia vera
Capitato oramai diversi anni fa però vuol dire che il mio interlocutore
Aveva capito dove sarebbe andato in un mondo diciamo perché noi andammo tre
Personalità europee diciamo Socialismo Europeo incontrare il presidente cinese
E gli dicemmo che eravamo preoccupati c'era Bush della politica unilaterale degli Stati Uniti d'America convinti che questo signore ci dicesse sono d'accordo con voi decisi guardò sorrise e disse noi non siamo preoccupati
E disse vede vedete l'unilateralismo americano fallirà
Gli americani non non possono per governare il mondo da soli pagheranno un prezzo molto alto e poi dovranno venire qui a negoziare con noi ci desse
E
Siccome poi si rese conto che ne eravamo tre europei potevamo rimanerci male
Disse no ma anche l'Europa avrà posto a questo tavolo se sarà unita fine della conversazione
Aveva perfettamente ragione perché l'unilateralismo americano è fallito e poi gli americani sono dovuti andare là a negoziare con loro cioè avevo una visione lucidissima di quello che sarebbe accaduto era un cinta ora il predecessore dell'attuale precede
Presidente
E aveva ancora visionare lucidissima del ruolo dell'Europa ci sarà
Se sarà unita altrimenti non ci sarà infatti non essendo unità o l'incontro a New York hanno fatto Obama decisi in piccoli del nuovo presidente cinese molto chiaro diciamo
Io credo che
La prospettiva e chiara quello che manca è una classe dirigente all'altezza di questa sfida di questo l'Europa ma
E ne avrebbe disperatamente bisogno
Tra i temi più urgenti che l'Europa dovrà affrontare e risolvere Prince approvando ad affrontare in realtà cioè quello dell'immigrazione
Oggi qui siamo in in Sicilia e io ricordo sempre che il primo viaggio che fatto Papa Francesco è stato esattamente a
A Lampedusa anche per avvertire
Un personaggio globale appunto come il Papa forse personaggio più globale che esiste oggi
Ecco avvertì immediatamente il problema dell'immigrazione spesso si è detto
E la sinistra lo affronta solo dal dal dal lato dell'accoglienza e quest'oggi eh un fatto più più complicato oggi è più articolato da da Gest
Al contempo quello che diceva un po'lei prima in Europa ci sono forze che cavalcano la paura il il recinto domestico e crescono poiché i voti come sta succedendo in Francia
Con colare tendo come sta succedendo anche in Italia conservino in parla di che era un partito quasi estinto che cavalcando paura
è riuscita a riemergere ENI nei sondaggi
Allora cosa dovrebbe fare innanzitutto l'Europa e il mi rendo conto che la domanda è una domanda compenso articolata e complessa nella risposta che in particolare poi la sinistra
Cioè se deve trovare un'altra strada o se questa strada e l'accoglienza è la strada
Ma
Innanzitutto
Io credo che con io sono rimasto molto colpito per il viaggio di del Papa in America
Io non diciamo sono arrivato a New York l'ultimo giorno per la presenza del patto cui dopo gli ovuli per un convegno della fondazione di Clinton
Ma di il Papa ha saputo davvero collocarsi nello scenario mondiale americano con grande autorevolezza
è un papà globale viene dall'America latina
E
Se volete anche un valore simbolico il fatto che un papà tedesco non ce l'ha fatta che ha passato la mano a un papà che viene dall'America latina nasce da un continente emergente
E
Il Papa parla il linguaggio delle grandi sfide mondiali quello che
Risulta essere difficile per l'attuale leadership europea
Ora parliamoci chiaro noi quel quando parliamo di questa questione l'immigrazione cioè parliamo di
Tanti problemi diversi
Ed è sbagliato confonderli
Perché innanzitutto una cosa sono i rifugiati quelli che fuggono dalla guerra
Quelli che fuggono dalla guerra hanno diritto ad essere accolti
Certo
Questa accoglienza deve essere organizzata bene
E non nel modo
Drammatico confuso in cui la organizzata all'Europa
Però quello è un diritto previsto dal diritto internazionale
Ma scherziamo la Giordania li accoglie il Libano li accoglie
In Turchia ci sono due milioni di siriani la più grande città siriana del mondo oggi ne Istanbul dove vivono
Duecentocinquanta mila rifugiati una sola città accolto tanti rifugiati come tutta l'Europa
Non ci dobbiamo vergognare di questo
Del fatto che non siamo in grado di gestire una situazione di questo tipo
Ti gestirla correva gestita cioè noi siamo continente facciamo un attimo quindi calcolo diciamo di quello di cui c'è bisogno c'è bisogno perché mediamente
Ogni
Siamo quattrocentottanta milioni di persone
Ogni milioni di euro pay ossia gli europei sia in grado di raccogliere cinque mila profughi insomma di questo sono le dimensioni della crisi sette mila profughi
Vuol dire secondo me
Eh veramente via aggiungo una cosa che questa crisi andava
Andava gestì io ho discusso lungamente a New York pure siamo amici con i l'Alto Commissario per la delle Nazioni Unite per i rifugiati e l'ex Primo ministro del Portogallo
Lui ha detto una cosa
Sacrosanta mente ragionevole dice ma scusate
Il modo migliore che l'Europa avrebbe frattura è una idea che io ho lanciato un'intervista al Nouvel Observateur mese e mezzo fa
Ma perché l'Europa deve mettersi nella condizione che arrivano i baracconi la gente ha fuga di riorganizzare l'accoglienza sulle spiagge etc
Si fa un centro per i rifugiati in Giordania se ne fa uno in Turchia se ne fa uno nel Libano non dico di andare dove c'è la guerra
Gestito insieme le Nazioni Unite
Si fa una selezione le donne i bambini ricongiungimenti familiari stabiliscono le priorità non è che li possiamo accogliere tutti e quelli che decidiamo di accoglierli li portiamo con le nostre navi
Ma posso dire
Si risparmierebbero alcune migliaia di vite umane magari a servire non gliene frega nulla però io trovo che il tema ha un suo valore diciamo
Ma si risparmierebbero soldi
Perché è molto più costoso organizzare la vigilanza e salvataggi in mare che non mettere le persone sulla nave portarli e stili porteremo in modo ordinato la gente non avrebbe quella della sensazione al telegiornale che siamo invasi
Perché arriverebbero normalmente scenderebbero e andrebbero in luoghi predisposti per l'accoglienza quando fare ci fu parlo di una crisi molto minore
Senza dubbio però perché fu gestita diversamente
Quando ci fu la guerra in Kosovo
Dopo che l'esercito serbo aveva invaso il Kosovo eccetera noi ci rendemmo conto che ci sarebbero stati circa trecento mila profughi
E
Io ero Presidente del Consiglio chiamai Schroeder chiamai il cancelliere Austria quelle di sì io non voglio imporre i barconi nell'Adriatico giace la guerra ci mancano solo i barconi nell'Adriatico
Perché questi profughi scappando doveva anima l'Albania non era in grado di accoglierli quindi facciamo un piano facemmo un piano
E il piano fu
Che
Centomila furono
Assistiti in Albania con i nostri soldi con i nostri volontari eccetera perché l'Albania non era in grado di farlo e gli altri ci ridistribuire il mondo
Noi creiamo un villaggio a Comiso utilizzando la base militare dismessa dagli americani devo dire con la
Con la la collaborazione degli amministratori locali siciliane c'è che furono bravi
Li portammo
Non non se ne accorse nessuno non ci fu nessuno sulla spiaggia nulla ma parlo porta migliaia e migliaia di persone lo dico perché vedevo Consiglio europeo si è diviso su come su come ripartire trenta mila persone
Di portammo lì li ospita molti accogliemmo non se ne accorse nessuno non affondò nessuno ma santo cielo
è possibile che l'Europa ventotto paesi
Con un reddito medio che tra i più elevati del mondo non sia in grado di organizzare in questo modo qui l'accoglienza di trecento mila persone che questo si tratta
Bene davvero io credo che
Noi siamo di fronte diciamo ad una vicenda
Che
Andava gestita diversamente
Poi c'è quando ti trovi a discutere con quel che lì come Orban che mettono i fili spinati recettore di discutere quello andrebbe cacciato dall'Unione europea perché parliamoci chiaro l'Unione europea non è soltanto un'associazione economica
L'Unione Europea unione politica basata su valori condivisi e tra questi valori c'è il rispetto dei diritti umani e il rispetto del diritto internazionale il diritto all'accoglienza di chi fugge dalla guerra
è sancito dalla legge internazionale ma possiamo Amerino era Europa gente che non rispetta
Le leggi internazionali no
Queste c'è poco da fare occorrerebbe rigore nel pretendere
I fondi europei li prendono ecco allora rispetti anche le regole e rispetti no anche i princìpi comuni
Altrimenti almeno tagliamo gli soldi Ciambetti detto questo
Altro tema è quello dell'immigrazione che è una sfida
Perché il problema della io spero naturalmente che se c'è un'azione politica adeguata chi
E otto milioni di di di di persone che sono scappate dalla Siria potranno in gran parte tornare nel loro Paese
Non li considero emigranti li considero dei rifugiati cioè delle persone a cui dare rifugio ma penso che una program parte di queste persone potranno tornare nel loro Paese se si ricostruisce la pace
Altra cosa è il flusso della emigrazione verso l'Europa che invece è una grande sfida tenere essere governata ora anche qui
Bisognerebbe riuscire a fare una discussione vera c'è una discussione avere una discussione informata
A cominciare da quanto sono erronee le percezioni allora io ho visto i dati sull'immigrazione in Europa negli ultimi dieci anni ho fatto un
Unico su questo non abbiamo fatto una tavola rotonda organizzato da un grande settimanale francese eccetera
A parte il fatto che
Il saldo perché
Vengono ma se ne vanno anche c'è la crisi il saldo negli ultimi dieci anni nell'Unione europea
Soprattutto negli anni della crisi a partire dal due mila otto in poi è di
Cinque seicento mila persone l'anno cioè non siamo invasi ecco
Ma detto questo
La prima cosa che mi ha colpito studiando questi dati e che noi abbiamo l'idea che abbiamo l'invasione islamica
Ora
Russa lei quale il primo Paese per numero di immigrati verso l'Europa
Oramai da cinque anni ci sono due due Paesi che si disputano il PIL primo secondo il terzo può trapanese
La Cina l'India e se si considera nel suo insieme l'America latina l'America latina e
Il mondo arabo viene dopo
Di gran lunga dopo l'immigrazione cinese non la vediamo perché la organizzano loro buona non si fanno gareggiare dall'Europa la organizzano loro e noi non li vediamo
Ma sono assai più numerosi di quelli che vengono da dalla Libia quelli che noi vediamo
Quindi già questo ci spiega quanto è diverso dall'immagine lezione diceva civili nel telegiornale dice tutto no perché quello che dicono i giornali telegiornale quello che appare
La realtà è spesso molto diverso
Il secondo dato che non può sfuggirci diciamo e che
Noi oggi siamo quattrocentottanta milioni abbiamo una certa età media un certo equilibrio se noi chiudiamo l'immigrazione di qui a trent'anni la popolazione europea è fatta da quattrocento milioni di persone
E il rapporto tra popolazione attiva popolazione in quiescenza diventa un rapporto insostenibile per i nostri sistemi sociali cioè
Posta l'attuale tendenza demografica dell'Europa bene che non ci mettiamo a fare i figli forsennata mente senza gli immigrati
L'Europa è condannata ad un declino demografico interni irridere Sibille
Questo è un tema che ci interessa o no
Cioè io vorrei ho chiesto al presidente dell'INPS una volta in un dibattito pubblico mi ha detto una risposta vera siccome era stato nominato al centrodestra rischiato il posto retto masselli immigrati andassero via domani
Gli immigrati in Italia rappresentano l'undici e mezzo per cento del PIL producono
E sono mediamente hanno un'età media che è la metà dell'età media del popolo italiano se vanno via domani ha detto a io non posso più pagare le pensioni
Perché gli immigrati dobbiamo sistema a ripartizione cioè le pensioni si pagano con i contributi dei lavoratori attivi gli immigrati contribuiscono in modo rilevante
Con i loro contributi e siccome sono giovani non percepiscono pensioni
E quindi una parte importante delle pensioni degli italiani derivano dai contributi pagati dagli immigrati
E questa è la realtà parliamo di un pezzo della nostra società parliamo di qualcosa come il dodici tredici per cento del mondo del lavoro
E in certe attività l'agricoltura il lavoro domestico parliamo di quote del trenta del quaranta per cento della forza lavoro
Ottocento mila famiglie italiane se domani partissero tutti gli immigrati non saprei proprio come assistere gli anziani le badanti
Interi settori della nostra economia entrerebbero in crisi
Allora come vede non sto facendo appelli umanitari buonisti della sinistra l'accoglienza
Sto dicendo che oramai parliamo di un pilastro della nostra economia del nostro sistema sociale posso aggiungere una cosa parliamo di qualcosa di aberrante che non è l'immigrazione
Ma il fatto che il tredici per cento del mondo del lavoro produce ricchezza e non ha diritto di voto
Come nella Grecia antica gli schiavi ecco
Parliamo del fatto che c'è un pezzo così grande della Società italiana siccome la democrazia è anche rappresentanza degli interessi
Una grande parte del lavoro più umile non ha diritto di voto in questo Paese
Quindi
Questa questione vasto e dove va affrontato e non va affrontata con gli appelli ma con le politiche se ci servono ci conviene accoglierli in modo ragionevole integrarli
Se noi li integriamo nella nostra società essi non rappresenteranno più una minaccia
Gli immigrati regolari hanno un tasso di delinquenza che è inferiore a quello degli italiani
Il tasso cresce tra i clandestini ma perché la clandestinità è una condizione non è l'immigrazione
Che è connessa alla criminalità e la clandestinità che connessa al delinquere perché chi è clandestino rimane legato alle reti
Dei trafficanti che riportano qui eccetera allora
Vogliamo guardare questo fenomeno per quello che e cercare lo so benissimo che ha un impatto l'immigrazione
Che il fatto di avere persone che paga un'altra lingua un'altra religione un altro colore comporta dei problemi di convivenza
Vogliamo cercare di affrontare questi problemi anziché
Pensare che noi possiamo risolvere la questione costruendo dei muri e isolando ci dal resto del mondo che è velleitario controproducente e nel medio periodo sui cita per le società europee vogliamo guardare a un mondo come quello americano che ha fatto dell'immigrazione una delle principali risorse della sua crescita del suo sviluppo dell'innovazione
Della sua potenza
Come sapete l'Europa è
In Europa il sette per cento della popolazione e composto da persone non native in Europa
In Europa in Australia il ventisette per cento negli Stati Uniti il ventiquattro per cento
Parlo cioè noi siamo un mondo ancora
Relativamente chiuso
Allora
Dagli italiani vivono del proprio lavoro ma anche del lavoro di quelli che vengono a lavorare qui come ragionevole che sia perché loro noi offriamo loro una possibilità di lavoro
E loro partecipano di una comunità dando un loro contributo insomma io credo veramente che bisognerebbe
In un Paese civile questo tema
Andrebbe affrontato con un dibattito pubblico serio informato e dovrebbe essere promovibilità la strumentalizzazione di questa questione per fini di parte politica
Questi sono segni purtroppo del degrado dell'Europa
E se noi non arginiamo queste spinte populiste eccetera questo continente e destinato purtroppo
A retrocedere e a perdere via via una parte del suo patrimonio di civiltà di che che costituisce la nostra ricchezza diventeremo più poveri
Più egoisti più vecchi più tristi e sa che i nostri figli se ne andranno
Già hanno cominciato ad andarsene da questo continente non solo da questo Paese
Se ne andranno verso mondi più aperti verso mondi proiettati verso il futuro e noi staremo qui a litigare con Saldini eccetera i in una tristezza
In una tristezza non può essere questa la prospettiva questo questo davvero è una grande sfida culturale vorrei dire una sfida di civiltà
E mi fa piacere che
In questa sfida di civiltà dalla parte giusta ci sia anche l'autorevolezza la forza di una personalità come quella del patto perché quello che lui dice non è soltanto giusto dal punto di vista dei valori cristiani
è giusto dal punto di vista degli interessi delle prospettive del nostro paese del nostro continente
Però
Allora
Io le volevo far parlare adesso di sinistra e il e di PD però sempre partendo dall'Europa perché
Comunque il in questo continente come lei ha definito certamente
Pieno di di problemi e di
Di tante cose che si porta dietro e non riesce poi a superarle
C'è una sinistra che sta cambiando è cambiata in Inghilterra il Partito laburista
è cambiata in Grecia anche si si Rizza non fa parte del del Partito Socialista Europeo
Però il partito storico della sinistra greca cioè il Pasok a percentuali molto molto molto più piccole dispetto oggi
Ah sì Rizza
Poi bisognerà vedere cosa succede in Spagna lo accennava
Lei con la con l'arrivo di una forza nuova come potemmo URSS
Poi
Cioè e in Germania un Governo di di coalizione quindi la socialdemocrazia tedesca e al Governo con Angela Merkel
E quindi in questo panorama in questo quadro lei innanzitutto e a domande un po'provocatoria sebbene gli se il PD e ancora un partito di sinistra e poi cumulo collocati in questo scacchiere il Partito Democratico
Gli dissi collocata solo sono nostro aspetterà di essere collocato da media siamo rinvio
Io posso dirle
Io sono in un osservatorio sicuramente molto interessante e ho una una mia opinione sulle prospettive dell'ASP sono perché
Prestiti dirigo diciamo il
La
Si potrebbe dire l'ufficio programmatico culturale del Partito Socialista Europeo cioè la Fondazione culturale dei socialisti europei
E in questa veste sono vicepresidente del partito quindi
Socialista europea
Col Partito Democratico Italiano sono iscritto diciamo
Ho rinnovato la tessera
Scelta una scelta impegnativa diciamo non scontata ma con ritenuto di dovere conferma
Ma
Detto questo
Io
Dal mio osservatorio dico il socialismo europeo di cui il PD fa parte perché ha scelto di collocarsi lì
Vive un momento molto difficile
Sulla loro però è una grande forza e io non credo che il socialismo europeo sarà soppiantato da stilizzata potemmo se eccetera però non c'è dubbio che
Oggi il socialismo europeo si trova ad essere una forza che collabora con le forze conservatrici
Parte per forza
Perché
Nel Parlamento europeo non c'era nessun'altra maggioranza possibile anche perché
La crescita delle forze populiste antieuropea costretto i maggiori partiti diciamo favorevoli all'integrazione europea innanzitutto socialisti e popolari
A collaborare a dare vita ad un Governo di coalizione di Governo europeo è presieduto dal esponente democristiano vice Presidente e sociali stabilire come dire un Governo di coalizione
Ora il problema è
Che
Se i socialisti non riusciranno in questa politica di collaborazione con le forze conservatrici moderata
Ai imprimere un cambiamento vero e profondo
Non solo dell'indirizzo politico ma della situazione sociale
Cioè
La gente si aspetta dalla sinistra che la sinistra
Produca lavoro crescita economica riduca le diseguaglianze
Compatta la povertà
Ora se la sinistra che governa citato governa l'Europa e governa anche molti Paesi europei anche se in molti casi governa
Diciamo come partner di forze moderate noi anche noi in Italia anche se noi siamo
Diciamo loro sono il Junior parte noi siamo il partito altre maggiore per noi governiamo con una coalizione che comprende una parte del
Del centrodestra
Ora ma se la sinistra non riuscirà
A produrre un cambiamento
Significativo cioè quello che ci sia spetta all'ala sinistra no Bobbio diceva che la differenza tra destra e sinistra e che la sinistra e la forza che si batte per l'eguaglianza e noi viviamo in società in cui la diseguaglianza sociale enormemente cresciuto
E in cui il la differenza tra ricchi e poveri diciamo è diventato una differenza che appare sempre più incolmabile cresce la povertà
Nel nostro Paese anche c'è stata una significativa crescita della povertà ed è cresciuta in Europa in generale la disoccupazione allora
Riusciranno i socialisti a imprimere una svolta perché se non ci riusciranno io credo che o laddove non vi riescono è evidente che ci saranno spinte più radicali
Che si manifesteranno o all'interno del movimento socialista come accaduto in Inghilterra dove la la sinistra del labour ha conquistato la guida del labour
Con una personalità che io
Non prenderei sottogamba perché è un uomo che ha una forza una storia cioè ciascun avrebbe tanto vinto le primarie sbaragliando il campo diciamo dei suoi competitori che pure erano sostenuti da autorevoli
Ma non aveva soltanto contro Toni Blair il che in Inghilterra è un vantaggio parliamoci chiaro perché per elettorato laburista del Sacco quando io ho visto che è Toni Blair scriveva un lungo articolo contro di lui ho capito che avrebbe vinto le primarie
Ma aveva contro anche Gordon Brown aveva contro proprio tutti
Egli ha vinto contro tutto l'establishment più tradizionale del partito lavorista
Quindi
Oppure si riserva pensate con successo in Grecia nel due mila nove il Partito Socialista greco aveva avuto alle elezioni il quarantatré virgola cinque per cento dei voti
Nel due mila quindici ha preso il cinque per cento
Nel due mila nove si Rizza non esisteva
Nel due mila quindici ha preso il trentasei per cento dei voti quindi diciamo il il Partito socialista si è travasato in una nuova sinistri
Questi sono fenomeni enormi e nella crisi questi fenomeni politici possono essere anche molto rapidi
Quindi
E
Io credo che
Effettivamente la sinistra europea si trova di fronte ad una scelta cioè corre il rischio di finire in una posizione subalterna rispetto alla destra liberista
E se la
La sinistra tradizionale la sinistra riformista la sinistra moderata chiamiamola come vogliamo prenderà questa china io credo che
Ci sarà dall'altra parte
Ci saranno fenomeni diversi dice in Italia questo non ha ancora preso la piega di una sinistra radicale però qualche segnale c'è perché quando io vedo che
Una parte così grande del nostro elettorato rimane a casa
Come è accaduto nelle elezioni regionali pensate chi mai avrebbe potuto pensare che in Emilia andava a votare il trentasette per cento dei voti
E quando in Emilia il presidente della regione eletto con seicentosettanta mila voti mentre alle elezioni precedenti avuto un milione e centonovantanove mila voti
Cioè la metà
E quelli che stanno a casa è roba nostra parliamoci chiaro parlava Emilia non è che ci vuole un sociologo uno studioso poco per capire che
Un pezzo del nostro popolo
Si è messo in una posizione di distacco e di attese
Il che
Non è
La radicalizzazione
In Italia non non c'è un'offerta politica non c'è né potremo smessi Rizza diciamo
Cioè Grillo c'è Salvini e per
Quell'elettorato lì in Emilia in Toscana in Toscana è successo spesso noi siamo passati da un milione cinquanta mila voti a seicentoventicinque mila voti per il Presidente
Quando quell'elettorato lì che gran parte dell'elettorato che diciamo nelle generazioni più anziane votava PC non è un elettorato che vada a votare per Grillo che vada a votare per saldi
Sta a casa
Il che è un segnale che ci dovrebbe preoccupare
No io lo siccome io lo dico con preoccupazione mia spianamento elenco insultato gli esponenti del Partito Democratico né un particolare un gruppetto particolarmente solerte diciamo tesa
Bisogna spiegare al Segretario che non non bisogna circondarsi di quelli solerti nel Consiglio ricordarsi di quelli intelligenti generale meglio diciamo
Concreto cui
Io ritengo
Dice
Ritengo che
Insomma questo dovrebbe essere considerato un segnale d'allarme ecco
E
Forse che noi ci dovremmo porre il problema nella prospettiva delle elezioni
Perché se noi pensiamo di sostituire
Tutte queste persone che non ci votano più con Verdini e con Cicchitto ci sbagliamo non solo non solo perché
Ad ne avremmo come dire dal punto di vista la qualità un certo peggioramento
Ma penso anche dal punto di vista della quantità
Perché io vedo affollarsi intorno al nostro partito molto ceto politico particolare nel Mezzogiorno dove poi in generale diciamo
La sensazione che il PD da di essere il partito del potere non un e il partito del potere e molto attrattiva per il ceto politico
Ma non so se quel ceto politico si porterà dietro tutti i suoi elettori
Questo non lo so
Ho dei dubbi su questo
Mentre vedo che una parte dei nostri elettori rischia di
Distaccarsi l'ora
Certo il PD deve riflettere sul suo destino sulla sua prospettiva spero che questa riflessione
A un certo punto la si faccia andiamo farci sarà un congresso e discuteremo se la nostra prospettiva è quella di
Ricostruire il centro sinistra o se la nostra prospettiva e trasformare l'attuale maggioranza di Governo
In una coalizione elettorale
Il che naturalmente sarebbe secondo me
Abbastanza snatura ambiente diciamo per il PD e per il suo progetto originario che non abbiamo pensato di costruire un grande partito del centrosinistra italiano ma non pensavamo di farlo con Cicchitto con tutto il rispetto che diciamo ecco allora ci troveremmo di fronte ad una novità
Che meriterebbe una riflessione più approfondita
In questo panorama che lei ha descritto disegnato e delineato il PD si sta facendo anche carico si può dire quasi da solo si scriviamo
Questi pezzi di ceto politico come li ha definiti idee io comunque partiti di centro come
Nuovo centro destra si sta facendo carico di ridisegnati rimodulare le istituzioni
A partire appunto oggi proprio e di queste ore la la la riforma del del Senato che
Che si sta votando in terza lettura a Palazzo a Palazzo Madama
Lei invece aveva intrapreso un percorso diverso cioè cercando di portare
Su un'unica strada sia alle forze dell'allora maggioranza parlo della Bicamerale del del novantasei
Però in un incontro con le forze dell'opposizione
E un tentativo che poi non è riuscito
E che oggi invece Renzi ha riproposto in modo diverso cioè ha proposto un'idea di riforma su quella riforma ha cercato i voti in Parlamento
E poi se sono arrivati solo dalla maggioranza o da pezzi
Piccoli dell'opposizione non se ne è fatto un problema
Ma io le chiedo innanzitutto una valutazione sul metodo che ha scelto il presidente del Consiglio
E poi un giudizio
Un po'più complessivo articolato sulle riforme perché il dibattito che si sta facendo soprattutto in queste ore al Senato al di là della della gazzarra della bagarre che viene
Inscenata in Aula
è un dibattito molto procedurale molto tecnico e non so quanto possa poi appassionare
L'opinione pubblica
E invece appunto e interessante invece stabilire quello che oggi le riforme vanno a cambiare anzi Sanzo alla fine del bicameralismo paritario peraltro tentativi che già in passato erano stati
Erano stati fatti quindi appunto un giudizio sul metodo adottato da Renzi
E poi su un giudizio più articolato più complessivo sulle riforme innanzitutto no sul metodo permetto di ricostruire un po'diversamente perché
Renzi i innanzitutto è partito da un accordo con Berlusconi non è vero che Renzi ha elaborato un progetto
E lo ha portato al voto tanto è vero che alcuni dei vincoli quando per esempio
Alcuni parlamentari del anche del PD hanno detto no ma i pattini parlamentari ci volle preferenze devono scegliere i cittadini Renzi obiettò non si può fare perché nell'accordo o meno del Nazareno non è previsto quindi
Io scusi cioè non si è ritratto cioè mentre lei si intervenisse ma anche per una ragione evidente e cioè
Oggi Berlusconi è talmente debole
Che nel momento in cui Berlusconi si è ritratto rispetto al patto del Nazareno una buona parte dei suoi hanno continuato sulla stessa strada quindi
Diciamo che siamo in una condizione politica molto gli versa e questa diversità è data dal declino politico personale del ruolo di Berlusconi diciamo cioè
Noi
Oggi Renzi non ha di fronte a sé un interlocutore politico
Chi avesse il peso che aveva il Berlusconi del novantaquattro diciamo tanto è vero che
Sostanzialmente l'opposizione è rappresentata da due partiti diciamo così tra virgolette antisistema cioè cinque stelle e la lega quindi
Però Renzi è partito da una scelta di metodo
Che io non ho volevo ragioni di criticare a parte il fatto che forse
Non era opportuno che
Questa grande riforma la si discutesse in una riunione privata forse era meglio che
Questa intesa potesse maturare in Parlamento tuttavia è partito da un accordo con il leader dell'opposizione e non da un progetto del Pitti davvero che il PD non ha mai sostanzialmente discusso di un proprio progetto sempre discusso di
Un progetto che era il frutto di un'intesa poi come
Sua abitudine Berlusconi si è sottratto dall'intesa che aveva fermato verso
Tuttavia senza dire oggi la forza
Che
Poteva venire nel passato
Detto questo
Io penso
Perché lo dico dato perché vero diciamo ma anche perché il progetto complessivo risente di questa impronta iniziale
Nel senso che la riforma elettorale è un aggiustamento del porcellum sostanzialmente
E e non è
E non è quel cambiamento radicale della della legge elettorale che
Avrebbe potuto essere
Parliamoci chiaro il centrosinistra ha sempre avuto un principio che era quello del collegio uninominale
Se noi la riforma l'avessimo fatti da soli immagino diciamo avremmo reintrodotto anche perché è il principio che
Garantisce di più i cittadini la possibilità come dire riguardare negli occhi i loro rappresentanti
Invece questa legge corregge in parte mantiene molto l'impianto del porcellum cioè di una legge
In cui ci sono liste sostanzialmente decise dai partiti con garanzia di elezione per i capilista numerosissimi collegi in sostanza messo nel conto più della metà del Parlamento sarà nominata laccate ripartito
Il che secondo me e quindi ecco è un vizio
Di una legge che poi contiene un meccanismo ultra maggioritario
E con né il ballottaggio che non sarà un ballottaggio nei collegi tra due deputati ma sarà il ballottaggio tra due leader
Questa legge
Come è stato scritto da autorevoli costituzionalisti di fatto cambia la forma di governo perché noi avremo una
Un Presidente eletto dal popolo
Con un particolare però che non c'è nessun sistema presidenziale che il Presidente eletto dal popolo eletto con incorporata maggioranza parlamentare
Per di più una maggioranza parlamentare che in buona parte sceglie Louis lui stesso
Il che
Secondo me è un elemento forte di squilibrio del sistema
Perché
Nel presidenzialismo americano Presidente deve misurarsi con il Congresso quello non lo sceglie lui lo eleggono i cittadini americani
E quindi a volte questo misurarsi e piuttosto problematico lo vediamo che Obama deve misurarsi con un congresso anche lo stile diciamo
Quindi io odi mantengo una riserva sulla legge elettorale
Perché ritengo che la legge elettorale tanto perché penso che non si cambia la forma di Governo con la legge elettorale e poi perché penso che nel momento in cui si dà un così grande potere
Al capo dell'esecutivo questo deve essere bilanciato da un sistema di controlli di garanzie come tutti i Paesi democratici
Ed è questa la ragione che ha reso così serio il problema della natura elettiva del Senato
Ora
Vorrei fare un'osservazione diciamo un gruppo di senatore del nostro partito
Si è battuto perché volevano che i cittadini italiani potessero scegliere i senatori che non era poi un obiettivo così eversivo diciamo
A lungo sono stati dipinti come conservatori reazionari gufi sembrava che proprio avessimo trovato finalmente il nemico non è semplicemente la destra diciamo in casa nostra
Poi improvvisamente sia detto va bene facciamoli scegliere i cittadini
Allora non era così drammatico dice
Allora forse se avessimo fatto compra discussi opponente a casa nostra forse questo problema poteva essere risolto in meno in modo meno drammatico e che noi dobbiamo
Alla resistenza di un gruppo di senatori che sono stati coperti di insulti il fatto che alla fine il Senato non sarà anch'esso nominato dai partiti
Ma sarà scelto dai cittadini con il loro voto io penso io non sono senatore un solo deputato sono nulla paura come cittadino in questo caso una certa gratitudine a chi ha difeso il mio potere
Non avendo quasi più il potere di eleggere deputati almeno di scegliere i senatori una certa gratitudine cielo perché che razza di cavolo di sistema democratico stiamo costruendo
Questo
Tutti tutti siamo contenti che si esce del bicameralismo perfetto
Tutti siamo contenti
Perché effettivamente
Era un sistema oramai insostenibile
Però io mi domando nel nuovo sistema che si sta
Disegnando dice
Ora noi non dobbiamo ragionare come se
Diciamo tanto vinciamo noi
Immaginiamo che elenca Salvini
Siamo in un Paese democratico
Immaginiamo che vinca che Rillo
Siamo in un Paese democratico
Allora io vi
Vi informo che con il sistema che abbiamo disegnato Sessa Lini vince le elezioni
Avendo il venti per cento dei voti al primo turno
E vincendo il ballottaggio magari a cui partecipa il trentacinque per cento degli italiani cioè non è necessario correggo per essere chiaro per governare il Paese non è necessario avere la maggior consenso dalla maggioranza dei cittadini basta poco con questo sistema
Dopodiché chi governa la maggioranza dei parlamentari sceglie il Presidente della Repubblica nomina la Corte costituzionale tutto
Questo è
E siccome tra qualche giorno si discuterà l'articolo ventuno
Che è quello che prevede le modalità di elezione del Capo dello Stato alcuni rompiscatole ritengono che con questo sistema ultra maggioritario ci voglia un quorum per eleggere il capo dello Stato per evitare che chi vince le elezioni con una minoranza dei voti controlli totalmente il Paese
Questi io spero che come
Questi rompiscatole hanno ottenuto il diritto che siano i cittadini
A eleggere i senatori ottengano anche le garanzie che il Capo dello Stato non sia nominato dal Presidente del Consiglio perché la Costituzione prevede che sia il Presidente della Repubblica
A scegliere il Presidente del Consiglio e non viceversa
Allora io
Badate io non ne faccio una malattia
Poi un altro non credo che siamo sulle soglie della dittatura però la democrazia è un meccanismo molto complesso
E quando vedo il modo in cui ne discute il Senato tra le sceneggiate volgari dell'opposizione diciamo e
La disciplina coatta della maggioranza
Ho la sensazione che si stia mettendo mano ad una Costituzione che è una delle più belle che ci siano nel mondo
Con una faciloneria che poi dopo
Rischia di essere pagata diciamo dal Paese dai cittadini che la gente è contenta tanto I cittadini che cosa si dirà
Abbiamo meno deputati paghiamo meno stipendi tutti saranno felici diciamo di questo fatto che paghiamo meno stipendi e i deputati
Ma la democrazia è un meccanismo più complesso e più importante del livello degli stipendi di quanti stipendi si parli si pagano i deputati vorrei che
Su questo si riflettesse diciamo è chiaro che
Noi non viviamo più nel tempo reietto della Prima Repubblica quando c'erano i partiti la cultura politica adesso viviamo nel tempo della
Dei Twitter o del
Dei messaggi semplificati del populismo antipolitico però la sciagurata prima Repubblica con i partiti la proporzionale affatto di un paese distrutto dalla guerra la quinta potenza del mondo
Adesso che abbiamo tutte queste novità siamo scesi al quattordicesimo posto non vorrei diciamo che continuassimo lungo questo cammino glorioso che abbiamo intrapreso
Abbiamo ancora un po'di tempo disposizioni merci abbiamo verso la conclusione ci sono ancora qualche curiosità che io vorrei
Soddisfare per
Per la pratica che ci sta ascoltando una mentre parlava che sulla legge elettorale cioè lei ritiene che nonostante sia stato ormai approvate legge dello dello Stato anche se poi entrerà in vigore solo nel due mila
Il sedici ci sia lo spazio per realtà di aprirle per introdurre eventualmente
Il premio alla coalizione non ho una lista
Come chiedono forze alleate e se poi questo premio di di coalizione però non amplifichi era poi alla fine
Il ceto politico di cui
Parlava parlava prima
Guardi non
è un problema che riguarda i rapporti tra Renzi al fanno ore Verdini eccetera è una materia di cui io non mi occupo
Si fa a me interessa come dire l'impianto la filosofia della legge elettorale in modo come si regolano i rapporti tra i gruppi politici
Fortunatamente viaggio molto all'estero posso occuparmi solo come dire delle grandi linee della Costituzione non di questi non dei retroscena
E allora invece unto ritornando però al discorso che lei ha fatto sul Partito Democratico sul Mezzogiorno visto che siamo in Sicilia
Il Partito Democratico a oltre che aver vinto in Sicilia ha vinto anche in Campania in Puglia in Basilicata in Calabria oggi nella condizione
Di esprime dei cinque governatori delle cinque Regioni del sud
Lei ritiene che questa condizione oggettivamente un grande vantaggio per un per un per un partito
Si sia poi pro
Producendo il risultato positivo cioè c'è un'unità di azione del Partito Democratico del Mezzogiorno o sta prevalendo la la frammentarietà
No guardi io dico questo
Entrare
Non voglio parlare del Partito Democratico l'opera del Mezzogiorno perché mi sembra più importante più interessante
Il reddito medio del Mezzogiorno d'Italia e meno di diciassette mila euro come la Grecia
Il reddito medio del centro nord e trentacinque mila euro
Come la Germania
Non siamo un Paese che ha in sé la Grecia e la Germania
Nel corso degli ultimi cinque sei anni la crisi a allargato il divario in modo impressionante
Impressionante
Quindi noi siamo di fronte sopra la Svimez ha anticipato i contenuti del suo prossimo rapporto in una conferenza stampa i sono i dati che sto
Sommaria ne sto citando alcuni diciamo
Il dato che a me ha impressionato di più
è l'inizio di una tendenza demografica negativa per il sud perché il Sud aveva meno la forza della demografia ora la sta perdendo
Oltre ad aprire un flusso di emigrazione dei giovani meridionali particolare di quelli più qualificati che un processo una tendenza spaventosa allora io dico
La forza che governa l'Italia il Mezzogiorno avrebbe il dovere di imprimere una svolta radicale
Delle politiche pubbliche
Dovremmo uscire da una disputa abbastanza avvilente di inutile tra chi dice da Roma la colpa è vostra voi meridionale che non siete capaci di amministrare di governare di spendere neanche i fondi europei e chi dal Mezzogiorno dice la colpa è vostra perché voi non vi occupate più del Mezzogiorno
Io penso che ci sono delle buone ragioni da una parte e dall'altra
E dovremmo cercare di
A questo non lo dovrebbero fare i governatori meridionale deve fare il Partito Democratico
Di raccogliere alle nostre forze e di vedere come si affronta questa questione che la
è tornata ad essere
Dopo anni in cui abbiamo parlato della questione settentrionale eccetera la questione del Mezzogiorno e tornata ad essere la questione centrale del futuro dell'Italia
Anche gli ultimi dati sui consumi
Se uno li va a scomporre
Sono estremamente differenziati abbiamo una forte crescita dei consumi al nord
Anche fortemente trainati da quell'evento che è l'Expo
Perché le spose vale
Una certa quota del PIL
E sicuramente diciamo questo traina i consumi al nord e abbiamo un ulteriore calo dei consumi familiari nel Mezzogiorno compresi i consumi dei prodotti di prima necessità quindi
Il partito che governa dovrebbe fare di questo il centro delle sue preoccupazioni e della sua politica
Finora non mi pare o spero che ne ho parlato anche con il Governatore della mia regione
è il caso il quale sta facendo delle
Battaglia non voglio entrare nel merito contro la tappa contro le trivelle ceto medio
Io ho detto ti seguo con molto interesse diciamo per facendo Borgo quando poi farai anche una battaglia per il lavoro la crescita magari sano verrò anche
Qui a fare una manifestazione pensiate contee diciamo
E parlo di una regione la Puglia che tutto sommato rispetto alle altre regioni meridionali una specie di Svizzera nel senso che
è in controtendenza
Rispetto alla tendenza che invece soprattutto sull'asse Campania Calabria Sicilia si manifesta in modo
Molto molto preoccupante
Io volevo
Suma chiudere questa questa intervista questa chiacchierata con il presidente D'Alema
Ricordando con la figura di Pietro Ingrao che è scomparso in in settimana
Mi ha colpito una cosa così rivalutiamo anche in minima parte i telegiornali perché i telegiornali si sono occupati della figura di di Ingrao
E allora io ho una figlia di di sedici anni che stava ascoltando il telegiornale una sera e
Sia in curiosità di questa figura anche della braccio del popolo che c'era
In piazza Montecitorio Benigni per i funerali e ha chiesto mi ha chiesto chi era Tinchi era Ingrao cosa avesse fatto allora io gli ho fatto leggere il fondo che ha scritto sul sull'Unità RAI Trinchieri che ha ricordato
La figura di di Ingrao ed è una fine appunto esso non nostra ripetere le parole di Reichlin di però per dire quando una grande figura non solo dalla sinistra italiana ma del Paese
Lascia poi ci sono anche dei giovani generazioni che se ne interessano e vengono colpite da una figura
Come quella di Ingrao che passa ad una figura per citare anche un'espressione sue in precedenza di minoranza nel panorama
Italiano non solo nella politica italiana ma anche del suo partito di
Di appartenenza
E allora le volevo appunto chiedere non un
Non un giudizio perché non si danno giudizi Suso Ingrao penso una riflessione su quello che è stata una figura così
Per la politica italiana e su quello che ha lasciato anche alle giovani generazioni e chi oggi
Ha uno sguardo molto disattento alla politica il contrario di quello che invece dovrebbe essere la politica cioè appassionare la più larga parte di opinione pubblica perché può e forse l'unico modo
Per andare a sconfiggere quella sezioni ISMU di cui ha parlato prima
Insomma non è facile diciamo permette sono entrato nella direzione del partito comunista nel dicembre del mille novecentosettantacinque qualche anno fa
Avevo venticinque anni però non sono assicurati non sono Matusalem diciamo sono entrato da piccolo
E
E quindi
Che ho avuto con Ingrao diciamo parte tutto là le amicizie l'amicizia familiare amicizia con chiare anche
Insomma una intensità di rapporti anche umani che
Pensare a Ingrao significa pensare a un pezzo della propria infatti ho solo detto vi è una new York ho scritto a chiara
Suo fratello e sorella che se ne va un pezzo della nostra vita diciamo io non sono mai stato in Graja sempre avuto come dire una certa distanza culturale da Pietro perché
Lo trovavo un uomo straordinariamente suggestivo
Ma
Secondo la mia cultura la mia formazione il lui c'era un limite di politicità
Che era anche la ragione del suo fascino
Certo
Era un uomo che non si poneva mai il problema del realismo politico di quello che diceva
E
In questo modo
Lui però ha lanciato dei messaggi straordinari secondo di diciamo che sono stati utile alla politica
Pur non essendo mai stato lui un uomo in grado di esercitare la leadership politiche in prima persona e ne era consapevole sia neanche ritagliato questo ruolo
Il
Però voglio dire somma
è difficile immaginare pensando alla politica di oggi che cosa era il dibattito politico
Del gruppo dirigente comunista come probabilmente del gruppo dirigente democristiana voglio dire al suo interno e che poi l'immagine esterna del Partito comunista era l'immagine di questo partito dove
Normalmente insomma
La frase Idra del drammatico dissenso di Ingrao fu quando disse non mi avete per sua so
Oggi
Se uno dice non mi avete persuaso vuol dire che della maggioranza diciamo ecco
Quando Ingrao disse non mi avete persuaso e fu uno scandalo perché
Era
L'emergere del dissenso nel Partito Comunista Italiano quindi
Però
All'interno di quel gruppo ristretto di quella élite che era diciamo il vertice comuniste alla discussione era molto più franca
Naturalmente era un gruppo che aveva una cultura della riservatezza e vorrei dire persino della segretezza per cui
Usciva niente sui giornali
Ma io lo dico perché io rimasi colpito quando io arrivai lì
I primi Nesi non avevo il coraggio di prendere la parola
Perché loro discutevano tra di loro con una durezza e un modo così esplicito che alcuni di noi fuori non eravamo stati
Abituati
Io mi ricordo quando Terracini prese la parola contro la solidarietà nazionale
Fece un'arringa di una durezza dico quello che disse sul sul sulla persona politica Giulio Andreotti doveva presiedere il Governo
Una cosa che creò persino in quel contesto ristretto diciamo un momento di di tensione di imbarazzo quindi
Era un gruppo che all'esterno
Si presentava unito al suo interno aveva una discussione di altissimo livello e Ingrao era la minoranza insomma spesso veniva bastonato diciamo perché non è che se lo manda spetta dire però
Devo dire
Si è tornati estimo è una cosa che non è mai stata raccontata fino in fondo mai negli atti diciamo che sono
Ancora coperti perché
Sono le regole degli archivi io debbo dire che quando
Ci fu una scelta del Presidente della Camera
Ci fu una riunione straordinaria dice perché Berlinguer
Non propose in grado
Propose Giorgio Amendola
E
Probabilmente i due erano già d'accordo lui proprio disse
Siamo integreremo alziamo ci asterremo eccetera avremo la Presidenza della Camera io propongo Giorgio Amendola
Che Giorgio Amendola si alzò e se c'è un discorso da brividi
Intanto spiegò perché lui non avrebbe accettato di fare il Presidente della Camera
E disse
Innanzitutto
Io sono un uomo di battaglia
Non tornerò neanche i vostri discorsi figuriamoci quelli che fanno in Parlamento regionale e quindi
Secondo disse
Disse una cosa bellissima mi hanno chiesto in molti di fare il Presidente della Camera perché io sono il figlio di Giovanni Amendola
E allora io vi dico una cosa mio padre la liberale padre era stato ucciso dei fascisti era liberale
Io non voglio diventare Presidente perché sono figlio di un liberale spetta a un comunista che se lo prendano come tale e non perché in Spagna e Cappioli opera
E la terza cosa colpi tutti perché disse io voglio stare conferme e questo non erano abituati
All'irrompere del privato
Dissi ho dedicato tutta la mia vita lotta politica eccetera
Questi ultimi anni voglio stare accantoniamolo
E dopo avere detto questo nel silenzio generale disse io propongo Pietro Ingrao efficiente Luigi
Per dire maggioranze e minoranze ma anche che cosa era lo stile di quel gruppo dirigente feci un elogio di ingrato
E del e disse Ingrao e uno che essa cos'è la democrazia si è battuto persino dal per introdurre mezza nove
Ed è un uomo che ha studiato le istituzioni e il
Fu Amendolara
è ovvio che
Conoscendoli
Si era messo d'accordo con Berlinguer
Ma
Questo gioco delle parti fu straordinario Ingrao naturalmente si mise a piangere siccome osservi siamo cosa che in quella sede il segreto fosse rarissima
Però devo dire io ricordo quella giornata
Con
Commozione per dire che cos'era la qualità non solo politica e intellettuale ne parlo di un gruppo dirigente parlo di un partito
Che ha avuto come segretario un certo Palmiro Togliatti e quella mattina si alzava le cinque e traduceva dal tedesco le opere di Marx come passatempo
Dopodiché faceva il direttore di Rinascita il Capogruppo alla Camera il segretario del partito dice ecco
Quindi non solo il livello culturale di quel gruppo dirigente ma
Anche la qualità umana e io c'è poco da fare sarà perché sono vecchio un certo rimpianto lo sento
Grazie
Arriveremo a serata