FaiNotizia - Dissesto, il punto su Italia Sicura. La puntata settimanale

Benvenuti assolutamente settimanale conta notizia appunto si forma di inchieste di radio radicale in onda lunedì alle ventitré e trenta e pelle implica sempre domenica ma alle sei del mattino in questa puntata parliamo di dissesto idrogeologico in particolare di consumo di suolo
L'elevato rischio idrogeologico del nostro Paese dimostrato dai numeri dell'ultimo rapporto dell'Ispra sono infatti sette mille centoquarantacinque comuni italiani cioè l'ottantotto per cento del totale che hanno almeno un'area classificata come ad elevato rischio idrogeologico una porzione di territorio che Corris Ponte al quindici per cento del territorio italiano complessivo un dato che è fortemente condizionato anche dall'elevato consumo di suolo che continua ad avanzare
Le stime riportate dal CNR indicano come dal due mila e dieci al due mila e sedici le sole inondazioni abbiano provocato in Italia la morte di oltre centoquarantacinque persone e l'evacuazione di oltre quaranta mila persone
Come riporta poi l'ultimo rapporto di Legambiente negli ultimi tre anni
Le regioni colpite da alluvioni o fenomeni franosi sono state diciotto con la conseguente apertura tra maggio due mila e tredici dicembre due mila e sedici di ben cinquantasei Stati emergenziali tutto questo ha causato un danno economico di circa sette virgola sei miliardi di euro a quello stato ha risposto stanziando circa il dieci per cento di quanto necessario cioè settecentotrentotto milioni di euro
Analizzando poi un arco temporale più lungo sono sessantuno e mezzo i miliardi di euro spesi tra il mille novecentoquarantaquattro il due mila e dodici solo per i danni
Provocati dagli eventi più estremi nel territorio italiano
Inoltre sempre secondo i dati di Italia assicura il nostro paese tre primi al mondo per risarcimenti e riparazione di danni da e venti di di sesso insomma dal quarantacinque l'Italia paga in media tre virgola cinque miliardi all'anno
Eppure sappiamo che ogni euro speso in prevenzione fa risparmiare fino a cento euro e riparazione dei danni
Il deterioramento del territorio costituisce quindi una voce fortemente negativa nel bilancio economico di un Paese perché accumula debito futuro
Anche in una visione strettamente economiche dunque necessario investire in prevenzione
Anche a questo scopo nel due mila e quattordici il Governo ha creato una missione ad hoc contro il dissesto idrogeologiche per lo sviluppo
Delle infrastrutture idriche che coordinata da Erasmo D'Angelis è diretta da Mauro Grassi oltre alla creazione di questa struttura di missione noto come Italia assicura i presidenti di Regioni sono stati individuati come terminali del governo nella lotta al dissesto idrogeologico sono quindi commissari di governo ed è anche stato stabilito stanziato un fondo insomma i soldi per mettere mano all'Italia che si allarga frana e uccide
Ci sono ma c'è un ma come riportato da un articolo dello scorso settembre dal Sole ventiquattro Ore il dato peggiore è proprio sui progetti il novantaquattro per cento dei novemila e duecento progetti del Piano
Anti dissesto non sono cantierabili insomma anche quando i soldi ci sono quando si tratta di passare ad una progettualità che coniughi soluzioni e prospettive con la tecnologia e i vincoli territoriali
Nulla si muove
Per anni è stata denunciata la deficienza progettuali in tutti i settori e il varo del Codice degli appalti nel due mila e sedici puntava a questo mettere in gara progetti esecutivi e non più Pseudo progetti buoni solo per incassare i fondi ma non per avviare i cantieri
Per rompere proprio questo corto circuito la task force di Palazzo Chigi contro il dissesto ha rispolverato una soluzione che era stata è intatta in via sperimentale già negli anni Novanta si chiama fondo di progettualità a Palazzo Chigi l'ha inserita nel collegato ambientale legge
Approvato dal Parlamento a fine due mila e quindici il fondo è stato poi approvato e dotato di cento milioni di euro per partire
Sempre secondo quanto riporta il sole la soluzione sarebbe giusta ma nulla è accaduto finora come testimonia infatti ne interrogazioni vite parlamentare del partito
Democratico nelle Commissioni Lavori pubblici di Camera e senato i tre deputati sono Chiara Braga Enrico Borghi Raffaella Mariani alla domanda su quanto il ministero dell'Ambiente abbia speso del fondo finora la risposta è stata zero
Si è proceduto infatti alla ripartizione regionale ha fatto sapere il ministero sono state inserite nelle piattaforme competenti elenchi regionali degli interventi suscettibili di finanziamento
Per la progettazione fino alla concorrenza di una volta e mezza per le risorse attribuite a ciascuna Regione e si è conclusa per tutte le regioni una prima fase istruttoria di condivisione delle in cui definitivo degli interventi per tutte le regioni meno Campania e Basilicata
E si sono poi condivisi i rispettivi elenchi regionali degli interventi da sottoporre alla fase istruttoria successiva mentre in corso la verifica dei presupposti per l'ammissibilità al finanziamento
Insomma il trasferimento delle risorse per concludere dovrebbe avvenire nei prossimi mesi una volta definita la seconda fase istruttoria noi oggi vogliamo proporvi un intervista Erasmo D'Angelis responsabile appunto di Italia sicura per fare il punto su quanto fatto durante l'ultima legislatore soprattutto per capire quali dovranno essere letteralità della prossima con l'ascolto e ne torniamo in studio solo per i saluti tra venti minuti
Noi oggi abbiamo diciamo una condizione
Di rischio idrogeologico per quanto riguarda frane alluvioni ma non soltanto ecco abbastanza preoccupante abbiamo circa il dodici per cento del territorio nazionale urbanizzato
Dove appunto una
Collega urbanistica permesso costruzioni Soirée molto fragili molto a rischio lui qui movimenti franosi
Occupando
Tanti corsi d'acqua quindi vi spendendo asfalto cemento su su sui percorsi di tanti fiumi di tanti torrenti che sono ovviamente che si riprendono sempre loro spazio e quindi dilagano sempre anche in in molte città hanno abbiamo calcolato
Ad esempio qualcosa come dodici mila chilometri
Di corsi d'acqua tomba indica una urbanistica Maggi direi anche abbastanza criminale perché poi alla fine abbiamo avuto oltre cinque mila morti negli ultimi
Quarant'anni per alluvioni nelle città pensiamo soltanto a Genova quindi abbiamo la condizione di rischio
Anche per la conformità per l'orografia la morfologia la natura stessa dell'Italia della nostra penisola che vocata purtroppo per noi a rischio naturale
Non ci manca nulla dal punto frane alluvioni ma anche un cane i terremoti su un presidente mareggiate insomma davvero siamo una penisola straordinariamente bella però showroom di grandi rischi naturali
Detto questo noi nel due mila quattordici è nata
La struttura di missione Italia assicura
E per la prima volta con un grande lavoro tanti esperti corale anche insieme a tutte le regioni italiane
Abbiamo
Un piano nazionale di opere interventi sono circa dieci dieci mila in tutte le regioni sono interventi vari vanno dalla messa in sicurezza di versanti che possono franare a a diciamo alla all'allargamento disse azioni che trasportano di tunnel che trasportano sotto le città le acque dei fiumi e dei torrenti pensiamo a Genova su dove sono in corso
Opere per circa mezzo miliardo di euro quindi l'investimento molto importante pensiamo a Milano
Che per nove chilometri sotto la città deve scorrere dentro un tubo
Che ha una sezione diciamo
Più ridotta di oltre la metà del corso del cede il suo quindi diciamo sono condizioni oggettive di rischio opere varie casse di espansione a monte dei centri urbani che frenare appunto le le e per contenere le alluvioni
Ecco tutto questo complesso di opere a diciamo un costo presunto intorno ai ventisette miliardi
Di Europ
Il presunto perché perché appunto circa il novanta per cento o entro gestazione o non è ancora è stato progettato quindi
Noi abbiamo oggi in corso
Di questi circa dieci mila di queste circa dieci mila opere mille quattrocentoquarantacinque cantieri che tutti possono controllare sul sito
L'Italia figura molti sono già conclusi l'investimento in questi tre anni è stato di circa un miliardo e mezzo che sono le risorse che abbiamo
Chiamo che sono state inviati alle regioni ai presidenti delle regioni che sono stati nominati commissari di governo per il contrasto al dissesto idrogeologico e le regioni mettono a gara le opere quindi un miliardo e mezzo su una e questa è una cosa importante perché per la prima volta non solo abbiamo un piano nazionale abbiamo alcun piano finanziario con un ritaglio di circa nove mila nove miliardi seicento milioni di euro complessivi
In circa dieci anni
Di questi nove miliardi seicento milioni due miliardi quattrocento milioni di Abramo recuperate dalle risorse mai specie nel negli anni abbiamo fatto un diciamo un'indagine a ritroso dal due mila due mila quattordici
Abbiamo trovato appunto questo tesoretto diciamo così non speso e lo abbiamo fatto spendere e poi il resto sono ritagli di fondi nazionali ed europei io insomma quello che posso dire è che c'è un piano finanziario un piano nazionale di opere che l'Italia non ha mai avuto questo si chiama prevenzione ed è una cosa diciamo un concetto un termine che l'Italia purtroppo
Per tanti motivi che e in tante situazioni ha smarrito ma ha inseguito tante emergenze che sempre leccata le ferite abbiamo sentito tante promesse tanti annunci
I tanti governi di tanti politici però alla fine diciamo
Abbiamo ereditato davvero una realtà impressionante è importante il lavoro sulle progettazioni perché come dicevo prima quando ne abbiamo chiesto dalle autorità di bacino alle Regioni alla Protezione civile mandateci le opere che servono un elenco di opere hanno gli appunto ci arrivarono quindici mila quelle dieci mila opere
Di cui parlavo prima
La realtà Mara la sorpresa amara era appunto a volte erano titoli avvolte erano progetti ma diciamo sotto gli incartamenti non c'era quasi nulla quindi e e tutto una progettazione o da rivedere o addirittura da rifare allora cosa abbiamo fatto con il ministero dell'Ambiente
Abbiamo diciamo creato un fondo Progetti che l'Italia non ha mai avuto
Perché perché la follia amministrativa italiana ha prodotto un altro caso raro cioè
Un comune o una Regione
Poteva progettare soltanto se aveva a disposizione tutta intera la somma dell'opera ovviamente non avendola mai a disposizione non non all'epoca tu progettare quindi abbiamo chiuso questo capitolo folle che questo e c'è un fondo progettazioni rotativo di cento milioni c'è rotativo significa chi si autoalimenta non mano che termina una progettazione ritornano risorse in questo fondo quindi
è un fondo che sta permettendo a tutte le regioni una importante fase di progettazioni e le cantierizzazione di quelle più pesanti
Arriveranno nelle diciamo dalla seconda metà di questo Anno due mila diciotto elmetto mila diciannove quindi questi se saranno davvero
Anni importanti perché giungeranno a conclusione
Davvero qualche migliaio di chi Progetti
Assolutamente ma di di questo fondo allo stato attuale quanto è stato speso perché appunto tutto risponde è stato inviato alle Regioni è stato ripartito
Questo fondo di cento milioni le progettazioni è stato ripartito regione per regione in tutte le venti regioni ed è stato inviato ai presidenti delle regioni che hanno messo a lavoro e loro strutture quindi diciamo e il fondo Progetti sfondo progetti cioè per portare un'opera da uno studio di fattibilità cioè diciamo in una fase iniziale o addirittura non abbiamo avuto soltanto dei titoli ad esempio messa in sicurezza vecchiume stelle che allora bisognava appunto mettere al lavoro degli aspetti per progettare
La la la sicurezza dal fiume Sele e quindi diciamo questa
Tutta questa operazione di riportare i progetti da una fascia abbastanza iniziale
Ad a diventare i sicut ivi cioè prossimi per andare a gara e quindi per aprire cantiere sì ecco
In questa noi siamo in questa fase è qui per diverse migliaia di progettazioni grazie appunto al fondo progetti nel tardo inviato alle regioni come dicevo prima è un fondo che essi autoalimenta cioè non sono cento milioni che resteranno sempre insomma sempre l'idea e quindi seguiranno come accesso anche ad altri ad altre progettazioni
Sì senta lei citava prima l'importanza della della prevenzione che sicuramente un fatto fuor di dubbio dall'ultimo rapporto di Legambiente appunto tra le raccomandazioni c'è anche diciamo l'investimento per quanto riguarda un piano nazionale di convivenza con il rischio perché appunto c'è lunghissimi periodi a rischio zero Edition attorno noto via
è ecco da questo punto di vista quali saranno i prossimi interventi perché appunto sempre come rileva questo rapporto esistono dei piani diciamo spot ma non un vero e proprio piano nazionale organico esistono delle linee guida ma non
Qualcosa di no questo diciamo così piano d'Italia assicura è un piano concreto reale non sono vini linee guida sì sì sì no parla di convivenza con il rischio il punto vero senso diciamo un paese siamo un Paese fatalista medievale
Questa è la nostra realtà noi che ci piace parlare di Vacchino non ci piace parlare ad esempio il fatto che abbiamo quattro e quattro cinque milioni di edifici che possono crollare per un terremoto
Siamo un Paese sismico dove non c'è che appunto l'obbligatorietà della messa in sicurezza antisismica
Di un edificio privato nonostante ci sia un sisma bonus che oggi permette anche ad un intero condominio di mettere in sicurezza l'edificio è lo Stato che paga circa l'ottantacinque per cento e l'investimento cioè lasciamo questo Paese quindi dimentica facilmente
Che perde la memoria
Che appunto non vuole occuparsi di tutti di frane alluvioni terremoti rischi vecchia un po'grezzo precisione un po'perché porta sfiga un po'perché sporcare il racconto elettorale
E diciamo la prevenzione avendo tempi lunghi non porta voti
Non ci sono inaugurazioni
I tempi sono lunghi vanno molto i mandati elettorali oltre le le scadenza elettorale quindi diciamo la politica difficilmente ci appassiona al tema no quindi abbiamo alle spalle davvero anche anche questi il ricorso alla religiosità anche nella sua grandezza dopo un terremoto una frana alluvione con morti eccetera e appunto ci sono processioni preghiere
Suppliche
Klinsmann appunto ai Franchi ci sono tanti santi martiri protettore di alluvioni di terremoti ecco non noi siamo questo Paese che qui nel nostro DNA abbiamo questa cultura
Il punto vero appunto nel dossier di Legambiente ha detto tante cioè noi dobbiamo fare i conti con la protezione quindi con la prevenzione e quindi con le grandi opere ma anche con l'autoprotezione scena dobbiamo avere
Una maggiore coscienza dei rischi una maggiore conoscenza dei fenomeni naturali e purtroppo la scuola è distante da questo tema
E dobbiamo appunto imparare anche a
A proteggerci no possibile farlo ci sono ad esempio dei dei meccanismi anche molto banali molto semplici delle paratie mobili che si sollevano in caso di alluvioni e che hanno salvato un solo negozio a Genova dell'alluvione
Di essere già perché ha insomma con poche migliaia di euro a ha messo al sicuro questo supermercato un signore e quindi diciamo non ho avuto danni ci sono pareti e mobili possono essere allocate sulle sponde dei fiumi
Insomma c'è tutta una cultura
Del rischio che noi dobbiamo ancora approfondire e ad assumere come come come come italiani
Penso a diciamo tutto il lavoro sta facendo la Protezione civile con la campagna io non rischio proprio per diciamo veicolare questa cultura ne abbiamo visto che di quei circa cinque mila morti per alluvioni ecco
Diciamo i due terzi
Di nuovo chi non abbiamo avuto per comportamenti sbagliati adottati in caso di vento persone che sotto il nubifragio andavano in macchina a controllare le campagne gli animali o andavano a vedere l'effetto che fa andavano a Bisanzio vada ancora meglio la barca al porto cioè comportamenti sbagliati perché perché nessun perché
Appunto la cultura della prevenzione che anche in questo purtroppo non s'impadronì le scuole
E qui dobbiamo fare uno sforzo enorme come sistema Paese quindi questo è davvero
E da dove si comincia
Si comincia dalle scuole e dai luoghi di lavoro
E dai luoghi di ricreazione si comincia da invidiare Cecchi Gori o quando il parlavo prima di spelacchiato è evidente che
Diciamo quando la la comunicazione oggi noi viviamo nella società dell'istante no per cui si vive liquidity appunto di emozioni di tutto quello che succede
In poche ore durante la giornata insomma non ce lo sguardo lungo e nemmeno lo sguardo al passato quindi è una continua polemica
E l'irruzione dei social de socialmente purtroppo accelerato questa diciamo cultura dell'istante ecco noi dobbiamo avere lo sguardo più lungo cioè
Davvero ognuno di noi deve fare uno sforzo non soltanto noi ma le istituzioni ripeto la scuola ripeto le agende pubbliche
Come la Rai insomma ma non soltanto ma insomma tutti i media devono mettere come dire un po'più di Inter e avere un po'più di interesse e di passione perché salva tante vite umane di fronte a temi come questi non siamo l'unico Paese
L'Europa che ha avuto uno sviluppo urbanistico Abbé norme autarchico
Anarchico senza regole non si vede in altri Paesi una occupazione di suolo pubblico come in Italia centri condoni edilizi le tre sanatorie
Per hanno sanato davvero delle situazioni impressionanti dicendo che abbiamo accumulato in circa settant'anni ecco se uno pensa che nel due mila anni precedenti al mille novecentocinquanta il costruito italiano era intorno al tre virgola due per cento rispetto al territorio natura naturale ecco in questi settant'anni lo abbiamo portato sette virgola cinque per cento ce l'abbiamo più che raddoppiato allora il punto qual è
Si può costruire si si può si deve costruire però con delle regole rispettando i piani regolatori che invece ne abbiamo fatto l'esatto opposto abbiamo costruito aumentandolo il rischio fregandosene del rischio
Quindi ci troviamo ora con un accumulo di rischi impressionanti in più in più con questa tendenza a far finta che tutto vada bene se questo
Tra l'altro a questo proposito mi viene in mente un altro dato rilevato proprio da Legambiente che insomma in qualche modo particolarmente preoccupante che rileva appunto come negli ultimi dieci anni del nove virgola quattro per cento dei comuni si sia continuato costruire già lì dove era stabilito che non si potesse costruire quindi che cosa si può fare anche a livello diciamo giugno giocano centrale
Cosa devo fare io diciamo quel Paese dove venti anni fa
Una legge dello Stato impegnava tutte le regioni a a redigere un piano paesaggistico che appunto impone vincoli alla all'abuso su del territorio ecco ad oggi soltanto Toscana Puglia
Piemonte e Sardegna hanno un piano paesaggistico ecco le altre regioni ancora no questo per dire diciamo
Che tante riforme poi alla fine sono a costo zero che non costa nulla ci sono regioni che vincolano i i loro territori come la Toscana che ha vincolato con battaglie anche furibonde con i costruttori gli agricoltori insomma in tanti mondi erano interessati a a costruire vincolano ad esempio tutte le aree intorno ai fiumi
Ecco basterebbe fare un copia incolla con le leggi migliori e i consigli regionali possono approvare leggi
Che bloccano il consumo di suolo almeno cioè è una riforma a costo zero mattoni cioè c'è affatto questo la di bisogna capire che insomma l'Italia un Paese
Bello ma molto fragile
E quindi diciamo
Bisogna pensare più alla rigenerazione al riuso che all'ulteriore consumo di suolo laddove il suolo poi appunto a rischi naturali notevoli no quindi
Non dobbiamo davvero
Come dire entrare una stagione nuove nuova anche culturale no perché fa davvero impressione il fatto che noi italiani
Siamo formidabili nelle soluzioni cioè noi siamo primi al mondo ad esempio sull'antisismica
L'abbiamo dimostrato da cinquecento ma l'hanno dimostrato anche romani cioè sappiamo tutto serve come costruire bene le carte eccetera però erano in abbiamo esportato queste soluzioni formidabile all'estero noi non l'abbiamo applicato in Italia noi siamo quelli che dopo le più grandi alluvioni dell'ultimo secolo mille novecentosessantasei
Non ci fu solo Firenze ma all'intero centro nord Forleo nato con tantissimi morti con devastazioni ecco mentre il nord Europa dove lì a lunghi dopo le alluvioni storiche del mille novecentocinquantadue cinquantatré in Olanda Francia
Paesi Bassi in Inghilterra Belgio ecco dopo quelle grandi alluvioni
Hanno organizzato pianeti resistenza quindi una pianificazione strutturale che oggi vicende grandi porti come ampi Giacomelli Rotterdam e quando appunto arrivò la nuova tempesta perfetta nel mille novecento novantasette
C'ho sperimentato a tutta questa sicurezza e ha retto bene e ha retto bene il nord Europa come ha detto bene
Nello scorso dicembre quando arrivò una coda dell'uragano che ha colpito gli Stati Uniti quindi diciamo quelle opere funzionano Loi dopo il mille novecentosessantasei
Cosa abbiamo fatto abbiamo diciamo il Parlamento ha varato una legge che imponeva ai comuni dei vincoli cioè non costruire più intorno ai fiumi
Questa legge è rimasta per un paio d'anni e i cassetti di Montecitorio e con una diciamo furbata
E in quei due anni
Non essendoci stata alcuna non essendoci alcuna normative legislazioni stendo decaduta tutta la normativa c'è stata appunto una follia
Una folle corsa ad urbanizzare ovunque per cui oggi noi ci ritroviamo quell'edilizia sulle rive dell'Arno che erano i sondare sulle rive poco sulle rive di tanti fiumi che erano i soldati anche lui costruzioni senza licenza pure con licenze concesse
Anche di notte con un lavoro enorme delle commissioni
Dei dei vari comuni per cui ci fu una corsa cementificare ancora di più eh questo siamo noi italiani purtroppo siamo un po'sprezzanti del pericolo invece dobbiamo imparare
In una nuova stagione ed una nuova cultura
Di prevenzione c'è riscoprire i concetti di prevenzione di pianificazione di Piano insomma tempi perché sono oggettivamente tempi lunghi
Non so insomma i tempi lunghi si sposano Mario la politica però insomma se vogliamo davvero un altare
La nostra sicurezza e la sicurezza dei nostri territori quello che dobbiamo fare questa è anche una sfida che il Governo che terrà per il nuovo governo perché questo governo governo Gentiloni
Dal marzo scorso con un voto del Parlamento ha restituito a Palazzo Chigi in dipartimento Casa Italia e affianca il Dipartimento di Protezione Civile del dipartimento che si deve occupare proprio di questi temi cioè della prevenzione strutturale
Per la sicurezza tanti rischi naturali ecco il nuovo governo dovrà riempire i contenuti questo dipartimento e farlo funzionare quindi diciamo davvero l'augurio è che
Questo nuovo dipartimento dello Stato centrale prova ricadute in tutti i territori davvero vada oltre le stagioni della politica e la politica preda questo tema finalmente come
Uno quel rieccoci sodio questa era l'intervista Erasmo D'Angelis è responsabile della task force di Palazzo Chigi Italia sicura sul dissesto idrogeologico per oggi è tutto vi invitiamo come sempre a visitare il nostro sito www punto fai notizia punto it
Tale notizia si conclude qui vi ricordiamo come sempre che potete seguirci anche su Facebook e Twitter basta cercare fa notizia
Ritorniamo lunedì prossimo alle ventitré e trenta e poi replica il lunedì successivo alle sei del mattino un saluto una buona settimana da Daniela Sala