Stati generali contro il dissesto idrogeologico - Struttura di Missione #italiasicura

Se se non la cadono catastrofe qua vicino perché
Sono previste possiamo anche cominciare questa giornata
Degli stati generali contro il dissesto idrogeologico
Ecco è arrivato anche e ministro che ci siamo tutti
Prego anche lassù Dave prendere posto così possiamo trovare da giusta concentrazione tra qualità per cominciare
La colpa di Del Rio va bene
Non sarà neanche l'ultima che si prende in esame
Ho
Ecco
Allora buongiorno di nuovo
Che cosa c'è di nuovo in in questa giornata beh intanto che la prima volta in assoluto che si organizza una giornata di questo tipo di lavoro sul dissesto idrogeologico in Italia che è un tema che invece conosciamo da da secoli e come geologo
Diciamo ho avuto modo di testarlo in tutti questi ultimi anni soprattutto in
Anni in cui mi sono mosso per vedere tutti i posti di tale buona misura anche del mondo dove avvenivano eventi naturali che poi diventano catastrofi quasi esclusivamente per colpa nostra
Forse la cosa milione proprio partire da questo punto pensare che le catastrofi naturali non esistono esistono eventi naturali che fanno parte della dinamica normale ordinaria del pianeta terra e che noi siamo in un Paese geologicamente giovane molto attivo
Dunque da questo ne abbiamo tratto in molte benefici ma anche
Diversi problemi soprattutto quando
Abbiamo accolto cominciato questo si può dire subito inizio di di sessione
A costruire dappertutto anche in posti dove non si doveva perché questo diciamo una questione che dobbiamo premettere senz'altro d'Italia un Paese che consuma troppo suolo espone al rischio fette consistenti di popolazione di Comuni e di cittadini che dovrebbero invece questo rischio
Sopportare quindi adesso non non saremmo entrati colpe ma è chiaro che la tendenza che deve essere invertita
Oggi parleremo di opere necessarie e significative parleremo anche di opere inutili magari perché non tutte sono utili qualche volta ci mi bene lasciato in pace perché fanno meno danno
E parleremo anche di quello che può essere il presidio per difendersi nel nel prossimo futuro con l'unità di missione potrebbe stesso idrogeologico che è davvero un fatto nuovo come esperto del settore posso dirlo davvero non si era mai vista una cosa simile uno sforzo di questo genere per questo ho partecipato volentieri
Al e ho testimoniato a favore di questa unità che mi sembra
Una delle prime volte in cui
L'assetto geologico del Paese viene tenuto in considerazione anche prima e anche durante la gestione ordinaria e non soltanto in emergenza come purtroppo e anche oggi e in queste ore
Quindi per non perdere altro tempo passerei subito la parola al Sottosegretario Presidenza del Consiglio Graziano Delrio e poi a Franco Gabrielli capodipartimento la Protezione civile
Grazie buongiorno
Porto volentieri i saluti della Presidenza del Consiglio dove sapete incardinata unità di missione
Poi mi scuso non potrò partecipare ai lavori perché devono essere la Camera rispondere a delle mozioni quindi vi auguro davvero buon lavoro
Gli stati generali sono storicamente sapete nascono in Francia per riunire tra ceti sociali che erano presenti nella nella monarchia prima la rivoluzione francese
Se è la storia dice che si riunivano quando vi era un pericolo imminente
Quindi mi pare molto adatta la cosa nel senso che
Noi siamo qui riuniti oggi perché abbiamo deciso il presente Renzi ha deciso il Governo ha deciso
Di dare al tema del dissesto idrogeologico unitamente al tema della scuola una priorità assoluta
E di dare una svolta al modo con cui abbiamo affrontato questo tema
Negli ultimi anni e sappiamo tutti non ho bisogno di dire qui a questo uditorio così qualificato
Quanto sia importante e la prevenzione quanto sia importante l'esecuzione delle opere di cura del nostro territorio quanto sia
Rilevante il prendersi cura della nostra della nostra Matisse in Italia
E di curarla attraverso due caratteristiche due come dire
Qualità la prima e la capacità di programmazione la capacità cioè di fare dei piani di vedere avanti di riuscire a
Intravedere diciamo un cammino anche di medio lungo periodo e oggi
Non fatte di impressionare dei soldi che Erasmo De Angelis che ringrazio moltissimo chiederà al Governo perché questi soldi non sono un problema lo dico qui
Cioè nel senso che noi non abbiamo oggi il problema di disponibilità finanziarie su una pianificazione di medio lungo periodo
Abbiamo avuto un problema di dovere recuperare soldi che rimanevano fermi da anni oltre due miliardi di euro i cantieri stanno partendo e sappiamo che nel due mila e quindici
Questi due miliardi verranno spesi tutti lo spera soprattutto Erasmo pre così manterrà al suo posto unità di missione
Altrimenti andrà via niente perché appunto lo stile del Governo è quello di dire intanto facciamo le cose semplici facciamo le cose a cui ognuno è chiamato
Quindi se ci sono programmi se ci sono piani di azione intanto si rispettino programmi e piani di azione non è pensabile che programmi di
Intervento sul nostro territorio rimangano giacenti per dieci quindici anni per vari motivi
Quindi il primo tema è di avere una buona programmazione il secondo tema è di avere una buona disciplina
E io la e direi una disciplina cooperativa
Cioè è molto importante il Governo stia del Governo è quello di
Riuscire a lavorare insieme è molto importante che non vi siano poteri competitivi quando gli obiettivi del Paese sono unitari
Vuol dire che
I sindaci i le bonifiche le Regioni lo Stato
Tutte le articolazioni della Repubblica devono insieme inclusi inclusa anche la società civile inclusi anche i privati devono insieme provare a raggiungere gli obiettivi di sistema
Questo modo di procedere lo stiamo utilizzando non solo con la pianificazione sul dissesto idrogeologico ma anche quello sulla scuola ma anche in quello sulla banda ultra larga anche in quello sull'agenda digitale
Per cui l'Italia nei prossimi mesi presenterà all'Europa in largo anticipo rispetto agli obiettivi che la Comunità europea che la Commissione europea ci chiede presenterà una serie di piani strategici di sviluppo
Perché uno degli elementi su cui noi abbiamo sempre mancato e il fatto di avere una visione strategica ed integrata tra i vari livelli istituzionali nell'intervento sul nostro territorio quindi
Capite bene l'importanza di oggi per noi noi ascolteremo con grande rilevanza
Tutte le le sollecitazioni di suggerimenti con una
Assoluto umiltà di chi sa che ha molto da imparare dai territori non non è a Roma che governa i territori sono i territori che aiutano Roma governare il Paese che è una cosa ben diversa da quella che
Forse tante volte è stata immaginata quindi
Io devo davvero ringraziare per il lavoro che farete ed ero parliamo di cifre molto rilevanti
Però io voglio dire a Erasmo che
Questi quattro cinque miliardi che servono al nostro Paese nei prossimi sei anni dalle FS ci dai fondi europei che governiamo
Che governo io in particolare il le anticipazioni che chiede Gian Luca Galletti per le sue diciamo per anticipare alcuni interventi già
Nei prossimi mesi
La parte di disponibilità dei programmi operativi
Europei che avevo a ho già inviato a Bruxelles a settimana nei mesi scorsi e che la Settima scrostati approvati in maniera definitiva gli obiettivi tematici quattro e sei consentono al Paese di concentrarsi non sul semplicemente sulle risorse ma sulla qualità della sua progettazione e sulla capacità di coordinare questi interventi questo il punto quindi
Davvero grande disponibilità offrire per la prima volta al nostro Paese un piano integrato efficiente
Nel medio lungo periodo che possa
Consentirci di non piangere più
Appunto sulla sulla nostra terra ma che possa consentirci con orgoglio di dire che abbiamo fatto tutto il possibile poi quello che non potremo e non riusciremmo affermare è ovvio che dovremmo gestirlo in maniera diversa e qui parlerà
Il
Il direttore della Protezione civile Franco Gabrielli e certamente dobbiamo essere realistici non è che la nostra pianificazione nostro sforzo collettivo riuscirà a fermare tutto
Però certamente potremo dire di aver fatto il nostro dovere fino in fondo come il Paese finalmente di avere dato una svolta a quello che
Purtroppo anche in queste settimane ci appare come una delle più importanti emergenze che che abbiamo e quindi per questo era necessario fa gli Stati Generali è per questo appunto vi auguro davvero buon lavoro grazie
Grazie
Aderito
Mi sembra la una parola importante quella sul fatto che il il rischio non lo possiamo azzerare ci dobbiamo convivere dunque bisogna farsene una ragione di rischio zero in un Paese come nostro evidentemente ma dappertutto non può esistere siamo allora Franco Gabrielli
Capo da Protezione civile
Grazie grazie Mario ovviamente saluto ringrazio il ministro Galletti il Sottosegretario di arrivare
Graziano De Angelis per avermi invitato in apertura anche perché è un segnale importante il il ruolo che il dipartimento della Protezione civile ha anche in questa vicenda
E noi abbiamo creduto fin dall'inizio che come ricordava il
Sottosegretario del rio questa
Iniziativa questo voler porre sui temi del dissesto idrogeologico un'attenzione particolare del del Governo fosse una scelta felice
E siamo talmente convinti della bontà di questa iniziativa che siamo dentro alla struttura di missione con i colleghi collaborano
Con Erasmo D'Angelis con e con la sua squadra perché credo che il tema del dissesto idrogeologico sia un tema da affrontare in maniera complessiva e soprattutto con un respiro prospettico
Però non me ne vorrà il nostro Presidente del Consiglio si io rubo una un proverbio che
Ha visto così tanta
Felice ecco il tempo migliore per piantare un albero era vent'anni fa è vero che il
Il secondo tempo migliore adesso ma vent'anni noi se tutto va bene Mario ce li siamo persi per la strada
E soprattutto il tempo necessario per mettere effettivamente in campo le ottime idee che la struttura di missione sta facendo
Necessiterà del tempo ulteriore quando in questo tempo lo dobbiamo vivere e questo tempo noi lo dobbiamo vivere garantendo i cittadini del nostro Paese quella sicurezza che purtroppo la condizione del territorio non garantisce
E in questo senso io credo che
Non si debba fare un po'
Con il tipico pendolo italico l'errore contrario di quello che magari ha visto l'emergenza con me la gestione esclusiva dei problemi
In questo Paese nove allora giustamente sento dire basta emergenza programmiamo guardiamo con intelligenza alle cose da fare e cerchiamo di distribuirla nel tempo e questo è giusto
Ma non facciamo l'errore contraria di pensare che l'emergenza sia finita o che l'emergenza come ricordava Mario Tozzi
Proprio perché i rischi non si possono ridurre
In qualche modo a zero non sia una condizione permanente una condizione che in qualche modo
Caratterizzerà il nostro Paese non solo nel tempo intermedio che sarà necessario per realizzare le opere ma anche quando le opere saranno realizzate le vicende
Che hanno interessato la Liguria nelle questa notte in parte possono essere immaginate come
Problemi risolvibili con interventi strutturali ma gran parte di queste questioni permarranno anche laddove si farà un sapiente intervento sulla messa in sicurezza del territorio allora
Il tema per noi fondamentale perché anche in questi giorni è diventato purtroppo un referendum non sempre compreso è quello della previsione
Ma non
Tanto in un solo della previsione della possibilità che avvengano determinati fatti anche perché purtroppo
Me ne dispiaccio l'altro giorno ho sentito all'assemblea dell'ANCI un autorevole
L'esponente che diceva che di allerta sono uno sport nazionale per scaricare le responsabilità sui
Sui Sindaci
Errore gravissimo
Ma è anche vero perché purtroppo di allerta vengono vissuti solo come un qualche cosa che a rimanere in un in una frase in una in un sms ma perché rimangono tali perché manca l'altro aspetto manca la previsione di protezione civile la previsione di protezione civile essenzialmente la capacità di immaginare scenari di rischio
Scenari che attengono alla condizione del territorio e in forza degli scenari di rischio che in qualche modo si analizzano si verificano si costruisce una pianificazione di protezione civile
La criticità ordinaria ove moderata o elevata che poi
Molto spesso viene come dire
Dileggiato a sotto il profilo della non corretta esplicazione della criticità che di cui è portatrice
Innanzitutto perché
Li avremmo potuti chiamare anche uno due tre o Pippo Andrea Saverio
Il tema è vedere che cosa c'è dietro quella criticità ordinaria quali sono gli effetti che si possono produrre all'esito di una criticità ordinaria
E qual è la capacità del territorio di rispondere
A quella a quella criticità e conseguentemente quelli che sono gli interventi che una corretta pianificazione di protezione deve fare
E allora ecco questo per noi al di là delle buone cose e delle cose che sicuramente la struttura di missione
Riuscirà a fare nei prossimi mesi nei prossimi anni noi dobbiamo investire in pianificazione di protezione civile e dobbiamo farlo in maniera forte vedo qua il
L'Assessore alla Campania che
A volte nel nostro Paese si individuano le capacità cori
Ferimento alle latitudini la Regione Campania è una Regione che ha investito decine e decine di milioni pianificazioni Protezione civile quelle la strada che noi dobbiamo percorrere ovviamente unitamente a una pianificazione che sia conosciuta dalla gente che vede la gente essere in protagonista informato e che veda soprattutto i sindaci non più lasciati soli
Perché le reazioni dei sindaci oggi sono anche la risultante di una condizione di
Abbandono
Di
Persone che vengono lasciate al pubblico ludibrio chiudono le scuole già ieri in Liguria c'era già la polemica perché
Chiudiamo le scuole vero al Sindaco D'Oria poi magari quello che è avvenuto questa notte forse credo abbia fatto un po'ripensare su questa cosa e così in urna in un continuo massacro di chi oggi rappresenta il front office
Allora noi dobbiamo essere vicino ai Sindaci che debbono essere il responsabile sentirsi responsabili di questa catena fondamentale che il sistema di protezione civile
Ma tutti noi dobbiamo dare una mano i sindaci perché i sindaci non possono essere lasciati soli perché se noi li assisteremo come sistema di protezione civile come
Comunità e come istituzioni renderemo
Da subito il nostro territorio sicuro e consentiremo la struttura di missione di fare quel lavoro
Che noi speriamo
Proficuo e importante per la definitiva messa in sicurezza del nostro Paese quindi auguri per il lavoro che vi accingete a fare anche in termini di analisi ma appunto ricordandovi che abbiamo
Problemi che insistono oggi ai quali oggi noi dobbiamo dare risposte grazie
Grazie a Franco Gabrielli posso posso forse rubare un minuto sulla questione l'allerta perché davvero bizzarro che in questo Paese
Ci si lamenta quando non è arrivato in tempo quando invece arriva fisicamente allo stesso dovrebbero forse sapere gli amministratori che effettivamente in quasi tutti i rischi naturali è solo uno l'allerta grave su tre cioè voglio dire che gli altri due
Possono non essere così gravi pure se vengono dati invece di essere contenti del fatto che non siano così gravi ci si lamenta che non lo sono stati davvero diventa un po'paradossale
Poi anche forse un minimo di sforzo in più per comprendere cosa Protezione civile l'Aeronautica militare sono in grado di dire nel loro bollettini non troverete il teschio con le tibie perché non c'è quello in cui si bollettini qua dunque regolate li conta la saprà leggere perché se no poi
Diciamo fatto salvo questo poi diamo pure la mano i sindaci
Magari durante la manutenzione ordinaria e quando non c'è l'emergenza forse si ponga né essere un po'più di cura al territorio pure fuori dall'emergenza io non non mila mentre
Però naturalmente tutte cose condivisibili speriamo che questo in futuro diventi a una pratica cominciamo adesso la parte di lavori in senso stretto
Il piano nazionale due mila quindici due mila venti per la prevenzione strutturale contro il dissesto idrogeologico e per la manutenzione ordinaria del territorio così Governo volta pagina prima Gianluca Galletti ministro ambiente dell'uso del territorio per la sua grande scorre allora strutture missione permesso
Grazie grazie a tutti
Per la partecipazione ma io
Non sono un amante del dissesto idrogeologico incomincia da questo del contrasto al dissesto idrogeologico
è un errore
Se noi pensiamo
Di riuscire
A mettere in sicurezza il nostro Paese
Se non ci poniamo prima il tema culturale della tutela del nostro territorio
La mia preoccupazione per intenderci è che si ci concentriamo troppo
Solo ed esclusivamente sulla tutela sul contrasto al dissesto idrogeologico perdiamo un grandissimo pezzo del problema
Della tutela del teste il tenore del territorio è un po'quello che diceva Mario Tozzi prima quando parlava di consumo del suolo e di altre pratiche scorretta nel nostro Terminter Vittorio mi vengono in mente le parole che mi hanno colpito e che devono colpire secondo me sia credenti e non
Di Papa Francesco quando ha detto poco tempo fa se distruggiamo il creato la natura ci distruggerà
Il creato è un dono meraviglioso dato ci per tutti perché lo usiamo per tutti sempre con grande rispetto e gratitudine
Secondo me dobbiamo partire da queste parole
Noi dobbiamo tutelare il nostro territorio perché non è nostro perché è un bene che ci viene consegnato
Da gestire per un periodo di tempo e noi lo dobbiamo rendere i nostri figli migliore di quello che abbiamo avuto
Questo è un salto culturale cioè io capisco l'importanza che noi diamo alle procedure amministrative alle risorse all'organizzazione all'emergenza ma fino a che
Non ci non ci poniamo il tema reale culturale
E risolviamo questo tema reale culturale il problema non lo risolveremo mai
Ci possiamo mettere Erasmo tutte le risorse che vogliamo
Tutta l'organizzazione che vogliamo ma fino a che noi non inseriamo in questo Paese una cultura vera della tutela dell'ambiente non andremo da nessuna parte allora alcune cose bisogna dirle subito con chiarezza
Noi non possiamo continuare a consumare suolo nella proporzione con cui l'abbiamo consumato fino ad ora se no quegli interventi non servono a nulla
Noi non dobbiamo più permettere e i cittadini lo devono capire non solo le istituzioni anche le istituzioni cose banali che negli alvei dei fiumi non si costruisce perché è pericoloso
Il segnale che dobbiamo noi lo dobbiamo dire oggi con chiarezza e che in questo Paese cambia condoni edilizi
Non si faranno mai più perché quelli sono dei miei tentati omicidi alla tutela del nostro territorio allora il problema eh prima di tutto culturale ma vado avanti dopo
Il Presidente dell'Ispra ce lo illustra noi siamo davanti a una situazione che volente o nolente è in netto peggioramento
E non lo diciamo più noia cioè non è che lo dice qualche matto che evoca i cambiamenti climatici come scenari catastrofici del futuro oggi cambiamenti climatici sono una realtà supportata da dati scientifici
Da dati e non è più un problema che possiamo dire riguarderà in ipotizza i nostri nipoti per cui possiamo
Fare a meno di occuparcene oggi per il Lippi sì sì ci dice che quando un problema che riguarda noi e i nostri figli e a fronte di quello ci vuole una politica globale del Paese
E io dico dell'Europa e del pianeta che si ponga con determinazione questo problema allora è chiaro che questo livello di emissioni di CO due al mondo non ce lo possiamo più per permettere
è chiaro a tutti perché se non è chiaro questo è
Non dico inutile ma serve a poco quello che noi possiamo fare contro il dissesto idrogeologico perché o si insedia questa cultura
Di rispetto dell'ambiente che prevede anche modi diversi di produzione industriale
E che abbandoni il modo di produzione del novecento basato sull'economia lineare per passare una propria circolare o tutto quello che noi facciamo servirà a poco
Perché il creato come ci ricorda la natura come ci ricorda
Papa Francesco ci distruggerà perché è questo l'esito ditte di quello che stiamo facendo oggi allora la prima battaglia che va fatta in questo Paese non è di carattere amministrativo burocratico o di risorse mai
Prima di tutto una battaglia culturale che va fatta partendo dalle nuove generazioni e dagli atti che devono essere conseguenti serie e responsabili che i Governi le Regioni e gli amministratori locali fanno
Quindi questo è il primo punto secondo me essenziale e imprescindibile
Noi
Detto tutto questo sappiamo bene che esiste un problema di emergenza del nostro Paese
Di opere non fatte
Per troppo tempo si è pensato
Che come dicevo prima questo problema potesse riguardare le generazioni future
E non c'è dubbio che negli ultimi anni lo dico senza fare scarica responsabilità le sull'orlo scaricabarile lo dico con responsabilità e serietà per troppo tempo in questo Paese non si sono fatte opere adeguate sul dissesto idrogeologico
Io credo Erasmo che noi oggi come si è scritto nel titolo di questa sessione dobbiamo voltare pagina e come facciamo a voltare pagina
Lo facciamo mettendo al centro dell'azione di governo il contrasto al dissesto idrogeologico che cosa vuole dire questo
Vuole dire e sono d'accordo con quanto diceva prima il sottosegretario del Rio non è tanto un problema di risorse è un problema di spendere bene e subito le risorse che già ci sono e poi trovarne delle delle nuove
Perché oggi noi avendo fotografato la situazione con la cabina di regia regia di Erasmo de de Angelis abbiamo individuato bene il problema che abbiamo davanti
Due milioni e trecento miliardi due miliardi e trecento milioni
Di risorse ferme delle contabilità speciali degli ex commissari che non sono stati spesi
Allora possiamo dire che il problema è di risorse no dobbiamo prima di tutto dire che il problema è di spendere subito e bene le risorse che abbiamo già allora è chiaro che il primo problema che abbiamo affrontato è questo
Come si bloccare le risorse che già ci sono e a rendere il meccanismo fluido in maniera che quando arrivano le prossime risorse dopo dirò
Quante sono ed e dove dove andranno
Possano essere spese subito bene se no tutto quello che facciamo inutile non cioè se oggi ci mettiamo Erasmo cinque miliardi nuovi di fondi
Del dei se dei fondi strutturali e europei e poi non riusciamo a spenderli ripercorriamo gli errori del passato allora bisogna intervenire in maniera immediata e in parte è già stato fatto sulle regole per semplificarle
Non è un passaggio facile non è un passaggio facile perché bisogna sempre trovare
La giusta giusto con le collegamento fra la semplificazione e il fatto che le opere possano essere fatte contro con trasparenza e fatte e fatte bene io un'idea ce l'ho che noi in questo Paese
Per troppo tempo abbiamo creduto che molte regole in campo ambientale andassero a tutela dell'ambiente non è così
Non è così molte regole troppe leggi alla fine finiscono per essere un ostacolo alla tutela dell'ambiente raggiungono l'obiettivo contrario a quello che noi abbiamo creduto di fare
Allora ci vogliono poche norme chiare poche norme chiare
Io non accetto che quando si fa la semplificazione ci sia qualcuno che alza il dito e dite che dica si abbassa la salvaguardia ambientale sia chiaro non è così
Perché i fatti ce lo ce lo dice lo dimostrano se qualcuno ha pensato con meccanismi molto rigorosi molto difficili sul dissesto idrogeologico di tutelare l'ambiente comunico che ha sbagliato
Perché non ha fatto altro che tenere bloccati due miliardi e trecento milioni lì fermi e i danni le alluvioni di questi giorni ci fanno capire quale sia stato il danno di tenere fermi quei due miliardi e trecento milioni
Quindi prima di tutto semplificare i meccanismi io devo dire che
Con la collaborazione clone Erasmo qualcosa abbiamo fatto l'abbiamo fatto
Prima nel decreto competitività poi nello sblocchi Italia voi sapete che abbiamo sostituito gli ex commissari straordinari dando poteri straordinari ai Presidenti di Regione abbiamo semplificato il sistema di spesa
Se prima e il Landi il commissario straordinario doveva richiedere
Una quantità immensa di permessi oggi il Presidente di Regione eletto eletto direttamente dai suoi cittadini ha il potere
Con un unico atto di bypassare di sorpassare tutti quei permessi che prima
Doveva richiedere io non credo che sia tutelare meno l'ambiente questo credo che sia mettere in campo una responsabilità a chi è stato eletto e ha la responsabilità di fare
Quelle opere allora io non credo che presiede Regione scelti dai cittadini siano degli amministratori scellerati io credo che siano scelte per i cittadini abbiano il diritto di poter gestire il proprio terrete rei territorio
E quindi questo dovrebbe accelerare la spesa di cui di questi soldi abbiamo fatto altre semplificazioni sia sul processi amministrativi sia sia nella giustizia amministrativa e su questo voglio spendere
Due parole che sia chiaro una cosa
Io non voglio far venire mai meno
La giusto il giusto diritto delle aziende
Di tutti il poter tutelare i propri diritti in sede di giustizia amministrativa questo è un diritto costituzionale che io voglio Salvador salva salvaguardare e sarebbe un errore una semplificazione troppo semplificata
Che facesse venire meno questo giusto diritto delle aziende faccio due considerazioni però
Uno che i termini non possono essere infiniti
A un certo punto e con questo Colombo che tali Acciari ci arriviamo ci vogliono tempi certi che siano compatibili con l'urgenza dell'opera che andiamo a fare
Quindi giusto diritto della dell'azienda giusto diritto della amministrazione pubblica di avere tempi certi
E l'altra cosa che dico è c'è una questione di etica
Dico la stragrande maggioranza delle aziende italiane sono aziende serie e responsabile
Ce ne sono alcune che trovano nel processo amministrativo infiniti che cerco nel processo amministrativo fini diversi
Questo è inaccettabile questo inaccettabile io credo chi chiedo agli imprenditori di avere la stessa serietà
Che ha il Governo quando pone questo problema il processo amministrativo serve a tutelare i giusti diritti delle aziende non serve ad altro
Quindi io non accetto che a prescindere
Comunque su una gara fatta per il dissesto idrogeologico per altra roba venga presentato prima il ricorso al TAR poi ai vari gradi di giudizio di giudizio solo per vedere se alla fine
Ci si può spuntare qualche cosa
Io credo che questo sia una questione etica che va posta
In questo momento perché come ripeto con le norme non si può approvare a a risolvere tutto quindi il primo problema ce l'abbiamo l'ho detto prima sui soldi non spesi chiede che dobbiamo spendere e poi c'è l'altro immenso problema
Che noi non possiamo continuare
A pensare di poter gestire solo l'emergenza prima o poi e questo è il momento dobbiamo passare alla prevenzione
E
Questo si fa soltanto con un piano straordinario nazionale sul dissesto idrogeologico trovando le risorse per finanziare io credo che siamo a questo punto noi oggi siamo in grado di dire
Che abbiamo un piano nazionale sul dissesto idrogeologico avendo raccolto tutte le priorità da tutte le regioni del mio ministero sarà pronto fra qualche mese a sottoscrivere nuovi accordi di programma con loro
Credo che le risorse possano venire come dicevo prima dai fondi strutturali il mio Ministero ha chiesto cinque miliardi a questi cinque miliardi si possono sommare
Due miliardi provenienti dalle dal cofinanziamento delle Regioni quindi noi abbiamo la possibilità di avere sette miliardi sette anni
Io credo che sette miliardi in sette anni si possa fare un piano contro l'emergenza ma soprattutto anche un piano di prevenzione importante
Questa è la sfida che abbiamo davanti spendere due miliardi che abbiamo
Spendere due miliardi che abbiamo e riuscire a spendere bene i sette miliardi che avremmo questa è una sfida importante per il Paese
Dicevo che la macchina l'abbiamo rimmel rimessa in moto io vi cito solo alcuni dati oggi abbiamo in corso mille settecento trentadue Interventi per un valore di un miliardo e seicento
Diciassette milioni di euro entro la fine dell'anno contiamo di atterrare las Mo altri seicentocinquanta cantieri per lavori da ottocento sette milioni di euro nei primi mesi del due mila quindici partiranno altri seicentocinquantanove
Cantieri però pre del valore di un miliardo e novantasei milioni io credo che questi incominciano a essere dei dati importanti e attenzione
Sono dati importanti per il fine che vogliamo raggiungere ma sono piani importanti anche per l'economia di questo Paese
Se noi riusciamo a mettere in circolazione in fretta
In fretta ebbene queste risorse queste risorse diventa un volano indispensabile
E utilissimo per la ripresa economica del nostro Paese e per la ripresa dell'occupazione qui ci lavorano aziende spesso locali stiamo parlando di giro Cal
Spettro quasi sempre italiane che sono quelle che oggi soffrono di più e da questo che da questi lavori possono trovare l'ossigeno per andare avanti in questa crisi economica difficilissima che lista
Attraversando
All'inizio del due mila e quindici al due mila ventuno
Quindi con il le risorse che abbiamo detto che potranno essere a disposizione contiamo sei mila la possibilità di aprire sei mila e settecento cantieri per una spesa di quasi otto miliardi come ricco me ricordavo prima
Dicevo le Regioni debbono cofinanziare questi piani ed è questo è un altro degli obiettivi che noi abbiamo con la riunione che facciamo oggi lo Stato è pronto a fare la sua parte
Siamo pronti a mettere risorse importanti sul dissesto idrogeologico bisogna che anche le Regioni mettano in primo piano
Come obiettivo prioritario l'importanza della lotta contro il dissesto alla lotta al dissesto i tre idrogeologico questo è un dato fondamentale
Bisogna che l'obiettivo non sia condiviso solo dallo Stato centrale ma sia condiviso anche dalle reti dalle Regioni deve essere uno sforzo comune e unitario da parte di tutti gli organismi dello Stato so che esiste un problema
Vedremo nel corso del tempo se li troveremo se troveremo una soluzione che è quello del patto di stabilità
Che oggi interessa solo una parte di quelle risorse nella parte che noi stimiamo intorno al trenta per cento io credo che quando ci saranno le condizioni economiche questo è un tema che ci dobbiamo porre
Perché se è una priorità dobbiamo anche poter escludere dal patto di stabilità le spese che vanno incontro a risolvere quella accentrare quella priorità che ci siamo che ci che ci siamo dati
Io credo che
Questo lavoro vada avanti sia sia partito bene sia partito bene anche per una questione organizzativa
Io ritengo
Che non sia facile per un'organizzazione complessa lo dico Erasmo come quella dei ministeri e dello Stato
Accettare
E riuscire a collaborare con strutture nuove la struttura di Erasmo De Angelis è una struttura nuova che si inserisce in un panorama organizzativo difficile allora le strutture ministeriali
Le strutture dello Stato di solito reagiscono male alle alle cose nuove no perché sono abituati a far sempre la stessa lavoro lo soffrono un po'come una sottrazione del proprio potere io no no nessuna
Remora a lavorare come Ministero dell'ambiente con la struttura di Erasmo De Angelis anzi questo lo trovo un grande contributo che lui può dare a me e che io posso dare a lui questo un modo nuovo ed interpretare le sulle strutture
E statali perché vuole dire che la collaborazione fra strutture della Presidenza del Consiglio strutture ministeriali possono dare enormi e favorevoli risultati
Voglio concludere dicendo una cosa a cui credo molto dicevo prima il problema è culturale ma il problema anche di serietà e responsabilità la mia grande paura trattando questo tema
E che qualcuno si possa illudere che spendendo queste risorse anche nel tempo oppure solo mettendo queste risorse il problema si possa risolvere
Io lo dico con molta serietà e responsabilità per risolvere il problema idrogeologico del territorio idrogeologico in Italia ci vorrà molto molto tempo noi scontiamo molto ritardo che ci vorrà molto tempo
Ci vorrà quella che dicevo prima una cultura nuova del territorio e una legge immediatamente nuova sulla sull'utilizzo del suolo ci vorranno la la messa in opera e la conclusione di queste opere
E alla fine
E alla fine anche quando avremo fatto tutto comunque la natura farà il suo corso quindi non è neanche detto che a fronte di tutto quello che faremo avremmo risolto tutti i problemi ma è anche vero che se non si inizia mai non si finisce mai
E io credo che questo sia un buon inizio di una pagina nuova grazie
Grazie al Ministro Galletti
E tenete quando si parla di una struttura di missione controlli senso sanno tutti i termini tecnici ma davvero il caso di condividerli l'idea che si tratta di un aspetto culturale soprattutto
Se noi possiamo da un punto di vista culturale non non ne usciamo fuori a ha ragione da vendere
Il ministro in questo senso adesso
Chiamerei Erasmo grandi rischia il coordinatore della struttura missione contro dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche che ancor più nel dettaglio grazie
Grazie Mario grazie a tutti per essere qui ma intanto un abbraccio sincero agli italiani colpiti dalle alluvioni perché appunto anche questa notte una parte della Liguria
Prenda sta vivendo
Ha vissuto sta vivendo ore drammatiche
E grazie però anche alle dei decine di migliaia di operatori della Protezione civile e volontari tanti amministratori
Locali che sono impegnati ormai da tanto tempo da lungo tempo in tante situazioni nei soccorsi nella gestione di emergenze tra mille difficoltà noi siamo quel Paese che è riuscito
A fare entrare anche la Protezione civile nella spending review maniera completamente assurda e fuori da ogni logica quattro anni fa hanno cominciato a
A ridurre i poteri e la capacità di intervento della Protezione civile
Questo è un altro grande tema dal quale
Mammano stiamo uscendo
E noi come diceva il ministro Galletti e se siamo qui se abbiamo voluto questi Stati Generali e per dire chiaro e forte che lo Stato c'è lo Stato si rimbocca le maniche e lo Stato
In qualche modo si mette gli stivali sì sì sì insomma in
Spalla il fango che deve sparare delle sue irresponsabilità che sono molte deleghe abbiamo alle spalle lo diceva
Il capo della protezione civile almeno venti anni di cose non fatte di tempo perso di cattiva gestione
Dei territori una cattiva gestione territorio di sale diciamo
Si può fare la storia centennale sette pensiamo AGEA errori di idraulica pazzeschi insomma abbiamo alle spalle davvero
Cose da da cambiare le cose non fatte e quindi con grande umiltà senza retorica non ci si infila gli stivali e si comincia davvero all'aporia a lavorare essenza bandierine politiche perché qui
Il tema è o si fa a tutti squadra
Perché questo non è oggetto di di di speculazioni di polemiche politiche questo tema oppure non ne usciamo quindi anche questo è un messaggio importante perché non abbiamo l'obbligo di metterci
In sintonia con gli italiani con gli italiani che vogliono uno Stato presente non possiamo noi dare
La sensazione di abbandono nemmeno all'ultimo delle vittime dell'alluvione quindi
Bisogna
Davvero dire che il nostro destino non è inseguire sempre gli eventi
Oggi ieri Chiavari oggi magari di un'altra zona ma il nostro destino e trovare le soluzioni
E metterci insicurezza lo diceva prima il ministro Galletti non illudiamoci i tempi sono lunghi qui non c'è nessuna bacchetta magica
Servono anni anni per ricostruire per rafforzare la tenuta di tante aree
Che sono completamente in dissesto arginare la violenza dei nubifragi imparare a difenderci ci dobbiamo riuscire
E io credo che ci riusciremo
Però appunto smettiamola di parlare di fatalità di cose che succedono perché
Diciamo
Dobbiamo
Riuscire noi a compiere quel salto appunto diciate alletti un salto culturale culturale che l'Italia non ha mai provato a fare significa intanto pianificare
E lavorare sulla sicurezza trecentosessantacinque giorni l'anni l'anno e non ricordarci
Soltanto nei giorni dell'alluvione o delle frane che è un tema all'ordine del giorno trecentosessantacinque giorni l'anno si lavora su questo tema è questo un po'diciamo per queste nata la struttura di missione
Che che
In qualche modo Guido insieme a Mauro Grassi che il direttore attratta insomma tante persone davvero stanno facendo un lavoro enorme e li ringrazio significa che da oggi ognuno si assume responsabilità precise
A tutti i livelli della pubblica amministrazione tutta la filiera quella disciplina di cui parlava Delrio e questa presa di coscienza del rischio riguarda però anche i cittadini riguarda tutti perché
Noi abbiamo alle spalle una storia che al al solo annuncio di un condono
Abbiamo avuto milioni di edificazioni legali legali insomma voi alla fine
Diciamo però abbiamo ridotto in queste condizioni nostri corsi d'acqua proprio perché
Diciamo c'è stata una completa deresponsabilizzazione
Tanti cittadini e meno sono stati loro sentinelle sui territori
E
D'altra parte la pubblica amministrazione spesso non è nemmeno saputo ascoltare
Le denunce le richieste per evitare ad esempio i casi Carrare il carpione che mi è rimasto qui scusate ma
Su su su un torrente tombato deviato strozzato cementificato va bene negli ultimi dieci anni la Regione Toscana ci ha speso quarantasei milioni
Permetterlo maggiormente in sicurezza crolla un argine costruito male
Forse progettato anche peggio
Collaudato non si sa da chi eccome un anno fa i vigili del fuoco inviare una letterina la alla Provincia spiegando che l'argine crolla e dirigente la Provincia rispondono tutto a posto tutto che non crollerà mai
Purtroppo crollato l'argine se non fosse crollato avremmo evitato quell'alluvione quindi attenzione anche
Alla qualità dei progetti e degli interventi questo è un impegno morale prima che politico il nostro di tutti noi e lo dobbiamo
Alle vittime alle famiglie alle imprese che sono nel fango e no diciamo anche un po'
Lo dobbiamo hanno gli stessi hanno hanno nome in tale debito pubblico perché guardate negli ultimi sessantotto giorni dall'alluvione del Gargano
A quella di ieri mettiamola così passando da Genova Parma il Piemonte frivola toscane sono tutto quello che è successo negli ultimi due mesi non abbiamo accumulato oltre novecento milioni di danni
Novecento milioni di anni e sette forse nove vittime
Negli ultimi sessantotto giorni quindi il tema e davvero
Diciamo
è una situazione di rischio che questo Stato non può più sopportare
Quindi
Troppi errori troppa in coscienza sono cose che dobbiamo lasciarci alle spalle perché abbiamo dopo costruito ovunque dove non si poteva
Io mi domando cioè ne abbiamo in Italia tante località che si chiamano la frana e tante strade che per arrivarci l'hanno chiamata via della frana ce n'è una che a Volterra franano puntualmente due o tre volte l'anno
è possibile delocalizzare oggi è legge di Stato anche la la delocalizzazione prevista tra le opere però forse non andava costruito qualcosa lì
E prova e sicuramente quelle famiglie vanno delocalizza del delocalizzate il
Cosa si allaga in genere a Roma località che si chiamano Pantano
Stagno
Settebagni bagno letto cioè è un caso non è un caso sono aree golenali sono antiche paludi dove hanno costruito senza pensare alla sicurezza
E quindi evidente e naturale che il fiume l'acqua si riprende i suoi spazi
è naturale
C'è addirittura in Piemonte sull'asta del Po allo scoperto sabato nell'Alessandrino un Paese che si
Chiama alluvione cambio
Alluvione cambio più operare un altro paio piove era insomma priva di senso è quello quindi abbiamo alle storie insomma alle spalle abbiamo questa storia qui
Di diciamo realizzazione di centri urbani anche di quartieri con centinaia di migliaia di persone costruiti laddove non dovevano essere costruiti e poi facciamo si pagano
I costi
Però il punto qual è che nessun Paese moderne industrializzato forte come il nostro diciamo si tollerano esposizione al rischio così
Elevate nemmeno si può tollerare di continua ad immaginare di vivere in un'Italia virtuale
Che non c'è c'è l'Italia che ha almeno il dieci per cento del territorio come ci ricorda Ispra
A rischio frane è a rischio alluvioni allora noi dobbiamo
Ragione che qui Galletti dobbiamo
Mario Tozzi lo diceva prima noi dobbiamo abbandonare un doppio approccio sbagliato che ha diciamoci c'è costato davvero tanto che è un atteggiamento
Psicologico politico
Il primo e
Ce lo portiamo dentro nel nostro DNA nella nostra storia nei secoli
Dopo alluvioni dopo eventi tragici dopo catastrofi naturali
Diciamo e noi
Abbiamo pensato ad inventare i miti iter leggende ad affidarci al destino a fatalismo alla superstizione
Nella sua grandezza anche alla religiosità però mai alla tecnica le soluzioni quindi c'è dentro di noi questo approccio diciamo che diamo insorti esorcizzato tante generazioni hanno esorcizzato
Il dolore le paure
Con preghiere digiuni processioni insomma tutto toccando ferro toccando il cornetto di corallo cioè tutte quelle cose che però
Non hanno mai innescato la prevenzione ma di cibo
Deve passare la nottata cioè vediamo
Capita può capitare insomma questo bagaglio di
Credenze con tutto il rispetto grande rispetto
Per tante persone che
Ci credono diciamo però assegnato in profondità la nostra cultura del nel non fare nulla nel del non fare nulla questo è diciamo alimentato
L'atteggiamento di pensare di potersi sempre allungare artificialmente la linea della fortuna e di sperare che non accada nulla però diciamo nella
Nello stesso tempo contemporaneamente ha prodotto un fai da te urbanistico che sotto gli occhi di tutti sotto gli occhi di tutti
Il secondo approccio chiama in causa la politica
Ed è stato anche detto cioè tutte le delle
Le colpe la responsabilità le lacrime di coccodrillo lei promesse non mai mantenute e quindi questo corredo di cose noi davvero dobbiamo
Lasciar c'ero alle spalle
E di pochi giorni fa l'ultima verità dopo l'alluvione sul Gargano hanno fatto una un Censimento degli degli edifici costruiti dentro dentro le fiumare dentro i canaloni che dovevano far passare l'acqua
Carabinieri e forestale hanno scoperto cinquanta edifici alberi che c'è costruiti lì dove non dovevano essere costruiti quasi tutti condonati allora questo è diciamo il
Il problema dal quale dobbiamo uscire però diciamo il dato positivo quale che in questi mesi di lavoro
Non abbiamo trovato una situazione molto pesante la una disorganizzazione che non pensavamo insomma immaginavamo qualcosa però insomma questi livelli no
Però abbiamo anche capito che ce la possiamo fare a ridurre il rischio la sicurezza totale non avremo più
Non c'è mai però ridurre fortemente il rischio
Sì
A rifare quello che riuscirà a fare il Giappone che è riuscita a fare la California con il rischio sismico che sono riuscite a fare l'Olanda la Francia l'Inghilterra tanti Paesi europei per il rischio alluvioni
Quanti italiani andava in Giappone tanti anni fa sorridevano di fronte alle grande esercitazione di massa no che li vedeva al milione di persone uscivano Chiti d'emergenza
Quanti di noi sorridevano ci raccontava ci raccontò poco tempo fa un
Un muro americano
Dice guardate anche anni orchi quando si facevano esercitazioni nel grattacielo Cost dove stavamo noi un piano non si voleva avere il piano Alitalia
Questo per dire diciamo
Che noi insomma quell'approccio culturale duro a morire però il Giappone cosa ha fatto il Giappone diciamo
A un certo punto ha capito che doveva cambiare
E quindi ha iniziato a fare sul serio prevenzione strutturale
Maniera antisismica tutti sanno cosa devono fare grande coscienza del rischio grande conoscenza dei fenomeni
E il Giappone attenzione con le tecnologie made in Italy si è messo in sicurezza oggi è un Paese moderno modello più sicuro d'Europa del mondo per quanto riguarda
La sismica ma così la California venticinque anni fa iniziato a fare la stessa cosa copiato il Giappone e c'è riuscita anche la California
Ma così anche l'Olanda così anche la Francia così l'Inghilterra l'Olanda dopo la grande tempesta che la spazzò via nel mille novecentocinquanta tre
Due mila quattrocento morti devastazione eccetera ha iniziato a fare sul serio
Ha investito molto ha fatto lavorare tante persone
E nel due mila duemila
Nel mille novecentonovantanove ha inaugurato queste grande opere che salvano che tutelano il porto di Anversa di Rotterdam e nel due mila sette quando è ritornata il tempo di ritorno della sesta tempeste cinquantatré non è successo nulla
Non è successo nulla allora
Sono diciamo tre esempi possiamo noi ripetere queste storie io credo di sì anch'non soltanto perché lì dentro c'è tanta tecnologia italiana made in Italy ma perché ne abbiamo l'obbligo di farlo
Perché noi nel frattempo cosa abbiamo fatto abbiamo contato
Danni vittime eventi
Diciamo a contare siamo molto bravi perché abbiamo davvero
Sistemi che riescono a calcolare dove il rischio a che livello il rischio
Quanti eventi sono capitati quanti morti quante vittime quante sconti sfollati però ci si ferma lì negli ultimi quarantotto anni non abbiamo contato diciassette mila seicentosessantotto frane condanni
Tre mila seicentocinquantasei alluvioni
Quattro mila centosettantatré morti dico quarantotto negli ultimi quarantotto anni perché quarantotto anni fa in questi giorni un terzo dell'Italia nel fango delle alluvioni
Da Firenze al Veneto Trentino il frivoli una parte del sud c'erano allagamenti dappertutto però
Da quella esperienza tragica lidi quarantotto anni fa non siamo stati in grazie siamo stati in grado di Soru ingrato soltanto di
Aumentare aumentare il il rischio
E allora io vi leggo
Facendo nostro anche diciamo il monito del Presidente Napolitano del dopo alluvione delle Cinque Terre del due mila undici Andone Cinqueterre Napolitano
Con molta
Chiarezza
Disse già negli anni Sessanta per non dire negli anni Cinquanta si poneva il problema della difesa del suolo della messa in sicurezza del territorio del rischio di dissesto idrogeologico a distanza di decenni cosa possiamo dire
Si è trattato di una lunga storia di piani di stanziamenti di progetti via via disgregata ISI persi per strada non portati a compimento
Questa è la dura storia questa è la realtà quante volte abbiamo aperto questo capitolo e poi ce ne siamo dimenticati o lo abbiamo chiuso alla meglio abbiamo rinviato ad un successivo piano quello che non eravamo stati capaci di fare realizzando il piano precedente
Oggi bisogna dire che quel rischio antico si è fatto più acuto assunto dimensioni diverse
Forse più violente perché siamo piaccia o no nell'epoca del cambiamento climatico
Da di qui la violenza e la frequenza dei fenomeni che si abbattono sul nostro Paese quindi sono le alluvioni ma non le alluvioni di sempre sono le frane mano le frane di sempre abbiamo bisogno di impegno ancor più forte ancor più ancor più determinato allora
Visto che non ci siamo un po'stancati
Di applaudire sempre i Paesi europei che ce la fanno e quando andiamo ai convegni si vedono slide con grandi progetti realizzazione eccetera dobbiamo
Nettis metterci in testa che questo lavoro bisogna farlo anche noi è cambiato il clima ma dobbiamo siamo fortunatamente cambiati anche noi o perlomeno stiamo davvero
Cambiando ma
Siamo anche realisti perché
A noi diciamo il lavoro di questi mesi i circa trecento cantieri aperti in pochi mesi sono stati un teste molto positivo
Della capacità di reazione che abbiamo di fronte diciamo ad una paralisi ad una disorganizzazione evidente ce ne ci siamo appena appena riorganizzati
E quella appena appena riorganizzati che poi
Ha voluto dire
Dare ai Presidenti delle Regioni
Nominarli commissario di Governo conti dissesto con tutto con tutte le deroghe che sono trascinati dietro ha voluto dite stimolare i territori ha voluto dire riaprire vecchi progetti ha voluto dire
Diciamo scovare risorse e rimettere in circolo però questo lavoro qui per noi è stato un test per arrivare in questa in questi Stati Generali
E poter dire sì ce la possiamo fare perché ne abbiamo aperti trecento e ne era e ne apriremo
Nei prossimi sei sette anni altri sette mila di cantieri perché questo è più o meno l'ordine di grandezza dei cantieri che dobbiamo aprire
Da dove abbiamo cominciato dalla chiusura dell'ufficio pubblico nazionale per le complicazioni
Perché
Girando l'Italia noi ci siamo imbattuti davvero in una insomma in storie incredibili inenarrabili e davvero fuori dal normale dove
Giravano davvero metri cubi di carta di pari ricorsi di avvocati giravano le scatole voi a tante da tanti italiani che subivano le alluvioni ma non giravano ruspe non lavoravano grande operai non lavoravano ingegneri
Quindi intanto abbiamo trovato tante situazioni bloccate inc incagliate incagliate per un'alluvione
Burocratica un dominio della burocrazia che davvero
Ha ragione Galletti cioè
Oggi
Non sono regole che il rispetto dell'ambiente e della riduzione degli impatti ambientali sono regole che hanno impedito semplicemente le opere
Perché quelle regole lì più la deresponsabilizzazione un po'di sciatteria e tanta disorganizzazione
E mancati controlli purtroppo ha prodotto quello che ha prodotto allora dicevo prima Presidenti come delle Regioni
Commissari di governo con poteri di deroghe un atto fa anche variante urbanistica quindi
è una cosa importante abbiamo dotato lo stato di un unico database se cioè noi oggi siamo in grado di avere un unico monitoraggio Ispra
Di avere un database degli interventi
Database delle opere Invitalia attività produttiva sta facendo un lavoro tecnico
Eccessiva eccezionale stanno collaborando delle regioni insomma c'è una filiera che funziona
E da nove monitoraggi che abbiamo trovato di assicurano insomma non tornava un numero nove monito ogni amministrazione dello Stato arriva il suo monitoraggio molto parziale
Non c'era diciamo una visione globale e generale problema oggi ne abbiamo uno solo uno solo
E questo
Monitoraggio e l'unico dato a destra dello Stato che anche
Predisposto anche per la parte economica finanziaria e attenzione il nostro monitoraggio non è soltanto il nostro strumento
Di diciamo in tempo reale di segnalazione di un blocco di un cantiere o comunque sapere quanti cantieri sono aperti quanta gente lavora dove si lavora a Lecce
Ma è uno strumento formidabile per la prima volta in Europa noi lo stiamo sperimentando di partecipazione di controllo dei cittadini
Cioè oggi un cittadino che vuole controllare la sua opera sotto casa vicino casa vicino l'argine sul fiume
Sul suo versante franoso l'opera che insomma deve essere realizzata clicca sull'Italia sicura punto governo punto it IVA sul sito georeferenziato
Di Stra e trova il suo lavoro il suo intervento la sua opera lo stato d'avanzamento del cantiere dall'assegnazione dei fondi
Poi fino al collaudo quindi diciamo così è una forma di controllo che serve per spingere anche
Questo lavoro abbiamo avviato con tutte le Autorità di bacino con il CNR con Ispra
L'aggiornamento delle mappe di rischio e anche un po'dei modelli grafici
E qui abbiamo messa lavoro un gruppo tecnico e guidato da Gianvito Graziano del Presidente l'ordine dell'ordine dei geologi e da Massimo Sessa che il Presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici che ringrazio
Ed è un gruppo tecnico che ha iniziato a lavorare appunto sull'aggiornamento di queste mappe sull'aggiornamento delle linee guida degli interventi
Che vanno dalle opere strutturali come dicevo prima alle delocalizzazioni alle riqualificazione manutenzioni come da contratto di Fiume
Alla gestione delle piogge incita perché questo è un altro grande tema tante città allagano perché anch'c'è piuma nude
Non è di nulla non c'è più manutenzione di nulla lecita non riescono
A far scorrere a trattenere ad assorbire l'acqua
E qui ci sono tante soluzioni che altri Paesi sperimentano e noi solo in parte qualcosa in Veneto Emilia Romagna abbiamo visto però anche qui davvero c'è molto da fare perché
Insomma tante soluzioni canali filtrante i parcheggi
Che non vedo non è asfaltature ma insomma sono parcheggi
Pavimentati con
Materassi dichiarai griglie Consoli nervi insomma
Ci sono tante situazioni che permettono alle nostre città di
Evitare tanti piccoli allagamenti che oggi ci sono perché non c'è appunto questo schema prima culturale che tecnico DD pensare alla gestione delle acque si pensa tante cose però la gestione delle acque passa sempre
Diciamo in secondo ordine
E diciamo
Veniamo al tema delle risorse ne abbiamo trovato è vero due miliardi trecento milioni non spesi dal mille novecentonovantotto ad oggi più o meno da tre blocchi
Di risorse investite dallo Stato negli ultimi quindici anni un primo blocco due mille novecentonovantotto due mila due mila nove risorse Ministero dell'Ambiente affidate assegnate soprattutto a tanti Comuni
Il blocco del degli accordi di programma due mila nove due mila dieci e poi il tema degli F sedici abbiamo trovato due miliardi trecento milioni dovevano essere spesi opere già concluse non erano non erano
Conclusione devo ringraziare voi anche dissesto Italia la coalizione contro il dissesto che formata da tanti soggetti dall'ANCI alla lega Ambiente che
Diciamo in qualche modo dialogando con noi il tavolo con loro e avverto e diciamo hanno fatto e fanno un grande lavoro di sensibilizzazione oggi noi per queste risorse
Le rimettiamo in circolo utilizzando tre strumenti di programmazione fondo revochi previsto dalla legge stabilita al trentuno dodici due mila quattordici
E qui abbiamo sbloccato cinquecentosessanta milioni il fondo revoche dello sblocca Italia per interventi ante due mila nove qui saranno più o meno
Intorno ai trecento milioni
E il fondo che attiva con il commissariamento deporre e qui davvero sono insomma sui sei settecento
Milioni con un'azione che si è svolta su almeno
Tre fronti perché a volte io ve lo dico con diciamo grande franchezza più che
Di tecnici più de che diciamo di ingegneri e di esperte ne abbiamo tanti che vanno insieme hanno nei territori quando incontriamo i Sindaci le regioni gli enti i soggetti che sono
Quasi tre mila seicento che essi si titolare di questo
Di questo tema sui territori quando si arriva in tante zone e
E mettiamo intorno a un tavolo tanti soggetti
A volte viene Duma c'è bisogno di uno psichiatra c'è c'è bisogno non di un tecnico ma dicono che riesce davvero a far trovare il bandolo della matassa perché
C'è
Si entra in un labirinto dove non si esce più e allora nel dobbiamo davvero qui molto semplificano a semplificare proprio tanto e dare l'idea di una cosa di una semplicità
Incredibile c'è un cantiere di questo tipo che salva vite umane non può essere soggetto diciamo a ha delle regole che
Pazzesche nove
è un cantiere
Come abbiamo previsto nello sblocca Italia non stop cioè quando
C'è un'assegnazione di gara il cantiere parte se ne parla poi affine a fine lavori e la storia giudiziaria parallela se c'è un ricorso ci sarà eccetera
E a latere
Poi troveranno le compensazioni le ditte ma intanto il lavoro non si ferma più queste la prima regola basilare questa è la prima regola basilare altrimenti non se ne esce
è una delle cose importanti rivoluzionari per il nostro Paese e che i nostri cantieri sono cantieri
Non sto otto quindi
Noi abbiamo fatto abbiamo stiamo accelerando al massimo i cantieri trovati diciamo chiusi o o da riaprire uscendo dall'idea
Perché è un'altra cosa diciamo
Che abbiamo trovato in tanti in tante zone no dove saliva ci sono discussioni avverte noto sul Tagliamento il serve solo
Da trent'anni da quarantotto anni da da da quindici anni si discute quali sono le opere chi è contro chi a favore comuni contro cose delle situazioni credibili
Poi
Noi diamo i quindici giorni fra quindici giorni si decide diteci le opere i soldi ce l'avete e avrà nel cantiere c'è sempre qualcuno sindaci sono
Che ti avvicina diceva perché tutta questa fretta si può un attimo no compiuta che so quarantotto anni che discutete avete i soldi in carcere una
è una delle cose davvero da eliminare allora
Oggi davvero noi abbiamo messo in rete enti locali e Regioni soggetti attuatori
E abbiamo
Anche come dicevo prima un format per favorire
Di informazione e la partecipazione allora cosa abbiamo
Sbloccata o di importante di importante tra quei trecento cantieri abbiamo sbloccato il Seveso le opere sul senso il Seveso allagato Milano
A quel punto sei volte credo durante l'estate cinquanta sessanta milioni gli anni solo a Milano
Cinque anni fa lo Stato italiano ha pianificato l'export esposizione di versare farà parlare dell'Italia porterà ricchezza benessere immagine
Dal primo maggio del prossimo anno ha pianificato questo grande evento mondiale con un miliardo e settecento milioni di opere di tutti i tipi
Si è dimenticato della sicurezza del sesso cioè un fiume pericoloso
Serviva Po servivano miliardi servivano più o meno centodieci milioni
No
Per far ripartire i cantieri perché diciamo
Far partire cantieri far concludere i progetti e oggi finalmente i cantieri sono partiti anzi un doppio cantiere perché noi troviamo sempre contestazioni contro le casse di espansione vasche di laminazione aree di esondazione
Di tanti sindaci tanti cittadini comitati anche ora insomma Senago
Nell'indire nell'hinterland milanese se andate ritrovate distinti gli striscioni sul municipio no alle vasche
In parte avevano ragione perché essendo fiumi avendo noi fiumi molto inquinati evidente che nelle vasche quando c'è la piena non arriva qua arriva qua inquina e nessuno vuole acque inquinata
Insomma nei loro territori allora per questo
Sul Seveso con la regione Lombardia comune di Milano l'Autorità di bacino abbiamo fatto un grande lavoro e sono finalmente partiti ITG i doppi cantieri per la sicurezza quattro vasche di laminazione di espansione
E un canale scolmatore più
Altri ottanta milioni di intervento per il disinquinamento lavori che termineranno prima un anno prima quindi dicembre due mila quindici
Delle del sistema di sicurezza che si concluderà a dicembre due mila sedici quindi doppi cantieri lì doppi cantieri c'è Edoardo Cosenza l'Assessore della Campania
Sul Sarno Sarno mille novecentonovantotto centosessanta vittime
Abbiamo trovato più o meno quattrocentoventi milioni
Da diciamo
Incagliati bloccati la settimana prossima a Napoli presenteremo
Il cronoprogramma dei dei degli interventi quindi dei cantieri doppi cantieri doppi cantieri c'è ingegnere Acampora che ha seguito la cosa
Doppi cantieri sia sul versante disinquinamento che sul versante sicurezza dodici casse d'espansione insomma una cosa abbastanza impegnativa quattrocentoventi milioni dobbiamo metterci nulla i soldi
Erano già in cassa se non li spendiamo entro dicembre se non sono nemmeno cantieri entro dicembre
Due mila quindici si riprende la Polonia si riprende un atto state nell'Europeo quindi attenzione lo dobbiamo
Correre l'Arno in Toscana quarantotto anni anche lì
Un mese fa abbiamo inaugurato la prima cassa d'espansione la prima delle quattro voci al rialzo delle spalle te della diga di leva né dobbiamo contenere quaranta milioni di metri cubi di acqua il sistema e partito
Ovviamente sono opere che dureranno quattro anni perché qui non bisogna illudersi Cambis non c'è nessuna bacchetta magica come dicevo all'inizio le opere dura nel tempo perché ci vuole perché sono cantieri importanti
Però sono cantieri fortunatamente partiti sul Bisagno c'è il Sindaco D'Oriano visto prima abbiamo noi garantito centodue milioni immediati per
Diciamo conclude le conclude concludere le opere sul Bisagno su fregiano sul chiara Alagna
E i cantieri partiranno anche lui non soltanto quello sbloccata dalla norma Genova dello sblocca Italia ma che il cantiere più importante da novantacinque milioni su Bisagno e poi gli altri partito anche lei
Partiranno sul Tagliamento parte partiranno le opere per tutelare Pompei
Pompei la messa in sicurezza di Pompei risorse ci sono bloccate partiranno
Dice Maurizio che a sbloccarlo un'opera fondamentale e la cosa mi fa arrabbiare va gennaio
Due mila tredici il calati stimo fiume molto pericoloso in Calabria alla gola piana di Sibari dove c'è
Una delle aree archeologiche di livello mondiale più straordinarie che racconta delle cose favolose trasformando in un pantano
Borghi cittadini insomma un disastro totale l'area archeologica è stata chiusa per circa un anno perché era completamente allagata
Doveva essere realizzata un'opera sul Crati
E conclusa nel due mila nove un'opera che costa appena quattro milioni cioè non abbiamo avuto un'area archeologica di quel livello chiusa per quasi un anno più danni per milioni vagonate di milioni
Per un'opera quando lui ci ha detto guardate è partita l'opera ce l'ha detto un mese fa perché è partita
Più o meno un mese fa detto a quanto costa pensavo duecento trecento quattro milioni quattro milioni per mettere in sicurezza il fiume Crati in Calabria per tutelare una cosa meravigliosa una meraviglia del mondo
A questo è il danno che abbiamo procurato hanno gli stessi però abbiamo la capacità di uscirne perché noi il teste lo abbiamo fatto e lo abbiamo sperimentato allora
Questo è il tempo di ritaglio di risorse di avere una strategia finanziaria realistica perché non possiamo immaginare
Diciamo i piani che sono stati immaginati fino ad oggi quaranta miliardi cinquanta sessanta ottanta eccetera poi
In andavano al CIPE sono tutti fermi lì a fine mandato ogni ministro presentava il suo non erano mai finanziati però uno si salvava la coscienza
Avanti il prossimo no l'abbiamo immaginato un piano
Le cifre che ha dato il ministro realistico cioè di cose che noi davvero possiamo riuscire affare allora c'è un piano
Che riguarda le quattordici città metropolitane italiane
Abbiamo cominciato da lì perché vivono milioni di persone e città metropolitane alla con invitati abbiamo fatto un Report su intanto sulle condizioni di rischio insieme all'Autorità di bacino sui progetti e sulle opere più o meno
Non se ne salva nessuno
Però
Possiamo
Ridurre fortemente il rischio con un investimento complessivo in quattro-cinque anni intorno e novecento milioni
Ottocento novecento milioni di Euro e le prime a città metropolitane sono quelle diciamo che stiamo finanziando sono Firenze sono Milano sono Genova
Poi ci sarà a Roma ci sarà il sud e ci saranno tutte le altre Cagliari insomma
Il piano c'è e quindi questo piano diciamo un piano
Che ha una corsia non dico di emergenza ma insomma di urgenza perché appunto su queste a Città metropolitane viva la maggior parte degli italiani
Poi c'è la nuova programmazione per i sette anni per i prossimi sette anni due mila quattordici e due mila quindici venti insomma sei sette anni legata
Al nuovo ciclo dei fondi di sviluppo e coesione
E qui attraverso il sistema degli accordi di programma fra Stato e regioni noi davvero siamo in grado di poter investire
Sette miliardi sono quelli annunciati dal ministro
Cinque miliardi di FS cinque miliardi dai fondi regionale ed europee
E
Ai quali noi aggiungiamo a questi sette miliardi i due miliardi recuperati
Che
Stiamo investendo oggi ne abbiamo chiesti di trecento milioni ma altri due dobbiamo investire entro i primi mesi del due del due mila quindici e andiamo al nove
E a questo attenzione io aggiungo perché sono in rete con noi sono in sinergia
Le opere dei dei Consorzi di bonifica perché i buoni diciamo così
La tutela dal rischio la manutenzione
Di tanta parte del nostro solo soprattutto in pianura è affidata a loro e hanno una capacità di investimento hanno di circa seicento milioni però qui si può ragionare su come
Efficientare ancora di più la macchina su come aumentare anche le risorse però sono più o meno nei prossimi sette anni altri quattro miliardi semplici tre rimangono queste che possono essere aggiunte perché sono in Rete perché oggi noi abbiamo
Fortunatamente il doppio dalla superficie boschiva rispetto
Al dopoguerra al secondo dopoguerra sicuramente è un dato molto positivo che l'Italia credo abbia avuto soltanto due mila anni fa quindi c'è tanta Anto per De tanto Bosco però
Quella superficie boschiva se mangiato tutta una parte di diciamo superficie agricola che tra significato presidio delle aziende agricole che non c'è più e quindi tutta la parte collinare montane abbandonata al suo destino completamente quindi
Qui il tema è riuscire a capire come si interviene maggiormente lì nelle manutenzioni ordinarie non quelle straordinari ordinarie
Ordinarie qui insieme ai Consorzi di bonifica bisogna davvero riuscire
A trovare altre soluzioni modello Piemonte il Piemonte ad esempio
A storna una parte delle tariffe idriche più o meno intorno al cinque per cento alle Comunità montane per la manutenzione del reticolo idraulico montane e collinari e la cosa funziona molto bene
Quindi questo può equi sta può essere una soluzione alcune Regioni stanno veste pensando di estendere il contributo dei Consorzi di bonifica può essere un'altra soluzione
In ogni caso
Per il nostro tema la prima soluzione il diciamo la prima soluzione quella urbanistica quindi
Buoni pianificazione urbanistica come diceva il ministro stop al consumo di suolo quindi modello e la legislazione la Toscana che l'unica Regione al momento in Italia
Che ha reso inedificabile quattordici per cento del territorio regionale intorno I fiumi e nelle aree più più fragili
Una legislazione simile in discussione in Regione Lombardia in altre Regioni però anche le Regioni possono con leggi regionali oltre che poi con la legge
Che spinge il ministro che ha detto il ministro insieme al ministro Martino in Parlamento per dire stop al consumo irrazionale di suolo le Regioni possono fare il loro lavoro ultima cosa che voglio dire
è l'effetto occupazione costi benefici anche sull'occupazione
Ogni miliardo speso come ci dice Svimez ma ci dice anche ANCE
Ogni miliardo speso per queste opere sviluppa un'occupazione per circa ventitré mila persone
Quindi pensate anche qui quanta ripresa può partire da questi settori no che sono anticicliche perché ti ciclici perché bisogna lavorare sempre quindi
L'ambizione e questa ma non è un'ambizione retorica o una promessa ha un impegno è una cosa che è già partita perché non si cantieri sono già partiti ed è
Quell'rammendo anche che ci ricordava Renzo Renzo Piano
Noi davvero se riusciamo nei prossimi sei sette anni a fare questo grande lavoro potremmo davvero finalmente dire di aver tutelato questa nostra grande bellezza quindi io vi ringrazio
E
Diavolo buon buon proseguimento dei lavori
Grazie Erasmo che insomma il nume tutelare dell'unità di missione e quindi abbiamo ascoltato volentieri anche nel dettaglio
Adesso abbiamo questa seconda parte che rischio difesa
Del territorio tempo del global warming e la
Abbiamo di suddivisa in cinque interventi uno in più rispetto a quello che avete nel programma
Per l'avrebbero avvenisse gioca statali precisa passo Guzzetti Gianvito Graziano e Francesco Puma siccome sono siamo in orario
Diciamo che ci prendiamo per questa per questa parte è un quaranta quarantacinque minuti sarà Sambuy regolarvi di conseguenza comincia Bernardo De Bernardinis Presidente l'Istituto superiore produzione ambiente l'Ispra
No figura
Qualcheduno mi dà una mano
Va bene
Bene mentre
Visto cercando di caricare una presentazione che
Che ho improvvisato stamattina come al solito
Anche perché stamattina col dubbio vado non vado ci sono ci presento
Poi invece anzi voglio ringraziare il ministro che mi è richiamata all'ordine ma richiamata al mio ruolo abbiamo
Spetti al
Faccio da solo fatta come al solito giù
In via Roma
Passo
Eccetera bene
Allora
Due osservazioni iniziali un par ponte molto rapido lo passerò molto velocemente una solito come un film
è un pezzo di una di una presentazione una parte una presentazione ad una ad un convegno organizzato il Movimento cinque Stelle da
Dall'onorevole stregoni un po'di mesi fa e quindi si legga bene anche a questo discorso riguardava rischio idrogeologico
Però quello che voglio dire benvenuti nel mondo dalla Protezione civile
O meglio benvenuti nel mondo per cento della legge centottantatré
Io sono stato molto felice di quello che ha detto le parole del ministro
Io la prima
Cosa intendo intendo dire che se guardate la legge
La duecentoventicinque nel novantadue la legge centottantatré dell'ottantanove prima dei progetti che il legislatore allora dopo grandi eventi alcuni ve li presenterò si rese conto che non c'era una testa sola che poteva far tutto
Ma che anzi bisognava mettere tutti i poteri attorno un tavolo mettendo tutti i poteri o intorno a un tavolo con una capacità di coordinamento si riusciva a raggiungere un risultato per il Paese
Questo derivava dalla Commissione De Marchi
Vorrei far notare che più o meno l'importo Casal gli altri ha fatto notare che il PD importo che oggi
Erasmo ci dice più o meno era quello che la Commissione Marchi aveva valutato allora più o meno sempre la stessa cifra che più o meno si ripete nel tempo
Allora al primo punto benvenuti nella nel mondo la Protezione civile perché il coordinamento dei poteri che uno degli elementi e non ho detto al comando e controllo detto il coordinamento del potere in cui ognuno con la propria responsabilità
Si confronta e li mette a disposizione di una di un obiettivo comune
Questo era il Comitato dei Ministri a centottantatré queste al tavolo di Comitato operativo della Protezione Civile sostanzialmente l'architettura quella quando incontra Erasmo
E Grassi nel CDC vedemmo la prima cosa che dissi ad Erasmo dissi Erasmo metti tutti insieme
Metti tutte le teste insieme falle arrotondare assieme non andare per la tua strada segui la strada e non trovare la con i pozzi c'è molto strato cammino fatto c'è molto lavoro fatto da questo Paese va lo fa va assolutamente tirato fuori
Questo sulla base anche dalla mia esperienza di protezione civile
L'altro giorno ecco mondo iniziato parlando di risorsa idrica invece di prove di presentare alluvioni ho presentato la siccità
Ho detto ne parliamo di bilancio idrico sempre come se fossimo in variante non la disponibilità idriche una funzione del tempo
E nel due mila sette ricordavo che c'era una un tavolo istituzionale una cabina di regia e più cabine di regia
Che non mi hanno non realizzato totalmente un piano non avevamo una euro pro quel piano era da due miliardi e rotti ne realizzammo quasi seicento mila no in termini complessivi di opere rimo digitando riattivando tra cui l'acquedotto di moderno se non vado errato nuovi campi pozzi che hanno consentito anche di abbattere il problema nitrati per quota parte che è sempre un problema
Allora però consentitemi di declinare qualcosa che a me molto caro rapidamente questa mattina dove schiaccio
Ok benissimo molto velocemente
Se noi guardiamo
I danni fatti dagli eventi al del dagli eventi
Naturali idrogeologici e idraulici mi piace dire questa cosa utili correggo Mario
Poi dopo quando si parla di bollettini lo vedremo dopo non si fa il bollettino è un'antica militare non ci Polettini su quelle del Sistema nazionale di Protezione civile quelli non sono ufficiali sono all'interno perché l'aeronautica
Concorre nel sistema di allertamento
E adesso lo vedremo molto rapidamente ma molto rapidamente ci sono due filoni di attività quello del tempo differito tubero il tempo reale
Quello del tempo reale in capo col tempo riferito nasce dalla legge dalla dal dalla legge dal decreto legge centottanta dopo gli eventi di Sarno
E da vita i piani stralcio abbiamo vissuto tutti qua ce
Ci sono molte Autorità di bacino abbia vissuto tutti quel percorso proprio un percorso assolutamente no innovativa in Europa trasporre non siamo indietro non rotto l'abbia un percorso pienamente
E
Abbiamo fatto anche moltissime opere il ministro Galletti le ha citate io le ricito come Ispra
Molti di questi finanziamenti sono stati portati già avanti però
Basta guardare gli ultimi eventi questi sono del due mila quattordici è un punto esattamente frane alluvioni e danni si sono ripetute allora
è evidente l'ha detto il capo dipartimento la Protezione Civile Gabrielli noi abbiamo sempre una quota di rischio residuo che comunque la fronteggiare anche quando fossimo perfettamente virtuosi
Io mi dimenticherò mai e l'abbiamo da fronteggiare Brioni dimenticherò mai una notte in sala operativa con un ETR speso Lante sopra le rotaie con dentro i passeggeri
Su un
Somme un sopralzo sparato via da una piena in una lama dimenticata che penzolava sulle rotaie io dovevo più in qualche modo salvaguardare quelle vite
Era più che tempo reale erano praticamente quarantacinque atto minuti cinque minuti all'interno di un cioè di una di una notte buia e tempestosa
Questo c'ha portato a costruire emerito gliene vada
Al a sistema nazionale di Protezione civile al servizio nazione di protezione civile il un passaggio dalla pianificazione alla dalla pianificazione a tempo differito utilizzandola quello che il sistema d'allertamento nazionale quello che ti dicevo prima
Però ancora oggi ancora stamattina ne sono un esempio tipico io
Quando succede qualche cosa la prima cosa e si dice non non si all'artato in tempo
è colpa della Protezione civile non è proprio così allora questa è una ragione
Le ragioni sostato chiamato qua da Mario a presentare i cambiamenti climatici però consentitemi di dirlo anche se il mio è un istituto anzi sistema nazionale per la protezione dell'ambiente
A
E continua assieme alla comunità scientifica penso al CNR penso alla GS penso all'ENEA e tutti insieme cerchiamo di di produrre anche oggi un tavolo c'è un tavolo di coordinamento all'interno dell'organizzazione e chiaramente project coordinato da Ispra sui servizi di
Primato Luigi operativa evidentemente c'è un processo di cambiamenti climatici siamo in una fase molto attenta
Però sono la ragione reale
Certamente contribuiscono ma contribuiscono da tempo contribuiscono a tempo questa è la l'evento della Versilia del novantasei che esercita molto poco eppure fu la prima il primo campanello d'allarme fu il primo campanello di allarme di quelli che chiamiamo oggi Mediterraneo Stones
Più o meno coerenti per il quale e
Ci fu un evento ce ne furono in passato io da buon genovese me li ricordo dal Veneto dando da bambino nel ricordo tanti però allora questo comincia a segnare un percorso
Che voglio ricordare
E assolutamente comparabile a quello di Genova questo riporto quello del due mila undici perché riporto quello del due mila undici quella che vedete la piattaforma di interscambio di tutte le forme informazione in tempo reale della PAC del Sistema nazionale di Protezione civile
Si vedono cosa attraverso radar attraverso altre cose che non si vedevano prima
Oggi riusciamo molto di più ad analizzare questi tipi di processi
Riusciamo
In qualche modo ad avere anche degli allertamento i su una fase di probabilità ma non ha certamente riuscire ad a vederli con una localizzazione in tempo
Una localizzazione è una definizione del tempo predefinita specialmente nelle fasi temporali esche
Questi novembre sono un po'diversi da quelli che mi ricordavo da bambino quando piove non per cinque giorni di fila e non c'erano i fenomeni
Assolutamente puntuali ma questa roba piccola
E come vedete molto strutturata quasi dei tornado Storti che poi servizi fermo sulla terraferma è scaduto e non violentemente
In tempi molto rapidi su bacini di meno di cinque chilometri quadrati quantità esorbitanti di di pioggia e vanno insistere
In realtà
Sono gli ultimi arrivati e perché perché ritorniamo a Sarno
Poi dirò quattro cinque punti che secondo me sono fondamentali Eros
Sarno
In maggiore cinque sei maggio del novantotto
Parte queste colate allora delle colate essa abbia ben poco oggi sono molto di più però partono queste colate vediamo le vittime facciamo un confronto nel territorio
Facciamo il confronto di ciò che era il territorio urbanizzato nel cinquantasei e ciò che è in realtà era del territorio balzato nel novantotto le frane sono le STET guardate la percentuale sotto il delta la percentuale di crescita dell'urbanizzato sottoposta la pericolosità
Assolutamente dimenticata
Invece i regi lagni le sapeva che c'erano i regi lagni erano rende in qualche modo rendevano
Attenzione a questo tipo di processi che poi insomma sono strettamente legati anche ad un'altra pericolosità che quella vulcanica cioè legato sostanzialmente le fasi evolutive del Vesuvio
Ci sono però anche le carenze del nostro sapere
Guardo al riguardo
Cioè noi quando abbiamo realizzati PAI oltre aperto a cerca di comporre la babele no di diverse metodologie e compagnia varia realtà ci siamo dimenticati qualcosa che a me di nuovo nel due mila tre faceva tremare i polsi
Era sostanzialmente la la piena del del Fella la piena del Friuli nel quale sostegno del
Il processo erosivo spondale era talmente rapide talmente violento mi sparivano le cause mentre la sala operativa
Con una pioggia
Che aria alza ha realizzato in quattro metri di sopralzo del livello del Fella in meno di quattro ore adesso vado ad occhio non me la ricordo più esattamente ma tanto per ricordare l'ultima piena del Bisagno ha rialzato bisogni quarantacinque minuti di due metri
E il bacino interessate al bacino un bacino in cui la devo da bambino a giocare con cercare l'erano occhi
E da un bacino metà del bacino del Bisagno un proprio meno di cinque chilometri quadrati girato
è
Che per noi genovesi evidentemente i più più vecchi rappresenta questo tipo di realtà
Qui deriva fondamentalmente dalle metodologia anche nel tempo differito con il quale noi costruiamo sostanzialmente gli scenari di riferimento cioè quelli che non abbiamo in tempo reale ma che ci aspettiamo probabilistica mente direi di vedere
Ma consentitemi di ricordare un evento particolare quello di Vibo Valentia
In cui questo guardate se la guardiamo di nuovo l'evoluzione di questo territorio
Assolutamente inesistente i primi del all'esterno
Prima della guerra comincia a crescere in questo modo
Al nel Duemila raggiunge questa dimensione è una frazione che nasce
Mai condoni dell'ottantacinque nel novantotto del due mila due tutto condonato
E voi vi trovate fondamentalmente dalla sicuro io vi trovate tutti i passaggi i sottopassi della ferrovia tappati dei cassonetti altre realtà attuale che non avevamo quand'ero bambino
Assieme alle macchine oltre non ci sono solo le canne che tappano gli elementi e quindi c'è una c'è una dinamica
Esternata all'Area Urbana o verso l'area urbana che in qualche modo dobbiamo contemplare gli abusi
Gli abusi sono la persecuzione a qualche alcune cose l'ha citato il Ministro delle
Non citate anche Gabrielli le citate Erasmo
Recitare io continuo a citare il fatto che il Tribunale di Reggio Calabria
è una risata al centro di una delle fiumare principali di Reggio Calabria vorrei ricordare che la cosca Serna dei vigili del fuoco è realizzata in una zona insondabile via Ulla volete volete che Contini con tutti gli edifici pubblici
Non i privati
Edifici pubblici no che sostanzialmente in questi anni hanno violato questo elemento non ho messo le immagini per l'abbandono
Perché quando si parla di Messina Giampilieri sono due realtà diverse Giampiero un territorio abbandonato dall'agricoltura
Bando nato dalla dalla dinamica dalla dinamica della nostra società
E invece messi non cita riempita in maniera in maniera inverecondo assenza sostanzialmente un una concezione urbanistica
Che espone sostanzialmente i propri cittadini a rischio su due realtà diverse parlare Giampilieri Messina metterle assieme vuol dire non capire dove sta al processo
Ecco qua queste alla crescita del famoso crescita di consumo del suolo otto metri quadri al secondo
E qui dirò alcune cose molto rapidamente in chiusura
Cresce crescono le aree interne Sini salgono di quota ma salgono le coste soprattutto salgono in zona
Le zone le zone vicino alle coste tanto per esempio questa esattamente l'evoluzione di Olbia
Dal nel periodo della dell'emergenza di Villagrande strizzare lì ad oggi in più o meno ad oggi voi vedete che sostanzialmente qual è stato il processo di copertura via via
Del
Negli ultimi tempi del dell'urbanizzato
Quindi
Mi va bene le conclusioni e faccio a voce del ciclo dell'lascio queste ma MIP va bene parlare di cambiamenti climatici
Va bene parlare di
Sostanzialmente l'incremento delle delle quantità di pioggia che intervengono sul territorio va bene parlare di sostanzialmente di processi
Dinamica dell'atmosfera va bene parlare di mille cose però c'è una mancanza fondamentale che o sottolineando il conto nel continuo a sottolineare che parla e di una legge urbanistica nuova
Quindi c'è un problema urbano legislativo ministro che non è semplicemente regolare il consumo di suolo
Ma secondo me è regolare quello che un processo urbanistico cioè un nuovo teorema urbanistico che non può essere più il valore
Ma deve essere sostanzialmente le il valore nell'esposizione mi dispiace dirlo prima dell'alluvione del due mila del prima degli eventi del raggio di Genova
Del due mila undici mi trovai con Legambiente ad un convegno sulla sostanza vedo sulle città intelligenti
E dissi in quella sede pochi giorni prima di sismicità possono essere anche intelligenti ma se li cita non sanno convivere con quello che sono le esposizioni che naturalmente divengono proposta la pericolosità ma anche che si auto crea non a pericolosità
Io continuo a ripetere che il ponte di Sant'Agata quante quando ero piccolo oggi non c'è più dopo la lettura di novecentosettanta era di nove arcate originariamente era disse ricercate Ponte Romano di sei cercate oggi non c'è più
Allora questo tipo di processo BA fermato ministro c'è un altro punto che lei ha detto
E che bisogna dare a Cesare ciò che è discesa che son d'accordo c'è sempre una una e un esterno destina le novità
Allora io credo che nella nel confronto tra strutture e di conoscenza e ministeri è struttura l'interministeriale strutturi presidenza deve essere fatto un gioco reale leale e deve essere riorganizzato
E o armonizzato le le diverse competenze e allora qua ricordo un fatto
Quello che avete visto nel nel confronto delle immagini tra gli eventi del novantasei in Versilia quello che avete visto nel due mila undici c'è una quantità enorme di differenza di informazioni che abbiamo tenuto
L'abbiamo tenuto perché la legge due sei sette ministro legge due sei sette almeno centottanta
Assegnava sì tutta la parte di perimetrazioni pianificazione assegnava anche il potenziamento delle reti di monitoraggio
E dei sistemi di monitoraggio
Virtuosamente la Protezione civile ha investito milioni in quel periodo in concorso con le regioni in concorso con le regioni
E abbiamo tenuto uno dei sistemi di monitoraggio sistemi di monitoraggio quindi strumentale e non solo al suo in tempo reale
Senz'altro tra i migliori al mondo siamo un caso di studio da questo punto di vista
Non potrò posso dire altrettanto chiudo non posso dire altrettanto per quanto riguarda fondamentalmente i sistemi di monitoraggio e di qualità
I sistemi di monitoraggio di quell'ambiente di quel bene che lei
Ha in qualche modo richiamato alla nostra attenzione da conservare
Credo quindi che mi rivolgo anche Erasmo mi rivolgo alla Presidenza mi rivolgo al Governo credo che forse parallelamente all'intera legge agli elementi di intervento cioè sostanzialmente gli interventi al degli interventi legislativi bisogna garantire
Chiarezza di chi fa i monitoraggi e soprattutto sostenerli e finanziarli per poter andare avanti e che creare anche quelle basi di conoscenza che servono per realizzare nuove opere grazie
Grazie a
A chi da Bernardo ora
Per fare un presenta dato non è tra un po'più di contesto per via del consumo al solo che è stato più volte evocato chiedo più brevità chi seguirà abbiate pazienza perché altrimenti non riusciamo a cominciare in tempo a tavola rotonda che al massimo posso far cominciare buttarvi dieci minuti non di più perché poi ci sono altri impegni dunque
Sergio cassa da Ricordi autorelazione generazionale
Di adattamento ai cambiamenti climatici abbiate pazienza e per l'Amia
Per il mio pressing ma insomma devo fare pure un po'il mio lavoro
Disse
Sì
Grazie
Posto
Grazie buongiorno sono Sergio Castellari lavoro al Centro euromediterraneo sui cambiamenti climatici e ristrutturazione di geofisica e vulcanologia
Cavalcare questa funzione
Ringrazio Erasmo De Angelis ministro Galletti per avermi invitato lavorato col Ministero dell'Ambiente negli ultimi due anni e mezzo
Coordinando tecnicamente la lavoro il Progetto Nazionale per arrivare una strategia nazionale qua parlerò un po'decrementi climatici parlo anche in veste di Focal Point del PCC del Comitato del Collettivo dei cambiamenti climatici
è vero il rischio rischio climatico come ben spiegato nel secondo gruppo di lavoro
Del del quinto rapporto evoluta azione eh un rischio combinato dipende dalle tendenze dei cambiamenti climatici dal numero degli eventi estremi della loro intensità e chiaramente dipende dall'esposizione quindi da quanti difficili e da quanti strutture urbane ex urbane sono esposte ai ai cambiamenti climatici sia naturale che altro cogenti sia chiaramente alla vulnerabilità quindi chiaramente crediti ma che sono uno dei delle componenti del rischio climatico però qualcosa sta cambiando ed è un po'il senso del dalla mia presentazione cercare di vedere di fare un merci di fare una fusione tra le osservazioni
E non abbiamo la fortuna di avere in Italia
Dei centri come stati citati prima da della riesca e fanno o monitoraggio in maniera molto efficace nostro territorio ecco collegare alle osservazioni del presente del passato con le pressioni che le mafie con il futuro futuri possibili cambiamenti climatici
Fare un'integrazione di questo
Per cercare di arrivare da lavorare delle strategie dei piani in questo caso Visco idrogeologico può essere un piano sull'avviso senile compiano sulle zone costiere
Un piano decente generale di adattamento quindi per far fronte agli impatti futuri questo è quello che viene fatto ad esempio lavoro con l'Agenzia ambientale europea Copenaghen Copenhagen investe due miliardi di euro nei prossimi anni
Proprio perché ha avuto nel due mila undici nubifragio tremendo però hanno anche fatto di modelli regionali chi di tematici che hanno applicate hanno creato un gruppo di lavoro e quindi stanno progettando giorno per giorno nuovi quartieri di Copenaghen
In maniera tale che siano resi gli enti a future mareggiate che ci saranno ancora saranno anche più frequenti
Detto questo come ho detto prima l'IPCC fornisce già un chiaro messaggio che a livello globale in alcune zone del pianeta nomi tutte zone del pianeta gli eventi estremi di precipitazione di ondate di calore sta aumentando
L'Italia in Italia abbiamo questi sono
Dati osservati ivi abbiamo riduzione del portata del Po abbiamo eventi piovosi vincente intensi la pioggia è calata del cinque per cento agli ultimi cinque anni mediamente però abbiamo meno giorni piovosi quindi giorni più intensi
La cosa importante che volevo far notare nel fondo della slide è un indicatore che abbiamo lavorato nell'ultimo rapporto sugli indicatori tematici dalla sentimentale europea il fatto che noi non ritardi particolare molto vulnerabile dal punto di vista sociale abbiamo in tutta Europa
La percentuale maggiore di popolazione sopra i sessantacinque anni quindi sono persone che hanno probabilità hanno possibili problemi nel muoversi nel quando ricevono le allerta possono soffrire per ondate di calore possono soffrire chiaramente per nubifragi alluvioni proprio per la loro problematica
Di essere oltre sessantacinque anni quindi di avere dei problemi anche a reagire in maniera veloce ed efficace alle allerta
Bene andiamo adesso al futuro
Il futuro qua è uno stereo faccio vedere brevemente uno studio nuovo in via di pubblicazione fatto dai miei colleghi del centro mediterraneo con i modelli però Dalipi sì sì
Esiste un data sette che si chiama se mi fai dove tutti trenta centri modellistica globale regionale del mondo inseriscono dentro tutte le loro simulazioni stiamo parlando di migliaia di simulazioni con me
Più di venti venticinque ventotto modelli diversi che però fanno tutte le simulazioni con gli stessi sanare i primati si quindi un modo anche per confrontare e per creare degli ensemble degli insiemi di proiezioni climatiche
Quello che voi vedete vedete una professione con lo scenario di se sia giusto che in realtà è quello su cui noi stiamo andando veramente
Siamo nel percorso di questo scenario dimissioni la vostra missione degli ultimi trent'anni sono perfettamente in linea con le ha recepito otto punto cinque purtroppo devo dire
Proprio perché implica un possibile aumento della temperatura media globale che questo non significa che o mente era in maniera omogenea sul pianeta terra tra i tre quattro gradi tenendo conto dell'incertezza
Bene qua quello che noi vediamo vediamo la precipitazione media vediamo il novantesimo percentile novantanove ISMU percentile quindi stiamo parlando degli eventi più intensi più estremi di precipitazione e quello che si vede è che in inverno e in estate
Verso la la fine di questo secolo facendo una media di venti modelli tra i modelli migliori come risoluzione orizzontale quindi come dettaglio i descrizione del nostro pianeta
Abbiamo una grande aumento di eventi al novantesimo percentile e sentiamo focalizzarci sull'Italia vediamo che la maggiore intensità di queste reti estremi e nel nord Italia dall'astio verso nord
Questo viene riconfermato con un modello
Tedesco elaborato e avere anche dal ce ne cc che si chiama Cosmo CLN che anche un modello che viene usato per le previsioni meteorologiche ad esempio la versione metto viene usata dall'ARPA Emilia Romagna per le previsioni meteorologiche
Questa è la versione climatica
Qua stiamo parlando di un modello ad otto chilometri quindi c'è un fattore veramente di aumento della risoluzione verticale e qua parliamo di due scenari lo scenario dice ad esempio lo scenario molto basso
Dimissioni il quattro punto cinque che prevede non un trattato globale a Parigi di riduzione delle missioni che però prevede un cambio delle tecnologie verso tecnologie più a basso emissione di carbone a zero Carbone
E abbiamo lo scenario otto punto cinque sulla destra tutti due scenari però Vostok zone dell'Italia stavo parlando sempre del novantesimo percentile quindi gli eventi più intensi di precipitazione un aumento
Degli eventi intensi
Bene un altro studio che volevo mostrare proprio farmi capire il concetto dalla modellistica climatica che deve essere
Unito al monitoraggio alla raccolta delle osservazioni proprio perché il sapere deve essere integrato il passato il presente e futuro questo lo studio che abbiamo fatto
Come ce ne si sia ARPA Emilia-Romagna con l'Autorità di bacino del Po
Che parlerà dopo di me ed allo studio molto importante proprio perché è portare uno studio che proprio far capire come si possono unire tutte questi saperi che sono nel nostro territorio diamo collegato modello climatico globale il modello del seme cinque
Otello regionale che ho fatto vedere prima con un modello idraulico e non voterebbe sì model tutto questo per arrivare a delle simulazioni di possibili futuri di portata del Po in due punti
E abbiamo due scenari sempre uno scenario
Diciamo positivo l'era l'RC quattro punto cinque e invece il business riuso all'otto punto cinque sulla destra collo che si noti in tutti i duelli scenari in queste due sezioni a spessa e alla busta duro è che abbiamo
Un aumento delle portate medie del questi sono medie stagionali Buford ultimi sull'ultima la fine del nostro secolo
E abbiamo un aumento dalla portata nega d'inverno e abbiamo una maggiore riduzione dalla portata media addestrate
Quindi abbiamo un'estremizzazione ancora di più delle portate di questo segnale stagionale che quindi va in più crea chiaramente impatti ad esempio testate all'agricoltura un anno diminuzione ancora più accentuato dalla portata veder protestate porta al cuneo salino
Di acqua salata del mare di reato che entra ancora di più chilometri dentro al Po e e questo porta ad aver acqua salmastra quindi problematiche critiche per l'agricoltura del nord-est della Romania
Bene arrivo finendo concludendo al concetto di adattamento tutto questo la mitigazione del rischio idraulico
Nei Paesi del nord Europa viene vista dentro a un concetto ombrello si può cambiare il concetto dall'adattamento e concertata metto concerto sviluppato non tanti anni fa una decina d'anni fa
E nel due mila sette dalla Unione europea dalla Commissione europea significa cercare di far fronte agli impatti Caminiti climatici non soltanto troppo sedici questo viene spiegato proprio questo libro verde Libro bianco davanti alla stessa data né Tropea
Ma anche i cambiamenti naturale non è importante l'attribuzione del caso importante muoversi adattarsi però da tassi maniera Smart
Da un punto di vista efficace dal punto di vista socio economica efficace e cercare di prevenire il rischio quindi aumentare la residenza nostro territorio però facendo un grande uso
Della conoscenza scientifica dalla modelli se tematiche dell'osservazioni ci sono concetti nuovi per il nostro territorio che si chiamano percorsi trattamento le dateci un pezzo di tipi imponenza sono dei punti forti azione dove e quando si progetta un lavoro
Bisogna sempre fare un ragionamento sul sapere scientifico ad esempio le barriere del Tamigi è un progetto che viene lavorato con queste dateci un Paese con questi tipi imponenza
Lo scenario tematico dà un risultato diverso si cambia e si riaggiorna il Progetto e questo porta alla fine stato sperimentato già in Olanda in Danimarca e Svezia un risparmio dei fondi necessari per avere un'opera che aumenti la resilienza
Bene
L'Italia
Si è dotata di una strategia nazionale ministro Galletti a presso piazza a breve farà decreto ministeriale o una sulla sulla strategia nazionale la strategia il piano sulle cose diverso il primo passo è stato fatto strategia una visione strategica con del sette di azioni e di raccomandazioni in vari settori del piano e l'attuazione ma è importante anche il monitoraggio dell'efficacia
Lo Stato in Italia delle strategie
è stato analizzato in un rapporto che consegnerò al ministro e ne ho un'altra copio rapporto fatto dalla sesta inventare europei uscito quattordici ottobre dove abbiamo analizzato trenta paesi europea
A livello di politiche di adattamento e abbiamo ad oggi ventuno Paesi includendo anche i Paesi non membri dell'Unione europea che hanno una strategia nazionale
L'abbiamo adottato come hanno costruito le loro strategie mi ha fatto prima dei salta delle delle valutazioni con dei questionari fuori a me ha studiato
Le varie politiche nazionali Comano costruito una strategia Comano coinvolto di stakeholder come hanno coinvolto la comunità scientifica come hanno fatto la preparazione delle azioni come hanno settato le priorità
Come l'hanno attuate come attuati come hanno usati fondi in maniera efficace
E come hanno monitorato con inviti indicatori l'efficacia di queste azioni
è un rapporto in inglese non purtroppo però è un rapporto molto denso di formazione che invito a scaricare dal sito web dell'Aja
Vede l'Italia
A elaborato negli ultimi due anni una strategia che alla base tre documenti che sono stati elaborati dalla comunità scientifica revisionati da un tavolo istituzionale che includeva all'i risparmi del professore civile i vari Ministeri
E il primo il primo rapporto è uno stato delle conoscenze sull'ed una verità settoriali del nostro Paese
L'altro rapporto un rapporto sull'analisi dell'attuazione delle direttive e regolamenti europei
In materia di impatti adattamento non ci sono realtà delle cose delle direttive sull'adattamento ma molte direttive come quella dell'alluvioni quelle dall'acqua hanno degli elementi che sono che possono essere considerati elementi di e mitigazione del rischio climatico adattamento
Quel diamone un ultimo documento che il documento strategico questi tre documenti hanno sono stati hanno fornito il conto hanno contribuito alla lavorazione da parte del Ministero dell'Ambiente del documento strategico finale
I settori la nostra strategia nazionale a
Ha cercato di prendere di analizzare tutti i settori chiave del nostro Paese che abbiamo diciotto settori di azioni in cui il dissesto idrogeologico settore primario proprio perché è collegato se state se controllate tutti i vari settori le io potevo collegarlo con delle frecce a tutti i settori e tutti gli altri diciassette micro settori
Questo è il gruppo di lavoro che ha contribuito alla al settore del dissesto idrogeologico Fausto Buzzetti Alberto Montanari Roberto Rudi sono stati coordinatore responsabile abbiamo coinvolto ministri ministeri
E università enti di ricerca
Abbiamo anche cercato di fare un'analisi
Molto complessa grazie a un paio di progetti europei a Bari a persone in questo gruppo di lavoro che hanno partecipato un paio di progetti europei sul costo del non agire nel rischio idrogeologico e nell'agire
A seconda delle nuove professioni climatica
Ci sono dei sono sicuramente le incertezze nelle stime dei costi ma questo è stato utili primo documento in italiano dove vengono
Presentati questi risultati ancora preliminare di un paio di progetti europei
Alla fine della strategia ci sono abbiamo varie tabelle suddivise però finito sono alla fine abbiamo varie tabelle suddivise per azioni che trattamento le azioni verde o che sistemi che strutturali o grigie e so specie di governance
E sono anche state divise in una visione temporale entro il due mila venti e oltre due mila venti
Conclusioni
La strategia è stata ha ricevuto un parere positivo dalla Conferenza Unificata il trenta ottobre quindi questo è sicuramente
Arabi diciamo che siamo arrivati alla fine del nostro lavoro tecnico scientifico e adesso possiamo un punto in cui dobbiamo ci deve pensare che cosa fare di questo di questa strategia la strategia negli altri Paesi europei viene attuata in varie in vari modi
Inattuato con un piano nazionale settoriale ad esempio il piano nazionale sul rischio idrogeologico il piano nazionale sulle risorse idriche oppure viene attuato con le strategie piani regionali
E ad esempio in Italia ogni Regione potrebbe dotarsi di un piano regionale sull'allattamento o di un piano settoriale e
Questo Piano regionale dovrebbe essere allineato come punto di riferimento la strategia che fornisce obiettivi principi Elia e di azioni generali
Ad oggi la Regione Lombardia la Regione che ha momenti questo momento più avanzata nella lavorazione di una strategia regionale che dovrebbe essere conclusa
Nel dicembre di quest'anno ed è perfettamente allineata con la strategia nazionale che è perfettamente allineata con la strategia europea dalla Commissione europea
Quell'ordine siamo le elementi fondamentali che volevo evidenziare nella mia conclusione sul lavoro della strategia e l'ultimo fondamentalmente collegare le misure a corto termine con le azioni a lungo termine questa è la dizione dell'adattamento
L'adattamento significano soltanto rispondere all'emergenza anche uno due anni ma è proprio per questo che c'è bisogno delle osservazioni ma anche delle pressioni climatiche un continuo aggiornamento del nostro sapere a trent'anni a vent'anni a cinquant'anni a cento anni
E la dimostrazione di ripeto è il lavoro che sta facendo l'onda sul Tamigi
Questo tipo di lavoro sulle barriere del Tamigi sta portando a un risparmio finanziario notevole e questo è dovuto proprio l'integrazione tra i decisori politici e gli enti di ricerca che lavorano tutti insieme proprio per sviluppare un'opera
Veramente formidabile di grande lavoro vi ringrazio
Grazie allora però sono costretto tra questi due interventi dipendenze Castellari deferimento erano un po'più di contesto facciamo così tengo sospesi per un attimo Guzzetti Graziano il Puma
Che fanno parte della sessione rischio difesa tempo global warming per anticipare due interventi la tavola rotonda che per motivi diversi
Hanno bisogno di essere anticipati e che ci sono
Prima mi Chiarelli Amministratore delegato Ferrovie dello Stato ideale per mettere lacci presenta come sia andata le Camere perché poi devono andare via facciamo così sì con quelli però devono far parte di una tavola rotonda io vi assumerò in sintesi e di riproporrò
Al momento in cui ci dovesse essere una sorta di dibattere abbiate pazienza dobbiamo Mover cinque straniera quindi se li ha già qui
Ed è già qui
Sempre molto breve il gioco del poker mette così
Tre
No no possa anche fare senza strade
Questa
No
Così
E mi scuso per questo cambiamento ma insomma
A un certo punto siamo ci siamo allargati nei tempi ma è giusto però sentirli tutti dunque tavola rotonda dopo sarà la più importante opera pubblica però il cantiere per la sburocratizzazione essi Elia che Realacci e non prese in quella sede invece abbiamo anticipati
Bene buongiorno a tutti grazie scusate
La concitazione solo che oggi abbiamo un altro importante incontro li aveva come se trasporti per quanto riguarda la Torino-Lione il piano d'impresa di ferrovie
Quindi
Volevo parlare latte dell'infrastruttura ferroviaria e stanotte abbiamo avuto un altro inconveniente lungo la rete sono quell'incidente quella frana che c'è tra Chiavari e Rapallo no
Verrà fatto un grandissimo lavoro in ferrovia riconosciuto anche dal
Dal Sottosegretario presenze Consiglio dal anche dal dottor De Angelis col quale lavoriamo ha stretto contatto
Siamo riusciti a fare un grande lavoro
Monitorando praticamente due mila ottocento punti della Rete
Una rete che come vedete è lunga quasi diciassette mila chilometri
Presenta
Presente a diciassette mila ponti settemila cavalcavia mila e trecento chilometri di galleria
Ventiquattro mila chilometri di estensione di binari
Poi gli altri sono piazzale enti di piazzale
Nove mila duecento chilometri di rete ad alta tensione come vedete controllare tutta questa questa linea qua in
Prossimità del mare in galleria sui ponti sui costoni delle montagne e nelle zone con in attraversamento di fiumi dei torrenti
è una cosa veramente enorme
Il l'impegno da due o tre anni a questa parte
Ci ha visti
Impegnati in prima battuta su
Su
Tutti i punti dell'infrastrutture dove abbiamo storicamente rilevati di dissesto idrogeologico quanti sono oggi sono due mila ottocento cinquantanove monitorati a settembre nel due mila quattordici
Come li gestiamo noi gestiamo anche monitorando i tecnicamente ecologicamente con visite ispettive con rallentamenti con percorsi insieme con carrelli e consultando i treni
In più ci sono
In aria
Abbiamo lavorato molto
Insieme alle Autorità di bacino con i piani delle Autorità di bacino abbiamo verificato tutte le intersezioni con la linea ferroviaria sei mila chilometri di linea sono interessati dei piani delle Autorità di bacino
Questi di quei sei mila chilometri duemila sono interessati da
Probabili rischi connessi o a frane o alluvioni
Questa è la ripartizione per frane alluvioni su tutta la rete come vedete arriviamo praticamente all'unità perché il lavoro fatto in una maniera molto puntuale precisa
Dimostra che settantasette per cento dei dei dei tratti Han analizzate risultato non interessato al fenomeno di quei sei mila chilometri gli altri duemila chilometri portano all'individuazione di tutti questi punti che per territorio
Sono elencati qui
Quali sono le azioni che stiamo mettendo in campo
Abbiamo un piano di redazione di mitigazione del rischio per l'intera rete sulla base del censimento in cui si sono manifestati tutti quelle dissesti
Sono
Ormai tutti censiti
è stata definita una graduatoria di priorità di intervento mediante un'analisi del rischio che tiene conto della pericolosità del fenomeno e dell'entità del danno quello che è la definizione del rischio c'è la probabilità di accadimento per le conseguenze che potrebbe avere
Si prevedono interventi sia di natura gestionale che infrastrutturale e a carattere sia transitoria che definitivo ciò ognuno di questi punti qui e sotto il controllo preciso e puntuale del gestore dell'infrastruttura ferroviaria
C'è una realizzazione di interventi su priorità già individuate c'è un piano stralcio
Stiamo consolidando modelli di analisi del rischio e stiamo sperimentando interventi di carattere sistematico standardizzato in maniera tale da non inventarci nulla perché è uno dei temi importante in questo settore è quello della carenza che abbiamo notato di competenza e di professionalità c'è un ricorso sempre molto frequente a consulenti alcuni validissimi altri no
La media di punti da gestire el diverse tipologie di intervento creano questa
Diciamo difficoltà di poter gestire in maniera competente strutturata questi temi veramente impressionanti in termini di numero e in termini di di tipologia di intervento
L'altro Grasso ha indicato in questa questione la accumulo di normative non sempre
Determinate a risolvere un problema ma creano accumulo di normative tipo quello delle rocce
E terre da scavo che creano problematiche meramente serie quando dovremo andare a rimuovere materiale franoso o altro tipo è costruire quelle che sono le protezioni della linea ferroviaria
Tutta questa
Diciamo
è enorme
Non dico confusione ma difficoltà creano un ad esporre deve
Organizzazione di quelli che si devono occupare effettivamente il tema Dini vi dico che
Quando chiediamo
Le alle autorità competenti
Una autorizzazione a fare dei lavori comandiamo dei progetti che riempiamo di indirizzi quattro pagine in corpo dieci
Delle delle richieste quindi vi lascio immaginare alla fine chi è il punto di riferimento per queste tipologie di intervento che riguardano are
Rocce e terre da scavo
Territori di qualsiasi tipo tutto questo che crea una deresponsabilizzazione è un provvedimenti solo da parte degli organi
Autorizzativi
A carattere formale
E di controllo non di sostanza
è un tema molto grosso che si ripercuote in molti tipologie di intervento rosse ma in questo settore qui particolare e ancora più complicato
Il piano è strutturato così ci abbiamo fenomeni veloci per frane fenomeni lenti ognuno di questi viene affrontato nella maniera più corrette più aderente è così per le alluvioni fenomeni veloci e fenomeni venti
Quello che sarà utile Chiavari non era uno dei due mila e ottocentocinquanta punti
Però abbiamo un altro tipo di provvedimento messo in campo quando una zona interessata forti precipitazioni disponiamo dei rallentamenti su quel tratto di linea fino a che il problema non si risolve e stanotte il treno l'abbiamo fermato prima dalla frana
Perché non è solo su
Come queste nove ormai sono imprevedibili però
Qualche avvisaglia l'abbiamo ed è sempre più puntuale e precisa anche se lo sono punti dei miei due mila otto che diceva prima riusciamo a gestire nella maniera migliore il fenomeno
Il piano di mitigazione gestione del rischio di circa due mesi miliardi per completare tutto oggi la stima degli oneri
Degli interventi immediati e di duecentocinquantacinque milioni un piano stralcio noi siamo partiti già e sono lavori in corso alcuni già ultimati su quattrocento di quei due mila ottocentocinquanta punti con una prima tranche di di fondi che
Siamo riusciti nell'ambito della gestione oculata ricorrenza ed
Precisa recuperare
Centotrentadue milioni nel nelle pieghe dei nostri contabilità per dedicarli al tema della sicurezza e degli oneri
Di ripristino e di mettere in condizioni di sicurezza i tratti più a rischio
Centocinquanta milioni all'anno sarebbe un trend normale di finanziamento che noi riusciremo a gestire nella maniera migliore oculata
E ricordo risolvendo tutti questi punti ma voglio puntare solo il
Il dito sul problema della responsabilizzazione di un unico centro al quale far riferimento perché non è solo ferrovia che interessata a questo problema ma la strada come abbiamo visto in questi in questi giorni
Pare chiari per i territori interessati abbiamo necessità di un unico punto di riferimento in maniera tale da avere una chiara
Risposta in termini di autorizzativi non solo formali ma sostanziali di concretezza grazie
Grazie
Allora anticipiamo come abbiamo detto anche il l'intervento calabrese ma dalla rotonda di Ermete Realacci che Presidente la Commissione Ambiente della Camera
E poi continuiamo con la sessione di prima
No non viceversa
No grazie vi chiedo scusa ma peraltro la Camera stiamo in discussione andrà oggi pomeriggio di un di collegato ambientale si chiama di un disegno di legge che prevede misure che incrociano discussione stamattina in particolar modo
Qui c'è la collega Bragaglio che ci abbiamo lavorato molto bene e speriamo che poi nel passaggio al Senato
Diciamo sia abbastanza rapido c'è una riorganizzazione delle Autorità di bacino che come sappiamo da tempo attendono diciamo lumi su come devono adeguarsi alla normativa europea ci sono una serie di altre misure che
Hanno a che vedere con le cose che qui sono state affrontate
Penso alla partita dei contratti di Fiume delle con coinvolgendo più pieno
Dei cittadini penso ad esempio a una misura di contrasto all'abusivismo edilizio che parte dal finanziamento delle demolizioni delle aree a rischio idrogeologico che è un segnale molto forte che vogliamo dare in questa direzione più altre
Però quindi bisogna andare a lavorare perché se no non non ce la facciamo e quindi concentro diciamo il cuore del del
Del mio intervento per
Non fare un intervento come quello che avremmo potuto fare perderei mezz'negli ultimi decenni perché
Il tema non è un tema recente sicuramente
è un tema che ha reso molto più urgente dalla
Intensificarsi delle vede degli eventi climatici estremi Maracchi dire sostiene che
Negli ultimi vent'anni gli eventi meteorologici estremi sono aumentati del novecento per cento ma è un tema che esiste da molto tempo vi ricordo che la Commissione ambiente e territorio della Camera manda anche te Mario ne parlammo anche
In occasione del Vajont fece un po'un calcolo delle risorse che sarebbero state necessarie vi ricordo che ci incontrammo anche col Presidente Graziano proprio
Ricchi
Perde le risorse che sarebbero state necessarie non loro davamo
Almeno cinquecento milioni di euro all'anno e di quando c'erano costati diciamo gli eventi alluvionali le frane e anche i terremoti perché poi la cultura per la prevenzione tiene assieme diciamo i due fenomeni
Era valutazione allora facemmo
Era di duecentoquaranta miliardi di euro nel dopoguerra di migliaia e migliaia di morti come sappiamo
Qual è oggi il punto di differenza rispetto al passato almeno spero
Il punto è che l'effetto di catalizzazione che ha avuto lessi nell'individuazione di un'unità di missione presso la Presidenza del Consiglio ha messo in riga una serie di soggetti una serie di fino mani una serie di finanziamenti
Devo dire che questo lavoro un lavoro eccellente appunto vengono fuori quei numeri di cui D'Angelis parlava prima
In occasione lo sblocca Italia si è parlato complessivamente fra dissesto idrogeologico e depurazione delle acque di circa quattro miliardi di euro non spesi perché c'è anche quella partita lì la partita della mancato investimento è mancata gestione della depurazione le acque con conseguenti
Danni anche dal punto vista erariale perché poi paghiamo le multe l'Unione europea oltre ad averci
L'acqua inquinata e sicuramente la messa a regime di un utilizzo oculato dei fondi comunitari di sostegno
Può garantire sul fronte della mitigazione dell'adattamento perché circa il venti per cento dei fondi comunitari vanno destinati sia la mitigazione quindi alla riduzione dell'emissione di CO due
Che all'adattamento quindi sostanzialmente alle mie cose di cui stiamo parlando qui oggi per quanto riguarda il nostro Paese può mettere a regime risorse certe
Quali sono i punti critici che secondo me vanno evidenziati
Primo le opere di cui si parla sono tutte necessarie
Questo problema non da poco perché io capisco benissimo il ragionamento del allo sono state fatte le procedure di voto legislativo utilizziamo quei fondi ma in molti casi quelle opere erano opere sbagliate
Ho costruite sulla base di motivazioni diverse voglio farvi un caso estremo
Che riguarda un'audizione che c'è stata recentemente alla cava qualche mese fa alla Camera
Che riguarda
Tu prima Erasmo parlarvi del del delle del Crati in cui erano quattro milioni di euro alla Camera e Senato dizione in cui il Governo ha risposto sulla diga del giovedì Giminiano sul fiume Melito
La diga di Gimignano sul fiume Melito
Da che credo sia di sotto lo diciamo la responsabilità del Consorzio di Bonifica Jonio catanzarese condivido le parole dette sui Consorzi ma anche lì ci sono dei consorzi che andrebbero
Esaminati con più attenzione è partita con un'ipotesi di finanziamento che nell'ottantotto nel settantotto se non ci ha parlato dell'ottantotto era di cinquecento milioni di lire
Attualmente ci dice il Governo che l'ipotesi per completare la dica che nel frattempo ha dimezzato l'in basso
Passa da cento mila metri cubi a cinquanta metri cubi di Udine di di di metri cubi è passata trecentoquarantatré milioni di euro ci si è presa da cinquecento milioni di lire a trecentoquarantatré milioni di euro un bancomat perché
Cioè cosa c'è dietro quante delle opere di cui si parla hanno
Ovviamente in scala caratteristica di questo tipo e quindi cosa fare nella propria e le procedure ma anche in via straordinaria coinvolgendo soggetti da socio civile vedo
Molto bene il coinvolgimento e l'ordine geologi di altre energie che ci sono delle associazioni ambientaliste del filtrare quest'opera
Perché molte di queste opere sono nati con la logica di prima con la logica di pigliamoci l'appalto quali che sia
Facciamo un argine quale che sia non ci mettiamo troppo testa non recuperiamo troppi saperi perché guardate che non solo c'è da fare i conti volutamente il rimasi ma c'è da fare i conti anche voi sapete che abbiamo persi perché la maniera di gestione del territorio del Granducato di Toscana o dei Borboni era migliore di quella che c'è adesso va
Cioè se ci fossero stati borbonica regi lagni a Sarno quella roba non succedeva
E recentemente c'è una libro di cui consiglio la lettura perché anche molto brillante di barbiere Giavazzi
Che titolato conosce una norma di legge in cui spiega meccanismi in cui nella parte iniziare racconta come funzionano queste cose nella Repubblica di Venezia
Che aveva dei meccanismi
Di una straordinaria modernità aperta parentesi aeromobile presso l'avrebbe mai fatto fare i progetti all'opera alla NATO dall'azienda che doveva poi realizzarli c'era una divisione ferrea
E c'erano forme di esercizio della giustizia abbastanza Giacomo efficaci no ancora Palazzo Ducale cioè l'immagine di un una persona accusata per corruzione nella gestione delle opere idriche chi
Ovviamente a Venezia aggrediva trattava male le acque era un traditori della patria e si vede un'azione diciamo Montessori Anna in quel quattro cavalli diciamo
Legati ai quattro arti della persona procedono diciamo azioni di educazione definitiva diciamo
Allora c'è questo problema che molto è molto importante che può essere a mio avviso in parte risolto anche in via informale io non credo le procedure formali lo dico alla fine rapidamente
E c'è un problema proprio di riorientamento delle spese della macchina pubblica anche qui col collega Marinello abbiamo anche parlato
La partita le grandi opere occorre essere molto franco ci sono alcune grandi opere che vanno realizzate
Fra questi alcune opere ferroviarie però parliamoci chiaro oggi il Governo ha tenuto a rispondere in Aula sulla vicenda del ponte sullo Stretto che chiaramente è una cosa che non sta in campo ma la vicenda della BreBeMi
Dimostra che il project finance il project financing in Italia è finito sulle autostrade è finito siamo mi avessero detto dieci anni fa qual era l'autostrada che poteva essere d'azzardo in project financing avrei detto la BreBeMi
Perché mi sembrava parte che è un'area molto congestionata una densamente produttiva se la Brebemi non ce la fa e lo voglio dire nessuno pensi di far cadere sulle casse pubbliche gli errori di un operatore privato che ha fatto male i conti
E
Perché questo rischio c'è forte ma pensate cosa accade su tutti gli altri progetti che ci sono
Dalla tirrenica alla morte Mestre
A tante altre cose che ci sono in giro alla Roma-latina che non hanno nessun senso allora qui si tratta di fare una scelta chiara a parte le infrastrutture ferroviarie e metropolitane
Che appartengono a un'azione diciamo di
Pendente pensata del Paese si tratta di concentrare le risorse
Concentrare le risorse dei fondi comuni di sostegno capire questi mitici trecento miliardi di Juncker dove vanno allocati ripensare in qualche maniera in maniera il Paese come si può fare termino
Cambiare le norme cambiare le leggi sicuramente in parte sì c'è un meccanismo farraginoso però io diffido
Diciamo pure essendo quel mestiere di che che noi insomma siamo chiamati a fare diciamo
Del pendenti fatto di dire che ogni volta c'è un problema bisogna cambiare una legge per capirci
La la la Banca d'Italia quando è stato sblocca e dalle venuta dirci che ne dal novantasette dal due mila sette a oggi sono state fatte seicento modifiche al Codice della parte dei contratti
Seicento modifica dal due mila sette a oggi cioè significa che questi avvocati non hanno dato una percentuale allo Stato diciamo
Annuncio vocale è stata una reazione diciamo benefica un job Bax per gli avvocati diciamo
Quello che è stato fatto su quel fronte
Io penso che oltre a un'azione di semplificazione sfoltimento legislativo nero può che dare abbiamo fatto alcune opere azioni che vanno in questa direzione c'è bisogno di riconsegnava cittadina Società una responsabilità su questi temi
è una responsabilità che riguarda molti aspetti riguardanti la protezione civile perché
è fuor di dubbio che troppa gente morì in una maniera in cui non dovrebbe morire in Italia quindi c'è un problema
Sull'ultimo miglio dalla produzione civile perché non può morire la gente in macchina
Quando è in corso un'alluvione c'è un problema di mancanza di droga di di educazione ma ci vuole ma anche di una rete di allerta che va sicura interviste sono sicuro che
Il mio amico Andreotti quello buono
Poi parlerà diciamo anche di questo ma c'è un problema più in generale di una grande trasparenza e di un filtro diciamo che va fatto su queste azioni quindi
Nelle credo che sui tiri ne parlerà l'idea che tutto sia molto trasparente tutto si accessibile cittadini
Che ci sia una riappropriazione anche di saperi per controllare l'effettiva utilità di queste opere come diceva anche Erasmo D'Angelis prima mi pareva essenziale cioè
Thomas Eliot ha detto una volta gli uomini hanno sempre sognato sistemi regole talmente perfetti che nessuno avrebbe più bisogno di essere buono
Ecco questi se ne queste regole non esistono bisogna evitare di fare regoli e fare il favoriscono disonesti
Ma c'è un'azione di responsabilità rifatto a quello che accade continuamente il nostro Paese e al nostro futuro che richiede a tutti noi un cambio di passo il senso di questo anche le cose per non Ciardo diventano difficili
Grazie mette
No questo è un
Un punto importante quello della utilità delle opere se se lo sono veramente fino a che punto lo sono
Ci torneremo ancora le chiedo ancora pazienza Buzzetti Graziano in qua perché prima
Volevamo forse avere un saluto veramente Brema testimonianza al Sindaco di Genova
Che altrimenti poi avvio visto che la città è stata più volte colpita premente non solo nell'ultimo periodo è se si ritorna agli anni Settanta poi gli anni Novanta POR due mila undici infine adesso
Parecchie volte
Prego il Sindaco D'Oria
Dunque è una una testimonianza richiesto un po'all'improvviso quindi
è proprio molto a caldo ecco
Ho ascoltato poi ascolterò ancora il proseguo dei lavori
Le osservazioni
Osservazioni che sono state fatte ovviamente sono tutte assolutamente condivisibili la tutela del territorio una cultura del territorio
Per per avere l'approccio giusto interventi che richiedono richiedono tempo per mettere in sicurezza il territorio si parla in molti casi di
Grandi opere idrauliche qua era ma è chiaro a tutti
Che si tratta di procedere su una manutenzione del territorio con tanti piccoli interventi ordinari ma si tratta in molti casi anche di arrivi di realizzare
Degli interventi di ingegneria idraulica significativi in aree in cui magari penso a Genova in particolare la realtà che conosco in cui dei fiumi e torrenti sono stati scoperti
E sono stati coperti anche secoli fa
Secoli fa per cui dei ieri ieri o Carbonara
Ageno vario Sant'Anna sono stati coperti secoli fa il Pisani è stato coperto negli anni Trenta del Novecento nel suo tratto terminale
Son tutte cose giuste mi mi fermo su tre questioni uno
I tempi e e la per dire cosa che non sono state ancora toccate la pubblica amministrazione la capacità di reagire cala Pubblica amministrazione io credo che sia molto positivo il lavoro che fa l'unità di missione
Di coordinamento di recupero recupero attento di fondi non spesi
A livello locale verifico anche come e non voglio essere frainteso perché ho detto una volta il Comune di Genova a cinque mila seicento dipendenti ma non alle persone giuste ovviamente non volevo dire che
Cinque mila seicento dipendenti non fanno il loro lavoro
Ce ne sono alcuni che molti che lo fanno alcuni come sempre accade
Che non lo fanno ritenere nei confronti dei quali assumiamo anche dei provvedimenti non non siamo si parla di saperi
A volte all'interno da Pubblica amministrazione non ci sono le figure professionali più adatte a a fronteggiare i problemi del presente
Siamo carenti di geologi lei né tra i venticinque mila seicento
Dipendenti abbiamo pochi geologi abbiamo pochi ingegneri idraulici quando quando si tratta di individuare il RUP responsabile unico di procedimento per una serie di di lavori
E non voglio non voglio essere costretto a
Puntare solo su gli stessi due ingegneri che seguono venti cantieri perché vuol dire che qualcosa non funziona
E
Questo quindi della riforma della pubblica amministrazione è un tema grosso altro tema le responsabilità
Ci sono delle responsabilità di sistema che sono anche a volte tutte le volte che dobbiamo vederlo lo dobbiamo fare senza tirarci indietro delle responsabilità individuali
Sono
Però secondo me per per l'esperienza che ho mantenuto lo dicono non voglio assolutamente
Fare il gioco dello scaricabarile non è non è pensabile in questo momento per uno tavoli istituzionali sono molto responsabilità di sistema
Della storia di di dei si diceva vent'anni in cui non ci siamo mossi anche di più oppure decenni in cui ci siamo mossi male allora essendo c'è responsabilità e di sistema io
Una struttura una struttura dirigenziale spesso paralizzata dal timore
Paralizzate dal timore di assumersi delle responsabilità
Questo è un altro tema un altro tema che che dobbiamo affrontare serenamente non per assolvere tutti non per assolvere tutti voglio essere chiaro ma perché non è pensabile poi scaricare
Scaricare su magari su un singolo funzionario pubblico del delle delle responsabilità che non sono le sue questo un tema
Lo in un solo enuncio mi rendo conto che estremamente delicato non no non ha una una ricetta
Però bisogna pensarci in ultimo non è stato detto ma io dal dal mio dal mio osservatorio dal mio fronte lo percepisco
Qua oltre che essere in gioco il nostro futuro il territorio queste questioni economiche rilevanti
Per cui varrebbe la pena mi riallaccio all'intervento che mi ha preceduto anche
Quello di Realacci pensare anche al tipo di opere su cui come sistema Paese decidiamo di puntare in un momento come questo
è fondamentale dare dei segnali chiari
Finanziare le opere giuste che sono percepite come corretta in un momento come questo ancora grande occasione per ripensare
Per ripensare le opere che vogliamo finanziare e quelle che in questo momento non sono da finanziare in ultimo
Il rapporto tra istituzioni cittadini e tra politica e cittadini
Perché tutto quello di cui stiamo discutendo in maniera alla molto precisa molto tecnica addietro
Una questione cruciale nel nostro Paese la nostra capacità di affrontare tecnicamente scientificamente economicamente queste questioni
Diventa cruciale in un momento in cui il rapporto tra cittadini istituzione in crisi profonda
è in crisi la politica in questo momento e allora muoverci bene nell'affrontare questi temi vuol dire vuol dire affrontare
La questione nodale del nostro Paese un po'la crisi della politica un'altra questione per affrontarla
è quella di dire la verità
Di dire la verità io apprezzato il tono delle relazioni e quella di Erasmo D'Angelis e le altre parlare chiaro ormai c'è una una soglia di
Insostenibilità da parte dei cittadini nei confronti di certi diritti del sistema della politica di cui anch'io adesso faccio parte che ha superato il livello di guardia e quello è un altro fango davvero che rischia di travolgere cioè al quale dobbiamo essere molto attenti grazie
Se
La
Sentiamo volentieri abbia dal senza però se si parla solo di sistema io poi un po'mi preoccupa perché come si fa a parlare di sistema è il caso di Olbia dove ci sono stati quattordici quartieri abusivi condonati da un solo sindaco
E io non ci riesco proprio come si fa a parlare di sistema Borghetto varrà dove il letto del fiume ormai e largo trecento Medvedev ed era oltre un chilometro
Ah Ulla dove hanno costruito dentro Aldo De più crolla il sistema quelle che ha minacciato sul posto anch'io queste responsabilità riterrei ben precise perché altrimenti facciamo
Pag quelle di sistema quale vediamo
Allora
Adesso sentirei brevemente però vi prego veramente perché siamo già alle dodici e venti dobbiamo cercare di niente patimenti accolliamo al pomeriggio ritardi che sono nostre posso Guzzetti
Che il direttore dell'Istituto regionale adozione idrogeologia del Consiglio nazionale delle ricerche
Poi grazie al quadro mi raccomando ecco a voi tutti vi chiedo
Per
Per piacere ma per me di non
Dilungato troppo raccolto molto brevemente il il mio intervento
Lo lo lo preannuncio sarà di parte quello la parte della ricerca quando il presidente Renzi annunciò Italia sicura credo a marzo aprile noi fummo molto contenti lo scriviamo anche al al Presidente
Scriviamo però anche al Presidente che era essenziale credo usammo il termine vitale che Italia sicura fosse accompagnata da un'azione forte di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico sul tema del
Dissesto idrogeologico è stato ricordato siamo il Paese in Europa che più di tutti gli altri subisce il peso anche in termini di vite umane
Perse per il il dissesto siamo il Paese che subisce danni materiali economici ambientali che non sono più francamente sostenibile non lo sono più dal punto di vista economico quello che non è stato detto però e che siamo il Paese che non non investe un euro in ricerca scientifica sviluppo tecnologico
Per la previsione la mitigazione del dei rischi giro idrologici questa francamente anche da un punto di vista economico e sociale semplicemente incomprensibile
A a ad agosto ad una richiesta di che abbiamo avanzato al MIUR di finanziare la ricerca in questi tempi che in questi modi
Il la risposta del mio ora è stata sorprendentemente per noi rivolgetevi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è anche per questo che siamo dentro ad Italia sicura
Si chiede in questi giorni in modo assillante metereologiche I metereologiche fare previsioni più accurate agli idrologia e di
Spiegarci come difenderci meglio dalle inondazioni
Hai geomorfologiche geologi come me di fare delle previsioni migliori sulle frane e inondazioni
Sono richieste che badate io ritengo che siano legittime anzi dico doverose da parte dei cittadini e dei decisore di questo parere di questo Paese a patto però a patto che alle richieste seguano
Siano messi a disposizione degli mezzi e degli strumenti e dico proprio degli strumenti economici umani perché questo sia possibile perché sia possibile
Realizzarlo questo è un Paese che ha una necessità urgente e indifferibile di un programma nazionale di ricerca sui rischi geologici un programma che sia a diretto supporto delle strategie di mitigazione e adattamento
Incarnata e dispiegate dei tagli assicura
Il CNR tenente per cui lavoro oltre che per la sua storia credo abbia tutte le capacità per coordinare un simile Prodi che Programma nazionale di ricerca sui rischi giro idrologici con lo spirito di servizio e di disciplina che ha evocato questa mattina il Sottosegretario di del rio ma e su questo voglio essere molto chiaro con la collaborazione di tutte le migliori
Capacità che sono perché ce ne sono che sono presente nelle università nei Politecnici negli altri enti di ricerca nelle amministrazioni pubbliche e anche soprattutto nel mondo dell'industria e delle professioni
Grazie
Grazie a ha fatto anche per
Per la brevità noti avvenga però bloccare ancora
Così come devo bloccare anche
Può perché abbiamo un'altra esigenza abbiate pazienza di un po'così Giuseppe D'Aniello che presenta come sono andate al Senato anche lui deve fuggire dunque io vi chiedo gentilmente di dargli la presenza anche lo anticipiamo davanti tavola rotonda successiva prego
Sì grazie perché in effetti abbiamo Commissione riconvocata tra poco e quindi il mio dovere essere anche di per i lavori parlamentari
Ed era sveglio di ringrazio ringrazio il Governo per aver organizzato questo aggiornata ma soprattutto per il lavoro che sta svolgendo in questi mesi
è un lavoro che sta effettuando in piena sintonia con il Parlamento il Parlamento che ha lavorato e lavora alacremente su questo tema il dissesto idrogeologico
Vedo qui tanti colleghi presenti da Massimo Calearo visto Stefano Vaccari colleghi che è fortemente e sono impegnati in questo mese su quelle questo periodo cioè su questi temi
Però alcune cose vanno dette
Nella brevità del mio intervento voglio fare alcune puntualizzazioni Galletti ha parlato di fatto culturale è proprio vero
Qui se non sia un'attitudine completamente diversa una sorta di rivoluzione parte copernicana sull'approccio nei confronti di queste problematiche noi continueremo sempre a parlare di emergenza
Noi continueremo sempre a parlare di morti di danni di fango e quant'altro
E allora la prevenzione su un argomento di questo genere un fenomeno culturale è un fenomeno culturale che deve non soltanto essere educativo ma deve diventare prevalentemente comportamentale vari livelli
Ai livelli politici a livelli e la burocrazia
E deve evidentemente coinvolgere anche il settore dell'economia perché ad esempio si è molto parlato di condoni edilizi sì è vero in questo Paese di sono fatti tanti condoni edilizi però sui condoni edilizi abbiamo anche al dovere di dire la verità
è la verità è questa che tanti condoni edilizi sono stati fatti i Comuni hanno incassato tantissime risorse ma è anche vero che questi condoni edilizi va bene non sono stati interpellati hanno scritto nella norma
Perché il condono edilizio amici miei non era soltanto pagare un obolo pagare una tassa e veniva condonato tutto e per tutto i Comuni gli enti locali
Avevano il dovere e il compito di fare un accurato e istruzione
E andare a verificare quello che poteva essere condonato e quindi rientrava nella fattispecie della legge ab origine
E quello che non andava condonato a me risulta che tantissimi enti locali non hanno mai espletato queste pratiche di condono non hanno mai espletato queste pratiche sanatorie perché non l'hanno strappato lo sappiamo tutti
Perché probabilmente è una certa percentuale di quegli immobili non sono e non ero tecnicamente condonabili e quindi bisognava intraprendere
Attività diverse bisogna avere il coraggio da azioni forti ad azioni consequenziali e allora su questi temi dobbiamo parlare dobbiamo parlare in maniera chiara sentiva senza veli e senza infingimenti per evitare di continuare a prenderci in giro
Così come il problema dell'ultimo miglio è un problema fondamentale perché vivaddio è vero c'è massima solidarietà nei confronti degli amministratori locali c'è massima solidarietà nei confronti di sindaci che rappresentano
La prima frontiera quando scatta l'emergenza ma se poi dobbiamo vedere quanti Comuni in Italia hanno presentato preparato dei corretti i piani di intervento
O se andiamo a vedere a bene questi piani di intervento già espletati quanti sono bene realmente attuali e attuabili
O quanti altri invece va bene rappresentano soltanto bene una sorta di collezione di carte va be'di documentazione e allora lì evidentemente va bene va fatto uno sforzo maggiore
E quindi carovana Erasmo la l'azione che dovrà intraprendere al di là di quello che stai facendo ottimamente in questi nei
Dice l'apertura di cantieri su bloccare una serie di opere ma intrapresa anche una direzione o delle molto forte va bene nei confronti del bene il praticante di queste situazioni
Senza poi considerare
Mi avvio rapidamente alle conclusioni che ci sono alcune tematiche dobbiamo
Aver presente perché sul dissesto idrogeologico bisogna avere anche un atteggiamento listi co questo è un Paese che è per alcuni anni ha ritenuto anzi per decenni
Ora apportate non anche una sorta di cultura di morte di modernità e della modernizzazione in cui esisteva una Honda economiche andava completamente le cose abbandonata e invece bisogna puntare su un'economia assolutamente più moderna più efficiente doveva fare dei numeri
L'old economy ha comportato l'abbandono delle zone interne all'abbandono l'agricoltura nelle aree montane nelle aree collinari
Ha portato bene under sottovalutare l'attività importantissima e qualcuno qui lo anche accettato l'hanno anche citata svolta dal dal dal dalla bonifica e quindi dall'Associazione nazionale bonifiche anche a dei Consorzi di bonifica
Ma tutto questo evidentemente deve tradursi non soltanto infatti non ma normativi ma anche in una legislazione
Che
Come crei delle condizioni
Agevolative perché fino a quando lei non o utilizzeremo ad esempio la leva fiscale per incentivare terminati comportamenti o disincentivare altri con Porta menti noi assolutamente avremmo fatto soltanto della buona teoria ma non avremmo assolutamente mai messa in pratica di comportamenti che noi auspichiamo
Queste a mio avviso sono le politiche di indirizzo se dobbiamo puntare su una vera prevenzione se dobbiamo puntare
Su una corretta utilizzo del solo che evidentemente
Detto che chiede terribile intende che evidentemente ci interessa per i guasti che vengono creati a valle ma i guasti che vengono creati al male perché probabilmente nelle zone montane nelle zone coordinare scrivi sono state seguite delle politiche disastrose
Senza poi considerare che anche le politiche governative devono essere a mio avviso delle politiche molto più attente su un tema da un lato non si può puntare a bene su una ripresa dei posti di lavoro
Puntando su una industrializzazione spinta in alcuni campi o su alcune attività estremamente invasive nei confronti dell'ambiente naturale e va bene sia esso l'ambiente marino l'ambiente o anche la terraferma
Uno dei casi tipici nel caso così delle trivellazioni che sta molto dividendo l'opinione pubblica italiana la politica italiana
E poi viceversa a bere puntare va beh nessuna tutela dell'ambiente al bene intendendo per tutelare l'ambiente l'armatura politiche una politica che attui Abbé nelle politiche di prevenzione
Il fine riforma della pubblica amministrazione la riforma della pubblica amministrazione ci vuole non dobbiamo avere il coraggio di dire
Che alcune norme a bene che derivano dalla legge quadro opera sulla pubblica amministrazione che fu la Bassanini evidentemente oggi sono visto lette devono essere ampiamente rivista perché un conto è la responsabilità della burocrazia
Dei pubblici dipendenti un conto è il dovere dell'assunzione delle responsabilità e un conto ancora è il dovere della politica che non può assolutamente deresponsabilizzarsi va bene dal dovere le scelte
Cosa che in effetti avvenne a seguito della Bassanini ma deve riappropriarsi
Del dovere della responsabilità delle scelte assumendosene anche al bene rischi consequenziali
Per ultimo legge sugli appalti sono state fatte tante e tante modifiche dobbiamo ancora maggiormente a lavorare sulla sull'efficientamento sulla semplificazione
Ad esempio quando lo sblocca Italia era al parlarne in Camera dei deputati al Senato notoriamente non abbia sul nove nero messo mano abbiamo perso l'occasione noi dovevamo puntare lì
Ha detto per questo genere di lavori per questa tipologia di lavori dovevamo puntare su delle centrali di committenza
Che usassero le piattaforme va bene di procedure di centrali di committenza pubblica e già esistenti per ad ottenere una diminuzione
Di una serie di tempi va bene soprattutto ottavo operare sulle delle economie di scala
Questa è un'occasione persa è un'occasione va bene che a mio avviso bene dobbiamo vederli tentare allorquando approderà al Senato bene spero nelle prossime settimane
La delega ambientale in sede di delega ambientale su questa e su questa materia a mio avviso dobbiamo confrontarci e dobbiamo portare avanti va bene una legislazione che sia assolutamente efficace
Efficiente è assolutamente asciutta perché altrimenti avvenne continueremo a fare convegni e continueremo a intraprendere azioni bellissime ma non arrivare
Ad un ad una a ad un buon risultato ultimo stiamo attenti io ho sentito dire e ho sentito parlare di opere inutili è vero dobbiamo evitare le opere inutili però non possiamo sottacere che nel nostro Paese
Ci sono Regioni zone d'Italia in cui c'è un gap infrastrutturale ci sono alcune regioni dove è stato fatto molto è stato fatto il più probabilmente si può fare ancora meglio
Ma ci sono alcune regioni d'Italia che mancano di infrastrutture essenziali
Allora cerchiamo di ragionare con attenzione perché non vorrei
Che di fronte a questo serie di argomentazioni che oggi brillantemente qualcuno espresse si buttasse via oltre che con l'acqua sporca anche al bambino grazie
Sei
Non so se il condono edilizio corrispondeva effettivamente l'esigenza di aggiustare il bagno di casa quello che è successo però è che in questo Paese secondo nato il condonabile
Ho fatto presente al Parco azionando Arcipelago Toscano capo vigoria duemila abitanti fino a tre mila richieste di condono il dieci per cento delle quali erano su villette fotografate in Corsica e mai ancora costruite
Questo è stato questo Paese qua quindi non mi pare di quell'uno per favore perché è la cosa che ha creato il rischio lo ha creato dove non c'era
E io questo ho sentito
Io sarò fa qualsiasi
Adesso dobbiamo andare avanti lei ha detto la sua io dono non aver mai fare ed è chiaro perché sarebbe assolutamente grave se passassero distorta era sembrato che sembra io no no no no allora mi scusi Mellone sto attento io non ho parlato di condoni fatti o quando avevo detto un'altra cosa
I comuni hanno il dovere di istruire le pratiche presentate
Perché gran parte delle pratiche esentare presentate non sono state istruito almeno una parte
No è cara e perché era impossibile farlo e no e allora hanno incassato i soldi perché soldi non incassati allora istruiscono le pratiche
Dopodiché assumano le decisioni consequenziali decisioni consequenziali si chiama dal mio Paese confiscato alcuni casi demolizione nasi onorevole dimessasi siamo d'accordo considera capito male adesso si è capito o meno
Se riprendiamo
No no e abbiamo chiarito decisamente merci manca soltanto che qualcuno possa pensare quando
Gianvito Graziano presidente del Consiglio nazionale geologi abbiate pazienza anche a voi chiedo di altre stringati e così pure a Puma per le ragioni che avete visto
Prendetevela pure con me ma
Dobbiamo fare così prego grazie grazie buongiorno grazie a tutti io intanto ringrazio anche Erasmo naviga su un po'tutto il diciamo gli organizzatori chiamiamoli così
Sì
Questo però no
Le faccio pisello
Mi siedo
No dicevo ringrazio perché la la presenza qui la presenza insomma anche di una classe professionale di una comunità quella geologica che insomma di questi temi
Ne ha fatto uno dei propri cavalli di battaglia sono forse come ha detto il prefetto Gabrielli Gabrielli sono parlarne punto vent'anni fa per vent'anni fa in qualche modo denunciavamo
Tutto questo della prevenzione abbiamo fatto la parola d'ordine abbiamo tentato di spiegare tante volte cosa significasse prevenzione perché prevenzione
è una parola semplice ma che nasconde tantissime tantissime azioni una di queste appunto a quella del fronte gli investimenti ma non è soltanto questo ora un attimo centriamo la cosa che io trovo tra l'altro più grave per nuovi come categoria professionale è stato quello di cercare di incidere anche nel dibattito politico ma anche negli assetti normativi una realtà
Il massimo che si è riuscito a fare in questi anni e di come dire contaminati questi assetti normativi ma non modificarli perché appunto non c'era forse una reale percezione forse i tempi erano maturi stranamente nonostante
Tutto quello che intanto
Era avvenuto nell'ultimo cinquantennio però devo dire la la cosa tragica di questi ultimi vent'anni è stato questa sorta di torpore in cui siamo caduti perché
Io ricordo insomma né dei disastri che abbiamo tiranti ma soprattutto soccorso dopo quello disarmo ci fu insomma una sorta di impennata uno scatto di orgoglio dell'Italia sia andò avanti si fecero i PAI crede assetto idrogeologico sono in qualche modo sembrò che il sistema Paese reagisse
A una situazione che aveva portato in quel caso
A più di cento morti sono centosessanta morti circa
Oggi finalmente registriamo questa inversione di tendenza questa inversione che
Che che ci piace molto punto commentare perché l'unità di missione era stata annunciata dal premier Renzi questo da costituita io in qualche modo ne faccio parte seppure da
Consulente esterno però però è un segnale ripeto molto molto forte che che che viene dato oggi
Ministro calette annunciato
Insomma di andare avanti molto forte forte insomma spedito senza indugi sulla legge di riduzione di consumo di suolo mi sembra un aspetto importante mi sembra importante che abbia annunciato più volte è stato detto niente più condoni edilizi Italia io
Ritengo che questo sia
Un segnale molto positivo credo viene dato non per nulla scontato per nulla scontato perché appunto fino a qualche tempo fa si parlava di condono mi spiace di tornare sull'aspetto l'abusivismo ma
Erasmo D'Angelo sulla sua relazione ha detto brillantemente come
Quando si annunciavano nuova legge l'abusivismo diventava molto forte e mi spiace
Io non voglio contraddire settore Marinello ma insomma l'abusivismo un reato quindi che comunque perché in qualche modo venga avallato la la forma di reato insomma mi sembra che sia grave oggi oggi questa inversione di tendenza è principalmente culturale quindi politica
E culturale mi pare importante che il Governo si sia dotato di una
Di un'agenda che abbia questo approccio diverso tra l'altro ritengo che sia anche una un recupero un recupero di fiducia collettiva attraverso queste azioni penso il Paese possa avere anche un
Un ritorno alle fiducia a quello del rapporto con le istituzioni a cui accennava anche il Sindaco
Doria
E poi perché attraverso questo si parla anche di un rilancio in termini economici insomma mi sembra molto importante che si possa parlare di economia attraverso i temi del territorio anche questo nella per nulla scontato la prima volta che si fa
Qualcuno lo faccio ma anche io indegnamente ha citato Roosevelt nei primi anni del novanta ma insomma lì le cose si risolse in quel modo sommarsi lavoro sui fiumi e attraverso i fiumi
Gli Stati Uniti reagirono a quella fortissima crisi mise mi piacerebbe pensare che questo potrebbe essere anche uno scenario per per l'Italia è ed è uno scenario che interessa tra l'altro anche i professionisti
Oggi Erasmo ha parlato di occupazione ha parlato di ventidue mila circa detti insomma nuove occupazioni nuove enti in questo momento io mi sento anche di rappresentare lo faccio molto volentieri la rete delle professioni tecniche
Insomma voi sapete molti non so qui a piangere su noi stessi ma insomma sta stiamo vivendo tutti quanti una grande
Contrazione economica e professionisti insomma sono veramente i tantissimi ma provo tantissimi piccoli studi piccoli e medi scuri stanno chiudendo quindi per noi è importante questa boccata d'ossigeno importante questa boccata d'ossigeno avvenga
Attraverso questa
Diciamo questa attenzione per il territorio del tempo brevissimo vado verso la fine c'è ovviamente la necessità di avere dei progetti coerenti di Roma detto qualcuno prima di me l'ho detto metà Realacci
Progetti coerenti non è scontato smentirlo cioè anche lì es è semplice normale e ovvio che i progetti debbano essere coerenti però poi quello che succede non è così qui non non non
Non avviene sempre questo io faccio riferimento ad esempio i progetti preliminari progetti preliminari soprattutto in questo ambito ma in tutti gli anni dovrebbe essere così ma soprattutto in questo ambito sono progetti importantissimo
Perché nell'ambito della mitigazione del rischio definiscono già una strategia individuano
Un un un intervento da fare e questi progetti preliminari che vengono fatte al interno delle pubbliche amministrazioni grande molto spesso quelle piccole vengono fatte senza come sull'accordo si dà valore senza competenze adeguate c'è necessità ovviamente di svolge
Di avere progetti che abbiano come dire più qualità e quando dico qualità mosto lo sottolineo sempre non sto parlando di una
Di un'eccellenza ma sto parlando di un raggiungimento di obiettivi se questi progetti non raggiungono gli obiettivi minimi
Che sono di soddisfacimento anche quindi di raggiungimento dell'obiettivo di soddisfacimento della comunità che ricerca insomma quell'opera
So ovvio che quel progetto inutile se parte male il progetto preliminare noi su quello costruiremo un progetto definitivo esecutivo che magari sarà
Molte volte sbagliato se non addirittura dal nostro questo grande tema minore diciamo di cui l'unità si sta occupando c'è un problema di Inter disciplina
Quindi si occuperà però altre per farla breve come ha detto De Bernardis un ritorno un po'a quelli che sono i concetti
Della della vecchia centottantatré non ultimo il tema dei controlli
Questo un po'la la la la la situazione dall'interno dell'unità di missione c'è tutto il come vi è il pilastro la gamba che riguarda
E gli interventi finanziari ma c'è l'altra parte che invece ha un approccio più culturale cioè come facciamo a valutare questi project è chiaro per valutare i progetti che stanno già per arrivare a questo sono già arrivati o che sono già pronte che hanno tutte le approvazioni via tecnica diventa molto difficile non avendo ancora oggi
Non essendoci dotate di uno strumento
Diciamo di di dicono di che possa supportare il controllo la cosa che faceva su cui stiamo lavorando L'Unità ha dato a me e al Presidente Consiglio Superiore senza incarico appunto di lavorare sopra ieri abbiamo già fatto la prima riunione operativa perché speriamo di fare
Tutto in tempi molto brevi è cercare di creare appunto questi criteri il foglio il fondamento di tutto questo qual è inserire l'opera nel suo contesto territoriale
Questo dovrebbe valere non soltanto per i progetti di dilazione del rischio dovrebbero e per tutti i progetti perché tu hai citato Olbia è chiaro che si organizza una strada e il inevitabile che ho modificato l'assetto del Territorio modificato il regime delle acque allora se io non l'individuo
A valle della strada a valle anche fisica della strada gli scenari che vado a come dire introdurre sul territorio beh insomma ho fatto un'opera magari ho fatto anche un'ottima opera ma di fatto
Ho realizzato poi ho creato in scenari di rischio e questo vale per la predicazione a rischio idrogeologico dove molto spesso lavorando soprattutto
Per limiti amministrativi sono costretto a intervenire su un tratto di territorio di fatto sto spostando ad
Allora Monte un problema questo è un grande tema credulità deve affrontare
E sta diciamo di affrontare in maniera brillante non sto a citare degli esempi di quello che è successo mi viene
In mente questo diciamolo l'ho fatto altre volte perché è molto più semplice quante volte abbiamo assistito ad opere
Di difesa spondale
Che di fatto hanno magari si garantito un tratto di costa ma hanno
Fatto perde una spiaggia che ha un valore molto maggiore di quel tratto di costa che siamo andati difendere perché abbiamo perso una spiaggia con tutto quello che comporta anche in termini economici ecco questo nuovo approccio culturale io credo che sia
Coglie la seconda gamba di questa unità di missione per questo diciamo non sento questo ruolo con grandissimo
Impegno ovviamente grandissimo orgoglio e il fatto punto vi ripeto che in qualche modo il le geoscienze saperi geologici e quindi quel ritorno anche alla ricerca che Fosco Buzzetti aveva
Ho spiegato prima mi sembra sia un passo estremamente importante del futuro di questo Paese grazie
Grazie ad ambito
Come giorno ma non posso che essere soddisfatto di questo
Approccio del ruolo De Giorgi professionisti a San Francesco Puma segretario generale dell'Autorità di bacino del fiume Po anche a lui prego si piemontese no molte cose sono stante dette intanto informavo chili non non sapesse che
Il sistema dell'Autorità di bacino in attesa di essere trasformate no
Nei distretti assieme alle Regioni sta attuando la direttiva
Alluvioni direttiva due mila sette sessanta che prevede nella prima fase ma costruzione delle mappe
Di inondazione le mappe di alluvione queste mappe si compongono sia degli aspetti della pericolosità che gli aspetti del rischio sono le mappe sono a disposizione
Nei siti dell'Autorità e anche nei siti
Regionali è in corso di predisposizione il piano di gestione dell'alluvione il piano di gestione del mio è un piano integrato che mette assieme tutte le componenti prevenzione
Protezione preparazione sicuramente previsione nel sistema di protezione civile
Il un aspetto importante di questo di questa azione dell'azione soprattutto l'azione europea che ne viene messo in moto un processo di pianificazione di cui si prevedono già
Le scadenza dell'ultimo della qui delle quali nel due mila ventisette questo
Per noi italiani è sempre una cosa che ci no mette in imbarazzo perché abbiamo sempre a scadenze avrete mai scadenze
Di Longo termine
Per quanto ritiene piano un piano strategico parte dalla un'analisi sintetica delle criticità previsti deve predisporre delle delle misure un piano di misure queste misure devono essere realizzate entro il sessennio di pianificazione per quanto riguarda il distretto padano
Che conosco meglio
Circa il ventidue per cento il venti per cento del territorio il venti per cento della popolazione sono soggette a rischio di
Alluvione
è il piano si concentra sul cinque obiettivi il primo è la conoscenza conoscenze non solo il conoscenza scientifica rapporto no causa
Sento la possibilità di sistemi preventivi ma anche la conoscenza tecnica
Anche la conoscenza dei decisori il morto
In molto importante e io mi son trovato proprio diciannove in un tavolo di gestione d'emergenza al Parma ero seduto vicino al capo dei vigili urbani alle dieci e mezzo di sera bisognava avvertire la popolazione
No di una possibile ripetizione dell'evento del tredici devo dire perché
Il capo dei vigili era molto preoccupato male da tutta la solidarietà dei presente perché non si sapeva tutto sommato come avvertire asse avvertire quando partirà il comma partire la
La popolazione e
Importante anche la conoscenza del rischio la cultura del rischio in capo ai cittadini che devono informarsi al sud esso informati ma informarsi assumere le decisioni
Anche quando comprano una casa va bene sei quella casa ed è
Sicura o meno se il luogo dove vivono e sicuro se esiste il piano di
Di protezione di protezione civile
Un altro aspetto importante per il bacino del Po che è dotato di un numero immenso di opere nella
Miglioramento delle performances di queste opere che nel vuol dire sorveglianza vuol dire manutenzione abbiamo migliaia di chilometri di argini
Di cui forse conosciamo dico ogni tanto fatto poco e la
No la topografia ma
Tutto il resto lo conosciamo poco il comunque in maniera
No non non continua a non
Sistematica sicuramente il problema della manutenzione un problema centrale è il problema del presidio
Di manutenzione è un problema centrale molte di quelle oggi mediante Uto su internet no vediamo tutti gli eventi allo pianali molti problemi sono legati a fatti veramente
Locali no a piccoli tombini hanno canalette non vengono mantenute ad altri aspetti che possono essere conosciuti solo a livello territoriale non posso non sono conosciuti
Da altri soggetti un altro
Obiettivo e la riduzione della vulnerabilità bisogna che incominciamo no aventi a chi ha chiederci a farsi domande sui garage no Zamuner la gabellieri Soru
No piani terra in zona Gambini che sono occupati da attività produttive lorda
Abitazione sulla possibilità di ridurre la vulnerabilità
Un altro
A aspetto è già stato richiamato né in tutte queste interventi che vengono non presentate che saranno finanziate comunque avere sempre l'obiettivo di ridare spazio ai fiumi questo
L'Andretto tutti se abbiamo occupato lo spazio del fiume il fiume sullo riprende non chiede il permesso
Gli esiti sono quelli quindi
I progetti devono comunque mirare ad aumentare lo spazio del fiume dobbiamo trattenere l'acqua
Nelle città con interventi di ritenzione su questo va alla Commissione europea noci anche chiamato di recente un seminario c'è anche
Arrivato un tecnico ha già spiegato tutto quello
Quello che si fa
Che si può fare arredi laminazione anche questo è una cosa
è una cosa importante è comunque concentrarsi alla fine sulla difesa delle aree metropolitane delle città perché chi
Vive fuori dal centro abitate grandi centri abitati dalle aree metropolitane vicino ai fiumi
Tutto sommato
A una conoscenza no del fiume l'osservante dei diversi Stati certe no cerca di capire se non condizioni Oricchio rischio chi vive in città questa conoscenza non celarsi magari non lo vede perché sta sotto
Via Melchiorre Gioia noi Seveso pure sotto qual caso pertanto mi natura anche se magari vita cento metri sul filo non ci vado in una zona
Degradata quindici a questo prestare particolare
Attenzione
Oggi discutiamo no vediamo quello che un piano straordinario nuova dei opere
è importante per le quali si cerca di trovare risorse di ridurre i tempi realizzazione importante però
Che
Rapidamente vengano definite le linee di una politica più complessiva di di prevenzione
Dalle
Dalle alluvioni
Personalmente non sono l'unico personalmente penso
No no che la politica nell'ambito del suono sia fra le più ricche territoriale quella più complessa è quella
Più difficile corrisponde ha una grande ha una grande sfida però sicuramente questa
Grande sfida non si può affrontare se non incominciamo a considerare l'ha già detto Dante lessi il fatto che non è un problema di cui ci si occupa no ogni tanto ma verso il lavoro
Nostro quotidiano
Di
Tutta una serie di organizzazioni quello che chiedeva anche il sinti il Sindaco di Genova è comunque la sfida non la vinciamo se non c'è un
Rapporto con le popolazioni se non si va a spiegare alle popolazioni quale sono le condizioni del rischio cosa è possibile fare che la sicurezza
Assoluta non può essere no un obiettivo che esiste esistono sempre condizione di rischio residuale che vi aderiscono lessico non vuol dire una piccola cosa ma vuol dire il grande problema no però se la gente pensa che sia su
Uno grande problema ce l'evento che supera
I sistemi di protezione di protezione per i quali
Bisognano
Prepararsi e comunque alla base di tutto io concordo per quanto riguarda
Chi appartiene come alla pubblica amministrazione eh
Riguarda la collaborazione no fra le diverse organizzazioni che si occupa di queste cose le relazioni intergovernative senza questi aspetti qua questa sfida non
Vinceremo mai grazie
Grazie allora
Fare così adesso
Finiamo quella che abbiamo che va non propriamente tavola rotonda che in realtà saranno degli interventi molto brevemente mentre vedo grosso modo uno
Due tre quattro poi c'è
La parte riguardante
L'esperienza di volontariato e lì ci fermiamo per la per la pausa riprendiamo può invece le quattordici e trenta con la sessione pomeridiana quindi siccome abbiamo già sentito Dorian rappresentanza dei Comuni in realtà
Elia Mariella Realacci essercene
Sì se se ci sono inibita farsi vedere Francesco barocco
Sì
Poi
Pace Paolo Buzzetti enti l'avevo visto prima che è qua Francesco Vincenzi Terna e Massimo Bastianini
A me si è Masetti tre Comuni che può venire subito allora
Adesso proprio diciamo mentre si scusate perché non ce l'aveva
Per l'ANCI dunque Masetti prego
Ora è tanto buongiorno scusami
è molto importante essere vive oggi ore sia un'iniziativa che dà il senso del cambio in qualche modo essi cambia davvero verso perché un'iniziativa di questo cioè non ci aveva mai visto tutti insieme
Non aveva mai visto neanche affrontare questo tema in modo non compartimentali sono in
Nel corso degli anni abbiamo sempre affrontato il tema della sicurezza dei cittadini dalla Protezione civile un po'a compartimenti stagni
In alcuni momenti abbiamo dato più peso la prevenzione non strutturale ora abbiamo molto e giustamente peso la prevenzione strutturale ma dovremo cominciare a lavorare
Da ora avanti in un contesto è invece molto più organico
Perché non si vince questa battaglia se non si cambia approccio culturale ed è stato detto
Da molti dei relatori che mi hanno preceduto e se non si cambia soprattutto il fatto di comprendere che prevenzione strutturale prevenzione non strutturale vanno a braccetto
Un'altra cosa che va compresa bene è che in questo giochino passatemi il termine
I Sindaci rappresentano la parte come dire finale il terminale finale di quella filiera il sistema di protezione civile di sicurezza ma è anche la parte più importanti
Quando si dice che il Sindaco il cerino in mano in realtà si intende dire che quando riceve il mandato di sindaco riceve anche un foglio bianco scritto con inchiostro simpatico a dir la verità neanche troppo simpatico che contiene un avviso di garanzia
C'è un Sindaco né i cinquantini nel mandato se non ha un avviso di garanzia per eventi calamitosi è un vero e proprio miracolo
E probabilmente se molti cittadini fossero Sindaci fossero consapevoli di questo forse non affronterebbero il lavoro di siglato Sindaco con
Con la sufficiente serenità
Come sapete è stato rieletto rinominato Piero Fassino
Giustamente meritatamente a capo
Presidente dell'ANCI mi ha voluto delegare come delegato di questo sono nato io il privilegio
Di vedere il tema della Protezione civile da due punti di vista diversi o sono stato per tantissimi anni tecnico di protezione civile siano meno si smette mai di esserlo
Ora ho il privilegio l'onere e l'onore di vederlo da una parte dell'amministratore eletto da pochi mesi
E comincio a vedere tutte quelle che sono le difficoltà che io vedevo in modo diverso e che sono difficoltà oggettive il Sindaco e anche il terminale delle proteste
E delle disagi dei cittadini perché allora o si riferisce direttamente allora bisogna fare un ragionamento molto
Molto semplice
Intanto uno
Che non si può scaricare solo sui Sindaci quello che capita i sindaci sono effettivamente soli e sono solo i dai primi minuti delle prime me delle dell'emergenza perché
Come dico sempre il settimo cavalleggeri arriva dopo quando succede qualcosa il sindaco e sono i suoi cittadini con la sua struttura
E dopo fare un un inciso
Secondo quando si parla dei condoni mi permettete perché permette di dire perché è venuto fuori
Il condono che non è stato scelto da scelto dai Sindaci deciso dei Sindaci è stato calato sui sindaci in qualche modo hanno dovuto anche in qualche caso subirlo e qualche cosa cavalcarla vo
In realtà ha generato nel corso dei decenni il convincimento né i cittadini che si potesse fare tutto il contrario di tutto perché tanto a un certo punto arrivava sistematicamente un condono che ci mettiamo una pezza
In un contesto che non aveva la cultura di Protezione civile che tanto auspichiamo in questo momento un contesto in cui la sicurezza era un elemento marginale un elemento che arrivava dopo l'economicità dell'edificio diverse
Quindi bisogna fare un
Una valutassero riflessione anche su questo
Ma se i sindaci sono soli sei sindaci vanno aiutati in qualche modo che cosa si aspetta dai sindaci da questo processo
Di ridisegno che si sta prefigurando con l'ottimo lavoro e sottolineo la parola ottimo del Governo inquisitore nei primi mesi di mandato
E con l'Unione con all'unità di missione e coordinata dal dal concreto Erasmo D'Angelis
Ci si aspetta che in questo ridisegno intanto ANCI e i Comuni abbiano un peso cioè abbiano voce
Perché è giusto che si ragioni e che si discuta di cose che poi vengono calate sul territorio che rimangono i sindaci in mano in qualche modo
Quindi chiediamo con forza che ANCI rappresenti i propri comuni ai tavoli in cui si decide veramente qual è
Quello che è il futuro per il nostro territorio che si attivi il Comitato paritetico come sapete il Comitato
Per le norme regolamentari recenti rischia di essere cancellato insieme a tutti gli altri comitati il Comitato paritetico Regione
Stati locali enti locali e Comuni invece rappresentare un momento di scambio importante momento di riflessione importante peraltro di consulenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Che credo abbia invece senso
Che sia rivisitate riattivato
Chiediamo anche che oltre a questo si rivela davvero quelle sono le regole del patto di stabilità
Un sindaco che deve rispondere in primis ai cittadini anche bisogno di avere armi non spuntate per guardare in faccia i cittadini e guardate è difficile dire cittadine già mi è capitato in questi primi mesi
Io non non posso che realtà sono competenze che non mi competono
E spiegare a un cittadino che l'argine riva destra è competenza di qualcuno l'argine Riva di sinistra e competenza di altri ed un tratto di untore di un fiume competenza di altre ancora è cosa kafkiana e cosa ancora più difficile da spiegare
Non è solo qui è che noi ci muoviamo in un sistema normativo complesso che non aiuta il sistema
Non lo aiuta affatto la legge due due cinque del novantadue quindi si sta parlando diventi due anni fa aveva già disegnato i malati ma era abbastanza netta aprile erano le competenze
Gli ultimi interventi normativi gli ultimi quattro anni hanno visto un affastellamento di
Di di di norme e di difficoltà di differenze di diversità normative che hanno cambiato la legge
Due due cinque lo hanno modificata in peggio a mio avviso
Con la legge cento perché in qualche modo l'anno incapsulato fine quelle che sono le economie che
è una parola che mal si conciliano un intervento di emergenza alcun intervento emergenza non può essere improntato all'economia solo
E solamente
Ma soprattutto non ha risolto i conflitti di competenza sia da noi lavoriamo e continuiamo a lavorare in contesti emergenziali in cui ancora è poco chiaro
Chi fa che cosa e questo rende difficilissimo difficilissimo lavorare posto che poi la legge cento a
Sottolineato ancora con forza quelle sono le competenze dei sindaci anche in questo un po'lasciati soli è tutto rose e fiori per quanto riguarda i Sindaci no
Perché anche i sindaci devono fare la loro parte i sindaci hanno la necessità hanno diciamo è necessario che i Sindaci abbiano la piena consapevolezza di quello del ruolo e non sempre così
I sindaci si interessano in alcuni casi o o troppo spesso di protezione civile solo quando vengono toccati direttamente
Ma hanno poco chiaro fin dall'inizio del proprio mandato quali sono le prerogative di un Sindaco peraltro la legge cento invece tra le tante cose
Che non sono secondo me
Giusto ha introdotto invece un elemento importante è quello della
Del rapporto sovraordinato tra la pianificazione di emergenza la pianificazione tout-court
Nel comune solo pochi comuni seguono questo aspetto cioè sorvoli comuni si interessano e si informano sulla pianificazione d'emergenza nel momento in cui vanno a pianificare invece sul proprio territorio basterebbe che ogni sindaco dicesse
Che ogni intervento urbanistico non deve
Inserire nuovi elementi di rischio nuovi elementi vulnerabile non è facile che un territorio come il nostro avvilente ma ci sono situazioni di compromesso che possono essere raggiunte quindi io credo che da parte di ANCI
La richiesta maggiore sia nel coinvolgimento del continente nel coinvolgimento di quella parte finale di quell'ultimo miglio perché il Sindaco è l'ultimo miglio
Che rappresenta il connettore con i cittadini poi ci sarebbe da parlare concludo i tempi sono mi rendo conto ma ci sarebbero da dire molte cose
Il concetto di residenza la partecipazione delle comunità che spesso io voglio citare l'avrete visto il video sulla Rete di quella cittadino genovese credo che fosse
La voglio il prete fregiano o non ricordo quale altro fiume che nel momento in cui Bisagno probabilmente il momento in cui sta per
Esondare questo signore
Va a prendere lo scooter e mette anche il casco quindi ha un senso di sicurezza quasi paradossale
Perché mette un un casco equamente lo porterebbe a fondo allora bisogna lavorare sulla consapevolezza dei cittadini sulla loro partecipazione attiva non solo alla alla vita cittadina ordinaria ma anche la vita che sta alla base il sistema Protezione civile e poi l'ultima cosa il volontariato il volontariato è una risorsa preziosa e solo il nostro Paese ha nel panorama mondiale
Con questi numeri bene i Sindaci si impegno e ANCI farà un lavoro pieno da questo punto di vista
Perché non solo si collabori con il volontariato nelle fasi anche pianificatorie decisionali ma che si dia un ruolo al volontariato che sia più degno di quello che togliere semplicemente le foglie dalla condizione un ultimo nord ancora con le qualcosina quello se no non lo lascio più una volta l'ho preso la cifra allora la questo processo ANCI affianco che il Governo per quanto riguarda questo discorso e a fianco del Dipartimento di Protezione civile che un
Da ovviamente interlocutore importantissimo in questa fase e quindi diamo come ANCI la piena collaborazione non solo a partecipare i tavoli
In cui si decide mandare anche il nostro contributo oltre a garantire il supporto i sindaci come è giusto che sia fatto darci grazie
Grazie mentre invito a
Ad approssimarsi Francesco Palocco rappresentata compresa ragioni vorrei chiedere a
A a Puma che sta lì
Il costo no perché poi non sembra che sia così verrebbero però sindaci il bollino doleva del bacino tutti contenti ma quando l'Autorità di bacino dice no questa è un'area golenale non ci costruite che fanno come nel caso del dal bacino politico ma sta Autorità di bacino non so se serve proprio vero mi pare di ricordare la storia di questo tipo
Ecco
Chiamano giornalisti del professore
Esatto lo sviluppo dei Comuni scusate prego Francesco Bolo sì grazie grazie dell'invito ma sono pochettino imbarazzo nel senso che
A rappresentare la
La Conferenza delle delle Regioni per quanto riguarda
Il problemi collegati all'assetto idrogeologico in quanto sono l'ultimo arrivato
Sapete che il Piemonte a cambiato amministrazione dato
Cinque mesi neanche quindi
Questo per una garanzia per i quindi il mio intervento sarà velocissima
Allora
Intanto la struttura tecnica di missione credo che sia veramente una grande risorsa
E
Importante anche per affinare il sistema degli accordi di programma
Per velocizzare le per semplificare il per quanto riguarda la questione della semplificazione e assolutamente importanti mi faccio portavoce anche di alcuni interventi che
Ieri pomeriggio e ci sono stati appunto
In seguito all'incontro con la Regione organizzato dalla dalla dalla struttura tecnica di missione
Semplificazione vuol dire prima di tutto certezza di risorse e questo bisogna che in qualche modo sia garantita anche se non di cassa almeno sulla capacità di impegno
Secondo semplificazione va benissimo il fatto che ci sia il co la la la
Se è stato indicato come Commissario il Presidente
Della della Regione il presidente ha ragione però in qualche misura debba avere qualche strumento in più in particolare per quanto riguarda gli iter autorizzativi che spesso sono veramente complessi
E anche per quanto per quanto riguarda la rendicontazione anche queste qualche volta piuttosto complessa
Permettetemi poi più in generale sulla programmazione due mila e quindici emendamenti di cui ovviamente si sta già parlando perché essenziale
Per i suoi aspetti strategici di fare riferimento un po'la al proprio a quanto abbiamo vissuto in Piemonte al Piemonte è stato segnato da parecchi alluvioni tratto stamattina ci sono
Ancora problemi anche nel biellese nel Verbano nell'Alessandrino sono sempre quelle zone sono sempre quelli
Allora ci sono stati dei problemi al nel novantaquattro molto molto grande settantaquattro morti e
Riguardo particolarmente il Tanaro
Ecco da allora si è fatta parecchia strada si son fatti parte parchi interventi il paio ha funzionato non solo per realizzare opere ma anche è stato sottolineato in più in copia in più interventi per quanto riguarda gli aspetti urbanistici perché quel sistema permesso di
Intervenire sugli strumenti o Benisichi dei Comuni e dal punto di vista appunto dell'assetto
Però
Però vengono fuori dei problemi e mi pare che l'emendamento che è stato portato all'articolo sette dello sblocca Italia sia da questo punto di vista piuttosto interessante
Non è abbiamo fatto molti interventi a livello di argini a livello di canali di di di di scaricamento
Ma questo non sempre risolto i problemi è chiaro che bisognava farli permettere in insicurezza zone abitate magari costruite non non troppo saggiamente ma comunque ormai abitata antropizzato in modo
Molto molto forte
Però è pur vero che questo sistema lasciato a se stesso ha creato poi dei problemi a valle
Allora nella prossima programmazione evidente almeno per quanto riguarda la mia regione ma credo che sia abbastanza diffuso ne parlavamo anche ieri compare che Assessori regionali
Che l'approccio debba essere molto più generale molto più ampio dobbiamo porci il problema ovviamente delle manutenzioni doppia dobbiamo porci il problema delle laminazione comunque di
Creare delle situazioni di di
Che permettano il fiume di vivere la sua
La sua vita i piani di gestione di dei sedimenti sono da questo punto di vista estremamente importanti così come importanti prevedere con strumenti cogenti la rilocalizzazione di alcuni immobili perché conviene sicuramente in alcuni casi spostare delle case e non fare degli argini che poi appunto creano problemi
Successivamente da questo punto di vista credo che quindi ha sottolineato l'articolo sette si è importante e che i piani di gestione di sedimenti siano un pochettino il punto di riferimento per la prossima programmazione grazie buon lavoro
Grazie molte anche per
Da sintesi Paolo Buzzetti dall'ANCI all'ANCE dove
C'era ecco pari
Grazie buongiorno a tutti devo dire che non è questo e sì
Sì va benissimo
Bene devo dire innanzitutto che è importantissimo non solo l'incontro di oggi ma indi indiscutibilmente finalmente per lo meno fra gli addetti ai lavori io spero non solo
Si comincia ad affrontare questo tema che forse è stato negli anni passati rimosso collettivamente non ci siamo non so perché non si è voluta prestare l'attenzione giusta a un problema drammatico di questo genere
Noi costruttori ma insieme a tutta la filiera dei progettisti dell'edilizia insieme a geologi insieme a Legambiente sono anni che battiamo sulla necessità di un intervento di questo tipo
E i soldi in passato li abbiamo fatti anche mettere due miliardi nel due mila dieci che però non sono mai arrivati
O non c'era la competenza per cassa oppure non venivano trasferiti dal Ministero del Colonia questi sono fatti
Quindi c'è stata la l'assurda atteggiamento di non prendere veramente in considerazione un problema così grave dal punto di vista delle vittime che produce duecentonovantatré
Dal due mila e due ad oggi
Ma anche dal punto di vista ricercare le soluzioni perché come dirò dopo è un fatto anche importante dal punto di vista economico
E di dare la sensazione al Paese che non stiamo come ci sta avvenendo il pensiero abbandonando la partita e dicendo che non c'è niente da fare e che quindi il Paese non può riprendersi
Ma anzi un intervento serio da questo punto di vista sarebbe l'unica soluzione la più importante di tutte permettetemi più importante
Mi permetto di dirlo
Della riforma del Senato di tante cose di cui si discute di tanti provvedimenti sull'economia sarebbe il vero segno che il Paese reagisce e che riesce a risolvere i suoi problemi e che vuole credere in un futuro questo il punto
Allora quando noi come associazione costruttori da sempre siamo contro ogni condono da sempre contro ogni abusivismo e e questa è la posizione che abbiamo tenuto anche in termini concreti non solo di chiacchiere
Allora quello che voglio dire sono d'accordo con tutte le analisi che sono state fatte oggi però diciamoci anche
Quali sono infatti veri tra due Comuni che stanno a distanza di dieci chilometri
Una Regione ha il sistema della presento allerta avuto allerta due
Gli altri e quindi gioca sui tempi che possono essere quelli diciamo di del fenomeno come si sviluppa in un'altra dieci nove istanza un altro Comune sta con un meccanismo diverso
Che è un'allerta che viene data sui tempi di intervento dei mezzi di soccorso ma possiamo continuare così
I poveri Sindaci come è stato detto oggi oggettivamente hanno bisogno forse di un aiuto maggiore
Nel senso che devono avere qualcuno che vi dica con chiarezza chiudete le scuole e questo ordine non si discute è evidente no se no continuiamo a un rimpallo di responsabilità una litigata per categorie che è priva di significato
Perché poi chi fa le cose male fosse costruttore fosse il Sindaco fosse chiunque deve risponderne chi fa le cose bene qui non discutiamo per categorie discutiamo per un meccanismo di
Sovrapposizioni che sono avvenute nel tempo dal punto di vista
Delle regioni dello Stato centrale che ovviamente ormai rendono veramente difficile se non impossibile anche a commissari di arrivare al risultato questo è un problema fortissimo adesso non entriamo nel dettaglio di queste soluzioni ma naturalmente è fondamentale chiarire questi aspetti di responsabilità e di procedure di una grandissima semplificazione
C'è poi un problema ovviamente di risorse e scusate non sono d'accordo quindi dal punto di vista è stato ricordato voglio premettere rapidissimamente che si tratta di un problema culturale verissimo
L'avevamo rimosso sono anni che non se ne parlava finalmente è diventato un potere un pronto un problema importante ma noi dobbiamo spingere perché diventi il problema
Cioè che diventi una delle cose fondamentali si cui si fonda la scommessa della politica oggi
E del Paese per dimostrare a noi stessi e all'arresto del del del mondo che stiamo reagendo
Fatto culturale certamente la manutenzione che non si fa più naturalmente penso che
Lo dico da presidente dei costruttori la demolizione simbolo dando altre case quindi graziati
Si trovano in quella condizione di fabbricati
Costruiti in una situazione in cui c'è una cosa ne basta uno di esempio
Vengono demoliti e si spostano penso che sarebbe un segnale fondamentale nel rispetto delle regole e nel rispetto del territorio
Rimettere in piedi meccanismi di manutenzione sicuramente fondamentale perché non ce ne sono più
Perché se oggi togli un tronco da un albero di un torrente che arrestano comunque di denunciano perché non si può toccare più niente non si può fare più manutenzione delle sponde bisogna tornare indietro
Da quel
Finto ambientalismo che ha creato o quello ambientalismo sbagliato che ha creato problemi bisogna mettere regole giuste il territorio
E già costruito bisogna intervenire per migliorarlo e per valutarne l'o non si può avere norme di proibizionismo assolute che non producono altro che una non manutenzione del territorio stesso
Ma non è nemmeno questo tema del consumo del suolo quindi va affrontato una volta per tutte insieme il tema della riqualificazione delle città
E va affrontato non a spot per i passaggi parlamentari ma in un disegno finalmente organico di revisione di revisione di tutta la materia detto ciò detto ciò che non sono cose da poco
Il problema delle risorse non è vero che è un problema secondario
Oggi ho sentito anche dire che le risorse va beh ma perché le le mettiamo qui sopra perché tanto non riusciamo a spendere no non non mi convince questo discorso
Io credo che su questo tema vadano messe molte risorse perché i tre miliardi e sette che spendiamo ogni anno da anni per intervenire dopo a riparare i danni con le vittime anche abbiano avuto
Chiedo scusa quelli il patto di stabilità europeo
Il patto di stabilità al nostro ce li tolgono
Cioè dicono no avete ragione portiamoli fuori dal Papa e avete avuto tutti questi danni domanda perché non ce li fate togliere prima perché non come abbiamo chiesto con l'Associazione costruttori tedeschi l'Associazione costruttori francesi
A Bruxelles non ci permettete di a vere delle somme da da spendere però per e così importanti come l'intervento contro il dissesto del territorio
Allora qui c'è un punto fondamentale che le risorse
Ci sono e possono essere messe non voglio entrare a discutere se sono non sospetta nemmeno a noi se sono più importanti dico per dire gli ottanta euro o o quello che volete o li Rappo quello che volete intendo dire però
Che le risorse da mettere su questa partita ci sono e sapete dove sono ci sono sessantadue miliardi
Dico sessantadue miliardi dei fondi strutturali europei sapete quanto che abbiamo destinato finora al dissesto idrogeologico
L'uno e quattro per cento ottocentosettanta milioni non li potremmo destinare un po'di più
Ci sono quarantaquattro miliardi quarantaquattro miliardi del Fondo coesione sapete cosa abbiamo attribuito al dissesto idrogeologico zero ma forse io Beppe
Per il momento Erasmo per il momento a voi
No no no no i sette miliardi che si vogliono mettere non lo persi ma si vogliono mettere sono contento dico
Io sto parlando di scelte del Governo finora
Noi stiamo discutendo di due miliardi e tre che sono quelli della ricognizione ma per il momento non abbiamo degli altri quindi sarebbe assolutamente giusto mettere delle risorse stanziate da subito rilevanti per un grande piano
E ed è qui che di interventi ed è qui che voglio intere voglio sottolineare il fatto che le risorse del grande piano vedete
Il punto di ciò che è accaduto ad Olbia mi è rimasto nella memoria e nel pensiero e mi ricordo perché l'anno prima il Sindaco di Olbia in un convegno si spiegò che aveva le risorse per intervenire
Per metterà possono importante opere idraulica che avrebbe messo in sicurezza la città ma che non poteva farlo per il patto di stabilità allora abbiamo un patto di stabilità
Che prende il Sindaco e mi dice se tu dai cento euro in più per fare una cosa di questo utilità quegli stessi cento euro li paghi al Ministero dell'economia come multa poi non assumi più nessuno poi non puoi fare alcuna
Piano di investimenti ma è una pazzia questa o non è una pazzia
Quindi siamo con le situazioni quali soldi ci sono e non si può procedere nel progetto perché perché non posso supera il patto di stabilità guardate cosa è successo a Olbia dopo
Allora è evidente che qui c'è una stortura una follia un non vedere le cose da parte di un Paese che non riesce benissimo allora adesso
Lode ad Erasmo siccome glielo dico sempre non è questione di di oggi perché indubbiamente i dati parlano da soli è voglio essere preciso in sette mesi la quota a lavori ultimati è passata dal quattro per cento al sette per cento del valore complessivo mentre quelli in corso del dal diciotto per cento sono passati al venti per cento del valore quindi qualcosa
Si sta muovendo e da e sta accadendo ma per fare un vero salto di qualità e necessario
Che ci sia
Un'emergenza nazionale che sia un tema vorrei sentirlo dire come uno dei capisaldi
Dell'azione innanzitutto politica del Paese vorrei sentirlo dire come una delle soluzioni alla crisi economica perché la crisi economica si risolve ricreando occupazione e cosa di meglio che fare opere
Di sistemazione del territorio occupando operaie facendo fare all'edilizia il volano che può fare tra l'altro con scelta anche di progresso tecnologico per le imprese perché si tratta di farle bene le cose
è vero che in italiano controlliamo più niente beh cominciamo a controllare facciamo un monitoraggio attento di una grande Opera nazionale di risanamento del territorio siamo andati avanti così dal mille ottocentosessanta
Che ogni volta che c'era un'emergenza abbiamo fatto la centrale idroelettrica abbiamo fatto le ferrovie abbiamo fatto le strade bene o male l'abbiamo fatto possibile che non possiamo riuscire a mettere a posto il Paese sarà una cosa di dieci anni è
Perché naturalmente vari introdotta la manutenzione e la cultura ma
Cominciare con i cantieri evidenziati con i cantieri on line
Con tutto messo on line per la massima trasparenza collegare fatte regolarmente non avevamo proposto l'unità di missione mi fa piacere che è nato l'omissione unità di missione nazionale
Poi ci vogliono ovviamente i Sindaci ma in questo piano credetemi legare si possono fare con le regole ordinarie non credete ai racconti che servono regole straordinarie perché non serve nulla di straordinario percorrere
Durante la gara si deve correre in altri momenti la gara si può fare con la massima trasparenza la massima concorrenza abbiamo proposto lo sapete bene dei meccanismi di rotazione tra le imprese in modo da fare legare nella massima regolarità
Concludo dicendo che quindi bisogna stare attento a non cadere in meccanismi ideologici perché
Ripeto non litighiamo per categorie vediamo il problema come lo si può affrontare non discutiamo ormai più secco il Po cosa è stato guardiamo al futuro ma non cambiano i meccanismi di o logici che confondono le idee
Mi riferisco per esempio alla questione dei tribunali e il fatto di Genova
Permettetemi di dire le norme esistenti permettevano benissimo di far continuare quel lavoro parte sono trent'anni a parte
Che su un
Recapito giù in fondo già costruito anni fa ci si mettono le barche per fare manutenzione a parte ciò presta avvenimenti dove non dovrebbero stare lasciamo perdere
Il punto centrale della questione che un anno povera amministratore mi tocca a me difendere gli amministratori da presidente dei costruttori
è soggetto a una responsabilità totale abbandonato da solo chiunque
Per cui se sbaglia chi arriva la la il TAR ennesimo per cui la Corte dei Conti ritiene danni per cinque generazioni ecco su questo io non dico che possiamo riuscire in cinque minuti a tornare indietro all'ingegnere capo
Che si prendeva la responsabilità di come le cose andavano e di quello che accadeva in cantiere
Così facilmente indietro non ci torniamo però allentiamo questo meccanismo
Di deresponsabilizzazione generale per cui mi devo solo preoccupare di avere le carte a posto perché se ciò le carte a posto sto bene se non mi arriva addosso a qualcuno che mi contesta qualcosa
Cerchiamo quindi di non trovare sempre la soluzione in una normativa in più di una legge in più in qualcosa in più io addirittura però prendetela proprio con una battuta scherzosa totalmente
Ritengo che se il Parlamento si fermasse un pochi un attimo
Vede lavorassimo con le norme che abbiamo possiamo benissimo far partire una grande piano di sistemazione idrogeologica del Paese non serve nessun atto che per regola
Possiamo farlo con quello che abbiamo l'importante
è crederci e metterla come priorità quindi mi auguro
Che nel nostro portabandiera che poi D'Angelis recente le unità di missione riesca a convincere il Presidente del Consiglio perché ritengo che Graziano del rio fosse sia già molto convinto
A lanciare questa operazione proprio come teste della capacità del Paese dalla sua Amministrazione alle sue imprese
La capacità di rispondere a questa gravissima situazione
In senso positivo per me sono molto contento dell'attenzione perlomeno la quale siamo arrivati ricordo gli anni passati in cui parlavamo al vento insieme a tutta la filiera delle costruzioni fino a Legambiente
Finalmente
Purtroppo purtroppo abbiamo preso atto che siamo terrorizzati terrorizzati dall'annuncio di quattro gocce d'acqua ed ero sono fenomeni eccezionali
Per carità ma avete visto che siamo arrivati alla psicosi finalmente forse meglio questa psicosi se ci permette di risolvere il problema grazie
Grazie allora adesso rapidamente arriviamo alla conclusione se no poi siamo troppo a ridosso sessione pomeridiana Francesco incensi Presidente di ambiti
Prego proceda ancora Massimo parziale di lasciare la parola anche Zampetti dove lo sciagurato saldi poi Simone Andreotti
Bene grazie grazie a tutti grazie Erasmo che come consorzi di bonifica sa voluto all'interno dell'unità di missione del dissesto idrogeologico
Penso che sia un messaggio importante che voglia dare questo Governo al nostro Paese su un tema che
Troppi per troppo tempo fosse abbiamo tralasciato ed occorre fare in fretta
E penso che sì un segnale di gradi vera concretezza a quello che sta facendo questo Governo con l'istituzione di questa missione questa unità di missione
Come concretezza possiamo parlare del programma che del programma che propone ampi con i suoi consorzi di bonifica
Al nostro Paese da cinque anni ormai questa parte dove sono previsti diversi interventi nel due mila quattordici superiamo i tre mila e quattrocento interventi per un valore di otto miliardi di euro questi interventi sarebbe
Sarebbero importanti per il nostro Paese per garantire la sicurezza in diversi territori ma sarebbero importanti perché
Si inizierebbe a parlare di un programma efficace per la prevenzione Conte disastroso logico in modo trasparente
In modo economico perché se ripensiamo che ogni euro speso in prevenzione comporta un risparmio dei quattro e cinque euro che spendiamo oggi purtroppo nell'emergenza senza considerare
Le vite umane che per quanto mi riguarda e penso che sia così per tutti in questa sala che non solo in questa sala non hanno non hanno colore
Noi come consorzi di bonifica rappresentiamo un elemento di sussidiarietà insieme agli atti insieme ai a insieme i Comuni e quindi ringrazio lanci perché anche in passato abbiamo fatto protocolli d'intesa che intendiamo portare avanti
E perseguire in questi ottica perché pensiamo di essere al loro fianco in questa battaglia al loro fianco per risolvere i problemi che troppe volte si trovano da soli
Ad affrontarli noi non vogliamo lasciar soli sindaci non vogliamo lasciata solo i cittadini e tutte le istituzioni vogliamo che i nostri progetti insieme vengono collaudati insieme vengono
Con per confrontati perché insieme dobbiamo raggiungere l'unico obiettivo che è quello della sicurezza la sicurezza dei nostri cittadini
Quello che ricordava prima
D'Angelis sul valore dei Consorzi di bonifica
Il suo valore rappresentato dalla dall'Iran legittimazione del potere impositivo che oggi la presentazione di un polo di seicento milioni di euro che mettiamo diciamo così all'interno di questo sistema
Con il nostro lavoro con la nostra manutenzione ordinaria però non possiamo più dimenticare che oggi la manutenzione ordinaria non è più sufficiente
Abbiamo bisogno di interventi importanti interventi di ammodernamento dei nostri impianti trovo ride nostri i nostri canali di bonifica perché
Nel tempo si è trasformato talmente tanto in fretta
Il nostro territorio che i nostri impianti che sono ormai datati non riescono a volte nonostante la nostra manutenzione nostra vigilanza costante sul territorio con nostri dipendenti la sentiamo di fare e mantenere ma purtroppo proprio per questo per la sua data la sua
Per la sua età diciamo così non sono più sufficienti qui
I come ai Consorzi di bonifica lo proponiamo tre cose una cabina di regia
Che va allorché valuti e che Monica e faccio un monitoraggio costante su tutti gli interventi perché non possiamo più arrivare al punto dove cerchiamo il colpevole
E ci accorgiamo che quel lavoro lì e cinque o sei anni che ha perso che non ci stiamo più questo gioco noi vogliamo fa sì che tutti i lavori che siano
Tutti i finanziamenti che vengono dati i Consorzi di bonifica e non solo siano fatti qualora non fossero fatte diamo vedere motivo ci proponiamo anche sostituirci ad altri enti per fare i lavori che oggi non sono stato fatti
Insieme alla collezione di armi
Italia sicuro dobbiamo poi
Incentivare
Incentivare lari l'approvazione del progetto di legge sul consumo del suolo perché altrimenti tutto quello che Nemo fare
Senta programmati per il futuro proprio sul tema della difesa del suolo noi vedremo che correremo sempre dietro problema un loro sul non lo risolveremo mai fino in fondo
Poi
Leggendo così nelle anse dei contributi quindi han detto la programmazione comunitaria era ritardate mila e quindici a due mila venti
Mi permetto di fare di proporre di dare un'idea poi da mettere
Allo studio di della unità di missione l'utilizzo di cooperative sociali al fare alcune alcune opere di manutenzione replica vedete all'interno di questo utilizzo di queste copertine salvo sonar prendere ulteriori Vito ulteriori risorse
Che sono le foto nel fondo sociale europeo che son quasi dieci virgola quattro miliardi di euro e sarebbe importante non lasciano e tornare indietro all'Europa di queste risorse ma utilizzarle per piccoli lavori che possiamo fare nel reticolo minore
Che sono veramente di piccole entità ma che però hanno un grande significato perché come è stato ricordato questa mattina
Non possiamo pensare che un'opera sola risolto un problema ma è un molte volte è un insieme di opere durante diversi anni che crea la sicurezza di tutto di tutto il nostro territorio
Ecco concludendo perché non voglio togliere tempo ad altri relatori anche vista l'ora
Vi invito già da oggi alla proposta del sesto Piano di mitigazione dei disastri geologico
La faremo qui in piazza Montecitorio quindi invito tutti voi poi concorderemo la data perché voglio veramente che l'unità di missione sia parte integrante di questa proposta per nell'anno due mila per l'anno due mila e quindici
E chiudo che il futuro dell'Italia va perseguito con grande determinazione perché lo dobbiamo Jodie rilanciarlo cooperazione abbiamo bisogno di sviluppa di fare più sviluppo nel nostro Paese
Evitare motivo di crescita al nostro Paese nella competizione globale l'Italia vince con alcuni valori che sono i valori del territorio i valori dell'ambiente il valore del paesaggio la cultura la storia e del cibo
Come consorzi di bonifica vogliamo essere parte integrante
Di questo sistema
Più volte ho sentito parlare in unità di missione che la volontà
L'hanno chiamata la volontà di voltare pagina su un tema veramente importante noi vogliamo come consorzi di bonifica esser una di quelle mano che vuole contare pagina anche sporcando tra di fango però bisogna che ci mettiamo la nostra mano per portare veramente Pasi gravi
Grazie Massimo Bastianini
Coordinatore scientifico al tavolo nazionale sui contratti di Fiume
Bene grazie
Io credo che oggi si stia definendo innanzitutto che non esistono tavoli paralleli non esiste un tavolo dell'economia un tavolo del rischio idrogeologico un tavolo dell'assetto territoriale
Se questi tavoli non si parlano lo fanno in maniera costruttiva io credo davvero che non si riescano a trovare soluzioni
Voglio portare una testimonianza questo tavolo che quella dei contratti di Fiume
Voglio portare a questo incontro anche un segnale positivo
Esiste sì unitaria rassegnata le immagini che vediamo delle persone che scavano nel fango ma quando è scavato nel fango una due volte alla fine devi trovare delle soluzioni e cominci a proporle
Esistono i contratti di Fiume ormai da qualche anno proprio come risposta dal basso
Come autoresponsabilizzazione delle comunità locali
E capre sentano un fenomeno talmente serio talmente importante che già otto regioni hanno aderito alla carta nazionale dei contratti di Fiume ponendoli quindi al centro delle loro politiche
La Regione Abruzzo a in questo momento un assessore ai contratti di Fiume proprio in modo che queste istanze che vengono dalle comunità locali possano trovare immediata voce all'interno degli organismi regionali
Diceva prima il Sottosegretario del rinvio
A proposito del del fatto che i poteri competitivi
Si trovano quando non ci sono obiettivi comuni
Ecco bisogna trovare piattaforme decisionali comuni probabilmente bisogna anche trovare delle degli strumenti efficaci di governance
Ecco i contratti di Fiume si stanno sperimentando come uno strumento di governance uno strumento che può semplificare ad esempio azioni come quelle previste dall'articolo sette del decreto sblocca Italia
Che all'articolo due definisce l'integrazione tra gli aspetti del rischio idrogeologico quello della qualità delle acque sulla tutela della naturalità e quindi necessita di azione che siano integrate tra di loro
Coinvolgendo più soggetti in maniera come dire strutturata positiva e quindi propositiva
I contatti come stanno dimostrando che si può passare dalla protesta alla proposta
Questo credo che sia un altro aspetto rilevante
Cioè molto spesso si aspettavano le soluzioni dall'alto si aspettavano gli interventi anche le grandi opere che io ho visto realizzare su fiumi su tanti fiumi
E con i sindaci che non sapevano nemmeno che tipo di interventi venivano fatti
Bisogna ricominciare a pensare che questi interventi non devono essere fatti devono essere fatti si per le persone ma anche volle persone con le comunità locali perché
Perché i grandi interventi strutturali e se non trovano poi un seguito
All'interno delle azioni ordinaria si è parlato oggi manutenzione ordinaria gestione del territorio rischiano di essere abbastanza inutili o a essere soltanto
Una soluzione provvisoria passeggera
Uno studio fatto sul serio esso recentemente nell'ambito del contratto di Fiume sul Seveso ci indica che facendo interventi efficaci sull'invarianza idraulica
Sulla canalizzazione corretta delle acque si possono ridurre i fenomeni sonda tiri in ambito urbano fino all'ottanta per cento
Quindi si riduce d'altra parte anche la necessità di avere grandi opere per fermare i fiumi quando sono
Diciamo nella loro fase più potente desunta attiva
C'è un questo momento alla alla Camera in discussione
Ricollegato ambientale all'interno di questi c'è anche un emendamento che riguarda i contratti di Fiume che l'introduce secondo il criterio reale di questo strumento che è quello della volontarietà
L'altra cosa che trovo particolarmente interessante che non fa leva sui vincoli sull'obbligatorietà
Sugli incentivi si basa sulla bontà volontarietà sull'interesse che i territori hanno di reagire a una situazione di disagio
Che si sta proponendo sempre più forte
Questo concetto vede quindi le comunità locali ma vede anche i Sindaci in prima linea vede la necessità che questi criteri vengano armonizzati
Il tavolo nazionale dei contratti di Fiume che si incontrerà diciannove novembre a Venezia e qui unità di missione il rischio è invitata sarà tra i protagonisti
Di questa giornata in un dibattito appunto in cui si potranno incontrare direttamente i territori si potrà parlare con la base di questo ragionamento
Stiamo facendo un lavoro anche con il Ministero dell'ambiente con Ispra perché ci sia un'armonizzazione di questi criteri
Non una dominanza sui criteri devono rimanere volontari devono rimanere flessibili devono rimanere con una spinta su spontanea dei territori
C'è un interesse non c'è un obbligo il cambiamento è nell'interesse delle comunità locali non è un obbligo che si può dare per legge
L'altro aspetto che vorrei evidenziare e che se riusciamo a cambiare questo tipo di approccio possiamo raggiungere anche degli effetti virtuosi
Quando noi investiamo dei soldi sul territorio pensavo prima rispetto per esempio alla manutenzione se coinvolgiamo gli agricoltori e cento ettari sono neuro che ci servono per i per fare la manutenzione di un ettaro di territorio
Sei gli agricoltori entrano e cofinanziano con il loro lavoro il trenta per cento di questo considerate che riusciamo a fare ogni dieci interventi ne facciamo tre di più
Quindi è un valore agli investimenti non dobbiamo pensare che soltanto quello che lo Stato mette attraverso i fondi strutturali sia esaustivo deve avere degli effetti positivi anche sul mondo del privato
Di avere degli effetti positivi anche sulle comunità locali che devono prendere la loro responsabilità in questo senso
Un altro aspetto che vorrei evidenziare quello che i contratti di Fiume possono dare un contributo
Anche nel passaggio alle Autorità di distretto
Perché gestiscono degli ambiti che sono
Essenzialmente quelli di sub bacino quindi non così ampi ma significativi per poter dare un contributo all'attuazione dei piani di distretto
Bisogna sentire le comunità locali prima di aver deciso i progetti
Bisogna sentirle
Nel momento in cui tutte le decisioni sono aperti ci sono due direttive europee
La tre da quattro e la trentacinque del due mila tre che ci dicono chiaramente che sia un vantaggio nel momento in cui le comunità locali vengono coinvolte nelle decisioni perché le difendono
Molto spesso questi interventi non si conoscono sui territori non c'è un coinvolgimento diretto su questi su questi interventi
Bene io
Testimonio che i contratti di Fiume ci sono
Sono pronti a schierarsi in tutte le iniziative anche che il Governo intenderà portare avanti perché questa voce possa essere sentita
Siamo pronti a collaborare perché nei territori le azioni e gli interventi abbiano quell'effetto moltiplicatore positivo
Siamo pronti a collaborare che vorrei concludere in questo senso ricordando
Non scritto di
Non un Veneto e vizio che nel mille ottocentosei scriveva
Bisogna prendersi cura dei fiumi dalle sorgenti alla foce perché questo avrà un effetto positivo non solo sui territori avrà un effetto positivo sulla felicità nazionale grazie
Bellissima essendoci sulle tendenze allora chiudiamo buongiorno odontoiatri Legambiente e poi passiamo brevemente all'ultima cosa che stimolando ti presenza Consulta nazionale il volontariato di protezione civile gli italiani con gli stivali
Vi prego di essere brevi grazie
Sì grazie grazie dell'occasione di intervenire come Legambiente ma
Anche come coalizione la correzione per la prevenzione del rischio su cui su cui adesso arrivo e terrà conto meglio che cosa innanzitutto
Insomma direi un buon punto di partenza noi diciamo
Insieme a tanti altri soggetti appunto un po'una condizione auspicavamo fin dal due mila tredici non abbiamo fatto la Conferenza nazionale il rischio che si arrivasse ad avere
Una cabina di regia nazionale che si arrivasse a mettere questo tema come priorità ci siamo arrivati e quindi sicuramente questo è un ottimo strumento che oggi ci viene presentato e che sono messi in campo
A pochi minuti quindi vado subito al dunque insomma salto un po'i preliminari cerchiamo però adesso di usarlo bene cerchiamo di
Aprire sul territorio italiano una vera e propria politica di prevenzione del rischio e non soltanto cantieri cerchiamo di fare
Interventi che siano realmente utile faccio due esempi noi siamo stati descritti dal Corriere della Sera il giorno dopo l'alluvione di di Carrara come la Cassandra perché
Quell'argine avevamo denunciato da tempo non avevamo denunciato perché era stato costruito male né quella giravamo denunciato perché era stato fatto un programma post-emergenza di costruzione di un argine senza fare minimamente accanto un piano di
Delocalizzazione di apertura di aree di esondazione diciamo di gestione più complessiva di quel bacino e quindi secondo me quell'intervento è un intervento puntuale che non risolve Vellisco purtroppo siamo stati una Cassandra perché poi è successo quello che è successa d'Aula in questi giorni stiamo contrastando la costruzione di un argine
Perché quell'argine viene fatto spendendo dieci milioni di euro ma non si sta facendo assolutamente nulla per delocalizzare quelle strutture sono state costruite da cani non Dahbi allora anche in questo caso parliamo di interventi di cantieri
Per la prevenzione del rischio che però purtroppo rischiano di portare
Conseguenze vive diverso faccio soltanto questi due esempi ma il nostro territorio purtroppo ce ne sono tanti ha citato un altro aspetto su come intervenire
Si parla molto di manutenzione e purtroppo spesso la manutenzione viene eletto soltanto come
Un problema di escavazione in alveo o d'Italia e la vegetazione anche su questo penso che dobbiamo fare veramente un cambio Di Passio perché non possiamo dare tutta la colpa a questi fenomeni e soprattutto oggi gran parte dei nostri fiumi continuano avere
Dei problemi erosivi e dice altro dei problemi sono allenamento cito questi casi per dire che oggi dobbiamo fare una riflessione attenta su come intervenire dobbiamo fare in modo che questa sforzo straordinario è stato messo in campo dal Governo sia veramente uno sforzo
Utile e che arrivi alla prevenzione del del rischio per cui
Va bene l'efficienza della spesa va bene l'ottimizzazione delle risorse ma siamo sempre molto attenti a valutare l'efficacia degli interventi che vogliamo portare sul territorio perché quello
è un passaggio fondamentale dicevo prima
Noi abbiamo costruito una coalizione ringrazio diciamo tutte le persone che la che la compongono e che sono anche oggi presenti a testimoniare l'attenzione su questo tema la coalizione per la prevenzione del rischio una coalizione formata da oltre trenta soggetti cioè Legambiente ci sono altre associazioni ambientaliste cioè circa cento italiano
Per la riqualificazione fluviale WWF insomma e tanti altri ma ci sono dentro i consigli nazionali degli ordini dei geologi degli ingegneri degli agronomi
Cioè la Coldiretti insomma le sedute lance che ha parlato prima che i Consorzi di bonifica sono tantissimi soggetti di diversa estrazione in teoria
Con Misseri diventi che hanno deciso nel due mila tredici di mettersi insieme per
Ricordare soprattutto per avanzare una serie di proposte sulla prevenzione del rischio approfittando dello spazio insomma
Che c'è stato dato volo citarne soltanto alcune che sono poi le proposte ed ho portato anche in occasione di una riunione che abbiamo fatto con unità di missione affine a fine ottobre in particolare il la coalizione per la prevenzione del rischio
Chiede diciamo pochi punti ma che siano promessi al centro dell'attenzione di De dei lavori
Innanzitutto lo dicevo prima a garantire l'efficacia degli interventi Unión soltanto efficienza della spesa ma efficace vuol dire integrazione con i piani di bacino
Prima è stato citato il fatto che nelle ultime norme soprattutto lo sblocchi Italia viene messo la priorità degli interventi delocalizzazione di rinaturazione
E di interventi che si sono conformi alle direttive due mila due mila sette le direttive sessanta sulla difesa del suolo e sulle
Alluvioni ecco quindi io chiedo
Che nella della programmazione di questi interventi nell'accordo di programma un venti per cento di risorse da stabiliamo una quota rivelato in maniera prioritaria a questi tipi di interventi perché non ci siano soltanto interventi di difesa passiva ma si inizia anche a parlare
Interventi di adattamento ai cambiamenti dimagrire interventi che ridanno dinamica ed equilibrio e corsi d'acqua prima si citava il caso dell'Olanda lo faccia lo stesso D'Angelis nella sua introduzione
In Olanda tutto il piano di prevenzione del rischio è affidata a ridare spazio e fiumi a cercare di capire come andare oltre gli agi perché oggi purtroppo non possono più
Garantirci la gli aspetti
Sull'efficacia delle risorse la continuità questo è ciò che stava ad un punto importante segnale anche stamattina per i prossimi anni
Che ci siano risorse anche nei prossimi anni per la prevenzione e chiudo sulle autorità di distretto
Sicuramente quel pezzo è un pezzo e da tenere sempre insieme la gestione ordinaria della difesa del suolo è una parte fondamentale ma su questo non dobbiamo dare soltanto
Che ci auspichiamo che arrivi presto agevolate collegato ambientale diciamo una una struttura una formalizzazione la nomina dell'Autorità di distretto sulla parte della governance dobbiamo fare in modo che quei piani piani di gestione i piani di gestione del rischio alluvioni
Che sono previsti dal diritto europeo se no veramente dei piani che si aggiornano dei piani dinamici sul territorio dei piani partecipati e che l'elenco degli interventi gli accordi di programma vengono costruiti come risultato di una pianificazione attenta sul territorio perché soltanto così potremo
Veramente fa ripartire quell'azione di cui abbiamo tantissimo bisogno però con la buona politica di gestione prevenzione del rischio idrogeologico purtroppo oggi ancora manca grazie
Grazie a tante che abbiamo concluso manca solo Simone Andreotti l'Italia amico di stimare esperienza di volontariato e poi dopo chiudiamo per la
Pausa del pranzo
Si salda tutti cercherò di essere veloce visto l'orario insomma è la parte che tutti abbiamo le confezioni
Io inizierò chiaramente questo intervento non posso non farlo parlando un po'degli angeli del fango perché da questo parto dai nuovi angeli del fango come vengono chiamati che abbiamo visto a Genova
Ovviamente vedere i cittadini che si rimboccano le maniche no che scelgono un protagonismo per il loro territorio che vanno come dire pallamano a spalare un qualcosa che credo indubbiamente fa bene
Fa bene anche non tanto fa bene come dire alla gestione del
Della problematica realmente il cittadino che spontaneamente spalle quando per strada non dalla soluzione come dire tecnicamente più utile
Interviene magari spesso può dire ora può anche rallentare evidentemente un cittadino che spesso si può mettere a rischio che riporta un quand'ero là corre il rischio che poi soccorritori sia il morto in più e si è ferito in più cosa da non dimenticare
Però credo che comunque quel segnale forte che arriva da Genova un segnale che ripeto fa piacere a tutti perché vuol dire che c'è un'Italia bella c'è un'Italia vivace un'Italia che non si rassegna no
E credo sia un segnale come dire da cogliere per cui
Forte questo segnale così forte che
E accettabile ed è anche giusta la forzatura di chiamarli Angers del fango perché chiaramente diciamo lo storico ci bacchette Rebeh nel senso che era tutt'altro forse il più duro storica la realtà dell'Arno
Però è una forzatura che come dire regge per questo segnale e noi lo sappiamo come volontari di Protezione civile perché poi
Ci siamo ahimè sempre nel fango cioè nel senso che
Oltre a quell'evento simbolico tutti i giorni ci siamo ci siamo devo dire troppo spesso ci siamo troppo spesso perché poi siamo tra quelli come tante altre componenti che le conseguenze di quella sciagurata gestione del territorio di cui si parlava no che è frutto di vent'anni
Di errori del passato ma evidentemente anche di politiche che sono dei ancora purtroppo di attualità di gestione vada perché non è solo un qualcosa che abbiamo alle spalle voi non lo paghiamo un privato in prima persona
I cambiamenti climatici ci portano a farlo se più spesso da stanotte siamo un'altra volta in Liguria ci stavamo la settimana scorsa quindi sappiamo come dire di che si parla e non possiamo che essere felici di questo percorso
Che oggi si racconta ma che è stata intrapresa da Erasmo dalla squadra perché evidentemente bisogna non possa operare questa logica serve la prevenzione ma una montagna così grossa per cui no prima o poi ne parleremo rimane lettera morta quindi ragionare sulla prevenzione strutturale che inizia a fare i primi passi
Con la concretezza che serve un qualcosa del futuro ma anche con l'idea di squadre mettere in tutti i soggetti intorno al tavolo
Chiaramente ci rende entusiasmi se non altro perché pure un po'riposarsi anche quando questa cosa arriverà come dire a compimento
E e nel resto e ne vediamo l'utilità cioè si supera la logica della dell'argine come effetto placebo no piove te faccio un argine un peggio ancora faccia nascere così faccio un nuovo quartiere perché ma non ci dimentichiamo che la cattiva prevenzione aumento del rischio anzi prestato uno degli elementi
In certi anni più drammatici
Siamo però oltre a questa come dire soddisfazione molto molto preoccupati da qualcos'altro perché c'è una prevenzione strutturale che deve cominciare senza nel qui e ora non qualcosa in futuro ma c'è anche un sistema di protezione civile
E qui torna gli angeli del fango che deve saper leggere questi segnali quando i cittadini scendono in strada con le pale a spalare il fango vuol dire che hanno riempito un vuoto di qualcun altro
A Genova c'è stato un vuoto è innegabile che oggi il sistema decentrato locale di Protezione Civile sta vivendo un momento di grande difficoltà le Regioni i Comuni stanno vivendo un momento di grande difficoltà
E a questo se non ci mettiamo mano rischiamo di avere un sistema nazionale che ancora in qualche modo legge io parlo di volontariato Gabriele decide che quei pochi soldi che ci altri da tutti a noi e quindi restavano a sto punto di vista abbastanza apparati come si dice
Ma
Localmente questo non è vero è un problema che hanno le Regioni un problema che ricade sul volontariato ovvero la fine del Fondo regionale di Protezione civile eh un problema
Non dare come già avete gli strumenti e i sindaci e un problema
Più andiamo avanti così più rischiamo di a vere un sistema che non risolve in cui le prime ore che solo chi sta sul territorio può fare
Abbiamo un sistema che crolla lo abbiamo costruito negli ultimi dieci anni giustamente un sistema caricarlo saldi le Regioni e Comuni se queste crollano perché non vengono sostenute io non oso pensare che cosa succederà
E quindi su credo se su questo credo non servono risposte servano risposte per le Regioni e per i comuni come è stato detto ma serve anche un po'anomalo oggi ca
Guai se in questo momento di crisi perché quando ci sono i soldi come dire bariste né facile no come dire sa che da solo in un momento di crisi in cui e non sempre non è vero
C'è un momento di crisi guai a pensare che ogni componente del sistema deve curare il suo orticello pensando di sopravvivere perché moriremo tutti
Oggi io credo per ritrovare il senso di sistema bisogna ridire ci che siamo un sistema prima ancora che componenti compiere poliziotto o vigile del fuoco Sindaco Regione
E non si può vedere più uno ne possibile quello che vediamo ultimamente in un momento di crisi situazioni di spreco
Energie pronta ad intervenire per spalare il fango che non vengono autorizzate a partire perché localmente si dice no la risolvo io
Chiedere aiuto e sentirsi parte del sistema accettare risorse qualificate all'esterno eh essere sistema
E quindi io credo che questo sia un passaggio che invece non dipendendo dei fondi dobbiamo un po'fare tutti noi a partire anche dal volontariato che deve sempre di più mettersi in questa logica
Abbassiamo come dire queste preistoriche divisioni e di siamo diversi ognuno porta la qualità ma siamo uniti da una cosa la più importante perché abbiamo un viziati siamo innamorati dell'Italia e mi sembra che questa è l'elemento più importante che mettiamo in gioco questo permetterà
Credo
Anche di riempire quel modo e modo di cittadini uscendo allo per strada perché devono scendere ma trovino volontari trovano i vigili del fuoco che riescono a catalizzare quelle energie in modo positivo non mettendo a rischio i cittadini
Credo che anche questo sia prevenzione perché se la prevenzione esso strutturale se crolli amo su questo credo che perdiamo un vantaggio che l'Italia ha saputo dimostrare di essere
Insomma tra i primi in Italia ma su tutto il mondo grazie
Grazie allora a oggi pomeriggio Mauro Grassi coordinerà alle quattordici e trenta si dovrebbe cercare di convincere puntuali immagino che sarà difficile
Quindi diciamo che possiamo vincere un quarto d'ora pertanto nel futuro