Un secolo di passioni. Pietro Ingrao, lezioni per la sinistra

Grazie a tutti volevo portare il saluto
Del gruppo parlamentare a questa iniziativa che abbiamo fortemente voluto e promosso
Ci sembrava giusto inserire una nostra riflessione più voci
Come Sinistra ecologia Libertà nell'ambito
Delle celebrazioni per i cento anni di gravità ad es da parte nostra un augurio di buon compleanno e costruire insieme a tanti ospiti e sistemi
Da un punto di vista il confronto su varie questioni che hanno attraversato
La lunga vita e la lunga militanza politica di dire
Congia invece sto
Lavorato e lavorano
Ringrazi consulente
Universitario
Costruire tutto il percorso politico culturale Pietro Ingrao contro persone doglianze centro riforma dello Stato
La possibilità entrare il nodo che ho visto che ha
Senza polemica ovviamente
Presidente il nostro Presidente del Consiglio nell'augurare compleanno compito ingrato
Ai immaginato come
Come dire una sorta di anticipatore
Disegno costituente che oggi stiamo
Affrontando in Parlamento
Non so se è in grado diventato realizziamo crea
Tuttavia pensiamo che sia giusto costruire insieme al GR esso
Questo
Prestazione poggiava cartellina che ci raggiungerà tra pochi minuti
In gran parte
Gravoso e la sfida contro la guerra soprattutto a cavallo
Degli anni novanta e soprattutto in una fase gettone mondo attraversato alla guerra terrorismo con un campo
Trincera
Successivamente a questa prima tavola rotonda avremmo
Una riflessione
Washington Antonio Bassolino
Ringrazio
Qui
Achille Occhetto Rosy Bindi coordinato
Da Maria Luisa Boccia e concluso dal pubblico proprio
Come
Voglio salutare Luzzara va aperto
Capogruppo del Partito Democratico
Grazie all'onorevole Carloni valutino parlato tanti altri io darei subito la parola Gianni
Aprendo anche perché diciamo il dieci dodici minuti e quindici mi ha dato lettura forse
Sono un po'troppo poco ma giusto nell'economia del ragionamento ci devono stare per raccontare tutta come
Vorrebbe Arturo
Una vicenda biografica non solo lunga in termini di quantità di anni e che
Ciò si conservi ancora a lungo ma in termini di di qualità
Ingrao appartiene non solo a un secolo ma appartiene a un secolo complicato denso straordinario no l'età degli estremi
Se qualcuno si fosse addormentato di giorno in cui Ingrao è nato si fosse risvegliato il giorno in cui ha compiuto i suoi cento anni non avrebbe riconosciuto il mondo intorno a sé sarebbe sarebbe apparso su un altro su un altro pianeta
Ingrao nasce quando sono in corso le trattative per pensate del patto di Londra l'Italia non è ancora entrata nella Grande Guerra
Quando nasce non ancora sta usato il gas per la prima volta verrà usato nell'aprile del mille novecento e quindi Chadir i pro e dalla dalla l'esercito tedesco nella
Nel Belgio occupato zone di combattimento in quelle
In quelle giornate
E l'inizio di un'altra storia
E che in qualche modo segna consegna tutti noi ma segna in maniera indelebile la biografia straordinaria umana politica e culturale di questo come avrei se avessi avuto la possibilità i tempi hanno parlato anche con Arturo scotto
Avrei
Molto gradito farvi vedere una cosa che preparammo sarà ricorderà benissimo Walter Tocci dieci anni fa nel due mila e cinque
Ci arresti insieme al Comune di Roma insieme ad altre associazioni con il contributo di tanti preparo una mezzoretta un piccolo documentario sui rapporti tra Ingrao e il cinema
In realtà non parla di uno uno spicchio della vicenda di Ingrao quella
Quelle quelle Breno quella breve intervista con alcuni inserti vicino cinematografici fotografici interessantissime
Che vi invito a vedere se ne avete ne avrete la possibilità
CIPE ci dà la cifra di Inter prima come di interpretativa di tutta la sua storia
In qualche modo Ingrao appartiene al nuovo secolo delle masse
Il suo cruccio costante quelle bellissime abilissima raccolta da il settantasette credo edito aderito riuniti masse poteri piano il suo il suo cruccio costante il rapporto
L'interpretazione la decifrazione se volete della della comunicazione con le larghe masse che animano che irrompono nel secolo e lo cambiano per sempre cosa c'entra tutto questo con il cinema c'entra tutto
Ingrao ci racconta che attraverso il cinema ha provato a costruire questo linguaggio
Qualche modo ci ha anche raccontato come
E né
Vada via crolli
Declini la parola la parola del romanzo borghese l'Ottocento degli individuale perché appare altro in quello stesso documentario mette insieme il cinema e non a caso anche quella che lui ha chiamato in qualche suo scritto la tecnica del silenzio
Nella comunicazione
Del comizio che lui ha sempre tanto amato ore e una tecnica che ha adottato per comprendere se era se si era stabilito questo rapporto con la folla con illumini le donne che stavano di fronte all'UE non era un
Do comunicazione fatta di parole era una comunicazione fatta di silenzio
La comunicazione che si verificava attraverso
La stanza il silenzio il gesto in qualche modo è
è stato fatto notare lui alla messo io credo che sia così anche l'amore per il cinema muto l'idea che il cinema fosse in qualche maniera messo in pericolo dall'avvento del sonoro tutto questo si intreccia lo rincorre ne fa
Come dire ne fa un un elemento peculiare della sua vicenda ma lo inserisce perfettamente nel secolo che allora lungamente vissuto ma soprattutto
Appunto Coffa di Ingrao un interprete forte e significativo Regina Ale di una ricerca che quella
Della modernità in rapporto al nuovo secolo delle masse fatto questa rimessa non voglio farla troppo lunga per dire che cosa che io credo che in tutto questo ci sia anche una possibile lettura prima o poi bisognerà farla scrivere una biografia
Lavorando sulle carte preziosissime che sta raccogliendo il centro iniziative e studi per la riforma dello Stato fondazioni Pietro Ingrao
Il ci sia anche la spiegazione della sua iniziale
Non conformista ma convinta adesione al fascismo giovanissimo
Dodici luglio sono convinto che dica cose vere
Dove legge nel fascismo che in un elemento di risposta modernizzata riesce alla rivolta conservatrice in corso in quegli anni un modo per
Stravolgere gli assetti gli equilibri le élites tradizionali in una
Bella pagina così sintetizzo non la faccio davvero troppo lungo di un inedito conservato nel suo archivio
Datato ll intitolato ma anche datato luglio mille novecentonovantotto e me pubblicato un certo punto con grandissima franchezza scrive sono stato strappato salvato da un oscure inerzia
Dei codici poveri di una Provincia firma verso un inoltro della modernità nasce di una periferia confine quella di Lenna
E a sette anni e mezzo quando un altro uomo un atto è una di un'altra che riferì a confine a Predappio figlio di un fabbro anarchico diventa Presidente del Consiglio
Il suo fascismo è stato questo
L'illusione se vogliamo di una forza modernizzata dice che cambiasse il punto del Paese che stravolge esse le gerarchie tradizionale e non è un caso che a differenza di tanti altri il punto dirimente il momento in cui lui
Abbandona questa illusione
Sono gli anni della guerra di Spagna
Che per molti per gli antifascisti che hanno vissuto la sconfitta per quelli che hanno vissuto il trauma della marcia su Roma e quello che ha dovuto subito dopo fu in qualche modo l'inizio della della rivincita al pensate
A Carlo Rosselli e al oggi Spagna perché domani in Italia a perché per Ingrao non fu questo il fascismo del guerra di Spagna non foulard in una rivincita fu una rivelazione
Fu il disvelamento va del carattere non e di de
Contrasto rispetto alla rivolta conservatrici ma di connubio profondo rispetto a quelle forze
Di intreccio profondo tra il movimento radicale di massa dei ceti medi rappresentati iper nazionalisti rappresentare dal fascismo in Italia ma dal nazismo in Germania e gli assetti tradizionali della società e la scelta di andare in un'altra direzione e i ci sarebbe qui ovviamente modo ci sarebbe sarebbe interessante approfondire ma non è questa la sede il suo rapporto con lo tutta un'altra serie di uomini giovanissimi
Il gruppo romano lo chiama lui no da Paolo Bufalini
A Mario Alicata
Ad Antonio Amendola
E lo stesso Ingrao rivendica come il suo principale punto di riferimento se non foss'altro addirittura l'uomo che lo trascina su un terreno di riflessione che poi la vice nera al comunismo e di qui
Negli anni successivi a cavallo tra questa scelta della politica è l'ambizione di stare sul terreno del cinema sono gli anni del Centro sperimentale e di Roma fino a guerre non tratta fino
E perdonatemi se taglio le cose un po'così in maniera un po'brutale fino al mese quel
La fino a fino a quella quarantadue quarantatré a quell'inizio le quarantatré quando tornando dalle vacanze
Dalla sua lei non ha scopre che esse ricercato dalla polizia ed entra in clandestinità ma prima a Milano Posca tanta rabbia
In Calabria ritorno a Roma Roma poi a Milano l'altra volta a Milano viene colto dal venticinque luglio viene ospite a Roma in una sorta di spola che lo vede restare a Roma fino ai più o meno i giorni della strage delle Fosse Ardeatine
Dopodiché la liberazione di Roma al sua Ruola mento come soldato di gruppi di combattimento del nuove Esercito italiano
La smobilitazione senza aver mai sparato un colpo e poi il rapporto con Togliatti
Diventa direttore dell'Unità di Roma l'edizione romana e quella più importante resta a capo di questa edizioni fino al dicembre del mille novecentocinquantasei sono gli anni di di di dalla straordinaria più significativa formazione politica di nera
Anche quella più traumatica in mezzo c'è quel dello chiamo così l'indimenticabile potremmo dire il terribile mille novecentocinquantasei
Lo stesso Ingrao dice commessi degli errori in con degli errori terribili anche su quella vicenda Antonio Giolitti ibride meglio di me e non si riferisce al fatto che Giolitti può se ne andasse dal Partito Comunista Italiano non quello
Ma sulla il giudizio dato ovviamente sui fatti sui fatti ungherese e poi l'ingresso in Segreteria nazionale fino a maturare
Sul finire degli anni Cinquanta
Una riflessione
Buona giornata
Autonoma
Qualcuno parla anche di una sorta di inizio di omicidio politico del padre di presa di distanza così è sotto gli ATO su due temi fondamentali il giudizio sullo stalinismo ma soprattutto il giudizio sul boom economico sulle trasformazioni in corso
Sul piano economico sociale che stavano avvenendo allora il nostro Paese due tappe fondamentali che
Andrebbero segnalate sono ovviamente insomma il
Celebre comitato centrale del sessantuno la discussione sulla ventiduesimo congresso del Partito comunista l'Unione Sovietica ma io mi permetto di dire ampi ancor di più
Importantissimo convegno del Gramsci nel marzo del sessantadue che per la prima volta vedi comuniste riflettere in maniera esplicita sulle trasformazioni avvenute sul boom economico su quello che sta cambiando il volto in maniera
Molecolare ma profonda e radicale
Del nostro Paese Lele emergere anche di interpretazioni contrastanti quelle i trentine che Ingrao giudica uso le sue parole una boccata d'aria e quelle invece
Di Amendola che interpreta lo sviluppo come lo sviluppo denso di contraddizioni ancora tutto da farsi e quindi il centrosinistra non come un approdo stabile
E i comunisti invece il compito di
E fornire esprimere un riformismo supplente che le borghesi italiane non sanno mettere mettere in campo un confronto
Beh insomma lo dico così anche questa prevede che un ragionamento tra due e punti di vista entrambe di matrice togliattiano a che che diventeranno poi eresia che si confronteranno
All'indomani dell'undicesimo congresso di un'escalation
Che passa che parte dalla dalla dal convenire sessantadue e passa lo dico in questo modo mi perdonerete ancora una volta per
Schematismo e le semplificazioni che passare
Per la proposta di partito unico di Amendolara dal passato e del confronto che porta denso di Saragat poi la Conferenza operate sessantacinque polare statico rese resa dei conti dell'undicesimo congresso un tutto quello che significa
Con la messa in margini ed Ingrao con
Lui che arresta negli organismi dirigenti era capo Codice capogruppo
Alla Camera dei deputati comunisti la legislatura successiva re diventerà addirittura capogruppo ma con di fatto l'allontanamento da i gruppi dirigenti dell'UPI dove contavano dove si poteva in qualche modo partecipare
In maniera molto significativa di tutto tutti gli uomini alle donne che erano state intorno ad Ingrao
La lettura di entrare in qualche modo la lettura delle trasformazioni profonde avuto una società italiana viene recuperata dei fatti quando esplode la stagione dei movimenti cioè la in qualche maniera io penso che la fine degli anni Sessanta dà ragione
Alla interpretazione allegata alla riflessione di Pietro Ingrao
In qualche modo mette in discussione invece dà lettura più tradizionale se volete connessa invece alla la proposta alla riflessione
Di Amendola cembalo visto Valentino parlato in Salas è stato lui a raccontarmi come una volta lui all'epoca giovane collaboratore ama
Credo ancora oggi definisse amendolea o di sinistra
Come le straniere tali quella lettura tradizionale addirittura al pensiero che iniziano a noi come una volta Amendola sentendo parlare di deficit spending rispose che stavo per mettere mano alla pistola no come
Come gli ebrei sembra altro tirato in ben altro contesto
Ingrao viene recuperato a gli incarichi esecutivi del partito quando Berlinguer diventa segretario nazionale del Partito Comunista settantadue quando diventa responsabile del coordinamento delle nuove regioni
Una Commissione di lavoro della Direzione nazionale e del partito
E si apre una riflessione che vede Ingrao ma qui qualcuno lo dirà sicuramente abbia più puntuale e precisa di me che mette insieme crisi economica internazionale crisi istituzionale in qualche modo incarna
La crisi italiana tenendo insieme e questi due grandi nodi quello che è accaduto Lazio settantuno settantatré che che sconvolge il mondo
Il mondo occidentale io stesso tempo la ricerca di una Rifondazione un ripensamento del sovrano di massa no
L'idea di una Rete anche di due Assemblee rappresentative dare interpretare dare insediare da rafforzare la ricostruzione di un comando politico di una di un appunto di una sovranità di una democrazia più partecipate anche di una trasformazione
Socialista nel quadro della Costituzione repubblicana
Nel settantotto rispondendo in maniera polemica alla proposta presidenziale di Giuliano Amato
Diresse e ritira questo dirà in primo luogo il presidenzialismo non si attaglia la complessità del nostro Paese
E allo stesso tempo che bisogna puntare al cambiamento nel quadro costituzionale la Costituzione sullo stato di diritto ma anche un programma di trasformazione che va perseguito e difeso con questo
Fu anche lo spirito con cui affronta un in primo luogo la la fondazione del CRS non è un caso che ci rese nasce nel settantadue nella collaborazione tra Pietro Ingrao e il Presidente dell'Assemblea Costituente Umberto Umberto Terracini
Ma sarà lo stesso carattere che credo lo verrà lo vedrà protagonista della
Della sua importante esperienza di Presidente della Camera nel corso della Settima Legislatura repubblicana si settantasei settantanove che io credo senza
Volere che esagera in alcun modo sia stata la legislatura più drammatica della nostra la nostra storia
Dando drammatica alla fine da segnare uno in tasse non solo del sistema politico italiano fu il
A torto o a ragione senza volere entrare un dibattito che ci porterebbe lontano ma sicuramente è stato l'ultimo tentativo di riforma del sistema politico italiano a Costituzione costante
No fra Agata non solo per lei limiti politici per le difficoltà incontrate ma anche per per quel rapimento e quell'omicidio che segnarono netto il buco nero della Repubblica
E che portarono nel pantano la stessa discussione sulle riforme costituzionale lo dice anche Ingrao per gli anni successivi ma credo che vi si renda conto che era un contraccolpo vissuto in prima persona quando il sedici marzo le settantotto Moro viene rapito Ingrao prepara un discorso
Arrivi in Aula e lo ripone nel cassetto perché anche lui sente in maniera
Molto forte la necessità
Di andare immediatamente all'elezione di un Governo per non lasciare un voto di fronte all'aggressione nei confronti dello Stato repubblicano
E questo era probabilmente necessari ma anche un problema politico l'emergenza che in qualche maniera pone un freno
Al dibattito in qualche modo all'approfondimento che invece sarebbe stato necessario quel discorso questa ATO ritrovato quasi per caso qualche anno fa nel lavoro che facemmo nella sistemazione delle sue carte
Ah c'è resta questa l'ho pubblicato
Nel due due mila due mila e sei
Il nel settantanove non decide lui non la farsi ricandidare ritorna e in qualche modo invece un lavoro di approfondimento di studio resta presidente le CRS fino al mille novecentonovantatré
Se Milano cioè novantatré non solo si dimetterà CRS
Ma abbandona il Partito Democratico della Sinistra annuncia Frattocchie credo nel maggio nel maggio di quell'anno termine quel tentativo di stare nel gorgo no ancora operosa raso categoria delle trasformazione in qualche maniera
Il compito dello storico dovrebbe fermarsi quando termina quel secolo breve
A cui lei lui tanto ancorato dopo inizia un'altra un'altra vicenda un'altra storia se volete inizia quello che Claudio Napoleoni a insomma in qualche modo indicato come il cercare ancora
Io credo che Ingrao l'avrebbe detto lo uno potrebbe anche perché avrebbe nello triplo direbbe in un altro modo l'ha scritto in un altro modo avrebbe detto e ne dobbiamo in qualche modo percorre gli anni successivi a quella quello sconvolgimento quella frattura
Usandoli le immagini simboliche
Che lui più amato
Che sono quelli Charlie Chaplin anzi particolare di farlo
Io vorrei
Solo per concludere
Dirlo con le sue parole
Quelle le dell'intervista Tranfaglia nel mille novecentonovantuno quando dice Ciarlo è un errore continuamente si alza in piedi contro la legge cioè contro il potere
Lo fa avendo paura me affascinante proprio perché lo fa avendo paura la forza di fare fronte deve conquistarsi era volta a volta risollevandosi da terra
Gesti linguaggi invecchia non solo Chaplin eterno rialzandosi sempre
Tutte le volte che si è caduto sempre il destino della sinistra
Risollevandosi ma non per accedere a certezze
E questo insomma pro per concludere e per rendere omaggio a questa questo nostro amico questo nostro compagno ma per coltivare il dubbio
In quella sempre in quello scritto nel novantotto inedito lui terminali ultime fra le ultime righe con voi con questa fase
In fondo dice Ingrao in fondo cosa so cose ognuno di noi ognuno di noi è una domanda
Ecco
Per Ingrao è stato tutto questo io credo che questo sia stato il suo principale contributo
E spero che si possa ancora darcene tanti
Insomma è che ce l'hai come il destino ce lo conservi ancora lungo non so come dire un altro modo che ringrazio
Grazie Gianni
Anche per la tenuta dei tempi lo fa dare la parola al professor Mario Dogliani
Scusate vorrete scusare messe questa mia breve relazione avrà
Come dire un andamento un po'può circolare
Perché penso che siamo tutti
Attraversiamo tutti i momenti di grande incertezza di grande di grandi dubbi vedi
Ricerca di qualche
Punto fermo
E allora io mi sono messo in questa da questo punto di vista innanzitutto le dire
Differenze politiche che ci sono state tra
Togliatti in grave eccetera le le tutte gli scontri tutte le vicende che sono state magistralmente accennate adesso laziali
Io le metto sullo sfondo le metto sullo sfondo perché penso che siamo in un momento in cui abbiamo di sogno dice arrecare dei fili insomma di annodare dei figli di trovare delle continuità che
Allora in questo senso
In questo noto innanzitutto che la riflessione sull'opera di Ingrao che sono state condotte in preparazione o in occasione
Di queste fasce festeggiamenti e non sono certo state di carattere storico analitico filologico in qualche modo erudito
Volte cioè evidenziare tutte le differenze che sono intercorse tra la situazione in cui Luigi rifletteva la situazione attuale
Non hanno avuto ha fatto questo tono
Il pensiero di Ingrao SerT si è sviluppato a fronte di una situazione politica radicalmente diversa dall'attuale ma nella quale erano presenti tutti i germi delle trasformazioni
Che hanno investito le società capitalistiche e che oggi sembrano maturare e definirsi
Compiutamente
Un pensiero quindi che aveva lucidamente realisticamente insomma in tempo reale tra i premi
Compreso le trasformazioni in atto nel loro primo manifestarsi e che dunque aveva
Saputo porre domande cruciali che restano tuttora senza risposta a fronte dell'attuale passaggio questo se
è il punto cioè quelle domande che lui ha posto sono ancora lì
Nel convegno che si è tenuto qui alla Camera
In omaggio di Ingrao
C'è stato una relazione di Gustavo Zagrebelsky che è partita
Con questa considerazione ricordando unica stecca frase di Ingrao il voto non basta cioè perché ci sia democrazia il voto non basta
Ora questo è effettivamente il nocciolo della questione ciò che
Ci stiamo accorgendo che forse è stato cadendo c'è invece si sta affacciando un'idea di democrazia non a caso definita abbiamo creatura in cui sembra che il voto sia tutto che è molto bassa
è vero che ripercorrendo suo serrato confronto con Bobbio sia Zagrebelsky che ferraioli nel recente articolo prefazione che ha scritto
A questo volume concludono dicendo che le due posizioni quello del teorico di Massa e potere quella del teorico
Della democrazia formale e non sono affatto contraddittorie Massolo esprimono punti di vista diversi e addirittura complementari o comunque integrabili
Questo è un punto secondo me da temere
è importante perché si potrebbe anche dire che sono punti di vista contrari però tenendo presente che è contrario non è contraddittorio
Che altro è la contrapposizione vero falso termini contraddittori altro la contrapposizione dolce amaro bianco e nero che son termine contrari ma che ammettono l'infinita di sfumature
Quindi mettiamola così le posizioni della democrazia formale riassunta ribadite secondo alcuni anche con un po'di
Supponenza da Bobbio e le posizioni di Ingrao
Non sono contraddittorie sono integrabili
Quindi ritengo questo conclusione un punto da tenere fermo
Perché tengono aperte anzi ripropongono come attualissime le diversità tra le due forme di
Pensiero perché esattamente nei termini di queste opposizioni che oggi ci interroghi sui termini di queste contrapposizioni
Che oggettivo interroghiamo
E se partendo da questo punto di vista si possono far risaltare le buone ragioni di Ingrao contro quello che possiamo chiamare il minimalismo democratico insomma formale di Bobbio
Ora
è chiaro che Ingrao sostiene un assetto discorsivo della democrazia cioè fondato sulla qualità del voto
E cioè sulla qualità delle sue motivazioni individuali sulla qualità delle sue aggregazione sulla qualità della cultura politica
Di elettori e partiti e dunque sulla capacità dell'insieme di tale culture di costruire il consenso la mediazione finale
L'assetto non discorsivo significa invece un assetto della democrazia fondata sul mero numero e dunque sulla forza del numero
Che divide essa sola forza essa sola forza come nei sistemi maggioritari e le forze politiche
Con l'ulteriore a differenza che le motivazioni individuali non sono più pensate come connesse ha una cultura politiche alla sottostante condizione materiale
Ma sono pensate comma opzioni essenzialmente alle nazionali questa è la grande differenza
La democrazia del mondo
Nella quale basta il numero
Non considera
La qualità delle culture politiche la loro disponibilità a costruire consenso chiamiamolo come vogliamo e
Non attribuiscono valore
Al nesso tra vuoto e cultura politica e quindi considerano questo le scelte come irrazionali
Ora in che cosa consiste esattamente la differenza tra l'uno e l'altra forma di democrazia secondo la posizione di Ingrao
Ecco è qui vorrei fare una prima precisazione per sottolineare fortemente
Il scollegamento tra il pensiero di Togliatti quello di Ingrao come dicevo prima sappiamo che ci sono state tantissime differenze ma il fondo il fondo il fondo del fondo lo stesso
Il fondo del fondo nel dibattito sul nuovi argomenti rinascita del cinquantaquattro e cinquantacinque le posizioni di Togliatti sulla democrazia
Possono essere definite
Adesso qui
Avevo preparato delle cose da leggere ma insomma
Molto rapidamente intanto Togliatti afferma
Testualmente
Questi idea che l'idea di libertà va tradotta nel concetto di sviluppo e il riconoscimento di una più elevata dignità e di piena personalità a sempre nuovi gruppi e masse di uomini
Testuale
Poi ci sono molte altre considerazioni interessanti ma devo devo
Su e conclude Togliatti e dopo aver affermato questo punto che cos'è libertà
Dice se questi obiettivi quelli che noi vogliamo raggiungere si raggiungeranno mantenendo un regime di divisione dei potere e se le forme del regime rappresentativo rimarranno tali o cambieranno è una questione subordinata
Questo credo che è chiarissimo come
Indicazione dello dello scenario quello che serve nella pratica e difende
La libertà concreta e con concreta azione
Ora
Di nuovo sintetizzando
Questo scritto agli atti veder ricorrere numerosissime volte
Le seguenti espressioni l'entrata in scena
Sono state spinte sulla scena della storia cioè sulla scena di un movimento reale e poi
Un movimento consapevole nuove masse di esseri umani parla di storia di nuove masse del primo
Parla dello sviluppo e riconoscimento di uno o più elevata dignità e personalità per sempre nuovi gruppi e masse parla di sviluppo della personalità di tutti gli uomini che vivono in società
E così via ora
Queste citazioni in cui
Ricordo sono incentrate alcune volte sulla parola masse alcune volte sulla parola personalità alcune volte sulla parola dignità
Formano evidentemente un tutt'uno e non possono rinviare attesti della nostra Costituzione che hanno
Esattamente ripreso questo
Pensiero
Quindi
Le buone ragioni di Ingrao nel non accontentarsi della definizione formale di democrazia
Può essere riassunta in questo la democrazia ha un senso solo se
Conformemente al significato letterale della parola e alla differenza storica più volte sottolineata insistentemente da Ingrao spesso sulla scorta di Togliatti
Consente alla maggioranza degli uomini viventi di lavoro via vere essa pure una nuova esistenza di con questa arsi una nuova personalità e una nuova dignità
Perché questo è il senso oggettivo del suo avvento storico della democrazia
Quindi la democrazia ha un senso se a questo fine
E per esistere deve avere questo fine
I profili di deferenza azione almeno per quel che ne so poi può darsi che ce ne siano altri enti più importanti tra le posizioni di Ingrao e quelle di Togliatti dico profili di differenziazione
Sono da un punto di vista dialettico perché evidentemente sono stati formulati in periodi storici
Ma da un punto di vista dialettico bisogna rilevare secondo me che la declinazione
Della richiesta di riconoscimento di una più elevata dignità e di piena personalità di tali masse sempre determinata qui son parole di Ingrao
Dalla irruzione dalle conseguenti lotte rivoluzione sconfitta del fascismo ferimento del colonialismo eccetera eccetera
Ecco in grado vengono anche
Tradotte in termini di diritti civili
Dire nuove espressioni dell'individualità nuove autonomie per il singolo per l'individuo aspetti queste che nella posizione togliere
Erano meno evidenti ovviamente e poi qui bisognerebbe essere più chiaro insomma
Io la la metto così che Ingarao data per avvenuta
La intervenuta trasformazione dello Stato sia Amato a destra ventisei luglio dopo le pass
In cui sono giunte le tecniche che inerziale né il centro di regolazione di quel processo di accumulazione
Di quel rapporto risparmio Investimenti che gli strumenti normali del mercato capitalistico non riescono più a controllare quindi la compenetrazione tra Stato e sistema economico in Ingrao molto sottolineata
Per quanto riguarda le posizioni più tarde anche se alcune di queste cose vengono dai dagli iscritti anche degli anni ottanta
Ora a me pare che si possano definire in questo modo cioè le posizioni di Ingrao
Dopo insomma che Craxi lancio nel settantanove la grande riforma eccetera
Innanzitutto tiene ferma la missione finale
Le masse da elevare alla direzione politica del Paese cioè a questo punto non lo mette il dubbio
Insiste sul
E qui anche non non soltanto bene perché Susy questa parola Desi l'accusa la parola designazione parla di designazione forte del Parlamento nella Costituzione
Si potrebbe dire disegno collocazione configurazione
Ora
E sottolinea questo che è la sua teoria questo è un po'curioso pensare come si sviluppa il dibattito italiano la sua teoria della centralità del Parlamento
Non è un approdo di dottrina come dice dopo le vicende del compromesso storico cioè fu sostanzialmente
Rilevato accusato che
Se se questa idea della centralità del parlamento quand'è che spunta spunta dopo che si tentò la strategia del compromesso storico con la necessità
Di valorizzare il ruolo dell'Assemblea e come luogo di incontro
Ora questo non è vero è Ingrao più volte sottolinea che invece sono le vicende del quarantasei e quarantasette
Che portarono alla scrittura della Costituzione alla base della centrali dell'idea della centralità
Del Parlamento
Perché giustamente Ingrao sottolinea come la rappresentanza moderna il sovrano moderno derive dall'insieme delle rappresentazioni parziali
Dei partiti che nel Parlamento con la loro diciamo disponibilità
Alla
Mediazione reciproca chiamiamola come vogliamo comunque rappresenta nel nuovo sopra
E quindi nega queste interpretazioni come dire un po'un po'superficiali che però ebbero largo seguito
Terzo punto ammette
Riconosce
La difficoltà del Parlamento la cui centralità è stato offuscata o viene negata e parla della necessità di una fase costituente su questi quattro punti
Ora
I tre punti tra fronte d'attacco
Da ridisegnando un po'queste cose sono da un lato una forte sottolineatura
Di della nuova qualità degli scenari mondiali
Parla di militarizzazione della politica di ristrutturazione finanziaria internazionale della preminenza delle multinazionali usa ancora questa espressione che adesso
Non si usa più si parla di globalizzazione eccetera
Per quanto riguarda l'innovazione tecnologica per quanto riguarda addirittura la formazione di di un intelletto scientifico globale il sistema dell'informazione
Parla della crisi degli strumenti classici dello Stato nazione a causa dei protagonismi sovranazionale multinazionale di nuovo
Parla del ruolo che alla produzione di cultura del fantastico che forma il senso comune di interi popoli verso pagine sull'ospite televisivo sono bellissime
E parla dell'osservante dell'offensiva conservatrice contro lo Stato sociale e le politiche neo corporative ste
Lo dice la Commissione bozze
Non ha tenuto conto in nulla di tutto ciò
Ha un respiro Augusto
Primo punto d'attacco secondo la marginalizzazione del Parlamento qui la critica e molto Rosita
Abbiamo tutti presente le sue pagine contro il bicameralismo che sono
Sono
Veramente mette ma poi l'inflazione dei decreti legge la reiterazione le questione di fiducia l'umiliazione del Parlamento anche elementi di cattivo organizzazione interna
Ruolo dei gruppi eccetera eccetera
Infine mi pare il terzo gruppo d'attacco di questa sono posizione sono le contraddizioni tra le trasformazioni globali prima richiamate
La gare proporre il proposito di grande la riforma craxiana e la miseria del Imperia della politica
Quotidiana
E allora cui a parole molto dure per dire che le grandi scelte sono sfuggite allo Stato le piccole scelte a valle sono Gest dei tempi ristretti incontro di notabili
Formalizzate da un debole Governo e il Parlamento è ridotto a metter timbri
E a richiama
Vigorosamente il disastro che può conseguire da questa umiliazione del Parlamento chiamato a metterti in breve
Ora come si saldano questi tre fronti e chiudo questi tre fronti nella sua
Diciamo proposta politica di revisione
Costituzionale
Perché non è facile rispondere a questa domanda insomma non è facile io abbozzo abbozzo queste due
Queste due
Spiegazioni
Secondo me quello che è in grado in quegli anni voleva
è soprattutto una Costituzione che fosse più consapevole dei processi in corso più consapevole delle sfide che lo Stato
E la politica dovevano affrontare primo punto quindi in qualche modo una riscrittura culturale della Costituzione una riscrittura delle sue norme di principio o delle sue norme programmatiche chiamiamolo come vogliamo
Secondo
Più che
Di un quadro politico concreto sul quale chiamare le forze politiche a pronunciarsi
Qui Ingarao
Pone una richiesta quasi di assumerebbe da dire una specie di urlo insomma cioè una richiesta fortissima
Alla politica di dar forma a quei problemi e dunque renderli visibili calano in un discorso renderli oggetto di critica razionale cosa che assolutamente
Non vedeva
Somma è come se dicesse ma le masse che hanno fatto irruzione sullo Stato non possono sbandare asset e disperdersi aggirando sia un vuoto nelle stanze del palazzo
Quindi chiede una più energica rappresentanza che però assolutamente non vuole concentrare nel Governo
In breve gli andò come voleva fanno fare i riformatori dell'epoca il Parlamento e sottraendo alla sottolinea al confronto
Con l'opposizione Ingrao punto ad un contemporaneo rafforzamento
Del governo e Parlamento dandone indicazione esattamente contraria a quella che poi
Risultata vincitrice per cui sull'esempio della Francia si identificano le due cose rafforzamento del Governo uguale umiliazione del Parlamento
Comunque ripeto il cuore della proposta in Graja nell'invocazione al ceto politico di un discorso che dovrebbe essersi adeguata alle trasformazioni in corso che lui aveva lucidamente e precocemente
Diagnosticato
Quel che chiede è una rinnovata rappresentanza forte giusto quello che sta detto del sud del sovrano forte lamenta questa questa debolezza
Ma è vero che ci sono anche del come dire degli degli scivola venti perché cito questo passo ma solo per dimostrare la drammaticità delle alternative
Un passo in cui crede che la
La Commissione Bossi perché non prevede un'elezione diretta
Del un'investitura diretta del Governo e nemmeno prevede meccanismo maggioritario di selezione del ceto politico molto breve lasciata appena andare però intanto
Ma la frase che ritengo più significativa
Del suo stato d'animo del duo desiderio di fondo è questa
Perché dovrei pensare che processi così profonde come quelli che prima ho richiamato e sconvolgimento sconvolgenti non pongono questioni di riforme di aggiornamento della Costituzione e perché dovrei credere che tali questioni
Siano indifferenti e qui il cuore a forze politiche
Che sono diverse si da me ma che sono chiamate a misurarsi con le domande del Paese con i traumi e gli sconvolgimenti e di questa così assillante mutazione di fase
Io non sono molto generoso nel giudizio verso le forze politiche che vedo sulla scena ma non posso pensarlo inerte di fronte a mutazione che hanno questa portata
Devo voglio scommettere sulla loro capacità di reazione
Altri venti se dovessi vederne solo come rami secchi o gruppi chiusi in un gioco partitocratico al di fuori al di sopra delle vicende della nazione dovrai giungere a conclusioni assai più drastiche
Questo secondo me è il cuore della sua posizione soggettiva come ci ha detto prima è una domanda
è una domanda nome un
Assolutamente una benedizione diciamo delle iniziative che allora erano in corso ma è un desiderio di
Prendere come dire per la giacca gli interlocutori a scuoterlo e dire non potete tirarvi indietro di fronte a quei problemi
Comunque chiudo chiudo dicendo che il la sua costruzione della centralità del Parlamento che la costruzione diciamo
Classica della democrazia pluralistica della rappresentanza politica e quindi della configurazione del
Del nuovo sovrano vanno come dire vari attualizzata in tutta la sua drammaticità questo
E la domanda che l'Ulivo oggi ci pone
Perché la Società dei due terzi è diventata la società delle diseguaglianze crescenti e della margine d'azione della marginalizzazione di quote ben maggiore
Di quelle del terzo la mancanza di beni pubblici è sempre più grave e drammatica
E io concluderei così disse diciamo
Liberale
La frase che tutti vorremmo scrivere sulle bandiere
è da ciascuno secondo le sue possibilità a ciascuno secondo i suoi bisogni
Ecco se questo deve restare la stella polare io penso che
Questo deve essere il motto di rompere innovato Stato io ho molta poca fiducia che si riesca a mettere le mani sui meccanismi internazionali
Attuali ma investe sullo Stato dobbiamo farcela a mettere le mani e a farsi che su questo motto
è certo una
Una correzione da ciascuno secondo le sue possibilità a ciascuno dei suoi bisogni nella Repubblica attraverso l'azione politica pubblica grazie
Della prima tavola rotonda
Luciana Castellina
L'acqua in questa espressione a ciascuno secondo i suoi bisogni sembra molto estremista mai la pratica delle famiglie no basterebbe estendere a tutta la Repubblica suo scritto nel ricorso
Voglio dire avvenga secondo secondo il suo avviso
Non ciascuno secondo le sue capacità o possibilità posso fare un'osservazione prima di cominciare
Ingrao l'uomo del dubbio e certamente avere dubbi ha una grande qualità però io credo che
Non mi piace quando si pensa di Ingrao e si ricorda solo come l'uomo del dissenso
Perché attraverso questa storia si sia finito per passare l'idea che la cosa più importante che ha fatto in grado sia stato di dissentire
E in qualche modo Crist offuscato la sostanza del dissenso
La ragione per cui s'dissenti nell'undicesimo congresso affinità passare nell'accedere ad una storia e non si dice più cose
Però non era un eretico e sono molto contenta di avere trovato in quello che ha scritto l'intervista dunque di un libro
Su Ingrao tra iscritti questo Assessorato educazione
Invocavo si Miva il peccato della superbia l'abbiamo temuto tutti gli siamo diventati comunisti per queste
Perché i rinnovi e più importante dell'invio e la superbia di dire io dissento
è qualche cosa che non fa
Attenta
Quanto di questa memoria di questa storia della via
Tant'è che solo anche questa in questa sale
E infatti non molto europee ma anche corruttore Cesi Mon Groupe nel sessantanove settanta con noi
Lo ruppe neppure
Però non può neppure al momento dello scioglimento del PC quando disse voglio stare go
A
Ha forse perché non è ci
Rompe soltanto nel
Non brutta quando se n'è andato futuriste abbandono ma non fu più neppure quello una rottura
Lassù o la rottura che Di Pietro ha fatto e sulla pace
Quella fu una vera rottura è quando il Piccini era ancora visivo lo fece pochi nei primi mesi prima dello congresso di Rimini che e
E e quando dico però ondeggiare era stata esplicitata al la nuova linea di quello che sarebbe stato o il PD SPD e tutte le altre cose che è stato perché era
Evidente che si trattava di sostanza e di linea e non di nomi
Era con l'agosto del mille novecentonovanta alla vigilia della prima guerra del ricche dell'Iraq e il Governo italiano aveva concesso la base di Sigonella per la spedizione
Preventiva americana e i socialisti come non operano in più ardente interventisti e il Piccini si apprestava a dire che era giusto così
C'era stata una drammatica direzione eccetera eccetera il salto tutti questi precedenti
E il ventitré di agosto ci fu la discussione in Aula alla Camera
E intervenendo a nome del partito Napolitano disse il Piccini non pregiudizialmente non è pregiudizialmente contro le posizioni del Governo e aggiunse
L'iniziativa di bus di far partire i marines è stata indispensabile
In grado
Con molto turbamento fece una sua dichiarazione di voto in dissonanza con la posizione del Partito
E dicendo onorevoli colleghi tante volte nella mia vita ho sentito usare questo argomento e cioè della guerra preventiva
Credevo ormai di aver imparato che nell'epoca aspre terribile delle armi atomiche nessuno sa e può calcolare se e quando le flotte gli aerei cannoni possono veramente vero Marzi
Nel novantacinque peraltro Dossetti riprese in una riflessione proprio questo discorso di Ingrao per farne una
Riflessione sulla questione del della pace
In grado al termine della sua dichiarazione esce dall'aula è seguito da ventisei dei trentacinque deputati che avevano firmato la mozione numero due quella del no
E p.c. per la mediazione di Occhetto rispetto Napolitano diamo atto si astenne invece di votare a favore almeno quella volta
Evocava era pacifista
Ma se faccio vista vuol dire combattente contro la guerra certamente sì ma il termine come sapete tutti bene ha storicamente un altro significato
Negli anni Ottanta il movimento contro i missili si chiamò pacifista anche in Italia
Ma si chiama così apre via degli anglosassoni
Che ebbero a loro un ruolo molto importante fra loro l'altro fu non loro che ci avvertirono che c'è una base a Comiso non hanno superato lo sapeva neanche il Sindaco di Comiso che andammo ad avvertire
Ero sindaco socialista forse ci Broglio lo sapeva ma fatto sta che furono loro e quindi noi avevamo una grande come dire
Eravamo tosse chiusi nei confronti degli anglosassoni
Ma il pacifismo avevo una connotazione etico religiosa più che politica era obiezione alle armi e come sappiamo nella prima guerra mondiale gli obiettori di coscienza inglesi
Furono fucilati a decine
Da noi per via della tradizione comunista che aveva formato anche una larga parte di quelli che parteciparono al movimento pacifista il termine pacifista è sempre stato accompagnato
Da un tratto di erogativo sembrava accompagnarsi al termine altrettanto aborrito di neutralismo
Che voleva dire non schierarsi ma ci si può non schierare
Ieri alla commemorazione di Giovanni Berlinguer
Mi sono ricordata perché non purtroppo non si è parlato dei primi quindici anni di vita di Giovanni quand'era Presidente dell'Unione internazionale gli studenti nettamente battaglie che facemmo per cacciare
Dall'Unione Internazionale Studenti quelli che si chiamavano neutraliste c'era pure Olof Palme tranquilli ma insomma perché il TG ecco
No ma
Va be'poi questo sarebbe tutto un discorso a parte non c'è il tempo di farlo
E però poi PC fece grandi più Chico bisticcia delle grandi lotte rapaci nessuno parla più dei partigiani della pace che non è vero
Che furono movimento servente a Mosca fu forse il primo intervento di massa nella politica internazionale di masse di popolo
E che prese coscienza dell'al significato delle armi nucleari cosa atti Hiroshima non aveva fatto
E fu Togliatti negli anni Cinquanta che disse oggi
Con queste armi ogni guerra e ingiusta perché mette a rischio l'intero umanità superando così l'antica storia delle guerre giuste e delle guerre ingiuste
Ora lei leggendo quel discorso di Ingrao alla Camera del mille novecentonovanta
Io ritrovo in rottura con i principi le trovo esattamente l'espressione togliattiano e per questo sono molto d'accordo condoglianze che Ingrao era molto togliattiano
L'espressione togliattiano e Ingrao dice infatti non credo che nell'altra Tomei ca Armando sì si salva la pace che parzialmente questo
Perché dunque Ingrao è stato avvertito però anche dal Movimento spesso come pacifista mentre altri dirigenti del partito comunista non lo furono
Non tanto bardata e per la sostanza delle sue posizioni che non si spostarono
Dalle posizioni ufficiali del Partito Comunista che erano quelle del disarmo
Bilanciato da tutte e due le parti
Non non atti unilaterali in cui Ingrao steso diceva obblighino atti unilaterali possono essere pericolosi non deve essere questa
E noi come movimento di ridevamo dicendo il bilancino stiamo lì a vedere dieci missili togliete i dieci mesi toglie quell'altro ma qui eccetera eccetera
Fu solo successivamente che Berlinguer a un certo punto assunse anche una posizione disse anche atti unilaterali di di fermo posizione che del resto badate era la posizione ufficiale
Del partito laburista inglese di Michael foot di non pochi dirigenti sociali
Democratici
Erano dunque riafferma nella sostanza la posizione del PC
E tuttavia viene sentito più vicino dal movimento pacifista
E perché ascoltava come sapete questa quella qualità principale ingrato
E ascoltando intese che quel movimento si chiamava pacifista ma non era solo morale o religioso individuale come nella tradizione ma c'era dentro l'impegno a diffondere la coscienza
Di chi voleva e decideva la guerra ed il perché la voleva
E Ingrao introdusse elementi importantissimi di politicità nella lotta per la pace il pacifismo scrisse con anche una certa durezza di linguaggio non è una strategia delle mani pulite
è un soggetto politico-sociale capace di intervenire nei punti di crisi contro la pratica della violenza e per la costruzione di via pacifiche
A Firenze nel due mila e due al Forum Sociale Europea in un'Assemblea affollatissima e applauditissimo in modo
Da essere consonante disse anche una cosa più più seria il pacifismo
è un fare per la pace non una passività baccalà branche e poi disattenti adesso andate a fare la manifestazione ma
Badate bene non basta che la manifestazione sia bella
La politica chiede potere e deve saper intervenire sul
Potere
In tempi incidere sul potere politico Assemblea un'applaudii moltissimo sebbene quello fosse un'epoca nelle quali
L'Assemblea il movimento in generale era molto influenzate vera
Alcune disinvolte
Interpretazioni del Ciak passa inclusi si disse tutte lo ricordi si disse che si poteva fare la rivoluzione senza prendere il potere entrato
Giustamente dice no badate la questione se il potere e una cosa che non si può allegramente
Risolvere in questi in questi tetti in questi termini
La
Tutti voi vento capitemi Schioppu volta la politica alle pratiche pacifiste che pure
Furono Ubu innovative dei diversi e così via sarebbe da raccontare tante cose ma non c'ho tempo
La stessa linea politica in grado la prende anche nel dibattito un poco successivo che ci fu nel due mila e quattro sulla questione della non violenza dibattito aperto
Sulla liberazione e sul manifesto è aperto da secondo me un assai confuso confondente
Saggio di Bertinotti
Che provo molta confusione ulteriore in cui si diceva siamo più forti quando siamo deboli
Penso che sia il più forti produce fortino in quanto si tendi pulizia tratta di intendersi cosa si vuole dire con la forza
Se forza politica una forza militare ma insomma va bene
Compreso Bertinotti certamente utile assegnare come dire una rottura con la tradizione comunista
Vinta dalla rivoluzione la
La violenza e la maglia datrice nella storia c'è fra Ingrao interviene in quel dibattito in modo puntuale non ho il tempo di citarmi tutte
Voglio dire solo che in grado avverte a stamattina attenti leggete meglio lei NN perché quando si parla di violenza e come si parla in quel tempo è perché ci sono delle
Delle situazioni obbligate dalla storia che sono diverse da quelle nostre di oggi
In cui abbiamo conquistato degli spazi democratici perché che rendono la violenza
Parte la violenza fredda del mercato ma la violenza
Di Bava Beccaris non c'è più nei termini in cui ci fu e così e così via e il Po ingrassa molta attenta dire tutto questo e ritorna invece
Diciamo
Sempre sul tema che gli interessa
Il tema
Del soggetto politico delle mazze come protagonista e questo è anche della
Pacifismo nella lotta per la pace il soggetto c'è un'interessante lungo saggio perché la sua relazione a un convegno della guerra
Organizzato dall'Istituto Gramsci di sparo Padova con Severino Vermiglio sicuramente influente deciso organizzato a tracciare i perché severi per meglio era chiaramente li stavano per via di Massimo Cacciari
E
E che si interroga sulla posizione di Carl Schmitt se è vero che la guerra sia
Terrence
Che a mente presente nell'azione politica e se la politica non si è integralmente riducibile alla guerra Ingrao naturalmente dice no si oppone all'idea che la guerra sia la sulla via di cambiamento
Con la guerra e la violenza dice non si può
Talvolta necessaria ma fa perdere di qualità alla rivoluzione che ne segue
E non si può sviluppare con la violenza e con la guerra una democrazia di un popolo protagonismo delle masse un'esperienza di autocensuri e di autogoverno
Sul piano
Dei conflitti internazionali Ingrao dice
Non abolizione delle eserciti come dice il pacifismo ma movimenti interazione internazionalista crescita della democrazia di Massa
Non idilliaco la rinuncia il conflitto ma lotta in cui le masse modificano i rapporti di forza a me questa è una parola e mi fa sempre impressione perché non la sento più dire rapporti di forza
Eppure forse sarà necessario il Vice riprende una qualche analisi dei porti il dei rapporti di forza che parta modificati cambiati non accettati ma comunque fanno parte della politica
Bene qui mi dirà insiste non come un Tomic topica rimozione del momento di forza ma come politiche che facciano crescere il protagonismo delle masse
Fra questa via e la guida della politica come guerra c'è una differenza totale la politica per me non è guerra violenza la politica per me eh
Io
E altri insieme ritorna di qui soggetti politici collettivi non precostituiti ma cresciuti nel conflitto
Poi dice fuori di ciò io non saprei fare politica
Politica di pace ritornano utopica e così via
Non cancellazione del momento dalla forza ma come mondo in cui cresce e possa crescere il protagonismo il peso il potere di grandi masse questa alla garanzia
Di una lotta contro la riduzione della politica di guerra
A me pare che questi concetti del resto siano stati il filo conduttore e di tutte le riflessioni di Ingrao da quando
Scrisse masse potere ricchissimo libro agli anni Sessanta
E che questo sia più interessante francamente o del dibattito su violenza o non violenza più tardi nell'ottantacinque in tempi già più pericolosi fra l'altro
A un convenienti annualmente si tenevano in Jugoslavia saltata
Organizzati di usarli arrivano sempre in merito di mettere insieme cinesi sovietici comunisti ortodossi eretici e così via con una lunga riflessione Ingrao torna su queste cose
E torno e dice fra
Le cose le iniziative di trasformazione che dobbiamo fare la più importante è la lotta per conquistare il potere di qui influenzare le decisioni connesse agli armamenti nucleari
Per lui e qui dice possono servire un movimento di massa internazionale
E di bitte di nuovo l'accento sul movimento il potere delle mafie la soggettività dei popoli
E poi parla della necessità di costruire una sinistra oppure europea un soggetto collettivo partito dice subito avvertendo che la cosa però non è facile quindi equità tutto una serie di altri suggerimenti
Io ho voluto sottolineare la specificità del pensiero in RAI gli hanno nel cartellone chiamato genericamente pacifista
Perché in ogni sua posizione in merito si ripropone costantemente la sua idea
Che la politica e centrale che politica è protagonismo di massa
Ingrao difendere a denti stretti e l'articolo undici della Costituzione rifiuto della guerra ma l'ho con lei da sempre all'articolo quarantanove
Vale a dire al diritto di contribuire a decidere e a deliberare e per farlo la necessità dunque del soggetto CONSAP collettivo consapevole
è un tema
Diciamo che è stato ricordato molto anche nel suo nel centenario
Ed è il tema anche attuale della nostra discussione all'interno della sinistra per la pace vuol dire tante cose
Insomma fino in fondo le sappiamo tutti e finisco più rapidamente che sono stata già troppo
Maria Luisa bozzoli più considerato dal settembre ultimo al tavolo confonda più basso arriviamo
Su
Contributiva
Nichi Vendola
Più alla Presidenza grazie
Ciò
Certo
Grazie
Fragili
Sarebbe
Pongo
Prego
Carocci fra protocolli paghi di più
Vedi ferie
Forse
Ringrazio
Ecco
No
Serve
Ma bisogna fare un po'il volume del gruppo
Gente proprio
Io ringrazio
Comparabilità esiste
Vogliamo
Promosso
Convegni
Ricentrare
Probabile
Si sente
Se
C'è ringrazio
Il gruppo parlamentare disse le Arturo scotto e tutti gli altri
Donne e uomini parlamentari di Sinistra ecologia Libertà che hanno promosso questo incontro per i cento anni di Pietro Ingrao
Prima di porre due questioni
A
Chi partecipa anche questa al secondo
Tavola rotonda
Voglio dire due parole
Stefano Trotta nel presentare il primo volume delle carte Pietro Ingrao
In cui stiamo pubblicando i testi Di Pietro io Alberto oliveti
Fa presente che c'è la tendenza
A ognuno raccontare presentare il suo Ingrao e che la stessa sfaccettature complessità della figura di Ingrao che spinge a questo
E allora io voglio dire il mio in grado
E no Pietro che il mio padre elettivo il mio zio materno che lascio nella sfera personale privata il miglior grado
Il mio in grado pubblico
E lo dico con le sue parole
Il primo grado che io sento mio con cui sono intrattenuta apporto personale politico molto stretto è Ingrao comunista
Ieri Luigi Berlinguer e ricordare Giovanni Berlinguer ha detto che comunisti dai un aggettivo
Che
Definisce nomina il modo d'essere di una
Persona
E come oggettivo come tale è incancellabile perché dice un vissuto
E
Nel
Dico gravoso il mio è un gran con Lei sulle parole
In un testo che stiamo che uscirà nell'uso quarto volume della collana
Coniugare al presente è il testo che Pietro Ingrao scrive nel dicembre del mille novecentottantanove inedito come suo contributo all'elaborazione della mozione del no alla cancellazione del nome comunista
Del partito comunista italiano
E
Scrive Pietro Ingrao io non vivo e non vedo qui il sentirmi comunista con una fuga nel sogno per quanto anche il sogno aiuta sapere a combattere aiuta persino gli scienziati a scoprire
Io lo vedo piuttosto come un'angolazione un punto di vista orizzonte lo ha chiamato ascesa dei Luporini
Che mi aiuta a leggere il presente a comprendere politicamente e socialmente quel che debbo fare oggi e il domani per cui lavorare
Tenere aperto l'orizzonte verso beni che non sono misurabili con il metro del mercato e nemmeno con quello della parità e della giustizia sociale
Quando la giustizia da o vorrebbe dare a ciascuno secondo il suo lavoro contiene un limite perché il diritto astratto non comprende l'intero arco delle differenze fra enti inutili
Il secondo Ingrao
Che vogliono un evento di un grande politico
E uomo che dà un riconoscimento alla differenza sessuale
Al femminismo
E che l'ingrato con cui ho avuto una relazione intense conflittuale
Sempre in questo testo scrive Ingrao che è importante aver riconosciuto nel PC la grande apertura oggi orizzonte che il movimento femminista portato nella lettura del mondo
E il modo con cui esso ha rivoluzionato il concetto di uguaglianza e l'idea stessa di libertà di individualità
L'uguaglianza per il femminismo sta nel riconoscimento nell'affermazione della differenza da quella differenza costitutiva che trovo un'espressione così radicale nella stessa a corpo Rita
Non poteva essere dato un colpo più due dall'universalismo giuridico all'astrazione del diritto quale così tipico della modernità borghese
Ma dobbiamo dirci però con franchezza che le lotte dei movimenti femministi rischiano di entrare in una crisi se non riesca ad introdurre i mutamenti di sostanza nella vita delle istituzioni e nelle strutture sociali
Come può espandersi veramente la differenza femminile se il tempo di vite disegnato autoritativamente da coloro che decidono sui modi della produzione e sulla forma della città
Che fu frutti potrà dare la politica delle quote della rappresentanza femminile se la vita delle assemblee perverso lineari di mente quasi l'irrilevanza sì la grande parte della legislazione procede ormai per decreti
Se si indeboliscono oggi elementi essenziali di una democrazia rappresentativa
Vuol dire questo all'ora che è sbagliato ridurre la riforma delle istituzioni alla pur utile riforma elettorale è straordinario come il collega la questione istituzionale alla rivoluzione femminista
E
Per capire come per Ingrao e qui vengo alla questioni che voglio porre ma naturalmente anche su queste Padova Leningrado vi chiedo di dire che cosa ne pensate che cosa vi evocano ovvi suscitano che volevo porre a chi è seduto con me a questo tavolo
E tra le traggo da un
L'ultimo testo pubblicato che abbiamo pubblicato o che un testo diciamo non di quelli precedenti ma dell'INPS l'ultimo in grado la green però di questi anni
Indignarsi non basta il dialogo che io Alberto oliveti abbiamo
Fatto con lui abbiamo pubblicato per Aliberti nel due mila undici in questo testo Pietro parla della crisi della rappresentanza
Nella mia esperienza rappresentanze cosa affatto diversa da delega
E ve l'azione tra soggetti come costruirla con quali ridicole e quali scambi
Sì deperisce l'agire politico quello di cui parlava Luciana Castellina prima come forma partecipate plurale la rappresentanza diventa una questione di numeri
Di legittimazione o delegittimazione di un ceto e mutilata ridotta consenso ha negoziato
Distanza massima con la concezione di Bobbio che ha prevalso vorrei dire andò gli anni che non mi sembra che proprio tanto facilmente convergono
E le stesse lotte proteste gli stessi movimenti e conflitti sia pure dire intenti
Sono ridotti a di insorgenti corpo del insorgenze corporative a questioni parte parziali in mancanza di un collante politico comune
Mentre queste questioni del lavoro dell'istruzione della ricerca dell'informazione alludono a problemi di enorme portata evocano l'esigenza di nuove forme di comunità politica
La politica poiché nascere si esprime l'esigenza di un vissuto personale socialmente determinato individualità e comune per lui sono inscindibile
E poi non cito ma parla di come sia centrale per questo
Porsi il problema della decadenza della forma partito il suo pervertita sì un guasto scrive una lacerazione profonda della
Mo'Croazia troppo spesso si sente che la liberazione dei partiti e l'elemento potente divenuto della centrale nella stessa azione politica
L'altra questione quella dello stare nel gorgo dell'Unità
Ingrao diceva sempre Luciana non ha mai rotto ha sempre teso a tenere insieme a restare lì dove le forze appunto l'agire collettivo può costruirsi
E però quali a unità penso che sia molto attuale
Nell'inattualità nella distanza perché appunto questo pensiero e attuale nelle domande come diceva e nelle questioni che pone
è inattuale perché non è questa cifra questa chiave questa apertura di riflessione che oggi trovi troviamo nella politica
Guarda sempre siamo nell'ottantanove
è sempre quel passaggio cruciale del
Fine del PC e sempre quel testo che ho citato all'inizio guarda alla complessità delle sinistre per lui socialista comunista cattolica sociale e politica
L'arco delle sinistre italiane e oggi è una realtà molteplice in trasformazione
Può andare avanti non rimescolamento arricchirsi delle molteplici componenti e processi notare unitario a cui dobbiamo tendere con tutto il nostro impegno
Vanno costruiti guardando a queste peculiarità accelerare allargare questi processi si possono partendo dalle novità
Un'operazione frettolosa e dal segno politico indeterminato non porterebbe avanti un cammino unitario reale rischia anzi di ostacolarlo è comunque destinata a produrre per ora aggregazioni marginali
Il rischia di raccogliere senza trasformarle spinte divarica anti in un insieme imbattuto ed eclettico
Mi sembra una descrizione dei rischi a cui siamo esposti oggi di fronte i tanti tentativi di costruire unità invece poi si producono tanti aggregazioni marginali
Ecco intorno a queste riflessioni di Ingrao vi chiederei di dire la vostra paniere le vostre osservazioni grazie
Nessuno
Sì vorrei anch'io innanzitutto ringrazio avrebbero molto il gruppo parlamentare disse
Per avere
Organizzato questa occasione di riflessione e naturalmente come abbiamo sentito dalla prima tavola rotonda e ora dalle considerazioni di
Maria Luisa Boccia
A Ingrao ci si può avvicinare in diversi modi
In rapporto attendi di grandissimo rilievo i temi sociali della pace delle istituzioni
Che io vorrei aggiungere anche in rapporto alle diverse epoche politiche che hanno visto Ingrao sulla scena
Da questo punto di vista anch'io come Luciana Castellina un attimo fa
Non vedrei e Ingrao soprattutto
Come il compagno del dissenso ed il dubbio
Questa che è poi un po'l'immagine fondamentale che
è passata negli ultimi tempi negli ultimi anni intendiamoci
Su questo sul dissenso c'è un merito storico di Ingrao straordinari indubbio quella Lazard si lì per chi è stato il Partito Comunista Italiano e dire non mi avete non mi avete convinto non mi avete persuaso è stato un atto di rottura straordinario
Ma assieme a questo Ingrao è stato anche la prima
Considerazione che vorrei fare anche in rapporto a come si sta discutendo dei cento anni Di Pietro Ingrao è stato anche di in primo luogo
E prima ancora del dissenso e del dubbio
Uno dei principali dirigenti politici del Partito Comunista Italia
Dei principali dirigenti ufficiali del Partito Comunista Italiano quelli che per ragazzi come me che si avvicinavano al pc
Agli inizi degli anni Sessanta Ingrao era uno uno dei dirigenti massimi ed era
Uno dei dirigenti più legati atto gli atti cioè al grande capo del Partito Comunista Italiano
Questa parte
Di Ingrao
è molto importante non solo dal punto di vista storico ma poi ci aiuta a capire meglio anche l'Ingrao più noto più conosciuto Ingrao del dissenso e del dubbio
Uno dei dirigenti più importanti e
Il dirigente del Partito Comunista italiano e della sinistra italiana secondo me che più di ogni altro si è occupato distratto e di istituzione
Più di ogni anno
Anche qui ci sono tanti modi di guardare a Ingrao in gravi la classe operaia in RAI e la società ma è in dubbio che Ingrao è il mio gruppo dirigente storico
Il P.C.I. della sinistra italiana quello che più di ogni altro si è occupato con continuità e prima di tutti gli altri di Stato e di istituzioni
E a livello più alto beh e ben prima di fondare il
CRS da dirigente Massimo del PC
Vi è stato e di istituzione lo ha fatto da dirigenti del PC e poi dava e poi da parlamentare da Capogruppo da Presidente della Camera dei deputati
Anni importantissimi
è in grado di esercita questo ruolo di Presidente della Camera dei deputati
Sapendo valorizzare le opposizioni
Il fa tanti difficili momenti in Aula
Rappresenta tutti e lo fa senza un attaccamento sbagliato a quel ruolo
Tanto è vero come Achille Occhetto ricorda come me è meglio di me e
Tanto è vero che nel mille novecentosettantanove
Dopo il voto
Quando il Ingrao sceglie
Ed è una scelta molto impegnativa e difficile di non volere
Essere ricandidato a Presidente della Camera nella direzione del PC allora direzione ristretta si svolge una delle
Una delle sedute
Più drammatica
E
Ingrao che non intende affatto
Lasciare la Presidenza della Camera per fare lotta politica interna e candidarsi
Ma intende
Da una posizione più libera del Presidente del della Camera starei pienamente dentro
Quella difficilissima fase politica che si apre dopo in mille novecento settantanove
Però quella quella sua scelta viene in direzione
Fortemente criticata e perfino attaccata e con un linguaggio credo che non si sentiva
Da diverso e diverso tempo è una sono momenti
Molto pesanti e difficili che poi nella memoria
Di Pietro rinvio credo lo hanno
Per rimandato a parecchi anni prima all'undicesimo ER al mille novecento sessantasei ma
L'asprezza di quella riunione di direzione
Per uno che rinunci a fare il Presidente della Camera uno dei passaggi
Più delicati della vicenda del Partito Comunista Italiano inc e quindi cade questo
E quello che si occupa tanto di stato di istituzioni ma senza un attaccamento sbagliato
E lo fa sempre
Con un fortissimo rapporto con la società
Maria Luisa Boccia e Alberto law o li metti che stanno rivedendo le carte hanno anche tirato fuori
Ingrao Presidente della Camera che va
Alle acciaierie di Terni un bellissimo discorso io potrei a aggiungere Ingrao all'Alfa Sud
E in anni l'altro a sud era nell'occhio del ciclone e in e
Ingrao
Che viene all'Alfa Sud a parlare di crisi e di terza via e a del ruolo del
Della della classe operaia e lo fa
Sempre con questo accento molto forte se posso usare il termine
Perfino con l'ossessione quando parla di costituzione in particolare di un articolo è l'articolo tre della Costituzione per Ingrao la stella polare
Credo nei miei ricordi
Il suo articolo della costituzione il più citato gli atti sottolineato rimuovere le cause economiche i sociali che impediscono alle classi lavoratrici a alle masse più povere l'articolo tre della Costituzione la stella polare attorno a cui lui si muove
Nel rapporto tra istituzioni della società
E dunque la politica di massa
Massa e potere cioè fatta dai milioni di persone
Rettore qui c'è
Al fondo sempre la cultura del PC
Milioni di persone perché la politica per essere efficacia deve essere fatta da grandi masse da milioni di persone
E infatti
Il modo più forte più usuale di Ingrao che
Come sappiamo in tanti
è stato anche uno dei più grandi oratori di piazza della storia della Repubblica italiana
Più grandi in assoluto
E non a caso quello che andava a Reggio Calabria se c'è la rivolta di destra
Quelle che andava a L'Aquila si assaltavano al
La la federazione cioè
Dunque
Quello
Che in piazza
Dovevano recuperare il
Il rapporto tra il PC i i e l'insubordinazione di masse popolari
E Ingrao lo fa sempre
Con questo asse la politica di massa e la
Caratteristica sua era
Il tu che li usano il P.U.A. Andreotti con il
L'indice alzato oppure operaio
Che stava sotto il palco e il tuo era sempre inteso tu da solo
Non ce la puoi fare
Tu da solo non sposti niente
Sposti se tu assieme a tanti altri la politica di massa assieme milioni di persone
Riesci a spostare le cose
E a intervenire nella vita delle istituzioni
In grave quello che più di tutti si occupa di comuni e di regioni per dire o oggi un tema
Delicatissimo ma Ingrao nel mille novecentosettanta scrive su critica marxista un bellissimo saggio Regioni teso umile si chiama
In cui eh Ingrao che detta la linea politica del PC sul tema delle
Autonomia
E dialogare sulle riforme istituzionali qui c'è un punto
Secondo me molto delicato senza confondere mai
Il dialogo sulle istituzioni con il consociativismo politico anzi anzi sul consociativismo ma mano che passano gli anni Ingrao diventa sempre più determinato e duro
Ma Ingrao discute fin dagli anni Sessanta di nuovo patto costituente
Nell'ottantacinque è l'unico nel PC ancora nell'ottantacinque che parla di governo costituente
Di Moro capitalismo ma non fa ecco l'enorme differenza anche rispetto ad oggi lo fa sottolineando sembra il bisogno di un disegno unitaria rinvio
Un
Vita io
è fondato sulla partecipazione sulla programmazione
Il termine nuovo che oggi viene usato milioni di volta ogni giorno è il termine che meno di tutti può spaventare uno come
Pietro Ingrao che non ha usato quarant'anni fa a cinquant'anni fa nuovo modello di sviluppo nuove
Istituzioni
Questo
è stato sempre il su assillo
Ed è l'ultima cosa che voglio dire questo poi anche
Il grande tema di oggi
E tutto all'elaborazione di
Di Pietro Ingrao e da questo punto di vista
Di enorme importanza ai attualità e il grande tema di oggi quello del rapporto tra
Istituzioni e società e Paese
In un momento nel quale
L'astensionismo italiano cose di cui si discute poco è ben oltre il cinquanta per cento
In Emilia trentasette per cento
Ma quanti
Che hanno votato sì e e quanti ricordano e
Lo dico anch'io alla avendo fatto il Sindaco che oggi
I Sindaci delle grandi città pressoché tutti
Vengono eletti e magari al secondo turno
Di delle grandi città dal trentotto trentanove per cento dei cittadini
E dunque a quella che nel novantatré io fu la migliore legge elettorale per
Avvicinare anche a ieri cittadini vede oggi elegge nelle grandi città
Tutti i Sindaci di minoranza
E dunque il tema della democrazia della crisi democratico vorrei dire della politica che in qualche modo sanguinante perché non riesce a
Ricucire questo rapporto B ma questo è è il tema che ha assillato Pietro Ingrao per tutta la sua vita ed è il tema
Di più stringente attualità per questo quando parliamo di Pietro Ingrao e quando
Guardiamo all'Hui dall'alto di suoi bellissimi cento anni in realtà non parliamo soltanto del passato ma
Parliamo di straordinari temi che ci riguardano tutti quanti e cinquanta alloggi
Grazie Maselli
Adesso attenta fatale
Grazie innanzitutto
Vorrei dire che
Io ritengo di non potere essere considerato come Maccari viene spontaneo come un giovane in Graja hanno che è diventato poi un vecchio mal vissuto e quindi cercherò di fare vedere che di questo non si tratta e dico questo
Perché se vogliamo veramente fare onore ai Ingrao dobbiamo sapere che
Molte delle sollecitazioni del suo pensiero politico e ideale e culturale
Sono vissute molto al di là di quella che potrebbe essere considerata tra l'altro non lo è mai stato in senso strettamente organizzativo
Una corrente di partito hanno influenzato diciamo a molti dirigenti del partito lo stesso Enrico Berlinguer e Stato ampiamente influenzato da Pietro Ingrao
Il suo non era un pensiero con chiuso non era una scatola dalla quale si poteva entrare oppure uscire
Tuttavia io non nascondo che c'è stata una fase della mia vita politica in cui sono stato in Graja hanno come si diceva allora in senso stretto
A dire la verità dico tutti coloro che hanno militato nel Partito Comunista sanno come andavano le cose
Credo che tutti noi Cimo avessimo dentro un triangolo di personalità dove c'era Togliatti dove c'era Longo dove c'era Berlinguer al centro le innovazioni
Proposte da in grave potevamo risentire anche di sollecitazioni diverse
Non si possa sicuramente dire che chi era e che è stato poi berlingueriano era anche in Gran Jarno tanto per intenderci
Io ho sentito subito una cosa fondamentale in Ingrao il fascino il fascino della persona
Il pathos con dei suoi discorsi nei confronti dei quali non era soltanto in
Belli discorsi di piazza i discorsi nel Comitato centrale in qualsiasi riunione
Erano delle poesie erano dei momenti molto alte di espressione a volte persino lirica un approccio poetico alla società italiana le classi alla gente
Diciamo attratto dalla forza magnetica della parola
Ma dietro e dentro quella parola naturalmente c'erano anche i contenuti io ricordo brevemente che i tre contenuti fondamentali ai quali
Ho dato
Maggiore interesse sono stati il primo
Quello
Del fatto che lui ha fatto riemergere gli elementi della democrazia diretta
E cioè non solo nei termini dell'articolazione dello Stato
Ma anche del recupero di tutta la cultura diciamo Russo Jana per ciò che riguarda la democrazia diretta e ha fatto un capolavoro è stato prima ricordato in sede diciamo di analisi storica da Dogliani perché è riuscito a mettere insieme
Diciamo la democrazia liberale la componente di democrazia liberale della nostra Costituzione
Con la
Della libertà quindi
Classica tradizionale con la democrazia della
Partecipazione per cui io sono profondamente d'accordo con chi appunto afferma che tra i due elementi nel pensiero di Ingrao io ritengo anche nella realtà qualora ci voglia perseguire non c'è una contrapposizione
Famosa era suo insistenza sulla centralità del Parlamento ma era un Parlamento che doveva essere profondamente collegato
Non solo alla forza dei partiti ricordiamoci
Ai corpi dei poteri dell'ASP intermedi della società civile e della partecipazione
E
Questa tematica soprattutto nei giovani era particolarmente vicina perché ne avevamo fatto le prime esperienze politiche del movimento studentesco negli organismi
Il cuore la negli organismi di partecipazione quindi sentivamo in questo pensiero qualche cosa che ci toccava da vicino al secondo punto importante
Che voglio ricordare
E quello che riguarda il modello di sviluppo perché questo è un tema che abbiamo di fronte ancora oggi e che va
Riguardante l'iter ricordato come centrale che è il punto sul quale è stato sconfitto
All'undicesimo congresso anche se poi una parte di questa tematica sarà ripreso da Berlinguer voi ricorderete nella famosa espressione
Che bisogna avere un modello con modo diverso di consumare un modo diverso di produrre è stato però allora fu sconfitto l'idea
Era che non era sufficiente avere delibere rivendicazioni diciamo solo contro e radicali io ricordo allora
Avevo l'abitudine di fare le imitazioni dei massimi dirigenti del partito forse Bassolino se le ricorda e facevo l'imitazione di Amendola prendendoli in giro sui mille rivoli
Amendola si divertiva perché era anche un uomo di spirito Ingrao diceva invece che bisognava uscire
Da un'impostazione puramente rivendicativa e bisognava introdurre che era con
Modo moderno nuovo democratico di porre
La lotta anticapitalismo ma anticapitalista in Italia che in parte fu ripresa dall'idea che bisognava introdurre elementi di socialismo nella nostra azione politica e il terzo tema
Importantissimo e quello dell'alienazione
E qui ci fu una dire c'era una distinzione profonda che segnerà per molto tempo le diverse anime del partito comunista comuni migliorista
Perché Emilio rischio riformisti come vogliamo chiamarli aveva una visione puramente economicistica quantitativa
Dello sviluppo sottolineavano e anche a ragione dell'importanza delle progressi del fatto che si era passati da un'Italia agricolo industriale a un'Italia industriale agricola ma Ingrao ebbe il merito
Di sottolineare gli elementi alienanti
Che portavano all'isolamento dell'individuo che a un cambiamento in senso profondamente negativo di tutti i rapporti umani letti
Che era poi collegata ha una grande cultura europea e filosofica sia pure minoritaria in tutto il continente e poi c'è la questione del dubbio
Beh io sono d'accordo che non si può ridurre Ingrao al dubbio al dubbio se lo si ritiene come l'idea che bisogna dubitare bisogna essere un po'dei rompiscatole ma non era questo in realtà a luglio ha posto un problema serio
Aveva posto un problema che era quello di mantenere la propria posizione anche dopo la discussione quello che colpì nell'undicesimo congresso su cui ci fu la canea poiché le risposte
Non era tanto il modello di sviluppo sarebbe passato l'idea era il fatto che si dovesse aprire una pagina nuova nella storia di un partito comunista in questo modo con questa idea
Si colpiva all'essenza della tradizione dei partiti comunisti
Che gli aveva differenziati dalla tradizione dei partiti
Socialisti e quei Marchioni dalla maggioranza che se ne intendevano avevano capito da quello era un problema discriminante
Un problema di fondamentale importanza e un problema anche che qualora fosse stato accolto
Avrebbe rappresentato la vera svolta dal partito comunista così come avrebbe rappresentato la vera svolta dal Partito Comunista se fossero state accolte le istanze che poi successivamente
Furono poste dal gruppo del manifesto allora
Tanto per essere chiari all'undicesimo congresso io ritengo che sbagliare a non seguire fino in fondo Ingrao però voglio dire che allora mai facemmo perché non eravamo delle persone poco seria una riunione
Della Segreteria della Federazione giovanile comunista c'erano posizioni diverso e si disse allora tu non intervieni
In modo personale decidemmo e lo dissi poi chiaramente di schierare la Federazione giovanile comunista al di fuori dello scontro che era durissimo nella gruppo
Dirigente quindi in questo non ci fu nessun tradimento delle posizioni di Ingrao forse allora ero stato fin troppo comunista in senso tradizionale
Ma soprattutto c'era un'altra motivazione che era quella
Se dovevamo scegliere contro quello era anche la motivazione dell'undicesimo seminari scegliere contro Longo
All'undicesimo Longo che avevamo ammirato moltissimo perché aveva
Deciso di pubblicare il memoriale di alta che è un fatto di in innovazione inaudita contro l'Unione Sovietica e per l'influenza
Che si muoveva sui primi passi e quindi decidemmo chi prese quelle posizioni di stare con Longo e con Berlinguer d'altro canto anche al momento
Dell'uscita del manifesto non spesso Ingrao non voto contro l'espulsione del gruppo del manifesto
La radiazione giusto ma contino AMMO
Ne ha cambiato molto che ci hanno ma continua a monte dopo l'undicesimo
Continuiamo a coltivare le posizioni di Ingrao ciascuno a modo suo naturalmente chi in parte che in tutte le cose ma
Non ci fu una fine diciamo
Dei rapporti con il suo pensiero politico io oso dire che anche nella svolta allora il dibattito fu solo sul simbolo sul nome ma se si va a vedere la carta di intenti e ci sono molti elementi
Dell'in gravissimo alla svolta Ingrao ha contrapposto
Una sua nobilissima idea
Una sua nobilissima idea di comunismo ideale
Il comunismo d'Ingrao era tener fermo un punto critico contro l'omologazione e la moderna mutilazione degli esseri umani per cui diceva in sostanza
Anche dopo il crollo dei Paesi dell'Est bisognava ribadire una resistenza alla pretesa uni dimensionale del capitalismo io sono d'accordo
Sono d'accordo con questa affermazione perché questa idea dovrebbe essere la sinistra
L'equivoco secondo me sta nell'assumere in una sola parola ogni idea di sinistra quasi e che al di fuori di quell'atto parola non ci possa essere un'altra sinistra in questo senso io dico che
Non c'era e non
Non c'è sicuramente me nessuna idea di liquidazione
Del patrimonio del Partito comunista italiano non solo io non ho mai detto di non essere mai stato comunista ma questo sarebbe l'eccesso ma
Recentemente in un dibattito in cui sono stato chiamato per presentare
Il mio libro a pane quotidiano ho detto in che modo mi sento ancora oggi comunista quindi non lo dico qui perché mi trovo di fronte a questa platea
Oggi tutte le esperienze della sinistra mondiale stanno a dimostrare che può esistere una sinistra molto più radicale anche di quanto lo erano gli stessi partiti comunisti dell'Occidente
Una sinistra critica nei confronti del modello neoliberista
E questa Sinistra critica si sta formando come sinistra posto comunista
Io credo per ritornare allo scontro che abbiamo avuto nell'ottantanove che forse allora abbiamo avuto tutti
Il torto
Di non coltivare finalmente il doppino in fondo il dubbio
E l'insegnamento del dubbio di ingrato gli uni secondo me se mi è permesso
Di nominare le non aver voluto andare fino in fondo le ragioni interne pur nel dissenso naturalmente naturali della svolta gli altri e sicuramente io
Di non avere visto in tempo le possibili degenerazioni di quella Scelta e questo è un elemento che sicuramente mi rattrista profondamente io oggi voglio dire qui credo che la prima volta che lo dico
Che tutte e tre le mozioni che si sono presentate in quel congresso l'attuazione della svolta sono state sconfitte successivamente
Perché ci siamo trovati di fronte a una catastrofe sociale e morale
Che continua nella vita politica e sociale del nostro Paese
Noi abbiamo pensato sia coloro che scrivevano le mozioni di minoranza sia io che volevo la svolta in un'altra epoca storica
Pensavamo che quei processi e dovessero muoversi su un terreno dove le forze politiche in modo di fare politica era profondamente diverso da quello che abbiamo oggi di fronte
Perché lo scenario morale e sociale che ci sta di fronte e raccapricciante sul terreno notti nazionale
Abbiamo di nuovo riemergere della questione morale
E proprio oggi abbiamo visto che le parole contro i magistrati si sono trasformati in pallottole
Che non sono state lanciate lo vorrei dire a Salvini da uno che veniva sui gommoni ma da uno che stava in Brianza
E sul piano internazionale
E qui ritorno al problema fondamentale del modello di sviluppo sollevato da Ingrao
Sul piano internazionale forse dobbiamo dirlo con maggiore forza si sta compiendo un grande delitto
I gruppi dirigenti della troika e anche della socialdemocrazia europea
Stanno costringendo si presso hanno onorare i propri impegni elettorali questo vuol dire come è avvenuto con i crediti di guerra in Germania volere
Mettere la Grecia nelle condizioni di avere una forte reazione di destra questo sarà il più grande delitto storico che viene fatto nell'ultimo periodo
Per questo io credo
Che ne dobbiamo avere ancora oggi e quello che pensa Ingrao è molto importante due capisaldi per uscire da questa situazione
Prima la questione morale di Enrico Berlinguer secondo l'idea di un nuovo modello di sviluppo Di Pietro ingrato e io credo che il più grande regalo per il suo compleanno che possiamo fare Pietro
E quello di batterci per l'unità di una nuova sinistra con l'esigenza di mettere insieme l'ispirazione di Berlinguer e di Ingrao unendo forze movimenti e partiti che siano di lotta e di Governo grazie
Ma io intanto ringrazio per questo invito
A ad ad una che può
A pieno titolo di ieri benessere ma è stata comunista meglio posso dire questo ma
Le posso dire quindi io le posso dire per
Paolo Palma mi dice di alzare la voce ma l'hanno sentito tutti no no ma hanno sentito
No ma io lo ci tengo sempre molto a dirlo perché
Perché ritengo invece orgogliosamente di essere una persona di sinistra ma ho ancora l'ambizione di riuscire ad esserlo senza essere comunista e quindi questo
è il punto
è fondamentale dal quale io mi muovo da questi in questo senso la la figura di Pietro Ingrao è sicuramente una figura molto interessante una personalità molto interessante
Vi ringrazio di avermi invitato soprattutto perché questa è una festa di compleanno io non vorrei che
Dovessimo come del resto le ultime parole di di Occhetto hanno voluto sottolineare questo
Diciamo questo questa questo tratto a questo nostro
Parlare di di Ingrao del suo pensiero della sua opera
E quindi
Tutte le feste di compleanno si fanno festeggiando il passato ma soprattutto
Guardando al futuro ecco io penso che questo
Debba essere
Il significato di questo incontro e d'altra parte se se ci fossimo limitati al passato per me sarebbe stato molto complicato
Accettare di essere qua oggi a scotto quando mi ha invitato glielo dette o perché
Per me Ingrao è il primo Presidente della Camera non democristiano e comunista
Che
Da democristiana cattolica diciamo più che democristiana da Cattolica comunque con un sempre con una certa sensibilità politica e comunque sempre anche io nella mia
Diciamo che la mia disobbedienza sempre votato DC quindi insomma non
Ci tengo a sottolineare anche questo
E e e che
Una figura che destava trova lì la prima è il primo mio primo interrogativo ricordo che fu quello ma se è stata scelta questa persona
Vuol dire che ha il senso delle istituzioni
Perché danno i comunisti qualche volta non proprio ce l'avevano tutti diciamo questo era la la obbligata
E in effectiveness i giorni avvicinandomi a qualche testo più di quanto avessi potuto fare nel passato
Posso davvero diciamo confermare
Quello che Chicchi che Dogliani ma che anche Antonio Bassolino hanno voluto sottolineare con forza
Impressiona molto questa attenzione alla riforma delle istituzioni dello Stato della Costituzione questa attenzione
All'aspetto istituzionale non come
Semplicemente la gestione del potere i luoghi della gestione del potere ma come luoghi della rappresentanza
Che però hanno la responsabilità della sintesi
Istituzionale quindi questo è un aspetto molto molto importante che tra l'altro di grandissima attualità
Come si fa a non andare a scuola di Pietro Ingrao nel momento in cui si fanno le riforme dalla Costituzione
Riformare quali ha lavorato
Molto prima di altri che ha ai quali ha continuato a lavorare in questi anni di complicati e difficili
E i quali stiamo approdando forse con esiti
Opposti a quelli che in qualche modo Ingrao spiccava e quindi in questo senso noi o auspica in questo senso noi non possiamo non fare questa festa di compleanno senza fare questo tipo di riflessione
L'altro aspetto che a me ha sicuramente sempre colpito è che era un frequentatore
Di un luogo frequentato anche da mo'chi di noi che era Camaldoli quindi era un
Un comunista molto attento al dialogo con i cattolici
Ultimo aspetto interessante e del l'occasione nella quale gli ho potuto stringere la mano quando con Walter Tocci abbiamo organizzato
Un incontro con
Scalfaro appena
A conclusione del suo mandato era già concluso il suo mandato presidenziale e Pietro Ingrao sull'Italia ripudia la guerra articolo undici
In una circostanza nella quale
C'è una parte del mondo cattolico e una parte del mondo della sinistra
Si sono incontrati per riflettere in un momento drammatico sull'articolo undici della Costituzione
Non aggiungo sulla pace perché Castellina
Ha detto ha detto tutto praticamente non non voglio aggiungere altro tratto questo tema ci accenno all'interno del rapporto con il mondo cattolico
Quello che
Impressiona
Positivamente è che la ricerca del rapporto col mondo cattolico non era una ricerca di accordi di potere
Mettiamoci insieme per
Erano interrogativi profondi che reciprocamente le due culture si poneva no e dovevano porsi e che andavano a scomodare la visione della vita del mondo della persona
Questa curiosità e questo interesse giudice io faccio fatica ad ammettere la trascendenza però tutto ciò che da qui la trascendenza deriva interpella profondamente
La nostra cultura
E in questo c'è anche una grande attenzione a quello che sta succedendo dentro il mondo cattolico e e dentro il partito della Democrazia Cristiana perché
è chiaro che
Occhetto ha toccato un punto importante secondo me
Il mondo cattolico è in movimento ma noi non lo incontriamo se non ci rinnoviamo
E se non ci apriamo si quindi non accettiamo una sorta di contaminazione culturale chiamiamola così con un termine che userei Moggi no ecco
Perché i fermenti ci sono perché c'è un mondo cattolico che rifiuta la guerra perché c'è un mondo cattolico che è in crisi con il Nobel modello capitalistico perché c'è un mondo cattolico che non si riconosce non vita politica dei cattolici
Io in quegli anni ho vissuto questo da dentro un'associazione come l'Azione Cattolica che
Fa la scelta religiosa rompe con il core collateralismo con la Democrazia Cristiana non solo perché c'è il Concilio Vaticano II ma anche perché non avrebbe più potuto governare l'unità politica dei cattolici
Perché ammesso che ci sia mai stata certamente negli anni Sessanta entrata e settanta entrate in crisi profonda
E quindi se si vuole intercettare
La possibilità di dialogo con quel mondo non si può non rompere
Anche internamente
La una visione diciamo chiusa dal punto di vista culturale
E a me piace molto questa ambizione
Di restare comunisti cambiando da comunisti e non essendo costretti a non essere più comunisti per accettare la sfida del cambiamento
Una volta mi sono ritrovata a riflettere su Berlinguer l'unica berlingueriana in un contesto di sinistra
Ero l'unica berlingueriana tant'è vero che ci fu una battuta che mi disse stasera ti sei guadagnata il titolo di vice segretario generale del partito di di sì perché non di segretario insomma ambizioni qualche volta
Almeno in questa casa mia no ma fuori casa potevo anche averle
L'unica berlingueriana perché a me l'idea di criticare Berlinguer
Che da comunista voleva andare al Governo e si rifiutava di diventare socialdemocratico per andare a governare a me appassionava o una si potrà dire non c'è riuscito va bene
Però l'idea del cambiare non rinnegando se stessi per me è sempre stata una grande a grande sfida ma grande ambizione cioè
Il cambiamento che ci viene richiesto è un cambiamento che non ci chiede di rinunciare alle nostre radici ai nostri ideali nostra identità
E questo
Per quanto mi riguarda è affascinante da da dal dal
Diciamo dall'interrogativo che nasce in un comunista che anch'io ritengo dirigente di partito e
La domanda che mi faccio si può fare il dirigente del partito senza coltivare il dubbio
La domanda è questa perché
E la la domanda è questa cioè la la io questa non lo sapevo confesso ma
Perché il problema di oggi esattamente l'opposto cioè che
Sì per essere dirigenti di partito non bisogna coltivare il dubbio
Per me e
Per fare il dirigente di una grande forza politica che vuole rappresentare appunto una società che cambia che il movimento che pone nuovi interrogativi
Non può non coltivare il dubbio se no non fa il dirigente del del
Politico fai un'altra cosa no farei
Fine immane diceva di non fai non fai il il dirigente politico questo è un po'è un po'il fatto per cui per me non è assolutamente in contraddizione
Il il dirigente politico quello che sta nel gorgo quello che non esce quello che
Che rompe solo in circostanze davvero drammatiche
E che pure come la guerra appunto le grandi questioni e che pure però da dirigente politico si lascia interpellare da
Dove voglio arrivare
La domanda che io mi son sempre fatta in questi anni
Perché se SOFA all'
I tre le tre mozioni della svolta
Forse è fallita anche qualche altra cosa nel frattempo in questi anni
Cioè il
Perché
Quando ci abbiamo provato a trasformare questa curiosità è questo foglia di incontro tra culture
Che si stavano interrogando che interpretavano allora un modo le masse uso un termine che non l'ho mai ma permettermi dentro il compleanno di Ingrao
Parti fondamentali che so che hanno radici popolari in questo Paese ma come mai quando
Siamo riusciti ad unirle
Non siamo stati capaci di passare attraverso
Le curiosità agli interrogativi
E lasciarsi reciprocamente scomodare nelle nostre certezze
Ma abbiamo finito per fare semplicemente un accordo di governo di potere di partito
Io mi chiedo forse
Seguono ogni come Ingrao avessero partecipato alla costruzione dell'Ulivo
Ci sarebbero stati più utili di altri non so se questo spirito
Al tempo stesso dico secchi e ha assillato quel patto da parte nostra fosse stato più interrotti in più interessato a lasciarsi scomodare reciprocamente sul piano culturale anziché a trovare una una quadratura del cerchio in termini di Governo del Paese probabilmente
E così oggi andrebbero diversamente
Perché io credo anch'io credo profondamente che noi siamo ancora lì cioè
Siamo ancora lì a a chiederci
E io lo dico da cattolica lo dico oggi con Papa Francesco
La il modello di sviluppo ma lo diceva Giovanni Paolo secondo dopo la caduta del muro di Berlino perché la prima cosa che fece dopo dopo dopo dopo la Polonia dopo Solidarność fu
Scrivere parole durissime contro il capitalismo
E contro il liberismo durissime
Per cui che quel modello di sviluppo che tuttora è vincente nel mondo
Abbia bisogno di un
Un cambiamento profondo e che si debba scommettere nomi come minoranza
Cioè
Non è possibile che la sinistra oscilli
Tra l'essere
Minoranza
Radicale ininfluente a quando Val tutti i re a non realizzare fino in fondo il proprio progetto le proprie idee perché noi siamo dentro questa contraddizione qua
Siamo dentro questa contraddizione
Per cui la sigla sinistra di governo e la sinistra che in qualche modo rinuncia al cambiamento del modello di sviluppo ad un'idea di democrazia
Più rappresentative più partecipata all'idea di una politica che ha la forza della trasformazione del cambiamento
Ora io chiedo scusa a a Nichi ha mamma a chi natura governato Regioni Comuni
Però credo che ci capiamo né porci questi interrogativi perché questo è il problema oggi dell'Italia il problema dell'Europa e è il problema in questo momento
Del partito della sinistra italiana che
Partitino della sinistra che vada dal tre per cento al massimo del venticinque per cento che c'è l'ultima elezione salvo poi essere a percentuale che consente oggi di governare
Che può diventare soltanto del quaranta per cento se diventa Partito della Nazione cioè servi produce al suo interno il consociativismo degli interessi
Questo è
Punto
Noi da questa roba qua dobbiamo venirne fuori e il fatto che che si possa
Cioè secondo me noi bisogna ripartire da da dagli interrogativi
Dai dialoghi di Ingrao con con con il mondo cattolico di allora e dalle le riforme
E dall'idea di cambiamento del partito e della politica
Come era quella di molti altri sia ben chiaro perché se citiamo alcuni padri della mia storia si fanno gli stessi interrogativi il problema è che poi quando siamo arrivati alla fine di questo percorso
E anziché
Dare le risposte iniziali abbiamo dato domande finali che prescindevano tali domande e risposte finali che prescindevano delle domande iniziali
E queste anche la luce il cambiamento del
E il fallimento in parte dalla quarta mozione se così posso chiamarla che non so dov'era nata ma insomma
è quello è
E il percorso al quale siamo arrivati
Sulle riforme dico l'ultima cosa e poi Micheletto
Io la domanda non posso non farmi una siccome Ingrao era mono Camera lista e c'aveva ragione
Era aveva un'idea giusta dell'articolazione del potere regionale locale eccetera
Era per la centralità del Parlamento la domanda
Alla quale noi non noi non possiamo non farci per dare la risposta finale
All'attuale legge elettorale e all'attuale riforma della Costituzione
Questa riforma è fatta per rafforzare la democrazia parlamentare
è fatta per aumentare la rappresentanza è fatta per interpretare i grandi cambiamenti che ci sono nel mondo e dargli voce dentro la casa del Paese e della democrazia del Paese che il Parlamento
Sì è sì la si può votare sì e no non la si può votare io su questo un punto di
Ma lo dico da con l'animo di chi è sempre stata poi eretica molto dubbiosa ma sempre dentro casa io non sono mai uscita
Siccome abbiamo cambiato casa in questi anni ma l'abbiamo fatta come famiglia insomma no c'è sempre stata dice si passa da Camus abbiamo abbiamo fatto questo tipo di cambiamento per cui
Però arrivano dei momenti così e sulla guerra dove
Tra parentesi
In quell'incontro c'era Scalfaro c'erano alcuni di noi parlo il vicepresidente dell'Azione Cattolica che oggi il del parlamentare eccetera ma di lì a qualche mese sentimmo un'omelia che diceva di fronte a Nassiriya non indietro vigileremo
E
E e ed era il Presidente della Conferenza episcopale italiana
Il mondo cattolico
Tuttora fa molta fatica a confrontarsi con i temi della pace comico temi del modello di sviluppo come sui temi della democrazia quindi questo è un
Un altro elemento sul quale
Non si può non riflette
Allora arrivano tempi nei quali uno delle decisioni le prende e e non può non non si può accettare che di fronte a a questioni come queste
Come dire
Non si possa mettere insieme il dubbio dell'appartenenza ad una comunità
Perché
Perché
Perché qui vale valgono i principi i valori ciò a cui un aspirato sempre la propria vita e soprattutto anche una coerenza politica
Io non non non posso votare a favore di cose che mi propone la mia parte se ieri ho votato contro le stesse cose che mi ha proposto l'altra parte
Perché sarei doppiamente tre
è un dato di fatto io in questo senso mi domando ecco se il dubbio l'appartenenza ad una comunità che ha
Caratterizzata contestualmente Ingrao può esserci di aiuto anche per le scelte che dobbiamo fare in questo
Grazie particolare si Bindi detiene
Capienza
Sicuramente
Dentro i temi
Vengono
Velocemente se alla sua parte
Uniti
Verso l'alto
Io credo che dobbiamo essere molto grati
A coloro
Che impediscono
Di compiere
Nell'occasione del centenario per la nascita di Pietro Ingrao
Un'operazione di mistificazione in politica
Come quella che lo scorso anno ha riguardato il trentennale della morte di Enrico Berlinguer
Un'operazione quella dello scorso anno di sterilizzazione politica
Un comunista magre Luigi
Le doti
E le virtù di una personalità indubbiamente carismatica
Così antitetica rispetto alla volgarità del ceto politico attuale
Venivano totalmente de contestualizzate
Proprio
Estratte chirurgicamente dal corpo di una vicenda straordinaria come quella del Partito Comunista Italiano
Non avendo
Particolare propensione alla metodologia dei partiti neanche di quello in cui ho militato da quando ero bambino
Penso che
Non si possa spiegare
Questo riguardava l'anno scorso
La vicenda di Enrico Berlinguer se non collocandola dentro una straordinaria storia collettiva
E penso che abbiano fatto molto bene oggi
Tutti coloro che hanno parlato
A evitare una riduzione a uno stereotipo estetizzante
La
L'etica e l'estetica del dubbio con me
Paradigmatica della comprensione di Pietro Ingrao
Perché si farebbe un grande torto
Al senso secondo me più profondo di quella storia
Se lo si priva assente del cuore di un sistema di relazioni che erano dentro una grande comunità politica che fu appunto il Partito Comunista Italiano
Questa è la la prima cosa che per me
è molto importante dire
Quello che
Ovviamente ha colpito
E a per certi versi ammaliato
Uno come me
è stato innanzitutto il rapporto tra
Sensibilità artistica letteraria e cinematografica e politica
Per una ragione precisa
La ricchezza dello sguardo sul mondo quello è ciò che
Diciamo
Calamità vana
L'attenzione l'ascolto
O la lettura di una proposta complessa ma sempre cristallina
Lo sguardo sul mondo l'assunzione di un punto di vista
La ricchezza che derivava delle esperienze precedenti
Della passione letteraria o della passione del cinema arricchiva esattamente l'orizzonte cognitivo era come se la macchina ottica diventasse più complessa la capacità
Della zoomata sul dettaglio ma sempre la ricostruzione dei contesti delle domande di fondo delle connessioni
Ricordo for credo fosse il settantanove un comizio
In Piazza Prefettura a Bari quasi esclusivamente incentrato su un fatto di cronaca nera
La morte di Alfredino Rampi
Come quel fatto di cronaca nera
Diventasse una specie di lente particolare per guardare la condizione umana la condizione della vita del territorio
C'è sempre
Questo elemento di come tu racconti e guarda il mondo anche oggi nella rilettura delle carte di Pietro Ingrao la cosa che colpisce di più faccio una domanda
Dov'è oggi
Una riflessione sull'attualità
Se per attualità non si intenda
L'ultima battuta rischi Renzi magari quella a difesa di De Gennaro ma per asse se per attualità noi intendessimo
Lo scivolamento verso una condizione di guerra globale nel mondo di oggi
Le conseguenze della mutazione climatica e della crisi ambientale
La forza di quella provocazione contenuta nell'espressione demmo creatura
Che a che fare col fatto che lo spostamento sempre più accelerato delle decine dei luoghi della decisione
Beh della politica ridotta a una cornice ornamentale a un teatrino rissoso ma vuoto
Ho anche
Rispetto alla
Curiosa contraddizione che c'è nella
In un mondo che da un lato vede
La maturazione dell'esplosione del tema della libertà delle donne
A ogni latitudine del Mappamondo e contemporaneamente conosce a ogni latitudine del Mappamondo una reazione così violenta
E barbarie Ica
Di soppressione della
Dell'esercizio della libertà delle donne tanto che in Italia abbiamo dovuto inventare un neologismo orribile come femminicidio
Ecco
Non c'è lo sguardo tutto qui è
Secondo me
Diciamo
La la fotografia della nostra sconfitta e credo che
Oggi Achille Occhetto ci abbia dato un contributo importante di grandissima e cristallina onestà intellettuale
Nel non solo nella racconto di mozioni tutte egualmente sconfitte
Ma anche
Relativamente
A quel processo degenerativo che non era
Stato previsto
Nella intenzione di chi aveva costruito la svolta di quel momento la svolta della Bolognina
Ecco io credo che la nostra sconfitta e nel fatto che non abbiamo più un linguaggio
Che identifica il mondo e le sue contraddizioni
E che quando dico identifica consente una lettura socializzate
Il fatto che
Possano risuonare nella scena politica attuale
Espressioni che rievocano
Memorie tanto inquietanti le boutade meno naziste di Salvini sullo sbarchi amo i campi rom
Sono possibili perché la condizione della politica la condizione del chiacchiericcio e la condizione dell'incapacità di identificare i problemi la radice dei problemi a cominciare
Dalla crisi del mondo da quello che sta accadendo ovunque
Allora
Io
Penso che abbiano ragione coloro che
Ci suggeriscono di tornare a riflettere sul significato di alcune parole
Rosi Bindi non piace la parola masse
Ma
No no no violenze incerto rischia
Era il contrario
Della nozione di folla
Non era
Mack Marco
Era l'insieme degli individui che costruiscono legami sociali consapevoli
Questo erano le masse Ingrao e il figlio
Della consapevolezza di quanto l'irruzione della società di massa che rompe
Una storia fatta esclusivamente del dalle élites quanto generi potenzialità di liberazione dai dalla realtà dell'alienazione della sofferenza avete
Tutto il Novecento è questo anche il Novecento letterario da chi fugge nel guardaroba delle eloquenza come D'Annunzio a chi si dispera alla ricerca
Dell'autore di personaggi smarriti come Pirandello è il tema della società di massa che sconvolge tutto
E la società di massa diventa subito il problema della proprietà pubblica della politica della politica come strumento di costruzione di senso perse e perché grandi aggregati e per comunità
Per questo io penso
L'in RAI il fumo non fu mai una corrente
Non fu una corrente nel senso classico organizzata penso per una ritrosia naturale di Pietro Ingrao a qualunque forma distruttore azione di potere
Per
Una resistenza diciamo così a questo
Devo anche dire
L'ingresso M.O.F. è stato io l'ho definito un magma sentimentale
Caotico a diciamo
Segnato una tale varietà di biografie e di vicende politiche da essere difficilmente
Identificabile in un fatto abbastanza delimitato è
Vasto e l'inglese MO riesce a tracimare continuamente dai propri confini ma questa è anche
La ricchezza
Diciamo del contributo di Pietro Ingrao però mi permettete di tornare un attimo su quelle vicenda dell'undicesimo congresso detto bene
Occhetto la questione
Vera
Non è
Letti cavolo estetica del dubbio la questione vera è la lettura della società italiana
Delle trasformazioni che sono talmente vorticosamente in corso che di lì a due anni avrebbero portato l'esplosione del sessantotto e poi del sessantanove
E la destra comunista
A destra diciamo incarnata anche qui dall'incredibile carisma
Di Giorgio Amendola
Proponeva
Una lettura che
Aveva implicazioni anche
Nel un modo di approccio alla storia profonda dell'Italia a partire dal Risorgimento proponeva la lettura
Dello sviluppo
A due velocità
Di un capitalismo straccione
Che aveva bisogno di lavorare per fare modernizzare quelle parti del Paese che erano in affanno
Ingrao da questo punto di vista siccome è stato citato rapporto formidabile intellettuale umano conto gli atti vorrei dire che
In quella vicenda dell'undicesimo congresso secondo me Ingrao e molto gramsciana
Coglie
La
Struttura del capitalismo italiano
E il fatto che la questione meridionale per esempio non è un accidente a cui porre rimedio ma a che fare con la natura del processo di formazione della Nazione delle sue classi dirigenti
E che il tema non è l'arretratezza
Da
Diciamo
Emendare il tema è
Quel modello vi è sviluppo
E bisognava leggere criticamente
Dentro quella trasformazione l'emergere
Di un fatto nuovo
L'incontenibili Italie delle domande sociali che la scuola di massa andava proponendo dentro quel modello di società
Sessantotto da questo punto di vista e il grande rimosso oppure posso dire il grande rimorso della sinistra il problema su cui forse secondo me bisognerebbe tornare a riflettere
E
Fare e infine c'ero se mi dicessi
In accordo con il compagno Longo
La rivendicazione del dubbio anche qui se posso dirlo questo il mio pensiero
E una restituzione a una platea larga del senso profondo di una lotta politica
Anche in quello cioè la rottura di una separazione
Per la quale
La lotta politica quella vera si fa e in qualche maniera al chiuso
E poi emerge una linea Non può emergere la dialettica politica
Che come sapete è stata rovente fin dalla fondazione del Partito Comunista Italiano
Io credo che
Compie un atto che non è semplicemente quello del posizionamento individuale del dire io rivendico per me il diritto al dubbio
Ma
Io rivendico per un partito il diritto alla proprietà
Della lotta politica di quel partito medesimo perché la questione era una questione di fondo quell'appunto dell'analisi della società italiana
Ed è la risposta che bisognava dare a quella maturazione della crisi a quella trasformazione da un paesaggio prevalentemente
Agricolo un paesaggio prevalentemente industriale come accadrà in tutti gli anni sessanta
E accanto a questo il tema ripeto il tema della scolarizzazione di massa
Che il tema che incrocia poi quello della fabbrica e ci regalo il biennio rosso sessantotto sessantanove
C'è un altro punto
Che secondo me
Interessante
A volte si fa la distinzione tra movimenti i fusti e istituzionali forti
Il paradosso di Ingrao e di essere il movimentista più accanitamente curioso dei meccanismi di funzionamento dello Stato come avete detto tutti quanti e più attento alle tematiche
Delle riforme
Dello Stato delle istituzioni
Suggerirei di riflettere molto su questo punto
Questo punto allude a un'altra giustapposizione che rischia di tornarvi moda
Che ha attraversato le culture politiche della sinistra del Novecento che è la giusta posizione tra sociale e politico
Una tragedia
Nella storia della sinistra la rivendicazione di un posizionamento tutto sull'autocostruito sulla orizzontalità dell'autonomia del sociale
Una specie di fuga
Dalla
Politica e dalle istituzioni
Fino al punto di proporsi come ho letto in un saggio alieni rispetto alle condizioni I rapporti di forza mi pare che è stato detto
E dall'altro lato la verticalità dell'autonomia del politico chi pensa che il cambiamento non può che procedere esclusivamente all'interno delle istituzioni io credo che
Il lodo
Sociale e politico la connessione l'idea che il cambiamento o cioè un intreccio
Di mutamenti che attraversano la società e che in qualche modo si riverberano nelle istituzioni che attraversano le istituzioni e fili verrebbe erano nella società è un nodo di assoluta attualità
Fra l'altro
Il dialogo con le altre culture o il dialogo con le nuove soggettività da parte
Di Pietro Ingrao anche questo è una cosa che io penso
Non Amm mai una deriva
Di eclettismo
Come sapete e la scorciatoia facile
Fare un
Cocktail
Di ingredienti fascinosi il dialogo è una cosa più stringente io su questo punto devo dire
Che penso un poco più problematica mente di quanto non abbia detto pro soluto gli anni Zagrebelsky
Nel rapporto tra Ingrao Norberto Bobbio penso
Che lì nella durezza anche diciamo
Delle espressioni che si sono scambiate talvolta il carattere un po'algido di alcune espressioni di Bobbio la franchezza apodittica di Ingrao ci sia il riverbero di quell'antica
Polemica della cultura marxista nei confronti dell'eguaglianza così come intesa dalla cultura liberale eguaglianza
Dei diritti come eguaglianza formale in condizioni di assoluta disparità dal mio punto di vista
Io intendo diciamo pure essendo molto affascinato dalle questioni della democrazia formale tendo a pensare
Ancora di più oggi di fronte a una divaricazione che è diventata parossistica
Nel mondo in cui la ricchezza è
Parossistica
Penso che valga la pena recuperare la critica marziana
Della
Eguaglianza formale che oppressa dalla diseguaglianza delle condizioni
Materiali nello colloquio col le nuove soggettività
Con le culture appunto la pace
C'è l'accoglienza dei valori dei principi delle esperienze delle biografie
Delle biblioteche che provengono da altre storie
Ma c'è sempre nel dialogo la commisurazione diciamo degli elementi di possibile incontro con la lotta la necessità dura della lotta politica
Come queste carte nuove aiutano l'arricchimento della cultura della trasformazione
è molto interessante il dialogo con la cultura cattolica su questo ha ragione Rosy Bindi
Io penso che ci siamo portati dentro lungamente una specie di
Dicotomia anche qui tra due nozioni la nozione di individuo e la nozione di persona
E poi progressivamente attraverso questi dialoghi diciamo abbiamo un po'coperto quasi che
Possono essere
Intrecciate che l'individuo e la persona
Sono diciamo connotazioni che ruotano attorno a una complessità di attribuzioni di significato alla vita delle persone delle singole persone
Due masse se sono il tema fondamentale si sono la garanzia del fatto che la politica può percorrere
Tiri di liberazione allora spiegano il fatto che Ingrao non fosse un eretico
è un po'è un punto non fosse un eretico rispetto a questo tema al perché non ha rotto al perché non ha considerato possibile collocare in un altro spazio
La forza del suo pensiero ma aperto per una ragione semplice che oggi dovrebbe essere evidente disguidi fronte al fatto che non ci sono luoghi
Che non c'è più che siamo affogati io se posso dirlo con una metafora
In quella che Bauman richiama la società liquida e la società si è liquefatto da anche perché essi sono colpite diciamo si è colpito il senso medesimo dei vincoli sociali delle relazioni sociali
Della libera scelta di essere in una comunità di costruire legami
No
Ecco io penso che
Il tema torna
Con
Diciamo l'attualità che sappiamo
Ha sempre posto
Il problema
Della ricostruzione del soggetto anche quando
Dentro al partito contestava alla fine
Il tema era la ricostruzione del campo la ricostruzione del soggetto badate con un occhio tutto alla lotta politica e con l'altro
Io
Non posso dimenticare
In quel congresso
In quel congresso drammatico l'evocazione del vivente non umano
Ed è una cosa che mi ha sempre un po'fatto ribollire il sangue
Per
La
Riduzione di quel pensiero e di quel varco
Di quell'orizzonte che si poteva intravvedere a uno dei tanti elementi legati alle suggestioni liriche Di Pietro Ingrao
Perché l'osservazione
Dei diritti
Del vivente non umano
Comporta la messa in discussione di un pilastro delle grandi narrazioni
Pensate io ce le ho tutte e due dentro di me di quella cattolica di quella comunista cioè l'antropocentrica Small idea che il mondo la natura il creato e al servizio della signoria
Dell'uomo come si diceva una volta clou con la U maiuscola
E io trovo che
Progressivamente in ogni sollecitazione c'è la rottura di una pigrizia
La possibilità di una nuova esplorazione ma sempre poi
Agganciare quell'esplorazione quell'arricchimento dello sguardo alle necessità incombenti della lotta politica
La lotta politica non può essere la demonizzazione o la mitizzazione negativa del potere
Né può essere
La smania cinica e vorace di potere
Come nelle cronache di questi giorni e la lotta del cambiare il potere io l'ho detto così
Nel intervista sul grado affinché sempre di più la parola potere
Smetta di essere sostantivo
Con la sua puzza di morte e diventi verbo col suo profumo di vita ha diritto sensazione di movimento ecco il potere
Delle masse
E questo
E il movimento delle persone che come nella Ginestra di leopardi
Reagiscono coralmente a
Le avversità
Il potere e nella possibilità del cambiamento non nel guadagnare una nuova élite blindata dentro il palazzo questo Ingarao qui
A me
Lo diceva Antonio serve
Non è soltanto un problema della biografia di ognuno di noi degli affetti
Dei sentimenti delle emozioni e sono tutti ingredienti che pensano molto ma questo Ingrao qui
Che lancia agli occhi
Oltre
La la miseria del contingente di un tempo presente che si posta attizzare si proietta di qui all'eternità quell'Ingrao lì ci serve
Per continuare a trovare le domande giuste prima di cercare le risposte giuste
Chiudiamo qui dopo denso incontro che non è
Altro
Dell'Italia perché la festa che stiamo facendo al Pietro Ingrao
Grazie avrà sempre di Mazzacurati nella
Ragioniamo
Erano
Letti
Indirizzati intimando lodevole il tentativo di ovviare al presente resoconto
Quarto collettiva
Dovettero mandamenti addestramento arriveremo
Novecento piazza Farnese scendono perfetto
Grazie
Esce adesso
Concluso
Con
Lungo il marciapiede Davide
Attenzione ricollegato a trenta giorni affidata
Praticamente
Dubita dubbio diverse
E tranquillissimo
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